Relazione danni da fauna selvatica, 2012

Transcript

Relazione danni da fauna selvatica, 2012
COMPRENSORIO ALPINO TO 1
Valli Pellice, Chisone e Germanasca
DANNI PROVOCATI DALLA FAUNA SELVATICA
ALLE COLTURE AGRICOLE
ANNO 2012
Elaborazioni
A cura di
GAYDOU Federica
Tecnico faunistico del CATO1
Bricherasio, 8 Febbraio 2013
Elaborazione danni 2012
Le elaborazioni raccolte nel presente fascicolo rappresentano il risultato finale dell’analisi dei dati
conclusivi della stagione 2012, inerenti la gestione del rilevamento e del risarcimento dei danni
arrecati dalla fauna selvatica alle colture agricole sul territorio del CATO1.
Nella relazione sono inseriti nel testo i seguenti grafici e tabelle:
1. evoluzione dell'ammontare dei danni e del numero di richieste dal 1997 al 2012, grafico 1;
2. danni causati dal cinghiale, dal 1997 al 2012, grafico 2;
3. numero di domande e indennizzi per Comune, tabella 1 e grafico 3;
4. Comuni interessati da abbattimento cinghiali nella stagione venatoria 2012-2013, tabella 2;
5. suddivisione per Comune dell’ammontare dei danni e delle superfici danneggiate per tipologia
di coltura nell’anno 2012, tabella 3;
6. ammontare di danno per specie responsabile (anno 2012) e impatto di ciascuna specie sulle
diverse colture; in fondo alla tabella 3;
7. suddivisione danni per specie responsabile suddivisi per Comune per indennizzo di domande;
tabella 4; grafici per indennizzi suddivisi per le specie in percentuale, in fondo a tabella 4;
8. numero di richieste di risarcimento per tipologia di coltura suddivise per Comune; tabella 5;
9. dettaglio danno sui frutteti, tabella 6 e grafici 4 e 5;
10. analisi storica abbattimenti cinghiale, grafico 6;
11. suddivisione per coltura delle superfici colpite dai danni dal 1997 al 2012; grafico 7;
12. distribuzione temporale delle richieste secondo il mese di denuncia; tabella 7 con grafico;
13. suddivisione domande agricoltori e non agricoltori, tabella 8;
14. cartografia dei danni secondo il numero delle domande; carta a pag.18;
15. cartografia dei danni secondo l’indennizzo; carta a pag.19;
16. cartografia della distribuzione dei danni per singola coltura danneggiata; carte pagg.20-24;
17. cartografia della distribuzione dei danni per singola specie responsabile; carte pagg. 25-27.
In copertina:
Rumate di cinghiale su prato, Angrogna. Foto F. Gaydou
1
Nel corso del 2012 sono state presentate 103 domande per un ammontare di 36.567 Euro; con
questa stagione cambia l’andamento dei danni degli ultimi anni, che era costantemente in
diminuzione da ormai 5 anni; nel 2012 risale il numero di domande e le perizie, tornando a una
situazione a metà strada tra il 2004 e il 2005.
Nei primi anni di vigore della nuova procedura on-line dell’anagrafe dei danni, registrati presso i
CAA e poi inoltrati agli enti competenti (ATC, CA, Province), c’era stato un calo anche fisiologico di
adattamento, ma ormai la procedura può dirsi consolidata e quindi non influisce più sulla
presentazione o meno delle domande di danno.
La stagione venatoria 2012/2013 ha evidenziato un forte aumento nel numero di Cinghiali abbattuti
rispetto all’anno precedente (660 contro i 397 del 2011; dettaglio in tabella 2 e grafico 6); tale
numero è il massimo storico degli abbattimenti a questa specie registrato nel Comprensorio.
Tale aumento ha senz’altro influito sul maggior numero di danni imputati a questa specie
riscontrato in quest’ultima stagione.
Rispetto alle medie del periodo 1997-2012, sia le domande che le perizie sono di poco inferiori alla
media: media del periodo per numero di domande: 118, mentre sono 103 quelle del 2012; media di
perizie del periodo: 38.288 Euro, sono 36.567 nel 2012.
Rispetto invece all’anno precedente gli indennizzi sono saliti da 25.220 a 36.567 Euro e le
domande da 78 a 103.
Il cinghiale predomina maggiormente sulle altre specie rispetto al 2011, dove i corvidi avevano
avuto un impatto percentuale maggiore, così come il capriolo, ed era presente anche la specie
cervo, che nel 2012 è invece assente (quest’ultima specie ha un andamento altalenante, con anni
in cui non compare e altri in cui è presente, sempre in percentuali contenute).
Sono quindi in totale solo 3 le specie causa di danno; in ordine e percentuale sull’indennizzo, si
tratta di: 87,1% pari a 31.862 Euro per il cinghiale (erano 18.116 Euro, con il 72% nel 2011); 8,5%
pari a 3.109 Euro per i corvidi (2.891 Euro e 11% nel 2011); 4,4% con 1.596 Euro per il capriolo
(1.673 Euro con il 7% nel 2011).
Le domande che sono state interessate dalla specie cinghiale sono 93, da corvidi e da capriolo
sono 5 ciascuno.
La specie cinghiale danneggia nella maggior parte il cotico dei prati e pascoli, interessa solo per 2
domande dei campi di patate e in 3 casi campi di granoturco; in altri 2 casi il cotico danneggiato
riguarda i filari di frutteto, dove oltre al cotico stesso, i danni sono a carico dell’apparato radicale
delle piante da frutto.
