La città Budapest nacque il 17 novembre 1873 con l`unione di Pest

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La città Budapest nacque il 17 novembre 1873 con l`unione di Pest
La città
Budapest nacque il 17 novembre 1873 con l’unione di Pest, situata sulla riva
orientale del Danubio, e delle città di Buda e Óbuda situate sulla riva occidentale
del fiume e, ancora oggi, continua ad avere quello charme di Vecchio Mondo che
la annovera tra le città più belle al mondo.
L’antica Buda racchiude splendori – come il Palazzo Reale e la Basilica di Matyas
– ma anche quei tranquilli viottoli che formano la cittadella e si sviluppa intorno
alla sommità di una collina fatta di roccia e vegetazione. Il modo più rapido per
salire in cima è una curiosa funicolare: sembrano tre scatoline incollate tra loro e
quando vi batte il sole dell’estate si sente dentro lo stesso odore di legno caldo che
c’è nelle cabine degli stabilimenti balneari. In alternativa il bus n.16 da Deak Ter.
Pest, invece, è in basso: è piatta, evoluta, trafficata … più moderna insomma,
accoglie fulgidi esempi di Art Nuveau, grazie anche all’impulso che nel 1896
diedero le celebrazioni del Millennio dalla formazione dello stato magiaro. Pullula
di negozi, ristoranti, casinò, locali notturni, caffè. A unirle stabilmente per la
prima volta fu, nel 1848, lo Széchenyi Lanchid, il magnifico “Ponte delle Catene”,
fratello maggiore del ponte di Brooklyn.
Trasporti
Budapest ha un sistema di trasporti pubblici vecchio, ma sicuro, economico ed
efficiente, che non fa aspettare più di 10 minuti.
I biglietti vanno acquistati prima di salire sul bus o sulla metropolitana e vanno
vidimati sempre. Si deve vidimare un nuovo biglietto quando si cambia mezzo di
trasporto, soprattutto quando si cambia linea metropolitana. I controlli sono
molto frequenti e quindi occorre conservare il biglietto fino alla fine del viaggio.
Particolare attenzione meritano i trasporti su rotaia:
1. il Treno ad Ingranaggio: il capolinea in basso è a Városmajor che si trova a 2
fermate dalla piazza Moszkva, ma da qui è raggiungibile facilmente anche a
piedi.
Il capolinea in alto è sul monte Széchenyi,
vicino all’Hotel Panorama a solo 200 metri dal
capolinea della Ferrovia dei Bambini. Durante
il viaggio si gode di una splendida vista della
città. Il treno circola secondo un orario tutto
l’anno dalla mattina presto alla sera tardi. Si
può viaggiare in treno con i biglietti giornalieri,
abbonamenti del BKV o con la Budapest Card.
2. la funicolare (Budavári Sikló) che collega il Castello di Buda con piazza Clark
Adám che si trova nei pressi del ponte delle Catene.
Aperta nel 1870 fu completamente
distrutta durante la Seconda Guerra
Mondiale, ma nel 1986 è stata riaperta: è a
disposizione per i turisti ogni giorno della
settimana dalle 7.30 di mattina alle 10 di
sera continuamente durante l’alta stagione
e al massimo ogni 10 minuti durante la
bassa stagione. Per utilizzarla serve un
biglietto speciale che si acquista sul luogo.
Il percorso di 95 metri con un dislivello di
51, è breve ma caratteristico.
3. la seggiovia Zugliget-Monte Janos: in una capitale la seggiovia è un mezzo di
trasporto forse un po' sorprendente.
Fra i due capolinea il dislivello è di 262 m e la distanza, misurata
orizzontalmente è di 1 km circa. I sedili percorrono questo tratto ad un’altezza
di 8 m in media, sopra la superficie. Il viaggio dura circa 15 minuti e il
panorama è stupendo.
Taxi
Le grandi compagnie di taxi applicano tariffe decisamente più convenienti dei
tassisti privati, pertanto si consiglia di non utilizzate i taxi parcheggiati per strada
e di chiamare invece il taxi per telefono. Una buona compagnia è City taxi 00361-2111111. La tariffa è ottima, il servizio puntuale e il centralino parla inglese.
