International Accounting Standard 41

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International Accounting Standard 41
IPSASB
Principio contabile internazionale (IPSAS) 27
Agricoltura
Febbraio 2015
Exposure Draft
October 2011
Comments due: February 29, 2012
International Public Sector Accounting Standards
Board
Principio contabile
internazionale per il settore
pubblico (IPSAS) 27
Agricoltura
TRADUZIONE A CURA DEL CNDCEC
DAL TESTO ORIGINALE INGLESE PUBBLICATO DA IPSASB
1
Traduzione dall’inglese
Eugenio Virguti, Dottore Commercialista
Supervisione della traduzione dall’inglese
Mariarita Cafulli
(Ufficio traduzioni CNDCEC)
Elena Florimo
(Ufficio traduzioni CNDCEC)
Matteo Pozzoli
(Ricercatore CNDCEC)
Elisa Sartori
(Ricercatore IRDCEC)
Consiglieri CNDCEC Delegati Area Internazionale
Giovanni Gerardo Parente
Ugo Mario Pollice
Il presente documento è stato pubblicato dall’International Federation of
Accountants (IFAC). L’IFAC è un’organizzazione internazionale al servizio del
pubblico interesse, la sua missione è quella di rafforzare la professione contabile in
ogni parte del mondo e di contribuire allo sviluppo di economie internazionali forti
mediante la definizione e la promozione di standard professionali di elevata qualità,
favorendo la convergenza a livello internazionale su tali standard e contribuendo al
dibattito sulle questioni di interesse pubblico nelle quali le competenze professionali
sono maggiormente rilevanti. È possibile scaricare la pubblicazione in lingua inglese
gratuitamente, esclusivamente per uso personale, sul sito dell’IPSASB
www.ipsasb.org.
International Public Sector Accounting Standards, Exposure Drafts, Consultation
Papers, e altre pubblicazioni dell’IPSASB sono pubblicate dall’IFAC cui appartiene
il copyright delle stesse. Il testo approvato di tutte le pubblicazioni dell’IFAC è
quello pubblicato dall’IFAC nella versione originale inglese.
IPSASB e IFAC declinano ogni responsabilità diretta o indiretta per le conseguenze
derivanti dall’uso e dall’applicazione della presente pubblicazione, siano esse
causate da negligenza o altro.
I loghi IPSASB, ‘International Public Sector Accounting Standards Board’,
‘IPSASB’, ‘International Public Sector Accounting Standards’ ‘IPSAS’, i loghi
IFAC, ‘International Federation of Accountants’, e ‘IFAC’ sono marchi registrati
dell’IFAC.
Copyright © giugno 2013 dell’International Federation of Accountants (IFAC). Tutti
i diritti riservati. È necessario il permesso di IFAC per riprodurre, custodire o
trasmettere il presente documento, eccetto per quanto consentito dalla legge. A tal
fine è possibile contattare: [email protected].
ISBN: 978-1-60815-151-6
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IPSAS 27
SETTORE PUBBLICO
International Federation of Accountants®
529 Fifth Avenue, 6th Floor
New York, New York 10017 USA
Il presente principio “Agricoltura” dell’International Public Sector Accounting
Standards Board (IPSASB) è stato pubblicato in lingua inglese dall’International
Federation of Accountants (IFAC) all’interno dell’Handbook of International Public
Sector Accounting Pronouncements nel giugno 2013. È stato tradotto in italiano dal
Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili nel 2014 e
riprodotto con il permesso dell’IFAC. Il processo di traduzione dell’Handbook of
International Public Sector Accounting Pronouncements è stato approvato dall’IFAC
e la traduzione è stata svolta in conformità al “Policy Statement—Policy for
Translating and Reproducing Standards Published by IFAC.” Il testo approvato
dell’Handbook of International Public Sector Accounting Pronouncements è quello
pubblicato dall’IFAC in lingua inglese.
Testo in lingua inglese dell’IPSAS 27 “Agriculture” © 2013 International Federation
of Accountants (IFAC). Tutti i diritti riservati.
Testo in lingua italiana dell’IPSAS 27 “Agricoltura” © 2014 International Federation
of Accountants (IFAC). Tutti i diritti riservati.
Titolo originale IPSAS 27: Agriculture- ISBN 978-1-60815-151-6
IPSAS 27
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Riconoscimenti
Il presente Principio contabile internazionale per il settore pubblico (IPSAS) è
tratto principalmente dal Principio contabile internazionale IAS 41 Agricoltura,
pubblicato dall’International Accounting Standards Board (IASB). Parti dello IAS
41 sono riprodotte in questa pubblicazione dell’International Public Sector
Accounting Standards Board (IPSASB) della International Federation of
Accountants (IFAC) con il consenso dell’International Accounting Standards
Committee Foundation (IASCF).
Il testo approvato degli International Financial Reporting Standards (IFRS) è
quello pubblicato dallo IASB in lingua inglese; le copie si possono ottenere
direttamente presso l’IFRS Publications Department, primo piano, 30 Cannon
Street, Londra EC4M 6XH, Regno Unito.
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Sito internet: www.ifrs.org
Gli IFRS, gli IAS, le Exposure Draft e le altre pubblicazioni IASB sono protetti da
diritti d’autore appartenenti alla IFRS Foundation.
“IFRS”, “IAS”, “IASB”, “IFRS Foundation”, “International Accounting
Standards” e “International Financial Reporting Standards” sono marchi registrati
della IFRS Foundation e non possono essere utilizzati senza il consenso della IFRS
Foundation.
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IPSAS 27
SETTORE PUBBLICO
IPSAS 27 – AGRICOLTURA
IPSAS 27 – AGRICOLTURA
Storia dell’IPSAS
La presente versione include i cambiamenti risultanti dagli IPSAS emessi fino al
15 gennaio 2012.
L’IPSAS 27 Agricoltura è stato pubblicato nel dicembre 2009.
Da allora, l’IPSAS 27 è stato modificato dai seguenti IPSAS:
 Miglioramenti agli IPSAS 2011 (pubblicato a ottobre 2011)
Tabella dei paragrafi modificati nell’IPSAS 27
Paragrafo modificato
Tipo di modifica
Modificato da
Introduzione
Eliminato
Miglioramenti agli
IPSAS ottobre 2011
IPSAS 27
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IPSAS 27 – AGRICOLTURA
SOMMARIO
Paragrafo
Finalità ......................................................................................................
1
Ambito di applicazione .............................................................................
2–8
Definizioni ................................................................................................
9–12
Definizioni connesse all’agricoltura ..................................................
9–11
Definizioni generali ...........................................................................
12
Rilevazione e valutazione .........................................................................
13–37
Utili e perdite .....................................................................................
30–33
Impossibilità di valutare attendibilmente il fair value ......................
34–37
Informazioni integrative ...........................................................................
38–54
Generale .............................................................................................
38–51
Informativa supplementare per le attività biologiche nei casi in cui il fair value
non può essere valutato attendibilmente .....................................
52–54
Disposizioni transitorie ......................................
55
Prima adozione del principio di competenza economica .........
55
Data di entrata in vigore ............................................................................
56–57
Appendice Modifiche ad altri IPSAS
Motivazioni per le conclusioni
Esempi illustrativi
Confronto con lo IAS 41
913
IPSAS 27
SETTORE PUBBLICO
Dicembre 2009
AGRICULTURE
Il Principio contabile internazionale per il settore pubblico 27 Agricoltura è illustrato
nei paragrafi 1-57. Tutti i paragrafi hanno pari autorità. L’IPSAS 27 dovrebbe essere
letto nel contesto della sua Finalità, delle Motivazioni per le conclusioni e della
Prefazione ai Principi contabili internazionali per il settore pubblico. L’IPSAS 3
Principi contabili, cambiamenti nelle stime contabili ed errori fornisce una base per
la scelta e l’applicazione di principi contabili in assenza di linee guida specifiche.
IPSAS 27
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Finalità
1.
La finalità del presente Principio è di disciplinare il trattamento contabile e
l’informativa per l’attività agricola.
Ambito di applicazione
2.
3.
Un’entità che redige e presenta il bilancio in base al principio di
competenza economica deve applicare il presente Principio per le
seguenti voci, quando sono connesse all’attività agricola:
a)
attività biologiche, e
b)
prodotti agricoli al momento del raccolto.
