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EVO DIET ORMONI, CIBO ED ESERCIZIO
Copyright 2014 di Giovanni Cianti
Evo Editorial
Tutti i diritti riservati. Eccetto l’utilizzo di alcune recensioni, la riproduzione o l’utilizzo del testo e delle foto in ogni
forma compresa quella elettronica, meccanica, ecc… non conosciuta o ancora non inventata, compreso xerografia,
registrazione, banche dati e/o sistemi di recupero dati è severamente vietata senza il permesso scritto dell’Editore.
Le informazioni e le procedure contenute in questo libro sono basate su ricerche ed esperienze personali e professionali
dell’Autore. Egli non intende in alcun modo sostituirsi al parere del vostro medico o di altri specialisti. L’Editore e
l’Autore non sono responsabili per qualsivoglia effetto e conseguenza avversi derivanti dall’uso personale di qualunque
suggerimento, preparazione o procedura presentati in questo libro. Tutti gli argomenti riguardanti la vostra salute
devono essere supervisionati dal medico o dallo specialista.
Progetto Grafico e impaginazione Evo Editorial
Edito in Italia da Evo Editorial
Via della Collina, 8 - 59021 Vaiano (PO)
e-mail: [email protected]
I° edizione: Ottobre 2014
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EVO DIET ORMONI, CIBO ED ESERCIZIO
INTRODUZIONE
Un Matrix lungo 12.000 anni
Intervista a Giovanni Angelo Cianti
ORMONI & SOCIETA’
Declino e caduta dell’Impero d’Occidente
Scienza, oppio dei popoli
Ciao maschio! Dominance e sottomissione
Ebola, il virus di Marburgo
Il sonno della ragione genera mostri
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CIBO
A dieta mai più
Il cibo e la storia
Cibo e cottura
Proteine tra mito e realtà
Evo4mass: the lean cut
Sugar trip
Round up: a criminal case
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ESERCIZIO
L’evoluzione da i numeri
L’arte del warm up
Max pump point
Pura follia
H-Po2.0
Il ciclo lungo H-Po
How many reps?
Io mi alleno in catene
Coach queste spalle…
H-PO Ton & stun
Max Pump
My big, big brother
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BIBLIOGRAFIA RECENTE DELL’AUTORE
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INTRODUZIONE
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UN MATRIX LUNGO 12.000 ANNI
Dodicimila anni fa la Terra subì un drammatico cambiamento ambientale che determinò la fine di
un’epoca geologica, il Pleistocene e segnò l’inizio dell’Olocene o Antropocene come oramai
molti iniziano a chiamarlo per le conseguenze che lo sviluppo della civiltà umana ha avuto sul
pianeta. Fu allora che un repentino riscaldamento globale portò allo scioglimento dei grandi
ghiacciai che dal Polo Nord arrivavano fino alle nostre Alpi. Di conseguenza il livello degli oceani
si sollevò di 120 – 150 metri cambiando notevolmente la geografia dei continenti mentre
contemporaneamente e misteriosamente in ogni angolo del globo popolazioni che mai – a quanto
ne sappiamo - erano venute in contatto tra loro, cambiarono la loro economia dalla sussistenza
alla produzione. Si rivoluzionava così ogni aspetto della esistenza umana dalla libertà individuale
alla famiglia alla società, cibo e salute compresi. Nel Vecchio Continente la vallata che i Sumeri
indicavano come Edin, Eden per gli Ebrei divenne un braccio di mare poco profondo, l’attuale
Golfo Persico e proprio da questi territori si diffuse la coltivazione dei cereali che con andamento
falciforme seguiva - non a caso perché l’agricoltura necessita di enormi quantità d’acqua – i
grandi fiumi, per risalire la Mesopotamia fino all’Asia Minore e poi scendere lungo la Palestina e
l’Egitto. Uscendo dalla preistoria iniziava la nostra storia o almeno quella storia che tutti
crediamo di conoscere. Il dato certo è che la transizione non fu spontanea ma venne forzata
attraverso la Domesticazione Umana. Da animale libero, vero, sano e felice allo stato brado
l’uomo si ritrovò coatto, falso, infelice, obeso e malato. La Paleopatologia ci descrive con dovizia
di particolari questa devastazione della nostra esistenza che nel breve arco di dodici millenni
avrebbe portato una altrettanto profonda devastazione dell’ambiente. Il motivo della costrizione
oggi è evidente, usare gli umani per sviluppare tecnologia. Infatti dopo milioni di anni di
stagnazione tecnologica presso che totale – almeno tre milioni per passare dalla pietra scheggiata
all’ascia e poi all’arco e le frecce - in pochissimi millenni la tecnologia fece un balzo esponenziale e
incontenibile arrivando fino ai viaggi nello spazio. Un progresso non giustificato dalla logica
tant’è che gli stessi umani oggi rimasti all’età della pietra, Boscimani, Aborigeni australiani,
Indios amazzonici sono ancora fermi a rudimentali utensili non molto dissimili dai rami appuntiti
che gli scimpanzé usano per cacciare le scimmie. Si deve ipotizzare quindi che venissero
continuamente forniti input pressanti – come avviene ancora oggi - per spingere verso uno
sviluppo tecnologico che non ha mai portato vantaggi alle masse ma solo devastazione ambientale.
