Un team building di successo

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Un team building di successo
Un team
building
di successo
Notiziario
trimestrale PwC
www.pwc.com/it
4 SAP, corso di
formazione in una allegra cornice
7 Intervista a Beppe Tenti, fondatore di Overland
9 Global Mobility
19 Il Different Job
si fa in tre
12
14
Enterprise Social
Collaboration
17
I coccodrilli del
Coghinas
Il romanzo di
Augusta Schillirò
L’Italian Desk di
PwC Messico
19
Different Job
Milano
Roma
Torino
sommario
3 È arrivato il momento...
16 PwC - Eventi
Quanto pesa la corruzione sull’attrattività
delle imprese italiane verso investitori internazionali
4 SAP: allegria e novità per un
team building di successo
di Anna Verdi, Damiano Pagnoncelli
e il magnifico team L&D
17 I coccodrilli del Coghinas
Il romanzo di esordio della nostra collega
Augusta Schillirò
7 Il limite, l’amicizia, la libertà
Intervista a Beppe Tenti, alpinista,
esploratore, fondatore di Overland
di Leonardo Cadeddu e Alessandro Lucchini
E se... ci vedessimo lunedì a pranzo?
di Biancamaria Frondoni
Staffettone di nuoto con record del mondo
9 Global Mobility - Moving people, around
the world: a dream can become true
Our assignees and their stories
Welcome and good luck
12 Enterprise Social Collaboration
di Gianluca Meardi e Daniele Riulfi
14 PwC - Eventi
Desk Italia in PwC Messico
18 PwC e AIESEC Italia 2014-2015
di Daniele Rustichelli
Ciao Gabri: in ricordo della nostra collega
PwC e Verona Brain Research Foundation
19 Il DJ si fa in tre
di CR team
il volo
Direttore responsabile Fabrizio Piva
Notiziario trimestrale
PricewaterhouseCoopers SpA
Direttore editoriale Leonardo Cadeddu
Pubblicazione a uso interno
Impaginazione
Corinna Corradini - Corigrafica
Coordinamento editoriale
Registrazione n. 37 presso il Tribunale e redazione Amelia Donadio
di Milano in data 22 gennaio 2007
Consulenza redazionale Studio Lucchini
Editore: PricewaterhouseCoopers
via Monte Rosa, 91 - Milano
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PwC il volo giugno 2014
Stampa Lasergrafica Polver
Giugno
2014
È arrivato
il momento…
È arrivato il momento di cambiare: sono tante
le cose che andrebbero cambiate cercando
ovviamente di migliorarle e allora cambiamo
il Direttore Responsabile de Il Volo!
In realtà per quanto mi riguarda il cambiamento
sarà più sostanziale; infatti dopo 33 anni
trascorsi tra PW e PwC dal 1° luglio, come
previsto dagli accordi statutari, lascerò la firm
per dedicarmi ad altre attività.
Il ruolo di Direttore Responsabile de Il Volo
ha avuto un impegno marginale nella mia
attività professionale in PwC ma ugualmente
questi 7 anni trascorsi anche in ruolo
giornalistico mi hanno permesso di conoscere
e condividere aspetti della vita in PwC
che mi erano precedentemente sconosciuti.
In aggiunta, questo ruolo mi permette ora
di poter salutare direttamente tutti i lettori de
Il Volo, colleghi ed ex-colleghi e poter augurare
a tutti voi ALL THE BEST!
PwC il volo giugno 2014
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SAP: allegria e novità
per un team building
di successo
di Anna Verdi, Damiano Pagnoncelli e il magnifico team L&D
Raggiungere l’obiettivo, al di là di ruoli,
funzioni, anzianità. In fattoria è così.
Così è stato alla Florida, con tutta la
Servizi Aziendali.
Un’opportunità per conoscere e
conoscersi
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PwC il volo giugno 2014
“Vivi la fattoria” era il titolo e il motto della giornata..
parliamo di team building, parliamo di senso di
appartenenza, parliamo di rispetto e parliamo di fatica.
Ore 8.30 in sede a Milano ma in abiti sportivi e scarpe da
ginnastica, invece di entrare dai tornelli, si va in Pullman
con la gioia di condividere una giornata diversa con i
colleghi.
Tra facce spaesate e sguardi incantati e curiosi finalmente
la meta, l’Agriturismo La Fiorida, splendida location
immersa nel verde della bassa Valtellina.
Maniche rimboccate, pronti per affrontare le prove
abilmente studiate dai fattori della Fiorida e dalla perfidia
strategica del gruppo L&D con la collaborazione delle
Relazioni Esterne.
Affaticati e con i vestiti bagnati dopo le prime prove, le mani
unte dopo le immersioni nel burro, stremati dalle corse nei
prati alla ricerca delle spezie più profumate, estasiati dalla
vicinanza con la natura ecco 200 persone della SAP ai piedi
del Monte Legnone per un corso di formazione.
Squadre eterogenee come ingrediente base per la
realizzazione della migliore ricetta di Team building, le
gerarchie e le seniority cancellate in un attimo, obiettivo
comune aiutarsi e fare gruppo per portare a termine le
prove.
L’evento ha avuto un grande successo, sia per la scelta
della location sia per l’entusiasmo da novità e per la
partecipazione elevata ed attiva.
Grazie alla collaborazione con la funzione External
Relationship l’organizzazione è filata via liscia come l’olio
(ops come il burro).
Ficooooo!
Il talento ti fa vincere una
partita. L’intelligenza e il lavoro
di squadra ti fanno vincere un
campionato.
Una bella
esperienza che
ha dimostrato
quanto il
lavoro di
squadra sia
fondamentale
per il nostro
lavoro!
Esperienza interessante e sicuramente
positiva, spero abbia un seguito in futuro.
Una bella
giornata di
aggregazione
e spirito di
gruppo, si
dovrebbero fare
ogni anno!
A essere sincero
ero un po’ scettico
nei confronti
dell’iniziativa;
ma mi sono
dovuto ricredere
subito. Bellissima
esperienza, che
ripeterei molto
volentieri.
PwC il volo giugno 2014
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“Qual è il doppio
di sei? Siamo”.
Abbiamo iniziato
pensando
a noi stessi
ma abbiamo
terminato con lo
spirito insito in
questa citazione.
Amici, compagni,
amanti sono quelli che
ci trattano nella misura
del nostro illimitato
valore.
Sono più vicini a noi
quelli che meglio
capiscono ciò che la vita
significhi per noi, che
provano per noi quello
che noi proviamo per noi
stessi, che sono legati
a noi nel trionfo e nel
disastro, che rompono
l’incantesimo della
nostra solitudine.
N.B. non è mia ma
esprime il mio senso
del vivere di adesso.
La giornata alla Fiorida è stata stancante ma
molto divertente! Nonostante i dolori post
corsa, il sorriso nel ricordare la bella giornata
e i colleghi conosciuti non è ancora svanito.
Giornata entusiasmante.
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PwC il volo giugno 2014
Il limite, l’amicizia,
la libertà
Intervista a Beppe Tenti, alpinista,
esploratore, fondatore di Overland
di Leonardo Cadeddu e Alessandro Lucchini
Dalla spedizione sul Kilimangiaro, nel 1966, al
viaggio di questi giorni nella parte più estrema
della Cina (maggio-giugno 2014). Fondatore
di Overland, impresa di viaggi e di avventura,
Beppe Tenti racconta il sogno del viaggio, i
limiti da accettare, la libertà e l’amicizia.
Nel momento in cui esce questo numero
de Il Volo, Tenti è in viaggio nella zona più
estrema della Cina, al confine con la Siberia,
il Kazakistan e poi il deserto di Taklamakan.
Questa intervista è stata realizzata alla fine di
aprile, pochi giorni prima della sua partenza.
«Sono molto affezionato a quel deserto - dice perché Marco Polo lo descrive molto bene e poi
c’è tutta la cultura della seta, c’è la via della
seta. Andiamo a fare le riprese televisive in
questa zona, che è anche travagliata, con una
moltitudine di persone che vogliono diventare
una nazione e controllare il proprio territorio.»
Beppe Tenti, gli fai una domanda e ti guarda con quegli occhi
da bambino che sembra si vogliano bere ogni pausa del tuo
pensiero. Poi apre bocca, e capisci che la sua impresa non
poteva che chiamarsi così.
Over e land. Due parole fuse in una. Vien da pensare che
tra le due parole ci sia un gancio: la terra, e ciò che sta oltre,
sopra la terra.
Che significa “avevano volato troppo alto”? Descrivevano
situazioni irreali? o spingevano ad andare troppo in là?
Io di bugie non ne ho. Ho conosciuto molte persone che
hanno detto di essere andati in certi posti e aver fatto certe
cose, ma non è vero. Io sono una persona positiva, acquario
ascendente toro. Quindi se non è una cosa più che certa,
preferisco non dirla o non farla.
