la scomparsa dell`ing. vittorio castagnetta 1 nuovi associati 1 siteb

Transcript

la scomparsa dell`ing. vittorio castagnetta 1 nuovi associati 1 siteb
5
LA SCOMPARSA DELL’ING. VITTORIO CASTAGNETTA
1
NUOVI ASSOCIATI
1
SITEB CHIEDE L'ELIMINAZIONE DELL'IMPOSTA SUL BITUME
3
REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELLA MERLONI-TER
4
A MONTECITORIO I PRIMI RISULTATI DELLA COMMISSIONE RICICLAGGIO
5
494/96: NOVITÀ PER LA SICUREZZA IN CANTIERE
7
PRIMA RIUNIONE DEGLI SPORTELLI SITEB
7
IL GRUPPO QUALITÀ DEL BITUME
7
VIII CORSO DI BASE: REPLICA IN GENNAIO 2000
8
PASSWORD SITO INTERNET PER I SOLI ASSOCIATI
9
DELEGAZIONE GIAPPONESE IN VISITA AL SITEB
9
L’ASFALTO IN CIFRE
10
IL RITARDO INFRASTRUTTURALE IN ITALIA
11
COLLABORAZIONE TRA IMPRESE E AMMINISTRAZIONE IN FRANCIA
12
TRAFFICO MERCI E PAVIMENTAZIONI: UNA QUESTIONE DELICATA
13
NUOVO IMPIANTO PER L'ASSOCIATA INTERSTRADE
14
BITUME E SALUTE: PROGETTI E RICERCHE USA
14
I CONSIGLI DELLA NAPA PER LA GESTIONE CORRETTA DEI BRUCIATORI
15
NUOVE NORME SUI TRASPORTI ECCEZIONALI
17
VIABILITÀ: IL 65 % ALLE REGIONI
17
NEL 2001 I CANTIERI DELLA PEDEMONTANA
18
AUGURI NATALE E CHIUSURA UFFICI
18
CONGRESSI E CONVEGNI
19
Notiziario SITEB n° 5/99
LA SCOMPARSA DELL’ING. VITTORIO
CASTAGNETTA
Questo notiziario si apre con il triste annuncio della scomparsa dell’ing. Vittorio
Castagnetta.
L’ing. Castagnetta, lo diciamo per i più giovani, è stato da sempre un punto di riferimento
per le attività tecniche connesse con l’applicazione del bitume nei diversi campi delle
costruzioni civili.
Per molti anni è stato Direttore Tecnico del SITEB, attività in cui ha profuso il massimo del
suo impegno con risultati che tutti hanno apprezzato.
Nell’informare gli associati e i lettori, il SITEB esprime alla famiglia le più sentite
condoglianze.
NUOVI ASSOCIATI
Sono quasi 100 i soci ordinari del SITEB; a questi si aggiungono una decina di
Amministrazioni pubbliche (comuni e province) iscritte come "soci aggregati".
Commissioni tecniche, gruppi di lavoro, contatti telefonici quotidiani, scambi di
esperienze a più livelli e una visione globale tendente a migliorare la qualità, la sicurezza e
l'ambiente sono le prerogative del nuovo SITEB all'inizio del nuovo millennio.
L'elenco completo dei nostri Associati è disponibile sulla “Rassegna del Bitume” e sul
nostro sito internet, alla pagina Associati; l'elenco aggiornato delle pubbliche
Amministrazioni iscritte risulta essere il seguente:
1. Comune di MANTOVA
2. Comune di MILANO
3. Comune di MODENA
4. Comune di NOVARA
5. Provincia Regionale di AGRIGENTO
6. Provincia di ALESSANDRIA
7. Provincia di ANCONA
8. Provincia Autonoma di BOLZANO (Socio Ordinario)
9. Provincia di MANTOVA
10. Provincia di MILANO
11. Provincia di ROMA
12. Provincia di VERONA
I nuovi soci ordinari di fine millennio sono:
1
Notiziario SITEB n° 5/99
I.C.M. COSTRUZIONI SRL – TREVISO
La I.C.M. Costruzioni srl è nata nel 1977; ha la sede sociale in Gorgo al Monticano (TV), via
Postumia di Sala 57.
I settori di attività sono principalmente rappresentati da: realizzazioni di costruzioni
stradali, lottizzazioni, urbanizzazione di aree edificabili, asfaltature e stesa di conglomerati
bituminosi su strade e piazzali, fognature, acquedotti, linee di illuminazione pubblica,
piste ciclabili, depuratori.
Per lo svolgimento della propria attività l'azienda si avvale della collaborazione e
dell'esperienza di 70 dipendenti e di un notevole parco macchine, continuamente ampliato
e rinnovato. Dal 1994, I.C.M., sta conseguendo elevati tassi di crescita, con una tendenza di
sviluppo dell’attività pari al 10-15% annuo. La clientela è rappresentata per il 50% da
committenza privata (lottizzazioni di aree industriali, artigianali e adibite ad edilizia
abitativa) e per il 50% da enti pubblici (ANAS, comuni, provincie e regioni). I cantieri sono
dislocati nella provincia di Treviso e nelle provincie limitrofe (Pordenone, Venezia, Udine,
Belluno, Gorizia, Padova).
J. RETTENMAIER & SÖHNE GMBH - ROSENBERG (GERMANIA)
È la prima azienda straniera ad associarsi al SITEB. A Verona è ubicata una sede
commerciale per l'Italia. Attività principale di quest'azienda, fondata nel 1877, è la
produzione e commercializzazione di fibre sintetiche per i più svariati usi della tecnica.
Nel campo stradale, produce granulati a base di fibre di cellulosa modificate per la
stabilizzazione delle pavimentazioni. Impieghi rilevanti di materiali per pavimentazioni
(tipo SMA, drenanti, rivestimenti superficiali), confezionati con fibre sintetiche, sono stati
messi in opera su molte strade europee con risultati soddisfacenti.
La JRS, dall'ottobre del 1994, ha introdotto un sistema di gestione della qualità
certificandosi secondo le ISO 9001.
AUTOSTRADA TORINO-MILANO P.A. - TORINO
La Società Autostrada Torino-Milano p.A., capogruppo del primo gruppo autostradale
privato in Italia, gestisce, oltre all'omonima autostrada, circa 1.000 km di rete. L'autostrada
Torino-Milano, fra le prime autostrade costruite in Italia, rappresenta oggi una delle
principali vie di collegamento del nord-ovest italiano.
