salute domani ∞ il portale del benessere
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Data SALUTEDOMANI.COM (WEB) 19-07-2013 Pagina 1/3 PubMed Contatti www.ecostampa.it Foglio SALUTE DOMANI ∞ IL PORTALE DEL BENESSERE NOTIZIE IN ANTEPRIMA E SEMPRE GRATIS *************************** il Weblog di Antonio Caperna ****** mobile phone: salutedomani.m.libero.it Home page: Archivi [email protected] Salutedomani.com Lancet Cnn BBC British medical journal Facebook « Anti‐HIV drugs in pregnancy not linked to children’s language delays | Principale | Sanità, confermato sciopero per lunedì 22 luglio. Sit‐in a Roma. » 19/07/2013 Diabete, per proteggere il cuore non basta abbassare la glicemia. Studio SID FREE NEWSLETTER receive the health, medicine, beauty topics ‐‐‐‐‐‐ INSERISCI LA TUA EMAIL NELLO SPAZIO IN BASSO. RICEVERAI OGNI MATTINA GRATIS LE NOTIZIE DI SALUTE Le malattie cardiovascolari rappresentano la principale causa di morte, disabilità e ricovero ospedaliero tra i pazienti con diabete mellito di tipo 2: in questi pazienti l’incidenza è infatti circa il doppio che nella popolazione generale, come già dimostrato dall’analisi ARNO eseguita dalla Società Italiana di Diabetologia (SID) in collaborazione con CINECA, e la mortalità dopo un primo infarto nelle persone con diabete è molto più alta che nella popolazione generale. Promuovi anche tu la tua Pagina Cerca nel sito e Social network Questo rischio così elevato è dovuto in gran parte al fatto che i maggiori fattori di rischio cardiovascolare (aumento del colesterolo, elevati livelli di trigliceridi, bassi livelli di colesterolo HDL ed ipertensione arteriosa) sono più frequenti e hanno conseguenze più gravi nelle persone con diabete, rispetto a quelle senza diabete. Your email address: Get email updates Cerca Ricerca personalizzata Cerca su SALUTEDOMANI Per questo è così importante fare prevenzione primaria tra le persone con diabete: tutte le linee guida per la riduzione del rischio vascolare raccomandano, infatti, un controllo ottimale dei valori di glicemia e degli altri fattori di rischio cardiovascolari (in particolare della pressione arteriosa e dei livelli di colesterolo). “Purtroppo – commenta la professoressa Olga Vaccaro, d o c e n t e d i n u t r i z i o n e p r e s s o l’Università Federico II di Napoli e componente del comitato scientifico del centro studi ricerca della SID e primo autore dello studio MIND IT – nella pratica clinica questi obiettivi vengono raggiunti solo in una minoranza di pazienti con diabete. Il gap di implementazione tra le linee guida e la pratica clinica non è un fenomeno limitato all’Italia e si spiega in larga parte con la complessità della cura della malattia diabetica che richiede interventi multifattoriali e l’adesione sia alla terapia farmacologica che ad uno stile di vita sano”. Powered by FeedBlitz Subscribe in a reader Iscriviti al mio Podcast AscoIta il Podcast. Abbònati! è gratis Mi piace Piace a 8.266 Timer Ma migliorare è possibile. Lo studio MIND IT (Multiple INtervention in type 2 DiabetesITaly), appena pubblicato online first sulla rivista Diabetes Care* edita dalla American Diabetes Association, è u n o studio multicentr i c o , n a t o d a u n’i d e a d e l g r u p p o d i s t u d i o sull’arteriosclerosi della Società Italiana di Diabetologia. La ricerca appena conclusa ha confrontato una strategia di trattamento multifattoriale mirata alla correzione ottimale dell’iperglicemia e degli altri principali fattori di rischio cardiovascolare, nella pratica clinica abituale, nei pazienti con diabete di tipo 2 senza eventi cardiovascolari precedenti. L’obiettivo era di valutare la fattibilità di un trattamento esteso a tutti i fattori di rischio cardiovascolari e quantificare la sua efficacia nella pratica clinica quotidiana. Salutedomani on Mobile Phone & Statistiche Condividi il blog con i tuoi amici Al MIND IT hanno partecipato nove centri diabetologici italiani (Bari, Carrara, La Spezia, Roma, Pisa, Pavia, Perugia, Piacenza, Torino), che hanno reclutato 1461 pazienti di età compresa tra 50 e 70 anni, con diabete di tipo 2 diagnosticato da almeno 2 anni e con elevato rischio cardiovascolare definito dalla presenza di 2 o più Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. CINECA 042782 SALUTEDOMANI.COM (WEB) Data 19-07-2013 