13. la nuova creazione

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13. la nuova creazione
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sabato 23 marzo
Preghiamo per: Caputo Vincenzo Paolo (P)
Meditazione del mattino: Aggeo 2:5
23 - 29 marzo
13. LA NUOVA CREAZIONE
Letture: Apocalisse 21:1-5; Genesi 3:19; 1 Corinzi 15:52-58; Genesi 6:11-13; Isaia
11:6-9; Giovanni 14:1-3
«Ma, secondo la sua promessa, noi aspettiamo nuovi cieli e nuova terra, nei
quali abiti la giustizia» 2 Pietro 3:13
In 2 Pietro 3:10-13, l’apostolo descrive la sorte del cielo e della terra: verranno distrutti insieme a quanto entrambi contengono. Ma la storia non finisce qui, perché al loro posto saranno creati nuovi cieli e una nuova terra.
Analizziamo il contrasto tra le due esistenze; nella vecchia, domina il peccato, nella nuova regna la giustizia. Nella vecchia la morte è sovrana, nella nuova domina la vita. La contrapposizione non potrebbe essere più stridente e
assoluta. Come vediamo in queste promesse, il ruolo di creatore assunto da
Dio non termina con la prima creazione della terra, e nemmeno con l’opera
compiuta in noi per renderci nuove creature in Cristo. Essa prosegue. Quello
stesso Signore che mediante la potenza soprannaturale della sua Parola ha
creato il mondo una volta, lo ricreerà. In realtà, senza quest’ultimo atto creativo, tutti i precedenti risulterebbero inutili. I nuovi cieli e la nuova terra sono l’apice delle promesse divine fatte all’uomo.
L’offerta del 13° sabato sarà destinata alla Divisione del Sud
Pacifico per i seguenti progetti missionari:
- Costruire delle cliniche in almeno quattro zone isolate della Papua Nuova
Guinea.
- Acquistare diffusori Mp3 alimentati a energia solare per Papua Nuova
Guinea, Isole Solomone e Vanautu.
- Progetto bambini: acquistare 15.000 Bibbie per bambini per le isole del
Sud Pacifico da usare e mostrare con le proprie famiglie.
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23-29 marzo
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domenica 24 marzo
Preghiamo per: Cavalieri Armistizio (E)
UN NUOVO INIZIO
Meditazione del mattino: Isaia 61:1
La scienza e la Bibbia hanno una cosa in comune: la convinzione che la terra per come la conosciamo non durerà in eterno. Per la scienza (o meglio, per
alcuni settori), le medesime forze neutre e casuali che hanno fatto nascere la
vita ed esistere la terra, alla fine la distruggeranno. Anche la Bibbia insegna
che questa terra non durerà per sempre e che sarà distrutta. Nello scenario
offerto dalla scienza, tuttavia, quella distruzione rappresenta la fine eterna
di ogni cosa; secondo quello biblico, invece, essa è solo l’inizio di qualcosa di
nuovo, meraviglioso e di durata infinita.
Leggere Apocalisse 21:1-5. Quale descrizione del futuro viene presentata?
Quali meravigliose promesse ci attendono? Perché solo Dio può fare per noi
queste cose?
Senza alcun dubbio, una delle più belle promesse relative alla nostra nuova
esistenza, è la scomparsa definitiva della sofferenza e della morte. è chiaro
che Dio non considera positive simili esperienze, assenti dalla creazione
quando egli pronunciò il giudizio «molto buono» (Gn 1:31). Siamo in presenza di intrusi alieni, che non dovevano fare parte, secondo le intenzioni,
della creazione originale e che non esisteranno in quella nuova. Gesù è venuto per distruggerle e noi non sapremo più cosa siano. La nuova creazione
determina un nuovo principio. L’esperienza distruttiva del peccato, i cui risultati sono davanti ai nostri occhi, è giunta al termine: il peccato determina
la morte e il dolore, mentre il dono di Dio è legge di vita.
Così come ha creato i cieli e la terra nel principio, ne creerà di nuovi; con
essi e con tutti i redenti stabilirà un nuovo inizio. Solo Dio, solo il Creatore è
in grado di fare una cosa simile per noi che dobbiamo tutto all’opera compiuta da Gesù per amore nostro. Senza il piano della salvezza, non avremmo
alcuna speranza, se non quelle che questa vita ci offre.
Perché le promesse di una nuova esistenza sono vitali? Cosa sarebbe la nostra
fede se non ci fossero?
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DALLA POLVERE ALLA VITA
Preghiamo per: Chiesa di Bologna
lunedì 25 marzo
Meditazione del mattino: 2 Pietro 1:21
Leggere Genesi 2:7 e 3:19. Adamo da quale elemento è stato creato? Qual è stato il risultato del suo peccato?
Dio ha creato Adamo a partire dalla polvere, e questi è diventato un essere
vivente. Fino a quando ha conservato la sua relazione con Dio la sua vita è
proseguita; nel momento in cui ha peccato, si è separato dalla fonte della vita, è morto ed è ritornato a essere polvere.
