traguardi per lo sviluppo delle competenze

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traguardi per lo sviluppo delle competenze
Uno sguardo … tra tradizione e innovazione
SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “C. COLOMBO”
CENTRO TERRITORIALE PERMANENTE PER L’ISTRUZIONE DEGLI ADULTI
Test Center accreditato AICA
ECDL – European Computer Driving Licence - ECDL - Webstarter
VIA MEDAGLIE D’ORO, 117 – 74100 TARANTO
TEL./FAX SEGRETERIA: 0997366169
[email protected]
sito web : www.colombo.gov.it
condividendo e creando un ponte tra saperi e idee, conoscenze
ed esperienze, bisogni e aspettative. La nostra economia vive
una tremenda crisi, che la società stia vivendo un momento di
profonda e grande difficoltà, è altrettanto vero che il seme del
cambiamento è già in ognuno di noi.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
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Premessa
Il territorio
Il quartiere “Montegranaro-Salinella”
Presentazione della scuola
Utenza e bisogni dell’utenza
Risorse umane
Risorse strutturali
Obiettivi generali del Processo Formativo
Finalità della scuola secondaria di 1° grado
Profilo delle competenze dello studente al termine del primo ciclo di istruzione
Mappa POF
Il Piano dell’Offerta Formativa
Obiettivi POF
Organizzazione didattica
Organigramma
Curricolo per competenze
Curricolo d’Istituto
Traguardi per lo sviluppo delle competenze
Metodologie
Strategie
Verifica e valutazione
Valutazione del comportamento
Criteri di valutazione degli alunni
Autoanalisi e monitoraggio di istituto
Progetto CAF
Invalsi
Il curricolo locale
Il curricolo locale (schema)
Il curricolo nazionale
Attività alternativa per gli alunni che non si avvalgono della religione cattolica
Il centro sportivo
Integrazione ed inclusione degli studenti con bisogni educativi speciali
Bisogni Educativi speciali
Integrazione alunni diversabili
Integrazione alunni con disturbi specifici dell’apprendimento
Integrazione alunni stranieri e Protocollo di accoglienza
BES non certificati: azioni di intervento
Progetti di istruzione domiciliare e per il servizio della scuola in ospedale
Sportello di ascolto
Biblioteca Scolastica
Progetto Comenius
Progetti extracurricolari
Solidarietà e Unicef
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Progetti extracurricolari (schema)
Progetti Pon (Fse e Fesr) e ambienti per l’apprendimento (FESR)
Rapporti scuola-famiglia
Disponibilità incontri docenti-genitori
Patto educativo di corresponsabilità
Viaggi d’istruzione e visite guidate
Rapporti con il territorio
La formazione dei docenti
La continuità educativa
Accoglienza
Orientamento
Criteri di formazione delle classi
La scuola in rete
Incarichi a.s. 2014-2015
Funzioni strumentali al POF
Centro territoriale permanente
Regolamento d’istituto e Patto educativo di corresponsabilità
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SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “C. COLOMBO”
CENTRO TERRITORIALE PERMANENTE PER L’ISTRUZIONE DEGLI ADULTI
Test Center accreditato AICA
ECDL – European Computer Driving Licence
ECDL - Webstarter
VIA MEDAGLIE D’ORO, 117 – 74100 TARANTO
TEL./FAX SEGRETERIA: 0997366169
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PREMESSA
La Scuola secondaria di 1° grado “C. Colombo” definisce la propria offerta formativa
progettando e realizzando” interventi di educazione, formazione e istruzione mirati
allo sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle
famiglie ed alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di garantire
loro il successo formativo, coerentemente con le finalità e gli obiettivi generali del
sistema di istruzione e con l’esigenza di migliorare l’efficacia del processo di
insegnamento e di apprendimento” (Art.1 del Regolamento dell’Autonomia).
La scuola, difatti, garantisce percorsi flessibili, diversificati e funzionali alle esigenze
e vocazioni di ciascun alunno per formarlo come cittadino consapevole e
responsabile, opera per favorire l’inclusione di ciascun allievo al fine di realizzare
appieno il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento per tutti gli gli studenti
in situazione di difficoltà e verifica periodicamente e con sistematicità i progressi di
ogni singolo alunno (C.M. n.8 del 6 marzo 2013).
La rivoluzione digitale, la globalizzazione, la convivenza di culture e religioni diverse
determinano profonde trasformazioni sociali e culturali e richiedono, pertanto,
continue innovazioni metodologiche e contenutistiche dell’azione educatrice.
La scuola “Colombo” raccoglie le sfide e le trasforma in ulteriori opportunità nel
rispetto delle individualità, riconoscendo i talenti e promuovendo la crescita di tutti e
di ciascuno.
Ed è in tale ottica che la scuola si impegna anche alla diffusione della cultura
d’impresa. Questo comporta educare il giovane, con particolari iniziative didattiche,
sin dalle scuole medie affinchè sviluppi capacità organizzative, capacità di
problem-solving, capacità relazionali e capacità di gestire risorse.
Sviluppare la coscienza civica, imparare a convivere in armonia con le tante diversità
presenti nella scuola e nella società, interpretare criticamente il mondo globalizzato e
tecnologicamente avanzato in cui le ragioni dell’avere spesso prevalgono su quelle
dell’essere sono esigenze fatte proprie dall’insegnamento di “Cittadinanza e
Costituzione” e rappresentano finalità irrinunciabili della scuola secondaria di primo
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grado “Colombo”. La materia si propone di ‘rimuovere gli ostacoli di ordine
economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini,
impediscono il pieno sviluppo della persona umana’…(art.3 Costituzione).
Un’attenzione particolare è riservata agli alunni con Bisogni Educativi Speciali. Gli
interventi didattici individualizzati e personalizzati interagiscono con i servizi del
territorio, contribuiscono allo sviluppo della cultura dell’inclusione e promuovono i
valori dell’uguaglianza e della pari dignità di tutti i cittadini senza distinzione di
condizioni personali e sociali (art.3 Costituzione).
La scuola “Colombo” accoglie gli alunni stranieri e ne promuove l’inserimento
consapevole ed equilibrato nella comunità scolastica e territoriale attraverso percorsi
personalizzati e l’utilizzo di strumenti compensativi e misure dispensative.
Nel corso del triennio le attività previste tendono a mantenere il necessario livello di
motivazione allo studio e alla partecipazione alle attività didattiche.
Le verifiche sono periodiche; le strategie di rinforzo, di approfondimento e di
recupero sono varie e collegate alle carenze o alle potenzialità.
I risultati sono monitorati e confrontati con gli standard di riferimento diffusi in
ambito UE ed OCSE.
Voti, prove oggettive, verifiche, scrutini, rilevazioni INVALSI, certificazioni delle
competenze accompagnano in modo trasparente il percorso di ogni singolo alunno e
garantiscono la valutazione corretta del raggiungimento dei traguardi. La loro
comunicazione agli alunni ed alle famiglie è tempestiva.
I voti che valutano apprendimento e comportamento sono trasparenti e coerenti con il
percorso formativo seguito.
L’offerta formativa della scuola “Colombo” abbandona la strada dei programmi
pletorici e si orienta verso una solida acquisizione di conoscenze e competenze di
base che permetta ai nostri alunni di scoprire la bellezza di ciascuna disciplina e di
maturare interesse per la conoscenza.
E’ per questo che la scuola ha introdotto nella sua pratica educativa nuovi linguaggi e
ricorre a contenuti digitali utilizzando tutte le opportunità del programma “la scuola
digitale” (http://www.indire.it) per cui si è dotata delle nuove tecnologie, dalle reti di
PC, alla navigazione Internet, ai programmi informatici più aggiornati, agli scanner,
alle lavagne interattive multimediali, alle nuove opportunità dell’apprendimento online.
L’aggiornamento delle dotazioni multimediali della scuola è costante e sostenuto con i
fondi strutturali europei (FESR). La scuola è dotata di collegamenti Wi-fi nell’intero
edificio grazie anche al progetto Wi-fi del Miur.
Nello svolgimento della propria azione educativa la Scuola secondaria di 1° grado
“C. Colombo” assume – in particolare per l’anno scolastico 2014-2015 - come
criterio condiviso di guida e come sfondo integratore per l’azione didattica la
tematica trasversale “Reinventiamoci” che entrerà nella progettazione locale del
20% per il recupero delle “cose” più belle della nostra terra.
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Il raggiungimento di traguardi essenziali
Il sistema scolastico italiano assume come orizzonte di riferimento verso cui tendere il
quadro delle competenze-chiave per l’apprendimento permanente definite dal
Parlamento europeo e del Consiglio dell’unione europea (Raccomandazione del 18
dicembre 2006) che sono:
 Comunicazione nella madrelingua;
 Comunicazione nelle lingue straniere;
 Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia;
 Competenza digitale;
 Imparare a imparare;
 Competenze sociali e civiche;
 Spirito di iniziativa ed imprenditorialità;
 Consapevolezza ed espressione culturale.
La scuola secondaria di primo grado Colombo, in linea con le Indicazioni Nazionali
per il curricolo del 2012, intende promuovere e consolidare le competenze culturali
basilari e irrinunciabili tese a sviluppare progressivamente, nel corso della vita, le
competenze- chiave europee.
Il curricolo d’istituto si ispira anche alle competenze chiave di cittadinanza in Italia
(D.M.139 del 22.8.2007) che rappresentano un altro irrinunciabile punto di
riferimento per la didattica. Esse sono:
 Costruzione del sé
1. Imparare ad imparare
2. Progettare
 Relazione con gli altri
3. Comunicare
-comprendere
-rappresentare
4. Collaborare e partecipare
5. Agire in modo autonomo e responsabile
 Rapporto con la realtà
6. Risolvere problemi
7. Individuare collegamenti e relazioni
8. Acquisire ed interpretare l’informazione
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Pertanto il curriculum formativo dei nostri allievi garantisce traguardi adeguati allo
sviluppo della loro età evolutiva, tradotti in conoscenze coese, coerenti e aperte ai
successivi sviluppi del percorso scolastico.
In particolare sono considerati traguardi essenziali:
- una buona preparazione in Italiano
- una buona preparazione in Matematica
- una buona preparazione in Scienze
- una buona preparazione in Lingua inglese
L’uso corretto e consapevole della lingua italiana ricopre un ruolo di rilievo per
l’esercizio del diritto di parola e di cittadinanza.
Buone competenze matematiche e scientifiche costituiscono una esigenza urgente per
colmare il gap formativo evidenziato dalle rilevazioni PISA-OCSE tra l’Italia e le altre
nazioni sviluppate e tra le aree diverse del nostro Paese.
La scuola “Colombo” si apre alla cultura scientifica laboratoriale e predispone un
curriculum atto a superare la scissione tra cultura umanistica e cultura scientifica.
La lingua inglese acquisita in maniera chiara e adoperata correntemente è traguardo
necessario ed essenziale della nostra scuola. E’ considerata un veicolo comunicativo
indispensabile allo sviluppo di una cittadinanza attiva in un mondo globalizzato.
Sintesi delle priorità
Il nostro curriculum è costruito sui reali bisogni formativi degli adolescenti che ci
sono affidati.
Le attività proposte mirano a garantire a tutti competenze che trasformano i nostri
allievi in studenti consapevoli della conoscenza e dell’impegno nello studio.
L’apertura alle nuove tecnologie, alle attività laboratoriali informatiche, scientifiche,
linguistiche, musicali, la promozione della pratica sportiva, i progetti innovativi
tendono a far emergere e a valorizzare potenzialità, talento e creatività dei nostri
alunni.
Gli alunni della scuola “Colombo” acquisiscono vari metodi di studio (“imparare ad
imparare”) con il contributo di tutti gli insegnanti che seguono il modello del teamteaching, della pari dignità degli insegnanti e degli insegnamenti impartiti.
Considerazioni finali
La scuola “Colombo” si impegna con il suo Piano di Offerta Formativa a fare
dell’esperienza scolastica degli alunni un segmento fondamentale per la loro crescita
umana, sociale, culturale e civile.
Nei tre anni gli studenti costruiscono saperi essenziali, acquisiscono metodi
interpretativi per comprendere la società e il mondo, sviluppano competenze
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indispensabili per proseguire nel loro iter scolastico e formativo per tutto l’arco della
vita.
Con la sua proposta di attività, con le sue modalità didattiche e le iniziative particolari,
la nostra scuola, rispondendo ad un principio fondamentale della Costituzione,
contribuisce a “rimuovere gli ostacoli (…) che, limitando di fatto la libertà e
l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e
l’effettiva partecipazione (…) all’organizzazione politica, economica e sociale del
Paese” [art. 3].
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IL TERRITORIO
TARANTO
Città della Puglia, capoluogo di provincia, di circa 200.000 abitanti.
Sorge a 15 m. sul livello del mare, è situata sul Mar Ionio.
Attualmente la città si compone di 3 parti:
-a nord la zona del porto commerciale;
-al centro, su un’isola, la città vecchia;
-a sud i quartieri moderni.
I tre nuclei urbani, allineati da Nord-Ovest a Sud-Est e collegati fra loro da ponti, di
cui uno girevole, dividono il Mar Piccolo, vasto bacino interno, dal mare aperto.
Di grande importanza è il porto militare, ospitato nella parte più occidentale del Mar
Piccolo.
E’ soprattutto centro industriale con un’industria siderurgica, cementifici, raffinerie di
petrolio, industrie alimentari, tessili, chimiche e di abbigliamento; praticata la pesca.
Ancora in via di sviluppo il turismo.
IL NOME
E’ legato alle sue origini, infatti
un’antica leggenda narra che, circa 120
anni prima della fondazione di
Roma, Taras, figlio di Nettuno, sbarcò
sulla costa jonica e vide un
delfino mentre celebrava un rito in onore
del divino padre.
L’apparizione fu interpretata come un segno del cielo e pertanto in quel luogo Taras
fondò la città di Taranto.
IL PASSATO
Preistoria: ritrovamenti archeologici, di straordinario interesse la necropoli con
corredi funerari di grande varietà e bellezza, resti di un acquedotto e di terme.
Età greca: fondata da coloni spartani verso il sec. VIII, Taranto sostenne molte
guerre con le popolazioni indigene, su cui prevalse, divenendo celebre per le
ricchezze ed il fasto, in quella Magna Grecia che rinnovò sulle sponde dello Jonio lo
splendore della civiltà greca.
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Età romana: nel 281 fu sconfitta da Roma che la sottomise.
Età medievale: fu conquistata da Goti, Longobardi, Bizantini, Saraceni e Normanni
che ne fecero un importante feudo, poi passò agli Svevi e in seguito agli Angioini.
Età moderna: raggiunse un nuovo grande splendore sotto il governo dei del Balzo e
degli Orsini.
Età contemporanea: nel 1860 fu conquistata da Garibaldi che la tolse ai Francesi,
divenendo parte del Regno d’Italia.
Oggi: la città e le sue contrade ricordano gli antichi monumenti di una civiltà ellenica
che le fu propria e che riaffiora nelle testimonianze dei reperti archeologici conservati
nel Museo Nazionale.
Il suo centro storico custodisce palazzi di notevole prestigio architettonico.
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IL QUARTIERE “MONTEGRANARO-SALINELLA”
Cenni storici
La scuola è situata nella V Circoscrizione “Montegranaro-Salinella”, così detta in
quanto, in tempi remoti, vi aveva sede una estesa coltivazione di frumento o, più
semplicemente, un grande deposito, che serviva probabilmente a conservare tutto il
grano necessario al sostentamento dell’antica città.
Delimitato dalle vie Japigia, Leonida, Demostene, Magna Grecia,Virgilio, il quartiere
si estende sul territorio che divide l’insenatura interna del golfo da quella esterna, un
triangolo che partendo da Montegranaro giungeva al Pizzone, dove inizialmente
sorgeva l’antica Taras.
Al di là di questa striscia di terra, là dove aveva inizio la via Profundaria, secondo la
maggior parte degli storici, si estese probabilmente la prima necropoli tarantina.
I resti delle mura che cingevano questa area sono stati ritrovati in parte nell’area
dell’ospedale della Marina Militare ed in parte lungo Corso Italia, dove è possibile
vedere grossi blocchi di pietra con iscrizioni in lingua greca, oltre ai resti di un
acquedotto e di un edificio probabilmente sorto accanto a delle terme.
La zona denominata Salinella, secondo gli scritti di Plinio il Vecchio, era
caratterizzata dalla presenza di due laghi (Salina e Salinella) dai quali si raccoglieva,
dopo l’annuale prosciugamento, un’ottima qualità di sale, utile alla conservazione dei
cibi. Intorno ai due specchi d’acqua si coltivava la bambagia.
Il presente
Il quartiere, nella conformazione attuale, è sicuramente tra i più popolosi ed abitati,
costituendo una delle aree di principale interesse economico della città.
L’area identificata come Montegranaro si connota quale valida alternativa
commerciale e abitativa alle vie del centro.
Dal 2005, in seguito alla nuova organizzazione delle circoscrizioni cittadine, il rione
“Italia-Montegranaro” è stato accorpato al quartiere “Salinella” dando vita alla nuova
denominazione.
Dei tanti problemi affrontati, restano ancora aperte alcune questioni da risolvere al
fine di dotare il quartiere di attività sociali e culturali, senza trascurare le necessità più
immediate come l’illuminazione o le condotte fognarie.
Sono allo studio diverse soluzioni per una nuova pianificazione urbanistica dell’area.
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PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA
L’edificio, costruito nel 1977 ed entrato in funzione nel 1979, è situato in via
Medaglie d’Oro 117. E’ composto da due corpi di fabbrica affiancati, il primo formato
da un solo piano, il secondo strutturato su tre piani con aule confortevoli e luminose di
recente oggetto di manutenzione ordinaria.
La scuola dispone di due palestre coperte e due scoperte con campo di pallavolo e
pallacanestro, di un’aula magna con postazione multimediale e palco per attività
teatrali, di un laboratorio scientifico-tecnologico, di un laboratorio linguistico, di un
laboratorio artistico-espressivo, di un laboratorio musicale, di una biblioteca per gli
studenti, di tre aule d’informatica dove si svolgono ricerche in Internet, lezioni e corsi
per alunni ed adulti, essendo la scuola anche Test Center accreditato AICA per
l’ECDL – European Computer Driving License - e l’ECDL Webstarter.
Le dotazioni tecnologiche sono in gran parte dovute al FESR (Fondo Europeo di
Sviluppo Regionale).
La scuola dispone, inoltre, di 13 lavagne multimediali interattive (LIM) e di altri
sussidi didattici per alunni e docenti utilizzati per agevolare ogni tipo di attività.
Sono in via di espletamento le procedure per l’acquisizione dei materiali
tecnologici connessi al Progetto E1 finanziato alla Colombo, che prevede l’acquisto
di lavagne multimediali per la classi che ne sono ancora prive. Tutte le lavagne
saranno acquisite e collaudate in classe entro il 30 ottobre p.v.
L’ingresso per docenti, personale della scuola e utenti è in via Medaglie d’Oro
mentre, per ragioni di sicurezza, l’ingresso e l’uscita degli alunni avviene da via De
Carolis. La scuola è dotata di Piano di Sicurezza redatto e regolarmente aggiornato
dal Responsabile per la Sicurezza (RSPP).
Alcuni lavori di messa a norma sono stati di recente eseguiti dal Comune di Taranto.
La scuola
La palestra interna
La palestra esterna
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UTENZA
Il bacino di utenza della nostra scuola è ricco e vario: la maggior parte degli studenti
risiede a Taranto, nel quartiere “Montegranaro - Salinella”, altri provengono da
altri quartieri della città, anche periferici, o dai Comuni limitrofi.
In generale, l’utenza risulta eterogenea per condizioni sociali ed economiche, per
istruzione e cultura, per costumi e valori.
Gli alunni della nostra scuola sono generalmente motivati poiché il contesto sociale
di provenienza è attento alla loro formazione umana e culturale. E’ presente, tuttavia,
una fascia di alunni per i quali la scuola è l’unico luogo di aggregazione
socioculturale.
Le famiglie sono sensibili alle esigenze della scuola, danno importanza alle iniziative
proposte, concorrono al miglioramento dell'offerta anche attraverso la partecipazione
agli Organi Collegiali. Solo una minoranza è poco attenta ai bisogni dei ragazzi e
poco si interessa al loro andamento scolastico e alla loro educazione, che viene,
pertanto demandata unicamente alla scuola.
Per le situazioni particolari sopra citate la scuola attiva percorsi educativi
personalizzati e progetti specifici.
Gli studenti della Scuola secondaria di 1° grado nell’a.s. 2014-15 sono
complessivamente 674.
Bisogni dell'utenza
Le finalità della scuola sono definite a partire dalla persona che apprende, con
l’originalità del suo percorso individuale e le aperture offerte dalla rete di relazioni
che la legano alla famiglia e agli ambiti sociali. La definizione e la realizzazione delle
strategie educative e didattiche devono sempre tener conto della singolarità e
complessità di ogni persona, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, delle
sue capacità e delle sue fragilità, nelle varie fasi di sviluppo e di formazione. Lo
studente è quindi posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti:
cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi. In questa
prospettiva, i docenti pensano e realizzano i progetti educativi e didattici in relazione
costante con i bisogni fondamentali e i desideri degli alunni.
Le attese e i bisogni educativi sono quindi articolati e differenti, inevitabilmente
condizionati dal contesto socio-culturale di provenienza. Essi rappresentano lo
stimolo ad ampliare l’offerta formativa, al fine di armonizzare eventuali squilibri
nella formazione degli alunni e di legarli il più possibile alla scuola, intesa come
ideale referente educativo capace di assicurare a tutti percorsi di inclusione.
In questi ultimi anni, inoltre, vi è un aumento di famiglie di origine straniera e la
scuola è impegnata nell’accoglienza di nuove esigenze culturali e formative
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
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attraverso progettualità che favoriscono l’intercultura e la valorizzazione delle
differenze.
Le risposte che la scuola, attraverso l’articolazione del piano dell’offerta formativa,
intende dare ai bisogni prioritari, rappresentano gli strumenti per combattere il
fenomeno della dispersione scolastica, intesa in senso lato come insuccesso
scolastico, assenze, abbandono, demotivazione allo studio, scarsa stima di sé.
Gli alunni più disinteressati verranno coinvolti, attraverso interventi di motivazione e
di orientamento, previa adeguata ricerca metodologica, in attività di recupero,
connesse con l’impegno curricolare ed extracurricolare, da svolgere in gruppi non
numerosi e diversi dalle classi ordinarie.
Per gli alunni amanti dello studio e capaci di acquisire nuove abilità e competenze,
perché ciascuno sviluppi al massimo le proprie potenzialità di crescita, sono proposte
invece iniziative specifiche di approfondimento.
La nostra scuola, proponendosi di mettere al centro del processo di apprendimento gli
allievi , le loro esigenze e le loro peculiarità, di "accompagnare" la loro crescita
personale , di formarne e potenziarne le capacità individuali, di aiutarli a scoprire
consapevolmente le proprie attitudini, ha individuato i seguenti
Bisogni degli Alunni:
 star bene a scuola
 avere la possibilità di mettersi in relazione con gli altri
 poter sperimentare situazioni di confronto e di crescita
 rispondere a curiosità di tipo cognitivo
 acquisire consapevolezza di sé, autostima e ruolo sociale
Bisogni delle Famiglie:




ricevere uno stimolo culturale e pedagogico nella propria azione educativa
svolgere un ruolo partecipativo nella vita scolastica
instaurare un rapporto di fiducia con l'agenzia scolastica
trovare nella scuola un supporto nell'affrontare situazioni difficili
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RISORSE UMANE
DIRIGENTE
SCOLASTICO
DOCENTI
LETTERE
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MATEM E SCIENZE
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LINGUA INGLESE
5
LINGUA SPAGNOLA 3
LINGUA FRANCESE 1
TECNOLOGIA
3
ARTE E IMMAGINE 3
MUSICA
4
SC. MOTORIE
4
RELIGIONE
2
SOSTEGNO
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IDA 6
ATA
ALUNNI
CLASSI
PRIME
227
CLASSI
SECOND
E
252
CLASSI
TERZE
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COLLABORATORI
SCOLASTICI
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DGSA
AMMINISTRATIVI
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RISORSE STRUTTURALI
SALA
PROFESSORI
PRESIDENZA
AULA MAGNA





LABORATORI
INFORMATICO
SCIENTIFICO
MUSICALE
LINGUISTICO
ARTISTICOESPRESSIVO
SEGRETERIA
EDIFICIO
PALESTRE
COPERTE
SCOPERTE
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BIBLIOTECA
AULE SOSTEGNO
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OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO
FORMATIVO
SCUOLA
SCUOLA
DELL’EDUCAZIONE
DELL’EDUCAZIONE
INTEGRALE
INTEGRALE
DELLA
PERSONA
DELLA
PERSONA
SCUOLA
CHE
SCUOLA
CHE
COLLOCA
NEL
MONDO
COLLOCA NEL
MONDO
SCUOLA
ORIENTATIVA
SCUOLA
ORIENTATIVA
SCUOLA
DELLA
SCUOLA
DELLA
PREVENZIONE
DEI
DISAGI
PREVENZIONE
DEI
DISAGI
EE
DEL
RECUPERO
DEL RECUPERO
DEGLI
SVANTAGGI
DEGLI
SVANTAGGI
LA
LASCUOLA
SCUOLA
SECONDARIA
SECONDARIA
DI
DI
I IGRADO
GRADO
SCUOLA
DELL’IDENTITA’
SCUOLA
DELL’IDENTITA’
SCUOLA
SCUOLA
DELLA
MOTIVAZIONE
DELLA
MOTIVAZIONE
EE
DEL
SIGNIFICATO
DEL
SIGNIFICATO
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FINALITA’ DELLA
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
La finalità generale della scuola è lo sviluppo armonico e integrale della persona,
all’interno dei principi della Costituzione italiana e della tradizione culturale
europea, nella promozione della conoscenza e nel rispetto e nella valorizzazione
delle diversità individuali, con il coinvolgimento attivo degli studenti e delle
famiglie.
In tale ottica alla scuola spettano alcune finalità specifiche:

Rimuovere ogni ostacolo alla frequenza

Promuovere il successo scolastico di tutti gli studenti, con particolare
attenzione al sostegno delle varie forme di diversità, di disabilità o di svantaggio

Prevenire l’evasione dell’obbligo e contrastare la dispersione

Perseguire il miglioramento della qualità del sistema di istruzione

Valorizza il talento e le inclinazioni di ciascuno

Fornire supporti adeguati affinchè ogni persona sviluppi un’identità
consapevole e aperta

Guidare gli alunni ad elaborare il senso della propria esperienza

Promuovere negli studenti la pratica consapevole della cittadinanza

Offrire agli studenti occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi
culturali di base

Far sì che gli studenti acquisiscano gli strumenti di pensiero necessari per
apprendere a selezionare le informazioni

Promuovere negli studenti la capacità di elaborare metodi e categorie che siano
in grado di fare da bussola negli itinerari personali

Far acquisire le competenze trasferibili dalle situazioni scolastiche alla vita
sociale

Favorire l’autonomia di pensiero degli studenti, orientando la propria didattica
alla costruzione di saperi a partire da concreti bisogni formativi.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
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PROFILO
DELLE
COMPETENZE
DELLO
STUDENTE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI
ISTRUZIONE
Il profilo che segue descrive le competenze riferite alle discipline di insegnamento e
al pieno esercizio della cittadinanza, che gli studenti della scuola secondaria di primo
grado Colombo devono mostrare di possedere. Tali competenze costituiscono
l’obiettivo generale del sistema educativo e formativo italiano ( indicazioni nazionali
per il curricolo- 2012).
 Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati
a scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella
comunità, è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità,
le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la
propria personalità in tutte le sue dimensioni.
 Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli
strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere
ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica
di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della
società, orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole
condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune
esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità. Si impegna per portare a
compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.
 Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di
comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie
idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni.
 Nell’incontro con persone di diversa nazionalità è in grado di esprimersi a
livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione
essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua
europea.
 Riesce ad utilizzare una lingua europea nell’uso delle tecnologie
dell’informazione e della comunicazione.
 Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di
analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi
quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensiero razionale
gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di
avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni
complesse che non si prestano a spiegazioni univoche.
 Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerche di
senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
19
 Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della
comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere
informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di
controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo.
 Possiede un patrimonio di conoscenze digitali e nozioni di base ed è allo stesso
tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed
impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo.
 Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita.
Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha
attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in
cui questo può avvenire: momenti educativi informali, e non formali,
esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che
frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche,
volontariato, ecc.
 Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e
chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede.
 In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi
espressivi, motori ed artistici che gli sono congeniali. E’ disposto ad analizzare
se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
20
IL POF
SI FONDA
SU
SI AVVALE
DI
SI ARTICOLA
IN
CURRICOLO
NAZIONALE
80%
PUNTI CARDINE
QUALI
VALORIZZAZIONE
DELLE IDENTITA’
CONSAPEVOLEZZA
DEI DIRITTI E DEI
DOVERI
FUNZIONI
STRUMENTALI
CURRICOLO
REGIONALE
F.S 1
CURRICOLO
LOCALE 20%
RISPETTO
DELLE
DIVERSITA’
F.S 2
F.S.3
F.S.4
ATTUATO IN
RISPETTO DELLE
REGOLE DELLA
SOCIALITA’
ATTIVITA’
LABORATORIALI
LILILI
ORARIO
SCOLASTICO
CURRICOLARE
ORARIO
SCOLASTICO
EXTRACURRIC.
CHE
COLLABORANO
CON I
COORDINATORI
CHE
S’IMPEGNANO
PER
CHE
S’IMPEGNANO
PER
MIGLIORARE
CHE
COMPRENDE
CHE ATTIVA
LE RISORSE
UMANE
PROGETTI
PER
CONSEGUIRE
LE RISORSE
UMANE
POTENZIALITA‘
’
UNA PROFICUA
COLLABORAZIONE
TRA
OPERATORI
Piano
SCOLASTICI
OTTIMIZZARE
MIGLIORARE
E AMPLIARE
L’OFFERTA
FAMIGLIE Formativa
TERRITORIO
dell’Offerta
a.s. 2014/15
FORMATIVA
POTENZIALITA’
RISULTATI
RISULTATI
21
IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
Il Piano dell’Offerta Formativa è:
- il documento fondamentale dell’identità culturale e progettuale della scuola
- un atto di indirizzo interno per orientare verso il conseguimento di una finalità,
armonizzando le attività
- un atto dichiarativo di intenti da portare a conoscenza di alunni e famiglie.
Il Piano dell’Offerta Formativa si articola attraverso:
- il collegamento alle indicazioni nazionali per il curricolo (profilo dello studente al
termine del primo ciclo di istruzione, traguardi per lo sviluppo delle competenze,
obiettivi di apprendimento specifici per ogni disciplina)
- la progettazione e la realizzazione di interventi educativi, di formazione e
istruzione tesi allo sviluppo della persona, adeguati alla domanda delle famiglie e
alle caratteristiche dei soggetti coinvolti.
Pertanto la scuola individua:
- Le esperienze di apprendimento più efficaci
- Le scelte didattiche più significative
- Le strategie più idonee e le modalità più efficaci ed efficienti, rivolte a determinati
soggetti che vivono in un determinato luogo, al fine di garantire il successo
formativo.
- i contenuti necessari per personalizzare i percorsi formativi
La scuola Colombo basa la propria azione educativa, conformemente al documento
Cultura Scuola Persona, sui seguenti PUNTI – CARDINE:

Valorizzare l’identità

Rispettare la diversità

Avere consapevolezza dei diritti e dei doveri

Rispettare le regole della socialità

Imparare ad imparare
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
22
OBIETTIVI DEL POF

Fornire supporti adeguati affinchè ogni persona sviluppi un’identità
consapevole e responsabile

Rispettare le varie forme di diversità, disabilità o di svantaggio

Interagire con la società contemporanea attraverso la conoscenza ed il
rispetto dei diritti e dei doveri

Sviluppare competenze e capacità di scelta in relazione alle attitudini di
ognuno attraverso un metodo di lavoro efficace
La scuola promuove apprendimenti significativi per tutti gli alunni attraverso:

La valorizzazione dell’esperienza e delle conoscenze degli alunni per
ancorarvi nuovi contenuti

L’attuazione di interventi adeguati nei riguardi delle diversità per fare in
modo che non diventino disuguaglianze

Lo sviluppo dell’esplorazione e della scoperta al fine di promuovere la
curiosità e l’interesse verso nuove conoscenze

La collaborazione nell’apprendimento attraverso forme di interazione e
scambio sia all’interno della classe, sia attraverso la formazione di gruppi di
lavoro

La promozione del proprio modo di apprendere consapevolmente al fine
di “imparare ad apprendere” e costruire il proprio sapere

La realizzazione di percorsi in forma di laboratorio, per favorire
l’operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
23
ORGANIZZAZIONE DIDATTICA
La scuola ha adottato un orario obbligatorio di 30 ore settimanali di insegnamenti
curriculari (italiano, storia, cittadinanza e costituzione, geografia, matematica, scienze,
lingue straniere, educazione artistica, musicale, tecnica, motoria).
L’orario scolastico prevede per tutte le classi e tutti i giorni, dal Lunedì al Venerdì,
l’uscita alle 14:00.
L’ingresso è fissato alle ore 8:00.
La scuola favorisce l’ inserimento dei nuovi alunni in un clima di fiducia e di serenità
che si realizza tramite incontri con gli alunni delle quinte classi elementari durante
l’anno precedente l’iscrizione e incontri con le famiglie prima dell’inizio delle lezioni
per conoscere gli insegnanti e gli spazi disponibili.
Ogni anno la scuola si attiva per iniziative di accoglienza tese a rassicurare gli alunni
nel nuovo ambiente e finalizzate a favorire l’integrazione, la conoscenza e lo stare
bene insieme.
Anche per l’anno in corso, il collegio dei docenti ha approvato la suddivisione
dell’anno scolastico in due quadrimestri: il primo si chiuderà il 31 gennaio 2013, il
secondo il 9 giugno 2015.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
24
ORGANIGRAMMA
DIRIGENTE SCOLASTICO
PROF. MASSIMO ROMANDINI
D.S.G.A.
PAOLA MAIORANO
COLLABORATORI DEL
DIRIGENTE SCOLASTICO
PROF.SSA
VINCENZA MANTOVANI
PROF.SSA
ANGELA PICCIARELLI
PERSONALE ATA
AMMINISTRATIVI
FUNZIONI STRUMENTALI
AREA 1
PROF.SSA OGGIANU
AREA 3
PROF.SSA MONFREDI
AREA 2
PROF. ETTORE
MASTELLONI
PERSONALE ATA
COLLABORATORI SCOLASTICI
ORGANI COLLEGIALI
COLLEGIO DEI DOCENTI
AREA 4
PROF.SSA ESPOSITO
COMMISSIONI
DIPARTIMENTI
COMITATI
CONSIGLIO D’ISTITUTO
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
25
CURRICOLO PER COMPETENZE
Definisce: le finalità, i risultati di apprendimento attesi per gli allievi, le strategie, i
mezzi, i tempi, gli strumenti e i criteri di valutazione, le risorse interne ed esterne e la
rete di relazioni che permetteranno agli allievi di conseguire la competenze.
E’ strutturato: per Obiettivi di Apprendimento, in riferimento agli Obiettivi
Generali del Pof e alle Indicazioni Nazionali, nel rispetto dei Traguardi per lo
sviluppo delle competenze e del profilo dello studente al termine del primo ciclo di
istruzione.
E’ scandito: per Obiettivi Specifici di Apprendimento.
Sviluppa:
il
processo
formativo
per
il
raggiungimento
delle
competenze culturali di base, quali requisiti fondamentali per accedere al sapere e
per continuare ad apprendere, competenze sociali per relazionarsi e lavorare in
gruppo, competenze disciplinari relative ai contenuti delle discipline,
competenze trasversali che riguardano i processi attivabili in vari campi.
Prevede: la scelta dei contenuti disciplinari in rapporto agli Obiettivi di
Apprendimento.
Intende: il Curricolo in termini qualitativi più che nozionistici,
l’individuazione di saperi irrinunciabili sempre in continua evoluzione.
con
Costituisce: l’80% del Curricolo Nazionale.
Prevede: verifiche: - quadrimestrali
- finali
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
26
CURRICOLO D’ISTITUTO
Il Curricolo d’Istituto è il documento attraverso il quale la Scuola traduce gli
standard presenti nelle Indicazioni Nazionali in percorsi disciplinari
contestualizzati all’ambiente e condivisi da tutti i docenti. Esso indica per
ciascuna disciplina e per le classi 1^, 2^ e 3^ della scuola secondaria di 1° grado
(primo ciclo d’istruzione) gli obiettivi finali, gli obiettivi di apprendimento e le
competenze da raggiungere.
Il Curricolo d’istituto
 è una parte importante del POF
 rappresenta la sintesi della progettualità formativa e didattica della scuola
 persegue le seguenti finalità:
- orientare alla conoscenza di sé e allo sviluppo delle relazioni interpersonali e
con l’ambiente vitale
- offrire situazioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base
- aiutare ad apprendere e a selezionare le informazioni
- valorizzare le diversità presenti nella scuola, evitando che la differenza si
trasformi in disuguaglianza.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
27
Il Percorso formativo
Le competenze sono definite attraverso le conoscenze, le abilità e le attitudini in
relazione al contesto e mirano a realizzare lo sviluppo personale, la cittadinanza
attiva, l’inclusione sociale.
CONOSCENZE
assimilazione di
informazioni attraverso
l’apprendimento
Teoriche
Pratiche
ABILITA’
capacità di applicare
conoscenze per portare a
termine compiti e risolvere
problemi
Cognitive
Pensiero logico,
manuale
intuitivo, creativo
materiali,
Pratiche
Abilità
uso di
strumenti
CAPACITA’
ESPERIENZE PERSONALI,
MOTIVAZIONE, STRATEGIE,
BISOGNI, ATTITUDINI
COMPETENZA
Saper eseguire un compito rielaborando le conoscenze e le abilità in
contesti diversi
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
28
Il percorso formativo si sviluppa attraverso:
 gli obiettivi formativi,
 i traguardi delle competenze,
 gli obiettivi di apprendimento
AMBITO
FORMATIVO
COMPETENZA
CHIAVE
COSTRUZIONE DEL SE’
IMPARARE
AD IMPARARE
OBIETTIVI FORMATIVI
DA
CONSEGUIRE
AL
TERMINE
SECONDARIA DI PRIMO GRADO
Organizzare il proprio apprendimento scegliendo ed utilizzando varie
fonti e varie modalità di informazione, anche in funzione dei tempi
disponibili e del proprio metodo di studio e di lavoro.
Elaborare e realizzare progetti, riguardanti lo sviluppo delle proprie
attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per
stabilire le fasi procedurali e verificare i risultati raggiunti.
PROGETTARE
RELAZIONE
CON
GLI ALTRI
Comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico,
scientifico) utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico,
simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e
multimediali)
Esprimere eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure,
atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi
(verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) e diverse conoscenze
disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e
multimediali).
COMUNICARE
E
Interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, gestendo la
conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla
realizzazione delle attività collettive nel rispetto dei diritti fondamentali
degli altri.
AGIRE IN MODO
RESPONSABILE E
AUTONOMO
Inserirsi nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e
bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i
limiti, le regole, le responsabilità.
RISOLVERE
PROBLEMI
Affrontare situazioni problematiche formulando ipotesi di soluzione,
individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati,
proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e
metodi delle diverse discipline.
INDIVIDUARE
COLLEGAMENTI E
RELAZIONI
Individuare e rappresentare, collegamenti e relazioni tra fenomeni,
eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari,
e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica,
individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed
effetti e la loro natura probabilistica.
COLLABORARE
PARTECIPARE
RAPPORTO CON LA
REALTA’ NATURALE
E SOCIALE
DELLA
ACQUISIRE
E
INTERPRETARE
L’INFORMAZIONE
Acquisire la capacità di analizzare l'informazione ricevuta nei diversi
ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone
l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
29
AMBITO
COSTRUZIONE
SE’
DEL
RELAZIONE
CON
GLI ALTRI
COMPETENZA
CHIAVE
OBIETTIVI FORMATIVI
PRIMO ANNO
IMPARARE
AD IMPARARE
Avviare l’organizzazione del proprio apprendimento in
modo responsabile, utilizzando le informazioni ricevute, anche
in funzione dei tempi disponibili e del proprio metodo di
studio e di lavoro
PROGETTARE
Elaborare
e
realizzare
semplici
compiti
di
apprendimento via via più complessi, utilizzando il metodo
sperimentale nei vari ambiti disciplinari.
E
Inserirsi nel gruppo, accettandone le regole, contribuendo
alla realizzazione di attività collettive nel rispetto dei diritti
fondamentali degli altri.
AGIRE IN MODO
RESPONSABILE
E
AUTONOMO
Inserirsi nella vita sociale facendo valere i propri diritti ,
riconoscendo quelli degli altri e assumendo le proprie
responsabilità.
RISOLVERE
PROBLEMI
Affrontare semplici situazioni problematiche formulando
ipotesi di soluzione, individuando le fonti e le risorse adeguate,
raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni
utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi
delle diverse discipline.
COLLABORARE
PARTECIPARE
RAPPORTO CON LA
REALTA’ NATURALE
E SOCIALE
Comprendere semplici messaggi di genere diverso
utilizzando i linguaggi di base appresi,anche mediante supporti
cartacei e informatici.
Esprimere eventi, fenomeni, atteggiamenti, stati d’animo,
emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale,
matematico, scientifico, simbolico, ecc.) e diverse conoscenze
disciplinari, anche mediante supporti (cartacei, informatici e
multimediali).
COMUNICARE
INDIVIDUARE
COLLEGAMENTI
RELAZIONI
E
ACQUISIRE
E
INTERPRETARE
L’INFORMAZIONE
Individuare e rappresentare collegamenti e relazioni tra
contenuti disciplinari, cogliendone analogie e differenze,
coerenze e incoerenze, cause ed effetti sia nello spazio che nel
tempo.
Acquisire la capacità di ricercare l’informazione richiesta
sia nel contesto formale di apprendimento, sia nella vita
quotidiana.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
30
AMBITO
COMPETENZA
CHIAVE
OBIETTIVI FORMATIVI
SECONDO ANNO
COSTRUZIONE DEL
SE’
IMPARARE
AD IMPARARE
Organizzare il proprio apprendimento in modo
responsabile, utilizzando le informazioni ricevute, anche in
funzione dei tempi disponibili e del proprio metodo di studio
e di lavoro
PROGETTARE
Elaborare e realizzare compiti di apprendimento
via via più complessi, utilizzando il metodo sperimentale nei
vari ambiti disciplinari
.
RELAZIONE
CON
GLI ALTRI
RAPPORTO CON LA
REALTA’
NATURALE
E SOCIALE
COMUNICARE
Comprendere messaggi di genere diverso utilizzando i
linguaggi di base appresi, anche mediante supporti cartacei e
informatici.
Esprimere eventi, fenomeni, norme, procedure,
atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando
linguaggi diversi e diverse conoscenze disciplinari, anche
mediante supporti (cartacei, informatici e multimediali).
COLLABORARE E
PARTECIPARE
Interagire in gruppo, accettandone le regole, cercando di
gestire le conflittualità, contribuendo alla realizzazione di
attività collettive nel rispetto dei diritti fondamentali degli
altri
AGIRE IN MODO
RESPONSABILE E
AUTONOMO
Inserirsi nella vita sociale facendo valere i propri diritti,
riconoscendo quelli degli altri e assumendo consapevolmente
le proprie responsabilità
RISOLVERE
PROBLEMI
Affrontare situazioni problematiche formulando ipotesi di
soluzione, individuando le fonti e le risorse adeguate,
raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni
utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi
delle diverse discipline.
INDIVIDUARE
COLLEGAMENTI E
RELAZIONI
Individuare e rappresentare collegamenti e relazioni tra
fenomeni ed eventi disciplinari, cogliendone analogie e
differenze, coerenze e incoerenze, cause ed effetti sia nello
spazio che nel tempo.
ACQUISIRE E
INTERPRETARE
L’INFORMAZIONE
Acquisire la capacità di analizzare l’informazione che
viene trasmessa, sia nel contesto formale di apprendimento,
sia nella vita quotidiana.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
31
AMBITO
COMPETENZA
CHIAVE
OBIETTIVI FORMATIVI
TERZO ANNO
COSTRUZIONE DEL
SE’
IMPARARE
AD IMPARARE
Organizzare il proprio apprendimento scegliendo ed
utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione,
anche in funzione dei tempi disponibili e del proprio metodo
di studio e di lavoro.
PROGETTARE
Elaborare e realizzare progetti, riguardanti lo sviluppo
delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le
conoscenze apprese per stabilire le fasi procedurali e
verificare i risultati raggiunti.
RELAZIONE
CON
GLI ALTRI
RAPPORTO CON LA
REALTA’
NATURALE
E SOCIALE
COMUNICARE
Comprendere messaggi anche complessi di genere diverso
trasmessi utilizzando linguaggi diversi mediante diversi
supporti cartacei, informatici e multimediali. Esprimere
eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure,
atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando
linguaggi diversi e diverse conoscenze disciplinari, mediante
diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali).
COLLABORARE E
PARTECIPARE
Interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di
vista,
gestendo
la
conflittualità,
contribuendo
all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività
collettive nel rispetto dei diritti fondamentali degli altri.
AGIRE IN MODO
RESPONSABILE E
AUTONOMO
Inserirsi nella vita sociale e far valere al suo interno i propri
diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le
opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità.
RISOLVERE
PROBLEMI
Affrontare situazioni problematiche anche complesse
formulando ipotesi di soluzione, individuando le fonti e le
risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo
soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti
e metodi delle diverse discipline.
INDIVIDUARE
COLLEGAMENTI E
RELAZIONI
Individuare e rappresentarecollegamenti e relazioni tra
fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a
diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo,
cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e
differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti
ACQUISIRE E
INTERPRETARE
L’INFORMAZIONE
Acquisire la capacità di analizzare e interpretare le
informazioni .
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
32
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
ITALIANO
attraverso modalità dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri; con ciò matura
la consapevolezza che il dialogo, oltre a essere uno strumento comunicativo, ha anche
un grande valore civile e lo utilizza per apprendere informazioni ed elaborare
opinioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali.
realizzazione di giochi o prodotti, nell’elaborazione di progetti e nella formulazione
di giudizi su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali.
riconoscendone la fonte, il tema, le informazioni e la loro gerarchia, l’intenzione
dell’emittente.
anche avvalendosi di supporti specifici (schemi, mappe, presentazioni al computer,
ecc.).
nelle attività di studio personali e collaborative, per ricercare, raccogliere e
rielaborare dati, informazioni e concetti; costruisce sulla base di quanto letto testi o
presentazione con l’utilizzo di strumenti tradizionali e informatici.
un’interpretazione, collaborando con compagni e insegnanti.
ipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo,
regolativo, argomentativo) adeguati a situazione, argomento, scopo, destinatario.
linguaggi verbali con quelli iconici e sonori.
(fondamentale; di alto uso; di alta disponibilità).
base alla situazione
comunicativa e agli interlocutori, realizzando scelte lessicali adeguate.
loro uso nello spazio geografico, sociale e comunicativo.
applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al
lessico, alla morfologia, all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice e
complessa, ai connettivi testuali; utilizza le conoscenze metalinguistiche per
comprendere con maggior precisione i significati dei testi e per correggere i propri
scritti.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
33
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
STORIA
l’uso di risorse digitali.
– anche digitali – e le sa
organizzare in testi.
– anche digitali – le conoscenze storiche acquisite
operando collegamenti e argomentando le proprie riflessioni.
comprende opinioni e culture diverse, capisce i problemi fondamentali del mondo
contemporaneo.
forme di insediamento e di potere medievali alla formazione dello stato unitario fino
alla nascita della Repubblica, anche con possibilità di aperture e confronti con il
mondo antico.
contemporanea, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico.
ivilizzazione
neolitica alla rivoluzione industriale, alla globalizzazione.
relazione con i fenomeni storici studiati.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
GEOGRAFIA
cardinali e alle coordinate geografiche; sa orientare una carta geografica a grande
scala facendo ricorso a punti di riferimento fissi.
eografiche, fotografie attuali e d’epoca, immagini
del telerilevamento, elaborazioni digitali, grafici, dati statistici, sistemi informativi
geografici per comunicare efficacemente informazioni spaziali.
ntandoli in particolare a quelli
italiani, gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e
architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare.
ontani, nello spazio e nel
tempo e valuta gli effetti di azioni dell’uomo su sistemi territoriali alle diverse scale
geografiche.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
34
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
CITTADINANZA E COSTITUZIONE
prendimento, individuando,
scegliendo ed utilizzando varie fonti e modalità di informazione e di formazione,
anche in funzione dei tempi disponibili, delle strategie, del metodo di studio.
studio, utilizzando le
conoscenze apprese per stabilire obiettivi,strategie d’azione, verificando i risultati.
mediante diversi supporti; rappresentare eventi, concetti, norme …, utilizzando
linguaggi diversi e supporti diversi.
vista, valorizzando le proprie e altrui capacità.
ivo e
consapevole nella vita sociale e far valere i propri diritti e bisogni, riconoscendo
quelli altrui, le regole, le responsabilità.
zioni: elaborare argomentazioni coerenti.
dalle opinioni.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
ITALIANO
ASCOLTO e PARLATO
re la propria tesi su una tematica affrontata
LETTURA
escrittivi
SCRITTURA
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
35
RIFLESSIONE SULLA LINGUA
STORIA
USO DELLE FONTI
ORGANIZZAZIONE DELLE INFORMAZIONI
STRUMENTI CONCETTUALI
aliani, europei, mondiali
convivenza civile
PRODUZIONE SCRITTA E ORALE
oscenze e concetti appresi
CITTADINANZA E COSTITUZIONE
Costituzione Italiana
nell’ambito delle proprie esperienze e dal contesto scolastico
relazioni tra persona, famiglia, società, Stato
cali ed essere in
grado di rivolgersi, per le proprie necessità, ai principali servizi erogati
internazionale
per la tutela e il rispetto
dell’ambiente e delle risorse naturali
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
36
GEOGRAFIA
ORIENTAMENTO
LINGUAGGIO DELLA GEOGRAFICITA’
PAESAGGIO
REGIONE E SISTEMA TERRITORIALE
applicandolo all’Italia, all’Europa, agli altri continenti
europea, mondiale
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
MATEMATICA
padroneggia le diverse rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il
risultato di operazioni.
del piano e dello spazio, le loro rappresentazioni e
ne coglie le relazioni tra gli elementi.
prendere decisioni.
alutando le informazioni e la loro
coerenza.
sul processo risolutivo, sia sui risultati.
i
passare da un problema specifico a una classe di problemi.
utilizzando concatenazioni di affermazioni; accetta di cambiare
riconoscendo le conseguenze logiche di una argomentazione corretta.
opinione
naturale.
probabilità.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
37
esperienze significative e ha capito come gli strumenti matematici appresi siano utili
in molte situazioni per operare nella realtà
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
MATEMATICA
NUMERI
conosciuti (numeri naturali, numeri interi, frazioni e numeri decimali) quando
possibile a mente oppure utilizzando gli usuali algoritmi scritti, le calcolatrici e i fogli
di calcolo.
relativi.
plausibilità di un calcolo già fatto.
consapevoli del significato.
le proprietà delle potenze anche per semplificare calcoli e notazioni.
più numeri.
divisore comune più grande, in matematica e in diverse situazioni concrete.
scomposizione per diversi fini.
semplici calcoli, utilizzando le proprietà associativa e
distributiva per raggruppare e semplificare le operazioni.
soluzione di un problema.
oni di calcolo con i numeri conosciuti, essendo
consapevoli del significato delle parentesi.
SPAZIO E FIGURE
accuratezza opportuni strumenti (riga, squadra, compasso, software di geometria).
(triangoli, quadrilateri, poligoni regolari, cerchio).
emplici figure scomponendole in figure elementari, ad esempio
triangoli.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
38
concrete.
assegnata.
π , ad esempio come area del cerchio di raggio 1, e alcuni
modi per approssimarlo.
circonferenza, conoscendo il raggio.
piano.
a rappresentazioni bidimensionali.
degli oggetti della vita quotidiana.
RELAZIONI E FUNZIONI
Costruire interpretare e trasformare formule che contengono lettere per esprimere
in forma generale relazioni e proprietà.
particolare le funzioni del tipo y = ax, y = a/x, y = ax2, y =2 n e i loro grafici.
Collegare le prime due al concetto di proporzionalità.
DATI E PREVISIONI
onico.
le distribuzioni delle frequenze e delle frequenze relative e le nozioni di media
aritmetica e mediana.
eventi elementari, discutere i modi
per assegnare a essi una probabilità, calcolare la probabilità di qualche evento,
decomponendolo in eventi elementari disgiunti.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
SCIENZE
comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause; ricerca soluzioni ai problemi,
utilizzando le conoscenze acquisite.
semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni
ricorrendo, quando è il caso, a misure appropriate e a semplici formalizzazioni.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
39
microscopici, è consapevole delle sue potenzialità e dei suoi limiti.
tempo; riconosce nella loro diversità i bisogni fondamentali di animali e piante, e i
modi di soddisfarli negli specifici contesti ambientali.
delle risorse, nonché dell’ineguaglianza dell’accesso a esse, e adotta modi di vita
ecologicamente responsabili.
campo dello sviluppo scientifico e tecnologico.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
SCIENZE
FISICA E CHIMICA
raccogliere dati su variabili di differenti fenomeni.
conserva.
oncetti di trasformazione chimica; sperimentare reazioni non
pericolose anche con prodotti chimici di uso domestico.
ASTRONOMIA E SCIENZE DELLA TERRA
notturno e diurno, utilizzando planetari o simulazioni al computer.
luna.
con ricerche sul campo ed esperienze concrete, i principali tipi di
rocce ed i processi geologici da cui hanno avuto origine.
BIOLOGIA
ionamento delle diverse specie
di viventi.
macroscopico dei viventi con un modello cellulare.
a trasmissione dei caratteri ereditari acquisendo le
prime elementari nozioni di genetica.
la cura e il controllo della propria salute attraverso una corretta alimentazione;
conoscere per evitare consapevolmente i danni del fumo e delle droghe.
e preservare la biodiversità nei sistemi ambientali.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
40
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
LINGUA INGLESE
lingua standard su argomenti familiari, o di studio che affronta normalmente a scuola
e nel tempo libero.
acconta avvenimenti ed esperienze personali,
espone argomenti di studio.
argomenti noti.
formativi e ascolta spiegazioni attinenti a contenuti di studio di altre
discipline.
familiari.
zzazione e li
confronta con quelli veicolati dalla lingua straniera, senza atteggiamenti di rifiuto.
apprendere argomenti anche di ambiti disciplinari diversi e collabora fattivamente
con i compagni nella realizzazione di attività e progetti.
apprendere.
2^ LINGUA COMUNITARIA
ti familiari.
semplice e diretto su argomenti familiari e abituali.
del proprio ambiente.
dall’insegnante.
- comunicativi e culturali
propri delle lingue di studio
imparare.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
LINGUA INGLESE
Comprensione orale
ricavarne informazioni specifiche.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
41
Comprensione scritta
graduate.
Produzione e interazione orale
lessico, strutture e funzioni linguistiche note.
Produzione scritta
Riflessione Linguistica
tture, lessico e funzioni linguistiche in modo corretto
Cultura e Civiltà
Paesi anglofoni e operare confronti con la propria
2^ LINGUA COMUNITARIA (FRANCESE/SPAGNOLO)
Comprensione orale
chiaramente e identificare il tema generale di brevi messaggi orali o di brevi testi
multimediali in cui si parla di argomenti conosciuti.
Comprensione scritta
informazioni specifiche in materiali di uso corrente.
Produzione ed interazione orale
.
mimica e gesti
Produzione Scritta
la comprensibilità del messaggio.
Riflessione sulla lingua e cultura
Aspetti relativi alla cultura implicita nella lingua relativa all’ambito personale e alla
quotidianità.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
ARTE E IMMAGINE
progettazione originale, applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo,
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
42
scegliendo in modo funzionale tecniche e materiali differenti anche con
l’integrazione di più media e codici espressivi.
significati di immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti
multimediali.
ficative prodotte nell’arte antica, medioevale, moderna e
contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e
ambientali; riconosce il valore culturale di immagini, di opere e di oggetti artigianali
prodotti in paesi diversi dal proprio.
del proprio territorio ed è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione.
lizzando il
linguaggio appropriato.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
ARTE E IMMAGINE
ESPRIMERSI E COMUNICARE
dallo studio dell’arte e della comunicazione visiva.
zzare consapevolmente gli strumenti, le tecniche figurative (grafiche,
pittoriche e plastiche) e le regole della rappresentazione visiva per una produzione
creativa che rispecchi le preferenze e lo stile personale.
uso comune, immagini fotografiche, scritte,
elementi iconici e visivi per produrre nuove immagini.
seguendo una precisa finalità operativa o comunicativa, anche integrando più codici e
facendo riferimento ad altre discipline.
OSSERVARE E LEGGERE LE IMMAGINI
appropriato, gli elementi formali ed estetici di un contesto reale.
erpretare in’immagine o un’opera d’arte utilizzando gradi progressivi
di approfondimento dell’analisi del testo per comprenderne il significato e cogliere le
scelte creative e stilistiche dell’autore.
i nell’opera d’arte e nelle
immagini della comunicazione multimediale per individuarne la funzione simbolica,
espressiva e comunicativa nei diversi ambiti di appartenenza (arte, pubblicità,
informazione, spettacolo).
COMPRENDERE E APPREZZARE LE OPERE D’ARTE
elementi essenziali del contesto storico e culturale a cui appartiene.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
43
principali periodi storici del passato e dell’arte moderna e contemporanea, anche
appartenenti a contesti culturali diversi dal proprio.
-artistico e museale del
territorio sapendone leggere i significati e i valori estetici, storici e sociali.
dei beni culturali.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
MUSICA
attraverso l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a
generi e culture differenti.
all’analisi e alla
riproduzione di brani musicali.
partecipando a processi di elaborazione collettiva, messaggi musicali e multimediali,
nel confronto critico con modelli appartenenti al patrimonio musicale, utilizzando
anche sistemi informatici.
anche in relazione alla propria esperienza musicale e ai diversi contesti storicoculturali.
a con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali,
servendosi anche di appropriati codici e sistemi di codifica.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
MUSICA
strumentali di diversi generi e stili, anche avvalendosi di strumentazioni elettroniche.
utilizzando sia strutture aperte, sia semplici schemi ritmico-melodici.
costitutivi del linguaggio musicale.
progettare/realizzare eventi sonori che integrino altre forme artistiche, quali danza,
teatro, arti visive e multimediali.
sicale, ampliarne l’orizzonte
valorizzando le proprie esperienze, il percorso svolto e le opportunità offerte dal
contesto.
elaborazioni sonore e musicali.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
44
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
TECNOLOGIA
le molteplici relazioni che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli altri elementi
naturali.
rocessi di trasformazione e risorse o di produzione di beni e
riconosce le diverse forme di energie coinvolte.
di tipo tecnologico, riconoscendo opportunità e rischi.
diversità in relazione al funzionamento, al tipo di energia ed ai materiali usati.
realizzazione di semplici prodotti anche di tipo digitale.
disponibili sul mercato ed esprime valutazioni.
ando il
linguaggio del disegno tecnico, seguendo le regole dell'assonometria e delle
proiezioni ortogonali.
maniera metodica e razionale compiti operativi complessi anche collaborando e
cooperando con i compagni.
immateriali, utilizzando elementi del disegno tecnico o altri linguaggi multimediali.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
TECNOLOGIA
misurazioni e rilievi grafici e fotografici sull’ambiente scolastico o sulla
propria abitazione.
oggetti e processi.
avandone informazioni
qualitative e quantitative.
potenzialità.
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
nei limiti.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
45
situazione.
-relazionali del linguaggio motorio per entrare in
relazione con gli altri, praticando, inoltre, attivamente i valori sportivi (fair-play)
come modalità di relazione quotidiana e di rispetto delle regole.
bene” in ordine a un sano stile di vita e alla prevenzione.
il bene comune.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE
IL CORPO E LA SUA RELAZIONE CON LO SPAZIO E IL TEMPO
sport.
inusuali.
-temporali funzionali alla realizzazione del
gesto tecnico in ogni situazione sportiva.
ente naturale e artificiale anche attraverso ausili
specifici (mappe, bussole).
IL LINGUAGGIO DEL CORPO COME MODALITA’ COMUNICATIVOESPRESSIVA
idee, stati d’animo e storie mediante gestualità e posture svolte in forma individuale,
a coppie, in gruppo.
di
gioco.
IL GIOCO, LO SPORT, LE REGOLE E IL FAIR PLAY
gioco in forma originale e creativa, proponendo anche varianti.
comportamenti collaborativi e
partecipa in forma propositiva alle scelte di squadra.
anche il ruolo di arbitro o di giudice.
oni competitive, in gara e non, con
autocontrollo e rispetto per l’altro, sia in caso di vittoria sia in caso di sconfitta.
SALUTE E BENESSERE; PREVENZIONE E SICUREZZA
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
46
applicarsi a seguire un piano di lavoro consigliato in vista del miglioramento delle
prestazioni.
applicare tecniche di controllo respiratorio e di rilassamento muscolare a conclusione
del lavoro.
propria e l’altrui sicurezza.
anche rispetto a possibili situazioni di pericolo.
riconoscendone i benefici.
integratori, di sostanze illecite o che inducono dipendenza ( doping, droghe, alcool)
TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE
RELIGIONE CATTOLICA
· L’alunno è aperto alla sincera ricerca della verità e sa interrogarsi sul trascendente e
porsi domande di senso, cogliendo l’intreccio tra dimensione religiosa e culturale. A
partire dal contesto in cui vive, sa interagire con persone di religione differente,
sviluppando un’identità capace di accoglienza, confronto e dialogo.
· Individua, a partire dalla Bibbia, le tappe essenziali e i dati oggettivi della storia
della salvezza, della vita e dell’insegnamento di Gesù, del cristianesimo delle origini.
Ricostruisce gli elementi fondamentali della storia della Chiesa e li confronta con le
vicende della storia civile passata e recente elaborando criteri per avviarne una
interpretazione consapevole.
· Riconosce i linguaggi espressivi della fede (simboli, preghiere, riti, ecc.), ne
individua le tracce presenti in ambito locale, italiano, europeo e nel mondo
imparando ad apprezzarli dal punto di vista artistico, culturale e spirituale.
· Coglie le implicazioni etiche della fede cristiana e le rende oggetto di riflessione in
vista di scelte di vita progettuali e responsabili. Inizia a confrontarsi con la
complessità dell’esistenza e impara a dare valore ai propri comportamenti, per
relazionarsi in maniera armoniosa con se stesso, con gli altri, con il mondo che lo
circonda.
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
RELIGIONE CATTOLICA
Dio e l’uomo
· Cogliere nelle domande dell’uomo e in tante sue esperienze tracce di una ricerca
religiosa.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
47
· Comprendere alcune categorie fondamentali della fede ebraico-cristiana
(rivelazione,
promessa, alleanza, messia, risurrezione, grazia, Regno di Dio, salvezza…) e
confrontarle con quelle di altre maggiori religioni.
· Approfondire l’identità storica, la predicazione e l’opera di Gesù e correlarle alla
fede cristiana che, nella prospettiva dell’evento pasquale (passione, morte e
risurrezione), riconosce in lui il Figlio di Dio fatto uomo, Salvatore del mondo che
invia la Chiesa nel mondo.
· Conoscere l’evoluzione storica e il cammino ecumenico della Chiesa, realtà voluta
da Dio, universale e locale, articolata secondo carismi e ministeri e rapportarla alla
fede cattolica che riconosce in essa l’azione dello Spirito Santo.
· Confrontare la prospettiva della fede cristiana e i risultati della scienza come letture
distinte ma non conflittuali dell’uomo e del mondo.
La Bibbia e le altre fonti
· Saper adoperare la Bibbia come documento storico-culturale e apprendere che nella
fede della Chiesa è accolta come Parola di Dio.
· Individuare il contenuto centrale di alcuni testi biblici, utilizzando tutte le
informazioni necessarie ed avvalendosi correttamente di adeguati metodi
interpretativi.
· Individuare i testi biblici che hanno ispirato le principali produzioni artistiche
(letterarie, musicali, pittoriche…) italiane ed europee.
Il linguaggio religioso
· Comprendere il significato principale dei simboli religiosi, delle celebrazioni
liturgiche e dei sacramenti della Chiesa.
· Riconoscere il messaggio cristiano nell’arte e nella cultura in Italia e in Europa,
nell’epoca tardo-antica, medievale, moderna e contemporanea.
· Individuare gli elementi specifici della preghiera cristiana e farne anche un
confronto con quelli di altre religioni.
· Focalizzare le strutture e i significati dei luoghi sacri dall’antichità ai nostri giorni.
I valori etici e religiosi
· Cogliere nelle domande dell’uomo e in tante sue esperienze tracce di una ricerca
religiosa.
· Riconoscere l’originalità della speranza cristiana, in risposta al bisogno di salvezza
della condizione umana nella sua fragilità, finitezza ed esposizione al male.
· Saper esporre le principali motivazioni che sostengono le scelte etiche dei cattolici
rispetto alle relazioni affettive e al valore della vita dal suo inizio al suo termine, in
un contesto di pluralismo culturale e religioso.
· Confrontarsi con la proposta cristiana di vita come contributo originale per la
realizzazione di un progetto libero e responsabile.
In considerazione degli assi culturali le competenze vengono acquisite attraverso:
Asse dei linguaggi : Italiano, Lingue Straniere, Arte e Immagine, Musica , Scienze
Motorie
Asse logico matematico scientifico-tecnologico: Matematica, Scienze, Tecnologia
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
48
Asse storico- sociale:Storia, Geografia, Religione.
Ciascun asse culturale prevede 3 livelli di acquisizione delle competenze:
Livello base:
 lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere
conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure
fondamentali.
Livello intermedio:
 lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni note, compie
scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità
acquisite.
Livello avanzato:
 lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche non note,
mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità;
sa proporre e sostenere le proprie opinioni e assumere autonomamente
decisioni consapevoli.
METODOLOGIE
Nel Piano dell'offerta formativa, poiché l'attenzione rivolta alle finalità formative si
coniuga con le modalità di apprendimento, il Collegio dei Docenti si prefigge di
promuovere capacità (saper fare) e atteggiamenti (saper essere) attraverso
conoscenze essenziali, nuclei concettuali fondanti che devono necessariamente essere
compresi ed assimilati consapevolmente.
Per tale motivazione la nostra scuola fa riferimento a metodi, procedure e strategie di
tipo attivo in cui gli alunni non restano passivi recettori delle conoscenze, ma sono
coinvolti e divengono artefici del proprio processo di apprendimento.
Le diverse metodologie, rispettose della libertà di insegnamento e della specificità
della disciplina, presentano orientamenti e tipologie comuni finalizzati a:
- stimolare la curiosità degli alunni
- aumentare il loro livello di motivazione, partecipazione e apprendimento
- conseguire il successo formativo.
Esse sono:
- personalizzazione: diversificare i percorsi di apprendimento per garantire
il diritto allo studio, interpretando i bisogni e le esigenze di ciascun alunno;
- apprendimento per scoperta: acquisire autonomia nel pensare, progettare,
decidere e valutare
- attività laboratoriale: costruire percorsi significativi d’apprendimento per
coniugare momenti operativi e momenti conoscitivi;
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
49
- apprendimento cooperativo: promuovere le diverse potenzialità di ciascuno per
perseguire fini comuni attraverso l’operare in gruppo
STRATEGIE
Attività collettive
Lavori di gruppo
Attività a classi aperte
Attività individuali
Attività individualizzate: recupero, consolidamento, potenziamento
La lezione si connoterà come input a fare, a motivare, ad affrontare problemi, per
questo il compito dell'insegnante sarà:
1. Pubblicizzare gli obiettivi
2. Motivare al lavoro da svolgere
3. Attirare l'attenzione
4. Verificare la presenza dei prerequisiti necessari ad un apprendimento significativo
5. Parcellizzare gli apprendimenti in sequenze modulari
6. Fornire il modello della prestazione richiesta
7. Provvedere al transfert (generalizzazione)
VERIFICA - VALUTAZIONE
“Agli insegnanti compete la responsabilità della valutazione e la cura della
documentazione didattica, nonché la scelta dei relativi strumenti nel quadro dei criteri
deliberati dagli organi collegiali. Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e
finali devono essere coerenti con gli obiettivi e i traguardi previsti dalle Indicazioni e
declinati nel curricolo.
La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari, attiva le azioni da
intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a
termine.
Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di
apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo”(Indicazioni nazionali per il
curricolo- 2012); serve come accertamento finalizzato alla messa a punto e al
controllo delle procedure didattiche la cui efficacia e validità si misura con la capacità
di condurre i diversi allievi al conseguimento di livelli omogenei di apprendimento
attraverso itinerari flessibili e differenziati.
L’attività di valutazione si sviluppa nel corso dell’intero anno scolastico seguendo un
percorso che parte dalla conoscenza degli alunni, attraverso l’osservazione
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
50
sistematica e la rilevazione oggettiva degli apprendimenti, elementi indispensabili per
poter calibrare l’attività didattica e la programmazione.
Si considerano i progressi compiuti in relazione al perseguimento degli obiettivi
prefissati in termini di conoscenze acquisite, capacità espresse, comportamenti
maturati.
La valutazione complessiva tiene conto quindi degli esiti cognitivi conseguiti o non
raggiunti.
La valutazione scaturirà da tre momenti importanti:
 Valutazione diagnostica: mira a prendere coscienza della situazione
d’ingresso e dà indicazioni sull’intera classe.
 Valutazione formativa: fornisce indicazioni continue sull’apprendimento in
itinere.
 Valutazione sommativa: verifica le conoscenze e le abilità conseguite al
termine dell’unità di apprendimento.
e favorirà lo sviluppo delle capacità di autovalutazione e di orientamento
dell’alunno.
La valutazione sommativa, quadrimestrale, terrà conto :
 dei livelli di partenza,
 dell’esito degli interventi personalizzati
 dei risultati delle prove di verifica
 dei progressi rilevati nel processo di maturazione
Per arrivare a:
 VALUTARE il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento
 ACCERTARE il conseguimento delle competenze raggiunte
 CERTIFICARE l’assolvimento dell’obbligo e le competenze raggiunte dagli
alunni.
La verifica è effettuata attraverso:
- prove oggettive strutturate (questionari aperti, questionari V/F, questionari a
scelta multipla, tabelle, mappe concettuali, fruizione e produzione di diverse
tipologie testuali) per accertare le competenze acquisite di conoscenza,
comprensione, analisi e sintesi
- prove soggettive (interrogazioni orali) per attestare l’acquisizione della
capacità espressiva e del codice competente.
Per gli alunni in difficoltà, diversamente abili o stranieri di alfabetizzazione
nulla o minima si prevedono prove personalizzate da valutare in modo
coerente agli obiettivi concordati per ogni singola situazione.
Sono stati individuati alcuni criteri di valutazione del docente e quelli adottati dal
docente per gli alunni:
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
51
CRITERI di valutazione del docente:
- criterio della collegialità
- criterio della corresponsabilità
- criterio della coerenza e della trasparenza
- criterio dell’imparzialità
CRITERI di valutazione per gli alunni:
- valutazione delle competenze (disciplinari e trasversali) acquisite
- valutazione dell’alfabetizzazione culturale
- valutazione della partecipazione e relazionalità
- valutazione dell’impegno
- valutazione dell’attenzione
VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
Per la valutazione del comportamento e quindi per l’assegnazione del voto di
condotta da esprimere in decimi sulla scheda, si tiene conto dei seguenti indicatori:




assumere comportamenti responsabili verso se stessi, gli altri e l’ambiente
portare a termine con affidabilità gli impegni presi
rispettare le regole convenute (come da Regolamento di istituto);
assumersi la responsabilità dei propri doveri di alunno nei diversi contesti
educativi.
La valutazione espressa dal Consiglio di classe in sede di scrutinio intermedio o
finale non può riferirsi ad un singolo episodio, ma deve scaturire da un giudizio
complessivo di maturazione e di crescita civile e culturale dello studente in ordine
all’intero anno scolastico. In particolare, tenuto conto della valenza formativa ed
educativa cui deve rispondere l’attribuzione del voto sul comportamento, il Consiglio
di classe tiene in debita evidenza e considerazione i progressi e i miglioramenti
realizzati dallo studente nel corso dell’anno.
La valutazione del comportamento inferiore alla sufficienza, ovvero a 6/10, riportata
dallo studente in sede di scrutinio finale, comporta la non ammissione automatica
dello stesso al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo di studi.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
52
VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
OBIETTIVI :
Assumere comportamenti responsabili, di sé, degli altri e dell’ambiente.
Portare a termine gli impegni presi.
Rispettare le regole convenute.
Assumersi la responsabilità dei propri doveri di alunno nei diversi contesti educativi.
VOTO
CRITERI
10
-comportamento corretto responsabile ed educato
-rispetto degli altri, dei loro diritti e delle diversità
-promozione di comportamenti solidali
-osservanza del regolamento d’istituto
-rispetto degli ambienti,delle strutture e dei materiali della scuola
-frequenza assidua delle lezioni e rispetto degli orari
-partecipazione motivata e consapevole alle attività
-impegno, volontà, disponibilità a collaborare costruttivamente
9
-comportamento corretto ed educato
-rispetto degli altri, dei loro diritti e delle diversità
-osservanza del regolamento d’istituto
-rispetto degli ambienti, delle strutture e dei materiali della scuola
-frequenza regolare delle lezioni e rispetto degli orari
-attenzione e partecipazione alle attività
-puntualità negli adempimenti scolastici, disponibilità a collaborare
8
- comportamento generalmente corretto ed educato
-globale rispetto degli altri e delle diversità
-rispetto del regolamento d’istituto
-frequenza nel complesso regolare, occasionali assenze e ritardi
-buona partecipazione e collaborazione alle attività
7
- comportamento non sempre corretto ed educato
-non sempre rispettoso degli altri e dei loro diritti
-osservanza non sempre puntuale del regolamento d’istituto
- sostanziale rispetto degli ambienti,delle strutture
-richiami scritti nel registro di classe
-frequenza irregolare e scarsa puntualità in classe
-limitato interesse, saltuario impegno
6
- comportamento inadeguato
-limitato rispetto degli altri e dei loro diritti
-inosservanza del regolamento d’istituto
-scarso rispetto delle strutture e dei materiali della scuola
-ammonizioni verbali e richiami scritti per comportamenti scorretti
-ripetute assenze e ritardi non giustificati
-saltuario interesse per le attività e comportamento fonte di disturbo
5
-Comportamento irresponsabile
-mancanza di rispetto per gli altri e le diversità
-scarso rispetto per le strutture e i materiali scolastici
-richiami scritti e sospensione per un periodo superiore a 15 giorni
-continue assenze e ritardi non giustificati
-interesse e impegno assenti per le attività
N.B. ALLA FORMULAZIONEDELLA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO
CONCORRE ALMENO LA MAGGIORANZA DEGLI INDICATORI RIFERITI A
CIASCUN VOTO
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
53
CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI
LIV.
VOTO
CONOSCENZE

Acquisizione
dei contenuti
COMPETENZE


CAPACITÀ’
Applicazione delle

conoscenze
Abilità linguistiche ed
espressive

Rielaborazione ed
applicazione delle
conoscenze in contesti
nuovi
Organizzazione dei
contenuti
Comunica in modo proprio,
efficace ed articolato.
Affronta autonomamente
anche compiti complessi,
applicando le conoscenze in
odo corretto e creativo.
8
Ha conoscenze
complete.
Comunica in maniera chiara
ed appropriata.
Affronta compiti anche
complessi in modo
accettabile.
C
7
Conosce
adeguatamente gli
elementi
fondamentali della
disciplina.
Comunica in modo adeguato
anche se semplice.
Esegue correttamente
compiti semplici, affronta
quelli più complessi se
guidato.
E’ un diligente ed affidabile
esecutore, pur non avendo piena
autonomia.
Opera collegamenti semplici.
D
6
Conosce gli
elementi minimi
della disciplina.
Comunica in modo semplice
con qualche incertezza.
Esegue semplici compiti
senza errori sostanziali
Coglie gli aspetti fondamentali
ma le sue analisi sono semplici e
non approfondite.
E
5
Ha conoscenze
incerte ed
incomplete
Comunica in modo non
sempre coerente e proprio
Applica le conoscenze
minime con errori pur non
gravi e imprecisioni
Ha difficoltà a cogliere i nessi
logici e quindi ad analizzare i
temi, questioni e problemi e a
fare collegamenti.
F
3-4
Ha conoscenze
frammentarie e
gravemente
lacunose
Comunica in modo
decisamente stentato e
improprio.
Non arriva ad applicare le
conoscenze minime e
commette gravi errori anche
nell’eseguire semplici
esercizi.
Ha difficoltà a cogliere concetti e
relazioni essenziali che legano tra
loro i fatti anche più elementari.
9-10
B




