Anno VIII Ottobre 2015 mensile - Associazione Culturale Orizzonti

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Anno VIII Ottobre 2015 mensile - Associazione Culturale Orizzonti
Anno VIII Ottobre 2015 mensile - Associazione Culturale Orizzonti Via G. Di Vittorio, 25 - 51035 Lamporecchio (PT) “POSTE ITALIANE S.p.A. Spedizione in abbonamento postale - 70% DCB PISTOIA”
2 - Orizzonti - n. 77 - Ottobre - 2015
PARLIAMO DI...
EDITORIALE
I
n un’atmosfera ricca di emozioni si è svolta la cerimonia
ufficiale dell’intitolazione dalla sala del consiglio comunale al sindaco Antonio Pappalardo. Un regalo che l’amministrazione comunale di Larciano ha voluto fare ad Antonio, Il Direttore
in occasione del suo compleanno (nella foto a lato). Avrebbe
Massimo
Mancini
festeggiato quarantasette anni di vita. Nell’occasione il neo
presidente dell’Unione Ciclistica Larcianese Fabrizio Bicci ha comunicato una bella notizia, lieta per gli sportivi e appassionati di
ciclismo. Dopo un anno di sosta, il giorno 6 marzo 2016 si svolgerà a
Larciano nuovamente la corsa professionistica di ciclismo e sarà dedicata proprio alla memoria di Antonio Pappalardo. Un altro regalo per
Antonio.
In questo numero di Orizzonti raccontiamo di tante altre iniziative che in
questo mese si sono svolte sul nostro territorio. Sono numerose e interessanti.
La dimostrazione della vivacità e della passione che esiste in tante persone.
Quando si organizzano eventi, manifestazioni è sempre un aspetto positivo.
Significa che c’è interesse, motivazione, spirito costruttivo e tutto spinto da
interessi per la collettività. E questo avviene in un momento, dove in genere,
la società, intesa come vita dei cittadini, tende a chiudersi, a tutelare i propri
piccoli interessi privati. Quindi un motivo in più per essere orgogliosi.
IN COPERTINA: Lo sport inteso come forma di aggregazione per i giovani, questo è “Play for Joy”! Un progetto educativo e di
ricreatività organizzato dal Comune di Larciano, fin dall’inizio fortemente voluto dall’ex sindaco Antonio Pappalardo e dall’assessore
alle politiche giovanili Fabrizio Falasca. Nella foto (Nucci©) i ragazzi nel giardino della scuola “F. Ferrucci” Art. a pag. 38/39
IN QUESTO NUMERO:
Parliamo di:
• pag. 2 - Blu Estetica - Larciano *** 14 Rosso
Lounge Kafé Beer & Pizza - Larciano
• pag. 3 - L’Editoriale del Direttore Massimo
Mancini *** Sommario
• pag. 4 - “Autunno in poesia” - di Valentina
Fiorineschi
• pag. 5 - La Meridiana Agenzia Immobiliare
• pag. 6/7 - “La gatta sul tetto che scotta – Parte 2” di Maddalena Mirandi
• pag. 8/9/10/11 - L’Agenda di Orizzonti • pag. 12 - “Un piano perfetto per rivoluzionare la vostra
cucina: l’induzione” - di Michela e Luigi Guarneri
• pag. 13 - Assicurazioni Marco Bartolozzi: “Incidente stradale con veicolo non assicurato o non identificato, chi paga? come fare?”
• pag. 14/15 - Ciak Therapies, rubrica cinematografica
a cura di Melania Ferrali - ospita Roberto Aureli per
Ecce Bombo Cine Club: «Lo sguardo inquieto cinefilia,
storia privata e collettiva, un percorso tra illusioni e disillusioni» *** 25) Centro benessere SSimoa - Larciano
• pag. 16/17 - “Il paziente X (…i soliti noti) - di Tommaso Rubino *** 17) “Marzia Gamenoni e Antonella
Giraldi hanno raggiunto la meritata pensione!” - R.d.O.
• pag. 18 - “Viaggiare che passione”. Rubrica a cura
di Stefania Tielli della Da Vi Travel (Vinci)
• pag. 19 - “In Parlamento è presente una proposta
di legge per limitare gli sprechi alimentari” di Mara Fadanelli
• pag. 20/21 - “Un amico ritrovato e un personaggio di
spicco ... qualche anno prima” - di Ferruccio Ubaldi
• pag. 22 - Agraria Montalbano: “Antiparassitari: si
cambia registro!” - a cura di Dario Bechini
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Lamporecchio:
• pag. 23 - Croce Verde Lamporecchio:
un servizio per i cittadini
• pag. 24/25 - Comune di Lamporecchio: “Turismo: il punto della situazione alla fine della stagione”- a cura dell’ assessore al Turismo Monica Cetraro *** 25) L’Amministrazione comunale informa
• pag. 26/27 - «“La Baghera” di Porciano: dal personaggio alla località» - a cura di Michela Cammilli
• pag. 28 - “Notizie dalla tu@ biblioteca: Le storie premiate da Nati per Leggere ovvero Leggere prima di leggere, leggere di qualità” - a cura di Serena Marradi (Biblioteca comunale “Don Siro Butelli” di Lamporecchio)
• pag. 29 - “L’angolo della solidarietá. Lavoro solidale: da oggi anche i privati possono usufruirne!”
- a cura di Mario Favilla *** Ginnastiche Orientali
a Lamporecchio - a cura di Toscana Chen
• pag. 30/31 - «Un sogno diventato realtà! L’Istituto
Comprensivo “F. Berni” alla scoperta di EXPO Milano 2015» - di Alice Peloni
• pag. 32 - “Sotto la loggia!” - di Riccardo Vezzosi
e Adolfo Ferreri *** “Donazione della Comunale
Avis di Lamporecchio” - R.d.O.
• pag. 33 - La Perla del Bosco - Lamporecchio “Tutti
i giorni porchetta, con ampia scelta di birre tedesche”
• pag. 34 - “Associazione Il Rifugio: grande partecipazione alla “Festa del bastardino e non...” - a cura
di Luana Ferradini
• pag. 35 - Autosalone F.lli Caruso - Lamporecchio *** Intreccio di Fiori - Lamporecchio
• pag. 36 - «Una “visita” a don Elino Biolchi» R.d.O.
*** «Ritornano i “comunisti”!!» - di Romano Frullini
sanitario a Larciano”
• pag. 38/39 - «“Play for Joy”. Una manifestazione
che cresce” - R.d.O.
• pag. 40 -“Lara, la più bella” - di Luigi Donati ***
Monti Lepanto, tutto per l’edilizia - Larciano
• pag. 41 - “Pietro Landini allo storico Zecchino
d’Oro!!” - di Mirco Esposito
• pag. 42/43 - «Talent move ai Thunders,
“battezzati” da Dolcenera» - di Lisa Amidei
• pag. 44/45 - «I “Festaioli” di Larciano (18691873)» - a cura di Gianluigi Galeotti
• pag. 46 - “12 bambini bielorussi ospiti a Larciano.
Un raggio di luce per chi ancora soffre della tragedia
di Chernobyl” - di Franca Capecchi
• pag. 47 - “Tantissimi auguri don Gian Luca
Palermo!!!!” - di Raffaello Fagni
• pag. 48 - “Quel mondo contadino di una volta e…
gli spaventapasseri” - di Mariangela Ferrari
• pag. 49 - “Al Castello di Larciano si festeggiano i
750 anni di Dante Alighieri. Il giovane Marco Vorcelli
legge il sommo poeta e la piazza del paese si anima in
memoria del genio fiorentino” - di Bernard Dika
• pag. 50/51 - «Cecina di Larciano - 32ª Edizione
della “Festa della schiacciata con l’uva» - di Sabrina
Bizzarri *** Palestra Natural - Cerreto Guidi (FI)
• pag. 52 - “I funghi protagonisti di una mostra e di
un corso al Centro RDP Padule di Fucecchio” - di
Michela Del Negro
--------------------------------------------------Sport & Salute
• pag. 53 - “Volley Lamporecchio ... SEL Spa... sponsor unico” - R.d.O.
--------------------------------------------------- • pag. 54/55 - «Cronaca di una “Classica”. RiviviaLarciano:
mo il trionfo di Vincenzo Nibali al Giro di Lombar• pag. 37 - L’Amministrazione comunale informa: dia» - di Elena Baldi ***
“La cultura a portata di mano” - “Un nuovo centro 55) Torrigiani Enzo servizio FIAT (Lamporecchio)
Associazione Culturale Orizzonti: Registrazione Tribunale di Pistoia n. 7/2008 del 11/11/2008
Direttore Responsabile: Massimo Mancini - Responsabile pubblicità: Matteo Grasso
Fotografie: “Foto Nucci” - Lamporecchio / “Foto Immagini” - Lamporecchio / “Foto Alex” - Larciano
Sede: Via G. Di Vittorio, 25 - Lamporecchio (PT) - Tel./Fax 0573/803029
e.mail: [email protected] ** [email protected]
acebook: Orizzonti - Associazione culturale
Stampa e Grafica: Tipolito2000 srl - Via della Formica, 708/a - San Concordio - LUCCA Tel. 0583/418783-550727 - Anno VIII - Ottobre - 2015
Ottobre - 2015 - n. 77 - Orizzonti - 3
PARLIAMO DI...
AUTUNNO IN POESIA
C
di Valentina Fiorineschi
i siamo lasciati l’estate alle spalle e dopo il passaggio dell’aria settembrina ci troviamo immersi
nell’atmosfera autunnale.
È proprio l’autunno la stagione più malinconica ma che,
al tempo stesso, ha una rara poeticità.
Gli alberi le foglie e la natura compiono forse la metamorfosi più importate e magica di tutto l’anno e nei silenzi
del bosco sentiamo non più il cinguettio degli uccellini,
ma lo scricchiolio di foglie secche o
gusci di castagne. Mi sovviene alla
mente la poesia “Novembre” di
Giovanni Pascoli (nella foto a centro pagina), poeta che dell’autunno
ha fatto la stagione prediletta, quasi
un leitmotiv poetico che suggerisce
gli stati d animo e le emozioni del
poeta e dell’uomo Pascoli.
Una natura percorsa da una vena
magica che risponde ad esigenze
soggettive ed oggettive insieme:
il poeta, attraverso le immagini di
una natura colta nei suoi aspetti
più elementari, dà risposta ai misteri della vita e fa trovare al poeta una forza salvifica al dolore. Da
qui l’esigenza di dare, ad una delle sue raccolte poetiche più famose, un titolo che mettesse a fuoco
il tema centrale della sua opera: gli
aspetti più umili ed elementari della vita.
Dalle Bucoliche di Virgilio, il prestito linguistico di
Myricae, ovvero le tamerici, quegli arbusti bassi, attaccati alla terra; quindi una partenza dal basso, la volontà di
parlare di ciò che di umile c’è nella vita e nell’universo: l’usignolo, l’ape, il pettirosso, un campo mezzo
arato... sono questi i correlativi poetici di cui Pascoli fa
uso non per offrire al lettore cose o concetti semplici
ma per testimoniare che in ogni cosa “piccola” c’è un
sorriso e una lacrima. La poetica del fanciullino si aggancia proprio a questo concetto: dentro di noi, anche
nell’età adulta, si conserva un fanciullo, che corrisponde
alla sorpresa, all’innocenza, a quella carica poetica che
spesso l’esperienza ci fa cancellare ma che il bambino
invece ci ricorda che esiste e permane. Il “bubbolio”
del temporale, il “sussulto” della terra in poesia sono
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onomatopee ovvero parole che riproducono i suoni: Pascoli ne fa uso affinché il lettore avverta in maniera più
profonda e veritiera la forza, la verità
della Natura e i suoi elementi.
“Silenzio intorno: solo alle ventate / odi lontano, dai
giardini ed orti/di foglie un cader fragile. È l’estate/
fredda, dei morti.”
In “Novembre”, poesia appena
citata, il poeta fa credere al lettore
che sia estate, ovvero la giornata luminosa e mite trasmette l’illusione
di essere nella stagione estiva, ma
si è in realtà a novembre. In questo mese cade infatti l’estate di San
Martino, in cui si possono avere
giornate quasi estive; cade però anche la ricorrenza dei morti e appunto, quel “cader fragile” ricorda agli
uomini la caducità della vita, il suo
venire meno. Ma Pascoli non deve
essere letto e interiorizzato come un
poeta triste: egli non seppe mai liberarsi della profonda ferita causata
dalla morte tragica del padre, ma ha
saputo immergerci in paesaggi naturali, ove ogni realtà più intima e
umile corrisponde, in maniera oggettiva, alla verità della vita; il segreto è l’essenza dell’esistenza sono davvero “nelle
piccole cose” che, purtroppo, a volte passano inosservate, ma che invece ci conferirebbero rasserenamento
ed equilibrio.
Concludo con l’immagine del nido, ovvero di
quella realtà rassicurante e protettiva che Pascoli
inseguì tutta la vita: nido come rifugio, come affetti familiari che ci riconciliano col mondo e con gli altri.
E allora grazie a questo poeta decadente e fonosimbolista
cerchiamo di riappropriarci delle cose che ci fanno stare
bene e ci fanno avvertire che la vita nella sua quotidianità,
anche con i suoi dolori e i suoi fastidi, possiede una forza intrinseca e una poesia che vale la pena vivere.
“Quasi di un fiume che cercasse il mare/ inesistente, in
un immenso piano: io ne seguiva il sussurrare /sempre
lo stesso, sempre più lontano”.
PARLIAMO DI...
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PARLIAMO DI...
LA GATTA SUL TETTO CHE SCOTTA – Parte 2
H
di Maddalena Mirandi
o deciso nella seconda parte del mio articolo di dare
la parola sul tema a Iacopo Melio, che tutti noi abbiamo il piacere di conoscere per l’associazione
#vorreiprendereiltreno. Credo che la testimonianza diretta
sia molto più coinvolgente di mille parole estrapolate qua
e là dalla rete. Ringrazio Iacopo per aver risposto alle mie
domande sulla sessualità. Nel nostro piccolo siamo riusciti
a infrangere il tabu del “disabile asessuato”.
Ecco di seguito l’intervista.
aprono ad un tipo diverso di approccio
e di conoscenza verso gli altri, più profondo e molto più slegato all’estetica. In
questo modo la sessualità non diventa
una mera soddisfazione dell’istinto, ma
ciò che secondo me dovrebbe sempre essere: una bellissima esperienza che va oltre la fisicità e che, perciò, ci rende
tutti ugualmente abili (seppur, talvolta, in modo diverso).
Secondo te affettività e sessualità vanno di pari passo
o possono coesistere su due piani separati?
Qual è il più grande luogo comune sulla sessualità all’inL’affettività e la sessualità non necessariamente possono
terno delle varie forme di disabilità?
andare di pari passo. Anche questo è un enorme tabù che riIl più grande luogo comune
guarda la disabilità: si pensa che
che si possa trovare in questo
se una donna abile ha un rapporsenso è che i disabili siano
to intimo con un disabile, questa
completamente asessuati, che
sia per forza affetta da “sindronon possano quindi ricevere
me della crocerossina” e che, apné dare piacere. Le vere barpunto, provi per forza dell’affetriere, come dico sempre, non
to per lui da essere disposta ad
sono quelle architettoniche
un coinvolgimento fisico.
ma quelle sociali e culturali: il
Ricordo benissimo un simpatico
sesso tutt’oggi è in generale un
spot di sensibilizzazione dove
enorme tabù nel nostro Paese,
un uomo, tornando a casa dalla
a maggior ragione in rapporto
moglie, scopriva chiuso nell’aralla disabilità. L’idea più fremadio il suo amante, disabile.
quente è quella che per un diChi l’ha detto che non si possa
sabile, dati i probabili ostacoli
finire a letto con un uomo in carquotidiani che deve affrontare,
rozzina, o cieco, o sordomuto,
il sesso sia uno tra gli ultimi
Iacopo Melio, personaggio dell’anno 2014
per della “semplice” attrazione
dei suoi pensieri.
secondo #gonews.it
fisica e/o mentale? Chi ci dice
Per quale motivo, secondo te,
che avventure di questo tipo non
c’è ancora questo tabù?
esistano anche nel mondo della disabilità?
Questi tabù, a parer mio, sono ancora frequenti nella noAmare è una cosa, desiderare un coinvolgimento fisico è
stra cultura soprattutto per la sua caratteristica fortemente
un’altra. E, come per tutti, sentimenti e divertimento sono
tradizionalista.
due sfere che si completano a vicenda ma possono anche
Come hai vissuto la tua sessualità?
vivere benissimo distinte l’una dall’altra: dipende da cosa
Personalmente ho vissuto in età adolescenziale un rappordesideriamo noi.
to difficile con la sessualità. È un periodo complicato per
Quali sono le problematiche che le persone con disabilità
chiunque, in cui s’inizia a scoprire il “sé” e, quindi, s’imhanno nel vivere la propria sessualità?
para a gestire certi aspetti del proprio corpo e della propria
Il problema principale per un disabile è dover abbattere il
vita, in relazione anche agli altri. Aspetti che in quel periomuro della superficialità. C’è uno sforzo preliminare da
do non riuscivo ad approfondire, vista la superficialità che
fare quando si conosce qualcuno, quello cioè di dover mocaratterizza la giovane età e che può essere sicuramente
strare subito ciò che si è, prima che l’altro possa giudicare
un ostacolo per qualunque disabile. Successivamente però
in base all’aspetto fisico o ai problemi che uno ha. Se la
s’impara a prendere consapevolezza del proprio corpo ma
persona è in grado di far capire da subito che ciò che può
soprattutto del proprio essere, e di conseguenza si acquisioffrire a livello sociale e relazionale, indipendentemente
sce maggior sicurezza: le persone crescono, maturano e si
dal tipo di rapporto (amicizia, amore o altro), allora l’altro
6 - Orizzonti - n. 77 - Ottobre - 2015
PARLIAMO DI...
sarà sicuramente più incline a non
tà in generale, in Italia, non solo
avere problemi nel rapportarsi, né
nei confronti della disabilità,
a mettere “paletti” al rapporto doanzi! Bisognerebbe educare alla
vuti alla disabilità.
diversità, al rispetto, alla nonsuperficialità.
Questo ovviamente dipende molto dal tipo di carattere che ciascuInsegnare che le persone hanno
no di noi ha. Inevitabilmente un
un valore profondo, che prescinragazzo o una ragazza disabile
de il corpo. Solo così, solo quancon un carattere molto timido ed
do sapremo dare un giudizio agli
introverso farà sicuramente magaltri in base al loro essere e non
giore fatica, mentre uno estroverapparire, si potranno eliminare
so e magari simpatico o brillante,
determinate barriere.
in grado di attrarre fin da subito
E in questo modo potremo goper certi aspetti del suo carattere,
derci anche uno dei piaceri della
Iacopo Melio e i suo hastag #vorreiprendereilavrà la strada più facile.
vita più belli in assoluto: sereni,
treno, contro ogni barriera architettonica
leggeri, liberi di sentirci liberi.
Secondo te la proposta Love
Giver può essere una soluzione?
----------Ho visto che sostieni tale proposta e vorrei approfondire
E in questo modo potremo goderci anche uno dei piaceil tuo punto di vista.
ri della vita più belli in assoluto: sereni, leggeri, liberi di
Quando si parla di disabilità si pensa più facilmente ad una
sentirci liberi… Grazie di nuovo Iacopo. Per averci fatto
persona in carrozzina, o ad un non-vedente o un sordo. In
capire con delicatezza ma anche con schiettezza che la sesrealtà dobbiamo considerare quelle disabilità più gravi che
sualità fa parte della vita e non è assolutamente qualcosa
limitano molto il corpo, o alle disabilità mentali. In questi
di sporco da nascondere o da reprimere. Viviamo in una
casi l’aspetto della sessualità può diventare addirittura un
società che mostra in tv donne seminude come fossero pezproblema.
zi di prosciutto (anche in prima serata!) e che, al tempo
Ecco perché sostengo il progetto “Love giver”, che prostesso, guarda con sospetto l’amore fra due persone con
muove a livello nazionale l’istituzionalizzazione della figuSindrome di Down. Come se l’amore e il sesso avessero
ra professionale di “assistente sessuale per disabili”. Non
canoni estetici, fisici e mentali. Se siamo più disponibili a
si tratta assolutamente, come la dis-informazione tenta di
credere all’amore che irrompe fra un cosiddetto normale
far credere, di prostituzione, bensì di formazione di persoe un cosiddetto disabile, siamo meno propensi a credere
ne qualificate (medici, infermieri, psicologi, OSS, OSA…)
all’attrazione fisica fra i due. Perché? E soprattutto… la
che possano insegnare ad un disabile, fisico o mentale, a
sessualità non è un merito o un’esclusiva ma un aspetto
gestire il proprio corpo e quindi a sfogare certe esigenze.
importante della vita, un desiderio, un impulso, la tensione
Ho avuto testimonianza di madri disperate perché abdella scoperta del proprio corpo e del corpo di un altro dibandonate dallo Stato e incapaci di gestire l’aspetto delverso da te. Su questo siamo tutti “uguali”.
la sessualità nei loro figli, disabili mentali, che non
riuscivano a controllare i loro istinti. Così come
difficoltoso è vivere un aspetto importante come la
masturbazione, vuoi per impossibilità fisiche vuoi
per la mancanza di privacy. E siccome trovo assolutamente disumano rimediare a certe problematiche
in modo chimico e farmacologico (siamo persone,
non animali), penso che questa via sia la migliore
in assoluto: d’altronde questa figura è riconosciuta
ormai in quasi tutto il mondo civilizzato (in Europa
manca solo l’Italia all’appello).
