060-071 Estonia definitivo_ORIGINALE GRANDI REPORTAGE

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060-071 Estonia definitivo_ORIGINALE GRANDI REPORTAGE
Testo di
Francesco
Petretti
© SVEN ZACEK - NIKON D3; 200 MM; 1/800 SEC; F 3,5; ISO 800
Ma non è il solo a profittarne: per primi sono arrivati volpi rosse e cani procioni, buffi e irascibili animali, molto
fotogenici, che sembrano un po’ procioni, in realtà sono parenti del lupo e
della volpe.
All’improvviso volpi e cani procioni
si sono dileguati, è calato un grande silenzio: in un angolo, non me ne ero
accorto, parzialmente coperto da un
tronco, un gigantesco maschio di orso
bruno stava studiando la situazione.
Poi è avanzato, fermandosi ogni tanto a raccogliere odori levando il muso in alto: era a meno di trenta metri di
distanza, con la telecamera e un teleobiettivo da 300 mm riempiva completamente il fotogramma. Ha raggiunto
il cibo, nascosto sotto un tronco: con
un solo colpo di zampa ha spostato
l’ostacolo e ha iniziato a mangiare, fermandosi ogni tanto per puntare gli occhi verso il capanno.
© NEIL ALDRIDGE, WWW.CONSERVATIONPHOTOJOURNALISM.COM
CANON EOS 5D MARK II; 560 MM; 1/40 SEC; F 4,0; ISO 1250
gno, quello delle giornate lunghissime che non finiscono mai, con l’obiettivo di vedere, fotografare e filmare uccelli del grande nord e soprattutto grandi animali.
Mi avevano promesso un incontro ravvicinato con l’orso. E così è stato.
Alle sette di sera, in una bella giornata serena e luminosa, dopo aver attraversato a piedi un grande bosco di pini, abeti e betulle per circa un chilometro, su un comodo sentiero pianeggiante, sono stato “alloggiato” in una
casetta di legno, munita di finestrelle
sul davanti e di una serie di letti a castello sul retro. La consegna: “restare
lì dentro fino all’indomani mattina,
non parlare, non fare rumore”. Davanti
alle finestrelle, ben realizzate per l’impiego di treppiede e teleobbiettivo, si
estende una radura con grandi alberi
ben distanziati, ed è qui che l’orso viene attirato con qualche offerta di cibo.
© NEIL ALDRIDGE, WWW.CONSERVATIONPHOTOJOURNALISM.COM
CANON EOS 1D MARK III; 560 MM; 1/160 SEC; F 4,0; ISO 800
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l’Estonia, stretta fra la Finlandia e la
Russia, è un paese assolutamente particolare non solo per aspetti socio culturali e linguistici, che la avvicinano
molto alla Svezia e alla Finlandia, ma
anche per l’ambiente.
Piatta, praticamente disabitata poiché
vi sono un milione e trecentomila abitanti (quanto quelli di qualche quartiere di Roma), servita da un ottimo
reticolo di strade che attraversano brughiere, costeggiano la riva del mar
Baltico e penetrano nella taiga, l’Estonia è un paese delizioso e accogliente, con guest house che permettono un soggiorno economico e confortevole, soprattutto se ci appoggia
alla compagnia locale Estonia Nature
Tours, un gruppo di naturalisti appassionati di piante e animali che hanno
deciso di far scoprire il loro mondo al
resto degli europei e non solo. Così
sono andato anche io, nel mese di giu-
© REMO SAVISAAR - CANON EOS 1D MARK III; 180 MM; 1/800 SEC; F 8,0; ISO 640
© NEIL ALDRIDGE, WWW.CONSERVATIONPHOTOJOURNALISM.COM - CANON EOS 1D MARK III; 13 MM; 1/100 SEC; F 8,0; ISO 200
N
ell’estremo nord est
dell’Europa, in quell’angolo del mar Baltico stretto fra la penisola scandinava e il
continente, una piccola nazione, circa 45.000 chilometri quadrati (poco più di un decimo
dell’Italia) gareggia per il titolo di
cuore selvaggio dell’Europa.
Fa parte delle repubbliche del mar
Baltico, che a scuola ci insegnavano
essere tre: Estonia, Lettonia e Lituania. Pochi di noi, siamo onesti, hanno approfondito la loro conoscenza,
finchè anche questi nostri concittadini europei non si sono liberati dall’influenza sovietica e si sono affacciati, fra i primi, nel nostro mondo occidentale.
