Destinazione... - Italia Orienta

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Destinazione... - Italia Orienta
Le mini guide di
Destinazione...
A cura di
In collaborazione con
per studiare e
lavorare all’estero
Un paradiso per paesaggio,
arte e qualita’ della vita
Pr
Foreste, laghi e mulini a vento. No, non siamo nel Don Chisciotte di Cervantes ma
in Svezia, da molti definita un “paradiso” per paesaggio, arte e qualità della vita.
Ma andiamo per ordine. Con un territorio vasto occupato da poco più di 9 milioni di
abitanti, la Svezia offre delle possibilità concrete per chi vuole fare il grande salto: i
campi d’eccellenza sono tanti e diversi. Partiamo dall’innovazione tecnologica: tra
i settori più affermati nell’economia svedese spiccano la chimica, l’informatica e le
tecnologie ambientali. Ma, ancora, l’industria automobilistica, la telefonia mobile,
l’elettronica, le scienze biotecnologiche e, infine, l’industria aerospaziale. Ma perché scegliere la Svezia? Semplice, per un’idea di base completamente differente dalla nostra, ad esempio. Nei Paesi Scandinavi, infatti, l’istruzione
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superiore non è considerata un servizio di carattere privato ma esiste
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la concezione per cui una quota sempre maggiore di popolazione
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che consegua alti titoli di studio, generi vantaggi per l’intera soAB
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della quasi totalità dei costi. Per migliaia di cittadini europei, infatti, l’assenza di tasse scolastiche rappresenta
un forte incentivo alla mobilità internazionale. In
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Svezia, così, avrai l’opportunità di incontrare
studenti e persone che vengono da culture
diverse e lontane. Potrai, insomma, crescere e lavorare insieme ad un gruppo.
Le università svedesi sono considerate tra
le migliori al mondo. Non è solo l’eccellenza dei programmi di studi ad essere presa
in considerazione, ma l’ottima qualità della
vita e il work-life balance (equilibrio vita-lavoro). Senza dimenticare l’intensa vita sociale universitaria, che si combina con la vita
all’interno dei campus. La lingua ufficiale è lo
svedese, mentre quelle commerciali più utilizzate a livello internazionale sono l’inglese,
il tedesco e il francese; la moneta è l’euro.
Da Greta Garbo a Ingrid Bergman, da Alfred
Nobel agli ABBA: sono tanti gli svedesi conosciuti in tutto il mondo. Senza dimenticare la vicina Lapponia, mitica terra di Babbo
Natale, luogo privilegiato per contemplare l’aurora boreale e Patrimonio Mondiale
dell’Unesco. Un volo per Stoccolma, in bassa stagione, non supera i 100 euro. Occhio
alle offerte, dunque.
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Studiare in Svezia
In rispetto della migliore tradizione scandinava, il sistema scolastico svedese è
gratuito e di alta qualità. La scuola secondaria di primo grado ha una durata più
lunga rispetto a quella italiana. Il periodo va dai 7 ai 16 anni, corrispondente alla
scuola dell’obbligo, a cui segue la scuola secondaria di II grado-dai 16 ai 19 anni. La
scuola inizia a fine agosto e termina a giugno dell’anno successivo, esattamente
come in Italia. Lo studente può scegliere tra 17 programmi nazionali, tutti della
durata di 3 anni.
In generale, i docenti svedesi godono di un’ampia autonomia didattica che permette loro un notevole tasso di creatività e innovazione.
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Come funziona l’Universita’?
Partiamo da un dato di fatto importante: in Svezia l’università è gratuita per tutti
i cittadini dell’Unione europea. Un’autentica occasione per gli studenti alle prese
ogni anno con bollettini d’iscrizione e tasse universitarie. Un sistema all’avanguardia, molto proteso all’internazionalizzazione come lo dimostra il numero elevato di
Erasmus (programma europeo che promuove gli scambi tra studenti universitari)
attivati.
IL SISTEMA UNIVERSITARIO - In Svezia esistono sia università (universitet) che college universitari (högskola). La differenza risiede nel tipo di titoli che rilascia l’ente
formativo. Le università (universitet) offrono l’intero ciclo di studi superiori, mentre
le högskola offrono programmi di studio fino al primo livello accademico (corso di
laurea triennale/bachelor). Quello universitario è un sistema universitario molto indipendente, dove l’organizzazione didattica è affidata integralmente ai singoli istituti.
