- Ariano Folkfestival
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Quotidiano a distribuzione gratuita dell’AFF - Numero unico DOMENICA 23 AGOSTO /special issue I muri parlano sotto le pietre di questa città Folkart porta ad Ariano i nomi emergenti della street art Federica Pietrolà Oggi il folkbullettino, il giornalino amico e sempre a te vicino, chiude i battenti con un inserto tutto dedicato al Folkart. Questo progetto artistico vede la nascita nel 2008 quando le menti di Giuseppe di Paola e Valentina Pietrolà ( mia sorella, io sono l’autrice di tutti gli articoli e sono riccia naturale, lei, invece, è una permanente sfatta ah mi aggiro, anche, con una carrozzina a fiori rosa per chi è interessato), si sono incontrate durante una bevuta al bar Irpinia, sede di tutte le nostre convetion; così tra chiacchiere e risate dal gusto “luppoloso” nasce la prima mostra d’arte del folk festival. Nella settimana in cui tutta la città si risveglia, si colora con le gonne delle ragazze che pernottano al campeggio, si articola con i rasta dei baldi giovani folkettari, e diventa il centro del mondo, almeno per noi amanti della musica e delle serate d’agosto, gli organizzatori hanno pensato di uscire per le strade, armati di graffitari, bombolette e impalcature per una nuova concezione d’arte, forse più popolare e contemporanea: i murales. La città avrebbe dovuto colorarsi tutta a suon di spruzzi di bombolette ma poi avere le autorizzazioni ad Ariano è qualcosa di impensabile, già abbiamo il festival!volevamo far dipingere le navette della sona!zone ma poi perché rendere più belle circolari risalenti agli anni novanta che quando devono fare la salita di San Rocco l’autista fa scendere tutti per dare una spinta (mi sto immaginando la scena ed è bellissima!): così ci siamo dovuti accontentare del solo volkcamp. Qui abbiamo, anzi i writers hanno ridato vita ad in edificio che era abbandonato a se stesso, un edificio che viene lasciato ai topi che ormai, prima della derattizzazione pre-campeggio, vi avevano formato una grande famiglia. Purtroppo abbiamo distrutto il loro ecosistema insieme a quello di tutte le persone che abitano vicino al boschetto che si sono lamentati, con una denuncia, per la scelta troppo vistosa del colore blu elettrico base di tutti i graffiti. Cioè l’ufficio tecnico che non fa un bib, permette di avere in tutto il paese case dai colori fluorescenti , ottima mossa architettonica- edilizia per il volto di un paese normanno, perciò non si può tollerare un muro blu elettrico con dei graffiti, vabbè valli a capì questi adulti! Ma il folkart è menefreghista ha leggi tutte sue, è sognatore, a partire dagli organizzatori i quali sono sempre coesi ed efficienti… Giuseppe, poetico e nostalgico, diviso nell’animo a causa dell’amore che prova sia pei i Balcani sia per la nostra capo-redattrice, è tornato dalla Serbia il 15 d’agosto per il pranzo in trattoria e dopo essersi fatto fotografare sporco di vernice con la faccia sudata, risultato di un ritocco a Photoshop ha lasciato tutto nelle splendide mani di Maria Teresa de Gruttola >Segue a pagina 2 Le mie ultime volontà Donato Zoppo Ho deciso che celebrerò il mio matrimonio ad Ariano Irpino con il corteo della Caravane Passe. Ovviamente - anche per motivi strettamente estetici - la sposa me la porto io da casa, ma esigo che l’auto la guidi di nuovo il Presidente Sasso. Celebrante: Sangennarobar, che come noto porta bene. Come sottofondo durante la cerimonia, il Nortec Collective andrà più che bene: un connubio tra Kraftwerk e Santana, la cosa mi garba alquanto. Essenziale lista di nozze: un nuovo concertone del Watcha Clan e dei Caravan Palace, fornitura di vodka di Dj Shantel, una raccolta di foto di Dimitri Grassi nudo e ricoperto di sticker Satoboy. Appello alla facoltosa direzione artistica, che potrebbe posticipare il regalo di matrimonio all’AFF 2010 portandomi in blocco i seguenti nomi: Tinariwen, Chemical Brothers (lo so, lo so, non sono l’unico a chiederli…), Salvador Santana Band, Djabe, The Original Klezmer Ensemble e Vieux Farka Touré. Un semplice e puro cantastorie, Enzo Del Re (n.b. co-autrice di questo inserto) studentessa metropolitana proveniente dal “ghetto di li martiri”e l’unica ad essersi vissuta il folk festival a letto con la febbre e di Valentina Pietrolà, che dopo tante preghiere affinché se ne stia a casa fa finta di non capire e si aggira per il folk festival con l’aria da critica d’arte ed esperta di bevute( un giorno organizzerà la biennale, però!). Nonostante tutte le avversità, tra le burrasche di polemiche, i venti terribili di consensi, i lampi di genio assopiti o meno street art è qui…Passando con agilità da un’impalcatura all’altra, volteggiando