la scomparsa dell`ing. vittorio castagnetta 1 nuovi associati 1 siteb
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la scomparsa dell`ing. vittorio castagnetta 1 nuovi associati 1 siteb
5 LA SCOMPARSA DELL’ING. VITTORIO CASTAGNETTA 1 NUOVI ASSOCIATI 1 SITEB CHIEDE L'ELIMINAZIONE DELL'IMPOSTA SUL BITUME 3 REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELLA MERLONI-TER 4 A MONTECITORIO I PRIMI RISULTATI DELLA COMMISSIONE RICICLAGGIO 5 494/96: NOVITÀ PER LA SICUREZZA IN CANTIERE 7 PRIMA RIUNIONE DEGLI SPORTELLI SITEB 7 IL GRUPPO QUALITÀ DEL BITUME 7 VIII CORSO DI BASE: REPLICA IN GENNAIO 2000 8 PASSWORD SITO INTERNET PER I SOLI ASSOCIATI 9 DELEGAZIONE GIAPPONESE IN VISITA AL SITEB 9 L’ASFALTO IN CIFRE 10 IL RITARDO INFRASTRUTTURALE IN ITALIA 11 COLLABORAZIONE TRA IMPRESE E AMMINISTRAZIONE IN FRANCIA 12 TRAFFICO MERCI E PAVIMENTAZIONI: UNA QUESTIONE DELICATA 13 NUOVO IMPIANTO PER L'ASSOCIATA INTERSTRADE 14 BITUME E SALUTE: PROGETTI E RICERCHE USA 14 I CONSIGLI DELLA NAPA PER LA GESTIONE CORRETTA DEI BRUCIATORI 15 NUOVE NORME SUI TRASPORTI ECCEZIONALI 17 VIABILITÀ: IL 65 % ALLE REGIONI 17 NEL 2001 I CANTIERI DELLA PEDEMONTANA 18 AUGURI NATALE E CHIUSURA UFFICI 18 CONGRESSI E CONVEGNI 19 Notiziario SITEB n° 5/99 LA SCOMPARSA DELL’ING. VITTORIO CASTAGNETTA Questo notiziario si apre con il triste annuncio della scomparsa dell’ing. Vittorio Castagnetta. L’ing. Castagnetta, lo diciamo per i più giovani, è stato da sempre un punto di riferimento per le attività tecniche connesse con l’applicazione del bitume nei diversi campi delle costruzioni civili. Per molti anni è stato Direttore Tecnico del SITEB, attività in cui ha profuso il massimo del suo impegno con risultati che tutti hanno apprezzato. Nell’informare gli associati e i lettori, il SITEB esprime alla famiglia le più sentite condoglianze. NUOVI ASSOCIATI Sono quasi 100 i soci ordinari del SITEB; a questi si aggiungono una decina di Amministrazioni pubbliche (comuni e province) iscritte come "soci aggregati". Commissioni tecniche, gruppi di lavoro, contatti telefonici quotidiani, scambi di esperienze a più livelli e una visione globale tendente a migliorare la qualità, la sicurezza e l'ambiente sono le prerogative del nuovo SITEB all'inizio del nuovo millennio. L'elenco completo dei nostri Associati è disponibile sulla “Rassegna del Bitume” e sul nostro sito internet, alla pagina Associati; l'elenco aggiornato delle pubbliche Amministrazioni iscritte risulta essere il seguente: 1. Comune di MANTOVA 2. Comune di MILANO 3. Comune di MODENA 4. Comune di NOVARA 5. Provincia Regionale di AGRIGENTO 6. Provincia di ALESSANDRIA 7. Provincia di ANCONA 8. Provincia Autonoma di BOLZANO (Socio Ordinario) 9. Provincia di MANTOVA 10. Provincia di MILANO 11. Provincia di ROMA 12. Provincia di VERONA I nuovi soci ordinari di fine millennio sono: 1 Notiziario SITEB n° 5/99 I.C.M. COSTRUZIONI SRL – TREVISO La I.C.M. Costruzioni srl è nata nel 1977; ha la sede sociale in Gorgo al Monticano (TV), via Postumia di Sala 57. I settori di attività sono principalmente rappresentati da: realizzazioni di costruzioni stradali, lottizzazioni, urbanizzazione di aree edificabili, asfaltature e stesa di conglomerati bituminosi su strade e piazzali, fognature, acquedotti, linee di illuminazione pubblica, piste ciclabili, depuratori. Per lo svolgimento della propria attività l'azienda si avvale della collaborazione e dell'esperienza di 70 dipendenti e di un notevole parco macchine, continuamente ampliato e rinnovato. Dal 1994, I.C.M., sta conseguendo elevati tassi di crescita, con una tendenza di sviluppo dell’attività pari al 10-15% annuo. La clientela è rappresentata per il 50% da committenza privata (lottizzazioni di aree industriali, artigianali e adibite ad edilizia abitativa) e per il 50% da enti pubblici (ANAS, comuni, provincie e regioni). I cantieri sono dislocati nella provincia di Treviso e nelle provincie limitrofe (Pordenone, Venezia, Udine, Belluno, Gorizia, Padova). J. RETTENMAIER & SÖHNE GMBH - ROSENBERG (GERMANIA) È la prima azienda straniera ad associarsi al SITEB. A Verona è ubicata una sede commerciale per l'Italia. Attività principale di quest'azienda, fondata nel 1877, è la produzione e commercializzazione di fibre sintetiche per i più svariati usi della tecnica. Nel campo stradale, produce granulati a base di fibre di cellulosa modificate per la stabilizzazione delle pavimentazioni. Impieghi rilevanti di materiali per pavimentazioni (tipo SMA, drenanti, rivestimenti superficiali), confezionati con fibre sintetiche, sono stati messi in opera su molte strade europee con risultati soddisfacenti. La JRS, dall'ottobre del 1994, ha introdotto un sistema di gestione della qualità certificandosi secondo le ISO 9001. AUTOSTRADA TORINO-MILANO P.A. - TORINO La Società Autostrada Torino-Milano p.A., capogruppo del primo gruppo autostradale privato in Italia, gestisce, oltre all'omonima autostrada, circa 1.000 km di rete. L'autostrada Torino-Milano, fra le prime autostrade costruite in Italia, rappresenta oggi una delle principali vie di collegamento del nord-ovest italiano. La sua realizzazione risale al 1932 con un’infrastruttura costituita da un’unica carreggiata di otto metri di larghezza, a doppio senso di marcia, con la stessa lunghezza attuale di 127 Km. L’attuale configurazione, con una larghezza complessiva della piattaforma di 24 metri, fu realizzata nel 1971 con la costruzione dello spartitraffico centrale. L'Autostrada Torino-Milano ha effettuato, nel corso del '99, il primo e più importante lavoro in Italia di riciclaggio a freddo delle pavimentazioni, intervenendo con tecniche modernissime sugli strati bassi del pacchetto della sovrastruttura legati a bitume. 