tutti i mercoledi e venerdi su 177 ddt

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tutti i mercoledi e venerdi su 177 ddt
ANNO 2 - n° 23 - 6 DICEMBRE 2014 - € 1,OO
10-13
MotorShow
2014
NUOVA OPEL CORSA
SALONE DI
LOS ANGELES 2014
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16-17
TUTTI I MERCOLEDI E VENERDI SU 177 DDT
canale 177
406x283AYGOVERDEProfMotori.indd 1
01/12/14 10.17
EDITORIALE
Motori (e dolori)
all’italiana
di FILIPPO GHERARDI
[email protected]
Italia paese di santi, poeti e...motori.
Eppure sembrano lontani i tempi in cui il
made in italy spopolava, quasi dominava,
la scena internazionale automobilistica.
Negli ultimi anni anche la “componente”
motoristica, assieme ad altre (purtroppo),
nel nostro paese sta vivendo un momento
di effettiva flessione. Fiat che diventa
FCA e che sparge le sue attività in giro
per il mondo è una storia già affrontata a
tempo debito, quelle più attuali, almeno
in termini squisitamente temporali,
riguardano Ferrari e Motor Show. Nella
settimana in cui Lewis Hamilton suggella
una stagione dominata dai colori e dai
piloti Mercedes in Formula 1, la casa
di Maranello ha incassato l’ennesima
rivoluzione di un’annata deludente,
difficile e davvero molto poco leggibile
dall’esterno. Alonso lascia dopo 5 anni,
qualche vittoria, tanti podi ma soprattutto
zero titoli in bacheca. Vettel arriva e dichiara
che almeno per il momento quelli lì (vedi
Mercedes sopraccitata ndr) rimangono
oggettivamente inarrivabili, che la strada
da percorrere è lunga e non soltanto da un
punto di vista chilometrico. Ma soprattutto,
arriva l’ennesimo avvicendamento ad un
muretto dove ad inizio campionato c’era
Stefano Domenicali (ora ufficialmente
passato nella dimensione Audi), dove poi
è arrivato Marco Mattiacci e dove ora, con
Il team Ferrari alo Motor Show di Bologna del 2011(Foto Archivio)
l’annuncio ufficiale appena subito dopo
l’ultima bandiera a scacchi di Abu Dhabi,
siederà Maurizio Arrivabene. Se a tutto ciò
sommiamo anche il non proprio trascurabile
avvicendamento alla presidenza, dopo
23 anni di successi, tra Luca Cordero di
Montezemolo e Sergio Marchionne beh,
allora, la situazione e la stagione appena
conclusa sembrano ancor più complesse e
confuse fuori che dentro la pista. Secondo
tema in copertina, anche e doverosamente
su quella del nuovo numero di Professione
Motori, il Motor Show di Bologna. Fino a
qualche anno fa il vero, ed unico, Salone
automobilistico italiano degno di una S
maiuscola. Quest’anno, questa settimana
Amministrazione
Via Carlo Emery, 47 - 00188 Roma
Tel./Fax 06.5000975
[email protected]
Reg. presso il Tribunale dell’Editoria Roma n° 38/2013
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Direttore Responsabile
Filippo Gherardi
[email protected]
e per le due che verranno, riapre i battenti
dopo un anno di assenza e al tempo stesso
di imbarazzanti interrogativi. Le adesioni da
parte dei brand automobilistici sono state
tutto fuorché plebiscitarie, ma d’altronde
un anno di latitanza ed un mercato italiano
ancora in difficoltà finirebbero, inesorabili,
con lo scoraggiare chiunque. Tuttavia il
Motor Show riparte, sperando che pubblico
ed appassionati riescano a colmare
qualche vuoto di troppo, con l’auspicio, da
parte degli organizzatori ma in generale un
po’ di tutti, che dai Padiglioni del Bologna
Fiere si possa ripartire verso orizzonti ben
più sereni per ritornare ad essere un paese
di santi, poeti e soprattutto di motori.
In redazione
Delfina Maria D’Ambrosio,
Maurizio Elviretti
Leonardo Frenquelli
Federico Gianandrea de Angelis
Edoardo D’Angeli
[email protected]
Hanno collaborato
Flavio Grisoli
[email protected]
[email protected]
Realizzazione grafica
Elisabetta Di Paolo - [email protected]
HIGHTECH
L’auto volante? Esiste
E’ l’Aeromobil 3.0
Presentata a Vienna ad ottobre
di F. GRISOLI
Nei film di fantascienza, quelli
ambientati in un futuro prossimo semiipotetico, abbiamo sempre (o quasi,
perlomeno) visto le automobili in grado
di muoversi nell’aria. Questo senza
dubbio sarebbe un toccasana per le
nostre grandi città ingolfate dal traffico,
spesso un problema irrisolvibile. Quanto
vorremmo un auto volante, quando
siamo fermi da un’ora in tangenziale?