Il Capriolo è causa di danno, in taluni casi anche consistente, su impianti giovani di frutta,
provocando lo scortecciamento delle piante, ma anche la rottura di rami bassi, il brucamento di
gemme ed apici di alberi da frutto più maturi. Oltre ai frutteti più diffusi (meleti in primis), il consumo
di gemme primaverili sulla vite è uno dei danni riscontrati a carico di questa specie, causa di
mancata produzione di frutti; in un solo caso ha danneggiato un orto, con il brucamento
principalmente di insalata e fagioli rampicanti.
I corvidi danneggiano i frutteti con la beccatura diffusa dei frutti in fase di maturazione.
Per i dettagli sulle specie causa di danno si vedano le tabelle nel testo.
Presentiamo ora una panoramica dei danni in generale e poi un grafico specifico per la specie
Cinghiale.
Dal grafico sottostante si può notare la continua curva discendente (con l’esclusione del 2009) dal
2006 al 2011 e l’andamento in controtendenza del 2012. Analogamente anche gli istogrammi, che
rappresentano gli euro di indennizzo, evidenziano lo stesso andamento.
2
Grafico 1.
Ammontare dei danni e numero domande, per anno:
180
70.000
Euro
65.000
Numero
domande
60.000
55.000
160
140
50.000
120
Indennizzi Euro
45.000
40.000
100
35.000
80
30.000
25.000
60
20.000
40
15.000
10.000
20
5.000
-
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
Anno
Per mettere in risalto la parte avuta dal cinghiale nell’andamento dei danni si riporta un grafico che
illustra la sua incidenza nel corso degli anni dal 1997 al 2012.
Grafico 2.
160
70.000
140
60.000
120
50.000
100
40.000
80
30.000
60
20.000
40
10.000
20
-
1997
1998
1999
2000
2001
2002
2003
2004
2005
Anno
3
2006
2007
2008
2009
2010
2011
2012
Indennizzi
Euro da
Cinghiale
N. domande
Indennizzi Euro
Danni causati dal Cinghiale: indennizzi e numero di richieste dal 1997 al 2012.
80.000
Indennizzi
Euro
totale
Numero
domande
da
Cinghiale
Scendendo ora nel dettaglio dell’annata considerata, la ripartizione delle domande nella prima
tabella (tab.1) è presentata per Comune e per distretto; accanto sono specificati i metri quadrati di
ogni coltura danneggiata e la quantità di domande riguardanti la categoria “altro” (v. nota sotto
tabella).
Nei vari distretti questa è la situazione: in Val Pellice c’è stato un discreto aumento nel numero
delle domande (da 60 a 70), con un aumento più sensibile nella cifra di indennizzo (nel 2011 era
pari a 19.134 Euro, sale a 25.379 Euro nel 2012).
La Val Germanasca registra un aumento significativo, rapportato alla sua realtà dei danni degli
anni precedenti (da 3.040 a 5.856 Euro, le domande passano da 8 a 16); la Val Chisone in modo
analogo, raddoppia, passando da 2.351 Euro del 2011 a 4.604 di questo anno (da 7 domande a
15); il Pinerolese rimane stabile e passa da 695 Euro a 728 (da 3 a 2 sole domande).
La Val Pellice da sola continua quindi ad essere interessata dalla maggior parte dei danni; nel
2012 la percentuale si attesta sul 69% dei danni totali (era il 76% nel 2011), mentre gli altri tre
distretti insieme raggiungono solo il 31%.
Per quanto riguarda i Comuni le domande si ridistribuiscono geograficamente anche quest’anno:
Angrogna sale in testa alla classifica anche per indennizzo, con un totale di 8.227 Euro e come nel
2011 è il comune con numero maggiore di domande, 24 in totale (16 nel 2011); al secondo posto
c’è Luserna S. Giovanni, con 3.608 Euro di danno e 11 domande; al terzo posto c’è Lusernetta
(era al primo nel 2011), con 2.818 Euro e 9 domande presentate; la mancanza di danni causati dai
cervi (come era accaduto nel 2011) ha in parte inciso su questo andamento.
Seguono Prali e Bricherasio, rispettivamente con 2.735 e 2.676 Euro, 8 e 5 domande. Villar
Pellice, Perrero e Bobbio Pellice sono sopra i 2.000 Euro, e in totale sono 12 i Comuni con almeno
1.000 Euro di danno.
In Val Germanasca il numero delle domande raddoppia, passando da 8 a 16 domande: Perrero
passa da 5 a 6 domande e Prali da 3 a 8, mentre Salza e Pomaretto hanno una domanda
ciascuno.
In Val Chisone il numero sale da 7 a 15, i comuni interessati sono 6, come nel 2011: Pramollo è in
testa con 5 domande, seguito da Villar Perosa e Perosa A. con 3 domande ciascuno.
Nel Pinerolese sono presenti solo due comuni, Cantalupa e San Pietro Val Lemina, una domanda
ciascuno.
Tabella 1. Comuni interessati da danni (in ordine di indennizzo decrescente).
Comune
ANGROGNA
LUSERNA SAN GIOVANNI
LUSERNETTA
PRALI
BRICHERASIO
VILLAR PELLICE
PERRERO
BOBBIO PELLICE
BIBIANA
PRAMOLLO
SAN GERMANO CHISONE
VILLAR PEROSA
TORRE PELLICE
PEROSA ARGENTINA
CANTALUPA
RORA'
PINASCA
SALZA DI PINEROLO
SAN PIETRO VAL LEMINA
POMARETTO
PRAGELATO
Totale complessivo
euro
8.227
3.608
2.818
2.735
2.676
2.600
2.511
2.349
1.737
1.483
1.063
1.016
939
438
430
425
315
315
298
296
289
36.567
4
domande
24
11
9
8
5
8
6
3
4
5
2
3
4
3
1
2
1
1
1
1
1
103
Grafico 3.
Numero di domande e Euro indennizzati per Comune, anno 2012.