Il presente Principio non si applica a:
a)
terreni connessi all’attività agricola (vedere IPSAS 16 Investimenti
immobiliari e IPSAS 17 Immobili, impianti e macchinari);
b)
attività immateriali connesse all’attività agricola (vedere IPSAS 31
Attività immateriali), e
c)
attività biologiche possedute per la fornitura o l’erogazione di servizi.
4.
Le attività biologiche sono usate in molte attività svolte dalle entità del settore
pubblico. Quando le attività biologiche sono usate per ricerca, istruzione,
trasporti, intrattenimento, attività ricreative, controllo doganale o per qualsiasi
altra attività non rispondente alla definizione di cui al paragrafo 9 del presente
Principio, esse non sono contabilizzate in conformità al presente Principio. Se
tali attività biologiche soddisfano la definizione di attività, per determinare il
criterio contabile appropriato si devono considerare altri IPSAS (per esempio,
l’IPSAS 12 Rimanenze e l’IPSAS 17).
5.
Il presente Principio si applica ai prodotti agricoli, ossia ai prodotti che
rappresentano il raccolto delle attività biologiche dell’entità, sino al momento
del raccolto. Da quel momento in poi si applica l’IPSAS 12 o qualsiasi altro
Principio che risulti opportuno. Di conseguenza, il presente Principio non
tratta la lavorazione dei prodotti agricoli dopo il raccolto, per esempio la
lavorazione che trasforma l’uva in vino da parte del vinificatore che ha
coltivato l’uva medesima. Benché tale lavorazione possa rappresentare una
estensione logica e naturale dell’attività agricola e gli eventi che hanno luogo
possono presentare talune analogie con la trasformazione biologica, essa non è
inclusa nella definizione di attività agricola considerata nel presente Principio.
6.
La tabella di seguito fornisce esempi di attività biologiche, prodotti agricoli e
prodotti risultanti dalla trasformazione dopo il raccolto:
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IPSAS 27
SETTORE PUBBLICO
AGRICOLTURA
AGRICOLTURA
Attività biologiche
Prodotto agricolo
Prodotti che sono il
risultato della lavorazione
dopo il raccolto
Ovini
Lana
Filato, tappeto
Alberi in piantagioni di foreste
Alberi tagliati
Tronchi, legname
Cotone
Filo di cotone, abito
Canna da zucchero
Zucchero
Bovini da latte
Latte
Formaggio
Suini
Carcasse
Salumi, prosciutti affumicati
Arbusti
Fogliame lavorato
Tè, tabacco
Vigneti
Uva
Vino
Alberi da frutto
Frutta raccolta
Frutta lavorata
Piante
7.
Il presente Principio si applica a tutte le entità del settore pubblico
diverse dalle Imprese a controllo pubblico.
8.
La Prefazione ai Principi contabili internazionali per il settore pubblico
pubblicata dall’IPSASB spiega che le Imprese a controllo pubblico (ICP)
applicano gli IFRS pubblicati dallo IASB. La definizione di ICP è riportata
nell’IPSAS 1 Presentazione del bilancio.
Definizioni
Definizioni connesse all’agricoltura
9.
I seguenti termini sono usati nel presente Principio con i significati
indicati:
Attività agricola (Agricultural activity) - La gestione, da parte di un’entità,
della trasformazione biologica e del raccolto delle attività biologiche ai
fini della loro:
 vendita;
 distribuzione a fronte di un corrispettivo nullo o simbolico, o
 conversione in prodotti agricoli o in ulteriori attività biologiche
destinate alla vendita o alla distribuzione a fronte di un
corrispettivo nullo o simbolico.
Prodotto agricolo (Agricultural produce)- Il prodotto raccolto delle
attività biologiche dell’entità.
Attività biologica (Biological asset) -Un animale o una pianta vivi.
IPSAS 27
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Trasformazione biologica (Biological transformation) - I processi di
crescita, degenerazione, maturazione, produzione e riproduzione che
determinano mutamenti qualitativi o quantitativi in un’attività biologica.
Costi di vendita (Costs to sell) - I costi incrementali direttamente
attribuibili alla dismissione di un’attività, esclusi gli oneri finanziari e le
imposte sul reddito. La dismissione può avvenire attraverso la vendita o
attraverso la distribuzione a fronte di un corrispettivo nullo o simbolico.
Gruppo di attività biologiche (Group of biological assets) - Un insieme
omogeneo di animali o piante vivi.
Raccolto (Harvest) - La separazione fisica del prodotto dall’attività
biologica o la cessazione dei processi vitali di un’attività biologica.
10.
11.
Un’attività agricola copre ambiti di attività diversi tra loro; per esempio,
allevamento di bestiame, silvicoltura, colture annuali o perenni, coltivazioni
orticole e frutticole, floricoltura e acquacoltura (incluso l’allevamento dei
pesci). Esistono, pur nella diversità, alcuni aspetti comuni:
a)
La capacità di cambiamento. Animali e piante vivi possono subire
trasformazioni biologiche;
b)
La gestione del cambiamento. Tale gestione facilita la trasformazione
biologica migliorando o, almeno, stabilizzando, le condizioni
necessarie perché il processo possa avere luogo (per esempio, livelli
nutritivi, umidità, temperatura, fertilità e luce). Tale gestione distingue
l’attività agricola dalle altre attività. Per esempio, il raccolto derivante
da risorse non gestite (quali per esempio pesca in alto mare e
deforestazione) non costituisce un’attività agricola, e
c)
La valutazione del cambiamento. I cambiamenti qualitativi (per
esempio, la qualità genetica, la densità, la maturazione, la copertura di
grasso, il contenuto delle proteine e la forza delle fibre) o quantitativi
(per esempio, la progenie, il peso, i metri cubi, la lunghezza o il
diametro delle fibre e il numero dei germogli) causati dalle
trasformazioni biologiche o dal raccolto sono misurati e monitorati
nell’ambito di una funzione gestionale di routine.
La trasformazione biologica dà luogo alle seguenti tipologie di risultati:
a)
cambiamenti delle attività attraverso: i) crescita (un incremento nella
quantità o un miglioramento della qualità di un animale o di una
pianta); ii) degenerazione (un decremento nella quantità o un
peggioramento della qualità di un animale o di una pianta), o iii)
riproduzione (creazione di ulteriori animali o piante vivi);
b)
produzione di prodotti agricoli quali il lattice, le foglie di tè, la lana e il
latte.
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IPSAS 27
SETTORE PUBBLICO
AGRICOLTURA
AGRICOLTURA
Definizioni generali
12.
I termini definiti in altri IPSAS sono utilizzati nel presente Principio con
lo stesso significato loro attribuito negli altri Principi, e sono riportati nel
Glossario dei Termini pubblicato separatamente.
Rilevazione e valutazione
13.
L’entità deve rilevare un’attività biologica o un prodotto agricolo quando
e solo quando:
a)
l’entità detiene il controllo dell’attività in virtù di eventi passati;
b)
è probabile che affluiranno all’entità benefici economici futuri o
potenziale di servizio associati all’attività, e
c)
il fair value o il costo dell’attività può essere valutato
attendibilmente.
14.
Il fair value di un’attività è basato sulla attuale localizzazione e condizione
dell’attività in oggetto. Quale risultato possiamo avere, per esempio, che il
fair value del bestiame in una fattoria è il prezzo del bestiame nei pertinenti
mercati al netto dei costi di trasporto e degli altri costi che devono essere
sostenuti per portare il bestiame al mercato o nel luogo in cui sarà distribuito a
fronte di un corrispettivo nullo o simbolico.
15.
Nell’attività agricola, la detenzione del controllo può essere evinta, per
esempio, dalla proprietà legale del bestiame e dalla marchiatura o altro tipo di
segno presente sul bestiame al momento dell’acquisizione, nascita o
svezzamento. I benefici futuri o il potenziale di servizio sono normalmente
giudicati dalla valutazione delle qualità fisiche significative.
16.
Un’attività biologica deve essere valutata alla rilevazione iniziale e alla
data di chiusura di ciascun esercizio al suo fair value al netto dei costi di
vendita, fatta eccezione per il caso descritto nel paragrafo 34 in cui il fair
value non può essere valutato attendibilmente.
17.
Quando un'entità acquisisce un'attività biologica attraverso
un’operazione senza corrispettivo equivalente, l’attività biologica è
valutata al momento della rilevazione iniziale e successivamente a ogni
data di riferimento del bilancio, in conformità alle disposizioni del
paragrafo 16.
18.