In questo, un assistente sessuale potrà quindi “educare alla sessualità” e insegnare strategie per raggiungere un proprio equilibrio e vivere il tutto in
modo sereno.
Credo comunque che si debba educare alla sessuali-
Ottobre - 2015 - n. 77 - Orizzonti - 7
PARLIAMO DI...
L’AGENDA DI ORIZZONTI
L’8° compleanno
di Andrea Lavecchia
Antonietta e Arturo:
50 anni insieme!
Lamporecchio - Il
16 ottobre scorso
Andrea Lavecchia
ha compiuto 8 anni!
Tanti auguri di Buon
Compleanno dal
babbo Carlo e dalla
mamma Barbara,
dai nonni Roberto,
Manola e Grazia
e dalla bisnonna
Rosita.
Auguri anche dalla
nostra Redazione.
Lamporecchio - Il 25 settembre
scorso Antonietta Acocella
e Arturo Bonaccorsi hanno
festeggiato 50 anni di matrimonio!!
Una bellissima festa insieme
alla persone più care, tutti
hanno fatto i più sinceri auguri a questa bellissima coppia,
in particolare la nipotina
Vittoria, con loro ritratta nella foto a lato. Tanti Auguri
anche dalla nostra
Redazione.
74 volte Auguri!
Angela Palazzolo, siciliana
di Palermo, attualmente in
visita presso la figlia Anna a
Larciano, il 12 ottobre scorso
ha compiuto 74 anni!!
Tanti Auguri dal marito
Giuseppe, dai figli, nipoti,
generi, nuore, parenti e amici.
Tanti Auguri anche da tutta la
Redazione di Orizzonti.
La prima
candelina di
Cristiano Butelli
Larciano (Castelmartini)
- Il 10 ottobre scorso, il
piccolo Cristiano Butelli,
figlio di Valeria D’Ambrosio e Stefano Butelli,
ha compiuto 1 anno! I bisnonni Marisa e Romano
Frullini fanno tanti auguri
a questo “piccolo birbante”! Tanti Auguri anche
dalla nostra Redazione.
Il 12 ottobre
Gelsomina
Venturini ha
compiuto 96
anni!!
Larciano - “Auguriiiii nonna Gelsomina ... il tempo
passa ma tu per noi sei la
numero 1!”. Da Michela,
Silvia, Monica e dal piccolo Edoardo. Auguri anche
dalla nostra Redazione.
8 - Orizzonti - n. 77 - Ottobre - 2015
Il 7°
compleanno
di Alessandro
Desideri
Lamporecchio - Il
18 settembre scorso,
Alessandro Desideri
ha compiuto 7 anni!
Tanti Auguri dai genitori
Giovanni e Adina, la
sorella Valentina, i nonni
Renzo e Soccorsa e dalla
nostra Redazione.
PARLIAMO DI...
Il 22° Compleanno
di Sara Sorini
Lamporecchio - Il giorno
15 settembre scorso, Sara
Sorini ha compiuto 22 anni !!
Tantissimi auguri da mamma
Assuntina, babbo Maurizio,
Marianna, Vasilissa, Sabrina, dai parenti e i tantissimi
amici. Ti auguriamo una vita
di salute, serenità e gioia. Auguri anche da parte della Redazione di Orizzonti.
45 ANNI
DI
MATRIMONIO!
Larciano - Il 10 ottobre
scorso Vilma e Loriano
hanno festeggiato
45 anni di matrimonio!
Auguri da Michela,
Silvia, Monica e
dal piccolo Edoardo!
Auguri dalla Redazione
del nostro giornale.
50 anni: Auguri
a Francesca Mulè!
Palermo - Il 2 ottobre scorso,
Francesca Mulè ha compiuto
50 anni! Alla festeggiata tanti Auguri da parte del marito
Calogero, del figlio Rosario
e la figlia Antonella, il genero
Fabio, tutti i nipoti, genitori,
fratelli, sorelle, parenti e amici. Tanti Auguri anche dalla
nostra Redazione.
Gabriele e
Cassandra:
doppio
compleanno!
Larciano/Castelmartini
Il 12 ottobre scorso, grande festa
a casa dei gemelli Gabriele e
Cassandra Romagnoli.
A questi due splendidi bimbi che
hanno compiuto 5 anni, i migliori
auguri dal babbo, la mamma,
i nonni e da tutta la Redazione
di Orizzonti.
Nonna Leontina:
107 anni da record!
Lamporecchio – L’8 settembre scorso è stato un giorno speciale per Leontina
Bonaccorsi. Questo il messaggio arrivato in Redazione: “Tantissimi auguri alla
nostra stupenda nonna che
il giorno 8 ottobre ha compiuto 107 anni! I tuoi nipoti
Simona, Lisa, Marco, Pietro
e Rossella ed in particolare
dai tuoi tris nipoti Emma e
Larciano - “Tanti auguri di buon compleanno Rebe,
Niccolò!!!”.
piccola, tremenda sorellina!” ... dalla sorella Melania!! Tanti Auguri anche dalla
Auguri anche da tutta la Redazione di Orizzonti.
nostra Redazione.
Il
anno
comple
di
a
Rebecc !!
!
Ferrali
Ottobre - 2015 - n. 77 - Orizzonti - 9
PARLIAMO DI...
Nozze d’Oro
in musica
a Larciano Castello!
Buon
Anniversario
Guido
e Verena!
Monsummano Tantissimi auguriiii... per il vostro
45° anniversario dai vostri amici
Vilma e Loriano!
Auguri anche dalla Redazione del
nostro giornale.
8 candeline per
Camilla Alderotti
Larciano - Il giorno 22 ottobre
scorso, Camilla Alderotti
ha compiuto 8 anni. Le fanno
una bella dedica i genitori e i
parenti: “Tanti auguroni di cuore
alla nostra ballerina da parte di
mamma Daniela, babbo Marco,
zia Morena, zio Marino e
Nana (Elena)”. A Camilla tanti
auguri anche da parte di tutta la
Redazione di Orizzonti.
AUGURI
SILVANA!
Il 19 ottobre compio (ahimè) 86
anni! Con l’occasione vorrei ringraziare parenti, amici, ex alunni che ogni estate mi accolgono
con tanto affetto, stima e simpatia. Il ricordo di questi piacevoli
momenti mi tiene compagnia nel
grigiore invernale. Un particolare ringraziamento a “Orizzonti”,
che, ogni mese, mi permette di
condividere le “news” di Lamporecchio, mio indimenticabile
paese natio. A tutti gli auguri di
andare avanti insieme e per tanti
anni ancora. Silvana Nelli.
La Redazione di Orizzonti
ringrazia l’amica Silvana per
le belle parole espresse e le
porge i migliori Auguri di Buon
Compleanno.
10 - Orizzonti - n. 77 - Ottobre - 2015
Larciano Castello - È stata una
bellissima festa quella di sabato
26 settembre scorso. Il Maestro
emerito della Banda musicale di Lamporecchio
Gino Franceschi, ha festeggiato le Nozze d’Oro
insieme alla moglie Maria Grazia Mazzantini.
Nella locale Chiesa di San Silvestro, don Agostino Cecchin ha consegnato a Gino e Maria Grazia
una pergamena firmata da Papa Francesco, al termine di una cerimonia particolarmente toccante.
Ai festeggiamenti erano presenti i figli Rossella e
Luciano, il genero Giovanni, la nuora Katia e la
nipotina Greta ... oltre a tanti amici. La Banda “G.
Puccini” di Lamporecchio, desidera inviare i più
sinceri auguri a Gino e Mariagrazia per i loro splendidi 50 anni di matrimonio, due persone speciali,
che rappresentano un vero e proprio esempio da seguire! Auguri e congratulazioni a questa bellissima
coppia, anche da tutta la Redazione di Orizzonti.
PARLIAMO DI...
È nata
Lucia Donnini!
Lamporecchio - Il 7
ottobre scorso, alle
10,09 è nata Lucia Donnini,
figlia di Francesca Gheri
e Alessio Donnini, insegnanti, musicisti
e direttore (Alessio) della Banda “G. Puccini” di
Lamporecchio. Tutto il Consiglio e i componenti
della Banda, danno il benvenuto alla piccola Lucia
e porgono i migliori Auguri ai genitori e ai nonni.
Anche la Redazione di Orizzonti si unisce
porgendo sinceri auguri e felicitazioni.
AUGURI VIOLA!
Larciano - Tanti auguri
Viola per i tuoi 12 anni, stai
crescendo a vista d’occhio,
forse anche troppo in
fretta per noi babbo e
mamma, sei esuberante,
piccosa talvolta, il tuo
sorriso solare ci riempie
la vita… è il più bel
regalo per noi. Un bacio,
Mamma, Babbo e Silvia.
Tanti auguri anche da
parte di tutta la Redazione
di Orizzonti.
Grande festa al
Bar La Perla del
Bosco!!
Lamporecchio Il 18 novembre Alberico
Rossi compie 45 anni! Un
augurio speciale ad un babbo
speciale dai figli Serena,
Andrea ed Emma!!! Tanti
auguri anche da parte di tutta
la Redazione di Orizzonti.
È nato
Edoardo Bruno!!
Lamporecchio - 13 ottobre
2015 - Un piccolo fagottino scuro è entrato in casa
Demaggio-Bruno ... tanta
gioia di Carolina che ha
promesso sarà una perfetta sorellina ... tanta gioia nel nostro cuore, un abbraccio forte con tanto amore!
Tanti auguri a mamma Sara e a papà Luca, dai nonni
Antonio, Pino, Nadia, Anna, dalle zie e dagli zii Fabio,
Samuela, Benedetta, Francesca, Sandro, Giovanni,
Andrea, Antonella, Nicholas, Camilla e dai cuginini
Tommaso, Bianca e Ginevra. Tanti Auguri anche da parte di tutta la Redazione di Orizzonti.
ERRATA CORRIGE!
N
el numero scorso della nostra rivista (n. 76 settembre
2015), relativamente all’articolo pubblicato a pag. 51
(“È iniziata con una vittoria la stagione dell’ ASD Lampo 1919”), nella didascalia relativa alla foto a lato, è stato erronemente indicato il nome di Martina Trivigno al posto di quello di sua sorella Ylenia.
Ci scusiamo per l’errore e riportiamo qui di seguito la didascalia
corretta ...
Da sinistra: Teresa Mattugi, Isabella Antonini, il Presidente
della Lampo Marco Giannoni, Benedetta Antonini, la
vicepresidente della Lampo Ylenia Trivigno e il piccolo
Francesco, cugino di Benedetta e Isabella Antonini.
Ottobre - 2015 - n. 77 - Orizzonti - 11
PARLIAMO DI...
UN PIANO PERFETTO PER RIVOLUZIONARE
LA VOSTRA CUCINA:
L’INDUZIONE
L
di Michela e Luigi Guarneri
a cottura a induzione è il nuovo metodo di cottura che sfrutta diversi
principi fisici, rispetto a quelli usati tradizionalmente, nel campo della
preparazione dei cibi.
Sotto la superficie in vetroceramica sono alloggiate delle bobine che, con il passaggio di corrente elettrica al loro interno, creano un campo elettromagnetico nella zona soprastante, dove viene appoggiata la pentola.
All’interno di fondi delle pentole è presente il ferro, che è l’unico materiale che viene scaldato, grazie ad un principio
fisico chiamato “risonanza”: il campo non interagisce con nient’altro, solo col ferro.
Questo significa che l’unica cosa che viene scaldata è il fondo della pentola, mentre la vetroceramica e il resto del
piano cottura restano freddi!
Perchè l’induzione è migliore del gas
- È impossibile scottarsi: come abbiamo appena detto, il campo elettromagnetico interagisce solo con il ferro, l’induzione
crea calore esclusivamente nelle pentole e non sulla superficie
del piano cottura
-Basta un colpo di spugna per pulire il piano: eventuali
schizzi e fuoriuscite di cibo finiscono su una superficie fredda e
s’incrosteranno con maggiore difficoltà. Inoltre la vetroceramica è perfettamente liscia e senza la presenza dei bruciatori tanto
odiosi da pulire, finalmente la pulizia del piano cottura non sarà
più una seccatura!
-Grande velocità: il calore è tutto concentrato nella pentola e
questo consente un risparmio notevole di tempo. Ad esempio:
per portare ad ebollizione 2 litri di acqua il piano a induzione
impiega circa 4 minuti, contro i normali 12 di un piano a gas.
-Cottura omogenea: con un normale piano a gas tutto il calore
si concentra nei centimetri immediatamente sopra alla fiamma,
ad esempio per cucinare un tipico soffritto, la cipolla comincia
a dorare (e qualche volta ahimè ad annerire!) in alcune parti e
tende a restare cruda ai bordi della padella. Con l’induzione invece, essendo il ferro il materiale che rilascia il calore, avremo
la stessa temperatura in ogni punto della padella in quanto il ferro
è distribuito in maniera omogenea all’interno del fondo.
-Minimi consumi: a parità di energia consumata, il piano ad induzione riesce a restituire maggiore potenza in pentola
consentendo un consumo sensibilmente inferiore.
Proviamo a smentire i più svariati “Mi hanno detto che....”
“Mi hanno detto che il contatore da 3kW non basta”
Per preparare un pasto completo, con 4 zone di cottura accese insieme, il piano a induzione impegna 2,4 kW dei 3,3kW
del contatore standard. Il resto della potenza è sufficiente per
mantenere accese le apparecchiature più normali: frigorifero,
televisore, computer. Ecc.
Inoltre molti piani a induzione hanno un limitatore che, una volta impostato, mantiene il consumo sotto una soglia massima di
assorbimento di energia che NOI avremo stabilito.
“Mi hanno detto che il piano a induzione crea un campo magnetico pericoloso per la salute”
L’essere umano è esposto a molti campi magnetici: tutte le reti elettriche, le apparecchiature elettriche e persino il
pianeta Terra.
Il campo magnetico naturale del nostro pianeta è mediamente 100 volte maggiore di quello generato dai piani a induzione: sicurezza totale!
“Mi hanno detto che servono pentole speciali....”
Dato che l’induzione è il sistema di cottura in assoluto più venduto in Europa, da anni i produttori europei creano pentole adatte ai piani cottura a induzione. Probabilmente molte di queste pentole si trovano già nelle case degli italiani.
Il controllo da fare è semplice: basta una normalissima calamita, se aderisce è adatta!
12 - Orizzonti - n. 77 - Ottobre - 2015
PARLIAMO DI...
INCIDENTE STRADALE CON VEICOLO
NON ASSICURATO O NON IDENTIFICATO
C
Chi paga? Come fare?
ari lettori di Orizzonti, per questo mese ecco alcune importanti informazioni in merito alle domande poste.
La legge stabilisce che ogni automezzo circolante debba essere obbligatoriamente assicurato affinché, in caso di incidente, il danneggiato sia messo nelle condizioni di ottenere
il giusto risarcimento. Proprio per garantire ciò è stato istituito
un fondo, il Fondo di garanzia per le vittime della strada (detenuto dalla CONSAP), che ha il compito di intervenire tutte
le volte che in un incidente stradale viene coinvolto un mezzo
non assicurato oppure un mezzo che non viene identificato. Il
fondo agisce per mezzo di Compagnie assicuratrici c.d. designate che cambiano a seconda della regione nella quale è avvenuto il sinistro (puoi rivolgerti a noi per sapere qual è quella
della zona di interesse).
La richiesta di risarcimento deve essere inviata alla Compagnia Assicuratrice che gestisce la procedura all’interno della
regione nella quale è avvenuto il sinistro.
Una copia della richiesta va inviata anche alla Consap nella
sua qualità di gestore del Fondo di Garanzia per le Vittime
della Strada.
Per consentire al Fondo di gestire il sinistro la richiesta deve
specificare:
• il luogo e l’ora in cui l’incidente è avvenuto;
•
la dinamica del sinistro;
•
i dati del richiedente;
•
•
i dati del conducente e del proprietario del veicolo;
i dati identificativi dei veicoli coinvolti (targa, marca,
modello) se disponibili;
•
se il veicolo danneggiante non è identificato
occorre specificarlo;
• se il veicolo danneggiante risulta non assicurato
occorre specificarlo;
• la denominazione della Compagnia assicuratrice
del mezzo del danneggiato;
• nel caso in cui siano intervenute autorità di pubblica sicurezza i loro estremi.
Nel caso in cui la richiesta riguardi solo il risarcimento di danni a cose (si tratta generalmente dei c.d. danni materiali al
veicolo) occorre specificare:
•
l’entità del danno (allegando se disponibili una copia della
fattura per le riparazioni se queste sono già state eseguite
oppure un preventivo)
•
il luogo, i giorni e gli orari nei quali il mezzo e le cose
sono disponibili per essere sottoposti a perizia.
Nel caso in cui, invece, venga richiesto anche il risarcimento
dei danni fisici (e più in generale dei danni non patrimoniali)
occorre specificare:
•
l’entità delle lesioni (allegando una copia della relazione
di perizia medico legale);
l’attestazione medica che dimostri l’avvenuta guarigione.
Nel caso in cui, invece, il mezzo danneggiante sia assicurato presso una Compagnia assicuratrice in liquidazione coatta
amministrativa occorre inviare al Commissario liquidatore
un’analoga richiesta (puoi trovare il modello presso le nostre
sedi). Una volta ricevuta la richiesta di risarcimento la Compagnia
designata verificherà se effettivamente il mezzo che ha causato l’incidente non era coperto da alcuna assicurazione oppure
se non risulta identificato.
A questo punto, se la richiesta rientra tra quelle che il Fondo
può prendere in carico, si avvia la procedura di risarcimento
come se il mezzo che ha causato il danno fosse assicurato dalla Compagnia designata.
La Compagnia designata, una volta liquidato il risarcimento,
procede ad identificare il responsabile del sinistro e a richiedere a quest’ultimo il rimborso di quanto pagato al danneggiato.
Se il danneggiante non procede spontaneamente al pagamento
la Compagnia designata può procedere nei suoi confronti per
il recupero coattivo della somma.
Credendo di avervi dato informazioni utili e augurandomi che
non dobbiate mai trovarvi in tali circostanze porgo a voi tutti i
migliori saluti , e ………. Al prossimo numero di Orizzonti!
•
Ottobre - 2015 - n. 77 - Orizzonti - 13
PARLIAMO DI...
Lo sguardo inquieto
cinefilia, storia privata e collettiva, un percorso tra illusioni e disillusioni.
l Cinema è una scoperta del mondo, nel
buio di una sala di fronte alla magia dello
schermo allarghiamo la conoscenza di noi
stessi, della cultura, della conoscenza e di tutto
quello che ci circonda. È nei sogni di celluloide che riceviamo quegli stimoli necessari per
far nascere le responsabilità, il senso critico.
Un’infanzia ed un’adolescenza persa nei film
ove l’immaginazione trovava spazio nelle gesta degli attori con la speranza di vedere sempre trionfare il bene sul male un istante prima
della comparsa della parola fine o The end che
chiudeva la narrazione fatta per immagini.