Il sistema universitario svedese fa riferimento allo spazio educativo europeo. Pertanto è articolato in corsi di laurea di primo livello (bachelor level/undergraduate
course). La maggior parte dei programmi sono in lingua inglese. Il livello successivo
è il Master degree/graduate course (la laurea magistrale in Italia). Gli studenti che
desiderano continuare la carriera accademica, proseguono con il dottorato. La
candidatura per un dottorato va richiesta direttamente all’università dove si
intende studiare.
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L’anno accademico è diviso in 2 semestri: autunno e primavera.
La maggior parte dei corsi inizia durante il semestre autunnale, la cui durata è da fine agosto fino a metà gennaio.
Il semestre primaverile inizia a metà gennaio e termina a fine giugno. Tra la pausa dei due semestri,
molte università erogano brevi sessioni estive
corrispondenti a un massimo di 15 crediti. Il sistema dei crediti formativi universitari
prevede 30 crediti a semestre, 60 per anno accademico in accordo con gli ECTS (European Credit Transfer and Accumulation System) che facilita il riconoscimento dei
titoli accademici in ambito europeo. Il sistema prevede il bachelor, master e phd. I
corsi sono a numero chiusi e ogni università stabilisce i criteri di accesso. Lo studente ha la possibilità di iscriversi sia a corsi individuali che corsi di laurea. L’accumulo dei
corsi individuali può portare al raggiungimento di un corso di laurea. I piani di studio
variano da 2 a 11 semestri.
L’ESAME? È DI GRUPPO - Una particolarità rispetto al sistema italiano sono
Cosa devo fare per iscrivermi
le tipologie di esame: oltre a quella
ad un corso di laurea
scritta e orale, infatti, sono previste valutazioni di lavoro di gruppo e persino
Per iscriverti a un corso di laurea di primo livello (la
“nostra” laurea triennale/bachelor), oltre al diploma di
un esame da sostenere direttamente
maturità è necessario essere in possesso di una delle
da casa. Tra i 52 atenei disponibili, alcuseguenti certificazioni di conoscenza della lingua inni figurano nella top 100 delle miglioglese: TOEFL (almeno 2/3 del punteggio); IELTS (voto
ri università del mondo (il Karolinska
complessivo 6,5 con nessuna sezione sotto il 5,5);
Institute di Stoccolma, l’Uppsala UniCambridge Advanced certificate. Le informazioni per
versitet, prima università in Svezia, la
fare domanda alle Università svedesi le trovi sul portale www.universityadmissions.se
Stockholms Universitet e la Lund Universitet).
RICONOSCIMENTO DEI TITOLI ACCADEMICI - Non esiste un meccanismo automatico per il riconoscimento dei titoli accademici a livello europeo. Di conseguenza, se
si ha intenzione di proseguire gli studi in un altro Paese dell’UE, bisogna rivolgersi
alle autorità competenti per ottenere il riconoscimento del titolo di studio. Nella
maggior parte dei casi, per ottenere un “certificato di equipollenza” del diploma
di laurea, che equipara il titolo di studio a quelli del Paese destinatario, si contatta
il centro ENIC/NARIC del Paese in cui si desidera ottenere l’equipollenza. A seconda del Paese in cui i diplomi vengono valutati e dello scopo di tale valutazione, il
centro ENIC/NARIC si occuperà direttamente della pratica o la trasferirà all’autorità
competente.
Se si desidera contattare direttamente le autorità competenti del Paese di destinazione, in Svezia l’autorità responsabile del riconoscimento dei titoli accademici
e attestati, varia a seconda del titolo di studio. Per alcuni titoli professionali, quali
avvocato, insegnanti della scuola pubblica, perito aeronautico, ragioniere, perito commerciale, ufficiale della marina, farmacista, analista di biomedicina,
professioni sanitarie, istruttore di guida, professore universitario, veterinario, ci sono autorità specifiche che procedono al riconoscimento
del titolo che possono essere consultate al seguente link: http://
www.swedenabroad.com/SelectImageX/252668/Riconoscimentodititoliaccademici.pdf
Per tutti gli altri titoli di studio, il riconoscimento viene
eseguito dallo Swedish Council for Higher Education
(http://www.uhr.se/sv/Information-in-English/)
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COSTI - Gli studenti universitari vengono assistiti nelle loro spese dall’Istituto Nazionale Studentesco Svedese (Centrala studiestödsnämnden) , attraverso l’erogazione di una somma di denaro di circa 200 euro alla settimana (di cui circa 68 sono
a fondo perduto, il restante viene erogato sotto forma di prestito studentesco, da
restituire in futuro).
