Epidemiologia del cancro di origine professionale
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Epidemiologia del cancro di origine professionale
EPIDEMIOLOGIA DEL CANCRO DI ORIGINE PROFESSIONALE E AMBIENTALE Prof. Giuseppe Mastrangelo Senior Scientist Università di Padova Time trends of publications in cancer epidemiology, 1995-2009, PubMed Kogevinas M. Environ Health (2011) 10(Suppl1):S3 Articoli pubblicati: trend temporale per regione geografica Raj et al. Am J Ind Med (2014) 57:259–264 Trend temporale in Italia 2005 2010 20112013 224 170 100/anno 39 24 3/anno Sorgente: PubMed Riduzione della ricerca epidemiologica sui tumori professionali La diminuzione della ricerca epidemiologia sui tumori professionali è preoccupante per diversi motivi. Circa un terzo dei cancerogeni per l'uomo (gruppo 1 IARC) sono esposizioni professionali. Molte altre esposizioni professionali (gruppo 2A), identificati come "potenzialmente cancerogeni" in base a studi animali, non sono stati definitivamente caratterizzati come agenti cancerogeni a causa della mancanza di dati sull'uomo o perché le prove epidemiologiche erano incerte Epidemiologia • Studio della distribuzione delle malattie nel tempo, nello spazio e nelle popolazioni nel tentativo di spiegare le motivazioni di questa distribuzione Nuova definizione • Studio della distribuzione delle malattie nel tempo, nello spazio e nelle popolazioni nel tentativo di spiegare le motivazioni di questa distribuzione • Applicazione di questo studio al controllo dei problemi sanitari (to promote, protect and restore health) Finalità dell’epidemiologia L’utilizzo scientifico dell'epidemiologia riguarda: 1. lo studio delle cause di malattia 2. lo studio di efficacia di interventi terapeutici e preventivi Argomenti La mia attività nel 2015 • Tumore professionale naso-sinusale • Tumore professionale della vescica • Tumore professionale della mammella • Tumore professionale del polmone Background, Risultati e Prospettive Tumori naso-sinusali (TuNS) TWO AIMS, TWO STUDIES TOTAL = 53 patients CASE-CASE STUDY 32 ADC + 21 SCC COHORT STUDY 8 Dead + 45 Alive RISK PROGNOSIS Exposure Disease Recurrence Death Progression TuNS Incidenza: 0.5–110-5, con marcate variazioni tra paesi ed entro paesi Due principali tipi istologici: squamous cell carcinoma (SCC) e adenocarcinoma (ADC) Diverse esposizioni professionali aumentano il rischio L’esposizione professionale è strettamente associata allo sviluppo di ADC Prognosi infausta nel 50% dei casi TuNS: scopi dello studio Indagare nuovi aspetti di vecchi rischi: • aspirazione locale nel comparto del legno • esposizione a solventi nel settore calzaturiero Due settori industriali ben rappresentati in Veneto TuNS: soggetti 92 pazienti trattati tra il 2004 e il 2015 presso i Dipartimenti di Otorinolaringoiatria dell’Azienda Ospedaliera Universitaria di Padova: • Esclusi: 26 casi di cancro sinusali con tumori mesenchimali o tumori epiteliali della mucosa • Eligibili: 66 pazienti con SCC oppure ADC • Inclusi: 53 pazienti (40 maschi e 13 femmine) che hanno firmato il consenso informato TuNS: metodi CASE-CASE STUDY: 32 ADC + 21 SCC TuNS: risultati Esposizione (legno) No OR 95%CI p 1 - - Bassa 4.3 0.6 - 29.2 0.137 Alta 10.7 1.8 - 62.5 0.008 OR 95%CI p 1 - - Bassa 18.8 1.7 - 209. 0.017 Alta 22.5 2.1 - 244. 0.011 Esposizione (cuoio) No TuNS: risultati Aspirazione (legno) Non esposti OR 95%CI p 1 - - Bassa 22.5 3.5 - 144. 0.001 Elevata 9.4 1.3 - 67.6 0.026 OR 95%CI p 1 - - Bassa 26.3 2.5 - 280. 0.007 Alta 15.0 1.3 - 174. 0.03 Esp. a solventi (cuoio) No TuNS: sopravvivenza Graph 1. Kaplan-Meier estimate for overall survival. 