Con 4-8 euro si può andare ovunque in centro.
Valuta
La valuta dell’Ungheria è il fiorino ungherese (huf): 1 Euro vale all’incirca 270
HUF.
Ci sono monete da 1, 5, 10, 20, 50 e 100 fiorini, mentre la banconote sono da
200, 500, 1.000, 2.000, 5.000, 10.000 e 20.000 fiorini.
Si consiglia di acquistare i fiorini ungheresi direttamente in Ungheria. E’ possibile
prelevare i fiorini dai bancomat (si consiglia di controllare con la propria banca se
la carta in possesso è abilitata al prelievo estero e se ci sono limiti) o la carta di
credito (in questo caso però le commissioni potrebbero essere alte).
Budapest è ricca di uffici cambio (change) che, normalmente, non prendono
commissioni e applicano tassi di cambio molto buoni, migliori delle banche. Si
consiglia, però, di non cambiare con l’agenzia INTERCHANGE. Non risulta,
inoltre, conveniente cambiare in aeroporto.
C’è da dire, però, che molti alberghi, ristoranti e negozi accettano pagamenti in
Euro.
Mance
Gli ungheresi danno molta importanza alle mance e lasciare qualcosa per il
cameriere o il taxista è un’abitudine comune. Al ristorante, se il servizio non è
compreso nel prezzo, è usanza lasciare il 10% di mancia. E’ scortesia lasciare il
denaro sulla tavola: si consiglia di consegnarlo nelle mani del cameriere.
Telefono
Per chiamare l’Italia dall’Ungheria digitare 0039, seguito dal numero telefonico.
Per chiamare l’Ungheria dall’Italia comporre 0036, seguito dal prefisso della città
(senza lo zero) e dal numero telefonico.
Si può utilizzare agevolmente il cellulare, ma il costo è molto alto, acquistando
una carta telefonica ungherese indubbiamente si risparmia.
Consigli per le giornate libere
Immergersi in una delle famose terme della città, quali Szechenyi o Gellert
(ma ce ne sono tante altre): si consiglia di mettere in valigia un costume,
possibilmente anche l’accappatoio ed una cuffia per capelli (in taluni posti la
offrono gratis e sembra sia obbligatoria indossarla).
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La tradizione delle acque in Ungheria risale al tempo
dei Romani: furono essi, infatti, a gettare le basi
della cultura termo-balneare costruendo i primi
bagni. In seguito i Turchi durante la loro
dominazione, nei secoli XVI e XVII, costruirono
magnifiche terme, alcune tuttora funzionanti.
Andare alle terme è uno dei passatempi preferiti
dagli ungheresi: l’Ungheria, infatti, ad oggi è uno dei
paesi più ricchi di acque termali del mondo: dispone
di 1.289 sorgenti termali, 300 bagni termali di cui 30 nella sola capitale, 5
grotte termali, 48 diverse qualità di acque minerali, 136 sorgenti di acque
curative.
Andare all’Isola Margherita: ottima la gita con il battello sul Danubio con
fermata all’isola, rilassante percorrerla in bici.
L'isola, situata in mezzo alla
città lungo il corso del Danubio,
si estende per 96,5 ettari con
una lunghezza di 2,5 km e una
larghezza di 500 metri: è ubicata
fra il Ponte Margherita e il Ponte
Arpad che consentono l’accesso
alla città. Viene considerata una
delle
gemme
di
Budapest,
nonché il suo più bel parco.
Abitata già dai Romani, ospitò
nel Medioevo chiese e conventi.
In una di queste visse da suora
la figlia del re Bèla IV, alla quale
l'isola deve il suo nome attuale.
Nella seconda metà del XIX secolo venne scoperta una sorgente di acqua
termale. Nel 1900 venne costruita un'ala del Ponte Margherita. Le principali
cose da vedere sono: le rovine della chiesa francescana, della chiesa e del
convento dei Domenicani, la chiesa di San Michele, il giardino di roccia, il
Viale degli Artisti, il roseto, la torre dell'acqua, la Piscina Palatinus, la Piscina
Sportiva Hajos Alfred, il piccolo zoo, il teatro all'aperto.
