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www.guidaviaggi.it Anno XLI 1404 numero 29 Aprile 2013 800 088 781 Poste Italiane Spa - spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1 comma. 1 - CN/AN. Detentore del conto è l’ufficio P.T. di Ancona CMP Passo Varano . - Prezzo per copia euro 0,50 Addetti al web: lavoro offresi L’ Expo 2015 rappresenta un’occasione imperdibile per il nostro settore dal punto di vista occupazionale. E’ la marketing manager del Padiglione Italia, Marina Geri, a confermarlo. “Se fossi giovane e dovessi scegliere un lavoro in ambito turistico - osserva la manager - agirei su una multiculturalità mancata alle generazioni precedenti, ma starei attenta alle differenze culturali e punterei sui mercati non saturi”. Uno skill particolarmente apprezzato oggi è quello connesso al mondo digitale. Intanto slittano i tempi per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro e le parti si trovano a dover mediare tra la crisi delle aziende e le richieste dei lavoratori. Anche NoFrills, la fiera b2b in programma a Bergamo a settembre, ha voluto dare una risposta ai tempi che cambiano con il lancio del progetto New Job, un evento che rimette in gioco figure professionali che a causa della crisi del settore sono rimaste senza occupazione, offrendo loro due opportunità: potersi aggiornare e potersi presentare alle aziende. Co-media partner dell’evento sarà DA PAG. 2 Italia Oggi. Fari accesi su MdV G li occhi lucidi ed il volto emozionato del presidente Antonella Ferrari chiudono la convention Mondo di Vacanze, che ha avuto come leit motiv il “Gioco di squadra”. La convention, che si è svolta al Veraclub Yadis di Djerba, in Tunisia, è stata l’occasione per fare un primo bilancio sulla divisione tra agenzie Classic e Bestseller, strada che la rete ha deciso di intraprendere durante gli ultimi mesi dello scorso anno. “Siamo molto soddisfatti di questa prima fase. Credevamo che questa nostra scelta venisse accolta con più diffidenza da parte delle agenzie, ma invece ci siamo resi conto che non è stato così”, ha dichiarato il presidente. Sul palco è salito anche l’amministratore delegato, Piergiorgio Reggio, che ha confermato i dialoghi per una possibile aggregazione con un altro player del comparto anche se “non abbiamo intenzione di scendere a compromessi con nessuno”. L’azienda che, secondo indiscrezioni, si associa a MdV, risponde al nome di Gattinoni Travel Network. Ora si aspettano possibili sviluppi sulla trattativa. A PAG. 6 In questo numero Commissioni zero, commenti dal mercato pag. 4 Pecoraro Scanio svela la visione incoming pag. 7 Bluvacanze apre alle affiliazioni pag. 9 Viaggio in India sul treno di lusso pag. 11 Croazia e Slovenia tra attese e perplessità pag. 12 Focus 2 GuidaViaggi 29 Aprile 2013 - n° 1404 Lavoro Occupazione nel turismo: 14.000 posizioni per l’Expo Tra gli skill più richiesti, quelli legati alle professioni digitali e al marketing online di Letizia Strambi U n’occasione da non perdere, questo è l’Expo 2015, focale per il turismo anche dal punto di vista occupazionale, come testimonia Marina Geri, marketing manager del Padiglione Italia al- l’Expo 2015. La manager ci conforta con stime ottimistiche: tra il 2015 e il 2016, grazie all’Expo, dovremmo pas- sare da 10 a 17 milioni di presenze. Puntare sui mercati emergenti “La prima considerazione è quella sui mercati che in- crementeranno gli arrivi, per cui bisognerebbe sviluppare delle competenze specifiche su questi”. At- tualmente arrivano in Italia 282mila cinesi “ma noi – annuncia Marina Geri – stiamo lavorando per averne un milione, e nel lavoro ovviamente sono comprese le selezioni di personale che quantomeno parli la lingua”. I principali mercati dell’Expo saranno tuttavia quelli di prossimità: la Francia con 4.243.800 arrivi e la Svizzera (2.961.000 arrivi). Difficile - e forse vano - tentare di conquistare gli Usa, anche se i nordamericani superano i 3 milioni di arrivi, oppure uno dei nostri mercati fidelizzati, il Giappone, che ha avuto una frenata con 342mila arrivi attestati nel 2012. “Se fossi giovane e dovessi scegliere un lavoro in ambito turistico – consiglia la manager – agirei su una multiculturalità mancata alle generazioni precedenti, che non avevano gli strumenti attuali, ma starei molto attenta alle differenze culturali, e punterei sui mercati non saturi per approfondire le mie conoscenze”. Competenze web Altro skill è quello connesso al digitale. I dati parlano chiaro: se si lavora nell’ambito della comunicazione di un prodotto turistico i media classici scendono del 2% in un anno, mentre quelli nuovi (in cui sono compresi i social network) salgono dal 51 al 62% nella fase di “considerazione”. Parametri similari per il momento di selezione di un viaggio o una vacanza: passano dal 21 al 17% per gli strumenti di comunicazione classici (es. catalogo cartaceo di un t.o.) e crescono di 10 punti quelli online. Ma la perdita netta è sulla prenotazione, che cade del 10% per coloro che operano offline (agenzie di viaggi) e sale invece di 10 punti per chi opera online. “Quindi, se dovessi assumere personale offline, ad esempio in un’agenzia di viaggi, punterei senz’altro dove ho margini di recupero: nella fase di considerazione del viaggio, mi occorrerebbe quindi una persona preparata sulla destinazione in grado di convincere il cliente”. La direttrice è netta sulle professioni da seguire nel futuro: non dobbiamo più pensare soltanto ai lavori tradizionali e specializzarci. Ad esempio “all’Expo 2015 ci sono 14.000 posizioni aperte e per reperire alcune figure abbiamo delle difficoltà”. Tra i più richiesti sono i Seo, una sigla che riassume la figura che aiuta a ottimizzare il posizionamento del marchio, o dei prodotti sui motori di ricerca, ma anche i web designer, che molte grandi aziende ormai hanno come figura di consulenza interna. NoFrills lancia New Job L a prossima edizione di NoFrills darà spazio al mondo del lavoro. Nella giornata di sabato 28 settembre un’area intera dello spazio fieristico ospiterà un evento dedicato al Job Replacement. “In un momento storico – commenta il presidente NoFrills Paolo Bertagni – che ha assistito, negli ultimi 3 anni, alla perdita del posto di lavoro da parte di centinaia di figure professionali, che oltre a fare a meno dell’occupazione non hanno avuto la possibilità di tenere aggiornati i si aggiornare e potersi presentare alle aziende”. propri skill, soprattutto quelli legati alla tecnologia, si è ritenuto opportuno pen- sare a un evento che potesse rimetterli in gioco offrendo loro due opportunità: poter- Due aree In questo spazio di oltre 400 mq dedicato all’evento verranno allestite due aree: la prima sarà dedicata ai nuovi “mestieri” nel turismo e la seconda, invece, all’incontro tra aziende e candidati. Il progetto si avvarrà della collaborazione del quotidiano Italia Oggi come comedia partner dell’evento, affiancando nel compito Guida Viaggi e i suoi media (settimanale, web tv, siti internet e social media). L.D. Per trovare lavoro nel settore Seguono subito dopo il web social manager, che ha il compito di gestire la comunità virtuale dei turisti-clienti, di definire la modalità di aggregazione e i servizi da offrire al gruppo virtuale. Poi il web reputation manager, quello che protegge la reputazione di un marchio, intercetta chi si esprime online replicando ad accuse false e ringraziando chi esprime giudizi positivi. “Questa – ci dice il vicepresidente di Federalberghi, Giuseppe Roscioli – è divenuta una figura quasi indispensabile per il ricettivo, perché con l’avvento delle Olta un concorrente può esprimersi in modo scorretto fingendosi cliente. Ovviamente dipende dalla grandezza delle aziende l’assunzione di una figura di questo tipo, ma in una scelta di risorse per un albergo può valere più di una figura tradizionale”. Infine il web revenue manager, che decide su tariffe web e azioni di marketing online, gestisce la contrattazione di pacchetti dinamici con canali off e online, oltre ad analizzare la redditività dei clienti ed effettuare l’analisi di mercato e benchmarking. Gli stage “Con Federalberghi – racconta la direttrice – abbiamo fatto un’esperienza per avvicinare a queste nuove figure digitali delle persone preparate con una cultura classica e umanistica: avevamo più stage che ragazzi disponibili eppure a noi ser- vivano proprio persone che non venissero dal mondo della programmazione informatica”. Continua ancora oggi l’esperienza della Palestre Digitali per l’Expo 2015, che dopo la fase pilota si avvia a quella industriale con stage sulle professioni web, sempre rivolti a figure umanistiche per tutto quest’anno e per il 2014. “Ora – conclude – spero che non si ripeta la precedente esperienza, perché noi abbiamo bisogno di persone fin da ora per intercettare i visitatori dell’Expo, poi, nel 2015, per gestirli, e successivamente per fidelizzarli e ritenere questa domanda”. La precarietà “Il problema occupazionale è innanzitutto un problema di precarietà, che non è uguale alla flessibilità di cui le aziende avrebbero bisogno”, dice l’a.d. di Federturismo Confindustria Renzo Iorio. “Sembra assurdo – prosegue – ma le persone più preparate, coloro che hanno seguito master post laurea, spesso non hanno sbocchi sul mercato del lavoro di oggi”. Non si sente di indicare mestieri al tramonto, ma avverte “l’estrema specializzazione dovrebbe premiare. Il problema tuttavia è all’origine – spiega Iorio – perché la micro impresa banalizza i posti di lavoro per ovvie ragioni di risorse limitate, e non cresce proprio perché alcune figure svolgono in modo approssimativo o in poco tempo più mansioni”. Focus 29 Aprile 2013 - n° 1404 GuidaViaggi 3 Lavoro Contratto nazionale, nulla di fatto Slittano gli accordi con i sindacati per il rinnovo di Stefania Vicini I tempi per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro del turismo stringono. La data di scadenza è il 30 aprile, ma ci sono rallentamenti in corso che lasciano presagire che gli accordi con i sindacati slitteranno. Da una parte i sindacati chiedono condizioni migliorative e dall’altra le aziende, messe a dura prova dalla crisi, non possono farsi carico di nuovi oneri. La trattativa si preannuncia quindi “ardua, ma vale la pena di affrontarla”, afferma Bernabò Bocca, presidente Federalberghi, che per il rinnovo del Ccnl si dichiara “fiducioso”. Interpellato sulle tematiche dalle quali le parti datoriali non possono prescindere, il manager parla di: “Recupero di produttività, flessibilità e contenimento dei costi”. In Italia i contratti sono tre, quello di Confturismo-Confcommercio (contratto collet- tivo nazionale di lavoro), quello di Federturismo-Confindustria (contratto collettivo nazionale dell’industria turistica) e quello di Assoturismo-Confesercenti. Alla data in cui si scrive è un nulla di fatto. Per quanto riguarda il rinnovo del Ccnl dell'industria turistica, che vede Roberto Corbella quale delegato per le relazioni sindacali di Federturismo, si sa già che i “tempi della trattativa stanno subendo un notevole rallentamento”, come annunciato da una nota congiunta di Federturismo Confindustria e dell'Associazione Italiana Confindustria Alberghi. Sebbene di questo contratto ci occuperemo nei prossimi numeri di Gv, diciamo solo che in questo caso è stato ritenuto, “diversamente dalle posizioni assunte da altre organizzazioni datoriali non aderenti a Confindustria, di rispettare gli impegni contrattuali, riconoscendo a favore dei lavoratori l’ultima tranche di incremento salariale prevista per il 30 aprile”. Un tema questo su cui le organizzazioni datoriali aderenti a Confcommercio sembrano avere una posizione differente. Le trattative In questa sede parliamo del contratto di Confturismo. Le associazioni firmatarie sono Federalberghi, Fiavet, Fipe, Faita e Federreti, tutte aderenti a Confcommercio. A portare avanti le fila del discorso è Giuseppe Cassarà, presidente d’onore Fiavet e capo delegazione sindacale per la federazio- ne, che ha dichiarato come sia “oggettivamente difficile rispettare la data del 30 aprile per la chiusura del nuovo Ccnl, tenuto conto che il negoziato è ancora nella fase di esame normativo e che occorrerà ancora precisare meglio profili e condizioni di assunzione anche per i giovani”. Al momento si è quindi “in una breve pausa di riflessione”. Le richieste avanzate da Fiavet? Cassarà menziona la questione dell’applicazione a tutto il comparto dei vari regimi e qualifiche, come l’apprendistato, la stagionalità, i tirocini. Fiavet ha chiesto “che si faccia un avviso comune, diretto al Governo, per una regolamentazione del web e una revisione del 74 Ter”. L’aumento salariale richiesto dai sindacati si attesta, mediamente, su 130 euro, riferito al 4° livello. “E’ un argomento - afferma Cassarà - ancora non discusso, anche se è opinione delle parti datoriali che sia una richiesta difficilmente accoglibile vista la situazione di crisi e di un costo del lavoro non più sostenibile”. Assenze evidenti Ciò che balza all’occhio sono due assenze evidenti al tavolo delle trattative. Una è Federviaggio, che non è firmataria del contratto e quindi, ci è stato detto, non può esprimere pareri tecnici al riguardo. L’altra è Ainet, che non siede al tavolo delle trattative in quanto “questa rappresentanza è sempre stata di Fiavet, unitamente a Fipe e Federalberghi - spiega il presidente Franco Gattinoni -. Per questo abbiamo chiesto a Fiavet di poter condividere qualsiasi decisione prima della firma di qualsiasi documento finale. Allo stato attuale prosegue - condividiamo il punto di vista di chi, all’interno delle associazioni firmatarie del contratto, sostiene che è necessaria una moratoria nei prossimi due anni almeno riguardo agli aumenti retributivi. Appoggiamo questa posizione, ritenendo impossibile appesantire le aziende del turismo e le adv con ulteriori costi”. Gattinoni ritiene, inoltre, “irresponsabile procedere con le solite vecchie contrattazioni”. A suo avviso il contratto deve essere “rivisto in tutto, intervenendo sul cuneo fiscale e su altre agevolazioni, permettendo così un recupero di salario ai dipendenti”. Primo piano 4 GuidaViaggi Az commissione zero salvo over “Contratto d’incentivazione” delle compagnie Skyteam di Paola Baldacci L a notizia è che dal primo maggio le agenzie di viaggi che hanno sottoscritto il contratto di mandato/incentivazione con il gruppo Skyteam, accettato ad esempio da Ainet e Federviaggio, avranno l'azzeramento delle commissioni, ma il diritto a contrattare dall’1 maggio, la commissione zero da parte di Air France, Klm, Alitalia e Delta, ma con incentivi sulla base del raggiungimento di determinati obiettivi, in fase di valutazione. Quale disegno? La questione della commissione 0 di Alitalia apre di- sta politica commerciale non sono più in azienda: Marco Sansavini è in Iberia, Marco D’Ilario in Livingston. Questo per dire che non abbiamo più i punti di riferimento in Alitalia per riprendere i contorni del disegno. Cosa stia dietro al progetto di “azzerare” la fee di compensazione del Check-in Alitalia delle over, con obiettivi trimestrali. Coloro che, pur essendo sempre agenzie Iata, non avranno sottoscritto il contratto di mandato, manterranno la commissione dell'1%, ma senza over. Nel caso di Ainet, comunque, l'associazione ha ottenuto in sede di contrattazione la possibilità di tornare al sistema Iata con l'1% di commissione, qualora ne facesse richiesta. Nel dettaglio, quindi, le agenzie senza contratto di mandato percepiscono dal primo febbraio scorso lo 0,1% di commissione da Air France e Klm e l'1% da Alitalia e Delta, mentre le agenzie che hanno accettato il contratto di incentivazione avranno, versi punti di vista di valutazione, a cominciare da quello della compagnia aerea, che dietro nostra richiesta di replica ci ha risposto “no comment”. Intanto i direttori che esplicarono que- servizio (non è proprio così, vedremo dopo) è difficile dirlo seguendo logiche di mercato: “I vettori fanno quello che vogliono, cioè la politica commerciale che credono più conveniente, perché hanno in mano la spada di Internet – esordisce Luigi Maderna, in qualità di titolare della Clio Viaggi -, anche se la maggior parte delle vendite viene ancora effettuata dalle adv, le quali per paura della ‘spada’, abbozzano e si accontentano”. Tentiamo di trovare allora una ragione finanziaria. Andrea Giuricin, analista di trasporto aereo e docente Università Milano Bicocca, traccia questo quadro: “Alitalia sta attraversando una situazione finanziaria difficilissima, con perdite oltre gli 844 milioni di euro accumulate a fine 2012 da quando si è costituita in Cai, un primo trimestre durissimo sul quale si abbatte l’ultimo atto del Governo Monti siglato il 22 dicembre: l’aumento delle tasse aeroportuali a Fiumicino da fine marzo, operazione che ha versato nelle casse di Benetton/Gemina circa 300 milioni di euro e che per Az significa 9/10 euro in più a passeggero”. Ergo: il nuovo a.d. si troverà con i conti in ginocchio. Ma questo come s’inserisce nella nuova politica di remunerazione della distribuzione “fisica”? “Posso immaginare ch’essa sia mirata a recuperare competitività: Alitalia vuole far viaggiare più passeggeri e cerca di spingerli online, incentivando questo canale di vendita, contemporaneamente cerca di recuperare commissioni d’agenzia – continua Giuricin -. Ma non possiamo sapere se sarà una scelta appagante, solo la compagnia sa quanti passeggeri via agenzia può perdere, sperando di riprenderli dal web”. Il fatto è che l’incremento delle tasse aeroportuali va a colpire la strategia hub&spoke di Aspettare e non dimenticare A Luigi Maderna è tornata alla memoria la storia di Arco. Di quando Alitalia invitò gli agenti di viaggi milanesi a Linate per mostrare lunghe file di banchi con decine di postazioni “Arco” presidiate da giovani pimpanti, che avrebbero dovuto soddisfare le richieste telefoniche dei clienti. Il numero del centralino fu pubblicizzato e in breve tempo fu subissato di chiamate. “Il guaio è che i clienti non chiamano per dire ‘Voglio partire il giorno x alle ore y e torna- re il giorno z alle ore w’, ma vogliono tante e tante informazioni”. Fatti i debiti conti, un bel giorno comunicarono che il numero del centralino sarebbe cambiato e "dedicato" alle agenzie, anziché ai privati. Evidentemente pagare la provvigione era meno oneroso. “Purtroppo, a volte, riconoscere di avere sbagliato è considerata una "diminutio", bisogna avere pazienza e aspettare il ricambio!”. Ricambio assicurato: Del Torchio è in sella. 29 Aprile 2013 - n° 1404 I ndice di fiducia di Emanuela Comelli Considerato il clima di incertezza che ha regnato nel nostro Paese nei primi due mesi dell’anno, c’è da non credere ai risultati dell’indice di fiducia registrato a febbraio e marzo. Prima si attendevano le elezioni, poi abbiamo atteso un Governo, poi un capo dello Stato. E in tutto questo l’economia italiana non ha certo trovato giovamento. Eppure calcolando l’indice di fiducia (in base alle risposte alla domanda "Come pensate che andrà il vostro business nei prossimi mesi?", rivolta periodicamente ad un panel di adv) si ottengono risultati che non si vedevano da tempo. ed è importante notare che marzo è meglio di febbraio, ad indicare un trend che ci auguriamo possa venire confermato nei prossimi mesi. A gennaio l’indice era rimasto in territorio positivo, a 38, ma sempre nel campo del “pessimismo”, tenuto conto che il valore 100 equivale al sentire neutro del trade. A febbraio il valore è quasi triplicato, e finalmente si torna sopra la fatidica quota 100. Il valore medio nazionale è a 107, il Nord è poco sotto, a 104, il Centro si assesta a 133, mentre l’unico neo è il Sud Italia, che resta fermo a 78. Epuure proprio il Meridione, che in tante rilevazioni si è dimostrata l’area del Paese meno ottimista, ci riserva una sorpresa nel mese di marzo. Ma andiamo con ordine. Una buona percentuale di agenti di viaggi a marzo ha dichiarato di ritenere che la propria a ttività lavorativa nel breve termine andrà “molto meglio”. Questo ha fatto sì che l’indice sia arrivato ben a 139. Non solo. Il Nord è poco sotto, 122, il Centro è sopra, 156, ma il Sud si rivela l’area che vede più rosa, con un 166 davvero ben augurante. Alitalia, che prevedeva di feederare su Roma dall’Italia e dall’Europa per poi irradiare il network sull’intercontinentale. “Strategia che stava cominciando a funzionare peraltro, soprattutto sul Sud America – aggiunge l’analista -. Ora, tra crisi di competitività e conti in fortissima perdita, se anche la rotta intrapresa subisce un duro colpo, alla compagnia non resta molto da fare”. Scelta individuale Al di là delle validazioni delle associazioni di categoria, “la scelta di firmare o meno sta alle agenzie secondo il loro tipo di conto economico e di regime di attività”, fa sapere Andrea Giannetti, vicepresidente Astoi Confindustria Viaggi. E quante firmeranno potrà dirlo solo il vettore. Ma attenzione: non è che chi non firma non vende più biglietti, continuerà a farlo con il contratto di derivazione Iata normalmente. “Questo contratto va visto come un’alternativa commerciale di Alitalia per migliorare la relazione di produttività, almeno secondo il loro punto di vista”, spiega Giannetti. Un dettaglio: non è da leggere come un azzeramento commissionale. “Alitalia, infatti, propone di caricare