Anno VIII Ottobre 2015 mensile - Associazione Culturale Orizzonti
Transcript
Anno VIII Ottobre 2015 mensile - Associazione Culturale Orizzonti
Anno VIII Ottobre 2015 mensile - Associazione Culturale Orizzonti Via G. Di Vittorio, 25 - 51035 Lamporecchio (PT) “POSTE ITALIANE S.p.A. Spedizione in abbonamento postale - 70% DCB PISTOIA” 2 - Orizzonti - n. 77 - Ottobre - 2015 PARLIAMO DI... EDITORIALE I n un’atmosfera ricca di emozioni si è svolta la cerimonia ufficiale dell’intitolazione dalla sala del consiglio comunale al sindaco Antonio Pappalardo. Un regalo che l’amministrazione comunale di Larciano ha voluto fare ad Antonio, Il Direttore in occasione del suo compleanno (nella foto a lato). Avrebbe Massimo Mancini festeggiato quarantasette anni di vita. Nell’occasione il neo presidente dell’Unione Ciclistica Larcianese Fabrizio Bicci ha comunicato una bella notizia, lieta per gli sportivi e appassionati di ciclismo. Dopo un anno di sosta, il giorno 6 marzo 2016 si svolgerà a Larciano nuovamente la corsa professionistica di ciclismo e sarà dedicata proprio alla memoria di Antonio Pappalardo. Un altro regalo per Antonio. In questo numero di Orizzonti raccontiamo di tante altre iniziative che in questo mese si sono svolte sul nostro territorio. Sono numerose e interessanti. La dimostrazione della vivacità e della passione che esiste in tante persone. Quando si organizzano eventi, manifestazioni è sempre un aspetto positivo. Significa che c’è interesse, motivazione, spirito costruttivo e tutto spinto da interessi per la collettività. E questo avviene in un momento, dove in genere, la società, intesa come vita dei cittadini, tende a chiudersi, a tutelare i propri piccoli interessi privati. Quindi un motivo in più per essere orgogliosi. IN COPERTINA: Lo sport inteso come forma di aggregazione per i giovani, questo è “Play for Joy”! Un progetto educativo e di ricreatività organizzato dal Comune di Larciano, fin dall’inizio fortemente voluto dall’ex sindaco Antonio Pappalardo e dall’assessore alle politiche giovanili Fabrizio Falasca. Nella foto (Nucci©) i ragazzi nel giardino della scuola “F. Ferrucci” Art. a pag. 38/39 IN QUESTO NUMERO: Parliamo di: • pag. 2 - Blu Estetica - Larciano *** 14 Rosso Lounge Kafé Beer & Pizza - Larciano • pag. 3 - L’Editoriale del Direttore Massimo Mancini *** Sommario • pag. 4 - “Autunno in poesia” - di Valentina Fiorineschi • pag. 5 - La Meridiana Agenzia Immobiliare • pag. 6/7 - “La gatta sul tetto che scotta – Parte 2” di Maddalena Mirandi • pag. 8/9/10/11 - L’Agenda di Orizzonti • pag. 12 - “Un piano perfetto per rivoluzionare la vostra cucina: l’induzione” - di Michela e Luigi Guarneri • pag. 13 - Assicurazioni Marco Bartolozzi: “Incidente stradale con veicolo non assicurato o non identificato, chi paga? come fare?” • pag. 14/15 - Ciak Therapies, rubrica cinematografica a cura di Melania Ferrali - ospita Roberto Aureli per Ecce Bombo Cine Club: «Lo sguardo inquieto cinefilia, storia privata e collettiva, un percorso tra illusioni e disillusioni» *** 25) Centro benessere SSimoa - Larciano • pag. 16/17 - “Il paziente X (…i soliti noti) - di Tommaso Rubino *** 17) “Marzia Gamenoni e Antonella Giraldi hanno raggiunto la meritata pensione!” - R.d.O. • pag. 18 - “Viaggiare che passione”. Rubrica a cura di Stefania Tielli della Da Vi Travel (Vinci) • pag. 19 - “In Parlamento è presente una proposta di legge per limitare gli sprechi alimentari” di Mara Fadanelli • pag. 20/21 - “Un amico ritrovato e un personaggio di spicco ... qualche anno prima” - di Ferruccio Ubaldi • pag. 22 - Agraria Montalbano: “Antiparassitari: si cambia registro!” - a cura di Dario Bechini ------------------------------------------------------------- Lamporecchio: • pag. 23 - Croce Verde Lamporecchio: un servizio per i cittadini • pag. 24/25 - Comune di Lamporecchio: “Turismo: il punto della situazione alla fine della stagione”- a cura dell’ assessore al Turismo Monica Cetraro *** 25) L’Amministrazione comunale informa • pag. 26/27 - «“La Baghera” di Porciano: dal personaggio alla località» - a cura di Michela Cammilli • pag. 28 - “Notizie dalla tu@ biblioteca: Le storie premiate da Nati per Leggere ovvero Leggere prima di leggere, leggere di qualità” - a cura di Serena Marradi (Biblioteca comunale “Don Siro Butelli” di Lamporecchio) • pag. 29 - “L’angolo della solidarietá. Lavoro solidale: da oggi anche i privati possono usufruirne!” - a cura di Mario Favilla *** Ginnastiche Orientali a Lamporecchio - a cura di Toscana Chen • pag. 30/31 - «Un sogno diventato realtà! L’Istituto Comprensivo “F. Berni” alla scoperta di EXPO Milano 2015» - di Alice Peloni • pag. 32 - “Sotto la loggia!” - di Riccardo Vezzosi e Adolfo Ferreri *** “Donazione della Comunale Avis di Lamporecchio” - R.d.O. • pag. 33 - La Perla del Bosco - Lamporecchio “Tutti i giorni porchetta, con ampia scelta di birre tedesche” • pag. 34 - “Associazione Il Rifugio: grande partecipazione alla “Festa del bastardino e non...” - a cura di Luana Ferradini • pag. 35 - Autosalone F.lli Caruso - Lamporecchio *** Intreccio di Fiori - Lamporecchio • pag. 36 - «Una “visita” a don Elino Biolchi» R.d.O. *** «Ritornano i “comunisti”!!» - di Romano Frullini sanitario a Larciano” • pag. 38/39 - «“Play for Joy”. Una manifestazione che cresce” - R.d.O. • pag. 40 -“Lara, la più bella” - di Luigi Donati *** Monti Lepanto, tutto per l’edilizia - Larciano • pag. 41 - “Pietro Landini allo storico Zecchino d’Oro!!” - di Mirco Esposito • pag. 42/43 - «Talent move ai Thunders, “battezzati” da Dolcenera» - di Lisa Amidei • pag. 44/45 - «I “Festaioli” di Larciano (18691873)» - a cura di Gianluigi Galeotti • pag. 46 - “12 bambini bielorussi ospiti a Larciano. Un raggio di luce per chi ancora soffre della tragedia di Chernobyl” - di Franca Capecchi • pag. 47 - “Tantissimi auguri don Gian Luca Palermo!!!!” - di Raffaello Fagni • pag. 48 - “Quel mondo contadino di una volta e… gli spaventapasseri” - di Mariangela Ferrari • pag. 49 - “Al Castello di Larciano si festeggiano i 750 anni di Dante Alighieri. Il giovane Marco Vorcelli legge il sommo poeta e la piazza del paese si anima in memoria del genio fiorentino” - di Bernard Dika • pag. 50/51 - «Cecina di Larciano - 32ª Edizione della “Festa della schiacciata con l’uva» - di Sabrina Bizzarri *** Palestra Natural - Cerreto Guidi (FI) • pag. 52 - “I funghi protagonisti di una mostra e di un corso al Centro RDP Padule di Fucecchio” - di Michela Del Negro --------------------------------------------------Sport & Salute • pag. 53 - “Volley Lamporecchio ... SEL Spa... sponsor unico” - R.d.O. --------------------------------------------------- • pag. 54/55 - «Cronaca di una “Classica”. RiviviaLarciano: mo il trionfo di Vincenzo Nibali al Giro di Lombar• pag. 37 - L’Amministrazione comunale informa: dia» - di Elena Baldi *** “La cultura a portata di mano” - “Un nuovo centro 55) Torrigiani Enzo servizio FIAT (Lamporecchio) Associazione Culturale Orizzonti: Registrazione Tribunale di Pistoia n. 7/2008 del 11/11/2008 Direttore Responsabile: Massimo Mancini - Responsabile pubblicità: Matteo Grasso Fotografie: “Foto Nucci” - Lamporecchio / “Foto Immagini” - Lamporecchio / “Foto Alex” - Larciano Sede: Via G. Di Vittorio, 25 - Lamporecchio (PT) - Tel./Fax 0573/803029 e.mail: [email protected] ** [email protected] acebook: Orizzonti - Associazione culturale Stampa e Grafica: Tipolito2000 srl - Via della Formica, 708/a - San Concordio - LUCCA Tel. 0583/418783-550727 - Anno VIII - Ottobre - 2015 Ottobre - 2015 - n. 77 - Orizzonti - 3 PARLIAMO DI... AUTUNNO IN POESIA C di Valentina Fiorineschi i siamo lasciati l’estate alle spalle e dopo il passaggio dell’aria settembrina ci troviamo immersi nell’atmosfera autunnale. È proprio l’autunno la stagione più malinconica ma che, al tempo stesso, ha una rara poeticità. Gli alberi le foglie e la natura compiono forse la metamorfosi più importate e magica di tutto l’anno e nei silenzi del bosco sentiamo non più il cinguettio degli uccellini, ma lo scricchiolio di foglie secche o gusci di castagne. Mi sovviene alla mente la poesia “Novembre” di Giovanni Pascoli (nella foto a centro pagina), poeta che dell’autunno ha fatto la stagione prediletta, quasi un leitmotiv poetico che suggerisce gli stati d animo e le emozioni del poeta