Iniziava così l’Era della Grande Menzogna che oggi ha raggiunto il suo apice, si nascosero le
nostre vere origini, si utilizzò la cultura e l’informazione per diffondere un’idea assolutamente
falsa della realtà facendo credere che la riduzione in schiavitù del genere umano fosse progresso e
civiltà. Cominciava un matrix virtuale nel quale i più erano tenuti nell’ignoranza, nella miseria,
nella infermità, utilizzati a tutto vantaggio delle classi dominanti come specialisti del lavoro sia
fisico che intellettuale. Il cibo più miserabile divenne – solo grazie alla tecnologia - la base
alimentare del genere umano portando tutte le malattie che oggi conosciamo, si imposero con la
violenza delle leggi comportamenti che erano funzionali solo al potere, si intrapresero senza
soluzione di continuità guerre, stermini e devastazioni in nome di ideali ideologici e religiosi che
erano solo pretesti per la conquista e la sopraffazione. La cultura dell’amore che governa la
natura divenne rapidamente cultura di morte. Denaro e predazione caratterizzarono ieri come
oggi la nostra cosiddetta civiltà. Progressivamente si distruggeva la famiglia, l’individuo, la
figura paterna e tutte quelle doti che sono comprese nel concetto di umanità - comuni ad ogni
vivente del pianeta - amore, compassione, affetto, solidarietà, condivisione. La domesticazione
operò sul genere umano come aveva operato su gli altri animali, il lupo era divenuto cane, il
bufalo mucca e il cinghiale porco. Fummo e siamo sfruttati esattamente come facciamo a nostra
volta con gli animali domestici, privati della libertà, costretti a cibo non idoneo alla nostra specie,
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confinati in ambienti sporchi e spesso, oggi più che mai nei nostri escrementi materiali e
spirituali. Siamo facilmente sostituibili grazie ad uno sviluppo demografico incontrollato, frutto
anch’esso del nuovo cibo quindi della tecnologia. Da branco di primati liberi e fieri siamo stati
trasformati in una super colonia di imenotteri con i suoi formicai, le città; la specializzazione
del lavoro; le caste; il totale asservimento all’interesse di una elite – la formica regina - che ci
dirige e ci pilota in base ai suoi esclusivi interessi. Tutto ciò che crediamo essere reale è virtuale, la
nostra esperienza del mondo è quella che ci viene imposta e che nasconde la realtà vera. Tutto
questo avveniva e avviene grazie alla mancanza assoluta di consapevolezza che – al pari di ogni
altro animale - contraddistingue l’essere umano. Il cane soffre per la catena ma non è in grado di
comprendere perché gli viene imposta e grazie allo scarso cibo che riceve riesce pure ad
affezionarsi al suo aguzzino. Nel corso della storia qualcuno di volta in volta ha compreso questo
mostruoso processo e ha cercato di aprire gli occhi alla gente. È stato bollato come eretico,
sovversivo, rivoluzionario, populista ed eliminato senza pietà spesso per mano dello stesso
popolo che voleva salvare. Gesù di Nazaret ne è l’esempio più eclatante. Quando – 17 anni fa –
ho iniziato a indagare i motivi che hanno portato la specie umana a nutrirsi di spazzatura sono
venuti alla luce tutti gli altri aspetti della nostra esistenza colpiti da analoga sorte. Adesso siamo
al punto di non ritorno, il processo è divenuto sempre più feroce e distruttivo sia per l’uomo che
per la natura, l’individuo fragile e inconsapevole è destinato a scomparire del tutto per divenire
cellula facilmente sostituibile di un super organismo asservito ad una elite di pazzi criminali.
Sfugge ancora la ratio di tutto questo ma fatti e conseguenze sono evidenti e indiscutibili.
In questo libro ho raccolto alcuni esempi – confermati da centinaia di ricerche scientifiche
accreditate - del processo di mistificazione per aiutarvi a capire la realtà che ci circonda. Se non vi
svegliate in tempo il vostro destino sarà segnato e vi sarete meritati la fine che stanno preparando.
Allora le vostre lacrime e la vostra disperazione non serviranno a niente, quindi smettete di
credere e di affidarvi ad altri, voi e solo voi siete responsabili del vostro destino.
L’Autore
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INTERVISTA A GIOVANNI ANGELO CIANTI
PER IL BLOG “EVOLUTAMENTE.IT”
Puoi darci un breve excursus della tua carriera? Di cosa ti occupi oggi?
Ho 65 anni e la mia intera esistenza è stata condizionata A) dai molteplici talenti dei quali la
natura – mio malgrado - mi ha generosamente dotato B) dai principi e valori inalienabili che mi
appartengono tra i quali la libertà che resta il valore assoluto e l’amore per la vita, C) dalla
irrefrenabile curiosità e dal bisogno di verità.
