L`IMPOSTA PERSONALE SUL REDDITO PROBLEMI PRINCIPALI

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L`IMPOSTA PERSONALE SUL REDDITO PROBLEMI PRINCIPALI
L’IMPOSTA PERSONALE
SUL REDDITO
PROBLEMI PRINCIPALI
1) Scelta della base imponibile
•
•
•
quale definizione di reddito?
imponibile monetario o reale?
reddito effettivo o normale?
2) Scelta dell’unità impositiva:
l’individuo o la famiglia?
Come definire la base imponibile
dell’imposta sul reddito?
Tre alternative principali
1) reddito prodotto
2) reddito entrata
3) reddito consumo (spesa)
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Fonti
Usi
Redditi di lavoro
Redditi di capitale (profitti,
interessi, rendite)
Consumo
Plusvalenze nette (CG)
Risparmio
Entrate straordinarie e
occasionali
1) reddito prodotto
2) reddito entrata
3) reddito consumo
(spesa)
1) REDDITO PRODOTTO
Sono tassati tutti i redditi dei fattori
produttivi, ottenuti come corrispettivo
della partecipazione ad un’attività
produttiva
REDDITO PRODOTTO
La base imponibile dell’imposta
coincide quindi con il valore aggiunto
della nazione
ovvero
con il valore della produzione della
nazione
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IL REDDITO PRODOTTO E’ IL
REDDITO DEI FATTORI
PRODUTTIVI
RP = ΣYi
(i = lavoro, terra, capitale)
RP = redditi di lavoro + redditi di capitale
Sono tassate le principali fonti di reddito
Il RP comprende solo le remunerazioni dei fattori
produttivi, quindi redditi da lavoro e da capitale
Î 2 problemi:
1) Trascura le plusvalenze nette (i CG)
2) Trascura altre entrate straordinarie o
occasionali (donazioni, eredità,
vincite, ecc.)
2) REDDITO ENTRATA
Supera la stretta connessione con il
sistema produttivo, tipica del RP
Schanz (1896), Haig (1921),
Simons (1939)
Rapporto Carter (1966) che ha ispirato
la riforma canadese
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REDDITO ENTRATA
= ammontare massimo di risorse che si
può consumare in un periodo senza
ridurre il patrimonio
Il RE è quindi definito come la capacità di
spesa del contribuente
REDDITO ENTRATA dal lato
degli usi:
RE = Wt-Wt-1 + Ct
= consumo potenziale
o
accrescimento del potere economico
(potere di disporre delle risorse)
REDDITO ENTRATA dal lato
delle fonti:
RE = ΣYi + CGt + AEt
e cioè:
RE = redditi di lavoro
+ redditi di capitale
+ plusvalenza nette (Capital gains) al netto delle
minusvalenze
+ entrate straordinarie o occasionali
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REDDITO ENTRATA
Sono quindi tassate
tutte le fonti
di reddito
Però, in realtà fra le entrate
straordinarie e occasionali non sono
generalmente ricomprese donazioni ed
eredità,
in quanto assoggettate a tributi
autonomi, generalmente meno onerosi
L'innovazione sostanziale rispetto al reddito prodotto e'
l'inserimento nella base imponibile delle plusvalenze
patrimoniali.
L'inclusione delle plusvalenze nella base imponibile risolve
alcuni problemi (equita' e elusione) ma ne apre altri (corretta
tassazione dei guadagni in conto capitale).
I guadagni in conto capitale possono essere considerati in
due momenti distinti:
nel momento della realizzazione e
nel momento della maturazione.
Consideriamo l'esempio di un titolo azionario acquistato al
tempo t per 100 euro. Se dopo un anno questa azione vale
120 euro, maturo una plusvalenza di 20 euro. Se vendo
l’azione, realizzo una plusvalenza di 20 euro.
