Comunicato - Biblioteca Statale Stelio Crise di Trieste
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Comunicato - Biblioteca Statale Stelio Crise di Trieste
RAPSODIE SCRITTE I libri d’artista di Claudia Raza Alla Biblioteca Statale di Trieste, Claudia Raza presenta cinquanta “libri d’artista” dando visibilità ad un’ulteriore sfaccettatura della sua multiforme personalità creativa di pittore, incisore e poeta. Lo fa partendo dal libro, inteso come tempio e depositario della parola scritta, per destrutturarlo eclissando il ruolo tradizionale della scrittura e della parola, inventando un nuovo manufatto, dove si incontrano penna e pennello e l’arte diventa pensiero sull’arte stessa e sul suo linguaggio. La Raza pensa, crea e realizza: il risultato è rappresentato da una serie di artists books, pezzi unici, dove viene cancellata la separazione tra forma e contenuto diventando supporto materiale di una espressione artistica portatrice di senso, e che danno modo all’autore di veicolare i valori simbolici dell’ispirazione poetica coniugandoli con interventi pittorici, calcografici e acquerelli. Opere che rimandano alle esperienze paroliberiste di marinettiana memoria ma non demistificano l’arte, anzi ne rilanciano la feconda funzione anticipatrice e acceleratrice del futuro attraverso una riflessione che –legata alla terra e alle idee- reagisce alle illusioni e alle disillusioni. Attraverso la tecnica del collage, la Raza in questi suoi libri reinventa nuovi motivi di attenzione sulle parole e sulle immagini, conferendo alle stesse un autonomo senso letterale e simbolico in una fusione vivida ed ermetica che combina sogni, realtà e fantasia. Claudia Raza fabbrica la carta, scrive i testi poetici e crea le immagini contenute nei libri, realizzando un circuito virtuoso che interpretando la memoria degli affetti e della natura declina la creatività in forma calligrafica e cromatica, dà vita a opere che sono prima di tutto fissazione del sentimento, ricordi e pensieri che suscitano riflessioni e sottili inquietudini. Spesso attraverso il riferimento alla natura e ai sentimenti, tramite parole e immagini, l’artista ci parla di un amore per una vita vera, vissuta con quella eleganza spirituale che diventa pensiero, capacità di coniugare i sentimenti, ricerca del bello e attenzione alla dimensione dell’umana esistenza: ricordandoci che anche nell’arte, la nostra esperienza si costituisce attraverso tutto quello che abbiamo vissuto. /Franco Rosso Attiva dal 1978, Claudia Raza annovera 75 mostre personali e 450 collettive in Italia, Slovenia, Austria, Spagna, Inghilterra, Francia, Svizzera. Brasile e Giappone. Nata a Cividale del Friuli, si è avvicinata alla pittura seguendo i corsi di Vitiello e Tomadini e successivamente –trasferitasi a Trieste- frequentando la Scuola Libera di Figura del Civico Museo Revoltella (diretta da Nino Perizi) e la Scuola Libera dell’Acquaforte di Carlo Sbisà. Successivamente ha approfondito le tecniche dell’incisione frequentando a Venezia la Scuola Internazionale di Grafica, per poi partecipare alla fondazione della stamperia “Tintoretto”. Claudia Raza è attiva anche come insegnante di grafica e di pittura , ha illustrato libri e collaborato alla scenografia con opere diaproiettate del dramma sacro “La Visione di Hildegarda” per il Teatro Bon di Udine. Affianca al raffinato gesto pittorico il linguaggio della poesia: ha pubblicato “Sottili Inquietudini” (Edizioni Il Murice) e “Sottili Inquietudini 2” (Circolo Italo Austriaco di Trieste) tradotto anche in tedesco e sloveno; “Inciso è ogni gesto” (Hammerle Editori – Trieste); “Parole scritte” (FrancoRosso Editore – Trieste).