A 8 anni, in terza elementare mi resi conto che la scuola di Stato mi stava facendo il lavaggio del
cervello e l’abbandonai per divenire autodidatta. Questo mi ha salvato dalla formattazione e dal
condizionamento mentale che la società adotta per renderci docile strumento dei suoi programmi
colpendo spesso anche persone di grande valore. A 14 anni disegnavo professionalmente fumetti,
tra i personaggi ai quali ho lavorato, Ken Parker un mito per molte generazioni. Poi per sedici
anni sono stato art director e copywriter in agenzie di pubblicità a Firenze, dai nostri studi
uscirono campagne che hanno fatto la storia della comunicazione degli anni ’70-’80 Piaggio, Fiat,
Alemagna, Motta e tante altre. Fummo pionieri della pubblicità in Italia, praticamente la si
inventava giorno per giorno. Una scuola splendida a fianco di intellettuali, filosofi, creativi e
uomini marketing di rilievo nazionale, tra tutti Pico Tamburini geniale e straordinariamente
umano al tempo stesso, un secondo padre addirittura… Questa esperienza mi portò a conoscere
ogni forma di linguaggio dalla narrativa alla divulgazione scientifica fino ai video e alla didattica.
Contemporaneamente portavo avanti il mio folle sogno di enormità, agonista nel body building,
proprietario e gestore di palestre, preparatore sportivo. Sono stato culturista sotto ogni punto di
vista e lo rivendico tutt’oggi nonostante l’ipocrisia stupida e bigotta di coloro che sotto sotto
invidiano questo mondo meraviglioso. Campione italiano di powerlifting, nazionale di sviluppo
muscolare, preparatore di centinaia di agonisti. Fu allora che iniziai a scrivere e disegnare per
Cultura Fisica, Sport&salute, Performance, Muscle & Fitness, Muscle Mag e tante altre
riviste di settore. Cominciò anche la produzione di manuali, primo tra tutti “Il grande Libro del
Culturismo”, 1984 per De Vecchi Editore ancora oggi un best seller, poi Fabbri e Sonzogno con
“Fitness”, “Stretching” e tanti altri, tutti di grande successo venduti ovunque in Europa. Al
momento sono a quota 35 libri e oltre 500 articoli prodotti, non chiedermi i titoli perché ho perso il
conto. Furono gli anni dei contatti internazionali, Joe Weider mi voleva in California, con Bob
Kennedy si creò una splendida e duratura amicizia nata dalle capacità artistiche di entrambe
(molti non lo sanno ma Bob era un eccellente pittore e insegnante di disegno) e dalla grande
affinità caratteriale. Ero a Los Angeles almeno due volte all’anno e stavo accarezzando l’idea di
trasferirmi definitivamente. Fu il periodo più fecondo e creativo della mia avventura nel pianeta
fitness “Cattivo come il pane”, “Brucia chi cresce”, “Muscoli in embrione” e tanti altri articoli
pubblicati anticipavano di 15 anni concetti solo oggi accettati dall’ortodossia del settore, l’EPOC,
l’inutilità del lavoro cardio, lo sviluppo delle staminali e così via. A questo punto mi sembrò di
non avere più niente di nuovo da dire e piuttosto che raccontare aria fritta preferii interrompere
queste attività per concentrarmi sulla gestione delle mie palestre e sui miei clienti. Per questo
scrissi e disegnai “Body Building” che voleva essere il compendio della mia esperienza in questo
campo e chiudere questa fase della mia esistenza. Seguire i miei vecchietti, ridare loro salute e
funzionalità fu per almeno dieci anni una scuola di vita straordinaria che accrebbe altri aspetti
delle mie conoscenze. Continuavo a studiare, recupero funzionale, fisiologia, gestione del personale
e aziendale. Tenni anche una serie di corsi per la FIF finché mi resi conto che era una associazione
ancorata al profitto e al conformismo che non corrispondeva al mio sentire e chiusi il rapporto.
Che cosa ti ha spinto a scrivere il libro: “La dolce catastrofe”?
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Nel frattempo ero divenuto vergognosamente sedentario (ho sempre odiato lo sport, il body
building è tutta un’altra cosa) e la predisposizione ereditaria per la Sindrome Metabolica alla
soglia dei 50 anni iniziò a farsi sentire. I miei problemi di salute e il sovrappeso mi portarono ad
approfondire il rapporto che esiste tra cibo e salute. Particolarmente illuminanti furono gli studi di
Annunziata Lapolla della Università di Padova dalla quale ebbi incoraggiamento e sostegno, di
Robin Dunbar antropologo evoluzionista della Oxford University di Londra, di Ron Leng
biologo nutrizionista della New England University in Australia, menti libere, anticonformiste
capaci di vedere oltre l’orizzonte limitato del pensiero dominante. Solo se osservi l’umanità con lo
strumento della biologia evoluzionistica capisci la sua vera natura, i suoi veri bisogni. Partendo dal
cibo e dalle malattie che il cibo determina approfondii il drammatico momento del trapasso
all’attuale tradizione alimentare e mi resi conto che alla base della sofferenza esistenziale che in
varia misura accompagna tutti noi, c’è la distonia totale con la nostra vera natura e con l’ambiente.
