5 - manchester UTD

Transcript

5 - manchester UTD
www.gazzetta.it domenica 23 settembre 2012 1,20 €
REDAZIONE DI M LANO VIA SOLFERINO 28 TEL. 0262821 REDAZIONE DI ROMA PIAZZA VENEZIA 5 TEL. 06688281
POSTE TALIANE SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 CONV. L. 46/2004 ART. 1, C1, DCB MILANO
anno LXVIII
LXVI I ­ Numero
n
38
Anno
Desert Boot Amber Gold
ITALIA
[email protected] - clarks.it
ilCommento
CHE POKER
I DUE MESSAGGI
OGGI LA
RISPOSTA DI
NAPOLI E LAZIO
di LUIGI GARLANDO
Ecco dov era sto benedetto top­
player... Non sul mercato, ma di­
menticato in un cassetto di casa: Fa­
bio Quagliarella. Tre gol in 4 giorni.
L’ARTICOLO A PAGINA 19
F.1 IL GP DI SINGAPORE (RAI 1, ORE 14)
Flash Hamilton
Alonso parte
dalla terza fila
«Ma il podio è alla portata», spiega il
ferrarista. Valsecchi campione in GP2
SERVIZI ALLE PAGINE
26­27­28
3 Alonso sulla Ferrari
QUAGLIARELLA
NON SI FERMA PIU
JUVE!
JUVE
I campioni d’Italia battono il Chievo con un ritmo impressionante
Doppietta dell’attaccante, 3 gol in 4 giorni: «Corriamo tanto
perché lavoriamo tanto». Carrera: «E adesso a Firenze»
BRAMARDO, CERRUTI, FROSIO, GRAZIANO, OLIVERO DA PAGINA 2 A PAGINA 6
3 Fabio Quagliarella, 29 anni ha segnato mercoledì in Champions e al Chievo INSIDE
CAGLIARI­ROMA IL PRESIDENTE AVEVA INVITATO I TIFOSI AD ASSISTERE ALLA GARA NONOSTANTE IL DIVIETO DELLE AUTORITÀ
IL PREFETTO FERMA CELLINO: PARTITA RINVIATA
Il tabù di San Siro
l’Inter ci riprova
Sneijder la chiave
Il tecnico Stramaccioni
recupera Chivu e
pensa alla difesa a tre.
Turnover per Zanetti?
DALLA VITE A PAGINA 10
9 771120 506000
20 9 2 3>
3 Wesley Sneijder, 28 anni FOTOPRESS
Nibali e Moser:
è sfida Mondiale
a Boonen e Gilbert
SERVIZI ALLE PAGINE 19­30­31­32­33
3 Vincenzo Nibali, 27 anni AFP
BASKET 80­73: ESORDIO AMARO DI BANCHI
La Supercoppa a Cantù
Siena stop dopo 13 titoli
CHIABOTTI, TOSI ALLE PAGINE 19­34­35
TENNIS INDOOR IN FRANCIA E RUSSIA
Seppi e Fognini in finale
Ora con Tsonga e Klizan
MARTUCCI A PAGINA 39
IARIA, PUGLIESE, SCHIANCHI, VELLUZZI ALLE PAGINE 13­19
NERAZZURRI IN CASA CONTRO IL SIENA
CICLISMO DONNE: LONGO BORGHINI BRONZO
Serie A / 4ª GIORNATA
Il Parma frena la corsa della Fiorentina
PARTITE
Ieri
PARMA FIORENTINA
1­1
JUVENTUS CHIEVO
2­0
Oggi (ore 15)
SAMPDORIA TORINO (ore 12.30)
ATALANTA PALERMO
BOLOGNA PESCARA
CAGLIARI ROMA (rinviata)
CATANIA NAPOLI
INTER SIENA
UDINESE MILAN
LAZIO GENOA (ore 20.45)
CLASSIFICA
JUVENTUS*
12
NAPOLI
9
LAZIO
9
SAMPDORIA ( 1) 8
FIORENTINA* 7
INTER
6
ROMA
4
CATANIA
4
PARMA*
4
TORIN0 ( 1)
3
MILAN
3
GENOA
3
BOLOGNA
3
CHIEVO*
3
ATALANTA ( 2) 2
CAGLIARI
2
UDINESE
1
PALERMO
1
PESCARA
0
SIENA ( 6)
­4
Tra parentesi i punti di penalizzazione
* Una partita in più
ROSSONERI DELICATA TRASFERTA A UDINE
Orgoglio Allegri
«Il mio Milan
pronto a ripartire»
L’allenatore: «Tutta la
squadra sta con me»
Guardiola: «Il Milan?
Non si sa mai»
BOCCI, PASOTTO, MEROI PAG. 8­9
3 Massimiliano Allegri, 45 anni BAZZI
INIZIATIVA GAZZETTA
INTER, JUVE, MILAN
COLLEZIONA
LE LEGGENDE IN DVD
Ogni dvd in edicola a € 9,99
più il prezzo del quotidiano.
IL ROMPI PALLONE
DI GENE GNOCCHI
Trovata la sistemazione
per Conte a Firenze
Vedrà la partita dal camper di Renzi.
w
2
LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012
#
SERIE A 4a GIORNATA L’ANTICIPO
il Film
I tifosi chiedono,
Fabio li accontenta
E alla festa partecipa
anche Bendtner
In tribuna
Il cartellone propiziatorio
Due tifose in tribuna con un augurio speciale per Fabio
Quagliarella, già in gol contro il Chelsea: accontentate LIVERANI
23’ secondo tempo
Il doppio salto del Quaglia
Dopo la mezza girata dell’1-0, Quagliarella segna il raddoppio:
controllo a eludere Dainelli, e piatto destro LAPRESSE
35’ secondo tempo
Si vede anche Bendtner
A 10’ dalla fine Carrera concede a Quagliarella la standing ovation:
al suo posto Nicklas Bendtner, all’esordio con la Juventus PEGASO
8’ secondo tempo
L’acrobazia vincente
Fabio Quagliarella infila il pallone dell’1-0 in
mezza girata su angolo di Giaccherini ANDREOLI
La Juve vola
Quagliarella fa due gol
Quarta vittoria in 4 gare
una notte da sola in vetta
I bianconeri cambiano 5 giocatori rispetto alla gara col Chelsea
e battono il Chievo. Ritmo impressionante: +3 su Lazio e Napoli
ALBERTO CERRUTI
TORINO
Avanti un’altra: la Fiorentina martedì sera in trasferta,
la Roma sabato prossimo in casa. Questa Juventus, da applausi anche al debutto in Champions, non ha paura di nessuno
in campionato. Dopo il Parma,
l’Udinese e il Genoa, l’ultima
sua vittima è il Chievo, che non
riesce ad aggrapparsi né alla
propria muraglia difensiva, né
alla tradizione favorevole, visto che non perdeva coi bianconeri dal 23 agosto 2009. Quando non segna Vucinic, spunta
Quagliarella, proprio come a
Stamford Bridge. Un gol nel finale a Londra per evitare una
sconfitta, due nella ripresa a
Torino per firmare un successo
strameritato. E che gol: il primo su mezza rovesciata, il secondo con uno spunto personale da attaccante ritrovato, con
un occhio ai minuti - 18’ e 23’
nel giro di appena 5’ - quando è
già passata un’ora e sembra di
assistere alla classica partita
stregata in cui la palla non vuole entrare, perché dall’altra parte c’è un superportiere, Sorrentino. Ma guai a considerare finite le partite della Juve, che cresce regolarmente nella ripresa
e continua a segnare con straordinaria facilità: 11 reti in quattro gare firmate da 8 giocatori,
più che mai intenzionata a confermarsi cooperativa del gol come l’anno scorso quando andò
a rete con 20 uomini.
Cinque cambi Come si era intuito alla vigilia, Conte lascia a riposo cinque titolari, scesi inizialmente in campo contro il
Chelsea: Barzagli, Lichtsteiner, Pirlo, Vidal e Giovinco. Un
turnover triplamente massiccio, per il numero dei giocatori, in pratica metà squadra, per
gli effetti su tutti i reparti e soprattutto perché Lucio, Isla e
Pogba sono all’esordio assolu-
to in campionato, mentre Giaccherini, più di Quagliarella,
aveva già giocato. Il rischio, calcolato, di soffrire come domenica scorsa sul campo del Genoa,
per risparmiare energie preziose in vista della delicata trasferta di martedì sera a Firenze,
per la verità non trova riscontri
nella realtà di un primo tempo
dominato dai vecchi e nuovi
bianconeri. Nessuno sottovaluta il Chievo e anzi tutti cercano
di dare l’assalto al fortino avversario, che vacilla ma non
crolla mai, perché Sorrentino è
bravissimo in almeno tre occasioni, quando si distende per
deviare le conclusioni di Quagliarella, Giaccherini e Asamoah. E quando non ci arriva lui è
l’arbitro che annulla giustamente un gol di Vucinic in fuorigioco a metà primo tempo.
Chievo bunker Rintanato nella
propria metà campo, con le sue
inedite maglie gialloverdi disegnate dal presidente Campe-
delli, il Chievo aspetta e spera
tempi migliori che non arrivano mai. I quattro difensori in linea Frey-Dainelli-Cesar-Jokic
diventano sette quando i tre
centrocampisti Vacek-Luca Rigoni-Hetemaj si abbassano per
coprire le fasce in cui cercano
di infilarsi gli ex gioielli dell’Udinese Isla e Asamoah e così
in questa marmellata la Juve fatica a trovare spazi. Niente a
che vedere, però, con il primo
tempo da brividi sul campo del
Genoa, perché Pellissier - la prima punta designata - non riceve mai adeguata assistenza dai
teorici trequartisti alle sue spalle, Marco Rigoni e Thereau.
Ma se il Manchester City campione d’Inghilterra ha fatto scena muta per un’ora sul campo
del Real Madrid, non è il caso
di fare processi al piccolo Chievo che in fondo si difende con
ordine, concedendo il minimo
alla grande Juventus.
Prova di forza Davanti al disoc-
cupato Buffon, Bonucci cerca
invano di avviare l’azione in
una squadra che procede a
strappi, grazie agli spunti individuali del bravissimo Giaccherini e Asamoah in mezzo al
campo, di Vucinic e soprattutto Quagliarella in attacco. Non
a caso abbiamo ignorato Pogba, molto teorico sostituto di
Pirlo, che corre elegante e leggero ma gioca pochi palloni,
perché in posizione troppo arretrata, senza incidere nell’impostazione come dovrebbe.
Nulla di grave, perché alla distanza è la forza fisica, aggiunta a quella tecnica, a dare ragione ai campioni d’Italia. L’ingresso di Vidal al 7’ della ripresa, al
posto dell’ancora impalpabile
Isla, aggiunge nuove vitamine
al centrocampo. Il Chievo soffre sempre di più e Sorrentino
ripete i suoi miracoli su Chiellini. Poi, però, si deve arrendere
alla mezza rovesciata da campione di Quagliarella, su angolo di Giaccherini. A questo punto non c’è più partita, ma per
evitare guai Quagliarella si ripete 5’ più tardi con uno spunto personale da attaccante ritrovato nel morale, anche se
una precedente carica di Asamoah sul nuovo entrato Cruzado fa infuriare Sorrentino. E il
resto è il classico contorno con
l’ultimo debutto del danese
Bendtner, al posto dell’applauditissimo Quagliarella. E così
oggi sarà ancora più bello per
Conte mettersi davanti alla tv,
per vedere se il Napoli e la Lazio riusciranno a volare come
la sua lanciatissima Juve. Perché più passano le giornate dei
due campionati, più si moltiplicano gli interrogativi: chi, e
quando, riuscirà a fermare questo squadrone?
© RIPRODUZIONE RISERVATA
IL GRANDE EX
Baggio: «Questa
squadra mi piace,
non molla mai»
PONTEDERA (Pisa)
Un pensiero alle centinaia di
ragazzi che lo hanno accolto
come una stella alle Olimpiadi
dei bimbi, che si sono tenute
ieri a Pontedera (Pi), e uno a
Fiorentina e Juventus, le
squadre dove ha giocato tra
gli anni 80 e 90 che si
incontreranno in campionato
martedì prossimo. Roberto
Baggio, presidente del Settore
tecnico federale, si è
espresso su questa sfida: «Da
Fiorentina-Juve può uscire
qualsiasi risultato perché
sono due ottime squadre.
La Fiorentina ha un ottimo
allenatore, ha voglia di fare
e dopo aver ottenuto buoni
risultati a Catania può
ripetersi anche a Firenze.
E poi questa squadra ha
giocatori di valore, come
Jovetic, che però a lasciato
crescere con calma. La Juve
è una squadra importante,
che non molla. L’ha
dimostrato anche col Chelsea.
È una sfida equilibrata. E
questo non lo dico col cuore,
ma con giudizio tecnico».
Sul litigio tutto milanista fra
Allegri e Inzaghi invece Baggio
non si è sbilanciato: «So che
si sta parlando di un litigio, ma
non mi permetto di giudicare,
non voglio intromettermi. Però
ho visto che hanno fatto pace
e questa è la cosa più
importante».
Stefano Lemmi
DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012
LA GAZZETTA SPORTIVA
3
#
numeri&
STATISTICHE
D ilPersonaggio
L’esultanza dei giocatori bianconeri che dopo la vittoria sul Chievo raccolgono l’ovazione dei tifosi LIVERANI
JUVENTUS
CHIEVO
2
0
(3-5-2)
(4-3-2-1)
1 Buffon; 2 Lucio, 19 Bonucci, 3 Chiellini; 33
Isla (dal 7’ s.t. 23 Vidal), 8 Marchisio (dal 28’
s.t. 26 Lichtsteiner), 6 Pogba, 24 Giaccherini, 22 Asamoah; 27 Quagliarella (dal 35’ s.t.
17 Bendtner), 9 Vucinic.
PANCHINA 30 Storari, 34 Rubinho, 4 Caceres, 11 De Ceglie, 15 Barzagli, 39 Marrone,
32 Matri, 12 Giovinco, 21 Pirlo.
ALLENATORE Carrera (Conte squalificato).
CAMBI DI SISTEMA nessuno.
ESPULSI nessuno.
AMMONITI nessuno.
54 Sorrentino; 21 N. Frey, 2 Dainelli (dal 28’
s.t. 20 Sardo), 12 Cesar, 13 Jokic; 25 Vacek,
16 L. Rigoni, 56 Hetemaj (dal 17’ s.t. 8 Cruzado); 6 M. Rigoni, 77 Thereau (dal 24’ s.t. 9
Moscardelli); 31 Pellissier.
PANCHINA 1 Puggioni, 23 Viotti, 3 Andreolli, 5
Guana, 39 Stojan, 33 Papp, 11 Samassa, 14
Cofie, 17 Di Michele.
ALLENATORE Di Carlo.
CAMBI DI SISTEMA nessuno.
ESPULSI nessuno.
AMMONITI Moscardelli per gioco scorretto,
Sorrentino per proteste.
la Moviola
Vucinic a segno
ma è fuorigioco:
giusto annullare
JUVENTUS 62%
CHIEVO 38%
TIRI IN PORTA
IIIIIIII
JUVENTUS 8
JUVENTUS 861
CHIEVO 579
TIRI FUORI
II IIIIIIIIIIII
CHIEVO 2
JUVENTUS 12
III
CHIEVO 3
MOMENTI CHIAVE
PRIMO TEMPO 0-0
5’ Quagliarella gira di testa, Sorrentino blocca.
9’ Quagliarella al volo da sinistra, Sorrentino devia a
fatica.
15’ Vucinic fugge da solo ma tira fuori.
29’ Giaccherini gira in corsa un passaggio di
Asamoah, Sorrentino devia.
32’ Asamoah da sinistra, Sorrentino si distende
bene.
40’ Giaccherini, smarcato da Quagliarella, calcia
alto.
SECONDO TEMPO 2-0
9’ Giaccherini scambia con Vucinic e sfiora il palo.
16’ M. Rigoni impegna per la prima volta Buffon.
17’ Chiellini schiaccia di testa a colpo sicuro,
miracolo di Sorrentino che respinge.
GOL! 18’ Quagliarella gira al volo, in mezza
rovesciata di destro, un angolo di Giaccherini.
GOL! 23’ Quagliarella entra in area tra Dainelli e
Cesar e infila di destro Sorrentino.
BARICENTRO ALTO 56,3 metri
BARICENTRO MOLTO BASSO 48.3 metri
43
La serie positiva della
Juve in campionato. Ultima
sconfitta il 15 maggio 2011:
Parma-Juve 1-0, gol di Giovinco
1
Una sola sconfitta in 13
mesi. La Juve, considerando
campionato e coppe, è la
squadra meno battuta d’Europa
Doppietta dopo la rete al Chelsea: «Settimana
bellissima. Corriamo tanto? Perché nemmeno vi
immaginate quanto lavoriamo in allenamento...»
DAL NOSTRO INVIATO
G.B. OLIVERO
TORINO
NOTE paganti 10.780, incasso di 406.155 euro; abbonati 27.356, quota di 865.094 euro. Angoli
6-3. Fuorigioco 2-1. Recuperi: p.t. 4’; s.t. 3’.
PALLONI GIOCATI
Quattro giorni
per conquistare
Londra e Torino
DI ALEX FROSIO
MARCATORI Quagliarella al 18’ e al 23’ s.t.
ARBITRO Russo di Nola.
POSSESSO PALLA
FABIO QUAGLIARELLA
La Juventus ha dovuto
aspettare il 18’ del secondo
tempo e la magia di
Quagliarella per sbloccare,
perché nel primo tempo è
stato annullato un gol a
Vucinic. Giustamente.
L’attaccante bianconero è
infatti in fuorigioco sul
tiro cross di Isla da destra
(foto SKY): il tocco in rete del
montenegrino arriva da
posizione irregolare.
Dubbi sul raddoppio Qualche
dubbio c’è sul raddoppio della
Juve, che nasce dalla
pressione forse fallosa di
Asamoah su Cruzado sulla
trequarti: il ghanese arriva in
corsa e appoggia una mano
sulla schiena del peruviano del
Chievo che difende il pallone di
spalle. Cruzado perde così il
pallone che poi lo stesso
Asamoah serve a Quagliarella
per il 2 0. La carica del
bianconero provoca anche le
proteste di Sorrentino.
Manca un giallo L’unico
ammonito di una partita tutto
sommato corretta e ben
governata dall’arbitro Russo è
stato Moscardelli nel finale:
l’attaccante arriva in ritardo su
Lucio. Ma mancherebbe un
altro giallo per un fallo analogo
di Vidal su Pellissier al 21’ della
ripresa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Ci sono partite sporche,
brutte e cattive che ti sembra di
stare in un saloon. Per uscirne
vivi bisogna essere veloci e letali come i pistoleri del vecchio
West, perché guerrieri come Cesar e Dainelli, quando possono
difendere il fortino, hanno lo
sguardo truce e vanno per le
spicce: se vuoi i tre punti loro
non te li regalano, devi prenderteli con le cattive maniere perché con le buone non c’è speranza. Juve-Chievo era una partita
così: quelle che sembrano fatte
apposta per Fabio Quagliarella,
il miglior pistolero di Antonio Conte per la facilità con la quale calcia
da ogni posizione,
con entrambi i piedi,
con potenza e precisione.
Settimana magica A
uno così, quando sta bene, non
puoi lasciare nemmeno un attimo perché gli basta quello per
fulminarti. Quando su un calcio d’angolo a metà ripresa il
Chievo gli ha lasciato addirittura un metro, la sentenza
era scritta: bang! Mezza rovesciata, gol. Pochi minuti dopo
stessa scena: dribbling, bang,
gol. E il saloon si è svuotato in
un attimo, i guerrieri del Chievo sono spariti e lì dentro, attaccati al bancone, sono rimasti i
bianconeri a festeggiare con
una birra. Offre Quagliarella, ovviamente: «È stata
una settimana bellissima.
Quella di Londra per me era
la partita della vita, dovevo
dimostrare di stare bene. La
standing ovation dei tifosi è
stata bellissima: un’emozio-
S
Fabio
Quagliarella, 29 anni, è
alla terza
stagione con la
Juventus:
campano, è
cresciuto nel
Torino
ANDREOLI
ne che ti ripaga di ogni cosa».
Adesso il pistolero si gode il momento magico nella speranza
(concreta) di non dover tornare
in panchina a Firenze: «Io spero
di giocare tutte le partite, quando non succede mi auguro di entrare dopo. Per Firenze vedremo, ma a me piace poco parlare: preferisco lavorare, le chiacchiere non contano».
Chievo portafortuna Contano i
gol, quelli che Fabio ha fatto al
Chievo, dopo quello al Chelsea:
«Sorrentino non voleva farci segnare, ma noi abbiamo continuato a fare il nostro gioco. Ciascuno di noi è in grado di dare il
suo contributo, anche per questo Conte ha cambiato alcuni titolari: noi corriamo sempre fino al novantesimo perché nemmeno vi immaginate quanto lavoriamo in allenamento». A
Vinovo si prova tutto: i
calci piazzati, i movimenti, gli schemi,
perfino le rovesciate e i tiri al volo.
Ma questi per
Quagliarella sono divertimento
puro. Fabio ha
doti acrobatiche e balistiche di
livello assoluto e contro il Chievo si diverte spesso a metterle
in mostra. L’1 aprile 2007, con
la maglia della Sampdoria al
Bentegodi, Quagliarella beffò
Squizzi con un tiro da quaranta
metri: bello e impossibile. Finì
1-1. Il 19 dicembre 2010, in
bianconero e sempre al Bentegodi, Fabio superò Sorrentino
con una rovesciata. Finì ancora
1-1. Ieri sera dopo la mezza rovesciata Fabio si è preoccupato
anche di raddoppiare. Stavolta,
grazie al pistolero, non è finita
1-1.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Official Bank
4
LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012
DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012
LA GAZZETTA SPORTIVA
5
SERIE A 4a GIORNATA L’ANTICIPO
IL QUESTORE DI FIRENZE
«Per la gara
di martedì
sarà tutto ok»
I NUMERI
«Confido nella buona
volontà di tutti per far sì che
non ci siano problemi, noi ci
saremo come sempre ma
speriamo di non dover
intervenire». Il questore di
Firenze, Francesco Zonno, ha
incontrato nella giornata di ieri
alcuni rappresenti della
tifoseria della Fiorentina, per
coordinare il lavoro in vista
di Fiorentina Juventus di
martedì prossimo, il big match
che farà registrare il tutto
esaurito. «La tifoseria viola
ha dato segnali positivi
in questi anni ha aggiunto
ho parlato con i tifosi e ho
spiegato loro che dobbiamo
fare fronte comune sempre
per far sì che non ci siano
situazioni particolari anche
in situazioni di grande
affluenza», ha concluso
il questore di Firenze.
doppiette in
bianconero per
Quagliarella; la
precedente il 5
dicembre 2010
in Catania-Juve
1-3. Per il
bomber
campano sono
16 i gol con la
Juve (15 in A e 1
in Champions)
Massimo Carrera, 48 anni, ha giocato con la Juventus dal 1991 al 1996 LAPRESSE
FRANCESCO BRAMARDO
TORINO
Il campionato si vince con
le piccole. Lo sa bene la Juve
che la stagione scorsa è tornata
sul trono soffrendo per i punti
persi proprio contro le provinciali. Ci voleva un’inversione di
rotta rispetto alla stagione scorsa, e c’è stata. Soffrendo, per carità, ma saper soffrire e colpire
al momento giusto è un pregio
delle grandi squadre, mai dome. Vittoria soft con il Parma,
di carattere a Genova, ancora
una volta nella ripresa con il
Chievo, messo alle corde per
45’ prima del k.o. nella ripresa.
La vittoria contro Sorrentino e
compagni vale doppio perché
ottenuta contro chi negli ultimi
tre anni ha rappresentato per i
bianconeri un osso duro (quattro pareggi negli ultimi cinque
incontri prima di ieri sera). Segno che la Champions a volte fa
bene, non spegne l’adrenalina.
Scacciato anche
l’ultimo fantasma
«E ora a Firenze»
Piegata la bestia nera Chievo, Carrera sorride
«Al Franchi spero accolgano Conte in tribuna»
Isla fuori dal
tunnel: «Dopo
tanti mesi,
finalmente sono
tornato in campo»
Scelte difficili Un buon test per
chi era al debutto, nelle parole
di Massimo Carrera: «Pogba ha
dimostrato di essere un grande
giocatore, ha un futuro davanti,
è un ragazzo serio e ha personalità, si è ben destreggiato». Di
positivo non c’è solo il risultato:
«Abbiamo avuto delle belle risposte, non era facile giocare
contro il Chievo chiuso in difesa. Bisognava aver pazienza, abbiamo vinto meritatamente».
Un SuperQuagliarella merita la
conferma a Firenze: «Fabio è in
un buon momento, vedremo se
fare questa scelta anche a Firen-
ze, lui e Vucinic stanno attraversando un’ottima condizione». E
adesso è difficile tenere fuori
qualcuno: «Non è un guaio, è
un vantaggio avere giocatori
che ti risolvono le partite o che
entrano come Lucio dopo un infortunio e trova i movimenti, è
il segno di una squadra completa. La nostra mentalità si vede
in campo, giochiamo sempre
per fare gol, giocare a calcio,
pressare e fare la partita fino al
fischio finale». Intanto si allunga la striscia: 43 gare senza
sconfitte. «Speriamo duri a lun-
go — riflette Carrera —. Contro
il Chievo non era facile, come
non lo sarà a Firenze, pensiamo
ad una gara alla volta, adesso
c’è Firenze, Roma e Champions
vengono dopo». A proposito di
Firenze, Conte dove si siederà?
«Sarebbe bello vederlo in tribuna, un segno di civiltà come accade in Inghilterra: aver paura
di un allenatore non ha senso».
Twitter e Marotta Isla e Chiellini hanno affidato a twitter le loro sensazioni sulla partita. «Dopo tanti mesi sono tornato a
giocare, è stata dura, devo lavorare ancora molto, era importante tornare in campo», ha
scritto il cileno ai suoi follower.
«Bella vittoria — il commento
di Chiello — abbiamo giocato a
ritmi altissimi, avanti così».
Soddisfatto l’a.d. Beppe Marotta, punti importanti ottenuti
4
con il turnover e contro un avversario ostico: «Tutte le partite hanno le loro insidie ma se
possiamo permetterci di cambiare formazione tenendo le redini del gioco significa che abbiamo una rosa in grado di rispondere in tutte le competizioni». Un buon test per Lucio con
un attaccante rapido come Pellissier: «Lo stato di forma lo trovi giocando questo genere di
partite, quindi è evidente che
un piccolo rischio lo si corre
quando si cambia continuamente la formazione. Ma per
migliorare, per crescere, per
far crescere i singoli giocatori
bisogna sottoporli a questo tipo di esami. Lucio è reduce da
un infortunio ma se Conte ha
deciso di metterlo in campo evidentemente ha riscontrato che
era a posto».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
2
IL TECNICO DEI VENETI
«Ma in attacco
il Chievo non
può sparire»
Di Carlo «Servono più idee
e maggiore velocità davanti»
Divisa ispirata allo United
9
danesi ad
aver giocato in
A con la Juve:
oltre a
Bendtner, che
ha esordito ieri,
anche Bronée,
J. Hansen,
K. Hansen,
Laudrup,
Ploeger,
Poulsen, Praest
e Sorensen
4
successi
della Juventus
nei primi 4
turni: nel torneo
scorso aveva
iniziato con
due vittorie e
due pareggi.
L’ultimo poker
iniziale per i
bianconeri nel
2009-10
3
sconfitte di
fila per il
Chievo: l’ultima
volta che aveva
infilato un tris
negativo fu fra
l’ottavo e il
decimo turno
del 2011-12. Per
i veneti 4 punti
in meno rispetto
allo scorso
campionato
Il Chievo con la maglia della contrada del Bruco?
Non proprio: la divisa ripropone i colori originari del
Newton Heat, l’attuale Manchester United ANDREOLI
DAL NOSTRO INVIATO
G.B. OLIVERO
TORINO
Mimmo Di Carlo l’aveva studiata bene. Magari un po’ troppo difensiva, con Luca Rigoni a
seguire l’attaccante della Juve che usciva centralmente dall’area, gli esterni bloccati e le punte
staccate dal resto della squadra. Ma il piano era
quello che aveva fruttato un punto l’anno scorso:
contenimento per oltre un’ora e poi vedere quello che succede davanti, magari inserendo Moscardelli. Il problema del Chievo (che ieri sera ha giocato con la terza maglia, decisamente inedita,
con le bande gialloverdi: un tributo al Newton
Heat F.C., ossia l’attuale Manchester United) è
che a un certo punto Quagliarella ha deciso di
vincere da solo la partita.
La prestazione Di Carlo sapeva che non perdere a
Torino sarebbe stato difficile, ma dalla sua squadra si aspettava soprattutto una buona prestazione per mettersi alle spalle la delusione della sfida
con la Lazio. E la prestazione è stata attenta, dignitosa, anche se troppo rinunciataria: «La Juve
si è dimostrata più forte, noi l’abbiamo contenuta
per un po’, ma poi è venuto fuori Quagliarella. I
bianconeri hanno meritato il successo perché
hanno premuto molto. Noi possiamo fare meglio
in fase offensiva, ma sono contento di aver ritrovato un Chievo compatto». Sorrentino ha fatto di
tutto per evitare la sconfitta, ma si è dovuto inchinare a Quagliarella: «Il nostro portiere è stato bravissimo — conferma Di Carlo — ha dimostrato le
sue qualità. Adesso la squadra deve ritrovare l’intensità e la velocità, da mercoledì contro l’Inter
mi aspetto miglioramenti: voglio vedere la squadra salire, cambiare gioco, cercare la profondità.
Da questa gara dobbiamo trarre le indicazioni utili per fare un salto di qualità. Quando ho messo
Cruzado, l’intenzione era quella di sfruttare la
sua tecnica per tenere la palla e servire le punte. I
nostri obiettivi adesso non cambiano: prima la
salvezza e poi qualcosa di più. Il nostro calendario all’inizio è difficile, ma poi migliora». E il Chievo non ha perso la fiducia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
LA GAZZETTA SPORTIVA
6
DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012
SERIE A 4a GIORNATA L’ANTICIPO
le Pagelle
di MIRKO GRAZIANO
JUVENTUS POGBA TIMIDO, LUCIO STA CRESCENDO
7
8
h
Allenatore Carrera
Il migliore Quagliarella
7
Sistema
ancora tutto
nella ripresa:
gambe
solide.
Sono 43 i risultati utili
consecutivi in campionato.
Carrera ne cambia cinque
rispetto a Londra. La Juve dilaga
solo nella ripresa per «colpa»
di un mostruoso Sorrentino
Subito un diagonale mancino
con miracolo di Sorrentino. Da
manicomio la mezza girata che
sblocca la gara. Giocata
sontuosa quella con cui segna il
2 0 (dal 35’ s.t. Bendtner s.v.).
CHIEVO PELLISSIER NON TIRA MAI. BRAVO CESAR
5,5
7,5
h
Il migliore Sorrentino
Allenatore Di Carlo
5,5
Fa il «sacco»
per tutta
la gara.
Resiste
un’ora
L’organizzazione difensiva è
buona. Ma va sul ring convinto
di affrontare il miglior Tyson di
sempre. Quattro difensori e tre
centrocampisti praticamente
sempre dietro la metà campo.
Un primo tempo da incorniciare.
Fa il fenomeno su Quagliarella,
Giaccherini e Asamoah. Nella
ripresa miracolo vero su
Chiellini. E per poco non prende
pure la girata gol di Quagliarella.
6
6,5
6,5
6,5
5,5
6
5
6
6,5
5
6
6
Buffon
Lucio
Bonucci
Chiellini
Isla
Marchisio
Frey
Dainelli
Cesar
Jokic
Vacek
L. Rigoni
I guanti
non vanno
nemmeno
lavati. I suoi
ragazzi fanno
scudo, non
concedono
nulla, e quando
passa un tiro
di Rigoni,
Gigi risponde
con tanta
serenità.
Eccolo di
nuovo il gigante
brasiliano,
e il disastroso
precampionato
è soltanto
un pallido
ricordo.
Preciso
nelle chiusure,
utile anche
in fase di
ripartenza.
Non è una di
quelle partite
da mal di
stomaco, però
Leo da Viterbo
fa tutto
davvero bene.
Testa alta,
fisico quando
serve, e il solito
piedino da
centrocampi
sta.
Parte così così,
un appoggio
molle per poco
non innesca
Pellissier.
Poi, però, è un
crescendo
Chielliniano,
ovvero a suon
di sportellate
e anticipi tutta
potenza: è
un Tir.
Il rodaggio è
iniziato. Non è
al massimo, o
meglio non è
ancora
completamente
dentro i
meccanismi di
Conte. Ha
una buona
occasione,
ma sciupa di
destro.
Quanto corre
questo ragazzo.
Ancora a secco
a livello di gol,
ma anche
quando non
riesce a
incidere
nell’area
avversaria
eccelle per
cuore e
quantità.
Inchiodato là
dietro. Di
spingere non
se ne parla
proprio, il
problema è che
anche la fase
difensiva non è
impeccabile:
Asamoah crea
pericoli su
pericoli dalle
sue parti.
Ruvido, anzi
a tratti fa il
«buttafuori»
con chi
pretende di
entrare dalle
sue parti.
Uccellato da
Quagliarella in
occasione del
2 0 che chiude
la gara (dal 28’
s.t. Sardo 5,5).
Altro armadio
là in mezzo.
Gioca sul
contatto, fa
sentire il fisico,
e se serve non
risparmia
qualche
scarpata da
vecchio
stopper di
provincia. Lui
sbaglia poco.
Il primo tiro
della partita
è suo: dalla
grande
distanza, niente
di eccezionale,
Buffon para
comodo
comodo. Poi,
come Frey, si
«chiude» nella
sua metà
campo.
L’ordine
è chiaro: prima
di tutto
rompere
il gioco
avversario.
Ripartire e
impostare ieri
non erano
priorità. Pulisce
sulla linea di
porta una palla
vagante.
Gioca davanti
alla difesa.
Anzi, spesso
va a fare il
centrale
aggiunto
in mezzo a
Dainelli e
Cesar. Meglio
nel lavoro
sporco. Fase di
impostazione
deboluccia.
5,5
7
7
6
6,5
6
6
5
5
5
5,5
5,5
Pogba
Giaccherini
Asamoah
Vucinic
Vidal
Lichtsteiner
Hetemaj
M. Rigoni
Thereau
Pellissier
Cruzado
Moscardelli
E’ chiaramente
un giocatore
con grandi
prospettive.
Ma l’esordio
si paga,
soprattutto a
19 anni. Un po’
timido con
quegli appoggi
sempre
per vie
orizzontali.
Pronti via,
mette una
bella palla
per
Quagliarella,
poi gira lui
stesso a rete:
paratissima
di Sorrentino.
E’ suo il calcio
d’angolo che
porta all’1 0.
Inesauribile.
Partiamo dal
presupposto
che questo
torello ghanese
gioca fuori
ruolo. Eppure
non ha ancora
fallito una gara.
Difende,
attacca, regala
assist al bacio
e picchia,
quando serve.
Nel primo
tempo regala
una gran
discesa di
venti metri
conclusa con
destro a girare
dal limite
dell’area: di
poco a lato.
Poi, un po’
di fioretto e
niente più.
Si alza dalla
panchina,
va a scaldarsi e
lo Juventus
Stadium
esplode.
E’ lui l’idolo del
momento.
Entra sullo
0 0 e la
Juventus va a
vincere: è solo
un caso?
Prende il posto
di Marchisio,
a giochi
praticamente
fatti. Utilizza
lo scorcio di
gara per
mettere
comunque
a punto una
condizione
non ancora
ottimale.
Vale l’identico
discorso fatto
per Vacek.
Non è giornata
per
spensieratezze
varie. Di Carlo
ieri chiedeva
di fatto ai suoi
soltanto
«spallate» nel
cuore del
campo.
Travolto
fisicamente.
Lui sì che
avrebbe il
compito di
tramutare in
oro le rarissime
palle giocabili
del Chievo,
ma appare
troppo
leggerino là
davanti.
Si sbatte,
eccome se si
sbatte.
Parte come
mezzapunta,
ma di fatto è
un
centrocampista
aggiunto
in fase di
ripiego.
Alla fine, tutto
lavoro inutile.
Brutta serata
per chi fa
l’attaccante
in una squadra
che pensa solo
a difendere,
oltretutto
contro i
campioni
d’Italia. Zero
tiri verso
la porta
bianconera.
Buttato nella
mischia quando
si è ancora
sullo 0 0. Non
fa in tempo a
entrare che la
Juventus
dilaga.
Non lascia
comunque
alcun tipo di
segno sulla
sfida.
Mette in
mostra
i soliti numeri,
la solita tecnica
sopraffina.
Lo fa però
quasi sempre
lontanissimo
da Buffon,
perché
Chiellini non
gli concede
nulla.
GLI ARBITRI
RUSSO 6 Giudica regolare la carica di Asamoah su Cruzado nell’azione che porta al 2-0: è la sua unica sbavatura. Altomare 7 - Nicoletti 6; De Marco 6 - Palazzino 6.
DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012
LA GAZZETTA SPORTIVA
7
8
LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012
SERIE A 4a GIORNATA
La versione di Max
Allegri fa sul serio:
«Io non mi dimetto
Vedrete la reazione»
L’allenatore non passa al 4-2-3-1, scatto d’orgoglio
dopo la brutta settimana: «Tutta la squadra è con me»
Perché vedere
UDINESE-MILAN
Due tecnici in discussione a
caccia disperata di risultati:
Guidolin cerca la prima
vittoria; Allegri l’attesa
inversione di tendenza
Friuli, ore 15
DAL NOSTRO INVIATO
MARCO PASOTTO
MILANELLO (Varese)
Alt, fermi tutti: «Prima
parlo io. Le domande le farete
dopo». Silenzio in sala. Per la
testa dei presenti passano i
pensieri più disparati: che cosa vorrà mai dire Massimiliano Allegri? Anche perché le ultime settimane sono state
piuttosto turbolente e ogni
ipotesi è lecita. In realtà non
c’è nulla di epocale, soltanto
una gran voglia di riprendere
in pugno la situazione sotto
tutti i profili: di squadra, di
ambiente e personale. Ieri il
tecnico rossonero ha lanciato
una sorta di grido di battaglia, cercando di dare una
shakerata generale. «Ho letto
su alcuni giornali di una certa
mia rassegnazione, del fatto
che starei trattando le dimissioni. Siccome è una cosa che
mi rompe parecchio le scatole, vorrei chiarire che da parte
mia non c’è alcuna rassegnazione. E soprattutto non c’è
da parte della squadra. Questa è una mancanza di rispetto verso i tifosi e la società. È
un momento non facile, ma
stiamo cercando di migliorare per fare un’annata importante. Questo gruppo ne è in
grado. Ne verremo fuori. A
Udine dovremo osare, cercheremo di trovare il colpo
d’ala». Un perfetto motivato-
ATTACCO EMANUELSON VA A DESTRA
Dentro Urby
Boateng jolly
a gara in corso
DAL NOSTRO INVIATO
MILANELLO (Varese)
Per il 4-2-3-1 c’è ancora tempo, per il 4-3-3
(o 4-3-1-2 camuffato) invece pare sia scoccata
l’ora. Allegri non stravolge il sistema di gioco
(«cambieremo poco o nulla»), ma gli dà un’aggiustatina con una vittima illustre: Boateng impiegato a gara in corso con compiti di «spaccapartita».
Un classico di Allegri. Il tecnico ieri spiegava che
Prince ha difficoltà nel giocare con l’avambraccio avvolto nelle bende, ma in realtà la scelta è
anche tecnica, visto che il rendimento del Boa
continua a essere al di sotto degli standard. Il suo
futuro tattico, tra l’altro, sembra segnato: «Era
un mediano e resta un mediano. Ho iniziato a
farlo giocare trequartista perché mi serviva qualcuno che andasse a occupare l’area. Ma lui diventerà giocatore di livello europeo da mezzala».
L’ex Zapata Dunque, fuori Boateng e dentro
Emanuelson. Nel tridente d’attacco l’olandese
dovrebbe essere impiegato a destra, in modo da
lasciar agire El Shaarawy sull’altra fascia, dove
si trova più a suo agio («occorre cambiare le soluzioni offensive», ha fatto notare ieri Allegri). Il Faraone dovrebbe aver vinto il ballottaggio con Bojan, in non perfette
condizioni fisiche. In mediana confermato il rientro di Montolivo, con
Ambrosini favorito su De Jong in
mezzo. In difesa la coppia di centrali è inedita: accanto a Mexes ci
sarà Zapata, che debutta da titolare proprio nella «sua» Udine, dove è stato svezzato e preparato al grande calcio. A sinistra testa a testa fra De
Sciglio e Mesbah. Bonera alla fine è partito per
Udine, ma rimarrà in panchina. Non convocati
Flamini (infiammazione a un ginocchio) e Yepes, diventato papà per la terza volta. Intanto si
allungano i tempi di recupero per Pato: niente
Parma, Allegri spera di riaverlo per il derby.
m.pas.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
4
re aziendale. Anche di se stesso: «Anche dopo le cessioni di
Ibra e Thiago ho accettato
questa terza stagione al Milan
con grande entusiasmo e determinazione. E la squadra
con me».
Ironia Ecco. La dialettica è quella giusta per svoltare. Oggi dovranno seguire i fatti. Ma c’è
ancora una precisazione da fare, prima che arrivino domande scomode: «Mercoledì sono
andato al centro Vismara perché la società mi ha invitato a
seguire da vicino il settore giovanile. Cosa che peraltro mi ha
riempito d’orgoglio. Sono andato per salutare tutti gli allenatori e i ragazzi. Con Inzaghi
c’è stato uno scambio di idee e
opinioni, nulla più. Anche perché lui ora è un allenatore, non
lo posso più mettere in panchina e quindi non si può più arrabbiare». La battuta è carina e
d
HA
DETTO
S
sulla stagione
«Questo gruppo è
in grado di fare
un’annata
importante. Dopo
le cessioni di Ibra
e Thiago ho
accettato questa
terza stagione al
Milan con
entusiasmo»
per quanto riguarda Allegri significa argomento chiuso.
Crescita Da qui in avanti, il
«question time» è aperto. «Basta che si parli della partita...»
sorride il tecnico, che nonostante turbolenze di ogni genere è apparso rilassato. Magari
le buone sensazioni arrivano
dalla sfida del Friuli, che l’anno scorso fu la gara della svolta. Dopo il peggior primo tempo di tutta la sua gestione, la
squadra si svegliò nel finale recuperando il gol di Di Natale
con Maxi Lopez ed El Shaarawy. Fu la partita che permise
ai rossoneri di giocarsi ancora
il titolo (in caso di sconfitta sarebbero stati raggiunti dall’Udinese e la Juve sarebbe rimasta in testa con una partita
in meno). «Questa però sarà
una sfida del tutto diversa. Comunque finisca, non potrà essere la gara della svolta. Sarà
solo una gara di passaggio per
crescere ancora. I ragazzi hanno lavorato bene, faremo una
bella prestazione». Tutto, o
quasi, ovviamente passa dai
gol. Che latitano. «Dobbiamo
fare meglio là davanti: perché
ci arriviamo, ma poi la palla
non entra». I numeri parlano
di tre reti in quattro partite,
ma con tre di queste senza marcatori. Situazioni che l’allenatore deve rimettere a posto, un
po’ come il logo societario cucito capovolto sulla polo d’ordinanza. «Chissà, magari porta
bene», sorride Allegri. Se oggi
dovesse andar come si deve a
Udine, scommettiamo che indosserà sempre quella.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
L’AVVERSARIA IN DIFFICOLTÀ COME IL COLLEGA
PRIMAVERA
I NUMERI
Genoa e Inter
imbattibili
Frena la Lazio
vittorie
di Allegri
in trasferta
contro Guidolin;
nei 6 precedenti
3 vittorie e 3
pareggi per il
rossonero
contro il collega
Prosegue a punteggio
pieno la corsa di Genoa (nel
girone A, battuta la Samp nel
derby) e Inter (nel B), mentre
dopo tre vittorie di fila non
va oltre il pari la Lazio (nel C).
Il Milan batte il Varese con un
gol nel finale, solo un pari per
la Juventus a Grosseto.
GIRONE A Cagliari-Fiorentina
1-1; Empoli-Novara 4-3;
Genoa-Sampdoria 1-0;
Grosseto-Juventus 0-0; Pro
Vercelli-Parma 2-0;
Siena-Livorno 1-1;
Torino-Spezia 5-1. Classifica:
Genoa p. 12; Empoli 9; Torino
8; Juventus, Fiorentina e
Cagliari 7; Spezia 6;
Grosseto, Sampdoria,
Novara, Livorno e Siena 4;
Pro Vercelli 3; Parma 0.
GIRONE B Atalanta-Modena
3-0; Brescia-Padova 2-0;
Cesena-Cittadella 2-3;
Chievo-Bologna 0-3;
Milan-Varese 3-2;
Sassuolo-Inter 1-3;
Udinese-Verona 0-0.
Classifica: Inter p. 12; Atalanta
9; Bologna 7; Milan, Cittadella,
Varese, Sassuolo, Modena e
Chievo 6; Padova, Brescia e
Verona 4; Cesena 3; Udinese 2.
GIRONE C Ascoli-Crotone 3-2;
Bari-Lanciano 2-2;
Juve Stabia-Lazio 1-1;
Palermo-Reggina 3-1;
Pescara-Napoli 3-1;
Roma-Vicenza 2-2;
Ternana-Catania 0-2.
Classifica: Lazio p. 10; Napoli
9; Juve Stabia 8; Palermo,
Roma 7; Pescara, Reggina e
Catania 6; Bari 5; Ascoli 4;
Crotone e Ternana 3; Vicenza
2; Lanciano 1.
Guidolin: «Il futuro è Udine
2 Magari come dirigente»
3
gare
senza gol
negli ultimi 5
precedenti
casalinghi di
Guidolin con il
Milan
Kevin Prince
Boateng, 25
anni LAPRESSE
Il tecnico: «Sono
solidale con Max
ma devo pensare
a risolvere
i nostri problemi»
MASSIMO MEROI
UDINE
Francesco Guidolin ieri
non ha dovuto andare a fare la
pace in tv con Gianfranco Cinello. All’Udinese la panchina del
tecnico non sarà solidissima,
ma perlomeno non ha alcun
collega del settore giovanile
con il quale è in cattivi rapporti. Gianfranco Cinello a suo
tempo, ha fatto il centravanti
dell’Udinese e oggi allena i giovanissimi. Ieri a precisa domanda su quali fossero i suoi rapporti con il collega Guidolin ha
risposto con un sorriso amaro
aggiungendo: «Andiamo con
la prossima».
Precisazione Ce ne sono state
tante di domande, più del solito. Anche perché non più tardi
di 48 ore fa, al termine della
partita con l’Anzhi lo stesso
Guidolin aveva confessato di
sentirsi in discussione: «Premesso che un allenatore deve
avere sempre le antenne ben
dritte e sentirsi sempre in bilico e che tra le poche qualità
che ho ci sono quelle di essere
teso e attento — la sua sottolineatura —, con quelle parole
volevo solamente manifestare
Francesco Guidolin, 56, l’anno scorso ha chiuso al 3˚ posto con l’Udinese AP
la mia solidarietà a un collega.
Quanto al mio presente, la mia
unica preoccupazione è quella
di risolvere i problemi della
mia Udinese».
Nipotini Guidolin è poi andato
oltre quasi a voler scacciare le
voci di un contatto tra Gino
Pozzo e l’avvocato Bozzo, manager di Gigi Del Neri che sarebbe il suo eventuale sostituto
nel caso le cose da qui alla prossima sosta dovessero precipitare. «Se mi dite di guardare oltre io mi immagino ancora allenatore dell’Udinese tra due anni nello stadio nuovo. E poi potrei anche cambiare ruolo, magari fare il dirigente, diventare
nonno e portare il nipotino al
Friuli facendogli vedere uno
stadio con dentro 20 mila tifosi
che esultano, tifosi solo nostri,
non di altre squadre. Mi dà un
grande fastidio quando nelle
partite di cartello metà spetta-
tori si alzano in piedi per un gol
che subiamo».
Segnali A proposito di gol subiti, è lì che l’Udinese deve migliorare. Guidolin, che del Milan non si fida («è una squadra
di qualità e dopo una settimana movimentata ci metterà
una grande cattiveria agonistica»), ci spera: «Il gruppo è nuovo, servirebbe un po’ di tempo
per farlo funzionare, ma noi allenatori abbiamo delle scadenze improrogabili dettate dal calendario. Servono punti. Con
l’Anzhi abbiamo registrato dei
segnali ai quali ne dovranno seguire altri. L’importante è che
in squadra ci sia collaborazione. La nostra filosofia è combattere per novanta minuti e quando riusciamo ad andare forte
ce la possiamo giocare contro
tutti». Anche e soprattutto con
il Milan di questi tempi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012
Guardiola è il sogno
«Milan, non si sa mai»
«Io ai rossoneri, allo United o c.t. Spagna? Non ora»
Ma da Gullit a Costacurta sono altri gli incubi su Allegri
veduto a cucirgli nuova fiducia addosso. E Udine è stato
un po’ un talismano di Allegri:
da Udine è cominciato il suo
percorso fra le panchine della
Serie A, a Udine nella stagione
scorsa il Milan si era rimesso
in corsa per lo scudetto.
ALESSANDRA BOCCI
MILANO
Più il periodo è nero, più
si sogna. E, stando a quanto ha
dichiarato Pep Guardiola, i tifosi del Milan e il suo proprietario Silvio Berlusconi possono continuare a fantasticare
sulle possibilità di convincere
l’allenatore più vincente di
questi anni. «Io al Milan? Non
si sa mai, dico solo che quest'
anno non tornerò ad allenare,
sto bene a New York con la
mia famiglia». Quindi possono sognare i tifosi del Milan,
ma anche quelli del Manchester United e della nazionale
spagnola, accostati al club rossonero nelle domande fatte a
Pep durante un evento benefico a Città del Messico.
Dubbi Per il momento, anno
sabbatico: i bimbi di Guardiola sono stati iscritti in una scuola di New York e lui non ha intenzione di cambiare i piani.
Ma il giochino delle attribuzioni per il futuro continuerà, e
l’ex tecnico blaugrana lascia
un enorme punto di domanda
appeso dietro di lui, un po’ come il sorriso dello Stregatto di
Alice che appare, scompare, e
lascia un sogghigno felino nell’aria. Ma non è certo Guardio-
la il peggiore incubo di Massimiliano Allegri, che è partito
per Udine lasciandosi dietro
non sorrisi enigmatici, ma una
scia di arrabbiature, tensioni,
dubbi di formazione che se
non altro servono a riportare
tutto nella dimensione che
ama. Allegri ha trovato ad
aspettarlo a Udine l’antico maestro Galeone, che avrà prov-
Pep Guardiola,
41 anni, da
allenatore del
Barcellona ha
vinto 3 volte
la Liga e due
Champions
League
REUTERS
Snodo Udine ha un senso come
luogo cruciale e ieri sera le
chiacchiere con Galeone saranno servite a tenere a bada fantasmi ben più angoscianti del
Guardiola che si rilassa in America. Tassotti, autorevole candidato a prendere il posto se tutto andasse male, è una faccia
familiare e troppo simpatica ad
Allegri per procurare incubi.
Non è stato possibile convincere Capello l’estate scorsa, pare.
Ma Costacurta e Gullit, due milanisti liberi subito, potrebbero
insinuarsi nei pensieri del tecnico in discussione. Costacurta
ha già detto che sarebbe pronto («Come dire no al Milan?») e
la stessa cosa era stata dichiarata da Gullit. Già, come dire no
al Milan, pure incerottato e sfibrato. Ma il primo problema di
Allegri oggi sarà come rispondere «Sì, ci siamo ancora». E
convincere il campionato, e tifosi più torvi di certi spiriti notturni. Per non parlare del capo,
che paziente non è mai stato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
A
POSSIBILI
SOSTITUTI
S
Mauro
Tassotti,
52 anni, vice
allenatore del
Milan dal 2001
AP
Pace e disco:
lo strano venerdì
di SuperPippo
Firmata la tregua
con Allegri, Inzaghi
ha passato la
serata al Byblos:
c’era l’amico Vieri
S
S
Ruud Gullit,
50, ha allenato
Chelsea,
Newcastle,
Feyenoord, L.A.
Galaxy e Terek
EPA
9
L’EX ATTACCANTE DOPO LA LITE DI MERCOLEDÌ
GABRIELE PARPIGLIA
MILANO
Alessandro
Costacurta,
46, ha allenato il
Mantova in B
nella stagione
2008-09 EIDON
LA GAZZETTA SPORTIVA
Camicia bianca, giubbino di pelle griffato e jeans chiari con l’immancabile amico
Giovanni accanto. Milano, intorno all’una di notte Filippo
Inzaghi, allenatore del Milan
(categoria Allievi), si è presentato all’interno della discoteca
Byblos, zona cimitero Monumentale, per godersi la sua prima serata da neo amico di Massimiliano Allegri. Subito dopo
la pace «telecomandata» da
Milan Channel, Pippo ha lasciato Milanello e si è diretto
al caffè Biancolatte, in zona
Repubblica, dove ha consumato un caffè e chiacchierato con
l’amica giornalista Selvaggia
Lucarelli. Pippo si è mostrato
sereno soprattutto perché ha
rivelato di aver ricevuto
molti sms di solidarietà dai colleghi.
La sera per Inzaghi (che ha abbandonato defi-
nitivamente la sua casa a Gallarate, scegliendo di vivere a
Milano, in zona corso Magenta) relax. Cena leggera a base
di sushi e via al Byblos.
Bobo e Lippi All’interno della
discoteca Inzaghi ha prima salutato l’amico Bobo Vieri (senza la pallavolista Nabila
Chihab, la storia tra i due è già
al capolinea), che era al tavolo con Nicole Minetti, Nina
Moric e Raffaella Zardo. Poi
Pippo si è diretto nella parte
esterna del locale dove ha
chiacchierato con il procuratore amico Davide Lippi. Inzaghi, è stato preso d’assalto dalle fan e si è concesso posando
per le fotografie di rito e rilasciando autografi. Oltre agli
impegni sportivi Inzaghi (sabato ha partecipato al Red
Bull Street Style, a Lecce, in
giuria, un’ospitata che gli ha
garantito 25 mila euro per la
sola presenza) sta valutando
se accettare l’invito di «C’è posta per te», la trasmissione di
Maria De Filippi, che ha
già ospitato sportivi
come Alessandro Del
Piero e Federica Pellegrini. Inzaghi continua a far notizia anche fuori dal
campo.
© RIPRODUZIONE
RISERVATA
10
LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012
SERIE A 4a GIORNATA
no Triplete 2010, l’olandese mise a segno una doppietta su punizione proprio a San Siro, un
colpo basso con tiro secco nella
prima esecuzione e un colpo a
foglia morta nella seconda. Finì 4-3: due gol su punizione nello stesso match, Wes li considera una vera rarità. In quel suo
primo anno interista, la mira fu
perfetta: 5 reti da fermo.
Wesley
Sneijder, 28
anni LINGRIA
L’Inter sfida
San Zero
Tredici mesi senza Fra l’altro le
statistiche raccontano che è
passato un bel po’ di tempo dall’ultimo suo gol su punizione.
Quanto tempo? Dal 6 agosto
2011, finale di Supercoppa Italiana a Pechino contro il Milan.
Un acuto isolato, che è rimasto
tale in tutti i sensi.
Transizione Wes che è di un’importanza basilare nell’impianto di gioco di Stramaccioni: il
percorso che porta il pallone
dalla zona d’impostazione alla
prima linea, per l’Inter sembra
quasi diventato una via crucis.
Niente lancioni, sia chiaro, ma
una fatica bestiale sì. Fatica
che con Sneijder si abbatte quasi del tutto, perché il suo lavoro
di cucitura arretrando fino a
centrocampo permette all’Inter di svolgere meglio il transito verso la zona offensiva. Anche per questo Sneijder è un super valore aggiunto.
Sneijder, la chiave giusta
per sentirsi di nuovo a casa
C’è da sfatare il Meazza e Wes torna titolare dopo la rabbia di Torino
Cerca il revival del 2010: al Siena segnò una doppietta su punizione
Perché vedere
INTER-SIENA
Due squadre alla ricerca
della continuità, due
allenatori che amano
cambiare le loro squadre
anche a gara in corso
Meazza, ore 15
DAL NOSTRO INVIATO
MATTEO DALLA VITE
APPIANO GENTILE (Como)
L’ultima immagine di
Wes è custodita nella testa dello steward dell’Olimpico di Torino. «Apri il cancello!», si è sentito dire. Col punto esclamativo. Era il 21’ st. Quello della sostituzione e della rabbia senza
salutare nessuno. Wesley
Sneijder è così. Così come illustra Strama: «Lui si arrabbia in
maniera proporzionale ai minuti che non gioca. Se esce all’89esimo lo fa per un minuto,
e così via... Questo è il più grande segnale di un leader, di un
giocatore che vuole giocare e
vincere tutto. Oggi la sua voglia è pari al 100%». La voglia
di un leader che torna.
San... Zero Detto che - tanto per
verificare la gag di Cassano non è volata alcuna multa, eccoci al Wes che si rimette a ragionare calcio dopo un tweet
rasserenante («Mi sono arrabbiato solo perché voglio giocare e non per problemi col tecnico») e dopo la panca vissuta
contro il Rubin: serve il suo magistero, perché San Siro va «vio-
DUBBI TATTICI DALLA DIFESA A TRE (IN CORSA) AL CAPITANO CHE PUO’ RIFIATARE
Chivu, Zanetti e Alvarez
Stramaccioni valuta tutto
trebbe vedere Guarin, Cambiasso e ancora Alvaro Pereira (o
Gargano). Tutte soluzioni alle
quali Strama ha pensato, come
anche al 4-4-1-1 con Alvarez largo a sinistra che - accentrandosi
- si affianca a Sneijder. In questo caso, Cassano non sarebbe
titolare. «Alvarez dall’inizio è
più che una soluzione. L’anno
scorso non avevo Cassano, Palacio e Coutinho: Alvarez,
Sneijder e Milito sono andati in
campo quasi sempre. Ricky fece
una bella gara a Udine (al fianco di Sneijder, ndr) e nel derby
cominciò la gara da centrocampista largo a sinistra».
APPIANO GENTILE
Chivu c’è, «e sinceramente sono contento» dice Strama. Che forse mai come ieri si
è messo a ragionare su possibili varianti. Quali? Vediamo.
Difesa Più facile che la compo-
sizione a tre sia fatta a partita
in corso che dall’inizio. «Il recupero di Chivu - riprende Andrea Stramaccioni - è molto
importante. Va a completare
una batteria di cinque difensori centrali che mi permetterà
di fare qualcosa che non ho ancora potuto fare perché non li
ho mai avuti a disposizione tutti insieme. Con Cristian possiamo mettere in campo anche altre soluzioni. La difesa a tre?
Può essere, è evidente anche
dalla composizione della rosa.
Se giocherò a tre è perché avrò
un giocatore che mi fa da playmaker basso. Avere cinque difensori centrali è stata una
scelta anche per questo perché se fossi stato sicuro di giocare sempre a due bastavano
quattro difensori». Poi, l’aggiunta doverosa: «Undici squadre su 20 giocano con la difesa
a tre in Italia...». Insomma,
Strama non segue l’onda ma ci
pensa. Così, il trasloco di Nagatomo a destra e il posizionamento di Jesus a sinistra (con
Chivu e Ranocchia centrali)
Cristian Chivu, 31 anni PHOTOVIEWS
potrebbe proprio portare a
una difesa a 3 durante il match facendo salire il giapponese nella fase propositiva.
Centrocampo Alcuni sussurri lasciano pensare che Javier Zanetti possa rifiatare anche in vista
della gara di Verona mercoledì:
e allora il centrocampo a tre po-
Attacco Tutto dipende da come verrà apparecchiato il centrocampo: se di partenza sarà
a 3, ecco che Cassano (sempre
titolare nelle gare a San Siro)
sarà ad altezza Milito con dietro Sneijder. «Ma ora dobbiamo far parlare il campo e sfatare questo tabù di San Siro. La
voglia di fare e non mollare dev’essere la base di una grande
squadra: contro il Rubin abbiamo reagito due volte, e questi
sono i segnali giusti. Vincere
serve anche per stare vicini al
vertice della classifica. Occhio, poi, perché il Siena si difende bene riuscendo a mantenere una pericolosità davanti». Come San Siro.
lato». Qualcuno lo chiama già
San Zero: niente di blasfemo,
ma adesso il tappo maledetto
va rimosso.
4
I NUMERI
La doppietta «punitiva» Ormai la
striscia di fila è una filastrocca
che si sa a memoria: fra
Hajduk, Vaslui, Roma e Rubin,
l’Inter non ha ancora vinto in
casa come successe già a quella
targata 1970-71 che poi andò a
conquistare lo scudetto. I nerazzurri di Heriberto Herrera
(e di Invernizzi poi) batterono
il Torino alla quinta, oggi c’è il
Siena e a Sneijder vengono dolci ricordi: il 9 gennaio dell’An-
4
BILANCIO
SENESE
L’Inter è per il
Siena l’unica
delle attuali
avversarie di
campionato mai
superata in un
confronto di
Serie A (con il
Pescara non ha
ancora mai
giocato).
I risultati
Così il Siena, in
campionato,
contro le
squadre di
questa Serie A
(giocate-vinte).
