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bevo qui o compro là? curiosità e indirizzi di gola
Sagre & Fiere
Murta (GE) vanta il primato
di essere la prima, storica
Mostra della Zucca in Liguria.
Ogni anno viene dedicata ad
un particolare tema e le zucche si prestano a far da contorno colorato e gastronomicamente appetitoso alle varie
scenografie: da Cristoforo
Colombo, e allora zucche a
profusione su Nina, Pinta e
Santa Maria, alla trasvolata su
Vienna di D’Annunzio, con
tanto di glorioso aereo SVA
nascosto tra i viticci e le foglie
verdi. Non per nulla, lo storico
aereo fu costruito dall’Ansaldo
e il collaudo per la trasvolata
del 1917 si svolse nel “campo a
volo” di Trasta, che fa appunto
parte della parrocchia di
Murta. Quest’anno, per la 15°
edizione, il tema è “zucche ed
energia solare”: per imparare a
sfruttare la ricchezza dell’acqua, del sole e del vento dalla
zucca, che così bene utilizza
l’energia del sole per diventare
l’ortaggio più grande. Murta lo
dimostrerà attraverso le sue
zucche e i suoi mulini nei prossimi fine settimana: 10/11 e
17/18 novembre.
A Murta, dall’Antica Osteria
da Ö Colla, vi sono specialità
a base di zucca tutto l’anno;
così come a San Cipriano (GE)
dal Ristorante Ferrando e a
La zucca barucca, in Genova
centro.
Si è invece conclusa da pochi
giorni la 3° Mostra Nazionale
della Zucca a Vallecrosia
(IM), organizzata dal locale
Assessorato al Turismo del
Comune e dal Circolo Cultu.rurale. Ogni anno la mostra
si svolge in concomitanza con
un mercatino dell’antico, il
“Cantun de l’antigu” e attira
un pubblico foltissimo. In occasione della manifestazione Vallecrosia premia anche persone
o enti che hanno dimostrato
con la loro attività amore per
tutta la città di Vallecrosia: è il
premio speciale “Cavaliere o
dama della Zucca”.
Da cinque anni, l’ultimo giorno
di ottobre, viene organizzata a
Diano Marina (SV) la festa
di Halloween: vede protagonisti soprattutto i bambini che
trovano anche una ricca merenda allestita dalle aziende
della zona e dall’associazione
commercianti. C’è inoltre un
mercatino che espone e vende
oggetti legati allo spirito della
festa: quindi crisantemi, ceri e
zucche intagliate con rara abilità da un gruppo di artigiani
modenesi. E poi tanta musica
celtica, dato che Diano Marina
vanta antiche origini legate alle
migrazioni di quell’antico
popolo. Parallelamente il Ristorante “Da Paola” imbandisce una cena in tema con
ricette a base di zucca, e i
commensali, se lo vogliono,
vestono maschere e abiti legati alla festa di Halloween.
A Moneglia (SP), la prima
domenica dopo il Carnevale,
da dieci anni la Pro Loco organizza una Festa della Zucca
a Vallecrosia ...
Giuseppe Arcimboldo, L’autunno, 1573,
Louvre, Parigi
Lo zuccometro, creazione del
Comitato Promotore della
Mostra della Zucca di Murta
... e a Murta
La zucca di Cenerentola 2001
C’era una volta... iniziano così tutte
le favole. Quella di Cenerentola è
forse la più nota, la più amata (dalle
bimbe), la più canzonata (dai
maschi).
Chissà se la creazione di Perrault e
dei Grimm rappresenta ancora il
sogno di felicità delle ragazze? La
storia è talmente nota che riassumerla dovrebbe essere superfluo.
La zucca ha una parte piccola ma di
fondamentale importanza: la buona
fata la trasforma infatti nel luccicante cocchio con cui Cenerentola si
recherà al ballo del principe che la
sceglierà come sposa. E Cenerentola vivrà così per sempre felice
e contenta con il suo bel principe
“azzurro”.
Non riesco a dimenticare la spiegazione di questo appellativo che dà
l’umorista Giobbe Covatta: il principe, dapprima noto come Principe
Avana, cominciò ad essere chiamato
così per l’aspetto cianotico che
assunse dopo aver baciato
Biancaneve che, da dieci anni, teneva
in bocca una mela e aveva ormai
“un alito verde”. Ma questa, naturalmente, è un’altra favola.
Nella nostra cultura occidentale ci
sono donne che ancora credono ai
principi, siano o meno azzurri?
Naturalmente sì, nell’idea romantica
dell’amore. Ed è poi evidente che
per alcune donne la ricerca del
“principe” è il primo scopo di vita.
