STANDARDIZZAZIONE - Facoltà di Medicina e Psicologia
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STANDARDIZZAZIONE - Facoltà di Medicina e Psicologia
Ψ Psicometria (8 CFU) Corso di Laurea triennale STANDARDIZZAZIONE Ψ STANDARDIZZAZIONE Un punteggio all’interno di una distribuzione è in realtà privo di significato se preso da solo. Sapere che un soggetto ha ottenuto un punteggio x=52 in una scala di aggressività dice abbastanza poco sulla caratteristica del soggetto Non si sa, cioè, se è poco o molto aggressivo o se la sua aggressività è nella media. Ψ STANDARDIZZAZIONE Per variabili misurate su scale a rapporti un singolo valore è già più informativo Sappiamo ad esempio cosa vuol dire avere 18 anni Tuttavia anche con variabili di questo tipo conoscere un punteggio potrebbe non essere informativo delle caratteristiche del soggetto Ψ STANDARDIZZAZIONE Esempio Se si sa che un soggetto è alto 1.80 m Questa informazione assume un significato ben diverso se il soggetto è un pigmeo o uno svedese Nel primo caso sarebbe “molto alto” mentre nel secondo sarebbe “nella media” Ψ STANDARDIZZAZIONE Per avere un’idea chiara del significato di un dato valore dobbiamo riferire il valore stesso alla distribuzione di punteggi del gruppo di cui fa parte Gli aspetti da considerare sono due: la scala di misura utilizzata il confronto tra punteggi in test diversi Ψ STANDARDIZZAZIONE • la scala di misura i punteggi di un test sono su scale a intervalli equivalenti prive dello zero (utilizzabile come riferimento); i punteggi vengono quindi riferiti alla media e alla varianza di un gruppo • confronto tra punteggi in test diversi per confrontare misure ottenute con strumenti diversi è necessario riferirle ad una scala comune o standard Ψ STANDARDIZZAZIONE • Questa operazione consente di definire la posizione di un soggetto all’interno di una distribuzione di frequenza e, dunque, di: a) confrontare due prestazioni dello stesso soggetto entro due diverse distribuzioni b) confrontare le prestazioni diversi in differenti distribuzioni di soggetti Ψ STANDARDIZZAZIONE Standardizzare significa riferire la misura ad una scala standard di cui sono noti i parametri (media e varianza) Gli indicatori di tendenza centrale e di dispersione (media e deviazione standard) possono essere utilizzati per ottenere la standardizzazione delle misure Ψ STANDARDIZZAZIONE Una delle scale più comunemente utilizzate è detta “standard” o “z” e ha media = 0 e varianza = 1 Questa scala si ottiene trasformando i punteggi xi di una distribuzione in punteggi zi tramite la formula PUNTI z X−X z= s Ψ STANDARDIZZAZIONE PUNTI zeta Consentono riferire una misura ad una scala standard con media uguale a zero e deviazione standard uguale a 1 La trasformazione dei valori Xi in valori zi significa esprimere i valori come distanza dalla media in termini di deviazioni standard (cioè, usare la deviazione standard come unità di misura) Ψ STANDARDIZZAZIONE - PUNTI Z Esempio In un test di percezione visiva la media è 21.25 e la deviazione standard di 6.74. Trasformare in punti z i seguenti punteggi ottenuti da 6 soggetti dislessici. Ss xi 1 8 2 3 4 5 6 15 17 20 25 28 Ψ STANDARDIZZAZIONE - PUNTI Z Si standardizzano i punteggi: 8 − 21.25 z1 = = −1.97 6.74 z2 = 14 − 21.25 = −1.10 6.74 20 − 21.25 = −0.18 6.74 17 − 21.25 z3 = = −0.63 6.74 z4 = 25 − 21.25 z5 = = 0.56 6.74 28 − 21.25 z6 = = 1.00 6.74 Ψ xi zi STANDARDIZZAZIONE - PUNTI Z 8 14 17 20 21.25 -1.97 -1.10 -0.63 -0.18 0 25 0.56 28 1.00 MEDIA Il soggetto n°2 con 14 è una deviazione standard sotto alla media (21.25 - 6.74 ≅ 14) Il soggetto n°6 con 28 è una deviazione standard sopra alla media (21.25 + 6.74 = 28) Ψ xi zi STANDARDIZZAZIONE - PUNTI Z 8 14 17 20 -1 .9 7 -1 .1 0 -0 .6 3 -0 .1 8 2 1 .2 5 0 25 0 .5 6 28 1 .0 0 MEDIA Il soggetto n°5 con 25 è circa mezza deviazione standard sopra la media e, ad esempio, dista dalla media la metà rispetto al soggetto n°6 Il soggetto n°1 con 8 è due deviazioni standard sotto la media e, ad esempio, dista dalla media il doppio rispetto al soggetto n°2. Ψ STANDARDIZZAZIONE - PUNTI Z ESEMPIO Un soggetto ha ottenuto il punteggio di 30 sia in un test che misura l’ansia sia in uno che misura l’introversione; come è possibile sapere se in certe situazioni il soggetto si dimostra più introverso o più ansioso? E’ necessario utilizzare una scala comune sulla quale “leggere” i punteggi dei due test Ψ STANDARDIZZAZIONE - PUNTI Z ESEMPIO Sapendo che la media dei punteggi al test di ansia è 36,6 e la deviazione standard 5.97 il punteggio 30 del nostro soggetto potrà essere trasformato in 30 − 36 .6 z= = −1 .07 5 .97 Sapere che ha ottenuto un punto zeta di -1.05 significa che si trova al di sotto della media (segno negativo) di circa 1 dev st Ψ STANDARDIZZAZIONE - PUNTI Z ESEMPIO Il nostro soggetto ha un uguale punteggio (30) anche alla scala di introversione; affermare che le due caratteristiche sono presenti in ugual misura è un errore, poiché si deve tener conto del fatto che le due scale possono essere diverse Per poter confrontare le due misure occorre standardizzarle, cioe’ fare riferimento ad una scala comune Ψ STANDARDIZZAZIONE - PUNTI Z ESEMPIO La media dei punteggi al test di introversione è 31.2 e la deviazione standard 5.62; di conseguenza il punteggio 30 diviene 30 − 31.2 z= = −0.21 5.62 Quindi z ansia= -1.05 e z introversione= -0.21 Su questa base si può affermare che il nostro soggetto è molto meno ansioso che introverso anche se in ambedue le caratteristiche si colloca al di sotto della media Ψ STANDARDIZZAZIONE - PUNTI Z Naturalmente può essere effettuato il percorso inverso nel caso in cui si voglia conoscere il valore di x a partire dal valore di z corrispondente. Basta trasformare la formula X−X z= s Risolvendo l’equazione con incognita X X = X + zs Ψ STANDARDIZZAZIONE - PUNTI Z ESEMPIO In un test attitudinale la media dei punteggi è 72 con s=4 Se si volesse conoscere il punteggio di uno soggetto di cui si conosce z= -.25 X = X + zs X = 72 + (−0.25)x4 = 72 − 1 = 71 Ψ STANDARDIZZAZIONE ALTRE SCALE Oltre alla scala in punti z, nei manuali dei test psicologici si incontrano altre scale che sono trasformazioni lineari della scala z: - Scala in punti T - Scala stanine (standard nine) - Scala sten (standard ten) Ψ STANDARDIZZAZIONE Scala in punti T Si tratta di una scala con M= 50 e s=10 Si ottiene applicando la formula: T = 50 + 10z Varia tra 0 e 100 Non prevede valori negativi Ψ STANDARDIZZAZIONE Scala stanine (standard nine) La scala ha M = 5 e s = 2 s tanine = 5 + 2z Divide la distribuzione in 9 categorie Ψ STANDARDIZZAZIONE Scala sten (standard ten) La scala ha M = 5.5 e s = 2 sten = 5.5 + 2z Divide la distribuzione in 10 categorie Ψ STANDARDIZZAZIONE RANGO PERCENTILE DEFINIZIONE Il rango percentile di un punteggio X, RP(x) può essere definito come la percentuale di dati che assumono valore minore o uguale a X Ψ STANDARDIZZAZIONE RANGO PERCENTILE ESEMPIO Se un soggetto ha un punteggio Xi, dire che RP(Xi) = 35 significa che nella distribuzione ordinata dei dati il punteggio Xi lascia alla sua sinistra il 35% dei dati della distribuzione Ψ STANDARDIZZAZIONE CALCOLO DEL RANGO PERCENTILE Dati non raggruppati in classi -si dispongono i dati in ordine crescente -si individua la posizione (POS) del punteggio che interessa - si applica la formula POS RP (X ) = ⋅ 100 N +1 Se N è > o = a 30 POS RP (X ) = ⋅ 100 N Ψ STANDARDIZZAZIONE CALCOLO DEL RANGO PERCENTILE ESEMPIO Supponiamo di aver ottenuto i seguenti punteggi: 25 43 34 58 48 38 54 Vogliamo conoscere il RP del punteggio 38 Ordino i dati: 25 34 38 43 48 54 58 38 occupa la terza posizione POS RP(X) = ⋅ 100 N+1 3 RP(X) = ⋅ 100 = 37.5 7 +1 Ψ STANDARDIZZAZIONE CALCOLO DEL RANGO PERCENTILE Dati raggruppati in classi (distribuzione di frequenza) -si dispongono le classi in ordine crescente -si individua la posizione (POS) del punteggio Xi che interessa con la formula POS = f cum 0 X − X0 + fi i fcumo= frequenza cumulata immediatamente inferiore al valore Xi fi = frequenza della classe che include il valore Xi i = ampiezza della classe che include il valore Xi X0= limite reale inferiore della classe che include il valore Xi Ψ STANDARDIZZAZIONE ESEMPIO Classi f fcum i Limiti reali 18-20 15 15 3 17.5-20.5 21-22 18 33 2 20.5-22.5 23-24 20 53 2 22.5-24.5 25-26 16 69 2 24.5-26.5 27-30 13 82 4 26.5-30.5 82 Calcoliamo il RP del punteggio 28 Ψ STANDARDIZZAZIONE CALCOLO DEL RANGO PERCENTILE ESEMPIO - si individua la posizione (POS) del punteggio 28 con la formula POS = f cum 0 X − X0 + fi i 28 − 26.5 POS = 69 + 13 ≅ 74 4 74 RP (X ) = ⋅ 100 ≅ 90 82 Ψ STANDARDIZZAZIONE ESERCIZIO Nella classe di Giulio i voti all’ultimo compito di Matematica sono stati i seguenti xi 3 f 3 4 5 10 6 6 4 7 3 8 2 9 1 10 1 Giulio ha preso 6 al compito di matematica. Come valuto la sua prova? Ψ STANDARDIZZAZIONE ESERCIZIO (Soluzione) Si calcola il rango percentile del voto 6 xi f fc 3 3 3 POS = f cum 0 4 5 6 7 8 9 10 10 6 4 3 2 1 1 13 19 23 26 28 29 30 X − X0 + fi i POS = 19 + 21 RP (6 ) = ⋅ 100 = 70 30 6 − 5 .5 4 = 21 1 Ψ STANDARDIZZAZIONE CALCOLO DEL RANGO PERCENTILE Se le classi hanno ampiezza unitaria si può usare la formula abbreviata: fi f cum 0 + 2 RP ( X ) = ⋅ 100 N Ψ STANDARDIZZAZIONE ESERCIZIO Giulio ha preso 6 anche al compito di Italiano. I voti della classe sono i seguenti xi f 4 2 5 3 6 4 7 8 12 7 9 1 10 1 Come valuto la sua prova? Avendo preso sia a Matematica che a Italiano 6, posso dire che Giulio è ugualmente bravo nelle due materie rispetto alla sua classe? Ψ STANDARDIZZAZIONE ESERCIZIO (Soluzione) Si calcola il rango percentile del voto 6 xi f fc 4 2 2 5 2 4 6 4 8 f fcum 0 + i 2 RP ( X ) = ⋅ 100 n 7 8 9 10 13 7 1 1 21 28 29 30 4 4 + 2 RP(6) = ⋅100 = 20 30 Ψ STANDARDIZZAZIONE ESERCIZIO (Soluzione) • Il voto 6 in Italiano corrisponde al 20° percentile Giulio lascia dietro di sé soltanto il 20% dei compagni. • Sebbene il voto sia lo stesso, la sua prova è peggiore rispetto a quella di matematica relativamente alla classe Giulio non è particolarmente bravo in Italiano, mentre è abbastanza bravo in Matematica (RP=70). Ψ STANDARDIZZAZIONE ESERCIZIO Marta ha preso 6 al compito di Matematica. I voti della sua classe sono i seguenti: xi 3 4 5 6 7 8 9 10 f 1 5 5 8 7 2 1 1 Come valuto la sua prova? Posso dire che Giulio e Marta sono ugualmente bravi in Matematica, tenendo conto dei risultati delle rispettive classi di appartenenza? Ψ STANDARDIZZAZIONE ESERCIZIO (Soluzione) Si calcola il rango percentile del voto 6 di Marta xi f fc 3 1 1 4 5 6 5 6 7 8 9 10 5 8 7 2 1 1 11 19 26 28 29 30 f fcum 0 + i 2 RP ( X ) = ⋅ 100 n 8 11 + 2 RP ( 6 ) = ⋅ 100 = 50 30 Ψ STANDARDIZZAZIONE ESERCIZIO (Soluzione) Il voto 6 in matematica corrisponde al 50° percentile Marta lascia dietro di sé il 50% dei compagni. Sebbene il voto sia lo stesso di Giulio, relativamente alle classi di appartenenza, la sua prestazione è peggiore rispetto a quella Giulio Ψ STANDARDIZZAZIONE PERCENTILE E RANGO PERCENTILE NOTA BENE Il percentile è un valore Il rango percentile è una posizione Il 20° percentile è 6 valore Il rango percentile di 6 è 20 posizione