Pagina Foglio 2/3 www.ecostampa.it fattori di rischio cardiovascolare. Cinque dei centri partecipanti sono stati casualmente selezionati per applicare il trattamento convenzionale di questi pazienti, mentre i restanti 4 venivano invitati ad agire secondo linee guida adottando un approccio multifattoriale. Questo approccio comprendeva un intervento sugli stili di vita (dieta ed esercizio fisico), sul controllo glicemico e sul profilo lipidico (non solo il colesterolo LDL ed i trigliceridi che hanno effetti favorenti l’arteriosclerosi ma anche le HDL con azione antiaterogena) della pressione arteriosa e del peso corporeo (calo ponderale del 5%); inoltre prevedeva l’aggiunta di una terapia antiaggregante con aspirina a basse dosi. Dopo 2 anni di follow up gli obiettivi terapeutici sono stati centrati in maniera significativamente maggiore nel gruppo in trattamento multifattoriale che tra i pazienti sottoposti al trattamento convenzionale: l’emoglobina glicata è risultata entro i limiti nel 54% dei pazienti del gruppo di trattamento ‘intensivo’, contro il 22% del gruppo sottoposto a trattamento convenzionale; gli obiettivi per il colesterolo LDL sono stati centrati nel 43% dei pazienti del gruppo ‘intensivo’ c o n t r o i l 2 4 % ‘convenzionale’; quelli per i trigliceridi nell’8 2 % d e l g r u p p o i n t e n s i v o c o n t r o i l 6 4 % d e l g r u p p o ‘convenzionale’ , quelli per il colesterolo HDL nel 95% dei pazienti del gruppo intensivo e nell’ 82% di quello ‘convenzionale’; infine gli obiettivi di pressione arteriosa sono stati raggiunti nel 23% dei p a z i e n t i d e l g r u p p o ‘intensivo’ c o n t r o i l 6 % d e l g r u p p o ‘convenzionale’. Il miglioramento del compenso glicemico nel gruppo sottoposto a trattamento intensivo non è stato inoltre accompagnato da un aumento del peso corporeo che anzi risultava ridotto grazie all’intervento sullo stile di vita. “Si tratta di ottimi risultati: e tuttavia – sottolinea la professoressa Vaccaro – anche nel gruppo di trattamento ‘intensivo’ solo una parte dei pazienti, ma non la totalità, raggiungeva gli obiettivi desiderati di controllo glicemico e degli altri fattori di rischio, a conferma della complessità del trattamento di una patologia cronica multifattoriale come il diabete”. In conclusione lo studio MIND IT dimostra che: I VIDEO E LE INTERVISTE DI SALUTE DOMANI Get the Uploads by salutedomanitv widget and many other great free widgets at Widgetbox! Not seeing a widget? (More info) Live Video streaming by Ustream l l l Blog powered by TypePad Iscritto da 07/2005 l Salutedomani.com è su RadioRadio nella pratica clinica è possibile adottare interventi terapeutici ‘intensivi’ per promuovere un trattamento ottimale del diabete e dei fattori di rischio cardiovascolare; che l’intensificazione del trattamento si associa ad un miglior compenso glicemico e a una potenziale riduzione del rischio di eventi cardiovascolari; al contrario di altri studi, nello studio MIND IT il miglioramento del compenso glicemico non si associava ad un aumento del peso corporeo (probabilmente perché tra gli obiettivi dell’intervento multifattoriale in questo studio era previsto anche il controllo del peso corporeo); nonostante gli ottimi risultati ottenuti, la qualità del trattamento, anche al’interno del gruppo ‘intensivo’, rimane subottimale: dopo due anni di intervento solo un paziente su due raggiunge l’obiettivo terapeutico per l’emoglobina glicata; solo 1 su 3 raggiunge valori ottimali di colesterolo e pressione arteriosa; solo un ristrettissimo numero di pazienti inoltre centrava tutti gli obiettivi. SCEGLI LA TUA RADIO PREFERITA Free xml sitemap generator Tutto ciò suggerisce che ci sono ampi margini di miglioramento per la prevenzione primaria degli eventi cardiovascolari nel diabete mellito di tipo 2 e che è possibile nella pratica clinica quotidiana applicare un protocollo di trattamento intensivo mirato a tutti i fattori di rischio cardiovascolare, oltre che al compenso glicemico. Flickr Get the Uploads from SALUTEDOMANI.COM widget and many other great free widgets at Widgetbox! Not seeing a widget? (More info) Aggiungetemi alla vostra lista TypePad People Iscriviti a questo sito (XML) Certamente ci sono delle difficoltà, legate in particolare a problemi organizzativi (spazi