Zalayeta, uno juventino a Napoli
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Zalayeta, uno juventino a Napoli
Bianconerionline Zalayeta, uno juventino a Napoli Inviato da Roberto Urbani martedì 28 aprile 2009 È probabile che una buona fetta di juventini abbia avvertito domenica scorsa una sorta di ironia del destino. Chissà in quanti hanno pensato alla coincidenza che a sconfiggere l'Inter, imbattuta da gennaio, fosse un ex-juventino. Quel Marcelo Zalayeta che appena ventenne occupava la panchina della Juve con la speranza di potersi guadagnare un posto da titolare. E invece sembra che l'attaccante di Montevideo sia destinato a questo limbo doloroso per tutta la carriera, anche a trent'anni deve combattere con attaccanti meno brillanti di lui per . . . Zalayeta, uno juventino a Napoli È probabile che una buona fetta di juventini abbia avvertito domenica scorsa una sorta di ironia del destino. Chissà in quanti hanno pensato alla coincidenza che a sconfiggere l'Inter, imbattuta da gennaio, fosse un ex-juventino. Quel Marcelo Zalayeta che appena ventenne occupava la panchina della Juve con la speranza di potersi guadagnare un posto da titolare. E invece sembra che l'attaccante di Montevideo sia destinato a questo limbo doloroso per tutta la carriera, anche a trent'anni deve combattere con attaccanti meno brillanti di lui per giocare con continuità. L'ironia è che adesso non giochi nella Juve, ovvio. Perché se fosse stato a servizio di Ranieri un attaccante in grado di poter superare con questa ritualità la difesa interista, il 18 aprile avremmo potuto vivere l'effimera soddisfazione di una vittoria contro i campioni d'Italia ( ma questa è pure fantascienza calcistica, riservata come consolazione per noi tifosi feriti). Zalayeta ha sicuramente qualcosa contro Julio Cesar. Lo ha castigato l'anno scorso quando il brasiliano rischiò un'uscita impropria per un portiere come lui, lo superò con un colpo sotto la palla che si alzò in aria fino a chiudere la traiettoria subito sotto la traversa. Allora sulla panchina c'era Roberto Mancini che, dopo quella sconfitta per mano della pantera uruguagia, si trovò a guidare una squadra indebolita dall'ansia di prestazione fino all'ultima giornata di campionato. Poi un nuovo capitolo il 30 novembre scorso quando Marcelo rientra dopo un infortunio al crociato che lo ha tenuto fuori per un bel po'. A San Siro non sporca il tabellino col suo nome ma regala un assist a Lavezzi che buca la retroguardia dell'Inter con precisione tale da smentire chi parla di traiettoria carambolesca : un tacco a liberare il compagno argentino che insacca mentre la linea difensiva assiste mummificata. Per uno juventino è uno spettacolo. Ma quel colpo di genio non bastò per superare l'Inter a Milano, la partita si riassestò sul 2-1. Poi domenica scorsa l'ennesimo gol, una cannonata in controtempo che grazie ad un leggero effetto gabba Julio Cesar – lui, il portiere che si dice abbia superato in affidabilità il nostro Gigi, si fa battere quasi a bocca aperta. I siti ad argomento sportivo sono occupati da sondaggi che riprendono più o meno questo leitmotiv : “il gol di Zalayeta ha riaperto il campionato?”. C'è da dire che il panterone (o il bradipo, come veniva soprannominato ai tempi della Juve per apostrofare rispettivamente le sue giornate migliori o le sue peggiori) non è nuovo a questi gol pesantissimi. Al Comp Nou la Juventus lippiana viveva il 22 aprile del 2003 una trasferta assai complicata, si doveva vincere contro i blaugrana per accedere alle semifinali ma sul risultato di 1-1 si aspettava ancora un verdetto dai supplementari. La vecchia signora è in dieci per l'espulsione di Davids, i padroni di casa dominano fino a quando un capovolgimento di fronte non lancia Birindelli sulla fascia destra. Il terzino lancia un cross nell'area avversaria sul piede di Zalayeta che regala alla squadra una vittoria vibrante, era dal 20 ottobre del 1970 che la Juve non vinceva al Camp nou. Stessa storia nella gara di Champions del 9 Marzo 2005 contro il Real Madrid, stavolta a Torino. Gara bloccata ai supplementari e gol risolutivo di Zorro Zalayeta. http://www.bianconerionline.com/web Realizzata con Joomla! Generata: 29 September, 2016, 18:31 Bianconerionline L'ironia della sorte non vuole solo che a riaprire il campionato sia un nostro ex, ma anche che la Juve non sia in grado di acciuffare questa inconsistente possibilità di giocarsi l'ennesima battaglia psicologica con l'Inter. Il motivo è che la crisi ha sfasciato la squadra, oramai incapace di vincere contro l'ultima in classifica. È rimasto inascoltato quel «di qui alla fine noi dobbiamo essere perfetti» che Ranieri concesse alla stampa quando mancavano ancora 9 giornate al termine del campionato. La prossima partita dopo quella dichiarazione fu quella contro il Chievo... Roberto Urbani http://www.bianconerionline.com/web Realizzata con Joomla! Generata: 29 September, 2016, 18:31