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www.guidaviaggi.it
Anno XLI
1404
numero
29 Aprile 2013
800 088 781
Poste Italiane Spa - spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1 comma. 1 - CN/AN. Detentore del conto è l’ufficio P.T. di Ancona CMP Passo Varano . - Prezzo per copia euro 0,50
Addetti
al web:
lavoro
offresi
L’
Expo 2015 rappresenta un’occasione imperdibile
per il nostro settore dal
punto di vista occupazionale. E’ la marketing manager del Padiglione Italia, Marina Geri, a confermarlo. “Se fossi giovane
e dovessi scegliere un lavoro in ambito turistico - osserva la manager - agirei
su una multiculturalità
mancata alle generazioni
precedenti, ma starei attenta alle differenze culturali e
punterei sui mercati non
saturi”. Uno skill particolarmente apprezzato oggi è
quello connesso al mondo
digitale. Intanto slittano i
tempi per il rinnovo del
contratto nazionale di lavoro e le parti si trovano a dover mediare tra la crisi delle aziende e le richieste dei
lavoratori. Anche NoFrills,
la fiera b2b in programma
a Bergamo a settembre, ha
voluto dare una risposta ai
tempi che cambiano con il
lancio del progetto New
Job, un evento che rimette
in gioco figure professionali che a causa della crisi
del settore sono rimaste senza occupazione, offrendo
loro due opportunità: potersi aggiornare e potersi presentare alle aziende. Co-media partner dell’evento sarà
DA PAG. 2
Italia Oggi.
Fari accesi su MdV
G
li occhi lucidi ed il
volto emozionato
del presidente Antonella Ferrari chiudono la
convention Mondo di Vacanze, che ha avuto come
leit motiv il “Gioco di squadra”. La convention, che si è
svolta al Veraclub Yadis di
Djerba, in Tunisia, è stata
l’occasione per fare un primo bilancio sulla divisione
tra agenzie Classic e Bestseller, strada che la rete ha
deciso di intraprendere durante gli ultimi mesi dello
scorso anno. “Siamo molto
soddisfatti di questa prima
fase. Credevamo che questa
nostra scelta venisse accolta
con più diffidenza da parte
delle agenzie, ma invece ci
siamo resi conto che non è
stato così”, ha dichiarato il
presidente. Sul palco è salito anche l’amministratore
delegato, Piergiorgio Reggio, che ha confermato i
dialoghi per una possibile
aggregazione con un altro
player del comparto anche
se “non abbiamo intenzione
di scendere a compromessi
con nessuno”. L’azienda
che, secondo indiscrezioni,
si associa a MdV, risponde
al nome di Gattinoni Travel Network. Ora si aspettano possibili sviluppi sulla
trattativa.
A PAG. 6
In questo numero
Commissioni zero,
commenti dal mercato
pag.
4
Pecoraro Scanio svela
la visione incoming
pag.
7
Bluvacanze apre
alle affiliazioni
pag.
9
Viaggio in India
sul treno di lusso
pag. 11
Croazia e Slovenia
tra attese e perplessità pag. 12
Focus
2 GuidaViaggi
29 Aprile 2013 - n° 1404
Lavoro
Occupazione nel turismo:
14.000 posizioni per l’Expo
Tra gli skill più richiesti, quelli legati alle professioni digitali e al marketing online
di Letizia Strambi
U
n’occasione da non
perdere, questo è
l’Expo 2015, focale per il turismo anche dal
punto di vista occupazionale, come testimonia Marina
Geri, marketing manager
del Padiglione Italia al-
l’Expo 2015. La manager ci
conforta con stime ottimistiche: tra il 2015 e il 2016, grazie all’Expo, dovremmo pas-
sare da 10 a 17 milioni di
presenze.
Puntare
sui mercati
emergenti
“La prima considerazione è
quella sui mercati che in-
crementeranno gli arrivi,
per cui bisognerebbe sviluppare delle competenze
specifiche su questi”. At-
tualmente arrivano in Italia
282mila cinesi “ma noi –
annuncia Marina Geri –
stiamo lavorando per averne un milione, e nel lavoro
ovviamente sono comprese
le selezioni di personale che
quantomeno parli la lingua”. I principali mercati
dell’Expo saranno tuttavia
quelli di prossimità: la
Francia con 4.243.800 arrivi e la Svizzera (2.961.000
arrivi). Difficile - e forse
vano - tentare di conquistare gli Usa, anche se i nordamericani superano i 3 milioni di arrivi, oppure uno
dei nostri mercati fidelizzati, il Giappone, che ha avuto una frenata con 342mila
arrivi attestati nel 2012. “Se
fossi giovane e dovessi scegliere un lavoro in ambito
turistico – consiglia la manager – agirei su una multiculturalità mancata alle generazioni precedenti, che
non avevano gli strumenti
attuali, ma starei molto attenta alle differenze culturali, e punterei sui mercati non
saturi per approfondire le
mie conoscenze”.
Competenze web
Altro skill è quello connesso al digitale. I dati parlano
chiaro: se si lavora nell’ambito della comunicazione di
un prodotto turistico i media classici scendono del
2% in un anno, mentre
quelli nuovi (in cui sono
compresi i social network)
salgono dal 51 al 62% nella
fase di “considerazione”.
Parametri similari per il momento di selezione di un
viaggio o una vacanza: passano dal 21 al 17% per gli
strumenti di comunicazione
classici (es. catalogo cartaceo di un t.o.) e crescono di
10 punti quelli online. Ma la
perdita netta è sulla prenotazione, che cade del 10% per
coloro che operano offline
(agenzie di viaggi) e sale invece di 10 punti per chi opera online. “Quindi, se dovessi assumere personale offline, ad esempio in un’agenzia di viaggi, punterei
senz’altro dove ho margini
di recupero: nella fase di
considerazione del viaggio,
mi occorrerebbe quindi una
persona preparata sulla destinazione in grado di convincere il cliente”.
La direttrice è netta sulle
professioni da seguire nel
futuro: non dobbiamo più
pensare soltanto ai lavori
tradizionali e specializzarci.
Ad esempio “all’Expo 2015
ci sono 14.000 posizioni
aperte e per reperire alcune
figure abbiamo delle difficoltà”. Tra i più richiesti
sono i Seo, una sigla che
riassume la figura che aiuta
a ottimizzare il posizionamento del marchio, o dei
prodotti sui motori di ricerca, ma anche i web designer, che molte grandi aziende ormai hanno come figura di consulenza interna.
NoFrills lancia New Job
L
a prossima edizione di NoFrills
darà spazio al
mondo del lavoro. Nella
giornata di sabato 28 settembre un’area intera dello
spazio fieristico ospiterà un
evento dedicato al Job Replacement. “In un momento
storico – commenta il presidente NoFrills Paolo Bertagni – che ha assistito, negli ultimi 3 anni, alla perdita del posto di lavoro da
parte di centinaia di figure
professionali, che oltre a
fare a meno dell’occupazione non hanno avuto la possibilità di tenere aggiornati i
si aggiornare e potersi presentare alle aziende”.
propri skill, soprattutto
quelli legati alla tecnologia,
si è ritenuto opportuno pen-
sare a un evento che potesse
rimetterli in gioco offrendo
loro due opportunità: poter-
Due aree
In questo spazio di oltre 400
mq dedicato all’evento verranno allestite due aree: la
prima sarà dedicata ai nuovi
“mestieri” nel turismo e la
seconda, invece, all’incontro tra aziende e candidati.
Il progetto si avvarrà della
collaborazione del quotidiano Italia Oggi come comedia partner dell’evento, affiancando nel compito Guida Viaggi e i suoi media
(settimanale, web tv, siti internet e social media). L.D.
Per trovare lavoro nel settore
Seguono subito dopo il web
social manager, che ha il
compito di gestire la comunità virtuale dei turisti-clienti, di definire la modalità di
aggregazione e i servizi da
offrire al gruppo virtuale.
Poi il web reputation manager, quello che protegge
la reputazione di un marchio, intercetta chi si esprime online replicando ad accuse false e ringraziando chi
esprime giudizi positivi.
“Questa – ci dice il vicepresidente di Federalberghi,
Giuseppe Roscioli – è divenuta una figura quasi indispensabile per il ricettivo,
perché con l’avvento delle
Olta un concorrente può
esprimersi in modo scorretto fingendosi cliente. Ovviamente dipende dalla grandezza delle aziende l’assunzione di una figura di questo
tipo, ma in una scelta di risorse per un albergo può valere più di una figura tradizionale”. Infine il web revenue manager, che decide su
tariffe web e azioni di
marketing online, gestisce la
contrattazione di pacchetti
dinamici con canali off e online, oltre ad analizzare la
redditività dei clienti ed effettuare l’analisi di mercato
e benchmarking.
Gli stage
“Con Federalberghi – racconta la direttrice – abbiamo
fatto un’esperienza per avvicinare a queste nuove figure digitali delle persone
preparate con una cultura
classica e umanistica: avevamo più stage che ragazzi
disponibili eppure a noi ser-
vivano proprio persone che
non venissero dal mondo
della programmazione informatica”. Continua ancora
oggi l’esperienza della Palestre Digitali per l’Expo
2015, che dopo la fase pilota si avvia a quella industriale con stage sulle professioni web, sempre rivolti a figure umanistiche per tutto
quest’anno e per il 2014.
“Ora – conclude – spero che
non si ripeta la precedente
esperienza, perché noi abbiamo bisogno di persone
fin da ora per intercettare i
visitatori dell’Expo, poi, nel
2015, per gestirli, e successivamente per fidelizzarli e
ritenere questa domanda”.
La precarietà
“Il problema occupazionale
è innanzitutto un problema
di precarietà, che non è
uguale alla flessibilità di cui
le aziende avrebbero bisogno”, dice l’a.d. di Federturismo Confindustria Renzo Iorio. “Sembra assurdo –
prosegue – ma le persone
più preparate, coloro che
hanno seguito master post
laurea, spesso non hanno
sbocchi sul mercato del lavoro di oggi”. Non si sente
di indicare mestieri al tramonto, ma avverte “l’estrema specializzazione dovrebbe premiare. Il problema
tuttavia è all’origine – spiega Iorio – perché la micro
impresa banalizza i posti di
lavoro per ovvie ragioni di
risorse limitate, e non cresce proprio perché alcune
figure svolgono in modo approssimativo o in poco tempo più mansioni”.
Focus
29 Aprile 2013 - n° 1404
GuidaViaggi
3
Lavoro
Contratto nazionale,
nulla di fatto
Slittano gli accordi con i sindacati per il rinnovo
di Stefania Vicini
I
tempi per il rinnovo del contratto
collettivo nazionale di lavoro del turismo
stringono. La data di scadenza è il 30 aprile, ma ci
sono rallentamenti in corso
che lasciano presagire che
gli accordi con i sindacati
slitteranno. Da una parte i
sindacati chiedono condizioni migliorative e dall’altra le aziende, messe a dura
prova dalla crisi, non possono farsi carico di nuovi oneri. La trattativa si preannuncia quindi “ardua, ma vale
la pena di affrontarla”, afferma Bernabò Bocca, presidente Federalberghi, che
per il rinnovo del Ccnl si dichiara “fiducioso”. Interpellato sulle tematiche dalle
quali le parti datoriali non
possono prescindere, il manager parla di: “Recupero di
produttività, flessibilità e
contenimento dei costi”. In
Italia i contratti sono tre,
quello di Confturismo-Confcommercio (contratto collet-
tivo nazionale di lavoro),
quello di Federturismo-Confindustria (contratto collettivo nazionale dell’industria
turistica) e quello di Assoturismo-Confesercenti. Alla
data in cui si scrive è un nulla di fatto. Per quanto riguarda il rinnovo del Ccnl
dell'industria turistica, che
vede Roberto Corbella
quale delegato per le relazioni sindacali di Federturismo, si sa già che i “tempi
della trattativa stanno subendo un notevole rallentamento”, come annunciato da
una nota congiunta di Federturismo Confindustria e dell'Associazione
Italiana
Confindustria Alberghi.
