della fede e attualità del Natale

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della fede e attualità del Natale
progetto
Comunità Pastorale SS. Redentore e S. Gregorio Magno - Parrocchia SS. Redentore
n°12 - Dicembre 2012
41°
anno
di Comunità aperta
Anno
della fede
e attualità
del Natale
Ultimamente in questi giorni
L
a lettera agli Ebrei inizia così: «Dio,
che molte volte e in diversi modi nei
tempi antichi aveva parlato ai padri per
mezzo dei profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del
Figlio». L’autore biblico ha l’impressione
che Dio si sia reso conto che il legame
con l’umanità si fosse ridotto a una serie di pagine scritte sulla carta, la legge,
In Questo Numero
✔Attualità del natale
Dalla penna di don Natale
✔Giochiamo con il presepio
Il parere di don Gigi
✔Festa alla scuola dell’infanzia
Accogliere con calore e rispetto
✔Calendario parrocchiale
Tutti gli appuntamenti del mese
✔Ritiro della II e III media
Con l’oratorio a Castelveccana
✔Nella vigna del Signore
Attività del CPCP
✔ Frasi celebri
Il passaparola di don Alessandro
✔Dall’archivio parrocchiale Chi
arriva, chi si sposa, chi ci lascia
✔Attenzione agli altri
Semplicemente amore
✔ Freschi di stampa
Libri appena usciti letti per voi
✔Sintesi da Atlantide
Percorsi di conversione
✔ Cineforum I nostri film
✔La Santa Messa delle 7,15
Come sentinelle all’aurora
✔ Indirizzi utili
ma che questa carta non avesse creato
amicizia con lui. Certo, i profeti come
Geremia avevano tentato di far entrare
la legge nel cuore chiamandola nuova
alleanza, ma per l’umanità rimaneva
più comodo un contratto scritto, che non
commuovesse più di tanto. L’amicizia
con Dio non avrebbe lasciato la libertà di
cogliere frutti proibiti senza rimorso: me➲ Segue nella seconda pagina
Giochiamo
con il presepio
U
n mio amico aveva l’abitudine
di costruire un pezzo
di presepio ogni domenica di
Avvento.
Questo mi ha ispirato quanto
ora vi propongo di fare con il
vostro presepio di casa. Potrebbe
diventare una piccola catechesi
della novena di Natale anche con i
più piccoli.
Innanzitutto: mettete da parte
Gesù bambino, la mangiatoia,
Giuseppe e Maria, un angelo, il
➲ Segue nella seconda pagina
Michelangelo
Merisi detto il
Caravaggio.
Natività
con San
Francesco
d’Assisi e
San Lorenzo.
Olio su tela,
1609.
➲ Segue dalla prima pagina
➲ Segue dalla prima pagina
glio la legge con i suoi margini di manovra da ampliare a piacere. Ma Dio amava troppo quella umanità perchè l’aveva
fatta a sua immagine e a un certo punto
decise di comunicarsi personalmente
nel Figlio, la perfetta immagine.
“Ultimamente, in questi giorni”: ogni
anno a Natale riviviamo il tempo della
visita di Dio e quel tempo diventa “questi
giorni”. Dio chiede di ascoltarlo ancora,
per essere amici suoi, in questi giorni. Questo atteggiamento di ascolto si
chiama fede. Anche se in questi giorni
di Natale molti tentano di spostare Dio
un po’ in là, per lasciar spazio a illusorie realizzazioni, Dio tenta lo stesso, ha
fede in chi ha fede in Lui. Pochi, siamo
d’accordo, ma non nessuno.
E’ possibile che “ultimamente, in questi
giorni”, si ascolti Dio che parla per mezzo del Figlio? Come può ascoltare Dio
una società occidentale che cronicizza
la sua crisi di significati insieme a quella di benessere materiale? Eppure mai
come in questi giorni può risultare attuale la profezia di Amos:
«Ecco, verranno giorni,
- dice il Signore Dio - in
cui manderò la fame
nel paese, non fame di
pane, né sete di acqua,
ma d’ascoltare la parola
del Signore». Non solo
è possibile ascoltare Dio
che ci parla nel Figlio,
ma si può avere fame
di questa parola. Forse
il tempo è addirittura favorevole all’ascolto, purchè sia un ascolto con
fede. Sì perchè senza
fede i molti cercano
alimento nell’esoterico
per la loro sete di senso, o frugano nella
spazzatura del consumo ormai proibitivo
per la loro fame di sicurezze. Ma con la
fede nel Figlio, per mezzo del quale Dio
ci parla, si illumina la notte, ci si incammina nella speranza. Se la fame è per
tutti, per quanti è la speranza che Dio
sia amico? Per pochi? Niente paura, la
fede può essere risvegliata in chiunque
se la sia trovata seppellita dalla dura coltre degli eventi. Come i pastori, piccolo
gregge risvegliato dagli angeli, caldo di
amicizia alla periferia della città dai molti
alberghi inospitali.
don Natale
bue e l’asino, la stella cometa, un
bel pastore. Ogni sera a partire dal
16 dicembre, mettete la figura che vi
indicherò, giorno per giorno, e dite
una preghiera davanti alla scena
della Natività. Ovviamente non tutti i
presepi sono “attrezzati” allo stesso
modo: non vi preoccupate per ogni
adattamento che dovreste fare.