Per tutta la vita, confuso tra i miei sentimenti più veri e l’impatto repressivo della società avevo
pensato di essere una persona sbagliata in un sistema giusto, solo adesso capivo che era tutto un
grande imbroglio, per me come per milioni di altre persone, NOI SIAMO GIUSTI, LA
SOCIETA’ E’ SBAGLIATA! Vedi Angelo hanno cercato di nasconderlo e di mascherarlo in
cento modi ma 12.000 anni fa quando l’ultima de-glaciazione concluse il Paleolitico per iniziare il
Neolitico, fummo costretti a subire la drammatica e devastante transizione da una economia di
sussistenza alla economia di produzione – la Rivoluzione Agricola - che ci ha fottuti per sempre. Ci
raccontano che abbiamo addomesticato piante e animali, ed è vero, ma non ci dicono che anche noi
siamo stati addomesticati, come i cavoli, le mucche e i maiali. Da animali veri, sani, felici che
vivevano liberi nella savana come i leoni e le gazzelle siamo stati trasformati in bestie false, malate,
coatte e profondamente infelici. Hanno fatto con noi quello che noi abbiamo fatto coi cinghiali
togliendo loro la libertà, nutrendoli di spazzatura e trasformandoli in porci. Libertà individuale,
cibo, salute, famiglia, società, economia sono state brutalmente stravolte distruggendo al tempo
stesso l’ambiente. Non stupisca è semplicemente quello che facciamo tutt’ora con le rare tribù
rimaste in sintonia con la natura, Boscimani, Pigmei, Papua, Indios li “civilizziamo”, rubiamo i
loro territori, le loro risorse, li rinchiudiamo in riserve dove per malnutrizione, alcol, droga e
prigionia lentamente si lasciano morire, oppure - lo abbiamo fatto per secoli - li riduciamo in
schiavitù. Da 12.000 anni viviamo questo matrix virtuale, una cultura di morte che ha devastato
l’umanità, la biodiversità e il pianeta intero in una rincorsa insensata alla tecnologia che non serve
a nessuno. Il leone, la gazzella, la mosca e il serpente non hanno bisogno di tecnologia, non mi
risulta. Libertà, cibo, famiglia, un riparo, questi i bisogni di ogni animale. Lo stesso vale per
l’essere umano. E per finire il mio discorso questa economia innaturale e non profittevole sempre
uguale da 12 mila anni (ai campi si è sostituita la febbrica, alla fabbrica l’ufficio e i servizi ma la
logica è rimasta la stessa, mille lavorano uno solo profitta sia col comunismo che col capitalismo
senza alcuna differenza) che per sua stessa natura collassa ad ogni nuova generazione e tutte le
volte si deve fare una guerra per risollevarla, questa miserabile economia di produzione oramai gira
a vuoto ed è alla fine del suo ciclo. Produce infatti miliardi di beni inutili a spese delle risorse del
pianeta oramai quasi del tutto esaurite. Le menti più aperte si sono confrontate con le mie idee e le
hanno sposate, cito l’amico Professor Gasbarrini gastroenterologo di fama europea, il professor
Jacopo Moggi antropologo della Università di Firenze autore di ricerche internazionali e tanti altri.
Il convegno che ho organizzato a Firenze un anno fa “Il cibo dell’uomo” è stato un momento
commovente di adesione e di conferme. Ho una rete di relazioni scientifiche con buona parte del
pianeta, con la Fundacion Felix De La Fluente (era un naturalista spagnolo morto 30 anni fa,
oggi è gestita dalla figlia Odile) siamo in procinto di sviluppare il progetto Evo Village, sono
membro professionale di Ancestral Health Society, hub Italia dell’Allen Savory Institute,
come investigative journalist sto lavorando con l’Universidad Nacional del Costa Rica per
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chiarire le centinaia di morti di nefrite tossica che da anni colpiscono i lavoratori della canna da
zucchero, provocate molto probabilmente dal glifosato (Roundup) della Monsanto. Il mondo è
ancora aperto alle idee innovative, solo l’Italia sembra essere il paese delle menti ottuse, delle caste,
dei muri di gomma, un paese chiuso e medioevale oramai senza più benessere né libertà dove per
conto delle elite finanziarie ed economiche mondiali un gruppo corrotto di criminali istituzionali
con i loro servi e sodali (burocrazia, informazione, università, mass media) hanno creato una tomba
di miseria e di ignoranza per una popolazione sempre più costituita da vecchi, inconsapevole e
senza speranza.
Le linee guida dietetiche internazionali puntano molto su regimi bassi in grassi, alti
in carboidrati e moderati in proteine. Puoi chiarire qual è il tuo punto di vista su
come dovrebbero essere mixati i 3 macronutrienti?
