Ungheria - Forexchange

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Ungheria - Forexchange
Ungheria
A tutti serve una mano quando visitano un paese per la prima volta. Ci sono frasi da imparare, consuetudini a cui abituarsi e
norme di comportamento da osservare. Questo vademecum vi svelerà alcuni aspetti dell’Ungheria, aiutandovi così ad affrontare con
disinvoltura anche il vostro primo viaggio nel paese.
A colpo d’occhio
Nome completo del paese: Repubblica di Ungheria
Superficie: 93.026 kmq
Popolazione: 9.982.000 abitanti (censimento 2011)
Capitale: Budapest (1.737.000 abitanti; 2.540.239 nell’agglomerato urbano)
Fuso orario: l’Ungheria appartiene allo stesso fuso orario dell’Italia, con applicazione dell’ora legale dall’ultima domenica di marzo all’ultima domenica di ottobre
Popoli: 96,9% magiari, 2% rom e gitani, 0,6% tedeschi, 0,5% altri
Lingua: ungherese
Religione: 54,5% cattolica, 18,9% protestante, 14,5% non religiosi/atei
Ordinamento dello stato: repubblica parlamentare
Presidente: János Áder (2012)
Primo ministro: Viktor Orbán (2010)
Profilo economico
PIL: 140.303 miliardi di dollari (2011)
PIL pro capite: 14.050 dollari
Tasso annuale di crescita: 1,7%
Inflazione: 3,9%
Settori/prodotti principali: carbon fossile, uranio, gas naturale, metallurgia, edilizia e materiali da costruzione, materiale elettrico, elettronica, informatica, industria alimentare,
tessuti, prodotti chimici (in particolare farmaceutici), autoveicoli, combustibili, elettricità, cereali, semi di girasole, patate, barbabietole da zucchero, bovini, ovini, suini, pollame
Partner economici: Germania, Austria, Italia, Francia, Regno Unito, Svezia, Paesi Bassi, Russia, Cina, Giappone
Membro UE: sì
Area euro: no
Prima di partire
Quando andare
Alta stagione (luglio-agosto)
»» L’estate è calda, soleggiata e insolitamente lunga.
»» I resort sul Lago Balaton e sui Monti Mátra registrano il tutto esaurito; ci sono lunghe code
nei luoghi battuti dai turisti e prezzi elevati ovunque.
Ansa del Danubio
aprile-maggio, ottobre
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»» In compenso, molte città si fermano completamente in agosto.
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Media stagione (aprile-giugno, settembre-ottobre)
Massiccio Centrale del Nord
luglio-agosto,
settembre-ottobre
Budapest
maggio-giugno,
settembre-ottobre
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»» I villeggianti sono tornati a casa e i prezzi scendono.
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»» La primavera è magnifica, ma può piovere in maggio e agli inizi di giugno.
Lago Balaton
luglio-agosto
Grande Pianura
aprile-maggio,
settembre-ottobre
»» L’autunno è particolarmente suggestivo tra le montagne; le feste sono dedicate alla szüret
(vendemmia).
Bassa stagione (novembre-marzo)
»» Novembre è un mese piovoso e l’inverno è rigido e spesso triste.
»» Molti luoghi turistici riducono notevolmente l’orario di visita o addirittura chiudono.
estati da calde a molto calde, inverni freddi
»» I prezzi sono ridotti al minimo.
Budapest
°C/°F Temp
Precipitazioni pollici/mm
30/86
6/150
20/68
4/100
10/50
2/50
0/32
-10/14
0
G
F
M
A
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D
Preparare la valigia: come vestirsi
In genere gli ungheresi vestono in modo decisamente informale; molti assistono a concerti di musica classica e perfino di lirica in jeans. Non ci sono
particolari indumenti da ricordare, tranne un ombrello verso la fine della primavera e in autunno e un cappello o un berretto caldo (tutti lo indossano) in
inverno, a meno che non abbiate in programma escursioni a piedi o altre attività sportive impegnative. Una buona idea è indossare il costume da bagno nei
centri termali e nelle piscine aperte a un pubblico di sesso misto, e anche i sandali o le ciabattine di plastica. La moda estiva e quella da spiaggia prevede
abiti temerariamente succinti, anche per gli standard occidentali. Gli ungheresi perdono ogni inibizione – anche riguardo agli abiti – nei mesi più caldi nelle
località sul lago e sul fiume; il topless è quasi la norma per le donne.
Cambio della valuta
La Maccorp Italiana S.p.a. offre un servizio di cambio valuta; per prenotare online i vostri fiorini ungheresi dal sito www.forexchange.it, consultate la
scheda dettaglio specifica.
Il fiorino (forint, Ft), valuta nazionale ungherese, è disponibile in monete da 5Ft, 10Ft, 20Ft, 50Ft, 100Ft e 200Ft. Ci sono poi sei tagli di banconote: 500Ft,
1000Ft, 2000Ft, 5000Ft, 10.000Ft e 20.000Ft.
Documenti per l'ingresso in Ungheria
Gli italiani possono entrare in Ungheria esibendo un passaporto o la carta d'identità in corso di validità e possono soggiornare nel paese fino a tre mesi
senza bisogno di ulteriori permessi.
All’arrivo
Trasporti per/da aeroporti e stazioni
Indichiamo qui i collegamenti dall'aeroporto di Budapest, principale scalo aereo dell'Ungheria, e dalle principali stazioni ferroviarie della capitale.
»» Aeroporto Internazionale Ferenc Liszt
Taxi: 5500-6000Ft per Buda, 5000-5300Ft per Pest
Navetta: L'Airport Shuttle Minibusz (www.airportshuttle.hu; sola andata/andata e ritorno 3200/5500Ft) trasporta i passeggeri su minibus da nove posti dai terminal
dell’aeroporto ai rispettivi alberghi, ostelli o alloggi (sola andata/andata e ritorno 3200Ft/5500Ft). I biglietti sono in vendita presso uno sportello nella hall degli arrivi
dell'aeorporto, ma tenete presente che parte solo quando è al completo. Il viaggio verso l’aeroporto dalla città va prenotato con 12 ore di anticipo.
Autobus: L’autobus urbano n. 200E (320Ft; la fermata si trova lungo il marciapiede che collega il Terminal 2A e il Terminal 2B) fa capolinea di fronte alla stazione della
metropolitana di Kőbánya-Kispest. Da questa stazione è possibile proseguire con la linea M3 della metropolitana, che arriva fino in centro.
»» Stazioni ferroviarie di Keleti, Nyugati e Déli
Tutte e tre le stazioni principali si trovano lungo le linee omonime della metropolitana e – quando quest’ultima cessa il servizio – sono servite dagli autobus notturni. Per acquistare
i biglietti vi consigliamo di rivolgervi al centro assistenza passeggeri MÁV-Start (www.mav-start.hu; V József Attila utca 16; h9-18 lun-ven) per evitare di fare la fila alla
stazione.
»» Stazioni degli autobus di Népliget e Stadionok
Entrambe le stazioni si trovano sulla linea della metropolitana M3 e sono servite dai tram n. 1 e 1A.
Informazioni pratiche
Elettricità
L’elettricità è a 230V, 50 Hz, come in Italia. Potrete utilizzare i vostri piccoli elettrodomestici, come asciugacapelli o bollitori da viaggio, con normali adattatori per prese tedesche (shuko).
230V/50Hz
230V/50Hz
Internet e media
Internet è assai diffuso in Ungheria e le insegne azzurre con la scritta ‘eMagyarország Pont’ in tutto il paese indicano che nei dintorni c’è un posto dove ci
si può collegare alla rete: un terminale ad accesso gratuito, un internet bar o una postazione che permette l’accesso wi-fi.
»» Presso molte biblioteche ungheresi ci si collega a internet gratuitamente o per pochi fiorini, e molte cittadine hanno almeno un internet bar; a Budapest, poi, ne troverete
moltissimi. In media si spendono tra i 300Ft e i 600Ft per un’ora di navigazione.
»» Gli ostelli hanno spesso un terminal a disposizione degli ospiti, disponibile gratuitamente o comunque a un prezzo molto economico; lo stesso non può dirsi per gli alberghi, ma
se lo chiedete con cortesia, potrebbero consentirvi di usare il computer della reception.
»» Chi viaggia con un portatile troverà l'accesso wi-fi in molti alberghi, gratuito o dietro pagamento di una piccola somma.
»» Attenzione: il vostro modem potrebbe non funzionare più una volta lasciata l'Italia. La soluzione più sicura è acquistare un modem ‘globale’ affidabile prima di partire, oppure
una chiavetta modem (PC-card modem) sul posto, se prevedete di trattenervi per un po' in Ungheria.
Vi consigliamo di seguito alcuni siti web per avere un quadro generico del paese:
»» Budapest Sun Online (www.budapestsun.com) Settimanale online in inglese, con notizie locali, interviste e articoli.
»» Caboodle (www.caboodle.hu) Notizie quotidiane, articoli ed eventi.
»» Xpat Loop (www.xpatloop.com) Per sapere che cosa pensa e di che cosa parla la comunità straniera di Budapest.
»» Budapest Tourism (www.budapestinfo.hu) Uno dei migliori siti per una panoramica.
»» Lonely Planet (www.lonelyplanetitalia.it/ungheria) Informazioni, prenotazioni, forum dei viaggiatori.
La situazione dei media in Ungheria è finita sotto i riflettori a seguito dei provvedimenti di controllo emanati dal governo conservatore e nazionalista a partire
dal 2010. In particolare sono state soppresse le redazioni di news alla TV e alla radio, con la creazione di un unico centro di notizie presso l'agenzia di stampa
nazionale Mti e introdotte leggi che potrebbero limitare la libertà di stampa.
I due principali quotidiani politici sono il governativo e conservatore Magyar Nemzet (Nazione Magiara) e l’ex organo del Partito Comunista Népszabadság (Libertà Popolare), oggi indipendente e voce dell’opposizione socialista e liberale. Da segnalare anche il settimanale di attualità Heti Világgazdaság
(Settimanale di Economia Mondiale) – anche conosciuto con l’acronimo HVG – e Blikk, un tabloid di bassa qualità che concentra la propria attenzione sullo
sport, sui VIP e sul sesso – non necessariamente in questo ordine.
Tra le pubblicazioni specializzate in vendita in tutto il paese meritano di essere segnalati il settimanale intellettuale Élet és Irodalom (ʻVita e letteraturaʼ),
il bisettimanale satirico Hócipő (ʻRacchetta da neveʼ) e il diffusissimo quotidiano Nemzeti Sport (ʻSport Nazionaleʼ).
A Budapest si pubblicano due giornali in lingua inglese: il Budapest Times (www.budapesttimes.hu), un settimanale di notizie di carattere generale,
articoli d’opinione e recensioni in uscita il venerdì, e il Budapest Business Journal (www.bbj.hu), una sorta di compendio delle notizie finanziarie e commerciali, in edicola ogni due venerdì. Il mensile Diplomacy & Trade (www.dteurope.com) è pensato per la comunità di stranieri residenti in città. L’erudito
Hungarian Quarterly (www.hungarianquarterly.com), tradotto in inglese, è un prezioso punto di riferimento sulle correnti di pensiero in Ungheria, così
come lo è l’Hungarian Review (www.hungarianreview.com), che esce con sei numeri l’anno.
La Magyar Televízió (MTV; http://premier.mtv.hu) controlla tre canali (M1, M2 ed M3D). Dal 2004 esiste poi una seconda televisione pubblica, Duna TV. Vi
sono poi alcuni canali commerciali, tra cui TV2 e RTL Klub.
La Magyar Radio (www.radio.hu) possiede tre importanti stazioni radiofoniche: la MR1-Kossuth (107.8FM; notizie, dibattiti e musica jazz), la MR2-Petőfi
(94.8FM; musica popolare) e la MR3-Bartók (105.3FM; musica classica).
Lingua
I magiari si vantano di parlare una delle lingue più difficili al mondo. Il che è vero. Tuttavia, ciò non deve scoraggiarvi e potrete almeno tentare di imparare
qualche parola e frase utile in ungherese, che potrebbe essere l’unico modo per farvi capire nelle zone più remote del paese.
Parlato da più di 14 milioni di persone nel mondo, l’ungherese (magiaro) è lingua ufficiale in Ungheria, Slovenia e Vojvodina (Serbia) e lo è anche per le
minoranze ungheresi in Austria, Croazia, Slovacchia; è parlato ancora oggi nei paesi dell’antico impero austro-ungarico, cioè anche in Romania e in Ucraina.
Una lingua dalle origini misteriose sulla cui origine si sono formulate varie teorie: gli studiosi più accreditati la riconducono al gruppo ugro-finnico delle lingue
uraliche imparentato con il finlandese, l’estone e con altre lingue minori parlate da popolazioni residenti in Russia e nella Siberia occidentale. Il magiaro non
è una lingua indo-europea, per cui non vi troverete parole familiari, fatta eccezione per i calchi di origine straniera. Grammatica e ortografia sono complesse,
vi sono parole interminabili e un gran numero di accenti, ma per contro la pronuncia non è particolarmente complicata.
Per comunicare in Ungheria, in mancanza di una conoscenza minima dell'ungherese, può essere utile sapere un po’ di tedesco, la principale lingua straniera
utilizzata nel paese, sia per i trascorsi dell’impero austro-ungarico sia per l’afflusso di turisti tedeschi (anche prima della caduta del Muro di Berlino, quelli della
DDR erano soliti passare qui le vacanze) soprattutto nella zona del Lago Balaton. L’inglese è assai meno utile, anche se i menu dei ristoranti sono spesso tradotti
anche in questa lingua, con esiti non sempre soddisfacenti.
Moneta locale e banche
I prezzi nei negozi e nei ristoranti sono indicati sempre in fiorini (forint), ma molti alberghi e guesthouse e persino le Ferrovie dello Stato (MÁV) indicano
le tariffe per le tratte internazionali in euro. È sempre prudente portare con sé un po’ di contanti, nel caso non riusciate a trovare uno sportello bancomat
nelle vicinanze.
Attenzione: alcuni viaggiatori a Budapest hanno segnalato casi di uomini in false uniformi della polizia che richiedevano ai turisti di vedere i passaporti e
il denaro, apparentemente per verificare le banconote false. Quindi se ne andavano con i soldi altrui oppure scambiavano le banconote di grosso taglio con
banconote più piccole.