16 dicembre: secondo il
calendario ambrosiano
sarebbe il giorno dedicato al
ricordo dell’annunciazione a
S. Giuseppe da un angelo.
Per questo mettiamo nella
stalla la figura di GIUSEPPE, lo
sposo di Maria.
17 dicembre: il vangelo
odierno ricorda l’annuncio
dell’angelo Gabriele a
Zaccaria della nascita di Giovanni
il Battista, il Precursore di Gesù.
L’Angelo è lo stesso che apparirà a
Maria, ed è
ovviamente
compagno
di quello che
annuncerà
la nascita
di Gesù
ai pastori.
Per questo,
collocherei
un ANGELO,
vicino al
gregge
delle pecore
custodito dai
pastori.
18 dicembre: si legge la
seconda parte dell’annuncio
a Zaccaria, che non volle
credere all’angelo e
ammutolì. Quale animale è così
silenzioso e muto, come Zaccaria,
se non il bue? Mettiamo allora il
BUE nella stalla.
19 dicembre: si commemora il
viaggio di Maria da Elisabetta,
moglie di Zaccaria e mamma di
Giovanni il Battista. Non avrà
forse usato un asino? forse lo
stesso che poi la portò incinta
fino a Betlemme. Quindi
collochiamo l’ASINO nella
stalla.
20 dicembre: si ricorda la
nascita del Battista che fu
pastore per il suo popolo e
ricondusse i cuori dispersi di Israele
al Signore. Mettiamo oggi il PASTORE
(quello messo da parte per il nostro
intento) vicino al gregge e in modo
tale che guardi
l’angelo che
abbiamo collocato il
17 dicembre
21 dicembre: quando nacque
Giovanni Battista, suo padre profetizzò
che egli precedeva un Sole (Gesù) che
viene dall’alto. Una forte luce. Di simile
ci sono le stelle. Allora è finalmente
il giorno della STELLA (cometa) che
mettiamo nel cielo del nostro presepio,
sopra la stalla della Natività.
22 dicembre: il vangelo ci ricorda il
censimento di Augusto e il viaggio di
Maria e Giuseppe a Betlemme, dove
si compirono per lei i giorni del parto.
Prepariamo finalmente la MANGIATOIA
vuota nella stalla, dove già ci sono
Giuseppe, l’asino e il bue.
23 dicembre: quest’anno è la domenica
dell’Incarnazione. Grande protagonista
è MARIA. Secondo voi chi mettiamo
nella stalla vicino a Giuseppe e
accanto alla mangiatoia?
Mettiamo anche
GESÙ BAMBINO nella
mangiatoia, ma coperto.
24 dicembre: ecco il giorno che precede
Natale. Scopriremo Gesù dopo la Messa
di mezzanotte o domani mattina, giorno
di Natale.
Fatto questo, il 1 gennaio si potrebbero
far entrare in scena i Magi con i
cammelli, e fargli fare un progressivo
avvicinamento a Gesù bambino fino al
6 gennaio. Possiamo affidarli ai bimbi
che sono dei “geni” nel costruire un
percorso.
Come detto all’inizio, ricordiamoci ogni
sera di metterci davanti al presepio
anche per pregare per le
nostre famiglie.
Buon Natale.
don Gigi
Accogliere
con calore e rispetto
Festa alla nostra scuola dell’infanzia
... I discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: “Chi dunque è il più
grande nel regno dei cieli?”. Allora Gesù chiamò a sé un bambino, lo
pose in mezzo a loro e disse: “In verità vi dico: se non vi convertirete
e non diventerete come i bambini, non entrerete
nel regno dei cieli”. Matteo 18,1-5.10.12-14.