1.00 0.90 0.80 0.70 0.60 0.50 0.40 0.30 0.20 0.10 0.00 0 1000 2000 analysis time (days) 3000 TuNS: diagnosi precoce TITOLO DEL PROGETTO Prevenzione secondaria del tumore naso-sinusale nei lavoratori del legno: ricerca di un test di screening per la diagnosi precoce PRE-SURGICAL IMAGING TuNS: test di screening Endoscopia nasale con Narrow Band Imaging TuNS: test di screening Endoscopia nasale con Narrow Band Imaging Tumore vescica Tumore vescica Rappresenta il 5-10% dei tumori maligni tra i maschi in Europa e USA I principali fattori di rischio sono: fumo, suscettibilità genetica ed esposizione professionale (soprattutto amine aromatiche, AA) La frazione eziologica professionale è 4-24%. In Italia la sotto-denuncia è elevata (91-98% dei casi) C'è un meccanismo genotossico di cancerogenicità di vari AA (attivazione addotti al DNA cancro) Tumore professionale della vescica Tumore vescica: Risk Prediction Model (RPM) Come un test di screening, RPM divide una popolazione iniziale in "negativi" che non devono più essere considerati, e in una piccola frazione di "positivi " che devono essere inviati a uno specialista di medicina del lavoro per la valutazione eziologica RPM potrebbe ridurre i costi della diagnosi eziologica e migliorare la sottodenuncia e la sottostima dei tumori della vescica di origine professionale Tumore vescica: Costruzione del Risk Prediction Model 199 pazienti affetti da cancro alla vescica, di cui 15 con cancro della vescica correlato ad AA Due modelli di regressione logistica • variabile dipendente = 0/1 • variabili indipendenti = dati personali, genotipi e addotti al DNA La capacità discriminatoria dei modelli è stata valutata con l'approccio ROC (receiver operating characteristics) Risk Prediction Model: curve ROC di 2 modelli di regressione Area sotto la curva = 0.93 Area sotto la curva = 0.86 Risk Prediction Model: tavola di classificazione True Classified Total D –D Positive 13 15 28 Negative 2 169 171 Total 15 184 199 Correctly classified = 91.5% Risk Prediction Model: prospettive • Abbiamo sviluppato il primo modello di previsione di rischio per il cancro della vescica correlato ad amine aromatiche • La capacità discriminatoria del modello era eccellente, in particolare per il modello completo, consentendo previsioni individualizzate • La validazione del nostro modello in popolazioni esterne è essenziale per un uso pratico in ambito clinico Tumore mammario Global Burden of Cancer 2013 BRAIN LUNG LEUK EMIA BREAST PROSTATE Suscettibilità genetica Susceptibility alleles Frequenza % rischio spiegato Rischio elevato BRCA1, BRCA2, TP53, PTEN, STK11/LKB1 0.0006–0.001 20–25 % Rischio basso FGFR2, TOX3, MAP3K1, FAM84B/c-MYC, LSP1, NEK10/SLC4A7, COX11, CASP8 (D302H), TNP1/ IGFBP5/IGFBP2/TNS1, NOTCH2/FCGR1B, RAD51L1, MRPS30/FGFR10, ESR1d 0.13–0.52 8–10 % Fattori di rischio riproduttivo Definizione Range di rischio Età al menarca Età alla 1a gravidanza Parità Allattamento al seno Età alla menopausa ≤11 vs ≥15 anni ≥30 vs <20 anni Nullipar. vs ≥1 figlio Per 12 mesi # ≥55 vs ≤45 anni 1-2 1-2 1-2 Riduz. 4% 1-2 Dietilstilbestrolo Contracettivi orali (estrog e progester) Uso in gravidanza 1.3-1.5 Sempre vs mai 1.6-2.1 Vari anni o alte dosi <2 Fattore di rischio Terapia ormonale (estrog e/o progester) # (continuo o no) Fattori di rischio personali Fattore di rischio Statura Grasso corporeo alto Grasso corporeo alto Attività fisica Consumo di alcol Irradiazione torace (raggi X e gamma) Definizione Range di rischio Per 5 cm Aumento 3% Prima di menopausa Riduzione Dopo menopausa Aumento Per 7 MET ore/sett Riduz. 3% Per 10 g/die Aument 10% Alte dosi vs basse 2-4 Fattori associati allo stile di vita Peso dell’evidenza Gruppo IARC Humans Animals Esposiz profess Agenti Abit Alcol 1 S S N/A Fumo (attivo) 1 L L N/A Abbreviazioni IARC International Agency of Research on Cancer 1 = cancerogeno umano Gruppi IARC 2A = probabile cancerogeno; 2B = possibile cancerogeno 3 = non classificabile come cancerogeno S = Sufficiente; L = Limitata Peso dell’evidenza I = Inadeguata N/A = Non applicabile all’esposizione professionale Fattori associati allo stile di vita Peso dell’evidenza Agenti Dietilstilbestrolo 1 Far ma ci 1(in Gruppo IARC Humans Animals Esposiz profess 1 S S N/A EstrogProgest 2 EstrogProgest 3 Estrogeni 4 1 1 1 S S L S S S gravidanza) 2(contraccettivi) 3(in menopausa) 4(in menopausa) IARC