l’1% tra le over, ponendo un obiettivo di fatturato”. Soluzioni La questione andrebbe affrontata dividendo in due il problema, mette in luce Maderna. Anzitutto le tariffe low cost: “Per esse commissioni dell’1-2-3% sono ridicole. Qual è il costo che le compagnie sopportano per fornire biglietti a chi non va su internet? Un rimborso di pari importo per biglietto andrebbe riconosciuto all'agente che, a sua volta, può chiedere una fee, giustamente modesta, al proprio cliente per il servizio svolto sia a privati sia ad aziende”. Secondo il principio di rimborsare il costo del servizio. Poi le tariffe intercontinentali: “Qui i margini sono diversi e le compagnie dovrebbero compensare gli agenti non solo per il lavoro svolto per loro conto, ma anche per ottenere un piccolo profitto”, aggiunge l’agente. E in questo caso “tornare ad una commissione base del 9%, con premi sulle tariffe nobili, il che consentirebbe un recupero di produttività e un risparmio sui costi di gestione delle compagnie”. Primo piano 6 GuidaViaggi La logica del gruppo per Mondo di Vacanze Confermate le trattative per una possibile aggregazione di Giovanni Ferrario G li occhi lucidi ed il volto emozionato del presidente Antonella Ferrari chiudono la convention Mondo di Vacanze, che ha avuto come leit motiv il “Gioco di squadra”. Un pensiero, questo, ripetuto fino all’ossesso, diventato vero e proprio mantra, pronunciato a voce alta e sublimato in tutte le possibili forme dai manager che si sono alternati sul palco della sala congressi del Veraclub Yadis di Djerba, in Tunisia: “Insieme ce la faremo”. “Uniti supereremo le difficoltà”. “Assieme facciamo la differenza”. “Il gruppo ci rende più forti”. Perché la crisi continua a non mollare, “ma quando ci sarà la ripresa, e sono assolutamente convinto che arriverà, il nostro settore sarà uno dei primi a riprendersi perché noi vendiamo servizi e non prodotti”, afferma, con pause sceniche, l’amministratore delegato del network, Piergiorgio Reggio. Primi risultati La convention di Djerba è stata l’occasione per fare un primo bilancio sulla divisione tra agenzie Classic e Bestseller, strada intrapresa dal network durante gli ultimi mesi dello scorso anno. Queste ultime hanno scelto con quali tour operator lavorare in via preferenziale e, per ogni operatore, è stato fissato un obiettivo di fatturato: al raggiungimento di determinati volumi, scattano incentivi aggiuntivi. “Siamo molto soddisfatti di questa prima fase – esordisce il presidente –. Abbiamo avuto talmente tante richieste per le Bestseller che abbiamo deciso di chiudere il numero di iscrizioni a 190 (sulle 489 del network, ndr), dopo che avevamo pensato di fermarci a quota 100. Credevamo che questa nostra scelta venisse accolta con più diffidenza da parte delle agenzie, ma invece ci siamo resi conto che non è stato così”. L’analisi numerica sui risultati raggiunti viene effettuata dal direttore vendite, Sandro Ferrari: il manager svela che anche gli operatori contrattualizzati hanno accolto con favore la scelta intrapresa dal network e alcune realtà hanno chiesto di collaborare con un numero Il management di Mondo di Vacanze e Veratour chiuso di agenzie. “In uno scenario generale dove, secondo una ricerca Nielsen, il 55% delle famiglie rinuncia alla vacanza, noi registriamo una crescita del 3,2% con gli operatori preferenziali, che arriva al 5,9% per le agenzie Bestseller”, spiega il manager. Il risultato generale parla di un decremento del fatturato del 3,6%, suddiviso in un -1,2% per le prime e -8,7% per le Classic. Come si nota, le due tipologie di agenzie hanno un peso diverso sul bilancio complessivo, “perché le 190 adv Bestseller producono il 56% del fatturato globale”. Il percorso da seguire per il futuro sembra quindi segnato: “60 agenzie su 190 hanno raggiunto almeno un obiettivo di fatturato e questi dati si riferiscono solo fino al mese di marzo. Perseguen- do questa strada sarà possibile cogliere opportunità di consolidamento e crescita”, afferma ancora il direttore vendite. Per quanto riguarda l’andamento degli operatori preferenziali (suddivisi in quattro linee: charter, villaggi, linea e specialisti), Ferrari nota come sui primi si concentrino i volumi maggiori, “ma il prodotto villaggio sarà una certezza per il futuro”. I grandi as- 29 Aprile 2013 - n° 1404 I quattro pilastri di Piergiorgio “Stiamo dialogando con quasi tutti i poli distributivi per le partnership commerciali. Per quanto riguarda una possibile aggregazione siamo stati contattati da diverse realtà: in questo momento siamo in trattative anche abbastanza avanzate con alcuni player, però non vogliamo snaturare la nostra realtà e non abbiamo intenzione di scendere a compromessi con nessuno”. È questo il pensiero di Piergiorgio Reggio su una possibile integrazione di Mondo di Vacanze con altri player del comparto. Sono quattro i pilastri che il manager pone come condizioni indispensabili per una eventuale operazione di mercato: “Obiettivi comuni, stesso profilo qualitativo, complementarietà delle competenze e volontà di mantenere l’indipendenza e la numerica qualificata ma contenuta. Sono convinto – precisa ancora Reggio – che il numero di network si ridurrà: per essere più forti abbiamo deciso di perseguire la strada dell’integrazione orizzontale ma solo a determinate condizioni”. L’azienda che si associa insistentemente a Mondo di Vacanze risponde al nome di Gattinoni Travel Network ed è stato sussurrato anche dalla platea durante la convention. Solo il tempo ci dirà se i rumor circolati negli scorsi mesi sono corrisposti a verità. senti da questi cluster sono i crocieristi, “perché la loro offerta è una commodity – risponde il manager –. I grossi player sono tutti contrattualizzati ed è possibile che in futuro possano rientrare tra gli operatori preferenziali, ma non crediamo che sia un’eventualità che possa accadere nel breve periodo”. La fase tre L’ultimo a salire sul palco è stato Piergiorgio Reggio, che ha analizzato l’attuale situazione della rete: “Anche noi abbiamo sofferto per alcune chiusure, principalmente perché c’è stata poca capacità di controllare i costi”, ammette il manager, che poi sintetizza l’evoluzione del mercato: “Il web rimane un fattore marginale. Al contrario, c’è una tipologia di prodotto, il solo soggiorno soprattutto per il mare Italia, che non transita più dall’agenzia. Per questo noi abbiamo creato il catalogo ‘Estate 2013’ con offerte dedicate a questo segmento”. Reggio, infine, anticipa quella che potrà essere la fase tre della rete: “Ormai fornitore e t.o. sono le due facce della stessa medaglia. Con il prossimo passo vogliamo fare in modo di lavorare con 6-10 operatori che potranno generare il 70-75% del fatturato globale. In questo modo – conclude – potremo stringere partnership sempre più forti e avere un potere d’acquisto maggiore con i tour operator”. Per affermare, ancora una volta, che il gioco di squadra fa la forza del network. Piano triennale per Veratour U na crescita dell’offerta pari al 30%. È questo l'obiettivo del piano triennale pensato dai vertici Veratour e illustrato dal direttore generale, Stefano Pompili nel corso della convention “Gioco di squadra”, organizzata da Mondo di Vacanze al Veraclub Yadis Thalasso & Golf di Djerba. “Puntiamo ad avere fra i 40 e 45 villaggi in totale nel prossimo triennio”, ha affermato il manager. Attualmente l’offerta dell’operatore conta 34 strutture, che diventeranno 35 vista la prossima apertura a Marsa Alam: il Veraclub El Quseir Radisson Blu. Questi ultimi due villaggi entrambi a cinque stelle, rientrano in un progetto generale che sta spingendo Veratour a proporre prodotti per un tar- get alto. “Questo è un trend che Veratour aveva già iniziato nel 2009 – afferma il direttore commerciale dell’operatore Massimo Broccoli –. Vendiamo a una categoria di persone che ha capacità di spesa e in questo ci stiamo caratterizzando per una selezione di strutture di un certo tipo”. Sulle prossime aeree dove andrà ad investire l’operatore, Stefano Pompili svela alcuni progetti in via di definizione: per quanto riguarda il lungo raggio, il t.o. sta per concludere un contratto per una struttura nell'area British Caribbean: “Si tratta di 50-70 camere principalmente per famiglie. Poi – prosegue il manager – vogliamo ampliare la gamma di prodotto sull'Oceano Indiano mentre, sul Mediterraneo, guardiamo con attenzione alla Grecia e all'Italia, ma non alla Sardegna dove abbiamo già quattro villaggi”. Verso l’estate È partita con il piede giusto la stagione estiva: “Le prenotazioni fanno registrare un +8% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, che speriamo si possa trasformare in un +12% a fine stagione, visto che ci aspettiamo una grossa presa ordini verso fine maggio e inizio giugno”, osserva il direttore generale. Segnali incoraggianti arrivano proprio dalla Tunisia dove l’operatore ha già realizzato i volumi di vendita fatti registrare nel 2012. “Bene anche la Grecia che l’anno scorso ha avuto una flessione importante mentre adesso sta raddop- Il Veraclub Yadis Thalasso & Golf di Djerba piando i volumi. È stabile, invece, la Spagna”. A supporto delle iniziative commerciali intraprese, l’operatore ha lanciato nei primi giorni di aprile un piano di comunicazione dedicato al cliente che vedrà il brand apparire su testate giornalistiche, radio, web e tv. La campagna verterà su due punti: i vantaggi della prenotazione anticipata e la valorizzazione del made in Italy del turismo. G.F. L’intervista 29 Aprile 2013 - n° 1404 GuidaViaggi 7 Il turismo si sposterà in volo, ma camminerà per approfondire Alfonso Pecoraro Scanio rivela a GV il suo pensiero sul futuro dell’incoming italiano I l turismo si ciba di sostenibilità, cultura ed enogastronomia per Alfonso Pecoraro Scanio, presidente della Fondazione Univerde e docente al corso di laurea in Turismo Territorio e Sviluppo Locale dell'Università Bicocca. Crede fermamente nella modernità e nella tecnologia in questo suo approccio, che comunica attraverso eventi, convegni e incontri. Gv: Se avesse potuto essere coinvolto nella stesura del Piano del Turismo quali strumenti avrebbe inserito? “Il Piano del Turismo in Italia dovrebbe aiutare il tour operating ad avere strumenti per costruire un’offerta su misura. Abbiamo capito, a seguito di questa crisi economica, che la piccola media impresa è l’unica che ha la forza di sopravvivere. Se le aziende, come gli NH Hoteles, ad esempio, si specializzano in economia green, hanno una risposta sul mercato importante”. Gv: Purtroppo la specializzazione degli NH è avvenuta quando la catena Jolly non era più italiana… “Questo è vero, però tutto il mondo del turismo sta subendo