Per pagare
»» Bancomat Tutte le banche più importanti hanno sportelli bancomat e quasi tutte accettano le carte dei principali circuiti internazionali. Gli sportelli bancomat sono molto diffusi,
soprattutto a Budapest e nelle città più grandi. Molti bancomat delle filiali della Országos Takarékpenztár (OTP), la cassa di risparmio nazionale, erogano banconote in tagli da
20.000Ft, che talvolta sono difficili da cambiare. Prima della partenza verificate presso la vostra banca se in Ungheria può essere utilizzato lo stesso codice PIN usato in Italia per
effettuare prelievi automatici con il bancomat.
»» Travellers’ cheque Potrete cambiare i travellers’ cheque – American Express, Visa e Thomas Cook MasterCard sono tra i più conosciuti – presso quasi tutte le banche e in alcuni
uffici postali. I tassi di cambio della Banca OTP sono fra i più vantaggiosi. Dal momento che risultano sempre più rari, molti uffici di cambio propongono tassi poco convenienti. I
negozi non accettano mai i travellers’ cheque come mezzo di pagamento.
»» Carte di credito Le carte di credito, soprattutto Visa, MasterCard e American Express, sono ampiamente accettate in Ungheria, dove si possono usare in ristoranti, negozi,
alberghi, agenzie di autonoleggio, agenzie di viaggi e stazioni di servizio. Per contro sono raramente accettate in musei, supermercati e stazioni ferroviarie o degli autobus. Molte
banche garantiscono anticipi di contanti ai titolari delle principali carte di credito, ma fanno pagare gli interessi e le commissioni sulla transazione.
»» Mance La società ungherese dà molta importanza alle mance ed è consuetudine per tutti lasciare qualche spicciolo al cameriere, al parrucchiere, al facchino in albergo, alla
guida turistica, al personale del bar e al guidatore del taxi. Se non siete rimasti soddisfatti del servizio ricevuto, potrete anche non lasciare nulla. Di norma nei ristoranti si lascia una
mancia pari al 10-15% del totale, mentre nei bar e nei taxi è d’uso arrotondare il conto.
Costi in Ungheria
Come altre città dell'Europa orientale Budapest passa per essere una destinazione conveniente, ma il costo della vita in Ungheria (non solo nella capitale) è
ormai allineato a quello dei paesi dell’Europa occidentale. Rispetto all’Italia si spende di meno soprattutto per quanto riguarda i divertimenti (per esempio
l’ingresso alle discoteche e i cocktail).
Budget giornaliero
Meno di 10.000Ft
»» Posto letto in camerata: 2500-5000Ft
»» Pasto in ristorante self service: 1200Ft
»» Ingresso gratuito o scontato in alcuni musei nazionali per cittadini dell’Unione Europea
10.000Ft-30.000Ft
»» Camera singola/doppia in abitazione privata: a partire da 6000/8000Ft
»» Pasto di due portate con bevanda: 3500-6000Ft
»» Cocktail: a partire da 1200Ft
più di 30.000Ft
»» Camera doppia in albergo di categoria superior: a partire da 16.500Ft
»» Cena per due persone (vino compreso) in un buon ristorante: a partire da 10.000Ft
»» Biglietto all-inclusive in una spa/parco acquatico: adulti/bambini 3000/1800Ft
Numeri utili
Ambulanza
%104
Numero d’emergenza in Europa
%112
Vigili del fuoco
%105
Polizia
%107
Assistenza stradale 24 ore su 24
%188
Ambasciata italiana in Ungheria
Ambasciata d'Italia a Budapest (%460 6200; fax 460 6290; [email protected]; www.ambbudapest.esteri.it; Jávor utca 4, 1145 Budapest; h9.30-12.30 lun-ven)
Consolati ungheresi in Italia
Sezione consolare dell’ambasciata a Roma (%06 4424 9938; fax 06 4424 9908; [email protected]; Via Messina 15, 00198 Roma)
Consolato generale a Milano (%02 726009; fax 02 72095705; [email protected]; Via Fieno 3, 20123 Milano) Ufficio commerciale (%02 4984731, 02 48008462; fax 02
4984471; [email protected]; Via V. Monti 15, 20123 Milano)
Vi sono inoltre consolati generali onorari a Firenze, Venezia e Verona, e consolati onorari a Bari, Bologna, Cagliari, Genova, Napoli, Palermo, Perugia, Torino
e Trieste.
Telefono
Tutte le località in Ungheria hanno prefissi di due cifre, tranne Budapest, il cui prefisso telefonico è solo il numero ‘1’. Per effettuare una chiamata locale,
sollevate il ricevitore e aspettate il segnale continuo di linea libera, quindi componete il numero dell’utente desiderato (di sette cifre a Budapest, di sei
cifre altrove). Per una normale chiamata interurbana all’interno dell’Ungheria e per telefonate verso i cellulari, digitate 06 e attendete il secondo
segnale, più melodioso. Poi componete il numero telefonico preceduto dal prefisso. I numeri a tariffa economica e i numeri verdi gratuiti sono preceduti,
rispettivamente, da 06 40 e 06 80. Si possono effettuare chiamate urbane, interurbane e internazionali dai telefoni pubblici, che funzionano a monete o
a schede telefoniche.
Schede telefoniche
Le schede telefoniche della compagnia NeoPhone (www.neophone.hu) sono disponibili in tagli da 1000Ft, 2000Ft e 5000Ft e sono in vendita presso gli uffici
postali e le edicole. Altre schede telefoniche scontate, come quelle No Limits (www.nolimits.hu), offrono prezzi interessanti per le chiamate internazionali. I
telefoni pubblici stanno diventando rapidamente obsoleti, soppiantati dalla telefonia mobile e da Skype che risultano molto più convenienti.
Telefoni cellulari
L’Ungheria utilizza i sistemi GSM 900/1800; i viaggiatori italiani e degli altri paesi europei possono quindi utilizzare il proprio cellulare nel paese. Ricordate
che all’estero, in genere, vi saranno addebitate anche le chiamate ricevute, oltre a quelle effettuate.
I tre principali operatori di telefonia mobile sono: Telenor (%06 20; www.telenor.hu), T-Mobile (www.t-mobile.hu) e Vodafone (%06 70; www.vodafone.hu). Oggi è
relativamente poco costoso utilizzare in Ungheria un cellulare acquistato in un altro paese dell’Unione Europea, dato che i prezzi per le chiamate e gli SMS
sono oramai standard dovunque. Tuttavia, prima della partenza, chiedete al vostro operatore di rete se il vostro dispositivo è abilitato al roaming internazionale, nonché i costi per le chiamate e per l’invio di messaggi SMS.
Potrete anche acquistare una SIM prepagata o ricaricabile di uno dei tre operatori, se ritenete che vi permetta di risparmiare rispetto alle offerte del vostro
operatore.
Chiamate da/per l’Ungheria
»» Per chiamare l'Ungheria dall’Italia: %0036 + prefisso della località senza lo zero + numero telefonico desiderato.
»» Per chiamare l’Italia dall'Ungheria: %0039 + prefisso della città italiana con lo zero + numero telefonico desiderato.
Cultura, società e lavoro
In società: relazionarsi con gli ungheresi
Norme di comportamento
Gli ungheresi sono quasi sempre molto educati nei modi e spesso utilizzano un linguaggio estremamente cortese (anche quando vanno dal macellaio o a
farsi tagliare i capelli dal parrucchiere).
»» Saluti
Un uomo di una certa età spesso farà il baciamano a una donna, mentre il saluto standard dei giovani nei confronti dei parenti anziani è Csókolom (‘Te la bacio’ – intendendo,
ovviamente, la mano). Le persone di tutte le età, anche gli amici più cari, si stringono la mano calorosamente quando si incontrano. Un uomo dovrebbe attendere che sia la donna ad
allungare per prima la mano. Solo gli amici più intimi si salutano con un bacio leggero su entrambe le guance, cominciando con la sinistra.
»» Chiedere aiuto
Dite ʻLegyen szíves...' (‘Siate così gentile da...’) per attirare l’attenzione; per chiedere scusa, invece, l'espressione corretta è 'Bocsánat' (‘Mi scusi’).
»» Religione
Indossate abiti semplici e poco vistosi e osservate il silenzio e un comportamento rispettoso quando visitate gli edifici religiosi.
»» Regali
Se siete invitati a casa di qualcuno o a qualche festeggiamento, portate un mazzo di fiori in numero dispari (ma non 13, considerato un numero sfortunato; evitate anche gigli,
crisantemi o rose rosse), una bottiglia di buon vino locale (non estero), del buon cioccolato o un liquore dell’Europa occidentale. I pacchi dei regali vengono abitualmente aperti non
appena ricevuti.
»» Onomastici
Oltre al compleanno, gli ungheresi celebrano l’onomastico (névnap), che di solito ricorre nel giorno del loro santo patrono secondo la religione cattolica (su tutti i calendari
ungheresi sono presenti i santi). I doni di rito per questa occasione sono fiori, dolci o una bottiglia di vino. La tradizione consente di donarli fino a otto giorni dopo l’evento.
»» Brindisi
Gli ungheresi non fanno tintinnare i boccali di birra perché è così che gli Asburgo celebrarono la sconfitta di Lajos Kossuth nella guerra d’indipendenza del 1848-9 (farlo con i calici
di vino, invece, va bene).
»» Fumo
Con una mossa che ha lasciato tutti sorpresi, l’Ungheria (tradizionalmente paese di grandi tabagisti) ha bandito il fumo in tutti i luoghi pubblici, tra cui ristoranti, bar e club, a partire
dall’inizio del 2012. I trasgressori possono incorrere in una sanzione di 30.000Ft.
Una formalità educata
Gli ungheresi non sono un popolo spigliato come gli estroversi romeni o i sentimentali slavi. Dimenticate gli stereotipi di zingari folli e appassionati che
suonano il violino, perché durante il vostro soggiorno in Ungheria non troverete nulla di simile: gli ungheresi sono un popolo riservato e piuttosto formale.
Nella maggior parte dei casi si rivelano estremamente garbati nei rapporti sociali e spesso usano un linguaggio molto cerimonioso. Va però detto che se da
un lato tutta questa cortesia contribuisce a ungere le ruote che mandano avanti una società a volte piuttosto difficile, dall’altro può anche essere usata per
tenere a una certa distanza gli ‘estranei’ (siano essi forestieri o altri ungheresi).
Inviti a casa
Se una tipica coppia-modello ungherese vi invitasse a cena a casa propria dovreste sentirvi lusingati, in quanto nella maggior parte dei casi gli ungheresi
incontrano i loro amici per divertirsi fuori casa, nei caffè e nei ristoranti. Se doveste venire invitati in una casa ungherese, non mancate di portare un mazzo
di fiori o una bottiglia di buon vino locale.
Argomenti di conversazione
Con gli ungheresi abitualmente potrete parlare praticamente di qualsiasi argomento, dalla religione alla politica, dal tempo alla dibattuta questione sul primato
dell'ungherese come lingua più difficile, ma tenete presente che ogni discorso legato al denaro rappresenta un tema estremamente delicato. Per tradizione,
gli ungheresi considerano di cattivo gusto parlare di ricchezza e addirittura indossare gioielli e abiti vistosi.
La donna in Ungheria
Prima del 1989, durante la Repubblica Popolare Ungherese, per le donne come per gli uomini era obbligatorio trovarsi un lavoro. Dal momento che la cura
della casa e dei figli era di competenza femminile, vennero varate delle leggi che da un lato permettevano alla donna di conciliare lavoro e famiglia, ma
dall'altro relegavano la donna a lavori poco qualificanti e mal pagati. Questa politica era il frutto di una visione che riduceva il concetto di emancipazione al
solo ambito lavorativo e produceva l'equazione distorta 'fai il lavoro di un uomo quindi sei libera come un uomo'.
Dopo la caduta del comunismo e con l'inizio del percorso di adesione dell'Ungheria all'Unione Europea, successe un fatto davvero singolare, anzi, per la
verità non successe: l'Europa si aspettava dall'Ungheria la nascita di una coscienza femminista che avesse come base gli strati popolari della società, e che
portasse alla nascita di un movimento per l'emancipazione. Ma tutto ciò non avvenne mai. La spiegazione è forse che con la fine del periodo comunista
tornò a prevalere una visione maschilista e patriarcale della società, forse incoraggiata proprio dalle donne che a quel punto consideravano un privilegio
e un sollievo lasciare lavori pesanti e mal retribuiti per tornare nelle proprie case a badare ai figli, come facevano le donne occidentali. Naturalmente anche
questo sistema non poteva reggere, soprattutto nel momento in cui venne meno l'assistenza sociale, principalmente nelle campagne e nelle periferie. La situazione di stallo era tale che alla vigilia della conferenza mondiale sulle donne di Pechino del 1995, alla richiesta di mandare una commissione che illustrasse
la condizione della donna nel Paese, l'Ungheria fu colta totalmente impreparata. In questa circostanza venne istituito un Ministero delle Pari Opportunità.
Sono passati 18 anni da allora e gli ostacoli che portano al traguardo dell'emancipazione sono ancora molti e difficili da superare. Il pesante stereotipo
che vede la donna come 'angelo del focolare' affonda le radici nella società e pare non esistere provvedimento che aiuti a sradicarlo.
La carenza di posti negli asili e l'estrema difficoltà di ottenere un part-time rendono difficile il reinserimento delle donne nel mondo del lavoro dopo la
nascita di un figlio, la legge del 1 gennaio 2012 che protegge il feto fin dal concepimento rende implicitamente ancora più restrittiva la normativa sull'aborto,
la negazione della legge contro la violenza sulle donne, rigettata dal primo ministro Viktor Orbán impedisce che la violenza sulle donne in famiglia venga
sanzionata dal codice penale.
Privacy
Gli ungheresi si aspettano dagli amici la condivisione di dettagli intimi della vita privata. Se vi fossero rivolte domande personali non allarmatevi, fa parte del
processo di familiarizzazione. I magiari, dal canto loro, saranno sempre ben disposti a condividere con voi dettagli della loro vita sentimentale.
Bere in compagnia
Una bevuta in compagnia rappresenta un aspetto molto importante della vita sociale in un paese che produce vino e distillati di frutta da migliaia di anni. Il
consumo è elevato, con una media annua di 16,3 litri di alcolici per persona, e solo i cittadini della Moldavia e della Repubblica Ceca bevono di più.
