5 - manchester UTD
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www.gazzetta.it domenica 23 settembre 2012 1,20 € REDAZIONE DI M LANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 0262821 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281 POSTE TALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO anno LXVIII LXVI I Numero n 38 Anno Desert Boot Amber Gold ITALIA [email protected] - clarks.it ilCommento CHE POKER I DUE MESSAGGI OGGI LA RISPOSTA DI NAPOLI E LAZIO di LUIGI GARLANDO Ecco dov era sto benedetto top player... Non sul mercato, ma di menticato in un cassetto di casa: Fa bio Quagliarella. Tre gol in 4 giorni. L’ARTICOLO A PAGINA 19 F.1 IL GP DI SINGAPORE (RAI 1, ORE 14) Flash Hamilton Alonso parte dalla terza fila «Ma il podio è alla portata», spiega il ferrarista. Valsecchi campione in GP2 SERVIZI ALLE PAGINE 262728 3 Alonso sulla Ferrari QUAGLIARELLA NON SI FERMA PIU JUVE! JUVE I campioni d’Italia battono il Chievo con un ritmo impressionante Doppietta dell’attaccante, 3 gol in 4 giorni: «Corriamo tanto perché lavoriamo tanto». Carrera: «E adesso a Firenze» BRAMARDO, CERRUTI, FROSIO, GRAZIANO, OLIVERO DA PAGINA 2 A PAGINA 6 3 Fabio Quagliarella, 29 anni ha segnato mercoledì in Champions e al Chievo INSIDE CAGLIARIROMA IL PRESIDENTE AVEVA INVITATO I TIFOSI AD ASSISTERE ALLA GARA NONOSTANTE IL DIVIETO DELLE AUTORITÀ IL PREFETTO FERMA CELLINO: PARTITA RINVIATA Il tabù di San Siro l’Inter ci riprova Sneijder la chiave Il tecnico Stramaccioni recupera Chivu e pensa alla difesa a tre. Turnover per Zanetti? DALLA VITE A PAGINA 10 9 771120 506000 20 9 2 3> 3 Wesley Sneijder, 28 anni FOTOPRESS Nibali e Moser: è sfida Mondiale a Boonen e Gilbert SERVIZI ALLE PAGINE 1930313233 3 Vincenzo Nibali, 27 anni AFP BASKET 8073: ESORDIO AMARO DI BANCHI La Supercoppa a Cantù Siena stop dopo 13 titoli CHIABOTTI, TOSI ALLE PAGINE 193435 TENNIS INDOOR IN FRANCIA E RUSSIA Seppi e Fognini in finale Ora con Tsonga e Klizan MARTUCCI A PAGINA 39 IARIA, PUGLIESE, SCHIANCHI, VELLUZZI ALLE PAGINE 1319 NERAZZURRI IN CASA CONTRO IL SIENA CICLISMO DONNE: LONGO BORGHINI BRONZO Serie A / 4ª GIORNATA Il Parma frena la corsa della Fiorentina PARTITE Ieri PARMA FIORENTINA 11 JUVENTUS CHIEVO 20 Oggi (ore 15) SAMPDORIA TORINO (ore 12.30) ATALANTA PALERMO BOLOGNA PESCARA CAGLIARI ROMA (rinviata) CATANIA NAPOLI INTER SIENA UDINESE MILAN LAZIO GENOA (ore 20.45) CLASSIFICA JUVENTUS* 12 NAPOLI 9 LAZIO 9 SAMPDORIA ( 1) 8 FIORENTINA* 7 INTER 6 ROMA 4 CATANIA 4 PARMA* 4 TORIN0 ( 1) 3 MILAN 3 GENOA 3 BOLOGNA 3 CHIEVO* 3 ATALANTA ( 2) 2 CAGLIARI 2 UDINESE 1 PALERMO 1 PESCARA 0 SIENA ( 6) 4 Tra parentesi i punti di penalizzazione * Una partita in più ROSSONERI DELICATA TRASFERTA A UDINE Orgoglio Allegri «Il mio Milan pronto a ripartire» L’allenatore: «Tutta la squadra sta con me» Guardiola: «Il Milan? Non si sa mai» BOCCI, PASOTTO, MEROI PAG. 89 3 Massimiliano Allegri, 45 anni BAZZI INIZIATIVA GAZZETTA INTER, JUVE, MILAN COLLEZIONA LE LEGGENDE IN DVD Ogni dvd in edicola a € 9,99 più il prezzo del quotidiano. IL ROMPI PALLONE DI GENE GNOCCHI Trovata la sistemazione per Conte a Firenze Vedrà la partita dal camper di Renzi. w 2 LA GAZZETTA SPORTIVA DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012 # SERIE A 4a GIORNATA L’ANTICIPO il Film I tifosi chiedono, Fabio li accontenta E alla festa partecipa anche Bendtner In tribuna Il cartellone propiziatorio Due tifose in tribuna con un augurio speciale per Fabio Quagliarella, già in gol contro il Chelsea: accontentate LIVERANI 23’ secondo tempo Il doppio salto del Quaglia Dopo la mezza girata dell’1-0, Quagliarella segna il raddoppio: controllo a eludere Dainelli, e piatto destro LAPRESSE 35’ secondo tempo Si vede anche Bendtner A 10’ dalla fine Carrera concede a Quagliarella la standing ovation: al suo posto Nicklas Bendtner, all’esordio con la Juventus PEGASO 8’ secondo tempo L’acrobazia vincente Fabio Quagliarella infila il pallone dell’1-0 in mezza girata su angolo di Giaccherini ANDREOLI La Juve vola Quagliarella fa due gol Quarta vittoria in 4 gare una notte da sola in vetta I bianconeri cambiano 5 giocatori rispetto alla gara col Chelsea e battono il Chievo. Ritmo impressionante: +3 su Lazio e Napoli ALBERTO CERRUTI TORINO Avanti un’altra: la Fiorentina martedì sera in trasferta, la Roma sabato prossimo in casa. Questa Juventus, da applausi anche al debutto in Champions, non ha paura di nessuno in campionato. Dopo il Parma, l’Udinese e il Genoa, l’ultima sua vittima è il Chievo, che non riesce ad aggrapparsi né alla propria muraglia difensiva, né alla tradizione favorevole, visto che non perdeva coi bianconeri dal 23 agosto 2009. Quando non segna Vucinic, spunta Quagliarella, proprio come a Stamford Bridge. Un gol nel finale a Londra per evitare una sconfitta, due nella ripresa a Torino per firmare un successo strameritato. E che gol: il primo su mezza rovesciata, il secondo con uno spunto personale da attaccante ritrovato, con un occhio ai minuti - 18’ e 23’ nel giro di appena 5’ - quando è già passata un’ora e sembra di assistere alla classica partita stregata in cui la palla non vuole entrare, perché dall’altra parte c’è un superportiere, Sorrentino. Ma guai a considerare finite le partite della Juve, che cresce regolarmente nella ripresa e continua a segnare con straordinaria facilità: 11 reti in quattro gare firmate da 8 giocatori, più che mai intenzionata a confermarsi cooperativa del gol come l’anno scorso quando andò a rete con 20 uomini. Cinque cambi Come si era intuito alla vigilia, Conte lascia a riposo cinque titolari, scesi inizialmente in campo contro il Chelsea: Barzagli, Lichtsteiner, Pirlo, Vidal e Giovinco. Un turnover triplamente massiccio, per il numero dei giocatori, in pratica metà squadra, per gli effetti su tutti i reparti e soprattutto perché Lucio, Isla e Pogba sono all’esordio assolu- to in campionato, mentre Giaccherini, più di Quagliarella, aveva già giocato. Il rischio, calcolato, di soffrire come domenica scorsa sul campo del Genoa, per risparmiare energie preziose in vista della delicata trasferta di martedì sera a Firenze, per la verità non trova riscontri nella realtà di un primo tempo dominato dai vecchi e nuovi bianconeri. Nessuno sottovaluta il Chievo e anzi tutti cercano di dare l’assalto al fortino avversario, che vacilla ma non crolla mai, perché Sorrentino è bravissimo in almeno tre occasioni, quando si distende per deviare le conclusioni di Quagliarella, Giaccherini e Asamoah. E quando non ci arriva lui è l’arbitro che annulla giustamente un gol di Vucinic in fuorigioco a metà primo tempo. Chievo bunker Rintanato nella propria metà campo, con le sue inedite maglie gialloverdi disegnate dal presidente Campe- delli, il Chievo aspetta e spera tempi migliori che non arrivano mai. I quattro difensori in linea Frey-Dainelli-Cesar-Jokic diventano sette quando i tre centrocampisti Vacek-Luca Rigoni-Hetemaj si abbassano per coprire le fasce in cui cercano di infilarsi gli ex gioielli dell’Udinese Isla e Asamoah e così in questa marmellata la Juve fatica a trovare spazi. Niente a che vedere, però, con il primo tempo da brividi sul campo del Genoa, perché Pellissier - la prima punta designata - non riceve mai adeguata assistenza dai teorici trequartisti alle sue spalle, Marco Rigoni e Thereau. Ma se il Manchester City campione d’Inghilterra ha fatto scena muta per un’ora sul campo del Real Madrid, non è il caso di fare processi al piccolo Chievo che in fondo si difende con ordine, concedendo il minimo alla grande Juventus. Prova di forza Davanti al disoc- cupato Buffon, Bonucci cerca invano di avviare l’azione in una squadra che procede a strappi, grazie agli spunti individuali del bravissimo Giaccherini e Asamoah in mezzo al campo, di Vucinic e soprattutto Quagliarella in attacco. Non a caso abbiamo ignorato Pogba, molto teorico sostituto di Pirlo, che corre elegante e leggero ma gioca pochi palloni, perché in posizione troppo arretrata, senza incidere nell’impostazione come dovrebbe. Nulla di grave, perché alla distanza è la forza fisica, aggiunta a quella tecnica, a dare ragione ai campioni d’Italia. L’ingresso di Vidal al 7’ della ripresa, al posto dell’ancora impalpabile Isla, aggiunge nuove vitamine al centrocampo. Il Chievo soffre sempre di più e Sorrentino ripete i suoi miracoli su Chiellini. Poi, però, si deve arrendere alla mezza rovesciata da campione di Quagliarella, su angolo di Giaccherini. A questo punto non c’è più partita, ma per evitare guai Quagliarella si ripete 5’ più tardi con uno spunto personale da attaccante ritrovato nel morale, anche se una precedente carica di Asamoah sul nuovo entrato Cruzado fa infuriare Sorrentino. E il resto è il classico contorno con l’ultimo debutto del danese Bendtner, al posto dell’applauditissimo Quagliarella. E così oggi sarà ancora più bello per Conte mettersi davanti alla tv, per vedere se il Napoli e la Lazio riusciranno a volare come la sua lanciatissima Juve. Perché più passano le giornate dei due campionati, più si moltiplicano gli interrogativi: chi, e quando, riuscirà a fermare questo squadrone? © RIPRODUZIONE RISERVATA IL GRANDE EX Baggio: «Questa squadra mi piace, non molla mai» PONTEDERA (Pisa) Un pensiero alle centinaia di ragazzi che lo hanno accolto come una stella alle Olimpiadi dei bimbi, che si sono tenute ieri a Pontedera (Pi), e uno a Fiorentina e Juventus, le squadre dove ha giocato tra gli anni 80 e 90 che si incontreranno in campionato martedì prossimo. Roberto Baggio, presidente del Settore tecnico federale, si è espresso su questa sfida: «Da Fiorentina-Juve può uscire qualsiasi risultato perché sono due ottime squadre. La Fiorentina ha un ottimo allenatore, ha voglia di fare e dopo aver ottenuto buoni risultati a Catania può ripetersi anche a Firenze. E poi questa squadra ha giocatori di valore, come Jovetic, che però a lasciato crescere con calma. La Juve è una squadra importante, che non molla. L’ha dimostrato anche col Chelsea. È una sfida equilibrata. E questo non lo dico col cuore, ma con giudizio tecnico». Sul litigio tutto milanista fra Allegri e Inzaghi invece Baggio non si è sbilanciato: «So che si sta parlando di un litigio, ma non mi permetto di giudicare, non voglio intromettermi. Però ho visto che hanno fatto pace e questa è la cosa più importante». Stefano Lemmi DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012 LA GAZZETTA SPORTIVA 3 # numeri& STATISTICHE D ilPersonaggio L’esultanza dei giocatori bianconeri che dopo la vittoria sul Chievo raccolgono l’ovazione dei tifosi LIVERANI JUVENTUS CHIEVO 2 0 (3-5-2) (4-3-2-1) 1 Buffon; 2 Lucio, 19 Bonucci, 3 Chiellini; 33 Isla (dal 7’ s.t. 23 Vidal), 8 Marchisio (dal 28’ s.t. 26 Lichtsteiner), 6 Pogba, 24 Giaccherini, 22 Asamoah; 27 Quagliarella (dal 35’ s.t. 17 Bendtner), 9 Vucinic. PANCHINA 30 Storari, 34 Rubinho, 4 Caceres, 11 De Ceglie, 15 Barzagli, 39 Marrone, 32 Matri, 12 Giovinco, 21 Pirlo. ALLENATORE Carrera (Conte squalificato). CAMBI DI SISTEMA nessuno. ESPULSI nessuno. AMMONITI nessuno. 54 Sorrentino; 21 N. Frey, 2 Dainelli (dal 28’ s.t. 20 Sardo), 12 Cesar, 13 Jokic; 25 Vacek, 16 L. Rigoni, 56 Hetemaj (dal 17’ s.t. 8 Cruzado); 6 M. Rigoni, 77 Thereau (dal 24’ s.t. 9 Moscardelli); 31 Pellissier. PANCHINA 1 Puggioni, 23 Viotti, 3 Andreolli, 5 Guana, 39 Stojan, 33 Papp, 11 Samassa, 14 Cofie, 17 Di Michele. ALLENATORE Di Carlo. CAMBI DI SISTEMA nessuno. ESPULSI nessuno. AMMONITI Moscardelli per gioco scorretto, Sorrentino per proteste. la Moviola Vucinic a segno ma è fuorigioco: giusto annullare JUVENTUS 62% CHIEVO 38% TIRI IN PORTA IIIIIIII JUVENTUS 8 JUVENTUS 861 CHIEVO 579 TIRI FUORI II IIIIIIIIIIII CHIEVO 2 JUVENTUS 12 III CHIEVO 3 MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO 0-0 5’ Quagliarella gira di testa, Sorrentino blocca. 9’ Quagliarella al volo da sinistra, Sorrentino devia a fatica. 15’ Vucinic fugge da solo ma tira fuori. 29’ Giaccherini gira in corsa un passaggio di Asamoah, Sorrentino devia. 32’ Asamoah da sinistra, Sorrentino si distende bene. 40’ Giaccherini, smarcato da Quagliarella, calcia alto. SECONDO TEMPO 2-0 9’ Giaccherini scambia con Vucinic e sfiora il palo. 16’ M. Rigoni impegna per la prima volta Buffon. 17’ Chiellini schiaccia di testa a colpo sicuro, miracolo di Sorrentino che respinge. GOL! 18’ Quagliarella gira al volo, in mezza rovesciata di destro, un angolo di Giaccherini. GOL! 23’ Quagliarella entra in area tra Dainelli e Cesar e infila di destro Sorrentino. BARICENTRO ALTO 56,3 metri BARICENTRO MOLTO BASSO 48.3 metri 43 La serie positiva della Juve in campionato. Ultima sconfitta il 15 maggio 2011: Parma-Juve 1-0, gol di Giovinco 1 Una sola sconfitta in 13 mesi. La Juve, considerando campionato e coppe, è la squadra meno battuta d’Europa Doppietta dopo la rete al Chelsea: «Settimana bellissima. Corriamo tanto? Perché nemmeno vi immaginate quanto lavoriamo in allenamento...» DAL NOSTRO INVIATO G.B. OLIVERO TORINO NOTE paganti 10.780, incasso di 406.155 euro; abbonati 27.356, quota di 865.094 euro. Angoli 6-3. Fuorigioco 2-1. Recuperi: p.t. 4’; s.t. 3’. PALLONI GIOCATI Quattro giorni per conquistare Londra e Torino DI ALEX FROSIO MARCATORI Quagliarella al 18’ e al 23’ s.t. ARBITRO Russo di Nola. POSSESSO PALLA FABIO QUAGLIARELLA La Juventus ha dovuto aspettare il 18’ del secondo tempo e la magia di Quagliarella per sbloccare, perché nel primo tempo è stato annullato un gol a Vucinic. Giustamente. L’attaccante bianconero è infatti in fuorigioco sul tiro cross di Isla da destra (foto SKY): il tocco in rete del montenegrino arriva da posizione irregolare. Dubbi sul raddoppio Qualche dubbio c’è sul raddoppio della Juve, che nasce dalla pressione forse fallosa di Asamoah su Cruzado sulla trequarti: il ghanese arriva in corsa e appoggia una mano sulla schiena del peruviano del Chievo che difende il pallone di spalle. Cruzado perde così il pallone che poi lo stesso Asamoah serve a Quagliarella per il 2 0. La carica del bianconero provoca anche le proteste di Sorrentino. Manca un giallo L’unico ammonito di una partita tutto sommato corretta e ben governata dall’arbitro Russo è stato Moscardelli nel finale: l’attaccante arriva in ritardo su Lucio. Ma mancherebbe un altro giallo per un fallo analogo di Vidal su Pellissier al 21’ della ripresa. © RIPRODUZIONE RISERVATA Ci sono partite sporche, brutte e cattive che ti sembra di stare in un saloon. Per uscirne vivi bisogna essere veloci e letali come i pistoleri del vecchio West, perché guerrieri come Cesar e Dainelli, quando possono difendere il fortino, hanno lo sguardo truce e vanno per le spicce: se vuoi i tre punti loro non te li regalano, devi prenderteli con le cattive maniere perché con le buone non c’è speranza. Juve-Chievo era una partita così: quelle che sembrano fatte apposta per Fabio Quagliarella, il miglior pistolero di Antonio Conte per la facilità con la quale calcia da ogni posizione, con entrambi i piedi, con potenza e precisione. Settimana magica A uno così, quando sta bene, non puoi lasciare nemmeno un attimo perché gli basta quello per fulminarti. Quando su un calcio d’angolo a metà ripresa il Chievo gli ha lasciato addirittura un metro, la sentenza era scritta: bang! Mezza rovesciata, gol. Pochi minuti dopo stessa scena: dribbling, bang, gol. E il saloon si è svuotato in un attimo, i guerrieri del Chievo sono spariti e lì dentro, attaccati al bancone, sono rimasti i bianconeri a festeggiare con una birra. Offre Quagliarella, ovviamente: «È stata una settimana bellissima. Quella di Londra per me era la partita della vita, dovevo dimostrare di stare bene. La standing ovation dei tifosi è stata bellissima: un’emozio- S Fabio Quagliarella, 29 anni, è alla terza stagione con la Juventus: campano, è cresciuto nel Torino ANDREOLI ne che ti ripaga di ogni cosa». Adesso il pistolero si gode il momento magico nella speranza (concreta) di non dover tornare in panchina a Firenze: «Io spero di giocare tutte le partite, quando non succede mi auguro di entrare dopo. Per Firenze vedremo, ma a me piace poco parlare: preferisco lavorare, le chiacchiere non contano». Chievo portafortuna Contano i gol, quelli che Fabio ha fatto al Chievo, dopo quello al Chelsea: «Sorrentino non voleva farci segnare, ma noi abbiamo continuato a fare il nostro gioco. Ciascuno di noi è in grado di dare il suo contributo, anche per questo Conte ha cambiato alcuni titolari: noi corriamo sempre fino al novantesimo perché nemmeno vi immaginate quanto lavoriamo in allenamento». A Vinovo si prova tutto: i calci piazzati, i movimenti, gli schemi, perfino le rovesciate e i tiri al volo. Ma questi per Quagliarella sono divertimento puro. Fabio ha doti acrobatiche e balistiche di livello assoluto e contro il Chievo si diverte spesso a metterle in mostra. L’1 aprile 2007, con la maglia della Sampdoria al Bentegodi, Quagliarella beffò Squizzi con un tiro da quaranta metri: bello e impossibile. Finì 1-1. Il 19 dicembre 2010, in bianconero e sempre al Bentegodi, Fabio superò Sorrentino con una rovesciata. Finì ancora 1-1. Ieri sera dopo la mezza rovesciata Fabio si è preoccupato anche di raddoppiare. Stavolta, grazie al pistolero, non è finita 1-1. © RIPRODUZIONE RISERVATA Official Bank 4 LA GAZZETTA SPORTIVA DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012 DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012 LA GAZZETTA SPORTIVA 5 SERIE A 4a GIORNATA L’ANTICIPO IL QUESTORE DI FIRENZE «Per la gara di martedì sarà tutto ok» I NUMERI «Confido nella buona volontà di tutti per far sì che non ci siano problemi, noi ci saremo come sempre ma speriamo di non dover intervenire». Il questore di Firenze, Francesco Zonno, ha incontrato nella giornata di ieri alcuni rappresenti della tifoseria della Fiorentina, per coordinare il lavoro in vista di Fiorentina Juventus di martedì prossimo, il big match che farà registrare il tutto esaurito. «La tifoseria viola ha dato segnali positivi in questi anni ha aggiunto ho parlato con i tifosi e ho spiegato loro che dobbiamo fare fronte comune sempre per far sì che non ci siano situazioni particolari anche in situazioni di grande affluenza», ha concluso il questore di Firenze. doppiette in bianconero per Quagliarella; la precedente il 5 dicembre 2010 in Catania-Juve 1-3. Per il bomber campano sono 16 i gol con la Juve (15 in A e 1 in Champions) Massimo Carrera, 48 anni, ha giocato con la Juventus dal 1991 al 1996 LAPRESSE FRANCESCO BRAMARDO TORINO Il campionato si vince con le piccole. Lo sa bene la Juve che la stagione scorsa è tornata sul trono soffrendo per i punti persi proprio contro le provinciali. Ci voleva un’inversione di rotta rispetto alla stagione scorsa, e c’è stata. Soffrendo, per carità, ma saper soffrire e colpire al momento giusto è un pregio delle grandi squadre, mai dome. Vittoria soft con il Parma, di carattere a Genova, ancora una volta nella ripresa con il Chievo, messo alle corde per 45’ prima del k.o. nella ripresa. La vittoria contro Sorrentino e compagni vale doppio perché ottenuta contro chi negli ultimi tre anni ha rappresentato per i bianconeri un osso duro (quattro pareggi negli ultimi cinque incontri prima di ieri sera). Segno che la Champions a volte fa bene, non spegne l’adrenalina. Scacciato anche l’ultimo fantasma «E ora a Firenze» Piegata la bestia nera Chievo, Carrera sorride «Al Franchi spero accolgano Conte in tribuna» Isla fuori dal tunnel: «Dopo tanti mesi, finalmente sono tornato in campo» Scelte difficili Un buon test per chi era al debutto, nelle parole di Massimo Carrera: «Pogba ha dimostrato di essere un grande giocatore, ha un futuro davanti, è un ragazzo serio e ha personalità, si è ben destreggiato». Di positivo non c’è solo il risultato: «Abbiamo avuto delle belle risposte, non era facile giocare contro il Chievo chiuso in difesa. Bisognava aver pazienza, abbiamo vinto meritatamente». Un SuperQuagliarella merita la conferma a Firenze: «Fabio è in un buon momento, vedremo se fare questa scelta anche a Firen- ze, lui e Vucinic stanno attraversando un’ottima condizione». E adesso è difficile tenere fuori qualcuno: «Non è un guaio, è un vantaggio avere giocatori che ti risolvono le partite o che entrano come Lucio dopo un infortunio e trova i movimenti, è il segno di una squadra completa. La nostra mentalità si vede in campo, giochiamo sempre per fare gol, giocare a calcio, pressare e fare la partita fino al fischio finale». Intanto si allunga la striscia: 43 gare senza sconfitte. «Speriamo duri a lun- go — riflette Carrera —. Contro il Chievo non era facile, come non lo sarà a Firenze, pensiamo ad una gara alla volta, adesso c’è Firenze, Roma e Champions vengono dopo». A proposito di Firenze, Conte dove si siederà? «Sarebbe bello vederlo in tribuna, un segno di civiltà come accade in Inghilterra: aver paura di un allenatore non ha senso». Twitter e Marotta Isla e Chiellini hanno affidato a twitter le loro sensazioni sulla partita. «Dopo tanti mesi sono tornato a giocare, è stata dura, devo lavorare ancora molto, era importante tornare in campo», ha scritto il cileno ai suoi follower. «Bella vittoria — il commento di Chiello — abbiamo giocato a ritmi altissimi, avanti così». Soddisfatto l’a.d. Beppe Marotta, punti importanti ottenuti 4 con il turnover e contro un avversario ostico: «Tutte le partite hanno le loro insidie ma se possiamo permetterci di cambiare formazione tenendo le redini del gioco significa che abbiamo una rosa in grado di rispondere in tutte le competizioni». Un buon test per Lucio con un attaccante rapido come Pellissier: «Lo stato di forma lo trovi giocando questo genere di partite, quindi è evidente che un piccolo rischio lo si corre quando si cambia continuamente la formazione. Ma per migliorare, per crescere, per far crescere i singoli giocatori bisogna sottoporli a questo tipo di esami. Lucio è reduce da un infortunio ma se Conte ha deciso di metterlo in campo evidentemente ha riscontrato che era a posto». © RIPRODUZIONE RISERVATA 2 IL TECNICO DEI VENETI «Ma in attacco il Chievo non può sparire» Di Carlo «Servono più idee e maggiore velocità davanti» Divisa ispirata allo United 9 danesi ad aver giocato in A con la Juve: oltre a Bendtner, che ha esordito ieri, anche Bronée, J. Hansen, K. Hansen, Laudrup, Ploeger, Poulsen, Praest e Sorensen 4 successi della Juventus nei primi 4 turni: nel torneo scorso aveva iniziato con due vittorie e due pareggi. L’ultimo poker iniziale per i bianconeri nel 2009-10 3 sconfitte di fila per il Chievo: l’ultima volta che aveva infilato un tris negativo fu fra l’ottavo e il decimo turno del 2011-12. Per i veneti 4 punti in meno rispetto allo scorso campionato Il Chievo con la maglia della contrada del Bruco? Non proprio: la divisa ripropone i colori originari del Newton Heat, l’attuale Manchester United ANDREOLI DAL NOSTRO INVIATO G.B. OLIVERO TORINO Mimmo Di Carlo l’aveva studiata bene. Magari un po’ troppo difensiva, con Luca Rigoni a seguire l’attaccante della Juve che usciva centralmente dall’area, gli esterni bloccati e le punte staccate dal resto della squadra. Ma il piano era quello che aveva fruttato un punto l’anno scorso: contenimento per oltre un’ora e poi vedere quello che succede davanti, magari inserendo Moscardelli. Il problema del Chievo (che ieri sera ha giocato con la terza maglia, decisamente inedita, con le bande gialloverdi: un tributo al Newton Heat F.C., ossia l’attuale Manchester United) è che a un certo punto Quagliarella ha deciso di vincere da solo la partita. La prestazione Di Carlo sapeva che non perdere a Torino sarebbe stato difficile, ma dalla sua squadra si aspettava soprattutto una buona prestazione per mettersi alle spalle la delusione della sfida con la Lazio. E la prestazione è stata attenta, dignitosa, anche se troppo rinunciataria: «La Juve si è dimostrata più forte, noi l’abbiamo contenuta per un po’, ma poi è venuto fuori Quagliarella. I bianconeri hanno meritato il successo perché hanno premuto molto. Noi possiamo fare meglio in fase offensiva, ma sono contento di aver ritrovato un Chievo compatto». Sorrentino ha fatto di tutto per evitare la sconfitta, ma si è dovuto inchinare a Quagliarella: «Il nostro portiere è stato bravissimo — conferma Di Carlo — ha dimostrato le sue qualità. Adesso la squadra deve ritrovare l’intensità e la velocità, da mercoledì contro l’Inter mi aspetto miglioramenti: voglio vedere la squadra salire, cambiare gioco, cercare la profondità. Da questa gara dobbiamo trarre le indicazioni utili per fare un salto di qualità. Quando ho messo Cruzado, l’intenzione era quella di sfruttare la sua tecnica per tenere la palla e servire le punte. I nostri obiettivi adesso non cambiano: prima la salvezza e poi qualcosa di più. Il nostro calendario all’inizio è difficile, ma poi migliora». E il Chievo non ha perso la fiducia. © RIPRODUZIONE RISERVATA LA GAZZETTA SPORTIVA 6 DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012 SERIE A 4a GIORNATA L’ANTICIPO le Pagelle di MIRKO GRAZIANO JUVENTUS POGBA TIMIDO, LUCIO STA CRESCENDO 7 8 h Allenatore Carrera Il migliore Quagliarella 7 Sistema ancora tutto nella ripresa: gambe solide. Sono 43 i risultati utili consecutivi in campionato. Carrera ne cambia cinque rispetto a Londra. La Juve dilaga solo nella ripresa per «colpa» di un mostruoso Sorrentino Subito un diagonale mancino con miracolo di Sorrentino. Da manicomio la mezza girata che sblocca la gara. Giocata sontuosa quella con cui segna il 2 0 (dal 35’ s.t. Bendtner s.v.). CHIEVO PELLISSIER NON TIRA MAI. BRAVO CESAR 5,5 7,5 h Il migliore Sorrentino Allenatore Di Carlo 5,5 Fa il «sacco» per tutta la gara. Resiste un’ora L’organizzazione difensiva è buona. Ma va sul ring convinto di affrontare il miglior Tyson di sempre. Quattro difensori e tre centrocampisti praticamente sempre dietro la metà campo. Un primo tempo da incorniciare. Fa il fenomeno su Quagliarella, Giaccherini e Asamoah. Nella ripresa miracolo vero su Chiellini. E per poco non prende pure la girata gol di Quagliarella. 6 6,5 6,5 6,5 5,5 6 5 6 6,5 5 6 6 Buffon Lucio Bonucci Chiellini Isla Marchisio Frey Dainelli Cesar Jokic Vacek L. Rigoni I guanti non vanno nemmeno lavati. I suoi ragazzi fanno scudo, non concedono nulla, e quando passa un tiro di Rigoni, Gigi risponde con tanta serenità. Eccolo di nuovo il gigante brasiliano, e il disastroso precampionato è soltanto un pallido ricordo. Preciso nelle chiusure, utile anche in fase di ripartenza. Non è una di quelle partite da mal di stomaco, però Leo da Viterbo fa tutto davvero bene. Testa alta, fisico quando serve, e il solito piedino da centrocampi sta. Parte così così, un appoggio molle per poco non innesca Pellissier. Poi, però, è un crescendo Chielliniano, ovvero a suon di sportellate e anticipi tutta potenza: è un Tir. Il rodaggio è iniziato. Non è al massimo, o meglio non è ancora completamente dentro i meccanismi di Conte. Ha una buona occasione, ma sciupa di destro. Quanto corre questo ragazzo. Ancora a secco a livello di gol, ma anche quando non riesce a incidere nell’area avversaria eccelle per cuore e quantità. Inchiodato là dietro. Di spingere non se ne parla proprio, il problema è che anche la fase difensiva non è impeccabile: Asamoah crea pericoli su pericoli dalle sue parti. Ruvido, anzi a tratti fa il «buttafuori» con chi pretende di entrare dalle sue parti. Uccellato da Quagliarella in occasione del 2 0 che chiude la gara (dal 28’ s.t. Sardo 5,5). Altro armadio là in mezzo. Gioca sul contatto, fa sentire il fisico, e se serve non risparmia qualche scarpata da vecchio stopper di provincia. Lui sbaglia poco. Il primo tiro della partita è suo: dalla grande distanza, niente di eccezionale, Buffon para comodo comodo. Poi, come Frey, si «chiude» nella sua metà campo. L’ordine è chiaro: prima di tutto rompere il gioco avversario. Ripartire e impostare ieri non erano priorità. Pulisce sulla linea di porta una palla vagante. Gioca davanti alla difesa. Anzi, spesso va a fare il centrale aggiunto in mezzo a Dainelli e Cesar. Meglio nel lavoro sporco. Fase di impostazione deboluccia. 5,5 7 7 6 6,5 6 6 5 5 5 5,5 5,5 Pogba Giaccherini Asamoah Vucinic Vidal Lichtsteiner Hetemaj M. Rigoni Thereau Pellissier Cruzado Moscardelli E’ chiaramente un giocatore con grandi prospettive. Ma l’esordio si paga, soprattutto a 19 anni. Un po’ timido con quegli appoggi sempre per vie orizzontali. Pronti via, mette una bella palla per Quagliarella, poi gira lui stesso a rete: paratissima di Sorrentino. E’ suo il calcio d’angolo che porta all’1 0. Inesauribile. Partiamo dal presupposto che questo torello ghanese gioca fuori ruolo. Eppure non ha ancora fallito una gara. Difende, attacca, regala assist al bacio e picchia, quando serve. Nel primo tempo regala una gran discesa di venti metri conclusa con destro a girare dal limite dell’area: di poco a lato. Poi, un po’ di fioretto e niente più. Si alza dalla panchina, va a scaldarsi e lo Juventus Stadium esplode. E’ lui l’idolo del momento. Entra sullo 0 0 e la Juventus va a vincere: è solo un caso? Prende il posto di Marchisio, a giochi praticamente fatti. Utilizza lo scorcio di gara per mettere comunque a punto una condizione non ancora ottimale. Vale l’identico discorso fatto per Vacek. Non è giornata per spensieratezze varie. Di Carlo ieri chiedeva di fatto ai suoi soltanto «spallate» nel cuore del campo. Travolto fisicamente. Lui sì che avrebbe il compito di tramutare in oro le rarissime palle giocabili del Chievo, ma appare troppo leggerino là davanti. Si sbatte, eccome se si sbatte. Parte come mezzapunta, ma di fatto è un centrocampista aggiunto in fase di ripiego. Alla fine, tutto lavoro inutile. Brutta serata per chi fa l’attaccante in una squadra che pensa solo a difendere, oltretutto contro i campioni d’Italia. Zero tiri verso la porta bianconera. Buttato nella mischia quando si è ancora sullo 0 0. Non fa in tempo a entrare che la Juventus dilaga. Non lascia comunque alcun tipo di segno sulla sfida. Mette in mostra i soliti numeri, la solita tecnica sopraffina. Lo fa però quasi sempre lontanissimo da Buffon, perché Chiellini non gli concede nulla. GLI ARBITRI RUSSO 6 Giudica regolare la carica di Asamoah su Cruzado nell’azione che porta al 2-0: è la sua unica sbavatura. Altomare 7 - Nicoletti 6; De Marco 6 - Palazzino 6. DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012 LA GAZZETTA SPORTIVA 7 8 LA GAZZETTA SPORTIVA DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012 SERIE A 4a GIORNATA La versione di Max Allegri fa sul serio: «Io non mi dimetto Vedrete la reazione» L’allenatore non passa al 4-2-3-1, scatto d’orgoglio dopo la brutta settimana: «Tutta la squadra è con me» Perché vedere UDINESE-MILAN Due tecnici in discussione a caccia disperata di risultati: Guidolin cerca la prima vittoria; Allegri l’attesa inversione di tendenza Friuli, ore 15 DAL NOSTRO INVIATO MARCO PASOTTO MILANELLO (Varese) Alt, fermi tutti: «Prima parlo io. Le domande le farete dopo». Silenzio in sala. Per la testa dei presenti passano i pensieri più disparati: che cosa vorrà mai dire Massimiliano Allegri? Anche perché le ultime settimane sono state piuttosto turbolente e ogni ipotesi è lecita. In realtà non c’è nulla di epocale, soltanto una gran voglia di riprendere in pugno la situazione sotto tutti i profili: di squadra, di ambiente e personale. Ieri il tecnico rossonero ha lanciato una sorta di grido di battaglia, cercando di dare una shakerata generale. «Ho letto su alcuni giornali di una certa mia rassegnazione, del fatto che starei trattando le dimissioni. Siccome è una cosa che mi rompe parecchio le scatole, vorrei chiarire che da parte mia non c’è alcuna rassegnazione. E soprattutto non c’è da parte della squadra. Questa è una mancanza di rispetto verso i tifosi e la società. È un momento non facile, ma stiamo cercando di migliorare per fare un’annata importante. Questo gruppo ne è in grado. Ne verremo fuori. A Udine dovremo osare, cercheremo di trovare il colpo d’ala». Un perfetto motivato- ATTACCO EMANUELSON VA A DESTRA Dentro Urby Boateng jolly a gara in corso DAL NOSTRO INVIATO MILANELLO (Varese) Per il 4-2-3-1 c’è ancora tempo, per il 4-3-3 (o 4-3-1-2 camuffato) invece pare sia scoccata l’ora. Allegri non stravolge il sistema di gioco («cambieremo poco o nulla»), ma gli dà un’aggiustatina con una vittima illustre: Boateng impiegato a gara in corso con compiti di «spaccapartita». Un classico di Allegri. Il tecnico ieri spiegava che Prince ha difficoltà nel giocare con l’avambraccio avvolto nelle bende, ma in realtà la scelta è anche tecnica, visto che il rendimento del Boa continua a essere al di sotto degli standard. Il suo futuro tattico, tra l’altro, sembra segnato: «Era un mediano e resta un mediano. Ho iniziato a farlo giocare trequartista perché mi serviva qualcuno che andasse a occupare l’area. Ma lui diventerà giocatore di livello europeo da mezzala». L’ex Zapata Dunque, fuori Boateng e dentro Emanuelson. Nel tridente d’attacco l’olandese dovrebbe essere impiegato a destra, in modo da lasciar agire El Shaarawy sull’altra fascia, dove si trova più a suo agio («occorre cambiare le soluzioni offensive», ha fatto notare ieri Allegri). Il Faraone dovrebbe aver vinto il ballottaggio con Bojan, in non perfette condizioni fisiche. In mediana confermato il rientro di Montolivo, con Ambrosini favorito su De Jong in mezzo. In difesa la coppia di centrali è inedita: accanto a Mexes ci sarà Zapata, che debutta da titolare proprio nella «sua» Udine, dove è stato svezzato e preparato al grande calcio. A sinistra testa a testa fra De Sciglio e Mesbah. Bonera alla fine è partito per Udine, ma rimarrà in panchina. Non convocati Flamini (infiammazione a un ginocchio) e Yepes, diventato papà per la terza volta. Intanto si allungano i tempi di recupero per Pato: niente Parma, Allegri spera di riaverlo per il derby. m.pas. © RIPRODUZIONE RISERVATA 4 re aziendale. Anche di se stesso: «Anche dopo le cessioni di Ibra e Thiago ho accettato questa terza stagione al Milan con grande entusiasmo e determinazione. E la squadra con me». Ironia Ecco. La dialettica è quella giusta per svoltare. Oggi dovranno seguire i fatti. Ma c’è ancora una precisazione da fare, prima che arrivino domande scomode: «Mercoledì sono andato al centro Vismara perché la società mi ha invitato a seguire da vicino il settore giovanile. Cosa che peraltro mi ha riempito d’orgoglio. Sono andato per salutare tutti gli allenatori e i ragazzi. Con Inzaghi c’è stato uno scambio di idee e opinioni, nulla più. Anche perché lui ora è un allenatore, non lo posso più mettere in panchina e quindi non si può più arrabbiare». La battuta è carina e d HA DETTO S sulla stagione «Questo gruppo è in grado di fare un’annata importante. Dopo le cessioni di Ibra e Thiago ho accettato questa terza stagione al Milan con entusiasmo» per quanto riguarda Allegri significa argomento chiuso. Crescita Da qui in avanti, il «question time» è aperto. «Basta che si parli della partita...» sorride il tecnico, che nonostante turbolenze di ogni genere è apparso rilassato. Magari le buone sensazioni arrivano dalla sfida del Friuli, che l’anno scorso fu la gara della svolta. Dopo il peggior primo tempo di tutta la sua gestione, la squadra si svegliò nel finale recuperando il gol di Di Natale con Maxi Lopez ed El Shaarawy. Fu la partita che permise ai rossoneri di giocarsi ancora il titolo (in caso di sconfitta sarebbero stati raggiunti dall’Udinese e la Juve sarebbe rimasta in testa con una partita in meno). «Questa però sarà una sfida del tutto diversa. Comunque finisca, non potrà essere la gara della svolta. Sarà solo una gara di passaggio per crescere ancora. I ragazzi hanno lavorato bene, faremo una bella prestazione». Tutto, o quasi, ovviamente passa dai gol. Che latitano. «Dobbiamo fare meglio là davanti: perché ci arriviamo, ma poi la palla non entra». I numeri parlano di tre reti in quattro partite, ma con tre di queste senza marcatori. Situazioni che l’allenatore deve rimettere a posto, un po’ come il logo societario cucito capovolto sulla polo d’ordinanza. «Chissà, magari porta bene», sorride Allegri. Se oggi dovesse andar come si deve a Udine, scommettiamo che indosserà sempre quella. © RIPRODUZIONE RISERVATA L’AVVERSARIA IN DIFFICOLTÀ COME IL COLLEGA PRIMAVERA I NUMERI Genoa e Inter imbattibili Frena la Lazio vittorie di Allegri in trasferta contro Guidolin; nei 6 precedenti 3 vittorie e 3 pareggi per il rossonero contro il collega Prosegue a punteggio pieno la corsa di Genoa (nel girone A, battuta la Samp nel derby) e Inter (nel B), mentre dopo tre vittorie di fila non va oltre il pari la Lazio (nel C). Il Milan batte il Varese con un gol nel finale, solo un pari per la Juventus a Grosseto. GIRONE A Cagliari-Fiorentina 1-1; Empoli-Novara 4-3; Genoa-Sampdoria 1-0; Grosseto-Juventus 0-0; Pro Vercelli-Parma 2-0; Siena-Livorno 1-1; Torino-Spezia 5-1. Classifica: Genoa p. 12; Empoli 9; Torino 8; Juventus, Fiorentina e Cagliari 7; Spezia 6; Grosseto, Sampdoria, Novara, Livorno e Siena 4; Pro Vercelli 3; Parma 0. GIRONE B Atalanta-Modena 3-0; Brescia-Padova 2-0; Cesena-Cittadella 2-3; Chievo-Bologna 0-3; Milan-Varese 3-2; Sassuolo-Inter 1-3; Udinese-Verona 0-0. Classifica: Inter p. 12; Atalanta 9; Bologna 7; Milan, Cittadella, Varese, Sassuolo, Modena e Chievo 6; Padova, Brescia e Verona 4; Cesena 3; Udinese 2. GIRONE C Ascoli-Crotone 3-2; Bari-Lanciano 2-2; Juve Stabia-Lazio 1-1; Palermo-Reggina 3-1; Pescara-Napoli 3-1; Roma-Vicenza 2-2; Ternana-Catania 0-2. Classifica: Lazio p. 10; Napoli 9; Juve Stabia 8; Palermo, Roma 7; Pescara, Reggina e Catania 6; Bari 5; Ascoli 4; Crotone e Ternana 3; Vicenza 2; Lanciano 1. Guidolin: «Il futuro è Udine 2 Magari come dirigente» 3 gare senza gol negli ultimi 5 precedenti casalinghi di Guidolin con il Milan Kevin Prince Boateng, 25 anni LAPRESSE Il tecnico: «Sono solidale con Max ma devo pensare a risolvere i nostri problemi» MASSIMO MEROI UDINE Francesco Guidolin ieri non ha dovuto andare a fare la pace in tv con Gianfranco Cinello. All’Udinese la panchina del tecnico non sarà solidissima, ma perlomeno non ha alcun collega del settore giovanile con il quale è in cattivi rapporti. Gianfranco Cinello a suo tempo, ha fatto il centravanti dell’Udinese e oggi allena i giovanissimi. Ieri a precisa domanda su quali fossero i suoi rapporti con il collega Guidolin ha risposto con un sorriso amaro aggiungendo: «Andiamo con la prossima». Precisazione Ce ne sono state tante di domande, più del solito. Anche perché non più tardi di 48 ore fa, al termine della partita con l’Anzhi lo stesso Guidolin aveva confessato di sentirsi in discussione: «Premesso che un allenatore deve avere sempre le antenne ben dritte e sentirsi sempre in bilico e che tra le poche qualità che ho ci sono quelle di essere teso e attento — la sua sottolineatura —, con quelle parole volevo solamente manifestare Francesco Guidolin, 56, l’anno scorso ha chiuso al 3˚ posto con l’Udinese AP la mia solidarietà a un collega. Quanto al mio presente, la mia unica preoccupazione è quella di risolvere i problemi della mia Udinese». Nipotini Guidolin è poi andato oltre quasi a voler scacciare le voci di un contatto tra Gino Pozzo e l’avvocato Bozzo, manager di Gigi Del Neri che sarebbe il suo eventuale sostituto nel caso le cose da qui alla prossima sosta dovessero precipitare. «Se mi dite di guardare oltre io mi immagino ancora allenatore dell’Udinese tra due anni nello stadio nuovo. E poi potrei anche cambiare ruolo, magari fare il dirigente, diventare nonno e portare il nipotino al Friuli facendogli vedere uno stadio con dentro 20 mila tifosi che esultano, tifosi solo nostri, non di altre squadre. Mi dà un grande fastidio quando nelle partite di cartello metà spetta- tori si alzano in piedi per un gol che subiamo». Segnali A proposito di gol subiti, è lì che l’Udinese deve migliorare. Guidolin, che del Milan non si fida («è una squadra di qualità e dopo una settimana movimentata ci metterà una grande cattiveria agonistica»), ci spera: «Il gruppo è nuovo, servirebbe un po’ di tempo per farlo funzionare, ma noi allenatori abbiamo delle scadenze improrogabili dettate dal calendario. Servono punti. Con l’Anzhi abbiamo registrato dei segnali ai quali ne dovranno seguire altri. L’importante è che in squadra ci sia collaborazione. La nostra filosofia è combattere per novanta minuti e quando riusciamo ad andare forte ce la possiamo giocare contro tutti». Anche e soprattutto con il Milan di questi tempi. © RIPRODUZIONE RISERVATA DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012 Guardiola è il sogno «Milan, non si sa mai» «Io ai rossoneri, allo United o c.t. Spagna? Non ora» Ma da Gullit a Costacurta sono altri gli incubi su Allegri veduto a cucirgli nuova fiducia addosso. E Udine è stato un po’ un talismano di Allegri: da Udine è cominciato il suo percorso fra le panchine della Serie A, a Udine nella stagione scorsa il Milan si era rimesso in corsa per lo scudetto. ALESSANDRA BOCCI MILANO Più il periodo è nero, più si sogna. E, stando a quanto ha dichiarato Pep Guardiola, i tifosi del Milan e il suo proprietario Silvio Berlusconi possono continuare a fantasticare sulle possibilità di convincere l’allenatore più vincente di questi anni. «Io al Milan? Non si sa mai, dico solo che quest' anno non tornerò ad allenare, sto bene a New York con la mia famiglia». Quindi possono sognare i tifosi del Milan, ma anche quelli del Manchester United e della nazionale spagnola, accostati al club rossonero nelle domande fatte a Pep durante un evento benefico a Città del Messico. Dubbi Per il momento, anno sabbatico: i bimbi di Guardiola sono stati iscritti in una scuola di New York e lui non ha intenzione di cambiare i piani. Ma il giochino delle attribuzioni per il futuro continuerà, e l’ex tecnico blaugrana lascia un enorme punto di domanda appeso dietro di lui, un po’ come il sorriso dello Stregatto di Alice che appare, scompare, e lascia un sogghigno felino nell’aria. Ma non è certo Guardio- la il peggiore incubo di Massimiliano Allegri, che è partito per Udine lasciandosi dietro non sorrisi enigmatici, ma una scia di arrabbiature, tensioni, dubbi di formazione che se non altro servono a riportare tutto nella dimensione che ama. Allegri ha trovato ad aspettarlo a Udine l’antico maestro Galeone, che avrà prov- Pep Guardiola, 41 anni, da allenatore del Barcellona ha vinto 3 volte la Liga e due Champions League REUTERS Snodo Udine ha un senso come luogo cruciale e ieri sera le chiacchiere con Galeone saranno servite a tenere a bada fantasmi ben più angoscianti del Guardiola che si rilassa in America. Tassotti, autorevole candidato a prendere il posto se tutto andasse male, è una faccia familiare e troppo simpatica ad Allegri per procurare incubi. Non è stato possibile convincere Capello l’estate scorsa, pare. Ma Costacurta e Gullit, due milanisti liberi subito, potrebbero insinuarsi nei pensieri del tecnico in discussione. Costacurta ha già detto che sarebbe pronto («Come dire no al Milan?») e la stessa cosa era stata dichiarata da Gullit. Già, come dire no al Milan, pure incerottato e sfibrato. Ma il primo problema di Allegri oggi sarà come rispondere «Sì, ci siamo ancora». E convincere il campionato, e tifosi più torvi di certi spiriti notturni. Per non parlare del capo, che paziente non è mai stato. © RIPRODUZIONE RISERVATA A POSSIBILI SOSTITUTI S Mauro Tassotti, 52 anni, vice allenatore del Milan dal 2001 AP Pace e disco: lo strano venerdì di SuperPippo Firmata la tregua con Allegri, Inzaghi ha passato la serata al Byblos: c’era l’amico Vieri S S Ruud Gullit, 50, ha allenato Chelsea, Newcastle, Feyenoord, L.A. Galaxy e Terek EPA 9 L’EX ATTACCANTE DOPO LA LITE DI MERCOLEDÌ GABRIELE PARPIGLIA MILANO Alessandro Costacurta, 46, ha allenato il Mantova in B nella stagione 2008-09 EIDON LA GAZZETTA SPORTIVA Camicia bianca, giubbino di pelle griffato e jeans chiari con l’immancabile amico Giovanni accanto. Milano, intorno all’una di notte Filippo Inzaghi, allenatore del Milan (categoria Allievi), si è presentato all’interno della discoteca Byblos, zona cimitero Monumentale, per godersi la sua prima serata da neo amico di Massimiliano Allegri. Subito dopo la pace «telecomandata» da Milan Channel, Pippo ha lasciato Milanello e si è diretto al caffè Biancolatte, in zona Repubblica, dove ha consumato un caffè e chiacchierato con l’amica giornalista Selvaggia Lucarelli. Pippo si è mostrato sereno soprattutto perché ha rivelato di aver ricevuto molti sms di solidarietà dai colleghi. La sera per Inzaghi (che ha abbandonato defi- nitivamente la sua casa a Gallarate, scegliendo di vivere a Milano, in zona corso Magenta) relax. Cena leggera a base di sushi e via al Byblos. Bobo e Lippi All’interno della discoteca Inzaghi ha prima salutato l’amico Bobo Vieri (senza la pallavolista Nabila Chihab, la storia tra i due è già al capolinea), che era al tavolo con Nicole Minetti, Nina Moric e Raffaella Zardo. Poi Pippo si è diretto nella parte esterna del locale dove ha chiacchierato con il procuratore amico Davide Lippi. Inzaghi, è stato preso d’assalto dalle fan e si è concesso posando per le fotografie di rito e rilasciando autografi. Oltre agli impegni sportivi Inzaghi (sabato ha partecipato al Red Bull Street Style, a Lecce, in giuria, un’ospitata che gli ha garantito 25 mila euro per la sola presenza) sta valutando se accettare l’invito di «C’è posta per te», la trasmissione di Maria De Filippi, che ha già ospitato sportivi come Alessandro Del Piero e Federica Pellegrini. Inzaghi continua a far notizia anche fuori dal campo. © RIPRODUZIONE RISERVATA 10 LA GAZZETTA SPORTIVA DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012 SERIE A 4a GIORNATA no Triplete 2010, l’olandese mise a segno una doppietta su punizione proprio a San Siro, un colpo basso con tiro secco nella prima esecuzione e un colpo a foglia morta nella seconda. Finì 4-3: due gol su punizione nello stesso match, Wes li considera una vera rarità. In quel suo primo anno interista, la mira fu perfetta: 5 reti da fermo. Wesley Sneijder, 28 anni LINGRIA L’Inter sfida San Zero Tredici mesi senza Fra l’altro le statistiche raccontano che è passato un bel po’ di tempo dall’ultimo suo gol su punizione. Quanto tempo? Dal 6 agosto 2011, finale di Supercoppa Italiana a Pechino contro il Milan. Un acuto isolato, che è rimasto tale in tutti i sensi. Transizione Wes che è di un’importanza basilare nell’impianto di gioco di Stramaccioni: il percorso che porta il pallone dalla zona d’impostazione alla prima linea, per l’Inter sembra quasi diventato una via crucis. Niente lancioni, sia chiaro, ma una fatica bestiale sì. Fatica che con Sneijder si abbatte quasi del tutto, perché il suo lavoro di cucitura arretrando fino a centrocampo permette all’Inter di svolgere meglio il transito verso la zona offensiva. Anche per questo Sneijder è un super valore aggiunto. Sneijder, la chiave giusta per sentirsi di nuovo a casa C’è da sfatare il Meazza e Wes torna titolare dopo la rabbia di Torino Cerca il revival del 2010: al Siena segnò una doppietta su punizione Perché vedere INTER-SIENA Due squadre alla ricerca della continuità, due allenatori che amano cambiare le loro squadre anche a gara in corso Meazza, ore 15 DAL NOSTRO INVIATO MATTEO DALLA VITE APPIANO GENTILE (Como) L’ultima immagine di Wes è custodita nella testa dello steward dell’Olimpico di Torino. «Apri il cancello!», si è sentito dire. Col punto esclamativo. Era il 21’ st. Quello della sostituzione e della rabbia senza salutare nessuno. Wesley Sneijder è così. Così come illustra Strama: «Lui si arrabbia in maniera proporzionale ai minuti che non gioca. Se esce all’89esimo lo fa per un minuto, e così via... Questo è il più grande segnale di un leader, di un giocatore che vuole giocare e vincere tutto. Oggi la sua voglia è pari al 100%». La voglia di un leader che torna. San... Zero Detto che - tanto per verificare la gag di Cassano non è volata alcuna multa, eccoci al Wes che si rimette a ragionare calcio dopo un tweet rasserenante («Mi sono arrabbiato solo perché voglio giocare e non per problemi col tecnico») e dopo la panca vissuta contro il Rubin: serve il suo magistero, perché San Siro va «vio- DUBBI TATTICI DALLA DIFESA A TRE (IN CORSA) AL CAPITANO CHE PUO’ RIFIATARE Chivu, Zanetti e Alvarez Stramaccioni valuta tutto trebbe vedere Guarin, Cambiasso e ancora Alvaro Pereira (o Gargano). Tutte soluzioni alle quali Strama ha pensato, come anche al 4-4-1-1 con Alvarez largo a sinistra che - accentrandosi - si affianca a Sneijder. In questo caso, Cassano non sarebbe titolare. «Alvarez dall’inizio è più che una soluzione. L’anno scorso non avevo Cassano, Palacio e Coutinho: Alvarez, Sneijder e Milito sono andati in campo quasi sempre. Ricky fece una bella gara a Udine (al fianco di Sneijder, ndr) e nel derby cominciò la gara da centrocampista largo a sinistra». APPIANO GENTILE Chivu c’è, «e sinceramente sono contento» dice Strama. Che forse mai come ieri si è messo a ragionare su possibili varianti. Quali? Vediamo. Difesa Più facile che la compo- sizione a tre sia fatta a partita in corso che dall’inizio. «Il recupero di Chivu - riprende Andrea Stramaccioni - è molto importante. Va a completare una batteria di cinque difensori centrali che mi permetterà di fare qualcosa che non ho ancora potuto fare perché non li ho mai avuti a disposizione tutti insieme. Con Cristian possiamo mettere in campo anche altre soluzioni. La difesa a tre? Può essere, è evidente anche dalla composizione della rosa. Se giocherò a tre è perché avrò un giocatore che mi fa da playmaker basso. Avere cinque difensori centrali è stata una scelta anche per questo perché se fossi stato sicuro di giocare sempre a due bastavano quattro difensori». Poi, l’aggiunta doverosa: «Undici squadre su 20 giocano con la difesa a tre in Italia...». Insomma, Strama non segue l’onda ma ci pensa. Così, il trasloco di Nagatomo a destra e il posizionamento di Jesus a sinistra (con Chivu e Ranocchia centrali) Cristian Chivu, 31 anni PHOTOVIEWS potrebbe proprio portare a una difesa a 3 durante il match facendo salire il giapponese nella fase propositiva. Centrocampo Alcuni sussurri lasciano pensare che Javier Zanetti possa rifiatare anche in vista della gara di Verona mercoledì: e allora il centrocampo a tre po- Attacco Tutto dipende da come verrà apparecchiato il centrocampo: se di partenza sarà a 3, ecco che Cassano (sempre titolare nelle gare a San Siro) sarà ad altezza Milito con dietro Sneijder. «Ma ora dobbiamo far parlare il campo e sfatare questo tabù di San Siro. La voglia di fare e non mollare dev’essere la base di una grande squadra: contro il Rubin abbiamo reagito due volte, e questi sono i segnali giusti. Vincere serve anche per stare vicini al vertice della classifica. Occhio, poi, perché il Siena si difende bene riuscendo a mantenere una pericolosità davanti». Come San Siro. lato». Qualcuno lo chiama già San Zero: niente di blasfemo, ma adesso il tappo maledetto va rimosso. 