Chievo 14-6
Cagliari 14-5
Lazio 16-5
Roma 16-5
Palermo 14-4
Udinese 17-4
Torino 7-3
Atalanta 12-3
Fiorentina 14-3
Genoa 8-2
Bologna 10-2
Catania 10-2
Sampdoria 15-2
Napoli 8-1
Parma 14-1
Juventus 14-1
Milan 16-1
Inter 16-0
13
i mesi dall’ultimo
gol di Sneijder su
punizione: era il 6
agosto 2011,
l’olandese segnò
a Pechino
in Supercoppa
italiana
contro il Milan
4
SAN SIRO
STREGATO
Inter e Milan
non vincono a
San Siro da 7
gare. Eguagliata
la serie nera del
1985.
Nel 1985
Inter-Napoli 1-1
Inter-Juve 1-1
Inter-Legia 0-0
Milan-Inter 2-2
Inter-Torino 3-3
Milan-Waregem
1-2
Milan-Juve 0-0
Inter-Samp 1-0
Nel 2012
Inter-Hajduk
0-2
Milan-Samp 0-1
Inter-Vaslui 2-2
Inter-Roma 1-3
Milan-Atalanta
0-1
MilanAnderlecht 0-0
Inter-Rubin 2-2
Facce e varianti L’importanza
di Wes ha anche conseguenze
tattiche: lo Stramaccioni ancora privo di Palacio potrebbe dall’inizio o in corsa - farlo lavorare (oltre che dietro Milito)
con Cassano o Alvarez. Col primo c’è lo spostamento del numero 99, largo e sulla linea offensiva; con l’argentino, invece, potrebbe esserci una coppia
di trequartisti dietro al Principe (come a Udine un campionato fa, miglior match di Alvarez)
o l’utilizzo di Ricky stesso da
centrocampista di sinistra (come nel derby del 6 maggio) per
un 4-4-1-1 compatto ma elastico. Strama ragiona, e Wes deve
solo fare Wes.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Gazzetta.it
GLI AVVERSARI
Il Siena ci riprova
contro l’unica big
mai sconfitta
Gazza
Tvf
ALESSANDRO LORENZINI
SIENA
In sedici precedenti, fra casa e trasferta, il
Siena non ha mai battuto l’Inter. Un vero tabù
per i bianconeri che invece, nella loro storia in
serie A, hanno piegato tutte le altre grandi almeno una volta. L’Inter no: 4 pareggi e 12 sconfitte.
Quel pari guastafeste Al Meazza finora il Siena ha
messo insieme due pareggi, uno dei quali, però,
particolarmente pesante: il 2-2 (reti di Vieira e
Balotelli per l’Inter, Maccarone e Kharja per il
Siena) nel finale del campionato 2007/2008,
con l’allora squadra di Beretta già salva, rimandò clamorosamente la festa scudetto di Mancini
e compagnia. Da allora solo sconfitte, compresa
quella dello scorso anno: Siena in vantaggio con
D’Agostino, ma poi incapace di resistere al ritorno nerazzurro (doppietta di Milito, un gol su rigore).
m.d.v.
Il Milito di Cosmi Nonostante il tabù, l’allenatore
Serse Cosmi non vuol sentir parlare di un Siena
come vittima predestinata, tanto da pensare anche a una squadra offensiva: «Non è vero che
non abbiamo niente da perdere: abbiamo tutto
da perdere, la posta in palio è la stessa di tutti gli
altri incontri. A noi servono punti e dobbiamo
cercare di conquistarli ovunque. Hanno giocato
con il Rubin giovedì? – ha anche ironizzato Cosmi – Beh, noi abbiamo avuto il Prato (nell’amichevole di metà settimana, ndr), perché non volevamo vantaggi... Milito? Pochi se lo ricordano,
perché si preferisce non parlare di quel campionato (il Genoa restò in B per illecito, ndr), ma
con me fece più di venti gol nel 2004-2005. Poi
andò in Spagna: nessuna grande credette in lui,
salvo ripensarci più tardi».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Marco Materazzi BOZZANI
I GOL DELLA A
QUELLI DI B
E ANCHE IL BAYERN
Non avete visto la
rocambolesca partita fra
Parma e Fiorentina? Cliccate
sugli highlights di serie A. C’è
anche Juventus-Chievo e ci
sono tutti i gol della serie B.
In più un servizio sul
successo del Bayern e lunedì
i gol di Premier.
LUNEDÌ NON PERDETE
GAZZAOFFSIDE
CON MATERAZZI
Guarda «Gazza
Offside», la rubrica
dedicata alla Serie A in
onda ogni lunedì alle 9.45.
Con Nino Morici e Alberto
Cerruti per tutta la stagione
commenterà la giornata
di campionato Marco
Materazzi.
DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012
LA GAZZETTA SPORTIVA
11
SERIE A 4a GIORNATA
Un Napoli da tre reti a partita
oggi attacca l’ultimo tabù
Mai vinto a Catania nell’era De Laurentiis: Mazzarri ci prova con i suoi uomini gol
Potenza offensiva Il campiona-
Perché vedere
CATANIA-NAPOLI
Dopo Pechino, solo successi
per il Napoli tra campionato
ed Europa League. Ma gli
argentini del Catania sanno
come farlo soffrire
Massimino, ore 15
DAL NOSTRO INVIATO
MIMMO MALFITANO
CATANIA
C’è ancora qualcosa da
depennare dall’elenco dei tabù napoletani. In questi 4 anni, Walter Mazzarri ne ha sconfitti parecchi, riportando il
club tra le big del calcio italiano. Deve combattere poche negatività, a questo punto. Una
gliel’ha riservata il calendario
per oggi pomeriggio. Con l’inizio dell’era De Laurentiis, il Napoli non ha mai vinto a Catania nel campionato di A. Ripensando alle statistiche, allora si
comprendono meglio i timori
che vive l’ambiente per questa
trasferta. Ma il lavoro di Mazzarri è in continuo progresso.
Rispetto agli anni passati, il Napoli attuale appare inattaccabile e indistruttibile, stritola avversari uno dietro l’altro. E
non ha importanza la competizione, perché l’esordio in Europa League ha dimostrato che
anche le seconde linee non
scherzano.
to, però, è tutt’altra roba, è
l’obiettivo che si è posto l’allenatore, traguardo condiviso
dal presidente. Insomma, al
Napoli non basta più sorprendere: vuole chiudere l’annata
con un trofeo importante. I numeri di quest’avvio di stagione
danno l’esatta dimensione della forza di questo collettivo: 3
vittorie su altrettante partite
in campionato e un successo
nell’unico impegno fin qui avuto in Europa nella notte di Edu
Vargas, autore di una tripletta.
Attacco mitraglia Negli ultimi
venti metri l’attacco del Napoli
si sta dimostrando devastante,
come nelle ripartenze. Una prima valutazione della concretezza sotto porta viene dai numeri: dopo Pechino il Napoli
ha segnato 12 gol in quattro gare, alla media di tre a match. Il
bilancio sale a 14 con le due reti in Supercoppa (2,8 di media
generale). Cavani e Vargas
vantano una tripletta ciascuno, Hamsik, Pandev e Dzemaili sono fermi a una doppietta.
A loro, si sono aggiunti Maggio
e Insigne con una sola prodezza. Il gol, dunque, è la vera forza di questo Napoli. Dietro la
continuità offensiva, però, c’è
tutto il lavoro di Walter Mazzarri, quegli interi pomeriggi
dedicati all’approfondimento
tattico. È merito delle sue intuizioni, infatti, se oggi Cavani è
tra gli attaccanti più forti al
mondo; se Hamsik ha trovato
la giusta collocazione tattica e
se il talento di Pandev è stato
restituito al nostro calcio. Dietro i tre ci sono Insigne e Vargas che, oggi pomeriggio, andranno in panchina. Mazzarri
è per il rispetto delle gerarchie
e, quindi, i due ragazzini dovranno aspettare il loro turno.
Un tempo da non sprecare, in
ogni modo, ma da capitalizzare al massimo, seguendo gli insegnamenti dell’allenatore, al
momento la loro unica garanzia di crescita.
Cavani,
25 anni
IL TECNICO DEI SICILIANI
Ma Maran non si rassegna
«Catania, fuori il coraggio»
CATANIA Contro il Napoli al Cibali il Catania ha
sempre fatto bella figura. «Ai ragazzi ho chiesto
una sola cosa: il coraggio di fare il Catania e di non
rinunciare alla nostra identità». Così Maran conta
di cancellare la prima sconfitta della stagione,
domenica scorsa a Firenze: «Abbiamo analizzato la
partita del Franchi e posso assicurare che c’è
voglia di rivincita. Mi aspetto una buona
prestazione e di non doverci rimproverare nulla
uscendo dal campo. Sappiamo di avere intrapreso
la strada giusta e vogliamo proseguire». Arriva la
squadra più in forma del campionato anche se il
Napoli non ha mai vinto qui dal ritorno in A: «Loro
finora hanno sempre vinto sia in Italia che in
Europa, immagino che l’entusiasmo sia alle stelle.
Ci aspetta una gara molto difficile, cerchiamo la
prestazione perfetta. Tutto ciò però deve tradursi
in stimoli in più e non in blocchi psicologici». Ed
ecco la chiave per aprire la porta azzurra:
«Qualche accorgimento tattico ma senza
snaturarci e cercare di togliere al Napoli il ritmo per
impedirgli di trovare la profondità. E soprattutto la
convinzione di potercela giocare con tutti».
Francesco Caruso
© RIPRODUZIONE RISERVATA
SCOMMETTI CHE
,
UN CALCIATORE SEGNA DI PIU
SE STA IN PANCHINA?
C’è Natali
col Bologna
Pescara
trasformista
Perché vedere
BOLOGNA-PESCARA
È già una sfida salvezza,
soprattutto per il Pescara,
che cerca i primi punti in A.
Pioli vuole bissare
il successo di Roma
Sisal Match Point S p A - P I 05199591008 - Conc GAD 15155
SFIDA SALVEZZA
Dall’Ara, ore 15
NICOLA ZANARINI
ORLANDO D’ANGELO
La gara interna con il Pescara apre un trittico cruciale
per il Bologna, atteso da altre
sfide salvezza giovedì a Siena
e fra 7 giorni col Catania. «Loro hanno già l’acqua alla gola
e daranno il 100%» incita il tecnico emiliano, che concede un
appello a Perez dopo il secondo rosso in due gare rischiato
all’Olimpico. In difesa debutta
Natali. Quarta giornata e terzo modulo tattico diverso per
il Pescara. Biancazzurri con il
centrocampo a tre e due fantasisti alle spalle di Vukusic:
Quintero, già nel mirino di Inter e Juve, e Caprari. «Ma non
è una rivoluzione — dice
Stroppa — È per sfruttare chi
sta facendo bene e far crescere
chi è sulla strada giusta».
Stroppa ha preparato una trappola per Diamanti: «Raddoppi
immediati senza concedere
palla tra le linee». Bocchetti al
posto di Capuano e Balzano a
destra per Zanon.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
CON MATCHPOINT SCOPRI
CHE LA MEDIA GOL DEI GIOCATORI ENTRATI A
,
PARTITA IN CORSO E 1,6 VOLTE MAGGIORE DI QUELLA DEI TITOLARI.
Da noi puoi avere tutte le informazioni per scommettere al meglio. Per te ci sono oltre 4.000
punti vendita, più di 10.000 esperti al tuo servizio, oltre 1.000 eventi quotati ogni settimana.
, , , ,
SISAL MATCHPOINT. PERCHE C E UN INFORMAZIONE GIUSTA PER OGNI SCOMMESSA.
Gioca su www.sisal.it e scarica la App.
12
LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012
SERIE A 4a GIORNATA
Perché vedere
LAZIO-GENOA
Lazio all’inseguimento della
quarta vittoria di fila, Genoa
alla ricerca dei punti perduti
contro la Juve. Si profila una
sfida spettacolare
Olimpico, ore 20.45
DAL NOSTRO INVIATO
STEFANO CIERI
FORMELLO (Roma)
La storia è lì, a portata di
mano. Lui fa finta di non accorgersene neppure, di non
voler dare troppa importanza
alla cosa. Ma che colpo sarebbe dopo neppure un mese di
militanza laziale scrivere il
proprio nome davanti a tutti i
tecnici che si sono alternati
sulla panchina biancoceleste
in cento e passa anni di storia.
Tanti carneadi, ma anche autentici mostri sacri come Maestrelli ed Eriksson, gli allenatori scudettati, ma pure Zoff e
Zeman, Mancini, Reja e Delio
Rossi, tutta gente che ha lasciato segni indelebili nelle vicende del club romano.
Per la storia Vlado Petkovic
sorride sornione. Lo faceva anche un mese e mezzo fa, quando molti scommettevano sulla data del suo esonero, ritenuto evidentemente ineluttabile. Ha spiazzato tutti con l’arrivo delle gare ufficiali, vincendo quasi sempre e divertendo
in ogni occasione. E mostrando nel contempo anche una
solidità difensiva degna delle
squadre che pensano solo a
non prenderle. Ed ora va all’attacco di un filotto che la Lazio
nella sua storia non ha mai
centrato. Battendo stasera il
Genoa, infatti, la Lazio otterrebbe la quarta vittoria consecutiva iniziale in campionato.
Sarebbe record, perché al massimo i biancocelesti sono arrivati a tre. Accadde nel lontano 1974-75 con Maestrelli in
panchina, ed è successo di
nuovo quest’anno con Petkovic. Che adesso può fare meglio dell’allenatore che ancora oggi è al primo posto nel
cuore della tifoseria laziale.
Petkovic
per la storia
3
vittorie della Lazio nelle prime
tre giornate: eguagliato il
risultato del 1974-75, con
Maestrelli in panchina
d De Canio
GLI AVVERSARI
HA
DETTO
e un Genoa
da gestire:
Borriello out
S
Petkovic
«Prima leggevo di
grande
offensività, ora di
una difesa
bunker. E’
difficile avere la
perfezione, ma
dobbiamo
cercare di essere
perfezionisti»
Luigi De Canio, 54 anni LAPRESSE
FILIPPO GRIMALDI
GENOVA
S
sulla strada giusta, ma dobbiamo continuare a lavorare
duro perché possiamo e dobbiamo crescere ancora». Non
sono parole di circostanza,
l’allenatore di Sarajevo pretende dai suoi miglioramenti
sempre e comunque. «Il Genoa — avverte Petkovic — è
un’ottima squadra, inoltre
per noi c’è l’incognita del dopo-Europa League. Questa sfida sarà insomma un interessante banco di prova».
Lazio-night
per battere
il record
di Maestrelli
Se vince stasera, 4˚ successo di fila
a inizio campionato: mai successo
RISULTATI UTILI L’ALLENATORE A 6: LA STRISCIA È ANCORA APERTA
Sorpresa Petkovic ci spera,
ma senza farne un assillo:
«Cercheremo di vincere anche la quarta partita — ammette senza troppi giri di parole — non tanto per il record
quanto perché quello di vincere deve essere sempre il nostro obiettivo». Obiettivo che
finora la Petko-Lazio ha quasi
sempre centrato, tra lo stupore generale. «Neanch’io mi
aspettavo un inizio del genere — rivela il tecnico —. Sono
ovviamente contento di quello che stiamo facendo. Siamo
GDS
Petkovic 2
«Mauri è sereno
e in forma, non
vedo perché non
dovrei utilizzarlo.
Se fosse
colpevole,
sarebbe strano
questo suo
atteggiamento
tranquillo»
Dove sta la verità? Da
una parte ci sono gli applausi
convinti dopo il k.o. casalingo
con la Juve: che non hanno dato punti, ma rappresentano comunque un buon segnale, in
tutti i sensi, di una sintonia ormai ritrovata con la propria
gente per la squadra di De Canio. Poi c’è la classifica, che
parla di un Genoa comunque
obbligato stasera a portare via
almeno un punto dall’Olimpico, dopo gli errori di Catania e
la malasorte con i bianconeri:
mostrando, contro una Lazio
da grandi traguardi, una squadra che sia non solo bella e veloce per un’ora, ma anche — e
soprattutto — pratica.
Mauri sereno La stanchezza
Bomber da gestire Un discorso
per la partita giocata appena
72 ore fa a Londra col Tottenham effettivamente può
avere il suo peso. E così Petkovic, che finora ha fatto giocare
sempre gli stessi, stavolta opta
per un mini turn over. Resterà
a riposo il totem Klose (comunque in panca, pronto ad entrare) e al suo posto giocherà Kozak con Zarate a supporto. Novità pure in difesa con l’ingresso dell’esperto Scaloni e del
nuovo acquisto Ciani, al debutto in campionato. A far loro posto Dias e Lulic. Mentre a fare
le spese dell’inserimento di Zarate sarà Gonzalez. Regolarmente in campo, invece, Stefano Mauri, che negli ultimi
giorni è stato al centro di un
nuovo caso giudiziario. «Lo vedo sereno e in forma — dice
Petkovic — non vedo quindi
perché non dovrei utilizzarlo.
Non entro nel merito delle
sue vicende, ci mancherebbe.
Dico solo che, se fosse colpevole, sarebbe davvero strano
questo suo atteggiamento assolutamente tranquillo».
non facile da tradurre nei fatti, perché per il tecnico, ancora privo di Rossi e Vargas, non
mancano i dubbi. A cominciare dalla voglia matta di Borriello, che fa a pugni con la necessità di guardare — nel caso dell’attaccante, a corto di ritmo-partita — anche all’impegno di mercoledì con il Parma.
E se lui potrebbe rifiatare, un
problema analogo si pone per
Jankovic, a sua volta in ballottaggio con Merkel.
Non mi fido Sull’argomento, è
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
emblematica una frase di De
Canio («ci attendono tre gare
in una settimana e la nostra rosa non è fisicamente nelle migliori condizioni»). L’impressione è che la formazione di
stasera non dipenderà solo
dall’avversario, ma anche dal
calendario. «Devo ragionare,
ma sono convinto che non troveremo un avversario stanco
per l’Europa League. La Lazio
è molto solida. E poi, prove come quella con il Tottenham accrescono l’autostima».
CALCIO SOTTO INCHIESTA
Scommesse e riciclaggio: due le piste aperte
Sentiti Carobbio,
Gritti e Gervasoni
dal pm svizzero che
indaga sui soldi in
nero. Atteso Ilievski
DAL NOSTRO INVIATO
FRANCESCO CENITI
CREMONA
Le combine, dopo fondi
neri e riciclaggio. È terminata
ieri, con gli interrogatori di
Gritti, Carobbio e Gervasoni,
la trasferta italiana del pm
svizzero Elena Catenazzi alle
prese con l’inchiesta che coinvolge il laziale Stefano Mauri
(indagato), nel mirino per un
conto sospetto intestato ai genitori sul quale nel 2010 sono
stati depositati soldi di dubbia provenienza (almeno 350
mila euro). L’inchiesta partita
da Berna è approdata a Cremona: facile intuire la correlazione tra le ipotesi di riciclaggio e i presunti guadagni frutto del calcioscommesse. In realtà gli inquirenti elvetici dopo aver messo il naso nelle
carte italiane, potrebbero raddoppiare gli sforzi. Da una
parte scoprire se c’è del «nero» nel fiume di denaro che
circola tra le squadre professionistiche quando si tratta di
pagare stipendi ai calciatori e
provvigioni ai procuratori;
dall’altra la pista più «canonica» che conduce alle scommesse illegali. Nel primo caso
vanno inquadrati l’interrogatorio che Mauri avrà a Berna
entro poche settimane e la richiesta avanzata dal pm Catenazzi di spulciare gli atti del
collega Nocerino, titolare di
un’inchiesta analoga a Milano dove è indagato per riciclaggio anche il laziale Zauri
(e di mezzo c’è sempre un conto svizzero con soldi sospetti); nel secondo il dubbio degli investigatori è che il virus
delle combine abbia invaso
da tempo anche il campionato elvetico. Su questo aspetto
si sono concentrati gli interrogatori di ieri.
Guido Salvini, 58 anni, giudice per le indagini preliminari a Cremona ANSA
Passi avanti La giornata è stata considerata «proficua» dai
magistrati. Il portiere Gritti,
ad esempio, ha parlato di nuove combine (già nel mirino
della Fifa) e spiegato il ruolo
di Ilievski e Gegic. Qualcosina
hanno raccontato anche Gervasoni e Carobbio. I due grandi pentiti del calcioscommesse non hanno invece rilasciato dichiarazioni sulle vicende
italiane. Carobbio, il grande
accusatore di Conte, si è limitato a dire: «Non è il momento giusto per parlare». Entrambi sono solo testimoni in
questa inchiesta. In settimana non sono escluse altre novità: la più sorprendente potrebbe essere l’arrivo a Cremona
di un latitante. Non l’annunciato Gegic, ma il numero uno
degli «Zingari»: Ilievski.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012
13
#
SERIE A 4a GIORNATA
4
LE
TAPPE
La vendita
dei biglietti
Il 13 settembre,
il Cagliari
annuncia la
vendita dei
biglietti per la
partita
Cagliari-Roma
all’Is Arenas
Lo stop
Il Cagliari
pubblica sul suo
sito ufficiale, la
notizia che la
Commissione di
Vigilanza, dopo
ore di controlli,
ha valutato lo
stadio inagibile.
Non è quindi
possibile che il
pubblico prenda
parte alla
partita prevista
per il 23
settembre
contro la
squadra di
Zeman
L’invito di
Cellino
Il presidente del
Cagliari,
Massimo Cellino
invita i tifosi a
prendere parte
alla gara tra
Cagliari e Roma,
nonostante lo
stop da parte
della
Commissione di
vigilanza che
aveva
considerato la
struttura poco
sicura
Porte chiuse
Martedì 18
settembre il
prefetto
Giuseppe
Balsamo decide
che la partita
all’Is Arenas
verrà giocata a
porte chiuse
rimborsando i
biglietti e gli
abbonamenti
venduti
Salta Cagliari-Roma
Il Prefetto blocca tutto
dopo l’affondo di Cellino
Il presidente aveva violato le porte chiuse: «Venite a Is Arenas»
Le autorità hanno deciso il rinvio per motivi di ordine pubblico
DAL NOSTRO INVIATO
FRANCESCO VELLUZZI
CAGLIARI
Finisce male. Malissimo.
Cagliari-Roma non si gioca. Prefetto e Questore all’una di notte
hanno deciso di rinviarla a data
da destinarsi. La soluzione più ovvia dopo l’incredibile comunicato del presidente del Cagliari
Massimo Cellino che ha portato a
un muro contro muro. Lotta dura
tra tre contendenti: Massimo Cellino, la Prefettura e la Questura
di Cagliari. Il presidente del Cagliari, dal buen ritiro di Miami,
controlla e monitora la sconcertante situazione stadio. Tanto
che ieri sera ha diffuso di suo pugno un comunicato sul sito del
club in cui invitava i tifosi a recarsi allo stadio Is Arenas di Quartu
S.Elena: «La società Cagliari Calcio, visto il perdurare della situazione che porta a non vedere più
un futuro per via delle difficoltà
burocratiche ed il disinteresse
collettivo delle istituzioni, invita
e chiede a tutti i suoi tifosi titolari
di biglietto e abbonamento di recarsi allo stadio per assistere a Cagliari-Roma nel rispetto dell’ordine e della civiltà. La Cagliari calcio e i suoi ingegneri reputano, infatti, la struttura agibile e sicura.
Questo atto, assolutamente pacifico, spinto dal dolore e dalla frustrazione per difendere il diritto
di esistere. Viceversa è giusto
prenderne atto».
Caos totale Il comunicato di Cellino ha inasprito ancor di più le
autorità, in particolare il questore uscente (il 30 andrà a Milano e
verrà sostituito da Massimo Bontempi) Luigi Savina e lo stesso
prefetto Giovanni Balsamo che
ha convocato un comitato straordinario alle 23. I due sono arrivati proprio a quell’ora in prefettura. La polizia aveva già pensato a
rafforzare le misure di sicurezza
con più di 200 uomini, ma non
aveva considerato l’ultima trovata del dirigente rossoblù che in
città trova tante sponde tra potenti, alcuni politici e la tifoseria più
rumorosa, quella degli Sconvol-
Un’immagine dello stadio Is Arenas, diventato oggetto della discordia fra Cagliari e autorità locali ANSA
Il Comunicato
dal sito del Cagliari
IL CASO SCOPPIA
ALLE 18.56
La Società Cagliari Calcio,
rappresentata dal Presidente
Massimo Cellino ... visto il
perdurare della situazione che
porta a non vedere più un
futuro ... invita e chiede a tutti
i suoi tifosi, titolari di biglietto
e abbonamento, di recarsi allo
stadio per ... la partita
Cagliari-Roma nel rispetto
dell’ordine e della civiltà. La
Società Cagliari Calcio e i suoi
ingegneri reputano infatti la
struttura agibile e sicura ...
Il Presidente Massimo Cellino
ts. Proprio questa è una strategia
importante, usata dalla mattinata di ieri con l’aiuto del sindaco di
Quartu Mauro Contini che da
maggio ha sognato di portare la
Serie A, il Cagliari nella sua città
per aumentare consensi. L’idea è
quella di agire sul cuore dei tifosi, portandoli, innanzitutto, fuori
dallo stadio a protestare per far
capire a chi di dovere che è meglio buttarli dentro che lasciarli
fuori. L’estremo assalto per riuscire a far aprire, almeno agli abbonati (circa 4 mila), è, però, fallito. Perché la polizia ha intuito il
pericolo e, d’accordo col prefetto, che, finora, era stato decisamente vicino al Cagliari, ha ribadito le porte chiuse. La Lega calcio ha giudicato la nota «incomprensibile e ingiustificabile», di sicuro ci saranno conseguenze per
i il Cagliari e per Cellino dal punto di vista disciplinare. E’ un fatto
senza precedenti ma la nota di ieri può configurarsi come la causa
scatenante del rinvio di un match
prefissato facendo scattare lo 0-3
a tavolino. Senza dimenticare le
eventuale violazione delle norme sulla prevenzione dei fatti violenti che può portare anche penalizzazioni in classifica.
Inagibilità Critica è dir poco:
Mancano tribuna e sala stampa,
mancano le documentazioni sulle tribune, i calcoli statici sui parapetti, verifiche sui gradoni in
legno lamellare e sulla struttura
del maxi schermo. Soprattutto
non sono stati prodotti decine di
elaborati richiesti per la main
stand, gli impianti elettrici, il
pronto soccorso, le misure antincendio. E in più c’è la preoccupazione di tutte le forze di polizia
(Siap in primis) per ciò che può
avvenire all’esterno dell’impianto di Is Arenas. Per fortuna i tifosi della Roma (che non hanno ottimi rapporti con quelli rossoblù) si sono astenuti dalla trasferta in terra sarda. Altrimenti
il rischio sarebbe stato doppio.
Ieri sera lo staff giallorosso in hotel era sconcertato. Ma, dopo
una lunga cena, quasi un’ora,
qualche dirigente ha capito:
«Qua va a finire che ci rimette la
partita e non si gioca». Fiuto di
chi ha esperienza nel mare in
tempesta. Ora la tempesta si abbatte su Cagliari, sul Cagliari,
sempre più solo, e su una squadra sconvolta che non merita
una situazione così.
il retroscena
Lega: «Senza
giustificazioni»
Si era aperto
uno spiraglio
per il Pescara
In questa commedia
dell’assurdo indegna di uno
spettacolo, quello della Serie
A, che attrae 10 milioni di
persone e muove 1,6 miliardi
di euro, cominciava a
intravedersi una via
d’uscita. L’Osservatorio
nazionale sulle
manifestazioni sportive
aveva inserito all’ordine del
giorno della riunione di
mercoledì un punto sul
caso-Cagliari, e in
particolare sulla possibile
apertura agli abbonati di
uno o più settori, quelli già
in linea con le norme sulla
sicurezza: porte
parzialmente aperte, quindi,
per la partita di domenica
prossima col Pescara. Visto
il perdurante muro
d’incomunicabilità tra
Cellino e le autorità locali, la
Lega («incomprensibile e
ingiustificabile la nota del
club») si era attivata col
Viminale, esercitando
finalmente quel ruolo
politico di cui si sente troppo
spesso la mancanza. Il
rischio, tuttavia, è che il
Cagliari, col
comunicato-choc di ieri,
abbia rovinato tutto. Resta il
danno d’immagine per tutto
il movimento calcistico, e
quel senso di
disorientamento tra i tifosi,
causato dall’incertezza sulla
sede di gioco e le modalità
di accesso, che si è protratta
per troppe settimane. Qui la
Lega ha sbagliato: avrebbe
dovuto imporre Trieste (la
sede designata dalla società
sarda al momento
dell’iscrizione al
campionato, ma perché così
lontano?) finché i lavori a Is
Arenas non fossero stati
completati. «Volevamo
favorire il ritorno a casa del
Cagliari con un’apertura
graduale dell’impianto», la
giustificazione di via
Rosellini. Intento nobile, ma
ne è venuto fuori un
pasticcio.
Marco Iaria
4
I NUMERI
26
le gare
giocate a
porte chiuse
nella storia della
Serie A, con 10
vittorie della
squadra di casa,
9 pareggi e 7
successi per la
squadra in
trasferta
2-1
FiorentinaCagliari,
a Verona, fu la
prima gara a
porte chiuse il
28 marzo 1993
37
i gol segnati
dalle squadre
che hanno
giocato in casa
in gare a porte
chiuse, 38 quelli
delle formazioni
in trasferta
15
le gare a
porte chiuse
nella stagione
2006-2007, un
vero e proprio
record per la
Serie A. Non
solo il Catania,
per i fatti di
Raciti, ma anche
Atalanta, Chievo,
Fiorentina,
Ascoli, Empoli e
Livorno
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
IL PERSONAGGIO DAI RITI SCARAMANTICI AL RAPPORTO DI AMORE-ODIO CON LA CITTA’ E CON I TECNICI DEL SUO CLUB
Tifosi, allenatori: venti anni di «Cellinate»
Dopo un’indagine
della Procura
di Cagliari
aveva tentato
di liberarsi del club
MATTEO BREGA
MILANO
In vent’anni di presidenza (10 giugno 1992) Massimo
Cellino ha fatto parlare di Cagliari in qualunque modo. Si è
scritto del presidente rock, scaramantico, del padrone mangia allenatori. Difficile ricostruire in poche righe la sua ge-
stione della squadra. Si può
provare a leggere qualche pagina di un diario immaginario
ambientato negli ultimi anni. I
primi nove mesi del 2012 verranno ricordati perché «dedicati» allo stadio. Dal vecchio
Sant’Elia la squadra se n’era
già andata nel finale della scorsa stagione. E una piccola parte dei tifosi ha avviato una
class action per recuperare i
soldi degli abbonamenti non
sfruttati a Trieste. Cellino non
l’ha presa bene, rimandando
al mittente la richiesta di 60 sostenitori che quest’anno volevano rinnovare l’abbonamento: facciamo a meno di voi, il
messaggio presidenziale. Eppure Cellino per i suoi tifosi ha
avuto sempre un debole. Ad
agosto aveva deciso di riprodurre la scritta «Sconvolts»
con i seggiolini dello stadio di
Is Arenas.
Massimo Cellino, 56 anni FORTE
Scaramanzia Il curriculum del
presidente è ricco soprattutto
nella pagina dei riti per evitare
la sfortuna. Da un indumento
viola obbligatorio per chi si recava allo stadio, al sale sulla
panchina, dalle conferenze annullate di venerdì (soprattutto
se cadeva il 17) alle bandane.
Le bandane, appunto, meritano una parentesi. Nell’ottobre
2011 Cellino spiega: «Le bandane delle teste di moro devono
stare sulla fronte, non sugli occhi, perché è simbolo di sotto-
missione». Sconfitto a Palermo
nella prima versione, vittorioso col Lecce nella nuova versione. E così contro il Siena scatta
l’appello di Cellino: «Contro il
Siena venite tutti con la bandana in fronte!». È difficile che
Cellino rilasci dichiarazioni banali. «Non riprenderei il club,
mi hanno impedito di realizzare un sogno», ha detto il 5 giugno scorso riferendosi ovviamente alla questione stadio.
Dopo l’espulsione di Pinilla a
Trieste per un’esultanza troppo sentita, è esploso: «Arriva la
Mobile, sta per arrestare l’arbitro. Siete dei ladri, questo è un
furto». Avversario di turno?
L’Inter. In vent’anni ha ammesso anche qualche colpa, come
nel marzo scorso: «Mi sono
vergognato tanto delle cagate
che ho fatto nel calcio». Ma
quando ha provato a liberarsi
del club (febbraio 2012) dimettendosi nel Cda, è stato
persuaso a cambiare idea perché lui è una delle locomotive
dell’economia sarda. In quel
caso c’era un’indagine in corso
della Procura di Cagliari sul
nuovo stadio che lo vedeva accusato di abuso d’ufficio ed
estorsione. Ma lo sviluppo del
territorio è un’idea che non
può abbandonare (fu contattato anche per entrare nella Dinamo Sassari di basket). Lui,
uomo di Cagliari, della Sardegna, che fu spedito dal padre
sei anni in Australia per imparare un mestiere e che qualche
tempo fa provò a comprare anche il West Ham per dare un
tono british al suo rock.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
14
LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012
SERIE A 4a GIORNATA
Ferrara vuole il filotto
sulla scia di Delneri
La Samp insegue la quarta vittoria di fila all’avvio:
l’ultima volta che è successo arrivò il quarto posto
livello di ambiente si era vista
sul finire degli anni Ottanta,
quando presero forza i sogni
della migliore Sampdoria degli ultimi trent’anni. Qualcosa
vorrà pur dire, e se tutto sin
qui ha funzionato i meriti vanno innanzitutto a chi la guida
dalla panchina.
FILIPPO GRIMALDI
GENOVA
Questo è un film già visto, sotto questo cielo. Girato
nella stagione 2009-10, Riccardo Garrone produttore e Gigi Delneri regista, quattro vittorie blucerchiate in avvio.
Tutto perfetto, quell’anno, lieto fine compreso. E poiché, appunto, Ciro Ferrara conosce
benissimo anche la trama di
quella storia, con la Samp avviata al preliminare di Champions League, si può ben capire come un allenatore arrivato
sotto la Lanterna con ben altri
obblighi e doveri (in altre parole: salvezza tranquilla, per cominciare) adesso faccia l’impossibile per scacciare certe
ambizioni d’alta quota.
Abbonati da record Comprensibile, ma lasci pure fare. Perché
l’impressione è che nulla, sin
qui, sia successo per caso, e il
riferimento non va solo al filotto di successi iniziali. C’è dell’altro, e Ferrara — anche se lo
nasconde — lo sa bene. Un
esempio? Qui, a sostenerlo,
c’è una piazza che ha riacceso
la passione: il traguardo dei
ventimila abbonati superato
pochi giorni fa, che fanno della Samp la quinta piazza italiana per numero di tesserati.
Ciro Ferrara,
44 anni,
napoletano.
Guida la
Sampdoria da
questa stagione,
ha esordito
battendo il
Milan a San Siro
FORTE
Vecchi incubi E poi, c’è pure
qualche conto lasciato in sospeso. Oggi arriva il Torino,
tutt’altro che un avversario comodo. Doppia sconfitta con i
granata due anni fa, dicono gli
almanacchi. I primi scricchiolii di una stagione iniziata male e finita peggio arrivarono,
guarda caso, dopo la sconfitta
dell’andata. Stavolta la storia
è un’altra: Ferrara faccia pure
il pompiere, ma l’aria è effervescente, e qualcosa di simile, a
Quel mix perfetto Ferrara, proprio lui, che vorrebbe essere invisibile di fronte a chi, stasera,
pensa ancora a una Sampdoria da altissima classifica. Lui
tocchi ferro, ma guai a negare
la realtà. Che racconta di una
Samp cinica, ma non ancora
spietata, votata al sacrificio e
alla corsa, affamata come solo
una squadra di giovani può essere (e qui, compresi gli ex Primavera, ce ne sono parecchi),
con l’aggiunta di qualche senatore illustre, della prima ora
(Gastaldello) o di ritorno in
Italia (Maresca). Proprio quest’ultimo, che insieme a Maxi
Lopez si è già preso la Samp,
ritrova un pezzo del suo passato: dieci anni fa, il suo gol nel
derby di Torino, giocato proprio al fianco di Ferrara, e salutato mimando il gesto delle
corna contro i granata. Basta
così: ce n'è abbastanza per godersi la sfida.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
4
SCUOLA
INTER
Riccardo
Meggiorini
è nato a Isola
della Scala
(Verona), il 4
settembre
1985.
L’attaccante
del Torino è
cresciuto nel
vivaio del
Verona. Ha
esordito in
serie A con
l’Inter il 14
novembre 2004
(Cagliari-Inter
3-3). Poi ha
giocato con
Spezia, Pavia e
Cittadella. Nel
giugno 2009 il
suo cartellino
viene riscattato
dal Genoa.
Passa al Bari,
poi al Bologna,
al Novara e dal
gennaio 2012 è
al Toro
GLI AVVERSARI L’ATTACCANTE LANCIA LA SFIDA
Meggiorini: «Toro,
per me è un derby
Segno e vinciamo»
FRANCESCO BRAMARDO
TORINO
Dopo l’Inter un altro test
per capire di che pasta è fatto
questo Toro. In B tra andata e
ritorno i granata portarono a
casa 6 punti. «Questa è un’altra Samp, noi abbiamo un solo
obiettivo, la salvezza — le parole di Ventura — Loro puntano in alto, possono permettersi di tenere in panchina giocatori che abbiamo inseguito in
estate». L’ultima vittoria contro i blucerchiati porta la firma di Riccardo Meggiorini: da
Novara al Torino a gennaio,
metà cartellino del Genoa fino
al riscatto definitivo, in estate.
Oggi al centro dell’attacco
«Meggio» dovrebbe far coppia
con Bianchi con cui ha condiviso la stanza in ritiro.
Il capitano non l’ha raccomandata all’allenatore?
«Bastasse questo per convincere Ventura... Ce la sto mettendo tutta ma alla fine contano
le caratteristiche dell’avversario, che tipo di gioco vuole fare l’allenatore».
Contro l’Inter ha servito una
palla gol a Bianchi ma Ventura
si è incavolato per una sua
conclusione sbilenca nel finale.
«Quella palla l’avevo vista dentro: diagonale di piatto e gol.
Invece la palla è rimbalzata,
l’ho presa male ed è finita da
tutt’altra parte. Se Bianchi calciava peggio, e io un po’ meglio, avremmo segnato due
gol. Il primo gol arriverà presto, non vivo con l’ansia, ma
non mi dispiacerebbe se a Marassi finisse come l’ultima volta all’Olimpico, gol partita. In
attacco c’è concorrenza, Sgrigna è più tecnico ma più "leggero", Sansone è più rapido
ma gli piace portar palla, Bianchi è Bianchi, il capitano. Io sono un mix, ci metto fisico e fiato, sto studiando per gestirmi
al meglio, per essere micidiale
in zona gol».
Potrebbe puntare sul fattore... fortuna. L’ultima vittoria
del Torino lontano da casa risale a 5 mesi fa, a Livorno, gol
di Meggiorini.
«Speriamo, una vittoria sarebbe importante. Genova per me
è un derby mancato, cartellino
rossoblù prestato a Bari, Bologna e Novara. E a Genova nemmeno le visite mediche».
Samp, Udinese e Atalanta un
bel filotto. In sette giorni vi giocate tanti crediti.
«L’obiettivo è la salvezza.
Samp e Lazio sono partite sparate ma alla lunga il campionato si normalizza. Ogni anno
c’è l’exploit di una neopromossa: speriamo di essere noi la
sorpresa che arriva dalla B».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012
LA GAZZETTA SPORTIVA
15
SERIE A 4a GIORNATA L’ALTRO ANTICIPO
le Pagelle
UN TRANQUILLO POMERIGGIO DI RIGORE
2
1
DI FA.BI.
MIRANTE E
VIVIANO SONO
EROI DA 11 METRI
LENTO PAROLO
MATI FRIZZANTE
PARMA 6
3
MIRANTE 6,5 Un po’ ingessato sul
tiro di Roncaglia, ma poi tiene in
partita il Parma parando il rigore di
Jovetic.
BENALOUANE 6 Rispetto a
Zaccardo, sale meno. Ma, ora, è
più solido.
PALETTA 6,5 Sbaglia poco,
Jovetic e Seferovic ne sanno
qualcosa.
IL MIGLIORE
h 6,5 LUCARELLI
1 Jaime Valdes, 31 anni, realizza l’1-1 definitivo LAPRESSE 2 Antonio Mirante, 29 anni, respinge di piede
il rigore di Stevan Jovetic, 22 PIERANUNZI 3 Emiliano Viviano, 26 anni, blocca il rigore di Valdes RATTINI
La Fiorentina butta tutto
Parma all’ultimo respiro
Roncaglia gol, Jovetic sbaglia dal dischetto, nel finale è pari
emiliano con Valdes, che aveva fallito un altro penalty
Piccolo riassunto delle
cose significative: 2 gol, 2 pali,
3 rigori di cui due parati, un
espulso e poteva essercene un
altro. Un mucchio selvaggio di
episodi. Una partita come un
romanzo? Non proprio. Parma e Fiorentina si dividono posta e tempi e condiscono una
sfida, tutto sommato non bella, di particolari. Casomai, da
romanzo c’è il nome, e il volto,
di chi apre la sfida: Facundo
Roncaglia, uno che starebbe
bene in un racconto di Garcia
Marquez e che comunque nel
suo piccolo incendia la fantasia dei tifosi, che gli regalano
frasi da eroe dei fumetti. Roncaglia porta la Viola in vantaggio, al minuto 20, con una legnata da lontano che Mirante
vede quando è già in porta.
riusciva a trovare le contromisure al fraseggio dei centrocampisti piedi buoni di Montella. Contro tipi come Pizarro,
Borja Valero e Fernandez, ci
devi mettere corsa, pressing.
Invece i vari Galloppa, Valdes
e Parolo son stati sovrastati. E
anche ai lati non andava meglio. Soprattutto dalla parte di
Cuadrado, imprendibile. Per
fortuna del Parma, la difesa teneva grazie anche a uno Jovetic sotto tono e a un leggero
spaesamento di Seferovic,
non ancora inserito nei meccanismi di squadra. Dall’altra
parte però, stessa musica: Belfodil e Pabon non riuscivano a
creare un solo pericolo. L’unico a sfiorare il pari è stato un
difensore, Lucarelli. Ma la zuccata è finita sul palo. Nel finale
di round, Roncaglia ha rischiato persino il bis quando s’è avventato sulla punizione di Fernandez: il tocco è finito sul palo.
ARBITRO Valeri di Roma.
Parma al rallenty Vantaggio me-
NOTE paganti 3.697, incasso di 41.146,40 euro;
abbonati 9.283, quota di 81.537,01 euro. Tiri in
porta 3 (1 palo)-4 (1 palo). Tiri fuori 6-7. In fuorigioco 0-2. Angoli 2-4. Recuperi: 0’ p.t., 4’ s.t.
Vai coi rigori Ecco, l’errore del-
ritato perché se c’era una squadra che stava giocando, quella
era la Fiorentina. Il Parma non
la Fiorentina è stato di non
chiudere la partita quando poteva. Nel secondo round ha su-
PARMA
FIORENTINA
1
1
PRIMO TEMPO 0-1
MARCATORI Roncaglia (F) al 20’ p.t.; Valdes (P) su rigore al 48’ s.t.
PARMA (3-5-2) Mirante; Benalouane,
Paletta, Lucarelli; Rosi, Parolo, Valdes, Galloppa, Gobbi; Belfodil (dal 20’ s.t. Palladino,
dal 24’ s.t. Ninis), Pabon (dal 20’ s.t. Amauri).
PANCHINA Pavarini, Bajza, Maceachan,
Morrone, Acquah, Musacci, Sansone, Marchionni, Fideleff.
ALLENATORE Donadoni.
CAMBI DI SISTEMA nessuno.
BARICENTRO MOLTO ALTO 59,6 metri
ESPULSI Rosi al 41’ s.t. per gioco scorretto.
AMMONITI Benalouane, Valdes, Galloppa
per gioco scorretto, Rosi per c.n.r.
FIORENTINA (3-5-2) Viviano; Roncaglia, Rodriguez, Tomovic; Cuadrado (dal 32’
s.t. Migliaccio), Mati Fernandez (dal 16’ s.t.
Romulo), Pizarro, Borja Valero, Cassani; Seferovic (dal 24’ s.t. Toni), Jovetic.
PANCHINA Neto, Lupatelli, Hegazy, Camporese, Olivera, Pasqual, Savic, Llama, Ljajic.
ALLENATORE Montella.
CAMBI DI SISTEMA nessuno.
BARICENTRO MOLTO BASSO 48,4 metri
ESPULSI nessuno.
AMMONITI Pizarro, Cuadrado per gioco
scorretto, Toni per c.n.r.
DAL NOSTRO INVIATO
FABIO BIANCHI
twitter @fabiowhites
PARMA
la Moviola
DI M.B.
Tre rigori limpidi
Toni, manca
il secondo giallo
Valeri concede tre rigori
al «Tardini»: tutti nella ripresa e
tutti netti. Il primo al 10’:
Roncaglia in maniera sciocca
travolge Pabon che sta uscendo
dall’area. Il secondo (42’) costa
anche il rosso diretto a Rosi che
atterra Cassani (tenuto in gioco
da Benalouane) ormai pronto a
calciare in porta. Il terzo nel
secondo minuto di recupero
quando Toni «palleggia» con
mano e braccio in area. Manca il
giallo proprio all’attaccante viola
per questo fallo: ammonizione
che gli sarebbe costata
l’espulsione visto che ne aveva
appena preso uno. Nel primo
tempo (11’) timide proteste per
un’ancata di Valero su Pabon in
area.
bito la reazione del Parma, e
gli episodi. Qui è salito in cattedra l’arbitro Valeri, che ha concesso due rigori al Parma e
uno alla Fiorentina. Tutti giusti, bisogna dirlo. Il primo è arrivato per uno spintone di Roncaglia (ancora lui) a Pabon.
Valdes s’è fatto parare il tiro,
debole, da Viviano. Il Parma
che aveva preso ad attaccare,
esaltava però il problema di
inizio stagione: chi segna?
Con Biabiany ancora ai box,
Donadoni ha speso Amauri,
guarito da poco, e Palladino.
Che però al primo colpo di tacco s’è toccato l’inguine ed è dovuto uscire: è stato in campo 4
minuti. Dentro allora Ninis.
Con Amauri, e un centrocampo leggermente più attivo, il
Parma ha schiacciato la Fiorentina, che nel frattempo aveva
Toni al posto di Seferovic. Eppure, nel finale da fuochi d’artificio, l’episodio per chiudere
la sfida ce l’ha proprio la Viola:
Cassani atterrato da Rosi
(espulso) per il giusto rigore.
Jovetic, a conferma della sua
giornata no, se lo fa parare da
Mirante, di piede. Il Parma
con l’uomo in meno si butta
nel tramonto della sfida: prima sfiora il pari con Amauri
(gran testata sui cui Viviano è
super) e poi trova il rigore per
un mani di Toni (da espellere
perché già ammonito). Valdes
ha il coraggio di tornare sul dischetto, a tempo scaduto, e stavolta segna. Morale: Il Parma
si prende un brodino ma c’è
molto da rivedere. La Fiorentina esce ridimensionata: bella
sì, non cattiva. Se punti in alto, certe gare le devi vincere.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Roncaglia: «Ora spero mi chiami Prandelli»
DAL NOSTRO INVIATO
ALESSANDRA GOZZINI
PARMA
Roncaglia sgancia il missile e poi affonda Pabon in area,
Valdes fallisce e poi infila, Toni
detta l’assist del rigore viola e
poi tocca di mano su quello del
Parma: tre storie che scrivono il
pari.
ROSI 5,5 Perde ai punti il duello
con Cassani, poi causa il rigore.
PAROLO 5,5 Lento, poche idee.
L’anno scorso suonava altra
musica.
VALDES 6 Premiamo il coraggio di
tirare il rigore dopo averne
sbagliato uno. Solo che dovrebbe
essere l’uomo in più e non lo è.
GALLOPPA 5 Elogio della lentezza.
Un altro rispetto all’anno scorso.
GOBBI 5,5 Cuadrado lo ubriaca,
poi si riprende e diventa anche
pericoloso nell’assalto finale.
BELFODIL 5 Un sacco di ghirigori,
ma concretezza zero.
PALLADINO s.v. Un colpo di tacco
per farsi male. Dura 4 minuti.
NINIS 6 Contribuisce a tenere
altissimo il Parma.
PABON 5 Si procura un rigore, ma
non vede mai la porta.
AMAURI 6,5 Tanta grinta e una
testata che meritava il gol.
All. DONADONI 5,5 Un pareggio
dell’ultimo secondo non nasconde
le difficoltà, soprattutto al centro.
Urgono provvedimenti.
FIORENTINA 6,5
h
IL MIGLIORE
7 VIVIANO
Cattura uno dei due rigori di Valdes
e su Amauri sforna il guizzo da
numero 1.
RONCAGLIA 6,5 Tra un gran gol e
la fesseria da rigore, tanta grinta.
RODRIGUEZ 6,5 Nel finale vacilla
come tutti, prima è una sicurezza.
TOMOVIC 6 Fa la guardia al bidone
e non si deve sbattere troppo.
CUADRADO 7 Un’iradiddio sulla
fascia. Nessuno gli sta dietro.
Anche buoni recuperi. Esce
stremato dai chilometri.
(Migliaccio s.v.)
MATI FERNANDEZ 6,5 Il
frizzantino del centrocampo. Dà le
scosse.
IL POST GARA DONADONI: «NON MI INTERESSANO LE CRITICHE PER I CAMBI, SCELGO IO»
L’italo-argentino
«aspetta» il ct.
Montella: «Bene,
ma serviva
più maturità»
D’anticipo o di mestiere, si fa
valere. E nel primo round è l’unico
pericolo per Viviano: zuccata sul
palo.
ROMULO 6 Con qualche scatto
trascina la Viola in avanti.
PIZARRO 6,5 In cabina di regia, va
a nozze perché poco pressato
BORJA VALERO 6,5 Dalla Spagna
con palleggio. Geometra raffinato.
Idolo Alle 18 e 20 la rete è gonfiata dal gol e dai commenti.
Roncaglia, già idolo del web, diventa il nome più digitato dai
tifosi viola; il suo cliccatissimo
gruppo su Facebook fa boom:
«Il gol di Facundo? Un alleggerimento». Altri estratti dalla lunga lista di aforismi dedicati al
difensore, adottato dalla curva
per faccia, modi e commenti da
duro («Il rigore? In Argentina
non l’avrebbero mai dato — dice lui —. Comunque ora spero
in una convocazione nell’Italia
di Prandelli»): «Facundo si allaccia gli scarpini con il filo spinato», «Quando Facundo ha fame il frigo va a fargli la spesa»,
«Quando Facundo vuole imbroccare una ragazza la invita a
casa a vedere la sua collezione
di tibie», «Quando Roncaglia
nega l’evidenza, l’evidenza se
ne va senza avere nulla da ridire», «Quando Facundo sbuccia
le cipolle, sono loro a piangere», «Facundo può dire gatto
quando gli pare», «Quando un
avversario si sbuccia un ginocchio, lui glielo mangia», «Quando Facundo arriva al casello, la
sbarra non si alza, si inchina»,
Esplode in rete
l’ironia dei tifosi
viola: «Il gol
di Facundo? Un
alleggerimento...»
«Quando Facundo fece la prova del palloncino, inventò la
mongolfiera», «La Cittadella la
fa Facundo appena c’ha dieci
minuti», «Quando Facundo
chiama, il cellulare vibra di paura».
Personalità Quando Facundo di-
venterà perfetto, eviterà di colpire pali e di finire nelle cronache per falli nella sua area: per
l’entrata da rigore su Pabon è
graziato da Valdes, prima del
tentativo-bis. Dice Donadoni:
«Mi ha fatto piacere che sia andato sul dischetto anche la seconda volta, ha dimostrato personalità. Il pari era il risultato
giusto. Cambi criticati? Non mi
interessa, scelgo io».
Approccio ok Poteva non esserci
spazio per la seconda esibizione di Valdes (data dal mano di
Toni in area) se Jovetic non
avesse prima fatto pari nel conto dei penalty da horror. Jo-Jo
va sul dischetto dopo lo spintone di Rosi su Cassani, lanciato
da Toni, subentrato e in tutti i
sensi decisivo. Montella: «Bene
l’approccio, non volevo pensassimo subito alla Juve. E felice
perché cerchiamo sempre di fare noi la partita, anche se serviva una Fiorentina più matura.
Seferovic titolare? Ha caratteristiche complementari a Jovetic. Jo-Jo? Rigore a parte si è dato molto da fare, anche più di
altre volte».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
CASSANI 6,5 Attento dietro,
puntuale in offesa. Si procura il
rigore.
SEFEROVIC 6 Si limita a far da
sponda. Non viene molto cercato.
TONI 5,5 Si sbatte, ma al tramonto
causa il rigore del pareggio.
JOVETIC 5 Stavolta Jo Jo è la palla
al piede. Capita. Non trova varchi.
E fallisce il rigore con cui poteva
chiudere la sfida.
All. MONTELLA 6,5 La Viola gioca
bene, domina il Parma fino al
vantaggio e oltre. Se non chiude la
sfida non è colpa sua.
GLI ARBITRI:
VALERI 7 I tre rigori ci sono.
Non ammonisce Toni sul fallo
di mano. De Pinto 6, Viazzi
6,5. Peruzzo 6, Cervellera 6.
LA GAZZETTA SPORTIVA
16
DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012
SERIE A
GIOCHIAMO A TAVOLINO LA
4
ORE 12.30 SAMPDORIA (4-3-3)-TORINO (4-2-4)
a
3
COSTA
GIORNATA
35
Classifica
SQUADRE
PT
JUVENTUS
12
NAPOLI
9
LAZIO
9
SAMPDORIA (-1) 8
FIORENTINA 7
INTER
6
ROMA
4
CATANIA
4
PARMA
4
TORINO (-1)
3
MILAN
3
GENOA
3
BOLOGNA
3
CHIEVO
3
ATALANTA (-2) 2
CAGLIARI
2
UDINESE
1
PALERMO
1
PESCARA
0
SIENA (-6)
-4
ROMERO
RETI
G
V
N
P
F
S
4
3
3
3
4
3
3
3
4
3
3
3
3
4
3
3
3
3
3
3
4
3
3
3
2
2
1
1
1
1
1
1
1
1
1
0
0
0
0
0
0
0
0
0
1
0
1
1
1
1
0
0
0
0
1
2
1
1
0
2
0
0
0
0
1
1
1
1
2
1
2
2
2
3
1
1
2
2
3
1
11
8
7
6
6
6
7
5
4
3
3
5
4
3
2
2
4
1
2
3
2
2
1
3
4
3
6
6
6
2
3
6
7
7
2
4
8
7
9
4
25
OBIANG
KRSTICIC
6
10
ROSSINI
22
PARTITE
14
11
GASTALDELLO
5
69
33
GLIK
1
GILLET
9
14
6
BIANCHI
GAZZI
OGBONNA
20
17
VIVES
MASIELLO
ARBITRO CALVARESE Assistenti Petrella Niccolai IV Bianchi Add Guida (1) La Penna (2)
TV Sky Calcio 1 HD e Sky SuperCalcio HD; Mediaset Premium Calcio HD
47
31
28
11
BRIVIO
MORALEZ
5
25
MEGGIORINI BRIGHI
13
PISANO
44
MANFREDINI CAZZOLA
10
19
3
21
LUCCHINI
CIGARINI
5
ILICIC
BARRETO
15
14
23
BERTOLO DONATI
6
77
BELLINI
RAIMONDI
MANTOVANI
ARBITRO GIACOMELLI Assistenti Posado Faverani IV Vuoto Add Doveri (1) Roca (2)
TV Sky Sport 1 HD e Sky Calcio 5 HD; Mediaset Premium Calcio 5
ATALANTA p. 2
PALERMO p. 1
PANCHINA 23 L. Gomis, 36 Darmian,
2 Rodriguez, 5 Di Cesare, 4 Basha,
7 Santana, 11 Cerci, 77 Verdi, 10 Sgrigna,
24 Sansone. ALLENATORE Ventura.
BALLOTTAGGI Meggiorini-Sgrigna
60-40%, Stevanovic-Cerci 70-30%,
D’Ambrosio-Darmian 60-40%.
SQUAL. nessuno. DIFFIDATI nessuno.
INDISPONIBILI Suciu (30 giorni), Birsa
(10). ALTRI A. Gomis, Agostini, Caceres,
Migliorini, Barbosa, De Feudis, Bakic,
Suciu, Birsa, Gorobsov, Diop.
PANCHINA 16 Polito, 78 Frezzolini,
2 Stendardo, 25 Matheu, 32 Ferri,
94 Palma, 23 Scozzarella, 9 Troisi,
99 Parra, 91 De Luca.
ALL. Colantuono.
BALLOTTAGGI nessuno.
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI nessuno.
INDISPONIBILI Capelli (90 giorni), Peluso
(4), Schelotto (4), Carmona (7), Ferreira
Pinto (30), Marilungo (7), Radovanovic
(30), Biondini (40).
PANCHINA 99 Benussi, 89 Morganella,
29 Garcia, 18 Labrin, 28 Kurtic, 20 Rios,
7 Viola, 17 Giorgi, 11 Hernandez,
9 Dybala,19 Budan. ALL. Gasperini.
BALLOTTAGGI Milanovic-Garcia
60-40%, Donati-Rios 60-40 %,
Miccoli-Hernandez 60-40%.
DIFFIDATI nessuno.
SQUALIFICATI nessuno.
INDISPONIBILI Cetto (da valutare),
Sanseverino (da valutare), Zahavi (15
giorni), Brienza (2). ALTRI Brichetto.
49
2
3.70
QUOTE
le vittorie in Serie A di Gastaldello
con la maglia della Sampdoria
su un totale di 128 presenze.
25
VON BERGEN
2
TORINO p. 3
X
3.30
1
MILANOVIC UJKANI
PANCHINA 32 Berni, 95 Falcone,
8 Mustafi, 15 Poulsen, 21 Soriano,
7 Castellini, 12 Tissone, 19 De Silvestri,
5 Renan, 9 Pozzi, 98 Icardi, 23 Eder.
ALLENATORE Ferrara.
BALLOTTAGGI Munari-Soriano 60-40%,
Krsticic-Icardi 80-20%.
SQUALIFICATI Da Costa (18/11/2012).
DIFFIDATI nessuno.
INDISPONIBILI Juan Antonio (5 giorni),
Poli (30).
ALTRI Palombo.
1
2.00
MUNOZ
10
BONAVENTURA DENIS MICCOLI
CONSIGLI
6
27
SAMPDORIA p. 8
1
1.85
X
3.40
2
4.25
78
le presenze in Serie A di Massimo
Donati con l’Atalanta, squadra con
cui ha esordito nella massima serie.
ORE 15 CATANIA (4-3-3)-NAPOLI (3-4-1-2)
11
12
MARCHESE
gare
consecutive
di campionato
in cui il Catania
ha subito 2 gol,
con questi
risultati finali:
una vittoria per
3-2, due
pareggi per 2-2
e due sconfitte
per 0-2
D’AMBROSIO
2
QUOTE
I NUMERI
11
STEVANOVIC
BERARDI
La classifica tiene conto di quest’ordine
preferenziale: 1) punti; 2) a parità di partite
giocate, differenza reti; 3) gol segnati
gare senza
vittorie
per il Palermo,
che ha raccolto
per l’ultima
volta i tre punti
il 1o aprile
scorso, 3-1 a
Bologna, poi 5
punti in 11 gare
3
MUNARI ESTIGARRIBIA
■ CHAMPIONS ■ PRELIMINARI CHAMPIONS
■ EUROPA LEAGUE ■ RETROCESSIONE
4
19
MARESCA MAXI LOPEZ
28
ORE 15 ATALANTA (4-4-1-1)-PALERMO (3-4-2-1)
MAGGIO
4
17
ALMIRON
GOMEZ
19
3
PANDEV
SPOLLI
21
ANDUJAR
DZEMAILI
28
17
10
9
LODI
BERGESSIO
HAMSIK
6
LEGROTTAGLIE
INLER
CAVANI
28
BIAGIANTI BARRIENTOS
22
1
CANNAVARO DE SANCTIS
88
7
27
14
20 CAMPAGNARO
6
ARONICA
18
ZUNIGA
ALVAREZ
4
ARBITRO BERGONZI Assistenti Giallatini Grilli IV Giordano Add Gervasoni (1) Pinzani (2)
TV Sky Calcio 3 HD; Mediaset Premium Calcio 1 HD
CATANIA p. 4
NAPOLI p. 9
PANCHINA 1 Frison, 34 Messina,
14 Bellusci, 5 Rolin, 33 Capuano,
13 Izco, 30 Salifu, 8 Sciacca, 19 Castro,
24 Ricchiuti, 15 Morimoto, 35 Doukara.
ALLENATORE Maran.
BALLOTTAGGI Biagianti-Izco 60-40%,
Spolli-Bellusci 60-40%.
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI nessuno.
INDISPONIBILI Terracciano (5 giorni) e
Keko (da valutare).
ALTRI Potenza, Augustyn.
PANCHINA 22 Rosati, 15 Colombo,
55 Gamberini, 21 Fernandez, 2 Grava,
16 Mesto, 8 Dossena, 85 Behrami,
4 Donadel, 24 Insigne, 9 Vargas.
ALLENATORE Mazzarri.
BALLOTTAGGI nessuno.
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI nessuno.
INDISPONIBILI Britos (21 giorni).
ALTRI Uvini, El Kaddouri, Rinaudo.