C
ome ormai da anni nelle settimane che precedono la festa
dell’ Accoglienza fervono i preparativi e sembra che manchi sempre
qualcosa, ma poi improvvisamente
tutto prende forma, luce e calore. Si
proprio calore, nonostante la chiesa
alle tre del pomeriggio fosse fredda e
un po’ buia e il canone di Pachelbel
risuonasse sotto l’abside. Entrando uno strano silenzio e don Natale
che ci accoglieva sorridente mentre
accendeva le candele sull’ altare. In
chiesa erano radunati tutti i genitori
specialmente quelli che iniziavano la
loro avventura nella nostra scuola. Il
brano letto e meditato ci ha fatto capire subito qual’è il senso di questa
giornata e il senso del cammino che
ogni anno scolastico propone, ma
forse è anche il senso che dovrebbe avere il nostro essere genitori ed
educatori. E’ proprio questa accoglienza calorosa e rispettosa di ogni
singolo bambino che caratterizza la
nostra scuola e permette di sentirci
una grande famiglia. Dopo qualche
preghiera finalmente arrivano i bimbi
a cantare e donare un Angelo fatto
da loro ai loro nuovi piccoli amici. Poi
tutti di corsa per la coppa dei papà
dove da anni le classi si contendono
la famosa coppa vinta quest’anno dai
papà della maestra Lucia. Che gioia
vedere gli occhi dei piccoli luccicanti
ed entusiasti mentre guardano il loro
papà gareggiare, la stessa gioia nel
vedere loro partecipare ai giochi o
correre a prendersi l’ultima focaccina.
Ogni anno e’ una grande e attesa festa dove ci si ritrova a raccontarsi delle vacanze, della scuola, delle piccole o grandi problematiche della vita,
arrivano anche genitori di ragazzi piu’
grandi che sono tornati a salutare le
loro maestre; è sempre un’occasione
unica e irripetibile per stare insieme e
per accogliere ogni piccolo ed accompagnarlo, l’occasione per ciascuno di
noi di essere segno di quell’Amore
che Gesù ha da sempre riservato ai
“piccoli” della terra, di quella tenerezza che vedo nelle volontarie all’ingresso alla mattina, nei saluti delle
suore, nelle mani delle educatrici che
servono ogni giorno e donano un po’
di se stesse per questi piccoli. E’ un
dono unico e raro che difficilmente
troviamo oggi nel nostro mondo così
preso dall’ indifferenza e dal pensare al proprio io. Qui oggi come ieri si
respira tutto questo, si sente quell’Amore unico che si fa dono di sé per
l’altro, proprio come il Pellicano citato
nella breve omelia dal nostro Parroco
che dona se stesso per i suoi piccoli.
Allora invito ciascuno di noi a cercare di fare ogni giorno questo dono ai
nostri piccoli perché diventino ragazzi capaci di amare avendo sempre
nel cuore l’amore ricevuto fra queste mura e fra le mura di ogni nostra
casa. Preghiamo il loro Angelo, come
dice il Vangelo, perché guardando
in faccia il Signore protegga e guidi
ognuno di noi in questo compito. Per
chi scrive, questa sarà l’ultima festa
dell’accoglienza, ma ci promettiamo
di ritornare ancora per riabbracciare
chi in questi anni ci ha sempre fatto
sentire come a casa!
Tiziana Torri
Calendario
parrocchiale
Dicembre
Domenica 16 V domenica di
Avvento- Il Precursore alle 10.00
S. Messa e benedizione di Gesù
Bambino pomeriggio: scuola
materna, auguri di Natale.
Lunedì 17 alle 18.00 Veglia di
Natale e cena in Oratorio.
Domenica 23 VI domenica di
Avvento- Dell’Incarnazione o della
Divina Maternità della B.V. Maria.
Lunedì 24 alle 7.15 e 9.30
SS. Messe del mattino alle 18.30
S. Messa della Vigilia di Natale alle
24.00 S. Messa nella Notte Santa.
Martedì 25 Natale del Signore –
Orario festivo delle SS. Messe.
Mercoledì 26 S. Stefano – Orario
SS. Messe: 8.30-10.00-11.00-18.30
Lunedì 31 alle 18.30 S. Messa con
Te Deum di ringraziamento per
l’anno trascorso.
Gennaio
Martedì 1 Ottava del Natale (di
precetto)-Giornata mondiale della
pace orario festivo delle SS. Messe.
Venerdì 4 1°venerdì del mese
Sabato 5 alle 7.15 e 9.30
SS. Messe del mattino, alle 18.30
S. Messa della vigilia dell’Epifania.
Domenica 6 Epifania del Signore.
Mercoledì 9 alle 20.45, in cappella,
preghiera per le persone separate
Venerdì 11 alle 20.45 al cinema
Palestrina, 4° incontro di
formazione per adulti “Passi verso
la fede” sul tema: ”La fede degli
Apostoli.”
il
paradiso di
noi ragazzi
delle medie!
Qui Castelveccana...
...Siamo due ragazze che hanno vissuto
un’esperienza bellissima a Castelveccana con
i nostri educatori e vogliamo
spargere la voce tra le “nuove
reclute” dell’oratorio, i ragazzi
di prima media, perché “più
siamo e più ci si diverte!”