2 Notiziario SITEB n° 5/99 SITEB CHIEDE L'ELIMINAZIONE DELL'IMPOSTA SUL BITUME Il costante aumento dei prodotti petroliferi, tra cui il bitume, sta creando notevoli difficoltà alle imprese stradali impegnate nell'esecuzione di manti d'asfalto per le pubbliche Amministrazioni. E' noto a tutti che la Legge Merloni, che regolamenta il settore, non consente la revisione dei prezzi anche in seguito al notevole aumento delle materie prime. SITEB ha deciso di tentare un'azione congiunta verso il Ministero delle Finanze e dei Lavori Pubblici per cercare una soluzione al problema. L'eliminazione dell'imposta di fabbricazione, anomalia del sistema fiscale solo italiano, ridurrebbe del 50 % l'aumento del prezzo del bitume e ridarebbe fiato alle imprese. In data 18 novembre '99, il Presidente del SITEB, Prof. C. Giavarini, ha incontrato i dirigenti del Ministero delle Finanze per avanzare la richiesta, motivata, di eliminazione o riduzione dell'imposta. Si tratta di un primo importante passo a cui dovranno seguire altre azioni, anche nei confronti della stampa. Chiediamo in proposito l'aiuto di tutti gli Associati. Di seguito riportiamo il testo integrale del documento consegnato al Ministero. Ministero delle Finanze Direzione Centrale Produzione e consumi Oggetto: imposta di fabbricazione sul bitume (D.Lgs. 22/5/90 n° 120 G.U. n° 117 del 22/5/90) Introdotta dal D.Lgs. 22/05/90 n°120, "Disposizioni fiscali urgenti in materia di finanza locale e per il contenimento del disavanzo del bilancio dello Stato" con motivazioni che non rispondono più alle esigenze attuali, l'imposta, pari a £/kg. 60, incide pesantemente sul prezzo del bitume. Il bitume è materia prima fondamentale per la composizione dei conglomerati bituminosi e gli asfalti in genere; il suo costo incide mediamente per il 20-30% sul prodotto finito. L'imposta di fabbricazione, applicata su una produzione annuale di bitume per uso stradale pari a circa 1,9 - 2,0 milioni di t., porta nelle casse dello Stato introiti oscillanti tra 110 e 120 miliardi di lire. A parte l'esiguità della cifra introitata (che con ogni probabilità copre a fatica le sole spese per l'esazione) occorre mettere in risalto la seguente incongruità: lo Stato italiano impone alle imprese un'imposta sul bitume che grava solo sui lavori stradali; questa imposta si trasforma in un aumento del costo dei lavori, che sempre solo lo Stato italiano paga. Lo Stato italiano, infatti, attraverso l'ANAS, e le Amministrazioni Regionali, Provinciali, Comunali ed altri Enti Pubblici, è l'unico titolare delle strade del territorio; le sole infrastrutture che necessitano dei lavori d'asfalto. Il mercato delle strade private è pressoché inesistente. 3 Notiziario SITEB n° 5/99 Il bitume per uso industriale (circa 400.000 t. pari al 20% dell'intera produzione nazionale) non è invece gravato da tale imposta; le motivazioni sono da collegarsi al fatto che prodotti bituminosi come vernici, primer, membrane impermeabilizzanti e altri, devono essere competitivi e commercializzati anche sui mercati esteri. Volendo evidenziare alcuni numeri, basterà ricordare che sulla piazza di Roma, ad esempio, il prezzo del bitume nel novembre '98 oscillava intorno a £/kg. 235 (175+60), mentre oggi è pari a £/kg. 355 (295+60). L'incremento, £/Kg. 120, è pari al 51%. Il conglomerato bituminoso costava £/q. 4.600 nel novembre '98 e tale è rimasto ancora oggi. Le imprese stradali che operano direttamente nel settore sono oltre 3.000 con circa 700 impianti attivi sul territorio per la produzione dei conglomerati bituminosi. Salvo pochissime rare eccezioni, il comparto è composto da piccole e medie imprese con un numero di addetti compreso tra 8 e 10 unità, senza contare l'indotto composto dai rivenditori di bitume e additivi, costruttori di macchine stradali, laboratori per il controllo di qualità, società d'ingegneria ecc. Il tutto conta circa 50-60.000 unità lavorative. Il settore è oggi in forte crisi; l'eventuale ricorso alla Cassa integrazione, anche temporanea, di parte di questa forza lavoro creerebbe danni all'economia del Paese molto maggiori di quanto siano i vantaggi derivati dall'imposta. A tutto ciò si aggiunga che l'imposta sul bitume stradale è un'anomalia solo italiana, non presente in alcuno degli altri Stati membri dell'Unione Europea. Con queste premesse il Siteb, richiede un intervento del Governo affinché, dopo essersi attivato sul prezzo della benzina per contenere l'inflazione con un provvedimento "urgente, prenda seriamente in considerazione l'ipotesi di eliminare completamente l'imposta di fabbricazione sul bitume stradale e contribuisca in maniera decisiva a dare fiato alle imprese del settore. Ridare fiato alle imprese significa anche incentivare la ricerca, sperimentare nuove tecnologie, aumentare la competitività sui mercati internazionali, innalzare le competenze professionali dei tecnici dell'apparato pubblico e creare occupazione e posti di lavoro. In tal modo si ridurrebbe notevolmente lo stato di profondo malessere che si respira, si promuoverebbe la qualità delle opere pubbliche, si rientrerebbe nella piena legalità fiscale europea e, paradossalmente, si migliorerebbero, in prospettiva, sia le finanze dello Stato che la fiducia dei contribuenti. Il Presidente Prof. Carlo Giavarini Sugli sviluppi dell'azione terremo aggiornati gli Associati tramite i normali canali informativi. REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELLA MERLONI-TER Le commissioni parlamentari Lavori pubblici delle due Camere hanno espresso il previsto parere sul regolamento di attuazione della Legge quadro sui Lavori pubblici, nota come 4 Notiziario SITEB n° 5/99 Merloni ter. Fase successiva, sarà l'approvazione del testo (con le eventuali modifiche proposte dal Parlamento) da parte del Consiglio dei Ministri e la pubblicazione poi sulla Gazzetta Ufficiale. Il