ALLOGGI – Il primo passo è chiedere alla propria università se ci sono posti disponibili all’interno degli alloggi del campus. Inoltre, la stessa università può mettere in
contatto lo studente con le associazioni studentesche che facilitano la ricerca dell’alloggio. Gli uffici turistici locali sono predisposti a fornire informazioni sulle opportunità abitative. Ricorda: in Svezia ci sono all’incirca 280 ostelli della gioventù (camere
da due o quattro letti), gestiti da Svenska Turistföreningen – STF (il Touring Club
Svedese). Le residenze sono situate per lo più nelle zone periferiche: le camere sono
fornite di solo letto, armadio e scrivania (mancano spesso lenzuola, asciugamani
e cuscini). La maggior parte delle residenze è dotata di lavatrici e asciugatrici il cui
utilizzo è quasi sempre gratuito. Ma quanto costa dormire nella residenza universitaria? Il prezzo delle residenze studentesche varia da circa 2.000 a 2.500 corone al
mese (all’incirca 260 euro). Il prezzo può essere più alto se le residenze si trovano in
centro.
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Come ottenere il permesso di
soggiorno per studenti?
Per brevi soggiorni in Svezia, fino a tre mesi, è sufficiente la carta d’identità, mentre per restare più di sei mesi è necessario essere iscritto ad un corso di studi e
dimostrare di essere in grado di mantenersi economicamente. Una cosa, di certo,
è sicura: la vita dello studente in Svezia è davvero accessibile. Le spese per vitto
e alloggio, come abbiamo visto, ammontano in media a 450 euro. Ricorda: per i
cittadini europei che desiderano studiare o svolgere ricerca in Svezia è necessario
comunicare la propria presenza sul territorio nazionale all’Ufficio Immigrazione
Svedese entro tre mesi dall’arrivo in Svezia.
Per studiare in Svezia è necessario ottenere il permesso di soggiorno. La richiesta
avviene osservando i seguenti passaggi:
} ammissione a un programma di studi o corso universitario, tramite la “lettera di
accettazione” da parte dell’università o della scuola;
} pagamento parziale del corso di interesse prima di inviare la domanda per il visto
} riempire il formulario dell’”application”, disponibile online (sul sito dell’Ambasciata svedese) in cui vengono richieste informazioni relative agli studi. Inoltre, si
richiedono i seguenti documenti e informazioni: un indirizzo valido; essere in grado
di pagare la tassa dell’application tramite VISA o Mastercard/Eurocard; documenti
personali scannerizzati
} copia delle pagine del passaporto che mostrano le specifiche personali, il periodo di validità e se si ha il permesso di vivere in Paesi diversi dal proprio
- copia di un documento che attesti di essere in possesso di un’assicurazione medica che copra la permanenza in Svezia. Se si ha un’assicurazione tramite l’università,
è necessario inviarla in allegato
} conto bancario che dimostri la capacità di sussistenza, corrispondente a 7300
corone svedesi (all’incirca 800 euro) al mese per almeno dieci mesi in un anno.
Questa somma corrisponde all’indennità mensile di uno studente svedese (composta da un prestito agevolato e un assegno di studio dallo stato svedese)
} documenti che testimonino un’eventuale assegnazione della borsa di studio
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L’Orientamento? E’ obbliugatorio
In Svezia, è molto attivo e ben articolato l’orientamento formativo, obbligatorio
all’interno del sistema scolastico, così come per l’ambito dell’educazione degli adulti. L’orientamento si svolge anche in modalità online, attraverso i
seguenti portali: www.utbildningsinfo.se. (sito per studenti, genitori
e professionisti nel campo della formazione), e www.studera.nu ,
dedicato all’istruzione superiore e “Future profession” che fa
parte del Servizio pubblico di impiego svedese e fornisce
informazioni sulle diverse aree lavorative e i percorsi
formativi relativi (www.arbetsformedlingen.se).
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BORSE DI STUDIO
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ma con la borsa”
Per gli studenti laureati esistono una serie di
borse di studio che facilitano lo studio e le ricerche. Iniziamo dallo Svenska Institutet di Stoccolma che richiede per l’ammissione al concorso i
seguenti requisiti: proseguimento di studi già cominciati al livello di dottorato o di master; inizio di un programma
di studio per una ricerca futura; specializzazioni possibili soltanto in Svezia; ottima conoscenza dell’inglese e dello svedese.
