1 Sig. Amm. 013-04/2014-15/10 N° Pr. 2170-67-02-14
Transcript
1 Sig. Amm. 013-04/2014-15/10 N° Pr. 2170-67-02-14
UNIONE ITALIANA Talijanska unija - Italijanska Unija Via – Ulica – Uljarska 1/IV 51000 FIUME – RIJEKA - REKA Tel. +385/51/338-285(911); Fax. 212-876 E-Mail: [email protected] www.unione-italiana.hr ID Skype: unione.italiana.fiume GIUNTA ESECUTIVA Sig. Amm. 013-04/2014-15/10 N° Pr. 2170-67-02-14-7 Ai sensi dell’articolo 43 dello Statuto dell’Unione Italiana e degli articoli 4, 19 e 26 del “Regolamento di procedura della Giunta Esecutiva dell’Unione Italiana”, la Giunta Esecutiva dell’Unione Italiana, nel corso della sua LIV Sessione ordinaria, tenutasi a Fiume, il 24 aprile 2014, dopo aver esaminato l’Informazione sulla partecipazione dell’UI alla riunione della Commissione Continentale Europa e Africa del Nord del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, Zagabria, 29 marzo 2014, su proposta del Presidente della Giunta Esecutiva, ha approvato la seguente: CONCLUSIONE 24 aprile 2014, N° 569, “Informazione sulla partecipazione dell’UI alla riunione della Commissione Continentale Europa e Africa del Nord del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, Zagabria, 29 marzo 2014” 1. Si approva l’Informazione sulla partecipazione dell’UI alla riunione della Commissione Continentale Europa e Africa del Nord del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, Zagabria, 29 marzo 2014, che costituisce parte integrante della presente Conclusione. 2. Si esprime soddisfazione per il fatto che nel corso della riunione della Commissione Continentale Europa e Africa del Nord del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, tenutasi a Zagabria dal 27 al 29 marzo 2014 sia stato organizzato l’incontro con l’Unione Italiana e sai stato approvato l’Ordine del Giorno (in allegato, unitamene al Verbale della riunione della Commissione) predisposto dall’Unione Italiana. 3. La presente Conclusione entra in vigore il giorno della sua approvazione e, unitamente all’Informazione sulla partecipazione dell’UI alla riunione della Commissione Continentale Europa e Africa del Nord del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero, Zagabria, 29 marzo 2014 e ai suo allegati, sarà pubblicata sul sito dell’Unione Italiana www.unione-italiana.hr. Il Presidente Maurizio Tremul Fiume, 24 aprile 2014 Recapitare: Al Presidente dell’Unione Italiana, On. Furio Radin Al Presidente dell’Assemblea dell’Unione Italiana, dott.ssa Floriana Bassanese Radin Ai membri della Giunta Esecutiva dell’UI Al Segretario generale dell’Ufficio dell’Assemblea e della Giunta esecutiva dell’UI, dott.ssa Christiana Babić Alla Direttrice dei Servizi Amministrativi dell’UI, Sig.ra Orietta Marot. Al Segretario della GE, Sig. Marin Corva. All’Ufficio dell’Assemblea e della Giunta Esecutiva. - Archivio. 1 INFORMAZIONE SULLA PARTECIPAZIONE DELL’UI ALLA RIUNIONE DELLA COMMISSIONE CONTINENTALE EUROPA E AFRICA DEL NORD DEL CONSIGLIO GENERALE DEGLI ITALIANI ALL’ESTERO, ZAGABRIA, 29 MARZO 2014 Dal 27 al 29 marzo 2014 si è tenuta a Zagabria la riunione della Commissione Continentale Europa e Africa del Nord del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero. Il 29 marzo 2014 la Commissione ha avuto un incontro con i rappresentanti dell’Unione Italiana (erano presenti: il Presidente dell’UI, On. Furio Radin, il Presidente della GE UI, Maurizio Tremul, la Presidente dell’Assemblea UI, Prof.ssa Floriana Bassanese Radin e la Vicepresidente della GE UI, Prof.ssa Norma Zani. I rappresentanti dell’UI hanno presentato la realtà della CNI con l’ausilio del ppt in allegato. La Commissione, inoltre, ha recepito l’Ordine del Giorno (in allegato) predisposto dall’Unione Italiana (Verbale in allegato). Alla riunione della Commissione hanno preso parte pure i senatori: Aldo Di Biagio, Claudio Micheloni, Maria Mussini e Mario Dalla Tor. 2 Consiglio Generale degli Italiani all’Estero Il Vice Segretario Generale CommissioneContinentaleEuropaeAfricadelNorddelConsiglioGeneraledegli Italianiall’Estero ZAGABRIA27‐29marzo2014 Programmadeilavori mercoledì 26 marzo Arrivo ospiti e sistemazione presso l’Hotel Dubrovnik ( Ljudevita Gaja 1, Zagreb ) giovedì 27 marzo Ore 9:30 Apertura dei lavori da parte del Vice Segretario Generale Lorenzo Losi presso la Sala “Ban Zrinski” dell’hotel Dubrovnik seguirà il saluto dell’Ambasciatore