e dell’uomo Pascoli. Una natura percorsa da una vena magica che risponde ad esigenze soggettive ed oggettive insieme: il poeta, attraverso le immagini di una natura colta nei suoi aspetti più elementari, dà risposta ai misteri della vita e fa trovare al poeta una forza salvifica al dolore. Da qui l’esigenza di dare, ad una delle sue raccolte poetiche più famose, un titolo che mettesse a fuoco il tema centrale della sua opera: gli aspetti più umili ed elementari della vita. Dalle Bucoliche di Virgilio, il prestito linguistico di Myricae, ovvero le tamerici, quegli arbusti bassi, attaccati alla terra; quindi una partenza dal basso, la volontà di parlare di ciò che di umile c’è nella vita e nell’universo: l’usignolo, l’ape, il pettirosso, un campo mezzo arato... sono questi i correlativi poetici di cui Pascoli fa uso non per offrire al lettore cose o concetti semplici ma per testimoniare che in ogni cosa “piccola” c’è un sorriso e una lacrima. La poetica del fanciullino si aggancia proprio a questo concetto: dentro di noi, anche nell’età adulta, si conserva un fanciullo, che corrisponde alla sorpresa, all’innocenza, a quella carica poetica che spesso l’esperienza ci fa cancellare ma che il bambino invece ci ricorda che esiste e permane. Il “bubbolio” del temporale, il “sussulto” della terra in poesia sono 4 - Orizzonti - n. 77 - Ottobre - 2015 onomatopee ovvero parole che riproducono i suoni: Pascoli ne fa uso affinché il lettore avverta in maniera più profonda e veritiera la forza, la verità della Natura e i suoi elementi. “Silenzio intorno: solo alle ventate / odi lontano, dai giardini ed orti/di foglie un cader fragile. È l’estate/ fredda, dei morti.” In “Novembre”, poesia appena citata, il poeta fa credere al lettore che sia estate, ovvero la giornata luminosa e mite trasmette l’illusione di essere nella stagione estiva, ma si è in realtà a novembre. In questo mese cade infatti l’estate di San Martino, in cui si possono avere giornate quasi estive; cade però anche la ricorrenza dei morti e appunto, quel “cader fragile” ricorda agli uomini la caducità della vita, il suo venire meno. Ma Pascoli non deve essere letto e interiorizzato come un poeta triste: egli non seppe mai liberarsi della profonda ferita causata dalla morte tragica del padre, ma ha saputo immergerci in paesaggi naturali, ove ogni realtà più intima e umile corrisponde, in maniera oggettiva, alla verità della vita; il segreto è l’essenza dell’esistenza sono davvero “nelle piccole cose” che, purtroppo, a volte passano inosservate, ma che invece ci conferirebbero rasserenamento ed equilibrio. Concludo con l’immagine del nido, ovvero di quella realtà rassicurante e protettiva che Pascoli inseguì tutta la vita: nido come rifugio, come affetti familiari che ci riconciliano col mondo e con gli altri. E allora grazie a questo poeta decadente e fonosimbolista cerchiamo di riappropriarci delle cose che ci fanno stare bene e ci fanno avvertire che la vita nella sua quotidianità, anche con i suoi dolori e i suoi fastidi, possiede una forza intrinseca e una poesia che vale la pena vivere. “Quasi di un fiume che cercasse il mare/ inesistente, in un immenso piano: io ne seguiva il sussurrare /sempre lo stesso, sempre più lontano”. PARLIAMO DI... Ottobre - 2015 - n. 77 - Orizzonti - 5 PARLIAMO DI... LA GATTA SUL TETTO CHE SCOTTA – Parte 2 H di Maddalena Mirandi o deciso nella seconda parte del mio articolo di dare la parola sul tema a Iacopo Melio, che tutti noi abbiamo il piacere di conoscere per l’associazione #vorreiprendereiltreno. Credo che la testimonianza diretta sia molto più coinvolgente di mille parole estrapolate qua e là dalla rete. Ringrazio Iacopo per aver risposto alle mie domande sulla sessualità. Nel nostro piccolo siamo riusciti a infrangere il tabu del “disabile asessuato”. Ecco di seguito l’intervista. aprono ad un tipo diverso di approccio e di conoscenza verso gli altri, più profondo e molto più slegato all’estetica. In questo modo la sessualità non diventa una mera soddisfazione dell’istinto, ma ciò che secondo me dovrebbe sempre essere: una bellissima esperienza che va oltre la fisicità e che, perciò, ci rende tutti ugualmente abili (seppur, talvolta, in modo diverso). Secondo te affettività e sessualità vanno di pari passo o possono coesistere su due piani separati? Qual è il più grande luogo comune sulla sessualità all’inL’affettività e la sessualità non necessariamente possono terno delle varie forme di disabilità? andare di pari passo. Anche questo è un enorme tabù che riIl più grande luogo comune guarda la disabilità: si pensa che che si possa trovare in questo se una donna abile ha un rapporsenso è che i disabili siano to intimo con un disabile, questa completamente asessuati, che sia per forza affetta da “sindronon possano quindi ricevere me della crocerossina” e che, apné dare piacere. Le vere barpunto, provi per forza dell’affetriere, come dico sempre, non to per lui da essere disposta ad sono quelle architettoniche un coinvolgimento fisico. ma quelle sociali e culturali: il Ricordo benissimo un simpatico sesso tutt’oggi è in generale un spot di sensibilizzazione dove enorme tabù nel nostro Paese, un uomo, tornando a casa dalla a maggior ragione in rapporto moglie, scopriva chiuso nell’aralla disabilità. L’idea più fremadio il suo amante, disabile. quente è quella che per un diChi l’ha detto che non si possa sabile, dati i probabili ostacoli finire a letto con un uomo in carquotidiani che deve affrontare, rozzina, o cieco, o sordomuto, il sesso sia uno tra gli ultimi Iacopo Melio, personaggio dell’anno 2014 per della “semplice” attrazione dei suoi pensieri. secondo #gonews.it fisica e/o mentale? Chi ci dice Per quale motivo, secondo te, che avventure di questo tipo non c’è ancora questo tabù? esistano anche nel mondo della disabilità? Questi tabù, a parer mio, sono ancora frequenti nella noAmare è una cosa, desiderare un coinvolgimento fisico è stra cultura soprattutto per la sua caratteristica fortemente un’altra. E, come per tutti, sentimenti e divertimento sono tradizionalista. due sfere che si completano a vicenda ma possono anche Come hai vissuto la tua sessualità? vivere benissimo distinte l’una dall’altra: dipende da cosa Personalmente ho vissuto in età adolescenziale un rappordesideriamo noi. to difficile con la sessualità. È un periodo complicato per Quali sono le problematiche che le persone con disabilità chiunque, in cui s’inizia a scoprire il “sé” e, quindi, s’imhanno nel vivere la propria sessualità? para a gestire certi aspetti del proprio corpo e della propria Il problema principale per un disabile è dover abbattere il vita, in relazione anche agli altri. Aspetti che in quel periomuro della superficialità. C’è uno sforzo preliminare da do non riuscivo ad approfondire, vista la superficialità che fare quando si conosce qualcuno, quello cioè di dover mocaratterizza la giovane età e che può essere sicuramente strare subito ciò che si è, prima che l’altro possa giudicare un ostacolo per qualunque disabile. Successivamente però in base all’aspetto fisico o ai problemi che uno ha. Se la s’impara a prendere consapevolezza del proprio corpo ma persona è in grado di far capire da subito che ciò che può soprattutto del proprio essere, e di conseguenza si acquisioffrire a livello sociale e relazionale, indipendentemente sce maggior sicurezza: le persone crescono, maturano e si dal tipo di rapporto (amicizia, amore o altro), allora l’altro 6 - Orizzonti - n. 77 - Ottobre - 2015 PARLIAMO DI... sarà sicuramente più incline a non tà in generale, in Italia, non solo avere problemi nel rapportarsi, né nei confronti della disabilità, a mettere “paletti” al rapporto doanzi! Bisognerebbe educare alla vuti alla disabilità. diversità, al rispetto, alla nonsuperficialità. Questo ovviamente dipende molto dal tipo di carattere che ciascuInsegnare che le persone hanno no di noi ha. Inevitabilmente un un valore profondo, che prescinragazzo o una ragazza disabile de il corpo. Solo così, solo quancon un carattere molto timido ed do sapremo dare un giudizio agli introverso farà sicuramente magaltri in base al loro essere e non giore fatica, mentre uno estroverapparire, si potranno eliminare so e magari simpatico o brillante, determinate barriere. in