regolamento, che viene a completare il nuovo quadro normativo in materia di lavori pubblici, riguarda non solo gli specialisti. Le categorie direttamente interessate sono molte: le imprese di costruzione e i loro fornitori; gli ingegneri, i geometri, gli architetti, gli amministratori e i funzionari dei comuni, delle province e delle aziende sanitarie. Il lavoro del governo e del parlamento ha permesso di dare organicità alla materia con alcuni capisaldi: seria programmazione da parte delle pubbliche amministrazioni, maggiore trasparenza nelle procedure d’appalto e nella gestione dei cantieri, più elevata qualificazione delle imprese, coinvolgimento dei capitali privati, semplificazione del contenzioso. L’affidamento degli incarichi di progettazione fino a 40 mila euro è molto semplice. E’ prevista una procedura d’appalto semplificata per i lavori sino a 750 mila euro; non è richiesta la qualificazione delle imprese sino a 150 mila euro; il collaudo avviene con un semplice certificato di regolare esercizio per le opere fino a 300 mila euro e le amministrazioni hanno la facoltà di procedere nello stesso modo fino a un massimo di 1 milioni di euro. A MONTECITORIO I PRIMI RISULTATI DELLA COMMISSIONE RICICLAGGIO Il 9 novembre '99 una delegazione della Commissione Riciclaggio, composta da Ravaioli, Zenobi, Maldini e Bovini ha presentato all’On. Maria G. Lorenzetti, Presidente della "Commissione Ambiente" della Camera dei Deputati, il primo documento scaturito dai lavori della Commissione SITEB, inerente la proposta di modifica al D.M. 5-2-98. L'incontro, durato oltre un'ora e 20 min. si è tenuto nello studio privato del Presidente della Commissione Ambiente al V piano del palazzo di Montecitorio. Oltre all'On. Lorenzetti, ha preso parte all'incontro anche l'On. Gherardini, incaricato dalla Camera di predisporre il disegno di legge per le modifiche al Decreto Ronchi. Come si ricorderà, i lavori della Commissione Riciclaggio SITEB vertono su due argomenti: uno di carattere normativo (di cui la proposta di modifica al D.M. 9-2-98), l’altro di carattere tecnico (individuazione delle principali metodologie di riciclaggio e sensibilizzazione presso gli Enti sull’utilizzo di esse). I lavori del gruppo sono stati indirizzati prioritariamente verso il primo problema; come prima fase si sono conclusi con la proposta di soluzioni ai punti critici del D.M. e con l'elaborazione di un interessante schema a blocchi sul ciclo del fresato, che evidenzia sinteticamente i passi fondamentali da intraprendere quando si vuole riciclare il fresato. 5 Notiziario SITEB n° 5/99 Lo schema, di seguito riportato potrà essere d'aiuto a chi intende utilizzare il fresato in conformità alla normativa attuale. Inizio lavori Scarifica Trasporto Formulario Autorizzazione (se c/terzi) Conferimento attività di recupero Test di cessione "NO" Impianto di bitumatura di terzi autorizzato (R5) Impianto di bitumatura proprio autorizzato (R5) conglomerato bituminoso a caldo Test di cessione "SI" Fuori norma in discarica A norma Sottofondi stradali in centro di trattamento (R5) I lavori della Commissione Riciclaggio proseguiranno con l’analisi del secondo problema, legato alle tecniche di riciclaggio. 6 Notiziario SITEB n° 5/99 494/96: NOVITÀ PER LA SICUREZZA IN CANTIERE Ogni anno sono oltre 900 mila gli incidenti sul lavoro; circa 1.200 hanno esito mortale. Si tratta di un dato preoccupante che pone il nostro Paese al di sopra della media europea. A tre anni di distanza dall’uscita in Italia della prima legge di attuazione delle disposizioni comunitarie in materia di sicurezza nei cantieri di lavoro, ecco in arrivo le modifiche e integrazioni al D. Lgs. 14 agosto 1996 n° 494. Il testo approvato è già stato firmato dal Presidente della Repubblica e sarà pubblicato sulla G. U. per entrare in vigore tre mesi dopo la data di pubblicazione. Il legislatore ha apportato modifiche un po’ a tutti gli articoli del decreto rendendolo più consono alle aspettative per le quali è stato introdotto. Un esame in questa sede sarebbe inopportuno, pertanto rimandiamo gli interessati al nostro sito internet dove è possibile visualizzare e stampare il documento nella sua integrità, con le modifiche apportate evidenziate in neretto. PRIMA RIUNIONE DEGLI SPORTELLI SITEB La prima riunione operativa dell'iniziativa SITEB, denominata STS (Sportelli Tecnologici SITEB) e coordinata dall'ing. G. Peroni, si è tenuta a Roma il 9 dicembre '99. Presenti i rappresentanti delle aziende Ast Sistemi, Autostrade, CRS, Labortec, Tecno Piemonte, Technoprove. Confermati gli obiettivi che con l'iniziativa si vogliono conseguire: promozione dell'associazione, divulgazione della cultura tecnico-scientifica, organizzazione di convegni e seminari, assistenza tecnica, prove di laboratorio. L'STS vuole essere un distaccamento periferico del SITEB, operativo e calato nella realtà locale. Si partirà con una giornata di presentazione ufficiale mediante una conferenza o una tavola rotonda estesa ai tecnici del settore. Successivamente, gli sportelli presenteranno il proprio programma di incontri e manifestazioni da svolgere entro il 2000. Sugli sviluppi e sull'attività dell'iniziativa STS aggiorneremo di volta in volta. IL GRUPPO QUALITÀ DEL BITUME Si è tenuta a Bologna, il 18 novembre scorso, la prima riunione del Gruppo di lavoro "Qualità Bitumi" composto dai rappresentanti dei produttori di conglomerato e di membrane. La riunione è stata convocata dal Rappresentante della categoria B, M. Carbonin, per valutare e analizzare la situazione relativa ai bitumi in relazione alla qualità stessa dei prodotti. 