COORDINATE CURVILINEE ORTOGONALI Un punto dello spazio
Transcript
COORDINATE CURVILINEE ORTOGONALI Un punto dello spazio
5/A COORDINATE CURVILINEE ORTOGONALI 09/10 COORDINATE CURVILINEE ORTOGONALI Un punto dello spazio può essere inviduato, oltre che dalle usuali coordinate cartesiane x = {xi , i = 1, 2, 3} = {x, y, z}, da altre tre variabili q = {qα , α = 1, 2, 3} tali che xi = xi (q), i = 1, 2, 3, qα = qα (x), α = 1, 2, 3. Detta linea coordinata α la curva che si ottiene variando qα e mantenendo fisse le rimanenti due componenti di q, considereremo solo variabili q, tali che le tre linee coordinate si intersechino ortogonalmente in ogni punto dello spazio. Le variabili q sono dette allora coordinate curvilinee ortogonali . Definita la matrice (1) aiα = ∂xi ∂qα e considerato il punto di coordinate cartesiane xi (q), il punto che si ottiene incrementando qα di dqα ha coordinate cartesiane xi (q, dqα ) = xi (q) + ∂xi dqα = xi (q) + aiα dqα . ∂qα Il vettore di coordinate cartesiane dα xi = xi (q, dqα ) − xi (q) = aiα dqα è tangente alla linea coordinata α e ha lunghezza λα dqα , dove r (2) X a2 i iα λα = . Il corrispondente versore eα ha coordinate cartesiane eαi = tiα , dove (3) tiα = aiα · λα L’ortogonalità delle linee coordinate si traduce nella condizione eα ·eβ = X i tiα tiβ = δαβ . La matrice tiα è quindi ortogonale, cioè X i tiα tiβ = δαβ , X α tiα tjα = δij . nota : ∂ ∂ aiα = aiβ . ∂qβ ∂qα 1 5/A COORDINATE CURVILINEE ORTOGONALI 09/10 Componenti lungo le linee coordinate Dato un vettore v di componenti cartesiane vi , la sua componente vα secondo la linea coordinata α è X X (4) vα = eα ·v = eαi vi = tiα vi , i i e la relazione inversa è (5) vi = X α tiα vα . Fattori di lunghezza, di superficie e di volume Come abbiamo già notato, il fattore di lunghezza λα è tale che λα dqα è la lunghezza dell’elemento infinitesimo di linea corrispondente all’incremento dqα lungo la linea α. Possiamo anche definire il fattore di superficie (6) (β 6= γ, β 6= α, γ 6= α) σα = λβ λγ = λ1 λ2 λ3 /λα tale che σα dqβ dqγ = σα dq1 dq2 dq3 /dqα è la superficie del rettangolo infinitesimo corrispondente agli incrementi dqβ , dqγ lungo le linee coordinate β, γ. Ancora, il fattore di volume (7) τ = λ1 λ2 λ3 è tale che τ dq1 dq2 dq3 è il volume del parallelepipedo rettangolo infinitesimo corrispondente agli incrementi dq1 , dq2 , dq3 lungo le linee coordinate 1, 2, 3. Dall’ortogonalità di tiα segue 1 = |det tiα | = 1 |det aiα | λ1 λ2 λ3 e quindi J = |det aiα | = λ1 λ2 λ3 = τ è lo jacobiano da usare per trasformare un integrale in dx1 dx2 dx3 in un integrale in dq1 dq2 dq3 . Prodotto scalare Il prodotto scalare tra due vettori v e w si può scrivere X X X X v·w = vi w i = tiα vα tiβ wβ = i i αβ αβ vα X i tiα tiβ wβ = X purché sia tiα vα = vα tiα (può non essere vero se v è un vettore operatoriale). Prodotto