International Agency of Research on Cancer 1 = cancerogeno umano Gruppi IARC 2A = probabile cancerogeno; 2B = possibile cancerogeno 3 = non classificabile come cancerogeno S = Sufficiente; L = Limitata Peso dell’evidenza I = Inadeguata N/A = Non applicabile all’esposizione professionale N/A N/A N/A Cancro della mammella Due gruppi di fattori di rischio professionale 1. Evidenza limitata 2. Evidenza insufficiente LIMITED EVIDENCE Esposizione professionale Gruppo IARC Agenti Ossido di etilene Lavoro a turni 1 2A Peso dell’evidenza Occupat Humans Animals expos L S L L S L Abbreviazioni IARC International Agency of Research on Cancer 1 = cancerogeno umano Gruppi IARC 2A = probabile cancerogeno; 2B = possibile cancerogeno 3 = non classificabile come cancerogeno S = Sufficiente; L = Limitata Peso dell’evidenza I = Inadeguata N/A = Non applicabile all’esposizione professionale Circostanze di esposizione Agenti Esempi di industrie/professioni Ossido di etilene Produzione di ossido di etilene Fabbricazione chimica di glicole etilenico Dispositivi medici con unità di sterilizzazione (in ospedali e cliniche odontoiatriche) Produttori di forniture mediche sterili Addetti alla sterilizzazione industriale (spezie, tabacco, pellicce, oggetti museali, ecc) Lavoro a turni Sanità Trasporti Servizi di ristorazione e alloggio Agricoltura Industria manifatturiera Lavoro a turni di notte La maggior parte degli studi esistenti sono stati effettuati tra gli infermieri o personale di volo, anche se il lavoro di notte a turni è frequente in una grande varietà di impieghi Le stime combinate di rischio per il cancro al seno tra i lavoratori di sesso femminile con lavoro a turni di notte variavano da 1.01 a 1.21 in diverse meta-analisi Lavoro a turni di notte Un gruppo di lavoro convocato dalla IARC nel 2011 ha identificato alcuni importanti aspetti del lavoro a turni che dovevano essere definiti in modo coerente per aumentare la validità degli studi futuri Tra questi, il tipo (permanente vs turni), la durata (anni) e la frequenza di rotazione (notti al mese) del lavoro a turni di notte Studio caso-controllo 1708 casi di tumore mammario e 1778 controlli di popolazione, provenienti da 10 regioni della Spagna, arruolati dal 2008 al 2013 Studio caso-caso Caratteristiche del tumore: differenze tra casi esposti e casi non esposti, in pre- e post-menopausa Lavoro notturno: lavoro tra 0.00 e 6.00 (totalmente o parzialmente) per almeno 3 notti al mese • • • • Studio trasversale 75 donne con lavoro notturno e 42 con lavoro giornaliero Urine di 24 ore (giornata lavorativa) Concentrazioni urinarie di ormoni steroidei sessuali e 6sulfatossimelatonina Rispetto ai lavoratori giornalieri, i lavoratori notturni avevano concentrazioni urinarie più elevate di progestinici (GMR = 1.65; 95%CI = 1.17-2.32) e di androgeni (GMR = 1.44; 95%CI = 1.03-2.00), dopo aggiustamento per i potenziali confondenti Studio coorte Swedish Twin Registry: 13656 donne incluse nel registro, di cui 3404 esposte a lavoro notturno Swedish Cancer Registry: 463 casi di cancro mammario in 12 anni di follow-up Analisi statistica: Cox regression HR=1.77 (95%CI=1.03-3.04) nelle donne esposte per >20 anni, limitatamente alle età inferiori a 60 anni In 3.140 donne vaccinate da 40 a 54 anni di età, il rischio di tumore mammario è diminuito di circa il 50% (IRR = 0.46; 95%CI = 0,26-0,83; p = 0,009) dopo due anni dalla vaccinazione; l’effetto protettivo si dissolveva lentamente nel tempo INSUFFICIENT EVIDENCE Esposizione professionale/ambientale Gruppo IARC Agenti Estrogeni Farmaci Antiblast 1 1, 2A Peso dell’evidenza Occupat Humans Animals expos S S L, I S S Abbreviazioni IARC International Agency of Research on Cancer 1 = cancerogeno umano Gruppi IARC 2A = probabile cancerogeno; 2B = possibile cancerogeno 3 = non classificabile come cancerogeno S = Sufficiente; L = Limitata Peso dell’evidenza I = Inadeguata N/A = Non applicabile all’esposizione professionale L, I Esposizione professionale/ambientale Peso