L’emozione trattenuta a stento, il fiato sospeso
quando si spengono le luci della sala, si attenua
il brusio e come d’incanto un fascio di luce attraversa la sala dando vita ad un insignificante
schermo. Ti senti parte integrante di una comunità di guardatori sorprendendoti a tifare per
i protagonisti. Poi crescendo impari anche a
diffidare dal cinema o meglio da certo cinema
utilizzato per diffondere i germi dell’ideologia dominante, del pensiero unico, del materialismo consumista, dell’universalismo omologante, e scopri così che non sono gli indiani ad essere cattivi nei tanti film western visti, che i pirati
assaltavano le navi dell’imperialismo inglese, che le stelle e le strisce non veicolavano la vera libertà ma solo quella
consumista. Da guardatore per passione il viaggio attraverso i film implica una costante riflessione su tutto ciò che passa fuori dal buio della
sala di proiezione nella accecante realtà di un
mondo ove si è costretti a fare i conti con le
amicizie passate, i gruppi, le comuni passioni,
il pubblico che s’intreccia con il privato, gli
amori rubati, la lotta, per ora vana, per un’altra
società. In mezzo il degrado del quotidiano tra
il trionfo volgare della Televisione e di tutti gli
altri (social) media e la necessità di mantenere
dritta la barra con l’esercizio del pensiero, per
non cedere ai facili entusiasmi di questa gretta
modernità fatta di niente, di selfie e di pifferai
magici che attraversano il Paese.
I
14 - Orizzonti - n. 77 - Ottobre - 2015
PARLIAMO DI...
E, come in una sorta di flashback interiore riaffiorano le
immagini dei film visti a scandire le stagioni del cuore: l’età
della speranza rappresentata
dalla scena finale di Miracolo a
Milano di Vittorio De Sica del
1951, dove a bordo delle scope i barboni volano via verso
un paese immaginario e tanto
desiderato; l’età della perdita
dell’innocenza simboleggiata
dalla scena in cui le immagini passano dal bianco e nero
del dopoguerra al colore degli
anni 60-70 del secolo scorso in
C’eravamo tanto amati di Ettore Scola del 1974; l’epoca della
disillusione ben descritta dalla
scena finale di Palombella rossa
di Nanni Moretti del 1989 con il sorgere di un simbolico
e non reale sol dell’avvenire.
Ma un cinefilo non dispera mai perché ha con sé la storia della settima arte che nel secolo scorso ci ha irrimediabilmente segnato con la sua capacità di mettere a fuoco i problemi
della modernità nel contesto sociale
riflettendoli e rielaborandoli dando
loro una forma. Bisogna infatti saper vedere, saper leggere ed anche
saper interpretare per esserci
ovvero per prendere parte coscientemente alla storia della
cultura del proprio tempo e
direttamente o indirettamente dunque, alla storia stessa
del cinema. Per far fronte
all’oscena narrazione di questa società dello spettacolo
che ci sta strappando il passato con la sua eredità di arte,
storia e conoscenza abbiamo
tutti bisogno anche e non solo
della poesia del cinema. E anche se non sarà più lo sguardo
innocente di spettatori bambini d’altri tempi sarà quello
inquieto all’idea di un futuro
orwelliano con grandi terribili cerimonie audiovisive di
massa trasmessi su grande schermo. Un futuro, come
un finale di film diverso, tocca a noi inventarlo. Buio in
sala la proiezione ha inizio.
Roberto Aureli
Ottobre - 2015 - n. 77 - Orizzonti - 15
PARLIAMO DI...
IL PAZIENTE X (…i soliti noti)
I
di Tommaso Rubino
l paziente X, ma si potrebbe dire anche i pazienti
X&X come B&B, C&C o M&M - come le caramelle
- o anche L&L e così via… perché trattasi spesso di
sindrome familiare… (per cui la lettera B presa come
esempio non fa riferimento a nessun cognome conosciuto
… insomma… ma per la Trassi si parla invece spesso
della paziente EP…), è un paziente che si presenta in
ambulatorio per varietà varie almeno tre volte alla
settimana per tutte le settimane lavorative, alternando o aggiungendo, a seconda
dell’umore, alla presenza fisica
quella telefonica con domande,
le più circostanziate possibile,
che all’inizio creano un certo
feeling ma che poi, alla lunga,
vengono a noia perché distolgono il sanitario… che di tempo ne
ha veramente poco… dalla giusta attenzione e cura che deve
essere giustamente rivolta a tutti
e non monopolizzata da uno solo
o da pochi.
Parlo di sindrome familiare
perché spesso più membri della stessa famiglia presentano
questa peculiarità comportamentale non essendo chiaro se
si tratti di malattia infettiva o
semplicemente malabito mentale di comportamento collettivo
relativo all’ansia di salute con
la richiesta di tutto e subito ad
ogni costo (andando chiaramente
in tasca a quella degli altri…) che è tipica di questi ameni e ridenti luoghi alle soglie del Montalbano. Vale a
dire l’essere mentalmente agitati per la salute - ma non
solo - è spesso una prerogativa che nelle famiglie del
luogo che va da padre o madre in figlio, proprio perché
spesso questo tipo di ansia comportamentale è una malattia familiare, che si eredità nell’ambiente in cui si vive,
essendo gli ansiosi ... persone che hanno di frequente i
genitori stressati e sono loro stessi stressati per tutta la
vita, nel senso che nel loro sviluppo epigenetico (e spesso
anche ontogenetico - cioè già in utero - ). Le relazioni
ambientali hanno influenzato lo sviluppo neurosensoriale
16 - Orizzonti - n. 77 - Ottobre - 2015
attraverso la metilazione del DNA sulle
code degli istoni… (ma qui sto volando
troppo alto per voi di campagna… per
cui se non capite quello che dico siete
perdonati…). Vengono essi pertanto
sempre in ambulatorio ma pensano
veramente (e lo dichiarano anche…) di non venire mai,
togliendo purtroppo al sanitario e agli altri pazienti
spazio per le loro necessità. Per loro è tutta una ricerca
dell’ultimo esame visto su internet o del tipo strano di esenzione oppure del fatto che il cugino
dell’amica che tromba il loro parente è andato da quel luminare
con due piselli che gli ha segnato
quella medicina con quel nome
strano (che loro hanno magari
già preso sotto altro marchio…)
e gli ha fatto davvero bono mentre loro non riescono ad uscire da
quel dolorino che poi a volte è a
sinistra, a volte in alto e a volte in basso… verso l’uccello…
Naturalmente tutto con la mutua perché loro nel 1901 hanno
avuto un dolore che consente di
avere quel farmaco con la nota
888888 o in esenzione.
“E che ci posso fare io se ho bisogno e mi sento sempre male…
e mi dole tutto, neanche avessi
fatto una notte d’amore con Serena Williams che ha due cosce
così?…” mi rispondono quando faccio notare che quella
settimana sono venuti per la sesta volta, con otto telefonate per motivi diversi … “ Basta pensare ad altro e magari fare più sesso… (in toscano… trombare di più…)”
rispondo loro…”… io che vengo a lavorare a volte anche
con la febbre, con l’ernia al disco che mi fa fisso male,
con i plantari permanenti e con una palla di plastica gradevole anche al tatto… e del pisello poi non ne parliamo…”.
Praticamente per loro venire in ambulatorio o anche
farti una domanda amichevole quando ti incontrano
PARLIAMO DI...
per caso, specie al bar (che ti fanno andare il caffè di traverso…) è una necessità o piuttosto un’abitudine di cui
non possono fare a meno, come io non posso fare a meno di
non bere meno di tre ginseng al giorno (scusate volevo dire…
ginsenghi alla maniera tuscia).
Pensano forse con questi comportamenti, di non morire mai e
non si rendono conto che invece, probabilmente, possono anche venire a mancare prima del dovuto perché anche il dottore
è di carne ed ha i suoi bias mentali (parola difficile lo so…
vuol dire preconcetti…) per i quali la volta che avranno veramente qualcosa di serio, la sua mente potrebbe essere prevenuta nei loro confronti potendo prendere, senza intenzione, sottogamba la malattia vera… (farlo apposta non sarebbe
etico… ma un pensierino puramente teorico a volte potrebbe
essere di stimolo ed autocompiacimento…), per non parlare
poi del loro abuso di farmaci che un problema aggiuntivo per
la durata e la qualità della loro vita.
Secondo la filosofia yogi (dello yoga…) essi si reincarneranno ad un livello inferiore magari in un cane o un gatto, ma non
sarà un cane o un gatto qualunque perché senz’altro rompicoglioni secondo la teoria epigenetica degli istoni prima detta.
Una scena de “Il malato immaginario”, film del 1979
di Alberto Lattuada, tratto da una famossissima commedia di Molière. Da sinistra Laura Antonelli,
Alberto Sordi e Marina Vlady
“Diffida sempre dei primi in ambulatorio … - diceva mio padre - … perché loro sono gli affezionati che sanno come
funziona e sono sempre i primi a prendere il posto … mentre gli ultimi sono tali perché non vengono mai … e tu sei
più stanco e puoi commettere errori mentre magari hanno una patologia anche seria …” già … ma spesso proprio i
rompicoglioni vogliono il posto tardi perché a loro dire fra un certificato e l’altro hanno anche da lavorare…
Con affetto TR
MARZIA GAMENONI E ANTONELLA GIRALDI
U
hanno raggiunto la meritata pensione!
na vita dedicata all’insegnamento con
grande motivazione e amore. Diverse
generazioni di bambini sono passate
sotto le vostre ali, bambini che ora sono diventati ragazzi o adulti e che vi ricordano con
tanto affetto, sì perché oltre ad aver trasmesso loro, con professionalità, gli insegnamenti
delle materie, avete passato loro i valori della
vita. Oltre che delle ottime maestre siete state
anche “un po’ mamme”. Sinceri ringraziamenti vi giungano da noi genitori per i nostri figli che avete accompagnato durante la
vostra lunga missione educativa. Un grazie
dai nostri figli e da tutta la comunità di Lamporecchio. Da tutti noi e dalla Redazione di
Orizzonti Vi giungano i più sinceri auguri per
una vita ricca di serenità!!!
Ottobre - 2015 - n. 77 - Orizzonti - 17
PARLIAMO DI...
18 - Orizzonti - n. 77 - Ottobre - 2015
PARLIAMO DI...
IN PARLAMENTO È PRESENTE UNA
PROPOSTA DI LEGGE
PER LIMITARE GLI SPRECHI ALIMENTARI
V
di Mara Fadanelli
enerdì 4 settembre sono
stati invitati, nell’ambito
della Festa de l’Unità di
Lamporecchio, due parlamentari del
Partito Democratico: Maria Chiara
Gadda ed Edoardo Fanucci, per
presentare e discutere sulla proposta
di legge per limitare gli sprechi
alimentari. A moderare l’incontro
c’era Cristina Volpi, componente
della segreteria regionale del Pd e
capogruppo in Consiglio comunale a Lamporecchio. All’incontro erano presenti rappresentanti della società
civile, del mondo del volontariato locale e dell’Istituto
Comprensivo.
dall’altra è cresciuto in
modo esponenziale lo
spreco alimentare; solo in Italia quello
degli alimenti ha raggiunto 8 miliardi
di euro. Questa legge vuole rafforzare
gli indirizzi comunitari di contrasto agli
sprechi e promuovere un modello di consumo e produzione finalizzato alla protezione ed alla conservazione delle risorse
del pianeta, allo sviluppo sostenibile e
ad un uso efficiente delle risorse. L’Expo
Milano 2015, non è solo una vetrina, ma rappresenta
un’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica su
temi importanti come il diritto al cibo, l’alimentazione
sana ed equilibrata e la coesione sociale”.
Lo spreco alimentare avviene durante tutta la filiera alimentare (produzione, trasporto, conservazione, distribuzione, consumatore: il cittadino dei paesi ricchi). La
legge mira soprattutto all’uso consapevole e sostenibile
delle risorse, reinserendo ciò che viene sovra-prodotto
nel ciclo della filiera alimentare (allungando la vita al
prodotto o dandogli una vita diversa es. omogeneizzato). Tutto questo per aiutare anche le
famiglie in difficoltà economica attraverso le
associazioni di volontariato che si occupano di
distribuzione alimentare, senza mai abbassare
l’asticella della sicurezza igienico-sanitaria.
Per favorire tutto questo la proposta di legge
si pone come obiettivi: la semplificazione burocratica per quelle ditte che vogliono donare
gli alimenti che producono o sovra-producono,
l’incentivo fiscale alle stesse ditte (es. sgravo
fiscale sulla tassa dei rifiuti), “donare deve
essere vantaggioso” afferma Gadda “verranno premiate le ditte che proporranno delle innovazioni in questo ambito”. Infine altri due
obiettivi, non meno importanti, la proposta di
legge prevede dei fondi per la formazione, la
scuola è la prima che dovrà essere coinvolta
per formare l’uomo del domani, e fondi per la
Da sinistra: l’on. Edoardo Fanucci (PD), Cristina Volpi
(componente della segreteria regionale del PD e capogruppo
ricerca per andare ad individuare le cause dello
in Consiglio comunale a Lamporecchio)
spreco alimentare.
e l’on. Maria Chiara Gadda (PD)
Maria Chiara Gadda ha affermato: “Paradossalmente gli
anni della recessione hanno alimentato, anche in Italia,
fenomeni contraddittori: se da una parte abbiamo assistito alla progressiva difficoltà da parte delle famiglie anche
per quanto riguarda una sana e corretta alimentazione,
Ottobre - 2015 - n. 77 - Orizzonti - 19
PARLIAMO DI...
UN AMICO RITROVATO E UN PERSONAGGIO DI SPICCO
... qualche anno prima
D
di Ferruccio Ubaldi
opo quasi 65 anni ho potuto riabbracciare un amico carissimo
della mia infanzia e dell’adolescenza, e non è una persona comune, è
un nostro compaesano di cui andare fieri.
Qualche tempo fa ho visto un programma sulla ricerca subacquea e la vita sottomarina. Veniva intervistato un famoso
professore universitario che è stato un
pioniere delle immersioni subacquee in
apnea e con le bombole in tutti i mari del
mondo e che tuttora è in attività, sia come
professore che come espertissimo sub.
Quando sentii il suo nome: Francesco
Cinelli (nella foto a lato), drizzai gli
orecchi, guardai lo schermo e lo riconobbi, naturalmente dopo tanti anni era
cambiato, ma lo ravvisai e dopo la fine
della trasmissione mi misi a ricordare quel ragazzo tanto
amico mio e di mio fratello, suo coetaneo e decisi di farne
ricerca. Trovai su Google facilmente il suo nome, data la
sua importanza e scoprii così il suo indirizzo a Empoli ed
il telefono di casa. Il giorno dopo lo chiamai e riconobbi
immediatamente la sua voce, mi presentai come “una voce
che veniva dal passato”, gli rivelai il mio nome e subito la
conversazione divenne calda, quasi commossa, rievocando
la nostra prima giovinezza. Gli anticipai che sarei andato a
trovarlo, ma lui mi avvertì che sarebbe partito per vacanza e
impegni varii (immersioni e conferenze) e quindi decisi che
avrei rimandato l’incontro a dopo un mesetto.
Così fu, di giovedì presi la bicicletta e mi recai a Empoli al
mercato piuttosto presto (ahi quanto mi spezza le gambe il
tratto fino a Vinci col mangia e bei salite-discese!) ripromettendomi di chiamarlo ad un’ora opportuna e quando scoccarono le nove gli telefonai e gli dissi che di lì a poco sarei stato da lui. Mi aspettava sulla porta di casa e ci abbracciammo
dopo quasi 65 anni. Parlammo per più di tre ore, ebbi il
piacere di conoscere sua moglie e c’informammo a vicenda
sulle nostre vite, passate e attuali, sulle nostre famiglie, su
Lamporecchio e su Roberto, mio fratello. Gli detti il suo
numero di casa e dell’ufficio e mi assicurò che lo avrebbe il
giorno stesso contattato.
Il sabato mattina, mentre in bicicletta stavo tornando a casa
dopo aver fatto una trentina di chilometri, mio fratello mi
20 - Orizzonti - n. 77 - Ottobre - 2015
telefonò e m’informò
che Francesco l’aveva chiamato, che lui
l’aveva invitato a cena
all’ “Antico Masetto” e
quindi di prenotare un
tavolo a sei posti per noi e le mogli.
La sera ci siamo incontrati davanti al
Comune e dopo una breve sosta a casa
mia, per un aperitivo, ci siamo spostati al
ristorante dove il buon Walter ci ha ammannito una ghiottissima cena.
A Empoli gli avevo portato il libretto
dove illustravo una fiera degli anni ‘50, il
mio libro “Una storia di terra e di mare”
ed una dozzina di miei articoli apparsi su
questo giornale, ebbene aveva già letto
tutto e questo mi fece pensare ad una sua
fame di notizie sul vecchio paesello.
Abbiamo passato una serata magnifica, piena di ricordi e
di rievocazioni, talvolta ci pareva di essere tornati ragazzi e
l’allegra e calda conversazione fece da cornice alla cena.
Francesco è nipote della mitica Maestra Cinelli, che ai suoi
tempi ha insegnato a leggere, a scrivere e far di conto a più
di mezzo Lamporecchio.
Suo Padre, Lorenzo, era una persona garbata e ingegnosissima, aveva messo su un laboratorio dove produceva “vetri”
da orologio in plexiglass, allora una novità. Aveva profonde
conoscenze di meccanica e di elettronica, tanto che costruì
il primo televisore che funzionò in paese, naturalmente in
bianco e nero e di soli 14 pollici. A quei tempi la Rai trasmetteva solo poche ore sperimentali al giorno. Francesco,
con suo Padre abitava nella casa con laboratorio, che è dietro il Comune e confina con mio cugino Piero Talini ed il
Farmacista Dott. Petra e lì Francesco, mio fratello ed io ci
ritrovavamo, oppure a casa mia o nel campo dove adesso è
purtroppo in degrado il Cinema Berni.
Francesco, dopo le elementari a Lamporecchio, le medie a
San Rocco ed il liceo a Empoli, si iscrisse alla facoltà di
Scienze Biologiche a Firenze, dove si laureò nel 1964 in
Biologia Marina.
Per la sua tesi compì innumerevoli immersioni effettuando
filmati e migliaia di fotografie subacquee sulla flora e la fauna sottomarina con i mezzi ed i supporti di allora e con difficoltà oggi inimmaginabili data l’evoluzione tecnica della
PARLIAMO DI...
quale possono godere i sub odierni.
Nel 1971 fece parte del Gruppo Ricerche
Scientifiche e Tecniche Subacquee di Firenze
ed insieme ad un gruppo di qualificati pionieri
delle immersioni poté partecipare a spedizioni alle Galapagos, in Antartide e poi praticamente sotto tutti i mari del mondo.
Sarebbe troppo difficile per me descrivere le
avventure di Francesco, che oltre ad essere
uno scienziato di vaglia internazionale era,
ed è tuttora, dotato di un fisico eccezionale
oltre ad una passione ed una determinazione
incredibili, perciò col suo permesso trascrivo
Francesco Cinelli tra i pinguini, durante la spedizione subacquea in
qualche pezzo di un suo racconto.
Antardide del 1974. Da “La Nazione - Empoli” 24 maggio 2013
“Le prime spedizioni il Gruppo le aveva organizzate relativamente vicino a casa, nell’Arci“disgraziati” che s’immergevano.
pelago Toscano, a La Galite in Tunisia, fino al Mar Rosso
Per respirare sott’acqua disponevano dei mezzi di allora, di
Israeliano. Poi il Gruppo pensò in grande, se si considera
un bibombola ad un solo erogatore monostadio, pinne che
che si parla di più di 40 anni fa, organizzare una spedizione
oggi sarebbero giudicate per dilettanti; insomma roba da
scientifica subacquea alle Galapagos non era certo cosa da
pionieri appassionati.
tutti i giorni. Nessun Italiano aveva mai fatto questo grande
“Quando non se ne poteva più si risaliva in superficie, si
passo e soprattutto andarvi sott’acqua......
montava su di un lastrone di ghiaccio, ci si assicurava che
Il viaggio verso le isole rese famose da Darwin fu a dir poco
non ci fosse nessuna foca leopardo sdraiata sopra e si goavventuroso, ma quando finalmente cominciarono le imdeva del caldo abbraccio degli zero gradi che trovavamo in
mersioni un mondo meraviglioso si rivelò ai sub, tra iguane
superficie. La parte del corpo che non riuscivamo a riscalmarine, tartarughe giganti, pesci e crostacei mai visti, alghe
dare, specialmente in profondità erano le mani Cominciaed anche squali, insomma tutto quello che può fare la felicivano a dolere sempre di più fino al punto di dover risalire
tà di un biologo marino.
e una volta risaliti metterle nel’acqua calda era un vero
Il gruppo riportò in Italia una documentazione fotografica e
supplizio.”
filmati che sono stati studiati poi per anni. L’appetito vien
La spedizione, supportata da migliaia di fotografie e di filmangiando e il Gruppo si prefisse una meta ancora più ammati portò rilevanti risultati scientifici, studiati poi nei labobiziosa: l’Antartide.
ratori delle Università.