4 I NUMERI La doppietta «punitiva» Ormai la striscia di fila è una filastrocca che si sa a memoria: fra Hajduk, Vaslui, Roma e Rubin, l’Inter non ha ancora vinto in casa come successe già a quella targata 1970-71 che poi andò a conquistare lo scudetto. I nerazzurri di Heriberto Herrera (e di Invernizzi poi) batterono il Torino alla quinta, oggi c’è il Siena e a Sneijder vengono dolci ricordi: il 9 gennaio dell’An- 4 BILANCIO SENESE L’Inter è per il Siena l’unica delle attuali avversarie di campionato mai superata in un confronto di Serie A (con il Pescara non ha ancora mai giocato). I risultati Così il Siena, in campionato, contro le squadre di questa Serie A (giocate-vinte). Chievo 14-6 Cagliari 14-5 Lazio 16-5 Roma 16-5 Palermo 14-4 Udinese 17-4 Torino 7-3 Atalanta 12-3 Fiorentina 14-3 Genoa 8-2 Bologna 10-2 Catania 10-2 Sampdoria 15-2 Napoli 8-1 Parma 14-1 Juventus 14-1 Milan 16-1 Inter 16-0 13 i mesi dall’ultimo gol di Sneijder su punizione: era il 6 agosto 2011, l’olandese segnò a Pechino in Supercoppa italiana contro il Milan 4 SAN SIRO STREGATO Inter e Milan non vincono a San Siro da 7 gare. Eguagliata la serie nera del 1985. Nel 1985 Inter-Napoli 1-1 Inter-Juve 1-1 Inter-Legia 0-0 Milan-Inter 2-2 Inter-Torino 3-3 Milan-Waregem 1-2 Milan-Juve 0-0 Inter-Samp 1-0 Nel 2012 Inter-Hajduk 0-2 Milan-Samp 0-1 Inter-Vaslui 2-2 Inter-Roma 1-3 Milan-Atalanta 0-1 MilanAnderlecht 0-0 Inter-Rubin 2-2 Facce e varianti L’importanza di Wes ha anche conseguenze tattiche: lo Stramaccioni ancora privo di Palacio potrebbe dall’inizio o in corsa - farlo lavorare (oltre che dietro Milito) con Cassano o Alvarez. Col primo c’è lo spostamento del numero 99, largo e sulla linea offensiva; con l’argentino, invece, potrebbe esserci una coppia di trequartisti dietro al Principe (come a Udine un campionato fa, miglior match di Alvarez) o l’utilizzo di Ricky stesso da centrocampista di sinistra (come nel derby del 6 maggio) per un 4-4-1-1 compatto ma elastico. Strama ragiona, e Wes deve solo fare Wes. © RIPRODUZIONE RISERVATA Gazzetta.it GLI AVVERSARI Il Siena ci riprova contro l’unica big mai sconfitta Gazza Tvf ALESSANDRO LORENZINI SIENA In sedici precedenti, fra casa e trasferta, il Siena non ha mai battuto l’Inter. Un vero tabù per i bianconeri che invece, nella loro storia in serie A, hanno piegato tutte le altre grandi almeno una volta. L’Inter no: 4 pareggi e 12 sconfitte. Quel pari guastafeste Al Meazza finora il Siena ha messo insieme due pareggi, uno dei quali, però, particolarmente pesante: il 2-2 (reti di Vieira e Balotelli per l’Inter, Maccarone e Kharja per il Siena) nel finale del campionato 2007/2008, con l’allora squadra di Beretta già salva, rimandò clamorosamente la festa scudetto di Mancini e compagnia. Da allora solo sconfitte, compresa quella dello scorso anno: Siena in vantaggio con D’Agostino, ma poi incapace di resistere al ritorno nerazzurro (doppietta di Milito, un gol su rigore). m.d.v. Il Milito di Cosmi Nonostante il tabù, l’allenatore Serse Cosmi non vuol sentir parlare di un Siena come vittima predestinata, tanto da pensare anche a una squadra offensiva: «Non è vero che non abbiamo niente da perdere: abbiamo tutto da perdere, la posta in palio è la stessa di tutti gli altri incontri. A noi servono punti e dobbiamo cercare di conquistarli ovunque. Hanno giocato con il Rubin giovedì? – ha anche ironizzato Cosmi – Beh, noi abbiamo avuto il Prato (nell’amichevole di metà settimana, ndr), perché non volevamo vantaggi... Milito? Pochi se lo ricordano, perché si preferisce non parlare di quel campionato (il Genoa restò in B per illecito, ndr), ma con me fece più di venti gol nel 2004-2005. Poi andò in Spagna: nessuna grande credette in lui, salvo ripensarci più tardi». © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA Marco Materazzi BOZZANI I GOL DELLA A QUELLI DI B E ANCHE IL BAYERN Non avete visto la rocambolesca partita fra Parma e Fiorentina? Cliccate sugli highlights di serie A. C’è anche Juventus-Chievo e ci sono tutti i gol della serie B. In più un servizio sul successo del Bayern e lunedì i gol di Premier. LUNEDÌ NON PERDETE GAZZAOFFSIDE CON MATERAZZI Guarda «Gazza Offside», la rubrica dedicata alla Serie A in onda ogni lunedì alle 9.45. Con Nino Morici e Alberto Cerruti per tutta la stagione commenterà la giornata di campionato Marco Materazzi. DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012 LA GAZZETTA SPORTIVA 11 SERIE A 4a GIORNATA Un Napoli da tre reti a partita oggi attacca l’ultimo tabù Mai vinto a Catania nell’era De Laurentiis: Mazzarri ci prova con i suoi uomini gol Potenza offensiva Il campiona- Perché vedere CATANIA-NAPOLI Dopo Pechino, solo successi per il Napoli tra campionato ed Europa League. Ma gli argentini del Catania sanno come farlo soffrire Massimino, ore 15 DAL NOSTRO INVIATO MIMMO MALFITANO CATANIA C’è ancora qualcosa da depennare dall’elenco dei tabù napoletani. In questi 4 anni, Walter Mazzarri ne ha sconfitti parecchi, riportando il club tra le big del calcio italiano. Deve combattere poche negatività, a questo punto. Una gliel’ha riservata il calendario per oggi pomeriggio. Con l’inizio dell’era De Laurentiis, il Napoli non ha mai vinto a Catania nel campionato di A. Ripensando alle statistiche, allora si comprendono meglio i timori che vive l’ambiente per questa trasferta. Ma il lavoro di Mazzarri è in continuo progresso. Rispetto agli anni passati, il Napoli attuale appare inattaccabile e indistruttibile, stritola avversari uno dietro l’altro. E non ha importanza la competizione, perché l’esordio in Europa League ha dimostrato che anche le seconde linee non scherzano. to, però, è tutt’altra roba, è l’obiettivo che si è posto l’allenatore, traguardo condiviso dal presidente. Insomma, al Napoli non basta più sorprendere: vuole chiudere l’annata con un trofeo importante. I numeri di quest’avvio di stagione danno l’esatta dimensione della forza di questo collettivo: 3 vittorie su altrettante partite in campionato e un successo nell’unico impegno fin qui avuto in Europa nella notte di Edu Vargas, autore di una tripletta. Attacco mitraglia Negli ultimi venti metri l’attacco del Napoli si sta dimostrando devastante, come nelle ripartenze. Una prima valutazione della concretezza sotto porta viene dai numeri: dopo Pechino il Napoli ha segnato 12 gol in quattro gare, alla media di tre a match. Il bilancio sale a 14 con le due reti in Supercoppa (2,8 di media generale). Cavani e Vargas vantano una tripletta ciascuno, Hamsik, Pandev e Dzemaili sono fermi a una doppietta. A loro, si sono aggiunti Maggio e Insigne con una sola prodezza. Il gol, dunque, è la vera forza di questo Napoli. Dietro la continuità offensiva, però, c’è tutto il lavoro di Walter Mazzarri, quegli interi pomeriggi dedicati all’approfondimento tattico. È merito delle sue intuizioni, infatti, se oggi Cavani è tra gli attaccanti più forti al mondo; se Hamsik ha trovato la giusta collocazione tattica e se il talento di Pandev è stato restituito al nostro calcio. Dietro i tre ci sono Insigne e Vargas che, oggi pomeriggio, andranno in panchina. Mazzarri è per il rispetto delle gerarchie e, quindi, i due ragazzini dovranno aspettare il loro turno. Un tempo da non sprecare, in ogni modo, ma da capitalizzare al massimo, seguendo gli insegnamenti dell’allenatore, al momento la loro unica garanzia di crescita. Cavani, 25 anni IL TECNICO DEI SICILIANI Ma Maran non si rassegna «Catania, fuori il coraggio» CATANIA Contro il Napoli al Cibali il Catania ha sempre fatto bella figura. «Ai ragazzi ho chiesto una sola cosa: il coraggio di fare il Catania e di non rinunciare alla nostra identità». Così Maran conta di cancellare la prima sconfitta della stagione, domenica scorsa a Firenze: «Abbiamo analizzato la partita del Franchi e posso assicurare che c’è voglia di rivincita. Mi aspetto una buona prestazione e di non doverci rimproverare nulla uscendo dal campo. Sappiamo di avere intrapreso la strada giusta e vogliamo proseguire». Arriva la squadra più in forma del campionato anche se il Napoli non ha mai vinto qui dal ritorno in A: «Loro finora hanno sempre vinto sia in Italia che in Europa, immagino che l’entusiasmo sia alle stelle. Ci aspetta una gara molto difficile, cerchiamo la prestazione perfetta. Tutto ciò però deve tradursi in stimoli in più e non in blocchi psicologici». Ed ecco la chiave per aprire la porta azzurra: «Qualche accorgimento tattico ma senza snaturarci e cercare di togliere al Napoli il ritmo per impedirgli di trovare la profondità. E soprattutto la convinzione di potercela giocare con tutti». Francesco Caruso © RIPRODUZIONE RISERVATA SCOMMETTI CHE , UN CALCIATORE SEGNA DI PIU SE STA IN PANCHINA? C’è Natali col Bologna Pescara trasformista Perché vedere BOLOGNA-PESCARA È già una sfida salvezza, soprattutto per il Pescara, che cerca i primi punti in A. Pioli vuole bissare il successo di Roma Sisal Match Point S p A - P I 05199591008 - Conc GAD 15155 SFIDA SALVEZZA Dall’Ara, ore 15 NICOLA ZANARINI ORLANDO D’ANGELO La gara interna con il Pescara apre un trittico cruciale per il Bologna, atteso da altre sfide salvezza giovedì a Siena e fra 7 giorni col Catania. «Loro hanno già l’acqua alla gola e daranno il 100%» incita il tecnico emiliano, che concede un appello a Perez dopo il secondo rosso in due gare rischiato all’Olimpico. In difesa debutta Natali. Quarta giornata e terzo modulo tattico diverso per il Pescara. Biancazzurri con il centrocampo a tre e due fantasisti alle spalle di Vukusic: Quintero, già nel mirino di Inter e Juve, e Caprari. «Ma non è una rivoluzione — dice Stroppa — È per sfruttare chi sta facendo bene e far crescere chi è sulla strada giusta». Stroppa ha preparato una trappola per Diamanti: «Raddoppi immediati senza concedere palla tra le linee». Bocchetti al posto di Capuano e Balzano a destra per Zanon. © RIPRODUZIONE RISERVATA CON MATCHPOINT SCOPRI CHE LA MEDIA GOL DEI GIOCATORI ENTRATI A , PARTITA IN CORSO E 1,6 VOLTE MAGGIORE DI QUELLA DEI TITOLARI. Da noi puoi avere tutte le informazioni per scommettere al meglio. Per te ci sono oltre 4.000 punti vendita, più di 10.000 esperti al tuo servizio, oltre 1.000 eventi quotati ogni settimana. , , , , SISAL MATCHPOINT. PERCHE C E UN INFORMAZIONE GIUSTA PER OGNI SCOMMESSA. Gioca su www.sisal.it e scarica la App. 12 LA GAZZETTA SPORTIVA DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012 SERIE A 4a GIORNATA Perché vedere LAZIO-GENOA Lazio all’inseguimento della quarta vittoria di fila, Genoa alla ricerca dei punti perduti contro la Juve. Si profila una sfida spettacolare Olimpico, ore 20.45 DAL NOSTRO INVIATO STEFANO CIERI FORMELLO (Roma) La storia è lì, a portata di mano. Lui fa finta di non accorgersene neppure, di non voler dare troppa importanza alla cosa. Ma che colpo sarebbe dopo neppure un mese di militanza laziale scrivere il proprio nome davanti a tutti i tecnici che si sono alternati sulla panchina biancoceleste in cento e passa anni di storia. Tanti carneadi, ma anche autentici mostri sacri come Maestrelli ed Eriksson, gli allenatori scudettati, ma pure Zoff e Zeman, Mancini, Reja e Delio Rossi, tutta gente che ha lasciato segni indelebili nelle vicende del club romano. Per la storia Vlado Petkovic sorride sornione. Lo faceva anche un mese e mezzo fa, quando molti scommettevano sulla data del suo esonero, ritenuto evidentemente ineluttabile. Ha spiazzato tutti con l’arrivo delle gare ufficiali, vincendo quasi sempre e divertendo in ogni occasione. E mostrando nel contempo anche una solidità difensiva degna delle squadre che pensano solo a non prenderle. Ed ora va all’attacco di un filotto che la Lazio nella sua storia non ha mai centrato. Battendo stasera il Genoa, infatti, la Lazio otterrebbe la quarta vittoria consecutiva iniziale in campionato. Sarebbe record, perché al massimo i biancocelesti sono arrivati a tre. Accadde nel lontano 1974-75 con Maestrelli in panchina, ed è successo di nuovo quest’anno con Petkovic. Che adesso può fare meglio dell’allenatore che ancora oggi è al primo posto nel cuore della tifoseria laziale. Petkovic per la storia 3 vittorie della Lazio nelle prime tre giornate: eguagliato il risultato del 1974-75, con Maestrelli in panchina d De Canio GLI AVVERSARI HA DETTO e un Genoa da gestire: Borriello out S Petkovic «Prima leggevo di grande offensività, ora di una difesa bunker. E’ difficile avere la perfezione, ma dobbiamo cercare di essere perfezionisti» Luigi De Canio, 54 anni LAPRESSE FILIPPO GRIMALDI GENOVA S sulla strada giusta, ma dobbiamo continuare a lavorare duro perché possiamo e dobbiamo crescere ancora». Non sono parole di circostanza, l’allenatore di Sarajevo pretende dai suoi miglioramenti sempre e comunque. «Il Genoa — avverte Petkovic — è un’ottima squadra, inoltre per noi c’è l’incognita del dopo-Europa League. Questa sfida sarà insomma un interessante banco di prova». Lazio-night per battere il record di Maestrelli Se vince stasera, 4˚ successo di fila a inizio campionato: mai successo RISULTATI UTILI L’ALLENATORE A 6: LA STRISCIA È ANCORA APERTA Sorpresa Petkovic ci spera, ma senza farne un assillo: «Cercheremo di vincere anche la quarta partita — ammette senza troppi giri di parole — non tanto per il record quanto perché quello di vincere deve essere sempre il nostro obiettivo». Obiettivo che finora la Petko-Lazio ha quasi sempre centrato, tra lo stupore generale. «Neanch’io mi aspettavo un inizio del genere — rivela il tecnico —. Sono ovviamente contento di quello che stiamo facendo. Siamo GDS Petkovic 2 «Mauri è sereno e in forma, non vedo perché non dovrei utilizzarlo. Se fosse colpevole, sarebbe strano questo suo atteggiamento tranquillo» Dove sta la verità? Da una parte ci sono gli applausi convinti dopo il k.o. casalingo con la Juve: che non hanno dato punti, ma rappresentano comunque un buon segnale, in tutti i sensi, di una sintonia ormai ritrovata con la propria gente per la squadra di De Canio. Poi c’è la classifica, che parla di un Genoa comunque obbligato stasera a portare via almeno un punto dall’Olimpico, dopo gli errori di Catania e la malasorte con i bianconeri: mostrando, contro una Lazio da grandi traguardi, una squadra che sia non solo bella e veloce per un’ora, ma anche — e soprattutto — pratica. Mauri sereno La stanchezza Bomber da gestire Un discorso per la partita giocata appena 72 ore fa a Londra col Tottenham effettivamente può avere il suo peso. E così Petkovic, che finora ha fatto giocare sempre gli stessi, stavolta opta per un mini turn over. Resterà a riposo il totem Klose (comunque in panca, pronto ad entrare) e al suo posto giocherà Kozak con Zarate a supporto. Novità pure in difesa con l’ingresso dell’esperto Scaloni e del nuovo acquisto Ciani, al debutto in campionato. A far loro posto Dias e Lulic. Mentre a fare le spese dell’inserimento di Zarate sarà Gonzalez. Regolarmente in campo, invece, Stefano Mauri, che negli ultimi giorni è stato al centro di un nuovo caso giudiziario. «Lo vedo sereno e in forma — dice Petkovic — non vedo quindi perché non dovrei utilizzarlo. Non entro nel merito delle sue vicende, ci mancherebbe. Dico solo che, se fosse colpevole, sarebbe davvero strano questo suo atteggiamento assolutamente tranquillo». non facile da tradurre nei fatti, perché per il tecnico, ancora privo di Rossi e Vargas, non mancano i dubbi. A cominciare dalla voglia matta di Borriello, che fa a pugni con la necessità di guardare — nel caso dell’attaccante, a corto di ritmo-partita — anche all’impegno di mercoledì con il Parma. E se lui potrebbe rifiatare, un problema analogo si pone per Jankovic, a sua volta in ballottaggio con Merkel. Non mi fido Sull’argomento, è © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA emblematica una frase di De Canio («ci attendono tre gare in una settimana e la nostra rosa non è fisicamente nelle migliori condizioni»). L’impressione è che la formazione di stasera non dipenderà solo dall’avversario, ma anche dal calendario. «Devo ragionare, ma sono convinto che non troveremo un avversario stanco per l’Europa League. La Lazio è molto solida. E poi, prove come quella con il Tottenham accrescono l’autostima». CALCIO SOTTO INCHIESTA Scommesse e riciclaggio: due le piste aperte Sentiti Carobbio, Gritti e Gervasoni dal pm svizzero che indaga sui soldi in nero. Atteso Ilievski DAL NOSTRO INVIATO FRANCESCO CENITI CREMONA Le combine, dopo fondi neri e riciclaggio. È terminata ieri, con gli interrogatori di Gritti, Carobbio e Gervasoni, la trasferta italiana del pm svizzero Elena Catenazzi alle prese con l’inchiesta che coinvolge il laziale Stefano Mauri (indagato), nel mirino per un conto sospetto intestato ai genitori sul quale nel 2010 sono stati depositati soldi di dubbia provenienza (almeno 350 mila euro). L’inchiesta partita da Berna è approdata a Cremona: facile intuire la correlazione tra le ipotesi di riciclaggio e i presunti guadagni frutto del calcioscommesse. In realtà gli inquirenti elvetici dopo aver messo il naso nelle carte italiane, potrebbero raddoppiare gli sforzi. Da una parte scoprire se c’è del «nero» nel fiume di denaro che circola tra le squadre professionistiche quando si tratta di pagare stipendi ai calciatori e provvigioni ai procuratori; dall’altra la pista più «canonica» che conduce alle scommesse illegali. Nel primo caso vanno inquadrati l’interrogatorio che Mauri avrà a Berna entro poche settimane e la richiesta avanzata dal pm Catenazzi di spulciare gli atti del collega Nocerino, titolare di un’inchiesta analoga a Milano dove è indagato per riciclaggio anche il laziale Zauri (e di mezzo c’è sempre un conto svizzero con soldi sospetti); nel secondo il dubbio degli investigatori è che il virus delle combine abbia invaso da tempo anche il campionato elvetico. Su questo aspetto si sono concentrati gli interrogatori di ieri. Guido Salvini, 58 anni, giudice per le indagini preliminari a Cremona ANSA Passi avanti La giornata è stata considerata «proficua» dai magistrati. Il portiere Gritti, ad esempio, ha parlato di nuove combine (già nel mirino della Fifa) e spiegato il ruolo di Ilievski e Gegic. Qualcosina hanno raccontato anche Gervasoni e Carobbio. I due grandi pentiti del calcioscommesse non hanno invece rilasciato dichiarazioni sulle vicende italiane. Carobbio, il grande accusatore di Conte, si è limitato a dire: «Non è il momento giusto per parlare». Entrambi sono solo testimoni in questa inchiesta. In settimana non sono escluse altre novità: la più sorprendente potrebbe essere l’arrivo a Cremona di un latitante. Non l’annunciato Gegic, ma il numero uno degli «Zingari»: Ilievski. © RIPRODUZIONE RISERVATA LA GAZZETTA SPORTIVA DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012 13 # SERIE A 4a GIORNATA 4 LE TAPPE La vendita dei biglietti Il 13 settembre, il Cagliari annuncia la vendita dei biglietti per la partita Cagliari-Roma all’Is Arenas Lo stop Il Cagliari pubblica sul suo sito ufficiale, la notizia che la Commissione di Vigilanza, dopo ore di controlli, ha valutato lo stadio inagibile. Non è quindi possibile che il pubblico prenda parte alla partita prevista per il 23 settembre contro la squadra di Zeman L’invito di Cellino Il presidente del Cagliari, Massimo Cellino invita i tifosi a prendere parte alla gara tra Cagliari e Roma, nonostante lo stop da parte della Commissione di vigilanza che aveva considerato la struttura poco sicura Porte chiuse Martedì 18 settembre il prefetto Giuseppe Balsamo decide che la partita all’Is Arenas verrà giocata a porte chiuse rimborsando i biglietti e gli abbonamenti venduti Salta Cagliari-Roma Il Prefetto blocca tutto dopo l’affondo di Cellino Il presidente aveva violato le porte chiuse: «Venite a Is Arenas» Le autorità hanno deciso il rinvio per motivi di ordine pubblico DAL NOSTRO INVIATO FRANCESCO VELLUZZI CAGLIARI Finisce male. Malissimo. Cagliari-Roma non si gioca. Prefetto e Questore all’una di notte hanno deciso di rinviarla a data da destinarsi. La soluzione più ovvia dopo l’incredibile comunicato del presidente del Cagliari Massimo Cellino che ha portato a un muro contro muro. Lotta dura tra tre contendenti: Massimo Cellino, la Prefettura e la Questura di Cagliari. Il presidente del Cagliari, dal buen ritiro di Miami, controlla e monitora la sconcertante situazione stadio. Tanto che ieri sera ha diffuso di suo pugno un comunicato sul sito del club in cui invitava i tifosi a recarsi allo stadio Is Arenas di Quartu S.Elena: «La società Cagliari Calcio, visto il perdurare della situazione che porta a non vedere più un futuro per via delle difficoltà burocratiche ed il disinteresse collettivo delle istituzioni, invita e chiede a tutti i suoi tifosi titolari di biglietto e abbonamento di recarsi allo stadio per assistere a Cagliari-Roma nel rispetto dell’ordine e della civiltà. La Cagliari calcio e i suoi ingegneri reputano, infatti, la struttura agibile e sicura. Questo atto, assolutamente pacifico, spinto dal dolore e dalla frustrazione per difendere il diritto di esistere. Viceversa è giusto prenderne atto». Caos totale Il comunicato di Cellino ha inasprito ancor di più le autorità, in particolare il questore uscente (il 30 andrà a Milano e verrà sostituito da Massimo Bontempi) Luigi Savina e lo stesso prefetto Giovanni Balsamo che ha convocato un comitato straordinario alle 23. I due sono arrivati proprio a quell’ora in prefettura. La polizia aveva già pensato a rafforzare le misure di sicurezza con più di 200 uomini, ma non aveva considerato l’ultima trovata del dirigente rossoblù che in città trova tante sponde tra potenti, alcuni politici e la tifoseria più rumorosa, quella degli Sconvol- Un’immagine dello stadio Is Arenas, diventato oggetto della discordia fra Cagliari e autorità locali ANSA Il Comunicato dal sito del Cagliari IL CASO SCOPPIA ALLE 18.56 La Società Cagliari Calcio, rappresentata dal Presidente Massimo Cellino ... visto il perdurare della situazione che porta a non vedere più un futuro ... invita e chiede a tutti i suoi tifosi, titolari di biglietto e abbonamento, di recarsi allo stadio per ... la partita Cagliari-Roma nel rispetto dell’ordine e della civiltà. La Società Cagliari Calcio e i suoi ingegneri reputano infatti la struttura agibile e sicura ... Il Presidente Massimo Cellino ts. Proprio questa è una strategia importante, usata dalla mattinata di ieri con l’aiuto del sindaco di Quartu Mauro Contini che da maggio ha sognato di portare la Serie A, il Cagliari nella sua città per aumentare consensi. L’idea è quella di agire sul cuore dei tifosi, portandoli, innanzitutto, fuori dallo stadio a protestare per far capire a chi di dovere che è meglio buttarli dentro che lasciarli fuori. L’estremo assalto per riuscire a far aprire, almeno agli abbonati (circa 4 mila), è, però, fallito. Perché la polizia ha intuito il pericolo e, d’accordo col prefetto, che, finora, era stato decisamente vicino al Cagliari, ha ribadito le porte chiuse. La Lega calcio ha giudicato la nota «incomprensibile e ingiustificabile», di sicuro ci saranno conseguenze per i il Cagliari e per Cellino dal punto di vista disciplinare. E’ un fatto senza precedenti ma la nota di ieri può configurarsi come la causa scatenante del rinvio di un match prefissato facendo scattare lo 0-3 a tavolino. Senza dimenticare le eventuale violazione delle norme sulla prevenzione dei fatti violenti che può portare anche penalizzazioni in classifica. Inagibilità Critica è dir poco: Mancano tribuna e sala stampa, mancano le documentazioni sulle tribune, i calcoli statici sui parapetti, verifiche sui gradoni in legno lamellare e sulla struttura del maxi schermo. Soprattutto non sono stati prodotti decine di elaborati richiesti per la main stand, gli impianti elettrici, il pronto soccorso, le misure antincendio. E in più c’è la preoccupazione di tutte le forze di polizia (Siap in primis) per ciò che può avvenire all’esterno dell’impianto di Is Arenas. Per fortuna i tifosi della Roma (che non hanno ottimi rapporti con quelli rossoblù) si sono astenuti dalla trasferta in terra sarda. Altrimenti il rischio sarebbe stato doppio. Ieri sera lo staff giallorosso in hotel era sconcertato. Ma, dopo una lunga cena, quasi un’ora, qualche dirigente ha capito: «Qua va a finire che ci rimette la partita e non si gioca». Fiuto di chi ha esperienza nel mare in tempesta. Ora la tempesta si abbatte su Cagliari, sul Cagliari, sempre più solo, e su una squadra sconvolta che non merita una situazione così. il retroscena Lega: «Senza giustificazioni» Si era aperto uno spiraglio per il Pescara In questa commedia dell’assurdo indegna di uno spettacolo, quello della Serie A, che attrae 10 milioni di persone e muove 1,6 miliardi di euro, cominciava a intravedersi una via d’uscita. L’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive aveva inserito all’ordine del giorno della riunione di mercoledì un punto sul caso-Cagliari, e in particolare sulla possibile apertura agli abbonati di uno o più settori, quelli già in linea con le norme sulla sicurezza: porte parzialmente aperte, quindi, per la partita di domenica prossima col Pescara. Visto il perdurante muro d’incomunicabilità tra Cellino e le autorità locali, la Lega («incomprensibile e ingiustificabile la nota del club») si era attivata col Viminale, esercitando finalmente quel ruolo politico di cui si sente troppo spesso la mancanza. Il rischio, tuttavia, è che il Cagliari, col comunicato-choc di ieri, abbia rovinato tutto. Resta il danno d’immagine per tutto il movimento calcistico, e quel senso di disorientamento tra i tifosi, causato dall’incertezza sulla sede di gioco e le modalità di accesso, che si è protratta per troppe settimane. Qui la Lega ha sbagliato: avrebbe dovuto imporre Trieste (la sede designata dalla società sarda al momento dell’iscrizione al campionato, ma perché così lontano?) finché i lavori a Is Arenas non fossero stati completati. «Volevamo favorire il ritorno a casa del Cagliari con un’apertura graduale dell’impianto», la giustificazione di via Rosellini. Intento nobile, ma ne è venuto fuori un pasticcio. Marco Iaria 4 I NUMERI 26 le gare giocate a porte chiuse nella storia della Serie A, con 10 vittorie della squadra di casa, 9 pareggi e 7 successi per la squadra in trasferta 2-1 FiorentinaCagliari, a Verona, fu la prima gara a porte chiuse il 28 marzo 1993 37 i gol segnati dalle squadre che hanno giocato in casa in gare a porte chiuse, 38 quelli delle formazioni in trasferta 15 le gare a porte chiuse nella stagione 2006-2007, un vero e proprio record per la Serie A. Non solo il Catania, per i fatti di Raciti, ma anche Atalanta, Chievo, Fiorentina, Ascoli, Empoli e Livorno © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA IL PERSONAGGIO DAI RITI SCARAMANTICI AL RAPPORTO DI AMORE-ODIO CON LA CITTA’ E CON I TECNICI DEL SUO CLUB Tifosi, allenatori: venti anni di «Cellinate» Dopo un’indagine della Procura di Cagliari aveva tentato di liberarsi del club MATTEO BREGA MILANO In vent’anni di presidenza (10 giugno 1992) Massimo Cellino ha fatto parlare di Cagliari in qualunque modo. Si è scritto del presidente rock, scaramantico, del padrone mangia allenatori. Difficile ricostruire in poche righe la sua ge- stione della squadra. Si può provare a leggere qualche pagina di un diario immaginario ambientato negli ultimi anni. I primi nove mesi del 2012 verranno ricordati perché «dedicati» allo stadio. Dal vecchio Sant’Elia la squadra se n’era già andata nel finale della scorsa stagione. E una piccola parte dei tifosi ha avviato una class action per recuperare i soldi degli abbonamenti non sfruttati a Trieste. Cellino non l’ha presa bene, rimandando al mittente la richiesta di 60 sostenitori che quest’anno volevano rinnovare l’abbonamento: facciamo a meno di voi, il messaggio presidenziale. Eppure Cellino per i suoi tifosi ha avuto sempre un debole. Ad agosto aveva deciso di riprodurre la scritta «Sconvolts» con i seggiolini dello stadio di Is Arenas. Massimo Cellino, 56 anni FORTE Scaramanzia Il curriculum del presidente è ricco soprattutto nella pagina dei riti per evitare la sfortuna. Da un indumento viola obbligatorio per chi si recava allo stadio, al sale sulla panchina, dalle conferenze annullate di venerdì (soprattutto se cadeva il 17) alle bandane. Le bandane, appunto, meritano una parentesi. Nell’ottobre 2011 Cellino spiega: «Le bandane delle teste di moro devono stare sulla fronte, non sugli occhi, perché è simbolo di sotto- missione». Sconfitto a Palermo nella prima versione, vittorioso col Lecce nella nuova versione. E così contro il Siena scatta l’appello di Cellino: «Contro il Siena venite tutti con la bandana in fronte!». È difficile che Cellino rilasci dichiarazioni banali. «Non riprenderei il club, mi hanno impedito di realizzare un sogno», ha detto il 5 giugno scorso riferendosi ovviamente alla questione stadio. Dopo l’espulsione di Pinilla a Trieste per un’esultanza troppo sentita, è esploso: «Arriva la Mobile, sta per arrestare l’arbitro. Siete dei ladri, questo è un furto». Avversario di turno? L’Inter. In vent’anni ha ammesso anche qualche colpa, come nel marzo scorso: «Mi sono vergognato tanto delle cagate che ho fatto nel calcio». Ma quando ha provato a liberarsi del club (febbraio 2012) dimettendosi nel Cda, è stato persuaso a cambiare idea perché lui è una delle locomotive dell’economia sarda. In quel caso c’era un’indagine in corso della Procura di Cagliari sul nuovo stadio che lo vedeva accusato di abuso d’ufficio ed estorsione. Ma lo sviluppo del territorio è un’idea che non può abbandonare (fu contattato anche per entrare nella Dinamo Sassari di basket). Lui, uomo di Cagliari, della Sardegna, che fu spedito dal padre sei anni in Australia per imparare un mestiere e che qualche tempo fa provò a comprare anche il West Ham per dare un tono british al suo rock. © RIPRODUZIONE RISERVATA 14 LA GAZZETTA SPORTIVA DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012 SERIE A 4a GIORNATA Ferrara vuole il filotto sulla scia di Delneri La Samp insegue la quarta vittoria di fila all’avvio: l’ultima volta che è successo arrivò il quarto posto livello di ambiente si era vista sul finire degli anni Ottanta, quando presero forza i sogni della migliore Sampdoria degli ultimi trent’anni. Qualcosa vorrà pur dire, e se tutto sin qui ha funzionato i meriti vanno innanzitutto a chi la guida dalla panchina. FILIPPO GRIMALDI GENOVA Questo è un film già visto, sotto questo cielo. Girato nella stagione 2009-10, Riccardo Garrone produttore e Gigi Delneri regista, quattro vittorie blucerchiate in avvio. Tutto perfetto, quell’anno, lieto fine compreso. E poiché, appunto, Ciro Ferrara conosce benissimo anche la trama di quella storia, con la Samp avviata al preliminare di Champions League, si può ben capire come un allenatore arrivato sotto la Lanterna con ben altri obblighi e doveri (in altre parole: salvezza tranquilla, per cominciare) adesso faccia l’impossibile per scacciare certe ambizioni d’alta quota. Abbonati da record Comprensibile, ma lasci pure fare. Perché l’impressione è che nulla, sin qui, sia successo per caso, e il riferimento non va solo al filotto di successi iniziali. C’è dell’altro, e Ferrara — anche se lo nasconde — lo sa bene. Un esempio? Qui, a sostenerlo, c’è una piazza che ha riacceso la passione: il traguardo dei ventimila abbonati superato pochi giorni fa, che fanno della Samp la quinta piazza italiana per numero di tesserati. Ciro Ferrara, 44 anni, napoletano. Guida la Sampdoria da questa stagione, ha esordito battendo il Milan a San Siro FORTE Vecchi incubi E poi, c’è pure qualche conto lasciato in sospeso. Oggi arriva il Torino, tutt’altro che un avversario comodo. Doppia sconfitta con i granata due anni fa, dicono gli almanacchi. I primi scricchiolii di una stagione iniziata male e finita peggio arrivarono, guarda caso, dopo la sconfitta dell’andata. Stavolta la storia è un’altra: Ferrara faccia pure il pompiere, ma l’aria è effervescente, e qualcosa di simile, a Quel mix perfetto Ferrara, proprio lui, che vorrebbe essere invisibile di fronte a chi, stasera, pensa ancora a una Sampdoria da altissima classifica. Lui tocchi ferro, ma guai a negare la realtà. Che racconta di una Samp cinica, ma non ancora spietata, votata al sacrificio e alla corsa, affamata come solo una squadra di giovani può essere (e qui, compresi gli ex Primavera, ce ne sono parecchi), con l’aggiunta di qualche senatore illustre, della prima ora (Gastaldello) o di ritorno in Italia (Maresca). Proprio quest’ultimo, che insieme a Maxi Lopez si è già preso la Samp, ritrova un pezzo del suo passato: dieci anni fa, il suo gol nel derby di Torino, giocato proprio al fianco di Ferrara, e salutato mimando il gesto delle corna contro i granata. Basta così: ce n'è abbastanza per godersi la sfida. © RIPRODUZIONE RISERVATA 4 SCUOLA INTER Riccardo Meggiorini è nato a Isola della Scala (Verona), il 4 settembre 1985. L’attaccante del Torino è cresciuto nel vivaio del Verona. Ha esordito in serie A con l’Inter il 14 novembre 2004 (Cagliari-Inter 3-3). Poi ha giocato con Spezia, Pavia e Cittadella. Nel giugno 2009 il suo cartellino viene riscattato dal Genoa. Passa al Bari, poi al Bologna, al Novara e dal gennaio 2012 è al Toro GLI AVVERSARI L’ATTACCANTE LANCIA LA SFIDA Meggiorini: «Toro, per me è un derby Segno e vinciamo» FRANCESCO BRAMARDO TORINO Dopo l’Inter un altro test per capire di che pasta è fatto questo Toro. In B tra andata e ritorno i granata portarono a casa 6 punti. «Questa è un’altra Samp, noi abbiamo un solo obiettivo, la salvezza — le parole di Ventura — Loro puntano in alto, possono permettersi di tenere in panchina giocatori che abbiamo inseguito in estate». L’ultima vittoria contro i blucerchiati porta la firma di Riccardo Meggiorini: da Novara al Torino a gennaio, metà cartellino del Genoa fino al riscatto definitivo, in estate. Oggi al centro dell’attacco «Meggio» dovrebbe far coppia con Bianchi con cui ha condiviso la stanza in ritiro. Il capitano non l’ha raccomandata all’allenatore? «Bastasse questo per convincere Ventura... Ce la sto mettendo tutta ma alla fine contano le caratteristiche dell’avversario, che tipo di gioco vuole fare l’allenatore». Contro l’Inter ha servito una palla gol a Bianchi ma Ventura si è incavolato per una sua conclusione sbilenca nel finale. «Quella palla l’avevo vista dentro: diagonale di piatto e gol. Invece la palla è rimbalzata, l’ho presa male ed è finita da tutt’altra parte. Se Bianchi calciava peggio, e io un po’ meglio, avremmo segnato due gol. Il primo gol arriverà presto, non vivo con l’ansia, ma non mi dispiacerebbe se a Marassi finisse come l’ultima volta all’Olimpico, gol partita. In attacco c’è concorrenza, Sgrigna è più tecnico ma più "leggero", Sansone è più rapido ma gli piace portar palla, Bianchi è Bianchi, il capitano. Io sono un mix, ci metto fisico e fiato, sto studiando per gestirmi al meglio, per essere micidiale in zona gol». Potrebbe puntare sul fattore... fortuna. L’ultima vittoria del Torino lontano da casa risale a 5 mesi fa, a Livorno, gol di Meggiorini. «Speriamo, una vittoria sarebbe importante. Genova per me è un derby mancato, cartellino rossoblù prestato a Bari, Bologna e Novara. E a Genova nemmeno le visite mediche». Samp, Udinese e Atalanta un bel filotto. In sette giorni vi giocate tanti crediti. «L’obiettivo è la salvezza. Samp e Lazio sono partite sparate ma alla lunga il campionato si normalizza. Ogni anno c’è l’exploit di una neopromossa: speriamo di essere noi la sorpresa che arriva dalla B». © RIPRODUZIONE RISERVATA DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012 LA GAZZETTA SPORTIVA 15 SERIE A 4a GIORNATA L’ALTRO ANTICIPO le Pagelle UN TRANQUILLO POMERIGGIO DI RIGORE 2 1 DI FA.BI. MIRANTE E VIVIANO SONO EROI DA 11 METRI LENTO PAROLO MATI FRIZZANTE PARMA 6 3 MIRANTE 6,5 Un po’ ingessato sul tiro di Roncaglia, ma poi tiene in partita il Parma parando il rigore di Jovetic. BENALOUANE 6 Rispetto a Zaccardo, sale meno. Ma, ora, è più solido. PALETTA 6,5 Sbaglia poco, Jovetic e Seferovic ne sanno qualcosa. IL MIGLIORE h 6,5 LUCARELLI 1 Jaime Valdes, 31 anni, realizza l’1-1 definitivo LAPRESSE 2 Antonio Mirante, 29 anni, respinge di piede il rigore di Stevan Jovetic, 22 PIERANUNZI 3 Emiliano Viviano, 26 anni, blocca il rigore di Valdes RATTINI La Fiorentina butta tutto Parma all’ultimo respiro Roncaglia gol, Jovetic sbaglia dal dischetto, nel finale è pari emiliano con Valdes, che aveva fallito un altro penalty Piccolo riassunto delle cose significative: 2 gol, 2 pali, 3 rigori di cui due parati, un espulso e poteva essercene un altro. Un mucchio selvaggio di episodi. Una partita come un romanzo? Non proprio. Parma e Fiorentina si dividono posta e tempi e condiscono una sfida, tutto sommato non bella, di particolari. Casomai, da romanzo c’è il nome, e il volto, di chi apre la sfida: Facundo Roncaglia, uno che starebbe bene in un racconto di Garcia Marquez e che comunque nel suo piccolo incendia la fantasia dei tifosi, che gli regalano frasi da eroe dei fumetti. Roncaglia porta la Viola in vantaggio, al minuto 20, con una legnata da lontano che Mirante vede quando è già in porta. riusciva a trovare le contromisure al fraseggio dei centrocampisti piedi buoni di Montella. Contro tipi come Pizarro, Borja Valero e Fernandez, ci devi mettere corsa, pressing. Invece i vari Galloppa, Valdes e Parolo son stati sovrastati. E anche ai lati non andava meglio. Soprattutto dalla parte di Cuadrado, imprendibile. Per fortuna del Parma, la difesa teneva grazie anche a uno Jovetic sotto tono e a un leggero spaesamento di Seferovic, non ancora inserito nei meccanismi di squadra. Dall’altra parte però, stessa musica: Belfodil e Pabon non riuscivano a creare un solo pericolo. L’unico a sfiorare il pari è stato un difensore, Lucarelli. Ma la zuccata è finita sul palo. Nel finale di round, Roncaglia ha rischiato persino il bis quando s’è avventato sulla punizione di Fernandez: il tocco è finito sul palo. ARBITRO Valeri di Roma. Parma al rallenty Vantaggio me- NOTE paganti 3.697, incasso di 41.146,40 euro; abbonati 9.283, quota di 81.537,01 euro. Tiri in porta 3 (1 palo)-4 (1 palo). Tiri fuori 6-7. In fuorigioco 0-2. Angoli 2-4. Recuperi: 0’ p.t., 4’ s.t. Vai coi rigori Ecco, l’errore del- ritato perché se c’era una squadra che stava giocando, quella era la Fiorentina. Il Parma non la Fiorentina è stato di non chiudere la partita quando poteva. Nel secondo round ha su- PARMA FIORENTINA 1 1 PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Roncaglia (F) al 20’ p.t.; Valdes (P) su rigore al 48’ s.t. PARMA (3-5-2) Mirante; Benalouane, Paletta, Lucarelli; Rosi, Parolo, Valdes, Galloppa, Gobbi; Belfodil (dal 20’ s.t. Palladino, dal 24’ s.t. Ninis), Pabon (dal 20’ s.t. Amauri). PANCHINA Pavarini, Bajza, Maceachan, Morrone, Acquah, Musacci, Sansone, Marchionni, Fideleff. ALLENATORE Donadoni. CAMBI DI SISTEMA nessuno. BARICENTRO MOLTO ALTO 59,6 metri ESPULSI Rosi al 41’ s.t. per gioco scorretto. AMMONITI Benalouane, Valdes, Galloppa per gioco scorretto, Rosi per c.n.r. FIORENTINA (3-5-2) Viviano; Roncaglia, Rodriguez, Tomovic; Cuadrado (dal 32’ s.t. Migliaccio), Mati Fernandez (dal 16’ s.t. Romulo), Pizarro, Borja Valero, Cassani; Seferovic (dal 24’ s.t. Toni), Jovetic. PANCHINA Neto, Lupatelli, Hegazy, Camporese, Olivera, Pasqual, Savic, Llama, Ljajic. ALLENATORE Montella. CAMBI DI SISTEMA nessuno. BARICENTRO MOLTO BASSO 48,4 metri ESPULSI nessuno. AMMONITI Pizarro, Cuadrado per gioco scorretto, Toni per c.n.r. DAL NOSTRO INVIATO FABIO BIANCHI twitter @fabiowhites PARMA la Moviola DI M.B. Tre rigori limpidi Toni, manca il secondo giallo Valeri concede tre rigori al «Tardini»: tutti nella ripresa e tutti netti. Il primo al 10’: Roncaglia in maniera sciocca travolge Pabon che sta uscendo dall’area. Il secondo (42’) costa anche il rosso diretto a Rosi che atterra Cassani (tenuto in gioco da Benalouane) ormai pronto a calciare in porta. Il terzo nel secondo minuto di recupero quando Toni «palleggia» con mano e braccio in area. Manca il giallo proprio all’attaccante viola per questo fallo: ammonizione che gli sarebbe costata l’espulsione visto che ne aveva appena preso uno. Nel primo tempo (11’) timide proteste per un’ancata di Valero su Pabon in area. bito la reazione del Parma, e gli episodi. Qui è salito in cattedra l’arbitro Valeri, che ha concesso due rigori al Parma e uno alla Fiorentina. Tutti giusti, bisogna dirlo. Il primo è arrivato per uno spintone di Roncaglia (ancora lui) a Pabon. Valdes s’è fatto parare il tiro, debole, da Viviano. Il Parma che aveva preso ad attaccare, esaltava però il problema di inizio stagione: chi segna? Con Biabiany ancora ai box, Donadoni ha speso Amauri, guarito da poco, e Palladino. Che però al primo colpo di tacco s’è toccato l’inguine ed è dovuto uscire: è stato in campo 4 minuti. Dentro allora Ninis. Con Amauri, e un centrocampo leggermente più attivo, il Parma ha schiacciato la Fiorentina, che nel frattempo aveva Toni al posto di Seferovic. Eppure, nel finale da fuochi d’artificio, l’episodio per chiudere la sfida ce l’ha proprio la Viola: Cassani atterrato da Rosi (espulso) per il giusto rigore. Jovetic, a conferma della sua giornata no, se lo fa parare da Mirante, di piede. Il Parma con l’uomo in meno si butta nel tramonto della sfida: prima sfiora il pari con Amauri (gran testata sui cui Viviano è super) e poi trova il rigore per un mani di Toni (da espellere perché già ammonito). Valdes ha il coraggio di tornare sul dischetto, a tempo scaduto, e stavolta segna. Morale: Il Parma si prende un brodino ma c’è molto da rivedere. La Fiorentina esce ridimensionata: bella sì, non cattiva. Se punti in alto, certe gare le devi vincere. © RIPRODUZIONE RISERVATA Roncaglia: «Ora spero mi chiami Prandelli» DAL NOSTRO INVIATO ALESSANDRA GOZZINI PARMA Roncaglia sgancia il missile e poi affonda Pabon in area, Valdes fallisce e poi infila, Toni detta l’assist del rigore viola e poi tocca di mano su quello del Parma: tre storie che scrivono il pari. ROSI 5,5 Perde ai punti il duello con Cassani, poi causa il rigore. PAROLO 5,5 Lento, poche idee. L’anno scorso suonava altra musica. VALDES 6 Premiamo il coraggio di tirare il rigore dopo averne sbagliato uno. Solo che dovrebbe essere l’uomo in più e non lo è. GALLOPPA 5 Elogio della lentezza. Un altro rispetto all’anno scorso. GOBBI 5,5 Cuadrado lo ubriaca, poi si riprende e diventa anche pericoloso nell’assalto finale. BELFODIL 5 Un sacco di ghirigori, ma concretezza zero. PALLADINO s.v. Un colpo di tacco per farsi male. Dura 4 minuti. NINIS 6 Contribuisce a tenere altissimo il Parma. PABON 5 Si procura un rigore, ma non vede mai la porta. AMAURI 6,5 Tanta grinta e una testata che meritava il gol. All. DONADONI 5,5 Un pareggio dell’ultimo secondo non nasconde le difficoltà, soprattutto al centro. Urgono provvedimenti. FIORENTINA 6,5 h IL MIGLIORE 7 VIVIANO Cattura uno dei due rigori di Valdes e su Amauri sforna il guizzo da numero 1. RONCAGLIA 6,5 Tra un gran gol e la fesseria da rigore, tanta grinta. RODRIGUEZ 6,5 Nel finale vacilla come tutti, prima è una sicurezza. TOMOVIC 6 Fa la guardia al bidone e non si deve sbattere troppo. CUADRADO 7 Un’iradiddio sulla fascia. Nessuno gli sta dietro. Anche buoni recuperi. Esce stremato dai chilometri. (Migliaccio s.v.) MATI FERNANDEZ 6,5 Il frizzantino del centrocampo. Dà le scosse. IL POST GARA DONADONI: «NON MI INTERESSANO LE CRITICHE PER I CAMBI, SCELGO IO» L’italo-argentino «aspetta» il ct. Montella: «Bene, ma serviva più maturità» D’anticipo o di mestiere, si fa valere. E nel primo round è l’unico pericolo per Viviano: zuccata sul palo. ROMULO 6 Con qualche scatto trascina la Viola in avanti. PIZARRO 6,5 In cabina di regia, va a nozze perché poco pressato BORJA VALERO 6,5 Dalla Spagna con palleggio. Geometra raffinato. Idolo Alle 18 e 20 la rete è gonfiata dal gol e dai commenti. Roncaglia, già idolo del web, diventa il nome più digitato dai tifosi viola; il suo cliccatissimo gruppo su Facebook fa boom: «Il gol di Facundo? Un alleggerimento». Altri estratti dalla lunga lista di aforismi dedicati al difensore, adottato dalla curva per faccia, modi e commenti da duro («Il rigore? In Argentina non l’avrebbero mai dato — dice lui —. Comunque ora spero in una convocazione nell’Italia di Prandelli»): «Facundo si allaccia gli scarpini con il filo spinato», «Quando Facundo ha fame il frigo va a fargli la spesa», «Quando Facundo vuole imbroccare una ragazza la invita a casa a vedere la sua collezione di tibie», «Quando Roncaglia nega l’evidenza, l’evidenza se ne va senza avere nulla da ridire», «Quando Facundo sbuccia le cipolle, sono loro a piangere», «Facundo può dire gatto quando gli pare», «Quando un avversario si sbuccia un ginocchio, lui glielo mangia», «Quando Facundo arriva al casello, la sbarra non si alza, si inchina», Esplode in rete l’ironia dei tifosi viola: «Il gol di Facundo? Un alleggerimento...» «Quando Facundo fece la prova del palloncino, inventò la mongolfiera», «La Cittadella la fa Facundo appena c’ha dieci minuti», «Quando Facundo chiama, il cellulare vibra di paura». Personalità Quando Facundo di- venterà perfetto, eviterà di colpire pali e di finire nelle cronache per falli nella sua area: per l’entrata da rigore su Pabon è graziato da Valdes, prima del tentativo-bis. Dice Donadoni: «Mi ha fatto piacere che sia andato sul dischetto anche la seconda volta, ha dimostrato personalità. Il pari era il risultato giusto. Cambi criticati? Non mi interessa, scelgo io». Approccio ok Poteva non esserci spazio per la seconda esibizione di Valdes (data dal mano di Toni in area) se Jovetic non avesse prima fatto pari nel conto dei penalty da horror. Jo-Jo va sul dischetto dopo lo spintone di Rosi su Cassani, lanciato da Toni, subentrato e in tutti i sensi decisivo. Montella: «Bene l’approccio, non volevo pensassimo subito alla Juve. E felice perché cerchiamo sempre di fare noi la partita, anche se serviva una Fiorentina più matura. Seferovic titolare? Ha caratteristiche complementari a Jovetic. Jo-Jo? Rigore a parte si è dato molto da fare, anche più di altre volte». © RIPRODUZIONE RISERVATA CASSANI 6,5 Attento dietro, puntuale in offesa. Si procura il rigore. SEFEROVIC 6 Si limita a far da sponda. Non viene molto cercato. TONI 5,5 Si sbatte, ma al tramonto causa il rigore del pareggio. JOVETIC 5 Stavolta Jo Jo è la palla al piede. Capita. Non trova varchi. E fallisce il rigore con cui poteva chiudere la sfida. All. MONTELLA 6,5 La Viola gioca bene, domina il Parma fino al vantaggio e oltre. Se non chiude la sfida non è colpa sua. GLI ARBITRI: VALERI 7 I tre rigori ci sono. Non ammonisce Toni sul fallo di mano. De Pinto 6, Viazzi 6,5. Peruzzo 6, Cervellera 6. LA GAZZETTA SPORTIVA 16 DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012 SERIE A GIOCHIAMO A TAVOLINO LA 4 ORE 12.30 SAMPDORIA (4-3-3)-TORINO (4-2-4) a 3 COSTA GIORNATA 35 Classifica SQUADRE PT JUVENTUS 12 NAPOLI 9 LAZIO 9 SAMPDORIA (-1) 8 FIORENTINA 7 INTER 6 ROMA 4 CATANIA 4 PARMA 4 TORINO (-1) 3 MILAN 3 GENOA 3 BOLOGNA 3 CHIEVO 3 ATALANTA (-2) 2 CAGLIARI 2 UDINESE 1 PALERMO 1 PESCARA 0 SIENA (-6) -4 ROMERO RETI G V N P F S 4 3 3 3 4 3 3 3 4 3 3 3 3 4 3 3 3 3 3 3 4 3 3 3 2 2 1 1 1 1 1 1 1 1 1 0 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0 1 1 1 1 0 0 0 0 1 2 1 1 0 2 0 0 0 0 1 1 1 1 2 1 2 2 2 3 1 1 2 2 3 1 11 8 7 6 6 6 7 5 4 3 3 5 4 3 2 2 4 1 2 3 2 2 1 3 4 3 6 6 6 2 3 6 7 7 2 4 8 7 9 4 25 OBIANG KRSTICIC 6 10 ROSSINI 22 PARTITE 14 11 GASTALDELLO 5 69 33 GLIK 1 GILLET 9 14 6 BIANCHI GAZZI OGBONNA 20 17 VIVES MASIELLO ARBITRO CALVARESE Assistenti Petrella Niccolai IV Bianchi Add Guida (1) La Penna (2) TV Sky Calcio 1 HD e Sky SuperCalcio HD; Mediaset Premium Calcio HD 47 31 28 11 BRIVIO MORALEZ 5 25 MEGGIORINI BRIGHI 13 PISANO 44 MANFREDINI CAZZOLA 10 19 3 21 LUCCHINI CIGARINI 5 ILICIC BARRETO 15 14 23 BERTOLO DONATI 6 77 BELLINI RAIMONDI MANTOVANI ARBITRO GIACOMELLI Assistenti Posado Faverani IV Vuoto Add Doveri (1) Roca (2) TV Sky Sport 1 HD e Sky Calcio 5 HD; Mediaset Premium Calcio 5 ATALANTA p. 2 PALERMO p. 1 PANCHINA 23 L. Gomis, 36 Darmian, 2 Rodriguez, 5 Di Cesare, 4 Basha, 7 Santana, 11 Cerci, 77 Verdi, 10 Sgrigna, 24 Sansone. ALLENATORE Ventura. BALLOTTAGGI Meggiorini-Sgrigna 60-40%, Stevanovic-Cerci 70-30%, D’Ambrosio-Darmian 60-40%. SQUAL. nessuno. DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Suciu (30 giorni), Birsa (10). ALTRI A. Gomis, Agostini, Caceres, Migliorini, Barbosa, De Feudis, Bakic, Suciu, Birsa, Gorobsov, Diop. PANCHINA 16 Polito, 78 Frezzolini, 2 Stendardo, 25 Matheu, 32 Ferri, 94 Palma, 23 Scozzarella, 9 Troisi, 99 Parra, 91 De Luca. ALL. Colantuono. BALLOTTAGGI nessuno. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Capelli (90 giorni), Peluso (4), Schelotto (4), Carmona (7), Ferreira Pinto (30), Marilungo (7), Radovanovic (30), Biondini (40). PANCHINA 99 Benussi, 89 Morganella, 29 Garcia, 18 Labrin, 28 Kurtic, 20 Rios, 7 Viola, 17 Giorgi, 11 Hernandez, 9 Dybala,19 Budan. ALL. Gasperini. BALLOTTAGGI Milanovic-Garcia 60-40%, Donati-Rios 60-40 %, Miccoli-Hernandez 60-40%. DIFFIDATI nessuno. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI Cetto (da valutare), Sanseverino (da valutare), Zahavi (15 giorni), Brienza (2). ALTRI Brichetto. 49 2 3.70 QUOTE le vittorie in Serie A di Gastaldello con la maglia della Sampdoria su un totale di 128 presenze. 25 VON BERGEN 2 TORINO p. 3 X 3.30 1 MILANOVIC UJKANI PANCHINA 32 Berni, 95 Falcone, 8 Mustafi, 15 Poulsen, 21 Soriano, 7 Castellini, 12 Tissone, 19 De Silvestri, 5 Renan, 9 Pozzi, 98 Icardi, 23 Eder. ALLENATORE Ferrara. BALLOTTAGGI Munari-Soriano 60-40%, Krsticic-Icardi 80-20%. SQUALIFICATI Da Costa (18/11/2012). DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Juan Antonio (5 giorni), Poli (30). ALTRI Palombo. 1 2.00 MUNOZ 10 BONAVENTURA DENIS MICCOLI CONSIGLI 6 27 SAMPDORIA p. 8 1 1.85 X 3.40 2 4.25 78 le presenze in Serie A di Massimo Donati con l’Atalanta, squadra con cui ha esordito nella massima serie. ORE 15 CATANIA (4-3-3)-NAPOLI (3-4-1-2) 11 12 MARCHESE gare consecutive di campionato in cui il Catania ha subito 2 gol, con questi risultati finali: una vittoria per 3-2, due pareggi per 2-2 e due sconfitte per 0-2 D’AMBROSIO 2 QUOTE I NUMERI 11 STEVANOVIC BERARDI La classifica tiene conto di quest’ordine preferenziale: 1) punti; 2) a parità di partite giocate, differenza reti; 3) gol segnati gare senza vittorie per il Palermo, che ha raccolto per l’ultima volta i tre punti il 1o aprile scorso, 3-1 a Bologna, poi 5 punti in 11 gare 3 MUNARI ESTIGARRIBIA ■ CHAMPIONS ■ PRELIMINARI CHAMPIONS ■ EUROPA LEAGUE ■ RETROCESSIONE 4 19 MARESCA MAXI LOPEZ 28 ORE 15 ATALANTA (4-4-1-1)-PALERMO (3-4-2-1) MAGGIO 4 17 ALMIRON GOMEZ 19 3 PANDEV SPOLLI 21 ANDUJAR DZEMAILI 28 17 10 9 LODI BERGESSIO HAMSIK 6 LEGROTTAGLIE INLER CAVANI 28 BIAGIANTI BARRIENTOS 22 1 CANNAVARO DE SANCTIS 88 7 27 14 20 CAMPAGNARO 6 ARONICA 18 ZUNIGA ALVAREZ 4 ARBITRO BERGONZI Assistenti Giallatini Grilli IV Giordano Add Gervasoni (1) Pinzani (2) TV Sky Calcio 3 HD; Mediaset Premium Calcio 1 HD CATANIA p. 4 NAPOLI p. 9 PANCHINA 1 Frison, 34 Messina, 14 Bellusci, 5 Rolin, 33 Capuano, 13 Izco, 30 Salifu, 8 Sciacca, 19 Castro, 24 Ricchiuti, 15 Morimoto, 35 Doukara. ALLENATORE Maran. BALLOTTAGGI Biagianti-Izco 60-40%, Spolli-Bellusci 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Terracciano (5 giorni) e Keko (da valutare). ALTRI Potenza, Augustyn. PANCHINA 22 Rosati, 15 Colombo, 55 Gamberini, 21 Fernandez, 2 Grava, 16 Mesto, 8 Dossena, 85 Behrami, 4 Donadel, 24 Insigne, 9 Vargas. ALLENATORE Mazzarri. BALLOTTAGGI nessuno. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Britos (21 giorni). ALTRI Uvini, El Kaddouri, Rinaudo. QUOTE 1 3.30 MARCATORI 4 RETI Jovetic (Fiorentina) X 3.30 1 RETE Cigarini e Denis (Atalanta); Ekdal e Sau (Cagliari); Gomez, Lodi e Marchese (Catania); Cruzado (Chievo); Toni e Ronacaglia (Fiorentina); Kucka, Jankovic e Merkel (Genoa); Coutinho e Sneijder (Inter); Asamoah, Giaccherini, Lichtsteiner, Pirlo e Vidal (1) (Juventus); Candreva (Lazio); Dzemaili, Insigne, Maggio e Pandev (Napoli); Rios (Palermo); Belfodil, Parolo, Rosi e Valdes (Parma); Caprari e Celik (Pescara); Lamela, Lopez e Marquinho (Roma); Costa, Estigarribia e Gastaldello (Sampdoria); Calaiò, Vergassola e Ze Eduardo (1) (Siena); Bianchi, Brighi e Sgrigna (Torino); Basta, Di Natale, Lazzari e Maicosuel (Udinese) PROSSIMO TURNO 5a GIORNATA Martedì 25 settembre FIORENTINA-JUVENTUS ore 20.45 Mercoledì 26 settembre, ore 20.45 CATANIA-ATALANTA CHIEVO-INTER GENOA-PARMA MILAN-CAGLIARI NAPOLI-LAZIO PESCARA-PALERMO ore 18.30 ROMA-SAMPDORIA TORINO-UDINESE Giovedì 27 settembre SIENA-BOLOGNA ore 20.45 7 le partite di campionato senza successi per il Cagliari. L’ultima vittoria è il 3-0 sul Catania del 24 aprile scorso le reti incassate da Andujar in questo campionato, due per ciascuna partita disputata. ORE 15 UDINESE (3-5-2)-MILAN (4-3-3) 3 RETI Hernanes e Klose (Lazio); Pazzini (1) (Milan); Maxi Lopez (Sampdoria) 2 RETI Diamanti (1) e Gilardino (Bologna); Bergessio (Catania); Pellissier (1) (Chievo); Immobile (Genoa); Cassano e Milito (Inter); Giovinco, Quagliarella e Vucinic (1) (Juventus); Cavani (1) e Hamsik (Napoli); Florenzi e Osvaldo (Roma) 6 2 2.15 IL NUMERO 16 CODA 26 20 PASQUALE ABATE 37 PEREYRA 1 BRKIC 66 DANILO PINZI 3 BENATIA 11 23 PAZZINI AMBROSINI BARRETO 92 EL SHAARAWY 8 17 ZAPATA 9 ALLAN 18 EMANUELSON MONTOLIVO 10 DI NATALE 5 17 28 32 5 NOCERINO 2 DE SCIGLIO BASTA ARBITRO CELI Assistenti Preti Marzaloni IV Passari Add Tagliavento (1) Tommasi (2) TV Sky Calcio 1 HD; Mediaset Premium Calcio 3 UDINESE p. 1 MILAN p. 3 PANCHINA 25 Padelli, 93 Pawlowski, 75 Heurtaux, 4 Angella, 6 Faraoni, 27 Armero, 88 Willians, 7 Badu, 77 Maicosuel, 31 Fabbrini, 13 Ranegie. ALLENATORE Guidolin. BALLOTTAGGI Basta-Faraoni 55-45%, Pasquale-Armero 55-45%, Barreto-Fabbrini 60-40%. SQUALIFICATI Lazzari (1). INDISPONIBILI Muriel (60 giorni), Domizzi (5). PANCHINA 1 Amelia, 59 Gabriel, 25 Bonera, 13 Acerbi, 15 Mesbah, 21 Constant, 77 Antonini, 12 Traoré, 34 De Jong, 10 Boateng, 22 Bojan, 19 Niang. ALL. Allegri. BALLOTTAGGI De Sciglio-Mesbah 60-40%, Ambrosini-De Jong 70-30%, Emanuelson-Boateng 60-40%, El Shaarawy-Bojan 60-40%. SQUAL. nessuno. DIFF. Bonera. INDISP. Muntari (110 giorni), Strasser (30), Didac Vilà (30), Pato (14), Robinho (4), Flamini (4). ALTRI Yepes, Carmona, Valoti. QUOTE 1 2.75 X 3.30 2 2.45 10 le reti realizzate al Milan da Totò Di Natale, la bestia nera dei rossoneri. «Dobbiamo trovare subito la nostra identità, a Bergamo capiremo quanto valiamo» ABBIATI MEXES 8 Il Palermo del Gasp: «Coraggio e attacco» DAL NOSTRO INVIATO GIULIO DI FEO GRASSOBBIO (Bg) Manco fosse una tv con cui bastava solo smanettare un po’ per vedere pulito, il Palermo secondo Gasperini inizia da qui: sintonia, quella che per Zamparini Sannino con la squadra aveva raggiunto solo all’1%. Dopo una settimana di ritiro l’immagine pare più nitida. Pare, appunto, perché oggi c’è da sintonizzarsi su Atalanta-Palermo e il banco di prova è bello tosto. «Una squadra che l’anno scorso è stata tra le migliori, e su quella scia sta facendo bene. Contro di loro possiamo capire subito quanto valiamo», sostiene Gasperini. Che ha avuto una settimana per seminare e inizia un ciclo tosto ma abbordabile (dopo Bergamo si va a Pescara, poi c’è il Chievo in casa) che può far prendere una direzione precisa al campionato rosanero. Ieri allenamenti sui palloni inattivi, Miccoli a provare un sacco di punizioni, e facce sorridenti. «Il morale non era alto all’inizio— ammette —, ma ho trovato disponibilità e ottime risposte dal punto di vista comportamentale. Riparto da un gruppo solido e positivo, ora però conteranno le partite. Zamparini ha giurato che non mi caccia? L’ha detto tante volte... Ci conosciamo, ci stimiamo, e spero di spezzare questa catena di esoneri. Non solo coi risultati, ma con il lavoro». E ieri in conferenza stampa il primo distillato di Gaspensiero applicato al Palermo. Gian Piero Gasperini, 54 anni, tecnico del Palermo: lunedì scorso ha sostituito Sannino, esonerato GETTY DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012 ORE 15 BOLOGNA (4-3-1-2)-PESCARA (4-3-2-1) 6 MORLEO TAIDER 14 25 ORE 15 CAGLIARI (4-3-3)-ROMA (4-3-3) 14 3 NATALI AGLIARDI 15 33 PEREZ KONE 5 20 23 93 DIAMANTI QUINTERO VUKUSIC COLUCCI 10 ANTONSSON CAPRARI GILARDINO 13 4 77 15 MOTTA PERIN 8 48 LAMELA FLORENZI MODESTO PERICO 29 12 77 PINILLA DESTRO TACHTSIDIS 19 17 15 LOPEZ PJANIC 5 51 CONTI 20 15 ROSSETTINI 24 EKDAL THIAGO RIBEIRO 5 CASTAN 42 BALZARETTI ARBITRO GIANNOCCARO Assistenti Galloni Padovan IV Costanzo Add Banti (1) Giancola (2) TV Sky Calcio 4 HD; Mediaset Premium Calcio 4 PESCARA p. 0 CAGLIARI p. 2 ROMA p. 4 PANCHINA 32 Pelizzoli, 3 Crescenzi, 2 Zanon, 5 Capuano, 26 Blasi, 8 Bjarnason, 16 Brugman, 10 Celik, 17 Weiss, 7 Soddimo, 80 Jonathas, 9 Abbruscato. ALLENATORE Stroppa. BALLOTTAGGI Bocchetti-Capuano 60-40%. SQUALIFICATI Terlizzi (2). DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Romagnoli (5 giorni), Savelloni (90). ALTRI Mobdj, Perrotta, Togni, Chiaretti. PANCHINA 25 Avramov, 3 Ariaudo, 8 Avelar, 21 Dessena, 16 Eriksson, 18 Nené, 27 Sau, 32 Casarini. ALLENATORE Ficcadenti. BALLOTTAGGI Perico-Ariaudo 70-30%, Ekdal- Dessena 60-40%, Ibarbo–Sau 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Cossu (15 giorni), Camilleri (5). ALTRI Anedda, Murru, Del Fabro, Piredda. PANCHINA 13 Goicoechea, 11 Taddei, 3 Marquinhos, 46 Romagnoli, 47 Lucca, 7 Marquinho, 20 Perrotta, 26 Tallo, 55 Svedkauskas. ALLENATORE Zeman. BALLOTTAGGI Piris-Taddei-Marquinhos 70-20-10%, Pjanic-Marquinho 80-20%. SQUALIFICATI Guberti (agosto 2015). DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Lobont (20 giorni), Dodò (20), De Rossi (2), Totti (2) Bradley (9), Osvaldo (2). ALTRI Nego. QUOTE 2 4.75 6,3 «Dobbiamo aspettarci un Milan che ha voglia di reagire e uscire da un periodo no, ma questo è uguale per noi». Francesco Guidolin, Udinese. La prima vittoria stagionale è a quota 2,75. STEKELENBURG PANCHINA 1 Curci, 45 Carvalho, 21 Cherubin, 43 Sørensen, 8 Garics, 20 Abero, 30 Pazienza, 17 Guarente, 7 Gimenez, 77 Pasquato, 18 Gabbiadini, 99 Acquafresca. ALLENATORE Pioli. BALLOTTAGGI Perez-Pazienza 60-40%, Pulzetti-Guarente 60-40%. SQUALIFICATI Portanova (fino al 9/2/2013). DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI nessuno. ALTRI Lombardi, Stojanovic, Krhin, Paponi, Pisanu, Radakovic, Riverola, Rodriguez. X 3.65 2,75 24 BOLOGNA p. 3 1 1.70 GUIDOLIN TEME LA REAZIONE MILAN PIRIS BURDISSO AGAZZI 11 ARBITRO ROMEO Assistenti Meli Stefani IV Marrazzo Add Baracani (1) Merchiori (2) TV Sky Calcio 6 HD 23 NAINGGOLAN IBARBO ASTORI 1 BOCCHETTI CASCIONE PULZETTI 11 99 4 13 COSIC 18 23 PISANO 23 QUOTE la media voto nelle prime tre giornate di Perin, tra i migliori nonostante le nove reti subite. 1 2.90 X 3.70 5 2 2.20 LA ROMA DI ZEMAN ALL’ESAME CAGLIARI 2,20 «Anche se ci mancano giocatori importanti, sono convinto che chi li sostituirà farà bene». Zdenek Zeman all’esame Cagliari: il secondo successo in trasferta si gioca a 2,20. le reti in serie A di Thiago Ribeiro: l’unica doppietta l’ha segnata alla Roma. 4 ORE 15 INTER (4-3-1-2)-SIENA (3-4-2-1) 6 40 JUAN JESUS 31 1 7 22 VALIANI MILITO CHIVU 19 23 RANOCCHIA 55 11 10 14 ROSINA CASSANO GUARIN tattica: «Non ho esagerato in questo aspetto, vorrei che avessimo poche soluzioni ma precise. Con 3 gare in 8 giorni l’esperienza dobbiamo farla giocando». Modulo? «Di partenza 3-4-3 o 3-5-2, poi cambieremo in base alle situazioni. Oggi poi, parlando di difesa, è più corretto parlare di modulo a 7, a 8, a 9... ne vedo poche con 3 o 4 uomini dietro la linea della palla». Da qui il dettame numero uno: «Trovare subito un’identità precisa, senza sfarfallarci tra tanti moduli, magari anche sbagliando ma con tanta voglia di fare, senza calcoli ma con coraggio». Ecco perché «a Bergamo non possiamo pensare solo al risultato. Sarà importante la prestazione, una buona gara per trovare fiducia. Certo, i risultati sono importanti, danno serenità. Cercheremo sempre la vittoria più che il pari, sarà una nostra caratteristica». Focus sull’attacco: «È importante avere tante alternative, lì si fa la differenza». Il discorso arriva parlando di Miccoli, «il migliore dei nostri per qualità realizzative e un simbolo del Palermo, anche per i giovani. Non so se giocherà 38 gare, l’importante è che sarà determinante in quelle che giocherà». E Dybala? Prezzo a otto cifre, fin qui solo 32’ con la Lazio: «Un ragazzino forte, con qualità e talento, Ma è ancora in evoluzione, anche fisica. Dovrà essere valorizzato al meglio. Quando? Ce lo dirà lui. Noi lo faremo crescere, dandogli opportunità nei momenti giusti. Ci risponderà sul campo. E anche se non sarà pronto, sarà comunque da aspettare». Uomini contati ma l’Atalanta cerca la prima gioia in casa © RIPRODUZIONE RISERVATA ZINGONIA (Bergamo) Nella giornata in cui a Bergamo esordisce la Ztl attorno allo stadio per incoraggiare la gente ad andare a piedi, in bici o in autobus, l’Atalanta prova a correre per sprintare in classifica. Dopo l’impresa di San Siro («da lasciarci alle spalle in fretta però» ha detto il tecnico), Colantuono cerca la prima vittoria casalinga ancora contro il Palermo, come un anno fa. «Avendo cambiato allenatore non sappiamo che Palermo troveremo. Io comunque non ho visto una squadra allo sbando, Sannino ha fatto un buon lavoro. L’esonero? Non mi riguarda per cui non ne parlo. I presidenti pagano e hanno il diritto di fare delle scelte. Anche a me era dispiaciuto quando Zamparini mi ha esonerato ed ero sesto, ma non mi sono mai lamentato». Colantuono pensa più al Palermo, da affrontare senza otto infortunati. «Ho grande rispetto per il Palermo. In questo momento ho meno scelte a causa degli infortuni, ma ci tengo a dire che di infortuni muscolari non ne abbiamo avuti, sono stati tutti traumatici, Peluso si è fatto male in Nazionale e Carmona quest’estate in vacanza. Già mercoledì rientrerà qualcuno, ma ora dobbiamo pensare al Palermo». Prima della gara l’Atalanta omaggerà Martina Caironi, medaglia d’oro nei 100 metri alle Paralimpiadi. 4 IL NUMERO 166 giorni trascorsi dall’ultimo pareggio del Genoa (1-1 casalingo con il Cesena l’11 aprile). Da allora 3 vittorie e 6 sconfitte MARCHETTI SIENA p. -4 PANCHINA 12 Castellazzi, 27 Belec, 4 Zanetti, 6 Silvestre, 25 Samuel, 42 Jonathan, 44 Bianchetti, 11 Alvarez, 21 Gargano, 41 Duncan, 7 Coutinho, 88 Livaja. ALLENATORE Stramaccioni. BALLOTTAGGI Chivu-Zanetti 55-45%, Cambiasso-Gargano 60-40%, Cassano-Alvarez 65-35%. SQUALIFICATI nessuno. DIFFIDATI nessuno. INDISP. Stankovic (60 giorni), Palacio (3 giorni), Mudingayi (3 giorni) Mbaye (da valutare), Obi (7 giorni), Mariga (40 giorni) PANCHINA 12 Farelli, 89 Marini, 15 Dellafiore, 34 Martinez, 33 Rubin, 16 Verre, 10 D’Agostino, 77 Sestu, 57 Zè Eduardo, 9 Paolucci, 81 Bogdani. ALL. Cosmi. BALLOTTAGGI Angelo-Mannini 60-40%, Rodriguez-D’Agostino 60-40%, Valiani-Zè Eduardo 60-40%. SQUAL. Larrondo (3 mesi), Vitiello (4 anni), Terzi (3 anni), Belmonte (5 mesi). DIFFIDATI nessuno. INDISP. Campagnolo (21 giorni), Contini (7). ALTRI Coppola, Campos Toro, Reginaldo, Bolzoni, Mannini. QUOTE 1 1.35 10 2 9.00 5 6 10 MAURI ZARATE 24 18 LEDESMA KOZAK 8 87 HERNANES CANDREVA 10 22 BORRIELLO IMMOBILE Torres a valanga Pari del Verona 21 CANINI 14 1 BERTOLACCI SEYMOUR 17 SERIE A FEMMINILE SAMPIRISI MERKEL 91 33 5 FREY GRANQVIST KUCKA 13 ANTONELLI ARBITRO DAMATO Assistenti Barbirati Tonolini IV La Rocca Add Mazzoleni (1) Ostinelli (2) TV Sky Sport 1 HD, Sky SuperCalcio HD e Sky Calcio 1 HD; Mediaset Premium Calcio HD LAZIO p. 9 GENOA p. 3 PANCHINA 1 Bizzarri, 84 Carrizo, 3 Dias, 78 Zauri, 33 Stankevicius, 19 Lulic, 23 Onazi, 27 Cana, 15 Gonzalez, 11 Klose, 99 Floccari, 9 Rocchi. ALLENATORE Petkovic. BALLOTTAGGI Ciani-Dias 60-40%, Cavanda-Lulic 60-40%, Zarate-Onazi 70-30%, Mauri-Gonzalez 80-20%. SQUAL. nessuno. DIFFIDATI nessuno. INDISPONIBILI Brocchi (20 giorni), Diakite (5), Ederson (5), Konko (5), Radu (5). ALTRI Foggia, Matuzalem, Sculli. PANCHINA 30 Tzorvas, 63 Stillo, 28 Tozser, 24 Moretti, 18 Piscitella, 89 Anselmo, 11 Jankovic, 19 Jorquera, 3 Bovo, 9 Melazzi, 4 Ferronetti. ALLENATORE De Canio. BALLOTTAGGI Granqvist-Bovo 60-40%, Merkel-Jankovic 60-40%, Borriello-Jorquera 60-40%. SQUALIFICATI nessuno. INDISPONIBILI Vargas (7 giorni), Rossi (30). ALTRI Zima, Marchiori, Donnarumma, Velazquez. QUOTE X 3.85 2 6.00 70 5 vittorie consecutive da cui è reduce la Lazio in campionato (tre in trasferta e due in casa). Non succedeva dal settembreottobre 2010 Taccuino SCALONI 1 1.55 FELIPE reti realizzate nelle ultime 5 partite giocate dall’Inter in campionato a San Siro (14 dei nerazzurri e 11 degli ospiti) i precedenti di Cassano contro il Siena: 5 vittorie, 3 pari e 2 k.o., 5 le reti segnate 31 Guido Maconi © RIPRODUZIONE RISERVATA X 4.50 20 BIAVA PEGOLO 18 INTER p. 6 CAVANDA 22 PACI ARBITRO MASSA Assistenti Paganessi Musolino IV Cariolato Add Orsato (1) Di Bello (2) TV Sky Calcio 2 HD; Mediaset Premium Calcio 3 39 CIANI 25 RODRIGUEZ ORE 20.45 LAZIO (4-3-3)-GENOA (4-3-1-2) 2 24 DEL GROSSO NAGATOMO GLI AVVERSARI VERGASSOLA 3 25 NETO 21 27 99 13 8 CALAIÒ CAMBIASSO SNEIJDER HANDANOVIC I NUMERI ANGELO PEREIRA 26 Le regole Il cambio parte dalla 17 Le quote 14 BALZANO NIELSEN 22 LA GAZZETTA SPORTIVA le presenze in Serie A di Antonelli: quest’anno è sempre stato titolare ma ogni volta è stato sostituito. (f.sal.) Così la 1a giornata: Chiasiellis Como 0 0, Fiammamon za Firenze 2 3, Mozzecane Tava gnacco 0 2, Pordenone Mozzanica 2 2, Napoli Perugia 1 1, Torino Ri viera di Romagna 2 5, Torres Lazio 6 0, Brescia Verona 2 2. CALCIO A 5 Tre le squadre a punteggio pieno (g.l.g.) Montesilvano, Pesca ra e Genzano a punteggio pieno. Ris. 2a giornata: Asti Luparense 5 5; La zio Acqua & Sapone 3 4; Marca Ka os 2 2; Montesilvano Verona 8 0; Napoli Genzano 1 3; Venezia Pesca ra 2 3. Oggi: Rieti Putignano. DOCUMENTARI SU ESPN Cantona presenta i campioni ribelli I grandi ribelli del calcio rac contati da Eric Cantona. Da domani alle 23 su Espn Classic (canale 216 di Sky) cinque serate dedicate a So crates, Mekhloufi, Caszely, Pasic e Drogba. 18 LA GAZZETTA SPORTIVA DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012 L’INIZIATIVA GAZZETTA DA COLLEZIONE Un’opera completa e mai realizzata Gianluca Vialli, oggi 48 anni, alza la Champions 1996 riscoprire il meglio dei campioni passati e presenti. La galleria è composta da dodici Dvd per ogni squadra: immagini, gol, schede tecniche, analisi, approfondimenti. Un viaggio imperdibile, un supporto necessario per vivere le emozioni delle battaglie più difficili, le vittorie più prestigiose. Per ammirare la forza di giocatori che con la maglia bianconera, nerazzurra o rossonera hanno saputo far grande il calcio italiano. Trentasei Dvd per scoprire le radici di una storia che resta ancora da scrivere. INTER MILAN JUVE La Gazzetta dello Sport è lieta di presentare le Hall of Fame di Juventus, Milan e Inter: la più completa opera in Dvd mai realizzata sui tre club più vincenti del calcio italiano. Spazio alle leggende senza tempo che hanno scritto la storia sull’asse Torino Milano: Platini, Capello, Facchetti, Zidane, Van Basten, Ronaldo, Scirea, Baresi, Zenga... Monografie uniche per rivivere le cavalcate più esaltanti e Inzaghi, Ambrosini e Pirlo a Manchester nel 2003 Javier Zanetti, 39 anni, dopo la finale di Madrid 2010 Tre miti, una galleria I capitani leggendari Una questione di stile Da Facchetti a Del Piero, i tre dvd in edicola venerdì passano in rassegna le guide carismatiche di Juve, Milan e Inter ANDREA LUCHETTA MILANO Poche settimane fa Gianfelice Facchetti ha raccontato alla Gazzetta un aneddoto che spiega molto. «Una volta mio padre andò da Armando Picchi, quasi per scusarsi, dopo aver visto una cartolina celebrativa in cui veniva definito "capitano della Grande Inter"». Il capitano dello squadrone di Herrera, per l’appunto, era il livornese Picchi. Facchetti galoppava alla sua sinistra, in attesa di guadagnarsi i gradi. Che colpa avesse di questo lapsus non è dato sapere. Ma lui andò comunque a casa Picchi, a rimarcare che non voleva nulla in più di quello che era stato. Di capitani ce n’è tanti. Di guide carismatiche, capaci di scrivere la piccola storia del calcio, molte meno. Basta immaginare questo incontro — mantenuto riservato dai protagonisti — per capire dove corra il confine fra cronaca e storia. Due dei più grandi difensori di sempre, un carico di gloria e ricchezze che stenderebbe un emiro, a discutere di una piccola questione di principio per cui non avevano responsabilità alcuna. Giocando con la fantasia possiamo figurarci il rispetto forse un po’ imbarazzato di Facchetti — 4 scudetti e due Coppe dei Campioni — mentre varcava la soglia di casa del «suo» capitano. Il talento serve, per indossare la fascia, eccome: serve a guadagnare il rispetto di uno spogliatoio di campioni e mestieranti, spietati di fronte alle debolezze altrui. Servono i trofei, serve fortuna. Ma per avvicinare l’esempio di questi capitani serve in primo luogo una tempra morale che non per forza si accompagna al talento. Questione di famiglia E certo non è un caso se due dei più fulgidi rappresentanti di que- Il cofanetto per raccogliere l’opera completa sui miti che hanno scritto la storia della Juventus: i dvd ogni venerdì in edicola anni di storia rossonera, passata spesso per il braccio sinistro di casa Maldini. Di Cesare si può ridere, il suo accento strascicato ha fatto la gioia di Teo Teocoli. Ma era una di quelle prese in giro che si riservano a chi si stima, a chi si vuole bene. Alzi la mano chi ricorda un suo capriccio, una scenata da bambolotto viziato. Nulla. Come poco o nulla si può rimproverare a suo figlio Paolo, «physique du rôle» senza pari — 5 Champions nel carniere — erede più degno tanto del padre quanto di un altro mostro sacro come Franco Baresi. Gente silenziosa e di sostanza, capace di capire i momenti per alzare la voce e quelli per tacere, lasciando parlare sempre la forza dell’esempio. Tempra Ecco, nella sfilata La collezione completa della Hall of Fame rossonera, un’opera imperdibile per i grandi appassionati della storia del Milan Dodici dvd, una sola immensa leggenda: è quella dell’Inter. Potrete rivivere le imprese dei suoi protagonisti grazie al progetto Gazzetta sta categoria sono padre e figlio. Cesare e Paolo Maldini, le mani che hanno stretto la prima Coppa dei Campioni del Milan e quelle che hanno accarezzato l’ultima. In mezzo 44 Paolo Maldini era apprezzato per l’eleganza in campo e fuori delle tre uscite odierne non troverete un solo giocatore prono, disposto a transigere sui principi per seguire i refoli di vento. Alessandro Del Piero è volato in Australia senza sollevare mezza polemica. Non c’è bisogno di Nostradamus per leggere i suoi pensieri, ma certo non se ne trova traccia nei comportamenti e nelle dichiarazioni. Così come sarebbe una sorpresa scoprire un comportamento inopportuno di Javier Zanetti o di Beppe Bergomi. Giuseppe Meazza in nazionale calciò un rigore tenendosi i pantaloncini, per sopperire alla rottura dell’elastico, e non li abbandonò nemmeno dopo aver segnato (per inciso, in una semifinale dei Mondiali): alla faccia degli striptease che oggi accompagnano un mezzo golletto in Eccellenza. E lo stesso vale per gli altri campioni celebrati nelle uscite odierne: Boniperti, Scirea, Furino, Salvadore, Liedholm, Gianni Rivera. © RIPRODUZIONE RISERVATA 4 Le date I NUMERI 3 I dvd per ogni uscita: uno dedicato alla Juve, uno al Milan e uno all’Inter 11 Le uscite ancora in calendario fino al 7 dicembre: una per ogni venerdì 12 Le Champions League (e vecchie Coppe dei Campioni) vinte dalle tre grandi del calcio italiano: 7 dal Milan, 3 dall’Inter e 2 dalla Juventus PER NON PERDERE UNA PUNTATA Sta per arrivare la seconda uscita: con la Gazzetta a 9,99 euro GIÀ USCITA Venerdì 21 settembre I fenomeni Esordio con tre dvd dedicati ai fenomeni di ogni tempo: Charles, Sivori, Nordhal, Kakà, Matthäus, Ronaldo... LE PROSSIME USCITE Venerdì 28 settembre I grandi capitani L’ora dei leader: Boniperti, Scirea, Zanetti, Picchi, Liedholm, i due Maldini e via così. Venerdì 5 ottobre I Bomber Appuntamento con gli uomini gol: Inzaghi, Prati, Eto’o, Altobelli, Rossi o Trezeguet, per citarne alcuni. Venerdì 12 ottobre I fantasisti Gli uomini che fanno scattare la lampadina: difficile non ricordare fra i tanti Corso, Suarez, Savicevic, Boban, Rui Costa, Baggio o Laudrup. Venerdì 19 ottobre Classe al potere Tecnici e incontenibili. Gente come Nedved, Tardelli, Weah, Gullit, Mazzola, Ibrahimovic. Venerdì 26 ottobre I guerrieri Indomabili: fra i tanti nei 3 dvd, Zamorano, Oriali, Ince, Davids, Vidal, Benetti, Gattuso, Trapattoni, Desailly. Venerdì 2 novembre I signori del centrocampo Gli architetti del gioco. Pirlo, Ancelotti, Albertini, Veron, Cambiasso, Matteoli, Vieira, Emerson, Paulo Sousa... Venerdì 9 novembre Le frecce I cursori infaticabili: Di Livio, Zambrotta, De Agostini, Serginho, Cafu, Evani, Maicon, Bianchi, Jair... Venerdì 16 novembre I leader della difesa I muri portanti delle squadre: Samuel, Passarella, Nesta, Thiago Silva, Cannavaro, Thuram... Venerdì 23 novembre I portieri Non servono presentazioni per gente come Buffon, Zoff, Zenga, Sarti, Rossi, Cudicini... Venerdì 30 novembre I mastini della difesa L’incubo dei bomber. Costacurta, Benetti, Schnellinger, Cordoba, Burgnich, Ferri, Chiellini, Montero, Gentile... Venerdì 7 dicembre I condottieri Le menti di queste grandissime: Lippi, Trapattoni, Mourinho, Herrera, Sacchi, Rocco, Liedholm... DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012 LA GAZZETTA SPORTIVA 19 # L’INACCETTABILE SFIDA AL PREFETTO IL CAGLIARI DI CELLINO CONTRO LA LEGGE laVergogna di ANDREA SCHIANCHI iamo proprio all’ultimo stadio: più in basS so non si può sprofondare. Il prefetto di Cagliari ordina che Cagliari-Roma si giochi a porte chiuse, poiché il nuovo impianto di Is Arenas non è considerato agibile e non esistono le necessarie condizioni di sicurezza per il pubblico. E che cosa succede? Il presidente del Cagliari, Massimo Cellino, con un comunicato sul sito del club, «invita e chiede a tutti i suoi tifosi, titolari di biglietto e abbonamento, di recarsi allo stadio per assistere alla partita Cagliari-Roma nel rispetto dell’ordine e della civiltà. La Società Cagliari Calcio e i suoi ingegneri reputano in- ilCiclismo laVignetta LA STORIA DI VALKENBURG CI RICORDA CHE NIBALI E MOSER POSSONO VINCERE di PIER BERGONZI trade strette e mulini a vento, curve secche, S discese e strappi brevi che sono come un coltello conficcato nella schiena... Il percorso di Valkenburg è la sintesi del ciclismo. In questo angolo ben pettinato del mondo, dove la bici è parte del paesaggio, si corre oggi un Mondiale facile solo all’apparenza, ma certamente apertissimo. Velocisti come Boonen, Freire e Degenkolb, attaccanti come Gilbert e Gerrans e Moser, ma anche specialisti da corse a tappe come Nibali, Contador, Valverde e «Purito» Rodriguez partiranno questa mattina da Maastricht convinti di poter vincere. Contando anche la prova di Heerlen 1967 (nella città che confina con Valkenburg vinse il giovane Eddy Merckx!) è la sesta volta che il Mondiale ha sede nel Limburgo olandese, una regione di cultura fiamminga. Negli 85 anni di edizioni iridate è un record. Soltanto Copenaghen conta 5 edizioni. E’ strano constatare che Valkenburg, una piacevole cittadina di provincia con poco più di 15.000 abitanti, abbia fatto altrettanto. La verità Nibali (destra) e Paolini guidano gli azzurri BETTINI fatti la struttura agibile e sicura». Parole che sanciscono un pericoloso scivolamento: dalla rissa da pollaio (così, fino a ieri, poteva definirsi la querelle tra Cellino e le istituzioni) siamo all’istigazione a delinquere. Proprio così, perché l’ordine di un Prefetto, in quanto rappresentante dello Stato sul territorio e diretto dipendente del Ministero dell’Interno, è legge: lo si può contestare, ma non lo si può violare, a meno che non si voglia incorrere in guai giudiziari. Tutto ciò al netto di una situazione, quella del nuovo stadio di Cagliari, che ha qualcosa di grottesco. Anche la Le- è che qui ci sono le uniche montagnole olandesi e che il ciclismo, da queste parti, è il primo sport. Qui si conclude l’Amstel Gold Race e qui ha fatto tappa il Tour de France. Il governo regionale del Limburgo ha messo sul piatto dell’Uci circa 12 milioni di euro per godersi questa settimana arcobaleno e si è già candidato ad organizzare anche l’edizione del 2014 se gli spagnoli di Ponferrada non riusciranno a far quadrare il budget... Un giro panoramico nel museo virtuale del Mondiale di Valkenburg aiuta a capire che oggi può accadere di tutto. Nel 1938 vinse il velocista Marcel Kint, ma solo 8 corridori conclusero il Mondiale e tutti gli italiani guidati da Gino Bartali si ritirarono. Dieci anni dopo, nel ’48 Coppi e Bartali erano i più forti, ma si corsero contro e non conclusero la gara vinta da un cacciatore di Classiche come Brik Schotte. La federciclismo squalificò entrambi per comportamento antisportivo. Nel 1979 Giovanni Battaglin lanciò una volata a quattro, ma venne platealmente chiuso contro le transenne, fino a cadere, da Jaan Raas. Vinse l’olandese e a nulla valsero due reclami della nostra Nazionale. E nel 1998, infine, dopo il successo di Ivan Basso tra gli under 23, ci aspettavamo l’acuto di Michele Bartoli, corridore baciato dal talento, ma non sempre dalla fortuna. Pioggia e freddo resero selettivo il percorso. Bartoli cadde, poi forò e cambiò tre volte la bici e perse l’attacco decisivo del postino svizzero Oskar Camenzind. Per l’argento Peter Van Petegem riuscì a precedere Bartoli e Lance Armstrong (quarto, come alla Vuelta e nella crono di quel Mondiale). A Valkenburg, sul circuito del Cauberg, quindi sono diventati campioni del mondo un velocista (Kint) due specialisti di Classiche (Schotte e Raas) e un corridore da corse a tappe (Camenzind). Capite perché nel pronostico di oggi è giusto mettere Gilbert in prima fila, ma sarebbe un grave errore non pensare a un attacco irresistibile di Purito Rodriguez e Nibali a una sparata da finisseur di Gerrans, Boasson Hagen e Moser, oppure a una volata, di gruppo scremato che piomba all’ultimo momento sugli attaccanti, con Boonen, Freire e Degenkolb da battere. © RIPRODUZIONE RISERVATA di VALERIO MARINI di LUCA CHIABOTTI L a stagione del basket è iniziata con una grande novità: non ha vinto Siena come succedeva con una precisione millimetrica dal 2008. La Supercoppa conquistata da Cantù, più che chiudere il ciclo della Montepaschi, dimostra solo che l’anno che parte è quello delle occasioni, che il pronostico non è scontato e che il tappo che la bravura e la potenza superiore dei pluricampioni d’Italia avevano posto sul basket italiano, non c’è più. Ma sarebbe sbagliato dire che è iniziata l’era di Milano, diventata la più ricca e la sola ad aver confermato e rinforzato il nucleo arrivato secondo lo scorso anno (la continuità era stata proprio la forza di Siena e della sua più acerrima avversaria degli ultimi tempi, Cantù). Ovvio che Milano sulla carta è più forte, ma in campo dovrà battere le finaliste di ieri: non sarà facile. Però sapere che c’è un pronostico in bilico dopo tanto tempo dà una spinta diversa alla stagione che parte il prossimo weekend. Una stagione difficile, non solo economicamente. Le squadre hanno speso di meno (Siena addirittura 6 milioni di euro) e i risparmi che possiamo considerare attorno ai 12-15 milioni complessivi hanno provocato una perdita di qualità tecnica che non ha precedenti: non solo McCalebb, Lavrinovic e © RIPRODUZIONE RISERVATA La Juve manda due messaggi al campionato IL CINGUETTIO DEL GIORNO DOMENICO CRISCITO Difensore Zenit San Pietroburgo Grande @Fabio_Fogna in finale al torneo di San Pietroburgo.. Domani non posso mancare!!! Emanuele Giaccherini tra i protagonisti della Juve contro il Chievo REUTERS @mimmo criscito4 GOKHAN INLER Centrocampista del Napoli Verso Catania... Forza Napoli! G88 Ex tennista, 4 titoli del Grande Slam Andersen di Siena, top europei, ma 5 dei primi 6 realizzatori della passata stagione e giovani in rampa di lancio come Koponen hanno lasciato il nostro campionato senza essere stati rimpiazzati. Del resto, se anche Kobe Bryant dice che il miglior campionato d’Europa è la Turchia, seguita dalla Spagna, dobbiamo credergli... Ma le nostre società, e i nostri allenatori, sono bravi e qualcosa di buono, come già s’è visto ieri in Supercoppa, sapranno inventarsi per rendere interessante il campionato. E’ anche una stagione che parte con tante scorie del passato e nodi non risolti, dalla questione arbitrale, al rapporto difficile con la televisione e con i grandi media generalisti, a calendari sempre più difficili da digerire: quest’anno le gare migliori si giocheranno spesso il venerdì in Eurolega e il lunedì. Piacerà al pubblico? Siamo i primi ad esserci goduti il primo atto della stagione: eravamo arrivati a Rimini scettici e ci siamo divertiti. Ma non basta l’aria di novità che il successo di Cantù e il pronostico pro Milano possono dare al movimento. Nell’ultima estate sono sparite due squadre, molte traballano. Se il basket italiano non darà un colpo di reni, non investirà in nuove idee e in se stesso accontentandosi di amministrare quel poco che c’è, è destinato a scendere ancora. E’ questa la vera sfida nell’anno della crisi. dallaPrima TwitTwit CARLOS MOYA LA SUPERCOPPA A CANTÙ DIMOSTRA CHE IL «TAPPO» DI SIENA È SALTATO © RIPRODUZIONE RISERVATA La fatica di Champions e il corposo turnover superati senza incertezze @GokhanInler ilBasket ga Calcio, che ha comunque condannato le parole di Cellino, ha le sue responsabilità nell’aver assistito, e non partecipato, a questa sceneggiata. Il fatto grave è che un presidente, pur frustrato per il progetto ancora bloccato, invochi un’adunata contro la decisione di un rappresentante dello Stato. Ma con quale coraggio Cellino si assume la responsabilità di convocare il pubblico in un impianto non a norma? Non siamo nella Repubblica delle Banane, gli ordini dei prefetti si rispettano. La decisione arrivata nella notte ha il sapore di un compromesso molto italiano: non si potevano rischiare scontri tra i tifosi, aizzati da Cellino, e le forze dell’ordine. Sono culé da sempre, però un po’ mi stanca l’uso del Barça in chiave politica.. Lo sport è sport, che smettano di mescolarlo @Charlymoya SERGIO AGUERO Attaccante del Manchester City Dopo un mese non vedo l’ora di tornare in campo. Gran partita di Premier, C'mon, City!! @aguerosergiokun SIMONE PEPE Calciatore della Juventus Allenamento finito sto molto meglio adesso! Grazie a tutti quelli che mi scrivono un abbraccio @pepigno7 FERNANDO ALONSO Pilota Ferrari Quinta posizione, per continuare la media di questa stagione in qualifica;))! Bella gara, affidabilità, strategie..! Sarà divertente... @alo oficial di LUIGI GARLANDO cco dov’era questo beneE detto top-player... Non sul mercato, ma dimenticato in un cassetto di casa: Fabio Quagliarella. E’ bastato tirarlo fuori: un gol al Chelsea, doppietta al Chievo. Tre gol in quattro giorni e la Juventus prosegue a punteggio pieno in campionato, trascinando a 43 la striscia della sua storica imbattibilità. Da una notte di Champions in casa dei campioni d’Europa alla routine col piccolo Chievo: un’escursione emozionale che poteva giocare butti scherzi alle motivazioni. Invece la Juve è stata feroce fin dal primo assalto e non ha smesso di pressare neppure sul 2-0, atleticamente impressionante. Questo il primo poderoso messaggio di forza. Il secondo: se a Genova la Juve aveva sofferto l’assenza dei titolari, stavolta manco si è accorta del turnover (fuori Pirlo, Vidal, Lichtsteiner...), trascinata dai Giaccherini. Si è affacciato Isla, ha esordito Bendtner, è esploso Quagliarella: la Juve è sempre di più e sempre più padrona. Ora, martedì, la trasferta più calda dell’anno: Firenze. Non serviva, ma i viola si presenteranno con un pizzico di cattiveria in più per la delusione di Parma: vittoria svanita nel recupero per un rigore procurato dall’impacciato Toni, dopo che Jovetic aveva ciccato quello del match-point. La Fiorentina è inciampata nelle sue bandiere. Ma ha giocato bene, ha dominato a lungo. Montella sta facendo crescere in fretta una squadra di qualità che sarà protagonista. Questo conta. Napoli e Lazio giocano per restare aggrappate alla Juve, in attesa di sfidarsi mercoledì. Hanno maglie che alludono al cielo, puntano in alto, fanno calcio di qualità. Mazzarri ha più margini di turnover (ora an- che Vargas), ma se Petkovic mette in fila la quarta vittoria realizza un inedito nella storia della Lazio, quindi stiamo parlando di una squadra che va oltre l’ordinario. Tra oggi e mercoledì il campionato aggiornerà l’identikit dell’anti-Juve. Ma la partita del giorno è a Udine. Sconfitto due volte su tre in campionato, fischiato in Champions, il Milan cerca i punti del rilancio per poi recuperare pedine importanti (Robinho, Pato) e cambiar vita. Udine è stata spesso terra di svolte. Ma quante scorie ha lasciato il pasticciaccio Allegri-Inzaghi, con relativo teatrino della pace (recitazione pari a Tomba in "Alex l’ariete")? Allegri ritocca gli uomini più che il gioco: torna Montolivo, spazio a De Sciglio ed El Shaarawy, fuori il Boa. L’Udinese, un punto, non sta meglio. Guidolin-Allegri è derby di tecnici dai nervi scoperti che a settembre hanno già incamerato le tensioni di un anno. Il futuro è un’ipotesi. Continua la saga «San Siro e le zolle maledette». Tocca a Stramaccioni, dopo 7 tentativi ufficiali, cercare la prima vittoria stagionale di una milanese a San Siro. Non serve Indiana Jones per piegare il Siena a -4, ma Cosmi al Meazza ha già fatto scherzi da prete. E, comunque, all’Inter, oltre i 3 punti, è richiesta una risposta di gioco, un indizio sull’identità tattica, per ora impercettibile. Altre squadre più rivoluzionate, tipo la Fiorentina, ce l’hanno già. L’indignazione per l’etichetta di provinciale deve avere un seguito in campo, con la dimostrazione di una manovra di qualità che vada oltre i quattro terzini schierati a Torino, cari a Ranieri. Zeman a porte chiuse è un ossimoro, lui che da una vita fa gol e li lascia fare. Per la sua giovane Roma, in una Cagliari spesso ostile, senza gli appigli di Totti, De Rossi e Osvaldo, un buon test della crescita. © RIPRODUZIONE RISERVATA 20 LA GAZZETTA SPORTIVA DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012 MONDO FRANCIA LIGUE 1 SPAGNA LIGA La capolista Marsiglia oggi con l’Evian Il Real (a meno 11) sul campo del Rayo Vallecano SESTA GIORNATA Ieri: Bastia Psg 0 4; Lorient Nizza 1 1; Brest Valenciennes 2 1; Tolosa Rennes 2 2; Reims Nancy 2 0; Sochaux Troyes 3 1. Venerdì: Montpellier St. Etienne 1 1. Oggi: Bordeaux Ajaccio; Marsiglia Evian; Lilla Lione. CLASSIFICA Marsiglia 15; Lione 13; Psg e Lorient 12; Reims 10; Bordeaux, Brest e Tolosa 9; Valenciennes 8; St. Etienne e Nizza 7; Bastia, Lilla e Sochaux 6; Ajaccio, Montpellier 5; Nancy, Evian, Rennes 4; Troyes 2. QUINTA GIORNATA Ieri: Saragozza Osasuna 3 1, Celta Getafe 2 1, Betis Espanyol 1 0, Barcellona Granada 2 0. Oggi: Maiorca Valencia; Rayo Real Madrid; A.Madrid Valladolid; Levante R.Sociedad; A. Bilbao Malaga. CLASSIFICA Barcellona 15, Malaga 10, Betis 9, Maiorca, Siviglia 8, A.Madrid, Rayo 7, Deportivo, Celta, Valladolid, Saragozza, R.Sociedad 6, Valencia 5, R.Madrid, Levante, A.Bilbao, Getafe 4, Granada 2, Espanyol; Osasuna 1. Zlatan Ibrahimovic, 30 anni, ieri ha segnato due gol al Bastia AFP Verratti inventa, Ibrahimovic colpisce Tutto facile per il Psg a Bastia: Splendidi ricami dell’italiano, doppietta dello svedese BASTIA PARIS SG 0 4 PRIMO TEMPO 0-2 MARCATORI Menez al 6’ p.t., Ibra al 40’ p.t. e al 45’ s.t., Matuidi al 27’ s.t. BASTIA (5-3-1-1) Novaes 6; Angoula 5 (dal 23’ s.t. Palmieri 5), Choplin 5, Marchal 5, Sans 5, Harek 5; Cahuzac 5 (dal 22’ s.t. Thauvin 6), Rothen 6, Khazri 6,5; Yatabaré 5; Modeste 5 (dal 37’ s.t., Maoulida 6). PANCHINA Agostini, Marque, Mary, Cioni. ALLENATORE Hantz 5 PSG (4-3-1-2) Sirigu 8; Van der Wier 5,5, Thiago Silva 7, Sakho 7, Armand 6; Chantome 6, Verratti 7,5 (dal 29’ s.t. Bodmer 6), Matuidi 7; Nené 6,5; Menez 7 (dal 27’ s.t. Gameiro 6), Ibrahimovic 8. PANCHINA Douchez, Alex, Maxwell, Pastore ALLENATORE Ancelotti 7 ARBITRO Ennjimi 6,5 NOTE ammoniti Sakho (P), Ibrahimovic (P), Nené (P) Cahuzac (B) per comportamento non regolamentare, Yatabaré (B), Van der Wiel (P), Rothen (B) per gioco scorretto. Tiri in porta 4-4. Tiri fuori 10-9. Angoli 8-1. In fuorigioco 0-0. ALESSANDRO GRANDESSO Twitter @calciofrancese BASTIA Messa così proprio non c’è storia. Era l’effetto previsto, temuto, inevitabile dopo una campagna acquisti esagerata. Il Psg comincia a somigliare a un mostro vorace in un campionato destinato a sprofondare sotto il peso di un differenziale tecnico disarmante. Come ieri a Bastia. Lo 0-4 raccolto dalla squadra di Ancelotti, infatti, racconta molto di più della terza vittoria consecutiva, o di quella facile contro una neopromossa. Quello di ieri sembra più che altro il preambolo di una stagione da urlo per i parigini e da record per Ibrahimovic, già alla terza doppietta, settimo sigillo in sole cinque presenze, su undici tiri nello specchio. Otto gol, inclusa la sviolinata David Villa del Barcellona cerca di superare Inigo Lopez del Granada in Champions League di martedì (4-1 alla Dinamo Kiev). Numeri facilitati da un Verratti impressionante. Da un Sirigu impeccabile. Da un Thiago Silva formato zen. Armonia Anche se la trasferta si preannunciava infuocata con ultrà che prima hanno tentato di fare chiasso sotto le finestre dell’hotel del Psg e poi hanno accolto l’autobus degli ospiti con una leggera sassaiola. Ottenendo l’effetto contrario. Il Psg, senza Lavezzi e Motta infortunati, con Pastore a riposo in panchina, comincia a menare dopo appena 6’. Gol nato su punizione provocato da Ibra che poi raccoglie da Nené per servire Menez. Zero a uno e Bastia ammutolito. Kharzi prova a farfugliare qualcosa al 10’ e al 31’, ma Sirigu lo zittisce. E quando i ritmi si fanno altezzosi, ecco che Verratti armonizza il gioco. Nasce così il raddoppio al 40’ con un doppio duetto con Ibra al limite dell’area. L’ultimo tocco, da sotto, è un ricamo per lo svedese che anticipa tutti e mette dentro. E poco dopo si fa pure ammonire, anticipando i toni della ripresa, più acerbi. Saluti Anche perché il Bastia lotta per salvarsi e per l’onore, ma con assalti che sfumano davanti a una difesa rasserenata da Thiago Silva, all’esordio in Ligue 1, dopo quello europeo. E Sirigu non fa concessioni neanche al sinistro di Thauvin (26’). Il Psg mette al sicuro il risultato al 27’: Verratti imposta per Nené che lancia tra le linee Matuidi per il tris. Maoulida non ci sta ed esalta ancora Sirigu (41’). Così Ibrahimovic gli offre una lezione gratuita al 45’, sfilando sul filo del fuorigioco su idea di Nené. Doppietta e tanti saluti a tutti. Dalle stelle. Barça con il brivido Xavi stende il Granada Segna a 4’ dalla fine dopo che gli ospiti hanno sprecato tanto Poi l’autogol di Borja Gomez BARCELLONA GRANADA 2 0 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORI Xavi (B) al 42’ s.t., aut. Gomez (G) al 46’ s.t. BARCELLONA (4-3-3) Valdes 7; Dani Alves 6, Mascherano 6, Song 6.5, Adriano 6 (dal 28’ s.t. Tello 6.5); Thiago 5 (dall’8’ s.t. Xavi 68), Busquets 6, Fabregas 6.5; Sanchez 6, Messi 6.5, Villa 5 (dall’8’ s.t. Pedro 6). PANCHINA Pinto, Bartra, Jordi Alba, Sergi Roberto. ALLENATORE Vilanova 6 GRANADA (4-2-3-1) Toño 8; Nyom 7, Iñigo Lopez 7, Borja Gomez 7, Siqueira 7; Iriney 6.5, Mikel Rico 6.5; Torje 5 (dal 21’ s.t. Juanma Ortiz 6), Brahimi 6.5 (dal 30’ s.t. Jaime 6), Orellana 5; Floro Flores 6 (dal 13’ s.t. El Arabi 5.5). PANCHINA Roberto, Moises, Machis, Mainz. ALLENATORE Anquela 7 ARBITRO Del Cerro Grande 7 NOTE ammoniti Floro Flores (G), Toño (G), Borja Gomez (G). Spettatori 60.000 circa Tiri in porta 8-3, tiri fuori 4-3, angoli 12-4, Fuorigioco 2-0 Recuperi 1‘ p.t. e 3‘ s.t. © RIPRODUZIONE RISERVATA DAL NOSTRO INVIATO FILIPPO MARIA RICCI Twitter @filippomricci BARCELLONA Cinque su cinque, ma che fatica. Il Barça continua a vincere ma impiega 87 minuti per piegare un bellissimo Granada, salito sulle potenti spalle del portiere Toño e bucato solo da un tiro eccezionale di Xavi quando il pari sembrava scontato. Il Real, ancora scosso dalle polemiche per l’esclusione-punizione di Sergio Ramos da parte di Mourinho, gioca stasera il derby col Rayo a Vallecas dopo aver dormito a -11 dal Barça. Song con Mascherano Già senza Iniesta, Vilanova decide di rinunciare a Xavi e preferisce Song e non il canterano Bartra come partner di Mascherano in mezzo alla difesa (Piqué e Puyol sono infortunati). E co- me già si era visto contro lo Spartak Mosca, dov’era cominciato l’esperimento camerunese-argentino, la difesa del Barça è tutto meno che impermeabile e sicura. Più avanti, Fabregas ancora titolare in Liga, 5 su 5, e prima volta di Villa dal primo minuto, che nella prima parte