È un sogno che ci stiamo facendo noi o c’è qualcosa di
reale? Perché sa, anche noi, con Il Volo, ci stiamo da anni,
su quel pensiero lì.
«Guardi - risponde - questo argomento è proprio il concetto
della mia vita.
Il mio fondamento mentale è sempre stato l’alpinismo. Essere
libero e aiutare l’amico, fargli da guida.
Ed è il concetto che m’ispira tuttora. Ho una pensione di
99 euro al mese: ho sempre pensato che la mia libertà mi
avrebbe dato la possibilità di arrivare a un livello tale da
poter fare a meno della pensione stessa. Perché è questo il
mio sogno: io torno, ma poi riparto, vado a fare alpinismo.
Over/land: sopra, fuori dalla terra. Passo sopra, passo alto.
«Ho letto tanti libri di scrittori che hanno fatto viaggi, e
mi sono accorto che avevano raccontato qualcosa di
“romanzato”. Sa quante volte io ho rifatto i viaggi che avevo
letto nei libri e mi sono accorto che avevano volato troppo
alto rispetto a quello che potevano aver fatto?»
A proposito del non farcela più: ci saranno stati momenti
in cui lei si è posto il dubbio, riguardo ai limiti dell’essere
umano rispetto alla scoperta, ad avventure così difficili?
Se ci si pone davvero un limite non si va avanti. Bisogna
avere il coraggio di quello che si pensa e cercare di
realizzarlo. Io ho un motto che non mi ha mai tradito: “non
basta fissare i traguardi, bisogna raggiungerli”.
Non vado mai contro me stesso, anche quando mi sono
fissato un traguardo molto ambizioso. Per esempio, una volta
volevo andare da Roma a New York via terra, con dei trattori.
Mi dicevano che dovevo farmi curare. Ma dopo tre anni
mi hanno chiamato e mi hanno dato dei camion (io parlo
sempre di fatti avvenuti, non so fare filosofia), con cui poi
sono riuscito a realizzare questo viaggio. Attraverso difficoltà
inimmaginabili, il mio lavoro è continuare a macinare per far
sì che tutte le persone che sono con me abbiano l’impressione
di essere parte di un progetto più grande, che alla fine, il più
delle volte, si realizza.
segue a pag 8
Le fotografie di
questo articolo
sono tratte dal sito:
www.overland.org
PwC il volo giugno 2014
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Lei dice di non porsi un limite nel momento in cui ci
fissiamo un traguardo, altrimenti rischiamo di non
raggiungerlo. Però, stando con i piedi per terra, come lei
consiglia, a un certo punto l’essere umano lo incontra, il
limite. Qual è stato il momento, nelle sue esperienze, in
cui ha dovuto davvero fare i conti con i limiti? E come
facciamo noi, umani comuni, a non vivere come dei
fallimenti questa consapevolezza della finitezza umana?
Bisogna distinguere due aspetti. E mi riferisco sempre alla
mia esperienza, non ho altre soluzioni.
Se parliamo di limiti nell’affrontare la natura, purtroppo
alcuni non li ho superati. Ma se il limite è quello del contatto
umano, del trovare la soluzione, qui il mio sogno dev’essere
illimitato. Le persone che viaggiano con me lo sanno.
Dicevo prima che sono andato da Roma a New York via
terra, ma quando sono arrivato allo stretto di Bering c’erano
da 300 a 700 metri di ghiaccio non saldato. Eravamo
arrivati a questa crepa e quello era un limite, non potevamo
oltrepassarlo. Fossimo andati lì con i camion, saremmo
morti tutti. Allora siamo tornati indietro e abbiamo preso
un volo. Ci serviva un ponte per poter andare via dalla
Siberia, passare la calotta polare e raggiungere l’Alaska,
ma quell’anno, e così per tutti gli anni successivi, la calotta
polare non si è mai saldata al ghiaccio di terra, per via
dell’aumento della temperatura. Ecco, quello è un limite.
Uno come lei che ha viaggiato così tanto, cos’è che vuole
imparare ancora? Cos’è che vuole portarsi a casa da
questo nuovo viaggio nella Cina estrema?
Eh, qui bisogna capire. In Cina sarò stato 20 volte, 43 volte in
Himalaya, 23 volte in Perù, 19 volte in cima al Kilimangiaro,
dove ho portato circa millecinquecento persone. Io non vado
tanto per rendermi ancora conto di com’è un territorio che
conosco. Vado perché ritengo di poter fare quest’attività
ancora solo per qualche anno, forse 10, forse 15, chi lo
sa. Vado per lasciare una traccia. Per far capire che si deve
lasciare l’Italia e uscire. Per migliorare se stessi. Molti molti
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PwC il volo giugno 2014
anni fa ho detto: basta andare in cima al Monte Bianco,
facciamo una gita sociale sul Kilimagiaro (allora ero nel
Club alpino di Torino, e siamo partiti in 58!). Ecco, da lì è
maturata una grande visione del mondo, che non è quello
che ci circonda, ma è differente. Il mondo non è fatto solo di
pullman e auto, decreti, politici e sindacalisti. È una grande
comunità: nel mondo siamo tutti uguali.
Quando sono arrivato in vetta al Kilimangiaro, nel 1977, ho
visto il rotondo della Terra. Non l’avevo mai visto! Dal Monte
Bianco vedi gli Appennini, ma lì, stando sull’equatore, vedi
davvero il rotondo della terra. Ti toglie il fiato.
È un modo come un altro di lasciare una traccia utile a chi poi
lo farà dopo di me. Mio figlio fa il mio stesso lavoro, e si sta
comportando molto bene.
L’aspetto più interessante della conversazione con Beppe
Tenti è questo entusiasmo di una scoperta infinita: non
bisogna porsi un limite - dice - nell’intraprendere una nuova
avventura. Questa insaziabilità di pensiero è la linfa che
dovrebbe alimentare ogni persona. Nel momento in cui ci si
accontenta, si rischia di smettere di giocare.
«Andare, andare, andare. Ma mai da solo», raccomanda,
«sempre con altri».
Parla di libertà e di andare oltre i propri limiti, ma sempre in
una dimensione non individualista. Parla di un patrimonio
di esperienze che ha un valore inestimabile proprio perché è
condivisa con altre persone.
«Io non cerco la mia libertà, ma la nostra libertà. Le ho detto
che sono un prodotto dell’oratorio, e quella è la mentalità:
stare tutti insieme, fare una cantata, ridere, scherzare, vivere,
insieme.»
Quando ci fissiamo degli
obiettivi, la possibilità di
scoprire è legata al fatto che non
ci poniamo dei limiti.
Anche di fronte alle difficoltà
più grandi: bisogna fare così,
altrimenti ci si impantana e non
si va avanti.
PwC - Global Mobility
Moving people around the world:
a dream can become true
PwC send people all over the world. An internal Global Mobility program means global responses to
global challenges: our best way to provide constantly higher quality performances to our clients and to
invest on our people. An international assignment means opportunity to travel the world, build your
PwC network in a different country, apply your current skills in a different geographic context and
build obviously new skills through a change in the culture and type of projects. Don’t miss the chance
to be part of it. Take the next flight
Our assignees and their stories
Due volti a San Jose
Federico Francioni,
Advisory MI
Spark, scintilla per
la California
All’università, quando mi chiedevo cosa
volessi fare da grande, non avevo dubbi:
“voglio vivere in California”. Ho sempre
visto la Silicon Valley come uno dei posti
di maggior fascino del pianeta, dove puoi
imparare qualcosa di nuovo ogni secondo e trovare il genio dentro a un
garage, o a una startup. Se sei cresciuto respirando aria digitale, non
puoi avere altro sogno.
Bellissima la mia Toscana, bella e attivissima Milano, ma quel sogno è
rimasto. E quando ho conosciuto Spark è scoccata la scintilla. 180.000
colleghi nel mondo a portata di click: “Wow, chissà quante cose posso
imparare dai colleghi californiani!”. È iniziato così: curiosità. Lavorando
in Advisory, nella Digital Transformation, avevo a che fare con Social
e Mobile ogni giorno, ma avere una piattaforma del genere è stata la
scoperta più affascinante. Non ci sono gerarchie online, tutti possono
connettersi, il proprio network può crescere oltre l’immaginazione.
Spark è stato il catalizzatore del mio sogno: dopo circa un anno di post,
commenti e like avevo legato con tanti colleghi US, in particolare con
Ted, un managing director con cui avevo lavorato per un progetto a Tel
Aviv. Alla fine gli ho chiesto un parere su una mia migrazione verso il
suo gruppo: la sua risposta entusiasta è stata un tuffo al cuore. Uno dei
momenti più belli del 2013, assieme al “sì” di Andrea Samaja e Rodolfo
Pesati e a quello di Roger Wery, Strategy Leader dell’ufficio di San Jose.
Ringrazio Spark per avermi aiutato a raggiungere questo traguardo.