Un prodotto agricolo raccolto dalle attività biologiche dell’entità deve
essere valutato al suo fair value al netto dei costi di vendita al momento
del raccolto. Tale valutazione è il costo alla data in cui viene applicato
l’IPSAS 12 o altro Principio applicabile.
19.
La determinazione del fair value di un’attività biologica o di un prodotto
agricolo può essere facilitata raggruppando le attività biologiche o i prodotti
IPSAS 27
918
agricoli in relazione ad alcune caratteristiche significative, per esempio, in
base all’età o alla qualità. L’entità sceglie tali caratteristiche in relazione a
quelle utilizzate nel mercato come base per il calcolo del prezzo.
20.
Le entità spesso stipulano contratti per vendere le loro attività biologiche o i
loro prodotti agricoli a una data futura. I prezzi del contratto non sono
necessariamente rilevanti nel valutare il fair value, poiché il fair value riflette
la situazione attuale del mercato in cui un compratore e un venditore
disponibili effettuano una operazione. Quale risultato, il fair value di
un’attività biologica o di un prodotto agricolo non è modificato a causa
dell’esistenza di un contratto. In alcune circostanze, un contratto di vendita di
una attività biologica o di un prodotto agricolo in un’operazione di scambio
può rappresentare un contratto oneroso, come definito nell’IPSAS 19
Accantonamenti, passività e attività potenziali. Ai contratti onerosi si applica
l’IPSAS 19.
21.
Se esiste un mercato attivo dell’attività biologica o del prodotto agricolo nella
sua attuale localizzazione e condizione, il prezzo quotato in tale mercato
costituisce la base appropriata per la valutazione del fair value dell’attività. Se
l’entità ha accesso a differenti mercati attivi utilizza quello ritenuto più
significativo. Per esempio, se l’entità ha accesso a due mercati attivi,
dovrebbe usare il prezzo disponibile nel mercato che si suppone sarà quello
usato.
22.
Se non esiste alcun mercato attivo, le entità utilizzano per la valutazione del
fair value, quando disponibili, uno o più tra i seguenti riferimenti:
a)
il prezzo della più recente operazione di mercato avvenuta, sempre che
non si sia verificato alcun rilevante cambiamento nelle circostanze
economiche tra la data della operazione e la data di riferimento del
bilancio;
b)
i prezzi di mercato di attività simili con le rettifiche per riflettere le
differenze, e
c)
i parametri di riferimento del settore quali il valore di un frutteto
espresso per vassoio d’export (export tray), bushel o ettaro e il valore
del bestiame espresso per chilogrammo di carne.
23.
In alcune circostanze, le fonti informative elencate nel paragrafo 22 possono
portare a diverse conclusioni sul fair value di una attività biologica o di un
prodotto agricolo. L’entità considera le motivazioni di tali differenze, al fine
di giungere alla più attendibile stima di fair value entro un campo
relativamente stretto di stime ragionevoli.
24.
In alcune circostanze, può non essere presente alcun prezzo o valore
determinato dal mercato di una attività biologica alle sue attuali condizioni. In
tali circostanze, l’entità impiega nella determinazione del fair value il valore
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IPSAS 27
SETTORE PUBBLICO
AGRICOLTURA
AGRICOLTURA
attuale dei flussi finanziari netti attesi dall’attività attualizzati a un tasso
corrente di mercato.
25.
La finalità di un calcolo del valore attuale dei flussi finanziari netti attesi è di
determinare il fair value di una attività biologica nella sua attuale
localizzazione e condizione. L’entità considera tale fatto nel determinare un
appropriato tasso di attualizzazione che deve essere usato e nello stimare i
flussi finanziari netti attesi. Nel determinare il valore attuale dei flussi
finanziari netti attesi, un’entità deve considerare i flussi finanziari netti che gli
operatori di mercato si aspetterebbero di ottenere dall’attività nel suo mercato
più rilevante.
26.
L’entità non include alcun flusso finanziario dovuto al finanziamento delle
attività, all’imposizione fiscale o al ripristino delle attività biologiche dopo il
raccolto (per esempio, il costo per ripiantare alberi in una foresta dopo il
taglio).
27.
Nel concordare il prezzo di una operazione fra controparti indipendenti,
compratori e venditori consapevoli e disponibili considerano la possibilità di
variazioni nei flussi finanziari. Ne consegue che il fair value riflette la
possibilità di tali variazioni. In relazione a ciò, l’entità incorpora le aspettative
in merito a possibili variazioni dei flussi finanziari nei flussi finanziari attesi o
nel tasso di attualizzazione o in qualche combinazione dei due. Nel
determinare un tasso di attualizzazione, l’entità utilizza assunti coerenti con
quelli impiegati nella stima dei flussi finanziari attesi al fine di evitare che
alcuni assunti siano considerati due volte oppure ignorati.
28.
Il costo può alcune volte approssimare il fair value, in particolare quando:
29.
a)
si sono verificate solo piccole trasformazioni biologiche dal
sostenimento del costo iniziale (per esempio, per le semenzali di alberi
da frutto piantate immediatamente prima della data di riferimento del
bilancio), o
b)
non ci si aspetta che l’impatto della trasformazione biologica sul prezzo
sia rilevante (per esempio, per la crescita iniziale nel ciclo produttivo
trentennale di una pineta).
Le attività biologiche sono spesso fisicamente attaccate al terreno (per
esempio, gli alberi in una foresta). È possibile che non vi sia alcun mercato
distinto per le attività biologiche attaccate al terreno ma può esistere un
mercato attivo per le attività combinate, ossia, per le attività biologiche,
terreni grezzi, e miglioramenti dei terreni considerati nel loro insieme.
L’entità può utilizzare le informazioni che riguardano le attività combinate per
determinare il fair value delle attività biologiche. Per esempio, il fair value dei
terreni grezzi e i miglioramenti dei terreni possono essere dedotti dal fair
value delle attività combinate per giungere al fair value delle attività
biologiche.
IPSAS 27
920
Utili e perdite
30.
Un utile o una perdita derivante dalla rilevazione iniziale di una attività
biologica al fair value dedotti i costi di vendita e da una variazione del fair
value dedotti i costi di vendita di una attività biologica deve essere incluso
nell’avanzo o disavanzo di esercizio del periodo in cui si verifica.
31.
Una perdita si può originare alla rilevazione iniziale di un’attività biologica,
poiché i costi di vendita sono dedotti dalla determinazione del fair value al
netto dei costi di vendita di un’attività biologica. Un utile si può originare alla
rilevazione iniziale di un’attività biologica, per esempio al momento della
nascita di un vitello.
32.
Un utile o una perdita derivante dalla rilevazione iniziale di un prodotto
agricolo al fair value dedotti i costi di vendita deve essere incluso
nell’avanzo o disavanzo di esercizio del periodo in cui si verifica.
33.
Un utile o una perdita si può originare alla rilevazione iniziale di un prodotto
agricolo come conseguenza del raccolto.
Impossibilità di valutare attendibilmente il fair value
34.
Vi è la presunzione che il fair value di un’attività biologica possa essere
valutato attendibilmente. Tuttavia, tale presunzione può essere confutata
solo in sede di rilevazione iniziale di un'attività biologica i cui prezzi o
valori determinati dal mercato non sono disponibili e le cui stime
alternative del fair value sono giudicate essere chiaramente inattendibili.
In tale circostanza, l’attività biologica deve essere valutata al suo costo al
netto di qualsiasi ammortamento accumulato e di qualsiasi perdita per
riduzione di valore accumulata. Una volta che il fair value di tale attività
biologica può essere valutato attendibilmente, le entità dovranno valutare
l’attività al suo fair value dedotti i costi di vendita. Una volta che
un’attività biologica non corrente soddisfa i criteri per essere classificata
come posseduta per la vendita (o è inclusa in un gruppo in dismissione
classificato come posseduto per la vendita) in conformità ai principi
contabili nazionali e internazionali di riferimento che trattano le attività
non correnti possedute per la vendita e le attività operative cessate, si
presume che il fair value possa essere valutato attendibilmente.
35.
La presunzione di cui al paragrafo 34 può essere confutata solo in sede di
rilevazione iniziale. L’entità che ha precedentemente valutato un’attività
biologica al fair value dedotti i costi di vendita continua a valutare l’attività
biologica al fair value dedotti i costi di vendita sino alla dismissione.
36.
In tutti i casi, le entità valutano i prodotti agricoli al momento del loro raccolto
al loro fair value dedotti i costi di vendita. Il presente Principio parte dal
presupposto che è sempre possibile valutare attendibilmente il fair value del
prodotto agricolo al momento del raccolto.
