traguardi per lo sviluppo delle competenze
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traguardi per lo sviluppo delle competenze
Uno sguardo … tra tradizione e innovazione SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “C. COLOMBO” CENTRO TERRITORIALE PERMANENTE PER L’ISTRUZIONE DEGLI ADULTI Test Center accreditato AICA ECDL – European Computer Driving Licence - ECDL - Webstarter VIA MEDAGLIE D’ORO, 117 – 74100 TARANTO TEL./FAX SEGRETERIA: 0997366169 [email protected] sito web : www.colombo.gov.it condividendo e creando un ponte tra saperi e idee, conoscenze ed esperienze, bisogni e aspettative. La nostra economia vive una tremenda crisi, che la società stia vivendo un momento di profonda e grande difficoltà, è altrettanto vero che il seme del cambiamento è già in ognuno di noi. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 1 Premessa Il territorio Il quartiere “Montegranaro-Salinella” Presentazione della scuola Utenza e bisogni dell’utenza Risorse umane Risorse strutturali Obiettivi generali del Processo Formativo Finalità della scuola secondaria di 1° grado Profilo delle competenze dello studente al termine del primo ciclo di istruzione Mappa POF Il Piano dell’Offerta Formativa Obiettivi POF Organizzazione didattica Organigramma Curricolo per competenze Curricolo d’Istituto Traguardi per lo sviluppo delle competenze Metodologie Strategie Verifica e valutazione Valutazione del comportamento Criteri di valutazione degli alunni Autoanalisi e monitoraggio di istituto Progetto CAF Invalsi Il curricolo locale Il curricolo locale (schema) Il curricolo nazionale Attività alternativa per gli alunni che non si avvalgono della religione cattolica Il centro sportivo Integrazione ed inclusione degli studenti con bisogni educativi speciali Bisogni Educativi speciali Integrazione alunni diversabili Integrazione alunni con disturbi specifici dell’apprendimento Integrazione alunni stranieri e Protocollo di accoglienza BES non certificati: azioni di intervento Progetti di istruzione domiciliare e per il servizio della scuola in ospedale Sportello di ascolto Biblioteca Scolastica Progetto Comenius Progetti extracurricolari Solidarietà e Unicef Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 4 9 11 12 13 15 16 17 18 19 21 22 23 24 25 26 27 33 49 50 50 52 54 55 59 63 66 67 68 69 70 72 73 75 77 83 88 91 92 93 95 100 103 2 Progetti extracurricolari (schema) Progetti Pon (Fse e Fesr) e ambienti per l’apprendimento (FESR) Rapporti scuola-famiglia Disponibilità incontri docenti-genitori Patto educativo di corresponsabilità Viaggi d’istruzione e visite guidate Rapporti con il territorio La formazione dei docenti La continuità educativa Accoglienza Orientamento Criteri di formazione delle classi La scuola in rete Incarichi a.s. 2014-2015 Funzioni strumentali al POF Centro territoriale permanente Regolamento d’istituto e Patto educativo di corresponsabilità Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 104 105 106 107 108 110 118 119 120 122 124 126 127 128 129 130 132 3 SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “C. COLOMBO” CENTRO TERRITORIALE PERMANENTE PER L’ISTRUZIONE DEGLI ADULTI Test Center accreditato AICA ECDL – European Computer Driving Licence ECDL - Webstarter VIA MEDAGLIE D’ORO, 117 – 74100 TARANTO TEL./FAX SEGRETERIA: 0997366169 www.colombogov.it [email protected] PREMESSA La Scuola secondaria di 1° grado “C. Colombo” definisce la propria offerta formativa progettando e realizzando” interventi di educazione, formazione e istruzione mirati allo sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie ed alle caratteristiche specifiche dei soggetti coinvolti, al fine di garantire loro il successo formativo, coerentemente con le finalità e gli obiettivi generali del sistema di istruzione e con l’esigenza di migliorare l’efficacia del processo di insegnamento e di apprendimento” (Art.1 del Regolamento dell’Autonomia). La scuola, difatti, garantisce percorsi flessibili, diversificati e funzionali alle esigenze e vocazioni di ciascun alunno per formarlo come cittadino consapevole e responsabile, opera per favorire l’inclusione di ciascun allievo al fine di realizzare appieno il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento per tutti gli gli studenti in situazione di difficoltà e verifica periodicamente e con sistematicità i progressi di ogni singolo alunno (C.M. n.8 del 6 marzo 2013). La rivoluzione digitale, la globalizzazione, la convivenza di culture e religioni diverse determinano profonde trasformazioni sociali e culturali e richiedono, pertanto, continue innovazioni metodologiche e contenutistiche dell’azione educatrice. La scuola “Colombo” raccoglie le sfide e le trasforma in ulteriori opportunità nel rispetto delle individualità, riconoscendo i talenti e promuovendo la crescita di tutti e di ciascuno. Ed è in tale ottica che la scuola si impegna anche alla diffusione della cultura d’impresa. Questo comporta educare il giovane, con particolari iniziative didattiche, sin dalle scuole medie affinchè sviluppi capacità organizzative, capacità di problem-solving, capacità relazionali e capacità di gestire risorse. Sviluppare la coscienza civica, imparare a convivere in armonia con le tante diversità presenti nella scuola e nella società, interpretare criticamente il mondo globalizzato e tecnologicamente avanzato in cui le ragioni dell’avere spesso prevalgono su quelle dell’essere sono esigenze fatte proprie dall’insegnamento di “Cittadinanza e Costituzione” e rappresentano finalità irrinunciabili della scuola secondaria di primo Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 4 grado “Colombo”. La materia si propone di ‘rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana’…(art.3 Costituzione). Un’attenzione particolare è riservata agli alunni con Bisogni Educativi Speciali. Gli interventi didattici individualizzati e personalizzati interagiscono con i servizi del territorio, contribuiscono allo sviluppo della cultura dell’inclusione e promuovono i valori dell’uguaglianza e della pari dignità di tutti i cittadini senza distinzione di condizioni personali e sociali (art.3 Costituzione). La scuola “Colombo” accoglie gli alunni stranieri e ne promuove l’inserimento consapevole ed equilibrato nella comunità scolastica e territoriale attraverso percorsi personalizzati e l’utilizzo di strumenti compensativi e misure dispensative. Nel corso del triennio le attività previste tendono a mantenere il necessario livello di motivazione allo studio e alla partecipazione alle attività didattiche. Le verifiche sono periodiche; le strategie di rinforzo, di approfondimento e di recupero sono varie e collegate alle carenze o alle potenzialità. I risultati sono monitorati e confrontati con gli standard di riferimento diffusi in ambito UE ed OCSE. Voti, prove oggettive, verifiche, scrutini, rilevazioni INVALSI, certificazioni delle competenze accompagnano in modo trasparente il percorso di ogni singolo alunno e garantiscono la valutazione corretta del raggiungimento dei traguardi. La loro comunicazione agli alunni ed alle famiglie è tempestiva. I voti che valutano apprendimento e comportamento sono trasparenti e coerenti con il percorso formativo seguito. L’offerta formativa della scuola “Colombo” abbandona la strada dei programmi pletorici e si orienta verso una solida acquisizione di conoscenze e competenze di base che permetta ai nostri alunni di scoprire la bellezza di ciascuna disciplina e di maturare interesse per la conoscenza. E’ per questo che la scuola ha introdotto nella sua pratica educativa nuovi linguaggi e ricorre a contenuti digitali utilizzando tutte le opportunità del programma “la scuola digitale” (http://www.indire.it) per cui si è dotata delle nuove tecnologie, dalle reti di PC, alla navigazione Internet, ai programmi informatici più aggiornati, agli scanner, alle lavagne interattive multimediali, alle nuove opportunità dell’apprendimento online. L’aggiornamento delle dotazioni multimediali della scuola è costante e sostenuto con i fondi strutturali europei (FESR). La scuola è dotata di collegamenti Wi-fi nell’intero edificio grazie anche al progetto Wi-fi del Miur. Nello svolgimento della propria azione educativa la Scuola secondaria di 1° grado “C. Colombo” assume – in particolare per l’anno scolastico 2014-2015 - come criterio condiviso di guida e come sfondo integratore per l’azione didattica la tematica trasversale “Reinventiamoci” che entrerà nella progettazione locale del 20% per il recupero delle “cose” più belle della nostra terra. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 5 Il raggiungimento di traguardi essenziali Il sistema scolastico italiano assume come orizzonte di riferimento verso cui tendere il quadro delle competenze-chiave per l’apprendimento permanente definite dal Parlamento europeo e del Consiglio dell’unione europea (Raccomandazione del 18 dicembre 2006) che sono: Comunicazione nella madrelingua; Comunicazione nelle lingue straniere; Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia; Competenza digitale; Imparare a imparare; Competenze sociali e civiche; Spirito di iniziativa ed imprenditorialità; Consapevolezza ed espressione culturale. La scuola secondaria di primo grado Colombo, in linea con le Indicazioni Nazionali per il curricolo del 2012, intende promuovere e consolidare le competenze culturali basilari e irrinunciabili tese a sviluppare progressivamente, nel corso della vita, le competenze- chiave europee. Il curricolo d’istituto si ispira anche alle competenze chiave di cittadinanza in Italia (D.M.139 del 22.8.2007) che rappresentano un altro irrinunciabile punto di riferimento per la didattica. Esse sono: Costruzione del sé 1. Imparare ad imparare 2. Progettare Relazione con gli altri 3. Comunicare -comprendere -rappresentare 4. Collaborare e partecipare 5. Agire in modo autonomo e responsabile Rapporto con la realtà 6. Risolvere problemi 7. Individuare collegamenti e relazioni 8. Acquisire ed interpretare l’informazione Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 6 Pertanto il curriculum formativo dei nostri allievi garantisce traguardi adeguati allo sviluppo della loro età evolutiva, tradotti in conoscenze coese, coerenti e aperte ai successivi sviluppi del percorso scolastico. In particolare sono considerati traguardi essenziali: - una buona preparazione in Italiano - una buona preparazione in Matematica - una buona preparazione in Scienze - una buona preparazione in Lingua inglese L’uso corretto e consapevole della lingua italiana ricopre un ruolo di rilievo per l’esercizio del diritto di parola e di cittadinanza. Buone competenze matematiche e scientifiche costituiscono una esigenza urgente per colmare il gap formativo evidenziato dalle rilevazioni PISA-OCSE tra l’Italia e le altre nazioni sviluppate e tra le aree diverse del nostro Paese. La scuola “Colombo” si apre alla cultura scientifica laboratoriale e predispone un curriculum atto a superare la scissione tra cultura umanistica e cultura scientifica. La lingua inglese acquisita in maniera chiara e adoperata correntemente è traguardo necessario ed essenziale della nostra scuola. E’ considerata un veicolo comunicativo indispensabile allo sviluppo di una cittadinanza attiva in un mondo globalizzato. Sintesi delle priorità Il nostro curriculum è costruito sui reali bisogni formativi degli adolescenti che ci sono affidati. Le attività proposte mirano a garantire a tutti competenze che trasformano i nostri allievi in studenti consapevoli della conoscenza e dell’impegno nello studio. L’apertura alle nuove tecnologie, alle attività laboratoriali informatiche, scientifiche, linguistiche, musicali, la promozione della pratica sportiva, i progetti innovativi tendono a far emergere e a valorizzare potenzialità, talento e creatività dei nostri alunni. Gli alunni della scuola “Colombo” acquisiscono vari metodi di studio (“imparare ad imparare”) con il contributo di tutti gli insegnanti che seguono il modello del teamteaching, della pari dignità degli insegnanti e degli insegnamenti impartiti. Considerazioni finali La scuola “Colombo” si impegna con il suo Piano di Offerta Formativa a fare dell’esperienza scolastica degli alunni un segmento fondamentale per la loro crescita umana, sociale, culturale e civile. Nei tre anni gli studenti costruiscono saperi essenziali, acquisiscono metodi interpretativi per comprendere la società e il mondo, sviluppano competenze Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 7 indispensabili per proseguire nel loro iter scolastico e formativo per tutto l’arco della vita. Con la sua proposta di attività, con le sue modalità didattiche e le iniziative particolari, la nostra scuola, rispondendo ad un principio fondamentale della Costituzione, contribuisce a “rimuovere gli ostacoli (…) che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione (…) all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese” [art. 3]. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 8 IL TERRITORIO TARANTO Città della Puglia, capoluogo di provincia, di circa 200.000 abitanti. Sorge a 15 m. sul livello del mare, è situata sul Mar Ionio. Attualmente la città si compone di 3 parti: -a nord la zona del porto commerciale; -al centro, su un’isola, la città vecchia; -a sud i quartieri moderni. I tre nuclei urbani, allineati da Nord-Ovest a Sud-Est e collegati fra loro da ponti, di cui uno girevole, dividono il Mar Piccolo, vasto bacino interno, dal mare aperto. Di grande importanza è il porto militare, ospitato nella parte più occidentale del Mar Piccolo. E’ soprattutto centro industriale con un’industria siderurgica, cementifici, raffinerie di petrolio, industrie alimentari, tessili, chimiche e di abbigliamento; praticata la pesca. Ancora in via di sviluppo il turismo. IL NOME E’ legato alle sue origini, infatti un’antica leggenda narra che, circa 120 anni prima della fondazione di Roma, Taras, figlio di Nettuno, sbarcò sulla costa jonica e vide un delfino mentre celebrava un rito in onore del divino padre. L’apparizione fu interpretata come un segno del cielo e pertanto in quel luogo Taras fondò la città di Taranto. IL PASSATO Preistoria: ritrovamenti archeologici, di straordinario interesse la necropoli con corredi funerari di grande varietà e bellezza, resti di un acquedotto e di terme. Età greca: fondata da coloni spartani verso il sec. VIII, Taranto sostenne molte guerre con le popolazioni indigene, su cui prevalse, divenendo celebre per le ricchezze ed il fasto, in quella Magna Grecia che rinnovò sulle sponde dello Jonio lo splendore della civiltà greca. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 9 Età romana: nel 281 fu sconfitta da Roma che la sottomise. Età medievale: fu conquistata da Goti, Longobardi, Bizantini, Saraceni e Normanni che ne fecero un importante feudo, poi passò agli Svevi e in seguito agli Angioini. Età moderna: raggiunse un nuovo grande splendore sotto il governo dei del Balzo e degli Orsini. Età contemporanea: nel 1860 fu conquistata da Garibaldi che la tolse ai Francesi, divenendo parte del Regno d’Italia. Oggi: la città e le sue contrade ricordano gli antichi monumenti di una civiltà ellenica che le fu propria e che riaffiora nelle testimonianze dei reperti archeologici conservati nel Museo Nazionale. Il suo centro storico custodisce palazzi di notevole prestigio architettonico. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 10 IL QUARTIERE “MONTEGRANARO-SALINELLA” Cenni storici La scuola è situata nella V Circoscrizione “Montegranaro-Salinella”, così detta in quanto, in tempi remoti, vi aveva sede una estesa coltivazione di frumento o, più semplicemente, un grande deposito, che serviva probabilmente a conservare tutto il grano necessario al sostentamento dell’antica città. Delimitato dalle vie Japigia, Leonida, Demostene, Magna Grecia,Virgilio, il quartiere si estende sul territorio che divide l’insenatura interna del golfo da quella esterna, un triangolo che partendo da Montegranaro giungeva al Pizzone, dove inizialmente sorgeva l’antica Taras. Al di là di questa striscia di terra, là dove aveva inizio la via Profundaria, secondo la maggior parte degli storici, si estese probabilmente la prima necropoli tarantina. I resti delle mura che cingevano questa area sono stati ritrovati in parte nell’area dell’ospedale della Marina Militare ed in parte lungo Corso Italia, dove è possibile vedere grossi blocchi di pietra con iscrizioni in lingua greca, oltre ai resti di un acquedotto e di un edificio probabilmente sorto accanto a delle terme. La zona denominata Salinella, secondo gli scritti di Plinio il Vecchio, era caratterizzata dalla presenza di due laghi (Salina e Salinella) dai quali si raccoglieva, dopo l’annuale prosciugamento, un’ottima qualità di sale, utile alla conservazione dei cibi. Intorno ai due specchi d’acqua si coltivava la bambagia. Il presente Il quartiere, nella conformazione attuale, è sicuramente tra i più popolosi ed abitati, costituendo una delle aree di principale interesse economico della città. L’area identificata come Montegranaro si connota quale valida alternativa commerciale e abitativa alle vie del centro. Dal 2005, in seguito alla nuova organizzazione delle circoscrizioni cittadine, il rione “Italia-Montegranaro” è stato accorpato al quartiere “Salinella” dando vita alla nuova denominazione. Dei tanti problemi affrontati, restano ancora aperte alcune questioni da risolvere al fine di dotare il quartiere di attività sociali e culturali, senza trascurare le necessità più immediate come l’illuminazione o le condotte fognarie. Sono allo studio diverse soluzioni per una nuova pianificazione urbanistica dell’area. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 11 PRESENTAZIONE DELLA SCUOLA L’edificio, costruito nel 1977 ed entrato in funzione nel 1979, è situato in via Medaglie d’Oro 117. E’ composto da due corpi di fabbrica affiancati, il primo formato da un solo piano, il secondo strutturato su tre piani con aule confortevoli e luminose di recente oggetto di manutenzione ordinaria. La scuola dispone di due palestre coperte e due scoperte con campo di pallavolo e pallacanestro, di un’aula magna con postazione multimediale e palco per attività teatrali, di un laboratorio scientifico-tecnologico, di un laboratorio linguistico, di un laboratorio artistico-espressivo, di un laboratorio musicale, di una biblioteca per gli studenti, di tre aule d’informatica dove si svolgono ricerche in Internet, lezioni e corsi per alunni ed adulti, essendo la scuola anche Test Center accreditato AICA per l’ECDL – European Computer Driving License - e l’ECDL Webstarter. Le dotazioni tecnologiche sono in gran parte dovute al FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale). La scuola dispone, inoltre, di 13 lavagne multimediali interattive (LIM) e di altri sussidi didattici per alunni e docenti utilizzati per agevolare ogni tipo di attività. Sono in via di espletamento le procedure per l’acquisizione dei materiali tecnologici connessi al Progetto E1 finanziato alla Colombo, che prevede l’acquisto di lavagne multimediali per la classi che ne sono ancora prive. Tutte le lavagne saranno acquisite e collaudate in classe entro il 30 ottobre p.v. L’ingresso per docenti, personale della scuola e utenti è in via Medaglie d’Oro mentre, per ragioni di sicurezza, l’ingresso e l’uscita degli alunni avviene da via De Carolis. La scuola è dotata di Piano di Sicurezza redatto e regolarmente aggiornato dal Responsabile per la Sicurezza (RSPP). Alcuni lavori di messa a norma sono stati di recente eseguiti dal Comune di Taranto. La scuola La palestra interna La palestra esterna Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 12 UTENZA Il bacino di utenza della nostra scuola è ricco e vario: la maggior parte degli studenti risiede a Taranto, nel quartiere “Montegranaro - Salinella”, altri provengono da altri quartieri della città, anche periferici, o dai Comuni limitrofi. In generale, l’utenza risulta eterogenea per condizioni sociali ed economiche, per istruzione e cultura, per costumi e valori. Gli alunni della nostra scuola sono generalmente motivati poiché il contesto sociale di provenienza è attento alla loro formazione umana e culturale. E’ presente, tuttavia, una fascia di alunni per i quali la scuola è l’unico luogo di aggregazione socioculturale. Le famiglie sono sensibili alle esigenze della scuola, danno importanza alle iniziative proposte, concorrono al miglioramento dell'offerta anche attraverso la partecipazione agli Organi Collegiali. Solo una minoranza è poco attenta ai bisogni dei ragazzi e poco si interessa al loro andamento scolastico e alla loro educazione, che viene, pertanto demandata unicamente alla scuola. Per le situazioni particolari sopra citate la scuola attiva percorsi educativi personalizzati e progetti specifici. Gli studenti della Scuola secondaria di 1° grado nell’a.s. 2014-15 sono complessivamente 674. Bisogni dell'utenza Le finalità della scuola sono definite a partire dalla persona che apprende, con l’originalità del suo percorso individuale e le aperture offerte dalla rete di relazioni che la legano alla famiglia e agli ambiti sociali. La definizione e la realizzazione delle strategie educative e didattiche devono sempre tener conto della singolarità e complessità di ogni persona, della sua articolata identità, delle sue aspirazioni, delle sue capacità e delle sue fragilità, nelle varie fasi di sviluppo e di formazione. Lo studente è quindi posto al centro dell’azione educativa in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici, spirituali, religiosi. In questa prospettiva, i docenti pensano e realizzano i progetti educativi e didattici in relazione costante con i bisogni fondamentali e i desideri degli alunni. Le attese e i bisogni educativi sono quindi articolati e differenti, inevitabilmente condizionati dal contesto socio-culturale di provenienza. Essi rappresentano lo stimolo ad ampliare l’offerta formativa, al fine di armonizzare eventuali squilibri nella formazione degli alunni e di legarli il più possibile alla scuola, intesa come ideale referente educativo capace di assicurare a tutti percorsi di inclusione. In questi ultimi anni, inoltre, vi è un aumento di famiglie di origine straniera e la scuola è impegnata nell’accoglienza di nuove esigenze culturali e formative Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 13 attraverso progettualità che favoriscono l’intercultura e la valorizzazione delle differenze. Le risposte che la scuola, attraverso l’articolazione del piano dell’offerta formativa, intende dare ai bisogni prioritari, rappresentano gli strumenti per combattere il fenomeno della dispersione scolastica, intesa in senso lato come insuccesso scolastico, assenze, abbandono, demotivazione allo studio, scarsa stima di sé. Gli alunni più disinteressati verranno coinvolti, attraverso interventi di motivazione e di orientamento, previa adeguata ricerca metodologica, in attività di recupero, connesse con l’impegno curricolare ed extracurricolare, da svolgere in gruppi non numerosi e diversi dalle classi ordinarie. Per gli alunni amanti dello studio e capaci di acquisire nuove abilità e competenze, perché ciascuno sviluppi al massimo le proprie potenzialità di crescita, sono proposte invece iniziative specifiche di approfondimento. La nostra scuola, proponendosi di mettere al centro del processo di apprendimento gli allievi , le loro esigenze e le loro peculiarità, di "accompagnare" la loro crescita personale , di formarne e potenziarne le capacità individuali, di aiutarli a scoprire consapevolmente le proprie attitudini, ha individuato i seguenti Bisogni degli Alunni: star bene a scuola avere la possibilità di mettersi in relazione con gli altri poter sperimentare situazioni di confronto e di crescita rispondere a curiosità di tipo cognitivo acquisire consapevolezza di sé, autostima e ruolo sociale Bisogni delle Famiglie: ricevere uno stimolo culturale e pedagogico nella propria azione educativa svolgere un ruolo partecipativo nella vita scolastica instaurare un rapporto di fiducia con l'agenzia scolastica trovare nella scuola un supporto nell'affrontare situazioni difficili Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 14 RISORSE UMANE DIRIGENTE SCOLASTICO DOCENTI LETTERE 16 MATEM E SCIENZE 10 LINGUA INGLESE 5 LINGUA SPAGNOLA 3 LINGUA FRANCESE 1 TECNOLOGIA 3 ARTE E IMMAGINE 3 MUSICA 4 SC. MOTORIE 4 RELIGIONE 2 SOSTEGNO 11 IDA 6 ATA ALUNNI CLASSI PRIME 227 CLASSI SECOND E 252 CLASSI TERZE 195 Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 COLLABORATORI SCOLASTICI 10 DGSA AMMINISTRATIVI 5 15 RISORSE STRUTTURALI SALA PROFESSORI PRESIDENZA AULA MAGNA LABORATORI INFORMATICO SCIENTIFICO MUSICALE LINGUISTICO ARTISTICOESPRESSIVO SEGRETERIA EDIFICIO PALESTRE COPERTE SCOPERTE Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 BIBLIOTECA AULE SOSTEGNO 16 OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO SCUOLA SCUOLA DELL’EDUCAZIONE DELL’EDUCAZIONE INTEGRALE INTEGRALE DELLA PERSONA DELLA PERSONA SCUOLA CHE SCUOLA CHE COLLOCA NEL MONDO COLLOCA NEL MONDO SCUOLA ORIENTATIVA SCUOLA ORIENTATIVA SCUOLA DELLA SCUOLA DELLA PREVENZIONE DEI DISAGI PREVENZIONE DEI DISAGI EE DEL RECUPERO DEL RECUPERO DEGLI SVANTAGGI DEGLI SVANTAGGI LA LASCUOLA SCUOLA SECONDARIA SECONDARIA DI DI I IGRADO GRADO SCUOLA DELL’IDENTITA’ SCUOLA DELL’IDENTITA’ SCUOLA SCUOLA DELLA MOTIVAZIONE DELLA MOTIVAZIONE EE DEL SIGNIFICATO DEL SIGNIFICATO Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 17 FINALITA’ DELLA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO La finalità generale della scuola è lo sviluppo armonico e integrale della persona, all’interno dei principi della Costituzione italiana e della tradizione culturale europea, nella promozione della conoscenza e nel rispetto e nella valorizzazione delle diversità individuali, con il coinvolgimento attivo degli studenti e delle famiglie. In tale ottica alla scuola spettano alcune finalità specifiche: Rimuovere ogni ostacolo alla frequenza Promuovere il successo scolastico di tutti gli studenti, con particolare attenzione al sostegno delle varie forme di diversità, di disabilità o di svantaggio Prevenire l’evasione dell’obbligo e contrastare la dispersione Perseguire il miglioramento della qualità del sistema di istruzione Valorizza il talento e le inclinazioni di ciascuno Fornire supporti adeguati affinchè ogni persona sviluppi un’identità consapevole e aperta Guidare gli alunni ad elaborare il senso della propria esperienza Promuovere negli studenti la pratica consapevole della cittadinanza Offrire agli studenti occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base Far sì che gli studenti acquisiscano gli strumenti di pensiero necessari per apprendere a selezionare le informazioni Promuovere negli studenti la capacità di elaborare metodi e categorie che siano in grado di fare da bussola negli itinerari personali Far acquisire le competenze trasferibili dalle situazioni scolastiche alla vita sociale Favorire l’autonomia di pensiero degli studenti, orientando la propria didattica alla costruzione di saperi a partire da concreti bisogni formativi. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 18 PROFILO DELLE COMPETENZE DELLO STUDENTE AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE Il profilo che segue descrive le competenze riferite alle discipline di insegnamento e al pieno esercizio della cittadinanza, che gli studenti della scuola secondaria di primo grado Colombo devono mostrare di possedere. Tali competenze costituiscono l’obiettivo generale del sistema educativo e formativo italiano ( indicazioni nazionali per il curricolo- 2012). Lo studente al termine del primo ciclo, attraverso gli apprendimenti sviluppati a scuola, lo studio personale, le esperienze educative vissute in famiglia e nella comunità, è in grado di iniziare ad affrontare in autonomia e con responsabilità, le situazioni di vita tipiche della propria età, riflettendo ed esprimendo la propria personalità in tutte le sue dimensioni. Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti, utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco. Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società, orienta le proprie scelte in modo consapevole, rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e sensibilità. Si impegna per portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri. Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle diverse situazioni. Nell’incontro con persone di diversa nazionalità è in grado di esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana, in una seconda lingua europea. Riesce ad utilizzare una lingua europea nell’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri. Il possesso di un pensiero razionale gli consente di affrontare problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche. Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e ricerche di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e produzioni artistiche. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 19 Ha buone competenze digitali, usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere informazioni attendibili da quelle che necessitano di approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con soggetti diversi nel mondo. Possiede un patrimonio di conoscenze digitali e nozioni di base ed è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in modo autonomo. Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi informali, e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro, occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà, manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc. Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie responsabilità e chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo chiede. In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si impegna in campi espressivi, motori ed artistici che gli sono congeniali. E’ disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi con le novità e gli imprevisti. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 20 IL POF SI FONDA SU SI AVVALE DI SI ARTICOLA IN CURRICOLO NAZIONALE 80% PUNTI CARDINE QUALI VALORIZZAZIONE DELLE IDENTITA’ CONSAPEVOLEZZA DEI DIRITTI E DEI DOVERI FUNZIONI STRUMENTALI CURRICOLO REGIONALE F.S 1 CURRICOLO LOCALE 20% RISPETTO DELLE DIVERSITA’ F.S 2 F.S.3 F.S.4 ATTUATO IN RISPETTO DELLE REGOLE DELLA SOCIALITA’ ATTIVITA’ LABORATORIALI LILILI ORARIO SCOLASTICO CURRICOLARE ORARIO SCOLASTICO EXTRACURRIC. CHE COLLABORANO CON I COORDINATORI CHE S’IMPEGNANO PER CHE S’IMPEGNANO PER MIGLIORARE CHE COMPRENDE CHE ATTIVA LE RISORSE UMANE PROGETTI PER CONSEGUIRE LE RISORSE UMANE POTENZIALITA‘ ’ UNA PROFICUA COLLABORAZIONE TRA OPERATORI Piano SCOLASTICI OTTIMIZZARE MIGLIORARE E AMPLIARE L’OFFERTA FAMIGLIE Formativa TERRITORIO dell’Offerta a.s. 2014/15 FORMATIVA POTENZIALITA’ RISULTATI RISULTATI 21 IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Il Piano dell’Offerta Formativa è: - il documento fondamentale dell’identità culturale e progettuale della scuola - un atto di indirizzo interno per orientare verso il conseguimento di una finalità, armonizzando le attività - un atto dichiarativo di intenti da portare a conoscenza di alunni e famiglie. Il Piano dell’Offerta Formativa si articola attraverso: - il collegamento alle indicazioni nazionali per il curricolo (profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione, traguardi per lo sviluppo delle competenze, obiettivi di apprendimento specifici per ogni disciplina) - la progettazione e la realizzazione di interventi educativi, di formazione e istruzione tesi allo sviluppo della persona, adeguati alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche dei soggetti coinvolti. Pertanto la scuola individua: - Le esperienze di apprendimento più efficaci - Le scelte didattiche più significative - Le strategie più idonee e le modalità più efficaci ed efficienti, rivolte a determinati soggetti che vivono in un determinato luogo, al fine di garantire il successo formativo. - i contenuti necessari per personalizzare i percorsi formativi La scuola Colombo basa la propria azione educativa, conformemente al documento Cultura Scuola Persona, sui seguenti PUNTI – CARDINE: Valorizzare l’identità Rispettare la diversità Avere consapevolezza dei diritti e dei doveri Rispettare le regole della socialità Imparare ad imparare Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 22 OBIETTIVI DEL POF Fornire supporti adeguati affinchè ogni persona sviluppi un’identità consapevole e responsabile Rispettare le varie forme di diversità, disabilità o di svantaggio Interagire con la società contemporanea attraverso la conoscenza ed il rispetto dei diritti e dei doveri Sviluppare competenze e capacità di scelta in relazione alle attitudini di ognuno attraverso un metodo di lavoro efficace La scuola promuove apprendimenti significativi per tutti gli alunni attraverso: La valorizzazione dell’esperienza e delle conoscenze degli alunni per ancorarvi nuovi contenuti L’attuazione di interventi adeguati nei riguardi delle diversità per fare in modo che non diventino disuguaglianze Lo sviluppo dell’esplorazione e della scoperta al fine di promuovere la curiosità e l’interesse verso nuove conoscenze La collaborazione nell’apprendimento attraverso forme di interazione e scambio sia all’interno della classe, sia attraverso la formazione di gruppi di lavoro La promozione del proprio modo di apprendere consapevolmente al fine di “imparare ad apprendere” e costruire il proprio sapere La realizzazione di percorsi in forma di laboratorio, per favorire l’operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su quello che si fa. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 23 ORGANIZZAZIONE DIDATTICA La scuola ha adottato un orario obbligatorio di 30 ore settimanali di insegnamenti curriculari (italiano, storia, cittadinanza e costituzione, geografia, matematica, scienze, lingue straniere, educazione artistica, musicale, tecnica, motoria). L’orario scolastico prevede per tutte le classi e tutti i giorni, dal Lunedì al Venerdì, l’uscita alle 14:00. L’ingresso è fissato alle ore 8:00. La scuola favorisce l’ inserimento dei nuovi alunni in un clima di fiducia e di serenità che si realizza tramite incontri con gli alunni delle quinte classi elementari durante l’anno precedente l’iscrizione e incontri con le famiglie prima dell’inizio delle lezioni per conoscere gli insegnanti e gli spazi disponibili. Ogni anno la scuola si attiva per iniziative di accoglienza tese a rassicurare gli alunni nel nuovo ambiente e finalizzate a favorire l’integrazione, la conoscenza e lo stare bene insieme. Anche per l’anno in corso, il collegio dei docenti ha approvato la suddivisione dell’anno scolastico in due quadrimestri: il primo si chiuderà il 31 gennaio 2013, il secondo il 9 giugno 2015. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 24 ORGANIGRAMMA DIRIGENTE SCOLASTICO PROF. MASSIMO ROMANDINI D.S.G.A. PAOLA MAIORANO COLLABORATORI DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PROF.SSA VINCENZA MANTOVANI PROF.SSA ANGELA PICCIARELLI PERSONALE ATA AMMINISTRATIVI FUNZIONI STRUMENTALI AREA 1 PROF.SSA OGGIANU AREA 3 PROF.SSA MONFREDI AREA 2 PROF. ETTORE MASTELLONI PERSONALE ATA COLLABORATORI SCOLASTICI ORGANI COLLEGIALI COLLEGIO DEI DOCENTI AREA 4 PROF.SSA ESPOSITO COMMISSIONI DIPARTIMENTI COMITATI CONSIGLIO D’ISTITUTO Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 25 CURRICOLO PER COMPETENZE Definisce: le finalità, i risultati di apprendimento attesi per gli allievi, le strategie, i mezzi, i tempi, gli strumenti e i criteri di valutazione, le risorse interne ed esterne e la rete di relazioni che permetteranno agli allievi di conseguire la competenze. E’ strutturato: per Obiettivi di Apprendimento, in riferimento agli Obiettivi Generali del Pof e alle Indicazioni Nazionali, nel rispetto dei Traguardi per lo sviluppo delle competenze e del profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione. E’ scandito: per Obiettivi Specifici di Apprendimento. Sviluppa: il processo formativo per il raggiungimento delle competenze culturali di base, quali requisiti fondamentali per accedere al sapere e per continuare ad apprendere, competenze sociali per relazionarsi e lavorare in gruppo, competenze disciplinari relative ai contenuti delle discipline, competenze trasversali che riguardano i processi attivabili in vari campi. Prevede: la scelta dei contenuti disciplinari in rapporto agli Obiettivi di Apprendimento. Intende: il Curricolo in termini qualitativi più che nozionistici, l’individuazione di saperi irrinunciabili sempre in continua evoluzione. con Costituisce: l’80% del Curricolo Nazionale. Prevede: verifiche: - quadrimestrali - finali Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 26 CURRICOLO D’ISTITUTO Il Curricolo d’Istituto è il documento attraverso il quale la Scuola traduce gli standard presenti nelle Indicazioni Nazionali in percorsi disciplinari contestualizzati all’ambiente e condivisi da tutti i docenti. Esso indica per ciascuna disciplina e per le classi 1^, 2^ e 3^ della scuola secondaria di 1° grado (primo ciclo d’istruzione) gli obiettivi finali, gli obiettivi di apprendimento e le competenze da raggiungere. Il Curricolo d’istituto è una parte importante del POF rappresenta la sintesi della progettualità formativa e didattica della scuola persegue le seguenti finalità: - orientare alla conoscenza di sé e allo sviluppo delle relazioni interpersonali e con l’ambiente vitale - offrire situazioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base - aiutare ad apprendere e a selezionare le informazioni - valorizzare le diversità presenti nella scuola, evitando che la differenza si trasformi in disuguaglianza. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 27 Il Percorso formativo Le competenze sono definite attraverso le conoscenze, le abilità e le attitudini in relazione al contesto e mirano a realizzare lo sviluppo personale, la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale. CONOSCENZE assimilazione di informazioni attraverso l’apprendimento Teoriche Pratiche ABILITA’ capacità di applicare conoscenze per portare a termine compiti e risolvere problemi Cognitive Pensiero logico, manuale intuitivo, creativo materiali, Pratiche Abilità uso di strumenti CAPACITA’ ESPERIENZE PERSONALI, MOTIVAZIONE, STRATEGIE, BISOGNI, ATTITUDINI COMPETENZA Saper eseguire un compito rielaborando le conoscenze e le abilità in contesti diversi Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 28 Il percorso formativo si sviluppa attraverso: gli obiettivi formativi, i traguardi delle competenze, gli obiettivi di apprendimento AMBITO FORMATIVO COMPETENZA CHIAVE COSTRUZIONE DEL SE’ IMPARARE AD IMPARARE OBIETTIVI FORMATIVI DA CONSEGUIRE AL TERMINE SECONDARIA DI PRIMO GRADO Organizzare il proprio apprendimento scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione, anche in funzione dei tempi disponibili e del proprio metodo di studio e di lavoro. Elaborare e realizzare progetti, riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire le fasi procedurali e verificare i risultati raggiunti. PROGETTARE RELAZIONE CON GLI ALTRI Comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali) Esprimere eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali). COMUNICARE E Interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive nel rispetto dei diritti fondamentali degli altri. AGIRE IN MODO RESPONSABILE E AUTONOMO Inserirsi nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità. RISOLVERE PROBLEMI Affrontare situazioni problematiche formulando ipotesi di soluzione, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline. INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI Individuare e rappresentare, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica. COLLABORARE PARTECIPARE RAPPORTO CON LA REALTA’ NATURALE E SOCIALE DELLA ACQUISIRE E INTERPRETARE L’INFORMAZIONE Acquisire la capacità di analizzare l'informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 29 AMBITO COSTRUZIONE SE’ DEL RELAZIONE CON GLI ALTRI COMPETENZA CHIAVE OBIETTIVI FORMATIVI PRIMO ANNO IMPARARE AD IMPARARE Avviare l’organizzazione del proprio apprendimento in modo responsabile, utilizzando le informazioni ricevute, anche in funzione dei tempi disponibili e del proprio metodo di studio e di lavoro PROGETTARE Elaborare e realizzare semplici compiti di apprendimento via via più complessi, utilizzando il metodo sperimentale nei vari ambiti disciplinari. E Inserirsi nel gruppo, accettandone le regole, contribuendo alla realizzazione di attività collettive nel rispetto dei diritti fondamentali degli altri. AGIRE IN MODO RESPONSABILE E AUTONOMO Inserirsi nella vita sociale facendo valere i propri diritti , riconoscendo quelli degli altri e assumendo le proprie responsabilità. RISOLVERE PROBLEMI Affrontare semplici situazioni problematiche formulando ipotesi di soluzione, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline. COLLABORARE PARTECIPARE RAPPORTO CON LA REALTA’ NATURALE E SOCIALE Comprendere semplici messaggi di genere diverso utilizzando i linguaggi di base appresi,anche mediante supporti cartacei e informatici. Esprimere eventi, fenomeni, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, anche mediante supporti (cartacei, informatici e multimediali). COMUNICARE INDIVIDUARE COLLEGAMENTI RELAZIONI E ACQUISIRE E INTERPRETARE L’INFORMAZIONE Individuare e rappresentare collegamenti e relazioni tra contenuti disciplinari, cogliendone analogie e differenze, coerenze e incoerenze, cause ed effetti sia nello spazio che nel tempo. Acquisire la capacità di ricercare l’informazione richiesta sia nel contesto formale di apprendimento, sia nella vita quotidiana. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 30 AMBITO COMPETENZA CHIAVE OBIETTIVI FORMATIVI SECONDO ANNO COSTRUZIONE DEL SE’ IMPARARE AD IMPARARE Organizzare il proprio apprendimento in modo responsabile, utilizzando le informazioni ricevute, anche in funzione dei tempi disponibili e del proprio metodo di studio e di lavoro PROGETTARE Elaborare e realizzare compiti di apprendimento via via più complessi, utilizzando il metodo sperimentale nei vari ambiti disciplinari . RELAZIONE CON GLI ALTRI RAPPORTO CON LA REALTA’ NATURALE E SOCIALE COMUNICARE Comprendere messaggi di genere diverso utilizzando i linguaggi di base appresi, anche mediante supporti cartacei e informatici. Esprimere eventi, fenomeni, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi e diverse conoscenze disciplinari, anche mediante supporti (cartacei, informatici e multimediali). COLLABORARE E PARTECIPARE Interagire in gruppo, accettandone le regole, cercando di gestire le conflittualità, contribuendo alla realizzazione di attività collettive nel rispetto dei diritti fondamentali degli altri AGIRE IN MODO RESPONSABILE E AUTONOMO Inserirsi nella vita sociale facendo valere i propri diritti, riconoscendo quelli degli altri e assumendo consapevolmente le proprie responsabilità RISOLVERE PROBLEMI Affrontare situazioni problematiche formulando ipotesi di soluzione, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline. INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI Individuare e rappresentare collegamenti e relazioni tra fenomeni ed eventi disciplinari, cogliendone analogie e differenze, coerenze e incoerenze, cause ed effetti sia nello spazio che nel tempo. ACQUISIRE E INTERPRETARE L’INFORMAZIONE Acquisire la capacità di analizzare l’informazione che viene trasmessa, sia nel contesto formale di apprendimento, sia nella vita quotidiana. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 31 AMBITO COMPETENZA CHIAVE OBIETTIVI FORMATIVI TERZO ANNO COSTRUZIONE DEL SE’ IMPARARE AD IMPARARE Organizzare il proprio apprendimento scegliendo ed utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione, anche in funzione dei tempi disponibili e del proprio metodo di studio e di lavoro. PROGETTARE Elaborare e realizzare progetti, riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire le fasi procedurali e verificare i risultati raggiunti. RELAZIONE CON GLI ALTRI RAPPORTO CON LA REALTA’ NATURALE E SOCIALE COMUNICARE Comprendere messaggi anche complessi di genere diverso trasmessi utilizzando linguaggi diversi mediante diversi supporti cartacei, informatici e multimediali. Esprimere eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali). COLLABORARE E PARTECIPARE Interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive nel rispetto dei diritti fondamentali degli altri. AGIRE IN MODO RESPONSABILE E AUTONOMO Inserirsi nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità. RISOLVERE PROBLEMI Affrontare situazioni problematiche anche complesse formulando ipotesi di soluzione, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi delle diverse discipline. INDIVIDUARE COLLEGAMENTI E RELAZIONI Individuare e rappresentarecollegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti ACQUISIRE E INTERPRETARE L’INFORMAZIONE Acquisire la capacità di analizzare e interpretare le informazioni . Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 32 TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ITALIANO attraverso modalità dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri; con ciò matura la consapevolezza che il dialogo, oltre a essere uno strumento comunicativo, ha anche un grande valore civile e lo utilizza per apprendere informazioni ed elaborare opinioni su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali. realizzazione di giochi o prodotti, nell’elaborazione di progetti e nella formulazione di giudizi su problemi riguardanti vari ambiti culturali e sociali. riconoscendone la fonte, il tema, le informazioni e la loro gerarchia, l’intenzione dell’emittente. anche avvalendosi di supporti specifici (schemi, mappe, presentazioni al computer, ecc.). nelle attività di studio personali e collaborative, per ricercare, raccogliere e rielaborare dati, informazioni e concetti; costruisce sulla base di quanto letto testi o presentazione con l’utilizzo di strumenti tradizionali e informatici. un’interpretazione, collaborando con compagni e insegnanti. ipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo) adeguati a situazione, argomento, scopo, destinatario. linguaggi verbali con quelli iconici e sonori. (fondamentale; di alto uso; di alta disponibilità). base alla situazione comunicativa e agli interlocutori, realizzando scelte lessicali adeguate. loro uso nello spazio geografico, sociale e comunicativo. applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico, alla morfologia, all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice e complessa, ai connettivi testuali; utilizza le conoscenze metalinguistiche per comprendere con maggior precisione i significati dei testi e per correggere i propri scritti. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 33 TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE STORIA l’uso di risorse digitali. – anche digitali – e le sa organizzare in testi. – anche digitali – le conoscenze storiche acquisite operando collegamenti e argomentando le proprie riflessioni. comprende opinioni e culture diverse, capisce i problemi fondamentali del mondo contemporaneo. forme di insediamento e di potere medievali alla formazione dello stato unitario fino alla nascita della Repubblica, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico. contemporanea, anche con possibilità di aperture e confronti con il mondo antico. ivilizzazione neolitica alla rivoluzione industriale, alla globalizzazione. relazione con i fenomeni storici studiati. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE GEOGRAFIA cardinali e alle coordinate geografiche; sa orientare una carta geografica a grande scala facendo ricorso a punti di riferimento fissi. eografiche, fotografie attuali e d’epoca, immagini del telerilevamento, elaborazioni digitali, grafici, dati statistici, sistemi informativi geografici per comunicare efficacemente informazioni spaziali. ntandoli in particolare a quelli italiani, gli elementi fisici significativi e le emergenze storiche, artistiche e architettoniche, come patrimonio naturale e culturale da tutelare e valorizzare. ontani, nello spazio e nel tempo e valuta gli effetti di azioni dell’uomo su sistemi territoriali alle diverse scale geografiche. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 34 TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE CITTADINANZA E COSTITUZIONE prendimento, individuando, scegliendo ed utilizzando varie fonti e modalità di informazione e di formazione, anche in funzione dei tempi disponibili, delle strategie, del metodo di studio. studio, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi,strategie d’azione, verificando i risultati. mediante diversi supporti; rappresentare eventi, concetti, norme …, utilizzando linguaggi diversi e supporti diversi. vista, valorizzando le proprie e altrui capacità. ivo e consapevole nella vita sociale e far valere i propri diritti e bisogni, riconoscendo quelli altrui, le regole, le responsabilità. zioni: elaborare argomentazioni coerenti. dalle opinioni. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO ITALIANO ASCOLTO e PARLATO re la propria tesi su una tematica affrontata LETTURA escrittivi SCRITTURA Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 35 RIFLESSIONE SULLA LINGUA STORIA USO DELLE FONTI ORGANIZZAZIONE DELLE INFORMAZIONI STRUMENTI CONCETTUALI aliani, europei, mondiali convivenza civile PRODUZIONE SCRITTA E ORALE oscenze e concetti appresi CITTADINANZA E COSTITUZIONE Costituzione Italiana nell’ambito delle proprie esperienze e dal contesto scolastico relazioni tra persona, famiglia, società, Stato cali ed essere in grado di rivolgersi, per le proprie necessità, ai principali servizi erogati internazionale per la tutela e il rispetto dell’ambiente e delle risorse naturali Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 36 GEOGRAFIA ORIENTAMENTO LINGUAGGIO DELLA GEOGRAFICITA’ PAESAGGIO REGIONE E SISTEMA TERRITORIALE applicandolo all’Italia, all’Europa, agli altri continenti europea, mondiale TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE MATEMATICA padroneggia le diverse rappresentazioni e stima la grandezza di un numero e il risultato di operazioni. del piano e dello spazio, le loro rappresentazioni e ne coglie le relazioni tra gli elementi. prendere decisioni. alutando le informazioni e la loro coerenza. sul processo risolutivo, sia sui risultati. i passare da un problema specifico a una classe di problemi. utilizzando concatenazioni di affermazioni; accetta di cambiare riconoscendo le conseguenze logiche di una argomentazione corretta. opinione naturale. probabilità. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 37 esperienze significative e ha capito come gli strumenti matematici appresi siano utili in molte situazioni per operare nella realtà OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO MATEMATICA NUMERI conosciuti (numeri naturali, numeri interi, frazioni e numeri decimali) quando possibile a mente oppure utilizzando gli usuali algoritmi scritti, le calcolatrici e i fogli di calcolo. relativi. plausibilità di un calcolo già fatto. consapevoli del significato. le proprietà delle potenze anche per semplificare calcoli e notazioni. più numeri. divisore comune più grande, in matematica e in diverse situazioni concrete. scomposizione per diversi fini. semplici calcoli, utilizzando le proprietà associativa e distributiva per raggruppare e semplificare le operazioni. soluzione di un problema. oni di calcolo con i numeri conosciuti, essendo consapevoli del significato delle parentesi. SPAZIO E FIGURE accuratezza opportuni strumenti (riga, squadra, compasso, software di geometria). (triangoli, quadrilateri, poligoni regolari, cerchio). emplici figure scomponendole in figure elementari, ad esempio triangoli. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 38 concrete. assegnata. π , ad esempio come area del cerchio di raggio 1, e alcuni modi per approssimarlo. circonferenza, conoscendo il raggio. piano. a rappresentazioni bidimensionali. degli oggetti della vita quotidiana. RELAZIONI E FUNZIONI Costruire interpretare e trasformare formule che contengono lettere per esprimere in forma generale relazioni e proprietà. particolare le funzioni del tipo y = ax, y = a/x, y = ax2, y =2 n e i loro grafici. Collegare le prime due al concetto di proporzionalità. DATI E PREVISIONI onico. le distribuzioni delle frequenze e delle frequenze relative e le nozioni di media aritmetica e mediana. eventi elementari, discutere i modi per assegnare a essi una probabilità, calcolare la probabilità di qualche evento, decomponendolo in eventi elementari disgiunti. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE SCIENZE comuni fenomeni, ne immagina e ne verifica le cause; ricerca soluzioni ai problemi, utilizzando le conoscenze acquisite. semplici schematizzazioni e modellizzazioni di fatti e fenomeni ricorrendo, quando è il caso, a misure appropriate e a semplici formalizzazioni. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 39 microscopici, è consapevole delle sue potenzialità e dei suoi limiti. tempo; riconosce nella loro diversità i bisogni fondamentali di animali e piante, e i modi di soddisfarli negli specifici contesti ambientali. delle risorse, nonché dell’ineguaglianza dell’accesso a esse, e adotta modi di vita ecologicamente responsabili. campo dello sviluppo scientifico e tecnologico. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO SCIENZE FISICA E CHIMICA raccogliere dati su variabili di differenti fenomeni. conserva. oncetti di trasformazione chimica; sperimentare reazioni non pericolose anche con prodotti chimici di uso domestico. ASTRONOMIA E SCIENZE DELLA TERRA notturno e diurno, utilizzando planetari o simulazioni al computer. luna. con ricerche sul campo ed esperienze concrete, i principali tipi di rocce ed i processi geologici da cui hanno avuto origine. BIOLOGIA ionamento delle diverse specie di viventi. macroscopico dei viventi con un modello cellulare. a trasmissione dei caratteri ereditari acquisendo le prime elementari nozioni di genetica. la cura e il controllo della propria salute attraverso una corretta alimentazione; conoscere per evitare consapevolmente i danni del fumo e delle droghe. e preservare la biodiversità nei sistemi ambientali. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 40 TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE LINGUA INGLESE lingua standard su argomenti familiari, o di studio che affronta normalmente a scuola e nel tempo libero. acconta avvenimenti ed esperienze personali, espone argomenti di studio. argomenti noti. formativi e ascolta spiegazioni attinenti a contenuti di studio di altre discipline. familiari. zzazione e li confronta con quelli veicolati dalla lingua straniera, senza atteggiamenti di rifiuto. apprendere argomenti anche di ambiti disciplinari diversi e collabora fattivamente con i compagni nella realizzazione di attività e progetti. apprendere. 2^ LINGUA COMUNITARIA ti familiari. semplice e diretto su argomenti familiari e abituali. del proprio ambiente. dall’insegnante. - comunicativi e culturali propri delle lingue di studio imparare. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO LINGUA INGLESE Comprensione orale ricavarne informazioni specifiche. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 41 Comprensione scritta graduate. Produzione e interazione orale lessico, strutture e funzioni linguistiche note. Produzione scritta Riflessione Linguistica tture, lessico e funzioni linguistiche in modo corretto Cultura e Civiltà Paesi anglofoni e operare confronti con la propria 2^ LINGUA COMUNITARIA (FRANCESE/SPAGNOLO) Comprensione orale chiaramente e identificare il tema generale di brevi messaggi orali o di brevi testi multimediali in cui si parla di argomenti conosciuti. Comprensione scritta informazioni specifiche in materiali di uso corrente. Produzione ed interazione orale . mimica e gesti Produzione Scritta la comprensibilità del messaggio. Riflessione sulla lingua e cultura Aspetti relativi alla cultura implicita nella lingua relativa all’ambito personale e alla quotidianità. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ARTE E IMMAGINE progettazione originale, applicando le conoscenze e le regole del linguaggio visivo, Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 42 scegliendo in modo funzionale tecniche e materiali differenti anche con l’integrazione di più media e codici espressivi. significati di immagini statiche e in movimento, di filmati audiovisivi e di prodotti multimediali. ficative prodotte nell’arte antica, medioevale, moderna e contemporanea, sapendole collocare nei rispettivi contesti storici, culturali e ambientali; riconosce il valore culturale di immagini, di opere e di oggetti artigianali prodotti in paesi diversi dal proprio. del proprio territorio ed è sensibile ai problemi della sua tutela e conservazione. lizzando il linguaggio appropriato. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO ARTE E IMMAGINE ESPRIMERSI E COMUNICARE dallo studio dell’arte e della comunicazione visiva. zzare consapevolmente gli strumenti, le tecniche figurative (grafiche, pittoriche e plastiche) e le regole della rappresentazione visiva per una produzione creativa che rispecchi le preferenze e lo stile personale. uso comune, immagini fotografiche, scritte, elementi iconici e visivi per produrre nuove immagini. seguendo una precisa finalità operativa o comunicativa, anche integrando più codici e facendo riferimento ad altre discipline. OSSERVARE E LEGGERE LE IMMAGINI appropriato, gli elementi formali ed estetici di un contesto reale. erpretare in’immagine o un’opera d’arte utilizzando gradi progressivi di approfondimento dell’analisi del testo per comprenderne il significato e cogliere le scelte creative e stilistiche dell’autore. i nell’opera d’arte e nelle immagini della comunicazione multimediale per individuarne la funzione simbolica, espressiva e comunicativa nei diversi ambiti di appartenenza (arte, pubblicità, informazione, spettacolo). COMPRENDERE E APPREZZARE LE OPERE D’ARTE elementi essenziali del contesto storico e culturale a cui appartiene. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 43 principali periodi storici del passato e dell’arte moderna e contemporanea, anche appartenenti a contesti culturali diversi dal proprio. -artistico e museale del territorio sapendone leggere i significati e i valori estetici, storici e sociali. dei beni culturali. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE MUSICA attraverso l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti. all’analisi e alla riproduzione di brani musicali. partecipando a processi di elaborazione collettiva, messaggi musicali e multimediali, nel confronto critico con modelli appartenenti al patrimonio musicale, utilizzando anche sistemi informatici. anche in relazione alla propria esperienza musicale e ai diversi contesti storicoculturali. a con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali, servendosi anche di appropriati codici e sistemi di codifica. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO MUSICA strumentali di diversi generi e stili, anche avvalendosi di strumentazioni elettroniche. utilizzando sia strutture aperte, sia semplici schemi ritmico-melodici. costitutivi del linguaggio musicale. progettare/realizzare eventi sonori che integrino altre forme artistiche, quali danza, teatro, arti visive e multimediali. sicale, ampliarne l’orizzonte valorizzando le proprie esperienze, il percorso svolto e le opportunità offerte dal contesto. elaborazioni sonore e musicali. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 44 TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE TECNOLOGIA le molteplici relazioni che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli altri elementi naturali. rocessi di trasformazione e risorse o di produzione di beni e riconosce le diverse forme di energie coinvolte. di tipo tecnologico, riconoscendo opportunità e rischi. diversità in relazione al funzionamento, al tipo di energia ed ai materiali usati. realizzazione di semplici prodotti anche di tipo digitale. disponibili sul mercato ed esprime valutazioni. ando il linguaggio del disegno tecnico, seguendo le regole dell'assonometria e delle proiezioni ortogonali. maniera metodica e razionale compiti operativi complessi anche collaborando e cooperando con i compagni. immateriali, utilizzando elementi del disegno tecnico o altri linguaggi multimediali. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO TECNOLOGIA misurazioni e rilievi grafici e fotografici sull’ambiente scolastico o sulla propria abitazione. oggetti e processi. avandone informazioni qualitative e quantitative. potenzialità. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE nei limiti. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 45 situazione. -relazionali del linguaggio motorio per entrare in relazione con gli altri, praticando, inoltre, attivamente i valori sportivi (fair-play) come modalità di relazione quotidiana e di rispetto delle regole. bene” in ordine a un sano stile di vita e alla prevenzione. il bene comune. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE IL CORPO E LA SUA RELAZIONE CON LO SPAZIO E IL TEMPO sport. inusuali. -temporali funzionali alla realizzazione del gesto tecnico in ogni situazione sportiva. ente naturale e artificiale anche attraverso ausili specifici (mappe, bussole). IL LINGUAGGIO DEL CORPO COME MODALITA’ COMUNICATIVOESPRESSIVA idee, stati d’animo e storie mediante gestualità e posture svolte in forma individuale, a coppie, in gruppo. di gioco. IL GIOCO, LO SPORT, LE REGOLE E IL FAIR PLAY gioco in forma originale e creativa, proponendo anche varianti. comportamenti collaborativi e partecipa in forma propositiva alle scelte di squadra. anche il ruolo di arbitro o di giudice. oni competitive, in gara e non, con autocontrollo e rispetto per l’altro, sia in caso di vittoria sia in caso di sconfitta. SALUTE E BENESSERE; PREVENZIONE E SICUREZZA Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 46 applicarsi a seguire un piano di lavoro consigliato in vista del miglioramento delle prestazioni. applicare tecniche di controllo respiratorio e di rilassamento muscolare a conclusione del lavoro. propria e l’altrui sicurezza. anche rispetto a possibili situazioni di pericolo. riconoscendone i benefici. integratori, di sostanze illecite o che inducono dipendenza ( doping, droghe, alcool) TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELIGIONE CATTOLICA · L’alunno è aperto alla sincera ricerca della verità e sa interrogarsi sul trascendente e porsi domande di senso, cogliendo l’intreccio tra dimensione religiosa e culturale. A partire dal contesto in cui vive, sa interagire con persone di religione differente, sviluppando un’identità capace di accoglienza, confronto e dialogo. · Individua, a partire dalla Bibbia, le tappe essenziali e i dati oggettivi della storia della salvezza, della vita e dell’insegnamento di Gesù, del cristianesimo delle origini. Ricostruisce gli elementi fondamentali della storia della Chiesa e li confronta con le vicende della storia civile passata e recente elaborando criteri per avviarne una interpretazione consapevole. · Riconosce i linguaggi espressivi della fede (simboli, preghiere, riti, ecc.), ne individua le tracce presenti in ambito locale, italiano, europeo e nel mondo imparando ad apprezzarli dal punto di vista artistico, culturale e spirituale. · Coglie le implicazioni etiche della fede cristiana e le rende oggetto di riflessione in vista di scelte di vita progettuali e responsabili. Inizia a confrontarsi con la complessità dell’esistenza e impara a dare valore ai propri comportamenti, per relazionarsi in maniera armoniosa con se stesso, con gli altri, con il mondo che lo circonda. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO RELIGIONE CATTOLICA Dio e l’uomo · Cogliere nelle domande dell’uomo e in tante sue esperienze tracce di una ricerca religiosa. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 47 · Comprendere alcune categorie fondamentali della fede ebraico-cristiana (rivelazione, promessa, alleanza, messia, risurrezione, grazia, Regno di Dio, salvezza…) e confrontarle con quelle di altre maggiori religioni. · Approfondire l’identità storica, la predicazione e l’opera di Gesù e correlarle alla fede cristiana che, nella prospettiva dell’evento pasquale (passione, morte e risurrezione), riconosce in lui il Figlio di Dio fatto uomo, Salvatore del mondo che invia la Chiesa nel mondo. · Conoscere l’evoluzione storica e il cammino ecumenico della Chiesa, realtà voluta da Dio, universale e locale, articolata secondo carismi e ministeri e rapportarla alla fede cattolica che riconosce in essa l’azione dello Spirito Santo. · Confrontare la prospettiva della fede cristiana e i risultati della scienza come letture distinte ma non conflittuali dell’uomo e del mondo. La Bibbia e le altre fonti · Saper adoperare la Bibbia come documento storico-culturale e apprendere che nella fede della Chiesa è accolta come Parola di Dio. · Individuare il contenuto centrale di alcuni testi biblici, utilizzando tutte le informazioni necessarie ed avvalendosi correttamente di adeguati metodi interpretativi. · Individuare i testi biblici che hanno ispirato le principali produzioni artistiche (letterarie, musicali, pittoriche…) italiane ed europee. Il linguaggio religioso · Comprendere il significato principale dei simboli religiosi, delle celebrazioni liturgiche e dei sacramenti della Chiesa. · Riconoscere il messaggio cristiano nell’arte e nella cultura in Italia e in Europa, nell’epoca tardo-antica, medievale, moderna e contemporanea. · Individuare gli elementi specifici della preghiera cristiana e farne anche un confronto con quelli di altre religioni. · Focalizzare le strutture e i significati dei luoghi sacri dall’antichità ai nostri giorni. I valori etici e religiosi · Cogliere nelle domande dell’uomo e in tante sue esperienze tracce di una ricerca religiosa. · Riconoscere l’originalità della speranza cristiana, in risposta al bisogno di salvezza della condizione umana nella sua fragilità, finitezza ed esposizione al male. · Saper esporre le principali motivazioni che sostengono le scelte etiche dei cattolici rispetto alle relazioni affettive e al valore della vita dal suo inizio al suo termine, in un contesto di pluralismo culturale e religioso. · Confrontarsi con la proposta cristiana di vita come contributo originale per la realizzazione di un progetto libero e responsabile. In considerazione degli assi culturali le competenze vengono acquisite attraverso: Asse dei linguaggi : Italiano, Lingue Straniere, Arte e Immagine, Musica , Scienze Motorie Asse logico matematico scientifico-tecnologico: Matematica, Scienze, Tecnologia Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 48 Asse storico- sociale:Storia, Geografia, Religione. Ciascun asse culturale prevede 3 livelli di acquisizione delle competenze: Livello base: lo studente svolge compiti semplici in situazioni note, mostrando di possedere conoscenze ed abilità essenziali e di saper applicare regole e procedure fondamentali. Livello intermedio: lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni note, compie scelte consapevoli, mostrando di saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite. Livello avanzato: lo studente svolge compiti e problemi complessi in situazioni anche non note, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e delle abilità; sa proporre e sostenere le proprie opinioni e assumere autonomamente decisioni consapevoli. METODOLOGIE Nel Piano dell'offerta formativa, poiché l'attenzione rivolta alle finalità formative si coniuga con le modalità di apprendimento, il Collegio dei Docenti si prefigge di promuovere capacità (saper fare) e atteggiamenti (saper essere) attraverso conoscenze essenziali, nuclei concettuali fondanti che devono necessariamente essere compresi ed assimilati consapevolmente. Per tale motivazione la nostra scuola fa riferimento a metodi, procedure e strategie di tipo attivo in cui gli alunni non restano passivi recettori delle conoscenze, ma sono coinvolti e divengono artefici del proprio processo di apprendimento. Le diverse metodologie, rispettose della libertà di insegnamento e della specificità della disciplina, presentano orientamenti e tipologie comuni finalizzati a: - stimolare la curiosità degli alunni - aumentare il loro livello di motivazione, partecipazione e apprendimento - conseguire il successo formativo. Esse sono: - personalizzazione: diversificare i percorsi di apprendimento per garantire il diritto allo studio, interpretando i bisogni e le esigenze di ciascun alunno; - apprendimento per scoperta: acquisire autonomia nel pensare, progettare, decidere e valutare - attività laboratoriale: costruire percorsi significativi d’apprendimento per coniugare momenti operativi e momenti conoscitivi; Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 49 - apprendimento cooperativo: promuovere le diverse potenzialità di ciascuno per perseguire fini comuni attraverso l’operare in gruppo STRATEGIE Attività collettive Lavori di gruppo Attività a classi aperte Attività individuali Attività individualizzate: recupero, consolidamento, potenziamento La lezione si connoterà come input a fare, a motivare, ad affrontare problemi, per questo il compito dell'insegnante sarà: 1. Pubblicizzare gli obiettivi 2. Motivare al lavoro da svolgere 3. Attirare l'attenzione 4. Verificare la presenza dei prerequisiti necessari ad un apprendimento significativo 5. Parcellizzare gli apprendimenti in sequenze modulari 6. Fornire il modello della prestazione richiesta 7. Provvedere al transfert (generalizzazione) VERIFICA - VALUTAZIONE “Agli insegnanti compete la responsabilità della valutazione e la cura della documentazione didattica, nonché la scelta dei relativi strumenti nel quadro dei criteri deliberati dagli organi collegiali. Le verifiche intermedie e le valutazioni periodiche e finali devono essere coerenti con gli obiettivi e i traguardi previsti dalle Indicazioni e declinati nel curricolo. La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari, attiva le azioni da intraprendere, regola quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente funzione formativa, di accompagnamento dei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo”(Indicazioni nazionali per il curricolo- 2012); serve come accertamento finalizzato alla messa a punto e al controllo delle procedure didattiche la cui efficacia e validità si misura con la capacità di condurre i diversi allievi al conseguimento di livelli omogenei di apprendimento attraverso itinerari flessibili e differenziati. L’attività di valutazione si sviluppa nel corso dell’intero anno scolastico seguendo un percorso che parte dalla conoscenza degli alunni, attraverso l’osservazione Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 50 sistematica e la rilevazione oggettiva degli apprendimenti, elementi indispensabili per poter calibrare l’attività didattica e la programmazione. Si considerano i progressi compiuti in relazione al perseguimento degli obiettivi prefissati in termini di conoscenze acquisite, capacità espresse, comportamenti maturati. La valutazione complessiva tiene conto quindi degli esiti cognitivi conseguiti o non raggiunti. La valutazione scaturirà da tre momenti importanti: Valutazione diagnostica: mira a prendere coscienza della situazione d’ingresso e dà indicazioni sull’intera classe. Valutazione formativa: fornisce indicazioni continue sull’apprendimento in itinere. Valutazione sommativa: verifica le conoscenze e le abilità conseguite al termine dell’unità di apprendimento. e favorirà lo sviluppo delle capacità di autovalutazione e di orientamento dell’alunno. La valutazione sommativa, quadrimestrale, terrà conto : dei livelli di partenza, dell’esito degli interventi personalizzati dei risultati delle prove di verifica dei progressi rilevati nel processo di maturazione Per arrivare a: VALUTARE il raggiungimento degli obiettivi di apprendimento ACCERTARE il conseguimento delle competenze raggiunte CERTIFICARE l’assolvimento dell’obbligo e le competenze raggiunte dagli alunni. La verifica è effettuata attraverso: - prove oggettive strutturate (questionari aperti, questionari V/F, questionari a scelta multipla, tabelle, mappe concettuali, fruizione e produzione di diverse tipologie testuali) per accertare le competenze acquisite di conoscenza, comprensione, analisi e sintesi - prove soggettive (interrogazioni orali) per attestare l’acquisizione della capacità espressiva e del codice competente. Per gli alunni in difficoltà, diversamente abili o stranieri di alfabetizzazione nulla o minima si prevedono prove personalizzate da valutare in modo coerente agli obiettivi concordati per ogni singola situazione. Sono stati individuati alcuni criteri di valutazione del docente e quelli adottati dal docente per gli alunni: Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 51 CRITERI di valutazione del docente: - criterio della collegialità - criterio della corresponsabilità - criterio della coerenza e della trasparenza - criterio dell’imparzialità CRITERI di valutazione per gli alunni: - valutazione delle competenze (disciplinari e trasversali) acquisite - valutazione dell’alfabetizzazione culturale - valutazione della partecipazione e relazionalità - valutazione dell’impegno - valutazione dell’attenzione VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO Per la valutazione del comportamento e quindi per l’assegnazione del voto di condotta da esprimere in decimi sulla scheda, si tiene conto dei seguenti indicatori: assumere comportamenti responsabili verso se stessi, gli altri e l’ambiente portare a termine con affidabilità gli impegni presi rispettare le regole convenute (come da Regolamento di istituto); assumersi la responsabilità dei propri doveri di alunno nei diversi contesti educativi. La valutazione espressa dal Consiglio di classe in sede di scrutinio intermedio o finale non può riferirsi ad un singolo episodio, ma deve scaturire da un giudizio complessivo di maturazione e di crescita civile e culturale dello studente in ordine all’intero anno scolastico. In particolare, tenuto conto della valenza formativa ed educativa cui deve rispondere l’attribuzione del voto sul comportamento, il Consiglio di classe tiene in debita evidenza e considerazione i progressi e i miglioramenti realizzati dallo studente nel corso dell’anno. La valutazione del comportamento inferiore alla sufficienza, ovvero a 6/10, riportata dallo studente in sede di scrutinio finale, comporta la non ammissione automatica dello stesso al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo di studi. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 52 VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO OBIETTIVI : Assumere comportamenti responsabili, di sé, degli altri e dell’ambiente. Portare a termine gli impegni presi. Rispettare le regole convenute. Assumersi la responsabilità dei propri doveri di alunno nei diversi contesti educativi. VOTO CRITERI 10 -comportamento corretto responsabile ed educato -rispetto degli altri, dei loro diritti e delle diversità -promozione di comportamenti solidali -osservanza del regolamento d’istituto -rispetto degli ambienti,delle strutture e dei materiali della scuola -frequenza assidua delle lezioni e rispetto degli orari -partecipazione motivata e consapevole alle attività -impegno, volontà, disponibilità a collaborare costruttivamente 9 -comportamento corretto ed educato -rispetto degli altri, dei loro diritti e delle diversità -osservanza del regolamento d’istituto -rispetto degli ambienti, delle strutture e dei materiali della scuola -frequenza regolare delle lezioni e rispetto degli orari -attenzione e partecipazione alle attività -puntualità negli adempimenti scolastici, disponibilità a collaborare 8 - comportamento generalmente corretto ed educato -globale rispetto degli altri e delle diversità -rispetto del regolamento d’istituto -frequenza nel complesso regolare, occasionali assenze e ritardi -buona partecipazione e collaborazione alle attività 7 - comportamento non sempre corretto ed educato -non sempre rispettoso degli altri e dei loro diritti -osservanza non sempre puntuale del regolamento d’istituto - sostanziale rispetto degli ambienti,delle strutture -richiami scritti nel registro di classe -frequenza irregolare e scarsa puntualità in classe -limitato interesse, saltuario impegno 6 - comportamento inadeguato -limitato rispetto degli altri e dei loro diritti -inosservanza del regolamento d’istituto -scarso rispetto delle strutture e dei materiali della scuola -ammonizioni verbali e richiami scritti per comportamenti scorretti -ripetute assenze e ritardi non giustificati -saltuario interesse per le attività e comportamento fonte di disturbo 5 -Comportamento irresponsabile -mancanza di rispetto per gli altri e le diversità -scarso rispetto per le strutture e i materiali scolastici -richiami scritti e sospensione per un periodo superiore a 15 giorni -continue assenze e ritardi non giustificati -interesse e impegno assenti per le attività N.B. ALLA FORMULAZIONEDELLA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO CONCORRE ALMENO LA MAGGIORANZA DEGLI INDICATORI RIFERITI A CIASCUN VOTO Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 53 CRITERI DI VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI LIV. VOTO CONOSCENZE Acquisizione dei contenuti COMPETENZE CAPACITÀ’ Applicazione delle conoscenze Abilità linguistiche ed espressive Rielaborazione ed applicazione delle conoscenze in contesti nuovi Organizzazione dei contenuti Comunica in modo proprio, efficace ed articolato. Affronta autonomamente anche compiti complessi, applicando le conoscenze in odo corretto e creativo. 8 Ha conoscenze complete. Comunica in maniera chiara ed appropriata. Affronta compiti anche complessi in modo accettabile. C 7 Conosce adeguatamente gli elementi fondamentali della disciplina. Comunica in modo adeguato anche se semplice. Esegue correttamente compiti semplici, affronta quelli più complessi se guidato. E’ un diligente ed affidabile esecutore, pur non avendo piena autonomia. Opera collegamenti semplici. D 6 Conosce gli elementi minimi della disciplina. Comunica in modo semplice con qualche incertezza. Esegue semplici compiti senza errori sostanziali Coglie gli aspetti fondamentali ma le sue analisi sono semplici e non approfondite. E 5 Ha conoscenze incerte ed incomplete Comunica in modo non sempre coerente e proprio Applica le conoscenze minime con errori pur non gravi e imprecisioni Ha difficoltà a cogliere i nessi logici e quindi ad analizzare i temi, questioni e problemi e a fare collegamenti. F 3-4 Ha conoscenze frammentarie e gravemente lacunose Comunica in modo decisamente stentato e improprio. Non arriva ad applicare le conoscenze minime e commette gravi errori anche nell’eseguire semplici esercizi. Ha difficoltà a cogliere concetti e relazioni essenziali che legano tra loro i fatti anche più elementari. 9-10 B Impegno Partecipazione Metodo di lavoro Progresso nell’apprendimento E’ autonomo ed organizzato. Collega conoscenze attinte da ambiti pluridisciplinari. Analizza in modo critico, con un certo rigore. Documenta il proprio lavoro, cercando soluzioni adeguate per situazioni nuove . Ha una propria autonomia di lavoro. Analizza in modo complessivamente corretto e compie alcuni collegamenti, arrivando a rielaborare in modo abbastanza autonomo. Ha conoscenze complete, con approfondimenti autonomi. A OBIETTIVI TRASVERSALI Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 54 AUTOANALISI E AUTOVALUTAZIONE D'ISTITUTO L'auto-valutazione è indispensabile per una "scuola di qualità", che si pone come obiettivo quello di soddisfare i bisogni impliciti ed espliciti dell'utenza. Obiettivo di un adeguato sistema di qualità è anche quello di far sì che l'organizzazione impari a soddisfare questi bisogni nel modo migliore. Un efficace sistema di auto- valutazione serve a: confrontarsi continuamente con l'esterno così da avere la certezza di essere in sintonia con i cambiamenti e con l'evoluzione in atto dell'ambiente esterno; ricevere un feed- back costruttivo riguardo alle aree da migliorare; conoscere sempre meglio i propri processi. Quindi l'auto- valutazione è il motore di ricerca per un miglioramento continuo e costituisce una riflessione guidata e costante sulla qualità dell'Offerta Formativa. La scuola effettua l’autoanalisi di istituto attraverso i suoi referenti (Funzione Strumentale 4) durante e a conclusione dell’anno scolastico per verificare la soddisfazione di genitori e alunni (utenti esterni) e di docenti e personale ATA (utenti interni). Si testano i seguenti aspetti: - le condizioni ambientali (strutture, attrezzature, locali.) - le condizioni interne/esterne (modalità di comunicazione, informazioni) - i servizi didattici (azioni del personale e funzionamento della scuola, processi di insegnamento, risultati conseguiti dagli alunni nel 1° e nel 2° quadrimestre). Per ciascun campo di indagine sono proposte griglie di monitoraggio da analizzare attraverso questionari somministrati ai docenti, agli studenti, ai genitori. I questionari proposti sono stati elaborati con l'intento di promuovere un'analisi comune del contesto organizzativo e didattico del nostro Istituto, sulla base di protocolli condivisi, per riflettere insieme sui comportamenti rilevati in classe, sulla qualità delle relazioni, sulla ricchezza delle mediazioni, sulla pluralità degli stimoli e, nello stesso tempo, far emergere i bisogni più rilevanti. Individuare i "punti forti" e le "criticità" nel processo offre maggiori possibilità di intervenire con successo per far sì che "il prodotto" diventi di qualità. Scopo della riflessione è riunire le nostre capacità professionali per un'azione comune, tesa alla valorizzazione delle nostre risorse (umane, culturali e progettuali), per il potenziamento della qualità del nostro lavoro, nell'ambito di un'autonomia "costruita" collegialmente e al contempo "regolata" da parametri di auto-valutazione, negoziati e condivisi dagli attori della comunità scolastica. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 55 L’autoanalisi consente di regolare i comportamenti e le azioni per migliorare il servizio, compatibilmente con le esigenze della comunità in cui è inserita la scuola. Priorità strategiche del Sistema Nazionale di Valutazione per gli anni scolastici 2014/15, 2015/16 e 2016/17 (direttiva n.11 del 18 settembre 2014) Per il prossimo triennio la valutazione del sistema educativo di istruzione sarà caratterizzata dalla progressiva introduzione nelle istituzioni scolastiche del procedimento di valutazione. La valutazione è finalizzata al miglioramento della qualità dell’offerta formativa e degli apprendimenti e sarà particolarmente indirizzata: • alla riduzione della dispersione scolastica e dell’insuccesso scolastico; • alla riduzione delle differenze tra scuole e aree geografiche nei livelli di apprendimento degli studenti; • al rafforzamento delle competenze di base degli studenti rispetto alla situazione di partenza; • alla valorizzazione degli esiti a distanza degli studenti con attenzione all’università e al lavoro. AUTOVALUTAZIONE – A partire dall’anno scolastico 2014-2015 tutte le istituzioni scolastiche effettueranno l’autovalutazione mediante l’analisi e la verifica del proprio servizio e la redazione di un Rapporto di autovalutazione contenente gli obiettivi di miglioramento, redatto in formato elettronico. Princìpi e criteri generali: 1) l’INVALSI sosterrà i processi di autovalutazione delle scuole fornendo strumenti di analisi dei dati resi disponibili dalle scuole, dal sistema informativo del Ministero e dalle rilevazioni nazionali e internazionali degli apprendimenti; definirà un quadro di riferimento, corredato di indicatori e dati comparabili, per l’elaborazione dei rapporti di autovalutazione il cui format sarà reso disponibile alle scuole entro ottobre 2014; 2) il Sistema Nazionale di Valutazione si avvarrà di una piattaforma operativa unitaria predisposta dai Servizi informativi del Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca, in modo da poter gestire e coordinare il flusso delle informazioni e le elaborazioni dati provenienti dalle varie fonti; 3) il Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca avvierà, in collaborazione con i soggetti del Sistema Nazionale di Valutazione, piani di formazione per tutte le scuole, con particolare attenzione ai dirigenti scolastici. VALUTAZIONE ESTERNA DELLE SCUOLE - Entro marzo 2015, la Conferenza di coordinamento adotterà, su proposta dell’INVALSI, i protocolli di valutazione delle scuole e gli indicatori di efficienza e di efficacia per individuare le scuole da sottoporre a verifica esterna. Al fine di facilitare e regolare l’implementazione del sistema di valutazione, le scuole da sottoporre a verifica saranno, per il prossimo triennio, fino ad un massimo del 10 per cento del totale per ciascun anno scolastico, così individuate: Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 56 il 7 per cento attraverso degli indicatori e il 3 per cento in base a campionamento casuale. Le attività di valutazione esterna, con le visite dei nuclei di valutazione costituiti dai dirigenti tecnici avranno inizio a partire dall’anno scolastico 2015-2016. VALUTAZIONE DELLA DIRIGENZA SCOLASTICA - Entro dicembre 2014, l’INVALSI definirà gli indicatori per la valutazione dei dirigenti scolastici Il modello di valutazione della dirigenza scolastica dovrà prestare attenzione agli obiettivi di miglioramento della scuola individuati attraverso il rapporto di autovalutazione e alle aree di miglioramento organizzativo e gestionale delle istituzioni scolastiche direttamente riconducibili all’operato del dirigente scolastico, RILEVAZIONI NAZIONALI SUGLI APPRENDIMENTI DEGLI STUDENTI E PARTECIPAZIONE ALLE INDAGINI INTERNAZIONALI - Nel corso del triennio scolastico 2014/2015 – 2016/2017 saranno effettuate rilevazioni nazionali degli apprendimenti, a carattere censuario. La restituzione dei risultati delle rilevazioni degli apprendimenti alle singole scuole insieme agli altri elementi conoscitivi in possesso delle scuole, costituirà la base per l’avvio dei processi di autovalutazione e di miglioramento per tutte le istituzioni scolastiche. Per favorire l’utilizzo dei risultati in chiave autovalutativa, l’INVALSI predisporrà apposite linee guida per la lettura e l’utilizzo dei dati. RILEVAZIONI NAZIONALI SUGLI APPRENDIMENTI DEGLI STUDENTI E PARTECIPAZIONE ALLE INDAGINI INTERNAZIONALI - Nel corso del triennio scolastico 2014/2015 – 2016/2017 saranno effettuate rilevazioni nazionali degli apprendimenti, a carattere censuario. La restituzione dei risultati delle rilevazioni degli apprendimenti alle singole scuole insieme agli altri elementi conoscitivi in possesso delle scuole, costituirà la base per l’avvio dei processi di autovalutazione e di miglioramento per tutte le istituzioni scolastiche. Per favorire l’utilizzo dei risultati in chiave autovalutativa, l’INVALSI predisporrà apposite linee guida per la lettura e l’utilizzo dei dati. Inoltre, nel corso di tale triennio, l’INVALSI continuerà a garantire la partecipazione dell’Italia alle indagini internazionali OCSE-PISA, IEA-TIMSS, IEA-PIRLS e TALIS. VALUTAZIONE DI SISTEMA - In relazione alle funzioni di coordinamento del Sistema nazionale di valutazione, l’Istituto predisporrà, entro ottobre 2015, e per ciascun anno successivo, un rapporto sul sistema scolastico italiano volto a consentire un’analisi su base nazionale e una comparazione su base internazionale. Esso terrà conto: • dei livelli degli apprendimenti evidenziati dalle rilevazioni nazionali e dalle indagini internazionali, Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 57 • degli altri indicatori di risultato delle scuole in relazione ai diversi contesti territoriali. Il rapporto consentirà, quindi, di individuare le aree critiche e di eccellenza del sistema educativo del nostro Paese sulla base di espliciti indicatori di efficienza e di efficacia. Nel corso del primo semestre dell’anno 2015, tutte le scuole predisporranno un Rapporto di autovalutazione, utilizzando il quadro di riferimento definito dall’Invalsi e i dati messi a disposizione tramite piattaforma operativa unica. Tutte le scuole potranno fruire del supporto tecnico dell’Invalsi e del piano di formazione predisposto dal Ministero dell’istruzione, dell’università e della ricerca. Le scuole terranno conto, altresì, delle esperienze di autovalutazione svolte negli anni precedenti, in autonomia e/o nell’ambito di progetti sperimentali. Il Rapporto di autovalutazione, corredato degli obiettivi di miglioramento, sarà reso disponibile all’Amministrazione e all’Invalsi tramite piattaforma operativa unica entro luglio 2015 e sarà reso pubblico attraverso l’inserimento nel portale “Scuola in chiaro” e nel sito della Istituzione scolastica. La pianificazione e la realizzazione delle azioni di miglioramento correlate al conseguimento degli obiettivi verrà attuata a partire dall’anno scolastico 2015/16. Un primo aggiornamento del Rapporto di autovalutazione avrà luogo nel luglio 2016. Tutte le fasi si completeranno al termine dell’anno scolastico 2016-2017 con la pubblicazione da parte delle scuole di un primo rapporto di rendicontazione sociale nel portale “Scuola in chiaro”, grazie al quale si diffonderanno i risultati raggiunti, in relazione agli obiettivi di miglioramento individuati e perseguiti negli anni precedenti. L’INDIRE metterà a disposizione delle scuole strumenti ed esperti qualificati per predisporre i piani di miglioramento. Le scuole potranno, per lo sviluppo dei piani e in base alle diverse attività in essi previste, avvalersi di INDIRE e/o della collaborazione di università, enti di ricerca, associazioni professionali e culturali. Tempi dell’autovalutazione • entro ottobre saranno messi comunicare il proprio piano e pubblicarlo sul sito web della scuola e nel portale «Scuola in chiaro» • a settembre 2015 partirà la valutazione esterna nel 10% delle scuole; • l'attuazione del piano di miglioramento occuperà gli anni scolastici 2015-2016 e 2016-2017. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 58 PROGETTO CAF & EDUCATION “Alle singole istituzioni scolastiche spetta la responsabilità dell’autovalutazione, che ha la funzione di introdurre modalità riflessive sull’intera organizzazione dell’offerta educativa e didattica della scuola, per svilupparne l’efficacia, anche attraverso dati di rendicontazione sociale o emergenti da valutazioni esterne” ( Indicazioni nazionali per il curriculo - 2012). Per questo motivo la scuola secondaria di primo grado “Colombo” dall’anno scolastico 2012-13 ha aderito al progetto CAF& EDUCATION. Esso costituisce motivo di orgoglio per la scuola perchè è stata certificata in novembre 2013 “Effective CAF User”. Il Common Assessment Framework (CAF –Griglia Comune di Autovalutazione) è uno strumento di Total Quality Management, ispirato dal modello di eccellenza EFQM. Il CAF si fonda sul principio che risultati eccellenti relativi alla performance organizzativa, ai cittadini/clienti, al personale, e alla società si ottengono attraverso una leadership che guidi le politiche e le strategie, la gestione del personale, delle partnership, delle risorse e dei processi. Il CAF considera l’organizzazione da diversi punti di vista contemporaneamente, secondo l’approccio olistico di analisi delle performance organizzative. Il modello raggruppa quelli che si ritiene siano i fini e gli obiettivi di qualunque organizzazione (quelli sulla base dei quali se ne misura la performance) in quattro categorie – e li pone sulla destra. Pone poi sulla sinistra quelli che vengono ritenuti i fattori organizzativi funzionali al raggiungimento dei fini (raggruppandoli in cinque categorie). Il modello perciò risulta diviso in due parti: la parte sinistra è composta dai Fattori, cioè gli elementi di tipo organizzativo, la parte destra dai risultati (vedi figura). Figura 1: Modello CAF Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 59 I diversi modelli possono parzialmente differire nelle definizioni dei fattori e dei risultati, ma l’elemento comune è dato dalla continua interazione tra fattori e risultati: i fattori devono continuamente essere adeguati e migliorati per migliorare i risultati, per rendere l’organizzazione dinamica ed in grado di rispondere alle richieste del contesto in cui opera; d’altra parte, i risultati sono la misura del successo o meno di quanto l’organizzazione ha strutturato nella parte Fattori. I fattori abilitanti sono rappresentati da: la leadership, il motore di ogni processo di cambiamento organizzativo; le politiche e strategie, la gestione delle risorse umane, la gestione delle risorse proprie e di partnership, la gestione dei processi. Quando si parla di autovalutazione si intende un processo consapevole e condiviso mediante il quale un’organizzazione pubblica e/o privata analizza e valuta periodicamente il proprio “stato di salute”. Scopo dell’autovalutazione/autodiagnosi è quindi comprendere lo stato e le potenzialità dell’organizzazione riguardo a quelle competenze e capacità (capability) che risultano critiche rispetto alla mission che l’organizzazione stessa si prefigge. La finalità ultima è quella di cogliere gli elementi di debolezza e di forza a fronte delle missioni e degli obiettivi, per poi pianificare le iniziative mirate all’adeguamento delle capability relative. In questi termini il processo di autovalutazione permette all’organizzazione di ottenere ulteriori valori aggiunti: − l’identificazione del “modello di business” ovvero l’identificazione delle missioni e degli obiettivi strategici. Infatti, dovendo il processo di autovalutazione partire dall’analisi critica delle missioni dell’organizzazione, esso costringe il management a definirle ove non lo siano o lo siano in maniera completa; − la presa di coscienza del senso pieno del concetto di miglioramento continuo, inteso non solo come miglioramento incrementale - quel tipo di miglioramento che si compie quando si è in presenza di una performance cronicamente al di sotto degli obiettivi per portarla al livello voluto - ma come cambiamento sostanziale, innovativo, che comporta la messa in campo di nuove capability o l’acquisizione di nuove competenze all’interno dell’amministrazione; − il miglioramento come processo guidato dai risultati, dal momento che l’autovalutazione si basa: sui risultati di performance dell’organizzazione , o più precisamente dagli scarti fra tali risultati e gli obiettivi e fra i risultati propri e quelli di organizzazioni assunte a riferimento; sulle evidenze in relazione allo stato dei “fattori abilitanti. Essere guidati dai risultati e dai fatti significa anche che non si assume alcun modello come un “dogma”, ma che il modello stesso è soggetto al principio del miglioramento continuo: in caso di contrasto fra ciò che emerge dalle evidenze emergenti dalla realtà e il modello, è questo che si deve adattare alla realtà. Infine essere guidati dai risultati significa che i risultati sono il punto di partenza per eventuali benchmarking; e infine che i risultati dell’autovalutazione e degli eventuali benchmarking sono l’input principale al piano di miglioramento. I vantaggi dell’adottare strumenti di autodiagnosi adeguati, all’interno di un ciclo PDCA guidato dal modello, sono numerosi e funzionali agli obiettivi che Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 60 l’organizzazione vuole perseguire. Essi si traducono nel miglioramento delle capacità di: interpretare meglio i problemi collettivi, da cui identificare fini adeguati (mission, vision, obiettivi strategici) da tradurre poi in obiettivi operativi (qualità come “fare le cose giuste”); raggiungere gli obiettivi posti (qualità come “fare le cose bene”); ricavare informazioni sullo stato dell’organizzazione più attendibili, questo perché l’autodiagnosi è condotta direttamente dal personale che opera nel processo e che conosce “da vicino” le aree di debolezza e quelle di forza della sua amministrazione; ottenere un personale motivato. Il personale direttamente coinvolto è motivato ad analizzare i propri risultati e a pianificare il miglioramento, si sente più partecipe della vita dell’organizzazione e produce un lavoro qualitativamente più elevato; ottenere un adeguamento delle competenze. Le richieste di risorse di cui dotarsi e gli interventi individuati sono motivati ed obiettivi, in quanto discendono da una analisi attenta della situazione operativa. La scuola per effettuare l’autovalutazione, ha steso “ un rapporto descrittivo dei risultati dell’autovalutazione” preparato dal gruppo di autovalutazione, articolato in modo sintetico e contenente: - i punti di forza - le aree da migliorare - i punteggi I risultati di performance si possono migliorare solo agendo sui fattori che li generano. E’ l’autovalutazione dei fattori abilitanti quindi che porta a scoprire le cause, cioè le debolezze dell’organizzazione. Perciò le aree da migliorare che il rapporto individua sono quelle relative ai fattori abilitanti. Analogamente riguardo ai punti di forza, questi si identificano in primo luogo a livello di performance, però la diagnosi identifica le cause organizzative – e queste devono essere messe in evidenza. Naturalmente il rapporto sottolinea le coerenze fra debolezze sui risultati e aree di miglioramento individuate a livello di fattori. Eventuali incoerenze richiederanno ulteriori indagini. La scuola secondaria di primo grado Colombo ha scelto il CAF perché ha fiducia nell’efficacia dello strumento ai fini del proprio miglioramento. Si pone come obiettivo assolutamente primario l’autovalutazione: l’individuazione dei punti forti e delle aree deboli per avviare il Piano di miglioramento. Dall’analisi del RAV della Colombo sono emerse delle criticità nel sistema, sono state fissate le aree di miglioramento più significative come priorità e fattibilità e sono stati definiti i seguenti progetti di miglioramento: “Star bene a scuola”, “Cresciamo insieme”, “Misuriamoci” avviati nell’a.s.2013/2014. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 61 Il primo progetto ha durata biennale, è rivolto ai docenti della scuola, è finalizzato ad incrementare il loro coinvolgimento nelle attività intraprese dalla scuola, alla capillarizzazione delle informazioni, all’individuazione di un sistema di controllo preciso, allo sviluppo di un sistema di misurazione degli obiettivi operativi,ad un maggiore coordinamento tra le varie attività organizzate dalla scuola, ad un monitoraggio sistematico del grado di soddisfazione del personale dell’istituzione. Il secondo ha durata triennale, i destinatari sono alunni e famiglie, si propone di migliorare le attività di monitoraggio relative ai bisogni e alle aspettative dei portatori di interesse. L’ultimo progetto, di durata triennale, si riferisce all’area della didattica, è diretto ai docenti ed è finalizzato a migliorare il coinvolgimento del personale nell’implementazione di politiche e strategie coerenti con il POF e la valutazione della performance e il monitoraggio dei percorsi. Gruppo CAF/GDM o o o o o o o o o Massimo Romandini, Dirigente Paola Maiorano, DSGA Carla Cimmarrusti, referente CAF/GDM Vincenza Mantovani, vicaria DS Angela Picciarelli, 2° collaboratore DS Silvia Oggianu, F.S. Area 1 Ettore Mastelloni, F.S. Area 2 Francesca Esposito, F.S. Area 4 referente autovalutazione e Invalsi Menotti Lupo, elaborazione dati ATA Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 62 INVALSI La scuola provvede alle prove e ai monitoraggi Invalsi attraverso i suoi referenti (Funzione Strumentale n° 4). La Scuola ha partecipato, e parteciperà anche durante il corso di quest’anno scolastico qualora dovessero essere attivati, ai seminari di informazione e sensibilizzazione sull’indagine OCSE PISA e alle altre ricerche nazionali e internazionali riservate ai docenti delle scuole del 1° ciclo . L’obiettivo è garantire almeno pari standard minimi di qualità del servizio scolastico in tutto il territorio nazionale, fissando indicatori di risultato coerenti con gli obiettivi europei , rendendo più equo il sistema di istruzione e promuovendo nel contempo le eccellenze. Sono stati definiti alcuni indicatori differenziati per tipologia di servizio. Per quanto riguarda il sistema scolastico è stato individuato un obiettivo generale “Elevare le competenze degli studenti e la capacità di apprendimento della popolazione”, che sarà misurato sulla base dei seguenti indicatori (scelti fra i benchmark definiti per il sistema istruzione dal Consiglio dei Ministri europei): 1. diminuzione degli abbandoni scolastici precoci e conseguente aumento del tasso di scolarizzazione per la scuola secondaria superiore, misurato con l’indicatore relativo alla percentuale di giovani (età 18-24 anni) con titolo di studio inferiore al diploma di scuola secondaria di secondo grado e che non partecipa ad altre attività formative (Indagini sulle Forze del Lavoro e UOE); 2. livello di competenze degli studenti, misurato con la percentuale di studenti 15enni con un livello basso di competenza nell’area della lettura (comprensione nella lingua madre indagine OCSE-PISA), 3. livello delle competenze degli studenti, misurato con la percentuale di studenti 15-enni con un livello basso di competenza nell’area della matematica (indagine OCSE-PISA). La Scuola secondaria “Colombo”, in linea con le indicazioni emerse nei seminari in oggetto e con il progetto Caf di autovalutazione ha avviato ormai da tempo un’analisi dei dati delle prove Invalsi della scuola al fine di confrontarli con quelli nazionali per una riflessione didattica sulle tipologie delle prove, sui risultati ottenuti dagli allievi per progettare interventi didattici specifici. I docenti prendono sistematicamente visione dei risultati e dei percorsi formativi dei singoli alunni individuando i punti di debolezza, di forza e i correttivi da utilizzare nei percorsi di miglioramento da applicare nel proprio sistema scolastico. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 63 Dall’analisi effettuata è emerso che: • bisogna abituare i ragazzi alla tipologia di prova INVALSI ; • bisogna intensificare il tipo di intervento specifico; • bisogna potenziare la concentrazione degli alunni durante lo svolgimento delle prove; • è necessario potenziare la capacità logica nei ragazzi. Interventi della scuola: • offrire materiali ai docenti approntando un kit di esercitazione (i libri di testo sono carenti in tal senso e si sottolinea uno scollamento tra l’editoria scolastica e la realtà INVALSI ) • impegnare gli alunni nella realizzazione di almeno un paio di simulazioni all’anno. • addestrare in relazione ai tempi di svolgimento della prova • far esercitare nella lettura e comprensione del testo come competenza trasversale • far superare le problematizzazioni stereotipate • rendere più autonomi i nostri alunni (in generale nel lavoro scolastico, in particolare nella ricerca dei dati di un problema) • sensibilizzare le famiglie Per migliorare occorre: • la partecipazione di tutte le figure della scuola • la sensibilizzazione di tutti i docenti nell’analizzare, leggere e interpretare i risultati delle prove dei propri alunni • lo scambio nei dipartimenti tra docenti della stessa area disciplinare • mettere a punto strumenti e strategie per migliorare nelle prove • modificare l’azione didattica ma senza pensare che questa sia solo addestramento alle prove Queste strategie didattiche hanno reso possibile il miglioramento nelle Prove Invalsi delle performance dei nostri studenti che ottengono costantemente risultati superiori rispetto alle medie nazionali e regionali, come si può evincere dai grafici sotto riportati relativi agli esami di terza media dell’a.s. 2013/14. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 64 Risultato complessivo della prova di Italiano Scuola Secondaria di Primo Grado C. Colombo–classi terze Risultato complessivo della prova di Matematica Scuola Secondaria di Primo Grado C. Colombo - Classi terze Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 65 IL CURRICOLO LOCALE Il Curricolo locale, introdotto dalla legge di riforma n° 53/03, evidenzia la nuova dimensione dei rapporti interistituzionali tra scuola e territorio. L’articolo n° 2 della citata legge afferma: “I piani di studio personalizzati, nel rispetto delle istituzioni scolastiche, contengono un nucleo fondamentale omogeneo su base nazionale, che rispecchia le tradizioni e l’identità nazionale e prevedono una quota, riservata alle regioni, relativa agli aspetti di interesse specifico delle stesse, anche collegate con le realtà locali”. La scuola, in riferimento alle sue peculiari finalità, deve promuovere lo sviluppo della personalità e, nel contempo, farsi carico della diffusione dei valori condivisi della società. Pertanto, nel formare l’uomo e il cittadino, la scuola deve far sì che l’alunno sia e diventi cittadino del proprio paese, dell’Italia, dell’Europa, del mondo, del “villaggio globale”, ma che abbia consapevolezza delle proprie radici, tradizioni, costumi, linguaggi relativi alla cultura locale. Il percorso delineato, per la quota di Curricolo locale (20%), ha la finalità di guidare gli alunni nella costruzione di una consapevole identità personale e culturale attraverso la memoria del passato nel continuo confronto con il presente, anche in considerazione della presenza di altre culture e stili di vita, nel rispetto del principio dell’integrazione interculturale e della tematica trasversale «Reinventiamoci» che rappresenta il criterio guida del POF per il recupero delle “cose” più belle della nostra terra. Saranno dedicati inoltre al curricolo locale alcuni momenti particolari: Accoglienza, Natale, Carnevale, Pasqua, fine anno. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 66 IL CURRICOLO LOCALE ATTUATO PER IL 20% DEL MONTE ORE ANNUALE COMPLESSIVO IN ORARIO SCOLASTICO CURRICOLARE ATTIVITA’ LABORATORIALE PERSEGUE LA VALORIZZAZIONE DELLE DIVERSE IDENTITA’ ORARIO SCOLASTICO EXTRACURRICOLARE PROGETTI PER EDUCARE AD UNA CITTADINANZA UNITARIA E PLURALISTA PER MIGLIORARE E AMPLIARE L’OFFERTA FORMATIVA Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 67 IL CURRICOLO NAZIONALE ATTUATO PER L’80 % DEL MONTE ORE ANNUALE COMPLESSIVO MIRA AL CONSEGUIMENTO DI TRAGUARDI CONOSCENZE ESPLICITATI ATTRAVERSO COMPETENZE OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO CONTENUTI NELLE PER INDICAZIONI PER IL CURRICOLO LOSVILUPPO DELLA PERSONALITA’ LO SVILUPPO DI CONOSCENZE E COMPETENZE MEDIANTE ALFABETIZZAZIONE CULTURALE DI BASE DISCIPLINE DOCUMENTO DI VALUTAZIONE ATTRAVERSO ESERCIZIO DELLA CITTADINANZA ATTIVA PROMOZIONE DELL’ESPERIENZA SVILUPPATE VALUTATE NEL ATTRAVERSO LE PROGRAMMAZIONI ANNUALI Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 VERIFICHE PERIODICHE 68 ATTIVITA’ ALTERNATIVA PER GLI ALUNNI CHE NON SI AVVALGONO DELLA RELIGIONE CATTOLICA In applicazione del diritto di ciascun alunno di avvalersi di un insegnamento alternativo all’ora di religione, la Scuola Colombo propone un’ attività laboratoriale afferente la Biblioteca scolastica. Si sa che i moderni mezzi di comunicazione di massa catturano sempre di più i giovani che leggono sempre meno impoverendo, di conseguenza, sia la parola che il pensiero. Solo chi è educato alla lettura sentirà la necessità di continuare a farlo alimentando la propria cultura e il proprio patrimonio linguistico. Partendo, quindi, dal presupposto che la pratica della lettura è un importante indicatore di alfabetizzazione e di cultura, la Biblioteca Scolastica deve essere intesa come centro di risorse per l’apprendimento, come laboratorio culturale al servizio della didattica al fine di promuovere l’educazione alla lettura, la libera espressione e lo stimolo all’informazione. Le finalità del progetto sono: Sviluppare curiosità e attenzione verso i libri e la lettura; Imparare inventariare e catalogare i libri della nostra Biblioteca; Stimolare la riflessione e la formazione di senso critico; Considerare la Biblioteca quale luogo di incontro, di confronto, di socializzazione e di operatività creativa, oltre che come bene comune da rispettare; considerare la collaborazione quale utile strumento per l’apprendimento. Le attività previste sono: Catalogare e inventariare i libri di nuova acquisizione Verificare che la scheda del prestito, da parte dei vari alunni, sia compilata in ogni sua parte; Verificare che i dati della scheda siano riportati sul registro dei prestiti; Alla fine dell’anno scolastico predisporre un elenco di coloro che li hanno presi in prestito e non li hanno ancora resi. Per gli alunni che non volessero essere impegnati nell’attività laboratoriale sopra menzionata esiste anche la possibilità di rimanere in classe o spostarsi in altra classe del corso per potenziare lo studio dell’italiano o della matematica o, compatibilmente con l’orario scolastico, di entrare un’ora dopo o uscire un’ora prima da scuola. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 69 IL CENTRO SPORTIVO SCOLASTICO (Linee Guida MIUR 4/08/09) La globalizzazione presenta situazioni sempre nuove e problematiche la cui soluzione richiede capacità critiche ed emotive di riferimento. I giovani studenti manifestano spesso il loro disagio nei confronti di un mondo complesso e in continua evoluzione con l’abbandono scolastico, scorretti stili di vita, cattiva alimentazione e sedentarietà. Le esperienze ludico-motorie sono le più idonee ad aiutare i giovani adolescenti affinchè acquisiscano maggiore serenità e fiducia, imparino a confrontarsi con gli altri, a fare “squadra”, a “mettersi in gioco” in modo totale, per il piacere di vivere il proprio corpo con serenità. Consapevole di tali problematiche, la scuola “Colombo” potenzia l’attività sportiva scolastica nel percorso educativo per aiutare i giovani a vivere l’agonismo e la competizione come momento di verifica di se stessi. Obiettivo finale è lo sviluppo di una nuova cultura sportiva, un’educazione alla competizione, alla capacità di vivere correttamente la vittoria, ma anche di elaborare la sconfitta come esperienza di crescita personale che contribuisce all’apprendimento della capacità di modulare e controllare le proprie emozioni. Nel quadro degli indirizzi nazionali, la scuola “Colombo” riorganizza l’avviamento alla pratica sportiva e coinvolge così fasce sempre più ampie di studenti, compresi quelli con disabilità, per una loro piena integrazione. La scuola “Colombo” ha istituito al suo interno un Centro Sportivo Scolastico come completamento dell’insegnamento curricolare di Scienze Motorie con ore settimanali aggiuntive di avviamento alla pratica sportiva. Gli studenti potranno aderire liberamente alle attività programmate organizzate, indicando la disciplina sportiva che intendono praticare. Il Centro Sportivo Scolastico della nostra scuola organizza le seguenti attività per il corrente anno scolastico e la partecipazione ai Giochi Sportivi: - Badminton Karate TaeKwon Do Scherma Pallavolo Flag Football Basket Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 70 Anche quest’anno verrà proposta la possibilità di partecipare ad allenamenti e competizioni sciistiche , natatorie e velistiche che avranno luogo fuori sede. Tali attività avranno carattere continuativo per tutto l’anno scolastico e saranno legate al complessivo processo formativo dei nostri giovani studenti, seguendo il principio della pari dignità di tutti gli insegnamenti. Con la costituzione di un C.S.S. la scuola “Colombo” vuole creare nello stile di vita dei suoi alunni un’abitudine sportiva, percepita come attività regolare e tendenzialmente quotidiana. Il C.S.S. favorirà la partecipazione a manifestazioni sportive studentesche ed il lavoro svolto dagli alunni sarà certificato e considerato nella definizione delle competenze acquisite al termine del ciclo scolastico. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 71 INTEGRAZIONE E INCLUSIONE DEGLI STUDENTI CON BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (Direttiva 27.12.2012 e C.M. 8/2013) Una scuola che ‘include’ è una scuola che ‘pensa’ e che ‘progetta’ tenendo a mente proprio tutti. Una scuola inclusiva è una scuola che si deve muovere sul binario del miglioramento organizzativo perché nessun alunno sia sentito come non appartenente, non pensato e quindi non accolto. L’ inclusione è’ un processo che si riferisce alla globalità della sfera educativasociale- politica, guarda tutti gli alunni e le loro potenzialità indistintamente e differentemente, interviene prima sul contesto, poi sul soggetto per arrivare alla piena integrazione di tutti. La scuola ha il compito di attivare percorsi di inclusione, attraverso: L’ identificazione precoce di possibili difficoltà il binomio insegnamento/apprendimento che procede tenendo conto della pluralità dei soggetti, utilizza strategie e metodologie specifiche, capaci di rispondere alle diversità degli alunni la flessibilità degli interventi che promuovono le potenzialità di ciascun alunno la valorizzazione della vita sociale La Direttiva Ministeriale 27/12/2012 e la C.M. n.8 prot. 561 del 6/03/2013 definiscono la necessità di elaborare percorsi didattici per rafforzare l’inclusività nella scuola e mirano: al potenziamento della cultura dell’inclusione all’ approfondimento delle competenze in materia degli insegnanti alla valorizzazione della funzione del docente di sostegno, quale risorsa aggiuntiva assegnata a tutta la classe ad un nuovo modello organizzativo nella gestione del processo di integrazione scolastica e di presa in carico dei BES da parte dei docenti Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 72 BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (BES) L’area dello svantaggio scolastico è molto più ampia di quella riferibile esplicitamente alla presenza di deficit. Ci sono alunni che presentano una richiesta di speciale attenzione per una varietà di ragioni: svantaggio sociale e culturale, disturbi specifici di apprendimento e/o disturbi evolutivi specifici, difficoltà derivanti dalla non conoscenza della cultura e della lingua italiana perché appartenenti a culture diverse. Quest’area dello svantaggio scolastico, che comprende problematiche diverse, viene indicata come area dei Bisogni Educativi Speciali. Vi sono comprese tre grandi sotto-categorie: della disabilità; dei disturbi evolutivi specifici dello svantaggio socioeconomico, linguistico, culturale. Per “disturbi evolutivi specifici” si intendono, oltre ai disturbi specifici dell’apprendimento, anche i deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria, ricomprendendo – per la comune origine nell’età evolutiva – anche quelli dell’attenzione e dell’iperattività, mentre il funzionamento intellettivo limite può essere considerato un caso di confine fra la disabilità e il disturbo specifico. Tutte queste differenti problematiche, comprese nei disturbi evolutivi specifici, non vengono o possono non venir certificate ai sensi della legge 104/92, non dando conseguentemente diritto alle provvidenze ed alle misure previste dalla stessa legge quadro, e tra queste, all’insegnante per il sostegno. Alunni con disturbi specifici Gli alunni con competenze intellettive nella norma o anche elevate, che per specifici problemi possono incontrare difficoltà a Scuola, devono essere aiutati a realizzare pienamente le loro potenzialità. Fra essi, studenti con DSA (Disturbo Specifico dell’Apprendimento) sono stati oggetto di importanti interventi normativi, che hanno ormai definito un quadro ben strutturato di norme tese ad assicurare il loro diritto allo studio ( legge 170/2010). Tuttavia esistono altre tipologie di disturbi, non esplicitati nella legge 170/2010, che hanno diritto ad usufruire delle stesse misure dispensative e compensative previste per i DSA in quanto presentano problematiche specifiche in presenza di competenze intellettive nella norma. Si tratta, in particolare, dei disturbi con specifiche problematiche nell’area del linguaggio o, al contrario, nelle aree non verbali o di altre problematiche severe che possono compromettere il percorso scolastico. Un approccio educativo adeguato dovrebbe dar modo di individuare strategie e metodologie di intervento correlate alle esigenze educative speciali, nella prospettiva di una scuola sempre più inclusiva e accogliente. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 73 Al riguardo, la legge 53/2003 e la legge 170/2010 costituiscono norme primarie di riferimento cui ispirarsi per le iniziative da intraprendere con questi casi. Alunni con deficit da disturbo dell’attenzione e dell’iperattività Gli studenti con problemi di controllo attentivo e/o dell’attività sono definiti con l’acronimo A.D.H.D. L’ADHD si può riscontrare anche spesso associato ad un DSA o ad altre problematiche, ha una causa neurobiologica e genera difficoltà di pianificazione, di apprendimento e di socializzazione con i coetanei. Con notevole frequenza l'ADHD è in comorbilità con uno o più disturbi dell’età evolutiva: disturbo oppositivo provocatorio; disturbo della condotta in adolescenza; disturbi specifici dell'apprendimento;disturbi d'ansia; disturbi dell'umore, etc. In alcuni casi il quadro clinico particolarmente grave – anche per la comorbilità con altre patologie – richiede l’assegnazione dell’insegnante di sostegno, come previsto dalla legge 104/92. Tuttavia, vi sono moltissimi ragazzi con ADHD che, in ragione della minor gravità del disturbo, non ottengono la certificazione di disabilità, ma hanno pari diritto a veder tutelato il loro successo formativo. Vi è quindi la necessità di estendere a tutti gli alunni con bisogni educativi speciali le misure previste dalla Legge 170 per alunni e studenti con disturbi specifici di apprendimento. Funzionamento cognitivo limite Anche gli alunni con potenziali intellettivi non ottimali, descritti generalmente con le espressioni di funzionamento cognitivo limite o borderline, ma anche con altre espressioni (per es. disturbo evolutivo specifico misto) e specifiche differenziazioni qualora non rientrino nelle previsioni delle leggi 104 o 170 - richiedono particolare considerazione. Si tratta di bambini o ragazzi il cui QI globale risponde a una misura che va dai 70agli 85 punti e non presenta elementi di specificità. Per alcuni di loro il ritardo è legato a fattori neurobiologici ed è frequentemente in comorbilità con altri disturbi. Per altri, si tratta soltanto di una forma lieve di difficoltà tale per cui, se adeguatamente sostenuti e indirizzati verso i percorsi scolastici più consoni alle loro caratteristiche, gli interessati potranno avere una vita normale. Gli interventi educativi e didattici hanno come sempre ed anche in questi casi un’importanza fondamentale. Nella sottocategoria dello svantaggio culturale e linguistico si inseriscono gli alunni stranieri che la scuola accoglie e integra. La scuola secondaria di 1° grado “Colombo”, pertanto, adotta una didattica che sia ‘denominatore comune’ per tutti gli alunni e che non lasci indietro nessuno: una didattica inclusiva più che una didattica speciale che realizzi pienamente il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà. Strumento privilegiato è il percorso individualizzato e personalizzato, che ha lo scopo di definire, monitorare e documentare – secondo un’elaborazione collegiale, corresponsabile e partecipata - le strategie di intervento più idonee, i criteri di valutazione degli apprendimenti e gli strumenti previsti dalla normativa. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 74 INTEGRAZIONE ALUNNI DIVERSABILI (legge 104/92-D.M. 26.06.92-Nota MIUR 4.08.2009) L’integrazione scolastica degli alunni tutti e in particolare di quelli con disabilità rappresenta la concezione più alta del “fare scuola” e riguarda la finalità fondamentale dell’istruzione che è la promozione del pieno sviluppo della persona. La scuola oltre a progettare e realizzare percorsi formativi e perseguire obiettivi didattici trova il suo momento prioritario nel favorire e promuovere la crescita degli alunni tutti integrando in questo processo chi è diversamente abile, chi è socio-culturalmente svantaggiato, chi ha problemi di comportamento e/o apprendimento o che appartiene ad altre culture ed etnie. La scuola concorre con le altre istituzioni alla rimozione di ogni ostacolo e impedimento alla frequenza; cura l’accesso facilitato per le persone con disabilità e combatte l’evasione dell’obbligo scolastico e la dispersione. La convinzione ormai consolidata che tutti i docenti abbiano una corresponsabilità nell’azione educativa e formativa si allarga a tutto il personale della scuola. La integrazione/inclusione è dunque imprescindibile dallo sviluppo della comunicazione, delle esperienze, delle relazioni sociali che l’alunno diversamente abile raggiunge grazie alla partecipazione e al coordinamento di tutte le componenti scolastiche, nonché dalla definizione e dalla realizzazione delle strategie da adottare che scaturiscono da una corretta e puntuale progettazione individualizzata che deve coinvolgere le famiglie gli Enti Locali, l’ASL. La scuola fa suo il principio che caratterizza la Convenzione ONU per i diritti delle persone con disabilità che il Parlamento italiano ha ratificato con la Legge n.18 del 3 marzo 2009 accogliendo il “modello sociale della disabilità”e individuando nel contesto culturale e sociale un fattore determinante per raggiungere livelli di crescita, sviluppo e autonomia. I momenti concreti in cui si esercita il diritto all’istruzione dell’alunno con disabilità sono rappresentati in primo luogo dall’individuazione di bisogni educativi speciali e successivamente dalla risposta adeguata e precisa che la scuola è in grado di dare. Il PEI (Piano Educativo Individualizzato) riguarda la crescita personale e sociale dell’alunno disabile e rimane lo strumento fondamentale di pianificazione puntuale degli interventi educativi, formativi e riabilitativi. STRATEGIE E METODI: 1. 2. 3. 4. Predisposizione di un ambiente accogliente, integrante e inclusivo Didattica differenziata/inclusiva Strategie didattiche metacognitive Cooperative learning (apprendimento in gruppi cooperativi) Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 75 5. Tutoring (l’alunno che insegna all’altro alunno) 6. Tecnologie informatiche 7. Laboratori di recupero e sviluppo L’integrazione degli alunni nella comunità scolastica, coinvolge attivamente tutti i docenti che insieme procedono alla pianificazione, elaborazione, attuazione, verifica e valutazione di: 8. piani educativi individualizzati; 9. programmazioni didattiche differenziate. Sono previsti interventi: o individuali; o nel piccolo gruppo; o nel gruppo classe; o con la partecipazione ad attività laboratoriali; o con la partecipazione degli alunni ai progetti e a tutte le iniziative di scuola. Il recupero delle abilità strumentali prevede, in primo luogo, l’individuazione degli alunni con difficoltà di apprendimento, quindi la costruzione di programmazioni differenziate, elaborate dai docenti di classe. L’efficacia dell’integrazione/inclusione scolastica si realizza anche attraverso una serie di iniziative relative alla: 10. formazione ed autoformazione continua di tutto il gruppo docente e del personale ella scuola; 11. flessibilità dell’organizzazione educativo – didattica 12. continuità educativa orizzontale e verticale con specifiche azioni di orientamento; 13. collaborazione attiva e stipula di accordi tra la scuola, le famiglie e i vari soggetti istituzionali presenti sul territorio. 14. programmi di miglioramento del servizio scolastico Nel piano dell’offerta formativa, per gli alunni diversamente abili frequentanti la classe terza è prevista infine la partecipazione al progetto “Prossimi al traguardo”. PROCEDURA DI CONTROLLO del processo d’insegnamento/apprendimento: - Valutazione diagnostica: ad inizio anno scolastico - Valutazione formativa: in itinere - Valutazione sommativa: a fine anno scolastico. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 76 GRUPPO H “OPERATIVO” E’ composto dal Dirigente Scolastico, dal docente coordinatore di classe, dai docenti curricolari, dall’insegnante di sostegno, dai genitori dell’alunno e dai rappresentanti dell’èquipe socio-sanitaria. Il Gruppo H “operativo” si riunisce, salvo particolari problemi, tre volte all’anno: inizio e fine anno scolastico. Ha il compito della stesura e dell’aggiornamento del PDF (Profilo Dinamico Funzionale), della progettazione e della verifica del PEI (Piano Educativo Individualizzato), di indicare al Gruppo H d’Istituto le ore di sostegno per il successivo anno scolastico ed ogni altro adempimento necessario. INTEGRAZIONE ALUNNI CON DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO Premessa Generale La Legge n. 170 del 8.10.2010, “ Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico”, riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento, denominati DSA, che si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate e in assenza di patologie neurologiche, ma possono costituire una limitazione importante di alcune attività della vita quotidiana e del percorso formativo scolastico (art.1). Le finalità che la legge intende perseguire riguardano: la garanzia del diritto all’istruzione e l’assicurazione delle pari opportunità di sviluppo; la possibilità di favorire il successo scolastico attraverso misure didattiche di supporto; la riduzione dei disagi emozionali e relazionali connessi alla situazione; l’adozione di forme di verifica e valutazione adeguate alle necessità formative degli studenti; la collaborazione tra famiglia, scuola e servizi sanitari; la sensibilizzazione al problema e la formazione adeguata per gli insegnanti. La legge riserva alla scuola il compito di organizzare tutte le misure didattiche ed educative di supporto necessarie per il raggiungimento delle finalità della legge (art.5); gli studenti con diagnosi DSA hanno diritto di fruire di appositi provvedimenti dispensativi e compensativi, comprendenti strumenti e tecnologie specifiche, dell’uso di una didattica individualizzata e personalizzata e di forme flessibili di lavoro scolastico. Diventa perciò necessario individuare delle linee guida condivise relative alle modalità di accoglienza dell’alunno con diagnosi DSA . Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 77 Questo documento è parte integrante del POF e si propone di: Definire pratiche comuni all’interno dell’istituto; Facilitare l’accoglienza, l’inserimento e un proficuo percorso formativo degli studenti con DSA; Accompagnare gli studenti con DSA agli esami di stato. La scuola secondaria di primo grado richiede agli studenti la piena padronanza delle competenze strumentali e l’adozione di un efficace metodo di studio. Le difficoltà che l’alunno con DSA incontra possono essere notevolmente contenute e superate individuando opportunamente le strategie e gli strumenti compensativi nonché le misure dispensative. Per questo la scuola “Colombo” predilige strategie didattiche finalizzate alla personalizzazione dell’apprendimento per garantire ad ogni studente una propria forma di eccellenza cognitiva, attraverso la possibilità di coltivare le proprie potenzialità intellettive e sviluppare i propri personali talenti. Con la personalizzazione si persegue l’obiettivo di raggiungere i medesimi traguardi attraverso itinerari diversi. Questa strategia implica la messa a punto di nuove forme di organizzazione didattica e di trasmissione dei processi del “sapere” e del“saper fare” individuate e predisposte nei piani di apprendimento coerenti con le capacità, i ritmi e i tempi di sviluppo degli alunni. FASI DEL PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA 1. ISCRIZIONE, ACQUISIZIONE DELLA SEGNALAZIONE SPECIALISTICA;COMUNICAZIONI 2. STESURA E SOTTOSCRIZIONE DEL P.D.P. 3. VALUTAZIONE INTERMEDIA E FINALE 4. PROCEDURA DA SEGUIRE IN CASO DI SOSPETTO DI DIFFICOLTA’ RIFERIBILE A DSA 5. INDICAZIONI OPERATIVE PER L’ESPLETAMENTO DELLE PROVE DEGLI ESAMI DI STATO. 1. ISCRIZIONE, ACQUISIZIONE DELLA SEGNALAZIONE SPECIALISTICA; COMUNICAZIONI Soggetti coinvolti: Dirigente Scolastico, coordinatore di classe /presidente di interclasse, referente DSA, alunno, famiglia, segreteria didattica. 1.A. ISCRIZIONE Le pratiche d’iscrizione devono essere seguite da un assistente amministrativo che si occupi dell’iscrizione degli studenti con DSA in modo continuativo. La famiglia, unitamente al normale modulo d’iscrizione, consegnerà la diagnosi del medico specialista, che verrà protocollata e allegata al fascicolo dell’alunno. 1.B. ACQUISIZIONE DELLA SEGNALAZIONE SPECIALISTICA L’acquisizione della diagnosi, da parte dell’istituzione scolastica, è atto fondamentale per lo sviluppo del P.D.P. Nel rispetto dei tempi tecnici per la stesura di tale documento, è necessario che la famiglia presenti tale documentazione al momento dell’iscrizione o comunque entro il mese di novembre, per poter effettuare Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 78 l’integrazione alla programmazione del c.d.c./i. e del singolo docente, almeno per il secondo quadrimestre. Pertanto, le diagnosi presentate oltre tale scadenza, verranno regolarmente protocollate e ne verrà informato, tramite il coordinatore di classe/presidente di interclasse, il c.d.c./i. ma la formulazione del P.D.P. sarà effettuata nell’anno scolastico successivo. 1.C. COMUNICAZIONI L’assistente amministrativo, acquisite le diagnosi di DSA al momento della normale iscrizione o in corso d’anno, ne darà comunicazione al Dirigente Scolastico, al coordinatore di classe e al referente DSA Il referente DSA avrà cura di controllare che esse rispettino quanto sancito dalla legge 08/10/2010, art.3 e dalle circolari MIUR (03/02/11, 04/04/11, 26/05/11). In caso contrario contatterà la famiglia, per chiarimenti e/o integrazioni. 2. STESURA E SOTTOSCRIZIONE DEL P.D.P. Soggetti coinvolti: coordinatore di classe/presidente di interclasse, referente DSA, componenti c.d.c./i, famiglia, alunno. Quando in una classe viene inserito uno studente con DSA, il referente DSA e il coordinatore di classe informano il Consiglio di classe sull’argomento: 1. fornendo adeguate informazioni sui Disturbi Specifici di Apprendimento e/o la patologia specifica; 2. fornendo riferimenti per reperire materiale didattico formativo adeguato; 3. presentando le eventuali strategie didattiche alternative (tra cui le tecnologie informatiche) compensative. Il coordinatore di classe/presidente di interclasse (coadiuvato dal referente DSA, se lo ritiene opportuno), in occasione del primo c.d.c./i (settembre-ottobre), mette a conoscenza l’intero c.d.c./i del caso, raccoglie osservazioni di tutti i componenti del c.d.c./i. al fine di stilare (eventualmente con l’aiuto del referente DSA) il PERCORSO DIDATTICO PERSONALIZZATO (P.D.P.). Esso verrà approvato nella seduta successiva (novembre): costituirà un allegato riservato della programmazione e del fascicolo personale dell’alunno. In relazione al P.D.P. del c.d.c./i. ogni singolo docente stilerà, il P.D.P. relativo alla propria disciplina, nel quale avrà cura di specificare eventuali approfondimenti e/o integrazioni in merito a obiettivi, misure dispensative e strumenti compensativi e lo allegherà al proprio piano di lavoro presentato per l’intera classe. Il P.D.P. del c.d.c./i., una volta redatto, va presentato dal coordinatore di classe/presidente di interclasse alla famiglia per la condivisione e accettazione. In tale sede potranno essere apportate eventuali ultime modifiche e dopo sarà sottoscritto dalla famiglia (e dell’alunno, se maggiorenne). Il coordinatore di classe lo farà poi controfirmare da tutti i componenti il C.d.C. e dal Dirigente Scolastico, rendendolo così esecutivo. Nel caso di acquisizione della diagnosi ad anno scolastico avviato (entro novembre) il coordinatore di classe/presidente di interclasse convocherà un c.d.c./i. straordinario e seguirà la procedura sopra illustrata. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 79 Il P.D.P. del c.d.c./i. e del singolo docente verrà stilato seguendo i modelli predisposti e reperibili a scuola; esso deve contenere e sviluppare i seguenti punti: 1. dati relativi all’alunno; 2. descrizione del funzionamento delle abilità strumentali; 3. caratteristiche comportamentali; 4. modalità del processo di apprendimento; 5. misure dispensative; 6. strumenti compensativi; 7. modalità di verifica e criteri di valutazione; 8. accordi con la famiglia/studente; 9. firme delle parti interessate (Dirigente Scolastico, coordinatore di classe, docenti, genitori, alunno (se maggiorenne). 3. VALUTAZIONE INTERMEDIA E FINALE Soggetti coinvolti: coordinatore di classe/presidente di interclasse, componenti c.d.c./i., referente DSA. Nel corso dell’attuazione del protocollo il P.D.P. sarà oggetto di verifiche intermedie e finali come prevede la legge (art. 3 comma 2: “ per gli studenti che, nonostante adeguate attività di recupero didattico mirato, presentano persistenti difficoltà, la scuola trasmette apposita comunicazione alla famiglia”). In particolare alla pagella del primo quadrimestre e a quella del secondo quadrimestre verranno allegate comunicazioni che evidenzino le eventuali “difficoltà persistenti”. 4. PROCEDURA DA SEGUIRE IN CASO DI SOSPETTO DI DIFFICOLTA’ RIFERIBILE A DSA Soggetti coinvolti: componenti c.d.c./i., coordinatore di classe/presidente di interclasse, referente DSA, famiglia, alunno. Nel caso in cui un docente abbia il dubbio che un suo alunno possa essere affetto da DSA, segnala il caso al coordinatore di classe (che potrà avvalersi della consulenza del referente DSA), il quale, con discrezione, convocherà i genitori, invitandoli a recarsi presso gli enti preposti (art. 3, comma 1 della legge 170 ) per una eventuale diagnosi del disturbo rilevato. 5. INDICAZIONI OPERATIVE PER L’ESPLETAMENTO DELLE PROVE DEGLI ESAMI DI STATO. Soggetti coinvolti: componenti c.d.c., coordinatore di classe, componenti della commissione d’esame Nel documento del Consiglio di Classe del 15 maggio il coordinatore si farà carico di controllare che ogni singolo docente abbia specificato: tutte le informazioni sugli strumenti compensativi e dispensativi, con riferimento alle verifiche, ai tempi e al sistema valutativo utilizzati in corso d’anno; le modalità, i tempi e i sistemi valutativi per le prove d’esame; Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 80 le simulazioni delle prove d’esame. La Commissione d’esame per la predisposizione della terza prova scritta e per le altre due prove prenderà in considerazione: tempi più lunghi; utilizzo di strumenti informatici, se utilizzati in corso d’anno; possibilità di avvalersi di un insegnante membro della commissione per la lettura dei testi delle prove scritte. Per quanto riguarda la lingua straniera, in attesa delle ordinanze applicative della legge, rimane valida la norma di cui alla Nota 4674 del 10.05.2007, secondo la quale non è possibile dispensare gli alunni dalla prova scritta in lingua straniera; le difficoltà dovranno essere compensate mediante l’assegnazione di tempi più estesi, l’utilizzo di alcune tecnologie informatiche, valutazioni più attente al contenuto che alla forma, l’integrazione orale della prova scritta. STRATEGIE METODOLOGICHE E DIDATTICHE didattici facilitanti l’apprendimento (immagini, mappe …). immagini,…) egamenti fra le nuove informazioni e quelle già acquisite ogni volta che si inizia un nuovo argomento di studio. discipline. tivi” orientare l’alunno nella discriminazione delle informazioni essenziali. l’operatività e allo stesso tempo il dialogo, la riflessione su quello che si fa”; apprendimento negli alunni. MISURE DISPENSATIVE Nell’ambito delle varie discipline l’alunno viene dispensato: - dalla lettura ad alta voce; - dal prendere appunti; - dai tempi standard (dalla consegna delle prove scritte in tempi maggiori di quelli previsti per gli alunni senza DSA); - dal copiare dalla lavagna; - dalla dettatura di testi/o appunti; - da un eccesivo carico di compiti a casa Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 81 - dalla effettuazione di più prove valutative in tempi ravvicinati; - dallo studio mnemonico di formule, tabelle; definizioni STRUMENTI COMPENSATIVI L’alunno usufruirà dei seguenti strumenti compensativi: - libri digitali - tabelle, formulari, procedure specifiche , sintesi, schemi e mappe - calcolatrice o computer con foglio di calcolo e stampante - computer con videoscrittura, correttore ortografico, stampante e scanner - risorse audio (registrazioni, sintesi vocale, audiolibri, libri parlati, …) - software didattici free - computer con sintetizzatore vocale CRITERI E MODALITÀ DI VERIFICA E VALUTAZIONE Si concordano: - verifiche orali programmate - compensazione con prove orali di compiti scritti - uso di mediatori didattici durante le prove scritte e orali (mappe mentali, mappe cognitive..) - valutazioni più attente alle conoscenze a alle competenze di analisi, sintesi e collegamento con eventuali elaborazioni personali, piuttosto che alla correttezza formale - prove informatizzate - valutazione dei progressi in itinere PATTO CON LA FAMIGLIA E CON L’ALUNNO Si concordano: - riduzione del carico di studio individuale a casa, - l’organizzazione di un piano di studio settimanale con distribuzione giornaliera del carico di lavoro. - le modalità di aiuto: chi, come, per quanto tempo, per quali attività/discipline chi segue l’alunno nello studio - gli strumenti compensativi utilizzati a casa (audio: registrazioni, audiolibri,…) strumenti informatici (videoscrittura con correttore ortografico, sintesi vocale, calcolatrice o computer con fogli di calcolo,…. ) - le verifiche sia orali che scritte. Le verifiche orali dovranno essere privilegiate. Il Consiglio di classe, infine, farà sì che si crei un clima della classe accogliente, praticando una gestione inclusiva della stessa, tenendo conto degli specifici bisogni educativi degli alunni e studenti con DSA. Il referente, presente nella scuola, ha funzione di sensibilizzazione ed approfondimento delle tematiche nonché del supporto ai colleghi direttamente coinvolti nell’applicazione didattica delle proposte. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 82 Particolare importanza riveste, nel contesto finora analizzato il rapporto con le famiglie degli alunni con DSA; a tale scopo saranno predisposti incontri con le stesse a seconda delle opportunità e delle singole situazioni in esame. INTEGRAZIONE ALUNNI STRANIERI “A ogni individuo spettano tutti i diritti e tutte le libertà senza distinzione di razza, di colore, di sesso, di lingua, di opinione politica, di origine nazionale e sociale, di ricchezza, di nascita o di altra condizione” (art. 2 - Dichiarazione Universale dei Diritti Umani 1948). L’Italia ha scelto la piena integrazione di tutti nella scuola e l’educazione interculturale come suo orizzonte culturale: si delinea così una “scuola delle cittadinanze, europea nel suo orizzonte, radicata nell’identità nazionale, capace di valorizzare le tante identità locali e, nel contempo, di far dialogare la molteplicità delle culture entro una cornice di valori condivisi”. La Scuola Colombo accoglie e integra gli alunni stranieri ed individua alcune linee guida per costruire un dialogo proficuo: - apprendimento della lingua italiana e valorizzazione della lingua e della cultura d’origine - integrazione tra alunni italiani e alunni stranieri in funzione di un reciproco arricchimento - prevenzione e contrasto di ogni forma di intolleranza PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER L’INSERIMENTO DEGLI ALUNNI STRANIERI Circolare Min. n. 24 (prot. n. 1148/A6) dell’1/03/2006 L’aumento progressivo, negli ultimi anni, del numero di alunni stranieri rappresenta un dato di grande rilevanza che chiama in causa le scuole italiane e, in particolare, la loro capacità di accoglienza ed integrazione. Si tratta di un fenomeno che, pur di notevole complessità, può costituire uno stimolo e una risorsa nella progettazione dei percorsi formativi delle nuove generazioni. L’azione della scuola deve tendere a valorizzare tutta la ricchezza di esperienze e riflessioni compiute in questi anni. La consapevolezza di patrimonio di civiltà europea, l’incontro aperto con altre culture e modelli di vita, la garanzia per tutti i cittadini, italiani e non, di acquisire nelle nostre scuole una reale esperienza di apprendimento e di inclusione sociale, sono obiettivi a cui le istituzioni scolastiche devono mirare con il concorso e la collaborazione dei soggetti educativi presenti sul territorio: famiglie, enti locali, università, associazioni, istituzioni a vario titolo interessate. D. L.vo n. 286/98 “Testo Unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione e norme sulla condizione dello straniero” , art. 38 D.P.R. n. 394/99 “Norme di attuazione del testo unico…”, art. 45 Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 83 1. ISCRIZIONE Gli uffici di segreteria: Nel momento in cui la famiglia dell’alunno/a straniero/a si presenta per l’iscrizione l’incaricato/a: procede all’iscrizione servendosi del modello in uso; raccoglie informazioni e documenti di rito (anagrafici, sanitari, fiscale…); raccoglie informazioni e documenti necessari relativi alla scolarità (scolarità pregressa, biografia linguistica, conoscenza e alfabetizzazione in lingua 1…) su un’apposita modulistica integrativa; consegna ai genitori il materiale e le note informative sulla scuola che l’alunno si appresta a frequentare (Si tratta di note informative essenziali: orari, giustificazioni assenze, colloqui, mensa... tradotte da mediatori culturali nelle diverse lingue) Il dirigente accerta se sono state praticate agli alunni le vaccinazioni obbligatorie e richiede la presentazione della relativa certificazione. In ogni caso, la mancanza di vaccinazioni non può precludere l’ingresso a scuola, né la regolare frequenza. Se il minore non è vaccinato e la famiglia dichiara di non volerlo vaccinare, il Dirigente comunica la circostanza alla ASL di competenza (Circolare Ministero della Sanità e della Pubblica Istruzione del 23 settembre 1998). 2. PRIMA CONOSCENZA In questa fase è utile raccogliere informazioni: a) sulla storia personale e scolastica dell’alunno, b) sulla situazione familiare, c) sulle caratteristiche psicologiche essenziali, d) sugli interessi dell’alunno incaricando la commissione della scuola che effettua: - COLLOQUI CON LA FAMIGLIA per conoscere la situazione familiare (composizione del nucleo familiare, lingua parlata in casa, cause dell’immigrazione, progetto permanenza in Italia); raccogliere i dati biografici e la storia scolastica (età, classe frequentata nel paese d’origine, durata e calendario del sistema scolastico di provenienza, informazioni sulla scuola nel paese d’origine); raccogliere una serie d’informazioni sulla famiglia e sul Paese d’origine; raccogliere una serie d’informazioni sull’alunno, sul suo percorso scolastico (se esistente), sul suo profilo linguistico; Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 84 - COLLOQUI CON L’ALUNNO per osservare i comportamenti, le abilità le competenze già acquisite; formulare prime ipotesi sull’inserimento: a quale livello del curricolo scolastico italiano potrebbe collocarsi, quali i punti di forza e i problemi didattici. La commissione : organizza la fase di osservazione dell’alunno straniero propone le prove di rilevazione delle competenze; propone modifiche e aggiornamenti al protocollo di accoglienza Infine redige una relazione con una sommaria biografia scolastica dell’alunno, sulla base della quale si avvia la procedura di assegnazione alla classe. 3. PROPOSTA DI ASSEGNAZIONE DELLA CLASSE L’inserimento scolastico degli alunni/e stranieri/e avviene sulla base della Legge 40/98 sull’immigrazione straniera in Italia e sul D.P.R. n. 394/99. Salvo diversa indicazione del Collegio Docenti, l’alunno viene ammesso a frequentare nella classe corrispondente all’età anagrafica. Diversamente essa viene assegnata dopo aver accertato competenze, abilità e livelli di preparazione dell’alunno ed il corso di studi eventualmente seguito dall’alunno nel Paese di provenienza. E’ bene evitare il suo inserimento nelle sezioni con presenza straniera predominante, con elevato numero di alunni e dove sussistano altre situazioni di difficoltà rilevanti. I programmi scolastici vanno semplificati e adattati ai livelli di competenza dei singoli alunni stranieri. Qualora se ne ravvisi la necessità è utile attivare specifici interventi per facilitare l’apprendimento della lingua italiana. 4. INSERIMENTO NELLA CLASSE Stabilita la classe di frequenza dell’alunno straniero, gli insegnanti di classe: analizzano le problematiche e cercano soluzioni organizzative, in collaborazione con i referenti dei progetti di integrazione. raccordano le programmazioni educative e didattiche di classe insieme agli insegnanti referenti dei progetti di integrazione. nell’attività di classe ricercano forme di partecipazione dell’alunno straniero che non ha ancora una sufficiente competenza linguistico-strumentale adeguano i curricoli e le programmazioni alle abilità linguistiche raggiunte dagli alunni stranieri considerano l’insegnamento della lingua italiana trasversale alle discipline Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 85 utilizzano tutte le risorse a disposizione, tra cui i mediatori culturali e/ o gli alunni/e stranieri presenti da tempo nella scuola che abbiano una adeguata conoscenza della lingua italiana e svolgano una funzione tutoriale nei confronti dei neoarrivati, specialmente nel primo periodo d’inserimento. Insomma, gli insegnanti che accolgono l’alunno/a in classe individuano, sulla base delle risorse interne ed esterne disponibili, percorsi di facilitazione e le modalità con le quali rendere più facile l’inserimento da attivare a livello relazionale e didattico. 5. RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA E COLLABORAZIONI CON IL TERRITORIO Il docente referente facilitatore intrattiene rapporti costanti con la famiglia con l’ausilio, ove necessario, di un mediatore linguistico-culturale, al fine di rendere efficace il processo di inserimento dell’alunno nella vita scolastica. Per promuovere la piena integrazione dei bambini stranieri nel più vasto contesto sociale e per realizzare un progetto educativo che coniughi insieme pari opportunità con il rispetto delle differenze, la scuola si avvale delle risorse del territorio, della collaborazione con servizi, associazioni, luoghi di aggregazione, biblioteche e, in primo luogo, con le amministrazioni locali per costruire una rete di intervento, che rimuova eventuali ostacoli e favorisca una cultura dell’accoglienza e dello scambio culturale. 6.1 PIANO DI STUDI PERSONALIZZATO PER GLI ALUNNI STRANIERI Fasi di elaborazione del PSP A. Programmazione Per programmare i necessari interventi di prima alfabetizzazione e/o i percorsi disciplinari appropriati è necessario che il Consiglio di Classe venga a conoscenza della storia scolastica precedente dell’alunno straniero e di ogni altra informazione fornita dalla Commissione Accoglienza. Una volta delineata la situazione iniziale dell’alunno, anche avvalendosi dell’aiuto della F.S 3, ciascun docente, nell’ambito della propria disciplina, dovrà opportunamente selezionare i contenuti individuando i nuclei tematici fondamentali, al fine di permettere il raggiungimento almeno degli obiettivi minimi previsti dalla programmazione. Ogni scelta effettuata dal Consiglio di Classe deve essere contenuta nel Piano di Studio Personalizzato. B. Verifica Analogamente alla semplificazione di obiettivi e contenuti, il Piano di Studio Personalizzato dovrebbe prevedere anche prove di verifica ridotte, semplificate e, occasionalmente, differenziate. C. Valutazione coerente con il PSP Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 86 La normativa prevede un “adattamento dei programmi di insegnamento in relazione alle competenze dei singoli alunni” (comma 4 dell’art. 45 del D.P.R. 394/99). Il Piano di Studio Personalizzato dovrà essere punto di riferimento essenziale per valutare l’alunno straniero, inoltre i Consigli di Classe potranno prendere in considerazione tutti o solo in parte i seguenti indicatori: il percorso scolastico pregresso; gli obiettivi effettivamente raggiungibili, rispetto alla situazione di partenza; i risultati ottenuti nell’apprendimento dell’italiano; i risultati ottenuti nei percorsi disciplinari programmati; la motivazione, la partecipazione e l’impegno; la progressione e le potenzialità d’apprendimento. I destinatari Gli alunni stranieri per i quali prevedere la progettazione di un Piano di Studio Personalizzato sono quelli non ancora in possesso di un livello di competenza in italiano tale da garantire loro un uso indipendente della lingua. In base ai descrittori forniti dal Quadro Comune di Riferimento elaborato dal Consiglio d’Europa questi studenti si collocano ai livelli A1 e A2 (uso elementare della lingua) e, se necessario, al livello B1 (uso indipendente della lingua). A1: E’ in grado di capire frasi ed espressioni familiari, quotidiane molto semplici per soddisfare bisogni concreti. E’ in grado di presentare se stesso o altri, porre domande , rispondere ad interrogativi. E’ in grado di comunicare in maniera molto semplice, a condizione che l’interlocutore parli lentamente, in modo chiaro. A2: E’ in grado di capire frasi ed espressioni usate frequentemente e di senso immediato (p.es., informazioni sulla propria persona e sulla famiglia, oppure su acquisti, lavoro, ambiente circostante). E’ in grado di comunicare in situazioni semplici e abituali che comportano un diretto scambio di informazioni su temi ed attività familiari. E’ in grado di descrivere la propria provenienza e formazione, l’ambiente circostante e relazionale. A questo secondo livello l’alunno sa cogliere l’essenziale di un messaggio semplice e molto chiaro, che contenga parole di uso comune e che tratti argomenti familiari. Non è ancora in grado di gestire una conversazione prolungata, di prodursi in un monologo (un’interrogazione, ad esempio). Può leggere testi di qualche riga su argomenti semplici e concreti e può scrivere una brevissima comunicazione, un appunto. B1: E’ in grado di capire i punti principali di un discorso, a condizione che venga usata una lingua chiara e standard e che si tratti di argomenti familiari inerenti al lavoro, alla scuola, al tempo libero, ecc. parla la lingua. E’ in grado di esprimersi, in modo semplice e coerente, su argomenti familiari inerenti alla sfera dei suoi interessi. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 87 E’ in grado di riferire un’esperienza o un avvenimento, di descrivere un sogno, una speranza o un obiettivo e di fornire motivazioni e spiegazioni brevi relative a un’opinione o a un progetto Giunto al livello B1 l’alunno possiede la lingua della prima comunicazione e può iniziare a far propria la lingua per lo studio. BES NON CERTIFICATI: AZIONI DI INTERVENTO La Scuola Secondaria di I° grado “Colombo”, nel pieno rispetto della Direttiva Ministeriale, attua le seguenti azioni strategiche: 1. Individuazione di un Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI) che si occupi delle problematiche relative a tutti i BES e svolga le seguenti funzioni: rilevazione dei BES presenti nella scuola (su segnalazione dei Consigli di Classe) raccolta e documentazione degli interventi didattico-educativi posti in essere anche in funzione di azioni di apprendimento organizzativo in rete tra scuole e/o in rapporto con azioni strategiche dell’Amministrazione; focus/confronto sui casi, consulenza e supporto ai colleghi sulle strategie/metodologie di gestione delle classi; rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola; raccolta e coordinamento delle proposte formulate dai singoli GLH Operativi sulla base delle effettive esigenze, ai sensi dell’art. 1, c. 605, lettera b, della legge 296/2006, tradotte in sede di definizione del PEI come stabilito dall'art. 10 comma 5 della Legge 30 luglio 2010 n. 122 ; elaborazione di una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico (entro il mese di Giugno) dopo aver analizzato criticamente gli interventi di inclusione scolastica operati nell’anno appena trascorso. Nel mese di settembre, in relazione alle risorse effettivamente assegnate alla scuola, il Gruppo provvederà ad un adattamento del Piano. Inoltre il Gruppo di lavoro per l’inclusione costituisce l’interfaccia della rete dei CTS e dei servizi sociali e sanitari territoriali per l’implementazione di azioni di sistema (formazione, tutoraggio, progetti di prevenzione, monitoraggio, ecc.). All’inizio di ogni anno scolastico il Gruppo propone al Collegio dei Docenti una programmazione degli obiettivi da perseguire e delle attività da porre in essere, che confluisce nel Piano annuale per l’Inclusività; al termine dell’anno scolastico, il Collegio procede alla verifica dei risultati raggiunti. 2. Elaborazione di percorsi individualizzati e personalizzati per alunni con bisogni educativi speciali non certificati attraverso Piani Didattici Personalizzati deliberati dai Consigli di Classe. Il Piano di intervento prevede: Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 88 - osservazioni sistematiche effettuate dai docenti dei Consiglio di Classe in modo particolare all’inizio dell’anno e poi costantemente durante tutto il periodo scolastico; - confronto tra i docenti in sede di Consiglio di Classe e compilazione di griglie predisposte dal GLI per la rilevazione delle situazioni critiche nella vita scolastica quotidiana; - segnalazione dei “casi problematici” al GLI e alla FS3; - incontro informativo con le famiglie dei ragazzi individuati per accordi didattico- educativi comuni e per l’autorizzazione a consultare il servizio dello psicologo dello sportello di ascolto della scuola; - incontri degli alunni individuati con lo psicologo che opera nella scuola; - individuazione nel Consiglio di Classe e nella Programmazione coordinata degli alunni con BES non certificati; - compilazione ad opera dei membri dei Consigli di Classe dei Piani Educativi e didattici Personalizzati predisposti dal GLI secondo i criteri individuati nelle Direttive Ministeriali del 27 dicembre 2012 e del 6 marzo 2013; Comunicazione e condivisione con le famiglie degli alunni con BES dei PDP e firma degli stessi; - monitoraggio dell’efficacia dell’azione didattica anche attraverso incontri sistematici con le famiglie per apportare eventuali aggiornamenti al PDP in relazione alle risposte dell’alunno e ai suoi bisogni formativi; - verifica e valutazione degli interventi nei singoli casi. 3.individuazione di STRUMENTI RISORSE METODOLOGIE DIDATTICHE tra le quali: Apprendimento cooperativo per sviluppare forme di cooperazione e di rispetto reciproco fra gli allievi e veicolare :conoscenze/abilità/competenze Tutoring (apprendimento fra pari: lavori a coppie) Didattica laboratoriale In sintesi la scuola secondaria di primo grado “Colombo” Si impegna ad essere una comunità integrante ed inclusiva garantendo il diritto alla personalizzazione dell’apprendimento a tutti gli studenti in situazione di difficoltà Favorisce la centralità del bambino/ragazzo Realizza la sintesi fra sapere e fare, sperimentando in situazione Procede in modo strutturato e sequenziale, proponendo attività con modello fisso e dal semplice al complesso, per facilitare nell’alunno l’esecuzione delle consegne, la memorizzazione e l’ordine nell’esposizione dei contenuti. Attiva percorsi di formazione finalizzati a migliorare le competenze del personale della scuola nell’ambito della didattica inclusiva. Sostiene la motivazione ad apprendere Lavora perché l’alunno possa accrescere la fiducia nelle proprie capacità Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 89 Le tipologie di BES dovranno essere individuate sulla base di elementi oggettivi o di ben fondate considerazioni psicopedagogiche. Nel caso un alunno manifesti BES anche in corso d’anno e in maniera non continuativa ma per un periodo limitato nel tempo, il relativo PDP verrà redatto nel minor tempo possibile al fine di rimuovere quanto prima gli ostacoli al processo di apprendimento. Gruppo di lavoro per l’inclusione (GLI): Frunzio (Sportello di ascolto) Monfredi (F.S. 3) Oggianu (F.S.1) Mantovani (Collaboratore del DS) Picciarelli (Collaboratore del DS) D’Amicis (docente di sostegno) Salomone (docente di sostegno) Galli (docente curriculare) Albano (docente curriculare) Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 90 PROGETTI PER L’ISTRUZIONE DOMICILIARE E PER IL SERVIZIO DELLA SCUOLA IN OSPEDALE La scuola Colombo, attenta alle esigenze di tutti gli studenti e al fine di assicurare il diritto allo studio anche agli alunni malati (Carta europea dei diritti dei bambini degenti in ospedale; Art. 4 comma 1, lett.l della Legge n.285/1997) prevede interventi formativi personalizzati a domicilio per gli alunni colpiti da gravi patologie invalidanti ed impossibilitati a frequentare la scuola per periodi di tempo superiori ai trenta giorni. Tali iniziative didattiche sono volte al potenziamento ed alla qualificazione dell’offerta formativa per l’integrazione scolastica degli alunni ricoverati in ospedale, seguiti in regime di day-hospital o in terapia domiciliare. Promuovono, inoltre, la continuità della relazione insegnamento/apprendimento contribuendo così a colmare il vuoto socio-cognitivo del discente affetto da grave patologia tenendo ben saldo il contatto tra lo studente e la scuola di appartenenza. Fondamentale per la realizzazione e la buona riuscita degli interventi personalizzati è il lavoro integrato scuola-famiglia-struttura sanitaria in modo da coniugare progetto didattico e progetto terapeutico. Docenti referenti: Mignini e Boccadamo Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 91 SPORTELLO DI ASCOLTO “uno spazio per parlare “ La scuola, dopo la famiglia, è la principale agenzia di formazione dell’individuo. Essa non è solo luogo di trasmissione delle conoscenze, ma luogo di vita dove si impara la convivenza civile e la positiva relazione con i coetanei e con gli adulti. La presenza dello sportello di ascolto (attivo nella nostra scuola dall’a.s.2009/2010) si inserisce in un progetto educativo più ampio, teso a valorizzare l’individuo nella sua interezza in coerenza con gli obiettivi generali del processo formativo. Lo sportello è gestito dalla psicologa e psicoterapeuta, dott.ssa Maria Guzzi, in collaborazione con la docente referente, prof.ssa Angelamaria Frunzio. Lo sportello di ascolto è uno spazio dedicato ai ragazzi, ai genitori ed ai docenti. Il colloquio con la psicologa non ha fini terapeutici ma di couseeling, perciò ha il fine di considerare e sperimentare modalità di relazione più funzionali al benessere degli allievi. Esso rappresenta una buona occasione per affrontare e risolvere problematiche inerenti la crescita, la dispersione scolastica, il bullismo e le situazioni di potenziale rischio. Inoltre, in risposta alla nuova normativa scolastica sui BES, lo sportello si propone in sinergia con gli insegnanti e i genitori di garantire fattivamente a tutti gli alunni una scuola davvero inclusiva mettendo su campo, dopo le opportune segnalazioni ed osservazioni, tutti i facilitatori possibili e rimuovendo tutte le barriere all’apprendimento e alla partecipazione di tutti gli alunni al di la della varie etichette diagnostiche. I contenuti di ogni colloquio sono coperti dal segreto professionale. Tuttavia, dovessero emergere delle aree-problema su cui fosse importante intervenire dal punto di vista educativo-preventivo, la psicologa fornirà alla famiglia e alla scuola opportune indicazioni. Oltre ai colloqui individuali sono possibili, su richiesta dei docenti, incontri con le classi gestiti con il metodo del circle-time, al fine di fornire specifiche indicazioni psico-pedagogiche da integrare nelle attività curriculari. Per la consulenza della psicologa occorre sempre prima contattare la prof.ssa Frunzio e prenotare un colloquio. E necessario inoltre che i genitori degli alunni firmino il consenso informato per consentire ai propri figli l’accesso allo sportello. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 92 BIBLIOTECA SCOLASTICA L’educazione alla lettura si inserisce a pieno titolo tra le opportunità formative che devono essere garantite agli studenti lungo l’arco di tutta la loro carriera scolastica, al fine di educarli ad un uso competente dell’informazione. La Biblioteca Scolastica si prefigge, pertanto, le seguenti finalità: Attività informative: Presentazione di libri, visite presso qualche libreria. Attività di promozione del libro: Incontri con autori, presentazione di libri, Concorsi. Attività di promozione alla lettura: Lettura ad alta voce, gare di lettura. Le proposte, per quest’anno scolastico, sono le seguenti: La “Festa dei lettori”, in occasione della quale le classi seconde incontreranno l’autore Antonio Ferrara. Invenzione, progettazione e produzione di libri a fumetti. “La festa del libro”. Presentazione di alcune novità editoriali ed incontri con l’autore. “La bancarella dello scambio del libro”. “La Biblioteca della scuola ha anche bisogno di te”: campagna di incremento del patrimonio librario della scuola. Chi desidera potrà donare i libri già letti alla scuola al fine di incrementare il patrimonio della biblioteca. “Visita” presso una libreria. Visita presso la Biblioteca Comunale. Maratona di lettura. La gestione della Biblioteca per l’a.s. 2014/2015 si articolerà nei seguenti punti: Far conoscere ai ragazzi il patrimonio librario della Biblioteca scolastica sia mediante la consegna ad ogni classe dell’elenco dei libri ivi presenti sia mediante visite da concordare con i docenti di lettere che sono disponibili; Invio a tutte le classi di un’informativa sull’uso della biblioteca: dove è situata, come funziona il prestito; Pubblicizzazione delle iniziative della biblioteca; Coinvolgimento delle famiglie nella gestione della biblioteca, al fine di avere un progetto condiviso e un maggior numero di ore di apertura della stessa; Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 93 Possibilità per gli alunni che rinunciano all’ora di religione di imparare le nozioni elementari per la catalogazione, il prestito e quindi la gestione di una Biblioteca. Come già per gli anni scorsi, si prediligerà il principio della collaborazione quale utile strumento per l’apprendimento, pertanto, sarà nominato, per ogni classe, un aiuto bibliotecario che avrà il compito di : Raccogliere le richieste dei libri dei compagni di classe; Verificare che la scheda del prestito sia compilata in ogni sua parte; Trascrivere la scheda sul registro dei prestiti; Chiedere la restituzione dei libri a coloro che li hanno presi in prestito e allo scadere della riconsegna non li hanno ancora resi; Controllare che i libri non siano stati sciupati. L’orario di apertura della biblioteca sarà quanto prima affisso sulla porta della Biblioteca e comunicato a tutte le classi . Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 94 PROGETTO COMENIUS “EAT BETTER, MOVE MORE” (MANGIARE MEGLIO, MUOVERSI DI PIU’) Il progetto coinvolge oltre alla nostra scuola tre scuole partners: Collège privé Montesquieu – Sainte Marie, Le Havre –FR (Coord.), Ies Sierra Nevada- Finãna –ES (partn.) e la scuola Şehit Volkan Alıcı Ortaokulu - Ankara Turchia(partn.) Ha durata biennale; è iniziato lo scorso anno scolastico e si concluderà entro giugno 2015. È rivolto a tutti gli alunni della scuola coinvolti nello studio e nell’approfondimento di argomenti riguardanti l’alimentazione e lo sport. Le attività previste dal partenariato sono integrate nelle normali attività della scuola e rientrano nel percorso di studi degli alunni. Il partenariato con scuole di diversi paesi offre l’opportunità ad alunni ed insegnanti non solo di acquisire e migliorare le proprie conoscenze dell’argomento o della disciplina su cui si basa il partenariato, ma anche di accrescere la propria capacità di lavorare in gruppo, di programmare, di intraprendere attività in collaborazione, di utilizzare le tecnologie dell’informazione e della comunicazione, di migliorare la capacità di comunicare in altre lingue accrescendo la motivazione all’ apprendimento delle lingue straniere. Obiettivo del partenariato rivolto agli alunni è accrescere la consapevolezza di sé, della propria cultura e di quella dei paesi partner attraverso un confronto diretto con coetanei negli altri paesi Gli obiettivi operativi del programma sono i seguenti: migliorare la qualità e aumentare il volume della mobilità degli scambi di allievi e personale docente nei vari Stati membri migliorare la qualità e aumentare il volume dei partenariati tra istituti scolastici di vari Stati membri, in modo da coinvolgere in attività educative congiunte gli allievi nel corso della durata del programma incoraggiare l'apprendimento delle lingue straniere moderne promuovere lo sviluppo, nel campo dell'apprendimento permanente, di contenuti, servizi, soluzioni pedagogiche e prassi innovative basati sulle TIC migliorare la qualità e la dimensione europea della formazione degli insegnanti migliorare le metodologie pedagogiche e la gestione scolastica. Il progetto della scuola “EAT BETTER, MOVE MORE” oltre ad abilitare gli scambi e la cooperazione tra le scuole partners si pone i seguenti obiettivi generali: Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 95 - Promuovere stili di vita sani e sicuri sia all'interno che all'esterno della scuola; evitare l'inattività fisica e il sovrappeso . - Migliorare la vita della scuola e gli stili di vita in generale attraverso l'adozione di abitudini più sane. - Coinvolgere i giovani in una ricerca attiva , renderli consapevoli dell'importanza di una dieta equilibrata e di un regolare esercizio fisico. - Aumentare i livelli di autostima e la comprensione di auto- valore degli studenti . - Stimolare lo spirito imprenditoriale e stimolare la creatività degli studenti . - Promuovere l' interesse per la cittadinanza europea e rafforzare la dimensione europea delle nostre istituzioni . - Promuovere l'apprendimento delle lingue e la diversità linguistica: sviluppare negli studenti e insegnanti la capacità di comunicare in inglese e aumentare la motivazione ad apprendere le lingue straniere. Infatti, le competenze linguistiche sono essenziali per rafforzare la cittadinanza europea e promuovere la mobilità dei cittadini. - Utilizzare materiali autentici e prendere parte ad attività individuali o di gruppo - Sviluppare l'utilizzo di nuove pratiche basate sulle TIC . - Scoprire le altre culture, altri modi di pensare e di altri stili di vita - Creare un senso di cittadinanza europea e promuovere la tolleranza e il rispetto verso gli altri popoli e culture . -Avere nuovi amici all'estero . - Promuovere la mobilità di studenti e gruppi scolastici. Sviluppare l'idea del viaggi , anche di lavoro -Migliorare il dialogo interculturale. - Scambio di soluzioni pedagogiche e vari sistemi di istruzione , in modo da favorire lo sviluppo professionale degli insegnanti , migliorare i metodi di insegnamento e di apprendimento . Gli argomenti o problemi che si intendono affrontare sono : - La salute e lo stile di vita dei giovani . -La prevenzione della discriminazione individuale e sociale, l'intolleranza, l'incomprensione di altre persone . - La mancanza di motivazione ad apprendere le lingue straniere . - La prevenzione all’ individualismo, l’ incapacità di alcuni giovani di lavorare in gruppo e di ascoltare gli altri . - L' uso improprio di Internet da parte degli studenti . La metodologia : L'approccio sarà basato sull’ osservazione, discussione, ascolto, ricerca e raccolta di informazioni, scambi, realizzazioni concrete e comunicazione . Gli studenti saranno direttamente coinvolti in ogni attività programmata . Il maggior numero possibile di studenti parteciperanno alle mobilità in modo che possano avere un contatto diretto con altri contesti culturali e sociali europei Lavoreremo in modo interdisciplinare, con una particolare attenzione per le scienze, le lingue, l’ informatica , la storia e geografia , l’arte ed l’educazione fisica . Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 96 Le attività: Annualità 2013/14: Attività parallele tra ciascun partner saranno svolte fino al maggio 2015 : Indagine sui comportamenti dei ragazzi tra gli 11-18 per conoscere le loro abitudini alimentari . Presentazioni PowerPoint :i pericoli e le conseguenze di una dieta squilibrata , i bisogni fisiologici del corpo, l'importanza di una dieta equilibrata . Creazione di un blog. Preparazione di ricette sane a base di patate (per il loro basso prezzo ) . Creazione di un libro di cucina europea con tipiche ricette equilibrate delle nostre zone . Organizzazione di pasti equilibrati europei alla mensa scolastica . Poster concorso: " mangiare meglio, muoversi di più " . Annualità 2014/15 Quiz: " Quanto bene si mangia ? " Slide show o film sugli sport praticati dagli alunni partecipanti Dimostrazioni di allievi e professionisti. Organizzazione di un torneo che coinvolge il personale , le famiglie e gli alunni . Poster : alcune regole per un buon comportamento . Brochure finale per informare gli altri ( in inglese e in lingua madre ) . Esposizione nelle nostre scuole ( produzioni, , foto, banchi d'assaggio , ... ) Organizzazione di una giornata con un pic-nic equilibrato e attività sportive . La valutazione: I docenti , nelle loro scuole , effettueranno valutazioni regolari , adeguate all'età degli studenti . Esse comprendono questionari , discussioni , relazioni scritte. Le Mobilità: Nel nostro progetto sono previste delle mobilità, cioè dei viaggi nelle città di appartenenza delle scuole partner a cui possono partecipare docenti, alunni, genitori e personale scolastico. Gli alunni vengono selezionati tenendo conto dei seguenti criteri: MERITO (avere conseguito una valutazione di 10 in Inglese , Seconda lingua comunitaria, Comportamento) Ottime COMPETENZE INFORMATICHE Disponibilità ad OSPITARE uno studente partner In condizioni di parità si favorirà l’alunno più svantaggiato economicamente Nella prima annualità sono state effettuate tre mobilità: Prima mobilità : dal 2 al 6 ottobre 2013 - Le Havre – Francia Hanno partecipato 2 docenti, il D.S. e 3 alunni selezionati dalle terze classi dei corsi di Francese. Presso la scuola coordinatrice “ CollègePrivè Montesquieu” è stato dato l’avvio al progetto con la presentazione da parte di ciascun partner di P.P.T Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 97 sulla propria scuola e sulla propria città. Abbiamo visto paesaggi meravigliosi e fantastici paesini fermi nel tempo come Honfleur,Fècamp e le meravigliose falesie di Etretat Seconda mobilità: dal 17 al 21 marzo - Taranto – Italia La nostra scuola ha ospitato docenti e alunni delle scuole partner. Gli alunni stranieri sono stati ospitati dalle famiglie degli alunni selezionati per partecipare al viaggio in Spagna. Tutte le classi hanno dato vita a svariate attività di accoglienza: cori – balli tradizionali ( la pizzica) – degustazione delle colazioni tipiche delle nazioni partner – pranzi a base di piatti tipici – gara di torte. I nostri ospiti hanno visitato la città di Taranto(il museo Marta, il castello Aragonese, la città vecchia), Alberobello, Martina Franca, Grottaglie. Terza mobilità: dal 19 al 23 Maggio - Fiñana - Spagna Hanno partecipato 2 docenti, il D.S., il D.S.G.A e 7 alunni selezionati dalle terze classi dei corsi di Spagnolo. I nostri ragazzi sono stati ospitati dagli studenti che erano precedentemente venuti in Italia e hanno vissuto una avventura meravigliosa e irripetibile. Il sindaco di Fiñana ci ha ospitato nel municipio del paese di cui abbiamo visitato la parte antica e molto caratteristica per la sua influenza araba, la città di Guadix con le sue Cuevas. Infine abbiamo visitato Granada con la sua magica Alhambra e Il parco Nazionale di Capo de Gata. Tutti gli alunni hanno accresciuto il loro bagaglio culturale, e hanno potenziato le competenze linguistiche, instaurando nuove , bellissime amicizie. Quarta mobilità: dal 4 al 10 Ottobre Parigi – Le Havre - Francia. Parteciperanno 3 docenti e 6 alunni selezionati dalle terze classi dei corsi di francese Prossima attuazione Quinta mobilità: dal 23 al 27 Marzo 2015 Taranto – Italia Da programmare Sesta mobilità: dal 18 al 22 Maggio 2015 Ankare – Turchia Incontro conclusivo di valutazione del progetto Da programmare Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 98 Team Comenius 1 mobilità Honfleur FRANCIA 3 mobilità Granada Spagna Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 99 PROGETTI EXTRACURRICULARI Al fine di creare occasioni di crescita della personalità dei singoli alunni e potenziarne le capacità e le competenze, la scuola programma numerosi progetti in orario aggiuntivo. Tra questi alcuni caratterizzano l’offerta formativa del nostro istituto: Coro, Teatro, Trinity, CAMBRIDGE, ECDL, Latino Recupero di Italiano e Matematica, Prossimi al traguardo (studenti disabili), Pomeriggi musicali. La scuola partecipa a progetti di Educazione alla salute, legalità, pari opportunità, intercultura coordinati dalla docente referente, prof.ssa Pinto. Sono previste attività, iniziative che impegneranno gli alunni in incontri con esperti, concorsi, produzione di video, elaborati, lavori grafico – pittorici. Già programmata l’adesione allo spettacolo teatrale “ PAOLO BORSELLINO” dell’Agenzia SOUND POWER. Per ciò che concerne l’aspetto relativo alle pari opportunità, si rifletterà in maniera approfondita sulle violenze e sui maltrattamenti in famiglia. Particolare risalto verrà dato al lungo elenco di violenza sulle donne: violenza psicologica; violenza fisica; violenza economica; violenza sessuale; violenza subita da minorenne. In collaborazione con l’A S L di Taranto, sia per gli alunni che per i genitori oltre le suddette tematiche, verranno sviluppati i progetti di educazione all’alimentazione e alla prevenzione delle malattie più note. Tra l’altro, anche nell’ambito del progetto “Comenius”, come per il precedente a. s., notevole rilevanza sarà data alla salute e all’alimentazione. Anche per il corrente anno scolatico sarà proposto agli alunni il Progetto cinema, organizzato dalla docente Oggianu. La scuola secondaria di primo grado “Colombo” ha aderito all’iniziativa denominata “La scuola adotta il cinema”, proposta dal cinema teatro Ariston di Taranto, realizzata dal Ministero dei Beni Culturali e in collaborazione con L’Agiscuola, allo scopo offrire agli adolescenti gli strumenti culturali necessari ad orientarsi nel mondo della comunicazione in generale ed in particolare in quello cinematografico, che si serve di linguaggi espressivi e di tecniche narrative articolate e complesse ma coinvolgenti e capaci di sviluppare competenze di lettura ed interpretazione della realtà nuove ed efficaci. Il progetto inoltre rappresenta un’opportunità per la maturazione delle capacità critiche di valutazione di un testo filmico e di un’opera d’arte in generale; offre luoghi idonei al confronto di idee e punti di vista. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 100 Saranno realizzati per l’art. 9 CCNL, Aree a rischio e a forte processo immigratorio, i progetti di tipo teatrale e linguistico destinati ai ragazzi in difficoltà , disabili e normodotati, definiti “a rischio”. Il progetto “ Di nuovo tutti in scena” di cui è referente la prof.ssa Frunzio, si propone di favorire il pieno sviluppo delle potenzialità, spesso sommerse, di cui tutti gli alunni sono portatori, valorizzando le diversità per un reciproco arricchimento. La valenza educativa del teatro, riconosciuta anche dai soggetti più autorevoli, come il Ministero della PI, si realizza solamente ad una condizione: fare teatro a scuola è un mezzo, mai un fine, per far sì che , almeno a scuola, i ragazzi possano sentirsi tutti uguali. Nello specifico il progetto è relativo ad interventi concernenti la prevenzione ed il contrasto all’emarginazione scolastica nelle aree a rischio; attribuisce particolare attenzione alla centralità della persona e dei suoi bisogni, utilizzando una metodologia a carattere laboratoriale che favorisca il ruolo attivo dello studente; incetiva la motivazione individuale allo scopo di prevenire il rischio di disinteresse e/o atteggiamenti di rifiuto e di ostilità; valorizza le diversità, favorendo il pieno sviluppo delle potenzialità di ciascuno. Attraverso il percorso laboratoriale teatrale l’alunno si esercita a interagire in modo efficace in diverse situazioni comunicative, a utilizzare il dialogo in vari ambiti sociali e culturali, ad usare in modo efficace la comunicazione orale e scritta per esprimere stati d’animo, a rielaborare esperienze ed esporre punti di vista personali. Si esercita a realizzare elaborati personali e creativi, applicando le regole del linguaggio visivo, utilizzando tecniche e materiali differenti. Partecipa in modo attivo alle esperienze musicali con esecuzioni vocali e strumentali di diverso genere. Trova l’occasione di usare le tecnologie e i linguaggi multimediali per supportare e presentare il proprio lavoro, di sviluppare e sintetizzare, imparando a condividerle con gli altri. Costruisce e sperimenta la propria identità personale e la consapevolezza delle proprie competenze motorie e dei propri limiti, diventa capace di integrarsi in un gruppo di cui condivide le regole. Il progetto “Compiuterizziamo l’italiano”, referente la prof.ssa Mantovani, è rivolto sia ad alunni, che mostrano carenze nella lettura, nella scrittura, evidenziando anche difficoltà nell’ attenzione e nell’ascolto, sia ad alunni desiderosi di applicare lo studio dell’italiano alle nuove tecnologie. Il progetto ha il fine di sviluppare e potenziare le quattro abilità: ascoltare, parlare, leggere e scrivere, proposte in forma ludica e giocosa, con esercitazioni collettive e/o individuali, in cui ciascun alunno può sperimentare e migliorare le proprie capacità, impegnandosi a lavorare con spirito creativo. Elemento trainante è l’uso del computer e della lavagna LIM che consentono lo svolgimento di molti esercizi in forma interattiva. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 101 La scuola partecipa, inoltre, ad iniziative locali e nazionali quali la Festa dei Lettori (referente la Prof.ssa Cimmarrusti), le olimpiadi di problem solving e a gare nazionali per l’eccellenza in campo scientifico e logico matematico (giochi UNIBOCCONI). La Colombo ha aderito infine al progetto didattico-divulgativo per la promozione della cultura scientifica nelle scuole proposto dal Liceo “Ferraris” di Taranto. Finalità del progetto è la diffusione della cultura geologico-ambientale attraverso una dimensione divulgativa e sperimentale, per sviluppare l’interesse nei confronti del patrimonio naturalistico, in special modo quello geologico, con particolare riguardo alle problematiche del dissesto. Referente di tale progetto è la prof.ssa Boccadamo. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 102 SOLIDARIETA’ E UNICEF La solidarietà fa parte del patrimonio umano e della predisposizione di ogni uomo verso l’altro. Essere solidali vuol dire acquisire un ruolo attivo di garanzia e tutela dei diritti di tutti gli esseri umani, contribuire con azioni anche piccole e quotidiane a diffondere un modo di essere basato sulla convivenza, sulla cooperazione e sulla condivisione. In un tipo di società come la nostra, fondata sulla ricerca del benessere materiale, molto spesso si rischia di perdere di vista i valori positivi quali l’amore, l’altruismo, la generosità, il rispetto per gli altri, che sono gli unici valori che rendono possibile la convivenza tra individui diversi. Per questo le istituzioni educative principali, quali la famiglia, la parrocchia e la scuola hanno il dovere di collaborare nel processo di costruzione della personalità dei ragazzi per l’affermazione di questi valori. Gli interventi educativi programmati terranno conto degli Obiettivi formativi presenti nel Curricolo d'Istituto e avranno la finalità di sensibilizzare i ragazzi alla solidarietà, al rispetto dei diritti fondamentali dell'uomo, di far conoscere le varie realtà sociali del territorio in cui vivono, informarli e sensibilizzarli sui problemi e i conflitti che si verificano nel mondo, affinché essi stessi siano strumento di promozione di una società basata sul rispetto dei diritti umani di tutti. Si cercherà di far capire quanto sia importante essere aperti al dialogo, al confronto, all’accoglienza, al pluralismo, alla reciprocità. Gli obiettivi formativi sono i seguenti: Educare alla convivenza, alla solidarietà e alla partecipazione Abituare al dialogo, al rispetto degli altri e alla libera discussione Conoscere e riflettere sulla condizione dei bambini nel Mondo Leggere e analizzare documenti approvati da alcuni Stati a tutela dell’infanzia Educare all’interculturalità e al confronto con gli altri Riflettere sulle sofferenze dei più deboli e dei più fragili Farsi promotori di piccoli gesti di sostegno verso chi ne ha bisogno. ATTIVITA’ I ragazzi saranno i protagonisti attivi di tutte le iniziative, saranno coinvolti in attività di accoglienza, di tutoraggio dei compagni più deboli, in manifestazioni di solidarietà organizzate sul territorio e parteciperanno alla marcia dei diritti dei fanciulli organizzata dall'Associazione Arciragazzi di Taranto. Inoltre, per il quinto anno consecutivo, la scuola parteciperà al progetto “Verso una scuola amica” organizzato dall’Unicef. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 103 PROGETTI L’OFFERTA FORMATIVA VIENE AMPLIATA MIGLIORATA ATTRAVERSO PROGETTI PON PROGETTI EXTRACURRICULARI POMERIGGI MUSICALI ALLA COLOMBO TRINITY RECUPERO ITALIANO RECUPERO MATEMATICA EDUCAZIONE ALLA SALUTE E ALL’AMBIENTE ECDL START/CORE ATTIVITA’ TEATRALE PROSSIMI AL TRAGUARDO CAMBRIDGE KET LATINO ORIENTAMENTO CORO Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 104 PROGETTI PON FSE Per quanto riguarda l’attuazione dei progetti PON finanziati dal Fondo Sociale Europeo (FSE) relativi alla formazione del personale della scuola sulle metodologie didattiche e sulle competenze disciplinari e alla formazione degli studenti per migliorare i livelli di conoscenza e di competenza dei giovani nella discipline scientifico-matematiche, in lingua madre e nelle lingue straniere, per il corrente anno scolastico la scuola presenterà come di consueto la sua candidatura alle azioni poste in bando del Piano Integrato degli interventi presentati nell’ambito del Programma Operativo Nazionale (PON) “Competenze per lo sviluppo”. AMBIENTI PER L’ APPRENDIMENTO (FESR) La nostra scuola si sta dotando di apparecchiature multimediali e di LIM in tutte le classi grazie all’approvazione dei PON FESR “Ambienti per l’apprendimento” – Obiettivo E Azione 1” Realizzazione di ambienti dedicati per facilitare e promuovere la formazione permanente dei docenti attraverso l’arricchimento delle dotazioni tecnologiche e scientifiche e per la ricerca didattica degli istituti”. Anche per l’ anno in corso la scuola parteciperà al PON FESR AMBIENTI PER L’APPRENDIMENTO non appena sarà emanato il bando di riferimento. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 105 RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA I rapporti scuola-famiglia sono particolarmente significativi nell’ambito dei Consigli di Classe per la risoluzione di eventuali problematiche educative e didattiche. Diversi sono i livelli di partecipazione dei genitori, come stabilito e regolamentato dai Decreti Delegati: colloqui individuali, riunioni di classe, assemblee di istituto. All'inizio dell'anno scolastico si organizzano incontri coi genitori delle classi prime, per avere informazioni necessarie ad una migliore conoscenza degli alunni e per una prima riflessione sul passaggio scuola elementare/scuola media. Per facilitare i colloqui individuali genitori/docenti e per informazioni più dettagliate sul rendimento scolastico degli alunni sono stati programmati i seguenti incontri: un'ora settimanale al mattino con i singoli docenti , secondo un orario stabilito e comunicato agli alunni, nella prima settimana di ogni mese; due colloqui pomeridiani l'anno in cui i genitori possono parlare con gli insegnanti (a dicembre e ad aprile); due incontri con i coordinatori di classe per la consegna delle schede di valutazione (febbraio e giugno); un incontro con i coordinatori entro il mese di ottobre per la presentazione della programmazione annuale e per l’elezione dei genitori rappresentanti di classe. In caso di specifiche necessità, sono inviate comunicazioni scritte ai genitori seguite da incontri con i docenti in momenti compatibili con l’orario di servizio. Durante il corso dell’anno scolastico possono essere indette assemblee per discutere problematiche inerenti le iniziative didattiche e formative per cui sia richiesta la compartecipazione dei genitori. I genitori hanno inoltre la possibilità di partecipare a incontri pomeridiani con la presenza di esperti, sui temi della preadolescenza, del rapporto ragazzi/adulti ed hanno sempre la possibilità di riunirsi nella sede scolastica in modo autonomo, se necessario e su richiesta. Nel rispetto delle indicazioni ministeriali, la nostra scuola ha predisposto un documento condiviso con i genitori: il PATTO DI CORRESPONSABILITA’ EDUCATIVA sottoscritto dal Dirigente Scolastico, dai genitori e dagli studenti. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 106 DISPONIBILITA’ INCONTRI DOCENTI-GENITORI DOCENTE MATERIA CORSO GIORNO ORA ALBANO ALTAVILLA DOMENICO BARONE BASILE EGIDIA BOCCADAMO BOCCUNI CAFORIO CIMMARRUSTI CARLA CITO SIMONA CORTESE COSI CURLACCI D’ADDESSA DE GRANDIS DE PINTO ESPOSITO FRUNZIO GAETANI GALIZIA GALLI GRECO GRAVANESE IACOVELLI IULIANO IZZINOSA LA GUARDIA LA NEVE LOMBARDO MALLARDI MANTOVANI MANFRINI MARCHESINO MARCIANO’ MASTELLONI MIGNINI MORRONE ODONE OTTARDO OGGIANU LETTERE MATEMATICA TECNOLOGIA MUSICA MATEMATICA MUSICA LETTERE LETTERE LETTERE LETTERE INGLESE RELIGIONE MATEMATICA ARTE E IMMAGINE MATEMATICA MATEMATICA LETTERE SC. MOTORIE INGLESE LETTERE LETTERE LETTERE RELIGIONE LETTERE SPAGNOLO FRANCESE SPAGNOLO INGLESE MUSICA LETTERE SCIENZE MOTORIE MATEMATICA SCIENZE MOTORIE TECNOLOGIA LETTERE MATEMATICA LETTERE SPAGNOLO LETTERE MARTEDI’ LUNEDI’ MARTEDI’ LUNEDI’ GIOVEDI’ GIOVEDI’ MERCOLEDI’ LUNEDI’ MERCOLEDI’ GIOVEDI’ VENERDI’ LUNEDI’ VENERDI’ GIOVEDI’ GIOVEDI’ MARTEDI’ VENERDI’ LUNEDI’ MERCOLEDI’ VENERDI’ MERCOLEDI’ LUNEDI’ MERCOLEDI’ MARTEDI’ MERCOLEDI’ MARTEDI’ GIOVEDI’ LUNEDI’ VENERDI’ VENERDI’ LUNEDI’ VENERDI’ GIOVEDI’ MARTEDI’ LUNEDI’ MARTEDI’ GIOVEDI MARTEDI’ VENERDI’ 10.00-11.00 11,00-12,00 11.00-12.00 9.00-10.00 10.00-11.00 10.00-11.00 11.00-12.00 10.00-11.00 11.00-12.00 11.00-12.00 10.00-11.00 10.00-11.00 10.00-11.00 12.00-13.00 9.00-10.00 10.00-11.00 11.00-12.00 12.00-13.00 9.00-10.00 12.00-13.00 10,00-11,00 10.00-11.00 12.00-13.00 10.00-11.00 11.00-12.00 9,00-10.00 9,00-10,00 9,00-10,00 9,00-10,00 12,00-13,00 11,00-12,00 10.00-11.00 11.00-12.00 9,00-10,00 9,00-10,00 9,00-10,00 10,00-11,00 9,00-10,00 10,00-11,00 PALUMBO LETTERE MERCOLEDI’ 12,00-13,00 PENNAROLA PICCIARELLI PINTO PUCCI ROMANAZZI ROSA SEBASTIO F. SURIANO TARANTO TOTARO MUSICA MATEMATICA LETTERE ARTE E IMMAGINE TECNOLOGIA MATEMATICA ARTE E IMMAGINE INGLESE SCIENZE MOTORIE MATEMATICA 3F-1F 1^ 2^ I- 1^L A-C-E D- H-1^I-2^I-1^L B A-C-E 1L-2L 1I-2I 1^D+ C.e C. 3^D-B-E-1^ L 2A-2B C-FA-B-C-D-E-F E B-D-F C D 1B-3B F – H - 1^I-2^I-2^L A-G 1A-3A 2F-1G 3^H + C. e C. (A C H ) G-H-1I-3I-1L 2D-3D A-C-F B-D-E 2L 1^ 2^I-1^2^L B-F-G 1C-3C B-C-D 3I A-E-GD-F-G 1H-2H A 2^G 3^G G-H- 1^2^I- 1^L 2C-2E C. e C F-G- 1^2^I- 8 h (+ 10 h S.G.B.) 2L F 3E-1E G-H-1^I-2^I-1^L + 2^L B- H- 1^I-2^I-2^L H E-C-A E-B 1L G MARTEDI’ LUNEDI’ GIOVEDI’ LUNEDI’ VENERDI’ MARTEDI’ MERCOLEDI’ VENERDI’ MARTEDI’ LUNEDI’ 11,00-12,00 11,00-12,00 9,00-10,00 9,00-10,00 11.00-12.00 9,00-10,00 9.00-10.00 10,00-11,00 12,00-13,00 12.00-13.00 Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 107 PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ (art. 5 bis DPR 21-11-2007, n°235. Nota ministeriale 31- 07-2008, prot. n° 3602) TRA 1. Il dirigente scolastico Massimo Romandini, in rappresentanza della Scuola Secondaria di 1° grado “C. Colombo” di Taranto; 2. Lo/a studente/ssa ___________________________________, iscritto/a a frequentare nel corrente anno scolastico 2008-2009 la classe__ sez. __ presso la Scuola Secondaria di 1° grado “C. Colombo” di Taranto; 3. Il genitore _____________________________________________________________________________. Per “patto educativo di corresponsabilità” si intende l’insieme degli impegni reciproci che docenti e genitori assumono per assicurare ad ogni studente/ssa un’esperienza positiva di apprendimento e di socializzazione nell’ambiente scolastico. I DOCENTI SI IMPEGNANO: • a conoscere lo/a studente/ssa, le sue potenzialità e le sue modalità di apprendimento attraverso opportuni momenti e strumenti di osservazione, favorendo il recupero di situazioni di ritardo e svantaggio, concorrendo alla piena integrazione degli studenti diversabili; • a creare un ambiente sereno che permetta allo/a studente/ssa di usufruire in modo significativo delle opportunità educative e di crescere integralmente come persona per conseguire il successo formativo; • a relazionarsi con gli studenti dimostrando disponibilità ed attenzione ai loro bisogni; • ad instaurare e a coinvolgere gli studenti, in relazione alle diverse età, motivando decisioni che li riguardano; • a mantenere il segreto d’ufficio sulle notizie riguardanti gli studenti; • a dichiarare, motivare e documentare la propria proposta formativa ai genitori; • a verificare individualmente e collegialmente l’attività educativa-didattica, garantendo la massima trasparenza nelle valutazioni e nelle comunicazioni, mantenendo un costante rapporto con le famiglie. I GENITORI SI IMPEGNANO: • ad assicurare la regolarità della frequenza del/la proprio/a figlio/a ed il rispetto dell’orario scolastico; • a conoscere la proposta della scuola, partecipando attivamente alle assemblee ed ai momenti formativi, offrendo la propria collaborazione per la realizzazione di specifici progetti di classe e contribuendo a instaurare un positivo clima di dialogo; • a conoscere l’esperienza scolastica del/la proprio/a figlio/a, visionando i quaderni e gli altri elaborati, partecipando ai colloqui individuali, anche chiedendo chiarimenti ed offrendo informazioni; Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 108 • ad aiutare il/la proprio/a figlio/a a sviluppare atteggiamenti di fiducia e di rispetto verso gli insegnanti; • a favorire nel/la proprio/a figlio/a atteggiamenti di apertura e curiosità nei confronti dell’esperienza scolastica; • a sostenere gli interventi educativi della scuola e concordare alcune strategie per richiamare il/la proprio/a figlio/a al rispetto delle regole della convivenza democratica; • ad aiutare il/la proprio/a figlio/a a vivere il momento dell’esecuzione dei compiti come impegno personale, responsabilizzandolo gradualmente per favorire in lui l’autonomia; LO/A STUDENTE/SSA SI IMPEGNA: a prendere coscienza dei propri diritti-doveri rispettando la scuola intesa come insieme di persone, ambienti e attrezzature; a rispettare i tempi programmati e concordati con i docenti per il raggiungimento del proprio curricolo, impegnandosi in modo responsabile nell’esecuzione dei compiti richiesti; ad accettare, rispettare e aiutare gli altri e i diversi da sé, impegnandosi a comprendere le ragioni dei loro comportamenti; a rispettare le norme del Regolamento d’Istituto. Per garantire la continuità educativa ed informativa tra scuola e famiglia si stabiliscono, inoltre, i seguenti criteri: • assemblea di classe convocata entro il primo mese dell’anno scolastico per conoscere: l’offerta formativa con l’esplicitazione di ciò che la scuola offre e chiede all’utente; la programmazione didattica annuale nelle sue linee essenziali e le modalità di lavoro; la struttura organizzativa della scuola e delle classi (orari, materiale scolastico, compiti, attività ); • incontri individuali quadrimestrali; • eventuali colloqui individuali o assemblee, qualora si rendessero necessari, anche su richiesta dei genitori. IL GENITORE ________________________________ ________________________________ LO/A STUDENTE/ESSA IL DIRIGENTE SCOLASTICO (Massimo Romandini) Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 109 VIAGGI DI ISTRUZIONE e VISITE GUIDATE REGOLAMENTO“ GITE SCOLASTICHE” Premessa I DPR 275/1999 e 347/2000 hanno attribuito completa autonomia alle istituzioni scolastiche anche in materia di uscite/visite guidate e viaggi di istruzione, in Italia e all'estero. Pertanto, nel momento in cui la scuola organizza una qualsiasi uscita (da quelle di un giorno alle settimane bianche o ai viaggi di integrazione culturale o connessi ad attività sportive), le circolari emanate a suo tempo dal Ministero non hanno più valore prescrittivo, ma assumono solo la funzione di suggerimenti di comportamento. La nota dell’11.04.2012, prot. n. 2209, ha definitivamente chiarito che “L’effettuazione di viaggi di istruzione e visite guidate deve tenere conto dei criteri definiti dal Collegio dei docenti in sede di programmazione dell’azione educativa (cfr. art. 7, D.lgs. n. 297/1994), e dal Consiglio di istituto o di circolo nell’ambito dell’organizzazione e programmazione della vita e dell’attività della scuola (cfr. art. 10, comma 3, lettera e), D.lgs. n. 297/1994). A decorrere dal 1° settembre 2000, il “Regolamento recante norme in materia di autonomia delle istituzioni scolastiche”, emanato con il D.P.R. 275/1999, ha configurato la completa autonomia delle scuole anche in tale settore; pertanto, la previgente normativa in materia (a titolo esemplificativo, C.M. n. 291 – 14/10/1992; D.lgs n. 111 – 17/03/1995; C.M. n. 623 – 02/10/1996; C.M. n. 181 – 17/03/1997; D.P.C.M. n. 349 – 23/07/1999), costituisce opportuno riferimento per orientamenti e suggerimenti operativi, ma non riveste più carattere prescrittivo.” TIPOLOGIA DELLE VISITE E DEI VIAGGI Le uscite didattiche a piedi o con l’utilizzo di mezzi di trasporto noleggiati, in orario scolastico. Le visite guidate che superano l'orario scolastico (ma non vanno oltre la giornata). I viaggi di istruzione della durata di più giorni con l'uso di mezzi pubblici o noleggio. Gli scambi educativi all'estero (v. Comenius). Per uscite didattiche si intendono le attività effettuate dalle classi al di fuori dell’ambiente scolastico, ma nel territorio circostante (per interviste, visite ad ambienti naturali, a luoghi di lavoro, a mostre ed istituti culturali che si trovano nel Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 110 proprio quartiere e nella propria città, manifestazioni culturali e didattiche), purché si svolgano con una durata non superiore all’orario scolastico giornaliero. Per visite guidate si intendono le visite che le scolaresche effettuano nel proprio comune o in comuni diversi , ovvero nel proprio comune ma per una durata superiore all’orario scolastico giornaliero. Le visite guidate si effettuano presso parchi naturali, località di interesse storico-artistico, complessi aziendali, monumenti, mostre, gallerie, ecc. Per viaggi di istruzione si intendono tutti i viaggi che si svolgono per più di una giornata: viaggi di integrazione culturale (gemellaggi fra scuole o fra città, scambi interscolastici, ecc.); inoltre, viaggi connessi ad attività sportive, campeggi, campiscuola, settimane bianche. Lo scambio culturale, regolato da apposita circolare ministeriale, ha natura, finalità, e modi di realizzazione specifici. LE FINALITA' La scuola considera le uscite didattiche, le visite guidate a musei, le mostre, le manifestazioni culturali, le visite a enti istituzionali o amministrativi, la partecipazione ad attività teatrali, musicali e sportive, la partecipazione a concorsi provinciali, regionali, nazionali, a campionati o gare sportive, a manifestazioni culturali e didattiche, i gemellaggi fra scuole, i viaggi di istruzione e altre possibili manifestazioni di integrazione culturale parte integrante e qualificante dell'offerta formativa, momento privilegiato di conoscenza, comunicazione e socializzazione, esperienza di apprendimento e di crescita della personalità dell'alunno. Alla base di queste iniziative dovranno esservi: le motivazioni culturali le motivazioni didattico-educative sottolineate dai docenti dei consigli di classe nella programmazione annuale. SVOLGIMENTO DELLE ATTIVITA' La realizzazione delle visite e dei viaggi non deve cadere in coincidenza con altre particolari attività istituzionali della scuola (elezioni scolastiche, scrutini, ecc.), evitando anche l’ultimo mese di lezione, i giorni prefestivi e i periodi di alta stagione turistica. DURATA Le uscite didattiche si svolgeranno in orario antimeridiano, con una durata non superiore all’orario scolastico giornaliero. Per le visite guidate è stabilito il rientro nella medesima giornata, al massimo entro le ore 22.00. Le visite sono consentite nell’ambito geografico della Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 111 regione Puglia. Eventuali deroghe ai confini anzidetti sono ammesse con preventiva delibera del Consiglio di Istituto. I viaggi d'istruzione possono protrarsi anche oltre la durata di un giorno, purché deliberati dal Consiglio di Istituto e compatibili con la volontà e la disponibilità degli insegnanti accompagnatori e dei genitori. I viaggi d'istruzione di più giorni devono avere una durata media di tre giorni. Per le terze classi possono durare fino a cinque giorni. Gli scambi culturali (Comenius) vengono disciplinati da regole specifiche previste dalla Comunità Europea DESTINATARI Alle uscite didattiche, alle visite guidate, ai viaggi di istruzione e agli scambi culturali potranno partecipare tutti gli alunni regolarmente iscritti alla scuola. Alle uscite didattiche, che sono parte integrante delle lezioni scolastiche, dovranno, di norma, partecipare tutti gli alunni della classe o delle classi interessate. Alle visite guidate e ai viaggi d'istruzione dovrà partecipare la metà più uno degli alunni della classe, salvo casi determinati da situazioni particolari da valutare di volta in volta. Di norma non dovrà essere prevista la partecipazione dei genitori alle visite e ai viaggi, trattandosi di attività scolastiche strettamente legate all'attività didattica, come nel caso dei viaggi. La partecipazione dei genitori degli alunni potrà essere consentita, nei casi eccezionali (v. alunni diversabili), sentito il parere dei docenti e della dirigenza, alle seguenti condizioni: non dovrà comportare oneri a carico del bilancio del Consiglio d’Istituto; i genitori dovranno partecipare a tutte le attività programmate per gli alunni; i genitori rilasceranno alla scuola la richiesta formale di partecipazione e di assunzione di responsabilità in proprio E’ assolutamente vietata la partecipazione di altre persone (parenti, amici, ecc.) che non siano gli accompagnatori designati, il Dirigente scolastico, gli alunni per i quali è programmata l'iniziativa e i genitori (limitatamente a quanto specificato al comma precedente). FINANZIAMENTO L'intero onere finanziario dei viaggi e delle visite di istruzione, quando non siano possibili contributi da parte dell'Amministrazione Comunale o quando la visita non sia offerta da Enti o privati, è ripartito tra i genitori degli alunni partecipanti. Le spese per la realizzazione di viaggi connessi ad attività sportive dovranno essere imputate agli appositi capitoli di bilancio. Anche le quote di Enti e Istituzioni diverse dovranno sempre essere versate sul bilancio dell’Istituto. A norma di legge non è consentita la gestione extra-bilancio, pertanto le quote di partecipazione dovranno essere versate sul c/c postale intestato alla scuola oppure sul c/c bancario dalle singole famiglie. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 112 Ciascun genitore dovrà effettuare personalmente il versamento e consegnare le ricevute dei propri versamenti al Coordinatore di classe, che, dopo averle raccolte, provvederà a portarle in Segreteria. In caso di mancata partecipazione dell’alunno al viaggio di istruzione non sarà possibile la restituzione della quota totale, ma dalla stessa verranno detratte le quote relative al pagamento dei servizi comuni (quota pullman, prenotazioni obbligatorie, ecc.). Nel caso venissero individuati dai docenti alunni impossibilitati a partecipare per motivi economici, su proposta della Giunta Esecutiva, il Consiglio di Istituto potrà predisporre un contributo in favore di quegli alunni che si trovano in disagiate condizioni economiche, ove i fondi lo permettessero, integrando la quota di partecipazione direttamente o tramite contributi degli Enti Locali CONSENSO DELLE FAMIGLIE "Per gli alunni minorenni è tassativamente obbligatorio acquisire il consenso scritto di chi esercita la potestà familiare" (C.M. 291/92 punto 4.4). Il consenso dei genitori, acquisito secondo il modello fac-simile allegato, dovrà essere unito alla richiesta di autorizzazione avanzata dai docenti al Dirigente Scolastico. L’uscita didattica costituisce una normale condizione di lavoro della scolaresca, pertanto, verrà richiesta ai genitori l’ autorizzazione per tutte le uscite che rientrano nel tempo scuola. Le famiglie verranno opportunamente e preventivamente informate dall'insegnante con avviso scritto distribuito con circolare del Dirigente. I genitori degli alunni interessati alle iniziative dovranno autorizzare per iscritto la partecipazione del proprio figlio/a. Le autorizzazioni dei genitori devono essere acquisite almeno 30 giorni prima della partenza. GARANZIE ASSICURATIVE "Tutti i partecipanti (alunni e docenti accompagnatori) alle uscite, alle visite e ai viaggi devono essere garantiti da polizza assicurativa contro gli infortuni" (C.M. 291/1992). LA COMMISSIONE VIAGGI (composta da D.S.,D.S.G.A., e collaboratori del D.S. Dirigente Scolastico supervisione e partecipazione a tutti i momenti organizzativi. verifica della rispondenza dei progetti ai criteri fissati in Consiglio d’Istituto DSGA: aspetti amministrativo-contabili (anche con l’ausilio di un assistente di segreteria), inclusi i bandi e le richieste specifiche alle agenzie Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 113 I° collaboratore: collaborazione con i Consigli di classe per l’individuazione dei viaggi e degli scambi culturali coerenti con la specifiche programmazioni (entro novembre) II° collaboratore: collaborazione con i Consigli di classe per l’individuazione dei viaggi e degli scambi culturali coerenti con la specifiche programmazioni (entro novembre), acquisizione con il DSGA di adeguate informazioni presso diverse agenzie di viaggio secondo i criteri approvati dal Comitato, preparazione di materiale informativo e illustrativo per famiglie e studenti e la relativa, sollecita informazione alle famiglie. Il Comitato relaziona al dirigente sui risultati conseguiti. Il Responsabile del viaggio E’ il capofila eletto fra i Docenti accompagnatori E’ la persona cui fanno riferimento il dirigente, gli alunni, i genitori, i docenti e la segreteria Riceve in consegna i documenti relativi al viaggio (elenco nominativo dei partecipanti distinti per classe, con i relativi recapiti telefonici, i documenti relativi all’hotel, ai ristoranti e alle visite prenotate con lettere di richiesta su carta intestata con il timbro della scuola e firma del dirigente, indicante il numero degli studenti, degli insegnanti e degli eventuali accompagnatori) Nello svolgimento delle attività programmate, il docente designato responsabile del gruppo può, ove necessario, procedere alla suddivisione degli studenti per gruppi d’interesse piuttosto che per classe di appartenenza; in tal caso egli provvederà anche a designare, per ciascun gruppo di studenti, il docente o i docenti incaricati della vigilanza sul gruppo loro affidato per tutta la durata dell’attività specifica. È dotato di una somma congrua per sopperire a eventuali imprevisti È tenuto a redigere la Relazione Consuntiva alla fine del viaggio controfirmata da tutti i docenti accompagnatori. OBBLIGHI E RESPONSABILITÀ DEI DOCENTI ACCOMPAGNATORI I docenti accompagnatori sono soggetti all'obbligo di una attenta e costante vigilanza sugli alunni, con l'assunzione delle responsabilità di cui all'articolo 2047 del Codice Civile, integrato dalla norma di cui all'art. 61 della legge 11/07/80 n. 312 che limita la responsabilità patrimoniale del personale della scuola ai soli casi di dolo e colpa grave. In caso di comportamenti particolarmente gravi degli alunni, i docenti accompagnatori decideranno quali provvedimenti immediati adottare, anche in corso di viaggio. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 114 Soltanto gli insegnanti comandati ad accompagnare e gli alunni partecipanti sono coperti da assicurazione scolastica. Il Coordinatore di Classe è tenuto: · a raccogliere le autorizzazioni firmate dai genitori degli studenti poste in calce alla circolare di ciascuna gita; il docente capofila è tenuto · a rispettare il programma: tutti gli studenti partecipanti devono seguire le iniziative proposte (visite a musei, monumenti, luoghi storici, ecc.); · a controllare che i voucher di viaggio (se previsti) dei partecipanti corrispondano al numero inserito nei documenti di viaggio (nel caso di assenti modificare a penna, controfirmare con il responsabile del servizio e comunicare immediatamente alla scuola); · a riferire immediatamente alla scuola eventuali infortuni, anomalie e/o disfunzioni dei servizi offerti. Sarà cura degli uffici competenti porre rimedio al problema. · a produrre, al termine dell’iniziativa, una relazione scritta sull’esperienza effettuata; · a riconsegnare, all’arrivo, gli studenti minorenni ai familiari. E’ richiesto, per tutti i partecipanti, il documento di identità. I docenti, nel rispetto della normativa vigente, sono tenuti a far in modo che gli alunni fuori dalla scuola non offendano la disciplina, il decoro, la morale. Sono vietati comportamenti che possano ledere la propria ed altrui sicurezza; i trasgressori sono perseguibili con provvedimenti disciplinari e rispondono in prima persona dei danni provocati. Nei viaggi di istruzione potrebbe essere previsto un deposito cauzionale per il soggiorno in albergo, che verrà restituito, totalmente, al momento della partenza, se non saranno riscontrati danneggiamenti da parte del gruppo. I docenti accompagnatori si attengono alle disposizioni impartite dal docente responsabile ed hanno obbligo di vigilanza sugli studenti per tutta la durata dell’attività fuori sede, dal momento in cui accolgono gli studenti nel punto di raduno concordato fino al rientro nel luogo concordato. Durante tutta l’attività fuori sede, ciascun docente accompagnatore deve verificare il rispetto del programma definito, l’osservanza degli orari e l’erogazione del contenuto formativo previsto, nonché vigilare sul comportamento degli studenti a lui affidati. In particolare, per le attività fuori sede che comportino il pernottamento, i docenti accompagnatori sono tenuti a verificare che tutti gli studenti loro affidati, all’orario stabilito, siano rientrati nelle camere e assegnate per il periodo notturno. I docenti di sostegno accompagnatori sono ugualmente soggetti all’obbligo della vigilanza sul gruppo classe ed in particolare sugli alunni diversabili loro affidati. COMUNICAZIONE DI EVENTUALI PATOLOGIE E/O NECESSITA’ DI ASSUMERE FARMACI Al fine di predisporre tutte le misure cautelative della salute dei partecipanti, è richiesto alle famiglie degli studenti minorenni di comunicare alla Scuola, al Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 115 momento dell’adesione all’attività fuori sede, eventuali patologie, allergie o intolleranze da cui gli alunni sono affetti, e l’eventuale necessità di assunzione di farmaci. Pertanto, i docenti accompagnatori non assumono alcuna responsabilità relativamente all’assunzione di farmaci da parte degli studenti loro affidati, fatto salvo esplicito accordo tra la scuola e i genitori di studenti minori o diversabili per la somministrazione di farmaci sulla base del Protocollo sopra citato. NORME DI COMPORTAMENTO PER GLI ALUNNI Gli alunni sono tenuti a partecipare a tutte le attività didattiche previste dal programma, sotto la direzione e la sorveglianza dei docenti o del personale incaricato, senza assumere iniziative autonome. Gli studenti sono responsabili dei propri effetti personali (cellulari, denaro, indumenti ecc.) Dovranno, inoltre, mantenere un comportamento sempre corretto nei confronti dei loro compagni, degli insegnanti, del personale addetto ai servizi turistici ed rispettoso delle attrezzature alberghiere, dei mezzi di trasporto utilizzati, dell'ambiente e del patrimonio storico-artistico. Il risarcimento di eventuali danni materiali provocati dagli studenti sarà comunque a loro carico. Eventuali episodi d'indisciplina segnalati nella relazione finale dei docenti accompagnatori avranno conseguenze disciplinari, previo accertamento dei fatti occorsi. Il Consiglio di classe potrà altresì disporre la non partecipazione al viaggio degli alunni per i quali la scuola ha preso particolari provvedimenti disciplinari relativi al comportamento scorretto durante l’anno scolastico ATTUAZIONE DEL REGOLAMENTO Il presente Regolamento entrerà in vigore dopo l’approvazione in Consiglio d’istituto e la diffusione tramite apposita circolare interna a firma del Dirigente, oltre che la pubblicazione sul sito web della scuola. PROPOSTE DI VISITE GUIDATE E VIAGGI DI ISTRUZIONE Uscite in orario scolastico; a) ALBEROBELLO CON IL TRENO DEI TRULLI b) GROTTAGLIE: LE CERAMICHE NELLE GROTTE c) SUI SENTIERI DEI NOSTRI CANYON d) NAVIGAZIONE SU CATAMARANO IN MAR PICCOLO E MAR GRANDE e) TARANTO MEDIOEVALE NELLA CITTÀ VECCHIA, ITINERARIO A PIEDI Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 116 f) IL PARCO NATURALE DELLE DUNE COSTIERE, LA ZONA UMIDA DI FIUME MORELLI g) BRINDISI: I TESORI VENUTI DAL MARE Visita guidata per intera giornata ( Prime e seconde classi) a) LA CUTURA – GIUGIANELLO b) SAN BIAGIO – CALIMERA (MASSERIA DIDATTICA) c) SCAVI DI EGNAZIA d) CATTEDRALI DI PUGLIA LUCERA, BITONTO, OSTUNI, OTRANTO e) SALENTO LECCE, OTRANTO f) LE GROTTE E LE GRAVINE g) I SASSI DI MATERA E LA DIETA MEDITERRANEA h) SULLE TRACCE DI SANT’EGIDIO E DEL PRINCIPATO DI TARANTO i) ITINERARIO DEI GIGANTI E DELL'OLIO TRA GLI ULIVI MILLENARI DI OSTUNI Viaggio di istruzione per uno o più giorni (Terze classi) marzo/ aprile/ maggio a) b) ROMA 3 PERNOTTI MARZO/APRILE FIRENZE 4 PERNOTTI SETTIMANA DAL 4 ALL’8/9 MAGGIO Viaggio di istruzione per due giorni (50 alunni delle classi seconde selezionati per voto di condotta e media dei voti riportati nella pagella conclusiva dello scorso anno scolastico) a) ROMA –PALAZZO MADAMA DICEMBRE Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 117 RAPPORTI CON IL TERRITORIO La scuola ritiene che Famiglia, Enti locali, Associazioni, Parrocchie, pur nella diversità e specificità di fruizione, debbano lavorare su un progetto comune che ha come obiettivo la formazione integrale dell’alunno. Per questo la scuola si apre al territorio attraverso rapporti di collaborazione, ne raccoglie le istanze da trasformare in bisogni formativi, ne valorizza le risorse culturali, educative ma anche strumentali e professionali presenti. Saranno collaboratori tra gli altri: - il Comune e la Provincia - i Vigili del fuoco - la Polizia - i Carabinieri - la Biblioteca comunale La libreria Dickens - le redazioni di quotidiani locali e nazionali - il Museo - l’Azienda sanitaria locale - la Parrocchia di riferimento - le Associazioni di volontariato - le Associazioni del privato sociale - Università - gli Enti di beneficenza Istituto Musicale di alta cultura “G. Paisiello” ed enti e associazioni musicali Enti e associazioni sportive (Circolo velico Azimut, Easy sport) Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 118 LA FORMAZIONE DEI DOCENTI La formazione ed autoformazione continua dei docenti sono presupposti essenziali per una “scuola di qualità”, finalizzata a rispondere in maniera adeguata ai bisogni educativi degli alunni. L’aggiornamento è dimensione permanente della professionalità docente e va inteso come processo di formazione continua. Pertanto, la formazione degli insegnanti diventa l’elemento in grado di determinare i cambiamenti e le innovazioni che la scuola deve intraprendere sia nel campo educativo sia in quello dell’istruzione, per poter stare al passo con una società in continua trasformazione. La scuola, per arricchire il curricolo professionale di tutti i docenti e per elevare le competenze degli stessi, prevede percorsi di formazione adeguati alle esigenze didattiche. La formazione tecnologica sarà garantita da corsi di autoformazione a scuola tra i docenti sulle tecnologie informatiche ed in particolare sull’utilizzo del registro elettronico e delle LIM. Sono previsti i seguenti corsi di formazione: - Laboratorio di scrittura creativa e corso sull’importanza del leggere con Antonio Ferrara, autore del romanzo ‘ Il ragazzo e la tempesta’ edito da Rizzoli - tecniche di conduzione della classe con il prof. Pompeo Fabio Mancini . - Formazione in rete sulla Indicazioni Nazionali con approfondimento sui Traguardi di sviluppo delle competenze e degli obiettivi di apprendimento con Carlo Petracca Saranno organizzati anche corsi di formazione destinati a docenti e genitori sulle problematiche giovanili, corsi sulla “media education” con la dott.ssa Maria Guzzi. Istituisce, inoltre, tre Dipartimenti: Dipartimento linguistico-storico-geografico-sociale Coordinatore Prof.ssa Mantovani Dipartimento matematico-scientifico-tecnologico Coordinatore Prof.ssa Rosa Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 119 LA CONTINUITA’ EDUCATIVA La continuità educativa è considerata una delle condizioni essenziali per assicurare agli alunni il conseguimento delle finalità dell’istruzione obbligatoria. La scuola secondaria di 1° grado riveste un ruolo particolarmente importante nell’iter scolastico: è momento conclusivo del primo ciclo in cui gli alunni costruiscono la propria identità ed in cui si pongono le basi e si sviluppano le competenze per continuare ad apprendere, ma è anche orientativa verso il successivo ciclo di studi. I rapporti con le altre scuole muovono, quindi, dall’esigenza di garantire all’alunno un percorso formativo organico e completo che promuova uno sviluppo equilibrato di tutti gli aspetti della sua personalità. La continuità va perseguita e realizzata al fine di individuare gli elementi comuni per delineare l’iter formativo dell’alunno nella conquista dell’io, dell’autostima, dell’identità, dell’autonomia. Consapevoli dell’importanza del passaggio da un segmento all’altro di scolarizzazione, i docenti considerano fondamentale il raccordo tra i vari ordini di scuola, per un confronto proficuo nell’intento di tracciare un percorso produttivo e complementare. Attraverso la progettualità dell’accoglienza, la scuola secondaria di primo grado Colombo si propone di: personale dell’alunno; attività comuni; Obiettivi educativi e didattici tà didattiche in continuità fra i due ordini di scuola. Contenuti e attività . Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 120 Durata/Modalità di svolgimento Fase di informazione: scuole primarie durante gli open days Incontri periodici fra i docenti dei due ordini di scuola per: ogettare; Fase di accoglienza peculiarità della scuola. La scuola curerà, con docenti di riferimento, i rapporti di collaborazione sia con la scuola primaria, sia con gli istituti superiori: - Funzione strumentale Accoglienza e continuità: Prof.ssa Oggianu Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 121 ACCOGLIENZA L’accoglienza è un momento fondamentale per l’inserimento dei nuovi alunni. Consiste in specifiche attività finalizzate a favorire: - l’integrazione - la conoscenza - lo stare bene insieme Le attività di accoglienza mirano a: - vincere e attenuare l’iniziale disagio psicologico derivante dall’ambiente sconosciuto e dal nuovo ciclo di studi; - facilitare l’inserimento dei nuovi alunni nel gruppo scuola; - promuovere attività che accompagnino i ragazzi nel loro iter formativo; - creare occasioni e spazi di incontro da riservare ai ragazzi. Questo l’obiettivo generale: Favorire l’inserimento degli alunni nella scuola secondaria di 1° grado per metterli a proprio agio. Obiettivi formativi: - conoscere la personalità di ciascun alunno; - far crescere negli alunni la stima di sé e la disponibilità a socializzare e ad apprendere. Abilità trasversali: - capacità di riflettere, analizzare, collegare informazioni; - partecipare alle proposte didattiche con creatività. Attività: -ricerca e focalizzazione delle caratteristiche personali, dei bisogni e degli interessi. Strumenti: -questionari -elaborazione dati -giochi di simulazione -animazioni grafiche -riflessioni. La scuola secondaria di 1° grado Colombo consapevole dell’importanza di questo momento dell’esperienza scolastica di ciascun alunno organizza, ormai da anni, una festa di benvenuto per tutti i ragazzi e per i genitori che li accompagnano nel loro primo giorno di scuola. I docenti organizzatori per l’ evento di quest’anno sono stati: Boccuni, Basile , De Grandis, Loforese, Mallardi, Oggianu, Sebastio Fulvio, Pucci, Picciarelli . Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 122 Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 123 ORIENTAMENTO La scuola considera l’orientamento non soltanto come informazione e riflessione strumentale alla scelta delle scuole superiori, ma soprattutto come processo formativo atto a promuovere nell’alunno la consapevolezza delle proprie attitudini, rafforzandone capacità e autostima. Pertanto, l’orientamento è parte della programmazione dei consigli di classe ed è inserito negli obiettivi educativi e didattici di tutte le discipline. L’orientamento formativo scolastico ha come obiettivo quello di mettere l’alunno in grado di acquisire capacità, abilità, competenze utili per compiere scelte coerenti e consapevoli. L’alunno per inserirsi nell’ambiente sociale e nell’attività produttiva deve acquisire conoscenza della realtà in cui vive e, parallelamente, consapevolezza dei propri interessi, valori, motivazioni, attitudini in modo da essere in grado di collocare se stesso all’interno di tale realtà. Il percorso verso la conoscenza di sé si consolida attraverso un’assunzione progressiva e graduale di responsabilità, una serie di scelte ponderate e autonome che formano la personalità in itinere. Obiettivi educativi: conoscere per imparare a scegliere Obiettivi formativi: educare alla conoscenza di sé riflettere sulla propria identità acquisire consapevolezza delle proprie potenzialità ed attitudini saper prendere decisioni saper valutare il proprio operato acquisire un comportamento responsabile nel gruppo per una partecipazione democratica sviluppare atteggiamenti collaborativi acquisire un metodo di approccio alla realtà personale ed autonomo Obiettivi informativi: promuovere la conoscenza di: a) realtà geografiche (per orientarsi nell’ambiente) b) realtà del mondo del lavoro c) realtà inerenti le diverse istituzioni scolastiche (per conoscere e scegliere la scuola e la professione futura) Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 124 Strumenti: griglie strutturate schede tabelle grafici mappe questionari interviste audiovisivi materiale informativo visite guidate La scuola attiva, inoltre, costanti contatti con gli Istituti superiori del territorio affinchè gli alunni di terza media possano essere adeguatamente informati sulle offerte formative delle diverse scuole e sui nuovi assetti determinati dalle ultime disposizioni ministeriali relative alla Riforma degli Istituti Superiori. L’attività di orientamento risulta indispensabile per la scelta consapevole della scuola secondaria di secondo grado. Referente Orientamento Scolastico: Prof.ssa Monfredi Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 125 CRITERI DI FORMAZIONE DELLE CLASSI Il Consiglio d’Istituto definisce i criteri di formazione delle classi, considerando le proposte del Collegio Docenti. Il criterio fondamentale si basa sul principio della equieterogeneità. Vengono effettuati colloqui fra i docenti delle classi quinte elementari e quelli della scuola media che si interessano della continuità educativa (Funzione Strumentale area 1, prof.ssa Oggianu e 1°collaboratore del Preside, prof.ssa Mantovani ) per il “passaggio delle informazioni” funzionali alla formazione delle classi. In seguito, l’intero “fascicolo personale” dell’alunno viene trasmesso dalla scuola elementare alla scuola media. La formazione delle classi, curata da una commissione preposta, avviene tenendo conto della richiesta da parte delle famiglie della seconda lingua comunitaria scelta (spagnolo o francese). Nella formazione della classi si attueranno i seguenti criteri: parità numerica; equilibrata distribuzione di maschi e femmine; opzione dei genitori per la stessa sezione già frequentata da un loro figlio; opzione dei genitori per la stessa classe o per classi diverse nel caso di gemelli; eterogeneità del gruppo-classe con distribuzione degli alunni per fasce di livello. Per i casi particolarmente delicati, supportati da motivazioni e documentazione di carattere riservato, il Dirigente scolastico potrà operare in deroga ai criteri stabiliti. Per gli alunni diversabili si provvederà ad un’equa e motivata distribuzione nelle classi, considerando adeguatamente i singoli casi. L’ambiente classe, così eterogeneamente strutturato, costituisce la base in cui gli studenti acquisiscono CONOSCENZE – ABILITA’ – COMPETENZE necessarie al proseguimento degli studi. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 126 LA SCUOLA IN RETE “Le Istituzioni Scolastiche possono promuovere accordi di rete o aderire ad essi per il raggiungimento delle proprie finalità”(D.P.R. 275/99, art.7). L’accordo può riferirsi a attività didattiche, di ricerca, sperimentazione e sviluppo, di formazione e aggiornamento, ad aspetti amministrativi. La scuola Colombo è consapevole dell’importanza del confronto e dello scambio con realtà vicine e lontane per approfondire tematiche, individuare percorsi comuni, realizzare progetti. Accordi e protocolli sono stati sottoscritti con gli Istituti comprensivi Renato Moro, Bettolo e Battisti per avviare le attività di formazione sulle Indicazioni Nazionali come da piano regionale (C.M. 26 settembre 2013). Per la costituzione di una rete di scuole per la realizzazione del Piano regionale di formazione ERASMUS PLUS (2014 – 2020) – Nuovo Programma europeo per l’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport è stato sottoscritto un accordo con l’I.I.S.S. “A. Pacinotti” di Taranto che è scuola Polo per Taranto e Provincia del Piano regionale di formazione relativo al programma “Erasmus Plus”. Aderiscono alla rete anche i seguenti Istituti: Liceo Statale “Tito Livio” – Martina Franca (Ta), I.C. “Dante Alighieri” – Taranto, Liceo Economico Sociale “Vittorino da Feltre”Taranto, IIS “Principessa Maria Pia” – Taranto, IISS “A. Righi” – Taranto, Istituto Professionale di Stato “Cabrini” – Taranto, Istituto tecnico economico statale “Pitagora” – Taranto, I.C. “G. Salvemini” – Taranto, IISS “Mediterraneo” – Pulsano (Ta), Mondelli – Massafra, I.C. “Renato Moro”, L.C. “Aristosseno”, XI Circolo Didattico “Vico - Deledda”. Esiste inoltre un protocollo d’intesa anche con il Liceo Ferraris-Quinto Ennio per un progetto finalizzato alla diffusione della cultura geologico-ambientale L’accordo tra le scuole ha lo scopo di incentivare gli studenti allo studio della fisica, chimica e biologia. Agli studenti delle scuola media verranno proposte dai docenti degli istituti superiori delle lezioni teoriche /pratiche presso la nostra scuola. Altri accordi e protocolli sono stati sottoscritti con l’Arci, l’ArciRagazzi di Taranto, l’Enaip, l’Enap, la Scuola Edile di Taranto, CIFIR Taranto, Liberamente Cemea Taranto, Associazioni sportive e musicali e altre realtà territoriali sia sociali sia culturali. Gli accordi e i partenariati consentono alla scuola la realizzazione di progetti e attività specifiche per l’arricchimento dell’offerta formativa pertanto si propone di aderire ad altre reti territoriali laddove ne ricorra l’opportunità, in coerenza con i principi di disponibilità e collaborazione. Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 127 INCARICHI COLLABORATORI DEL DS COMITATO VALUTAZIONE DEL SERVIZIO DEI DOCENTI ACCOGLIENZA, CONTINUITÀ E FORMAZIONE TITOLARE/RESPONSABILE/REFERENTE/ MEMBRI MANTOVANI 1° collaboratore (sostituzione DS, delega firma, accoglienza e rapporti con i docenti, formazione e aggiornamento) PICCIARELLI 2° collaboratore (segretario verbalista del Collegio Docenti, sostituzioni docenti, rapporti con gli alunni) Cosi-Albano-Galli - Izzinosa (eff.) Boccuni- Mignini (suppl.) Oggianu (F.S.1) IN ENTRATA ORIENTAMENTO SCOLASTICO COMMISS. ELETTORALE SPORTELLOASCOLTO GRUPPO COMENIUS UNICEF E SOLIDARIETA’ LEGALITA’, INTERCULTURA, SICUREZZA STRADALE; AMBIENTE E SALUTE VIAGGI ISTR. E VISITE GUIDATE BIBLIOTECA, ANIMAZIONE ALLA LETTURA E CONCORSI GLI (GRUPPO DI LAVORO PER L’INCLUSIONE) Monfredi Galizia(presidente)-Galli+ ATA Collocola+ 2 genitori Frunzio SURIANO( referente progetto Comenius), Izzinosa, Muzul, Picciarelli, Pinto, Pucci Albano Pinto DS-DSGA-Mantovani-Picciarelli Cimmarrusti Frunzio (Sportello di ascolto),Monfredi (F.S. 3), Oggianu (F.S.1), Mantovani e Picciarelli D’Amicis e Salomone (docenti sostegno) Galli e Albano (docenti curriculari) REF. LABOR. SCIENT. E MATER. DIDATTICI Rosa REF. LABORATORIO LINGUISTICO Mantovani REF. LABORATORIO MUSICALE Boccuni REF. LABORATORI INFORMATICI Mastelloni (F.S. 2) REF.LABORATORIO ARTISTICO Loforese COMMISS.CAF DS, DSGA,Carla Cimmarrusti ( referente CAF), Vincenza Mantovani, Angela Picciarelli, Silvia Oggianu ( F.S. Area 1),Ettore Mastelloni ( F.S. Area 2),Francesca Esposito ( F.S. Area 4 ), Menotti Lupo (elaborazione dati ATA) ATTIVITA’ MOTORIE e centro sportivo sc. Marcianò TUTOR PER UN ANNOTutor per anno di prof.ssa Monfredi prova e formazione (prof. Fabrizio Dresda): COORDINATORI DIPARTIMENTI DIPARTIMENTO LINGUISTICO - STORICO(costituiscono anche la Commissione di EOGRAFICO-SOCIALE Studio per le Nuove Indicazioni) COORDINATORE: Mantovani DIPARTIMENTO MATEMATICO – SCIENTIFICO TECNOLOGICO COORDINATORE: Rosa COORDINATORI E SEGRETATI DEI 1+1 per consiglio CONSIGLI DI CLASSE Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 128 FUNZIONI STRUMENTALI AL POF AREA 1 - Gestione e coordinamento del POF: progettazione e realizzazione in itinere delle attività curriculari . Cura dei documenti ufficiali. Continuità con la scuola primaria. Progetto Cinema. Nuove Indicazioni per il Curricolo Valorizzazione delle eccellenze AREA 2 - Sostegno ai docenti per la documentazione e l’informazione e utilizzo delle nuove tecnologie. AREA 3 – Gruppo H istituzionale e integrazione. Coordinamento delle attività di compensazione e recupero nell’ambito del disagio e dello svantaggio nell’apprendimento. DSA, BES e inclusività Orientamento Prof.ssa Silvia Oggianu Prof.re Ettore Mastelloni Prof.ssa Rosa Monfredi AREA 4 - Valutazione didattica ed autoanalisi del sistema. Monitoraggi e prove Invalsi. Prof.ssa Esposito Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 129 Centro Territoriale Permanente per l'istruzione e la formazione in età adulta I corsi per l’istruzione e l’educazione degli adulti hanno, presso la scuola secondaria Colombo, una lunga tradizione. Essi sono presenti dall’anno scolastico 1986/1987. In seguito, ai sensi dell’O.M. 455/97, furono istituiti i “Centri Territoriali Permanenti” che hanno raccolto e integrato le precedenti esperienze dei corsi di alfabetizzazione e dei corsi per lavoratori (ex 150 ore). Nel corrente anno scolastico sono stati costituiti i nuovi Centri Provinciali per l’Istruzione degli Adulti (CPIA). Essi hanno lo scopo di valorizzare le istanze che da sempre hanno accompagnato il bisogno d'istruzione degli adulti, andando però oltre il conseguimento del titolo della scuola dell'obbligo e aprendo un capitolo nuovo sulla formazione in età adulta, intesa come attività permanente e ricorrente che interessa l'intero arco della vita. Il Centro Territoriale Permanente della Colombo è stato associato al CPIA di via Lago di Bolsena anche se per quest’anno sarà ancora localizzato alla Colombo. Sotto l'aspetto funzionale il Centro Territoriale Permanente è luogo di concertazione, di lettura dei bisogni formativi, di progettazione e di organizzazione delle iniziative di istruzione e formazione in età adulta, per la piena realizzazione del rapporto tra formazione, lavoro e diritto di cittadinanza. Risponde alla domanda di alfabetizzazione culturale, di acquisizione e consolidamento di competenze di base, di opportunità di integrazione sociale e di acquisizione e sviluppo di competenze professionali. L’efficacia delle iniziative già attuate nel corso dei precedenti anni è dimostrata dall’incremento delle domande d’iscrizione che continuano a pervenire. In aumento, rispetto al passato, sono gli alunni stranieri che, pur avendo conseguito nella loro terra d’origine un titolo di studio, in Italia hanno bisogno della licenza media per poter accedere e/o migliorare l’attività lavorativa. Il CTP collabora, inoltre, con diversi istituti come il Prisma, l’Elios e la Vela, oltre al Tribunale per i minorenni. Nel presente anno scolastico i corsi approvati CTP/IdA Colombo sono: 2 presso la Scuola Media Colombo e 3 presso la Casa Circondariale di Taranto. Finalità e caratteristiche generali L' azione dell' Amministrazione scolastica nel campo dell' istruzione degli adulti non è più, come per il passato, solo quella di istituire annualmente dei corsi finalizzati al conseguimento del titolo di studio (licenza elementare o media), ma Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 130 soprattutto quella di fornire un servizio permanente teso alla riqualificazione culturale e professionale degli adulti, anche se provvisti di titolo di studio. Il Centro Territoriale Permanente persegue le seguenti finalità: o elevare il livello d’istruzione personale di ciascun corsista attraverso l’individualizzazione e la flessibilità dei percorsi; o favorire la capacità di relazionarsi all’interno di culture diverse; o potenziare le capacità di partecipare ai valori delle diverse culture, della civiltà e di contribuire al loro sviluppo operativo; o orientare i corsisti ad individuare le proprie capacità; o rafforzare la stima di sé per realizzarsi e confrontarsi con gli altri; o avviare un processo di riflessione e di analisi per favorire la presa di coscienza delle proprie potenzialità nell’ottica della riprogettazione del percorso di vita individuale (specifico per la Casa Circondariale). La funzione istituzionale del CTP si articola nei seguenti punti: accoglienza, ascolto e orientamento; alfabetizzazione primaria funzionale e di ritorno, anche finalizzata ad un eventuale accesso ai livelli superiori di istruzione e formazione professionale; apprendimento della lingua e dei linguaggi; apprendimento della lingua italiana come lingua seconda; sviluppo e consolidamento di competenze di base e saperi specifici; recupero e sviluppo di competenze strumentali, culturali e relazionali idonee ad un'attiva partecipazione alla vita sociale; acquisizione e sviluppo di una prima formazione o riqualificazione professionale; rientro nei percorsi d'istruzione e formazione di soggetti in situazione di marginalità. PERSONALE DOCENTE L'organico è composto da 5 docenti di scuola media e 1 docente di alfabetizzazione. per le materie letterarie: Stefania CHIRICO, Anna Mariza CONTE per il ramo linguistico: Mercedes CORBELLI per il ramo matematico-scientifico: Vincenzo DE GIORGIO per la tecnologia e informatica: Concetta Claudia ORLANDO per l’alfabetizzazione: Elvira RATANO Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 131 REGOLAMENTO D’ISTITUTO Scopo del regolamento è consentire un ordinato ed organico svolgimento della vita della scuola Parte Prima Gli Organi Collegiali della scuola L’organizzazione generale Parte Seconda Il personale della scuola Gli alunni Parte Terza Gli incarichi Parte Quarta Le risorse della scuola Parte Quinta Regolamento di disciplina Parte Sesta Patto educativo di corresponsabilità Il regolamento è consultabile all’Albo della scuola, negli uffici di segreteria o sul sito Web www.colombo.gov.it Piano dell’Offerta Formativa a.s. 2014/15 132