una grande trasformazione, si prediligono i piccoli alberghi, le reti di boutique hotel che ragionano su un’offerta sostenibile attraverso strumenti di comunicazione adeguati. C’è stato un grosso rallentamento del turismo di massa di un certo tipo, e persino i villag- gi, dopo un passo indietro della domanda, sono riusciti a trovare formule vincenti legando le loro politiche al territorio e alla biodiversità”. Gv: Mettersi in rete è stato sempre difficile, ma grazie alla tecnologia le nuove generazioni saranno maggiormente facilitate in questo senso. “Non solo le reti divengono internazionali grazie ad internet che ha permesso di mettere a sistema la ricettività anche agrituristica di eccellenza. Tuttavia questa visione innovativa appartiene alle imprese, mentre da parte della pubblica amministrazione affrontiamo ancora dei limiti. Abbiamo una visione antica, un’offerta non variegata e uguale a se stessa in moltissimi casi”. Gv: A volte un piccolo Comune o una singola Provincia riescono a mettere in atto politiche internazionali migliori di pianificazioni nazionali. “In un mondo sovraccarico di informazioni, promuovere in positivo un prodotto turistico richiede una comunicazione efficace e valida. Non si possono sperperare gli investimenti, quindi è a monte che bisogna selezionare le scelte. Se pensiamo che ci manca un istituto di ricerca sui flussi turistici che sia credibile, certificabile e non politicizzato si comprende da dove partano i problemi”. Gv: Su che cosa dovremmo puntare nel futuro per i nostri investimenti? “I turismi che danno maggiori indici di crescita attualmente sono quelli che attraggono i mercati in sviluppo, quelli dell’area Bric, ma anche alcuni non strettamente legati a un visitatore da una nazione. E’ in crescita la domanda di turismo ecoluxury, le attività legate al territorio come il rafting, l’osservazione degli animali liberi, infine è in aumento esponenziale il cicloturismo. Ci sono poi nuove proiezioni per i globetrotter, soprattutto statunitensi, che hanno ricominciato a viaggiare a piedi, non solo per risparmiare, ma per prendere contatto con le persone, soffermarsi più a lungo in un luogo. Guardate in Europa: sono sempre di più coloro che affrontano il Cam- Alfonso Pecoraro Scanio mino di Santiago e vi assicuro che l’80% lo fa come esperienza laica”. L.S. A colloquio con 8 GuidaViaggi Beachcomber Hotels apre a Marrakech E festeggia i primi dieci anni del Sainte Anne 29 Aprile 2013 - n° 1404 Earth: “Pareggio raggiunto” di Emanuela Comelli “ E' la novità più importante dell'anno". Sheila Filippi, direttore Italia di Beachcomber Hotels, definisce così l'apertura, prevista per inizio dicembre, del Domaine Royal Palm di Marrakech, prima ed unica struttura della catena al di fuori dell'area dell'Oceano Indiano. Una inaugurazione in ritardo sui tempi previsti inizialmente, "ma si tratta di un progetto più complesso di quelli sin qui realizzati ci spiega la manager -. In Marocco non solo è stato realizzato un hotel con campo da golf, spa, country club, ma anche 93 ville in vendita per chi vuole acquistare casa a Marrakech". I prezzi saranno pronti per metà giugno, mentre le vendite inizieranno a partire dal mese di luglio. Interpellata sui tour operator con i quali la catena collaborerà per questa struttura, Sheila Filippi afferma che è in corso una valutazione degli attori presenti sul mercato per capire con quali lavorare e commercializzare la novità marocchina. In merito, poi, a progetti futuri, la manager afferma che per ora non ve ne sono, anche se già tempo fa si parlava di una novità alle Seychelles, a Praslin. "Vedremo più avanti". Seychelles, focus natura Per una struttura che deve Sainte Anne Resort & Spa aprire, un’altra arriva all’importante traguardo dei primi dieci anni. E’ il Sainte Anne Resort & Spa, hotel alle Seychelles che ha segnato il debutto al di fuori di Mauritius di Beachcomber. Sottoposto ad alcuni lavori di miglioramento nel 2008 - che hanno portato la struttura ad avere 28 ville con piscina, sulle 87 presenti, ed un maggior numero di ristoranti, ora 5 - l’hotel vedrà nel breve futuro il rifacimento del decoro di alcune camere. Ma è soprattutto su un altro aspetto dell’offerta del Sainte Anne che Sheila Filippi e il resident manager Kervyn Rayeroux, in visita in Italia, hanno voluto porre con forza l’attenzione. In questa “isola che non isola”, ad una decina di minuti da Mahé, il cliente ha la possibilità di toccare con mano più che altrove la natura delle Seychelles, che è quello “che il cliente cerca quando viene in queste isole – spiega Filippi -. Vogliamo far capire che c’è da scoprire molto più del solo mare”. “L’hotel occupa un decimo dell’isola, nel resto è presente una foresta tropicale vergine, e il mare circostante è un parco marino. Non è possibile alcuna attività motorizzata”, ci spiega Kervyn Rayeroux. L’attenzione all’ambiente si concretizza anche nell’assenza di attrezzature in spiaggia, dove non vengono accese luci nemmeno di sera per non disturbare gli animali. “Per andare alla scoperta di tutto questo abbiamo da poco terminato la messa a punto di una serie di percorsi che conducono all’interno dell’isola. I clienti possono farli per conto proprio, alcuni sono adatti anche a dei bambini, oppure seguire delle guide nel caso si tratti di itinerari più complessi”. Il tutto lasciando gli ospiti completamente liberi di scegliere se accogliere o meno la proposta. “La creazione dei percorsi ha richiesto tempo, ora che l’offerta è completa è il momento di comunicare al mercato questo nuovo aspetto della proposta del Sainte Anne”, rimarca Rayeroux. Nella sua attività di conservazione l’hotel collabora sia con il Governo che con la Wild Life Association, e si avvale di esperti di fama mondiale proprio nella protezione dell’ambiente. Beachcomber propone il Sainte Anne al mercato italiano anche con due nuovi pacchetti. Da un lato la possibilità della mezza pensione, dall’altro la combinata con il New Emerald Cove, situato sull’isola di Praslin, “struttura che, sebbene di categoria diversa, è un 4 stelle superiore, ha un’offerta in linea con la nostra spiega Filippi - e ha la nostra stessa attenzione alle tematiche di preservazione dell’ambiente”. Nel 2012 Beachcomber Hotels ha vissuto “un anno particolare, così è stato per tutti. Abbiamo investito sul mercato italiano, anche con alcune promozioni. E se anche qualche cosa si è perso, si conferma la qualità della scelta, orientata verso il 5 stelle e 5 stelle lusso”, conclude il direttore Italia. U n “minimo utile”. E’ con questo risultato che Earth Cultura e Natura ha chiuso il 2012, risultato che, come spiega il titolare Bruno Gaddi, si considera positivo, “vista la situazione dei primi mesi, che fino a giugno sembrava essere disastrosa. Una perdita seria nel primo semestre – prosegue - seguita da un potenziamento marketing, web e social network che ha contribuito, insieme ad altre azioni di incentivazione e di monitoraggio, al raggiungimento di un sostanziale pareggio di bilancio”. Considerate le caratteristiche della programmazione Earth, l’operatore non ha patito di quel sottodata che tanto ha fatto penare altre aziende. “Per noi funziona meno per diversi motivi: necessità di emissione visti, approfondimenti per personalizzazione di servizi, volontà di studiare e informarsi sulla destinazione richiesta”, anche se, comunque, il mercato italiano è lontano dai tempi di prenotazione “a cui sono abituati altri stati europei”. Il manager si esprime in maniera critica nei confronti di promozioni, volte a spingere l’anticipo alla prenotazione, che spesso “si trasformano in azioni commerciali scorrette”. La programmazione viene sostanzialmente riconfermata, anche se gli investimenti in acquisti di voli e servizi sono stati potenziati sui Paesi in cui Earth è maggiormente concorrenziale “non tanto in termini economici, quanto di valore di prodotto e rapporto qualità/prezzo”, come Perù e Sud America, India e Himalaya. Il rapporto con il trade L’operatore considera le adv “un patrimonio fondamentale su cui vale ancora la pena di investire, nonostante tutto”. Il raggiungimento di obiettivi interessanti passa, secondo Gaddi, da “rapporti seri di partenariato indipendente, ma leale”. Agenzie e t.o. devono condividere un progetto di promozione e vendita, e con questi presupposti per il manager è fisiologico che il numero di adv partner venga a diminuire. Infine il web. Il primo sito del t.o. risale al 1995, “un contenitore unico dove trovare informazioni, approfondimenti, suggerimenti e proposte di itinerari di viaggio”. Lo strumento si è evoluto, ha seguito i tempi, ed oggi si propone come “la sola ed unica opportunità per tutto il mondo del turismo”, dove ognuno può ritagliarsi il proprio posizionamento. Lo strumento non è però esente da critiche: per Gaddi nel web “regnano ancora troppa confusione, speculazione, concorrenza sleale”. Earth da parte sua vi investe: da sempre, e con più impegno negli ultimi anni di crisi, dedica a web, blog e social network una percentuale importante di risorse economiche e di personale. E.C. Mianotour rinnova il ruolo adv “ Il confine tra adv e t.o. si sta superando”. Ne è convinto Salvatore E. Miano, titolare di Mianotour, agenzia di viaggi di Barcellona Pozzo di Gotto (Me). Il che non vuol dire che l’adv intermediaria sparirà, ha “ancora un ruolo da protagonista nel mercato”, asserisce il manager. E questo tipo di adv per il ruolo che ricopre e per la vastità di prodotto presente sul mercato “avrà come interlocutori i t.o, che, dal canto loro, devono dimagrire in termini di struttura”, afferma Miano. Devono essere “più elastici e specialistici ed alcuni hanno imparato la lezione”. Miano fa un passo ulteriore ed osserva che nella filiera ci sarà sempre una fetta di mercato che sarà servita dalle adv, che “a monte compra anche dai t.o.”