Studio di Incidenza - Comune di Ospedaletto Lodigiano

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Studio di Incidenza - Comune di Ospedaletto Lodigiano
COMUNE DI OSPEDALETTO LODIGIANO
Provincia di Lodi
P.G.T. Piano di Governo del Territorio
Maggio 2013
Studio di Incidenza
ZPS IT2090702 Po di Corte S. Andrea
ZPS IT2090501 Senna Lodigiana
SIC-ZPS IT2090001 Monticchie
ai sensi del D.P.R. 357/97 s.m.i. dal D.P.R. 120/2003 -
Giovanna Fontana, biologo
r i f . D.G.R. 8 agosto 2003 n. VII/14106
Gruppo di lavoro
Giovanna Fontana
Gianmarco Paris
Barbara Buttaboni
P.G.T COMUNE DI OSPEDALETTO LODIGIANO (LO)
VALUTAZIONE DI INCIDENZA
Indice
PREMESSA ........................................................................................................................1
1
2
3
INTRODUZIONE ..........................................................................................................3
1.1
PRESUPPOSTI NORMATIVI DELLO STUDIO DI INCIDENZA ............................... 3
1.2
IL RAPPORTO TRA VIC E VAS ......................................................................... 4
INQUADRAMENTO TERRITORIALE ...............................................................................6
2.1
IL QUADRO AMBIENTALE DI RIFERIMENTO .................................................. 11
2.2
QUADRO INTERPRETATIVO DELLO STATO AMBIENTALE LOCALE ................. 13
2.3
SISTEMA DELLE SENSIBILITÀ; SISTEMA DELLE PRESSIONI .............................. 15
IL PGT DEL COMUNE DI OSPEDALETTO L. ................................................................. 21
3.1
GLI ORIENTAMENTI DEL PGT ....................................................................... 21
3.2
LO SCENARIO DI DDP .................................................................................. 22
3.2.1
3.3
LE SCELTE DI TRASFORMAZIONE ............................................................................. 22
VALUTAZIONI DELLE TRASFORMAZIONI DI PIANO DAL RAPPORTO AMBIENTALE DI
VAS............................................................................................................. 28
3.3.1
CONSIDERAZIONI SULLE MITIGAZIONI/COMPENSAZIONI PROPOSTE DAL DdP E
VERIFICA CON INDICAZIONI DEL PIF ................................................................................... 33
3.4
IL PIANO DEI SERVIZI ................................................................................... 37
3.5
IL PIANO DELLE REGOLE .............................................................................. 45
3.6
QUADRO COMPLESSIVO DI VALUTAZIONE DEGLI IMPATTI ATTESI DALLE SCELTE DI
PIANO E DELLE MITIGAZIONI PREVISTE E PROPOSTE .................................... 49
3.6.1
4
IL TERRITORIO INTERESSATO DAL PIANO.................................................................. 51
4.1
5
VERIFICA DEGLI INDICATORI DA PTCP ..................................................................... 49
FATTORI AMBIENTALI DI ATTENZIONE ........................................................ 51
4.1.1
ASPETTI IDROGEOMORFOLOGICI ............................................................................. 51
4.1.2
VULNERABILITA’...................................................................................................... 55
4.1.3
ASPETTI LEGATI AL SISTEMA AGRO-FORESTALE ...................................................... 55
4.2
OSPEDALETTO L. NELLE RETI ECOLOGICHE ................................................. 57
4.3
OSPEDALETTO L. NELLA RETE NATURA 2000 .............................................. 57
4.3.1
SITI POTENZIALMENTE INTERESSATI: IMPORTANZA E VULNERABILITA’ .................... 61
4.3.2
ZPS IT2090702 PO DI CORTE S. ANDREA ................................................................ 61
4.3.3
ZPS IT2090501 SENNA LODIGIANA ......................................................................... 62
4.3.4
SIC-ZPS IT2090001 MONTICCHIE ........................................................................... 63
LE INTERFERENZE INDOTTE DAL PIANO SUL SISTEMA AMBIENTALE IN RELAZIONE A
RETE NATURA 2000.................................................................................................64
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5.1
VALUTAZIONE DI INCIDENZA
L’INCIDENZA DELLE AZIONI E PREVISIONI DI PIANO ..................................... 64
5.1.1
EFFETTI ATTESI DALLE SCELTE DI DOCUMENTO DI PIANO ....................................... 64
5.1.2
EFFETTI ATTESI DALLE PREVISIONI DEL PIANO DEI SERVIZI ...................................... 65
5.1.3
GLI EFFETTI DEL PIANO DELLE REGOLE .................................................................... 65
5.1.4
INDICAZIONI DI MITIGAZIONI SPECIFICHE ............................................................... 65
5.1
CONGRUITÀ DELLE AZIONI E PREVISIONI DI PIANO RISPETTO ALLE NORME
GESTIONALI PREVISTE NEI PIANI DI GESTIONE DEI SITI E NELLE MISURE DI
CONSERVAZIONE ........................................................................................ 65
6
5.1.1
CONGRUITA’ RISPETTO AL PIANO DI GESTIONE DEI SITI .......................................... 65
5.1.2
CONGRUITA’ RISPETTO ALLA CONSERVAZIONE DELLE ZPS ...................................... 66
MONITORAGGIO ......................................................................................................67
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VALUTAZIONE DI INCIDENZA
PREMESSA
Il presente documento costituisce studio ai fini della valutazione ecologica del Piano di Governo del
Territorio (LR 12/2005) di Ospedaletto Lodigiano.
L’Amministrazione comunale di Ospedaletto Lodigiano ha avviato il Procedimento per la redazione degli
atti che costituiscono il PGT, ai sensi dell’art. 13 comma 2 della LR 12/2005 è stato avviato il
procedimento per la redazione del P.G.T. nel 2008 e con D.C.C. n. 49 del 01.10.2008 è stato avviato il
procedimento di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) del Piano del Governo del Territorio (P.G.T.)
In sede di conferenza di VAS, a seguito dell’accoglimento di osservazioni della Provincia di Lodi, Ente
competente territorialmente, e dell’integrazione dei contributi degli enti competenti in materia, sono variati
gli elaborati di PGT. In questa sede vengono esaminati e valutati Documento di Piano, Piano delle
Regole e Piano dei Servzi predisposti ai fini dell’adozione, con le modifiche di cui sopra, condivise
con gli enti partecipanti alla conferenza di VAS.
In sede di scoping si è ritenuto che non si rendesse necessario applicare al PGT di Ospedaletto Lodigiano
le disposizioni di cui al punto 7.2 degli Indirizzi Generali per la Valutazione Ambientali di Piani e
Programmi (articolo 4 della l.r. 11 marzo 2005, n. 12 (DCR 13 marzo 2007), in quanto il piano non interessa
territorialmente aree ricadenti nel sistema Rete natura 2000.
In seguito, in riferimento agli atti della giunta, LR LR n. 12 del in vigore dal 06.08.2011 e successiva
comunicazione Istruzioni per la pianificazione locale della RER del febbraio 2012, in parziale contrasto
con quanto indicato nella comunicazione della Provincia di Lodi, il tema è stato riconsiderato, scegliendo
di predisporre, oltre alla sezione del Rapporto Ambientale dedicata, il presente studio, in considerazione
della comunicazione della Provincia di Lodi dell’agosto 2011, autorità competente per la valutazione di
incidenza sui PGT e sue varianti.
I siti che si trovano nei comuni contermini a Ospedaletto Lodigiano e che potenzialmente potrebbero
esseer interessati dagli effetti del piano sono:
•
ZPS IT2090702 ‘Po di Corte S. Andrea’; situato a sud-ovest nei Comuni di Orio Litta e Senna
Lodigiana, ad una distanza di circa 2,7 km dal confine amministrativo
•
ZPS IT2090501 ‘Senna Lodigiana’; situato a sud nel Comune di Senna Lodigiana, ad una
distanza minima di circa 2,8 km dal confine amministrativo
•
SIC e ZPS IT 2090001 ‘Monticchie’; situato a sud-est nel Comune di Somaglia, ad una distanza
minia di circa 4 km dal confine amministrativo.
I siti sono in elenco nell’Allegato B alla D.G.R 18/07/2007 n. 8/5119.
Gestore delle ZPS è la Provincia di Lodi; gestore del sito Monticchie è il Comune di Somaglia, gestore dal
1994 della rserva naturale corrispondente.
Il presente studio viene inviato ad entrambi gli enti getsori e alla Provincia di Lodi in quanto autorità
compenete per la valutazione di incidenza.
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VALUTAZIONE DI INCIDENZA
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VALUTAZIONE DI INCIDENZA
1 INTRODUZIONE
1.1
PRESUPPOSTI NORMATIVI DELLO STUDIO DI INCIDENZA
L’Unione Europea ha recepito i principi internazionali in merito alla conservazione della natura, emanando
alcune direttive tra cui le più significative in materia di biodiversità sono:
•
la Direttiva 79/409/CEE (Direttiva “Uccelli”), che sancisce la conservazione di tutte le specie di
uccelli selvatici europei, delle loro uova, dei nidi e degli habitat e prevede l’istituzione delle Zone a
Protezione Speciale (ZPS) per il raggiungimento di tali obiettivi. Le misure prevedono da una parte
l’individuazione di una serie di azioni per la conservazione di numerose specie di uccelli indicate nei
relativi allegati e dall’altra l’individuazione, da parte degli Stati membri dell’UE, di aree destinate alla
conservazione di tali specie, le Zone di Protezione Speciale (ZPS);
•
la Direttiva 92/43/CEE (Direttiva “Habitat”), che rappresenta la normativa di recepimento a livello
europeo della Convenzione sulla Biodiversità di Rio de Janeiro ed ha l’obiettivo di salvaguardare la
biodiversità attraverso la conservazione degli habitat naturali, della flora e della fauna selvatica nel
territorio europeo. Essa fornisce elenchi di habitat naturali (allegato I) e di specie animali e vegetali
(allegato II) di interesse comunitario e si propone l’obiettivo di costruire, per la loro tutela, una rete
di zone speciali di conservazione. In un primo momento gli Stati Membri sono chiamati ad effettuare
una ricognizione sul loro territorio circa la presenza e lo stato di conservazione di tali specie ed
habitat, indicando quindi una serie di siti. La Commissione Europea designa, quindi, tra i siti
proposti e con riferimento alle diverse regioni biogeografiche, i Siti di Importanza Comunitaria (SIC).
Gli Stati Membri istituiscono, entro i siti designati, Zone Speciali di Conservazione, in cui siano
applicate misure di gestione atte a mantenere un soddisfacente stato di conservazione della specie
e degli habitat presenti.
La Direttiva “Habitat” introduce all'articolo 6, comma 3, la procedura di “Valutazione di Incidenza” con lo
scopo di salvaguardare l'integrità dei siti attraverso l'esame delle interferenze di piani e progetti non
direttamente connessi alla conservazione degli habitat e delle specie per cui essi sono stati individuati, ma
in grado di condizionarne l'equilibrio ambientale.
Con DPR 8 settembre 1997 n. 357 (successivamente modificato dal DPR 12 marzo 2003 n. 120), lo Stato
Italiano ha emanato il Regolamento di recepimento ed attuazione della Direttiva Habitat, assegnando alle
regioni il compito di definire specifici indirizzi, in materia di Rete Natura 2000 e di Valutazione di Incidenza,
per il proprio territorio di competenza.
In base all'art. 6 del DPR 120/2003, comma 1, sono da sottoporre a Valutazione di Incidenza (comma 3),
tutti i Piani, Programmi e Progetti non direttamente connessi e necessari al mantenimento in uno stato di
conservazione soddisfacente delle specie e degli habitat presenti in un sito Natura 2000, ma che possono
avere incidenze significative sul sito stesso, singolarmente o congiuntamente ad altri interventi.
La Regione Lombardia con la D.G.R. 8 Agosto 2003 N. 7/14106 individua i soggetti gestori, definisce le
modalità procedurali per l’applicazione della valutazione di incidenza e fornisce i contenuti minimi dello
studio per la valutazione d’incidenza di Piani, Programmi e Progetti sui SIC e SIC (Tabella 1.1), presenti
nel territorio regionale.
Con D.G.R. 15 ottobre 2004 N. 7/19018, la Regione Lombardia stabilisce che, nel caso il Piano,
Programma o Progetto in analisi interessi ambiti in cui si evidenzi una sovrapposizione di ZPS con SIC o
SIC, lo Studio di Incidenza sia unico.
La LR 12/11 del 04.08.2011, modificando la LR 86/83, indica come raccordare la procedura di VAS della
pianificazione di livello comunale con la procedura di Valutazione di Incidenza.
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VALUTAZIONE DI INCIDENZA
1.2 IL RAPPORTO TRA VIC E VAS
Quando ne ricorre il caso, come per il P.G.T. del Comune di Ospedaletto Lodigiano, che interessa siti
delle Rete Natura 2000, si presenta l’obbligo di effettuare valutazioni ambientali del piano derivanti da
differenti normative comunitarie; in particolare le normative sono quelle relative alla Valutazione
Ambientale Strategica - V.A.S. (Direttiva 2001/42/CE) e alla Valutazione di incidenza – V.I.C. (Direttiva
92/43/CEE del Consiglio, del 21 maggio 1992 relativa alla conservazione degli habitat naturali e
seminaturali e della flora e della fauna selvatiche, che prevede la costituzione di una rete ecologica
europea di zone speciali di conservazione (ZSC), denominata Natura 2000, comprendente anche le zone
di protezione speciale (ZPS) classificate a norma della Direttiva 79/409/CEE del Consiglio del 2 aprile
1979 concernente la conservazione degli uccelli selvatici).