d’Italia in Zagabria Emanuela D’Alessandro. Ore 10:00 Intervento da parte dell'Onorevole Furio Radin, deputato eletto nel Parlamento Croato in rappresentanza della minoranza italiana, a seguire Jasen Mesić, Presidente dell'associazione di amicizia Croazia-Italia. Ore 11:00 Disamina dei punti all’ordine del giorno. Ore 12:30 Appuntamento a Palazzo Dverce, sede del Municipio, con il Sindaco di Zagabria, Milan Bandić e a seguire pranzo a buffet offerto dal Sindaco. Visita guidata della città di Zagabria. Ripresa dei lavori nel pomeriggio. Ore 20:00 Pranzo offerto da S.E. l’Ambasciatore d’Italia in Zagabria, Emanuela D’Alessandro presso la residenza. venerdì 28 marzo Ore 9:30 Ripresa dei lavori presso la sala riunioni “ Ban Zrinski” dell’hotel Dubrovnik ed analisi dei punti all’ordine del giorno. Ore 11:30 Discussione. Ore 13:00 Pausa Pranzo. Ore 14:30 Ripresa dei lavori ed approvazione dei documenti finali e degli eventuali ordini del giorno. Ore 17:30 Varie ed eventuali. Ore 20:00 Serata organizzata dall’Associazione di amicizia parlamentare Italia-Croazia. sabato 29 marzo Ore 9:00 Incontro con i rappresentanti della comunità presso l’Istituto italiano di Cultura di Zagabria; LA COMUNITÀ NAZIONALE ITALIANA IN CROAZIA E SLOVENIA Norma Zani - Maurizio Tremul, Marzo 2014 ITALIANI IN CROAZIA E SLOVENIA non sono un rimasuglio folcloristico, ma una comunità organizzata che è parte attiva di una più ampia realtà sociale e statale transfrontaliera italo‐slovena MINORANZE NAZIONALI = parte della nazione la cui la maggioranza vive nello stato vicino + sono minoranze negli stati in cui vivono MINORANZE AUTOCTONE = che vivono già da secoli sul territorio + non sono una conseguenza delle migrazioni dell’ultimo secolo 1 Divenire minoranza: l’esempio di Fiume ...una volta a Fiume el più stupido omo saveva parlar quatro lingue: el tedesco, l’ungarese, el italian e el croato... ‐ Nel 1910 su un totale di 49.806 abitanti 24.212 erano di nazionalità italiana ‐ Nel 1925 su 45.857 abitanti 32.415 erano di nazionalità italiana ‐ Nel 1940 su 60.892 abitanti 41.414 erano di nazionalità italiana ‐ Nel 1948 su 68.352 abitanti 25.319 erano di nazionalità italiana Le conseguenze del Trattato di pace di Parigi, siglato il 10 febbraio 1947 ed entrato in vigore il 15 settembre dello stesso anno, portano a significativi cambiamenti politicoistituzionali per la neo minoranza italiana dell’Istria e di Fiume. Il trattato non garantiva in maniera esplicita il diritto all’istruzione nella propria lingua Alla fine dell’anno scolastico 1945/46: • in Istria: 60 scuole elementari italiane con 5.827 scolari e 14 medie superiori con 1.231 studenti • a Fiume: 8 scuole elementari italiane con 4.114 alunni e 10 medie superiori con 1.778 studenti Nello stesso anno a Fiume alle scuole croate erano iscritti 182 alunni alle elementari e 322 alle medie superiori. 2 IL RUOLO DELLA SCUOLA NEL NUOVO CONTESTO POLITICO E SOCIALE La minoranza italiana per rimanere tale dovette affrontare la sfida di riuscire a mantenere la propria appartenenza nazionale cercando di evitare l’assimilazione alla predominante, numericamente ma non culturalmente, maggioranza jugoslava Alla Scuola fu affidato un particolare ruolo formativo, molto più complesso di quello che per sua natura è chiamata a svolgere: da una parte l’educazione dei giovani nello “spirito” del nuovo sistema socio‐politico, l’elevamento ideologico, dall’altra la formazione dell’identità nazionale italiana indispensabile per la sopravvivenza della minoranza stessa La scuola fu dichiarata già nel 1945 aconfessionale, statale e obbligatoria per le quattro classi inferiori e le tre superiori. La Legge sancì il rispetto delle lingue dei popoli che componevano il nuovo stato e di quelle dei gruppi etnici L’insegnamento del serbo‐croato era obbligatorio per tutti gli alunni quale lingua ufficiale della RSFJ L’insegnamento dello sloveno era obbligatorio per tutti gli alunni della Repubblica socialista di Slovenia Si eliminarono dai “vecchi”programmi didattici italiani tutto ciò che non era consono ai “nuovi principi”, allo spirito della nuova realtà sociale Per l’insegnamento della storia si costituirono Corsi speciali per gli insegnanti L’ESCLUSIVISMO IDEOLOGICO ED IL GERARCHICO BAVAGLIO DELLO SPIRITO • Dopo i massicci bombardamenti anglo‐americani, • le devastazioni derivanti dagli scontri tra