La sua realizzazione risale al 1932 con un’infrastruttura costituita da un’unica carreggiata
di otto metri di larghezza, a doppio senso di marcia, con la stessa lunghezza attuale di 127
Km. L’attuale configurazione, con una larghezza complessiva della piattaforma di 24
metri, fu realizzata nel 1971 con la costruzione dello spartitraffico centrale.
L'Autostrada Torino-Milano ha effettuato, nel corso del '99, il primo e più importante
lavoro in Italia di riciclaggio a freddo delle pavimentazioni, intervenendo con tecniche
modernissime sugli strati bassi del pacchetto della sovrastruttura legati a bitume.
2
Notiziario SITEB n° 5/99
SITEB CHIEDE L'ELIMINAZIONE DELL'IMPOSTA
SUL BITUME
Il costante aumento dei prodotti petroliferi, tra cui il bitume, sta creando notevoli difficoltà
alle imprese stradali impegnate nell'esecuzione di manti d'asfalto per le pubbliche
Amministrazioni. E' noto a tutti che la Legge Merloni, che regolamenta il settore, non
consente la revisione dei prezzi anche in seguito al notevole aumento delle materie prime.
SITEB ha deciso di tentare un'azione congiunta verso il Ministero delle Finanze e dei
Lavori Pubblici per cercare una soluzione al problema. L'eliminazione dell'imposta di
fabbricazione, anomalia del sistema fiscale solo italiano, ridurrebbe del 50 % l'aumento del
prezzo del bitume e ridarebbe fiato alle imprese. In data 18 novembre '99, il Presidente del
SITEB, Prof. C. Giavarini, ha incontrato i dirigenti del Ministero delle Finanze per
avanzare la richiesta, motivata, di eliminazione o riduzione dell'imposta. Si tratta di un
primo importante passo a cui dovranno seguire altre azioni, anche nei confronti della
stampa. Chiediamo in proposito l'aiuto di tutti gli Associati.
Di seguito riportiamo il testo integrale del documento consegnato al Ministero.
Ministero delle Finanze
Direzione Centrale
Produzione e consumi
Oggetto:
imposta di fabbricazione sul bitume
(D.Lgs. 22/5/90 n° 120 G.U. n° 117 del 22/5/90)
Introdotta dal D.Lgs. 22/05/90 n°120, "Disposizioni fiscali urgenti in materia di finanza locale e
per il contenimento del disavanzo del bilancio dello Stato" con motivazioni che non rispondono più
alle esigenze attuali, l'imposta, pari a £/kg. 60, incide pesantemente sul prezzo del bitume.
Il bitume è materia prima fondamentale per la composizione dei conglomerati bituminosi e gli asfalti
in genere; il suo costo incide mediamente per il 20-30% sul prodotto finito. L'imposta di
fabbricazione, applicata su una produzione annuale di bitume per uso stradale pari a circa 1,9 - 2,0
milioni di t., porta nelle casse dello Stato introiti oscillanti tra 110 e 120 miliardi di lire. A parte
l'esiguità della cifra introitata (che con ogni probabilità copre a fatica le sole spese per l'esazione)
occorre mettere in risalto la seguente incongruità: lo Stato italiano impone alle imprese un'imposta
sul bitume che grava solo sui lavori stradali; questa imposta si trasforma in un aumento del costo
dei lavori, che sempre solo lo Stato italiano paga. Lo Stato italiano, infatti, attraverso l'ANAS, e le
Amministrazioni Regionali, Provinciali, Comunali ed altri Enti Pubblici, è l'unico titolare delle
strade del territorio; le sole infrastrutture che necessitano dei lavori d'asfalto. Il mercato delle strade
private è pressoché inesistente.
3
Notiziario SITEB n° 5/99
Il bitume per uso industriale (circa 400.000 t. pari al 20% dell'intera produzione nazionale) non è
invece gravato da tale imposta; le motivazioni sono da collegarsi al fatto che prodotti bituminosi
come vernici, primer, membrane impermeabilizzanti e altri, devono essere competitivi e
commercializzati anche sui mercati esteri.
Volendo evidenziare alcuni numeri, basterà ricordare che sulla piazza di Roma, ad esempio, il
prezzo del bitume nel novembre '98 oscillava intorno a £/kg. 235 (175+60), mentre oggi è pari a
£/kg. 355 (295+60). L'incremento, £/Kg. 120, è pari al 51%. Il conglomerato bituminoso costava
£/q. 4.600 nel novembre '98 e tale è rimasto ancora oggi. Le imprese stradali che operano
direttamente nel settore sono oltre 3.000 con circa 700 impianti attivi sul territorio per la
produzione dei conglomerati bituminosi. Salvo pochissime rare eccezioni, il comparto è composto da
piccole e medie imprese con un numero di addetti compreso tra 8 e 10 unità, senza contare l'indotto
composto dai rivenditori di bitume e additivi, costruttori di macchine stradali, laboratori per il
controllo di qualità, società d'ingegneria ecc. Il tutto conta circa 50-60.000 unità lavorative. Il
settore è oggi in forte crisi; l'eventuale ricorso alla Cassa integrazione, anche temporanea, di parte
di questa forza lavoro creerebbe danni all'economia del Paese molto maggiori di quanto siano i
vantaggi derivati dall'imposta. A tutto ciò si aggiunga che l'imposta sul bitume stradale è
un'anomalia solo italiana, non presente in alcuno degli altri Stati membri dell'Unione Europea.
Con queste premesse il Siteb, richiede un intervento del Governo affinché, dopo essersi attivato sul
prezzo della benzina per contenere l'inflazione con un provvedimento "urgente, prenda seriamente
in considerazione l'ipotesi di eliminare completamente l'imposta di fabbricazione sul bitume
stradale e contribuisca in maniera decisiva a dare fiato alle imprese del settore.
Ridare fiato alle imprese significa anche incentivare la ricerca, sperimentare nuove tecnologie,
aumentare la competitività sui mercati internazionali, innalzare le competenze professionali dei
tecnici dell'apparato pubblico e creare occupazione e posti di lavoro.
In tal modo si ridurrebbe notevolmente lo stato di profondo malessere che si respira, si
promuoverebbe la qualità delle opere pubbliche, si rientrerebbe nella piena legalità fiscale europea e,
paradossalmente, si migliorerebbero, in prospettiva, sia le finanze dello Stato che la fiducia dei
contribuenti.
Il Presidente
Prof. Carlo Giavarini
Sugli sviluppi dell'azione terremo aggiornati gli Associati tramite i normali canali
informativi.
REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELLA
MERLONI-TER
Le commissioni parlamentari Lavori pubblici delle due Camere hanno espresso il previsto
parere sul regolamento di attuazione della Legge quadro sui Lavori pubblici, nota come
4
Notiziario SITEB n° 5/99
Merloni ter. Fase successiva, sarà l'approvazione del testo (con le eventuali modifiche
proposte dal Parlamento) da parte del Consiglio dei Ministri e la pubblicazione poi sulla
Gazzetta Ufficiale.