Attività del
Consiglio Pastorale
Nella vigna del Signore
L
a riunione si è tenuta nel salone
dell’Oratorio del SS. Redentore.
Dopo aver presieduto la preghiera di
compieta, Don Natale ha comunicato il
cambio alla presidenza dell’ Azione Cattolica della nostra Comunità Parrocchiale
con Anna Reali che subentra a Silvana
Stella Cardinale, con un caldo benvenuto
alla prima e un cordiale ringraziamento
alla seconda.
Si è poi entrati nel vivo con la comunicazione che saranno a breve istituite le
Commissioni Parrocchiali di cui si era
fatto cenno nelle precedenti sessioni, una
per ognuna delle due parrocchie della
Comunità Pastorale, costituite al momento dai Consiglieri del CPCP secondo la rispettiva appartenenza, ma che verranno
allargate cooptando operatori già coinvolti
nelle varie attività. Questa decisione, presa dal Direttivo, ha lo scopo di consentire un maggior contatto diretto con la vita
parrocchiale e di accelerare la definizione
di argomenti specifici, tipici di ciascuna
Parrocchia. Esse verranno convocate in
luogo del CPCP nelle sessioni di Gennaio e Maggio 2013, separatamente ma in
contemporanea nelle due parrocchie.
E’ seguita poi la relazione del Gruppo
Chiesa e Territorio, preceduta da un
commento al cap. 12.4 della Lettera Pastorale “Alla scoperta del Dio vicino” del
Card. Angelo Scola, relativo alla fede per
il “bene della società plurale”. L’invito per
tutti i fedeli è di non sottrarsi al dovere della testimonianza, di non
restare muti di fronte
alle grandi questioni
del nostro tempo e di
sessione del 28/11/2012
non ritenere la fede come un fatto privato.
I cristiani sono sempre stati e sono l’anima del mondo; dunque facciamo brillare
palesemente questa luce.
Il Gruppo si è riunito alcune volte per esaminare in dettaglio il problema di come
avvicinare la grande folla di persone che
gravita nella nostra zona, ma che per motivi vari non frequenta la nostra Comunità.
Oltre ai 23.000 residenti (complessivamente per le due parrocchie) vi sono le
persone di passaggio per l’attività lavorativa o per lo studio nelle varie scuole e
nelle vicine università, coloro che si sono
trasferiti da altre città e gli stranieri, che
si sentono spaesati ed isolati; un mondo
cosmopolita che ci passa solo accanto.
Ne è emersa una proposta “sfidante”:
quella che in ciascuno dei circa 600 caseggiati della nostra Comunità vi sia almeno un referente, che possa servire da
contatto e segnalazione per esigenze
specifiche come l’arrivo di una nuova famiglia, la nascita di un bimbo, la malattia
di una persona o la perdita di qualche
caro. Una presenza discreta, rispettosa
della privacy che ormai tutti vogliono avere, ma che riesca a far sentire a queste
persone che la Parrocchia con i suoi Sacerdoti e con le sue strutture è loro vicina
e che non li lascia nella solitudine, che
spesso è fonte di tristezza e di angoscia.
Un progetto che richiederà tempo, di cui
si dovranno discutere bene termini e modalità, ma che sembra in grado di rispondere all’esortazione del nostro
Arcivescovo.
Roberto Bosisio
M
olte persone potrebbero pensare che sia una Tre Giorni solo di
preghiera, noiosa e una perdita di tempo, per i ragazzi, e denaro, per le famiglie. Ma se sapessero che mentre loro
se ne stanno spaparanzati sul divano
della casa al mare o in montagna, noi
corriamo come dei pazzi per le vie del
magnifico giardino della Villa Immacolata, con le torce accese e la tremarella
alle gambe!
In questa, purtroppo, breve vacanza si
avvicendavano formazione spirituale,
scherzi e risate, cibo gustoso e sere
che poi si rivelano divertenti e curiose.
E tutto in compagnia dei mitici educatori.
Abbiamo sentito la presenza di Dio che
ci ha fatto capire quanto l’amicizia sia
un tesoro importantissimo, forse indispensabile per la vita di tutti. Ognuno
di noi ha bisogno di amici: nessuno
è capace di vivere tutta la vita senza
averne neanche uno. Ci siamo fermati
a considerare questi semplici punti leggendo brani del Vangelo, assistendo a
delle scenette recitate dagli educatori,
svolgendo test e dividendoci in gruppi
commentando. Ma tutto questo ridendo e scherzando più che in vacanza.
Noi in questa breve vacanza abbiamo
vissuto momenti meravigliosi e l’anno
prossimo ci torneremo. Quindi consigliamo a tutti i ragazzi di prima e seconda media che non ci sono andati di
provare e portarsi a casa ricordi bellissimi di una vacanza che non sarà mai
uguale...
