LE FONTI DEL DIRITTO TRIBUTARIO. 1. La potestà normativa

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LE FONTI DEL DIRITTO TRIBUTARIO. 1. La potestà normativa
CORSO DI LAUREA: ECONOMIA AZIENDALE;
DENOMINAZIONE CORSO DI INSEGNAMENTO: DIRITTO TRIBUTARIO;
N. CREDITI FORMATIVI(CFU): 5 crediti formativi - 35 ore;
PROGRAMMA:
LE FONTI DEL DIRITTO TRIBUTARIO.
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La potestà normativa tributaria. Le norme costituzionali sulla legislazione fiscale.
Le procedure per legiferare in materia tributaria.
I principi costituzionali sul modo di produzione delle norme fiscali (art. 23 Cost.).
L’ art. 23 e gli “atti aventi forza di legge” (leggi, decreti legge e decreti legislativi).
Cenni alle leggi regionali e alle fonti comunitarie (regolamenti e direttive UE).
La relatività della risorsa di legge e le fonti normative secondarie (i decreti del ministero
dell’economia).
7. Le norme interne e rinvio alle circolari interpretative.
8. Vincoli costituzionali al contenuto della legislazione tributaria.
9. I limiti specifici alla discrezionalità delle scelte politiche in materia tributaria: l’ articolo 53
della Costituzione.
10. L'art. 53 della Costituzione come precetto rivolto al legislatore, più che ai singoli
contribuenti.
11. Il principio di capacità contributiva.
12. Applicazioni del principio della capacità contributiva.
13. Agevolazioni fiscali e capacità contributiva.
14. Classificazione delle entrate pubbliche (tributo, tassa, imposta, prestazione patrimoniale
imposta, etc.) e principi costituzionali (riserva di legge e capacità contributiva).
15. Il problema dell'applicabilità alle tasse del principio di capacità contributiva.
16. L'efficacia della legge tributaria nel tempo: 1) successioni di leggi, principio di specialità,
legge interpretativa; 2) Limiti costituzionali alla retroattività della legge tributaria (norme
impositive, sanzionatorie, procedimentali); 3) Efficacia delle leggi nel tempo sotto il profilo
della dichiarazione.
I PROBLEMI INTERPRETATIVI NELL’ APPLICAZIONE
DELLE NORME TRIBUTARIE.
1. Indeterminatezza del linguaggio e relativismo delle definizioni.
2. La c.d. «convenzionalità » del linguaggio: profili verbali e sostanziali nell'accordo o nel
disaccordo tra gli interlocutori.
3. Dall'indeterminatezza del linguaggio alla critica delle c.d. “nome elastiche”.
4. L'opinabilità dell'interpretazione: l'interpretazione come attività critica attraverso i giudizi di
valore dell'interprete.
5. Gli “argomenti” nell'interpretazione e i valori apertamente perseguibili dall'interprete
(coerenza del sistema, principi costituzionali, parità di trattamento, etc.).
6. La mancanza di principi generati riguardanti specificamente l'interpretazione nel diritto
tributario.
7. Alcune questioni specifiche: la c.d. “interpretazione analogica”.
8. Il valore esclusivamente psicologico dell'interpretazione dottrinale e giurisprudenziale.
9. Le circolari e le risoluzioni interpretative dell'amministrazione finanziaria.
10. Possibili comportamenti del contribuente di fronte all’interpretazione incerta.
11. Il significato da attribuire a termini utilizzati in altre discipline.
GLI ADEMPIMENTI “SPONTANEI” DEI CONTRIBUENTI NELLA “FISCALITA’ DI
MASSA”: IN PARTICOLARE LE DICHIARAZIONI.
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I possibili criteri di applicazione dei tributi. Loro relativismo storico – ambientale.
I sistemi basati sull'adempimento spontaneo dei contribuenti.
Gli adempimenti anteriori alla dichiarazione. Rinvii alla contabilità e alle ritenute alla fonte.
Fiscalità di massa e assistenza professionale ai contribuenti.
Le dichiarazioni: natura giuridica.
Rilevanza dei dati dichiarati e modifiche effettuabili dal contribuente.