In Ungheria l’alcolismo non è visibile agli occhi dei viaggiatori stranieri come avviene, per esempio, in Russia, ma è una piaga tutt’altro che trascurabile,
al punto che secondo le statistiche ufficiali il 10% della popolazione sarebbe composto da alcolisti abituali.
Bisogna anche dire che perfino le bevute in compagnia non sono sempre allegre e spesso finiscono (deliberatamente) in lacrime. Gli ungheresi hanno
addirittura coniato un’espressione per questo comportamento singolare: 'sírva vigadni', ovvero ‘godere tristemente’.
Saluti e conversazione di base
I verbi ungheresi hanno una forma familiare con il singolare e una di cortesia con il plurale. La forma di cortesia (indicata qui con l’abbreviazione ‘form.’)
viene usata in modo particolare con gli estranei, le persone anziane, i funzionari pubblici e le persone di servizio. La forma più confidenziale (indicata con
‘inform.’) è invece riservata agli amici o ai bambini e viene utilizzata piuttosto frequentemente. I giovani ungheresi utilizzano queste forme amichevoli non
solo per comunicare tra loro, ma spesso anche per rivolgersi agli stranieri. Negli esempi che seguono viene sempre usato il formale Ön e Önök (‘lei’, ‘voi’),
fatta eccezione per le situazioni in cui si cerca di stabilire un contatto più personale.
Per pronunciare correttamente le frasi che seguono tenete presente che: le vocali con accento acuto (per esempio, á) hanno una durata del suono maggiore rispetto alle vocali semplici; la ö si pronuncia ‘eu’ come nel francese ‘mieux’ e la ü come la ‘u’ francese; nella versione lunga queste ultime presentano
un doppio accento, trasformandosi in ő e ű. Le consonanti doppie come bb, dd o tt, a differenza dell’italiano non vengono pronunciate come una sola lettera,
ma con un suono allungato che le fa quasi sembrare separate. Di seguito la pronuncia delle altre consonanti e dittonghi.
LetteraPronuncia
a metà tra una ‘z’ e la ‘ts’ di ‘tse-tse’
c
cs
‘c’ palatale come in ‘centinaia’
dz
si pronuncia così com’è scritto
dzs come la ‘g’ dolce di ‘gioco’
gy
come una ʻdʼ ma più dolce
j/ly come in ‘yes’
ny
come la ‘ny’ dell'inglese ‘canyon’
s
come la ‘sc’ di ‘sciopero’
sz
come la ‘s’ di ‘sete’
ty
simile al ‘tu’ francese
zs
come la seconda ‘g’ di ‘garage’
Salve.
Szervusz. (sing.); Szervusztok. (plur.)
Salve (inf.).
Szia/Sziasztok. (sing./plur.)
Buon/Buona ... Jó ... kívánok.
giorno reggelt
pomeriggio/ giornata napot
sera estét
Arrivederci.
Viszontlátásra. (form.); Szia. (inform. singolare); Sziasztok. (inform. plurale)
Buona notte.
Jó éjszakát.
Sì.
Igen.
No.
Nem.
Prego.
Kérem. (form.); Kérlek. (inform.)
Grazie (tante).
(Nagyon) Köszönöm.
Prego.
Szívesen.
Mi scusi. (per richiamare l’attenzione) Elnézést kérek.
Chiedo scusa.
(per esempio, per sorpassare qualcuno) Bocsánat.
Mi dispiace.
Sajnálom.
Come va?
Hogy van? (form.); Hogy vagy? (inform.)
Bene, e tu?
Jól. És Ön/te? (form./inform.)
Come si chiama/ti chiami?
Mi a neve? (form.); Mi a neved? (inform.)
Mi chiamo... A nevem ...
Piacere di conoscerti.
Örvendek.
Signor Úr
Signora Asszony
Signorina Kisasszony
Parla/Parli italiano?
Beszél/Beszélsz olaszul? (form./inform.)
Capisce/capisci?
Érti/Érted? (form./inform.)
Io (non) capisco.
(Nem) Értem.
Che cosa significa (lángos)?
Mit jelent az, hogy (lángos)?
Come…?
Hogyan …?
si pronuncia questo
mondja ki ezt
si scrive (útlevél)
írja azt, hogy (útlevél)
Per favore …
…, kérem.
parli più lentamente
Tudna lassabban beszélni
lo ripeta
Megismételné ezt
lo scriva
Leírná
Gergo locale
Ottimo!
Nagyszerű!
Forse.
Talán.
Un momento.
Egy pillanat.
Tutto bene/nessun problema.
Nem probléma.
Chiaro. (‘Ho capito’) Világos.
Incontri e relazioni di coppia
Fare conoscenza
Attenzione: a Budapest i signori uomini dovranno fare attenzione quando vengono avvicinati dalle cosiddette konzumlányok, le attraenti ‘ragazze da consumo’ in combutta con i gestori in certi bar e locali notturni, che cercheranno di alleggerirli di notevoli somme di denaro.
Approcci
Ecco … Itt …
la mia email az e-mail címem
il mio indirizzo a címem
il mio numero di telefono a telefonszámom
Di che cosa si occupa?
Mi a foglalkozása/ foglalkozásod? (form/.inform.)
Sono una donna/un uomo d’affari
Üzletasszony/ Üzletember vagyok.
Da dove viene/vieni?
Ön honnan jön? (form.) / Te honnan jössz? (inform.)
Vengo dall’Italia
Én Olaszországból jövök.
Sei sposato?
Nős?
Sei sposata?
Férjnél van?
Sono single. Egyedülálló vagyok.
Quanti anni ha/hai?
Hány éves? (form.)/ Hány éves vagy? (inform.)
Ho … anni.
… éves vagyok.
Mi piaci.
Posso offrirti da bere?
Sei bello/a.
Hai dei begli occhi.
Mi ricordi qualcuno che conosco.
Balli in modo fantastico.
Balliamo?
Posso...?
ballare con te
darti un passaggio fino a casa?
sedermi qui?
accompagnarti a casa?
Rád vagyok kattanva.
Meghívhatlak egy italra?
Csinos vagy.
Szép a szemed.
Emlékeztetsz valakire, akit ismerek.
Fantasztikusan táncolsz.
Táncolunk egyet?
Táncolhatok veled?
Hazavihetlek?
ldeülhetek?
Hazakísérhetlek?
Rifiutare gli approcci
No grazie.
Preferisco di no.
Sono insieme alla mia ragazza/al mio ragazzo
Scusami, adesso devo andare.
Adesso non ho tempo.
Magari un’altra volta.
Vai via!
Vai al diavolo!
Lasciami in pace!
Köszönöm, nem.
lnkább nem.
A barátnőmmel/barátommal vagyok itt.
Bocsánat, mennem kell.
Most nem érek rá.
Talán máskor.
Menj innen!
Menj a fenébe!
Hagyj békén!
Conoscersi meglio
Mi piaci molto.
Sei fantastico/a.
Sei meraviglioso/a.
Posso prenderti per mano?
Posso baciarti?
Vuoi entrare un momento?
Vuoi un massaggio?
Posso passare la notte qui?
Nagyon kedvellek.
Fantasztikus vagy.
Csodálatos vagy.
Megfoghatom a kezed?
Megcsókolhatlak?
Nem akarsz bejönni egy kicsit?
Akarod, hogy megmasszírozzalak?
Itt maradhatok éjszakára?
Sesso
Baciami.
Csókolj meg!
Ti voglio.
Akarlak.
Andiamo a letto.
Feküdjünk le!
Toccami qui.
Tedd ide a kezed!
Ti piace questo?
Jó neked így?
Questo (non) mi piace.
Ezt (nem) szeretem.
No!
Ne!
Penso che ora dovremmo fermarci.
Azt hiszem, itt abba kellene hagynunk.
Hai un preservativo?
Van óvszered?
Usiamo un preservativo.
Használjunk óvszert!
Non lo farò senza preservativo.
Nem csinálom védekezés nélkül.
È la mia prima volta.
Nekem ez az eIső.
O sì!
Uristen!
Questo è fantastico.
Ez nagyon jó.
Vacci piano!
Csak lassan!
È stato…
Ez... volt.
bellissimo
csodálatos
romantico
romantikus
forte
vad
L’amore
Vuoi…?
uscire con me
incontrare i miei genitori
Penso che staremmo bene insieme.
Ti amo.
Vuoi sposarmi? (a un uomo)
Vuoi sposarmi? (a una donna)
Akarsz … ?
járni velem
talákozni a szüleimmel
Azt hiszem, jóI összeillünk.
Szeretlek.
Elveszel feleségül?
Akarsz a feleségem lenni?
Problemi
Non penso che funzionerà.
Ne ho abbastanza di te.
Non vediamoci più.
Frequenti qualcun altro?
È solo un amico/un’amica.
Siamo solo amici.
Non voglio vederti mai più.
Ce la faremo.
Azt hiszem, ez nem megy.
Elegem van belőled.
Ne találkozzunk többet.
Valaki mással jársz?
Ő csak egy barátom / barátnőm.
Csak barátok vagyunk.
Soha többé nem akarlak látni.
Majd kitalálunk valamit.
Usi, costumi e simboli
Nome e cognome
Seguendo una pratica poco comune, gli ungheresi indicano sempre prima il cognome e poi il nome di
battesimo. Per esempio, volendo un po' giocare con le traduzioni, John Smith non sarà mai János Kovács
ma Kovács János, mentre Elizabeth Taylor sarà Szabó Erzsébet. Anche la maggior parte dei titoli segue
questo modello: il signor John Smith sarà Kovács János úr. Molte donne ungheresi seguono l’usanza di
assumere il nome completo (e non solo il cognome) del marito. Se Elizabeth Taylor fosse sposata con John
Smith, sarebbe Kovács Jánosné (ʻsignora John Smithʼ) o – abitudine sempre più diffusa tra le donne in
carriera – Kovácsné Szabó Erzsébet (ʻElizabeth Taylor signora Smithʼ).
Città e campagna
Più dei due terzi degli ungheresi vivono in città, ma spesso hanno mantenuto qualche legame con la
campagna, magari grazie alla proprietà di una casetta situata in una regione vinicola. Alcuni possiedono
un più ambito nyaralóház (cottage estivo) affacciato sul lago. Durante la szüret (vendemmia) molti
ungheresi se ne vanno in collina e spesso partecipano a un disznótor, un evento che prevede l’uccisione
di un maiale seguita da una grande festa.
Omosessualità
festività nazionali
dell’UNGHERIA
»» Capodanno 1° gennaio
»» Rivoluzione del 1848/Giornata Nazionale
15 marzo
»» Lunedì di Pasqua marzo/aprile
»» Festa Internazionale dei Lavoratori
»» 1° maggio
»» Lunedì di Pentecoste maggio/giugno
»» Santo Stefano/Festa della costituzione
20 agosto
»» Commemorazione della Rivolta del 1956/
Festa della Repubblica 23 ottobre
»» Ognissanti 1° novembre
»» Vacanze di Natale 25 e 26 dicembre
La vita degli omosessuali ungheresi si concentra soprattutto nelle città ed è poco visibile in campagna, in
quanto sia la comunità gay sia quella lesbica mantengono un profilo molto basso al di fuori di Budapest. Dal 2009 l’Ungheria consente la registrazione delle
coppie omosessuali come coppie di fatto (bejegyzett élettársi kapcsolat), una legge che riconosce a coppie dello stesso sesso quasi tutti i benefici del matrimonio
tranne l’adozione. Il matrimonio tra persone dello stesso sesso è però proibito dalla Costituzione ungherese, che è stata riscritta nel 2011 dall’attuale governo.
I rom
Il numero ufficiale dei rom (che vivono in Ungheria da almeno cinque secoli) è pari all’1,9% della popolazione (cioè meno di 200.000 persone), anche se alcuni
ritengono che in realtà sia di due volte superiore. Pur essendo per tradizione un popolo nomade, in epoca moderna i rom si sono in gran parte stabilizzati, e
lavorano come fabbri e stagnini ambulanti, commercianti di bestiame e di cavalli e musicisti.
Cronicamente disoccupati e duramente colpiti dalla recente recessione economica, i rom sono disprezzati e spesso presi come capro espiatorio per tutto
ciò che non va per il verso giusto in alcune regioni del paese, dall’aumento della piccola criminalità e della prostituzione alla perdita del lavoro. Con ogni
probabilità rimarrete colpiti sentendo ciò che dicono dei rom e del loro stile di vita anche gli ungheresi più istruiti e cosmopoliti.
Religione
Gli ungheresi tendono ad avere un approccio alla religione molto più pragmatico rispetto alla maggior parte dei paesi confinanti e alcuni sono arrivati al
punto di sostenere che questo scetticismo generalizzato sulle questioni religiose abbia contribuito al raggiungimento dei grandi successi dell’Ungheria in
campo scientifico e matematico. Fatta eccezione per i villaggi e le festività più importanti (Pasqua, l’Assunzione di Maria Vergine e Natale), le chiese non sono
mai particolarmente affollate.
Tradizioni popolari
In Ungheria la cultura tradizionale sta lentamente scomparendo. Infatti, fatta eccezione per il festival Busójárás di Mohács, Farsang e gli altri carnevali si
festeggiano ormai solo con balli e feste private. La consuetudine di lanciare acqua o profumo sulle ragazze il lunedì di Pasqua viene ormai rispettata quasi
soltanto nel villaggio di Hollókő, anche se la tradizione natalizia del Betlehemzés, che vede ragazzi e giovani uomini portare di casa in casa modellini di chiese
che contengono una mangiatoia, sopravvive in alcune zone di campagna.
Concludere affari all’ungherese
Fino a un recente passato l’Ungheria era considerato il paese dell’Europa orientale che aveva superato nel modo migliore la difficile transizione dal sistema
collettivizzato all’economia di mercato, ma nel primo decennio del nuovo secolo le cose si sono complicate, nonostante l'ingresso del Paese nell'Unione
Europea (1° maggio 2004).
Per passare dal fiorino all’euro entro il 2010 secondo le regole imposte dall’Unione Europea l’Ungheria avrebbe dovuto ridurre di circa la metà il suo deficit,
porre un freno all’inflazione, tagliare drasticamente la spesa pubblica, abbassare i tassi di interesse e mantenere stabile la valuta, ma l'attuale governo non
prevede l’adozione dell'euro prima del 2015. Con dati strutturali già di segno negativo (crescita lenta, disoccupazione e inflazione elevate), la crisi dei mercati
finanziari mondiali del 2008 colse l’Ungheria in una posizione estremamente vulnerabile.
