Alzheimer e ambiente domestico

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Alzheimer e ambiente domestico
Francesca Dottori
architetto
ALMA Consulting
Francesca Dottori architetto
Tel. 339.1524329
[email protected]
Home care premium: azioni a favore di soggetti non autosufficienti, in particolare a sostegno di persone anziane o
con demenze, finalizzate alla prevenzione del decadimento cognitivo.
Il mio intervento vuole essere un aiuto per affrontare tutti quei fattori che possono concorrere ad aggravare la situazione
di non autosufficienza in ambiente domestico.
VALUTAZIONE DELLA CONDIZIONE DI NON AUTOSUFFICIENZA:
valutazione del grado di autonomia nello svolgimento di una o più attività quotidiane:
•
MOBILITA’ DOMESTICA: valutazione della capacità della mobilità domestica nell’ alzata e rimessa a letto, nella
mobilità all’ interno del domicilio durante la giornata, anche con l’ ausilio di supporti.
•
IGIENE PERSONALE: valutazione della capacità di avere cura della propria igiene personale, di fare il bagno/doccia.
•
TOILETTE: valutazione della capacità di andare autonomamente in bagno.
•
PREPARAZIONE PASTI: valutazione della capacità di prepararsi i pasti.
•
RIPOSO NOTTURNO: valutazione della necessità di eventuale assistenza-monitoraggio durante il riposo notturno.
•
USO TELEFONO ED ALTRI SRUMENTI DI ALERT
In riferimento alla condizione fisica di una persona anziana si dice:
SOGGETTO AUTOSUFFICIENTE: capacità di accudire se stesso, di soddisfare le minime esigenze personali (lavarsi,
vestirsi, alimentarsi, ecc..)
SOGGETTO PARZIALMENTE AUTOSUFFICIENTE: quando ha, in parte, le stesse capacità del soggetto precedente, ma
rispetto a questo ultimo manca della capacità di spostarsi all’ esterno dell’ abitazione.
SOGGETTO NON AUTOSUFFICIENTE: quando non è in grado di accudire se stesso, ne di spostarsi all’ interno e all’
esterno della propria abitazione, è in definitiva la condizione delle persone obbligate a letto.
Alzheimer:
malattia degenerativa del cervello
- disturbi della memoria
- disturbi cognitivi
- disturbi neuropsichici
- impossibilità di svolgere
le attività quotidiane
- perdita dell’ autonomia
personale
3 fasi:
1) autosufficienza:
-
difficoltà di ricordare gli eventi recenti
disorientamento generale
difficoltà a trovare le parole giuste
ansia
2) semi-autosufficienza:
-
disorientamento spazio-temporale
deficit della memoria moderato-grave
disturbi nel linguaggio
difficoltà di comprensione
aprassia (difficoltà nel maneggiare oggetti)
agnosia ( difficoltà nel riconoscere oggetti e persone)
rallentamento psicomotorio
deliri
aggressività
3) Non autosufficienza:
- perdita delle funzioni cognitive
- perdita della capacità della cura personale
assistenza costante
TERAPIE
FARMACI
NON IN GRADO DI ARRESTARE LA MALATTIA
RALLENTANO LA PROGRESSIONE DEI SINTOMI
INTERVENTI AMBIENTALI
VALENZA TERAPEUTICA:
•ACCENTUARE
CONSEGUENZE DEL DEFICIT COGNITIVO
• MOTIVO SCATENANTE DI ALTERAZIONI
COMPORTAMENTALI
TIPO DI INTERVENTO
dipende
• LIMITARE
CONSEGUENZE DEL DEFICIT COGNITIVO
• MIGLIRARE LA QUALITA’ DI VITA
DIRETTAMENTE DEL PAZIENTE E
INDIRETTAMENTE DEI FAMILIARI
STATO DI GRAVITA’ DEI DISTURBI COGNITIVI
COMPORTAMENTALI DEL MALATO
OBIETTIVI VALIDI PER QUALSIASI TIPO DI INTERVENTO DI MODIFICA E DI
ADATTAMENTO DELL’ ABITAZIONE:
1.