sui pontili, con arabesque leggiadri, torcendo in maniera sì gentile i polsi per dar forma al vento di colore leggiadro che prende vita dalle bombolette, i writers ci hanno onorato con la loro presenza, e ci hanno regalato uno spettacolo in fieri, il crescendo delle forme e l’esplosione di colore giorno per giorno. Presentiamoli: I primi a spiegarci i loro lavori sono i MOM CREW, gruppo composto da 5 persone e attivo già dal 1997-98. Il loro motto è fare “gruppo”, questo concetto che si esprime sia per una condizione territoriale , dato che provengono non solo dalla stessa città e dal medesimo quartiere, sia perché la parola gruppo vuole individuare uno stato di appartenenza, una famiglia graffittara. I loro lavori sono lo specchio di questo concetto di vita, dove il singolo pur facendosi spazio sulle superfici che va ad impegnare riesce a raggiungere il suo stato ultimo solo attraverso la fusione e collaborazione. Scritte e puppet viaggiano insieme per essere un unico lavoro, le loro spruzzate si intrecciano proprio come le loro vite. La loro originalità sta nella leggibilità immediata e chiara. Il lavoro che hanno svolto in queste giornate all’AFF è molto di impatto , arrampicati su impalcature, lasceranno tag e puppet rappresentando il mondo della musica e quello che lo circonda, a modo loro.. TONY KERS, simpatico ed estroverso writer legato ed ancorato al wild style newyorkese che comunemente include una serie di curve e letters trasformate e plasmate, ha sviluppato, così, nel lavoro al volklcamp un’opera imponente basata sullo studio cromatico del verde ad esprime la sua grande voglia di vivere ma soprattutto di sorridere e come dice lui di fa “Parià!”. Infine, WUCONE, Impegnato non solo nella realizzazione di graffiti, si dedica anche a scenografie e a laboratori di arti figurative..è un simpatico tutto fare, insomma. Basandosi su un accurato studio delle lettere con aggiunta di elementi che appartengono al mondo animale e naturale, svolgerà uno studio sulla parola “Game”. SLORK. Uno dei pionieri del writing, lavora da più di 15 anni. Unico, inimitabile, riconoscibile anche da chi di graffiti non sa nulla. L’Italia e non solo, è invasa dal suo tag. Il suo stile neyorkese è costituito da lettere sottili, intrecciate e fortemente accostate. La sua mano è unica e la sua presenza è sempre assidua e costante in tutte le Jam(convention di writing). Il lavoro che ha presentato qui all’ariano folk festival è uno studio sul suo tag. (La sua firma ormai divenuta un’icona nel mondo dei writers). Folkbullettino 2009 Quotidiano a distribuzione gratuita dell’AFF Coordinazione e direzione Valentina Alterio Impaginatore Luigi La Porta in redazione: Mariano A., Alison C., Federica P., Nicola D.M., Lorenzo D.P., Gerardo&Roberta, Marco S., Amalio S., Giuseppe C. Elisabetta P., Armando G., Antonio R. Hanno collborato a questo numero: Folkolo e la sorella maggiore Per informazioni, contatti o per collaborare: [email protected] On line su arianofolkfestival.it Ristorante Trattoria San Domenico di Lo Conte Michele Via 25 Aprile - Ariano Irpino Cooperativa Omnia A.R.L. Via Toppo dell’Anno - Zungoli Ecco a voi le crew di folkart TONY TRES TESO Ecco a voi due dei rappresentanti dei LDK , avete proprio capito bene!Gli LDK il gruppo che fino all’ultima spruzzata si è aggiudicato il WRITE4GOLD ( una ras- Rappresentante di 2 importanti crew NSIS ( affermata a livello nazionale ed europeo) e CAPRAS. Questo giovane ragazzo si rifà allo stile te- a 360°, il meno writers (comunemente inteso). Il suo stile e sicuramente il più sperimentale di tutti. Innovativo, di facile impatto e leggibilità. Frequenta l’accademia di belle arti e questo gli permette nei suoi numerosi e svariati lavori di apportare sempre cose nuove ed originali. Il lavoro che sta svolgendo all’aff è sia figurativo ( puppet) che lettering. Ha disegnato il volto di La Roux (cantante). Grande disegnatore si nota sia dalle linee che dalle sfumature dei suoi capolavori. Stacanovista come pochi, è stato sempre il primo ad arrivare sul pezzo, serio nel lavorare non si è mai tirato indietro quando c’era da dare una mano. Non mi resta che rinnovare il grazie per tutta la sua disponibilità. BETTY segna competitiva riservata alle migliori 8 crew di writers europee). All’ariano Folk Festival sono approdati Nedo e Tres. Il lavoro che hanno svolto è stato fantastico, un puppet gigante fatto da Nedo, accostato al tag di Tres (al contrario), stile che si rifà al old school. Molto sperimentali nei loro lavori, cercano di accostare writing perfetto a contaminazioni della vecchia scuola (lavoro veloce e imperfetto). Vedere questi due “mostri” a lavoro è stato un piacere ed una goduria per gli occhi. desco, dove