vettoriale Le componenti lungo le linee coordinate del prodotto vettoriale u = v ∧ w, di componenti cartesiane ui = X jk εijk vj wk , si possono scrivere uα = X = X purché sia vβ tkγ = tkγ vβ . i tiα βγ X jk X ijk εijk vj wk = X X ijk tiα tjβ tkγ εijk vβ wγ = βγ tiα εijk tjβ vβ tkγ wγ X βγ εαβγ vβ wγ , α vα w α , 2 5/A COORDINATE CURVILINEE ORTOGONALI 09/10 Gradiente Si ottiene subito (∇f )α = (∇f )·eα = X ∂f 1 X ∂f 1 X ∂f ∂xi 1 ∂f , tiα = aiα = = i ∂xi i ∂xi i ∂xi ∂qα λα λα λα ∂qα o simbolicamente ∇α = (8) 1 ∂ · λα ∂qα Le componenti cartesiane di ∇ in termini delle coordinate curvilinee e delle derivate rispetto a queste sono date da ∇i = (9) X α tiα ∇α = X α tiα 1 ∂ · λα ∂qα Divergenza L’integrale esteso a un volume V della divergenza di un vettore v è uguale al flusso di v uscente dalla superficie Σ che delimita V , cioè Z Z dV ∇·v = dΣ n·v, V Σ dove n è il versore ortogonale all’elemento di superficie dΣ orientato nel verso uscente. Applicando il teorema al parallelepipedo rettangolo infinitesimo corrispondente agli incrementi dq1 , dq2 , dq3 lungo le linee coordinate 1, 2, 3, il primo membro è dato da Z dV ∇·v = ∇·v τ dq1 dq2 dq3 , V mentre il secondo membro risulta Z dΣ n·v = v(q + dq1 )·e1 (q + dq1 ) σ1 (q + dq1 ) dq2 dq3 − v(q)·e1 (q) σ1 (q) dq2 dq3 Σ + 123 → 231 + 123 → 312 , avendo indicato sinteticamente con q + dq1 il punto di coordinate curvilinee q1 + dq1 , q2 , q3 . Al primo ordine in dq1 si ha v(q + dq1 )·e1 (q + dq1 ) σ1 (q + dq1 ) = v(q)·e1 (q) σ1 (q) + ∂ v(q)·e1 (q) σ1 (q) dq1 ∂q1 e quindi Z ∂ v(q)·e1 (q) σ1 (q) dq1 dq2 dq3 + 123 → 231 + 123 → 312 ∂q1 X ∂ = v(q)·eα (q) σα (q) dq1 dq2 dq3 . α ∂qα dΣ n·v = Σ Concludendo, con notazione abbreviata, (10) X ∂ ∇·v = τ1 σ α vα . α ∂qα 3 5/A COORDINATE CURVILINEE ORTOGONALI 09/10 Laplaciano Dalla definizione del laplaciano e dalle espressioni ottenute per il gradiente (9) e la divergenza (10) risulta X ∂ X ∂ σα ∂ 4f = ∇·∇f = τ1 σα (∇f )α = τ1 f. α ∂qα α ∂qα λα ∂qα (11) Operatore momento angolare In meccanica quantistica l’operatore momento angolare (orbitale) è definito da l̂ = x̂ ∧ k̂. Nella rappresemtazione di Schrödinger le sue componenti cartesiane sono ˆli = −i X jk εijk xj ∇k . Se si vogliono esprimere le componenti cartesiane ˆli in termini delle coordinate curvilinee e delle derivate rispetto a queste, è conveniente calcolare preliminarmente le componenti ˆlα di l̂ secondo le linee coordinate. Risulta (12) ˆlα = −i X = −i X i tiα X jk X βγ ijk εijk xj ∇k = −i X ijk tiα εijk εijk tiα tjβ tkγ xβ ∇γ = −i X β X βγ tjβ xβ X γ tkγ ∇γ = (poiché xβ tkγ = tkγ xβ ) εαβγ xβ ∇γ . Successivamente si ottengono le componenti cartesiane con la trasformazione ˆli = X α tiα ˆlα e da queste, se occorre, il modulo quadrato l̂ 2 = X i ˆl 2 i Attenzione Notiamo che l̂ 2 = X i ˆl 2 = i X X X i α β tiα ˆlα tiβ ˆlβ 6= X α ˆl 2 , α poiché tiα ˆlα 6= ˆlα tiα . 