La Direttiva 2001/42/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 27 giugno 2001 concernente la
valutazione degli effetti di determinati piani e programmi sull’ambiente prevede (Art. 11) procedure
coordinate tra VAS e procedure valutative previste da altre normative comunitarie.
Direttiva 2001/42/CE 27 giugno 2001
Art 11 Relazione con le altre disposizioni della normativa comunitaria
1. La valutazione ambientale effettuata ai sensi della presente direttiva lascia impregiudicate le disposizioni della direttiva
85/337/CEE e qualsiasi altra disposizione della normativa comunitaria
2. per i piani e i programmi in merito ai quali l’obbligo di effettuare una valutazione dell’impatto ambientale risulta
contemporaneamente dalla presenta direttiva e da altre normative comunitarie, gli Stati membri possono prevedere procedure
coordinate o comuni per soddisfare le prescrizioni della pertinente normativa comunitaria, tra l’altro al fine di evitare duplicazioni della
valutazione
Gli “Indirizzi generali per la valutazione di piani e programmi” (art. 4 comma 1 L.R. 11 marzo 2005 n. 12)
(Deliberazione di Consiglio Regionale n. VIII/0351 del 13 marzo 2007) all’ Art 1.3 disciplinano il raccordo
con le altre norme in materia di valutazione, la VIA e la Valutazione di incidenza.
Secondo l’Art. 7.3, la VIC prevista è espressa in Conferenza di verifica o di valutazione della VAS.
Deliberazione di Consiglio Regionale n. VIII/0351 del 13 marzo 2007 “Indirizzi generali per la valutazione di piani e
programmi (art. 4 comma 1 L.R. 11 marzo 2005 n. 12)
Art 7.0 Raccordo con le altre procedure (disposizioni)
La VAS si applica a P/P per i quali l’obbligo risulta contemporaneamente dalle seguenti normative comunitarie: direttiva 2001/42/CE
del 27 giugno 2001, direttiva 85/337/CEE del 27 giugno 1985, direttiva 97/11/CE del 3 marzo 1997, direttiva 92/43/CEE, direttiva
79/409/CEE;
Per i P/P che interessano S.I.C., p.S.I.C. e Z.P.S., rientranti nella disciplina di cui alla direttiva 2001/42/CE si applicano le
disposizioni seguenti:
in presenza di P/P soggetti a verifica di esclusione in sede di conferenza di verifica, acquisito il parere obbligatorio e vincolante
dell’autorità preposta, viene espressa la valutazione di incidenza;
in presenza di P/P soggetti a VAS in sede di conferenza di valutazione, acquisito il parere obbligatorio e vincolante dell’autorità
preposta, viene espressa la valutazione di incidenza;
A tal fine il rapporto ambientale è corredato della documentazione prevista per la valutazione di incidenza Allegato G del d.P.R. 8
settembre 1997 n. 357 (Regolamento recante attuazione della direttiva 92/43/CEE relativa alla conservazione degli habitat naturali e
seminaturali, nonché della flora e della fauna selvatiche) e Allegato D – sezione piani della D.G.R. 8 agosto 2003 n. VII/14106,
concernente l’elenco dei proposti siti di importanza comunitaria, ai sensi della direttiva 92/42/CEE.
La D.G.R VIII/6420 del 27/12/2007 esplicita i passi procedurali per operare un “procedimento di
valutazione ambientale coordinato nel quale accanto ai contenuti dei singoli studi trovino spazio modalità
di integrazione nella elaborazione, valutazione e monitoraggio del piano/programma/progetto”.
Con comunicazione del 11.11.2008 a tutti i comuni interessati da siti Rete Natura 2000, la DG Qualità
Ambiente, ha precisato che in riferimento al modello procedurale previsto dalal DGR citata, “i comuni
interessati dalla presenza di Siti Natura 2000 doovranno presentare uno Studio di Incidenza Preliminare,
corredato del parere dell’Ente gestore del/i Sito/i natura 2000 di competenza all’autorità preposta, la quale
predisporrà con apposito provvedimento le opportune osservazioni e/o prescrizioni (Valutazione di
Incidenza Preliminare). Le osservazioni e/o prescrizioni formulate dovranno essere recepite negli atti di
Adozione del PGT, prima della sua pubblicazione.
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VALUTAZIONE DI INCIDENZA
Una volta assolte le procedure di pubblicazione e prima dell’atto di accoglimento e approvazione del PGT
da parte del CC, nel caso in cui siano previsyte modifiche rispetto al documento adottato, lo strumento
urbanistico, composto dai suoi articolati, dovrà essere inviato all’autorità preposta unitamente ad eventuali
osservazioni che il Comune intende recepire e cge interferiscono siui SIC e/o ZPS per ottener con
successivo atto il rilascio della Valutaizione di Incidenza Finale”.
La LR 12/11 del 04.08.2011 stabilisce che il parere di incidenza è espresso dalla provincia, in quanto
autorità competente, sentito il parere dell’ente gestore (in questo caso la Provincia stessa a il Comune di
Somaglia) prima dell’adozione del PGT; il parere viene recepito nel parere motivato dell’Autorità
Competente di VAS. Dopo l’adozione, in sede di compatibilità urbanistica del piano con il PTCP, la
provincia verificherà sia che le eventuali prescrizioni contenute nel parere siano state recepite, sia
l’eventuale necessità di rivalutazione nel caso di recepimento nel piano controdedotto di elementi
significativi. Nel caso il parere nuovamente espresso viene recepito nel parere motivato finale.
Art. 6
(Modifiche alla legge regionale 86/1983)
k) la lettera a) del comma 5 dell'articolo 25-bis è sostituita dalla seguente:
'a) effettuano la valutazione di incidenza di tutti gli atti del piano di governo del territorio e sue varianti,
anteriormente all'adozione del piano, verificandola ed eventualmente aggiornandola in sede di parere
motivato finale di valutazione ambientale strategica (VAS). In caso di presenza dei siti di cui al comma 3,
lettera b), la valutazione ambientale del PGT è estesa al piano delle regole e al piano dei servizi,
limitatamente ai profili conseguenti alla valutazione di incidenza;
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2 INQUADRAMENTO TERRITORIALE
Il Comune di Ospedaletto Lodigiano (provincia di Lodi), che attualmente conta circa 2.000 abitanti con
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un’estensione di circa 8,45 km , si trova a circa 15 km a sud-ovest del capoluogo Lodi.
Il territorio è pesantemente inciso da infrastrutture viarie: l’autostrada A1 Mi-Na e la linea TAV che
l’affianca questo tratto con direzione nord-ovest – sud-est; la strada ex SS234, cosiddetta mantovana, di
collegamento Pavia-Mantova, che taglia a metà il territorio comunale trasversalmente, affiancata dalla
linea ferroviaria storica.
Sul territorio ricade il casello autostradale A1.
L’area commerciale/produttiva di Ospedaletto, ad est del centro abitato, si trova quasi in contiguità il polo
produttivo d Somaglia.
Il centro storico si sviluppa secondo un modello classico lungo le due strade più antiche, immediatamente
a sud della mantovana e a ridosso della scarpata morfologica; la parte più nuova si trova ad est della SP
126.
Non sono presenti industrie RIR (a rischio di incidente rilevante), né attività ad elevato impatto.
La campagna è coltivata prevalentemente a seminativi, in modo intensivo; praticamente assenti le
coltivazioni arboree; rade le formazioni vegetate lineari.
La matrice permane agricola, ma con forti segni di trasformazione antropica (infrastrutture ed aree
produttive ad esse legate); nel Piano di Indirizzo Forestale (PIF aggiornamento 2009) il territorio rientra
nell’ambito della pianura irrigua, tranne una piccola porzione in ambito filtro lungo la roggia Guardalobbia.
Il territorio presenta in generale classe di uso del suolo agricolo elevate, ottimali per la produzione.
Unico elemento fisico-naturale che caratterizza e disegna la morfologia del territorio è la scarpata
dell’antico meandro della valle del fiume Po, a sud.ovest, ancora ben riconoscibile, oltre che dalla
morfologia, del disegno degli appezzamenti; altro elemento di interesse è la Roggia Guardalobbia, che
corre lungo il confine comunale est.
In Figura 2.1 il territorio di Ospedaletto L. viene localizzato su immagine satellitare,
In Figura 2.2 è riportato stralcio della tavola uso del suolo (DUSAF 2008) ripreso dalle tavole di VAS del
PTCP 2009.
Il Comune non è interessato da siti del sistema Rete Natura 2000, il più vicino dista circa 2,7 km, ZPS
IT2090702 Po di Corte S. Andrea (Orio Litta e Senna L.); a 2,8 km è la ZPS IT2090501 Senna Lodigiana
(Senna Lodigiana) e a 4 km si trova il SIC-ZPS IT2090001 Monticchie (Somaglia).
In Figura 2.3 il territorio di Ospedaletto è localizzato, su base CTR 1:1.00, nel sistema delle aree protette.
Nelle immagini alle pagine seguenti viene inquadato il territorio.
Al capitolo 4 il territorio di Ospedaletto L. viene localizzato nelle reti di protezione ambientale: nella Rete
dei Valori Ambientali PTCP; nella Rete Ecologica Reginale, e viene localizzato rispetto alla Rete natura
2000.
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Figura 2.1 – Localizzazione territoriale su immagine satellitare da GoogleEarth.
CITTA’ DI CASALPUSTERLENGO
CITTA’ DI CODOGNO
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VALUTAZIONE DI INCIDENZA
Figura 2.2 – Uso del suolo (Dusaf 2008) nel Comune di Ospedaletto Lodigiano e intorno - fonte cartografia VAS PTCP 2009.
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VALUTAZIONE DI INCIDENZA
Figura 2.3 – il territorio di Ospedaletto è localizzato, su base CTR 1:1.00, nel sistema delle aree protette
Ospedaletto L.
SIC-ZPS IT2090001
Monticchie
ZPS IT2090702
Po di Corte S. Andrea
ZPS IT2090501
Senna Lodigiana
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2.1
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VALUTAZIONE DI INCIDENZA
Il quadro ambientale di riferimento
Si rimanda al quadro di riferimento ambientale descritto nell’Allegato 1 al RA di VAS per i dettagli; in
questa sede si riporta solo una sintesi relativa ad aspetti e fattori ambientali ritenuti di interesse ai fini della
valutazione degli effetti del piano sui SIC inseriti nei comuni contermini al Comune di Ospedaletto L.
Come quadro di riferimento ambientale dell’alto-medio lodigiano è stato utilizzato quello definito nel
processo di VAS del PTCP adeguamento 2009.
Come dato di sintesi si riporta la descrizione delle Unità Territoriali di appartenenza ed i risultati degli
indicatori calcolati in quella sede per il comune di Ospedaletto L., che appartiene all’UT2.
U.T. 2: Unità agricola eterogenea con prevalenza di elementi antropici.
Sono compresi i territori dei comuni di: Brembio, Casalpusterlengo, Codogno, Fombio, Livraga, Orio Litta, Ospedaletto
Lodigiano, San Fiorano, Secugnago, Senna Lodigiana, Somaglia e Terranova dei Passerini.
Ospedaletto L.
Caratterizzazione:
Il macroambito occupa la parte sud della provincia, si tratta di una parte di territorio prevalentemente agricola
(seminativi semplice), non vulnerabile ai nitrati. Il reticolo idrico è meno fitto rispetto al precedente anche se sono
presenti canali di maggiori dimensioni (roggia Regina Codogna, roggia Brembiolo, roggia Venere). Si segnala la
presenza di numerose aziende agricole.
L’urbanizzato è rado e compatto ai bordi mentre nel cuore dell’area è più denso e di maggiori dimensioni, si tratta
infatti dei nuclei edificati di Casalpusterlengo e Codogno, che possiedono anche un notevole peso industriale. Si
evidenzia per questi due comuni il rischio conurbazione e saldatura dei centri urbani. Anche in questo macroambito va
segnalata la progressiva formazione, lungo la Sp ex SS 234 e nei pressi del casello autostradale, di un insediamento
industriale tra i centri residenziali dei comuni. Anche la dotazione infrastrutturale è buona, specie per la parte più
ovest, sono presenti l’autostrada A1 e il casello di Casalpusterlengo, la SS 9 Via Emilia , la Sp ex SS 234, e la linea
ferroviaria Milano Piacenza.
Tra gli elementi di maggior pregio si segnala la presenza del Plis del Brembiolo.
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VALUTAZIONE DI INCIDENZA
Nel quadro sono riassunti gli indici ecologici applicati al territorio del comune di Ospedaletto Lodigiano
come valori medi della UT di appartenenza, in cui si evidenziano i punti di maggiore criticità relativamente
alle UT sopra descritte.