Sebbene di questo contratto
ci occuperemo nei prossimi
numeri di Gv, diciamo solo
che in questo caso è stato ritenuto, “diversamente dalle
posizioni assunte da altre
organizzazioni datoriali non
aderenti a Confindustria, di
rispettare gli impegni contrattuali, riconoscendo a favore dei lavoratori l’ultima
tranche di incremento salariale prevista per il 30 aprile”. Un tema questo su cui
le organizzazioni datoriali
aderenti a Confcommercio
sembrano avere una posizione differente.
Le trattative
In questa sede parliamo del
contratto di Confturismo.
Le associazioni firmatarie
sono Federalberghi, Fiavet,
Fipe, Faita e Federreti, tutte
aderenti a Confcommercio.
A portare avanti le fila del
discorso è Giuseppe Cassarà, presidente d’onore
Fiavet e capo delegazione
sindacale per la federazio-
ne, che ha dichiarato come
sia “oggettivamente difficile
rispettare la data del 30 aprile per la chiusura del nuovo Ccnl, tenuto conto che
il negoziato è ancora nella
fase di esame normativo e
che occorrerà ancora precisare meglio profili e condizioni di assunzione anche
per i giovani”. Al momento
si è quindi “in una breve
pausa di riflessione”. Le richieste avanzate da Fiavet?
Cassarà menziona la questione dell’applicazione a
tutto il comparto dei vari regimi e qualifiche, come l’apprendistato, la stagionalità, i
tirocini. Fiavet ha chiesto
“che si faccia un avviso comune, diretto al Governo,
per una regolamentazione
del web e una revisione del
74 Ter”. L’aumento salariale richiesto dai sindacati si
attesta, mediamente, su 130
euro, riferito al 4° livello.
“E’ un argomento - afferma
Cassarà - ancora non discusso, anche se è opinione
delle parti datoriali che sia
una richiesta difficilmente
accoglibile vista la situazione di crisi e di un costo del
lavoro non più sostenibile”.
Assenze evidenti
Ciò che balza all’occhio
sono due assenze evidenti
al tavolo delle trattative. Una è Federviaggio, che non
è firmataria del contratto e
quindi, ci è stato detto, non
può esprimere pareri tecnici
al riguardo. L’altra è Ainet,
che non siede al tavolo delle trattative in quanto “questa rappresentanza è sempre stata di Fiavet, unitamente a Fipe e Federalberghi - spiega il presidente
Franco Gattinoni -. Per questo abbiamo chiesto a Fiavet
di poter condividere qualsiasi decisione prima della
firma di qualsiasi documento finale. Allo stato attuale prosegue - condividiamo il
punto di vista di chi, all’interno delle associazioni firmatarie del contratto, sostiene che è necessaria una
moratoria nei prossimi due
anni almeno riguardo agli
aumenti retributivi. Appoggiamo questa posizione, ritenendo impossibile appesantire le aziende del turismo e le adv con ulteriori
costi”. Gattinoni ritiene, inoltre, “irresponsabile procedere con le solite vecchie contrattazioni”. A suo avviso il
contratto deve essere “rivisto in tutto, intervenendo
sul cuneo fiscale e su altre
agevolazioni, permettendo
così un recupero di salario
ai dipendenti”.
Primo piano
4 GuidaViaggi
Az commissione zero
salvo over
“Contratto d’incentivazione” delle compagnie Skyteam
di Paola Baldacci
L
a notizia è che dal
primo maggio le
agenzie di viaggi
che hanno sottoscritto il
contratto di mandato/incentivazione con il gruppo
Skyteam, accettato ad esempio da Ainet e Federviaggio, avranno l'azzeramento delle commissioni,
ma il diritto a contrattare
dall’1 maggio, la commissione zero da parte di Air
France, Klm, Alitalia e Delta, ma con incentivi sulla
base del raggiungimento di
determinati obiettivi, in fase
di valutazione.
Quale disegno?
La questione della commissione 0 di Alitalia apre di-
sta politica commerciale
non sono più in azienda:
Marco Sansavini è in Iberia,
Marco D’Ilario in Livingston. Questo per dire che
non abbiamo più i punti di
riferimento in Alitalia per
riprendere i contorni del disegno. Cosa stia dietro al
progetto di “azzerare” la
fee di compensazione del
Check-in Alitalia
delle over, con obiettivi trimestrali. Coloro che, pur essendo sempre agenzie Iata,
non avranno sottoscritto il
contratto di mandato, manterranno la commissione
dell'1%, ma senza over.
Nel caso di Ainet, comunque, l'associazione ha ottenuto in sede di contrattazione la possibilità di tornare al
sistema Iata con l'1% di
commissione, qualora ne facesse richiesta. Nel dettaglio, quindi, le agenzie senza contratto di mandato percepiscono dal primo febbraio scorso lo 0,1% di
commissione da Air France
e Klm e l'1% da Alitalia e
Delta, mentre le agenzie che
hanno accettato il contratto
di incentivazione avranno,
versi punti di vista di valutazione, a cominciare da
quello della compagnia aerea, che dietro nostra richiesta di replica ci ha risposto
“no comment”. Intanto i direttori che esplicarono que-
servizio (non è proprio così,
vedremo dopo) è difficile
dirlo seguendo logiche di
mercato: “I vettori fanno
quello che vogliono, cioè la
politica commerciale che
credono più conveniente,
perché hanno in mano la
spada di Internet – esordisce Luigi Maderna, in
qualità di titolare della Clio
Viaggi -, anche se la maggior parte delle vendite viene ancora effettuata dalle
adv, le quali per paura della ‘spada’, abbozzano e si
accontentano”. Tentiamo di
trovare allora una ragione
finanziaria. Andrea Giuricin, analista di trasporto
aereo e docente Università
Milano Bicocca, traccia
questo quadro: “Alitalia sta
attraversando una situazione finanziaria difficilissima,
con perdite oltre gli 844 milioni di euro accumulate a
fine 2012 da quando si è costituita in Cai, un primo trimestre durissimo sul quale
si abbatte l’ultimo atto del
Governo Monti siglato il 22
dicembre: l’aumento delle
tasse aeroportuali a Fiumicino da fine marzo, operazione che ha versato nelle
casse di Benetton/Gemina
circa 300 milioni di euro e
che per Az significa 9/10
euro in più a passeggero”.
Ergo: il nuovo a.d. si troverà con i conti in ginocchio. Ma questo come s’inserisce nella nuova politica
di remunerazione della distribuzione “fisica”? “Posso immaginare ch’essa sia
mirata a recuperare competitività: Alitalia vuole far
viaggiare più passeggeri e
cerca di spingerli online,
incentivando questo canale
di vendita, contemporaneamente cerca di recuperare
commissioni d’agenzia –
continua Giuricin -. Ma non
possiamo sapere se sarà
una scelta appagante, solo
la compagnia sa quanti
passeggeri via agenzia può
perdere, sperando di riprenderli dal web”. Il fatto
è che l’incremento delle tasse aeroportuali va a colpire
la strategia hub&spoke di
Aspettare e non dimenticare
A Luigi Maderna è tornata alla memoria la
storia di Arco. Di quando Alitalia invitò gli
agenti di viaggi milanesi a Linate per mostrare lunghe file di banchi con decine di
postazioni “Arco” presidiate da giovani
pimpanti, che avrebbero dovuto soddisfare le richieste telefoniche dei clienti.
Il numero del centralino fu pubblicizzato e
in breve tempo fu subissato di chiamate. “Il
guaio è che i clienti non chiamano per dire
‘Voglio partire il giorno x alle ore y e torna-
re il giorno z alle ore w’, ma vogliono tante
e tante informazioni”. Fatti i debiti conti, un
bel giorno comunicarono che il numero del
centralino sarebbe cambiato e "dedicato"
alle agenzie, anziché ai privati. Evidentemente pagare la provvigione era meno
oneroso. “Purtroppo, a volte, riconoscere
di avere sbagliato è considerata una "diminutio", bisogna avere pazienza e aspettare il ricambio!”. Ricambio assicurato: Del
Torchio è in sella.
29 Aprile 2013 - n° 1404
I
ndice
di fiducia
di Emanuela Comelli
Considerato il clima di incertezza che ha regnato nel
nostro Paese nei primi due mesi dell’anno, c’è da non
credere ai risultati dell’indice di fiducia registrato a
febbraio e marzo. Prima si attendevano le elezioni, poi
abbiamo atteso un Governo, poi un capo dello Stato. E
in tutto questo l’economia italiana non ha certo trovato giovamento. Eppure calcolando l’indice di fiducia
(in base alle risposte alla domanda "Come pensate che
andrà il vostro business nei prossimi mesi?", rivolta periodicamente ad un panel di adv) si ottengono risultati
che non si vedevano da tempo. ed è importante notare
che marzo è meglio di febbraio, ad indicare un trend
che ci auguriamo possa venire confermato nei prossimi
mesi. A gennaio l’indice era rimasto in territorio positivo, a 38, ma sempre nel campo del “pessimismo”, tenuto conto che il valore 100 equivale al sentire neutro
del trade. A febbraio il valore è quasi triplicato, e finalmente si torna sopra la fatidica quota 100. Il valore medio nazionale è a 107, il Nord è poco sotto, a 104, il
Centro si assesta a 133, mentre l’unico neo è il Sud Italia, che resta fermo a 78. Epuure proprio il Meridione,
che in tante rilevazioni si è dimostrata l’area del Paese
meno ottimista, ci riserva una sorpresa nel mese di
marzo. Ma andiamo con ordine. Una buona percentuale di agenti di viaggi a marzo ha dichiarato di ritenere
che la propria a ttività lavorativa nel breve termine andrà “molto meglio”. Questo ha fatto sì che l’indice sia
arrivato ben a 139. Non solo. Il Nord è poco sotto, 122,
il Centro è sopra, 156, ma il Sud si rivela l’area che
vede più rosa, con un 166 davvero ben augurante.
Alitalia, che prevedeva di
feederare su Roma dall’Italia e dall’Europa per poi irradiare il network sull’intercontinentale. “Strategia che
stava cominciando a funzionare peraltro, soprattutto sul Sud America – aggiunge l’analista -. Ora, tra
crisi di competitività e conti in fortissima perdita, se
anche la rotta intrapresa
subisce un duro colpo, alla
compagnia non resta molto
da fare”.
Scelta
individuale
Al di là delle validazioni
delle associazioni di categoria, “la scelta di firmare
o meno sta alle agenzie secondo il loro tipo di conto
economico e di regime di
attività”, fa sapere Andrea
Giannetti, vicepresidente
Astoi Confindustria Viaggi. E quante firmeranno potrà dirlo solo il vettore. Ma
attenzione: non è che chi
non firma non vende più biglietti, continuerà a farlo
con il contratto di derivazione Iata normalmente.
“Questo contratto va visto
come un’alternativa commerciale di Alitalia per migliorare la relazione di produttività, almeno secondo il
loro punto di vista”, spiega
Giannetti. Un dettaglio: non
è da leggere come un azzeramento commissionale.
“Alitalia, infatti, propone di
caricare l’1% tra le over,
ponendo un obiettivo di fatturato”.
