Divina Commedia nel Mondo

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Divina Commedia nel Mondo
COMUNE DI RAVENNA
Area Economia e Territorio
Servizio Turismo e Attività Culturali
U.O Promozione Culturale e Scientifica
La Divina Commedia nel Mondo
XXII rassegna di conversazioni e letture internazionali
13, 23, 30 settembre; 6 ottobre
La Divina Commedia nel Mondo, giunta alla XXII edizione, prosegue nell'intento di ricerca e
approfondimento di lingue e culture differenti da quelle europee, dedicando le prime due serate alle
versioni azerì e urdu, rispettivamente martedì 13 e venerdì 23 settembre.
Torna a Ravenna il professor Giampiero Bellingeri dell'Università Ca' Foscari di Venezia, grande
esperto dell'area turca e iraniana e valido traduttore, che presenterà al pubblico l'Azerbaigian e le sue
tradizioni, attraverso la magistrale opera di traduzione del poeta azero Aliaga Kurçaylì (1928-1980),
data alle stampe in caratteri cirillici già nel 1955 e riproposta, a seguito dell'indipendenza nazionale,
dalle edizioni Onder nel 2004 in caratteri latini.
Venerdì 23 sarà Thomas Dähnhardt, professore dell'Università Ca' Foscari e specialista in ambito
indo-islamico, a condurre gli spettatori alla scoperta del Pakistan, attraverso l'affascinante figura di
Aziz Ahmad (1914-1978), poliglotta, appassionato viaggiatore e profondo conoscitore della letteratura
europea, eminente critico e storico indo-pachistano, che nel 1943 si confrontò con l'ardua impresa di
traduzione di una parte della Divina Commedia.
Le due conversazioni saranno introdotte dalla dottoressa Giulia Gaimari, giovane dottoranda presso
l'University College di Londra, esperta della riflessione dantesca sul concetto di giustizia; seguirà la
lettura del I canto del Purgatorio martedì 13, e del XVII dell'Inferno venerdì 23, ad opera di Silvio
Castiglioni, attore e ricercatore teatrale, laureato in Filosofia presso l'Università Cattolica del Sacro
Cuore di Milano, fondatore del CRT-Centro di Ricerca per il Teatro di Milano e, da marzo 2007 con
Georgia Galanti, di Celesterosa, associazione culturale che si dedica alla progettazione e
realizzazione di libri artigianali e di diversi spettacoli teatrali, nell’ambito del dialogo con le arti
figurative.
Silvio Castiglioni tornerà a Ravenna per leggere una selezione di canti dalla Commedia nel corso della
terza serata, venerdì 30 settembre, dedicata all'ambizioso progetto interpretazione della Commedia in
LIS, Lingua dei Segni Italiana. Giuseppe Ledda, eccellente dantista e brillante divulgatore,
converserà con le curatrici di questa iniziativa: Maria Luisa Franchi, interprete LIS per la Rai dal 1994
e membro attivo dell'ANIOS (Associazione Nazionale Interpreti LIS) e dell'ENS (Ente Nazionale Sordi)
di Roma e Adriana Pannitteri, giornalista al Tg 1 della Rai e curatrice di varie rubriche di cronaca.
Le tre serate si concluderanno con la consegna del premio Lauro dantesco, che si prefigge di
conferire un alto riconoscimento a coloro che si sono contraddistinti per rendere vivo e fruibile il lascito
dantesco. Martedì 13 verrà premiato don Giovanni Montanari, presidente dell'Archivio Arcivescovile
di Ravenna che si è speso nella custodia e nella ricerca della memoria dantesca; venerdì 23 riceverà
il premio Giuseppe Ledda, attento e profondo conoscitore del Sommo Poeta con uno sguardo
sempre rivolto all'ambito di ricerca europeo e internazionale; infine, venerdì 30 Dario Franceschini,
Ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo, ritirerà il premio alla memoria di don
Francesco Fuschini, il prete-scrittore che parlava a “voce bassa” di Dante “che è poesia nella città
dei mosaici” (Il Resto del Carlino, 25/06/1995).
La rassegna si concluderà giovedì 6 ottobre, sempre alle ore 21 presso la Basilica di San Francesco,
con la lettura del III canto del Paradiso ad opera degli studenti di varie nazionalità, frequentanti le
scuole superiori di Ravenna, che daranno forma, attraverso la rispettiva lingua madre, al “loro” Dante.
Via Ponte Marino 2 – 48121 Ravenna
tel. 0544/485041-482227 – mail: [email protected]
COMUNE DI RAVENNA
Area Economia e Territorio
Servizio Turismo e Attività Culturali
U.O Promozione Culturale e Scientifica
Conversazioni dantesche - L'alto volo. Tra sciamani, poeti e aviatori
27 settembre; 4, 11, 18 ottobre
Questo progetto suggella una stretta collaborazione tra la ricerca universitaria propria dell’Università di
Bologna, e la divulgazione culturale, sostenuta dal Comune di Ravenna; è una sorta di apertura alla
città degli studi degli specialisti, chiamati a confrontarsi allo scopo di incrociare e accrescere le
prospettive di comprensione su temi centrali del pensiero contemporaneo.
Per il 2016 Sebastiana Nobili e Luigi Canetti, docenti dell'Università di Bologna e curatori delle
Conversazioni Dantesche, propongono, in considerazione della centralità di questo nell’opera
dantesca, la tematica del volo, che da sempre ha affascinato l'uomo, spingendolo oltre i confini noti in
una continua sfida con se stesso. Questo anelito viscerale si intreccia spesso con la devozione o la
paura nei confronti di esseri alati, che costellano fin dall'antichità la letteratura sia sul piano metaforico
sia su quello fisico, evolvendosi nella ricerca di strumenti tecnici per interrogare e conquistare il cielo.
Scienza e poesia, antico e moderno, sacro e profano, su queste dicotomie verteranno le quattro
conversazioni dedicate all’aspetto di metafora mitologica, di storia dell’aviazione e con essa delle
grandi guerre del Novecento, di fil rouge delle letterature di ogni cultura fino alla vera e propria corsa
allo spazio. Gli ospiti: il 27 settembre Remo Ceserani già docente di Letterature comparate
dell'Università di Bologna, con la conduzione di Sebastiana Nobili; il 4 ottobre Paolo Ferrari
professore di Storia contemporanea dell'Università di Udine, introdotto da Luigi Tomassini
dell'Università di Bologna; l'11 ottobre Corrado Bologna docente di Filologia romanza presso
l'Università Roma Tre e presso la Scuola Normale di Pisa dialogherà con Luigi Canetti; infine, il 18
ottobre Giorgio Palumbo dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) si confronterà con Cristina
Chiavari dell'Università di Bologna, lasciando la conclusione alle letture di Silvio Castilgioni, docente
di teatro, attore e soprattutto instancabile sperimentatore.
Le questioni dibattute in occasione di questi appuntamenti rientreranno nel programma di esame e
dunque nella formazione accademica degli studenti del corso di Conservazione dei Beni culturali; si
tratta di un importante risultato che consolida l’alto profilo scientifico della divulgazione culturale, la
relazione educativa condotta in collaborazione tra Università e Comune e la partecipazione diffusa dei
giovani alle attività di valorizzazione dantesca.
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