AGGIORNAMENTI DA MONTECATONE 4 6 12 15 10 2 8

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AGGIORNAMENTI DA MONTECATONE 4 6 12 15 10 2 8
CN/BO1420/2008
AGGIORNAMENTI DA MONTECATONE
EDITORIALE
Augusto Cavina, Roberto Pederzini
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OPEN DAY 2014
A MONTECATONE:
LA NOSTRA BELLEZZA
Simona Pepe
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GIARDINO RIABILITATIVO
A MONTECATONE:
INCONTRO GIOCO A BOCCE PER
PERSONE CON DISABILITÀ
Roberta Vannini
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PERCORSO DELLE LESIONI
DA DECUBITO
A MONTECATONE
Donatella Brillanti Ventura,
Rossella Sgarzani, Luca Negosanti
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CONGRESSO "LA RETE REGIONALE
DELLE LESIONI MIDOLLARI"
IMOLA, 7 NOVEMBRE 2014
Jacopo Bonavita
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MONTECATONE NEWS
Claudia Corsolini,
Elisabetta Cardelli
anno 14, Numero 2, Dicembre 2014
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UNA SETTIMANA AL
"DUKE OF CORNWALL
SPINAL TREATMENT
CENTER" A SALISBURY
Lidia Buscaroli, Federica Montanari
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NUOVE PUBBLICAZIONI:
PERSONE CON LESIONE
MIDOLLARE
SI RACCONTANO
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Editoriale
Direttore scientifico:
Roberto Pederzini
(Direttore Sanitario Montecatone R.I. S.p.A.)
Comitato di Redazione
del Montecatone
Rehabilitation Institute S.p.A.:
Gabriele Bazzocchi
(Medico Responsabile Unità Operativa
Complessa di Riabilitazione
Gastroenterologica e Medicina Interna
Day Hospital e Ambulatori)
Gian Piero Belloni
(Medico Responsabile Unità Operativa
Complessa Area Critica e Direttore del
Dipartimento Clinico-Riabilitativo e
dell'Integrazione)
Jacopo Bonavita
(Medico Responsabile Unità Operativa
Complessa Unità Spinale)
Donatella Brillanti Ventura
(Aiuto Dirigente Fisiatra)
Elisabetta Cardelli
(Segreteria Scientifica)
Nicoletta Cava
(Responsabile Area Assistenziale
Infermieristica Riabilitativa)
Claudia Corsolini
(Coordinatore del Dipartimento Clinico
Riabilitativo e dell’Integrazione)
Orianna Monti
(Direttore Programma Abilitazione
& Vita Indipendente)
Andrea Naldi
(Medico Responsabile Unità Operativa
Complessa Gravi Cerebrolesioni Acquisite)
Daniela Rossetti
(Psicologa e Psicoterapeuta)
Maria Lucia Scarpello
(Specialista in Urologia.
Assistente del Servizio di Neurourologia)
Roberta Vannini
(Coordinatore Area Riabilitativa)
Mauro Venturelli
Un anno di lavoro:
Primo bilancio
Anche per l’anno in corso ci fa piacere cogliere l’occasione del
numero di “In Volo”, pubblicato in prossimità della fine dell’anno, per riassumere brevemente le novità principali nel contesto
del Servizio Sanitario Nazionale e gli obbiettivi gestionali raggiunti, nell’esercizio 2014 e rendicontati in maniera esaustiva
nel bilancio di missione 2014. Al fine di permettere ai lettori di “In Volo” di seguire
più agevolmente gli stati di avanzamento nel tempo del piano delle azioni aziendali,
si farà riferimento ad alcuni obbiettivi di riferimento poliennale che sono stati confermati dal nuovo CdA (Consiglio di Amministrazione) per il triennio 2014-2017.
Novità nel contesto del Servizio Sanitario Nazionale
Firmata, in data 10 Luglio 2014, l’intesa della Conferenza Permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, concernente il nuovo Patto per la Salute per il triennio 2014-2016
Il Patto definisce l’entità del Finanziamento del Servizio Sanitario Nazionale (SSN) nel
triennio 2014-2016 in significativo incremento rispetto al 2013, dopo un quadriennio
di sostanziale invarianza dell’entità del finanziamento con conseguente significativa
riduzione del suo potere di acquisto in termini reali. Altri elementi rilevanti contenuti
nel nuovo Patto per la Salute sono:
- l’adozione di un nuovo regolamento sugli standard qualitativi, strutturali, tecnologici
e quantitativi relativi all’assistenza ospedaliera;
- la definizione, entro il 31 ottobre 2014, dell’Intesa Stato-Regioni sugli indirizzi per
realizzare la continuità assistenziale ospedale-territorio;
- la definizione, entro Gennaio 2015, dei criteri di appropriatezza di utilizzo dei vari
setting riabilitativi, per garantire alla persona con disabilità un percorso integrato all’interno della rete riabilitativa.
Per il prossimo trienno, anche per l’area della riabilitazione, avremo quindi un contesto
programmatorio nazionale favorevole per azioni di sviluppo, con particolare riferimento, all’implementazione della rete nazionale dei Centri di riabilitazione delle persone
con lesioni midollari e/o gravi cerebro-lesioni.
A questo proposito è in avanzato stato di realizzazione il progetto CCM 2012: “La
presa in carico delle persone con mielolesione nelle Regioni italiane: implementazione dei percorsi di cura integrati ospedale-territorio e degli strumenti di gestione”.
Il progetto, presentato da Agenas in collaborazione con la Regione Emilia Romagna e
l’Ospedale di Montecatone, coinvolge 12 Regioni in un importante net work collaborativo. Gli sviluppi del progetto potrebbero portare all’adozione di linee guida clinicoorganizzative comuni fra le Unità Spinali del network; alla definizione di criteri condivisi
per l’accreditamento istituzionale; alla implementazione di un registro interregionale
delle mielolesioni.
(Presidente CCM di Montecatone RI)
Foto di Vito Colamarino
Impaginazione grafica e stampa a cura di:
Tipografia Malagoli s.r.l.
41037 Mirandola (MO) - Tel. 0535.21028
Fax 0535.21028 - [email protected]
Redazione
via Montecatone, 37
40026 Imola (Bologna)
Tel. 0542.632811 - Fax 0542.632805
e-mail: [email protected]
www.montecatone.com
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Sintesi risultati piano
delle azioni aziendali 2014
Obiettivo: promuovere lo sviluppo di percorsi assistenziali integrati e di alta qualità, in grado di garantire
tempestività degli interventi e continuità assistenziale
nell’ambito delle reti ospedaliere, nelle fasi di reinserimento territoriale e follow-up post dimissione, per
pazienti affetti da lesioni midollari (Rete per le Mielolesioni) e gravi cerebrolesioni (Rete GRACER)
I gruppi di lavoro permanenti istituiti presso l’Assessorato
alla Salute della nostra Regione per il governo della rete riabilitativa regionale (Comitati Tecnico-Scientifici per le mielo e cerebrolesioni, Commissione Regionale per la Riabilitazione), nel 2014 hanno definito importanti aggiornamenti
delle linee guida sui criteri di appropriatezza e modalità di
funzionamento della rete regionale per il trattamento delle
gravi cerebro e mielolesioni, finalizzate a migliorare l’appropriatezza dell’utilizzo della rete per la riabilitazione ad
alta specialità, la presa in carico dei pazienti, la continuità
assistenziale, il livello di integrazione ospedale-territorio.
Grazie ad un intenso lavoro dei professionisti in collaborazione costante con i rappresentanti delle associazioni
dei pazienti, la situazione è sicuramente evoluta in senso
positivo, anche se rimangono tutt’ora margini di miglioramento soprattutto per quanto riguarda l’integrazione ospedale-territorio. Un importante contributo, per l’area della
mielolesione, è stato dato nell’ambito di un convegno, organizzato dall’ospedale di Montecatone e rivolto ai servizi
di riabilitazione territoriali dell’Emilia-Romagna, che ha
registrato una larghissima partecipazione ed ha permesso
un confronto serrato e costruttivo di verifica sugli aspetti
cruciali dei percorsi assistenziali con particolare riferimento
all’integrazione ospedale-servizi territoriali.
Obiettivo: “garantire adeguati tempi di attesa per il
primo ricovero di pazienti mielo-cerebrolesi in fase
acuta e tempi di attesa adeguati, in relazione alle condizioni cliniche, per il ricovero di pazienti riacutizzati”
Anche per l’anno in corso è stato possibile garantire il ricovero di pazienti acuti, compreso pazienti ventilati, provenienti dai Trauma Center regionali entro 24-48 ore dalla
richiesta; entro 7-10 gg. per pazienti provenienti da ospedali extra-regionali. L’adeguamento dei tempi di attesa per i
re-ricoveri in relazione alle condizioni di priorità cliniche è
stato reso possibile da un ulteriore incremento dell’attività
chirurgica per la riparazione di gravi lesioni da pressione
(circa 60 pazienti) ed altri trattamenti critici.
Obiettivo: “promuovere una ambiente favorevole allo
sviluppo della ricerca clinica e innovazione assistenziale”
Nell’anno in corso è continuato l’impegno per lo sviluppo
di questo importante obiettivo sia mediante lo sviluppo di
network per la partecipazione a bandi di ricerca sia supportando l’attività scientifica dei professionisti i cui risultati
sono riportati in una sessione specifica di questo numero
di “In Volo”.