Tanto. Bé, quel sogno da un paio di mesi
a questa parte è un po’ più vicino. Un
team slovacco ha presentato a Vienna
in ottobre la “Aeromobil 3.0”, quarta
versione dell’auto volante. La prima è
datata addirittura 1994. Co-fondatore e
amministratore delegato della società è
Juraj Vaculík, uno dei protagonisti della
“Rivoluzione di Velluto”, quella che ha
portato alla morte del regime sovietico
in Cecoslovacchia nel 1989. Ma che
caratteristiche ha questa avio-vettura
(ribattezziamola così)? Le ali, intanto,
sono estensibili – nel senso che quando
si è a terra sono richiuse su loro stesse
– e completamente aperte portano la
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Aeromobil 3-0(Foto Archivio)
larghezza del veicolo a più di otto metri,
con la lunghezza fissata a sei metri
esatti. Raggiunge una velocità di 160
km/h su strada e di 200 km/h in aria, e
decolla a 130 km/h. L’autonomia è di 875
km su strada e 700 km in aria; consuma
8 l/100 km su strada e 15 l/h in aria.
L’alimentazione è a benzina verde, quindi
non c’è neanche bisogno di arrovellarsi
per trovare il distributore. La struttura è
in acciaio e fibra di carbonio. Rispetto
alle versioni precedenti sono state
implementati gli angoli di attacco delle
ali, che ora permettono di decollare più
facilmente, e le sospensioni delle ruote,
che consentono decollo e atterraggio
anche su terreni non perfettamente
pianeggianti e regolari. L’unica pecca?
Ha solo due posti, ma per il momento
possiamo accontentarci.
LE PROVE
Toyota
Aygo
Design caratterizzato dalla X sul muso
Schermo touchscreen 7” con MirrorLink
Motore 1.0 benzina, raggio di sterzata 10,2m
di F.GHERARDI
Dopo Citroen C1 e Peugeot 108, la
redazione di Professione Motori ha
provato anche l’ultima delle tre nuove
“cugine” del segmento delle citycar: la
Toyota Aygo. La differenza sostanziale
rispetto alle prime due è essenzialmente
di natura estetica, e più nel dettaglio
nell’enorme X che domina il muso e
che nella versione che abbiamo avuto
in prova, la x-play 5 porte, era su piano
black, tanto quanto l’inserto centrale del
paraurti posteriore. Rimanendo sempre
sull’esterno le maniglie e i retrovisori
esterni in tinta con la carrozzeria, con
i secondi regolabili elettricamente e
riscaldati. Altre caratteristiche riscontrabili
già a prima vista sono: cerchi in acciaio
da 15 pollici, luci diurne a Led e mini
spoiler posteriore che ne accentua lo
spirito dinamico. Per quel che concerne
invece le dimensioni, la lunghezza
è leggermente inferiore ai 3,5m, la
larghezza è di 1,6m e l’altezza 1,4 m.
Passando agli interni, il volante è in pelle
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con inserti, sempre nella versione x-play,
neri, è regolabile in altezza e nei modelli
con cambio automatico (come il nostro
ndr) sono presenti anche le palette per
cambiare le marce. I sedili sono ricamati
in tessuto Dark grey, sobrio ma al tempo
stesso adatto ad una vettura che si
prefissa un target di riferimento perlopiù
giovanile. La seduta del conducente è
regolabile, manualmente, in altezza,
Toyota Aygo, la caratteristica X sul muso (Foto Archivio)
Toyota Aygo interni, in risalto il quadro strumenti, il monitor touchscreen da 7” e i comandi al volante (Foto Archivio)
le altre rimangono comode ed anche
piuttosto avvolgenti, premesso ciò
stiamo parlando, come detto anche in
apertura, di una macchina che riassume
in pieno l’essenza della citycar e che
predilige, pertanto, brevi spostamenti a
viaggi lunghi. A conferma di quest’ultima
considerazione non solo sedute
posteriori piuttosto strette, in particolar
modo per quel che concerne lo spazio
per le gambe, ma anche un portabagagli
che non supera i 168l di capacità. Il
climatizzatore è automatico, il contagiri
grande e ben visibile indipendentemente
dall’inclinazione che si da al proprio sedile
di guida, la componente tecnologica
della nuova Aygo, al pari delle sue
sorelle, è totalmente riassumibile nel
schermo touchscreen da 7” con funzione
MirrorLink che permette di collegare
alla vettura, in estrema facilità, il proprio
Toyota Aygo, esterni (Foto Archivio)
Toyota Aygo, interni (Foto Archivio)
smartphone e che domina la plancia. La
retrocamera di serie. Sul fronte sicurezza,
la nuova Aygo è equipaggiata, tra le
altre, di Abs, ripartitore elettronico della
frenata, controllo elettronico della stabilità
e della trazione, sei airbag complessivi
(2 frontali, 2 laterali e 2 a tendina) ed Hill
assist per le partenze in salita. Il motore
è un 3 cilindri 1.0 benzina, capace di
consegnare comunque buone sensazioni
soprattutto in termini di ripresa, il cambio
della versione che abbiamo provato era
automatico, ma rimane disponibile anche
il manuale a cinque rapporti, la trazione
è anteriore ed il diametro di sterzata è di
10,2 metri. La velocità massima è di 160
km/h, l’accelerazione da 0-100 è in 15,5
secondi.