4 5/A COORDINATE CURVILINEE ORTOGONALI 09/10 5 Coordinate polari sferiche Le coordinate polari sferiche q1 = r (raggio), q2 = ϑ (colatitudine), q3 = ϕ (longitudine) sono legate alle coorinate cartesiane x1 = x, x2 = y, x3 = z dalle relazioni x r sin ϑ cos ϕ y = r sin ϑ sin ϕ · z r cos ϑ (13) La matrice aiα è data da ∂x ∂x ∂ϑ ∂x ∂ϕ ∂y aiα = ∂r ∂y ∂ϑ ∂y ∂ϕ = sin ϑ sin ϕ ∂z ∂r ∂z ∂ϑ ∂z ∂ϕ ∂r sin ϑ cos ϕ r cos ϑ cos ϕ −r sin ϑ sin ϕ r sin ϑ cos ϕ · r cos ϑ sin ϕ cos ϑ −r sin ϑ 0 I fattori di lunghezza, superficie e volume e i rapporti σα /λα risultano λr 1 (14) λϑ = r , r sin ϑ λϕ 2 σr r sin ϑ σϑ = r sin ϑ , r σϕ τ = r2 sin ϑ, 2 σr /λr r sin ϑ σϑ /λϑ = sin ϑ · 1/ sin ϑ σϕ /λϕ La matrice unitaria tiα = aiα /λα è (15) sin ϑ cos ϕ cos ϑ cos ϕ − sin ϕ tiα = sin ϑ sin ϕ cos ϑ cos ϑ sin ϕ − sin ϑ cos ϕ · 0 Facendo uso dei valori (14) e (15), nonché delle formule generali (8), (9), (10), (11) e (12), si ottengono subito le espressioni seguenti. 5/A COORDINATE CURVILINEE ORTOGONALI 09/10 Gradiente Le componenti del gradiente lungo le linee coordinate polari sferiche sono ∂ ∂r 1 ∂ , 1 ∂ = r ∇α = ∂ϑ λα ∂qα 1 ∂ r sin ϑ ∂ϕ (16) mentre le sue componenti cartesiane in termini della coordinate polari sferiche sono sin ϕ ∂ cos ϑ cos ϕ ∂ ∂ + − r ∂r ∂ϑ r sin ϑ ∂ϕ X cos ϕ cos ϑ sin ϕ ∂ ∂ ∂ · ∇i = tiα ∇α = + + sin ϑ sin ϕ r α ∂r ∂ϑ r sin ϑ ∂ϕ sin ϑ ∂ ∂ cos ϑ − r ∂r ∂ϑ (17) sin ϑ cos ϕ Divergenza La divergenza di un vettore v(q) in termini delle sue componenti vα (q) è data da X ∂ 1 ∂ ∂ ∂ 2 1 ∇·v = τ σ α vα = 2 r sin ϑ vr + r sin ϑ vϑ + rv α ∂qα ∂ϑ ∂ϕ ϕ r sin ϑ ∂r (18) = ∂ ∂ 1 ∂ 2 1 1 2 ∂r r vr + r sin ϑ ∂ϑ sin ϑ vϑ + r sin ϑ ∂ϕ vϕ . r Laplaciano Il laplaciano di una funzione f (q) è dato da (19) X ∂ σα ∂ ∂ 2 ∂ ∂ ∂ ∂ 1 ∂ 1 1 4f = τ r sin ϑ + sin ϑ + f= 2 f α ∂qα λα ∂qα ∂r ∂ϑ ∂ϑ ∂ϕ sin ϑ ∂ϕ r sin ϑ ∂r 1 ∂ ∂ 1 ∂2 1 ∂ 2 ∂ r + sin ϑ + f = ∂ϑ r2 sin2 ϑ ∂ϕ2 r2 ∂r ∂r r2 sin ϑ ∂ϑ ∂2 1 1 ∂ ∂ 1 ∂2 1 = r 2r + 2 sin ϑ + f. sin ϑ ∂ϑ ∂ϑ sin2 ϑ ∂ϕ2 ∂r r 6 5/A COORDINATE CURVILINEE ORTOGONALI 09/10 Operatore momento angolare Nella rappresentazione di Schrödinger si ottiene (20) x̂α = xα = r tiα xi = 0 · i 0 X Poiché, secondo la (20), xβ=1 = r è l’unica componente xβ diversa da 0, la (12) diventa ˆlα = −i X βγ εαβγ xβ ∇γ = −i X γ εα1γ xβ=1 ∇γ = −i X γ εα1γ r ∇γ e per ogni α la somma su γ contiene al più un termine, e precisamente (21) 0 ˆ 0 0 lr −1 ∂ ˆ lϑ = −i ε213 r∇γ=3 = −i −r∇ϕ = −i sin ϑ ∂ϕ · ˆlϕ ∂ ε312 r∇γ=2 r∇ϑ ∂ϑ Da questa, applicando la matrice tiα , si ottengono le componenti cartesiane ∂ ∂ ˆ − cot ϑ cos ϕ − sin ϕ lx ∂ϑ ∂ϕ ˆ ∂ ∂ · ly = −i cos ϕ − cot ϑ sin ϕ ∂ϑ ∂ϕ ˆlz ∂ ∂ϕ (22) Infine (23) 2 l̂ = X i ˆl2 i =− 1 ∂ ∂ 1 ∂2 sinϑ + sinϑ ∂ϑ ∂ϑ sin2 ϑ ∂ϕ2 . Nota Dal confronto della (23) con l’espressione (19) del laplaciano precedentemente ottenuta si ottiene (24) 4f = 1 ∂ 2 r − 1 l̂ 2 f. r ∂r2 r2 7