Io mi occupo di cibo non di percentuali tra nutrienti, grande truffa della nutrizione coatta. Il leone
non si nutre di calorie, proteine e creatina, il leone si nutre di carne, sette chili al giorno e ci trova
tutto quello che serve alla sua energia e alla sua salute. Ci sono cibi idonei alla nostra specie, li ho
definiti specie-specifici e cibi che non lo sono. Non abbiamo i quattro stomaci delle mucche quindi
non siamo erbivori, non abbiamo il ventriglio e la ricchezza pancreatica ed enzimatica dei polli
quindi non siamo granivori, abbiamo un cieco quasi inesistente e la nostra appendice è oramai un
organo vestigiale quindi non siamo folivori. Non siamo vitelli per bere latte vaccino e i formaggi
non crescono sugli alberi. Siamo carnivori-frugivori che vuol dire carne, pesce, radici, frutta e
verdura. La natura è di una semplicità disarmante non avete capito che complicano tutto per
imbrogliarvi meglio? Alla fine la massa non ci capisce più niente e stringendosi nelle spalle dice
“…boh se lo dicono gli scienziati sarà così per forza…” Se i politici sono ladri, i poliziotti corrotti,
gli avvocati inaffidabili, i giudici impresentabili, i preti non se ne parla, proprio gli scienziati
dovrebbero essere onesti? Ma la risposta più immediata alla tua domanda te la dai da solo se rifletti
a quanto costano rispettivamente un chilo di carne e un chilo di pane. Che cosa puoi dire ad una
massa di miserabili che oggi più che mai sopravvive a stento “mangiate solo carne, frutta e
verdura”? Siamo seri…
Rispetto a quando mangiare quali indicazioni generali sono possibili?
Con il cibo specie-specifico si resetta il perfetto meccanismo istintivo fame-sazietà che ogni vivente
possiede quindi si mangia quando si ha fame e si smette quando siamo sazi.
Qual è il profilo medio dei tuoi clienti? Cosa cercano da una tua consulenza? Che
risultati ottengono nel medio-lungo termine?
Non ho clienti, ho amici con i quali spesso si instaura un rapporto duraturo e profondo. Gli
sciocchi li allontano subito, non posso perdere tempo con loro, il primo requisito che cerco in una
persona è l’intelligenza. Il mio lavoro è scrivere, studiare e fare ricerca, non faccio ricette
alimentari alla gente. Cerco di educare, di far comprendere, spingo a riflettere. Per questo sono
straordinariamente felice della mia rete sociale perché fatta da giovani, ragazzi dalla mente aperta,
ricettiva e sono loro che insegnano a me cose sempre nuove. In due anni ho formato su due livelli
accademici oltre 150 Evo Trainer, tutto da solo,” one man band” come si diceva una volta. Ne
sono particolarmente orgoglioso.
Seguiamo molto i tuoi “pensieri in libertà” su Facebook ed alcuni ci piacciono
moltissimo e ci permettiamo di riportarli integralmente sul nostro forum. Ti senti
più preparatore atletico, filosofo, politico… Dicci la tua!
Io sono Giovanni Angelo Cianti, appartengo al regno animale, sono vertebrato e mammifero.
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Ordine dei primati, famiglia degli ominidi, tribù ominini, genere homo, specie sapiens.
Abbastanza allo stato brado devo dire…
In riferimento ad un tuo recente articolo sull’utilità di eseguire una deplezione di
glicogeno localizzata (muscolo allenato) e poi una ricarica con la dieta. Non credi
che la ricarica che consigli: miele, banana e 2 mele grandi (poi anche una patata)
non sia troppo ricca di fruttosio? Qual è il tuo punto di vista su questo zucchero?
Molti lo amano ed altri lo odiano.
A) Mediamente la frutta contiene il 50% di glucosio e il 50% di fruttosio. B) Se leggi gli studi che
accompagnano l’articolo (questo è il problema della lettura superficiale di molti, non
approfondiscono mai e non si rendono conto di quello che leggono) vedi che fruttosio + glucosio o
glucosio da solo non fanno alcuna differenza nel ripristino del glicogeno, sia dal punto di vista dei
tempi, delle quantità e quant’altro. Detto questo lo zucchero è zucchero sotto qualsiasi forma si
presenti, la differenza fondamentale sta nella sua quantità. Se il fruttosio non supera determinate
quantità e viene correttamente metabolizzato no problem. Quando è in eccesso invece più
facilmente del glucosio si converte in colesterolo e trigliceridi, forma AGEs con i tessuti, stimola la
produzione di insulina ma non il suo rilascio da parte del pancreas quindi non ripristina una
corretta glicemia. Ma si parla di eccesso non di fabbisogno. E’ il problema di chi beve i succhi di
frutta ad esempio…Vedi Angelo molti pseudo esperti leggono gli studi e basano su questo tutta la
loro conoscenza, ma prima dello studio devi capire cosa avviene veramente in natura – devi capire
il fatto – lo studio è solo la conferma del fatto. Dalla mela che cadde dall’albero (il fatto) Isaac
Newton, filosofo naturalista elaborò la teoria della gravitazione universale non viceversa. Le mele
cadevano a terra anche prima che Newton nascesse…I numeri vanno bene per gli ingegneri, ma la
biologia non può essere ridotta a numeri almeno non ancora perché è troppo più complessa e
insieme troppo più semplice, è una equazione con un miliardo di miliardi di decimali. Una
equazione di armonia totale che mantiene la sua straordinaria sintonia in ogni atomo dell’intero
universo del quale noi siamo parte, sai che calcolatore ci vorrebbe! Noi possiamo solo osservare,
cercare di capire, assecondare. La vita si sente, si percepisce, si respira. Anche questo è un talento o
lo hai oppure no, non si studia all’università. Molti non lo posseggono.