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AUTOMOTIVE
Motor Show
2014
Auto, moto, storia e divertimento
In vetrina Renegade, Seat Leon e le novità Nissan
attesa per la Nascar Whelen Euro Series
Superate tutte le difficoltà che hanno
comportato
l’assenza
dell’anno
scorso, torna il Motor Show a Bologna:
da sabato 6 a domenica 14 dicembre
una nove giorni tra auto, moto, musei,
gastronomia e party serali. Nella
38° edizione, quella del 2012, si era
scelto di ridurre i giorni a cinque,
quest’anno invece si riparte con la
formula tradizionale, rinnovata però
dai grandi eventi e dalle tante novità
che riempiono gli undici padiglioni di
BolognaFiere e le dieci aree esterne
dedicate ai test drive. Continuando
in termini numerici, sono diciannove
i brand automobilistici presenti in
diverse forme di partecipazione:
Abarth, Alfa Romeo, Audi, Citroen,
Ferrarri, Fiat, Honda, Jaguar, Jeep,
Lamborghini, Land Rover, Maserati,
Nissan, Pagani, Porsche, Seat, Smart,
Skoda, Volkswagen. La fa quasi da
padrona Jeep, intenzionata a mostrare
a tutti gli spettatori italiani e non la sua
10
di F.GIANANDREA DE ANGELIS
nuova Renegade, macchina già sul
mercato sia con motore benzina che
diesel, super comoda nell’allestimento
Longitude e super tecnologica in quello
top di gamma Limited, ma capace
anche di fornire ottime prestazioni
off-road grazie alla speciale versione
Trailhawk. Opta invece per un tuffo
Le sette generazioni di Golf allo stand Volkswagen (Foto Archivio)
nel passato Volkswagen, la straniera
preferita dagli italiani, che espone
tutte le sette generazioni di Golf: dalla
prima nata nel 1974 per sostituire il
Maggiolino all’ultima del 2012, quella
che offre una delle gamme motori tra
le più ampie in circolazione; accanto
alla storia di Golf, c’è anche la vettura
detentrice di quattro mondiali di Rally,
tutti ottenuti tra il 2013 e il 2014: la Polo
R WRC. Per il segmento premium,
Audi vuole mettere in mostra tutta la
sua tecnologia e soprattutto vuole
farla toccare con mano ai partecipanti,
dando la possibilità di testare nell’area
prova l’A3 Sportback in tutte le sue
versioni: bifuel a metano, g-tron e
ibrida elettrica. Avendo parlato di
bifuel a metano, è impossibile non
citare la nuova Seat Leon, la berlina
messa in primo piano da Seat nel suo
stand bolognese, anche nei modelli
ST 4-Drive, Leon X-Perience e Leon
Cupra. Per chiudere con il Gruppo
Volkswagen, segnaliamo la presenza
di Skoda con la sua nuovissima Fabia,
a Bologna in anteprima nazionale,
creata sulla base della precedente
versione ma con tantissime novità, a
partire proprio dal design. L’esposizione
dei tanti modelli non è esclusivamente
di tipo statico, al contrario anzi, molte
vetture possono essere viste e provate
nelle aree test drive, nella Route Motor
Show, nella MotorSport Arena e nella
zona Innovaction. Oltre a quelle citate,
ci sono ovviamente tante altre auto
esposte, ma il Motor Show emiliano non
è solamente macchine, è anche moto,
e Ducati vuole sottolineare questo fatto
mostrando tutte le due ruote con cui la
casa di Borgo Panigale ha partecipato
Tecnologia allo stand Nissan (Foto Archivio)
alle competizioni SBK: dalla 851,
prima Ducati Superbike, alla 1199
Panigale Factory del 2014, passando
per la 916 creata da Tamburini e per
la 999 guidata da Bayliss. Torniamo
alle macchine ma restiamo in ambito
sportivo, perché per la prima volta
in assoluto alla fiera del capoluogo
bolognese c’è la Nascar Whelen Euro
Series, la competizione europea corsa
con la stessa formula dell’originale