Soluzioni
La questione andrebbe affrontata dividendo in due il
problema, mette in luce
Maderna. Anzitutto le tariffe low cost: “Per esse commissioni dell’1-2-3% sono
ridicole. Qual è il costo che
le compagnie sopportano
per fornire biglietti a chi
non va su internet? Un rimborso di pari importo per
biglietto andrebbe riconosciuto all'agente che, a sua
volta, può chiedere una fee,
giustamente modesta, al
proprio cliente per il servizio svolto sia a privati sia
ad aziende”. Secondo il
principio di rimborsare il
costo del servizio.
Poi le tariffe intercontinentali: “Qui i margini sono diversi e le compagnie dovrebbero compensare gli
agenti non solo per il lavoro svolto per loro conto, ma
anche per ottenere un piccolo profitto”, aggiunge l’agente.
E in questo caso “tornare
ad una commissione base
del 9%, con premi sulle tariffe nobili, il che consentirebbe un recupero di produttività e un risparmio sui
costi di gestione delle compagnie”.
Primo piano
6 GuidaViaggi
La logica del gruppo
per Mondo di Vacanze
Confermate le trattative per una possibile aggregazione
di Giovanni Ferrario
G
li occhi lucidi ed il
volto emozionato
del presidente Antonella Ferrari chiudono la
convention Mondo di Vacanze, che ha avuto come
leit motiv il “Gioco di squadra”. Un pensiero, questo,
ripetuto fino all’ossesso, diventato vero e proprio mantra, pronunciato a voce alta
e sublimato in tutte le possibili forme dai manager che
si sono alternati sul palco
della sala congressi del Veraclub Yadis di Djerba, in
Tunisia: “Insieme ce la faremo”. “Uniti supereremo le
difficoltà”. “Assieme facciamo la differenza”. “Il gruppo ci rende più forti”. Perché la crisi continua a non
mollare, “ma quando ci sarà
la ripresa, e sono assolutamente convinto che arriverà, il nostro settore sarà
uno dei primi a riprendersi
perché noi vendiamo servizi
e non prodotti”, afferma, con
pause sceniche, l’amministratore delegato del network, Piergiorgio Reggio.
Primi risultati
La convention di Djerba è
stata l’occasione per fare un
primo bilancio sulla divisione tra agenzie Classic e Bestseller, strada intrapresa dal
network durante gli ultimi
mesi dello scorso anno.
Queste ultime hanno scelto
con quali tour operator lavorare in via preferenziale e,
per ogni operatore, è stato
fissato un obiettivo di fatturato: al raggiungimento di
determinati volumi, scattano
incentivi aggiuntivi. “Siamo
molto soddisfatti di questa
prima fase – esordisce il
presidente –. Abbiamo avuto
talmente tante richieste per
le Bestseller che abbiamo
deciso di chiudere il numero
di iscrizioni a 190 (sulle 489
del network, ndr), dopo che
avevamo pensato di fermarci a quota 100. Credevamo
che questa nostra scelta venisse accolta con più diffidenza da parte delle agenzie, ma invece ci siamo resi
conto che non è stato così”.
L’analisi numerica sui risultati raggiunti viene effettuata
dal direttore vendite, Sandro Ferrari: il manager svela che anche gli operatori
contrattualizzati hanno accolto con favore la scelta intrapresa dal network e alcune realtà hanno chiesto di
collaborare con un numero
Il management di Mondo di Vacanze e Veratour
chiuso di agenzie. “In uno
scenario generale dove, secondo una ricerca Nielsen,
il 55% delle famiglie rinuncia alla vacanza, noi registriamo una crescita del
3,2% con gli operatori preferenziali, che arriva al
5,9% per le agenzie Bestseller”, spiega il manager. Il risultato generale parla di un
decremento del fatturato del
3,6%, suddiviso in un -1,2%
per le prime e -8,7% per le
Classic. Come si nota, le
due tipologie di agenzie
hanno un peso diverso sul
bilancio complessivo, “perché le 190 adv Bestseller
producono il 56% del fatturato globale”. Il percorso
da seguire per il futuro sembra quindi segnato: “60
agenzie su 190 hanno raggiunto almeno un obiettivo
di fatturato e questi dati si
riferiscono solo fino al
mese di marzo. Perseguen-
do questa strada sarà possibile cogliere opportunità
di consolidamento e crescita”, afferma ancora il direttore vendite. Per quanto riguarda l’andamento degli
operatori preferenziali (suddivisi in quattro linee: charter, villaggi, linea e specialisti), Ferrari nota come sui
primi si concentrino i volumi maggiori, “ma il prodotto villaggio sarà una certezza per il futuro”. I grandi as-
29 Aprile 2013 - n° 1404
I quattro pilastri di Piergiorgio
“Stiamo dialogando con quasi tutti i poli distributivi per le
partnership commerciali. Per quanto riguarda una possibile aggregazione siamo stati contattati da diverse realtà:
in questo momento siamo in trattative anche abbastanza
avanzate con alcuni player, però non vogliamo snaturare
la nostra realtà e non abbiamo intenzione di scendere a
compromessi con nessuno”. È questo il pensiero di Piergiorgio Reggio su una possibile integrazione di Mondo
di Vacanze con altri player del comparto. Sono quattro i
pilastri che il manager pone come condizioni indispensabili per una eventuale operazione di mercato: “Obiettivi
comuni, stesso profilo qualitativo, complementarietà delle
competenze e volontà di mantenere l’indipendenza e la
numerica qualificata ma contenuta. Sono convinto – precisa ancora Reggio – che il numero di network si ridurrà:
per essere più forti abbiamo deciso di perseguire la strada dell’integrazione orizzontale ma solo a determinate
condizioni”. L’azienda che si associa insistentemente a
Mondo di Vacanze risponde al nome di Gattinoni Travel
Network ed è stato sussurrato anche dalla platea durante la convention. Solo il tempo ci dirà se i rumor circolati
negli scorsi mesi sono corrisposti a verità.
senti da questi cluster sono i
crocieristi, “perché la loro
offerta è una commodity – risponde il manager –. I grossi
player sono tutti contrattualizzati ed è possibile che in
futuro possano rientrare tra
gli operatori preferenziali,
ma non crediamo che sia
un’eventualità che possa accadere nel breve periodo”.
La fase tre
L’ultimo a salire sul palco è
stato Piergiorgio Reggio,
che ha analizzato l’attuale
situazione della rete: “Anche noi abbiamo sofferto
per alcune chiusure, principalmente perché c’è stata
poca capacità di controllare i costi”, ammette il manager, che poi sintetizza l’evoluzione del mercato: “Il
web rimane un fattore marginale. Al contrario, c’è
una tipologia di prodotto, il
solo soggiorno soprattutto
per il mare Italia, che non
transita più dall’agenzia. Per
questo noi abbiamo creato il
catalogo ‘Estate 2013’ con
offerte dedicate a questo segmento”. Reggio, infine, anticipa quella che potrà essere
la fase tre della rete: “Ormai fornitore e t.o. sono le
due facce della stessa medaglia. Con il prossimo passo
vogliamo fare in modo di lavorare con 6-10 operatori
che potranno generare il
70-75% del fatturato globale. In questo modo – conclude – potremo stringere
partnership sempre più forti e avere un potere d’acquisto maggiore con i tour
operator”. Per affermare,
ancora una volta, che il gioco di squadra fa la forza del
network.
Piano triennale per Veratour
U
na crescita dell’offerta pari al 30%.
È questo l'obiettivo del piano triennale pensato dai vertici Veratour e illustrato dal direttore generale,
Stefano Pompili nel corso
della convention “Gioco di
squadra”, organizzata da
Mondo di Vacanze al Veraclub Yadis Thalasso & Golf
di Djerba. “Puntiamo ad
avere fra i 40 e 45 villaggi in
totale nel prossimo triennio”,
ha affermato il manager. Attualmente l’offerta dell’operatore conta 34 strutture, che
diventeranno 35 vista la
prossima apertura a Marsa
Alam: il Veraclub El Quseir
Radisson Blu.
Questi ultimi due villaggi entrambi a cinque stelle, rientrano in un progetto generale
che sta spingendo Veratour a
proporre prodotti per un tar-
get alto. “Questo è un trend
che Veratour aveva già iniziato nel 2009 – afferma il
direttore commerciale dell’operatore Massimo Broccoli –. Vendiamo a una categoria di persone che ha capacità di spesa e in questo ci
stiamo caratterizzando per
una selezione di strutture di
un certo tipo”.
Sulle prossime aeree dove
andrà ad investire l’operatore, Stefano Pompili svela alcuni progetti in via di definizione: per quanto riguarda il
lungo raggio, il t.o. sta per
concludere un contratto per
una struttura nell'area British Caribbean: “Si tratta di
50-70 camere principalmente per famiglie. Poi – prosegue il manager – vogliamo
ampliare la gamma di prodotto sull'Oceano Indiano
mentre, sul Mediterraneo,
guardiamo con attenzione
alla Grecia e all'Italia, ma
non alla Sardegna dove abbiamo già quattro villaggi”.
Verso l’estate
È partita con il piede giusto
la stagione estiva: “Le prenotazioni fanno registrare
un +8% rispetto allo stesso
periodo dello scorso anno,
che speriamo si possa trasformare in un +12% a fine
stagione, visto che ci aspettiamo una grossa presa ordini verso fine maggio e inizio
giugno”, osserva il direttore
generale. Segnali incoraggianti arrivano proprio dalla
Tunisia dove l’operatore ha
già realizzato i volumi di
vendita fatti registrare nel
2012. “Bene anche la Grecia
che l’anno scorso ha avuto
una flessione importante
mentre adesso sta raddop-
Il Veraclub Yadis Thalasso & Golf di Djerba
piando i volumi. È stabile, invece, la Spagna”. A supporto
delle iniziative commerciali
intraprese, l’operatore ha lanciato nei primi giorni di aprile un piano di comunicazione
dedicato al cliente che vedrà
il brand apparire su testate
giornalistiche, radio, web e
tv. La campagna verterà su
due punti: i vantaggi della
prenotazione anticipata e la
valorizzazione del made in
Italy del turismo.
G.F.
L’intervista
29 Aprile 2013 - n° 1404
GuidaViaggi
7
Il turismo si sposterà in volo,
ma camminerà per approfondire
Alfonso Pecoraro Scanio rivela a GV il suo pensiero sul futuro dell’incoming italiano
I
l turismo si ciba di
sostenibilità, cultura ed enogastronomia per Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della
Fondazione Univerde e
docente al corso di laurea
in Turismo Territorio e
Sviluppo Locale dell'Università Bicocca. Crede fermamente nella modernità e
nella tecnologia in questo
suo approccio, che comunica attraverso eventi, convegni e incontri.
Gv: Se avesse potuto essere coinvolto nella stesura
del Piano del Turismo
quali strumenti avrebbe
inserito?
“Il Piano del Turismo in Italia dovrebbe aiutare il tour
operating ad avere strumenti per costruire un’offerta su
misura. Abbiamo capito, a
seguito di questa crisi economica, che la piccola media impresa è l’unica che ha
la forza di sopravvivere. Se
le aziende, come gli NH Hoteles, ad esempio, si specializzano in economia green,
hanno una risposta sul mercato importante”.
Gv: Purtroppo la specializzazione degli NH è avvenuta quando la catena Jolly non era più italiana…
“Questo è vero, però tutto il
mondo del turismo sta subendo una grande trasformazione, si prediligono i
piccoli alberghi, le reti di
boutique hotel che ragionano su un’offerta sostenibile
attraverso strumenti di comunicazione adeguati. C’è
stato un grosso rallentamento del turismo di massa di un
certo tipo, e persino i villag-
gi, dopo un passo indietro
della domanda, sono riusciti
a trovare formule vincenti
legando le loro politiche al
territorio e alla biodiversità”.