Indennizzi Euro
Numero domande
9.000
24
8.000
20
Euro
6.000
16
5.000
12
4.000
3.000
8
Numero domande
7.000
2.000
4
1.000
LE
MI
NA
PO
MA
RE
TT
O
PR
AG
EL
AT
O
RO
LO
IP
SA
N
PIE
TR
O
VA
L
INE
'
AS
CA
ZA
D
RO
RA
PIN
SA
L
BR
AN
SA
N
NA
LU
SE
R
PR
AL
I
ICH
ER
AS
VIL
IO
LA
RP
EL
LIC
E
PE
RR
BO
ER
BB
O
IO
PE
LL
ICE
BIB
I AN
A
SA
PR
NG
A
M
ER
O
LL
MA
O
NO
CH
ISO
VIL
NE
LA
RP
ER
TO
OS
RR
A
EP
PE
E
RO
LL
ICE
SA
AR
GE
NT
I NA
CA
NT
AL
UP
A
0
GR
OG
NA
GI
OV
AN
LU
NI
SE
RN
ET
TA
-
Comune
Per un confronto sul territorio tra i danni e gli abbattimenti, si riporta nella tabella sottostante i
comuni di abbattimento dei cinghiali, durante la stagione venatoria, in ordine alfabetico (un grafico
storico degli abbattimenti si trova a pagina 11).
Tabella 2. Abbattimenti cinghiale, stagione venatoria 2012-2013.
Comune
ANGROGNA
BIBIANA
BOBBIO PELLICE
BRICHERASIO
CANTALUPA
FROSSASCO
INVERSO PINASCA
LUSERNA S. GIOVANNI
LUSERNETTA
PEROSA ARGENTINA
PERRERO
PINASCA
PINEROLO
POMARETTO
PORTE
PRAMOLLO
PRAROSTINO
ROLETTO
RORA'
ROURE
S. GERMANO CHISONE
S. PIETRO VAL LEMINA
S. SECONDO DI PINEROLO
TORRE PELLICE
VILLAR PELLICE
VILLAR PEROSA
Totale complessivo
N. capi
31
7
23
16
39
6
10
5
6
69
64
84
7
18
9
20
10
15
9
77
14
42
1
18
47
13
660
5
In tabella 3 sono riportate le indicazioni dei danni per Comune, per tipologia di coltura (mq) e al
fondo è evidenziata la ripartizione per specie responsabile del danno.
In percentuale i danni indennizzati da cinghiale salgono dal 72% del 2011 all’ 87,1% del 2012,
mentre la percentuale delle domande a carico del suide sale da 79% a 90,3%; i danni da corvidi
sul periziato passano dall’11% all’8,5% e per numero di domande dal 6% al 4,9%; i danni da
capriolo passano da 7% al 4,4%, mentre per numero di domande dall’8% al 4,9%.
A parità di domande tra corvidi e capriolo, gli indennizzi sono più “pesanti” da parte dei primi,
essendo a carico della frutta in maturazione, con costi che diventano anche significativi per estese
coltivazioni a frutteto nelle zone con forte presenza di cornacchie e gazze.
Tabella 3.
DANNI 2012
RIPARTIZIONE DEI DANNI PER COMUNE
Comune
ANGROGNA
BIBIANA
BOBBIO PELLICE
BRICHERASIO
LUSERNA SAN GIOVANNI
LUSERNETTA
RORA'
TORRE PELLICE
VILLAR PELLICE
Val Pellice
PERRERO
POMARETTO
PRALI
SALZA DI PINEROLO
Val Germanasca
PEROSA ARGENTINA
PINASCA
PRAGELATO
PRAMOLLO
SAN GERMANO CHISONE
VILLAR PEROSA
Val Chisone
CANTALUPA
SAN PIETRO VAL LEMINA
Pinerolese Pedemontano
Totale
Totale
richieste
Indennizzo
accertato
Euro
24
4
3
5
11
9
2
4
8
70
6
1
8
1
16
3
1
1
5
2
3
15
1
1
2
103
8.227
1.737
2.349
2.676
3.608
2.818
425
939
2.600
25.379
2.511
296
2.735
315
5.856
438
315
289
1.483
1.063
1.016
4.604
430
298
728
36.567
Prati mq
47.061
3.000
55.118
14.625
20.368
19.410
1.200
4.900
3.300
168.982
5.680
Pascoli
mq
Patate
mq
Mais mq
Segale /
Avena
mq
Altro
(q.tà)*
83.300
3
127.209
4
3.500
2.273
2
15.000
150
138.708
367.717
85.000
150
225
2.273
-
9
1
600
6.280
1.293
1.120
249.500
30.000
364.500
225
-
-
1
1
900
27.500
18.100
4.250
7.000
31.763
2.700
2.700
209.725
27.500
759.717
-
375
900
-
3.000
3.000
6.173
-
1
2
12
Totale mq
130.361
3.000
182.327
14.625
26.141
19.410
16.200
5.050
142.008
539.122
90.905
250.100
30.000
371.005
1.293
2.020
27.500
18.100
4.250
7.000
60.163
2.700
3.000
5.700
975.990
Le superfici indicate sono l'estensione effettiva del danno.
*altro: sono le domande comprensive di orti, plantule scortecciate, frutti pendenti ecc. non rientranti nelle altre categorie e non
esprimibili in mq ma in numero quantitativo (infatti alcune domande sono state quantificate in quintali di produzione persa
mentre altre in numero di piante danneggiate).
RIPARTIZIONE DEI DANNI PER SPECIE RESPONSABILE
Specie responsabile
CAPRIOLO
CINGHIALE
CORVIDI
Totale complessivo
Totale
danni per
specie
Indennizzi
Euro
5
93
5
103
1.596
31.862
3.109
36.567
Prato
Pascolo
Patate
Segale /
Avena
Mais
68
25
2
3
68
25
2
3
6
0
Altro
5
2
5
12
Tabella 4.