Dopo fitti negoziati, il governo chiese aiuto alla Commissione Europea e al Fmi e l’Ungheria divenne il primo stato membro dell’Unione a essere salvato,
con un contributo di 25 miliardi di dollari, in cambio di una politica basata su una rigida austerità, che contribuì alla vittoria elettorale, nel maggio 2010,
dei conservatori guidati da Viktor Orbán, a forte orientamento nazionalista anche in campo economico. Il paese continua ad attirare numerosi investimenti
stranieri diretti, che però hanno il loro prezzo.
Le aziende straniere tendono a trasferire i loro cicli di produzione in Ungheria perché la forza lavoro è considerata flessibile, competente, con un alto
livello di istruzione e relativamente poco costosa.
Ecco alcune linee guida che potrebbe tornarvi utile tenere a mente nel relazionarvi con gli ungheresi per motivi di lavoro:
»» Nelle relazioni d’affari è più opportuno rivolgersi alle persone con il loro titolo e il cognome: gli ungheresi ci tengono a rispettare l’etichetta e si aspettano che i loro interlocutori
facciano altrettanto.
»» Essere introdotto da qualcuno che vi conosce può aiutare, ma gli ungheresi sono aperti all’internazionalità e non richiedono una conoscenza di lunga data per accettare di fare
affari.
»» Non presentatevi mai senza appuntamento, e fissatelo almeno due giorni prima. Spesso è difficile ottenerne uno il venerdì pomeriggio e tra metà luglio e metà agosto, così come
tra metà dicembre e metà gennaio.
»» In ogni occasione sociale la puntualità è presa molto seriamente. Se siete in ritardo avvertite immediatamente per telefono e offrite una spiegazione convincente. È considerato
molto scortese cancellare un incontro all’ultimo momento, e potrebbe compromettere la vostra relazione di affari.
»» La socializzazione è una parte importante delle trattative d’affari. Preparatevi a ricevere molti inviti a tavola e a eventi culturali; se ne avete la possibilità ricambiate.
»» I primi incontri servono a fare conoscenza, per capire se siete affidabili, per cui la conversazione non affronterà subito l’oggetto del business, e comunque non siate voi a
introdurlo.
»» Gli ungheresi preferiscono d’altronde gli incontri faccia a faccia rispetto allo scambio di lettere, e negli incontri sono molto diretti, non amano eufemismi o divagazioni e si
aspettano che voi facciate lo stesso, rivelando che cosa pensate davvero. Spesso utilizzano storielle, aneddoti e barzellette per arricchire le loro argomentazioni. Cercano il contatto
degli occhi come indicatore di sincerità e ritengono che le persone che non li guardano direttamente mentre parlano abbiano qualcosa da nascondere.
»» Siate flessibili rispetto alla vostra agenda, accettando eventualmente di prolungare la discussione ad altra occasione. Le trattative con gli ungheresi procedono senza fretta e si
concludono solo dopo diversi momenti dedicati a mangiare, bere e divertirsi. Gli ungheresi sono abili negoziatori, amano i dettagli e vogliono capire tutto per bene prima di firmare
un contratto, che è considerato un’affermazione di intenti e ci si aspetta possa essere adattato se le circostanze cambiano. Evitate comportamenti rigidi e tattiche aggressive.
»» L’abbigliamento negli affari è formale e tradizionale: uomini in abito scuro con camicia bianca e cravatta; donne con tailleur o altro vestito elegante, con qualche accessorio di
qualità. Non toglietevi la giacca senza che siate stati invitati a farlo.
»» I biglietti da visita vengono scambiati senza troppe formalità. Su uno dei due lati mettete la traduzione in ungherese, con il cognome prima del nome, secondo l’uso ungherese.
Non dimenticate di indicare il vostro titolo universitario e la data di fondazione della vostra azienda.
Cucina
Il panorama gastronomico ungherese è assai cambiato di recente. La cucina è stata ‘alleggerita’ e i piatti – saporiti come sempre – sono oggi meno calorici di
un tempo. Hanno aperto diversi ristoranti vegetariani (o almeno in grado di proporre qualche pietanza senza carne) e le cucine dal mondo sono decisamente
più rappresentate. In molti ristoranti di fascia media o alta si fa più attenzione agli abbinamenti tra pietanze e vini e non vi ci vorrà molto per scoprire fantastiche accoppiate squisitamente locali, come il dolce Tokaji Aszú con il fegato d’oca, il Kékfrankos rosso rubino con il pörkölt (gulasch), il bianco e secco
Furmint con il pesce. La cosiddetta kortárs magyar konyha (cucina ungherese moderna) può essere considerata il frutto di una vera rivoluzione gastronomica.
Specialità
»» Pane, gnocchi e pasta
Si dice che gli ungheresi ‘mangino il pane con il pane’ e in effetti il kenyér (pane) avanzato si usa per arricchire zuppe e stufati sin dal regno di Mattia Corvino (XV secolo), mentre
i kifli (pagnotte a forma di mezzaluna) si diffusero durante l’occupazione turca. Autenticamente magiari sono i galuska (gnocchi di farina) e la tarhonya (pasta all’uovo a forma di
granelli) servita con pörkölt e paprikás (gulasch di carne bianca con panna acida e paprika).
»» Zuppe
Il pasto ungherese inizia con la leves (zuppa), che è di solito un piatto relativamente leggero come la gombaleves (zuppa di funghi) o la húsgombócleves (consommé con piccoli
gnocchi ripieni di fegato). Zuppe più sostanziose sono la gulyásleves (densa zuppa di manzo preparata con cipolle, patate a dadini e paprika) e la bableves (una densa zuppa di
fagioli di solito con carne). Un altro piatto molto amato è la halászlé (zuppa del pescatore), una pietanza molto ricca a base di brodo di pesce, pezzetti di carpa o pesce gatto,
pomodori, peperoni verdi e paprika.
»» Carne e stufati
Gli ungheresi consumano quantità sorprendenti di carne. Le più utilizzate sono quelle di maiale, manzo, vitello e pollo, impanate e fritte, cotte al forno, cucinate a fuoco lento nel
lecsó (un gustoso misto di peperoni, pomodori e cipolle) o ben insaporite con la paprika. A quest'ultima categoria appartiene il gulyás (o gulyásleves), una densa zuppa di carne
di manzo da non confondere con il 'gulasch' così come lo intendiamo noi, che è un robusto stufato; se volete un piatto simile chiedete il pörkölt (‘stufato’ per l'appunto), che con
l’aggiunta di panna acida e una riduzione alla paprika e il ricorso a una carne bianca, come quella di pollo, prende il nome di paprikás. Su quasi tutti i menu compaiono anche le
cosce e il fegato d’oca e il petto di tacchino, ma non molte altre parti di questi volatili.
»» Pesce
I pesci d’acqua dolce – come il fogas (luccio-perca di grandi dimensioni), il più giovane, piccolo e pregiato süllő del Lago Balaton e la ponty (carpa) presente nei fiumi e nei ruscelli
di tutto il paese – sono l’ingrediente principale di numerosi piatti. Per i palati occidentali, però, in molti casi il pesce può risultare troppo cotto.
»» Verdure
Chiamata spesso vitamin saláta, l’insalata verde di solito non si trova tutto l'anno; le altre verdure che si trovano nei menu dei ristoranti sono definite savanyúság (letteralmente
‘acidità’) e vanno dai cetrioli in agrodolce ai peperoni in salamoia, ai crauti dal sapore molto acido: si accompagnano benissimo ai robusti piatti di carne della tradizione ungherese.
Il procedimento con cui gli ungheresi preparano le zöldség (verdure), conosciuto come főzelék, prevede una ‘doppia cottura’: piselli, fagiolini, lenticchie, zucca o cavolo sono
dapprima fritti o bolliti, poi mescolati in un roux con l’aggiunta di latte. Guarnito talvolta con qualche fetta di carne, il piatto si serve per pranzo.
Non si scoraggino i vegetariani, che oltre ai főzelék possono ordinare i gombafejek rántva (funghi fritti) e i piatti di pasta o noodle con formaggio come il túrós csusza e la
sztrapacska. Tra gli altri piatti adatti ai vegetariani ci sono la gombaleves (zuppa di funghi), la gyümölcsleves (zuppa di frutta), il rántott sajt (formaggio fritto) e il sajtos kenyér
(fette di pane con formaggio cremoso). Tenete presente che di solito – ma non sempre – la bableves (zuppa di fagioli) contiene carne. Le palacsinta (crêpes) possono essere salate
e farcite con sajt (formaggio) o gomba (funghi), oppure dolci con dió (noci) o mák (semi di papavero).
Cibo da strada e cucina etnica
Molte hentesáru boltok (macellerie) dispongono di un büfé (snack bar) che vende kolbász (salsicce) bollite o fritte, virsli (wurstel), hurka (sanguinaccio o
liverwurst), pollo arrosto e verdure in salamoia. Definite Laci konyha (letteralmente ‘Cucina di Lorenzo’) o pecsenyesütő (‘forno per l’arrosto’), le bancarelle
gastronomiche vendono più o meno le stesse specialità e anche pesce, nelle zone adatte. Si trovano nelle vicinanze dei mercati, dei parchi o delle stazioni
ferroviarie. In queste bancarelle si mangia in piedi, al bancone. Uno degli spuntini più popolari in Ungheria è il lángos, una frittella arricchita con ingredienti
di vario genere (di solito formaggio e panna acida), che troverete sulle bancarelle gastronomiche di tutto il paese. Il pogácsa – una sorta di focaccina secca
e salata introdotta nel paese dai turchi – è lo spuntino preferito dai bevitori di birra. Soprattutto a Budapest è ormai disponibile un vasto assortimento di
ristoranti di cucina etnica, da quella mediorientale e greca a quella indiana e cinese.
Pasticcerie e negozi di dolci
Gli ungheresi amano i dolci. Tra quelli consumati come dessert a ebéd (pranzo) o vacsora (cena) ci sono il Somlói galuska (pan di Spagna con cioccolato e
panna montata) e la Gundel palacsinta (crêpe flambé con cioccolato e noci). Dolci più elaborati, come la Dobos torta (una torta di cioccolato e crema a strati
sormontata da zucchero di canna caramellato) e il magnifico rétes (strudel), ripieno di semi di papavero, conserve di ciliegia o túró (latte cagliato o fiocchi di
latte), sono di solito consumati a metà pomeriggio in una delle molte cukrászdák di Budapest.
Bevande
CAFFè E Tè
Gli ungheresi bevono un’incredibile quantità di kávé (caffè), che può essere fekete (caffè nero normale) o dupla (caffè doppio). Il tejes kávé (caffè con schiuma di latte) corrisponde più o meno al nostro cappuccino, mentre quello che gli ungheresi definiscono cappuccino è un caffè con panna montata. Il caffè
decaffeinato si chiama koffeinmentes kávé. In Ungheria il tea non gode della stessa popolarità del caffè, anche se nell’ultimo decennio le teaház (sale da tè)
che servono ogni tipo di tè e di tisana possibile e immaginabile sono diventate molto di moda.
birra
In Ungheria la birra – sia locale sia di importazione – è quasi sempre világos sör (birra chiara), malgrado esista anche la Szalon Barna (Szalon Scura), una
birra scura di buona qualità, e la Dreher Bak, una birra scura ad alta gradazione. Nelle birrerie di tutto il paese la birra viene servita in pohár (bicchieri da
0,3 litri) o in korsó (boccali da 0,4 o 0,5 litri).
acquavite e liquori
La pálinka è un’acquavite tipicamente ungherese ad alto tenore alcolico (in genere sui 40 gradi anche se a volte raggiunge i 50) che viene distillata da diversi
frutti, in particolare dalle albicocche o dalle prugne. Tra le innumerevoli varietà presenti in ogni parte del paese citiamo l’Óbarack, il doppio distillato ‘Vecchia
Albicocca’, le acqueviti a base di málna (lamponi) o di kökény (prugnolo) e tutte quelle con il marchio kóser (kasher) sull’etichetta, che è sempre segno di
alta qualità. Sebbene i liquori ungheresi siano di solito insopportabilmente dolci e abbiano un gusto piuttosto artificiale, la Zwack è una marca consigliabile.
La Zwack produce anche l’Unicum, un amaro molto celebre anche al di fuori dei confini, la cui storia risale al lontano 1790.
vino
In Ungheria il vino viene prodotto da migliaia di anni ed è venduto dappertutto
(bancarelle, enoteche, ristoranti, supermercati e negozi di generi alimentari aperti
24 ore su 24) sia a calici sia in bottiglia, quasi sempre a prezzi molto ragionevoli.
Le enoteche vecchio stile lo servono a deci (decilitro, 0,1 litri), ma i veri intenditori
devono assolutamente visitare uno dei ristoranti enologici di Budapest come il
Klassz o una delle enoteche specializzate. Al momento di scegliere un vino ungherese, cercate la scritta minőségi bor (vino di qualità) o különleges minőségű
bor (vino di alta qualità), la versione ungherese dei vini DOC italiani. In linea
di massima, i vini d’annata (évjárat) hanno assunto importanza solo di recente.
Sulle etichette dei vini la prima parola indica la regione di provenienza e la seconda il vitigno (per esempio Villányi Kékfrankos), il tipo o la marca del vino (per
esempio Tokaji Aszú, Szekszárdi Bikavér). Altri termini importanti che possono
essere indicati sulle etichette sono édes (dolce), fehér (bianco), félédes (semidolce),
félszáraz (semisecco o medio), pezsgő (frizzante), száraz (secco) e vörös (rosso).
La Paprika: L’oro rosso d’Ungheria
La paprika è uno dei simboli magiari: il piros arany (‘oro rosso’) tanto
importante nella preparazione di molti piatti magiari, è prodotto soprattutto attorno alle città di Szeged e Kalocsa nella Grande Pianura ungherese. Ogni anno si producono circa 10.000 tonnellate di questa spezia,
il 55% delle quali è destinato all’esportazione. L’ungherese medio consuma circa 500 g di paprika l’anno. La paprika (che contiene più vitamina
C degli agrumi) non è solo usata nella preparazione dei piatti, ma si trova
anche sui tavoli dei ristoranti accanto a sale e pepe.