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Percorrere la collina di Buda per godersi il verde e la splendida vista della
città utilizzando la Ferrovia dei Bambini una vera e propria curiosità della
città.
Infatti il servizio viene svolto da gruppi di
ragazzi che durante l’anno scolastico si
alternano a turni di 15 giorni, durante i
quali naturalmente possono assentarsi dalla
scuola. Nel periodo estivo vengono invece
organizzati dei campeggi, che consentono ai
ragazzi di alternare tre giorni di servizio con
due giorni di svago. I piccoli ferrovieri
(durante il regime comunista erano chiamati
pionieri) sono tutti di età compresa tra i 10 e
14 anni, e prestano servizio autonomamente,
anche se sotto la guida e la sorveglianza degli adulti. Naturalmente è
considerato un vero “onore” essere un piccolo ferroviere, ma per diventarlo
bisogna avere, tra gli altri requisiti, voti eccellenti in tutte le materie. La
ferrovia è a scartamento ridotto (760 mm), con carrozze in parte aperte, e
percorre un tratto di poco più di undici chilometri in circa 50 minuti. Il
dislivello tra i due capolinea - Széchenyihegy e Hüvösvölgy - è di 235 metri.
Durante il viaggio si può ammirare il panorama, mentre si toccano i punti
più interessanti delle colline intorno a Buda, tra cui János-hegy, con i suoi
527 metri il punto più alto della città, e il Belvedere Erzsébet, chiamato così
in onore della regina Sissi; mentre nei pressi della fermata “Szépjuhaszné” si
trovano i ruderi di un antico monastero dei Paolini, che risale al Medioevo. Al
capolinea “Hüvösvölgy” si può visitare anche il museo dove sono esposti gli
oggetti e le immagini della storia del trenino. La ferrovia è attiva tutto l’anno,
e i convogli partono dai capolinea a ogni ora tra le 10 e le 16. Il capolinea
Hüvösvölgy è tra l’altro facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici: la
fermata della metropolitana M2 è Moszkva tér; il tram è il 56.
Dove fermarsi a pranzo o a cena
Lungo il viale Andrassy e le vie adiacenti si possono trovare numerosi pub e
ristoranti che soddisfano la richiesta turistica. D’estate la piazza di Lisz Ferenc
Ter si popola di tavolini e ristoranti all’aperto dove gli ungheresi amano ritrovarsi.
Lo stesso discorso vale per i dintorni della Basilica di Santo Stefano, che
differentemente da Andrassy gode di un'atmosfera più discreta e tranquilla.
In Ungheria c’è l’abitudine cenare presto, tra le 19 e le 21, però nella piazza di
Oktogon esistono molti esercizi commerciali aperti 24 ore: supermercati e fast
food.
Per provare una buona cucina ungherese tradizionale c’è il
Fatal, in Vaci utca 67, birreria-ristorante tra le più famose di
Ungheria, chiassoso con piatti molto abbondanti a prezzi
modici, indubbiamente turistico (le opinioni sul locale non
sempre sono concordanti).
Interessante è il Firkasz Cafe Restaurant in Tatra
utca 18: il locale è stato aperto da un gruppo di
giornalisti che lo usavano come ritrovo e l'ambiente ne
riporta tutte le caratteristiche; è accogliente molto
particolare ed unico nel genere; cucina tipica magiara,
ottima e molto ben presentata.
Per gli amanti dell'anatra c’è il Kacsa (II Fı utca 75,
Buda) situato in un'interessante zona di Buda,
propone piatti a base di anatra (l'animale da cui
prende il nome), ma non solo; la cucina è raffinata, al
pari dei vini e del servizio. La sera un pianista o un
gruppo tzigano suonano dal vivo.
Dove mangiare buoni dolci
Gerbaud in Vorosmarty ter (il più famoso) e Muvesz in Andrassy utca, sono le più
famose e storiche pasticcerie-caffè della capitale.