Nome
Comune
Ospedaletto Lodigiano
UT
2a –Unità agricola eterogenea con prevalenza di elementi antropici
Criticità
UT
Indicatore
Valore soglia per PGT e classe
Valore UT (2007)
Habitat Umano
<97
97,98%
Coefficiente di frammentazione
data dalle infrastrutture
>700
429,4 metri
Incremento della superifice boscata
22,49 (sup. 7,26 Ha)
Btc media=1,02; BtcHn=2,98;
BtcHu=0,97; %Btc Hn=8,24
Btc media=1; BtcHn=2,94; BtcHu=0,96;
%Btc Hn=5,96
>4200
4460,70 mq/ab
Frastagliatura (bosco)
Biopotenzialità territoriale (Btc
media)
Habitat Standard (HS)
Hs SS 427,74 mq/ab; Hs AB 209,77
mq/ab; Hs PT 66,05 mq/ab; Hs PD 3757,1
mq/ab
Densità filari
29
13,54 ml/Ha
Innalzamento della Btc attraverso l'inserimento su tutta l'UT di 10 Ha di Bosco, 20 Ha di vegetazione arbustiva. 29
ml/Ha di filari si ottengono se si aggiungono alla dotazione attuale doppi filari lungo le strade comunali dell'U.T. e lungo
il tracciato TAV.
HS Funzione (protettiva)
note
Hs PT > o = 70mq/procapite
Nel Rapporto Ambientale di VAS si riprendono i risultati di un studio svolto nell’ambito di area vasta per la
UT2, stessa unità di appartenenza di Ospedaletto, ai fini della quantificazione della qualità ambientale.
Ai fini del citato studio sono state svolte analisi ambientali e territoriali sul comune in esame rapportandosi
alla unità territoriale (UT 2) di appartenenza, come individuate nell’ambito della VAS del PTCP
adeguamento 2008.
L’elaborazione è stata condotta utilizzando analisi spaziali in ambiente GIS; l’analisi eco
sistemica/ambientale del territorio è stata interpretata attraverso valutazioni quantitative delle unità
ambientali presenti sul territorio corrispondente alla UT2, dedotte dalle informazioni gis disponibili e riferite
ad una griglia di celle quadrate con lato di 100m.
Si rileva che per Ospadaletto, per il quale resta esclusa la porzione di territorio comunale sotto la scarpata
morfologica della valle del Po, zona più interessante, le porzioni di territorio con maggiori potenzialità
ecologiche ed ambientali sono localizzate dove si trovano anche i corridoio ambientali delle reti
ecologiche, ed una qualità molto bassa a ridosso dell’abitato con le infrastrutture.
Risulta richiesta di maggiore attenzione (carta delle criticità) nella zona ad est, dove a fronte di elementi di
interesse ambientale, sono presenti forti pressioni.
12
Studio di Incidenza
P.G.T. COMUNE DI OSPEDALETTO LODIGIANO (LO)
2.2
-
VALUTAZIONE DI INCIDENZA
Quadro interpretativo dello stato ambientale locale
Dal RA si riporta un quadro dello stato ambientale del comune di Ospedaletto L., nel quale sono stati
interpretati i dati illustrati e discussi nel RA stesso e nel suo allegato 1, riferiti al sistema ambientale
(sensibile) e ai sistemi territoriali (generatori di pressioni) scelti per la lettura del comune.
Il quadro in tabella riassume lo stato delle componenti e risorse ambientali presenti nel territorio comunale
di Ospedaletto L.
Quadro riassuntivo dello stato delle componenti e risorse ambientali
SISTEMA AMBIENTALE
Componente
Risorsa
Suolo
Qualità della componente/risorsa
Capacità protettiva delle acque
sotterranee elevata nella fascia centrosettentrionale, elevata e moderata nella
fascia centrale, moderata e bassa nella
fascia meridionale;
Capacità protettiva delle acque
superficiali da moderata ed elevata,
bassa in un’area a sud-ovest;
Suoli adatti allo spandimento di fanghi e
liquami, con lievi e moderate limitazioni,
suoli non adatti presso l’area a sudovest;
Classificazione geologica Unità
stratigrafiche presenti: Depositi
alluvionali medio-recenti (fascia di
meandreggiamento del Po) –
Fluvioglaciale Wurm (Livello
Fondamentale della Pianura);
Classi di fattibilità geologica presenti sul
territorio: Fattibilità con modeste
limitazioni (Classe 2); con consistenti
limitazioni (Classe 3); con gravi
limitazioni (Classe 4).
Classificazione regionale sismica a
basso rischio (Classe 4); Classe di
pericolosità sismica H2;
Comune non compreso nelle Aree
vulnerabili;
Comune non compreso nelle Zone di
attenzione;
Valore naturalistico basso, ad accezione
della porzione a sud-ovest.
Elementi condizionanti la
disponibilità e qualità della
risorsa
- DGR n. VII/003297
del 11.06.2006
le infrastrutture viare sono gli
elementi di maggior
condizionamento
Acque superficiali:
Acque sotterranee:
Acqua
- Dir 91/676/CEE
- LR 37/93
- PTUA Lombardia
2006
Fitta rete di rogge e canali di scolo
Stato quantitativo delle acque
sotterranee: classe A;
Rif. a documenti
(studi e/o normative)
consultati
- DGR n. VII/003297
del 11.06.2006
Acque sotterranee: stato
ambientale Elevato.
Stato ambientale delle acque
sotterranee: Elevato;
- Piano Ittico Provincia
di Lodi
- RSA Lombardia 2008
Superficie comunale non ricadente in
Zone di attenzione e Aree vulnerabili.
Studio di Incidenza
13
P.G.T. COMUNE DI OSPEDALETTO LODIGIANO (LO)
Componente
Risorsa
-
Qualità della componente/risorsa
Comune compreso nella Zona B “di
pianura”;
Aria
Alta densità di emissioni di PM10 e NOX;
VALUTAZIONE DI INCIDENZA
Elementi condizionanti la
disponibilità e qualità della
risorsa
Inquinamento da traffico e di
origine agricola
Rif. a documenti
(studi e/o normative)
consultati
DGR n. IX/2605 del
30.11.2011
Alta densità di emissioni di NH3 (origine
agricola e da allevamento).
Rumore
Il comune è dotato di zonizzazione
acustica (2004).
Inquinamento
Luminoso
Non è presente Piano Illuminazione
Pubblica - PRIC
Energia
Non vi sono centrali termoelettriche
Segnalate zone di media criticità
in corrispondenza della SP26
- L. 447/95
- LR 13/2001
- LR 17/2000 modificata
e integrata da LR38/
2004
Presenza di limitate zone boscate.
Vegetazione
Presenza di filari e vegetazione arbustiva
e arborea;
Matrice prevalentemente agricola
a seminativi.
Indicazioni di PIF
- Direttiva habitat
Habitat
d’interesse
comunitario
- Direttiva uccelli
Non sono presenti Habitat di interesse
comunitario
- D.P.R. 357/97 s.m.i.
- D.P.R. 120/2003
Corsi d’acqua tutelati: Roggia
Guardalobbia e Roggia Nuova
Guardalobbia;
Paesaggio
Presenza di alberi monumentali, filari e
vegetazione ripariale;
Presenza di beni storico architettonici
tutelati, tra cui alcune cascine.
Salute umana
I dati ASL ed ARPA riportati nella
bibliografia per il lodigiano definiscono
una situazione di diminuzione dei tumori
in linea con la letteratura.
- D. Lgs 42/2004
Le attività agricole hanno
segnato profondamente il
territorio in termini di riduzione
dell’equipaggiamento
paesaggistico
Non sono disponibili dati specifici
su Ospedaletto L.
- SIBA e SIRBEC
Regione
Lombardia
WWW.lombardiabenicu
lturali.it
ASL di Lodi – rapporto
del 18.03.2009 – stato
di salute della
popolazione del
lodigiano
Interpretando i sistemi territoriali (urbanizzato, reti di servizi tecnologici, rete infrastrutture per la mobilità,
quali elementi di pressione sul sistema ambientale (interpretato come “sistema sensibile”) ne vengono di
seguito analizzate le qualità.
14
Studio di Incidenza
P.G.T. COMUNE DI OSPEDALETTO LODIGIANO (LO)
-
VALUTAZIONE DI INCIDENZA
Quadro riassuntivo dello stato dei sistemi territoriali
SISTEMI TERRITORIALI
sistema
insediativo
Stato
Il nucleo di Ospedaletto capoluogo, è attraversato
in senso est-ovest dalla SP 234, su cui convergono
la SP 107 da nord e la SP 126 da sud;
La SP 234 separa la zona produttiva (a nord) da
quella residenziale (a sud);
Casello autostradale;
Interferenze col sistema ambientale
La dispersione sul territorio di piccoli nuclei
abitati aumenta il fenomeno di sprawl, con
gli effetti negativi che ne derivano.
Stazione ferroviaria (linea Pavia-Cremona);
della mobilità
Viabilità principale: Autostrada del Sole A1, SP234,
SP107, SP126;
disturbo da traffico non scorrevole,
previsione viabilistiche impattanti
Trasporto pubblico locale: linea extraurbana;
dei servizi
Presenza di un depuratore;
Presenza di elettrodotti AT, MT che vanno solo a
lambire i centri abitati non attraversandoli
direttamente;
Presenza di un impianto per la telefonia mobile;
Presenza di un ponte televisivo;
problematiche legate al sistema di raccolta
e depurazione reflui
Presenza di abitazioni isolate non servite
dalle reti acquedottistica e fognaria.
% di raccolta differenziata: 64,84%, superiore al
dato regionale e a quello provinciale
esercizi di vicinato concentrati nel centro abitato del
capoluogo;
Traffico indotto dal casello autostradale e
dalle attività produttive
economico
(produttivi,
rurale)
Attività agricola diffusa, seminativo e zootecnia
intensiva;
Impoverimento del paesaggio agrario
Sociale popolazione
Aumento della popolazione negli ultimi anni, a parte
tra il 2010 e 2011 che si riscontra una diminuzione
di qualche unità.
2.3
Assenza industrie RIR nel territorio comunale;
Aumento del carico urbanistico
Sistema delle sensibilità; sistema delle pressioni
Si riporta in questo paragrafo il quadro delle sensibilità e pressioni definito nell’ambito del Rapporto
Ambientale di VAS.
Gli elementi maggiormente rappresentativi e fattori di interesse ambientale sono stati classificati in due
macro categorie: sistema delle sensibilità; sistema delle pressioni, al fine di definire un quadro sintetico
interpretativo dello stato del territorio comunale, per la valutazione dei possibili sviluppi del piano.
Si sottolinea che tale la ricognizione si sensibilità e pressioni effettuata non intende costruire un quadro
esaustivo della situazione (compito proprio di strumenti quali il Rapporto sullo Stato dell’Ambiente (RSA,
disponibile per la provincia di Lodi solo al 2004), ma ha lo scopo di definire punti di attenzione prioritari per
il PGT e per il monitoraggio futuro, in modo da evidenziare:
a) quali sono gli attuali elementi/fattori di valore e ci criticità
Studio di Incidenza
15
P.G.T. COMUNE DI OSPEDALETTO LODIGIANO (LO)
-
VALUTAZIONE DI INCIDENZA
b) come tali fattori possano condizionare la definizione del Piano
c) come il Piano, per quanto di sua competenza, tenda a valorizzare/salvaguardare gli elementi di
pregio e le valenze, e come tenda di risolvere le problematiche e criticità attuali
d) quali sono gli elementi che potrebbero essere interferiti (+ o – direttamente) dalle scelte del Piano
Sulla base di informazioni e dati esaminati nei paragrafi precedenti, sono state dunque costruite la carte
tematiche di analisi, finalizzate alla valutazione.
Le carte sono ottenute mediante applicazione la tecnica over-mapping di tematismi ambientali provenienti
da banche dati regionali, provinciali, che sono stati verificati in situ.
Questa fase di analisi costituisce approfondimento del quadro delle sensibilità, vulnerabilità e criticità
ambientali, indicato su basi preliminari in fase di scoping. Ai fini delle valutazione non sono stati
considerati i confini amministrativi, ma un intorno adeguato (che comprendesse gli elementi fisico-naturali
e antropici che producono effetti sul territorio comunale di Ospedaletto L.), che costituisce l’area di
interesse per lo studio.
Sono stati considerati gli elementi sensibili e gli elementi vulnerabili.
elementi sensibili: elementi areali, lineari e puntuali a cui può essere attribuito un significativo valore
intrinseco sotto il profilo naturalistico o paesaggistico, o importanza per il sistema delle relazioni
ecosistemiche:
- elementi della rete dei valori ambientali provinciale (dopo verifica in situ della reale presenza delle
valenze ambientali che hanno determinato il riconoscimento degli elementi)
- punti di rilievo storico-culturale (architetture rurali di interesse, punti o percorsi panoramici, ..)
Sono stati considerati anche le indicazioni nel PIF 2011, quali elementi sensibili di attenzione e indirizzi.
elementi vulnerabili: elementi ambientali (areali, lineari e puntuali) ed antropici che presentano qualche
grado di rilevanza ai fini delle valutazioni, e che risultano esposti a rischi di compromissione qualora si
producano determinati fattori di pressione attualmente o potenzialmente presenti sul territorio esaminato:
- classe di capacità d’uso del suolo agricolo di appartenenza, in riferimento al valore strategico
riconosciuto all’agricoltura nel lodigiano, intesa in termini di qualità delle produzione, relazioni con
l’ambiente e gli elementi naturali sul territorio.