grado di attrarre fin da subito E in questo modo potremo goper certi aspetti del suo carattere, derci anche uno dei piaceri della Iacopo Melio e i suo hastag #vorreiprendereilavrà la strada più facile. vita più belli in assoluto: sereni, treno, contro ogni barriera architettonica leggeri, liberi di sentirci liberi. Secondo te la proposta Love Giver può essere una soluzione? ----------Ho visto che sostieni tale proposta e vorrei approfondire E in questo modo potremo goderci anche uno dei piaceil tuo punto di vista. ri della vita più belli in assoluto: sereni, leggeri, liberi di Quando si parla di disabilità si pensa più facilmente ad una sentirci liberi… Grazie di nuovo Iacopo. Per averci fatto persona in carrozzina, o ad un non-vedente o un sordo. In capire con delicatezza ma anche con schiettezza che la sesrealtà dobbiamo considerare quelle disabilità più gravi che sualità fa parte della vita e non è assolutamente qualcosa limitano molto il corpo, o alle disabilità mentali. In questi di sporco da nascondere o da reprimere. Viviamo in una casi l’aspetto della sessualità può diventare addirittura un società che mostra in tv donne seminude come fossero pezproblema. zi di prosciutto (anche in prima serata!) e che, al tempo Ecco perché sostengo il progetto “Love giver”, che prostesso, guarda con sospetto l’amore fra due persone con muove a livello nazionale l’istituzionalizzazione della figuSindrome di Down. Come se l’amore e il sesso avessero ra professionale di “assistente sessuale per disabili”. Non canoni estetici, fisici e mentali. Se siamo più disponibili a si tratta assolutamente, come la dis-informazione tenta di credere all’amore che irrompe fra un cosiddetto normale far credere, di prostituzione, bensì di formazione di persoe un cosiddetto disabile, siamo meno propensi a credere ne qualificate (medici, infermieri, psicologi, OSS, OSA…) all’attrazione fisica fra i due. Perché? E soprattutto… la che possano insegnare ad un disabile, fisico o mentale, a sessualità non è un merito o un’esclusiva ma un aspetto gestire il proprio corpo e quindi a sfogare certe esigenze. importante della vita, un desiderio, un impulso, la tensione Ho avuto testimonianza di madri disperate perché abdella scoperta del proprio corpo e del corpo di un altro dibandonate dallo Stato e incapaci di gestire l’aspetto delverso da te. Su questo siamo tutti “uguali”. la sessualità nei loro figli, disabili mentali, che non riuscivano a controllare i loro istinti. Così come difficoltoso è vivere un aspetto importante come la masturbazione, vuoi per impossibilità fisiche vuoi per la mancanza di privacy. E siccome trovo assolutamente disumano rimediare a certe problematiche in modo chimico e farmacologico (siamo persone, non animali), penso che questa via sia la migliore in assoluto: d’altronde questa figura è riconosciuta ormai in quasi tutto il mondo civilizzato (in Europa manca solo l’Italia all’appello). In questo, un assistente sessuale potrà quindi “educare alla sessualità” e insegnare strategie per raggiungere un proprio equilibrio e vivere il tutto in modo sereno. Credo comunque che si debba educare alla sessuali- Ottobre - 2015 - n. 77 - Orizzonti - 7 PARLIAMO DI... L’AGENDA DI ORIZZONTI L’8° compleanno di Andrea Lavecchia Antonietta e Arturo: 50 anni insieme! Lamporecchio - Il 16 ottobre scorso Andrea Lavecchia ha compiuto 8 anni! Tanti auguri di Buon Compleanno dal babbo Carlo e dalla mamma Barbara, dai nonni Roberto, Manola e Grazia e dalla bisnonna Rosita. Auguri anche dalla nostra Redazione. Lamporecchio - Il 25 settembre scorso Antonietta Acocella e Arturo Bonaccorsi hanno festeggiato 50 anni di matrimonio!! Una bellissima festa insieme alla persone più care, tutti hanno fatto i più sinceri auguri a questa bellissima coppia, in particolare la nipotina Vittoria, con loro ritratta nella foto a lato. Tanti Auguri anche dalla nostra Redazione. 74 volte Auguri! Angela Palazzolo, siciliana di Palermo, attualmente in visita presso la figlia Anna a Larciano, il 12 ottobre scorso ha compiuto 74 anni!! Tanti Auguri dal marito Giuseppe, dai figli, nipoti, generi, nuore, parenti e amici. Tanti Auguri anche da tutta la Redazione di Orizzonti. La prima candelina di Cristiano Butelli Larciano (Castelmartini) - Il 10 ottobre scorso, il piccolo Cristiano Butelli, figlio di Valeria D’Ambrosio e Stefano Butelli, ha compiuto 1 anno! I bisnonni Marisa e Romano Frullini fanno tanti auguri a questo “piccolo birbante”! Tanti Auguri anche dalla nostra Redazione. Il 12 ottobre Gelsomina Venturini ha compiuto 96 anni!! Larciano - “Auguriiiii nonna Gelsomina ... il tempo passa ma tu per noi sei la numero 1!”. Da Michela, Silvia, Monica e dal piccolo Edoardo. Auguri anche dalla nostra Redazione. 8 - Orizzonti - n. 77 - Ottobre - 2015 Il 7° compleanno di Alessandro Desideri Lamporecchio - Il 18 settembre scorso, Alessandro Desideri ha compiuto 7 anni! Tanti Auguri dai genitori Giovanni e Adina, la sorella Valentina, i nonni Renzo e Soccorsa e dalla nostra Redazione. PARLIAMO DI... Il 22° Compleanno di Sara Sorini Lamporecchio - Il giorno 15 settembre scorso, Sara Sorini ha compiuto 22 anni !! Tantissimi auguri da mamma Assuntina, babbo Maurizio, Marianna, Vasilissa, Sabrina, dai parenti e i tantissimi amici. Ti auguriamo una vita di salute, serenità e gioia. Auguri anche da parte della Redazione di Orizzonti. 45 ANNI DI MATRIMONIO! Larciano - Il 10 ottobre scorso Vilma e Loriano hanno festeggiato 45 anni di matrimonio! Auguri da Michela, Silvia, Monica e dal piccolo Edoardo! Auguri dalla Redazione del nostro giornale. 50 anni: Auguri a Francesca Mulè! Palermo - Il 2 ottobre scorso, Francesca Mulè ha compiuto 50 anni! Alla festeggiata tanti Auguri da parte del marito Calogero, del figlio Rosario e la figlia Antonella, il genero Fabio, tutti i nipoti, genitori, fratelli, sorelle, parenti e amici. Tanti Auguri anche dalla nostra Redazione. Gabriele e Cassandra: doppio compleanno! Larciano/Castelmartini Il 12 ottobre scorso, grande festa a casa dei gemelli Gabriele e Cassandra Romagnoli. A questi due splendidi bimbi che hanno compiuto 5 anni, i migliori auguri dal babbo, la mamma, i nonni e da tutta la Redazione di Orizzonti. Nonna Leontina: 107 anni da record! Lamporecchio – L’8 settembre scorso è stato un giorno speciale per Leontina Bonaccorsi. Questo il messaggio arrivato in Redazione: “Tantissimi auguri alla nostra stupenda nonna che il giorno 8 ottobre ha compiuto 107 anni! I tuoi nipoti Simona, Lisa, Marco, Pietro e Rossella ed in particolare dai tuoi tris nipoti Emma e Larciano - “Tanti auguri di buon compleanno Rebe, Niccolò!!!”. piccola, tremenda sorellina!” ... dalla sorella Melania!! Tanti Auguri anche dalla Auguri anche da tutta la Redazione di Orizzonti. nostra Redazione. Il anno comple di a Rebecc !! ! Ferrali Ottobre - 2015 - n. 77 - Orizzonti - 9 PARLIAMO DI... Nozze d’Oro in musica a Larciano Castello! Buon Anniversario Guido e Verena! Monsummano Tantissimi auguriiii... per il vostro 45° anniversario dai vostri amici Vilma e Loriano! Auguri anche dalla Redazione del nostro giornale. 8 candeline per Camilla Alderotti Larciano - Il giorno 22 ottobre scorso, Camilla Alderotti ha compiuto 8 anni. Le fanno una bella dedica i genitori e i parenti: “Tanti auguroni di cuore alla nostra ballerina da parte di mamma Daniela, babbo Marco, zia Morena, zio Marino e Nana (Elena)”. A Camilla tanti auguri anche da parte di tutta la Redazione di Orizzonti. AUGURI SILVANA! Il 19 ottobre compio (ahimè) 86 anni! Con l’occasione vorrei ringraziare parenti, amici, ex alunni che ogni estate mi accolgono con tanto affetto, stima e simpatia. Il ricordo di questi piacevoli momenti mi tiene compagnia nel grigiore invernale. Un particolare ringraziamento a “Orizzonti”, che, ogni mese, mi permette di condividere le “news” di Lamporecchio, mio indimenticabile paese natio. A tutti gli auguri di andare avanti insieme e per tanti anni ancora. Silvana Nelli. La Redazione di Orizzonti ringrazia l’amica Silvana per le belle parole espresse e le porge i migliori Auguri di Buon Compleanno. 