Da quando son salito sull’aereo, tutta una scoperta. Il coast-to-coast, il
traffico o commuting californiano, le diversità che incontro ogni giorno.
Respiro aria digitale: Oracle divide con noi il palazzo, Adobe è a 2
minuti a piedi, nel giro di poche miglia trovi HP e Cisco. E la via per San
Francisco è costellata di Apple, Google, Facebook, Twitter e qualsiasi
altro brand digital venga in mente.
PwC Advisory in Northern California è in grande fermento. Qualsiasi
ufficio è una favola, rispetto all’Italia si inizia a lavorare molto presto
ma per fortuna si riesce a finire prima. Qui si cena alle 18 circa e sì, ho
imparato a sopravvivere senza aperitivo.
Andrea Balconi,
Assurance SPA Mi
Yes I can
Sono passati 18 mesi da quando sono
partito per la California; ricordo le
emozioni e le preoccupazioni miste con
la soddisfazione. Nei mesi precedenti,
una serie infinita di pratiche burocratiche
che non sarei riuscito ad affrontare senza
l’aiuto del gruppo Global Mobility italiano e americano.
Le prime settimane sono state una scoperta continua; la California,
la Silicon Valley, i grandi colossi tecnologici mondiali e un melting pot
di culture. È incredibile come americani, europei, indiani e asiatici
lavorino a stretto contatto ogni giorno; questo insegna a interagire
con persone con culture diverse.
Arrivato nell’ufficio di San Jose, sono stato accolto come parte
integrante del team, e subito assegnato a un progetto tra la California
e Chicago. Un ottimo modo di iniziare a confrontarmi con il modo di
lavorare americano, che presenta tante analogie e tante differenze
rispetto al nostro. Una fra tutte: la pausa pranzo è un rapido snack in
box di cartone davanti al pc, abitudine che ho cercato far abbandonare
ai miei colleghi, per favorire la comunicazione e la discussione.
Il portfolio di San Jose per i clienti di audit è comparabile solo con
quello di New York, e in termini di società clienti quotate sul mercato
US è tra i primi a livello nazionale. Questo porta a scontrarsi con
gli altissimi requisiti di qualità richiesti dalla regolamentazione
americana in termini di integrated audit.
Naturalmente il secondment è anche un’esperienza di vita, con tutto
da ricostruire in un paese molto diverso. Dalla ricerca di una casa
all’acquisto dei mobili dal catalogo Ikea (ricordo la gioia di ritrovare
il tavolino Lack), all’apertura del conto corrente, fino ai viaggi alla
scoperta degli Stati Uniti. Ripensare a quanto fatto è motivo di grande
orgoglio, una sorta di “Yes I can” che è anche un po’ il mantra che ti
accompagna tutti i giorni prima di andare al lavoro.
PwC il volo giugno 2014
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PwC - Global Mobility
Andrea Brignoli, TLS,
Cina settembre 2012 - marzo 2014
18 mesi nell’altro mondo
Non ci ho pensato su un attimo: come prima volta in Asia, perché non
18 mesi in Cina?
Dicono che Shanghai sia la versione soft della Cina, ma sei
catapultato in un mondo fuori dagli schemi. In Cina lo straniero è, e
rimarrà sempre, un elemento anomalo, un “laowai”.
Questa diversità ha anche lati positivi. Tra stranieri si crea una
solidarietà silenziosa; ci si saluta, si condivide lo status di “diversi”
in una terra dall’aspetto mutevole e stupefacente. Le comunità di
stranieri sono pronte a collaborare, ad aiutarsi nell’esplorazione della
città e creare nuove opportunità.
Shanghai ha anche un profondo contrasto interno: quartieri
ultramoderni e lussuosi a pochi metri da zone umili; un’anima
occidentalizzata, con stili di vita simili ai nostri - o ancora più elitari e il vero spirito cinese, ricco di cultura e tradizioni.
Queste differenze si notano anche in ambito business e sul tema di
“come affrontare un meeting”, a partire dal rito dello scambio dei
biglietti da visita a due mani. Mi ritengo fortunato per come i colleghi
mi hanno subito coinvolto nei progetti, facendomi partecipare anche
a riunioni con clienti. Progetti di un’altra dimensione, con numeri e
impatti notevoli, considerando l’importanza del mercato cinese.
Si ha davvero la sensazione di essere al centro del mondo economico,
a partire dal punto di vista dei clienti che spesso vedono nella Cina
quello che è o sarà il loro mercato principale. Anche in città si respira
crescita e opportunità in ogni angolo e tutti vivono cercando di
inseguire il sogno cinese. Qui tutti si inventano un lavoretto. Tutti
s’improvvisano tassisti, anche con i motorini, o facchini o tuttofare.
Colpisce non tanto quanto lavorino, ma il modo in cui il lavoro viene
svolto: nessuno si lamenta, qualsiasi lavoro è svolto con grande
dignità, difficile vedere qualcuno svogliato o maleducato sul lavoro.
Mi mancheranno i negozi e i ristoranti con quantità di personale
spropositate, i fuochi d’artificio a qualsiasi ora, l’acqua potabile calda
(60-70°), il servizio taxi al prezzo di un caffè, il contrattare per ogni
tipo di acquisto, tutto sempre aperto 24/7, i sarti pronti a far tutto
con niente, i mercatini o i riti del capodanno cinese, le cene formali a
suon di “gambei”.
Fuori da Shanghai, il resto della Cina è tutto da scoprire. Ci sono ben
56 gruppi etnici e un’infinità di paesaggi, cucine e culture diverse.
Ci sono posti incredibili e spesso si trovano persone semplici, con un
fortissimo senso dell’ospitalità.
Mi sembra ancora strano ritrovarmi qui senza dover ripartire, e mi sa
che prima o poi ci dovrò tornare. Non credo ci vivrei per sempre ma a
tante cose non posso rinunciare più per molto.
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PwC il volo giugno 2014
Harry Aldwinckle, Advisory / CIPS
from London to Milan since 9th of September 2013
Why Italy?
“Ma come mai hai scelto l’Italia?”
It was a question I was asked frequently in my first few weeks in
Milan yet one which I always struggled to answer. I suppose I should
have been better prepared having spent much of the previous month
trying to persuade bosses in London to let me begin a 15-month
secondment here in Italy. With over 40,000 Italians now living in the
British capital (and the number fast rising) here I was ‘bucking the
trend’ - travelling in the opposite direction.
8 months on and my response has hardly changed. I chose Italy
largely because I wanted to spend more time in the country
whose literature I loved studying while at university but also to
experience working in a different context with people with different
backgrounds and experiences to my own. In Britain, learning a
foreign language is all too frequently viewed as a luxury but for me it
has been a tool to help see matters through a wider, non-Anglo-Saxon
lens. What a shame it would be, for instance, were Britain to exit the
European Union!
What has struck me most about joining PwC Italia is just how
welcoming everyone has been. From the great Global Mobility team
to my fantastic colleagues in Consulting who have always been
willing to lend a hand and be patient with my faltering Italian. It is
testament to them that I have been made to feel one of the team.
There have been some great memories over the past 8 months
too: from skiing with colleagues in the Dolomites, spending a very
American thanksgiving in Bologna, to receiving a guided tour of the
Vatican gardens by a self-titled vescovo pazzo (to name but a few)!
Here’s hoping that there will be many more to come over the next 7
months.
I would highly recommend a secondment as a great way to meet new
people and discover new places. If anyone is interested in finding out
more about the London office in particular or would like to discuss
initiatives to encourage greater collaboration between European
member firms, particularly at a junior level, then please get in touch.
Una simpatica comunità russa in Italia
Maria Yayenko, Moscow
in Advisory/Delivering
Deal Value Milan since
May 2013
The international secondment
is an adventure. You come
to a completely new country
without knowing a language, a work culture & environment, you’re like a
new born kitten, lost and scared.
Milan is very pretentious and unfriendly city in the beginning. The local
people seem very conservative and far from being open minded. But is
it just the beginning. Day by day I learnt new things and of course new
words. Lots of new Italian words without which you neither can buy
a coffee in the bar nor to talk to a colleague next to you and of course
not even closely work as your peer Italian colleague. But at this right
moment you realize that you can make it. Learn a language, culture,
work specifics, environment, adjust and eventually reach a success.
You just need to do it all at once, tune in really fast, in few months and
completely on your own. And then this uneasy city open its doors for you
eventually, very carefully and slowly but it does. People start making
the compliments about your Italian, you start feeling confident. You can
relax a little bit and be proud of yourself.
I can describe my secondment in 2 key words: a non-stop learning curve
and adventure. The skills I have gained over my year in Italy I probably
would never had chance to gain in Russia. Knowledge of the market, of
the work relationship, of Italian ‘rules of the game’. I believe these skills
will bring a definite competitive advantage and expand opportunities.