Impegno
Partecipazione
Metodo di lavoro
Progresso
nell’apprendimento
E’ autonomo ed organizzato.
Collega conoscenze attinte da
ambiti pluridisciplinari.
Analizza in modo critico, con un
certo rigore.
Documenta il proprio lavoro,
cercando soluzioni adeguate per
situazioni nuove
.
Ha una propria autonomia di
lavoro.
Analizza in modo
complessivamente corretto e
compie alcuni collegamenti,
arrivando a rielaborare in modo
abbastanza autonomo.
Ha conoscenze
complete, con
approfondimenti
autonomi.
A
OBIETTIVI
TRASVERSALI
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
54
AUTOANALISI E AUTOVALUTAZIONE
D'ISTITUTO
L'auto-valutazione è indispensabile per una "scuola di qualità", che si pone come
obiettivo quello di soddisfare i bisogni impliciti ed espliciti dell'utenza.
Obiettivo di un adeguato sistema di qualità è anche quello di far sì che
l'organizzazione impari a soddisfare questi bisogni nel modo migliore.
Un efficace sistema di auto- valutazione serve a:
confrontarsi continuamente con l'esterno così da avere la certezza di
essere in sintonia con i cambiamenti e con l'evoluzione in atto
dell'ambiente esterno;
ricevere un feed- back costruttivo riguardo alle aree da migliorare;
conoscere sempre meglio i propri processi.
Quindi l'auto- valutazione è il motore di ricerca per un miglioramento continuo e
costituisce una riflessione guidata e costante sulla qualità dell'Offerta Formativa.
La scuola effettua l’autoanalisi di istituto attraverso i suoi referenti (Funzione
Strumentale 4) durante e a conclusione dell’anno scolastico per verificare la
soddisfazione di genitori e alunni (utenti esterni) e di docenti e personale ATA (utenti
interni).
Si testano i seguenti aspetti:
- le condizioni ambientali (strutture, attrezzature, locali.)
- le condizioni interne/esterne (modalità di comunicazione, informazioni)
- i servizi didattici (azioni del personale e funzionamento della scuola, processi di
insegnamento, risultati conseguiti dagli alunni nel 1° e nel 2° quadrimestre).
Per ciascun campo di indagine sono proposte griglie di monitoraggio da analizzare
attraverso questionari somministrati ai docenti, agli studenti, ai genitori. I questionari
proposti sono stati elaborati con l'intento di promuovere un'analisi comune del
contesto organizzativo e didattico del nostro Istituto, sulla base di protocolli
condivisi, per riflettere insieme sui comportamenti rilevati in classe, sulla qualità
delle relazioni, sulla ricchezza delle mediazioni, sulla pluralità degli stimoli e, nello
stesso tempo, far emergere i bisogni più rilevanti.
Individuare i "punti forti" e le "criticità" nel processo offre maggiori possibilità di
intervenire con successo per far sì che "il prodotto" diventi di qualità. Scopo della
riflessione è riunire le nostre capacità professionali per un'azione comune, tesa alla
valorizzazione delle nostre risorse (umane, culturali e progettuali), per il
potenziamento della qualità del nostro lavoro, nell'ambito di un'autonomia "costruita"
collegialmente e al contempo "regolata" da parametri di auto-valutazione, negoziati e
condivisi dagli attori della comunità scolastica.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
55
L’autoanalisi consente di regolare i comportamenti e le azioni per migliorare il
servizio, compatibilmente con le esigenze della comunità in cui è inserita la scuola.
Priorità strategiche del Sistema Nazionale di Valutazione per gli anni scolastici
2014/15, 2015/16 e 2016/17 (direttiva n.11 del 18 settembre 2014)
Per il prossimo triennio la valutazione del sistema educativo di istruzione sarà
caratterizzata dalla progressiva introduzione nelle istituzioni scolastiche del
procedimento di valutazione.
La valutazione è finalizzata al miglioramento della qualità dell’offerta formativa e
degli apprendimenti e sarà particolarmente indirizzata:
• alla riduzione della dispersione scolastica e dell’insuccesso scolastico;
• alla riduzione delle differenze tra scuole e aree geografiche nei livelli di
apprendimento degli studenti;
• al rafforzamento delle competenze di base degli studenti rispetto alla situazione
di partenza;
• alla valorizzazione degli esiti a distanza degli studenti con attenzione
all’università e al lavoro.
AUTOVALUTAZIONE – A partire dall’anno scolastico 2014-2015 tutte le istituzioni
scolastiche effettueranno l’autovalutazione mediante l’analisi e la verifica del proprio
servizio e la redazione di un Rapporto di autovalutazione contenente gli obiettivi di
miglioramento, redatto in formato elettronico.
Princìpi e criteri generali:
1) l’INVALSI sosterrà i processi di autovalutazione delle scuole fornendo
strumenti di analisi dei dati resi disponibili dalle scuole, dal sistema
informativo del Ministero e dalle rilevazioni nazionali e internazionali degli
apprendimenti; definirà un quadro di riferimento, corredato di indicatori e dati
comparabili, per l’elaborazione dei rapporti di autovalutazione il cui format
sarà reso disponibile alle scuole entro ottobre 2014;
2) il Sistema Nazionale di Valutazione si avvarrà di una piattaforma operativa
unitaria predisposta dai Servizi informativi del Ministero dell’istruzione,
dell’università e della ricerca, in modo da poter gestire e coordinare il flusso delle
informazioni e le elaborazioni dati provenienti dalle varie fonti;
3) il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca avvierà, in
collaborazione con i soggetti del Sistema Nazionale di Valutazione, piani di
formazione per tutte le scuole, con particolare attenzione ai dirigenti scolastici.
VALUTAZIONE ESTERNA DELLE SCUOLE - Entro marzo 2015, la Conferenza
di coordinamento adotterà, su proposta dell’INVALSI, i protocolli di valutazione
delle scuole e gli indicatori di efficienza e di efficacia per individuare le scuole da
sottoporre a verifica esterna.
Al fine di facilitare e regolare l’implementazione del sistema di valutazione, le
scuole da sottoporre a verifica saranno, per il prossimo triennio, fino ad un
massimo del 10 per cento del totale per ciascun anno scolastico, così individuate:
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
56
il 7 per cento attraverso degli indicatori e il 3 per cento in base a campionamento
casuale.
Le attività di valutazione esterna, con le visite dei nuclei di valutazione costituiti
dai dirigenti tecnici avranno inizio a partire dall’anno scolastico 2015-2016.
VALUTAZIONE DELLA DIRIGENZA SCOLASTICA - Entro dicembre 2014,
l’INVALSI definirà gli indicatori per la valutazione dei dirigenti scolastici
Il modello di valutazione della dirigenza scolastica dovrà prestare attenzione agli
obiettivi di miglioramento della scuola individuati attraverso il rapporto di
autovalutazione e alle aree di miglioramento organizzativo e gestionale delle
istituzioni scolastiche direttamente riconducibili all’operato del dirigente scolastico,
RILEVAZIONI NAZIONALI SUGLI APPRENDIMENTI DEGLI STUDENTI E
PARTECIPAZIONE ALLE INDAGINI INTERNAZIONALI - Nel corso del triennio
scolastico
2014/2015 – 2016/2017 saranno effettuate rilevazioni nazionali degli apprendimenti,
a carattere censuario.
La restituzione dei risultati delle rilevazioni degli apprendimenti alle singole scuole
insieme agli altri elementi conoscitivi in possesso delle scuole, costituirà la base per
l’avvio dei processi di autovalutazione e di miglioramento per tutte le istituzioni
scolastiche.
Per favorire l’utilizzo dei risultati in chiave autovalutativa, l’INVALSI predisporrà
apposite linee guida per la lettura e l’utilizzo dei dati.
RILEVAZIONI NAZIONALI SUGLI APPRENDIMENTI DEGLI STUDENTI E
PARTECIPAZIONE ALLE INDAGINI INTERNAZIONALI - Nel corso del triennio
scolastico 2014/2015 – 2016/2017 saranno effettuate rilevazioni nazionali degli
apprendimenti, a carattere censuario.
La restituzione dei risultati delle rilevazioni degli apprendimenti alle singole scuole
insieme agli altri elementi conoscitivi in possesso delle scuole, costituirà la base per
l’avvio dei processi di autovalutazione e di miglioramento per tutte le istituzioni
scolastiche.
Per favorire l’utilizzo dei risultati in chiave autovalutativa, l’INVALSI predisporrà
apposite linee guida per la lettura e l’utilizzo dei dati.
Inoltre, nel corso di tale triennio, l’INVALSI continuerà a garantire la partecipazione
dell’Italia alle indagini internazionali OCSE-PISA, IEA-TIMSS, IEA-PIRLS e
TALIS.
VALUTAZIONE DI SISTEMA - In relazione alle funzioni di coordinamento del
Sistema nazionale di valutazione, l’Istituto predisporrà, entro ottobre 2015, e per
ciascun anno successivo, un rapporto sul sistema scolastico italiano volto a consentire
un’analisi su base nazionale e una comparazione su base internazionale.
Esso terrà conto:
•
dei livelli degli apprendimenti evidenziati dalle rilevazioni nazionali e dalle
indagini internazionali,
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
57
•
degli altri indicatori di risultato delle scuole in relazione ai diversi contesti
territoriali.
Il rapporto consentirà, quindi, di individuare le aree critiche e di eccellenza del
sistema educativo del nostro Paese sulla base di espliciti indicatori di efficienza e di
efficacia.
Nel corso del primo semestre dell’anno 2015, tutte le scuole predisporranno un
Rapporto di autovalutazione, utilizzando il quadro di riferimento definito dall’Invalsi
e i dati messi a disposizione tramite piattaforma operativa unica.
Tutte le scuole potranno fruire del supporto tecnico dell’Invalsi e del piano di
formazione predisposto dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca.
Le scuole terranno conto, altresì, delle esperienze di autovalutazione svolte negli anni
precedenti, in autonomia e/o nell’ambito di progetti sperimentali.
Il Rapporto di autovalutazione, corredato degli obiettivi di miglioramento, sarà reso
disponibile all’Amministrazione e all’Invalsi tramite piattaforma operativa unica
entro luglio 2015 e sarà reso pubblico attraverso l’inserimento nel portale “Scuola in
chiaro” e nel sito della Istituzione scolastica.
La pianificazione e la realizzazione delle azioni di miglioramento correlate al
conseguimento degli obiettivi verrà attuata a partire dall’anno scolastico 2015/16.
Un primo aggiornamento del Rapporto di autovalutazione avrà luogo nel luglio 2016.
Tutte le fasi si completeranno al termine dell’anno scolastico 2016-2017 con la
pubblicazione da parte delle scuole di un primo rapporto di rendicontazione sociale
nel portale “Scuola in chiaro”, grazie al quale si diffonderanno i risultati raggiunti, in
relazione agli obiettivi di miglioramento individuati e perseguiti negli anni
precedenti.
L’INDIRE metterà a disposizione delle scuole strumenti ed esperti qualificati per
predisporre i piani di miglioramento.
Le scuole potranno, per lo sviluppo dei piani e in base alle diverse attività in essi
previste, avvalersi di INDIRE e/o della collaborazione di università, enti di ricerca,
associazioni professionali e culturali.
Tempi dell’autovalutazione
•
entro ottobre saranno messi comunicare il proprio piano e pubblicarlo sul sito
web della scuola e nel portale «Scuola in chiaro»
•
a settembre 2015 partirà la valutazione esterna nel 10% delle scuole;
•
l'attuazione del piano di miglioramento occuperà gli anni scolastici 2015-2016
e 2016-2017.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
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PROGETTO CAF & EDUCATION
“Alle singole istituzioni scolastiche spetta la responsabilità dell’autovalutazione, che
ha la funzione di introdurre modalità riflessive sull’intera organizzazione dell’offerta
educativa e didattica della scuola, per svilupparne l’efficacia, anche attraverso dati di
rendicontazione sociale o emergenti da valutazioni esterne” ( Indicazioni nazionali
per il curriculo - 2012). Per questo motivo la scuola secondaria di primo grado
“Colombo” dall’anno scolastico 2012-13 ha aderito al progetto CAF&
EDUCATION. Esso costituisce motivo di orgoglio per la scuola perchè è stata
certificata in novembre 2013 “Effective CAF User”.
Il Common Assessment Framework (CAF –Griglia Comune di Autovalutazione) è
uno strumento di Total Quality Management, ispirato dal modello di eccellenza
EFQM.
Il CAF si fonda sul principio che risultati eccellenti relativi alla performance
organizzativa, ai cittadini/clienti, al personale, e alla società si ottengono attraverso
una leadership che guidi le politiche e le strategie, la gestione del personale, delle
partnership, delle risorse e dei processi. Il CAF considera l’organizzazione da
diversi punti di vista contemporaneamente, secondo l’approccio olistico di analisi
delle performance organizzative. Il modello raggruppa quelli che si ritiene siano i
fini e gli obiettivi di qualunque organizzazione (quelli sulla base dei quali se ne
misura la performance) in quattro categorie – e li pone sulla destra. Pone poi sulla
sinistra quelli che vengono ritenuti i fattori organizzativi funzionali al
raggiungimento dei fini (raggruppandoli in cinque categorie).
Il modello perciò risulta diviso in due parti: la parte sinistra è composta dai Fattori,
cioè gli elementi di tipo organizzativo, la parte destra dai risultati (vedi figura).
Figura 1: Modello CAF
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
59
I diversi modelli possono parzialmente differire nelle definizioni dei fattori e dei
risultati, ma l’elemento comune è dato dalla continua interazione tra fattori e risultati:
i fattori devono continuamente essere adeguati e migliorati per migliorare i risultati,
per rendere l’organizzazione dinamica ed in grado di rispondere alle richieste del
contesto in cui opera; d’altra parte, i risultati sono la misura del successo o meno di
quanto l’organizzazione ha strutturato nella parte Fattori. I fattori abilitanti sono
rappresentati da: la leadership, il motore di ogni processo di cambiamento
organizzativo; le politiche e strategie, la gestione delle risorse umane, la gestione
delle risorse proprie e di partnership, la gestione dei processi.
Quando si parla di autovalutazione si intende un processo consapevole e condiviso
mediante il quale un’organizzazione pubblica e/o privata analizza e valuta
periodicamente il proprio “stato di salute”.
Scopo dell’autovalutazione/autodiagnosi è quindi comprendere lo stato e le
potenzialità dell’organizzazione riguardo a quelle competenze e capacità (capability)
che risultano critiche rispetto alla mission che l’organizzazione stessa si prefigge. La
finalità ultima è quella di cogliere gli elementi di debolezza e di forza a fronte delle
missioni e degli obiettivi, per poi pianificare le iniziative mirate all’adeguamento
delle capability relative. In questi termini il processo di autovalutazione permette
all’organizzazione di ottenere ulteriori valori aggiunti:
− l’identificazione del “modello di business” ovvero l’identificazione delle missioni
e degli obiettivi strategici. Infatti, dovendo il processo di autovalutazione partire
dall’analisi critica delle missioni dell’organizzazione, esso costringe il management a
definirle ove non lo siano o lo siano in maniera completa;
− la presa di coscienza del senso pieno del concetto di miglioramento continuo,
inteso non solo come miglioramento incrementale - quel tipo di miglioramento che si
compie quando si è in presenza di una performance cronicamente al di sotto degli
obiettivi per portarla al livello voluto - ma come cambiamento sostanziale,
innovativo, che comporta la messa in campo di nuove capability o l’acquisizione di
nuove competenze all’interno dell’amministrazione;
− il miglioramento come processo guidato dai risultati, dal momento che
l’autovalutazione si basa: sui risultati di performance dell’organizzazione , o più
precisamente dagli scarti fra tali risultati e gli obiettivi e fra i risultati propri e quelli
di organizzazioni assunte a riferimento; sulle evidenze in relazione allo stato dei
“fattori abilitanti. Essere guidati dai risultati e dai fatti significa anche che non si
assume alcun modello come un “dogma”, ma che il modello stesso è soggetto al
principio del miglioramento continuo: in caso di contrasto fra ciò che emerge dalle
evidenze emergenti dalla realtà e il modello, è questo che si deve adattare alla realtà.
Infine essere guidati dai risultati significa che i risultati sono il punto di partenza per
eventuali benchmarking; e infine che i risultati dell’autovalutazione e degli eventuali
benchmarking sono l’input principale al piano di miglioramento.
I vantaggi dell’adottare strumenti di autodiagnosi adeguati, all’interno di un ciclo
PDCA guidato dal modello, sono numerosi e funzionali agli obiettivi che
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
60
l’organizzazione vuole perseguire. Essi si traducono nel miglioramento delle
capacità di:
 interpretare meglio i problemi collettivi, da cui identificare fini adeguati
(mission, vision, obiettivi strategici) da tradurre poi in obiettivi operativi
(qualità come “fare le cose giuste”);
 raggiungere gli obiettivi posti (qualità come “fare le cose bene”);
 ricavare informazioni sullo stato dell’organizzazione più attendibili, questo
perché l’autodiagnosi è condotta direttamente dal personale che opera nel
processo e che conosce “da vicino” le aree di debolezza e quelle di forza della
sua amministrazione;
 ottenere un personale motivato. Il personale direttamente coinvolto è motivato
ad analizzare i propri risultati e a pianificare il miglioramento, si sente più
partecipe della vita dell’organizzazione e produce un lavoro qualitativamente
più elevato;
 ottenere un adeguamento delle competenze. Le richieste di risorse di cui
dotarsi e gli interventi individuati sono motivati ed obiettivi, in quanto
discendono da una analisi attenta della situazione operativa.
La scuola per effettuare l’autovalutazione, ha steso “ un rapporto descrittivo dei
risultati dell’autovalutazione” preparato dal gruppo di autovalutazione, articolato in
modo sintetico e contenente:
- i punti di forza
- le aree da migliorare
- i punteggi
I risultati di performance si possono migliorare solo agendo sui fattori che li
generano. E’ l’autovalutazione dei fattori abilitanti quindi che porta a scoprire le
cause, cioè le debolezze dell’organizzazione. Perciò le aree da migliorare che il
rapporto individua sono quelle relative ai fattori abilitanti.
Analogamente riguardo ai punti di forza, questi si identificano in primo luogo a
livello di performance, però la diagnosi identifica le cause organizzative – e queste
devono essere messe in evidenza. Naturalmente il rapporto sottolinea le coerenze fra
debolezze sui risultati e aree di miglioramento individuate a livello di fattori.
Eventuali incoerenze richiederanno ulteriori indagini.
La scuola secondaria di primo grado Colombo ha scelto il CAF perché ha
fiducia nell’efficacia dello strumento ai fini del proprio miglioramento. Si pone
come obiettivo assolutamente primario l’autovalutazione: l’individuazione dei
punti forti e delle aree deboli per avviare il Piano di miglioramento.
Dall’analisi del RAV della Colombo sono emerse delle criticità nel sistema, sono
state fissate le aree di miglioramento più significative come priorità e fattibilità e
sono stati definiti i seguenti progetti di miglioramento: “Star bene a scuola”,
“Cresciamo insieme”, “Misuriamoci” avviati nell’a.s.2013/2014.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
61
Il primo progetto ha durata biennale, è rivolto ai docenti della scuola, è finalizzato ad
incrementare il loro coinvolgimento nelle attività intraprese dalla scuola, alla
capillarizzazione delle informazioni, all’individuazione di un sistema di controllo
preciso, allo sviluppo di un sistema di misurazione degli obiettivi operativi,ad un
maggiore coordinamento tra le varie attività organizzate dalla scuola, ad un
monitoraggio sistematico del grado di soddisfazione del personale dell’istituzione.
Il secondo ha durata triennale, i destinatari sono alunni e famiglie, si propone di
migliorare le attività di monitoraggio relative ai bisogni e alle aspettative dei portatori
di interesse.
L’ultimo progetto, di durata triennale, si riferisce all’area della didattica, è diretto ai
docenti ed è finalizzato a migliorare il coinvolgimento del personale
nell’implementazione di politiche e strategie coerenti con il POF e la valutazione
della performance e il monitoraggio dei percorsi.
Gruppo CAF/GDM
o
o
o
o
o
o
o
o
o
Massimo Romandini, Dirigente
Paola Maiorano, DSGA
Carla Cimmarrusti, referente CAF/GDM
Vincenza Mantovani, vicaria DS
Angela Picciarelli, 2° collaboratore DS
Silvia Oggianu, F.S. Area 1
Ettore Mastelloni, F.S. Area 2
Francesca Esposito, F.S. Area 4 referente autovalutazione e Invalsi
Menotti Lupo, elaborazione dati ATA
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
62
INVALSI
La scuola provvede alle prove e ai monitoraggi Invalsi attraverso i suoi referenti
(Funzione Strumentale n° 4).
La Scuola ha partecipato, e parteciperà anche durante il corso di quest’anno
scolastico qualora dovessero essere attivati, ai seminari di informazione e
sensibilizzazione sull’indagine OCSE PISA e alle altre ricerche nazionali e
internazionali riservate ai docenti delle scuole del 1° ciclo .
L’obiettivo è garantire almeno pari standard minimi di qualità del servizio scolastico
in tutto il territorio nazionale, fissando indicatori di risultato coerenti con gli obiettivi
europei , rendendo più equo il sistema di istruzione e promuovendo nel contempo le
eccellenze.
Sono stati definiti alcuni indicatori differenziati per tipologia di servizio. Per quanto
riguarda il sistema scolastico è stato individuato un obiettivo generale “Elevare le
competenze degli studenti e la capacità di apprendimento della popolazione”, che
sarà misurato sulla base dei seguenti indicatori (scelti fra i benchmark definiti per il
sistema istruzione dal Consiglio dei Ministri europei):
1. diminuzione degli abbandoni scolastici precoci e conseguente aumento del
tasso di scolarizzazione per la scuola secondaria superiore, misurato con
l’indicatore relativo alla percentuale di giovani (età 18-24 anni) con titolo di
studio inferiore al diploma di scuola secondaria di secondo grado e che non
partecipa ad altre attività formative (Indagini sulle Forze del Lavoro e UOE);
2. livello di competenze degli studenti, misurato con la percentuale di studenti 15enni con un livello basso di competenza nell’area della lettura (comprensione
nella lingua madre indagine OCSE-PISA),
3. livello delle competenze degli studenti, misurato con la percentuale di studenti
15-enni con un livello basso di competenza nell’area della matematica
(indagine OCSE-PISA).
La Scuola secondaria “Colombo”, in linea con le indicazioni emerse nei seminari
in oggetto e con il progetto Caf di autovalutazione ha avviato ormai da tempo
un’analisi dei dati delle prove Invalsi della scuola al fine di confrontarli con
quelli nazionali per una riflessione didattica sulle tipologie delle prove, sui
risultati ottenuti dagli allievi per progettare interventi didattici specifici.
I docenti prendono sistematicamente visione dei risultati e dei percorsi formativi
dei singoli alunni individuando i punti di debolezza, di forza e i correttivi da
utilizzare nei percorsi di miglioramento da applicare nel proprio sistema
scolastico.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
63
Dall’analisi effettuata è emerso che:
• bisogna abituare i ragazzi alla tipologia di prova INVALSI ;
• bisogna intensificare il tipo di intervento specifico;
• bisogna potenziare la concentrazione degli alunni durante lo svolgimento delle
prove;
• è necessario potenziare la capacità logica nei ragazzi.
Interventi della scuola:
• offrire materiali ai docenti approntando un kit di esercitazione (i libri di testo
sono carenti in tal senso e si sottolinea uno scollamento tra l’editoria scolastica
e la realtà INVALSI )
• impegnare gli alunni nella realizzazione di almeno un paio di simulazioni
all’anno.
• addestrare in relazione ai tempi di svolgimento della prova
• far esercitare nella lettura e comprensione del testo come competenza
trasversale
• far superare le problematizzazioni stereotipate
• rendere più autonomi i nostri alunni (in generale nel lavoro scolastico, in
particolare nella ricerca dei dati di un problema)
• sensibilizzare le famiglie
Per migliorare occorre:
• la partecipazione di tutte le figure della scuola
• la sensibilizzazione di tutti i docenti nell’analizzare, leggere e interpretare i
risultati delle prove dei propri alunni
• lo scambio nei dipartimenti tra docenti della stessa area disciplinare
• mettere a punto strumenti e strategie per migliorare nelle prove
• modificare l’azione didattica ma senza pensare che questa sia solo
addestramento alle prove
Queste strategie didattiche hanno reso possibile il miglioramento nelle Prove
Invalsi delle performance dei nostri studenti che ottengono costantemente
risultati superiori rispetto alle medie nazionali e regionali, come si può
evincere dai grafici sotto riportati relativi agli esami di terza media dell’a.s.
2013/14.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
64
Risultato complessivo della prova di Italiano Scuola Secondaria di Primo Grado
C. Colombo–classi terze
Risultato complessivo della prova di Matematica Scuola Secondaria di Primo Grado
C. Colombo - Classi terze
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
65
IL CURRICOLO LOCALE
Il Curricolo locale, introdotto dalla legge di riforma n° 53/03, evidenzia la nuova
dimensione dei rapporti interistituzionali tra scuola e territorio.
L’articolo n° 2 della citata legge afferma: “I piani di studio personalizzati, nel rispetto
delle istituzioni scolastiche, contengono un nucleo fondamentale omogeneo su base
nazionale, che rispecchia le tradizioni e l’identità nazionale e prevedono una quota,
riservata alle regioni, relativa agli aspetti di interesse specifico delle stesse, anche
collegate con le realtà locali”.
La scuola, in riferimento alle sue peculiari finalità, deve promuovere lo sviluppo della
personalità e, nel contempo, farsi carico della diffusione dei valori condivisi della
società.
Pertanto, nel formare l’uomo e il cittadino, la scuola deve far sì che l’alunno sia e
diventi cittadino del proprio paese, dell’Italia, dell’Europa, del mondo, del “villaggio
globale”, ma che abbia consapevolezza delle proprie radici, tradizioni, costumi,
linguaggi relativi alla cultura locale.
Il percorso delineato, per la quota di Curricolo locale (20%), ha la finalità di guidare
gli alunni nella costruzione di una consapevole identità personale e culturale
attraverso la memoria del passato nel continuo confronto con il presente, anche in
considerazione della presenza di altre culture e stili di vita, nel rispetto del principio
dell’integrazione interculturale e della tematica trasversale «Reinventiamoci» che
rappresenta il criterio guida del POF per il recupero delle “cose” più belle della nostra
terra.
Saranno dedicati inoltre al curricolo locale alcuni momenti particolari: Accoglienza,
Natale, Carnevale, Pasqua, fine anno.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
66
IL CURRICOLO LOCALE
ATTUATO PER IL 20% DEL MONTE ORE ANNUALE COMPLESSIVO
IN
ORARIO SCOLASTICO
CURRICOLARE
ATTIVITA’
LABORATORIALE
PERSEGUE
LA VALORIZZAZIONE
DELLE DIVERSE IDENTITA’
ORARIO SCOLASTICO
EXTRACURRICOLARE
PROGETTI
PER EDUCARE AD UNA
CITTADINANZA UNITARIA E
PLURALISTA
PER
MIGLIORARE E AMPLIARE
L’OFFERTA FORMATIVA
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
67
IL CURRICOLO NAZIONALE
ATTUATO PER L’80 % DEL MONTE ORE
ANNUALE COMPLESSIVO
MIRA AL CONSEGUIMENTO
DI
TRAGUARDI
CONOSCENZE
ESPLICITATI ATTRAVERSO
COMPETENZE
OBIETTIVI DI
APPRENDIMENTO
CONTENUTI
NELLE
PER
INDICAZIONI PER IL
CURRICOLO
LOSVILUPPO
DELLA
PERSONALITA’
LO SVILUPPO DI
CONOSCENZE E
COMPETENZE
MEDIANTE
ALFABETIZZAZIONE
CULTURALE DI BASE
DISCIPLINE
DOCUMENTO
DI VALUTAZIONE
ATTRAVERSO
ESERCIZIO DELLA
CITTADINANZA ATTIVA
PROMOZIONE
DELL’ESPERIENZA
SVILUPPATE
VALUTATE
NEL
ATTRAVERSO
LE
PROGRAMMAZIONI
ANNUALI
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
VERIFICHE
PERIODICHE
68
ATTIVITA’ ALTERNATIVA PER GLI ALUNNI CHE NON
SI AVVALGONO DELLA RELIGIONE CATTOLICA
In applicazione del diritto di ciascun alunno di avvalersi di un insegnamento
alternativo all’ora di religione, la Scuola Colombo propone un’ attività laboratoriale
afferente la Biblioteca scolastica.
Si sa che i moderni mezzi di comunicazione di massa catturano sempre di più i
giovani che leggono sempre meno impoverendo, di conseguenza, sia la parola che il
pensiero. Solo chi è educato alla lettura sentirà la necessità di continuare a farlo
alimentando la propria cultura e il proprio patrimonio linguistico. Partendo, quindi, dal
presupposto che la pratica della lettura è un importante indicatore di alfabetizzazione e
di cultura, la Biblioteca Scolastica deve essere intesa come centro di risorse per
l’apprendimento, come laboratorio culturale al servizio della didattica al fine di
promuovere l’educazione alla lettura, la libera espressione e lo stimolo
all’informazione.
Le finalità del progetto sono:

Sviluppare curiosità e attenzione verso i libri e la lettura;

Imparare inventariare e catalogare i libri della nostra Biblioteca;

Stimolare la riflessione e la formazione di senso critico;

Considerare la Biblioteca quale luogo di incontro, di confronto, di
socializzazione e di operatività creativa, oltre che come bene comune da rispettare;

considerare la collaborazione quale utile strumento per l’apprendimento.
Le attività previste sono:
Catalogare e inventariare i libri di nuova acquisizione
Verificare che la scheda del prestito, da parte dei vari alunni, sia compilata in
ogni sua parte;
Verificare che i dati della scheda siano riportati sul registro dei prestiti;
Alla fine dell’anno scolastico predisporre un elenco di coloro che li hanno presi
in prestito e non li hanno ancora resi.
Per gli alunni che non volessero essere impegnati nell’attività laboratoriale sopra
menzionata esiste anche la possibilità di rimanere in classe o spostarsi in altra
classe del corso per potenziare lo studio dell’italiano o della matematica o,
compatibilmente con l’orario scolastico, di entrare un’ora dopo o uscire un’ora
prima da scuola.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
69
IL CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO
(Linee Guida MIUR 4/08/09)
La globalizzazione presenta situazioni sempre nuove e problematiche la cui
soluzione richiede capacità critiche ed emotive di riferimento.
I giovani studenti manifestano spesso il loro disagio nei confronti di un mondo
complesso e in continua evoluzione con l’abbandono scolastico, scorretti stili di vita,
cattiva alimentazione e sedentarietà.
Le esperienze ludico-motorie sono le più idonee ad aiutare i giovani adolescenti
affinchè acquisiscano maggiore serenità e fiducia, imparino a confrontarsi con gli
altri, a fare “squadra”, a “mettersi in gioco” in modo totale, per il piacere di vivere
il proprio corpo con serenità.
Consapevole di tali problematiche, la scuola “Colombo” potenzia l’attività sportiva
scolastica nel percorso educativo per aiutare i giovani a vivere l’agonismo e la
competizione come momento di verifica di se stessi.
Obiettivo finale è lo sviluppo di una nuova cultura sportiva, un’educazione alla
competizione, alla capacità di vivere correttamente la vittoria, ma anche di elaborare
la sconfitta come esperienza di crescita personale che contribuisce all’apprendimento
della capacità di modulare e controllare le proprie emozioni.
Nel quadro degli indirizzi nazionali, la scuola “Colombo” riorganizza l’avviamento
alla pratica sportiva e coinvolge così fasce sempre più ampie di studenti, compresi
quelli con disabilità, per una loro piena integrazione.
La scuola “Colombo” ha istituito al suo interno un Centro Sportivo Scolastico come
completamento dell’insegnamento curricolare di Scienze Motorie con ore
settimanali aggiuntive di avviamento alla pratica sportiva.
Gli studenti potranno aderire liberamente alle attività programmate organizzate,
indicando la disciplina sportiva che intendono praticare.
Il Centro Sportivo Scolastico della nostra scuola organizza le seguenti attività per il
corrente anno scolastico e la partecipazione ai Giochi Sportivi:
-
Badminton
Karate
TaeKwon Do
Scherma
Pallavolo
Flag Football
Basket
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
70
Anche quest’anno verrà proposta la possibilità di partecipare ad allenamenti e
competizioni sciistiche , natatorie e velistiche che avranno luogo fuori sede.
Tali attività avranno carattere continuativo per tutto l’anno scolastico e saranno
legate al complessivo processo formativo dei nostri giovani studenti, seguendo il
principio della pari dignità di tutti gli insegnamenti.
Con la costituzione di un C.S.S. la scuola “Colombo” vuole creare nello stile di vita
dei suoi alunni un’abitudine sportiva, percepita come attività regolare e
tendenzialmente quotidiana.
Il C.S.S. favorirà la partecipazione a manifestazioni sportive studentesche ed il
lavoro svolto dagli alunni sarà certificato e considerato nella definizione delle
competenze acquisite al termine del ciclo scolastico.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
71
INTEGRAZIONE E INCLUSIONE DEGLI STUDENTI
CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI
(Direttiva 27.12.2012 e C.M. 8/2013)
Una scuola che ‘include’ è una scuola che ‘pensa’ e che ‘progetta’ tenendo a mente
proprio tutti.
Una scuola inclusiva è una scuola che si deve muovere sul binario del miglioramento
organizzativo perché nessun alunno sia sentito come non appartenente, non pensato e
quindi non accolto.
L’ inclusione è’ un processo che si riferisce alla globalità della sfera educativasociale- politica, guarda tutti gli alunni e le loro potenzialità indistintamente e
differentemente, interviene prima sul contesto, poi sul soggetto per arrivare alla piena
integrazione di tutti.