Obiettivo: “sviluppo e valorizzazione delle risorse
umane anche mediante un nuovo contratto integrativo
aziendale (CIA) correlato, per quanto compatibile, al
contratto della sanità pubblica”
Nel corso del 2014 è sottoscritto il nuovo Contratto Integrativo Aziendale (C.I.A.) per il personale medico, che prevede
l’equiparazione allo stipendio tabellare della sanità pubblica
e la creazione dei fondi per la retribuzione variabile. L’applicazione del nuovo CIA permetterà, fra l’altro, la graduale attivazione di un più efficace sistema di incentivazione
e valorizzazione delle risorse umane. È continuata l’implementazione del progetto “benessere organizzativo” condotto
con docenti del Dipartimento di Psicologia dell’Università
di Bologna, finalizzato a sviluppare azioni volte al benessere psicologico dei lavoratori, alla prevenzione e cura dello
stress e alla valorizzazione del clima organizzativo interno
all’Ospedale di Montecatone. Nell’anno in corso sono stati
realizzati gli interventi ritenuti prioritari e si è proceduto alla
valutazione dei risultati mediante interviste e questionari diretti al personale che ha aderito al progetto. Un significativo
numero di lavoratori è stato coinvolto per la costituzione di
Gruppi di Miglioramento e sono stati realizzati gli interventi
ritenuti prioritari per il superamento delle criticità segnalate
dai Gruppi stessi. Il Progetto proseguirà con l’avvio di percorsi più direttamente orientati ai lavoratori per migliorare
le condizioni relazionali/comunicative e per migliorare le
capacità di gestione dello stress lavorativo.
Obiettivo: “ammodernamento della struttura edilizia
ed impiantistica, recupero e valorizzazione del parco
storico”
L’anno in corso ha visto la realizzazione di importanti stati
di avanzamento del piano poliennale di investimenti per
lavori: è stato realizzato l’intervento di recupero sul parco
storico con la realizzazione di una area adibita a “giardino
riabilitativo” fruibile per il percorso di abilitazione alla vita
autonoma e indipendente dei pazienti e per un migliore
comfort loro e dei loro famigliari/caregivers. È stata realizzata una nuova area di parcheggio per dipendenti e visitatori in grado di accogliere circa 60 autoveicoli e sono stati
avviati i lavori per la realizzazione della nuova palazzina
amministrativa che permetterà, nel 2015, il recupero degli
spazi dell’attuale area amministrativa (circa 240 mq) per
funzioni sanitarie, di supporto e miglioramento del comfort
per pazienti e famigliari.
Obiettivo: “buon uso delle risorse ed equilibrio di bilancio”
L’Obiettivo dell’equilibrio di bilancio mediante migliori livelli di efficienza in tutte le funzioni di supporto e funzioni
amministrative e migliori livelli di appropriatezza nei consumi sanitari è stato realizzato anche per l’esercizio 2014.
I risultati positivi raggiunti sugli obiettivi 2014 sono stati
realizzati grazie: alle competenze e straordinario impegno di tutti i professionisti ed operatori dell’Ospedale di
Montecatone; all’importante contributo della Fondazione
Montecatone; delle Associazioni di volontariato; del Comitato Consultivo Misto (CCM); di “Casa d'Accoglienza
A. Guglielmi”; ai quali va il ringraziamento della Direzione Aziendale unitamente ai migliori auguri di Buone Feste
che estendiamo anche ai lettori di "In Volo".
Augusto Cavina
Amministratore Delegato
Presidente del CdA
Roberto Pederzini
Direttore Sanitario
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OPEN DAY:
LA NOSTRA BELLEZZA
Simona Pepe - Fondazione Montecatone Onlus
Grandissimo successo, partecipazioni emozionanti, arte spettacolare mozzafiato: tutto questo è stato l’Open Day di Montecatone, che si è svolto il 28
giugno scorso. Un misto di sensazioni, suoni, gesti,
sorrisi, stupore e commozione ci hanno accompagnati in questa giornata che adesso ripercorreremo
passo per passo.
Partiamo dal titolo: perche “La nostra bellezza”? Per
far capire, e soprattutto per far aprire gli occhi, alle
persone, che esistono vari modi di fare arte, e che
ogni modo ha la sua bellezza, basta osservare e cogliere ogni sfumatura di ciò che è intorno a noi. Si
sono viste esibizioni spettacolari di teatro, danza,
pittura, Pet Therapy… e si sono sentiti suoni forti
di una band che ci ha accompagnati durante tutta la giornata e suoni che colpiscono interiormente, come la lettura di poesie. La cosa straordinaria
è stata quella di vedere che tutte queste emozioni
ce le hanno trasmesse persone con disabilità, che
dopo percorsi affrontati di riabilitazione qua a Montecatone, hanno avuto la grinta di mettersi in gioco,
di non rinunciare ai propri sogni e ci hanno dimostrato che nulla è impossibile. Basta volerlo. Basta
crederci. L’arte non ha forma, non ha schemi: l’arte
è passione. Adesso, dopo questa piccola premessa,
ripercorriamo il programma che si è svolto.
Durante la mattinata c’è stata l’inaugurazione del
nuovo Parco e Giardino Riabilitativo di Montecatone, che ha il principale scopo di ospitare la ria-
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bilitazione dei pazienti nel verde, con percorsi differenziati che preparano ad ogni eventualità che si
incontrerà una volta usciti da Montecatone.
Durante l’inaugurazione sono stati presenti:
- il Vescovo di Imola, Tommaso Ghirelli
- il Presidente della Fondazione Montecatone Onlus, Marco Gasparri
- il Presidente del CCM di Montecatone, Mauro
Venturelli
- il Presidente dell’AUS Montecatone, Vito Colamarino - il Presidente della FISH (Federazione Italiana Superamento Handicap) e della FAIP (Federazione
Associazioni Italiane Para e tetraplegici), Vincenzo
Falabella
- Il sindaco di Imola, Daniele Manca.
Dopo l’inaugurazione, c’è stata una dimostrazione
di Pet Therapy con l’associazione Chiaramilla di cui
fanno parte Alessandra Santandrea, ex paziente di
Montecatone, e Marina Casciani che con Alessandra
ha scritto il libro “La sedia di Lulù”. La Pet Therapy
comprende le attività e le terapie svolte con l’ausilio
di alcuni animali. Esse costituiscono un supporto,
un’integrazione ed un elemento motivante alle terapie mediche e neuro-psicologiche, per la riabilitazione psico-fisica e il miglioramento della qualità
della vita. Durante la dimostrazione, oltre il cane,
c’è stato un coniglio nano ariete ed è stato emozionante vedere come un animale può dare un grande
aiuto/supporto e affetto. In questa occasione, il Presidente Marco Gasparri della Fondazione Montecatone Onlus, ha comunicato che si darà il via ad una
raccolta fondi finalizzata proprio a riprendere, dopo
l’estate, una regolare attività di Pet Therapy.
Dopo quest’attività, c’è stato un momento di pausa,
dove, oltre ovviamente a pranzare e spuntini vari, si
poteva fare una bella passeggiata per il parco, ma
anche ammirare gli stand di carrozzine e ausili delle aziende ortopediche ADJUTOR, PROGETTIAMO
AUTONOMIA E CORSINI che hanno sponsorizzato
l’evento con DEKRA e FORZA BLU; lo stand di Radio Montecatone Web e Fondazione Montecatone
Onlus dove si davano anche informazioni sul volontariato e lo stand dell’AUS Montecatone (Asso-
ciazione Unità Spinale). Durante il pomeriggio c’è
stata la dimostrazione di danza sportiva in carrozzina di Roberta Macrì e Simone Vasquez. Roberta
è una giovane ragazza che da quando è uscita da
Montecatone, si è fatta promotrice di numerose iniziative di sensibilizzazione nella sua terra natale, la
Sicilia, e ha partecipato con ottimi risultati a varie
competizioni di danza sportiva in carrozzina. Qui,
c’è da soffermarsi un attimo: è stato uno dei momenti più emozionanti, è stata un’esibizione molto bella
e lei, con un discorso, ha cercato con tanta grinta
e determinazione di far capire che anche se la vita
può cambiare, non vuol dire che non si può fare ciò
che si sogna, anzi, in base alle proprie possibilità si
deve sempre andare avanti e tirare fuori la forza che
è dentro noi.
Un’altra esibizione è stata quella teatrale: “LO
SPORTELLO” di Jean Tardieu. Gli attori sono stati
Massimo Brasa e Clarissa Ronchi, voce fuori scena:
Marta Bencini, Musica ed effetti sonori: Luca Troiani,
Regia di Clarissa Ronchi e Massimo Brasa. Massimo
è stato un utente di Montecatone; negli anni passati
e negli ultimi anni si è dedicato alla passione per il
teatro, sia come attore, che come regista ed autore
di testi. Esibizione molto simpatica e persone molto
divertenti.
C’è stata la Sfilata di moda a cura dell’associazione ADRA Romagna Onlus. Qui, sono stati presentati modelli studiati appositamente per le esigenze
di praticità ed eleganza di persone in carrozzina; la
stilista è Sandra Avarello, la sorella di un ex paziente
di Montecatone. I Modelli che hanno sfilato sono ex
pazienti di Montecatone. Anche in questa dimostrazione si è potuto ammirare una straordinaria bellezza e tanta emozione in chi ha partecipato.