La gestione di queste borse è curata direttamente a Stoccolma.
La Fondazione “Blanceflor Boncompagni-Ludovisi, nata Bildt” di
Stoccolma per giovani italiani e svedesi offre soprattutto borse di studio
post-dottorato. La domanda deve essere fatta entro il 2 febbraio di ogni
anno. L’obiettivo della fondazione è di promuovere l’attività di ricerca scientifica
e l’istruzione superiore per cittadini italiani e svedesi. I campi di studio sono i seguenti: la fisica, la chimica, l’odontologia, la medicina, l’ingegneria, le scienze informatiche. Per maggiori informazioni: www.blanceflor.se
Infine, borse di studio sono promosse dalla fondazione “C.M. Lerici” che offre ogni
anno a cittadini italiani e svedesi alcune borse di studio per studi e pubblicazioni da
compiere in Svezia e in Italia, in varie discipline (umanistica, musica, economia, legge, scienza, architettura) a studenti universitari, post-universitari, ricercatori e docenti. Il fine della Fondazione C.M Lerici è di contribuire agli studi di giovani cittadini
italiani e svedesi e di promuovere l’educazione artistica e scientifica, soprattutto
nei settori in cui lo scambio culturale tra la Svezia e l’Italia è di particolare interesse.
Per maggiori informazioni ecco il sito di riferimento http://cmlerici.se/
Non solo Universita’
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Oltre alla formazione universitaria, in Svezia esiste un sistema ben radicato relativo
alla formazione professionale: Vocational Advanced Education o AVE, in svedese kvalificerad yrkesutbildning. Si tratta di corsi altamente specializzati, dalla
durata annuale o biennale, tenuti in lingua svedese. I corsi professionali
dipendono dalla Swedish National Agency for Higher Vocational Education (in svedese Myndigheten för kvalificerad yrkesutbildning).
L’istituzione analizza i fabbisogni formativo-professionali del
mercato del lavoro così da istituire e finanziare programmi pubblici formativi mirati a professionalità specifiche. Inoltre, si occupa dell’educazione degli adulti. st
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STAGE E TIROCINI
In Svezia lo stage è denominato praktik ed è strettamente legato al percorso
scolastico, in quanto viene realizzato sin dalla scuola superiore, dove sono
previsti diversi programmi professionali che includono attività pratiche direttamente sul posto di lavoro (Apu - Arbetsplatsförlagd utbildning). Chiariamo
subito le cose: in Svezia il legame tra il mondo dell’istruzione e il mondo del
lavoro è molto stretto. Tutti gli studenti, solo per fare un esempio, prendono
parte a visite aziendali guidate durante il periodo formativo. Possono realizzare uno stage gli studenti che frequentano il Gymnasieskolan (la scuola
superiore), gli studenti universitari e i laureati anche di altri Paesi UE, nonché
gli adulti in formazione.
Per gli studenti europei la Svezia riserva numerose opportunità che includono uno stage per riqualificare le proprie competenze professionali (www.
jbkompetens.se). La durata dello stage può variare in base agli accordi presi
dal tirocinante con l’organizzazione ospitante (azienda, associazione, ecc.) e
con la struttura promotrice (centri di formazione, scuole secondarie a vocazione soprattutto professionale, college e università) secondo quanto
previsto dai singoli programmi di studio o di scambio (per gli stage
internazionali).
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Si va da un minimo di 2 ad un massimo di 12 mesi per i
corsi di alta formazione professionale sia semestrali
che triennali, oppure dalle 15 alle 22 settimane per
i tirocini fatti all’interno della scuola superiore
triennale di tipo tecnico-professionale, fino
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ad un semestre per il tirocinio svolto all’interno di un determinato percorso
universitario.
In Svezia è anche in vigore un programma di politiche attive chiamato “Garanzia di lavoro per i giovani”, rivolto – così come accade in Italia - ai disoccupati dai 16 ai 25 anni, che prevede tirocini della durata massima di tre mesi.