I would like to thank both Italian and Russian sides for this amazing
opportunity. This is truly a life changing experience.
Iana Poliakova,
San Petersbourg in
Assurance Turin Office since
July 2013
The secondment is a great
opportunity!
The first half of the year is difficult because you are put into the unusual
situation, when everything is in the other language, everywhere are new
people with their abitudes with whom you should socialize.
I was lucky to be invited in the office of Turin, as my colleagues give me
the precious support and help. I am generally tracked my the managing
partner - Mattia Molari, moreover I have a coach and a buddy.
For the first 2 months I was involved in preparation of the big proposal.
Now, when busy season is in place, I participate in projects with Group
reportings according to IFRS, US GAAP, ITA GAAP so I have a lot of things
new for me to learn.
In Italy almost each audit client has financial instruments, factoring,
leasing, so I have a wide field to practice these things which usually create
a lot of questions in Russia.
I am one of the key figures to communicate with the components from
other countries which provides me with wide experience in project
management.
I want to thank Mattia Molari, Andrea Gallino (my coach) and the Olivetti
team for their help, support and coaching.
Also I want to thank GM Italy team, especially Elena and Nora for
assisting all the process and resolving all the problems with enormous
speed.
Milyausha Pavlova,
Moscow in Assurance/
TS-Deals Milan since
July 2013
After 6 years of audit
practice in Russia I
transferred to TS-Deals in
Milan for 2 years. The most important thing is that secondment gives the
opportunity to develop soft skills and adaptability of the person. I want
to inspire all the secondees: if you want to learn a new foreign language
and if you really like and respect the new country, you will able to learn
it very fast. You just need to feel more than you think, and your heart
will help to memorize the new words and phrases.
Tourism… It is amazing that in Italy there are so many places to see.
Skiing in mountains, swimming in the sea, visiting art galleries and
museums, opera and ballet, agricultural tourism in Tuscany… all the
places are very close to each other, and you can enjoy the miracles every
weekend!
There are no words to express fantastically delicious Italian kitchen and
wines. If you tasted once, you will choose it forever.
Now after 9 month period of my secondment I can say that Italy had
become a country of my soul, and Milan had become home sweet home
for me.
I want to thank all the TS-Deals team for their hospitality and openness
that helped me to feel myself as a part of PwC Italy, and of course, to
thank Global Mobility team for this great opportunity that brought “the
fresh air” to all spheres of my life.
Welcome and
good luck
To our new Inbound
Derya Acar
from London to Milan / Assurance - SPA
To our leaving outbound
Linda Battagliarin
From Padua / Assurance to Stamford (USA)
Daniele Costa Zaccarelli
From Padua / Advisory to London (UK)
Marco Gorga
From Rome / Assurance - TS to London (UK)
Mara Steffan
From Treviso / Assurance to Stamford (USA)
To our expatriate
Andrea Brignoli
From Shanghai (Cina) to the Milan office / TLSValue Chain Transformation
Visit the website www.pwc./it/mobility
PwC il volo giugno 2014
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Enterprise Social Collaboration
Da SPARK al mercato: come abbiamo trasformato l’efficienza
nel nostro day-by-day in una competenza strutturata per supportare
un cambiamento culturale nei nostri clienti.
Con vera passione.
Le aziende italiane hanno iniziato a capirlo, ne parlano tra loro,
e testimoniano la rilevanza nella capacità di accompagnarle
in un digital change ineluttabile. E apprezzano, quindi, i nostri
ingredienti: esperienza interna e di mercato, culture e professioni
diverse che lavorano all’unisono: dai consulenti in marketing,
organizzazione, processi e IT agli avvocati.
partecipanti, da circa 158 Paesi, e con un tasso di utilizzo in
costante crescita.
Lo sviluppo di queste soluzioni di ESC è un fenomeno inarrestabile:
è guidato dal cambiamento culturale in atto nella società,
laddove i social network hanno rivoluzionato le modalità di
comunicazione. Basti pensare che gli italiani su Facebook hanno
attivato oltre 26 milioni di profili, in rapporto a circa 39 milioni di
persone che accedono al web.
Capiamo quindi la portata del cambiamento culturale: in anni dove
la trasformazione di business è alimentata e trainata dai mutamenti
digital, quello che succede nel mondo consumer influenza
sempre di più le aspettative nei confronti dell’azienda da parte
delle persone, dal punto di vista sia del dipendente sia del cliente,
entrambi più esigenti e con aspettative di servizio decisamente più
elevate anche solo rispetto a 10 anni fa.
Cos’è l’Enterprise Social Collaboration?
I vantaggi
Enterprise Social Collaboration (ESC) è quel corretto mix di
comportamenti, strategie, processi e piattaforme innovative, che
permette di far evolvere il modo di comunicare, relazionarsi,
condividere informazioni, innovare, collaborare alla creazione di
documenti, tra colleghi nazionali e internazionali, ma anche con
aziende esterne e clienti. Una fondamentale duplice valenza:
interna ed esterna.
Come PwC siamo stati tra i primi network globali che ha
fortemente creduto nel tema, quando già nel 2007 si posero le basi
concettuali e nel 2012 vide la luce Spark, la nostra piattaforma di
Social Collaboration, che oggi conta oltre 185 mila professionisti
Grazie all’adozione di Spark, possiamo testimoniare come il nostro
stesso team Digital, in PwC, abbia riscontrato numerosi vantaggi,
tra produttività, engagement e risultati di vendita. Ad esempio:
- abbiamo guidato la co-creazione di diverse metodologie
internazionali, di cui una attualmente candidata alla PwC global
innovation challenge
- lo usiamo quotidianamente come fonte di intelligence su temi di
innovazione
- partecipiamo a gruppi di discussione internazionali,
confrontandoci con colleghi che hanno già affrontato temi per noi
rilevanti
di Gianluca Meardi e Daniele Riulfi
Gli ultimi 12 mesi hanno confermato un segnale importante
di ripresa del mercato Italia. Quanto era visto, e spesso
“sopportato”, come necessità di abbracciare il digital - e quindi
l’innovazione - per interagire con un nuovo cliente, ora inizia a
essere visto anche in ottica interna: cambiare il DNA della mia
azienda per poter vincere in un nuovo mercato.
La tendenza
digital è in
continua crescita:
inarrestabile
con l’ingresso
nel mondo del
lavoro dei “nativi
digitali”.
12
PwC il volo giugno 2014
- siamo stati ingaggiati per contribuire come esperti in progetti
innovativi da colleghi internazionali, che hanno riconosciuto in
noi una forte competenza sul tema
- abbiamo permesso a diverse aziende di collaborare nello
studio di tematiche innovative, come il laboratorio Digital ROI
realizzato assieme all’Università Cattolica / ASAM.
Ma, come sempre accade, guidano i numeri. Abbiamo da subito
consolidato modelli per valutare i significativi ritorni di un
tale investimento: ogni settore ha le sue peculiarità, dal retail
ai financial service. Ed è valutando questi numeri che il board di
sempre più aziende italiane sta valutando come intraprendere
al più presto la gestione di questo pervasivo cambiamento
culturale. Perché è di questo che si tratta: l’implementazione
di una soluzione di ESC è una trasformazione
abilitata dalla tecnologia, ma che ha impatto
sull’organizzazione, sulla modalità di lavoro e di
relazione tra le persone.
L’Enterprise Social Collaboration
è un percorso di evoluzione culturale,
i cui requisiti fondamentali sono
sponsorship del board, strategia chiara e
condivisa, obiettivi misurabili.
La tecnologia è un fattore necessario e abilitante, ma il
cambiamento è focalizzato soprattutto sulle persone: regia,
organizzazione e processi. Sono presenti numerose piattaforme,
in cloud o on premise, con tempi di personalizzazione contenuti.
Evolvere a ESC non significa solo implementare la soluzione
tecnologica. Significa soprattutto gestire il cambiamento: se 20 è
tecnologia, 80 è persone, cambiamento.
È quindi evidente come il change management sia una sfida
fondamentale: definizione della vision, identificazione degli
obiettivi e delle funzionalità, identificazione del team di
supporto, integrazione con i processi aziendali in essere, regia.
Ogni azienda ha obiettivi specifici, interni ed esterni, una
cultura particolare e una modalità di lavoro e di relazione
unica. Allo stesso tempo, per agevolare una migliore e più
rapida adozione, abbiamo impostato e continuiamo a raffinare
elementi chiave quali use case, survey, obiettivi, metriche,
rischi e informative legali, divisi per settore, ad esempio dalla
comunicazione da e tra le reti di vendita nel settore della moda, alle
comunità di ricerca e collaborazione nell’hi-tech.