DANNI 2012
DANNI INDENNIZZATI IN EURO PER SPECIE SUDDIVISI PER COMUNE
Comune
ANGROGNA
BIBIANA
BOBBIO PELLICE
BRICHERASIO
LUSERNA SAN GIOVANNI
LUSERNETTA
RORA'
TORRE PELLICE
VILLAR PELLICE
Val Pellice
PERRERO
POMARETTO
PRALI
SALZA DI PINEROLO
Val Germanasca
PEROSA ARGENTINA
PINASCA
PRAGELATO
PRAMOLLO
SAN GERMANO CHISONE
VILLAR PEROSA
Val Chisone
CANTALUPA
SAN PIETRO VAL LEMINA
Pinerolese Pedemontano
Totale
CAPRIOLO
501
264
765
CINGHIALE
8.227
386
2.349
1.198
3.608
1.773
425
939
2.600
21.505
2.511
CORVIDI
850
1.214
1.045
3.109
296
2.735
315
5.560
274
315
289
1.483
1.063
644
4.069
430
298
728
31.862
296
163
372
535
1.596
-
-
3.109
Totale complessivo
8.227
1.737
2.349
2.676
3.608
2.818
425
939
2.600
25.379
2.511
296
2.735
315
5.856
438
315
289
1.483
1.063
1.016
4.604
430
298
728
36.567
Anno 2012
Specie causa di danno (percentuale sul totale della spesa)
4,4%
8,5%
CINGHIALE
CORVIDI
CAPRIOLO
87,1%
Anno 2011
Specie causa di danno (percentuale sul totale della spesa)
10%
7%
CINGHIALE
CORVIDI
11%
CERVO
CAPRIOLO
72%
7
Nella tabella 5 vengono suddivise le tipologie colturali per Comune e si può notare come le
categorie con maggior differenza dal 2011 sono state: in primo luogo i prati risalgono
considerevolmente, da 39 A 68 (erano 60 nel 2010); i pascoli salgono da 21 a 25; le patate da 1
domanda passano a 2; il mais sale da 1 sola domanda nel 2011 a 3; la categoria altro (frutteti, orti)
scende da 17 a 12 domande.
Tabella 5.
DANNI 2012
NUMERO DI DANNI PER COMUNE E PER COLTURA
Totale
richieste
24
4
3
5
11
9
2
4
8
70
6
1
8
1
16
3
1
1
5
2
3
15
1
1
2
103
Comune
ANGROGNA
BIBIANA
BOBBIO PELLICE
BRICHERASIO
LUSERNA SAN GIOVANNI
LUSERNETTA
RORA'
TORRE PELLICE
VILLAR PELLICE
Val Pellice
PERRERO
POMARETTO
PRALI
SALZA DI PINEROLO
Val Germanasca
PEROSA ARGENTINA
PINASCA
PRAGELATO
PRAMOLLO
SAN GERMANO CHISONE
VILLAR PEROSA
Val Chisone
CANTALUPA
SAN PIETRO VAL LEMINA
Pinerolese Pedemontano
Totale
Prati
Pascolo
20
1
2
2
8
8
1
3
4
49
5
4
Patate
Mais
Segale /
Avena
3
2
4
1
1
2
1
1
6
14
1
1
1
1
-
8
1
10
6
2
1
1
-
1
5
2
2
12
1
1
1
68
25
-
1
-
1
2
-
1
1
3
-
0
12
2
Prati
11,5%
Pascolo
24,0%
Patate
Mais
65,4%
Danni 2011, tipologie colturali in percentuale:
0%
1
1
1
Danni 2012, tipologie colturali in percentuale:
1,3%
9
1
1
Altro = orti, frutteti, piantine ecc.
2,9%
1,9%
Altro
Altro
Prati
21,8%
Pascolo
Patate
1,3%
50,0%
26,9%
Mais
Segale
Altro
8
Nel 2012 la categoria di “altro”, come già nei tre anni precedenti, ha riguardato in particolar modo i
frutteti; su 12 casi interessati da questa classe, 11 domande riguardano frutteti, la rimanente
riguarda una coltivazione di ortive. Inoltre c’è un caso di frutteto che è danneggiato come seconda
coltura, e quindi in totale la tipologia “frutteto” è danneggiata in 12 casi totali.
Dal 2009, vista l’alta incidenza di danni alla categoria “altro”, rappresentata principalmente dai
frutteti, appunto, si è analizzata meglio la situazione specifica.
Pertanto nella tabella e grafico sottostante viene vista nel dettaglio la tipologia di coltivazione
denominata “frutteto”, all’interno della quale sono comprese, nel 2012, le seguenti varietà:
i frutteti (melo, albicocco, ecc.), in 7 casi; vigneti, in 3 casi; actinidia, 2 casi.
Le tipologie di danno, come danno principale, sono:
danneggiamento del cotico, 2 come danno principale (sono danni da cinghiale in coltivazioni di
actinidia); mancato prodotto, causato sia da capriolo che da corvidi, 6 come danno principale e 1
secondario; e lo scortecciamento, causato dai caprioli, 3 domande.
Nel dettaglio si può osservare come sono distribuite le specie causa di danno principale o
secondario nella seconda metà della tabella 6 e nei grafici 4 e 5.
Tabella 6.
numero domande
tipo di danno
danno principale danno secondario Totale
COTICO
2
MANCATO PRODOTTO
6
1
SCORTECCIAMENTO
3
Totale complessivo
11
1
2
7
3
12
specie
CAPRIOLO
CINGHIALE
CORVIDI
Totale complessivo
5
2
5
12
4
2
5
11
1
1
Grafico 4.