7 Notiziario SITEB n° 5/99 Il Consiglio Direttivo SITEB del 14 settembre u.s. aveva definito i compiti di questo gruppo di lavoro: dalla definizione di parametri e caratteristiche utili per migliorare la qualità dei leganti ad un meccanismo per la revisione dei prezzi dei lavori pubblici agganciati alle oscillazioni del petrolio. La qualità dei leganti è un problema particolarmente sentito specialmente da quando le imprese si sono avvicinate alle ISO 9000. La necessità di fare controlli sulla produzione e sulle materie prime con una certa assiduità ha messo in evidenza l'esigenza di intervenire sulle norme di accettazione dei bitumi, certamente valide tempo fa ma oggi decisamente inadeguate per sostenere il bitume come materiale da costruzione. Nel corso della riunione si è deciso dar vita ad un sottogruppo di lavoro denominato SG1, coordinato dall'ing. Tattolo (SIPA - Andria), che dovrà elaborare una prima proposta di nuove specifiche da sottoporre al giudizio delle compagnie petrolifere tramite il Rappresentante della categoria A. Qualora ci sia un primo riscontro favorevole, si auspica che anche i rappresentanti delle compagnie entrino a far parte dell'SG1 offrendo il proprio contributo. Successivamente, SITEB potrebbe poi intervenire a livello UNI affinché i suggerimenti apportati, in linea con il CEN, siano adottati in Italia. Contemporaneamente, un altro sottogruppo denominato SG2 coordinato dal dott. Moretti (Cobit - Grottazzolina), cercherà idee e suggerimenti per avanzare al Ministero LL.PP una prima proposta concreta per vedere il riconoscimento di un più giusto prezzo di remunerazione dei lavori quando subentrano fattori esterni non preventivabili a priori. Per questo gruppo si attendono proposte e suggerimenti da tutti gli Associati. VIII CORSO DI BASE: REPLICA IN GENNAIO 2000 L’ottava edizione del corso di base del SITEB, sviluppata a Firenze presso le strutture della Valli Zabban e della Conglobit, ha registrato l'adesione di 37 tecnici, per buona parte appartenenti ad Amministrazioni pubbliche. Le richieste di partecipazione sono andate oltre il numero massimo inizialmente previsto; per consentire ai partecipanti di seguire, con profitto, le lezioni teoriche e le visite di laboratorio e di cantiere, non sono state accettate altre richieste rispetto alle prime pervenute. Per dare, comunque, la possibilità a tutti di seguire il corso, i dirigenti di Valli Zabban e Conglobit hanno accettato di organizzare, in data 26/26/28 gennaio 2000, una replica del corso (IX Corso Tecnico Applicativo su Leganti e conglomerati Bituminosi Tradizionali e Modificati) presso le stesse sedi di Firenze, con lo stesso programma. Hanno la precedenza i venti esclusi dall'edizione di novembre; sono pertanto disponibili ancora altre quindici prenotazioni. Il costo per la partecipazione rimane invariato (£. 1.500.000+IVA) ed è comprensivo di materiale tecnico e colazione di lavoro. Agli Associati è riservato uno sconto pari al 20 %. Sono disponibili anche quote convenzionate per la sistemazione alberghiera. 8 Notiziario SITEB n° 5/99 Per la prenotazione al corso è necessario inviare un fax di richiesta alla segreteria del SITEB (06 44233257) con oggetto "Adesione impegnativa IX Corso SITEB" e con l'indicazione nominativa del richiedente e dell'Azienda/Ente di appartenenza. Per il programma e per maggiori dettagli consultare www.siteb.it PASSWORD SITO INTERNET PER I SOLI ASSOCIATI Anche i documenti riservati ai soli associati potranno arrivare direttamente sulla propria scrivania, in tempo reale, tramite il nuovo servizio di password personalizzata messo a punto per il nostro sito Internet. Attualmente è possibile accedere ad una serie di servizi che vanno dai verbali delle commissioni tecniche, ai notiziari, agli ultimi articoli pubblicati sulla Rassegna. L’intento è quello di inserire, sempre sotto password, i bollettini normativi del C.N.R. che riguardano il settore delle pavimentazioni stradali, il Nuovo Codice della Strada, e i lavori normativi dell’UNI/ CEN. La biblioteca tecnica, con la raccolta di tutti gli articoli pubblicati sulla Rassegna, attualmente disponibile solo come indice, sarà progressivamente completata con l’inserimento degli articoli nella loro completezza, con possibilità di stampa immediata. In aggiunta a quanto predisposto, sarà anche possibile inserire documenti, notizie o comunicazioni che il singolo associato vorrà indirizzare in via diretta ed esclusiva a tutti gli altri associati. L’utilizzo della password è un privilegio degli Associati SITEB; il servizio sarà monitorato per garantirne l’utilizzo ai soli aventi diritto. Se ne richiede pertanto un uso personale senza alcuna impropria divulgazione. Entro fine anno, sarà inviata una comunicazione con i dati necessari per l’accesso gratuito al servizio che sarà attivo dopo formale richiesta, via fax, come da schema allegato alla comunicazione. DELEGAZIONE GIAPPONESE IN VISITA AL SITEB Per la seconda volta in pochi mesi il SITEB ha ospitato una delegazione di esperti giapponesi interessati a conoscere la situazione italiana relativa al riutilizzo del fresato proveniente da pavimentazioni stradali. I quattro membri della delegazione erano tecnici dell'Amministrazione distrettuale (l'equivalente delle nostre amm. provinciali) di Kochi (Regione Sud-Occidentale del Giappone) e avevano già visitato altri Paesi europei, interessandosi sempre di riciclaggio, ma relativamente a scarti di demolizione edilizia. Con l’ausilio di un interprete, sono state illustrate le tecniche di riciclaggio attualmente 9 Notiziario SITEB n° 5/99 adottate nel nostro Paese nonché la situazione normativa, anche alla luce delle ultime riunioni con i responsabili del Ministero dell’Ambiente. L’incontro si è chiuso dopo due ore di colloquio con lo scambio di regali e la classica foto di gruppo. L’ASFALTO IN CIFRE Come di consueto EAPA ha pubblicato i dati relativi ai consumi di bitume e conglomerato nei vari Paesi