Un punto di riferimento per svolgere esperienze di stage è rappresentato
dalle associazioni studentesche all’interno delle università. È inoltre possibile
contattare direttamente le grandi aziende che offrono programmi di stage,
tra cui tra le più famose troviamo Electrolux, Tetrapak, Ericsson, Volvocars,
Ikea, Scania. Se vuoi fare uno stage in Svezia devi essere iscritto presso un’istituzione universitaria oppure essere stato accettato da un’azienda. Gli
stagisti devono avere un’assicurazione sanitaria e devono dimostrare di disporre di sufficienti mezzi di sostentamento, nel caso in cui lo stage non sia
remunerato.
Chi intende fare uno stage in Svezia può contattare direttamente l’Arbetsförmedlingen (www.arbetsformedlingen.se ), ossia l’Ufficio di collocamento
presente in ogni comune. Come studente universitario in Italia, si potrebbe
svolgere uno stage presso un’azienda, partecipando al programma Erasmus
plus. Inoltre, come cittadino europeo, ricorda che durante il soggiorno nel
Paese ospitante hai diritto allo stesso trattamento previsto per i cittadini nazionali, in particolare per quanto riguarda l’accesso all’occupazione, la retribuzione, le prestazioni volte ad agevolare l’accesso al lavoro.
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Paese CHE VAI,
LAVORO CHE TROVI
La Svezia è certamente un Paese ricco, con uno degli standard di vita più alti al
mondo. La forza della moderna economia svedese consiste soprattutto nell’avanzamento tecnologico sia dei settori tradizionali come la chimica, la meccanica,
la metallurgia che dei nuovi comparti come ITC, BioTech CleanTech etc.
PROFESSIONI PIU’ RICERCATE - Sarà un’arma in più conoscere la lingua del posto,
quella svedese quindi, o almeno l’inglese. Nelle grandi aree turistiche come quelle
di Stoccolma, o nei resort lungo la costa (Malmo e Goteborg) l’industria dell’ospitalità offre numerose occasioni per giovani lavoratori, anche stranieri. È proprio in
questo settore e in quello della ristorazione che è possibile trovare diverse offerte
di lavoro: tra hotel, ostelli, locali notturni, bar e ristoranti svedesi ci sarà la possibilità di trovare quello che fa per te. Le alternative non mancano: dai lavori Au pair
al baby sitting, ma anche dai classici lavori nel settore agricolo (in speciale
modo nella zona di Skan, nel Sud della Svezia).
Il grado di apertura al commercio internazionale (esportazioni
+ importazioni / PIL) della Svezia è tra i più elevati al mondo:
oltre il 70%. Questa grande apertura è legata alle caratteristiche della struttura produttiva svedese che è fatta di
grandi imprese multinazionali leader internazionali
nel loro comparto.
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SETTORI PIU’ INTERESSANTI PER GLI ITALIANI - La Svezia rappresenta un mercato
particolarmente interessante per diverse imprese italiane produttrici di macchinari
e componenti elettromeccanici; a queste dobbiamo aggiungere le imprese del
comparto enoagroalimentare.
I posti di lavoro per i quali c’è molta ricerca nel Paese scandinavo sono i più svariati
e attengono sia a professioni altamente specializzate destinate a laureati, sia a professioni che richiedono competenze più manuali che possono impiegare personale
diplomato. Dai rilevamenti della rete nazionale degli uffici di collocamento le professioni più richieste risultano essere:
PROFESSIONI NELLE IT
INGEGNERI CIVILI
INGEGNERI E TECNICI
MEDICI
FARMACISTI
INFERMIERI
INSEGNANTI
ADDETTI ALLA VENDITA
CUOCHI
ARTIGIANI
PSICOLOGI
MECCANICI
Interessanti opportunità per i giovani italiani possono arrivare da partnership con
imprese locali attive nello sviluppo di tecnologie in diversi settori: (meccatronica,
materiali funzionali, biotech, cleantech e generazione di energia da fonti rinnovabili); e nell’innovazione di tecnologie applicate in settori tradizionali: elettromeccanica, processi industriali e lavorazione del legno.
In Svezia circa il 90 % della popolazione sta spostandosi verso una
dimensione urbana, con stili di consumo salutistici e gusti alimentari cosmopoliti: oltre alle multinazionali, infine, sono
attive numerose PMI con una forte vocazione manifatturiera di nicchia, in grado anche di collegarsi con le
imprese italiane.