10 - Orizzonti - n. 77 - Ottobre - 2015 Larciano Castello - È stata una bellissima festa quella di sabato 26 settembre scorso. Il Maestro emerito della Banda musicale di Lamporecchio Gino Franceschi, ha festeggiato le Nozze d’Oro insieme alla moglie Maria Grazia Mazzantini. Nella locale Chiesa di San Silvestro, don Agostino Cecchin ha consegnato a Gino e Maria Grazia una pergamena firmata da Papa Francesco, al termine di una cerimonia particolarmente toccante. Ai festeggiamenti erano presenti i figli Rossella e Luciano, il genero Giovanni, la nuora Katia e la nipotina Greta ... oltre a tanti amici. La Banda “G. Puccini” di Lamporecchio, desidera inviare i più sinceri auguri a Gino e Mariagrazia per i loro splendidi 50 anni di matrimonio, due persone speciali, che rappresentano un vero e proprio esempio da seguire! Auguri e congratulazioni a questa bellissima coppia, anche da tutta la Redazione di Orizzonti. PARLIAMO DI... È nata Lucia Donnini! Lamporecchio - Il 7 ottobre scorso, alle 10,09 è nata Lucia Donnini, figlia di Francesca Gheri e Alessio Donnini, insegnanti, musicisti e direttore (Alessio) della Banda “G. Puccini” di Lamporecchio. Tutto il Consiglio e i componenti della Banda, danno il benvenuto alla piccola Lucia e porgono i migliori Auguri ai genitori e ai nonni. Anche la Redazione di Orizzonti si unisce porgendo sinceri auguri e felicitazioni. AUGURI VIOLA! Larciano - Tanti auguri Viola per i tuoi 12 anni, stai crescendo a vista d’occhio, forse anche troppo in fretta per noi babbo e mamma, sei esuberante, piccosa talvolta, il tuo sorriso solare ci riempie la vita… è il più bel regalo per noi. Un bacio, Mamma, Babbo e Silvia. Tanti auguri anche da parte di tutta la Redazione di Orizzonti. Grande festa al Bar La Perla del Bosco!! Lamporecchio Il 18 novembre Alberico Rossi compie 45 anni! Un augurio speciale ad un babbo speciale dai figli Serena, Andrea ed Emma!!! Tanti auguri anche da parte di tutta la Redazione di Orizzonti. È nato Edoardo Bruno!! Lamporecchio - 13 ottobre 2015 - Un piccolo fagottino scuro è entrato in casa Demaggio-Bruno ... tanta gioia di Carolina che ha promesso sarà una perfetta sorellina ... tanta gioia nel nostro cuore, un abbraccio forte con tanto amore! Tanti auguri a mamma Sara e a papà Luca, dai nonni Antonio, Pino, Nadia, Anna, dalle zie e dagli zii Fabio, Samuela, Benedetta, Francesca, Sandro, Giovanni, Andrea, Antonella, Nicholas, Camilla e dai cuginini Tommaso, Bianca e Ginevra. Tanti Auguri anche da parte di tutta la Redazione di Orizzonti. ERRATA CORRIGE! N el numero scorso della nostra rivista (n. 76 settembre 2015), relativamente all’articolo pubblicato a pag. 51 (“È iniziata con una vittoria la stagione dell’ ASD Lampo 1919”), nella didascalia relativa alla foto a lato, è stato erronemente indicato il nome di Martina Trivigno al posto di quello di sua sorella Ylenia. Ci scusiamo per l’errore e riportiamo qui di seguito la didascalia corretta ... Da sinistra: Teresa Mattugi, Isabella Antonini, il Presidente della Lampo Marco Giannoni, Benedetta Antonini, la vicepresidente della Lampo Ylenia Trivigno e il piccolo Francesco, cugino di Benedetta e Isabella Antonini. Ottobre - 2015 - n. 77 - Orizzonti - 11 PARLIAMO DI... UN PIANO PERFETTO PER RIVOLUZIONARE LA VOSTRA CUCINA: L’INDUZIONE L di Michela e Luigi Guarneri a cottura a induzione è il nuovo metodo di cottura che sfrutta diversi principi fisici, rispetto a quelli usati tradizionalmente, nel campo della preparazione dei cibi. Sotto la superficie in vetroceramica sono alloggiate delle bobine che, con il passaggio di corrente elettrica al loro interno, creano un campo elettromagnetico nella zona soprastante, dove viene appoggiata la pentola. All’interno di fondi delle pentole è presente il ferro, che è l’unico materiale che viene scaldato, grazie ad un principio fisico chiamato “risonanza”: il campo non interagisce con nient’altro, solo col ferro. Questo significa che l’unica cosa che viene scaldata è il fondo della pentola, mentre la vetroceramica e il resto del piano cottura restano freddi! Perchè l’induzione è migliore del gas - È impossibile scottarsi: come abbiamo appena detto, il campo elettromagnetico interagisce solo con il ferro, l’induzione crea calore esclusivamente nelle pentole e non sulla superficie del piano cottura -Basta un colpo di spugna per pulire il piano: eventuali schizzi e fuoriuscite di cibo finiscono su una superficie fredda e s’incrosteranno con maggiore difficoltà. Inoltre la vetroceramica è perfettamente liscia e senza la presenza dei bruciatori tanto odiosi da pulire, finalmente la pulizia del piano cottura non sarà più una seccatura! -Grande velocità: il calore è tutto concentrato nella pentola e questo consente un risparmio notevole di tempo. Ad esempio: per portare ad ebollizione 2 litri di acqua il piano a induzione impiega circa 4 minuti, contro i normali 12 di un piano a gas. -Cottura omogenea: con un normale piano a gas tutto il calore si concentra nei centimetri immediatamente sopra alla fiamma, ad esempio per cucinare un tipico soffritto, la cipolla comincia a dorare (e qualche volta ahimè ad annerire!) in alcune parti e tende a restare cruda ai bordi della padella. Con l’induzione invece, essendo il ferro il materiale che rilascia il calore, avremo la stessa temperatura in ogni punto della padella in quanto il ferro è distribuito in maniera omogenea all’interno del fondo. -Minimi consumi: a parità di energia consumata, il piano ad induzione riesce a restituire maggiore potenza in pentola consentendo un consumo sensibilmente inferiore. Proviamo a smentire i più svariati “Mi hanno detto che....” “Mi hanno detto che il contatore da 3kW non basta” Per preparare un pasto completo, con 4 zone di cottura accese insieme, il piano a induzione impegna 2,4 kW dei 3,3kW del contatore standard. Il resto della potenza è sufficiente per mantenere accese le apparecchiature più normali: frigorifero, televisore, computer. Ecc. Inoltre molti piani a induzione hanno un limitatore che, una volta impostato, mantiene il consumo sotto una soglia massima di assorbimento di energia che NOI avremo stabilito. “Mi hanno detto che il piano a induzione crea un campo magnetico pericoloso per la salute” L’essere umano è esposto a molti campi magnetici: tutte le reti elettriche, le apparecchiature elettriche e persino il pianeta Terra. Il campo magnetico naturale del nostro pianeta è mediamente 100 volte maggiore di quello generato dai piani a induzione: sicurezza totale! “Mi hanno detto che servono pentole speciali....” Dato che l’induzione è il sistema di cottura in assoluto più venduto in Europa, da anni i produttori europei creano pentole adatte ai piani cottura a induzione. Probabilmente molte di queste pentole si trovano già nelle case degli italiani. Il controllo da fare è semplice: basta una normalissima calamita, se aderisce è adatta! 12 - Orizzonti - n. 77 - Ottobre - 2015 PARLIAMO DI... INCIDENTE STRADALE CON VEICOLO NON ASSICURATO O NON IDENTIFICATO C Chi paga? Come fare? ari lettori di Orizzonti, per questo mese ecco alcune importanti informazioni in merito alle domande poste. La legge stabilisce che ogni automezzo circolante debba essere obbligatoriamente assicurato affinché, in caso di incidente, il danneggiato sia messo nelle condizioni di ottenere il giusto risarcimento. Proprio per garantire ciò è stato istituito un fondo, il Fondo di garanzia per le vittime della strada (detenuto dalla CONSAP), che ha il compito di intervenire tutte le volte che in un incidente stradale viene coinvolto un mezzo non assicurato oppure un mezzo che non viene identificato. Il fondo agisce per mezzo di Compagnie assicuratrici c.d. designate che cambiano a seconda della regione nella quale è avvenuto il sinistro (puoi rivolgerti a noi per sapere qual è quella della zona di interesse). La richiesta di risarcimento deve essere inviata alla Compagnia Assicuratrice che gestisce la procedura all’interno della regione nella quale è avvenuto il sinistro. Una copia della richiesta va inviata anche alla Consap nella sua qualità di gestore del Fondo di Garanzia per le Vittime della Strada. Per consentire al Fondo di gestire il sinistro la richiesta deve specificare: • il luogo e l’ora in cui l’incidente è avvenuto; • la dinamica del sinistro; • i dati del richiedente; • • i dati del conducente e del proprietario del veicolo; i dati identificativi dei veicoli coinvolti (targa, marca, modello) se disponibili; • se il veicolo danneggiante