Sempre in riferimento ad un tuo recente articolo sul “max point pump” tra le altre
cose molto interessante, non credi contraddica i tuoi precedenti dettami sugli
allenamenti alattacidi ed il motto: No Pain All Gain? Puoi chiarirci l’apparente (se
apparente) contraddizione?
La massa muscolare aumenta per iperplasia, ipertrofia sarcoplasmatica e ipertrofia miofibrillare. Le
metodiche per stimolare questi fenomeni si differenziano sia per i metabolismi energetici attivati sia
soprattutto per i tempi molti diversi di recupero e super compensazione. Attivarli
contemporaneamente ha portato grande confusione tra i praticanti e numerose filosofie di
allenamento spesso contradditorie tra loro e quindi poco credibili. Ritengo più intelligente separare
i tre diversi sistemi. Spingo sull’alattacido perché è il modo più diretto e razionale di ottenere
iperplasia, massa e definizione insieme, un corpo duro e asciutto ma non eccessivamente
voluminoso. Se invece fai gare di body building o comunque se ti piace sentirti gonfio come
succedeva a me trent’anni fa devi lavorare sul lattacido, per ottenere l’ipertrofia del sarcoplasma,
molto più evidente e veloce da raggiungere ma estremamente labile. E’ questione di scelta
personale. Io fornisco gli strumenti non vendo dogmi, invito a provare, stimolo la riflessione. Poi
ognuno farà la sua scelta. Libertà!
So che questa domanda te l'avranno fatta mille volte, ma la tua EVO diet in cosa si
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differenzia dalla Paleodiet? Perché, per esempio, escludi la carne di maiale?
Immaginiamo per i metodi di allevamento... Il maiale allevato brado va bene?
Perché non consigli l’olio extravergine di oliva? Solo perché è vegetale e contiene
una discreta quantità di omega 6? C’è altro?
La filosofia di base non cambia Angelo, ma devi ricordare che Evo nasce autonoma in Italia prima
della Paleo. La Paleo oltretutto cos’è? Ci sono cinque, sei, otto Paleo. Ognuno si fa la sua Paleo, io
non ci capisco più niente nella Paleo, leggo di paleo-lasagne e paleo-nutella, di paleo-zona, cosa
devo pensare che c’è in giro gente seria? Rimane la stima per Cordain, Eaton e Konner tutti gli
altri si arrabattano per campare. L’idea Paleo, non protetta da copyright è stravolta da tutte le
parti. In generale vengono giustificati troppi grassi, salumi, affettati, burro, cibi esotici assurdi e
giochini di questo tipo. Si consigliano alimenti che sono frutto di tecnologie dimenticando che nel
Paleolitico la tecnologia non esisteva, dai non scherziamo…Il maiale non si mangia perché la sua
carne fa schifo (prova a mangiare carne di maiale cruda e lo capisci da solo) e fa schifo perché il
porco è un carnivoro come noi, come noi nutrito a cereali. I carnivori devono nutrirsi di erbivori, di
pesci, di uccelli. Il leone non mangia la iena, l’orso non mangia il gatto selvatico. Poi per
sopravvivere si diventa anche cannibali ma questo è un altro discorso. Senza contare che il porco
non è stupido come i polli o le mucche ma intelligente spesso più dell’uomo, mangiare maiale è
cannibalismo vero e proprio. Olio d’oliva. L’uso di condimenti altera le proprietà organolettiche del
cibo e diseduca il senso dell’appetito portandoci spesso iperfagia, comunque altera il finissimo
meccanismo istintivo di fame-sazietà. Se condisci l’insalata con olio e sale non senti più il gusto
della verdura, senti il gusto dell’olio. Considera anche che l’olio d’oliva essendo un grasso rallenta
la digestione, che non contiene nutrienti essenziali, che i nutrienti che contiene li trovi anche in
altri alimenti più facili da digerire e infine che solo i popoli mediterranei storicamente lo
consumano. Lo sapevi che gli antichi Egizi lo compravano in Grecia per tenere accese le lampade?
Se non mi da niente di più a livello nutrizionale e mi aggrava la digestione che me ne faccio? Una
bolla di marketing niente di più.
Come hanno reagito i tuoi colleghi al tuo libro ed ai tuoi metodi? Con curiosità o
con distacco? La tua partecipazione a pomeriggio 5 di canale 5… Sinceramente a noi
non è piaciuta molto. Dicci la tua!
Non credo di avere colleghi. Quello che sto facendo io nessun’altro lo fa. Comunque sono
seguitissimo da nutrizionisti, biologi, medici, preparatori e personal trainer, quelli con la mente
aperta però e questo mi lusinga molto. C’è chi mi critica ma riscontro sempre che lo fa per sentito
dire, per partito preso oppure per malanimo e rancore personale, non ha mai letto i miei articoli o i
miei libri, né ha partecipato ai miei incontri. Io parlo con semplicità, linearità e coerenza,
accompagnando sempre i concetti ad esempi pratici. Racconto la vita non la scienza per questo chi
mi legge o mi ascolta vi si riconosce. Di Pomeriggio 5 ho un pessimo ricordo anch’io. Ero
totalmente impreparato a quel circo mediatico. Sei in loro balia, regia, sonoro, applausi a comando,
scaletta ti fanno passare per scemo anche se non lo sei. Nelle mani di una donnetta col cervello di
gallina. L’esperienza è servita e mai più sarà ripetuta. Sono stato intervistato da altre reti News24,
Tele Prato, Cesena ecc..(vedi YouTube) da giornalisti seri e documentati con i quali non ci sono
stati problemi.