versione a stelle e strisce. Sono tre i
team e dieci i piloti che rappresentano
il famoso torneo, pronti a darsi battaglia
nell’Area 48 del BolognaFiere sulle loro
auto spinte dai motori V8, in grado di
erogare più di 400 cavalli. Una delle
particolarità di quest’anno è la Route
Motor Show, un percorso che porta
a scoprire l’auto sotto tutti i punti di
vista e che passa per la Motor Valley,
Lo stand Smart al Motor Show 2014 (Foto Archivio)
alla quale è stato dedicato un intero
padiglione, il 26, per rappresentare la
Via Emilia, luogo di nascita tanto dei
motori quanto della gastronomia. Qui
troviamo, tra i tanti musei, i due Musei
Ferrari, la Collezione Umberto Panini,
Ducati, l’archivio Magneti Marelli
sezione Weber, Lamborghini e G.D
con due moto storiche; e poi spazio al
cibo con le specialità locali, grazie alla
partecipazione dei Consorzi Alimentari
supportata dall’Azienda di Promozione
Turistica Emilia Romagna e dal famoso
chef Spigaroli. Altra tappa della Route
Motor Show è il padiglione 29, dedicato
ad importanti celebrazioni: i 40 anni
della Porsche 911, le auto più famose
del Memorial Bettega, il registro
storico dell’ACI e vetture del passato
appartenenti collezionisti privati,
visibili esclusivamente a questo
Motor Show. Per chi invece è stanco
ma vuole continuare a alimentare la
propria cultura automobilistica, c’è
la possibilità di soffermarsi nell’area
Drive In, allestita e coordinata dalla
Cineteca di Bologna, nella quale
vengono ogni giorno proiettati due
film a tema: “Il Sorpasso”, “Taxi Driver”
e “Rush”, solo per fare qualche nome.
Il divertimento però non finisce con
il calar del sole, perché quest’anno
la chiusura della mostra è stata
posticipata fino alle ore 20 per dar
vita a tanti eventi, principalmente
musicali: c’è l’hip hop di MTV con
J-Ax e Fedez, la musica dance di
19 dj italiani tra cui Benny Benassi e
anche quella house della super star
Bob Sinclair.
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MOTORSHOW2014
Bandini 750 Sport Siluro (Foto Archivio)
Citroen C4 Cactus (Foto Archivio)
Ferrari 458 Speciale (Foto Archivio)
Jaguar F-Type Supercharged (Foto Archivio)
Lamborghini Aventador (Foto Archivio)
Maserati Ghibli (Foto Archivio)
Moreno Filandi Concept (Foto Archivio)
Nissan Pulsar Nismo (Foto Archivio)
Range Rover Sport (Foto Archivio)
Seat Leon X-Perience (Foto Archivio)
Smart Fortwo (Foto Archivio)
Squadra Stanguellini (Foto Archivio)
SsangYong Rodius (Foto Archivio)
Vygor Opera (Foto Archivio)
Willys AW 380 Berlinetta (Foto Archivio)
MOTORSHOW2014
Pagani Zonda R (Foto Archivio)
Calandra più grande e nuovi gruppi ottici
Ridisegnata la plancia, sistema IntelliLink
Bagagliaio da 285 l, gamma motori Euro 6
di D.M. D’AMBROSIO
AUTOMOTIVE
NUOVA
OPEL CORSA
Nuova Opel Corsa (Foto Archivio)
Il
countdown
per
la
commercializzazione
è
partito
ufficialmente già da diverse settimane,
precisamente da inizio ottobre
quando, al Salone di Parigi, la casa
di Stoccarda ha svelato in anteprima
la Nuova Opel Corsa, generando
la curiosità di addetti ai lavori e
appassionati. Adesso manca poco,
bisognerà, infatti, attendere l’arrivo
dell’ormai prossimo anno venturo
per poter finalmente acquistare la
quarta generazione di una delle
vetture più famose di sempre. Siamo
abituati a vederla marciare sulle
nostre strade dal lontano ’82, un arco
di tempo che copre quindi trentadue
anni in cui sono stati venduti più di
dodici milioni di esemplari, ma quello
che ci propone il marchio tedesco
è un veicolo fortemente rinnovato.