QUOTE
1
3.30
MARCATORI
4 RETI Jovetic (Fiorentina)
X
3.30
1 RETE Cigarini e Denis (Atalanta); Ekdal e
Sau (Cagliari); Gomez, Lodi e Marchese
(Catania); Cruzado (Chievo); Toni e
Ronacaglia (Fiorentina); Kucka, Jankovic e
Merkel (Genoa); Coutinho e Sneijder
(Inter); Asamoah, Giaccherini, Lichtsteiner,
Pirlo e Vidal (1) (Juventus); Candreva
(Lazio); Dzemaili, Insigne, Maggio e Pandev
(Napoli); Rios (Palermo); Belfodil, Parolo,
Rosi e Valdes (Parma); Caprari e Celik
(Pescara); Lamela, Lopez e Marquinho
(Roma); Costa, Estigarribia e Gastaldello
(Sampdoria); Calaiò, Vergassola e Ze
Eduardo (1) (Siena); Bianchi, Brighi e
Sgrigna (Torino); Basta, Di Natale, Lazzari
e Maicosuel (Udinese)
PROSSIMO TURNO
5a GIORNATA
Martedì 25 settembre
FIORENTINA-JUVENTUS ore 20.45
Mercoledì 26 settembre, ore 20.45
CATANIA-ATALANTA
CHIEVO-INTER
GENOA-PARMA
MILAN-CAGLIARI
NAPOLI-LAZIO
PESCARA-PALERMO ore 18.30
ROMA-SAMPDORIA
TORINO-UDINESE
Giovedì 27 settembre
SIENA-BOLOGNA ore 20.45
7
le partite
di campionato
senza successi
per il Cagliari.
L’ultima vittoria
è il 3-0 sul
Catania del 24
aprile scorso
le reti incassate da Andujar
in questo campionato, due per
ciascuna partita disputata.
ORE 15 UDINESE (3-5-2)-MILAN (4-3-3)
3 RETI Hernanes e Klose (Lazio); Pazzini
(1) (Milan); Maxi Lopez (Sampdoria)
2 RETI Diamanti (1) e Gilardino (Bologna);
Bergessio (Catania); Pellissier (1) (Chievo);
Immobile (Genoa); Cassano e Milito (Inter);
Giovinco, Quagliarella e Vucinic (1)
(Juventus); Cavani (1) e Hamsik (Napoli);
Florenzi e Osvaldo (Roma)
6
2
2.15
IL NUMERO
16
CODA
26
20
PASQUALE
ABATE
37
PEREYRA
1
BRKIC
66
DANILO
PINZI
3
BENATIA
11
23
PAZZINI
AMBROSINI
BARRETO
92
EL SHAARAWY
8
17
ZAPATA
9
ALLAN
18
EMANUELSON MONTOLIVO
10
DI NATALE
5
17
28
32
5
NOCERINO
2
DE SCIGLIO
BASTA
ARBITRO CELI Assistenti Preti Marzaloni IV Passari Add Tagliavento (1) Tommasi (2)
TV Sky Calcio 1 HD; Mediaset Premium Calcio 3
UDINESE p. 1
MILAN p. 3
PANCHINA 25 Padelli, 93 Pawlowski,
75 Heurtaux, 4 Angella, 6 Faraoni,
27 Armero, 88 Willians, 7 Badu,
77 Maicosuel, 31 Fabbrini, 13 Ranegie.
ALLENATORE Guidolin.
BALLOTTAGGI Basta-Faraoni 55-45%,
Pasquale-Armero 55-45%,
Barreto-Fabbrini 60-40%.
SQUALIFICATI Lazzari (1).
INDISPONIBILI Muriel (60 giorni),
Domizzi (5).
PANCHINA 1 Amelia, 59 Gabriel,
25 Bonera, 13 Acerbi, 15 Mesbah,
21 Constant, 77 Antonini, 12 Traoré,
34 De Jong, 10 Boateng, 22 Bojan,
19 Niang. ALL. Allegri. BALLOTTAGGI De
Sciglio-Mesbah 60-40%, Ambrosini-De
Jong 70-30%, Emanuelson-Boateng
60-40%, El Shaarawy-Bojan 60-40%.
SQUAL. nessuno. DIFF. Bonera. INDISP.
Muntari (110 giorni), Strasser (30), Didac
Vilà (30), Pato (14), Robinho (4), Flamini
(4). ALTRI Yepes, Carmona, Valoti.
QUOTE
1
2.75
X
3.30
2
2.45
10
le reti realizzate al Milan
da Totò Di Natale, la bestia
nera dei rossoneri.
«Dobbiamo trovare subito
la nostra identità, a Bergamo
capiremo quanto valiamo»
ABBIATI
MEXES
8
Il Palermo
del Gasp:
«Coraggio
e attacco»
DAL NOSTRO INVIATO
GIULIO DI FEO
GRASSOBBIO (Bg)
Manco fosse una tv con
cui bastava solo smanettare
un po’ per vedere pulito, il Palermo secondo Gasperini inizia da qui: sintonia, quella che
per Zamparini Sannino con la
squadra aveva raggiunto solo
all’1%. Dopo una settimana di
ritiro l’immagine pare più nitida. Pare, appunto, perché oggi c’è da sintonizzarsi su Atalanta-Palermo e il banco di
prova è bello tosto. «Una squadra che l’anno scorso è stata
tra le migliori, e su quella scia
sta facendo bene. Contro di loro possiamo capire subito
quanto valiamo», sostiene Gasperini. Che ha avuto una settimana per seminare e inizia un
ciclo tosto ma abbordabile (dopo Bergamo si va a Pescara, poi
c’è il Chievo in casa) che può
far prendere una direzione precisa al campionato rosanero. Ieri allenamenti sui palloni inattivi, Miccoli a provare un sacco
di punizioni, e facce sorridenti.
«Il morale non era alto all’inizio— ammette —, ma ho
trovato disponibilità e ottime risposte dal punto di vista comportamentale. Riparto da un
gruppo solido e positivo, ora però conteranno le partite. Zamparini ha giurato che non mi
caccia? L’ha detto tante volte...
Ci conosciamo, ci stimiamo, e
spero di spezzare questa catena
di esoneri. Non solo coi risultati, ma con il lavoro». E ieri in
conferenza stampa il primo distillato di Gaspensiero applicato al Palermo.
Gian Piero
Gasperini,
54 anni, tecnico
del Palermo:
lunedì scorso
ha sostituito
Sannino,
esonerato GETTY
DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012
ORE 15 BOLOGNA (4-3-1-2)-PESCARA (4-3-2-1)
6
MORLEO
TAIDER
14
25
ORE 15 CAGLIARI (4-3-3)-ROMA (4-3-3)
14
3
NATALI
AGLIARDI
15
33
PEREZ
KONE
5
20
23
93
DIAMANTI
QUINTERO
VUKUSIC
COLUCCI
10
ANTONSSON
CAPRARI
GILARDINO
13
4
77
15
MOTTA
PERIN
8
48
LAMELA
FLORENZI
MODESTO
PERICO
29
12
77
PINILLA
DESTRO
TACHTSIDIS
19
17
15
LOPEZ
PJANIC
5
51
CONTI
20
15
ROSSETTINI
24
EKDAL THIAGO RIBEIRO
5
CASTAN
42
BALZARETTI
ARBITRO GIANNOCCARO Assistenti Galloni Padovan IV Costanzo Add Banti (1) Giancola (2)
TV Sky Calcio 4 HD; Mediaset Premium Calcio 4
PESCARA p. 0
CAGLIARI p. 2
ROMA p. 4
PANCHINA 32 Pelizzoli, 3 Crescenzi,
2 Zanon, 5 Capuano, 26 Blasi,
8 Bjarnason, 16 Brugman, 10 Celik,
17 Weiss, 7 Soddimo, 80 Jonathas,
9 Abbruscato.
ALLENATORE Stroppa.
BALLOTTAGGI Bocchetti-Capuano
60-40%. SQUALIFICATI Terlizzi (2).
DIFFIDATI nessuno.
INDISPONIBILI Romagnoli (5 giorni),
Savelloni (90).
ALTRI Mobdj, Perrotta, Togni, Chiaretti.
PANCHINA 25 Avramov, 3 Ariaudo,
8 Avelar, 21 Dessena, 16 Eriksson,
18 Nené, 27 Sau, 32 Casarini.
ALLENATORE Ficcadenti.
BALLOTTAGGI Perico-Ariaudo 70-30%,
Ekdal- Dessena 60-40%, Ibarbo–Sau
60-40%.
SQUALIFICATI nessuno.
DIFFIDATI nessuno.
INDISPONIBILI Cossu (15 giorni),
Camilleri (5). ALTRI Anedda, Murru, Del
Fabro, Piredda.
PANCHINA 13 Goicoechea, 11 Taddei,
3 Marquinhos, 46 Romagnoli, 47 Lucca,
7 Marquinho, 20 Perrotta, 26 Tallo,
55 Svedkauskas.
ALLENATORE Zeman.
BALLOTTAGGI Piris-Taddei-Marquinhos
70-20-10%, Pjanic-Marquinho 80-20%.
SQUALIFICATI Guberti (agosto 2015).
DIFFIDATI nessuno.
INDISPONIBILI Lobont (20 giorni), Dodò
(20), De Rossi (2), Totti (2) Bradley (9),
Osvaldo (2). ALTRI Nego.
QUOTE
2
4.75
6,3
«Dobbiamo
aspettarci un
Milan che ha
voglia di reagire
e uscire da un
periodo no,
ma questo è uguale per noi».
Francesco Guidolin, Udinese.
La prima vittoria stagionale è
a quota 2,75.
STEKELENBURG
PANCHINA 1 Curci, 45 Carvalho,
21 Cherubin, 43 Sørensen, 8 Garics,
20 Abero, 30 Pazienza, 17 Guarente,
7 Gimenez, 77 Pasquato, 18 Gabbiadini,
99 Acquafresca. ALLENATORE Pioli.
BALLOTTAGGI Perez-Pazienza 60-40%,
Pulzetti-Guarente 60-40%.
SQUALIFICATI Portanova (fino al
9/2/2013). DIFFIDATI nessuno.
INDISPONIBILI nessuno. ALTRI Lombardi,
Stojanovic, Krhin, Paponi, Pisanu,
Radakovic, Riverola, Rodriguez.
X
3.65
2,75
24
BOLOGNA p. 3
1
1.70
GUIDOLIN TEME
LA REAZIONE MILAN
PIRIS
BURDISSO
AGAZZI
11
ARBITRO ROMEO Assistenti Meli Stefani IV Marrazzo Add Baracani (1) Merchiori (2)
TV Sky Calcio 6 HD
23
NAINGGOLAN IBARBO
ASTORI
1
BOCCHETTI
CASCIONE
PULZETTI
11
99
4
13
COSIC
18
23
PISANO
23
QUOTE
la media voto nelle prime tre
giornate di Perin, tra i migliori
nonostante le nove reti subite.
1
2.90
X
3.70
5
2
2.20
LA ROMA DI ZEMAN
ALL’ESAME CAGLIARI
2,20
«Anche se
ci mancano
giocatori
importanti,
sono convinto
che chi li
sostituirà farà bene».
Zdenek Zeman all’esame
Cagliari: il secondo successo
in trasferta si gioca a 2,20.
le reti in serie A di Thiago
Ribeiro: l’unica doppietta l’ha
segnata alla Roma.
4
ORE 15 INTER (4-3-1-2)-SIENA (3-4-2-1)
6
40
JUAN JESUS
31
1
7
22
VALIANI
MILITO
CHIVU
19
23
RANOCCHIA
55
11
10
14
ROSINA
CASSANO
GUARIN
tattica: «Non ho esagerato in
questo aspetto, vorrei che avessimo poche soluzioni ma precise. Con 3 gare in 8 giorni l’esperienza dobbiamo farla giocando». Modulo? «Di partenza
3-4-3 o 3-5-2, poi cambieremo
in base alle situazioni. Oggi
poi, parlando di difesa, è più
corretto parlare di modulo a 7,
a 8, a 9... ne vedo poche con
3 o 4 uomini dietro la linea
della palla». Da qui il dettame numero uno: «Trovare
subito un’identità precisa,
senza sfarfallarci tra tanti
moduli, magari anche sbagliando ma con tanta voglia di fare, senza calcoli
ma con coraggio». Ecco
perché «a Bergamo non
possiamo pensare solo al
risultato. Sarà importante
la prestazione, una buona
gara per trovare fiducia.
Certo, i risultati sono importanti, danno serenità.
Cercheremo sempre la
vittoria più che il pari, sarà una nostra caratteristica». Focus sull’attacco: «È
importante avere tante alternative, lì si fa la differenza». Il discorso arriva parlando
di Miccoli, «il migliore dei nostri per qualità realizzative e un
simbolo del Palermo, anche
per i giovani. Non so se giocherà 38 gare, l’importante è che
sarà determinante in quelle
che giocherà». E Dybala? Prezzo a otto cifre, fin qui solo 32’
con la Lazio: «Un ragazzino forte, con qualità e talento, Ma è
ancora in evoluzione, anche fisica. Dovrà essere valorizzato
al meglio. Quando? Ce lo dirà
lui. Noi lo faremo crescere, dandogli opportunità nei momenti
giusti. Ci risponderà sul campo. E anche se non sarà pronto,
sarà comunque da aspettare».
Uomini contati
ma l’Atalanta
cerca la prima
gioia in casa
© RIPRODUZIONE RISERVATA
ZINGONIA (Bergamo)
Nella giornata in cui a Bergamo
esordisce la Ztl attorno allo
stadio per incoraggiare la gente
ad andare a piedi, in bici o in
autobus, l’Atalanta prova a
correre per sprintare in
classifica. Dopo l’impresa di San
Siro («da lasciarci alle spalle in
fretta però» ha detto il tecnico),
Colantuono cerca la prima
vittoria casalinga ancora contro
il Palermo, come un anno fa.
«Avendo cambiato allenatore
non sappiamo che Palermo
troveremo. Io comunque non ho
visto una squadra allo sbando,
Sannino ha fatto un buon lavoro.
L’esonero? Non mi riguarda per
cui non ne parlo. I presidenti
pagano e hanno il diritto di fare
delle scelte. Anche a me era
dispiaciuto quando Zamparini mi
ha esonerato ed ero sesto, ma
non mi sono mai lamentato».
Colantuono pensa più al
Palermo, da affrontare senza
otto infortunati. «Ho grande
rispetto per il Palermo. In
questo momento ho meno
scelte a causa degli infortuni,
ma ci tengo a dire che di
infortuni muscolari non ne
abbiamo avuti, sono stati tutti
traumatici, Peluso si è fatto
male in Nazionale e Carmona
quest’estate in vacanza. Già
mercoledì rientrerà qualcuno,
ma ora dobbiamo pensare al
Palermo». Prima della gara
l’Atalanta omaggerà Martina
Caironi, medaglia d’oro nei 100
metri alle Paralimpiadi.
4
IL NUMERO
166
giorni
trascorsi
dall’ultimo
pareggio del
Genoa (1-1
casalingo con il
Cesena l’11 aprile).
Da allora 3 vittorie
e 6 sconfitte
MARCHETTI
SIENA p. -4
PANCHINA 12 Castellazzi, 27 Belec,
4 Zanetti, 6 Silvestre, 25 Samuel,
42 Jonathan, 44 Bianchetti, 11 Alvarez, 21
Gargano, 41 Duncan, 7 Coutinho,
88 Livaja. ALLENATORE Stramaccioni.
BALLOTTAGGI Chivu-Zanetti 55-45%,
Cambiasso-Gargano 60-40%,
Cassano-Alvarez 65-35%. SQUALIFICATI
nessuno. DIFFIDATI nessuno. INDISP.
Stankovic (60 giorni), Palacio (3 giorni),
Mudingayi (3 giorni) Mbaye (da valutare),
Obi (7 giorni), Mariga (40 giorni)
PANCHINA 12 Farelli, 89 Marini, 15
Dellafiore, 34 Martinez, 33 Rubin,
16 Verre, 10 D’Agostino, 77 Sestu, 57 Zè
Eduardo, 9 Paolucci, 81 Bogdani. ALL.
Cosmi. BALLOTTAGGI Angelo-Mannini
60-40%, Rodriguez-D’Agostino 60-40%,
Valiani-Zè Eduardo 60-40%. SQUAL.
Larrondo (3 mesi), Vitiello (4 anni), Terzi
(3 anni), Belmonte (5 mesi). DIFFIDATI
nessuno. INDISP. Campagnolo (21 giorni),
Contini (7). ALTRI Coppola, Campos Toro,
Reginaldo, Bolzoni, Mannini.
QUOTE
1
1.35
10
2
9.00
5
6
10
MAURI
ZARATE
24
18
LEDESMA
KOZAK
8
87
HERNANES CANDREVA
10
22
BORRIELLO
IMMOBILE
Torres a valanga
Pari del Verona
21
CANINI
14
1
BERTOLACCI SEYMOUR
17
SERIE A FEMMINILE
SAMPIRISI
MERKEL
91
33
5
FREY
GRANQVIST
KUCKA
13
ANTONELLI
ARBITRO DAMATO Assistenti Barbirati Tonolini IV La Rocca Add Mazzoleni (1) Ostinelli (2)
TV Sky Sport 1 HD, Sky SuperCalcio HD e Sky Calcio 1 HD; Mediaset Premium Calcio HD
LAZIO p. 9
GENOA p. 3
PANCHINA 1 Bizzarri, 84 Carrizo,
3 Dias, 78 Zauri, 33 Stankevicius,
19 Lulic, 23 Onazi, 27 Cana,
15 Gonzalez, 11 Klose, 99 Floccari,
9 Rocchi. ALLENATORE Petkovic.
BALLOTTAGGI Ciani-Dias 60-40%,
Cavanda-Lulic 60-40%, Zarate-Onazi
70-30%, Mauri-Gonzalez 80-20%.
SQUAL. nessuno. DIFFIDATI nessuno.
INDISPONIBILI Brocchi (20 giorni),
Diakite (5), Ederson (5), Konko (5), Radu
(5). ALTRI Foggia, Matuzalem, Sculli.
PANCHINA 30 Tzorvas, 63 Stillo,
28 Tozser, 24 Moretti, 18 Piscitella,
89 Anselmo, 11 Jankovic, 19 Jorquera,
3 Bovo, 9 Melazzi, 4 Ferronetti.
ALLENATORE De Canio.
BALLOTTAGGI Granqvist-Bovo 60-40%,
Merkel-Jankovic 60-40%,
Borriello-Jorquera 60-40%.
SQUALIFICATI nessuno.
INDISPONIBILI Vargas (7 giorni), Rossi
(30). ALTRI Zima, Marchiori,
Donnarumma, Velazquez.
QUOTE
X
3.85
2
6.00
70
5
vittorie
consecutive da
cui è reduce la
Lazio in
campionato (tre
in trasferta e
due in casa).
Non succedeva
dal settembreottobre 2010
Taccuino
SCALONI
1
1.55
FELIPE
reti
realizzate
nelle ultime 5
partite giocate
dall’Inter in
campionato a
San Siro (14 dei
nerazzurri e 11
degli ospiti)
i precedenti di Cassano contro
il Siena: 5 vittorie, 3 pari e 2 k.o.,
5 le reti segnate
31
Guido Maconi
© RIPRODUZIONE RISERVATA
X
4.50
20
BIAVA
PEGOLO
18
INTER p. 6
CAVANDA
22
PACI
ARBITRO MASSA Assistenti Paganessi Musolino IV Cariolato Add Orsato (1) Di Bello (2)
TV Sky Calcio 2 HD; Mediaset Premium Calcio 3
39
CIANI
25
RODRIGUEZ
ORE 20.45 LAZIO (4-3-3)-GENOA (4-3-1-2)
2
24
DEL GROSSO
NAGATOMO
GLI AVVERSARI
VERGASSOLA
3
25
NETO
21
27
99
13
8
CALAIÒ
CAMBIASSO SNEIJDER
HANDANOVIC
I NUMERI
ANGELO
PEREIRA
26
Le regole Il cambio parte dalla
17
Le quote
14
BALZANO
NIELSEN
22
LA GAZZETTA SPORTIVA
le presenze in Serie A di Antonelli:
quest’anno è sempre stato titolare
ma ogni volta è stato sostituito.
(f.sal.) Così la 1a giornata:
Chiasiellis Como 0 0, Fiammamon
za Firenze 2 3, Mozzecane Tava
gnacco 0 2, Pordenone Mozzanica
2 2, Napoli Perugia 1 1, Torino Ri
viera di Romagna 2 5, Torres Lazio
6 0, Brescia Verona 2 2.
CALCIO A 5
Tre le squadre
a punteggio pieno
(g.l.g.) Montesilvano, Pesca
ra e Genzano a punteggio pieno. Ris.
2a giornata: Asti Luparense 5 5; La
zio Acqua & Sapone 3 4; Marca Ka
os 2 2; Montesilvano Verona 8 0;
Napoli Genzano 1 3; Venezia Pesca
ra 2 3. Oggi: Rieti Putignano.
DOCUMENTARI SU ESPN
Cantona presenta
i campioni ribelli
I grandi ribelli del calcio rac
contati da Eric Cantona. Da domani
alle 23 su Espn Classic (canale 216
di Sky) cinque serate dedicate a So
crates, Mekhloufi, Caszely, Pasic e
Drogba.
18
LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012
L’INIZIATIVA
GAZZETTA
DA COLLEZIONE
Un’opera completa
e mai realizzata
Gianluca Vialli, oggi 48 anni, alza la Champions 1996
riscoprire il meglio dei campioni
passati e presenti. La galleria è
composta da dodici Dvd per ogni
squadra: immagini, gol, schede
tecniche, analisi,
approfondimenti. Un viaggio
imperdibile, un supporto
necessario per vivere le
emozioni delle battaglie più
difficili, le vittorie più prestigiose.
Per ammirare la forza di
giocatori che con la maglia
bianconera, nerazzurra o
rossonera hanno saputo far
grande il calcio italiano. Trentasei
Dvd per scoprire le radici di una
storia che resta ancora da
scrivere.
INTER
MILAN
JUVE
La Gazzetta dello Sport è
lieta di presentare le Hall of Fame
di Juventus, Milan e Inter: la più
completa opera in Dvd mai
realizzata sui tre club più vincenti
del calcio italiano. Spazio alle
leggende senza tempo che hanno
scritto la storia sull’asse
Torino Milano: Platini, Capello,
Facchetti, Zidane, Van Basten,
Ronaldo, Scirea, Baresi, Zenga...
Monografie uniche per rivivere le
cavalcate più esaltanti e
Inzaghi, Ambrosini e Pirlo a Manchester nel 2003
Javier Zanetti, 39 anni, dopo la finale di Madrid 2010
Tre miti, una galleria
I capitani leggendari
Una questione di stile
Da Facchetti a Del Piero, i tre dvd in edicola venerdì passano
in rassegna le guide carismatiche di Juve, Milan e Inter
ANDREA LUCHETTA
MILANO
Poche settimane fa Gianfelice Facchetti ha raccontato
alla Gazzetta un aneddoto che
spiega molto. «Una volta mio
padre andò da Armando Picchi, quasi per scusarsi, dopo
aver visto una cartolina celebrativa in cui veniva definito
"capitano della Grande Inter"». Il capitano dello squadrone di Herrera, per l’appunto, era il livornese Picchi. Facchetti galoppava alla sua sinistra, in attesa di guadagnarsi i
gradi. Che colpa avesse di questo lapsus non è dato sapere.
Ma lui andò comunque a casa
Picchi, a rimarcare che non voleva nulla in più di quello che
era stato. Di capitani ce n’è tanti. Di guide carismatiche, capaci di scrivere la piccola storia
del calcio, molte meno. Basta
immaginare questo incontro
— mantenuto riservato dai
protagonisti — per capire dove corra il confine fra cronaca
e storia. Due dei più grandi difensori di sempre, un carico di
gloria e ricchezze che stenderebbe un emiro, a discutere di
una piccola questione di principio per cui non avevano responsabilità alcuna. Giocando
con la fantasia possiamo figurarci il rispetto forse un po’ imbarazzato di Facchetti — 4 scudetti e due Coppe dei Campioni — mentre varcava la soglia
di casa del «suo» capitano. Il
talento serve, per indossare la
fascia, eccome: serve a guadagnare il rispetto di uno spogliatoio di campioni e mestieranti, spietati di fronte alle debolezze altrui. Servono i trofei,
serve fortuna. Ma per avvicinare l’esempio di questi capitani
serve in primo luogo una tempra morale che non per forza
si accompagna al talento.
Questione di famiglia E certo
non è un caso se due dei più
fulgidi rappresentanti di que-
Il cofanetto per raccogliere l’opera completa sui miti che hanno
scritto la storia della Juventus: i dvd ogni venerdì in edicola
anni di storia rossonera, passata spesso per il braccio sinistro
di casa Maldini. Di Cesare si
può ridere, il suo accento strascicato ha fatto la gioia di Teo
Teocoli. Ma era una di quelle
prese in giro che si riservano
a chi si stima, a chi si vuole
bene. Alzi la mano chi ricorda un suo capriccio,
una scenata da bambolotto viziato. Nulla. Come poco o nulla si può rimproverare a suo figlio Paolo, «physique du rôle» senza pari — 5
Champions nel carniere — erede più degno tanto del padre
quanto di un altro mostro sacro come Franco Baresi. Gente
silenziosa e di sostanza, capace di capire i momenti per alzare la voce e quelli per tacere,
lasciando parlare sempre la
forza dell’esempio.
Tempra Ecco, nella sfilata
La collezione completa della Hall of Fame rossonera, un’opera
imperdibile per i grandi appassionati della storia del Milan
Dodici dvd, una sola immensa leggenda: è quella dell’Inter. Potrete
rivivere le imprese dei suoi protagonisti grazie al progetto Gazzetta
sta categoria sono padre e figlio. Cesare e Paolo Maldini,
le mani che hanno stretto la
prima Coppa dei Campioni del
Milan e quelle che hanno accarezzato l’ultima. In mezzo 44
Paolo Maldini
era apprezzato
per l’eleganza
in campo e fuori
delle tre uscite odierne
non troverete un solo
giocatore prono, disposto a transigere sui principi per seguire i refoli di vento. Alessandro Del Piero è volato in Australia senza sollevare mezza polemica. Non c’è bisogno di Nostradamus per leggere i suoi pensieri, ma certo
non se ne trova traccia nei
comportamenti e nelle dichiarazioni. Così come sarebbe
una sorpresa scoprire un comportamento inopportuno di
Javier Zanetti o di Beppe
Bergomi. Giuseppe Meazza in nazionale calciò
un rigore tenendosi i
pantaloncini, per sopperire alla rottura dell’elastico, e non li abbandonò
nemmeno dopo aver segnato (per inciso, in una semifinale dei Mondiali): alla faccia degli striptease che oggi accompagnano un mezzo golletto in
Eccellenza. E lo stesso vale per
gli altri campioni celebrati nelle uscite odierne: Boniperti,
Scirea, Furino, Salvadore, Liedholm, Gianni Rivera.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
4 Le date
I NUMERI
3
I dvd per ogni
uscita: uno
dedicato alla
Juve, uno al
Milan e uno
all’Inter
11
Le uscite
ancora in
calendario
fino al 7
dicembre: una
per ogni venerdì
12
Le
Champions
League
(e vecchie
Coppe dei
Campioni) vinte
dalle tre grandi
del calcio
italiano: 7 dal
Milan,
3 dall’Inter
e 2 dalla
Juventus
PER NON PERDERE UNA PUNTATA
Sta per arrivare
la seconda uscita:
con la Gazzetta
a 9,99 euro
GIÀ USCITA
Venerdì 21 settembre
I fenomeni
Esordio con tre dvd dedicati ai fenomeni di ogni tempo:
Charles, Sivori, Nordhal, Kakà, Matthäus, Ronaldo...
LE PROSSIME USCITE
Venerdì 28 settembre
I grandi capitani
L’ora dei leader: Boniperti, Scirea, Zanetti, Picchi,
Liedholm, i due Maldini e via così.
Venerdì 5 ottobre
I Bomber
Appuntamento con gli uomini gol: Inzaghi, Prati, Eto’o,
Altobelli, Rossi o Trezeguet, per citarne alcuni.
Venerdì 12 ottobre
I fantasisti
Gli uomini che fanno scattare la lampadina: difficile non
ricordare fra i tanti Corso, Suarez, Savicevic, Boban,
Rui Costa, Baggio o Laudrup.
Venerdì 19 ottobre
Classe al potere
Tecnici e incontenibili. Gente come Nedved, Tardelli,
Weah, Gullit, Mazzola, Ibrahimovic.
Venerdì 26 ottobre
I guerrieri
Indomabili: fra i tanti nei 3 dvd, Zamorano, Oriali, Ince,
Davids, Vidal, Benetti, Gattuso, Trapattoni, Desailly.
Venerdì 2 novembre
I signori del centrocampo
Gli architetti del gioco. Pirlo, Ancelotti, Albertini, Veron,
Cambiasso, Matteoli, Vieira, Emerson, Paulo Sousa...
Venerdì 9 novembre
Le frecce
I cursori infaticabili: Di Livio, Zambrotta, De Agostini,
Serginho, Cafu, Evani, Maicon, Bianchi, Jair...
Venerdì 16 novembre
I leader della difesa
I muri portanti delle squadre: Samuel, Passarella,
Nesta, Thiago Silva, Cannavaro, Thuram...
Venerdì 23 novembre
I portieri
Non servono presentazioni per gente come Buffon,
Zoff, Zenga, Sarti, Rossi, Cudicini...
Venerdì 30 novembre
I mastini della difesa
L’incubo dei bomber. Costacurta, Benetti, Schnellinger,
Cordoba, Burgnich, Ferri, Chiellini, Montero, Gentile...
Venerdì 7 dicembre
I condottieri
Le menti di queste grandissime: Lippi, Trapattoni,
Mourinho, Herrera, Sacchi, Rocco, Liedholm...
DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012
LA GAZZETTA SPORTIVA
19
#
L’INACCETTABILE SFIDA AL PREFETTO
IL CAGLIARI DI CELLINO CONTRO LA LEGGE
laVergogna
di ANDREA SCHIANCHI
iamo proprio all’ultimo stadio: più in basS
so non si può sprofondare. Il prefetto di
Cagliari ordina che Cagliari-Roma si giochi a
porte chiuse, poiché il nuovo impianto di Is
Arenas non è considerato agibile e non esistono le necessarie condizioni di sicurezza
per il pubblico. E che cosa succede? Il presidente del Cagliari, Massimo Cellino, con un
comunicato sul sito del club, «invita e chiede a tutti i suoi tifosi, titolari di biglietto e
abbonamento, di recarsi allo stadio per assistere alla partita Cagliari-Roma nel rispetto dell’ordine e della civiltà. La Società Cagliari Calcio e i suoi ingegneri reputano in-
ilCiclismo
laVignetta
LA STORIA DI VALKENBURG CI RICORDA
CHE NIBALI E MOSER POSSONO VINCERE
di PIER BERGONZI
trade strette e mulini a vento, curve secche,
S
discese e strappi brevi che sono come un
coltello conficcato nella schiena... Il percorso di
Valkenburg è la sintesi del ciclismo. In questo
angolo ben pettinato del mondo, dove la bici è
parte del paesaggio, si corre oggi un Mondiale
facile solo all’apparenza, ma certamente apertissimo. Velocisti come Boonen, Freire e Degenkolb, attaccanti come Gilbert e Gerrans e Moser, ma anche specialisti da corse a tappe come
Nibali, Contador, Valverde e «Purito» Rodriguez
partiranno questa mattina da Maastricht convinti di poter vincere.
Contando anche la prova di Heerlen 1967 (nella
città che confina con Valkenburg vinse il giovane
Eddy Merckx!) è la sesta volta che il Mondiale ha
sede nel Limburgo olandese, una regione di cultura fiamminga. Negli 85 anni di edizioni iridate
è un record. Soltanto Copenaghen conta 5 edizioni.
E’ strano constatare che Valkenburg, una piacevole cittadina di provincia con poco più di
15.000 abitanti, abbia fatto altrettanto. La verità
Nibali (destra) e Paolini guidano gli azzurri BETTINI
fatti la struttura agibile e sicura». Parole che sanciscono un pericoloso scivolamento: dalla rissa da
pollaio (così, fino a ieri, poteva definirsi la
querelle tra Cellino e le istituzioni) siamo
all’istigazione a delinquere. Proprio così,
perché l’ordine di un Prefetto, in quanto
rappresentante dello Stato sul territorio
e diretto dipendente del Ministero dell’Interno, è legge: lo si può contestare,
ma non lo si può violare, a meno che
non si voglia incorrere in guai giudiziari. Tutto ciò al netto di una situazione,
quella del nuovo stadio di Cagliari, che
ha qualcosa di grottesco. Anche la Le-
è che qui ci sono le uniche montagnole olandesi
e che il ciclismo, da queste parti, è il primo sport.
Qui si conclude l’Amstel Gold Race e qui ha fatto
tappa il Tour de France. Il governo regionale del
Limburgo ha messo sul piatto dell’Uci circa 12
milioni di euro per godersi questa settimana arcobaleno e si è già candidato ad organizzare anche l’edizione del 2014 se gli spagnoli di Ponferrada non riusciranno a far quadrare il budget...
Un giro panoramico nel museo virtuale del Mondiale di Valkenburg aiuta a capire che oggi può
accadere di tutto. Nel 1938 vinse il velocista Marcel Kint, ma solo 8 corridori conclusero il Mondiale e tutti gli italiani guidati da Gino Bartali si
ritirarono. Dieci anni dopo, nel ’48 Coppi e Bartali erano i più forti, ma si corsero contro e non
conclusero la gara vinta da un cacciatore di Classiche come Brik Schotte. La federciclismo squalificò entrambi per comportamento antisportivo.
Nel 1979 Giovanni Battaglin lanciò una volata a
quattro, ma venne platealmente chiuso contro le
transenne, fino a cadere, da Jaan Raas. Vinse
l’olandese e a nulla valsero due reclami della nostra Nazionale. E nel 1998, infine, dopo il successo di Ivan Basso tra gli under 23, ci aspettavamo
l’acuto di Michele Bartoli, corridore baciato dal
talento, ma non sempre dalla fortuna. Pioggia e
freddo resero selettivo il percorso. Bartoli cadde,
poi forò e cambiò tre volte la bici e perse l’attacco
decisivo del postino svizzero Oskar Camenzind.
Per l’argento Peter Van Petegem riuscì a precedere Bartoli e Lance Armstrong (quarto, come alla
Vuelta e nella crono di quel Mondiale).
A Valkenburg, sul circuito del Cauberg, quindi
sono diventati campioni del mondo un velocista
(Kint) due specialisti di Classiche (Schotte e
Raas) e un corridore da corse a tappe (Camenzind). Capite perché nel pronostico di oggi è giusto mettere Gilbert in prima fila, ma sarebbe un
grave errore non pensare a un attacco irresistibile di Purito Rodriguez e Nibali a una sparata da
finisseur di Gerrans, Boasson Hagen e Moser, oppure a una volata, di gruppo scremato che piomba all’ultimo momento sugli attaccanti, con Boonen, Freire e Degenkolb da battere.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
di VALERIO MARINI
di LUCA CHIABOTTI
L
a stagione del basket è iniziata con una grande novità: non ha vinto Siena come succedeva con una precisione millimetrica dal 2008. La
Supercoppa conquistata da Cantù, più che chiudere il ciclo della Montepaschi, dimostra solo
che l’anno che parte è quello delle occasioni, che
il pronostico non è scontato e che il tappo che la
bravura e la potenza superiore dei pluricampioni d’Italia avevano posto sul basket italiano, non
c’è più. Ma sarebbe sbagliato dire che è iniziata
l’era di Milano, diventata la più ricca e la sola ad
aver confermato e rinforzato il nucleo arrivato
secondo lo scorso anno (la continuità era stata
proprio la forza di Siena e della sua più acerrima
avversaria degli ultimi tempi, Cantù). Ovvio che
Milano sulla carta è più forte, ma in campo dovrà battere le finaliste di ieri: non sarà facile.
Però sapere che c’è un pronostico in bilico dopo
tanto tempo dà una spinta diversa alla stagione
che parte il prossimo weekend. Una stagione difficile, non solo economicamente. Le squadre
hanno speso di meno (Siena addirittura 6 milioni di euro) e i risparmi che possiamo considerare attorno ai 12-15 milioni complessivi hanno
provocato una perdita di qualità tecnica che non
ha precedenti: non solo McCalebb, Lavrinovic e
© RIPRODUZIONE RISERVATA
La Juve manda
due messaggi
al campionato
IL CINGUETTIO DEL GIORNO
DOMENICO CRISCITO
Difensore Zenit San Pietroburgo
Grande @Fabio_Fogna in
finale al torneo di San
Pietroburgo.. Domani non
posso mancare!!!
Emanuele Giaccherini tra i protagonisti della Juve contro il Chievo REUTERS
@mimmo criscito4
GOKHAN INLER
Centrocampista del Napoli
Verso Catania... Forza
Napoli! G88
Ex tennista, 4 titoli del Grande Slam
Andersen di Siena, top europei, ma 5 dei primi 6
realizzatori della passata stagione e giovani in
rampa di lancio come Koponen hanno lasciato il
nostro campionato senza essere stati rimpiazzati. Del resto, se anche Kobe Bryant dice che il
miglior campionato d’Europa è la Turchia, seguita dalla Spagna, dobbiamo credergli... Ma le nostre società, e i nostri allenatori, sono bravi e
qualcosa di buono, come già s’è visto ieri in Supercoppa, sapranno inventarsi per rendere interessante il campionato. E’ anche una stagione
che parte con tante scorie del passato e nodi non
risolti, dalla questione arbitrale, al rapporto difficile con la televisione e con i grandi media generalisti, a calendari sempre più difficili da digerire: quest’anno le gare migliori si giocheranno
spesso il venerdì in Eurolega e il lunedì. Piacerà
al pubblico? Siamo i primi ad esserci goduti il
primo atto della stagione: eravamo arrivati a Rimini scettici e ci siamo divertiti. Ma non basta
l’aria di novità che il successo di Cantù e il pronostico pro Milano possono dare al movimento.
Nell’ultima estate sono sparite due squadre, molte traballano. Se il basket italiano non darà un
colpo di reni, non investirà in nuove idee e in se
stesso accontentandosi di amministrare quel poco che c’è, è destinato a scendere ancora. E’ questa la vera sfida nell’anno della crisi.
dallaPrima
TwitTwit
CARLOS MOYA
LA SUPERCOPPA A CANTÙ DIMOSTRA
CHE IL «TAPPO» DI SIENA È SALTATO
© RIPRODUZIONE RISERVATA
La fatica di Champions e il corposo
turnover superati senza incertezze
@GokhanInler
ilBasket
ga Calcio, che ha comunque condannato le parole
di Cellino, ha le sue responsabilità nell’aver assistito, e non partecipato, a questa sceneggiata. Il fatto
grave è che un presidente, pur frustrato per il progetto ancora bloccato, invochi un’adunata contro la
decisione di un rappresentante dello Stato. Ma con
quale coraggio Cellino si assume la responsabilità
di convocare il pubblico in un impianto non a norma? Non siamo nella Repubblica delle Banane, gli
ordini dei prefetti si rispettano. La decisione arrivata nella notte ha il sapore di un compromesso molto italiano: non si potevano rischiare scontri tra i
tifosi, aizzati da Cellino, e le forze dell’ordine.
Sono culé da sempre, però
un po’ mi stanca l’uso del
Barça in chiave politica.. Lo
sport è sport, che smettano
di mescolarlo
@Charlymoya
SERGIO AGUERO
Attaccante del Manchester City
Dopo un mese non vedo
l’ora di tornare in campo.
Gran partita di Premier,
C'mon, City!!
@aguerosergiokun
SIMONE PEPE
Calciatore della Juventus
Allenamento finito sto molto
meglio adesso! Grazie a
tutti quelli che mi scrivono
un abbraccio
@pepigno7
FERNANDO ALONSO
Pilota Ferrari
Quinta posizione, per
continuare la media di
questa stagione in
qualifica;))! Bella gara,
affidabilità, strategie..! Sarà
divertente...
@alo oficial
di LUIGI GARLANDO
cco dov’era questo beneE
detto top-player... Non sul
mercato, ma dimenticato in un
cassetto di casa: Fabio Quagliarella. E’ bastato tirarlo fuori:
un gol al Chelsea, doppietta al
Chievo. Tre gol in quattro giorni e la Juventus prosegue a punteggio pieno in campionato,
trascinando a 43 la striscia della sua storica imbattibilità.
Da una notte di Champions in
casa dei campioni d’Europa alla routine col piccolo Chievo:
un’escursione emozionale che
poteva giocare butti scherzi alle motivazioni. Invece la Juve
è stata feroce fin dal primo assalto e non ha smesso di pressare neppure sul 2-0, atleticamente impressionante. Questo
il primo poderoso messaggio
di forza. Il secondo: se a Genova la Juve aveva sofferto l’assenza dei titolari, stavolta manco si è accorta del turnover
(fuori Pirlo, Vidal, Lichtsteiner...), trascinata dai Giaccherini. Si è affacciato Isla, ha esordito Bendtner, è esploso Quagliarella: la Juve è sempre di
più e sempre più padrona.
Ora, martedì, la trasferta più
calda dell’anno: Firenze. Non
serviva, ma i viola si presenteranno con un pizzico di cattiveria in più per la delusione di
Parma: vittoria svanita nel recupero per un rigore procurato
dall’impacciato Toni, dopo che
Jovetic aveva ciccato quello
del match-point. La Fiorentina
è inciampata nelle sue bandiere. Ma ha giocato bene, ha dominato a lungo. Montella sta
facendo crescere in fretta una
squadra di qualità che sarà protagonista. Questo conta.
Napoli e Lazio giocano per restare aggrappate alla Juve, in
attesa di sfidarsi mercoledì.
Hanno maglie che alludono al
cielo, puntano in alto, fanno
calcio di qualità. Mazzarri ha
più margini di turnover (ora an-
che Vargas), ma se Petkovic
mette in fila la quarta vittoria
realizza un inedito nella storia
della Lazio, quindi stiamo parlando di una squadra che va oltre l’ordinario. Tra oggi e mercoledì il campionato aggiornerà l’identikit dell’anti-Juve.
Ma la partita del giorno è a Udine. Sconfitto due volte su tre in
campionato, fischiato in Champions, il Milan cerca i punti del
rilancio per poi recuperare pedine importanti (Robinho, Pato) e cambiar vita. Udine è stata spesso terra di svolte. Ma
quante scorie ha lasciato il pasticciaccio Allegri-Inzaghi, con
relativo teatrino della pace (recitazione pari a Tomba in "Alex
l’ariete")? Allegri ritocca gli uomini più che il gioco: torna
Montolivo, spazio a De Sciglio
ed El Shaarawy, fuori il Boa.
L’Udinese, un punto, non sta
meglio. Guidolin-Allegri è derby di tecnici dai nervi scoperti
che a settembre hanno già incamerato le tensioni di un anno.
Il futuro è un’ipotesi.
Continua la saga «San Siro e le
zolle maledette». Tocca a Stramaccioni, dopo 7 tentativi ufficiali, cercare la prima vittoria
stagionale di una milanese a
San Siro. Non serve Indiana Jones per piegare il Siena a -4,
ma Cosmi al Meazza ha già fatto scherzi da prete. E, comunque, all’Inter, oltre i 3 punti, è
richiesta una risposta di gioco,
un indizio sull’identità tattica,
per ora impercettibile. Altre
squadre più rivoluzionate, tipo
la Fiorentina, ce l’hanno già.
L’indignazione per l’etichetta
di provinciale deve avere un seguito in campo, con la dimostrazione di una manovra di
qualità che vada oltre i quattro
terzini schierati a Torino, cari a
Ranieri. Zeman a porte chiuse
è un ossimoro, lui che da una
vita fa gol e li lascia fare. Per la
sua giovane Roma, in una Cagliari spesso ostile, senza gli appigli di Totti, De Rossi e Osvaldo, un buon test della crescita.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
20
LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012
MONDO
FRANCIA LIGUE 1
SPAGNA LIGA
La capolista
Marsiglia oggi
con l’Evian
Il Real (a meno 11)
sul campo del
Rayo Vallecano
SESTA GIORNATA
Ieri: Bastia Psg 0 4; Lorient
Nizza 1 1; Brest Valenciennes
2 1; Tolosa Rennes 2 2; Reims
Nancy 2 0; Sochaux Troyes
3 1. Venerdì: Montpellier St.
Etienne 1 1. Oggi: Bordeaux
Ajaccio; Marsiglia Evian;
Lilla Lione. CLASSIFICA
Marsiglia 15; Lione 13; Psg e
Lorient 12; Reims 10; Bordeaux,
Brest e Tolosa 9; Valenciennes
8; St. Etienne e Nizza 7; Bastia,
Lilla e Sochaux 6; Ajaccio,
Montpellier 5; Nancy, Evian,
Rennes 4; Troyes 2.
QUINTA GIORNATA
Ieri: Saragozza Osasuna 3 1,
Celta Getafe 2 1, Betis
Espanyol 1 0, Barcellona
Granada 2 0. Oggi: Maiorca
Valencia; Rayo Real Madrid;
A.Madrid Valladolid; Levante
R.Sociedad; A. Bilbao Malaga.
CLASSIFICA Barcellona 15,
Malaga 10, Betis 9, Maiorca,
Siviglia 8, A.Madrid, Rayo 7,
Deportivo, Celta, Valladolid,
Saragozza, R.Sociedad 6,
Valencia 5, R.Madrid, Levante,
A.Bilbao, Getafe 4, Granada 2,
Espanyol; Osasuna 1.
Zlatan Ibrahimovic, 30 anni, ieri ha segnato due gol al Bastia AFP
Verratti
inventa,
Ibrahimovic
colpisce
Tutto facile per il Psg a Bastia:
Splendidi ricami dell’italiano,
doppietta dello svedese
BASTIA
PARIS SG
0
4
PRIMO TEMPO 0-2
MARCATORI Menez al 6’ p.t., Ibra al 40’ p.t.
e al 45’ s.t., Matuidi al 27’ s.t.
BASTIA (5-3-1-1)
Novaes 6; Angoula 5 (dal 23’ s.t. Palmieri 5),
Choplin 5, Marchal 5, Sans 5, Harek 5; Cahuzac 5 (dal 22’ s.t. Thauvin 6), Rothen 6,
Khazri 6,5; Yatabaré 5; Modeste 5 (dal 37’
s.t., Maoulida 6).
PANCHINA Agostini, Marque, Mary, Cioni.
ALLENATORE Hantz 5
PSG (4-3-1-2)
Sirigu 8; Van der Wier 5,5, Thiago Silva 7,
Sakho 7, Armand 6; Chantome 6, Verratti
7,5 (dal 29’ s.t. Bodmer 6), Matuidi 7; Nené
6,5; Menez 7 (dal 27’ s.t. Gameiro 6), Ibrahimovic 8.
PANCHINA Douchez, Alex, Maxwell, Pastore
ALLENATORE Ancelotti 7
ARBITRO Ennjimi 6,5
NOTE ammoniti Sakho (P), Ibrahimovic (P),
Nené (P) Cahuzac (B) per comportamento
non regolamentare, Yatabaré (B), Van der
Wiel (P), Rothen (B) per gioco scorretto. Tiri
in porta 4-4. Tiri fuori 10-9. Angoli 8-1. In fuorigioco 0-0.
ALESSANDRO GRANDESSO
Twitter @calciofrancese
BASTIA
Messa così proprio non
c’è storia. Era l’effetto previsto, temuto, inevitabile dopo
una campagna acquisti esagerata. Il Psg comincia a somigliare a un mostro vorace in
un campionato destinato a
sprofondare sotto il peso di un
differenziale tecnico disarmante. Come ieri a Bastia. Lo
0-4 raccolto dalla squadra di
Ancelotti, infatti, racconta
molto di più della terza vittoria consecutiva, o di quella facile contro una neopromossa.
Quello di ieri sembra più che
altro il preambolo di una stagione da urlo per i parigini e
da record per Ibrahimovic, già
alla terza doppietta, settimo sigillo in sole cinque presenze,
su undici tiri nello specchio.
Otto gol, inclusa la sviolinata
David Villa del Barcellona cerca di superare Inigo Lopez del Granada
in Champions League di martedì (4-1 alla Dinamo Kiev). Numeri facilitati da un Verratti
impressionante. Da un Sirigu
impeccabile. Da un Thiago Silva formato zen.
Armonia Anche se la trasferta
si preannunciava infuocata
con ultrà che prima hanno
tentato di fare chiasso sotto le
finestre dell’hotel del Psg e
poi hanno accolto l’autobus
degli ospiti con una leggera
sassaiola. Ottenendo l’effetto
contrario. Il Psg, senza Lavezzi e Motta infortunati, con Pastore a riposo in panchina, comincia a menare dopo appena 6’. Gol nato su punizione
provocato da Ibra che poi raccoglie da Nené per servire Menez. Zero a uno e Bastia ammutolito. Kharzi prova a farfugliare qualcosa al 10’ e al 31’,
ma Sirigu lo zittisce. E quando i ritmi si fanno altezzosi,
ecco che Verratti armonizza il
gioco. Nasce così il raddoppio
al 40’ con un doppio duetto
con Ibra al limite dell’area.
L’ultimo tocco, da sotto, è un
ricamo per lo svedese che anticipa tutti e mette dentro. E poco dopo si fa pure ammonire,
anticipando i toni della ripresa, più acerbi.
Saluti Anche perché il Bastia
lotta per salvarsi e per l’onore,
ma con assalti che sfumano davanti a una difesa rasserenata
da Thiago Silva, all’esordio in
Ligue 1, dopo quello europeo.
E Sirigu non fa concessioni neanche al sinistro di Thauvin
(26’). Il Psg mette al sicuro il
risultato al 27’: Verratti imposta per Nené che lancia tra le
linee Matuidi per il tris. Maoulida non ci sta ed esalta ancora
Sirigu (41’). Così Ibrahimovic
gli offre una lezione gratuita
al 45’, sfilando sul filo del fuorigioco su idea di Nené. Doppietta e tanti saluti a tutti. Dalle stelle.
Barça con
il brivido
Xavi stende
il Granada
Segna a 4’ dalla fine dopo che
gli ospiti hanno sprecato tanto
Poi l’autogol di Borja Gomez
BARCELLONA
GRANADA
2
0
PRIMO TEMPO 0-0
MARCATORI Xavi (B) al 42’ s.t., aut. Gomez
(G) al 46’ s.t.
BARCELLONA (4-3-3)
Valdes 7; Dani Alves 6, Mascherano 6, Song
6.5, Adriano 6 (dal 28’ s.t. Tello 6.5); Thiago 5
(dall’8’ s.t. Xavi 68), Busquets 6, Fabregas
6.5; Sanchez 6, Messi 6.5, Villa 5 (dall’8’ s.t.
Pedro 6).
PANCHINA Pinto, Bartra, Jordi Alba, Sergi
Roberto.
ALLENATORE Vilanova 6
GRANADA (4-2-3-1)
Toño 8; Nyom 7, Iñigo Lopez 7, Borja Gomez
7, Siqueira 7; Iriney 6.5, Mikel Rico 6.5; Torje
5 (dal 21’ s.t. Juanma Ortiz 6), Brahimi 6.5
(dal 30’ s.t. Jaime 6), Orellana 5; Floro Flores
6 (dal 13’ s.t. El Arabi 5.5).
PANCHINA Roberto, Moises, Machis, Mainz.
ALLENATORE Anquela 7
ARBITRO Del Cerro Grande 7
NOTE ammoniti Floro Flores (G), Toño (G), Borja
Gomez (G). Spettatori 60.000 circa Tiri in porta
8-3, tiri fuori 4-3, angoli 12-4, Fuorigioco 2-0 Recuperi 1‘ p.t. e 3‘ s.t.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DAL NOSTRO INVIATO
FILIPPO MARIA RICCI
Twitter @filippomricci
BARCELLONA
Cinque su cinque, ma
che fatica. Il Barça continua a
vincere ma impiega 87 minuti
per piegare un bellissimo Granada, salito sulle potenti spalle del portiere Toño e bucato
solo da un tiro eccezionale di
Xavi quando il pari sembrava
scontato. Il Real, ancora scosso dalle polemiche per l’esclusione-punizione di Sergio Ramos da parte di Mourinho, gioca stasera il derby col Rayo a
Vallecas dopo aver dormito a
-11 dal Barça.
Song con Mascherano Già senza Iniesta, Vilanova decide di
rinunciare a Xavi e preferisce
Song e non il canterano Bartra
come partner di Mascherano
in mezzo alla difesa (Piqué e
Puyol sono infortunati). E co-
me già si era visto contro lo
Spartak Mosca, dov’era cominciato l’esperimento camerunese-argentino, la difesa del
Barça è tutto meno che impermeabile e sicura. Più avanti,
Fabregas ancora titolare in Liga, 5 su 5, e prima volta di Villa dal primo minuto, che nella
prima parte si vede solo quando Messi gli fa un cazziatone
spettacolare, il secondo dell’argentino dopo quello offerto a
Sanchez. Nervi tesi, perché il
Barça prima soffre e rischia,
poi domina senza lucidità ritmo, velocità, profondità, reattività nel recuperare palla.
Indipendenza catalana Villa
non si vede quasi mai così come Thiago, il primo tempo del
Barça fila via mesto col Camp
Nou che si anima solo per i cori a favore dell’indipendenza
catalana. Materia di discussione anche nella lunghissima assemblea del Barça di ieri: «Voglio che ci rispettino per quello che siamo, catalani – ha detto il presidente Sandro Rosell
–. Io sono catalano e catalanista, come il Barça, che è parte
della società catalana e difenderà sempre la volontà del popolo catalano». In campo l’assenza di Xavi diventa monumentale, imprescindibile il
suo ingresso in campo.
Che avviene all’ 8’ della ripresa, insieme a quello di Pedro
per Villa, altrettanto scontato.
Il Barça migliora, la pressione
diventa asfissiante anche se
non mancano grandi brividi in
difesa, Vilanova fa entrare Tello e passa a una difesa a tre
con Alves, Song e Mascherano, Toño si supera su Messi
(due volte), Cesc e Xavi, Valdes ferma Orellana, Xavi trova
un gol spettacolare che al
Camp Nou festeggiano senza
freni. Poi un autogol di Borja
Gomez punisce eccessivamente il Granada.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
GERMANIA IL COREANO SON INTERROMPE LA SERIE DEI GIALLONERI
LA SITUAZIONE
Il Borussia Dortmund va k.o. dopo un anno
Wolfsburg pari
con Olic-gol
Oggi tre partite
L’Amburgo batte i
campioni imbattuti
per 31 gare.
Bayern in testa
con l’Eintracht
QUARTA GIORNATA
Ieri: Fortuna Friburgo 0 0;
Amburgo Borussia Dortmund
3 2; Mainz Augsburg 2 0;
Schalke 04 Bayern 0 2;
Wolfsburg Greuther Fürth 1 1.
Venerdì:Norimberga Eintracht
1 2. Oggi: Werder Stoccarda;
Leverkusen Borussia Moenc.;
Hoffenheim Hannover.
CLASSIFICA Bayern e
Eintracht 12; Borussia
Dortmund, Norimberga,
Hannover, Schalke 7; Fortuna
6; Friburgo e Wolfsburg 5;
Borussia Moenc., Mainz,
Greuther Furth 4; Leverkusen,
Amburgo, Werder 3;
Stoccarda, Augsburg 1;
Hoffenheim 0.
PIERFRANCESCO ARCHETTI
L’Amburgo vive del passato e non è una constatazione di
qualche tifoso del St. Pauli, rivale cittadino, ma la somma delle
brutte figure degli ultimi anni.
L’ultimo vero trofeo è la Coppa
di Germania del 1987, la Coppa di Lega del 2003 era solo un
torneino estivo. Vivere del passato significa non brillare ma
mostrare allo stadio un display
che indica anni, giorni, ore, minuti e secondi di permanenza
in Bundesliga. L’Amburgo è
l’unico club sempre presente in
50 edizioni del campionato unico e detiene pure un altro primato: 36 partite senza sconfitta, tra il 30 gennaio 1982 e 22
gennaio del 1983. Il Borussia
Dortmund, attuale bicampione
di Germania, si stava avvicinando pericolosamente a questo record: 31 partite senza k.o., l’ultimo circa un anno fa, il 18 settembre, 1-2 con l’Hannover.
Sotto il tabellone con il conto
della gloria (al fischio finale 49
anni, 30 giorni, 15 minuti e spic-
cioli), l’Amburgo si è meritato
un altro lungo periodo di prestigio, per quanto riguarda la miglior imbattibilità: vittoria per
3-2, il Dortmund ci riprovi.
Che Corea Avrà influito la fatica
di Champions (martedì i gialloneri hanno steso l’Ajax), ma sono decisivi un sudcoreano di 20
anni, Heung-Min So, che infila
una doppietta (testa e sinistro a
giro), e un portiere tedesco scartato dalla nazionale e dal Leverkusen, René Adler. Costretto a
rincorrere, il Borussia arriva al
3-2 con due reti di Perisic, poi
lo show di Adler (26 a 6 i tiri
verso la porta). Nessun tremore invece per il Bayern, sempre
in testa con l’Eintracht e alla set-
tima vittoria su sette in stagione (miglior inizio della storia
del club). Il 2-0 in casa dello
Schalke 04 è firmato da Kroos
(3˚ centro) e Müller (4 gol e 4
assist in 4 gare).
Autogol? Il pari fra Wolfsburg e
Greuther Fürth (1-1) è animato
da un’autorete curiosa. Rinvio
lunghissimo del portiere del
Greuther, il difensore Pogatetz
lo accompagna fino al proprio
portiere, ma la pressione di un
avversario determina una collisione: Pogatetz tocca di spalla,
allunga la traiettoria e infila. Se
lo vedono alla Fifa danno la rete a Grün, il portiere che ha calciato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Heung-Min Son, 20, Amburgo
DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012
LA GAZZETTA SPORTIVA
21
MONDO INGHILTERRA
Ashley Cole-gol
Il Chelsea resta
ancora in testa
Lo Stoke City si arrende solo a 5’ dalla fine
Bene Oscar, delude Hazard. Decisivo Mata
CHELSEA
STOKE CITY
Il film Il Chelsea ha faticato a
1
0
PRIMO TEMPO 0-0
MARCATORE Cole al 40’ s.t.
CHELSEA (4-2-3-1)
Cech 6; Ivanovic 6, Cahill 6, David Luiz 6,
Cole 7; Mikel 6 (dal 36’ s.t. Lampard sv), Ramires 5,5; Mata 6 (dal 43’ s.t. Terry sv),
Oscar 7, Hazard 5 (dal 16’ s.t. Moises 6); Torres 5.
PANCHINA Turnbull, Azpilicueta, Bertrand,
Romeu.
ALLENATORE Di Matteo 6.
AMMONITI Oscar per comportamento non
regolamentare, Luiz per gioco scorretto.
STOKE CITY (4-1-4-1)
Begovic 6,5; Cameron 6, Shawcross 6, Huth 6, Wilson 6; Whelan 5,5; Walters 6, Adam
5 (dal 19’ s.t. Owen 5,5), N’Zonzi 5,5, Kightly
6 (dal 26’ s.t. Etherington 6); Crouch 6 (dal
30’ s.t. Jones sv).
PANCHINA Sorensen, Whitehead, Upson,
Shotton.
ALLENATORE Pulis 6.
AMMONITI Adam per gioco scorretto.
ARBITRO Oliver 5,5.
NOTE spettatori 41.112. Tiri in porta: 4-4 (1 traversa). Tiri fuori: 8-5. Angoli 13-3. In fuorigioco: 2-1.
Recuperi: 1’ p.t.; 4’ s.t.
RUSSIA
Zenit ancora
in crisi, solo
pari a Samara
Non va oltre il 2 2 lo
Zenit sul campo del Krylia
Sovetov Samara nella nona
giornata della Russian Premier
League. La squadra di
Spalletti, sotto di due gol dopo
26’ (reti di Kornilenko e
Caballero), recupera nel finale
grazie al primo gol «russo» di
Hulk (65’) e a una rete di
Shirokov (78’). Lo Zenit scende
al quarto posto in classifica,
scavalcato dal Lokomotiv
Mosca, vittorioso a Grozny
contro il Terek nel big match di
giornata. I ferrovieri si
impongono per 3 0, grazie alle
reti di Grigoriev, Obinna e
Maicon. In testa sale il Cska
Mosca, che supera in
trasferta il Volga Nizhny
Novgorod per 3 2. Ai gol di
Maksimov e Sapogov per i
padroni di casa, rispondono
Dzagoev (doppietta) e il
nigeriano Musa. Vince anche
la Dinamo Mosca, che si
impone per 3 2 sull’Amkar.
NONA GIORNATA
Ieri: Dinamo Mosca Amkar
Perm 3 2, Volga Nizhny
Novgorod Cska Mosca 2 3,
Krylia Sovetov Samara Zenit
San Pietroburgo 2 2,
Terek Lokomotiv Mosca 0 3.
Venerdì: Krasnodar Mordovia
Saransk 6 1. Oggi: Spartak
Mosca Rostov, Rubin
Kazan Kuban Krasnodar.
Lunedì: Alania Anzhi.
CLASSIFICA Cska Mosca 21;
Lokomotiv M. e Terek 19; Zenit
e Anzhi 17; Kuban e Spartak M.
13; Rubin e Amkar 12;
Krasnodar e Krylia 11; Rostov
9; Alania 8; Dinamo M. 6; Volga
N.N. e Mordovia 4.
di trequarti composta da Mata
a destra, Oscar al centro, Hazard a sinistra. Oscar è stato il
migliore del trio: nella ripresa
il Chelsea è stato lui. Hazard è
stato il peggiore: è prigioniero
della sindrome-Atletico Madrid. Non si è ancora ripreso
dalla stecca nella supercoppa
europea. Mata ha cucinato l’assist per il gol di Cole – un cucchiaio delizioso – e, pur non essendo ai livelli di una stagione
fa, è stato sempre in partita. Un
trio così garantisce fantasia in
dosi massicce, ma, come spiega Di Matteo «era la prima volta che giocavano insieme. Devono trovare affiatamento e
tempi giusti, ma bisogna insistere».