si vede solo quando Messi gli fa un cazziatone spettacolare, il secondo dell’argentino dopo quello offerto a Sanchez. Nervi tesi, perché il Barça prima soffre e rischia, poi domina senza lucidità ritmo, velocità, profondità, reattività nel recuperare palla. Indipendenza catalana Villa non si vede quasi mai così come Thiago, il primo tempo del Barça fila via mesto col Camp Nou che si anima solo per i cori a favore dell’indipendenza catalana. Materia di discussione anche nella lunghissima assemblea del Barça di ieri: «Voglio che ci rispettino per quello che siamo, catalani – ha detto il presidente Sandro Rosell –. Io sono catalano e catalanista, come il Barça, che è parte della società catalana e difenderà sempre la volontà del popolo catalano». In campo l’assenza di Xavi diventa monumentale, imprescindibile il suo ingresso in campo. Che avviene all’ 8’ della ripresa, insieme a quello di Pedro per Villa, altrettanto scontato. Il Barça migliora, la pressione diventa asfissiante anche se non mancano grandi brividi in difesa, Vilanova fa entrare Tello e passa a una difesa a tre con Alves, Song e Mascherano, Toño si supera su Messi (due volte), Cesc e Xavi, Valdes ferma Orellana, Xavi trova un gol spettacolare che al Camp Nou festeggiano senza freni. Poi un autogol di Borja Gomez punisce eccessivamente il Granada. © RIPRODUZIONE RISERVATA GERMANIA IL COREANO SON INTERROMPE LA SERIE DEI GIALLONERI LA SITUAZIONE Il Borussia Dortmund va k.o. dopo un anno Wolfsburg pari con Olic-gol Oggi tre partite L’Amburgo batte i campioni imbattuti per 31 gare. Bayern in testa con l’Eintracht QUARTA GIORNATA Ieri: Fortuna Friburgo 0 0; Amburgo Borussia Dortmund 3 2; Mainz Augsburg 2 0; Schalke 04 Bayern 0 2; Wolfsburg Greuther Fürth 1 1. Venerdì:Norimberga Eintracht 1 2. Oggi: Werder Stoccarda; Leverkusen Borussia Moenc.; Hoffenheim Hannover. CLASSIFICA Bayern e Eintracht 12; Borussia Dortmund, Norimberga, Hannover, Schalke 7; Fortuna 6; Friburgo e Wolfsburg 5; Borussia Moenc., Mainz, Greuther Furth 4; Leverkusen, Amburgo, Werder 3; Stoccarda, Augsburg 1; Hoffenheim 0. PIERFRANCESCO ARCHETTI L’Amburgo vive del passato e non è una constatazione di qualche tifoso del St. Pauli, rivale cittadino, ma la somma delle brutte figure degli ultimi anni. L’ultimo vero trofeo è la Coppa di Germania del 1987, la Coppa di Lega del 2003 era solo un torneino estivo. Vivere del passato significa non brillare ma mostrare allo stadio un display che indica anni, giorni, ore, minuti e secondi di permanenza in Bundesliga. L’Amburgo è l’unico club sempre presente in 50 edizioni del campionato unico e detiene pure un altro primato: 36 partite senza sconfitta, tra il 30 gennaio 1982 e 22 gennaio del 1983. Il Borussia Dortmund, attuale bicampione di Germania, si stava avvicinando pericolosamente a questo record: 31 partite senza k.o., l’ultimo circa un anno fa, il 18 settembre, 1-2 con l’Hannover. Sotto il tabellone con il conto della gloria (al fischio finale 49 anni, 30 giorni, 15 minuti e spic- cioli), l’Amburgo si è meritato un altro lungo periodo di prestigio, per quanto riguarda la miglior imbattibilità: vittoria per 3-2, il Dortmund ci riprovi. Che Corea Avrà influito la fatica di Champions (martedì i gialloneri hanno steso l’Ajax), ma sono decisivi un sudcoreano di 20 anni, Heung-Min So, che infila una doppietta (testa e sinistro a giro), e un portiere tedesco scartato dalla nazionale e dal Leverkusen, René Adler. Costretto a rincorrere, il Borussia arriva al 3-2 con due reti di Perisic, poi lo show di Adler (26 a 6 i tiri verso la porta). Nessun tremore invece per il Bayern, sempre in testa con l’Eintracht e alla set- tima vittoria su sette in stagione (miglior inizio della storia del club). Il 2-0 in casa dello Schalke 04 è firmato da Kroos (3˚ centro) e Müller (4 gol e 4 assist in 4 gare). Autogol? Il pari fra Wolfsburg e Greuther Fürth (1-1) è animato da un’autorete curiosa. Rinvio lunghissimo del portiere del Greuther, il difensore Pogatetz lo accompagna fino al proprio portiere, ma la pressione di un avversario determina una collisione: Pogatetz tocca di spalla, allunga la traiettoria e infila. Se lo vedono alla Fifa danno la rete a Grün, il portiere che ha calciato. © RIPRODUZIONE RISERVATA Heung-Min Son, 20, Amburgo DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012 LA GAZZETTA SPORTIVA 21 MONDO INGHILTERRA Ashley Cole-gol Il Chelsea resta ancora in testa Lo Stoke City si arrende solo a 5’ dalla fine Bene Oscar, delude Hazard. Decisivo Mata CHELSEA STOKE CITY Il film Il Chelsea ha faticato a 1 0 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORE Cole al 40’ s.t. CHELSEA (4-2-3-1) Cech 6; Ivanovic 6, Cahill 6, David Luiz 6, Cole 7; Mikel 6 (dal 36’ s.t. Lampard sv), Ramires 5,5; Mata 6 (dal 43’ s.t. Terry sv), Oscar 7, Hazard 5 (dal 16’ s.t. Moises 6); Torres 5. PANCHINA Turnbull, Azpilicueta, Bertrand, Romeu. ALLENATORE Di Matteo 6. AMMONITI Oscar per comportamento non regolamentare, Luiz per gioco scorretto. STOKE CITY (4-1-4-1) Begovic 6,5; Cameron 6, Shawcross 6, Huth 6, Wilson 6; Whelan 5,5; Walters 6, Adam 5 (dal 19’ s.t. Owen 5,5), N’Zonzi 5,5, Kightly 6 (dal 26’ s.t. Etherington 6); Crouch 6 (dal 30’ s.t. Jones sv). PANCHINA Sorensen, Whitehead, Upson, Shotton. ALLENATORE Pulis 6. AMMONITI Adam per gioco scorretto. ARBITRO Oliver 5,5. NOTE spettatori 41.112. Tiri in porta: 4-4 (1 traversa). Tiri fuori: 8-5. Angoli 13-3. In fuorigioco: 2-1. Recuperi: 1’ p.t.; 4’ s.t. RUSSIA Zenit ancora in crisi, solo pari a Samara Non va oltre il 2 2 lo Zenit sul campo del Krylia Sovetov Samara nella nona giornata della Russian Premier League. La squadra di Spalletti, sotto di due gol dopo 26’ (reti di Kornilenko e Caballero), recupera nel finale grazie al primo gol «russo» di Hulk (65’) e a una rete di Shirokov (78’). Lo Zenit scende al quarto posto in classifica, scavalcato dal Lokomotiv Mosca, vittorioso a Grozny contro il Terek nel big match di giornata. I ferrovieri si impongono per 3 0, grazie alle reti di Grigoriev, Obinna e Maicon. In testa sale il Cska Mosca, che supera in trasferta il Volga Nizhny Novgorod per 3 2. Ai gol di Maksimov e Sapogov per i padroni di casa, rispondono Dzagoev (doppietta) e il nigeriano Musa. Vince anche la Dinamo Mosca, che si impone per 3 2 sull’Amkar. NONA GIORNATA Ieri: Dinamo Mosca Amkar Perm 3 2, Volga Nizhny Novgorod Cska Mosca 2 3, Krylia Sovetov Samara Zenit San Pietroburgo 2 2, Terek Lokomotiv Mosca 0 3. Venerdì: Krasnodar Mordovia Saransk 6 1. Oggi: Spartak Mosca Rostov, Rubin Kazan Kuban Krasnodar. Lunedì: Alania Anzhi. CLASSIFICA Cska Mosca 21; Lokomotiv M. e Terek 19; Zenit e Anzhi 17; Kuban e Spartak M. 13; Rubin e Amkar 12; Krasnodar e Krylia 11; Rostov 9; Alania 8; Dinamo M. 6; Volga N.N. e Mordovia 4. di trequarti composta da Mata a destra, Oscar al centro, Hazard a sinistra. Oscar è stato il migliore del trio: nella ripresa il Chelsea è stato lui. Hazard è stato il peggiore: è prigioniero della sindrome-Atletico Madrid. Non si è ancora ripreso dalla stecca nella supercoppa europea. Mata ha cucinato l’assist per il gol di Cole – un cucchiaio delizioso – e, pur non essendo ai livelli di una stagione fa, è stato sempre in partita. Un trio così garantisce fantasia in dosi massicce, ma, come spiega Di Matteo «era la prima volta che giocavano insieme. Devono trovare affiatamento e tempi giusti, ma bisogna insistere». Il gol di Ashley Cole, 31 anni, che regala il successo al Chelsea AFP DAL NOSTRO CORRISPONDENTE STEFANO BOLDRINI LONDRA Attacco e linea di trequarti da 160 milioni di euro, ma alla fine della giostra è un giocatore con il contratto in scadenza a far ripartire il Chelsea: il gol di Ashley Cole arriva all’85’ e garantisce ai Blues un’altra settimana di vetta solitaria. Non segnava dal maggio 2010, Cole, a parte il rigore infilato al Bayern nella lotteria della fina- Taccuino INGHILTERRA Di Canio a valanga Zola fa 2-2 in casa Vittoria convincente per lo Swindon Town di Paolo Di Canio. La squadra del tecnico romano ha battuto nettamente il Bournemou th per 4 0 tra le mura amiche, gra zie alle reti di Ritchie (doppietta), Williams e Rooney. Lo Swindon è quarto in classifica nella League One (terza divisione) con 14 punti, a 6 lunghezze dalla capolista Tran mere. Deve accontarsi di un pareg gio casalingo invece il Watford di Gianfranco Zola, fermato sul 2 2 dal Bristol City. Il Watford è dician novesimo in classifica in Champion ship (seconda divisione) con 7 pun ti dopo 7 partite. EURORIVALI Vince l’Anderlecht Nordsjaelland 1-1 (n.li.) Vittoria in trasferta per l'Anderlecht, avversario del Milan in Champions. La squadra belga, ha vinto 3 2 contro il Waregem gra zie alla rete di De Sutter nel finale. Pari invece per il Nordsjaelland, av versario della Juventus nel girone E di Champions League, 1 1 in casa con il Randers nella decima giorna ta del campionato danese. Il Nor dsjaelland ha 16 punti, a 5 lunghez ze dal Copenaghen capolista che però ha disputato una gara in me no. ARGENTINA Stasera su Sportitalia River Plate-Racing Il grande calcio argentino tor na su Sportitalia: si ricomincia sta sera su SI2 con River Plate e Ra cing, cioè Trezeguet contro Camo ranesi: i due ex juventini si sono af frontati una sola volta da avversa ri, nella finale del Mondiale 2006. La classifica è guidata dal Boca Ju niors con 16 punti dopo 7 partite. le Champions: avrà qualche chance in più per convincere Abramovich a concedergli altri anni milionari. Dopo la grancassa della settimana, il «boss» del Chelsea ha seguito la gara con lo Stoke in tribuna: sorridente all’inizio, impietrito quando Walter ha colpito la traversa nel primo tempo, perplesso nella ripresa quando la sua squadra arrancava, rincuorato alla fine. Di Matteo gli ha mostrato tutta l’argenteria: schierata, per la prima volta, la linea trovare il gol perché lo Stoke è la classica squadra inglese: agonismo, carattere, forza fisica. I Blues sono partiti a tavoletta, ma la prima occasione è passata lungo la strada dello Stoke: la capocciata di Walters, sulla punizione di Whelan, ha spaventato lo Stamford. Il Chelsea è stato pericoloso solo al 26’: Torres si è perso sullo splendido assist di Mata. Lo Stoke ha nuovamente alzato la voce alla fine del primo tempo: Cech ha respinto una zuccata di Kightly e Cahill ha allontanato. La ripresa è stata un assolo di Oscar: tre tiri, una serie di allunghi, persino un «giallo» per simulazione. Pulis ha reagito inserendo due attaccanti (Owen e Jones), ma quando l’unica fonte di gioco è il cross alla ricerca di una capocciata, non si va lontano. Di Matteo ha buttato nella mischia Lampard ed è stato lui ad avviare l’azione decisiva: trama al volo con Ramires, Ivanovic e Mata, tocco felpato di Cole: 1-0 e tutti a casa. Festa doppia per Luiz, contratto fino al 2017. © RIPRODUZIONE RISERVATA 4 QUINTA GIORNATA IERI SwanseaEverton 0-3; Chelsea-Stoke City 1-0; SouthamptonAston Villa 4-1; West BromwichReading 1-0; West HamSunderland 1-1; Wigan-Fulham 1-2 OGGI LiverpoolManchester Utd NewcastleNorwich Manchester City-Arsenal Tottenham-Qpr CLASSIFICA Chelsea 13; Everton, West Bromwich 10; Man. Utd, Fulham 9; Man. City, Arsenal, West Ham 8; Swansea 7; Tottenham, Newcastle 5; Wigan, Aston Villa, Stoke, Sunderland 4; Norwich, Southampton 3; Qpr, Liverpool 2; Reading 1 OGGI ANCHE LIVERPOOL-UNITED City contro Arsenal Mancini pensa al ritorno di Balotelli (bold) Quattro ore e mezza di grande calcio in meno di 100 chilometri: apre Liverpool-Manchester United alle 14.30, chiude Manchester City-Arsenal alle 16. Ad Anfield si gioca il derby d’Inghilterra (59 trofei il Liverpool, 60 lo United), ma stavolta le due tifoserie saranno unite nel ricordo della strage di Sheffield e della sconcertante verità emersa nel report che ha fatto luce sugli errori e le manipolazioni della polizia. Ferguson ha scritto una lettera aperta ai tifosi dello United per chiedere un atteggiamento rispettoso: per due decenni cori orribili hanno offeso il ricordo dei 96 fans del Liverpool morti a Sheffield nel 1989. Il Reds sono impantanati nelle zone basse, ma hanno vinto 5-3 in Europa League. Lo United è in rimonta in campionato e ha superato 1-0, ma soffrendo, il Galatasaray. Non ci sarà Rooney, ma Van Persie basta e avanza per spaventare il Liverpool. Lo United non vince ad Anfield dal 2007. Il ricordo dei morti di Sheffield potrebbe riportare la pace tra Suarez ed Evra dopo la lite e gli insulti razzisti di un anno fa: i due dovrebbero stringersi la mano. Il bilancio è a favore del Manchester: 72 successi contro 62. Balotelli Tra City e Arsenal è una sfida ad alto contenuto tecnico. Nel City potrebbe tornare titolare Balotelli dopo la tribuna del Bernabeu e le voci, smentite, di un litigio con Mancini: «È difficile vedere Mario contento se non gioca — spiega Mancio — Si arrabbia ed è normale. A Madrid ho fatto delle scelte, ma contro l’Arsenal Balotelli potrebbe giocare. La mia pazienza con lui è infinita. Il fumo? Sono contrario, Mario lo sa. Gli ho chiesto più volte di smettere, ma se fuma dieci sigarette il giorno e segna due gol a gara, posso accettarlo». Arbitro a terra: rosso ironico In clima di battute, non male il gesto dell’arbitro Probert in Wigan-Fulham. Watson (Wigan) e Sidwell (Fulham) lo hanno travolto e fatto cadere. Probert, sorridendo, da terra ha mostrato il «rosso» ai due. © RIPRODUZIONE RISERVATA 22 LA GAZZETTA SPORTIVA DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012 SERIE BWIN 5a GIORNATA d l’Analisi HANNO DETTO di NICOLA BINDA twitter@Nickbinda SPEZIA SASSUOLO 0 2 IL PROTAGONISTA Missiroli: «Il tecnico ora mi deve una cena» PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Missiroli al 31’ p.t.; Troianiello al 3’ s.t. SPEZIA (4-3-3) Russo 5,5; Piccini 5, Schiavi 6, Goian 5,5, Garofalo 5,5; Bovo 5,5 (dal 40’ s.t. Mario Rui s.v.), Porcari 5 (dall’11’ s.t. Okaka 6,5), Lollo 6,5; Sansovini 6,5 (dal 25’ s.t. Pichlmann 5), Di Gennaro 5, Antenucci 5. PANCHINA Iacobucci, Benedetti, Sammarco, Crisetig. ALLENATORE Serena 5,5. Ecco perché i pronostici ora vacillano S In estate nessuno — noi compresi — aveva avuto dubbi: Verona e Spezia sono i grandi favoriti per la Serie A. Le loro campagne acquisti sono state importanti, costose e ricche di nomi e alternative nei vari ruoli. E la pressione sulle due squadre è stata subito forte. La partenza però non è stata all’altezza e bisogna riflettere. C’è tutto il tempo per far rispettare quei pronostici, ma ci sono due aspetti su cui ragionare. Il primo, è ciò che stanno facendo vedere le squadre di Mandorlini e Serena: il rodaggio (comprensibile, per chi cambia tanto) sta durando troppo. Soprattutto per il Verona, molto più rabbioso e propositivo la stagione scorsa, e ora troppo attento a speculare sul risultato, smontando anche il grande entusiasmo dei suoi tifosi. Invece lo Spezia sta pagando più del dovuto il salto di categoria: è vero che i reduci dalla Prima divisione sono pochi, ma questa squadra non ha ancora i crismi della grande. Il secondo aspetto si chiama Sassuolo. La squadra di Di Francesco è partita come un proiettile e forse ha messo paura alle altre pretendenti alla A. Lo sprint è accompagnato da bel gioco, organizzazione e disinvoltura, come se questa macchina non avesse bisogno di rodaggio. E invece il passaggio da Pea a Di Francesco non è stato un semplice cambio tattico, ma proprio di mentalità e approccio alla partita. Come avrà fatto il nuovo allenatore a trovare la quadra in così poco tempo? Mandorlini e Serena non telefoneranno sicuramente a Di Francesco per chiedere consigli, ma devono fare una profonda riflessione. Perché Verona e Spezia, se vogliono andare in A, si devono dare una mossa. Noi i pronostici li possiamo anche sbagliare, ma i due tecnici con quelle squadre non possono fallire. Michele Serena (allenatore dello Spezia) Potevo anche togliere un attaccante e difendere, ma a me piace giocarmela. Sono fatto così LA SPEZIA ARBITRO Velotto di Grosseto 5,5. GUARDALINEE Vivenzi 6 - Pegorin 6. ESPULSI nessuno. AMMONITI Goian (Sp), Piccini (Sp) e Schiavi (Sp) per gioco scorretto. NOTE paganti 2.926, incasso di 43.007,50 euro; abbonati 4.113, quota non comunicata. Tiri in porta 3-6. Tiri fuori 6-5. In fuorigioco 8-0. Angoli 6-1. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 5’. Il 2-0 segnato da Gennaro Troianiello, 29 anni: è la sua prima rete stagionale LAPRESSE S Eusebio Di Francesco (allenatore del Sassuolo) Il primo tempo è stato perfetto: abbiamo concesso zero e creato moltissimo. Mi sono divertito Cinquina Sassuolo Spezia, altra botta d’orgoglio degli spezzini l’ha resa avvincente. ALESSIO DA RONCH LA SPEZIA Le mosse Di Francesco presenta S Paolo Bianco (difensore del Sassuolo) A voi è piaciuto il gol di Missiroli, a me invece la sua rincorsa per fermare Di Gennaro: sembrava Gattuso Credere in se stessi. E’ l’arma a doppio taglio che decide la sfida a favore del Sassuolo, una macchina perfetta, solida e veloce, che guarda in faccia l’avversario piena di certezze. Serena lo sa, ma non rinuncia alle sue idee: un male al momento per il suo Spezia, che oggi aiuta gli emiliani a stroncare i liguri, ma, alla lunga, probabilmente diverrà un punto di forza. Il problema è resistere. Corsari Tre trasferte e tre vitto- rie, otto gol fatti e zero subiti. Il Sassuolo (sono cinque i successi di fila in questo splendido avvio si conferma corsaro in una terra che è stata rifugio di pirati, rendendone enormi lacune prima appena percettibili. Di Francesco ha blindato la difesa, a quattro, ha dato qualità a centrocampo, arretrandovi Missiroli. In più ha dato sfogo alle doti degli attaccanti, unendo la velocità di Troianiello, l’agilità di Boakye e la classe di Catellani. La partita non è mai stata in equilibrio e solo qualche folata titolari nuovi come Laverone, Chibsah e Boakye, e ha risposte perfette. Il secondo, giovane mediano italo-ghanese, regala equilibri stabilissimi al centrocampo e rende il Sassuolo padrone più che mai. Il primo tempo è un monologo: Catellani imperversa, costringendo i difensori a due salvataggi miracolosi, Boakye fabbrica sponde e su una Missiroli, sempre pronto ad inserirsi, è letale: piatto destro dal limite. Imparabile. Lo Spezia boccheggia e si suicida: il pressing degli emiliani è devastante, porta gli avversari a errori in serie, Chibsah è lesto ad approfittarne e Troianiello, so- 5 Vittorie iniziali L'ultima squadra partita così è stata il Brescia nel 2007-08. Il Torino 2004-05 e il Livorno 1935-36 sono arrivati a 6, il Brescia 1940-41 arrivò fino a 7 1-0 CROTONE-BARI 0-0 EMPOLI-TERNANA 0-2 JUVE STABIA-VARESE 1-2 PUNTI IN CASA V N P FUORI V N P RETI G TOTALE V N P IN CASA F S FUORI F S TOTALI F S Diff. Reti SASSUOLO 15 2 0 0 3 0 0 5 5 0 0 4 2 8 0 12 2 10 LIVORNO 12 2 0 0 2 0 1 5 4 0 1 7 4 5 3 12 7 5 VARESE (-1) 12 1 1 0 3 0 0 5 4 1 0 4 2 6 3 10 5 5 LANCIANO-GROSSETO 1-1 MODENA-LIVORNO 1-0 PADOVA-REGGINA 3-2 VERONA 9 1 2 0 1 1 0 5 2 3 0 4 2 4 3 8 5 3 PRO VERCELLI-ASCOLI 3-1 SPEZIA 7 2 0 1 0 1 1 5 2 1 2 5 4 1 3 6 7 -1 SPEZIA-SASSUOLO 0-2 MODENA (-2) 6 1 1 1 1 1 0 5 2 2 1 3 3 3 2 6 5 1 PRO VERCELLI 6 2 0 1 0 0 2 5 2 0 3 5 3 1 3 6 6 0 CITTADELLA 6 2 0 0 0 0 3 5 2 0 3 3 1 2 6 5 7 -2 CROTONE (-2) 5 2 1 0 0 0 2 5 2 1 2 4 1 1 3 5 4 1 VICENZA 5 1 1 1 0 1 1 5 1 2 2 7 6 2 3 9 9 0 BRESCIA 5 1 1 0 0 1 2 5 1 2 2 2 0 3 6 5 6 -1 BARI (-7) 4 2 0 0 1 2 0 5 3 2 0 4 1 5 3 9 4 5 PADOVA (-2) 4 1 2 0 0 1 1 5 1 3 1 5 4 2 3 7 7 0 VERONA-NOVARA 1-1 VICENZA-BRESCIA 2-2 PROSSIMO TURNO 6ª giornata Martedì 25 settembre, ore 20.45 NOVARA-SPEZIA ore 18 ASCOLI-CESENA BARI-PRO VERCELLI BRESCIA-MODENA GROSSETO-JUVE STABIA LIVORNO-CITTADELLA PADOVA-EMPOLI REGGINA-LANCIANO SASSUOLO-VICENZA TERNANA-CROTONE VARESE-VERONA ta un tridente mobile, con attaccanti intercambiabili, ma viene tradito da molti dei suoi: Antenucci è un fantasma, Porcari colleziona errori inusitati, Di Gennaro non incide, l’esordiente Piccini è paralizzato dalla paura di Catellani. Goian pasticcia, come qualche volta fa Bovo. Il primo tempo è un supplizio, dal quale arriva solo un colpo di testa in mischia di Sansovini, respinto da Longhi. La sfida si ravviva solo quando entra Okaka e Di Gennaro fa il regista. L’attaccante impegna Pomini, poi prende il palo, su cross di Bovo. Quindi è Sansovini a vedersi respingere il colpo di testa dal portiere. Lì finiscono le poche speranze dello Spezia, mentre il Sassuolo resta solo al comando. MARCATORI PARTITE SQUADRE Coraggio tradito Serena presen- TERNANA 4 0 1 1 1 0 2 5 1 1 3 0 1 2 3 2 4 -2 CESENA 4 1 0 2 0 1 1 5 1 1 3 2 7 1 3 3 10 -7 NOVARA (-4) 3 0 2 0 1 2 0 5 1 4 0 3 3 6 3 9 6 3 LANCIANO 3 0 2 1 0 1 1 5 0 3 2 3 4 1 2 4 6 -2 ASCOLI (-1) 3 1 0 1 0 1 2 5 1 1 3 3 3 2 6 5 9 -4 REGGINA (-3) 2 1 1 0 0 1 2 5 1 2 2 3 2 3 6 6 8 -2 JUVE STABIA 2 0 1 2 0 1 1 5 0 2 3 3 6 1 3 4 9 -5 EMPOLI (-1) 1 0 1 2 0 1 1 5 0 2 3 1 6 4 6 5 12 -7 GROSSETO (-6) 0 1 1 0 0 2 1 5 1 3 1 2 1 3 4 5 5 0 U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSE h MIGLIORE 7 MISSIROLI (Sassuolo) Gioca a tutto campo, sacrificandosi pure in qualche chiusura difensiva. Il gol è la perla che nobilita il tutto 5 RETI Pavoletti (Sassuolo); Malonga (Vicenza). 4 RETI Siligardi (Livorno); Sansovini (Spezia). 3 RETI Caputo (Bari); Sforzini (1, Grosseto); Gonzalez e Mehmeti (Novara); Ebagua (1), Kone (Varese). 2 RETI Ceppitelli (Bari); Graffiedi (1, Cesena); Di Carmine (Cittadella); Saponara (Empoli); Emerson e Paulinho (1, Livorno); Ardemagni e Stanco (Modena); Cuffa (Padova); Ceravolo (Reggina); Terranova (2, Sassuolo); Di Gennaro (2, Spezia); Neto Pereira (Varese); Cacia e Gomez (2, Verona). 1 RETE Faisca, Feczesin, Loviso, Soncin e Zaza (Ascoli); Borghese, Dos Santos, Galano e Iunco (Bari); Bouy, Corvia, Daprelà, Salamon e Zambelli (Brescia); Djokovic (Cesena); Ciancio e Di Roberto (Cittadella); Caetano, Gabionetta, Maiello e Torromino (Crotone); Cori, Pucciarelli (1) e Spinazzola (Empoli); Curiale e Olivi (Grosseto); Bruno (1), Improta, Murolo e Scognamiglio (Juve Stabia); Di Cecco, Fofana (1), Mammarella e Paghera (Lanciano); Bernardini, Bigazzi, Dionisi e Salviato (Livorno); Signori e Surraco (Modena); Alhassan, Ghiringhelli e Parravicini (Novara); Cutolo, De Vitis, Farias, Galli e Renzetti (Padova); Caridi, De Silvestro, Di Piazza, Fabiano (1), Iemmello e Tiribocchi (Pro Vercelli); Adejo, Comi (1), Fischnaller e Viola (Reggina); Berardi, Missiroli, Troianiello e Troiano (1, Sassuolo); Dumitru (Ternana); Momentè e Zecchin (Varese); Bacinovic, Laner, Maietta e Martinho (Verona); Gavazzi, Giacomelli, Misuraca e Pinardi (1, Vicenza). ma non solo. Il segreto del Sassuolo sta nelle idee tattiche del tecnico: «Mi ha piazzato a centrocampo — commenta Missiroli — da mezzala, mi piace da matti, da lì ho più campo per prendere velocità e se c’è bisogno di qualche rincorsa non mi faccio pregare: ad un certo punto ho visto Di Gennaro saltare Magnanelli e puntare l’area, non ci ho pensato su e sono corso a dare una mano. Noi corriamo tanto, ma soprattutto bene, per questo riusciamo a prevalere anche fisicamente». Ma è l’anima della squadra a renderla speciale: «Qui ci si diverte a giocare, ma anche e soprattutto ad allenarci, è bello stare insieme, parlare, condividere il tempo. E’ diventato divertente pure il ritiro. Figuratevi un po’...». Lui è l’uomo spettacolo di una squadra spettacolo. Ascoltandolo pare pronto per fare la differenza: «Quanto valgono squadre e giocatori lo si capisce nei momenti difficili, non in quelli buoni. Aspettiamo e vediamo». a.d.r. © RIPRODUZIONE RISERVATA LA CRISI Rinforzo Empoli Arriva Accardi EMPOLI (Fi) Contratto annuale a Pietro Accardi. L'Empoli corre ai ripari in difesa ingaggiando il trentenne ex Brescia e Samp. Accardi ieri mattina si è già allenato con il gruppo: da verificare le sue condizioni per martedì. © RIPRODUZIONE RISERVATA CLASSIFICA CESENA-CITTADELLA lo, è abile a battere Russo. Il resto è discesa, con Boakye e Berardi, subentrato a Troianiello, che sprecano occasioni buone per il 3-0. Una macchia nel finale, un calcio di Magnanelli a Rui, non visto dalla terna. Meritava l’espulsione. Simone Missiroli addenta la focaccia con prosciutto come poco prima ha fatto con la difesa dello Spezia. Lui è il simbolo del Sassuolo-show: un gol, tanta qualità e parecchio sacrificio. In campo dirige e inventa, fuori appare timido, quasi spaurito. «A cosa penso? Alla cena che mi deve pagare l’allenatore. Lui prima della partita mi prendeva in giro perché non avevo ancora segnato. Al gol sono corso in panchina e gli ho gridato: ora paga». Nuovo ruolo Scherzi e sorrisi, Missiroli e Troianiello per il primato in solitudine Serena non riesce a trovare rimedio e perde ancora DAL NOSTRO INVIATO © RIPRODUZIONE RISERVATA RISULTATI SASSUOLO (4-3-3) Pomini 6,5; Laverone 6,5, Bianco 6,5, Terranova 7, Longhi 6; Chibsah 6,5, Magnanelli 6, Missiroli 7; Troianiello 6,5 (dal 20’ s.t. Berardi 6), Boakye 6,5 (dal 29’ s.t. Troiano 6), Catellani 6,5 (dal 37’ s.t. Marzorati s.v.). PANCHINA Pigliacelli, Bianchi, Frascatore, Pavoletti. ALLENATORE Di Francesco 7. 3 domande a... CARLO OSTI DIRETTORE SPORTIVO «Felice per Di Francesco Che bella la Pro Vercelli» Carlo Osti, 54 anni, ex direttore sportivo del Lecce, commenta per noi la giornata di B. Carlo Osti, che partita ha seguito? «Pro Vercelli-Ascoli. E’ stata una bella partita, giocata molto bene dalla Pro: complimenti a Braghin per come fa giocare la squadra, che non butta mai via la palla e propone gioco». Il Sassuolo ha vinto ancora: è fuga vera? «E’ presto, non si può parlare di fuga, ma cinque successi di fila e il colpo a La Spezia non sono da poco: solo una grande può farcela. è un segnale. E sono contento per Di Francesco dopo la sfortunata esperienza con me a Lecce». Cos’altro ha detto la giornata? «Importanti le vittorie del Padova e del Cesena, mi ha sorpreso la sconfitta del Livorno, poi dico che Verona e Novara possono andare lontano: sarà di sicuro un campionato bellissimo». DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012 LA GAZZETTA SPORTIVA 23 SERIE BWIN 5a GIORNATA Il Varese al Momentè giusto Juve Stabia avanti, poi il crollo: Ebagua e l’altro attaccante per il sorpasso JUVE STABIA VARESE 1 2 PRIMO TEMPO 1-1 MARCATORI Bruno (JS) su rigore al 23’, Ebagua (V) al 25’ p.t.; Momenté (V) al 28’ s.t. JUVE STABIA (3-4-3) Seculin 5,5; Maury 5, Figliomeni 5, Scognamiglio 4,5; Baldanzeddu 7, Agyei 5,5, Genevier 5, Di Cuonzo 4,5; Improta 5,5 (dal 14’ s.t. Acosty 5,5), Bruno 6 (dal 26’ s.t. Danilevicius 5), Zito 5 (dal 1’ s.t. Erpen 5,5). PANCHINA Nocchi, Murolo, Mezavilla, Caserta. ALLENATORE Isetto 5 (Braglia squalificato). VARESE (4-4-2) Bressan 6; Pucino 6,5, Rea 6,5 (dal 32’ s.t. Troest 6), Carrozzieri 6,5, Grillo 5,5; Kink 6 (dal 37’ s.t. Fiamozzi s.v.), Corti 6,5, Kone 6,5, Zecchin 6,5; Ebagua 7 (dal 12’ s.t. Momentè 7), Eusepi 6,5. PANCHINA Bastianoni, Martinetti, Filipe, Tripoli. ALLENATORE Castori 7. ARBITRO Nasca di Bari 5,5. GUARDALINEE Manna 6 - Marini 6,5. ESPULSI nessuno. AMMONITI Kink (V) per proteste; Maury (JS), Eusepi (V), Grillo (V) e Di Cuonzo (JS) per gioco scorretto. NOTE paganti 930, incasso di 13.422 euro; abbonati 1.405, quota di 15.989 euro. Tiri in porta 3-4. Tiri fuori 5-2. In fuorigioco 4-1. Angoli 6-1. Recuperi: p.t. 0, s.t. 5’. Riscatto immediato. Il pari beffardo col Bari non produce, al Varese, crisi di rigetto. La squadra di Castori batte a domicilio la Juve Stabia, ci riesce con una prova giudiziosa, pragmatica, poco appariscente. Gli basta sfruttare la smania da «liscio» campana: le due rasoiate (molto belle) di Ebagua e Momentè sono prodezze che arrivano dopo palloni «scarabocchiati» di Scognamiglio e Di Cuonzo. muta in magia il flop di Scognamiglio: stop, passo veloce e botta di sinistro, millimetrica, sul palo di Seculin. Crea, cioè, un pallone-siluro che entra a fil d’erba, a fil di palo. Stesso manuale d’esecuzione per Momentè: due passi, converge al centro e manda la palla dove il volo di Seculin è vano. Tra questi «tiri da 3» la Juve Stabia ci mette quasi nulla. Il tridente di Braglia (in tribuna stampa, stile Conte) graffia pochissimo. Il Varese gestisce, osserva, senza concedere sfuriate o pericoli a Bressan. Pericoli? Praticamente zero. La chiave E pensare che la sfida Cingolato lombardo Castori pre- s’era messa contromano per capitan Corti. Come se l’arbitro Nasca avesse un conto in sospeso col Varese dopo vecchie polemiche, concede un rigore generoso su segnalazione di Bianchi (vede una strattonata su Baldanzeddu di un avversario dribblato). Segna Bruno, si sblocca col primo gol, ma nemmeno il tempo di gioire che Ebagua tra- ferisce, in mediana, Corti a Filipe e con gli esterni alti, Zecchin DAL NOSTRO INVIATO GAETANO IMPARATO CASTELLAMMARE DI STABIA (Napoli) IL RISVEGLIO CITTADELLA, SCONFITTA INGIUSTA 7 h il migliore EBAGUA (Varese) Mette in crisi la difesa avversaria e il gol è utile quanto bello e potente Il gol di Matteo Momenté, 25 anni, seconda stagione a Varese GEMITO EMOZIONI SOLITO MALONGA, PRIMO GOL DI CORVIA e Kink, praticamente impone la difesa a 5 a Braglia. Così facendo gli indebolisce la mediana e gli spegne Genevier. Tra Kone e Corti, il francesino brilla per qualche lancio e poco altro. Ma chi gioca a memoria è la difesa: vedere ciclope Carrozzieri tenere in fila i compagni è un piacere. La Juve Stabia gli si infrange contro, come una barca a vela su un iceberg. Con Zecchin e Kink che vietano sgroppate e cross, il Varese ingabbia mediana e tridente stabiese e nemmeno si accorge dell’infortunio di Ebagua. Il resto è possesso palla e gestione del vantaggio che rasentano la perfezione. L’invasione spot Braglia, dall’al- to, aveva abbozzato la metamorfosi dei suoi nell’intervallo (mentre un tifoso-controfigura invadeva il campo per andare a scoprire i tabelloni a bordo campo della Paddy Power, nuovo sponsor). Al rientro in campo c’è Erpen (non Zito), la maglia col nuovo logo, e poi gradualmente un altro tridente: Erpen, Acosty e Danilevicius. Ma cambia poco, la difesa ha problemi e il coefficiente offensivo è bassino. Il Varese è felice, la Juve Stabia è ad un passo dalla crisi: due sconfitte e un pari in casa, sempre gol subiti tra coppa e torneo. Ed è scattato l’allarme. © RIPRODUZIONE RISERVATA RISCATTO CARIDI, TIRIBOCCHI E FABIANO: BASTANO 45’ Il Cesena respira Il Brescia s’illude La Pro Vercelli La prima vittoria Vicenza a metà: mette il turbo è di Djokovic-gol lo salva Gavazzi L’Ascoli non c’è CESENA CITTADELLA 1 0 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORE Djokovic al 37’ s.t. CESENA (3-4-2-1) Belardi 6,5; Comot- h 7 il migliore DJOKOVIC (Cesena) Appena subentrato infila il gol che fa uscire il Cesena dalla crisi di risultati to 6,5, Tonucci 5,5 (dal 16’ s.t. Brandao 5,5), Caldirola 5,5; Ceccarelli 5 (dal 27’ s.t. Djokovic 7), Gessa 5,5, Iori 5,5, A. Rossi 6; Defrel 6, D’Alessandro 5 (dal 1’ s.t. Parfait 5,5); Graffiedi 6. PANCHINA Ravaglia, Bamonte, Meza Colli, Tabanelli. ALLENATORE Bisoli 6. ARBITRO Mariani di Aprilia 5. GUARDALINEE Bagnoli 5 - Marinelli 5,5. ESPULSI nessuno. AMMONITI Iori (Ce), Parfait (Ce), Tonucci (Ce), Djokovic (Ce) e Brandao (Ce) per gioco scorretto: Busellato (Ce) per comportamento non regolamentare. NOTE paganti 1.502, incasso di 7.724 euro; abbonati 7.245, quota di 67.512 euro. Tiri in porta 3-4. Tiri fuori 6-3. In fuorigioco 3-2. Angoli 6-3. Recuperi: p.t. 0, s.t. 7’. DAL NOSTRO INVIATO ANDREA TOSI CESENA Il gioco ancora non si vede ma per quello Pierpaolo Bisoli, alla seconda partita della sua gestione, ha chiesto tempo e pazienza. Per adesso il Cesena deve esultare al gol di Milan Djokovic, oscuro e silenzioso gregario, che dopo 10’ dal suo ingresso in campo infila di testa Cordaz e tutto il Cittadella, battuto in volata quando sembrava avere in mano il controllo della gara. Il sigillo del centrocampista croato regala la prima vittoria alla squadra di casa, un risultato importantissimo sia per il morale che per la classifica. Cesena caotico Sangue e sudore scrivono i tifosi romagnoli sullo striscione esposto in curva chie- 2 2 PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Malonga (V) al 48’ p.t.; Salamon (B) al 3’, Corvia (B) al 10’, Gavazzi (V) al 34’ s.t. VICENZA (3-5-2) Pinsoglio 5,5; Martinelli 5,5, Pisano 6,5, Brighenti 6; Gavazzi 7, Castiglia 6, Giandonato 5,5 (dal 12’ s.t. Plasmati 6), Misuraca 5,5 (dal 12’ s.t. Padalino 6), Di Matteo 6; Malonga 6,5, Pinardi 6 (dal 17’ s.t. Semioli 6). PANCHINA Coser, Camisa, Giani, Mustacchio. ALLENATORE Breda 6. CITTADELLA (3-4-3) Cordaz 5,5; Sosa 6, Coly 6, Pellizzer 6; Ciancio 5,5, Paolucci 6, Baselli 6 (dal 20’ s.t. Busellato 5,5), Biraghi 5,5; Di Roberto 6,5, Di Carmine 5,5 (dal 39’ s.t. Perna s.v.), Bellazzini 5 (dal 31’ s.t. Maah s.v.). PANCHINA Pierobon, Vitofrancesco, De Vito, Gasparetto. ALLENATORE Foscarini 6. VICENZA BRESCIA BRESCIA (3-5-2) Arcari 6; De Maio 5,5, dendo a gran voce impegno e dedizione dopo il cambio di panchina. Ma subito il Cesena confonde l’aggressività con la frustrazione, basta guardare la serie di falli commessi da Ceccarelli che per tre volte meriterebbe il cartellino giallo, ma viene sempre graziato dal mediocre Mariani. Nel primo tempo il nuovo modulo di Bisoli col doppio trequartista produce solo un tiro nello specchio con Graffiedi che chiama Cordaz alla respinta sul proprio palo. La svolta nel finale di gara: punizione di Iori «in the box», sulla parabola svetta Djokovic per la deviazione vincente. Cittadella ordinario Per la squadra di Foscarini è il terzo k.o. in tre trasferte, forse il più immeritato. All’inizio il Cittadella rimane guardingo ma poi guadagna campo con le accelerazioni di Di Roberto che ispira e sfiora il bersaglio con un gran tiro, poi Di Carmine viene rimpallato da Comotto a pochi metri dal gol. Anche gli ospiti vorrebbero un penalty per una trattenuta di Tonucci su Coly. Nella ripresa i granata combinano solo grandi mischie senza trovare mai la porta avversaria che Belardi custodisce senza paura con uscite sempre tempestive e coraggiose. © RIPRODUZIONE RISERVATA Salamon 6,5, Stovini 5,5; Zambelli 6 (dal 44’ s.t. Scaglia s.v.), Lasik 6 (dal 19’ s.t. Bouy 5,5), Budel 7, Rossi 6,5, Daprelà 6; And. Caracciolo 6, Corvia 6,5 (dal 36’ s.t. Mitrovic s.v.). PANCHINA Cragno, Ant. Caracciolo, Picci, Saba. ALLENATORE Calori 6. ARBITRO Irrati di Pistoia 5,5. GUARDALINEE Argiento 6 - De Meo 6. ESPULSI nessuno. AMMONITI Padalino (V) e Stovini (B) per gioco scorretto. NOTE paganti 1.615, incasso di 14.810 euro; abbonati 5.084, quota di 22.176 euro. Tiri in porta 5-5 (con una traversa). Tiri fuori 4-6. In fuorigioco 1-2. Angoli 2-6. Recuperi: p.t. 3’, s.t. 4’. ALBERTA MANTOVANI VICENZA Vicenza e Brescia giocano a scambiarsi le parti e finiscono col prendersi un punto che ha il sapore del mezzo rimpianto, ma anche dello scampato pericolo. Nel primo tempo dovrebbe essere il Brescia a capitalizzare l’iniziativa e le occasioni, invece spreca fermandosi alla traversa colta di testa da Zambelli. E così il Vicenza, troppo passivo e schierato da Breda con una sola punta di ruolo, sfrutta la prima e unica palla-gol al 48’ con Malonga, al quinto gol in quattro gare e va al riposo con un insperato vantaggio. Contropiede classico, con assist di Misuraca e perfetto diagonale dell’implacabile francese. A quel punto ci si aspetta un Vicenza rinfrancato e meno timoroso, invece è il Brescia a colpire con un uno-due che tramortisce i biancorossi in apertura di ripresa. Prima è Salamon di testa a sfruttare al 4’ la respinta troppo corta di Pinsoglio su Caracciolo, poi è Corvia al 10’ ad azzeccare il diagonale nell’angolo lontano su un millimetrico cambio di campo di De Maio, con Martinelli fuori tempo. L’ex leccese, alla prima gara da titolare in coppia con l’Airone, firma il suo primo gol nel Brescia e il ribaltone in una sfida che passa continuamente di mano. Reazione Breda dà ben altra sostanza offensiva con l’inserimento di una seconda punta, Plasmati, e degli ex doriani Padalino e Semioli, e poi sposta Gavazzi all’interno della mediana. Cambi e mossa vincente, perché il Vicenza reagisce, si riappropria del pallino e proprio da un triangolo Gavazzi-Plasmati-Gavazzi raccoglie con quest’ultimo il pareggio al 34’: scavino sull’uscita disperata di Arcari e il Vicenza va sul 2-2 e rivede la luce. Caracciolo avrebbe sulla testa la palla del terzo gol, ma stavolta Pinsoglio alza in angolo. Breda e Calori dovranno lavorare per rischiare meno e capitalizzare di più. © RIPRODUZIONE RISERVATA h 7 il migliore GAVAZZI (Vicenza) Esterno costretto a fare il terzino, poi si scatena in avanti e firma il gol del 2-2 PRO VERCELLI ASCOLI 3 1 PRIMO TEMPO 3-0 MARCATORI Caridi (PV) all’8’, Tiribocchi (PV) al 17’, Fabiano (PV) su rigore al 46’ p.t.; Soncin (A) al 29’ s.t. h 7,5 il migliore CARIDI (Pro Vercelli) Segna e poi c’è in ogni azione: sia nelle rete del Tir che nel rigore di Fabiano PRO VERCELLI (4-3-1-2) Valentini 7; Bencivenga 6, Ranellucci 6,5, Masi 6,5, Scaglia 6,5; Marconi 6, Appelt 6, Espinal 6 (dal 27’ s.t. Casoli s.v.); Fabiano 6,5; Caridi 7,5 (dal 19’ s.t. De Silvestro 6), Tiribocchi 7 (dal 15’ s.t. Iemmello 6). PANCHINA Miranda, Cosenza, Carraro, Rosso. ALLENATORE Braghin 6,5. ASCOLI (3-5-2) Guarna 5; Ricci 5,5, Peccarisi 5,5, Faisca 5,5; Scalise 6,5 (dal 27’ s.t. Soncin 6,5), Russo 6 (dal 40’ s.t. Capece s.v.), Loviso 6 (dal 15’ s.t. Drame 6), Di Donato 5,5, Pasqualini 6; Feczesin 5,5, Zaza 5,5. PANCHINA Maurantonio, Prestia, Giallombardo, Colomba. ALLENATORE Silva 5. ARBITRO Pasqua di Tivoli 5,5. GUARDALINEE Vicinanza 6 - Alassio 6. ESPULSI nessuno. AMMONITI Bencivenga (P) e Scalise (A) per gioco scorretto. NOTE paganti 330, abbonati 950, incasso complessivo di 7.900 euro. Tiri in porta 7-5. Tiri fuori 3-7. In fuorigioco 0-1. Angoli 3-7. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 3’. RAFFAELLA LANZA PIACENZA L’Ascoli subisce tre gol, che sono come tre ganci di un peso massimo; la Pro Vercelli non lascia spazio e scampo alla squadra marchigiana che solo sette giorni fa aveva battuto lo Spezia. «Chissà qual è il vero Ascoli — si chiederà a fine gara Silva —. Quello dei complimenti del dopo Spezia o quello di oggi, che ha rischiato la goleada?». Vittoria pesante per i vercellesi, che ritrovano il successo dopo tre k.o. consecutivi e che danno ossigeno a una classifica che iniziava a preoccupare. Una vittoria cercata e voluta da una squadra che ha saputo dosare fisicità e fantasia. L’Ascoli ha pagato a caro prezzo i 20 minuti di amnesia nel primo tem- po: lì la Pro ha infierito e ha preso il largo. Prima con Caridi, all’8, che con un’azione insistita riesce a siglare la prima rete della partita. Il raddoppio porta la firma del Tir. Un gol tutto potenza e corsa: sul filo del fuorigioco l’attaccante spedisce un preciso diagonale nell’angolo basso della porta avversaria. La terza rete, al 46’, è su rigore: ingenuo Guarna che atterra Espinal, dopo che il Tir aveva mancato l’aggancio. Fabiano dal dischetto non sbaglia. Il Cobra Nella ripresa la Pro, pur senza chiudersi in difesa, cerca di difendere il risultato, l’Ascoli invece incalza, ma i suoi attaccanti non sono in giornata. Zaza e Feczesin non riescono a inquadrare la porta. Silva gioca la carta Soncin: dopo soli due minuti dal suo ingresso, il bomber accorcia le distanze, complice anche una distrazione difensiva della Pro, con Masi e Scaglia che non si intendono nella chiusura. Poco importa, il risultato per la Pro è ormai al sicuro. Una vittoria che fa respirare i bianchi: «Nel secondo tempo siamo calati, anche perché l’Ascoli ha spinto molto — ha spiegato Braghin —. Dobbiamo essere più bravi a gestire le gare per tutti i 90 minuti». © RIPRODUZIONE RISERVATA 24 LA GAZZETTA SPORTIVA DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012 SERIE BWIN 5a GIORNATA Ardemagni stoppa la corsa del Livorno Il Modena è in salute, il centravanti ancora a segno La squadra di Nicola si ferma dopo 4 vittorie di fila MODENA LIVORNO 1 0 PRIMO TEMPO 0-0 MARCATORE Ardemagni al 2’ s.t. MODENA (3-4-3) Colombi 7; Andelkovic 6, Zoboli 6,5, Perna 6,5; Nardini 6,5, Dalla Bona 6,5, Signori 6 (dal 34’ s.t. Ciaramitaro s.v.), Gulan 6 (dal 25’ s.t. Osuji 6); Lazarevic 6, Ardemagni 7, Surraco 5,5 (dal 13’ s.t. Pagano 6). PANCHINA Manfredini, Gozzi, Greco, Stanco. ALLENATORE Marcolin 7. LIVORNO (4-3-3) Mazzoni 6; Salviato 6, Bernardini 6, Lambrughi 5, Gemiti 6 (dal 36’ s.t. Bigazzi s.v.); Luci 6, Emerson 6, Schiattarella 5,5 (dal 26’ s.t. Belingheri 6); Siligardi 5,5, Paulinho 6,5, Piccolo 6 (dal 26’ s.t. Dell’Agnello 6). PANCHINA Fiorillo, Meola, Remedi, Gentsoglou. ALLENATORE Nicola 6,5. ARBITRO Gavilucci di Latina 6. GUARDALINEE Paiusco 5 - Segna 6. ESPULSI nessuno. AMMONTI Lambrughi (L), Dalla Bona (M), Perna (M), Emerson (L) e Signori (M) per gioco scorretto. NOTE paganti 2.505, incasso di 16.377 euro; abbonati 2.448, quota di 22.266 euro. Tiri in porta 5 (con una traversa)-5. Tiri fuori 1-9. In fuorigioco 1-2. Angoli 3-8. Recuperi: p.t. 1’, s.t. 5’. DAL NOSTRO INVIATO GUGLIELMO LONGHI MODENA La corsa si ferma dopo 4 vittorie di fila e una media di tre gol segnati a partita, tra l’altro su un campo stregato, dove non vince da 40 anni. Il Livorno s’inchioda, ma non è una caduta che fa male, non è un campanello d’allarme. Sembra piuttosto un incidente di percorso contro una squadra in salute, capace di soffrire e reagire. Modena di lotta e di governo, che, parole di Marcolin, «sa indossare sempre il vestito giusto, quando difende e quando attacca». Ecco come nasce questo faticoso 1-0 che permette ai cugini di campagna del Sassuolo di restare da soli al comando. Un milanese in gol «Non è certo 26 Matteo Ardemagni, 25 anni, festeggia il gol con il suo allenatore Dario Marcolin, 40 anni che Spinelli si è tolto l’adorato giubbotto giallo (quasi un segnale di insofferenza), il Livorno comincia a spingere con più forza, sfiorando il pari al 19’: paratona di Colombi su piatto al volo di Salviato. Poi Nicola interviene: doppio centravanti, con Dell’Agnello accanto a Paulinho, più due esterni offensivi. Marcolin fa la mosse uguale e contraria: 5-3-2 con Nardini e Pagano terzini, Ousji a rompere l’azione, Lazarevic alla destra di Ardemagni. «Non volevo sorprese nel finale», spiegherà il tecnico ricordando i gol presi con Varese e Reggina. E nel recupero Colombi gli dà ragione volando su un gran tiro di Paulinho. LIVERANI Le mosse Dopo il gol, e dopo 0 0 CROTONE (4-3-3) Concetti 6,5; Correia 6, Vinetot 6,5, Abruzzese 6,5, Mazzotta 6,5; Eramo 6,5 (dal 33’ s.t. Addae 6), Caetano 6, Galardo 6,5; Gabionetta 6, Ciano 6 (dal 22’ s.t. Pettinari 5,5), Torromino 6 (dal 42’ s.t. De Giorgio s.v.). PANCHINA Caglioni, Migliore, Checcucci, Maiello. ALLENATORE Drago 6,5. BARI (4-3-3) Lamanna 8; Sabelli 6,5, Ceppitelli 6, Dos Santos 6,5, Polenta 6; Romizi 6, Bellomo 6,5 (dal 37’ s.t. Defendi 5), Sciaudone 6; Galano 6 (dal 33’ s.t. Albadoro 6), Caputo 6, Iunco 6,5. PANCHINA Pena, Borghese, Rivaldo, Aprile, Grandolfo. ALLENATORE Torrente 6,5. ARBITRO Pairetto di Nichelino 6. GUARDALINEE Fiorito 6 – Di Vuolo 5,5 ESPULSI Defendi (B) al 48’ s.t. per gioco scorretto. AMMONITI Dos Santos (B), Torromino (C), Galardo (C), Bellomo (B) e Romizi (B) per gioco scorretto; Caputo (B) per proteste. NOTE paganti 1.016, incasso di 7.233 euro; abbonati 2.532, quota di 13.459 euro. Tiri in porta 6 (con una traversa)-5 (con una traversa). Tiri fuori 7-5. In fuorigioco 5-4. Angoli 6-7. Recuperi: p.t. 0, s.t. 3’. LUIGI SAPORITO CROTONE È il terzo minuto dopo il novantesimo quando Defendi strattona in area Caetano tirandolo giù dalla maglia. Pairetto non ha dubbi: indica il dischetto (giustissimo) e mostra il rosso a Defendi (eccessivo). Dagli undici metri si presenta Caetano che però si fa ipnotizzare da Lamanna che gli respinge il tiro. Immediatamente dopo arriva il triplice fischio finale. Questo è l’epilogo ma Crotone–Bari non è stata solo questo. Bella gara, briosa, senza fronzoli e giocata a viso aperto tra due squadre che in settimana si sono viste limare il bottino in classifica dalla Disciplinare. Drago e Torrente si affrontano con lo stesso modulo ma non si annullano, anzi. Comincia il Crotone dopo un giro di lancette si fa pericoloso con Ciano che non trova lo specchio. Ceppitelli due minuti dopo chiama Concetti ad 5 i rigori decretati nel corso del quinto turno, si tratta del record stagionale. Alla terza giornata erano stati quattro. E si registra il primo errore dal dischetto, quello di Caetano del Crotone. © RIPRODUZIONE RISERVATA L’UNICO 0-0 IL PORTIERE DEL BARI AL 93’ PARA UN RIGORE AL CROTONE CROTONE BARI le squadre che hanno segnato in campionato. Mancava solo la Ternana che si è sbloccata venerdì. reti segnate nella quinta giornata, appena una rete in più del minimo stagionale stabilito alla prima giornata con 25 realizzazioni. ARDEMAGNI (Modena) Trova un gol complicato, arretra, si sacrifica. E spesso fa reparto da solo Super Lamanna Caetano spreca Cutolo e Farias: 22 ecco il Padova La Reggina è giù gli zeri che ancora resistono nelle caselle delle reti: 0 reti segnate in casa dalla Ternana, 0 subite in casa dal Brescia e in trasferta dal Sassuolo. h 7 il migliore una complicata deviazione in angolo su colpo di testa. Bari rapido Il Bari dalla cintola in sù è veloce al punto che al 23’ Bellomo per poco non sorprende Concetti con un tiro al volo che sfiora il palo. I rossoblù però mancano il gol tre volte in 6 minuti. Comincia Ciano al 33’: fucilata da lontano che colpisce la traversa, sulla respinta Eramo da due passi manda fuori di testa a porta vuota. Al 39’ cross di Galardo dal fondo e incornata di Eramo sulla quale Lamanna compie un capolavoro deviando la palla in controtempo. Al ritorno dal riposo è Bellomo che al 6’ colpisce la traversa con un tiro dai 25 metri mentre il Crotone cambia l’esausto Ciano con Pettinari. Che dopo pochi minuti dal suo ingresso non riesce a trasformare in gol un assist di Eramo. Schermaglie pericolose fino ad arrivare alla prodezza finale di Lamanna. © RIPRODUZIONE RISERVATA h 8 il migliore LAMANNA (Bari) E’ insuperabile, ma il capolavoro lo fa a tempo scaduto parando il rigore PRIMA VITTORIA DIONIGI ALTRO K.O. IN TRASFERTA I NUMERI DELLA B 3 un fatto strano che segni il bomber di Milano», urla lo speaker del Braglia all’alba del secondo tempo. Matteo Ardemagni si sta ritagliando un ruolo da protagonista dopo i momenti difficili di Bergamo e Padova. Centravanti di movimento, bravo a difendere il pallone, un po’ meno a vedere la porta. Il gol è una sintesi delle sue caratteristiche: angolo di Dalla Bona da destra, lui fa un tagliafuori cestistico su Lambrughi, che resta immobile, poi lascia cadere la palla e la colpisce con un esterno piuttosto sporco. Mazzoni, coperto, si butta tardi. A quel punto la partita svolta. Il Livorno aveva comandato per 45 minuti, Emerson davanti alla difesa a dare il via a un discreto possesso palla, Paulinho a sgomitare, con i due esterni però meno lucidi del solito. Il Modena aveva invece deciso di aspettare: può puntare su una difesa solida, con Perna che aiuta Gulan a raddoppiare sul temutissimo Siligardi. Sulla corsa di Nardini, terzino aggiunto in caso di necessità, sulle idee di Dalla Bona. Ma Ardemagni è costretto a cercare gli spazi che Lazarevic, al debutto da titolare (una traversa e poco altro per lui) e uno spento Surraco, non gli garantiscono. Insomma, nel primo tempo è una partita bloccata. 4 PADOVA REGGINA 3 2 PRIMO TEMPO 2-1 MARCATORI Farias (P) al 33’, Viola (R) al 41’, Cuffa (P) al 47’ p.t.; Cutolo (P) al 7’, Adejo (R) al 40’ s.t. PADOVA (3-4-1-2) Anania 6,5; Cionek 6, Piccioni 6,5, Trevisan 6,5; Rispoli 6,5, Cuffa 6,5 (dal 17’ s.t. Zé Eduardo 6), Viviani 6 (dal 36’ s.t. Nwankwo s.v.), Renzetti 6,5; Farias 7; Babacar 6 (dal 32’ p.t. Granoche 6), Cutolo 7. PANCHINA Silvestri, Franco, Legati, Jelenic. ALLENATORE Pea 7. REGGINA (3-4-1-2) Baiocco 6; Adejo 7, Di Bari 5,5, Bergamelli 5,5; D’Alessandro 5,5 (dal 26’ s.t. Melara 6), Hetemaj 6, Rizzo 6, Rizzato 6; Barillà 6 (dall’11’ s.t. Fischnaller 6,5); Viola 6 (dall’11’ s.t. Sarno 6,5), Ceravolo 6,5. PANCHINA Facchin, Ely, Armellino, Comi. ALLENATORE Dionigi 6. ARBITRO Candussio di Cervignano 6. GUARDALINEE Citro 6 - Ceccarelli 5,5. ESPULSI nessuno. AMMONITI Anania (P) per proteste; Hetemaj (R), Farias (P) e Cutolo per comportamento non regolamentare; Viviani (P) e Nwankwo (P) per gioco scorretto. NOTE paganti 1.023, incasso di 10.605 euro; abbonati 4.525, quota non comunicata. Tiri in porta 5-5. Tiri fuori 7-4. In fuorigioco 3-1. Angoli 5-4. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 5’. ANDREA MORETTO PADOVA Questo piccolo grande Padova in novanta minuti ribalta le critiche in entusiasmo, i malumori della piazza in nuova energia e ottiene un successo che mancava da quattro mesi e mezzo, ritrovando anche gli applausi. L’allenatore Pea, blindato in settimana dalla società, ottiene la prima vittoria della sua gestione e deve ringraziare soprattutto i suoi due piccoli giocatori (di statura) che hanno fatto grandi cose in campo: Cutolo e Farias. Il primo parte titolare in attacco e offre assist e un gol da incorniciare, il brasiliano è l’uomo imprendibile dagli avversari, tutta fantasia e velocità. La Reggina esce dall’Euganeo con i rimpianti: alla fine avrebbe anche potuto ottenere il pareggio. La prima mezz’ora è di studio (Babacar infortunato lascia il posto a Granoche), poi tocca ai gol e alle emozioni. Al 33’ Cutolo accende Farias che dal limite, dopo essersi liberato di due avversari, calcia forte di destro. Il pareggio la Reggina lo trova poco dopo, al 41’: punizione di Barillà dalla destra sul lato opposto, con Hetemaj che la tocca nella traiettoria e Viola che arriva anche prima di Adejo a metterla dentro, in sospetta posizione di fuorigioco. E’ il momento migliore della squadra di Dionigi, che potrebbe anche sorpassare con un tiro di Rizzo parato in due tempi da Anania. Il Padova però resta concentrato e al 2’, scaduto, di recupero Rispoli mette in mezzo un pallone che Cuffa (alla centesima presenza con il Padova, 2 gol in 3 partite). Eurogol Nella ripresa l’accelerazione decisiva. Prima al 6’ Granoche non chiude una facile occasione dopo una parata di Baiocco su Cutolo, poi quest’ultimo s’inventa un eurogol da fuori area: potenza e tecnica, come nella migliore esecuzione del suo repertorio. Il Padova trova così anche le reti dei suoi giocatori offensivi, a secco fino a ieri. Sembra finita, invece gli inserimenti di Sarno e Fischnaller danno nuova linfa alla Reggina, che accorcia con un colpo di testa di Adejo in area di rigore, dopo una punizione battuta da Sarno. © RIPRODUZIONE RISERVATA h 7 il migliore CUTOLO (Padova) Pea lo rilancia titolare e lui lo ripaga con un eurogol: che bella coppia con Farias L’ALTRA X IL LANCIANO RIMEDIA. TENSIONE GROSSETO: LITE JADID-DELVECCHIO Sforzini-Fofana E’ pari di rigore LANCIANO GROSSETO 1 1 PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Sforzini (G) su rigore al 48’ p.t.; Fofana (L) su rigore al 23’ s.t. LANCIANO (4-3-3) Leali 6; Almici 6, Aquilanti 6,5, Amenta 6,5, Mammarella 6; Vastola 6 (dal 41’ s.t. Paghera s.v.), D’Aversa 5,5, Di Cecco 5,5 (dal 16’ s.t. Volpe 5,5); Falcinelli 6, Fofana 6,5, Turchi 6 (dal 32’ s.t. Pepe s.v.). PANCHINA Casadei, Rosania, Scrosta, Zeytulaev. ALLENATORE Gautieri 6. GROSSETO (4-2-3-1) Bremec 6; Antonazzo 6, Padella 5,5, Olivi 6, Calderoli 6; Delvecchio 5,5, Jadid 5,5 (dal 46’ s.t. Obodo s.v.); Bonanni 5 (dal 15’ s.t. Lanzafame 5), Crimi 5,5, Foglio 6,5; Sforzini 6. PANCHINA Lanni, Curiale, Iorio, Quadrini, Donati. ALLENATORE Moriero 6. ARBITRO Fabbri di Ravenna 5. GUARDIALINEE Gava 6 - Colella 6. ESPULSI nessuno. AMMONITI Foglio (G), Jadid (G), Almici (L), Mammarella (L), Turchi (L), Olivi (G) e Crimi (G) per gioco scorretto. NOTE paganti 750, incasso di 2.934 euro; abbonati 1.100, quota non comunicata. Tiri in porta 4-1. Tiri fuori 3-2. In fuorigioco 1-2. Angoli 2-6. Recuperi: p.t. 3’, s.t. 4’. FIORENZO CARLINI PESCARA Il Grosseto elimina il segno meno dalla classifica disputando una gara giudiziosa, ma non esaltante; altro pari invece per il Lanciano. L’ex Moriero non sconfessa il modulo esterno, con il solo Sforzini in avanti, supportato da un centrocampo che, già folto, ha anche avuto adeguato sostegno dai due esterni difensivi; tenuti in panchina invece Obodo e Lanzafame. I tre dietro a Sforzini supportano poco l’attaccante e Bonanni, schierato a destra, non trova una delle sue migliori giornate. Gautieri ridisegna il Lanciano, forse per dare nuovi stimoli: il tecnico porta tra campo e panchina 12 giocatori che hanno partecipato alla storica promozione, bocciando molte scelte di mercato e rivoluzionando il centrocampo, schierando D’Aversa al posto di Paghera, uno dei migliori nelle precedenti gare, con Vastola e Di Cecco esterni; Fofana, ispirato, una volta ritrovata la posizione a lui più gradita al centro dell’attacco, risulterà il più intraprendente, anche per il suo inizio schioppettate, fatto di un tiro pericoloso e una traversa. La partita Un episodio dubbio mette in apprensione il Lanciano: Foglio viene falciato da Vastola fuori area, finendo su Almici dentro l’area; l’arbitro indica il dischetto tra le proteste del Lanciano e Sforzini segna il terzo gol della stagione. Il pareggio arriva sempre su rigore, guadagnato da un generoso Vastola, atterrato da Padella. Fofana trasforma, evitando alla squadra una immeritata sconfitta ma rinviando l’appuntamento con la prima vittoria in B. La rissa Dopo la partita, nella zona dei pullman, litigio tra Jadid e Delvecchio, compagni nel Grosseto, sotto gli occhi di Moriero che ha minimizzato. © RIPRODUZIONE RISERVATA h 6,5 il migliore FOFANA (Lanciano) Ha corso tanto, ha colpito una traversa e ha segnato il rigore con freddezza LA GAZZETTA SPORTIVA DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012 25 PRIMA DIVISIONE 4a GIORNATA (ore 15) Zauli: «Reggiana dimmi se si vola» Il tecnico: «Siamo partiti bene, ma non basta Abbiamo le qualità per stare nei primi posti» Ambizioni «Siamo all’inizio — si schermisce Zauli — è ridicolo fare bilanci. Mi interessava partire bene, perché la piazza è esigente ed era importante far avvicinare la gente alla squadra. Dopo 12-13 partite scopriremo i reali valori. Dalla Reggiana mi aspetto un campionato importante, non tanto a livello di classifica, ma di struttura, di compattezza. Bisogna gettare le basi per un progetto a lungo termine». Zauli sa che cosa vuole: «Mi piace avere una squadra che attacchi e difenda con più uomini. La nota positiva di questo inizio stagione è che gli avversari non riescono a creare molte occasioni da rete, mentre noi in attacco abbiamo le qualità per andare spesso all’uno contro uno. Adesso tocca a me esaltare le caratteristiche dei CARPI-CREMONESE ANDRIA-PERUGIA ANDRIA (4-4-2) Rossi; Scrugli, Migliaccio, Zaffagnini, Potenza, Bianco, Perini, Di Gaudio; Ferretti, Arma. (Guerci, Terigi, Sperotto, Pasciuti, Teggi, Cortesi, Kabine). All. Tacchini-Cioffi. CREMONESE (4-3-3) Alfonso; Cangi, Moi, Cremonesi, Armenise; Fietta, Buchel, Previtali; Carlini, Marotta, Le Noci. (Grillo, Visconti, Sales, Tedeschi, Magallanes, Degeri, Martinez). All. Brevi. ARBITRO Merlino di Udine (Pentangelo-D’Amato). Contessa; Comini, Arini, Giorgino, D’Errico; Lanteri, Innocenti. (Sansonna, Malerba, Nocerino, Tartaglia, Larosa, Maccan, Mascolo). All. Cosco. PERUGIA (4-2-3-1) Koprivec; Anania, Russo, Cacioli, Liviero; Di Tacchio, Esposito; Rantier, Clemente, Politano; Ciofani. (Giordano, Jefferson, Martella, Cenciarelli, Fabinho, Moscati, Tozzi Borsoi). All. Battistini. ARBITRO Dei Giudici di Latina (Tolfo-De Franco). COMO-PORTOGRUARO BARLETTA-NOCERINA COMO (4-3-3) Perucchini; Luoni, Schiavino, Del Pivo, BARLETTA (4-3-3) Pane; Calapai, Romeo, Burzigotti, CARRARESE-VIAREGGIO CUNEO (5-3-2) F. Rossi; Passerò, Sentinelli, Ferri, Arcari, IL DOPPIO EX Treviso-Lecce ricorda Mingozzi Il maestro Guidolin Zauli è stato Treviso e Lecce, oggi di fronte, si ritrovarono uniti dal dolore per il centrocampista Gionata Mingozzi, che morì a 24 anni (15 luglio 2008) in un incidente stradale. Il giocatore ravennate, di proprietà della Samp, giocò le ultime due stagioni della sua carriera in B proprio con Lecce (2006 07) e Treviso (2007 08). per anni l’uomo di fiducia di Francesco Guidolin, a Vicenza, Palermo e Bologna. «E’ stato lui a farmi diventare un giocatore "a tutto tondo" — racconta — prima ero un talento, ma non avevo la cultura del lavoro. Con lui parlavo 3-4 volte in una stagione, ma c’era feeling, avvertivo la sua stima nella quotidianità. Adesso che faccio l’allenatore capisco perché a volte dice che vuole smettere. Non c’è soltanto il campo a cui badare, ci sono mille cose che ti prosciugano». © RIPRODUZIONE RISERVATA seconda divisione serie D 4a giornata (ore 15) 4a giornata (ore 15) Savona e Aprilia per il poker A Matera Salernitana, riparte Perrone doppia sfida Riflettori puntati sulla Salernitana dopo il cambio di allenatore, il secondo in tutta la Lega Pro dopo quello del Fano: Carlo Perrone, tornato (insieme al difensore Giubilato) al posto di Galderisi, ha il compito di far risalire la squadra, ora ultima. Sempre nel girone B la capolista Aprilia rischia a Reggio Calabria: in trasferta anche il Martina, l’altra seconda è il Chieti che giocando in casa punta almeno all’aggancio in vetta. Nel girone A il Savona riceve il Monza nella gara più attesa; attesi segnali di risveglio anche dal Venezia, mentre a Milazzo sono giorni agitati (c’è aria di grandi cambiamenti). Oggi big match tra Matera e Monospolis (H): sono a punteggio pieno e con i bomber Caputo e Pereyra già autori di 4 reti a testa. Da vedere anche BraLavagnese e Vis PesaroAncona. Hanno la difesa imbattuta Chieri, Mezzolara, Pistoiese, Pro Piacenza e Sansepolcro. Pedrelli; Orlandi, Corrent, Pestrin, Juan Cruz; Malatesta, Merini. (Cicioni, Bregliano, De Paola, Ciciretti, Belcastro, Mancuso, Margiotta). All. Sabatini. VIAREGGIO (3-5-2) Gazzoli; Carnesalini, Conson, Sorbo; Pellegrini, Pizza, Maltese, Calamai, Peverelli; Giovinco, Magnaghi. (Furlan, Fiale, Trocar, Sandrini, Guerra, De Vena, Gerevini). All. Cuoghi. ARBITRO Aversano di Treviso (Caliari-Rizzato). GUBBIO-PISA ENTELLA-TRAPANI ha mai segnato molto, ma l’anno scorso ha fatto 13 gol e ora è già a 2 reti in 3 partite — continua Zauli —. Matteini ha giocato in Serie A ed è ancora giovane, visto che è dell’82». Ma probabilmente non basteranno loro per cercare di conquistare la promozione, che per il momento è un sogno. «Sulla carta Lecce e Cremonese non hanno rivali, hanno giocatori di categoria superiore in ogni reparto — ammette Zauli — ma noi possiamo stare tra le prime. Sono ambizioso, credo che nello sport si debba sempre puntare al massimo e io non ho mai fatto mistero di voler arrivare il più in alto possibile». Angeletti; Dall’Oglio, Vacca, Dezi; Simoncelli, Barbuti, Ferreira. (Liverani, Mazzarani, De Leidi, Molina, Meduri, Carretta, La Mantia). All. Novelli. NOCERINA (3-4-3) Aldegani; Baldan, Crescenzi, Chiosa; Garufo, Bruno, De Liguori, Corapi; Negro, Evacuo, Mazzeo. (G. Russo, Scardina, Daffara, Sabatino, Gavilan, Schetter, N. Russo). All. Auteri. ARBITRO Adducci di Paola (Giampetrucci-Borzomi). CARRARESE (4-4-2) Piscitelli; Corticchia, Lanzoni, Alcibiade, ENTELLA (4-3-1-2) Paroni; De Col, Cesar, Russo, Zampano; giocatori. Non sono il tipo che si sofferma sull’errore tecnico, sono stato calciatore e so che si può sbagliare, ma la differenza per me la fa il "secondo gioco", il momento in cui quella palla persa deve essere recuperata». I leader sono il centrocampista Alessi e l’attaccante Matteini, un lusso per la categoria. «Alessi ha 35 anni ed è a Reggio Emilia da sei, nella sua carriera non (ore 18 su Sportitalia) CUNEO-ALBINOLEFFE Donida; Cristini, Longhi, Di Quinzio; Fantini, Ferrario. (Negretti, Carfora, Scaglia, Di Lorenzo, Lodi, Garavelli, Martini). All. E. Rossi. ALBINOLEFFE (4-3-1-2) Offredi; Salvi, Ondei, M. Belotti, Regonesi; Maietti, Corradi, Girasole; Martinovic; Pesenti, A. Belotti. (Amadori, Ambra, Pirovano, Gazo, Di Cesare, Pontiggia, Diakite). All. Pala. ARBITRO Piccinini di Forlì (Andreoli-Iorizzo). Lamberto Zauli, 41 anni, alla seconda stagione con la Reggiana LIVERANI girone B Il Latina punta alla vetta CARPI (4-4-2) Sportiello; Letizia, Lollini, Poli, Fusar Bassini; Fautario; Giampà, Ardito, Tremolada; Cia, Torregrossa, A. Donnarumma. (Twardzik, Ambrosini, Marchi, D. Donnarumma, Scialpi, Velardi, Lisi). All. Paolucci. PORTOGRUARO (4-3-1-2) Tozzo; Pisani, Patacchiola, Moracci, Pondaco; Coppola, Sampietro, Martinelli; Cunico; Corazza, Della Rocca. (Bavena, Chesi, Licata, Herzan, Salzano, De Sena, Magrassi). All. Madonna. ARBITRO Fanton di Lodi (Vigo-Mercante). ROBERTO PELUCCHI Lo Zidane della Serie B aveva mezzi tecnici eccellenti, ma non è mai riuscito a conquistare una grande squadra. Lo Zidane della Serie B adesso allena e forse un giorno riuscirà a raggiungere quei traguardi che gli sono stati negati da calciatore. Lamberto Zauli, 41 anni, guida la Reggiana, squadra che nel 1996 era in A e aveva uno stadio di proprietà (il Giglio), molto prima che ci pensasse la Juve. Poi, il declino, il fallimento (nel 2005) e, adesso, il tentativo di recuperare il terreno perduto, non senza problemi societari. Zauli, arrivato a gennaio dopo due esoneri con Bellaria Igea Marina e Fano, è stato capace di ridare entusiasmo alla piazza e a salvare la squadra. Che, adesso, è partita con il piede giusto: due vittorie in casa contro Lumezzane e Cuneo, una sconfitta a Carpi. E oggi c’è un altro esame in trasferta, sul campo della Feralpi Salò. Un test che servirà a capire se la Reggiana è matura per un campionato di vertice. girone A Carpi, c’è la Cremonese Volpe, Renan, Staiti; Vannucchi; Garin, Marchi. (Conti, Falcier, Cecchini, Fantoni, Hamlili, Argeri, Guerra). All. Prina. TRAPANI (4-4-2) Nordi; Lo Bue, Pagliarulo, D’Aiello, Rizzi; Basso, Caccetta, Spinelli, Madonia; Abate, Mancosu. (Morello, Filippi, Priola, Daì, Tedesco, Pirrone, Docente). All. Boscaglia. ARBITRO Benassi di Bologna (Di Federico-Lotierzo). GUBBIO (4-3-3) Venturi; Regno, Briganti, Radi, Grea; Sandreani, Boisfer, Palermo; Caccavallo, Scardina, Bazzoffia. (Farabbi, Galimberti, Pambianchi, Guerri, Malaccari, Nappello, Galabinov). All. Sottil. PISA (3-5-2) Sepe; Rozzio, Colombini, Sbraga; Rizzo, Buscè, Mingazzini, Favasuli, Benedetti; Tulli, Perez. (Pugliesi, Bianchi, Carroccio, Fondi, Barberis, Gatto, Scappini). All. Pane. ARBITRO Cifelli di Campobasso (Tozzi-Ernetti). FERALPI SALÒ-REGGIANA LATINA-SORRENTO FERALPI SALÒ (4-3-3) Gallinetta; Tantardini, Leonarduzzi, LATINA (4-3-2-1) Bindi; Milani, Cottafava, De Giosa, Bruscagin; Malgrati, Cortellini; Milani, Castagnetti, Ilari; Bracaletti, Miracoli, Tarana. (Chimini, Caputo, Falasco, Fabris, Pedrinelli, Finocchio, Bentoglio). All. Remondina. REGGIANA (4-4-1-1) Tomasig; Iraci, Aya, Mei, Panizzi; Antonelli, Ardizzone, Viapiana, Matteini; Alessi; Rossi. (Bellucci, Zini, Bani, Arati, Bovi, Sprocati, De Cenco). All. Zauli. ARBITRO Bellotti di Verona (Orsini-Di Salvo). Gerbo, Cejas, Burrai; Barraco, Kolawole; Jefferson. (Ioime, Giacomini, Agius, Ricciardi, Tortolano, Angelilli, Tulli). All. Pecchia. SORRENTO (4-3-3) Polizzi; Balzano, Nocentini, Di Nunzio, Bonomi; A. Esposito, Zanetti, Guitto; Arcuri, Cesarini, Corsetti. (Frasca, Terminiello, Beati, Iuliano, R. Esposito, Schenetti, Zantu). All. Bucaro. ARBITRO Illuzzi di Molfetta (Mondin-Dal Cin). LUMEZZANE-ALTO ADIGE PAGANESE-CATANZARO LUMEZZANE (4-3-1-2) Vigorito; D’Ambrosio, Mandelli, PAGANESE (5-3-2) Marruocco; Calvarese, Fusco, Fernandez, Dametto, Possenti; Gallo, Giorico, Marcolini; Baraye; Torri, Inglese. (Coletta, Sabatucci, Zamparo, Dadson, Sevieri, Kirilov, Samb). All. Festa. ALTO ADIGE (4-3-3) Grandi; Iacoponi, Kiem, Tagliani, Martin; Furlan, Uliano, Branca; Campo, Thiam, Pasi. (Marcone, Cappelletti, Bassoli, Bontà, Candido, Fink, Maritato). All. Vecchi. ARBITRO Cangiano di Napoli (Stasi-De Filippis). Pepe, Nunzella; Soligo, Romondini, Neglia; Caturano, Fava. (Robertiello, Puglisi, Agresta, Franco, Ciarcià, Scarpa, Orlando). All. Grassadonia. CATANZARO (3-5-2) Pisseri; Mariotti, Sirignano, Papasidero; Fiore, Ulloa, Quadri, Benedetti, Squillace; Carboni, Fioretti. (Faraon, Narducci, Orchi, Maisto, D’Alessandro, D’Agostino, Masini). All. Cozza. ARBITRO Pezzuto di Lecce (Bellagamba-Camillucci). TREVISO-LECCE PRATO-FROSINONE TREVISO (3-4-3) Campironi; Cernuto, P.A. Tarantino, Videtta; PRATO (4-3-1-2) Layeni; Beduschi, Saitta, Ghinassi, De Brunetti, Salvi, Esposito, Beccia; N. Tarantino, Picone, Rizzo. (Merlano, Bianchetti, Toppan, Rosaia, Spinosa, Fortunato, Sy). All. Maurizi. LECCE (4-2-3-1) Benassi; Diniz, Esposito, Di Maio, Legittimo; Memushaj, Giacomazzi; Chiricò, Bogliacino, Pià; Malcore. (Petrachi, Vanin, Tomi, De Rose, Di Mariano, Falco, Foti). All. Lerda. ARBITRO Bruno di Torino (Boz-Hager). Agostini; Corvesi, Cavagna, Casini; Disabato; Benedetti, Napoli. (Brunelli, Kostadinovic, Bisoli, Cristofari, Carminati, Papini, Tiboni). All. Esposito. FROSINONE (4-3-3) Zappino; Guidi, Bertoncini, Biasi, Blanchard; Gori, Carrus, Frara; Aurelio, Ganci, Cesaretti. (Vaccarecci, Catacchini, Vitale, Bottone, Gucher, Rogero, Paganini). All. Stellone. ARBITRO Oliveri di Palermo (Monetta-Cappello). IL POSTICIPO L’ANTICIPO San Marino-Pavia La quarta giornata si chiude domani alle Benevento-Avellino 1-2 Gol su rigore di De Angelis e Castaldo 20.30 con San Marino-Pavia: arbitra Sacchi di Macerata. per gli ospiti, poi Pedrelli per i padroni di casa. LA SITUAZIONE LA SITUAZIONE CLASSIFICA Lecce p. 9; Entella, Trapani, Reggiana e Carpi 6; CLASSIFICA Perugia (-1) e Avellino* p. 8; Benevento* e Latina Como*, Portogruaro* e Alto Adige* 3; Cremonese (-1), San Marino, Cuneo e Feralpi Salò 3; Lumezzane 2; Pavia, Tritium e Treviso 0; AlbinoLeffe (-10) -5. (* ha già riposato). PROSSIMO TURNO Domenica 30 (ore 15): AlbinoLeffeTreviso; Alto Adige-Carpi; Cremonese-Lumezzane; Lecce-Tritium; Pavia-Entella; Portogruaro-San Marino; Reggiana-Como; Trapani-Cuneo; riposa Feralpi Salò. GIRONE A GIRONE B BORGOSESIA-CHIERI 1-1 Giocata ieri BRA-LAVAGNESE Volpi di Arezzo CHIAVARI-FOLGORE CARATESE 1-1 Giocata ieri DERTHONA-ASTI 1-2 Giocata ieri GOZZANO-BOGLIASCO Accomando di Olbia IMPERIA-TORTONA Capasso di Firenze SESTRI LEVANTE-TREZZANO Magrini di Città di Castello (a Lavagna) VERBANIA-SANTHIA’ Curti di Milano (a Sesto San Giovanni) VERBANO-NOVESE Camplone di Pescara CLASSIFICA Chieri* p. 10; Santhià, Bra, Chiavari* e Borgosesia* 7; Tortona, Lavagnese e Trezzano 6; Verbania 5; Sestri Levante e Derthona* 4; Asti*, Verbano e Imperia 3; Folgore Caratese* 2; Novese, Gozzano e Bogliasco 1. (* una gara in più) CASTELLANA-MAPELLOBONATE Gozzi di Siena DARFO-ALZANOCENE Rognoni di Arco FERSINA PERGINESE-CARAVAGGIO Capezzi di San Giovanni V. (a Trento) LECCO-ATLETICO MONTICHIARI Affatato di Domodossola MEZZOCORONA-CARONNESE Miele di Torino PONTISOLA-OLGINATESE 1-1 Giocata ieri SANT'ANGELO-PERGOLETTESE Minafra di Roma SEREGNO-TRENTO Papalini di Nuoro SERIATE-PRO SESTO D’Annibale di Marsala VOGHERA-SAN GIORGIO Cipriani di Empoli CLASS. Caronnese p. 12; Olginatese* 11; Voghera, Pergolettese e Pontisola* 10; Pro Sesto e Atletico Montichiari 7; Mezzocorona 6; Fersina Perginese 5; Mapellobonate, Seriate, Castellana e Seregno 4; Caravaggio e Sant'Angelo 3; Darfo (-1), Alzano Cene 2; Lecco (-3) e San Giorgio 1; Trento 0. (* una in più) (5a) 6; Pisa e Frosinone (-1) 5; Paganese, Sorrento, Viareggio e Gubbio 4; Prato e Catanzaro 3; Andria e Nocerina 2; Barletta 1; Carrarese 0. (*una partita in più). PROSSIMO TURNO Domenica 30 (ore 15) Avellino-Barletta; Carrarese-Benevento; Catanzaro-Andria; Frosinone- Nocerina; Paganese-Gubbio; Perugia-Pisa (venerdì 28, ore 20.30 su Sportitalia); Sorrento-Prato; Viareggio-Latina. GIRONE C (5a) BELLUNO-SACILESE Agostini di Bologna CEREA-MONTEBELLUNA Montanari di Ancona GIORGIONE-TRISSINO VALDAGNO Fichera di Catania REAL VICENZA-CLODIENSE Sozza di Seregno SAMBONIFACESE-SAN PAOLO Marini di Trieste SANDONA’ JESOLO-PORTO TOLLE Provesi di Treviglio SANVITESE-KRAS REPEN Bartoluzzi di San Donà di Piave TAMAI-PORDENONE Zuliani di Vicenza UNION QUINTO-LEGNAGO Messina di Acireale VIRTUS VECOMP-ESTE Bianchini di Cesena CLASSIFICA Virtus Vecomp p. 12; Sandonà Jesolo 10; Pordenone, Sambonifacese e Clodiense 9; Este 8; Real Vicenza 7; Legnago, Montebelluna e Giorgione 6; Porto Tolle 5; Tamai, Cerea, Sacilese, San Paolo e Trissino Valdagno 4; Kras Repen e Belluno 3; Union Quinto 1; Sanvitese 0. GIRONE D BAGNOLESE-MEZZOLARA Torsello di Nichelino CASTENASO-CAMAIORE Gualtieri di Asti (a San Lazzaro di Sav.) FORCOLI-FORTIS JUVENTUS Saccenti di Modena LUCCHESE-FIDENZA Forneau di Roma MASSESE-ROSIGNANO Suaria di Milano PAVULLESE-PRO PIACENZA Cenami di Rieti PISTOIESE-TUTTOCUOIO Fracassi di Campobasso RICCIONE-CASTELFRANCO Sassoli di Arezzo SPAL-FORMIGINE Tesi di Pistoia CLASSIFICA Pistoiese p. 9; Pro Piacenza, Rosignano e Lucchese 7; Tuttocuoio e Formigine 6; Mezzolara, Camaiore e Spal 5; Massese, Pavullese, Castelfranco, Fidenza e Castenaso 3; Bagnolese 2; Fortis Juventus 1; Forcoli 0; Riccione (-1) -1. GIRONE A GIRONE B GIRONE E GIRONE F GIRONE G GIRONE H GIRONE I ALESSANDRIA-SANTARCANGELO Pelagatti di Arezzo BASSANO-CASTIGLIONE Rizzo di Siena BELLARIA-FANO Pagliardini di Arezzo GIACOMENSE-FORLI’ Verdenelli di FoIigno MANTOVA-RENATE Serra di Torino MILAZZO-PRO PATRIA Greco di Lecce RIMINI-VALLE D'AOSTA Marchesini di Legnago SAVONA-MONZA Colarossi di Roma VENEZIA-CASALE Albertini di AscoIi Piceno CLASSIFICA Savona p. 9; Alessandria, Forlì, Renate e Pro Patria 6; Bellaria, Giacomense e Castiglione 5; Venezia e Mantova 4; Monza (-4) 3; Milazzo e Santarcangelo 2; Bassano, Fano (-1) e Valle d'Aosta 1; Casale (-1) e Rimini 0. ARZANESE-SALERNITANA Brasi di Seregno CHIETI-CAMPOBASSO Caso di Verona FOLIGNO-PONTEDERA Marinelli di TivoIi HINTERREGGIO-APRILIA Todaro di PaIermo L'AQUILA-FONDI Losito di Pesaro NORMANNA-GAVORRANO Ceccato di Bassano POGGIBONSI-MELFI Piscopo di Imperia TERAMO-BORGO A BUGGIANO Capilungo di Lecce VIGOR LAMEZIA-MARTINA Petroni di Roma CLASSIFICA Aprilia p. 9; Chieti e Martina 7; Pontedera e Arzanese 6; Normanna e Poggibonsi 5; Campobasso 4; Borgo a Bugg., V. Lamezia, Foligno e L'Aquila 3; Gavorrano, Teramo e Melfi 2; Hinterreggio, Salernitana e Fondi 1. AREZZO-CASACASTALDA Serani di Monza BASTIA-PIERANTONIO Bruni di Fermo CASTEL RIGONE-TRESTINA Meraviglia di Pistoia DERUTA-VITERBESE Fabbri di San Giovanni Valdarno FIESOLECALDINE-SPORTING TERNI Mansi di Nocera Inferiore FLAMINIA-SCANDICCI Marotta di Sapri PIANESE-SPOLETO Marchi di Bologna PONTEVECCHIO-LANCIOTTO 0-0 Giocata ieri TODI-SANSEPOLCRO Paterna di Teramo CLASS. Casacastalda e Sansepolcro p. 9; Lanciotto* 7; Fiesolecaldine e Spoleto 6; Trestina e Sporting Terni 5; Todi, Viterbese, Pierantonio, Pontevecchio*, Bastia e Scandicci 4; Arezzo 3; Deruta 2; Flaminia 1; Castel Rigone e Pianese 0. (* una gara in più) CELANO-MACERATESE Scatigna di Taranto CIVITANOVESE-JESINA Marchese di Cosenza FIDENE-SAN CESAREO Mei di Pesaro ISERNIA-AMITERNINA Iorio di Torre Annunziata MARINO-ASTREA Bertani di Pisa RECANATESE-SAN NICOLO’ Massimi di Termoli SAMBENEDETTESE-RENATO CURI Di Stefano di Brindisi TERMOLI-OLYMPIA AGNONESE Calogiuri di Lecce VIS PESARO-ANCONA Ranaldi di Tivoli CLASSIFICA Olympia Agnonese, Astrea e Ancona p. 7; Vis Pesaro e Maceratese 6; Recanatese 5; Termoli, San Nicolò, San Cesareo, Samb e Amiternina 4; Jesina, Renato Curi e Fidene 3; Celano e Isernia 2; Civitanovese 1; Marino 0. ARZACHENA-TORRES Guidi di Imola CIVITAVECCHIA-CASERTANA Strippoli di Bari HYRIA NOLA-TORRE NEAPOLIS Michieli di Padova LUPA FRASCATI-SANT’ELIA Buonocore di Marsala (ore 15.30, p.c.) OSTIA MARE-CYNTHIA Capone di Palermo PORTO TORRES-PALESTRINA Liguori di Bergamo SARNESE-ANZIOLAVINIO Gironda Veraldi di Bari SELARGIUS-BUDONI Sartori di Este SORA-ISOLA LIRI Boggi di Salerno CLASSIFICA Sarnese p. 9; Sora, Torres e Torre N. 7; Lupa Frascati e Isola Liri 6; Porto Torres 5; Arzachena, Budoni, Casertana e Anziolavinio 4; Palestrina 3; Hyria Nola e Selargius 2; Sant’Elia e Civitavecchia 1; Ostia Mare e Cynthia 0. BATTIPAGLIESE-GLADIATOR Chindemi di Viterbo BISCEGLIE-TARANTO Marcolin di Schio BRINDISI-GROTTAGLIE Andreini di Forlì CTL CAMPANIA-NARDO' 1-1 Giocata ieri FOGGIA-FORTIS TRANI Fiorini di Frosinone (a porte chiuse) INTERNAPOLI-POMIGLIANO 2-1 Giocata ieri MATERA-MONOSPOLIS Scarica di Castellammare di Stabia POTENZA-ISCHIA Luciano di Lamezia Terme SANT’ANTONIO ABATE-FRANCAVILLA Lombardo di Sesto San Giovanni CLASSIFICA Matera e Monospolis p. 9; Gladiator e Francavilla 7; Battipagliese, Ischia, Internapoli* e Pomigliano* 6; Brindisi, Ctl Campania* e Bisceglie 5; Foggia 4; Taranto 3; Nardò* 2; Potenza e Grottaglie 1; Sant'Antonio Abate e Fortis Trani 0. (*una gara in più) ACIREALE-NISSA Bertolino di Perugia AGROPOLI-COSENZA Proietti di Terni CITTA' DI MESSINA-LICATA Zanonato di Vicenza COMPR. MONTALTO-PRO CAVESE De Tullio di Bari COMPRENSORIO NORMANNO-SAMBIASE Oggioni di Monza NOTO-RAGUSA Schirru di Nichelino PALAZZOLO-GELBISON Nicoletti di Catanzaro RIBERA-MESSINA De Luca di Ercolano VIBONESE-SAVOIA Pancaldo Trifirò di Barcellona PdG CLASSIFICA Savoia e Messina p. 9; Gelbison e Cosenza 7; Sambiase e Agropoli 6; Vibonese 5; Città di Messina, Compr. Normanno e Ragusa 4; Licata, Compr. Montalto, Pro Cavese, Ribera e Nissa 2; Noto 1; Palazzolo e Acireale 0. 26 LA GAZZETTA SPORTIVA DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012 FORMULA 1 GP SINGAPORE TUTTA LA CORSA IN TEMPO REALE SU WWW.GAZZETTA.IT METEO: MOLTO NUVOLOSO, RISCHIO TEMPORALI. TEMPERATURA SUI 30˚ Hamilton è il bello Lewis perfetto, la Ferrari soffre Vettel solo 3˚ dietro Maldonado, Alonso 5˚ in difficoltà con la trazione in Vetrina LE LUCI DI MARINA BAY FANNO SPLENDERE IL PROTETTO DI CHAVEZ IL VENEZUELANO IN PRIMA FILA Maldonado, ancora magie Dopo pole e vittoria a Montmelò, Pastor Maldonado, amico di Chavez, regala un’altra gioia alla Williams: 2˚ EPA IL BRASILIANO FUORI DALLA Q3 Massa, sprofondo rosso Felipe Massa scuro in volto dopo le qualifiche: non è riuscito nemmeno a entrare in Q3, finendo 13˚ EPA KARTHIKEYAN SUI CORDOLI L’Hrt prova a... volare Non riuscendo a volare in campionato, l’Hrt prova a volare... sui cordoli. Qui in azione c’è l’indiano Karthikeyan REUTERS DAL NOSTRO INVIATO ANDREA CREMONESI SINGAPORE Il podio resta un obiettivo raggiungibile, la posizione di partenza decisamente migliore rispetto a quella di due settimane fa, ma Fernando Alonso non può essere altrettanto ambizioso. Perché a Monza solo un guaio meccanico (la famigerata barra di torsione allentata) lo aveva tenuto lontano dalla battaglia per la pole, mentre qui questa possibilità non c’è mai stata. E il quinto tempo (con 9 decimi di ritardo) è ancora una volta frutto dell’abilità del leader iridato di destreggiarsi tra gli insidiosi muretti e le 23 curve di Marina Bay. Ne è prova il 13˚ tempo di Felipe Massa, che più del compagno di scuderia soffre di una eccessiva usura delle gomme nell’ultimo settore, cosa che rende la F2012 una sorta di saponetta. Il guaio? Qui la trazione, che è il tallone d’achille della Ferrari, è determinante. Non riuscire a scaricare bene la potenza a terra fa perdere tempo e scivolare le gomme che si surriscaldano. Un circolo vizioso. «Con questo ritmo non si può pensare a vincere», mette le mani avanti Alonso. Prospettive Ma limitare i dan- ni può pure bastare, a patto che già a Suzuka la Ferrari torni convincente come a Monza. Perché Lewis Hamilton qualche apprensione in chiave iridata comincia a crearla: ieri ha colto la seconda pole consecutiva, la quinta della stagione (sarebbe stata la sesta senza il pasticcio di Montmelò) ma soprattutto ha dato una lezione di guida: gli è bastato il primo giro lanciato nella Q3 con le supersoft per piazzare un incredibile 1’46"3. E ora, forte di un ottimo passo gara, può guardare alla corsa con ottimismo, perché solo una volta nelle 4 precedenti edizioni chi è partito in testa non ha poi vinto: accadde nel 2008, nella storia per la combine-Piquet. Stop Al tempo di Hamilton, che nel secondo tentativo non si è migliorato e ha pure pizzicato il muro, non è riuscito a replicare Sebastian Vettel, che sino alle qualifiche era sembrato padrone della situazione. Ma il tedesco nel momento cruciale ha pasticciato nel giro di lancio, scaldando male le gomme e si è dovuto accontentare del terzo tempo con un distacco di tre decimi. Sorpresa I guai dell’iridato hanno spalancato la porta della prima fila a Pastor Maldonado che ci ha abituato a simili exploit in qualifica: 2˚ in Spagna (trasformata poi in una pole a tavolino), 3˚ a Valencia (su un tracciato di alto carico aerodinamico come questo che esalta le qualità della Williams) e 3˚a Spa, dove poi è stato retrocesso per una delle varie penalizzazioni subite quest’anno. Se riuscirà a restare alla larga dai muretti (che ieri hanno stoppato Senna) e a mantenersi lucido al via, il venezuelano potrebbe fare da terzo incomodo nel prevedibile duello tra Hamilton e Vettel per il successo. Tutti e due hanno un ottimo passo gara e la differenza potrebbe farla la gestione dei pneumatici (la Pirelli prevede due soste, una in meno dell’anno scorso): McLaren e Red Bull sono tra quelli che hanno meno problemi e questo conforta anche Button (4˚) e Webber (7˚) frenati in ilPersonaggio LEWIS HAMILTON «Pastor, ora non partire a testa bassa» L’inglese teme la manovra al via del venezuelano «Non deve permettersi di venire sulla mia strada Alonso è alle spalle, ma resta temibile lo stesso» S Fulmine Lewis Hamilton, 27 anni, ha esordito in F.1 nel 2007. Nel 2008 si è laureato campione del mondo LIVERANI qualifica da un bilanciamento non perfetto. Riscatto Per un ottimo piazzamento si candidano anche Di Resta, sesto, autore di un’altra solida prestazione e Grosjean: il francese sarà anche una testa calda in gara, ma in prova è sempre velocissimo e ieri con l’8˚ tempo ha fatto meglio di Kimi (12˚). Infine Schumi (9˚) e Rosberg (10˚) hanno rinunciato a stampare dei tempi in Q3 per tenersi un treno di supersoft fresche per la gara e la possibilità di scegliere se partire con la mescola più dura. Ma con una Mercedes così si può puntare solo ai punti... © RIPRODUZIONE RISERVATA MARCO DEGL’INNOCENTI SINGAPORE Tutti aspettano Vettel, invece la pole è ancora una volta di Lewis Hamilton. La 5ª della stagione, 24ª in carriera, 153ª della McLaren e proprio nel 40˚ anniversario della prima conquistata dal team inglese in F.1, da Peter Revson nel GP del Canada di Mosport Park il 23 settembre 1972. La McLaren sembra imbattibile, dopo aver vinto gli ultimi tre gran premi e Lewis non nasconde la sua soddisfazione: «Tutto è andato alla meraviglia, i ragazzi al box hanno fatto un lavoro fantastico, sapevamo che Vettel era molto veloce e la nostra macchina qui ha molto carico aerodinamico per cui non eravamo sicuri che avrebbe tenuto il passo dei più forti, che saremmo stati in grado di essere ancora DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012 QUALIFICHE 2 QUALIFICHE 1 PILOTA 1. GROSJEAN 2. DI RESTA 3. RAIKKONEN 4. VETTEL 5. HAMILTON 6. WEBBER 7. RICCIARDO 8. PEREZ 9. BUTTON 10. ALONSO 11. ROSBERG 12. MALDONADO 13. SCHUMACHER 14. HÜLKENBERG 15. VERGNE 16. MASSA 17. SENNA ELIMINATI 18. KOBAYASHI 19. PETROV 20. KOVALAINEN 21. GLOCK 22. PIC 23. KARTHIKEYAN 24. DE LA ROSA TEMPO 1’47"688 1’48"028 1’48"169 1’48"240 1’48"285 1’48"717 1’49"023 1’49"055 1’49"381 1’49"391 1’49"463 1’49"494 1’49"546 1’49"547 1’49"564 1’49"767 1’49"809 1’49"933 1’50"846 1’51"137 1’51"370 1’51"762 1’52"372 1’53"355 PILOTA 1. HAMILTON 2. VETTEL 3. WEBBER 4. GROSJEAN 5. ALONSO 6. MALDONADO 7. BUTTON 8. DI RESTA 9. SCHUMACHER 10. ROSBERG ELIMINATI 11. HÜLKENBERG 12. RAIKKONEN 13. MASSA 14. PEREZ 15. RICCIARDO 16. VERGNE 17. SENNA QUALIFICHE 3 TEMPO 1’46"665 1’46"791 1’47"513 1’47"529 1’47"567 1’47"602 1’47"661 1’47"667 1’47"823 1’47"943 PILOTA 1. HAMILTON 2. MALDONADO 3. VETTEL 4. BUTTON 5. ALONSO 6. DI RESTA 7. WEBBER 8. GROSJEAN 9. SCHUMACHER 10. ROSBERG 1’47"975 1’48"261 1’48"344 1’48"505 1’48"774 1’48"849 - TEMPO 1’46"362 1’46"804 1’46"905 1’46"939 1’47"216 1’47"241 1’47"475 1’47"788 - Da sin. Maldonado (2˚), Hamilton (1˚) e Vettel (3˚) EPA LA GAZZETTA SPORTIVA 27 4 «La terza fila GARA ALLE 14 Oggi sul circuito cittadino di Marina Bay (5.073 m) si corre il GP Singapore, 14a tappa (su 20) del Mondiale, unica prova in notturna. Previsti 61 giri per 309,316 km S era il massimo Ma il podio è alla portata» Programma Orari italiani (-6 ore rispetto a Singapore) Oggi: gara alle 14 in diretta su Rai 1. Tempo reale su www.gazzetta.it di notte S Classifiche Piloti: 1. Alonso 179 2. Hamilton 142 3. Raikkonen 141 4. Vettel 140 5. Webber 132 6. Button 101 7. Rosberg 83 8. Grosjean 76 9. Perez 65 10. Massa 47 11. Schumacher 43 Costruttori: 1. Red Bull 272 2. McLaren 243 3. Ferrari 226 Alonso in azione sulla F2012. Quest’anno ha vinto 3 gare: Malesia, Valencia e Germania EPA Fernando ottimista nonostante i 9 decimi dalla pole: «Scatto dal lato pulito, farò una gara prudente» DAL NOSTRO INVIATO LUIGI PERNA SINGAPORE L’aria è umida e soffocante come in un bagno turco. Nell’abitacolo delle F.1 c’è la temperatura di un forno. E il corpo dei piloti arriva a scaldarsi oltre i quaranta gradi. «È come se avessimo la febbre», racconta Fernando Alonso. Le vene sulle sue gambe quasi un’ora dopo aver guidato sono ancora dilatate, ci ha pensato lui stesso a fotografarle. Se poi aggiungete che lo spagnolo ha dovuto spingere come un dannato fin dall’inizio delle qualifiche, pelando i muretti un paio di volte e spremendo all’inverosimile una Ferrari più lenta del solito, capirete come il GP di Singapore oggi sia tutto in salita per il leader del Mondiale. S Sabato grigio Fernando Alonso, 31 anni, ieri non ha brillato. Ma qui ha già vinto 2 volte: nel 2008 con la Renault e nel 2010 con la Ferrari COLOMBO sia la variabile impazzita, ma Alonso non si preoccupa. Scaccia i fantasmi di Spa. «Se lotterà con gli altri sarà un alleato, se me lo troverò io no. Però lui e Grosjean sono sotto osservazione e si prenderanno dei margini di sicurezza». Lo impensierisce di più il cronometro. «La brutta sorpresa è il ritardo dai primi. Anche perché, oltre a essere più veloci, consumano meno le gomme. Qui abbiamo portato delle novità e alcune non hanno funzionato. Ma questo non spiega tutti i problemi, che sono gli stessi dell’anno scorso in uscita di curva. Non eravamo mai stati a 1"5 dalla pole». Lo correggono: 9 decimi. «È ancora tanto», replica con un sorriso. Barra Aver rivoltato la F2012 come un calzino, cambiando la barra di rollio anteriore anche Spiazzato La verità è che neppu- 24 Pole per Lewis L’inglese raggiunge Niki Lauda e Nelson Piquet al nono posto della classifica all time davanti a tutti. Ma siamo riusciti a trarre fuori il massimo dalla monoposto e per questo sono felice». Rivale Hamilton, però, si ritro- va sorprendentemente accanto in prima fila, anche se qualche metro dietro, un avversario con il quale non si può dire abbia avuto rapporti ideali: Pastor Maldonado. Colpa soprattutto dell’incidente a Valencia, quando l’irruente sudamericano lo buttò fuori pista mentre Lewis si difendeva con le gomme finite: «Sono contento per lui», si complimenta cavallerescamente l’inglese, che però lancia un avvertimento: «Spero che non faccia una partenza alla va o la spacca. È un ragazzo che ha talento e sono sicuro che si renda conto di stare tra due campioni del mondo, che pensi a prendere punti per lui e per il suo team. Io non andrò 3 Vittorie dalla pole Su 4 GP a Singapore, 3 volte chi ha fatto la pole ha poi vinto: Hamilton (2009), Alonso (2010) e Vettel (2011) sulla sua strada, spero che lui non voglia venire sulla mia». Ferrari In verità non sembra es- 179 Punti di Alonso A 7 gare dalla fine, Fernando è leader con 37 punti su Hamilton, 38 su Raikkonen e 39 su Vettel L’IDEA Adesso Pirelli pensa a Kubica collaudatore sere Maldonado l’avversario che più preoccupa Lewis, bensì Alonso: «Fernando ha mostrato quello che può fare anche se parte molto indietro. E stavolta non lo è poi tanto. Devo togliergli più punti possibile, perché ha un buon vantaggio e io ho vicini a me concorrenti molto pericolosi. Ecco perché dovrò preoccuparmi di restare davanti. La pista è difficile, mette a dura prova le gomme e ci potrebbero essere problemi». Detto di Hamilton, non va dimenticato che la McLaren piazza Button al 4˚ posto. Jenson, pur lamentando il degrado delle gomme, non nasconde le sue ambizioni: «Dipenderà dal bilanciamento della vettura, che però dovrebbe essere buono». Robert Kubica vuole tornare a guidare una F.1? Una porta al polacco potrebbe aprirla la Pirelli, ingaggiandolo come collaudatore. «La mia è solo un’ipotesi — mette le mani avanti Paul Hembery, direttore della Motosport —. Potrebbe far comodo a entrambi: riportiamo in pista un pilota fermo da un po’ di tempo, lui sviluppa le gomme e si prepara a tornare ai GP. In fondo è già successo con De la Rosa, Heidfeld e speriamo ora Alguersuari». Kubica si troverebbe tra l’altro a guidare una vettura che conosce già, perché la vettura laboratorio della Pirelli è la Renault 2010. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA re Fernando si aspettava di soffrire così, tra le stradine illuminate della Montecarlo d’Oriente. L’ottimismo iniziale è evaporato. «La pole position era fuori dalla nostra portata. Hamilton è stato di un altro mondo — ammette Alonso, che in classifica ha 37 punti di vantaggio sul rivale della McLaren —. Prima di arrivare a Singapore mi aspettavo di più. Ma abbiamo capito fin dall’inizio che sarebbe stata dura. Non siamo mai stati vicini alle McLaren e alle Red Bull, per cui il quinto posto era il massimo che potessimo raggiungere, con l’unica sorpresa di Maldonado davanti. Avrò il vantaggio di partire dal lato pulito della pista e proverò a fare una gara accorta, per conservare gomme e meccanica. Non conviene rischiare. Questa pista è esigente, anche per il fisico, e non consente errori. Contano le strategie e l’affidabilità. Sarà divertente. L’obiettivo è il podio, ma soprattutto i punti. A Monza partivamo decimi, dietro a Vettel e Button, e loro si sono ritirati». « Qui a Singapore abbiamo portato delle novità e alcune non hanno funzionato FERNANDO ALONSO ALLA FERRARI DAL 2010 Rischio C’è il rischio nelle ultime prove, non è servito. «Spero che reagiremo in Giappone e Corea, perché non si può stare a 1" dagli avversari». Lo ammette anche il direttore tecnico Pat Fry: «Dobbiamo migliorare la qualità del lavoro se vogliamo raggiungere i nostri obiettivi». La cartina di tornasole è il 13˚ posto di Felipe Massa, a cui non riescono i miracoli di Alonso. «Ho avuto gli stessi guai da venerdì. Le gomme si surriscaldavano nell’ultimo settore e mancava trazione. Fernando è riuscito a fare la differenza lì. Ma sarà dura anche in gara, dove mi aspetto tre soste. Resta il fatto che in tutto l’anno non abbiamo mai avuto la macchina più veloce». che al via Maldonado © RIPRODUZIONE RISERVATA 28 LA GAZZETTA SPORTIVA DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012 GP2 SERIES IL TRIONFO FORMULA 1 GP SINGAPORE Maldonado: «Niente 4 sconti a Lewis e Seb Parto per vincere» SUCCEDE A GROSJEAN S Ma è lo stesso obiettivo di Vettel: «Non so perchè nella qualifica la macchina era più lenta delle libere» MARCO DEGL’INNOCENTI SINGAPORE MCLAREN PREMIATA IL PIT STOP RECORD IN GERMANIA 1 È tornato Pastor Maldonado. Il venezuelano della Williams, che tanto ama l’Italia, la sua seconda patria, dopo la sorprendente vittoria a Barcellona sembrava esser precipitato lungo una china inarrestabile, fatta di incidenti ed errori. «Altro che demoralizzato. Ero incazzato — risponde senza peli nella nostra lingua, che parla perfettamente — perché tutto andava storto. È stato un periodo un po’ difficile, ma anche a Monza ho fatto una bella gara. Qui sono davanti e ho tante possibilità di lottare per podio e vittoria». 2 S Mondiale 1. Valsecchi 241 p. (campione) 2. Razia 214 3. Gutiérrez 172 4. Chilton 169 5. Calado 160 3 S Oggi Gara-2 a Singapore in diretta su Rai 2 dalle 9.55 Pastor: «Non sono sorpreso. La Williams va bene e la pista si adatta alla mia guida» 1. Pastor Maldonado sembra agguerrito dopo il 2˚ posto in griglia 2. McLaren premiata per il pit stop più veloce: 2"5 per Button a Hockenheim 3. La RB8 di Seb Vettel EPA, COLOMBO, AFP Riti Intanto, scaramantico co- me tutti i piloti, ieri notte è andato a cena con la fidanzata Gaby, il responsabile del team S Albo d’oro 2005 Rosberg 2006 Hamilton 2007 Glock 2008 Pantano 2009 Hülkenberg 2010 Maldonado 2011 Grosjean Richiamo La pausa estiva gli ha fatto bene. E forse anche qualche parola ferma dei responsabili del team, che lo hanno invitato a riflettere sulla sua... esuberanza. Oggi parte in prima fila, accanto a Hamilton e davanti a Vettel, pronto a rendere la vita dura agli inseguitori di Alonso nel Mondiale. Naturalmente non li teme, anzi, lancia la sfida senza mezzi termini: «Mi conoscono e sanno che non mi tirerò indietro: lotterò per fare il massimo. Questa pri- ma fila non mi sorprende. Sapevo che se tutto fosse andato alla perfezione sarebbe stato possibile un posto nelle primissime posizioni. Abbiamo una buona macchina e il circuito si adatta bene alla mia guida. E dopo questa buona qualifica, la vettura dovrebbe essere consistente anche in gara. Sarà un po’ più difficile che a Barcellona, però con buon passo e una bella strategia si può competere con McLaren e Red Bull». Gara—1 1. Chilton (GB) in 1h01’48"095 2. Gutiérrez (Mes) a 1"363 3. Leimer (Svi) a 4"894 4. Valsecchi (Ita) a 5"945 5. Razia (Bra) a 6"295 6. Nasr (Bra) a 8"798 7. Ericsson (Sve) a 14"229 8. Van Der Garde (Ola) a 15"147 Toto Wolff e sua moglie Susan nel motorhome Pirelli, facendosi dare il tavolo numero 1: lo aveva fatto anche prima di Barcellona... Delusione Nel passo e nella stra- tegia confida anche Sebastian Vettel. Il grande sconfitto della qualifica non nasconde il suo disappunto per il 3o tempo dopo aver dominato le 3 libere. Ieri ha brillato solo il nuovo casco con 24 led lampeggianti azzurri, che disegnano i segni zodiacali dei famigliari e suo. «Lo ammetto, sono un po’ deluso. L’obiettivo era la pole e non l’ho colta. Resta l’interro- laFotonotizia gativo del perché in Q3 non sono riuscito a migliorarmi. Non avevo l’aderenza di prima». Parte, comunque, davanti ad Alonso, ma pare che la cosa non lo interessi più di tanto: «Non guarderò Fernando. Dalla terza posizione in griglia tutto è possibile. Mi concentrerò su una buona partenza: sono sul lato pulito e potrebbe essere un vantaggio. Sorpassare è difficile, ma non impossibile. Importante è che la macchina sia stata sempre veloce, perché la gara è lunga. Sarà dura, ma l’obiettivo resta sempre vincere». © RIPRODUZIONE RISERVATA Taccuino RINNOVO F.1 Singapore fino al 2017 La gara in notturna a Singapore resterà nel ca lendario della Formula 1 almeno fino al 2017: l’accordo è stato reso noto ieri. WEEKEND ACI-CSAI Tutte le pole del Mugello Rossi alla scoperta del Nürburgring Non si fa mancare nulla Valentino Rossi, impegnato al Nurburgring per la 5ª tappa della Blancpain Endurance Series. Nelle prequalifica, il Dottore, Uccio e Ceccato sulla Ferrari 458 hanno ottenuto il 15˚ tempo. Oggi alle 9.40 la pole e alle 14.30 via alla 3 Ore. Poi ha girato sulla Nordschleife: «Che emozione ragazzi, pista incredibile, sembrano montagne russe» ha scritto su Twitter. Le pole al Mugello, nel weekend Aci Csai: Co lombo e Frassineti (Tricolore GT), Bacci (Tricolore Turi smo Endurance), Postiglione (Carrera Cup), Cressoni (Ginetta G50 Cup), Ferraresi e Tresoldi (Ibiza Cup). OGGI A CORIANO Si corre la Karatella race Oggi a Coriano, il paese di Simoncelli, c’è la Ka ratella race, corsa con mezzi artigianali a 4 ruote senza motore. Al via anche Pasini e De Angelis. Valsecchi gioisce COLOMBO Davide Valsecchi, 25, con i tifosi e i membri del team PELLEGRINI Valsecchi 4˚ e campione «Ora merito la Formula 1» Davide fa una gara prudente e chiude davanti al rivale Razia. Vittoria per Chilton, Filippi a muro: oggi non corre ROBERTO CHINCHERO SINGAPORE L’Italia in casco e tuta, che quest’anno si è ritrovata senza un suo rappresentante al via del Mondiale di Formula 1, può tornare a sperare. Sul circuito di Singapore, Davide Valsecchi si è infatti laureato ieri campione 2012 della GP2 Series, la categoria cadetta che dal 2005 si è confermata il passaggio principale per i piloti che ambiscono a passare nella categoria regina. Prudente Nella gara disputata ieri sul tracciato cittadino asiatico, il 25enne pilota di Erba era chiamato a disputare una gara prudente, visto che il rivale in chiave campionato, il brasiliano Luiz Razia, era distante in classifica di ben 25 punti e scattava alle sue spalle: 6˚ l’italiano, 9˚ il brasiliano. E Davide, nonostante le difficoltà legate all’alta temperatura ambientale, ha interpretato il copione perfetto, transitando sotto la bandiera a scacchi al 4˚ posto, proprio davanti a Razia. «Non è stata una corsa semplice — ha confermato Valsecchi a fine gara —, perché avevo un passo che mi avrebbe consentito di lottare per il podio ma non volevo neanche correre dei rischi che non avevano senso. Quando ho avuto pista libera ho girato su ottimi tempi, ma poi ho tirato i remi in barca, pensando più che altro a gestire gli pneumatici». Speranza F.1 A fine gara, mentre il vincitore Max Chilton, Esteban Gutierrez e Fabio Leimer salivano sul podio, Valsecchi ha ricevuto i complimenti di tutti i componenti della sua squadra, la francese Dams e dei team rivali. Ma la prima stretta di mano è stata quella del rivale di tutta una stagione, Razia. La corsa in programma oggi, che concluderà il weekend di Singapore e la lunga stagione 2012, segnerà anche l’addio di Valsecchi alla GP2. Il futuro nel breve periodo potrebbe essere un test in F.1 nei prossimi test di Abu Dhabi, in programma il primo fine settimana di novembre. In pista ci saranno sei team e Valsecchi spera di rientrare nei piani di una delle squadre presenti negli Emirati Arabi. Prestigio L’albo d’oro della GP2 Series contiene nomi prestigiosi, come Lewis Hamilton, Nico Rosberg, Nico Hülkenberg, Pastor Maldonado e il campione 2011 Romain Grosjean. Valsecchi è il secondo italiano a scrivere il suo nome nella storia della categoria, dopo il campione 2008 « A un certo punto ho tirato i remi in barca: non volevo correre rischi insensati DAVIDE VALSECCHI CAMPIONE GP2 2012 Giorgio Pantano. «Giorgio meritava la Formula 1 — ricorda Valsecchi —, ma si disse che era troppo avanti con l’età. Io non ho questo problema, credo oggi di avere la giusta preparazione per cogliere una chance. Spero di avere la possibilità di poter dimostrare di essere "da Formula 1"». Ultimo atto Valsecchi non ha potuto festeggiare a lungo il titolo, perché è atteso in pista anche oggi per l’ultima gara dell’anno. Scatterà dalla 5ª posizione dello schieramento: «In questa corsa non dovrò pensare a nulla se non arrivare più avanti possibile. Credo che mi divertirò» è la promessa di Davide. Non sarà invece al via Luca Filippi, che dopo essere scattato malissimo con la sua Dallara dalla pole position, ha danneggiato in modo irreparabile la monoposto centrando frontalmente le protezioni dell’ultima curva a due giri dalla fine mentre era in rimonta dalle retrovie. © RIPRODUZIONE RISERVATA DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012 LA GAZZETTA SPORTIVA 29 SUPERBIKE GP PORTOGALLO TREDICESIMA PROVA DEL CAMPIONATO 2012 PAOLO GOZZI PORTIMAO (Portogallo) Max e Marco si studiano, si inseguono, si stuzzicano. Ma dovranno tenere gli occhi aperti perché nel finale thrilling della Superbike il terzo incomodo Tom Sykes è sempre più una minaccia. Grande specialista della qualifica, il 26enne britannico si è assicurato la pole stracciando un altro primato e conquistato l’8o alloro (10o in carriera) su 13 tentativi. Nel Mondiale è a soli 26,5 punti dal capolista Ma (17 da Melandri) quando ne ballano ancora 100 tra le 2 sfide odierne e la finalissima del 7 ottobre a Magny-Cours. 