Non abbiamo mai letto, ma magari ci è sfuggito, un tuo parere sugli omega 3 e/o
sull’integrazione di vitamina D oggi tanto di moda. Puoi chiarire il tuo punto di
vista su questi due integratori?
Vista la pessima qualità del cibo da fonte animale che arriva sulle nostre tavole una integrazione di
omega3 mi sembra ragionevole per ricreare il corretto equilibrio con la famiglia 6. La vitamina D è
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solo una bolla commerciale.
Vuoi aggiungere qualcosa all’intervista, magari dando dei riferimenti, link utili per
chi volesse approfondire i tuoi approcci?
Si. Pregherei di collegarsi col mio sito www.giovannicianti.org dove si possono trovare decine di
libri e centinaia di articoli che chiariscono il mio pensiero. Così chi mi criticherà lo farà a ragion
veduta. Gli articoli più preziosi stanno alla pagina REAL TIME NEWS e sono a pagamento
proprio perché sono preziosi. Se c’è vero interesse 18 euro sono poca cosa (io pago 25-35 dollari
ciascuna le ricerche che acquisto sui Journal scientifici) se si pensa che non le valgano, alla larga,
sono persone che non mi interessano. Sono in assoluto e prima di tutto, un uomo libero.
Grazie a tutti della pazienza, un abbraccio!
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ORMONI & SOCIETA’
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DECLINO E CADUTA DELL’IMPERO
D’OCCIDENTE
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DECLINO E CADUTA DELL’IMPERO D’OCCIDENTE
Edward Gibbon docet1
Nel corso della breve, tumultuosa, disgraziata storia dell’umanità – iniziata con la catastrofica
Rivoluzione Agricola – corsi e ricorsi notoriamente si sono succeduti senza che l’uomo imparasse
alcunché…
Analizzando i segnali e le cause del declino di importanti civiltà che pure hanno
dominato per secoli sul nostro pianeta non si può evitare di confrontarsi con la
società biologica naturale dell’uomo, la tribù. Come Robin Dunbar ha
chiaramente e inequivocabilmente dimostrato, la quantità di rapporti sociali veri
sostenibili dalla specie homo non può superare il numero di 150. Oltre questo
numero il nostro cervello pensa per stereotipi non più per persone e vengono a
cadere i presupposti del rapporto tra umani condivisione, solidarietà, altruismo,
generosità, tutte quelle qualità che rappresentano la parte migliore della nostra
specie. L’uomo a quel punto si fa avido e misero, preda solo dei suoi istinti
peggiori. La tribù, che non supera mai i 100 - 120 individui, unita spesso da vincoli
di sangue non ha necessità di leggi per sostenersi, la persona è al vertice della
scala sociale e la famiglia mononucleare, paritetica è la base di questo
organismo. Si tratta di un sistema naturale, sintonico con la biologia umana e con
l’ambiente, un sistema assolutamente stabile che resiste – ove lo si è lasciato
sopravvivere - da milioni di anni.
Quando per far nascere la cosiddetta civiltà e chissà cos’altro si è passati dalla
economia biologica naturale profittevole per tutti, la caccia – raccolta, alla
economia culturale agricola che genera profitto solo per pochissimi individui
grazie alla miseria dei più, si è allargato il conglomerato umano prima a migliaia,
poi a milioni adesso a miliardi di individui e di conseguenza si è dovuti ricorrere
alla coercizione e all’arbitrio per governarlo. Le società innaturali non biologiche
sorte con l’Agricoltura, regni, monarchie, imperi, repubbliche, democrazie,
tirannie e dittature tutte tenute insieme da quella forza che noi definiamo legge,
sono evidentemente destinate a collassare quando la capacità oppure la
possibilità di applicare questa forza viene meno. E’ quanto si è inesorabilmente
verificato migliaia di volte nel corso della storia. L’Impero Assiro-Babilonese,
Persiano, Romano, il Sacro Romano Impero hanno resistito per secoli ma - venuta
meno la forza che li sosteneva - sono sempre e comunque miseramente decaduti
e scomparsi.