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NORME – L’Ambasciata di Svezia è chiara nelle sue disposizioni: i cittadini di un
Paese membro dell’UE/SEE hanno diritto a lavorare e vivere in Svezia se sono in
grado di provvedere economicamente a se stessi, tramite un lavoro, una pensione
o altre fonti di reddito. Il diritto di residenza deve essere registrato presso gli uffici
dell’Anagrafe svedese (Skatteverket) entro tre mesi dall’ingresso in Svezia.
Una volta effettuata la registrazione presso l’Anagrafe svedese sarà assegnato un
codice anagrafico (personnummer). Tale numero, che corrisponde al codice fiscale
italiano, è indispensabile per la vita quotidiana in Svezia: nei rapporti con le autorità, nei negozi, nelle transazioni immobiliari, in banca, ecc. I lavoratori sono coperti
da un’assicurazione contro la disoccupazione e chi è sprovvisto di lavoro, può usufruire di un indennizzo statale in contanti. Lo stipendio medio di ingresso per un lavoratore che si affaccia nel mondo del lavoro è di circa 20mila corone svedesi/mese
(corrisponde a circa 2.300 euro). Questo anche perché il costo della vita è alto e le
tasse sono un indice di spesa pesante per gli svedesi. Per contro va sottolineato
come il sistema contributivo sia percepito come trasparente e altamente compensatorio: basti pensare che, per esempio, ognuno ha diritto ad almeno 5 settimane
di ferie retribuite l’anno e alle giovani coppie con figli neonati spettano 48 giorni di
ferie retribuite in più.
Altra caratteristica fondamentale del mercato del lavoro svedese è la parità di diritti fra uomo e donna: oltre il 70% delle donne ha un impiego, anche grazie alle molte
agevolazioni di cui le mamme godono.
In Svezia è possibile candidarsi e ottenere un posto di lavoro anche parlando solamente in inglese, anche se, per meglio integrarsi, è comunque bene imparare la
lingua. Per questo lo Stato offre corsi gratuiti di svedese agli stranieri residenti in
Svezia. Anche in Italia è possibile studiare la lingua presso diverse istituzioni, come
riportato sui siti dell’Ambasciata Svedese e dello Svenska Istitutet.
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Come trovare lavoro in Svezia
Sul sito internet “Work in Sweden” e sul sito dell’Ufficio del collocamento svedese (Arbetsförmedlingen) si possono trovare informazioni utili su come cercare lavoro
in Svezia, mentre sul sito Business Sweden sono pubblicate diverse brochure informative sul sistema fiscale e su come aprire un’attività.
Un altro buon punto di partenza per chi cerca lavoro è il database di “EURES” (EURopean Employment Services). Si tratta di una raccolta di annunci di lavoro gestito dagli
uffici di collocamento dei Paesi dell´UE.
Quanto costa la vita in Svezia?
Ci sono cose che costano decisamente più che in Italia, altre che costano meno. In
linea di massima la Svezia è paragonabile ad un Nord Italia leggermente più caro.
Affitto
€350
Spese casa (Luce, Acqua e Gas)
€30
Abbonamento mezzi
€35
Adsl €20
Cena fuori e dopocena (2 volte a settimana, €20 cad)
Cinema (1 volta a settimana)
Spesa (€30 a settimana)
Totale €160
€26,4
€120
€ 1.000
Il costo della vita in Svezia è abbastanza alto e richiede un investimento minimo di
1000 euro al mese, considerando vitto e alloggio. Per quanto riguarda le cure mediche, attraverso la Tessera Europea di Assicurazione Malattia(TEAM) si ha diritto
a quelle d’emergenza offerte dal servizio pubblico. Maggiori informazioni in
merito sono consultabili sul sito della Commissione Europea.
La maggior difficoltà poi, è trovare alloggio, soprattutto a Stoccolma,
dove la quantità di appartamenti, soprattutto in condivisione, è
molto limitata. E’ perciò preferibile vivere in cittadine più piccole, come Uppsala e Lund, dove anche spostarsi e stringere
rapporti sociali è più facile. Tra i siti per cercare alloggio
in Svezia l’Ambasciata segnala Blocket, Hybrostad eAdrahand.
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E se partissi per uno
scambio alla pari?
Spesso gli scambi alla pari rappresentano un utile strumento per avere la possibilità di conoscere un Paese e viverci per qualche mese, senza spendere barche di
soldi. La formula del lavoro au pair è questa: si viene inseriti nel nucleo familiare di
destinazione con gli stessi diritti (quindi vitto, alloggio, assistenza) e gli stessi doveri (quindi sbrigare faccende domestiche e nelle attività familiari) degli altri componenti. Insomma alla pari a tutti gli effetti.