4 L’INTRUSO ITALIANI Checa 2o insegue IN FUGA Sykes ora spaventa Biaggi e Melandri L’inglese fa ancora la pole e va forte anche di passo Marco salva la prima fila, Max solo 5o: «Sono deluso» Recupero Melandri ha salvato d’un soffio la prima fila, marcando a uomo Biaggi, arenato in seconda (5o tempo) malgrado il dominio mostrato nelle sessioni precedenti: sembravano prove di fuga, invece per l’Aprilia (davanti alla Bmw anche nei Costruttori) è di nuovo tutto da rifare. Venerdì Melandri era tornato a ruggire per cancellare dalla mente la doppia caduta in Germania, che Il romagnolo fa pretattica: «Fatichiamo, ho le brutte sensazioni di Misano» Il romano parla attraverso il portavoce: «Ormai la frittata è fatta» Tom Sykes, 27 anni, inglese, ha conquistato l’ottava pole della stagione. In classifica è 3˚, 26,5 punti dietro Max Biaggi ALEX PHOTO aveva riconsegnato primato iridato all’acerrimo rivale. Ma la Bmw stenta sulla distanza, mentre l’Aprilia con le gomme usate vola. In un duello di nervi, oltre che di tecnica e talento, Marco ha provato ad irretire Biaggi seguendolo nella seconda Superpole, che non conta ai fini del risultato finale. Ma non ha gradito e nella terza fase, coi migliori 8 in pista, ha atteso che Melandri fosse lontano prima di lanciarsi. la compagna Eleonora Pedron facendo conoscere il suo pensiero tramite il portavoce del team: «La prima fila era un obiettivo, per cui sono deluso. Ma ormai la frittata è fatta, meglio voltare pagina». Dubbi Quello che sconcerta è il Intoppo La «finta» non è servita perché la copertura ultra-soffice sulla sua Rsv4 ha fallito, mentre alla Bmw ha dato un secondo, ancora di più alla Kawasaki. Così Biaggi si è trovato fuori dalla prima fila necessaria per evitare l’imbuto di una prima curva lenta e insidiosa. Nulla di irrimediabile, ma è bastato per rovinare l’umore di Max, prima sereno e concentrato. Si è rintanato nel motorhome con Dall’alto Marco Melandri in azione sulla Bmw e Max Biaggi con la compagna Eleonora Pedron ALEX PHOTO punto tecnico: l’Aprilia è apparsa in gran forma sul passo gara, invece Max sostiene di non essere ancora al 100 per cento. «Per gara-1 farò qualche piccolo cambiamento, poi in base al risultato vedremo se serve rischiare per trovare ulteriore sprint». Anche Melandri fa pretattica: il cronologico parla di sostanziali miglioramenti anche sul passo gara, «invece fatichiamo tanto e avverto le stesse brutte sensazioni di Misano», dove aveva vissuto la giornata peggiore per il cedimento della gomma posteriore. «Il problema è sempre il chattering (vibrazione delle ruote, n.d.r.). Perdo la guida in ingresso e su questi curvoni veloci il problema si amplifica col passare dei giri». Variabile Max e Marco almeno sono daccordo su un punto: di questo Sykes, veloce anche sul passo, sarà meglio non fidarsi. «Tom farà bene e Biaggi è molto veloce con le gomme da gara. Io cercherò di non farli scappare», dice Melandri. Non mancano possibili intromissioni. Eugene Laverty, scudiero Aprilia molto incisivo, farà strada a Biaggi ma potrebbe creare problemi agli altri due. Carlos Checa, invece, farà solo il gioco suo e della Ducati, con cui ieri ha rinnovato il contratto, contando su un maggior coinvolgimento della Casa. Mentre la Honda ha ufficializzato Rea-Haslam e lo sponsor Pata anche per la Supersport, con Lorenzo Zanetti e la rivelazione Michael Van der Mark. © RIPRODUZIONE RISERVATA Le classifiche iridate Oggi le gare alle 13 e alle 16.30 su La7 S Piloti 1. Biaggi (Ita-Aprilia) 318 p. 2. Melandri (Ita-Bmw) 308,5 3. Sykes (GB-Kawasaki) 291,5 4. Checa (Spa-Ducati) 247,5 5. Rea (GB-Honda) 225,5 6. Laverty (Irl-Aprilia) 213,5 7. Haslam (GB-Bmw) 189 8. Davies (GB-Aprilia) 156,5 9. Guintoli (Fra-Ducati) 143,5 10. Giugliano (Ita-Ducati) 125 11. Fabrizio (Ita-Bmw) 119,5 12. Camier (GB-Suzuki) 104,5 13. Badovini (Ita-Bmw) 99 14. Baz (Fra-Kawasaki) 98 15. Smrz (R.Cec-Ducati) 92,5 16. Berger (Fra-Ducati) 74 17. Zanetti (Ita-Ducati) 61 19. Canepa (Ita-Ducati) 42,5 S Costruttori 1. Aprilia 384,5 2. Bmw 377 3. Ducati 342 Carlos Checa, 39 anni ALEX PHOTO I tempi della Superpole del GP Portogallo a Portimao (4.592 m), 13a e penultima prova del Mondiale Superbike. 1. Sykes (GB-Kawasaki) 1’41"415, media 163,005 km/h; 2. Checa (Spa-Ducati) 1’41"780; 3. Laverty (Irl-Aprilia) 1’41"789; 4. Melandri (Ita-Bmw) 1’42"015; 5. Biaggi (Ita-Aprilia) 1’42"140; 6. Haslam (GB-Bmw) 1’42"271; 7. Rea (GB-Honda) 1’42"717; 8. Davies (GB-Aprilia) 1’43"459. SUPERPOLE 2 9. Camier (GB-Suzuki) 1’42"767; 10. Giugliano (Ita-Ducati) 1’42"799; 11. Guintoli (Fra-Ducati) 1’42"995; 12. Baz (Fra-Kawasaki) 1’43"199. SUPERPOLE 3 13. McCormick (Can-Ducati) 1’43"410; 14. Badovini (Ita-Bmw) 1’43"483; 15. Fabrizio (Ita-Bmw) 1’43"863; 16. Salom (Spa-Kawasaki) 1’44"479. NON AMMESSI 17. Aoyama (Gia-Honda) 1’44"569; 18. Zanetti (Ita-Ducati) 1’44"790; 19. Hopkins (Usa-Suzuki) 1’44"865; 20. Lundh (Sve-Kawasaki) 1’45"158; 21. Lanzi (Ita-Ducati) 1’45"682; 22. Baiocco (Ita-Ducati) 1’46"344; 23. Brignola (Ita-Bmw) 1’46"891. PROGRAMMA Oggi le due gare su La7 alle 13 e alle 16.30. Eurosport 2 trasmette anche Superstock (11.30) e Supersport (14.30). ULTIMA GARA Il 7 ottobre a Magny-Cours (Francia). CROSS IN GERMANIA Cairoli vince e si taglia un dito Oggi dà forfait? TEUTSCHENTHAL (Ger) L’ultimo GP cross 2012 non si aperto bene per il campione Mx1 Tony Cairoli (Ktm): ha vinto la qualifica, ma al 4o giro si è infortunato al mignolo della mano destra, battendo forte contro una parete di terra. La profonda ferita è stata chiusa con appositi cerotti e solo oggi deciderà se correre o rimandare al Cross delle Nazioni. Cairoli ha preceduto i compagni di marca tedeschi Nagl (nel 2013 sarà sulla Honda) e Roczen. Searle (Kawasaki) ha vinto in Mx2. Massimo Zanzani © RIPRODUZIONE RISERVATA 30 LA GAZZETTA SPORTIVA DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012 CICLISMO MONDIALI SU STRADA IN OLANDA: TOCCA AI PROFESSIONISTI 4 L’analisi I NUMERI dal nostro inviato LUCA GIALANELLA Donne da podio E oggi andiamo all’attacco Ancora azzurro, ancora donne, ancora bronzo. Venerdì la junior Anna Maria Zita Stricker, 18 anni; ieri una gigantesca Elisa Longo Borghini, 20, che ha lottato con il mito Vos (oro) prima di arrendersi sull’ultimo Cauberg. L’ennesimo riconoscimento al metodo di lavoro del c.t. Dino Salvoldi: cambiano gli anni e i percorsi, cambiano le azzurre, ma sono sempre vincenti. E oggi i professionisti. Diciamolo subito: potrà vincere un corridore da grandi classiche, ma questo Mondiale non è l’Amstel Gold Race. Le volate di donne jr e under 23 lo confermano: un conto è affrontare il Cauberg con il traguardo in cima; un altro farlo in un circuito di 16,1 km da ripetere 10 volte, con l’arrivo spostato 1700 metri più avanti. Il totem dell’Amstel, a uno sguardo dalle miniere di carbone ormai chiuse, è come il Poggio per la Sanremo: un simbolo. Ma quei 1200 metri con punte del 10% saranno seguiti da 300 metri di falsopiano e 1400 metri di discesa molto complicati da interpretare. Lo spostamento del traguardo dopo il Cauberg trasformerà il finale del Mondiale da sfida di sola potenza (per scattisti stile-Gilbert) ad arrivo molto tattico. Il c.t. Paolo Bettini l’ha ripetuto ogni giorno ai suoi ragazzi: 30 metri prima del ponte sul Cauberg inizia il cambiamento di pendenza, che finisce 300 metri dopo, all’arco gonfiabile Rabobank. E’ quello il punto-chiave. Chi ha energie, potrà mettere un rapporto più lungo e cercare di proseguire l’azione iniziata in salita. Chi ha perso qualche metro, proverà a rientrare. Chi ha la «sparata» in contropiede, troverà un terreno propizio. E chi, come qualche velocista-atipico (Boonen e Freire) o maggiormente sprinter (Degenkolb), avrà sofferto in salita, annuserà l’aria di giocarsi la volata. Ristretta, certo: ma sempre volata. In ogni giro, si pedala fuori soglia per 1’ sul Bemelerberg (la prima salitella) e 1’30" sul Cauberg. Contador ha misurato il dislivello totale: 2600 metri. Non tanto. Erik Zabel, 4 volte re della Sanremo, che vinse l’Amstel nel 2000, spiega: «I corridori sanno di avere una sola pallottola, e devono usarla con estrema attenzione. La corsa si farà negli ultimi due giri: non c’è spazio per guadagnare tra Bemelerberg e Cauberg, e attaccare qui costa tante energie per ottenere troppo poco. Corridori come Degenkolb non sono tagliati fuori: il circuito non è troppo duro per lui». Nel 1998, quando vinse Camenzind, faceva freddo (8˚) e pioveva; il giro finale a 45 orari di media. Il percorso è molto veloce e a ruota si sta benissimo. Non bisogna inseguire, perché ci si finisce. Dal mulino del 1855 (dopo il Bemelerberg) all’arrivo ci sono 5700 metri. I più complicati: il vento sul falsopiano, poi la discesa da 80 all’ora, il Cauberg, gli ultimi 1700 metri (ancora vento contrario), la retta finale che sale impercettibilmente. La linea verde della Nazionale troverà terreno perfetto per esaltare le doti di fantasia, entusiasmo e imprevedibilità: lo squalo Nibali e i piccoli pirati. «Ribelli», come li ha definiti Bettini. Il siciliano potrà coronare un anno straordinario: ha l’accelerazione per fare la differenza in salita e sul falsopiano. Ma deve evitare il testa a testa con corridori più rapidi come Gilbert: per questo dovrà sempre muoversi con uomini veloci (Paolini, Nocentini, Gatto) in appoggio. Le fughe negli ultimi 60 km dovranno essere il pane di Ulissi e Marcato, uomo da nord, esperto di stradine e insidie. Trentin proteggerà Nibali dal vento, e lavorerà con Cataldo. E Moreno Moser? Il jolly. Libero di inventare e stupire. Francesco disputò l’ultimo Mondiale a Villach 1987, il neopro’ Moreno è già qui. Carta bianca nel finale. Con quel cognome, metterebbe d’accordo tutti. © RIPRODUZIONE RISERVATA seconda medaglia LONGO BORGHINI MAGICO BRONZO Il podio della gara femminile, vinta dall’olandese Marianne Vos (al centro) sull’australiana Rachel Neylan (a sinistra) e ad Elisa Longo Borghini, bronzo a 20 anni: per l’Italia è il secondo bronzo dopo quello della junior Anna Maria Zita Stricker BETTINI 25 i titoli iridati conquistati tra i professionisti dal Belgio, la nazione plurivittoriosa. Ma come numero di medaglie è in testa l’Italia con 55. 4 i vincitori di 3 Mondiali: l’italiano Alfredo Binda (1927, 1930, 1932), i belgi Rik Van Steenbergen (1949, 1956, 1957) e Eddy Merckx (1967, 1971 e 1974); lo spagnolo Oscar Freire (1999, 2001 e 2004). NIBALI L’Italia in mano 19 gli ori conquistati dagli azzurri: 3 con Binda (1927, 1930, 1932); 2 con Bugno (1991 e 1992) e con Bettini (2006 e 2007); 1 con Guerra (1931), Coppi (1953), Baldini (1958), Adorni (1968), M. Basso (1972), Gimondi (1973), Moser (1977), Saronni (1982), Argentin (1986), Fondriest (1988), Cipollini (2002) e Ballan (2008) ATTENTI A QUESTI NOMI BOONEN E GILBERT FAVORITI Boonen Gilbert Freire Gerrans Nibali Rodriguez Valverde Boasson Hagen Leukemans Moser Terpstra Van Avermaet Voeckler Breschel Contador Degenkolb Gatto Gesink Kolobnev Paolini Sagan Albasini Betancur Phinney Meersman Roche Rui Costa Talansky Ulissi «Io, leader azzurro senza paura 14 Sono pronto a tutto» i Mondiali disputati da Francesco Moser, dal 1974 al 1987 (1 oro e 2 argenti). È l’azzurro con più partecipazioni, seguito da Gianni Bugno (12), Moreno Argentin, Felice Gimondi e Beppe Saronni (11). Il siciliano e la prima volta da capitano: «Più dura verrà la corsa e meglio sarà per me. Mi inventerò qualcosa» DAL NOSTRO INVIATO CIRO SCOGNAMIGLIO twitter@cirogazzetta MAASTRICHT (Olanda) Anche un’iperbole, se presa con le dovute cautele e quindi non esattamente alla lettera, può aiutare a capire. Di Vincenzo Nibali si è sentito dire, tra le tante: «Stare al Tour de France o al Brixia Tour per lui è la stessa cosa». Bum. Però un po’ è vero e rende l’idea. Nel senso che il ragazzo di Messina non si fa stressare ed è abile come pochi a scacciare tensioni e pressioni. Non è detto che sia una cattiva idea, soprattutto nell’approccio al Mondiale di Valkenburg che oggi al Vincenzo affronta da leader azzurro. Piantare la bandiera (anche) sul podio iridato al tramonto di una stagione già di primo piano: è una missione molto difficile, ma non impossibile. «Non parto tra i favoritissimi ma sono pronto a provarci. Più dura verrà la corsa, meglio sarà per me. Sono il capitano, la cosa non mi spaventa, anzi direi che ormai ci sono abituato. Da tre anni ormai affronto da leader tante corse di primo piano. E dai, speriamo di chiuderla in bellezza quest’annata». Ambizione La storia della pressione la conferma lui stesso. «Sapete però quando ero un po’ stressato?». Sì, possiamo immaginarlo: al Giro d’Italia dello scorso anno, quel giorno che si partì da Messina — casa sua — e il traguardo sull’Etna aspettava la sfida impossibile a Contador. «Amici, parenti, conoscenti, chiunque mi voleva stare vicino. Alla fine quasi è stato un bene essere rimasti in Sicilia neppure un giorno...». L’atmosfera nel ritiro azzurro, alla periferia di Maastricht, è stata tutt’altra cosa. E poi Nibali — in camera con Moreno Moser — sembra essersi calato bene nella parte. I compagni conoscono e riconoscono il suo valore. L’ultima occasione per ri- la scheda È AL QUARTO MONDIALE IN GARA CON IL NUMERO 23 NEL 2013 CON L’ASTANA Vincenzo Nibali (foto BETTINI), nato a Messina il 14 novembre 1984, ha vinto due bronzi iridati a cronometro (2002 juniores e 2004 da under 23). Prò dal 2005, alla Liquigas dal 2006, nel 2013 correrà con l’Astana. Vincitore della Vuelta 2010, è l’unico italiano della storia assieme a Felice Gimondi ad essere salito sul podio dei tre grandi giri: 3˚ e 2˚ al Giro d’Italia (2010 e 2011), 3˚ al Tour de France (2012). Tra gli altri successi, spiccano la Tirreno Adriatico 2012 (con una tappa), il Gp Plouay (2006), il Giro del Trentino (2008), due tappe al Giro d’Italia (1 nel 2010 e 1 nel 2011). DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012 A A LA GAZZETTA SPORTIVA y IL VIA ALLE 10.45 DA PERCORRERE 267 KM C’E’ BABY PAOLINI MOSER L’ESPERTO S S Dario Cataldo (Omega Quick Step) 27 anni Debuttante Gregario Numero 19 Rinaldo Nocentini (Ag2R La Mondiale) 34 anni 3ª presenza attaccante Numero 24 31 LUNGA DIRETTA TV Il Mondiale professionisti sarà trasmesso da Rai ed Eurosport. La Rai sarà in diretta dalle 9,45 su RaiSport2 mentre Rai3 si collegherà a partire dalle 14,30. Eurosport invece inizierà la propria diretta a partire dalle 11. La conclusione della corsa è prevista dopo le 17 S badirlo è stata l’altra domenica, quando nella cronosquadre ha trascinato i compagni della Liquigas al quarto posto. Sul Cauberg menava di brutto e la cosa non è passata inosservata. Specie perché è tutto l’anno che va forte. Parabola Le basi le ha messe in inverno, perché la delusione della Vuelta 2011 (7˚, da campione in carica) non l’aveva mandata giù. A febbraio ha vinto in Oman. A marzo, la Tirreno-Adriatico, ed è arrivato terzo alla Sanremo. Ad aprile, solo il kazako Maxim Iglinskiy gli ha impedito il colpo nella Liegi. A luglio ha riportato l’Italia sul podio del Tour (3˚). A « Perché dovrei partire battuto? Getto sempre la rete, qualcosa ogni tanto tiro su settembre è tornato al successo al Giro di Padania. «Non è una novità per me andare forte tutto l’anno. Nel 2010 avevo cominciato vincendo in Argentina e la Vuelta l’ho vinta in settembre. Mi piace così e così piace alla gente. La selezione degli obiettivi non è una grande idea. Perché dovrei partire battuto in questo Mondiale? E al Lombardia di sabato prossimo? Io getto sempre la rete, qualcosa ogni tanto la tiro anche su...». Numeri A Paolo Slongo, suo d.s. e preparatore alla Liquigas (nel 2013 si separeranno con il passaggio di Vincenzo all’Astana), abbiamo chiesto qualche numero su questo suo 2012 sempre in prima linea. Dal Tour de San Luis al Giro di Padania, allenamenti compresi, Nibali è stato in sella 1147 ore, pari a quasi 48 giorni. Ha pedalato per circa 35.000 chilometri, e oggi affronta il 78˚ giorno di gara (circuiti esclusi) dopo aver messo da parte una considerevole quantità di miglia aeree: Europa a parte, non si è fatto mancare Asia (Oman), Sudamerica (Argentina), Stati Uniti (California, Colorado)... Per l’occasione, ha una bicicletta speciale, che fa tanto Sicilia con i colori gialli e rossi e la scritta «Baciamo le mani». Da adolescente si è trasferito in Toscana, da febbraio vive a Lugano (in questi giorni gli è arrivata la nuova patente svizzera), ma non dimentica mai la sua terra anche se non può andare quanto vorrebbe da papà Salvatore e mamma Giovanna. Scenari L’anno lo «chiuderà» in un certo senso il 13 ottobre, il giorno del matrimonio con Rachele, a Fiuggi. E’ una data che paradossalmente profuma di iride, perché proprio il 13 ottobre Mario Cipollini a Zolder agguantò la maglia arcobaleno. Ma quella era tutta un’altra storia. Il giorno «Mondiale» di Vincenzo, in attesa di Firenze 2013 che si annuncia più favorevole, è oggi: «In volata mi battono quasi tutti. Devo, dobbiamo inventare qualcosa contro Belgio, Spagna e Australia soprattutto. L’ideale sarebbe avere vicino nella fasi decisive un altro azzurro, magari più veloce di me. Allora sì che ci divertiremmo». E noi con loro. © RIPRODUZIONE RISERVATA IL COMMENTO di Pier Bergonzi a pagina 19 & S S Oscar Gatto (FarneseSelle Italia) 27 anni 2ª presenza Terza punta Numero 20 Luca Paolini (Team Katusha) 35 anni 9ª presenza regista Numero 25 S S Marco Marcato (VacansoleilDcm) 28 anni Debuttante Gregario Numero 21 Matteo Trentin (OmegaQuick Step) 23 anni Debuttante gregario Numero 26 Meteo Cielo coperto dalla partenza fino a circa un’ora dalla conclusione. Nel finale è prevista pioggia leggera. Temperature: tra 11 gradi (alle 10) e 14 gradi (alle 17) GAZZETTA DELLO SPORT CASA ITALIA IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA SQUINZI «SPINGE» IL C.T. S S Moreno Moser (LiquigasCannondale) 21 anni Debuttante seconda punta Numero 22 Diego Ulissi (LampreIsd) 23 anni Debuttante attaccante Numero 27 Bettini inaugura le lavagne modello MotoGP Il c.t. Paolo Bettini posa a fianco della nuova lavagna segnaletica BETTINI atleta (2 ori e 1 argento), ottenuto proprio a Valkenburg, la stessa città dove corse il primo Mondiale da professionista, nel 1998. «Era il Mondiale che più di tutti doveva vincere Bartoli (3˚, ndr), ma ebbe una sfortuna nera. Piovve tutto il giorno, io mi stavo ritirando, fu Bugno a farmi cambiare idea». Si ritrova sull’ammiraglia italiana (oggi guidata da Marino Amadori) a dirigere tra gli altri Rinaldo Nocentini (argento nel 1998 da under 23) e Luca Paolini, suo fedelissimo. Di loro si fida ciecamente. E ieri sera ha ricevuto la gradita visita del suo ex patron Giorgio Squinzi, il signor Mapei e presidente di Confindustria. Squinzi, accompagnato da Andrea Morelli e Giacomo Carminati, ha raggiunto il circuito iridato dopo la gara delle donne e l’ha provato in bici, per un giro. Poi, l’«in bocca al lupo» agli azzurri in albergo. Tecnologia Il Mondiale è anche DAL NOSTRO INVIATO MAASTRICHT «Il tempo del raccolto». Paolo Bettini l’ha evocato più volte, in questi giorni. Al terzo mondiale da c.t. — cui si aggiunge l’Olimpiade di Londra — è un auspicio che quasi sconfina nella necessità, visto che il miglior risultato delle sue Nazionali finora è stato il quarto posto di Filippo Pozzato a Geelong 2010. Il nostro ciclismo ha vissuto momenti migliori e la rivoluzione «giovane ed etica» un po’ di pressione la toglie. Ma Bettini se la vuole giocare fino in fondo: «Siamo pronti». Cerchio Sarebbe un cerchio che si chiude. La prima medaglia mondiale da c.t., dopo le 3 da Gazzetta.it SEGUITE LA CORSA IN DIRETTA SIN DALLA PARTENZA Ampia copertura del Mondiale sul sito-rosa: oggi diretta fin dalla partenza, i video e i servizi dei nostri inviati, le foto più belle. Già online, la gioia di Elisa Longo Borghini e del c.t. Dino Salvoldi per il bronzo di ieri, il video del percorso iridato e un’intervista a Oscar Freire, uno degli avversari più pericolosi oggi degli azzurri, già 3 volte iridato invenzione. Le radioline non ci sono, e Bettini ha comprato delle lavagne in stile gare motoristiche, su cui scrivere segnali in codice e ben visibili. Le riserve Nizzolo e Capecchi, oltre a Felline, saranno dislocate in punti-chiave del percorso: occhi in più per il c.t., che in macchina avrà televisore e ipad. Bettini, a proposito di tecnologia, è da poco sbarcato su twitter. Come motto, da appassionato di volo, ha scelto una frase di Leonardo Da Vinci sul team: «Se hai provato una volta l’emozione del volo, camminerai per sempre sulla terra con gli occhi rivolti al cielo». E sai che gioia se stasera quel cielo si scoprisse un po’ più azzurro. ci. sco. © RIPRODUZIONE RISERVATA 32 LA GAZZETTA SPORTIVA DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012 CICLISMO MONDIALI IN OLANDA « KYMCO G-DINK 300i E G-DINK 125 QUARTA GENERAZIONE DI SUCCESSO Dink è il modello che più caratterizza il marchio Kymco nel mondo. Da oltre dieci anni questo scooter ottiene ampio consenso e solo in Italia ha venduto 120mila unità. La sua storia ha avuto inizio con la prima serie del 1997 e ora è disponibile dai concessionari la quarta generazione. Completamente nuovo G-Dink è basato su un telaio a passo corto caratterizzato dall’ampia pedana piatta e motorizzazioni 300 e 125 a iniezione elettronica e ai vertici delle rispettive categorie. Cardine del progetto G-Dink sono la maneggevolezza e la capacità di carico. L’ampia pedana piatta, circa cinquanta centimetri di comoda base d’appoggio, offre praticità nell’uso quotidiano, esaltata anche dall’interasse ridotto (1.470 mm) e dalla lunghezza del veicolo di soli 2.110 millimetri. Il telaio in tubi d’acciaio vanta un rinforzo in corrispondenza del cannotto di sterzo e va segnalata la ruota posteriore con cerchio da 12 pollici e pneumatico di sezione 140/70, adottato per offrire grande tenuta e filtrare meglio le asperità del manto stradale, a tutto vantaggio del comfort e del piacere di guida. Nuova anche la forcella, con steli dal diametro di 35 millimetri dalla scorrevolezza ottimizzata, mentre l’impianto frenante è caratterizzato da potenti pinze flottanti su dischi di grande diametro. Sollevando la sella posta a soli 760 millimetri da terra si accede al generoso alloggiamento in grado di ospitare due caschi jet. Il massimo comfort è assicurato anche dalla posizione di guida e dall’ampio parabrezza che protegge pilota e passeggero. La strumentazione analogico/digitale è completa di ogni indicazione e i comandi al manubrio sono raffinati ed ergonomici, con entrambe le leve dei freni regolabili nella distanza. G-Dink 300i è mosso da un brillante propulsore monocilindrico contraddistinto da un gruppo termico in alluminio e da un albero motore composito che ruota su cuscinetti a sfera. Il sistema di alimentazione a iniezione “made in Japan” by Keihin di seconda generazione con sonda lambda si distingue per un ulteriore lavoro di miniaturizzazione dei componenti. I consumi incredibilmente ridotti, uniti alla grande capacità del serbatoio (9,5 litri) garantiscono notevole autonomia. La distribuzione è affidata a un albero a camme in testa a due valvole, mentre il raffreddamento è a liquido con radiatore posizionato nella parte inferiore dello scudo anteriore. Il cambio adotta un variatore continuo di velocità e lavora in simbiosi con una frizione centrifuga automatica a secco. Il motore è ai vertici della categoria per prestazioni ed economia di esercizio e offre 16,0 kW (21,8 CV) a 7.500 giri con una coppia particolarmente generosa (22,3 Nm a 6.500 giri), prestazioni che assicurano a G-Dink 300i accelerazione e velocità da primo della classe grazie pure al suo peso di soli 166 chilogrammi. Anche nella versione 125 il motore è al top nel segmento e offre 8,7 kW (11,8 CV) a 7.750 giri. G-Dink è disponibile nelle colorazioni bianco Ice, antracite Gavia e rosso Portese ed è equipaggiabile con accessori originali che lo personalizzano aumentandone la versatilità e la capacità di carico. La versione 300i è commercializzata a 3.999 euro ma grazie alla promozione “Giù senza freni”, che non prevede obbligo di rottamazione e scade il 30 settembre 2012, il prezzo è di soli 3.399 euro. Concorrenziale anche G-Dink 125, proposto a 3.499 euro, che scende a 2.899 con la promozione. Ampie le possibilità di finanziamento grazie a Kymco Servizi Finanziari. L’intera gamma usufruisce della garanzia totale Kymco di due anni a chilometraggio illimitato. Incluso nel prezzo un anno della polizza Kymcocare per il rientro del mezzo in caso di avaria. a cura di RCS MediaGroup Pubblicità Temo il falsopiano dopo il Cauberg: se uno fa una sparata lì, non lo prendiamo più PHILIPPE GILBERT 30 anni, belga « Il Belgio può vincere in modi diversi. Sono gli altri che devono temere noi TOM BOONEN 31 anni, belga « Mi considerano poco? Meglio così. E all’Amstel quest’anno sono finito terzo... PETER SAGAN 22 anni, slovacco Spagna a forza 4 Valverde guida la super Armada Alejandro faro, Rodriguez guastatore, Contador mina vagante. E Freire sogna lo sprint del poker Da sinistra: Alejandro Valverde, 32 anni; Alberto Contador, 29; e Joaquin Rodriguez, 33 BETTINI DAL NOSTRO INVIATO CIRO SCOGNAMIGLIO twitter@cirogazzetta MAASTRICHT (Olanda) Equipazo. Nella loro lingua, «squadrone» si dice così. Solo a contare titoli e onori, la Spagna (che oggi correrà con il lutto al braccio in memoria di Victor Cabedo, ndr) fa già paura. E non ci riferiamo a gente comunque di ottimo livello come Juan Antonio Flecha o Pablo Lastras, l’olimpionico di Pechino 2008 Samuel Sanchez o Dani Moreno. Il Belgio ha Boonen e Gilbert, la Slovacchia Sagan, l’Australia Gerrans, la Francia Voeckler. Ma in casa iberica — il tecnico è José Luis de Santos, da corridore ex gregario di Delgado — l’affollamento è ben maggiore. Punte «Bastasse solo questo, sarebbe troppo facile». Quel gatto sornione di Oscar Freire risponde così, sorridendo, a chi gli fa notare che nel 1998, ultimo mondiale a Valkenburg, vinse tale Camenzind, che si chiamava Oscar (ma con la K) proprio come lui. «Oscarito» è l’unico, dopo gli allori di Verona (1999 e 2004) e Lisbona (2001), che può issarsi a quota quattro mondiali vinti: mai visto. «A me il percorso piace. An- Purito: «Abbiamo diverse soluzioni, possiamo affrontare ogni scenario di gara» zi, è perfetto per me. Se non sentissi di avere almeno una possibilità di vincere, qui non ci sarei proprio venuto. Sarà la mia ultima corsa. Ma se prendessi l’oro...». Passa Joaquin Rodriguez, bronzo iridato a Mendrisio 2009, in stagione 2˚ al Giro e 3˚ alla Vuelta, oltre che vincitore della Freccia Vallone e diverse volte piazzato all’Amstel: «La nostra forza? Abbiamo diverse soluzioni che si possono adattare a tutti gli scenari. E se nel passato recente qualcosa ai Mondiali si è sbagliato, da quegli errori abbiamo imparato». Al fianco di «Purito» c’è Alejandro Valverde, due argenti (2003-2005) e un bronzo (2006) al Mondiale: «Venerdì ho avuto un calo di pressione, ma è passato tutto. Sto bene. Rispetto alle altre volte in cui sono salito sul podio, il percorso mi è più favorevole». E abbiamo lasciato per ultimo Alberto Contador: vincitore della Vuelta al rientro dopo la squalifica, deluso dalla crono (9˚) e appena al secondo mondiale in linea da pro’ dopo quello di Varese 2008 (ritirato). Ma vuoi che il Cauberg non lo ispiri? «Il percorso è meno duro del previsto. Il mio compito sarà quello allora di cambiargli faccia, altrimenti le possibilità diminuiscono». Scenari Le parole dell’apparenza raccontano di miele, buoni rapporti e unità d’intenti. Sarà davvero così? Mah. De Santos dice: «Se non correremo da squadra, non andiamo da nessuna parte». E non è detto che gli interessi di quattro tali campioni, tre dei quali si scannavano due settimane fa per vincere la Vuelta, non possano finire in rotta di collisione. La frizione tra Valverde e Rodriguez, che aveva messo la squadra a tirare verso Valdezcaray con il murciano in maglia rossa di leader a terra, è molto recente. Freire è uno che è sempre stato per conto suo e non ha mai nascosto l’insoddisfazione per essere poco considerato in Spagna, più pronta ad accendersi per i campioni da grandi giri. Contador poi in questi ultimi anni, nel bene e nel male, ha oscurato tutti. La storia dei galli nel pollaio esiste anche in Spagna. Si dice: «Demasiados gallos en el corral». © RIPRODUZIONE RISERVATA « Ricordate come è andata a Plouay? Non è passato molto, il percorso era simile a questo EDVALD BOASSON HAGEN 25 anni, norvegese i 203 partenti Cavendish con l’1 Gerrans ha il 39 GRAN BRETAGNA 1 Cavendish, 2 Cummings, 3 Dowsett, 4 Froome, 5 Rowe, 6 Stannard, 7 Swift, 8 Tiernan-Locke, 9 Wiggins. SPAGNA 10 Castroviejo, 11 Contador, 12 Flecha, 13 Freire, 14 Lastras, 15 Moreno, 16 J. Rodriguez, 17 Sanchez, 18 Valverde. ITALIA 19 Cataldo, 20 Gatto, 21 Marcato, 22 Moser, 23 Nibali, 24 Nocentini, 25 Paolini, 26 Trentin, 27 Ulissi. BELGIO 28 Boonen, 29 De Weert, 30 Devenyns, 31 Gilbert, 32 Leukemans, 33 Meersman, 34 Roelandts, 35 Van Avermaet, 36 Van Summeren. AUSTRALIA 37 Clarke, 38 A. Davis, 39 Gerrans, 40 Hansen, 41 Haussler, 42 Matthews, 43 Porte, 44 Sulzberger, 45 Tanner. OLANDA 46 Boom, 47 De Kort, 48 Gesink, 49 Kroon, 50 Lindeman, 51 Mollema, 52 Slagter, 53 Ten Dam, 54 Terpstra. USA 55 Bookwalter, 56 Busche, 57 Duggan, 58 Euser, 59 Horner, 60 Howes, 61 Phinney, 62 Talansky, 63 Van Garderen. PORTOGALLO 64 Cardoso, 65 Costa, 66 Paulinho, 67 Pires. NORVEGIA 68 Boasson Hagen, 69 Nordhaug, 70 Rasch. FRANCIA 71 Bouet, 72 Chavanel, 73 Coppel, 74 Delage, 75 Gallopin, 76 Jerome, 77 Roy, 78 Vichot, 79 Voeckler. SLOVACCHIA 80 Jurco, 81 Kovac, 82 J. Sagan, 83 P. Sagan, 84 M. Velits, 85 P. Velits. GERMANIA 86 Burghardt, 87 Degenkolb, 88 Frohlinger, 89 Geschke, 90 Knees, 91 Martens, 92 Wegmann. SVIZZERA 93 Albasini, 94 Frank, 95 Morabito, 96 Rast, 97 Schar, 98 Zaugg. COLOMBIA 99 Anacona, 100 Betancur, 101 Duarte, 102 Henao, 103 Quintana, 104 Rubiano Chavez, 105 Uran. CANADA 106 Hesjedal, 107 Parisien, 108 Tuft, 109 Veilleux. SLOVENIA 110 Bole, 111 Bozic, 112 Brajkovic, 113 Kocjan, 114 Koren, 115 Kump, 116 Mezgec. RUSSIA 117 Firsanov, 118 Gusev, 119 Isaichev, 120 Kolobnev, 121 Trofimov, 122 Vorganov. POLONIA 123 Golas, 124 Marczynski, 125 Marycz, 126 Morajko, 127 P.Niemiec, 128 Rutkiewicz. ARGENTINA 129 Montenegro, 130 Moyano, 131 Muller, 132 Richeze. SUDAFRICA 133 J. Janse, 134 R. Janse, 135 Thomson. GIAPPONE 136 Arashiro, 137 Beppu, 138 Doi, 139 Fukushima, 140 Hatanaka, 141 Miyazawa. VENEZUELA 142 Gil Martinez, 143 Monsalve, 144 C. Ochoa. UCRAINA 145 Buts, 146 Grivko, 147 Kostyuk, 148 Krivtsov, 149 Polivoda, 150 Popovych. BRASILE 151 Andriato. R. CECA 152 Barta, 153 Kadlec, 154 Konig, 155 Kozubev, 156 Kreuziger, 157 Rabon, 158 Stybar. AUSTRIA 159 Brandle, 160 Denifl, 161 Schorn. KAZAKISTAN 162 Bazayev, 163 Dyachenko, 164 Muravyev. ALGERIA Chaabane. NUOVA ZELANDA 166 Dean, 167 Roulston, 168 Sergent. DANIMARCA 169 Breschel, 170 Fuglsang, 171 C. Sorensen. LITUANIA 172 Konovalovas, 173 Navardauskas, 174 Siskevicius. MALESIA 175 Loh, 176 Rusli. LETTONIA 177 Saramotins, 178 Smukulis. ESTONIA 179 Kangert, 180 Mandri, 181 Taaramae. HONG KONG 182 Yeung. SVEZIA 183 Kessiakoff, 184 Larsson, 185 Lovkvist. CROAZIA 186 Durasek, 187 Miholjevic, 188 Rogina. LUSSEMBURGO 189 Didier, 190 Drucker, 191 Gastauer. SERBIA 192 Jovanovic. COSTA RICA 193 Amador. CILE 194 Oyarzun. UNGHERIA 195 Kusztor. MOLDOVA 196 Pliuschin. BIELORUSSIA 197 Kiriyenka, 198 Kuchinski, 199 Papok. IRLANDA 200 D. Martin, 201 McLaughlin, 202 N. Roche. AZERBAIGIAN 203 Asadov. DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012 LA GAZZETTA SPORTIVA 33 CICLISMO MONDIALI IN OLANDA buon sangue Mamma Guidina azzurra nel fondo Elisa Longo Borghini, 20 anni, è nata a Ornavasso (Verbania) BETTINI La mamma di Elisa è Guidina Dal Sasso, 54 anni, ex fondista azzurra (3 volte sul podio in Coppa del Mondo, 11 volte tricolore, 3 presenze olimpiche). Nella foto è con il figlio Paolo, 31 anni, ciclista pure lui: è professionista nella Liquigas (1 vittoria nel 2006) Longo Borghini Un magico bronzo che profuma di futuro La piemontese si esalta sul Cauberg, prima di cedere a Vos e Neylan. Podio a 20 anni: «Questa medaglia pesa quanto me» DAL NOSTRO INVIATO MARCO PASTONESI VALKENBURG (Olanda) Per Elisa. Un bronzo folgorante come l’oro, un terzo che prelude a tanti primi, un risultato che è un premio non diviso ma moltiplicato per otto. Elisa Longo Borghini, sul podio dei Mondiali, donne, su strada. E a 20 anni. Il giudizio L’ultimo Cauberg, l’ul- timo di otto volte 1200 metri al 5,8%, diventa il giudizio universale. Davanti, in cinque. Rachel Neylan, australiana, lo prende in testa: passo regolare. Marianne Vos, olandese, si trattiene finché non ne può più, poi si lancia dall’altra parte della strada e scava immediatamente un distacco che è un arcobaleno. Elisa chiede alle gambe di tenerle compagnia, ma per la prima volta in quasi 130 chilometri, le gambe scioperano. Dietro, Amber Neben, statunitense, e Anna Van der Breggen, olandese, boccheggiano e sopravvivono. I due chilometri e mezzo, da lì all’arrivo, non sposteranno le posizioni. Ed Elisa, terza, splende di gloria. Il capolavoro Ma fin dal chilome- tro zero la corsa è azzurra. Per il c.t. Salvoldi, che organizza la squadra in ruoli chiari, in compiti precisi, in comportamenti esemplari. Per la Cantele, che si sacrifica e attacca da lontano. Per la Bronzini, che c’è, sempre. Per la Ratto, che negli ultimi tre giri sgobba da gregaria. Ma anche per la Guderzo, coinvolta in un’ecatombe da cui esce ferita ma sempre sui pedali (e concluderà senza poter scendere da sola dalla bici: frattura composta del malleolo del piede sinistro), e per la Cauz, la Cecchini e la Tagliaferro, compagne d’avventura e in solidarietà. E per Elisa, che ha un imperativo: seguire la Vos. E quando l’olandese volante scatta sul terzultimo Cauberg, la Longo Borghini rischia di cadere per un’inglese che le chiude la strada e poi compie il primo capolavoro, raggiungendo la Vos e le altre cinque evase. Il sorriso Ma il Cauberg di Elisa comincia da lontano. Ha un anno quando i genitori — Ferdinando Longo Borghini, tecnico responsabili dei materiali nella Nazionale di sci di fondo, e Guidina Dal Sasso, campionessa con gli sci stretti — la portano di qua e di là, dalla Svizzera alla Norvegia, per la Coppa del Mondo. Ha 3 anni e mezzo, quando abbandona le rotelline e raggiunge quel magico equilibrio in bicicletta. Ha 8 anni LA GUIDA OGGI IN GARA ANCHE GLI JUNIORES Under 23: oro a Lutsenko Azzurri k.o. sul più bello VALKENBURG (past.) La squadra più vivace, più battagliera, più presente. Ma non è bastato fare la corsa per vincerla, neanche per andare sul podio. L’Italia under 23 si è prodigata con Fedi, Cattaneo, Bongiorno e Villella, ci ha provato anche con Felline, ma all’ultimo chilometro è evaporata. E il Mondiale, nella volata di metà gruppo (l’altra si è spezzata sull’ultimo Cauberg), è andato al kazako Lutsenko, che quest’anno ha vinto una tappa al Tour de l’Avenir e al Giro di Val d’Aosta. «La svolta spiega il c.t. Amadori sono stati quattro giri del circuito a 37 all’ora. Troppo lenti». Poi ogni tentativo di fuga, e in ciascuno c’era almeno un italiano, è stato soffocato. Ed è stata tale la generosità offensiva degli azzurri che è capitato che quando partecipa alla prima corsa, con i maschi, quarta all’arrivo e prima fra le bambine. «Elisa — racconta mamma Guidina — è solare, generosa, puntigliosa, precisa, ostinata». «Elisa — aggiunge papà Ferdinando — è cresciuta a pane e sport». «Elisa — dice mamma Guidina — ha il dono del sorriso, ha il gusto della fatica». «Elisa — confessa papà Ferdinando — è il primo anno che non l’alleno io. Il suo preparatore è Paolo Slongo, della Liquigas, lo stesso di Elia Viviani e Moreno Moser. Perché a un certo punto, a pretendere allenamenti più duri, un papà non basta più». I battiti Piemontese di Ornavasso (Verbania), Elisa parla inglese, francese, spagnolo e tedesco, corre per una squadra norvegese, studia Scienze delle comunicazioni all’Università dell’Insubria. Ha 42 battiti a riposo e una capacità eccezionale di accumulare acido lattico. Elisa ha il senso della famiglia. Crede in Dio e, prima del via, prega. «Questa medaglia pesa quanto me», «Corro sempre per vincere, ma vincere non è tutto», «Si può battere anche la Vos, con i pedali e attraversando il traguardo prima di lei». Elisa corre forte anche con le idee. A 18 ANNI È SESTA La Ratto esulta «Mi sono anche divertita» Stupiti che Elisa Longo Borghini abbia solo 20 anni? Rossella Ratto (foto Bettini) ne ha 18. Ed è arrivata 6ª. «E pensare che all’inizio facevo fatica a stare in gruppo. Sono uscita anche fuori strada. Mi è andata bene a essere al posto giusto nel momento giusto, entrare nella fuga e poi ritrovare Elisa». Rossella ha ceduto sul penultimo Cauberg: «Ma ce l’ho fatta. Perché mi sono emozionata a stare davanti con le più forti, ho aiutato Elisa a vincere il bronzo e mi sono divertita». © RIPRODUZIONE RISERVATA certi sforzi si sovrapponessero. «Ho attaccato ha detto Felline per cercare di portare via un gruppetto. Il mio errore? Prendere l’ultimo Cauberg troppo indietro». UNDER 23: 1. Alexey LUTSENKO (Kaz) km 177 (11 giri) in 4.20’15", media 40,829; 2. Coquard (Fra); 3. Van Asbroeck (Bel); 4. Houle (Can); 5. Pibernik (Slo); 6. Rubio Chaves (Col); 7. Bohorquez (Col); 8. Van Bilsen (Bel); 9. Wippert (Ola); 10. Bennett (Irl); 39. Felline; 74. Villella a 25"; 96. Barbin a 36"; 103. Fedi a 2’48"; 104. Bongiorno; 106. Cattaneo a 3’18". DONNE ELITE: 1. Marianne VOS (Ola) km 128,8 in 3.14’29", media 39,736; 2. Neylan (Aus) a 10"; 3. Longo Borghini a 18"; 4. Neben (Usa) a 33"; 5. Van der Breggen (Ola) a 55"; 6. Ratto a 3’40"; 7. Villumsen (N.Zel) a 4’37"; 8. Arndt (Ger); 9. Johansson (Sve); 10. Brezna Bentovska (Pol); 20. Bronzini a 4’49"; 38. Cecchini a 4’58"; 64. Cauz a 5’39"; 73. Tagliaferro a 6’04"; 74. Cantele; 79. Guderzo a 7’01". JUNIORES - Oggi, prima dei pro’, corrono gli juniores (il via alle 9, 129 km, 8 giri). L’Italia schiera: Riccardo Donato (31), Umberto Orsini (32), Giacomo Peroni (33), Francesco Rosa (34), Oliviero Troia (35) e Federico Zurlo (36). la campionessa MARIANNE VOS Cannibale come Merckx Era scritto Di nuovo d’oro dopo 5 argenti, nel 2012 l’olandese ha vinto tutto, Giochi compresi DAL NOSTRO INVIATO VALKENBURG (Olanda) E’ la Valentina Vezzali del ciclismo. Una fuoriclasse. E ieri ha fatto quello che voleva. Scattando sul terzultimo Cauberg per raggiungere, con quattro pedalate, le cinque fuggitive. Controllando la corsa, scattando ancora sull’ultimo Cauberg e tirando diritto fino al traguardo. Anzi, diritto fino a quando uno spettatore le ha allungato una bandiera. E allora, come una maratoneta, o una specialista della mountain bike, si è concessa il lusso di pedalare gli ultimi 50 metri sventolando. Marianne Vos è la più forte donna a due ruote. Su strade, pista, sentieri e prati, a tappe e in linea, da sola e in gruppo, in volata e per distacco. Il suo record invade la pagina di Wikipedia. Il 2012 l’ha vissuto alla maniera cannibalesca di Eddy Merckx: ha conquistato — solo per dirne cinque — il Mondiale di ciclocross, il GiroDonne (più 5 tappe), l’Olimpiade di Londra, la Coppa del Mondo e il Mondiale su strada. Ieri gli ultimi 2500 metri da sola sono stati una marcia trionfale: applaudita e celebrata come se sfilasse non una ciclista, ma come se si trattasse di una Nazionale campione del mondo di calcio. tro casi sono state proprio le italiane (Bastianelli, Guderzo e due volte Bronzini) a farla piangere. «Non mi ero dimenticata le emozioni che si provano con la maglia iridata — ha confidato la Vos —, ma dopo cinque anni d’argento è magico indossarla ancora. Quest’anno è stato straordinario, anche se in maggio sono caduta e mi sono fratturata la clavicola, non lontano da qui. Alla fine ho aspettato che la velocità fosse abbastanza alta per fare la differenza. Avere scalato il Cauberg 100 mila volte nella vita mi ha aiutato, ma giuro che ogni volta fa male. E in cima, non bastasse, c’era pure il vento contro». Ma la Vos è più forte di qualsiasi vento. past. Talento Marianne ha iniziato ad andare in bici a 6 anni, imitando il fratello. Sarà stato che all’inizio correva coi maschi, o che non solo faceva ciclismo ma anche pattinaggio su ghiaccio, ma quella ragazzina non finiva di stupire perché era veloce e instancabile. Con un talento così, avrebbe primeggiato anche nel tennis o nello sci nautico. Quello di ieri è stato «solo» il suo secondo oro, perché fra il primo di Salisburgo 2006 e quello di Valkenburg 2012, brillano cinque argenti, e in quat- Marianne Vos, 25 anni BETTINI IL PRESIDENTE UCI McQuaid applaude l’Italia E chiude sull’amnistia VALKENBURG — «Il ciclismo a Londra è stato l’evento più seguito: 1,5 milioni di persone in strada per gli uomini, 1 milione per le donne. Questo sport è ancora popolare». Ha esordito così Pat McQuaid, presidente dell’Uci, nell’incontro con la stampa. Ha lodato la federciclo italiana per non far indossare la maglia azzurra anche a chi è solo citato nelle inchieste («Dal punto di vista sportivo sostengo questa decisione») ed è ritornato sul caso Armstrong: «Non abbiamo ancora ricevuto nulla dall’Usada». E poi: «In estate avevo parlato di una commissione verità e riconciliazione per chiudere il periodo nero del passato, ma il Congresso, venerdì, ha deciso che l’Uci si deve occupare del presente e del futuro, per dare un ambiente ciclistico migliore ai giovani. E l’amnistia non è contemplata dal codice Wada». LA GAZZETTA SPORTIVA 34 DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012 BASKET IL PRIMO TROFEO DELLA STAGIONE 4 il Film L’ALBO D’ORO Tutti i vincitori della Supercoppa, che si gioca tra la squadra campione d’Italia e quella che ha vinto la Coppa Italia (Cantù è stata la finalista nel 2012). Nel 2000, si giocò con la formula della Final Four. S Albo d’oro 1995 Virtus Bo 1996 Verona 1997 Treviso 1998 Fortitudo 1999 Varese 2000 Roma 2001 Treviso 2002 Treviso 2003 Cantù 2004 Siena 2005 Fortitudo 2006 Treviso 2007 Siena 2008 Siena 2009 Siena 2010 Siena 2011 Siena 2012 Cantù S Mvp 1995 Woolridge (Bo) 1996 Galanda (Vr) 1997 Marconato (Tv) 1998 Abbio (Bo) 1999 Meneghin (Va) 2000 Allen (Roma) 2001 Edney (Tv) 2002 Edney (Tv) 2003 Johnson (Cantù) 2004 Vanterpool (Si) 2005 Belinelli (Fortitudo) 2006 Goree (Tv) 2007 Stonerook (Si) 2008 McIntyre (Si) 2009 Sato (Si) 2010 McCalebb (Si) 2011 Lavrinovic (Si) 2012 Markoishvili (Cantù) La partenza forte dei campioni che crollano nel finale a rimbalzo L’INIZIO MENS SANA Eze e Sanikidze per il +11 nel primo quarto Siena è partita bene, prendendo 11 punti di vantaggio (25-14) nel 1o quarto con 6 di Eze (nella foto LAPRESSE) e 6 di Sanikidze. DAL NOSTRO INVIATO LUCA CHIABOTTI RIMINI Il viso di Jerry Smith si illumina quando il cronometro corre verso la sirena e lui, l’ultimo arrivato, si ritrova in mano il pallone della prima vittoria di Cantù dal 2003, sempre in Supercoppa. Alla quinta finale in un anno e mezzo contro Siena, dopo tante illusioni svanite spesso negli ultimi secondi, è giusto che sia la squadra di Anna Cremascoli e Andrea Trinchieri a interrompere il dominio della Montepaschi che durava dalla finale scudetto del 2008, per 13 finali vinte consecutive. Ma il dato è puramente statistico: ieri a Rimini, in una bella partita considerando i lavori ampiamente in corso, non c’è stata alcuna connessione col passato ma è iniziata una nuova era cestistica perché anche i pluricampioni di Siena hanno ricominciato da zero. Anzi, un link c’è: Markoishvili è l’mvp della gara. Picasso «Manu è con noi da 4 anni — dice Trinchieri —. A ogni Picasso che tirava fuori sorridevo perché forse c'è una giustizia al mondo, per un uomo che ha mostrato un attaccamento alla maglia raro per uno straniero. La nostra società meritava di vincere un trofeo, la cosa che mi è piaciuta di più è stata la mentalità nel secondo tempo, dopo che nel primo giocavamo non per attaccare ma sperando che succedesse qualcosa. La reazione nella ripresa si è vista in tutte le palle vaganti: erano bianche e non più verdi. Questo ci ha dato sicurezza». Trinchieri l’aveva detto: il nostro q.i., la qualità tecnica dei nostri giocatori s’è abbassato ma abbiamo l’atletismo e la freschezza per correggere i molti errori in più che faremo. Si vede negli ultimi 4’ della gara, quando la Mapooro è davanti e i canturini sbagliano 5 azioni consecutive, due passi, un tiraccio al 24o secondo, due entrate con la paura addosso contro una Mon- LA SVOLTA Brooks e Tyus dominano a rimbalzo Cantù ha recuperato nel 2o quarto e nell’ultimo ha vinto con 16 rimbalzi (Siena 8), 9 offensivi con Brooks (4, nella foto) e Tyus (3). Super novità La Supercoppa cambia storia Adesso c’è Cantù Siena battuta dopo 13 finali consecutive vinte in Italia. Markoishvili miglior giocatore CANTÙ SIENA 80 73 (16-25, 37-42; 59-57) MAPOORO CANTÙ: Smith 14 (0/6, 3/5), Aradori 4 (2/10, 0/1), Markoishvili 15 (2/5, 3/5), Leunen 4 (1/3, 0/1), Cusin 6 (3/5); Mazzarino 3 (1/3 da 3), Brooks 11 (4/9, 1/2), Tyus 18 (7/9), Tabu 5 (1/3, 1/1). N.e.: Kudlacek, Abass, Casella. All.: Trinchieri. MONTEPASCHI SIENA: Brown 18 (4/8, 2/8), Janning 2 (1/2, 0/3), Moss 10 (3/7, 1/4), Sanikidze 17 (5/6, 0/2), Eze 8 (4/5); Kasun 2 (1/1), Carraretto 3 (1/2 da 3), Rasic (0/1 da 3), Kangur 3 (1/1), Ress 3 (0/1, 1/2), Hackett 7 (2/4). N.e.: Lechthaler. All.: Banchi. ARBITRI: Cicoria, Paternicò, Chiari. NOTE - T.l.: Can 13/16, Sie 16/23. Rim.: Can 37 (Brooks 7), Sie 37 (Sanikidze 16). Ass.: Can 18 (Smith 9), Sie 12 (Hackett 5). Progr.: 5’ 4-9, 15’ 26-31, 25’ 46-46, 35’ 69-66. Spett: 4421. tepaschi ormai poco lucida per lo scadente apporto della panchina. Nelle vite precedenti, i pluricampioni avrebbero azzannato alla giugulare gli avversari, stavolta i rimbalzi in attacco di Brooks, la potenza di Tyus (che su un pick and roll con Tabu chiude una secca di 3’ con la schiacciata del 75-71 a 55" dalla fine), la forza di Smith, che fa 4/4 dalla lunetta negli ultimi 31", la difesa fisica permette a Cantù di alzare meritatamente la coppa. Differenza La partita si decide psicologicamente nel secondo quarto: Siena parte benissimo, segna 25 punti in 10’ e sotto canestro Eze e Sanikidze tolgono ogni visuale agli avversari. Ma cova già la differenza sostanziale con l’epopea dei sei scudetti: quando Banchi deve ruotare i titolari, anche per il veloce 2o fallo di Eze, con Kasun e Kangur sotto canestro, Siena subisce il 10-1 che annacqua il veloce +11. Alla fine, a parte Hackett, la produzione della panchina è modesta. Una volta cambi come Lavrinovic, Zisis, Kaukenas decidevano le partite. La crescita Jerry Smith, intanto, non capisce quello che sta succedendo: non tira, non penetra, non fa nulla. Succede a chi arriva nel nostro basket per la prima volta. Per fortuna di Cantù c’è Tabu. All’intervallo Trinchieri deve dirgli qualcosa, tipo che uno così non gli serve. E nella ripresa si scioglie, assecondando il partitone di Markoishvili e la crescita impetuosa di Brooks e Tyus. Brown, interessante, e Sanikidze, a tratti strepitoso, tengono a galla Siena ma, paura finale a parte, Cantù a quel pun- Una schiacciata di Alex Tyus, 24enne ala pivot di 2.05, 18 punti in 19’. Statunitense, ha passaporto di Israele, con cui ha giocato le qualificazioni all’Europeo CIAMILLO to è superiore. «Nel secondo tempo ho cercato di ridurre al massimo le rotazioni — dice Banchi — è stato un tentativo di dare più certezze possibili alla squadra e semplificare la lettura della gara. Mi soddisfa la quantità, meno la qualità della gara. Per la storia e vissuto di questa squadra è stato importante essere qua, lo sarà ancora di più esserci tra un anno. Eze è stato il giocatore chiave: il secondo fallo ci ha costretto a toglierlo, quando è rientrato a inizio terzo periodo si è visto che è inattivo da 14 mesi». Si è chiusa un’epoca, ma non bisogna sottovalutare Siena. Non è finita, è solo all’inizio. (ha collaborato Giuseppe Nigro) © RIPRODUZIONE RISERVATA IL COMMENTO A PAGINA 19 o LA NUOVA STAGIONE IL PRESIDENTE CONI UFFICIALMENTE CANDIDATO UNICO ALLA FIP. TV: SABATO NON PIACE A NESSUNO. ALL STAR GAME: NON CI SARÀ LA NAZIONALE Petrucci e sponsor ci sono, i problemi pure Beko, azienda di elettrodomestici, che ha debuttato a Rimini come sponsor della serie A e degli eventi di Lega. Un messaggio di speranza in un momento critico. RIMINI (chiabo) Il tempismo di Gianni Petrucci è proverbiale. Il presidente del Coni ha incontrato ieri a Rimini i presidenti dei comitati regionali della Fip e ora è anche ufficialmente il candidato (unico) alla guida della Federazione per il prossimo quadriennio nel giorno in cui, in tempi difficili per economia e sponsor, la pallacanestro ha presentato due nuovi partner, la «A come A», società di gestione del risparmio il cui marchio comparirà sulle maglie degli arbitri per le prossime due stagioni (con lo slogan «Dalla parte delle regole») e la Meneghin e la maglia degli arbitri La tv I complicati rapporti tra basket e televisione hanno vissuto un nuovo atto col ritorno dell’anticipo del sabato pomeriggio su La7d, inviso a tutti. È l’ultimo strascico di un contratto che non ha mai funzionato tra Lega e La7 che, visti i cattivi ascolti (anche per il rifiuto delle squadre di Eurolega di anticipare le loro gare) aveva spostato le partite sul canale digitale, cosa non prevista dall’accordo. Nel tira e molla delle inadem- pienze, si era trovato un ripiego: la partita su La7d la domenica a mezzogiorno in simulcast con SportItalia. Un nonsense televisivo che avrebbe però portato dei soldi alla Lega come supplemento di contratto (cioè indennizzo). Ma le due emittenti non si sono messe d’accordo e si è tornati al passato. La situazione tivù è complicata anche dal fatto che, causa Eurolega, molte big giocheranno il lunedì sera: la Rai ha i diritti, di prima scelta, ma per una sola gara la settimana quindi al momento non può trasmettere, per legge, le gare del lunedì se non rinuncia a quelle della domenica. Un altro pasticcio. Gazzetta.it RIGUARDA IL MEGLIO DELLA SUPERCOPPA E LE INTERVISTE La sfida Siena-Cantù che ha assegnato la Supercoppa italiana potrete rivederla in video su GazzettaTv, la sezione di Gazzetta.it, cliccando sugli highlights della partita. E ci saranno anche le interviste con i protagonisti sul campo. E dalla prossima settimana anche le partite di serie A in video. All Star A questo si aggiunge la zappa sui piedi che la pallacanestro si sta dando con l’annunciata rinuncia della Nazionale all’All Star Game. Problemi di data: il 16 dicembre non ci sarebbe lo spazio per fare un vero raduno pre partita e il c.t. Pianigiani è impegnato in Turchia. L’alternativa è un All Star Europa-America o qualcosa del genere: considerati gli sforzi fatti negli ultimi due anni per far rivivere, con successo, l’unico evento degli azzurri durante l’anno, la non partecipazione dell’Italia è un autogol. Crediamo che il basket di oggi non possa permettersi di rinunciare a un evento di successo come i club potrebbero, per facilitare i contratti televisivi con partite migliori, accettare di giocare una tantum due gare in 48 ore. Qualcuno farà il primo passo? © RIPRODUZIONE RISERVATA DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012 LA GAZZETTA SPORTIVA 35 4 MARTEDÌ EUROPA Con la Supercoppa, si è aperta ufficialmente la stagione. I prossimi appuntamenti in Italia ed Europa. S S PRE CAMPIONATO Bologna chiude vincendo in Turchia Vitali junior 22 punti, Moraschini 19 (l.z.