Sofia C. & Alessandra L.
Frasi “celebri”
Passalaparola
don Ale!
Chi è iscritto alla neswletter dell’oratorio avrà colto una
novità divenuta oramai una piacevole consuetudine
introdotta dal don da quando si occupa del nostro oratorio:
con il calendario delle attività settimanali, don Ale digita
‘a braccio’ frasi molto ispirate. Qui sotto ne abbiamo
selezionata qualcuna... tutte degne di nota, ma non ci
stavano... ma la serie completa la trovate sul sito della
parrocchia www.parrocchiaredentore.it
dall’archivio
parrocchiale
Sono rinati battezzati in Cristo
Adèle Couvreur
Cecilia Maria Bramante
Nicola Taddeo
Alexander Squire
Lorenzo Della Cagnoletta
Ci hanno preceduto
nella casa del Padre:
Ines Maria Bagni
di anni85
Michelina Guadagni
“ 78
Edilson Anthony Topacio “ 34
Lucio Giacchetti
“ 81
Maria Ginevra Pasetti
“ 91
Mario Monti
“ 77
Miranda Miraglies
“ 95
U
na mattina, di buon’ora, mi trovavo
in un ospedale milanese in attesa
di sottopormi ad un elettrocardiogramma
sotto sforzo.
Nella sala di aspetto c’erano diverse persone ed ecco che un signore, entrato poco
prima nello studio medico con la moglie
che doveva sottoporsi a quell’esame, ritorna da solo e, rivolgendosi ai presenti,
racconta che il tecnico di cardiologia, dopo
Indissolubile:
perché?
La Diocesi di Milano, e il Gruppo
ACOR - Pastorale per fedeli separati,
divorziati e in nuova unione,
organizzano sabato 19 gennaio
2013, nel salone dell’Oratorio del SS.
Redentore in Via P.L. da Palestrina
7, una giornata di formazione, studio
e confronto per operatori della
pastorale delle situazioni difficili e
irregolari. L’orario è dalle ore 9.00 alle
17.00. Intervengono: Mariolina Ceriotti
Migliarese, neuropsichiatra infantile
e psicoterapeuta e don Aristide
Fumagalli docente di teologia morale.
Freschi di stampa
Maurizio Mirilli
365 motivi per
non avere paura
San Paolo edizioni
pp. 428, € 14,90
Una buona idea come
strenna natalizia; l’autore
ripercorre 365
“non temere”
presenti nella
Parola di Dio
facendone
altrettanti motivi
di speranza e di
incoraggiamento.
aver applicato a sua moglie gli elettrodi
necessari per l’esame, abbassando lo
sguardo sulle eleganti scarpe con tacco
della signora, aveva tranquillamente dichiarato che era impossibile effettuare
l’esame proprio a causa di quelle scarpe.
Tra l’incredulo e il furibondo quel signore
racconta anche che, quando sua moglie
aveva prenotato l’esame, non era stata
informata della necessità di indossare
scarpe basse con suola di gomma poichè
avrebbe dovuto camminare e poi correre
su un tapis-roulant. Ora veniva invitata a
ripresentarsi il mese seguente, dopo aver
già atteso circa tre mesi per quell’appuntamento, munita di calzature idonee. Lo sfogo accorato di questo signore però cade
nell’indifferenza generale.
Io abbasso lo sguardo sulle mie scarpe
che casualmente hanno i requisiti richiesti, perché anch’io non avevo avuto al
momento della prenotazione nessuna informazione, e sento la mia voce chiedere all’esasperato marito quale numero di
scarpe calza sua moglie ed è proprio lo
stesso numero delle mie. Allora mi alzo e
precedo l’incredulo e speranzoso signore
I libri consigliati in questa rubrica sono disponibili
al Banco della Buona Stampa situato in chiesa.
Anna Fata
VIVERE
E LAVORARE
MEGLIO
Paoline
edizioni
pp. 262,
€ 15,00
Circostanze storiche,
economiche, culturali,
individuali, psicologiche
e spirituali dell’universo
professionale, oggi più
che mai vissuto in modo
conflittuale.
«Poiché tu sei tiepido, non sei cioè né
freddo né caldo, sto per vomitarti dalla
mia bocca» (Ap 3,16). Ecco la sorte riservata a chi ha vissuto privo di passione
per qualsiasi cosa: sarà vomitato da Dio!
E proprio ai nostri giorni l’apatia di fronte
ai grandi ideali, all’etica, alla politica parla dell’urgenza di riscoprire il valore delle
passioni: è il primo scopo di questo libro,
come evidente anche dal titolo.