La tardiva dichiarazione di una maggior imposta (presentazione in ritardo della
dichiarazione e presentazione di dichiarazioni integrative).
8. La rettifica in diminuzione, da parte del contribuente, delle imposte dichiarate.
9. L'esonero dall'obbligo di dichiarazione per i lavoratori dipendenti.
10. Adempimenti connessi alla dichiarazione. Rapporti tra dichiarazione e versamento.
11. Le principali informazioni ed i principali documenti da fornire insieme alla dichiarazione.
12. L'ufficio competente per territorio a ricevere le dichiarazioni: il domicilio fiscale.
IL CONTROLLO DA PARTE DEGLI UFFICI FISCALI, DEGLI ADEMPIMENTI
SPONTANEI DEI CONTRIBUENTI
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Varietà dei possibili controlli in relazione alle caratteristiche dei singoli tributi: una
panoramica.
La funzione dei controlli in una «fiscalità di massa ».
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I controlli effettuati
nell'ambito dei dati dichiarati: la c.d. “liquidazione” o “controllo formale delle dichiarazioni
(art. 36 bis D.P.R. n. 600).
Problemi particolari del controllo di cui all'art. 36 bis/600.
La selezione dei contribuenti da sottoporre a controllo approfondito.
Poteri istruttori: generalità e loro funzione nella “fiscalità di massa”.
I poteri istruttori in materia di imposte dirette e di IVA.
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Cenni su alcuni poteri
istruttori (accessi in luoghi destinati ad abitazione o studio professionale, perquisizioni,
deroghe al segreto bancario etc.).
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Correlazioni
tra
comportamento del contribuente in sede istruttoria e dimostrazione di rettifiche e
accertamenti.
La documentazione degli atti istruttori: il «processo verbale ».
GLI AVVISI DI ACCERTAMENTO: PROVA E MOTIVAZIONE.
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Concetti generali: l’onere della prova.
Il giudizio di fatto e le prove.
Prove dirette e presunzioni:aspetti generali.
L’ intervento normativo sull’uso delle presunzioni.
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La
dimostrazione
dell’accertamento: profili generali e confusioni terminologiche (accertamenti induttivi,
sintetici e analitici, con adesione, etc.).
Argomentazioni probatorie nei confronti dei soggetti non obbligati alla tenuta di scritture
contabili.
L’accertamento basato sulla spesa (accertamento sintetico).
L’accertamento dell’ IVA e dei redditi determinati in base a scritture contabili.
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Argomentazioni
per
verificare la correttezza dei dati dichiarati: l’accertamento “analitico – contabile” e
condizioni per quello “extracontabile – induttivo”.
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Presupposti e contenuto
dell’accertamento induttivo – extracontabile e dell’accertamento d’ufficio in caso di omessa
dichiarazione.
Il controllo dei ricavi delle piccole imprese e professionisti tra empirismo e norme positive.
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La
notificazione
dell’avviso d’accertamento. Il tempo e il luogo delle notificazioni: le modiche di domicilio
fiscale tra dichiarazione e accertamento.
La motivazione degli avvisi di accertamento.
Il contenuto della motivazione e i rapporti con la prova.
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La pluralità di atti
impositivi concernenti lo stesso presupposto d’ imposta.
LA RISCOSSIONE E IL RIMBORSO
1. Il formalismo nella riscossione dei tributi.
2. Varietà dei rapporti tra la fase della riscossione e quella determinazione dell’imposta.
3. La riscossione “spontanea”: i versamenti anticipati rispetto all’integrale verificarsi del
presupposto d’ imposta (ritenute e versamenti in acconto) e i conguagli in base alla
dichiarazione.
4. Modalità e termini per la riscossione “spontanea” nelle imposte dirette e nell' IVA.
5. L’unificazione dei versamenti nel “conto fiscale”.
6. Generalità sulla riscossione «ad impulso d'ufficio».
7. La riscossione dell'imposta liquidata in base all'art.36 bis.
8. Riscossione dell'imposta accertata e “riscossione frazionata” in caso di ricorso.
9. La “tutela cautelare” contro la riscossione provvisoria in pendenza di ricorso.
10. Il tardivo pagamento delle somme iscritte a ruolo: dall'indennità di mora agli interessi
moratori.