non è identificato occorre specificarlo; • se il veicolo danneggiante risulta non assicurato occorre specificarlo; • la denominazione della Compagnia assicuratrice del mezzo del danneggiato; • nel caso in cui siano intervenute autorità di pubblica sicurezza i loro estremi. Nel caso in cui la richiesta riguardi solo il risarcimento di danni a cose (si tratta generalmente dei c.d. danni materiali al veicolo) occorre specificare: • l’entità del danno (allegando se disponibili una copia della fattura per le riparazioni se queste sono già state eseguite oppure un preventivo) • il luogo, i giorni e gli orari nei quali il mezzo e le cose sono disponibili per essere sottoposti a perizia. Nel caso in cui, invece, venga richiesto anche il risarcimento dei danni fisici (e più in generale dei danni non patrimoniali) occorre specificare: • l’entità delle lesioni (allegando una copia della relazione di perizia medico legale); l’attestazione medica che dimostri l’avvenuta guarigione. Nel caso in cui, invece, il mezzo danneggiante sia assicurato presso una Compagnia assicuratrice in liquidazione coatta amministrativa occorre inviare al Commissario liquidatore un’analoga richiesta (puoi trovare il modello presso le nostre sedi). Una volta ricevuta la richiesta di risarcimento la Compagnia designata verificherà se effettivamente il mezzo che ha causato l’incidente non era coperto da alcuna assicurazione oppure se non risulta identificato. A questo punto, se la richiesta rientra tra quelle che il Fondo può prendere in carico, si avvia la procedura di risarcimento come se il mezzo che ha causato il danno fosse assicurato dalla Compagnia designata. La Compagnia designata, una volta liquidato il risarcimento, procede ad identificare il responsabile del sinistro e a richiedere a quest’ultimo il rimborso di quanto pagato al danneggiato. Se il danneggiante non procede spontaneamente al pagamento la Compagnia designata può procedere nei suoi confronti per il recupero coattivo della somma. Credendo di avervi dato informazioni utili e augurandomi che non dobbiate mai trovarvi in tali circostanze porgo a voi tutti i migliori saluti , e ………. Al prossimo numero di Orizzonti! • Ottobre - 2015 - n. 77 - Orizzonti - 13 PARLIAMO DI... Lo sguardo inquieto cinefilia, storia privata e collettiva, un percorso tra illusioni e disillusioni. l Cinema è una scoperta del mondo, nel buio di una sala di fronte alla magia dello schermo allarghiamo la conoscenza di noi stessi, della cultura, della conoscenza e di tutto quello che ci circonda. È nei sogni di celluloide che riceviamo quegli stimoli necessari per far nascere le responsabilità, il senso critico. Un’infanzia ed un’adolescenza persa nei film ove l’immaginazione trovava spazio nelle gesta degli attori con la speranza di vedere sempre trionfare il bene sul male un istante prima della comparsa della parola fine o The end che chiudeva la narrazione fatta per immagini. L’emozione trattenuta a stento, il fiato sospeso quando si spengono le luci della sala, si attenua il brusio e come d’incanto un fascio di luce attraversa la sala dando vita ad un insignificante schermo. Ti senti parte integrante di una comunità di guardatori sorprendendoti a tifare per i protagonisti. Poi crescendo impari anche a diffidare dal cinema o meglio da certo cinema utilizzato per diffondere i germi dell’ideologia dominante, del pensiero unico, del materialismo consumista, dell’universalismo omologante, e scopri così che non sono gli indiani ad essere cattivi nei tanti film western visti, che i pirati assaltavano le navi dell’imperialismo inglese, che le stelle e le strisce non veicolavano la vera libertà ma solo quella consumista. Da guardatore per passione il viaggio attraverso i film implica una costante riflessione su tutto ciò che passa fuori dal buio della sala di proiezione nella accecante realtà di un mondo ove si è costretti a fare i conti con le amicizie passate, i gruppi, le comuni passioni, il pubblico che s’intreccia con il privato, gli amori rubati, la lotta, per ora vana, per un’altra società. In mezzo il degrado del quotidiano tra il trionfo volgare della Televisione e di tutti gli altri (social) media e la necessità di mantenere dritta la barra con l’esercizio del pensiero, per non cedere ai facili entusiasmi di questa gretta modernità fatta di niente, di selfie e di pifferai magici che attraversano il Paese. I 14 - Orizzonti - n. 77 - Ottobre - 2015 PARLIAMO DI... E, come in una sorta di flashback interiore riaffiorano le immagini dei film visti a scandire le stagioni del cuore: l’età della speranza rappresentata dalla scena finale di Miracolo a Milano di Vittorio De Sica del 1951, dove a bordo delle scope i barboni volano via verso un paese immaginario e tanto desiderato; l’età della perdita dell’innocenza simboleggiata dalla scena in cui le immagini passano dal bianco e nero del dopoguerra al colore degli anni 60-70 del secolo scorso in C’eravamo tanto amati di Ettore Scola del 1974; l’epoca della disillusione ben descritta dalla scena finale di Palombella rossa di Nanni Moretti del 1989 con il sorgere di un simbolico e non reale sol dell’avvenire. Ma un cinefilo non dispera mai perché ha con sé la storia della settima arte che nel secolo scorso ci ha irrimediabilmente segnato con la sua capacità di mettere a fuoco i problemi della modernità nel contesto sociale riflettendoli e rielaborandoli dando loro una forma. Bisogna infatti saper vedere, saper leggere ed anche saper interpretare per esserci ovvero per prendere parte coscientemente alla storia della cultura del proprio tempo e direttamente o indirettamente dunque, alla storia stessa del cinema. Per far fronte all’oscena narrazione di questa società dello spettacolo che ci sta strappando il passato con la sua eredità di arte, storia e conoscenza abbiamo tutti bisogno anche e non solo della poesia del cinema. E anche se non sarà più lo sguardo innocente di spettatori bambini d’altri tempi sarà quello inquieto all’idea di un futuro orwelliano con grandi terribili cerimonie audiovisive di massa trasmessi su grande schermo. Un futuro, come un finale di film diverso, tocca a noi inventarlo. Buio in sala la proiezione ha inizio. Roberto Aureli Ottobre - 2015 - n. 77 - Orizzonti - 15 PARLIAMO DI... IL PAZIENTE X (…i soliti noti) I di Tommaso Rubino l paziente X, ma si potrebbe dire anche i pazienti X&X come B&B, C&C o M&M - come le caramelle - o anche L&L e così via… perché trattasi spesso di sindrome familiare… (per cui la lettera B presa come esempio non fa riferimento a nessun cognome conosciuto … insomma… ma per la Trassi si parla invece spesso della paziente EP…), è un paziente che si presenta in ambulatorio per varietà varie almeno tre volte alla settimana per tutte le settimane lavorative, alternando o aggiungendo, a seconda dell’umore, alla presenza fisica quella telefonica con domande, le più circostanziate possibile, che all’inizio creano un certo feeling ma che poi, alla lunga, vengono a noia perché distolgono il sanitario… che di tempo ne ha veramente poco… dalla giusta attenzione e cura che deve essere giustamente rivolta a tutti e non monopolizzata da uno solo o da pochi. Parlo di sindrome familiare perché spesso più membri della stessa famiglia presentano questa peculiarità comportamentale non essendo chiaro se si tratti di malattia infettiva o semplicemente malabito mentale di comportamento collettivo relativo all’ansia di salute con la richiesta di tutto e subito ad ogni costo (andando chiaramente in tasca a quella degli altri…) che è tipica di questi ameni e ridenti luoghi alle soglie del Montalbano. Vale a dire l’essere mentalmente agitati per la salute - ma non solo - è spesso una prerogativa che nelle famiglie del luogo che va da padre o madre in figlio, proprio perché spesso questo tipo di ansia comportamentale è una malattia familiare, che si eredità nell’ambiente in cui si vive, essendo gli ansiosi ... persone che hanno di frequente i genitori stressati e sono loro stessi stressati per tutta la vita, nel senso che nel loro sviluppo epigenetico (e spesso anche ontogenetico - cioè già in utero - ). Le relazioni ambientali hanno influenzato lo sviluppo neurosensoriale 16 - Orizzonti - n. 77 - Ottobre - 2015 attraverso la metilazione del DNA sulle code degli istoni… (ma qui sto volando troppo alto per voi di campagna… per cui se non capite quello che dico siete perdonati…). Vengono essi pertanto sempre in ambulatorio ma pensano veramente (e lo dichiarano anche…) di non venire mai, togliendo purtroppo al sanitario e agli altri pazienti spazio per le loro necessità. Per loro è tutta una ricerca dell’ultimo esame visto su internet o del tipo strano di esenzione oppure del fatto che il cugino dell’amica che tromba il loro parente è andato da quel luminare con due piselli che gli ha segnato quella medicina con quel nome strano (che loro hanno magari già preso sotto altro marchio…) e gli ha fatto davvero bono mentre loro non riescono ad uscire da quel dolorino che poi a volte è a sinistra, a volte in alto e a volte in basso… verso l’uccello… Naturalmente tutto con la mutua perché loro nel 1901 hanno avuto un dolore che consente di avere quel farmaco con la nota 888888 o in esenzione. “E che ci posso fare io se ho bisogno e mi sento sempre male… e mi dole tutto, neanche avessi fatto una notte d’amore con Serena Williams che ha due cosce così?