Il regolamento, che viene a completare il nuovo quadro normativo in materia di lavori
pubblici, riguarda non solo gli specialisti. Le categorie direttamente interessate sono molte:
le imprese di costruzione e i loro fornitori; gli ingegneri, i geometri, gli architetti, gli
amministratori e i funzionari dei comuni, delle province e delle aziende sanitarie. Il lavoro
del governo e del parlamento ha permesso di dare organicità alla materia con alcuni
capisaldi: seria programmazione da parte delle pubbliche amministrazioni, maggiore
trasparenza nelle procedure d’appalto e nella gestione dei cantieri, più elevata
qualificazione delle imprese, coinvolgimento dei capitali privati, semplificazione del
contenzioso.
L’affidamento degli incarichi di progettazione fino a 40 mila euro è molto semplice. E’
prevista una procedura d’appalto semplificata per i lavori sino a 750 mila euro; non è
richiesta la qualificazione delle imprese sino a 150 mila euro; il collaudo avviene con un
semplice certificato di regolare esercizio per le opere fino a 300 mila euro e le
amministrazioni hanno la facoltà di procedere nello stesso modo fino a un massimo di 1
milioni di euro.
A MONTECITORIO I PRIMI RISULTATI DELLA
COMMISSIONE RICICLAGGIO
Il 9 novembre '99 una delegazione della Commissione Riciclaggio, composta da Ravaioli,
Zenobi, Maldini e Bovini ha presentato all’On. Maria G. Lorenzetti, Presidente della
"Commissione Ambiente" della Camera dei Deputati, il primo documento scaturito dai
lavori della Commissione SITEB, inerente la proposta di modifica al D.M. 5-2-98.
L'incontro, durato oltre un'ora e 20 min. si è tenuto nello studio privato del Presidente
della Commissione Ambiente al V piano del palazzo di Montecitorio. Oltre all'On.
Lorenzetti, ha preso parte all'incontro anche l'On. Gherardini, incaricato dalla Camera di
predisporre il disegno di legge per le modifiche al Decreto Ronchi.
Come si ricorderà, i lavori della Commissione Riciclaggio SITEB vertono su due
argomenti: uno di carattere normativo (di cui la proposta di modifica al D.M. 9-2-98),
l’altro di carattere tecnico (individuazione delle principali metodologie di riciclaggio e
sensibilizzazione presso gli Enti sull’utilizzo di esse).
I lavori del gruppo sono stati indirizzati prioritariamente verso il primo problema; come
prima fase si sono conclusi con la proposta di soluzioni ai punti critici del D.M. e con
l'elaborazione di un interessante schema a blocchi sul ciclo del fresato, che evidenzia
sinteticamente i passi fondamentali da intraprendere quando si vuole riciclare il fresato.
5
Notiziario SITEB n° 5/99
Lo schema, di seguito riportato potrà essere d'aiuto a chi intende utilizzare il fresato in
conformità alla normativa attuale.
Inizio
lavori
Scarifica
Trasporto
Formulario
Autorizzazione
(se c/terzi)
Conferimento attività
di recupero
Test di cessione
"NO"
Impianto di bitumatura
di terzi autorizzato
(R5)
Impianto di bitumatura
proprio autorizzato
(R5)
conglomerato bituminoso
a caldo
Test di cessione
"SI"
Fuori norma
in discarica
A norma
Sottofondi
stradali
in centro di
trattamento
(R5)
I lavori della Commissione Riciclaggio proseguiranno con l’analisi del secondo problema,
legato alle tecniche di riciclaggio.
6
Notiziario SITEB n° 5/99
494/96: NOVITÀ PER LA SICUREZZA IN
CANTIERE
Ogni anno sono oltre 900 mila gli incidenti sul lavoro; circa 1.200 hanno esito mortale. Si
tratta di un dato preoccupante che pone il nostro Paese al di sopra della media europea. A
tre anni di distanza dall’uscita in Italia della prima legge di attuazione delle disposizioni
comunitarie in materia di sicurezza nei cantieri di lavoro, ecco in arrivo le modifiche e
integrazioni al D. Lgs. 14 agosto 1996 n° 494.
Il testo approvato è già stato firmato dal Presidente della Repubblica e sarà pubblicato
sulla G. U. per entrare in vigore tre mesi dopo la data di pubblicazione.
Il legislatore ha apportato modifiche un po’ a tutti gli articoli del decreto rendendolo più
consono alle aspettative per le quali è stato introdotto.
Un esame in questa sede sarebbe inopportuno, pertanto rimandiamo gli interessati al
nostro sito internet dove è possibile visualizzare e stampare il documento nella sua
integrità, con le modifiche apportate evidenziate in neretto.
PRIMA RIUNIONE DEGLI SPORTELLI SITEB
La prima riunione operativa dell'iniziativa SITEB, denominata STS (Sportelli Tecnologici
SITEB) e coordinata dall'ing. G. Peroni, si è tenuta a Roma il 9 dicembre '99. Presenti i
rappresentanti delle aziende Ast Sistemi, Autostrade, CRS, Labortec, Tecno Piemonte,
Technoprove.
Confermati gli obiettivi che con l'iniziativa si vogliono conseguire: promozione
dell'associazione, divulgazione della cultura tecnico-scientifica, organizzazione di
convegni e seminari, assistenza tecnica, prove di laboratorio. L'STS vuole essere un
distaccamento periferico del SITEB, operativo e calato nella realtà locale.
Si partirà con una giornata di presentazione ufficiale mediante una conferenza o una
tavola rotonda estesa ai tecnici del settore. Successivamente, gli sportelli presenteranno il
proprio programma di incontri e manifestazioni da svolgere entro il 2000.
Sugli sviluppi e sull'attività dell'iniziativa STS aggiorneremo di volta in volta.
IL GRUPPO QUALITÀ DEL BITUME
Si è tenuta a Bologna, il 18 novembre scorso, la prima riunione del Gruppo di lavoro
"Qualità Bitumi" composto dai rappresentanti dei produttori di conglomerato e di
membrane. La riunione è stata convocata dal Rappresentante della categoria B, M.
Carbonin, per valutare e analizzare la situazione relativa ai bitumi in relazione alla qualità
stessa dei prodotti.