Oggi che il pianeta è diviso tra l’Impero Occidentale oramai vecchio e
decadente e quello che una volta veniva definito Terzo Mondo, fermento di
popoli nuovi, giovani e aggressivi che lo accerchiano inesorabilmente da ogni
lato, la sua fine è oramai imminente. I segnali ci sono tutti. Quando una civiltà
declina - da Babilonia a Roma - ricorrono sempre e comunque alcuni elementi:
 L’economia diviene precaria. Trattandosi di economia culturale e non
naturale basata sul lavoro miserabile e coatto dei più al limite della
sopravvivenza, dove il costo della fatica dell’uomo è il fattore critico e porta a
forme più o meno larvate di schiavitù, le tensioni sociali che si creano rendono
necessaria una repressione legalizzata che nel lungo periodo non è sostenibile
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E. Gibbon THE HYSTORY OF THE DECLINE AND FALL OF THE ROMAN EMPIRE, 1776 - 1778
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L’invecchiamento forzato della popolazione dovuto non alla salute migliore
ma all’accanimento terapeutico ha distrutto nel nostro caso l’equilibrio tra
forza lavoro e individui a riposo – fragili e malati – da sostenere oltretutto per
decenni a carico dello Stato dato che la famiglia si è polverizzata e insieme a
questa si è perduta la solidarietà tra generazioni
La distruzione della famiglia naturale. Nella Roma Repubblicana il nucleo
familiare era il cemento della società e venne annientato dal rilassamento dei
costumi portato dall’epoca imperiale. Questo contribuì grandemente al crollo
dell’Impero Romano. La matrone romane si diedero alla libidine e gli uomini di
conseguenza si fecero sempre più debosciati e inetti.
L’immissione di popoli e culture diverse in grado di annacquare fino ad
annullarlo l’animo di nazioni che, proprio grazie al loro spirito, erano state
grandi. L’impero Nord Americano poté realizzarsi grazie all’anima dei wasp,
ergastolani, assassini e prostitute, pellegrini perseguitati nei paesi d’origine,
uomini in fuga dall’Europa per cercare la libertà, gente dura e forte, piena di
coraggio e di iniziativa che costruì una grande nazione. L’amalgama con
popolazioni centro e sudamericane, afro, europee e orientali dall’indole
completamente diversa ha causato la fine di questo grande Paese. Si è
verificato esattamente la situazione di Roma che aprì le porte alle culture e
alle religioni orientali e cercò di integrare le popolazioni barbariche che aveva
sottomesse. Non a caso se la tribù è unione di famiglie e di sangue, la nazione
è unione di anime, ed è proprio l’idem sentire che fa un popolo, non certo le
leggi. Si veda su tutto il fallimento dell’Italia come Stato e oggi dell’Unione
Europea.
La popolazione maschile nel mondo occidentale è divenuta debosciata e ha
perso la virilità. Per rincorrere finalità di profitto si è uccisa la figura del padre
che ha vigliaccamente abdicato il proprio ruolo a favore di madri nevrotiche
e frustrate. Senza padri che - con la presenza e l’esempio - educano i figli
maschi al ruolo virile non ci sono future generazioni di uomini ma solo di
“bamboccioni”
La popolazione femminile acquisendo nuovi ruoli e indipendenza economica,
senza più il freno della morale e della religione è divenuta – per sua intrinseca
natura – fortemente promiscua contribuendo pesantemente alla distruzione
della famiglia
I governanti, da sempre fantocci di ben altri poteri nella farsa della cosiddetta
democrazia si sono fatti sempre più inetti, senza valori e senza principi
contribuendo anch’essi allo sfascio generale. Tutto è divenuto lecito e
consentito fino alla perdita di rispetto per se e per gli altri. Il tanto caldeggiato
matrimonio gay di oggi ricorda il cavallo di Caligola fatto senatore 2000 anni
fa, ridicola caricatura carnevalesca di una istituzione naturale, basilare per la
sopravvivenza della specie.
La religione – credenti o meno – che è sempre stata una guida per il gregge
umano, è stata anch’essa azzerata, svilita e ridicolizzata
Di conseguenza la popolazione dell’Impero d’Occidente inconsapevole –
senza più valori, principi, freni, ideali e sogni – annaspa misera in balia
dell’ingordigia dei potenti da una parte e dei suoi peggiori istinti dall’altra,
incapace oramai di vedere il proprio futuro e di determinare il proprio destino.
questo punto popoli giovani, freschi di energie e di voglia di conquista, pieni di
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grinta e di testosterone, spinti spesso dalla fame, immancabilmente stanno
prendendo il posto della nostra società vecchia, egoista e malata. Una società
che non genera più figli e si rassegna all’abbrutimento della vecchiaia. L’età
media in Africa è 18 anni, in India 27, in Cina e nei paesi Arabi di poco superiore
mentre l’età media in Italia sfiora i 45 anni e gli ultra sessantacinquenni
rappresentano il 20% della popolazione. Il cosiddetto Terzo Mondo è un insieme di
culture e civiltà dove ancora resiste la famiglia e i costumi non sono degenerati,
dove la religione garantisce un inquadramento morale ed etico importante. Sono
energie fresche e vive che ci spazzeranno via (se dio vuole) oramai molto
velocemente. Se a questo si aggiunge che i padroni del gregge umano –
spietatamente come sempre – continueranno con cinismo a sfruttare ogni risorsa
dell’uomo e dell’ambiente incuranti dei suoi veri bisogni, si possono concedere
all’Europa 5 anni e agli Stati Uniti d’America 10, prima del collasso definitivo.
Mentre al pianeta restano 300 anni, se non si verifica una radicale inversione di
tendenza, prima della desertificazione totale e dell’estinzione del genere umano.
Ma questa è ancora un’altra storia…
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SCIENZA, OPPIO DEI POPOLI
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