le forze naziste ed i partigiani, • la distruzione quasi totale degli impianti portuali e industriali fatti saltare in aria poche ore prima della ritirata, • l’ingresso dei servizi speciali della polizia politica jugoslava, • la repressione di coloro che venivano identificati quali “nemici del popolo”: processi, infoibamenti, esecuzioni sommarie, scomparsa improvvisa di persone prelevate dai servizi segreti, • lo sfollamento del centro storico, la velocità dello smantellamento del precedente ordinamento politico, amministrativo e sociale italiano, • si arrivò alla crisi di Trieste dell’ottobre del 1953 in un clima di tensione, di paura, di rassegnazione e di consapevolezza che nulla sarebbe stato più come prima. • Già nel 1952 il Ministero per la cultura e l’istruzione aveva disposto la creazione di commissioni specifiche che avevano il compito di verificare la nazionalità degli allievi iscritti. Il provvedimento in questione disponeva l’immediato trasferimento nelle scuole croate/slovene di tutti quegli allievi i cui cognomi terminavano in –ich. • La logica conseguenza ne fu dapprima l’accorpamento delle sezioni e poi la chiusura di numerosi istituti in lingua italiana. 3 SCOMPARE LA PARITETICITÀ DELLA LINGUA ITALIANA E CHIUDONO LE SCUOLE Scompare la pariteticità della lingua italiana in tutti i settori della vita sociale. Il 22 febbraio del 1955 il Consiglio comunale di Fiume decreta la modifica di ben 75 vie e piazze: Via Petrarca diventa Ulica Viktora Cara Emina, Via Bellini ‐ Ulica Strossmayer, Via Rossini ‐ Titogradska, Via Canova ‐ Ulica Save Kovačevića, Via Foscolo ‐ Ulica Petra Kobeka, Via Garibaldi in Ulica Josipa Kraša... Senza emanare alcun atto amministrativo legislativo di chiusura, ma semplicemente con la drastica riduzione del numero dei frequentanti vengono chiuse le scuole italiane ad Abbazia, Albona, Cherso, Fasana, Fianona, Fontane, Fiume rione di Cosala, Fiume rione di Cantrida, Fiume Centocelle, Fiume Istituto economico, Fiume Istituto Nautico, Laurana, Neresine, Orsera, Ossero, Pisino, Santa Domenica, Sissano, Visinada, Visignano, Zara. Numerose scuole italiane vennero chiuse anche a Capodistria, Isola e Pirano. In data 15 aprile 1959 la rete scolastica italiana in Istria ed a Fiume era stata ridotta a 30 elementari con 2.282 alunni e 5 licei con 272 studenti. GLI ANNI SESSANTA Anche se il Memorandum di Londra del 1954 non aveva risolto tutti i problemi bilaterali tra Jugoslavia e Italia – a cominciare dal trattamento delle minoranze, comunque regolato dallo Statuto speciale ad esso annesso, la sua stipula porterà ad un graduale disgelo nei rapporti bilaterali. Con la riforma del 1965 inizierà l’apertura verso gli altri stati. La susseguente ripresa economica favorirà lo sviluppo del turismo. Il sistema scolastico si stabilizzerà. 4 ITALIANI in CROAZIA e in SLOVENIA, ma DOVE ESATTAMENTE? • In Croazia: Istria, Quarnero, Dalmazia e Slavonia • In Slovenia: lungo la costa e nell’immediato retroterra dei comuni di Capodistria, Isola e Pirano 5 MINORANZA ITALIANA in CROAZIA e in SLOVENIA = una comunità • autoctona (che vive su questo territorio da secoli) • minoritaria (a livello numerico) …CHE SUI VALORI DELLA CONVIVENZA FONDA LA PROPRIA ATTIVITÀ Capodistria Pola Fiume QUADRO GIURIDICO IN SLOVENIA La posizione degli italiani in Slovenia è regolata dalla Costituzione slovena dall’art. 11 e dall’art. 64 e da due leggi specifiche: Legge sull’attuazione dei diritti particolari degli appartenenti alla Nazionalità italiana ed ungherese nel campo dell’educazione e dell’istruzione del 1996 Legge sulle Comunità Autogestite della Nazionalità”del 1994, nonché da alcuni articoli di leggi generali 6 il diritto all’educazione, allʹistruzione e alla formazione in lingua italiana; il diritto ad utilizzare pubblicamente la lingua italiana e al bilinguismo visivo sul territorio d’insediamento storico dove vive la Comunità Nazionale Italiana in Slovenia; il diritto di usare liberamente i propri simboli nazionali nei territori riconosciuti nazionalmente misti; il diritto di istituire organizzazioni, sviluppare attività nel campo economico, della ricerca, dellʹinformazione e dellʹeditoria; il diritto di stabilire rapporti con la Nazione Madre (l’Italia); il diritto di costituire sul proprio territorio di insediamento storico Comunità Autogestite che possono svolgere determinate mansioni di