Tuttavia, non si può negare che ogni
passione contiene un lato oscuro, che
la porta in direzione del vizio. Per questo motivo, nel libretto, il lettore troverà
anche voci contrarie, o semplicemente
più prudenti, in merito alla valorizzazione
delle passioni.
Il secondo fine del libro, infatti, come si
nota anche dal sottotitolo «pro e contro»,
lungi dall’essere quello di dare pensieri
preconfezionati sulle passioni, è quello
di dare a pensare. Un’attività, anzi una
passione, quella del pensare con la
propria testa, che ai nostri giorni rischia
anch’essa l’atrofia.
All’interno vi sono interventi di Enzo
Bianchi, Carlo Calanchini, Adriano Fabris, Giovanni Ventimiglia.
Emma Della Valle Mella
Giovanni Ventimiglia
Insegna ontologia
e antropologia filosofica
alla Facoltà di Teologia
di Lugano, dove dirige
l’Istituto di Studi Filosofici,
temi e problemi
di filosofia alla Università
Cattolica del Sacro Cuore
di Milano.
È fondatore e presidente
dell’Associazione non
profit «Pro-filo umano»
per la promozione della
filosofia come forma
di servizio sociale.
Tra le sue pubblicazioni:
Differenza
e contraddizione.
Il problema dell’essere
in Tommaso d’Aquino
(Vita e Pensiero 1997);
Se Dio sia uno. Essere,
Trinità, inconscio
(Ets 2002); Vizi. Esercizi
per casa (Apogeo 2007);
To be o esse?
La questione dell’essere
nel tomismo analitico
(Carocci 2012).
Ha curato Virtù antiche
(Messaggero 2011)
in questa stessa collana.
a cura di Giovanni
Ventimiglia
Passioni
Pro e contro
Messaggero
di Padova edizioni
pp. 120, € 10,00
Nell’era globale che
vede prevalere apatia e
individualismo occorre
ridare valore alle
passioni, consapevoli
che in esse convive un
lato oscuro che porta al
vizio.
In copertina: © Odilon Dimier /
PhotoAlto / Corbis.
� 10,00 (I.C.)
Giovanni Ventimiglia (a cura)
Passioni
Pro e contro
Giovanni Ventimiglia (a cura)
Semplicemente
“Amore”
Passioni /
Attenzione agli altri
nello studio medico dove la moglie è ancora in attesa ed aiuto la signora a calzare le
mie scarpe che le permetteranno di effettuare il sospirato esame.
Ritornata in sala di attesa mi sento strana, forse perchè sono momentaneamente
senza scarpe o forse perché sono stupita
di me stessa e mi chiedo, ancora incredula, se sono stata proprio io ad aver dato
le mie scarpe a una sconosciuta. Non
sono ancora riuscita a darmi una risposta, quand’ecco comparire le mie scarpe
in mano a quella signora che non sa più
come ringraziarmi, mi abbraccia, mi bacia
e alla fine insieme al marito mi assicura
eterna riconoscenza. Mi sembrano persino esagerati e quasi sono imbarazzata da
tutte quelle manifestazioni di gratitudine,
infine si è trattato solo di scarpe!
Arriva finalmente il mio turno, tutto si svolge regolarmente, il mio cuore è a posto
anche se batte all’impazzata ed io stento
a riconoscermi perché sono consapevole
che solo pochi anni addietro non avrei mai
preso quell’iniziativa.
Ma quella mattina mi sono sentita interpellata dallo sfogo “disperato” di quell’uomo
che sottendeva una richiesta d’aiuto.
Poi mi sono sentita contenta per quel piccolo gesto di solidarietà perché, al di là
delle scarpe, è stata la consapevolezza di
aver prima condiviso il problema di quelle
persone e poi di averle potuto aiutare a
risolverlo.
Tutto questo forse è accaduto perché da
alcuni anni ho intrapreso con Gesù un
cammino per il quale non servono…scarpe, ma “Amore”.
www.edizionimessaggero.it
Irene Corona
Maria Bambina La
Piccola Taumaturga
Segno edizioni
pp. 72, € 5,00
Alla scoperta delle
origini del culto di Maria
Bambina, le grazie che
continuano e le preghiere
per i miracoli.
dall’ateismo
al cattolicesimo
Percorsi di conversione
la persona intelligente pone sempre in
dubbio ciò che crede, e così impara a
superare gli errori in cui si era imbattuta.
Ospitiamo ogni mese sui nostri fogli,
un estratto dal giornale di opinione
che da molti anni viene esposto
all’interno della nostra chiesa e sul
sito web della nostra parrocchia;
temi che affrontano e discutono la
realtà e l’attualità che ci circonda,
perchè talvolta soffermarsi e
approfondire il pensiero aiuta la fede
e la nostra coscienza.