Sotto il cofano possiamo scegliere
tra diverse opzioni, tutte Euro6: un
quadricilindrico da 70 CV, il motore
1.4 da 90 CV, un motore benzina a
tre cilindri turbo di 1,0 a iniziazione
diretta con una potenza a scelta di
90CV o di 115 CV e cambio manuale
a sei marce e, infine, il turbodiesel
1.3 CDTI a quattro cilindri disponibile
sia nella versione da 75CV che da
95 CV. Guardando l’auto dall’esterno
notiamo subito che le dimensioni
sono simili ai modelli precedenti,
aumenta solo di due cm la lunghezza
che raggiunge i 4 metri e 2
centimetri. Cambia invece il frontale
che prende spunto dall’Adam, la
calandra è infatti più grande e vanta
gruppi ottici raffinati. All’interno
tante novità permettono all’auto di
acquisire un tocco di eleganza in
più: la plancia, semplice e ordinata,
è completamente ridisegnata e ha
un comodo display con indicatore
di carburante e della temperatura
del liquido di raffreddamento; il
volante ha una corona in pelle
e tasti di comando sulle razze; i
sedili si presentano particolarmente
comodi e permettono di regolare sia
l’inclinazione che altezza. C’è anche
tanta tecnologia nella nuova Opel
Corsa con l’IntelliLink, sperimentato
già in passato su Adam e Mokka,
che con soli trecento euro in più
permette di replicare i contenuti
presenti sullo smartphone, sia esso
Apple o Android, su display touch
da 7’’. Si possono quindi visualizzare
immagini e video ma, con apposite
app,
è possibile anche attivare
la navigazione ed effettuare una
selezione musicale. Tanto anche
lo spazio che la vettura offre, il
bagagliaio misura 285 litri ma,
abbattendo gli schienali posteriori,
può arrivare a raggiungere 1.120 litri
e ci sono inoltre diversi portaoggetti
e tasche in un’auto spaziosa sia per
il guidatore e il passeggero anteriore
che per quelli posteriori. La nuova
Opel Corsa sarà disponibile nelle
concessionarie a partire da un
prezzo di 12.100 euro.
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AUTOMOTIVE
Salone di
Los Angeles 2014
In totale 30 anteprime e 60 nuovi modelli
Tra cui: Golf Variant ad idrogeno, BMW X5M e X6M,
Mercedes Maybach S600, Bentley Mulsanne e Mazda CX-5
di M.ELVIRETTI
Panoramica del Salone (Foto Archivio)
Si è da poco conclusa l’edizione 2014
del Salone di Los Angeles, che ha visto
portare sotto i riflettori ben 30 anteprime
mondiali oltre alla presentazione di 60
nuovi modelli, dove le auto di lusso,
mai come questa volta, l’hanno fatta
da padrona. Le premesse sono state
ampiamente rispettate, con i numeri
della precedente edizione letteralmente
stracciati in tema di visitatori. Passando
alle auto, ha fatto il suo debutto ufficiale
al pubblico la nuova Volkswagen Golf
Variant con un’anteprima insolita,
si tratta infatti della versione mossa
dall’inedita propulsione ad idrogeno.
Ebbene la Casa teutonica pensa avanti
e lo fa proponendo la Variant con un
motore economico ai massimi livelli,
ideale per una familiare: non inquinare
troppo e perché no, esser anche “amica”
dell’ambiente.
La piattaforma non cambia, rimane
infatti quella di Volkswagen sulla quale
sono stati sviluppati molteplici modelli,
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parliamo della MQB e con questo motore
è possibile ora fare 500 chilometri con
un pieno di carburante. su Restando in
terra tedesca, la Bmw ha presentato la
X5M e X6M, che rappresentano il punto
più elevato in termini di prestazioni e
sportività all’interno della gamma e
basta guardarli per capire quanto la
caratterizzazione estetica sia spinta.
Sotto al cofano poi, un motore biturbo,
Volkswagen Golf Variant (Foto Archivio)
otto cilindri a V, da 4.4 litri di cubatura e
575 cavalli di potenza massima, assistiti
da una coppia di ben 750 Nm. Anche
in casa Mercedes non si scherza, dove
per definire la Maybach S600 bastano
numeri e dettagli con l’ammiraglia che
ridefinisce il concetto di lusso pronta a
prendersi lo scettro come la più silenziosa
del mercato. Il livello dei dettagli e la cura
artigianale sono superflui da elencare,
BMW X5M (Foto Archivio)
basti dire che le lavorazioni sui sedili
e le portiere sono effettuate a mano, a
partire dal posizionamento degli inserti
in legno pregiato e quelli cromati, che
racchiudono i tweeter dell’impianto
audio.
L’Audi R8 Competition, sarà l’ultima
variante della Casa tedesca a nascere
sull’attuale generazione, prima di cedere
il passo al nuovo progetto, strettamente
imparentato con Lamborghini Huracan.
Prodotta in soli 60 esemplari, ha come
cuore pulsante un motore V10 che
eroga 570 cavalli, ovvero, un incremento
di 20 cavalli rispetto al top di gamma
presente oggi a listino, quella R8 Plus
da 550 cavalli e in grado di staccare
uno 0-100 da 3”5 e 317 km/h di velocità
massima. Sempre rimanendo in casa
Audi, si scende di prestazioni ma si sale
di esclusività con l’Audi A9, anche se
per questa ancora passerà del tempo
prima di vederla su strada. Il concept
esposto a Los Angeles monta un otto
cilindri a V, da 4 litri di cilindrata, con
doppia sovralimentazione, capace di
605 cavalli e 750 Nm di coppia massima.