. E quell’anche non è di certo casuale, ma ha un significato ben preciso, visto che le adv “devono imparare a comperare direttamente i prodotti dai fornitori, ma solo se sono specializzate”. Infatti è questa la conditio sine qua non: “Quando il punto vendita si specializza si organizza in proprio ed ha un proprio magazzino”. Per farlo servono la capacità di cavalcare la multicanalità e la possibilità di investire. Lo scenario futuro Secondo il manager lo scenario futuro vedrà “sempre più t.o. che venderanno più o meno celatamente direttamente al cliente finale, così come i corrispondenti, e sempre più adv che diventano organizzatrici seguendo le stesse politiche, vendita al cliente, adv e online”. Mia- notour il salto lo ha fatto ed è nato così Miano tour operator. Come chiarisce subito il manager non si tratta di una nuova società economica, ma semplicemente del fatto che Mianotour, che continua ad essere un’adv intermediaria, ha adesso anche una “nuova anima di t.o. che ragiona da operatore compra in vuoto-pieno, sigla contratti e vende attraverso anche altre adv”. Il prodotto offerto? Partenze spot con accompagnatore per viaggi speciali secondo differenti fili conduttori. La mossa ha comportato una rivisitazione dell’organico. Una sorta di turnover che ha visto una “riqualificazione dello staff per il tour operating e una riduzione di quello per la biglietteria. Siamo in attesa del personale che si occupi dell’amministrazione”. In termini di impegni di volato sono stati fatti degli investimenti “in un’ottica di prudenza”, ma i posti che servono per il break even sono già stati raggiunti. Il discorso del tour operating segue un disegno molto chiaro, un’attività svolta pas- Salvatore E. Miano so passo, che intrattiene già dei rapporti con le adv presenti sul territorio nazionale, che il manager ha intenzione di approfondire. S.V. A colloquio con 29 Aprile 2013 - n° 1404 Going: le adv esterne sono 1.500 Alessandro Seghi: “Liberalizzato in maniera selettiva” “ Abbiamo liberalizzato in maniera selettiva cercando di evitare sovrapposizioni territoriali, nei limiti del possibile anche tra le adv del nostro network e le altre”. Così Alessandro Seghi, direttore marketing, fa il punto sulla mossa importante che dallo scorso autunno ha aperto la vendita del prodotto Going anche alle agenzie esterne ai network Bluvacanze e Vivere&Viaggiare. “Nell’arco di sei mesi abbiamo raggiunto le 1500 adv (buona parte delle quali individuali), che si aggiungono quindi alle 600 interne”. Nessun favoritismo, promette Seghi: per scegliere le agenzie si valuta la solidità finanziaria “e i livelli di prezzo sono uguali, quello che varia sono le commissioni, più che altro perché delle Bluvacanze già conosciamo i fatturati”. Il valore del brand E sempre per quanto riguarda il network di casa, hanno fatto il loro debutto due nuove parole d’ordine, private label e segmentazione. “Ci siamo resi conto che i prodotti venduti nelle nostre agenzie venivano identificati come prodotti Bluvacanze, il nostro brand dunque veniva confuso con quello del tour operator del caso. Allora abbiamo deciso di lanciare linee a marchio ma ben identificate, Bluvacanze Discovery e Bluvacanze Resort, e di differenziare offerta in base a cluster ben marcati”. Di recente il gruppo ha partecipato a Bmt a Na- Alessandro Seghi poli, anche per ribadire la volontà di incrementare la presenza nel Centro-Sud: “Abbiamo aperto Sharm el Sheikh da Fiumicino, Bari, Catania e Napoli, da maggio, Marsa Alam da Napoli, Roma e Bari e Marsa Matrouh da Fiumicino. Inoltre, abbiamo due nuove strutture in Sardegna, l’Hotel San Paolo e il Colonna Beach Hotel, con voli anche da Napoli e da Roma”. In totale, Going si presenta all’estate con circa 1.900 posti letto gestiti su tutte le destinazioni e, lascia intendere il manager, ragionati con attenzione (“sono stati gli agenti di viaggi che ci hanno insegnato che la gestione del prodotto deve partire dal punto vendita”), con l’obiettivo di raggiungere i 75mila clienti. Con l’arma in più dell’advanced booking, con il quale “se dovessimo totalizzare il 40% delle vendite non sarebbe male”. M.T. Meridiana torna all’antico N onostante le “ottimizzazioni” (una flotta passata da 37 a 29 macchine) la Sardegna non è stata penalizzata. Ci tiene a confermarlo Mario Amitrano, responsabile vendite linea di Meridiana fly, che annuncia le novità in campo in azienda. Intanto, “L’isola deve rimanere mercato di riferimento”. Compresi i voli su Alghero da Linate, Bologna, Napoli, Torino e Verona, annuali ed intensificati per l’estate. Ma soprattutto anche la compagnia conferma quello che dovrà essere inevitabilmente il futuro molto prossimo dell’isola: “Abbiamo ampliato i voli internazionali ma anche la loro operatività, ora da aprile a settembre ed in alcuni casi anche fino a ottobre”. Ai voli su Mosca da Olbia e Cagliari e su Londra e Parigi da Olbia si aggiungono l’Amburgo (riconfermato), il Kiev, lo Stoccolma e il Bucarest, tutti da Olbia, dove arriva anche il charter da Tel Aviv. Che conferma l’importanza crescente dell’incoming da Israele, dove Meridiana già collabora con una serie di tour operator, come anche altrove, “ci sono voli che già hanno ottenuto il sostegno di operatori esteri – ricorda il manager citando, ad esempio, quelli dalla Russia giunti al secondo anno forti di un load factor del 98% - . Sono operazioni co-finanziate in quota parte da loro, ma con le quali noi ci assumiamo la nostra importante parte di rischio”. Novità a Napoli Meridiana conferma anche il Napoli-New York: il volo stagionale ripartirà da Capodichino il prossimo 10 giugno e sarà operativo fino al 25 settembre, andando ad aggiungersi a quello previsto da Palermo nello stesso arco di tempo. Finora si tratta dell’unico collegamento extra-europeo dallo scalo di Napoli. “Cerchiamo di ampliare l’offerta. Abbiamo discorsi in corso per l’apertura di altri collegamenti internazionali, penso ad esempio alla Russia: l’idea è consolidare su mercati su cui siamo già presenti e collaudati. Le novità potrebbero arrivare per la stagione primavera-estate 2014”. Lavoro sulla flotta Sarà invece molto più immediato l’annunciato rebranding: “E’ un processo che abbiamo intrapreso per darci una più chiara definizione sul mercato. La componente Eurofly (dunque il “fly” del brand attuale, ndr) verrà gradualmente dismessa e saremo Meridiana per tutte le operazioni di linea che faremo. Partiamo con la flotta di medio raggio (per la quale il brand più conosciuto dal mercato è sempre stato Meridiana, ndr), con il ridipingere gli aeromobili, entro fine giugno lo sarà tutta la flotta dei B737, in un secondo luogo passeremo al lungo raggio. Entro il 2014 diventerà tutto Meridiana. Con Air Italy come capacity provider”. Proseguirà nei prossimi mesi anche l’ottimizzazione della flotta, che verrà riconfigurata: “Non ci saranno più gli attuali 5-6 tipi di aeromobili, ma si scenderà a tre”, conclude Amitrano. M.T. GuidaViaggi 9 Bluvacanze e l’affiliazione Una grossa novità ha investito anche il network: dall’inizio dell’anno Bluvacanze, oltre alle formule per le agenzie dirette ed associate, ha lanciato anche l’affiliazione. “Numerose agenzie individuali e facenti parte di altri network sono state attratte dalla nostra proposta – commenta Angela Zennaro, direttore retail Bluvacanze -, manifestando chiaro interesse verso il nostro ampio assortimento di prodotto e anche verso le condizioni commerciali, sia per il leisure che per la biglietteria aerea. Molte di queste hanno già sottoscritto il contratto di affiliazione”. Obiettivo ambizioso L'azienda si è posta un obiettivo ambizioso: superare una numerica a tre cifre entro la fine dell’anno in corso. La decisione di aprire anche all’affiliazione scaturisce dalla volontà di aumentare la visibilità e la diffusione del marchio sul territorio nazionale, “incrementando così la capillarità della nostra presenza, oggi ancora debole in alcune aree geografiche”. I servizi e i costi Si tratta di un'affiliazione che, spiega la manager, intende soprattutto rispettare l'autonomia dell'agenzia. ”Il nostro obiettivo primario è quello di trasferire la nostra forza commerciale alle agenzie. Il valore aggiunto è l’assortimento di fornitori in grado di estendere alla rete commissioni omogenee. Un'ampia programmazione di quote dedicate al gruppo Bluvacanze, inserite in una piattaforma in grado di semplificare l'operatività dell'agenzia. A questo si aggiunge un’offerta di prodotti esclusivi dedicati a target specifici di clientela, la convenzione sulla biglietteria aerea che prevede l’installazione di crs Galileo o la fornitura di un sistema di prenotazione aerea semplificato, la remunerazione dei segmenti generati dall'agenzia”. Il costo annuale è 500 euro e include la consegna di materiale per le agenzie, per comunicare ai clienti l’affiliazione. M.T. La via del web di Open Travel Q uesto sarà l’anno “della definitiva installazione dello strumento online per le adv del network”. Parola di Giorgio Lotti, direttore commerciale di Open Travel Network (e Viaggi del Delfino, l’operatore che fa capo alla stessa holding, ndr). “Ciascuna agenzia lo avrà a disposizione sul proprio sito in una piattaforma di prenotazione voli, sia di linea che con le low cost, e hotel, integrata al momento anche con Costaclick”, spiega il manager. Ai prodotti venduti tramite la piattaforma web gli agenti potranno applicare la propria fee, mentre tutti i voli avranno l’assicurazione inclusa. “Questo progetto è nato da un ragionamento importante – ribadisce Lotti -: quello di voler vedere Internet non come un nemico ma come un alleato al nostro servizio, per superare la diffidenza dei consumatori verso il web che vedono come un soggetto non ben identificabile”. Al momento sono circa una ventina le agenzie attivate, Il sito del network mentre il network ne conta in totale 650, circa una trentina in meno, causa chiusure, rispetto alle 685 del 2011. Ma con questo e altri progetti Lotti spera di dare una sferzata al trade, soprattutto forse di mandare un messaggio chiaro: occorre essere proattivi, sperimentare vie nuove per andare a prendersi i clienti “scappati”. Ad esempio c’è un’ini- ziativa work in progress che si avvicina alla fidelizzazione: “Stiamo esplorando una strada per attivare in adv un sistema di convenzioni, sul modello di una carta di credito a consumo legata ad associazioni, sindacati, enti pubblici – anticipa il manager -, con tariffe già contrattate con i nostri partner. Ce lo hanno chiesto le agenzie di viaggi”. M.T. Dalle aziende 10 GuidaViaggi 29 Aprile 2013 - n° 1404 Le mosse Trenitalia: adv e estero La piattaforma internet prevede un sistema di best price che facilita i punti vendita; in definizione un accordo con le ferrovie russe I l biglietto elettronico segnerà sempre di più il futuro delle società ferroviarie. Per questo, secondo quanto afferma Gianfranco Battisti, direttore della divisione passeggeri nazionale e internazionale e dell'Alta Velocità di Trenitalia, nel progettare il nuovo sistema di vendita, che sarà unico per le agenzie di viaggi e le biglietterie, è stato tenuto conto di questo aspetto. “L’adozione del biglietto elettronico - spiega il manager - permetterà di tracciare in modo ottimale il servizio scelto, prenotato, acquistato, i pagamenti e la storia dell'intera esperienza di viaggio. Renderà più semplice la futura completa dematerializzazione del titolo di viaggio”. Quali le princi- pali funzioni della nuova piattaforma? “La semplificazione