7
Notiziario SITEB n° 5/99
Il Consiglio Direttivo SITEB del 14 settembre u.s. aveva definito i compiti di questo
gruppo di lavoro: dalla definizione di parametri e caratteristiche utili per migliorare la
qualità dei leganti ad un meccanismo per la revisione dei prezzi dei lavori pubblici
agganciati alle oscillazioni del petrolio.
La qualità dei leganti è un problema particolarmente sentito specialmente da quando le
imprese si sono avvicinate alle ISO 9000. La necessità di fare controlli sulla produzione e
sulle materie prime con una certa assiduità ha messo in evidenza l'esigenza di intervenire
sulle norme di accettazione dei bitumi, certamente valide tempo fa ma oggi decisamente
inadeguate per sostenere il bitume come materiale da costruzione.
Nel corso della riunione si è deciso dar vita ad un sottogruppo di lavoro denominato SG1,
coordinato dall'ing. Tattolo (SIPA - Andria), che dovrà elaborare una prima proposta di
nuove specifiche da sottoporre al giudizio delle compagnie petrolifere tramite il
Rappresentante della categoria A. Qualora ci sia un primo riscontro favorevole, si auspica
che anche i rappresentanti delle compagnie entrino a far parte dell'SG1 offrendo il proprio
contributo. Successivamente, SITEB potrebbe poi intervenire a livello UNI affinché i
suggerimenti apportati, in linea con il CEN, siano adottati in Italia.
Contemporaneamente, un altro sottogruppo denominato SG2 coordinato dal dott. Moretti
(Cobit - Grottazzolina), cercherà idee e suggerimenti per avanzare al Ministero LL.PP una
prima proposta concreta per vedere il riconoscimento di un più giusto prezzo di
remunerazione dei lavori quando subentrano fattori esterni non preventivabili a priori.
Per questo gruppo si attendono proposte e suggerimenti da tutti gli Associati.
VIII CORSO DI BASE: REPLICA IN GENNAIO
2000
L’ottava edizione del corso di base del SITEB, sviluppata a Firenze presso le strutture della
Valli Zabban e della Conglobit, ha registrato l'adesione di 37 tecnici, per buona parte
appartenenti ad Amministrazioni pubbliche. Le richieste di partecipazione sono andate
oltre il numero massimo inizialmente previsto; per consentire ai partecipanti di seguire,
con profitto, le lezioni teoriche e le visite di laboratorio e di cantiere, non sono state
accettate altre richieste rispetto alle prime pervenute.
Per dare, comunque, la possibilità a tutti di seguire il corso, i dirigenti di Valli Zabban e
Conglobit hanno accettato di organizzare, in data 26/26/28 gennaio 2000, una replica del
corso (IX Corso Tecnico Applicativo su Leganti e conglomerati Bituminosi Tradizionali
e Modificati) presso le stesse sedi di Firenze, con lo stesso programma. Hanno la
precedenza i venti esclusi dall'edizione di novembre; sono pertanto disponibili ancora
altre quindici prenotazioni. Il costo per la partecipazione rimane invariato (£.
1.500.000+IVA) ed è comprensivo di materiale tecnico e colazione di lavoro. Agli Associati
è riservato uno sconto pari al 20 %. Sono disponibili anche quote convenzionate per la
sistemazione alberghiera.
8
Notiziario SITEB n° 5/99
Per la prenotazione al corso è necessario inviare un fax di richiesta alla segreteria del
SITEB (06 44233257) con oggetto "Adesione impegnativa IX Corso SITEB" e con
l'indicazione nominativa del richiedente e dell'Azienda/Ente di appartenenza.
Per il programma e per maggiori dettagli consultare www.siteb.it
PASSWORD SITO INTERNET PER I SOLI
ASSOCIATI
Anche i documenti riservati ai soli associati potranno arrivare direttamente sulla propria
scrivania, in tempo reale, tramite il nuovo servizio di password personalizzata messo a
punto per il nostro sito Internet.
Attualmente è possibile accedere ad una serie di servizi che vanno dai verbali delle
commissioni tecniche, ai notiziari, agli ultimi articoli pubblicati sulla Rassegna.
L’intento è quello di inserire, sempre sotto password, i bollettini normativi del C.N.R. che
riguardano il settore delle pavimentazioni stradali, il Nuovo Codice della Strada, e i lavori
normativi dell’UNI/ CEN.
La biblioteca tecnica, con la raccolta di tutti gli articoli pubblicati sulla Rassegna,
attualmente disponibile solo come indice, sarà progressivamente completata con
l’inserimento degli articoli nella loro completezza, con possibilità di stampa immediata.
In aggiunta a quanto predisposto, sarà anche possibile inserire documenti, notizie o
comunicazioni che il singolo associato vorrà indirizzare in via diretta ed esclusiva a tutti
gli altri associati.
L’utilizzo della password è un privilegio degli Associati SITEB; il servizio sarà monitorato
per garantirne l’utilizzo ai soli aventi diritto. Se ne richiede pertanto un uso personale
senza alcuna impropria divulgazione.
Entro fine anno, sarà inviata una comunicazione con i dati necessari per l’accesso gratuito
al servizio che sarà attivo dopo formale richiesta, via fax, come da schema allegato alla
comunicazione.
DELEGAZIONE GIAPPONESE IN VISITA AL
SITEB
Per la seconda volta in pochi mesi il SITEB ha ospitato una delegazione di esperti
giapponesi interessati a conoscere la situazione italiana relativa al riutilizzo del fresato
proveniente da pavimentazioni stradali. I quattro membri della delegazione erano tecnici
dell'Amministrazione distrettuale (l'equivalente delle nostre amm. provinciali) di Kochi
(Regione Sud-Occidentale del Giappone) e avevano già visitato altri Paesi europei,
interessandosi sempre di riciclaggio, ma relativamente a scarti di demolizione edilizia.
Con l’ausilio di un interprete, sono state illustrate le tecniche di riciclaggio attualmente
9
Notiziario SITEB n° 5/99
adottate nel nostro Paese nonché la situazione normativa, anche alla luce delle ultime
riunioni con i responsabili del Ministero dell’Ambiente. L’incontro si è chiuso dopo due
ore di colloquio con lo scambio di regali e la classica foto di gruppo.
L’ASFALTO IN CIFRE
Come di consueto EAPA ha pubblicato i dati relativi ai consumi di bitume e conglomerato
nei vari Paesi europei ed extraeuropei. Tra le tante, riportiamo parzialmente solo le tabelle
relative alla produzione di conglomerato e di bitume. In questa ultima vengono indicate
anche le percentuali di bitume modificato in rapporto al bitume stradale. Si può notare il
progressivo aumento del modificato in Italia (era sotto il 2% prima del ’96).