921
IPSAS 27
SETTORE PUBBLICO
AGRICOLTURA
AGRICOLTURA
37.
Nella determinazione del costo, dell’ammortamento accumulato e delle
perdite per riduzioni di valore accumulate, l’entità fa riferimento
rispettivamente all’IPSAS 12, IPSAS 17, IPSAS 21 Riduzione di valore delle
attività non generatrici di flussi finanziari e all’IPSAS 26 Riduzione di valore
delle attività generatrici di flussi finanziari.
Informazioni integrative
Generale
38.
L’entità deve indicare in aggregato l’utile o la perdita originato durante
l’esercizio in corso in sede di prima rilevazione delle attività biologiche e
dei prodotti agricoli e dalla variazione del fair value dedotti i costi di
vendita delle attività biologiche.
39.
L’entità deve fornire una descrizione delle attività biologiche, operando
una distinzione tra le attività biologiche consumabili e quelle fruttifere, e
tra le attività biologiche possedute per la vendita e quelle possedute per la
distribuzione a fronte di un corrispettivo nullo o simbolico.
40.
Le attività biologiche consumabili sono quelle attività che sono possedute per
il raccolto come prodotti agricoli oppure che sono possedute per la vendita o
la distribuzione a fronte di un corrispettivo nullo o simbolico come attività
biologiche. Esempi di attività biologiche consumabili sono gli animali e le
piante destinati ad essere utilizzati una volta sola, quali il bestiame destinato
alla produzione della carne, il bestiame destinato alla vendita, i pesci da
allevamento, le colture quali il granturco e il frumento e gli alberi fatti
crescere per una successiva vendita come legname. Le attività biologiche
fruttifere sono quelle attività biologiche usate ripetutamente o continuamente
per oltre un anno in un'attività agricola. Le attività biologiche fruttifere non
sono prodotti agricoli ma piuttosto prodotti che si rigenerano autonomamente.
Esempi di tipologie di animali che rappresentano attività biologiche fruttifere
sono gli animali da riproduzione (inclusi pesci e volatili), il bestiame da latte,
nonché gli ovini o gli altri animali impiegati per la produzione della lana.
Esempi di tipologie di piante che rappresentano attività biologiche fruttifere
sono gli alberi, le viti e gli arbusti coltivati per i frutti, le noci, le linfe, le
resine, i prodotti di corteccia e foglie, e gli alberi da cui si raccoglie legna da
ardere preservando la pianta.
41.
L’informativa richiesta dal paragrafo 39 sarà di natura quantitativa. La
descrizione quantitativa può essere accompagnata da una descrizione
narrativa.
42.
Nel predisporre l’informativa di cui al paragrafo 39, si consiglia inoltre
all’entità di distinguere tra attività biologiche mature e non mature, come
ritenuto appropriato. Le distinzioni proposte forniscono informazioni che
possono risultare utili nella valutazione della tempistica dei futuri flussi
IPSAS 27
922
finanziari e del potenziale di servizio. L’entità indica il criterio con cui sono
effettuate tali distinzioni.
43.
Le attività biologiche mature sono quelle che hanno raggiunto le
caratteristiche necessarie per essere raccolte (per le attività biologiche
consumabili) oppure che sono in grado di sostenere raccolti regolari (per le
attività biologiche fruttifere).
44.
Se non indicato altrove nell’informativa pubblicata con il bilancio,
l’entità deve descrivere:
a)
la natura delle proprie attività con riferimento a ciascun gruppo di
attività biologiche, e
b)
le valutazioni o le stime non finanziarie di quantità fisiche di:
i)
ciascun gruppo di attività biologiche dell’entità alla fine
dell’esercizio, e
ii)
la produzione agricola realizzata nel corso dell’esercizio.
45.
L’entità deve indicare i criteri e i principali assunti considerati nel
determinare il fair value di ciascun gruppo di prodotti agricoli al
momento del raccolto e di ciascun gruppo di attività biologiche.
46.
L’entità deve indicare il fair value dedotti i costi di vendita del prodotto
agricolo raccolto nel corso dell’esercizio, determinato al momento del
raccolto.
47.
Un’entità deve indicare:
48.
a)
l’esistenza e i valori contabili delle attività biologiche con
restrizioni al titolo di proprietà e i valori contabili delle attività
biologiche date come garanzie per debiti assunti;
b)
la natura e la portata delle limitazioni all’utilizzo o alla capacità di
vendere le attività biologiche da parte dell’entità;
c)
l’importo di impegni assunti per lo sviluppo o per l’acquisizione di
attività biologiche, e
d)
le strategie di gestione del rischio finanziario connesse all’attività
agricola.
Un’entità deve presentare una riconciliazione dei cambiamenti di valori
contabili delle attività biologiche tra l’inizio e la fine dell’esercizio in
corso. La riconciliazione deve includere:
a)
l’utile o la perdita risultante da variazioni del fair value dedotti i
costi di vendita, indicati separatamente per attività biologiche
fruttifere e attività biologiche consumabili;
923
IPSAS 27
SETTORE PUBBLICO
AGRICOLTURA
AGRICOLTURA
b)
gli incrementi dovuti agli acquisti;
c)
gli incrementi dovuti alle attività acquisite
un’operazione senza corrispettivo equivalente;
d)
i decrementi attribuibili alle vendite e alle attività biologiche
classificate come possedute per la vendita (o incluse in un gruppo
in dismissione classificato come posseduto per la vendita) in
conformità ai principi contabili nazionali e internazionali di
riferimento che trattano le attività non correnti possedute per la
vendita e le attività operative cessate;
e)
i decrementi dovuti a distribuzioni a fronte di un corrispettivo
nullo o simbolico;
f)
i decrementi dovuti al raccolto;
g)
gli incrementi risultanti dalle aggregazioni di entità;
h)
le differenze nette di cambio derivanti dalla conversione del
bilancio in una differente moneta di presentazione, e dalla
conversione di una gestione estera nella moneta di presentazione
dell’entità che redige il bilancio, e
i)
altre variazioni.
attraverso
49.
Il fair value di una attività biologica al netto dei costi di vendita può cambiare
in relazione a cambiamenti fisici e a cambiamenti di prezzi del mercato.
L’informativa distinta dei cambiamenti fisici e del prezzo risulta utile nella
valutazione del risultato dell’esercizio in corso e delle prospettive future, in
particolar modo quando siamo in presenza di un ciclo produttivo superiore
all’anno. In tali circostanze, si consiglia all’entità di indicare, per gruppi o in
altra maniera, l’ammontare della variazione di fair value dedotti i costi di
vendita incluso nell’avanzo o disavanzo di esercizio dovuto a cambiamenti
fisici e di prezzo. Tale informazione è generalmente meno utile quando il
ciclo produttivo è inferiore all’anno (per esempio, nell’allevamento dei polli o
nella coltivazione dei cereali).
50.
La trasformazione biologica si può concretizzare in un numero di tipologie di
cambiamenti fisici – crescita, degenerazione, produzione e riproduzione –
ciascuno osservabile e valutabile. Ciascuno di questi cambiamenti fisici ha
una relazione diretta con i benefici economici futuri o il potenziale di servizio.
Anche una variazione del fair value di una attività biologica dovuta alla
raccolta rappresenta un cambiamento fisico.
51.
Un’attività agricola è spesso esposta a rischi climatici, malattie e altri rischi
naturali. Se si verifica un fatto che dà origine a una voce rilevante di proventi
o oneri, la natura e l’importo di tale voce sono indicati secondo l’IPSAS 1.
IPSAS 27
924
Esempi di tale fatto possono essere una violenta epidemia, una inondazione,
una grave siccità o gelata e una invasione di insetti.
Informativa supplementare per le attività biologiche nei casi in cui il fair value
non può essere valutato attendibilmente
52.
53.
54.