Il gol di Ashley Cole, 31 anni, che regala il successo al Chelsea AFP
DAL NOSTRO CORRISPONDENTE
STEFANO BOLDRINI
LONDRA
Attacco e linea di trequarti da 160 milioni di euro, ma
alla fine della giostra è un giocatore con il contratto in scadenza a far ripartire il Chelsea:
il gol di Ashley Cole arriva all’85’ e garantisce ai Blues un’altra settimana di vetta solitaria.
Non segnava dal maggio 2010,
Cole, a parte il rigore infilato al
Bayern nella lotteria della fina-
Taccuino
INGHILTERRA
Di Canio a valanga
Zola fa 2-2 in casa
Vittoria convincente per lo
Swindon Town di Paolo Di Canio.
La squadra del tecnico romano ha
battuto nettamente il Bournemou
th per 4 0 tra le mura amiche, gra
zie alle reti di Ritchie (doppietta),
Williams e Rooney. Lo Swindon è
quarto in classifica nella League
One (terza divisione) con 14 punti,
a 6 lunghezze dalla capolista Tran
mere. Deve accontarsi di un pareg
gio casalingo invece il Watford di
Gianfranco Zola, fermato sul 2 2
dal Bristol City. Il Watford è dician
novesimo in classifica in Champion
ship (seconda divisione) con 7 pun
ti dopo 7 partite.
EURORIVALI
Vince l’Anderlecht
Nordsjaelland 1-1
(n.li.) Vittoria in trasferta per
l'Anderlecht, avversario del Milan
in Champions. La squadra belga,
ha vinto 3 2 contro il Waregem gra
zie alla rete di De Sutter nel finale.
Pari invece per il Nordsjaelland, av
versario della Juventus nel girone
E di Champions League, 1 1 in casa
con il Randers nella decima giorna
ta del campionato danese. Il Nor
dsjaelland ha 16 punti, a 5 lunghez
ze dal Copenaghen capolista che
però ha disputato una gara in me
no.
ARGENTINA
Stasera su Sportitalia
River Plate-Racing
Il grande calcio argentino tor
na su Sportitalia: si ricomincia sta
sera su SI2 con River Plate e Ra
cing, cioè Trezeguet contro Camo
ranesi: i due ex juventini si sono af
frontati una sola volta da avversa
ri, nella finale del Mondiale 2006.
La classifica è guidata dal Boca Ju
niors con 16 punti dopo 7 partite.
le Champions: avrà qualche
chance in più per convincere
Abramovich a concedergli altri
anni milionari. Dopo la grancassa della settimana, il «boss»
del Chelsea ha seguito la gara
con lo Stoke in tribuna: sorridente all’inizio, impietrito
quando Walter ha colpito la traversa nel primo tempo, perplesso nella ripresa quando la sua
squadra arrancava, rincuorato
alla fine. Di Matteo gli ha mostrato tutta l’argenteria: schierata, per la prima volta, la linea
trovare il gol perché lo Stoke è
la classica squadra inglese: agonismo, carattere, forza fisica. I
Blues sono partiti a tavoletta,
ma la prima occasione è passata lungo la strada dello Stoke:
la capocciata di Walters, sulla
punizione di Whelan, ha spaventato lo Stamford. Il Chelsea
è stato pericoloso solo al 26’:
Torres si è perso sullo splendido assist di Mata. Lo Stoke ha
nuovamente alzato la voce alla
fine del primo tempo: Cech ha
respinto una zuccata di Kightly
e Cahill ha allontanato. La ripresa è stata un assolo di
Oscar: tre tiri, una serie di allunghi, persino un «giallo» per
simulazione. Pulis ha reagito
inserendo due attaccanti
(Owen e Jones), ma quando
l’unica fonte di gioco è il cross
alla ricerca di una capocciata,
non si va lontano. Di Matteo ha
buttato nella mischia Lampard
ed è stato lui ad avviare l’azione decisiva: trama al volo con
Ramires, Ivanovic e Mata, tocco felpato di Cole: 1-0 e tutti a
casa. Festa doppia per Luiz,
contratto fino al 2017.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
4
QUINTA
GIORNATA
IERI
SwanseaEverton 0-3;
Chelsea-Stoke
City 1-0;
SouthamptonAston Villa 4-1;
West BromwichReading 1-0;
West HamSunderland 1-1;
Wigan-Fulham
1-2
OGGI
LiverpoolManchester Utd
NewcastleNorwich
Manchester
City-Arsenal
Tottenham-Qpr
CLASSIFICA
Chelsea 13;
Everton, West
Bromwich 10;
Man. Utd,
Fulham 9; Man.
City, Arsenal,
West Ham 8;
Swansea 7;
Tottenham,
Newcastle 5;
Wigan, Aston
Villa, Stoke,
Sunderland 4;
Norwich,
Southampton 3;
Qpr, Liverpool 2;
Reading 1
OGGI ANCHE LIVERPOOL-UNITED
City contro Arsenal
Mancini pensa
al ritorno di Balotelli
(bold) Quattro ore e mezza di grande calcio in meno di 100 chilometri: apre Liverpool-Manchester United alle 14.30, chiude Manchester City-Arsenal alle 16. Ad Anfield si gioca il
derby d’Inghilterra (59 trofei il Liverpool, 60 lo
United), ma stavolta le due tifoserie saranno unite nel ricordo della strage di Sheffield e della
sconcertante verità emersa nel report che ha fatto luce sugli errori e le manipolazioni della polizia. Ferguson ha scritto una lettera aperta ai tifosi dello United per chiedere un atteggiamento
rispettoso: per due decenni cori orribili hanno
offeso il ricordo dei 96 fans del Liverpool morti a
Sheffield nel 1989. Il Reds sono impantanati nelle zone basse, ma hanno vinto 5-3 in Europa League. Lo United è in rimonta in campionato e ha
superato 1-0, ma soffrendo, il Galatasaray. Non
ci sarà Rooney, ma Van Persie basta e avanza per
spaventare il Liverpool. Lo United non vince ad
Anfield dal 2007. Il ricordo dei morti di Sheffield
potrebbe riportare la pace tra Suarez ed Evra dopo la lite e gli insulti razzisti di un anno fa: i due
dovrebbero stringersi la mano. Il bilancio è a favore del Manchester: 72 successi contro 62.
Balotelli Tra City e Arsenal è una sfida ad alto
contenuto tecnico. Nel City potrebbe tornare titolare Balotelli dopo la tribuna del Bernabeu e le
voci, smentite, di un litigio con Mancini: «È difficile vedere Mario contento se non gioca — spiega Mancio — Si arrabbia ed è normale. A Madrid
ho fatto delle scelte, ma contro l’Arsenal Balotelli potrebbe giocare. La mia pazienza con lui è
infinita. Il fumo? Sono contrario, Mario lo sa. Gli
ho chiesto più volte di smettere, ma se fuma dieci
sigarette il giorno e segna due gol a gara, posso
accettarlo».
Arbitro a terra: rosso ironico In clima di battute,
non male il gesto dell’arbitro Probert in
Wigan-Fulham. Watson (Wigan) e Sidwell
(Fulham) lo hanno travolto e fatto cadere. Probert, sorridendo, da terra ha mostrato il «rosso»
ai due.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
22
LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012
SERIE BWIN 5a GIORNATA
d
l’Analisi
HANNO
DETTO
di NICOLA BINDA
twitter@Nickbinda
SPEZIA
SASSUOLO
0
2
IL PROTAGONISTA
Missiroli:
«Il tecnico
ora mi deve
una cena»
PRIMO TEMPO 0-1
MARCATORI Missiroli al 31’ p.t.; Troianiello
al 3’ s.t.
SPEZIA (4-3-3) Russo 5,5; Piccini 5,
Schiavi 6, Goian 5,5, Garofalo 5,5; Bovo 5,5
(dal 40’ s.t. Mario Rui s.v.), Porcari 5 (dall’11’
s.t. Okaka 6,5), Lollo 6,5; Sansovini 6,5 (dal
25’ s.t. Pichlmann 5), Di Gennaro 5, Antenucci 5. PANCHINA Iacobucci, Benedetti, Sammarco, Crisetig. ALLENATORE Serena 5,5.
Ecco perché
i pronostici
ora vacillano
S
In estate nessuno — noi
compresi — aveva avuto
dubbi: Verona e Spezia sono
i grandi favoriti per la Serie
A. Le loro campagne acquisti
sono state importanti,
costose e ricche di nomi e
alternative nei vari ruoli. E
la pressione sulle due
squadre è stata subito forte.
La partenza però non è stata
all’altezza e bisogna
riflettere. C’è tutto il tempo
per far rispettare quei
pronostici, ma ci sono due
aspetti su cui ragionare.
Il primo, è ciò che stanno
facendo vedere le squadre di
Mandorlini e Serena: il
rodaggio (comprensibile,
per chi cambia tanto) sta
durando troppo. Soprattutto
per il Verona, molto più
rabbioso e propositivo la
stagione scorsa, e ora troppo
attento a speculare sul
risultato, smontando anche
il grande entusiasmo dei
suoi tifosi. Invece lo Spezia
sta pagando più del dovuto
il salto di categoria: è vero
che i reduci dalla Prima
divisione sono pochi, ma
questa squadra non ha
ancora i crismi della grande.
Il secondo aspetto si
chiama Sassuolo. La
squadra di Di Francesco è
partita come un proiettile e
forse ha messo paura alle
altre pretendenti alla A. Lo
sprint è accompagnato da
bel gioco, organizzazione e
disinvoltura, come se questa
macchina non avesse
bisogno di rodaggio. E
invece il passaggio da Pea a
Di Francesco non è stato un
semplice cambio tattico, ma
proprio di mentalità e
approccio alla partita.
Come avrà fatto il nuovo
allenatore a trovare la
quadra in così poco tempo?
Mandorlini e Serena non
telefoneranno sicuramente a
Di Francesco per chiedere
consigli, ma devono fare
una profonda riflessione.
Perché Verona e Spezia, se
vogliono andare in A, si
devono dare una mossa. Noi
i pronostici li possiamo
anche sbagliare, ma i due
tecnici con quelle squadre
non possono fallire.
Michele
Serena
(allenatore
dello Spezia)
Potevo anche
togliere un
attaccante e
difendere, ma a
me piace
giocarmela.
Sono fatto così
LA SPEZIA
ARBITRO Velotto di Grosseto 5,5.
GUARDALINEE Vivenzi 6 - Pegorin 6.
ESPULSI nessuno.
AMMONITI Goian (Sp), Piccini (Sp) e Schiavi
(Sp) per gioco scorretto.
NOTE paganti 2.926, incasso di 43.007,50
euro; abbonati 4.113, quota non comunicata. Tiri in porta 3-6. Tiri fuori 6-5. In fuorigioco 8-0. Angoli 6-1. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 5’.
Il 2-0 segnato da Gennaro Troianiello, 29 anni: è la sua prima rete stagionale LAPRESSE
S
Eusebio
Di Francesco
(allenatore
del Sassuolo)
Il primo tempo è
stato perfetto:
abbiamo
concesso zero
e creato
moltissimo. Mi
sono divertito
Cinquina Sassuolo
Spezia, altra botta
d’orgoglio degli spezzini l’ha resa avvincente.
ALESSIO DA RONCH
LA SPEZIA
Le mosse Di Francesco presenta
S
Paolo
Bianco
(difensore
del Sassuolo)
A voi è piaciuto il
gol di Missiroli, a
me invece la sua
rincorsa per
fermare
Di Gennaro:
sembrava Gattuso
Credere in se stessi. E’ l’arma a doppio taglio che decide
la sfida a favore del Sassuolo,
una macchina perfetta, solida e
veloce, che guarda in faccia l’avversario piena di certezze. Serena lo sa, ma non rinuncia alle
sue idee: un male al momento
per il suo Spezia, che oggi aiuta
gli emiliani a stroncare i liguri,
ma, alla lunga, probabilmente
diverrà un punto di forza. Il problema è resistere.
Corsari Tre trasferte e tre vitto-
rie, otto gol fatti e zero subiti. Il
Sassuolo (sono cinque i successi di fila in questo splendido avvio si conferma corsaro in una
terra che è stata rifugio di pirati, rendendone enormi lacune
prima appena percettibili. Di
Francesco ha blindato la difesa,
a quattro, ha dato qualità a centrocampo, arretrandovi Missiroli. In più ha dato sfogo alle doti degli attaccanti, unendo la velocità di Troianiello, l’agilità di
Boakye e la classe di Catellani.
La partita non è mai stata in
equilibrio e solo qualche folata
titolari nuovi come Laverone,
Chibsah e Boakye, e ha risposte
perfette. Il secondo, giovane
mediano italo-ghanese, regala
equilibri stabilissimi al centrocampo e rende il Sassuolo padrone più che mai. Il primo tempo è un monologo: Catellani imperversa, costringendo i difensori a due salvataggi miracolosi, Boakye fabbrica sponde e su
una Missiroli, sempre pronto
ad inserirsi, è letale: piatto destro dal limite. Imparabile. Lo
Spezia boccheggia e si suicida:
il pressing degli emiliani è devastante, porta gli avversari a errori in serie, Chibsah è lesto ad
approfittarne e Troianiello, so-
5
Vittorie iniziali
L'ultima squadra partita così è
stata il Brescia nel 2007-08.
Il Torino 2004-05 e il Livorno
1935-36 sono arrivati a 6, il
Brescia 1940-41 arrivò fino a 7
1-0
CROTONE-BARI
0-0
EMPOLI-TERNANA
0-2
JUVE STABIA-VARESE
1-2
PUNTI
IN CASA
V
N
P
FUORI
V
N
P
RETI
G
TOTALE
V
N
P
IN CASA
F
S
FUORI
F
S
TOTALI
F
S
Diff.
Reti
SASSUOLO
15
2
0
0
3
0
0
5
5
0
0
4
2
8
0
12
2
10
LIVORNO
12
2
0
0
2
0
1
5
4
0
1
7
4
5
3
12
7
5
VARESE (-1)
12
1
1
0
3
0
0
5
4
1
0
4
2
6
3
10
5
5
LANCIANO-GROSSETO
1-1
MODENA-LIVORNO
1-0
PADOVA-REGGINA
3-2
VERONA
9
1
2
0
1
1
0
5
2
3
0
4
2
4
3
8
5
3
PRO VERCELLI-ASCOLI
3-1
SPEZIA
7
2
0
1
0
1
1
5
2
1
2
5
4
1
3
6
7
-1
SPEZIA-SASSUOLO
0-2
MODENA (-2)
6
1
1
1
1
1
0
5
2
2
1
3
3
3
2
6
5
1
PRO VERCELLI
6
2
0
1
0
0
2
5
2
0
3
5
3
1
3
6
6
0
CITTADELLA
6
2
0
0
0
0
3
5
2
0
3
3
1
2
6
5
7
-2
CROTONE (-2)
5
2
1
0
0
0
2
5
2
1
2
4
1
1
3
5
4
1
VICENZA
5
1
1
1
0
1
1
5
1
2
2
7
6
2
3
9
9
0
BRESCIA
5
1
1
0
0
1
2
5
1
2
2
2
0
3
6
5
6
-1
BARI (-7)
4
2
0
0
1
2
0
5
3
2
0
4
1
5
3
9
4
5
PADOVA (-2)
4
1
2
0
0
1
1
5
1
3
1
5
4
2
3
7
7
0
VERONA-NOVARA
1-1
VICENZA-BRESCIA
2-2
PROSSIMO TURNO
6ª giornata
Martedì 25 settembre, ore 20.45
NOVARA-SPEZIA
ore 18
ASCOLI-CESENA
BARI-PRO VERCELLI
BRESCIA-MODENA
GROSSETO-JUVE STABIA
LIVORNO-CITTADELLA
PADOVA-EMPOLI
REGGINA-LANCIANO
SASSUOLO-VICENZA
TERNANA-CROTONE
VARESE-VERONA
ta un tridente mobile, con attaccanti intercambiabili, ma viene
tradito da molti dei suoi: Antenucci è un fantasma, Porcari
colleziona errori inusitati, Di
Gennaro non incide, l’esordiente Piccini è paralizzato dalla paura di Catellani. Goian pasticcia, come qualche volta fa Bovo. Il primo tempo è un supplizio, dal quale arriva solo un colpo di testa in mischia di Sansovini, respinto da Longhi. La sfida si ravviva solo quando entra
Okaka e Di Gennaro fa il regista. L’attaccante impegna Pomini, poi prende il palo, su
cross di Bovo. Quindi è Sansovini a vedersi respingere il
colpo di testa dal portiere.
Lì finiscono le poche speranze dello Spezia, mentre il Sassuolo resta solo
al comando.
MARCATORI
PARTITE
SQUADRE
Coraggio tradito Serena presen-
TERNANA
4
0
1
1
1
0
2
5
1
1
3
0
1
2
3
2
4
-2
CESENA
4
1
0
2
0
1
1
5
1
1
3
2
7
1
3
3
10
-7
NOVARA (-4)
3
0
2
0
1
2
0
5
1
4
0
3
3
6
3
9
6
3
LANCIANO
3
0
2
1
0
1
1
5
0
3
2
3
4
1
2
4
6
-2
ASCOLI (-1)
3
1
0
1
0
1
2
5
1
1
3
3
3
2
6
5
9
-4
REGGINA (-3)
2
1
1
0
0
1
2
5
1
2
2
3
2
3
6
6
8
-2
JUVE STABIA
2
0
1
2
0
1
1
5
0
2
3
3
6
1
3
4
9
-5
EMPOLI (-1)
1
0
1
2
0
1
1
5
0
2
3
1
6
4
6
5
12
-7
GROSSETO (-6)
0
1
1
0
0
2
1
5
1
3
1
2
1
3
4
5
5
0
U PROMOSSE U PLAYOFF U PLAYOUT U RETROCESSE
h
MIGLIORE
7
MISSIROLI
(Sassuolo)
Gioca a tutto
campo,
sacrificandosi
pure in qualche
chiusura
difensiva. Il gol
è la perla che
nobilita il tutto
5 RETI Pavoletti (Sassuolo); Malonga
(Vicenza).
4 RETI Siligardi (Livorno); Sansovini (Spezia).
3 RETI Caputo (Bari); Sforzini (1, Grosseto);
Gonzalez e Mehmeti (Novara); Ebagua (1),
Kone (Varese).
2 RETI Ceppitelli (Bari); Graffiedi (1, Cesena);
Di Carmine (Cittadella); Saponara (Empoli);
Emerson e Paulinho (1, Livorno); Ardemagni e
Stanco (Modena); Cuffa (Padova); Ceravolo
(Reggina); Terranova (2, Sassuolo); Di
Gennaro (2, Spezia); Neto Pereira (Varese);
Cacia e Gomez (2, Verona).
1 RETE Faisca, Feczesin, Loviso, Soncin e
Zaza (Ascoli); Borghese, Dos Santos, Galano
e Iunco (Bari); Bouy, Corvia, Daprelà,
Salamon e Zambelli (Brescia); Djokovic
(Cesena); Ciancio e Di Roberto (Cittadella);
Caetano, Gabionetta, Maiello e Torromino
(Crotone); Cori, Pucciarelli (1) e Spinazzola
(Empoli); Curiale e Olivi (Grosseto); Bruno (1),
Improta, Murolo e Scognamiglio (Juve
Stabia); Di Cecco, Fofana (1), Mammarella e
Paghera (Lanciano); Bernardini, Bigazzi,
Dionisi e Salviato (Livorno); Signori e Surraco
(Modena); Alhassan, Ghiringhelli e Parravicini
(Novara); Cutolo, De Vitis, Farias, Galli e
Renzetti (Padova); Caridi, De Silvestro, Di
Piazza, Fabiano (1), Iemmello e Tiribocchi (Pro
Vercelli); Adejo, Comi (1), Fischnaller e Viola
(Reggina); Berardi, Missiroli, Troianiello e
Troiano (1, Sassuolo); Dumitru (Ternana);
Momentè e Zecchin (Varese); Bacinovic,
Laner, Maietta e Martinho (Verona); Gavazzi,
Giacomelli, Misuraca e Pinardi (1, Vicenza).
ma non solo. Il segreto del Sassuolo sta nelle idee tattiche del
tecnico: «Mi ha piazzato a centrocampo — commenta Missiroli — da mezzala, mi piace da
matti, da lì ho più campo per
prendere velocità e se c’è bisogno di qualche rincorsa non mi
faccio pregare: ad un certo punto ho visto Di Gennaro saltare
Magnanelli e puntare l’area,
non ci ho pensato su e sono corso a dare una mano. Noi corriamo tanto, ma soprattutto bene,
per questo riusciamo a prevalere anche fisicamente». Ma è
l’anima della squadra a renderla speciale: «Qui ci si diverte a
giocare, ma anche e soprattutto
ad allenarci, è bello stare insieme, parlare, condividere il tempo. E’ diventato divertente pure il ritiro. Figuratevi un po’...».
Lui è l’uomo spettacolo di una
squadra spettacolo. Ascoltandolo pare pronto per fare la differenza: «Quanto valgono squadre e giocatori lo si capisce nei
momenti difficili, non in quelli
buoni. Aspettiamo e vediamo».
a.d.r.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
LA CRISI
Rinforzo Empoli
Arriva Accardi
EMPOLI (Fi) Contratto
annuale a Pietro Accardi.
L'Empoli corre ai ripari in
difesa ingaggiando il trentenne
ex Brescia e Samp. Accardi
ieri mattina si è già allenato
con il gruppo: da verificare le
sue condizioni per martedì.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
CLASSIFICA
CESENA-CITTADELLA
lo, è abile a battere Russo. Il resto è discesa, con Boakye e Berardi, subentrato a Troianiello,
che sprecano occasioni buone
per il 3-0. Una macchia nel finale, un calcio di Magnanelli a
Rui, non visto dalla terna. Meritava l’espulsione.
Simone Missiroli addenta
la focaccia con prosciutto come
poco prima ha fatto con la difesa dello Spezia. Lui è il simbolo
del Sassuolo-show: un gol, tanta qualità e parecchio sacrificio. In campo dirige e inventa,
fuori appare timido, quasi spaurito. «A cosa penso? Alla cena
che mi deve pagare l’allenatore. Lui prima della partita mi
prendeva in giro perché non
avevo ancora segnato. Al gol sono corso in panchina e gli ho gridato: ora paga».
Nuovo ruolo Scherzi e sorrisi,
Missiroli e Troianiello per il primato in solitudine
Serena non riesce a trovare rimedio e perde ancora
DAL NOSTRO INVIATO
© RIPRODUZIONE RISERVATA
RISULTATI
SASSUOLO (4-3-3) Pomini 6,5; Laverone 6,5, Bianco 6,5, Terranova 7, Longhi 6;
Chibsah 6,5, Magnanelli 6, Missiroli 7; Troianiello 6,5 (dal 20’ s.t. Berardi 6), Boakye 6,5
(dal 29’ s.t. Troiano 6), Catellani 6,5 (dal 37’
s.t. Marzorati s.v.). PANCHINA Pigliacelli,
Bianchi, Frascatore, Pavoletti. ALLENATORE
Di Francesco 7.
3
domande a...
CARLO
OSTI
DIRETTORE SPORTIVO
«Felice per Di Francesco
Che bella la Pro Vercelli»
Carlo Osti, 54 anni, ex direttore sportivo
del Lecce, commenta per noi la giornata di B.
Carlo Osti, che partita ha seguito?
«Pro Vercelli-Ascoli. E’ stata una bella partita,
giocata molto bene dalla Pro: complimenti a
Braghin per come fa giocare la squadra, che
non butta mai via la palla e propone gioco».
Il Sassuolo ha vinto ancora: è fuga vera?
«E’ presto, non si può parlare di fuga, ma cinque successi di fila e il colpo a La Spezia non
sono da poco: solo una grande può farcela. è un
segnale. E sono contento per Di Francesco dopo la sfortunata esperienza con me a Lecce».
Cos’altro ha detto la giornata?
«Importanti le vittorie del Padova e del Cesena,
mi ha sorpreso la sconfitta del Livorno, poi dico
che Verona e Novara possono andare lontano:
sarà di sicuro un campionato bellissimo».
DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012
LA GAZZETTA SPORTIVA
23
SERIE BWIN 5a GIORNATA
Il Varese al Momentè giusto
Juve Stabia avanti, poi il crollo: Ebagua e l’altro attaccante per il sorpasso
JUVE STABIA
VARESE
1
2
PRIMO TEMPO 1-1
MARCATORI Bruno (JS) su rigore al 23’,
Ebagua (V) al 25’ p.t.; Momenté (V) al 28’ s.t.
JUVE STABIA (3-4-3) Seculin 5,5;
Maury 5, Figliomeni 5, Scognamiglio 4,5; Baldanzeddu 7, Agyei 5,5, Genevier 5, Di Cuonzo 4,5; Improta 5,5 (dal 14’ s.t. Acosty 5,5),
Bruno 6 (dal 26’ s.t. Danilevicius 5), Zito 5
(dal 1’ s.t. Erpen 5,5). PANCHINA Nocchi, Murolo, Mezavilla, Caserta. ALLENATORE Isetto
5 (Braglia squalificato).
VARESE (4-4-2) Bressan 6; Pucino 6,5,
Rea 6,5 (dal 32’ s.t. Troest 6), Carrozzieri
6,5, Grillo 5,5; Kink 6 (dal 37’ s.t. Fiamozzi
s.v.), Corti 6,5, Kone 6,5, Zecchin 6,5; Ebagua 7 (dal 12’ s.t. Momentè 7), Eusepi 6,5.
PANCHINA Bastianoni, Martinetti, Filipe, Tripoli. ALLENATORE Castori 7.
ARBITRO Nasca di Bari 5,5.
GUARDALINEE Manna 6 - Marini 6,5.
ESPULSI nessuno.
AMMONITI Kink (V) per proteste; Maury (JS),
Eusepi (V), Grillo (V) e Di Cuonzo (JS) per gioco scorretto.
NOTE paganti 930, incasso di 13.422 euro;
abbonati 1.405, quota di 15.989 euro. Tiri in
porta 3-4. Tiri fuori 5-2. In fuorigioco 4-1.
Angoli 6-1. Recuperi: p.t. 0, s.t. 5’.
Riscatto immediato. Il pari beffardo col Bari non produce, al Varese, crisi di rigetto. La
squadra di Castori batte a domicilio la Juve Stabia, ci riesce
con una prova giudiziosa, pragmatica, poco appariscente. Gli
basta sfruttare la smania da «liscio» campana: le due rasoiate
(molto belle) di Ebagua e Momentè sono prodezze che arrivano dopo palloni «scarabocchiati» di Scognamiglio e Di
Cuonzo.
muta in magia il flop di Scognamiglio: stop, passo veloce e botta di sinistro, millimetrica, sul
palo di Seculin. Crea, cioè, un
pallone-siluro che entra a fil
d’erba, a fil di palo. Stesso manuale d’esecuzione per Momentè: due passi, converge al centro e manda la palla dove il volo
di Seculin è vano. Tra questi «tiri da 3» la Juve Stabia ci mette
quasi nulla. Il tridente di Braglia (in tribuna stampa, stile
Conte) graffia pochissimo. Il
Varese gestisce, osserva, senza
concedere sfuriate o pericoli a
Bressan. Pericoli? Praticamente zero.
La chiave E pensare che la sfida
Cingolato lombardo Castori pre-
s’era messa contromano per capitan Corti. Come se l’arbitro
Nasca avesse un conto in sospeso col Varese dopo vecchie polemiche, concede un rigore generoso su segnalazione di Bianchi
(vede una strattonata su Baldanzeddu di un avversario dribblato). Segna Bruno, si sblocca
col primo gol, ma nemmeno il
tempo di gioire che Ebagua tra-
ferisce, in mediana, Corti a Filipe e con gli esterni alti, Zecchin
DAL NOSTRO INVIATO
GAETANO IMPARATO
CASTELLAMMARE DI STABIA (Napoli)
IL RISVEGLIO CITTADELLA, SCONFITTA INGIUSTA
7
h
il migliore
EBAGUA (Varese)
Mette in crisi la difesa
avversaria e il gol è utile
quanto bello e potente
Il gol di Matteo Momenté, 25 anni, seconda stagione a Varese GEMITO
EMOZIONI SOLITO MALONGA, PRIMO GOL DI CORVIA
e Kink, praticamente impone la
difesa a 5 a Braglia. Così facendo gli indebolisce la mediana e
gli spegne Genevier. Tra Kone e
Corti, il francesino brilla per
qualche lancio e poco altro. Ma
chi gioca a memoria è la difesa:
vedere ciclope Carrozzieri tenere in fila i compagni è un piacere. La Juve Stabia gli si infrange
contro, come una barca a vela
su un iceberg. Con Zecchin e
Kink che vietano sgroppate e
cross, il Varese ingabbia mediana e tridente stabiese e nemmeno si accorge dell’infortunio di
Ebagua. Il resto è possesso palla e gestione del vantaggio che
rasentano la perfezione.
L’invasione spot Braglia, dall’al-
to, aveva abbozzato la metamorfosi dei suoi nell’intervallo
(mentre un tifoso-controfigura
invadeva il campo per andare a
scoprire i tabelloni a bordo campo della Paddy Power, nuovo
sponsor). Al rientro in campo
c’è Erpen (non Zito), la maglia
col nuovo logo, e poi gradualmente un altro tridente: Erpen,
Acosty e Danilevicius. Ma cambia poco, la difesa ha problemi
e il coefficiente offensivo è bassino. Il Varese è felice, la Juve
Stabia è ad un passo dalla crisi:
due sconfitte e un pari in casa,
sempre gol subiti tra coppa e
torneo. Ed è scattato l’allarme.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
RISCATTO CARIDI, TIRIBOCCHI E FABIANO: BASTANO 45’
Il Cesena respira Il Brescia s’illude La Pro Vercelli
La prima vittoria Vicenza a metà: mette il turbo
è di Djokovic-gol lo salva Gavazzi L’Ascoli non c’è
CESENA
CITTADELLA
1
0
PRIMO TEMPO 0-0
MARCATORE Djokovic al 37’ s.t.
CESENA (3-4-2-1) Belardi 6,5; Comot-
h
7
il migliore
DJOKOVIC (Cesena)
Appena subentrato infila
il gol che fa uscire il Cesena
dalla crisi di risultati
to 6,5, Tonucci 5,5 (dal 16’ s.t. Brandao 5,5),
Caldirola 5,5; Ceccarelli 5 (dal 27’ s.t. Djokovic 7), Gessa 5,5, Iori 5,5, A. Rossi 6; Defrel
6, D’Alessandro 5 (dal 1’ s.t. Parfait 5,5); Graffiedi 6. PANCHINA Ravaglia, Bamonte, Meza
Colli, Tabanelli. ALLENATORE Bisoli 6.
ARBITRO Mariani di Aprilia 5.
GUARDALINEE Bagnoli 5 - Marinelli 5,5.
ESPULSI nessuno.
AMMONITI Iori (Ce), Parfait (Ce), Tonucci
(Ce), Djokovic (Ce) e Brandao (Ce) per gioco
scorretto: Busellato (Ce) per comportamento non regolamentare.
NOTE paganti 1.502, incasso di 7.724 euro;
abbonati 7.245, quota di 67.512 euro. Tiri in
porta 3-4. Tiri fuori 6-3. In fuorigioco 3-2.
Angoli 6-3. Recuperi: p.t. 0, s.t. 7’.
DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA TOSI
CESENA
Il gioco ancora non si vede ma per quello Pierpaolo Bisoli, alla seconda partita della sua
gestione, ha chiesto tempo e pazienza. Per adesso il Cesena deve esultare al gol di Milan Djokovic, oscuro e silenzioso gregario, che dopo 10’ dal suo ingresso in campo infila di testa Cordaz e tutto il Cittadella, battuto
in volata quando sembrava avere in mano il controllo della gara. Il sigillo del centrocampista
croato regala la prima vittoria
alla squadra di casa, un risultato importantissimo sia per il
morale che per la classifica.
Cesena caotico Sangue e sudore
scrivono i tifosi romagnoli sullo
striscione esposto in curva chie-
2
2
PRIMO TEMPO 1-0
MARCATORI Malonga (V) al 48’ p.t.; Salamon (B) al 3’, Corvia (B) al 10’, Gavazzi (V) al
34’ s.t.
VICENZA (3-5-2) Pinsoglio 5,5; Martinelli 5,5, Pisano 6,5, Brighenti 6; Gavazzi 7,
Castiglia 6, Giandonato 5,5 (dal 12’ s.t. Plasmati 6), Misuraca 5,5 (dal 12’ s.t. Padalino
6), Di Matteo 6; Malonga 6,5, Pinardi 6 (dal
17’ s.t. Semioli 6). PANCHINA Coser, Camisa,
Giani, Mustacchio. ALLENATORE Breda 6.
CITTADELLA (3-4-3) Cordaz 5,5; Sosa 6, Coly 6, Pellizzer 6; Ciancio 5,5, Paolucci 6, Baselli 6 (dal 20’ s.t. Busellato 5,5), Biraghi 5,5; Di Roberto 6,5, Di Carmine 5,5 (dal
39’ s.t. Perna s.v.), Bellazzini 5 (dal 31’ s.t.
Maah s.v.). PANCHINA Pierobon, Vitofrancesco, De Vito, Gasparetto. ALLENATORE Foscarini 6.
VICENZA
BRESCIA
BRESCIA (3-5-2) Arcari 6; De Maio 5,5,
dendo a gran voce impegno e
dedizione dopo il cambio di
panchina. Ma subito il Cesena
confonde l’aggressività con la
frustrazione, basta guardare la
serie di falli commessi da Ceccarelli che per tre volte meriterebbe il cartellino giallo, ma viene
sempre graziato dal mediocre
Mariani. Nel primo tempo il
nuovo modulo di Bisoli col doppio trequartista produce solo
un tiro nello specchio con Graffiedi che chiama Cordaz alla respinta sul proprio palo. La svolta nel finale di gara: punizione
di Iori «in the box», sulla parabola svetta Djokovic per la deviazione vincente.
Cittadella ordinario Per la squadra di Foscarini è il terzo k.o. in
tre trasferte, forse il più immeritato. All’inizio il Cittadella rimane guardingo ma poi guadagna
campo con le accelerazioni di
Di Roberto che ispira e sfiora il
bersaglio con un gran tiro, poi
Di Carmine viene rimpallato da
Comotto a pochi metri dal gol.
Anche gli ospiti vorrebbero un
penalty per una trattenuta di
Tonucci su Coly. Nella ripresa i
granata combinano solo grandi
mischie senza trovare mai la
porta avversaria che Belardi custodisce senza paura con uscite
sempre tempestive e coraggiose.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Salamon 6,5, Stovini 5,5; Zambelli 6 (dal 44’
s.t. Scaglia s.v.), Lasik 6 (dal 19’ s.t. Bouy
5,5), Budel 7, Rossi 6,5, Daprelà 6; And. Caracciolo 6, Corvia 6,5 (dal 36’ s.t. Mitrovic
s.v.). PANCHINA Cragno, Ant. Caracciolo,
Picci, Saba. ALLENATORE Calori 6.
ARBITRO Irrati di Pistoia 5,5.
GUARDALINEE Argiento 6 - De Meo 6.
ESPULSI nessuno.
AMMONITI Padalino (V) e Stovini (B) per gioco scorretto.
NOTE paganti 1.615, incasso di 14.810 euro;
abbonati 5.084, quota di 22.176 euro. Tiri in
porta 5-5 (con una traversa). Tiri fuori 4-6.
In fuorigioco 1-2. Angoli 2-6. Recuperi: p.t.
3’, s.t. 4’.
ALBERTA MANTOVANI
VICENZA
Vicenza e Brescia giocano
a scambiarsi le parti e finiscono
col prendersi un punto che ha il
sapore del mezzo rimpianto,
ma anche dello scampato pericolo. Nel primo tempo dovrebbe essere il Brescia a capitalizzare l’iniziativa e le occasioni, invece spreca fermandosi alla traversa colta di testa da Zambelli.
E così il Vicenza, troppo passivo e schierato da Breda con una
sola punta di ruolo, sfrutta la
prima e unica palla-gol al 48’
con Malonga, al quinto gol in
quattro gare e va al riposo con
un insperato vantaggio. Contropiede classico, con assist di Misuraca e perfetto diagonale dell’implacabile francese. A quel
punto ci si aspetta un Vicenza
rinfrancato e meno timoroso,
invece è il Brescia a colpire con
un uno-due che tramortisce i
biancorossi in apertura di ripresa. Prima è Salamon di testa a
sfruttare al 4’ la respinta troppo
corta di Pinsoglio su Caracciolo, poi è Corvia al 10’ ad azzeccare il diagonale nell’angolo
lontano su un millimetrico cambio di campo di De Maio, con
Martinelli fuori tempo. L’ex leccese, alla prima gara da titolare
in coppia con l’Airone, firma il
suo primo gol nel Brescia e il ribaltone in una sfida che passa
continuamente di mano.
Reazione Breda dà ben altra sostanza offensiva con l’inserimento di una seconda punta,
Plasmati, e degli ex doriani Padalino e Semioli, e poi sposta
Gavazzi all’interno della mediana. Cambi e mossa vincente,
perché il Vicenza reagisce, si
riappropria del pallino e proprio da un triangolo Gavazzi-Plasmati-Gavazzi raccoglie
con quest’ultimo il pareggio al
34’: scavino sull’uscita disperata di Arcari e il Vicenza va sul
2-2 e rivede la luce. Caracciolo
avrebbe sulla testa la palla del
terzo gol, ma stavolta Pinsoglio
alza in angolo. Breda e Calori
dovranno lavorare per rischiare meno e capitalizzare di più.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
h
7
il migliore
GAVAZZI (Vicenza)
Esterno costretto a fare il
terzino, poi si scatena in
avanti e firma il gol del 2-2
PRO VERCELLI
ASCOLI
3
1
PRIMO TEMPO 3-0
MARCATORI Caridi (PV) all’8’, Tiribocchi
(PV) al 17’, Fabiano (PV) su rigore al 46’ p.t.;
Soncin (A) al 29’ s.t.
h 7,5
il migliore
CARIDI (Pro Vercelli)
Segna e poi c’è in ogni
azione: sia nelle rete del Tir
che nel rigore di Fabiano
PRO VERCELLI (4-3-1-2) Valentini 7;
Bencivenga 6, Ranellucci 6,5, Masi 6,5, Scaglia 6,5; Marconi 6, Appelt 6, Espinal 6 (dal
27’ s.t. Casoli s.v.); Fabiano 6,5; Caridi 7,5
(dal 19’ s.t. De Silvestro 6), Tiribocchi 7 (dal
15’ s.t. Iemmello 6). PANCHINA Miranda, Cosenza, Carraro, Rosso. ALLENATORE Braghin 6,5.
ASCOLI (3-5-2) Guarna 5; Ricci 5,5,
Peccarisi 5,5, Faisca 5,5; Scalise 6,5 (dal 27’
s.t. Soncin 6,5), Russo 6 (dal 40’ s.t. Capece
s.v.), Loviso 6 (dal 15’ s.t. Drame 6), Di Donato 5,5, Pasqualini 6; Feczesin 5,5, Zaza 5,5.
PANCHINA Maurantonio, Prestia, Giallombardo, Colomba. ALLENATORE Silva 5.
ARBITRO Pasqua di Tivoli 5,5.
GUARDALINEE Vicinanza 6 - Alassio 6.
ESPULSI nessuno.
AMMONITI Bencivenga (P) e Scalise (A) per
gioco scorretto.
NOTE paganti 330, abbonati 950, incasso
complessivo di 7.900 euro. Tiri in porta 7-5.
Tiri fuori 3-7. In fuorigioco 0-1. Angoli 3-7.
Recuperi: p.t. 1’, s.t. 3’.
RAFFAELLA LANZA
PIACENZA
L’Ascoli subisce tre gol,
che sono come tre ganci di un
peso massimo; la Pro Vercelli
non lascia spazio e scampo alla
squadra marchigiana che solo
sette giorni fa aveva battuto lo
Spezia. «Chissà qual è il vero
Ascoli — si chiederà a fine gara
Silva —. Quello dei complimenti del dopo Spezia o quello di
oggi, che ha rischiato la goleada?». Vittoria pesante per i vercellesi, che ritrovano il successo dopo tre k.o. consecutivi e
che danno ossigeno a una classifica che iniziava a preoccupare.
Una vittoria cercata e voluta da
una squadra che ha saputo dosare fisicità e fantasia. L’Ascoli
ha pagato a caro prezzo i 20 minuti di amnesia nel primo tem-
po: lì la Pro ha infierito e ha preso il largo. Prima con Caridi, all’8, che con un’azione insistita
riesce a siglare la prima rete della partita. Il raddoppio porta la
firma del Tir. Un gol tutto potenza e corsa: sul filo del fuorigioco l’attaccante spedisce un
preciso diagonale nell’angolo
basso della porta avversaria. La
terza rete, al 46’, è su rigore: ingenuo Guarna che atterra Espinal, dopo che il Tir aveva mancato l’aggancio. Fabiano dal dischetto non sbaglia.
Il Cobra Nella ripresa la Pro, pur
senza chiudersi in difesa, cerca
di difendere il risultato, l’Ascoli
invece incalza, ma i suoi attaccanti non sono in giornata. Zaza e Feczesin non riescono a inquadrare la porta. Silva gioca
la carta Soncin: dopo soli due
minuti dal suo ingresso, il bomber accorcia le distanze, complice anche una distrazione difensiva della Pro, con Masi e Scaglia che non si intendono nella
chiusura. Poco importa, il risultato per la Pro è ormai al sicuro.
Una vittoria che fa respirare i
bianchi: «Nel secondo tempo
siamo calati, anche perché
l’Ascoli ha spinto molto — ha
spiegato Braghin —. Dobbiamo
essere più bravi a gestire le gare
per tutti i 90 minuti».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
24
LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012
SERIE BWIN 5a GIORNATA
Ardemagni stoppa
la corsa del Livorno
Il Modena è in salute, il centravanti ancora a segno
La squadra di Nicola si ferma dopo 4 vittorie di fila
MODENA
LIVORNO
1
0
PRIMO TEMPO 0-0
MARCATORE Ardemagni al 2’ s.t.
MODENA (3-4-3) Colombi 7; Andelkovic 6, Zoboli 6,5, Perna 6,5; Nardini 6,5, Dalla Bona 6,5, Signori 6 (dal 34’ s.t. Ciaramitaro s.v.), Gulan 6 (dal 25’ s.t. Osuji 6); Lazarevic 6, Ardemagni 7, Surraco 5,5 (dal 13’ s.t.
Pagano 6). PANCHINA Manfredini, Gozzi, Greco, Stanco. ALLENATORE Marcolin 7.
LIVORNO (4-3-3) Mazzoni 6; Salviato
6, Bernardini 6, Lambrughi 5, Gemiti 6 (dal
36’ s.t. Bigazzi s.v.); Luci 6, Emerson 6,
Schiattarella 5,5 (dal 26’ s.t. Belingheri 6);
Siligardi 5,5, Paulinho 6,5, Piccolo 6 (dal 26’
s.t. Dell’Agnello 6). PANCHINA Fiorillo, Meola,
Remedi, Gentsoglou. ALLENATORE Nicola
6,5.
ARBITRO Gavilucci di Latina 6.
GUARDALINEE Paiusco 5 - Segna 6.
ESPULSI nessuno.
AMMONTI Lambrughi (L), Dalla Bona (M), Perna (M), Emerson (L) e Signori (M) per gioco
scorretto.
NOTE paganti 2.505, incasso di 16.377 euro;
abbonati 2.448, quota di 22.266 euro. Tiri in
porta 5 (con una traversa)-5. Tiri fuori 1-9.
In fuorigioco 1-2. Angoli 3-8. Recuperi: p.t.
1’, s.t. 5’.
DAL NOSTRO INVIATO
GUGLIELMO LONGHI
MODENA
La corsa si ferma dopo 4
vittorie di fila e una media di
tre gol segnati a partita, tra l’altro su un campo stregato, dove
non vince da 40 anni. Il Livorno
s’inchioda, ma non è una caduta che fa male, non è un campanello d’allarme. Sembra piuttosto un incidente di percorso
contro una squadra in salute,
capace di soffrire e reagire. Modena di lotta e di governo, che,
parole di Marcolin, «sa indossare sempre il vestito giusto,
quando difende e quando attacca». Ecco come nasce questo faticoso 1-0 che permette ai cugini di campagna del Sassuolo di
restare da soli al comando.
Un milanese in gol «Non è certo
26
Matteo
Ardemagni,
25 anni,
festeggia il
gol con il suo
allenatore
Dario
Marcolin,
40 anni
che Spinelli si è tolto l’adorato
giubbotto giallo (quasi un segnale di insofferenza), il Livorno comincia a spingere con più
forza, sfiorando il pari al 19’:
paratona di Colombi su piatto
al volo di Salviato. Poi Nicola
interviene: doppio centravanti,
con Dell’Agnello accanto a Paulinho, più due esterni offensivi.
Marcolin fa la mosse uguale e
contraria: 5-3-2 con Nardini e
Pagano terzini, Ousji a rompere l’azione, Lazarevic alla destra di Ardemagni. «Non volevo
sorprese nel finale», spiegherà
il tecnico ricordando i gol presi
con Varese e Reggina. E nel recupero Colombi gli dà ragione
volando su un gran tiro di Paulinho.
LIVERANI
Le mosse Dopo il gol, e dopo
0
0
CROTONE (4-3-3) Concetti 6,5; Correia 6, Vinetot 6,5, Abruzzese 6,5, Mazzotta
6,5; Eramo 6,5 (dal 33’ s.t. Addae 6), Caetano 6, Galardo 6,5; Gabionetta 6, Ciano 6 (dal
22’ s.t. Pettinari 5,5), Torromino 6 (dal 42’
s.t. De Giorgio s.v.). PANCHINA Caglioni, Migliore, Checcucci, Maiello. ALLENATORE Drago 6,5.
BARI (4-3-3) Lamanna 8; Sabelli 6,5,
Ceppitelli 6, Dos Santos 6,5, Polenta 6; Romizi 6, Bellomo 6,5 (dal 37’ s.t. Defendi 5),
Sciaudone 6; Galano 6 (dal 33’ s.t. Albadoro
6), Caputo 6, Iunco 6,5. PANCHINA Pena,
Borghese, Rivaldo, Aprile, Grandolfo. ALLENATORE Torrente 6,5.
ARBITRO Pairetto di Nichelino 6.
GUARDALINEE Fiorito 6 – Di Vuolo 5,5
ESPULSI Defendi (B) al 48’ s.t. per gioco scorretto.
AMMONITI Dos Santos (B), Torromino (C),
Galardo (C), Bellomo (B) e Romizi (B) per gioco scorretto; Caputo (B) per proteste.
NOTE paganti 1.016, incasso di 7.233 euro;
abbonati 2.532, quota di 13.459 euro. Tiri in
porta 6 (con una traversa)-5 (con una traversa). Tiri fuori 7-5. In fuorigioco 5-4. Angoli 6-7. Recuperi: p.t. 0, s.t. 3’.
LUIGI SAPORITO
CROTONE
È il terzo minuto dopo il
novantesimo quando Defendi
strattona in area Caetano tirandolo giù dalla maglia. Pairetto non ha dubbi: indica il dischetto (giustissimo) e mostra
il rosso a Defendi (eccessivo).
Dagli undici metri si presenta
Caetano che però si fa ipnotizzare da Lamanna che gli respinge il tiro. Immediatamente dopo arriva il triplice fischio
finale. Questo è l’epilogo ma
Crotone–Bari non è stata solo
questo. Bella gara, briosa, senza fronzoli e giocata a viso
aperto tra due squadre che in
settimana si sono viste limare
il bottino in classifica dalla Disciplinare. Drago e Torrente si
affrontano con lo stesso modulo ma non si annullano, anzi.
Comincia il Crotone dopo un
giro di lancette si fa pericoloso
con Ciano che non trova lo
specchio. Ceppitelli due minuti dopo chiama Concetti ad
5
i rigori
decretati nel
corso del quinto
turno, si tratta
del record
stagionale. Alla
terza giornata
erano stati
quattro. E si
registra il primo
errore dal
dischetto, quello
di Caetano del
Crotone.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
L’UNICO 0-0 IL PORTIERE DEL BARI AL 93’ PARA UN RIGORE AL CROTONE
CROTONE
BARI
le squadre
che hanno
segnato in
campionato.
Mancava solo la
Ternana che si è
sbloccata
venerdì.
reti segnate
nella quinta
giornata, appena
una rete in più
del minimo
stagionale
stabilito alla
prima giornata
con 25
realizzazioni.
ARDEMAGNI (Modena)
Trova un gol complicato,
arretra, si sacrifica. E
spesso fa reparto da solo
Super Lamanna
Caetano spreca
Cutolo e Farias:
22 ecco il Padova
La Reggina è giù
gli zeri
che ancora
resistono nelle
caselle delle reti:
0 reti segnate
in casa dalla
Ternana, 0
subite in casa
dal Brescia e in
trasferta dal
Sassuolo.
h
7
il migliore
una complicata deviazione in
angolo su colpo di testa.
Bari rapido Il Bari dalla cintola
in sù è veloce al punto che al
23’ Bellomo per poco non sorprende Concetti con un tiro al
volo che sfiora il palo. I rossoblù però mancano il gol tre volte in 6 minuti. Comincia Ciano
al 33’: fucilata da lontano che
colpisce la traversa, sulla respinta Eramo da due passi
manda fuori di testa a porta
vuota. Al 39’ cross di Galardo
dal fondo e incornata di Eramo sulla quale Lamanna compie un capolavoro deviando la
palla in controtempo. Al ritorno dal riposo è Bellomo che al
6’ colpisce la traversa con un
tiro dai 25 metri mentre il Crotone cambia l’esausto Ciano
con Pettinari. Che dopo pochi
minuti dal suo ingresso non
riesce a trasformare in gol un
assist di Eramo. Schermaglie
pericolose fino ad arrivare alla
prodezza finale di Lamanna.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
h
8
il migliore
LAMANNA (Bari)
E’ insuperabile, ma il
capolavoro lo fa a tempo
scaduto parando il rigore
PRIMA VITTORIA DIONIGI ALTRO K.O. IN TRASFERTA
I NUMERI
DELLA B
3
un fatto strano che segni il bomber di Milano», urla lo speaker
del Braglia all’alba del secondo
tempo. Matteo Ardemagni si
sta ritagliando un ruolo da protagonista dopo i momenti difficili di Bergamo e Padova. Centravanti di movimento, bravo a
difendere il pallone, un po’ meno a vedere la porta. Il gol è una
sintesi delle sue caratteristiche: angolo di Dalla Bona da destra, lui fa un tagliafuori cestistico su Lambrughi, che resta immobile, poi lascia cadere la palla e la colpisce con un esterno
piuttosto sporco. Mazzoni, coperto, si butta tardi. A quel punto la partita svolta. Il Livorno
aveva comandato per 45 minuti, Emerson davanti alla difesa
a dare il via a un discreto possesso palla, Paulinho a sgomitare,
con i due esterni però meno lucidi del solito. Il Modena aveva
invece deciso di aspettare: può
puntare su una difesa solida,
con Perna che aiuta Gulan a raddoppiare sul temutissimo Siligardi. Sulla corsa di Nardini,
terzino aggiunto in caso di necessità, sulle idee di Dalla Bona. Ma Ardemagni è costretto a
cercare gli spazi che Lazarevic,
al debutto da titolare (una traversa e poco altro per lui) e uno
spento Surraco, non gli garantiscono. Insomma, nel primo
tempo è una partita bloccata.
4
PADOVA
REGGINA
3
2
PRIMO TEMPO 2-1
MARCATORI Farias (P) al 33’, Viola (R) al
41’, Cuffa (P) al 47’ p.t.; Cutolo (P) al 7’, Adejo
(R) al 40’ s.t.
PADOVA (3-4-1-2) Anania 6,5; Cionek
6, Piccioni 6,5, Trevisan 6,5; Rispoli 6,5, Cuffa 6,5 (dal 17’ s.t. Zé Eduardo 6), Viviani 6
(dal 36’ s.t. Nwankwo s.v.), Renzetti 6,5; Farias 7; Babacar 6 (dal 32’ p.t. Granoche 6),
Cutolo 7. PANCHINA Silvestri, Franco, Legati, Jelenic. ALLENATORE Pea 7.
REGGINA (3-4-1-2) Baiocco 6; Adejo 7,
Di Bari 5,5, Bergamelli 5,5; D’Alessandro 5,5
(dal 26’ s.t. Melara 6), Hetemaj 6, Rizzo 6,
Rizzato 6; Barillà 6 (dall’11’ s.t. Fischnaller
6,5); Viola 6 (dall’11’ s.t. Sarno 6,5), Ceravolo
6,5. PANCHINA Facchin, Ely, Armellino, Comi. ALLENATORE Dionigi 6.
ARBITRO Candussio di Cervignano 6.
GUARDALINEE Citro 6 - Ceccarelli 5,5.
ESPULSI nessuno.
AMMONITI Anania (P) per proteste; Hetemaj
(R), Farias (P) e Cutolo per comportamento
non regolamentare; Viviani (P) e Nwankwo
(P) per gioco scorretto.
NOTE paganti 1.023, incasso di 10.605 euro;
abbonati 4.525, quota non comunicata. Tiri
in porta 5-5. Tiri fuori 7-4. In fuorigioco 3-1.
Angoli 5-4. Recuperi: p.t. 2’, s.t. 5’.
ANDREA MORETTO
PADOVA
Questo piccolo grande
Padova in novanta minuti ribalta le critiche in entusiasmo,
i malumori della piazza in nuova energia e ottiene un successo che mancava da quattro mesi e mezzo, ritrovando anche
gli applausi. L’allenatore Pea,
blindato in settimana dalla società, ottiene la prima vittoria
della sua gestione e deve ringraziare soprattutto i suoi due
piccoli giocatori (di statura)
che hanno fatto grandi cose in
campo: Cutolo e Farias. Il primo parte titolare in attacco e
offre assist e un gol da incorniciare, il brasiliano è l’uomo imprendibile dagli avversari, tutta fantasia e velocità. La Reggina esce dall’Euganeo con i rimpianti: alla fine avrebbe anche
potuto ottenere il pareggio. La
prima mezz’ora è di studio (Babacar infortunato lascia il posto a Granoche), poi tocca ai
gol e alle emozioni. Al 33’ Cutolo accende Farias che dal limite, dopo essersi liberato di
due avversari, calcia forte di
destro. Il pareggio la Reggina
lo trova poco dopo, al 41’: punizione di Barillà dalla destra
sul lato opposto, con Hetemaj
che la tocca nella traiettoria e
Viola che arriva anche prima
di Adejo a metterla dentro, in
sospetta posizione di fuorigioco. E’ il momento migliore della squadra di Dionigi, che potrebbe anche sorpassare con
un tiro di Rizzo parato in due
tempi da Anania. Il Padova però resta concentrato e al 2’, scaduto, di recupero Rispoli mette in mezzo un pallone che Cuffa (alla centesima presenza
con il Padova, 2 gol in 3 partite).
Eurogol Nella ripresa l’accelerazione decisiva. Prima al 6’
Granoche non chiude una facile occasione dopo una parata
di Baiocco su Cutolo, poi quest’ultimo s’inventa un eurogol
da fuori area: potenza e tecnica, come nella migliore esecuzione del suo repertorio. Il Padova trova così anche le reti
dei suoi giocatori offensivi, a
secco fino a ieri. Sembra finita, invece gli inserimenti di
Sarno e Fischnaller danno nuova linfa alla Reggina, che accorcia con un colpo di testa di
Adejo in area di rigore, dopo
una punizione battuta da Sarno.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
h
7
il migliore
CUTOLO (Padova)
Pea lo rilancia titolare e lui
lo ripaga con un eurogol:
che bella coppia con Farias
L’ALTRA X IL LANCIANO RIMEDIA. TENSIONE GROSSETO: LITE JADID-DELVECCHIO
Sforzini-Fofana
E’ pari di rigore
LANCIANO
GROSSETO
1
1
PRIMO TEMPO 0-1
MARCATORI Sforzini (G) su rigore al 48’
p.t.; Fofana (L) su rigore al 23’ s.t.
LANCIANO (4-3-3) Leali 6; Almici 6,
Aquilanti 6,5, Amenta 6,5, Mammarella 6; Vastola 6 (dal 41’ s.t. Paghera s.v.), D’Aversa
5,5, Di Cecco 5,5 (dal 16’ s.t. Volpe 5,5); Falcinelli 6, Fofana 6,5, Turchi 6 (dal 32’ s.t. Pepe
s.v.). PANCHINA Casadei, Rosania, Scrosta,
Zeytulaev. ALLENATORE Gautieri 6.
GROSSETO (4-2-3-1) Bremec 6; Antonazzo 6, Padella 5,5, Olivi 6, Calderoli 6; Delvecchio 5,5, Jadid 5,5 (dal 46’ s.t. Obodo
s.v.); Bonanni 5 (dal 15’ s.t. Lanzafame 5),
Crimi 5,5, Foglio 6,5; Sforzini 6. PANCHINA
Lanni, Curiale, Iorio, Quadrini, Donati. ALLENATORE Moriero 6.
ARBITRO Fabbri di Ravenna 5.
GUARDIALINEE Gava 6 - Colella 6.
ESPULSI nessuno.
AMMONITI Foglio (G), Jadid (G), Almici (L),
Mammarella (L), Turchi (L), Olivi (G) e Crimi
(G) per gioco scorretto.
NOTE paganti 750, incasso di 2.934 euro; abbonati 1.100, quota non comunicata. Tiri in
porta 4-1. Tiri fuori 3-2. In fuorigioco 1-2. Angoli 2-6. Recuperi: p.t. 3’, s.t. 4’.
FIORENZO CARLINI
PESCARA
Il Grosseto elimina il segno meno dalla classifica disputando una gara giudiziosa, ma
non esaltante; altro pari invece
per il Lanciano. L’ex Moriero
non sconfessa il modulo esterno, con il solo Sforzini in avanti, supportato da un centrocampo che, già folto, ha anche avuto adeguato sostegno dai due
esterni difensivi; tenuti in panchina invece Obodo e Lanzafame. I tre dietro a Sforzini supportano poco l’attaccante e Bonanni, schierato a destra, non
trova una delle sue migliori
giornate. Gautieri ridisegna il
Lanciano, forse per dare nuovi
stimoli: il tecnico porta tra campo e panchina 12 giocatori che
hanno partecipato alla storica
promozione, bocciando molte
scelte di mercato e rivoluzionando il centrocampo, schierando D’Aversa al posto di Paghera, uno dei migliori nelle
precedenti gare, con Vastola e
Di Cecco esterni; Fofana, ispirato, una volta ritrovata la posizione a lui più gradita al centro
dell’attacco, risulterà il più intraprendente, anche per il suo
inizio schioppettate, fatto di un
tiro pericoloso e una traversa.
La partita Un episodio dubbio
mette in apprensione il Lanciano: Foglio viene falciato da Vastola fuori area, finendo su Almici dentro l’area; l’arbitro indica il dischetto tra le proteste del
Lanciano e Sforzini segna il terzo gol della stagione. Il pareggio arriva sempre su rigore, guadagnato da un generoso Vastola, atterrato da Padella. Fofana
trasforma, evitando alla squadra una immeritata sconfitta
ma rinviando l’appuntamento
con la prima vittoria in B.
La rissa Dopo la partita, nella
zona dei pullman, litigio tra Jadid e Delvecchio, compagni nel
Grosseto, sotto gli occhi di Moriero che ha minimizzato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
h
6,5
il migliore
FOFANA (Lanciano)
Ha corso tanto, ha colpito
una traversa e ha segnato
il rigore con freddezza
LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012
25
PRIMA DIVISIONE 4a GIORNATA (ore 15)
Zauli: «Reggiana
dimmi se si vola»
Il tecnico: «Siamo partiti bene, ma non basta
Abbiamo le qualità per stare nei primi posti»
Ambizioni «Siamo all’inizio — si
schermisce Zauli — è ridicolo
fare bilanci. Mi interessava partire bene, perché la piazza è esigente ed era importante far avvicinare la gente alla squadra.
Dopo 12-13 partite scopriremo
i reali valori. Dalla Reggiana mi
aspetto un campionato importante, non tanto a livello di classifica, ma di struttura, di compattezza. Bisogna gettare le basi per un progetto a lungo termine». Zauli sa che cosa vuole:
«Mi piace avere una squadra
che attacchi e difenda con più
uomini. La nota positiva di questo inizio stagione è che gli avversari non riescono a creare
molte occasioni da rete, mentre
noi in attacco abbiamo le qualità per andare spesso all’uno
contro uno. Adesso tocca a me
esaltare le caratteristiche dei
CARPI-CREMONESE
ANDRIA-PERUGIA
ANDRIA (4-4-2) Rossi; Scrugli, Migliaccio, Zaffagnini,
Potenza, Bianco, Perini, Di Gaudio; Ferretti, Arma. (Guerci,
Terigi, Sperotto, Pasciuti, Teggi, Cortesi, Kabine).
All. Tacchini-Cioffi.
CREMONESE (4-3-3) Alfonso; Cangi, Moi, Cremonesi,
Armenise; Fietta, Buchel, Previtali; Carlini, Marotta, Le Noci.
(Grillo, Visconti, Sales, Tedeschi, Magallanes, Degeri,
Martinez). All. Brevi.
ARBITRO Merlino di Udine (Pentangelo-D’Amato).
Contessa; Comini, Arini, Giorgino, D’Errico; Lanteri, Innocenti.
(Sansonna, Malerba, Nocerino, Tartaglia, Larosa, Maccan,
Mascolo). All. Cosco.