“Andare in Antartide sott’acqua a quei tempi e con le atFrancesco ha fatto immersioni un po’ in tutto il mondo ed
trezzature dell’epoca era quasi un’impresa temeraria, doancora è un attivo scienziato subacqueo, con un’esperienza
vevamo inventarci tutto. Nessun italiano era ancora andato
che pochi possono vantare. È stato direttore dell’Istituto di
sott’acqua al Polo Sud ed anche il grande Cousteau, con la
Ecologia Marina ad Ischia ed infine Professore di Biologia
Calipso, poco prima di noi aveva dovuto fare marcia indieMarina all’Università di Pisa, questo nostro compaesano è
tro e rinunciare alle immersioni.......
un tipo non comune no?
“Mancava a tutti l’esperienza delle immersioni a 2 gradi
Ho voluto dare un cenno della vita e delle spedizioni del
sotto zero, normali in Antartide.(Il punto di congelamento
Prof. Francesco Cinelli, solo un cenno perché lui potrebbe
dell’acqua salata è più basso di quella dolce NdA) Fortuparlare per ore delle sue esperienze, dei suoi viaggi e delle
natamente ci venne in aiuto Ludovico Mares, mecenate e
avventure in mare, ed anche in terra giacché sono pochi i
sponsor, ma anche ottimo artigiano di attrezzature subacposti al mondo che non ha visitato; ma ritorno alla bellisquee. Mares ci confezionò una muta in neoprene di 8 mm,
sima serata passata al ristorante insieme. Francesco, senza
semistagna, (Il ché vuol dire che l’acqua gelida entrava nelsottovalutare i suoi titoli e le sue imprese, per me e mio Frala muta...NdA) con due valvole sugli stinchi, una sul petto e
tello quella sera era il ragazzo, compagno della nostra più
due dietro i polpacci.
giovane età, naturalmente adesso un uomo che ha raggiunto
Queste aperture furono fatte per poter mandare acqua calda
traguardi importanti ma è stato soprattutto un compagno di
dentro la muta, per poter contrastare il terribile gelo di quel
giochi e magari talvolta di malestri ritrovato, e perciò rimare, a bordo di un gommone gli assistenti portavano uno
demmo e scherzammo come ragazzi, felici di una rinnovascaldabagno a gas e con questo mezzo primitivo produceta, calda amicizia.
vano un po’ di calore che trasmettevano con un tubo a quei
Ottobre - 2015 - n. 77 - Orizzonti - 21
AGRARIA MONTALBANO
DOVE PUOI COLTIVARE LA TUA PASSIONE
D
«ANTIPARASSITARI: SI CAMBIA REGISTRO!»
al 26 novembre 2015, cambiano le regole per acquistare e usare i prodotti fitosanitari. Fino a quella data è necessaria un’apposita autorizzazione,
comunemente nota come “Patentino”, ma solo per quei prodotti classificati come molto tossici, tossici
e nocivi. Dal 26/11/15, il Patentino
sarà indispensabile per acquistare e
utilizzare tutti i prodotti fitosanitari
ad uso professionale.
È una vera e propria rivoluzione
che tocca il mondo rurale perché i
prodotti presenti sul mercato sono
quasi tutti con autorizzazione di
“uso professionale”, anche quelli
armadio antiparassitari
più semplici e di uso comune come
i prodotti a base di rame. Questo significa un cambio di mentalità per tutti, perché – in pratica – chiunque abbia
un podere, un oliveto, un orto più grande di un terrazzo, rientra in questa
rivoluzione; che non si ferma al Patentino, ma renderà obbligatorio per tutte
le aziende agricole (quelli con partita IVA) l’uso di un apposito armadio per
gli antiparassitari e di un registro specifico (arriva il famoso “quaderno di
campagna”).
L’Agraria Montalbano, già da mesi (come scritto sul numero di Settembre
2015 di ORIZZONTI) ha sollecitato le associazioni agricole a organizzare
i corsi previsti per legge e nel nostro punto vendita si possono trovare i
volantini di CIA e ColDiretti che informano come e dove si svolgono questi
corsi necessari per sostenere l’esame (obbligatorio) per il rilascio del patentino. In pratica, questi
corsi durano 20 ore e poi
vengono svolti gli esami.
Il Patentino dura 5 anni, è
personale ed è rinnovabile senza nuovi corsi. Certo, questi nuovi obblighi
metteranno in difficoltà
gli agricoltori più anziani
e chi produce per autoconsumo, abituati a fare pochi trattamenti con prodotti tradizionali (poltiglia
bordolese e poco più). Come mettono in grande difficoltà produttori e rivenditori dei fitofarmaci, con nuova burocrazia che si aggiunge a quella già esistente. Ma tutto questo diventa anche una sfida a cui nessuno si può sottrarre
e alla quale si può rispondere aumentando le conoscenze tecniche e spostando
l’attenzione principale alla prevenzione delle malattie. Per esempio, questa
estate abbiamo venduto l’80% in meno di Dimetoato rispetto all’anno scorso; non solo per il tempo completamente diverso ma anche grazie alla rete
sempre più estesa di monitoraggio della mosca dell’olivo e grazie anche a
nuovi prodotti biologici adatti alle catture di massa della mosca olearia. Stessa cosa è successa nelle vigne con la Tignoletta della vite. D’altra parte, se è
la conoscenza che fa la differenza, la vera sfida del futuro passa attraverso la
prevenzione delle (tante) malattie. Prevenzione che passa anche attraverso
(lo abbiamo scritto proprio su queste pagine, all’inizio della nostra collaborazione con ORIZZONTI) una corretta concimazione dei terreni, perché la
sanità della pianta comincia là dove il terreno è ben equilibrato.
Dario Bechini - Perito Agrario -
22 - Orizzonti - n. 77 - Ottobre - 2015
Vita quotidiana in
campagna
Ottobre:
FRITTELLE DOLCI DI PATATE
Servono 1 Kg di patate, 2 uova, 40 gr. di zucchero, 70 gr. di farina bianca, 1 cucchiaio di
lievito per dolci, scorza grattugiata di limone,
zucchero a velo, olio di oliva, sale. Lessare
le patate in acqua, sbucciarle e schiacciarle;
si lasciano raffreddare, quindi aggiungere i
tuorli d’uovo, il sale, lo zucchero, la farina, la
scorza di limone e il lievito sciolto in poca acqua tiepida. Montare gli albumi a neve e aggiungerli al composto. Si accende una padella con l’olio e si friggono le frittelle avendo
cura di metterle a cucchiaiate nella padella. Si
sgocciolano e si cospargono con zucchero a
velo per poi servirle.
Le Buone Pratiche:
il Compostatore
Può davvero risultare una grande svolta in
giardino e nell’orto, perché sminuzzando e
triturando potature, fogliame e fioriture ormai appassite, permette risparmio di tempo
e fatica oltre che di
spazio. E poi facilita la produzione
di compost, utile
al nutrimento delle
piante. Il costo?
Dipende dalla grandezza e dagli accessori, ma perché non
comprarlo insieme
ad altri?
Proverbio:
“Come disse Cecco alla su mula: qui
non si va avanti, ma si rincula”
Gelmini, poeta pastore che
pascolava nelle lande livornesi
Naturalmente, per le esigenze di ognuno, siamo a disposizione per sopralluoghi in azienda e per consulenze personalizzate presso la nostra sede in via
P. Togliatti, 334 - Mastromarco Lamporecchio (PT)
LAMPORECCHIO
LAMPORECCHIO
Ottobre - 2015 - n. 77 - Orizzonti - 23
LAMPORECCHIO
TURISMO:
il punto della situazione alla fine della stagione
Comune di Lamporecchio
È
giunto al termine il periodo più caldo della
stagione turistica del nostro Comune, fra segnali
di ripresa e ancora criticità sul piano delle
presenze. Ed è anche il momento delle valutazioni
dopo il lavoro svolto, necessarie per proseguire il
percorso iniziato con il “Sistema Turistico Comunale”,
il documento di programmazione
turistica da cui tutte le iniziative
intraprese sono derivate. Partiamo
da una breve considerazione
proprio su questo documento, nato
dall’esigenza di fornire analisi
e programmazione a un settore,
quello turistico, che nel nostro
Comune rappresenta un terreno
ancora semi-esplorato. Aperto
al confronto e alla condivisione,
è stato prima sottoposto alla
revisione di Confcommercio e
Confesercenti, che lo avevano
valutato positivamente sugli organi
di informazione, poi presentato
in consiglio comunale e agli
operatori.
Ci si chiede a che punto sia lo
sviluppo di una cultura turistica
nel nostro Comune, soprattutto
legata al concetto di sistema. Per
rispondere occorre, a mio avviso,
fare una considerazione sul
turismo e sullo stretto rapporto che crea con la comunità:
il turismo interessa ogni ambito del territorio,
dalle strutture ricettive al patrimonio artistico e
naturalistico, dalle attività commerciali e produttive
ai servizi e ai trasporti. Quanto più ciascun settore
sarà predisposto all’accoglienza, mantenendo la
sua unicità e integrandosi con gli altri, tanto più la
comunità avrà creato un sistema turistico efficiente.
Se riportassimo questa considerazione sul nostro
Comune, la risposta sarebbe che il traguardo verso un
turismo di questo tipo è ancora lontano.
Ma come si sviluppa una cultura turistica che intenda porsi
24 - Orizzonti - n. 77 - Ottobre - 2015
come sistema? Come ogni altro cambiamento culturale
cresce nel tempo, e in tal senso sono decisivi gli interventi
di una politica turistica costante e mirata. Solo così si
può pensare di incidere sulle abitudini e infondere stimoli
che, pur non vedendo risultati immediati, riescano a
ottenere sviluppi nel più lungo termine. Difficile pensare
di poter chiedere ora a un territorio
un cambiamento senza che prima
vi sia stato un percorso di questo
tipo.
Sicuramente nel corso del tempo
c’è stato chi nel privato ha creduto
e investito sul turismo, e oggi se ne
vedono i risultati: la qualità delle
strutture ricettive e di altre realtà
imprenditoriali, i negozi della
collina aperti durante l’estate,
molte associazioni locali che si
impegnano in suo favore. Si tratta
di esempi positivi ancora poco
sviluppati; per questo si è reso
necessario, oltre che intervenire
sulle priorità, iniziare a instaurare
collaborazioni con tutti i soggetti
coinvolti, per conoscerne esigenze
e peculiarità.
Il lavoro svolto dall’ufficio turistico,
la cui attività è stata riqualificata
mediante la formazione del
personale sul piano comunicativo e
organizzativo, è stata in tal senso preziosa: l’ufficio ha
fornito accoglienza e supporto ai turisti, collaborato con
gli uffici limitrofi e con soggetti quali Discover Pistoia
(media planner di Toscana Promozione), si è distinto
come punto di riferimento per le strutture raccogliendo
e distribuendo loro informazioni, ha svolto una ricerca
su tutte le attività del territorio impostando, laddove si è
creata la condizione, una proficua collaborazione.
Siamo intervenuti su due importanti priorità: l’urgenza di
una cartina turistica del territorio e sulla sentieristica,
che oggi rappresenta il novanta per cento delle richieste
LAMPORECCHIO
che giungono all’ufficio.
sostegno al turismo dell’intero territorio del Montalbano.
Sono stati individuati e ripuliti quattro itinerari e sono
state create, in forma sperimentale, mappe e segnaletica.
Ringraziamo tutti coloro, appassionati e professionisti
di trekking, mountain bike e passeggiate a cavallo,
che hanno messo a disposizione la propria conoscenza
del territorio.
È necessaria una riflessione finale proprio sulla
promozione, che dà l’idea della ricchezza e delle
difficoltà del nostro territorio. La promozione turistica
oggi passa attraverso gli strumenti e i canali che la rete
internet mette a disposizione, ed è difficile pensare di
investire formazione e risorse con un’infrastruttura
internet lenta, discontinua e obsoleta come si presenta
oggi sulla collina, sarebbe come costruire un lussuoso
palazzo dalle fondamenta instabili e scricchiolanti.
Come già iniziato da mesi, occorre considerare come
urgente questa problematica e intervenire con tutti i
canali possibili per risolverla.
Il lavoro dunque è molto, ma la programmazione e la
ricerca degli interlocutori sono stati fissati. Il 2015 ha
rappresentato un primo banco di prova, siamo già al
lavoro per la stagione 2016.
Assessore Cultura, Turismo e Innovazione Tecnologica
Monica Cetraro
Un’altra attività svolta è stata l’organizzazione di visite
guidate, condotte con professionalità da Michela Del
Negro: nate dalla collaborazione con soggetti diversi,
hanno spaziato dai brigidini alla scoperta di lavori
agricoli, dalla visita a ville e mostre agli antichi sentieri.
Opportunità per conoscere il territorio a tutto tondo
che hanno riscosso grande interesse da parte di turisti e
persone locali (vedi foto nella pagina precedente).
Sul piano della promozione, ci siamo incontrati con i
Comuni inclusi nel Patto del Montalbano riflettendo
unanimemente sulla necessità di ripartire per trovare
nuove forme di iniziative associate che diano maggior
L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE
informa:
Uffici unici Lamporecchio-Larciano
Sono arrivati a conclusione il trasferimento e la ricollocazione degli uffici unici fra i Comuni di Lamporecchio e
Larciano. Pertanto si informa la cittadinanza che:
- L’area Amministrativa-contabile (Ragioneria, Tributi e Personale) è ubicata presso il Comune di Lamporecchio;
- L’area Tecnica (Urbanistica, Edilizia Privata, SUAP) è ubicata presso il Comune di Larciano;
- La Centrale Unica Acquisti è ubicata presso il Comune di Lamporecchio.
Sono rimasti invariati i recapiti telefonici e gli indirizzi e.mail degli uffici.
In caso di necessità, si ricorda alla cittadinanza di consultare orari e collocazione dell’ufficio desiderato sul sito web
del Comune di Lamporecchio o del Comune di Larciano.
Connettività insufficiente a San Baronto
Un primo, ma significativo passo per affrontare il problema della connettività internet
insufficiente a San Baronto è consistito in un incontro con i referenti Telecom presso
la sede della Regione Toscana. Pur non essendo sua la competenza e non avendo in
ogni caso le risorse per effettuare certi interventi, l’amministrazione è comunque
impegnata in tutte quelle azioni necessarie a sollecitare la risoluzione di questo
annoso problema. L’impegno continuo e costante proseguirà fino alla conferma della
realizzazione di questa importante infrastruttura.
Ottobre - 2015 - n. 77 - Orizzonti - 25
LAMPORECCHIO
“LA BAGHERA” DI PORCIANO:
DAL PERSONAGGIO ALLA LOCALITÀ
a cura di Michela Cammilli
26 - Orizzonti - n. 77 - Ottobre - 2015
LAMPORECCHIO
Ottobre - 2015 - n. 77 - Orizzonti - 27
LAMPORECCHIO
NOTIZIE DALLA TU@ BIBLIOTECA
N
La biblioteca questo mese presenta ...
...Le storie premiate da Nati per Leggere ovvero
Leggere prima di leggere, leggere di qualità
el numero di Orizzonti di aprile
2014 abbiamo parlato di “Nati per
Leggere”, l’iniziativa che sostiene
l’importanza della lettura fin dalla nascita,
creata dalla collaborazione fra AIB (Associazione Italiana Biblioteche), ACP (Associazione Culturale Pediatri) e Centro per la
Salute del Bambino Onlus.
Dal 14 al 22 novembre, in concomitanza
con “La Giornata Internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del 20
di novembre”, arriva “Andiamo DIRITTI
alle storie!” La settimana nazionale “Nati
per Leggere” che promuove il diritto alle
storie dei bambini e delle bambine.
Questo ci sembra, allora, il momento giusto
per ricordare le storie selezionate dall’ultima edizione del Premio nazionale “Nati
per Leggere”, nato per sostenere la produzione editoriale di qualità e il lavoro
di promozione della lettura nella fascia
prescolare, con una particolare attenzione
ai primi tre anni di vita, così fondamentali
per il corretto sviluppo del bambino e per
il suo benessere nell’età adulta.
Il premio coinvolge, oltre al gruppo nazionale di coordinamento “Nati per Leggere”,
la Regione Piemonte che ha collaborato
alla sua istituzione, esperti di letteratura per
l’infanzia, pediatri, pedagogisti, educatori,
bibliotecari, giornalisti e librai specializzati
oltre a tantissimi bambini che collaborano
nella scelta del miglior libro, in una delle
quattro sezioni in cui è articolato il Premio.
Nel 2015, per quanto riguarda la produzione
libraria, che viene suddivisa a seconda della
fascia di età dei destinatari, hanno vinto:
28 - Orizzonti - n. 77 - Ottobre - 2015
per la sezione “Nascere con i Libri” (6-18
mesi) Lupo in versi di Eva Rasano (Bacchilega Junior, 2014) in cui un simpatico
lupo, cattivo per eccellenza, compie azioni
che per i bambini molto piccoli sono familiari e si esprime in versi proprio come
fanno loro: un libro che stimola a ripetere,
riconoscere e associare;
per la sezione “Nascere con i Libri” (1836 mesi) Akiko e il palloncino di Komako Sakai (Babalibri, 2013) albo che illustra
con tratti delicati l’incontro fra una bambina
e il suo palloncino, che da strumento di gioco
diventa quasi un amico;
per la sezione “Nascere con i Libri” (3-6 anni)
Gatto Nero, Gatta Bianca di Silvia Borando
(Minibombo, 2014) la storia dell’incontro di
due gatti, opposti per aspetto e per abitudini,
che scoprono di avere molte cose in comune
e, infine, anche di piacersi;
per la sezione “Crescere con i Libri” (che
nel giudizio sui libri dedicati al tema del
cibo ha coinvolto oltre quattromila bambini tra 3 e 6 anni di età) Cosa fanno i dinosauri quando è ora di mangiare? Di Jane
Yolen e Mark Teague (Il Castoro, 2014)
un libro su capricci e buone maniere dello
stare a tavola.
Per altri spunti di lettura, per informazioni
su “Nati per Leggere”, sul Premio e sulle attività che s’ispirano a questo progetto
e per i suoi contatti social consigliamo di
consultare la pagina dedicata sul sito della
Biblioteca comunale di Lamporecchio.
Serena Marradi, bibliotecaria
(Promocultura)
Biblioteca comunale “Don Siro Butelli”
di Lamporecchio
LAMPORECCHIO
L’ANGOLO DELLA SOLIDARIETÁ
a cura di Mario Favilla
LAVORO SOLIDALE:
DA OGGI ANCHE I PRIVATI POSSONO USUFRUIRNE!
C
ome già a suo tempo annunciato, la
Comunità Solidale
Lamporecchio ha dato vita
già da alcuni mesi ad un
grande progetto che consiste nell’offrire piccoli lavori temporanei a persone del
nostro territorio che hanno
perso il lavoro, che non
l’hanno mai trovato e che
comunque si trovano in difficoltà e desiderano cogliere queste opportunità per recuperare dignità e favorire il
proprio reinserimento sociale. Nelle liste messe a punto
dalla C.S.L., con l’ausilio dei Servizi Sociali, compaiono persone giovani e meno giovani, molte delle quali
italiane, che mettono a disposizione le loro competenze
nei campi più vari, giardinaggio, potature, imbiancature,
lavori di manutenzione e pulizia, di facchinaggio, aiuti
domestici o familiari non continuativi, come servizi di
aiuto agli anziani… e qualunque altro servizio di cui i
loro concittadini, aziende o privati che siano, possano
avere bisogno.
È proprio questa la novità che desideriamo diffondere:
da oggi anche i privati cittadini, cioè ciascuno di noi,
può essere il “datore di lavoro” temporaneo di queste persone.
Circa la serietà e competenza dei prestatori d’opera garantisce la Comunità
Solidale Lamporecchio, che, tramite i
propri volontari incaricati, individua le
persone più appropriate per effettuare
l’intervento richiesto, gestisce tutte le
fasi dell’operazione e compie gli opportuni monitoraggi fino alla felice
conclusione della stessa.
Da notare che tutti i prestatori d’opera sono assicurati.
La loro retribuzione avviene tramite l’acquisto di “buoni
lavoro” detti anche “voucher”.
Ebbene, fate mente locale! A ciascuno di noi può capitare prima o poi di avere qualche lavoretto da fare.