Danni 2012, tipologia di danno sui frutteti:
2; 17%
3; 25%
COTICO
MANCATO PRODOTTO
SCORTECCIAMENTO
7; 58%
9
Grafico 5.
Danni 2012, fauna interessata nei danni sui frutteti:
5; 41%
5; 42%
CAPRIOLO
CINGHIALE
CORVIDI
2; 17%
Nel grafico sottostante si riporta il trend degli abbattimenti di cinghiale durante le stagioni venatorie
1996-2012; un picco come quello del 2012 non ha eguali nel corso del periodo.
Grafico 6: abbattimento cinghiali, periodo 1996-2012.
700
650
600
550
500
N. capi
450
400
350
300
250
200
150
100
50
0
1996 1997 1998 1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012
Anno
Val Pellice
Valli Chisone e Germanasca
Totale CATO1
Nel grafico 7 si illustra nel dettaglio l’andamento delle varie colture agricole, nel periodo 19972012.
10
Grafico 7.
DANNI 2012
Prati
Anno
Sup. mq
900.000
850.000
800.000
750.000
700.000
650.000
600.000
550.000
500.000
450.000
400.000
350.000
300.000
250.000
200.000
150.000
100.000
50.000
97 998 999 000 001 002 003 004 005 006 007 008 009 010 011 012
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
1
1
19
Anno
Patate
Anno
8.000
7.000
Sup. mq
6.000
5.000
4.000
3.000
2.000
1.000
19
97
19
98
19
99
20
00
20
01
20
02
20
03
20
04
20
05
20
06
20
07
20
08
20
09
20
10
20
11
20
12
-
Anno
Sup. mq
Segale
2.000
1.750
1.500
1.250
1.000
750
500
250
97 998 999 000 001 002 003 004 005 006 007 008 009 010 011 012
2
2
2
2
2
2
2
2
2
2
1
2
2
2
19
1
Anno
11
Anno
DANNI 2012
Pascoli
Anno
1.200.000
Sup. mq
1.000.000
800.000
600.000
400.000
200.000
97 98 99 00 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12
19 19 19 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20
Anno
Anno
45.000
40.000
35.000
30.000
25.000
20.000
15.000
10.000
5.000
19
97
19
98
19
99
20
00
20
01
20
02
20
03
20
04
20
05
20
06
20
07
20
08
20
09
20
10
20
11
20
12
Sup. mq
Mais
Anno
Anno
28
24
20
16
12
8
4
0
19
97
19
98
19
99
20
00
20
01
20
02
20
03
20
04
20
05
20
06
20
07
20
08
20
09
20
10
20
11
20
12
Num. di domande
Altro
Anno
la categoria "altro" non sono prese in considerazione le superfici, ma il numero di domande.
12
In ultimo, analizzando la distribuzione temporale delle domande, emerge che il mese con maggior
numero di danno è di nuovo settembre, con 32 domande (erano 15 nel 2011), seguito a ruota da
ottobre, con 26 domande; segue agosto con 14 e maggio con 8.
Rispetto all’anno precedente, dove le domande erano più ampiamente distribuite nel corso
dell’anno, senza particolari picchi, nel 2012 c’è un consistente picco tra fine estate e inizio autunno
(settembre-ottobre, appunto).
Le domande su prato riguardano principalmente il mese di settembre, seguito a ruota da ottobre; i
pascoli sono distribuiti nel periodo agosto-ottobre, con massimo in ottobre, periodo di
demonticazione in cui l’alpigiano si presenta agli uffici per fare la denuncia dei danni estivi. In
alcuni anni passati questo periodo di presentazione della domanda si è protratto fino a novembredicembre, nonostante un danno estivo o tardo estivo.
I frutteti sono più diffusi nell’arco dei mesi: già in maggio ci sono 5 domande di danno, provocati
specialmente dal capriolo, con lo scortecciamento degli alberi, ma anche dai corvidi su frutti
precoci come l’albicocco. I danni dei corvidi alla frutta sono però per la maggior parte concentrati in
luglio-settembre.
Tabella 7.
DANNI 2012
RIPARTIZIONE DEI DANNI PER MESI DI DENUNCIA
Coltura/mese
FRUTTETO
MAIS
ORTO
PASCOLO
PATATA
PRATO
Totale complessivo
1
2
0
3
2
2
0
4
5
5
2
1
6
1
5
6
2
8
2
7
3
8
1
2
2
6
2
7
5
14
9
1
1
1
5
1
23
32
10
11
1
8
18
26
4
5
12 Totale
11
3
1
24
2
1
62
1
103
Ripartizione danni per mesi di denuncia
FRUTTETO
24
21
MAIS
N. domande
18
15
ORTO
12
9
6
PASCOLO
3
0
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
PRATO
Mesi dell'anno
Dal momento che la normativa regionale nel 2008 ha stabilito la possibilità solo per i possessori di
partita IVA agricola di accedere ai fondi per l’indennizzo dei danni, il comitato di Gestione del CA
ha deciso di coprire le domande dei non-agricoltori con i soldi ricavati dalla quota di ammissione
alla caccia al cinghiale; questa possibilità è stata prevista sia per 2009 che per il 2010, dal
Comitato del CATO1; il 2011 non ha fatto eccezione.
Nel caso la cifra del fondo del CA non fosse stata sufficiente per effettuare tutti i pagamenti ai
privati, si sarebbe pagato ognuno in proporzione alla disponibilità e con la stessa percentuale per
ciascuno.
Finora i fondi erano stati sufficienti per pagare entrambe le categorie, i fondi regionali per gli
agricoltori e i fondi del CA per i non agricoltori.
Ad oggi non si conoscono ancora gli importi che verranno erogati dalla Regione Piemonte per
saldare i danni 2012, ma i danni sono stati liquidati per intero dal Comprensorio, sia agli agricoltori
che ai non-agricoltori; dal 2013, vista la situazione finanziaria incerta, non verranno più erogati dal
CA indennizzi ai non-agricoltori.
13
Ora nel dettaglio viene mostrata la distribuzione delle domande tra agricoltori e non agricoltori:
su 103 domande presentate, 78 sono di agricoltori (76%) e 25 di privati (24%), non possessori di
partita IVA agricola. La cifra indennizzata per gli agricoltori è pari a 30.781 Euro mentre quella per i
non-agricoltori è di 5.786 Euro.
Tabella 8.
DANNI 2012
2012
VP
VCGPP
totale
agricoltori
€
€
€
23.374
7.407
30.781
n.dom
non agricoltori
60 €
18 €
78 €
2.005
3.781
5.786
n.dom
tot
10 €
15 €
25 €
totale dom
25.379
11.188
36.567
70
34
103
Nota: VP= Val Pellice VCGPP= Val Chisone, Germanasca, Pinerolese Pedemontano
Tutte le perizie effettuate sono pertanto liquidate nei pagamenti con le due trance previste, dopo il
primo semestre e dopo il secondo semestre.
Dal 1997 il CATO1 eroga dei contributi per opere di prevenzione dai danni causati dagli ungulati,
costituite essenzialmente da recinzioni metalliche o elettrificate in bordura di appezzamenti coltivati
di medio-piccole dimensioni. Nel corso del 2004 è partito un progetto parallelo all’erogazione di
detto contributo con la sperimentazione di varie metodologie per la prevenzione (dalle recinzioni
elettrificate a dissuasori visivi e olfattivi), dalla quale si sono ottenute maggiori indicazioni sulla
tipologia d’intervento migliore da adottare a seconda della coltura interessata, dell’ambiente
circostante e della/delle specie possibile causa di danno.
Nel corso del 2012 sono state approntate e verificate 14 opere di prevenzione: di queste, 5 hanno
riguardato recinzioni elettrificate e 9 recinzioni con rete metallica o plastificata o shelter. La somma
totale investita per questi interventi è stata di 3.203 Euro.
Per un maggior dettaglio si rimanda alla relazione tecnica “Prevenzione danni da fauna selvatica
alle colture agricole. Anno 2012.”, a cura del CATO1.
Nelle pagine successive viene illustrata la distribuzione geografica sul territorio del CATO1 dei
danni, con il dettaglio delle specie faunistiche causa di danno, delle tipologie, delle somme
erogate.
La parte cartografica è anticipata da alcune foto esemplificative di danni alle colture, scattate nel
corso dell’anno 2012.
Danneggiamento coltivazione a mais, Luserna San Giovanni (Foto G. Giraud)
14
Rumate di cinghiale su prato-pascolo, Villar Pellice (Foto G.Giraud)
Brucamento di ortive da parte del capriolo, Villar Perosa. (Foto E. Brunetto)
15
Distruzione cotica erbosa, cinghiale; San Germano Chisone. (Foto E. Brunetto)
Rumate di cinghiale su pascolo, Prali. (Foto E. Brunetto)
16
Danni su frutta da corvidi, da sinistra in alto: mele, pesche, pere, albicocche, frutteti vari in bassa Val Pellice.
(Foto G.Giraud)
17
2
1
0
2
I
N
N
A
D
Us seaux
#
#
Distribuzione dei danni
per num ero di dom ande
per unità di griglia.
Pragelato
Fenestr elle
#
Roure #
Massello
Pomaretto
Perosa A rgentina
#
#
Perrero
Salza#
#
Pinas ca
#
Invers o Pinasca #
1
O
T
A
C
i
n
i
f
n
o
C
Cantalupa
#
#Fross asco
#
Roletto
i
l
a
n
u
m
o
c
i
n
i
f
n
o
C
Villar Perosa
#
Pramollo
#
#
Prali
#
San G ermano
#
0
0
0
al
1
i
i
a
c
x
ni
p
0
a
c
0
l
n
a
0
i
i
r
1
Cp
a
i
os
i
l
2
i
c
g
s
e
r
1
i
aa
r
a
0
21234GOPP
i
n
n
a
D
a
u
q
c
a
'
d
i
s
r
o
C
#
#
#
Prarostino
#
Angr ogna
San Pietr o V.L.
Porte
#
Pinerolo
#
San Secondo
#
Torre Pellic e
Villar Pellic e
Lus er na S.G.
#
Bobbio Pellice
#
#
W
Bricherasio
#
#
N
#
#
Ror à
Bibiana
#
Lus er netta
E
S
0
18
600 0
120 00
Met ers
2
1
0
2
I
N
N
A
D
Us seaux
#
#
Distribuzione dei danni
per indennizzo in Euro
per unità di griglia.
Pragelato
Fenestr elle
#
Roure #
Massello
Pomaretto
Perosa A rgentina
#
#
1
O
T
A
C
i
n
i
f
n
o
C
Perrero
Salza#
#
#
Pinas ca
#
Invers o Pinasca #
i
l
a
n
u
m
o
c
i
n
i
2
f
n
1
o0
C2
i
n
n
a
D
Villar Perosa
#
Pramollo
#
#
Prali
#
San G ermano
#
0
5
1
1
#
00
00
35
-11
50
13
Angr ogna
San Pietr o V.L.
Porte
Prarostino
#
0
0
0
1
1
0
5
#
Pinerolo
#
San Secondo
#
0
0
0
1
x
00
20
60
11
-a
i
l
1g
0i
0r
1G
Torre Pellic e
Villar Pellic e
Lus er na S.G.