Gv: Mettersi in rete è stato
sempre difficile, ma grazie
alla tecnologia le nuove generazioni saranno maggiormente facilitate in
questo senso.
“Non solo le reti divengono
internazionali grazie ad internet che ha permesso di
mettere a sistema la ricettività anche agrituristica di
eccellenza. Tuttavia questa
visione innovativa appartiene alle imprese, mentre da
parte della pubblica amministrazione affrontiamo ancora dei limiti. Abbiamo una
visione antica, un’offerta
non variegata e uguale a se
stessa in moltissimi casi”.
Gv: A volte un piccolo Comune o una singola Provincia riescono a mettere
in atto politiche internazionali migliori di pianificazioni nazionali.
“In un mondo sovraccarico
di informazioni, promuovere in positivo un prodotto
turistico richiede una comunicazione efficace e valida.
Non si possono sperperare
gli investimenti, quindi è a
monte che bisogna selezionare le scelte. Se pensiamo
che ci manca un istituto di
ricerca sui flussi turistici
che sia credibile, certificabile e non politicizzato si
comprende da dove partano
i problemi”.
Gv: Su che cosa dovremmo puntare nel futuro
per i nostri investimenti?
“I turismi che danno maggiori indici di crescita attualmente sono quelli che
attraggono i mercati in sviluppo, quelli dell’area Bric,
ma anche alcuni non strettamente legati a un visitatore
da una nazione. E’ in crescita la domanda di turismo
ecoluxury, le attività legate
al territorio come il rafting,
l’osservazione degli animali liberi, infine è in aumento
esponenziale il cicloturismo. Ci sono poi nuove
proiezioni per i globetrotter,
soprattutto statunitensi, che
hanno ricominciato a viaggiare a piedi, non solo per
risparmiare, ma per prendere contatto con le persone,
soffermarsi più a lungo in
un luogo. Guardate in Europa: sono sempre di più coloro che affrontano il Cam-
Alfonso Pecoraro Scanio
mino di Santiago e vi assicuro che l’80% lo fa come
esperienza laica”.
L.S.
A colloquio con
8 GuidaViaggi
Beachcomber Hotels
apre a Marrakech
E festeggia i primi dieci anni del Sainte Anne
29 Aprile 2013 - n° 1404
Earth:
“Pareggio
raggiunto”
di Emanuela Comelli
“
E' la novità più
importante dell'anno". Sheila Filippi, direttore Italia di
Beachcomber Hotels, definisce così l'apertura, prevista per inizio dicembre, del
Domaine Royal Palm di
Marrakech, prima ed unica
struttura della catena al di
fuori dell'area dell'Oceano
Indiano. Una inaugurazione
in ritardo sui tempi previsti
inizialmente, "ma si tratta di
un progetto più complesso
di quelli sin qui realizzati ci spiega la manager -. In
Marocco non solo è stato
realizzato un hotel con campo da golf, spa, country
club, ma anche 93 ville in
vendita per chi vuole acquistare casa a Marrakech". I
prezzi saranno pronti per
metà giugno, mentre le vendite inizieranno a partire dal
mese di luglio. Interpellata
sui tour operator con i quali
la catena collaborerà per
questa struttura, Sheila Filippi afferma che è in corso
una valutazione degli attori
presenti sul mercato per capire con quali lavorare e
commercializzare la novità
marocchina. In merito, poi,
a progetti futuri, la manager
afferma che per ora non ve
ne sono, anche se già tempo
fa si parlava di una novità
alle Seychelles, a Praslin.
"Vedremo più avanti".
Seychelles,
focus natura
Per una struttura che deve
Sainte Anne Resort & Spa
aprire, un’altra arriva all’importante traguardo dei primi
dieci anni. E’ il Sainte Anne
Resort & Spa, hotel alle
Seychelles che ha segnato il
debutto al di fuori di Mauritius di Beachcomber. Sottoposto ad alcuni lavori di miglioramento nel 2008 - che
hanno portato la struttura ad
avere 28 ville con piscina,
sulle 87 presenti, ed un maggior numero di ristoranti,
ora 5 - l’hotel vedrà nel breve futuro il rifacimento del
decoro di alcune camere.
Ma è soprattutto su un altro
aspetto dell’offerta del Sainte Anne che Sheila Filippi e
il resident manager Kervyn Rayeroux, in visita in
Italia, hanno voluto porre
con forza l’attenzione. In
questa “isola che non isola”,
ad una decina di minuti da
Mahé, il cliente ha la possibilità di toccare con mano
più che altrove la natura delle Seychelles, che è quello
“che il cliente cerca quando
viene in queste isole – spiega Filippi -. Vogliamo far
capire che c’è da scoprire
molto più del solo mare”.
“L’hotel occupa un decimo
dell’isola, nel resto è presente una foresta tropicale
vergine, e il mare circostante è un parco marino. Non è
possibile alcuna attività motorizzata”, ci spiega Kervyn
Rayeroux.
L’attenzione all’ambiente si
concretizza anche nell’assenza di attrezzature in
spiaggia, dove non vengono
accese luci nemmeno di sera
per non disturbare gli animali. “Per andare alla scoperta di tutto questo abbiamo da poco terminato la
messa a punto di una serie
di percorsi che conducono
all’interno dell’isola. I clienti possono farli per conto
proprio, alcuni sono adatti
anche a dei bambini, oppure
seguire delle guide nel caso
si tratti di itinerari più complessi”. Il tutto lasciando gli
ospiti completamente liberi
di scegliere se accogliere o
meno la proposta. “La creazione dei percorsi ha richiesto tempo, ora che l’offerta
è completa è il momento di
comunicare al mercato questo nuovo aspetto della proposta del Sainte Anne”, rimarca Rayeroux. Nella sua
attività di conservazione
l’hotel collabora sia con il
Governo che con la Wild
Life Association, e si avvale
di esperti di fama mondiale
proprio nella protezione dell’ambiente.
Beachcomber propone il
Sainte Anne al mercato italiano anche con due nuovi
pacchetti. Da un lato la possibilità della mezza pensione, dall’altro la combinata
con il New Emerald Cove,
situato sull’isola di Praslin,
“struttura che, sebbene di
categoria diversa, è un 4
stelle superiore, ha un’offerta in linea con la nostra spiega Filippi - e ha la nostra stessa attenzione alle
tematiche di preservazione
dell’ambiente”.
Nel 2012 Beachcomber Hotels ha vissuto “un anno
particolare, così è stato per
tutti. Abbiamo investito sul
mercato italiano, anche con
alcune promozioni. E se anche qualche cosa si è perso,
si conferma la qualità della
scelta, orientata verso il 5
stelle e 5 stelle lusso”, conclude il direttore Italia.
U
n “minimo utile”. E’ con questo risultato che Earth
Cultura e Natura ha chiuso il 2012, risultato che,
come spiega il titolare Bruno Gaddi, si considera positivo, “vista la situazione dei primi mesi, che fino a giugno sembrava essere disastrosa. Una perdita seria nel primo semestre – prosegue - seguita da un potenziamento
marketing, web e social network che ha contribuito, insieme
ad altre azioni di incentivazione e di monitoraggio, al raggiungimento di un sostanziale pareggio di bilancio”.
Considerate le caratteristiche della programmazione Earth,
l’operatore non ha patito di quel sottodata che tanto ha fatto penare altre aziende. “Per noi funziona meno per diversi
motivi: necessità di emissione visti, approfondimenti per
personalizzazione di servizi, volontà di studiare e informarsi sulla destinazione richiesta”, anche se, comunque, il mercato italiano è lontano dai tempi di prenotazione “a cui sono
abituati altri stati europei”. Il manager si esprime in maniera
critica nei confronti di promozioni, volte a spingere l’anticipo
alla prenotazione, che spesso “si trasformano in azioni
commerciali scorrette”. La programmazione viene sostanzialmente riconfermata, anche se gli investimenti in acquisti
di voli e servizi sono stati potenziati sui Paesi in cui Earth è
maggiormente concorrenziale “non tanto in termini economici, quanto di valore di prodotto e rapporto qualità/prezzo”,
come Perù e Sud America, India e Himalaya.
Il rapporto con il trade
L’operatore considera le adv “un patrimonio fondamentale
su cui vale ancora la pena di investire, nonostante tutto”. Il
raggiungimento di obiettivi interessanti passa, secondo
Gaddi, da “rapporti seri di partenariato indipendente, ma
leale”. Agenzie e t.o. devono condividere un progetto di promozione e vendita, e con questi presupposti per il manager
è fisiologico che il numero di adv partner venga a diminuire.
Infine il web. Il primo sito del t.o. risale al 1995, “un contenitore unico dove trovare informazioni, approfondimenti, suggerimenti e proposte di itinerari di viaggio”. Lo strumento si
è evoluto, ha seguito i tempi, ed oggi si propone come “la
sola ed unica opportunità per tutto il mondo del turismo”,
dove ognuno può ritagliarsi il proprio posizionamento. Lo
strumento non è però esente da critiche: per Gaddi nel web
“regnano ancora troppa confusione, speculazione, concorrenza sleale”. Earth da parte sua vi investe: da sempre, e
con più impegno negli ultimi anni di crisi, dedica a web, blog
e social network una percentuale importante di risorse economiche e di personale.
E.C.
Mianotour rinnova il ruolo adv
“
Il confine tra adv e
t.o. si sta superando”. Ne è convinto
Salvatore E. Miano, titolare di Mianotour, agenzia di
viaggi di Barcellona Pozzo
di Gotto (Me). Il che non
vuol dire che l’adv intermediaria sparirà, ha “ancora un
ruolo da protagonista nel
mercato”, asserisce il manager. E questo tipo di adv per
il ruolo che ricopre e per la
vastità di prodotto presente
sul mercato “avrà come interlocutori i t.o, che, dal
canto loro, devono dimagrire in termini di struttura”,
afferma Miano. Devono essere “più elastici e specialistici ed alcuni hanno imparato la lezione”. Miano fa
un passo ulteriore ed osserva
che nella filiera ci sarà sempre una fetta di mercato che
sarà servita dalle adv, che “a
monte compra anche dai
t.o.”. E quell’anche non è di
certo casuale, ma ha un significato ben preciso, visto
che le adv “devono imparare a comperare direttamente
i prodotti dai fornitori, ma
solo se sono specializzate”.
Infatti è questa la conditio
sine qua non: “Quando il
punto vendita si specializza
si organizza in proprio ed ha
un proprio magazzino”. Per
farlo servono la capacità di
cavalcare la multicanalità e
la possibilità di investire.
Lo scenario futuro
Secondo il manager lo scenario futuro vedrà “sempre
più t.o. che venderanno più
o meno celatamente direttamente al cliente finale, così
come i corrispondenti, e
sempre più adv che diventano organizzatrici seguendo
le stesse politiche, vendita al
cliente, adv e online”. Mia-
notour il salto lo ha fatto ed
è nato così Miano tour operator. Come chiarisce subito il manager non si tratta di
una nuova società economica, ma semplicemente del
fatto che Mianotour, che
continua ad essere un’adv
intermediaria, ha adesso anche una “nuova anima di t.o.
che ragiona da operatore
compra in vuoto-pieno, sigla contratti e vende attraverso anche altre adv”.
Il prodotto offerto? Partenze
spot con accompagnatore
per viaggi speciali secondo
differenti fili conduttori. La
mossa ha comportato una
rivisitazione dell’organico.