Si è così scoperto che le repubbliche
del Baltico sono in realtà tre nazioni
profondamente diverse fra loro e che
La variegata fauna dell’Estonia include specie molto
ricercate dai fotografi come il cane procione, nella foto in
basso, e il raro orso bruno, presente nelle grandi foreste
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Nelle grandi distese di brughiere e paludi affacciate sulle coste del mar Baltico,
il volo degli stormi di cigni offre uno spettacolo naturale di grande bellezza
Le grandi aquile sono diffuse e facilmente osservabili nei parchi, dove vengono
attratte con offerte di cibo nei pressi dei capanni e delle torrette di avvistamento
© LUKE MASSEY WWW.LMASSEYIMAGES.COM - CANON EOS 1D MARK IV; 500 MM; 1/320 SEC; F 4,0; ISO 1000
© NEIL ALDRIDGE, WWW.CONSERVATIONPHOTOJOURNALISM.COM - CANON EOS 1D MARK III; 560 MM; 1/400 SEC; F 4,0; ISO 640
Il cuore selvaggio d’Europa
© TARVO VALKER - NIKON D60; 300 MM; 1/250 SEC; F 6,3; ISO 400
ochi altri Paesi, in Europa,
offrono altrettante opportunità agli appassionati di
birdwatching. Stagni, dune,
foreste secolari e brughiere
ospitano un’avifauna ricchissima, con specie altrove rare o
scomparse. In alcune località
coabitano otto specie di picchi,
inclusi il picchio nero, il picchio
tridattilo e il raro picchio cenerino. Tra i passeriformi occorre
citare alcune rarità come la cannaiola di Blith, il forapaglie macchiettato, l’usignole maggiore,
lo zigolo giallo e il ciuffolotto
scarlatto. Anche l’elenco dei
rapaci è lunghissimo e include
aquile di mare, aquile anatraie
minori e albanelle reali.
P
© STANISLAO BASILEO - NIKON D4; 600 MM; 1/500 SEC; F 5,6; ISO 200
© REMO SAVISAAR - CANON EOS 1D MARK III; 17 MM; 0,5 SEC; F 13; ISO 50
Piatta e praticamente disabitata, l’Estonia è servita da un ottimo reticolo di strade che
attraversano paludi, brughiere e foreste secolari e costeggiano le rive del mar Baltico
nutile dire che nessuno ha chiuso
occhio quella notte: andato via
l’orso sono tornati i cani procioni,
poi è venuto un secondo orso e al
mattino era tutto un via vai di uccelli che rimediavano qualcosa da mangiare.
L’orso è uno degli abitanti dell’estremo lembo orientale dell’Estonia, dove inizia la taiga, la grande foresta
che attraversa tutta la Siberia e termine sulle coste dell’Oceano Pacifico. Ci sono fiumi abitati dai castori
e laghi dove nidificano le strolaghe.
Il canto nuziale di questi uccelli è uno dei suoni più magici delle solitudini boreali e va ascoltato quando il
sole di mezzanotte sfiora l’orizzonte
stagliando la sagoma dei pini silvestri
e delle betulle contro le acque ferme
di un lago.
Chi mi segue, sa che mi interessa tutto della natura, ma resto in fondo un
inguaribile birdwatcher con la passione degli uccelli e devo dire che cinque
giorni in Estonia mi hanno “regalato”
quasi dieci specie nuove per la mia li-
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fe list: dieci specie che solo la guida
attenta dei bravi naturalisti estoni mi
ha aiutato a individuare.
Cominciamo dai picchi: in alcuni boschi coabitano otto specie. A me interessavano il picchio cenerino e il tridattilo che si inerpicavano su altissimi pini, ma non ho certo ignorato un
bel picchio nero.
Poi veniamo ai passeriformi, trascurando un incontro con una femmina
di gallo cedrone accompagnata dai
pulcini. E qui l’elenco è decisamente
lungo, ma è obbligo citare almeno il
forapaglie macchiettato, la cannaiola
di Blith, l’usignolo maggiore, il
ciuffolotto scarlatto, e poi le specie
più comuni ma non meno interessanti, dalla cesena alla balia nera, dal luì
grosso alla cincia alpestre, dalla tordela allo zigolo giallo.
Ho visto aquile anatraie minori, albanelle reali e falchi pecchiaioli, ma lo
spettacolo offerto dall’aquila di mare
è stato veramente notevole. E’ un rapace grande e pesante. Sembra un
vecchio aereo da guerra dalla sagoma
tozza e dal volo affaticato, perché la
stazza è considerevole: quelle ali, infatti, devono sorreggere quasi sei chili di peso.