Rivolgetevi con fiducia alla Comunità Solidale Lamporecchio, facendo presenti le vostre necessità … al
resto penseremo noi. Sarete serviti al meglio, a costi
contenuti, e farete un’opera di bene, aiutando qualche persona bisognosa del nostro territorio.
Ottobre - 2015 - n. 77 - Orizzonti - 29
LAMPORECCHIO
UN SOGNO DIVENTATO REALTÀ!
L’Istituto Comprensivo “F. Berni” alla
scoperta di EXPO Milano 2015
L
di Alice Peloni
unedì 5 Ottobre, grazie al concorso indetto da Mc
ognuno dei quali contiene un tipo di seme), e la negatività
Donald’s e vinto dall’Istituto Comprensivo Francedella speculazione del cibo, (resa chiara ed evidente per
sco Berni, trenta ragazzi selezionati fra le terze sono
mezzo di un mastodontico cartellone elettronico addiritpartiti per una visita di due giorni ad Expo completamente
tura capace di intimorirti con tutti i suoi numeri).
gratuita. Un vero e proprio sogno diventato realtà! Ma iniOra che conoscevamo i pilastri su cui si basa l’EXPO
ziamo subito con la narrazione della gita.
potevamo finalmente intraprendere la nostra visita con le
Alle sei del mattino siamo partiti verso Milano accompaidee chiare su cosa esso intendeva trasmetterci. La secongnati dalle professoresse Maccioni, Alderotti e Vescovi
da tappa, “Il Supermercato del Futuro”, è stata, a mio pae, nonostante l’orario, nell’aria aleggiava un grande enrere, una delle tappe più interessanti. Non vi erano grandi
tusiasmo. Dopo circa cinque
differenze dal punto di vista
ore siamo arrivati al sito
dei prodotti, che erano gli
dell’EXPO e ci siamo subistessi esposti in un normale
to precipitati al McDonald’s
supermercato … ma l’innodove, ad accoglierci, vi era
vazione consisteva nel fatto
non solo Radio 105, ma anche il supermercato riusciva
che La Nazione, Famiglia
ad informarti sui prodotCristiana e, addirittura, la
ti che stavi per acquistare.
Rai, i quali hanno interviMa non era finita qui! In
stato alcuni di noi. Dopo
un’altra struttura, annessa
pranzo siamo stati raggiunti
a quella che vi ho appena
dalla guida che ci ha accomdescritto, vi erano prodotpagnati per tutta la giornata
ti completamente insoliti
illustrandoci le varie esposie innovativi che avrebbero
zioni. La prima cosa che ci
largamente incrementato
ha spiegato è stata la strutla disponibilità di cibo. Sto
tura dell’EXPO, detta “Citparlando degli insetti! Scatadella”, che si sviluppa su
rafaggi, cavallette, vermi e
Ragazzi e insegnanti della Berni all’EXPO di Milano
due vie principali: il cardo,
scorpioni, tutti con un alto
(il più corto) e il decumano,
indice proteico adatto ad
(il più lungo), i quali nell’antichità costituivano la struttuun’alimentazione sana … forse anche migliore dell’alira principale della città romana. Lungo il decumano eramentazione che seguiamo noi attualmente.
no esposti i padiglioni dei paesi che hanno partecipato ad
Dopo aver visitato il supermercato del futuro, ci siamo
EXPO, mentre lungo il cardo vi erano strutture che decanavviati verso uno dei “Cluster” più decantati: quello del
tavano l’eccellenza italiana nel campo del cibo.
caffè. Ma cosa sono i Cluster? Sono semplicemente strutIl primo padiglione visitato è stato il Padiglione Zero, che
ture a tema che includono quei paesi che non si potevano
accoglie i visitatori all’entrata e introduce loro i valori che
permettere un padiglione tutto loro … ma con idee molto
EXPO vuole trasmettere ai propri visitatori sulle risorse
interessanti e innovative per incrementare la produzione
alimentari. Non ci si può permettere di andarsene da Expo
dei loro prodotti nel rispetto dell’ambiente e della natura.
senza averlo prima visitato. Questo padiglione, ricco di
All’interno del Cluster del Caffè si poteva ammirare, rinsignificati e simbolismi, trasmette attraverso maestose e
chiusa in una teca di vetro con temperature adeguate, una
bellissime strutture tanti e diversi valori, come l’imporpianta di caffè vera e propria e, attraverso video e immatanza di non dimenticare, (espressa per mezzo di un imgini, abbiamo potuto comprendere come la produzione
ponente archivio in legno presente all’entrata), la bellezza
del caffè avviene.
della biodiversità, (rappresentata con una vetrata a settori,
Un’altra tappa essenziale è stata quella dell’Angola, che
30 - Orizzonti - n. 77 - Ottobre - 2015
LAMPORECCHIO
ha sorpreso tutti presentando un padiglione bellissimo e,
scoperta della città di Milano. Per prima cosa abbiamo ragsoprattutto, interessantissimo, dove la cultura della popogiunto il Castello Sforzesco, una superba fortezza dalle imlazione di questo paese veniva presentata attraverso viponenti e massicce pareti che, nell’antichità, faceva parte
deo, immagini, attività interattive e una struttura in tubi
delle mura che proteggevano la città dagli attacchi. Dopo
di vetro luminosi attraverso la quale esprimeva l’ottima
di che abbiamo raggiunto il duomo, in stile neo-gotico e dal
considerazione che ha nei confronti delle donne.
marmo variegato da dolci venature rosate, del quale abbiamo ascoltato la dettagliata spiegazione. In seguito siamo
Col tempo rimanente abbiamo visitato molti altri padiglioentrati nella Galleria che, almeno io, ho ritenuto la parte più
ni e strutture, ma quelli che ci hanno colpiti maggiormente
interessante della visita a Milano. È costituita da due persono stati: il padiglione di Israele, che presentava un macorsi coperti che s’incrociano nel punto in cui si installa la
gnifico muro verticale completamente coltivato e innaffiato
mastodontica cupola fatta da pannelli di vetro di produziocon il sistema di irrigazione “goccia - a - goccia”, che perne industriale e sostegni di ferro. La Galleria inizialmente
mette un dosaggio più sapiente dell’acqua e il suo consecuera nata come un luogo di ritrovo per parlare di politica
tivo recupero tramite una grondaia posizionata alla base.
ma, successivamente, è diventato il tempio di costosissiIl padiglione della Cina, che non è molto decantato ma
mi negozi e boutique delle firme più esclusive. Infine abche io ho trovato molto profondo grazie alla scelta di vobiamo visitato, solo dall’esterno, il Teatro alla Scala che,
ler ricreare un campo di grano con effetti di luce a led in
abbiamo scoperto, non era
rappresentanza del problema
solo un luogo dove assistere
della sovrappopolazione.
a bellissime opere, ma anche
E, infine, il Padiglione
un luogo in cui si poteva fare
Italia! Questa costruzione
conversazione e farsi notare
è, insieme all’Albero deldalla gente dell’alta società
la Vita, la protagonista di
sfoggiando i gioielli più preEXPO 2015. Oltre ad essere
ziosi e i vestiti più costosi.
di straordinaria bellezza graDopo cena siamo subito parzie alla sua architettura in
titi
per tornare … ma abbiastile moderno è, soprattutto,
mo
avuto il tempo di fare un
molto utile all’ambiente: il
giro
lungo i navigli che, di
cemento con cui sono fatnotte,
sono davvero suggeti gli intersecati pannelli di
stivi.
cui è costituito è, non solo
Questa gita è stata non solo
riciclabile, ma anche capace
di una bellezza straordinaria,
di assorbire l’inquinamento
ma anche molto interessanatmosferico senza annerirsi
te ed educativa. Attraverso
I
ragazzi
della
Berni,
con
i
loro
insegnanti,
in
Piazza
Duomo
a
Milano
e senza rilasciarlo durante le
quest’esperienza abbiamo
precipitazioni. Una meravipotuto riflettere sull’imporglia! Infatti, a quanto pare,
tanza del cibo e come noi lo stiamo usando senza un criterio
questa sarà l’unica struttura che non sarà rimossa al tercausando anche seri e già evidenti problemi all’ambiente.
mine di EXPO.
Dopo una cena veloce ci siamo precipitati a vedere lo
La terra rischia di subire danni irreparabili a causa del
spettacolo dell’Albero della Vita, un’altissima struttura
nostro comportamento spropositato … quindi, prima di
di trentasette metri il cui disegno s’ispira alla pianta delfare qualsiasi cosa, pensate! Prima di buttare una latla piazza del Campidoglio disegnata da Michelangelo. Ci
tina per terra, riflettete! Perché il nostro futuro, alla fine,
ha letteralmente lasciati a bocca aperta: non so di quale
è solo in mano nostra. Basta capire quando abbiamo supemagico potere sia dotato, ma quell’unione così omogenea
rato il limite per rimettere in sesto le cose, ed EXPO prova
di colori, musiche, luci e spruzzi d’acqua ha creato uno
che siamo ben consapevoli dei nostri errori. Quindi, anche
spettacolo così intenso e profondo da non solo impressiose la raccolta differenziata è noiosa e ripetitiva, la ricerca
narci, ma anche commuoverci.
di un cestino per buttare la lattina troppo impegnativa e
imporsi di mangiare qualcosa che, il giorno dopo, scaLa mattina seguente abbiamo fatto un ultimo salto ad EXPO
drà praticamente impossibile, dobbiamo fare uno sforzo e
per vedere la parata, comprare qualche souvenir e fare foto,
provarci. Insieme possiamo davvero cambiare le cose.
mentre il pomeriggio abbiamo raggiunto Milano dove, ad
attenderci, vi era la guida che ci avrebbe accompagnati alla
Sì, insieme possiamo!
Ottobre - 2015 - n. 77 - Orizzonti - 31
LAMPORECCHIO
SOTTO LA LOGGIA!
di Riccardo Vezzosi e Adolfo Ferreri
opo l’incontro di “Noi, quelli della loggia” del 19 settembre scorso siamo
a fare i doverosi ringraziamenti:
In primis al Circolo ARCI di Mastromarco nella persona del presidente
Angiolino Campigli, il quale ci ha permesso di usufruire delle attrezzature per la
buona riuscita della serata.
Poi, per forza di cose dobbiamo rivolgere la nostra attenzione allo staff del “Bar gli
Schizzati” che ancora una volta si è mostrato attento e professionale ad assecondare le nostre esigenze.
Per ultimi, ma non ultimi, a tutti NOI partecipanti.
Grazie e ancora grazie a Paolo Fanti per l’allegria che riesce a infondere a queste splendide serate.
D
DONAZIONE
della Comunale Avis di Lamporecchio
I
n data 31 Agosto è stato effettuato
il bonifico di € 500.00, da parte
della Comunale AVIS di Lamporecchio e dalla Famiglia Ferrero, in
favore del reparto DH Oncologia
Medica dell’Ospedale Santa Maria Assunta Ponte a Niccheri di Firenze, somma facente parte della donazione in ricordo di Giulietta.
Il totale della somma deriva dalle offerte del libro “2° Premio letterario
Giulietta Ferrero” e dalla donazione della sezione Avis Lamporecchio e
famiglia Ferrero.
32 - Orizzonti - n. 77 - Ottobre - 2015
LAMPORECCHIO
Ottobre - 2015 - n. 77 - Orizzonti - 33
LAMPORECCHIO
ASSOCIAZIONE IL RIFUGIO:
Grande partecipazione alla “Festa del bastardino e non...”
F
inalmente è arrivata la Festa, la nostra Festa: la decima
edizione della Festa del bastardino e non...!, con grande
partecipazione anche quest’anno.
Ci sono stati tanti cani, di taglia piccola, media e grande, di
razze diverse e meticci, tutti belli e simpatici ed è stato bello
poterli osservare.
I partecipanti sono venuti da tante parti, Pistoia, Firenze, Lucca e Pisa, ma il più lontano addirittura dalla Svizzera.
Quest’anno prima dell’inizio della
sfilata Alessandro Pupillo, un nostro carissimo amico, ha svolto una
dimostrazione di educazione di base
con metodo positivo, accenni di “obbidience” (disciplina), alcuni trix
(giochi divertenti da fare con il proprio cane) (nella foto a lato), queste
esibizioni le ha fatte con il suo bellissimo border collie, di nome Bart,
davvero veramente bravissimo. Intanto, Letizia Salamone era impegnata
con un’altra iniziativa per i bambini
truccandoli e realizzando palloncini a
forma di animali. I genitori sono rimasti contenti nel vedere i
propri figli attratti da questa novità della Festa.
La partecipazione era ad offerta libera e il ricavato andrà a finanziare gli interventi della nostra Associazione contro il randagismo della popolazione felina sul territorio di Lamporecchio e
Larciano. Una delle finalità della nostra Associazione è proprio
quella della sterilizzazione dei randagi maschi e femmine, poiché senza un intervento di questo genere si estenderebbe in modo La foto ricordo tra amici a due e quattro zampe!
34 - Orizzonti - n. 77 - Ottobre - 2015
inquietante la popolazione di randagi oltre a diffondere malattie che minano la salute dei nostri amici.
Poi ci sono gli interventi di pronto soccorso per i cani e i gatti
abbandonati, feriti, investiti, ecc., e per non farci mancare niente anche i cavalli. È stata davvero una bellissima giornata, per
tutti, amici a quattro zampe e a due, insieme a correre, a sfilare,
a divertirsi. La manifestazione è stata presentata dalla bravissima Stefania Stivé, che sia pure con
poca voce e un po’ in crisi di salute
ha condotto fino in fondo la giornata e
con la sua semplicità e simpatia tutto
si è svolto nel modo migliore.
Un ringraziamento a tutti coloro che
hanno partecipato, in particolare alla
giuria, divisa in due categorie: cani
di razza e non, a partire da Gustavo Innamorati, Mario Cheli, dott.
Nahiara Tasaky, Cinzia Nelli, dott.
ssa Letizia Morosi, Erika Galasso,
con la collaborazione dell’espertissima Simona Bertoncini. Grazie anche a Sara Iannotta per le tante foto
dei cani e della Festa, all’ambulatorio
veterinario del dott. Giovanni Giannetti e Nella Repola e a
tutto il loro staff per la loro bravura e disponibilità, soprattutto
in questo periodo di super lavoro per il continuo arrivo di gatti
neonati abbandonati.
Un ringraziamento particolare a Francesco e Silvia della
Scuola di ballo Dance Sport Projet e al DJ Fabrizio Caputo
per la sua disponibilità e bravura.
Un ringraziamento ai nostri sponsor: Coop di Larciano, Rinati Srl, Oleificio Montalbano, Bianchini Srl, Macolive Spa, Montalbano Agro Alimentare, Florence
pet, Cantina sociale Montalbano, Agraria Montalbano, Carbone Pet, Paola Bocconi brigidini, Meri, Il
Ciclone del Brigidino e il negozio “Qua la zampa”.
Ma un grazie anche a tutti i negozi, esercizi commerciali,
aziende di Lamporecchio e Larciano, che per ragioni di
spazio non possiamo elencare, per il loro contributo alla
Festa, ma anche a tutte le altre manifestazioni dell’Associazione, ultima la cena di solidarietà al Ristorante
In Vino Veritas. Senza questa partecipazione, senza il
sostegno e la solidarietà di tanti la nostra Associazione
non potrebbe svolgere la propria attività per gli amici a
quattro zampe.
Associazione Il Rifugio
Il Presidente - Luana Ferradini
LAMPORECCHIO
Ottobre - 2015 - n. 77 - Orizzonti - 35
LAMPORECCHIO
D
UNA “VISITA” A DON ELINO BIOLCHI
urante il mese di agosto, una piccola delegazione del nostro mensile Orizzonti,
guidata dal direttore Massimo Mancini,
ha fatto visita al cimitero di Cutigliano, alla
tomba di don Elino Biolchi, il parroco che per
oltre quaranta anni ha guidato la parrocchia di
Santo Stefano. Don Elino, per volontà dei famigliari, è stato sepolto nel piccolo cimitero di Cutigliano, un luogo immerso nella natura e nel verde
della montagna pistoiese. Un posto sicuramente
molto gradito da don Elino.Un ritorno al suo passato e ai luoghi dell’infanzia. Una visita intensa,
emozionante che ha avuto il sapore ricco del ricordo di una figura importante, che per quasi mezzo
secolo, ha avuto un ruolo educativo cruciale nella
nostra comunità di Lamporecchio. Una visita, che
spiritualmente ci ha arricchito tutti e che desidera anche mantenere, attraverso la pubblicazione
dell’iniziativa, vivo tra la gente il suo ricordo.
Nelle prima foto a lato, il nostro direttore Massimo
Mancini e Mara Fadanelli, rendono omaggio
alla tomba di don Elino Biolchi nel cimitero di
Cutigliano. Nella seconda foto un’immagine di
don Elino sorridente, a Lamporecchio.
RITORNANO I “COMUNISTI”!!
F
di Romano Frullini
accio riferimento al numero di febbraio 2015 di Orizzonti, dove
con un articolo comunicavo ai lettori di questo giornale che era
nata un’Associazione per la ricostruzione del Partito Comunista. Dopo nove mesi torno a comunicarvi quanto segue: il giorno 9
ottobre ci siamo riuniti come rappresentanti politici dei tre partiti che
rappresentano la sinistra di Lamporecchio, cioè il partito della Rifondazione Comunista,
Partito dei Verdi e Partito Comunista d’Italia. Fra l’altro abbiamo deciso di impegnarci
maggiormente nella ricerca di ulteriori adesioni (sono già un buon numero, anche in tutta
Italia) che comunque ancora ci giungono, insieme alla richiesta di autonominarsi provvisoriamente come coordinatori. A breve sarà convocata un’assemblea di tutti gli aderenti,
nella quale sarà nominato un coordinamento effettivo, in attesa del Congresso costitutivo
a livello nazionale del nuovo Partito Comunista che dovrebbe avvenire entro la fine di
gennaio prossimo.
Il coordinamento provvisorio è costituito dai compagni Maurizio Sostegni,
Giuseppe Cipollini, Barbara Landini, Marco Lotti, Claudio Parenti e Romano Frullini.
Per chi avesse intenzione di aderire, può rivolgersi alle sei persone sopracitate.
36 - Orizzonti - n. 77 - Ottobre - 2015
LARCIANO
L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE informa:
LA CULTURA A PORTATA DI MANO
Da lunedì 11 ottobre è in vigore il nuovo orario autunnale
della biblioteca comunale di Larciano.
Medaglia d’Oro
al Merito Civile
Questo orario ci permette finalmente di avere la biblioteca fruibile nelle
ore pomeridiane per i ragazzi delle scuole che potranno così recarcisi a
studiare, ma non solo!
In accordo con il Comune di Lamporecchio, le aperture delle due biblioteche sono organizzate in modo da rendere disponibili i locali
e i servizi praticamente ogni giorno, sia in orario antimeridiano che
pomeridiano, per i più piccoli, per il prestito dei libri, per lo studio.
L’invito è quello a usufruire il più possibile dei servizi offerti, in modo da
sfruttare sempre più le attività culturali in un’ottica di potenziamento
sempre maggiore del servizio.
BIBLIOTECA COMUNALE DI LARCIANO:
LUN - MER - VEN => DALLE ORE 15,00 ALLE ORE 18,30
MAR - GIOV - SAB => DALLE ORE 8,30 ALLE ORE 13,00
UFFICIO PUBBLICA ISTRUZIONE (mensa, trasporto, info scuola):
MAR - GIOV - SAB => DALLE ORE 8,30 ALLE ORE 13,00
N
UN NUOVO CENTRO SANITARIO A LARCIANO
ella seconda parte dell’anno 2016 a Larciano sarà inaugurato il nuovo Centro Socio Sanitario. Una struttura
nuova, che sarà costruita, tenendo conto di tutti criteri di
modernità di ecosistema, sulle rovine delle vecchie scuole elementari e che darà un’importante risposta alle esigenze sanitarie
e sociali della popolazione di Larciano. Una nuova Casa della
Salute, all’interno della quale saranno in funzione diversi servi
sanitari e sociali. Ci sarà anche un consultorio famigliare, la sede
dell’associazione dei medici di Larciano e specialisti. È prevista
anche la realizzazione di due Cappelle del Commiato. Inoltre la
nuova struttura, di proprietà del comune di Larciano, sarà la sede
anche del Soccorso Pubblico di Larciano, della locale sezione
Avis e dell’Auser, tutte associazioni volontarie che si occupano di
sanità e sociale. Un progetto voluto fortemente da Antonio Pappalardo, che nel 2010 riuscì ad avere un contributo economico da
parte della Regione Toscana di 500.000 euro.
ll costo complessivo dell’intervento si aggira su un milione duecentocinquantamila, che viene così coperto. Oltre al contributo
della Regione, ci sono euro 250.000 dati dall’Associazione Soccorso Pubblico e i rimanenti 500.000 sono a carico dell’amministrazione comunale di Larciano. Il percorso dei lavori inizia con
il mese di dicembre, quando si riceveranno dalle ditte le presentazioni di offerte di appalto. Dovranno presentare un progetto dei
lavori, che tenga conto dell’elaborato preparato in maniera congiunta dall’ufficio tecnico ed urbanistico del Comune
di Larciano. Una volta aggiudicato l’appalto, la ditta avrà il tempo massimo di sei mesi per finire i lavori. Nel costo
complessivo dell’intervento sono previste anche le coperture economiche per sistemare l’area esterna alla struttura e
la viabilità circostante. Una nuova struttura, che sarà dedicata ed intitolate alla memoria di due medici di Larciano,
recentemente scomparsi, che sono, Antonio Pieraccini e Pierluigi Salvi.