Nei mercati e nei negozi di Budapest sono in vendita molte varietà di
paprika sia fresca sia essiccata, tra cui quella rosa, quella dolce e quella
fine. Quando è in polvere, però, è venduta di solito nelle varietà csipős
(piccante), erős (forte) ed édes (dolce).
Ristoranti
Un étterem è un ristorante con un menu molto ampio, che a volte può comprendere anche qualche piatto
della cucina internazionale. Un vendéglő o kisvendéglő è un locale più piccolo che dovrebbe servire
piatti regionali o specialità della ‘cucina casalinga’ a buon prezzo, tuttavia, dal momento che questo
nome è considerato ‘grazioso’, viene utilizzato anche da ristoranti di grandi dimensioni. Un étkezde o
kifőzde è una sorta di tavola calda più piccola ed economica di un kisvendéglő, dove spesso ci si siede
al bancone. La csárda – un termine peraltro ormai abusato – era in origine una locanda di campagna
dall’atmosfera rustica, con musica zigana e sostanziosi piatti locali, mentre oggi campeggia davanti alla
porta di qualsiasi locale che appenda alle pareti un mazzo di peperoncini secchi e un paio di piatti dipinti.
All’ora di pranzo quasi tutti i ristoranti ungheresi propongono un menü (menu fisso) di due o tre portate
dall’ottimo rapporto qualità-prezzo. Un bisztró è un locale molto economico dotato di posti a sedere,
che a volte viene chiamato önkiszolgáló (self-service). Il büfé è un locale ancora più a buon prezzo che
propone un menu estremamente limitato.
ATTENZIONE
A volte i camerieri provano a portare ai turisti
piatti che non sono stati ordinati, fanno ‘errori’
nel conto oppure aggiungono il costo del servizio e poi si aspettano comunque una mancia
aggiuntiva. Se ritenete che i prezzi sul conto non
corrispondano a quelli del menu, fatevi portare
di nuovo il menu e controllate con attenzione il
conto.
Orari
In generale gli ungheresi non si concedono nulla di particolare per il reggeli (prima colazione), accontentandosi nella maggior parte dei casi di una tazza di
tè o di caffè con un panino mangiati al tavolo della propria cucina o sulla strada per andare al lavoro. Consumato intorno alle 13, l’ebéd (pranzo) è tradizionalmente il pasto principale della giornata e può essere di due o tre portate, anche se la maggior parte degli ungheresi che lavorano in città non segue più
questa abitudine. La vacsora (cena) è meno sostanziosa quando si consuma in casa e di solito è a base di salumi affettati, formaggi e verdure sottaceto. La
maggior parte dei ristoranti resta aperta dalle 10-11 alle 23-24. Arrivate per le 21 (o al più tardi le 22) per essere certi di avere un posto e la cena. Nei locali di
fascia media o alta è sempre consigliabile prenotare, in particolar modo nel weekend.
Menu
I menu dei ristoranti sono spesso tradotti in tedesco, inglese e a volte francese, in maniera più o meno soddisfacente; tuttavia, su molti menu appare regolarmente un pesce di acqua dolce chiamato ‘crap’. Due termini molto importanti da tenere presenti ogni volta che si consulta il menu di un ristorante ungherese
sono készételek (‘piatti pronti’, espressione con cui vengono spesso definite specialità come il gulyásleves e il pörkölt) e frissensültek (piatti ‘preparati al
momento dell’ordinazione’).
Galateo a tavola
Ecco alcuni consigli nel caso (piuttosto improbabile) che siate invitati in casa:
»» non portate come regalo del vino estero, perché gli ungheresi sono molto orgogliosi di quello di loro produzione
»» se si tratta di una cena, siate puntuali (non più di 5 minuti di ritardo), se invece è una festa o un invito più esteso non arrivate oltre 30 minuti dopo l’orario indicato
»» è possibile che vi chiedano di togliervi le scarpe prima di entrare
»» non chiedete di fate il giro della casa.
Quanto al comportamento a tavola, mantenete un registro formale, tenendo a mente che:
»» le consuetudini sono quelle dell’Europa occidentale: forchetta nella sinistra e coltello nella destra
»» la padrona di casa augura agli invitati buon appetito all’arrivo di ogni portata
»» è considerato maleducato iniziare a mangiare prima della padrona di casa
»» non si devono appoggiare i gomiti sul tavolo (ma tenete sempre le mani in vista)
»» il livello dell'ospitalità è proporzionale alla quantità e alla varietà del cibo servito: provate tutto ciò che viene servito
»» se non avete finito di mangiare, dovete incrociare coltello e forchetta sul piatto
»» per indicare che avete finito di mangiare dovrete deporre coltello e forchetta parallelamente sul lato destro del piatto
»» l'invitato principale di solito propone il primo brindisi, generalmente per augurare buona salute a tutte le persone presenti
»» al termine del pasto, qualcuno propone un brindisi agli ospiti per ringraziarli
»» il bicchiere vuoto viene immediatamente riempito, per cui se non volete bere ancora lasciate il bicchiere mezzo pieno.
Locali, intrattenimenti e vita notturna
In tutte le città e cittadine ungheresi non mancherà mai un buon locale dove andare a bere del buon vino o un distillato di frutta, ma Budapest rimane la
capitale del divertimento: i suoi caffè, pub e bar tutti diversi l'uno dall'altro soddisfano tutti i palati. In città poi ci sono magnifici ‘garden club’ e i cosiddetti
‘bar in rovine’, che troverete solo a Budapest. Hanno un carattere spiccatamente locale e sono molto frequentati soprattutto nei mesi estivi. I wine bar, dove
ci si può dedicare seriamente alla degustazione di vini, oltre che a bevute meno misurate, sono entrati solo di recente nel panorama della vita cittadina,
mentre i locali notturni sono, beh... leggendari.
I giovani di Budapest amano spostarsi da un locale all'altro, ma se volete fare come loro sarà meglio aver dietro il numero di una compagnia di taxi (es.
City taxi: %0036-1 211 1111, da un telefono locale si compongono solo le ultime 7 cifre).
La capitale offre anche un ampio ventaglio di divertimenti e di occasioni culturali per la sera, che vanno dall’opera lirica agli spettacoli di danza popolare,
dalle esibizioni di jazz dal vivo ai film proiettati in sontuose sale cinematografiche, note come di ‘palazzi del cinema’. Di solito il difficile non è tanto trovare
i biglietti per gli spettacoli o riuscire a entrare, quanto decidere che cosa si vuole fare e dove andare.
È possibile prenotare un posto per qualsiasi spettacolo su www.jegymester.hu, www.showtimebudapest.hu e www.kulturinfo.hu.
Budapest: i quartieri migliori per la vita notturna
A Pest sono molte le vie dedicate alla vita notturna, dalla super-turistica V Duna korzó lungo il Danubio, con bar piuttosto costosi da cui si godono splendide
vedute sul Castello di Buda, all’ombreggiata VI Andrássy út, il posto perfetto per vedere i membri dell’alta società locale ostentare un’aria di indifferenza. Ma le
due zone principali sono VI Liszt Ferenc tér, una piazza di tendenza in cui dovrete sgomitare parecchio per accaparrarvi un posto sotto ai platani, e IX Ráday
utca, una via pedonale più tranquilla nel quartiere di Józsefváros, piena di pub, bar, ristoranti e moderni caffè. In forte crescita è V Szent István tér, piazza
interdetta al traffico veicolare alle spalle della Basilica di Santo Stefano. Sul lato di Buda, le zone ad alta concentrazione di vita notturna sono decisamente
poche: ci sono la Collina del Castello, invero un po’ compìta, e la dispersiva II Széll Kálmán tér.
Pub e bar
I locali in cui si può bere qualcosa a Budapest spaziano dagli Irish pub e dai bar
aperti tutta la notte annessi agli ostelli, dove ci si reca al solo scopo di bere fino
a crollare, agli assai più raffinati wine bar e cock­tail bar. Se volete assaggiare la
birra locale (l’Ungheria produce un buon numero di birre, tra cui la Dreher, la
Kőbányai e l’Arany Ászok) cercate un söröző, un ‘pub’ con la birra alla spina
(csapolt sör) servita in un pohár (0,3 l) o in un korsó (0,4 l o 0,5 l).
Un borozó è un locale tradizionale (spesso una bettola) in cui si serve vino;
un pince (o bor pince) è lo stesso genere di locale, ma ubicato in una cantina.
In questo momento i wine bar moderni spopolano. Molti servono il vino al
deci (decilitro, 0,1 l) in modo che i clienti possano degustare varie etichette. E di
solito, per chi li desidera, ci sono piatti leggeri in accompagnamento (formaggi,
affettati, insalate ecc.).
LA MANCIA AL RISTORANTE
Al ristorante è consuetudine lasciare una mancia del 10-15%, naturalmente se il servizio è stato di vostro gradimento. Tenete presente che
nei locali ungheresi non è consuetudine lasciare il denaro sul tavolo,
ma dovete comunicare al cameriere la somma che intendete pagare in
totale. Per esempio, se vi presentano un conto di 2700Ft e intendete
pagare con una banconota da 5000Ft e pensate che il cameriere si sia
meritato una mancia del 10% del totale, chiedete prima se il servizio è
compreso nel conto (in alcuni ristoranti è così). Se non lo è, dite che
volete pagare 3000Ft o che vi aspettate 2000Ft di resto.
Garden club e bar in rovine
Durante la lunga e spesso torrida estate di Budapest, i kertek (termine che significa
‘giardini’, ma che a Budapest indica qualsiasi spazio all’aperto convertito in luogo di
intrattenimento) svuotano anche i più frequentati bar e locali al chiuso. Questi ritrovi,
che comprendono cortili e romkocsmák (letteralmente ‘bar in rovine’) ospitati in edifici
abbandonati, cambiano di anno in anno e di solito la lista definitiva è disponibile solo
in primavera. Visitate il sito dei 'bar in rovine' (www.romkocsmak.hu) per le notizie
più aggiornate.
L’ambiente cambia da un locale all’altro. Alcuni sono semplicemente bar all’aperto
con musica registrata. In altri – di solito in zone più remote (come l’Isola Margherita o
attorno al Parco Municipale) – c’è musica dal vivo, si balla e c’è grande animazione. Nei
bar di alcuni ‘garden club’ si serve la pálinka, acquavite alla frutta (di solito albicocca
o prugna) forte nel sapore come negli effetti. Questi locali sono anche indicati per assaggiare l’Unicum, celebre amaro in produzione sin dal 1790, ma di recente tornato in
voga tra i giovani magiari, che lo bevono al posto dello Jägermeister.
Locali notturni
Top 5 dei Vini
»» Laposa Badacsonyi Olaszrizling (Balaton) Uno dei migliori
vini bianchi secchi adatti a tutte le occasioni; un Welschriesling
(Riesling Italico) giallo paglierino dall’elevato grado di acidità,
con un retrogusto acidulo e una reminiscenza di mandorle
tostate.
»» Szepsy Tokaji Furmint (Tokaj) Con un aroma che rimanda
alle mele, il secco Furmint ha tutte le carte in regola per diventare ufficialmente il miglior vino bianco d’Ungheria; la versione
della Szepsy potrebbe far pensare a un Borgogna bianco di
altissimo livello.
»» Ráspi Soproni Kékfrankos (Sopron) Questo vitigno di origine
austriaca che produce un vino rosso rubino è conosciuto in
Austria come Blaufränkisch e in Italia col nome di Franconia; è
un vino molto tannico, e il sapore è corposo e speziato.
»» Gere Villányi Syrah (Pannonia) Questo vitigno ungherese ‘di
recente scoperta’ sta riscuotendo un successo sempre maggiore; in particolare il Gere Villányi Syrah è corposo, rustico e
semplice.
»» Szepsy Tokaji Aszú (Tokaj) Con i suoi sei puttonyos (gerle da
25 kg di polpa d'uva aggiunte ogni 136 litri di vino), il più dolce
dei vini da ‘muffa nobile’ dell’Ungheria viene prodotto dal leader
riconosciuto dei viticoltori di Tokaj.
Budapest vanta una vita notturna scoppiettante con locali di ogni genere. Si va
dai posti ‘underground’ (in ogni senso), dove i DJ propongono musica retrò e indie, a
giganteschi locali frequentati da gente elegante come da porno star. Come in tutte le altre
città, i locali di Budapest iniziano ad animarsi poco (o molto) dopo la mezzanotte.
Non tutti i club e music bar di Budapest fanno pagare l’ingresso, ma quelli che lo fanno
(anche se spesso le signore entrano gratis) applicano tariffe comprese tra 1500Ft e 3500Ft.
Attenzione ai nightclub che non fanno pagare l'ingresso: in certi casi potrebbeste
ritrovarvi a dover saldare conti salatissimi per una misera consumazione o addirittura
per non aver consumato nulla! Con il buttafuori che vi scorterebbe al primo bancomat...
Una delle ultime tendenze a Budapest sono i party notturni alle terme, organizzati
nei complessi termali più famosi della città. L'ingresso naturalmente è permesso a uomini e donne in contemporanea, muniti di costume. Aprono fino alle 3
di notte nel fine settimana e assicurano una serata sicuramente diversa.
Caffè e sale da tè
I caffè di Budapest hanno una lunga storia. I turchi fecero conoscere il caffè agli ungheresi (che dapprima lo chiamarono ‘zuppa nera’) già all’inizio del XVI
secolo e qui le caffetterie si affermarono ben presto – molto prima che a Vienna o a Parigi – come una componente essenziale della vita sociale locale. Il termine kávéháv indica una caffetteria. Oltre a essere un tipo di caffè, l’eszpresszó è anch’esso essenzialmente una caffetteria (anche chiamata presszó), dove però
di solito è possibile ordinare anche bevande alcoliche e spuntini leggeri. Una cukrászda serve invece torte, pasticcini e gelati, oltre a bevande calde e fredde. In
tutti questi locali, la bevanda d’elezione è il kávé (caffè).
I caffè storici, alcuni dei quali risalgono anche a 150 anni fa, sono molto numerosi a Budapest. Alcuni sono assai rappresentativi dell’epoca in cui furono
aperti: oltre agli arredi fin-de-siècle, talvolta anche il servizio è piuttosto antiquato. Un tempo costituivano il fulcro della vita sociale e al loro interno si formavano alleanze e si pianificavano azioni dalle importanti conseguenze. Di solito, questi caffè sono frequentati da persone avanti negli anni e da turisti (locali
come Ruszwurm Cukrászda sulla Collina del Castello e Gerbeaud a Belváros sono spesso molto affollati in alta stagione). I giovani di Budapest preferiscono
le caffetterie più moderne, che servono tanto decaffeinati quanto golosi 'cappuccino' con la panna.