delle attività di aggiornamento del sistema elenca Battisti - che avverrà in tempo reale su tutti i punti vendita, un sistema di best price che faciliterà le adv nella ricerca delle migliori offerte per i nostri comuni clienti, la seat map che permetterà la selezione del posto utilizzando una forma grafica comoda e immediata, tutte le agenzie di viaggi potranno poi vendere i biglietti dei treni regionali anche nella forma di biglietto elettronico regionale presente oggi sul sito Trenitalia.com”. Per quanto riguarda invece le operazioni di service e back office è stata realizzata l’ottimizzazione dei secondi contatti, per cui i cambi prenotazione e rimborsi saranno più agevoli per gli operatori con un help on line disponibile sull’applicativo. Intesa con il trade Ma il contratto commerciale ha permesso di trovare un’intesa rispetto alle richieste delle agenzie di viaggi? “Proprio perché le consideriamo partner preferenziali replica Battisti - nella stesura del nuovo contratto, in vigore da aprile 2012, abbiamo cercato di recepire le principali richieste del trade, come l’eliminazione dell’autentica notarile per le fidejussioni inferiori a centomila euro, abbiamo eliminato i costi fissi del sistema di vendita (canoni e prima attivazione), abbiamo rivisto i testi delle fidejussioni ren- dendoli più flessibili e con la possibilità di essere rilasciate anche dalle assicurazioni, abbiamo mantenuto i livelli provvigionali e semplificato al massimo l’iter per le aperture delle agenzie Easy”. Con il nuovo contratto sono stati equiparati i livelli provvigionali delle Easy a quelli delle Plus che utilizzano Sipax, il plafond è passato da 15.000 a 30.000 euro e “a breve - annuncia - metteremo a disposizione di queste agenzie un Sipax con il solo pagamento tramite Pos fisico, con i costi delle transazioni a carico di Trenitalia; questo servizio permetterà alle Easy di accettare anche le carte di credito e i bancomat dei clienti facilitando al massimo il percorso di acquisto”. Gianfranco Battisti Investimento da 250 mln la sfida di Sillks I l brand richiama un percorso già conosciuto oltre 2000 anni fa. Con un percorso di 8mila km, la “Via della Seta” era la strada dove si realizzavano scambi commerciali tra il mondo occidentale e l’impero cinese. L’obiettivo della neonata Sillks International Hotel Group è quello di ripercorrere questo itinerario, andando a intercettare un target di clientela alto sia business sia leisure. Start up La nuova sfida internazionale è stata lanciata da Francesco Borrello, nome conosciuto all’interno del mondo alberghiero visti i suoi trascorsi in Domina Hotels e Starwood. “L’investimento iniziale è di 250 mln di dollari – afferma il fondatore e a.d. della società che ha sede ad Hong Kong –: una parte proviene da finanziamenti bancari, l’altra da investimenti personali tra cui il fondo Byb & Zoho”. Il modello di business su cui si sta sviluppando la catena è quello del management contract, finalizzato a stringere accordi e partnership con proprietari di strutture e private equity operanti nel settore immobiliare. “Con questo contratto – spiega Roberto Necci, vicepresidente development & operations Italia, Grecia, Turchia e Malta – la management company prende in gestione il complesso alberghiero, lo valorizza con il suo brand internazionale e viene remunerata da una fee che deriva dal fatturato più una percentuale dall’utile di gestione, il cosiddetto Gop (Gross operating profit, ndr). Il resto è in mano alla proprietà alberghiera o immobiliare”. Attualmente sono una decina le strutture sotto contratto: la prima che si sta preparando ad aprire sotto l’insegna del nuovo brand è il Park Sillks Resort a Vignola in Costa Smeralda che debutterà sul mercato il primo ottobre 2013. “Pensiamo che quella possa essere una zona ad alto potenziale di sviluppo visto che è oggetto di investimenti da parte della Qatar Holding”, afferma Necci. Entro il 2016 verranno inaugurate altre otto Francesco Borrello strutture tra cui due in Cina, due in Italia (Messina ed Alassio) e una a Praga. Il fronte caldo, però, è quello della negoziazione, visto che la catena alberghiera sta cercando di concludere accordi in 40 località, guardando soprattutto in Asia, Medio Oriente ed Europa Centrale. “Stiamo lavorando molto per avere sotto contratto diverse strutture in luoghi strategici”, osserva Borrello. Tre brand e tecnologia Saranno tre i brand che fa- ranno parte della catena: Sillks Hotels & Resorts, Park Sillks Hotels & Resorts e Sillks Residence. “Con il primo marchio, vogliamo intercettare un target alto nei mercati emergenti di Cina, Asia ed Est Europa e per questo offriamo anche il servizio di maggiordomo 24 ore al giorno per le camere executive. Invece – prosegue il vicepresidente – i Park Sillks Hotels & Resorts avranno una peculiarità in comune: la forte tecnologia che caratterizzerà l’intera struttura”. Nelle intenzioni dei manager c’è l’idea di rimanere costantemente collegati con il mondo e automatizzare le procedure di check in e di check out, “in modo da dedicare più personale alla cura del cliente”, spiega Necci. I brand di Sillks non si fermano alle sole strutture: all’interno degli hotel si potranno trovare anche i ristoranti Marco Polo (che cercheranno di unire le caratteristiche della cucina orientale con quella italiana) e le Sublime spa per i centri benessere. G.F. Partnership con i Gds La partnership con i Gds prosegue poi con l’obiettivo di allargare il più possibile il ventaglio di soluzioni a disposizione di trade e consumatori. “Essere presenti sulle medesime piattaforme di vendita degli operatori aerei ci permetterà in prospettiva di lavorare verso soluzioni di intermodalità - aggiunge il direttore -; in questo modo saremo in grado di dare una risposta sempre più efficace alle necessità di mobilità dei cittadini italiani ed europei”. La presenza nel portale Fly and Rail di Amadeus “darà la possibilità alle agenzie, nelle tratte in competizione, di vendere il treno nelle destinazioni servite dall’aereo”. La concorrenza sulle rotaie ha sviluppato una politica commerciale aggressiva: quale l’impatto sul conto economico e sulla redditività? “E’ un fatto noto, supportato anche da studi di settore che con la liberalizzazione nei servizi i prezzi calano e migliora la qualità del servizio - controbatte il manager -; il nostro settore ha avuto certamente questa evoluzione ma grazie all’allargamento del mercato e ad una erosione da altre forme di trasporto, sostanzialmente la redditività ha tenuto grazie anche al supporto dei viaggi d’affari, con numerose aziende che sono state fidelizzate e che hanno sostenuto la domanda”. In termini di marketing, proprio per fidelizzare la clientela, Trenitalia sta portando avanti una serie di iniziative promozionali che vedono coinvolti tutti i prodotti, con una gamma ampia di tariffe e servizi “e lavoriamo per rafforzare sempre di più i vantaggi per i nostri clienti Carta Freccia”, afferma il manager. La società è particolarmente attiva anche sul fronte internazionale (+60% le vendite sul trade europeo) e la politica commerciale “mira principalmente ad un’espansione della propria rete di vendita diretta, sia attraverso il canale di vendita dei nostri sistemi - conclude il manager - che nell’immediato futuro attraverso il canale Gds (sono partite da poco alcune agenzie pilota in Francia e in Germania), che attraverso lo sviluppo di siti web diretti al cliente finale dei principali mercati d’interesse”. In via di potenziamento anche la rete vendita diretta in Sud America, mentre è in dirittura d’arrivo un accordo con le ferrovie russe che permetterà di vendere attraverso le adv locali il prodotto treno in Italia. L.D. Provati per voi 29 Aprile 2013 - n° 1404 GuidaViaggi India 11 Alla scoperta del Maharashtra sui binari del lusso Viaggio singolare a bordo del treno Deccan Odyssey con maggiordomo a disposizione di Annarosa Toso I l riferimento al fascinoso film “Delitto sull'Orient Express” è stato quasi inevitabile. Tempi e luoghi diversi, ma stile, eleganza, comfort e benessere a profusione sono stati il leit motiv di un viaggio straordinario svoltosi a bordo di un treno di lusso, ancora poco conosciuto dai turisti italiani. Si chiama Deccan Odyssey. Ha tre itinerari di una settimana e precisamente da Mumbai a Delhi, da Delhi a Mumbai e da Mumbai a Mumbai. Quest'ultimo è stato quello scelto dall'Ente del Turismo indiano per far testare il prodotto a una cinquantina di ospiti tra giornalisti, tour operator e agenti di viaggi, provenienti da tutto il mondo. Due vagoni sono dedicati a sala ristorante, uno alla cucina di bordo, uno al bar, un altro alla sala comune di let- tura con televisione e giochi da tavolino, un altro dedicato a spa e palestra. Non manca un piccolo centro business dove ci si può collegare a pagamento, ma solo con i due computer del treno. In ogni vagone ci sono quattro cabine con un maggiordomo a disposizione degli ospiti. Le cabine, dotate di bagno privato, sono molto confortevoli, soprattutto se l'occupante è uno solo. Disponibili anche due suite. Il ristorante offre tutti i giorni una scelta tra cucina continentale e indiana di altissima qualità, con un accurato servizio d'altri tempi. Acqua, tè e caffè sono serviti in forma gratuita, mentre le bevande alcoliche sono a pagamento. Il concetto della crociera Il concetto è quello della Italia: numeri positivi, con l’ombra dell’incertezza Gli italiani in India nel 2011 sono stati 100.889. Per lo scorso anno, anche se i numeri ufficiali non sono ancora stati divulgati, è previsto un aumento negli arrivi. Il direttore dell'ente del Turismo indiano in Italia, Gobind C. Bhuyan, ha così commentato: “Per il 2012 è stato stimato un aumento dei flussi tra il 5 e il 7%. Per l'anno in corso avremmo auspicato un incremento del 10%, ma la situazione politica italiana ancora incerta e la crisi economica hanno gettato un'ombra sulla nostra speranza. Tuttavia il mercato italiano è maturato abbastanza e siamo ottimisti a fronte di tutte le incertezze”. Il direttore ha poi sottolineato che il lancio sul mercato italiano del prodotto Deccan Odyssey servirà ad attrarre quella fascia di turisti italiani di alto livello che desiderano provare un viaggio sicuramente diverso da quelli proposti dai molti tour operator italiani specializzati sull'India. “Attualmente solo I Viaggi dell'Elefante ha nel proprio catalogo il percorso Deccan Odyssey – ha specificato Gobind C. Bhuyan -, ma è nei nostri obiettivi promuovere al massimo questo prodotto e i suoi itinerari. La regione del Maharashtra, di cui Mumbai è la ca- Offerte di fiori al fiume di Nasik pitale, offre tantissimo da vedere e il viaggio in treno