Mazda CX-5 (Foto Archivio)
I consumi sono di 8.6 litri/100 km, mentre
le prestazioni consentono uno 0-100 in
3”7, numeri da supersportiva di razza. A
completare la scheda tecnica ci pensano
la trazione integrale Quattro, il cambio
automatico Tiptronic 8 marce, le quattro
Convertible che rappresenta la massima
cura maniacale dei dettagli in particolar
modo negli interni “regali”, fatti con ben 14
diverse tonalità di cuoio, cuciti a mano e
con motivi differenziati tra sedili e portiere.
Per quanto riguarda le motorizzazioni
sono le stesse della “nuda” Mulsanne
con un 6.75 litri otto cilindri biturbo e
una potenza di 537 cavalli. La coppia è
esagerata, ben 1100 Nm, un valore in
grado di rendere quasi leggiadra un’auto
da ben più di 2 tonnellate. Se vogliamo
abbinare alla perfezione il lusso con alte
prestazioni bisogna rivolgersi a Porsche
che al Salone di Los Angeles presenta
Panamera Turbo S Executive Exclusive.
Sarà prodotta in tiratura limitata, appena
100 esemplari, da vendere su mercati
selezionati. Non saranno molti, dopotutto,
a potersi permettere di staccare un
assegno che, in Germania, pesa 250
mila euro. L’eleganza della Panamera
Exclusive si scopre al primo sguardo,
merito della verniciatura in due tonalità,
Mercedes Maybach S600 (Foto Archivio)
ruote sterzanti, sospensioni ad aria e
impianto frenante carboceramico.
Rimarcando il concetto di “lusso” è
d’obbligo ricordare la presenza della
Bentley che al salone americano
presenta, in concept, la versione scoperta
della Mulsanne, ovvero la Grand
il nero predominante con sfumature tra
il marrone e il nocciola sulle fiancate.
Passa in secondo piano il motore turbo
benzina V8, 4.8 litri da 570 cavalli e 750
Nm, capace di arrivare fino a 310 km/h e
accelerare in 3”8 da 0 a 100. Chiudiamo
con quella che, tra le descritte, è
sicuramente la più abbordabile per le
tasche di tutti. Mazda propone il “facelift”
della sua CX-5. L’anteriore cambia
nello specifico in quella che è la grafica
della calandra, sempre con la forma
vagamente a diamante, ma adesso con
cinque profili orizzontali a riempire lo
spazio prima occupato da maglie nere.
Non ci sono interventi, invece, per quanto
riguarda l’offerta di motorizzazioni, oggi
ripartite fra due motori turbodiesel 2.2
litri, con potenze di 150 e 175 cavalli, e
il 2000 benzina aspirato da 165 cavalli,
proposto unicamente con la trazione
anteriore. Presente già sul mercato a
partire da 23.750 euro.
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Motorsport, ExpoTech Modena (Foto Archivio)
TUTTI I MERCOLEDI E VENERDI
177 DTT
canale 177
Nuova calandra e proiettori a Led
Sistema MMi Plus ed Audi Side Assist
Motori Euro 6, si arriva oltre i 300 CV di potenza
di E. D’ANGELI
AUTOMOTIVE
AUDI A6
Audi A6(Foto Archivio)
Aveva debuttato al Salone di Parigi
lo scorso ottobre, e già da questo
autunno si poteva acquistare.
Stiamo parlando della nuova Audi
A6. La casa tedesca ha rimodernato
il modello, presentando un nuovo
look e due nuove versioni per
questo restyling. Ma analizziamo
le modifiche: una nuova calandra
anteriore, gruppi ottici, prese d’aria
per i paraurti, mentre per la coda
della macchina cambiano i terminali
e lo scarico. Audi inoltre fornirà
proiettori a led o a matrix led che
garantiranno la massima profondità
di visione. Per quanto riguarda
l’interno l’auto avrà a disposizione
il nuovo sistema di infotainment
MMi Plus con schermo touch da
8 pollici con connessione internet
LTE. Sedili anteriori con funzione di
aerazione e messaggio, portellone
posteriore ad apertura automatica
e tendina elettrica del copri-vano
bagagli. Inoltre il bagagliaio avrà
una capienza di 685 litri, ma
può arrivare fino a 1.680 litri con
l’abbassamento
della
seconda
fila di sedili. Sistema di sicurezza
nettamente migliore rispetto alla
vecchia versione, con l’Audi Side
Assist che tramite sensori radar
posteriori monitora i cambi di corsia,
anche involontari. In più, il night
vision per la visione notturna, ma
anche head up display che serve
a monitorare dati come la quota,
la velocità e il beccheggio, sarà
presente anche l’adaptive cruise
control, con funzione stop&go. Su
una vettura di questo calibro non
potevano mancare dei motori da
urlo, una gamma molto ampia che si
comporrà con un tre turbo benzina
da 190 a 333 CV, cinque turbodiesel
con potenze da 150 a 326 CV.