Ultimamente sono in gran voga le sale da tè, locali spesso di grande stile. In generale, il tè nero o ‘inglese’ non è molto popolare (e non è mai servito con
latte), ma è sempre possibile scegliere tra un ampio assortimento di infusi e tisane.
Musica
Gli amanti della musica classica e lirica non rimarranno delusi in Ungheria, dove soprattutto a Budapest abbondano le sale da concerti e istituzioni musicali
di tutto rispetto come l’Accademia di Musica Ferenc Liszt, il Palazzo delle Arti e il Teatro dell’Opera di Stato Ungherese; come se non bastasse, anche in molti
musei e luoghi di ritrovo si tengono concerti cameristici, per esempio l’Antica Accademia di Musica che ospita il Museo Franz Liszt, la Sala di Marmo della
Magyar Rádió e l’Accademia Ungherese delle Scienze. Chi ama gli echi dell'organo sotto le volte di una chiesa vivrà esperienze di grande suggestione nelle
chiese cittadine, come la Chiesa di Mattia Corvino, la Chiesa di Sant’Anna a Buda o la Basilica di Santo Stefano, per citarne alcune.
Non mancano pub e ritrovi dove si suona rock, pop e jazz dal vivo, anche in cornici suggestive come il Columbus, in un’imbarcazione ormeggiata sul Danubio.
L'immagine dell'Ungheria è molto legata alla musica e ai balli tradizionali. I ritrovi prediletti dagli amanti della musica folk e tradizionale sono sempre
le táncház (‘case della danza’, in realtà seminari di musica popolare), in varie sedi che cambiano spesso, a Budapest e in tutta l'Ungheria (v. www.tanchaz.hu).
Questa è una esperienza tipicamente ungherese, nata nel 1972 con l'intento di preservare la cultura popolare. Il termine deriva da una vecchia tradizione
della Transilvania che consisteva nell'organizzare serate danzanti in case private.
Teatro e cinema
Se ve la sentite di affrontare una produzione teatrale in ungherese, a Budapest farà al caso vostro il Teatro József Katona. Il vicino Teatro Merlin, invece,
ospita l’unica compagnia teatrale in lingua inglese di Budapest, la Scallabouche.
Budapest dispone di una ventina di sale cinematografiche che propongono film in inglese con sottotitoli in ungherese. Per informazioni sulla loro ubicazione e programmazione, consultate la rivista gratuita Budapest Funzine (www.funzine.hu) o PestiEst (www.est.hu, in ungherese). Tenete presente che
SCEGLIERE I BAGNI
La scelta di quali bagni visitare è per lo più una questione soggettiva; eccone alcuni particolarmente rimarchevoli.
»» Il Complesso Termale Hungarospa (%558 558; http://uk.hungarospa.hu; Szent István Park 1-3; interi/bambini 1800/1500Ft per tutto il giorno) di Hajdúszoboszló è considerato dagli ungheresi il re dei divertimenti nonché la più grande struttura del genere di tutto il paese (40 ettari), vantando anche oltre una
dozzina di piscine all’aperto di ogni genere, scivoli, onde, terrazze per prendere il sole e un parco acquatico adiacente.
»» Bagni Rudas (Rudas Gyógyfürdő; %356 1010; www.budapestgyogyfurdoi.hu; Dbrentei tér 9; ingresso 2800 Ft; huomini 6-20 lun e mer-ven, donne 6-20 mar, uomini e
donne 21-4 ven, 6-20 e 22-4 sab, 6-20 dom; j18, 19; g7, 86) Questi bagni rinnovati sono i più turchi di tutta Budapest, costruiti nel 1566, con una piscina di forma
ottagonale, una cupola in vetro colorato e imponenti colonne. Nei giorni infrasettimanali si rivolgono prevalentemente a una clientela solo maschile. Nelle
serate miste del weekend l’atmosfera diventa molto vivace.
»» Bagni Gellért (Gellért Gyógyfürdő; %466 6166; www.budapestgyogyfurdoi.hu; XI Kelenhegyi út 2-4; prima/dopo le 17 armadietti 3800/2800Ft, cabine 4100/3000Ft;
h6-20; j18, 19, 47, 49; g7, 86) Immergersi nelle acque termali dei Bagni Gellért, uno stabilimento in stile art nouveau aperto sia agli uomini sia alle donne
in due reparti separati, è un’esperienza che è stata paragonata al fare il bagno in una cattedrale. Le piscine coperte sono le più belle di tutta la città.
»» Bagni Széchenyi (Széchenyi Gyógyfürdő; %363 3210; www.budapestgyogyfurdoi.hu; XIV Állatkerti körút 11; prima/dopo le 17 armadietti 3500/3100Ft, cabine
3750/3300Ft; h6-22; mM1 Széchenyi fürdő) Il gigantesco edificio simile a una torta nuziale nel cuore del Parco Municipale ospita i Bagni Széchenyi, particolari
per tre ragioni: la loro ampiezza (l’impianto vanta una dozzina di bagni termali e cinque piscine), l’atmosfera pulita e luminosa e l’alta temperatura dell’acqua
(fino a 38° C).
I patiti delle spa di Budapest hanno subito un duro colpo quando i Bagni Rácz (%266 0606; www.raczhotel.com; I Hadnagy utca 8-10; j18; g178, 178A), in un
grazioso parco del Tabán, sono stati chiusi per restauri nel 2002. La facciata neo­classica, progettata da Miklós Ybl nell’Ottocento, cela infatti un autentico
bagno turco del Cinquecento. Ora questi splendidi bagni hanno riaperto, con un nuovissimo complesso spa e l’annesso albergo da 67 camere (costo totale
dell’operazione: 33 milioni di euro).
Tra gli altri complessi termali di recente inaugurazione meritano di essere citati quello di Győr, situata nella parte occidentale del paese, e quello di Nyíregyháza, nella parte orientale.
molti film stranieri sono doppiati in ungherese; nelle rubriche dei quotidiani questi ultimi sono spesso indicati dalle parole magyarul beszélő o dalla sigla
corrispondente (‘mb’). I film sottotitolati in ungherese (feliratos), sono in lingua originale.
Orari di apertura
Caffè: aprono alle 8 o alle 9 e chiudono tra le 18 e l’1
Bar: 11-24 da domenica a giovedì, fino all’1 o alle 2 venerdì e sabato
Club: aprono tra le 20 e le 23 e chiudono tra le 3 e l’alba
Costi
»» Un korsó (0,5 l) di birra Dreher in un pub o caffè: da 400Ft a 750Ft
»» Una bottiglia (75 cl) di vino economico/di qualità al supermercato: 700/2500Ft
»» Tazza di caffè: da 250Ft a 550Ft
»» Calice di vino: a partire da 550Ft
»» Cocktail: a patire da 1000Ft
»» Tariffa di ingresso a un club (se prevista): da 1500Ft a 3500Ft
Se vi piacciono… i bagni termali
È dal II secolo d.C., dall’epoca degli antichi romani, che gli abitanti dell’Ungheria apprezzano le acque termali. Tuttavia, la cultura delle terme ha iniziato a
fiorire veramente durante i 150 anni del dominio dei turchi ottomani. Alcuni degli stabilimenti termali che si possono vedere oggi vennero costruiti tra il
XVI e il XVII secolo. In Ungheria quasi 300 sorgenti di acqua calda vengono adibite a bagni pubblici presso laghi termali, piscine all’aperto, spa coperte e
bagni privati degli alberghi.
In passato ‘passare le acque’ rappresentava un importante giro d’affari, mentre negli ultimi anni sono sorti numerosi parchi acquatici, i cosiddetti elmény
fürdo (bagno esperienza o divertimento), che costano però più cari dei classici bagni termali. Qualcuno viene ancora per curare malattie respiratorie, muscolari,
cardiache o ginecologiche con i composti chimici delle gyögy fúrdők (piscine curative, di solito di un attraente color senape-fango e con temperature fino a
38°C) e gli ungheresi più anziani si mantenengono in buona salute (e si aggiornano sugli ultimi pettegolezzi) nei bagni termali del loro quartiere. Comunque
vi capiterà di vedere un numero sempre maggiore di acque clorate in piscine dalle forme originali che ribollono, spruzzano e schizzano a vari ritmi e temperature (da 24° a 34°C). Tenete presente che per gli scivoli e le attrazioni dei parchi acquatici di solito si paga un supplemento. Gli ungheresi al bagno nelle
piscine all’aperto si concedono volentieri una birra e un lángos ('focaccine' di pastella fritta) cosparso di panna acida.
I bagni termali di Budapest, antichi o recenti che siano, di solito sono formati da una serie di piscine termali coperte con temperature differenziate, da
tiepide a molto calde, con sale per i trattamenti di vapore, saune, vasche per l’immersione nell’acqua fredda e sale per il massaggio. Alcuni bagni hanno anche
piscine all’aperto con fontane, getti d’acqua e idromassaggio; molti offrono una gamma completa di trattamenti sanitari ma anche cure edonistiche come
massaggi (2500/4000Ft per 15/30 min), sedute di riflessologia (3500Ft per 15 min) e pedicure (5500Ft).
In certi giorni e in certi orari i bagni possono essere riservati agli uomini o alle donne. Solitamente ci sono giornate dedicate a una clientela mista e
alcuni bagni (per esempio i Bagni Széchenyi di Budapest) sono sempre aperti a uomini e donne contemporaneamente. Nei giorni o nelle aree unisex in genere
gli uomini ricevono in dotazione dei perizomi con elastico e le donne indumenti simili a grembiuli, ma è sempre più comune vedere persone in costume da
bagno anche quando la clientela non è mista. Il costume da bagno è invece d'obbligo nei giorni o nelle zone unisex; non preoccupatevi, perché ne potete
sempre noleggiare uno (1000Ft). In molte piscine è obbligatorio l’uso della cuffia, sicché portatene una da casa o indossate quella usa e getta disponibile a
un prezzo simbolico. Di solito si possono noleggiare anche degli asciugamani (1000Ft).
La procedura per svestirsi ed entrare in acqua richiede qualche spiegazione. Bagni e piscine dispongono tutti di cabine o di armadietti. Solitamente
ogni cliente riceve un braccialetto elettronico che lo guida fino al suo armadietto o alla sua cabina, apribile tramite il braccialetto stesso. Altri (come i Bagni
Gellért, bagni storici di Budapest) impiegano ancora il vecchio metodo, meno tecnologico: il cliente deve trovare un armadietto o una cabina ancora disponibile,
cambiarsi, cercare un operatore che chiuderà l'armadietto a chiave e consegnerà al cliente una targhetta numerata da legare al costume o al grembiule. Tenete
presente che per evitare possibili furti in caso di smarrimento della targhetta, il numero riportato su quest’ultima non coincide con quello dell’armadietto o
della cabina, che dunque va ricordato a memoria.
INFORMAZIONI
»» Gli orari di apertura e la clientela ammessa (uomini, donne o entrambi) variano in funzione del giorno della settimana; consultate le descrizioni dei singoli stabilimenti.
»» Il costo d’ingresso parte da 2800Ft; in teoria questa cifra consente di fermarsi per due ore nei giorni infrasettimanali e per un’ora e mezzo nel weekend, ma questa regola non
sempre è applicata.
»» Budapest Spas and Hot Springs (www.budapestgyogyfurdoi.hu) è un'ottima fonte d'informazioni.
»» Nei giorni riservati alla clientela maschile alcuni bagni (soprattutto i Bagni Király) diventano spazi d’incontro gay; di solito in concreto non succede granché e i presenti si
limitano a studiarsi a vicenda, ma chi non è interessato può sentirsi a disagio.
»» Alcuni bagni, anche se sono puliti e l’acqua è cambiata regolarmente, accusano i segni del tempo. Avere con sé un paio di sandali o di infradito in plastica può essere una buona
idea. Le infradito sono utili anche in certe piscine (come quella di Palatinus Strand), dove in estate il cemento del pavimento diventa bollente.
Come uno del posto
I consigli che vi darebbe chi vive a...
...Budapest
»» Una passeggiaya in Vaci utca – In ogni città che si rispetti c'è la via dello shopping di lusso, dove fare acquisti se si hanno le possibilità o più facilmente limitarsi a guardare le
vetrine. A Budapest questa attività globalizzata si svolge in Vaci utca, nel centro: negozi di vestiti firmati, gioiellerie antiquarie, pub e qualche libreria dove entrare a curiosare. E
arrivati in fondo, nell'elegante Piazza Vörösmarty, è d'uopo farsi fare un ritratto da uno dei tanti artisti di strada e concedersi un pasticcino sublime da Gerbeaud (www.gerbeaud.
hu), la pasticceria più elegante della città che già nel 1870 era il ritrovo dell'élite intellettuale.
»» Panorama notturno – Per osservare la città dall'alto raggiungete il giardino sul tetto del West End City Centre (www.westend.hu), oppure il caffè situato all’ultimo
piano della libreria Alexandra (www.alexandra.hu), un tripudio di dorature, intarsi e affreschi di Károly Lotz.
»» Esplorando i mercati – Il Nagycsarnok (h6-17 lun, 6-18 mar-ven, 6-15 sab), il mercato alimentare più grande della città, è un posto magnifico per far compere, ma se siete
alla ricerca di qualcosa di veramente tipico e un po' di campagna provate il mercato coperto di Rákóczi tér, aperto tutti i giorni tranne la domenica (sconsigliamo di andarci di
lunedì). La gente del posto non sceglie mai i giorni infrasettimanali per andare all'Ecseri Piac (www.ecseripiac-budabest.hu, in ungherese;h6-16 lun-ven, 6-15 sab, 8-13 dom), il
mercato delle pulci più vasto dell'Europa continentale; andateci il sabato mattina presto per vedere i tesori in arrivo dalle campagne o in vendita dai dilettanti.