La scuola ha il compito di attivare percorsi di inclusione, attraverso:
L’ identificazione precoce di possibili difficoltà
il binomio insegnamento/apprendimento che procede tenendo conto della
pluralità dei soggetti, utilizza strategie e metodologie specifiche, capaci di
rispondere alle diversità degli alunni
la flessibilità degli interventi che promuovono le potenzialità di ciascun alunno
la valorizzazione della vita sociale
La Direttiva Ministeriale 27/12/2012 e la C.M. n.8 prot. 561 del 6/03/2013
definiscono la necessità di elaborare percorsi didattici per rafforzare l’inclusività
nella scuola e mirano:
 al potenziamento della cultura dell’inclusione
 all’ approfondimento delle competenze in materia degli insegnanti
 alla valorizzazione della funzione del docente di sostegno, quale risorsa
aggiuntiva assegnata a tutta la classe
 ad un nuovo modello organizzativo nella gestione del processo di integrazione
scolastica e di presa in carico dei BES da parte dei docenti
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
72
BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES)
L’area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile
esplicitamente alla presenza di deficit. Ci sono alunni che presentano una richiesta di
speciale attenzione per una varietà di ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi
specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla
non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture
diverse. Quest’area dello svantaggio scolastico, che comprende problematiche
diverse, viene indicata come area dei Bisogni Educativi Speciali.
Vi sono comprese tre grandi sotto-categorie:
 della disabilità;
 dei disturbi evolutivi specifici
 dello svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale.
Per “disturbi evolutivi specifici” si intendono, oltre ai disturbi specifici
dell’apprendimento, anche i deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della
coordinazione motoria, ricomprendendo – per la comune origine nell’età evolutiva –
anche quelli dell’attenzione e dell’iperattività, mentre il funzionamento intellettivo
limite può essere considerato un caso di confine fra la disabilità e il disturbo
specifico.
Tutte queste differenti problematiche, comprese nei disturbi evolutivi specifici, non
vengono o possono non venir certificate ai sensi della legge 104/92, non dando
conseguentemente diritto alle provvidenze ed alle misure previste dalla stessa legge
quadro, e tra queste, all’insegnante per il sostegno.
 Alunni con disturbi specifici
Gli alunni con competenze intellettive nella norma o anche elevate, che per specifici
problemi possono incontrare difficoltà a Scuola, devono essere aiutati a realizzare
pienamente le loro potenzialità. Fra essi, studenti con DSA (Disturbo Specifico
dell’Apprendimento) sono stati oggetto di importanti interventi normativi, che hanno
ormai definito un quadro ben strutturato di norme tese ad assicurare il loro diritto allo
studio ( legge 170/2010).
Tuttavia esistono altre tipologie di disturbi, non esplicitati nella legge 170/2010, che
hanno diritto ad usufruire delle stesse misure dispensative e compensative previste
per i DSA in quanto presentano problematiche specifiche in presenza di competenze
intellettive nella norma. Si tratta, in particolare, dei disturbi con specifiche
problematiche nell’area del linguaggio o, al contrario, nelle aree non verbali o di
altre problematiche severe che possono compromettere il percorso scolastico.
Un approccio educativo adeguato dovrebbe dar modo di individuare strategie e
metodologie di intervento correlate alle esigenze educative speciali, nella prospettiva
di una scuola sempre più inclusiva e accogliente.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
73
Al riguardo, la legge 53/2003 e la legge 170/2010 costituiscono norme primarie di
riferimento cui ispirarsi per le iniziative da intraprendere con questi casi.
 Alunni con deficit da disturbo dell’attenzione e dell’iperattività
Gli studenti con problemi di controllo attentivo e/o dell’attività sono definiti con
l’acronimo A.D.H.D. L’ADHD si può riscontrare anche spesso associato ad un DSA
o ad altre problematiche, ha una causa neurobiologica e genera difficoltà di
pianificazione, di apprendimento e di socializzazione con i coetanei.
Con notevole frequenza l'ADHD è in comorbilità con uno o più disturbi dell’età
evolutiva: disturbo oppositivo provocatorio; disturbo della condotta in adolescenza;
disturbi specifici dell'apprendimento;disturbi d'ansia; disturbi dell'umore, etc.
In alcuni casi il quadro clinico particolarmente grave – anche per la comorbilità con
altre patologie – richiede l’assegnazione dell’insegnante di sostegno, come previsto
dalla legge 104/92. Tuttavia, vi sono moltissimi ragazzi con ADHD che, in ragione
della minor gravità del disturbo, non ottengono la certificazione di disabilità, ma
hanno pari diritto a veder tutelato il loro successo formativo.
Vi è quindi la necessità di estendere a tutti gli alunni con bisogni educativi speciali le
misure previste dalla Legge 170 per alunni e studenti con disturbi specifici di
apprendimento.
 Funzionamento cognitivo limite
Anche gli alunni con potenziali intellettivi non ottimali, descritti generalmente con le
espressioni di funzionamento cognitivo limite o borderline, ma anche con altre
espressioni (per es. disturbo evolutivo specifico misto) e specifiche differenziazioni qualora non rientrino nelle previsioni delle leggi 104 o 170 - richiedono particolare
considerazione.
Si tratta di bambini o ragazzi il cui QI globale risponde a una misura che va dai
70agli 85 punti e non presenta elementi di specificità. Per alcuni di loro il ritardo è
legato a fattori neurobiologici ed è frequentemente in comorbilità con altri disturbi.
Per altri, si tratta soltanto di una forma lieve di difficoltà tale per cui, se
adeguatamente sostenuti e indirizzati verso i percorsi scolastici più consoni alle loro
caratteristiche, gli interessati potranno avere una vita normale. Gli interventi
educativi e didattici hanno come sempre ed anche in questi casi un’importanza
fondamentale.
Nella sottocategoria dello svantaggio culturale e linguistico si inseriscono gli
alunni stranieri che la scuola accoglie e integra.
La scuola secondaria di 1° grado “Colombo”, pertanto, adotta una didattica che sia
‘denominatore comune’ per tutti gli alunni e che non lasci indietro nessuno: una
didattica inclusiva più che una didattica speciale che realizzi pienamente il diritto
all’apprendimento per tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà.
Strumento privilegiato è il percorso individualizzato e personalizzato, che ha lo
scopo di definire, monitorare e documentare – secondo un’elaborazione collegiale,
corresponsabile e partecipata - le strategie di intervento più idonee, i criteri di
valutazione degli apprendimenti e gli strumenti previsti dalla normativa.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
74
INTEGRAZIONE ALUNNI DIVERSABILI
(legge 104/92-D.M. 26.06.92-Nota MIUR 4.08.2009)
L’integrazione scolastica degli alunni tutti e in particolare di quelli con disabilità
rappresenta la concezione più alta del “fare scuola” e riguarda la finalità
fondamentale dell’istruzione che è la promozione del pieno sviluppo della
persona. La scuola oltre a progettare e realizzare percorsi formativi e perseguire
obiettivi didattici trova il suo momento prioritario nel favorire e promuovere la
crescita degli alunni tutti integrando in questo processo chi è diversamente abile,
chi è socio-culturalmente svantaggiato, chi ha problemi di comportamento e/o
apprendimento o che appartiene ad altre culture ed etnie.
La scuola concorre con le altre istituzioni alla rimozione di ogni ostacolo e
impedimento alla frequenza; cura l’accesso facilitato per le persone con disabilità e
combatte l’evasione dell’obbligo scolastico e la dispersione.
La convinzione ormai consolidata che tutti i docenti abbiano una corresponsabilità
nell’azione educativa e formativa si allarga a tutto il personale della scuola.
La integrazione/inclusione è dunque imprescindibile dallo sviluppo della
comunicazione, delle esperienze, delle relazioni sociali che l’alunno diversamente
abile raggiunge grazie alla partecipazione e al coordinamento di tutte le
componenti scolastiche, nonché dalla definizione e dalla realizzazione delle
strategie da adottare che scaturiscono da una corretta e puntuale progettazione
individualizzata che deve coinvolgere le famiglie gli Enti Locali, l’ASL.
La scuola fa suo il principio che caratterizza la Convenzione ONU per i diritti delle
persone con disabilità che il Parlamento italiano ha ratificato con la Legge n.18 del
3 marzo 2009 accogliendo il “modello sociale della disabilità”e individuando nel
contesto culturale e sociale un fattore determinante per raggiungere livelli di
crescita, sviluppo e autonomia.
I momenti concreti in cui si esercita il diritto all’istruzione dell’alunno con disabilità
sono rappresentati in primo luogo dall’individuazione di bisogni educativi speciali e
successivamente dalla risposta adeguata e precisa che la scuola è in grado di dare.
Il PEI (Piano Educativo Individualizzato) riguarda la crescita personale e sociale
dell’alunno disabile e rimane lo strumento fondamentale di pianificazione puntuale
degli interventi educativi, formativi e riabilitativi.
STRATEGIE E METODI:
1.
2.
3.
4.
Predisposizione di un ambiente accogliente, integrante e inclusivo
Didattica differenziata/inclusiva
Strategie didattiche metacognitive
Cooperative learning (apprendimento in gruppi cooperativi)
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
75
5.
Tutoring (l’alunno che insegna all’altro alunno)
6.
Tecnologie informatiche
7.
Laboratori di recupero e sviluppo
L’integrazione degli alunni nella comunità scolastica, coinvolge attivamente tutti i
docenti che insieme procedono alla pianificazione, elaborazione, attuazione, verifica
e valutazione di:
8.
piani educativi individualizzati;
9.
programmazioni didattiche differenziate.
Sono previsti interventi:
o
individuali;
o
nel piccolo gruppo;
o
nel gruppo classe;
o
con la partecipazione ad attività laboratoriali;
o
con la partecipazione degli alunni ai progetti e a tutte le iniziative
di scuola.
Il recupero delle abilità strumentali prevede, in primo luogo, l’individuazione degli
alunni con difficoltà di apprendimento, quindi la costruzione di programmazioni
differenziate, elaborate dai docenti di classe.
L’efficacia dell’integrazione/inclusione scolastica si realizza anche attraverso una
serie di iniziative relative alla:
10. formazione ed autoformazione continua di tutto il gruppo docente e del
personale ella scuola;
11. flessibilità dell’organizzazione educativo – didattica
12. continuità educativa orizzontale e verticale con specifiche azioni di
orientamento;
13. collaborazione attiva e stipula di accordi tra la scuola, le famiglie e i vari
soggetti istituzionali presenti sul territorio.
14. programmi di miglioramento del servizio scolastico
Nel piano dell’offerta formativa, per gli alunni diversamente abili frequentanti la
classe terza è prevista infine la partecipazione al progetto “Prossimi al traguardo”.
PROCEDURA DI CONTROLLO
del processo d’insegnamento/apprendimento: - Valutazione diagnostica: ad inizio
anno scolastico
- Valutazione formativa: in itinere
- Valutazione sommativa: a fine anno scolastico.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
76
GRUPPO H “OPERATIVO”
E’ composto dal Dirigente Scolastico, dal docente coordinatore di classe, dai docenti
curricolari, dall’insegnante di sostegno, dai genitori dell’alunno e dai rappresentanti
dell’èquipe socio-sanitaria.
Il Gruppo H “operativo” si riunisce, salvo particolari problemi, tre volte all’anno:
inizio e fine anno scolastico. Ha il compito della stesura e dell’aggiornamento del
PDF (Profilo Dinamico Funzionale), della progettazione e della verifica del PEI
(Piano Educativo Individualizzato), di indicare al Gruppo H d’Istituto le ore di
sostegno per il successivo anno scolastico ed ogni altro adempimento necessario.
INTEGRAZIONE ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI
DI APPRENDIMENTO
Premessa Generale
La Legge n. 170 del 8.10.2010, “ Nuove norme in materia di disturbi specifici di
apprendimento in ambito scolastico”, riconosce la dislessia, la disgrafia, la
disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento, denominati
DSA, che si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate e in assenza di
patologie neurologiche, ma possono costituire una limitazione importante di alcune
attività della vita quotidiana e del percorso formativo scolastico (art.1).
Le finalità che la legge intende perseguire riguardano:
 la garanzia del diritto all’istruzione e l’assicurazione delle pari opportunità di
sviluppo;
 la possibilità di favorire il successo scolastico attraverso misure didattiche di
supporto;
 la riduzione dei disagi emozionali e relazionali connessi alla situazione;
 l’adozione di forme di verifica e valutazione adeguate alle necessità formative
degli studenti;
 la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi sanitari;
 la sensibilizzazione al problema e la formazione adeguata per gli insegnanti.
La legge riserva alla scuola il compito di organizzare tutte le misure didattiche ed
educative di supporto necessarie per il raggiungimento delle finalità della legge
(art.5); gli studenti con diagnosi DSA hanno diritto di fruire di appositi
provvedimenti dispensativi e compensativi, comprendenti strumenti e tecnologie
specifiche, dell’uso di una didattica individualizzata e personalizzata e di forme
flessibili di lavoro scolastico.
Diventa perciò necessario individuare delle linee guida condivise relative alle
modalità di accoglienza dell’alunno con diagnosi DSA .
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
77
Questo documento è parte integrante del POF e si propone di:
 Definire pratiche comuni all’interno dell’istituto;
 Facilitare l’accoglienza, l’inserimento e un proficuo percorso formativo degli
studenti con DSA;
 Accompagnare gli studenti con DSA agli esami di stato.
La scuola secondaria di primo grado richiede agli studenti la piena padronanza delle
competenze strumentali e l’adozione di un efficace metodo di studio. Le difficoltà
che l’alunno con DSA incontra possono essere notevolmente contenute e superate
individuando opportunamente le strategie e gli strumenti compensativi nonché le
misure dispensative. Per questo la scuola “Colombo” predilige strategie didattiche
finalizzate alla personalizzazione dell’apprendimento per garantire ad ogni
studente una propria forma di eccellenza cognitiva, attraverso la possibilità di
coltivare le proprie potenzialità intellettive e sviluppare i propri personali talenti.
Con la personalizzazione si persegue l’obiettivo di raggiungere i medesimi traguardi
attraverso itinerari diversi. Questa strategia implica la messa a punto di nuove forme
di organizzazione didattica e di trasmissione dei processi del “sapere” e del“saper
fare” individuate e predisposte nei piani di apprendimento coerenti con le capacità,
i ritmi e i tempi di sviluppo degli alunni.
FASI DEL PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA
1. ISCRIZIONE, ACQUISIZIONE DELLA SEGNALAZIONE
SPECIALISTICA;COMUNICAZIONI
2. STESURA E SOTTOSCRIZIONE DEL P.D.P.
3. VALUTAZIONE INTERMEDIA E FINALE
4. PROCEDURA DA SEGUIRE IN CASO DI SOSPETTO DI DIFFICOLTA’
RIFERIBILE A DSA
5. INDICAZIONI OPERATIVE PER L’ESPLETAMENTO DELLE PROVE
DEGLI ESAMI DI STATO.
1.
ISCRIZIONE,
ACQUISIZIONE
DELLA
SEGNALAZIONE
SPECIALISTICA; COMUNICAZIONI
Soggetti coinvolti: Dirigente Scolastico, coordinatore di classe /presidente di
interclasse, referente DSA, alunno, famiglia, segreteria didattica.
1.A. ISCRIZIONE
Le pratiche d’iscrizione devono essere seguite da un assistente amministrativo che si
occupi dell’iscrizione degli studenti con DSA in modo continuativo.
La famiglia, unitamente al normale modulo d’iscrizione, consegnerà la diagnosi del
medico specialista, che verrà protocollata e allegata al fascicolo dell’alunno.
1.B. ACQUISIZIONE DELLA SEGNALAZIONE SPECIALISTICA
L’acquisizione della diagnosi, da parte dell’istituzione scolastica, è atto fondamentale
per lo sviluppo del P.D.P. Nel rispetto dei tempi tecnici per la stesura di tale
documento, è necessario che la famiglia presenti tale documentazione al momento
dell’iscrizione o comunque entro il mese di novembre, per poter effettuare
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
78
l’integrazione alla programmazione del c.d.c./i. e del singolo docente, almeno per il
secondo quadrimestre. Pertanto, le diagnosi presentate oltre tale scadenza, verranno
regolarmente protocollate e ne verrà informato, tramite il coordinatore di
classe/presidente di interclasse, il c.d.c./i. ma la formulazione del P.D.P. sarà
effettuata nell’anno scolastico successivo.
1.C. COMUNICAZIONI
L’assistente amministrativo, acquisite le diagnosi di DSA al momento della normale
iscrizione o in corso d’anno, ne darà comunicazione al Dirigente Scolastico, al
coordinatore di classe e al referente DSA Il referente DSA avrà cura di controllare
che esse rispettino quanto sancito dalla legge 08/10/2010, art.3 e dalle circolari
MIUR (03/02/11, 04/04/11, 26/05/11). In caso contrario contatterà la famiglia, per
chiarimenti e/o integrazioni.
2. STESURA E SOTTOSCRIZIONE DEL P.D.P.
Soggetti coinvolti: coordinatore di classe/presidente di interclasse, referente DSA,
componenti c.d.c./i, famiglia, alunno.
Quando in una classe viene inserito uno studente con DSA, il referente DSA e il
coordinatore di classe informano il Consiglio di classe sull’argomento:
1. fornendo adeguate informazioni sui Disturbi Specifici di Apprendimento e/o la
patologia specifica;
2. fornendo riferimenti per reperire materiale didattico formativo adeguato;
3. presentando le eventuali strategie didattiche alternative (tra cui le tecnologie
informatiche) compensative.
Il coordinatore di classe/presidente di interclasse (coadiuvato dal referente DSA, se lo
ritiene opportuno), in occasione del primo c.d.c./i (settembre-ottobre), mette a
conoscenza l’intero c.d.c./i del caso, raccoglie osservazioni di tutti i componenti del
c.d.c./i. al fine di stilare (eventualmente con l’aiuto del referente DSA) il
PERCORSO DIDATTICO PERSONALIZZATO (P.D.P.). Esso verrà approvato
nella seduta successiva (novembre): costituirà un allegato riservato della
programmazione e del fascicolo personale dell’alunno.
In relazione al P.D.P. del c.d.c./i. ogni singolo docente stilerà, il P.D.P. relativo alla
propria disciplina, nel quale avrà cura di specificare eventuali approfondimenti e/o
integrazioni in merito a obiettivi, misure dispensative e strumenti compensativi e lo
allegherà al proprio piano di lavoro presentato per l’intera classe.
Il P.D.P. del c.d.c./i., una volta redatto, va presentato dal coordinatore di
classe/presidente di interclasse alla famiglia per la condivisione e accettazione. In tale
sede potranno essere apportate eventuali ultime modifiche e dopo sarà sottoscritto
dalla famiglia (e dell’alunno, se maggiorenne). Il coordinatore di classe lo farà poi
controfirmare da tutti i componenti il C.d.C. e dal Dirigente Scolastico, rendendolo
così esecutivo.
Nel caso di acquisizione della diagnosi ad anno scolastico avviato (entro novembre) il
coordinatore di classe/presidente di interclasse convocherà un c.d.c./i. straordinario e
seguirà la procedura sopra illustrata.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
79
Il P.D.P. del c.d.c./i. e del singolo docente verrà stilato seguendo i modelli predisposti
e reperibili a scuola; esso deve contenere e sviluppare i seguenti punti:
1. dati relativi all’alunno;
2. descrizione del funzionamento delle abilità strumentali;
3. caratteristiche comportamentali;
4. modalità del processo di apprendimento;
5. misure dispensative;
6. strumenti compensativi;
7. modalità di verifica e criteri di valutazione;
8. accordi con la famiglia/studente;
9. firme delle parti interessate (Dirigente Scolastico, coordinatore di classe,
docenti, genitori, alunno (se maggiorenne).
3. VALUTAZIONE INTERMEDIA E FINALE
Soggetti coinvolti: coordinatore di classe/presidente di interclasse, componenti
c.d.c./i., referente DSA.
Nel corso dell’attuazione del protocollo il P.D.P. sarà oggetto di verifiche intermedie
e finali come prevede la legge (art. 3 comma 2: “ per gli studenti che, nonostante
adeguate attività di recupero didattico mirato, presentano persistenti difficoltà, la
scuola trasmette apposita comunicazione alla famiglia”). In particolare alla pagella
del primo quadrimestre e a quella del secondo quadrimestre verranno allegate
comunicazioni che evidenzino le eventuali “difficoltà persistenti”.
4. PROCEDURA DA SEGUIRE IN CASO DI SOSPETTO DI DIFFICOLTA’
RIFERIBILE A DSA
Soggetti coinvolti: componenti c.d.c./i., coordinatore di classe/presidente di
interclasse, referente DSA, famiglia, alunno.
Nel caso in cui un docente abbia il dubbio che un suo alunno possa essere affetto da
DSA, segnala il caso al coordinatore di classe (che potrà avvalersi della consulenza
del referente DSA), il quale, con discrezione, convocherà i genitori, invitandoli a
recarsi presso gli enti preposti (art. 3, comma 1 della legge 170 ) per una eventuale
diagnosi del disturbo rilevato.
5. INDICAZIONI OPERATIVE PER L’ESPLETAMENTO DELLE PROVE
DEGLI ESAMI DI STATO.
Soggetti coinvolti: componenti c.d.c., coordinatore di classe, componenti della
commissione d’esame
Nel documento del Consiglio di Classe del 15 maggio il coordinatore si farà carico di
controllare che ogni singolo docente abbia specificato:
 tutte le informazioni sugli strumenti compensativi e dispensativi, con
riferimento alle verifiche, ai tempi e al sistema valutativo utilizzati in corso
d’anno;
 le modalità, i tempi e i sistemi valutativi per le prove d’esame;
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
80
le simulazioni delle prove d’esame.
La Commissione d’esame per la predisposizione della terza prova scritta e per le altre
due prove prenderà in considerazione:
 tempi più lunghi;
 utilizzo di strumenti informatici, se utilizzati in corso d’anno;
 possibilità di avvalersi di un insegnante membro della commissione per la
lettura dei testi delle prove scritte.
Per quanto riguarda la lingua straniera, in attesa delle ordinanze applicative della
legge, rimane valida la norma di cui alla Nota 4674 del 10.05.2007, secondo la quale
non è possibile dispensare gli alunni dalla prova scritta in lingua straniera; le
difficoltà dovranno essere compensate mediante l’assegnazione di tempi più estesi,
l’utilizzo di alcune tecnologie informatiche, valutazioni più attente al contenuto che
alla forma, l’integrazione orale della prova scritta.