Ottobre - 2015 - n. 77 - Orizzonti - 37
LARCIANO
N
PLAY FOR JOY
“Una manifestazione che cresce”
ei giorni 18, 19 e 20 Settembre si è svolta la sesta
edizione di Play for Joy,
un’edizione che ha visto protagonisti personaggi di spessore come
Marisa Grasso, vedova del poliziotto Filippo Raciti, Mario Boni
ex cestista che ha fatto la storia del
basket valdinievolino e nazionale,
insieme ad altri protagonisti dello
sport locale, oltre ad una decina
di associazioni sportive, basket,
pallavolo, atletica, danza, calcio,
tennis…
L’edizione 2015 si è aperta con un
momento particolarmente toccante
ed emozionante: l’incontro a scuola (nelle foto 1-2-3), tra i ragazzi
delle classi seconda e terza media
e la signora Raciti e Mario Boni,
moderato dal giornalista Andrea
Spadoni direttore del Giullare
magazine.
La signora Raciti ha portato ai ragazzi una testimonianza di grande
intensità, sui fatti avvenuti durante il derby del Catania, la morte di
suo marito, e sui giorni, mesi e anni
successivi. «Quando ho deciso di
sposare un poliziotto, ho messo in
conto che durante le sue attività
di lotta alla mafia sarebbe potuto
accadere qualcosa di irreparabile,
ma mai, ho pensato che invece potesse non tornare a casa per una
partita di pallone», esordisce così
la signora Raciti (N.d.R. nella foto
4 mentre riceve un premio dall’assessore alle politiche giovanili
del comune di Larciano, Fabrizio
Falasca, sotto gli occhi dell’on.
Caterina Bini). Ha spiegato la volontà sua e dei suoi figli di farsi
portavoce di valori positivi e del
significato del fare violenza. Vio-
38 - Orizzonti - n. 77 - Ottobre - 2015
1
2
3
4
lenza diretta sulla persona uccisa,
la violenza indiretta sui figli e la
violenza che elimina tutte le azioni positive che un uomo può fare
durante la vita. L’ispettore Raciti
era un uomo che aveva dedicato la
sua vita alla lotta alla mafia, a veicolare valori positivi e sani ed era
un donatore. «La violenza fa male
a chi la riceve, ma anche a chi la
fa», ha detto la signora Raciti e ha
fatto un sentito appello ai ragazzi:
«Aiutatemi nel cambiare le cose
per una società più giusta». Una
testimonianza piena di dolore ma
non di odio e rancore, un esempio
di donna coraggio.
L’incontro è continuato con l’intervento di Mario Boni, prima
atleta professionista, poi commentatore sportivo, che ha raccontato
come ha iniziato la sua attività
agonistica: «E pensare che volevo giocare a calcio», ha risposto
alle domande dei ragazzi. Nella
sua lunga esperienza è stato sconvolgente aver avuto bisogno della
protezione delle forze dell’ordine
per entrare in campo in sicurezza
e ancora peggiore era «Vedere che
le persone più agguerrite sugli
spalti erano proprio genitori con
accanto i propri figli piccoli». Lo
sport deve, invece, coniugarsi con
l’educazione e lo stare bene insieme, anche quando diventa professionismo, per poter dare il meglio
di sé in gara e poter sfruttare al
meglio ogni possibilità di miglioramento e crescita.
I ragazzi hanno prestato tanta attenzione alle parole dei due ospiti
e hanno rivolto loro moltissime
domande, stimolati anche dagli
interventi di tutti gli altri presen-
LARCIANO
ti, Samuele Rastelli, Brunero
Bianconi, il maresciallo della locale stazione dei carabinieri Salvatore La Mattina, degli onorevoli Caterina Bini ed Edoardo
Fanucci, del vice sindaco Lisa
Amidei e dell’assessore alle politiche giovanili Fabrizio Falasca
e del professor Carlo Marchetti,
referente per la scuola.
Il sabato pomeriggio e domenica
invece, i ragazzi hanno dato sfogo
a tutta la loro energia e, in diverse centinaia, si stimano circa 800
presenze, hanno partecipato nei
giardini di fianco alla scuola, alla
fase del puro e sano divertimento.
Provando una varietà di discipline sportive in piena libertà (nelle
foto 5/6/9), senza quell’agonismo
esasperato ma solo e soltanto in un
luogo dove il socializzare e la voglia di stare insieme la facevano da
padrone.
Una manifestazione cresciuta nei
numeri e nei contenuti, grazie
all’impegno di molti soggetti.
Fabrizio Falasca assessore alle
politiche giovanili (nella foto 7):
«Sei anni fa, a un tavolo insieme
ad Antonio Pappalardo e alla Coop
Selva, nacque Play for Joy. Partì un
po’ in sordina, ma chi ci ha creduto
fin dall’inizio sapeva che ci sarebbero stati piano piano i risultati e
così è stato. L’amore per i giovani,
il pensiero di crescerli in un contesto educativo consono e facendoli divertire ci appassionò al punto
che oggi continuiamo a investire in
questa iniziativa.
Domenica sera alla fine della manifestazione, verso il calar del sole
parlando con un ospite siciliano
(N.d.R. Andrea Denaro), nel mezzo del prato invaso da centinaia di
ragazzi, a un certo punto guardammo il campetto del calcio e ci colpì
5
6
7
un’immagine bellissima, che
racchiude il senso vero di Play
for Joy, una ventina di bambini vestiti uno diverso dall’altro
ricorrevano quel pallone senza
sapere neanche chi avessero
accanto, non erano compagni
di squadra ma solo di gioco.
Un’immagine straordinaria per
noi, per i ragazzi molto di più.
Un’esperienza indimenticabile
ed emozionante: nessuno potrà
portarla via ai ragazzi, perché
gli oggetti si possono rubare,
ma le emozioni vissute nessuno le potrà rubare mai. Questo è
Play for Joy!
Una bellissima edizione la 2015,
peccato che sia mancato colui
che sicuramente avrebbe gioito
insieme a noi».
E infine i ringraziamenti: all’Istituto Comprensivo Ferrucci,
alla Cooperativa Selva, alla Polisportiva Montalbano Basket,
all’Unione Montalbano Calcio,
all’ASD Pallavolo Larciano e
ASD Volley Lamporec8 chio, al Karate Ninja
Club, all’ASD Nuoto
Valdinievole, all’Ècole
de Danse, all’ASD Bunny Club Vinci, all’ASD
G.S. Stabbia ciclismo,
all’Atletica Monsummanese e al Tennis Club I
Giardinetti ASD e alla
Coop consumo Larciano
Andrea Natali
della coop. Selva
per il suo contributo.
9
Ottobre - 2015 - n. 77 - Orizzonti - 39
LARCIANO
LARA, LA PIÙ BELLA
C
di Luigi Donati
hi è la più bella del reame?
È Lara Croft Del Interior, un cucciolo femmina di razza Dogo Argentino di 10 mesi.
Lara ha vinto la Speciale al World Dog Show 2015 svoltosi a fiera Milano e organizzato
dall’Ente Nazionale Cinofilia Italiana. Ce l’ha rivelato
con orgoglio, ma senza proclami, il suo proprietario Mario Cheli, titolare della ditta FlorencePet di Larciano
al termine della prima mostra canina Just For Dog da lui
stesso organizzata e svoltasi con grande successo lo scorso settembre a Larciano.
Lara, dicevamo, è risultata la più bella nella Speciale di
razza categoria Puppy nel corso della più attesa mostra
canina a livello internazionale che ha ottenuto un successo straordinario e che, il prossimo anno, si trasferirà a Mosca. Vi hanno preso parte quasi 30.000 iscritti per le 300
differenti razze canine provenienti da 40 Nazioni di tutti
i continenti, dall’Argentina all’Australia, dal Canada alla
Thailandia e poi Cina, Brasile, Giappone, Columbia, India, Indonesia, Stati Uniti, Kazakistan, Filippine, Taiwan.
I 200 giudici internazionali hanno valutato ogni soggetto per decidere qual è il cane più bello al mondo e Lara,
nella sua categoria, è risultata vincitrice. Al World Dog
Show, tornato in Italia dopo 15 anni, ci sono state anche
esibizioni di Dog Dance, Flyball, Disc Dog e di cani da
soccorso che hanno offerto momenti di emozioni uniche
a conferma dell’amore che l’uomo ha per il cane come
compagno di vita per una relazione profonda, gratificante
Mario Cheli e le educatrici cinofile dell’allevamento,
con la vincitrice Lara Croft Del Interior
e di equilibrio per grandi e piccoli.
40 - Orizzonti - n. 77 - Ottobre - 2015
LARCIANO
PIETRO LANDINI ALLO STORICO ZECCHINO D’ORO!!
C
di Mirco Esposito
i sono due modi di dire che potrebbero andar
bene in questa occasione: “Buon sangue non
mente” oppure “L’allievo ha superato il maestro”, ognuno può decidere per quello che preferisce,
ma la sostanza non cambia. Pietro Landini, 10 anni,
cresciuto da genitori musicisti, e soprattutto da mamma
“canterina”, maestra di canto, sarà protagonista della
58esima edizione dello Zecchino d’Oro, in onda su
Rai Uno dal 17 al 21 Novembre!
Il percorso di selezione per Pietro è iniziato il 12 giugno scorso a Campi Bisenzio, per proseguire poi il 14
giugno a Pisa, dove alle selezioni regionali su 10 bambini ne sono stati scelti 4, e tra questi proprio il nostro
piccolo cantante, che ha proseguito la sua corsa alle nazionali di Bologna dove è stato scelto tra 70 bambini.
5000 tutti i ragazzini che hanno provato nell’intento,
Pietro aveva già partecipato altri anni, ma quest’anno è
come se una vocina gli avesse suggerito all’orecchio di
partecipare ancora, perché era l’”anno buono”. E così
è stato!
“Lo spirito dell’Antoniano - dice la mamma Anna
Maria Marroffino - è quello di trovarsi in una grande
famiglia dove i bambini non vivono la competizione,
ma è come un grande gioco. Adesso, chi è arrivato a
partecipare in tv, ha già vinto. Premiato non sarà il
bambino ma la canzone e i suoi autori. Pietro è consapevole di aver partecipato a un bellissimo gioco che lo
porterà in TV”.
Anche dai racconti di Pietro dei giorni passati a Bologna emerge lo spirito di festa, di amicizia e di fratellanza (nelle foto a lato). Questi sono gli ingredienti principali e credo che proprio per questo il nostro cantante
debba essere da esempio per i suoi coetanei, di come i
sogni vadano inseguiti sempre, di come le passioni vadano assecondate, accompagnandole con tanto studio e motivazione. Il
messaggio è il più positivo che ci possa essere e l’orgoglio “larcianese” che è in ognuno di noi credo che non potrà tenerci molto distanti dalla
TV nei pomeriggi novembrini in cui Pietro canterà “Il Contrabbasso”, la sua
canzone.
I prossimi appuntamenti per Pietro saranno dal 13 novembre, quando sarà
impegnato all’Antoniano per le prove con il coro, fino alla prima diretta del
17 novembre; ha invece già registrato la canzone, che ci racconta esser stato il
momento più particolare e curioso: “Il microfono era di quelli a presa laterale, ho cantato la canzone a pezzettini per più di due ore, e sono stato veloce!
Non è facile montare una canzone!” .
Non ci resta che aspettare con trepidazione ed emozione il nostro giovane
concittadino in tv, porta in alto Larciano Pietro!!
Ottobre - 2015 - n. 77 - Orizzonti - 41
LARCIANO
TALENT MOVE AI THUNDERS
“Battezzati” da Dolcenera
D
di Lisa Amidei
omenica 27 Settembre, sul palco allestito
all’esterno della galleria del Centro commerciale
di Montecatini, gli otto finalisti della terza
edizione del contest Talent Move, hanno animato una
giornata interamente dedicata alla musica, regalando
quasi quattro ore di live al giovane pubblico che ha
letteralmente affollato il piazzale adiacente all’ingresso
est della Coop-FI per assistere all’evento. Ognuno con il
proprio stile, le proprie melodie, i propri arrangiamenti e il
proprio sound, ma tutti con l’obiettivo comune di mettersi
in mostra, e di convincere la giuria tecnica di essere il
migliore, per guadagnarsi
l’opportunità di emergere
grazie al primo premio
messo in palio dal Talent
Move, ovvero cinquanta
ore a disposizione di sala
prove, la realizzazione di
un CD di quattro canzoni
e la stampa di oltre cento
copie.
Opportunità che si sono
aggiudicati i giovanissimi
Thunders, (un gruppo del nostro
territorio composto dalla voce
di Viola Pierozzi, dal basso di
Mattia Dugheri, dalle chitarre
di Alessio Barbini e Francesco
Paolini, dalla tastiera di Giulia
Tesi e dalla batteria di Mirko
Diolaiuti), gruppo rock-pop
che i giudici hanno preferito a
Sebastiano D’Agostino, B.K.,
Powerfull engine, Claudia Chiti,
Darmabams, Federica Colosimo
e Fun coover.
Centro commerciale Mario Bucca,
del presidente sezione soci Unicoop
Mario Galligani e del giornalista del Tirreno (partner
dell’evento) Leonardo Soldati. E chi meglio di una
“figlia” dei Talent, (destinazione Sanremo e Music
Farm), come la cantautrice pugliese Dolcenera poteva
fare da madrina all’edizione 2015 del Talent Move di
Montecatini? Dopo la premiazione e il meritato applauso
ai vincitori, l’ospite d’onore della manifestazione è stata
intervistata da Marco Vincent di Radio Blu presentatore
della giornata, ha successivamente eseguito alcuni brani
del nuovo album “Le stelle
non tremano”, e alla fine si
è concessa ai suoi fan per
foto e autografi.
Logo manifestazione Talent Move
I
Thunders
hanno
anche
ricevuto un’elegante targa di
riconoscimento a forma di
chitarra direttamente dalle mani
del sindaco di Massa e Cozzile
Marzia Niccoli, del direttore del
42 - Orizzonti - n. 77 - Ottobre - 2015
Una grande giornata dove
l’energia trasmessa dal
talento delle band si è unita
al calore del pubblico che le
ha accompagnate nelle loro
esibizioni, con la ciliegina
I Thunders con Giulio Terreni e Loris di Leo
LARCIANO
finale di Dolcenera, e una grandissima soddisfazione
per il nostro territorio grazie al trionfo dei nostri
giovanissimi artisti: i Thunders. Ma a rendere
ancor più dolce il successo di questi ragazzi c’è lo
scoprire che dietro ai due brani inediti che hanno
vinto il contest, (“PARTE DI ME” e “LIBERI”),
c’è un altro rappresentante di casa nostra: Giulio
Terreni, autore musicale di origini Fucecchiesi ma
residente a Larciano ormai da oltre undici anni.
Perché la musica è sempre stata fatta da incontri,
da collaborazioni, dalla voglia di condividere le
proprie sensazioni musicali ed artistiche, e spesso,
l’espressione creativa di più persone finisce per
diventare un progetto solo e come un raggio di sole
in una lente infiamma tutto.
Il fortunato incontro fra i Thunders e Giulio Terreni
è avvenuto poco più di un anno fa: il gruppo che
fino ad allora aveva nel proprio repertorio solo cover
per lo più straniere, aveva bisogno di un brano inedito
per partecipare al FIM di Genova (Fiera Internazionale
della Musica) che ogni anno a Maggio diventa il punto
di ritrovo della discografia nazionale e dunque un’ottima
vetrina per farsi conoscere. Contattato grazie a Daniele
Landini e a Giacomo Tesi, l’autore in pochissimi giorni
ha scritto appositamente per loro il primo inedito in
italiano dal titolo “CRESCERE” e ha convinto il maestro
Loris di Leo (uno dei più grandi pianisti italiani, exallievo di Walter Savelli), carissimo amico e compagno
di vari progetti musicali da oltre un ventennio, a curare
l’arrangiamento del brano e a seguire settimanalmente a
Larciano i ragazzi durante le prove.
I Thunders premiati dal Sindaco di Massa e Cozzile
Dolcenera e il presentatore di Radio Blu Marco Vincent
Da quel giorno l’interruttore dei Thunders si è acceso
ed è cominciato tutto, l’emozione, la magia, il viaggio
verso un sogno, che dopo un anno di duro lavoro e di
grandi sacrifici, ha permesso loro di provare questa
bellissima gioia. E la gioia non è solo la loro o quella
dei loro genitori o dei loro amici, ma è quella di tutti noi
che grazie alla passione e alla semplicità di questi ragazzi
possiamo trarre una grande verità: la vita è dura e piena
di spine, ma ogni tanto lungo la strada, sbocciano anche
rose bellissime.
Buon viaggio Thunders … e che la musica sia sempre
nei vostri cuori !!!
Live sul palco del TalentMove
Ottobre - 2015 - n. 77 - Orizzonti - 43
LARCIANO
I «FESTAIOLI» DI LARCIANO (1869-1873)
a cura di Gianluigi Galeotti
Gianluigi Galeotti è da sempre un amico di Orizzonti e della Banda musicale “G. Puccini” di Lamporecchio.
Esperto di archivistica e appassionato gestore di biblioteca, più volte ci ha fornito testimonianze che descrivono la
storia del nostro territorio. In questo numero pubblichiamo un documento relativo alle vicende della compagnia
dei “festaioli” di Larciano Castello e alla festa triennale del SS. Crocifisso. Si parla anche delle Bande musicali di
Monsummano e di Lamporecchio. Ringraziamo Gianluigi per il suo prezioso contributo alla nostra rivista.
M
i è capitato fra le mani, grazie alla disponibilità dell’amico Luigi Angeli, una cartellina color arancio sulla quale si legge in
bella grafia: «Festa di Larciano 1873».
La cartellina riveste 4 bifoli di cm. 31x21 rigati
orizzontalmente. Alla rigatura orizzontale (33 righe) si aggiunse manualmente una rigatura verticale in modo da ricavare un registro di entrate e
uscite. In totale dunque 16 pagine che accolgono i
conti del dare e dell’avere dei «festaioli» di Larciano (Larciano Castello - Parrocchia di S. Silvestro)
per il quadriennio che va dal 1869 (agosto) al 1873
(giugno). Le singole voci sono vergate a penna, con
inchiostro nero da una sola mano dalla buona competenza grafica. Non manca talora qualche cancellatura a penna (pp. 6-7,9,11-12,14,16). (N.d.R. Per
Storica immagine della piazza di Larciano
chiarezza, ricordiamo che in quegli anni Larciano
Castello - da www.prolocolarciano.it
faceva parte del Comune di Lamporecchio. Fu il regio decreto dell’allora Re d’Italia Umberto I, che
decretò la scissione e la costituzione di Larciano come comune autonomo a decorrere dal 1 luglio 1897. Vedi Orizzonti
n. 25, gennaio 2011, pag. 27)
Ma veniamo ai contenuti. Chi erano questi «festaioli»? I nomi di quelli entrati in carica nel giugno del 1869 li troviamo
a p. 1 del manufatto:
Bardelli Amato fu Iacopo; Fedi Giuseppe di Gaspero; Pasquetti Leopoldo di Giuseppe; Giovannelli Pietro di
Silvestro; 5. Monti Pietro del fu <spazio bianco del ms.>, e Fagni Dante; Camarlingo Bongiovanni Gio(van)
Dome(nic)o di Antonio.