dell’evidenza Gruppo Agenti Occupat IARC Humans Animals expos Miscele 1,2A,2B,3 L, I L L, I Cl4-etilene 2A I L I Solventi Cl3-etilene 2A I L I Benzene 1 L L I Abbreviazioni IARC International Agency of Research on Cancer 1 = cancerogeno umano Gruppi IARC 2A = probabile cancerogeno; 2B = possibile cancerogeno 3 = non classificabile come cancerogeno S = Sufficiente; L = Limitata Peso dell’evidenza I = Inadeguata N/A = Non applicabile all’esposizione professionale Esposizione professionale/ambientale Peso dell’evidenza Gruppo Occupat IARC Humans Animals expos 1,2A,2B,3 I L I 2B I L, I L, I Agenti PAH ELF-EMF Pesticidi, PCB IARC 1,2A,2B,3 S, L, I Abbreviazioni S, L, I International Agency of Research on Cancer 1 = cancerogeno umano Gruppi IARC 2A = probabile cancerogeno; 2B = possibile cancerogeno 3 = non classificabile come cancerogeno S = Sufficiente; L = Limitata Peso dell’evidenza I = Inadeguata PAH Polycyclic aromatic hydrocarbons ELF-EMF Extremely Low Frequency Electrical and Magnetici Fields PCB Polychlorinated biphenil N/A = Non applicabile all’esposizione professionale L, I Esposizioni professionale/ambientale Gruppo IARC Agenti Radiazioni X e Fumo passivo 1 2A Peso dell’evidenza Occupat Humans Animals expos L S L L S L Abbreviazioni IARC International Agency of Research on Cancer 1 = cancerogeno umano Gruppi IARC 2A = probabile cancerogeno; 2B = possibile cancerogeno 3 = non classificabile come cancerogeno S = Sufficiente; L = Limitata Peso dell’evidenza I = Inadeguata N/A = Non applicabile all’esposizione professionale Circostanze di esposizione Agenti Esempi di industrie/professioni Farmaci Industria farmaceutica Solventi Industria prodotti in metallo, Legno e mobili, Stampa, Chimica, Tessile, Elettronica, Lavanderia a secco, Aerei e automobili, Semiconduttori, Condensatori elettronici, Centraline elettroniche e trasformatori, Lavoratori presso stazioni di servizio benzina, Operatori macchine di stampa PAH Pavimentazione e coperture (con catrame) Conservazione del legno con creosoto Produzione di alluminio e anodi, di elettrodi di carbonio, Produzione di carburo di calcio Centrali termoelettriche, Operatori in cabine di assistenza al traffico, Operazioni di frittura (cuochi) Circostanze di esposizione Agenti Esempi di industrie/professioni ELF-EMF Operatori telefonici e telegrafici, Operatori elaborazione dati, Operatori delle macchine per cucire, operai tessili, Odontotecnici, Macchinisti Pesticidi Agricoltori e lavoratori agricoli Radiazioni X e Radiologia diagnostica, medicina nucleare radiologia industriale, lavoratori ind. nucleare EMF, solventi, pigmenti, fibre Industria tessile e dell’abbigliamento EMF, lavoro a turni, radiazioni cosmiche Personale di volo PAH, EMF, detersivi Chef e cuochi Asbesto, asbestosi e cancro polmonare Asbesto, ecc.: Background Zaina S, Mastrangelo G, Ballarin MN, Scoizzato L, Carradori G, Fedeli U, Capella S, Belluso E. Urinary asbestos fibers and inorganic particles in past asbestos workers. Arch Environ Occup Health. 2014 Dec 2:1-7. Mastrangelo G, Fadda E, Comiati V, Dell'Aquila M, Zamprogno E, Fedeli U, Bellini E. A rare occupation causing mesothelioma: mechanisms and differential etiology. Med Lav. 2014 Jul 15;105(5):337-45. Mastrangelo G, Marangi G, Ballarin MN, Bellini E, De Marzo N, Eder M, Finchi A, Gioffrè F, Marcolina D, Tessadri G, Zannol F, Altafini I, Belluso E, Zaina S, Agnesi R, Scoizzato L, Fedeli U, Cegolon L, Valentini F, Marchiori L. Post-occupational health surveillance of asbestos workers. Med Lav. 2013 Sep-Oct;104(5):351-8. Mastrangelo G, Marangi G, Ballarin MN, Michilin S, Fabricio AS, Valentini F, Lange JH, Fedeli U, Cegolon L, Gion M. Osteopontin, asbestos exposure and pleural plaques: a cross-sectional study. BMC Public Health. 