11. L'esecuzione coattiva esattoriale.
12. Cenni problematici su alcuni rapporti tra contribuente, concessionario e amministrazione
finanziaria.
13. Rimborso di versamenti dovuti, ma soggetti a conguaglio, e rimborso di versamenti indebiti
già dall’origine.
14. Connessioni tra richieste autonome di rimborso e scomputi nella dichiarazione dei redditi.
LA TUTELA GIURISDIZIONALE IN MATERIA TRIBUTARIA (IL “CONTENZIOSO
TRIBUTARIO”)
1. Individuazione dei tributi per i quali è competente il giudice speciale tributario.
(commissioni tributarie). Cenni ai sistemi di tutela previsti per gli altri tributi.
2. Le commissioni tributarie: ragioni di una giurisdizione speciale.
3. La composizione delle commissioni sotto i profili dell’ imparzialità, della preparazione
tecnica e della professionalità.
4. L’ introduzione della controversia: 1) gli atti impugnabili.
5. L’ introduzione della controversia: 2) le controversie di rimborso.
6. Il litisconsorzio.
7. Termini e modalità di presentazione del ricorso.
8. Memorie aggiuntive e procedimento di trattazione del ricorso.
9. Cenni sull’ oggetto del giudizio e sui poteri istruttori delle commissioni tributarie.
10. Digressioni sulla prova: l’importanza del ragionamento presuntivo e sui rischi.
11. La comunicazione della decisione e l’appello.
12. La Cassazione.
CENNI AGLI ASPETTI GENERALI DELLE SANZIONI TRIBUTARIE
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Le sanzioni.
Sanzioni amministrative, civili e accessorie.
Trasmissibilità agli eredi.
La definizione in via breve delle violazioni accertate in processi verbali di constatazione e l’
inapplicabilità delle sanzioni per “forza maggiore” od “obiettiva incertezza”.
5. Le mitigazioni per la continuazione ed il “ravvedimento operoso”.
6. Le sanzioni penali: premesse generali.
7. L’individuazione della sanzione penale: delitti e contravvenzioni. La rilevanza della
distinzione tra queste due forme di reato.
8. Cenni alle principali sanzioni penali in materia d’imposte dirette e di IVA.
9. Accertamento del reato tributario e parallelo svolgimento delle indagini amministrative.
10. Il coordinamento tra il processo penale e quello tributario.
LE IMPOSTE SUL REDDITO: PROFILI GENERALI.
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Caratteristiche strutturali del concetto di reddito.
Il concetto giuridico di reddito e le sue specificazioni legislative.
Il criterio di individuazione dei redditi nell'attuale legislazione.
I rischi di doppia imposizione sui redditi societari: aspetti generali del problema.
La territorialità nelle imposte dirette. Generalità e rinvii alle categorie di reddito.
LE CATEGORIE DI REDDITO.
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Redditi fondiari: inquadramento generale e premesse.
Il reddito dei terreni. Individuazione dei terreni produttivi di reddito fondiario.
Imposizione catastale dell'impresa agricola: i confini tra reddito agrario e reddito d'impresa.
Il reddito dei fabbricati.
Gli immobili delle imprese commerciali: immobili «strumentali e «non strumentali».
Redditi di capitale: criteri di individuazione. I rapporti con i “redditi diversi” di carattere
finanziario.
7. I redditi di capitale derivanti da partecipazione in società (dividendi).
8. La determinazione al “lordo” dei redditi di capitale, imputazione al periodo d'imposta, criteri
di territorialità e rapporto con i redditi d'impresa.
9. L'imposizione sostitutiva dei redditi finanziari tra redditi di capitale e redditi diversi di
natura finanziaria (c.d. «guadagni di capitale>> o <<capital gains>>).
10. Individuazione dei redditi di lavoro dipendente e loro criteri di territorialità.
11. La determinazione del reddito di lavoro dipendente.
12. Le spese di produzione del reddito ed i rimborsi di spese di trasferta.
13. Osservazioni in tema di redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente.
14. Identificazione della categoria dei redditi d'impresa (distinzioni rispetto ad altre categorie di
reddito nonché rispetto ad attività non produttive di reddito fiscale).