Se l’entità valuta le attività biologiche al loro costo al netto di ogni
ammortamento accumulato e di ogni perdita per riduzione di valore
accumulata (vedere paragrafo 34) alla fine dell’esercizio, deve indicare
con riferimento a tali attività biologiche:
a)
una descrizione delle attività biologiche;
b)
una spiegazione del perché il fair value non può essere valutato
attendibilmente;
c)
se possibile, l’intervallo di valori entro cui è altamente probabile
che la stima del fair value sia compresa;
d)
il criterio di ammortamento utilizzato;
e)
le vite utili o il tasso di ammortamento utilizzato, e
f)
il valore contabile lordo e l’ammortamento accumulato (aggregato
alle perdite per riduzione di valore accumulate) all’inizio e alla fine
dell’esercizio;
Se, durante l’esercizio in corso, l’entità valuta le attività biologiche al loro
costo, al netto di ogni ammortamento accumulato e di ogni perdita per
riduzione di valore accumulata (vedere paragrafo 34), essa deve indicare
qualsiasi utile o perdita rilevato per la dismissione di tali attività
biologiche e la riconciliazione richiesta dal paragrafo 48 deve indicare
separatamente gli importi relativi a tali attività biologiche. Inoltre, la
riconciliazione deve indicare i seguenti importi inclusi tra l’avanzo e il
disavanzo di esercizio connesso a tali attività biologiche:
a)
perdite per riduzione di valore;
b)
ripristini di valore, e
c)
ammortamento.
Se il fair value di una attività biologica precedentemente valutata al costo,
al netto di ogni ammortamento accumulato e di ogni perdita per
riduzione di valore accumulata, diviene attendibilmente valutabile
durante l’esercizio in corso, l’entità deve indicare con riferimento a tali
attività biologiche:
a)
una descrizione delle attività biologiche;
925
IPSAS 27
SETTORE PUBBLICO
AGRICOLTURA
AGRICOLTURA
b)
una spiegazione del perché il fair value è divenuto attendibilmente
valutabile, e
c)
l’effetto di tale cambiamento.
Disposizioni transitorie
Prima adozione del principio di competenza economica
55.
Quando rileva inizialmente le attività biologiche o i prodotti agricoli al
momento della prima adozione del principio di competenza economica,
l’entità deve indicare l’effetto della rilevazione iniziale di tali attività e di
tali prodotti agricoli come una rettifica al saldo d’apertura dell’avanzo o
del disavanzo di esercizio accumulato nel periodo in cui il presente
Principio è adottato per la prima volta.
Data di entrata in vigore
56.
Un’entità deve applicare il presente Principio a partire dai bilanci degli
esercizi che hanno inizio dal 1° aprile 2011 o da data successiva. Si
consiglia una applicazione anticipata. Se l’entità applica il presente
Principio per un esercizio che ha inizio prima del 1° aprile 2011, tale fatto
deve essere indicato.
57.
Quando, ai fini del reporting economico-finanziario, un'entità adotta il
principio di competenza economica definito dagli IPSAS successivamente a
tale data di entrata in vigore, il presente Principio si applica ai bilanci degli
esercizi che hanno inizio dalla data di adozione o da data successiva.
IPSAS 27
926
Appendice
Modifiche ad altri IPSAS
Le modifiche riportate nella seguente Appendice devono essere applicate a
partire dai bilanci degli esercizi che hanno inizio dal 1 aprile 2011 o da data
successiva. Qualora un’entità applichi il presente Principio a partire da un
esercizio precedente, queste modifiche devono essere applicate a partire da
quell’esercizio precedente.
IPSAS 9 Proventi derivanti da operazioni di scambio
Il paragrafo 10 è modificato come segue:
10(e)
Derivanti dalla incrementi naturali in allevamenti e prodotti agricoli e
boschivi alla rilevazione iniziale e da cambiamenti di fair value di attività
biologiche connesse all'attività agricola (vedere IPSAS 27 Agricoltura), e
10(eA) Derivanti dalla rilevazione iniziale di prodotti agricoli (vedere IPSAS 27), e
IPSAS 12 Rimanenze
Il paragrafo 2c) è modificato come segue:
2 c)
attività biologiche connesse ad attività agricole e prodotti agricoli al
momento della raccolta (consultare i principi contabili nazionali e
internazionali di riferimento che trattano l’agricoltura l’IPSAS 27,
Agricoltura); e
Il paragrafo 29 è modificato come segue:
29.
Secondo quanto previsto dai principi contabili nazionali e
internazionali di riferimento che trattano l’agricoltura dall’IPSAS 27,
le rimanenze che costituiscono prodotti agricoli che l’entità ha raccolto
dalle proprie attività biologiche possono essere devono essere valutate,
in sede di rilevazione iniziale, al loro fair value dedotti i costi stimati al
punto di vendita costi di vendita al momento del raccolto. Per
l’applicazione del presente Principio, questo è il costo delle rimanenze a
tale data.
Il paragrafo 51A è inserito dopo il paragrafo 51 come segue:
51A.
L’IPSAS 27 ha modificato il paragrafo 29. L'entità deve applicare le
modifiche a partire dagli esercizi che hanno inizio dal 1° aprile 2011 o
da data successiva. Se l’entità applica l’IPSAS 27 a partire da un
esercizio antecedente il 1° aprile 2011, le modifiche devono essere
applicate anche per quell’esercizio precedente.
927
IPSAS 27 APPENDICE
SETTORE PUBBLICO
AGRICOLTURA
AGRICOLTURA
IPSAS 13 Leasing
I paragrafi 2c) e 2d) sono modificati come segue:
2(c)
attività biologiche possedute da locatari tramite leasing finanziari
(vedere i principi contabili nazionali e internazionali di riferimento che
trattano l’agricoltura l’IPSAS 27 Agricoltura); o
2(d)
attività biologiche concesse dai locatori tramite leasing finanziari
(vedere i principi contabili nazionali e internazionali di riferimento che
trattano l’agricoltura l’IPSAS 27).
IPSAS 16 Investimenti immobiliari
Il paragrafo 6 è modificato come segue:
6 a)
attività biologiche connesse ad attività agricole (vedere i principi contabili
nazionali e internazionali di riferimento che trattano l’agricoltura l’IPSAS
27 Agricoltura); e
IPSAS 17 Immobili, impianti e macchinari
Il paragrafo 6 è modificato come segue:
6 a)
attività biologiche connesse ad attività agricole (vedere i principi contabili
nazionali e internazionali di riferimento che trattano l’agricoltura l’IPSAS
27 Agricoltura); e o
IPSAS 26 Riduzione di valore delle attività generatrici di flussi finanziari
Il paragrafo 2 è modificato come segue:
2 j)
Attività biologiche connesse all’attività agricola valutate al fair value
dedotti i costi stimati al punto vendita costi di vendita (vedere i principi
contabili nazionali e internazionali di riferimento che trattano le
attività agricole l’IPSAS 27 Agricoltura);
Il paragrafo 8 è modificato come segue:
8.
… Inoltre, il presente Principio non si applica alle attività biologiche
connesse all’attività agricola che sono misurate al fair value dedotti i di
alcuni costi al punto vendita dei costi di vendita, né alle attività non
correnti (o gruppi in dismissione) classificate come possedute per la
vendita che sono valutate al minore tra il valore contabile e il fair value
dedotti i costi di vendita. L’IPSAS 27 Agricoltura, che tratta le attività
biologiche connesse all’attività agricola, e Iil principio contabile
nazionale o internazionale di riferimento che tratta le attività non
correnti (o i gruppi in dismissione) classificate come possedute per la
vendita contengono disposizioni sulla valutazione.
IPSAS 27 APPENDICE
928
Motivazioni per le conclusioni
Le presenti Motivazioni per le conclusioni sono allegate all’IPSAS 27, ma non ne
costituiscono parte integrante.
Introduzione
BC1. Il Programma di Convergenza con gli IFRS dell’IPSASB è un elemento
importante del programma di lavoro dell’IPSASB. La politica dell’IPSASB
mira a sviluppare IPSAS redatti secondo il principio della competenza
economica che convergano con gli IFRS pubblicati dallo IASB, laddove se ne
riscontri l'appropriatezza per le entità del settore pubblico.
BC2. Gli IPSAS redatti secondo il principio della competenza economica che
convergono con gli IFRS mantengono le disposizioni, la struttura e il testo
degli IFRS, a meno che non vi siano dei motivi specifici per il settore
pubblico per derogare a tali disposizioni. La deroga all’IFRS equivalente si
verifica quando le disposizioni o la terminologia nell'IFRS non sono
appropriati per il settore pubblico, o quando l'inserimento di commenti o
esempi aggiuntivi è necessario per illustrare alcune disposizioni nel contesto
del settore pubblico. Le differenze tra gli IPSAS e gli IFRS equivalenti sono
identificate nel Confronto con gli IFRS incluso in ciascun IPSAS.