»» Nuovi trend – La moda dei pub tra le rovine si è evoluta, con edifici che vengono dati in affitto solo per pochi mesi per essere trasformati in eleganti bistrò all’ultima moda,
piuttosto che modesti locali con la particolarità di essere circondati da antichi resti. Tenete in considerazione che questo genere di locali apre e chiude i battenti in un batter
d'occhio; tuttavia, di recente lungo VII Kazinczy utca altri tre kertek o 'garden club' (Mika Tivadar Kert, Kőleves Kert e Ellátó Kert) si sono uniti al veterano del genere Szimpla Kert,
dando vita a quella che meriterebbe d'essere chiamata la 'centrale' dei garden club.
»» Via dalla metropoli Gli abitanti di Budapest amano trascorrere il weekend lontano dal rumore e dallo smog cittadino, ed è quasi un rito sacro la kirándulás (gita) sulle colline di
Buda
' o un pomeriggio al Lago Balaton, detto anche 'il mare d'Ungheria', a un'ora e mezzo di auto dalla capitale.
Shopping
Fra i prodotti tradizionali contrassegnati dal marchio ungherese, chiamati Hungarica, ci sono sono tessuti ricamati, ceramiche, arazzi, giocattoli e scatole
di legno dipinto, bambole, oggetti in vimini di ogni tipo e porcellane (soprattutto Herend e Zsolnay).
Prelibatezze altrove costose o difficili da reperire – come fegato d’oca (fresco
I TOP 5 dell'artigianato ungherese
o in scatola), funghi secchi, marmellata (specialmente di albicocche), insaccati come
il salame Pick e la paprika in tutte le sue declinazioni – sono souvenir ideali (compa1 Porcellane dipinte a mano Due nomi sopra tutti: Herend e
tibilmente coi limiti d'importazione doganali). Anche alcuni dei vini ungheresi più
Zsolnay, sinonimi di eleganza che già nell'Ottocento ornavano le sale
pregiati possono essere regali magnifici, come una bottiglia di Tokaji Aszú oppure la
da pranzo di tutta Europa; non meno pregevoli, i tipici 'vasi incisi' a
più alcolica acquavite alla frutta (pálinka). I libri e i CD, di cui c’è un’ampia scelta,
forma di persona o animale, come le brocche Miska.
sono venduti a prezzi vantaggiosi, soprattutto quelli di musica classica e popolare.
2 Tessuti ricamati Il centro più importante è Sárköz (Transdanubio
Kalocsa, città dell'Ungheria meridionale a 140 km da Budapest, è il regno della
meridionale), che produce tessuti neri e rossi copiati in tutta l'Unghespezia principe della cucina ungherese, la paprika, a cui ha dedicato ben due musei
ria; famosi anche i vivacissimi ricami prodotti nella città di Kalocsa o
e un festival (Giornate della Paprika di Kalocsa) a metà settembre: tra specialità
quelli blu, rossi e neri delle donne del popolo matyó, ricamati su camialla paprika, manufatti artigianali e le innumerevoli qualità della spezia rossa, lo
cie, gonne, abiti, lenzuola, tovaglie, cuscini e arazzi.
shopping è assicurato.
L'artigianato ungherese espressione della tradizione magiara è fatto di ricami
3 Antiquariato Nei mercati delle pulci di Budapest non si trovano
raffinati, ceramiche, oggetti in legno dipinto come le famose uova pasquali e tessuti
solo memorabilia dell'Armata Rossa, fonografi o macchine da scrivere
dai motivi tipici. Li troverete nei negozi di tutta l'Ungheria, ma molti vengono
anni '20, ma anche icone, argenteria, dipinti a olio, cristalli di alta quaprodotti nella regione di Bereg nell'Ungheria nord-orientale, dove la vita è ancora
lità, argenteria liberty, vecchi gioielli, mobili d'epoca, gioielli, oggetti in
legata all'agricoltura e i paesaggi sono rurali.
legno intagliato e tanto altro.
Budapest è una mecca per l’artigianato tradizionale e creativo, dal design
4 Cuscini e trapunte di piuma In Ungheria se ne trovano di ottima
d’avanguardia a vistosi copricapo all’ultimo grido. Accanto a giganteschi centri
qualità, seconde solo alla pregiata varietà siberiana.
commerciali come il nuovo Vaci1 (www.vaci1.com) ci sono ancora i mercati tra5 Uova di Pasqua dipinte Tradizione molto viva in tutta l'Europa
dizionali e accanto a una raffinata boutique di moda può capitare di trovare una
orientale, quella di dipingere le uova di legno per la Pasqua. Quelle più
bottega in cui si confezionano gli ombrelli come si faceva una volta. Ci sono poi i
belle della tradizione ungherese hanno uno o due colori e sono prefemercati delle pulci di Budapest – come il famoso Ecseri Piac o il piccolo mercato
ribili a quelle multicolori, più kitsch.
che si tiene all’interno del Parco Municipale – per scovare oggetti introvabili e fare
un'autentica esperienza di vita in città. I negozi di antiquariato sono soprattutto
lungo V Falk Miksa utca a Pest e II Frankel Leó út a Buda. Lungo V Múzeum körút
a Pest troverete una serie di librerie antiquarie e di volumi di seconda mano. La centrale V Váci utca, dove gli affitti sono decisamente onerosi, è piena zeppa
di boutique esclusive e di negozi di paccottiglia per turisti. VI Király utca si sta trasformando in un centro per gli articoli di design e i capi di abbigliamento più cari. Budapest sta infatti riconquistando il titolo di capitale del design dell’Europa centro-orientale. Chi si trova nella capitale durante la fiera
del design WAMP (www.wamp.hu), che di solito si tiene in V Erzsébet tér, a Pest, o nella Casa del Millenario nel Parco del Millenario, a Buda, vedrà le ultime
creazioni dei designer ungheresi emergenti.
Emergenze e salute
Disponibilità dell'assistenza sanitaria
In Ungheria l’assistenza sanitaria risulta generalmente adeguata e di buon livello qualora si tratti di problemi medici di routine che non presentino particolari
complicazioni. Le cure prestate da un rendelő intézet (ambulatorio pubblico) hanno costi limitati, mentre le prestazioni e le consulenze mediche effettuate
privatamente costano decisamente di più. In linea di massima, per una consulenza in un orvosi rendelő (studio medico privato) si spendono cifre non inferiori
a 5000Ft, mentre per una visita a domicilio si parte da una spesa di 10.000Ft.
In quasi tutte le grandi città e in tutti i 23 distretti di Budapest c’è una gyógyszertár o patika (farmacia di turno aperta 24 ore su 24). Sulla porta di qualsiasi
farmacia troverete l’indicazione della farmacia di turno più vicina a voi.
Malattie infettive
Non ci sono particolari rischi per la salute in Ungheria. Di seguito alcune malattie infettive che rappresentano un rischio soprattutto se ci si trova in campagna
o nei boschi ungheresi.
Encefalite da zecche
L’encefalite da zecche è trasmessa dalle kullancs (zecche), che si nascondono sotto la pelle; negli ultimi anni è diventata un problema piuttosto diffuso in
alcune parti dell’Europa centrale e orientale, soprattutto nelle regioni orientali dell’Austria, in Germania, in Ungheria e nella Repubblica Ceca.
L’encefalite da zecche è una malattia virale acuta del sistema nervoso centrale. I sintomi comprendono febbre, cefalea, vomito, rigidità del collo, dolore
agli occhi quando si guarda la luce, alterazione della coscienza, colpi apoplettici, paralisi o debolezza muscolare. Per eseguire una diagnosi corretta e curare
la malattia è necessario il ricovero in ospedale. Le zecche si trovano ai margini dei
boschi, nei terreni disboscati, nell’erba alta e nelle siepi di arbusti. La vaccinazione,
Emergenze
disponibile anche in Italia, è consigliata a tutti coloro che hanno in programma
di compiere escursioni e dormire in tenda, in particolare nel Transdanubio e sul
Aiuto!
Segítség!
Massiccio Centrale del nord nel periodo da maggio a settembre.
Può aiutarmi?
Tudna segíteni?
Malattia di Lyme
La malattia di Lyme è un’infezione ubiquitaria trasmessa dalle zecche presenti in
Europa centrale e orientale. La malattia solitamente inizia con la comparsa di un
doloroso esantema nella zona della puntura, accompagnata da febbre alta, mal di
testa, spossatezza, dolori alle articolazioni e ai muscoli e una leggera rigidità del
collo. Non esiste un vaccino. Anche in questo caso bisogna cercare l’aiuto di un
medico, in quanto le cure sono più efficaci se si interviene tempestivamente. Se
non vengono curati, i sintomi di solito scompaiono nel giro di diverse settimane,
ma successivamente potrebbero manifestarsi disturbi al sistema nervoso, al cuore
e alle articolazioni.
Posso usare il telefono?
Chiamate la polizia!
Sono malato.
Chiamate un medico!
Dov'è la stazione di polizia?
Dove sono i servizi igienici?
Mi sono perso.
Vattene!
Használhatom a telefonját?
Hívja a rendőrséget!
Rosszul vagyok.
Hívjon orvost!
Hol a rendőrség?
Hol a véce?
Eltévedtem.
Menjen el!
Trasporti interni: viaggiare in Ungheria
Aereo
I voli internazionali per Budapest, capitale ungherese, atterrano ai Terminal 2A e 2B dell’Aeroporto Internazionale Ferenc Liszt (www.bud.hu), alla periferia
della città. Le compagnie low cost utilizzano il Terminal 2B. L’Aeroporto Balaton (www.flybalaton.com), scalo dei voli Lufthansa, è situato 15 km a sud-ovest di
Keszthely, nei pressi del Lago Balaton.
Autobus
La principale compagnia di autobus in Ungheria è Volánbusz (www.volanbusz.hu). Nel Transdanubio meridionale e in molte parti della Grande Pianura, dove
viaggiare in treno vuol dire viaggi lunghi e diversi cambi, l’autobus è di gran lunga preferibile al treno, così come per i brevi spostamenti nelle zone dell’Ansa
del Danubio o del Lago Balaton. Sugli autobus ungheresi esiste una sola classe.
Nella maggior parte delle città grandi o piccole di solito è in servizio almeno un autobus diretto che garantisce un collegamento giornaliero con le zone
più distanti del paese, per esempio da Pécs a Sopron (6 ore, 287 km) o da Eger a Szeged (5 ore, 245 km).
A Budapest il traffico degli autobus della rete nazionale viene gestito dalle távolságiautóbusz pályaudvar (stazioni degli autobus a lunga percorrenza), e
non dalle stazioni dei servizi locali, chiamate helyiautóbusz pályaudvar. A parte la capitale, nelle altre città le due stazioni si trovano spesso l’una accanto
all’altra o nello stesso complesso. Arrivate per tempo per individuare con esattezza la banchina o la kocsiállás (piazzola) dalla quale parte il vostro autobus e
controllate l’orario sul tabellone affisso presso la fermata stessa; gli orari di partenza, infatti, potrebbero essere diversi da quelli indicati sul tábla (tabellone
principale).
Automobile e motocicletta
Assicurazione
Se pensate di guidare un'auto in Ungheria sappiate che caso di incidente occorre sporgere immediatamente denuncia alla polizia (%107). Molte compagnie
di assicurazione prevedono la copertura per danni al conducente e i sinistri di piccola entità possono essere risolti senza particolari complicazioni. Tutte le
richieste di risarcimento relative a polizze assicurative acquistate in Ungheria vanno inoltrate all’Allianz Hungária (%06 40 421 421, 01-237 2372; www.allianz.hu)
di Budapest, una delle maggiori compagnie di assicurazione del paese.
Associazioni automobilistiche
In caso di guasto, i cosiddetti Angeli Gialli (Sárga Angyal; %188, disponibile 24 ore su 24 su tutto il territorio nazionale) del Club Automobilistico Ungherese (Magyar
Autóklub; %1-345 1800; www.autoklub.hu, in ungherese; II Rómer Flóris utca 4/a, Budapest) effettuano gratuitamente semplici riparazioni agli automobilisti membri di
organizzazioni associate, come l’ACI in Italia. L’intervento del carro attrezzi resta però molto costoso, nonostante l’eventuale esistenza di accordi reciproci
tra associazioni automobilistiche. Il numero telefonico da contattare in caso di emergenza è %188.
Per informazioni 24 ore su 24 sulle condizioni del traffico e della rete stradale nel territorio nazionale, contattate Útinform (%1-336 2400, 322 2238; www.kozut.
hu). Nella capitale telefonate a Fővinform (%1-317 1173; www.fovinform.hu).
Carburante
L’ólommentes benzin (benzina senza piombo a 95/98 ottani) si trova ovunque. Quasi tutte le stazioni di rifornimento erogano anche gázolaj (gasolio).
Noleggio
In generale, per noleggiare un’automobile bisogna avere compiuto 21 anni ed essere in possesso della patente di guida da almeno un anno. Per i minori di
25 anni talvolta è previsto un supplemento. Tutte le grandi compagnie di noleggio internazionali hanno uffici a Budapest; a queste si affiancano decine di
piccoli autonoleggi locali che hanno agenzie sparse per tutto il paese, ma non aspettatevi che le loro tariffe siano particolarmente vantaggiose. Per esempio,
per noleggiare una Suzuki Swift presso l’Avis (%318 4240; www.avis.hu; V Arany János utca 26; h7-18 lun-ven, 8-14 sab e dom; mM3 Arany János utca) spenderete €58/370
al giorno/settimana, tariffa che comprende il chilometraggio illimitato e l’assicurazione per furto e danni contro terzi.
Parcheggio
Anche se in molte città esiste un complicato sistema di strade a senso unico, zone pedonali e piste ciclabili, trovare un parcheggio non rappresenta un grosso
problema, soprattutto nelle località di provincia. Molti parcheggi funzionano con il sistema del pagamento anticipato, perciò dovrete esporre in posizione
visibile un tagliando, una tessera o un adesivo che avrete acquistato in precedenza presso le edicole, le stazioni di rifornimento o gli appositi distributori
automatici. Nei parcheggi dei centri minori, un custode (di solito un simpatico pensionato) vi verrà incontro non appena avrete parcheggiato, per incassare
circa 200Ft per ogni ora di sosta prevista.
Parcheggiare nelle strade di Budapest dal lunedì al venerdì tra le 8 e le 18 e il sabato tra le 8 e le 12 costa da 120Ft a 430Ft l’ora (il prezzo è maggiore per
parcheggiare sulla Collina del Castello). Alcuni parcheggi coperti aperti 24 ore su 24 (da 490Ft a 750Ft l’ora; da 4000Ft a 6500Ft per la notte) si trovano sotto
il Centro del Millenario in V Pesti Barnabás utca 4, in V Szervita tér 8 e in V Aranykéz utca 4-6 nella Città Interna, oltre che in VII Nyár utca 20.