competenza statale; il diritto di avere propri rappresentanti politici a livello locale (Consigli comunali) e nazionale (alla Camera di Stato). QUESTI DIRITTI SONO GARANTITI INDIPENDENTEMENTE DAL NUMERO DEGLI APPARTENENTI ALLA COMUNITÀ NAZIONALE. QUADRO GIURIDICO IN CROAZIA La Croazia tutela le proprie minoranze con una serie di diritti particolari, stabiliti dalla Costituzione e da leggi specifiche, quali: ‐ la “Legge costituzionale sui diritti delle minoranze nazionali”, 2002 ‐ la “Legge sull’educazione e sull’istruzione nelle lingue e nelle scritture delle minoranze nazionali”, 2000 ‐ la “Legge sull’uso delle lingue, delle scritture delle minoranze nazionali nella Repubblica di Croazia”, 2000. 7 il diritto allʹidentità, allʹeducazione e allʹistruzione nella propria lingua; il diritto allʹuso della propria lingua parlata e scritta, sia nel settore privato, pubblico e ufficiale; il diritto allʹuso di tutti i propri segni e simboli nazionali; il diritto alla propria autonomia culturale, che viene realizzata attraverso il mantenimento, lo sviluppo e lʹespressione della propria cultura, come la conservazione e la tutela dei propri beni culturali e delle proprie tradizioni; il diritto allʹautoorganizzazione e allʹassociazione per la realizzazione di interessi comuni; il diritto allo sviluppo di mezzi di informazione e dellʹeditoria nella propria lingua; il diritto al libero contatto con lo Stato di provenienza (l’Italia); il diritto alla partecipazione degli appartenenti alle minoranze nazionali alla vita pubblica e alla gestione degli affari locali per mezzo dei consigli e dei rappresentanti delle minoranze nazionali; il diritto ad essere rappresentati negli organi rappresentativi a livello statale (al Sabor) e locale così come negli organi amministrativi e giudiziari. QUADRO GIURIDICO IN SLOVENIA E CROAZIA Inoltre la tutela della Comunità Nazionale Italiana in Slovenia e Croazia è regolata: ‐ dallo Statuto Speciale annesso al Memorandum di Londra,1954 ‐ dagli Accordi di Osimo, 1975 ‐ dal Memorandum d’Intesa tra le Repubbliche di Croazia, Italia e Slovenia, 1992 (firmato dall’Italia e dalla Croazia, mentre la Slovenia si è impegnata ad applicarlo come se lo avesse firmato) ‐ dal Trattato tra la Repubblica Italiana e la Repubblica di Croazia concernente i diritti minoritaria del 1996. 8 ORGANIZZAZIONI POLITICHE della MINORANZA ‐ 1 UNIONE ITALIANA • essa è legalmente registrata, quale associazione di cittadini, nella Repubblica di Croazia (con sede a Fiume) e nella Repubblica di Slovenia (con sede a Capodistria) • l’Unione Italiana è l’organizzazione unitaria, autonoma, democratica e pluralistica degli italiani delle Repubbliche di Croazia e Slovenia, di cui esprime l’articolazione complessiva dei bisogni politici, economici, culturali e sociali ORGANIZZAZIONI POLITICHE della MINORANZA ‐ 2 CONSIGLI DELLA CNI In Croazia, conformemente alla “Legge costituzionale sui diritti delle minoranze nazionali”, al fine di promuovere, salvaguardare e tutelare la posizione della CNI nella società, di partecipare alla vita pubblica e alla gestione degli affari locali, vengono costituiti i Consigli della CNI. I Consigli della CNI sono soggetto di diritto pubblico. Ai Consigli è riconosciuto il diritto di avanzare proposte per promuovere la posizione della CNI, di presentare le proposte degli atti generali con cui si regolano le questioni rilevanti per la CNI, di presentare i candidati per le funzioni negli organismi dell’amministrazione statale e negli organismi delle unità dell’autogoverno, di essere informati sulle questioni attinenti la posizione degli Italiani in discussione nelle autonomie locali, di presentare pareri e proposte in merito ai programmi delle stazioni radio‐televisive a livello locale e regionale destinati alla CNI, oppure ai programmi che si riferiscono alle questioni minoritarie. 