- Reticolo irriguo, evidenziando i tratti di canali ai quali è riconosciuto valore storico
- Elementi geomorfologici quali orli di terrazzo
- Pozzi
Elementi di pressione ambientale presenti nell’area ritenuti di interesse ai fini della valutazione, che
generano sul territorio comunale pressioni di diversa natura: di tipo strutturale, che incidono direttamente
sulla struttura dell’ecosistema territoriale, come quelli dovuti a consumo o alla formazione di barriere;
pressioni legate alle svolgimento delle attività come ad es. l’immissione di inquinanti. Gli stessi sono
esaminati anche in relazione a vincoli e tutele ambientali quali riferimento per le considerazioni valutative.
elementi di pressione o di criticità: elementi (areali, lineari e puntuali) a cui può essere attribuito un
livello più o meno significativo di indesiderabilità per la presenza di situazioni di degrado attuale, o in
quanto sorgente di pressioni (attuali o potenziali) significative sull’ambiente circostante:
- Allevamenti zootecnici
- Attività estrattive e impianti di raccolta e/o trattamento rifiuti;
- Altre attività produttive altamente impattanti nell’intorno (industrie RIR; poli industriali; impianti di
raccolta e/o trattamento rifiuti; siti soggetti a bonifica);
- Infrastrutture viarie
- Reti e servizi tecnologici impattanti
- Genericamente, il margine dell’edificato urbano
I risultati dell’analisi sono illustrati nella tavola alle pagine seguenti.
16
Studio di Incidenza
P.G.T. COMUNE DI OSPEDALETTO LODIGIANO (LO)
-
VALUTAZIONE DI INCIDENZA
Figura 2.7a – Elementi di sensibilità e vulnerabilità – Stralcio di Tav. 1.5 del DdP Tavola delle componenti del paesaggio
SIC IT2090006
Spiagge fluviali di Boffalora
Figura 2.7b – Elementi di sensibilità e vulnerabilità – Stralcio di Tav. 1.5 del DdP Tavola delle componenti del paesaggio (centro abitato)
Studio di Incidenza
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P.G.T. COMUNE DI OSPEDALETTO LODIGIANO (LO)
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-
VALUTAZIONE DI INCIDENZA
Studio di Incidenza
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-
Studio di Incidenza
VALUTAZIONE DI INCIDENZA
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-
VALUTAZIONE DI INCIDENZA
Figura 2.8 – Elementi di pressione – ARPA 2011.
SIC IT2090006
Spiagge fluviali di Boffalora
20
Studio di Incidenza
P.G.T COMUNE DI OSPEDALETTO LODIGIANO (LO)
VALUTAZIONE DI INCIDENZA
3 IL PGT DEL COMUNE DI OSPEDALETTO L.
La Legge Regionale n. 1/2000 ha modificato profondamente il ruolo delle autonomie locali, introducendo
parole chiave quali “delega”, “cooperazione gerarchica”, “copianificazione”, creando le premesse perché
con la successiva Legge Regionale 11-03-2005 n. 12 si potesse disegnare un quadro completamente
nuovo sul tema del governo del territorio, concretizzando anche alcune definizioni contenute nel titolo V
della Costituzione (riforma legge 2/2001) dove si parlava per la prima volta di “Governo del Territorio” con
funzioni amministrative in capo ai comuni, e con abolizione di molteplici controlli.
La legge di riforma della pianificazione urbanistica, prefigura per l’ambito comunale un nuovo strumento di
gestione: il Piano di Governo del Territorio (PGT).
Il PGT definisce l’assetto dell’intero territorio comunale ed è articolato nei seguenti documenti:
• Documento di Piano;
• Piano dei Servizi;
• Piano delle Regole.
Il Comune di Ospedaletto nel determinare le proprie azioni di governo del territorio fa proprie e declina
alcune delle “Azioni di Attuazione e di Adeguamento del PTCP Vigente alla Legge Regionale 11 Marzo
2005, n. 12 “Legge per il governo del territorio” e s.m.i.”:
promuovere e sostenere l’agricoltura, fondamento dell’identità territoriale lodigiana;
perseguire un consapevole contenimento del consumo di suolo attraverso la riduzione volontaria
della superficie per trasformazioni endogene attribuita dal P.T.C.P. della Provincia di Lodi;
promuovere e sostenere la valorizzazione ambientale, paesaggistica e turistica;
perseguire la qualificazione del sistema infrastrutturale e della mobilità integrata nelle politiche di
governo del territorio
e le integra con criteri propri, definiti sulla realtà comunale.
-
Il Comune di Ospedaletto L. è dotato di Piano di Zonizzazione Acustica (2004) ai sensi della Legge
Quadro 447/95, della L.R. 13/2001 e della D.G.R. 2 luglio 2002, n. VII/9776; il Piano di ZAC verrà
aggiornato contestualmente agli atti di PGT.
Lo Studio Geologico del territorio comunale ai fini della Fattibilità geologica e adeguamento alla normativa
antisismica è aggiorato a gennaio 2013. Il comune è dotato anche di Carta del reticolo idrico (2013).
Il Comune non è dotato del Piano di Illuminazione Pubblica.
3.1 GLI ORIENTAMENTI DEL PGT
Il Comune di Ospedaletto nel determinare le proprie azioni di governo del territorio fa proprie e declina
alcune delle “Azioni di Attuazione e di Adeguamento del PTCP Vigente alla Legge Regionale 11 Marzo
2005, n. 12 “Legge per il governo del territorio” e s.m.i.”:
-
promuovere e sostenere l’agricoltura, fondamento dell’identità territoriale lodigiana;
perseguire un consapevole contenimento del consumo di suolo attraverso la riduzione volontaria
della superficie per trasformazioni endogene attribuita dal P.T.C.P. della Provincia di Lodi;
promuovere e sostenere la valorizzazione ambientale, paesaggistica e turistica;
perseguire la qualificazione del sistema infrastrutturale e della mobilità integrata nelle politiche di
governo del territorio
e le integra con criteri propri, definiti sulla realtà comunale.
Dunque, sulla base della preliminare analisi dello stato del territorio e verifica di quanto è stato attuato delle
previsioni strumenti urbanistici comunali, tenuto conto delle istanze della popolazione oggi pervenute, sono
state formulate le linee di orientamento per le ipotesi di sviluppo per Ospedaletto e definiti gli obiettivi
strategici di PGT.
Studio di Incidenza
21
P.G.T COMUNE DI OSPEDALETTO LODIGIANO (LO)
Sistema
VALUTAZIONE DI INCIDENZA
Obiettivi strategici
Sistema fisico
naturale
- Valorizzazione paesaggistico-ambientale degli ambiti con un buon grado di
naturalità
Sistema rurale
- Valorizzazione della identità rurale del territorio, favorendo la
multifunzionalità delle aziende agricole sul territorio
- valorizzazione delle potenzialità paesaggistiche del territorio rurale tramite
incremento delle dotazioni vegetazionali e conseguentemente della
biodiversità
Sistema
insediativo
infrastrutturale
Sistema
paesistico culturale
- Contenimento del consumo di suolo anche rispetto alle previsioni del PTCP
vigente, privilegiando il recupero di aree dimesse per lo sviluppo
- Compattazione e ridisegno della frangia dell’urbanizzato, con particolare
attenzione a sud
- Revisione del sistema della viabilità sovralocale, in riferimento alla
presenza del casello autostradale e alle previsioni del PTCP
- Revisione della viabilità locale per la soluzione delle criticità attuali con
attenzione alla mobilità dolce
- Risoluzione di criticità legate al sistema di raccolta e depurazione dei reflui
- Tutela e valorizzazione del patrimonio architettonico
- Tutela e valorizzazione dei percorsi di valore storico-artistico e culturale
3.2 LO SCENARIO di DdP
Il DdP disegna uno scenario dove le trasformazioni in espansione sono solo produttive, nelle aree intercluse
tra le infrastrutture esistenti e programmate (SP234 e ferrovia; tangenziale prevista da PTCP); per la
residenza il piano recepisce piani vigenti e recuperi da PRG.
Per ogni cascina attiva che ne abbia fatto richiesta il DdP individua aree entro le quali attuare eventuali
trasformazioni legate alle attività agricole.
Per ogni trasformazione il piano prevede mitigazioni verde, siepi e filari e macchie arboreo-arbustive, da
concentrare in ambiti appositamente individuati dal piano stesso al fine di disegnare un sistema del verde
sul territorio.
Il piano propone soluzioni viabilistiche alle criticità evidenziate e alle problematiche legate al sistema di
raccolta e depurazione reflui.
Le previsioni insediative sono definite nel DdP con applicazione di modelli matematici revisionali (previsioni
per l’anno 2017: proiezione lineare: 2047 ab.; proiezione esponenziale: 1968 ab.), tenuto conto delle
lottizzazioni e previsioni di PRG in atto, e portano ad una popolazione teorica attesa di 2.408 abitanti al
2016.
3.2.1
LE SCELTE DI TRASFORMAZIONE
Il DdP individua uno scenario progettuale per lo sviluppo di Ospedaletto, nel quale sono confermate le
trasformazioni previste da PRG e ne sono individuate altre:
22
Studio di Incidenza
P.G.T COMUNE DI OSPEDALETTO LODIGIANO (LO)
VALUTAZIONE DI INCIDENZA
-
2 ambiti di trasformazione produttiva, denominati ATP1 e ATP2, uno localizzato nella parte di risulta
a nord dell’area Bticino e uno posto tra la provinciale e la linea ferroviaria appena sopra il centro
abitato del capoluogo
-
2 ambiti di trasformazione tecnologica, ATT1 e ATT2, nel quale nel primo si prevede l’ampliamento
della piazzola ecologica e nel secondo l’ampliamento del depuratore
-
1 ambito di completamento residenziale, PL1, in posizione centrale del centro abitato del capoluogo è
localizzato e 1 ambito di recupero, TAC1, a destinazione direzione posto nell’edificio retrostante la
chiesa parrocchiale.
Nel PGT sono previsti alcuni ambiti di completamento di dimensione ridotta in tessuto residenziale, oltre che
un’area a verde privato edificabile; vengono inoltre recepiti i piani attuativi vigenti a destinazione sia
residenziale che produttiva (PII1, PL Venere, PL2 e PL3) oltre che a un ambito di recupero (PR1).
Nella tavola delle previsioni di piano sono stati indicati gli “ambiti di mitigazione” nei quali collocare le misure
mitigative agli interventi di trasformazione previsti
Si riporta il quadro riassuntivo delle superfici di AT dal DdP – Scenario strategico.
Fonte: Relazione e schede di previsioni di piano dei servizi (Maggio 2013).
Nel DdP, gli ambiti di trasformazione sono descritti e normati in schede, una per ambito; per ogni ambito di
trasformazione/espansione vengono indicati i possibili interventi di mitigazione paesaggistica e di
riqualificazione del paesaggio agrario oltre che a delle specifiche in riferimento alle incentivazioni per dei
rilevanti benefici pubblici.
Studio di Incidenza
23
P.G.T COMUNE DI OSPEDALETTO LODIGIANO (LO)
VALUTAZIONE DI INCIDENZA
Gli ambiti di trasformazione entro il perimetro dell’edificato
Le scelte di espansione previste per il territorio comunale di Ospedaletto Lodigiano dal punto di vista della
residenza si concentrano nel centro abitato e confermano le aree già previste nel PRG vigente; per il
produttivo il PGT conferma scelte di PRG e attiva nuove aree.
Il PGT prevede un ambito di completamento PL1 localizzato in posizione centrale del nucleo di Ospedaletto,
un ambito di recupero TAC1 nell’edifico retrostante la chiesa parrocchiale a destinazione direzionale.
Il piano individua una particolare forma di trasformazione, che chiama verde privato edificabile; costituisce il
margine sud dell’attuale abitato, verso la zona più interessante dal punto di vista ambientale-paesaggistico,
sotto la scarpata morfologica.
Lo strumento prevede due ambiti a destinazione produttiva ATP1 e ATP2 uno posto nell’area libera nel
comportano produttivo a nord e uno nell’area a confine tra la provinciale a nord e la ferrovia a sud;
entrambe risultano intercluse tra strutture esistenti e programmate. Nessuna trasformazione muta di fatto il
perimetro dell’edificato attuale.
Infine, si prevede l’ampliamento sia dell’area del centro raccolta rifiuti che del depuratore, entrambe
localizzate nell’area libera adiacente all’area stessa.
Nel disegno di DdP le infrastrutture viarie di progetto ridisegnano il margine dell’edificato; un’ampia fascia a
verde protegge l’abitato dalla nuova bretella ed est, che consente di togliere il traffico che attualmente
transita sulla SP126, isolando il quartiere abitato dal centro.
Il tessuto dell’abitato presenta ampi spazi a verde entro il perimetro dell’edificato.
Gli ambiti di trasformazione agricola
Il DdP individua 3 ATA Ambiti di trasformazione agricola, localizzati nelle aree adiacenti a ciascuna cascina
attiva presente sul territorio, sulla base di richieste specifiche degli operatori espresse negli incontri svolti
nel processo di PGT. L’individuazione di questi ambiti risponde alle indicazioni del PTCP vigente, art.13.
Gli ambiti indicano le aree entro le quali si dovranno preferenzialmente attuare eventuali ampliamenti delle
strutture agricole o affini.
In questa sede non sono stati forniti dalla provincia dati più precisi relativi allo stato di attività delle cascine
nell’ambito.
La localizzazione è dettata da equilibri tra attività e proprietà dei terreni agricoli coinvolti, tenuto conto delle
distanze dai centri abitati per eventuali attività zootecniche nell’ATA e dei criteri di compattezza dell’edificato
agricolo e della salvaguardia dei terreni per le coltivazioni.
La scheda di DdP riporta i parametri edilizi (uguali agli ATA individuati negli altri comuni dell’ambito a
ridosso di complessi cascinali esistenti, per il loro ampliamento) e la quantificazione per le misure
compensative.