insufficienti, personale carente), ma anche all’inerzia terapeutica e alla scarsa compliancedel paziente. MEDICINA E BENESSERE ‐ SALUTEDOMANI.COM 042782 FORUM DI SALUTE Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. CINECA Data SALUTEDOMANI.COM (WEB) 19-07-2013 Pagina Foglio 3/3 Ti aiuto nella ricerca Privacy Policy Altri Paesi, alla ricerca di possibili soluzioni al problema, hanno introdotto ad esempio dei programmi di incentivazione finanziaria per i medici sulla base dei valori di alcuni indicatori di qualità per il trattamento del diabete. I risultati sono stati incoraggianti ma, secondo gli esperti, questa metodologia di lavoro non favorisce né la motivazione del paziente, né la continuità del trattamento. www.ecostampa.it Speech by ReadSpeaker ReadSpeaker webReader Ultimi post Nello studio MIND IT il gruppo dei pazienti sottoposti a trattamento intensivo veniva sottoposto a controlli ambulatoriali quadrimestrali. Questa periodicità delle visite di controllo, associata all’applicazione di un protocollo di trattamento a gradini mirato al raggiungimento degli obiettivi terapeutici, rappresenta probabilmente il fattore chiave del successo nel gruppo di trattamento ‘intensivo’ ed è allo steso tempo compatibile con l’organizzazione della assistenza diabetologica sul territorio nazionale. key words statistiche free “La malattia cardiovascolare – commenta il professor Stefano Del Prato, presidente della Società Italiana di Diabetologia continua a essere un problema maggiore tra le persone con diabete. Precedenti studi e questa esperienza italiana indicano però che si possono ottenere risultati importanti se i fattori di rischio cardiovascolare vengono ‘tutti’ aggrediti. La realtà clinica purtroppo non è sempre adeguata alle evidenze. La Società Italiana di Diabetologia ha sostenuto questo studio perché era necessario dimostrare quanto diffusa fosse la cultura di un approccio multifattoriale e quanto questo fosse possibile nella nostra realtà clinica. I risultati sono incoraggianti e comunque da ulteriore stimolo affinché SID continui in questa sua opera di formazione e sensibilizzazione della diabetologia italiana”. Archivi luglio 2013 giugno 2013 maggio 2013 aprile 2013 marzo 2013 febbraio 2013 gennaio 2013 dicembre 2012 novembre 2012 ottobre 2012 Altro... DIABETE: ITALIA E USA PER UNA STRATEGIA COMUNE Sanità, confermato sciopero per lunedì 22 luglio. Sit‐in a Roma. Diabete, per proteggere il cuore non basta abbassare la glicemia. Studio SID Anti‐HIV drugs in pregnancy not linked to children’s language delays Etichettatura alimenti: il ministro Lorenzin contraria alla proposta inglese dei “semafori” VIDEO FARMACI GENERICI, COME SI SCEGLIE IL PIU' EQUIVALENTE ALL' ORIGINALE? ‐ PROF. F. COSTA, BOLOGNA Steps for your child’ s asthma SITIP: L’ estate e le infezioni della pelle in età pediatrica TUMORE, NASCE LA PRIMA FONDAZIONE CHE UNISCE ONCOLOGI E PAZIENTI “Feasibility and Effectiveness in Clinical Practice of a Multifactorial Intervention for the Reduction of Cardiovascular Risk in Patients With Type 2 Diabetes The 2year interim analysis of the MIND.ITstudy: a cluster randomized trial” L' APPREZZAMENTO DI GIORGIO NAPOLITANO PER I RISULTATI DELLA RICERCA TELETHON Olga Vaccaro, MD, Laura Franzini, MD, Roberto Miccoli, MD, Franco Cavalot, MD, Diego Ardigò, MD, Massimo Boemi, MD, Pierpaolo De Feo, M D , Gianpaolo Reboldi, M D , P H D , M S C , Angela Albarosa Rivellese, MD, Mariella Trovati, MD, Ivana Zavaroni, MD (on behalf of the MIND.IT Study Group) New friends for Twitter NEWS Pubblicato on line first su Diabetes Care il 17 luglio 2013 Scritto alle 21:12 nella DIABETOLOGIA | Permalink Tag Technorati: ARNO, CINECA, DIABETE, HDL, INFARTO, LINEE GUIDA, MIND, MORTALITA', SID, STUDIO, VACCARO Chi Sono Preferiti Reblog (0) TrackBack URL per il TrackBack a questo post: http://www.typepad.com/services/trackback/6a00d8341d107253ef0191044d9679970c I link elencati qui sotto sono quelli che rimandano a Diabete, per proteggere il cuore non basta abbassare la glicemia. Studio SID: Commenti GoogleRank View the entire comment thread. cronaca di oggi Fornito da TypePad aol MSN Baidu apple Ministero Salute You Tube wikipedia 042782 SALUTE DOMANI ∞ IL PORTALE DEL BENESSERE Ritaglio stampa ad uso esclusivo del destinatario, non riproducibile. CINECA