Storia del Credito Cooperativo Veneto

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Storia del Credito Cooperativo Veneto
Le tappe dello sviluppo del Credito Cooperativo
Nasce la prima Cassa Rurale a Loreggia in provincia di Padova,
per opera di Leone Wollemborg.
L’idea laica di Wollemborg, che presto si diffuse nel mondo cattolico,
era quella di creare un modello imprenditoriale alternativo,
centrato sulle persone, che non applicasse soltanto i principi di efficienza
e di economicità, ma anche quelli di solidarietà.
Nello stesso anno viene costituita la Federazione fra le Casse Rurali
e sodalizi affini, cui aderiscono 51 Casse Rurali.
1883
1890
L’enciclica Rerum Novarum di papa Leone XIII,
sollecitando i cattolici all’azione sociale e a forme di tipo solidaristico
per vincere la solitudine dei più poveri, diviene il manifesto
di un ampio e diffuso movimento.
Da qui prende avvio un vasto processo di nascita e diffusione
delle Casse Rurali in diverse regioni italiane.
1891
1897
Inizia ad operare la Federazione Italiana delle Casse Rurali: nasce con
funzioni di rappresentanza e tutela del gruppo, di promozione
e perfezionamento delle banche associate, con una struttura
di supporto alle Casse di tipo sindacale, tecnico e finanziario.
Nonostante la crisi economica che segue la Prima Guerra Mondiale
e la politica condotta nel ventennio fascista verso tutta la cooperazione,
quell’esperienza non si conclude.
L’Assemblea Costituente dà con l’articolo 45 un riconoscimento del ruolo
e della funzione specifica della cooperazione a fini di mutualità.
Nasce il Fondo Garanzia degli Obbligazionisti (Fgo), strumento volontario
ed esclusivo delle BCC, che tutela i portatori di obbligazioni clienti delle BCC.
2005
2007
Il 25 luglio 2008 viene costituito il Fondo di Garanzia Istituzionale
del Credito Cooperativo (Fgi), con l’obiettivo di tutelare
la clientela delle Banche di Credito Cooperativo,
Casse Rurali, Casse Raiffeisen, salvaguardando
la “liquidità e la solvibilità” delle Banche aderenti attraverso
azioni correttive ed interventi di sostegno e prevenzione della crisi.
26 BCC/CRA e la Federazione Veneta delle Banche di Credito Cooperativo,
insieme a 13 BCC del Friuli Venezia Giulia e alla relativa Federazione locale,
entrano nel capitale sociale di Cassa Centrale, che muta
la propria denominazione in “Cassa Centrale delle Casse Rurali trentine
e delle Banche di Credito Cooperativo del Nord Est”.
2003
2004
Nell’ambito del XIII Convegno Nazionale tenutosi a Parma,
si approva il Progetto di qualificazione del “sistema a rete” delle BCC,
che prevede la creazione di una forma di garanzia incrociata a protezione
della clientela delle BCC e l’approvazione della Carta della Coesione.
Al Fondo Centrale di Garanzia si sostituisce il Fondo di Garanzia
dei Depositanti del Credito Cooperativo (Fgd), nuovo strumento
obbligatorio di tutela in linea con la direttiva dell’Unione europea,
che svolge anche funzioni di prevenzione delle crisi, a differenza
dell’analogo strumento operativo per il resto dell’industria bancaria.
1999
2002
La riforma del diritto societario riconosce e conferma alle BCC/CRA
la loro natura di cooperative a mutualità prevalente.
Con il Testo Unico delle leggi in materia bancaria e creditizia
vengono cancellati i limiti di operatività fino ad allora in vigore,
consentendo alle Banche di Credito Cooperativo
(questa la nuova denominazione) non solo di offrire tutti i servizi
e i prodotti delle altre banche, ma anche la possibilità di diventarne
socio per chiunque operi nel territorio di competenza.
1995
1997
Nell’ambito del XII Convegno Nazionale di Riva del Garda
viene pubblicata la Carta dei Valori del Credito Cooperativo.
Il Credito Cooperativo si presenta così
come un “sistema coordinato di autonomie basato su strutture
operanti a vari livelli con funzioni distinte, ma complementari tra loro
e saldato insieme da regole e meccanismi condivisi
e rispettati di indirizzo strategico e di coordinamento”.
Iccrea costituisce una società per la gestione dei fondi comuni
di investimento mobiliare, che esordisce sul mercato
lanciando il fondo “Aureo”.
1987
1993
Inizia la propria attività la capogruppo di impresa, Iccrea Holding,
con funzioni di indirizzo,
coordinamento e controllo delle società partecipate.
Su iniziativa della Federazione Italiana nasce la Scuola Centrale
del Credito Cooperativo, organismo per la formazione
all’interno del Credito Cooperativo, l’attuale SEF Consulting.
1981
1985
Nasce il Fondo di Previdenza per il personale
delle Casse Rurali ed Artigiane, attuale Fondo Pensione Nazionale.
Nasce Agrileasing, società che pone le Casse in condizione
di effettuare operazioni di leasing immobiliare e mobiliare.
1978
1980
Adesione della Federazione Italiana e di buona parte
delle Casse Rurali all’Associazione Bancaria Italiana ABI.
Nasce Ecra, l’Editrice delle Casse Rurali ed Artigiane.