PERUGIA (4-2-3-1) Koprivec; Anania, Russo, Cacioli, Liviero;
Di Tacchio, Esposito; Rantier, Clemente, Politano; Ciofani.
(Giordano, Jefferson, Martella, Cenciarelli, Fabinho, Moscati,
Tozzi Borsoi). All. Battistini.
ARBITRO Dei Giudici di Latina (Tolfo-De Franco).
COMO-PORTOGRUARO
BARLETTA-NOCERINA
COMO (4-3-3) Perucchini; Luoni, Schiavino, Del Pivo,
BARLETTA (4-3-3) Pane; Calapai, Romeo, Burzigotti,
CARRARESE-VIAREGGIO
CUNEO (5-3-2) F. Rossi; Passerò, Sentinelli, Ferri, Arcari,
IL DOPPIO EX
Treviso-Lecce
ricorda Mingozzi
Il maestro Guidolin Zauli è stato
Treviso e Lecce, oggi di
fronte, si ritrovarono uniti dal
dolore per il centrocampista
Gionata Mingozzi, che morì a
24 anni (15 luglio 2008) in un
incidente stradale. Il giocatore
ravennate, di proprietà della
Samp, giocò le ultime due
stagioni della sua carriera in B
proprio con Lecce (2006 07) e
Treviso (2007 08).
per anni l’uomo di fiducia di
Francesco Guidolin, a Vicenza,
Palermo e Bologna. «E’ stato lui
a farmi diventare un giocatore
"a tutto tondo" — racconta —
prima ero un talento, ma non
avevo la cultura del lavoro. Con
lui parlavo 3-4 volte in una stagione, ma c’era feeling, avvertivo la sua stima nella quotidianità. Adesso che faccio l’allenatore capisco perché a volte dice
che vuole smettere. Non c’è soltanto il campo a cui badare, ci
sono mille cose che ti prosciugano».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
seconda divisione
serie D
4a giornata (ore 15)
4a giornata (ore 15)
Savona e Aprilia per il poker A Matera
Salernitana, riparte Perrone doppia sfida
Riflettori puntati sulla Salernitana dopo il cambio di
allenatore, il secondo in tutta la Lega Pro dopo quello
del Fano: Carlo Perrone, tornato (insieme al difensore
Giubilato) al posto di Galderisi, ha il compito di far
risalire la squadra, ora ultima. Sempre nel girone B la
capolista Aprilia rischia a Reggio Calabria: in trasferta
anche il Martina, l’altra seconda è il Chieti che giocando
in casa punta almeno all’aggancio in vetta. Nel girone A
il Savona riceve il Monza nella gara più attesa; attesi
segnali di risveglio anche dal Venezia, mentre a Milazzo
sono giorni agitati (c’è aria di grandi cambiamenti).
Oggi big match tra Matera
e Monospolis (H): sono a
punteggio pieno e con i
bomber Caputo e Pereyra
già autori di 4 reti a testa.
Da vedere anche BraLavagnese e Vis PesaroAncona. Hanno la difesa
imbattuta Chieri,
Mezzolara, Pistoiese, Pro
Piacenza e Sansepolcro.
Pedrelli; Orlandi, Corrent, Pestrin, Juan Cruz; Malatesta,
Merini. (Cicioni, Bregliano, De Paola, Ciciretti, Belcastro,
Mancuso, Margiotta). All. Sabatini.
VIAREGGIO (3-5-2) Gazzoli; Carnesalini, Conson, Sorbo;
Pellegrini, Pizza, Maltese, Calamai, Peverelli; Giovinco,
Magnaghi. (Furlan, Fiale, Trocar, Sandrini, Guerra, De Vena,
Gerevini). All. Cuoghi.
ARBITRO Aversano di Treviso (Caliari-Rizzato).
GUBBIO-PISA
ENTELLA-TRAPANI
ha mai segnato molto, ma l’anno scorso ha fatto 13 gol e ora è
già a 2 reti in 3 partite — continua Zauli —. Matteini ha giocato in Serie A ed è ancora giovane, visto che è dell’82». Ma probabilmente non basteranno loro per cercare di conquistare la
promozione, che per il momento è un sogno. «Sulla carta Lecce e Cremonese non hanno rivali, hanno giocatori di categoria
superiore in ogni reparto — ammette Zauli — ma noi possiamo stare tra le prime. Sono ambizioso, credo che nello sport si
debba sempre puntare al massimo e io non ho mai fatto mistero di voler arrivare il più in alto
possibile».
Angeletti; Dall’Oglio, Vacca, Dezi; Simoncelli, Barbuti, Ferreira.
(Liverani, Mazzarani, De Leidi, Molina, Meduri, Carretta,
La Mantia). All. Novelli.
NOCERINA (3-4-3) Aldegani; Baldan, Crescenzi, Chiosa;
Garufo, Bruno, De Liguori, Corapi; Negro, Evacuo, Mazzeo.
(G. Russo, Scardina, Daffara, Sabatino, Gavilan, Schetter,
N. Russo). All. Auteri.
ARBITRO Adducci di Paola (Giampetrucci-Borzomi).
CARRARESE (4-4-2) Piscitelli; Corticchia, Lanzoni, Alcibiade,
ENTELLA (4-3-1-2) Paroni; De Col, Cesar, Russo, Zampano;
giocatori. Non sono il tipo che
si sofferma sull’errore tecnico,
sono stato calciatore e so che si
può sbagliare, ma la differenza
per me la fa il "secondo gioco",
il momento in cui quella palla
persa deve essere recuperata».
I leader sono il centrocampista
Alessi e l’attaccante Matteini,
un lusso per la categoria. «Alessi ha 35 anni ed è a Reggio Emilia da sei, nella sua carriera non
(ore 18 su Sportitalia)
CUNEO-ALBINOLEFFE
Donida; Cristini, Longhi, Di Quinzio; Fantini, Ferrario. (Negretti,
Carfora, Scaglia, Di Lorenzo, Lodi, Garavelli, Martini). All. E.
Rossi.
ALBINOLEFFE (4-3-1-2) Offredi; Salvi, Ondei, M. Belotti,
Regonesi; Maietti, Corradi, Girasole; Martinovic; Pesenti, A.
Belotti. (Amadori, Ambra, Pirovano, Gazo, Di Cesare,
Pontiggia, Diakite). All. Pala.
ARBITRO Piccinini di Forlì (Andreoli-Iorizzo).
Lamberto Zauli, 41 anni, alla seconda stagione con la Reggiana LIVERANI
girone B
Il Latina punta alla vetta
CARPI (4-4-2) Sportiello; Letizia, Lollini, Poli, Fusar Bassini;
Fautario; Giampà, Ardito, Tremolada; Cia, Torregrossa, A.
Donnarumma. (Twardzik, Ambrosini, Marchi, D. Donnarumma,
Scialpi, Velardi, Lisi). All. Paolucci.
PORTOGRUARO (4-3-1-2) Tozzo; Pisani, Patacchiola,
Moracci, Pondaco; Coppola, Sampietro, Martinelli; Cunico;
Corazza, Della Rocca. (Bavena, Chesi, Licata, Herzan,
Salzano, De Sena, Magrassi). All. Madonna.
ARBITRO Fanton di Lodi (Vigo-Mercante).
ROBERTO PELUCCHI
Lo Zidane della Serie B
aveva mezzi tecnici eccellenti,
ma non è mai riuscito a conquistare una grande squadra. Lo Zidane della Serie B adesso allena e forse un giorno riuscirà a
raggiungere quei traguardi che
gli sono stati negati da calciatore. Lamberto Zauli, 41 anni, guida la Reggiana, squadra che nel
1996 era in A e aveva uno stadio di proprietà (il Giglio), molto prima che ci pensasse la Juve. Poi, il declino, il fallimento
(nel 2005) e, adesso, il tentativo di recuperare il terreno perduto, non senza problemi societari. Zauli, arrivato a gennaio
dopo due esoneri con Bellaria
Igea Marina e Fano, è stato capace di ridare entusiasmo alla
piazza e a salvare la squadra.
Che, adesso, è partita con il piede giusto: due vittorie in casa
contro Lumezzane e Cuneo,
una sconfitta a Carpi. E oggi c’è
un altro esame in trasferta, sul
campo della Feralpi Salò. Un
test che servirà a capire se la
Reggiana è matura per un campionato di vertice.
girone A
Carpi, c’è la Cremonese
Volpe, Renan, Staiti; Vannucchi; Garin, Marchi. (Conti, Falcier,
Cecchini, Fantoni, Hamlili, Argeri, Guerra). All. Prina.
TRAPANI (4-4-2) Nordi; Lo Bue, Pagliarulo, D’Aiello, Rizzi;
Basso, Caccetta, Spinelli, Madonia; Abate, Mancosu. (Morello,
Filippi, Priola, Daì, Tedesco, Pirrone, Docente). All. Boscaglia.
ARBITRO Benassi di Bologna (Di Federico-Lotierzo).
GUBBIO (4-3-3) Venturi; Regno, Briganti, Radi, Grea;
Sandreani, Boisfer, Palermo; Caccavallo, Scardina, Bazzoffia.
(Farabbi, Galimberti, Pambianchi, Guerri, Malaccari, Nappello,
Galabinov). All. Sottil.
PISA (3-5-2) Sepe; Rozzio, Colombini, Sbraga; Rizzo, Buscè,
Mingazzini, Favasuli, Benedetti; Tulli, Perez. (Pugliesi, Bianchi,
Carroccio, Fondi, Barberis, Gatto, Scappini). All. Pane.
ARBITRO Cifelli di Campobasso (Tozzi-Ernetti).
FERALPI SALÒ-REGGIANA
LATINA-SORRENTO
FERALPI SALÒ (4-3-3) Gallinetta; Tantardini, Leonarduzzi,
LATINA (4-3-2-1) Bindi; Milani, Cottafava, De Giosa, Bruscagin;
Malgrati, Cortellini; Milani, Castagnetti, Ilari; Bracaletti,
Miracoli, Tarana. (Chimini, Caputo, Falasco, Fabris, Pedrinelli,
Finocchio, Bentoglio). All. Remondina.
REGGIANA (4-4-1-1) Tomasig; Iraci, Aya, Mei, Panizzi;
Antonelli, Ardizzone, Viapiana, Matteini; Alessi; Rossi.
(Bellucci, Zini, Bani, Arati, Bovi, Sprocati, De Cenco). All. Zauli.
ARBITRO Bellotti di Verona (Orsini-Di Salvo).
Gerbo, Cejas, Burrai; Barraco, Kolawole; Jefferson. (Ioime, Giacomini, Agius, Ricciardi, Tortolano, Angelilli, Tulli). All. Pecchia.
SORRENTO (4-3-3) Polizzi; Balzano, Nocentini, Di Nunzio,
Bonomi; A. Esposito, Zanetti, Guitto; Arcuri, Cesarini,
Corsetti. (Frasca, Terminiello, Beati, Iuliano, R. Esposito,
Schenetti, Zantu). All. Bucaro.
ARBITRO Illuzzi di Molfetta (Mondin-Dal Cin).
LUMEZZANE-ALTO ADIGE
PAGANESE-CATANZARO
LUMEZZANE (4-3-1-2) Vigorito; D’Ambrosio, Mandelli,
PAGANESE (5-3-2) Marruocco; Calvarese, Fusco, Fernandez,
Dametto, Possenti; Gallo, Giorico, Marcolini; Baraye; Torri,
Inglese. (Coletta, Sabatucci, Zamparo, Dadson, Sevieri,
Kirilov, Samb). All. Festa.
ALTO ADIGE (4-3-3) Grandi; Iacoponi, Kiem, Tagliani, Martin;
Furlan, Uliano, Branca; Campo, Thiam, Pasi. (Marcone,
Cappelletti, Bassoli, Bontà, Candido, Fink, Maritato).
All. Vecchi.
ARBITRO Cangiano di Napoli (Stasi-De Filippis).
Pepe, Nunzella; Soligo, Romondini, Neglia; Caturano, Fava. (Robertiello, Puglisi, Agresta, Franco, Ciarcià, Scarpa, Orlando).
All. Grassadonia.
CATANZARO (3-5-2) Pisseri; Mariotti, Sirignano, Papasidero;
Fiore, Ulloa, Quadri, Benedetti, Squillace; Carboni, Fioretti. (Faraon, Narducci, Orchi, Maisto, D’Alessandro, D’Agostino, Masini). All. Cozza.
ARBITRO Pezzuto di Lecce (Bellagamba-Camillucci).
TREVISO-LECCE
PRATO-FROSINONE
TREVISO (3-4-3) Campironi; Cernuto, P.A. Tarantino, Videtta;
PRATO (4-3-1-2) Layeni; Beduschi, Saitta, Ghinassi, De
Brunetti, Salvi, Esposito, Beccia; N. Tarantino, Picone, Rizzo.
(Merlano, Bianchetti, Toppan, Rosaia, Spinosa, Fortunato,
Sy). All. Maurizi.
LECCE (4-2-3-1) Benassi; Diniz, Esposito, Di Maio, Legittimo;
Memushaj, Giacomazzi; Chiricò, Bogliacino, Pià; Malcore.
(Petrachi, Vanin, Tomi, De Rose, Di Mariano, Falco, Foti).
All. Lerda.
ARBITRO Bruno di Torino (Boz-Hager).
Agostini; Corvesi, Cavagna, Casini; Disabato; Benedetti, Napoli.
(Brunelli, Kostadinovic, Bisoli, Cristofari, Carminati, Papini, Tiboni). All. Esposito.
FROSINONE (4-3-3) Zappino; Guidi, Bertoncini, Biasi,
Blanchard; Gori, Carrus, Frara; Aurelio, Ganci, Cesaretti. (Vaccarecci, Catacchini, Vitale, Bottone, Gucher, Rogero, Paganini). All. Stellone.
ARBITRO Oliveri di Palermo (Monetta-Cappello).
IL POSTICIPO
L’ANTICIPO
San Marino-Pavia La quarta giornata si chiude domani alle
Benevento-Avellino 1-2 Gol su rigore di De Angelis e Castaldo
20.30 con San Marino-Pavia: arbitra Sacchi di Macerata.
per gli ospiti, poi Pedrelli per i padroni di casa.
LA SITUAZIONE
LA SITUAZIONE
CLASSIFICA Lecce p. 9; Entella, Trapani, Reggiana e Carpi 6;
CLASSIFICA Perugia (-1) e Avellino* p. 8; Benevento* e Latina
Como*, Portogruaro* e Alto Adige* 3; Cremonese (-1), San
Marino, Cuneo e Feralpi Salò 3; Lumezzane 2; Pavia, Tritium e
Treviso 0; AlbinoLeffe (-10) -5. (* ha già riposato).
PROSSIMO TURNO Domenica 30 (ore 15): AlbinoLeffeTreviso; Alto Adige-Carpi; Cremonese-Lumezzane;
Lecce-Tritium; Pavia-Entella; Portogruaro-San Marino;
Reggiana-Como; Trapani-Cuneo; riposa Feralpi Salò.
GIRONE A
GIRONE B
BORGOSESIA-CHIERI
1-1
Giocata ieri
BRA-LAVAGNESE
Volpi di Arezzo
CHIAVARI-FOLGORE CARATESE
1-1
Giocata ieri
DERTHONA-ASTI
1-2
Giocata ieri
GOZZANO-BOGLIASCO
Accomando di Olbia
IMPERIA-TORTONA
Capasso di Firenze
SESTRI LEVANTE-TREZZANO
Magrini di Città di Castello (a Lavagna)
VERBANIA-SANTHIA’
Curti di Milano (a Sesto San Giovanni)
VERBANO-NOVESE
Camplone di Pescara
CLASSIFICA Chieri* p. 10; Santhià, Bra,
Chiavari* e Borgosesia* 7; Tortona,
Lavagnese e Trezzano 6; Verbania 5;
Sestri Levante e Derthona* 4; Asti*,
Verbano e Imperia 3; Folgore
Caratese* 2; Novese, Gozzano e
Bogliasco 1. (* una gara in più)
CASTELLANA-MAPELLOBONATE
Gozzi di Siena
DARFO-ALZANOCENE
Rognoni di Arco
FERSINA PERGINESE-CARAVAGGIO
Capezzi di San Giovanni V. (a Trento)
LECCO-ATLETICO MONTICHIARI
Affatato di Domodossola
MEZZOCORONA-CARONNESE
Miele di Torino
PONTISOLA-OLGINATESE
1-1
Giocata ieri
SANT'ANGELO-PERGOLETTESE
Minafra di Roma
SEREGNO-TRENTO
Papalini di Nuoro
SERIATE-PRO SESTO
D’Annibale di Marsala
VOGHERA-SAN GIORGIO
Cipriani di Empoli
CLASS. Caronnese p. 12; Olginatese*
11; Voghera, Pergolettese e Pontisola*
10; Pro Sesto e Atletico Montichiari 7;
Mezzocorona 6; Fersina Perginese 5;
Mapellobonate, Seriate, Castellana e
Seregno 4; Caravaggio e Sant'Angelo
3; Darfo (-1), Alzano Cene 2; Lecco (-3)
e San Giorgio 1; Trento 0. (* una in più)
(5a)
6; Pisa e Frosinone (-1) 5; Paganese, Sorrento, Viareggio e Gubbio 4; Prato e Catanzaro 3; Andria e Nocerina 2; Barletta 1;
Carrarese 0. (*una partita in più).
PROSSIMO TURNO Domenica 30 (ore 15) Avellino-Barletta;
Carrarese-Benevento; Catanzaro-Andria; Frosinone- Nocerina; Paganese-Gubbio; Perugia-Pisa (venerdì 28, ore 20.30 su
Sportitalia); Sorrento-Prato; Viareggio-Latina.
GIRONE C
(5a)
BELLUNO-SACILESE
Agostini di Bologna
CEREA-MONTEBELLUNA
Montanari di Ancona
GIORGIONE-TRISSINO VALDAGNO
Fichera di Catania
REAL VICENZA-CLODIENSE
Sozza di Seregno
SAMBONIFACESE-SAN PAOLO
Marini di Trieste
SANDONA’ JESOLO-PORTO TOLLE
Provesi di Treviglio
SANVITESE-KRAS REPEN
Bartoluzzi di San Donà di Piave
TAMAI-PORDENONE
Zuliani di Vicenza
UNION QUINTO-LEGNAGO
Messina di Acireale
VIRTUS VECOMP-ESTE
Bianchini di Cesena
CLASSIFICA Virtus Vecomp p. 12;
Sandonà Jesolo 10; Pordenone,
Sambonifacese e Clodiense 9; Este 8;
Real Vicenza 7; Legnago, Montebelluna
e Giorgione 6; Porto Tolle 5; Tamai,
Cerea, Sacilese, San Paolo e Trissino
Valdagno 4; Kras Repen e Belluno 3;
Union Quinto 1; Sanvitese 0.
GIRONE D
BAGNOLESE-MEZZOLARA
Torsello di Nichelino
CASTENASO-CAMAIORE
Gualtieri di Asti (a San Lazzaro di Sav.)
FORCOLI-FORTIS JUVENTUS
Saccenti di Modena
LUCCHESE-FIDENZA
Forneau di Roma
MASSESE-ROSIGNANO
Suaria di Milano
PAVULLESE-PRO PIACENZA
Cenami di Rieti
PISTOIESE-TUTTOCUOIO
Fracassi di Campobasso
RICCIONE-CASTELFRANCO
Sassoli di Arezzo
SPAL-FORMIGINE
Tesi di Pistoia
CLASSIFICA Pistoiese p. 9; Pro
Piacenza, Rosignano e Lucchese 7;
Tuttocuoio e Formigine 6; Mezzolara,
Camaiore e Spal 5; Massese,
Pavullese, Castelfranco, Fidenza e
Castenaso 3; Bagnolese 2; Fortis
Juventus 1; Forcoli 0; Riccione (-1) -1.
GIRONE A
GIRONE B
GIRONE E
GIRONE F
GIRONE G
GIRONE H
GIRONE I
ALESSANDRIA-SANTARCANGELO
Pelagatti di Arezzo
BASSANO-CASTIGLIONE
Rizzo di Siena
BELLARIA-FANO
Pagliardini di Arezzo
GIACOMENSE-FORLI’
Verdenelli di FoIigno
MANTOVA-RENATE
Serra di Torino
MILAZZO-PRO PATRIA
Greco di Lecce
RIMINI-VALLE D'AOSTA
Marchesini di Legnago
SAVONA-MONZA
Colarossi di Roma
VENEZIA-CASALE
Albertini di AscoIi Piceno
CLASSIFICA Savona p. 9; Alessandria,
Forlì, Renate e Pro Patria 6; Bellaria,
Giacomense e Castiglione 5; Venezia e
Mantova 4; Monza (-4) 3; Milazzo e
Santarcangelo 2; Bassano, Fano (-1) e
Valle d'Aosta 1; Casale (-1) e Rimini 0.
ARZANESE-SALERNITANA
Brasi di Seregno
CHIETI-CAMPOBASSO
Caso di Verona
FOLIGNO-PONTEDERA
Marinelli di TivoIi
HINTERREGGIO-APRILIA
Todaro di PaIermo
L'AQUILA-FONDI
Losito di Pesaro
NORMANNA-GAVORRANO
Ceccato di Bassano
POGGIBONSI-MELFI
Piscopo di Imperia
TERAMO-BORGO A BUGGIANO
Capilungo di Lecce
VIGOR LAMEZIA-MARTINA
Petroni di Roma
CLASSIFICA Aprilia p. 9; Chieti e
Martina 7; Pontedera e Arzanese 6;
Normanna e Poggibonsi 5; Campobasso
4; Borgo a Bugg., V. Lamezia, Foligno e
L'Aquila 3; Gavorrano, Teramo e Melfi
2; Hinterreggio, Salernitana e Fondi 1.
AREZZO-CASACASTALDA
Serani di Monza
BASTIA-PIERANTONIO
Bruni di Fermo
CASTEL RIGONE-TRESTINA
Meraviglia di Pistoia
DERUTA-VITERBESE
Fabbri di San Giovanni Valdarno
FIESOLECALDINE-SPORTING TERNI
Mansi di Nocera Inferiore
FLAMINIA-SCANDICCI
Marotta di Sapri
PIANESE-SPOLETO
Marchi di Bologna
PONTEVECCHIO-LANCIOTTO
0-0
Giocata ieri
TODI-SANSEPOLCRO
Paterna di Teramo
CLASS. Casacastalda e Sansepolcro p.
9; Lanciotto* 7; Fiesolecaldine e
Spoleto 6; Trestina e Sporting Terni 5;
Todi, Viterbese, Pierantonio,
Pontevecchio*, Bastia e Scandicci 4;
Arezzo 3; Deruta 2; Flaminia 1; Castel
Rigone e Pianese 0. (* una gara in più)
CELANO-MACERATESE
Scatigna di Taranto
CIVITANOVESE-JESINA
Marchese di Cosenza
FIDENE-SAN CESAREO
Mei di Pesaro
ISERNIA-AMITERNINA
Iorio di Torre Annunziata
MARINO-ASTREA
Bertani di Pisa
RECANATESE-SAN NICOLO’
Massimi di Termoli
SAMBENEDETTESE-RENATO CURI
Di Stefano di Brindisi
TERMOLI-OLYMPIA AGNONESE
Calogiuri di Lecce
VIS PESARO-ANCONA
Ranaldi di Tivoli
CLASSIFICA Olympia Agnonese, Astrea
e Ancona p. 7; Vis Pesaro e Maceratese
6; Recanatese 5; Termoli, San Nicolò,
San Cesareo, Samb e Amiternina 4;
Jesina, Renato Curi e Fidene 3; Celano
e Isernia 2; Civitanovese 1; Marino 0.
ARZACHENA-TORRES
Guidi di Imola
CIVITAVECCHIA-CASERTANA
Strippoli di Bari
HYRIA NOLA-TORRE NEAPOLIS
Michieli di Padova
LUPA FRASCATI-SANT’ELIA
Buonocore di Marsala (ore 15.30, p.c.)
OSTIA MARE-CYNTHIA
Capone di Palermo
PORTO TORRES-PALESTRINA
Liguori di Bergamo
SARNESE-ANZIOLAVINIO
Gironda Veraldi di Bari
SELARGIUS-BUDONI
Sartori di Este
SORA-ISOLA LIRI
Boggi di Salerno
CLASSIFICA Sarnese p. 9; Sora, Torres
e Torre N. 7; Lupa Frascati e Isola Liri
6; Porto Torres 5; Arzachena, Budoni,
Casertana e Anziolavinio 4; Palestrina
3; Hyria Nola e Selargius 2; Sant’Elia e
Civitavecchia 1; Ostia Mare e Cynthia 0.
BATTIPAGLIESE-GLADIATOR
Chindemi di Viterbo
BISCEGLIE-TARANTO
Marcolin di Schio
BRINDISI-GROTTAGLIE
Andreini di Forlì
CTL CAMPANIA-NARDO'
1-1
Giocata ieri
FOGGIA-FORTIS TRANI
Fiorini di Frosinone (a porte chiuse)
INTERNAPOLI-POMIGLIANO
2-1
Giocata ieri
MATERA-MONOSPOLIS
Scarica di Castellammare di Stabia
POTENZA-ISCHIA
Luciano di Lamezia Terme
SANT’ANTONIO ABATE-FRANCAVILLA
Lombardo di Sesto San Giovanni
CLASSIFICA Matera e Monospolis p. 9;
Gladiator e Francavilla 7; Battipagliese,
Ischia, Internapoli* e Pomigliano* 6;
Brindisi, Ctl Campania* e Bisceglie 5;
Foggia 4; Taranto 3; Nardò* 2; Potenza
e Grottaglie 1; Sant'Antonio Abate e
Fortis Trani 0. (*una gara in più)
ACIREALE-NISSA
Bertolino di Perugia
AGROPOLI-COSENZA
Proietti di Terni
CITTA' DI MESSINA-LICATA
Zanonato di Vicenza
COMPR. MONTALTO-PRO CAVESE
De Tullio di Bari
COMPRENSORIO NORMANNO-SAMBIASE
Oggioni di Monza
NOTO-RAGUSA
Schirru di Nichelino
PALAZZOLO-GELBISON
Nicoletti di Catanzaro
RIBERA-MESSINA
De Luca di Ercolano
VIBONESE-SAVOIA
Pancaldo Trifirò di Barcellona PdG
CLASSIFICA Savoia e Messina p. 9;
Gelbison e Cosenza 7; Sambiase e
Agropoli 6; Vibonese 5; Città di Messina,
Compr. Normanno e Ragusa 4; Licata,
Compr. Montalto, Pro Cavese, Ribera e
Nissa 2; Noto 1; Palazzolo e Acireale 0.
26
LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012
FORMULA 1 GP SINGAPORE
TUTTA LA CORSA IN TEMPO REALE SU WWW.GAZZETTA.IT
METEO: MOLTO NUVOLOSO, RISCHIO TEMPORALI. TEMPERATURA SUI 30˚
Hamilton è il bello
Lewis perfetto, la Ferrari soffre
Vettel solo 3˚ dietro Maldonado, Alonso 5˚ in difficoltà con la trazione
in Vetrina
LE LUCI DI MARINA BAY
FANNO SPLENDERE
IL PROTETTO DI CHAVEZ
IL VENEZUELANO IN PRIMA FILA
Maldonado, ancora magie
Dopo pole e vittoria a Montmelò, Pastor Maldonado,
amico di Chavez, regala un’altra gioia alla Williams: 2˚ EPA
IL BRASILIANO FUORI DALLA Q3
Massa, sprofondo rosso
Felipe Massa scuro in volto dopo le qualifiche: non è
riuscito nemmeno a entrare in Q3, finendo 13˚ EPA
KARTHIKEYAN SUI CORDOLI
L’Hrt prova a... volare
Non riuscendo a volare in campionato, l’Hrt prova a volare...
sui cordoli. Qui in azione c’è l’indiano Karthikeyan REUTERS
DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA CREMONESI
SINGAPORE
Il podio resta un obiettivo raggiungibile, la posizione
di partenza decisamente migliore rispetto a quella di due
settimane fa, ma Fernando
Alonso non può essere altrettanto ambizioso. Perché a
Monza solo un guaio meccanico (la famigerata barra di torsione allentata) lo aveva tenuto lontano dalla battaglia per
la pole, mentre qui questa possibilità non c’è mai stata. E il
quinto tempo (con 9 decimi di
ritardo) è ancora una volta
frutto dell’abilità del leader iridato di destreggiarsi tra gli insidiosi muretti e le 23 curve di
Marina Bay. Ne è prova il 13˚
tempo di Felipe Massa, che
più del compagno di scuderia
soffre di una eccessiva usura
delle gomme nell’ultimo settore, cosa che rende la F2012
una sorta di saponetta. Il guaio? Qui la trazione, che è il tallone d’achille della Ferrari, è
determinante. Non riuscire a
scaricare bene la potenza a terra fa perdere tempo e scivolare le gomme che si surriscaldano. Un circolo vizioso. «Con
questo ritmo non si può pensare a vincere», mette le mani
avanti Alonso.
Prospettive Ma limitare i dan-
ni può pure bastare, a patto
che già a Suzuka la Ferrari torni convincente come a Monza.
Perché Lewis Hamilton qualche apprensione in chiave iridata comincia a crearla: ieri
ha colto la seconda pole consecutiva, la quinta della stagione (sarebbe stata la sesta senza il pasticcio di Montmelò)
ma soprattutto ha dato una lezione di guida: gli è bastato il
primo giro lanciato nella Q3
con le supersoft per piazzare
un incredibile 1’46"3. E ora,
forte di un ottimo passo gara,
può guardare alla corsa con ottimismo, perché solo una volta nelle 4 precedenti edizioni
chi è partito in testa non ha poi
vinto: accadde nel 2008, nella
storia per la combine-Piquet.
Stop Al tempo di Hamilton,
che nel secondo tentativo non
si è migliorato e ha pure pizzicato il muro, non è riuscito a
replicare Sebastian Vettel, che
sino alle qualifiche era sembrato padrone della situazione.
Ma il tedesco nel momento
cruciale ha pasticciato nel giro
di lancio, scaldando male le
gomme e si è dovuto accontentare del terzo tempo con un distacco di tre decimi.
Sorpresa I guai dell’iridato
hanno spalancato la porta della prima fila a Pastor Maldonado che ci ha abituato a simili
exploit in qualifica: 2˚ in Spagna (trasformata poi in una pole a tavolino), 3˚ a Valencia
(su un tracciato di alto carico
aerodinamico come questo
che esalta le qualità della Williams) e 3˚a Spa, dove poi è
stato retrocesso per una delle
varie penalizzazioni subite
quest’anno. Se riuscirà a restare alla larga dai muretti (che
ieri hanno stoppato Senna) e a
mantenersi lucido al via, il venezuelano potrebbe fare da
terzo incomodo nel prevedibile duello tra Hamilton e Vettel
per il successo. Tutti e due hanno un ottimo passo gara e la
differenza potrebbe farla la gestione dei pneumatici (la Pirelli prevede due soste, una in
meno dell’anno scorso): McLaren e Red Bull sono tra quelli
che hanno meno problemi e
questo conforta anche Button
(4˚) e Webber (7˚) frenati in
ilPersonaggio
LEWIS HAMILTON
«Pastor, ora
non partire
a testa bassa»
L’inglese teme la manovra al via del venezuelano
«Non deve permettersi di venire sulla mia strada
Alonso è alle spalle, ma resta temibile lo stesso»
S
Fulmine
Lewis
Hamilton, 27
anni, ha
esordito in F.1
nel 2007. Nel
2008 si è
laureato
campione del
mondo
LIVERANI
qualifica da un bilanciamento
non perfetto.
Riscatto Per un ottimo piazzamento si candidano anche Di
Resta, sesto, autore di un’altra
solida prestazione e Grosjean:
il francese sarà anche una testa calda in gara, ma in prova è
sempre velocissimo e ieri con
l’8˚ tempo ha fatto meglio di
Kimi (12˚). Infine Schumi
(9˚) e Rosberg (10˚) hanno rinunciato a stampare dei tempi
in Q3 per tenersi un treno di
supersoft fresche per la gara e
la possibilità di scegliere se
partire con la mescola più dura. Ma con una Mercedes così
si può puntare solo ai punti...
© RIPRODUZIONE RISERVATA
MARCO DEGL’INNOCENTI
SINGAPORE
Tutti aspettano Vettel, invece la pole è ancora una volta
di Lewis Hamilton. La 5ª della
stagione, 24ª in carriera, 153ª
della McLaren e proprio nel
40˚ anniversario della prima
conquistata dal team inglese in
F.1, da Peter Revson nel GP del
Canada di Mosport Park il 23
settembre 1972. La McLaren
sembra imbattibile, dopo aver
vinto gli ultimi tre gran premi e
Lewis non nasconde la sua soddisfazione: «Tutto è andato alla meraviglia, i ragazzi al box
hanno fatto un lavoro fantastico, sapevamo che Vettel era
molto veloce e la nostra macchina qui ha molto carico aerodinamico per cui non eravamo
sicuri che avrebbe tenuto il passo dei più forti, che saremmo
stati in grado di essere ancora
DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012
QUALIFICHE 2
QUALIFICHE 1
PILOTA
1. GROSJEAN
2. DI RESTA
3. RAIKKONEN
4. VETTEL
5. HAMILTON
6. WEBBER
7. RICCIARDO
8. PEREZ
9. BUTTON
10. ALONSO
11. ROSBERG
12. MALDONADO
13. SCHUMACHER
14. HÜLKENBERG
15. VERGNE
16. MASSA
17. SENNA
ELIMINATI
18. KOBAYASHI
19. PETROV
20. KOVALAINEN
21. GLOCK
22. PIC
23. KARTHIKEYAN
24. DE LA ROSA
TEMPO
1’47"688
1’48"028
1’48"169
1’48"240
1’48"285
1’48"717
1’49"023
1’49"055
1’49"381
1’49"391
1’49"463
1’49"494
1’49"546
1’49"547
1’49"564
1’49"767
1’49"809
1’49"933
1’50"846
1’51"137
1’51"370
1’51"762
1’52"372
1’53"355
PILOTA
1. HAMILTON
2. VETTEL
3. WEBBER
4. GROSJEAN
5. ALONSO
6. MALDONADO
7. BUTTON
8. DI RESTA
9. SCHUMACHER
10. ROSBERG
ELIMINATI
11. HÜLKENBERG
12. RAIKKONEN
13. MASSA
14. PEREZ
15. RICCIARDO
16. VERGNE
17. SENNA
QUALIFICHE 3
TEMPO
1’46"665
1’46"791
1’47"513
1’47"529
1’47"567
1’47"602
1’47"661
1’47"667
1’47"823
1’47"943
PILOTA
1. HAMILTON
2. MALDONADO
3. VETTEL
4. BUTTON
5. ALONSO
6. DI RESTA
7. WEBBER
8. GROSJEAN
9. SCHUMACHER
10. ROSBERG
1’47"975
1’48"261
1’48"344
1’48"505
1’48"774
1’48"849
-
TEMPO
1’46"362
1’46"804
1’46"905
1’46"939
1’47"216
1’47"241
1’47"475
1’47"788
-
Da sin. Maldonado
(2˚), Hamilton (1˚)
e Vettel (3˚) EPA
LA GAZZETTA SPORTIVA
27
4 «La terza fila
GARA
ALLE 14
Oggi sul circuito
cittadino di
Marina Bay
(5.073 m) si corre
il GP Singapore,
14a tappa (su 20)
del Mondiale,
unica prova in
notturna. Previsti
61 giri per
309,316 km
S
era il massimo
Ma il podio
è alla portata»
Programma
Orari italiani (-6
ore rispetto a
Singapore)
Oggi: gara alle
14 in diretta su
Rai 1. Tempo
reale su
www.gazzetta.it
di notte
S
Classifiche
Piloti:
1. Alonso
179
2. Hamilton
142
3. Raikkonen
141
4. Vettel
140
5. Webber
132
6. Button
101
7. Rosberg
83
8. Grosjean
76
9. Perez
65
10. Massa
47
11. Schumacher
43
Costruttori:
1. Red Bull
272
2. McLaren
243
3. Ferrari
226
Alonso in azione sulla F2012. Quest’anno ha vinto 3 gare: Malesia, Valencia e Germania EPA
Fernando ottimista nonostante
i 9 decimi dalla pole: «Scatto dal lato
pulito, farò una gara prudente»
DAL NOSTRO INVIATO
LUIGI PERNA
SINGAPORE
L’aria è umida e soffocante come in un bagno turco. Nell’abitacolo delle F.1 c’è la temperatura di un forno. E il corpo
dei piloti arriva a scaldarsi oltre i quaranta gradi. «È come se
avessimo la febbre», racconta
Fernando Alonso. Le vene sulle
sue gambe quasi un’ora dopo
aver guidato sono ancora dilatate, ci ha pensato lui stesso a
fotografarle. Se poi aggiungete
che lo spagnolo ha dovuto spingere come un dannato fin dall’inizio delle qualifiche, pelando i muretti un paio di volte e
spremendo all’inverosimile
una Ferrari più lenta del solito,
capirete come il GP di Singapore oggi sia tutto in salita per il
leader del Mondiale.
S
Sabato
grigio
Fernando
Alonso, 31 anni,
ieri non ha
brillato. Ma qui
ha già vinto 2
volte: nel 2008
con la Renault e
nel 2010 con la
Ferrari COLOMBO
sia la variabile impazzita, ma
Alonso non si preoccupa. Scaccia i fantasmi di Spa. «Se lotterà con gli altri sarà un alleato,
se me lo troverò io no. Però lui
e Grosjean sono sotto osservazione e si prenderanno dei margini di sicurezza». Lo impensierisce di più il cronometro. «La
brutta sorpresa è il ritardo dai
primi. Anche perché, oltre a essere più veloci, consumano meno le gomme. Qui abbiamo portato delle novità e alcune non
hanno funzionato. Ma questo
non spiega tutti i problemi, che
sono gli stessi dell’anno scorso
in uscita di curva. Non eravamo mai stati a 1"5 dalla pole».
Lo correggono: 9 decimi. «È ancora tanto», replica con un sorriso.
Barra Aver rivoltato la F2012
come un calzino, cambiando la
barra di rollio anteriore anche
Spiazzato La verità è che neppu-
24
Pole per Lewis
L’inglese raggiunge Niki Lauda
e Nelson Piquet al nono posto
della classifica all time
davanti a tutti. Ma siamo riusciti a trarre fuori il massimo dalla monoposto e per questo sono felice».
Rivale Hamilton, però, si ritro-
va sorprendentemente accanto in prima fila, anche se qualche metro dietro, un avversario con il quale non si può dire
abbia avuto rapporti ideali: Pastor Maldonado. Colpa soprattutto dell’incidente a Valencia,
quando l’irruente sudamericano lo buttò fuori pista mentre
Lewis si difendeva con le gomme finite: «Sono contento per
lui», si complimenta cavallerescamente l’inglese, che però
lancia un avvertimento: «Spero che non faccia una partenza
alla va o la spacca. È un ragazzo che ha talento e sono sicuro
che si renda conto di stare tra
due campioni del mondo, che
pensi a prendere punti per lui e
per il suo team. Io non andrò
3
Vittorie dalla pole
Su 4 GP a Singapore, 3 volte chi ha
fatto la pole ha poi vinto: Hamilton
(2009), Alonso (2010) e Vettel (2011)
sulla sua strada, spero che lui
non voglia venire sulla mia».
Ferrari In verità non sembra es-
179
Punti di Alonso
A 7 gare dalla fine, Fernando è
leader con 37 punti su Hamilton,
38 su Raikkonen e 39 su Vettel
L’IDEA
Adesso Pirelli
pensa a Kubica
collaudatore
sere Maldonado l’avversario
che più preoccupa Lewis, bensì
Alonso: «Fernando ha mostrato quello che può fare anche se
parte molto indietro. E stavolta
non lo è poi tanto. Devo togliergli più punti possibile, perché
ha un buon vantaggio e io ho
vicini a me concorrenti molto
pericolosi. Ecco perché dovrò
preoccuparmi di restare davanti. La pista è difficile, mette a
dura prova le gomme e ci potrebbero essere problemi». Detto di Hamilton, non va dimenticato che la McLaren piazza Button al 4˚ posto. Jenson, pur lamentando il degrado delle
gomme, non nasconde le sue
ambizioni: «Dipenderà dal bilanciamento della vettura, che
però dovrebbe essere buono».
Robert Kubica vuole
tornare a guidare una F.1? Una
porta al polacco potrebbe
aprirla la Pirelli, ingaggiandolo
come collaudatore. «La mia è
solo un’ipotesi — mette le mani
avanti Paul Hembery, direttore
della Motosport —. Potrebbe far
comodo a entrambi: riportiamo
in pista un pilota fermo da un
po’ di tempo, lui sviluppa le
gomme e si prepara a tornare ai
GP. In fondo è già successo con
De la Rosa, Heidfeld e speriamo
ora Alguersuari». Kubica si
troverebbe tra l’altro a guidare
una vettura che conosce già,
perché la vettura laboratorio
della Pirelli è la Renault 2010.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA
re Fernando si aspettava di soffrire così, tra le stradine illuminate della Montecarlo d’Oriente. L’ottimismo iniziale è evaporato. «La pole position era fuori
dalla nostra portata. Hamilton
è stato di un altro mondo —
ammette Alonso, che in classifica ha 37 punti di vantaggio sul
rivale della McLaren —. Prima
di arrivare a Singapore mi
aspettavo di più. Ma abbiamo
capito fin dall’inizio che sarebbe stata dura. Non siamo mai
stati vicini alle McLaren e alle
Red Bull, per cui il quinto posto era il massimo che potessimo raggiungere,
con l’unica sorpresa di
Maldonado davanti.
Avrò il vantaggio di
partire dal lato pulito
della pista e proverò a
fare una gara accorta,
per conservare gomme
e meccanica. Non conviene rischiare. Questa pista
è esigente, anche per il fisico, e non consente errori.
Contano le strategie e l’affidabilità. Sarà divertente. L’obiettivo è il podio,
ma soprattutto i punti. A
Monza partivamo decimi, dietro a Vettel e
Button, e loro si sono
ritirati».
«
Qui a Singapore
abbiamo portato
delle novità e
alcune non hanno
funzionato
FERNANDO ALONSO
ALLA FERRARI DAL 2010
Rischio C’è il rischio
nelle ultime prove, non è
servito. «Spero che reagiremo in Giappone e Corea, perché non si può stare a 1" dagli avversari». Lo
ammette anche il direttore tecnico Pat Fry: «Dobbiamo migliorare la
qualità del lavoro se
vogliamo raggiungere i nostri obiettivi».
La cartina di tornasole è il 13˚ posto di Felipe Massa, a cui non
riescono i miracoli di
Alonso. «Ho avuto gli
stessi guai da venerdì. Le gomme si surriscaldavano nell’ultimo
settore e mancava trazione. Fernando è riuscito a fare la differenza
lì. Ma sarà dura anche in
gara, dove mi aspetto tre
soste. Resta il fatto che in
tutto l’anno non abbiamo
mai avuto la macchina
più veloce».
che al via Maldonado
© RIPRODUZIONE RISERVATA
28
LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012
GP2 SERIES IL TRIONFO
FORMULA 1 GP SINGAPORE
Maldonado: «Niente 4
sconti a Lewis e Seb
Parto per vincere»
SUCCEDE A
GROSJEAN
S
Ma è lo stesso obiettivo di Vettel: «Non so perchè
nella qualifica la macchina era più lenta delle libere»
MARCO DEGL’INNOCENTI
SINGAPORE
MCLAREN PREMIATA IL PIT STOP RECORD IN GERMANIA
1
È tornato Pastor Maldonado. Il venezuelano della Williams, che tanto ama l’Italia, la
sua seconda patria, dopo la
sorprendente vittoria a Barcellona sembrava esser precipitato lungo una china inarrestabile, fatta di incidenti ed errori.
«Altro che demoralizzato. Ero
incazzato — risponde senza
peli nella nostra lingua, che
parla perfettamente — perché
tutto andava storto. È stato un
periodo un po’ difficile, ma anche a Monza ho fatto una bella
gara. Qui sono davanti e ho
tante possibilità di lottare per
podio e vittoria».
2
S
Mondiale
1. Valsecchi
241 p.
(campione)
2. Razia
214
3. Gutiérrez
172
4. Chilton
169
5. Calado
160
3
S
Oggi
Gara-2 a
Singapore in
diretta su Rai 2
dalle 9.55
Pastor: «Non sono
sorpreso. La
Williams va bene
e la pista si adatta
alla mia guida»
1. Pastor
Maldonado
sembra
agguerrito
dopo il 2˚
posto in griglia
2. McLaren
premiata per il
pit stop più
veloce: 2"5 per
Button a
Hockenheim
3. La RB8 di
Seb Vettel
EPA, COLOMBO, AFP
Riti Intanto, scaramantico co-
me tutti i piloti, ieri notte è andato a cena con la fidanzata
Gaby, il responsabile del team
S
Albo d’oro
2005
Rosberg
2006
Hamilton
2007
Glock
2008
Pantano
2009
Hülkenberg
2010
Maldonado
2011
Grosjean
Richiamo La pausa estiva gli ha
fatto bene. E forse anche qualche parola ferma dei responsabili del team, che lo hanno invitato a riflettere sulla sua... esuberanza. Oggi parte in prima
fila, accanto a Hamilton e davanti a Vettel, pronto a rendere la vita dura agli inseguitori
di Alonso nel Mondiale. Naturalmente non li teme, anzi, lancia la sfida senza mezzi termini: «Mi conoscono e sanno che
non mi tirerò indietro: lotterò
per fare il massimo. Questa pri-
ma fila non mi sorprende. Sapevo che se tutto fosse andato
alla perfezione sarebbe stato
possibile un posto nelle primissime posizioni. Abbiamo una
buona macchina e il circuito si
adatta bene alla mia guida. E
dopo questa buona qualifica,
la vettura dovrebbe essere consistente anche in gara. Sarà un
po’ più difficile che a Barcellona, però con buon passo e una
bella strategia si può competere con McLaren e Red Bull».
Gara—1
1. Chilton (GB) in
1h01’48"095
2. Gutiérrez
(Mes) a 1"363
3. Leimer (Svi)
a 4"894
4. Valsecchi
(Ita) a 5"945
5. Razia (Bra)
a 6"295
6. Nasr (Bra)
a 8"798
7. Ericsson
(Sve) a 14"229
8. Van Der
Garde (Ola)
a 15"147
Toto Wolff e sua moglie Susan
nel motorhome Pirelli, facendosi dare il tavolo numero 1:
lo aveva fatto anche prima di
Barcellona...
Delusione Nel passo e nella stra-
tegia confida anche Sebastian
Vettel. Il grande sconfitto della qualifica non nasconde il
suo disappunto per il 3o tempo
dopo aver dominato le 3 libere. Ieri ha brillato solo il nuovo
casco con 24 led lampeggianti
azzurri, che disegnano i segni
zodiacali dei famigliari e suo.
«Lo ammetto, sono un po’ deluso. L’obiettivo era la pole e
non l’ho colta. Resta l’interro-
laFotonotizia
gativo del perché in Q3 non sono riuscito a migliorarmi. Non
avevo l’aderenza di prima».
Parte, comunque, davanti ad
Alonso, ma pare che la cosa
non lo interessi più di tanto:
«Non guarderò Fernando. Dalla terza posizione in griglia tutto è possibile. Mi concentrerò
su una buona partenza: sono
sul lato pulito e potrebbe essere un vantaggio. Sorpassare è
difficile, ma non impossibile.
Importante è che la macchina
sia stata sempre veloce, perché la gara è lunga. Sarà
dura, ma l’obiettivo resta
sempre vincere».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Taccuino
RINNOVO F.1
Singapore fino al 2017
La gara in notturna a Singapore resterà nel ca
lendario della Formula 1 almeno fino al 2017: l’accordo
è stato reso noto ieri.
WEEKEND ACI-CSAI
Tutte le pole del Mugello
Rossi alla scoperta del Nürburgring
Non si fa mancare nulla Valentino Rossi, impegnato al
Nurburgring per la 5ª tappa della Blancpain Endurance Series.
Nelle prequalifica, il Dottore, Uccio e Ceccato sulla Ferrari 458
hanno ottenuto il 15˚ tempo. Oggi alle 9.40 la pole e alle 14.30 via
alla 3 Ore. Poi ha girato sulla Nordschleife: «Che emozione ragazzi,
pista incredibile, sembrano montagne russe» ha scritto su Twitter.
Le pole al Mugello, nel weekend Aci Csai: Co
lombo e Frassineti (Tricolore GT), Bacci (Tricolore Turi
smo Endurance), Postiglione (Carrera Cup), Cressoni
(Ginetta G50 Cup), Ferraresi e Tresoldi (Ibiza Cup).
OGGI A CORIANO
Si corre la Karatella race
Oggi a Coriano, il paese di Simoncelli, c’è la Ka
ratella race, corsa con mezzi artigianali a 4 ruote
senza motore. Al via anche Pasini e De Angelis.
Valsecchi
gioisce COLOMBO
Davide Valsecchi, 25, con i tifosi e i membri del team PELLEGRINI
Valsecchi 4˚
e campione
«Ora merito
la Formula 1»
Davide fa una gara prudente e chiude
davanti al rivale Razia. Vittoria per
Chilton, Filippi a muro: oggi non corre
ROBERTO CHINCHERO
SINGAPORE
L’Italia in casco e tuta,
che quest’anno si è ritrovata
senza un suo rappresentante
al via del Mondiale di Formula
1, può tornare a sperare. Sul
circuito di Singapore, Davide
Valsecchi si è infatti laureato
ieri campione 2012 della GP2
Series, la categoria cadetta
che dal 2005 si è confermata il
passaggio principale per i piloti che ambiscono a passare nella categoria regina.
Prudente Nella gara disputata
ieri sul tracciato cittadino asiatico, il 25enne pilota di Erba
era chiamato a disputare una
gara prudente, visto che il rivale in chiave campionato, il brasiliano Luiz Razia, era distante
in classifica di ben 25 punti e
scattava alle sue spalle: 6˚ l’italiano, 9˚ il brasiliano. E Davide, nonostante le difficoltà legate all’alta temperatura ambientale, ha interpretato il copione perfetto, transitando
sotto la bandiera a scacchi al
4˚ posto, proprio davanti a Razia. «Non è stata una corsa
semplice — ha confermato
Valsecchi a fine gara —, perché avevo un passo che mi
avrebbe consentito di lottare
per il podio ma non volevo
neanche correre dei
rischi che non avevano
senso.
Quando ho avuto pista libera
ho girato su ottimi tempi,
ma poi ho tirato i remi in barca, pensando
più che altro a
gestire gli pneumatici».
Speranza F.1 A fine gara, mentre il vincitore
Max Chilton, Esteban
Gutierrez e Fabio Leimer
salivano sul podio, Valsecchi ha ricevuto i complimenti di tutti i componenti della sua squadra,
la francese Dams e dei team rivali. Ma la prima
stretta di mano è stata
quella del rivale di tutta
una stagione, Razia. La corsa in programma oggi, che
concluderà il weekend di Singapore e la lunga stagione
2012, segnerà anche l’addio di
Valsecchi alla GP2. Il futuro
nel breve periodo potrebbe essere un test in F.1 nei prossimi
test di Abu Dhabi, in programma il primo fine settimana di
novembre. In pista ci saranno
sei team e Valsecchi spera di
rientrare nei piani di una delle
squadre presenti negli Emirati
Arabi.
Prestigio L’albo d’oro della
GP2 Series contiene nomi prestigiosi, come Lewis Hamilton, Nico Rosberg, Nico
Hülkenberg, Pastor Maldonado e il campione 2011 Romain
Grosjean. Valsecchi è il secondo italiano a scrivere il suo nome nella storia della categoria, dopo il campione 2008
«
A un certo punto
ho tirato i remi in
barca: non
volevo correre
rischi insensati
DAVIDE VALSECCHI
CAMPIONE GP2 2012
Giorgio Pantano. «Giorgio meritava la Formula 1 — ricorda
Valsecchi —, ma si disse che
era troppo avanti con l’età. Io
non ho questo problema, credo oggi di avere la giusta preparazione per cogliere una
chance. Spero di avere la possibilità di poter dimostrare di essere "da Formula 1"».
Ultimo atto Valsecchi non ha
potuto festeggiare a lungo il titolo, perché è atteso in pista
anche oggi per l’ultima gara
dell’anno. Scatterà dalla 5ª posizione dello schieramento:
«In questa corsa non dovrò
pensare a nulla se non arrivare più avanti possibile. Credo
che mi divertirò» è la promessa di Davide. Non sarà invece
al via Luca Filippi, che dopo essere scattato malissimo con la
sua Dallara dalla pole position, ha danneggiato in modo
irreparabile la monoposto centrando frontalmente le protezioni dell’ultima curva a due
giri dalla fine mentre era in rimonta dalle retrovie.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012
LA GAZZETTA SPORTIVA
29
SUPERBIKE GP PORTOGALLO
TREDICESIMA PROVA DEL CAMPIONATO 2012
PAOLO GOZZI
PORTIMAO (Portogallo)
Max e Marco si studiano,
si inseguono, si stuzzicano. Ma
dovranno tenere gli occhi aperti perché nel finale thrilling della Superbike il terzo incomodo
Tom Sykes è sempre più una minaccia. Grande specialista della qualifica, il 26enne britannico si è assicurato la pole stracciando un altro primato e conquistato l’8o alloro (10o in carriera) su 13 tentativi. Nel Mondiale è a soli 26,5 punti dal capolista Ma (17 da Melandri) quando ne ballano ancora 100 tra le
2 sfide odierne e la finalissima
del 7 ottobre a Magny-Cours.
4
L’INTRUSO
ITALIANI Checa 2o insegue
IN FUGA
Sykes ora spaventa
Biaggi e Melandri
L’inglese fa ancora la pole e va forte anche di passo
Marco salva la prima fila, Max solo 5o: «Sono deluso»
Recupero Melandri ha salvato
d’un soffio la prima fila, marcando a uomo Biaggi, arenato
in seconda (5o tempo) malgrado il dominio mostrato nelle
sessioni precedenti: sembravano prove di fuga, invece per
l’Aprilia (davanti alla Bmw anche nei Costruttori) è di nuovo
tutto da rifare. Venerdì Melandri era tornato a ruggire per
cancellare dalla mente la doppia caduta in Germania, che
Il romagnolo
fa pretattica:
«Fatichiamo, ho le
brutte sensazioni
di Misano»
Il romano parla
attraverso il
portavoce:
«Ormai la
frittata è fatta»
Tom Sykes, 27 anni, inglese, ha conquistato l’ottava pole della stagione. In classifica è 3˚, 26,5 punti dietro Max Biaggi ALEX PHOTO
aveva riconsegnato primato iridato all’acerrimo rivale. Ma la
Bmw stenta sulla distanza,
mentre l’Aprilia con le gomme
usate vola. In un duello di nervi, oltre che di tecnica e talento,
Marco ha provato ad irretire
Biaggi seguendolo nella seconda Superpole, che non conta ai
fini del risultato finale. Ma non
ha gradito e nella terza fase, coi
migliori 8 in pista, ha atteso che
Melandri fosse lontano prima
di lanciarsi.
la compagna Eleonora Pedron
facendo conoscere il suo pensiero tramite il portavoce del team: «La prima fila era un obiettivo, per cui sono deluso. Ma ormai la frittata è fatta, meglio
voltare pagina».
Dubbi Quello che sconcerta è il
Intoppo La «finta» non è servita
perché la copertura ultra-soffice sulla sua Rsv4 ha fallito, mentre alla Bmw ha dato un secondo, ancora di più alla Kawasaki. Così Biaggi si è trovato fuori dalla prima fila necessaria
per evitare l’imbuto di una prima curva lenta e insidiosa. Nulla di irrimediabile, ma è bastato per rovinare l’umore di Max,
prima sereno e concentrato. Si
è rintanato nel motorhome con
Dall’alto Marco Melandri in azione sulla Bmw e Max
Biaggi con la compagna Eleonora Pedron ALEX PHOTO
punto tecnico: l’Aprilia è apparsa in gran forma sul passo gara,
invece Max sostiene di non essere ancora al 100 per cento. «Per
gara-1 farò qualche piccolo
cambiamento, poi in base al risultato vedremo se serve rischiare per trovare ulteriore
sprint». Anche Melandri fa pretattica: il cronologico parla di
sostanziali miglioramenti anche sul passo gara, «invece fatichiamo tanto e avverto le stesse
brutte sensazioni di Misano»,
dove aveva vissuto la giornata
peggiore per il cedimento della
gomma posteriore. «Il problema è sempre il chattering (vibrazione delle ruote, n.d.r.). Perdo
la guida
in ingresso e su questi curvoni
veloci il problema si amplifica
col passare dei giri».
Variabile Max e Marco almeno
sono daccordo su un punto: di
questo Sykes, veloce anche sul
passo, sarà meglio non fidarsi.
«Tom farà bene e Biaggi è molto veloce con le gomme da gara. Io cercherò di non farli scappare», dice Melandri. Non mancano possibili intromissioni. Eugene Laverty, scudiero Aprilia
molto incisivo, farà strada a
Biaggi ma potrebbe creare problemi agli altri due. Carlos Checa, invece, farà solo il gioco suo
e della Ducati, con cui ieri ha
rinnovato il contratto, contando su un maggior coinvolgimento della Casa. Mentre la
Honda ha ufficializzato Rea-Haslam e lo sponsor Pata anche
per la Supersport, con Lorenzo
Zanetti e la rivelazione Michael
Van der Mark.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Le classifiche
iridate
Oggi le gare alle 13
e alle 16.30 su La7
S
Piloti
1. Biaggi
(Ita-Aprilia)
318 p.
2. Melandri
(Ita-Bmw)
308,5
3. Sykes
(GB-Kawasaki)
291,5
4. Checa
(Spa-Ducati)
247,5
5. Rea
(GB-Honda)
225,5
6. Laverty
(Irl-Aprilia)
213,5
7. Haslam
(GB-Bmw)
189
8. Davies
(GB-Aprilia)
156,5
9. Guintoli
(Fra-Ducati)
143,5
10. Giugliano
(Ita-Ducati)
125
11. Fabrizio
(Ita-Bmw)
119,5
12. Camier
(GB-Suzuki)
104,5
13. Badovini
(Ita-Bmw)
99
14. Baz
(Fra-Kawasaki)
98
15. Smrz
(R.Cec-Ducati)
92,5
16. Berger
(Fra-Ducati)
74
17. Zanetti
(Ita-Ducati)
61
19. Canepa
(Ita-Ducati)
42,5
S
Costruttori
1. Aprilia
384,5
2. Bmw
377
3. Ducati
342
Carlos Checa, 39 anni ALEX PHOTO
I tempi della Superpole del GP
Portogallo a Portimao (4.592 m),
13a e penultima prova del Mondiale
Superbike.
1. Sykes (GB-Kawasaki) 1’41"415,
media 163,005 km/h;
2. Checa (Spa-Ducati) 1’41"780;
3. Laverty (Irl-Aprilia) 1’41"789;
4. Melandri (Ita-Bmw) 1’42"015;
5. Biaggi (Ita-Aprilia) 1’42"140;
6. Haslam (GB-Bmw) 1’42"271;
7. Rea (GB-Honda) 1’42"717;
8. Davies (GB-Aprilia) 1’43"459.
SUPERPOLE 2
9. Camier (GB-Suzuki) 1’42"767;
10. Giugliano (Ita-Ducati) 1’42"799;
11. Guintoli (Fra-Ducati) 1’42"995;
12. Baz (Fra-Kawasaki) 1’43"199.
SUPERPOLE 3
13. McCormick (Can-Ducati)
1’43"410;
14. Badovini (Ita-Bmw) 1’43"483;
15. Fabrizio (Ita-Bmw) 1’43"863;
16. Salom (Spa-Kawasaki) 1’44"479.
NON AMMESSI
17. Aoyama (Gia-Honda) 1’44"569;
18. Zanetti (Ita-Ducati) 1’44"790;
19. Hopkins (Usa-Suzuki) 1’44"865;
20. Lundh (Sve-Kawasaki) 1’45"158;
21. Lanzi (Ita-Ducati) 1’45"682;
22. Baiocco (Ita-Ducati) 1’46"344;
23. Brignola (Ita-Bmw) 1’46"891.
PROGRAMMA
Oggi le due gare su La7 alle 13 e alle
16.30. Eurosport 2 trasmette anche
Superstock (11.30) e Supersport
(14.30).
ULTIMA GARA
Il 7 ottobre a Magny-Cours (Francia).
CROSS IN GERMANIA
Cairoli vince
e si taglia un dito
Oggi dà forfait?
TEUTSCHENTHAL (Ger)
L’ultimo GP cross 2012 non si
aperto bene per il campione
Mx1 Tony Cairoli (Ktm): ha
vinto la qualifica, ma al 4o giro
si è infortunato al mignolo della
mano destra, battendo forte
contro una parete di terra. La
profonda ferita è stata chiusa
con appositi cerotti e solo oggi
deciderà se correre o
rimandare al Cross delle
Nazioni. Cairoli ha preceduto i
compagni di marca tedeschi
Nagl (nel 2013 sarà sulla
Honda) e Roczen. Searle
(Kawasaki) ha vinto in Mx2.
Massimo Zanzani
© RIPRODUZIONE RISERVATA
30
LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012
CICLISMO MONDIALI SU STRADA IN OLANDA: TOCCA AI PROFESSIONISTI
4
L’analisi
I NUMERI
dal nostro inviato LUCA GIALANELLA
Donne da podio
E oggi andiamo
all’attacco
Ancora azzurro, ancora
donne, ancora bronzo.