europei ed extraeuropei. Tra le tante, riportiamo parzialmente solo le tabelle relative alla produzione di conglomerato e di bitume. In questa ultima vengono indicate anche le percentuali di bitume modificato in rapporto al bitume stradale. Si può notare il progressivo aumento del modificato in Italia (era sotto il 2% prima del ’96). Tab. 1a - Produzione di conglomerato bituminoso a caldo (milioni di t) Tab. 1b - Il tasso di crescita del bitume modificato nel triennio 96 - 97 - 98 in rapporto al bitume stradale PAESE 1996 1997 1998 % MOD. '96 Austria Belgio Croazia Danimarca Finlandia Francia Germania Grecia Irlanda Italia Norvegia Olanda Polonia Portogallo Regno Unito Repubblica Ceca Slovacchia Slovenia Spagna Svezia Svizzera Ungheria Europa 6,4 3,8 1,5 3,6 5,2 36,7 62,0 5,0 2,1 37,0 4,9 7,7 7,5 5,9 29,3 4,5 1,8 1,8 27,3 5,8 4,5 2,3 272,6 6,1 4,6 1,7 3,5 3,8 38,6 65,0 5,2 2,4 39,8 5,0 7,9 8,0 8,1 27,5 4,4 2,1 1,8 23,9 5,3 4,5 2,6 277,7 6,5 4,2 1,6 3,1 3,4 38,0 63,5 5,8 2,4 40,9 5,0 7,5 8,0 9,5 27,5 4,3 2,0 1,4 25,7 6,3 4,7 2,8 292,5 8,00 7,00 0,00 5,00 1,00 10,00 8,10 5,00 3,70 2,00 7,00 6,00 1,20 15,50 13,40 5,00 4,30 2,00 5,00 3,40 % MOD. '97 % MOD. '98 8,00 13,00 0,50 5,00 1,00 10,00 8,20 5,00 4,80 1,00 5,50 6,00 1,50 4,00 15,20 11,80 6,00 8,00 3,00 3,60 8,00 12,00 1,00 5,00 1,00 10,00 9,40 7,00 5,50 1,50 7,00 7,00 1,20 4,00 17,00 7,00 5,00 2,00 5,00 3,50 10 Notiziario SITEB n° 5/99 IL RITARDO INFRASTRUTTURALE IN ITALIA Riprendendo la notizia pubblicata sul bollettino n° 3/99, torniamo a dettagliare, alla luce del rapporto annuale dell'ISTAT, la situazione delle infrastrutture viarie nel nostro Paese. Le tabelle, rendono l'idea di un Paese dotato di una sufficiente rete autostradale ma di un settore ferroviario ai livelli più bassi in Europa. Fatta pari a 100 la media europea, la dotazione di autostrade e ferrovie in Europa è così differenziata: AUTOSTRADE NAZIONE Austria Belgio Danimarca Finlandia Francia Germania Grecia Irlanda Italia Lussemburgo Paesi Bassi Portogallo Regno Unito Spagna Svezia Unione Europea FERROVIE km per abitante km per veicolo circolante km per abitante km ferrovie/km autostrade 149 124 120 58 118 103 30 15 116 227 112 52 41 149 105 100 150 131 150 66 111 96 49 24 88 184 135 75 51 165 114 100 168 79 107 275 131 122 56 130 67 161 42 68 67 75 268 1000 113 64 90 473 111 118 187 885 57 71 38 132 164 50 256 100 Tab. 2a - Rete autostradale e ferroviaria dell'unione europea - anno 1996 La dotazione di km di autostrade per abitante vede l'Italia preceduta da Lussemburgo, Austria, Spagna, Belgio, Danimarca e Francia; lo stesso rapporto eseguito per la rete ferroviaria vede il nostro Paese fra gli ultimi, seguito soltanto dalla Grecia e dai Paesi Bassi. Qualora la rete autostradale venisse rapportata al numero di veicoli circolanti, anziché alla popolazione, anch'essa risulterebbe sottodimensionata rispetto al dato medio dell'Unione Europea. Se l'analisi è condotta a livello nazionale, risulta persistere ancora un divario tra nord e sud; (posta 100 la media nazionale): 11 Notiziario SITEB n° 5/99 REGIONE STRADE E AUTOSTRADE RETE FERROVIARIA AEROPORTI Piemonte Valle d'Aosta Lombardia Trentino A. A. Veneto Friuli V. G. Liguria Emilia Romagna Toscana Umbria Marche Lazio Abruzzo Molise Campania Puglia Basilicata Calabria Sicilia Sardegna 112.4 168.1 139.7 97.8 111.7 92.0 119.0 117.4 109.8 60.0 89.2 113.9 88.1 73.4 95.8 61.2 51.3 60.6 60.6 41.3 91.7 29.5 113.9 90.2 94.7 131.6 127.3 91.3 108.9 104.4 74.9 112.0 71.3 42.9 166.7 71.1 49.3 73.6 63.8 40.1 99.9 25.5 176.4 33.4 56.5 40.0 42.2 48.5 46.2 42.3 42.5 138.8 41.0 35.7 43.8 43.4 31.7 39.5 42.3 47.4 Nord-Ovest Nord-Est Centro Mezzogiorno 129.9 110.4 105.3 70.5 108.4 97.2 105.6 92.5 122.3 48.1 67.2 41.8 100 100 100 Italia Tab. 2b - Indicatori delle dotazioni infrastrutturali in Italia - Fonte: Unioncamere, 1998 COLLABORAZIONE TRA IMPRESE E AMMINISTRAZIONE IN FRANCIA In precedenze incaricate di fare lavori le cui caratteristiche erano fissate dall’amministrazione, ora le imprese di costruzione sono diventate dei veri e propri “partner”. Accade in Francia, dove le imprese possono proporre delle varianti sulla natura dei materiali o dei processi di costruzione, se ciò migliora le prestazioni. Da molto tempo le imprese sono coinvolte nell’elaborazione dei regolamenti tecnici e delle norme: queste ultime ne traggono vantaggi in termini sia tecnici che economici. 12 Notiziario SITEB n° 5/99 Nel 1991 la direzione delle strade ha dato impulso a una nuova forma di partecipazione nell’ambito della “charte innovation”. Questa definisce i bisogni e le preoccupazioni del settore. Gli industriali della strada si mobilitano con i loro laboratori per portare nuove soluzioni: contro il rumore, l’ormaiamento, le fessurazioni, il riciclaggio, le tecniche di riparazione dei ponti, ecc. Queste innovazioni sono valutate su cantieri sperimentali, dopo essere state validate dai servizi tecnici dell’amministrazione. Il rischio di insuccesso viene condiviso da amministrazione e imprese. Un buon esempio da imitare ! TRAFFICO MERCI E PAVIMENTAZIONI: UNA QUESTIONE DELICATA Dal 1970 al 1996, periodo in cui il trasporto di merci in Europa è cresciuto del 70 %, il volume delle merci trasportate su strada è passato da 430 milioni di t/km a 1,1 miliardi, mentre il trasporto per ferrovia è addirittura sceso da 280 milioni di t/km del 1970 al valore attuale di 220 milioni. Sono numeri che ben fanno intuire l'entità delle sollecitazioni strutturali cui le pavimentazioni bituminose vengono sottoposte; anche la vita utile viene ad essere ridotta in conseguenza dei cicli di sollecitazione imposti dal passaggio di carichi elevati. Prescindendo dalla necessità di una manutenzione ordinaria programmata ed efficiente, diversa da quella straordinaria cui molto spesso ci si rifugia, è opportuno considerare, già in fase di progettazione del pacchetto della sovrastruttura, l'entità e la tipologia del traffico che andrà a gravare sulla realizzanda struttura: sia gli spessori che la qualità degli inerti e del legante devono essere commisurati alle sollecitazioni imposte dal passaggio dei carichi. Del resto è ciò che il Catalogo delle Pavimentazioni del C.N.R. suggerisce quando, entrando con il dato relativo alla capacità portante del sottofondo e con il previsto numero di passaggi di veicoli commerciali, fornisce spessori e caratteristiche dei diversi strati costituenti la sovrastruttura. Solo con queste basi progettuali (ne è responsabile l'ente appaltante) e con l'ausilio di maestranze qualificate professionalmente (l'impresa esecutrice) si può garantire quella qualità e sicurezza da tutti auspicata. 