La Federazione Italiana è tra i membri fondatori
dell’Associazione delle Banche Cooperative della Cee,
il Groupement des Cooperatives d’Espargne e de Crédit,
che ha lo scopo di promuovere e di tutelare gli interessi della categoria
in sede comunitaria. Federazione e Iccrea aderiscono inoltre
all’Unione Internazionale Raiffeisen, IRU.
1973
1974
1977
Viene creato il Fondo di Garanzia dei Depositanti, primo esempio in Italia
di un organismo di autotutela delle banche e, indirettamente,
degli interessi dei depositanti. Si tratta di un’iniziativa
volontaria delle Casse Rurali, non disposta da normative.
Viene costituito Iccrea - Istituto centrale delle CRA - con l’obiettivo
di “rendere più efficace e intensa l’opera delle Casse Rurali ed Artigiane,
agevolando, coordinando e incrementandone l’azione,
mediante lo svolgimento di funzioni creditizie, di intermediazione tecnica
ed assistenza finanziaria” (art. 2 Statuto Iccrea).
1965
1970
Nascono le Casse Centrali di Bolzano e Trento.
Viene costituita la Federazione Italiana delle Casse Rurali ed Artigiane
(Federcasse), che, dopo la liquidazione dell’Ente Nazionale
delle Casse Rurali Agrarie ed Enti Ausiliari avvenuta nel 1979,
è oggi l’unico organismo di rappresentanza del Credito Cooperativo.
1961
1963
Viene costituita la Federazione Veneta delle Casse Rurali e Artigiane,
che poi diventa nel 1994 Federazione Veneta
delle Banche di Credito Cooperativo.
È sciolta la Federazione Nazionale delle Casse Rurali ed Enti Ausiliari,
mentre continua ad operare l’Ente Nazionale delle Casse Rurali.
1946
1950
Comincia un periodo di intenso sviluppo del movimento.
Si ricostituiscono le Federazioni locali e si ristrutturano quelle esistenti,
conferendo loro funzioni di rappresentanza, tutela ed assistenza tecnica
a livello regionale ed interregionale delle Casse associate.
Nasce l’Ente Nazionale delle Casse Rurali Agrarie ed Enti Ausiliari (Encra).
È varata la Legge Bancaria.
1937
1944
È ricostituita dai Cattolici la Confederazione Cooperative Italiane
e dai cooperatori di altra ispirazione la Lega Nazionale
delle Cooperative e Mutue.
Avviene la scissione: le cooperative cattoliche si staccano
dalla Lega delle cooperative e formano
la Confederazione Cooperative Italiane, alla quale aderisce
la Federazione Italiana delle Casse Rurali.
1926
1936
Entra in vigore il Testo Unico delle casse Rurali e Artigiane (Tucra)
che ne disciplina l’attività: vengono definite come società cooperative
aventi per oggetto principale
“l’esercizio del credito a favore di agricoltori e del credito
a favore di artigiani, congiuntamente e disgiuntamente”.
Non favorisce l’espansione numerica delle Casse Rurali che,
dopo la caduta del regime fascista, risultano notevolmente diminuite
passando da 3.540 nel 1922 a 804 nel 1947.
Le Casse Rurali sono oltre 900, di cui 775 quelle cattoliche; le Federazioni,
a carattere diocesano, cominciano a darsi una prima struttura organizzativa.
Seppur dotate di pochissimo capitale, le Casse Rurali potevano contare
su un enorme patrimonio, intangibile ma reale, di energie,
speranza e voglia di riscatto, per sé e per il territorio in cui vivevano.
Nell’arco di neppure 15 anni sono già 904, diventando 1.386 nel 1905
e crescendo fino a 3.347 nel 1920.
1905
1919
Il regime fascista, che vuole controllare la cooperazione,
crea l’Ente Nazionale Fascista della Cooperazione.
La legge sulla disciplina giuridica del rapporto di lavoro impone
la costituzione dell’Associazione Nazionale tra le Casse Rurali
ed Enti Assimilati con un presidente per legge di nomina governativa.
Grazie ad un giovane sacerdote, don Luigi Cerutti, nasce a Gambarare,
in provincia di Venezia, la prima Cassa Rurale Cattolica.
Nonostante alcune differenze tra i diversi istituti, le prime Casse Rurali
erano mosse dalla stessa volontà di contribuire allo sviluppo
delle comunità locali oppresse dalla miseria e dal bisogno.
Viene rafforzata la presenza del Credito Cooperativo Veneto
nella Cassa Centrale per il tramite della ricostituita
Centrale Finanziaria del Nord Est; l’istituto muta la propria
denominazione in Cassa Centrale Banca - Credito Cooperativo del Nord Est
e vede l’ingresso nel capitale con il 25% di DZ Bank,
istituto centrale delle Raiffeisen e delle Völksbanken tedesche.
2008
2011
Nell’ambito del XIV Congresso Nazionale del Credito Cooperativo
che si tiene in dicembre a Roma, Banca d’Italia annuncia l’approvazione
dello Statuto del Fondo di Garanzia Istituzionale (FGI).
Con il FGI le Banche aderenti al sistema si sottopongono
ad un maggior controllo del loro operato, sia in termini di dati finanziari
che di presidio della liquidità, ed anche ad un controllo sperimentale
della corporate governance, in anticipo su alcune direttive europee.