Venerdì la junior Anna Maria
Zita Stricker, 18 anni; ieri una
gigantesca Elisa Longo
Borghini, 20, che ha lottato
con il mito Vos (oro) prima di
arrendersi sull’ultimo
Cauberg. L’ennesimo
riconoscimento al metodo di
lavoro del c.t. Dino Salvoldi:
cambiano gli anni e i
percorsi, cambiano le
azzurre, ma sono sempre
vincenti.
E oggi i professionisti.
Diciamolo subito: potrà
vincere un corridore da
grandi classiche, ma questo
Mondiale non è l’Amstel Gold
Race. Le volate di donne jr e
under 23 lo confermano: un
conto è affrontare il Cauberg
con il traguardo in cima; un
altro farlo in un circuito di
16,1 km da ripetere 10 volte,
con l’arrivo spostato 1700
metri più avanti. Il totem
dell’Amstel, a uno sguardo
dalle miniere di carbone
ormai chiuse, è come il
Poggio per la Sanremo: un
simbolo. Ma quei 1200 metri
con punte del 10% saranno
seguiti da 300 metri di
falsopiano e 1400 metri di
discesa molto complicati da
interpretare.
Lo spostamento del
traguardo dopo il Cauberg
trasformerà il finale del
Mondiale da sfida di sola
potenza (per scattisti
stile-Gilbert) ad arrivo molto
tattico. Il c.t. Paolo Bettini
l’ha ripetuto ogni giorno ai
suoi ragazzi: 30 metri prima
del ponte sul Cauberg inizia
il cambiamento di pendenza,
che finisce 300 metri dopo,
all’arco gonfiabile Rabobank.
E’ quello il punto-chiave. Chi
ha energie, potrà mettere un
rapporto più lungo e cercare
di proseguire l’azione
iniziata in salita. Chi ha
perso qualche metro, proverà
a rientrare. Chi ha la
«sparata» in contropiede,
troverà un terreno propizio. E
chi, come qualche
velocista-atipico (Boonen e
Freire) o maggiormente
sprinter (Degenkolb), avrà
sofferto in salita, annuserà
l’aria di giocarsi la volata.
Ristretta, certo: ma sempre
volata.
In ogni giro, si pedala fuori
soglia per 1’ sul Bemelerberg
(la prima salitella) e 1’30" sul
Cauberg. Contador ha
misurato il dislivello totale:
2600 metri. Non tanto. Erik
Zabel, 4 volte re della
Sanremo, che vinse l’Amstel
nel 2000, spiega: «I corridori
sanno di avere una sola
pallottola, e devono usarla
con estrema attenzione. La
corsa si farà negli ultimi due
giri: non c’è spazio per
guadagnare tra Bemelerberg
e Cauberg, e attaccare qui
costa tante energie per
ottenere troppo poco.
Corridori come Degenkolb
non sono tagliati fuori: il
circuito non è troppo duro
per lui».
Nel 1998, quando vinse
Camenzind, faceva freddo
(8˚) e pioveva; il giro finale a
45 orari di media. Il percorso
è molto veloce e a ruota si
sta benissimo. Non bisogna
inseguire, perché ci si finisce.
Dal mulino del 1855 (dopo il
Bemelerberg) all’arrivo ci
sono 5700 metri. I più
complicati: il vento sul
falsopiano, poi la discesa da
80 all’ora, il Cauberg, gli
ultimi 1700 metri (ancora
vento contrario), la retta
finale che sale
impercettibilmente.
La linea verde della
Nazionale troverà terreno
perfetto per esaltare le doti di
fantasia, entusiasmo e
imprevedibilità: lo squalo
Nibali e i piccoli pirati.
«Ribelli», come li ha definiti
Bettini. Il siciliano potrà
coronare un anno
straordinario: ha
l’accelerazione per fare la
differenza in salita e sul
falsopiano. Ma deve evitare
il testa a testa con corridori
più rapidi come Gilbert: per
questo dovrà sempre
muoversi con uomini veloci
(Paolini, Nocentini, Gatto) in
appoggio. Le fughe negli
ultimi 60 km dovranno
essere il pane di Ulissi e
Marcato, uomo da nord,
esperto di stradine e insidie.
Trentin proteggerà Nibali dal
vento, e lavorerà con
Cataldo. E Moreno Moser? Il
jolly. Libero di inventare e
stupire. Francesco disputò
l’ultimo Mondiale a Villach
1987, il neopro’ Moreno è già
qui. Carta bianca nel finale.
Con quel cognome,
metterebbe d’accordo tutti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
seconda medaglia
LONGO BORGHINI MAGICO BRONZO
Il podio della gara femminile, vinta dall’olandese Marianne
Vos (al centro) sull’australiana Rachel Neylan (a sinistra) e ad
Elisa Longo Borghini, bronzo a 20 anni: per l’Italia è il secondo
bronzo dopo quello della junior Anna Maria Zita Stricker BETTINI
25
i titoli
iridati
conquistati tra i
professionisti
dal Belgio, la
nazione
plurivittoriosa.
Ma come
numero di
medaglie è in
testa l’Italia con
55.
4
i vincitori
di 3
Mondiali:
l’italiano Alfredo
Binda (1927,
1930, 1932), i
belgi Rik Van
Steenbergen
(1949, 1956,
1957) e Eddy
Merckx (1967,
1971 e 1974); lo
spagnolo Oscar
Freire (1999,
2001 e 2004).
NIBALI
L’Italia
in mano
19
gli ori
conquistati
dagli azzurri:
3 con Binda
(1927, 1930,
1932);
2 con Bugno
(1991 e 1992) e
con Bettini
(2006 e 2007);
1 con Guerra
(1931), Coppi
(1953), Baldini
(1958), Adorni
(1968), M.
Basso (1972),
Gimondi (1973),
Moser (1977),
Saronni (1982),
Argentin (1986),
Fondriest
(1988), Cipollini
(2002) e Ballan
(2008)
ATTENTI A QUESTI NOMI BOONEN E GILBERT FAVORITI
Boonen
Gilbert
Freire
Gerrans
Nibali
Rodriguez
Valverde
Boasson
Hagen
Leukemans
Moser
Terpstra
Van Avermaet
Voeckler
Breschel
Contador
Degenkolb
Gatto
Gesink
Kolobnev
Paolini
Sagan
Albasini
Betancur
Phinney
Meersman
Roche
Rui Costa
Talansky
Ulissi
«Io, leader azzurro
senza paura
14 Sono pronto a tutto»
i Mondiali
disputati
da Francesco
Moser, dal 1974
al 1987 (1 oro e
2 argenti).
È l’azzurro con
più
partecipazioni,
seguito da
Gianni Bugno
(12), Moreno
Argentin, Felice
Gimondi e
Beppe Saronni
(11).
Il siciliano e la prima volta da capitano: «Più dura verrà
la corsa e meglio sarà per me. Mi inventerò qualcosa»
DAL NOSTRO INVIATO
CIRO SCOGNAMIGLIO
twitter@cirogazzetta
MAASTRICHT (Olanda)
Anche un’iperbole, se
presa con le dovute cautele e
quindi non esattamente alla
lettera, può aiutare a capire.
Di Vincenzo Nibali si è sentito
dire, tra le tante: «Stare al
Tour de France o al Brixia
Tour per lui è la stessa cosa».
Bum. Però un po’ è vero e rende l’idea. Nel senso che il ragazzo di Messina non si fa
stressare ed è abile come pochi a scacciare tensioni e pressioni. Non è detto che sia una
cattiva idea, soprattutto nell’approccio al Mondiale di
Valkenburg che oggi al Vincenzo affronta da leader azzurro.
Piantare la bandiera (anche)
sul podio iridato al tramonto
di una stagione già di primo
piano: è una missione molto
difficile, ma non impossibile.
«Non parto tra i favoritissimi
ma sono pronto a provarci.
Più dura verrà la corsa, meglio
sarà per me. Sono il capitano,
la cosa non mi spaventa, anzi
direi che ormai ci sono abituato. Da tre anni ormai affronto
da leader tante corse di primo
piano. E dai, speriamo di chiuderla in bellezza quest’annata».
Ambizione La storia della
pressione la conferma lui
stesso. «Sapete però quando ero un po’ stressato?».
Sì, possiamo immaginarlo: al Giro d’Italia dello
scorso anno, quel giorno
che si partì da Messina —
casa sua — e il traguardo
sull’Etna aspettava la sfida
impossibile a Contador.
«Amici, parenti, conoscenti,
chiunque mi voleva stare vicino. Alla fine quasi è stato un
bene essere rimasti in Sicilia
neppure un giorno...». L’atmosfera nel ritiro azzurro, alla periferia di Maastricht, è stata
tutt’altra cosa. E poi Nibali —
in camera con Moreno Moser
— sembra essersi calato bene
nella parte. I compagni conoscono e riconoscono il suo valore. L’ultima occasione per ri-
la scheda
È AL QUARTO MONDIALE
IN GARA CON IL NUMERO 23
NEL 2013 CON L’ASTANA
Vincenzo Nibali (foto
BETTINI), nato a Messina
il 14 novembre 1984, ha
vinto due bronzi iridati a
cronometro (2002
juniores e 2004 da under
23). Prò dal 2005, alla
Liquigas dal 2006, nel 2013
correrà con l’Astana.
Vincitore della Vuelta 2010, è
l’unico italiano della storia
assieme a Felice Gimondi ad
essere salito sul podio dei tre
grandi giri: 3˚ e 2˚ al Giro
d’Italia (2010 e 2011), 3˚ al Tour
de France (2012). Tra gli altri
successi, spiccano la
Tirreno Adriatico 2012 (con
una tappa), il Gp Plouay
(2006), il Giro del Trentino
(2008), due tappe al Giro
d’Italia (1 nel 2010 e 1 nel 2011).
DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012
A A
LA GAZZETTA SPORTIVA
y
IL VIA ALLE 10.45 DA PERCORRERE 267 KM
C’E’ BABY
PAOLINI
MOSER L’ESPERTO
S
S
Dario
Cataldo
(Omega
Quick Step)
27 anni
Debuttante
Gregario
Numero 19
Rinaldo
Nocentini
(Ag2R
La Mondiale)
34 anni
3ª presenza
attaccante
Numero 24
31
LUNGA
DIRETTA TV
Il Mondiale
professionisti
sarà trasmesso
da Rai ed
Eurosport.
La Rai sarà in
diretta dalle
9,45 su
RaiSport2
mentre Rai3 si
collegherà a
partire dalle
14,30.
Eurosport
invece inizierà
la propria
diretta a partire
dalle 11. La
conclusione
della corsa è
prevista
dopo le 17
S
badirlo è stata l’altra domenica, quando nella cronosquadre ha trascinato i compagni
della Liquigas al quarto posto.
Sul Cauberg menava di brutto
e la cosa non è passata inosservata. Specie perché è tutto l’anno che va forte.
Parabola Le basi le ha messe in
inverno, perché la delusione
della Vuelta 2011 (7˚, da campione in carica) non l’aveva
mandata giù. A febbraio ha
vinto in Oman. A marzo, la Tirreno-Adriatico, ed è arrivato
terzo alla Sanremo. Ad aprile,
solo il kazako Maxim Iglinskiy
gli ha impedito il colpo nella
Liegi. A luglio ha riportato l’Italia sul podio del Tour (3˚). A
«
Perché dovrei
partire battuto?
Getto sempre la
rete, qualcosa
ogni tanto tiro su
settembre è tornato al successo al Giro di Padania. «Non è
una novità per me andare forte tutto l’anno. Nel 2010 avevo cominciato vincendo in Argentina e la Vuelta l’ho vinta
in settembre. Mi piace così e
così piace alla gente. La selezione degli obiettivi non è una
grande idea. Perché dovrei
partire battuto in questo Mondiale? E al Lombardia di sabato prossimo? Io getto sempre
la rete, qualcosa ogni tanto la
tiro anche su...».
Numeri A Paolo Slongo, suo
d.s. e preparatore alla Liquigas (nel 2013 si separeranno
con il passaggio di Vincenzo all’Astana), abbiamo chiesto
qualche numero su questo suo
2012 sempre in prima linea.
Dal Tour de San Luis al Giro di
Padania, allenamenti compresi, Nibali è stato in sella 1147
ore, pari a quasi 48 giorni. Ha
pedalato per circa 35.000 chilometri, e oggi affronta il 78˚
giorno di gara (circuiti esclusi) dopo aver messo da parte
una considerevole quantità di
miglia aeree: Europa a parte,
non si è fatto mancare Asia
(Oman), Sudamerica (Argentina), Stati Uniti (California, Colorado)... Per l’occasione, ha
una bicicletta speciale, che fa
tanto Sicilia con i colori gialli e
rossi e la scritta «Baciamo le
mani». Da adolescente si è trasferito in Toscana, da febbraio
vive a Lugano (in questi giorni
gli è arrivata la nuova patente
svizzera), ma non dimentica
mai la sua terra anche se non
può andare quanto vorrebbe
da papà Salvatore e mamma
Giovanna.
Scenari L’anno lo «chiuderà»
in un certo senso il 13 ottobre,
il giorno del matrimonio con
Rachele, a Fiuggi. E’ una data
che paradossalmente profuma di iride, perché proprio il
13 ottobre Mario Cipollini a
Zolder agguantò la maglia arcobaleno. Ma quella era tutta
un’altra storia. Il giorno «Mondiale» di Vincenzo, in attesa di
Firenze 2013 che si annuncia
più favorevole, è oggi: «In volata mi battono quasi tutti. Devo, dobbiamo inventare qualcosa contro Belgio, Spagna e
Australia soprattutto. L’ideale
sarebbe avere vicino nella fasi
decisive un altro azzurro, magari più veloce di me. Allora sì
che ci divertiremmo». E noi
con loro.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
IL COMMENTO
di Pier Bergonzi
a pagina 19
&
S
S
Oscar Gatto
(FarneseSelle Italia)
27 anni
2ª presenza
Terza punta
Numero 20
Luca Paolini
(Team
Katusha)
35 anni
9ª presenza
regista
Numero 25
S
S
Marco
Marcato
(VacansoleilDcm)
28 anni
Debuttante
Gregario
Numero 21
Matteo
Trentin
(OmegaQuick Step)
23 anni
Debuttante
gregario
Numero 26
Meteo
Cielo coperto
dalla partenza
fino a circa
un’ora dalla
conclusione. Nel
finale è prevista
pioggia leggera.
Temperature:
tra 11 gradi (alle
10) e 14 gradi
(alle 17)
GAZZETTA DELLO SPORT
CASA ITALIA IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA SQUINZI «SPINGE» IL C.T.
S
S
Moreno
Moser
(LiquigasCannondale)
21 anni
Debuttante
seconda punta
Numero 22
Diego
Ulissi
(LampreIsd)
23 anni
Debuttante
attaccante
Numero 27
Bettini inaugura
le lavagne
modello MotoGP
Il c.t. Paolo Bettini posa a fianco della nuova lavagna segnaletica BETTINI
atleta (2 ori e 1 argento), ottenuto proprio a Valkenburg, la
stessa città dove corse il primo
Mondiale da professionista, nel
1998. «Era il Mondiale che più
di tutti doveva vincere Bartoli
(3˚, ndr), ma ebbe una sfortuna nera. Piovve tutto il giorno,
io mi stavo ritirando, fu Bugno
a farmi cambiare idea». Si ritrova sull’ammiraglia italiana (oggi guidata da Marino Amadori)
a dirigere tra gli altri Rinaldo
Nocentini (argento nel 1998 da
under 23) e Luca Paolini, suo
fedelissimo. Di loro si fida ciecamente. E ieri sera ha ricevuto la
gradita visita del suo ex patron
Giorgio Squinzi, il signor Mapei e presidente di Confindustria. Squinzi, accompagnato
da Andrea Morelli e Giacomo
Carminati, ha raggiunto il circuito iridato dopo la gara delle
donne e l’ha provato in bici, per
un giro. Poi, l’«in bocca al lupo»
agli azzurri in albergo.
Tecnologia Il Mondiale è anche
DAL NOSTRO INVIATO
MAASTRICHT
«Il tempo del raccolto».
Paolo Bettini l’ha evocato più
volte, in questi giorni. Al terzo
mondiale da c.t. — cui si aggiunge l’Olimpiade di Londra
— è un auspicio che quasi sconfina nella necessità, visto che il
miglior risultato delle sue Nazionali finora è stato il quarto
posto di Filippo Pozzato a Geelong 2010. Il nostro ciclismo ha
vissuto momenti migliori e la rivoluzione «giovane ed etica»
un po’ di pressione la toglie. Ma
Bettini se la vuole giocare fino
in fondo: «Siamo pronti».
Cerchio Sarebbe un cerchio che
si chiude. La prima medaglia
mondiale da c.t., dopo le 3 da
Gazzetta.it
SEGUITE LA CORSA
IN DIRETTA
SIN DALLA PARTENZA
Ampia copertura del
Mondiale sul sito-rosa:
oggi diretta fin dalla
partenza, i video e i servizi
dei nostri inviati, le foto più
belle. Già online, la gioia di
Elisa Longo Borghini e del
c.t. Dino Salvoldi per il
bronzo di ieri, il video del
percorso iridato e
un’intervista a Oscar Freire,
uno degli avversari più
pericolosi oggi degli azzurri,
già 3 volte iridato
invenzione. Le radioline non ci
sono, e Bettini ha comprato delle lavagne in stile gare motoristiche, su cui scrivere segnali in
codice e ben visibili. Le riserve
Nizzolo e Capecchi, oltre a Felline, saranno dislocate in punti-chiave del percorso: occhi in
più per il c.t., che in macchina
avrà televisore e ipad. Bettini, a
proposito di tecnologia, è da poco sbarcato su twitter. Come
motto, da appassionato di volo,
ha scelto una frase di Leonardo
Da Vinci sul team: «Se hai provato una volta l’emozione del
volo, camminerai per sempre
sulla terra con gli occhi rivolti
al cielo». E sai che gioia se stasera quel cielo si scoprisse un po’
più azzurro.
ci. sco.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
32
LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012
CICLISMO MONDIALI IN OLANDA
«
KYMCO G-DINK 300i
E G-DINK 125
QUARTA GENERAZIONE
DI SUCCESSO
Dink è il modello che più caratterizza il marchio Kymco
nel mondo. Da oltre dieci anni questo scooter ottiene ampio
consenso e solo in Italia ha venduto 120mila unità. La sua
storia ha avuto inizio con la prima serie del 1997 e ora è disponibile dai concessionari la quarta generazione. Completamente nuovo G-Dink è basato su un telaio a passo corto caratterizzato dall’ampia pedana piatta e motorizzazioni 300 e
125 a iniezione elettronica e ai vertici delle rispettive categorie. Cardine del progetto G-Dink sono la maneggevolezza e
la capacità di carico. L’ampia pedana piatta, circa cinquanta
centimetri di comoda base d’appoggio, offre praticità nell’uso quotidiano, esaltata anche dall’interasse ridotto (1.470
mm) e dalla lunghezza del veicolo di soli 2.110 millimetri. Il
telaio in tubi
d’acciaio vanta un rinforzo
in corrispondenza del cannotto di sterzo
e va segnalata
la ruota posteriore con cerchio da 12 pollici e pneumatico di sezione
140/70, adottato per offrire
grande tenuta
e filtrare meglio le asperità
del manto stradale, a tutto vantaggio del comfort e del piacere di guida. Nuova anche la forcella, con steli dal diametro
di 35 millimetri dalla scorrevolezza ottimizzata, mentre l’impianto frenante è caratterizzato da potenti pinze flottanti su
dischi di grande diametro.
Sollevando la sella posta a soli 760 millimetri da terra si
accede al generoso alloggiamento in grado di ospitare due
caschi jet. Il massimo comfort è assicurato anche dalla posizione di guida e dall’ampio parabrezza che protegge pilota e
passeggero. La strumentazione analogico/digitale è completa di ogni indicazione e i comandi al manubrio sono raffinati ed ergonomici, con entrambe le leve dei freni regolabili
nella distanza. G-Dink 300i è mosso da un brillante propulsore monocilindrico contraddistinto da un gruppo termico in
alluminio e da un albero motore composito che ruota su cuscinetti a sfera. Il sistema di alimentazione a iniezione “made in Japan” by Keihin di seconda generazione con sonda
lambda si distingue per un ulteriore lavoro di miniaturizzazione dei componenti. I consumi incredibilmente ridotti, uniti alla grande capacità del serbatoio (9,5 litri) garantiscono
notevole autonomia. La distribuzione è affidata a un albero a
camme in testa a due valvole, mentre il raffreddamento è a
liquido con radiatore posizionato nella parte inferiore dello
scudo anteriore. Il cambio adotta un variatore continuo di velocità e lavora in simbiosi con una frizione centrifuga automatica a secco. Il motore è ai vertici della categoria per prestazioni ed economia di esercizio e offre 16,0 kW (21,8 CV)
a 7.500 giri con una coppia particolarmente generosa (22,3
Nm a 6.500 giri), prestazioni che assicurano a G-Dink 300i
accelerazione e velocità da primo della classe grazie pure al
suo peso di soli 166 chilogrammi. Anche nella versione 125
il motore è al top nel segmento e offre 8,7 kW (11,8 CV) a
7.750 giri. G-Dink è disponibile nelle colorazioni bianco Ice,
antracite Gavia e rosso Portese ed è equipaggiabile con accessori originali che lo personalizzano aumentandone la versatilità e la capacità di carico. La versione 300i è commercializzata a 3.999 euro ma grazie alla promozione “Giù senza
freni”, che non prevede obbligo di rottamazione e scade il 30
settembre 2012, il prezzo è di soli 3.399 euro. Concorrenziale anche G-Dink 125, proposto a 3.499 euro, che scende a
2.899 con la promozione. Ampie le possibilità di finanziamento grazie a Kymco Servizi Finanziari. L’intera gamma
usufruisce della garanzia totale Kymco di due anni a chilometraggio illimitato. Incluso nel prezzo un anno della polizza Kymcocare per il rientro del mezzo in caso di avaria.
a cura di RCS MediaGroup Pubblicità
Temo il falsopiano
dopo il Cauberg:
se uno fa una
sparata lì, non lo
prendiamo più
PHILIPPE GILBERT
30 anni, belga
«
Il Belgio può
vincere in modi
diversi. Sono gli
altri che devono
temere noi
TOM BOONEN
31 anni, belga
«
Mi considerano
poco? Meglio
così. E all’Amstel
quest’anno sono
finito terzo...
PETER SAGAN
22 anni, slovacco
Spagna a forza 4
Valverde guida
la super Armada
Alejandro faro, Rodriguez guastatore, Contador
mina vagante. E Freire sogna lo sprint del poker
Da sinistra: Alejandro Valverde, 32 anni; Alberto Contador, 29; e Joaquin Rodriguez, 33 BETTINI
DAL NOSTRO INVIATO
CIRO SCOGNAMIGLIO
twitter@cirogazzetta
MAASTRICHT (Olanda)
Equipazo. Nella loro lingua, «squadrone» si dice così.
Solo a contare titoli e onori, la
Spagna (che oggi correrà con il
lutto al braccio in memoria di
Victor Cabedo, ndr) fa già paura. E non ci riferiamo a gente
comunque di ottimo livello come Juan Antonio Flecha o Pablo Lastras, l’olimpionico di Pechino 2008 Samuel Sanchez o
Dani Moreno. Il Belgio ha Boonen e Gilbert, la Slovacchia Sagan, l’Australia Gerrans, la
Francia Voeckler. Ma in casa
iberica — il tecnico è José Luis
de Santos, da corridore ex gregario di Delgado — l’affollamento è ben maggiore.
Punte «Bastasse solo questo, sarebbe troppo facile». Quel gatto sornione di Oscar Freire risponde così, sorridendo, a chi
gli fa notare che nel 1998, ultimo mondiale a Valkenburg, vinse tale Camenzind, che si chiamava Oscar (ma con la K) proprio come lui. «Oscarito» è l’unico, dopo gli allori di Verona
(1999 e 2004) e Lisbona
(2001), che può issarsi a quota
quattro mondiali vinti: mai visto. «A me il percorso piace. An-
Purito: «Abbiamo
diverse soluzioni,
possiamo
affrontare ogni
scenario di gara»
zi, è perfetto per me. Se non sentissi di avere almeno una possibilità di vincere, qui non ci sarei
proprio venuto. Sarà la mia ultima corsa. Ma se prendessi
l’oro...».
Passa Joaquin Rodriguez, bronzo iridato a Mendrisio 2009, in
stagione 2˚ al Giro e 3˚ alla
Vuelta, oltre che vincitore della
Freccia Vallone e diverse volte
piazzato all’Amstel: «La nostra
forza? Abbiamo diverse soluzioni che si possono adattare a tutti gli scenari. E se nel passato
recente qualcosa ai Mondiali si
è sbagliato, da quegli errori abbiamo imparato». Al fianco di
«Purito» c’è Alejandro Valverde, due argenti (2003-2005) e
un bronzo (2006) al Mondiale:
«Venerdì ho avuto un calo di
pressione, ma è passato tutto.
Sto bene. Rispetto alle altre volte in cui sono salito sul podio, il
percorso mi è più favorevole».
E abbiamo lasciato per ultimo
Alberto Contador: vincitore della Vuelta al rientro dopo la squalifica, deluso dalla crono (9˚) e
appena al secondo mondiale in
linea da pro’ dopo quello di Varese 2008 (ritirato). Ma vuoi
che il Cauberg non lo ispiri? «Il
percorso è meno duro del previsto. Il mio compito sarà quello
allora di cambiargli faccia, altrimenti le possibilità diminuiscono».
Scenari Le parole dell’apparenza raccontano di miele, buoni
rapporti e unità d’intenti. Sarà
davvero così? Mah. De Santos
dice: «Se non correremo da
squadra, non andiamo da nessuna parte». E non è detto che
gli interessi di quattro tali campioni, tre dei quali si scannavano due settimane fa per vincere
la Vuelta, non possano finire in
rotta di collisione. La frizione
tra Valverde e Rodriguez, che
aveva messo la squadra a tirare
verso Valdezcaray con il murciano in maglia rossa di leader
a terra, è molto recente. Freire
è uno che è sempre stato per
conto suo e non ha mai nascosto l’insoddisfazione per essere
poco considerato in Spagna,
più pronta ad accendersi per i
campioni da grandi giri. Contador poi in questi ultimi anni,
nel bene e nel male, ha oscurato tutti. La storia dei galli nel
pollaio esiste anche in Spagna.
Si dice: «Demasiados gallos en
el corral».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
«
Ricordate come è
andata a Plouay?
Non è passato
molto, il percorso
era simile a questo
EDVALD BOASSON HAGEN
25 anni, norvegese
i 203 partenti
Cavendish con l’1
Gerrans ha il 39
GRAN BRETAGNA 1 Cavendish, 2
Cummings, 3 Dowsett, 4 Froome, 5
Rowe, 6 Stannard, 7 Swift, 8 Tiernan-Locke, 9 Wiggins. SPAGNA 10
Castroviejo, 11 Contador, 12 Flecha,
13 Freire, 14 Lastras, 15 Moreno, 16
J. Rodriguez, 17 Sanchez, 18 Valverde.
ITALIA 19 Cataldo, 20 Gatto, 21 Marcato, 22 Moser, 23 Nibali, 24 Nocentini, 25 Paolini, 26 Trentin, 27 Ulissi.
BELGIO 28 Boonen, 29 De Weert,
30 Devenyns, 31 Gilbert, 32 Leukemans, 33 Meersman, 34 Roelandts,
35 Van Avermaet, 36 Van Summeren.
AUSTRALIA 37 Clarke, 38 A. Davis,
39 Gerrans, 40 Hansen, 41 Haussler, 42 Matthews, 43 Porte, 44 Sulzberger, 45 Tanner. OLANDA 46
Boom, 47 De Kort, 48 Gesink, 49 Kroon, 50 Lindeman, 51 Mollema, 52 Slagter, 53 Ten Dam, 54 Terpstra.
USA 55 Bookwalter, 56 Busche, 57
Duggan, 58 Euser, 59 Horner, 60
Howes, 61 Phinney, 62 Talansky, 63
Van Garderen. PORTOGALLO 64
Cardoso, 65 Costa, 66 Paulinho, 67
Pires.
NORVEGIA 68 Boasson Hagen, 69
Nordhaug, 70 Rasch. FRANCIA 71
Bouet, 72 Chavanel, 73 Coppel, 74
Delage, 75 Gallopin, 76 Jerome, 77
Roy, 78 Vichot, 79 Voeckler.
SLOVACCHIA 80 Jurco, 81 Kovac,
82 J. Sagan, 83 P. Sagan, 84 M. Velits, 85 P. Velits. GERMANIA 86 Burghardt, 87 Degenkolb, 88 Frohlinger, 89 Geschke, 90 Knees, 91 Martens, 92 Wegmann.
SVIZZERA 93 Albasini, 94 Frank,
95 Morabito, 96 Rast, 97 Schar, 98
Zaugg. COLOMBIA 99 Anacona,
100 Betancur, 101 Duarte, 102 Henao, 103 Quintana, 104 Rubiano Chavez, 105 Uran.
CANADA 106 Hesjedal, 107 Parisien, 108 Tuft, 109 Veilleux. SLOVENIA 110 Bole, 111 Bozic, 112 Brajkovic, 113 Kocjan, 114 Koren, 115
Kump, 116 Mezgec.
RUSSIA 117 Firsanov, 118 Gusev,
119 Isaichev, 120 Kolobnev, 121 Trofimov, 122 Vorganov. POLONIA 123
Golas, 124 Marczynski, 125 Marycz,
126 Morajko, 127 P.Niemiec, 128 Rutkiewicz.
ARGENTINA 129 Montenegro, 130
Moyano, 131 Muller, 132 Richeze.
SUDAFRICA 133 J. Janse, 134 R.
Janse, 135 Thomson.
GIAPPONE 136 Arashiro, 137 Beppu, 138 Doi, 139 Fukushima, 140 Hatanaka, 141 Miyazawa.
VENEZUELA 142 Gil Martinez, 143
Monsalve, 144 C. Ochoa. UCRAINA
145 Buts, 146 Grivko, 147 Kostyuk,
148 Krivtsov, 149 Polivoda, 150 Popovych.
BRASILE 151 Andriato. R. CECA
152 Barta, 153 Kadlec, 154 Konig,
155 Kozubev, 156 Kreuziger, 157 Rabon, 158 Stybar.
AUSTRIA 159 Brandle, 160 Denifl,
161 Schorn. KAZAKISTAN 162 Bazayev, 163 Dyachenko, 164 Muravyev.
ALGERIA Chaabane. NUOVA ZELANDA 166 Dean, 167 Roulston, 168
Sergent.
DANIMARCA 169 Breschel, 170 Fuglsang, 171 C. Sorensen. LITUANIA
172 Konovalovas, 173 Navardauskas, 174 Siskevicius.
MALESIA 175 Loh, 176 Rusli. LETTONIA 177 Saramotins, 178 Smukulis. ESTONIA 179 Kangert, 180 Mandri, 181 Taaramae.
HONG KONG 182 Yeung. SVEZIA
183 Kessiakoff, 184 Larsson, 185 Lovkvist. CROAZIA 186 Durasek, 187
Miholjevic, 188 Rogina.
LUSSEMBURGO 189 Didier, 190
Drucker, 191 Gastauer. SERBIA 192
Jovanovic. COSTA RICA 193 Amador. CILE 194 Oyarzun. UNGHERIA
195 Kusztor.
MOLDOVA 196 Pliuschin. BIELORUSSIA 197 Kiriyenka, 198 Kuchinski, 199 Papok. IRLANDA 200 D.
Martin, 201 McLaughlin, 202 N. Roche. AZERBAIGIAN 203 Asadov.
DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012
LA GAZZETTA SPORTIVA
33
CICLISMO MONDIALI IN OLANDA
buon sangue
Mamma Guidina
azzurra nel fondo
Elisa Longo Borghini,
20 anni, è nata
a Ornavasso (Verbania)
BETTINI
La mamma di Elisa è
Guidina Dal Sasso, 54 anni, ex
fondista azzurra (3 volte sul
podio in Coppa del Mondo, 11
volte tricolore, 3 presenze
olimpiche). Nella foto è con il
figlio Paolo, 31 anni, ciclista
pure lui: è professionista nella
Liquigas (1 vittoria nel 2006)
Longo Borghini
Un magico bronzo
che profuma di futuro
La piemontese si esalta sul Cauberg, prima di cedere a Vos e
Neylan. Podio a 20 anni: «Questa medaglia pesa quanto me»
DAL NOSTRO INVIATO
MARCO PASTONESI
VALKENBURG (Olanda)
Per Elisa. Un bronzo folgorante come l’oro, un terzo
che prelude a tanti primi, un risultato che è un premio non diviso ma moltiplicato per otto.
Elisa Longo Borghini, sul podio
dei Mondiali, donne, su strada.
E a 20 anni.
Il giudizio L’ultimo Cauberg, l’ul-
timo di otto volte 1200 metri al
5,8%, diventa il giudizio universale. Davanti, in cinque. Rachel
Neylan, australiana, lo prende
in testa: passo regolare. Marianne Vos, olandese, si trattiene
finché non ne può più, poi si lancia dall’altra parte della strada
e scava immediatamente un distacco che è un arcobaleno. Elisa chiede alle gambe di tenerle
compagnia, ma per la prima volta in quasi 130 chilometri, le
gambe scioperano. Dietro, Amber Neben, statunitense, e Anna Van der Breggen, olandese,
boccheggiano e sopravvivono.
I due chilometri e mezzo, da lì
all’arrivo, non sposteranno le
posizioni. Ed Elisa, terza, splende di gloria.
Il capolavoro Ma fin dal chilome-
tro zero la corsa è azzurra. Per
il c.t. Salvoldi, che organizza la
squadra in ruoli chiari, in compiti precisi, in comportamenti
esemplari. Per la Cantele, che si
sacrifica e attacca da lontano.
Per la Bronzini, che c’è, sempre. Per la Ratto, che negli ultimi tre giri sgobba da gregaria.
Ma anche per la Guderzo, coinvolta in un’ecatombe da cui
esce ferita ma sempre sui pedali (e concluderà senza poter
scendere da sola dalla bici: frattura composta del malleolo del
piede sinistro), e per la Cauz, la
Cecchini e la Tagliaferro, compagne d’avventura e in solidarietà. E per Elisa, che ha un imperativo: seguire la Vos. E quando l’olandese volante scatta sul
terzultimo Cauberg, la Longo
Borghini rischia di cadere per
un’inglese che le chiude la strada e poi compie il primo capolavoro, raggiungendo la Vos e le
altre cinque evase.
Il sorriso Ma il Cauberg di Elisa
comincia da lontano. Ha un anno quando i genitori — Ferdinando Longo Borghini, tecnico
responsabili dei materiali nella
Nazionale di sci di fondo, e Guidina Dal Sasso, campionessa
con gli sci stretti — la portano
di qua e di là, dalla Svizzera alla Norvegia, per la Coppa del
Mondo. Ha 3 anni e mezzo,
quando abbandona le rotelline
e raggiunge quel magico equilibrio in bicicletta. Ha 8 anni
LA GUIDA OGGI IN GARA ANCHE GLI JUNIORES
Under 23: oro a Lutsenko
Azzurri k.o. sul più bello
VALKENBURG (past.) La
squadra più vivace, più
battagliera, più presente. Ma non
è bastato fare la corsa per
vincerla, neanche per andare sul
podio. L’Italia under 23 si è
prodigata con Fedi, Cattaneo,
Bongiorno e Villella, ci ha
provato anche con Felline, ma
all’ultimo chilometro è evaporata.
E il Mondiale, nella volata di metà
gruppo (l’altra si è spezzata
sull’ultimo Cauberg), è andato al
kazako Lutsenko, che quest’anno
ha vinto una tappa al Tour de
l’Avenir e al Giro di Val d’Aosta.
«La svolta spiega il c.t. Amadori
sono stati quattro giri del
circuito a 37 all’ora. Troppo
lenti». Poi ogni tentativo di fuga,
e in ciascuno c’era almeno un
italiano, è stato soffocato. Ed è
stata tale la generosità offensiva
degli azzurri che è capitato che
quando partecipa alla prima
corsa, con i maschi, quarta all’arrivo e prima fra le bambine.
«Elisa — racconta mamma Guidina — è solare, generosa, puntigliosa, precisa, ostinata». «Elisa — aggiunge papà Ferdinando — è cresciuta a pane e
sport». «Elisa — dice mamma
Guidina — ha il dono del sorriso, ha il gusto della fatica». «Elisa — confessa papà Ferdinando — è il primo anno che non
l’alleno io. Il suo preparatore è
Paolo Slongo, della Liquigas, lo
stesso di Elia Viviani e Moreno
Moser. Perché a un certo punto, a pretendere allenamenti
più duri, un papà non basta
più».
I battiti Piemontese di Ornavasso (Verbania), Elisa parla inglese, francese, spagnolo e tedesco, corre per una squadra norvegese, studia Scienze delle comunicazioni all’Università dell’Insubria. Ha 42 battiti a riposo
e una capacità eccezionale di
accumulare acido lattico. Elisa
ha il senso della famiglia. Crede in Dio e, prima del via, prega. «Questa medaglia pesa
quanto me», «Corro sempre per
vincere, ma vincere non è tutto», «Si può battere anche la
Vos, con i pedali e attraversando il traguardo prima di lei». Elisa corre forte anche con le idee.
A 18 ANNI È SESTA
La Ratto esulta
«Mi sono anche
divertita»
Stupiti che Elisa Longo
Borghini abbia solo 20 anni?
Rossella Ratto (foto Bettini)
ne ha 18. Ed è arrivata 6ª. «E
pensare che all’inizio facevo
fatica a stare in gruppo. Sono
uscita anche fuori strada. Mi
è andata bene a essere al
posto giusto nel momento
giusto, entrare nella fuga e
poi ritrovare Elisa». Rossella
ha ceduto sul penultimo
Cauberg: «Ma ce l’ho fatta.
Perché mi sono emozionata a
stare davanti con le più forti,
ho aiutato Elisa a vincere il
bronzo e mi sono divertita».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
certi sforzi si sovrapponessero.
«Ho attaccato ha detto Felline
per cercare di portare via un
gruppetto. Il mio errore?
Prendere l’ultimo Cauberg
troppo indietro».
UNDER 23: 1. Alexey LUTSENKO
(Kaz) km 177 (11 giri) in 4.20’15",
media 40,829; 2. Coquard (Fra);
3. Van Asbroeck (Bel); 4. Houle
(Can); 5. Pibernik (Slo); 6. Rubio
Chaves (Col); 7. Bohorquez (Col);
8. Van Bilsen (Bel); 9. Wippert
(Ola); 10. Bennett (Irl); 39. Felline;
74. Villella a 25"; 96. Barbin a 36";
103. Fedi a 2’48"; 104. Bongiorno;
106. Cattaneo a 3’18".
DONNE ELITE: 1. Marianne VOS
(Ola) km 128,8 in 3.14’29", media
39,736; 2. Neylan (Aus) a 10"; 3.
Longo Borghini a 18"; 4. Neben
(Usa) a 33"; 5. Van der Breggen
(Ola) a 55"; 6. Ratto a 3’40"; 7.
Villumsen (N.Zel) a 4’37"; 8. Arndt
(Ger); 9. Johansson (Sve); 10.
Brezna Bentovska (Pol); 20.
Bronzini a 4’49"; 38. Cecchini a
4’58"; 64. Cauz a 5’39"; 73.
Tagliaferro a 6’04"; 74. Cantele;
79. Guderzo a 7’01".
JUNIORES - Oggi, prima dei pro’,
corrono gli juniores (il via alle 9,
129 km, 8 giri). L’Italia schiera:
Riccardo Donato (31), Umberto
Orsini (32), Giacomo Peroni (33),
Francesco Rosa (34), Oliviero
Troia (35) e Federico Zurlo (36).
la campionessa
MARIANNE VOS
Cannibale
come Merckx
Era scritto
Di nuovo d’oro dopo 5 argenti, nel 2012
l’olandese ha vinto tutto, Giochi compresi
DAL NOSTRO INVIATO
VALKENBURG (Olanda)
E’ la Valentina Vezzali
del ciclismo. Una fuoriclasse. E
ieri ha fatto quello che voleva.
Scattando sul terzultimo Cauberg per raggiungere, con quattro pedalate, le cinque fuggitive. Controllando la corsa, scattando ancora sull’ultimo Cauberg e tirando diritto fino al traguardo. Anzi, diritto fino a
quando uno spettatore le ha allungato una bandiera. E allora,
come una maratoneta, o una
specialista della mountain
bike, si è concessa il lusso di pedalare gli ultimi 50 metri sventolando.
Marianne Vos è la
più forte donna a
due ruote. Su
strade, pista, sentieri e prati, a tappe e in linea, da
sola e in gruppo, in
volata e per distacco. Il suo record invade la pagina di Wikipedia. Il 2012 l’ha vissuto alla
maniera cannibalesca di Eddy
Merckx: ha conquistato — solo per dirne cinque — il Mondiale di ciclocross, il GiroDonne (più 5 tappe), l’Olimpiade
di Londra, la Coppa del Mondo
e il Mondiale su strada. Ieri gli
ultimi 2500 metri da sola sono
stati una marcia trionfale: applaudita e celebrata come se
sfilasse non una ciclista, ma come se si trattasse di una Nazionale campione del mondo di
calcio.
tro casi sono state proprio le italiane (Bastianelli, Guderzo e
due volte Bronzini) a farla piangere. «Non mi ero dimenticata
le emozioni che si provano con
la maglia iridata — ha confidato la Vos —, ma dopo cinque anni d’argento è magico indossarla ancora. Quest’anno è stato
straordinario, anche se in maggio sono caduta e mi sono fratturata la clavicola, non lontano
da qui. Alla fine ho aspettato
che la velocità fosse abbastanza alta per fare la differenza.
Avere scalato il Cauberg 100
mila volte nella vita mi ha aiutato, ma giuro che ogni volta fa
male. E in cima, non bastasse,
c’era pure il vento contro». Ma
la Vos è più forte di
qualsiasi vento.
past.
Talento Marianne ha iniziato
ad andare in bici a 6 anni, imitando il fratello. Sarà stato che
all’inizio correva coi maschi, o
che non solo faceva ciclismo
ma anche pattinaggio su ghiaccio, ma quella ragazzina non finiva di stupire perché era veloce e instancabile. Con un talento così, avrebbe primeggiato anche nel tennis o nello sci nautico. Quello di ieri è stato «solo»
il suo secondo oro, perché fra il
primo di Salisburgo 2006 e
quello di Valkenburg 2012, brillano cinque argenti, e in quat-
Marianne
Vos,
25 anni
BETTINI
IL PRESIDENTE UCI
McQuaid applaude l’Italia
E chiude sull’amnistia
VALKENBURG — «Il
ciclismo a Londra è stato l’evento
più seguito: 1,5 milioni di persone
in strada per gli uomini, 1 milione
per le donne. Questo sport è
ancora popolare». Ha esordito
così Pat McQuaid, presidente
dell’Uci, nell’incontro con la
stampa. Ha lodato la federciclo
italiana per non far indossare la
maglia azzurra anche a chi è solo
citato nelle inchieste («Dal punto
di vista sportivo sostengo questa
decisione») ed è ritornato sul
caso Armstrong: «Non abbiamo
ancora ricevuto nulla dall’Usada».
E poi: «In estate avevo parlato di
una commissione verità e
riconciliazione per chiudere il
periodo nero del passato, ma il
Congresso, venerdì, ha deciso
che l’Uci si deve occupare del
presente e del futuro, per dare un
ambiente ciclistico migliore ai
giovani. E l’amnistia non è
contemplata dal codice Wada».
LA GAZZETTA SPORTIVA
34
DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012
BASKET IL PRIMO TROFEO DELLA STAGIONE
4 il Film
L’ALBO
D’ORO
Tutti i vincitori
della
Supercoppa,
che si gioca tra
la squadra
campione d’Italia
e quella che ha
vinto la Coppa
Italia (Cantù è
stata la finalista
nel 2012). Nel
2000, si giocò
con la formula
della Final Four.
S
Albo d’oro
1995 Virtus Bo
1996 Verona
1997 Treviso
1998 Fortitudo
1999 Varese
2000 Roma
2001 Treviso
2002 Treviso
2003 Cantù
2004 Siena
2005 Fortitudo
2006 Treviso
2007 Siena
2008 Siena
2009 Siena
2010 Siena
2011 Siena
2012 Cantù
S
Mvp
1995 Woolridge
(Bo)
1996
Galanda (Vr)
1997
Marconato (Tv)
1998
Abbio (Bo)
1999
Meneghin (Va)
2000
Allen (Roma)
2001
Edney (Tv)
2002
Edney (Tv)
2003
Johnson (Cantù)
2004
Vanterpool (Si)
2005
Belinelli
(Fortitudo)
2006
Goree (Tv)
2007
Stonerook (Si)
2008
McIntyre (Si)
2009
Sato (Si)
2010 McCalebb
(Si)
2011
Lavrinovic (Si)
2012
Markoishvili
(Cantù)
La partenza forte
dei campioni che
crollano nel
finale a rimbalzo
L’INIZIO MENS SANA
Eze e Sanikidze per il +11 nel primo quarto
Siena è partita bene, prendendo 11 punti di vantaggio (25-14) nel
1o quarto con 6 di Eze (nella foto LAPRESSE) e 6 di Sanikidze.
DAL NOSTRO INVIATO
LUCA CHIABOTTI
RIMINI
Il viso di Jerry Smith si
illumina quando il cronometro corre verso la sirena e lui,
l’ultimo arrivato, si ritrova in
mano il pallone della prima vittoria di Cantù dal 2003, sempre in Supercoppa. Alla quinta
finale in un anno e mezzo contro Siena, dopo tante illusioni
svanite spesso negli ultimi secondi, è giusto che sia la squadra di Anna Cremascoli e Andrea Trinchieri a interrompere il dominio della Montepaschi che durava dalla finale
scudetto del 2008, per 13 finali vinte consecutive. Ma il dato
è puramente statistico: ieri a
Rimini, in una bella partita
considerando i lavori ampiamente in corso, non c’è stata
alcuna connessione col passato ma è iniziata una nuova era
cestistica perché anche i pluricampioni di Siena hanno ricominciato da zero. Anzi, un link
c’è: Markoishvili è l’mvp della
gara.
Picasso «Manu è con noi da 4
anni — dice Trinchieri —. A
ogni Picasso che tirava fuori
sorridevo perché forse c'è una
giustizia al mondo, per un uomo che ha mostrato un attaccamento alla maglia raro per
uno straniero. La nostra società meritava di vincere un trofeo, la cosa che mi è piaciuta di
più è stata la mentalità nel secondo tempo, dopo che nel primo giocavamo non per attaccare ma sperando che succedesse qualcosa. La reazione
nella ripresa si è vista in tutte
le palle vaganti: erano bianche e non più verdi. Questo ci
ha dato sicurezza». Trinchieri
l’aveva detto: il nostro q.i., la
qualità tecnica dei nostri giocatori s’è abbassato ma abbiamo
l’atletismo e la freschezza per
correggere i molti errori in più
che faremo. Si vede negli ultimi 4’ della gara, quando la Mapooro è davanti e i canturini
sbagliano 5 azioni consecutive, due passi, un tiraccio al 24o
secondo, due entrate con la paura addosso contro una Mon-
LA SVOLTA
Brooks e Tyus dominano a rimbalzo
Cantù ha recuperato nel 2o quarto e nell’ultimo ha vinto con 16
rimbalzi (Siena 8), 9 offensivi con Brooks (4, nella foto) e Tyus (3).
Super
novità
La Supercoppa
cambia storia
Adesso c’è Cantù
Siena battuta dopo 13 finali consecutive
vinte in Italia. Markoishvili miglior giocatore
CANTÙ
SIENA
80
73
(16-25, 37-42; 59-57)
MAPOORO CANTÙ: Smith 14 (0/6, 3/5), Aradori 4 (2/10, 0/1), Markoishvili 15 (2/5, 3/5),
Leunen 4 (1/3, 0/1), Cusin 6 (3/5); Mazzarino 3 (1/3 da 3), Brooks 11 (4/9, 1/2), Tyus
18 (7/9), Tabu 5 (1/3, 1/1). N.e.: Kudlacek,
Abass, Casella. All.: Trinchieri.
MONTEPASCHI SIENA: Brown 18 (4/8, 2/8),
Janning 2 (1/2, 0/3), Moss 10 (3/7, 1/4), Sanikidze 17 (5/6, 0/2), Eze 8 (4/5); Kasun 2
(1/1), Carraretto 3 (1/2 da 3), Rasic (0/1 da
3), Kangur 3 (1/1), Ress 3 (0/1, 1/2), Hackett 7 (2/4). N.e.: Lechthaler. All.: Banchi.
ARBITRI: Cicoria, Paternicò, Chiari.
NOTE - T.l.: Can 13/16, Sie 16/23. Rim.:
Can 37 (Brooks 7), Sie 37 (Sanikidze 16).
Ass.: Can 18 (Smith 9), Sie 12 (Hackett 5).
Progr.: 5’ 4-9, 15’ 26-31, 25’ 46-46, 35’
69-66. Spett: 4421.
tepaschi ormai poco lucida
per lo scadente apporto della
panchina. Nelle vite precedenti, i pluricampioni avrebbero
azzannato alla giugulare gli
avversari, stavolta i rimbalzi
in attacco di Brooks, la potenza di Tyus (che su un pick and
roll con Tabu chiude una secca di 3’ con la schiacciata del
75-71 a 55" dalla fine), la forza di Smith, che fa 4/4 dalla
lunetta negli ultimi 31", la difesa fisica permette a Cantù di
alzare meritatamente la coppa.
Differenza La partita si decide
psicologicamente nel secondo
quarto: Siena parte benissimo, segna 25 punti in 10’ e sotto canestro Eze e Sanikidze tolgono ogni visuale agli avversari. Ma cova già la differenza sostanziale con l’epopea dei sei
scudetti: quando Banchi deve
ruotare i titolari, anche per il
veloce 2o fallo di Eze, con Kasun e Kangur sotto canestro,
Siena subisce il 10-1 che annacqua il veloce +11. Alla fine, a parte Hackett, la produzione della panchina è modesta. Una volta cambi come Lavrinovic, Zisis, Kaukenas decidevano le partite.
La crescita Jerry Smith, intanto, non capisce quello che sta
succedendo: non tira, non penetra, non fa nulla. Succede a
chi arriva nel nostro basket
per la prima volta. Per fortuna
di Cantù c’è Tabu. All’intervallo Trinchieri deve dirgli qualcosa, tipo che uno così non gli
serve. E nella ripresa si scioglie, assecondando il partitone di Markoishvili e la crescita
impetuosa di Brooks e Tyus.
Brown, interessante, e Sanikidze, a tratti strepitoso, tengono a galla Siena ma, paura finale a parte, Cantù a quel pun-
Una schiacciata
di Alex Tyus,
24enne ala
pivot di 2.05, 18
punti in 19’.
Statunitense,
ha passaporto
di Israele, con
cui ha giocato
le qualificazioni
all’Europeo
CIAMILLO
to è superiore. «Nel secondo
tempo ho cercato di ridurre al
massimo le rotazioni — dice
Banchi — è stato un tentativo
di dare più certezze possibili
alla squadra e semplificare la
lettura della gara. Mi soddisfa
la quantità, meno la qualità
della gara. Per la storia e vissuto di questa squadra è stato importante essere qua, lo sarà ancora di più esserci tra un anno.
Eze è stato il giocatore chiave:
il secondo fallo ci ha costretto
a toglierlo, quando è rientrato
a inizio terzo periodo si è visto
che è inattivo da 14 mesi». Si è
chiusa un’epoca, ma non bisogna sottovalutare Siena. Non
è finita, è solo all’inizio.
(ha collaborato
Giuseppe Nigro)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
IL COMMENTO
A PAGINA
19
o
LA NUOVA STAGIONE IL PRESIDENTE CONI UFFICIALMENTE CANDIDATO UNICO ALLA FIP. TV: SABATO NON PIACE A NESSUNO. ALL STAR GAME: NON CI SARÀ LA NAZIONALE
Petrucci e sponsor ci sono, i problemi pure
Beko, azienda di elettrodomestici, che ha debuttato a Rimini
come sponsor della serie A e degli eventi di Lega. Un messaggio di speranza in un momento
critico.
RIMINI
(chiabo) Il tempismo di
Gianni Petrucci è proverbiale.
Il presidente del Coni ha incontrato ieri a Rimini i presidenti
dei comitati regionali della Fip
e ora è anche ufficialmente il
candidato (unico) alla guida
della Federazione per il prossimo quadriennio nel giorno in
cui, in tempi difficili per economia e sponsor, la pallacanestro
ha presentato due nuovi partner, la «A come A», società di
gestione del risparmio il cui
marchio comparirà sulle maglie degli arbitri per le prossime due stagioni (con lo slogan
«Dalla parte delle regole») e la
Meneghin e la maglia degli arbitri
La tv I complicati rapporti tra
basket e televisione hanno vissuto un nuovo atto col ritorno
dell’anticipo del sabato pomeriggio su La7d, inviso a tutti. È
l’ultimo strascico di un contratto che non ha mai funzionato
tra Lega e La7 che, visti i cattivi
ascolti (anche per il rifiuto delle squadre di Eurolega di anticipare le loro gare) aveva spostato le partite sul canale digitale,
cosa non prevista dall’accordo.
Nel tira e molla delle inadem-
pienze, si era trovato un ripiego: la partita su La7d la domenica a mezzogiorno in simulcast
con SportItalia. Un nonsense televisivo che avrebbe però portato dei soldi alla Lega come supplemento di contratto (cioè indennizzo). Ma le due emittenti
non si sono messe d’accordo e
si è tornati al passato. La situazione tivù è complicata anche
dal fatto che, causa Eurolega,
molte big giocheranno il lunedì
sera: la Rai ha i diritti, di prima
scelta, ma per una sola gara la
settimana quindi al momento
non può trasmettere, per legge,
le gare del lunedì se non rinuncia a quelle della domenica. Un
altro pasticcio.
Gazzetta.it
RIGUARDA IL MEGLIO
DELLA SUPERCOPPA
E LE INTERVISTE
La sfida Siena-Cantù
che ha assegnato la
Supercoppa italiana potrete
rivederla in video su
GazzettaTv, la sezione di
Gazzetta.it, cliccando sugli
highlights della partita. E ci
saranno anche le interviste
con i protagonisti sul
campo. E dalla prossima
settimana anche le partite
di serie A in video.
All Star A questo si aggiunge la
zappa sui piedi che la pallacanestro si sta dando con l’annunciata rinuncia della Nazionale all’All Star Game. Problemi di data: il 16 dicembre non ci sarebbe lo spazio per fare un vero raduno pre partita e il c.t. Pianigiani è impegnato in Turchia.
L’alternativa è un All Star Europa-America o qualcosa del genere: considerati gli sforzi fatti
negli ultimi due anni per far rivivere, con successo, l’unico
evento degli azzurri durante
l’anno, la non partecipazione
dell’Italia è un autogol. Crediamo che il basket di oggi non possa permettersi di rinunciare a
un evento di successo come i
club potrebbero, per facilitare i
contratti televisivi con partite
migliori, accettare di giocare
una tantum due gare in 48 ore.
Qualcuno farà il primo passo?
© RIPRODUZIONE RISERVATA
DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012
LA GAZZETTA SPORTIVA
35
4
MARTEDÌ
EUROPA
Con la
Supercoppa, si
è aperta
ufficialmente la
stagione. I
prossimi
appuntamenti in
Italia ed Europa.
S
S
PRE CAMPIONATO
Bologna chiude vincendo in Turchia
Vitali junior 22 punti, Moraschini 19
(l.z.-g.s.) Torneo Lepore
ad Avellino: Roma-Caserta
74-58 (Datome 20, Lorant e
Czyz 14; Wise 13, Michelori 12);
Avellino-Brindisi 74-62
(Richardson 13, Mavreides 11;
Robinson 12, Viggiano e Ndoja
10). Torneo in Turchia:
Bologna-Lokomotiv Kuban
89-62 (M. Vitali 22, Moraschini
19); venerdì Galatasaray-Virtus
Bologna 76-74 (Hasbrouck 22,
Gigli e Smith 16), assenti Poeta
e Minard. Torneo Città di
Sassari: Dinamo-Venezia
107–105 d.t.s. (Thornton 25, D.
Diener 22 T. Diener 18; Clark
23, Zoroski 20, Diawara 19);
Cremona–Dnipro Azot (Ucr)
72–58 (Jackson 26, Harris 20).
Memorial Bandinelli a Osimo:
Biella-Pesaro 88-82 dts
(Robinson 21, Brackins 19;
Barbour 25, Cavaliero 14).
Venerdì a Vitoria:
Vitoria-Milano 77-75
(Bourousis 25, Fotsis 12, Melli
12), a riposo Hendrix (schiena).
IN SPAGNA (pe.m.) Oggi a
Saragozza finale di
Supercoppa tra Barcellona e
Real Madrid. Risultati e
marcatori delle semifinali:
Barcellona-Valencia 77-63
(Mickeal 15, Tomic 12, Jawai 11;
Faverani 14, Martínez 13); Real
Madrid-Saragozza 72-64
(Mirotic 14 e 11 rimbalzi, Llull 13;
Rudez 17).
Mercoledì
Serie A
La prima
giornata si
gioca domenica
30. Mercoledì
26 anticipo della
seconda
giornata
Siena-Brindisi
per gli impegni
della Mens Sana
negli Stati Uniti
dal 7 al 9
ottobre.
S
Italia
e Nba
Domenica 7
ottobre a
Milano, i Boston
Celtics
giocheranno
contro l’Olimpia.
Due partite negli
Stati Uniti per
Siena: sabato 6
ottobre a San
Antonio, lunedì
8 a Cleveland.
Cantù con la Supercoppa, trofeo vinto dai brianzoli nel 2003 battendo Treviso dove giocava (poco) il 16enne Markoishvili CIAMILLO
Smith, Tyus, Brooks
I tre tenori brianzoli
Il play: «Sono nato con la palla in mano». Il saltatore:
«Una dote innata». L’ala: «Cresciutissimo in LegaDue»
DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA TOSI
RIMINI
Lo studente, l’ebreo e il filosofo. Sono i tre neri di Cantù
che coach Trinchieri e il g.m.
Arrigoni hanno pescato in tutte le latitudini cambiando volto alla squadra e rilanciando il
black power alla brianzola. Jerry Smith, Alex Tyus e Jeffrey
Brooks hanno in comune molta gavetta prima di vincere questa Supercoppa.
Pitino Smith è il più vecchio (si
fa per dire, ha 25 anni) dei tre,
la sua storia di playmaker è recente perché al college di Louisville giocava poco e solo come
guardia: «Sono nato con la palla in mano — dice — ma solo
negli ultimi anni ho trovato la
mia dimensione. Ho avuto
grandi coach che mi hanno cresciuto un passo per volta. Il
mio è stato mio padre che mi
portava al campo tutti i giorni
a Milwaukee dove sono nato.
Al college ho avuto Rick Pitino
che non mi vedeva come play
ma mi ha insegnato ad avere
cura di me come futuro professionista. Poi nella D-League ho
incontrato Bob McKinney, ex
allenatore in Nba, che mi ha
spinto a giocare come regista.
Adesso sono a Cantù per com-
esplosiva. Muove i piedi come
se ballasse il tip tap, passi veloci e brevi poi salta e affonda la
schiacciate (cinque contro Siena). «La velocità vicino a canestro è sempre stata la mia qualità principale, diciamo una dote innata che mi serve per battere sul tempo avversari più alti e grossi di me» sorride il
24enne centro nativo di St.
Louis che al college di Florida
ha abbracciato insieme alla
moglie di origini italiane la religione ebraica e per questo si è
guadagnato un contratto in
Israele nel piccolo Hapoel
Ashdod insieme alla convocazione in Nazionale. «Dopo questa coppa, dobbiamo puntare
un obiettivo alla volta a cominciare dalla qualificazione in Eurolega. Contro Siena non ci siamo fatti influenzare dal ruolino di successi dei nostri avversari, ognuno di noi era concentrato per giocare al meglio».
A ogni
«Picasso»
che
Markoishvili
tirava fuori
sorridevo
perché c'e
una giustizia
al mondo. Ha
mostrato un
attaccamento alla maglia
raro per uno
straniero
Filosofo Jeffrey Brooks è il più
giovane (23 anni) ed è l’unico
A. TRINCHIERI
dei tre a vantare un’esperienza
italiana. L’anno passato ha fatto benissimo a Jesi coi suoi movimenti da vecchia scuola. Anche il suo look con le basette
lunghe evoca l’America vintage e il suo gioco fisico ricorda
quello di Maurice Lucas, stella
di Portland anni 70. «Sono di
Louisville, la città di Cassius
Clay, ma non amo la boxe preferisco la filosofia, soprattutto
quella dei classici greci come
Aristotele e Platone, infatti mi
sono laureato in arte e scienze.
Se volete, sono anche un intellettuale — ride divertito —. La
stagione in LegaDue è stata importantissima per la mia carriera perché mi ha fatto crescere
fuori dagli Usa. Adesso punto
a diventare un giocatore importante per Cantù, una squadra con un grande spogliatoio
e un ottimo coach che dimostra di avere fiducia in me». Andrea Trinchieri se li mangia
con gli occhi: «Smith ha una
bella faccia e mani forti, inoltre come difensore è molto ostico. Tyus ci dà energia e sopperisce alla scelta di non puntare
sui lunghi di 2.15. Brooks è un
talento immenso, non solo sotto il profilo atletico, ha un tocco sopraffino, un giocatore
con un grandissimo potenziale
da esplorare».
ALLENATORE CANTÙ
© RIPRODUZIONE RISERVATA
pletare la mia crescita e giocare al più alto livello. Questa vittoria dimostra che possiamo
competere per vincere qualunque trofeo e ci dà una grande
spinta in vista del preliminare
di Eurolega».