2011 Apr 8;11:220. doi: 10.1186/1471-2458-11-220. Asbesto, ecc.: Background Mastrangelo G, Ballarin MN, Bellini E, Eder M, Zannol F, Gioffrè F, Zedde A, Tessadri G, Marangi G, Scoizzato L, Valentini F, Fedeli U, Rylander R. [Feasibility of a screening programme for lung cancer among workers previously heavily exposed to asbestos]. Med Lav. 2009;100 Suppl 1:29-32. Italian. Mastrangelo G, Ballarin MN, Bellini E, Bicciato F, Zannol F, Gioffrè F, Zedde A, Tessadri G, Fedeli U, Valentini F, Scoizzato L, Marangi G, Lange JH. Asbestos exposure and benign asbestos diseases in 772 formerly exposed workers: dose-response relationships. Am J Ind Med. 2009 Aug;52(8):596-602. doi: 10.1002/ajim.20713. Mastrangelo G, Ballarin MN, Bellini E, Bizzotto R, Zannol F, Gioffrè F, Gobbi M, Tessadri G, Marchiori L, Marangi G, Bozzolan S, Lange JH, Valentini F, Spolaore P. Feasibility of a screening programme for lung cancer in former asbestos workers. Occup Med (Lond). 2008 May;58(3):175-80. doi: 10.1093/occmed/kqn018. Epub 2008 Mar 15. Progetto CCM Il Centro Nazionale per la Prevenzione ed il Controllo delle Malattie (CCM) del Ministero della Salute ha finanziato un progetto denominato "Sperimentazione e validazione di un protocollo di sorveglianza sanitaria dei lavoratori ex esposti ed esposti ad amianto" che aveva l’obiettivo di definire una proposta di protocollo di sorveglianza sanitaria dei lavoratori ex esposti ad amianto secondo principi di efficacia, appropriatezza, risparmio ed utilità sociale Progetto CCM: partecipanti • 19 Regioni italiane (Veneto, Emilia-Romagna, Toscana, Calabria, Liguria, Abruzzo, Lombardia, Valle d'Aosta, Sardegna, Provincia Autonoma di Trento, Provincia Autonoma di Bolzano, Umbria, Puglia, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Sicilia, Campania, Basilicata, Marche) • Dipartimento di Medicina del Lavoro presso INAIL • Dipartimento di Scienze Cardiologiche, Toraciche e Vascolari dell'Università di Padova Progetto CCM: aree di ricerca Stima retrospettiva dell'esposizione Veneto Analisi di dati di 1.071 ex esposti Veneto + 3 Cancro polmonare in 1.588 ex esposti Veneto Ricerca bibliografica sui metodi di follow-up Consenso tra i diversi partecipanti Concentrazioni di asbesto in vari ambienti di lavoro in Germania In base ad una revisione della letteratura antecedente al 1972 e un'analisi di più di 26.000 misure raccolte dal 1972 al 1990, Hagemeyer (2006) ha osservato una continua diminuzione dei livelli ambientali di amianto nei luoghi di lavoro dal 1950 al 1990 in Germania occidentale (FRG) e nella Germania Orientale (GDR) Elevate concentrazioni sono state misurate per: • applicazione di amianto a spruzzo (400 f/ml) • decoibentazione nella riparazione di navi (320 f/ml) • decoibentazione dell'amianto (300 f/ml) • taglio di pannelli ondulati di cemento-amianto (60 f/ml) Asbesto 25 20 Stime di esposizione num stime Veneto 15 10 1400 1200 1000 TLV-TWA 800 Germania 600 400 5 200 0 0 2,5 2,4 2,3 2,2 2,1 2 1,9 1,8 1,7 1,6 1,5 1,4 1,3 1,2 1,1 1 0,9 0,8 0,7 0,6 0,5 0,4 0,3 0,2 0,1 0 Stime di esposizione (Veneto) vs TLV Venet totale TLV-TWA Concentrazioni di asbesto in vari ambienti di lavoro in Germania Asbestosi L'asbestosi è la polmonite interstiziale e fibrosi causata da inalazione di fibre di amianto 25 fibre/mlanni è la soglia al di sotto della quale non si avrebbe comparsa di asbestosi clinicamente evidente Asbestosi in 1558 ex-esposti del Veneto Anno di prima esposizione Casi di asbestosi Altri soggetti Sino al 1974 27 84% Dal 1975 al 1985 5 16% Dal 1986 ad oggi 0 0% Totali 32 100% Concentrazioni di asbesto in vari ambienti di lavoro in Germania Cancro polmonare La coorte contiene 1.558 lavoratori del Veneto, ex esposti ad asbesto, sottoposti a TC a bassa dose nell'ambito del programma regionale di sorveglianza dal 2000 in poi, che sono stati seguiti dal 2000 al 2010 per la mortalità da cancro polmonare Mortalità per cancro polmonare in 1558 ex-esposti del Veneto Casi RR 95% CI pvalue No malattie da asbesto Placche pleuriche Asbestosi 9 9 2 1.0 0.9 4.7 0.35–2.45 0.99–22.5 0.88 0.05 Non fumatori Ex fumatori Fumatori 2 12 6 1.0 4.4 6.8 0.97–19.5 1.38–34.4 0.06 0.02 Esposizione 1° terzile cumulativa 2° terzile ad asbesto 3° terzile 6 8 6 1.0 1.6 1.5 