13 Notiziario SITEB n° 5/99 NUOVO IMPIANTO PER L'ASSOCIATA INTERSTRADE L’Interstrade Spa ha potenziato il proprio apparato produttivo mediante l’installazione, in Tortona, di un nuovo impianto discontinuo per la produzione di conglomerato bituminoso. Il nuovo impianto si aggiunge a quelli già presenti sul territorio ligure e piemontese nella zona di Mondovì (CN) e Albenga (SV). La collocazione dell’impianto al centro del triangolo industriale (Torino-Genova-Milano) risponde sicuramente ad un’esigenza strategica, ponendosi al servizio dei cantieri che si occupano dei lavori di costruzione e manutenzione dei nodi autostradali presenti in quell’area territoriale (A7/Genova-Milano, A21/Torino-Piacenza, A26/Voltri-Gravellona Toce e Tangenziale di Milano). L’impianto in questione, ad alta tecnologia, con torre di mescolazione e quattro sili coibentati della capacità di 35 m3, consente una produzione fino a 175 t all’ora; consente la produzione di conglomerati bituminosi con bitumi normali o modificati, nonché la possibilità di utilizzo del fresato per il riciclato a caldo. Tale caratteristica consente di ottenere risparmi energetici ed un migliore impatto ambientale. Vi è inoltre la possibilità di utilizzare bitumi modificati per produrre tutti i tipi di conglomerati speciali. E’ anche consentita l’erogazione contemporanea di due prodotti diversi (es. conglomerato bituminoso per strato di base e conglomerato bituminoso per strato di collegamento “binder”). BITUME E SALUTE: PROGETTI E RICERCHE USA Nel febbraio ‘99 il NIOSH (National Institute for Occupational Safety and Health) ha istituito un gruppo per raccogliere informazioni in grado di fornire valutazioni sullo stato della ricerca riguardante gli effetti sulla salute dell’esposizione ai fumi di bitume. Un contributo particolare è stato fornito da NAPA (National Asphalt Paving Association) e APEC (Asphalt Paving Environmental Council) congiuntamente con EAPA (European Asphalt Paving Association) ed Eurobitume. Un documento di lavoro, con sostanziali correzioni rispetto alla prima versione, sarà pubblicato prossimamente. Probabilmente l’attenzione verrà concentrata sulla ricerca, mentre la questione dei limiti di esposizione ai fumi verrà trattata separatamente. Il documento, per la prima volta in un testo pubblico e autorevole, riconosce l’assenza di sperimentazione a supporto delle conclusioni relative agli effetti a lungo termine sulla salute, da parte dei fumi di bitume. APEC, NIOSH, Laborers Health and Safety Trust Fund e International Union of Operating Engineers insieme stanno lavorando per la messa a punto di un protocollo di intesa per 14 Notiziario SITEB n° 5/99 condurre, negli USA, uno studio sui lavoratori impiegati nella stesa di pavimentazioni stradali o esposti ai fumi di bitume. Tale studio stabilirà anche la fattibilità di uno studio di mortalità umana, in grado di distinguere gli effetti di inalazione dei fumi di bitume da altre differenti cause di mortalità (fumo di sigaretta, inquinamento generico). Si prevede per il 2000 l’avvio del progetto, la cui durata è stimata in 18 mesi. Studi, finanziati dal National Toxicology Program (NTP), sono condotti presso il NIOSH Hazardous Effects Laboratory Division (HELD) di Morgantown, West Virginia USA. È stato messo a punto un protocollo di laboratorio per la generazione dei fumi che simulano quelli che si originano durante la stesa; ratti da laboratorio verranno esposti a tali fumi per un periodo di 28 giorni. Dipendentemente da questi primi studi si considererà l’opportunità di avviare ricerche circa l’esposizione a lungo termine. Il National Cancer Institute (NCI) ha avviato uno studio, nei Paesi del Nord Est degli Usa, su 50 impiegati nel settore della stesa dell’asfalto. Vengono condotti su ciascuno esami di urine, sangue ed esposizione ai fumi. Scopo è quello di identificare una “bio-traccia” di esposizione ai fumi di bitume da utilizzare in futuro per studi epidemiologici. Il completamento di questo lavoro d’analisi è previsto per la fine dell’anno 2000. E’ stata completata anche la fase finale di questi studi. Si tratterà ora di stabilire come meglio devono essere presentati i risultati del lavoro avviato già da diversi anni. Sono state utilizzate unicamente tecniche in grado di stabilire la presenza, o l’assenza, di agenti ritenuti dannosi a lungo termine per la salute umana. I CONSIGLI DELLA NAPA PER LA GESTIONE CORRETTA DEI BRUCIATORI La National Asphalt Pavement Association USA ha recentemente distribuito una semplice circolare contenente suggerimenti su come regolare al meglio i bruciatori per ottenere prestazioni ottimali, risparmiare energia, salvaguardare sicurezza e ambiente. La riportiamo qui di seguito, tradotta in italiano dal Prof. A. Girelli. 15 Notiziario SITEB n° 5/99 PERCHÉ REGOLARE UN BRUCIATORE? 