Saranno tutti motori euro sei, tanto
che l’Audi ha affermato che ci sarà
il 22% di risparmio di carburante
rispetto i modelli precedenti. Ma ora
analizziamo i consumi: il motore 1.8
TFSI ultra con 190 CV(il più piccolo
della gamma) in sintonia con il
cambio S tronic consuma in media
5,7 litri per 100km. A gasolio il 2.0
TDI ultra da 150 CV arriva ai 4.2
litri per 100km. I prezzi di questi
nuovi gioielli tedeschi si aggirano
intorno ai 44.000 euro e arrivano
fino ai 66.900 euro per la versione
berlina, mentre per l’avant a parità
di versione c’è un rincaro di 2.400
euro.
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Finiti i festeggiamenti, la Mercedes rilancia per il 2015
In Ferrari sono i giorni di Sebastian Vettel
Tiene banco la questione “taglio delle spese”
di L.FRENQUELLI
In Formula1, come anche nel
Motomondiale, non ci si ferma un attimo.
Lewis Hamilton è ancora Campione
del Mondo e la Mercedes festeggia
un dominio assoluto durato un’intera
stagione. Proprio in occasione dei
festeggiamenti per la trionfante stagione
tutti i componenti del team hanno
espresso la loro gioia, ma dalle parole
di Hamilton e Rosberg si è capito quale
sia l’atteggiamento e la mentalità insita
in questa squadra ed in tutto il Circus.
Il Campione inglese ha dato valore
al suo trionfo, definendolo ancora più
importante della prima iride mentre
Rosberg ha immediatamente rinnovato
la sfida, seguendo anche le orme del
Team Principal Toto Wolff: la Mercedes
nel 2015 dovrà essere ancora più
incisiva e vincente, non si accettano
distrazioni. Di fronte ad uno strapotere
simile, ogni scuderia sta cercando di
prendere le proprie contromisure e si sta
approcciando al prossimo campionato
con uno spirito diverso. Da una parte c’è
la Ferrari, che accoglie il nuovo arrivato a
braccia aperte, mentre dall’altra c’è la Red
Bull, quasi del tutto pessimistica. Il nuovo
arrivato a Maranello, neanche a dirlo, è
Sebastian Vettel, sostituto di Alonso e
prossimo team mate di Raikkonen, che
ha rilasciato le prime dichiarazioni e
si è messo immediatamente al lavoro,
sia in pista, che al simulatore. Dopo
i primi feedback, si è tenuto un vertice
che ha visto riunire il pilota tedesco
con Machionne e Maurizio Arrivabene,
nuovo DG e Team Principal Ferrari.
L’ordine del giorno era una pianificazione
stagionale, completa ed esaustiva, con
un unico obiettivo: far tornare la Ferrari
ai fasti di un tempo. Per far sì che questo
sia possibile, va ridotto il gap con il
“mostro” teutonico, aspirazione comune
a tutti i paddock, anche in quello Red
Bull, ormai orfano del suo figliol prodigo.
Christian Horner è sembrato tutt’altro
che ottimista nei confronti di possibili
sviluppi per la prossima stagione perché,
secondo lui, la differenza di valori che ha
deciso le classifiche del 2014, sarà ancor
più marcata nell’anno che verrà. Visti i
numeri e considerato l’aumento del livello
di efficienza delle vetture, sarà difficile, se
non impossibile stare dietro ad Hamilton
e Rosberg. I motivi che spingono Horner
a questo pessimismo cosmico sono tanti,
ma ce n’è uno che tiene banco da molto
tempo nel Circus e che, nella peggiore
delle ipotesi potrebbe avere un impatto
molto pesante: l’ormai famosissima
Power Unit. Il Manager di casa Red
BANDIERAASCACCHI
F1
NEWS
Bull afferma una sostanziale
impossibilità di lavoro su un’unità
di propulsione così complessa,
la cui analisi sembra monopolio
Mercedes. Il V6 Biturbo, dovrebbe
pertanto essere semplificato, in modo da
rendere il pilota una parte fondamentale
della monoposto, cosa che, secondo
Horner, non si verifica adesso. Tra le
tante polemiche c’è anche quella che
riguarda un eventuale abbassamento
dei prezzi e delle spese in Formula1. Con
la Marussia all’asta e la Caterham che,
se disputerà il Mondiale 2015, lo farà
con gli equipaggiamenti 2014, le dieci
scuderie si riuniranno il 18 dicembre per
discutere di un taglio costi che sarebbe
come una boccata d’aria, soprattutto per
i team più piccoli. Sul banco anche una
proposta per una nuova divisione dei
proventi e la ricerca di una soluzione per
il problema che continua ad affliggere il
Circus: l’interesse del pubblico mondiale
in forte calo.