Infine, c’è stato laboratorio di pittura ed asta dei prodotti del laboratorio di pittura con ricavato a favore
della Fondazione Montecatone Onlus. Il laboratorio di pittura è guidato dal maestro d’arte Vincenzo
Gualtieri (Associazione Paraplegici Emilia Romagna), che ha scoperto la passione del dipingere dopo
l’incidente. Prima è diventata la molla per riprendere la sua autonomia, e poi è diventata un lavoro…
ecco perchè da anni ogni settimana torna a Montecatone per guidare persone come lui su questo
sentiero. E, vi posso assicurare, sono quadri a dir
poco stupendi, si vede che c’è passione. Le esibizioni sono state intervallate dalla lettura di poesie sulla gioia di vivere, a cura del Gruppo 77 di
Alessandro Dall’Olio, partner di Happy Hand, la
nota manifestazione di sport e inclusione sociale
promossa ogni anno dal “Willy the King Group”
e dalla musica della “White Mama & the Soul’d
Out” band, il cui repertorio spumeggiante e voce
incredibile, parlano di Montecatone: tra i componenti una ex paziente ed una dipendente dell’Istituto. C’è stata anche la partecipazione di Clown
(volontari) della CRI Comitato locale di Imola che
hanno dato allegria e un sorriso a bambini e grandi.
L’Open Day è stato presentato dal giornalista di Radio Bruno (e volontario di Radio Montecatone Web)
Giorgio Conti. L’evento è stato seguito integralmente
dalla redazione di Radio Montecatone Web, di cui
io, che vi sto raccontando quest’evento, faccio orgogliosamente parte.
Che dire… giornata indimenticabile e meravigliosa,
voglio ringraziare tutti quelli che hanno organizzato
l’evento (so quanto ci hanno creduto e quanto impegno, fatica e sudore ci hanno messo), tutti quelli
che hanno partecipato, tutti quelli che hanno collaborato, tutti gli artisti che ci hanno lasciato un segno,
ognuno per qualcosa, tutti i volti nuovi che ho visto
e tutti i volti conosciuti.
Grazie a ognuno di voi che ha reso questa giornata un
ricordo indelebile, una lezione di vita… Non abbiate
paura di conoscere un mondo nuovo, un mondo diverso; la diversità non deve far paura, anzi, ci deve fare
affacciare tutti in nuovi orizzonti… ogni cielo merita di
essere attraversato e scoperto.
Ogni scoperta ci fa arricchire e crescere. Ma, una cosa
mi ha lasciato questa giornata, oltre alla bellezza: non
fate bruciare le passioni, anzi, alimentatele sempre e
usatele in ogni cosa che fate, perché senza passione
nessuno di noi può vivere.
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GIARDINO RIABILITATIVO A MONTECATONE
E INCONTRO DIMOSTRATIVO DEL GIOCO
A BOCCE PER PERSONE CON DISABILITÀ
Roberta Vannini
Dossi, gradini, rampe, ciottolati e tante
altre difficoltà racchiuse in un'unica
area, all'interno di un
parco storico inaugurato durante l’Open
Day del 28 giugno
scorso: questo è il
Giardino riabilitativo di Montecatone,
in pratica, una palestra all’aperto dove
le persone possono sperimentarsi e
mettere in pratica le
abilità acquisite durante il ricovero, per tornare
a vivere pienamente la loro città e ogni tipo di
ambiente.
Il parco storico di Montecatone fu realizzato tra il
1930 e il 1945 e negli anni questa area verde di
circa 40 mila metri quadri si era progressivamente
degradata. Quando è stato deciso di recuperarla
dallo stato di abbandono in cui versava si è pensato di utilizzarne
una parte per ricreare dei percorsi con terreni e
ostacoli uguali a
quelli che le persone trovano al
di fuori dell’ambiente ospedaliero.
L’asse
centrale è composto da due
percorsi che
raggiungono il
fondo del parco, dove si trova il campo da
bocce, già presente nel vecchio
parco e riportato
alla luce durante
i lavori di recupero.
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Di dimensioni idonee al gioco agonistico, è stata rifatta
la pavimentazione in
materiale drenante e
sono state poste delle
sponde perimetrali in
legno, di cui una con
un’apertura a chiavistello per permettere
l’accesso in carrozzina. Sabato 18 ottobre scorso l’istruttore
federale Bernardelli
Alessio ha portato
alcuni suoi atleti paralimpici nel campo di Montecatone per una dimostrazione di gioco delle bocce, atleti che poi
hanno coinvolto gli utenti di Montecatone in una
partita a squadre miste. Il presidente regionale
della FIB (Federazione Italiana Bocce) Emilia Romagna Benatti Franco, assente per concomitanti
impegni, ha però donato a Montecatone il materiale mancante per poter praticare l’attività: bocce
di tipo agonistico, segnapunti, misuratore, ecc.
Dalla prossima primavera l’attività sarà sicuramente inserita tra quelle praticabili stabilmente
nel parco. Lungo il tragitto dell’asse centrale sono
predisposte aree ad uso ricreativo per utenti e visitatori, con tavolini, giochi per i bambini in visita,
un canestro da basket, un tavolo da ping pong, un
biliardino e altro ancora. Il materiale “ricreativo”
come carte da gioco, palle, palline e racchette è a
disposizione presso il centralino.
Nel giardino riabilitativo sono state create diverse
situazioni di difficoltà alla circolazione delle persone in carrozzina o che deambulano con l’ausilio di bastoni. Per motivi di sicurezza si può accedere all’area solo accompagnati dal personale
sanitario.
In un’area pianeggiante, posta sulla sinistra del
giardino, sono state realizzate superfici con varie
tipologie di pavimentazione: selciato, ciottolato,
assi di legno, sabbia, autobloccanti a griglia, ghiaia, con l’intento di creare un percorso di allenamento.
Sul lato destro del giardino sono state, invece,
realizzati percorsi con dislivelli: una gradonata
articolata con varie alzate, alcuni gradini e rampette che si trovano normalmente per accedere ai
marciapiedi, dossi rallentatori e due rampe con
pendenze diverse, dal 5 fino al 20%, pavimentate
con materiali differenti, compreso il ciottolato.
Tutto questo in modo da avere la maggior casistica possibile di barriere architettoniche che si
possono incontrare.
Inoltre durante il periodo estivo in quest’area viene attrezzata una zona per la pratica del tiro con
l’arco, attività prevista dal programma di Rieducazione tramite il Gesto Sportivo.
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PERCORSO DELLE LESIONI
DA DECUBITO CHIRURGICHE:
REVISIONE DI 3 ANNI DI ATTIVITÀ
Donatella Brillanti Ventura, Rossella Sgarzani, Luca Negosanti
I pazienti mielolesi e cerebrolesi a causa della
loro scarsa mobilità, sono a rischio per lo sviluppo di lesioni da pressione. Nonostante i grandi
progressi sulla prevenzione dell’insorgenza di lesioni da pressione, grazie a presidi antidecubito e
allo studio accurato della postura dei pazienti e
la progettazione di presidi su misura, le ulcere da
decubito restano un importante problema sociale.
Un’ulcera da decubito costituisce, nel paziente
ricoverato per una riabilitazione, un importante
freno al processo riabilitativo e, nel paziente a
domicilio, una limitazione alle attività quotidiane
e al grado di autosufficienza. Costituisce inoltre
un grande costo sociale in termine di dispendio
per le medicazioni e per l’assistenza domiciliare.
Le ulcere trascurate non coinvolgono solo la cute,
ma anche i tessuti sottostanti, fino a raggiungere il
piano osseo ed alcune volte gli apparati gastrointestinale ed urinario, e possono determinare im-
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portanti infezioni potenzialmente pericolose per
la vita del paziente. Il trattamento risolutivo di
un’ulcera da decubito complessa è un percorso
multidisciplinare che coinvolge infermieri specializzati in vulnologia, medici vulnologi, chirurghi
plastici, infettivologi, a volte chirurghi generali,
ortopedici e urologi. Dal 2011 l’Unità Operativa
di Chirurgia Plastica del Policlinico S.Orsola Malpighi di Bologna, diretta dal Dr. Riccardo Cipriani, è coinvolta in una collaborazione con Montecatone Rehabilitation Institute per l’esecuzione di
interventi ricostruttivi in pazienti affetti da ulcere
da decubito. La Dr.ssa Rossella Sgarzani ha iniziato questa attività di consulenza nel giugno 2011 e,
dal novembre 2012, è stata affiancata dal Dr. Luca
Negosanti. Inizialmente i casi trattati erano semplici ed il numero di interventi programmati era 24
all’anno. Dal 2011 al 2014 la richiesta per trattamenti di ulcere da decubito è aumentata gradual-
mente ed attualmente
vengono eseguiti 50
interventi all’anno.
La complessità dei
casi trattati è inoltre
incrementata notevolmente e Montecatone
è diventato centro di
riferimento in Italia per
le lesioni da pressione
complicate con coinvolgimento del piano
osseo (osteomieliti),
del sistema gastointestinale ed urinario. La
richiesta di consulenze da molte regioni italiane
ha spinto all’apertura di un ambulatorio vulnologico multidisciplinare dedicato, in cui medico
esperto in vulnologia, chirurgo plastico e infermiere formato in wound care, valutano insieme il
paziente e definiscono il miglior iter terapeutico
per ogni singolo caso.
Uno dei reparti di Montecatone è stato dedicato
al percorso lesioni da decubito (LDD) ed accoglie
pazienti per ricoveri valutativi e per il percorso
chirurgico. Fino al settembre 2013 sono state trattate chirurgicamente 151 LDD. La completa guarigione è avvenuta nell’87,4% dei casi.
Nel 5,4% dei casi abbiamo avuto delle complicanze che si sono risolte con trattamenti conservativi, senza dover ricorrere ad un nuovo intervento, prolungando il ricovero di qualche settimana. Solo nell’1,8% dei pazienti abbiamo avuto
una mancata guarigione della lesione.
Il tasso di recidiva ad oggi registrato è del 5,4%,
rispetto alle percentuali riportate nella letteratura
scientifica, che variano tra il 15 e l’82%.