Tab. 1a - Produzione di conglomerato
bituminoso a caldo (milioni di t)
Tab. 1b - Il tasso di crescita del bitume
modificato nel triennio 96 - 97 - 98 in
rapporto al bitume stradale
PAESE
1996
1997
1998
% MOD. '96
Austria
Belgio
Croazia
Danimarca
Finlandia
Francia
Germania
Grecia
Irlanda
Italia
Norvegia
Olanda
Polonia
Portogallo
Regno Unito
Repubblica Ceca
Slovacchia
Slovenia
Spagna
Svezia
Svizzera
Ungheria
Europa
6,4
3,8
1,5
3,6
5,2
36,7
62,0
5,0
2,1
37,0
4,9
7,7
7,5
5,9
29,3
4,5
1,8
1,8
27,3
5,8
4,5
2,3
272,6
6,1
4,6
1,7
3,5
3,8
38,6
65,0
5,2
2,4
39,8
5,0
7,9
8,0
8,1
27,5
4,4
2,1
1,8
23,9
5,3
4,5
2,6
277,7
6,5
4,2
1,6
3,1
3,4
38,0
63,5
5,8
2,4
40,9
5,0
7,5
8,0
9,5
27,5
4,3
2,0
1,4
25,7
6,3
4,7
2,8
292,5
8,00
7,00
0,00
5,00
1,00
10,00
8,10
5,00
3,70
2,00
7,00
6,00
1,20
15,50
13,40
5,00
4,30
2,00
5,00
3,40
% MOD. '97 % MOD. '98
8,00
13,00
0,50
5,00
1,00
10,00
8,20
5,00
4,80
1,00
5,50
6,00
1,50
4,00
15,20
11,80
6,00
8,00
3,00
3,60
8,00
12,00
1,00
5,00
1,00
10,00
9,40
7,00
5,50
1,50
7,00
7,00
1,20
4,00
17,00
7,00
5,00
2,00
5,00
3,50
10
Notiziario SITEB n° 5/99
IL RITARDO INFRASTRUTTURALE IN ITALIA
Riprendendo la notizia pubblicata sul bollettino n° 3/99, torniamo a dettagliare, alla luce
del rapporto annuale dell'ISTAT, la situazione delle infrastrutture viarie nel nostro Paese.
Le tabelle, rendono l'idea di un Paese dotato di una sufficiente rete autostradale ma di un
settore ferroviario ai livelli più bassi in Europa. Fatta pari a 100 la media europea, la
dotazione di autostrade e ferrovie in Europa è così differenziata:
AUTOSTRADE
NAZIONE
Austria
Belgio
Danimarca
Finlandia
Francia
Germania
Grecia
Irlanda
Italia
Lussemburgo
Paesi Bassi
Portogallo
Regno Unito
Spagna
Svezia
Unione Europea
FERROVIE
km per abitante
km per veicolo
circolante
km per abitante
km ferrovie/km
autostrade
149
124
120
58
118
103
30
15
116
227
112
52
41
149
105
100
150
131
150
66
111
96
49
24
88
184
135
75
51
165
114
100
168
79
107
275
131
122
56
130
67
161
42
68
67
75
268
1000
113
64
90
473
111
118
187
885
57
71
38
132
164
50
256
100
Tab. 2a - Rete autostradale e ferroviaria dell'unione europea - anno 1996
La dotazione di km di autostrade per abitante vede l'Italia preceduta da Lussemburgo,
Austria, Spagna, Belgio, Danimarca e Francia; lo stesso rapporto eseguito per la rete
ferroviaria vede il nostro Paese fra gli ultimi, seguito soltanto dalla Grecia e dai Paesi
Bassi.
Qualora la rete autostradale venisse rapportata al numero di veicoli circolanti, anziché alla
popolazione, anch'essa risulterebbe sottodimensionata rispetto al dato medio dell'Unione
Europea.
Se l'analisi è condotta a livello nazionale, risulta persistere ancora un divario tra nord e
sud; (posta 100 la media nazionale):
11
Notiziario SITEB n° 5/99
REGIONE
STRADE E
AUTOSTRADE
RETE FERROVIARIA
AEROPORTI
Piemonte
Valle d'Aosta
Lombardia
Trentino A. A.
Veneto
Friuli V. G.
Liguria
Emilia Romagna
Toscana
Umbria
Marche
Lazio
Abruzzo
Molise
Campania
Puglia
Basilicata
Calabria
Sicilia
Sardegna
112.4
168.1
139.7
97.8
111.7
92.0
119.0
117.4
109.8
60.0
89.2
113.9
88.1
73.4
95.8
61.2
51.3
60.6
60.6
41.3
91.7
29.5
113.9
90.2
94.7
131.6
127.3
91.3
108.9
104.4
74.9
112.0
71.3
42.9
166.7
71.1
49.3
73.6
63.8
40.1
99.9
25.5
176.4
33.4
56.5
40.0
42.2
48.5
46.2
42.3
42.5
138.8
41.0
35.7
43.8
43.4
31.7
39.5
42.3
47.4
Nord-Ovest
Nord-Est
Centro
Mezzogiorno
129.9
110.4
105.3
70.5
108.4
97.2
105.6
92.5
122.3
48.1
67.2
41.8
100
100
100
Italia
Tab. 2b - Indicatori delle dotazioni infrastrutturali in Italia - Fonte: Unioncamere, 1998
COLLABORAZIONE TRA IMPRESE E
AMMINISTRAZIONE IN FRANCIA
In precedenze incaricate di fare lavori le cui caratteristiche erano fissate
dall’amministrazione, ora le imprese di costruzione sono diventate dei veri e propri
“partner”.
Accade in Francia, dove le imprese possono proporre delle varianti sulla natura dei
materiali o dei processi di costruzione, se ciò migliora le prestazioni.
Da molto tempo le imprese sono coinvolte nell’elaborazione dei regolamenti tecnici e delle
norme: queste ultime ne traggono vantaggi in termini sia tecnici che economici.
12
Notiziario SITEB n° 5/99
Nel 1991 la direzione delle strade ha dato impulso a una nuova forma di partecipazione
nell’ambito della “charte innovation”. Questa definisce i bisogni e le preoccupazioni del
settore. Gli industriali della strada si mobilitano con i loro laboratori per portare nuove
soluzioni: contro il rumore, l’ormaiamento, le fessurazioni, il riciclaggio, le tecniche di
riparazione dei ponti, ecc.
Queste innovazioni sono valutate su cantieri sperimentali, dopo essere state validate dai
servizi tecnici dell’amministrazione. Il rischio di insuccesso viene condiviso da
amministrazione e imprese. Un buon esempio da imitare !