L’Employee Journey
Per aiutare le aziende a capire al meglio quali siano gli obiettivi, in
analogia al più noto Customer Journey, abbiamo definito il modello
dell’Employee Journey, ovvero il ciclo di vita di un dipendente
nel rapporto con la propria azienda, dal momento del recruitment
all’abbandono. Allo stesso tempo anche integrando le componenti
di interaziona esterna, quali le relazioni con le aziende partner (es.
agenzie per una funzione marketing) o i social media (fenomeni di
advocacy e social caring).
Corredando con decine di specifici KPI ogni passo di tale
journey, abbiamo identificato il metodo migliore per analizzare
tutti i possibili scenari e aree di miglioramento, e misurare
i ritorni di determinate azioni. Allo stesso tempo esistono
forti impatti in termini di definizione e sviluppo di policy, di
adeguamenti contrattuali nel rapporto di lavoro, ma anche di
responsabilizzazione dell’utente a tutela dell’azienda, così come
la stessa tutela dei dati e delle informazioni sensibili.
Anche in questo caso, grazie all’approccio multi-disciplinare di
PwC, abbiamo integrato le competenze specialistiche dei colleghi
avvocati del TLS e della practice di People Change: entrambi
ingredienti necessari e differenzianti verso il mercato.
In un approccio per fasi (“wave”), graduale così come si
conviene a un buon progetto di change management, il modello
dell’Employee Journey consente di porsi obiettivi ben precisi e
misurabili, da raggiungere e comunicare prima di passare alla
fase successiva, di volta in volta più allargata e complessa.
Senza scordare come il fattore abilitante il cambiamento sia
comunque una piattaforma tecnologica rapida, semplice,
integrata ai principali processi aziendali
e perfettamente disponibile in mobilità,
tra smartphone e tablet: è per questo che
abbiamo strutturato nel nostro team le
competenze necessarie per la selezione e
implementazione delle migliori soluzioni
tecnologiche (es. Jive, Tibbr, Microsoft,
Oracle, IBM).
Una raccomandazione finale: a prescindere
da chi riteniate opportuno scegliere a
Nella foto da sinistra:
supporto di un tale cambiamento, fatelo!
Daniele Riulfi,
E credeteci dal primo momento: la tipica
Gianluca Meardi,
creatività italiana ha bisogno di un supporto
innovativo per tornare a brillare. Nei paesi a
[email protected]
noi tradizionalmente vicini sono
[email protected]
avanti almeno due anni, ma la
www.pwc.com/it/SocialEnterprise
nostra attitudine relazionale può
colmare il gap. Partiamo!
PwC il volo giugno 2014
13
PwC - Eventi
Desk Italia in PwC Messico
Non solo sombrero e tequila. Il Messico è oggi uno dei Paesi più
competitivi dell’America Latina.
«Il Messico è un Paese affidabile per gli investimenti». Così il suo
Presidente, Enrique Peña Nieto, ha commentato la notizia dei 24
miliardi di dollari di investimenti esteri che il Paese ha ricevuto
nel primo semestre 2013.
A supporto della sua competitività internazionale, il Messico
beneficia di accordi di libero scambio con più di 40 Paesi che
contribuiscono a circa il 90% del suo commercio estero. Il
trattato commerciale più importante è il NAFTA, che dalla sua
sottoscrizione ha permesso il raddoppio degli investimenti
stranieri negli ultimi 20 anni (da 5-6 miliardi a 10-12 miliardi
di dollari l’anno). Grazie al NAFTA, alla posizione geografica
privilegiata e ad agevolazioni economiche governative, il primo
partner commerciale del Messico sono gli Stati Uniti, che contano
circa il 50% degli IDE, mentre al secondo posto segue l’Unione
Europea. A sottolineare lo sviluppo economico del Paese, il
Messico è inoltre diventato il 15° esportatore al mondo.
Per i motivi sopra accennati tutto il mondo guarda con occhi
interessati il Messico, e anche l’Italia sta facendo la sua parte. La
posizione geografica favorevole, le condizioni economiche interne
e di un’America Latina in forte crescita, hanno spinto importanti
aziende italiane a effettuare investimenti: Pirelli, Ferrero, Zegna,
Ompi, Comau, FIAT, Lupini Targhe ed Elica, che negli ultimi 5 anni
hanno costituito imponenti siti produttivi in Messico. Allo stesso
tempo, aziende come Saipem, Sicim, Bonatti ed Enel Green Power
competono quotidianamente per gli appalti governativi energetici.
Le più grandi multinazinali italiane hanno ormai costruito solide
basi in Messico, attirando già alcuni dei loro fornitori.
La sfida dei prossimi anni sarà quindi quella di accogliere un
maggior numero di fornitori e sub-fornitori dei settori trainanti
dell’economia messicana: Oil&Gas, Automotive, Infrastructure,
Retail ed Areospace.
Italia apripista di 18 paesi
Per capitalizzare i numerosi investimenti esteri e dare la possibilità
di creare relazioni di business con le comunità straniere, PwC
Messico apre nel 2009 quella che a oggi è diventata la più grande
Business Unit internazionale nel Paese tra le big 4: l’International
Business Centre (IBC). Iniziando con il Desk Italia come progetto
pilota e poi con i Desk Francia e Germania, oggi l’IBC rappresenta
18 Paesi da tutto il mondo con 35 esperti provenienti da Italia,
Francia, Germania, Regno Unito, Olanda, Paesi Nordici (Svezia,
Finlandia, Danimarca), Cina, Giappone, Corea del Sud, India,
Brasile, Canada, Nuova Zelanda, Colombia, Perù e Cile.
Nato nel 2009 con Mariano Errichiello, il Desk Italia è oggi
coordinato da Luca Torosani con un team formato da 7
collaboratori:
- tre Business Developer: Vito Angelo Cimmarusti, responsabile
della regione del Bajio, Camilla Bassoli, Città del Messico e
Monterrey, Lodovico Marzotto, Città del Messico e Yucatan
- un commercialista, Francesco Di Candia
- un commercialista specializzato in ambito espatriati,
Marco Cappiello
- un senior manager in commercio estero, Fabrizio Ghidoni
- un partner, avv. Sandro Castañeda.
14
PwC il volo giugno 2014
L’obiettivo di un team che raccoglie tre commerciali e quattro
specialisti in diversi servizi è quello di identificare un maggior
numero di opportunità di business X-LoS negli Account Italiani,
rispondendo così a ogni esigenza che il cliente potrebbe avere, e in
vista di una migliore comunicazione interna e con il cliente stesso.
Altro grande valore aggiunto ampiamente riconosciuto dalla
comunità italiana è lo svolgimento dei servizi richiesti in italiano,
in particolar modo: tenuta dei libri contabili, espatriati, assistenza
legale e di import-export.
In questi anni il Desk Italia è diventato punto di riferimento sia
per le aziende italiane già presenti nel territorio sia per quelle
che si affacciano per la prima volta sul mercato messicano.
Questo successo è anche dato dalla quotidiana collaborazione
con le istituzioni italiane presenti in Messico permettendo al
Desk di esser parte integrante del Sistema Italia, composto
dall’Ambasciata d’Italia in Messico, dall’ICE, dalla Camera di
Commercio Italiana in Messico, e da altre istituzioni pubbliche
e private.
Going global
Sopravvivere alla crisi innovando ed espandendosi oltre
confine. Queste le priorità strategiche per gli imprenditori
italiani.
Il network PwC è da sempre “di casa” in ogni giurisdizione
nella quale le imprese italiane fanno o ambiscono
a fare impresa affiancandole nel loro processo di
internazionalizzazione sia esso volto allo sviluppo di nuove
relazioni commerciali o alla ricerca di fornitori competitivi,
oppure di un’occasione propizia di de-localizzazione o perfino
di investitori interessati ai propri asset.
Per dare una risposta credibile e utile alla domanda di
supporto ascoltata da tanti imprenditori italiani, in seno
alla funzione Clients&Markets, PwC ha definito e avviato
un approccio proattivo e multi-disciplinare, focalizzato sui
mercati che per diverse ragioni sono oggi prioritari per il
mondo imprenditoriale italiano.
Un approccio che mira a fare “business community” nel
miglior modo possibile e ad offrire ai nostri clienti una
piattaforma di servizi professionali integrati favorendo lo
sviluppo di relazioni locali utili per affrontare e vincere le sfide
della loro internazionalizzazione.
Tra i Paesi obiettivo di particolare interesse è il Messico con
un desk Italia particolarmente attivo seguito, con diversi
stadi di maturazione, da altre esperienze tra le quali spiccano
aree di interesse quali Russia, Cina e Brasile. Tutto ciò senza
dimenticare il flusso “inbound” delle imprese locali interessate
ad investire in Italia, nelle eccellenze e nel mercato.
Di seguito trovate un primo resoconto delle attività più
recentemente svolte con i colleghi dell’Italian Desk di PwC
Mexico: il Messico è oggi un crocevia importante e sempre più
interessante verso le Americhe, per questo abbiamo ritenuto
opportuno partire da qui per questo viaggio “going global”.
Buona lettura!