Leggere Isaia 26:19 e Daniele 12:2. Cosa accadrà a quanti dormono nella polvere?
La promessa della risurrezione offre al cristiano la speranza che Giobbe ha
espresso con queste parole: «E quando, dopo la mia pelle, sarà distrutto questo corpo, senza la mia carne, vedrò Dio» (Gb 19:26). Per quanti hanno fede,
la morte è solo momentanea. Quel Dio che ha formato Adamo dalla polvere
soffiando in lui l’alito vitale, non ha dimenticato in che modo creare di nuovo l’uomo dalla polvere. La risurrezione sarà un atto creativo, né più né meno come quello della creazione originale di Adamo.
Leggere 1 Corinzi 15:52-58. Perché le cose qui dette sono inscindibilmente legate al racconto della creazione?
La risurrezione dei giusti al ritorno di Gesù avverrà in un istante. Come nel
caso della prima creazione del genere umano, si tratterà di un evento soprannaturale, che vedrà Dio quale unico motore. Tutto ciò è in netto contrasto con l’evoluzione teistica. Se il Signore non avrà bisogno di milioni di anni d’evoluzione per ricrearci, ma farà tutto in un baleno, significa che anche
nella prima creazione non ha fatto ricorso al processo evoluzionistico. La
speranza della risurrezione diventa dunque un’ulteriore evidenza biblica per
confutare l’evoluzione teistica.
Quali limiti mostra la scienza, incapace di offrire sufficienti elementi su un tema sensibile e fondamentale come la risurrezione?
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martedì 26 marzo
Preghiamo per: Dirigenti di Pesaro
DOMINIO RIPRISTINATO
Meditazione del mattino: 1 Tessalonicesi 4:8
Confrontare Genesi 1:28 con Giovanni 12:31. Qual era lo stato di Adamo ed Eva
nel mondo appena creato? Chi si è impadronito del potere divenendo sovrano
di questo mondo?
Ad Adamo viene affidata la responsabilità di governare il mondo. Con il peccato, il suo dominio risulta compromesso ed è Satana a esercitare il proprio
potere nel creato, causando la corruzione e la violenza che notiamo ovunque.
Dopo la croce, però, Gesù ha riconquistato la terra sottraendola al controllo
di Satana (Mt 28:18, Ap 12:10; Gv 12:31). E se anche a quest’ultimo è tuttora consentito di operare in essa e di fare danni, è legittimo da parte nostra
rallegrarsi, perché i suoi giorni sono contati: lo garantisce la vittoria di Cristo
sulla croce.
Leggere 2 Timoteo 2:11,12 e Apocalisse 5:10. Quali verità possiamo trarre da
questi passi? (cfr. 1 Cor 6:2,3)
Ai salvati verrà concessa l’autorità di re e sacerdoti. L’idea di sovranità implica una qualche forma di autorità, quella di sacerdozio un’opera di comunicazione tra Dio e le altre creature, comprese forse quelle provenienti da altri mondi e che non hanno mai vissuto l’esperienza del peccato e delle calamità a esso collegate.
«I tesori inesauribili dell’universo saranno proposti allo studio dei figli di Dio.
Non più limitati dalla morte, essi potranno lanciarsi in volo verso mondi lontani, verso quei mondi che fremevano di tristezza alla vista del dolore umano e
che intonavano inni di gioia alla notizia che un uomo era stato salvato.
Condivideranno la sapienza degli esseri che non sono caduti» - GC, p. 678 [530].
Cosa significa, secondo te, la frase: «Condivideranno la sapienza degli esseri
che non sono caduti»? Cosa potremo imparare da loro? E loro da noi?
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RIPRISTINO ULTERIORE
Preghiamo per: Caracciolo Maurizio (Ce)
mercoledì 27 marzo
Meditazione del mattino: Matteo 12:31
Nel mondo attuale, cacciare le prede è una pratica di comune sopravvivenza
nel regno animale. Il termine «catena alimentare» è un promemoria familiare che ci ricorda l’importanza di predare nella nostra ecologia e abbiamo
difficoltà a immaginare un mondo senza una simile pratica. Ma nel principio, ogni creatura della terra si nutriva di erba verde (Gn 1:30). Nessun animale si cibava di altri animali. Genesi 1:30 non parla del cibo delle creature
marine, ma presumibilmente valevano i medesimi principi e Dio poteva così ammirare l’intero creato e dichiararlo «molto buono».
Leggere Genesi 6:11-13; 9:2-4. Al tempo del diluvio, quali cambiamenti avvennero nella natura? Quale ulteriore peggioramento si verificò nei rapporti tra
uomo e animali dopo quel disastro?
Quello che in partenza era un regno pacifico si è trasformato in un territorio
pieno di corruzione, violenza e malvagità. Il mondo, un tempo «molto buono», è diventato talmente brutale che esso stesso invoca l’autodistruzione.
Dopo il diluvio, gli animali hanno cominciato ad avere paura degli uomini;
in contrasto evidente con la situazione precedente, si ha l’impressione che il
dominio degli uomini sugli animali si sia attenuato.