0.52-4.61 0.44-4.89 0.43 0.53 Rischio di cancro polmonare dalla cessazione di esposizione ad asbesto Rischio relativo 4 Hauptmann Magnani Jarvholm Pira 3 2 1 0 0 1 2 3 Decenni dalla cessazione 4 5 2.835 casi di cancro polmonare in 189.896 lavoratori edili svedesi (record-linkage con il Registro Tumori svedese) L'esposizione all'amianto è stata stimata dall'incidenza di mesotelioma nel gruppo occupazionale Dopo 20 anni dalla conclusione dell'esposizione, anche i lavoratori con una pesante esposizione ad asbesto avevano un rischio di cancro polmonare simile a quello di persone con bassa o nessuna esposizione Survival bias Secondo uno studio condotto nel 1987, i gatti che cadono da meno di sei piani, e sono ancora in vita, hanno lesioni più gravi dei gatti che cadono da più di sei piani La spiegazione sarebbe che i gatti in caduta riescono a raddrizzarsi al livello di circa cinque piani, e dopo questo punto si rilassano. Pertanto i gatti caduti da sei o più piani riportano lesioni meno gravi Un'altra possibile spiegazione sarebbe il survival bias. Rispetto ai gatti feriti dopo una caduta, i gatti morti hanno meno probabilità di essere portati da un veterinario. Quindi, molti dei gatti deceduti dopo caduta dagli edifici più alti non sono riportati nello studio Richiesta spontanea STIMA ESPOSIZIONE LIVELLO? Sì ESPOSTO? No STOP Basso Medio-Alto TSLE:30? >30 anni >30 anni <30 anni Rx TORACE ogni 3-5 anni TSLE=TSLE+3 TSLE:30? <30 anni NATIONAL LUNG SCREENING TRIAL (NLST) Il NLST, ha arruolato 53.456 soggetti di età compresa tra 55 e 74 anni con tra storia di almeno 30 pacchetti-anno del fumo (e meno di 15 anni dalla cessazione del fumo) I soggetti, dopo uno screening di base, sono stati randomizzati e assegnati al braccio dei trattati (screening annuale per due anni con CT spirale a bassa dose) o al braccio di controllo (radiografia del torace) L’analisi dei dati dopo 6-8 anni di follow-up ha trovato 442 morti per cancro al polmone nel braccio di controllo contro 354 nel braccio di trattamento, che rappresenta una riduzione del 20.3% Conclusioni riguardo a LDCT Proposte (e considerazioni in base alla coorte Veneta) • lavoratori con qualsiasi esposizione all’amianto e storia di fumo uguale ai criteri di ammissione dello studio NLST (Ma non c’è una relazione tra esposizione cumulativa all'amianto e mortalità per cancro polmonare) • lavoratori con un’esposizione all’amianto, con o senza storia di fumo, che da sola o insieme al fumo possa produrre una stima del livello di rischio di tumore del polmone uguale a quella dei criteri di ammissione dello studio NLST (C’è un eccesso di rischio, basato su 2 casi, di morte per cancro polmoare nei lavoratori con asbestosi) FDA Pharmaceutical Approval Update Pirfenidone (Esbriet) Manufacturer: InterMune, Inc., Brisbane, California Date of Approval: October 15, 2014 Indication: Pirfenidone is indicated for the treatment of idiopathic pulmonary fibrosis (IPF). Nintedanib (Ofev) Manufacturer: Boehringer Ingelheim Pharmaceuticals, Inc., Ridgefield, Connecticut Date of Approval: October 15, 2014 Indication: Nintedanib is indicated for the treatment of idiopathic pulmonary fibrosis (IPF). Percentuale di tumori attribuibili ad agenti esogeni USA 1981 USA 2006 Europa 2008 Tabacco 30 30 16–24 Alcol 3 4 4–7 Dieta 35 10–25 30 (m) - 15 5 Virus 10 3 8 (m) Professione 4 - Inquinamento 2 - Radiaz solare - - Obesità 5 (m) 8–10 (m) A new paradigm Noi sosteniamo un nuovo paradigma di prevenzione del cancro che si basa sulla comprensione che il cancro è in ultima analisi causato da molteplici fattori che interagiscono, piuttosto che un paradigma basato su dubbie frazioni attribuibili. Questo nuovo paradigma richiede di limitare l’esposizione a cancerogeni ambientali e professionali evitabili in combinazione con altri importanti fattori di rischio come la dieta e lo stile di vita Clapp et al. Rev Environ Health. 