Una sorta di turnover che ha
visto una “riqualificazione
dello staff per il tour operating e una riduzione di quello per la biglietteria. Siamo
in attesa del personale che
si occupi dell’amministrazione”. In termini di impegni di volato sono stati fatti
degli investimenti “in un’ottica di prudenza”, ma i posti
che servono per il break
even sono già stati raggiunti. Il discorso del tour operating segue un disegno molto
chiaro, un’attività svolta pas-
Salvatore E. Miano
so passo, che intrattiene già
dei rapporti con le adv presenti sul territorio nazionale, che il manager ha intenzione di approfondire. S.V.
A colloquio con
29 Aprile 2013 - n° 1404
Going: le adv esterne
sono 1.500
Alessandro Seghi: “Liberalizzato in maniera selettiva”
“
Abbiamo liberalizzato in maniera
selettiva cercando
di evitare sovrapposizioni
territoriali, nei limiti del
possibile anche tra le adv
del nostro network e le altre”. Così Alessandro Seghi, direttore marketing,
fa il punto sulla mossa importante che dallo scorso autunno ha aperto la vendita
del prodotto Going anche
alle agenzie esterne ai network Bluvacanze e Vivere&Viaggiare. “Nell’arco
di sei mesi abbiamo raggiunto le 1500 adv (buona
parte delle quali individuali), che si aggiungono quindi alle 600 interne”.
Nessun favoritismo, promette Seghi: per scegliere le
agenzie si valuta la solidità
finanziaria “e i livelli di
prezzo sono uguali, quello
che varia sono le commissioni, più che altro perché
delle Bluvacanze già conosciamo i fatturati”.
Il valore del brand
E sempre per quanto riguarda il network di casa, hanno
fatto il loro debutto due nuove parole d’ordine, private
label e segmentazione. “Ci
siamo resi conto che i prodotti venduti nelle nostre
agenzie venivano identificati come prodotti Bluvacanze,
il nostro brand dunque veniva confuso con quello del
tour operator del caso. Allora abbiamo deciso di lanciare linee a marchio ma
ben identificate, Bluvacanze
Discovery e Bluvacanze Resort, e di differenziare offerta in base a cluster ben marcati”. Di recente il gruppo
ha partecipato a Bmt a Na-
Alessandro Seghi
poli, anche per ribadire la
volontà di incrementare la
presenza nel Centro-Sud:
“Abbiamo aperto Sharm el
Sheikh da Fiumicino, Bari,
Catania e Napoli, da maggio, Marsa Alam da Napoli,
Roma e Bari e Marsa Matrouh da Fiumicino. Inoltre,
abbiamo due nuove strutture
in Sardegna, l’Hotel San
Paolo e il Colonna Beach
Hotel, con voli anche da Napoli e da Roma”.
In totale, Going si presenta
all’estate con circa 1.900 posti letto gestiti su tutte le destinazioni e, lascia intendere
il manager, ragionati con attenzione (“sono stati gli
agenti di viaggi che ci hanno insegnato che la gestione
del prodotto deve partire dal
punto vendita”), con l’obiettivo di raggiungere i 75mila
clienti. Con l’arma in più
dell’advanced booking, con
il quale “se dovessimo totalizzare il 40% delle vendite
non sarebbe male”.
M.T.
Meridiana
torna all’antico
N
onostante le “ottimizzazioni” (una
flotta passata da
37 a 29 macchine) la Sardegna non è stata penalizzata.
Ci tiene a confermarlo Mario Amitrano, responsabile
vendite linea di Meridiana
fly, che annuncia le novità in
campo in azienda.
Intanto, “L’isola deve rimanere mercato di riferimento”. Compresi i voli su Alghero da Linate, Bologna,
Napoli, Torino e Verona, annuali ed intensificati per l’estate. Ma soprattutto anche
la compagnia conferma
quello che dovrà essere inevitabilmente il futuro molto
prossimo dell’isola: “Abbiamo ampliato i voli internazionali ma anche la loro
operatività, ora da aprile a
settembre ed in alcuni casi
anche fino a ottobre”.
Ai voli su Mosca da Olbia e
Cagliari e su Londra e Parigi da Olbia si aggiungono
l’Amburgo (riconfermato),
il Kiev, lo Stoccolma e il
Bucarest, tutti da Olbia,
dove arriva anche il charter
da Tel Aviv. Che conferma
l’importanza crescente dell’incoming da Israele, dove
Meridiana già collabora con
una serie di tour operator,
come anche altrove, “ci
sono voli che già hanno ottenuto il sostegno di operatori esteri – ricorda il manager citando, ad esempio,
quelli dalla Russia giunti al
secondo anno forti di un
load factor del 98% - . Sono
operazioni co-finanziate in
quota parte da loro, ma con
le quali noi ci assumiamo la
nostra importante parte di
rischio”.
Novità a Napoli
Meridiana conferma anche
il Napoli-New York: il volo
stagionale ripartirà da Capodichino il prossimo 10 giugno e sarà operativo fino al
25 settembre, andando ad
aggiungersi a quello previsto da Palermo nello stesso
arco di tempo.
Finora si tratta dell’unico
collegamento extra-europeo
dallo scalo di Napoli. “Cerchiamo di ampliare l’offerta.
Abbiamo discorsi in corso per
l’apertura di altri collegamenti internazionali, penso
ad esempio alla Russia: l’idea è consolidare su mercati
su cui siamo già presenti e
collaudati. Le novità potrebbero arrivare per la stagione
primavera-estate 2014”.
Lavoro sulla flotta
Sarà invece molto più immediato l’annunciato rebranding: “E’ un processo
che abbiamo intrapreso per
darci una più chiara definizione sul mercato. La componente Eurofly (dunque il
“fly” del brand attuale, ndr)
verrà gradualmente dismessa e saremo Meridiana per
tutte le operazioni di linea
che faremo. Partiamo con la
flotta di medio raggio (per
la quale il brand più conosciuto dal mercato è sempre
stato Meridiana, ndr), con il
ridipingere gli aeromobili,
entro fine giugno lo sarà tutta la flotta dei B737, in un
secondo luogo passeremo al
lungo raggio. Entro il 2014
diventerà tutto Meridiana.
Con Air Italy come capacity
provider”. Proseguirà nei
prossimi mesi anche l’ottimizzazione della flotta, che
verrà riconfigurata: “Non ci
saranno più gli attuali 5-6
tipi di aeromobili, ma si
scenderà a tre”, conclude
Amitrano.
M.T.
GuidaViaggi
9
Bluvacanze e l’affiliazione
Una grossa novità ha investito anche il network: dall’inizio dell’anno Bluvacanze, oltre alle formule
per le agenzie dirette ed
associate, ha lanciato anche l’affiliazione.
“Numerose agenzie individuali e facenti parte di altri
network sono state attratte
dalla nostra proposta –
commenta Angela Zennaro, direttore retail Bluvacanze -, manifestando
chiaro interesse verso il
nostro ampio assortimento
di prodotto e anche verso
le condizioni commerciali,
sia per il leisure che per la
biglietteria aerea. Molte di
queste hanno già sottoscritto il contratto di affiliazione”.
Obiettivo
ambizioso
L'azienda si è posta un
obiettivo ambizioso: superare una numerica a tre cifre entro la fine dell’anno in
corso. La decisione di
aprire anche all’affiliazione
scaturisce dalla volontà di
aumentare la visibilità e la
diffusione del marchio sul
territorio nazionale, “incrementando così la capillarità della nostra presenza,
oggi ancora debole in alcune aree geografiche”.
I servizi e i costi
Si tratta di un'affiliazione
che, spiega la manager,
intende soprattutto rispettare l'autonomia dell'agenzia. ”Il nostro obiettivo primario è quello di trasferire
la nostra forza commerciale alle agenzie. Il valore
aggiunto è l’assortimento
di fornitori in grado di
estendere alla rete commissioni omogenee.
Un'ampia programmazione di quote dedicate al
gruppo Bluvacanze, inserite in una piattaforma in
grado di semplificare l'operatività dell'agenzia. A
questo si aggiunge un’offerta di prodotti esclusivi
dedicati a target specifici
di clientela, la convenzione sulla biglietteria aerea
che prevede l’installazione di crs Galileo o la fornitura di un sistema di prenotazione aerea semplificato, la remunerazione dei
segmenti generati dall'agenzia”. Il costo annuale è
500 euro e include la consegna di materiale per le
agenzie, per comunicare
ai clienti l’affiliazione. M.T.
La via del web
di Open Travel
Q
uesto sarà l’anno
“della definitiva
installazione dello
strumento online per le adv
del network”.
Parola di Giorgio Lotti, direttore commerciale di
Open Travel Network (e
Viaggi del Delfino, l’operatore che fa capo alla stessa
holding, ndr).
“Ciascuna agenzia lo avrà a
disposizione sul proprio sito
in una piattaforma di prenotazione voli, sia di linea che
con le low cost, e hotel, integrata al momento anche con
Costaclick”, spiega il manager. Ai prodotti venduti tramite la piattaforma web gli
agenti potranno applicare la
propria fee, mentre tutti i
voli avranno l’assicurazione
inclusa. “Questo progetto è
nato da un ragionamento
importante – ribadisce Lotti
-: quello di voler vedere Internet non come un nemico
ma come un alleato al nostro servizio, per superare la
diffidenza dei consumatori
verso il web che vedono
come un soggetto non ben
identificabile”.
Al momento sono circa una
ventina le agenzie attivate,
Il sito del network
mentre il network ne conta
in totale 650, circa una trentina in meno, causa chiusure, rispetto alle 685 del
2011. Ma con questo e altri
progetti Lotti spera di dare
una sferzata al trade, soprattutto forse di mandare un
messaggio chiaro: occorre
essere proattivi, sperimentare vie nuove per andare a
prendersi i clienti “scappati”. Ad esempio c’è un’ini-
ziativa work in progress che
si avvicina alla fidelizzazione: “Stiamo esplorando una
strada per attivare in adv un
sistema di convenzioni, sul
modello di una carta di credito a consumo legata ad associazioni, sindacati, enti
pubblici – anticipa il manager -, con tariffe già contrattate con i nostri partner. Ce
lo hanno chiesto le agenzie
di viaggi”.
M.T.
Dalle aziende
10 GuidaViaggi
29 Aprile 2013 - n° 1404
Le mosse Trenitalia: adv e estero
La piattaforma internet prevede un sistema di best price che facilita i punti vendita;
in definizione un accordo con le ferrovie russe
I
l biglietto elettronico segnerà sempre di più il futuro
delle società ferroviarie. Per
questo, secondo quanto afferma Gianfranco Battisti,
direttore della divisione
passeggeri nazionale e internazionale e dell'Alta Velocità di Trenitalia, nel progettare il nuovo sistema di
vendita, che sarà unico per
le agenzie di viaggi e le biglietterie, è stato tenuto conto di questo aspetto.
“L’adozione del biglietto
elettronico - spiega il manager - permetterà di tracciare
in modo ottimale il servizio
scelto, prenotato, acquistato, i pagamenti e la storia
dell'intera esperienza di
viaggio. Renderà più semplice la futura completa dematerializzazione del titolo
di viaggio”. Quali le princi-
pali funzioni della nuova
piattaforma? “La semplificazione delle attività di aggiornamento del sistema elenca Battisti - che avverrà
in tempo reale su tutti i punti vendita, un sistema di best
price che faciliterà le adv
nella ricerca delle migliori
offerte per i nostri comuni
clienti, la seat map che permetterà la selezione del posto utilizzando una forma
grafica comoda e immediata, tutte le agenzie di viaggi
potranno poi vendere i biglietti dei treni regionali anche nella forma di biglietto
elettronico regionale presente oggi sul sito Trenitalia.com”.
Per quanto riguarda invece
le operazioni di service e
back office è stata realizzata l’ottimizzazione dei secondi contatti, per cui i
cambi prenotazione e rimborsi saranno più agevoli
per gli operatori con un
help on line disponibile
sull’applicativo.