La superiorità dei risultati chirurgici ottenuti è
sicuramente da attribuire alla gestione preoperatoria e postoperatoria dei pazienti, che vengono
seguiti da ricoverati
fino a quando non
possono stare seduti
sulla zona operata per
almeno 4 ore al giorno
senza complicanze.
Tutto questo è reso
possibile da un team
di professionisti dedicato al percorso che
inizia dalla valutazione periodica in Day
Hospital o nell’ambulatorio vulnologico, fino alla gestione
riabilitativa nel postoperatorio. La collaborazione con gli ortopedici, i chirurghi generali e gli
urologi dell’Ospedale di Imola rende possibile il
trattamento di casi complicati da osteomieliti o
dall’interessamento degli apparati gastroenterico
ed urinario.
Il grande impegno della direzione di Montecatone per soddisfare il crescente numero di richieste
di consulenza sta portando ad una progressiva riduzione dei tempi di attesa per l’intervento.
Una novità inserita nel percorso, oltre al già attivo ambulatorio vulnologico per le prime valutazione, sarà l’ambulatorio dedicato al follow up
dei pazienti operati per poter offrire una gestione completa ed intervenire tempestivamente su
eventuali recidive.
Un ringraziamento è dovuto a tutti i colleghi che
hanno reso possibili i risultati che fino ad oggi
abbiamo registrato a Montecatone; la gestione
di queste lesioni è complessa e richiede un team
preparato ed affiatato, che collabori in maniera
ottimale. Quindi grazie a tutti gli infermieri del
reparto, dell’ambulatorio e del Day Hospital, e a
tutti i medici e chirurghi che hanno collaborato
con noi in questi anni.
Per il PERCORSO LESIONI DA PRESSIONE
a MONTECATONE si ringraziano:
EQUIPE MEDICO-CHIRURGICA:
Donatella Brillanti Ventura, Rita Capirossi, Micaela Battilana,
Rossella Sgarzani, Luca Negosanti
EQUIPE INFERMIERISTICA:
Siriana Landi, Matteo Rossi, Alba Borriello, Debora Donatini, Carlo Golinelli
E i professionisti medici e non medici dell'Azienda USL di Imola,
che assicurano un prezioso contributo alla buona riuscita del percorso.
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CONGRESSO: "LA RETE REGIONALE
DELLE LESIONI MIDOLLARI".
IMOLA, 7 novembre 2014
Jacopo Bonavita
Il 7 novembre 2014 si è svolto a Imola, presso la sala
convegni SACMI il convegno organizzato dall’Ospedale di Montecatone sulla rete regionale delle
lesioni midollari. Più di 200 persone provenienti
dall’Emilia Romagna, ma anche da altre regioni italiane, hanno partecipato a questa iniziativa di aggiornamento il cui significativo titolo era: misurare,
comunicare e collaborare per accompagnare. Si è
infatti voluta focalizzare l’attenzione sul delicato argomento della dimissione della persona dalla Unità
Spinale, dell’accoglimento più corretto sul territorio
e sulle possibili necessità di rientro in Unità Spinale.
La giornata è stata aperta dai saluti di Maria Lazzarato, Direttore generale dell’AUSL di Imola e Augusto
Cavina Amministratore Delegato di Montecatone.
La giornata è iniziata con la sessione inerente l’inquadramento clinico ed epidemiologico: diverse relazioni estremamente interessanti hanno focalizzato l’attenzione sui nuovi trend epidemiologici a cui
stiamo assistendo in questi anni: una riduzione dei
casi di lesione midollare da trauma, ed un aumento
di quelle non traumatiche, un aumento globale della età e della sopravvivenza delle persone, un aumento delle lesioni incomplete. Dopo la relazione
di Sandra China (Montecatone), ha presso la parola
Domenico Nicolotti, Direttore dell’altra Unità Spinale della regione, Villanova d’Arda, per illustrare
le principali scale di misura utilizzabili. Altri interessanti interventi sono stati quelli di Salvatore Ferro
(Assessorato regionale Emilia Romagna) e Giorgio
Scivoletto (IRCCS S. Lucia di Roma), che hanno illustrato rispettivamente la rete regionale della Emilia Romagna per le persone con lesione midollare e
10
nuovi strumenti di valutazione del potenziale riabilitativo della persona. La sessione successiva, incentrata sulla migliore dimissione possibile dall’Unità
Spinale, è stata moderata da Roberto Pederzini, Direttore Sanitario di Montecatone. Diversi interventi
di operatori qualificati hanno illustrato quanto viene fatto e si progetta di fare nel nostro Istituto per
migliorare la fase di dimissione e la soddisfazione
delle persone in questo delicato momento.
La tavola rotonda, moderata da Massimo Annicchiarico, Direttore Sanitario dell’Azienda USL di
Bologna, ha chiuso la mattinata ed è stata estremamente dibattuta e coinvolgente. Al tavolo diverse
importanti personalità delle diverse aziende sanitarie della regione Antonella Dallari, Maddalena Contarini, Walter Gherardi e Riccardo Galassi, oltre al
rappresentante dell’associazione delle persone con
lesione midollare della regione, Mauro Venturelli.
Con testimonianze molto interessanti e coinvolgenti tre persone con lesione al midollo spinale
hanno aperto ogni sessione: Massimiliano Ferraresi,
William Boselli e Loredana Teofilo (vice presidente
dell’Aus, Associazione Unità Spinale Montecatone).
Sono stati sicuramente interventi di grande impatto
e hanno permesso di affrontare i lavori scientifici
con uno spirito ed una empatia ben diversi da quelli
di un “normale” evento congressuale.
Il pomeriggio ha invece centrato l’attenzione sulle
diverse possibili complicanze in cui può incorrere
una persona con lesione midollare una volta arrivato al domicilio, e in quali casi si possa rendere
necessario un rientro in degenza in Unità Spinale
in modo appropriato. Si è parlato quindi di proble-
matiche respiratorie, vescicali, intestinali, muscolo-scheletriche, psicologiche, ma anche di dolore,
lesioni da pressione, spasticità.
Gli interventi di questa sessione pomeridiana, pur
nel breve tempo, hanno fornito una ampia panoramica sugli argomenti di interesse per chi opera sul
territorio, e sono stati inframmezzati da due relazioni sul “punto di vista” di chi opera sul territorio,
medico riabilitatore (Gian Andrea Magagni, Rimini) e medico di medicina generale (Pietro Speziali,
Bologna). Le conclusioni della giornata sono state
formulate da Roberto Piperno (AUSL Bologna), Vincenzo Falabella (FAIP) ed Andrea Rossi (AUSL Imola), portando i rispettivi punti di vista che riporto, in
quanto fondamentali nelle conclusioni sull’evento.
“I contenuti di questa giornata hanno confermato
in pieno quanto emerso proprio quest’anno da una
ricerca dell’Organizzazione mondiale della Sanità
insieme alla Società internazionale per le lesioni midollari ISCoS: l’organizzazione dei servizi è cruciale per aumentare la speranza di vita e soprattutto
la qualità di vita delle persone con lesione midollare” ha ricordato Andrea Rossi, Direttore Sanitario
dell’Azienda Usl di Imola, nelle sue conclusioni
“Come Regione
probabilmente non abbiamo
niente da invidiare a nessuno per
quanto riguarda la
fase dell’emergenza, ma soprattutto
mi piace ricordare che anche le
ricerche internazionali confermano che è importante lavorare, come la nostra
Regione
ha scelto di
PROGRAMMA
SCIENTIFICO
fare, curando continuamente
tutti i punti della rete
08.30 Registrazione dei partecipanti
del congresso dei pazienti
09.00 Apertura
territoriale, e dando enfasi
ai percorsi
09.30 e Saluto delle Autorità
a partire da Unità ospedaliere dedicate e di eccel09.30
PRIMA SESSIONE
lenza come è oggi Montecatone.
Possiamo invece
11.00
Inquadramento Generale
migliorare nel garantire a tutte
le
persone
con leModeratore: Jacopo
Bonavita
sione midollare, sia di origine
traumatica
09.30 Introduzione
alla giornata - Jacopoche
Bonavita non
09.40 Il quadro clinico e nuovi trend sull’epidemiologia
traumatica, l’accesso tempestivo
alle Unità Spinali
Lidia Buscaroli e Sandra China
09.55 Come “misurare” la lesione midollare
- dove sono presenti tutte
le
competenze che oggi
Domenico Nicolotti
La complessità socio-assistenziale
Neri
sono state evidenziate - e10.10
adeguare
i servizi- Anna
territo10.25 La rete ed il registro regionali delle mielolesioni
riali in un'ottica di rete integrata”.
Salvatore Ferro
10.40 An International Model for the Spinal Cord Injury Ability
Roberto Piperno dell’Azienda
UslMeasurement
di Bologna,
Realization
Index (SCI-ARMI)chiaGiorgio Scivoletto
mato a sintetizzare le conclusioni
dal punto di vi11.00 Discussione con i partecipanti
sta clinico-assistenziale,11.10ha sottolineato che tutte
11.10 COFFEE BREAK
le presentazioni hanno evidenziato
i cambiamenti
11.40
che negli ultimi anni si stanno
evidenziando
a livel11.40
SECONDA SESSIONE
12.40
La miglioreadimissione
possibile
lo epidemiologico, che costringono
un cambio
di
dall’Unità Spinale:
realtà?
paradigma nell’affrontare i problemi.