2008 ; 23(1): 1–37 Legge 23.12.1978 N. 833 Secondo la legge istitutiva, il Servizio Sanitario Nazionale “persegue la sicurezza del lavoro, con la partecipazione dei lavoratori, per prevenire ed eliminare condizioni pregiudizievoli alla salute … nelle fabbriche e negli altri ambienti di lavoro” Decreto legislativo 9.04.2008 n. 81 Con l’art. 20 (Obblighi dei lavoratori) che stabilisce che ciascun lavoratore debba prendersi cura della salute e della sicurezza propria e di tutte le altre persone che sono presenti sul luogo di lavoro (colleghi o altri) sui quali possono ricadere gli effetti nocivi delle sue azioni od omissioni Progetto Prevenzione Rischio Cardiovascolare negli Ambienti di Lavoro Metodi Sono stati selezionati i Medici Competenti che a loro volta hanno scelto le aziende di diversi comparti produttivi del Veneto Metodi I Medici Competenti hanno: • raccolto l’anamnesi di malattie cardiovascolari e dei fattori di rischio • misurato colesterolo e glicemia e, utilizzando la carta del rischio cardiovascolare dell’ISS, stimato la probabilità di malattie cardiovascolari • inviato i soggetti con valori elevati al MMG, acquisendo la diagnosi finale Uomini non diabetici Metodi I Medici Competenti hanno: • definito una popolazione di lavoratori con età >40 anni, sani con rischio >5% e inferiore al 20% • fornito ai soggetti di questo gruppo una “diagnosi motivazionale” e un “counseling” diretto a cessare l’abitudine al fumo ed aumentare l’attività fisica • ripetuto dopo 12 mesi le misure condotte all’inizio. I dati “before” sono stati confrontati con i dati “after” per la dimostrazione di efficacia Cambiamenti after vs. before Cambiamenti Test McNemar p-value Rischio CV –26% 92.0 0.0000 Attività fisica +43% 51.2 0.0000 Fumo –23% 27.9 0.0000 PAO –21% 16.5 0.0000 Potus –15% 13.7 0.0002 Colesterolo –16% 12.7 0.0004 Overview 2 Time trends of publications in cancer epidemiology, 1995-2009, PubMed Kogevinas M. Environ Health (2011) 10(Suppl1):S3 Cancro di origine genetica Published GWA Reports, 2005 – 6/2012 1350 1400 Total Number of Publications T. Manolio: Published GWA Reports, 20056/20/2012, NHGRI. 1200 1000 800 600 400 200 0 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 Calendar Quarter Dopo più di 1.300 studi GWAS la variazione di malattia spiegata da influenze genetiche è relativamente piccola (rischio relativo inferiore a 1.2) SM Rappaport 87 Overview 2 Time trends of publications in cancer epidemiology, 1995-2009, PubMed Kogevinas M. Environ Health (2011) 10(Suppl1):S3 Inceneritore di rifiuti e tumori Caso di rabdomiosarcoma embrionale insorto all’età di 9 anni in un bambino residente dalla nascita a 1.64 Km di distanza dall’inceneritori di Forlì Fattori di rischio dei rabdomiosarcomi embrionari • Mis-ripartizione del cromosoma 11 (parte del cromosoma 11 materno sostituita da una copia di quella parte di cromosoma 11 paterno) • Sindrome di Li-Fraumeni • Neurofibromatosi tipo 1 • Sindrome del nevo delle cellule basali • Familiarità per cancro 3 casi di rabdomiosarcoma embrionario nel Registro Tumori della Romagna, 1989-2007 Codice casi Anno di diagnosi Distanza da incenerit. (km) A 2006 1,6 9 B 1989 4,7 3 C 2007 6,4 2 Età alla diagnosi (anni) Area di Coriano (Forlì) MAPPA DIFFUSIONALE DEI METALLI PESANTI LIVELLI DI ESPOSIZIONE ED ANELLI CONCENTRICI Studio EnhanceHealth Scopi: valutare l’associazione di specifici inquinanti derivanti dal processo di combustione dei rifiuti con: • la mortalità per ciascuna causa • l’incidenza per ciascun tumore • i ricoveri per ciascuna causa I dati sono stati torturati sino a quando non hanno confessato Sono stati eseguiti oltre 3500 test di significatività (RR e IC al 95%) presentati in 43 tabelle Rischi Relativi M U 153-4 M U 163 M U 185 M U 161 M U 460-6; 480-7 M U 460-6; 480-7 M D 140-239 M D 140-239 M D 151 M D 151 M D 153-4 M D 153-4 M D 175 M D 390-459 M D 460-519 M D 490-6 In M 163 In D 151 In D 153-4 H D 580-599 Tabelle 31a/b 32a/b 33a/b 2 1 IC con p=0.05 0 SIGNIFICATIVITÀ STATISTICA Per valutare che una associazione osservata possa essere dovuta ad un errore casuale si calcola il