-g.s.) Torneo Lepore ad Avellino: Roma-Caserta 74-58 (Datome 20, Lorant e Czyz 14; Wise 13, Michelori 12); Avellino-Brindisi 74-62 (Richardson 13, Mavreides 11; Robinson 12, Viggiano e Ndoja 10). Torneo in Turchia: Bologna-Lokomotiv Kuban 89-62 (M. Vitali 22, Moraschini 19); venerdì Galatasaray-Virtus Bologna 76-74 (Hasbrouck 22, Gigli e Smith 16), assenti Poeta e Minard. Torneo Città di Sassari: Dinamo-Venezia 107–105 d.t.s. (Thornton 25, D. Diener 22 T. Diener 18; Clark 23, Zoroski 20, Diawara 19); Cremona–Dnipro Azot (Ucr) 72–58 (Jackson 26, Harris 20). Memorial Bandinelli a Osimo: Biella-Pesaro 88-82 dts (Robinson 21, Brackins 19; Barbour 25, Cavaliero 14). Venerdì a Vitoria: Vitoria-Milano 77-75 (Bourousis 25, Fotsis 12, Melli 12), a riposo Hendrix (schiena). IN SPAGNA (pe.m.) Oggi a Saragozza finale di Supercoppa tra Barcellona e Real Madrid. Risultati e marcatori delle semifinali: Barcellona-Valencia 77-63 (Mickeal 15, Tomic 12, Jawai 11; Faverani 14, Martínez 13); Real Madrid-Saragozza 72-64 (Mirotic 14 e 11 rimbalzi, Llull 13; Rudez 17). Mercoledì Serie A La prima giornata si gioca domenica 30. Mercoledì 26 anticipo della seconda giornata Siena-Brindisi per gli impegni della Mens Sana negli Stati Uniti dal 7 al 9 ottobre. S Italia e Nba Domenica 7 ottobre a Milano, i Boston Celtics giocheranno contro l’Olimpia. Due partite negli Stati Uniti per Siena: sabato 6 ottobre a San Antonio, lunedì 8 a Cleveland. Cantù con la Supercoppa, trofeo vinto dai brianzoli nel 2003 battendo Treviso dove giocava (poco) il 16enne Markoishvili CIAMILLO Smith, Tyus, Brooks I tre tenori brianzoli Il play: «Sono nato con la palla in mano». Il saltatore: «Una dote innata». L’ala: «Cresciutissimo in LegaDue» DAL NOSTRO INVIATO ANDREA TOSI RIMINI Lo studente, l’ebreo e il filosofo. Sono i tre neri di Cantù che coach Trinchieri e il g.m. Arrigoni hanno pescato in tutte le latitudini cambiando volto alla squadra e rilanciando il black power alla brianzola. Jerry Smith, Alex Tyus e Jeffrey Brooks hanno in comune molta gavetta prima di vincere questa Supercoppa. Pitino Smith è il più vecchio (si fa per dire, ha 25 anni) dei tre, la sua storia di playmaker è recente perché al college di Louisville giocava poco e solo come guardia: «Sono nato con la palla in mano — dice — ma solo negli ultimi anni ho trovato la mia dimensione. Ho avuto grandi coach che mi hanno cresciuto un passo per volta. Il mio è stato mio padre che mi portava al campo tutti i giorni a Milwaukee dove sono nato. Al college ho avuto Rick Pitino che non mi vedeva come play ma mi ha insegnato ad avere cura di me come futuro professionista. Poi nella D-League ho incontrato Bob McKinney, ex allenatore in Nba, che mi ha spinto a giocare come regista. Adesso sono a Cantù per com- esplosiva. Muove i piedi come se ballasse il tip tap, passi veloci e brevi poi salta e affonda la schiacciate (cinque contro Siena). «La velocità vicino a canestro è sempre stata la mia qualità principale, diciamo una dote innata che mi serve per battere sul tempo avversari più alti e grossi di me» sorride il 24enne centro nativo di St. Louis che al college di Florida ha abbracciato insieme alla moglie di origini italiane la religione ebraica e per questo si è guadagnato un contratto in Israele nel piccolo Hapoel Ashdod insieme alla convocazione in Nazionale. «Dopo questa coppa, dobbiamo puntare un obiettivo alla volta a cominciare dalla qualificazione in Eurolega. Contro Siena non ci siamo fatti influenzare dal ruolino di successi dei nostri avversari, ognuno di noi era concentrato per giocare al meglio». A ogni «Picasso» che Markoishvili tirava fuori sorridevo perché c'e una giustizia al mondo. Ha mostrato un attaccamento alla maglia raro per uno straniero Filosofo Jeffrey Brooks è il più giovane (23 anni) ed è l’unico A. TRINCHIERI dei tre a vantare un’esperienza italiana. L’anno passato ha fatto benissimo a Jesi coi suoi movimenti da vecchia scuola. Anche il suo look con le basette lunghe evoca l’America vintage e il suo gioco fisico ricorda quello di Maurice Lucas, stella di Portland anni 70. «Sono di Louisville, la città di Cassius Clay, ma non amo la boxe preferisco la filosofia, soprattutto quella dei classici greci come Aristotele e Platone, infatti mi sono laureato in arte e scienze. Se volete, sono anche un intellettuale — ride divertito —. La stagione in LegaDue è stata importantissima per la mia carriera perché mi ha fatto crescere fuori dagli Usa. Adesso punto a diventare un giocatore importante per Cantù, una squadra con un grande spogliatoio e un ottimo coach che dimostra di avere fiducia in me». Andrea Trinchieri se li mangia con gli occhi: «Smith ha una bella faccia e mani forti, inoltre come difensore è molto ostico. Tyus ci dà energia e sopperisce alla scelta di non puntare sui lunghi di 2.15. Brooks è un talento immenso, non solo sotto il profilo atletico, ha un tocco sopraffino, un giocatore con un grandissimo potenziale da esplorare». ALLENATORE CANTÙ © RIPRODUZIONE RISERVATA pletare la mia crescita e giocare al più alto livello. Questa vittoria dimostra che possiamo competere per vincere qualunque trofeo e ci dà una grande spinta in vista del preliminare di Eurolega». Tip tap Tyus ha una verticalità d lafrase DEL GIORNO Martedì Eurolega Martedì a Desio iniziano i preliminari di Eurolega. Nei quarti di finale, Cantù gioca contro i bulgari del Lukoil Sofia. Gli altri accoppiamenti sono: Kazan (Rus)-Ulm (Ger); Le Mans (Fra)-Donetsk (Ucr); Nymburk (R. Ceca)-Ostenda (Bel), vincente contro Cantù o Sofia. Giovedì semifinali, venerdì finale. Chi vince la finale gioca l’Eurolega (stagione regolare dall’11 ottobre), le altre in Eurocup (prima giornata 7 novembre). le Pagelle di CHIABO OCCHIO A TYUS: SE SI COORDINA È INARRESTABILE. SANIKIDZE IN ASSOLUTO È IL MIGLIORE IN CAMPO BROOKS 7 Tenero e spesso sgridato ma potenzialmente grande giocatore. Si vede coi 5 rimbalzi offensivi decisivi, 4 nell’ultimo quarto. CANTÙ SMITH 7.5 Primo tempo da incubo a parte 6 assist, poi 14 punti nella ripresa, 8 nell’ultimo quarto compresi i liberi decisivi. h TYUS 7.5 Fa 18 punti e non te ne accorgi... Fondamentali e senso della difesa così così (nonostante i 3 recuperi), esplosività massima: se si coordina, schiaccia ed è inarrestabile. IL MIGLIORE 7,5 MARKOISHVILI Votato miglior giocatore della partita. E’ l’uomo che, con Tabu, riporta Cantù in corsa nel 2o quarto e che le dà il coraggio del sorpasso nel terzo. TABU 6.5 Decisivo nel secondo quarto nel risalire da 11. Poi si perde un po’, ma positivo. ARADORI 6 Di stima. Brutta partita, non gli entra un tiro, ma per lui psicologicamente era dura. Ma non molla. S’è tolto il peso. LEUNEN 6 Non si vede se non nell’ultimo rimbalzo della staffa: ma i quintetti con lui hanno vinto di 16 punti... MAZZARINO 6 Una tripla importante sul 9 nella prima parte. Manuchar Markoishvili, 25 anni CIAM CUSIN 6 Peccato le 4 palle perse, partita solida, alla Cusin... terzo quarto chiude anche con 6 falli subiti. Ha segnato anche una tripla, annullata, nel momento più duro di Siena sul 5. SIENA KASUN 4.5 Gioca solo 6’, 2 palle perse. KANGUR 4.5 In campo solo 4’, due palle perse. BROWN 7 Sarebbe molto di più se non avesse perso 7 palloni che per un play sono troppi... C’è lui nei momenti migliori si Siena. RESS 5.5 Mette una tripla, ma in 14’ non è decisivo come siamo abituati a vedere. EZE 6 Inizia alla stragrande (8 punti, 4 rimbalzi nei primi 12’) poi si ferma. JANNING 5.5 Preferito a Kemp nel turnover, gli entra poco o nulla ma è in campo nel momento migliore di Siena. CARRARETTO 6 In campo solo 4’, gioca bene ma non è giudicabile. HACKETT 6.5 Nel terzo quarto è l’uomo chiave di Siena, quello che cerca di opporsi all’onda canturina. Segna il 2 a 49" dalla fine. RASIC 5 Anche lui, solo 5’ senza fare nulla se non una persa. h IL MIGLIORE 8 SANIKIDZE Il migliore in campo, doppia doppia (13+12 rimbalzi) già alla fine del Viktor Sanikidze, 26 anni CIAMILLO MOSS 6 Parte molto bene, è solido in difesa ma poi soffre Markoishvili. Anche 6 rimbalzi ma tre palle perse. LA GAZZETTA SPORTIVA DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012 www.igieco.it Numero Verde 800-218715 36 Leggerissime, impermeabili, traspiranti. Le calzature IGI&CO ti accompagneranno nella tua avventura quotidiana, adattandosi a qualsiasi condizione climatica e ambientale. Al lavoro o nel tempo libero, in casa o in ufficio, con le tue IGI&CO potrai muoverti in libertà con lo stile di chi è... sportivo dentro. DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012 ATLETICA SFOGO DEL CAMPIONE PARALIMPICO LA GAZZETTA SPORTIVA 37 PALLAVOLO ELEZIONI FIVB Zanardi discriminato «Rifiutato da New York» La maratona ha posto minimi al contrario per impoverire la prova di handbike: «Assurdo: per loro sono troppo veloce» ANDREA BUONGIOVANNI IERI A MANHATTAN Quinta Strada Il miglio è di Centrowitz Stavolta la discriminazione è bella e buona. E non è un fatto di pietismo. Arriva dritta dal mondo dello sport. Anzi, dalla maratona di New York, che di quel mondo — per la sua popolarità — è una delle espressioni massime. E’ a carico di atleti di vertice disabili, di coloro che volano in handbike, la categoria a cui appartiene Alex Zanardi. Il 46enne bolognese, in Central Park nel 2011 vincitore col record della gara migliorato di quasi 4’ (1h13’58"), il 4 novembre, contro la sua volontà, non potrà essere al via dei 42 km della Grande Mela. Minimi opposti «L’ho saputo un paio di settimane fa all’Olimpiade di Londra — spiega Alex, che ai Giochi ha vinto due ori individuali e un bronzo in staffetta —: la mia iscrizione è stata rifiutata. Con motivazioni che mi paiono un po’ assurde. Si sono inventati i minimi al contrario. Senza fornire dettagli, mi hanno detto che per partecipare, su richiesta del sindaco Bloomberg, occorre avere un personale superiore all’1h25’00"». Sì, superiore. Alex, da Treviso 2011, vanta un 1h03’01". «Così facendo trasformano la gara in una prova amatoriale — sostiene — indegna di New York. Le ragioni posso solo supporle e immagino siano legate all’incolumità dei partecipanti. E’ vero, si va molto rapidi, soprattutto nelle discese dai ponti. Ma non è un problema dei migliori: tutti in quei frangenti andiamo a oltre 60 al- (d.m.) A Matt Centrowitz il miglio della 5ª Strada in volata su Bernard Lagat e l’argento olimpico dei 1500 Leonel Manzano. Uomini: Centrowitz 3’52"4; Lagat 3’52"9; Manzano 3’53"1. Donne: Martinez 4’24"2; Pierce 4’24"9; England (Gb) 4’26"0. MEZZA UDINE (d.m., m.m) Attesi come sempre tempi veloci oggi alla mezza di Udine. Tra gli uomini il keniano Evans Cheruyiot e l’etiope Deriba Merga (con Stefano Scaini), tra le donne Georgina Rono e Ayale Girma (con Fatna Maraoiu e Bruna Genovese). Mezze anche a Torino col keniano Kiprop Limo e i fratelli Dematteis e a Isola di Albarella (Ro) con Bourifa e Goffi. Il vittorioso arrivo di Alex Zanardi, 46 anni, nell’edizione 2011 COLOMBO «Per partecipare occorre più di 1h25’, io ho un personale di 1h03’: ci temono» ciazione onlus che opera parallelamente alla maratona, al montepremi che, se confrontato agli altri, è ben modesto. Peraltro i 500 dollari che ho vinto l’anno scorso non li ho mai ricevuti». Il futuro Zanardi avanza anche l’ora. La differenza si fa in salita. Piuttosto credo che agli organizzatori della gara handbike, da sempre, interessi poco. Lo si intuisce da tanti aspetti: dall’obbligatoria affiliazione a un’asso- un sospetto: «Credo temano che la nostra disciplina, che sta ottenendo grandi successi, possa un po’ oscurare quella degli atleti in carrozzina, a New York da sempre molto sentita — dice —. Certo è un peccato, soprattutto in un momento come questo. Peccato non sfruttare un’occasione come New York. Spero ancora in un ripensamento». Alex certo non si ferma: il 15 ottobre parteciperà alla Granfondo Campagnolo, il 28 (in una veste da definirsi) alla maratona di Venezia e il 25 novembre, probabilmente, a quella di Firenze. Intanto lunedì 1˚ ottobre debutterà su Rai3 come conduttore di «Sfide». © RIPRODUZIONE RISERVATA SOCIETARI A MODENA LA FINALE ORO DOPO IL DOPING Squilli Puccini e Levorato Riccardi e Audacia ok Schwazer adesso si dà all’università Il toscano a 77.24 nel giavellotto, alla veneta i 100 in 11"72. Milanesi e romane per il bis MODENA (m.m.) A Modena, dopo la 1ª giornata della finale Oro, comandano i campioni uscenti della Riccardi Milano (uomini) e dell’Audacia Roma (donne). In luce il giavellottista Giacomo Puccini che, con 77.24, centra la decima prestazione italiana di sempre e Manuela Levorato che, alla terza uscita stagionale, vince i 100 in 11"73. Nel triplo Daniele Greco si limita a un 16.04 per poi correre l’ultima frazione di 4x100 per l’Atletica Vomano. Intanto le escluse Sport Club Catania e Libertas Catania hanno diffidato la Fidal a dare inizio alla rassegna perché oggetto di sanzione cautelare (sospensione affiliazione) «non prevista dalla legge, nè dal regolamento giustizia, nè dall’ordinamento sportivo». Uomini. 100 (-0.8): Tumi 10"40; Cerutti 10"42. 400: Juarez 47"50; L. Valentini 47"51. 1500: Elaloiani (Mar) 3’53"87; Abdikadar 3’53"94. 110 hs (-0.6): Fofana 14"06; Devarti 14"37. 3000 sp: Chatbi 8’43"23. Asta: Boni 5.20; Rubbiani 5.00. Triplo: Greco 16.04 (+0.2); Buscella 16.02 (+0.3). Disco: Apolloni 57.14. Giavellotto: Puccini 77,24; Bertolini 74.35. Marcia 10 km: Adragna 42’41"23; Macchia 43’26"68. 4x100: Riccardi (Dentali, Marani, Tortu, Cerutti) 40"93; Cariri 41"15. Classifica: Riccardi 112.5; Cariri 90; Fratellanza 80.5; Fi Marathon 76; Bruni 75.5; Pro Sesto 72.5; Assindustria 71; Atl. Vicentina 70; C. Torri 68.5; Cus Ge 65; Atl. Bg 54.5. Donne. 100 (+0.4): Levorato 11"73; Amidei 11"93; Milani 12"15 (+1.5). 400: Battaglia 55"64. 1500: Pinna 4’22"92. 100 hs (+0.2): Borsi 13"24; Balduchelli 13"73. 3000 sp: Paterlini 10’40"75. Alto: Meuti 1.81; Vallortigara 1.78; Capponcelli 1.78. Triplo: Derkach 13.46 (-0.2); C. Pacchetti 13.23 (+1.1). Peso: Nicoletti 15.78. Martello: Magni 63.11; Mariani 62.38. Marcia 5 km: Di Vincenzo 23’14"23. 4x100: Audacia (Derkach, Battaglia, Borsi, Draisci) 46"01. Classifica: Audacia 103; Camelot 85.5; Atl. Bs 80.5; Cus To 76; Cus Pr 72.5; Cariri 72.5; Fanfulla 69; Valsugana 67; Assindustria 62; Cus Pi 56; Cus Ca 53; Atl. Bg 53. Argento: Gentili e Trost ok CAMPI BISENZIO (Fi) — Nella finale Argento di Campi Bisenzio, 53"55 sui 400 di Manuela Gentili (personale) e 1.86 in alto di Alessia Trost. Uomini. 100 (+1.4): Da Canal 10"64. 110 hs (+1.2): Dal Molin 13"91. Disco: Faloci 54.66. Giavellotto: Gottardo 68.61. Classifica: Manuela Levorato, 35 anni COLOMBO Biotekna 92; Enterprise Bn 84.50; Avis Mc 75. Donne. 100 (-0.8): Tomasini 12"02. 400: Gentili 53"55; Bonfanti 53"70. Alto: Trost 1.86. Triplo: La Mantia 13.84 (-1.2). Marcia km 5: Giorgi 22’42"64. Classifica: Cus Pa 86.5; S&S Bn 86; Brugnera 83. A-1 E A-2 (d.m.) A Fermo (Ap), finale di A-1. Uomini. 400: Haliti 48"15. Asta: D’Orio 5.00. Donne. 100 (-0.9): Siragusa (j) 12"03. Martello: Salis 65.74. A Orvieto (Tr), finale di A-2. Uomini. 100 (-1.2): Obou 10"67. 400: Galletti 47"87. Marcia 5 km: Stano 21’46"72. Donne. Marcia 5 km: Trapletti 23’43"90. BOLZANO — Il «nuovo» Alex Schwazer si dà agli studi, Il marciatore azzurro escluso dall’Olimpiade di Londra per positività all’antidoping (Epo), si è iscritto all’università di Innsbruck, in Austria. «Per come conosco Alex, di sicuro porterà a termine questa sfida» racconta la mamma Maria Luise Schwazer alla Tageszeitung, quotidiano sudtirolese in lingua tedesca, che titola: «Dottor Schwazer». L’altoatesino avrebbe voluto frequentare il corso di Turismo della Libera Università di Bolzano a Brunico, ma le iscrizioni erano chiuse da tempo. Per questo ha optato per l’Università di Innsbruck, dove si è iscritto al corso triennale di Management e Turismo presso il Management Center Mci. Alex — scrive la Tageszeitung — per il momento non ha deciso se farà il pendolare, visto che Calice dista da Innsbruck solo una settantina di chilometri, oppure se prenderà un appartamento nel capoluogo tirolese. Prosegue intanto l’inchiesta della Procura di Bolzano a suo carico, dopo l’annuncio della positività del 6 agosto, a cinque giorni dalla 50 km londinese dove avrebbe dovuto difendere l’oro vinto a Pechino. Esulta il brasiliano Ary Graça, 70 anni, quarto presidente della Fivb La federazione internazionale affidata a Graça Il brasiliano scongiura il ballottaggio «Il volley ha scelto la rivoluzione» Il brasiliano Ary Graça (70 anni) è il quarto presidente della Federazione internazionale di pallavolo. Ma Ary Graça (in patria c’è qualche polemica perché lui sommava anche la carica di numero uno della federazione brasiliana oltre a quella di presidente della Confederazione sudamericana, che lascerà) ad Anaheim (in California) ha conquistato l’elezione per un voto soltanto, nonostante fosse il grande favorito della vigilia. Avendo sommato 103 voti su 205, con appena un voto in meno sarebbe andato al ballottaggio e non si sa con quale esisto. Visto che il padrone di casa — cioè Doug Beal — già giocatore, poi allenatore campione olimpico e quindi tecnico della Mediolanum targata Berlusconi (nei primi Anni 90) è arrivato a quota 86 e il terzo candidato, l’australiano, Chris Schacht, si è fermato a 15 consensi. Accordi Il ballottaggio (solo Ary Graça e Beal) avrebbe potuto riaprire i giochi, ma gli ultimi accordi politici hanno fatto sì che il dirigente brasiliano (è il primo ad arrivare a presidente di una federazione mondiale) s’imponesse al primo turno, chiudendo ogni discorso. «Penso che la Fivb abbia fatto una rivoluzione — ha detto subito dopo l’elezione —: 220 teste pensano meglio di una di un cosidetto dittatore (riferimento al passato presidente Acosta?, ndr) che alla vigilia delle elezioni aveva spedito una pesante lettera di accusa alla Fivb, elencando gli errori sommati fra il 2008 a oggi, ndr)». Italiano L’italiano Renato Are- na è stato eletto nel Consiglio di amministrazione della Fivb (composto da 31 membri), mentre Carlo Magri (numero 1 della Fipav) in quanto presidente del Paese che organizzerà i prossimi Mondiali (assieme alla Polonia nel maschile) farà parte del Comitato Esecutivo insieme ad altri 11 membri. In questa occasione, Magri ha anche firmato l’accordo definitivo per disputare in Italia il torneo iridato femminile, nel 2014. g.l.p. © RIPRODUZIONE RISERVATA Taccuino TEST PRE CAMPIONATO Trento batte Cuneo in quattro set (ni.ba.) Trento contro Cuneo è una partita valsa negli ultimi anni coppe e scudetti. Ieri sera, invece, a Firen ze ha rappresentato una prestigio sa amichevole pre campionato che ha visto l’Itas Diatec superare la Bre Banca Lannutti dei freschi ex Sokolov e Della Lunga. Per la squadra di Stoytchev un successo in quattro set con parziali di 19 25, 25 20, 25 15, 25 18. Ai piemontesi non bastano i 22 punti del contro mano bulgaro, anche perché dall’al tra parte della rete c’è un altro bul garo molto efficace in battuta ed attacco. Ovvero quel Kaziyski auto re di 18 punti, 14 invece per Stokr: Cuneo ha faticato di più in ricezio ne ed attacco mentre i 12 muri dei ragazzi di Piazza non bastano ad ar ginare la palla alta trentina. ALTRE AMICHEVOLI Macerata passa a Ravenna (m.g. f.c) Macerata vince 3 0 (25 19, 25 23, 25 13) a Ravenna. Assenti Savani (precauzionale) rile vato da Kovar e il ravennate Roo ney, infortunato. Zaytsev 18 punti, Stankovic5 muri. A Verona: Mar mi Lanza batte Monza 3 0 3 0 (25 16, 25 23, 25 17), con 19 punti di Gavotto. A Corigliano: Latina prima finalista del Torneo Caffè Aiello: 3 2 alla Callipo Vibo Valen tia. (25 11, 22 25, 20 25, 25 20, 16 14) A Patti (Me) Sicilia Volley show: Brolo Matera 3 1 (23 25, 25 19, 25 20, 25 18). Ad Ortona: Sieco Ortona Potenza Picena 1 3 (22 25, 24 26, 18 25, 25 23). DONNE Villa Cortese va (m.l. r.pu.) Nel femminile a Castel lanza l’Asystel Villa Cortese ha bat tuto Icos Crema 3 1 (2 25, 22 25, 25 22, 25 23) con 16 punti di Cate rina Bosetti e per Crema 18 della Matuszkova. ITALIANI IN RUSSIA Kazan e Novy ok (a.a.) Prima fase. Nel Gruppo A lo Zenit Kazan di Valerio Vermiglio chiude a 17 punti davanti a Oren burg (15) Nizhny Novgorod del tatti co Alessandro Piroli (15). Nel B vin ce Novyi Urengoy di Fefé De Giorgi (23). Il C si chiude oggi, Odintsovo di Santilli e Totolo primo a 17. Nel D tra Surgut e Novosibinsk del vice allenatore Nicola Giolito a 18. Nell’ E vince la Dinamo Krasnodar (prepa ratore atletico Francesco Marchi ni) con 19 punti, davanti a Ural Ufa di Angiolino Frigoni e Massimiliano Giaccardi a 15. VERSO L’A-1 Derby perugino (an.me.) Oggi al PalaEvangelisti di Perugia si anticipa in amichevole una sfida del prossimo campiona to di A 1: alle 17.30 si gioca il derby umbro Sir Safety Perugia Vivi Alto tevere San Giustino. 38 LA GAZZETTA SPORTIVA DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012 TIRO A VOLO FINALI A MARIBOR ARCO ASSOLUTI A CHERASCO Jessica seconda 4 Gli arcieri d’oro e la festa tricolore Niente Coppa-bis Frangilli a segno IANNOTTI QUINTA La Rossi cede di un piattello alla finlandese Makela ma s’accontenta: «Il massimo, qui» DAL NOSTRO INVIATO MARIO SALVINI MARIBOR (Slovenia) A un piattello dalla Coppa, ma sempre lì. In uno sport «che non è i 200 metri di Bolt o i 100 farfalla di Phelps: qui non conta avere un tempo nelle gambe o nelle braccia. Qui bisogna sbagliare meno degli altri. Ed è un attimo: a volte ci riesci, altre no». Parole e pensieri di Jessica Rossi, 20 anni, campionessa olimpica. Che ieri in Slovenia ha abbandonato la sfera di cristallo conquistata un anno fa negli Emirati Arabi, ma senza scendere dal podio. Scalando cioè di un solo gradino, da quello più alto al secondo. Come a dire che tra le migliori lei c’è sempre. Considerando Olimpiade, Mondiali, Europei e Finali di Coppe del Mondo, tra il 2009 e il 2012 ci sono stati 12 podi disponibili: lei è salita su 8. Nel tiro a volo è una cosa pazzesca. Se poi consideriamo che Jessica ha 20 anni, c’è da restare sbalorditi. Il massimo Eppure lei osserva ironica: «Adesso qualcuno dirà che è troppo poco esser arrivata seconda». Consapevole che il suo favoloso 99/100 di Londra ha abituato troppo bene tutti, soprattutto quelli che non hanno molta idea di come funzioni questo sport. «I piattelli si sbagliano. E’ vero che tutto il dopo-Olimpiade ha allentato la Jessica Rossi, 20 anni, campionessa olimpica e iridata, vinse la Coppa 2011 tensione e ho avuto meno tempo per allenarmi, ma non sono arrivata qui impreparata. Ho dato il massimo, e il massimo oggi era questo». Come se arrivare a un solo piattello dalla Coppa sia un risultato di cui giustificarsi. Tanto più che a precederla è stata Satu Makela-Nummela, finlandese e pure lei olimpionica, a Pechino. Una che ha 2 anni più di Jessica e che nel 2009, su questo stesso campo, quando la ragazzina italiana stupì tutti vincendo il Mondiale, lei, di bronzo, le corse incontro per stringerle la mano. Quasi a darle un’investitura. Rimonta Nemmeno la rimonta mancata ha innervosito Jessy. In finale ha commesso 4 errori, a 7 piattelli dalla fine era terza, a -3 dalla Makela-Nummela e a -2 dalla tedesca Beckmann. Da lì in poi l’azzurra non ha più sbagliato. La finlandese invece ha fatto volar via due bersagli, la Beckmann addirittura 3. Così che alla fine lo scarto è rimasto minimo. «E’ stata una bella gara. Va bene così», ha chiuso senza tante possibilità di replica Jessica. Non altrettanto può dire l’altro eroe di Londra, Massimo Fabbrizi. Che ieri dopo le prime 3 serie è a 68/75. Ma quando manca un azzurro ce n’è subito pronto un altro: primo a 74 è Erminio Frasca, mentre Rodolfo Viganò è a 71. Oggi ultime due serie e finale. © RIPRODUZIONE RISERVATA Fossa donne Classifica: 1. Makela-Nummela (Fin) 93/100; 2. Rossi 92; 3. Beckmann (Ger) 91; Stefecekova (Slk) 87; 5. Iannotti 85; 6. Browning (Usa) 84. Oggi Finale fossa uomini Tiro a segno Tricolori Uomini, Carabina 3 posiz.: 1. De Nicolo 1260.2; 2. Cacciapuoti 1256.8; 3. Ricci 1253.7. Pistola 10 m: 1. Fait 674.7; 2. Giacchetti 674.1; 3. Di Donna 673.3. Pistola: 1. Spilotro 29 p.; 2. Maffei 27; 3. Mazzetti 22. Donne, 10 m.: 1. Chiaberto 478.6; 2. Dalla Santa 474.9; 3. Grandu 474.5. Carabina a terra: Masina 590; 2. Marchese 586; 3. Gufler 585 Galiazzo spettatore, Michele batte Nespoli agli ottavi e pensa a 2 gare a Rio: è già il dopo Londra DAL NOSTRO INVIATO SIMONE BATTAGGIA CHERASCO (Cuneo) Marco Galiazzo c’è ma non gareggia. Sta seduto sotto i gazebo a chiacchierare. «Ma tirare no. Sono ancora in ferie». Michele Frangilli invece è in linea di tiro. Cappello bianco da pescatore, in tasca una copia della medaglia d’oro da mostrare agli amici, l’uomo dell’ultimo 10 a Londra non vuole andare avanti in questi Tricolori. «Non mi ricordo nemmeno come si fa, sto tirando a caso». Mauro Nespoli invece ci tiene: dai Giochi a oggi ha tirato 4000 frecce per qualificare il suo club di Voghera («Io al massimo 600», racconta Frangilli) ma agli ottavi perde proprio da Michelone. «Con lui è sempre una lotteria. Poco male, gli obbiettivi sono altri. L’oro di Londra è stato splendido ma non puoi sperare che gli astri siano sempre con te. Io a Rio voglio essere competitivo in 2 gare, non in una. Vanno migliorati aspetto mentale e tattica: ai Giochi ci siamo fatti forza da soli, ma non esiste che non ci sia un tecnico che ti guidi e stimoli in gara». Tutti insieme Il flemmatico, l’estroso e il perfezionista. Ai Tricolori, i 3 uomini d’oro mostrano i loro tratti più genuini. Da sin. Poddighe, Spigarelli, Frangilli, Galiazzo, Nespoli, Scarzella, Bogetti, e davanti De Pellegrin e la Mijno S I risultati Assoluti olimpico. Uomini. Ottavi: Frangilli-Nespoli 6-4. Quarti: Frangilli-Moccia 6-0. Semifinali: Fissore-Frangilli 6-2, Mandia-Melotto 6-4. Donne. Semifinali: Agamennoni-Violi 7-3, Franceschelli-Tonetta 6-4. Oggi finali e terzo posto: compound e olimpico Con loro anche Oscar De Pellegrin, portabandiera d’oro alle Paralimpiadi, in borghese dopo l’addio alle gare, ed Elisabetta Mijno, argento ai Giochi, che esce ai quarti tra gli Assoluti. Si gareggia tutti insieme: Alberto Simonelli, paraplegico, oggi si giocherà l’oro del compound contro Pagni. Per tutti ieri sera Cherasco ha organizzato una festa in piazza, per un movimento che porta medaglie olimpiche dal 1996, ma che resta una famiglia. «I club faticano a far iscrivere tutti — racconta il n.1 federale Mario Scarzella — ma di sponsor nuovi non se ne vedono. Dobbiamo rimboccarci le maniche». Con calma, chioserebbero Frangilli e Galiazzo. © RIPRODUZIONE RISERVATA RUGBY IL QUARTO TURNO IN CELTIC LEAGUE Treviso, Cardiff resta un tabù Non bastano due mete di Barbieri nella ripresa: veneti sempre in pesante ritardo Punizione pesante per Treviso, sconfitto all’Arms Park subendo quattro mete, il doppio di quante incassate nei primi tre match. I Blues si confermano bestia nera dei veneti, gli unici a sconfiggerli sempre nelle tre stagioni celtiche. Un punteggio forse troppo severo per gli uomini della Marca che a metà ripresa sembrano poter recuperare una partita che subito dopo l’intervallo li vede soccombere 20-3 e con un uomo in meno per un giallo a Barbieri. E’ proprio il rientro del n. 8 a ridare linfa ai biancoverdi. La 28enne terza linea azzurra al 56’ rompe la resistenza gallese schiacciando in meta dopo che il tmo, qualche istante prima, ha reso vano lo sforzo di Botes, tenuto alto. La trasformazione e un successivo piazzato di Burton portano il Benetton sul 13-20 a 14’ dalla fine e l’inerzia della gara tutta dalla propria parte. Le forze fresche mandate in campo da Smith dapprima rimettono in equilibrio una mischia finora disarcionata, ma il colpo del k.o. arriva al 68’: da un possibile intercetto di McLean nella metà campo avversaria perso in avanti, il neo entrato Tovey raccoglie l’ovale e si invola per 60 metri, schiacciando in meta. Patchell trasforma il 27-13. Treviso ha la forza di CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI [email protected] VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti [email protected] VICEDIRETTORI Franco Arturi [email protected] Stefano Cazzetta [email protected] Ruggiero Palombo [email protected] Umberto Zapelloni [email protected] PRESIDENTE Angelo Provasoli VICE PRESIDENTI Roland Berger Giuseppe Rotelli AMMINISTRATORE DELEGATO Pietro Scott Jovane CONSIGLIERI Umberto Ambrosoli, Andrea Bonomi C., Fulvio Conti, Luca Garavoglia, Piergaetano Marchetti, Paolo Merloni, Carlo Pesenti, Giuseppe Vita DIRETTORE GENERALE Riccardo Stilli Testata di proprietà de "La Gazzetta dello Sport s.r.l." - A. Bonacossa © 2012 DIRETTORE GENERALE DIVISIONE QUOTIDIANI Giulio Lattanzi spingere in meta ancora una volta Barbieri, ma Burton fallisce la trasformazione e il distacco di 9 punti (18-27) a 8’ dalla fine sarà incolmabile. Nel finale, nonostante l’uomo in meno, Cardiff affonda il quarto colpo in pieno recupero, regalandosi il bonus e il secondo posto. e.sp. CARDIFF-TREVISO 34-18 MARCATORI: p.t. 9’ c.p. Patchell, 12’ m. Fish tr. Patchell, c.p. 17’ Burton, 31’ m. Roberts tr. Patchell; s.t. 4’ c.p. Patchell, 16’ m. Barbieri tr. Burton, 26’ c.p. Burton, 28’ m. Tovey tr. Patchell, 32’ m. Barbieri, 41' m. Ma'afu tr. Patchell. CARDIFF: Fish; Cuthbert (15’ s.t. Tovey), Evans, Roberts, James; Patchell, Williams; Copeland, Warburton (29’ s.t. Watts-Jones), Navidi; Reed, B. RCS MediaGroup S.p.A. Divisione Quotidiani Sede Legale: Via A. Rizzoli, 8 - Milano Responsabile del trattamento dati (D. Lgs. 196/2003): Andrea Monti [email protected] - fax 02.62051000 © COPYRIGHT RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANI Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo quotidiano può essere riprodotta con mezzi grafici, meccanici, elettronici o digitali. 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Meggetto (M), 26’ m. Albano tr. Apperley (V). Punti: 0-5. Crociati-Rovigo 12-24 (6-9). Marcatori: p.t. 4’ c.p. Basson (R), 7’ c.p. Gennari (C), 20’ drop Basson (R), 24’ c.p. Gennari (C), 40’ c.p. Duca (R); s.t 7’ c.p. Gennari (C), 15’ m. Duca (Rovigo), 17’ m. De Marchi (R), 19’ c.p. Gennari (C), 32’ m. Bacchetti (R). Punti: 0-4. Lazio-L’Aquila 42–12 (34-5). Marcatori: p.t. 4’ m. Mannucci tr. Gerber (La), 11’ m. Rubini tr. Gerber (La), 18’ c.p. Gerber (La), 23’ m. Ventricelli tr. Gerber (La), 28’ c.p. Gerber (La), 37’ m. Rubini tr. Gerber (La), 40’ m. Turner (Aq); s.t. 15’ m. Zaffiri tr. L. Falsaperla (Aq), 24’ c.p. Gerber (La), 37’ m. Bisegni (La). Punti: 5-0. (g.l.g.) Padova-Reggio Emilia 45-3 (24-3). Marcatori: p.t. 5’ c.p. Mantovani (R), 7’, 12’, 15’ e 27’ c.p. Menniti (P), 34’ m. Morsellino (P), 37’ m. Sanchez tr. Menniti (P); s.t. 16’ m. Innocenti tr. Menniti (P), 26’ m. Bertetti tr. Favaretto (P); 32’ m. Damiano tr. Favaretto (P). Punti: 5-0. (f.f.) Davies; Bourrust (18’ s.t. Andrews), Kyriacou, Trevett (29’ s.t. Ma’afu). All. Davies. BENETTON: McLean; Gori (10’ p.t. Morisi), Benvenuti, Sgarbi, Toniolatti (19’ s.t. Semenzato); Burton, Botes; Barbieri, Zanni, Filippucci (9’ s.t. Bernabò); Budd (9’ s.t. Pavanello), Minto; Fernandez-Rouyet (9’ s.t. Roux), Ghiraldini (19’ s.t. Sbaraglini), De Marchi (9’ s.t. Rizzo). All. Smith. ARBITRO: Fitzgibbon (Irlanda). NOTE: pt 17-3. Spettatori 8000. Gialli: 3’ s.t. Barbieri, 30’ s.t. Davies. Calci: Cardiff 6 su 8 (Patchell 14 punti), Treviso 3 su 4 (Burton 8 punti.). Uomo del match Navidi. Punti: Cardiff 5, Treviso 0. ALTRI (ieri): Leinster-Edimburgo 22-16; Munster-Dragons 33-13. CLASSIFICA: Scarlets 15; Munster, Cardiff 14; Leinster 13; Ulster* 12; Edimburgo 11; Glasgow 10; Ospreys 6; Connacht, Dragons, Treviso 5; Zebre 0* (*una in meno). Oggi (ore 15) nel posticipo della prima giornata (diretta RaiSport 1) Calvisano campione d’Italia riceve le Fiamme Oro Roma Classifica: Viadana, Lazio, Padova, Prato 5; Rovigo 4; Calvisano*, Fiamme Oro*, Mogliano, San Donà, L’Aquila, Crociati, Reggio E. 0 (*una in meno) EDIZIONI TELETRASMESSE Tipografia Divisione Quotidiani RCS MEDIAGROUP S.p.A. - Via R. Luxemburg - 20060 PESSANO CON BORNAGO (MI) - Tel. 02.95743585 S RCS PRODUZIONI S.p.A. - Via Ciamarra 351/353 - 00169 ROMA - Tel. 06.68828917 S SEPAD S.p.A. - Corso Stati Uniti, 23 - 35100 PADOVA - Tel. 049.8700073 S Editrice La Stampa SpA - Via Giordano Bruno, 84 10134 Torino S Tipografia SEDIT - Servizi Editoriali S.r.l. - Via delle Orchidee, 1 Z.I. - 70026 MODUGNO (BA) - Tel. 080.5857439 S Società Tipografica Siciliana S.p.A. - Zona Industriale Strada 5ª n. 35 95030 CATANIA - Tel. 095.591303 S Centro Stampa Unione Sarda S.p.A. - Via Omodeo - 09034 ELMAS (CA) - Tel. 070.60131 S BEA printing bvba Maanstraat 13 - 2800 - MECHELEN (Belgio) S Speedimpex USA, Inc. - 38-38 9th Street Long Island City, NY 11101, USA S CTC Coslada - Avenida de Alemania, 12 - 28820 COSLADA (MADRID) S La Nación - Bouchard 557 - 1106 BUENOS AIRES S Taiga Gráfica e Editora Ltda - Av. Dr. Alberto Jackson Byington n. 1808 - OSASCO - SÃO PAULO - Brasile. 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Agenzia Servizi Editoriali - Tel. 02.99049970 - c/c p. n. 36248201. Il costo di un arretrato è pari al doppio del prezzo di copertina per l’Italia; il triplo per l’estero. PREZZI ALL’ESTERO: Albania e 2,00; Argentina $ 16,00; Austria e 2,00; Belgio e 2,00; Brasile R$ 7,00; Canada CAD 3,50; Cz Czk. 64; Cipro e 2,00; Croazia Hrk 15; Danimarca Kr. 18; Egitto e 2,00; Finlandia e 2,50; Francia e 2,00; Germania e 2,00; Grecia e 2,00; Irlanda e 2,00; Lux e 2,00; Malta e 1,85; Marocco g 2,20; Monaco P. e 2,00; Norvegia Kr. 22; Olanda e 2,00; Polonia Pln. 9,10; Portogallo/Isole e 2,00; Romania e 2,00; SK Slov. e 2,20; Slovenia e 2,00; Spagna/Isole e 2,00; Svezia Sek 25; Svizzera Fr. 3,00; Svizzera Tic. Fr. 3,00; Tunisia TD 3,50; Turchia e 2,00; Ungheria Huf. 600; UK Lg. 1,80; U.S.A. USD 4,00. DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012 LA GAZZETTA SPORTIVA 39 TENNIS INDOOR IN FRANCIA E RUSSIA Seppi e Fognini la finale raddoppia A Metz e San Pietroburgo attaccano Tsonga e Klizan. Oggi diretta su SuperTennis VINCENZO MARTUCCI twitter@vincemartucci Sulla scia dello spareggio per restare in serie A di coppa Davis, due azzurri vanno in finale nella stessa settimana e in due tornei indoor, cioè sulla superficie storicamente più ostica per il nostro tennis. Una situazione talmente insolita che non si verificava addirittura dal 1980. La bella, doppia, notizia, arriva dai due appuntamenti Atp 250 (con 400 mila dollari di premi) di Metz e San Pietroburgo, con il solido Andreas Seppi, che doma il talento transalpino Gael Monfils (al rientro dopo 4 mesi per guai a un ginocchio) e affronta adesso l’altro beniamino di casa-Francia, Jo-Wilfred Tsonga, numero 7 del mondo, e il più spumeggiante Fabio Fognini, che domina l’ennesimo spagnolo (Gimeno-Traver) e può ottenere il primo titolo Atp con il mancino Martin Klizan (castigatore di Youzhny dopo 3 ore e tre quarti). E’ la conferma del livello medio-alto di Andy (oggi n. 28 del mondo), alla quinta finale, la terza stagionale, e dei progressi — tenuta mentale — di «Fo- 5 le finali di Seppi: 2007 Gstaad (persa), 2011 Eastbourne (vinta), 2012 Belgrado (vinta), Eastbourne (persa) e Metz. 2 le finali raggiunte da Fabio Fognini: tutte quest’anno, Bucarest (battuto da Simon) e San Pietroburgo. 120 i tornei finora con finalisti italiani: 49 vinte 76 perse (5 derby, l'ultimo a Firenze ’88 Narducci-Claudio Panatta). Andres Seppi, 28 anni, n. 28 del mondo AFP Fabio Fognini, 25 anni, n. 53 del mondo REUTERS gna» (n. 53, già 32 un anno fa con i quarti al Roland Garros), che arriva per la seconda volta in carriera sotto il traguardo Atp, e sempre quest’anno. E’ un ulteriore segnale di un settore più vivo, trainato dalle ragazze di Fed Cup, e della tv Fit, SuperTennis, che oggi trasmetterà la doppia diretta alle 14 e alle 16. Servizio Così come ad inizio stagione, anche adesso che sta ripartendo dopo la deludente stagione sul cemento Usa, l’asso nella manica di Seppi è il servizio: «E lo sarà anche oggi contro Tsonga. Perché al di là del suo, a 230 all’ora, sarà fondamentale il mio, come tutto l’ini- zio dello scambio. A inizio match, poi, non devo farlo scappare nel punteggio, altrimenti si carica ancor di più. Ci ho perso due volte su tre, ma non ero chiuso chiuso». La sorpresa, per Andreas, non è la rimonta in semifinale cu Monfils (dopo 4 k.o.): «Non poteva essere ancora al top della forma. Quan- DOPPIA FINALE AZZURRA DOPO ADDIRITTURA 32 ANNI DUE ITALIANI INDOOR NON ACCADEVA DAL 2003 UN ANNO SEI TRAGUARDI TORNIAMO AL 1980! IL 28 settembre 1980, Ocleppo perdeva a Bordeaux con Martinez 6 0 7 5 7 5 e Adriano Panatta a Ginevra con Taroczy 6 3 6 2. Precedenti: luglio ’76 Zugarelli batte Barazzutti a Bastad e Adriano Panatta perde a Gstaad con Ramirez e aprile ’77 Barazzutti batte Dibbs a Charlotte e Bertolucci vince Firenze contro Feaver (lu.mar.). Il 26 febbraio 2003, Sanguinetti perdeva con Agassi a San Josè 6 3 6 1. Sue anche le altre due ultime finali indoor azzurre: Memphis 2001 (battuto da Philippoussis) e Milano 2002 (vittoria su Federer). Prima, Furlan aveva giocato tre finali indoor: San Josè ’94 (battuto Chang), Pechino ’95 (k.o. con Chang) e San Pietroburgo ’97 (k.o. T. Johansson). Il 2 novembre 1980, Adriano Panatta perdeva la finale indoor di Parigi, la 6ª azzurra dopo il derby Barazzutti Bertolucci al Cairo, il k.o. di Ocleppo a Metz, la vittoria di Panatta a Firenze e le finali perse da Ocleppo e Panatta a Bordeaux e Ginevra. La 7ª stagionale arrivò a Bologna con Bertolucci. Record assoluto: nove, nel 1977. amarcord h Andreas e «Fogna» riscrivono la storia al coperto do gli ho fatto il break, sul 2-1 del second set, ho visto che lui ha buttato un po’ via». Talento La sorpresa per l’allievo di Massimo Sartori è stato il primo turno con Dodig: «Dopo la Davis ho convogliato le energie in modo positivo, anche passando dalla terra all’aperto al cemento indoor». E l’ennesima fiammata di Fognini? «Io sono alla mia stagione migliore, e sono continuo da metà 2011, Fabio sta facendo esperienza per esprimere le sue qualità. Noi italiani maturiamo dopo, no?». Già. © RIPRODUZIONE RISERVATA Semifinali (sintetico indoor), a Metz (Fra, 450.000$): Tsonga (Fra) b. Davydenko (Rus) 6-0, 3-6, 6-4; SEPPI b. Monfils (Fra) 3-6 6-1 6-4; a San Pietroburgo (Rus, 410.850$): Klizan (Svk) b. Youzhny 6-7 (11), 6-4, 7-6 (3); FOGNINI b. Gimeno-Traver (Spa) 6-3 6-4. In tv Diretta SuperTennis alle 14 e 16. 40 LA GAZZETTA SPORTIVA Gli annunci si ricevono tutti i giorni su: www.piccoliannunci.rcs.it [email protected] oppure nei giorni feriali presso l’agenzia: Milano Via Solferino, 22 tel.02/6282.7555 - 02/6282.7422, fax 02/6552.436 Si precisa che ai sensi dell’Art. 1, Legge 903 del 9/12/1977 le inserzioni di ricerca di personale inserite in queste pagine devono sempre intendersi rivolte ad entrambi i sessi ed in osservanza della Legge sulla privacy (L.196/03). ADDETTA alla formazione, pluriennale esperienza organizzazione corsi anche finanziati. Disponibilità immediata. 388.42.14.743. ADDETTA ufficio acquisti, esperienza pluriennale con fornitori italiani ed esteri.Utilizzo AS400. Buona conoscenza inglese. Tel. 347.97.67.677. GEOMETRA pluriennale esperienza capo cantiere, contabilità, preventivi, gestione della commessa libero subito. Tel. 338.32.44.727. IMPIEGATA pluriennale esperienza segreteria commerciale, inglese, Word, Excel. 340.31.46.044. 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Rubriche in abbinata facoltativa: n. 4: euro 4,42 sul Corriere della Sera; euro 1,67 sulla Gazzetta dello Sport; euro 5,00 sulle due testate. n.16: euro 1,67 sul Corriere della Sera; euro 0,83 sulla Gazzetta dello Sport; euro 2,08 sulle due testate. n.22: euro 4,08 sul Corriere della Sera; euro 2,92 sulla Gazzetta dello Sport; euro 4,67 sulle due testate. n.23: euro 4,08 sul Corriere della Sera; euro 2,92 sulla Gazzetta dello Sport; euro 5,00 sulle due testate. DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012 LA GAZZETTA SPORTIVA 41 TUTTENOTIZIE & RISULTATI Ippica A ROMA IL VARENNINO DOMINA, LE ALTRE BATTERIE A PITAGORA E PROBO Pascià Lest, le mani sul Derby L’impressione? Che Pascià Lest abbia più di mezzo Derby in tasca. Troppo forte l’allievo di Holger Ehlert guidato da Enrico Bellei, che non tradisce neanche a Roma, dove ha vinto di quanto ha voluto la sua batteria. Davvero superiore il figlio di Varenne: subito in testa, controlla lungo il percorso Painting Wise (chilometro in 1.16.3) e poi ai 600 finali fa il vuoto (per assicurarsi il tempo migliore e poter scegliere il numero 1 in finale), concludendo isolato davanti a Pioneer Gar. Male invece l’altra Varennina Princess Grif che sembra in una botte di ferro nella prima batteria (al comando senza spendere nulla) ma a metà retta rompe quando è messa sot- La facilissima vittoria di Pascià Lest nella batteria del Derby PERRUCCI to pressione da uno straordiI RISULTATI nario Probo Op che precede La finale Questo lo schieramen- Derby - Batt. C - m 2100: 1 Probo Op to dell’atto conclusivo del 7 otPontiac Turbo. Princess è sta(E. Moni) 1.14.5; 2 Pontiac Turbo; 3 tobre. Power Action; 4 Peak State Kronos; ta ripescata (come Perkins Grif) per i parametri migliori, DERBY (Finale) - e 550.000, m Tot.: 8,28; 2,70, 4,45, 3,96 (174,72). Trio: 507,64. 1 Pascia’ Lest (E. Bellei); 2 Proma se vuole contare davvero 2100: Derby - Batt. B - m 2100: 1 Pitagora bo Op (E. Moni); 3 Pontiac Turbo (L. in finale deve migliorare pa- Besana); 4 Pioneer Gar (Gp. Maisto); 5 Bi (P. Gubellini); 2 Pojke Kronos; 3 Prirecchio. Nell’ultima eliminato- Pojke Kronos (O. Kihlstrom); 6 Power est Prav; 4 Paolendry Like; Tot.: 2,37; ria Pitagora Bi segue e poi bat- Action (L. Becchetti); 7 Perkins Grif (R. 1,47, 1,61, 7,46 (7,37). Trio: 58,96. Derby - Batt. A - m 2100: 1 Pascià 8 Pitagora Bi (P. Gubellite in retta il tutto sommato de- Vecchione); Lest (E. Bellei) 1.14.3; 2 Pioneer Gar; 3 ni); 9 Paolo Om (G. Minnucci); 10 Priest ludente leader (1.17.3 il chilo- Prav (D. Nuti); 11 Palomar Lb (A. Guzzi- Paolo Om; 4 Palomar Lb; Tot.: 1,07; 1,06, 1,92, 1,91 (10,60). Trio: 42,59. metro) Pojke Kronos. nati); 12 Princess Grif (M. Smorgon). Canoa MONDIALI: ORO UNGHERESE GP CONTINENTALE Bologna: Orsia un altro show? Edizione tutta italiana (purtroppo) per il GP Continentale, ultima classica importante (dopo Europa e Triossi) per i 4 anni. I «soliti» Orsia, Obama Gar e Owen Cr dovrebbero giocarsi la vittoria, ma occhio a Osasco di Ruggi, strepitoso a Montecatini. Il record è di Noras Bean: 1.12.4 nel 2009. ore 17.10 - GP Continentale - m 2060: 1 Odino Jet (A. Greppi); 2 Obama Gar (Bellei); 3 Orsia (A. Gocciadoro); 4 Owen Cr (Gubellini); 5 Olona Ok (Minnucci); 6 Opal Brown (Fed. Esposito); 7 On The Way Grif (G. Lombardo); 8 Osasco di Ruggi (R. Vecchione); 9 Owen’s Club (A. Guzzinati); 10 Orchetto Jet (Andreghetti); 11 Orione degli Dei (M. Baroncini); 12 One Love (A. Farolfi). COLPO RISPOLI Bella vittoria ieri a Longchamp per Umberto Rispoli che ha vinto il Prix de Chenes (gr. 3, m 1600) in sella a Pearl Flute (trainer Francis Henri Graffard). Stefania Cicali, 26 anni, toscana LIDDI Ancora un ingresso a gara in corso per Alex Liddi inMlb coi Seattle Mariners. Nel successo casalingo di venerdì 6-3 sui Texes Rangers entra in terza base, e in due turni di battuta non riesce a battere valido: finisce out in prima dall'interbase Andrus e strikeout. E in difesa commette un errore, al 9˚ inning su una battuta di David Murphy. Golf PRIMO POSTO A FURYK WORLD CLASSIC (m.c.) Due fuoricampo del solito Freiman (ne ha firmati 4 in due gare) inguaiano la Spagna di Mazzotti, battuta da Israele (4-2) nella seconda uscita nel girone di qualificazione al World Classic di Jupiter in Florida. A Ratisbona, invece, la Germania travolge la Rep. Ceca (16-1 al 6˚), con tre punti al 1˚ e 13 tra il 5˚ e il 6˚. Grande slam di Weaver. Ghiaccio FIGURA Così a Istanbul nella 4˚ tappa del Gp di figura junior. Danza. Finale: 1. (1.1.) Stepanova-Bukin (Rus) 147.73; 6. (6.4.) Sforza-Fioretti 127.98. Hockey ghiaccio Milano al golden gol (m.l.) Il Milano batte all’Agorà (2800 spettatori) il Bolzano 1-0 con il golden-gol al supplementare di Schultz. 