le lettere si affinano e si scontrano dando vita ad una tridimensionalità e bidimensionalità perfetta. Ha lavorato Aprite bene gli oggi, di fronte ad una delle nuove tag esistenti. Lei rappresentante delle Las Caperas, giovanissime e bellissima ragazza. Dipinge da due anni ma si sta facendo strada tra le tag più importanti. Sempre in prima linea nell’organizzazione di Jam, manifestazioni, esposizioni, insomma la sua vita gira intorno agli spray, e il risultato è positivissimo. Il lavoro che sta svolgendo all’aff è uno studio sul suo tag , si rifà allo stile francese, e la mano da donna si vede e ci piace in sacco. Le linee sottile ed aggraziate ci saltano agli occhi, la sua semplicità nelle spruzzate rende il SLORK Uno dei pionieri del writing, lavora da più di 15 anni. Unico, inimitabile, riconoscibile anche da chi di graffiti non sa nulla. L’Italia e non solo, è invasa dal suo tag. Il suo stile neyorkese, con lettere sottili e intrecciate e fortemente accostate. La sua mano unica. La sua presenza è sempre assidua e costante in tutte le Jam(convention di writing). Il lavoro che presenta qui all’ariano folk festival è uno studio sul suo tag. La sua firma è diventata ormai un’icona nel mondo dei writers e noi siamo molto lieti di ospitarlo. Grazie “NONNO” (speriamo non se la prenda a male) per aver lasciato le tue spruzzate anche ad Ariano. sul suo tag attraverso una studio sui colori, ottenendo degli effetti stupefacenti grazie alle sfumature che è riuscito a tirar fuori. Un piccolo uomo ragno che scatta velocissimo sulle imbalcature , i suoi spruzzi sono lo specchio della sua agilità e velocità. NOVE Ragazzi alzo le mani e inizio col dire grazie per tutto l’aiuto dato da questo meraviglioso personaggio. Un giovane artista suo lavoro molto d’effetto. Quindi mi inchino di fronte a questo writer in gonnella e le faccio “chapeau”. MOM CREW Gruppo composto da 5 persone, iniziano a lavorare tra il 97 98. Il loro motto è fare “gruppo”, questo concetto che si esprime sia per una condizione territoriale , dato che provengono non solo dalla stessa città ,ma dal medesimo quartiere, ma anche è soprattutto, la parola gruppo vuole individuare uno stato di appartenenza, una famiglia graffitaria. Il loro tag inizialmente era MVM (mamma vita mia) e si è evoluto a quello di MOM (mamma cuore mio).é proprio nel loro tag che si manifesta questo grande attaccamento al territorio di provenienza e all’unione che c’è tra loro. I loro lavori sono lo specchio di questo concetto di vita, dove il singolo pur facendosi spazio sulle superfici che va ad impegnare riesce a raggiungere il suo stato ultimo solo attraverso la fusione e collaborazione. Scritte e puppet viaggiano insieme per essere un unico lavoro,le loro spruzzate si intrecciano proprio come le loro vite. La loro originalità sta nella leggibilità immediata e chiara , questo li distacca dai canoni dei writing comuni. Il lavoro che svolgeranno in queste giornate all’aff è molto di impatto , arrampicati su imbalcature, incrociando spruzzi e mani, lasceranno il loro tag e puppet rappresentando il mondo della musica e quello che lo circonda a modo loro... realizzando le lore idee. WUCONE Impegnato non solo nella realizzazione di graffiti, si dedica anche a scenografie, a laboratori di arti figurative. Il suo è un accurato studio delle lettere con aggiunta di elementi che appartengono al mondo animale e naturale. Le sue “lettere” sono attraversate da serpenti, creano delle espo- sioni dalle quali fuoriescono liquidi. Il suo è uno stile Lettering semplice. Il lavoro che svolgerà all’aff sarà uno studio sulla parola “Game”. E’ un simpatico tutto fare, sempre in prima linea per dare una mano quando serve, soprattutto nei lavori dove la forza è necessaria. Si sposta con molta grazia e agilità sulle imbalcature, tanto da farci venire il batticuore ogni secondo. Ah se lo vedete con il muso, non vi preoccupate , quando lavora sembra sempre arrabbiato, ha un’aria da duro, ma in fondo in fondo è un pezzo di pane. TONY KERS Simpatico ed estroverso writer ben legato ed ancorato al wild style newyorkese che comunemente include una serie di curve e letters trasformate e plasmate, per giungere ad una estremizzazione delle lettere. Il nostro giovane artista ama il colore verde e i temi del “selvaggio ambiente metropolitano”. Ed è proprio questo, quello che svilupperà nel lavoro alla struttura del boschetto. Il suo tag sarà un ‘opera imponente basato sullo studio cromatico del verde. Sarà molto piacevole vederlo all’opera, è un simpatico giocherellone che nel suo lavoro esprime la sua grande voglia di vivere ma soprattutto di sorridere e come dice lui di fa “Parià!” Lounge Bar - Gaming Club - Via Variante - 0825872506