Leggere Isaia 65:25; 11:6-9. Quanto sono diversi gli attuali rapporti tra le creature presenti nel nostro mondo rispetto a quelli promessi da Dio nel futuro?
Mediante la grazia del linguaggio poetico, Isaia ci mostra che nel nuovo
mondo non esisterà violenza. La rovina e la brutalità, caratteristiche del pianeta prima del diluvio che ne hanno determinato la distruzione, saranno assenti nella nuova realtà. Sarà un ambiente contraddistinto dall’armonia e
dalla cooperazione, un regno di pace. Certo, è difficile immaginarlo per noi
che siamo così avvezzi alla violenza, alla prevaricazione e alla morte.
Il Vangelo parla ampiamente di un ripristino. Solo Dio opererà quello finale e
definitivo, ma oggi ci sono scelte che possiamo fare per un recupero parziale
di ciò che è stato perso?
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giovedì 28 marzo
IL RIPRISTINO DELLA RELAZIONE CON DIO
Preghiamo per: Divisione Nord-Americana
Meditazione del mattino: 2 Timoteo 1:14
«Prima del peccato, Adamo godeva della comunione diretta con il suo
Creatore» - GC, «Introduzione», p. 2 [15]. Dopo la caduta questo rapporto si
è radicalmente alterato.
Leggere Genesi 3:24, Esodo 33:20 e Deuteronomio 5:24-26. In che modo il peccato ha trasformato la comunione diretta tra Dio e gli uomini?
Il peccato ha interrotto la relazione tra Dio e gli uomini e la prima coppia è
stata allontanata dalla presenza del Creatore per la loro stessa incolumità.
Gli uomini non potevano più guardare il volto di Dio e continuare a vivere e
così egli, di propria iniziativa, ha elaborato il piano della salvezza grazie al
quale è stato possibile sanare questa relazione interrotta, pur avendo dovuto pagare egli stesso un prezzo terribile.
Leggere Giovanni 14:13 e Apocalisse 22:3-5. Quale promessa Gesù estende ai
propri discepoli poco prima di salire sulla croce e cosa provocherà?
Dio e gli uomini devono riunirsi in pace e incontrarsi faccia a faccia. Sulla
terra non graverà più alcuna maledizione e tutto ciò che è destinato alla perdizione sarà riscattato. Ai redenti verranno garantiti un nuovo habitat, una
nuova vita, un nuovo dominio, una nuova pace con il resto del creato e una
nuova relazione con Dio. Il proposito originale insito nella creazione dell’uomo si realizzerà. Dio, il genere umano e il creato vivranno insieme in
un’armonia che durerà per sempre.
Ancora prima della ricreazione dei cieli e della terra, come possiamo imparare
a godere di una comunione intima con Dio? Quali sono le scelte che condizionano, in senso positivo e negativo, tale relazione?
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APPROFONDIMENTO
Preghiamo per: Caratelli Luigi (U)
venerdì 29 marzo
Meditazione del mattino: Efesini 4:30
Tramonto del sole: ore 18,34
«A mano a mano che trascorreranno gli anni dell’eternità, vi saranno sempre più grandi e più gloriose rivelazioni di Dio e di Cristo. Poiché la conoscenza è progressiva, aumenteranno anche l’amore, il rispetto e la felicità.
Più gli uomini conosceranno Dio, più essi ammireranno il suo carattere.
Mentre Gesù dischiuderà agli eletti le ricchezze della redenzione e i meravigliosi risultati conseguiti nella grande lotta contro Satana, i cuori dei redenti palpiteranno di un amore più intenso e con gioia faranno vibrare le loro
arpe d’oro, mentre milioni di voci si leveranno in un coro di lode… Il grande
conflitto è finito. Il peccato e i peccatori non esistono più.
L’intero universo è purificato. Tutto il creato palpita di armonia e di gioia.
Da colui che ha creato tutte le cose fluiscono la vita, la luce e la gioia che inondano lo spazio infinito. Dall’atomo più impercettibile al più grande dei mondi,
tutte le cose, quelle animate e quelle inanimate, nella loro bellezza e nella loro
perfezione, dichiarano con gioia che Dio è amore» - GC, p. 678 [530].
Domande per la condivisione
1. Mettete insieme più passi che potete, in particolare tratti dall’Apocalisse,
che parlano di come sarà la nuova terra. Condividete in classe le sensazioni
che vi stimolano. Quali sono gli aspetti più affascinanti e quali quelli più complessi da capire?
2. In che modo la dottrina della creazione di cui si parla in Genesi 1 e 2 si collega a quella della ricreazione di nuovi cieli e di una nuova terra? Come dovremmo intendere questa nuova creazione se la teoria dell’evoluzione teistica fosse vera?
3. Leggete Romani 8:18 e 2 Corinzi 4:16,17. Cosa dice Paolo in questi brani e come trarre conforto dalle sue parole?
4. Che cosa ci rivela la promessa di nuovi cieli e nuova terra a proposito del carattere di Dio?
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