Presenza e sviluppo
delle imprese italiane
in Messico
Questa sinergia, che ogni
hanno si solidifica e rafforza, ha
permesso di ottenere nel 2012
l’incarico dall’Ambasciata d’Italia
in Messico di scrivere la prima
pubblicazione in italiano sulla
presenza delle aziende italiane
in Messico. Tale pubblicazione
vede: approfondimenti sui settori
Oil&Gas, Automotive, Retail e
Infrastructure; 12 interviste ai direttori generali delle principali
aziende italiane presenti in Messico; una visione marcoeconomica
del Paese e suggerimenti sugli incentivi statali di entrambi i Paesi per
aprire nuove imprese in Messico.
Insieme con PwC Italia, nel giugno 2013 è stata così presentata nella
sede di Milano la prima edizione di Presenza e sviluppo delle imprese
italiane in Messico. L’evento ha permesso di raccogliere un maggiore
interesse nelle imprese italiane propense a internazionalizzarsi,
registrando più di 80 aziende partecipanti. La pubblicazione è
presente su tutti siti web del “Sistema Italia”, e questo progetto
iniziale ha permesso di consolidare le relazioni tra gli attori
principali della comunità e poi di organizzare nuovi progetti volti
all’informazione sulle opportunità che il Messico sta offrendo.
Come esempio di tali progetti, il più recente è del febbraio 2014,
realizzato con la Regione Veneto. In questa occasione si è tenuto un
seminario in cui hanno partecipato tra i relatori il Presidente dell’ICE
in Messico Salvatore Parano, il leader del Desk Italia
Luca Torosani, il partner di PwC Italia Massimo Dal Lago.
Commercio Italiana in Messico, del Presidente dell’ICE. L’evento,
organizzato nella sede principale di PwC a Città del Messico, è oggi
un rinomato momento d’incontro per la comunità italiana in virtù
della sua esclusività e del network. Il programma prevede una breve
introduzione sulle più rilevanti questioni toccate dalla riforma
fiscale e legale messicana e l’intervento dell’Ambasciatore e di un
rapprensentante di PwC.
Grazie a una stretta collaborazione con la Camera di Commercio
Italiana in Messico, il Desk Italia è protagonista principale degli
eventi della comunità italiana attraverso sponsorship e interventi
sui temi di maggiori interesse. Il più importante evento che ha
nuovamente visto il “Sistema Italia” come protagonista nel 2014 è
senza dubbio la Missione Commerciale, organizzata da Confidustria
in collaborazione con il Sistema Italia, che nei primi due giorni di
aprile ha permesso a circa 80 aziende italiane di affacciarsi al mercato
messicano. Guidata da Luca D’Auria, la Missione ha coinvolto ii settori
Oil&Gas, Automotive e Infrastructure, alternando seminari tecnici
per settore a incontri B2B con le aziende presenti.
I numeri della crescita
Oggi il Desk Italia è il Desk dell’IBC con il più alto fatturato di vendite
(più di 2,5 milioni di dollari nell’anno fiscale 2013-2014), con una
solida struttura, e un’ampia visibilità nel mercato.
Ogni anno vengono superati gli obiettivi di crescita pianificati e
si prospettano per il prossimo anno vendite intorno ai 3,6 milioni
di dollari. I segreti di questo successo stanno nell’attenzione al
cliente italiano e al suo coinvolgimento nella comunità italiana,
e all’informazione e alla formazione costante che forniamo sui
cambiamenti molteplici che il Governo messicano adottando.
Il lavoro del Desk Italia non avrebbe lo stesso successo senza il forte
legame con PwC Italia. Seguiti direttamente dall´Automotive Partner
Leader, Giorgio Elefante,
e dal Partner Leader di
Clients and Markets,
Piero De Lorenzi, è stato
possibile migliorare le
relazioni con i clienti e
l´interazione per nuovi
progetti di business.
Luca D’Auria, director PwC Italia
A un pubblico di circa 50 imprese sono state presentate le
opportunità che PwC come network può offrire alle aziende italiane
per internazionalizzarsi.
Nel pomeriggio hanno avuto luogo incontri B2B tra le aziende
interessate e gli esperti venuti dal Messico.
Sulla scia di questi successi, per tutto il 2014 sono in programma
diversi eventi nelle principali città italiane con il format seminarioincontri B2B in collaborazione con gli attori del Sistema Italia in
Messico e PwC Italia.
I Ceo Lunch e la Missione Commerciale
Inoltre il Desk Italia è arrivato alla terza edizione del “CEO Lunch”:
pranzo esclusivo indirizzato ai soli CEOs e CFOs di aziende
italiane in Messico, che conta la presenza dell’Ambasciatore
d’Italia in Messico, del Presidente e del Direttore della Camera di
Da sinistra a destra :
Salvatore Parano, presidente ICE in Messico
Massimo Dal Lago, partner PwC Italia
Marco Cannizzo, studio legale Cannizzo in Messico
Luca Torosani leader Desk Italia PwC Messico
Gianluca Brocca, proprietario Alchemia Italia
PwC il volo giugno 2014
15
PwC - Eventi
Quanto pesa la corruzione sull’attrattività delle
imprese italiane verso investitori internazionali?
L’attenzione al rischio di corruzione legato all’acquisizione
di un’impresa è sempre più frequente, soprattutto quando
l’acquisizione avviene in Paesi esposti a questo rischio per via di
pratiche corruttive più frequenti e più comuni. Quanto pesa la
percezione della corruzione sull’attrattività delle imprese e sul
prezzo di acquisto definito in fase di contrattazione?
www.pwc.com/it/pubblicazioni
Le recenti modifiche alle
normative US Foreign Anti
Corruption Act (FCP”) e UK
Bribery Act (UKBA), in tema
di regolazione del rischio
di corruzione associato a
operazioni M&A internazionali,
richiedono agli investitori di
valutare il rischio di corruzione
ogni volta che siano interessati
a una potenziale opportunità di
investimento in Paesi percepiti
ad alto rischio di corruzione.
Questo significa che,
preliminarmente alla
conclusione di un deal,
l’investitore deve provvedere
a valutare non solo il prezzo
d’acquisto, ma anche il rischio di
corruzione associato all’impresa
in via di acquisizione attraverso
una specifica due diligence anticorruzione.
Non tutti sanno che le disposizioni delle normative FCPA
e UKBA si applicano anche alle imprese italiane in due
occasioni:
1) se si tratta di imprese italiane soggette alle suddette
regolamentazioni e interessate a investire in paesi in cui la
percezione del rischio è alta;
2) se investitori stranieri identificano aziende Target italiane
come possibilità di investimento.
Il secondo caso è sempre più frequente, se si considera che
- l’Italia è associata a un alto rischio di corruzione secondo le
classifiche internazionali;
- la maggior parte delle operazioni con l’estero è conclusa con
investitori provenienti da Stati Uniti e Regno Unito, e dunque
soggetti alle severe norme in materia di regolazione del rischio
di corruzione.
Pertanto, le imprese italiane che intrattengono rapporti con
l’estero dovranno non solo recepire le disposizioni del decreto
legislativo 231/01 in materia di prevenzione del rischio di
corruzione, ma anche adeguare i sistemi di controllo interno
alle aspettative del regolatore internazionale, in particolare
a quella americana, se nel corso della loro attività operano
direttamente o utilizzano imprese americane per le loro attività
commerciali.
16
PwC il volo giugno 2014
In questo contesto, è sempre più evidente la necessità di una
maggiore collaborazione tra la magistratura italiana e le
imprese che incentivi l’emersione degli illeciti e “premi” la
discontinuità del reato se questa discontinuità è portata avanti
direttamente dalle società.
Come già succede in altri sistemi giuridici, come quello
statunitense, la collaborazione tra le due parti, enti regolatori
e giurisdizionali e operatori, sarebbe auspicabile non solo
in sede di identificazione di schemi corruttivi nel corso di
investigazioni interne alla società (investigation), ma anche in
fase di implementazione di nuove procedure volte a prevenire
che l’illecito si verifichi nuovamente (remediation).
In altri sistemi giuridici è diventato e sta diventando sempre
più frequente che le imprese collaborino con il regolatore o la
magistratura inquirente, ogni volta che vengono a conoscenza
di eventuali schemi corruttivi perpetrati al loro interno. Inoltre,
nel caso di accertamento di presunti schemi corruttivi, le misure
di remediation, implementate dalle imprese per rafforzare il
modello di controllo interno, possono contribuire ad alleggerire il
peso delle sanzioni.
È immediato comprendere che per le imprese italiane interessate
a interagire con investitori stranieri è indispensabile
implementare le dovute misure di controllo interno e
prevenzione dal rischio di corruzione, per incrementare la
propria attrattività verso potenziali investitori stranieri e il
valore d’acquisto che verrà definito in fase di due diligence.