“Lautopia
reteo mulModeratore: Roberto Pederzini
ti specialistica del domani
non può fermarsi a una
11.40 Preparazione alla dimissione dall’Unità Spinale
Marianna
Livia Bacilieri
semplice relazione di aiuto
tra Tessitore,
l’Unità
Spinale e i
12.00 Palestre di vita e Reinserimento - Laura Menna,
Renzi
servizi territoriali: dovremoMassimo
diventare
più capaci di
12.20 Qualità percepita al momento della dimissione:
considerare tutte le risorse di
una
comunità
territostrumenti
e prospettive
- Susanna Antolini,
Elisa Bacchilega, Giovanna Caporali
riale e non solo i servizi istituzionali,
di organizzare
servizi innovativi di telemedicina o altre forme di
avvicinamento tra i servizi specialistici e i pazienti,
e soprattutto migliorare nella valorizzazione delle
competenze degli utenti”. E proprio al rappresentante degli “utenti” dei servizi di cura per la lesione
midollare, ovvero Vincenzo Falabella (Presidente
della FAIP, Federazione Italiana Paratetraplegici e
della FISH, Federazione Italiana superamento Handicap) è stato affidato l’ultimo intervento: “Oggi
abbiamo avuto dei contributi di livello eccellente,
che dimostrano che in Italia c’è la cultura scientifica per affrontare la lesione midollare con capacità
pari ai migliori centri europei. Non è abbastanza,
perché oggi, grazie alle cure, di lesione midollare non si muore più, ma quello che è veramente
a rischio in questo momento di crisi e di tagli alla
spesa pubblica (non solo quella destinata ai fondi sociali, ma anche e soprattutto agli enti locali) è
la possibilità che le persone con lesione midollare
possano costruirsi una Vita Indipendente, come è
loro diritto. E non voglio dimenticare che c’è un
grandissimo problema di equità, visto che la forbice
tra nord e sud del paese è evidente nei numeri delle
risorse sanitarie, ed è ancora più evidente se contiamo quante persone arrivano a Montecatone perché
al sud non esiste la possibilità di trovare una cura, e
quando tornano a
casa si trovano ad
affrontare un decrediti ECM 3,5
serto. Sono però
contento di poter
misurare
dire che, insieme
per comunicare,
a
Montecatone
collaborare
e ad altre Unità
per accompagnare.
Spinali, con la
Venerdì 7 Novembre 2014
collaborazione di
Sala Congressi SACMI
alcune
Regioni,
Via Prov.le Selice, 17/A
Imola (Bo)
stiamo portando a
termine un importante studio finanziato a livello nazionale dal CCM
(Centro
Controllo Malattie) che ha l’ambizione di
12.40
Il territorio che “accoglie” TAVOLA ROTONDA
13.40ideare
STATO DELL’ARTE,
CRITICITÀ
E POSSIBILITÀ
nuovi
e più
efficaci percorsi per la cura della
Conduttore: Massimo Annicchiarico
lesione
spero
con Antonellamidollare:
Dallari, Simona Donati, Walter
Gherardi,che l’anno prossimo poAndrea Naldi, Mauro Venturelli
tremo
ritrovarci per darvi l’esito di questo impegno
13.40 Discussione con i partecipanti
corale” ha concluso Falabella.
13.50
13,50 PRANZO
Si può certo dire che l’iniziativa abbia avuto un
14,50
buon successo e l’obiettivo di consolidare la rete
TERZA SESSIONE
14.50
e migliorare
l’appropriatezza
di chi opera in ogni
17.50
Cronicità, Complicanze
e “rientro”
fase
di questo
processo sia stato cenappropriato
in Unitàcomplesso
Spinale
Moderatore: Roberto Piperno
trato.
Credo si possa inoltre affermare che il vero
14.50 Problemi respiratori e ventilazione - Franca Cinelli
obiettivo,
quello di considerare l’attività di chi
- Debora Donatini
15.05 Lesioni da Pressionecioè
15.20 Problematiche intestinali - Erica Poletti
opera
tutti
i
giorni
per le persone con grave disabi15.35 Dolore - Angela Morreale
15.50 La prospettiva del territorio I - Pietro Speziali
lità
non
una
pura
“gestione”,
ma una vera e propria
Spasticità
Federica
Guerra,
Gaia
Musumeci
16.10
Vescica neurogena
e sessualità - Ericasia
Bonatti,il
Ilariarisultato
Baroncini
16.25
“presa
in carico”,
da mettere in cam16.40 Abilità motorie e problematiche muscolo-scheletriche
Ilariaogni
Baroncini, Silvia
Olivi
po
giorno
,
anche
grazie
a
questa iniziativa.
16.55 Aspetti Psicologici e relazionali - Norma Mazzoli, Flora Morara
La prospettiva del
II - Riccardo Galassi, un nuovo appuntamento il
17.10
L'invito
aterritorio
organizzare
Gian Andrea Magagni
prossimo anno è stato accolto positivamente, come
17.30
CONCLUSIONI
occasione
18.10
DELLA GIORNATA di incontro e di consolidamento della
rete
dei- Roberto
servizi
17.30
Il puntoregionale
di vista clinico-assistenziale
Piperno per la cura della lesione
17.50 Il punto di vista della persona con lesione al midollo spinale
midollare.
L’intento è sicuramente quello di contiVincenzo Falabella
18.10 Il punto di vista politico-organizzativo - Tiziano Carradori
nuare su questa linea, con altre iniziative di forma18.30 Compilazione moduli ECM e Chiusura convegno
zione e aggiornamento, per migliorare sempre più
competenza, professionalità, e capacità di gioco di
squadra.
delle LESIONI MIDOLLARI
11
MONTECATONE NEWS
Anche Montecatone
alla seconda tappa della
“Rehabike 2014”
Promuovendo ogni iniziativa utile a una mobilità sostenibile e sicura
Rehabike 2014 è nato
per promuovere la conoscenza delle conseguenze delle lesioni del midollo
spinale allo scopo di favorire inclusione e sensibilizzazione verso le persone con disabilità, la prevenzione
dei traumi e raccogliere fondi rivolti a progetti di riabilitazione in questo campo. Grazie al prezioso contributo
di Angelo Dall’Ara, consigliere della Fondazione Montecatone e della FAIP, organizzatore del gruppo partito da Montecatone, lo scorso settembre otto ex pazienti dell’Ospedale di Montecatone hanno partecipato al
Rehabike 2014, manifestazione organizzata da SIMFER
(Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa) e
FAIP (Federazione Associazioni Italiane paratetraplegiche), interamente dedicata alle persone con lesione
midollare per promuovere e favorire l’inclusione di
queste persone e raccogliere fondi in favore della ricerca. Alla seconda tappa (Vigarano Pieve/Ferrara -Correggio), di circa 82 Km, con partenza dall’Ospedale San
Giorgio di Ferrara e arrivo all’Ospedale San Sebastiano
di Correggio (RE), la delegazione di Montecatone era
composta da tre persone in Handbike, una in bicicletta e quattro in carrozzina con dispositivo elettrico di
trazione - nonché diversi professionisti dell’Ospedale,
della Fondazione Montecatone e dell’AUS (Associazione Unità Spinale) Montecatone. La giornata, a detta dei
partecipanti, è stata positiva sia per lo spirito dell’iniziativa, sia per aver trascorso una giornata in compagnia di
altre persone, sia per l’accoglienza ricevuta dalle autorità all’arrivo presso il Comune di Correggio.
CORTILI SENZA BARRIERE
al Baccanale 2014
Dall’8 al 23 novembre
scorso è tornato a Imola
il Baccanale con il nuovo tema “Orti e cortili
tra campagna e città”:
degustazioni, cene tematiche, incontri, film e documentari,
animazioni,
spettacoli e laboratori per
bambini, musica, mercati,
mostre, scuole di cucina e
altro ancora. La tavola rotonda promossa da Radio
Montecatone Web per il Baccanale di quest’anno si è
proposta di studiare nella serata del 14 novembre presso la Casa di Accoglienza Anna Guglielmi il tema di
orti e cortili, dal punto di vista di operatori del sociale
e di persone con disabilità. Sono state presentate esperienze veramente disparate di “cortili senza barriere”,
all’insegna della più ampia creatività e, come tradizione, dell’ironia:
12
- Andrea Baruzzi, con il suo intervento “Incontri ravvicinati dell’Orto-tipo” ha presentato alcuni dei più insospettabili “ospiti animali” dell’area di Montecatone
- Giuseppe Cardamone ha presentato il progetto che
sta realizzando con il babbo Mario, per poter godere
del suo orto nonostante la tetraplegia
- Monica Boscarato con “La spontaneità delle Erbe”
ha fatto una presentazione di come le erbe spontaneamente presenti nell’area di Montecatone possono
garantire ottimi risultati in cucina
- Monia Zavagli e Maria Rosa Fiacconi di Seacoop
hanno presentato “La tartaruga nell’orto”, un progetto di Agricoltura Sociale
- Massimo Renzi ha presentato modi creativi per gestire un “orto domestico” a misura dei pazienti di Montecatone
- Giacomo Murari Dalla Corte Brà ha raccontato la sua
esperienza di allevatore di conigli “a quattro ruote”
Esame di Maturità
all’Ospedale di Montecatone
Nel settembre scorso il
paziente Marco Vernola,
ricoverato a Montecatone in seguito ad un incidente in moto, ha svolto
l’esame di maturità in
sessione straordinaria, in collegamento in videoconferenza tramite Skype con la commissione scolastica
dell’Istituto Tecnico Aeronautico “Euclide” di Bari.
È stata la prima esperienza di esame di maturità in sessione straordinaria svoltasi completamente in videoconferenza e senza la presenza fisica della commissione
della scuola di appartenenza.