15. L'attribuzione di reddito d'impresa in base a criteri formali (società commerciali) ed assenza
dell'effettivo esercizio di un'impresa (società di comodo).
16. L'attribuzione di reddito d'impresa in base a criteri sostanziali. Le <<piccole imprese» e la
distinzione rispetto al lavoro autonomo.
17. L'attribuzione di reddito d'impresa agli enti pubblici e privati diversi dalle società
commerciali.
LA DETERMINAZIONE DEL REDDITO D'IMPRESA.
1. Le complessità del reddito d'impresa e il ruolo delle norme fiscali.
2. Le variazioni in aumento ed in diminuzione: le imposte correnti, differite ed anticipate.
3. La determinazione del reddito d'impresa in relazione ai corrispettivi
contrattuali e la rilevanza del valore normale.
4. Carattere globale del reddito d'impresa e importanza dei beni relativi all'impresa: i valori
fiscalmente riconosciuti e la loro “continuità”.
5. L'« inerenza» all'attività dell’impresa quale requisito per la deducibilità dei costi.
6. «Determinazione analitica» del reddito d'impresa e il ruolo del bilancio.
7. La pianificazione fiscale dei redditi d'esercizio e i condizionamenti tributari nella redazione
del bilancio civilistico.
8. L'attribuzione degli elementi reddituali al periodo d'imposta (principio di competenza).
9. L'irregolarità nell'imputazione temporale degli elementi reddituali: possibili correzioni da
parte del contribuente e conseguenze in caso di rettifica.
10. I ricavi e le plusvalenze: l'importanza della distinzione.
11. I beni ed i servizi produttivi di ricavi.
12. L'identificazione
residuale
dei
beni
che
generano
plusvalenze:
loro
imposizione «rateizzata» e irrilevanza delle “plusvalenze iscritte”.
13. Interessi, dividendi e altre componenti finanziarie positive del reddito d'impresa.
14. Plusvalenze e minusvalenze su partecipazioni.
15. La facoltà di compensare redditi e perdite.
16. I proventi immobiliari.
17. Sopravvenienze attive.
18. Rimanenze di merci e materie prime.
19. Rimanenze di servizi e valutazione in base al corrispettivo: le opere in corso di esecuzione a
fine esercizio.
20. L'indeducibilità dei costi connessi a proventi che fruiscono di esenzioni.
21. I limiti alla deducibilità degli interessi passivi.
22. Altri elementi negativi del reddito d'impresa: costi per prestazioni di lavoro, oneri fiscali e
relativi accantonamenti.
23. Minusvalenze, perdite e sopravvenienze passive.
24. Ammortamenti.
25. L'acquisizione
di
beni
attraverso
la
locazione
finanziaria:
finalità
economica e disciplina giuridica.
26. I costi pluriennali tra deducibilità “corrente” e «patrimonializzazioni».
27. Accantonamenti ed ammortamento.
28. Le spese a deducibilità limitata.
29. Le imprese minori e le determinazioni del reddito d'impresa.
30. Reddito d'impresa e rapporti con l'estero: i proventi conseguiti in Italia da imprese non
residenti.
31. Reddito d'impresa e rapporti con l'estero: l'imputazione immediata ai soci del reddito di
società controllate, site in Paesi a bassa fiscalità (il cosiddetto “regime cfc”).
LE ALTRE CATEGORIE DI REDDITO.
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Redditi di lavoro autonomo: delimitazione della categoria.
I redditi «assimilati a quelli di lavoro autonomo» e i criteri di territorialità della categoria
La determinazione dei redditi di lavoro autonomo.
Rinvii alle norme procedurali sulla contabilità dei professionisti e determinazione dei redditi
di lavoro autonomo «assimilati».
Redditi diversi: i proventi residuali rispetto ad altre categorie (prestazioni commerciali o
professionali di carattere occasionale).
I redditi diversi derivanti da obblighi <<di fare e non fare» e da premi e vincite.
I redditi diversi derivanti da plusvalenze isolate.
I redditi diversi di natura finanziaria nell’ambito dell'imposizione sostitutiva.
DALLE CATEGORIE DI REDDITO ALLA DETERMINAZIONE DI IRPEF E IRES.