TRAFFICO MERCI E PAVIMENTAZIONI: UNA
QUESTIONE DELICATA
Dal 1970 al 1996, periodo in cui il trasporto di merci in Europa è cresciuto del 70 %, il
volume delle merci trasportate su strada è passato da 430 milioni di t/km a 1,1 miliardi,
mentre il trasporto per ferrovia è addirittura sceso da 280 milioni di t/km del 1970 al
valore attuale di 220 milioni.
Sono numeri che ben fanno intuire l'entità delle sollecitazioni strutturali cui le
pavimentazioni bituminose vengono sottoposte; anche la vita utile viene ad essere ridotta
in conseguenza dei cicli di sollecitazione imposti dal passaggio di carichi elevati.
Prescindendo dalla necessità di una manutenzione ordinaria programmata ed efficiente,
diversa da quella straordinaria cui molto spesso ci si rifugia, è opportuno considerare, già
in fase di progettazione del pacchetto della sovrastruttura, l'entità e la tipologia del traffico
che andrà a gravare sulla realizzanda struttura: sia gli spessori che la qualità degli inerti e
del legante devono essere commisurati alle sollecitazioni imposte dal passaggio dei
carichi.
Del resto è ciò che il Catalogo delle Pavimentazioni del C.N.R. suggerisce quando,
entrando con il dato relativo alla capacità portante del sottofondo e con il previsto numero
di passaggi di veicoli commerciali, fornisce spessori e caratteristiche dei diversi strati
costituenti la sovrastruttura.
Solo con queste basi progettuali (ne è responsabile l'ente appaltante) e con l'ausilio di
maestranze qualificate professionalmente (l'impresa esecutrice) si può garantire quella
qualità e sicurezza da tutti auspicata.
13
Notiziario SITEB n° 5/99
NUOVO IMPIANTO PER L'ASSOCIATA
INTERSTRADE
L’Interstrade Spa ha potenziato il proprio apparato produttivo mediante l’installazione, in
Tortona, di un nuovo impianto discontinuo per la produzione di conglomerato
bituminoso.
Il nuovo impianto si aggiunge a quelli già presenti sul territorio ligure e piemontese nella
zona di Mondovì (CN) e Albenga (SV).
La collocazione dell’impianto al centro del triangolo industriale (Torino-Genova-Milano)
risponde sicuramente ad un’esigenza strategica, ponendosi al servizio dei cantieri che si
occupano dei lavori di costruzione e manutenzione dei nodi autostradali presenti in
quell’area territoriale (A7/Genova-Milano, A21/Torino-Piacenza, A26/Voltri-Gravellona
Toce e Tangenziale di Milano).
L’impianto in questione, ad alta tecnologia, con torre di mescolazione e quattro sili
coibentati della capacità di 35 m3, consente una produzione fino a 175 t all’ora; consente la
produzione di conglomerati bituminosi con bitumi normali o modificati, nonché la
possibilità di utilizzo del fresato per il riciclato a caldo. Tale caratteristica consente di
ottenere risparmi energetici ed un migliore impatto ambientale. Vi è inoltre la possibilità
di utilizzare bitumi modificati per produrre tutti i tipi di conglomerati speciali. E’ anche
consentita l’erogazione contemporanea di due prodotti diversi (es. conglomerato
bituminoso per strato di base e conglomerato bituminoso per strato di collegamento
“binder”).
BITUME E SALUTE: PROGETTI E RICERCHE USA
Nel febbraio ‘99 il NIOSH (National Institute for Occupational Safety and Health) ha
istituito un gruppo per raccogliere informazioni in grado di fornire valutazioni sullo stato
della ricerca riguardante gli effetti sulla salute dell’esposizione ai fumi di bitume. Un
contributo particolare è stato fornito da NAPA (National Asphalt Paving Association) e
APEC (Asphalt Paving Environmental Council) congiuntamente con EAPA (European
Asphalt Paving Association) ed Eurobitume.
Un documento di lavoro, con sostanziali correzioni rispetto alla prima versione, sarà
pubblicato prossimamente.
Probabilmente l’attenzione verrà concentrata sulla ricerca, mentre la questione dei limiti di
esposizione ai fumi verrà trattata separatamente. Il documento, per la prima volta in un
testo pubblico e autorevole, riconosce l’assenza di sperimentazione a supporto delle
conclusioni relative agli effetti a lungo termine sulla salute, da parte dei fumi di bitume.
APEC, NIOSH, Laborers Health and Safety Trust Fund e International Union of Operating
Engineers insieme stanno lavorando per la messa a punto di un protocollo di intesa per
14
Notiziario SITEB n° 5/99
condurre, negli USA, uno studio sui lavoratori impiegati nella stesa di pavimentazioni
stradali o esposti ai fumi di bitume.
Tale studio stabilirà anche la fattibilità di uno studio di mortalità umana, in grado di
distinguere gli effetti di inalazione dei fumi di bitume da altre differenti cause di mortalità
(fumo di sigaretta, inquinamento generico). Si prevede per il 2000 l’avvio del progetto, la
cui durata è stimata in 18 mesi.
Studi, finanziati dal National Toxicology Program (NTP), sono condotti presso il NIOSH
Hazardous Effects Laboratory Division (HELD) di Morgantown, West Virginia USA. È
stato messo a punto un protocollo di laboratorio per la generazione dei fumi che simulano
quelli che si originano durante la stesa; ratti da laboratorio verranno esposti a tali fumi per
un periodo di 28 giorni. Dipendentemente da questi primi studi si considererà
l’opportunità di avviare ricerche circa l’esposizione a lungo termine.
Il National Cancer Institute (NCI) ha avviato uno studio, nei Paesi del Nord Est degli Usa,
su 50 impiegati nel settore della stesa dell’asfalto. Vengono condotti su ciascuno esami di
urine, sangue ed esposizione ai fumi. Scopo è quello di identificare una “bio-traccia” di
esposizione ai fumi di bitume da utilizzare in futuro per studi epidemiologici. Il
completamento di questo lavoro d’analisi è previsto per la fine dell’anno 2000.
E’ stata completata anche la fase finale di questi studi. Si tratterà ora di stabilire come
meglio devono essere presentati i risultati del lavoro avviato già da diversi anni. Sono
state utilizzate unicamente tecniche in grado di stabilire la presenza, o l’assenza, di agenti
ritenuti dannosi a lungo termine per la salute umana.
I CONSIGLI DELLA NAPA PER LA GESTIONE
CORRETTA DEI BRUCIATORI
La National Asphalt Pavement Association USA ha recentemente distribuito una semplice
circolare contenente suggerimenti su come regolare al meglio i bruciatori per ottenere
prestazioni ottimali, risparmiare energia, salvaguardare sicurezza e ambiente. La
riportiamo qui di seguito, tradotta in italiano dal Prof. A. Girelli.