La migliore pasticceria si trova però a Buda:
Ruszwurm in Szentháromság ter 7.
E' d'obbligo anche la visita al leggendario New
York Cafe in Erzsébet körút 9-11, magari per un
aperitivo, recentemente riportato allo sfarzo di un
tempo: si fa presente, però, che i prezzi sono
abbastanza alti.
Un altro locale famoso per i suoi dolci in
Ferenciek ter è JegBufe frequentatissimo dagli
ungheresi.
Dove fare shopping
Per chi è amante dei centri commerciali può visitare il WestEnd Shopping
Centre, Váci út 1-3, nei pressi della stazione Nyugati (apertura: lun-sab 10,00 21,00, dom: 10.00-18.00 e il Mammut a Moszka ter (apertura: lun-sab 10,00 21,00, dom 10.00-18.00).
Per acquistare souvenir, si consiglia di fare shopping al Mercato Coperto in
Fovam Ter aperto dal lunedì al venerdì dalle 6:00 alle 17:00; il sabato dalle 6:00
alle 14:00; chiuso la domenica.
Per gli amanti dell’antiquariato, è d’obbligo la visita
al mercatino di Ecseri in Via Nagykorosi 156,
lontano dal centro città. È meglio andarci in taxi il
sabato mattina (apertura: 6am – 1pm, chiuso
Domenica e Lunedi).) Pitture, libri, mobili, migliaia
di oggetti piccoli, macchine fotografiche, lampade,
armi ed altri oggetti. Tanti oggetti sono falsi, ma vale
la pena la ricerca perché ci sono tante antichità fantastiche: si compra quasi tutto
al 60% del prezzo originale, qualche volta anche a meno.
Alcuni prodotti tipici ungheresi
Tokaj: è un vino bianco molto conosciuto e di molte varietà: dal bianco secco
al vino per dolci chiamato ‘aszú’. Più ‘puttony-szám’ sono presenti, e più il
vino è prezioso
Amaro Unicum
Paprika rossa di Szege
Stampe: tanti geni della fotografia sono di origine ungherese; si possono
comprare alcune copie, veramente molto belle, di foto in bianco e nero nella
libreria in via Nagymez
Opere sinfoniche di Ferenc Liszt
Porcellana ungherese: le porcellane ungheresi sono famose in tutto il
mondo; quelle di Zsolnai e Herendi sono oggetti decorativi perfetti per la
casa. Anche i cristalli di piombo ungheresi possono essere ottimi souvenir:
questi prodotti si comprano da Haas e Czejk
Salame Pick Téliszalámi e Gyulai kolbász (salsiccia) disponibili al mercato
coperto di Fovam Ter.
Qualche ungherese famoso …
Il musicista Franz Liszt.
Il professore di architettura e scultore Ernö Rubik che nel 1974 inventò il
cubo di Rubik o Cubo magico (Rubik-kocka) celebre rompicapo.
Il giornalista ungherese Lázsló Jószef Bíró ideatore della penna a sfera
chiamata biro proprio dal suo nome.
Il famoso illusionista Harry Houdini.
Il grande fotografo, naturalizzato francese, Gyula Halász, conosciuto con lo
pseudonimo di Brassaï.
La signora Estée, figlia di un immigrato ungherese, ideatrice insieme al
marito della Estée Lauder Company, colosso dell’industria cosmetica,
fondata nel 1946 a New York.
Béla Lugosi, nome d'arte di Béla Ferenc Dezsı Blaskó, attore
cinematografico celebre per le interpretazioni di film horror, prima fra tutte
quelle del personaggio di Dracula.
Béla Bartok, compositore e pianista, studioso della musica popolare
dell’Europa orientale e del Medio Oriente, pioniere dell’etnomusicologia.
Eva e Zsa Zsa Gabor, attrici statunitensi di origine ungherese, famose anche
per la loro movimentata vita privata.
Consigli di lettura
“Le Braci” di Sándor Márai
“I ragazzi della via Pal” di Ferenc Molnár
“La ballata di Iza” di Magda Szabo
“Tentazione” di János Szekely
e con questo BUON VIAGGIO!!!