consente una scoperta del territorio in maniera sicuramente singolare”. Il settore turismo rappresenta per l'India oltre il 6% del Pil del Paese, oltre il 10% dell'occupazione e produce circa 18 milioni di dollari in valuta estera al pubblico erario. La storica stazione di Mumbay crociera: il treno viaggia per lo più di notte - ci si abitua presto al rumore del treno che corre sulla strada ferrata - e, arrivati alle stazioni previste, si scende per le escursioni, tutte comprese nelle tariffe di partenza. Ad ogni stazione riti di benvenuto, sempre diversi e tipici della località che si visiterà in seguito. In tempi di tecnologia avanzata di cui l'India va fiera, il treno non è ancora wifi, ma, è stato assicurato dal management, dovrebbe diventarlo a breve. Le impressioni del viaggio E' stata la mia prima volta in India e le aspettative sono state tutte confermate, grazie a un viaggio fuori dal comune, iniziato dalla storica Victoria Station di Mumbai, per attraversare la regione del Maharashtra. Il treno ha toccato nei primi giorni la parte cattolica dell'India, un tempo dominio portoghese, ed è stato quanto mai coinvolgente constatare con quanta fede e partecipazione gli indiani cattolici di Goa prendevano parte alle funzioni religiose, soprattutto quelle pasquali, cadute in coincidenza del viaggio. Un aspetto inusuale di un viaggio inusuale. Come le escursioni al mare sulle spiagge del Tarkarli Resort o quelle del Beach Side Hotel, dove si è cenato e assistito a uno spettacolo tipico prima di ritornare sul treno. O la visita dei templi come quelli di Ellora Caves, o le Ajanta Caves, entrambi i siti patrimonio dell'umanità, che suscitano emozioni anche senza addentrarsi nella sto- ria, o la visita del Bibi-KaMaqbara, considerato la piccola copia del più famoso Taj Mahal. Ma eccola l'India dei bei racconti e delle letture, quella che più di tutti gli altri luoghi può toccare il cuore! La città di Nasik, con il fiume sacro dove gli indiani si immergono e si purificano, il colorato mercato e gli antichi templi. Arrivati al tramonto, giusto in tempo per fermare immagini vere, ho lasciato scivolare sull'acqua, con un rito molto pagano, un piccolo cestino di fiori, un'offerta votiva e anche io ho espresso uno, due, tre, cento desideri, mentre la corrente lo portava via. Per finire la città di Mumbai, caotica, ma come potrebbe non esserlo una città di oltre venti milioni di abitanti? Un aspetto tipicamente vittoriano, una vita quotidiana febbrile, traffico e via vai di persone, le mucche per la strada, rumori di clacson molto poco inglesi. Ma eccola la prepotente reminiscenza di un passato non così lontano come i bus rossi a due piani, l'ottimo tè, la guida a sinistra. O la lingua inglese, a volte incomprensibile, ma per forza di cose dovrà diventare prima lingua di un Paese pronto per quella svolta che dovrebbe portarlo a breve ad essere una delle economie più forti al mondo. Ruby Travel è tecno S pecializzato in India e Sud-Est asiatico, Ruby Travel, storico tour operator con sede in Veneto, si definisce tailor made a tutti gli effetti, a fronte del 70% dei viaggi organizzati con questa formula. “Oggi la dicitura tailor made è molto inflazionata e usata spesso a sproposito. Noi ci vantiamo di essere un vero tour operator tailor made - spiega la product manager Viviana Dimatore -. Otto anni fa, inoltre, abbiamo creato il marchio Suite77, con il primo catalogo di viaggi di lusso per l'India. Un lusso a 360 gradi che tocca tutte le formule del bel viaggiare. Inoltre - ha precisato -, alcune destinazioni come Indocina, Laos, Cambogia e Vietnam sono mete scelte per i viaggi di nozze che influiscono per circa il 10% sul nostro fatturato”. Ruby Travel pubblicizza i suoi itinerari sia nel proprio sito sia in catalogo. “Sono indicazioni di viaggio con proposte di base - ha sottolineato la manager -. Anche i costi pubblicati sono indicativi con la dicitura “prezzi a partire da...”. Ci sono troppe variabili da considerare nella costruzione di un pacchetto. Noi abbiamo investito in tecnologia con una no- stra software house per la gestione dei preventivi, per facilitare sia il nostro lavoro sia quello delle agenzie e siamo convinti che gli stessi devono essere fatti pagare al cliente che non concretizza il viaggio, nel rispetto del lavoro svolto”. Sull'andamento Viviana Dimatore ha dichiarato: “Negli ultimi 3 anni abbiamo mantenuto la stessa media di vendita e di fatturato. E' un andamento confuso ma stabile, che ricade nelle problematiche italiane. Da una parte c'è la paura di spendere e di far vedere che spendi. Dall'altra il desiderio di viaggiare, che è sempre vivo nelle persone abituate a muoversi”. Ruby Travel, che lo scorso anno ha fatto viaggiare circa 700 persone, non si avvale di promoter, ma investe in serate formative anche al Sud Italia. “Credo nelle potenzialità del Sud e non resto mai delusa dai ritorni che arrivano dopo i nostri eventi. Nel 2014 festeggeremo i 40 anni del primo viaggio a Ladakh dove avevamo anche degli uffici. Ma i tempi sono cambiati. Abbiamo visto lontano - ha concluso quando quattro anni fa abbiamo snellito la nostra struttura. E' stata una scelta perfetta”. A.To. Paesi al microscopio 12 GuidaViaggi 29 Aprile 2013 - n° 1404 Croazia e Slovenia A luglio l’Ue: attese e perplessità La Croazia diventa il 28simo membro ma gli operatori temono rincari nei prezzi. Intanto la Slovenia si impone sempre più come vacanza benessere di Mariangela Traficante I prossimi mesi segneranno una data storica per la Croazia: a luglio infatti il Paese diventerà il 28simo Stato membro dell’Unione europea. Un’occasione che si è fatta attendere e su cui naturalmente anche il mondo del turismo croato nutre grandi speranze. “Le nostre aspettative sono l'aumento degli investimenti turistici e come conseguenza un aumento delle presenze”, commenta ad esempio il direttore dell’Ente del turismo in Italia, Dario Matosevic. Non così cristalline sono le attese degli operatori, che salutano positivamente l’alleggerimento burocratico ma rimangono perplessi sul fronte prezzi. “Per il t.o. porterà più tranquillità nella stesura dei contratti perché dovranno seguire le normative europee”, commenta Divna Cuk, direttore tecnico di Aurora Viaggi. Al tempo stesso, però, “Siamo preoc- Osservatorio Guida Viaggi I criteri di elaborazione delle inchieste Soggetto realizzatore della ricerca: Guida Viaggi tramite Call Center esterno Tipo e oggetto della ricerca: ricerca di tipo quantitativo a carattere nazionale Metodologia: interviste telefoniche con questionario strutturato Universo di riferimento: popolazione di adv (7.500 adv) Campione: rappresentativo delle adv per zona geografica Estensione territoriale: nazionale Periodo di rilevazione e consistenza del campione: 1^ mar ‘09, 293 casi; 2^ mar ‘10, 317 casi; 3^ mar ’11, 324 casi; 4^ mar ’12, 289 casi, 5^ mar ‘13, 248 casi Errore statistico: ± 3% Le inchieste considerano le adv dal punto di vista numerico, assegnando a ciascuna lo stesso peso indipendentemente dal fatturato su una destinazione o un tipo di prodotto. I quesiti posti agli adv si riferiscono alla propensione alla vendita e non all'effettivo fatturato realizzato sul prodotto in questione. L'elaborazione dei dati avviene per la totalità del territorio italiano, per singola zona (nord, centro e sud Italia) e per ruolo ricoperto all'interno dell'agenzia da parte della persona interpellata (titolare di agenzia o banconista). Nel caso in cui non vi fossero particolari differenze tra i diversi risultati, l'elaborazione per suddivisione territoriale e ruolo non viene fatta. Al fine di dare al lettore la possibilità di analizzare i dati secondo le proprie esigenze, la nostra elaborazione dei dati si basa su semplici medie aritmetiche. I dati pubblicati rappresentano solo un estratto della ricerca. Per ulteriori informazioni consulta www.guidaviaggi.it Editore: GIVI S.r.l. Via San Gregorio 6 20124 Milano tel. 02 2020431 (6 linee) fax 02 20204343 email: [email protected] sito internet: www.guidaviaggi.it Direttore responsabile: Paolo Bertagni email: [email protected] Redazione: Capo Redattore Laura Dominici tel. 02 20204340 cell. 339 3665001 email: [email protected] Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1 comma. 1 - CN/AN. In caso di mancato recapito rinviare all’ufficio P.T. di Ancona CMP Passo Varano detentore del conto per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa. Prezzo per copia euro 0,50 Assicurazioni, finanza e tecnologia Paola Baldacci tel. 02 20204328 email: [email protected] Trasporti, business travel e associazioni Emanuela Comelli cupati per l’andamento dei prezzi”, sottolinea Sebastiano Mazzucchelli, direzione de Il Piccolo Tiglio. Anche perché potrebbe penalizzare un segmento che, spiegano dal t.o, è invece in forte crescita, quello dei giovani, “legato all’esplosione della movida croata, un successo ormai inarrestabile che lancia il Paese come la nuova Ibiza del Mediterraneo. Oltre all’ormai famosissima isola di Pag, oggi sono richieste Parenzo, Rovigno, Fiume/Opatja, la riviera di Makarska, le isole di Hvar e Korcula, Dubrovnik”. Qual è il primo t.o. consigliato sulla Croazia? Exploit in podio Teme un aumento di tariffe anche Luisa Cavalli, direttore commerciale Egocentro, operatore che, tra l’altro, quest’anno sembra vivere un vero e proprio exploit in agenzia per quanto riguarda la Croazia. E’ quanto emerge infatti dall’ultima inchiesta dell’Osservatorio Guida Viaggi. Al panel di adv abbiamo chiesto di indicarci il primo operatore consigliato a chi voglia prenotare una vacanza in Croazia, e il 31% ha indicato Firmatour, brand dell’orbita Egocentro. Percentuale assolutamente lontana anche solo fino a un anno fa. C’è da dire che la programmazione mediterranea, e dunque la Croazia, ha vissuto nel corso degli anni non pochi cambiamenti: se nomi come Eurotravel, Columbus, Welltour sono via via scomparsi dal panorama, la torta si è re-distribuita. Cresce anche Il Piccolo Tiglio, cala Eden, rimane più o meno stabile Alpitour. Il quadro è molto frammentato, tra big e piccoli specialisti egualmente. tel. 02 20204336 email: [email protected] Corrispondente a Roma: Alberghi e incoming Mariangela Traficante tel 02 20204337 email: [email protected] T.O, Enti del Turismo e distribuzione Stefania Vicini tel. 02 20204328 email: [email protected] Giovanni Ferrario tel. 0220204322 email: [email protected] al giornale: Vittorio Agostini Giorgio Castoldi Ada Cattaneo Antonio O. CiampiOrnella D’Alessio Annamaria de Ritis Paolo Ferrari Gianfranco Nitti Franca Rossi Angelo Scorza (valori percentuali) Slovenia, qual è il prodotto più richiesto? (valori percentuali) Fonte: Guida Viaggi Quasi plebiscito Per nulla indecisi sono invece gli adv quando si tratta di parlare di Slovenia: quest’anno la vacanza benessere stravince al 73% delle preferenze, dopo i testa a testa degli anni passati con il soggiorno balneare (quest’anno scivolato al 26%. Ancora praticamente assente, invece, la montagna. Paolo Stefanato Certificazione 2012 Annarosa Toso Letizia Strambi Società di revisione legale: Re.Fi.Mi. 