p-value. Gli epidemiologi utilizzano la convenzione che il p-value debba essere al di sotto del 5% (errore alfa = 0.05), affinché i risultati degli studi possano essere dichiarati “statisticamente significativi” “Statisticamente significativo” non significa “importante” Un errore comune commesso da avvocati, giudici ed ricercatori è di equiparare il livello di “alfa” con quello di valore legale delle prove Il 5 per cento di errore significa che mi sbaglio 1 volta su 20. In un’urna si trovano 20 palline in totale: 19 bianche e 1 nera. Se facciamo una sola estrazione la probabilità di estrarre la pallina nera (che rappresenta il risultato sbagliato) è solo del 5% (1 su 20). Ma tale probabilità aumenta all’aumentare del numero di estrazioni e raggiunge il 100% quando tutte e 20 le palline vengono estratte Confronti multipli in epidemiologia Numero di test Singolo test Intero studio Probabilità di sbagliare Probabilità di Numero di sbagliare § test sbagliati ° 1 0.05 20 0.05 100 0.05 500 0.05 1000 0.05 3000 0.05 § Probabilità 0.05 0.6415 0.9941 1 1 1 1 5 25 50 150 che almeno 1 RR significativamente >1 sia falso positivo ° Test con RR significativamente >1 ma falsi positivi Diseguaglianza di Boole La diseguaglianza di Boole è una tecnica che consente di controllare il fenomeno dei falsi positivi dovuti ai confronti multipli (intero studio) ≤ (singolo confronto) × numero di confronti 0.052 = 0.0001 × 520 Si sceglie 0.0001 come probabilità di sbagliare per il singolo confronto, per ottenere una probabilità di sbagliare pari a ≈ 0.05 nell’intero studio Rischi Relativi M U 153-4 M U 163 M U 185 M U 161 M U 460-6; 480-7 M U 460-6; 480-7 M D 140-239 M D 140-239 M D 151 M D 151 M D 153-4 M D 153-4 M D 175 M D 390-459 M D 460-519 M D 490-6 In M 163 In D 151 In D 153-4 H D 580-599 M U 153-4 M U 163 M U 185 M U 161 M U 460-6; 480-7 M U 460-6; 480-7 M D 140-239 M D 140-239 M D 151 M D 151 M D 153-4 M D 153-4 M D 175 M D 390-459 M D 460-519 M D 490-6 In M 163 In D 151 In D 153-4 H D 580-599 Tabelle 31a/b 32a/b 33a/b 2 1 0 IC con p=0.05 IC con p=0.0001 CAUSALITÀ GENERALE Criteri di Hill per formulare un giudizio sul nesso di causalità: 1. Forza dell’associazione 2. Relazione temporale 3. Relazione dose-risposta 4. Replicazione dei risultati 5. Plausibilità biologica 6. Considerazione di spiegazioni alternative 7. Cessazione dell’esposizione 8. Specificità dell’associazione e 9. Coerenza con altre conoscenze EnhanceHealth: differenza tra casi osservati (O) e attesi (E) nei residenti nell’area di Coriano da almeno 5 anni Mortalità (tutte le cause) dal 1990 al 2003 Incidenza (tumori maligni) dal 1990 al 2003 Ricoveri (tutte le cause) dal 1998 al 2003 Uomini Donne Uomini Donne Uomini Donne O-E1 O-E1 O-E2 O-E2 O-E3 O-E3 -240 -270 -194 -21 -279 -105 O = casi osservati nell’area di Coriano E1 = casi attesi a Coriano rispetto alla Romagna E2 = casi attesi a Coriano rispetto alla Romagna E3 = casi attesi a Coriano rispetto all’USL di Forlì Perché nello studio ENHANCEHEALTH molti RR sono >1? La risposta è: C’è indicazione che tutti questi RR possono essere falsi positivi, per il fatto che sono il risultato di test multipli di significatività. Possono essere utili per descrivere ma non per decidere IDEE SBAGLIATE SUL CANCRO Negli ultimi anni sono stati condotti numerosi sondaggi di opinione riguardanti le conoscenze del pubblico americano sul cancro. Lo studio più completo è quello della American Cancer Society (1) (1) Park A (2007). Le cinque idee sbagliate di cancro. Time.com IDEE SBAGLATE SUL CANCRO Circa il 40% degli adulti che hanno risposto al sondaggio ritiene che vivere in una città inquinata pone un rischio di cancro al polmone maggiore rispetto a quello di fumare un pacchetto di sigarette al giorno Circa il 25% dei partecipanti riteneva che le scelte dello stile di vita (fumo) fatte da giovane adulto non avevano alcuna influenza sulla probabilità di contrarre il cancro più tardi nella vita (1) Park A (2007). Le cinque idee sbagliate di cancro. Time.com