2.
3.
4.
5.
GARANTIRE LA SICUREZZA
FACILITARE L’ ORIENTAMENTO
CONTROLLO DEI DISTURBI COMPORTAMENTALI
MANTENIMENTO DELL’ IDENTITA’ PERSONALE
PRESERVARE LE CAPACITA’ RESIDUE
INTERVENTI SUGGERITI PER OGNI UNITA’ AMBIENTE DI CUI SI COMPONE L’ABITAZIONE
RIFERITI AGLI OBIETTIVI SOPRA CITATI:
CUCINA:
- predisporre valvole di sicurezza per piano di cottura a gas
- sostituire fornelli a gas con fornelli ad induzione elettromagnetica
- sedie e tavoli solide
- miscelatori monocomando a leva
(AD): - nascondere o eliminare sostanze tossiche e utensili pericolosi
- utilizzare stoviglie infrangibili e colorate
1.
GARANTIRE LA SICUREZZA:
2.
FACILITARE L’ ORIENTAMENTO:
- adeguata illuminazione sui piani di lavoro
- cambiare la disposizione dei mobili senza stravolgere l’ assetto generale
(AD): - utilizzare elementi visivi familiari al malato come segnaletica (disegni,
fotografie)
3.
FAVORIRE IL CONTROLLO DEI DISTURBI COMPORTAMENTALI: - eliminare o mascherare oggetti che possono
(AD)
venire distrutti con facilità e conservare quelli che
hanno un valore affettivo per il malato
- eliminare oggetti con superfici riflettenti
fenomeni allucinatori o illusori
4.
FAVORIRE IL MANTENIMENTO DELL’ IDENTITA’ PERSONALE: - conservare oggetti o suppellettili ancora
(AD)
identificabili e ricchi di valore affettivo
5.
PRESERVARE LE CAPACITA’ RESIDUE: - modifiche dell’ ambiente ( spostamento di mobili o sostituzione di elementi)
(AD)
valutati in funzione delle abilità e in modo graduale
- collocare sempre nello stesso posto e all’ interno del campo visivo del malato
oggetti che ancora riesce ad utilizzare senza difficoltà
- facilitare l’ individuazione di questi oggetti
contrasto di colore tra oggetto e
sfondo
- predisporre materiale per attività manipolative – cognitive
TIPOLOGIE DELLE CUCINE :
CUCINA IN LINEA
-Eccessivo numero di spostamenti
- Esigenza di parete lunga + 3.00 mt
CUCINA A LATI
CONTRAPPOSTI
movimenti rotatori
perdita di
equilibrio
CUCINA AD “L”
Idonea per anziani
riducono al
minimo i percorsi
CUCINA AD “U”
Idonea per anziani
riducono al
minimo i percorsi
ELEMENTI DI ARREDO:
•
al di sotto del piano di lavoro
spazio vuoto di un’ altezza minima di 75cm per accostamento
persona con sedia a ruote
•
Vasche del lavello
•
elementi pensili o mensole : - altezza tra 130 – 140 cm da pavimento
profondità tra 10 – 14cm (quelle normali hanno tra 18 – 20 cm)
- profondità max 30cm con maniglie montate preferibilmente nel piano inferiore
- altezza piano lavoro non inferiore a 80cm.
per disabili su sedia a ruota max 86,50 cm
per disabili deambulanti o anziani tra 88-92 cm
•
Rubinetteria per il lavello: preferibile se monocomando a leva lunga
•
Illuminazione: elemento molto importante.
Si predilige una buona illuminazione naturale in cucina e un’ illuminazione sotto i pensili che sia
schermata ed incassata per evitare abbagliamenti e quindi incidenti.