L
e conversioni al Cattolicesimo
spesso non fanno notizia, nonostante accadano sempre più spesso ad
esponenti contemporanei del mondo
filosofico e scientifico. Eppure, sia oggi
sia nel passato sono avvenuti casi davvero “clamorosi” di questo genere.
Di recente ha destato interesse quanto
avvenuto a Leah Libresco, fino a qualche anno fa atea (e ateista) convinta.
Ad accompagnare la Libresco in questa
scoperta, è stato un incontro semplice
e umano con uno studente che, discutendo sull’origine della legge morale, le
fece scoprire come il suo fondamento
fosse “oggettivo, un dato indipendente
dalla volontà umana, qualcosa che faceva parte di un ordine che qualcuno
doveva aver pensato”. Era la scoperta
che la Verità esiste e non l’hanno inventata gli uomini, ma Colui che ha fatto gli
uomini.
A proposito di questa passione per la
Cineforum
Luglio 2012: Leah Libresco,
popolare blogger americana atea,
annuncia sul suo noto portale
“Patheos Atheist Portal” la
conversione al cattolicesimo.
Verità, e per la libertà che va oltre una
morale prestabilita ed esplora territori
persino opposti, ha scritto anche un cardinale cattolico del XIX secolo, noto per
un percorso di conversione attraverso la
Grazia: John Henry Newman. Essendo
razionalmente assurdo che le verità rivelate da Dio possano subire un cambiamento, o anche solo un’evoluzione,
risulta del tutto ovvio che sia indispensabile ritrovare la medesima Fede professata oggi anche nei Padri della Chiesa. Questa convinzione non derivava a
Newman dall’adesione alla Chiesa cattolica, ma dal semplice ragionamento.
L’anima di Newman, come quella di
ogni persona razionale, non trova pace
fin tanto che non raggiunge la Verità:
Questo processo è dolorosissimo, perché è un susseguirsi di riconoscimenti di
fallimento. Ecco che, per poterlo condurre
alle estreme conseguenze, e, quindi giungere alla Verità, è necessaria una fortissima determinazione ed una grande potenza spirituale. In Newman, il cammino è
fin dall’inizio teologico e religioso: l’ascesi
spirituale e la ragione, in lui, marciano
sempre parallele e si sorreggono vicendevolmente. Newman è stato esempio di
come la ragione è lo strumento principe
della Fede: senza contraddirla, la supera
e la completa con quella enorme grazia
che è la Rivelazione.
Per noi queste testimonianze così forti
e provocanti pongono in luce un fatto: la
Fede ragionevole è in assoluto il fulcro
di un cammino che non è solo modello, ma è Verità reale e sperimentabile
ogni giorno nella vita e per la vita di
ciascuno di noi. Per l’approfondimento
di questo delicato tema, nell’anno della
Fede appena iniziato, segnaliamo la domenica in prima serata un programma
di TV2000, che racconta altri percorsi di
conversione, con un titolo che già di per
sé non lascia dubbi: “La svolta”.
La Redazione di Atlantide
I film selezionati e proiettati questo mese nelle sale della nostra Comunità Pastorale.
Cinema PALESTRINA
Via Palestrina, 7 Milano
- proiezione pomeridiana
h. 17.00
- proiezione serale con
presentazione e dibattito
h. 21.00 a cura di G. Zappoli (My
Movies) e A. Autieri (Box Office).
Sala GREGORIANUM
Via Settala, 27 Milano
- proiezione domenicale h. 16.00
- proiezione del martedì con
presentazione e dibatitto h. 21.00.
info: www.gregorianum.com
4 dicembre
Marilyn di S. Curtis con J.
Ormond, K. Branagh. USA 2011.
Comm. 96 min
13 dicembre Ciliegine
20 dicembre la vita è meravigliosa
17 gennaio la guerra è dichiarata 11 dicembre
24 gennaio i colori della passione La guerra è dichiarata
31 gennaio on the road
di V. Donzelli con V. Donzelli,
J. Elkaïm. Francia 2012.
Dramm. 100 min.
18 dicembre
a simple life
di Ann Hui con A. Lau, D. Yip, Q.
Hailu, W. Fuli, E. Lam, Cina 2011.
Dramm. 129 min
Martedì 15 gennaio
Monsieur Lazhar di Philippe
Falardeau con M. Fellag, S.
Nélisse, É. Néron,
D., B. Poupart. Canada 2011.
Dramm. 94 min
La Santa Messa feriale delle ore 7.15
Come sentinelle all’aurora
D
a un po’ di tempo abbiamo ripreso dopo diversi
anni l’abitudine di presenziare, quando gli impegni lo permettono, alla S. Messa feriale
delle 7.15, la “Messa prima”
come si diceva una volta.