In cascina Mandella (azienda multifunzionale) e in cascina Villafranca sono presenti allevamenti bovini.
In sede di valutazione non si rilevano elementi di particolare criticità; si ritiene utile al fine del governo
complessivo del territorio l’individuazione di aree preferenziali entro le quali prevedere le espansioni, pur
sempre agricole.
In sintesi:
Totale superficie – produttivo
NUOVA
TRASFORMAZIONE
26.291 mq
-
Totale superficie – tecnologico
2.622 mq
-
Totale superficie – agricolo
29.829 mq
-
58.742 mq
-
1.856 mq
-
1.856 mq
-
5.657 mq
94 ab
Totale
Totale superficie – recupero
RECUPERO
COMPLETAMENTO
RESIDENZIALE
24
Totale
Totale superficie – completamento residenziale
Studio di Incidenza
P.G.T COMUNE DI OSPEDALETTO LODIGIANO (LO)
VALUTAZIONE DI INCIDENZA
Viabilità
Il piano recepisce le previsioni viabilistiche sovra comunali (da PTCP) sia a nord che ad est dell’abitato, così
da risolvere le criticità attuali legate alla SP126 che separa il quartiere residenziale dal centro abitato; la
nuova strada sovrappassa la ferrovia, eliminando l’attuale passaggio a livello.
In sede di estensione dle piano sono state valutate più ipotesi di soluzioni alla SP126, proponendo anche un
tracciato spostato verso l’abitato attuale, dal quale sarebbe stato separato da “Una ampia fascia a verde è
prevista tra la nuova strada e le residenze, a protezione di queste dai disturbi del traffic.” - da relazione
scenario strategico-schede-norme.
In accoglimento delle osservazioni della provincia, e a seguito di incontri sul tema, la scelta condivisa dalle
amministrazioni, ha riportato al tracciato riportato nel PTCP vigente.
E’ stato svolto uno studio per l’analisi dei dati sul traffico disponibili.
Per quanto concerne la mobilità dolce, intesa come rete di percorsi pedonali e ciclabili, a livello locale sono
previsti interventi che hanno lo scopo di connettere le diverse parti del territorio, di garantire sia la sicurezza
che la promozione di nuove forse di mobilità, per concorrere a risolvere le criticità viabiliste.
Servizi
I servizi alla persone attualmente presenti nel territorio comunale di Ospedaletto Lodigiano sono
soddisfacenti.
Già in fase di scoping sono state evidenziate problematiche relative alla raccolta e depurazione dei reflui, e
si è provveduto ad attivare uno studio specialistico di consulenza sul tema, integrato poi nel PUGSS.
Il DdP ha previsto un’area di ampliamento per il depuratore, inadeguato ad oggi.
Nel DdP è previsto:
-
l’ampliamento dell’attuale centro di raccolta rifiuti in adiacenza dell’attuale a sud del centro abitato;
-
l’ampliamento del depuratore in adiacenza dell’attuale a sud del centro abitato;
-
la realizzazione di nuove aree a verde;
-
il perfezionamento del sistema locale dei parcheggi e la realizzazione di nuovi negli ambiti di
trasformazione;
Inoltre il piano prevede interventi di manutenzione, miglioramento e adeguamento delle strutture pubbliche
esistenti nei quali si ricavano spazi per le associazioni del Comune come la Pro loco.
Studio di Incidenza
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P.G.T COMUNE DI OSPEDALETTO LODIGIANO (LO)
VALUTAZIONE DI INCIDENZA
Stralcio della Tavola n. 2.2 “Tavola delle Previsioni di Piano” – centro abitato
26
Studio di Incidenza
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VALUTAZIONE DI INCIDENZA
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P.G.T COMUNE DI OSPEDALETTO LODIGIANO (LO)
VALUTAZIONE DI INCIDENZA
3.3 VALUTAZIONI DELLE TRASFORMAZIONI
RAPPORTO AMBIENTALE DI VAS
DI
PIANO
DAL
Sostanzialmente le pressioni maggiori sono attese dalle espansioni produttive.
Le pressioni attese dalla attuazione dalle scelte per la residenza sono riconducibili la maggior carico
urbanistico.
Il consumo di suolo agricolo è limitato alle aree destinate alle espansioni produttive, anche se ritenuto non
strategico ai fini produttivi, sulla base degli indirizzi del PTCP vigente e delle indicazioni della tavola 2.2c del
PTCP 2009 (ambito agricolo periurbano).
Quadro sinottico di pressioni/impatti potenziali e risposte previste dal DdP e ulteriori suggerite in fase di VAS
per gli ambiti di espansione
Categorie di
pressione
CONSUMI
Impatti potenziali attesi
Perdita di suolo agricolo
Diminuzione della permeabilità del suolo
Aumento consumi risorse per aumento
popolazione (e abitanti equivalenti)
risposte previste dal DdP (politiche)
Individuazione delle trasformazioni entro il
perimetro dell’edificato, intercluse tra
infrastrutture esistenti e di progetto, e
comunque in zona agricola non strategica
per la produzione e in buona parte entro il
perimetro dell’edificato attuale
Previsione di mitigazioni a definire un disegno
articolato di sistema a verde sul territorio
Aumento emissioni inquinanti da residenze e
dal traffico indotto
EMISSIONI
Aumento scarichi acque reflue
INGOMBRI
Mutamenti nelle visuali
Raccordo con la viabilità attuale e
razionalizzazione delle situazioni oggi non
ottimali
Favorite soluzioni progettuali verso la
sostenibilità
Localizzazione in aree già fortemente
antropizzate
Limitazione delle altezze nuovi edifici
Aumento carico urbanistico
Modifica con aumento del perimetro edificato
INTERFERENZE
Aumento rifiuti solidi urbani
Mantenimento della forma compatta
dell’insediamento abitato
Adozione di politiche volte al miglioramento
ambientale e paesaggistico complessivo del
territorio comunale
Implementazione della rete per mobilità
dolce
Le trasformazioni riguardano sostanzialmente solo il produttivo. Per la residenza il piano punta la recupero e
piccoli completamenti; in ogni caso è necessario tener conto dell’aumento del carico antropico indotto
dall’assunzione dei piani attuativi vigenti ma non attuati da PGR.
Complessivamente le previsioni derivanti dal PRG e che vengono recepite dal PGT comportano un 476
abitanti teorici.
28
Studio di Incidenza
P.G.T COMUNE DI OSPEDALETTO LODIGIANO (LO)
VALUTAZIONE DI INCIDENZA
Si riportano stralci di tavole di PTCP relative alle indicazioni per il sistema rurale e infrastrutturale, che
evidenziano elementi di attenzione sia relativamente alle relazioni tra espansioni dell’abitato e il sistema
rurale (tav. 2.2), sia relativamente al sistema di tutele paesaggistica e della fruizione ambientale (tav. 2.3).
PTCP vigente
Stralcio tav. 2.2 c - indicazioni per il sistema rurale
Studio di Incidenza
29
P.G.T COMUNE DI OSPEDALETTO LODIGIANO (LO)
VALUTAZIONE DI INCIDENZA
Stralcio tav. 2.3 c - indicazioni per il sistema paesistico
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P.G.T COMUNE DI OSPEDALETTO LODIGIANO (LO)
VALUTAZIONE DI INCIDENZA
Stralcio tav. 2.4 c - indicazioni per il sistema infrastrutturale
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P.G.T COMUNE DI OSPEDALETTO LODIGIANO (LO)
VALUTAZIONE DI INCIDENZA
Si osserva che il territorio è interessato da più previsioni di rilevanza provinciale e da numerosi poli
produttivi di diversi livelli.
32
Studio di Incidenza
P.G.T COMUNE DI OSPEDALETTO LODIGIANO (LO)
3.3.1
VALUTAZIONE DI INCIDENZA
CONSIDERAZIONI SULLE MITIGAZIONI/COMPENSAZIONI PROPOSTE DAL DdP E VERIFICA
CON INDICAZIONI DEL PIF
Viene considerata la localizzazione in tavola 2.2 (previsioni di DdP) delle aree entro le quali
preferenzialmente localizzare le piantagioni mitigative e gli interventi di compensazione agro-ambientali.
Considerato che si tratta di un paesaggio che conserva i caratteri rurali, le mitigazioni sono state localizzate
attorno ai alle nuove aree di trasformazione e alla nuova viabilità come elemento protettivo del tessuto
consolidato.
Inoltre, il PGT prevede degli ambiti di ricostruzione dei filari e macchie arboree che vanno a completare o
ricreare l’equipaggiamento arboreo delle aree agricole sia attraverso l’uso dei filari per rispondere
all’obiettivo di realizzazione di interventi forestali per aumentare la naturalità del territorio e riqualificare il
paesaggio agrario.
Il risultato atteso alla completa attuazione del piano è il raddoppio dei ml di filari e siepi sul territorio.
Lo schema riporta le relazioni tra i filari rilevati e le aree destinate alla localizzazione prioritaria delle
mitigazioni e compensazioni agro ambientali.
.
Il disegno complessivo del
sistema del verde
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33
P.G.T COMUNE DI OSPEDALETTO LODIGIANO (LO)
VALUTAZIONE DI INCIDENZA
Nella relazione dello scenario strategico (2.1-4-5) sono fornite le indicazioni relative al tipo di formazione, di
compensazione agroambientale e di mitigazione, al sesto di impianto (par. 5.2) e elenco delle specie
utilizzabili per le diverse tipologie.
Ai fini della valutazione sono stati esaminati gli elaborati del PIF 2012, relazioni di piano e di VAS ed
allegati
a. Elenco Alberi Monumentali
b. Regolamento comunale tipo del verde
CARTOGRAFIA
1. Carta dell’uso dei suoli
2. Carta delle tipologie forestali e dei sistemi verdi
3. Carta delle attitudini funzionali
4. Carta dei vincoli
5. Carta delle Unità di Piano
6. Carta dinamica delle superfici forestabili e dei progetti strategici
Un solo albero monumentale indicato, riportato nell’elaborato di PGT tav.1.3 tavola degli usi del suolo, tav
1.5 tavola delle componenti del paesaggio: Ginkco biloba L. (individuo singolo Ospedaletto Lodigiano,
Cascina Malpensata).
Supportati da una verifica di confronto effettuata tra le specie proposte nel piano e quelle indicate nel
Regolamento tipo del Verde, si suggerisce eliminare dagli elenchi alcune specie ritenute poco adatte al tipo
di formazioni proposte nel paesaggio di Ospedaletto Lodigiano.
In particolare si suggerisce di eliminare dall’elenco le seguenti piante:
pioppo grigio - Populus canascens: è una varietà ottenuta da incrocio, non specie autoctona
tra gli arbusti:
Coronilla Coronilla emerus, Ginestra dei tintori Genista tinctoria Dafne Daphne mezereum e in quanto
specie più tipicamente della zona collinare e montana l’ultima
Rovo comune Rubus ulmifolius, in quanto specie considerata infestante per la rapidità della diffusione e la
difficoltà nel suo contenimento
Si suggerisce di modificare i nomi di alcune specie indicate, utilizzando nomi utilizzati comunemente,
uniformandosi al PIF:
salicone sostituisce salice caprino come nome volgare di Salix caprea
salice da ceste sostituisce salice francese come nome volgare di Salix triandra
salice cenerino sostituisce salice grigio come nome volgare di Salix cinerea
Nella Carta dell’uso dei suoli (tav. 1b) sono indicati le zone urbanizzate, insediamenti produttivi e reti di
comunicazione, seminativi, scarse colture permanenti e scarse aree boscate.
Nella Carta delle tipologie forestali (tav. 2) sono indicati pioppeti e alcuni elementi lineari. Se ne riporta
stralcio.
Nella Carta delle attitudini forestali (tav. 3) di cui si riporta stralcio, per le aree interessate da ambiti per la
localizzazione di mitigazioni/compensazioni nel DdP, non sono riportate indicazioni particolari. E’ indicato un
elemento lineare lungo la ferrovia.
Nessuna superficie forestabile né progetto strategico di cui alla Carta dinamica (tav. 6) interessa il comune
di Ospedaletto L..
Nella Carta dei vincoli (tav. 4) è riportato il solo vincolo della fascia C del PAI.
Nella Carta delle Unità di Piano (tav. 5) sono indicate l’Unità di Piano di pianura, che copre l’intero territori,
tranne una piccola porzione ad l’Unità di Piano di filtro.
Nella Carta dinamica delle superfici forestabili e dei progetti strategici (tav. 6) nessun porgetto è indicato.
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VALUTAZIONE DI INCIDENZA
stralci da PIF 2011
Carta delle tipologie forestali – tav. 2
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VALUTAZIONE DI INCIDENZA
Carta delle attitudini forestali – tav. 3
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3.4
VALUTAZIONE DI INCIDENZA
Il PIANO DEI SERVIZI
Il Piano dei Servizi è costituito dalla proposta progettuale: 1 – relazione e schede del piano dei servizi; 1.2 –
relazione e schede dello stato dei servizi; 1.4 – tavola dello stato dei servizi; 3 – tavola di previsioni di piano
dei servizi; 4 – tavola del sistema del verde e della viabilità dolce.
Nelle Tavole 1.4 e 3 – Tavola dello stato dei servizi e Tavola delle previsioni di piano dei servizi, di cui si
riportano stralci, sono indicate i servizi alla residenza, i servizi tecnologici, le aree verdi, sportive e gli spazi
pubblici per i quali si prevedono implementazioni legate alle trasformazioni e recuperi previsti nel DdP.