…” mi rispondono quando faccio notare che quella settimana sono venuti per la sesta volta, con otto telefonate per motivi diversi … “ Basta pensare ad altro e magari fare più sesso… (in toscano… trombare di più…)” rispondo loro…”… io che vengo a lavorare a volte anche con la febbre, con l’ernia al disco che mi fa fisso male, con i plantari permanenti e con una palla di plastica gradevole anche al tatto… e del pisello poi non ne parliamo…”. Praticamente per loro venire in ambulatorio o anche farti una domanda amichevole quando ti incontrano PARLIAMO DI... per caso, specie al bar (che ti fanno andare il caffè di traverso…) è una necessità o piuttosto un’abitudine di cui non possono fare a meno, come io non posso fare a meno di non bere meno di tre ginseng al giorno (scusate volevo dire… ginsenghi alla maniera tuscia). Pensano forse con questi comportamenti, di non morire mai e non si rendono conto che invece, probabilmente, possono anche venire a mancare prima del dovuto perché anche il dottore è di carne ed ha i suoi bias mentali (parola difficile lo so… vuol dire preconcetti…) per i quali la volta che avranno veramente qualcosa di serio, la sua mente potrebbe essere prevenuta nei loro confronti potendo prendere, senza intenzione, sottogamba la malattia vera… (farlo apposta non sarebbe etico… ma un pensierino puramente teorico a volte potrebbe essere di stimolo ed autocompiacimento…), per non parlare poi del loro abuso di farmaci che un problema aggiuntivo per la durata e la qualità della loro vita. Secondo la filosofia yogi (dello yoga…) essi si reincarneranno ad un livello inferiore magari in un cane o un gatto, ma non sarà un cane o un gatto qualunque perché senz’altro rompicoglioni secondo la teoria epigenetica degli istoni prima detta. Una scena de “Il malato immaginario”, film del 1979 di Alberto Lattuada, tratto da una famossissima commedia di Molière. Da sinistra Laura Antonelli, Alberto Sordi e Marina Vlady “Diffida sempre dei primi in ambulatorio … - diceva mio padre - … perché loro sono gli affezionati che sanno come funziona e sono sempre i primi a prendere il posto … mentre gli ultimi sono tali perché non vengono mai … e tu sei più stanco e puoi commettere errori mentre magari hanno una patologia anche seria …” già … ma spesso proprio i rompicoglioni vogliono il posto tardi perché a loro dire fra un certificato e l’altro hanno anche da lavorare… Con affetto TR MARZIA GAMENONI E ANTONELLA GIRALDI U hanno raggiunto la meritata pensione! na vita dedicata all’insegnamento con grande motivazione e amore. Diverse generazioni di bambini sono passate sotto le vostre ali, bambini che ora sono diventati ragazzi o adulti e che vi ricordano con tanto affetto, sì perché oltre ad aver trasmesso loro, con professionalità, gli insegnamenti delle materie, avete passato loro i valori della vita. Oltre che delle ottime maestre siete state anche “un po’ mamme”. Sinceri ringraziamenti vi giungano da noi genitori per i nostri figli che avete accompagnato durante la vostra lunga missione educativa. Un grazie dai nostri figli e da tutta la comunità di Lamporecchio. Da tutti noi e dalla Redazione di Orizzonti Vi giungano i più sinceri auguri per una vita ricca di serenità!!! Ottobre - 2015 - n. 77 - Orizzonti - 17 PARLIAMO DI... 18 - Orizzonti - n. 77 - Ottobre - 2015 PARLIAMO DI... IN PARLAMENTO È PRESENTE UNA PROPOSTA DI LEGGE PER LIMITARE GLI SPRECHI ALIMENTARI V di Mara Fadanelli enerdì 4 settembre sono stati invitati, nell’ambito della Festa de l’Unità di Lamporecchio, due parlamentari del Partito Democratico: Maria Chiara Gadda ed Edoardo Fanucci, per presentare e discutere sulla proposta di legge per limitare gli sprechi alimentari. A moderare l’incontro c’era Cristina Volpi, componente della segreteria regionale del Pd e capogruppo in Consiglio comunale a Lamporecchio. All’incontro erano presenti rappresentanti della società civile, del mondo del volontariato locale e dell’Istituto Comprensivo. dall’altra è cresciuto in modo esponenziale lo spreco alimentare; solo in Italia quello degli alimenti ha raggiunto 8 miliardi di euro. Questa legge vuole rafforzare gli indirizzi comunitari di contrasto agli sprechi e promuovere un modello di consumo e produzione finalizzato alla protezione ed alla conservazione delle risorse del pianeta, allo sviluppo sostenibile e ad un uso efficiente delle risorse. L’Expo Milano 2015, non è solo una vetrina, ma rappresenta un’occasione per sensibilizzare l’opinione pubblica su temi importanti come il diritto al cibo, l’alimentazione sana ed equilibrata e la coesione sociale”. Lo spreco alimentare avviene durante tutta la filiera alimentare (produzione, trasporto, conservazione, distribuzione, consumatore: il cittadino dei paesi ricchi). La legge mira soprattutto all’uso consapevole e sostenibile delle risorse, reinserendo ciò che viene sovra-prodotto nel ciclo della filiera alimentare (allungando la vita al prodotto o dandogli una vita diversa es. omogeneizzato). Tutto questo per aiutare anche le famiglie in difficoltà economica attraverso le associazioni di volontariato che si occupano di distribuzione alimentare, senza mai abbassare l’asticella della sicurezza igienico-sanitaria. Per favorire tutto questo la proposta di legge si pone come obiettivi: la semplificazione burocratica per quelle ditte che vogliono donare gli alimenti che producono o sovra-producono, l’incentivo fiscale alle stesse ditte (es. sgravo fiscale sulla tassa dei rifiuti), “donare deve essere vantaggioso” afferma Gadda “verranno premiate le ditte che proporranno delle innovazioni in questo ambito”. Infine altri due obiettivi, non meno importanti, la proposta di legge prevede dei fondi per la formazione, la scuola è la prima che dovrà essere coinvolta per formare l’uomo del domani, e fondi per la Da sinistra: l’on. Edoardo Fanucci (PD), Cristina Volpi (componente della segreteria regionale del PD e capogruppo ricerca per andare ad individuare le cause dello in Consiglio comunale a Lamporecchio) spreco alimentare. e l’on. Maria Chiara Gadda (PD) Maria Chiara Gadda ha affermato: “Paradossalmente gli anni della recessione hanno alimentato, anche in Italia, fenomeni contraddittori: se da una parte abbiamo assistito alla progressiva difficoltà da parte delle famiglie anche per quanto riguarda una sana e corretta alimentazione, Ottobre - 2015 - n. 77 - Orizzonti - 19 PARLIAMO DI... UN AMICO RITROVATO E UN PERSONAGGIO DI SPICCO ... qualche anno prima D di Ferruccio Ubaldi opo quasi 65 anni ho potuto riabbracciare un amico carissimo della mia infanzia e dell’adolescenza, e non è una persona comune, è un nostro compaesano di cui andare fieri. Qualche tempo fa ho visto un programma sulla ricerca subacquea e la vita sottomarina. Veniva intervistato un famoso professore universitario che è stato un pioniere delle immersioni subacquee in apnea e con le bombole in tutti i mari del mondo e che tuttora è in attività, sia come professore che come espertissimo sub. Quando sentii il suo nome: Francesco Cinelli (nella foto a lato), drizzai gli orecchi, guardai lo schermo e lo riconobbi, naturalmente dopo tanti anni era cambiato, ma lo ravvisai e dopo la