Intesa con il trade
Ma il contratto commerciale
ha permesso di trovare
un’intesa rispetto alle richieste delle agenzie di viaggi?
“Proprio perché le consideriamo partner preferenziali replica Battisti - nella stesura del nuovo contratto, in vigore da aprile 2012, abbiamo cercato di recepire le
principali richieste del trade, come l’eliminazione dell’autentica notarile per le fidejussioni inferiori a centomila euro, abbiamo eliminato i costi fissi del sistema di
vendita (canoni e prima attivazione), abbiamo rivisto i
testi delle fidejussioni ren-
dendoli più flessibili e con la
possibilità di essere rilasciate anche dalle assicurazioni, abbiamo mantenuto i
livelli provvigionali e semplificato al massimo l’iter
per le aperture delle agenzie
Easy”.
Con il nuovo contratto sono
stati equiparati i livelli provvigionali delle Easy a quelli
delle Plus che utilizzano Sipax, il plafond è passato da
15.000 a 30.000 euro e “a
breve - annuncia - metteremo a disposizione di queste
agenzie un Sipax con il solo
pagamento tramite Pos fisico, con i costi delle transazioni a carico di Trenitalia;
questo servizio permetterà
alle Easy di accettare anche
le carte di credito e i bancomat dei clienti facilitando al
massimo il percorso di acquisto”.
Gianfranco Battisti
Investimento da 250 mln
la sfida di Sillks
I
l brand richiama
un percorso già
conosciuto oltre
2000 anni fa. Con un percorso di 8mila km, la “Via della Seta” era la strada dove si
realizzavano scambi commerciali tra il mondo occidentale e l’impero cinese.
L’obiettivo della neonata
Sillks International Hotel
Group è quello di ripercorrere questo itinerario, andando a intercettare un target di clientela alto sia business sia leisure.
Start up
La nuova sfida internazionale è stata lanciata da Francesco Borrello, nome conosciuto all’interno del mondo
alberghiero visti i suoi trascorsi in Domina Hotels e
Starwood. “L’investimento
iniziale è di 250 mln di dollari – afferma il fondatore e
a.d. della società che ha sede
ad Hong Kong –: una parte
proviene da finanziamenti
bancari, l’altra da investimenti personali tra cui il
fondo Byb & Zoho”. Il modello di business su cui si sta
sviluppando la catena è quello del management contract,
finalizzato a stringere accordi e partnership con proprietari di strutture e private
equity operanti nel settore
immobiliare. “Con questo
contratto – spiega Roberto
Necci, vicepresidente development & operations Italia, Grecia, Turchia e Malta – la management company prende in gestione il
complesso alberghiero, lo valorizza con il suo brand internazionale e viene remunerata da una fee che deriva
dal fatturato più una percentuale dall’utile di gestione, il cosiddetto Gop (Gross
operating profit, ndr). Il resto è in mano alla proprietà
alberghiera o immobiliare”.
Attualmente sono una decina le strutture sotto contratto: la prima che si sta preparando ad aprire sotto l’insegna del nuovo brand è il Park
Sillks Resort a Vignola in Costa Smeralda che debutterà sul
mercato il primo ottobre 2013.
“Pensiamo che quella possa
essere una zona ad alto potenziale di sviluppo visto che
è oggetto di investimenti da
parte della Qatar Holding”,
afferma Necci. Entro il 2016
verranno inaugurate altre otto
Francesco Borrello
strutture tra cui due in Cina,
due in Italia (Messina ed
Alassio) e una a Praga. Il
fronte caldo, però, è quello
della negoziazione, visto che
la catena alberghiera sta cercando di concludere accordi
in 40 località, guardando soprattutto in Asia, Medio Oriente ed Europa Centrale.
“Stiamo lavorando molto per
avere sotto contratto diverse
strutture in luoghi strategici”, osserva Borrello.
Tre brand
e tecnologia
Saranno tre i brand che fa-
ranno parte della catena: Sillks Hotels & Resorts, Park
Sillks Hotels & Resorts e Sillks Residence. “Con il primo marchio, vogliamo intercettare un target alto nei
mercati emergenti di Cina,
Asia ed Est Europa e per
questo offriamo anche il servizio di maggiordomo 24
ore al giorno per le camere
executive. Invece – prosegue
il vicepresidente – i Park
Sillks Hotels & Resorts
avranno una peculiarità in
comune: la forte tecnologia
che caratterizzerà l’intera
struttura”. Nelle intenzioni
dei manager c’è l’idea di rimanere costantemente collegati con il mondo e automatizzare le procedure di check
in e di check out, “in modo
da dedicare più personale
alla cura del cliente”, spiega Necci.
I brand di Sillks non si fermano alle sole strutture: all’interno degli hotel si potranno trovare anche i ristoranti Marco Polo (che cercheranno di unire le caratteristiche della cucina orientale con quella italiana) e le
Sublime spa per i centri benessere.
G.F.
Partnership
con i Gds
La partnership con i Gds
prosegue poi con l’obiettivo
di allargare il più possibile il
ventaglio di soluzioni a disposizione di trade e consumatori.
“Essere presenti sulle medesime piattaforme di vendita
degli operatori aerei ci permetterà in prospettiva di lavorare verso soluzioni di intermodalità - aggiunge il direttore -; in questo modo saremo in grado di dare una
risposta sempre più efficace
alle necessità di mobilità dei
cittadini italiani ed europei”. La presenza nel portale Fly and Rail di Amadeus
“darà la possibilità alle
agenzie, nelle tratte in competizione, di vendere il treno
nelle destinazioni servite
dall’aereo”.
La concorrenza sulle rotaie ha
sviluppato una politica commerciale aggressiva: quale
l’impatto sul conto economico e sulla redditività?
“E’ un fatto noto, supportato anche da studi di settore
che con la liberalizzazione
nei servizi i prezzi calano e
migliora la qualità del servizio - controbatte il manager -; il nostro settore ha
avuto certamente questa
evoluzione ma grazie all’allargamento del mercato e ad
una erosione da altre forme
di trasporto, sostanzialmente la redditività ha tenuto
grazie anche al supporto dei
viaggi d’affari, con numerose aziende che sono state fidelizzate e che hanno sostenuto la domanda”.
In termini di marketing, proprio per fidelizzare la clientela, Trenitalia sta portando
avanti una serie di iniziative
promozionali che vedono
coinvolti tutti i prodotti, con
una gamma ampia di tariffe
e servizi “e lavoriamo per
rafforzare sempre di più i
vantaggi per i nostri clienti
Carta Freccia”, afferma il
manager.
La società è particolarmente
attiva anche sul fronte internazionale (+60% le vendite
sul trade europeo) e la politica commerciale “mira principalmente ad un’espansione della propria rete di vendita diretta, sia attraverso il
canale di vendita dei nostri
sistemi - conclude il manager - che nell’immediato futuro attraverso il canale
Gds (sono partite da poco
alcune agenzie pilota in
Francia e in Germania), che
attraverso lo sviluppo di siti
web diretti al cliente finale
dei principali mercati d’interesse”.
In via di potenziamento anche la rete vendita diretta in
Sud America, mentre è in dirittura d’arrivo un accordo
con le ferrovie russe che
permetterà di vendere attraverso le adv locali il prodotto treno in Italia.
L.D.
Provati per voi
29 Aprile 2013 - n° 1404
GuidaViaggi
India
11
Alla scoperta del Maharashtra
sui binari del lusso
Viaggio singolare a bordo del treno Deccan Odyssey con maggiordomo a disposizione
di Annarosa Toso
I
l riferimento al fascinoso film “Delitto sull'Orient Express” è stato quasi inevitabile. Tempi e luoghi diversi,
ma stile, eleganza, comfort e
benessere a profusione sono
stati il leit motiv di un viaggio straordinario svoltosi a
bordo di un treno di lusso,
ancora poco conosciuto dai
turisti italiani.
Si chiama Deccan Odyssey.
Ha tre itinerari di una settimana e precisamente da
Mumbai a Delhi, da Delhi a
Mumbai e da Mumbai a
Mumbai. Quest'ultimo è stato quello scelto dall'Ente del
Turismo indiano per far testare il prodotto a una cinquantina di ospiti tra giornalisti, tour operator e agenti di
viaggi, provenienti da tutto
il mondo.
Due vagoni sono dedicati a
sala ristorante, uno alla cucina di bordo, uno al bar, un
altro alla sala comune di let-
tura con televisione e giochi
da tavolino, un altro dedicato a spa e palestra.
Non manca un piccolo centro business dove ci si può
collegare a pagamento, ma
solo con i due computer del
treno. In ogni vagone ci
sono quattro cabine con un
maggiordomo a disposizione degli ospiti. Le cabine,
dotate di bagno privato,
sono molto confortevoli, soprattutto se l'occupante è
uno solo. Disponibili anche
due suite.
Il ristorante offre tutti i giorni una scelta tra cucina continentale e indiana di altissima qualità, con un accurato
servizio d'altri tempi.
Acqua, tè e caffè sono serviti in forma gratuita, mentre
le bevande alcoliche sono a
pagamento.
Il concetto
della crociera
Il concetto è quello della
Italia: numeri positivi,
con l’ombra dell’incertezza
Gli italiani in India nel 2011 sono stati 100.889. Per lo
scorso anno, anche se i numeri ufficiali non sono ancora stati divulgati, è previsto un aumento negli arrivi. Il direttore dell'ente del Turismo indiano in Italia, Gobind C. Bhuyan, ha così commentato: “Per il 2012 è
stato stimato un aumento dei flussi tra il 5 e il 7%. Per
l'anno in corso avremmo auspicato un incremento del
10%, ma la situazione politica italiana ancora incerta e
la crisi economica hanno gettato un'ombra sulla nostra
speranza. Tuttavia il mercato italiano è maturato abbastanza e siamo ottimisti a fronte di tutte le incertezze”.
Il direttore ha poi sottolineato che il lancio sul mercato
italiano del prodotto Deccan Odyssey servirà ad attrarre quella fascia di turisti italiani di alto livello che desiderano provare un viaggio sicuramente diverso da quelli
proposti dai molti tour operator italiani specializzati sull'India. “Attualmente solo I Viaggi dell'Elefante ha nel
proprio catalogo il percorso Deccan Odyssey – ha specificato Gobind C. Bhuyan -, ma è nei nostri obiettivi
promuovere al massimo questo prodotto e i suoi itinerari. La regione del Maharashtra, di cui Mumbai è la ca-
Offerte di fiori al fiume di Nasik
pitale, offre tantissimo da vedere e il viaggio in treno
consente una scoperta del territorio in maniera sicuramente singolare”. Il settore turismo rappresenta per l'India oltre il 6% del Pil del Paese, oltre il 10% dell'occupazione e produce circa 18 milioni di dollari in valuta
estera al pubblico erario.
La storica stazione di Mumbay
crociera: il treno viaggia per
lo più di notte - ci si abitua
presto al rumore del treno
che corre sulla strada ferrata - e, arrivati alle stazioni
previste, si scende per le
escursioni, tutte comprese
nelle tariffe di partenza. Ad
ogni stazione riti di benvenuto, sempre diversi e tipici
della località che si visiterà
in seguito.
In tempi di tecnologia avanzata di cui l'India va fiera, il
treno non è ancora wifi, ma,
è stato assicurato dal management, dovrebbe diventarlo a breve.
Le impressioni
del viaggio
E' stata la mia prima volta in
India e le aspettative sono
state tutte confermate, grazie a un viaggio fuori dal comune, iniziato dalla storica
Victoria Station di Mumbai,
per attraversare la regione
del Maharashtra.