CUCINE SCAVOLINI
SISTEMA UTILITY: capacità di risolvere i diversi problemi di ergonomia sia in senso
verticale che orizzontale
In senso verticale la facilitazione di utilizzo è data soprattutto:
_ dalla collocazione variabile in altezza dei piani di lavoro;
_ dalla collocazione variabile in altezza dei pensili (sistema saliscendi
manuali o elettrici);
_ dalla possibilità di scelta di tre diverse altezze dello zoccolo;
_ dal posizionamento variabile delle maniglie.
In senso orizzontale la facilitazione di utilizzo è data:
_ dai piani appositamente sagomati che limitano lo spostamento allo stretto necessario;
_ dai piani estraibili;
_ dai corrimani fissati al piano in laminato, per una maggiore sicurezza di appiglio;
_ dalle griglie complementari ai piani di cottura, progettati per una comoda e sicura
traslazione di pentole e affini.
Esempio di cucina Scavolini ad «L» con piano sagomato senza basi.
Gli elementi del sistema Utility:
•
IL PENSILE
Si compone di un sistema saliscendi manuale o elettrico
•
LA GRIGLIA RIBALTABILE
Posta tra il piano di cottura ed il lavello, la griglia consente di
spostare pentole calde e contenitori pesanti dai fornelli al
lavello e viceversa, senza effettuare sforzi e in totale sicurezza.
•
IL CORRIMANO
Lungo tutto il piano di lavoro è installato un corrimano che
attribuisce maggiore sicurezza per chi utilizza la cucina.
In particolare costituisce un utile strumento di appoggio
particolarmente indicato per gli anziani e per coloro che hanno
difficoltà di deambulazione.
•
LO SCOLAPIATTI
I pensili scolapiatti delle cucine Utility sono dotati di sistemi
interni e di ripiani che si abbassano elettricamente portando gli
oggetti contenuti ad una distanza accessibile per tutti.
SOGGIORNO - PRANZO:
1.
GARANTIRE LA SICUREZZA: - eliminare ogni minimo dislivello.
- Se ci sono gradini evidenziarli con colori diversi.
- No tappeti
(AD): - mimetizzare le uscite non controllate o bloccare l’ apertura di finestre o
portefinestre
porte finestre vetrate: evidenziare la parte bassa con vetro acidato e
NON TRASPARENTE o con PANNELLI COLORATI ADESIVI .
Il malato può andarci a sbattere perché lo interpreta come varco libero
- sedie solide e stabili : - schienale anatomico opportunamente inclinato
- braccioli di tipo anatomico, meglio se snodabili o apribili verso
l’ esterno
e
elementi di appoggio e sostegno durante le operazioni di alzarsi
sedersi
- seduta alta c.a. 45 cm da terra, di dimensioni superiori
rispetto alle sedie normali
- basi solide e stabili
SEDIE ANATOMICHE PER SOGGETTI ANZIANI
poltrone e divani:
- evitare la spiacevole sensazione di sprofondare
- giusta inclinazione dello schienale per un riposo ottimale
- piano seduta 45- 50 cm da terra
- profondità seduta 50 cm
lunghezza = coscia del soggetto;
larghezza dipende dalla larghezza delle anche del
soggetto;
tappezzeria: superfici lavabili e sfoderabili.
POLTRONE
tavoli: - supporti laterali rientranti o centrali
accostamento per
persone su sedie a ruote o con
braccioli
- forma: quadrata o rettangolare
miglior appoggio delle
braccia
- altezza piano del tavolo: intradosso H= 76cm
estradosso H = 80cm sia per anziano
deambulante che per anziano su sedia
a ruote
- no spigoli. Se ci sono coprirli con paraspigoli in gomma
- piano con colori idonei per la facile individuazione degli oggetti
- superficie lavabile e antiriflesso
CARATTERISTICHE DIMENSIONALI , COSTRUTTIVE E SPAZI
FUNZIONALI PER TAVOLI DA PRANZO E SOGGIORNO
2.