STRATEGIE METODOLOGICHE E DIDATTICHE
didattici facilitanti l’apprendimento (immagini, mappe …).
immagini,…)
egamenti fra le nuove informazioni e quelle già acquisite ogni volta
che si inizia un nuovo argomento di studio.
discipline.
tivi”
orientare l’alunno nella discriminazione delle informazioni essenziali.
l’operatività e allo stesso tempo il dialogo, la riflessione su quello che si fa”;
apprendimento negli alunni.
MISURE DISPENSATIVE
Nell’ambito delle varie discipline l’alunno viene dispensato:
- dalla lettura ad alta voce;
- dal prendere appunti;
- dai tempi standard (dalla consegna delle prove scritte in tempi maggiori di quelli
previsti per gli alunni senza DSA);
- dal copiare dalla lavagna;
- dalla dettatura di testi/o appunti;
- da un eccesivo carico di compiti a casa
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
81
- dalla effettuazione di più prove valutative in tempi ravvicinati;
- dallo studio mnemonico di formule, tabelle; definizioni
STRUMENTI COMPENSATIVI
L’alunno usufruirà dei seguenti strumenti compensativi:
- libri digitali
- tabelle, formulari, procedure specifiche , sintesi, schemi e mappe
- calcolatrice o computer con foglio di calcolo e stampante
- computer con videoscrittura, correttore ortografico, stampante e scanner
- risorse audio (registrazioni, sintesi vocale, audiolibri, libri parlati, …)
- software didattici free
- computer con sintetizzatore vocale
CRITERI E MODALITÀ DI VERIFICA E VALUTAZIONE
Si concordano:
- verifiche orali programmate
- compensazione con prove orali di compiti scritti
- uso di mediatori didattici durante le prove scritte e orali (mappe mentali, mappe
cognitive..)
- valutazioni più attente alle conoscenze a alle competenze di analisi, sintesi e
collegamento con eventuali elaborazioni personali, piuttosto che alla correttezza
formale
- prove informatizzate
- valutazione dei progressi in itinere
PATTO CON LA FAMIGLIA E CON L’ALUNNO
Si concordano:
- riduzione del carico di studio individuale a casa,
- l’organizzazione di un piano di studio settimanale con distribuzione giornaliera del
carico di lavoro.
- le modalità di aiuto: chi, come, per quanto tempo, per quali attività/discipline chi
segue l’alunno nello studio
- gli strumenti compensativi utilizzati a casa (audio: registrazioni, audiolibri,…)
strumenti informatici (videoscrittura con correttore ortografico, sintesi vocale,
calcolatrice o computer con fogli di calcolo,…. )
- le verifiche sia orali che scritte. Le verifiche orali dovranno essere privilegiate.
Il Consiglio di classe, infine, farà sì che si crei un clima della classe accogliente,
praticando una gestione inclusiva della stessa, tenendo conto degli specifici bisogni
educativi degli alunni e studenti con DSA.
Il referente, presente nella scuola, ha funzione di sensibilizzazione ed
approfondimento delle tematiche nonché del supporto ai colleghi direttamente
coinvolti nell’applicazione didattica delle proposte.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
82
Particolare importanza riveste, nel contesto finora analizzato il rapporto con le
famiglie degli alunni con DSA; a tale scopo saranno predisposti incontri con le stesse
a seconda delle opportunità e delle singole situazioni in esame.
INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI
“A ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà senza distinzione di razza, di
colore, di sesso, di lingua, di opinione politica, di origine nazionale e sociale, di
ricchezza, di nascita o di altra condizione” (art. 2 - Dichiarazione Universale dei
Diritti Umani 1948).
L’Italia ha scelto la piena integrazione di tutti nella scuola e l’educazione
interculturale come suo orizzonte culturale: si delinea così una “scuola delle
cittadinanze, europea nel suo orizzonte, radicata nell’identità nazionale, capace di
valorizzare le tante identità locali e, nel contempo, di far dialogare la molteplicità
delle culture entro una cornice di valori condivisi”.
La Scuola Colombo accoglie e integra gli alunni stranieri ed individua alcune linee
guida per costruire un dialogo proficuo:
- apprendimento della lingua italiana e valorizzazione della lingua e della cultura
d’origine
- integrazione tra alunni italiani e alunni stranieri in funzione di un reciproco
arricchimento
- prevenzione e contrasto di ogni forma di intolleranza
PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L’INSERIMENTO
DEGLI ALUNNI STRANIERI
Circolare Min. n. 24 (prot. n. 1148/A6) dell’1/03/2006
L’aumento progressivo, negli ultimi anni, del numero di alunni stranieri rappresenta un dato di
grande rilevanza che chiama in causa le scuole italiane e, in particolare, la loro capacità di
accoglienza ed integrazione. Si tratta di un fenomeno che, pur di notevole complessità, può
costituire uno stimolo e una risorsa nella progettazione dei percorsi formativi delle nuove
generazioni. L’azione della scuola deve tendere a valorizzare tutta la ricchezza di esperienze e
riflessioni compiute in questi anni. La consapevolezza di patrimonio di civiltà europea, l’incontro
aperto con altre culture e modelli di vita, la garanzia per tutti i cittadini, italiani e non, di acquisire
nelle nostre scuole una reale esperienza di apprendimento e di inclusione sociale, sono obiettivi a
cui le istituzioni scolastiche devono mirare con il concorso e la collaborazione dei soggetti
educativi presenti sul territorio: famiglie, enti locali, università, associazioni, istituzioni a vario
titolo interessate.
D. L.vo n. 286/98 “Testo Unico delle disposizioni concernenti la
disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero” ,
art. 38
D.P.R. n. 394/99 “Norme di attuazione del testo unico…”, art. 45
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
83
1. ISCRIZIONE
Gli uffici di segreteria:
Nel momento in cui la famiglia dell’alunno/a straniero/a si presenta per l’iscrizione
l’incaricato/a:
 procede all’iscrizione servendosi del modello in uso;
 raccoglie informazioni e documenti di rito (anagrafici, sanitari, fiscale…);
 raccoglie informazioni e documenti necessari relativi alla scolarità (scolarità
pregressa, biografia linguistica, conoscenza e alfabetizzazione in lingua 1…) su
un’apposita modulistica integrativa;
 consegna ai genitori il materiale e le note informative sulla scuola che l’alunno si
appresta a frequentare (Si tratta di note informative essenziali: orari,
giustificazioni assenze, colloqui, mensa... tradotte da mediatori culturali nelle
diverse lingue)
Il dirigente accerta se sono state praticate agli alunni le vaccinazioni obbligatorie e
richiede la presentazione della relativa certificazione.
In ogni caso, la mancanza di vaccinazioni non può precludere l’ingresso a scuola, né
la regolare frequenza. Se il minore non è vaccinato e la famiglia dichiara di non
volerlo vaccinare, il Dirigente comunica la circostanza alla ASL di competenza
(Circolare Ministero della Sanità e della Pubblica Istruzione del 23 settembre 1998).
2. PRIMA CONOSCENZA
In questa fase è utile raccogliere informazioni:
a) sulla storia personale e scolastica dell’alunno,
b) sulla situazione familiare,
c) sulle caratteristiche psicologiche essenziali,
d) sugli interessi dell’alunno
incaricando la commissione della scuola che effettua:
- COLLOQUI CON LA FAMIGLIA per
 conoscere la situazione familiare (composizione del nucleo familiare, lingua
parlata in casa, cause dell’immigrazione, progetto permanenza in Italia);
 raccogliere i dati biografici e la storia scolastica (età, classe frequentata nel
paese d’origine, durata e calendario del sistema scolastico di provenienza,
informazioni sulla scuola nel paese d’origine);
 raccogliere una serie d’informazioni sulla famiglia e sul Paese d’origine;
 raccogliere una serie d’informazioni sull’alunno, sul suo percorso scolastico
(se esistente), sul suo profilo linguistico;
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
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- COLLOQUI CON L’ALUNNO per
 osservare i comportamenti, le abilità le competenze già acquisite;
 formulare prime ipotesi sull’inserimento: a quale livello del curricolo
scolastico italiano potrebbe collocarsi, quali i punti di forza e i problemi
didattici.
La commissione :
 organizza la fase di osservazione dell’alunno straniero
 propone le prove di rilevazione delle competenze;
 propone modifiche e aggiornamenti al protocollo di accoglienza
Infine redige una relazione con una sommaria biografia scolastica dell’alunno, sulla
base della quale si avvia la procedura di assegnazione alla classe.
3. PROPOSTA DI ASSEGNAZIONE DELLA CLASSE
L’inserimento scolastico degli alunni/e stranieri/e avviene sulla base della Legge
40/98 sull’immigrazione straniera in Italia e sul D.P.R. n. 394/99.
Salvo diversa indicazione del Collegio Docenti, l’alunno viene ammesso a
frequentare nella classe corrispondente all’età anagrafica. Diversamente essa viene
assegnata dopo aver accertato competenze, abilità e livelli di preparazione
dell’alunno ed il corso di studi eventualmente seguito dall’alunno nel Paese di
provenienza. E’ bene evitare il suo inserimento nelle sezioni con presenza straniera
predominante, con elevato numero di alunni e dove sussistano altre situazioni di
difficoltà rilevanti.
I programmi scolastici vanno semplificati e adattati ai livelli di competenza dei
singoli alunni stranieri.
Qualora se ne ravvisi la necessità è utile attivare specifici interventi per facilitare
l’apprendimento della lingua italiana.
4. INSERIMENTO NELLA CLASSE
Stabilita la classe di frequenza dell’alunno straniero, gli insegnanti di classe:
 analizzano le problematiche e cercano soluzioni organizzative, in
collaborazione con i referenti dei progetti di integrazione.
 raccordano le programmazioni educative e didattiche di classe insieme agli
insegnanti referenti dei progetti di integrazione.
 nell’attività di classe ricercano forme di partecipazione dell’alunno straniero
che non ha ancora una sufficiente competenza linguistico-strumentale
 adeguano i curricoli e le programmazioni alle abilità linguistiche raggiunte
dagli alunni stranieri
 considerano l’insegnamento della lingua italiana trasversale alle discipline
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
85
 utilizzano tutte le risorse a disposizione, tra cui i mediatori culturali e/ o gli
alunni/e stranieri presenti da tempo nella scuola che abbiano una adeguata
conoscenza della lingua italiana e svolgano una funzione tutoriale nei
confronti dei neoarrivati, specialmente nel primo periodo d’inserimento.
Insomma, gli insegnanti che accolgono l’alunno/a in classe individuano, sulla base
delle risorse interne ed esterne disponibili, percorsi di facilitazione e le modalità con
le quali rendere più facile l’inserimento da attivare a livello relazionale e didattico.
5. RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA E COLLABORAZIONI CON IL
TERRITORIO
Il docente referente facilitatore intrattiene rapporti costanti con la famiglia con
l’ausilio, ove necessario, di un mediatore linguistico-culturale, al fine di rendere
efficace il processo di inserimento dell’alunno nella vita scolastica.
Per promuovere la piena integrazione dei bambini stranieri nel più vasto contesto
sociale e per realizzare un progetto educativo che coniughi insieme pari opportunità
con il rispetto delle differenze, la scuola si avvale delle risorse del territorio, della
collaborazione con servizi, associazioni, luoghi di aggregazione, biblioteche e, in
primo luogo, con le amministrazioni locali per costruire una rete di intervento, che
rimuova eventuali ostacoli e favorisca una cultura dell’accoglienza e dello scambio
culturale.
6.1 PIANO DI STUDI PERSONALIZZATO PER GLI ALUNNI STRANIERI
Fasi di elaborazione del PSP
A. Programmazione
Per programmare i necessari interventi di prima alfabetizzazione e/o i percorsi
disciplinari appropriati è necessario che il Consiglio di Classe venga a conoscenza
della storia scolastica precedente dell’alunno straniero e di ogni altra informazione
fornita dalla Commissione Accoglienza.
Una volta delineata la situazione iniziale dell’alunno, anche avvalendosi dell’aiuto
della F.S 3, ciascun docente, nell’ambito della propria disciplina, dovrà
opportunamente selezionare i contenuti individuando i nuclei tematici
fondamentali, al fine di permettere il raggiungimento almeno degli obiettivi minimi
previsti dalla programmazione.
Ogni scelta effettuata dal Consiglio di Classe deve essere contenuta nel Piano di
Studio Personalizzato.
B. Verifica
Analogamente alla semplificazione di obiettivi e contenuti, il Piano di Studio
Personalizzato dovrebbe prevedere anche prove di verifica ridotte, semplificate e,
occasionalmente, differenziate.
C. Valutazione coerente con il PSP
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
86
La normativa prevede un “adattamento dei programmi di insegnamento in relazione
alle competenze dei singoli alunni” (comma 4 dell’art. 45 del D.P.R. 394/99).
Il Piano di Studio Personalizzato dovrà essere punto di riferimento essenziale per
valutare l’alunno straniero, inoltre i Consigli di Classe potranno prendere in
considerazione tutti o solo in parte i seguenti indicatori:
 il percorso scolastico pregresso;
 gli obiettivi effettivamente raggiungibili, rispetto alla situazione di partenza;
 i risultati ottenuti nell’apprendimento dell’italiano;
 i risultati ottenuti nei percorsi disciplinari programmati;
 la motivazione, la partecipazione e l’impegno;
 la progressione e le potenzialità d’apprendimento.
I destinatari
Gli alunni stranieri per i quali prevedere la progettazione di un Piano di Studio
Personalizzato sono quelli non ancora in possesso di un livello di competenza in
italiano tale da garantire loro un uso indipendente della lingua. In base ai descrittori
forniti dal Quadro Comune di Riferimento elaborato dal Consiglio d’Europa questi
studenti si collocano ai livelli A1 e A2 (uso elementare della lingua) e, se necessario,
al livello B1 (uso indipendente della lingua).
A1: E’ in grado di capire frasi ed espressioni familiari, quotidiane molto semplici
per soddisfare bisogni concreti.
E’ in grado di presentare se stesso o altri, porre domande , rispondere ad
interrogativi.
E’ in grado di comunicare in maniera molto semplice, a condizione che
l’interlocutore parli lentamente, in modo chiaro.
A2: E’ in grado di capire frasi ed espressioni usate frequentemente e di senso
immediato (p.es., informazioni sulla propria persona e sulla famiglia, oppure su
acquisti, lavoro, ambiente circostante).
E’ in grado di comunicare in situazioni semplici e abituali che comportano un
diretto scambio di informazioni su temi ed attività familiari.
E’ in grado di descrivere la propria provenienza e formazione, l’ambiente
circostante e relazionale.
A questo secondo livello l’alunno sa cogliere l’essenziale di un messaggio semplice e
molto chiaro, che contenga parole di uso comune e che tratti argomenti familiari.
Non è ancora in grado di gestire una conversazione prolungata, di prodursi in un
monologo (un’interrogazione, ad esempio). Può leggere testi di qualche riga su
argomenti semplici e concreti e può scrivere una brevissima comunicazione, un
appunto.
B1: E’ in grado di capire i punti principali di un discorso, a condizione che venga
usata una lingua chiara e standard e che si tratti di argomenti familiari inerenti al
lavoro, alla scuola, al tempo libero, ecc. parla la lingua.
E’ in grado di esprimersi, in modo semplice e coerente, su argomenti familiari
inerenti alla sfera dei suoi interessi.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
87
E’ in grado di riferire un’esperienza o un avvenimento, di descrivere un sogno, una
speranza o un obiettivo e di fornire motivazioni e spiegazioni brevi relative a
un’opinione o a un progetto
Giunto al livello B1 l’alunno possiede la lingua della prima comunicazione e può
iniziare a far propria la lingua per lo studio.
BES NON CERTIFICATI: AZIONI DI INTERVENTO
La Scuola Secondaria di I° grado “Colombo”, nel pieno rispetto della Direttiva
Ministeriale, attua le seguenti azioni strategiche:
1. Individuazione di un Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI) che si occupi delle
problematiche relative a tutti i BES e svolga le seguenti funzioni:
 rilevazione dei BES presenti nella scuola (su segnalazione dei Consigli di
Classe)
 raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere
anche in funzione di azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o
in rapporto con azioni strategiche dell’Amministrazione;
 focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle
strategie/metodologie di gestione delle classi;
 rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola;
 raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH Operativi
sulla base delle effettive esigenze, ai sensi dell’art. 1, c. 605, lettera b, della legge
296/2006, tradotte in sede di definizione del PEI come stabilito dall'art. 10
comma 5 della Legge 30 luglio 2010 n. 122 ;
 elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti
gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese
di Giugno) dopo aver analizzato criticamente gli interventi di inclusione
scolastica operati nell’anno appena trascorso. Nel mese di settembre, in relazione
alle risorse effettivamente assegnate alla scuola, il Gruppo provvederà ad un
adattamento del Piano.
 Inoltre il Gruppo di lavoro per l’inclusione costituisce l’interfaccia della rete
dei CTS e dei servizi sociali e sanitari territoriali per l’implementazione di azioni
di sistema (formazione, tutoraggio, progetti di prevenzione, monitoraggio, ecc.).
All’inizio di ogni anno scolastico il Gruppo propone al Collegio dei Docenti una
programmazione degli obiettivi da perseguire e delle attività da porre in essere, che
confluisce nel Piano annuale per l’Inclusività; al termine dell’anno scolastico, il
Collegio procede alla verifica dei risultati raggiunti.
2. Elaborazione di percorsi individualizzati e personalizzati per alunni con bisogni
educativi speciali non certificati attraverso Piani Didattici Personalizzati
deliberati dai Consigli di Classe.
Il Piano di intervento prevede:
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
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- osservazioni sistematiche effettuate dai docenti dei Consiglio di Classe in
modo particolare all’inizio dell’anno e poi costantemente durante tutto il
periodo scolastico;
- confronto tra i docenti in sede di Consiglio di Classe e compilazione di
griglie predisposte dal GLI per la rilevazione delle situazioni critiche nella vita
scolastica quotidiana;
- segnalazione dei “casi problematici” al GLI e alla FS3;
- incontro informativo con le famiglie dei ragazzi individuati per accordi
didattico- educativi comuni e per l’autorizzazione a consultare il servizio dello
psicologo dello sportello di ascolto della scuola;
- incontri degli alunni individuati con lo psicologo che opera nella scuola;
- individuazione nel Consiglio di Classe e nella Programmazione coordinata
degli alunni con BES non certificati;
- compilazione ad opera dei membri dei Consigli di Classe dei Piani Educativi
e didattici Personalizzati predisposti dal GLI secondo i criteri individuati
nelle Direttive Ministeriali del 27 dicembre 2012 e del 6 marzo 2013;
Comunicazione e condivisione con le famiglie degli alunni con BES dei PDP
e firma degli stessi;
- monitoraggio dell’efficacia dell’azione didattica anche attraverso incontri
sistematici con le famiglie per apportare eventuali aggiornamenti al PDP in
relazione alle risposte dell’alunno e ai suoi bisogni formativi;
- verifica e valutazione degli interventi nei singoli casi.
3.individuazione di STRUMENTI RISORSE METODOLOGIE DIDATTICHE
tra le quali:
 Apprendimento cooperativo per sviluppare forme di cooperazione e di rispetto
reciproco fra gli allievi e veicolare :conoscenze/abilità/competenze
 Tutoring (apprendimento fra pari: lavori a coppie)
 Didattica laboratoriale
In sintesi la scuola secondaria di primo grado “Colombo”
 Si impegna ad essere una comunità integrante ed inclusiva garantendo il diritto
alla personalizzazione dell’apprendimento a tutti gli studenti in situazione di
difficoltà
 Favorisce la centralità del bambino/ragazzo
 Realizza la sintesi fra sapere e fare, sperimentando in situazione
 Procede in modo strutturato e sequenziale, proponendo attività con modello
fisso e dal semplice al complesso, per facilitare nell’alunno l’esecuzione delle
consegne, la memorizzazione e l’ordine nell’esposizione dei contenuti.
 Attiva percorsi di formazione finalizzati a migliorare le competenze del
personale della scuola nell’ambito della didattica inclusiva.
 Sostiene la motivazione ad apprendere
 Lavora perché l’alunno possa accrescere la fiducia nelle proprie capacità
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
89
Le tipologie di BES dovranno essere individuate sulla base di elementi oggettivi
o di ben fondate considerazioni psicopedagogiche.
Nel caso un alunno manifesti BES anche in corso d’anno e in maniera non
continuativa ma per un periodo limitato nel tempo, il relativo PDP verrà redatto nel
minor tempo possibile al fine di rimuovere quanto prima gli ostacoli al processo di
apprendimento.
Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI):
Frunzio (Sportello di ascolto)
Monfredi (F.S. 3)
Oggianu (F.S.1)
Mantovani (Collaboratore del DS)
Picciarelli (Collaboratore del DS)
D’Amicis (docente di sostegno)
Salomone (docente di sostegno)
Galli (docente curriculare)
Albano (docente curriculare)
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
90
PROGETTI PER L’ISTRUZIONE DOMICILIARE E
PER IL SERVIZIO DELLA SCUOLA IN OSPEDALE
La scuola Colombo, attenta alle esigenze di tutti gli studenti e al fine di assicurare il
diritto allo studio anche agli alunni malati (Carta europea dei diritti dei bambini
degenti in ospedale; Art. 4 comma 1, lett.l della Legge n.285/1997) prevede
interventi formativi personalizzati a domicilio per gli alunni colpiti da gravi
patologie invalidanti ed impossibilitati a frequentare la scuola per periodi di tempo
superiori ai trenta giorni.
Tali iniziative didattiche sono volte al potenziamento ed alla qualificazione
dell’offerta formativa per l’integrazione scolastica degli alunni ricoverati in ospedale,
seguiti in regime di day-hospital o in terapia domiciliare. Promuovono, inoltre, la
continuità della relazione insegnamento/apprendimento contribuendo così a colmare il
vuoto socio-cognitivo del discente affetto da grave patologia tenendo ben saldo il
contatto tra lo studente e la scuola di appartenenza.
Fondamentale per la realizzazione e la buona riuscita degli
interventi
personalizzati è il lavoro integrato scuola-famiglia-struttura sanitaria in modo da
coniugare progetto didattico e progetto terapeutico.
Docenti referenti: Mignini e Boccadamo
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
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SPORTELLO DI ASCOLTO
“uno spazio per parlare “
La scuola, dopo la famiglia, è la principale agenzia di formazione dell’individuo.
Essa non è solo luogo di trasmissione delle conoscenze, ma luogo di vita dove si
impara la convivenza civile e la positiva relazione con i coetanei e con gli adulti. La
presenza dello sportello di ascolto (attivo nella nostra scuola dall’a.s.2009/2010) si
inserisce in un progetto educativo più ampio, teso a valorizzare l’individuo nella sua
interezza in coerenza con gli obiettivi generali del processo formativo.
Lo sportello è gestito dalla psicologa e psicoterapeuta, dott.ssa Maria Guzzi, in
collaborazione con la docente referente, prof.ssa Angelamaria Frunzio.
Lo sportello di ascolto è uno spazio dedicato ai ragazzi, ai genitori ed ai docenti. Il
colloquio con la psicologa non ha fini terapeutici ma di couseeling, perciò ha il fine
di considerare e sperimentare modalità di relazione più funzionali al benessere degli
allievi. Esso rappresenta una buona occasione per affrontare e risolvere
problematiche inerenti la crescita, la dispersione scolastica, il bullismo e le situazioni
di potenziale rischio. Inoltre, in risposta alla nuova normativa scolastica sui BES, lo
sportello si propone in sinergia con gli insegnanti e i genitori di garantire fattivamente
a tutti gli alunni una scuola davvero inclusiva mettendo su campo, dopo le opportune
segnalazioni ed osservazioni, tutti i facilitatori possibili e rimuovendo tutte le barriere
all’apprendimento e alla partecipazione di tutti gli alunni al di la della varie etichette
diagnostiche.
I contenuti di ogni colloquio sono coperti dal segreto professionale. Tuttavia,
dovessero emergere delle aree-problema su cui fosse importante intervenire dal punto
di vista educativo-preventivo, la psicologa fornirà alla famiglia e alla scuola
opportune indicazioni.
Oltre ai colloqui individuali sono possibili, su richiesta dei docenti, incontri con le
classi gestiti con il metodo del circle-time, al fine di fornire specifiche indicazioni
psico-pedagogiche da integrare nelle attività curriculari.
Per la consulenza della psicologa occorre sempre prima contattare la prof.ssa Frunzio
e prenotare un colloquio. E necessario inoltre che i genitori degli alunni firmino il
consenso informato per consentire ai propri figli l’accesso allo sportello.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
92
BIBLIOTECA SCOLASTICA
L’educazione alla lettura si inserisce a pieno titolo tra le opportunità formative che
devono essere garantite agli studenti lungo l’arco di tutta la loro carriera scolastica, al
fine di educarli ad un uso competente dell’informazione.
La Biblioteca Scolastica si prefigge, pertanto, le seguenti finalità:
 Attività informative: Presentazione di libri, visite presso qualche libreria.
 Attività di promozione del libro: Incontri con autori, presentazione di
libri, Concorsi.
 Attività di promozione alla lettura: Lettura ad alta voce, gare di lettura.
Le proposte, per quest’anno scolastico, sono le seguenti:
 La “Festa dei lettori”, in occasione della quale le classi seconde
incontreranno l’autore Antonio Ferrara.
 Invenzione, progettazione e produzione di libri a fumetti.
 “La festa del libro”.
 Presentazione di alcune novità editoriali ed incontri con l’autore.
 “La bancarella dello scambio del libro”.
 “La Biblioteca della scuola ha anche bisogno di te”: campagna di
incremento del patrimonio librario della scuola. Chi desidera potrà donare i
libri già letti alla scuola al fine di incrementare il patrimonio della
biblioteca.
 “Visita” presso una libreria.
 Visita presso la Biblioteca Comunale.
 Maratona di lettura.
La gestione della Biblioteca per l’a.s. 2014/2015 si articolerà nei seguenti punti:
 Far conoscere ai ragazzi il patrimonio librario della Biblioteca scolastica
sia mediante la consegna ad ogni classe dell’elenco dei libri ivi presenti sia
mediante visite da concordare con i docenti di lettere che sono disponibili;
 Invio a tutte le classi di un’informativa sull’uso della biblioteca: dove è
situata, come funziona il prestito;
 Pubblicizzazione delle iniziative della biblioteca;
 Coinvolgimento delle famiglie nella gestione della biblioteca, al fine di
avere un progetto condiviso e un maggior numero di ore di apertura della
stessa;
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
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 Possibilità per gli alunni che rinunciano all’ora di religione di imparare le
nozioni elementari per la catalogazione, il prestito e quindi la gestione di
una Biblioteca.
Come già per gli anni scorsi, si prediligerà il principio della collaborazione quale
utile strumento per l’apprendimento, pertanto, sarà nominato, per ogni classe, un
aiuto bibliotecario che avrà il compito di :




Raccogliere le richieste dei libri dei compagni di classe;
Verificare che la scheda del prestito sia compilata in ogni sua parte;
Trascrivere la scheda sul registro dei prestiti;
Chiedere la restituzione dei libri a coloro che li hanno presi in prestito e
allo scadere della riconsegna non li hanno ancora resi;
 Controllare che i libri non siano stati sciupati.
L’orario di apertura della biblioteca sarà quanto prima affisso sulla porta della
Biblioteca e comunicato a tutte le classi .
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
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PROGETTO COMENIUS
“EAT BETTER, MOVE MORE”
(MANGIARE MEGLIO, MUOVERSI DI PIU’)
Il progetto coinvolge oltre alla nostra scuola tre scuole partners: Collège privé
Montesquieu – Sainte Marie, Le Havre –FR (Coord.), Ies Sierra Nevada- Finãna
–ES (partn.) e la scuola Şehit Volkan Alıcı Ortaokulu - Ankara Turchia(partn.)
Ha durata biennale; è iniziato lo scorso anno scolastico e si concluderà entro giugno
2015.
È rivolto a tutti gli alunni della scuola coinvolti nello studio e nell’approfondimento
di argomenti riguardanti l’alimentazione e lo sport.
Le attività previste dal partenariato sono integrate nelle normali attività della scuola e
rientrano nel percorso di studi degli alunni.
Il partenariato con scuole di diversi paesi offre l’opportunità ad alunni ed insegnanti
non solo di acquisire e migliorare le proprie conoscenze dell’argomento o della
disciplina su cui si basa il partenariato, ma anche di accrescere la propria capacità di
lavorare in gruppo, di programmare, di intraprendere attività in collaborazione, di
utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, di migliorare la
capacità di comunicare in altre lingue accrescendo la motivazione all’ apprendimento
delle lingue straniere.
Obiettivo del partenariato rivolto agli alunni è accrescere la consapevolezza di
sé, della propria cultura e di quella dei paesi partner attraverso un confronto
diretto con coetanei negli altri paesi
Gli obiettivi operativi del programma sono i seguenti:






migliorare la qualità e aumentare il volume della mobilità degli scambi di
allievi e personale docente nei vari Stati membri
migliorare la qualità e aumentare il volume dei partenariati tra istituti
scolastici di vari Stati membri, in modo da coinvolgere in attività educative
congiunte gli allievi nel corso della durata del programma
incoraggiare l'apprendimento delle lingue straniere moderne
promuovere lo sviluppo, nel campo dell'apprendimento permanente, di
contenuti, servizi, soluzioni pedagogiche e prassi innovative basati sulle TIC
migliorare la qualità e la dimensione europea della formazione degli
insegnanti
migliorare le metodologie pedagogiche e la gestione scolastica.
Il progetto della scuola “EAT BETTER, MOVE MORE” oltre ad abilitare
gli scambi e la cooperazione tra le scuole partners si pone i seguenti obiettivi
generali:
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
95
- Promuovere stili di vita sani e sicuri sia all'interno che all'esterno della scuola;
evitare l'inattività fisica e il sovrappeso .
- Migliorare la vita della scuola e gli stili di vita in generale attraverso l'adozione di
abitudini più sane.
- Coinvolgere i giovani in una ricerca attiva , renderli consapevoli dell'importanza di
una dieta equilibrata e di un regolare esercizio fisico.
- Aumentare i livelli di autostima e la comprensione di auto- valore degli studenti .
- Stimolare lo spirito imprenditoriale e stimolare la creatività degli studenti .
- Promuovere l' interesse per la cittadinanza europea e rafforzare la dimensione
europea delle nostre istituzioni .
- Promuovere l'apprendimento delle lingue e la diversità linguistica: sviluppare negli
studenti e insegnanti la capacità di comunicare in inglese e aumentare la motivazione
ad apprendere le lingue straniere. Infatti, le competenze linguistiche sono essenziali
per rafforzare la cittadinanza europea e promuovere la mobilità dei cittadini.
- Utilizzare materiali autentici e prendere parte ad attività individuali o di gruppo
- Sviluppare l'utilizzo di nuove pratiche basate sulle TIC .
- Scoprire le altre culture, altri modi di pensare e di altri stili di vita
- Creare un senso di cittadinanza europea e promuovere la tolleranza e il rispetto
verso gli altri popoli e culture .
-Avere nuovi amici all'estero .
- Promuovere la mobilità di studenti e gruppi scolastici. Sviluppare l'idea del viaggi ,
anche di lavoro
-Migliorare il dialogo interculturale.
- Scambio di soluzioni pedagogiche e vari sistemi di istruzione , in modo da favorire
lo sviluppo professionale degli insegnanti , migliorare i metodi di insegnamento e di
apprendimento .
Gli argomenti o problemi che si intendono affrontare sono :
- La salute e lo stile di vita dei giovani .
-La prevenzione della discriminazione individuale e sociale, l'intolleranza,
l'incomprensione di altre persone .
- La mancanza di motivazione ad apprendere le lingue straniere .
- La prevenzione all’ individualismo, l’ incapacità di alcuni giovani di lavorare in
gruppo e di ascoltare gli altri .
- L' uso improprio di Internet da parte degli studenti .
La metodologia :
L'approccio sarà basato sull’ osservazione, discussione, ascolto, ricerca e raccolta di
informazioni, scambi, realizzazioni concrete e comunicazione .
Gli studenti saranno direttamente coinvolti in ogni attività programmata .
Il maggior numero possibile di studenti parteciperanno alle mobilità in modo che
possano avere un contatto diretto con altri contesti culturali e sociali europei
Lavoreremo in modo interdisciplinare, con una particolare attenzione per le scienze,
le lingue, l’ informatica , la storia e geografia , l’arte ed l’educazione fisica .
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
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Le attività:
Annualità 2013/14:
Attività parallele tra ciascun partner saranno svolte fino al maggio 2015 :
Indagine sui comportamenti dei ragazzi tra gli 11-18 per conoscere le loro abitudini
alimentari .
Presentazioni PowerPoint :i pericoli e le conseguenze di una dieta squilibrata , i
bisogni fisiologici del corpo, l'importanza di una dieta equilibrata .
Creazione di un blog.
Preparazione di ricette sane a base di patate (per il loro basso prezzo ) .
Creazione di un libro di cucina europea con tipiche ricette equilibrate delle nostre
zone .
Organizzazione di pasti equilibrati europei alla mensa scolastica .
Poster concorso: " mangiare meglio, muoversi di più " .
Annualità 2014/15
Quiz: " Quanto bene si mangia ? "
Slide show o film sugli sport praticati dagli alunni partecipanti
Dimostrazioni di allievi e professionisti.
Organizzazione di un torneo che coinvolge il personale , le famiglie e gli alunni .
Poster : alcune regole per un buon comportamento .
Brochure finale per informare gli altri ( in inglese e in lingua madre ) .
Esposizione nelle nostre scuole ( produzioni, , foto, banchi d'assaggio , ... )
Organizzazione di una giornata con un pic-nic equilibrato e attività sportive .
La valutazione:
I docenti , nelle loro scuole , effettueranno valutazioni regolari , adeguate all'età degli
studenti . Esse comprendono questionari , discussioni , relazioni scritte.
Le Mobilità:
Nel nostro progetto sono previste delle mobilità, cioè dei viaggi nelle città di
appartenenza delle scuole partner a cui possono partecipare docenti, alunni, genitori e
personale scolastico.
Gli alunni vengono selezionati tenendo conto dei seguenti criteri:
 MERITO (avere conseguito una valutazione di 10 in Inglese , Seconda lingua
comunitaria, Comportamento)
 Ottime COMPETENZE INFORMATICHE
 Disponibilità ad OSPITARE uno studente partner
 In condizioni di parità si favorirà l’alunno più svantaggiato economicamente
Nella prima annualità sono state effettuate tre mobilità:
 Prima mobilità : dal 2 al 6 ottobre 2013 - Le Havre – Francia
Hanno partecipato 2 docenti, il D.S. e 3 alunni selezionati dalle terze classi dei
corsi di Francese.
Presso la scuola coordinatrice “ CollègePrivè Montesquieu” è stato dato
l’avvio al progetto con la presentazione da parte di ciascun partner di P.P.T
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
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




sulla propria scuola e sulla propria città. Abbiamo visto paesaggi meravigliosi
e fantastici paesini fermi nel tempo come Honfleur,Fècamp e le meravigliose
falesie di Etretat
Seconda mobilità: dal 17 al 21 marzo - Taranto – Italia
La nostra scuola ha ospitato docenti e alunni delle scuole partner.
Gli alunni stranieri sono stati ospitati dalle famiglie degli alunni selezionati
per partecipare al viaggio in Spagna.
Tutte le classi hanno dato vita a svariate attività di accoglienza:
cori – balli tradizionali ( la pizzica) – degustazione delle colazioni tipiche delle
nazioni partner – pranzi a base di piatti tipici – gara di torte.
I nostri ospiti hanno visitato la città di Taranto(il museo Marta, il castello
Aragonese, la città vecchia), Alberobello, Martina Franca, Grottaglie.
Terza mobilità: dal 19 al 23 Maggio - Fiñana - Spagna
Hanno partecipato 2 docenti, il D.S., il D.S.G.A e 7 alunni selezionati dalle
terze classi dei corsi di Spagnolo.
I nostri ragazzi sono stati ospitati dagli studenti che erano precedentemente
venuti in Italia e hanno vissuto una avventura meravigliosa e irripetibile.
Il sindaco di Fiñana ci ha ospitato nel municipio del paese di cui abbiamo
visitato la parte antica e molto caratteristica per la sua influenza araba, la città
di Guadix con le sue Cuevas. Infine abbiamo visitato Granada con la sua
magica Alhambra e Il parco Nazionale di Capo de Gata.
Tutti gli alunni hanno accresciuto il loro bagaglio culturale, e hanno potenziato
le competenze linguistiche, instaurando nuove , bellissime amicizie.
Quarta mobilità: dal 4 al 10 Ottobre Parigi – Le Havre - Francia.
Parteciperanno 3 docenti e 6 alunni selezionati dalle terze classi dei corsi di
francese
Prossima attuazione
Quinta mobilità: dal 23 al 27 Marzo 2015 Taranto – Italia
Da programmare
Sesta mobilità: dal 18 al 22 Maggio 2015 Ankare – Turchia
Incontro conclusivo di valutazione del progetto
Da programmare
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
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Team Comenius
1 mobilità Honfleur FRANCIA
3 mobilità Granada Spagna
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
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PROGETTI EXTRACURRICULARI
Al fine di creare occasioni di crescita della personalità dei singoli alunni e
potenziarne le capacità e le competenze, la scuola programma numerosi progetti in
orario aggiuntivo. Tra questi alcuni caratterizzano l’offerta formativa del nostro
istituto: Coro, Teatro, Trinity, CAMBRIDGE, ECDL, Latino Recupero di
Italiano e Matematica, Prossimi al traguardo (studenti disabili), Pomeriggi
musicali.
La scuola partecipa a progetti di Educazione alla salute, legalità, pari opportunità,
intercultura coordinati dalla docente referente, prof.ssa Pinto. Sono previste
attività, iniziative che impegneranno gli alunni in incontri con esperti, concorsi,
produzione di video, elaborati, lavori grafico – pittorici.
Già programmata l’adesione allo spettacolo teatrale “ PAOLO BORSELLINO”
dell’Agenzia SOUND POWER.
Per ciò che concerne l’aspetto relativo alle pari opportunità, si rifletterà in maniera
approfondita sulle violenze e sui maltrattamenti in famiglia. Particolare risalto verrà
dato al lungo elenco di violenza sulle donne:
 violenza psicologica;
 violenza fisica;
 violenza economica;
 violenza sessuale;
 violenza subita da minorenne.
In collaborazione con l’A S L di Taranto, sia per gli alunni che per i genitori oltre le
suddette tematiche, verranno sviluppati i progetti di educazione all’alimentazione e
alla prevenzione delle malattie più note. Tra l’altro, anche nell’ambito del progetto
“Comenius”, come per il precedente a. s., notevole rilevanza sarà data alla salute e
all’alimentazione.
Anche per il corrente anno scolatico sarà proposto agli alunni il Progetto cinema,
organizzato dalla docente Oggianu. La scuola secondaria di primo grado “Colombo”
ha aderito all’iniziativa denominata “La scuola adotta il cinema”, proposta dal
cinema teatro Ariston di Taranto, realizzata dal Ministero dei Beni Culturali e in
collaborazione con L’Agiscuola, allo scopo offrire agli adolescenti gli strumenti
culturali necessari ad orientarsi nel mondo della comunicazione in generale ed in
particolare in quello cinematografico, che si serve di linguaggi espressivi e di
tecniche narrative articolate e complesse ma coinvolgenti e capaci di sviluppare
competenze di lettura ed interpretazione della realtà nuove ed efficaci. Il progetto
inoltre rappresenta un’opportunità per la maturazione delle capacità critiche di
valutazione di un testo filmico e di un’opera d’arte in generale; offre luoghi idonei al
confronto di idee e punti di vista.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
100
Saranno realizzati per l’art. 9 CCNL, Aree a rischio e a forte processo
immigratorio, i progetti di tipo teatrale e linguistico destinati ai ragazzi in
difficoltà , disabili e normodotati, definiti “a rischio”.
Il progetto “ Di nuovo tutti in scena” di cui è referente la prof.ssa Frunzio, si propone
di favorire il pieno sviluppo delle potenzialità, spesso sommerse, di cui tutti gli alunni
sono portatori, valorizzando le diversità per un reciproco arricchimento. La valenza
educativa del teatro, riconosciuta anche dai soggetti più autorevoli, come il Ministero
della PI, si realizza solamente ad una condizione: fare teatro a scuola è un mezzo, mai
un fine, per far sì che , almeno a scuola, i ragazzi possano sentirsi tutti uguali.
Nello specifico il progetto
 è relativo ad interventi concernenti la prevenzione ed il contrasto
all’emarginazione scolastica nelle aree a rischio;
 attribuisce particolare attenzione alla centralità della persona e dei suoi bisogni,
utilizzando una metodologia a carattere laboratoriale che favorisca il ruolo attivo
dello studente;
 incetiva la motivazione individuale allo scopo di prevenire il rischio di
disinteresse e/o atteggiamenti di rifiuto e di ostilità;
 valorizza le diversità, favorendo il pieno sviluppo delle potenzialità di ciascuno.
Attraverso il percorso laboratoriale teatrale l’alunno si esercita a interagire in modo
efficace in diverse situazioni comunicative, a utilizzare il dialogo in vari ambiti sociali
e culturali, ad usare in modo efficace la comunicazione orale e scritta per esprimere
stati d’animo, a rielaborare esperienze ed esporre punti di vista personali. Si esercita a
realizzare elaborati personali e creativi, applicando le regole del linguaggio visivo,
utilizzando tecniche e materiali differenti. Partecipa in modo attivo alle esperienze
musicali con esecuzioni vocali e strumentali di diverso genere. Trova l’occasione di
usare le tecnologie e i linguaggi multimediali per supportare e presentare il proprio
lavoro, di sviluppare e sintetizzare, imparando a condividerle con gli altri. Costruisce e
sperimenta la propria identità personale e la consapevolezza delle proprie competenze
motorie e dei propri limiti, diventa capace di integrarsi in un gruppo di cui condivide le
regole.
Il progetto “Compiuterizziamo l’italiano”, referente la prof.ssa Mantovani, è rivolto
sia ad alunni, che mostrano carenze nella lettura, nella scrittura, evidenziando anche
difficoltà nell’ attenzione e nell’ascolto, sia ad alunni desiderosi di applicare lo studio
dell’italiano alle nuove tecnologie.
Il progetto ha il fine di sviluppare e potenziare le quattro abilità: ascoltare, parlare,
leggere e scrivere, proposte in forma ludica e giocosa, con esercitazioni collettive e/o
individuali, in cui ciascun alunno può sperimentare e migliorare le proprie capacità,
impegnandosi a lavorare con spirito creativo.
Elemento trainante è l’uso del computer e della lavagna LIM che consentono lo
svolgimento di molti esercizi in forma interattiva.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
101
La scuola partecipa, inoltre, ad iniziative locali e nazionali quali la Festa dei Lettori
(referente la Prof.ssa Cimmarrusti), le olimpiadi di problem solving e a gare
nazionali per l’eccellenza in campo scientifico e logico matematico (giochi
UNIBOCCONI).
La Colombo ha aderito infine al progetto didattico-divulgativo per la promozione
della cultura scientifica nelle scuole proposto dal Liceo “Ferraris” di Taranto.
Finalità del progetto è la diffusione della cultura geologico-ambientale attraverso una
dimensione divulgativa e sperimentale, per sviluppare l’interesse nei confronti del
patrimonio naturalistico, in special modo quello geologico, con particolare riguardo
alle problematiche del dissesto. Referente di tale progetto è la prof.ssa Boccadamo.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
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SOLIDARIETA’ E UNICEF
La solidarietà fa parte del patrimonio umano e della predisposizione di ogni uomo
verso l’altro. Essere solidali vuol dire acquisire un ruolo attivo di garanzia e tutela dei
diritti di tutti gli esseri umani, contribuire con azioni anche piccole e quotidiane a
diffondere un modo di essere basato sulla convivenza, sulla cooperazione e sulla
condivisione. In un tipo di società come la nostra, fondata sulla ricerca del benessere
materiale, molto spesso si rischia di perdere di vista i valori positivi quali l’amore,
l’altruismo, la generosità, il rispetto per gli altri, che sono gli unici valori che rendono
possibile la convivenza tra individui diversi. Per questo le istituzioni educative
principali, quali la famiglia, la parrocchia e la scuola hanno il dovere di collaborare
nel processo di costruzione della personalità dei ragazzi per l’affermazione di questi
valori.
Gli interventi educativi programmati terranno conto degli Obiettivi formativi presenti
nel Curricolo d'Istituto e avranno la finalità di sensibilizzare i ragazzi alla solidarietà,
al rispetto dei diritti fondamentali dell'uomo, di far conoscere le varie realtà sociali
del territorio in cui vivono, informarli e sensibilizzarli sui problemi e i conflitti che si
verificano nel mondo, affinché essi stessi siano strumento di promozione di una
società basata sul rispetto dei diritti umani di tutti. Si cercherà di far capire quanto sia
importante essere aperti al dialogo, al confronto, all’accoglienza, al pluralismo, alla
reciprocità.
Gli obiettivi formativi sono i seguenti:




Educare alla convivenza, alla solidarietà e alla partecipazione
Abituare al dialogo, al rispetto degli altri e alla libera discussione
Conoscere e riflettere sulla condizione dei bambini nel Mondo
Leggere e analizzare documenti approvati da alcuni Stati a tutela
dell’infanzia
 Educare all’interculturalità e al confronto con gli altri
 Riflettere sulle sofferenze dei più deboli e dei più fragili
 Farsi promotori di piccoli gesti di sostegno verso chi ne ha bisogno.
ATTIVITA’
I ragazzi saranno i protagonisti attivi di tutte le iniziative, saranno coinvolti in attività
di accoglienza, di tutoraggio dei compagni più deboli, in manifestazioni di solidarietà
organizzate sul territorio e parteciperanno alla marcia dei diritti dei fanciulli
organizzata dall'Associazione Arciragazzi di Taranto. Inoltre, per il quinto anno
consecutivo, la scuola parteciperà al progetto “Verso una scuola amica” organizzato
dall’Unicef.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
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PROGETTI
L’OFFERTA
FORMATIVA
VIENE
AMPLIATA
MIGLIORATA
ATTRAVERSO
PROGETTI
PON
PROGETTI
EXTRACURRICULARI
POMERIGGI MUSICALI
ALLA COLOMBO
TRINITY
RECUPERO ITALIANO
RECUPERO MATEMATICA
EDUCAZIONE ALLA SALUTE
E ALL’AMBIENTE
ECDL START/CORE
ATTIVITA’ TEATRALE
PROSSIMI AL
TRAGUARDO
CAMBRIDGE KET
LATINO
ORIENTAMENTO
CORO
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
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PROGETTI PON FSE
Per quanto riguarda l’attuazione dei progetti PON finanziati dal Fondo Sociale
Europeo (FSE) relativi alla formazione del personale della scuola sulle
metodologie didattiche e sulle competenze disciplinari e alla formazione degli
studenti per migliorare i livelli di conoscenza e di competenza dei giovani nella
discipline scientifico-matematiche, in lingua madre e nelle lingue straniere, per il
corrente anno scolastico la scuola presenterà come di consueto la sua candidatura
alle azioni poste in bando del Piano Integrato degli interventi presentati nell’ambito
del Programma Operativo Nazionale (PON) “Competenze per lo sviluppo”.
AMBIENTI PER L’ APPRENDIMENTO (FESR)
La nostra scuola si sta dotando di apparecchiature multimediali e di LIM in tutte le
classi grazie all’approvazione dei PON FESR “Ambienti per l’apprendimento” –
Obiettivo E Azione 1” Realizzazione di ambienti dedicati per facilitare e
promuovere la formazione permanente dei docenti attraverso l’arricchimento delle
dotazioni tecnologiche e scientifiche e per la ricerca didattica degli istituti”.
Anche per l’ anno in corso la scuola parteciperà al PON FESR AMBIENTI PER
L’APPRENDIMENTO non appena sarà emanato il bando di riferimento.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
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RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA
I rapporti scuola-famiglia sono particolarmente significativi nell’ambito dei Consigli
di Classe per la risoluzione di eventuali problematiche educative e didattiche.
Diversi sono i livelli di partecipazione dei genitori, come stabilito e regolamentato dai
Decreti Delegati: colloqui individuali, riunioni di classe, assemblee di istituto.
All'inizio dell'anno scolastico si organizzano incontri coi genitori delle classi prime,
per avere informazioni necessarie ad una migliore conoscenza degli alunni e per una
prima riflessione sul passaggio scuola elementare/scuola media.
Per facilitare i colloqui individuali genitori/docenti e per informazioni più dettagliate
sul rendimento scolastico degli alunni sono stati programmati i seguenti incontri:
 un'ora settimanale al mattino con i singoli docenti , secondo un orario stabilito
e comunicato agli alunni, nella prima settimana di ogni mese;
 due colloqui pomeridiani l'anno in cui i genitori possono parlare con gli
insegnanti (a dicembre e ad aprile);
 due incontri con i coordinatori di classe per la consegna delle schede di
valutazione (febbraio e giugno);
 un incontro con i coordinatori entro il mese di ottobre per la presentazione
della programmazione annuale e per l’elezione dei genitori rappresentanti di
classe.
In caso di specifiche necessità, sono inviate comunicazioni scritte ai genitori seguite
da incontri con i docenti in momenti compatibili con l’orario di servizio.
Durante il corso dell’anno scolastico possono essere indette assemblee per discutere
problematiche inerenti le iniziative didattiche e formative per cui sia richiesta la
compartecipazione dei genitori.
I genitori hanno inoltre la possibilità di partecipare a incontri pomeridiani con la
presenza di esperti, sui temi della preadolescenza, del rapporto ragazzi/adulti ed
hanno sempre la possibilità di riunirsi nella sede scolastica in modo autonomo, se
necessario e su richiesta.
Nel rispetto delle indicazioni ministeriali, la nostra scuola ha predisposto un
documento condiviso con i genitori: il PATTO DI CORRESPONSABILITA’
EDUCATIVA sottoscritto dal Dirigente Scolastico, dai genitori e dagli studenti.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
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DISPONIBILITA’ INCONTRI DOCENTI-GENITORI
DOCENTE
MATERIA
CORSO
GIORNO
ORA
ALBANO
ALTAVILLA DOMENICO
BARONE
BASILE EGIDIA
BOCCADAMO
BOCCUNI
CAFORIO
CIMMARRUSTI CARLA
CITO SIMONA
CORTESE
COSI
CURLACCI
D’ADDESSA
DE GRANDIS
DE PINTO
ESPOSITO
FRUNZIO
GAETANI
GALIZIA
GALLI
GRECO
GRAVANESE
IACOVELLI
IULIANO
IZZINOSA
LA GUARDIA
LA NEVE
LOMBARDO
MALLARDI
MANTOVANI
MANFRINI
MARCHESINO
MARCIANO’
MASTELLONI
MIGNINI
MORRONE
ODONE
OTTARDO
OGGIANU
LETTERE
MATEMATICA
TECNOLOGIA
MUSICA
MATEMATICA
MUSICA
LETTERE
LETTERE
LETTERE
LETTERE
INGLESE
RELIGIONE
MATEMATICA
ARTE E IMMAGINE
MATEMATICA
MATEMATICA
LETTERE
SC. MOTORIE
INGLESE
LETTERE
LETTERE
LETTERE
RELIGIONE
LETTERE
SPAGNOLO
FRANCESE
SPAGNOLO
INGLESE
MUSICA
LETTERE
SCIENZE MOTORIE
MATEMATICA
SCIENZE MOTORIE
TECNOLOGIA
LETTERE
MATEMATICA
LETTERE
SPAGNOLO
LETTERE
MARTEDI’
LUNEDI’
MARTEDI’
LUNEDI’
GIOVEDI’
GIOVEDI’
MERCOLEDI’
LUNEDI’
MERCOLEDI’
GIOVEDI’
VENERDI’
LUNEDI’
VENERDI’
GIOVEDI’
GIOVEDI’
MARTEDI’
VENERDI’
LUNEDI’
MERCOLEDI’
VENERDI’
MERCOLEDI’
LUNEDI’
MERCOLEDI’
MARTEDI’
MERCOLEDI’
MARTEDI’
GIOVEDI’
LUNEDI’
VENERDI’
VENERDI’
LUNEDI’
VENERDI’
GIOVEDI’
MARTEDI’
LUNEDI’
MARTEDI’
GIOVEDI
MARTEDI’
VENERDI’
10.00-11.00
11,00-12,00
11.00-12.00
9.00-10.00
10.00-11.00
10.00-11.00
11.00-12.00
10.00-11.00
11.00-12.00
11.00-12.00
10.00-11.00
10.00-11.00
10.00-11.00
12.00-13.00
9.00-10.00
10.00-11.00
11.00-12.00
12.00-13.00
9.00-10.00
12.00-13.00
10,00-11,00
10.00-11.00
12.00-13.00
10.00-11.00
11.00-12.00
9,00-10.00
9,00-10,00
9,00-10,00
9,00-10,00
12,00-13,00
11,00-12,00
10.00-11.00
11.00-12.00
9,00-10,00
9,00-10,00
9,00-10,00
10,00-11,00
9,00-10,00
10,00-11,00
PALUMBO
LETTERE
MERCOLEDI’
12,00-13,00
PENNAROLA
PICCIARELLI
PINTO
PUCCI
ROMANAZZI
ROSA
SEBASTIO F.
SURIANO
TARANTO
TOTARO
MUSICA
MATEMATICA
LETTERE
ARTE E IMMAGINE
TECNOLOGIA
MATEMATICA
ARTE E IMMAGINE
INGLESE
SCIENZE MOTORIE
MATEMATICA
3F-1F
1^ 2^ I- 1^L
A-C-E
D- H-1^I-2^I-1^L
B
A-C-E
1L-2L
1I-2I
1^D+ C.e C. 3^D-B-E-1^ L
2A-2B
C-FA-B-C-D-E-F
E
B-D-F
C
D
1B-3B
F – H - 1^I-2^I-2^L
A-G
1A-3A
2F-1G
3^H + C. e C. (A C H )
G-H-1I-3I-1L
2D-3D
A-C-F
B-D-E
2L
1^ 2^I-1^2^L
B-F-G
1C-3C
B-C-D
3I
A-E-GD-F-G
1H-2H
A
2^G 3^G
G-H- 1^2^I- 1^L
2C-2E
C. e C F-G- 1^2^I- 8 h
(+ 10 h S.G.B.)
2L
F
3E-1E
G-H-1^I-2^I-1^L + 2^L
B- H- 1^I-2^I-2^L
H
E-C-A
E-B
1L
G
MARTEDI’
LUNEDI’
GIOVEDI’
LUNEDI’
VENERDI’
MARTEDI’
MERCOLEDI’
VENERDI’
MARTEDI’
LUNEDI’
11,00-12,00
11,00-12,00
9,00-10,00
9,00-10,00
11.00-12.00
9,00-10,00
9.00-10.00
10,00-11,00
12,00-13,00
12.00-13.00
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
107
PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’
(art. 5 bis DPR 21-11-2007, n°235. Nota ministeriale 31- 07-2008, prot. n° 3602)
TRA
1. Il dirigente scolastico Massimo Romandini, in rappresentanza della Scuola Secondaria di 1° grado
“C. Colombo” di Taranto;
2. Lo/a studente/ssa ___________________________________, iscritto/a a frequentare nel corrente
anno scolastico 2008-2009 la classe__ sez. __ presso la Scuola Secondaria di 1° grado “C. Colombo”
di Taranto;
3. Il genitore
_____________________________________________________________________________.
Per “patto educativo di corresponsabilità” si intende l’insieme degli impegni reciproci che docenti e genitori assumono per assicurare
ad ogni studente/ssa un’esperienza positiva di apprendimento e di socializzazione nell’ambiente scolastico.
I DOCENTI SI IMPEGNANO:
 • a conoscere lo/a studente/ssa, le sue potenzialità e le sue modalità di apprendimento attraverso
opportuni momenti e strumenti di osservazione, favorendo il recupero di situazioni di ritardo e
svantaggio, concorrendo alla piena integrazione degli studenti diversabili;
 • a creare un ambiente sereno che permetta allo/a studente/ssa di usufruire in modo significativo delle
opportunità educative e di crescere integralmente come persona per conseguire il successo formativo;
 • a relazionarsi con gli studenti dimostrando disponibilità ed attenzione ai loro bisogni;
 • ad instaurare e a coinvolgere gli studenti, in relazione alle diverse età, motivando decisioni che li
riguardano;
 • a mantenere il segreto d’ufficio sulle notizie riguardanti gli studenti;
 • a dichiarare, motivare e documentare la propria proposta formativa ai genitori;
 • a verificare individualmente e collegialmente l’attività educativa-didattica, garantendo la massima
trasparenza nelle valutazioni e nelle comunicazioni, mantenendo un costante rapporto con le famiglie.
I GENITORI SI IMPEGNANO:
 • ad assicurare la regolarità della frequenza del/la proprio/a figlio/a ed il rispetto dell’orario scolastico;
 • a conoscere la proposta della scuola, partecipando attivamente alle assemblee ed ai momenti
formativi, offrendo la propria collaborazione per la realizzazione di specifici progetti di classe e
contribuendo a instaurare un positivo clima di dialogo;
 • a conoscere l’esperienza scolastica del/la proprio/a figlio/a, visionando i quaderni e gli altri elaborati,
partecipando
ai colloqui individuali, anche chiedendo chiarimenti ed offrendo informazioni;
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
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 • ad aiutare il/la proprio/a figlio/a a sviluppare atteggiamenti di fiducia e di rispetto verso gli insegnanti;
 • a favorire nel/la proprio/a figlio/a atteggiamenti di apertura e curiosità nei confronti dell’esperienza
scolastica;
 • a sostenere gli interventi educativi della scuola e concordare alcune strategie per richiamare il/la
proprio/a figlio/a al rispetto delle regole della convivenza democratica;
 • ad aiutare il/la proprio/a figlio/a a vivere il momento dell’esecuzione dei compiti come impegno
personale, responsabilizzandolo gradualmente per favorire in lui l’autonomia;
LO/A STUDENTE/SSA SI IMPEGNA:
 a prendere coscienza dei propri diritti-doveri rispettando la scuola intesa come insieme di persone,
ambienti e attrezzature;
 a rispettare i tempi programmati e concordati con i docenti per il raggiungimento del proprio
curricolo, impegnandosi in modo responsabile nell’esecuzione dei compiti richiesti;
 ad accettare, rispettare e aiutare gli altri e i diversi da sé, impegnandosi a comprendere le ragioni dei
loro comportamenti;
 a rispettare le norme del Regolamento d’Istituto.
Per garantire la continuità educativa ed informativa tra scuola e famiglia si stabiliscono, inoltre, i seguenti
criteri:
• assemblea di classe convocata entro il primo mese dell’anno scolastico per conoscere:
 l’offerta formativa con l’esplicitazione di ciò che la scuola offre e chiede all’utente;
 la programmazione didattica annuale nelle sue linee essenziali e le modalità di lavoro;
 la struttura organizzativa della scuola e delle classi (orari, materiale scolastico, compiti,
attività );
• incontri individuali quadrimestrali;
• eventuali colloqui individuali o assemblee, qualora si rendessero necessari, anche su richiesta dei
genitori.
IL GENITORE
________________________________
________________________________
LO/A STUDENTE/ESSA
IL DIRIGENTE SCOLASTICO
(Massimo Romandini)
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
109
VIAGGI DI ISTRUZIONE e VISITE GUIDATE
REGOLAMENTO“ GITE SCOLASTICHE”
Premessa
I DPR 275/1999 e 347/2000 hanno attribuito completa autonomia alle istituzioni
scolastiche anche in materia di uscite/visite guidate e viaggi di istruzione, in
Italia e all'estero.
Pertanto, nel momento in cui la scuola organizza una qualsiasi uscita (da quelle
di un giorno alle settimane bianche o ai viaggi di integrazione culturale o
connessi ad attività sportive), le circolari emanate a suo tempo dal Ministero non
hanno più valore prescrittivo, ma assumono solo la funzione di suggerimenti di
comportamento.
La nota dell’11.04.2012, prot. n. 2209, ha definitivamente chiarito che
“L’effettuazione di viaggi di istruzione e visite guidate deve tenere conto dei criteri
definiti dal Collegio dei docenti in sede di programmazione dell’azione educativa
(cfr. art. 7, D.lgs. n. 297/1994), e dal Consiglio di istituto o di circolo nell’ambito
dell’organizzazione e programmazione della vita e dell’attività della scuola (cfr. art.
10, comma 3, lettera e), D.lgs. n. 297/1994).
A decorrere dal 1° settembre 2000, il “Regolamento recante norme in materia di
autonomia delle istituzioni scolastiche”, emanato con il D.P.R. 275/1999, ha
configurato la completa autonomia delle scuole anche in tale settore; pertanto, la
previgente normativa in materia (a titolo esemplificativo, C.M. n. 291 – 14/10/1992;
D.lgs n. 111 – 17/03/1995; C.M. n. 623 – 02/10/1996; C.M. n. 181 – 17/03/1997;
D.P.C.M. n. 349 – 23/07/1999), costituisce opportuno riferimento per orientamenti
e suggerimenti operativi, ma non riveste più carattere prescrittivo.”
TIPOLOGIA DELLE VISITE E DEI VIAGGI
 Le uscite didattiche a piedi o con l’utilizzo di mezzi di trasporto noleggiati, in
orario scolastico.
 Le visite guidate che superano l'orario scolastico (ma non vanno oltre la
giornata).
 I viaggi di istruzione della durata di più giorni con l'uso di mezzi pubblici o
noleggio.
 Gli scambi educativi all'estero (v. Comenius).
Per uscite didattiche si intendono le attività effettuate dalle classi al di fuori
dell’ambiente scolastico, ma nel territorio circostante (per interviste, visite ad
ambienti naturali, a luoghi di lavoro, a mostre ed istituti culturali che si trovano nel
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
110
proprio quartiere e nella propria città, manifestazioni culturali e didattiche), purché si
svolgano con una durata non superiore all’orario scolastico giornaliero.
Per visite guidate si intendono le visite che le scolaresche effettuano nel proprio
comune o in comuni diversi , ovvero nel proprio comune ma per una durata superiore
all’orario scolastico giornaliero. Le visite guidate si effettuano presso parchi naturali,
località di interesse storico-artistico, complessi aziendali, monumenti, mostre,
gallerie, ecc.
Per viaggi di istruzione si intendono tutti i viaggi che si svolgono per più di una
giornata: viaggi di integrazione culturale (gemellaggi fra scuole o fra città, scambi
interscolastici, ecc.); inoltre, viaggi connessi ad attività sportive, campeggi, campiscuola, settimane bianche.
Lo scambio culturale, regolato da apposita circolare ministeriale, ha natura, finalità,
e modi di realizzazione specifici.
LE FINALITA'
La scuola considera le uscite didattiche, le visite guidate a musei, le mostre, le
manifestazioni culturali, le visite a enti istituzionali o amministrativi, la
partecipazione ad attività teatrali, musicali e sportive, la partecipazione a concorsi
provinciali, regionali, nazionali, a campionati o gare sportive, a manifestazioni
culturali e didattiche, i gemellaggi fra scuole, i viaggi di istruzione e altre possibili
manifestazioni di integrazione culturale parte integrante e qualificante dell'offerta
formativa, momento privilegiato di conoscenza, comunicazione e socializzazione,
esperienza di apprendimento e di crescita della personalità dell'alunno.
Alla base di queste iniziative dovranno esservi:
 le motivazioni culturali
 le motivazioni didattico-educative sottolineate dai docenti dei consigli di classe
nella programmazione annuale.
SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA'
La realizzazione delle visite e dei viaggi non deve cadere in coincidenza con altre
particolari attività istituzionali della scuola (elezioni scolastiche, scrutini, ecc.),
evitando anche l’ultimo mese di lezione, i giorni prefestivi e i periodi di alta stagione
turistica.
DURATA
 Le uscite didattiche si svolgeranno in orario antimeridiano, con una durata
non superiore all’orario scolastico giornaliero.
 Per le visite guidate è stabilito il rientro nella medesima giornata, al massimo
entro le ore 22.00. Le visite sono consentite nell’ambito geografico della
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
111
regione Puglia. Eventuali deroghe ai confini anzidetti sono ammesse con
preventiva delibera del Consiglio di Istituto.
 I viaggi d'istruzione possono protrarsi anche oltre la durata di un giorno,
purché deliberati dal Consiglio di Istituto e compatibili con la volontà e la
disponibilità degli insegnanti accompagnatori e dei genitori.
 I viaggi d'istruzione di più giorni devono avere una durata media di tre giorni.
Per le terze classi possono durare fino a cinque giorni.
 Gli scambi culturali (Comenius) vengono disciplinati da regole specifiche
previste dalla Comunità Europea
DESTINATARI
Alle uscite didattiche, alle visite guidate, ai viaggi di istruzione e agli scambi
culturali potranno partecipare tutti gli alunni regolarmente iscritti alla scuola.
Alle uscite didattiche, che sono parte integrante delle lezioni scolastiche, dovranno,
di norma, partecipare tutti gli alunni della classe o delle classi interessate.
Alle visite guidate e ai viaggi d'istruzione dovrà partecipare la metà più uno degli
alunni della classe, salvo casi determinati da situazioni particolari da valutare di
volta in volta.
Di norma non dovrà essere prevista la partecipazione dei genitori alle visite e ai
viaggi, trattandosi di attività scolastiche strettamente legate all'attività didattica, come
nel caso dei viaggi. La partecipazione dei genitori degli alunni potrà essere
consentita, nei casi eccezionali (v. alunni diversabili), sentito il parere dei docenti e
della dirigenza, alle seguenti condizioni:
 non dovrà comportare oneri a carico del bilancio del Consiglio d’Istituto;
 i genitori dovranno partecipare a tutte le attività programmate per gli alunni;
 i genitori rilasceranno alla scuola la richiesta formale di partecipazione e di
assunzione di responsabilità in proprio
E’ assolutamente vietata la partecipazione di altre persone (parenti, amici, ecc.)
che non siano gli accompagnatori designati, il Dirigente scolastico, gli alunni per i
quali è programmata l'iniziativa e i genitori (limitatamente a quanto specificato al
comma precedente).
FINANZIAMENTO
L'intero onere finanziario dei viaggi e delle visite di istruzione, quando non siano
possibili contributi da parte dell'Amministrazione Comunale o quando la visita non
sia offerta da Enti o privati, è ripartito tra i genitori degli alunni partecipanti.
Le spese per la realizzazione di viaggi connessi ad attività sportive dovranno essere
imputate agli appositi capitoli di bilancio. Anche le quote di Enti e Istituzioni diverse
dovranno sempre essere versate sul bilancio dell’Istituto.
A norma di legge non è consentita la gestione extra-bilancio, pertanto le quote di
partecipazione dovranno essere versate sul c/c postale intestato alla scuola oppure sul
c/c bancario dalle singole famiglie.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
112
Ciascun genitore dovrà effettuare personalmente il versamento e consegnare le
ricevute dei propri versamenti al Coordinatore di classe, che, dopo averle raccolte,
provvederà a portarle in Segreteria.
In caso di mancata partecipazione dell’alunno al viaggio di istruzione non sarà
possibile la restituzione della quota totale, ma dalla stessa verranno detratte le quote
relative al pagamento dei servizi comuni (quota pullman, prenotazioni obbligatorie,
ecc.).
Nel caso venissero individuati dai docenti alunni impossibilitati a partecipare per
motivi economici, su proposta della Giunta Esecutiva, il Consiglio di Istituto potrà
predisporre un contributo in favore di quegli alunni che si trovano in disagiate
condizioni economiche, ove i fondi lo permettessero, integrando la quota di
partecipazione direttamente o tramite contributi degli Enti Locali
CONSENSO DELLE FAMIGLIE
"Per gli alunni minorenni è tassativamente obbligatorio acquisire il consenso scritto
di chi esercita la potestà familiare" (C.M. 291/92 punto 4.4).
Il consenso dei genitori, acquisito secondo il modello fac-simile allegato, dovrà
essere unito alla richiesta di autorizzazione avanzata dai docenti al Dirigente
Scolastico.
L’uscita didattica costituisce una normale condizione di lavoro della scolaresca,
pertanto, verrà richiesta ai genitori l’ autorizzazione per tutte le uscite che rientrano
nel tempo scuola.
Le famiglie verranno opportunamente e preventivamente informate dall'insegnante
con avviso scritto distribuito con circolare del Dirigente.
I genitori degli alunni interessati alle iniziative dovranno autorizzare per iscritto la
partecipazione del proprio figlio/a. Le autorizzazioni dei genitori devono essere
acquisite almeno 30 giorni prima della partenza.
GARANZIE ASSICURATIVE
"Tutti i partecipanti (alunni e docenti accompagnatori) alle uscite, alle visite e ai
viaggi devono essere garantiti da polizza assicurativa contro gli infortuni" (C.M.
291/1992).
LA COMMISSIONE VIAGGI
(composta da D.S.,D.S.G.A., e collaboratori del D.S.
Dirigente Scolastico
 supervisione e partecipazione a tutti i momenti organizzativi.
 verifica della rispondenza dei progetti ai criteri fissati in Consiglio d’Istituto
DSGA:
 aspetti amministrativo-contabili (anche con l’ausilio di un assistente di
segreteria), inclusi i bandi e le richieste specifiche alle agenzie
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
113
I° collaboratore:
 collaborazione con i Consigli di classe per l’individuazione dei viaggi e
degli scambi culturali coerenti con la specifiche programmazioni (entro
novembre)
II° collaboratore:
 collaborazione con i Consigli di classe per l’individuazione dei viaggi e
degli scambi culturali coerenti con la specifiche programmazioni (entro
novembre),
 acquisizione con il DSGA di adeguate informazioni presso diverse agenzie
di viaggio secondo i criteri approvati dal Comitato,
 preparazione di materiale informativo e illustrativo per famiglie e studenti
e la relativa, sollecita informazione alle famiglie.
Il Comitato relaziona al dirigente sui risultati conseguiti.
Il Responsabile del viaggio
 E’ il capofila eletto fra i Docenti accompagnatori
 E’ la persona cui fanno riferimento il dirigente, gli alunni, i genitori, i docenti e
la segreteria
 Riceve in consegna i documenti relativi al viaggio (elenco nominativo dei
partecipanti distinti per classe, con i relativi recapiti telefonici, i documenti
relativi all’hotel, ai ristoranti e alle visite prenotate con lettere di richiesta su
carta intestata con il timbro della scuola e firma del dirigente, indicante il
numero degli studenti, degli insegnanti e degli eventuali accompagnatori)
 Nello svolgimento delle attività programmate, il docente designato
responsabile del gruppo può, ove necessario, procedere alla suddivisione degli
studenti per gruppi d’interesse piuttosto che per classe di appartenenza; in tal
caso egli provvederà anche a designare, per ciascun gruppo di studenti, il
docente o i docenti incaricati della vigilanza sul gruppo loro affidato per tutta
la durata dell’attività specifica.
 È dotato di una somma congrua per sopperire a eventuali imprevisti
 È tenuto a redigere la Relazione Consuntiva alla fine del viaggio controfirmata
da tutti i docenti accompagnatori.
OBBLIGHI E RESPONSABILITÀ DEI DOCENTI ACCOMPAGNATORI
 I docenti accompagnatori sono soggetti all'obbligo di una attenta e costante
vigilanza sugli alunni, con l'assunzione delle responsabilità di cui all'articolo
2047 del Codice Civile, integrato dalla norma di cui all'art. 61 della legge
11/07/80 n. 312 che limita la responsabilità patrimoniale del personale della
scuola ai soli casi di dolo e colpa grave.
 In caso di comportamenti particolarmente gravi degli alunni, i docenti
accompagnatori decideranno quali provvedimenti immediati adottare, anche in
corso di viaggio.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
114
Soltanto gli insegnanti comandati ad accompagnare e gli alunni partecipanti sono
coperti da assicurazione scolastica.
Il Coordinatore di Classe è tenuto:
· a raccogliere le autorizzazioni firmate dai genitori degli studenti poste in calce alla
circolare di ciascuna gita;
il docente capofila è tenuto
· a rispettare il programma: tutti gli studenti partecipanti devono seguire le iniziative
proposte (visite a musei, monumenti, luoghi storici, ecc.);
· a controllare che i voucher di viaggio (se previsti) dei partecipanti corrispondano al
numero inserito nei documenti di viaggio (nel caso di assenti modificare a penna,
controfirmare con il responsabile del servizio e comunicare immediatamente alla
scuola);
· a riferire immediatamente alla scuola eventuali infortuni, anomalie e/o disfunzioni
dei servizi offerti.
Sarà cura degli uffici competenti porre rimedio al problema.
· a produrre, al termine dell’iniziativa, una relazione scritta sull’esperienza effettuata;
· a riconsegnare, all’arrivo, gli studenti minorenni ai familiari.
E’ richiesto, per tutti i partecipanti, il documento di identità.
I docenti, nel rispetto della normativa vigente, sono tenuti a far in modo che gli alunni
fuori dalla scuola non offendano la disciplina, il decoro, la morale.
Sono vietati comportamenti che possano ledere la propria ed altrui sicurezza; i
trasgressori sono perseguibili con provvedimenti disciplinari e rispondono in prima
persona dei danni provocati.
Nei viaggi di istruzione potrebbe essere previsto un deposito cauzionale per il
soggiorno in albergo, che verrà restituito, totalmente, al momento della partenza, se
non saranno riscontrati danneggiamenti da parte del gruppo.
I docenti accompagnatori si attengono alle disposizioni impartite dal docente