Il treno ha toccato nei primi
giorni la parte cattolica dell'India, un tempo dominio
portoghese, ed è stato quanto mai coinvolgente constatare con quanta fede e partecipazione gli indiani cattolici di Goa prendevano parte
alle funzioni religiose, soprattutto quelle pasquali, cadute in coincidenza del viaggio. Un aspetto inusuale di
un viaggio inusuale.
Come le escursioni al mare
sulle spiagge del Tarkarli
Resort o quelle del Beach
Side Hotel, dove si è cenato
e assistito a uno spettacolo
tipico prima di ritornare sul
treno.
O la visita dei templi come
quelli di Ellora Caves, o le
Ajanta Caves, entrambi i siti
patrimonio dell'umanità, che
suscitano emozioni anche
senza addentrarsi nella sto-
ria, o la visita del Bibi-KaMaqbara, considerato la piccola copia del più famoso
Taj Mahal. Ma eccola l'India
dei bei racconti e delle letture, quella che più di tutti gli
altri luoghi può toccare il
cuore! La città di Nasik, con
il fiume sacro dove gli indiani si immergono e si purificano, il colorato mercato e
gli antichi templi.
Arrivati al tramonto, giusto
in tempo per fermare immagini vere, ho lasciato scivolare sull'acqua, con un rito
molto pagano, un piccolo
cestino di fiori, un'offerta
votiva e anche io ho espresso uno, due, tre, cento desideri, mentre la corrente lo
portava via.
Per finire la città di Mumbai,
caotica, ma come potrebbe
non esserlo una città di oltre
venti milioni di abitanti?
Un aspetto tipicamente vittoriano, una vita quotidiana
febbrile, traffico e via vai di
persone, le mucche per la
strada, rumori di clacson
molto poco inglesi.
Ma eccola la prepotente reminiscenza di un passato
non così lontano come i bus
rossi a due piani, l'ottimo tè,
la guida a sinistra.
O la lingua inglese, a volte
incomprensibile, ma per forza di cose dovrà diventare
prima lingua di un Paese
pronto per quella svolta che
dovrebbe portarlo a breve ad
essere una delle economie
più forti al mondo.
Ruby Travel è tecno
S
pecializzato in India e Sud-Est asiatico, Ruby Travel, storico tour operator
con sede in Veneto, si definisce tailor made a tutti gli effetti, a fronte del 70% dei
viaggi organizzati con questa formula.
“Oggi la dicitura tailor
made è molto inflazionata e
usata spesso a sproposito.
Noi ci vantiamo di essere un
vero tour operator tailor
made - spiega la product manager Viviana Dimatore -.
Otto anni fa, inoltre, abbiamo creato il marchio Suite77, con il primo catalogo
di viaggi di lusso per l'India.
Un lusso a 360 gradi che
tocca tutte le formule del bel
viaggiare. Inoltre - ha precisato -, alcune destinazioni
come Indocina, Laos, Cambogia e Vietnam sono mete
scelte per i viaggi di nozze
che influiscono per circa il
10% sul nostro fatturato”.
Ruby Travel pubblicizza i
suoi itinerari sia nel proprio
sito sia in catalogo. “Sono
indicazioni di viaggio con
proposte di base - ha sottolineato la manager -. Anche i
costi pubblicati sono indicativi con la dicitura “prezzi a
partire da...”. Ci sono troppe variabili da considerare
nella costruzione di un pacchetto. Noi abbiamo investito in tecnologia con una no-
stra software house per la
gestione dei preventivi, per
facilitare sia il nostro lavoro
sia quello delle agenzie e
siamo convinti che gli stessi
devono essere fatti pagare al
cliente che non concretizza
il viaggio, nel rispetto del
lavoro svolto”.
Sull'andamento Viviana Dimatore ha dichiarato: “Negli
ultimi 3 anni abbiamo mantenuto la stessa media di
vendita e di fatturato. E' un
andamento confuso ma stabile, che ricade nelle problematiche italiane. Da una
parte c'è la paura di spendere e di far vedere che spendi.
Dall'altra il desiderio di
viaggiare, che è sempre vivo
nelle persone abituate a
muoversi”.
Ruby Travel, che lo scorso
anno ha fatto viaggiare circa
700 persone, non si avvale
di promoter, ma investe in
serate formative anche al
Sud Italia. “Credo nelle potenzialità del Sud e non resto
mai delusa dai ritorni che
arrivano dopo i nostri eventi. Nel 2014 festeggeremo i
40 anni del primo viaggio a
Ladakh dove avevamo anche degli uffici. Ma i tempi
sono cambiati. Abbiamo visto lontano - ha concluso quando quattro anni fa abbiamo snellito la nostra
struttura. E' stata una scelta
perfetta”.
A.To.
Paesi al microscopio
12 GuidaViaggi
29 Aprile 2013 - n° 1404
Croazia e Slovenia
A luglio l’Ue: attese e perplessità
La Croazia diventa il 28simo membro ma gli operatori temono rincari nei prezzi.
Intanto la Slovenia si impone sempre più come vacanza benessere
di Mariangela Traficante
I
prossimi mesi segneranno una data
storica per la
Croazia: a luglio infatti il
Paese diventerà il 28simo
Stato membro dell’Unione
europea. Un’occasione che
si è fatta attendere e su cui
naturalmente anche il mondo del turismo croato nutre
grandi speranze.
“Le nostre aspettative sono
l'aumento degli investimenti
turistici e come conseguenza un aumento delle presenze”, commenta ad esempio
il direttore dell’Ente del
turismo in Italia, Dario
Matosevic. Non così cristalline sono le attese degli operatori, che salutano positivamente l’alleggerimento burocratico ma rimangono perplessi sul fronte prezzi.
“Per il t.o. porterà più tranquillità nella stesura dei
contratti perché dovranno
seguire le normative europee”, commenta Divna
Cuk, direttore tecnico di
Aurora Viaggi. Al tempo
stesso, però, “Siamo preoc-
Osservatorio Guida Viaggi
I criteri di elaborazione delle inchieste
Soggetto realizzatore della ricerca:
Guida Viaggi tramite Call Center esterno
Tipo e oggetto della ricerca:
ricerca di tipo quantitativo a carattere nazionale
Metodologia:
interviste telefoniche con questionario strutturato
Universo di riferimento: popolazione di adv (7.500 adv)
Campione: rappresentativo delle adv per zona geografica
Estensione territoriale: nazionale
Periodo di rilevazione e consistenza del campione: 1^
mar ‘09, 293 casi; 2^ mar ‘10, 317 casi; 3^ mar ’11, 324 casi;
4^ mar ’12, 289 casi, 5^ mar ‘13, 248 casi
Errore statistico: ± 3%
Le inchieste considerano le adv dal punto di vista numerico,
assegnando a ciascuna lo stesso peso indipendentemente
dal fatturato su una destinazione o un tipo di prodotto. I quesiti posti agli adv si riferiscono alla propensione alla vendita e
non all'effettivo fatturato realizzato sul prodotto in questione.
L'elaborazione dei dati avviene per la totalità del territorio italiano, per singola zona (nord, centro e sud Italia) e per ruolo
ricoperto all'interno dell'agenzia da parte della persona interpellata (titolare di agenzia o banconista). Nel caso in cui non
vi fossero particolari differenze tra i diversi risultati, l'elaborazione per suddivisione territoriale e ruolo non viene fatta. Al
fine di dare al lettore la possibilità di analizzare i dati secondo le proprie esigenze, la nostra elaborazione dei dati si basa
su semplici medie aritmetiche.
I dati pubblicati rappresentano solo un estratto della ricerca.
Per ulteriori informazioni consulta www.guidaviaggi.it
Editore:
GIVI S.r.l.
Via San Gregorio 6
20124 Milano
tel. 02 2020431 (6 linee)
fax 02 20204343
email: [email protected]
sito internet: www.guidaviaggi.it
Direttore responsabile:
Paolo Bertagni
email: [email protected]
Redazione:
Capo Redattore
Laura Dominici
tel. 02 20204340
cell. 339 3665001
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Poste Italiane Spa
Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46)
art. 1 comma. 1 - CN/AN.
In caso di mancato recapito rinviare all’ufficio P.T.
di Ancona CMP Passo Varano detentore
del conto per la restituzione al mittente
che si impegna a pagare la relativa tariffa. Prezzo per copia euro 0,50
Assicurazioni, finanza
e tecnologia
Paola Baldacci
tel. 02 20204328
email: [email protected]
Trasporti, business travel e
associazioni
Emanuela Comelli
cupati per l’andamento dei
prezzi”, sottolinea Sebastiano Mazzucchelli, direzione
de Il Piccolo Tiglio. Anche
perché potrebbe penalizzare
un segmento che, spiegano
dal t.o, è invece in forte crescita, quello dei giovani, “legato all’esplosione della
movida croata, un successo
ormai inarrestabile che lancia il Paese come la nuova
Ibiza del Mediterraneo. Oltre all’ormai famosissima
isola di Pag, oggi sono richieste Parenzo, Rovigno,
Fiume/Opatja, la riviera di
Makarska, le isole di Hvar e
Korcula, Dubrovnik”.
Qual è il primo t.o. consigliato sulla Croazia?
Exploit
in podio
Teme un aumento di tariffe
anche Luisa Cavalli, direttore commerciale Egocentro, operatore che, tra l’altro, quest’anno sembra vivere un vero e proprio exploit
in agenzia per quanto riguarda la Croazia. E’ quanto
emerge infatti dall’ultima
inchiesta dell’Osservatorio
Guida Viaggi. Al panel di
adv abbiamo chiesto di indicarci il primo operatore consigliato a chi voglia prenotare una vacanza in Croazia, e
il 31% ha indicato Firmatour, brand dell’orbita Egocentro. Percentuale assolutamente lontana anche solo
fino a un anno fa. C’è da
dire che la programmazione
mediterranea, e dunque la
Croazia, ha vissuto nel corso
degli anni non pochi cambiamenti: se nomi come Eurotravel, Columbus, Welltour sono via via scomparsi
dal panorama, la torta si è
re-distribuita. Cresce anche
Il Piccolo Tiglio, cala Eden,
rimane più o meno stabile
Alpitour. Il quadro è molto
frammentato, tra big e piccoli specialisti egualmente.
tel. 02 20204336
email: [email protected]
Corrispondente a Roma:
Alberghi e incoming
Mariangela Traficante
tel 02 20204337
email: [email protected]
T.O, Enti del Turismo e distribuzione
Stefania Vicini
tel. 02 20204328
email: [email protected]
Giovanni Ferrario
tel. 0220204322
email: [email protected] al giornale:
Vittorio Agostini
Giorgio Castoldi
Ada Cattaneo
Antonio O. CiampiOrnella D’Alessio
Annamaria de Ritis
Paolo Ferrari
Gianfranco Nitti
Franca Rossi
Angelo Scorza
(valori
percentuali)
Slovenia, qual è il prodotto più richiesto?
(valori percentuali)
Fonte: Guida Viaggi
Quasi plebiscito
Per nulla indecisi sono invece gli adv quando si tratta di
parlare di Slovenia: quest’anno la vacanza benessere stravince al 73% delle
preferenze, dopo i testa a testa degli anni passati con il
soggiorno balneare (quest’anno scivolato al 26%.
Ancora praticamente assente, invece, la montagna.