Il suo carico alare, cioè il rapporto fra
il peso e la superficie delle ali nella
massima estensione, sfiora i 70 grammi per centimetro quadrato, valore
superiore ai 65 grammi per centimetro quadrato dell’aquila reale e ai 53
dell’eterea aquila delle steppe. Non
può quindi permettersi di picchiare a
vuoto, perché dopo ogni discesa deve guadagnare quota a grande fatica.
Ma quando intravvede la sagoma subacquea del pesce che scivola fra i
carici, a un pelo dalla superficie del
lago, allora tenta il colpo senza pensarci due volte.
Cerca la direzione del vento per raggiungere la posizione di stallo, china
il capo in basso e distende la coda.
Le ali si chiudono, le zampe calano
come il carrello di un aereo, l’aquila
perde portanza e acquista velocità
nella picchiata verso il basso, molto
obliqua.
© SVEN ZACEK
I
Nelle grandi e antiche foreste del Paese vivono molti mammiferi ormai rari o scomparsi
nel resto dell’Europa, come i lupi, le linci e una popolazione di oltre 800 orsi bruni
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© REMO SAVISAAR - CANON EOS 1D MARK III; 420 MM; 1/1250 SEC; F 5,6; ISO 400
© REMO SAVISAAR - CANON EOS 1D MARK IV; 420 MM; 1/1250 SEC; F 5,6; ISO 1000
La presenza di carcasse e cibo davanti ai capanni attira diversi predatori
come aquile, orsi e volpi, ma anche gazze, corvi e varie specie di rapaci
A
l momento di toccare l’acqua,
l’aquila si impenna verso l’alto, le zampe sono ormai completamente distese e sollevano un
grande spruzzo, mentre le ali cominciano a battere poderose per portare in
alto il rapace che stringe fra gli artigli
un lucido corpo guizzante. Le aquile
di mare si vedono un po’ ovunque in
Estonia, anche nell’isola di Hyumaa,
una delle più grandi del mar Baltico,
questo particolare specchio di mare
caratterizzato da una bassa salinità.
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Una visita alle sue coste, raggiungibili con breve traversata in traghetto
(che si fa rigorosamente sul ponte
con l’occhio incollato al binocolo per
osservare quattrocchi, orchi marini e
strolaghe), porta fra beccacce di mare e sterne, gavine ed edredoni, pavoncelle e pettegole, corrieri grossi e
beccaccini tutti impegnati nella riproduzione, con i loro caratteristici e
vociferi corteggiamenti aerei.
L’isola si può visitare anche in bicicletta e ci sono molti confortevoli
bed & breakfast che danno la possibilità di prolungare il soggiorno perché qui, in giugno, fioriscono le più
grandi orchidee europee: le bellissime scarpette di Venere. Mi aspettavo
solo qualche pianta, e quindi non ero preparato alla vista di un intero
bosco tappezzato di scarpette di Venere: uno spettacolo entusiasmante
che ho provato a fissare anche sul
mio taccuino da viaggio. Le orchidee
sono un pezzo forte della natura estone, anche perché la parte del ter-
ritorio occupata da una attività agricola estensiva è molto naturale, con
vasti prati, spesso umidi, poco disturbati dalle attività umane.
Lì si possono trovare decine di specie di orchidee, alcune poco appariscenti, altre molto vistose, e se la loro osservazione si fa accompagnati
dal “crek crek” del re di quaglie e dal
volo delle cicogne che fanno il nido
sui pali del telefono... che dire. E’ un
cuore selvaggio dell’Europa alla portata di tutti.
Consigli per la visita
L’Estonia è un paese moderno, con
un’ottima rete di telefonia mobile e un
collegamento internet eccellente. In
più è dotato di una rete di strade adeguate e di una serie di alloggi (piccoli alberghi e bed &breakfast economici). La moneta è l’euro, le carte di credito sono molto utilizzate e i prezzi
sono più o meno come quelli in Italia.
Si mangia bene e i collegamenti aerei
con l’Italia sono assicurati sia da voli
diretti per Tallinn, la capitale, sia da
coincidenze via Helsinki o da altre
città europee. Non occorre il visto, è
gradita una assicurazione contro infortuni e per l’assistenza medica e si può
programmare la visita nella buona stagione (giugno è il mese ideale per uccelli, orchidee ed orsi, settembre è ottimo per orsi, alci e uccelli migratori),
ma anche nel cuore dell’inverno,
quando il paesaggio assume aspetti
fiabeschi e decine di aquile di mare,
aquile reali e corvi imperiali si radunano insieme in siti di alimentazione.