Tip tap Tyus ha una verticalità
d
lafrase
DEL GIORNO
Martedì
Eurolega
Martedì a Desio
iniziano i
preliminari di
Eurolega. Nei
quarti di finale,
Cantù gioca
contro i bulgari
del Lukoil Sofia.
Gli altri
accoppiamenti
sono: Kazan
(Rus)-Ulm (Ger);
Le Mans
(Fra)-Donetsk
(Ucr); Nymburk
(R.
Ceca)-Ostenda
(Bel), vincente
contro Cantù o
Sofia. Giovedì
semifinali,
venerdì finale.
Chi vince la
finale gioca
l’Eurolega
(stagione
regolare dall’11
ottobre), le altre
in Eurocup
(prima giornata
7 novembre).
le Pagelle
di CHIABO
OCCHIO A TYUS: SE SI COORDINA È INARRESTABILE. SANIKIDZE IN ASSOLUTO È IL MIGLIORE IN CAMPO
BROOKS 7
Tenero e spesso sgridato ma
potenzialmente grande giocatore.
Si vede coi 5 rimbalzi offensivi
decisivi, 4 nell’ultimo quarto.
CANTÙ
SMITH 7.5
Primo tempo da incubo a parte 6
assist, poi 14 punti nella ripresa, 8
nell’ultimo quarto compresi i liberi
decisivi.
h
TYUS 7.5
Fa 18 punti e non te ne accorgi...
Fondamentali e senso della difesa
così così (nonostante i 3 recuperi),
esplosività massima: se si
coordina, schiaccia ed è
inarrestabile.
IL MIGLIORE
7,5 MARKOISHVILI
Votato miglior giocatore della
partita. E’ l’uomo che, con Tabu,
riporta Cantù in corsa nel 2o
quarto e che le dà il coraggio del
sorpasso nel terzo.
TABU 6.5
Decisivo nel secondo quarto nel
risalire da 11. Poi si perde un po’,
ma positivo.
ARADORI 6
Di stima. Brutta partita, non gli
entra un tiro, ma per lui
psicologicamente era dura. Ma
non molla. S’è tolto il peso.
LEUNEN 6
Non si vede se non nell’ultimo
rimbalzo della staffa: ma i quintetti
con lui hanno vinto di 16 punti...
MAZZARINO 6
Una tripla importante sul 9 nella
prima parte.
Manuchar Markoishvili, 25 anni CIAM
CUSIN 6
Peccato le 4 palle perse, partita
solida, alla Cusin...
terzo quarto chiude anche con 6
falli subiti. Ha segnato anche una
tripla, annullata, nel momento più
duro di Siena sul 5.
SIENA
KASUN 4.5
Gioca solo 6’, 2 palle perse.
KANGUR 4.5
In campo solo 4’, due palle perse.
BROWN 7
Sarebbe molto di più se non
avesse perso 7 palloni che per un
play sono troppi... C’è lui nei
momenti migliori si Siena.
RESS 5.5
Mette una tripla, ma in 14’ non è
decisivo come siamo abituati a
vedere.
EZE 6
Inizia alla stragrande (8 punti, 4
rimbalzi nei primi 12’) poi si ferma.
JANNING 5.5
Preferito a Kemp nel turnover, gli
entra poco o nulla ma è in campo
nel momento migliore di Siena.
CARRARETTO 6
In campo solo 4’, gioca bene ma
non è giudicabile.
HACKETT 6.5
Nel terzo quarto è l’uomo chiave di
Siena, quello che cerca di opporsi
all’onda canturina. Segna il 2 a 49"
dalla fine.
RASIC 5
Anche lui, solo 5’ senza fare nulla
se non una persa.
h
IL MIGLIORE
8 SANIKIDZE
Il migliore in campo, doppia doppia
(13+12 rimbalzi) già alla fine del
Viktor Sanikidze, 26 anni CIAMILLO
MOSS 6
Parte molto bene, è solido in difesa
ma poi soffre Markoishvili. Anche 6
rimbalzi ma tre palle perse.
LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012
www.igieco.it Numero Verde 800-218715
36
Leggerissime, impermeabili, traspiranti. Le calzature IGI&CO
ti accompagneranno nella tua avventura quotidiana, adattandosi
a qualsiasi condizione climatica e ambientale.
Al lavoro o nel tempo libero, in casa o in ufficio, con le tue IGI&CO
potrai muoverti in libertà con lo stile di chi è... sportivo dentro.
DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012
ATLETICA SFOGO DEL CAMPIONE PARALIMPICO
LA GAZZETTA SPORTIVA
37
PALLAVOLO ELEZIONI FIVB
Zanardi discriminato
«Rifiutato da New York»
La maratona ha posto minimi al contrario per impoverire la
prova di handbike: «Assurdo: per loro sono troppo veloce»
ANDREA BUONGIOVANNI
IERI A MANHATTAN
Quinta Strada
Il miglio è di
Centrowitz
Stavolta la discriminazione è bella e buona. E non è un
fatto di pietismo. Arriva dritta
dal mondo dello sport. Anzi,
dalla maratona di New York,
che di quel mondo — per la sua
popolarità — è una delle espressioni massime. E’ a carico di atleti di vertice disabili, di coloro
che volano in handbike, la categoria a cui appartiene Alex Zanardi. Il 46enne bolognese, in
Central Park nel 2011 vincitore
col record della gara migliorato
di quasi 4’ (1h13’58"), il 4 novembre, contro la sua volontà,
non potrà essere al via dei 42
km della Grande Mela.
Minimi opposti «L’ho saputo un
paio di settimane fa all’Olimpiade di Londra — spiega Alex,
che ai Giochi ha vinto due ori
individuali e un bronzo in staffetta —: la mia iscrizione è stata rifiutata. Con motivazioni
che mi paiono un po’ assurde.
Si sono inventati i minimi al
contrario. Senza fornire dettagli, mi hanno detto che per partecipare, su richiesta del sindaco Bloomberg, occorre avere
un personale superiore all’1h25’00"». Sì, superiore. Alex,
da Treviso 2011, vanta un
1h03’01". «Così facendo trasformano la gara in una prova amatoriale — sostiene — indegna
di New York. Le ragioni posso
solo supporle e immagino siano legate all’incolumità dei partecipanti. E’ vero, si va molto rapidi, soprattutto nelle discese
dai ponti. Ma non è un problema dei migliori: tutti in quei
frangenti andiamo a oltre 60 al-
(d.m.) A Matt
Centrowitz il miglio della 5ª
Strada in volata su Bernard
Lagat e l’argento olimpico dei
1500 Leonel Manzano.
Uomini: Centrowitz 3’52"4;
Lagat 3’52"9; Manzano
3’53"1. Donne: Martinez
4’24"2; Pierce 4’24"9;
England (Gb) 4’26"0.
MEZZA UDINE (d.m., m.m)
Attesi come sempre tempi
veloci oggi alla mezza di
Udine. Tra gli uomini il
keniano Evans Cheruyiot e
l’etiope Deriba Merga (con
Stefano Scaini), tra le donne
Georgina Rono e Ayale Girma
(con Fatna Maraoiu e Bruna
Genovese). Mezze anche a
Torino col keniano Kiprop
Limo e i fratelli Dematteis e a
Isola di Albarella (Ro) con
Bourifa e Goffi.
Il vittorioso arrivo di Alex Zanardi, 46 anni, nell’edizione 2011 COLOMBO
«Per partecipare
occorre più di
1h25’, io ho un
personale di
1h03’: ci temono»
ciazione onlus che opera parallelamente alla maratona, al
montepremi che, se confrontato agli altri, è ben modesto. Peraltro i 500 dollari che ho vinto
l’anno scorso non li ho mai ricevuti».
Il futuro Zanardi avanza anche
l’ora. La differenza si fa in salita. Piuttosto credo che agli organizzatori della gara handbike,
da sempre, interessi poco. Lo si
intuisce da tanti aspetti: dall’obbligatoria affiliazione a un’asso-
un sospetto: «Credo temano
che la nostra disciplina, che sta
ottenendo grandi successi, possa un po’ oscurare quella degli
atleti in carrozzina, a New York
da sempre molto sentita — dice
—. Certo è un peccato, soprattutto in un momento come questo. Peccato non sfruttare un’occasione come New York. Spero
ancora in un ripensamento».
Alex certo non si ferma: il 15 ottobre parteciperà alla Granfondo Campagnolo, il 28 (in una
veste da definirsi) alla maratona di Venezia e il 25 novembre,
probabilmente, a quella di Firenze. Intanto lunedì 1˚ ottobre debutterà su Rai3 come conduttore di «Sfide».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
SOCIETARI A MODENA LA FINALE ORO
DOPO IL DOPING
Squilli Puccini e Levorato
Riccardi e Audacia ok
Schwazer
adesso si dà
all’università
Il toscano a 77.24
nel giavellotto, alla
veneta i 100 in
11"72. Milanesi e
romane per il bis
MODENA
(m.m.) A Modena, dopo
la 1ª giornata della finale Oro,
comandano i campioni uscenti
della Riccardi Milano (uomini)
e dell’Audacia Roma (donne).
In luce il giavellottista Giacomo Puccini che, con 77.24, centra la decima prestazione italiana di sempre e Manuela Levorato che, alla terza uscita stagionale, vince i 100 in 11"73. Nel
triplo Daniele Greco si limita a
un 16.04 per poi correre l’ultima frazione di 4x100 per l’Atletica Vomano. Intanto le escluse
Sport Club Catania e Libertas
Catania hanno diffidato la Fidal a dare inizio alla rassegna
perché oggetto di sanzione cautelare (sospensione affiliazione) «non prevista dalla legge,
nè dal regolamento giustizia,
nè dall’ordinamento sportivo».
Uomini. 100 (-0.8): Tumi 10"40; Cerutti
10"42. 400: Juarez 47"50; L. Valentini
47"51. 1500: Elaloiani (Mar) 3’53"87; Abdikadar 3’53"94. 110 hs (-0.6): Fofana
14"06; Devarti 14"37. 3000 sp: Chatbi
8’43"23. Asta: Boni 5.20; Rubbiani
5.00. Triplo: Greco 16.04 (+0.2); Buscella 16.02 (+0.3). Disco: Apolloni 57.14.
Giavellotto: Puccini 77,24; Bertolini
74.35. Marcia 10 km: Adragna
42’41"23; Macchia 43’26"68. 4x100:
Riccardi (Dentali, Marani, Tortu, Cerutti) 40"93; Cariri 41"15. Classifica: Riccardi 112.5; Cariri 90; Fratellanza 80.5;
Fi Marathon 76; Bruni 75.5; Pro Sesto
72.5; Assindustria 71; Atl. Vicentina 70;
C. Torri 68.5; Cus Ge 65; Atl. Bg 54.5.
Donne. 100 (+0.4): Levorato 11"73; Amidei 11"93; Milani 12"15 (+1.5). 400: Battaglia 55"64. 1500: Pinna 4’22"92. 100 hs
(+0.2): Borsi 13"24; Balduchelli 13"73.
3000 sp: Paterlini 10’40"75. Alto: Meuti
1.81; Vallortigara 1.78; Capponcelli 1.78.
Triplo: Derkach 13.46 (-0.2); C. Pacchetti 13.23 (+1.1). Peso: Nicoletti 15.78.
Martello: Magni 63.11; Mariani 62.38.
Marcia 5 km: Di Vincenzo 23’14"23.
4x100: Audacia (Derkach, Battaglia,
Borsi, Draisci) 46"01. Classifica: Audacia 103; Camelot 85.5; Atl. Bs 80.5; Cus
To 76; Cus Pr 72.5; Cariri 72.5; Fanfulla
69; Valsugana 67; Assindustria 62; Cus
Pi 56; Cus Ca 53; Atl. Bg 53.
Argento: Gentili e Trost ok
CAMPI BISENZIO (Fi) — Nella finale Argento di Campi Bisenzio, 53"55 sui 400
di Manuela Gentili (personale) e 1.86 in
alto di Alessia Trost. Uomini. 100
(+1.4): Da Canal 10"64. 110 hs (+1.2): Dal
Molin 13"91. Disco: Faloci 54.66. Giavellotto: Gottardo 68.61. Classifica:
Manuela Levorato, 35 anni COLOMBO
Biotekna 92; Enterprise Bn 84.50; Avis
Mc 75. Donne. 100 (-0.8): Tomasini
12"02. 400: Gentili 53"55; Bonfanti
53"70. Alto: Trost 1.86. Triplo: La Mantia 13.84 (-1.2). Marcia km 5: Giorgi
22’42"64. Classifica: Cus Pa 86.5;
S&S Bn 86; Brugnera 83.
A-1 E A-2 (d.m.) A Fermo (Ap), finale di
A-1. Uomini. 400: Haliti 48"15. Asta:
D’Orio 5.00. Donne. 100 (-0.9): Siragusa
(j) 12"03. Martello: Salis 65.74. A Orvieto (Tr), finale di A-2. Uomini. 100 (-1.2):
Obou 10"67. 400: Galletti 47"87. Marcia
5 km: Stano 21’46"72. Donne. Marcia 5
km: Trapletti 23’43"90.
BOLZANO — Il «nuovo»
Alex Schwazer si dà agli studi, Il
marciatore azzurro escluso
dall’Olimpiade di Londra per
positività all’antidoping (Epo), si
è iscritto all’università di
Innsbruck, in Austria. «Per
come conosco Alex, di sicuro
porterà a termine questa sfida»
racconta la mamma Maria Luise
Schwazer alla Tageszeitung,
quotidiano sudtirolese in lingua
tedesca, che titola: «Dottor
Schwazer». L’altoatesino
avrebbe voluto frequentare il
corso di Turismo della Libera
Università di Bolzano a Brunico,
ma le iscrizioni erano chiuse da
tempo. Per questo ha optato
per l’Università di Innsbruck,
dove si è iscritto al corso
triennale di Management e
Turismo presso il Management
Center Mci. Alex — scrive la
Tageszeitung — per il momento
non ha deciso se farà il
pendolare, visto che Calice
dista da Innsbruck solo una
settantina di chilometri, oppure
se prenderà un appartamento
nel capoluogo tirolese.
Prosegue intanto l’inchiesta
della Procura di Bolzano a suo
carico, dopo l’annuncio della
positività del 6 agosto, a cinque
giorni dalla 50 km londinese
dove avrebbe dovuto difendere
l’oro vinto a Pechino.
Esulta il brasiliano Ary Graça, 70 anni, quarto presidente della Fivb
La federazione
internazionale
affidata a Graça
Il brasiliano scongiura il ballottaggio
«Il volley ha scelto la rivoluzione»
Il brasiliano Ary Graça
(70 anni) è il quarto presidente della Federazione internazionale di pallavolo. Ma Ary
Graça (in patria c’è qualche polemica perché lui sommava anche la carica di numero uno
della federazione brasiliana oltre a quella di presidente della
Confederazione sudamericana, che lascerà) ad Anaheim
(in California) ha conquistato
l’elezione per un voto soltanto, nonostante fosse il grande
favorito della vigilia. Avendo
sommato 103 voti su 205, con
appena un voto in meno sarebbe andato al ballottaggio e
non si sa con quale esisto. Visto che il padrone di casa —
cioè Doug Beal — già giocatore, poi allenatore campione
olimpico e quindi tecnico della Mediolanum targata Berlusconi (nei primi Anni 90) è arrivato a quota 86 e il terzo candidato, l’australiano, Chris
Schacht, si è fermato a 15 consensi.
Accordi Il ballottaggio (solo
Ary Graça e Beal) avrebbe potuto riaprire i giochi, ma gli ultimi accordi politici hanno fatto sì che il dirigente brasiliano
(è il primo ad arrivare a presidente di una federazione mondiale) s’imponesse al primo
turno, chiudendo ogni discorso. «Penso che la Fivb abbia fatto una rivoluzione — ha detto
subito dopo l’elezione —: 220
teste pensano meglio di una di
un cosidetto dittatore (riferimento al passato presidente
Acosta?, ndr) che alla vigilia
delle elezioni aveva spedito
una pesante lettera di accusa
alla Fivb, elencando gli errori
sommati fra il 2008 a oggi,
ndr)».
Italiano L’italiano Renato Are-
na è stato eletto nel Consiglio
di amministrazione della Fivb
(composto da 31 membri),
mentre Carlo Magri (numero
1 della Fipav) in quanto presidente del Paese che organizzerà i prossimi Mondiali (assieme alla Polonia nel maschile)
farà parte del Comitato Esecutivo insieme ad altri 11 membri. In questa occasione, Magri ha anche firmato l’accordo
definitivo per disputare in Italia il torneo iridato femminile,
nel 2014.
g.l.p.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Taccuino
TEST PRE CAMPIONATO
Trento batte Cuneo
in quattro set
(ni.ba.) Trento contro Cuneo è una
partita valsa negli ultimi anni coppe
e scudetti. Ieri sera, invece, a Firen
ze ha rappresentato una prestigio
sa amichevole pre campionato
che ha visto l’Itas Diatec superare
la Bre Banca Lannutti dei freschi
ex Sokolov e Della Lunga. Per la
squadra di Stoytchev un successo
in quattro set con parziali di 19 25,
25 20, 25 15, 25 18. Ai piemontesi
non bastano i 22 punti del contro
mano bulgaro, anche perché dall’al
tra parte della rete c’è un altro bul
garo molto efficace in battuta ed
attacco. Ovvero quel Kaziyski auto
re di 18 punti, 14 invece per Stokr:
Cuneo ha faticato di più in ricezio
ne ed attacco mentre i 12 muri dei
ragazzi di Piazza non bastano ad ar
ginare la palla alta trentina.
ALTRE AMICHEVOLI
Macerata passa
a Ravenna
(m.g. f.c) Macerata vince 3 0
(25 19, 25 23, 25 13) a Ravenna.
Assenti Savani (precauzionale) rile
vato da Kovar e il ravennate Roo
ney, infortunato. Zaytsev 18 punti,
Stankovic5 muri. A Verona: Mar
mi Lanza batte Monza 3 0 3 0
(25 16, 25 23, 25 17), con 19 punti
di Gavotto. A Corigliano: Latina
prima finalista del Torneo Caffè
Aiello: 3 2 alla Callipo Vibo Valen
tia. (25 11, 22 25, 20 25, 25 20,
16 14) A Patti (Me) Sicilia Volley
show: Brolo Matera 3 1 (23 25,
25 19, 25 20, 25 18). Ad Ortona:
Sieco Ortona Potenza Picena 1 3
(22 25, 24 26, 18 25, 25 23).
DONNE
Villa Cortese va
(m.l. r.pu.) Nel femminile a Castel
lanza l’Asystel Villa Cortese ha bat
tuto Icos Crema 3 1 (2 25, 22 25,
25 22, 25 23) con 16 punti di Cate
rina Bosetti e per Crema 18 della
Matuszkova.
ITALIANI IN RUSSIA
Kazan e Novy ok
(a.a.) Prima fase. Nel Gruppo A lo
Zenit Kazan di Valerio Vermiglio
chiude a 17 punti davanti a Oren
burg (15) Nizhny Novgorod del tatti
co Alessandro Piroli (15). Nel B vin
ce Novyi Urengoy di Fefé De Giorgi
(23). Il C si chiude oggi, Odintsovo
di Santilli e Totolo primo a 17. Nel D
tra Surgut e Novosibinsk del vice
allenatore Nicola Giolito a 18. Nell’ E
vince la Dinamo Krasnodar (prepa
ratore atletico Francesco Marchi
ni) con 19 punti, davanti a Ural Ufa
di Angiolino Frigoni e Massimiliano
Giaccardi a 15.
VERSO L’A-1
Derby perugino
(an.me.) Oggi al PalaEvangelisti di
Perugia si anticipa in amichevole
una sfida del prossimo campiona
to di A 1: alle 17.30 si gioca il derby
umbro Sir Safety Perugia Vivi Alto
tevere San Giustino.
38
LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012
TIRO A VOLO FINALI A MARIBOR
ARCO ASSOLUTI A CHERASCO
Jessica seconda 4 Gli arcieri d’oro
e
la
festa
tricolore
Niente Coppa-bis
Frangilli a segno
IANNOTTI
QUINTA
La Rossi cede di un piattello alla finlandese
Makela ma s’accontenta: «Il massimo, qui»
DAL NOSTRO INVIATO
MARIO SALVINI
MARIBOR (Slovenia)
A un piattello dalla Coppa, ma sempre lì. In uno sport
«che non è i 200 metri di Bolt o i
100 farfalla di Phelps: qui non
conta avere un tempo nelle
gambe o nelle braccia. Qui bisogna sbagliare meno degli altri.
Ed è un attimo: a volte ci riesci,
altre no». Parole e pensieri di
Jessica Rossi, 20 anni, campionessa olimpica. Che ieri in Slovenia ha abbandonato la sfera
di cristallo conquistata un anno
fa negli Emirati Arabi, ma senza scendere dal podio. Scalando cioè di un solo gradino, da
quello più alto al secondo. Come a dire che tra le migliori lei
c’è sempre. Considerando Olimpiade, Mondiali, Europei e Finali di Coppe del Mondo, tra il
2009 e il 2012 ci sono stati 12
podi disponibili: lei è salita su
8. Nel tiro a volo è una cosa pazzesca. Se poi consideriamo che
Jessica ha 20 anni, c’è da restare sbalorditi.
Il massimo Eppure lei osserva
ironica: «Adesso qualcuno dirà
che è troppo poco esser arrivata seconda». Consapevole che il
suo favoloso 99/100 di Londra
ha abituato troppo bene tutti,
soprattutto quelli che non hanno molta idea di come funzioni
questo sport. «I piattelli si sbagliano. E’ vero che tutto il dopo-Olimpiade ha allentato la
Jessica Rossi, 20 anni, campionessa olimpica e iridata, vinse la Coppa 2011
tensione e ho avuto meno tempo per allenarmi, ma non sono
arrivata qui impreparata. Ho
dato il massimo, e il massimo
oggi era questo». Come se arrivare a un solo piattello dalla
Coppa sia un risultato di cui giustificarsi. Tanto più che a precederla è stata Satu Makela-Nummela, finlandese e pure lei olimpionica, a Pechino. Una che ha
2 anni più di Jessica e che nel
2009, su questo stesso campo,
quando la ragazzina italiana
stupì tutti vincendo il Mondiale, lei, di bronzo, le corse incontro per stringerle la mano. Quasi a darle un’investitura.
Rimonta Nemmeno la rimonta
mancata ha innervosito Jessy.
In finale ha commesso 4 errori,
a 7 piattelli dalla fine era terza,
a -3 dalla Makela-Nummela e a
-2 dalla tedesca Beckmann. Da
lì in poi l’azzurra non ha più sbagliato. La finlandese invece ha
fatto volar via due bersagli, la
Beckmann addirittura 3. Così
che alla fine lo scarto è rimasto
minimo. «E’ stata una bella gara. Va bene così», ha chiuso senza tante possibilità di replica
Jessica.
Non altrettanto può dire l’altro
eroe di Londra, Massimo Fabbrizi. Che ieri dopo le prime 3
serie è a 68/75. Ma quando
manca un azzurro ce n’è subito
pronto un altro: primo a 74 è
Erminio Frasca, mentre Rodolfo Viganò è a 71. Oggi ultime
due serie e finale.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Fossa donne
Classifica: 1.
Makela-Nummela
(Fin) 93/100; 2.
Rossi 92; 3.
Beckmann (Ger)
91; Stefecekova
(Slk) 87; 5.
Iannotti 85; 6.
Browning (Usa)
84.
Oggi
Finale fossa
uomini
Tiro a segno
Tricolori
Uomini,
Carabina 3
posiz.: 1. De
Nicolo 1260.2; 2.
Cacciapuoti
1256.8; 3. Ricci
1253.7. Pistola
10 m: 1. Fait
674.7; 2.
Giacchetti 674.1;
3. Di Donna
673.3. Pistola:
1. Spilotro 29 p.;
2. Maffei 27; 3.
Mazzetti 22.
Donne, 10 m.:
1. Chiaberto
478.6; 2. Dalla
Santa 474.9; 3.
Grandu 474.5.
Carabina a terra:
Masina 590; 2.
Marchese 586;
3. Gufler 585
Galiazzo spettatore, Michele batte Nespoli agli
ottavi e pensa a 2 gare a Rio: è già il dopo Londra
DAL NOSTRO INVIATO
SIMONE BATTAGGIA
CHERASCO (Cuneo)
Marco Galiazzo c’è ma
non gareggia. Sta seduto sotto i
gazebo a chiacchierare. «Ma tirare no. Sono ancora in ferie».
Michele Frangilli invece è in linea di tiro. Cappello bianco da
pescatore, in tasca una copia
della medaglia d’oro da mostrare agli amici, l’uomo dell’ultimo 10 a Londra non vuole andare avanti in questi Tricolori.
«Non mi ricordo nemmeno come si fa, sto tirando a caso».
Mauro Nespoli invece ci tiene:
dai Giochi a oggi ha tirato 4000
frecce per qualificare il suo
club di Voghera («Io al massimo 600», racconta Frangilli)
ma agli ottavi perde proprio da
Michelone. «Con lui è sempre
una lotteria. Poco male, gli obbiettivi sono altri. L’oro di Londra è stato splendido ma non
puoi sperare che gli astri siano
sempre con te. Io a Rio voglio
essere competitivo in 2 gare,
non in una. Vanno migliorati
aspetto mentale e tattica: ai
Giochi ci siamo fatti forza da soli, ma non esiste che non ci sia
un tecnico che ti guidi e stimoli
in gara».
Tutti insieme Il flemmatico,
l’estroso e il perfezionista. Ai
Tricolori, i 3 uomini d’oro mostrano i loro tratti più genuini.
Da sin. Poddighe, Spigarelli, Frangilli, Galiazzo, Nespoli,
Scarzella, Bogetti, e davanti De Pellegrin e la Mijno
S
I risultati
Assoluti
olimpico.
Uomini. Ottavi:
Frangilli-Nespoli
6-4. Quarti:
Frangilli-Moccia
6-0. Semifinali:
Fissore-Frangilli
6-2,
Mandia-Melotto
6-4. Donne.
Semifinali:
Agamennoni-Violi 7-3,
Franceschelli-Tonetta 6-4.
Oggi finali e
terzo posto:
compound e
olimpico
Con loro anche Oscar De Pellegrin, portabandiera d’oro alle
Paralimpiadi, in borghese dopo
l’addio alle gare, ed Elisabetta
Mijno, argento ai Giochi, che
esce ai quarti tra gli Assoluti. Si
gareggia tutti insieme: Alberto
Simonelli, paraplegico, oggi si
giocherà l’oro del compound
contro Pagni. Per tutti ieri sera
Cherasco ha organizzato una festa in piazza, per un movimento che porta medaglie olimpiche dal 1996, ma che resta una
famiglia. «I club faticano a far
iscrivere tutti — racconta il n.1
federale Mario Scarzella — ma
di sponsor nuovi non se ne vedono. Dobbiamo rimboccarci
le maniche». Con calma, chioserebbero Frangilli e Galiazzo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
RUGBY IL QUARTO TURNO IN CELTIC LEAGUE
Treviso, Cardiff resta un tabù
Non bastano due mete di Barbieri nella ripresa: veneti sempre in pesante ritardo
Punizione pesante per
Treviso, sconfitto all’Arms Park
subendo quattro mete, il doppio di quante incassate nei primi tre match. I Blues si confermano bestia nera dei veneti, gli
unici a sconfiggerli sempre nelle tre stagioni celtiche. Un punteggio forse troppo severo per
gli uomini della Marca che a metà ripresa sembrano poter recuperare una partita che subito
dopo l’intervallo li vede soccombere 20-3 e con un uomo in meno per un giallo a Barbieri. E’
proprio il rientro del n. 8 a ridare linfa ai biancoverdi. La 28enne terza linea azzurra al 56’
rompe la resistenza gallese
schiacciando in meta dopo che
il tmo, qualche istante prima,
ha reso vano lo sforzo di Botes,
tenuto alto. La trasformazione
e un successivo piazzato di Burton portano il Benetton sul
13-20 a 14’ dalla fine e l’inerzia
della gara tutta dalla propria
parte.
Le forze fresche mandate in
campo da Smith dapprima rimettono in equilibrio una mischia finora disarcionata, ma il
colpo del k.o. arriva al 68’: da
un possibile intercetto di McLean nella metà campo avversaria perso in avanti, il neo entrato Tovey raccoglie l’ovale e si invola per 60 metri, schiacciando
in meta. Patchell trasforma il
27-13. Treviso ha la forza di
CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
DIRETTORE RESPONSABILE
ANDREA MONTI
[email protected]
VICEDIRETTORE VICARIO
Gianni Valenti
[email protected]
VICEDIRETTORI
Franco Arturi
[email protected]
Stefano Cazzetta
[email protected]
Ruggiero Palombo
[email protected]
Umberto Zapelloni
[email protected]
PRESIDENTE
Angelo Provasoli
VICE PRESIDENTI
Roland Berger
Giuseppe Rotelli
AMMINISTRATORE DELEGATO
Pietro Scott Jovane
CONSIGLIERI
Umberto Ambrosoli, Andrea Bonomi C.,
Fulvio Conti, Luca Garavoglia,
Piergaetano Marchetti,
Paolo Merloni, Carlo Pesenti,
Giuseppe Vita
DIRETTORE GENERALE
Riccardo Stilli
Testata di proprietà de "La Gazzetta dello
Sport s.r.l." - A. Bonacossa © 2012
DIRETTORE GENERALE DIVISIONE QUOTIDIANI
Giulio Lattanzi
spingere in meta ancora una
volta Barbieri, ma Burton fallisce la trasformazione e il distacco di 9 punti (18-27) a 8’ dalla
fine sarà incolmabile. Nel finale, nonostante l’uomo in meno,
Cardiff affonda il quarto colpo
in pieno recupero, regalandosi
il bonus e il secondo posto.
e.sp.
CARDIFF-TREVISO
34-18
MARCATORI: p.t. 9’ c.p. Patchell, 12’ m.
Fish tr. Patchell, c.p. 17’ Burton, 31’ m.
Roberts tr. Patchell; s.t. 4’ c.p. Patchell,
16’ m. Barbieri tr. Burton, 26’ c.p. Burton, 28’ m. Tovey tr. Patchell, 32’ m. Barbieri, 41' m. Ma'afu tr. Patchell.
CARDIFF: Fish; Cuthbert (15’ s.t.
Tovey), Evans, Roberts, James; Patchell, Williams; Copeland, Warburton
(29’ s.t. Watts-Jones), Navidi; Reed, B.
RCS MediaGroup S.p.A. Divisione Quotidiani
Sede Legale: Via A. Rizzoli, 8 - Milano
Responsabile del trattamento dati
(D. Lgs. 196/2003): Andrea Monti
[email protected] - fax 02.62051000
© COPYRIGHT RCS MEDIAGROUP S.P.A.
DIVISIONE QUOTIDIANI
Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo quotidiano può essere riprodotta con mezzi
grafici, meccanici, elettronici o digitali. Ogni violazione sarà perseguita a norma di legge
DIREZIONE, REDAZIONE E TIPOGRAFIA
Via Solferino, 28 - 20121 Milano - Tel. 02.62821
DISTRIBUZIONE
m-dis Distribuzione Media S.p.A.
Via Cazzaniga, 19 - 20132 Milano
Tel. 02.25821 - Fax 02.25825306
SERVIZIO CLIENTI
Casella Postale 10601 - 20110 Milano CP Isola
Tel. 02.63798511 - email: [email protected]
PUBBLICITÀ
RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE PUBBLICITÀ
Via A. Rizzoli, 8 - 20132 Milano
Tel. 02.25841 - Fax 02.25846848
4
il 1˚ turno d’Eccellenza
OGGI Prato va, Viadana ritorno ok
CALVISANO
Prato–San Donà 32-13 (15-3). Marcatori: p.t. 8’ m. Berryman (P), 34’ c.p. Dotta (S), 40’ m. Majstorovic tr. Ngwaini (P),
44’ c.p. Ngawini (P); s.t. 5’ m. Pillar (S), 14’ m. Kudin (S), 25’ m.
McCann (P), 38’ m. Nifo (P), 40’ m. Sepe tr. Ngawini (P). Punti:
5-0.
Mogliano-Viadana 11-26 (6-19). Marcatori: p.t. 17’ c.p. Padovani (M), 26’ m. Pascu (V), 32’ m. tecnica tr. Apperley (V),
38’ m. Bronzini tr. Apperley (V), 42’ c.p. Padovani (M); s.t. 10’
m. Meggetto (M), 26’ m. Albano tr. Apperley (V). Punti: 0-5.
Crociati-Rovigo 12-24 (6-9). Marcatori: p.t. 4’ c.p. Basson (R), 7’ c.p. Gennari (C), 20’ drop Basson (R), 24’ c.p. Gennari (C), 40’ c.p. Duca (R); s.t 7’ c.p. Gennari (C), 15’ m. Duca
(Rovigo), 17’ m. De Marchi (R), 19’ c.p. Gennari (C), 32’ m. Bacchetti (R). Punti: 0-4.
Lazio-L’Aquila 42–12 (34-5). Marcatori: p.t. 4’ m. Mannucci tr. Gerber (La), 11’ m. Rubini tr. Gerber (La), 18’ c.p. Gerber
(La), 23’ m. Ventricelli tr. Gerber (La), 28’ c.p. Gerber (La), 37’
m. Rubini tr. Gerber (La), 40’ m. Turner (Aq); s.t. 15’ m. Zaffiri
tr. L. Falsaperla (Aq), 24’ c.p. Gerber (La), 37’ m. Bisegni (La).
Punti: 5-0. (g.l.g.)
Padova-Reggio Emilia 45-3 (24-3). Marcatori: p.t. 5’ c.p.
Mantovani (R), 7’, 12’, 15’ e 27’ c.p. Menniti (P), 34’ m. Morsellino (P), 37’ m. Sanchez tr. Menniti (P); s.t. 16’ m. Innocenti tr.
Menniti (P), 26’ m. Bertetti tr. Favaretto (P); 32’ m. Damiano
tr. Favaretto (P). Punti: 5-0. (f.f.)
Davies; Bourrust (18’ s.t. Andrews),
Kyriacou, Trevett (29’ s.t. Ma’afu). All.
Davies.
BENETTON: McLean; Gori (10’ p.t.
Morisi), Benvenuti, Sgarbi, Toniolatti
(19’ s.t. Semenzato); Burton, Botes; Barbieri, Zanni, Filippucci (9’ s.t. Bernabò);
Budd (9’ s.t. Pavanello), Minto; Fernandez-Rouyet (9’ s.t. Roux), Ghiraldini (19’
s.t. Sbaraglini), De Marchi (9’ s.t. Rizzo).
All. Smith.
ARBITRO: Fitzgibbon (Irlanda).
NOTE: pt 17-3. Spettatori 8000. Gialli:
3’ s.t. Barbieri, 30’ s.t. Davies. Calci: Cardiff 6 su 8 (Patchell 14 punti), Treviso 3
su 4 (Burton 8 punti.). Uomo del match
Navidi. Punti: Cardiff 5, Treviso 0.
ALTRI (ieri): Leinster-Edimburgo 22-16;
Munster-Dragons 33-13.
CLASSIFICA: Scarlets 15; Munster,
Cardiff 14; Leinster 13; Ulster* 12; Edimburgo 11; Glasgow 10; Ospreys 6; Connacht, Dragons, Treviso 5; Zebre 0* (*una
in meno).
Oggi (ore 15) nel
posticipo della
prima giornata
(diretta RaiSport
1) Calvisano
campione
d’Italia riceve le
Fiamme Oro
Roma
Classifica:
Viadana, Lazio,
Padova, Prato
5; Rovigo 4;
Calvisano*,
Fiamme Oro*,
Mogliano, San
Donà, L’Aquila,
Crociati, Reggio
E. 0 (*una in
meno)
EDIZIONI TELETRASMESSE
Tipografia Divisione Quotidiani RCS MEDIAGROUP
S.p.A. - Via R. Luxemburg - 20060 PESSANO CON
BORNAGO (MI) - Tel. 02.95743585 S RCS PRODUZIONI S.p.A. - Via Ciamarra 351/353 - 00169 ROMA
- Tel. 06.68828917 S SEPAD S.p.A. - Corso Stati
Uniti, 23 - 35100 PADOVA - Tel. 049.8700073 S
Editrice La Stampa SpA - Via Giordano Bruno, 84 10134 Torino S Tipografia SEDIT - Servizi Editoriali
S.r.l. - Via delle Orchidee, 1 Z.I. - 70026 MODUGNO
(BA) - Tel. 080.5857439 S Società Tipografica Siciliana S.p.A. - Zona Industriale Strada 5ª n. 35 95030 CATANIA - Tel. 095.591303 S Centro Stampa Unione Sarda S.p.A. - Via Omodeo - 09034 ELMAS (CA) - Tel. 070.60131 S BEA printing bvba Maanstraat 13 - 2800 - MECHELEN (Belgio) S Speedimpex USA, Inc. - 38-38 9th Street Long Island
City, NY 11101, USA S CTC Coslada - Avenida de
Alemania, 12 - 28820 COSLADA (MADRID) S La Nación - Bouchard 557 - 1106 BUENOS AIRES S Taiga
Gráfica e Editora Ltda - Av. Dr. Alberto Jackson
Byington n. 1808 - OSASCO - SÃO PAULO - Brasile. S Miller Distributor Limited - Miller House, Airport Way, Tarxien Road - Luqa LQA 1814 - Malta S
Hellenic Distribution Agency (CY) Ltd - 208 Ioanni
Kranidioti Avenue, Latsia - 1300 Nicosia - Cyprus
PREZZI D’ABBONAMENTO
C/C Postale n. 4267 intestato a:
RCS MEDIAGROUP S.P.A. DIVISIONE QUOTIDIANI
ITALIA
7 numeri 6 numeri 5 numeri
Anno:
e 299,40 e 258,90 e 209,10
Per i prezzi degli abbonamenti all’estero
telefonare all’Ufficio Abbonamenti 02.63798520
INFO PRODOTTI COLLATERALI
E PROMOZIONI
Tel. 02.63798511 - email: [email protected]
Testata registrata presso il
tribunale di Milano n. 420
dell’1 settembre 1948
ISSN 1120-5067
CERTIFICATO ADS N. 7334 DEL 14-12-2011
La tiratura di sabato 22 settembre
è stata di 414.499 copie
COLLATERALI
*con Magic Libro e 9,19 - Magic Manager e 11,19 - con
Magic+3 Card 2012 e 21,19 - con Tessera Mediaset Premium e 14,19 - con Paperinik N. 33 e 11,19 - con Capolavori
delle grandi civiltà N. 31 e 11,19 - con Holly e Benji N. 30 e
11,19 - con War Movies N. 28 e 11,19 - con Alberto Sordi N.
39 e 11,19 - con Aerei Collection N. 24 e 14,19 - con Grande
Alpinismo N. 21 e 12,19 - con Calciatori Panini La Raccolta
Completa N. 20 e 6,19 - con la Grande Storia del Giro N. 19
e 8,19 - con Lupin N. 20 e 11,19 - con Grandi Club Raggi X N.
16 e 4,19 - con Le Stelle della NBA N. 14 e 6,19 - con Ferrari
Racing N. 36 e 14,19 - con Adesso Fai da te N. 11 e 6,19 con Spider-Man N. 12 e 11,19 - con Orologi Forze Armate N.
5 e 16,19 - con l’Uomo Tigre N. 5 e 11,19 - con Cucina Italiana N. 4 e 11,19 - con Hall of Fame N. 1 e 11,19 - con Max e
3,50 - con Sportweek e 2,70
PROMOZIONI
ARRETRATI
Richiedeteli al vostro edicolante oppure ad A.S.E.
Agenzia Servizi Editoriali - Tel. 02.99049970 - c/c p.
n. 36248201. Il costo di un arretrato è pari al doppio
del prezzo di copertina per l’Italia; il triplo per l’estero.
PREZZI ALL’ESTERO: Albania e 2,00; Argentina $ 16,00; Austria e 2,00; Belgio e 2,00; Brasile R$ 7,00; Canada CAD 3,50; Cz Czk. 64; Cipro e 2,00; Croazia Hrk 15; Danimarca Kr. 18; Egitto e 2,00; Finlandia e 2,50; Francia e 2,00; Germania e 2,00; Grecia e 2,00; Irlanda e 2,00;
Lux e 2,00; Malta e 1,85; Marocco g 2,20; Monaco P. e 2,00; Norvegia Kr. 22; Olanda e 2,00; Polonia Pln. 9,10; Portogallo/Isole e 2,00; Romania e 2,00; SK Slov. e 2,20; Slovenia e 2,00; Spagna/Isole e 2,00; Svezia Sek 25; Svizzera Fr. 3,00; Svizzera Tic. Fr. 3,00; Tunisia TD 3,50;
Turchia e 2,00; Ungheria Huf. 600; UK Lg. 1,80; U.S.A. USD 4,00.
DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012
LA GAZZETTA SPORTIVA
39
TENNIS INDOOR IN FRANCIA E RUSSIA
Seppi
e Fognini
la finale
raddoppia
A Metz e San Pietroburgo
attaccano Tsonga e Klizan.
Oggi diretta su SuperTennis
VINCENZO MARTUCCI
twitter@vincemartucci
Sulla scia dello spareggio
per restare in serie A di coppa
Davis, due azzurri vanno in finale nella stessa settimana e in
due tornei indoor, cioè sulla superficie storicamente più ostica
per il nostro tennis. Una situazione talmente insolita che non
si verificava addirittura dal
1980. La bella, doppia, notizia,
arriva dai due appuntamenti
Atp 250 (con 400 mila dollari
di premi) di Metz e San Pietroburgo, con il solido Andreas
Seppi, che doma il talento transalpino Gael Monfils (al rientro
dopo 4 mesi per guai a un ginocchio) e affronta adesso l’altro
beniamino di casa-Francia,
Jo-Wilfred Tsonga, numero 7
del mondo, e il più spumeggiante Fabio Fognini, che domina
l’ennesimo spagnolo (Gimeno-Traver) e può ottenere il primo titolo Atp con il mancino
Martin Klizan (castigatore di
Youzhny dopo 3 ore e tre quarti). E’ la conferma del livello medio-alto di Andy (oggi n. 28 del
mondo), alla quinta finale, la
terza stagionale, e dei progressi — tenuta mentale — di «Fo-
5
le finali di Seppi: 2007 Gstaad
(persa), 2011 Eastbourne
(vinta), 2012 Belgrado (vinta),
Eastbourne (persa) e Metz.
2
le finali raggiunte da Fabio
Fognini: tutte quest’anno,
Bucarest (battuto da Simon) e
San Pietroburgo.
120
i tornei finora con finalisti
italiani: 49 vinte 76 perse (5
derby, l'ultimo a Firenze ’88
Narducci-Claudio Panatta).
Andres Seppi, 28 anni, n. 28 del mondo AFP
Fabio Fognini, 25 anni, n. 53 del mondo REUTERS
gna» (n. 53, già 32 un anno fa
con i quarti al Roland Garros),
che arriva per la seconda volta
in carriera sotto il traguardo
Atp, e sempre quest’anno. E’ un
ulteriore segnale di un settore
più vivo, trainato dalle ragazze
di Fed Cup, e della tv Fit, SuperTennis, che oggi trasmetterà la
doppia diretta alle 14 e alle 16.
Servizio Così come ad inizio stagione, anche adesso che sta ripartendo dopo la deludente stagione sul cemento Usa, l’asso
nella manica di Seppi è il servizio: «E lo sarà anche oggi contro Tsonga. Perché al di là del
suo, a 230 all’ora, sarà fondamentale il mio, come tutto l’ini-
zio dello scambio. A inizio match, poi, non devo farlo scappare nel punteggio, altrimenti si
carica ancor di più. Ci ho perso
due volte su tre, ma non ero
chiuso chiuso». La sorpresa,
per Andreas, non è la rimonta
in semifinale cu Monfils (dopo
4 k.o.): «Non poteva essere ancora al top della forma. Quan-
DOPPIA FINALE AZZURRA
DOPO ADDIRITTURA 32 ANNI
DUE ITALIANI INDOOR
NON ACCADEVA DAL 2003
UN ANNO SEI TRAGUARDI
TORNIAMO AL 1980!
IL 28 settembre 1980, Ocleppo
perdeva a Bordeaux con Martinez
6 0 7 5 7 5 e Adriano Panatta a
Ginevra con Taroczy 6 3 6 2.
Precedenti: luglio ’76 Zugarelli
batte Barazzutti a Bastad e
Adriano Panatta perde a Gstaad
con Ramirez e aprile ’77 Barazzutti
batte Dibbs a Charlotte e
Bertolucci vince Firenze contro
Feaver (lu.mar.).
Il 26 febbraio 2003, Sanguinetti
perdeva con Agassi a San Josè 6 3
6 1. Sue anche le altre due ultime
finali indoor azzurre: Memphis
2001 (battuto da Philippoussis) e
Milano 2002 (vittoria su Federer).
Prima, Furlan aveva giocato tre
finali indoor: San Josè ’94 (battuto
Chang), Pechino ’95 (k.o. con
Chang) e San Pietroburgo ’97 (k.o.
T. Johansson).
Il 2 novembre 1980, Adriano
Panatta perdeva la finale indoor
di Parigi, la 6ª azzurra dopo il
derby Barazzutti Bertolucci al
Cairo, il k.o. di Ocleppo a Metz,
la vittoria di Panatta a Firenze e
le finali perse da Ocleppo e
Panatta a Bordeaux e Ginevra.
La 7ª stagionale arrivò a
Bologna con Bertolucci. Record
assoluto: nove, nel 1977.
amarcord
h
Andreas e «Fogna»
riscrivono
la storia al coperto
do gli ho fatto il break, sul 2-1
del second set, ho visto che lui
ha buttato un po’ via».
Talento La sorpresa per l’allievo
di Massimo Sartori è stato il primo turno con Dodig: «Dopo la
Davis ho convogliato le energie
in modo positivo, anche passando dalla terra all’aperto al cemento indoor». E l’ennesima
fiammata di Fognini? «Io sono
alla mia stagione migliore, e sono continuo da metà 2011, Fabio sta facendo esperienza per
esprimere le sue qualità. Noi italiani maturiamo dopo, no?».
Già.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Semifinali (sintetico indoor), a Metz
(Fra, 450.000$): Tsonga (Fra) b. Davydenko (Rus) 6-0, 3-6, 6-4; SEPPI b.
Monfils (Fra) 3-6 6-1 6-4; a San Pietroburgo (Rus, 410.850$): Klizan (Svk) b.
Youzhny 6-7 (11), 6-4, 7-6 (3); FOGNINI
b. Gimeno-Traver (Spa) 6-3 6-4.
In tv Diretta SuperTennis alle 14 e 16.
40
LA GAZZETTA SPORTIVA
Gli annunci si ricevono tutti i giorni su:
www.piccoliannunci.rcs.it
[email protected]
oppure nei giorni feriali presso
l’agenzia:
Milano Via Solferino, 22
tel.02/6282.7555 - 02/6282.7422,
fax 02/6552.436
Si precisa che ai sensi dell’Art. 1, Legge 903 del
9/12/1977 le inserzioni di ricerca di personale
inserite in queste pagine devono sempre intendersi rivolte ad entrambi i sessi ed in osservanza
della Legge sulla privacy (L.196/03).
ADDETTA alla formazione, pluriennale
esperienza organizzazione corsi anche finanziati. Disponibilità immediata. 388.42.14.743.
ADDETTA ufficio acquisti, esperienza
pluriennale con fornitori italiani ed
esteri.Utilizzo AS400. Buona conoscenza inglese. Tel. 347.97.67.677.
GEOMETRA pluriennale esperienza capo cantiere, contabilità, preventivi,
gestione della commessa libero subito. Tel. 338.32.44.727.
IMPIEGATA pluriennale esperienza segreteria commerciale, inglese, Word,
Excel. 340.31.46.044.
RESPONSABILE commerciale Italia export, ingegnere, mobilità, inglese,
francese, spagnolo, tedesco, portoghese. 334.78.16.019
AZIENDA di pubblicità e marketing ricerca a Milano figure da inserire nel
proprio organico. Richiediamo: bella
presenza, età 18-35, predisposizione
al contatto col pubblico. Per colloquio:
[email protected] o
02.91.47.71.24.
VENDITORE dal 1990 materiale elettrico, lampade, illuminazione, condizionamento, fotovoltaico.Valuta proposte lavorative per Varese, Milano,
Como. Cell: 333.21.11.203. Mail:
[email protected]
CINQUANTOTTENNE patente D - E,
trent'anni di esperienza cerca lavoro
come autista. 02.41.27.33.29 328.65.52.117.
ADDETTO alla conduzione negozio abbigliamento, personale, cassa, vetrine, cinquantenne offresi anche altro
settore sempre esercizio pubblico, Milano e hinterland. 347.25.71.429.
DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012
CERCO lavoro domestico, autista patente B - C - D esperienza, referenziato. Tel. 389.62.30.353.
COLF baby-sitter seria, espertissima,
referenziata, precisa, onesta, veloce,
offresi lunedì/venerdì anche part-time, Milano. 327.33.05.465.
COPPIA domestici filippini referenziati
esperienza offresi. Liberi subito. Tel.
327.63.69.703
ITALIANA offresi fissa come governante, pratica case signorili, fissa vitto alloggio. 331.65.16.126.
ELETTRICISTA progettista installatore
pratico plc, società leader macchine
automatiche assume Settimo Milanese.
[email protected]
Fax
02.33.50.28.94
IMMOBILI a Monaco di Baviera. Cercate un appartamento o un investimento lucrativo?
www.immoguida.com
LIFE-COACH
esperto per piloti, sportivi e calciatori. Per informazioni :
[email protected], info: 0041.79.750.13.13.
VOLONTARIATO lavoro non retribuito. Laureata economia 40enne, buon
inglese, soggiorno USA, diversificate
esperienze aziendali, economicamente indipendente, offre collaborazione non retribuita, un anno in ambito interno di reputata Ong/Onlus in
Milano. [email protected]
50ENNE italiano offresi come autista di
presidenza/fattorino. Patente B, disponibilità, esperienza, referenziato.
Disponibilità
immediata.
339.16.31.478.
ITALIANA cultura superiore offresi cura bimbi o compagnia anziani libera
da lunedì a venerdì, solo mattina, Milano centro. Cell. 339.12.02.410.
A Milano azienda terzista impiega 3
ambosessi per amministrazione, gestione clienti e magazzino. Full-time.
Tel. 02.24.00.177
AZIENDA chimica Milano Ovest ricerca operatore laboratorio perito chimico 22 - 28 anni automunito esperienza controllo qualità. Scrivere a casella Corriere 28-XZ - 20132 Milano
AZIENDA
litografica acquista pacchetti
clienti da aziende cessione attività. Possibilità gestirli presso
nostra sede. Assoluta serietà.
Informazioni 335.60.83.067.
AZIENDA immobiliare operante zona
nord Italia, Sardegna, Sicilia, cerca
abile venditore/venditrice disposto
anche a brevi trasferte. Offresi pachetto clienti, rimborso spese, adeguate provvigioni. 035.51.07.80 email: [email protected]
SOCIETÀ d'investimento internazionale acquista direttamente appartamenti e stabili in Milano.
02.46.27.03.
CAMOGLI RUTA bellissima villa liberty,
perfetta, 600 mq, panorama mozzafiato, affreschi, parco, parcheggio.
Tel. 335.26.61.14.
CANNIGIONE (Olbia - Tempio) villette
a schiera quasi ultimate, varie metrature, vista spettacolare, finiture di pregio. 335.62.70.067
LAGO Como Moltrasio, casa, giardino,
vista lago, 300 mq, ristrutturata,
530.000 CE: F IPE: 151,76 kWh/mq.
335.64.18.593.
LIGURIA Bordighera, nuova villetta indipendente sul mare, spiaggia piscina
private. 299.000. 035.75.11.11.
LIGURIA San Maurizio, ultime nuove
villette in pronta consegna con incantevole vista mare. 239.000.
035.75.11.11.
LOANO cedesi importante operazione
immobiliare. Permesso per costruire
pronto. Vista mare imprendibile. Vero
affare. Possibile mutuo. Info:
0184.57.33.33 [email protected]
ATTIVITÀ da cedere / acquistare artigianali, industriali, turistico alberghiere, commerciali, bar, aziende agricole, immobili. Ricerca soci. Business
Services 02.29.51.80.14.
NERVI capoluogo 150 mq ordinatissimi, amplissimo giardino, cantina, posto auto coperto. 347.09.37.190 010.89.76.420.
PIETRA LIGURE cedesi importante
operazione immobiliare. Vista intero
golfo. Ottimo affare. Info:
0184.57.33.33 [email protected]
RIVIERA ponente ligure splendida vista
sull'isola Gallinara immobile unico nel
suo genere 200 mq. arredato con
classe terrazze box omni comfort. Studio Ravera Immobiliare. Tel.
019.62.66.23.
LOANO Hotel Residence Isabella
019.66.88.63 offerta pensione completa 45,00. Affittasi appartamento
450,00 mensili.
RIMINI Hotel Leoni tre stelle Tel.
0541.38.06.43. Direttamente mare,
gratis spiaggia, piscina, sauna idromassaggio Jacuzzi, palestra, bagno
turco, parcheggio, biciclette. Camere
Tv, bevande ai pasti, scelta menù, colazione contorni buffet. Settembre Ottobre 34,00. www.hotelleoni.it
ACQUISTIAMO ORO
Argento, Monete,
Diamanti.
QUOTAZIONI:
•ORO USATO: Euro 28,15/gr.
•ARGENTO USATO :
Euro 455,00/kg.
•MM DUOMO - MISSORI
Gioielleria Curtini, via Unione 6
02.72.02.27.36. 335.64.82.765.
ACQUISTIAMO brillanti, gioielli firmati, orologi marche prestigiose, monete, argenteria. Il Cordusio
02.86.46.37.85.
PUNTO D'ORO
compriamo contanti, supervalutazione gioielli antichi, moderni, orologi, oro, diamanti.
Sabotino
14
Milano.
02.58.30.40.26.
ACQUISTIAMO
Per chi cerca e per chi offre c’è una soluzione facile
e veloce: è Piccoli Annunci, un mondo di opportunità
per la vendita/ricerca di casa, lavoro, viaggi e tanto altro.
Puoi pubblicare il tuo annuncio su
‘Corriere della Sera’ e
‘La Gazzetta dello Sport’ .
www.piccoliannunci.rcs.it
[email protected]
automobili e fuoristrada, qualsiasi cilindrata, pagamento
contanti. Autogiolli, Milano.
02.89504133 - 02.89511114.
BEAUTY CENTER in ambiente raffinato
offre sauna, bagno turco, idromassaggio e massaggi olistici. Tel.
02.66.98.13.15.
CONTATTO piccante 899.11.14.84.
Mature 899.89.79.72. Euro 1,80
min./ivato. Solo Adulti. Mediaservizi,
Gobetti 54 - Arezzo.
Gli annunci si ricevono tutti i giorni
feriali anche nella tua città:
BARI : tel. 080/57.60.111,
fax 080/57.60.126
BOLOGNA : tel. 051/42.01.711,
fax 051/42.01.028
BRESCIA : Sale’s Solutions
tel. 030/3758435,
fax 030/3758444
COMO : tel. 031/2287911,
fax 031/262272
CREMONA : Uggeri Pubblicità s.r.l.
tel. 0372/20.586,
fax 0372/26.610
FIRENZE : tel. 055/55.23.41,
fax 055/55.23.42.34
GENOVA : tel. 010/218783
MONZA : SPM Monza Brianza s.r.l.
tel. 039/394.60.11,
fax 039/394.60.55
NAPOLI : tel. 081/497.7711,
fax 081/497.7712
OSIMO-AN : tel. 071/72.76.077 071/72.76.084
PARMA : Publiedi srl
tel. 0521/46.41.11,
fax 0521/22.97.72
RIMINI : InAdrias Servizi Pubblicitari s r.l.
tel. 0541/56.207,
fax 0541/24.003
ROMA : In Fieri s.r.l.
tel. 06/98.18.48.96,
fax 06/92.91.16.48
TORINO : tel. 011/50.21.16,
fax 011/50.36.09
TARIFFE PER PAROLA IVA ESCLUSA
Rubriche in abbinata obbligatoria:
Corriere della Sera - Gazzetta
dello Sport: n. 0: euro 4,00 - n. 1:
euro 2,08; n. 2, 3, 14: euro 7,92 n. 5, 6, 7, 8, 9, 12, 20: euro 4,67 n. 10: euro 2,92 - n. 1: euro 3,25
- n. 13: euro 9,17 - n. 15: euro
4,17 - n. 17: euro 4,58 - n. 18, 19:
euro 3,33 - n.21: euro 5,00 n. 24:
euro 5,42.
Rubriche in abbinata facoltativa:
n. 4: euro 4,42 sul Corriere della
Sera; euro 1,67 sulla Gazzetta
dello Sport; euro 5,00 sulle due
testate.
n.16: euro 1,67 sul Corriere della
Sera; euro 0,83 sulla Gazzetta
dello Sport; euro 2,08 sulle due
testate.
n.22: euro 4,08 sul Corriere della
Sera; euro 2,92 sulla Gazzetta
dello Sport; euro 4,67 sulle due
testate.
n.23: euro 4,08 sul Corriere della
Sera; euro 2,92 sulla Gazzetta
dello Sport; euro 5,00 sulle due
testate.
DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012
LA GAZZETTA SPORTIVA
41
TUTTENOTIZIE & RISULTATI
Ippica A ROMA IL VARENNINO DOMINA, LE ALTRE BATTERIE A PITAGORA E PROBO
Pascià Lest, le mani sul Derby
L’impressione? Che Pascià Lest abbia più di mezzo
Derby in tasca. Troppo forte
l’allievo di Holger Ehlert guidato da Enrico Bellei, che non
tradisce neanche a Roma, dove ha vinto di quanto ha voluto la sua batteria. Davvero superiore il figlio di Varenne: subito in testa, controlla lungo il
percorso Painting Wise (chilometro in 1.16.3) e poi ai 600
finali fa il vuoto (per assicurarsi il tempo migliore e poter scegliere il numero 1 in finale),
concludendo isolato davanti a
Pioneer Gar.
Male invece l’altra Varennina
Princess Grif che sembra in
una botte di ferro nella prima
batteria (al comando senza
spendere nulla) ma a metà retta rompe quando è messa sot- La facilissima vittoria di Pascià Lest nella batteria del Derby PERRUCCI
to pressione da uno straordiI RISULTATI
nario Probo Op che precede La finale Questo lo schieramen- Derby - Batt. C - m 2100: 1 Probo Op
to dell’atto conclusivo del 7 otPontiac Turbo. Princess è sta(E. Moni) 1.14.5; 2 Pontiac Turbo; 3
tobre.
Power Action; 4 Peak State Kronos;
ta ripescata (come Perkins
Grif) per i parametri migliori, DERBY (Finale) - e 550.000, m Tot.: 8,28; 2,70, 4,45, 3,96 (174,72).
Trio: 507,64.
1 Pascia’ Lest (E. Bellei); 2 Proma se vuole contare davvero 2100:
Derby - Batt. B - m 2100: 1 Pitagora
bo Op (E. Moni); 3 Pontiac Turbo (L.
in finale deve migliorare pa- Besana); 4 Pioneer Gar (Gp. Maisto); 5 Bi (P. Gubellini); 2 Pojke Kronos; 3 Prirecchio. Nell’ultima eliminato- Pojke Kronos (O. Kihlstrom); 6 Power est Prav; 4 Paolendry Like; Tot.: 2,37;
ria Pitagora Bi segue e poi bat- Action (L. Becchetti); 7 Perkins Grif (R. 1,47, 1,61, 7,46 (7,37). Trio: 58,96.
Derby - Batt. A - m 2100: 1 Pascià
8 Pitagora Bi (P. Gubellite in retta il tutto sommato de- Vecchione);
Lest (E. Bellei) 1.14.3; 2 Pioneer Gar; 3
ni); 9 Paolo Om (G. Minnucci); 10 Priest
ludente leader (1.17.3 il chilo- Prav (D. Nuti); 11 Palomar Lb (A. Guzzi- Paolo Om; 4 Palomar Lb; Tot.: 1,07;
1,06, 1,92, 1,91 (10,60). Trio: 42,59.
metro) Pojke Kronos.
nati); 12 Princess Grif (M. Smorgon).
Canoa MONDIALI: ORO UNGHERESE
GP CONTINENTALE
Bologna: Orsia
un altro show?
Edizione tutta italiana
(purtroppo) per il GP
Continentale, ultima classica
importante (dopo Europa e
Triossi) per i 4 anni. I «soliti»
Orsia, Obama Gar e Owen Cr
dovrebbero giocarsi la
vittoria, ma occhio a Osasco di
Ruggi, strepitoso a
Montecatini. Il record è di
Noras Bean: 1.12.4 nel 2009.
ore 17.10 - GP Continentale
- m 2060: 1 Odino Jet (A.
Greppi); 2 Obama Gar (Bellei);
3 Orsia (A. Gocciadoro); 4
Owen Cr (Gubellini); 5 Olona
Ok (Minnucci); 6 Opal Brown
(Fed. Esposito); 7 On The Way
Grif (G. Lombardo); 8 Osasco
di Ruggi (R. Vecchione); 9
Owen’s Club (A. Guzzinati); 10
Orchetto Jet (Andreghetti); 11
Orione degli Dei (M. Baroncini);
12 One Love (A. Farolfi).
COLPO RISPOLI Bella vittoria
ieri a Longchamp per Umberto
Rispoli che ha vinto il Prix de
Chenes (gr. 3, m 1600) in sella
a Pearl Flute (trainer
Francis Henri Graffard).
Stefania Cicali, 26 anni, toscana
LIDDI Ancora un ingresso a gara in corso
per Alex Liddi inMlb coi Seattle Mariners.