1. Prestazioni migliorate I bruciatori sono i motori del vostro impianto. Il vostro va al massimo? La fiamma è stabile, senza surriscaldare la caldaia? Il rendimento della combustione è prossimo al massimo di progetto? Il termostato mantiene stabile la temperatura in modo automatico? 2. Economia Il 25% dei costi di essiccamento possono andarsene dal camino. Riduci l’eccesso di aria ai bruciatori. Accerta la temperatura di uscita fumi. Assicura che la combustione sia completa. 3. Sicurezza Puoi aver bisogno di analizzatori per rivelare gli incombusti. Risolvi i problemi di stabilità della fiamma. Verifica la rotazione del motore. Verifica il funzionamento della valvola. 4. Salvaguardia dell’ambiente I bruciatori possono andare incontro a inconvenienti che irriterebbero i vicini. La manutenzione regolare dei bruciatori fa parte del tuo civismo. La combustione incompleta può provocare cattivi odori. Si può ridurre il rumore. 5. La migliore difesa è l’attacco Gli impianti dei quali i vicini si lamentano possono ricorrere alla registrazione delle manutenzioni per dimostrare che si opera in modo responsabile. Si possono utilizzare i rapporti delle regolazioni dei bruciatori per dimostrare il continuo rispetto antinquinamento. delle norme 6. Quando si devono regolare i bruciatori? Si suggerisce un intervento almeno ogni anno, senza interferire con altre operazioni di manutenzione. L’inizio della primavera è un periodo favorevole. Scegli un giorno nel quale la produzione è in corso ma non è troppo intensa. Una buona regolazione può richiedere qualche fermata, per eventuali aggiustamenti o per controllare il comportamento del bruciatore al minimo. 7. Come si regolano i bruciatori mediante analizzatori della combustione? Gli analizzatori di combustione sono il solo mezzo per regolare accuratamente un bruciatore affinché la combustione sia buona in tutte le condizioni del suo funzionamento. Gli analizzatori forniscono anche un quadro del sistema aria dell’impianto. Come minimo occorre misurare e registrare l’ossigeno e il CO durante la regolazione. Prendi nota delle misurazioni prima di una regolazione, in modo di poter risalire ad esse se si verificano degli inconvenienti. Insisti perché il tecnico ti spieghi esattamente quali regolazioni sta facendo e a quale scopo. Quanto meglio comprenderai il tuo bruciatore, tanto più sarai in grado di risolvere i problemi sulla strada. 8. A chi dovresti rivolgerti? Al fabbricante del bruciatore. Oppure a un tecnico che abbia pratica dei numerosi tipi impiegati nell’industria dell’asfaltatura a caldo. 16 Notiziario SITEB n° 5/99 NUOVE NORME SUI TRASPORTI ECCEZIONALI Snellimenti procedurali, aumento delle tolleranze di peso e misure dei carichi, “ammorbidimento” delle sanzioni; sono questi i cardini delle nuove norme sui trasporti che modificano l’articolo 10 (Veicoli eccezionali e trasporti in condizioni di eccezionalità) del Codice della Strada. Le nuove regole “impattano” su un rilevante parco di automezzi; di questi mezzi 12 mila sono veicoli classificati come mezzi d’opera (tra autobetoniere e autocarri adibiti al trasporto di inerti), 5 mila sono rimorchi e semirimorchi per il trasporto di macchine operatrici e i restanti 200 sono veicoli attrezzati per il trasporto di elementi prefabbricati. La prima novità importante è l’automatismo dell’autorizzazione al transito sulle strade per percorsi ripetitivi. Invece della domanda in bollo e dei vari giorni necessari per il “si” dell’ente gestore, basterà pagare un indennizzo commisurato al carico. L’autorizzazione non sarà necessaria per i mezzi “isolati o complessi di veicoli adibiti al trasporto di macchine operatrici” fino a 4,3 m di altezza (invece che 4) del carico. Un’altra novità importante riguarda la possibilità di utilizzare i mezzi d’opera anche per trasportare merci diverse da quelle indicate nell’autorizzazione. Viene anche introdotta una tolleranza di massimo 22 quintali sul carico trasportato. VIABILITÀ: IL 65 % ALLE REGIONI Il Consiglio dei Ministri ha approvato, dopo mesi di trattative con le regioni, il decreto legislativo che, in applicazione della Legge 59/1997, regola il processo di trasferimento di gran parte delle attuali strade dall'Anas alle regioni. La rete che resterà in gestione diretta dell'Anas ammonta a 15.603 km, mentre i restanti 29.522 km di viabilità, oggi statale, saranno trasferiti alla competenza delle regioni. La rete nazionale comprende anche 6.467 km di autostrade. L'effetto del decreto non sarà però immediato: le funzioni relative alla programmazione, gestione e manutenzione della rete non più statale saranno a carico delle regioni solo dopo l'emanazione (entro il 31 dicembre) del decreto relativo all'individuazione delle risorse e mezzi da trasferire alle stesse regioni. Per l'Anas è invece previsto un decreto di riorganizzazione che consente di costituire "Agenzie" locali per aiutare le regioni nella gestione della rete trasferita; "la finanziaria", in vista del trasferimento, ha comunque aumentato di 1.000 miliardi rispetto al '99 le disponibilità per la manutenzione della rete. 17 Notiziario SITEB n° 5/99 NEL 2001 I CANTIERI DELLA PEDEMONTANA Dopo anni di discussioni, il sistema pedemontano lombardo, entra nella fase di progettazione. È stato, infatti, approvato il protocollo di intesa che il 20 dicembre verrà sottoscritto dalla regione, dalle province, da 93 comuni e dall'Anas. L'arteria avrà due carreggiate a due corsie di marcia, più corsia di emergenza e sarà connessa alla viabilità locale. Secondo gli organismi regionali, nel 2000 dovrebbe essere pronto il progetto esecutivo mentre già nel 2001 dovrebbero partire i lavori per la realizzazione dell'opera. AUGURI DI NATALE E CHIUSURA UFFICI Questo ultimo numero annuale del notiziario, che esce poco prima delle ferie natalizie, ci permette di augurare a tutti i lettori un Natale di serenità, un fine millennio senza