Viceversa, per le imprese italiane interessate a investire in
Paesi associati a un alto rischio di corruzione, corre l’obbligo di
effettuare specifiche due diligence anti-corruzione per valutare
accuratamente il valore della società Target e prevenire i costi
associati a potenziali condotte illecite.
Di questi argomenti si è discusso il 14 maggio a Milano in una
tavola rotonda che ha visto la presenza, oltre che di Franco
Lagro parnter PwC responsabile del Gruppo Forensics, di
Gabriella Leonardi, Stryker Italia, Franco Bonelli, Studio
Bonelli Erede Pappalardo, Francesco Centonze, professore
ordinario di diritto penale Università Cattolica del Sacro Cuore,
Massimo Mantovani, Executive VP e General Counsel del
Gruppo ENI.
La discussione ha preso spunto dalla presentazione dei risultati
dello studio PwC “Il rischio di corruzione nelle operazioni di
M&A in ambito internazionale”. Dallo studio risulta che tra
il 2012 e i primi sei mesi del 2013, le operazioni di fusione e
acquisizione (M&A) concluse da imprese italiane nel mercato
internazionale, sia come investitori che come Target, sono state
pari a circa il 40% del totale.
In particolare il 25% delle operazioni di M&A è rappresentato da
operazioni concluse da imprese estere con Target italiane.
Circa l’80% di tali operazioni con l’estero è stato effettuato
da imprese residenti nei seguenti Paesi: Stati Uniti, Germania,
Regno Unito, Francia, Svizzera, Lussemburgo, Spagna, Giappone,
Turchia e Russia.
I coccodrilli del Coghinas
Il romanzo d’esordio della nostra ex collega Augusta Schillirò
Da quando nel ’96 ho lasciato il mio
lavoro in PwC e mi sono trasferita a
Olgiate Molgora, mi sono dedicata
alla cura della mia famiglia, del mio
giardino e alle mie passioni, la pittura e
la scrittura.
Vi chiederete che percorso ho fatto per
giungere alla pubblicazione del mio
romanzo. Vi assicuro che non è stata
impresa facile trovare una casa editrice
che pubblicasse a sue spese l’opera di
una esordiente.
commissionavano poesie d’amore da
dedicare ai loro fidanzatini.
L’idea però di scrivere un romanzo è
nata circa quindici anni fa, quando un
giorno di agosto, mio figlio Lorenzo,
che si annoiava a morte in un villaggio
della Sardegna, d’un tratto se ne uscì
dicendo: «Mamma qui il tempo non
passa più, perché non andiamo a caccia
di coccodrilli nel Coghinas?».
Risposi: «Bravo Lorenzo! Sai che “I
coccodrilli del Coghinas” è un titolo
molto accattivante per un romanzo che
Ho sempre scritto: fin da piccola gestivo prima o poi la tua mamma scriverà?».
quotidianamente il mio diario, vincevo Così a distanza di anni, con più tempo
concorsi scolastici di composizione
libero a disposizione, mi sono ricordata
letteraria, corrispondevo con una
di quell’episodio e ho iniziato a scrivere
ventina di pen-friend e già in prima
una storia per quel titolo.
media le mie compagne di classe mi
Finita la bozza, l’ho data in lettura
di Biancamaria Frondoni
“I migliori affari si fanno a tavola”, diceva Oscar Wilde, o così
si narra; ed è vero che a tavola si parla, si mangia, cadono le
barriere e la comunicazione si fa più efficace. Oscar Wilde
non era uno stupido, in effetti.
Dal 19 maggio nella sede di Milano, riprendendo una
tradizione di successo sia nella sede di Napoli che in quella
di Roma, ogni lunedì è riservato un tavolo per dieci persone
al bistrot del quarto piano, con lo scopo di facilitare la
comunicazione tra i manager e i partner, perché possano
conoscersi, trattare argomenti di attualità e condividere i
propri interessi.
L’iniziativa è rivolta ai Manager, Senior Manager, Director,
Executive Director, Associate Partner e Partner di tutte le
LoS di Milano, ma anche a tutti i colleghi di altre sedi che si
trovino a Milano il lunedì.
Per partecipare basta scrivere una mail ad Alessia Ferraiuolo.
I lunedì a pranzo proseguiranno sino a luglio inoltrato per
riprendere a settembre, con nuovi calendari di incontri.
Buon lavoro e buon pranzo dunque!
a parecchi amici e i loro giudizi
positivi mi hanno stimolata ad andare
avanti. Non posso descrivere la mia
gioia quando due case editrici mi
hanno fatto pervenire la proposta di
pubblicazione.
Il libro racconta la vacanza in
Sardegna di un gruppo di adolescenti,
che per gioco o per ammazzare la
noia vanno a caccia di coccodrilli.
Non si tratta solo di un romanzo di
avventura, in quanto l’opera racconta
anche la storia d’amore di Zac e Lisé:
un amore tormentato che nasce
romantico per divenire passione
ossessiva. Tuttavia la loro love story
non terminerà con la fine del libro in
quanto il finale è aperto e io sto già
preparando il sequel :-)
Staffettone di nuoto con
record del mondo
Alessandro Grandinetti ha partecipato
alla maratona di nuoto all’Acquaniene
di Roma
Una maratona di nuoto
durata 8h 41’ 29’’ e
13 centesimi. Uno
staffettone da Guinnes
dei primati che ha
consentito ai mille
atleti radunati, nella
piscina Aquaniene di
Roma, di battere il record del mondo stabilito nel 2013 dalla Junior Chamber
Inc., con il tempo di 9h 27’ 10’’ e 83 centesimi presso Ip Sport Network SAM
Ishishiba a Matsumoto in Giappone.
Tra i campioni italiani di nuoto come Stefano Battistelli, Alessandro
Calcaterra, Alessio Boggiato e altri, c’era anche il nostro collega Alessandro
Grandinetti.
Il vero scopo della manifestazione è di tipo umanitario. Le cinque
edizioni precedenti hanno permesso la raccolta di circa 20.000 euro che
l’associazione ASD Nuotavamo negli Anni 70, organizzatrice dell’evento, ha
destinato alla Onlus Sorrisi nel Mondo, alla Fondazione Telethon Roma e
ai terremotati della Regione Emilia. Quest’anno il ricavato sarà devoluto in
beneficenza a favore della Fondazione Onlus Exodus, di Sorrisi nel Mondo
e di Medici Senza Frontiere.
PwC il volo giugno 2014
17
PwC & AIESEC Italia 2014-2015
Da anni PwC e AIESEC Italia collaborano
per sviluppare il talento nei giovani
studenti. Decine di ragazzi provenienti da
diversi Paesi in tutto il mondo, compresa
l’Italia, si sono voluti mettere alla prova
misurandosi con quest’azienda.
dalle 19 sedi locali presenti sul territorio
italiano.
uscente,
che
ha di
AIESEC
è un network La
globalegenerazione
di studenti universitari e neolaureati,
nato nel 1948
con l’obiettivo
sviluppare la leadership dei giovani, preparandoli al mondo del lavoro, in modo che siano in grado
diterminato
generare un impatto la
positivo
sulla
società
grazie
alle
competenze
tecniche
e
organizzative
propria esperienza in AIESEC,
acquisite all’interno dell’organizzazione.
e quella entrante, hanno iniziato un
Da anni PwC e AIESEC Italia collaborano per sviluppare il talento nei giovani studenti.
Decine
di ragazzi provenienti
da diversi Paesi in tutto
compresa l’Italia,locale
si sono voluti di
percorso
di gestione
delil mondo,
comitato
mettere alla prova misurandosi con quest’azienda.
Alcuni di loro sono poi rimasti successivamente all’esperienza di stage, chiaro segno che le
appartenenza.
È
un
momento
di
turnover
esperienze che PwC offre ai giovani sono opportunità profondamente formative e di successo,
rappresentando quasi un naturale sbocco al percorso di formazione intrapreso in AIESEC.
in cui sono stati costruiti degli spazi e delle
Con il nuovo anno associativo 2014 – 2015 AIESEC Italia e PwC vogliono ancora una volta rinnovare
Alcuni di loro sono rimasti all’esperienza
sessioni dedicate ai diversi target presenti.
di stage, chiaro segno che le esperienze
Al congresso Daniele Rustichelli, senior
che PwC offre ai giovani
manager della sede di Ancona, ha
Chi è AIESEC
sono opportunità
presentato le opportunità di carriera che
profondamente formative e
PwC offre ai giovani laureandi, i profili
È un network globale di studenti
di
successo,
rappresentando
Nel
2014
la
collaborazione
ha
visto
la
ricercati e gli step del processo di selezione.
universitari e neolaureati, nato nel
quasi
un
naturale
sbocco
partecipazione
di
PwC
a
uno
degli
eventi
Dalla partecipazione sono emersi i valori
1948 per sviluppare la leadership
al percorso di formazione
più importanti che AIESEC Italia organizza che accomunano PwC e AIESEC: il lavoro
dei giovani, preparandoli al
mondo del lavoro, in modo che
intrapreso in AIESEC.
durante l’anno, il Congresso Nazionale
di gruppo, la condivisione degli obiettivi
siano in grado di generare un
Con il nuovo anno
2, svoltosi ad Ascoli Piceno dal 26 al 30
e di esperienze, il tutto inserito in un
impatto positivo sulla società
associativo 2014-2015
marzo scorso. Il Congresso ha riunito in
contesto in continua innovazione, che punta
grazie alle competenze tecniche e
AIESEC Italia e PwC
una sola occasione giovani di due diverse
allo sviluppo della leadership nei giovani
organizzative acquisite all’interno
vogliono rinnovare e
generazioni di AIESEC Italia, provenienti
attraverso la ricerca e la crescita del talento.
dell’organizzazione.