Patente di guida
L’Ungheria riconosce la patente di guida italiana, così come l’assicurazione di responsabilità civile stipulata in Italia. La Carta Verde non è quindi richiesta;
tuttavia, sebbene non obbligatorio, questo documento può rivelarsi utile, dal momento che garantisce una copertura assicurativa più completa per i viaggi
all’estero. Per ulteriori chiarimenti, contattate la sede ACI più vicina a voi.
Bicicletta
L’Ungheria offre una gamma infinita di opportunità per gli appassionati della bicicletta: impegnativi percorsi in pendenza al nord, terreni assai più dolci
nel Transdanubio e strade piatte e ventose (oltre che torride in estate) nella Grande Pianura. Noleggiare una bicicletta, tuttavia, potrebbe non essere così
facile in periodi che non siano le alte stagioni turistiche. La soluzione migliore è rivolgersi ai campeggi, ai complessi turistici e, occasionalmente, ai negozi
che riparano biciclette.
Lungo le strade di Budapest circola un numero crescente di ciclisti che si avvantaggiano della rete di piste ciclabili in costante espansione. Alcune
arterie principali sono forse troppo trafficate perché la percorrenza in bicicletta sia godibile, ma le vie laterali sono senz’altro adeguate e in alcune zone
(per esempio, il Parco Municipale e l’Isola Margherita) muoversi in bicicletta è l’ideale.
Imbarcazioni
La presenza del grande fiume Danubio rende agevoli gli spostamenti in battello sul territorio ungherese: da aprile a fine ottobre la compagnia di navigazione
Mahart PassNave (www.mahart.info), con base nella capitale, gestisce le imbarcazioni turistiche che solcano le acque del Danubio da Budapest a Szentendre,
Vác, Visegrád ed Esztergom; a queste si aggiungano i servizi degli aliscafi che operano da Budapest a Visegrád, Nagymaros, Esztergom e Komárom da maggio
a settembre. Da fine aprile a inizio ottobre c'è anche un servizio di aliscafo lungo il Danubio tra Budapest e Vienna (da cinque ore e mezzo a sei ore e mezzo);
su richiesta i passeggeri possono imbarcarsi o sbarcare anche a Bratislava. A Budapest gli aliscafi arrivano e partono dal molo dei traghetti internazionali
(Nemzetközi hajóállomás; V Belgrád rakpart), sulla sponda di Pest tra il Ponte Elisabetta e il Ponte della Libertà. A Vienna le imbarcazioni attraccano al molo
Reichsbrücke, nei pressi di Mexikoplatz.
Nel periodo estivo, Mahart organizza anche da tre a quattro escursioni con
Decifrare gli orari degli autobus
partenza da Budapest per località sul tratto meridionale del Danubio, come Kalocsa, Solt e Mohács nella Grande Pianura. Nei fine settimana da metà maggio
Gli orari degli autobus esposti possono terribilmente disorientare
a metà settembre sono in servizio anche imbarcazioni che da Budapest raggiuni viaggiatori non ungheresi. Di seguito forniamo una guida ad alcuni
gono Százhalombatta. Tra metà aprile a metà ottobre operano anche i servizi di
termini e simboli essenziali:
traghetti passeggeri gestiti da BKV (Compagnia dei Trasporti di Budapest) che
»» Indulás: partenze
solcano il tratto del Danubio a Budapest. Anche il Lago Balaton d'estate è ben
»» Érkezés: arrivi
servito dai traghetti.
»» I numeri dall’1 al 7 in un cerchio si riferiscono ai giorni della settimana,
che inizia con il lunedì
»» D naponta: tutti i giorni tranne sabato
»» M munkanapokon: giorni lavorativi
»» O szabadnapokon: sabato
»» + munkaszüneti napokon: domenica e festivi
»» I iskolai napján: giorni scolastici
»» hétköznap: giorni feriali
»» szabad és munkaszünetes napokon: sabato, domenica e festivi
»» szabadnap kivételével naponta: tutti i giorni tranne sabato
»» munkaszünetes nap kivételével naponta: tutti i giorni tranne i festivi
Trasporti urbani e locali
L’Ungheria è servita da un sistema di trasporti urbani ben articolato, con un’efficiente rete di autobus e filobus. Di solito sono in funzione dalle 5.30 alle 21 nelle
province e un po’ più a lungo nella capitale.
Probabilmente utilizzerete molto di più i mezzi pubblici a Budapest che non
nei piccoli centri e nelle località di provincia: salvo poche eccezioni, nella maggior parte delle città ungheresi ci si sposta agevolmente a piedi; inoltre i servizi
degli autobus, fatta eccezione per i centri urbani più importanti, non sono poi
così frequenti. In genere, gli autobus urbani seguono gli orari di arrivo dei treni
nomi delle vie, cartelli stradali e insegne utili
fasor – viale, corso
híd – ponte
kertek – 'giardini', ma a Budapest ogni posto rese
all'aperto convertito in zona di intrattenimento
korzó – lungofiume, passeggiata
köz – vicolo, stradina
központ – centro
körut (krt) – circonvallazione
sétány – via pedonale, passeggiata
polizia
tér – piazza di mercato
út – via
utca (u) – strada
étterem – ristorante
gyógyszertár – farmacia
HNTO – ufficio turistico statale unghe-
a lunga percorrenza, e salendo sul primo autobus in attesa alla fermata
davanti alla stazione si arriva in centro in pochi minuti.
I biglietti (con tariffe a partire da 150Ft) si acquistano a terra nelle
edicole o le apposite biglietterie e si obliterano una volta saliti a bordo.
Viaggiare sprovvisti di biglietto costituisce un reato: sarete fatti scendere
e multati all’istante.
könyvtár – biblioteca
önkiszolgáló – self-service
pályaudvar (pu) – stazione ferroviaria
piac – mercato
söröző – birreria o pub
rendőrkapitányság – stazione di
Autobus
szálló o szálloda – albergo
színház – teatro
város – città
Budapest è l’unica città dell'Ungheria ad avere la metropolitana (è la
seconda più antica d'Europa dopo quella di Londra), formata da tre linee
sotterranee che convergono soltanto nella stazione di Deák Ferenc tér: la
M1, la breve linea gialla (o Millennium) che collega Vörösmarty tér con
Mexikói út, a Pest; la M2, la linea rossa che collega la stazione ferroviaria
di Déli, a Buda, con Örs vezér tere, a Pest; e la M3, la linea blu che va da
Újpest-Központ a Kőbánya-Kispest, a Pest. È in fase di realizzazione la
quarta linea M4 e l’apertura del primo tratto – tra la stazione ferroviaria
di Kelenföldi e quella di Keleti, lungo 7,5 km e dotato di 10 stazioni (due
delle quali di cambio con le linee M2 ed M3) – è prevista per il 2014.
Tutte e tre le linee della metropolitana effettuano corse a partire dalle 4
circa, mentre l’ultima parte intorno alle 23.15.
Bejárat
Ingresso
Kijárat
Uscita
Nyitva
Aperto
Zárva
Chiuso
Foglalt
Riservato/Occupato
Felvilágosítás/
Informazioni
Információ
Belépni Tilos
Ingresso vietato
Tilos a Dohányzás
Vietato fumare
Toalett/WC
Servizi igienici
Férfiak Uomini
Nők Donne
Per spostarsi nei villaggi e nelle cittadine ungheresi spesso l'autobus è
l'unica possibilità. In genere sono molto frequentati dagli abitanti del
posto e sono un modo efficiente ed economico per raggiungere anche
i luoghi più distanti.
Metropolitana
Taxi
I taxi circolano numerosi in quasi tutte le città ungheresi e di solito non
sono troppo costosi, a patto che applichino la tariffa giusta. A Budapest
vanno evitati a qualunque costo i taxi che non hanno il nome della società
sulla portiera e che si identificano solo da una lampada rimovibile con la
scritta ‘taxi’ sul tettuccio. Non salite mai su un taxi privo di targa gialla
e di placca identificativa sul cruscotto (richiesta per legge), del logo di una società affidabile sulle portiere laterali e di una tabella con le tariffe chiaramente
visibile sulla portiera posteriore destra.
In ogni caso, gli abitanti di Budapest – sia ungheresi sia stranieri – non fermano quasi mai i taxi per strada. Di solito telefonano a una società: la prenotazione telefonica dà diritto a una tariffa scontata.
Non tutti i tassametri sono regolati con lo stesso tariffario; alle società è consentita una certa flessibilità, fermo restando un tetto massimo dei prezzi. Dalle 6
alle 22 la tariffa massima applicabile a norma di legge è 300Ft alla partenza, 240Ft al chilometro e 60Ft per i tempi di attesa. Dopo le 22, la tariffa chilometrica
sale a 300Ft. Nel resto del paese i taxi si trovano più facilmente presso le stazioni degli autobus e quelle ferroviarie, nei pressi dei mercati e delle piazze principali, ma in qualsiasi momento potrete comunque fermarne uno che vedete passare. Alla sera i taxi liberi si riconoscono dall’insegna illuminata sul tettuccio.
Tram
Le maggiori città ungheresi (Budapest, Szeged, Miskolc e Debrecen) dispongono inoltre di una rete di tram. La capitale usufruisce anche di una ferrovia
suburbana nota con l’acronimo HÉV. I tram sono spesso più veloci degli autobus e assai più godibili dal punto di vista turistico.
Treno
Magyar Államvasutak (www.mav.hu), le ferrovie dello stato ungheresi conosciute come MÁV, gestiscono un servizio interno affidabile e relativamente
comodo lungo una rete di poco più di 7600 km, un terzo dei quali è elettrificato. I treni ungheresi non si possono certo definire di lusso, ma in genere sono
puliti e puntuali. Tutte le linee ferroviarie principali convergono su Budapest. In generale, la stazione di Keleti gestisce il traffico ferroviario diretto al Massiccio Centrale del Nord e alle località del Nord-est; alla stazione Nyugati fanno capo i treni che servono la Grande Pianura e l’Ansa del Danubio, mentre la
stazione Déli serve il Transdanubio e la regione del Lago Balaton. Alla stazione di Keleti fanno capo anche i principali treni internazionali, a Déli i treni per/
da Croazia, Slovenia, Bosnia-Erzegovina e Serbia. Il servizio informazioni su treni nazionali, attivo 24 ore su 24, risponde al numero %06 40 49 49 49 in tutto
il paese, o %1-371 94 49 a Budapest. In rete si possono verificare orari e tariffe sul sito www.elvira.hu (in ungherese e in tedesco).
A seconda della stazione, i treni in partenza e in arrivo sono annunciati da un altoparlante o compaiono su un tabellone elettronico; in ogni caso, potrete
sempre consultare i tabelloni stampati con gli orari, dove le indul (partenze) sono riportate in giallo, e gli érkezik (arrivi) in bianco; i treni veloci sono contrassegnati in rosso e quelli locali in nero. Il numero (o, in qualche caso, la lettera) riportato accanto alla parola vágány indica il ‘binario’ di partenza o di arrivo.
Se il vostro programma di viaggio prevede numerosi spostamenti in treno, procuratevi una copia dell’orario ufficiale MÁV (Menetrend; 1000Ft), disponibile
in quasi tutte le stazioni principali. Vi sono note esplicative in diverse lingue, compreso l’inglese.
Classi
Esistono diversi tipi di treni: per i treni espresso (‘Ex’ sugli orari) di solito è necessario prenotare il posto in anticipo, mentre per gli InterCity (IC), che in Ungheria sono
i treni più veloci e confortevoli, e gli EuroCity (EC) occorre pagare un supplemento,
che in genere assicura il posto a sedere. Per i gyorsvonat (treni veloci), che sugli
orari sono evidenziati in grassetto e/o da una ‘S’, spesso è richiesta la prenotazione.
I személyvonat (treni passeggeri) effettuano un servizio locale capillare, poiché
fermano in tutte le città, le cittadine, i villaggi e i piccoli agglomerati urbani che
incontrano lungo il tragitto.
La maggior parte dei collegamenti tra cittadini minori in genere offre soltanto
un servizio di seconda classe.
Prenotazioni
Sui treni nazionali ungheresi, la prenotazione del posto può essere obbligatoria
(sui tabelloni degli orari ciò è indicato da una ‘R’ in un riquadro), obbligatoria
solo sui treni in partenza da Budapest (una ‘R’ in un cerchio) o disponibile
senza bisogno di prenotarla in anticipo (una semplice ‘R’). I treni espresso
di solito richiedono la prenotazione del posto, che costa 130Ft, mentre gli IC
prevedono un supplemento tra 200Ft e 480Ft, comprensivo di prenotazione.
Evitate le file alle stazioni ferroviarie acquistando i vostri biglietti in anticipo
presso il centro assistenza passeggeri MÁV-Start (%512 7921; www.mav-start
.hu; V József Attila utca 16; h9-18 lun-ven; mM1/2/3 Deák Ferenc tér).
NoRme di circolazione
»» In Ungheria la guida è a destra.
»» I limiti di velocità per automobili e motociclette sono uguali in tutto
il paese e vengono fatti rispettare severamente: 50 km/h nelle zone
urbane; 90 km/h sulle strade secondarie e minori; 110 km/h su gran
parte delle strade statali e sulle strade a doppia corsia; e 130 km/h
sulle autostrade. Il superamento dei limiti di velocità viene sanzionato
con una multa fino a 10.000Ft.
»» L’uso delle cinture di sicurezza è obbligatorio per il conducente e
per tutti i passeggeri.
»» È vietato l’uso del telefono cellulare mentre si è alla guida.
»» I fari anabbaglianti vanno tenuti accesi anche nelle ore diurne nelle
strade extraurbane. I motociclisti sono tenuti a circolare con i fari
anabbaglianti accesi anche nelle ore diurne sia sulle strade extraurbane sia su quelle urbane. Per loro è obbligatorio l’uso del casco.
»» Per gli automobilisti la legge prevede la totale astensione dall’alcol,
un regolamento applicato e fatto osservare con molta severità.
»» Ricordate che per accedere alle autostrade ungheresi è necessario
acquistare il bollino elettronico (e-matrica) dal sito www.autopalya.
hu (anche in italiano); i prezzi partono da 2975Ft per una settimana e
4780Ft per un mese.