Per ciascun intervento il piano prevede una scheda con indicazione delle caratteristiche, dello stato del
servizio e delle previsioni.
Il Piano Generale dei Sotto Servizi, PUGSS, parte integrante del PdS, indica soluzioni alla criticità
individuata in sede di VAS e di elaborazione di DdP, relativa al sistema di raccolta e gestione dei reflui. A tal
fine è stato svolto uno studio idraulico specialistico.
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VALUTAZIONE DI INCIDENZA
Stralci dalla Tavola 1.4 – Stato dei servizi
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VALUTAZIONE DI INCIDENZA
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VALUTAZIONE DI INCIDENZA
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P.G.T COMUNE DI OSPEDALETTO LODIGIANO (LO)
VALUTAZIONE DI INCIDENZA
Stralci dalla Tavola 3 – Previsioni di piano dei servizi
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VALUTAZIONE DI INCIDENZA
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VALUTAZIONE DI INCIDENZA
Si riportano le indicazioni dello studio specialistico sul tema della raccolta e gestione reflui, base per il
PUGGS.
Stralcio dalla Tavola 4 – planimetria di dettaglio impianto di trattamento comunale
Dalla relazione del Piano Urbano Generale dei Servizi del Sottosuolo (PUGSS) – Servizio di fognatura e
depurazione comunale – Consulenza Tecnica:
L’impianto di depurazione attuale a servizio del Comune di Ospedaletto Lodigiano ha una potenzialità di 1'500
A.E. ed è costituito dai seguenti comparti:
1. filtrazione media a 5 mm, a mezzo di una filtrococlea;
2. sollevamento iniziale, a mezzo di due pompe aventi punto di funzionamento pari a circa (40 m³/h, 5 m);
3. dissabbiatura aerata;
4. comparto biologico, costituito da un bacino concentrico di diametro pari a 14 metri, ove
sulla corona (avente larghezza pari a 6 m) sono realizzati il comparto di ossidazione, avente volume utile pari a
290 m³ e il comparto di stabilizzazione aerobica, avente un volume pari a 40 m³;
nel cerchio centrale è realizzato il sedimentatore secondario.
Il sedimentatore secondario ha le seguenti caratteristiche:
- diametro: 8 metri
- superficie in pianta: 48 m²
- altezza utile: 3.50 m;
- volume utile: 180 m³;
- C.I.S. sulla portata media: 0.8 m/s
L’estrazione del fango di supero avviene a mezzo delle medesime pompe utilizzate per il ricircolo, movimentando
manualmente alcune saracinesche.
Ai fini della disidratazione dei fanghi stabilizzati sono presenti alcuni letti di essiccamento, oggi in disuso:
l’attività di disidratazione viene svolta a mezzo di centrifughe mobili.
In relazione alla futura configurazione impiantistica a 3'000 A.E. l’impianto presenta tuttavia una serie di criticità:
la sua forma concentrica si presta male ad attività di ampliamento, né d’altronde, stante l’età dell’impianto
(risalente alla fine anni ’70 – inizi anni ’80, appare logico affiancarvi un altro impianto identico, con le medesime
problematiche di layout e con la complicazione gestionale data da un impianto di depurazione costituito da una
parte nuova e da una in precarie condizioni di obsolescenza;
Studio di Incidenza
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P.G.T COMUNE DI OSPEDALETTO LODIGIANO (LO)
-
-
VALUTAZIONE DI INCIDENZA
l’impianto, progettato sui dettami della L. 319/76 (legge Merli) è del tutto privo di una sezione di trattamento
terziario e non sarebbe pertanto in grado di raggiungere i più restrittivi limiti sui SS previsti dal R.R. 24.03.2006
senza la diluizione del refluo da parte delle acque parassite;
l’impianto è privo di trattamenti specifici di rimozione delle forme azotate e del fosforo: come si vedrà tali
trattamenti, tuttavia, ancorché opportuni, non sono oggi richiesti dalle norme vigenti per impianti di tale taglia.
Interventi di adeguamento del nuovo impianto
L’intervento di adeguamento dell’attuale impianto di depurazione viene previsto con le seguenti finalità:
garantire il rispetto dei limiti qualitativi imposti dalla normativa vigente (D.Lgs. 03.04.2006 n. 152 e s.m.i. e R.R.
24.03.2006 n. 3) in rapporto alla qualità dell’effluente scaricato;
garantire al sistema di depurazione dei reflui un’adeguata capacità di riserva, necessaria per far fronte agli
incremento di carico susseguenti all’incremento di popolazione previsti.
L’intervento di adeguamento presenta tuttavia una serie di criticità, che di fatto orientano in maniera univoca la proposta
progettuale verso la realizzazione di un impianto ex novo in fregio a quello esistente, per il quale si prevede la
dismissione all’entrata in esercizio del nuovo impianto:
la necessità di garantire il servizio di depurazione, almeno in termini parziali, per il lasso temporale necessario
per l’adeguamento del sistema di depurazione (al minimo un anno): poiché l’impianto è strutturato su un’unica
linea risulta impossibile intervenire su di esso in vista di un possibile adeguamento senza arrestarlo;
le caratteristiche di layout dell’impianto, di tipo concentrico: tale tipologia impiantistica si presta con difficoltà ad
eventuali impianti di ampliamento o riconversione dei comparti esistenti;
l’età dell’impianto, realizzato presumibilmente sui dettami della Legge Merli L. 319/76: le opere
elettromeccaniche sono usurate, con la sola possibile eccezione della grigliatura iniziale, oggetto di un
intervento di sostituzione in tempi recenti, e l’opera civile richiederebbe un significativo intervento di
manutenzione, oltre che di adeguamento.
L’intervento proposto prevede pertanto di realizzare un nuovo impianto di depurazione in fregio al presente,
lasciando in esercizio quest’ultimo fintanto che non venga completato il nuovo impianto, limitando pertanto i tempi di
fermo impianto a quelli strettamente necessari per attivare i collegamenti dalla rete fognaria al nuovo impianto e di
chiudere quelli al vecchio impianto (stimabili nell’ordine di qualche giorno).
L’unico comparto dell’impianto esistente che si prevede di demolire nell’ambito dei lavori sono i letti di essiccamento dei
fanghi, oggi in disuso e posti in posizione periferica rispetto agli impianti in esercizio; la loro demolizione non dovrebbe
auspicabilmente inficiare l’esercizio dell’attuale impianto.
Definizione dei parametri di progetto del nuovo impianto
44
Studio di Incidenza
P.G.T COMUNE DI OSPEDALETTO LODIGIANO (LO)
3.5
VALUTAZIONE DI INCIDENZA
Il PIANO DELLE REGOLE
Il Piano delle Regole è costituito da: 1 Norme Tecniche; 2 tavola piano delle regole (1:5.000); 3 tavola piano
delle regole (1:2000); 4 tavola ecopaesistica degli ambiti ed elementi; 5 tavola della sensibilità paesistica.
Esso nel perseguie gli obiettivi del DdP, definisce e regola:
•
la classificazione del territorio comunale in ambiti;
•
gli ambiti del tessuto urbano consolidato;
•
gli ambiti del tessuto consolidato agricolo;
•
gli ambiti ed elementi sottoposti a disciplina paesaggistica ed ambientale;
•
le modalità e le procedure per l’attuazione diretta delle previsioni;
•
gli interventi sul patrimonio edilizio esistente;
•
i parametri urbanistici ed edilizi;
•
disciplina dei servizi;
•
norme per insediamenti commerciali;
•
in un allegato specifica le funzioni ammesse nei diversi ambiti.
Alla pagina seguente si riporta riduzione grafica della tavola 2 piano delle regole 1:5.000.
Studio di Incidenza
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VALUTAZIONE DI INCIDENZA
Stralcio della Tavola 2, Piano delle Regole – riduzione grafica
legenda alla pagina seguente
46
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VALUTAZIONE DI INCIDENZA
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VALUTAZIONE DI INCIDENZA
Studio di Incidenza
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3.6
VALUTAZIONE DI INCIDENZA
QUADRO COMPLESSIVO DI VALUTAZIONE DEGLI IMPATTI ATTESI DALLE
SCELTE DI PIANO E DELLE MITIGAZIONI PREVISTE E PROPOSTE
Le pressioni maggiori e gli impatti più significativi attesi dalla attuazione delle previsioni sono
sostanzialmente legate ai nuovi insediamenti produttivi; l’aumento del carico antropico atteso dalle nuove
residenze è contenuto in termini numerici; le pressioni sono di livello locale, con perdita di suolo vegetato e
aumento di volumi edificati.
Gli incrementi delle pressioni presenti (consumi, emissioni, rifiuti, traffico) attese dall’attuazione delle
espansioni sono in parte contrastate dalle azioni mitigative previste in fase di DdP, per tutti aspetti.
Gli impatti da aumento di traffico indotto atteso, risultano sostanzialmente controbilanciate dalle soluzioni
viabilistiche adottate dal piano, che tendono a risolvere anche situazioni critiche in essere.
Considerate le caratteristiche ambientali e paesaggistiche del territorio e i caratteri ancora marcatamente
rurali, agricoli per buona parte del territorio, si sottolinea nuovamente l’importanza della qualità progettuale,
urbanistica ed architettonica, ma anche paesaggistica ed ecologica, di piani e opere mitigative; ugualmente si
sottolinea la forte dipendenza da questa del raggiungimento degli obiettivi che l’amministrazione comunale si
è data di mantenere l’identità del territorio e di valorizzarne i caratteri ambientali.
3.6.1
VERIFICA DEGLI INDICATORI DA PTCP
E’ stato verificato l’andamento degli indici ecologici proposti nella VAS del PTCP adeguamento 2008, per
le ipotesi di sviluppo proposte.
Densità dei filari
L’indice densità dei filari è stato ricalcolato, sulla base dei dati del DB Topografico e dei rilievi in campo.
Da VAS PTCP 2008 – stato attuale
Nome
Comune
UT
Densità filari
note
Ospedaletto Lodigiano
2a – unità agricola eterogenea con prevalenza di elementi antropici
8 – unità fluviale del Po
Valore soglia per i PGT ml/Ha
Valore medio di UT
UT 2a
29
13,54
UT8
25
11,16
Innalzamento della Btc attraverso l’inserimento su tutta l’UT di 10 Ha di bosco, 20 Ha di vegetazione arbustiva, 29
ml/Ha di filari si ottengono alla dotazione attuale doppi filari lungo le strade comunali dell’UT e lungo il tracciato
TAV
Incremento dei filari su tutta l’UT come elemento di ricucitura del paesaggio e incremento della funzione protettiva
fino ad uno standard vicino a quello richiesto dalla tipologia di paesaggio
FILARI
Filari esistenti
Ricostruzione dei filari e macchie arboree
TOTALE
MITIGAZIONI
Mitigazione di
progetto
AMC 1
AMC 2/a
AMC 2/b
AMC 3/a
AMC 3/b
AMC 4
AMC 5
AMC 6
TOTALE
Lunghezza Km
20,13
3,96
24,09
Mq
24.190
10.281
11.745
26.275
34.463
3.025
3.298
3.370
116.646
Studio di Incidenza
49
P.G.T COMUNE DI OSPEDALETTO LODIGIANO (LO)
VALUTAZIONE DI INCIDENZA
La differenza tra i valori indicati nel PIF e nel QC del piano potrebbero derivare da una diversa
interpretazione delle formazioni vegetate lineari, o da un diverso aggiornamento.
Il Piano di Indirizzo Forestale approvato ha evidenziato una situazione di leggera diminuzione rispetto alle
formazioni lineari di siepi e filari tra il 2000 e il 2008:
DUSAF 2007
LUNGHEZZA Km
Ml/ha di SAT
10,79
18
LUNGHEZZA Km
11,1
DUSAF 2000
VARIAZIONI % 2000-2007
-3
Si rammenta la presenza di un albero monumentale nel comune: Ginkco biloba L. (individuo singolo
Ospedaletto Lodigiano, Cascina Malpensata)
Tendenze attese dall’attuazione del piano
E’stato verificato il trend atteso per gli indicatori di PTCP dell’UT 2 a , cui il comune appartiene; i risultati
sono riportati nella tabella alla pagina seguente.
Risulta evidente come la positività della tendenza degli indicatori stimati dipenda fortemente dalla
realizzazione del sistema di compensazioni e mitigazioni contestualmente alle trasformazioni.
Si può osservare che a seguito delle scelte di DdP si attende una tendenza al miglioramento di quasi tutti
gli indicatori (come dall’applicazione dell’indicatore sintetico di qualità ambientale), alcuni in forte
dipendenza dalla qualità progettuale delle azioni; unica tendenza negativa in assoluto è attesa per
l’indicatore consumo di suolo.
Il piano rispetta la riduzione dell’indice di consumo di suolo.
In relazione alle indicazioni della VAS del PTCP adottato, di aumento di 10 Ha di bosco su tutta l’UT e di
20 Ha di vegetazione arbustiva, al fine di aumentare la biopotenzialità territoriale, il piano contribuisce con
circa 10 Ha complessivi per mitigazioni, risultato positivo anche se gli ambiti di mitigazione sono da
intendersi come aree nelle quali concentrare le piantagioni, non necessariamente diventeranno boschi o
arbusteti.
Anche l’aumento della densità di filari atteso con l’attuazione del PGT fino a 24 km, rapportato alla
superficie comunale di 8,45 km2, avvicina il risultato obiettivo del piano territoriale di 29 m/Ha superficie.