#
Bobbio Pellice
#
al
i
i
a
c
ni
p
ac
l
n
a
i
i
r
Cp
i
os
ce
r
aa
PP
a
u
q
c
a
'
d
i
s
r
o
C
W
Bricherasio
#
#
N
#
#
#
i
s
a
O
#
Cantalupa
#
#Fross asco
#
Roletto
Ror à
Bibiana
#
Lus er netta
E
S
0
19
600 0
120 00
Met ers
2
1
0
2
I
N
N
A
D
Us seaux
#
#
Pragelato
Fenestr elle
#
Roure #
Danni su prato,
mq per unità di griglia.
Massello
Pomaretto
Perosa A rgentina
#
#
Perrero
1
O
T
A
C
i
n
i
f
n
o
C
Salza #
#
#
Pinas ca
#
Invers o Pinasca #
i
l
a
n
u
m
o
c
i
n
i
f
n
o
C
Villar Perosa
2
1
0
2
i
n
n
a
D
#
Prali
#
#
Pramollo
#
#
San G ermano
#
0
0
0
1
1
#
00
00
00
35
-11
00
00
13
Angr ogna
Roletto
San Pietr o V.L.
Porte
Prarostino
#
0
0
0
0
1
1
0
0
5
#
Pinerolo
#
San Secondo
#
0
0
0
5
1
1
0
0
0
1
0
0
0
1
0
0x
00
50
50
-1
a
1i
l
0g
0i
5r
1G
Torre Pellic e
Villar Pellic e
Lus er na S.G.
#
Bobbio Pellice
#
al
i
i
a
c
p
ni
ac
l
n
a
i
i
r
Cp
i
os
ce
r
aa
PP
a
u
q
c
a
'
d
i
s
r
o
C
W
Bricherasio
#
#
Ror à
N
#
#
#
i
s
a
O
#
Cantalupa
#
#Fross asco
Bibiana
#
Lus er netta
E
S
0
20
600 0
120 00
Met ers
2
1
0
2
I
N
N
A
D
Us seaux
#
#
Pragelato
Fenestr elle
#
Roure #
Danni su pascolo,
mq per unità di griglia.
Massello
Pomaretto
Perosa A rgentina
#
#
Perrero
1
O
T
A
C
i
n
i
f
n
o
C
Salza #
#
#
Pinas ca
#
Invers o Pinasca #
i
l
a
n
u
m
o
c
i
n
i
f
n
o
C
Villar Perosa
2
1
0
2
i
n
n
a
D
#
#
#
Pramollo
#
Prali
#
San G ermano
#
0
0
0
5
1
#
0
00
00
00
02
1-1
10
00
00
51
Angr ogna
Roletto
San Pietr o V.L.
Porte
Prarostino
#
0
0
0
0
4
1
0
0
0
2
#
Pinerolo
#
San Secondo
#
0
0
0
5
8
1
0
0
0
4
0
0
0
01
0
0x
30
20
10
-1
a
1i
l
0g
0i
5r
8G
Torre Pellic e
Villar Pellic e
Lus er na S.G.
#
Bobbio Pellice
#
al
i
i
a
c
p
ni
ac
l
n
a
i
i
r
Cp
i
os
ce
r
aa
PP
a
u
q
c
a
'
d
i
s
r
o
C
W
Bricherasio
#
#
Ror à
N
#
#
#
i
s
a
O
#
Cantalupa
#
#Fross asco
Bibiana
#
Lus er netta
E
S
0
21
600 0
120 00
Met ers
2
1
0
2
I
N
N
A
D
Us seaux
#
#
Pragelato
Fenestr elle
#
Roure #
Danni su patate,
mq per unità di griglia.
Massello
Pomaretto
Perosa A rgentina
#
#
Perrero
Salza #
#
#
Pinas ca
#
Invers o Pinasca #
Cantalupa
#
#Fross asco
Villar Perosa
#
Prali
#
#
Pramollo
#
#
San G ermano
#
1
O
T
A
C
i
n
i
f
n
o
C
#
i
l
a
n
u
m
o
c
i
n
i
f
n
o
C
2
1
0
2
i
n
n
a
D
Angr ogna
5
2
02
511
-5
11
#
Pinerolo
#
San Secondo
#
Torre Pellic e
Villar Pellic e
Lus er na S.G.
#
Bobbio Pellice
0
0
0
1
x
0
0
0
1
a
i
l
g
i
r
G
#
al
i
i
a
c
ni
p
ac
l
n
a
i
i
r
Cp
i
os
ce
r
aa
PP
a
u
q
c
a
'
d
i
s
r
o
C
W
Bricherasio
#
#
Ror à
N
#
#
#
i
s
a
O
#
Porte
Prarostino
#
Roletto
San Pietr o V.L.
Bibiana
#
Lus er netta
E
S
0
22
600 0
120 00
Met ers
2
1
0
2
I
N
N
A
D
Us seaux
#
#
Pragelato
Fenestr elle
#
Roure #
Danni su mais,
mq per unità di griglia.
Massello
Pomaretto
Perosa A rgentina
#
#
Perrero
Salza #
#
#
Pinas ca
#
Invers o Pinasca #
Cantalupa
#
#Fross asco
Villar Perosa
#
Prali
#
#
Pramollo
#
#
San G ermano
#
1
O
T
A
C
i
n
i
f
n
o
C
#
i
l
a
n
u
m
o
c
i
n
i
f
n
o
C
2
1
0
2
i
n
n
a
D
Angr ogna
0
0
0
03
091
-0
19
#
Pinerolo
#
San Secondo
#
Torre Pellic e
Villar Pellic e
Lus er na S.G.