FACILITARE L’ ORIENTAMENTO: - semplificare la percezione dell’ ambiente
corretta disposizione dell’
arredo
- piu’ spazio libero in cui
muoversi
- percorsi semplici
Troppi incroci nei percorsi = confusione e
disorientamento
Il percorso si semplifica
(AD): - oggetti o segnali familiari al malato per guidarlo all’ interno dell’ abitazione:
es.: porta del bagno evidenziata con colore a contrasto o con segnaletica
3.
FAVORIRE IL CONTROLLO DEI DISTURBI COMPORTAMENTALI:
(AD)
- no superfici riflettenti
- sostituire pavimenti con motivi geometrici o floreali con pavimenti a tinta unita o
materiale morbido ( linoleum o parquet)
alterazione senso di profondità:
disegni e contrasti sembrano al
malato barriere tridimensionali.
- no carte da parati, tende o tappezzerie con motivi geometrici
idem motivo
sopra
4.
FAVORIRE IL MANTENIMENTO DELL’ IDENTITA’ PERSONALE: - conservare oggetti, suppellettili e qualsiasi
(AD)
elemento, compatibilmente con la pericolosità che l’ utilizzo comporta, ancora
identificabile dal malato e con valenza affettiva
VALIDO PER TUTTI GLI AMBIENTI
5.
PRESERVARE LE CAPACITA’ RESIDUE: - modifiche dell’ ambiente effettuate in modo graduale
- facilitare l’ individuazione degli oggetti
contrasto di colore tra oggetto e sfondo ( es. sediapavimento; maniglia - porta…)
- sufficiente illuminazione
(AD): - predisposizione materiali per attività manipolative- cognitive (compatibili con
le abitudini del malato)
BAGNO:
1. GARANTIRE LA SICUREZZA: - eliminare i sistemi di chiusura interni
- controllare la scivolosità dei pavimenti
- miscelatori monocomando : . A leva
. A ginocchio
. A gomito
Dipende dalla funzionalità della mano
o del gomito della persona
Esempi di rubinetti di facile erogazione: a pedana, a braccio, a ginocchio e con il gomito
- WC: per gli anziani è consigliabile il piano superiore del vaso ad H=50 cm da pavimento:
. Rialzo del basamento;
. Impiego di particolari rialzi aggiuntivi in
materiale plastico idoneamente fissati alla
tazza wc
. Apparecchi sanitari di tipo sospeso
TIPOLOGIE DI ALZATA PER WC
- MANIGLIONI DI SICUREZZA: assicurare sostegno alla persona durante il trasferimento al wc
SPAZI FUNZIONALI PREVISTI DAL D.M. 236/1989
TIPI DI MANIGLIONI
- assicurare la posizione verticale e stabile di soggetti autosufficienti su sedia a ruote o deambulanti con i seguenti ausili:
- maniglia o barra frontale: evitare la caduta in avanti
- schienale imbottito e regolabile verticalmente e
orizzontalmente: evitare cadute all’ indietro
- bracciolo laterali: assicurare la stabilità laterale
MODALITA’ DI TRASFERIMENTO AL WC DI SOGGETTI SU SEDIA A
RUOTE O DEAMBULANTI
UTILITA’ DEGLI AUSILI PER ASSICURARE LA STABILITA’ DEL
SOGGETTO
- lasciare accesa una luce anche di notte
LA DOCCIA : . a filo pavimento
. antiscivolo
. sedile ribaltabile o fisso a pavimento
. miscelatore d’ acqua
. maniglioni di sicurezza orizzontali e verticali solidamente saldati a parete
. sostituzione della vasca con una doccia a pavimento
SEGGIOLINI FISSI O RIBALTABILI PER DOCCIA E
MANIGLIONI DI SICUREZZA PER DOCCIA.
SGABELLI E SEDIE PER DOCCIA.
2.
FACILITARE L’ ORIENTAMENTO: - differenziare con colori diversi wc dal bidet
- differenziare i corrimano dal muro
- differenziare il colore della porta dalle pareti o renderla facilmente
riconoscibile con segnaletica
- coprire o eliminare tutte le superfici riflettenti
(AD): - sostituire le pavimentazioni con disegni geometrici o floreali con pavimenti a
tinta unita
3.