9 ORGANIZZAZIONI POLITICHE della MINORANZA ‐ 3 COMUNITÀ AUTOGESTITE DELLA NAZIONALITÀ ITALIANA (CAN) COMUNALI E COSTIERA • con la Costituzione del 1974 della Repubblica Socialista di Slovenia vennero istituite, per la prima volta, le CIA, Comunità d’Interesse Autogestite per l’istruzione e la cultura; con gli emendamenti alla Costituzione della Repubblica Socialista di Slovenia del 1989 le CIA vennero trasformate in CAN, Comunità Autogetite della Nazionalità • tre sono le CAN comunali: Capodistria, Isola e Pirano, esse costituiscono la CAN costiera dell’Istria slovena • le CAN partecipano, assieme ai Comuni, alla gestione delle problematiche minoritarie e, su delega statale, possono assumere competenze dello Stato centrale ORGANIZZAZIONI POLITICHE della MINORANZA ‐ 4 DEPUTATI AI SEGGI SPECIFICI La minoranza ha diritto di eleggere nella Repubblica di Slovenia, così come nella Repubblica di Croazia, il proprio deputato al seggio specifico. Un deputato per il Parlamento (Camera di Stato) di Lubiana e uno per il Parlamento (Sabor) di Zagabria. 10 la PRIMA SCUOLA in ISTRIA? ▼ ITALIANA E PUBBLICA = IL COLLEGIO DEI NOBILI ▼ NEL 1612 A CAPODISTRIA Ancor prima “magister grammaticae” - a Pirano operava già nel 1290!! PERCHÉ SCUOLE ITALIANE in CROAZIA e in SLOVENIA ? LA SCUOLA NON E’ solamente un luogo di formazione, è anche uno dei principali luoghi di socializzazione e di formazione dell’identità dell’individuo IN CROAZIA 3.294 iscritti alle scuole italiane (a.s. 2013/14) IN SLOVENIA 1.042 iscritti alle scuole italiane (a.s. 2013/14) 11 ISTITUZIONI SCOLASTICHE della MINORANZA ITALIANA = radici vitali della minoranza ▼▼▼ STATALI • scuola materna • scuola elementare (scuola d’obbligo – novennale) • scuola media superiore Foto: Scolaresche SMSI al Parlamento europeo • studi universitari ... la struttura del sistema scolastico sul territorio della Repubblica di Croazia: 14 scuole dell’infanzia frequentate da 1 192 bambini, 11 scuole elementari (con cinque sedi dislocate) frequentate da 1 540 alunni, 4 scuole medie superiori frequentate da 562 studenti; sul territorio della Repubblica di Slovenia: 3 scuole materne (con 6 sedi dislocate) frequentate da 463 bambini, 3 scuole elementari (con 5 sedi dislocate) frequentate da 426 alunni, 3 scuole medie superiori frequentate da 153 studenti. 24 Le 29 istituzioni scolastiche della nazionalità in Croazia con 3 294 frequentanti e le 9 istituzioni in Slovenia con 1 042 frequentanti costituiscono la rete scolastica della Comunità nazionale italiana, ma sono fondate dalle autonomie locali o regionali e in Slovenia pure dalle Comunità autogestite della nazionalità o dalla CAN costiera. 12 TUTTO in ITALIANO??!! Sì = scuole “con lingua d’insegnamento italiana” •i programmi = ministeriali ► del tutto simili a quelli delle scuole croate/slovene + la materia “lingua e letteratura italiana + alcune aggiunte nei programmi di storia, geografia, storia dell’arte e storia della musica. Queste istituzioni sono presenti sia in Croazia sia in Slovenia. …Tutte funzionano secondo il MODELLO A, cioè la lingua ufficiale della scuola è la lingua italiana quale lingua della minoranza che come tale è pure la lingua veicolare dell’intero processo didattico e formativo. Sebbene parti integranti dell’ordinamento giuridico dei rispettivi Stati e quindi facenti capo ai rispettivi Ministeri per l’istruzione, le istituzioni del MODELLO A non sono un semplice riflesso in lingua italiana del sistema scolastico della maggioranza poiché la legislazione in vigore prescrive per le scuole nella lingua e nella scrittura della minoranza nazionale contenuti didattici volti alla tutela della lingua e della cultura della minoranza stessa. 26 13 La minoranza Italiana in Slovenia e Croazia ▼▼▼ PORTATORI DI VALORI CULTURALI SECOLARI – CIVILTÀ MILLENARIA ▼▼▼ INTENSA PRODUZIONE CULTURALE CHE ARRICCHISCE IL TERRITORIO a Capodistria furono pubblicati i primi libri stampati già tra il 1461-1462 Foto: Ginnasio Gian Rinaldo Carli, Capodistria 52 ASSOCIAZIONI… = COMUNITÀ DEGLI ITALIANI • 46 IN CROAZIA (34.465) • 6 IN SLOVENIA (3.194) Per un totale di: 37.659 iscritti (2010) Parenzo Dignano Gli appartenenti alla minoranza italiana si esprimono liberamente nella propria lingua materna!!! La minoranza italiana • articola i propri interessi • crea la propria cultura • promuove la propria identità Casa Tartini, Pirano Rovigno 14 COMUNITÀ DEGLI ITALIANI IN CROAZIA CI di Abbazia. CI di Albona. CI di Buie. CI di Castelvenere. CI di Cherso. CI di Cittanova. CI di Crassiza. CI di Dignano. CI di Draga di Moschiena. CI di Fasana. CI di Fiume. CI di Gallesano. CI di Gradigne. CI di Grisignana. CI Laurana. CI Lipik. CI di Lussinpiccolo. CI di Santa Domenica Labinci. CI di Matterada. CI di Sissano. CI di Momiano. CI di Spalato. CI di Mompaderno. CI di Sterna. CI di Montona. CI di Stridone. CI “Dante” di Moslavina (Kutina). CI