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© ROBERTO MARCON - PANASONIC DMC-LX3; 12,8 MM; 1/640 SEC; F 4,0; ISO 80
© NEIL ALDRIDGE, WWW.CONSERVATIONPHOTOJOURNALISM.COM - CANON EOS 1D MARK III; 10 MM; 1/30 SEC; F 14; ISO 200
Turisti e birdwatcher
osservano gli uccelli
da una torretta
Capanni e torri permettono di osservare la fauna
nei parchi. Sotto, il naturalista Francesco Petretti
Un viaggio in Estonia
n Estonia con il naturalista Francesco Petretti: un tour appositamente studiato per osservare e fotografare l’orso bruno, il cane procione, le aquile di mare e anatraie minori e le
numerose specie di uccelli. L'Estonia è un paese sicuro ed economico, in cui quattro stagioni ricche di spettacoli naturali.
Da mercoledi 3 Giugno a Domenica 7 giugno 2015. Gruppo:
10/14 pax. Prezzo: 995 €
Estonian Nature Tours è un'organizzazione di naturalisti e viaggiatori estoni in grado di offrire vacanze-naturalistiche confortevoli, tutto compreso, con la possibilità di fotografare la grande fauna e anche di conoscere la realtà di un paese che conserva le sue antiche tradizioni. Oltre al viaggio con il nostro Direttore scientifico, Estonia Nature Tours organizza una serie di
spedizioni accompagnate da naturalisti e fotografi. Dal 23 al
31 maggio 2015: tour fotografico con i fotografi Neil Aldrige
e Remo Savisaar. Incontro con l'aquila di mare: settembre-ottobre e febbraio-marzo. Il castoro: aprile - ottobre. Orso bruno: maggio- giugno e settembre-ottobre. E-mail: [email protected] / Tel: +372 5349 6695 / Web: www.naturetours.ee
I
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L
a compagnia Estonia Nature Tours
(www.naturetours.ee) organizza viaggi di ogni tipo, della durata di un solo week-end (magari per un incontro ravvicinato con l’orso), o più lunghi, per attraversare tutto il paese e trascorrere una serata nella foresta in attesa che lo scoiattolo volante
esca dalla sua tana nel tronco di un albero!
Si viaggia in gruppi molto piccoli, selezionati, composti da veri appassionati che vengono da tutta l’Europa e che hanno la possibilità di scambiare notizie con i naturalisti
che guidano la spedizione.
In linea di massima tutto il paese è visitabile, ma una attenzione particolare viene riservata alle isole Saaremaa e Hiiumaa e a
molte aree protette del Nord Ovest, come la
penisola Noarootsi, la riserva di Puhtu-Laelatu e il parco nazionale di Matsalu. Nei prati alberati di Laelatu, fra Puhtu and Pivaroots, sono state censite 25 specie di orchidee.
Qui gli appassionati di entomologia possono dedicarsi all’osservazione di farfalle e libellule.
L’isola di Hiiumaa, particolarmente interessante per gli uccelli marini e di ripa e per
le orchidee scarpette di Venere, e infine l’estremo e selvaggio nord-est, in prossimità
del confine con la Russia.
Il paradiso dei mammiferi
N
on solo uccelli, ma anche molti
mammiferi popolano le foreste dell’Estonia, i suoi laghi e i suoi fiumi.
E se alcuni sono di piccole dimensioni, come lo scoiattolo volante e il visone europeo,
forse il mammifero più minacciato d’Europa di cui è stata effettuata con successo la
reintroduzione nell’isola di Hiiumaa a cura dello zoo di Tallinn, altri sono i campioni europei per taglia, veri e propri Big Five. Fra questi l’alce, diffusa in tutta la nazione con più di diecimila esemplari, il capriolo, l’orso bruno, circa 800 esemplari, il
lupo, la lince. Non è facile vederli, ma con
la pazienza e la guida dei naturalisti locali, gli incontri non mancheranno.
© TUULI MANN - CANON EOS 60D; 47 MM; 1/1600 SEC; F 4,0; ISO 800
CON FR ANCESCO PETRETTI
❒ FRANCESCO PETRETTI
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