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IL NUOVO MODO DI VEDERE LO SPORT
TUTTI I GIORNI DALLE 20 ALLE 22
FORMAT
APPROFONDIMENTI
INTERVISTE
TUTTO SU LEGA PRO E SERIE D
POLITICA SPORTIVA
IL CAMPIONATO DI CALCIO FEMMINILE
IN DIRETTA OGNI SETTIMANA
Dopo le sessioni post stagione
niente test a Dicembre e Gennaio
Ecco il punto su scuderie e piloti
di L.FRENQUELLI
C’è un vero e proprio divieto ad
imporre ai team di MotoGP di non
lavorare in pista a dicembre e gennaio.
Sicuramente, finite le sessioni di test
post stagionali di Valencia, Jerez e
Sepang, molti avrebbero continuato
fino all’anno prossimo per migliorare
le prestazioni delle loro moto. Dopo i
test invece, c’è del tempo per riposarsi
e recuperare la condizione fisica
per la stagione 2015. Ne approfitterà
indubbiamente Jorge Lorenzo che
nella prima giornata di test valenciani
ha fatto registrare il miglior tempo,
ricordando a Marquez & co. che ogni
campionato fa storia a sé, con nuove
chance di titolo per tutti. Molto simile
è il punto di vista di Valentino Rossi
che, soddisfatto per il suo trionfale
secondo posto nel Mondiale passato,
punta senza mezzi termini a portare
a dieci i suoi titoli iridati. Il Dottore
ed il numero 99 spagnolo hanno
garantito una buona continuità di
risultati, lavorando principalmente
sulla ciclistica e l’affidabilità della
loro moto. Altra notizia in casa
Yamaha, è l’operazione effettuata con
successo da Pol Espargaro, ancora
in fase di recupero dopo l’incidente
in cui è incappato nell’ultima gara
del campionato 2014. “Temporada
excelente” anche per il rookie dell’anno
che però si era chiusa nel peggiore dei
modi, tanto da rendere necessario un
piccolo intervento chirurgico al piede
sinistro infortunato: nulla di grave,
ma provvedimento necessario per
essere pronti alle sessioni di Sepang
di febbraio. Guarda avanti anche la
Ducati che, dopo un’altra stagione
di transizione, punterà forte sulla
prossima annata, con ben sei moto
in pista. Saranno i due mezzi ufficiali
a disposizione del Ducati Team e gli
altri quattro del Pramac Racing Team
ed Avintia Racing, non ufficiali e con
concessioni da “Open”, a verificare se il
lavoro del capo ingegnere Gigi Dall’Igna
continua a dare i suoi frutti. Nel corso
del prossimo anno, saranno addirittura
di tre tipi diversi le Ducati a sfrecciare
sui tracciati mondiali (Desmosedici
GP15, 14.1 e 14.2), dando vita ad un
vero e proprio laboratorio continuo per
la casa di Borgo Panigale, capitanato
dai piloti ufficiali Iannone e Dovizioso.
Un altro a destare molte attenzioni
è Jack Miller: l’australiano è pronto
a fare il proprio esordio tra i grandi
e subito, tra Valencia e Sepang, ha
fatto registrare ottimi progressi per la
sua Honda CMW LCR. Dopo qualche
assestamento iniziale, il vice campione
del Mondo in Moto3 ha iniziato ha
trovare un feeling interessante con
la sua moto, che lo fa ben sperare
per il 2015. Miller ha anche subito
un piccolo intervento per rimuovere
quattro viti dalla clavicola destra ed ora
si concentrerà sul recupero fisico per
essere pronto al meglio alla MotoGP.
Si tratta di esordio in MotoGP anche
per due case che tanto hanno lavorato
BANDIERAASCACCHI
MOTOGP
SOSTA FORZATA
in Superbike e che sono pronte
a fare il salto di qualità: Aprilia e
Suzuki. Il team italiano di Gresini,
così come quello giapponese,
deve trovare il giusto feeling
con la netta differenza riscontrata
dai piloti tra le derivate di serie ed i
prototipi. Tra questi piloti c’è Marco
Melandri, che dopo le sessioni extra
di test effettuate a Jerez ha dichiarato
di doversi abituare principalmente alla
differenza di ritmi e degli pneumatici,
un altro mondo rispetto alla SBK. Se
tutti lavorano, l’obiettivo è solo quello
di ridurre il gap dalla Honda ufficiale
e dall’incontrastato bi-Campione del
Mondo Marc Marquez. Lui intanto
continua a lavorare, ha fatto registrare
il miglior tempo nell’ultima giornata
a disposizione a Valencia, giusto per
rimettere le cose in chiaro. Ripetere
un’annata come quella appena passata
sarà sicuramente difficile, gli avversari,
quelli vecchi e quelli nuovi, sono più
agguerriti che mai ed il Fenomenino
spagnolo si prepara a stupire ancora
una volta tutti, anche nel 2015.
Jack Miller, in sella alla Honda CMW LCR, nei test di Sepang (Foto Archivio)
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