di Torre. CI di Orsera. CI “Fulvio Tomizza” di Umago. CI di Parenzo. CI di Valle. CI di Pinguente. CI di Veglia. CI di Pisino. CI di Verteneglio. CI di Ploštine. CI di Villanova. CI Pola. CI di Visignano. CI Rovigno. CI di Visinada. CI di Salvore. CI di Zagabria. CI di San Lorenzo Babici. CI di Zara. COMUNITÀ DEGLI ITALIANI IN SLOVENIA CI di Bertocchi; CI “Santorio Santorio” di Capodistria; CI di Crevatini; CI “Dante Alighieri” di Isola; CI “Pasquale Besenghi degli Ughi” di Isola; CI “Giuseppe Tartini” di Pirano. Casa Tartini, Pirano Palazzo Gravisi-Buttorai, Capodistria 15 52 ASSOCIAZIONI… Nell’ambito di queste operano numerosi gruppi • artistico - culturali: cori, filodrammatica, folclore, balletto, minicantanti.... 52 ASSOCIAZIONI • sportivi - ricreativi: calcetto, pallavolo, tennis, basket, scacchi, bocce.... 16 ATTIVITÀ CULTURALE PROFESSIONISTICA? IL DRAMMA ITALIANO DI FIUME compagnia teatrale della minoranza italiana • fondato nel 1946 • oggi opera nell’ambito del Teatro Nazionale croato “Ivan Zajc” di Fiume • unica compagnia teatrale di lingua italiana al di fuori dei confini dell’Italia • dal 1946 oltre 350 rappresentazioni teatrali Fonte: www.hnk-zajc.hr ATTIVITÀ CULTURALE PROFESSIONISTICA? IL CENTRO DI RICERCHE STORICHE DI ROVIGNO • fondato nel 1968 • con compiti di ricerca storica – 6 sezioni: st. generale della regione, etnografia, dialettologia (romanza), st. del movimento operaio, st. della Resistenza, documentaristica relativa alla minoranza italiana • fornito di biblioteca scientifica con oltre 90.000 volumi (soprattutto argomento regionale) • nel 1996 l’Istituto ha ottenuto lo status di Biblioteca depositaria del Consiglio d’Europa, specializzata in diritti umani, tutela delle minoranze e protezione dell’ambiente • pubblica diverse serie: “Atti”, “Collana degli Atti”, “Quaderni”, “Monografie”, “Documenti”, “Fonti”, “Acta Historica Nova”, “Ricerche sociali” e “Etnia” •www.crsrv.org 17 PIETAS IULIA di Pola: Fondato nell’ottobre del 1995 presso la Comunità degli Italiani di Pola la “Pietas Iulia” si propone di valorizzare il patrimonio culturale dell’area istroveneta nella sua ricca ed intrecciata articolazione. La Società opera principalmente nei settori letterario, linguistico, etnico‐folklorico ed educativo‐ pedagogico. La “Pietas Iulia” è un’associazione di cittadini di diritto privato. La Casa editrice EDIT di Fiume Oltre ad aver avuto lʹonore di raccogliere lʹeredità del giornalismo italiano di queste terre di confine, lʹEDIT ha dovuto contestualmente ʺinventarsiʺ quale editore in grado di rivolgersi ad un gruppo umano che nasceva ex novo: quello degli Italiani dellʹIstria e di Fiume quali minoranza. E in uno scambio reciproco, lʹEDIT e i suoi lettori hanno insegnato ed imparato ad essere minoranza. Infatti, il ruolo e, soprattutto, le possibilità di sviluppo della Comunità Nazionale Italiana sono sempre stati indissolubilmente legati a quelle dei suoi mezzi di informazione o, meglio, alla capacità della minoranza di diventare ʺsoggettoʺ, ʺe L’EDIT pubblica: • Il quotidiano LA VOCE DEL POPOLO dal 1945, uno dei 6 quotidiani italiani che si pubblicano fuori dai confini d’Italia, con inserti vari e 40 pagine a colori di informazione in lingua italiana prodotte ogni giorno • La rivista PANORAMA, quindicinale che esce dal 1952, con approfondimenti di politica, società, arte e cultura • La rivista ARCOBALENO, mensile per ragazzi, esce dal 1948 • La rivista letteraria LA BATTANA, trimestrale, esce dal 1964 L’EDIT pubblica inoltre libri di varia umanità, principalmente in italiano. Produce e pubblica anche manuali scolastici per le scuole elementari e medie superiori delle scuole italiane di Croazia e Slovenia. 18 Centro regionale RTV: RADIO KOPER – CAPODISTRIA, Programmi italiani • Radio Capodistria opera nell’ambito dell’Ente pubblico Radiotelevisivo della Slovenia – RTV Slovenia • una delle prime emittenti bilingui in Europa • inizio programmi 25 maggio 1949, con il nome di Radio Trieste Zona Jugoslava, i programmi erano in tre lingue: slovena, italiana e croata • nel 1979 programma sloveno e italiano iniziano a trasmettere su frequenze separate • trasmette 24 ore al giorno in italiano Radio Fiume e Radio Pola Radio Fiume (Radio Rijeka) è nata il 16 settembre 1945. La stazione diffonde ogni giorno tre notiziari (ore 10, 12, 14) e un giornale radio (ore 16) in lingua