15
Notiziario SITEB n° 5/99
PERCHÉ REGOLARE UN BRUCIATORE?
1. Prestazioni migliorate
I bruciatori sono i motori del vostro impianto.
Il vostro va al massimo?
La fiamma è stabile, senza surriscaldare la
caldaia?
Il rendimento della combustione è prossimo
al massimo di progetto?
Il termostato mantiene stabile la temperatura
in modo automatico?
2. Economia
Il 25% dei costi di essiccamento possono
andarsene dal camino.
Riduci l’eccesso di aria ai bruciatori.
Accerta la temperatura di uscita fumi.
Assicura che la combustione sia completa.
3. Sicurezza
Puoi aver bisogno di analizzatori per rivelare
gli incombusti.
Risolvi i problemi di stabilità della fiamma.
Verifica la rotazione del motore.
Verifica il funzionamento della valvola.
4. Salvaguardia dell’ambiente
I bruciatori possono andare incontro a
inconvenienti che irriterebbero i vicini.
La manutenzione regolare dei bruciatori fa
parte del tuo civismo.
La combustione incompleta può provocare
cattivi odori.
Si può ridurre il rumore.
5. La migliore difesa è l’attacco
Gli impianti dei quali i vicini si lamentano
possono ricorrere alla registrazione delle
manutenzioni per dimostrare che si opera in
modo responsabile.
Si possono utilizzare i rapporti delle
regolazioni dei bruciatori per dimostrare il
continuo
rispetto
antinquinamento.
delle
norme
6. Quando si devono regolare i
bruciatori?
Si suggerisce un intervento almeno ogni
anno, senza interferire con altre operazioni di
manutenzione. L’inizio della primavera è un
periodo favorevole.
Scegli un giorno nel quale la produzione è in
corso ma non è troppo intensa.
Una buona regolazione può richiedere
qualche fermata, per eventuali aggiustamenti
o per controllare il comportamento del
bruciatore al minimo.
7. Come si regolano i bruciatori
mediante analizzatori della
combustione?
Gli analizzatori di combustione sono il solo
mezzo per regolare accuratamente un
bruciatore affinché la combustione sia buona
in tutte le condizioni del suo funzionamento.
Gli analizzatori forniscono anche un quadro
del sistema aria dell’impianto. Come minimo
occorre misurare e registrare l’ossigeno e il
CO durante la regolazione.
Prendi nota delle misurazioni prima di una
regolazione, in modo di poter risalire ad esse
se si verificano degli inconvenienti.
Insisti perché il tecnico ti spieghi esattamente
quali regolazioni sta facendo e a quale scopo.
Quanto meglio comprenderai il tuo
bruciatore, tanto più sarai in grado di
risolvere i problemi sulla strada.
8. A chi dovresti rivolgerti?
Al fabbricante del bruciatore. Oppure a un
tecnico che abbia pratica dei numerosi tipi
impiegati nell’industria dell’asfaltatura a
caldo.
16
Notiziario SITEB n° 5/99
NUOVE NORME SUI TRASPORTI ECCEZIONALI
Snellimenti procedurali, aumento delle tolleranze di peso e misure dei carichi,
“ammorbidimento” delle sanzioni; sono questi i cardini delle nuove norme sui trasporti
che modificano l’articolo 10 (Veicoli eccezionali e trasporti in condizioni di eccezionalità) del
Codice della Strada.
Le nuove regole “impattano” su un rilevante parco di automezzi; di questi mezzi 12 mila
sono veicoli classificati come mezzi d’opera (tra autobetoniere e autocarri adibiti al
trasporto di inerti), 5 mila sono rimorchi e semirimorchi per il trasporto di macchine
operatrici e i restanti 200 sono veicoli attrezzati per il trasporto di elementi prefabbricati.
La prima novità importante è l’automatismo dell’autorizzazione al transito sulle strade per
percorsi ripetitivi.
Invece della domanda in bollo e dei vari giorni necessari per il “si” dell’ente gestore,
basterà pagare un indennizzo commisurato al carico. L’autorizzazione non sarà necessaria
per i mezzi “isolati o complessi di veicoli adibiti al trasporto di macchine operatrici” fino a
4,3 m di altezza (invece che 4) del carico. Un’altra novità importante riguarda la possibilità
di utilizzare i mezzi d’opera anche per trasportare merci diverse da quelle indicate
nell’autorizzazione. Viene anche introdotta una tolleranza di massimo 22 quintali sul
carico trasportato.
VIABILITÀ: IL 65 % ALLE REGIONI
Il Consiglio dei Ministri ha approvato, dopo mesi di trattative con le regioni, il decreto
legislativo che, in applicazione della Legge 59/1997, regola il processo di trasferimento di
gran parte delle attuali strade dall'Anas alle regioni.
La rete che resterà in gestione diretta dell'Anas ammonta a 15.603 km, mentre i restanti
29.522 km di viabilità, oggi statale, saranno trasferiti alla competenza delle regioni.
La rete nazionale comprende anche 6.467 km di autostrade.
L'effetto del decreto non sarà però immediato: le funzioni relative alla programmazione,
gestione e manutenzione della rete non più statale saranno a carico delle regioni solo dopo
l'emanazione (entro il 31 dicembre) del decreto relativo all'individuazione delle risorse e
mezzi da trasferire alle stesse regioni.
Per l'Anas è invece previsto un decreto di riorganizzazione che consente di costituire
"Agenzie" locali per aiutare le regioni nella gestione della rete trasferita; "la finanziaria", in
vista del trasferimento, ha comunque aumentato di 1.000 miliardi rispetto al '99 le
disponibilità per la manutenzione della rete.
17
Notiziario SITEB n° 5/99
NEL 2001 I CANTIERI DELLA PEDEMONTANA
Dopo anni di discussioni, il sistema pedemontano lombardo, entra nella fase di
progettazione. È stato, infatti, approvato il protocollo di intesa che il 20 dicembre verrà
sottoscritto dalla regione, dalle province, da 93 comuni e dall'Anas.
L'arteria avrà due carreggiate a due corsie di marcia, più corsia di emergenza e sarà
connessa alla viabilità locale. Secondo gli organismi regionali, nel 2000 dovrebbe essere
pronto il progetto esecutivo mentre già nel 2001 dovrebbero partire i lavori per la
realizzazione dell'opera.