2ª giornata: Milano Rossoblu-Bolzano 1-0 suppl. (0-0, 0-0, 0-0; 1-0); Alleghe-Cortina 3-2 rig. (1-0, 0-2, 1-0; 0-0; 1-0); Val di Fassa-Asiago 2-1 (1-0, 0-0, 1-1); Pontebba-Valpellice 1-3 (0-2, 1-0, 0-1); Val Pusteria-Renon 4-3 (1-1, 2-0, 1-2). Classifica: Val Pusteria, Valpellice 6; Val di Fassa 5; Bolzano 4; Renon 3; Milano Rossoblu, Cortina, Alleghe 2; Asiago, Pontebba 0. Hockey prato Ippica Roma: 15-7-9-2-11 8ª corsa - m 1600: 1 Osprey Team (A. Gocciadoro); 2 Ortega Om; 3 Olinesia; 4 Okavango Bi; 5 Off Limits Om; Tot.: 5,08; 1,92, 3,35, 4,15 (70,12). Quinté: n.v. Quarté: e 1.053,73. Tris: e 249,95. A SAN SIRO GP TESIO A Milano (inizio alle 14.35) c’è il GP Tesio (gr. 2, m 2200): favorito Wild Wolf che dopo il 2˚ nel Derby ha vinto l’Italia e una condizionata al rientro a San Siro. Lo esamina la francese Aquamarine. SI CORRE ANCHE Galoppo: Merano (15.20) e Roma (14.55). Trotto: Napoli (15.35), Montecatini (15.15) e Torino (15.05). Nuoto CHE SPRINT (al.f.) Oggi a Rio de Janeiro si disputa la Raia Rapida, sfida sui 50 metri di ogni stile tra le selezioni di Brasile, Francia, Usa e Australia. Le squadre. Brasile: Orzechowski (do), Lima (ra), Mangabeira (fa), Fratus (sl); Francia: Gandin, Perez Dortona, Bousquet, F. Manaudou; Usa: Mania, Alexandrov, Godsoe, Schneider; Australia: Arnmnart, Abood, Targett, Magnussen. Tiger Woods, 36 anni, americano AP Tiger Woods ha nettamente ceduto nel 2˚ giro del Tour Championship, quarta e ultima dei PlayOffs al termine della quale al primo della speciale graduatoria a punti della FedEx Cup verranno assegnati 10 milioni di dollari. Sul percorso dell’East Lake GC (par 70), ad Atlanta in Georgia, l’attuale numero due mondiale con un deludente 73 (+3) è sceso dal primo al 12˚ posto con 139 colpi (66 73, -1): con 2 giri ha il tempo per rimediare. Nel frattempo si è portato in vetta con un 133 (69 64, -7) dopo un gran 64 (-6) Jim Furyk, che si è proposto per un bis nella Fedex Cup, che già ha vinto nel 2010, ma per andare a segno avrebbe bisogno che Rory McIlroy, si classificasse oltre il settimo posto che occupa attualmente con 137 (69 68, -3) dopo un buon recupero. Infatti nella classifica provvisoria della FedEx Cup, dopo 2 turni, il nordirlandese ha ripreso la leadership con pochi punti sullo stesso Furyk e su Woods. Furyk ha segnato 7 birdie nelle prime 10 buche, poi ha perso un colpo nelle successive con altri 2 birdie e 3 bogey. Woods ha concluso in par le prime 9 buche con 3 birdie, un bogey e un doppio bogey. QUINTARELLI Niccolò Quintarelli vince con 208 (72 71 65), 11 sotto par, l’Internorm Trentino Dolomiti Open a Sarnonico (TN) su Grammatica (210); 7˚ il dilettante azzurro Stefano Pitoni (212). WILDEBOER TORNA (pe.m.) Lo spagnolo di origini olandesi Aschwin Wildeboer, 26 anni, è tornato a Barcellona per preparare i Mondiali 2013. Wildeboer è stato 4 anni in Danimarca allenato dal padre Paulus. Aschwin ha battuto il record mondiale dei 100 dorso a Pescara nel 2009 con 52"38 ed è stato bronzo a Roma 2009 Pallamano Nuoto CAMPIONATI CINESI (50 M) Boxe SCOPERTA A BROCKTON Sun Yang fa già Una statua 1’45"94 nei 200 per Marciano (al.f.) Il bicampione olimpico Sun Yang vince i 200 sl in apertura dei campionati cinesi di Huangshan (50 m) in un già notevole 1’45”94. Uomini: 200 sl Sun Yang 1'45”94; Qi Liyun 1'48”40; 100 do Cheng Feiyi 54”30; 100 ra Ma Xiang 1'01”41. Donne: 100 do Zhao Jing 1'01”12; 200 fa Gong Jie 2'07”58; 400 mx Pang Wenyin 4'40”34. A Tianjin (50 m). Uomini: 1500 sl Li Yunqui 15'12”20; 200 do Shi Feng 1'58”16; 100 fa Zhang Qibin 52”66; 200 fa Zhang Fenglin 1'55”59. Donne: 50 sl Tang Yi 25”62; 800-1500 sl Chen Qian 8'32”94, 16'45”06; 50-100 fa Lu Ying 26”30, 58”85. ADDESTRAMENTO PARK (al.f.) L'argento olimpico di Londra nei 400 sl (e oro a Pechino) Park Tae-Hwan frequenterà una base di addestramento militare 4 settimane. Pur essendo esente da questo obbligo per meriti sportivi, il coreano deciderà dopo il primo mese se proseguire per altri 34. (r.g.) Per iniziativa del Wbc, verrà posta oggi a Brockton nel Massachusetts un’imponente statua a dedicata a Rocky Marciano, per ricordare i 60 anni della conquista del mondiale massimi avvenuto il 23 settembre 1952 a Filadelfia, contro Walcott, messo ko 13. Presenti tra gli invitati i sindaci di Ripa Teatina e S. Bartolomeo in Galdo, dove sono nati i genitori di Rocky. La statua verrà posta all' ingresso dello stadio sportivo dedicato al campione italo americano. Radio 1, alle 22.30 in Zona Cesarini, dedicherà un servizio. RUSSO E CAMMARELLE IN TV Su Rai2 alle 13.45 Clemente Russo e Roberto Cammarelle, reduci dall’argento di Londra, saranno ospiti di «Quelli che». GHIACCIO A VERONA In dodicimila per Opera on Ice MAESTRI SFORTUNATO Alessandro Maestri lancia una gran partita, ma è perdente nell'1-3 dei suoi Orix Buffaloes coi Chiba Lotte Marines, nel campionato pro' giapponese. Il lanciatore azzurro resta sul monte 6 inning (103 lanci), subisce 9 valide, con 6 strikeout e 1 base ball. I Marines segnano 3 punti su di lui, mentre il suo attacco non lo sostiene. Ora Maestri è a 3 vinte-3 perse. ELEZIONI Oggi all’Acquacetosa di Roma, Assemblea elettiva della Fih: candidati il presidente uscente Luca Di Mauro (quarto mandato) e Sergio Mignardi, già collaboratore tecnico federale. Cicali d’argento Woods cede nella maratona Ad Atlanta è 12˚ (fe. pas.) Ieri, a Roma, ai Mondiali di maratona, è arrivata la prima medaglia azzurra. Un argento conquistato da Stefania Cicali, sorella maggiore di Susanna, la canoista che nel 2011 partecipò e vinse la fascia di Miss Italia Sport». La canoista toscana, portacolori delle Fiamme Azzurre, ha chiuso la gara del K1 in 2h01’54" arrendendosi per una manciata di secondi all’ungherese Renata Csay (2h01’20", che ha così conquistato la sua undicesima medaglia d’oro mondiale. «L’ungherese — dice l’azzurra — ha tenuto un passo spaventoso ed era quasi impossibile riuscire a superarla. Vista la sua forza ho aspettato l’occasione favorevole per puntare all’argento e nell’ultimo trasbordo, nonostante i crampi a una gamba, sono riuscita a staccare la bulgara Faldum conservando il vantaggio fino al traguardo. Tenevo molto a questo mondiale e mi ero preparata bene, soprattutto nei trasbordi. Evidentemente è servito». Lontani dal podio, invece Luca Piemonte e Francesco Balsamo nel K1 maschile vinto dallo spagnolo Ivan Alonso sul portoghese Josè Ramalho e sul detentore sudafricano Hank McGregor su cui pende ricorso per comportamento scorretto. Oggi si chiude con le ultime tre gare in programma: K2 senior femminile, K2 senior maschile e C2 senior maschile. Baseball PRIMA (an.gal.) La prima giornata di A maschile. Girone A: Trieste-Cassano Magnago 32-24; Merano-Pressano 27-28; Mezzocorona-Ferrara 36-28; Rovereto-Bolzano 22-38; Mestrino-Bressanone 24-34. Girone B: Bologna- Romagna Imola 18-30; Cingoli-Sassari 26-33; Pisa-Ancona 33-23; Poggio a Caiano-Castenaso 34-19. Girone C: Conversano-Chieti 41-25; Noci-Lazio 47-26; Teramo-Città Sant’Angelo 33-27; Gaeta-Putignano 35-29; Fasano-Fondi 36-29; ha riposato Palermo. Nella 2ª di Top League donne slovena Rk Zagorje-Futura Roma 26-18. Pallanuoto SETTEBELLO-ALL STARS Non sarà la Croazia, ma una selezione All Stars ad affrontare il Settebello nel giorno della presentazione dell’A-1. La Fin sta allestendo questo evento che dovrebbe svolgersi martedì 9 ottobre a Roma: gli stranieri del nostro campionato sarebbero guidati da Ratko Rudic. PERRONE VA (pe.m.) Dopo l’ex posillipino Marc Minguell, anche Felipe Perrone torna in Spagna, trasferendosi dalla Pro Recco al Barceloneta. Nei preliminari di Champions, affronteranno il Brescia. GIGLI A FIRENZE Elena Gigli, portiere del Setterosa campione d’Europa, passa dalla Pro Recco al Firenze. Nel 2007 vinse lo scudetto con la Fiorentina. VERONA — Con Carolina Kostner stella tra le stelle, grande successo ieri sera all’Arena di Verona per la seconda edizione di Opera On Ice (12.000 spettatori). Tennis VAI GIORGI Con la promozione dalle qualificazioni di Camila Giorgi (battute Vandeweghe e Voskoboeva), diventano 4 le azzurre a Tokyo (Gia, 2.168.000 $, cemento) con Errani, Vinci e Schiavone. ROBSON KO La Gran Bretagna, che non vince un titolo Wta dal 1988 con Sara Gomer, resta a bocca asciutta nella nuova finale che mancava dal 1990. Finale a Guangzhou (Cin, 220.000$, cem): Su-Wei Hsieh (Tai) b. Robson (Ing) 6-3 5-7 6-4. WOZNIACKI-KANEPI Semifinali a Seul (Cor, 500.000$, cem): Wozniacki (Dan) b. Makarova (Rus) 6-1 5-7 6-4; Kanepi (Est) b. Lepchenko (Usa) 6-4 2-6 6-4. Vela TP52 (r.ra.) Grande doppietta per Azzurra, il TP 52 portacolori dello Yacht Club Costa Smeralda, si è aggiudicato l’Audi Valencia Cup e il 52 Super Series Trophy 2012, il circuito di regate riservato ai TP 52. FARR 40 (r.ra.) Flash Gordon ha vinto a Chicago il mondiale di Farr 40, 2˚ Enfant Terrible-Adria Ferries di Alberto Rossi (tattico Torben Grael), 3˚ Transfusion.(tattico Outteridge) CLASSI OLIMPICHE (m.nan) Prima giornata del campionato italiano classi olimpiche a Follonica. Negli Star primo posto per Negri- Voltolini; tra i Finn leadership per Filippo Baldassarri; dominio del brasiliano Scheidt nei Laser mentre Clapcick è prima fra le donne. 470: Komatar-Carraro leader donne, Kosuta- Farneti primi negli uomini. Rsx: Baglioni primo uomini, Tonei prima donne. 49er, primi Plazzi-Molineris. La famiglia comunica che le esequie dell' avv. Arrigo Gattai si svolgeranno lunedì 24 alle ore 14.45 presso la Basilica di Santa Maria delle Grazie. - Milano, 22 settembre 2012. Massimiliano Vergani e la figlia Clara sono vicini a Bruno e famiglia nel triste momento della scomparsa del papà Arrigo Gattai - Seregno, 22 settembre 2012. Angelo Vergani e famiglia partecipano al dolore della famiglia per la scomparsa dell'indimenticato Presidente Arrigo Gattai - Lentate sul Seveso, 22 settembre 2012. Gian Francesco Lupattelli e il Movimento Sportivo Popolare Italia partecipano al lutto della famiglia del caro e vecchio amico Arrigo Gattai - Roma, 22 settembre 2012. Il presidente della Lega Nazionale Dilettanti della FIGC Carlo Tavecchio e l'intero consiglio direttivo partecipano con commozione al lutto per la morte di Arrigo Gattai già presidente del CONI, apprezzato dirigente e grande uomo di sport. - Roma, 22 settembre 2012. Il Presidente Massimo Moratti, il Consiglio d'Amministrazione, la squadra e tutta F.C. Internazionale partecipano commossi al grande dolore della famiglia per la scomparsa dell' Avv. Arrigo Gattai Un grande uomo di sport, indimenticabile amico e prezioso Consigliere nella grande Inter. - Milano, 22 settembre 2012. Massimo e Milly Moratti abbracciano con tanto affetto la moglie Guia e i figli Marina e Bruno, nel dolore per la scomparsa del carissimo amico Arrigo Gattai - Milano, 22 settembre 2012. Il Presidente della Federazione Italiana Sport Invernali Flavio Roda, il Consiglio Federale, gli atleti, i tecnici e tutto lo staff federale piangono la scomparsa di Arrigo Gattai indimenticato dirigente e grande uomo di sport. - Milano, 22 settembre 2012. Mauro Checcoli, presidente della Accademia Olimpica Nazionale Italiana, insieme alla Professoressa Rosella Frasca, del Consiglio Direttivo e di tutti i componenti della accademia esprime alla famiglia i sentimenti del più profondo cordoglio, per la scomparsa di Arrigo Gattai Con stima ricorda che dopo la sua elezione a Presidente del CONI egli fu protagonista della nascita della Accademia Olimpica, che avvenne a Roma nel dicembre del 1987, nella sede del Centro sportivo Giulio Onesti.- Insieme a chi lo ha conosciuto, sarà ricordato come un amico riconoscente verso l'impegno dell'AONI per la diffusione degli ideali olimpici. - Roma, 22 settembre 2012. Massimo e Milly Moratti ricordano con affetto il caro e generoso amico Edoardo Austoni - Milano, 22 settembre 2012. 42 LA GAZZETTA SPORTIVA DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012 DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012 LA GAZZETTA SPORTIVA 43 44 LA GAZZETTA SPORTIVA DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012 ALTRI MONDI _il faccia a faccia DI GIORGIO DELL’ARTI [email protected] Le garanzie date dalla Fiat hanno soddisfatto Monti? A Palazzo Chigi l’atteso incontro sulle prospettive del Lingotto è durato 5 ore: Torino s’impegna a salvaguardare la sua presenza nel nostro Paese Ieri c’è stato l’incontro tra il vertice Fiat e il governo, incontro richiesto da Monti dopo l’annuncio che la Fiat avrebbe abbandonato il piano «Fabbrica Italia» e i 20 miliardi promessi nel 2010 a Palazzo Chigi (quando c’era Berlusconi). Il faccia a faccia non è stato una formalità, è andato avanti per 5 ore, di qua Marchionne e John Elkann, di là Monti con Passera, la Fornero, Barca e Catricalà. La discussione deve essersi incagliata perché si è continuato con due riunioni separate, gli uomini Fiat in una stanza, il governo in un’altra. Obiettivo: raggiungere un minimo di linea comune, non presentarsi alla stampa divisi. Alla fine è stato emesso un comunicato congiunto. Nella parte che riguarda Fiat si parla di «integrazione delle piattaforme Chrysler e Fiat», si ricorda che negli ultimi tre anni la Fiat ha comunque investito da noi 5 miliardi, si è elogiato il governo per le riforme e «il cambiamento di mentalità idoneo a favorire la crescita» e infine «i vertici Fiat hanno manifestato l’impegno a salvaguardare la presenza industriale del gruppo in Italia, anche grazie alla sicurezza finanziaria che deriva soprattutto dalle attività extraeuropee. In questa prospettiva, Fiat è intenzionata a riorientare il modello di business in Italia in una logica che privilegi l’export, manifestando piena disponibilità a valorizzare le competenze e le professionalità peculiari delle strutture italiane, quali ad esempio l’attività di ricerca e di innovazione. Il governo ha apprezzato eccetera eccetera». L’ultima riga cominciare a vendere negli Stati Uniti auto fabbricate da noi? Non posso giurarglielo, ma nell’incontro di ieri Marchionne avrebbe insistito sugli ammortizzatori sociali. «Non possiamo continuare a perdere 700 milioni l’anno in Italia». L’idea sarebbe dunque quella che Marchionne ha già fatto capire tante volte: ha bisogno in Italia di altra cassa integrazione, in deroga, e magari di un piano di prepensionamenti. Il tutto per tenere aperte le fabbriche al minimo. Fino a che non arriverà il momento della piattaforma comune con Chrysler e delle esportazioni negli Usa. 5 Non potrebbe fabbricare qui la 500L che è andato a fare in Serbia? 4 Quanto tempo ci vorrà per que- In Serbia lavorano per 10 ore al giorno quattro giorni la settimana, con un salario di 300-350 euro al mese. Se uno gli dice di lavorare anche il venerdì, nessuno batte ciglio. Il governo gli ha regalato il terreno, gli impianti e non gli fa pagare tasse per 5 anni. In cambio di questo il Lingotto ha dato lavoro a 1.700 operai. Suppongo che Marchionne, il quale ancora ieri ricordava i benefici fiscali ottenuti dai brasiliani, chieda al governo italiano qualcosa di non troppo diverso. Esempio: far pagare meno la benzina e l’assicurazione sulla macchina. Il governo può però rinunciare a queste entrate? Su questo la discussione deve essersi arenata. Si sa che Marchionne vorrebbe da Monti una mano a livello europeo, perché si decida a Bruxelles, con tanto di ammortizzatori internazionali, la chiusura di stabilimenti europei. Ci sono troppi stabilimenti in Europa, per un mercato che ha smesso di tirare. Ci sono poi i tedeschi, che invece vendono forte in Cina oltre che sul mercato domestico: loro non vogliono. Dicono: fate macchine migliori oppure chiudete quello che c’è da chiudere con i soldi vostri. La commissione mista che ha insediato il governo avrà molto da lavorare. ste piattaforme comuni e per © RIPRODUZIONE RISERVATA Il vertice L’a.d. di Fiat Sergio Marchionne e il presidente John Elkann ieri a Palazzo Chigi: davanti a loro il sottosegretario Antonio Catricalà, i ministri Elsa Fornero, Corrado Passera e Fabrizio Barca e, al centro, il premier Mario Monti ANSA 4 IL NUMERO -1,15 I milioni di auto vendute Il mercato del gruppo Fiat in Italia s’è quasi dimezzato negli ultimi 5 anni: si va dai 2,5 milioni di auto vendute nel 2007 a 1,35 milioni di vendite previste per il 2012 spiega quello che ha intenzione di fare il governo: «Un apposito gruppo di lavoro sarà costituito presso il Ministero per lo Sviluppo Economico per individuare gli strumenti per rafforzare ulteriormente le strategie di export del settore automotive». 1Se le dico che mi sto addormentando si offende? No, i comunicati sono così, non possiamo farci niente. D’altronde la partita è talmente delicata che era necessario citarne i punti essenziali. 2 Ho capito che Fiat non lascia l’Italia. Si direbbe di no, anche se c’è modo e modo di restare in Italia. Ci sono quattro stabilimenti in bilico, anzi si sa già che per produrre quello che Fiat ha bisogno di produrre quest’anno di stabilimenti aperti ne basterebbe uno. Quindi, bene, resteranno in Italia, ma a far che? 3 Vogliono esportare... Siccome italiani ed europei non comprano più, bisognerà esportare in America o in Cina. Non ha colto il passaggio sulle piattaforme comuni? È una cosa che Marchionne disse già lo scorso febbraio: «Già nel 2014 metà dei nuovi modelli Chrysler e Fiat verranno da una piattaforma comune». Di quali modelli stiamo parlando? Di quelli destinati agli americani. A fronte di un immobilismo assoluto Fiat, quanto a innovazione, per il mercato italo/europeo, Chrysler ha sventagliato in America 60 modelli diversi. Il concetto, espresso anche nell’intervista dell’altro giorno a Ezio Mauro, è che di là il mercato tira e si guadagna, di qua non si vende niente e, secondo Marchionne, non si venderà niente fino al 2014. d lafrase DEL GIORNO Il fatto del giorno FAMIGLIA: LA TUTELA È UN BENE «L’autentico progresso della società umana non potrà prescindere da politiche di tutela e promozione del matrimonio e della comunità che ne deriva, politiche che spetterà non solo agli Stati ma alla stessa Comunità internazionale adottare. Il fine è invertire la tendenza di un crescente isolamento dell’individuo, fonte di sofferenza e di inaridimento sia per il singolo sia per la stessa comunità» BENEDETTO XVI PONTEFICE notizie Tascabili Vendetta nel Bresciano Lascia la ragazza incinta, lei usa l’acido per punirlo Una 23enne di Travagliato (Brescia), al nono mese di gravidanza, ha aggredito con un com plice l’ex fidanzato buttandogli addosso una bottiglia di acido muriatico. Il giovane, 26 anni, l’aveva lasciata e non sembrava intenzionato a riconoscere il bambino. Ricoverato in gravi condizioni con ustioni sul 30% del corpo, ha perso un occhio e rischia l’altro. La ragazza è ai domiciliari, il complice in carcere. Un ministro pachistano Regista anti-Islam «Do 100 mila euro a chi lo ammazza» Una taglia da 100 mila dollari a chi ucciderà l’autore del film «L’innocenza dei musulmani». Lo ha promesso ieri il ministro delle Ferrovie del Pakistan, Ghulam Ahmad Balor: pagherà la cifra di tasca propria e ha esorta tato i talebani e Al Qaeda a com piere il «sacro dovere di indivi duare e ammazzare» il regista dell’opera anti-Islam prodotta negli Usa, che ha suscitato rea zioni violente in molti Paesi arabi. Un’immagine del discusso film «L’innocenza dei musulmani» Due morti a Potenza Affittano Ferrari per un matrimonio e si schiantano Voleva provare l’adrenalina della velocità. Una Ferrari da portare a casa, noleggiata per le nozze del fratello, in programma ieri. Ma per ragioni ancora da accertare, venerdì notte, sul rac cordo autostradale tra Potenza e Sicignano degli Alburni, un 31enne ha perso il controllo dell’auto, finita contro il guard rail, che ha preso fuoco. Con l’uomo c’era il cognato di 54 anni. Per entrambi non c’è stato nulla da fare. DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012 ALTRI MONDI IN OLANDA: ERANO 4 MILA Invito su Facebook Guerriglia alla festa La festa per i 16 anni di una olandese che aveva postato l’invito su Facebook si è trasformata in una spaventosa guerriglia. Venerdì notte ad Haren 30 persone sono rimaste contuse e una ventina sono state fermate per gli scontri con la polizia: l’invito sul social network non era segnalato come «privato» ed è stato recapitato a 20 mila persone. Sono arrivati in 4.000 e la situazione è presto degenerata. A Lo show di Grillo IL CASO SALLUSTI S Il Quirinale: «Seguiamo la vicenda» Il Presidente della Repubblica «si riserva di acquisire gli elementi di valutazione e sta seguendo il caso». Giorgio Napolitano ha risposto così a chi ha sollecitato un suo intervento sulla sorte di Alessandro Sallusti, direttore del «Giornale», condannato a 14 mesi per diffamazione a mezzo stampa e a forte rischio cella. Il motivo? Un editoriale, il cui autore usò uno pseudonimo, apparso nel 2007 su «Libero», di cui Sallusti allora era direttore. Un giudice si sentì diffamato e querelò «Libero». Mercoledì la Cassazione esaminerà solo la regolarità formale del giudizio. Se la Corte non avrà nulla da eccepire, Sallusti finirà subito in cella IN RUSSIA: ARRESTATO Ubriaco al volante uccide sette ragazzi Era ubriaco alla guida della sua auto e ha travolto e ucciso sette ragazzi che aspettavano l’autobus. Il tragico incidente è IL CAOS DURI I VESCOVI Renata Polverini, 50 anni ANSA Il comico in piazza a Parma, dove governa il Movimento 5 Stelle: «Spazzeremo via tutti» Bufera Lazio Il Pd: «Pronti a dimetterci» Un fiume in piena, un incessante crescendo di gestualità e di toni. Argomenti non toccati ma, come suo solito, colpiti come birilli: dalla politica all’euro, ai giornalisti (definiti, per la maggior parte, «carogne al servizio dei loro editori»), fino alla legge elettorale e all’attuale governo. Beppe Grillo non si è risparmiato, ieri, intervenendo a Parma alla manifestazione contro l’inceneritore, organizzata dal Movimento 5 Stelle. «I nostri sostenitori non vogliono cambiare la classe politica, ma desiderano una rivoluzione di civiltà, di cultura e di pensiero. Noi vogliamo una democrazia senza aggettivi», l’esordio di Grillo, che poi ha parlato del futuro europeo: «Io non ho mai detto che voglio uscire dall’euro. Ho detto che è necessario un referendum senza quorum per far decidere i cittadini sull’euro». Un comizio accorato in una piazza vuota, con circa mille persone: uno scenario ben lontano rispetto a quello di 4 mesi fa quando l’ex comico era arrivato in una Parma gremita, in occasione delle Amministrative. Sugli ultimi scandali della politica Grillo non ha usato mezze misure: «Non voglio approfittare di questa situazione del Pdl, del Pd, di Lusi, dei maiali e del bunga bunga, tanto saranno spazzati via tutti, indipendentemente dalla legge elettorale». Il silenzio su Favia Il leader del Movimento 5 Stelle ha quindi parlato della situazione nazionale del quadro delle alleanze. «Di Pietro? Una bravissima persona ma inserita in un sistema che non va bene». Un’ulteriore in Germania Beppe Grillo, 64 anni, a Parma per una manifestazione anti-inceneritore ANSA L’atteso comizio si è trasformato, però, in un mezzo flop: c’erano solo mille persone conferma che alle prossime elezioni il suo movimento correrà da solo. Poi ha attaccato Monti definendolo «un esorcista al contrario. Siamo dentro un debito che è diabolico, è la sublimazione del debito. Non siamo falliti solo perché i nostri conti erano in mano ad altri». E sulle critiche al suo gruppo non si è limitato alla difesa: «Li abbiamo tutti contro — ha proseguito —, ecco perché escono cose sulla mia famiglia. Si chiedono chi ci sia dietro a Grillo e dietro a Casaleggio, ma la risposta è Grillo e Casaleggio. Mi dicono che sono volgare, ma siamo un movimento di incensurati». Il comico non ha però fatto cenno né ha nominato direttamente il consigliere regionale dell’Emilia Romagna Giovanni Favia, suo grande accusatore sulle dinamiche interne al movimento. Stilettate anche da Antonio Di Pietro, leader dell’Idv: «Io rispetto il Movimento 5 Stelle e gli elettori. Il movimento ha fatto la scelta di andare da solo, ma io dico che il voto di protesta rischia di far vincere proprio quelli che vuoi mandare a casa». avvenuto a ovest di Mosca: l’uomo, un 29enne che è stato arrestato, viaggiava a 200 km/h su una Toyota, quando ha perso il controllo dell’auto ed è piombato sul gruppo. Le vittime, tre ragazzi e quattro ragazze, si stavano godendo una giornata di vacanza dalla scuola. Le notizie che non lo erano La Polverini lascia «Sì, forse, anzi no» Le dimissioni di Renata Polverini da Il mondo cattolico s’indigna per lo scandalo che ha travolto il Lazio. Ieri il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, è interve nuto sul caso delle spese folli nella regione scoperto dall’in chiesta su Franco Fiorito, ex capogruppo del Pdl indagato per peculato: «Questi sprechi sono una cosa vergognosa. Pensare solo a noi stessi è egoista e miope», ha detto. Prima di lui, aveva parlato Agostino Vallini, il cardinale vicario di Roma, città delle costose cene e delle feste in toga che hanno fatto da sfondo allo scandalo: «Intollerabili gli abusi di denaro pubblico. Se non c’è una ripresa di senso morale, le leggi non bastano», ha detto al settimanale diocesano «Roma Sette». Una preoccupazione che coinvolge anche la Corte dei Conti, che per bocca del presidente, Luigi Giampaolino, ha usato parole dure: «Siamo molto preoccupati, addolorati e sentiamo tutto il disagio perché sono fatti gravissimi. Non pensavamo che si potesse giungere a tanto». E, all’indomani della seduta sui tagli alle spese del Consiglio regionale, il governa tore Renata Polverini è tornato sul caso: «Se ci sono irregolarità o colpe dal punto di vista giudiziario è giusto che ciascuno paghi il conto salato. Io ora vado avanti a testa alta». Ieri, mentre gli investi gatori hanno continuato ad esaminare i documenti acqui sti giovedì nel blitz nel Consi glio regionale, anche il Pd s’è mosso: «Abbiamo avviato la raccolta di firme per le dimis sioni dei nostri consiglieri», ha annunciato a sorpresa il capogruppo Esterino Montino. governatore del Lazio sono state date per possibili a partire da domenica scorsa, poi sono sembrate rientrare dopo il suo intervento in Consiglio Regionale sullo scandalo dei soldi pubblici usati per lussi personali da alcuni consiglieri, e sono di nuovo state date per imminenti o addirittura certe da tutti i siti di news mercoledì pomeriggio. Giovedì mattina, sui quotidiani, i titoli erano «Voci di dimissioni», «Dimissioni imminenti», «Polverini pensa alle dimissioni». Questi annunci incerti sono durati fino a giovedì sera, quando la Polverini è stata intervistata su La7 da Corrado Formigli e ha fatto capire che non aveva preso decisioni, vincolandole al consenso del Consiglio Regionale sulle sue richieste di tagli al bilancio. Venerdì ha infine dichiarato (infine, chissà): «Le mie dimissioni erano vere, ma sospese». Nei giorni scorsi è girata un po’ su Twitter la falsa notizia che Pippo Baudo fosse morto. Stavolta non ci è cascato nessuno, però alcune agenzie e siti di news hanno scritto articoli per dare la notizia che Baudo non era morto. Intervistato dal Giornale, martedì il segretario del Pdl Alfano ha chiesto che si faccia di più contro la criminalità a Milano, spiegando che, con la nuova amministrazione del sindaco Giuliano Pisapia, «c’è stata un'impennata della microcriminalità rispetto agli anni di Letizia Moratti di quasi il 150 per cento». Ma questo dato — piuttosto generico, statisticamente — non risulta da nessuna fonte, mentre i numeri forniti dalla polizia segnalano cifre praticamente invariate tra il primo semestre del 2011 e il primo del 2012 (anzi leggermente in diminuzione) nei delitti denunciati. Ma dai ! SI FINGE PILOTA PER VOLARE A SBAFO: 32ENNE DENUNCIATO Come Leonardo DiCaprio nel film «Prova a prendermi». Un 32enne di Torino si è finto pilota di aerei e, con divisa e tesserino falso, è riuscito a volare senza pagare il biglietto. Nel 2012 è successo sull’aereo tra Monaco e Torino del 6 aprile, ma si sta accertando se la truffa sia stata ripetuta in passato. L’uomo su Facebook si faceva chiamare Andrea Sirlo e si definiva «capitano dell’aeronautica civile»: è stato individuato e subito denunciato venerdì allo scalo di Torino-Caselle © RIPRODUZIONE RISERVATA C’è l’Oktoberfest e affoga pure la crisi Pronti a scolare 8 milioni di litri di birra tro che si può ordinare solo sedendo nei tendoni che arrivano a 10 mila posti, dalle 10 alle 23.30, costerà tra i 9,10 e i 9,50 euro, almeno 40 centesimi più del 2011. Quando la giustificazione fu il bisogno di più accurate misure di sicurezza. FRANCESCO RIZZO Napoleone, due guerre mondiali e il colera: dal 1810 a oggi, solo autentiche calamità sono riuscite a fermare l’Oktoberfest, bolgia per quasi 7 milioni di anime piene di birra che ieri ha inaugurato l’edizione numero 179 e agiterà Monaco di Baviera fino al 7 ottobre. Non ce l’ha fatta, quindi, nemmeno la peggior crisi economica dai tempi della Grande Depressione, ma lo spread si mescola comunque ai 7-8 milioni di litri di bionda Märzen che si prevede verranno spillati. Il Mass, il tipico boccale da un li- 45 DI LUCA SOFRI «Andiamo da soli alla rivoluzione» DANIELE VAIRA LA GAZZETTA SPORTIVA Nozze Si beve per dimenticare, Centinaia di boccali di birra al cielo ieri a Monaco di Baviera e il sindaco Christian Ude con la prima spina AP ma si beve anche per ricordare i mille aneddoti legati a una festa nata per celebrare le nozze di Ludovico di Baviera. Come quando, nel 1896, a montare un tendone c’era un giovane operaio di nome Albert. Venticinque anni dopo avrebbe vinto il Nobel. Di cognome faceva Einstein. Tra circo delle pulci, sfilate in costume e celebrazioni dell’anima bavarese, la festa è un carnevale imitato in tutto il mondo (la «versione» di Genova, ad esempio, termina il 30 settembre). Ed è un appuntamento clou per migliaia di italiani: tra gli operatori turistici c’è chi segnala che, dopo un timido avvio delle prenotazioni, pure quest’anno i pullman partono pieni da tante regioni. Del resto, spiega Assobirra, il 71% degli italiani beve birra (solo 8% in meno di chi invece preferisce il vino) e le donne sono aumentate del 25% in 10 anni. Buone notizie anche per il sindaco di Monaco, Christian Ude, che ha inaugurato la festa con la prima spillata: l’Oktoberfest offre lavoro a 12 mila persone e versa 1,1 miliardi nelle casse cittadine. Ma c’è chi non sorride: per sfamare i partecipanti, sarà tirato il collo a 500 mila polli. Per loro, Napoleone arriva ogni anno. © RIPRODUZIONE RISERVATA 46 LA GAZZETTA SPORTIVA DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012 ALTRI MONDI COLPA DELLA STANCHEZZA Malore per la Stone In ospedale a Milano Disavventura milanese per Sharon Stone (nella foto Ap): l’attrice americana ha avuto un malore mentre si trovava alla sfilata di Fendi in compagnia del fidanzato, il modello brasiliano Martin Mica (21 anni lui, 54 lei). L’interprete di «Basic Instinct» è stata immediatamente portata per accertamenti al Policlinico: era stanca ed è stata dimessa dopo alcuni esami di routine che hanno dato esito negativo. Jovanotti e Giorgia sul palco di «Italia Loves Emilia», il concertone di solidarietà per i terremotati VOLO STANOTTE LA PREMIAZIONE Sfida a colpi di Emmy per il top televisivo Verranno assegnati questa sera a Los Angeles gli Emmy Awards, i più prestigiosi premi della tv Usa. Tra la serie dramma 3,8 IN TV «GLI APOCALITTICI» i milioni raccolti I soldi ricavati dai 150 mila biglietti, arrivati a 3 milioni e 800 mila euro, verranno utilizzati per le scuole 10 euro il concerto in tv Il concertone può essere rivisto su Sky, pagando 10 euro, fino al 30 settembre: l’incasso va in beneficenza UN EVENTO SPECIALE NOTTE ROCK DAL NOSTRO INVIATO STEFANIA ANGELINI REGGIO EMILIA Non emozionarsi è impossibile davanti a 150 mila persone che ballano e urlano in un prato immenso. Italia Loves Emilia è l’evento musicale dell’anno. E non solo perché sentire cantare 13 big italiani tutti insieme è un fatto irripetibile. Ma anche perché qui a Campovolo, questo megaraduno rock che chiude l’estate dei concerti è un vulcano di solidarietà. Dopo lo show del 25 giugno al Dall’Ara di Bologna e a 124 giorni dalla prima forte scossa che ha piegato 55 comuni emiliani, il concertone di Reggio torna ad aiutare una regione a ripartire: 150.831 i biglietti venduti, che a 25 euro a testa fanno 3,8 milioni per la ricostruzione di molte scuole del territorio. Italia Loves Emilia è anche tutta una città che si è messa in moto: c’è voluta una settimana per costruire i due palchi, alti 90 metri. E poi, treni speciali, code in autostrada, migliaia di giovani in trasferta da tutta Italia, da giorni accampati attorno al pratone dell’aeroporto. Ma il concertone di Reggio Emilia, come racconta Ligabue, l’ideatore dell’evento qui nella sua terra, «è qualcosa che andava fatto»: «Mi sono limitato a trasmettere una sensazione e tutti i miei colleghi si sono fatti avan- Emozioni e musica Tutta Italia ama l’Emilia I 150 mila di Campovolo in delirio per Jovanotti & co.: sorprese e duetti ricordando il terremoto Da Zucchero fino a Ligabue: 13 big scatenati per oltre 4 ore di solidarietà la domanda sul grande assente Vasco: «Non l’ho sentito — continua Liga —, ma ora ci sono cose più importanti del duetto con lui: auguri di buona guarigione e bona lì». Sul palco Alle 20 in punto par- ti per esserci», dice. Nella conferenza stampa pre-concerto parla anche Jovanotti, arrivato venerdì dagli Usa: «Sarei venuto anche da Marte». E poi, te la musica ed è un boato incredibile dopo il suono di una sirena che ricorda la tragedia. È Zucchero a dare il via allo show. Sugar infila la sua tripletta (Un soffio caldo, Baila, Chocabeck) e, con l’unico ospite internazionale, il chitarrista inglese Jeff Beck, canta Madre dolcissima. Ai due si uniscono anche Fiorella Mannoia ed Elisa. Si decolla: tutti duettano con tutti, tranne il solitario Tiziano Ferro. Ma è Jovanotti il vero mattatore prima con Giorgia (Tu mi porti su), poi con la Mannoia (Clandestino) e con i Negramaro ed Elisa (Via le mani dagli occhi). Jova sfodera Il mio nome è mai più (il pezzo scritto con Ligabue e Piero Pelù) allargato anche a Claudio Baglioni, Mannoia e Ghigo Renzulli dei Litfiba. E ancora accoppiate inedite: Jovanotti con Renato Zero, i Nomadi con Baglioni. Finalmente arrivano Ligabue più i Litfiba, scatenatissimi per Tex. Quindici minuti a testa, le canzoni scorrono via e tra i momenti più toccanti c’è quello in cui Biagio Antonacci mette in musica una poesia di una ragazzina di Mirandola, sulle note di Liberatemi. Ma Campovolo non dimentica Lucio Dalla: Giuliano Sangiorgi e la Mannoia cantano Anna e Marco. Chiude Ligabue, vero padrone di casa (Marlon Brando è sempre lui, Non è tempo per noi, Il meglio deve ancora venire). Finale alla grande, dopo 4 ore di musica, con tutti gli artisti sul palco e un brano speciale: A muso duro del sassolese Pierangelo Bertoli. Dedicato all’Emilia. © RIPRODUZIONE RISERVATA tiche «Mad Men» (che se vincesse la quinta statuetta entrerebbe nella storia) ha 17 nomination, ma tra i favoriti c’è anche «Breaking Bad». Sul versante commedia sfida tra «30 Rock» e «Modern Family». La premiazione andrà in onda su Sky Uno a partire dall’una. La strana vita di chi non teme la catastrofe Negli Stati Uniti li chiamano Preppers. Sono quelli che si preparano alla fine del mondo. O meglio, quelli che si preparano a sopravvivere alla fine del mondo. A loro, seri e concentrati, rigorosi e preparati, National Geographic Channel (403 di Sky) dedica un’intera serie, Gli Apocalittici, in onda ogni lunedì (da domani) alle 20.55. Ecco allora chi studia il modo migliore per proteggersi dai terremoti, chi crea rifugi per gli incidenti nucleari, chi è già pronto al peggiore attentato terroristico, a una prolungata crisi energetica e alla profezia Maya. La serie negli Usa è stata la più seguita tra quelle di National Geographic. Perché in effetti c’è un certo gusto, tra l’ironico e il sadico, nel vedere giovani e non andare a caccia con arco e frecce, nutrirsi di insetti o costruire radio amatoriali per quando i telefoni non ci sarà più... Ma forse in ognuno di noi, tra una risatina e l’altra, c’è anche la speranza di vedere qualcosa di interessante in tutti quegli stratagemmi di salvezza, qualcosa che, chissà, potrebbe pure tornarci utile. Magari senza fare la fine di tale Jason da New York, che ogni giorno cronometra il tempo necessario a trasformare la sua casa in un bunker, temendo l’eruzione del supervulcano di Yellowstone. E senza arrivare a sapere con certezza che cento grammi di grilli contengono 562 calorie... e.e. GDS/TWITTER LE SFILATE FEMMINILI FORME GEOMETRICHE DA FRANKIE MORELLO. MARRAS PUNTA SUI COLORI LIEVI Fisico, il bikini è una seconda pelle FABRIZIO SCLAVI MILANO Due modelle delle collezioni estive di Frankie Morello e Fisico LAPRESSE A Milano, durante le sfilate donna per l’estate 2013, il sogno comune è andare al mare. Magari ancora piu belle, indossando le creazioni di Cristina Ferrari per Fisico. Costumi aderenti e metallizzati sembrano uscire dal film Agente 007 Missione Goldfinger. Oro come seconda pelle e svolazzanti tuniche trasparenti multicolori, dal turchese al color sabbia, al celeste pallido. I tessuti stampati a motivi etnici sono la base per caftani, camicie e pepli ricamati e borchiati. E per la sera, stessi colori e tessuti per La borsa e la scarpa Una Tod’s Bag in pitone colorato e una scarpa Geox «che respira» eleganti tuniche e aderenti pantaloni. È una donna fumetto, invece, quella messa in passerella da Frankie Morello. Tutta la collezione è basata sulle forme geometriche a triangoli e quadrati. Donne che sembrano quelle di Flash Gordon, eroine dello spazio, che indossano abiti-armature con inserti di pizzo e raso di seta e le pietre colorate sono usate come borchie. L’eleganza Anni 20 ispira la collezione Atelier-Siviglia, raffinata e seducente silhouette che traspare dalle linee fluttuanti e dai tagli geometrici usati come decoro. Morbida seta plissè per far sentire la sensualità del corpo. E i colori, dal grigio al bianco, e al rosa, rafforzano l’idea di femminilità. Senza problemi Sensualità, di- staccata e rispettosa, si vede da Antonio Marras. Le modelle passano con elegante lentezza creando un’atmosfera di un mondo senza problemi dove importante è indossare la leggerezza e l’armonia: stole di tessuti preziosi ma senza voler apparire. Gli abiti fatti di tanti tessuti diversi, pezzi a tinta unita cuciti insieme a tessuti stampati a fiori con pennellate sfumate, colori lievi che vogliono passare inosservati e che mettono in evidenza la semplicità dell’eleganza. © RIPRODUZIONE RISERVATA LA GAZZETTA SPORTIVA DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012 47 ALTRI MONDI Oroscopo 21/3 - 20/4 21/4 - 20/5 21/5 - 21/6 22/6 - 22/7 23/7 - 23/8 24/8 - 22/9 LE PAGELLE Ariete 5,5 Toro 7,5 Gemelli 5,5 Cancro 5,5 Leone 7 Vergine 8 DI ANTONIO CAPITANI Contrastate l’humor tombale. E, soprattutto, prima di agire, riflettete. Il magma suino, intanto, si agita e voi eruttate passion d’amore. La Luna porta fortuna. E vi consente performance superbe in ogni circostanza. Un viaggio diverte e distende. Una fornicata di più. Luna sfigopendula. Svagatevi, scacciando sensi di colpa, senso di inadeguatezza, senso di solitudine. Appagandoli, i sensi, suinally too. Domenica tesa: c’è tanta gente che grigliereste nel forno. E che vi griglierebbe. Calmi! Il sudombelico è a duecento gradi centigradi. Tecnica, metodo e cura del dettaglio vi fanno sbrigare bene gli impegni. Gli svaghi "minimal" vi rilassano, la movida (pure suina) invece no. 23/9 - 22/10 23/10 - 22/11 23/11 - 21/12 22/12 - 20/1 21/1 - 19/2 20/2 - 20/3 IL MIGLIORE. La Luna vi rimette in pista alla grande, in questa domenica di relax, appagamenti familiari e lavorativi. Il sudombelico segna più volte. Approfittatene! Bilancia 5,5 Scorpione 7,5 Sagittario 7 - Capricorno 7,5 Acquario 6 Pesci 7 - Basterà poco, forse, a farvi girare zebedei e testa: controllate il vostro (mal)umore, senza sbotti. E cauti con l’attività fisica, pure suina. Domenica briosa, di “movimenti” e successo nello sport. Il vostro sense of humor è concausa di cuccagione, il sudombelico spopola. Questo è un periodo in cui potete fare un salto di qualità. E oggi potreste averne la prova. I ritmi sono vivaci, ma c’è mosceria suina. Tutto prende la piega che desiderate, in questa domenica di intuizioni felici e appagamenti d’ogni specie. Sudombelico (quasi) al top. Ignorate le ugge, le provocazioni, le cupezze degli eterni depressi. E amate voi stessi: starete bene. Se poi non si fornica, pazienza. La domenica porta soddisfazioni concrete. E vi fa realizzare anche ogni progetto. Accordo massimo con gli amici, operosità suina ottima. PATO L’attaccante del Milan e del Brasile è nato a Pato Branco il 2 settembre 1989. Ha cominciato la carriera nell’Internacional Gazzetta.it Televisioni in chiaro RAITRE CANALE 5 RETE 4 ITALIA 1 RAIDUE TG1 MIXITALIA 2012-2013 LINEA VERDE A SUA IMMAGINE RECITA DELL'ANGELUS LINEA VERDE ESTATE GP DI SINGAPORE F1 TG1 POLE POSITION IL COMMISSARIO... L' EREDITÀ TG1 AFFARI TUOI CARUSO, LA VOCE DELL'AMORE 23.25 L'ITALIA È UN PREMIO 0.35 TG1 - NOTTE 1.00 APPLAUSI 2.15 SETTE NOTE 7.00 8.55 9.50 9.55 11.30 13.00 13.45 17.10 Film sul Digitale Terrestre Lo Sport in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre PREMIUM IN DIRETTA 8.00 9.35 9.55 10.30 12.00 12.20 13.10 13.30 13.40 17.00 18.50 20.00 20.40 21.20 18.10 19.35 20.30 21.00 22.35 1.00 1.20 1.50 12.40 IL DILEMMA PREMIUM CINEMA 14.35 THIS MUST BE THE PLACE PREMIUM CINEMA 16.50 SHERLOCK THE BLIND BANKER JOI 16.50 LA FABBRICA DI CIOCCOLATO PREMIUM CINEMA 18.55 DONNIE BRASCO PREMIUM CINEMA 21.15 IL GRANDE SOGNO PREMIUM CINEMA 23.15 THE LIBRARIAN 3: LA MALEDIZIONE DEL CALICE DI GIUDA JOI 23.25 BACIATO DALLA FORTUNA PREMIUM CINEMA CARTONI BATTLE DANCE NUMERO 1 GP GP2 DI SINGAPORE LA NAVE DEI SOGNI TG2 QUELLI CHE RAI SPORT STADIO SPRINT RAI SPORT 90° MINUTO IL CLOWN TG2 N.C.I.S. Telefilm LA DOMENICA SPORTIVA TG 2 SORGENTE DI VITA METEO 2 7.50 9.35 12.00 12.55 13.25 14.00 14.30 15.00 17.25 19.00 20.00 20.20 21.00 22.50 23.00 23.05 23.55 LA FONTE MERAVIGLIOSA CAMPO DE' FIORI TG3 PRIMA DELLA PRIMA PASSEPARTOUT TGR - TG3 MONDIALI SU STRADA TG3 LIS AMARSI PUÒ DARSI TG3 - TGR BLOB PRONTO ELISIR LUCARELLI RACCONTA TG3 TG REGIONE BORIS LA MIA AFRICA TG3 23.15 1.30 2.05 15.00 INTER - SIENA Serie A MP Calcio, MP Calcio HD, Sky Super Calcio, Sky Calcio 1 Ligue 1. SportItalia 14.30 LIVERPOOL MANCHESTER UNITED 15.00 ATALANTA - PALERMO Serie A MP Calcio 5, Sky Sport 1, Sky Calcio 5 Serie A MP Calcio 4, Sky Calcio 4 15.00 CATANIA - NAPOLI Serie A MP Calcio 1, MP Calcio HD, Sky Calcio 3 Elite maschile Rai Sport 2 GP2 Rai 2 MLB Sky Sport 2 ALGHERO 16 33 ANCONA 11 23 AOSTA 12 20 BARI 11 26 BOLOGNA 11 24 min max CIELO VENTI CAGLIARI 21 29 Sole Deboli CAMPOBASSO 10 24 Moderati CATANIA 17 29 FIRENZE 11 26 Twenty20 World Cup Eurosport 2 19.00 WASHINGTON REDSKINS CINCINNATI BENGALS 13 18 Torino 15 20 15 23 Venezia Perugia 17 28 14 26 16 23 L'AQUILA 10 23 MILANO 14 22 ROMA NAPOLI 16 26 18 29 19 31 Neve Mossi PERUGIA 11 24 POTENZA 9 24 Agitati Nebbia Il sole oggi MILANO ROMA REGGIO CALABRIA 20 29 ROMA 14 26 TORINO 13 20 TRENTO 12 24 Sorge Tramonta Sorge Tramonta TRIESTE 7:10 19:19 6:57 19:06 13 22 VENEZIA 12 22 Domani Dopodomani Peggiora il tempo su buona parte del Nord, per il transito di un fronte instabile proveniente dalla Francia, con rovesci e temporali diffusi, forti sulle aree a Nord del Po. Meglio su Emilia Romagna e sole prevalente con tempo estivo al Centrosud. Nubi irregolari al Nord con rovesci specie su Centronord Piemonte e Centronord Lombardia, locali sui restanti settori a Nord del Po. Qualche pioggia anche sulla Sardegna e rovesci la sera sulla Liguria. Più soleggiato altrove. Ancona Firenze GENOVA PALERMO www.gazzetta.it 15 24 19 23 Molto forti Calmi Carabina 10m femminile Rai Sport 2 Bologna Genova Coperto Temporali TIRO A SEGNO 13.00 CAMPIONATI ITALIANI Nel blog «Paralimpici», Claudio Arrigoni ci racconta di questa festa della danza, forma d’arte destinata davvero a tutti. 17 23 Forti MARI Finale. Seppi - Tsonga SuperTennis 17 22 Rovesci Pioggia Nubi irregolari al Nord e Toscana con qualche piovasco più frequente sulla Liguria e sul Friuli. Meglio con più sole sull'Emilia Romagna e su Est Alpi. Bel tempo e caldo estivo al Centrosud con valori massimi fino a 32/33° C. Trieste Milano 16 20 16.00 ATP METZ Gara 1. MX1 SportItalia 2 NFL ESPN America Il tecnico del Real Madrid sempre protagonista, in conferenza stampa polemizza sulle domande dei media spagnoli Dreamtime: adesso la danza diventa uno sport per tutti Finale. Fognini - Klizan SuperTennis Gara 1. MX2 SportItalia 2 Mourinho-show Stavolta bisticcia con i giornalisti BLOG 14.00 ATP SAN PIETROBURGO 13.00 GRAND PRIX DELLA GERMANIA VIDEO SUMMER GRAN PRIX HS 140. Da Almaty, Kazakistan Eurosport 2 12.00 GRAND PRIX DELLA GERMANIA FOOTBALL Trento 9.30 TENNIS Oggi Aosta RUGBY 14.55 CALVISANO - FIAMME ORO ROMA US PGA Tour. Da Atlanta, Stati Uniti Sky Sport 2 Da Portimao, Portogallo Eurosport 2 Contro il Chievo, Conte ha cambiato ben cinque giocatori, visto l’impegno di Champions League. Ha fatto bene? Dite la vostra. Da Portimao, Portogallo Eurosport 2 SALTO CON SCI 21.00 CHAMPIONSHIP COCA-COLA Fa discutere come la Juve gestisce il turnover: votate! 13.00 SUPERBIKE Campionato Eccellenza Rai Sport 1 11.30 MONDIALE DI SUPERSTOCK 16.00 INGHILTERRA - INDIA BASEBALL BALTIMORE RAVENS NEW ENGLAND PATRIOTS MOTOCICLISMO CRICKET GP DI SINGAPORE Ieri Elite maschile Rai 3 Da San Francisco, Stati Uniti Eurosport CINCINNATI REDS LOS ANGELES DODGERS A CURA DI 14.30 MONDIALI SU STRADA 21.00 FIA WTCC 2.00 22.25 DENVER BRONCOS HOUSTON TEXANS GOLF 10.45 MONDIALI SU STRADA Gara 2. Dal Mugello SportItalia AUTOMOBILISMO 1.45 2.10 NFL. ESPN America Maratona. Da Roma Rai Sport 1 CICLISMO 17.00 ACI GRAN TURISMO Serie A MP Calcio, MP Calcio HD, Sky Sport 1, Sky Super Calcio, Sky Calcio 1 23.40 23.45 2.15 MONDIALI 9.20 16.00 PORSCHE CARRERA CUP 20.45 LAZIO - GENOA 9.55 10.50 11.00 12.45 14.00 14.40 16.04 17.55 18.55 19.35 21.30 7.00 OMNIBUS 7.30 TG LA7 10.00 L’AMARO SAPORE DEL POTERE 12.15 SUPERBIKE 13.50 TG LA7 14.25 È ARRIVATO MIO FRATELLO 16.15 SUPERBIKE 18.00 L’ISPETTORE BARNABY 20.00 TG LA7 20.30 IN ONDA 21.10 NEL NOME DEL PADRE Attualità 0.15 MADAMA PALAZZO 0.50 OMNIBUS NOTTE 1.55 TG LA7 SPORT 2.00 MOVIE FLASH 2.05 LA CATENA... NFL SportItalia 2, ESPN America CANOA Gara Rai 1 Campionato Argentino SportItalia 2 9.55 SNOOKER MASTER TARZAN NAVIGARE INFORMATI LA VITA DEI... TG4 S. MESSA PIANETA MARE TG4 PADRE PIO NAVIGARE INFORMATI MONK TG4 TEMPESTA D'AMORE TIERRA DE LOBOS L'AMORE E IL... CINEMA FESTIVAL ELIZABETH THE GOLDEN AGE TG4 NIGHT NEWS CHIARO DI DONNA 8.20 9.10 Da Shanghai, Cina Eurosport 20.15 RIVER PLATE - RACING Serie A Sky Sport 2 2.15 8.30 Gara 2. Dal Mugello SportItalia 15.00 CAGLIARI - ROMA 0.10 BILIARDO Lega Pro. Prima divisione. Girone B. SportItalia 15.00 BOLOGNA - PESCARA 22.15 13.55 F1 GP DI SINGAPORE 18.00 BARLETTA - NOCERINA Premier League Sky Calcio 8 17.50 18.10 18.30 19.00 19.25 21.25 Gara 1. Dal Mugello SportItalia Premier League Sky Super Calcio, Sky Sport 3, Sky 3D, Sky Calcio 8 14.00 BORDEAUX - AJACCIO 15.40 12.00 ACI GRAN TURISMO 17.00 MANCHESTER CITY ARSENAL CARTONI GRAND PRIX STUDIO APERTO SPORT MEDIASET BARBIE IN LE 12 PRINCIPESSE DANZANTI HAIRSPRAY GRASSO E' BELLO TUTTO IN FAMIGLIA BUGS BUNNY STUDIO APERTO LA VITA SECONDO JIM YES MAN C.S.I. NEW YORK Telefilm PERSON OF INTEREST SEX CRIMES GIOCHI PERICOLOSI POKER1MANIA 7.55 11.50 12.25 13.00 14.00 Gara 1. Dal Mugello SportItalia Serie A MP Calcio 2, Sky Calcio 1 12.30 SAMPDORIA - TORINO TG5 TGCOM BELLI DENTRO IL MIO CAMPIONE MELAVERDE TG5 BELLI DENTRO I PONTI DI... MIRACOLO A NOVEMBRE AVANTI UN ALTRO! TG5 DOPO TG5 CADO DALLE NUBI Film LA PRIMA COSA BELLA TG5 - NOTTE ARLINGTON ROAD L'INGANNO 10.50 PORSCHE CARRERA CUP Serie A MP Calcio 3, Sky Calcio 2 GazzaMeteo Nuvolo 18.50 20.00 20.40 21.15 15.00 UDINESE - MILAN CALCIO Legenda 8.00 8.50 9.08 9.40 11.50 13.00 13.40 14.10 17.00 SONDAGGIO LA 7 RAIUNO 17 24 L’Aquila 14 26 Campobasso Bari 13 27 16 30 Napoli Potenza 16 30 12 27 Cagliari Catanzaro 22 33 16 28 Palermo Reggio Calabria 20 32 22 32 Catania 22 31 Il sole domani MILANO La luna ROMA Sorge Tramonta Sorge Tramonta 7:11 19:17 6:58 19:04 Nuova Primo quarto Piena Ultimo quarto 16 set. 23 set. 30 set. 8 ott. 48 LA GAZZETTA SPORTIVA DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012