Ciao
Gabri
Gabriella Zecchin, segretaria dell’ufficio di
Torino da 38 anni, intervallati da periodi
di freelance e mamma di Elena e Pietro, la
notte del 15 febbraio è venuta a mancare a
Puno, in Perù, durante il viaggio offertole
da PwC per i suoi 25 anni. I colleghi e le
colleghe la ricordano nel profondo dei loro
cuori, alcuni nelle preghiere. Alcuni nei
pensieri che seguono.
Laura - Ho conosciuto Gabriella mentre
litigava con i treni. Le coincidenze mancate
erano la sua quotidianità, sempre di corsa
con enormi borse piene di libri, ricette e
uncinetto. Le nostre problematiche familiari
ci hanno fatto diventare più amiche che
colleghe e spesso dalla sua borsa spuntava
qualche fiore per le nostre scrivanie.
Nel festeggiarla per i suoi 60 anni l’abbiamo
vista entusiasta del viaggio in Perù.
Da lì è tornato il suo spirito leggero, schivo,
dolce e silenzioso.
Daniela - Ricorderò sempre, oltre alla
ampliare questa collaborazione, offrendo
nuove sfide ai ragazzi che decidono di
entrare a far parte del network di AIESEC
Italia, composto oggi da 124 Paesi e oltre
1800 sedi locali in tutto il mondo.
I nostri migliori progetti non potrebbero
realizzarsi senza il supporto e
l’investimento di aziende leader e di
esempio, che credono nella futura
generazione come il canale per avere un
impatto positivo sulla società e sul futuro.
tua serietà e discrezione, quella tua risata
inconfondibile che ancora mi sembra di
sentire. Ora sei lontana ma qui vicino al mio
cuore.
Katia - Hai rappresentato per me la persona
che sarei voluta diventare, una persona con
carattere e risolutiva, di supporto pratico
e morale. Non dimenticherò con quanta
fierezza indossavi quell’abito tipico del tuo
paese di origine, e ancora oggi ti ricordo
così.
Marzia - Ciao Gabri, è da un po’ che non ci
vediamo perché sei partita felice per il Perù.
T’immagino sulle rive del lago Titicaca,
luogo sacro per gli Incas, e mi spunta un
sorriso. Buona vacanza!
Donatella - Gabri, abbiamo lavorato per
tanti anni insieme, ci siamo aiutate tra alti e
bassi. Il tuo ricordo rimarrà sempre nel mio
cuore, con tanto affetto.
Anna Maria - Mi hai insegnato forza e
caparbia, Gabriella cara, hai incontrato un
AIESEC ITALIA – Associazione non profit - Comitato Nazionale - Via Giuba 17, 20132, Milano
altro viaggio e sei partita prima di tutti noi.
Francesco e Rocco - Difficile dirti addio,
Gabriella. In un’azienda nella quale ogni
anno cambiano i volti, tu eri un punto di
riferimento e ci accompagnavi con la tua
serenità. Era un piacere scherzare con te,
sempre pronta a regalarci un sorriso.
Liliana - Raccontarsi, condividere, 2
ragazze, 2 donne, 2 mamme e il nostro
giro in bici tra i campi, nel sole e nel colore
continua, un’immagine lunga 38 anni di
noi, particolare, strana, unica come eri tu.
Monica - Spesso al mattino entravi in
ufficio canticchiando ed era impossibile
non sorridere. Hai reso le nostre giornate
più leggere e più umane. Mi mancherai.
Grazie di cuore.
Manuela C - Ciao Gabri. Sei partita per
un viaggio che desideravi tanto. Ti voglio
ricordare così felice e ansiosa di affrontare
questa nuova esperienza. Sei e rimarrai
sempre qui con noi.
PwC e Verona Brain Research Foundation
In ricordo dei cari colleghi Alberto Zanetti, Roberto
Adami e Nicola Piovan, prematuramente scomparsi,
PwC ha deciso di impegnarsi in un’iniziativa di elevato
valore, sostenendo la Onlus Verona Brain Research
Foundation (VBRF).
È una nuova iniziativa che si prefigge di incentivare la
ricerca biomedica nelle malattie del sistema nervoso centrale.
Costituita da un gruppo di ricercatori, medici e filantropi e da istituzioni
veronesi, ha l’obiettivo di contribuire allo sviluppo delle neuroscienze a
18
PwC il volo giugno 2014
Verona. I nostri fondi verranno destinati a borse di studio per ricercatori, o
per iniziative di cooperazione con medici o istituzioni internazionali.
Nel compilare la dichiarazione dei redditi si può scegliere di donare il 5 per
mille indicando il codice fiscale della Fondazione:
932 319 302 36, oppure una contribuzione libera può essere versata sul
conto corrente intestato a Verona Brain Research Foundation, Banco
Popolare - IBAN IT 45 Q 05034 11751 000000000158.
Per tenere traccia delle nostre donazioni personali consigliamo di mettere
nella motivazione “in Ricordo di Alberto, Roberto e Nicola”.
PwC - Different Job
Il DJ si fa in tre
di CR team
Dopo il grande successo di critica e pubblico delle scorse
edizioni di Milano e Roma, quest’anno la nostra attività
di corporate voluntrering Different Job si divide in tre,
per un maggior coinvolgimento delle nostre persone e
per un più ampio impatto sociale.
Ma andiamo con ordine.
DJ Milano 2011
Casciana Monluè
DJ Roma 2012
Cittadella della Carità
Come sapete, il Different Job è nato nel 2011 con lo scopo
di impegnare i nostri dipendenti delle sedi principali in
attività comuni di volontariato.
Per qualche giorno all’anno si rompono gli schemi delle
riunioni, delle gerarchie e dei normali processi lavorativi,
per liberare energie positive e creative, oltretutto con
una ricaduta positiva sul territorio, si tratti di ripulire un
parco o aiutare a sistemare la sede di una associazione o
infine lavorare con giovani disagiati.
Quest’anno la formula “classica” si svolgerà in 3 città: le
storiche Milano, 2 e 3 luglio, Roma, 18 e 19 settembre
e la new entry Torino, 1 luglio.
A questo filone si aggiungono il Different Client e la
Different Experience.
Il primo è un nuovo progetto per tutte le sedi PwC,
sviluppato in collaborazione con il Banco Alimentare,
con cui mettiamo a disposizione per un giorno (il 6 o
il 10 ottobre) il nostro impegno e le nostre conoscenze
a vantaggio delle tante piccole realtà non profit che
collaborano con il Banco Alimentare per la distribuzione
degli alimenti.
DJ Roma 2013
Comunità Caritas
Villa Glori
Il secondo è la possibilità di valorizzare l’esperienza di
volontariato individuale svolto in modo autonomo,
nel proprio tempo privato, permettendo “ai propri”
Enti e Associazioni di concorrere all’assegnazione di
5 donazioni del valore di 3.000 € ciascuna, messi a
disposizione da
PwC tramite un bando dedicato.
Ma come si vota? Dove le altre attività?
Visita regolarmente il sito Spark di Different Job
https://pwc-spark.com/groups/a-different-jobitaly
per avere tutti gli aggiornamenti sulle ultime novità
e diventa anche tu part of it!
DJ Milano 2013
Centro diurno
Caritas Ambrosiana
PwC il volo giugno 2014
19
PwC - Different Job
Torino, Milano,
Roma
Torino, 1° luglio
Milano, 2 e 3 luglio
Roma, 18 e 19 settembre
Banco Alimentare:
volontariato
e nostre competenze
Different Job rompe gli
schemi delle riunioni, delle
gerarchie e dei normali
processi lavorativi, per
liberare energie positive e
creative, con una ricaduta
positiva sul territorio
Puoi collaborare
a spostamento merci
e valutazione scorte
dei magazzini alimentari.
Il contest della
solidarietà
Vota la
tua ONLUS
preferita e
associala
a PwC!
Maggiori info a pagina 19 di questo numero de Il Volo, e sempre aggiornate su Spark
https://pwc-spark.com/groups/a-different-jobitaly
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