50
Studio di Incidenza
P.G.T COMUNE DI OSPEDALETTO LODIGIANO (LO)
VALUTAZIONE DI INCIDENZA
4 IL TERRITORIO INTERESSATO DAL PIANO
4.1
FATTORI AMBIENTALI DI ATTENZIONE
Nei paragrafi seguenti vengono considerati solo i fattori ambientali ritenuti di interesse ai fini del presente
studio. Si rimanda al RA di VAS ed al suo Allegato 1 per approfondimenti su altri aspetti.
4.1.1
ASPETTI IDROGEOMORFOLOGICI
Di seguito si riportano alcuni stralci della cartografia dallo studio geologico del PGT.
Stralcio della Tav. 6 - Carta di sintesi dello Studio Geologico relativo al Comune di Ospedaletto L., 2013
(legenda nella pagina seguente).
Studio di Incidenza
51
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VALUTAZIONE DI INCIDENZA
Studio di Incidenza
P.G.T COMUNE DI OSPEDALETTO LODIGIANO (LO)
VALUTAZIONE DI INCIDENZA
Idrografia superficiale che interessa il Comune di Ospedaletto L. (Tav. 3 – Carta del Reticolo Idrico Stralcio
dello Studio Geologico PGT 2013) – legenda nella pagina seguente.
Studio di Incidenza
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P.G.T COMUNE DI OSPEDALETTO LODIGIANO (LO)
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VALUTAZIONE DI INCIDENZA
Studio di Incidenza
P.G.T COMUNE DI OSPEDALETTO LODIGIANO (LO)
4.1.2
VALUTAZIONE DI INCIDENZA
VULNERABILITA’
Per quanto concerne la vulnerabilità integrata, tutto il territorio comunale NON ricade in Zona di attenzione
(Rif. Tavola 8 Zone di attenzione, Individuazione delle zone vulnerabili ai sensi della Direttiva 91/676/CEE
del PTUA – Regione Lombardia).
Stralcio Tav. “Aree vulnerabili - DGR VIII/003297 – Ottobre/2006” - Provincia di Lodi
In seguito alla DGR 3297 dell’11 ottobre
2006, vengono individuate le nuove aree
vulnerabili ai sensi del D.lgs. 152/06. Il
Comune di Opedaletto Lodigiano, come
si osserva dalla figura a fianco, non
risulta compreso in aree vulnerabili.
4.1.3
ASPETTI LEGATI AL SISTEMA AGRO-FORESTALE
Uso del suolo: il Comune di Ospedaletto L. è caratterizzato da una matrice chiaramente agricola: la
campagna è infatti coltivata prevalentemente a seminativi, con scarsa presenza di aree destinate a colture
permanenti.
Per quanto riguarda l’edificato si rileva la presenza del centro abitato di Ospedaletto e di alcune cascine
sparse. Il territorio è inoltre caratterizzato da insediamenti produttivi, grandi impianti e reti di comunicazione
(Autostrada A1 e rete ferroviaria).
Studio di Incidenza
55
P.G.T COMUNE DI OSPEDALETTO LODIGIANO (LO)
VALUTAZIONE DI INCIDENZA
Stralcio da Carta dell’uso dei suoli – PIF 2011
56
Studio di Incidenza
P.G.T COMUNE DI OSPEDALETTO LODIGIANO (LO)
4.2
VALUTAZIONE DI INCIDENZA
OSPEDALETTO L. NELLE RETI ECOLOGICHE
Il territorio non è interessato da alcuna area protetta.
Nella rete dei valori ambientali del PTCP vigente (confermata sostanzialmente dal PTCP adottato 2009)
lungo la roggia Guardalobbia insiste un elemento di III livello della rete (aree agricole di valenza
ambientale); elemento di IV livello (area di conservazione o ripristino dei valori di naturalità dei territori
agricoli) coprono la zona dell’antico meandro a sud.
Entrambi questi elementi corrispondono a corridoio di II livello nella Rete Ecologica Regionale (RER 2009);
sul confine comunale est è indicato un varco a rischio nella RER.
Figura 4.1: Stralcio delle aree prioritarie per la biodiversità nella Pianura Padana Lombarda.
Fonte: All.XII alla relazione di sintesi “Rete ecologica della pianura padana lombarda – fase 1: aree prioritarie per la Biodiversità” –
Regione Lombardia e Fondazione Lombardia per l’Ambiente (2007)
In Figura 4.2 il territorio di Ospedaletto è localizzato, su base CTR 1:1.00, nella rete dei valori ambientali
provinciale
In Figura 4.3 il territorio di Ospedaletto è localizzato nella RER.
4.3
OSPEDALETTO L. NELLA RETE NATURA 2000
Il Comune non è interessato da siti del sistema Rete Natura 2000, che si trovano invece nei comuni
contermini di Somaglia (SIC –ZPS IT2090001 Monticchie) ad oltre 4km dal confine comunale, e di Senna
Lodigiana (ZPS IT2090702 Po di Corte S. Andrea e ZPS IT2090501 Senna Lodigiana) rispettivamente a circa 2,6 e
2,9 km dal confine comunale.
In Figura 4.4 il territorio di Ospedaletto è localizzato rispetto ai SIC e ZPS, su immagine satellitare
Studio di Incidenza
57
P.G.T COMUNE DI OSPEDALETTO LODIGIANO (LO)
VALUTAZIONE DI INCIDENZA
Figura 4.2 – il territorio di Ospedaletto localizzato, su base CTR 1:1.00, nella rete dei valori ambientali provinciale
58
Studio di Incidenza
P.G.T COMUNE DI OSPEDALETTO LODIGIANO (LO)
VALUTAZIONE DI INCIDENZA
Figura 4.3 – il territorio di Ospedaletto localizzato nella RER
Studio di Incidenza
59
P.G.T COMUNE DI OSPEDALETTO LODIGIANO (LO)
VALUTAZIONE DI INCIDENZA
Figura 4.4 – localizzazione del comune di Ospedaletto L. rispetto ai SIC e ZPS, su immagine satellitare
60
Studio di Incidenza
P.G.T COMUNE DI OSPEDALETTO LODIGIANO (LO)
4.3.1
VALUTAZIONE DI INCIDENZA
SITI POTENZIALMENTE INTERESSATI: IMPORTANZA E VULNERABILITA’
Si rammenta che il territorio comunale di Ospedaletto non è direttamente interessato da alcun sito Natura 2000.
4.3.2
ZPS IT2090702 PO DI CORTE S. ANDREA
La zona dista circa 2,7 km dal confine di Ospedaletto L.
ZPS IT2090702 Po di Corte S. Andrea
La ZPS denominata Po di Corte S. Andrea (135 ha) è situata nei comuni di Orio Litta e Senna Lodigiana a
sud dell’argine maestro del fiume Po. La ZPS include un tratto di fiume compreso fra la foce del fiume
Lambro e l’inizio della grande ansa fluviale detta dell’Isolone, che costituisce l’area di divagazione storica
del fiume intorno all’isola omonima ormai connessa alla terraferma da circa 220 anni.
L’attuale ZPS è stata classificata con DGR n. 8/5119 del 18/07/2007 e riconosciuta con D.M. del
19/06/2009.
Riguardo a Qualità e importanza nella Valutazione Ambientale Strategica del Piano Ittico Provinciale –
Studio d’Incidenza si legge:
- importante area di sosta durante lo svernamento e la migrazione di limicoli e anatidi;
- nidificazione di specie particolarmente vulnerabili;
- specie vegetali e animali rare e minacciate.
Per gli aspetti legati alla Vulnerabilità e criticità:
- eutrofizzazione ed elevato inquinamento delle acque legati alla fortissima antropizzazione dell’area
padana;
- banalizzazione degli habitat ripari ed isolamento delle aree a residua naturalità;
- modificazioni della morfologia dell’alveo e delle rive;
presenza di specie alloctone invasive.
Fonte: Valutazione Ambientale Strategica del Piano Ittico Provinciale – Studio d’Incidenza
Figura 4.5 – Individuazione cartografica della ZPS “Po di Corte S. Andrea” (fonte: VAS del Piano Ittico
Provinciale).
Risulta evidente che la ZPS è
interessata principalmente da un
tratto di fiume Po caratterizzato da
acqua corrente.
Le cenosi vegetazionali più frequenti
sono:
91E0 foreste alluvionali di Alnus
glutinosa e Fraxinus excelsior
(8% della superficie);
3260 vegetazione sommersa di
ranuncoli della pianura (5% della
superficie)
Sono inoltre presenti aree sabbiose,
boscaglie,
terreni
agricoli
e
monocolture.
Le trasformazioni di DdP in Ospedaletto distano 2,7 km dal confine del sito; il nucleo abitato di Ospedaletto
si trova a nord-est rispetto al sito.
Per la ZPS è disponibile solo una bozza di Piano di Gestione; non sono al momento definite strategie
gestionali specifiche.
Studio di Incidenza
61
P.G.T COMUNE DI OSPEDALETTO LODIGIANO (LO)
4.3.3
VALUTAZIONE DI INCIDENZA
ZPS IT2090501 SENNA LODIGIANA
La zona si trova ad oltre 2,8 km a sud del confine di Ospedaletto L.
ZPS IT2090501 Senna Lodigiana
La ZPS denominata Senna Lodigiana (333 ha) è la ZPS più vasta e omogenea lungo il corso del Po ed è
l’unica a includere due isole fluviali. E’ situata nel territorio del comune omonimo a sud dell’argine maestro
del fiume Po. La ZPS include un tratto di fiume molto ampio compreso fra il greto di Corte S. Andrea e
l’imbarcadero di Somaglia. L’area lungo la quale si estende la ZPS era anticamente un’isola fluviale.
Tra le ZPS individuate dalla Regione Lombardia lungo il corso del fiume è una delle meglio corrispondeni
alle finalità istitutive:
1. per la presenza di una importante isola fluviale e della relativa fascia di vegetazione igrofila, che ospita
importanti popolazioni di anatidi;
2. per un buon grado di diversificazione ambientale;
3. per la presenza di un divieto di caccia che favorisce la permanenza protratta dei migratori.
L’attuale ZPS è stata classificata con DGR n. 8/5119 del 18/07/2007 e riconosciuta con D.M. del
19/06/2009.
Riguardo a Qualità e importanza nella Valutazione Ambientale Strategica del Piano Ittico Provinciale –
Studio d’Incidenza si legge:
- importante area di sosta durante lo svernamento e la migrazione di limicoli e anatidi;
- presenza significativa di laridi e steroidi nidificanti;
- specie vegetali e animali rare e minacciate.
Per gli aspetti legati alla Vulnerabilità e criticità:
- eutrofizzazione ed elevato inquinamento delle acque legati alla forissima antropizzazione dell’area
padana;
- banalizzazione degli habitat ripari ed isolamento delle aree a residua naturalità;
- presenza di specie alloctone invasive.
Fonte: Valutazione Ambientale Strategica del Piano Ittico Provinciale – Studio d’Incidenza
Figura 4.6: Individuazione cartografica della ZPS “Senna Lodigiana” (fonte: VAS del Piano Ittico
Provinciale).
Non sono individuate criticità
generalizzate
attribuibili
a
pressioni dall’esterno del sito.
Per la ZPS è disponibile solo una
bozza di Piano di Gestione; non
sono al momento definite strategie
gestionali specifiche.
62
Studio di Incidenza
P.G.T COMUNE DI OSPEDALETTO LODIGIANO (LO)
4.3.4
VALUTAZIONE DI INCIDENZA
SIC-ZPS IT2090001 MONTICCHIE
Il sito si trova a 4 km a sud-ovest del confine di Ospedaletto L.
Il comune di Somaglia è gestore del sito e della corrispondente riserva naturale Monticchie, il cui piano di
gestione è stato approvato con DGR del 15 febbraio 1994, n. 5/48146, ai sensi dell’art. 14 della LR 86/83.
L’area è stata ed è oggetto di monitoraggi continui e progetti di conservazione e miglioramento.
SIC-ZPS IT2090001 Monticchie
Il SIC-ZPS denominato Monticchie (238 ha) è situato nal comune di Somaglia a valle del terrazzo naturale
che separa il pianalto lodigiano dal basso lodigiano e si colloca su un’antica ansa fluviale del Po.
Il SIC è stato proposto dalla DGR 7/14106 dell’8 agosto 2003.
Nel 2000 l’area, che confina con l’I.B.A. n. 190, è stato proposto quale ZPS ai sensi della Direttiva “Uccelli”
del 2/04/1979, n. 79/409/CEE (G.U.C.E. n. L 103 del 25/04/1979). Con DGR n. 8/3624 del 28/11/2006
“Individuazione di aree ai fini della loro classificazione quali ZPS ai sensi dell’art. 4 della direttiva
79/409/CEE”, confermata da DGR n. 8/5119 del 18/07/2007 “Rete Natura 2000: determinazioni relative
all’avvenuta classificazione come ZPS delle aree individuate con dd.gg.rr. 3624/06 e 4197/07 e
individuazione dei relativi enti gestori” la Regione Lombardia ha istituito formalmente la ZPS Monticchie.