A Montecatone la Scuola in Ospedale è un elemento
essenziale del percorso riabilitativo globale che consente ai ragazzi ricoverati di continuare gli studi non
potendo frequentare la scuola territoriale di appartenenza. Gli alunni iscritti alle Scuole elementari e medie
sono supportati dall’Istituto Comprensivo 6 di Imola,
mentre gli alunni delle Scuole superiori sono affidati a
insegnanti dell’Istituto Scappi di Castel S. Pietro Terme,
polo regionale per il progetto “Scuola in ospedale”. Per
questa occasione le veci di Commissario nella struttura
sono state svolte dalla Prof.ssa Giulia Bassi, coordinatrice della Scuola in Ospedale a Montecatone, e dal
Prof. Marcello Molinari, con la collaborazione dell’Assistente dell’IIS “Scappi” Gabriella Begni per le pratiche
burocratiche.
Prepararsi per questo esame, in un determinato momento della propria vita, non è mai semplice e spesso
i progetti futuri devono essere rivisti, ma Marco è una
persona molto positiva e pensando alla nuova situazione condivideva così: “I Progetti futuri sono cambiati,
con il non avere più l’uso delle gambe penso di continuare gli studi in Ingegneria Meccanica o Psicologia”.
Alla conclusione della prova è stata una sorpresa per il
MONTECATONE NEWS
giovane studente avere persino la presenza degli amici
di classe. Per preparare il tutto c’è stato un gran lavoro e una intensa collaborazione, sia dal punto di vista
professionale che umano, tra la Scuola e gli operatori
coinvolti nella struttura di Montecatone: Educatori, Assistenti Sociali, Medici, Case Manager, Infermieri, Terapisti, OSS, Informatici e volontari.
Una delegazione
dal Kazakistan a
Montecatone
A metà novembre l’Ospedale
di Montecatone
ha avuto la visita
di una delegazione di 17 tra
medici e fisioterapiste provenienti dal Centro Repubblicano di riabilitazione infantile di Astana (Kazakistan), guidati dalla Direttrice Prof. Sholpan Bulekbaeva.
Questa visita in Romagna è rientrata nell’ambito del
seminario scientifico “Italia-Kazakistan e riabilitazione termale integrata”, svoltosi presso le Terme di Riolo
(RA) e le Terme della Fratta (FC).
L’incontro a Montecatone ha avuto come tema una presentazione della rete regionale per il trattamento delle
gravi lesioni midollari e cerebrali acquisite, a cura del
Presidente Augusto Cavina e del Direttore Sanitario Roberto Pederzini, con un particolare approfondimento
sul tema della riabilitazione dell’intestino della persona con lesione midollare, a cura del Prof. Gabriele Bazzocchi, Dirigente dell’Unità Operativa di Riabilitazione
Gastroenterologica di Montecatone.
Le operatrici di Astana, che in questo periodo sono impegnate nella definizione degli standard di assistenza
del loro complesso Centro di riabilitazione, si sono
dimostrate particolarmente interessate alle attrezzature utilizzate da fisioterapisti e terapisti occupazionali,
presentate dalla responsabile dell’Area Assistenziale e
Riabilitativa Nicoletta Cava e dalla Coord. dei fisioterapisti Keti Checchi, nonché all’utilizzo delle scale di misurazione scientifica in riabilitazione, presentate dalla
Dr.ssa Rita Capirossi.
ISCoS nel mondo:
appuntamento fisso
per Montecatone
L’International Spinal
Cord Society (ISCoS)
è l’associazione di riferimento internazionale per la cura della
lesione midollare ed
ogni anno promuove un mutuo scambio dei contributi
scientifici relativi a esperienze cliniche, linee guida e
progetti di ricerca nel campo della lesione midollare.
All’incontro scientifico di quest’anno (53rd ISCoS Annual Scientific Meeting), che si è tenuto ai primi di settembre a Maastricht in Olanda, l’Unità Spinale di Montecatone ha presentato tre contributi scientifici, frutto
del rinnovato impegno della Unità Spinale per l’attività
scientifica e della collaborazione con il Dr. Giorgio Sci-
voletto dell’IRCSS Fondazione S. Lucia di Roma (Sezione Mielolesi, nella foto insieme al Dr. Jacopo Bonavita
ed alla Dr.ssa Enrica Bonatti).
Con uno di questi lavori Montecatone ha ottenuto il
primo premio come miglior poster: uno studio retrospettivo sull’efficacia della riabilitazione nelle lesioni
midollari con un nuovo strumento di valutazione. Al
congresso sono state presentate altre due relazioni orali su studi riguardanti validazioni di scale valutative.
Questi lavori sono stati presentati in collaborazione con
l’IRCSS Fondazione S. Lucia di Roma e il Swiss Paraplegic Research di Nottwil, Svizzera, sui dati in parte prodotti ed elaborati nell’ Unità Spinale di Montecatone.
C
M
Y
CM
MY
CY
CMY
K
Un premio anche
al CNOPUS 2014!
l’Ospedale
di
Montecatone continua a partecipare
al Convegno Nazionale CNOPUS,
che quest’anno si
è tenuto in ottobre
a Roma. Questo
appuntamento annuale tra gli Operatori Professionali
delle Unità Spinali
italiane è stato ricco di contributi da
parte di medici,
fisioterapisti, terapisti occupazionali e logopedisti. Il
convegno dal titolo “AGE QUOD AGIS (quel che fai,
fallo bene)” ha avuto un intenso programma di varie
sessioni in cui gli operatori di Montecatone hanno affrontato vari argomenti nel trattamento di pazienti con
lesione midollare, dai disturbi respiratori del sonno,
all’ elettroterapia, alla rieducazione dei disturbi funzionali della deglutizione, fino allo studio dell’alvo
neurologico e le abitudini alimentari. Di fondamentale
importanza una sessione dedicata alla ricerca scientifica e clinica, in cui si è parlato dei limiti applicativi
della ricerca nelle lesioni al midollo spinale.
Il convegno è stato inoltre l’occasione per la presentazione di due poster che hanno rappresentato alcune
esperienze dell’Ospedale e anche in questo convegno
un poster è stato vincitore del primo premio nella categoria studio osservazionale, quello sulla valenza riabilitativa durante le uscite al mare.
Ascolta Radio
Montecatone Web!
Continua ad ascoltare Radio
Montecatone Web: vi ricordiamo che la programmazione continua e che l’esperienza di Radio Montecatone Web è stata presentata
da Vito Colamarino nell’ambito di una sessione relativa
alle tecnologie al servizio della riabilitazione nei casi
di grave disabilità motoria nell’edizione 2014 di Handimatica. (http://www.montecatone.com/radio)
13
UNA SETTIMANA AL "DUKE OF CORNWALL
SPINAL TREATMENT CENTER"
a SALISBURY, INGHILTERRA
Lidia Buscaroli, Federica Montanari
La realizzazione del progetto riabilitativo, affidato ad un
team multidisciplinare è soggetta ad un monitoraggio
costante. Questo aspetto non si differenzia dal percorso
a noi noto, ma quello che colpisce è la partecipazione
del paziente allo sviluppo dei programmi attraverso una
intensa e continua attività educativa da parte delle figure
professionali a cui è affidato.
I rapporti con le realtà territoriali, organizzati molto diversamente da quelli italiani, sono precoci e intensi sia
sotto il profilo clinico che assistenziale.
Il Duke of Cornwall Spinal Treatment Center si pone
come punto di riferimento post dimissione per tutti i pazienti del territorio in cui è insediato con un programma
intenso di follow up e con la possibilità di:
Al momento della partenza per la visita presso l’Unità
Spinale di Salisbury, il problema principale era la lingua.
Con la nostra conoscenza dell’inglese, poco più che scolastica, ci sembrava impossibile riuscire a portare a casa
tutte le informazioni che ci era stato chiesto di acquisire.
L’occasione era unica ed i diversi interlocutori dell’Ospedale di Montecatone, dai colleghi alla Direzione, ne
hanno voluto approfittare per aggiungere domande a un
nostro taccuino delle cose da fare: dati clinici, percorsi
di cura, organizzazione della struttura, comunicazione
con pazienti e famigliari, fra le diverse figure professionali e con il territorio, spazi, logistica e attrezzature.
In realtà, nonostante una preliminare preparazione relativa al sistema sanitario inglese e all’unità spinale cui eravamo destinati, la maggiore difficoltà è stata allontanare
gli schemi precostituiti della nostra esperienza per comprendere una realtà, analoga sotto il profilo clinico, ma
significativamente diversa dal punto di vista culturale e
organizzativo.
La comunicazione decisa della prognosi fin dai primi
giorni di ricovero, la precoce definizione della data di
dimissione sembrano essere fornite e accolte come informazioni non discutibili. “Certo - ci dicevano - quando la
dimissione si avvicina, nessuno si sente pronto ad affrontare la nuova vita”, ma la dimissione non viene rinviata
anche se il domicilio non è completamente accessibile.
14
§ comunicare con l’equipe riabilitativa per eventuali dubbi o problemi
§ programmare visite domiciliari da parte di personale infermieristico dedicato
§ recarsi
presso altri reparti di degenza che accolgono il paziente per problemi intercorrenti
non necessariamente in relazione alla lesione
midollare.
Sotto il profilo clinico e riabilitativo non abbiamo riscontrato differenze sostanziali. La lesione midollare, i suoi
problemi e la loro gestione sono patrimonio ormai sopranazionale. Quando il paziente ha raggiunto la massima
abilità consentita dal livello di lesione, appare evidente
una propensione per le soluzioni che garantiscono una
riduzione dell’impegno assistenziale e riducono al minimo la possibilità di complicanze. Ad esempio è abituale
l’utilizzo del catetere sovrapubico in chi non ha possibilità di gestire l’autocateterismo.