FAVORIRE IL CONTROLLO DEI DISTURBI COMPORTAMENTALI:
(AD)
- mascherare o rimuovere lo specchio
- dotare i rubinetti con miscelatore a getto d’ acqua controllato temporizzati
4.
PRESERVARE LE CAPACITA’ RESIDUE:
(AD)
- lasciare in vista sempre nello stesso posto oggetti d’ uso quotidiano (dentifricio,
spazzolino..) e rimuoverli quando il malato non sarà più in grado di utilizzarli
- se possibile realizzare un accesso diretto dalla camera al bagno.
CAMERA:
1. GARANTIRE LA SICUREZZA: problemi maggiori che incontra un malato in camera da letto dovuti al rischio di cadute
mentre sale e scende dal letto:
- luci di sicurezza (utili di notte quando il malato si alza per andare al bagno)
(AD): - difficoltà di trovare la porta del bagno durante la notte:
- eliminare i sistemi di chiusura interna della porta
- letto ad altezza regolabile: H consigliata = 45 cm per persone autosufficienti
= 60 cm per persone con problemi di
deambulazione
persone con difficoltà ad alzarsi = altezze maggiori
consigliabile un letto da 1 piazza e ½ per consentire più spazio per i movimenti e per
potersi girare da un lato all’ altro.
- eliminare i tappeti
ESEMPI DI LETTO FISSO E REGOLABILE IN ALTEZZA
2. FACILITARE L’ ORIENTAMENTO: - semplificare la percezione dell’ ambiente
(AD)
eliminazione di oggetti che non
vengono utilizzati
quotidianamente
- utilizzare oggetti o segnali familiari al malato per guidarlo negli spostamenti:
raggiungimento del bagno
utilizzare nastri colorati o maniglioni
- garantire una buona illuminazione eliminando le zone d’ ombra
5. FAVORIRE IL CONTROLLO DEI DISTURBI COMPORTAMENTALI:
(AD)
- eliminare oggetti che possono essere distrutti con facilità conservando quelli che
hanno un valore affettivo.
NOZIONI GENERALI E ACCORGIMENTI VALIDI PER QUALSIASI AMBIENTE DELLA CASA
COLORE: IMPORTANTE PER IL RAGGIUNGIMENTO DEL CONFORT AMBIENTALE
CONTROLLO DEL COLORE: - semplificare al massimo l’ utilizzo di differenti colori per facilitare
(AD)
l’ identificazione di spazi differenti
evitare un numero troppo elevato
di informazioni da memorizzare
-porte delle stanze
tutte dello stesso colore.
Individuazione della propria
stanza mediante ausili per l’ orientamento:
- nome proprio
- fotografie riconoscibili
- simboli
- oggetti familiari
Dipende dalle
CONTRASTO COLORE: - differente colore della porta del bagno da quella della camera.
capacità cognitive
Contrasto di colore forte
difficoltà di cogliere
residue del malato
contrasti di colore deboli.
FONDAMENTALE L’ EFFETTO DI CONTRASTO O MITIGAZIONE A SECONDA SE SI VUOLE RISALTARE O
NASCONDERE UN OGGETTO
COLORE: FONDAMENTALE PER LA PERCEZIONE DELLO SPAZIO:
colori freddi ( giallo-verde, blu - viola):
- ampliano i confini spaziali degli ambienti
- contribuiscono al rallentamento della circolazione sanguigna
effetto
tranquillizzante
- effetto sulla percezione della temperatura
colori caldi (giallo – rosso):
- riducono la percezione dello spazio
- aumentano la circolazione sanguigna: effetto stimolante
- effetto sulla percezione della temperatura
percezione del
caldo
- facilitare il controllo visivo attraverso modifiche strutturali
La casa prima della trasformazione
La casa dopo la trasformazione
«La casa rappresenta il luogo delle radici della
persona:
è la casa del corpo, ma anche la casa dell’ anima»