1. Il sistema delle imposte sui redditi tra Ires, Irap e Irpef.
2. L'imposizione diretta sulle società personali e assimilate, la trasparenza delle società di
capitali e l'impresa familiare
3. IRPEF e redditi familiari.
4. Personalità e progressività dell'IRPEF.
5. Calcolo del reddito complessivo ai fini IRPEF, riporto delle perdite, oneri deducibili e
detrazioni d'imposta.
6. L'imposta lorda e le detrazioni d'imposta.
7. Scomputo dei crediti d'imposta e delle ritenute alla fonte: il versamento del conguaglio e le
eccedenze a credito del contribuente.
8. Redditi straordinari e redditi a formazione pluriennale: la <<tassazione separata >> IRPEF
di alcuni redditi a formazione pluriennale.
9. La determinazione dell'IRPEF sui redditi a tassazione separata.
10. IRES: considerazioni generali
11. I soggetti passivi dell'IRES. Enti commerciali e non commerciali: determinazione del
reddito e rinvii.
INTERCONNESSIONI TRA NORME SOSTANZIALI
E ASPETTI PROCEDURALI DELL'IMPOSIZIONE
SUI REDDITI.
1. Categorie di reddito e adempimenti procedurali: individuazione dei sostituti d'imposta e
relativi adempimenti.
2. Categorie di reddito e obblighi contabili: imprese in contabilità ordinaria.
3. Registri IVA e contabilità semplificata per le imprese minori.
4. Altre scritture delle imprese, rilevanti ai soli fini fiscali, e scritture dei datori di lavoro nella
qualità di sostituti d'imposta.
5. Contabilità dei professionisti.
6. Requisiti formali delle scritture suddette: modalità per la loro tenuta e conservazione.
7. Funzione probatoria delle scritture ed effetti delle mancate registrazioni contabili.
8. La struttura del modello di dichiarazione dei redditi in relazione alle categorie di reddito.
9. Cenni ai rapporti tra determinazione delle imposte dirette e sanzioni per omessa o infedele
dichiarazione.
L 'IMPOSTA SUL VALORE AGGIUNTO.
1. L'IVA nel sistema e il sistema dell'IVA.
2. Concetti di base sul funzionamento del tributo.
3. Distinzione tra operazioni rientranti nei campo di applicazione dell'imposta (imponibili, non
imponibili e esenti) e operazioni escluse .
4. Presupposto oggettivo: cessioni di beni e prestazioni di servizi
5. I1 profilo soggettivo dell'IVA: attività d'impresa e di lavoro autonomo.
6. I1 momento di effettuazione delle operazioni, la sua importanza nel sistema dell'IVA e il
concetto di «esigibilità » dell'imposta.
7. Territorialità dell'imposta.
8. Le operazioni «non imponibili » e quelle «intracomunitarie».
9. Operazioni esenti (art. 10).
10. Base imponibile e scelta dell'aliquota.
11. La rivalsa e le controversie tra cedente e cessionario.
12. Detrazione dell'IVA sugli acquisti: limitazioni al rimborso e operazioni con IVA indetraibile.
13. I limiti alla detrazione in presenza di operazioni attive esenti: la rettifica della detrazione
per I'IVA sui beni ammortizzabili.
14. Regimi speciali e forfettari di determinazione dell’ IVA.
15. Le operazioni intracomunitarie da altri Paesi dell'UE ed i modelli INTRASTAT.
16. Dichiarazioni di inizio di attività e obblighi di fatturazione.
17. Deroghe all'obbligo di fatturazione per commercianti al minuto e assimilati.
18. Obblighi formali da parte dei commercianti al minuto (ricevuta fiscale e scontrino fiscale).
19. Le variazioni alle operazioni imponibili.
20. Registrazione contabile operazioni attive e degli acquisti: le liquidazioni e i versamenti infra
- annuali.
21. La dichiarazione annuale.
22. Aspetti peculiari dell'accertamento dell'IVA (le presunzioni di cessione e di acquisto).
23. Le sanzioni amministrative. Dall'omessa fatturazione all' infedele dichiarazione.
24. Violazioni “a cascata”e violazioni ripetute.
25. I modelli INTRASTAT relativamente ai servizi.
LE IMPOSTE SUI TRASFERIMENTI
1. L'imposta di registro. Origini storiche e struttura della normativa. Registrazione in termine
fisso e in caso d'uso.