Attività biologiche possedute per la fornitura o l’erogazione di servizi
BC3. L’IPSASB ha riconosciuto che, nel settore pubblico, le attività biologiche
sono spesso possedute per la fornitura o l'erogazione di servizi. Esempi di tali
attività biologiche riguardano i cavalli e i cani utilizzati a fini di pubblica
sicurezza e le piante e gli alberi di parchi e giardini gestiti a fini ricreativi.
L’IPSASB ha concluso che tali attività biologiche non sono possedute per
essere usate in un’attività agricola in quanto la loro gestione di routine non è
finalizzata a misurare e monitorare i cambiamenti qualitativi o quantitativi
causati dalla trasformazione biologica o dal raccolto, come descritto nel
paragrafo 10. Per chiarire che tali attività biologiche non sono trattate dal
presente Principio, l’IPSASB ha deciso di introdurre un’esclusione
dall'ambito di applicazione del paragrafo 3c), precisando che il presente
Principio non si applica alle attività biologiche possedute per la fornitura o
l'erogazione di servizi. Il paragrafo 4 fornisce alcuni esempi di tale esclusione
dall’ambito di applicazione.
Definizione di attività agricola
BC4. In alcuni ordinamenti giuridici le attività biologiche che fanno parte
dell’attività agricola possono essere vendute o distribuite ad altre entità del
settore pubblico, organizzazioni non governative o ad altre entità a fronte di
un corrispettivo nullo o simbolico. Anche se lo IAS 41 Agricoltura, da cui
deriva il presente Principio, tratta le attività agricole gestite con finalità di
lucro, l’IPSASB ha concluso che le attività biologiche possedute per la
929
IPSAS 27 MOTIVAZIONI PER LE CONCLUSIONI
SETTORE PUBBLICO
AGRICOLTURA
AGRICOLTURA
distribuzione a fronte di un corrispettivo nullo o simbolico debbano rientrare
nella definizione di attività agricola, perché tali operazioni sono tipiche del
settore pubblico. L’IPSASB ha pertanto modificato la definizione rispetto a
quella contenuta nello IAS 41 per includere i riferimenti alle attività
biologiche possedute per la distribuzione a fronte di un corrispettivo nullo o
simbolico.
Contributi pubblici
BC5. Lo IAS 41 specifica disposizioni e linee guida per la contabilizzazione di
contributi pubblici connessi alle attività biologiche che differiscono dalle
disposizioni di cui allo IAS 20 Contabilizzazione dei contributi pubblici e
informativa sull'assistenza pubblica. L’IPSAS 27 non contiene disposizioni e
linee guida relative ai contributi pubblici in quanto l'IPSAS 23 Proventi da
operazioni senza corrispettivo equivalente (imposte e trasferimenti) prevede
disposizioni e linee guida connesse ai contributi pubblici in operazioni senza
corrispettivo equivalente. L’IPSASB ha ritenuto che la contabilizzazione di
contributi pubblici connessi alle attività biologiche non dovesse differire dalle
disposizioni dell’IPSAS 23.
Attività biologiche e attività agricole acquisite attraverso un’operazione senza
corrispettivo equivalente.
BC6. Un’entità può acquisire un'attività biologica o un prodotto agricolo in
un'operazione senza corrispettivo equivalente. Secondo il presente Principio,
tali attività saranno valutate al fair value dedotti i costi di vendita. L’IPSAS
23 richiede che le attività acquisite attraverso un’operazione senza
corrispettivo equivalente debbano essere inizialmente rilevate al fair value
alla data di acquisizione. A seguito delle diverse disposizioni sui criteri di
valutazione, l’IPSASB ha preso in considerazione il criterio di valutazione
più appropriato per le attività biologiche acquisite in un’operazione senza
corrispettivo equivalente.
BC7. L’IPSASB ha discusso dei vari approcci alla valutazione delle attività
biologiche e dei prodotti agricoli acquisiti attraverso un’operazione senza
corrispettivo equivalente. In particolare, ha considerato i tre approcci
seguenti:
a)
approccio 1: valutazione di tutte le attività biologiche e i prodotti
agricoli acquisiti in un'operazione senza corrispettivo equivalente
applicando l'IPSAS 23 (ossia escludendo, dalle disposizioni sulla
valutazione del presente Principio, tutte le attività biologiche e i
prodotti agricoli acquisiti in un’operazione senza corrispettivo
equivalente);
b)
approccio 2: valutazione di tutte le attività biologiche e i prodotti
agricoli acquisiti in un'operazione senza corrispettivo equivalente
applicando il presente Principio (ossia, escludendo tutte le attività
IPSAS 27 MOTIVAZIONI PER LE CONCLUSIONI
930
biologiche e i prodotti agricoli dalle disposizioni sulla valutazione
contenute nell’IPSAS 23), e
c)
approccio 3: applicazione sia dell’IPSAS 23, sia del presente
Principio, per valutare le attività biologiche e i prodotti agricoli
acquisiti in un’operazione senza corrispettivo equivalente.
BC8. L’IPSASB ha rifiutato l’approccio 1 perché le attività biologiche e i prodotti
agricoli acquisiti in operazioni con e senza corrispettivo equivalente
sarebbero valutati in modo diverso. L’IPSASB ha convenuto che non c'è
motivo di valutare le attività biologiche e i prodotti agricoli acquisiti in
un’operazione senza corrispettivo equivalente in modo diverso da quelli
acquisiti in un’operazione di scambio perché le attività sono le stesse.
BC9. Nell’analizzare l’approccio 3, l’IPSASB ha considerato le disposizioni
dell’IPSAS 23 in relazione alla valutazione di altri tipi di attività. L’IPSAS
23, paragrafo 13 stabilisce che: “...Se l’entità che redige il bilancio deve
pagare i costi di consegna e installazione relativi al trasferimento di un
elemento di un impianto da un’altra entità, tali costi sono rilevati
separatamente dai proventi risultanti dal trasferimento di tale elemento
dell’impianto. I costi di consegna e installazione sono inclusi nell’importo
rilevato come attività, secondo quanto stabilito dall’IPSAS 17.” Questo
significa che, per le altre attività, l’entità considera le disposizioni sulla
valutazione dell’IPSAS 23 e degli altri IPSAS nella valutazione iniziale delle
attività acquisite attraverso un’operazione senza corrispettivo equivalente.
BC10. Un ulteriore criterio attinente alla valutazione delle attività biologiche è
costituito dai costi di vendita. L’IPSASB ha quindi concluso che, in base
all’approccio 3, l’entità considera le disposizioni sia dell’IPSAS 23, sia del
presente Principio quando, in sede di rilevazione iniziale, valuta al fair value,
dedotti i costi di vendita, le attività biologiche e i prodotti agricoli acquisiti in
un’operazione senza corrispettivo equivalente. L’IPSASB ha osservato che si
perviene allo stesso risultato ottenuto applicando l’approccio 2.
Attività biologiche e prodotti agricoli da distribuire a fronte di un corrispettivo
nullo o simbolico
BC11. Lo IAS 41 tratta solo le attività biologiche e i prodotti agricoli che saranno
venduti. Nel settore pubblico, tali attività possono essere amministrate con
l'obiettivo di distribuirle a fronte di un corrispettivo nullo o simbolico. Alcuni
tra coloro che hanno commentato l’Exposure Draft 36 Agricoltura hanno
osservato che andrebbe operata una distinzione tra la rilevazione e la
valutazione delle attività biologiche possedute per la vendita in un’operazione
di scambio e le attività biologiche possedute per la distribuzione a fronte di un
corrispettivo nullo o simbolico. Il principio, inserito nell’IPSAS 12
Rimanenze, stabilisce che le rimanenze possedute per la distribuzione a fronte
di un corrispettivo nullo o simbolico devono essere valutate al minore tra il
931
IPSAS 27 MOTIVAZIONI PER LE CONCLUSIONI
SETTORE PUBBLICO
AGRICOLTURA
AGRICOLTURA
costo e il costo corrente di sostituzione. Nel presente Principio il costo non è
un’opzione disponibile, a meno che non si applichi l’eccezione di cui al
paragrafo 34. Il costo corrente di sostituzione è definito come il costo che
l’entità sosterrebbe per acquisire l’attività alla data di riferimento del bilancio,
ed è un’approssimazione del fair value dedotti i costi di vendita. Di
conseguenza, l’approccio dell'Exposure Draft 36 non è stato modificato.