Quali erano i loro compiti? È possibile farsene un’idea scorrendo le voci di entrata e uscita del registro. Alcuni di
loro, infatti, si occupavano della «cerca» di «derrate in natura» (grano vecciato, granturco, olio, vino) vendute poi a
compratori terzi. (Le altre voci d’entrata erano costituite soprattutto dalle elemosine, pur non mancando in un caso gli
interessi dei depositi bancari come annotato al 18 maggio 1873: «Riscossi alla Cassa di Risparmio di Pistoia per frutti
L. 65,76»).
I «festaioli» si occupavano poi degli acquisti per le varie feste della Parrocchia talvolta anticipando i relativi importi:
fra tali acquisti e dunque fra le «escite»[sic!] era voce importante la «cera» spesso calcolata “a calo”. Altre voci di
uscita il compenso per gli «officianti» provenienti dalle varie parrocchie dei dintorni (elenchi minuti a p. 4 per le feste
della Pentecoste 1870 nei giorni 5-7 giugno, a p. 7 per le feste della Pentecoste 1871 nei giorni 28-30 maggio, a p. 10
per le feste della Pentecoste del 1872 nei giorni 19-21 maggio, a p. 14 per le feste della Pentecoste 1873 nei giorni 1-3
giugno) e per i predicatori e il loro «rinfresco»: «Dato un fiasco di aleatico, e uno di Vermutte[sic!] per rinfrescare il
Predicatore» il 6 marzo 1870 (p. 1); «Dato un fiasco di Vermutte per rinfrescare il Predicatore» il 26 febbraio 1871 (p.
5); «Dato un fiasco di Aleatico per il Predicatore» e «Dato un fiasco di Vermutte per il Predicatore» rispettivamente il
14 e il 18 febbraio 1872. Altre voci di uscita erano costituite dalla spesa per gli addobbi e da quella per le tipografie in
occasione della stampa (Pistoia) di avvisi sacri e sonetti d’occasione il 18 maggio 1873 (p. 10).
E veniamo al titolo della nostra cartellina: «Festa di Larciano 1873»: in tale occasione (1-3 giugno 1873) furono accomunate la solennità della Pentecoste e la festa triennale del SS. Crocifisso. Le spese furono notevoli: si fecero infatti
i fuochi artificiali (L. 130 al «fuochista» Giovacchino Ulivelli di Vinci), si fecero i «brigidini» («Pagata la giornata ai
due brigidinai - Spesa nella fabbricazione di brigidini»), mentre «Luigi Monti detto Picciotto» comprò a Pistoia il «cacio parmigiano». Ma non basta: ben L. 131,25 se ne andarono per la Banda (p. 13) laddove i cuochi Lassi «che fecero
desinare, il giorno della festa, ai Preti e alla Banda» si contentarono di L. 8.
Sorvolando su altre curiosità che si evincono dal rendiconto (uno dei due sonetti stampati per la festa del 1873 fu dedicato al Principe Rospigliosi) segnalo quanto registrato in data 4 maggio 1871 (p. 6): «Date ai Festaioli L. 12,53 perché
mancanti per pagare La Banda per Lamporecchio = alla detta Banda di Monsummano gli fu dato L. 85, e l’incasso
fu di L. 72,47» (da cui mi pare di capire che la banda di Monsummano venne a suonare anche a Lamporecchio); e in
data 9 giugno 1873: «Per retratto di libbre 8 e oncie due <di> cera in candele portate dalle donne di Lamporecchio
in processione».
Allegati nella pagina successiva
44 - Orizzonti - n. 77 - Ottobre - 2015
LARCIANO
1. <Carta da bollo da cent. 50>
Comunità di Lamporecchio.
Con nota 5 Maggio volgente N. 309 [Dirg?] P. S.
l’illmo Sig. Sotto Prefetto del Circondario di Pistoia
ha permesso che nei giorni 1.2.3 del prossimo mese
di Giugno si effettuino a Larciano la processione
religiosa e le altre feste solite farsi ogni tre anni
in detta località in onoranza del SS. Crocifisso,
di che nella istanza avanzata dal Sig. Giovan Domenico Bongiovanni come Camerlingo della festa
suddetta.
Tale permesso è però subordinato alle seguenti condizioni, che cioè, la processione si faccia senza apparato ed osservate le istruzioni contenute nella Circolare della Prefettura di Firenze de 5 Giugno 1867,
specialmente che non debba protrarsi oltre le ore 24
di sera, e che quanto alla esplosione dei fuochi artificiali o mortaretti non si effettui in vicinanza dei /
luoghi abitati giuste[!] l’art. 90 della Legge di P. Sa.
e 105 del relativo Regolamento. Si rilascia frattanto
dal sottoscritto Sindaco del Comune di Lamporecchio il presente permesso al Sig. Bongiovanni G.Dco.
onde curi l’osservanza delle presenti disposizioni e
procuri che nel compimento della festa l’ordine sia
mantenuto adottando le cautele che reputerà più opportune.
Lamporecchio li, 8 Maggio 1873 Il Sindaco - .<?> Bonfanti;
2. Programma dei fuochi artifiziati che si obbliga fare
Giovacchino Ulivelli di Vinci a Larciano per la sera del
3 giugno 1873, per L. 130
Annotazione
- 1 Rota a Colori variati e finale Brillante
- 1 Capriccio a Girasoli con doppio finale a Gelsumino
- 1 Rota con fiamme imitando la luce elettrica con finale tricolore
- 1 Capriccio a fuga di bombette a Colori e doppio finale a
Gelsumino
- 1 Rota a trasparente con finale Brillante
- 1 Capriccio a Sfascio con Colori e finale tricolori[!]
- 1 Rota per l’immagine del SSmo. Crocifisso a trasparente
- 1 Capriccio con Scappate di razzetti a colori e finale brillante
- 3 Razzi grossissimi a Colori
-3 “
“
a Paracaduti
-2 “
“
a Girasoli
-2 “
“
a Codettoni
- 60 Razzi mezzani a Colori e Scoppio
- 2 Batterie di Castagnole a Crescenza di 15. ciascuna
- 1 Granata grossissima a Colori
-1 “
grossissima a Serpentelli
- 3 “ mezzana a Colori
- 1 Cassa Magica con 200 Scoppi
- 3 Fiamme dell[!] Bengala per l’illuminazione della piazza a
giorno
- 1 Scappata di 100 Razzi a Colori e Scoppio
Il Fuochista / G Ulivelli <maiuscole e minuscole secondo l’originale>
3. Prato Li 3 Giugno 1873
Sono Lit. Centosei Effettive che io Sottoscritto ricevo dal Sig N[!] Bongiovanni per saldo della paratura triennale del SS. Crocifisso fatta nella Chiesa di
Larciano in fede L. 106 Giova[.?] Bad<i?>ani e C.
<cfr. «Pagato all’assettino di Prato» (p. 15)>
4. Monsummano 20 Giugno 1873
Dal Sig. Leopordo[!] Pasquetti ricevo io sottoscritto come
Ispettore della Società filarmonica del Paese, Italiane Lire ottantacinque per la sortita che detto colpo[!] fece a Larciano il
di 3 Giugno esstante[!] E ripeto<?> L. 85
<firma illeggibile>
5. Tipografia Niccolai, in Pistoia, presso la Barriera
Illustrissimo Sig. Giov. Domenico Buongiovanni[!] Dare per l’appresso Stampe - Li 26 Maggio 1873
- Per N° 30 Inviti Sacri grandi per la Festa del SSmo. Crocifisso a Larciano - L. 12.00
- Per la Stampa di 2 Sonetti differenti in N. 400 che 200 dedicati al[!]
S.E. il Principe Rospigliosi e 200 al Sigr. Fedi e fattone 2 in Seta in carta dei classici<?> 1a qualità - L. 20.00
saldato il presente conto / G. Niccolai
6. <Sonetto in occasione della festa del
Crocifisso (manoscritto ed autografo)
di Guglielmo Galeotti>:
- Sonetto Nell’ombra benedetta della Croce
«Quali colombe dal desio chiamate»
D’amor su l’ala fervida e veloce
Il volo, alme gentili, ripiegate.
Da le ferite di Gesù una voce
Scende soave e par chieda pietate:
Misero il vostro cor, duro ed atroce,
Se alto non ne gemete e sospirate
Per noi colpiti dal divino sdegno
Amor, che il trasse dal celeste trono,
Vittima Lo immolò sopra quel legno.
La terra, il cielo monumento sono
Di sue misericordie e del suo regno
Scettro è l’amor, la pace ed il perdono
P(rete) G(uglielmo) Galeotti
7. Farmacia e drogheria De’ Ferri
di Elia Tesi, Piazza del Duomo,
Pistoia. Sig. Giovannelli Pietro Dare
Per quanto appresso - Magg(io) 24
8 dato ceri calati di L. 100
L. 42,36
e 91 candele in compera
L. 160,44
_________
L. 202,86
Saldato Elia Tesi
8. Alla Tipografia e Libreria degli
Eredi Bracali - Pistoia li 25 Giugno
1870 Dare
Per N° 500 Immagini del Ss. Crocifisso che si venera nella Chiesa di
Larciano in carta genov(ese) a macchina grave L. 12,50 - Saldato Per gli Eredi Bracali - <?> Bracali
Larciano - La torre anni ‘10 - Collezione
Paolo Bresci - “Valdinievole in posa”
Ottobre - 2015 - n. 77 - Orizzonti - 45
LARCIANO
12 BAMBINI BIELORUSSI OSPITI A LARCIANO
Un raggio di luce per chi ancora soffre della tragedia di Chernobyl
D
di Franca Capecchi
odici bambini ipovedenti (N.d.R. Nella maggioranza dei casi essere ipovedenti significa aver
bisogno di ingrandire ciò che si osserva per poterlo percepire visivamente ... avvicinarsi è
un modo indiretto per ingrandire l’oggetto osservato. La percezione visiva non è solo quantitativa, ma anche qualitativa: annebbiamento, distorsioni, abbagliamento, capacità di distinguere i
colori, qualità del campo visivo sono alcuni degli altri fattori che caratterizzano la visione. - da www.leonardoausili.
com), provenienti da un istituto di Minsk di Bielorussia, sono stati ricevuti lo scorso mese dal presidente della “Cooperativa vinicola Chianti Montalbano” Euro Giraldi, dal vice-sindaco di Larciano Lisa Amidei e dal proprietario
dell’azienda agricola “Sauto Santo” di Larciano.
Tutti gli ospiti si sono prodigati affinché le visite che i bambini hanno effettuato, risultassero piacevolissime, come
infatti è avvenuto. Accompagnati dalla signora Monica Tartufi della Misericordia di Pracchia, con le volontarie Grazia
Morandi e Livia Valori del “Filo d’argento” di concerto con le giovani interpreti e dalla signora Maria Stefania
Tesi, presidente dell’associazione “Sapere dai sapori” che ha programmato e guidato tutti gli incontri, i bimbi si sono
immersi in una mini vendemmia anticipata, accolti dal presidente Giraldi e dagli altri operatori della cantina.
Senza manifestare difficoltà motorie, si sono prima cimentati nel taglio dei grappoli, marciando compatti fra i filari
della campagna larcianese, per poi immergersi a piedi nudi, assistiti dai volontari, nei tini per la pigiatura dell’uva,
ricalcando le orme dell’antica tradizione contadina, per poi sfilare nell’aia dell’azienda locale produttrice di mele di
qualità “Sauto Santo”.
Anche qui i lavoratori dell’azienda hanno fatto in modo di regalare un’esperienza particolarmente ricca ed entusiasmante, conducendo i 12 bambini ad assaporare e scegliere i frutti migliori. L’evento ha inoltre mobilitato un’accoglienza a tutto campo, non solo a Larciano ma anche negli altri comuni della provincia di Pistoia. Infatti, la bella
comitiva ha potuto trascorrere un periodo rigenerante per la loro salute nella famosa struttura “DynamoCamp” nella
montagna pistoiese. La partecipazione e lo spirito che hanno animato gli ospiti nell’accogliere i bambini, dolcissimi
ed educatissimi, è stata ricompensata non solo dalla loro allegria e dal sorriso pronto che ha illuminato per tutta la
giornata i loro bei visini, ma anche da una preziosa pergamena inviata al presidente Euro Giraldi in ringraziamento
per l’accoglienza ricevuta.
La pergamena dove si sottolinea
la fratellanza tra i due popoli
46 - Orizzonti - n. 77 - Ottobre - 2015
I bambini nell’azienda agricola Sauto Santo
LARCIANO
TANTISSIMI AUGURI
don Gian Luca Palermo!!!!
di Raffaello Fagni
“Questa foto (N.d.R. riferito alla foto
“marinaresca” a lato), rappresenta bene
quello che vivrò tra pochi giorni! Sto per
sbarcare la soglia dei 30! Si, dei 30 anni
che tra pochi giorni mi daranno il benvenuto e guardo ormai alle spalle quelli
che si presentavano con il 2 davanti! (Mi
avvicino sempre più anche ai 33, gli anni
del Principale! Passandoli poi ovviamente....)”.
Scriveva così don Gian Luca, su Facebook, a pochi giorni dal suo trentesimo
compleanno, accompagnando queste parole con una foto scattata su una nave in
viaggio sul mare, a poco dallo sbarcare a
riva, con lo sguardo volto dietro le spalle come a guardare il cammino trascorso.
Sabato 29 Agosto il nostro giovane parroco, don Gian Luca Palermo, il Priore di
Castelmartini nonché prof di Religione
all’Istituto Comprensivo “Francesco
Ferrucci” di Larciano, ha festeggiato il suo trentesimo anno di età! Una
tappa certamente importante e piena
di significato, un’età in cui non si è
certamente “vecchi” ma neppure più
ragazzini o giovanotti. È un’età adulta
dove guardandosi indietro si capisce
di aver fatto un bel pezzetto di strada, ci si può già stupire della bellezza e della stranezza della vita e delle
mille sorprese che questa ci riserva.
Guardando avanti si comprende però
che il cammino è ancora più lungo!
Don Gian Luca non ha mancato certamente di rendere grazie al Signore
per il dono prezioso della vita, “Il primo dono del Creatore alla creatura”
(Giovanni Paolo II), lo ha fatto durante la S. Messa prefestiva dove ha
chiesto a Dio che questo dono combaci sempre con la sua volontà “... e
possa produrre frutti che parlino di
Lui”. Una preghiera spontanea con-
divisa con la sua comunità. La sua festa è
stata il giorno seguente
al compleanno, un’idea questa, voluta dai
suoi parrocchiani anche per dimostrargli
l’affetto che provano per il proprio pastore. Affetto ampiamente ricambiato dal
“don” anche su Facebook dal quale ha
messo “in primis la sua amata famiglia
parrocchiale” tra i suoi ringraziamenti.
Questo il suo post: “Grazie di cuore a tutti coloro che han condiviso con me questa
tappa importante della mia vita!! La mia
amata famiglia parrocchiale in primis e
poi in 10000 modi diversi i tanti amici,
conoscenti, colleghi, alunni, confratelli,
coetanei, fiumi di persone: GRAZIE DAVVERO!!!”
Durante la festa ha tenuto ironicamente
una scritta attaccata addosso: “30 anni di
attività” (Nella foto sotto).
Bella poi la lettera che gli ha dedicato la parrocchia, esprimendo
gratitudine per quello che ha fatto,
sta facendo e farà ma sopratutto per
quello che è in mezzo al suo popolo in qualità di padre. Difficile da
pensare vista la giovane età, si diceva nella lettera, ma lo è davvero a
nome di Cristo e della Chiesa.
A chi gli ha chiesto quale sia l’episodio indimenticabile da lui vissuto,
ha risposto: “L’incontro con Gesù.
È stata la mia scoperta dell’America”. Poi ancora un consiglio: “Vivere giorno per giorno con i piedi
per terra e lo sguardo rivolto verso
il cielo”.
Oltre ai parrocchiani e i tanti amici,
anche noi della Redazione di Orizzonti, facciamo (anche se in ritardo)
tanti auguri a don Gian Luca per
un buon proseguimento di vita e di
missione a Castelmartini. Ottobre - 2015 - n. 77 - Orizzonti - 47
LARCIANO
QUEL MONDO CONTADINO DI UNA
VOLTA E… GLI SPAVENTAPASSERI
S
di Mariangela Ferrari
e lo sapessero gli spaventapasseri
di essere elevati al ruolo di festival
non ci crederebbero…eppure… è
così!
A Larciano il 28 giugno scorso si è svolta la seconda edizione del festival dello spaventapasseri. Chi ha inventato lo
spaventapasseri? Chi non poteva perdere il raccolto e, in qualche modo, doveva
proteggerlo dai predatori.
C’era poco da sbizzarrire la fantasia, bastava un bastone, della paglia, un cappellaccio e qualche vestito consumato per
creare qualcosa che, nel bel mezzo del
campo seminato, allontanasse gli uccelli
granivori… appunto proprio lo spaventapasseri. Domenica 28 giugno i partecipanti al Festival, di fantasia ne hanno
messa tanta: dal più semplice e classico spaventapasseri a quello punk-rock;
dal raffinato col vestito bono, giacca e
cravatta, allo spaventapasseri
al femminile molto curato da
sembrare una bambola di altri
tempi; dallo spaventapasseri
molto osé “tirabaci ammazza selfie” a quello dai capelli
rossi e gli occhi verdi molto
Noemi. Il più votato … me lo
son perso, l’ho chiesto e condivido… una coppia ben studiata nei particolari: giovani
alla moda un po’ punk-rock
in punta di piedi con le scarpe al collo par che danzino.
A me era rimasto impresso, in
modo particolare, lo spaventapasseri vacanziero che con “han da magnà ogni ‘osa”
ha lasciato il sole dei campi per prendersi la tintarella al
mare! Alla fine una parola la spenderei anche per gli spaventapasseri bambini, che della scuola dell’infanzia hanno fatto il loro posto ideale. Non me ne voglia chi non
è stato ricordato in particolare, ma sappia che il gioco
48 - Orizzonti - n. 77 - Ottobre - 2015
è stato straordinariamente interpretato da
tutti.
Ma come mai il Festival degli spaventapasseri? E perché proprio a Larciano?
Siamo in una realtà contadina e l’ideatrice vi racconta l’idea:
«Mi presento sono Teresa detta la Fioraia; ma in questo caso, non voglio parlar di fiori. Questa è tutta un’altra storia.
Nei miei ricordi di bambina, nata in un
paese del sud, c’è quello di come tutti
vivevano in campagna con nonni, zii,
cugini e parenti vari. Di tutta questa
banda facevan parte anche mucche, maiali, capre, pecore e galline etc, etc… il
ricordo più bello per me è l’estate con
l’odore del fieno, grano, granturco e
frutti. Ma arriviamo al dunque: il momento più divertente era costruire gli
spaventapasseri.
Mia nonna Teresa (detta Trisina) ci procurava tutto il
materiale cioè vestiti vecchi,
fieno, paglia, tutto quello
che le capitava sott’occhio
e di lì partiva il laboratorio
della fantasia. Chi pensava
al cappello, chi al naso, chi
ai capelli… al giorno d’oggi
verrebbe chiamato laboratorio creativo. Da tutto questo
mi è venuta l’idea del festival degli spaventapasseri
coinvolgendo tutti coloro
che potevano avere dei ricordi come me per far conoscere ai più giovani il vissuto della mia epoca.
Tutto questo è stato possibile realizzarlo grazie al CCN,
alla Confcommercio e a tutti i commercianti della piazza
che hanno sostenuto l’idea; altrimenti senza di loro sarei
stata come diceva mia suocera “una noce in un sacco
che non avrei fatto rumore”».
LARCIANO
AL CASTELLO DI LARCIANO SI FESTEGGIANO
I 750 ANNI DI DANTE ALIGHIERI
Il giovane Marco Vorcelli legge il sommo poeta e la piazza
del paese si anima in memoria del genio fiorentino
di Bernard Dika
vendo ormai, più di 4000 anni di stoLa serata poi è stata allie1 tata da alcune rappresenria alle spalle, le ricorrenze ogni anno
sono molte, ma quest’anno ne ricorre
tazioni teatrali e scenografiche della “Diviuna molto importante, il 750° anniversario
na Commedia” grazie alla partecipazione di
dalla nascita di Dante Alighieri, cifra tonda
attori di compagnie teatrali locali che hanno
che non poteva non essere festeggiata e che
messo in scena alcuni passi emblematici della
ha spinto tutta l’Italia, ma anche gran parte del
Commedia: lo smarrimento di Dante nella selresto del mondo, a omaggiare il Sommo Poeta
va oscura, l’ingresso nell’Inferno, il dramma
che ci ha fatto dono del più grande capolavoro
di Paolo e Francesca e la comparsa di Beatridella nostra letteratura.
ce (la donna amata da Dante). Hanno recitato
Mario Favilla (ideatore e Gran Narratore),
Anche il piccolo borgo di Larciano CastelMarco Masini nei panni di Dante Alighieri,
lo ha voluto festeggiare questo importante
Michele Vanghetti (Virgilio), Michele Cianniversario. Il 12 settembre, nella rocca merami (Caronte), Rachele Dami (Beatrice),
dievale del paese, si è tenuta, organizzata dal
Rebecca Dami (anima dannata), Simona
Circolo Ricreativo “Amici del Castello” con il
Fiaschi (Francesca) e Bernard Dika (Paolo)
patrocinio del Comune di Larciano, una serata
(tutti nella foto 2).
che ha avuto al centro la figura di
Dante e della sua storia.