Non si tratta solo di un’esperienza formativa interessante, ma anche dell’opportunità di imparare e perfezionare una lingua straniera senza dover pagare costosi
corsi privati.
Le famiglie che fanno richiesta di ragazzi/e
alla pari, generalmente ne hanno bisogno
per accudire bambini piccoli per metà
giornata, ma si stanno diffondendo molto
anche le domande per aiutanti in piccole
aziende agricole a gestione familiare o
ancora di singoli o famiglie che vogliono
imparare la lingua del ragazzo/a alla pari.
Ad oggi, si stima che oltre 300.000 giovani in tutto il mondo stiano svolgendo
un periodo di lavoro alla pari. Un mondo
poco conosciuto, ma concreto e in fortissima crescita.
Se vuoi provare un’esperienza simile
in Italia è possibile contattare una
delle agenzie e organizzazioni private che operano nel settore
dello studio e
lavoro all’estero. Si
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ta di enti di varia natura, dalle associazioni culturali ai tour operator. Anche all’estero esistono agenzie di collocamento alla pari per stranieri. Tra queste ti consigliamo
quelle che aderiscono alle organizzazioni nazionali dell’ECAPS, European Commitee for Au Pair Standards, che sono tenute a rispettare un preciso codice di comportamento nei confronti sia dei partecipanti alla pari sia delle famiglie. L’elenco di
tutte le agenzie ufficiali di Scambi alla Pari si trova sul sito istituzionale dello IAPA
– International Au Pair Association.
Reperire la famiglia tramite agenzia non è l’unica modalità possibile, anche tramite
internet esistono siti di incontro domanda/offerta sul lavoro alla pari. L’utilità di
usufruire dell’agenzia può essere valutata in relazione ad una conoscenza preliminare della famiglia, al rispetto di determinati standard e ad un’assistenza per
le procedure burocratiche. Di solito l’agenzia prevede un costo per il servizio ma,
soprattutto all’estero, si possono trovare agenzie che forniscono il servizio gratuitamente all’au pair.
Infine un’altra possibilità è quella di rivolgersi agli sportelli EURES (European Employment Services), servizi europei per l’impiego diffusi in tutto gli Stati membri attraverso una rete di Consiglieri EURES. A questi servizi si potranno richiedere informazioni su eventuali annunci di ricerca di ragazze/i alla pari oppure, come già detto
in precedenza, consultare le offerte di lavoro pubblicate sul portale di EURES.
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Relazioni Italia-Svezia
L’interscambio Italia - Svezia conferma dati positivi e in crescita anche per il
2014: nei primi sei mesi dell’anno infatti, le esportazioni italiane verso la Svezia
sono aumentate del 3% rispetto allo stesso periodo del 2013, così come le forniture svedesi verso l’Italia sono aumentate dell’1,7% nello stesso periodo.
L’Ufficio economico-commerciale dell’Ambasciata cura i rapporti con le Autorità e gli enti svedesi nel settore economico e commerciale. Assicura inoltre un
flusso costante di informazioni sull’andamento congiunturale dell’economia
della Svezia, sulla politica economica del governo svedese e su questioni di interesse per lo sviluppo delle relazioni economiche tra Italia e Svezia.
Allo scopo di favorire gli scambi commerciali e gli investimenti tra Italia e Svezia l’Ambasciata coordina la collaborazione tra gli enti che costituiscono il Sistema Italia in Svezia: ICE - Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane che realizza una serie di attività che vanno dall’assistenza a imprese italiane che vogliono inserirsi nel mercato locale alla realizzazione di indagini di mercato settoriali, iniziative promozionali e organizzazione di missioni
di operatori locali in Italia.
Camera di Commercio italiana per la Svezia che fornisce alle aziende italiane e
svedesi servizi di consulenza, ricerca di partner commerciali (produttori,
rappresentanti, esportatori e importatori di beni e servizi), assistenza
per la partecipazione alle fiere, assistenza per iniziare un’attività in
Svezia. v
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ENIT (Agenzia Nazionale del Turismo) che promuove i flussi turistici svedesi in Italia, realizzando iniziative promozionali, di informazione e di sostegno alla commercializzazione dei prodotti turistici italiani. la ia
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“Le persone non fanno i viaggi.
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