A quindici giorni di distanza, nel lavoro di riordino delle
annotazioni fatte durante la visita e della documentazione gentilmente fornitaci, è sempre più evidente che questa esperienza ha innanzitutto aperto delle domande. Ma
forse è proprio questa la cosa più importante: impossibile
trovare risposte a domande che non si pongono.
NUOVE PUBBLICAZIONI:
PERSONE CON LESIONE MIDOLLARE
SI RACCONTANO
“Il tem
po
come il per leggere,
te
dilata il mpo per ama
re,
tempo
per viv
ere”
Daniel
Pennac
SEMPRE IN PIEDI - Nicola Codega
Nicola Codega ha raggiunto da tanto tempo l’equilibrio sopra la follia che Vasco Rossi, suo idolo musicale, ha descritto in Sally. Si tratta di
un’autobiografia con prefazione di Gigi Buffon, di un libro che racconta la storia di un uomo che a ventisei anni si ritrova a vivere su una
sedia a rotelle. Ma pubblicazioni di persone “disabili” (virgolette volontarie dell’autore) ce ne sono a decine in Italia, centinaia nel mondo.
Cosa abbia di speciale in questo libro proviamo a descriverlo così: lui è uguale in tutto e per tutto all’uomo di “prima”. Lo capisci leggendo i
capitoli del libro che scorrono veloci tra ricordi di gioventù, scherzi e serate divertenti. Le stesse identiche cose, l’autore, le fa anche adesso.
Vive, sorride, si diverte. In più si è laureato, lavora, gioca a tennis, scia e recita in teatro. Il suo racconto diventa così una sorta di Sliding
Door che scorre avanti e indietro, mescola esperienze e sensazioni cercando sempre la metà piena del bicchiere, tanto da farlo traboccare.
“Non mi siedo neanche se me lo dicono“: queste sono le sue parole. Un libro terapeutico, ma non solo per chi ha un problema, ma anche
per chi sta a fianco, di fianco e lo vive con te, quel problema. Nicola ha il pregio di lasciare, nella sua narrazione, la sofferenza in secondo
piano rispetto alla smania di vivere: questo è il segreto. Una lettura semplice e non banale, leggera ma mai superficiale, realistica e mai
patetica o in cerca di commiserazione, tutto questo grazie ad una famiglia straordinaria ed un gruppo di amici veri, elementi fondamentali
per nascere, crescere, cadere e rialzarsi SEMPRE IN PIEDI. Per acquistare il libro si può inviare una mail a [email protected]
DANIELE FURLAN
DISABILAMANDO
DISABILAMANDO
toniche peggiori sono quelo di arrivare al cuore delle
di quasi dieci anni dall’ineso tetraplegico, ossia comato dal collo in giù, posso
pensiero mi è sembrato più
mente attuale che, pure su
ti dei miei precedenti lettori,
scrivere ancora.
DANIELE FURLAN
“Le barriere architettoniche peggiori sono quelle che ci impediscono di arrivare al cuore delle persone amate”. Ebbene, a distanza di quasi
dieci anni dall’incidente che mi ha reso tetraplegico, ossia completamente paralizzato dal collo in giù, posso affermare che mai pensiero mi
è sembrato più vivo ed attuale. Talmente attuale che, pure su sollecitazione di molti dei miei precedenti lettori, mi sto accingendo a scrivere
ancora. A distanza di dodici anni dall’incidente stradale che lo ha reso tetraplegico ed a distanza di cinque dall’uscita del suo primo libro
Il mio podere, con questo nuovo racconto Daniele Furlan decide di porre all’attenzione del pubblico uno degli aspetti più intimi e sconosciuti della vita di una persona con disabilità: la sessualità. Emozioni e sensazioni di un mondo che sembrava perduto vengono trasferite
al lettore in maniera viva e comprensibile ma soprattutto “veritiera”, con l’intento di ridare fiducia a tante persone che si trovano in una
condizione di stand-by. Il racconto è supportato da un compendio tecnico, perché ognuno, disabile o no, nel modo di condurre la sua
sfera affettiva rappresenta qualcosa di unico ed irripetibile. I proventi derivanti dalla vendita del volume verranno devoluti all’Associazione
Lesioni Spinali LA COLONNA ONLUS (www.lesionispinali.org), attraverso il cui sito il libro di Daniele può venire facilmente acquistato
online. Daniele Furlan è nato nel 1963 a Schaffausen (Svizzera). Nel 1965 la sua famiglia si trasferisce a Ponte di Piave (TV) ove Daniele
tuttora risiede, in virtù di un forte legame con il territorio ed una serie di radicate amicizie. Nel 1982 consegue il diploma di ragioniere
e perito commerciale presso l’Istituto Luzzati di Treviso. Nel 1985 nasce suo figlio Alessandro; nello stesso anno diviene amministratore
delegato di un’azienda produttrice di macchine agricole, incarico che lo ha portato a viaggiare in tutto il mondo. Dopo l’incidente stradale
che nel 2001 lo ha reso tetraplegico, la sua determinazione lo spinge a misurarsi con nuove attività. Attualmente è referente per gli ausili
tecnologici e le tematiche fiscali per l’Associazione Lesioni Spinali LA COLONNA ONLUS della quale è socio attivo, è consigliere comunale presso il Comune di Ponte di Piave e si occupa dell’azienda agricola di famiglia (per contattare l’autore: [email protected]).
I proventi derivanti dalla vendita del volume verranno devoluti
all’Associazione Lesioni Spinali
LA COLONNA ONLUS.
(www.lesionispinali.org)
IBISKOS EDITRICE RISOLO ●
MANZO
DISABILAMANDO - Daniele Furlan
A distanza di dodici anni dall’incidente stradale che lo ha reso
tetraplegico ed a distanza di
cinque dall’uscita del suo primo
libro Il mio podere, con questo
nuovo racconto Daniele Furlan
decide di porre all’attenzione
del pubblico uno degli aspetti
più intimi e sconosciuti della vita
di un portatore di handicap: la
sessualità.
Emozioni e sensazioni di un
mondo che sembrava perduto
vengono trasferite al lettore in
maniera viva e comprensibile
ma soprattutto “veritiera”, con
l’intento di ridare fiducia a tante persone che si trovano in una
condizione di stand-by.
Il racconto è supportato da un
compendio tecnico tratto dal
Blue Book, perché ognuno, disabile o no, nel modo di condurre
la sua sfera affettiva rappresenta
qualcosa di unico ed irripetibile.
Anthurium
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In copertina:
elaborazione grafica
di Ibiskos Editrice Risolo
LA SEDIA DI LULÙ - Alessandra Santandrea e Marina Casciani
REDAZIONE
UFF. TECNICO
2 M M D I A B B O N DA N Z A P E R L A P I EGA
LAURA RAMPINI NESSUNA BARRIERA FRA ME E IL CIELO
araplegica al mondo
paracadute.
, ma una rinascita
ne concreta
a, che puoi rinascere
o desideri.
Su “In Volo” e sulla Pet Therapy promossa dalla struttura, dalla Fondazione Montecatone Onlus e dall’Associazione ChiaraMilla è già stato scritto più volte. Questa volta abbiamo una nuova edizione di questo libro, che continua ad esprimere la forza di un legame prezioso
e straordinario tra un cane e la sua padrona disabile. Cosa c’è di nuovo in questa nuova edizione? Il Dr. Augusto Cavina, Amministratore
Delegato dell’Ospedale di Montecatone, ha desiderato sottolineare l’importanza che ha la relazione con il cane nel percorso post dimissione di una persona con lesione midollare ed ha aggiunto un suo contributo. Nel libro abbiamo anche una nuova intervista ad Alessandra. A Montecatone è partito un nuovo progetto, che prevede che una volta a settimana siano presenti in struttura operatori qualificati, per
proporre un’attività di Pet Therapy a piccoli gruppi di pazienti con lesione midollare. L’obiettivo è di coinvolgere fino a 20 pazienti alla settimana per 6-7 settimane consecutive. Anche l’Associazione Unità Spinale Montecatone partecipa attivamente al progetto dando valore
all’esperienza del supporto mettendo a disposizione un consulente alla pari che si occuperà dell’osservazione dei risultati delle sedute.
L’attività di Pet Therapy non è contemplata nel novero delle azioni riabilitative che vengono coperte dal pagamento della retta ospedaliera
pertanto per attivare questo progetto la Fondazione Montecatone Onlus si è adoperata per raccogliere fondi. Due righe per parlare di questo
libro a chi è nuovo sull’argomento: un incidente stradale ha cambiato il mondo di Alessandra ed il libro racconta di una rinascita dopo il
dramma, di un cammino nuovo, dove la sofferenza è alleviata e accompagnata dal bene di tanti, dai familiari agli operatori delle strutture
sanitarie. È un inno alla vita, in cui nella persona si assiste alla nascita di nuove risorse interiori ed esteriori fino ad allora impensate, fino
a Lulù, un fedele e inseparabile cane da supporto. Accompagnata da Lulù, dalla sua amica e collaboratrice Marina Casciani, insieme a
molte altre persone collaboratrici e volontarie, Alessandra Santandrea intreccia relazioni, supera ostacoli e barriere, paure e solitudine,
silenzi e pregiudizi, tanto da divenire la prima ragazza con disabilità a svolgere gare di obedience a livello agonistico in Italia. ChiaraMilla è l’Associazione di promozione sociale e sportiva dilettantistica, nata allo scopo di far conoscere e diffondere le Tecniche di Terapie ed
Attività Assistite dall’Animale (Pet Therapy) che intervengono a migliorare il benessere di persone costrette a vivere disagi di vario genere.