BC12. Alcuni tra coloro che hanno commentato l'Exposure Draft hanno inoltre
chiesto se gli utili e le perdite risultanti dall’adozione della valutazione al fair
value debbano essere riportati nel prospetto del risultato economico durante il
processo di trasformazione. L’IPSASB ritiene che gli utili e le perdite
risultanti dalla valutazione al fair value debbano essere riportati nel prospetto
del risultato economico in quanto tale prospetto fornisce informazioni utili
per poter rendere conto durante il processo di trasformazione biologica. Le
entità possono decidere di fornire un’informativa supplementare per spiegare
l’impatto delle variazioni del fair value riportate.
Informazioni integrative
BC13. L’IPSASB ha valutato se fosse giustificata la richiesta di ulteriori
informazioni per trattare le questioni specifiche del settore pubblico e ha
aggiunto obblighi d'informativa per:
a)
distinguere tra attività biologiche consumabili e fruttifere. Tale
distinzione è necessaria perché il Manuale di statistica delle finanze
statali (Government Finance Statistics (GFS) Manual 2001 (GFSM
2001)) classifica le attività consumabili come rimanenze, mentre il
presente Principio le classifica come attività biologiche. La distinzione
consente una migliore riconciliazione tra il bilancio di un'entità redatto
in conformità agli IPSAS e le valutazioni statistiche;
b)
distinguere tra le attività biologiche possedute per la vendita e quelle
possedute per la distribuzione a fronte di un corrispettivo nullo o
simbolico. L’IPSASB ritiene che questa distinzione sia necessaria per
consentire agli utilizzatori di determinare gli utili e le perdite non
realizzati sulle attività biologiche possedute per la distribuzione a
fronte di un corrispettivo nullo o simbolico;
c)
rappresentare le attività biologiche acquisite attraverso operazioni
senza corrispettivo equivalente e le attività biologiche possedute per la
distribuzione a fronte di un corrispettivo nullo o simbolico nella
riconciliazione delle variazioni del valore contabile delle attività
biologiche tra l'inizio e la fine dell'esercizio corrente. Tale informativa
è necessaria per fornire informazioni appropriate sulle operazioni
senza corrispettivo equivalente, che sono incluse nell’ambito di
applicazione del presente Principio;
IPSAS 27 MOTIVAZIONI PER LE CONCLUSIONI
932
d)
indicare separatamente le variazioni del fair value dedotti i costi di
vendita come il risultato di operazioni senza corrispettivo equivalente
per attività biologiche possedute per la vendita e attività biologiche
possedute per la distribuzione a fronte di un corrispettivo nullo o
simbolico. È importante che siano fornite informazioni circa
l'ammontare degli utili e delle perdite attribuibili alle attività
biologiche destinate alla distribuzione a fronte di un corrispettivo nullo
o simbolico, in modo da sostenere gli utilizzatori del bilancio nella
valutazione del costo dei programmi pubblici;
e)
descrivere la natura e la misura delle limitazioni all’utilizzo o alla
capacità di vendere le attività biologiche da parte dell’entità, come gli
importi totali e limitati di tali attività. L’IPSASB ritiene che tale
informativa fornisca informazioni utili sulla capacità dell’entità di
vendere prodotti agricoli al fair value e quindi per la valutazione dello
stesso.
Disposizioni transitorie
BC14. Lo IAS 41 non contiene disposizioni transitorie relative alla prima adozione
del principio di competenza economica. Il presente Principio contiene tali
disposizioni per assistere le entità nell’applicazione del presente Principio
quando adottano per la prima volta il principio di competenza economica.
933
IPSAS 27 MOTIVAZIONI PER LE CONCLUSIONI
SETTORE PUBBLICO
AGRICOLTURA
AGRICOLTURA
Esempi illustrativi
Questi esempi sono allegati all’IPSAS 27, ma non ne costituiscono parte integrante.
Si riportano degli estratti dai prospetti del risultato economico e della situazione
patrimoniale e finanziaria al fine di illustrare gli effetti delle operazioni di seguito
descritte. Tali estratti non sono necessariamente conformi a tutte gli obblighi di
informativa e di presentazione prescritte in altri Principi.
Il primo esempio illustra come applicare gli obblighi di informativa previsti dal
presente Principio nel caso di un’entità agricola casearia. Nel presente Principio si
consiglia di suddividere la variazione del fair value dedotti i costi di vendita delle
attività biologiche di un’entità in cambiamenti fisici e cambiamenti di prezzo. Tale
separazione viene esposta nel primo esempio. Il secondo esempio illustra come
separare il cambiamento fisico dal cambiamento di prezzo.
IPSAS 27 ESEMPI ILLUSTRATIVI
934
Obblighi d’informativa
Prospetto della situazione patrimoniale e finanziaria
Entità XYZ
Note
31 Dicembre 20X8
31 Dicembre 20X7
Unità di moneta
(UM)
UM
ATTIVITÀ
Attività correnti
Disponibilità liquide
10.000
10.000
Crediti
88.000
65.000
Rimanenze
82.950
70.650
180.950
145.650
Totale attività correnti
Attività non correnti
Attività biologiche fruttifere
Bestiame da latte – non maturo1
Bestiame da latte – maturo1
Totale parziale – attività
biologiche fruttifere
52.060
47.730
372.990
411.840
3
Immobili, impianti e macchinari
Totale attività non correnti
Totale attività
425.050
459.570
1.462.650
1.409.800
1.887.700
1.869.370
2.068.650
2.015.020
122.628
150.020
122.628
150.020
PASSIVITÀ
Passività correnti
Debiti
Totale passività correnti
ATTIVO NETTO/PATRIMONIO
NETTO
1
L’entità deve fornire una descrizione delle attività biologiche, distinguendo tra le attività biologiche
consumabili e quelle fruttifere, e tra le attività biologiche possedute per la vendita e quelle possedute
per la distribuzione a fronte di un corrispettivo nullo o simbolico. Tale informativa consisterà in una
descrizione quantitativa con un'eventuale descrizione narrativa. Sebbene non esista un obbligo in tal
senso, si consiglia di distinguere tra attività biologiche mature e non mature, come ritenuto
appropriato. L’entità deve indicare il criterio con cui tali distinzioni sono effettuate. Quest’esempio
riporta l’informativa delle attività biologiche fruttifere nel prospetto della situazione patrimoniale e
finanziaria. Le informazioni per soddisfare gli altri obblighi d’informativa sono indicate, ove
consentito, nelle note al bilancio.
935
IPSAS 27 ESEMPI ILLUSTRATIVI
SETTORE PUBBLICO
AGRICOLTURA
AGRICOLTURA
Entità XYZ
Note
31 Dicembre 20X8
31 Dicembre 20X7
Unità di moneta
(UM)
UM
Capitale conferito
Avanzo di esercizio accumulato
Totale attivo netto/patrimonio
netto
Totale attivo netto/patrimonio netto e
passività
1.000.000
1.000.000
946.022
865.000
1.946.022
1.865.000
2.068.650
2.015.020
Prospetto del risultato economico
UM
Entità XYZ
Esercizio
chiuso al
Note
31 Dicembre
20X8
Fair value del latte prodotto
518.240
3
Utili derivanti dalle variazioni del fair value al netto dei costi di vendita
del bestiame da latte posseduto per la vendita
39.930
558.170
Rimanenze consumate
(137.523)
Costi del personale
(127.283)
Ammortamenti
(15.250)
Altri costi operativi
(197.092)
(477.148)
Avanzo di esercizio del periodo
81.022
Prospetto delle variazioni nell’attivo netto/nel patrimonio netto
Esercizio chiuso al 31 dicembre 20X8
Saldo al 1° gennaio 20X8
UM
UM
Capitale
conferito
Avanzo di
esercizio
accumulato
Totale
1.000.000
865.000
1.865.000
-
81.022
81.022
1.000.000
946.022
1.946.022
Avanzo di esercizio del periodo
Saldo al 31 dicembre 20X8
IPSAS 27 ESEMPI ILLUSTRATIVI
936
UM
Rendiconto finanziario2
Entità XYZ
Esercizio chiuso al
31 Dicembre 20X8
UM
Flussi finanziari derivanti da attività operative
Entrate di cassa da vendite di latte
498.027
Entrate di cassa da vendite di bestiame
97.913
Uscite di cassa per forniture e dipendenti
(504.025)
Uscite di cassa per acquisti di bestiame
(23.815)
Disponibilità liquide nette derivanti da attività operative
68.100
Flussi finanziari derivanti da attività di investimento
Acquisto di immobili, impianti e macchinari
Disponibilità liquide nette impiegate nelle attività di
investimento
Incrementi netti di cassa
(68.100)
(68.100)
0
Cassa a inizio esercizio
10.000
Cassa a fine esercizio
10.000
Note
1.