Paolo Stefanato
Certificazione 2012
Annarosa Toso
Letizia Strambi
Società di revisione legale: Re.Fi.Mi. Srl
Via Palladio 12 - 20135 Milano
Tel. 39 02 54122408
Corrispondente
a New York:
Steve Sabato
Tiratura media: 8.943 copie
Diffusione media: 8.747 copie
Divisione eventi:
Anna Zanfrà
tel. 02 20204327
email: [email protected]
Sales and Marketing Manager:
Elena Di Tondo
tel. 329 1428575
email: [email protected]
Ufficio commerciale:
Via San Gregorio 6
20124 Milano
tel. 02 20204334
email:[email protected]
fax 02 20204343
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Loreto (AN)
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Paesi al microscopio
14 GuidaViaggi
29 Aprile 2013 - n° 1404
Croazia e Slovenia
Impennata tecnologica
La Croazia fa lievitare le risorse per web e social.
Bissare gli arrivi del 2012 sarebbe un successo
R
ipetere i risultati
del 2012 sarebbe
un successo per la
Croazia. L’anno scorso ha
infatti segnato un record per
il turismo nel Paese, con un
+6% dei pernottamenti ed il
5% in più di arrivi.
Chiudono con il segno più i
principali mercati europei,
Austria (+6%), Belgio
(+3%), Repubblica Ceca
(+4%), Danimarca (+17%),
Francia (+4%) e Germania
(+13%). “Dall'Italia i dati
sono abbastanza positivi, visti i problemi economico-finanziari che sta vivendo il
Paese - commenta Dario
Matosevic, direttore dell’Ente in Italia -. Il Paese
si colloca al quarto posto
per arrivi a livello europeo,
e l’obiettivo ora è quello di
aumentare i flussi fuori stagione”.
Piano di marketing
Per ottenere un posizionamento più qualitativo è stato
realizzato anche un nuovo
piano di marketing, che sarà
operativo per il 2013.
Ed includerà anche il web
advertising, per il quale l’investimento da parte dell’ente nazionale avrà un incremento del 127%.
I riflettori saranno inevitabilmente puntati sulla promozione “tecnologica”, che
subirà una vera e propria
impennata in termini di risorse, del 93% per i social
network e del 213% per la
web page.
Meta
per smartphone
Tra gli investimenti delle
varie istituzioni turistiche
del Paese non mancano ovviamente quelli in web 2.0 e
mobile. La città di Dubrovnik. ad esempio, permette ai
suoi visitatori di conoscere
ancora più facilmente tutte
le informazioni riguardo all'offerta turistica cittadina.
Nei punti di passaggio della
città è stata infatti installata
una guida informativa che si
chiama “Guidoo – info guide system“, una postazione
interattiva autoportante con
touch screen disponibile tramite internet o le applicazioni dei cellulari.
Nuove applicazioni
di Croatia Airlines
La compagnia di bandiera
Croatia Airlines ha introdotto una nuova applicazione
mobile in grado di migliorare l'accesso alle informazioni a disposizione dei passeggeri. Opera con sistema operativo Android.
Specialità istriane
sul cellulare
Gourmet Istra è il nome della nuova applicazione per
cellulari realizzata dall'ente
del turismo istriano, con la
quale gli utenti possono sapere tutto quello che a loro
interessa sull'offerta gourmet della regione.
I dati sono forniti dal sito
www.istra-gourmet.com e
tradotti in italiano, inglese e
tedesco.
Edizioni gratuite
Le nuove edizioni gratuite
di "Dubrovnik e Spalato in
your pocket" e "Mini-Guide" si possono trovare presso gli uffici turistici e punti
di informazione a Spalato e
Dubrovnik e nelle loro contee, alberghi, ostelli e agenzie di viaggio.
Possono anche essere scari-
Cascate di Krka
cate gratuitamente dal sito
www.inyourpocket.com o
sfogliate tramite le applicazioni per smartphone. M.T.
Croazia: la movida e la barca a vela
E’
un’evoluzione a
doppio
binario
quella che sta attraversando la Croazia. Da
un lato, dicono gli operatori,
gli investimenti in strutture
turistici”. D’altro canto,
però, la crisi taglia la capacità di spesa e così anche la
Croazia vive quei cambiamenti registrati negli ultimi
anni su tutte le destinazioni
la Croazia il concorrente più
temibile per il Mare Italia.
Hanno funzionato bene i
gruppi, ma per sapere come
andrà l’estate è ancora presto perché, spiega la mana-
Dubrovnik
di livello alto sta attirando
una clientela upmarket, “ci
sono sempre nuovi alberghi
che offrono servizi più raffinati ed all’avanguardia –
spiegano da Solo Croazia -,
ville di lusso e barche di
nuova costruzione, come
pure eccellenti porticcioli
mare: “Il soggiorno mediamente inferiore, poca richiesta sul target medio famiglia, migliori performance
percentuali a giugno e luglio rispetto ad agosto”,
commenta Luisa Cavalli,
Egocentro, che segnala tra
l’altro come, di fatto, non sia
ger, “la destinazione è da
sempre soggetta a prenotazioni che si concretizzano da
maggio in avanti”.
Buono il Prenota Prima in
casa Kompas, dove però
per andare incontro alla
maggiore attenzione al prezzo “Oltre alle strutture in
catalogo abbiamo stipulati
contratti con tanti altri piccoli alberghi, residence,
pensioni, mobil-home lungo
la costa croata – spiega Valentina Piacentini, direttore commerciale -, che ci
permettono di offrire sempre
una valida soluzione al
cliente restando nel suo
budget di spesa”.
Secondo Divna Cuk, direttore tecnico di Aurora
Viaggi, a chiedere la Croazia “è ancora una clientela
giovane e/o informale, che
ama la vacanza a diretto
contatto con il mare. Comincia poi anche in Italia a
prendere piede un tipo di vacanza che la costa croata
propone da sempre, la vacanza in barca lungo la costa”. Anche uno dei due
nuovi cataloghi di Kompas è
dedicato a questo segmento,
Crociere in Adratico, dal veliero vintage alla nave di
lusso di piccole dimensioni.
L’altra new entry è la brochure Tour Guidati, con partenze garantite nella stagione estiva.
Fedele alla forte richiesta
giovane, Il Piccolo Tiglio
presenta la nuova edizione
del catalogo Croazia Movida, con un censimento aggiornato delle migliori spiagge. Egocentro ha implementato soprattutto i viaggi
itineranti.
Gli ostacoli sloveni
Secondo l’Osservatorio Guida Viaggi, dunque, in Slovenia stravince, almeno quest’anno, la vacanza benessere, ma da diverse stagioni
ormai l’ente del Turismo ha
deciso di valorizzare il patrimonio naturalistico del piccolo Paese puntando su un
turismo sostenibile. L’idea
sta prendendo piede ma non
è ancora consolidata nelle
scelte dei turisti. Si muovono però molto le nicchie. Da
Aurora Viaggi sottolineano
gli ottimi percorsi di nordic
walking e trekking, mentre
Mazzucchelli segnala, per Il
Piccolo Tiglio, un segmento
in lieve ripresa in controtendenza alla crisi generale,
quello degli sport estremi,
dal rafting al parapendio alle
immersioni nelle grotte, “turismo che in realtà è sempre
stato parte evidente dell’offerta slovena ma che solo da
due anni si è meritato un di-
screto interesse anche da
parte del mercato italiano”.
Il successo della Slovenia
verde è un processo lento
ma “si iniziano a vedere alcuni risultati, specie con i
gruppi scolastici e sportivi.
Il cliente individuale è ancora legato al turismo benessere”. L’ostacolo principale
ad un pieno decollo, semmai, è ancora l’assenza di
collegamenti diretti con il
nostro Paese, che rende la
Slovenia una meta comoda
quasi esclusivamente dal
Nord Italia (con mezzo proprio o collegamenti stagionali come il catamarano veloce Venezia-Portorose utilizzato ad esempio da Kompas). Segno anche questo
forse della necessità di un
maggiore interesse per il nostro mercato da parte degli
operatori sloveni? Secondo
Mazzucchelli questi ultimi
appaiono sempre meno interessati al nostro mercato.
Luisa Cavalli segnala anche
una scarsa conoscenza da
parte dei banconisti italiani
(ma questo problema si spera sarà superato dal corso di
formazione online lanciato
dall’Ente).
M.T.
Paesi al microscopio
29 Aprile 2013 - n° 1404
GuidaViaggi
15
Croazia e Slovenia
L’e-learning
sloveno
Il turismo organizzato rappresenta il 50%
L’
andamento sotto
tono del turismo
non ha risparmiato
la Slovenia, che dopo quindici anni di continua crescita sul mercato italiano ha
chiuso il 2012 con un lieve
calo, il 2%, dal Belpaese.
“Ciò nonostante – commenta Gorazd Skrt, direttore
dell’Ente in Italia –, con
più di 400.000 arrivi e 1 milione di pernottamenti l’anno scorso, l’Italia rimane il
nostro primo mercato”.
Quest’anno l’ente continua
a puntare sulla diversificazione e sul rafforzamento
della promozione turistica
per invertire il trend e finire
l’anno in positivo. “Vista la
vicinanza del nostro Paese,
e il buon rapporto qualità prezzo, crediamo di essere
ancora molto competitivi”.
Al direttore chiediamo se la
crisi economica da un lato e
l’esplosione del web stiano
modificando la programmazione da parte del trade o
l’approccio al mercato. “Anche se il numero degli ospiti
che vengono da noi con i
viaggi organizzati dalle
agenzie è un po’ calata –
spiega -, rappresentano ancora quasi il 50% di tutti i
nostri visitatori. Per gli agenti di viaggi anche quest’anno organizziamo dei
workshop in diverse città
italiane, ma anche il Siw,
L’integrazione si chiama Spirit
Spirit Slovenia: si chiama così la nuova
agenzia pubblica nata a gennaio di quest’anno con l'accorpamento delle agenzie
Japti (Agenzia pubblica per la Promozione
degli Investimenti Esteri), Sto (Organizzazione Slovena per il Turismo) e Tia (Agenzia slovena per la Tecnologia). Si occupa
della promozione integrata e dello sviluppo delle attività economiche e imprenditoriali slovene, cercando di offrire un punto
di riferimento unico a chi è interessato al
Paese: “Integrando le attività economiche
e turistiche contiamo di promuovere il turismo in modo ancora più efficace”.
Lubiana
Slovenian Incoming Workshop, a Portorose, per presentare loro la Slovenia da
vicino”. E a dicembre è partito anche il corso di e-learning, che raccoglie al momento oltre 400 iscritti.
Ancora mancano i collegamenti aerei diretti tra Italia e
Slovenia, ma di fatto una
posizione strategica la ricopre l’aeroporto di Trieste, a
pochi km dal Paese.
Da tempo l’ente è impegnato nella promozione di un
turismo legato alla sostenibilità ambientale, e prosegue su questa strada, a “par-
tire dal logo, progettato e
colorato appositamente di
verde, e concludendo con la
divulgazione di un’immagine ecosostenibile in tutti i
campi, da quello culturale a
quello enogastronomico. Sicuramente la promozione di
questa tipologia di turismo,
combinata alla vicinanza all’Italia, incuriosisce i nostri
visitatori”.
La Slovenia
condivisa
Profilo e gruppo. La Slovenia è su Facebook con Slovenia Travel e il gruppo Slo-
venia Fanclub - Feel Slovenia. “Si tratta di un gruppo
di tipo aperto e ne può far
parte ogni utente della rete
sociale. Chi si iscrive condivide esperienze, foto, video,
suggerimenti e consigli utili
per chi viaggia in Slovenia”.
Dall’autunno poi è attiva anche l’App per tablet e
smartphone (scaricabile dall’App Store). L’applicazione, dopo aver localizzato la
posizione, ricerca le possibilità di alloggio e di ristorazione, gli uffici pubblici e i
luoghi di interesse posti nelle vicinanze.
M.T.