Una serata meritevole che tramite
alcuni tratti diversi dal solito è riA partire dalle 19, nello splendido
uscita, in maniera semplice e simscenario del cassero della Rocca si
patica, a divulgare l’opera dantesca
è tenuto un approfondimento cule celebrare quel libro di “appena”
turale dal titolo “Dante e il libro
14.000 versi, capace di racchiudere
dell’universo” ideato e realizzato
in sé l’intero universo, vero miracoda Marco Vorcelli (foto 1), giovane
lo della poesia mondiale.
ventenne di Larciano Castello. Studente di filosofia e grande amante
Un particolare ringraziamento a
di Dante, ha regalato all’uditorio un
tutti quelli che hanno reso possibile
approfondimento culturale di notela realizzazione dell’evento, Simo2 ne Monti e Rosanna Pasqualetto
vole pregio, trattando alcune tematiche di fondo del capolavoro della
(che ha dipinto a mano e cucito i due
nostra lingua, la “Divina Commedrappi raffiguranti il famoso Giglio
dia”. La ragione del titolo dell’intervento è Marco stesso a
Fiorentino e stesi sulla facciata della Rocca), la “COOP”
spiegarla: «Nella Commedia è possibile trovare tutto, tutta
di Larciano e “Obbiettivo Capelli”.
la storia dell’uomo, tutta la storia della letteratura, riflesNon può non andare un ringraziamento all’organizzatore di
sioni filosofiche, politiche e spunti di scienza naturale, crotutta la serata, Giulio Terreni che in meno di due settimane
naca, invettiva, preghiere e tutte le possibili modulazioni
di tempo è riuscito ad organizzare un evento veramente ben
della lingua. La Commedia è un universo sterminato con
riuscito! Le forze coinvolte sono state in larga parte voludelle leggi ben precise come il nostro universo fisico, è il
tamente larcianesi, con l’obiettivo di promuovere il nostro
libro in cui Dante concentra tutto l’universo culturale».
splendido territorio e le capacità di tante persone presenti a
Dopo questa prima parte, la piazza si è animata con una
Larciano molto spesso non valorizzate.
“Cena Dantesca” organizzata dal circolo ricreativo “Amici
Presenti a tutta la serata molto persone tra cui anche il Vice
del Castello” introdotta da un’intervista di Dante Alighieri
Sindaco di Larciano Lisa Amidei.
sulla sua vita e sulla sua presenza a Larciano Castello.
A
Ottobre - 2015 - n. 77 - Orizzonti - 49
LARCIANO
CECINA DI LARCIANO – 32ª EDIZIONE DELLA
“Festa della schiacciata con l’uva”
S
di Sabrina Bizzarri
impastatoicuramente, se Franri!!) per poi
cesco Ferrucci (1489
essere stesa
–1530), esuberante
nei vassoi,
condottiero fiorentino e
cosparsa di uva nera delle
podestà di Larciano nel
nostre colline e cotta.
1519 (a cui è dedicata la
scuola media di Larciano),
Intanto, sotto la direzione
avesse potuto scegliere la
di Enrico Faina, viene allesua data di nascita, avrebstita la piazza del paese con
be scelto di nascere ai nole bancarelle per la vendita
stri tempi per aver la possidelle suddette ghiottonerie,
bilità di gustare la squisita
vengono sistemati gli struschiacciata con l’uva ed
menti per l’esibizione della
altre prelibatezze (schiac“Filarmonica G. Verdi” di
ciata con prosciutto, ciamCecina che si esibisce ottibelle e sangria), il tutto
mamente con brani classici
Da sinistra: la dott.ssa Elena Chiappini (Meyer),
Serena Magnanensi (conduttrice RAI) con la piccola Aurora
preparato con tanto amore
e moderni ai comandi della
e Vincenzo Maccioni
e dedizione da un numerobrava e simpatica Lisa Rosso gruppo di abitanti del
si. Spazio per l’esibizione
piccolo e grazioso borgo
del bravo solista Lorenzo Ranieri (in arte Ranienzo
(e zone collinari), ubicato a circa 140 metri d’altezza sul
Lorieri), il quale si fa apprezzare con una sua canzone.
versante sud/occidentale del Montalbano.
Vengono preparati anche i trattori per la rappresentazione delle simpatiche scenette interpretate da Roberto
A Cecina, (di solito accade nei piccolissimi centri), l’unioSpinelli, Enrico Faina e altri bravi attori, il tutto recitane fa la forza e così, il 27 settembre scorso, gli organizto in dialetto locale e presentato da Vincenzo Macciozatori Enrico Faina, Vincenzo Maccioni, Marco Dami
ni e una presentatrice d’eccezione: la pistoiese Serena
(Presidente del Circolo di Cecina), Maria Pia Maccioni
Magnanensi, conduttrice e inviata in varie trasmissioni
e tanti altri preziosi collaboratori, hanno messo “in piedi”
Rai, con loro anche la piccola Aurora.
con tanta passione, la 32esima edizione della “Festa della
schiacciata con l’uva”, la quale ormai è molto conosciuDavanti alla chiesa romanica, dedicata a San Nicola, è
ta e frequentata anche dagli abitanti dei paesi vicini. Già
stato allestito anche un mercatino artigianale e una fiera
nei giorni antecedenti alla festa, viene preparata la pasta
di beneficenza Ma la festa non è solo divertimento e svaper le schiacciate da un gruppo di abili impastatrici (e
go. Viene organizzata anche per un nobilissimo scopo
La Filarmonica “Giuseppe Verdi” di Cecina diretta da Lisa Rossi
50 - Orizzonti - n. 77 - Ottobre - 2015
LARCIANO
benefico: infatti, durante la festa è stata
raccolta una cifra (260euro) per farne
dono all’Ospedale Pediatrico Meyer di
Firenze e fare in modo che una piccola
goccia si unisca a tante altre gocce e donare tutti insieme un mare di speranza ai
bambini bisognosi di cure e macchinari
costosi. A tal proposito è intervenuta la
dott.ssa Elena Chiappini, ricercatrice e
componente dell’equipe del reparto Malattie Infettive dell’Ospedale Meyer, la
quale ha spiegato le tante problematiche
e l’importanza del “donare”. Insomma...
un gruppo molto affiatato di persone orgogliose delle
proprie tradizioni.
Il gruppo ogni
anno organizza con tanta
passione
un
evento simpatico, allegro,
con lo scopo di
unire le persone in un’unica
direzione: star
bene insieme e
alleviare le sofferenze di tanti
piccoli. Lorenzo Ranieri
Il gruppo delle impastatrici ... e impastatori!
Roberto Spinelli, Enrico Faina e gli altri attori delle scenette
Ottobre - 2015 - n. 77 - Orizzonti - 51
LARCIANO
I FUNGHI PROTAGONISTI DI UNA MOSTRA E DI
UN CORSO AL CENTRO RDP PADULE DI FUCECCHIO
L
di Michela Del Negro
’Associazione micologica e naturalistica “Agaricwatching” e il Centro R.D.P. Padule di
Fucecchio, in collaborazione con la Sezione SociCoop Valdinievole e con il patrocinio del
Comune di Larciano, organizzano una mostra e un corso di micologia presso il Centro Visite
di Castelmartini.
L’Associazione “Agaricwatching”, che riunisce appassionati di funghi e natura, propone una Amanita muscaria foto
nuova disciplina ecoturistica per apprezzare i funghi e gli habitat in cui crescono in ogni loro
Ines Alessandrini
aspetto, non soltanto alimentare: cercare e fotografare i funghi per entrare in contatto diretto
con gli ambienti naturali più significativi. Agaricwatching organizza percorsi didattici e manifestazioni micologiche come quelle di Cutigliano, Abetone e Pian degli Ontani.
I fondatori Daniele e Massimo Antonini, che si occupano da oltre un ventennio di micologia, sono docenti in corsi professionali e universitari ed autori di numerose pubblicazioni
scientifiche; residenti a Larciano, sono profondi conoscitori del territorio della Valdinievole
e in particolare del Montalbano e degli ambienti vicini.
DOMENICA 1 NOVEMBRE: 3° MOSTRA MICOLOGICA
“FUNGHI DEL MONTALBANO”
Ingresso libero
Esposizione di funghi dal vivo presso il Centro Visite di Castelmartini (orario: 9-12 e
15-18) a cura dell’Associazione Agaricwatching, con personale a disposizione per l’identificazione delle specie. Nella passata edizione sono state portate in mostra circa 200 specie
differenti; una vera e propria palestra di micologia per approfondire, con l’aiuto di esperti, le
proprie conoscenze sui funghi.
Cantharellus cibarius
CORSO EDA “ALLA SCOPERTA DEI FUNGHI”: DAL 6 AL 22 NOVEMBRE
Il corso, inserito nel catalogo EDA (Educazione degli Adulti della Provincia di Pistoia), è
articolato in 3 incontri in aula, che si terranno nella saletta del Centro Visite di Castelmartini
e 1 visita sul territorio, a cura degli esperti micologi Daniele e Massimo Antonini.
Morchella
rotunda
TEMATICHE:
- Introduzione allo studio dei funghi attraverso l’analisi dei caratteri macroscopici ed
ecologici.
- Come si studiano e si determinano la sistematica e le varie specie.
- Riconoscere le principali specie presenti sul territorio.
- Riconoscere le principali specie commestibili e velenose.
- Rispettare i funghi e i loro ambienti praticando “agaricwatching”.
- Esercitazione con escursione direttamente negli ambienti di crescita.
Macrolepiota procera
CALENDARIO:
Lezioni serali presso la saletta del Centro Visite (ore 21): nei giorni di venerdì 6, 13 e 20 novembre.
Visita sul territorio (tutta la giornata): domenica 22 novembre a San Rossore.
QUOTA DI PARTECIPAZIONE:
€ 70; € 60 per i Soci di Unicoop Firenze, i soci Agaricwatching e i loro familiari.
Per informazioni e iscrizioni è possibile contattare il Centro R.D.P. Padule di Fucecchio: tel. 0573/ 84540;
e-mail: [email protected]
52 - Orizzonti - n. 77 - Ottobre - 2015
SPORT & SALUTE
VOLLEY LAMPORECCHIO ...
È
SEL Spa... sponsor unico
sogna ricordare che la psicomotricità può
ripartita dai primi di settembre
aiutare bambini diversamente abili a
l’attività della pallavolo a Lampomigliorare il processo di socializzazione,
recchio che da 24 anni si è presa
favorendo lo sviluppo delle capacità di
cura di grandi e piccoli atleti provenienti
controllo e autocontrollo del proprio coroltre che dal paese, anche da Vinci, Cerpo con lo scopo di raggiungere un buon
reto e in particolar modo da Larciano!!
livello di autonomia personale, sociale e
Avremo in campo le squadre under 12
relazionale.
e under 16 (che si allenano il lunedì e
I corsi, suddivisi per età, si svolgono due
il giovedì) e under 14 e la 2ª divisione
volte la settimana, il martedì e il vener(il martedì e il venerdì) Parteciperanno
dì,
dalle 16.45 in poi.
ai campionati FIPAV (U12) e UISP tutte
le altre.
A tutti gli iscritti viene regalata la borsa, la maglia, i pantaloncini da allenaIn tutti i gruppi, le ragazze sono piene di
mento e la maglia da gioco. Iscrizione
vitalità ed entusiasmo trasmessi loro dalgratuita a chi si iscrive entro il 30 ottole due sorelle Sara e Silvia Alderighi,
bre. (Se vi sembra poco??!!)
che le preparano e le seguono.
Tra i nuovi iscritti c’è anche Alice PeloIl settore giovanile, che accoglie bambini
ni, collaboratrice di Orizzonti, e il figlio di
e ragazzi dai 5 agli 11 anni, è curato dai
Simona Bruni, cresciuta nel Volley Lampoprof. Sandra Alderotti e Attilio Magnarecchio per poi arrivare in serie A e
ni che grazie alla loro esperienza
addirittura vestire la maglia azzurra
di docenti di scienze motorie,
sotto la guida di Julio Velasco... se è
fanno sì che l’approccio dei
vero che buon sangue non mente...
mini atleti allo sport, avvenga in
modo giusto e adeguato all’età;
Tutti i mini atleti partecipano alle
proprio per i più piccoli è stato
manifestazioni organizzate dalla feapprontato uno specifico corso
derazione, nelle varie palestre della
di Psicomotricità!
provincia.
Sembra una parola difficile ma
Sono coinvolti nell’attività anche i
non bisogna spaventarsi ... anzi!
genitori o chiunque voglia parteciLa Psicomotricità è una discipare, al Corso di Ginnastica dolce ...
plina che consente di sviluppare
ma non troppo!! Anch’esso 2 volte la
l’equilibrio personale e aiuta i
settimana.
bambini a rendere più armo- Info: 329 8025124 oppure 338 1045658 Ultima, ma non per importanza,
nici il corpo, le emozioni e gli
è l’attività che svolgiamo sulle
aspetti cognitivi, attraverso il
scuole primarie di Lamporecmovimento e il gioco. È parchio e Larciano, con Corsi di
ticolarmente utile per tutti i
Avviamento alla Pallavolo, ovbambini, in particolar modo
viamente a costo zero!
per quelli timidi e insicuri,
Ricordiamo che la nostra paleperché migliora la fiducia in
stra è munita di defibrillatore
se stessi e negli altri, oltre
e di personale formato per il
alla capacità di comunicare.
suo utilizzo ed è a disposizione,
È indicata anche per i bimbi
ovviamente, anche degli alunmolto vivaci che fanno fatica
ni e del personale della scuola
a concentrarsi. Per finire biMedia.
Ottobre - 2015 - n. 77 - Orizzonti - 53
SPORT & SALUTE
CRONACA DI UNA “CLASSICA”
Riviviamo il trionfo di Vincenzo Nibali al Giro di Lombardia
P
di Elena Baldi
banchina. Neppure
uoi arrivare da Milano o dalla
il tempo di un saSvizzera, puoi arrivare da luoluto e ‘riborda’ col
ghi opposti ma poi, prima del
“Nibali vincitore”
lago, fai comunque la stessa strada.
da una parte e con le toccate di ziPuoi arrivare portando nel cuore la
bidei (Malucchi) e di metallo vario
rabbia oppure la speranza ma alla
(Baldi) dall’altra. Si parla di trame
fine il lago offre a tutti lo stesso coe futuro, di complotti e tradimenti;
lore.
argomenti interessanti se le orecNon eravamo mai andati a vedere una
chie e il cervello fossero concentrati
classica, volevamo andare a Sanresull’interlocutore piuttosto che sulle
mo ma poi all’ultimo eravamo rimanotizie che radio corsa trasmette dal
sti a casa “alla televisione il ciclismo
Ghisallo.
si vede meglio” ci eravamo detti con
Un saluto ai giornalisti e agli scritspirito consolatorio. Ma questa volta
tori, una foto alle montagne, il prono, questa volta dovevamo venire,
fumo di un fiore e poi giù nella tendovevamo portare il cuore. Il coragsione della gara.
gio non manca proprio a Vincenzo
ma non si sa mai, se poi servisse un
È meglio fare due passi per allentaaiutino, è meglio essere lì che starsere i nervi ed il Malucchi ne approne altrove.
fitta per mandare un messaggino a
Vincenzo “Forza, dai, alez, alez”.
“Nibali favorito” titolavano i giorÈ convinto che arrivi a destinazionali, come a portare sculo. “Nibali
ne e che Nibali lo legga
pedala bene, pedala moldurante la gara e quando
to bene” urlava a squarmi chiede una conferma e
ciagola lo speaker, ideale
un parere, io gli rispondo
premessa per una bruciansempre con un sorrisino e
te sconfitta.
con le solite parole: “Si,
E allora è meglio andarlo
si…”.
a vedere ora il podio, ora
È l’ora di trovare un poche non c’è ancora nessusto per l’arrivo e lo sceno, perché poi potremmo
gliamo a 500 metri priessere già in macchina
ma dell’epilogo. Ci sono
quando il vincitore vi solaccanto due giapponesi,
leverà i suoi fiori.
sono parenti di uno che
Il trillo di un sms ci ricorre nella squadra di
corda che dobbiamo anCunego “e di Nibali, di
dare a salutare un famoso
Antonio Nibali”, aggiungiornalista e subito lo trogiamo noi; ma non semNella foto in alto, Vincenzo Nibali alza al cielo il
viamo ad aspettarci fuori
bra che gli asiatici abbiaprestigiosissimo trofeo ... è suo il Giro di Lombardia 2015,
dall’originale sala stampa,
la sua prima “classica monumento”!!
no capito. Cominciano le
ospitata questa volta sopra
Nella foto sotto Vincenzo sul podio, alla sua destra lo spaimmagini a scorrere su
ad una nave attraccata alla gnolo Moreno Fernandez (2° classificato), alla sua sinistra un maxi schermo e subiil francese Thibaut Pinot (3° classificato)
54 - Orizzonti - n. 77 - Ottobre - 2015
SPORT & SALUTE
to l’Astana sembra comandare. In una stagione nella
quale la squadra ha parlato soltanto sardo, ora sembra
finalmente al servizio del Capitano, del ciclista più
forte del mondo.
Nibali all’attacco in discesa, Nibali a 100 chilometri
orari. Il cuore a 200 battiti al minuto. Sembra fatta per
la vittoria, no sembra certa la sconfitta. Arriva da solo,
no lo stanno riprendendo. Clacson, urla e applausi
- “Ma chi era quello che è passato ?”
- “Ela Nibali, Vincenzo Nibali” rispondono in coro
i Giapponesi. Non sappiamo che fine abbiano fatto i
Giapponesi dopo quella risposta e dopo le grida, gli
abbracci e gli sbatacchiamenti. Sappiamo che noi,
un minuto dopo, avevamo fatto a corsa cinquecento
metri, spintonando cinquecento persone e ci eravamo
messi a ridosso del palco, di quello stesso palco che
avevamo fotografato deserto all’inizio di giornata, nella scaramantica convinzione, ma non nella speranza, di
non ritornarci più.
Era giusto così; era giusto che vincesse il favorito, l’uomo più forte; l’atleta che con il suo intervento aveva
salvato l’Astana dalla retrocessione dal Pro Tour e poi
aveva pagato per quella sfida al sistema con la scandalosa espulsione dalla Vuelta.
Sotto il palco riconosco Raniero, Simone, Leonardo e
le bandiere dei CanNibali. La De Stefano (N.d.R. nota
giornalista RAI) ci abbraccia commossa e per un attimo
il salottino Rai si trasforma in TeleMastromarco.
Arriva Vincenzo, anche lui ci abbraccia, felice come un
Elena Baldi, insieme al figlio Lorenzo Malucchi, mostra con
orgoglio la bottiglia di spumante passatale da Vincenzo
Nibali dopo la vittoria nel Lombardia 2015. Una grande
Classica dopo i trionfi nelle più importanti corse a tappe !
bambino, semplice come un amico. Poi cantiamo insieme l’inno mentre le bandiere sventolano nel cielo di
Como e volano i coriandoli della vittoria.
Spesso Nibali si allena qui, in questi luoghi. Può arrivare da sud oppure da casa sua, ubicata un po’ più a nord.
La strada che scende è sempre la stessa ed il lago da
oggi gli offrirà, per sempre, un mazzo di fiori.
Che dire? Diciamo che ho tradito le aspettative della redazione di “Orizzonti” che mi aveva chiesto di fare un
resoconto della gara ma che non ho potuto fare perché
ho visto poco e ricordo ancora meno. Posso però dirvi
che è stata una grande giornata di sport, nel segno di un
campione unico e che ne porto ancora nel cuore la felicità. Ah, a proposito, a primavera andrò a Sanremo.
Ottobre - 2015 - n. 77 - Orizzonti - 55
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