rimpianti e un inizio secolo fervido di iniziative e di nuovi sviluppi. Da parte nostra abbiamo cercato di dare il massimo migliorando, anche nel corso del '99, il contatto con gli Associati e fornendo quelle informazioni normative e tecniche in grado di aiutare le nostre aziende. Seminari tecnici, convegni specifici, corsi di base e di approfondimento ci hanno permesso di illustrare ad una platea sempre più ampia come deve essere impostato un lavoro, un progetto o quant'altro abbia a che fare con i prodotti bituminosi, siano essi conglomerati tradizionali, modificati, trattamenti superficiali, emulsioni, impianti di produzione, laboratori prove materiali. Sono state avviate apposite commissioni composte dai più attivi esperti delle aziende associate al SITEB; esse hanno lavorato e stanno lavorando su problemi di grande interesse (vedi "Commissione Riciclaggio", "Commissione Manutenzione Strade Urbane", "Gruppo Qualità Bitume", "Sportelli Tecnologici Siteb", "Commissione Linee Guida Impianti di Conglomerato", "Settore Igiene Sicurezza e Ambiente"). Ne sono scaturiti spunti e suggerimenti subito portati sul tavolo degli organi competenti. Le osservazioni che di riflesso ci sono giunte, attestano una sostanziale propensione alla collaborazione e al dialogo, segno questo di stima e professionalità verso un’associazione in grado di rappresentare, grazie alla varietà delle aziende associate, l'intero comparto industriale dell'asfalto e delle costruzioni stradali. Formuliamo i nostri migliori auguri a tutti gli Associati, estendendoli anche alle famiglie di ognuno. Ricordiamo, inoltre, che gli uffici resteranno chiusi dal 23 dicembre ‘99 per riaprire il 10 gennaio 2000. Il servizio fax, segreteria telefonica ed e-mail saranno comunque sempre attivi e disponibili per qualsiasi necessità. 18 Notiziario SITEB n° 5/99 CONGRESSI E CONVEGNI EURASPHALT & EUROBITUME Il Congresso Eurasphalt & Eurobitume si svolgerà dal 20 al 22 settembre 2000 a Barcellona. Il tema del Congresso sarà "L'Asfalto per il XXI secolo". Argomento principale: "Performance e Competitività". È il più importante evento in Europa in tema di leganti e conglomerati bituminosi tradizionali e modificati. EAPA e Eurobitume organizzano questo secondo Congresso partendo dalle positive esperienze conseguite durante il primo Congresso del 1996 a Strasburgo, cui aderirono 980 partecipanti e 42 espositori. Si tratterà del grande "rendez-vous" per tutte le imprese collegate all'asfalto e per i loro partner delle amministrazioni e dell'industria. I dirigenti d'impresa potranno partecipare a seminari che identificheranno i problemi di maggior impatto per il futuro dell'industria dell'asfalto e stradale. Speciali sessioni "poster" permetteranno ai partecipanti di esprimere direttamente il proprio punto di vista. Parallelamente al Congresso sarà organizzato un grande salone di esposizione. Previste, per i partecipanti, delle visite guidate alla città di Barcellona e dintorni. Il SITEB, che partecipa attivamente alla organizzazione del congresso quale membro dello "Steering Comittee", del Comitato Tecnico e del Comitato scientifico, è anche il focal point italiano. TRB A WASHINGTON Dal 9 al 13 gennaio 2000 a Washington si svolgerà, come di consueto, il congresso del Transportation Research Board, noto come TRB. Trattasi del 79° della serie. E' prevista la partecipazione di circa 8000 tecnici e imprenditori del setttore. XI CONGRESSO SULL'IMPERMEABILIZZAZIONE Si terrà a Firenze, dal 4 al 6 di ottobre 2000, l'undicesima edizione del Congresso sull'impermeabilizzazione. Le tre giornate di lavoro saranno caratterizzate ognuna da un diverso argomento: la prima sarà dedicata allo "stato dell'arte" della tecnologia delle membrane impermeabilizzanti, nella seconda verranno illustrati i metodi applicazione e la terza riguarderà la legislazione ambientale e le tematiche correlate. Ulteriori informazioni e maggiori dettagli sono disponibili al www.centrocongressi.it 19 Notiziario SITEB n° 5/99 CALENDARIO DELLE MANIFESTAZIONI 9-13 Gennaio 2000 79th Annual Meeting Transportation Research Board Washington, D.C. http://www.national-academies.org/trb 26-28 Gennaio 2000 X. Deutsche Asphalttage in Borchtesgaden, Germany [email protected] 13-17 Febbraio 2000 NAPA annual convention, Waikoloa, B.J. Island of Hawaii, USA [email protected] 20-24 Febbraio 2000 World of Asphalt Pavements Sydney, Australia AAPA fax: +61.3.9853 3484 26-30 Marzo 2000 4th International RILEM Conference and Exhibition Reflecting Cracking in Pavements Research in Practice. Ottawa, Canada. Fax: 00-1 613 993 7250 16-21 Maggio 2000 INTERMAT 2000; international exhibition of equipment & techniques for the civil engineering and construction industries, Levallois-Perret Cedex, France [email protected] 22-24 Maggio 2000 RILEM "Integrated Life Cycle Design of Materials and Structures", Helsinki, Finland [email protected] 22-24 Maggio 2000 4th Int. Symposium on Pavement Surface Characteristics of Roads and Airfields in Nantes (France) http://www.piarc.lcpc.fr/cgq/c01gene.htm [email protected] 21-23 Giugno 2000 Int. Symposium on Unbound Aggregates in Roads (Unbar 5), Nottingham (UK) http://www.civeng.nottingham.ac.uk/u5 21-23 Agosto 2000 24th International Baltic Road Conference in Riga [email protected] 20-22 Settembre 2000 Eurasphalt & Eurobitume Congress Barcelona, Spain [email protected] 24-27 Settembre 2000 1st European PMS Conference, Budapest [email protected] 4-6 Ottobre 2000 XI Congresso sull'Impermeabilizzazione - Centro Congressi di Firenze www.centrocongressi.it 1st Int. Asphalt Technology 2000 conference in Austin, Texas http://lifelong.engr.utexas.edu/conference/asphalt.htm Dicembre 2000 11-15 Giugno 2001 XIVth IRF World Road Congress, Paris Mr. Ch. Gerondeau, [email protected] 20