AUGURI DI NATALE E CHIUSURA UFFICI
Questo ultimo numero annuale del notiziario, che esce poco prima delle ferie natalizie, ci
permette di augurare a tutti i lettori un Natale di serenità, un fine millennio senza
rimpianti e un inizio secolo fervido di iniziative e di nuovi sviluppi.
Da parte nostra abbiamo cercato di dare il massimo migliorando, anche nel corso del '99, il
contatto con gli Associati e fornendo quelle informazioni normative e tecniche in grado di
aiutare le nostre aziende.
Seminari tecnici, convegni specifici, corsi di base e di approfondimento ci hanno permesso
di illustrare ad una platea sempre più ampia come deve essere impostato un lavoro, un
progetto o quant'altro abbia a che fare con i prodotti bituminosi, siano essi conglomerati
tradizionali, modificati, trattamenti superficiali, emulsioni, impianti di produzione,
laboratori prove materiali.
Sono state avviate apposite commissioni composte dai più attivi esperti delle aziende
associate al SITEB; esse hanno lavorato e stanno lavorando su problemi di grande interesse
(vedi "Commissione Riciclaggio", "Commissione Manutenzione Strade Urbane", "Gruppo
Qualità Bitume", "Sportelli Tecnologici Siteb", "Commissione Linee Guida Impianti di
Conglomerato", "Settore Igiene Sicurezza e Ambiente"). Ne sono scaturiti spunti e
suggerimenti subito portati sul tavolo degli organi competenti. Le osservazioni che di
riflesso ci sono giunte, attestano una sostanziale propensione alla collaborazione e al
dialogo, segno questo di stima e professionalità verso un’associazione in grado di
rappresentare, grazie alla varietà delle aziende associate, l'intero comparto industriale
dell'asfalto e delle costruzioni stradali.
Formuliamo i nostri migliori auguri a tutti gli Associati, estendendoli anche alle
famiglie di ognuno. Ricordiamo, inoltre, che gli uffici resteranno chiusi dal 23 dicembre
‘99 per riaprire il 10 gennaio 2000. Il servizio fax, segreteria telefonica ed e-mail saranno
comunque sempre attivi e disponibili per qualsiasi necessità.
18
Notiziario SITEB n° 5/99
CONGRESSI E CONVEGNI
EURASPHALT & EUROBITUME
Il Congresso Eurasphalt & Eurobitume si svolgerà dal 20 al 22 settembre 2000 a Barcellona.
Il tema del Congresso sarà "L'Asfalto per il XXI secolo". Argomento principale:
"Performance e Competitività".
È il più importante evento in Europa in tema di leganti e conglomerati bituminosi
tradizionali e modificati. EAPA e Eurobitume organizzano questo secondo Congresso
partendo dalle positive esperienze conseguite durante il primo Congresso del 1996 a
Strasburgo, cui aderirono 980 partecipanti e 42 espositori.
Si tratterà del grande "rendez-vous" per tutte le imprese collegate all'asfalto e per i loro
partner delle amministrazioni e dell'industria. I dirigenti d'impresa potranno partecipare a
seminari che identificheranno i problemi di maggior impatto per il futuro dell'industria
dell'asfalto e stradale.
Speciali sessioni "poster" permetteranno ai partecipanti di esprimere direttamente il
proprio punto di vista. Parallelamente al Congresso sarà organizzato un grande salone di
esposizione. Previste, per i partecipanti, delle visite guidate alla città di Barcellona e
dintorni.
Il SITEB, che partecipa attivamente alla organizzazione del congresso quale membro dello
"Steering Comittee", del Comitato Tecnico e del Comitato scientifico, è anche il focal point
italiano.
TRB A WASHINGTON
Dal 9 al 13 gennaio 2000 a Washington si svolgerà, come di consueto, il congresso del
Transportation Research Board, noto come TRB. Trattasi del 79° della serie. E' prevista la
partecipazione di circa 8000 tecnici e imprenditori del setttore.
XI CONGRESSO SULL'IMPERMEABILIZZAZIONE
Si terrà a Firenze, dal 4 al 6 di ottobre 2000, l'undicesima edizione del Congresso
sull'impermeabilizzazione. Le tre giornate di lavoro saranno caratterizzate ognuna da un
diverso argomento: la prima sarà dedicata allo "stato dell'arte" della tecnologia delle
membrane impermeabilizzanti, nella seconda verranno illustrati i metodi applicazione e la
terza riguarderà la legislazione ambientale e le tematiche correlate.
Ulteriori informazioni e maggiori dettagli sono disponibili al www.centrocongressi.it
19
Notiziario SITEB n° 5/99
CALENDARIO DELLE MANIFESTAZIONI
9-13 Gennaio 2000
79th Annual Meeting Transportation Research Board
Washington, D.C.
http://www.national-academies.org/trb
26-28 Gennaio 2000
X. Deutsche Asphalttage in Borchtesgaden, Germany
[email protected]
13-17 Febbraio 2000
NAPA annual convention, Waikoloa, B.J. Island of Hawaii, USA
[email protected]
20-24 Febbraio 2000
World of Asphalt Pavements Sydney, Australia
AAPA fax: +61.3.9853 3484
26-30 Marzo 2000
4th International RILEM Conference and Exhibition Reflecting Cracking
in Pavements Research in Practice. Ottawa, Canada. Fax: 00-1 613 993
7250
16-21 Maggio 2000
INTERMAT 2000; international exhibition of equipment & techniques
for the civil engineering and construction industries, Levallois-Perret
Cedex, France
[email protected]
22-24 Maggio 2000
RILEM "Integrated Life Cycle Design of Materials and Structures",
Helsinki, Finland
[email protected]
22-24 Maggio 2000
4th Int. Symposium on Pavement Surface Characteristics of Roads and
Airfields in Nantes (France) http://www.piarc.lcpc.fr/cgq/c01gene.htm [email protected]
21-23 Giugno 2000
Int. Symposium on Unbound Aggregates in Roads (Unbar 5),
Nottingham (UK) http://www.civeng.nottingham.ac.uk/u5
21-23 Agosto 2000
24th International Baltic Road Conference in Riga
[email protected]
20-22 Settembre 2000
Eurasphalt & Eurobitume Congress Barcelona, Spain
[email protected]
24-27 Settembre 2000
1st European PMS Conference, Budapest [email protected]
4-6 Ottobre 2000
XI Congresso sull'Impermeabilizzazione - Centro Congressi di Firenze
www.centrocongressi.it
1st Int. Asphalt Technology 2000 conference in Austin, Texas
http://lifelong.engr.utexas.edu/conference/asphalt.htm
Dicembre 2000
11-15 Giugno 2001
XIVth IRF World Road Congress, Paris
Mr. Ch. Gerondeau, [email protected]
20