sotto e sovrasterzo
Transcript
sotto e sovrasterzo
MANUALE d’uso RUBRICHE Grip and gift SOTTO E SOVRASTERZO: Sottosterzo e sovrasterzo possono essere fronteggiati non tanto agendo su volante e freni quanto valutando correttamente la velocità in curva e dosando l’acceleratore. A patto di adottare pneumatici in buone condizioni INSERIMENTI A VELOCITÀ ECCESSIVA: L’AVANTRENO “ALLARGA” Sopra, un marcato sovrasterzo provocato da un nostro collaudatore al volante di una Peugeot 207 1.6 16V GTI, forte di 174 Cv e 24,5 kgm di coppia. Sotto a sinistra, un inserimento a velocità eccessiva innesca il sottosterzo che, più a destra, culmina con un marcato allargamento della traiettoria. taccata, inserimento, vettura che raggiunge la corda, gas a fondo corsa, sguardo rivolto alla curva successiva e… muro! Nessun giro record, nessuna percorrenza da brivido, nessun virtuosismo da vantare al bar. Ma un conto epocale da versare al carrozziere. Il responsabile? Il sottosterzo. Fenomeno che affligge, sebbene con intensità differente, pressoché tutte le auto, e che consiste nell’allargamento della traiettoria da parte dell’avantreno con conseguente perdita di direzionalità e controllo. Un fenomeno che trae origine da una moltitudine S automobilismo_05 10 000 di fattori quali taratura e geometria delle sospensioni, trasferimento del carico del veicolo e stato dei pneumatici. Come contrastarlo? Valutando preventivamente e correttamente la velocità di percorrenza in curva, verificando periodicamente gonfiaggio e usura delle coperture e, in ultima battuta, affidandosi a manovre correttive che favoriscano il ripristino dell’aderenza. In quest’ultimo caso sono da evitare l’accentuazione della rotazione del volante, che non porterebbe alcun vantaggio amplificando anzi il rischio di scomporre la vettura in caso d’improvviso recupero della direzionalità, così come l’affondo violento del freno, che metterebbe ulteriormente in crisi l’aderenza dei pneumatici. Nel caso in cui il sottosterzo sia blando, meglio reagire con una moderata riduzione della pressione sul pedale dell’acceleratore, mentre qualora sia imminente l’uscita di strada è necessario ricorrere a un breve, ma violento, rilascio del gas, così da innescare con il trasferimento del peso sull’avantreno un accenno di sovrasterzo che favorisca la chiusura della traiettoria da parte dell’avantreno. Attenzione, in quest’ultimo caso, alla fase di riallineamento che impone una moderata azione di controsterzo accompagnata da una rinnovata pressione dell’acceleratore. in collaborazione con “GIOCHI” DI GAS INCERTEZZE ALLA GUIDA? DUBBI SUI PNEUMATICI? CHIEDI AD AUTOMOBILISMO E YOKOHAMA Sul sito www.automobilismo.it potete usufruire del servizio Yokohama Grip: compilando l’apposito coupon (sotto in foto), l’ufficio tecnico della Casa giapponese risponderà a ogni quesito, e scioglierà ogni dubbio, in materia di dimensionamenti e omologazioni, facendo da tramite con i costruttori auto per la richiesta di chiarimenti ed eventuali nulla osta. Grip… and gift: fatevi un regalo, guidate sicuri con Automobilismo e Yokohama! MESCOLA RACING E DISEGNO ASIMMETRICO Sopra, il pneumatico Yokohama Parada Spec-2, utilizzato per la nostra dimostrazione. Nato per il tuning, come dimostra il disegno aggressivo asimmetrico, vanta scanalature elicoidali con disposizione a spirale per l’espulsione d’acqua e tasselli diagonali per incrementare l’area di contatto tra gomma e asfalto. Mescola semiracing a profilo ultra ribassato. Misure da 195/50 R15 a 225/35 R19 e prezzi da 145 a 555 euro. Il sovrasterzo è l’omologo del sottosterzo, ma al retrotreno. Si tratta, anche in questo caso, di una divagazione, un allargamento, della traiettoria, ma da parte delle ruote posteriori. Questo fenomeno può avvenire in particolare in fase di rilascio. Per contrastare il sovrasterzo in rilascio è fondamentale evitare di entrare in curva “passivamente”, con il propulsore in fase di scarico; condizione che rende sensibile il retrotreno alle perdite di grip. L’elettronica, in tali frangenti, è un valido aiuto, ma a elevata velocità o con fondi a bassa aderenza potrebbe non rivelarsi sufficiente. Ecco allora che, con una vettura a trazione an- teriore, quando il retrotreno si disallinea è necessario ricorrere all’acceleratore, dosandolo onde “recuperare” il retrotreno. Che si parli di sotto o sovrasterzo, la sicurezza impone una costante: pneumatici in perfette condizioni. Anche adottando uno stile di guida corretto, l’usura del battistrada potrebbe vanificare ogni azione al volante. Specie quando gli intagli arrivano ad avere una profondità minima inferiore a 1,6 mm (limite prescritto dalla legge), il pneumatico subisce un declino della tenuta originaria non solo in caso di pioggia, ma anche su asfalto asciutto. In quest’ultimo caso a causa principalmente della “cottura” della mescola e dell’incremento delle torsioni in corrispondenza della carcassa. Analogo discorso in caso d’errato gonfiaggio: pressioni inferiori a quanto prescritto dalla Casa costruttrice possono portare a stallonamenti o danni alla spalla, laddove pressioni eccessive riducono il grip e la “copiatura” delle imperfezioni dell’asfalto. Insomma, che al volante ci si senta piloti come Schumacher o più banalmente dei semplici Mister Magoo, l’efficienza dei pneumatici resta una discriminante fondamentale tra un sereno rientro a casa e… l’intervento del carro attrezzi. 000 automobilismo_05 10