ChiaraMilla lavora attivamente con i suoi cani presso strutture pubbliche e private nella Regione Emilia-Romagna e con soggetti privati
presso propria sede. Per ogni ulteriore informazione e per l’acquisto del libro: http://www.chiaramilla.it
L AUR A R AMPINI
con Graziella Durante
NESSUNA BARRIERA
FRA ME E IL CIELO
La mia nuova vita
da disabile a SuperAbile
NESSUNA BARRIERA FRA ME E IL CIELO - Laura Rampini con Graziella Durante
“Non arrenderti mai davanti agli ostacoli, anche quelli apparentemente piccoli e banali,
ma imponiti di trovare il modo per superarli
o aggirarli. Serve a non dare mai per scontato di non poter più fare ciò che vuoi fare, avere quello che vuoi avere, raggiungere quello
che ti serve.
Ogni rinuncia, fosse pure piccolissima, innalza
di un centimetro la gabbia che vedi all’esterno
e ne proietta l’ombra dentro di te. Lentamente
ti trasformi nel tuo stesso carceriere, perdi ogni
fiducia in te stesso e ogni autostima.
Se c’è una cosa che ho imparato negli anni, è
che il modo in cui ti guarderanno gli altri dipende da come sai guardarti tu. Esattamente
come l’amore, che non può mai raggiungere
nessuno se non è prima di tutto amore di sé.”
La mia nuova vita da disabile a SuperAbile.
“Non arrenderti mai davanti agli ostacoli, anche quelli apparentemente piccoli e banali, ma imponiti di trovare il modo per superarli o
aggirarli. Serve a non dare mai per scontato di non poter più fare ciò che vuoi fare, avere quello che vuoi avere, raggiungere quello che
ti serve. Ogni rinuncia, fosse pure piccolissima, innalza di un centimetro la gabbia che vedi all’esterno e ne proietta l’ombra dentro di te.
Lentamente ti trasformi nel tuo stesso carceriere, perdi ogni fiducia in te stesso e ogni autostima. Se c’è una cosa che ho imparato negli
anni, è che il modo in cui ti guarderanno gli altri dipende da come sai guardarti tu. Esattamente come l’amore, che non può mai raggiungere nessuno se non è prima di tutto amore di sé”. Laura Rampini aveva soltanto ventidue anni e un figlio piccolo quando un grave incidente
automobilistico l’ha travolta e lasciata su una carrozzina senza più l’uso delle gambe. Era il 1995. Oggi, meno di vent’anni dopo, Laura è
mamma per la seconda volta e, inoltre, ha preso il brevetto da paracadutista e vanta già centosessanta lanci. È la prima e unica paracadutista paraplegica al mondo. Difficile rialzarsi da terra quando la vita toglie gli appoggi della tua esistenza. Difficile, ma non impossibile.
Laura Rampini ne è la dimostrazione vivente. Il racconto della sua vita e della sua battaglia per abbattere le barriere è una storia formidabile, commovente, di spregiudicato eroismo, costruita pezzo a pezzo, con una determinazione d’acciaio e un atteggiamento naturalmente
positivo. La storia di chi sa che non deve arrendersi mai, né di fronte a un marciapiede troppo alto né di fronte a un desiderio. Anche
quando quel desiderio incontra lo scetticismo dei tanti, tanto è smisurato e coraggioso. Perché nulla è impossibile, tutto è superabile.
Laura Rampini (Sigillo, Perugia, 1972) ha fondato l’associazione Liber-HAND-o per abbattere le barriere architettoniche e psicologiche, e
Liberamondo, un’associazione che aiuta i disabili a viaggiare nel mondo in totale autonomia. Graziella Durante (Leonberg, 1978) è stata
ricercatrice universitaria tra Napoli e Parigi e ora si occupa di traduzione e giornalismo.
Laura Rampini aveva soltanto ventidue anni
e un figlio piccolo quando un grave incidente
automobilistico l’ha travolta e lasciata su una
carrozzina senza più l’uso delle gambe.
Era il 1995.
Oggi, meno di vent’anni dopo, Laura è mamma per la seconda volta e, inoltre, ha preso il
brevetto da paracadutista e vanta già centosessanta lanci. È la prima e unica paracadutista paraplegica al mondo.
Difficile rialzarsi da terra quando la vita toglie gli appoggi della tua esistenza. Difficile,
ma non impossibile. Laura Rampini ne è la dimostrazione vivente. Il racconto della sua vita
e della sua battaglia per abbattere le barriere è
una storia formidabile, commovente, di spregiudicato eroismo, costruita pezzo a pezzo,
con una determinazione d’acciaio e un atteggiamento naturalmente positivo. La storia di
chi sa che non deve arrendersi mai, né di fronte a un marciapiede troppo alto né di fronte
a un desiderio. Anche quando quel desiderio
incontra lo scetticismo dei tanti, tanto è smisurato e coraggioso. Perché nulla è impossibile, tutto è superabile.
In copertina:
Foto © Sunrise Medical
PANTONE XXX C
09/07/14 18.56
15
fondazione montecatone ONLUS
Centro estivo per bambini
Un grazie davvero di cuore a tutti i soggetti che insieme alla Fondazione Montecatone (Associazione Alecrim, Montecatone Rehabilitation Institute, Casa di Accoglienza Anna Guglielmi,
Auser Imola, AUS Montecatone e Volabo Bologna) hanno permesso per la prima volta, nell’estate del 2014, di avviare un “Centro estivo” per i figli (dai bambini di 3 anni fino a ragazzi
di 14) di persone ricoverate a Montecatone, nel periodo delle vacanze scolastiche. Per tutta l’estate per tre pomeriggi la
settimana, con l’impiego di un coordinatore e diversi volontari, sono stati circa 20 per un totale di 116 presenze.
“Abbiamo capito che la formula dei 3 pomeriggi alla settimana è andata incontro ad un bisogno delle famiglie, mentre
non è adatta per i bambini degli operatori. Abbiamo anzi avuto diverse richieste di presenza nel fine settimana” dice Pierluigi Gentilini di Alecrim, coordinatore del progetto “pertanto per l’estate 2015 stiamo già pensando a come raccogliere
questa sfida decisamente impegnativa”.
Iniziative per la raccolta fondi
I love pet therapy. L’impegno a “dare una zampa” per
poter realizzare il progetto di Pet therapy ha scatenato la creatività dei volontari della Fondazione: il mese
di luglio è stato all’insegna dello Street Food d’Autore
nell’ambito delle serate Imola di mercoledì, “panini
d’autore” realizzati nel centro di Imola con la collaborazione delle associazioni dei panificatori e dei macellai imolesi di ASCOM. Successivamente sono stati
destinati alla raccolta fondi per questo progetto due
simpatici eventi ovvero una festa il 7 settembre presso
il Centro sociale di Fabbrica, e la “CiaoCup” - “Mini
Cross”, motoraduno realizzato il 19 ottobre a Codrignano (Imola). L’impegno continua: già al lavoro la
macchina organizzativa per cene ed eventi benefici,
laboratori per realizzare piccoli omaggi natalizi.
Come siamo belli!
a
ne Montecatone Onlus
uisto del libro
mmino a Santiago
Fondazione Montecatone Onlus promotrice della pubblicazione di
"Il mio cammino a Santiago".
aggio
ale
critto
rni del
correndo
a piedi
d de Port
Ne è autore Andrea Bandini, che insieme al suo cane è partito dai Pirenei per giungere alla fine del
mondo, sull’oceano Atlantico in Galizia. L’autore collabora da tempo con la Fondazione Montecatone
Onlus nella
veste di volontario. Ed a sostegno
delle attività della Fondazione saranno destinati i pro
venti della 
vendita del libro. Gli appunti di viaggio
e il diario personale che l’autore ha scritto durante
i 35 giorni del suo cammino, percorrendo 928 chilometri a piedi da Saint Jean Pied de Port a Muxia,

rappresentano una pausa di riflessione facendo il Camino de Santiago, un viaggio che è in grado di
trasformare per il resto della vita, alla scoperta della serenità e di un modo nuovo di vedere le cose.
la
modo
e cose.
catone.org
Un percorso volto a riscoprire la bellezza intrinseca nelle persone e la cura di sé come espressione
di un benessere profondo: questo il senso del ciclo di incontri realizzati nelle domeniche di agosto
e settembre grazie alla collaborazione della Counselor artistica Nicoletta Chiarini. Alcune immagini
delle pazienti partecipanti sono state inviate al concorso “Che ti sei messa in testa” promosso dal
gruppo donne della Uildm (Unione Italiana Lotta Distrofia Muscolare, www.uildm.org/gruppodonne).
Allo studio la possibilità di riprendere questo tipo di percorso anche nel 2015.
in uscita il
28 novembre 2014
il tuo 5ilper
solidarietà
concreta
tuo 5 mille
per milleper
per una
una solidarietà
concreta
il tuo 5 per mille per una solidarietà concreta
CODICE FISCALE
CODICE
FISCALE
CODICE FISCALE
90029610376
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61
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
Via Montecatone, 37 - 40026 Imola
(BO) - Tel: 0542 632812 - Fax: 0542 632805 - Mob: 388 2576925

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
Web: www.fondazionemontecatone.org
- E-mail: [email protected]



Per ogni tipo di donazione è possibile

iban: IT81A0503421008000000186281
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collaborare
in modi diversi, contattando la segreteria della Fondazione


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Montecatone ai numeri sopra indicati.