Quando la si celebra in Chiesa il gruppo dei partecipanti
sembra piccolo, ma quando
nei mesi invernali, come ora,
si celebra in cappella si fa
quasi sempre il pieno.
Penserete subito che siano tutti anziani,
termine bello per non farci sentire vecchi,
ma non in grado purtroppo di cambiare la
realtà. Anche se è vero che i capelli bianchi rappresentano una buona percentuale, ci sono anche persone nel pieno della
maturità, insegnanti o professionisti, lavoratori di ogni genere, e giovani studenti
delle scuole superiori o universitari, che
prima di iniziare la loro attività sentono il
PARROCCHIA SS. REDENTORE
Orari S. Messe
Feriali: 7.15 - 9.30 - 16.00 - 18.30
Prefestivi: 18.30
Festivi: 8.30 - 10.00 - 11.00 - 12.15 18.30
Segreteria Parrocchiale
9.30-12.00 da lunedì a sabato
15.30 - 18.30 solo il mercoledì
Tel 026694498 Fax 026697251
[email protected]
Oratorio
16.00-19.00 da lunedì a sabato
11.00-12.00 e 16.00-19.00 domenica
Tel 0297384393
[email protected]
Scuola materna
Suore Rosminiane
Tel 026704677 Fax 0266986082
Centro Ascolto Caritas
Martedì e Giovedì: 16.00-18.00
Tel 026705181
bisogno di passare in Chiesa. Ci sono anche le religiose di vari ordini e i volontari
della Parrocchia. Tutti con i visi ben svegli,
attenti, non assonnati, come se fosse già
mattina avanzata.
La S. Messa scivola via velocemente,
con l’intensa partecipazione di tutti, tra
preghiere e canti, talvolta con una breve
omelia, talvolta senza ma sempre con
qualche attimo per riflettere personalmente sulle letture.
SACERDOTI della COMUNITA’
PASTORALE
Don Natale Castelli (Parroco)
026694498 3478517657
Don Gigi Colombo (Vicario
Parrocchia SS. Redentore)
0267384114 3478033042
Don Sergio Tomasello (Vicario
Parrocchia S. Gregorio)
0229409888 3392752279
Don Alessandro Noseda (Vicario
Oratorio SS. Redentore)
0267384112 3288861369
Don Piero Denna (Residente
Parrocchia SS. Redentore)
026705691
Don Luigi Parisi (Residente
Parrocchia SS. Redentore)
0267384113
RIFERIMENTI PARROCCHIA
SS. REDENTORE
www.parrocchiaredentore.it
Sul sito gli altri indirizzi mail.
RIFERIMENTI PARROCCHIA
San GREGORIO MAGNO
Consulta il sito
www.sangregoriomilano.it
La grande maggioranza fa la comunione: sentono la necessità
di avere in sé il pane vivo, che
rasserena. Chi non la fa si sente quasi escluso da questa bella
unione comunitaria e si ripromette di farla al più presto.
Quando la Messa finisce c’è un
fuggi-fuggi generale: le nostre
suore corrono alla Scuola Materna, tra poco cominciano ad arrivare i bambini, le altre tornano ad
assistere ammalati e bisognosi; i volontari
si avviano alle loro attività parrocchiali; gli
altri ai loro luoghi di lavoro o di studio.
Alcuni rimangono anche quando le luci si
spengono, magari un po’ troppo frettolosamente, chi a pregare, chi a meditare sulle
letture, chi semplicemente a contemplare l’immagine dell’abside, con quel Cristo
che, additandoci il suo Sacro cuore, con
un mite e coinvolgente sorriso sembra
dirci : ”Non temere, sarò sempre con te e
ti sarò di conforto nelle sofferenze, nella
tristezza, nell’angoscia; non ti lascerò mai
solo”.
Poi pian piano se ne vanno, uno alla volta
come i grani di un rosario. Infine anche noi
ci alziamo e ce ne andiamo attraversando la Chiesa silente, certi di avere con noi
Gesù, che ci indica la Via da seguire nelle
inevitabili difficoltà, la Verità da perseguire in ogni nostro impegno, la Vita perfetta
da imitare per far parte del Regno. E’ un
bel modo di iniziare la giornata, come la
gioia sottile che pervade le sentinelle al
sopraggiungere dell’aurora. Se domattina
vi svegliate presto e non sapete cosa fare,
provateci anche voi.
Feli e Roberto Bosisio
progetto
di Comunità Aperta
Parrocchia SS. Redentore
via L. Palestrina 5 - Milano
Direttore responsabile
Margherita Faustinelli
Per contatti:
[email protected]
Registrato presso il Tribunale
di Milano n° 426 del 19-11-1971
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