italiana. Nata come emittente bilingue, Radio Fiume (oggi centro regionale della radio pubblica croata HRT) subì per un lungo tempo una forte limitazione nella programmazione italiana fino alla ricostituzione della redazione (1974). Nella sua lunga storia la redazione italiana di Radio Fiume ha vissuto momenti di estremo disagio che da una programmazione giornaliera quasi ininterrotta si vide ridurre notevolmente gli spazi radiofonici in seguito alle ben note vicende politiche. La Redazione Italiana di Radio Pola è stata istituita il 1.mo luglio del 1968 per venire incontro alle esigenze di informazione radiofonica per gli appartenenti alla CNI. Il programma italiano ha durata di 40 minuti giornalieri suddivisi in tre fasce; i contenuti: interni, esteri, regione e attività della CNI. 19 CENTRO ITALIANO DI PROMOZIONE , CULTURA, FORMAZIONE E SVILUPPO “CARLO COMBI” CAPODISTRIA Fondato nel 2005 dalla Comunità Autogestita Costiera della Nazionalità Italiana di Capodistria, ha lo scopo di dare organicità e rilevanza strategica generale alle attività e iniziative culturali promosse e realizzate dalla CNI in Slovenia. Il fine è il mantenimento, la promozione e lo sviluppo dell’identità della CNI, della lingua e della cultura italiana sul territorio d’insediamento storico. Il Centro promuove la visibilità, il ruolo e la funzione della CNI quale soggetto propulsore dello sviluppo culturale e sociale del territorio in cui essa è presente, sviluppando la convivenza interetnica, il multiculturalismo e il plurlinguismo. Il Centro è soggetto di diritto pubblico. Attività dell’UI LʹUnione Italiana opera principalmente nel campo dellʹattività culturale, scolastica, educativo‐ istruttiva, formativa, editoriale, informativa, sportiva, teatrale, sociale, giuridica (per il rispetto e lʹaffermazione dei diritti della CNI), socio‐economica, della ricerca scientifica. Nel settore dei programmi europei di cooperazione transfrontaliera (Phare CBC Slovenia‐Italia, Interreg IIIA Italia‐Slovenia 2000‐2006, Interreg Adriatico e Interreg IIIA Slovenia ‐ Ungheria ‐ Croazia 2004‐2006), ora IPA Adriatico 2007‐2013 e Programma per la Cooperazione Transfrontaliera Italia‐Slovenia 2007‐2013, lʹUnione Italiana ha svolto con successo, direttamente quale soggetto beneficiario, ovvero quale partner attivo, ben 30 progetti, nei campi culturale, della formazione e nel settore economico. A tale scopo ha costituito, a Capodistria, lʹUfficio Europa dellʹUnione Italiana. 20 UFFICIO “EUROPA” Compiti dell’ufficio “Europa” presentazione e realizzazione di progetti finanziati con fondi comunitari europei informazione sui diversi programmi di finanziamento della UE nei diversi settori consulenza per la redazione e stesura delle proposte progettuali e della relativa documentazione coordinamento e realizzazione delle attività dei partner transfrontalieri in diversi progetti mediazione tra i partner sloveni e croati ai fini dellʹequità delle trattative e sostegno dei loro interessi nei rapporti con i partner italiani assistenza tecnica per le aziende, comuni ed altre strutture in Slovenia e in Croazia I progetti realizzati… • IQ‐EURO (corso di formazione per europrogettisti) • ARTISTI DI DUE MINORANZE (mostra itinerante di 7 pittori della CNI in Croazia e Slovenia e di 7 pittori della CNS in Italia) • AGROMIN (valorizzazione delle risorse primarie delle minoranze italiana e slovena) • MIN‐TOUR (promozione turistica ed enogastronomica delle due minoranze) • POETI DI DUE MINORANZE (pubblicazioni bilingui, valorizzazione risorse umane, serate letterarie…) • MI‐MA (informare con continuità i giovani delle maggioranze sia in FVG sia in Slovenia delle realtà minoritarie della Regione) 21 JEZIKLINGUA (plurilinguismo quale ricchezza e valore dell’area transfrontaliera italo‐slovena) EDUKA (continuazione del Progetto MI‐MA; lezioni agli alunni delle scuole della maggioranza in FVG e Slovenia, sulle minoranze nazionali) S.I.M.P.L.E. (strategie di sensibilizzazione e tutela delle minoranze etniche, nazionali, culturali e degli emigrati presenti nei paesi del Mar Adriatico) – concluso il 28/02/14 LEX (analisi, applicazione e sviluppo della tutela delle minoranze in Italia e Slovenia) …e i progetti in corso Progetto S.I.M.P.L.E. Strenghtening the Identiy of Minority People Leads to Equality 22 Il rispetto dei diritti umani non deriva solamente dal dettato