Operazioni ed attività principali
L’entità XYZ (“l’Entità”) si occupa di produzione di latte. Al 31 dicembre
20X8, l’Entità possedeva 419 mucche in grado di produrre latte (attività
fruttifere mature) e 137 vitelle allevate per produrre latte nel futuro (attività
fruttifere non mature). L’Entità ha prodotto 157.584 kg di latte con un fair
value dedotti i costi di vendita di 518.240 UM (il fair value di questo prodotto
agricolo è determinato alla data della mungitura) nell’anno terminato al 31
dicembre 20X8. L’entità non possiede attività biologiche consumabili.
2.
Principi contabili
Bestiame e latte
Il bestiame è valutato al fair value dedotti i costi di vendita. Il fair value del
bestiame è determinato in base ai prezzi di mercato di bestiame avente età,
razza e caratteristiche genetiche similari. Il latte è inizialmente valutato al fair
2
Il presente rendiconto finanziario riporta i flussi finanziari derivanti da attività operative utilizzando
il metodo diretto. L’IPSAS 2 Rendiconto finanziario prevede che un’entità presenti i flussi finanziari
derivanti da attività operative utilizzando il metodo diretto o indiretto. L’IPSAS 2 consiglia
l’impiego del metodo diretto.
937
IPSAS 27 ESEMPI ILLUSTRATIVI
SETTORE PUBBLICO
AGRICOLTURA
AGRICOLTURA
value dedotti i costi di vendita al momento della mungitura. Il fair value del
latte è determinato in base ai prezzi di mercato della zona.
IPSAS 27 ESEMPI ILLUSTRATIVI
938
3.
Attività biologiche
20X8
UM
Riconciliazione dei valori contabili del bestiame da latte
Valore contabile al 1° gennaio 20X8
459.570
Incrementi dovuti agli acquisti
26.250
Utili derivanti dalle variazioni del fair value al netto dei costi di vendita
attribuibili ai cambiamenti fisici3
15.350
Utili derivanti dalle variazioni del fair value al netto dei costi di vendita
attribuibili ai cambiamenti di prezzo4
24.580
Decrementi dovuti alle vendite
(100.700)
Valore contabile al 31 dicembre 20X8
4.
425.050
Strategie di gestione del rischio finanziario
L’Entità è esposta a rischi finanziari derivanti da cambiamenti nei prezzi del
latte. L’Entità non prevede che i prezzi del latte caleranno significativamente
nel prevedibile futuro e, perciò, non ha stipulato contratti derivati o altri tipi di
contratti per gestire il rischio di un calo nei prezzi del latte. Nel considerare la
necessità per una gestione attiva del rischio finanziario, l’Entità rivede
periodicamente la propria previsione sui prezzi del latte.
Cambiamenti fisici e cambiamenti di prezzo
Il seguente esempio illustra come separare il cambiamento fisico dal cambiamento di
prezzo. Sebbene non esista un obbligo in tal senso, il presente Principio consiglia di
separare la variazione del fair value dedotti i costi di vendita tra la parte attribuibile
ai cambiamenti fisici e la parte attribuibile ai cambiamenti di prezzo.
Al 1° gennaio 2008 si possedeva un allevamento di 10 animali di 2 anni. Un animale di 2,5 anni è stato
acquistato il 1° luglio 20X8 per 108 UM e lo stesso giorno è nato un animale. Nessun animale è stato
venduto o dismesso nel corso dell’esercizio. I fair value per unità dedotti i costi di vendita erano i
seguenti:
UM
UM
Animali di 2 anni al 1° gennaio 20X8
100
Animali nati al 1° luglio 20X8
70
Animali di 2,5 anni al 1° luglio 20X8
108
Animali nati al 31 dicembre 20X8
3
4
72
Sebbene non esista un obbligo in tal senso, si consiglia di separare l’incremento del fair value
dedotti i costi di vendita tra la parte attribuibile ai cambiamenti fisici e la parte attribuibile ai
cambiamenti di prezzo.
Vedere nota a piè di pagina n. 3.
939
IPSAS 27 ESEMPI ILLUSTRATIVI
SETTORE PUBBLICO
AGRICOLTURA
AGRICOLTURA
Animali di 0,5 anni al 31 dicembre 20X8
80
Animali di 2 anni al 31 dicembre 20X8
105
Animali di 2,5 anni al 31 dicembre 20X8
111
Animali di 3 anni al 31 dicembre 20X8
120
Fair value dedotti i costi di vendita dell’allevamento al 1° gennaio 20X8 (10 x
100)
1,000
Acquisti al 1° luglio 20X8 (1 x 108)
108
Incrementi di fair value dedotti i costi di vendita dovuti ai cambiamenti di prezzo
10 × (105 – 100)
50
1 × (111 – 108)
3
1 × (72 – 70)
2
55
Incrementi di fair value dedotti i costi di vendita dovuti ai cambiamenti fisici:
10 × (120 – 105)
150
1 × (120 – 111)
9
1 × (80 – 72)
8
1 × 70
70
237
Fair value dedotti i costi di vendita dell’allevamento al 31 dicembre 20X8
11 × 120
1.320
1 × 80
IPSAS 27 ESEMPI ILLUSTRATIVI
80
940
1.400
Confronto con lo IAS 41
L’IPSAS 27 Agricoltura è tratto principalmente dallo IAS 41 Agricoltura (2001),
così come modificato al 31 dicembre 2008. Le principali differenze tra l'IPSAS 27
e lo IAS 41 sono le seguenti:

la definizione di “attività agricola” include operazioni per la distribuzione
di attività biologiche a fronte di un corrispettivo nullo o simbolico. Lo IAS
41 non tratta tali attività.

la sezione relativa all’ambito di applicazione chiarisce che le attività
biologiche possedute per la fornitura o l’erogazione di servizi non sono
oggetto del presente Principio. Lo IAS 41 non contiene tale chiarimento.

lo IAS 41 contiene delle disposizioni in merito ai contributi pubblici
relativi ad attività biologiche rilevate al fair value dedotti i costi di vendita.
L’IPSAS 27 non contiene disposizioni, né linee guida, relative ai contributi
pubblici in quanto già l’IPSAS 23 Proventi da operazioni senza
corrispettivo equivalente (imposte e trasferimenti) prevede disposizioni e
linee guida relative ai contributi pubblici in operazioni senza corrispettivo
equivalente.

l’IPSAS 27 contiene disposizioni per la valutazione in sede di rilevazione
iniziale, e a ogni data di riferimento del bilancio, delle attività biologiche
acquisite attraverso un’operazione senza corrispettivo equivalente.

Il presente Principio contiene un obbligo d’informativa supplementare per
le attività biologiche per le quali l’utilizzo o la capacità di vendere da parte
dell’entità sono soggetti a limitazioni.

Il presente Principio prevede l’obbligo di distinguere tra le attività
biologiche consumabili e quelle fruttifere, e tra le attività biologiche
possedute per la vendita e quelle possedute per la distribuzione a fronte di
un corrispettivo nullo o simbolico. Tale informativa consisterà in una
descrizione quantitativa eventualmente accompagnata da una descrizione
narrativa. Sebbene non preveda un obbligo in tal senso, lo IAS 41
consiglia di fornire una descrizione quantitativa di ciascun gruppo di
attività biologiche, distinguendo tra attività consumabili e fruttifere o tra
attività mature e non mature, come ritenuto appropriato.

Il presente Principio contiene disposizioni transitorie che si applicano alla
prima adozione del principio di competenza economica. Lo IAS 41 non
contiene tali disposizioni transitorie.

Per certi aspetti, l'IPSAS 27 utilizza una terminologia diversa rispetto allo
IAS 41. Gli esempi più significativi sono l’uso dei termini “benefici
economici futuri e potenziale di servizio”, “avanzo o disavanzo di esercizio”
941
IPSAS 27 ESEMPI ILLUSTRATIVI
SETTORE PUBBLICO
AGRICOLTURA
AGRICULTURE
e “prospetto del risultato economico” nell’IPSAS 27. I termini equivalenti
nello IAS 41 sono “benefici economici futuri”, “utile/(perdita) d’esercizio” e
“prospetto di conto economico complessivo”
IPSAS 27 CONFRONTO CON LO IAS 41 942

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