Riguardo a Qualità e importanza nella Valutazione Ambientale Strategica del Piano Ittico Provinciale –
Studio d’Incidenza si legge:
- forte valenza naturalistica sia per la presenza degli habitat e delle specie faunistiche elencate in Alegato I
Dir. 79/409/CEE “Uccelli”, sia per la collocazione in un contesto agricolo fortemente banalizzato da pratiche
colturali intensive;
- presenza di un’alneta fra le più estese della pianura lombarda, di microhabitat idro-igrofili (lemnete e
vegetazione delle acque correnti), di una buona variabilità degli habitat boschivi (alnete nella zona più
bassa, un querceto misto nelle aree più rialzate) e di un’area interessata da risorgive di terrazzo;
- presenza di endemismi faunistici (rana di Lataste, cobite mascherato e panzarolo).
Per gli aspetti legati alla Vulnerabilità e criticità:
- collocazione isolata rispetto alle altre aree naturali e seminaturali;
- possibile interramento delle risorgive di terrazzo che pertanto richiedono periodici interventi di
manutenzione;
possibile inquinamento delle acque afferenti al sito dai terreni agricoli circostanti;
- presenza di specie alloctone invasive.
Fonte: Valutazione Ambientale Strategica del Piano Ittico Provinciale – Studio d’Incidenza
Figura 4.7: Individuazione cartografica del SICZPS “Monticchie” (fonte: VAS del Piano Ittico
Provinciale;
mappe).
sito
http://www.monticchie.it/carte-e-
Studio di Incidenza
63
P.G.T COMUNE DI OSPEDALETTO LODIGIANO (LO)
VALUTAZIONE DI INCIDENZA
5 LE INTERFERENZE INDOTTE DAL PIANO SUL SISTEMA
AMBIENTALE IN RELAZIONE A RETE NATURA 2000
5.1
L’INCIDENZA DELLE AZIONI E PREVISIONI DI PIANO
Per la valutazione dell’incidenza delle azioni previste dal DdP si è fatto riferimento al quadro generale di
sensibilità, vulnerabilità e criticità descritto al capitolo 2 del presente studio.
Si ribasice che:
-
Il Comune non risulta interessato direttamente da siti del sistema Rete Natura 2000.
-
I siti più vicini si trovano ad oltre 2,6 km dal confine comunale verso sud, e corrispondono alle ZPS
lungo il fiume Po, in comune di Senna Lodigiana: ZPS IT2090702 Po di Corte S. Andrea e ZPS
IT2090501 Senna Lodigiana. Verso sud est, ad oltre 4 km dal confine comunale, si trova il SIC e ZPS
IT2090001 Monticchie, in comune di Somaglia. Gestore delle ZPS fluviali è la Provincia di Lodi;
gestore del SIC-ZPS di Monticchie è il comune di Somaglia.
-
Lo studio ai fini della valutazione di incidenza è stato predisposto, a seguito del rapporto
ambientale, in riferimento alla ultima comunicazione della Regione in materia, Comunicato regionale
27 febbraio 2012 - n. 25 Istruzioni per la pianificazione locale della RER – febbraio 2012 della D.G.
Sistemi verdi e paesaggio, pubblicata su BURL Serie Ordinaria n. 9 - Venerdì 02 marzo 2012,
indirizzata a tutti i comuni della Lombardia.
Già dalla fase di scoping si ravvisava la non influenza del piano in termini di superfici con i siti e la
bassa probabilità di intereferenze considerate le scelte di piano, che di fatto assumono scelte
viabilistiche importanti valutate in altre sedi e completano aree marcatamente vocate alla unzione
produttiva, considerata la localizzazione interclusa.
-
5.1.1
EFFETTI ATTESI DALLE SCELTE DI DOCUMENTO DI PIANO
Nello specifico, dall’analisi di pressioni ed impatti attesi dalla attuazione delle scelte di piano, non si
ravvedono potenziali interferenze con i siti, escludendo la generalizzata pressione da attività antropiche sul
territorio.
Elemento di attenzione, per impatti indiretti, è genericamente l’efficienza del sistema di raccolta e
depurazione reflui; è stata già indicata in sede di VAS la necessità di verificare la capacità residua dei due
depuratori prima della attuazione dei piani, nonché la verifica di possibilità/opportunità di soluzioni tecniche
alternative sul tema.
Le pressioni maggiori e gli impatti più significativi attesi dalla attuazione delle previsioni sono
sostanzialmente legate ai nuovi insediamenti produttivi; l’aumento del carico antropico atteso dalle nuove
residenze è contenuto in termini numerici; le pressioni sono di livello locale, con perdita di suolo vegetato e
aumento di volumi edificati.
Gli incrementi delle pressioni presenti (consumi, emissioni, rifiuti, traffico) attese dall’attuazione delle
espansioni sono in parte contrastate dalle azioni mitigative previste in fase di DdP, per tutti aspetti.
Gli impatti da aumento di traffico indotto atteso, risultano sostanzialmente controbilanciate dalle soluzioni
viabilistiche adottate dal piano, previste in piani sovraordinati e valutati in sede propria, che tendono a
risolvere anche situazioni critiche in essere.
Considerate le caratteristiche ambientali e paesaggistiche del territorio e i caratteri ancora marcatamente
rurali, agricoli per buona parte del territorio, si sottolinea nuovamente l’importanza della qualità progettuale,
urbanistica ed architettonica, ma anche paesaggistica ed ecologica, di piani e opere mitigative; ugualmente
si sottolinea la forte dipendenza da questa del raggiungimento degli obiettivi che l’amministrazione comunale
si è data di mantenere l’identità del territorio e di valorizzarne i caratteri ambientali.
64
Studio di Incidenza
P.G.T COMUNE DI OSPEDALETTO LODIGIANO (LO)
VALUTAZIONE DI INCIDENZA
La potenziale interferenza negativa delle azioni di piano è genericamente col sistema Rete Natura 2000,
non tanto con i siti qui considerati, che distano alcuni km: relativamente agli ampliamenti è legata al
ciclo dell’acqua, come anche la potenziale incidenza indiretta sul sito delle espansioni produttive è legata
alla qualità del sistema suolo-acque, in termini di potenziale inquinamento.
Potenziali effetti negativi derivati da scarichi di reflui non adeguatamente depurati, e da aziende agricole ed
allevamenti non correttamente gestiti, potrebbero indirettamente peggiorare la qualità del sistema suoloacque sotterranee, con effetti negativi indiretti sui siti della rete, anche in considerazione del fatto che si
tratta di ambineti umidi legati al sistema delle acque sia superificli che sotterranee.
Dal RA di VAS è segnalata l’attuale inadeguatezza del sistema di raccolta e depurazione reflui; è
stato svolto uno studio specialistico per la definizione di soluzioni adeguate che il paino ha assunto;
le espansioni dovranno in ogni caso prevedere la preliminare verifica della capacità residua del
depuratore.
Quindi è solo in termini generali ed in via del tutto prudenziale la considerazione che potenziali effetti
negativi sul sistema suolo-acque sotterranee e sulle dinamiche acque sotterranee-acque superficiali
potrebbero indurre effetti indiretti sui siti, anche distanti, soprattutto se cumulati ad altre situzioni in essere
(anche fuori territorio comunale).
5.1.2
EFFETTI ATTESI DALLE PREVISIONI DEL PIANO DEI SERVIZI
Le considerazioni di cui sopra valgono anche per il piano dei servizi, per il quale la previsione di azioni che
tendono a soluzioni della problematica raccolta e gestione reflui positiva.
5.1.3
GLI EFFETTI DEL PIANO DELLE REGOLE
Le norme di PR sono relative al consolidato urbano; dalla loro applicazione non sono attese potenziali
interferenze negative sui siti; di fatto non sono attesi peggioramenti rispetto alla situzione attuale, di
pressione generale sul territorio.
5.1.4
INDICAZIONI DI MITIGAZIONI SPECIFICHE
Considerate valutazioni riportate dal RA di VAS relative alle trasfromazioni, si ritiene di suggerire soltanto di
verificare che al fine di migliorare la funzionalità ecologica generale sul territorio, gli interventi di mitigazione
a verde siano progettati secondo criteri ecologici, in modo da associare alla funzione paesaggistica una
valenza ecologica.
Si raccomanda l’obbligatorietà di verifica della capacità residua degi impianti di depurazione in fase
di progettazione esecutiva sia delle trasformazioni che dei recuperi, preliminare alla fase attuativa.
5.1
CONGRUITÀ DELLE AZIONI E PREVISIONI DI PIANO RISPETTO ALLE NORME
GESTIONALI PREVISTE NEI PIANI DI GESTIONE DEI SITI E NELLE MISURE DI
CONSERVAZIONE
Le previsioni di PGT di Ospedaletto risultano coerenti con previsioni, indirizzi e prescrizioni delle reti
ecologiche ed ambientali di livello regionale e provinciale.
5.1.1
CONGRUITA’ RISPETTO AL PIANO DI GESTIONE DEI SITI
Già si è detto che non sono ad oggi non sono disponibili piani di gestione per il SIC e le ZPS qui considerati.
E’ stato verificato che nessuna scelta di PGT potesse indirettamente potesse condizionare gli obiettivi d
conservazione della riserva naturale Monticchie, e interferire con le indicazioni di gestione contenute nel
piano di gestione (approvazione DGR del 15 febbraio 1994, n. 5/48146, ai sensi dell’art. 14 della LR 86/83).
Studio di Incidenza
65
P.G.T COMUNE DI OSPEDALETTO LODIGIANO (LO)
5.1.2
VALUTAZIONE DI INCIDENZA
CONGRUITA’ RISPETTO ALLA CONSERVAZIONE DELLE ZPS
La D.G.R. num. 8/6648 del 20 febbraio 2008 “Nuova classificazione delle Zone di Protezione Speciale
(ZPS) e individuazione di relativi divieti, obblighi e attività, in attuazione degli articoli 3,4,5 e 6 del D.M. 17
ottobre 2007, n.184 Criteri minimi uniformi per la definizione di misure di conservazione relative a Zone
Speciali di Conservazione (ZSC) e Zone di Protezione Speciale (ZPS)”, segnala, per la ZPS in esame, la
presenza di ambienti fluviali e ambienti agricoli per i quali fornisce specifiche indicazioni.
La Giunta Regionale ha integrato la DGR num. 8/6648 del 20 febbraio 2008, con la DGR 8/7884 del 30
luglio 2008 "Misure di conservazione per la tutela delle ZPS lombarde ai sensi del d.m. 17 ottobre 2007,
n.184 - Integrazione alla d.g.r. n.6648/2008" .
A questa è seguita la DGR 8/9275 del 8 aprile 2009 nella quale in ALLEGATO A rivede OBBLIGHI E
ULTERIORI DISPOSIZIONI PER TUTTE LE TIPOLOGIE DI ZPS INSISTENTI SUL TERRITORIO LOMBARDO e in
ALLEGATO C specifica DIVIETI, OBBLIGHI, REGOLAMENTAZIONI E ULTERIORI DISPOSIZIONI PER CIASCUNA
TIPOLOGIA AMBIENTALE.
Considerato che dai risultati delle analisi e valutazioni riportate nei paragrafi precedenti sostanzialmente non
sono attesi effetti sulle ZPS fluviali sul PO considerate in questo studio, in questa sede è stato solo
verificato che nessuna scelta di piano indirettamente risultasse in contrasto con divieti e che non
risultassero interferire negativamente con le attività da favorire nella ZPS.
In conlusione si ritiene che, considerato, sulla base delle analisi e valutazioni svolte nei paragrafi
precedenti, che:
- nessuna trasformazione di piano, neppure quelle mitigative interessano siti, tutti distanti oltre 2 km
- nessuna azione di piano assume valenza sovra comunale (le scelte viabilistiche di scala provinciale
sono assuente dal piano, si presumono già valutate in sede propria)
- che il generico aumento del carico antropico sul territorio, legato alle trasformazioni, non risulta
rilevante se non potenzialmente per l’aspetto legato alla raccolta e gestione reflui, tema che il paino
affronta e tende a risolvere
- che in sede di VAS è stata già indicata la necessità di verificare la capacità residua del
depuratore prima della attuazione dei piani, nonché la verifica di possibilità/opportunità di
soluzioni tecniche alternative sul tema;
si ritiene che siano assicurate le condizioni di congruità con le modalità di gestione e tutela dei siti.
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Studio di Incidenza
P.G.T COMUNE DI OSPEDALETTO LODIGIANO (LO)
VALUTAZIONE DI INCIDENZA
6 MONITORAGGIO
Non essendo state individuate incidenze dirette sui siti considerati generate dalle previsioni di piano si
ritiene di non specificare indicatori in questa sede.
Inoltre, si ritiene che il controllo degli effetti potenziali attesi derivati dalla attuazione delle azioni di PGT che
hanno rilevanza rispetto alla struttura ecosistemica complessiva del territorio possa essere attuata
nell’ambito del monitoraggio del PGT stesso.
Gli indicatori per il monitoraggio del PGT individuati in ambito di VAS sono:
- indicatori prestazionali (P) in riferimento agli obiettivi di piano, per la per la misura dei risultati
prestazionali attesi (grado di raggiungimento degli obiettivi ambientali del piano (QUADRO I)
- indicatori descrittori di stato (S) per il controllo degli effetti derivanti dall’attuazione delle scelte di
piano sull’ambiente (QUADRO II)
In fase di confronto con il gestore dei siti, sempre in ambito di VAS (conferenze di valutazione ed incontri
tecnici) potranno essere evidenziati tra quelli indicati per il Piano di Monitoraggio gli indicatori più significativi
per il controllo della struttura ecosistemica complessiva del territorio (anche in condìsiderazione degli ambiti
di mitigazione prevsiti dal piano)
.
Studio di Incidenza
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