delle leggi e dalle dichiarazioni internazionali, bensì si basa sulla profonda convinzione che la dignità umana rappresenti un valore fondamentale ed imprescindibile dellʹumanità. RECAPITI UNIONE ITALIANA Via delle Pile I/IV 5100 FIUME CROAZIA www.unione-italiana.hr E-mail: [email protected] Tel.: +385/51/338-285 Fax.: +385/51/212-876 23 RECAPITI UNIONE ITALIANA– Ufficio “Europa” Via Župančič 39 Sede operativa: Via Kidrič 35 6000 CAPODISTRIA SLOVENIA www.unione-italiana.hr E-mail: [email protected] Tel.: +386/5/63-11-220 (1) Fax.: +386/5/63-11-224 24 ORDINE DEL GIORNO Oggetto: Tutela dei diritti e delle libertà fondamentali delle minoranze: sostegno alla promozione della presenza e dell’identità culturale, linguistica, sociale, istituzionale ed economica della Comunità Nazionale Italiana in Croazia e Slovenia. Il Consiglio Generale degli Italiani all’Estero VISTO l’accordo tra la Repubblica Italiana e la Repubblica di Croazia sui diritti delle minoranze, firmato a Zagabria il 5 novembre 1996; CONSIDERATO che la Legge 21 marzo 2001, n. 73, recante Interventi a favore della minoranza italiana in Slovenia e in Croazia e i suoi successivi rifinanziamenti sono stati predisposti con l’obiettivo di dare un tangibile sostegno politico, culturale e socio-economico alla presenza della della popolazione italiana nei territori della attuale Croazia e Slovenia e con la volontà di promuovere e finanaziare interventi a favore della Comunità Nazionale Italiana; PRESO ATTO che la Legge 9 gennaio 1991, n. 19, recante Norme per lo sviluppo delle attività economiche e della cooperazione internazionale della regione Friuli Venezia Giulia, della provincia di Belluno e delle aree limitrofe prevede, indica chiaramente la necessità di approvazione, da parte del Parlamento italiano, di una legge organica per gli interventi a favore della Comunità Nazionale Italiana in Croazia e Slovenia; TENUTO CONTO delle disposizioni dell’ordinamento italiano in materia di tutela dei diritti e delle libertà fondamentali; RILEVATA l’importanza di continuare ad avere una particolare attenzione per la Comunità Nazionale Italiana in Croazia e Slovenia, anche in considerazione della sua rilevanza per i buoni rapporti dell’Italia con le due vicine Repubbliche; DESIDEROSO di contribuire all’ulteriore sviluppo della Comunità Nazionale Italiana residente nella Repubblica di Croazia e nella Repubblica di Slovenia; ANIMATO dal desiderio di sviluppare e intensificare i legami d’amicizia tra i tre Paesi membri dell’Unione europea; CONSIDERATO che la Comunità Nazionale Italiana in Croazia e Slovenia rappresenta indubbiamente una ricchezza da valorizzare e contribuisce in modo rilevante alla crescita dei rapporti transfrontalieri e multilaterali; CONSTATATO che la giusta attenzione per le rispettive minoranze comporta un tassello importante anche nei rapporti tra l’Italia, la Repubblica di Croazia e la Repubblica di Slovenia, che negli ultimi anni hanno conosciuto una positiva evoluzione; APPRESO che la diminuzione dei finanziamenti pubblici mette in gravi difficoltà l’organizzazione e l’associazionismo, le Istituzioni e le Scuole Italiane della Comunità Nazionale Italiana in Croazia e Slovenia; CONSIDERATI i principi previsti dalla Costituzione, dalle leggi specifiche italiane e dalle convenzioni internazionali e trattati sottoscritti dal Governo italiano in materia di tutela delle minoranze; chiede al Governo: di improntare la propria politica nei confronti della Comunità Nazionale Italiana in Croazia e Slovenia, adottando misure necessarie alla sua tutela e valorizzazione e ad incrementare i fondi previsti per le sue attività; di predisporre adeguati strumenti normativi atti a valorizzare il ruolo della Comunità Nazionale Italiana in Croazia e Slovenia, anche nel contesto di scambi e collaborazioni, con particolare riguardo alle forme di cooperazione interregionale e transfrontaliera; di varare un Disegno di Legge che, già previsto dalla Legge 9 gennaio 1991, N° 19, sancisca l’interesse permanente dello Stato italiano per la Comunità Nazionale Italiana, componente autoctona dell’Istria, Quarnero e Dalmazia che preveda anche le relative risorse. Ordine del Giorno proposto dall’Unione Italiana e recepito dalla Commissione Continentale Europa e Africa del Nord del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero Zagabria, 29 marzo 2014