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REDDITO ENTRATA
Elemento caratterizzante: tassazione
delle plusvalenze
maturate
(in quanto potenzialmente traducibili in
consumo)
2 PROBLEMI APPLICATIVI della
tassazione alla maturazione:
1) Accertamento: Richiede di conoscere il valore di
mercato di tutte le attività patrimoniali al 31
dicembre di ogni anno
2) liquidità: se al momento del pagamento dell’imposta la
plusvalenza non è stata realizzata:
PROBLEMI APPLICATIVI della
tassazione alla realizzazione:
1) Determina effetti di immobilizzo (lock in effect),
imputabili alla volontà di differire l’imposta
2) Incentiva attività elusive: realizzazione
immediata delle minusvalenze (deducibili),
differimento della realizzazione delle plusvalenze
(tassate)
3) Forte aumento della tassazione dovuta al “salto
di aliquota”
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• L’Irpef, alla sua nascita, fu molto
influenzata dal concetto di reddito entrata
• (comprehensive income tax)
3) REDDITO CONSUMO
Hobbes (filosofo inglese del 1600)
Mill (1852), Fisher (1942), Einaudi (1958), Kaldor (1955)
Rapporto Meade (1978)
REDDITO CONSUMO
La base imponibile è rappresentata dal
consumo annuale del contribuente
RC = Ct
Il riferimento è quindi agli usi del
reddito:
il consumo è tassato
il risparmio è esentato
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REDDITO CONSUMO
Non si pone il problema di valutare le
plusvalenze:
sono tassate solo se si traducono in
consumo
• REt=ΣiYit + CGt + AEt (fonti)
• REt=Wt – Wt-1 + Ct (usi)
• Î Ct = ΣiYit + CGt + AEt - (Wt – Wt-1)
• Ma i CG sono anche in ∆W, quindi non
devo calcolarli per ottenere il consumo
• Î Ct = RPt - (Wt – Wt-1)
Ct = RPt - (Wt – Wt-1)
• Per calcolare C mi basta calcolare il reddito
prodotto e ∆W, cioè la differenza tra prelievi e
versamenti
• Esempio: se Wt-1=100 e nel corso dell’anno
effettuo prelievi per 30 e versamenti per 10,
allora Wt=100-30+10=80
• ∆W=80-100=-20
• Questi 20 incrementano il consumo dell’anno
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Per la determinazione del reddito
consumo:
Determinazione del reddito di impresa con il
metodo dei flussi di cassa (cash flow)
Entrate di cassa - Uscite di cassa
Ricavi,
compresi i redditi
derivanti
dall’
dall’alienazione di
beni capitali
Costi di lavoro,
acquisto di beni
intermedi e spese di
investimento
(non oneri finanziari)
REDDITO CONSUMO
Col metodo dei flussi di cassa si eliminano i
problemi posti dal reddito entrata:
es. corretta definizione degli ammortamenti e
valutazione delle rimanenze
Problemi rilevanti di transizione e di
coordinamento internazionale
REDDITO CONSUMO
Profili equitativi
Si tassano gli individui solo per le risorse che sottraggono
alla collettività
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REDDITO CONSUMO
Profili equitativi
Ottica pluriperiodale :
tesi della doppia tassazione del risparmio
La tassazione secondo il reddito entrata
sottopone il risparmio a tassazione due volte:
nel momento in cui è prodotto
e nel momento in cui dà frutto sotto forma di
redditi di capitale
Esempio: 2 fasi di vita
2 individui: A consuma subito tutto il reddito
disponibile; B risparmia tutto nel primo periodo
per consumare nel secondo il reddito risparmiato
+ l’interesse maturato sul risparmio
La doppia tassazione del risparmio:
imposta sul reddito v. imposta sulla spesa
t=10% e r=5%
imposta sulla
spesa
imposta sul reddito
RP=RE
C
S
T
RP=
RE
C
S
T
100
A) consumatore
1
1000
900
0
100
1000
900
0
2
0
0
0
0
0
0
0
V.A. imposta
100
0
100
B) risparmiatore
1
1000
0
900
100
1000
0
1000
0
2
0,05*900
=45
900+454.5=940.5
0
0.1*45=4,5
50
105045=945
0
0.1*1050=
105
V.A. imposta
100+(4,5/1.05)=
104.3
105/1.05 =
100
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Solo l’imposta sulla spesa garantisce
che l’imposizione,
nel ciclo vitale,
sia indipendente dalle decisioni di
consumo e risparmio degli individui
Un’imposta sulla spesa è equivalente
ad un’imposta sul reddito
che esenti i redditi di capitale
Ma è equo tassare solo i redditi da lavoro?
(problema distributivo ulteriore:
risparmiano di più gli individui ad alto
reddito)
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ALTRI PROFILI DI EQUITA’
Il profilo intertemporale di un’imposta
sulla spesa
comporta una concentrazione del
gettito nei periodi in cui il consumo è
una percentuale più elevata del reddito:
quando si è giovani
e quando si è anziani
REDDITO CONSUMO
Profili equitativi
Le conclusioni a cui si giunge sono fortemente
condizionate dalla prospettiva in cui viene svolta
l’analisi.
Ottica pluriperiodale: la capacità contributiva va
valutata nell’arco vitale.
Ottica uniperiodale: la capacità contributiva va
valutata con riferimento all’anno fiscale.
(La tesi della doppia tassazione del risparmio presuppone
un patto di “equità intertemporale” poco realistico)
REDDITO CONSUMO
Profili di efficienza
L’imposta sulla spesa è più efficiente
dell’imposta sul reddito in quanto non
distorce le scelte intertemporali di consumo.
Ma non vi è chiara evidenza empirica
sull’esistenza di effetti distorsivi significativi
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REDDITO CONSUMO
Problemi applicativi
Non esistono applicazioni concrete di questo
modello.
Problemi principali
- monitoraggio del risparmio (conti registrati di
tutte le transazioni che coinvolgono i diversi tipi di
patrimonio)
- cosa è consumo e cosa risparmio
Il trattamento fiscale del risparmio previdenziale
pubblico, ma in larga misura anche privato, è
generalmente coerente con la tassazione sulla
spesa:
- i contributi (risparmio) non sono tassati
- si ha tassazione solo sulle pensioni, cioè quando
il risparmio accumulato viene trasformato in
consumo
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