responsabile ed hanno obbligo di vigilanza sugli studenti per tutta la durata
dell’attività fuori sede, dal momento in cui accolgono gli studenti nel punto di raduno
concordato fino al rientro nel luogo concordato.
Durante tutta l’attività fuori sede, ciascun docente accompagnatore deve verificare il
rispetto del programma definito, l’osservanza degli orari e l’erogazione del contenuto
formativo previsto, nonché vigilare sul comportamento degli studenti a lui affidati.
In particolare, per le attività fuori sede che comportino il pernottamento, i docenti
accompagnatori sono tenuti a verificare che tutti gli studenti loro affidati, all’orario
stabilito, siano rientrati nelle camere e assegnate per il periodo notturno.
I docenti di sostegno accompagnatori sono ugualmente soggetti all’obbligo della
vigilanza sul gruppo classe ed in particolare sugli alunni diversabili loro affidati.
COMUNICAZIONE DI EVENTUALI PATOLOGIE E/O NECESSITA’ DI
ASSUMERE FARMACI
Al fine di predisporre tutte le misure cautelative della salute dei partecipanti, è
richiesto alle famiglie degli studenti minorenni di comunicare alla Scuola, al
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
115
momento dell’adesione all’attività fuori sede, eventuali patologie, allergie o
intolleranze da cui gli alunni sono affetti, e l’eventuale necessità di assunzione di
farmaci.
Pertanto, i docenti accompagnatori non assumono alcuna responsabilità relativamente
all’assunzione di farmaci da parte degli studenti loro affidati, fatto salvo esplicito
accordo tra la scuola e i genitori di studenti minori o diversabili per la
somministrazione di farmaci sulla base del Protocollo sopra citato.
NORME DI COMPORTAMENTO PER GLI ALUNNI
Gli alunni sono tenuti a partecipare a tutte le attività didattiche previste dal
programma, sotto la direzione e la sorveglianza dei docenti o del personale incaricato,
senza assumere iniziative autonome. Gli studenti sono responsabili dei propri effetti
personali (cellulari, denaro, indumenti ecc.)
Dovranno, inoltre, mantenere un comportamento sempre corretto nei confronti dei
loro compagni, degli insegnanti, del personale addetto ai servizi turistici ed rispettoso
delle attrezzature alberghiere, dei mezzi di trasporto utilizzati, dell'ambiente e del
patrimonio storico-artistico. Il risarcimento di eventuali danni materiali provocati
dagli studenti sarà comunque a loro carico.
Eventuali episodi d'indisciplina segnalati nella relazione finale dei docenti
accompagnatori avranno conseguenze disciplinari, previo accertamento dei fatti
occorsi.
Il Consiglio di classe potrà altresì disporre la non partecipazione al viaggio degli
alunni per i quali la scuola ha preso particolari provvedimenti disciplinari relativi al
comportamento scorretto durante l’anno scolastico
ATTUAZIONE DEL REGOLAMENTO
Il presente Regolamento entrerà in vigore dopo l’approvazione in Consiglio d’istituto
e la diffusione tramite apposita circolare interna a firma del Dirigente, oltre che la
pubblicazione sul sito web della scuola.
PROPOSTE DI VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE
Uscite in orario scolastico;
a)
ALBEROBELLO CON IL TRENO DEI TRULLI
b)
GROTTAGLIE: LE CERAMICHE NELLE GROTTE
c)
SUI SENTIERI DEI NOSTRI CANYON
d)
NAVIGAZIONE SU CATAMARANO IN MAR PICCOLO E MAR
GRANDE
e)
TARANTO MEDIOEVALE NELLA CITTÀ VECCHIA, ITINERARIO
A PIEDI
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
116
f)
IL PARCO NATURALE DELLE DUNE COSTIERE, LA ZONA UMIDA
DI FIUME MORELLI
g)
BRINDISI: I TESORI VENUTI DAL MARE
Visita guidata per intera giornata ( Prime e seconde classi)
a)
LA CUTURA – GIUGIANELLO
b)
SAN BIAGIO – CALIMERA (MASSERIA DIDATTICA)
c)
SCAVI DI EGNAZIA
d)
CATTEDRALI DI PUGLIA LUCERA, BITONTO, OSTUNI, OTRANTO
e)
SALENTO
LECCE, OTRANTO
f)
LE GROTTE E LE GRAVINE
g)
I SASSI DI MATERA E LA DIETA MEDITERRANEA
h)
SULLE TRACCE DI SANT’EGIDIO E DEL PRINCIPATO DI
TARANTO
i)
ITINERARIO DEI GIGANTI E DELL'OLIO TRA GLI ULIVI
MILLENARI DI OSTUNI
Viaggio di istruzione per uno o più giorni (Terze classi) marzo/ aprile/ maggio
a)
b)
ROMA 3 PERNOTTI MARZO/APRILE
FIRENZE 4 PERNOTTI SETTIMANA DAL 4 ALL’8/9 MAGGIO
Viaggio di istruzione per due giorni (50 alunni delle classi seconde selezionati per
voto di condotta e media dei voti riportati nella pagella conclusiva dello scorso anno
scolastico)
a)
ROMA –PALAZZO MADAMA DICEMBRE
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
117
RAPPORTI CON IL TERRITORIO
La scuola ritiene che Famiglia, Enti locali, Associazioni, Parrocchie, pur nella
diversità e specificità di fruizione, debbano lavorare su un progetto comune che ha
come obiettivo la formazione integrale dell’alunno.
Per questo la scuola si apre al territorio attraverso rapporti di collaborazione, ne
raccoglie le istanze da trasformare in bisogni formativi, ne valorizza le risorse
culturali, educative ma anche strumentali e professionali presenti.
Saranno collaboratori tra gli altri:
- il Comune e la Provincia
- i Vigili del fuoco
- la Polizia
- i Carabinieri
- la Biblioteca comunale
La libreria Dickens
- le redazioni di quotidiani locali e nazionali
- il Museo
- l’Azienda sanitaria locale
- la Parrocchia di riferimento
- le Associazioni di volontariato
- le Associazioni del privato sociale
- Università
- gli Enti di beneficenza
Istituto Musicale di alta cultura “G. Paisiello” ed enti e associazioni
musicali
Enti e associazioni sportive (Circolo velico Azimut, Easy sport)
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
118
LA FORMAZIONE DEI DOCENTI
La formazione ed autoformazione continua dei docenti sono presupposti essenziali
per una “scuola di qualità”, finalizzata a rispondere in maniera adeguata ai bisogni
educativi degli alunni.
L’aggiornamento è dimensione permanente della professionalità docente e va inteso
come processo di formazione continua.
Pertanto, la formazione degli insegnanti diventa l’elemento in grado di determinare i
cambiamenti e le innovazioni che la scuola deve intraprendere sia nel campo
educativo sia in quello dell’istruzione, per poter stare al passo con una società in
continua trasformazione.
La scuola, per arricchire il curricolo professionale di tutti i docenti e per elevare le
competenze degli stessi, prevede percorsi di formazione adeguati alle esigenze
didattiche.
La formazione tecnologica sarà garantita da corsi di autoformazione a scuola tra i
docenti sulle tecnologie informatiche ed in particolare sull’utilizzo del registro
elettronico e delle LIM.
Sono previsti i seguenti corsi di formazione:
- Laboratorio di scrittura creativa e corso sull’importanza del leggere con
Antonio Ferrara, autore del romanzo ‘ Il ragazzo e la tempesta’ edito da
Rizzoli
-
tecniche di conduzione della classe con il prof. Pompeo Fabio Mancini .
-
Formazione in rete sulla Indicazioni Nazionali con approfondimento sui
Traguardi di sviluppo delle competenze e degli obiettivi di apprendimento
con Carlo Petracca
Saranno organizzati anche corsi di formazione destinati a docenti e genitori sulle
problematiche giovanili, corsi sulla “media education” con la dott.ssa Maria
Guzzi.
Istituisce, inoltre, tre Dipartimenti:
 Dipartimento linguistico-storico-geografico-sociale
Coordinatore Prof.ssa Mantovani
 Dipartimento matematico-scientifico-tecnologico
Coordinatore Prof.ssa Rosa
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
119
LA CONTINUITA’ EDUCATIVA
La continuità educativa è considerata una delle condizioni essenziali per assicurare
agli alunni il conseguimento delle finalità dell’istruzione obbligatoria.
La scuola secondaria di 1° grado riveste un ruolo particolarmente importante nell’iter
scolastico: è momento conclusivo del primo ciclo in cui gli alunni costruiscono la
propria identità ed in cui si pongono le basi e si sviluppano le competenze per
continuare ad apprendere, ma è anche orientativa verso il successivo ciclo di studi.
I rapporti con le altre scuole muovono, quindi, dall’esigenza di garantire all’alunno
un percorso formativo organico e completo che promuova uno sviluppo equilibrato di
tutti gli aspetti della sua personalità.
La continuità va perseguita e realizzata al fine di individuare gli elementi comuni per
delineare l’iter formativo dell’alunno nella conquista dell’io, dell’autostima,
dell’identità, dell’autonomia.
Consapevoli dell’importanza del passaggio da un segmento all’altro di
scolarizzazione, i docenti considerano fondamentale il raccordo tra i vari ordini di
scuola, per un confronto proficuo nell’intento di tracciare un percorso produttivo e
complementare.
Attraverso la progettualità dell’accoglienza, la scuola secondaria di primo grado
Colombo si propone di:
personale dell’alunno;
attività comuni;
Obiettivi educativi e didattici
tà didattiche in continuità fra i due ordini di scuola.
Contenuti e attività
.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
120
Durata/Modalità di svolgimento
Fase di informazione:
scuole primarie durante gli open days
Incontri periodici fra i docenti dei due ordini di scuola per:
ogettare;
Fase di accoglienza
peculiarità della scuola.
La scuola curerà, con docenti di riferimento, i rapporti di collaborazione sia con la
scuola primaria, sia con gli istituti superiori:
- Funzione strumentale Accoglienza e continuità: Prof.ssa Oggianu
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
121
ACCOGLIENZA
L’accoglienza è un momento fondamentale per l’inserimento dei nuovi alunni.
Consiste in specifiche attività finalizzate a favorire:
- l’integrazione
- la conoscenza
- lo stare bene insieme
Le attività di accoglienza mirano a:
- vincere e attenuare l’iniziale disagio psicologico derivante dall’ambiente
sconosciuto e dal nuovo ciclo di studi;
- facilitare l’inserimento dei nuovi alunni nel gruppo scuola;
- promuovere attività che accompagnino i ragazzi nel loro iter formativo;
- creare occasioni e spazi di incontro da riservare ai ragazzi.
Questo l’obiettivo generale:
Favorire l’inserimento degli alunni nella scuola secondaria di 1° grado per
metterli a proprio agio.
Obiettivi formativi:
- conoscere la personalità di ciascun alunno;
- far crescere negli alunni la stima di sé e la disponibilità a socializzare e ad
apprendere.
Abilità trasversali:
- capacità di riflettere, analizzare, collegare informazioni;
- partecipare alle proposte didattiche con creatività.
Attività:
-ricerca e focalizzazione delle caratteristiche personali, dei bisogni e degli interessi.
Strumenti:
-questionari
-elaborazione dati
-giochi di simulazione
-animazioni grafiche
-riflessioni.
La scuola secondaria di 1° grado Colombo consapevole dell’importanza di questo
momento dell’esperienza scolastica di ciascun alunno organizza, ormai da anni, una
festa di benvenuto per tutti i ragazzi e per i genitori che li accompagnano nel loro
primo giorno di scuola. I docenti organizzatori per l’ evento di quest’anno sono stati:
Boccuni, Basile , De Grandis, Loforese, Mallardi, Oggianu, Sebastio Fulvio, Pucci,
Picciarelli .
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
122
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
123
ORIENTAMENTO
La scuola considera l’orientamento non soltanto come informazione e riflessione
strumentale alla scelta delle scuole superiori, ma soprattutto come processo formativo
atto a promuovere nell’alunno la consapevolezza delle proprie attitudini,
rafforzandone capacità e autostima. Pertanto, l’orientamento è parte della
programmazione dei consigli di classe ed è inserito negli obiettivi educativi e
didattici di tutte le discipline.
L’orientamento formativo scolastico ha come obiettivo quello di mettere l’alunno in
grado di acquisire capacità, abilità, competenze utili per compiere scelte coerenti e
consapevoli.
L’alunno per inserirsi nell’ambiente sociale e nell’attività produttiva deve acquisire
conoscenza della realtà in cui vive e, parallelamente, consapevolezza dei propri
interessi, valori, motivazioni, attitudini in modo da essere in grado di collocare se
stesso all’interno di tale realtà.
Il percorso verso la conoscenza di sé si consolida attraverso un’assunzione
progressiva e graduale di responsabilità, una serie di scelte ponderate e autonome che
formano la personalità in itinere.
Obiettivi educativi:
 conoscere per imparare a scegliere
Obiettivi formativi:
 educare alla conoscenza di sé
 riflettere sulla propria identità
 acquisire consapevolezza delle proprie potenzialità ed attitudini
 saper prendere decisioni
 saper valutare il proprio operato
 acquisire un comportamento responsabile nel gruppo per una partecipazione
democratica
 sviluppare atteggiamenti collaborativi
 acquisire un metodo di approccio alla realtà personale ed autonomo
Obiettivi informativi:
 promuovere la conoscenza di:
a) realtà geografiche (per orientarsi nell’ambiente)
b) realtà del mondo del lavoro
c) realtà inerenti le diverse istituzioni scolastiche (per conoscere e scegliere la
scuola e la professione futura)
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
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Strumenti:
 griglie strutturate
 schede tabelle
 grafici mappe questionari
 interviste audiovisivi
 materiale informativo
 visite guidate
La scuola attiva, inoltre, costanti contatti con gli Istituti superiori del territorio
affinchè gli alunni di terza media possano essere adeguatamente informati sulle
offerte formative delle diverse scuole e sui nuovi assetti determinati dalle ultime
disposizioni ministeriali relative alla Riforma degli Istituti Superiori. L’attività di
orientamento risulta indispensabile per la scelta consapevole della scuola secondaria
di secondo grado.
Referente Orientamento Scolastico: Prof.ssa Monfredi
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
125
CRITERI DI FORMAZIONE DELLE CLASSI
Il Consiglio d’Istituto definisce i criteri di formazione delle classi, considerando le
proposte del Collegio Docenti.
Il criterio fondamentale si basa sul principio della equieterogeneità.
Vengono effettuati colloqui fra i docenti delle classi quinte elementari e quelli della
scuola media che si interessano della continuità educativa (Funzione Strumentale area
1, prof.ssa Oggianu e 1°collaboratore del Preside, prof.ssa Mantovani ) per il
“passaggio delle informazioni” funzionali alla formazione delle classi. In seguito,
l’intero “fascicolo personale” dell’alunno viene trasmesso dalla scuola elementare
alla scuola media.
La formazione delle classi, curata da una commissione preposta, avviene tenendo
conto della richiesta da parte delle famiglie della seconda lingua comunitaria scelta
(spagnolo o francese).
Nella formazione della classi si attueranno i seguenti criteri:
 parità numerica;
 equilibrata distribuzione di maschi e femmine;
 opzione dei genitori per la stessa sezione già frequentata da un loro figlio;
 opzione dei genitori per la stessa classe o per classi diverse nel caso di gemelli;
 eterogeneità del gruppo-classe con distribuzione degli alunni per fasce di
livello.
Per i casi particolarmente delicati, supportati da motivazioni e documentazione di
carattere riservato, il Dirigente scolastico potrà operare in deroga ai criteri stabiliti.
Per gli alunni diversabili si provvederà ad un’equa e motivata distribuzione nelle
classi, considerando adeguatamente i singoli casi.
L’ambiente classe, così eterogeneamente strutturato, costituisce la base in cui gli
studenti acquisiscono CONOSCENZE – ABILITA’ – COMPETENZE necessarie al
proseguimento degli studi.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
126
LA SCUOLA IN RETE
“Le Istituzioni Scolastiche possono promuovere accordi di rete o aderire ad essi per il
raggiungimento delle proprie finalità”(D.P.R. 275/99, art.7).
L’accordo può riferirsi a attività didattiche, di ricerca, sperimentazione e sviluppo, di
formazione e aggiornamento, ad aspetti amministrativi.
La scuola Colombo è consapevole dell’importanza del confronto e dello scambio con
realtà vicine e lontane per approfondire tematiche, individuare percorsi comuni,
realizzare progetti.
Accordi e protocolli sono stati sottoscritti con gli Istituti comprensivi Renato
Moro, Bettolo e Battisti per avviare le attività di formazione sulle Indicazioni
Nazionali come da piano regionale (C.M. 26 settembre 2013).
Per la costituzione di una rete di scuole per la realizzazione del Piano regionale
di formazione ERASMUS PLUS (2014 – 2020) – Nuovo Programma europeo per
l’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport è stato sottoscritto un accordo
con l’I.I.S.S. “A. Pacinotti” di Taranto che è scuola Polo per Taranto e Provincia del
Piano regionale di formazione relativo al programma “Erasmus Plus”. Aderiscono
alla rete anche i seguenti Istituti: Liceo Statale “Tito Livio” – Martina Franca (Ta),
I.C. “Dante Alighieri” – Taranto, Liceo Economico Sociale “Vittorino da Feltre”Taranto, IIS “Principessa Maria Pia” – Taranto, IISS “A. Righi” – Taranto, Istituto
Professionale di Stato “Cabrini” – Taranto, Istituto tecnico economico statale
“Pitagora” – Taranto, I.C. “G. Salvemini” – Taranto, IISS “Mediterraneo” – Pulsano
(Ta), Mondelli – Massafra, I.C. “Renato Moro”, L.C. “Aristosseno”, XI Circolo
Didattico “Vico - Deledda”.
Esiste inoltre un protocollo d’intesa anche con il Liceo Ferraris-Quinto Ennio per
un progetto finalizzato alla diffusione della cultura geologico-ambientale L’accordo
tra le scuole ha lo scopo di incentivare gli studenti allo studio della fisica, chimica e
biologia. Agli studenti delle scuola media verranno proposte dai docenti degli istituti
superiori delle lezioni teoriche /pratiche presso la nostra scuola.
Altri accordi e protocolli sono stati sottoscritti con l’Arci, l’ArciRagazzi di Taranto,
l’Enaip, l’Enap, la Scuola Edile di Taranto, CIFIR Taranto, Liberamente Cemea
Taranto, Associazioni sportive e musicali e altre realtà territoriali sia sociali sia
culturali.
Gli accordi e i partenariati consentono alla scuola la realizzazione di progetti e attività
specifiche per l’arricchimento dell’offerta formativa pertanto si propone di aderire ad
altre reti territoriali laddove ne ricorra l’opportunità, in coerenza con i principi di
disponibilità e collaborazione.
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
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INCARICHI
COLLABORATORI DEL DS
COMITATO VALUTAZIONE
DEL SERVIZIO DEI DOCENTI
ACCOGLIENZA, CONTINUITÀ E FORMAZIONE
TITOLARE/RESPONSABILE/REFERENTE/
MEMBRI
MANTOVANI 1° collaboratore (sostituzione DS,
delega firma, accoglienza e rapporti con i docenti,
formazione e aggiornamento)
PICCIARELLI 2° collaboratore (segretario
verbalista del Collegio Docenti, sostituzioni docenti,
rapporti con gli alunni)
Cosi-Albano-Galli - Izzinosa
(eff.)
Boccuni- Mignini
(suppl.)
Oggianu (F.S.1)
IN ENTRATA
ORIENTAMENTO SCOLASTICO
COMMISS. ELETTORALE
SPORTELLOASCOLTO
GRUPPO COMENIUS
UNICEF E SOLIDARIETA’
LEGALITA’, INTERCULTURA, SICUREZZA
STRADALE; AMBIENTE E SALUTE
VIAGGI ISTR. E VISITE GUIDATE
BIBLIOTECA, ANIMAZIONE ALLA LETTURA E
CONCORSI
GLI (GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE)
Monfredi
Galizia(presidente)-Galli+ ATA Collocola+
2 genitori
Frunzio
SURIANO( referente progetto Comenius), Izzinosa,
Muzul, Picciarelli, Pinto, Pucci
Albano
Pinto
DS-DSGA-Mantovani-Picciarelli
Cimmarrusti
Frunzio (Sportello di ascolto),Monfredi (F.S. 3),
Oggianu (F.S.1), Mantovani e Picciarelli
D’Amicis e Salomone (docenti sostegno)
Galli e Albano (docenti curriculari)
REF. LABOR. SCIENT. E MATER. DIDATTICI
Rosa
REF. LABORATORIO LINGUISTICO
Mantovani
REF. LABORATORIO MUSICALE
Boccuni
REF. LABORATORI INFORMATICI
Mastelloni (F.S. 2)
REF.LABORATORIO ARTISTICO
Loforese
COMMISS.CAF
DS, DSGA,Carla Cimmarrusti ( referente CAF),
Vincenza Mantovani, Angela Picciarelli, Silvia
Oggianu ( F.S. Area 1),Ettore Mastelloni ( F.S. Area
2),Francesca Esposito ( F.S. Area 4 ), Menotti Lupo
(elaborazione dati ATA)
ATTIVITA’ MOTORIE e centro sportivo sc.
Marcianò
TUTOR PER UN ANNOTutor per anno di prof.ssa Monfredi
prova e formazione (prof. Fabrizio Dresda):
COORDINATORI DIPARTIMENTI
DIPARTIMENTO LINGUISTICO - STORICO(costituiscono anche la Commissione di
EOGRAFICO-SOCIALE
Studio per le Nuove Indicazioni)
COORDINATORE: Mantovani
DIPARTIMENTO MATEMATICO – SCIENTIFICO TECNOLOGICO
COORDINATORE: Rosa
COORDINATORI E SEGRETATI DEI
1+1 per consiglio
CONSIGLI DI CLASSE
Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15
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FUNZIONI STRUMENTALI AL POF
AREA 1 - Gestione e coordinamento del
POF: progettazione e realizzazione in
itinere delle attività curriculari . Cura dei
documenti ufficiali. Continuità con la
scuola primaria. Progetto Cinema. Nuove
Indicazioni per il Curricolo Valorizzazione
delle eccellenze
AREA 2 - Sostegno ai docenti per la
documentazione e l’informazione e utilizzo
delle nuove tecnologie.
AREA 3 – Gruppo H istituzionale e
integrazione. Coordinamento delle attività
di compensazione e recupero nell’ambito
del disagio e dello svantaggio
nell’apprendimento. DSA, BES e inclusività
Orientamento
Prof.ssa Silvia Oggianu
Prof.re Ettore Mastelloni
Prof.ssa Rosa Monfredi
AREA 4 - Valutazione didattica ed
autoanalisi del sistema.
Monitoraggi e prove Invalsi.
Prof.ssa Esposito
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Centro Territoriale Permanente
per l'istruzione e la formazione in età adulta
I corsi per l’istruzione e l’educazione degli adulti hanno, presso la scuola
secondaria Colombo, una lunga tradizione. Essi sono presenti dall’anno
scolastico 1986/1987. In seguito, ai sensi dell’O.M. 455/97, furono istituiti i
“Centri Territoriali Permanenti” che hanno raccolto e integrato le precedenti
esperienze dei corsi di alfabetizzazione e dei corsi per lavoratori (ex 150 ore).
Nel corrente anno scolastico sono stati costituiti i nuovi Centri Provinciali per
l’Istruzione degli Adulti (CPIA). Essi hanno lo scopo di valorizzare le istanze
che da sempre hanno accompagnato il bisogno d'istruzione degli adulti, andando
però oltre il conseguimento del titolo della scuola dell'obbligo e aprendo un
capitolo nuovo sulla formazione in età adulta, intesa come attività permanente e
ricorrente che interessa l'intero arco della vita.
Il Centro Territoriale
Permanente della Colombo è stato associato al CPIA di via Lago di Bolsena
anche se per quest’anno sarà ancora localizzato alla Colombo.
Sotto l'aspetto funzionale il Centro Territoriale Permanente è luogo di
concertazione, di lettura dei bisogni formativi,
di progettazione e di
organizzazione delle iniziative di istruzione e formazione in età adulta, per la
piena realizzazione del rapporto tra formazione, lavoro e diritto di cittadinanza.
Risponde alla domanda di alfabetizzazione culturale, di acquisizione e
consolidamento di competenze di base, di opportunità di integrazione sociale e
di acquisizione e sviluppo di competenze professionali.
L’efficacia delle iniziative già attuate nel corso dei precedenti anni è dimostrata
dall’incremento delle domande d’iscrizione che continuano a pervenire. In
aumento, rispetto al passato, sono gli alunni stranieri che, pur avendo conseguito
nella loro terra d’origine un titolo di studio, in Italia hanno bisogno della licenza
media per poter accedere e/o migliorare l’attività lavorativa.
Il CTP collabora, inoltre, con diversi istituti come il Prisma, l’Elios e la Vela,
oltre al Tribunale per i minorenni.
Nel presente anno scolastico i corsi approvati CTP/IdA Colombo sono: 2 presso
la Scuola Media Colombo e 3 presso la Casa Circondariale di Taranto.
Finalità e caratteristiche generali
L' azione dell' Amministrazione scolastica nel campo dell' istruzione degli adulti
non è più, come per il passato, solo quella di istituire annualmente dei corsi
finalizzati al conseguimento del titolo di studio (licenza elementare o media), ma
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soprattutto quella di fornire un servizio permanente teso alla riqualificazione
culturale e professionale degli adulti, anche se provvisti di titolo di studio.
Il Centro Territoriale Permanente persegue le seguenti finalità:
o elevare il livello d’istruzione personale di ciascun corsista attraverso
l’individualizzazione e la flessibilità dei percorsi;
o favorire la capacità di relazionarsi all’interno di culture diverse;
o potenziare le capacità di partecipare ai valori delle diverse culture, della
civiltà e di contribuire al loro sviluppo operativo;
o orientare i corsisti ad individuare le proprie capacità;
o rafforzare la stima di sé per realizzarsi e confrontarsi con gli altri;
o avviare un processo di riflessione e di analisi per favorire la presa di
coscienza delle proprie potenzialità nell’ottica della riprogettazione del
percorso di vita individuale (specifico per la Casa Circondariale).
La funzione istituzionale del CTP si articola nei seguenti punti:
 accoglienza, ascolto e orientamento;
 alfabetizzazione primaria funzionale e di ritorno, anche finalizzata ad un
eventuale accesso ai livelli superiori di istruzione e formazione professionale;
 apprendimento della lingua e dei linguaggi;
 apprendimento della lingua italiana come lingua seconda;
 sviluppo e consolidamento di competenze di base e saperi specifici;
 recupero e sviluppo di competenze strumentali, culturali e relazionali idonee ad
un'attiva partecipazione alla vita sociale;
 acquisizione e sviluppo di una prima formazione o riqualificazione
professionale;
 rientro nei percorsi d'istruzione e formazione di soggetti in situazione di
marginalità.
PERSONALE DOCENTE
L'organico è composto da 5 docenti di scuola media e 1 docente di
alfabetizzazione.
per le materie letterarie: Stefania CHIRICO, Anna Mariza CONTE
per il ramo linguistico: Mercedes CORBELLI
per il ramo matematico-scientifico: Vincenzo DE GIORGIO
per la tecnologia e informatica: Concetta Claudia ORLANDO
per l’alfabetizzazione: Elvira RATANO
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REGOLAMENTO D’ISTITUTO
Scopo del regolamento è consentire un ordinato ed organico svolgimento della
vita della scuola
Parte Prima
Gli Organi Collegiali della scuola
L’organizzazione generale
Parte Seconda
Il personale della scuola
Gli alunni
Parte Terza
Gli incarichi
Parte Quarta
Le risorse della scuola
Parte Quinta
Regolamento di disciplina
Parte Sesta
Patto educativo di corresponsabilità
Il regolamento è consultabile all’Albo della scuola, negli uffici di segreteria o sul sito
Web www.colombo.gov.it
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