fine della trasmissione mi misi a ricordare quel ragazzo tanto amico mio e di mio fratello, suo coetaneo e decisi di farne ricerca. Trovai su Google facilmente il suo nome, data la sua importanza e scoprii così il suo indirizzo a Empoli ed il telefono di casa. Il giorno dopo lo chiamai e riconobbi immediatamente la sua voce, mi presentai come “una voce che veniva dal passato”, gli rivelai il mio nome e subito la conversazione divenne calda, quasi commossa, rievocando la nostra prima giovinezza. Gli anticipai che sarei andato a trovarlo, ma lui mi avvertì che sarebbe partito per vacanza e impegni varii (immersioni e conferenze) e quindi decisi che avrei rimandato l’incontro a dopo un mesetto. Così fu, di giovedì presi la bicicletta e mi recai a Empoli al mercato piuttosto presto (ahi quanto mi spezza le gambe il tratto fino a Vinci col mangia e bei salite-discese!) ripromettendomi di chiamarlo ad un’ora opportuna e quando scoccarono le nove gli telefonai e gli dissi che di lì a poco sarei stato da lui. Mi aspettava sulla porta di casa e ci abbracciammo dopo quasi 65 anni. Parlammo per più di tre ore, ebbi il piacere di conoscere sua moglie e c’informammo a vicenda sulle nostre vite, passate e attuali, sulle nostre famiglie, su Lamporecchio e su Roberto, mio fratello. Gli detti il suo numero di casa e dell’ufficio e mi assicurò che lo avrebbe il giorno stesso contattato. Il sabato mattina, mentre in bicicletta stavo tornando a casa dopo aver fatto una trentina di chilometri, mio fratello mi 20 - Orizzonti - n. 77 - Ottobre - 2015 telefonò e m’informò che Francesco l’aveva chiamato, che lui l’aveva invitato a cena all’ “Antico Masetto” e quindi di prenotare un tavolo a sei posti per noi e le mogli. La sera ci siamo incontrati davanti al Comune e dopo una breve sosta a casa mia, per un aperitivo, ci siamo spostati al ristorante dove il buon Walter ci ha ammannito una ghiottissima cena. A Empoli gli avevo portato il libretto dove illustravo una fiera degli anni ‘50, il mio libro “Una storia di terra e di mare” ed una dozzina di miei articoli apparsi su questo giornale, ebbene aveva già letto tutto e questo mi fece pensare ad una sua fame di notizie sul vecchio paesello. Abbiamo passato una serata magnifica, piena di ricordi e di rievocazioni, talvolta ci pareva di essere tornati ragazzi e l’allegra e calda conversazione fece da cornice alla cena. Francesco è nipote della mitica Maestra Cinelli, che ai suoi tempi ha insegnato a leggere, a scrivere e far di conto a più di mezzo Lamporecchio. Suo Padre, Lorenzo, era una persona garbata e ingegnosissima, aveva messo su un laboratorio dove produceva “vetri” da orologio in plexiglass, allora una novità. Aveva profonde conoscenze di meccanica e di elettronica, tanto che costruì il primo televisore che funzionò in paese, naturalmente in bianco e nero e di soli 14 pollici. A quei tempi la Rai trasmetteva solo poche ore sperimentali al giorno. Francesco, con suo Padre abitava nella casa con laboratorio, che è dietro il Comune e confina con mio cugino Piero Talini ed il Farmacista Dott. Petra e lì Francesco, mio fratello ed io ci ritrovavamo, oppure a casa mia o nel campo dove adesso è purtroppo in degrado il Cinema Berni. Francesco, dopo le elementari a Lamporecchio, le medie a San Rocco ed il liceo a Empoli, si iscrisse alla facoltà di Scienze Biologiche a Firenze, dove si laureò nel 1964 in Biologia Marina. Per la sua tesi compì innumerevoli immersioni effettuando filmati e migliaia di fotografie subacquee sulla flora e la fauna sottomarina con i mezzi ed i supporti di allora e con difficoltà oggi inimmaginabili data l’evoluzione tecnica della PARLIAMO DI... quale possono godere i sub odierni. Nel 1971 fece parte del Gruppo Ricerche Scientifiche e Tecniche Subacquee di Firenze ed insieme ad un gruppo di qualificati pionieri delle immersioni poté partecipare a spedizioni alle Galapagos, in Antartide e poi praticamente sotto tutti i mari del mondo. Sarebbe troppo difficile per me descrivere le avventure di Francesco, che oltre ad essere uno scienziato di vaglia internazionale era, ed è tuttora, dotato di un fisico eccezionale oltre ad una passione ed una determinazione incredibili, perciò col suo permesso trascrivo Francesco Cinelli tra i pinguini, durante la spedizione subacquea in qualche pezzo di un suo racconto. Antardide del 1974. Da “La Nazione - Empoli” 24 maggio 2013 “Le prime spedizioni il Gruppo le aveva organizzate relativamente vicino a casa, nell’Arci“disgraziati” che s’immergevano. pelago Toscano, a La Galite in Tunisia, fino al Mar Rosso Per respirare sott’acqua disponevano dei mezzi di allora, di Israeliano. Poi il Gruppo pensò in grande, se si considera un bibombola ad un solo erogatore monostadio, pinne che che si parla di più di 40 anni fa, organizzare una spedizione oggi sarebbero giudicate per dilettanti; insomma roba da scientifica subacquea alle Galapagos non era certo cosa da pionieri appassionati. tutti i giorni. Nessun Italiano aveva mai fatto questo grande “Quando non se ne poteva più si risaliva in superficie, si passo e soprattutto andarvi sott’acqua...... montava su di un lastrone di ghiaccio, ci si assicurava che Il viaggio verso le isole rese famose da Darwin fu a dir poco non ci fosse nessuna foca leopardo sdraiata sopra e si goavventuroso, ma quando finalmente cominciarono le imdeva del caldo abbraccio degli zero gradi che trovavamo in mersioni un mondo meraviglioso si rivelò ai sub, tra iguane superficie. La parte del corpo che non riuscivamo a riscalmarine, tartarughe giganti, pesci e crostacei mai visti, alghe dare, specialmente in profondità erano le mani Cominciaed anche squali, insomma tutto quello che può fare la felicivano a dolere sempre di più fino al punto di dover risalire tà di un biologo marino. e una volta risaliti metterle nel’acqua calda era un vero Il gruppo riportò in Italia una documentazione fotografica e supplizio.” filmati che sono stati studiati poi per anni. L’appetito vien La spedizione, supportata da migliaia di fotografie e di filmangiando e il Gruppo si prefisse una meta ancora più ammati portò rilevanti risultati scientifici, studiati poi nei labobiziosa: l’Antartide. ratori delle Università. “Andare in Antartide sott’acqua a quei tempi e con le atFrancesco ha fatto immersioni un po’ in tutto il mondo ed trezzature dell’epoca era quasi un’impresa temeraria, doancora è un attivo scienziato subacqueo, con un’esperienza vevamo inventarci tutto. Nessun italiano era ancora andato che pochi possono vantare. È stato direttore dell’Istituto di sott’acqua al Polo Sud ed anche il grande Cousteau, con la Ecologia Marina ad Ischia ed infine Professore di Biologia Calipso, poco prima di noi aveva dovuto fare marcia indieMarina all’Università di Pisa, questo nostro compaesano è tro e rinunciare alle immersioni....... un tipo non comune no? “Mancava a tutti l’esperienza delle immersioni a 2 gradi Ho voluto dare un cenno della vita e delle spedizioni del sotto zero, normali in Antartide.(Il punto di congelamento Prof. Francesco Cinelli, solo un cenno perché lui potrebbe dell’acqua salata è più basso di quella dolce NdA) Fortuparlare per ore delle sue esperienze, dei suoi viaggi e delle natamente ci venne in aiuto Ludovico Mares, mecenate e avventure in mare, ed anche in terra giacché sono pochi i sponsor, ma anche ottimo artigiano di attrezzature subacposti al mondo che non ha visitato; ma ritorno alla bellisquee. Mares ci confezionò una muta in neoprene di 8 mm, sima serata passata al ristorante insieme. Francesco, senza semistagna, (Il ché vuol dire che l’acqua gelida entrava nelsottovalutare i suoi titoli e le sue imprese, per me e mio Frala muta...NdA) con due valvole sugli stinchi, una sul petto e tello quella sera era il ragazzo, compagno della nostra più due dietro i polpacci. giovane età, naturalmente adesso un uomo che ha raggiunto Queste aperture furono fatte per poter mandare acqua calda traguardi importanti ma è stato soprattutto un compagno di dentro la muta, per poter contrastare il terribile gelo di quel giochi e magari talvolta di malestri ritrovato, e perciò rimare, a bordo di un gommone gli assistenti portavano uno demmo e scherzammo come ragazzi, felici di una rinnovascaldabagno a gas e con questo mezzo primitivo