#
Bobbio Pellice
0
0
0
1
x
0
0
0
1
a
i
l
g
i
r
G
#
al
i
i
a
c
ni
p
ac
l
n
a
i
i
r
Cp
i
os
ce
r
aa
PP
a
u
q
c
a
'
d
i
s
r
o
C
W
Bricherasio
#
#
Ror à
N
#
#
#
i
s
a
O
#
Porte
Prarostino
#
Roletto
San Pietr o V.L.
Bibiana
#
Lus er netta
E
S
0
23
600 0
120 00
Met ers
2
1
0
2
I
N
N
A
D
Us seaux
#
#
Pragelato
Fenestr elle
#
Danni su "altro" (frutteto, vite, orto),
num ero eventi
per unità di griglia.
Roure #
Massello
Pomaretto
Perosa A rgentina
#
#
Perrero
Salza #
#
#
Pinas ca
#
Invers o Pinasca #
Cantalupa
#
#Fross asco
Villar Perosa
#
Prali
#
#
Pramollo
#
#
San G ermano
#
1
O
T
A
C
i
n
i
f
n
o
C
#
i
l
a
n
u
m
o
c
i
n
i
f
n
o
C
2
1
0
212
i
n
n
a
D
Angr ogna
#
Pinerolo
#
San Secondo
#
Torre Pellic e
Villar Pellic e
Lus er na S.G.
#
Bobbio Pellice
0
0
0
1
x
0
0
0
1
a
i
l
g
i
r
G
#
al
i
i
a
c
ni
p
ac
l
n
a
i
i
r
Cp
i
os
ce
r
aa
PP
a
u
q
c
a
'
d
i
s
r
o
C
W
Bricherasio
#
#
Ror à
N
#
#
#
i
s
a
O
#
Porte
Prarostino
#
Roletto
San Pietr o V.L.
Bibiana
#
Lus er netta
E
S
0
24
600 0
120 00
Met ers
2
1
0
2
I
N
N
A
D
Us seaux
#
#
Pragelato
Fenestr elle
#
Roure #
Eventi da cinghiale,
num ero per unità di griglia.
Massello
Pomaretto
Perosa A rgentina
#
#
Perrero
Salza #
Pinas ca
#
Invers o Pinasca #
Cantalupa
#
#Fross asco
1
O
T
A
C
i
n
i
f
n
o
C
Villar Perosa
i
l
a
n
u
m
o
c
i
n
i
f
n
o
C
#
Prali
#
#
Pramollo
#
#
San G ermano
#
0
0
0
al
1
i
i
a
c
x
ni
p
0
a
c
0
l
n
a
0
i
i
r
1
Cp
a
i
os
i
l
2
i
c
g
s
e
r
1
i
aa
r
a
0
21234GOPP
i
n
n
a
D
a
u
q
c
a
'
d
i
s
r
o
C
#
#
#
#
Porte
Prarostino
#
Angr ogna
Roletto
San Pietr o V.L.
#
Pinerolo
#
San Secondo
#
Torre Pellic e
Villar Pellic e
Lus er na S.G.
#
Bobbio Pellice
#
#
W
Bricherasio
#
#
Ror à
N
#
#
Bibiana
#
Lus er netta
E
S
0
25
600 0
120 00
Met ers
2
1
0
2
I
N
N
A
D
Us seaux
#
#
Pragelato
Fenestr elle
#
Roure #
Eventi da capriolo,
num ero per unità di griglia.
Massello
Pomaretto
Perosa A rgentina
#
#
Perrero
Salza #
#
#
Pinas ca
#
Invers o Pinasca #
Cantalupa
#
#Fross asco
Villar Perosa
#
Prali
#
#
Pramollo
#
#
San G ermano
#
#
1
O
T
A
C
i
n
i
f
n
o
C
i
l
a
n
u
m
o
c
i
n
i
f
n
o
C
Angr ogna
2
1
0
21
i
n
n
a
D
#
Pinerolo
#
San Secondo
#
Torre Pellic e
Villar Pellic e
Lus er na S.G.
#
Bobbio Pellice
0
0
0
1
x
0
0
0
1
a
i
l
g
i
r
G
#
al
i
i
a
c
ni
p
ac
l
n
a
i
i
r
Cp
i
os
ce
r
aa
PP
a
u
q
c
a
'
d
i
s
r
o
C
W
Bricherasio
#
#
Ror à
N
#
#
#
i
s
a
O
#
Porte
Prarostino
#
Roletto
San Pietr o V.L.
Bibiana
#
Lus er netta
E
S
0
26
600 0
120 00
Met ers
2
1
0
2
I
N
N
A
D
Us seaux
#
#
Pragelato
Fenestr elle
#
Roure #
Eventi da corvidi,
num ero per unità di griglia.
Massello
Pomaretto
Perosa A rgentina
#
#
Perrero
Salza #
#
#
Pinas ca
#
Invers o Pinasca #
Cantalupa
#
#Fross asco
Villar Perosa
#
Prali
#
#
Pramollo
#
#
San G ermano
#
1
O
T
A
C
i
n
i
f
n
o
C
#
i
l
a
n
u
m
o
c
i
n
i
f
n
o
C
2
1
0
212
i
n
n
a
D
Angr ogna
#
Pinerolo
#
San Secondo
#
Torre Pellic e
Villar Pellic e
Lus er na S.G.
#
Bobbio Pellice
0
0
0
1
x
0
0
0
1
a
i
l
g
i
r
G
#
al
i
i
a
c
ni
p
ac
l
n
a
i
i
r
Cp
i
os
ce
r
aa
PP
a
u
q
c
a
'
d
i
s
r
o
C
W
Bricherasio
#
#
Ror à
N
#
#
#
i
s
a
O
#
Porte
Prarostino
#
Roletto
San Pietr o V.L.
Bibiana
#
Lus er netta
E
S
0
27
600 0
120 00
Met ers