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Paesi al microscopio 14 GuidaViaggi 29 Aprile 2013 - n° 1404 Croazia e Slovenia Impennata tecnologica La Croazia fa lievitare le risorse per web e social. Bissare gli arrivi del 2012 sarebbe un successo R ipetere i risultati del 2012 sarebbe un successo per la Croazia. L’anno scorso ha infatti segnato un record per il turismo nel Paese, con un +6% dei pernottamenti ed il 5% in più di arrivi. Chiudono con il segno più i principali mercati europei, Austria (+6%), Belgio (+3%), Repubblica Ceca (+4%), Danimarca (+17%), Francia (+4%) e Germania (+13%). “Dall'Italia i dati sono abbastanza positivi, visti i problemi economico-finanziari che sta vivendo il Paese - commenta Dario Matosevic, direttore dell’Ente in Italia -. Il Paese si colloca al quarto posto per arrivi a livello europeo, e l’obiettivo ora è quello di aumentare i flussi fuori stagione”. Piano di marketing Per ottenere un posizionamento più qualitativo è stato realizzato anche un nuovo piano di marketing, che sarà operativo per il 2013. Ed includerà anche il web advertising, per il quale l’investimento da parte dell’ente nazionale avrà un incremento del 127%. I riflettori saranno inevitabilmente puntati sulla promozione “tecnologica”, che subirà una vera e propria impennata in termini di risorse, del 93% per i social network e del 213% per la web page. Meta per smartphone Tra gli investimenti delle varie istituzioni turistiche del Paese non mancano ovviamente quelli in web 2.0 e mobile. La città di Dubrovnik. ad esempio, permette ai suoi visitatori di conoscere ancora più facilmente tutte le informazioni riguardo all'offerta turistica cittadina. Nei punti di passaggio della città è stata infatti installata una guida informativa che si chiama “Guidoo – info guide system“, una postazione interattiva autoportante con touch screen disponibile tramite internet o le applicazioni dei cellulari. Nuove applicazioni di Croatia Airlines La compagnia di bandiera Croatia Airlines ha introdotto una nuova applicazione mobile in grado di migliorare l'accesso alle informazioni a disposizione dei passeggeri. Opera con sistema operativo Android. Specialità istriane sul cellulare Gourmet Istra è il nome della nuova applicazione per cellulari realizzata dall'ente del turismo istriano, con la quale gli utenti possono sapere tutto quello che a loro interessa sull'offerta gourmet della regione. I dati sono forniti dal sito www.istra-gourmet.com e tradotti in italiano, inglese e tedesco. Edizioni gratuite Le nuove edizioni gratuite di "Dubrovnik e Spalato in your pocket" e "Mini-Guide" si possono trovare presso gli uffici turistici e punti di informazione a Spalato e Dubrovnik e nelle loro contee, alberghi, ostelli e agenzie di viaggio. Possono anche essere scari- Cascate di Krka cate gratuitamente dal sito www.inyourpocket.com o sfogliate tramite le applicazioni per smartphone. M.T. Croazia: la movida e la barca a vela E’ un’evoluzione a doppio binario quella che sta attraversando la Croazia. Da un lato, dicono gli operatori, gli investimenti in strutture turistici”. D’altro canto, però, la crisi taglia la capacità di spesa e così anche la Croazia vive quei cambiamenti registrati negli ultimi anni su tutte le destinazioni la Croazia il concorrente più temibile per il Mare Italia. Hanno funzionato bene i gruppi, ma per sapere come andrà l’estate è ancora presto perché, spiega la mana- Dubrovnik di livello alto sta attirando una clientela upmarket, “ci sono sempre nuovi alberghi che offrono servizi più raffinati ed all’avanguardia – spiegano da Solo Croazia -, ville di lusso e barche di nuova costruzione, come pure eccellenti porticcioli mare: “Il soggiorno mediamente inferiore, poca richiesta sul target medio famiglia, migliori performance percentuali a giugno e luglio rispetto ad agosto”, commenta Luisa Cavalli, Egocentro, che segnala tra l’altro come, di fatto, non sia ger, “la destinazione è da sempre soggetta a prenotazioni che si concretizzano da maggio in avanti”. Buono il Prenota Prima in casa Kompas, dove però per andare incontro alla maggiore attenzione al prezzo “Oltre alle strutture in catalogo abbiamo stipulati contratti con tanti altri piccoli alberghi, residence, pensioni, mobil-home lungo la costa croata – spiega Valentina Piacentini, direttore commerciale -, che ci permettono di offrire sempre una valida soluzione al cliente restando nel suo budget di spesa”. Secondo Divna Cuk, direttore tecnico di Aurora Viaggi, a chiedere la Croazia “è ancora una clientela giovane e/o informale, che ama la vacanza a diretto contatto con il mare. Comincia poi anche in Italia a prendere piede un tipo di vacanza che la costa croata propone da sempre, la vacanza in barca lungo la costa”. Anche uno dei due nuovi cataloghi di Kompas è dedicato a questo segmento, Crociere in Adratico, dal veliero vintage alla nave di lusso di piccole dimensioni. L’altra new entry è la brochure Tour Guidati, con partenze garantite nella stagione estiva. Fedele alla forte richiesta giovane, Il Piccolo Tiglio presenta la nuova edizione del catalogo Croazia Movida, con un censimento aggiornato delle migliori spiagge. Egocentro ha implementato soprattutto i viaggi itineranti. Gli ostacoli sloveni Secondo l’Osservatorio Guida Viaggi, dunque, in Slovenia stravince, almeno quest’anno, la vacanza benessere, ma da diverse stagioni ormai l’ente del Turismo ha deciso di valorizzare il patrimonio naturalistico del piccolo Paese puntando su un turismo sostenibile. L’idea sta prendendo piede ma non è ancora consolidata nelle scelte dei turisti. Si muovono però molto le nicchie. Da Aurora Viaggi sottolineano gli ottimi percorsi di nordic walking e trekking, mentre Mazzucchelli segnala, per Il Piccolo Tiglio, un segmento in lieve ripresa in controtendenza alla crisi generale, quello degli sport estremi, dal rafting al parapendio alle immersioni nelle grotte, “turismo che in realtà è sempre stato parte evidente dell’offerta slovena ma che solo da due anni si è meritato un di- screto interesse anche da parte del mercato italiano”. Il successo della Slovenia verde è un processo lento ma “si iniziano a vedere alcuni risultati, specie con i gruppi scolastici e sportivi. Il cliente individuale è ancora legato al turismo benessere”. L’ostacolo principale ad un pieno decollo, semmai, è ancora l’assenza di collegamenti diretti con il nostro Paese, che rende la Slovenia una meta comoda quasi esclusivamente dal Nord Italia (con mezzo proprio o collegamenti stagionali come il catamarano veloce Venezia-Portorose utilizzato ad esempio da Kompas). Segno anche questo forse della necessità di un maggiore interesse per il nostro mercato da parte degli operatori sloveni? Secondo Mazzucchelli questi ultimi appaiono sempre meno interessati al nostro mercato. Luisa Cavalli segnala anche una scarsa conoscenza da parte dei banconisti italiani (ma questo problema si spera sarà superato dal corso di formazione online lanciato dall’Ente). M.T. Paesi al microscopio 29 Aprile 2013 - n° 1404 GuidaViaggi 15 Croazia e Slovenia L’e-learning sloveno Il turismo organizzato rappresenta il 50% L’ andamento sotto tono del turismo non ha risparmiato la Slovenia, che dopo quindici anni di continua crescita sul mercato italiano ha chiuso il 2012 con un lieve calo, il 2%, dal Belpaese. “Ciò nonostante – commenta Gorazd Skrt, direttore dell’Ente in Italia –, con più di 400.000 arrivi e 1 milione di pernottamenti l’anno scorso, l’Italia rimane il nostro primo mercato”. Quest’anno l’ente continua a puntare sulla diversificazione e sul rafforzamento della promozione turistica per invertire il trend e finire l’anno in positivo. “Vista la vicinanza del nostro Paese, e il buon rapporto qualità prezzo, crediamo di essere ancora molto competitivi”. Al direttore chiediamo se la crisi economica da un lato e l’esplosione del web stiano modificando la programmazione da parte del trade o l’approccio al mercato. “Anche se il numero degli ospiti che vengono da noi con i viaggi organizzati dalle agenzie è un po’ calata – spiega -, rappresentano ancora quasi il 50% di tutti i nostri visitatori. Per gli agenti di viaggi anche quest’anno organizziamo dei workshop in diverse città italiane, ma anche il Siw, L’integrazione si chiama Spirit Spirit Slovenia: si chiama così la nuova agenzia pubblica nata a gennaio di quest’anno con l'accorpamento delle agenzie Japti (Agenzia pubblica per la Promozione degli Investimenti Esteri), Sto (Organizzazione Slovena per il Turismo) e Tia (Agenzia slovena per la Tecnologia). Si occupa della promozione integrata e dello sviluppo delle attività economiche e imprenditoriali slovene, cercando di offrire un punto di riferimento unico a chi è interessato al Paese: “Integrando le attività economiche e turistiche contiamo di promuovere il turismo in modo ancora più efficace”. Lubiana Slovenian Incoming Workshop, a Portorose, per presentare loro la Slovenia da vicino”. E a dicembre è partito anche il corso di e-learning, che raccoglie al momento oltre 400 iscritti. Ancora mancano i collegamenti aerei diretti tra Italia e Slovenia, ma di fatto una posizione strategica la ricopre l’aeroporto di Trieste, a pochi km dal Paese. Da tempo l’ente è impegnato nella promozione di un turismo legato alla sostenibilità ambientale, e prosegue su questa strada, a “par- tire dal logo, progettato e colorato appositamente di verde, e concludendo con la divulgazione di un’immagine ecosostenibile in tutti i campi, da quello culturale a quello enogastronomico. Sicuramente la promozione di questa tipologia di turismo, combinata alla vicinanza all’Italia, incuriosisce i nostri visitatori”. La Slovenia condivisa Profilo e gruppo. La Slovenia è su Facebook con Slovenia Travel e il gruppo Slo- venia Fanclub - Feel Slovenia. “Si tratta di un gruppo di tipo aperto e ne può far parte ogni utente della rete sociale. Chi si iscrive condivide esperienze, foto, video, suggerimenti e consigli utili per chi viaggia in Slovenia”. Dall’autunno poi è attiva anche l’App per tablet e smartphone (scaricabile dall’App Store). L’applicazione, dopo aver localizzato la posizione, ricerca le possibilità di alloggio e di ristorazione, gli uffici pubblici e i luoghi di interesse posti nelle vicinanze. M.T.