Poco importa il colore del principe
in sé. Credo sia superabile anche il
fattore bellezza. Figuriamoci poi
quello dell’età. L’ importante è che
sia un dovizioso “principe”: anche
arabo o texano; anche vecchio;
anche brutto. Ma ricco e social-
legata a un’antica tradizione
storica. Racconta lo scrittore
monegliese Mario Dentone. “Il
torrente San Lorenzo divide in
due Moneglia: levante e ponente. Nel corso dei secoli fra
gli abitanti delle opposte sponde è successo di tutto, lotte,
processioni che non potevano
oltrepassare i ponti, dispute su
terre, confini, eredità, famiglie,
matrimoni, notari in piazza a
dirimere liti e… zucche. Sì,
perché da un seme di zucca
caduto sulla sponda di ponente si sviluppò una pianta che,
dopo aver attraversato il torrente, portò le sue zucche, belle e tonde, sulla sponda opposta. Per gli abitanti di levante
furono minestroni e frisceu,
per quelli di ponente occasione di nuove liti. Di chi erano le
zucche? Di ponente per diritto
di nascita o di levante per
diritto di crescita? Ai posteri
l’ardua sentenza e i posteri,
oggi, ci fanno un bel carnevale.
Cioè il Carnevale della zucca”.
mente ascrivibile al rango di principe. Ma questo, con Cenerentola, ha
poco a che fare. Tanto più che non
si tratta di un atteggiamento esclusivo del sesso femminile. In dialetto
ligure si è anzi sempre stigmatizzata
la ricerca affannosa del buon matrimonio da parte maschile: cercâ
d’attacâ o cappello!
Sarei tentata di dire che no, non è
più Cenerentola l’ideale femminile.
Secondo me, oggi, la piccola Cenerentola dovrebbe essere capace
di “mettersi su” un’impresa di pulizia o una lavanderia-stireria. O un
allevamento di cavie da laboratorio
con i topini; una scuola di dressaggio
grazie al suo cane Tobia; un istituto
di bellezza con bagni, massaggi,
impacchi tutti a base di cenere. E
chissà che altro... amore e gioie
familiari a parte, naturalmente.
Eppure, Cenerentola continua ad
avere un numero altissimo di trasposizioni televisive e cinematografiche di successo anche recentissime, da Pretty Woman in su e in giù,
in cui la sostanza della storia non
muta: è lei, la piccola, dolce, tenera
Cinderella, bellissima, poverissima,
onestissima (nel caso citato solo di
cuore). Capace di sopportare con
stoica umiltà le vessazioni continue
di matrigne, sorellastre e del mondo
in genere. Capace, peraltro, anche di
resistere senza fiatare alla tortura
indicibile di alte scarpette di cristallo. E finalmente arriva “lui”, il principe. Per salvarla.
Ma a Cenerentola 2001 non potrebbe sembrare una definitiva condanna ad essere un’adorabile, vuota
zucchetta ornamentale?
ep
Zucche on the web
La zucca virtuale ammicca dalle pagine di Internet in molte versioni: da quelle gastronomiche dei
numerosi siti italiani dedicati alla cucina ( come www.monegliaonline.it) alle versioni “Hallowenn”
a base di streghe, intagli e lumini. Charlie Brown e Snoopy, i personaggi dei Peanuts del grande
Schulz, compaiono nelle notti del Grande Cocomero di moltissimi siti. Non mancano poi le zucche trasformate in maracas, chi si dedica alla pittura delle zucche su strada e le zucche d’autore:
dall’arte povera dell’intaglio a quella geniale di Arcimboldo. Per chi cerca amici esiste anche [email protected]. Lunghissimo l’elenco delle sagre, dei premi dedicati alla zucca e dei
record: italiano ed europeo ‘99 nel bresciano ( 336,6 kg) mentre a Venzone (UD) si premia la zucca
più lunga dell’anno 2000: 257 cm. La maggior parte dei premi offerti sono simbolici, ma non tutti.
In Austria, a Wolsberg, si offe un milione di euro per la zucca più grande. Sembra una cifra discreta finché non si scopre che la “World Pumpkin Confederation”(WPC) offre come premio 50 mila
dollari: più di cento milioni.Vincere non è facile. La storia della WPC, o confederazione mondiale
della zucca, è costellata di giganti e la valutazione dell’esemplare parte dalle 1000 libbre, 450 kg
circa. Il premio 2001 è già stato vinto dalla sorridente signora che abbraccia la sua zucca in fotografia: G. Emmons con un esemplare di 1.262 lb,circa 576 kg, record mondiale 2001.
presidente: Carlo Perrone
amministratore delegato:
Cesare Brivio Sforza
direttore responsabile:
Antonio Di Rosa
condirettore: Luciano Angelini
progetto editoriale:
Gualtiero Schiaffino
cura redazionale
e impaginazione: Emanuela Profumo
cartoon: Skiaffino
foto: Arch. Fot. delle Mostre di Murta e
di Vallecrosia; Maurofoto Vallecrosia
hanno collaborato: Luca De Santis,
Enrica Guidotti, Luigi Minuto, Virgilio
Pronzati, Giovanna Riccobaldi
stampato da
SAN BIAGIO STAMPA spa
v. al Santuario N.S. della Guardia, 45
tel. 010.7231711 - fax 010.7231740
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