2. La sfera applicativa dell'imposta di registro e le ragioni del suo svuotamento.
3. Meccanismo impositivo: soggetti obbligati al pagamento dell'imposta.
4. La richiesta di registrazione, e l'applicazione dell'imposta a vicende contrattuali complesse.
5. Principali categorie di atti soggetti a registrazione.
6. L'accertamento di valore e le altre vicende applicative dell'imposta .
7. L'imposta di registro e le imprese. Conferimenti, fusioni, scissioni e cessioni d'aziende.
8. Principi generali dell'imposta sulle successioni e donazioni.
I TRIBUTI MINORI E L'IRAP
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Introduzione: profili di individuazione dei “tributi minori “.
L'imposta di bollo.
La tassa sulle concessioni governative.
Tributi doganali.
Imposta sulla pubblicità e diritti sulle pubbliche affissioni.
L'imposizione locale sugli immobili: ICI.
L'IRAP: imposta regionale sul valore aggiunto della produzione.
IRAP e capacità contributiva.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL CORSO:
Scopo del corso è quello di offrire agli studenti (specialmente i frequentanti) tanto un metodo di studio
quanto le conoscenze basilari per addentrarsi nel complesso mondo delle imposte e dei tributi.
In particolare, il corso si incentrerà sul rapporto esistente tra l’economia d’impresa e le imposte connesse
sia alla produzione di un valore aggiunto sia alla realizzazione di un reddito imponibile.
Il corso analizzerà, ove possibile, anche le interconnessioni esistenti con la contabilità e con il bilancio
civilistico delle aziende.
Tutte le imposte analizzate saranno interpretate con l’ausilio indispensabile dei relativi riferimenti normativi
e mediante lo svolgimento di esercizi tecnici durante le lezioni frontali.
Agli studenti saranno, inoltre, consigliate delle letture complementari di settore al fine di favorire
l’aggiornamento continuo sulla materia.
TESTI CONSIGLIATI:
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Falsitta Gaspare: Manuale di diritto tributario – Parte generale – Cedam 2008;
Falsitta Gaspare: Manuale di diritto tributario – Parte speciale – Cedam 2009;
Buttaro, Di Giuseppe Cafà, Mazzocchi : Codice tributario minor – Mediabit 2010.-
TESTI COMPLEMENTARI DI APPROFONDIMENTO:
IVA:
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Mandò Giancarlo – Mandò Dario : Manuale dell’imposta sul valore aggiunto – Ipsoa Editore;
Scopacasa Francesco: Dichiarazione Iva – Ipsoa Editore;
IMPOSTE SUI REDDITI:
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Leo Maurizio: Le imposte sui redditi nel Testo Unico – Giuffrè Editore;
Ceppellini, Lugano e Associati: Testo Unico delle Imposte sui Redditi – Il Sole 24 Ore Pirola;
ACCERTAMENTO:
-
Eutekne: Accertamento – Guide e soluzioni – Ipsoa Editore;
Basilavecchia Massimo: Accertamento – Ipsoa Editore;
CONTENZIOSO:
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Giuliani F.:Codice annotato del Contenzioso Tributario – Giuffrè Editore;
Antico G., Conigliaro M.,Farina M.: Il Contenzioso Tributario – Il Sole 24 Ore Pirola;
IRAP:
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Ceppellini, Lugano, Rizzardi: Guida all’Irap – Il Sole 24 Ore Pirola.
SITO WEB DI RIFERIMENTO: www.dirittotributario.biz
ORGANIZZAZIONE DELLA DIDATTICA: Lezioni frontali e svolgimento di alcune attività seminariali.
ATTIVITA’ DI SUPPORTO ALLA DIDATTICA: saranno fornite agli studenti delle dispense per una migliore
comprensione degli argomenti affrontati durante le lezioni.
MODALITA’ DI VALUTAZIONE: è previsto un test scritto a risposte multiple chiuse, superato il quale si
accederà all’esame orale.