Nel successo casalingo di venerdì 6-3
sui Texes Rangers entra in terza base, e
in due turni di battuta non riesce a battere valido: finisce out in prima dall'interbase Andrus e strikeout. E in difesa commette un errore, al 9˚ inning su una battuta di David Murphy.
Golf PRIMO POSTO A FURYK
WORLD CLASSIC (m.c.) Due fuoricampo del solito Freiman (ne ha firmati 4 in
due gare) inguaiano la Spagna di Mazzotti, battuta da Israele (4-2) nella seconda
uscita nel girone di qualificazione al World Classic di Jupiter in Florida. A Ratisbona, invece, la Germania travolge la Rep.
Ceca (16-1 al 6˚), con tre punti al 1˚ e 13
tra il 5˚ e il 6˚. Grande slam di Weaver.
Ghiaccio
FIGURA Così a Istanbul nella 4˚ tappa del
Gp di figura junior. Danza. Finale: 1. (1.1.)
Stepanova-Bukin (Rus) 147.73; 6. (6.4.)
Sforza-Fioretti 127.98.
Hockey ghiaccio
Milano al golden gol
(m.l.) Il Milano batte all’Agorà (2800 spettatori) il Bolzano 1-0 con il golden-gol al
supplementare di Schultz. 2ª giornata: Milano Rossoblu-Bolzano 1-0 suppl. (0-0,
0-0, 0-0; 1-0); Alleghe-Cortina 3-2 rig.
(1-0, 0-2, 1-0; 0-0; 1-0); Val di Fassa-Asiago 2-1 (1-0, 0-0, 1-1); Pontebba-Valpellice 1-3 (0-2, 1-0, 0-1); Val Pusteria-Renon
4-3 (1-1, 2-0, 1-2). Classifica: Val Pusteria, Valpellice 6; Val di Fassa 5; Bolzano
4; Renon 3; Milano Rossoblu, Cortina, Alleghe 2; Asiago, Pontebba 0.
Hockey prato
Ippica
Roma: 15-7-9-2-11
8ª corsa - m 1600: 1 Osprey Team (A.
Gocciadoro); 2 Ortega Om; 3 Olinesia; 4
Okavango Bi; 5 Off Limits Om; Tot.: 5,08;
1,92, 3,35, 4,15 (70,12). Quinté: n.v. Quarté: e 1.053,73. Tris: e 249,95.
A SAN SIRO GP TESIO A Milano (inizio
alle 14.35) c’è il GP Tesio (gr. 2, m 2200):
favorito Wild Wolf che dopo il 2˚ nel Derby ha vinto l’Italia e una condizionata al
rientro a San Siro. Lo esamina la francese Aquamarine.
SI CORRE ANCHE Galoppo: Merano (15.20)
e Roma (14.55). Trotto: Napoli (15.35), Montecatini (15.15) e Torino (15.05).
Nuoto
CHE SPRINT (al.f.) Oggi a Rio de Janeiro
si disputa la Raia Rapida, sfida sui 50 metri di ogni stile tra le selezioni di Brasile,
Francia, Usa e Australia. Le squadre. Brasile: Orzechowski (do), Lima (ra), Mangabeira (fa), Fratus (sl); Francia: Gandin, Perez Dortona, Bousquet, F. Manaudou;
Usa: Mania, Alexandrov, Godsoe, Schneider; Australia: Arnmnart, Abood, Targett, Magnussen.
Tiger Woods, 36 anni, americano AP
Tiger Woods ha nettamente ceduto nel 2˚ giro del
Tour Championship, quarta e
ultima dei PlayOffs al termine
della quale al primo della speciale graduatoria a punti della
FedEx Cup verranno assegnati
10 milioni di dollari. Sul percorso dell’East Lake GC (par 70),
ad Atlanta in Georgia, l’attuale
numero due mondiale con un
deludente 73 (+3) è sceso dal
primo al 12˚ posto con 139 colpi (66 73, -1): con 2 giri ha il
tempo per rimediare. Nel frattempo si è portato in vetta con
un 133 (69 64, -7) dopo un
gran 64 (-6) Jim Furyk, che si è
proposto per un bis nella Fedex
Cup, che già ha vinto nel 2010,
ma per andare a segno avrebbe
bisogno che Rory McIlroy, si
classificasse oltre il settimo posto che occupa attualmente con
137 (69 68, -3) dopo un buon
recupero. Infatti nella classifica
provvisoria della FedEx Cup,
dopo 2 turni, il nordirlandese
ha ripreso la leadership con pochi punti sullo stesso Furyk e su
Woods. Furyk ha segnato 7 birdie nelle prime 10 buche, poi
ha perso un colpo nelle successive con altri 2 birdie e 3 bogey.
Woods ha concluso in par le prime 9 buche con 3 birdie, un bogey e un doppio bogey.
QUINTARELLI Niccolò Quintarelli vince con 208 (72 71 65), 11 sotto par, l’Internorm Trentino Dolomiti Open a Sarnonico (TN) su Grammatica (210); 7˚ il dilettante azzurro Stefano Pitoni (212).
WILDEBOER TORNA (pe.m.) Lo spagnolo
di origini olandesi Aschwin Wildeboer, 26
anni, è tornato a Barcellona per preparare
i Mondiali 2013. Wildeboer è stato 4 anni in
Danimarca allenato dal padre Paulus.
Aschwin ha battuto il record mondiale dei
100 dorso a Pescara nel 2009 con 52"38
ed è stato bronzo a Roma 2009
Pallamano
Nuoto CAMPIONATI CINESI (50 M)
Boxe SCOPERTA A BROCKTON
Sun Yang fa già Una statua
1’45"94 nei 200 per Marciano
(al.f.) Il bicampione olimpico Sun Yang vince i 200 sl in
apertura dei campionati cinesi
di Huangshan (50 m) in un già
notevole 1’45”94.
Uomini: 200 sl Sun Yang 1'45”94; Qi
Liyun 1'48”40; 100 do Cheng Feiyi
54”30; 100 ra Ma Xiang 1'01”41. Donne: 100 do Zhao Jing 1'01”12; 200 fa
Gong Jie 2'07”58; 400 mx Pang Wenyin
4'40”34. A Tianjin (50 m). Uomini:
1500 sl Li Yunqui 15'12”20; 200 do Shi
Feng 1'58”16; 100 fa Zhang Qibin
52”66; 200 fa Zhang Fenglin 1'55”59.
Donne: 50 sl Tang Yi 25”62; 800-1500
sl Chen Qian 8'32”94, 16'45”06;
50-100 fa Lu Ying 26”30, 58”85.
ADDESTRAMENTO PARK (al.f.) L'argento olimpico di Londra nei 400 sl (e
oro a Pechino) Park Tae-Hwan frequenterà una base di addestramento
militare 4 settimane. Pur essendo
esente da questo obbligo per meriti
sportivi, il coreano deciderà dopo il primo mese se proseguire per altri 34.
(r.g.) Per iniziativa del
Wbc, verrà posta oggi a Brockton nel Massachusetts un’imponente statua a dedicata a Rocky
Marciano, per ricordare i 60 anni della conquista del mondiale
massimi avvenuto il 23 settembre 1952 a Filadelfia, contro
Walcott, messo ko 13. Presenti
tra gli invitati i sindaci di Ripa
Teatina e S. Bartolomeo in Galdo, dove sono nati i genitori di
Rocky. La statua verrà posta all'
ingresso dello stadio sportivo
dedicato al campione italo americano. Radio 1, alle 22.30 in
Zona Cesarini, dedicherà un
servizio.
RUSSO E CAMMARELLE IN TV Su
Rai2 alle 13.45 Clemente Russo e Roberto Cammarelle, reduci dall’argento di
Londra, saranno ospiti di «Quelli che».
GHIACCIO A VERONA
In dodicimila
per Opera on Ice
MAESTRI SFORTUNATO Alessandro
Maestri lancia una gran partita, ma è perdente nell'1-3 dei suoi Orix Buffaloes coi
Chiba Lotte Marines, nel campionato
pro' giapponese. Il lanciatore azzurro resta sul monte 6 inning (103 lanci), subisce 9 valide, con 6 strikeout e 1 base ball.
I Marines segnano 3 punti su di lui, mentre il suo attacco non lo sostiene. Ora Maestri è a 3 vinte-3 perse.
ELEZIONI Oggi all’Acquacetosa di Roma,
Assemblea elettiva della Fih: candidati il
presidente uscente Luca Di Mauro (quarto mandato) e Sergio Mignardi, già collaboratore tecnico federale.
Cicali d’argento Woods cede
nella maratona Ad Atlanta è 12˚
(fe. pas.) Ieri, a Roma, ai
Mondiali di maratona, è arrivata la prima medaglia azzurra.
Un argento conquistato da Stefania Cicali, sorella maggiore
di Susanna, la canoista che nel
2011 partecipò e vinse la fascia di Miss Italia Sport». La canoista toscana, portacolori delle Fiamme Azzurre, ha chiuso
la gara del K1 in 2h01’54" arrendendosi per una manciata
di secondi all’ungherese Renata Csay (2h01’20", che ha così
conquistato la sua undicesima
medaglia d’oro mondiale.
«L’ungherese — dice l’azzurra
— ha tenuto un passo spaventoso ed era quasi impossibile
riuscire a superarla. Vista la
sua forza ho aspettato l’occasione favorevole per puntare
all’argento e nell’ultimo trasbordo, nonostante i crampi a
una gamba, sono riuscita a
staccare la bulgara Faldum
conservando il vantaggio fino
al traguardo. Tenevo molto a
questo mondiale e mi ero preparata bene, soprattutto nei
trasbordi. Evidentemente è servito». Lontani dal podio, invece Luca Piemonte e Francesco
Balsamo nel K1 maschile vinto
dallo spagnolo Ivan Alonso sul
portoghese Josè Ramalho e sul
detentore sudafricano Hank
McGregor su cui pende ricorso
per comportamento scorretto.
Oggi si chiude con le ultime tre
gare in programma: K2 senior
femminile, K2 senior maschile
e C2 senior maschile.
Baseball
PRIMA (an.gal.) La prima giornata di A
maschile. Girone A: Trieste-Cassano Magnago 32-24; Merano-Pressano 27-28;
Mezzocorona-Ferrara 36-28; Rovereto-Bolzano 22-38; Mestrino-Bressanone 24-34. Girone B: Bologna- Romagna
Imola 18-30; Cingoli-Sassari 26-33; Pisa-Ancona 33-23; Poggio a Caiano-Castenaso 34-19. Girone C: Conversano-Chieti 41-25; Noci-Lazio 47-26; Teramo-Città Sant’Angelo 33-27; Gaeta-Putignano 35-29; Fasano-Fondi 36-29; ha riposato Palermo. Nella 2ª di Top League
donne slovena Rk Zagorje-Futura Roma
26-18.
Pallanuoto
SETTEBELLO-ALL STARS Non sarà la
Croazia, ma una selezione All Stars ad affrontare il Settebello nel giorno della presentazione dell’A-1. La Fin sta allestendo
questo evento che dovrebbe svolgersi
martedì 9 ottobre a Roma: gli stranieri
del nostro campionato sarebbero guidati da Ratko Rudic.
PERRONE VA (pe.m.) Dopo l’ex posillipino Marc Minguell, anche Felipe Perrone
torna in Spagna, trasferendosi dalla Pro
Recco al Barceloneta. Nei preliminari di
Champions, affronteranno il Brescia.
GIGLI A FIRENZE Elena Gigli, portiere del
Setterosa campione d’Europa, passa dalla Pro Recco al Firenze. Nel 2007 vinse lo
scudetto con la Fiorentina.
VERONA — Con
Carolina Kostner stella tra le
stelle, grande successo ieri
sera all’Arena di Verona per
la seconda edizione di Opera
On Ice (12.000 spettatori).
Tennis
VAI GIORGI Con la promozione dalle qualificazioni di Camila Giorgi (battute Vandeweghe e Voskoboeva), diventano 4 le
azzurre a Tokyo (Gia, 2.168.000 $, cemento) con Errani, Vinci e Schiavone.
ROBSON KO La Gran Bretagna, che non
vince un titolo Wta dal 1988 con Sara Gomer, resta a bocca asciutta nella nuova
finale che mancava dal 1990. Finale a
Guangzhou (Cin, 220.000$, cem): Su-Wei
Hsieh (Tai) b. Robson (Ing) 6-3 5-7 6-4.
WOZNIACKI-KANEPI Semifinali a Seul
(Cor, 500.000$, cem): Wozniacki (Dan) b.
Makarova (Rus) 6-1 5-7 6-4; Kanepi (Est)
b. Lepchenko (Usa) 6-4 2-6 6-4.
Vela
TP52 (r.ra.) Grande doppietta per Azzurra,
il TP 52 portacolori dello Yacht Club Costa
Smeralda, si è aggiudicato l’Audi Valencia
Cup e il 52 Super Series Trophy 2012, il circuito di regate riservato ai TP 52.
FARR 40 (r.ra.) Flash Gordon ha vinto a
Chicago il mondiale di Farr 40, 2˚ Enfant
Terrible-Adria Ferries di Alberto Rossi (tattico Torben Grael), 3˚ Transfusion.(tattico
Outteridge)
CLASSI OLIMPICHE (m.nan) Prima giornata del campionato italiano classi olimpiche a Follonica. Negli Star primo posto per
Negri- Voltolini; tra i Finn leadership per
Filippo Baldassarri; dominio del brasiliano
Scheidt nei Laser mentre Clapcick è prima fra le donne. 470: Komatar-Carraro
leader donne, Kosuta- Farneti primi negli
uomini. Rsx: Baglioni primo uomini, Tonei
prima donne. 49er, primi Plazzi-Molineris.
La famiglia comunica che le esequie dell'
avv. Arrigo Gattai
si svolgeranno lunedì 24 alle ore 14.45 presso la
Basilica di Santa Maria delle Grazie.
- Milano, 22 settembre 2012.
Massimiliano Vergani e la figlia Clara sono vicini a Bruno e famiglia nel triste momento della
scomparsa del papà
Arrigo Gattai
- Seregno, 22 settembre 2012.
Angelo Vergani e famiglia partecipano al dolore della famiglia per la scomparsa dell'indimenticato Presidente
Arrigo Gattai
- Lentate sul Seveso, 22 settembre 2012.
Gian Francesco Lupattelli e il Movimento Sportivo Popolare Italia partecipano al lutto della famiglia del caro e vecchio amico
Arrigo Gattai
- Roma, 22 settembre 2012.
Il presidente della Lega Nazionale Dilettanti
della FIGC Carlo Tavecchio e l'intero consiglio direttivo partecipano con commozione al lutto per
la morte di
Arrigo Gattai
già presidente del CONI, apprezzato dirigente e
grande uomo di sport.
- Roma, 22 settembre 2012.
Il Presidente Massimo Moratti, il Consiglio
d'Amministrazione, la squadra e tutta F.C. Internazionale partecipano commossi al grande dolore della famiglia per la scomparsa dell'
Avv. Arrigo Gattai
Un grande uomo di sport, indimenticabile amico
e prezioso Consigliere nella grande Inter.
- Milano, 22 settembre 2012.
Massimo e Milly Moratti abbracciano con tanto
affetto la moglie Guia e i figli Marina e Bruno,
nel dolore per la scomparsa del carissimo amico
Arrigo Gattai
- Milano, 22 settembre 2012.
Il Presidente della Federazione Italiana Sport
Invernali Flavio Roda, il Consiglio Federale, gli
atleti, i tecnici e tutto lo staff federale piangono
la scomparsa di
Arrigo Gattai
indimenticato dirigente e grande uomo di sport.
- Milano, 22 settembre 2012.
Mauro Checcoli, presidente della Accademia
Olimpica Nazionale Italiana, insieme alla Professoressa Rosella Frasca, del Consiglio Direttivo e
di tutti i componenti della accademia esprime alla famiglia i sentimenti del più profondo cordoglio, per la scomparsa di
Arrigo Gattai
Con stima ricorda che dopo la sua elezione a Presidente del CONI egli fu protagonista della nascita della Accademia Olimpica, che avvenne a
Roma nel dicembre del 1987, nella sede del Centro sportivo Giulio Onesti.- Insieme a chi lo ha
conosciuto, sarà ricordato come un amico riconoscente verso l'impegno dell'AONI per la diffusione degli ideali olimpici.
- Roma, 22 settembre 2012.
Massimo e Milly Moratti ricordano con affetto
il caro e generoso amico
Edoardo Austoni
- Milano, 22 settembre 2012.
42
LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012
DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012
LA GAZZETTA SPORTIVA
43
44
LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012
ALTRI MONDI
_il faccia a faccia
DI GIORGIO DELL’ARTI
[email protected]
Le garanzie date dalla Fiat
hanno soddisfatto Monti?
A Palazzo Chigi
l’atteso incontro
sulle prospettive
del Lingotto
è durato 5 ore:
Torino s’impegna
a salvaguardare
la sua presenza
nel nostro Paese
Ieri c’è stato l’incontro tra
il vertice Fiat e il governo, incontro richiesto da Monti dopo l’annuncio che la Fiat avrebbe abbandonato il piano «Fabbrica
Italia» e i 20 miliardi promessi
nel 2010 a Palazzo Chigi (quando c’era Berlusconi). Il faccia a
faccia non è stato una formalità, è andato avanti per 5 ore, di
qua Marchionne e John Elkann,
di là Monti con Passera, la Fornero, Barca e Catricalà. La discussione deve essersi incagliata
perché si è continuato con due
riunioni separate, gli uomini
Fiat in una stanza, il governo in
un’altra. Obiettivo: raggiungere
un minimo di linea comune,
non presentarsi alla stampa divisi. Alla fine è stato emesso un comunicato congiunto. Nella parte che riguarda Fiat si parla di
«integrazione delle piattaforme
Chrysler e Fiat», si ricorda che
negli ultimi tre anni la Fiat ha
comunque investito da noi 5 miliardi, si è elogiato il governo per
le riforme e «il cambiamento di
mentalità idoneo a favorire la
crescita» e infine «i vertici Fiat
hanno manifestato l’impegno a
salvaguardare la presenza industriale del gruppo in Italia, anche grazie alla sicurezza finanziaria che deriva soprattutto dalle attività extraeuropee. In questa prospettiva, Fiat è intenzionata a riorientare il modello di
business in Italia in una logica
che privilegi l’export, manifestando piena disponibilità a valorizzare le competenze e le professionalità peculiari delle strutture italiane, quali ad esempio
l’attività di ricerca e di innovazione. Il governo ha apprezzato
eccetera eccetera». L’ultima riga
cominciare a vendere negli Stati Uniti auto fabbricate da noi?
Non posso giurarglielo, ma nell’incontro di ieri Marchionne
avrebbe insistito sugli ammortizzatori sociali. «Non possiamo continuare a perdere 700
milioni l’anno in Italia». L’idea
sarebbe dunque quella che
Marchionne ha già fatto capire
tante volte: ha bisogno in Italia
di altra cassa integrazione, in
deroga, e magari di un piano di
prepensionamenti. Il tutto per
tenere aperte le fabbriche al minimo. Fino a che non arriverà il
momento della piattaforma comune con Chrysler e delle
esportazioni negli Usa.
5
Non potrebbe fabbricare qui la
500L che è andato a fare in Serbia?
4
Quanto tempo ci vorrà per que-
In Serbia lavorano per 10 ore al
giorno quattro giorni la settimana, con un salario di
300-350 euro al mese. Se uno
gli dice di lavorare anche il venerdì, nessuno batte ciglio. Il
governo gli ha regalato il terreno, gli impianti e non gli fa pagare tasse per 5 anni. In cambio di questo il Lingotto ha dato lavoro a 1.700 operai. Suppongo che Marchionne, il quale ancora ieri ricordava i benefici fiscali ottenuti dai brasiliani,
chieda al governo italiano qualcosa di non troppo diverso.
Esempio: far pagare meno la
benzina e l’assicurazione sulla
macchina. Il governo può però
rinunciare a queste entrate? Su
questo la discussione deve essersi arenata. Si sa che Marchionne vorrebbe da Monti
una mano a livello europeo,
perché si decida a Bruxelles,
con tanto di ammortizzatori internazionali, la chiusura di stabilimenti europei. Ci sono troppi stabilimenti in Europa, per
un mercato che ha smesso di tirare. Ci sono poi i tedeschi, che
invece vendono forte in Cina oltre che sul mercato domestico:
loro non vogliono. Dicono: fate
macchine migliori oppure chiudete quello che c’è da chiudere
con i soldi vostri. La commissione mista che ha insediato il governo avrà molto da lavorare.
ste piattaforme comuni e per
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il vertice L’a.d. di Fiat Sergio Marchionne e il presidente John Elkann ieri
a Palazzo Chigi: davanti a loro il sottosegretario Antonio Catricalà, i ministri Elsa
Fornero, Corrado Passera e Fabrizio Barca e, al centro, il premier Mario Monti ANSA
4
IL NUMERO
-1,15
I milioni
di auto
vendute
Il mercato
del gruppo Fiat
in Italia
s’è quasi
dimezzato
negli ultimi
5 anni: si va
dai 2,5 milioni di
auto vendute
nel 2007
a 1,35 milioni
di vendite
previste
per il 2012
spiega quello che ha intenzione
di fare il governo: «Un apposito
gruppo di lavoro sarà costituito
presso il Ministero per lo Sviluppo Economico per individuare
gli strumenti per rafforzare ulteriormente le strategie di export
del settore automotive».
1Se le dico che mi sto addormentando si offende?
No, i comunicati sono così, non
possiamo farci niente. D’altronde la partita è talmente delicata che era necessario citarne i
punti essenziali.
2
Ho capito che Fiat non lascia
l’Italia.
Si direbbe di no, anche se c’è
modo e modo di restare in Italia. Ci sono quattro stabilimenti in bilico, anzi si sa già che per
produrre quello che Fiat ha bisogno di produrre quest’anno
di stabilimenti aperti ne basterebbe uno. Quindi, bene, resteranno in Italia, ma a far che?
3
Vogliono esportare... Siccome
italiani ed europei non comprano più, bisognerà esportare in
America o in Cina.
Non ha colto il passaggio sulle
piattaforme comuni? È una cosa che Marchionne disse già lo
scorso febbraio: «Già nel 2014
metà dei nuovi modelli Chrysler e Fiat verranno da una piattaforma comune». Di quali modelli stiamo parlando? Di quelli destinati agli americani. A
fronte di un immobilismo assoluto Fiat, quanto a innovazione, per il mercato italo/europeo, Chrysler ha sventagliato
in America 60 modelli diversi.
Il concetto, espresso anche nell’intervista dell’altro giorno a
Ezio Mauro, è che di là il mercato tira e si guadagna, di qua
non si vende niente e, secondo
Marchionne, non si venderà
niente fino al 2014.
d
lafrase
DEL GIORNO
Il fatto del giorno
FAMIGLIA:
LA TUTELA
È UN BENE
«L’autentico
progresso
della società
umana non
potrà
prescindere
da politiche
di tutela e
promozione
del
matrimonio
e della
comunità
che ne
deriva,
politiche che
spetterà non
solo agli
Stati ma alla
stessa
Comunità
internazionale adottare.
Il fine è
invertire la
tendenza
di un
crescente
isolamento
dell’individuo, fonte di
sofferenza
e di
inaridimento
sia per
il singolo
sia per la
stessa
comunità»
BENEDETTO XVI
PONTEFICE
notizie
Tascabili
Vendetta nel Bresciano
Lascia la ragazza
incinta, lei usa
l’acido per punirlo
Una 23enne di Travagliato
(Brescia), al nono mese di gravidanza, ha aggredito con un com
plice l’ex fidanzato buttandogli
addosso una bottiglia di acido
muriatico. Il giovane, 26 anni,
l’aveva lasciata e non sembrava
intenzionato a riconoscere il
bambino. Ricoverato in gravi
condizioni con ustioni sul 30%
del corpo, ha perso un occhio
e rischia l’altro. La ragazza è ai
domiciliari, il complice in carcere.
Un ministro pachistano
Regista anti-Islam
«Do 100 mila euro
a chi lo ammazza»
Una taglia da 100 mila
dollari a chi ucciderà l’autore del
film «L’innocenza dei musulmani».
Lo ha promesso ieri il ministro
delle Ferrovie del Pakistan,
Ghulam Ahmad Balor: pagherà la
cifra di tasca propria e ha esorta
tato i talebani e Al Qaeda a com
piere il «sacro dovere di indivi
duare e ammazzare» il regista
dell’opera anti-Islam prodotta
negli Usa, che ha suscitato rea
zioni violente in molti Paesi arabi.
Un’immagine del discusso film
«L’innocenza dei musulmani»
Due morti a Potenza
Affittano Ferrari
per un matrimonio
e si schiantano
Voleva provare l’adrenalina
della velocità. Una Ferrari da
portare a casa, noleggiata per le
nozze del fratello, in programma
ieri. Ma per ragioni ancora da
accertare, venerdì notte, sul rac
cordo autostradale tra Potenza e
Sicignano degli Alburni, un 31enne
ha perso il controllo dell’auto,
finita contro il guard rail, che ha
preso fuoco. Con l’uomo c’era il
cognato di 54 anni. Per entrambi
non c’è stato nulla da fare.
DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012
ALTRI MONDI
IN OLANDA: ERANO 4 MILA
Invito su Facebook
Guerriglia alla festa
La festa per i 16 anni di
una olandese che aveva postato
l’invito su Facebook si è
trasformata in una spaventosa
guerriglia. Venerdì notte ad
Haren 30 persone sono rimaste
contuse e una ventina sono state
fermate per gli scontri con la
polizia: l’invito sul social network
non era segnalato come «privato»
ed è stato recapitato a 20 mila
persone. Sono arrivati in 4.000 e
la situazione è presto degenerata.
A Lo show di Grillo
IL CASO
SALLUSTI
S
Il Quirinale:
«Seguiamo
la vicenda»
Il Presidente
della Repubblica
«si riserva di
acquisire gli
elementi di
valutazione e
sta seguendo il
caso». Giorgio
Napolitano ha
risposto
così a chi ha
sollecitato un
suo intervento
sulla sorte di
Alessandro
Sallusti,
direttore del
«Giornale»,
condannato a
14 mesi per
diffamazione a
mezzo stampa e
a forte rischio
cella. Il motivo?
Un editoriale, il
cui autore
usò uno
pseudonimo,
apparso nel
2007 su
«Libero», di cui
Sallusti allora
era direttore.
Un giudice si
sentì diffamato
e querelò
«Libero».
Mercoledì la
Cassazione
esaminerà solo
la regolarità
formale del
giudizio. Se la
Corte non avrà
nulla da
eccepire,
Sallusti finirà
subito in cella
IN RUSSIA: ARRESTATO
Ubriaco al volante
uccide sette ragazzi
Era ubriaco alla guida della
sua auto e ha travolto e ucciso
sette ragazzi che aspettavano
l’autobus. Il tragico incidente è
IL CAOS DURI I VESCOVI
Renata Polverini, 50 anni ANSA
Il comico in piazza a Parma, dove governa
il Movimento 5 Stelle: «Spazzeremo via tutti»
Bufera Lazio
Il Pd: «Pronti
a dimetterci»
Un fiume in piena, un incessante crescendo di gestualità e di toni. Argomenti non toccati ma, come suo solito, colpiti come birilli: dalla politica all’euro, ai giornalisti (definiti,
per la maggior parte, «carogne
al servizio dei loro editori»), fino alla legge elettorale e all’attuale governo. Beppe Grillo
non si è risparmiato, ieri, intervenendo a Parma alla manifestazione contro l’inceneritore,
organizzata dal Movimento 5
Stelle. «I nostri sostenitori non
vogliono cambiare la classe politica, ma desiderano una rivoluzione di civiltà, di cultura e
di pensiero. Noi vogliamo una
democrazia senza aggettivi»,
l’esordio di Grillo, che poi ha
parlato del futuro europeo: «Io
non ho mai detto che voglio
uscire dall’euro. Ho detto che è
necessario un referendum senza quorum per far decidere i
cittadini sull’euro». Un comizio accorato in una piazza vuota, con circa mille persone:
uno scenario ben lontano rispetto a quello di 4 mesi fa
quando l’ex comico era arrivato in una Parma gremita, in occasione delle Amministrative.
Sugli ultimi scandali della politica Grillo non ha usato mezze
misure: «Non voglio approfittare di questa situazione del Pdl,
del Pd, di Lusi, dei maiali e del
bunga bunga, tanto saranno
spazzati via tutti, indipendentemente dalla legge elettorale».
Il silenzio su Favia Il leader del
Movimento 5 Stelle ha quindi
parlato della situazione nazionale del quadro delle alleanze.
«Di Pietro? Una bravissima persona ma inserita in un sistema
che non va bene». Un’ulteriore
in Germania
Beppe Grillo, 64 anni, a Parma per una manifestazione anti-inceneritore ANSA
L’atteso comizio
si è trasformato,
però, in un mezzo
flop: c’erano solo
mille persone
conferma che alle prossime elezioni il suo movimento correrà
da solo. Poi ha attaccato Monti
definendolo «un esorcista al
contrario. Siamo dentro un debito che è diabolico, è la sublimazione del debito. Non siamo falliti solo perché i nostri
conti erano in mano ad altri».
E sulle critiche al suo gruppo
non si è limitato alla difesa: «Li
abbiamo tutti contro — ha proseguito —, ecco perché escono
cose sulla mia famiglia. Si chiedono chi ci sia dietro a Grillo e
dietro a Casaleggio, ma la risposta è Grillo e Casaleggio.
Mi dicono che sono volgare,
ma siamo un movimento di incensurati». Il comico non ha però fatto cenno né ha nominato
direttamente il consigliere regionale dell’Emilia Romagna
Giovanni Favia, suo grande accusatore sulle dinamiche interne al movimento. Stilettate anche da Antonio Di Pietro, leader dell’Idv: «Io rispetto il Movimento 5 Stelle e gli elettori.
Il movimento ha fatto la scelta
di andare da solo, ma io dico
che il voto di protesta rischia di
far vincere proprio quelli che
vuoi mandare a casa».
avvenuto a ovest di Mosca:
l’uomo, un 29enne che è stato
arrestato, viaggiava a 200 km/h
su una Toyota, quando ha perso
il controllo dell’auto ed è
piombato sul gruppo. Le vittime,
tre ragazzi e quattro ragazze,
si stavano godendo una
giornata di vacanza dalla scuola.
Le notizie che
non lo erano
La Polverini lascia
«Sì, forse, anzi no»
Le dimissioni di Renata Polverini da
Il mondo cattolico
s’indigna per lo scandalo che
ha travolto il Lazio. Ieri il
cardinale Angelo Bagnasco,
presidente della Cei, è interve
nuto sul caso delle spese folli
nella regione scoperto dall’in
chiesta su Franco Fiorito, ex
capogruppo del Pdl indagato
per peculato: «Questi sprechi
sono una cosa vergognosa.
Pensare solo a noi stessi è
egoista e miope», ha detto.
Prima di lui, aveva parlato
Agostino Vallini, il cardinale
vicario di Roma, città delle
costose cene e delle feste
in toga che hanno fatto da
sfondo allo scandalo:
«Intollerabili gli abusi di denaro
pubblico. Se non c’è una
ripresa di senso morale, le
leggi non bastano», ha detto al
settimanale diocesano «Roma
Sette». Una preoccupazione
che coinvolge anche la Corte
dei Conti, che per bocca del
presidente, Luigi Giampaolino, ha usato parole dure:
«Siamo molto preoccupati,
addolorati e sentiamo tutto il
disagio perché sono fatti
gravissimi. Non pensavamo
che si potesse giungere a
tanto». E, all’indomani della
seduta sui tagli alle spese del
Consiglio regionale, il governa
tore Renata Polverini è
tornato sul caso: «Se ci sono
irregolarità o colpe dal punto
di vista giudiziario è giusto che
ciascuno paghi il conto salato.
Io ora vado avanti a testa
alta». Ieri, mentre gli investi
gatori hanno continuato ad
esaminare i documenti acqui
sti giovedì nel blitz nel Consi
glio regionale, anche il Pd s’è
mosso: «Abbiamo avviato la
raccolta di firme per le dimis
sioni dei nostri consiglieri»,
ha annunciato a sorpresa il
capogruppo Esterino Montino.
governatore del Lazio sono state date per
possibili a partire da domenica scorsa, poi
sono sembrate rientrare dopo il suo
intervento in Consiglio Regionale sullo
scandalo dei soldi pubblici usati per lussi
personali da alcuni consiglieri, e sono di
nuovo state date per imminenti o addirittura
certe da tutti i siti di news mercoledì
pomeriggio. Giovedì mattina, sui quotidiani,
i titoli erano «Voci di dimissioni»,
«Dimissioni imminenti», «Polverini pensa
alle dimissioni». Questi annunci incerti
sono durati fino a giovedì sera, quando la
Polverini è stata intervistata su La7 da
Corrado Formigli e ha fatto capire che non
aveva preso decisioni, vincolandole al
consenso del Consiglio Regionale sulle sue
richieste di tagli al bilancio. Venerdì ha
infine dichiarato (infine, chissà): «Le mie
dimissioni erano vere, ma sospese».
Nei giorni scorsi è girata un po’ su Twitter
la falsa notizia che Pippo Baudo fosse
morto. Stavolta non ci è cascato nessuno,
però alcune agenzie e siti di news hanno
scritto articoli per dare la notizia che Baudo
non era morto. Intervistato dal Giornale,
martedì il segretario del Pdl Alfano ha
chiesto che si faccia di più contro la
criminalità a Milano, spiegando che, con la
nuova amministrazione del sindaco Giuliano
Pisapia, «c’è stata un'impennata della
microcriminalità rispetto agli anni di Letizia
Moratti di quasi il 150 per cento». Ma questo
dato — piuttosto generico, statisticamente —
non risulta da nessuna fonte, mentre i
numeri forniti dalla polizia segnalano cifre
praticamente invariate tra il primo semestre
del 2011 e il primo del 2012 (anzi leggermente
in diminuzione) nei delitti denunciati.
Ma
dai
!
SI FINGE PILOTA PER VOLARE
A SBAFO: 32ENNE DENUNCIATO
Come Leonardo DiCaprio nel film «Prova a
prendermi». Un 32enne di Torino si è finto
pilota di aerei e, con divisa e tesserino falso,
è riuscito a volare senza pagare il biglietto.
Nel 2012 è successo sull’aereo tra Monaco e
Torino del 6 aprile, ma si sta accertando se
la truffa sia stata ripetuta in passato. L’uomo
su Facebook si faceva chiamare Andrea
Sirlo e si definiva «capitano dell’aeronautica
civile»: è stato individuato e subito denunciato venerdì allo scalo di Torino-Caselle
© RIPRODUZIONE RISERVATA
C’è l’Oktoberfest e affoga pure la crisi
Pronti a scolare 8 milioni di litri di birra
tro che si può ordinare solo sedendo nei tendoni che arrivano a 10 mila posti, dalle 10 alle
23.30, costerà tra i 9,10 e i
9,50 euro, almeno 40 centesimi più del 2011. Quando la giustificazione fu il bisogno di più
accurate misure di sicurezza.
FRANCESCO RIZZO
Napoleone, due guerre
mondiali e il colera: dal 1810 a
oggi, solo autentiche calamità
sono riuscite a fermare l’Oktoberfest, bolgia per quasi 7 milioni di anime piene di birra
che ieri ha inaugurato l’edizione numero 179 e agiterà Monaco di Baviera fino al 7 ottobre.
Non ce l’ha fatta, quindi, nemmeno la peggior crisi economica dai tempi della Grande Depressione, ma lo spread si mescola comunque ai 7-8 milioni
di litri di bionda Märzen che si
prevede verranno spillati. Il
Mass, il tipico boccale da un li-
45
DI LUCA SOFRI
«Andiamo da soli
alla rivoluzione»
DANIELE VAIRA
LA GAZZETTA SPORTIVA
Nozze Si beve per dimenticare,
Centinaia di boccali di birra al cielo ieri a Monaco di Baviera e il sindaco Christian Ude con la prima spina AP
ma si beve anche per ricordare
i mille aneddoti legati a una festa nata per celebrare le nozze
di Ludovico di Baviera. Come
quando, nel 1896, a montare
un tendone c’era un giovane
operaio di nome Albert. Venticinque anni dopo avrebbe vinto il Nobel. Di cognome faceva
Einstein. Tra circo delle pulci,
sfilate in costume e celebrazioni dell’anima bavarese, la festa
è un carnevale imitato in tutto
il mondo (la «versione» di Genova, ad esempio, termina il
30 settembre). Ed è un appuntamento clou per migliaia di
italiani: tra gli operatori turistici c’è chi segnala che, dopo un
timido avvio delle prenotazioni, pure quest’anno i pullman
partono pieni da tante regioni.
Del resto, spiega Assobirra, il
71% degli italiani beve birra
(solo 8% in meno di chi invece
preferisce il vino) e le donne sono aumentate del 25% in 10
anni. Buone notizie anche per
il sindaco di Monaco, Christian Ude, che ha inaugurato
la festa con la prima spillata:
l’Oktoberfest offre lavoro a 12
mila persone e versa 1,1 miliardi nelle casse cittadine. Ma c’è
chi non sorride: per sfamare i
partecipanti, sarà tirato il collo
a 500 mila polli. Per loro, Napoleone arriva ogni anno.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
46
LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012
ALTRI MONDI
COLPA DELLA STANCHEZZA
Malore per la Stone
In ospedale a Milano
Disavventura milanese per
Sharon Stone (nella foto Ap):
l’attrice americana ha avuto un
malore mentre si trovava alla
sfilata di Fendi in compagnia
del fidanzato, il modello brasiliano
Martin Mica (21 anni lui, 54 lei).
L’interprete di «Basic Instinct»
è stata immediatamente portata
per accertamenti al Policlinico:
era stanca ed è stata dimessa
dopo alcuni esami di routine
che hanno dato esito negativo.
Jovanotti e Giorgia sul palco
di «Italia Loves Emilia»,
il concertone di solidarietà
per i terremotati VOLO
STANOTTE LA PREMIAZIONE
Sfida a colpi di Emmy
per il top televisivo
Verranno assegnati questa
sera a Los Angeles gli Emmy
Awards, i più prestigiosi premi
della tv Usa. Tra la serie dramma
3,8
IN TV «GLI APOCALITTICI»
i milioni raccolti
I soldi ricavati dai 150 mila
biglietti, arrivati a 3 milioni
e 800 mila euro, verranno
utilizzati per le scuole
10 euro
il concerto in tv
Il concertone può essere
rivisto su Sky, pagando 10
euro, fino al 30 settembre:
l’incasso va in beneficenza
UN EVENTO SPECIALE
NOTTE ROCK
DAL NOSTRO INVIATO
STEFANIA ANGELINI
REGGIO EMILIA
Non emozionarsi è impossibile davanti a 150 mila
persone che ballano e urlano
in un prato immenso. Italia Loves Emilia è l’evento musicale
dell’anno. E non solo perché
sentire cantare 13 big italiani
tutti insieme è un fatto irripetibile. Ma anche perché qui a
Campovolo, questo megaraduno rock che chiude l’estate dei
concerti è un vulcano di solidarietà. Dopo lo show del 25 giugno al Dall’Ara di Bologna e a
124 giorni dalla prima forte
scossa che ha piegato 55 comuni emiliani, il concertone di
Reggio torna ad aiutare una regione a ripartire: 150.831 i biglietti venduti, che a 25 euro a
testa fanno 3,8 milioni per la
ricostruzione di molte scuole
del territorio. Italia Loves Emilia è anche tutta una città che
si è messa in moto: c’è voluta
una settimana per costruire i
due palchi, alti 90 metri. E poi,
treni speciali, code in autostrada, migliaia di giovani in trasferta da tutta Italia, da giorni
accampati attorno al pratone
dell’aeroporto. Ma il concertone di Reggio Emilia, come racconta Ligabue, l’ideatore dell’evento qui nella sua terra, «è
qualcosa che andava fatto»:
«Mi sono limitato a trasmettere una sensazione e tutti i
miei colleghi si sono fatti avan-
Emozioni
e musica
Tutta Italia
ama l’Emilia
I 150 mila di Campovolo in delirio
per Jovanotti & co.: sorprese
e duetti ricordando il terremoto
Da Zucchero
fino a Ligabue:
13 big scatenati
per oltre 4 ore
di solidarietà
la domanda sul grande assente Vasco: «Non l’ho sentito —
continua Liga —, ma ora ci sono cose più importanti del
duetto con lui: auguri di buona guarigione e bona lì».
Sul palco Alle 20 in punto par-
ti per esserci», dice. Nella conferenza stampa pre-concerto
parla anche Jovanotti, arrivato venerdì dagli Usa: «Sarei venuto anche da Marte». E poi,
te la musica ed è un boato incredibile dopo il suono di una
sirena che ricorda la tragedia.
È Zucchero a dare il via allo
show. Sugar infila la sua tripletta (Un soffio caldo, Baila,
Chocabeck) e, con l’unico ospite internazionale, il chitarrista
inglese Jeff Beck, canta Madre
dolcissima. Ai due si uniscono
anche Fiorella Mannoia ed Elisa. Si decolla: tutti duettano
con tutti, tranne il solitario Tiziano Ferro. Ma è Jovanotti il
vero mattatore prima con Giorgia (Tu mi porti su), poi con la
Mannoia (Clandestino) e con i
Negramaro ed Elisa (Via le
mani dagli occhi). Jova sfodera Il mio nome è mai più (il pezzo scritto con Ligabue e Piero
Pelù) allargato anche a Claudio Baglioni, Mannoia e Ghigo
Renzulli dei Litfiba. E ancora
accoppiate inedite: Jovanotti
con Renato Zero, i Nomadi
con Baglioni. Finalmente arrivano Ligabue più i Litfiba, scatenatissimi per Tex. Quindici
minuti a testa, le canzoni scorrono via e tra i momenti più
toccanti c’è quello in cui Biagio Antonacci mette in musica
una poesia di una ragazzina di
Mirandola, sulle note di Liberatemi. Ma Campovolo non dimentica Lucio Dalla: Giuliano
Sangiorgi e la Mannoia cantano Anna e Marco. Chiude Ligabue, vero padrone di casa
(Marlon Brando è sempre lui,
Non è tempo per noi, Il meglio
deve ancora venire). Finale alla
grande, dopo 4 ore di musica,
con tutti gli artisti sul palco e
un brano speciale: A muso duro del sassolese Pierangelo
Bertoli. Dedicato all’Emilia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
tiche «Mad Men» (che se
vincesse la quinta statuetta
entrerebbe nella storia) ha 17
nomination, ma tra i favoriti c’è
anche «Breaking Bad». Sul
versante commedia sfida tra
«30 Rock» e «Modern Family».
La premiazione andrà in onda
su Sky Uno a partire dall’una.
La strana vita
di chi non teme
la catastrofe
Negli Stati Uniti li
chiamano Preppers. Sono
quelli che si preparano alla
fine del mondo. O meglio,
quelli che si preparano a sopravvivere alla fine del
mondo. A loro, seri e concentrati, rigorosi e preparati, National Geographic
Channel (403 di Sky) dedica un’intera serie, Gli Apocalittici, in onda ogni lunedì
(da domani) alle 20.55. Ecco allora chi studia il modo
migliore per proteggersi
dai terremoti, chi crea rifugi per gli incidenti nucleari,
chi è già pronto al peggiore
attentato terroristico, a una
prolungata crisi energetica
e alla profezia Maya. La serie negli Usa è stata la più
seguita tra quelle di National Geographic. Perché in
effetti c’è un certo gusto,
tra l’ironico e il sadico, nel
vedere giovani e non andare a caccia con arco e frecce, nutrirsi di insetti o costruire radio amatoriali per
quando i telefoni non ci sarà più... Ma forse in ognuno
di noi, tra una risatina e l’altra, c’è anche la speranza di
vedere qualcosa di interessante in tutti quegli stratagemmi di salvezza, qualcosa che, chissà, potrebbe pure tornarci utile. Magari
senza fare la fine di tale Jason da New York, che ogni
giorno cronometra il tempo necessario a trasformare la sua casa in un bunker,
temendo l’eruzione del supervulcano di Yellowstone.
E senza arrivare a sapere
con certezza che cento
grammi di grilli contengono 562 calorie...
e.e.
GDS/TWITTER
LE SFILATE FEMMINILI FORME GEOMETRICHE DA FRANKIE MORELLO. MARRAS PUNTA SUI COLORI LIEVI
Fisico, il bikini è una seconda pelle
FABRIZIO SCLAVI
MILANO
Due modelle delle collezioni estive di Frankie Morello e Fisico LAPRESSE
A Milano, durante le sfilate donna per l’estate 2013, il
sogno comune è andare al mare. Magari ancora piu belle, indossando le creazioni di Cristina Ferrari per Fisico. Costumi
aderenti e metallizzati sembrano uscire dal film Agente 007
Missione Goldfinger. Oro come
seconda pelle e svolazzanti tuniche trasparenti multicolori,
dal turchese al color sabbia, al
celeste pallido. I tessuti stampati a motivi etnici sono la base per caftani, camicie e pepli
ricamati e borchiati. E per la
sera, stessi colori e tessuti per
La borsa e la scarpa
Una Tod’s Bag in pitone colorato
e una scarpa Geox «che respira»
eleganti tuniche e aderenti
pantaloni. È una donna fumetto, invece, quella messa in passerella da Frankie Morello.
Tutta la collezione è basata sulle forme geometriche a triangoli e quadrati. Donne che
sembrano quelle di Flash Gordon, eroine dello spazio, che
indossano abiti-armature con
inserti di pizzo e raso di seta e
le pietre colorate sono usate
come borchie. L’eleganza Anni 20 ispira la collezione Atelier-Siviglia, raffinata e seducente silhouette che traspare
dalle linee fluttuanti e dai tagli geometrici usati come decoro. Morbida seta plissè per far
sentire la sensualità del corpo.
E i colori, dal grigio al bianco,
e al rosa, rafforzano l’idea di
femminilità.
Senza problemi Sensualità, di-
staccata e rispettosa, si vede
da Antonio Marras. Le modelle passano con elegante lentezza creando un’atmosfera di un
mondo senza problemi dove
importante è indossare la leggerezza e l’armonia: stole di
tessuti preziosi ma senza voler
apparire. Gli abiti fatti di tanti
tessuti diversi, pezzi a tinta
unita cuciti insieme a tessuti
stampati a fiori con pennellate
sfumate, colori lievi che vogliono passare inosservati e che
mettono in evidenza la semplicità dell’eleganza.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012
47
ALTRI MONDI
Oroscopo
21/3 - 20/4
21/4 - 20/5
21/5 - 21/6
22/6 - 22/7
23/7 - 23/8
24/8 - 22/9
LE PAGELLE
Ariete 5,5
Toro 7,5
Gemelli 5,5
Cancro 5,5
Leone 7
Vergine 8
DI ANTONIO CAPITANI
Contrastate l’humor
tombale. E,
soprattutto, prima di
agire, riflettete. Il
magma suino, intanto,
si agita e voi eruttate
passion d’amore.
La Luna porta fortuna.
E vi consente
performance superbe
in ogni circostanza. Un
viaggio diverte e
distende. Una
fornicata di più.
Luna sfigopendula.
Svagatevi, scacciando
sensi di colpa, senso
di inadeguatezza,
senso di solitudine.
Appagandoli, i sensi,
suinally too.
Domenica tesa: c’è
tanta gente che
grigliereste nel forno.
E che vi griglierebbe.
Calmi! Il sudombelico
è a duecento gradi
centigradi.
Tecnica, metodo e
cura del dettaglio vi
fanno sbrigare bene
gli impegni. Gli svaghi
"minimal" vi rilassano,
la movida (pure suina)
invece no.
23/9 - 22/10
23/10 - 22/11
23/11 - 21/12
22/12 - 20/1
21/1 - 19/2
20/2 - 20/3
IL MIGLIORE. La Luna
vi rimette in pista alla
grande, in questa
domenica di relax,
appagamenti familiari
e lavorativi. Il
sudombelico segna
più volte.
Approfittatene!
Bilancia 5,5
Scorpione 7,5
Sagittario 7 -
Capricorno 7,5
Acquario 6
Pesci 7 -
Basterà poco, forse, a
farvi girare zebedei e
testa: controllate il
vostro (mal)umore,
senza sbotti. E cauti
con l’attività fisica,
pure suina.
Domenica briosa, di
“movimenti” e
successo nello sport.
Il vostro sense of
humor è concausa di
cuccagione, il
sudombelico spopola.
Questo è un periodo in
cui potete fare un
salto di qualità. E oggi
potreste averne la
prova. I ritmi sono
vivaci, ma c’è
mosceria suina.
Tutto prende la piega
che desiderate, in
questa domenica di
intuizioni felici e
appagamenti d’ogni
specie. Sudombelico
(quasi) al top.
Ignorate le ugge, le
provocazioni, le
cupezze degli eterni
depressi. E amate voi
stessi: starete bene.
Se poi non si fornica,
pazienza.
La domenica porta
soddisfazioni
concrete. E vi fa
realizzare anche ogni
progetto. Accordo
massimo con gli amici,
operosità suina ottima.
PATO
L’attaccante del Milan
e del Brasile è nato
a Pato Branco il 2
settembre 1989. Ha
cominciato la carriera
nell’Internacional
Gazzetta.it
Televisioni in chiaro
RAITRE
CANALE 5
RETE 4
ITALIA 1
RAIDUE
TG1
MIXITALIA 2012-2013
LINEA VERDE
A SUA IMMAGINE
RECITA DELL'ANGELUS
LINEA VERDE ESTATE
GP DI SINGAPORE F1
TG1
POLE POSITION
IL COMMISSARIO...
L' EREDITÀ
TG1
AFFARI TUOI
CARUSO, LA VOCE
DELL'AMORE
23.25 L'ITALIA
È UN PREMIO
0.35 TG1 - NOTTE
1.00 APPLAUSI
2.15 SETTE NOTE
7.00
8.55
9.50
9.55
11.30
13.00
13.45
17.10
Film sul
Digitale Terrestre
Lo Sport in chiaro, sul satellite e sul digitale terrestre
PREMIUM
IN DIRETTA
8.00
9.35
9.55
10.30
12.00
12.20
13.10
13.30
13.40
17.00
18.50
20.00
20.40
21.20
18.10
19.35
20.30
21.00
22.35
1.00
1.20
1.50
12.40 IL DILEMMA
PREMIUM CINEMA
14.35 THIS MUST
BE THE PLACE
PREMIUM CINEMA
16.50 SHERLOCK THE BLIND BANKER
JOI
16.50 LA FABBRICA
DI CIOCCOLATO
PREMIUM CINEMA
18.55 DONNIE BRASCO
PREMIUM CINEMA
21.15 IL GRANDE SOGNO
PREMIUM CINEMA
23.15 THE LIBRARIAN 3:
LA MALEDIZIONE
DEL CALICE DI GIUDA
JOI
23.25 BACIATO
DALLA FORTUNA
PREMIUM CINEMA
CARTONI
BATTLE DANCE
NUMERO 1 GP
GP2 DI SINGAPORE
LA NAVE DEI SOGNI
TG2
QUELLI CHE
RAI SPORT STADIO
SPRINT
RAI SPORT
90° MINUTO
IL CLOWN
TG2
N.C.I.S.
Telefilm
LA DOMENICA
SPORTIVA
TG 2
SORGENTE DI VITA
METEO 2
7.50
9.35
12.00
12.55
13.25
14.00
14.30
15.00
17.25
19.00
20.00
20.20
21.00
22.50
23.00
23.05
23.55
LA FONTE
MERAVIGLIOSA
CAMPO DE' FIORI
TG3
PRIMA DELLA PRIMA
PASSEPARTOUT
TGR - TG3
MONDIALI SU STRADA
TG3 LIS
AMARSI PUÒ DARSI
TG3 - TGR
BLOB
PRONTO ELISIR
LUCARELLI
RACCONTA
TG3
TG REGIONE
BORIS LA MIA AFRICA
TG3
23.15
1.30
2.05
15.00 INTER - SIENA
Serie A
MP Calcio, MP Calcio HD,
Sky Super Calcio, Sky Calcio 1
Ligue 1. SportItalia
14.30 LIVERPOOL MANCHESTER UNITED
15.00 ATALANTA - PALERMO
Serie A
MP Calcio 5, Sky Sport 1,
Sky Calcio 5
Serie A
MP Calcio 4, Sky Calcio 4
15.00 CATANIA - NAPOLI
Serie A
MP Calcio 1, MP Calcio HD,
Sky Calcio 3
Elite maschile
Rai Sport 2
GP2
Rai 2
MLB
Sky Sport 2
ALGHERO
16
33
ANCONA
11
23
AOSTA
12
20
BARI
11
26
BOLOGNA
11
24
min max
CIELO
VENTI
CAGLIARI
21
29
Sole
Deboli
CAMPOBASSO
10
24
Moderati
CATANIA
17
29
FIRENZE
11
26
Twenty20 World Cup
Eurosport 2
19.00 WASHINGTON
REDSKINS CINCINNATI BENGALS
13 18
Torino
15 20
15 23
Venezia
Perugia
17 28
14 26
16
23
L'AQUILA
10
23
MILANO
14
22
ROMA
NAPOLI
16
26
18 29
19
31
Neve
Mossi
PERUGIA
11
24
POTENZA
9
24
Agitati
Nebbia
Il sole oggi
MILANO
ROMA
REGGIO CALABRIA
20
29
ROMA
14
26
TORINO
13
20
TRENTO
12
24
Sorge
Tramonta
Sorge
Tramonta
TRIESTE
7:10
19:19
6:57
19:06
13
22
VENEZIA
12
22
Domani
Dopodomani
Peggiora il tempo su buona parte del Nord, per il
transito di un fronte instabile proveniente dalla
Francia, con rovesci e temporali diffusi, forti sulle
aree a Nord del Po. Meglio su Emilia Romagna e
sole prevalente con tempo estivo al Centrosud.
Nubi irregolari al Nord con rovesci specie su
Centronord Piemonte e Centronord Lombardia,
locali sui restanti settori a Nord del Po. Qualche
pioggia anche sulla Sardegna e rovesci la sera
sulla Liguria. Più soleggiato altrove.
Ancona
Firenze
GENOVA
PALERMO
www.gazzetta.it
15 24
19 23
Molto forti
Calmi
Carabina 10m femminile
Rai Sport 2
Bologna
Genova
Coperto
Temporali
TIRO A SEGNO
13.00 CAMPIONATI ITALIANI
Nel blog «Paralimpici»,
Claudio Arrigoni ci
racconta di questa festa
della danza, forma d’arte
destinata davvero a tutti.
17 23
Forti
MARI
Finale. Seppi - Tsonga
SuperTennis
17 22
Rovesci
Pioggia
Nubi irregolari al Nord e Toscana con qualche
piovasco più frequente sulla Liguria e sul Friuli.
Meglio con più sole sull'Emilia Romagna e su
Est Alpi. Bel tempo e caldo estivo al Centrosud
con valori massimi fino a 32/33° C.
Trieste
Milano
16 20
16.00 ATP METZ
Gara 1. MX1
SportItalia 2
NFL
ESPN America
Il tecnico del Real Madrid
sempre protagonista,
in conferenza stampa
polemizza sulle domande
dei media spagnoli
Dreamtime: adesso
la danza diventa
uno sport per tutti
Finale. Fognini - Klizan
SuperTennis
Gara 1. MX2
SportItalia 2
Mourinho-show
Stavolta bisticcia
con i giornalisti
BLOG
14.00 ATP
SAN PIETROBURGO
13.00 GRAND PRIX
DELLA GERMANIA
VIDEO
SUMMER GRAN PRIX
HS 140. Da Almaty, Kazakistan
Eurosport 2
12.00 GRAND PRIX
DELLA GERMANIA
FOOTBALL
Trento
9.30
TENNIS
Oggi
Aosta
RUGBY
14.55 CALVISANO - FIAMME
ORO ROMA
US PGA Tour.
Da Atlanta, Stati Uniti
Sky Sport 2
Da Portimao, Portogallo
Eurosport 2
Contro il Chievo, Conte ha
cambiato ben cinque
giocatori, visto l’impegno
di Champions League. Ha
fatto bene? Dite la vostra.
Da Portimao, Portogallo
Eurosport 2
SALTO CON SCI
21.00 CHAMPIONSHIP
COCA-COLA
Fa discutere come
la Juve gestisce
il turnover: votate!
13.00 SUPERBIKE
Campionato Eccellenza
Rai Sport 1
11.30 MONDIALE
DI SUPERSTOCK
16.00 INGHILTERRA - INDIA
BASEBALL
BALTIMORE RAVENS NEW ENGLAND
PATRIOTS
MOTOCICLISMO
CRICKET
GP DI SINGAPORE
Ieri
Elite maschile
Rai 3
Da San Francisco, Stati Uniti
Eurosport
CINCINNATI REDS LOS ANGELES
DODGERS
A CURA DI
14.30 MONDIALI SU STRADA
21.00 FIA WTCC
2.00
22.25 DENVER BRONCOS HOUSTON TEXANS
GOLF
10.45 MONDIALI SU STRADA
Gara 2. Dal Mugello
SportItalia
AUTOMOBILISMO
1.45
2.10
NFL. ESPN America
Maratona. Da Roma
Rai Sport 1
CICLISMO
17.00 ACI GRAN TURISMO
Serie A
MP Calcio, MP Calcio HD,
Sky Sport 1, Sky Super Calcio,
Sky Calcio 1
23.40
23.45
2.15
MONDIALI
9.20
16.00 PORSCHE
CARRERA CUP
20.45 LAZIO - GENOA
9.55
10.50
11.00
12.45
14.00
14.40
16.04
17.55
18.55
19.35
21.30
7.00 OMNIBUS
7.30 TG LA7
10.00 L’AMARO SAPORE
DEL POTERE
12.15 SUPERBIKE
13.50 TG LA7
14.25 È ARRIVATO
MIO FRATELLO
16.15 SUPERBIKE
18.00 L’ISPETTORE
BARNABY
20.00 TG LA7
20.30 IN ONDA
21.10 NEL NOME DEL PADRE
Attualità
0.15 MADAMA PALAZZO
0.50 OMNIBUS NOTTE
1.55 TG LA7 SPORT
2.00 MOVIE FLASH
2.05 LA CATENA...
NFL
SportItalia 2, ESPN America
CANOA
Gara
Rai 1
Campionato Argentino
SportItalia 2
9.55
SNOOKER MASTER
TARZAN
NAVIGARE
INFORMATI
LA VITA DEI...
TG4
S. MESSA
PIANETA MARE
TG4
PADRE PIO
NAVIGARE INFORMATI
MONK
TG4
TEMPESTA D'AMORE
TIERRA DE LOBOS L'AMORE E IL...
CINEMA FESTIVAL
ELIZABETH THE GOLDEN AGE
TG4 NIGHT NEWS
CHIARO DI DONNA
8.20
9.10
Da Shanghai, Cina
Eurosport
20.15 RIVER PLATE - RACING
Serie A
Sky Sport 2
2.15
8.30
Gara 2. Dal Mugello
SportItalia
15.00 CAGLIARI - ROMA
0.10
BILIARDO
Lega Pro. Prima divisione.
Girone B. SportItalia
15.00 BOLOGNA - PESCARA
22.15
13.55 F1 GP DI SINGAPORE
18.00 BARLETTA - NOCERINA
Premier League
Sky Calcio 8
17.50
18.10
18.30
19.00
19.25
21.25
Gara 1. Dal Mugello
SportItalia
Premier League
Sky Super Calcio, Sky Sport 3,
Sky 3D, Sky Calcio 8
14.00 BORDEAUX - AJACCIO
15.40
12.00 ACI GRAN TURISMO
17.00 MANCHESTER CITY ARSENAL
CARTONI
GRAND PRIX
STUDIO APERTO
SPORT MEDIASET
BARBIE IN LE 12
PRINCIPESSE DANZANTI
HAIRSPRAY GRASSO E' BELLO
TUTTO IN FAMIGLIA
BUGS BUNNY
STUDIO APERTO
LA VITA SECONDO JIM
YES MAN
C.S.I. NEW YORK
Telefilm
PERSON
OF INTEREST
SEX CRIMES GIOCHI PERICOLOSI
POKER1MANIA
7.55
11.50
12.25
13.00
14.00
Gara 1. Dal Mugello
SportItalia
Serie A
MP Calcio 2, Sky Calcio 1
12.30 SAMPDORIA - TORINO
TG5
TGCOM
BELLI DENTRO
IL MIO CAMPIONE
MELAVERDE
TG5
BELLI DENTRO
I PONTI DI...
MIRACOLO
A NOVEMBRE
AVANTI UN ALTRO!
TG5
DOPO TG5
CADO DALLE NUBI
Film
LA PRIMA
COSA BELLA
TG5 - NOTTE
ARLINGTON ROAD L'INGANNO
10.50 PORSCHE
CARRERA CUP
Serie A
MP Calcio 3, Sky Calcio 2
GazzaMeteo
Nuvolo
18.50
20.00
20.40
21.15
15.00 UDINESE - MILAN
CALCIO
Legenda
8.00
8.50
9.08
9.40
11.50
13.00
13.40
14.10
17.00
SONDAGGIO
LA 7
RAIUNO
17 24
L’Aquila
14 26
Campobasso
Bari
13 27
16 30
Napoli
Potenza
16 30
12 27
Cagliari
Catanzaro
22 33
16 28
Palermo
Reggio Calabria
20 32
22 32
Catania
22 31
Il sole domani
MILANO
La luna
ROMA
Sorge
Tramonta
Sorge
Tramonta
7:11
19:17
6:58
19:04
Nuova Primo quarto Piena Ultimo quarto
16 set.
23 set.
30 set.
8 ott.
48
LA GAZZETTA SPORTIVA
DOMENICA 23 SETTEMBRE 2012