produceta, calda amicizia. vano un po’ di calore che trasmettevano con un tubo a quei Ottobre - 2015 - n. 77 - Orizzonti - 21 AGRARIA MONTALBANO DOVE PUOI COLTIVARE LA TUA PASSIONE D «ANTIPARASSITARI: SI CAMBIA REGISTRO!» al 26 novembre 2015, cambiano le regole per acquistare e usare i prodotti fitosanitari. Fino a quella data è necessaria un’apposita autorizzazione, comunemente nota come “Patentino”, ma solo per quei prodotti classificati come molto tossici, tossici e nocivi. Dal 26/11/15, il Patentino sarà indispensabile per acquistare e utilizzare tutti i prodotti fitosanitari ad uso professionale. È una vera e propria rivoluzione che tocca il mondo rurale perché i prodotti presenti sul mercato sono quasi tutti con autorizzazione di “uso professionale”, anche quelli armadio antiparassitari più semplici e di uso comune come i prodotti a base di rame. Questo significa un cambio di mentalità per tutti, perché – in pratica – chiunque abbia un podere, un oliveto, un orto più grande di un terrazzo, rientra in questa rivoluzione; che non si ferma al Patentino, ma renderà obbligatorio per tutte le aziende agricole (quelli con partita IVA) l’uso di un apposito armadio per gli antiparassitari e di un registro specifico (arriva il famoso “quaderno di campagna”). L’Agraria Montalbano, già da mesi (come scritto sul numero di Settembre 2015 di ORIZZONTI) ha sollecitato le associazioni agricole a organizzare i corsi previsti per legge e nel nostro punto vendita si possono trovare i volantini di CIA e ColDiretti che informano come e dove si svolgono questi corsi necessari per sostenere l’esame (obbligatorio) per il rilascio del patentino. In pratica, questi corsi durano 20 ore e poi vengono svolti gli esami. Il Patentino dura 5 anni, è personale ed è rinnovabile senza nuovi corsi. Certo, questi nuovi obblighi metteranno in difficoltà gli agricoltori più anziani e chi produce per autoconsumo, abituati a fare pochi trattamenti con prodotti tradizionali (poltiglia bordolese e poco più). Come mettono in grande difficoltà produttori e rivenditori dei fitofarmaci, con nuova burocrazia che si aggiunge a quella già esistente. Ma tutto questo diventa anche una sfida a cui nessuno si può sottrarre e alla quale si può rispondere aumentando le conoscenze tecniche e spostando l’attenzione principale alla prevenzione delle malattie. Per esempio, questa estate abbiamo venduto l’80% in meno di Dimetoato rispetto all’anno scorso; non solo per il tempo completamente diverso ma anche grazie alla rete sempre più estesa di monitoraggio della mosca dell’olivo e grazie anche a nuovi prodotti biologici adatti alle catture di massa della mosca olearia. Stessa cosa è successa nelle vigne con la Tignoletta della vite. D’altra parte, se è la conoscenza che fa la differenza, la vera sfida del futuro passa attraverso la prevenzione delle (tante) malattie. Prevenzione che passa anche attraverso (lo abbiamo scritto proprio su queste pagine, all’inizio della nostra collaborazione con ORIZZONTI) una corretta concimazione dei terreni, perché la sanità della pianta comincia là dove il terreno è ben equilibrato. Dario Bechini - Perito Agrario - 22 - Orizzonti - n. 77 - Ottobre - 2015 Vita quotidiana in campagna Ottobre: FRITTELLE DOLCI DI PATATE Servono 1 Kg di patate, 2 uova, 40 gr. di zucchero, 70 gr. di farina bianca, 1 cucchiaio di lievito per dolci, scorza grattugiata di limone, zucchero a velo, olio di oliva, sale. Lessare le patate in acqua, sbucciarle e schiacciarle; si lasciano raffreddare, quindi aggiungere i tuorli d’uovo, il sale, lo zucchero, la farina, la scorza di limone e il lievito sciolto in poca acqua tiepida. Montare gli albumi a neve e aggiungerli al composto. Si accende una padella con l’olio e si friggono le frittelle avendo cura di metterle a cucchiaiate nella padella. Si sgocciolano e si cospargono con zucchero a velo per poi servirle. Le Buone Pratiche: il Compostatore Può davvero risultare una grande svolta in giardino e nell’orto, perché sminuzzando e triturando potature, fogliame e fioriture ormai appassite, permette risparmio di tempo e fatica oltre che di spazio. E poi facilita la produzione di compost, utile al nutrimento delle piante. Il costo? Dipende dalla grandezza e dagli accessori, ma perché non comprarlo insieme ad altri? Proverbio: “Come disse Cecco alla su mula: qui non si va avanti, ma si rincula” Gelmini, poeta pastore che pascolava nelle lande livornesi Naturalmente, per le esigenze di ognuno, siamo a disposizione per sopralluoghi in azienda e per consulenze personalizzate presso la nostra sede in via P. Togliatti, 334 - Mastromarco Lamporecchio (PT) LAMPORECCHIO LAMPORECCHIO Ottobre - 2015 - n. 77 - Orizzonti - 23 LAMPORECCHIO TURISMO: il punto della situazione alla fine della stagione Comune di Lamporecchio È giunto al termine il periodo più caldo della stagione turistica del nostro Comune, fra segnali di ripresa e ancora criticità sul piano delle presenze. Ed è anche il momento delle valutazioni dopo il lavoro svolto, necessarie per proseguire il percorso iniziato con il “Sistema Turistico Comunale”, il documento di programmazione turistica da cui tutte le iniziative intraprese sono derivate. Partiamo da una breve considerazione proprio su questo documento, nato dall’esigenza di fornire analisi e programmazione a un settore, quello turistico, che nel nostro Comune rappresenta un terreno ancora semi-esplorato. Aperto al confronto e alla condivisione, è stato prima sottoposto alla revisione di Confcommercio e Confesercenti, che lo avevano valutato positivamente sugli organi di informazione, poi presentato in consiglio comunale e agli operatori. Ci si chiede a che punto sia lo sviluppo di una cultura turistica nel nostro Comune, soprattutto legata al concetto di sistema. Per rispondere occorre, a mio avviso, fare una considerazione sul turismo e sullo stretto rapporto che crea con la comunità: il turismo interessa ogni ambito del territorio, dalle strutture ricettive al patrimonio artistico e naturalistico, dalle attività commerciali e produttive ai servizi e ai trasporti. Quanto più ciascun settore sarà predisposto all’accoglienza, mantenendo la sua unicità e integrandosi con gli altri, tanto più la comunità avrà creato un sistema turistico efficiente. Se riportassimo questa considerazione sul nostro Comune, la risposta sarebbe che il traguardo verso un turismo di questo tipo è ancora lontano. Ma come si sviluppa una cultura turistica che intenda porsi 24 - Orizzonti - n. 77 - Ottobre - 2015 come sistema? Come ogni altro cambiamento culturale cresce nel tempo, e in tal senso sono decisivi gli interventi di una politica turistica costante e mirata. Solo così si può pensare di incidere sulle abitudini e infondere stimoli che, pur non vedendo risultati immediati, riescano a ottenere sviluppi nel più lungo termine. Difficile pensare di poter chiedere ora a un territorio un cambiamento senza che prima vi sia stato un percorso di questo tipo. Sicuramente nel corso del tempo c’è stato chi nel privato ha creduto e investito sul turismo, e oggi se ne vedono i risultati: la qualità delle strutture ricettive e di altre realtà imprenditoriali, i negozi della collina aperti durante l’estate, molte associazioni locali che si impegnano in suo favore. Si tratta di esempi positivi ancora poco sviluppati; per questo si è reso necessario, oltre che intervenire sulle priorità, iniziare a instaurare collaborazioni con tutti i soggetti coinvolti, per conoscerne esigenze e peculiarità. Il lavoro svolto dall’ufficio turistico, la cui attività è stata riqualificata mediante la formazione del personale sul piano comunicativo e organizzativo, è stata in tal senso preziosa: l’ufficio ha fornito accoglienza e supporto ai turisti, collaborato con gli uffici limitrofi e con soggetti quali Discover Pistoia (media planner di Toscana Promozione), si è distinto come punto di riferimento per le strutture raccogliendo e distribuendo loro informazioni, ha svolto una ricerca su tutte le attività del territorio impostando, laddove si è creata la condizione, una proficua collaborazione. Siamo intervenuti su due importanti priorità: l’urgenza di una cartina turistica del territorio e sulla sentieristica, che oggi rappresenta il novanta per cento delle richieste LAMPORECCHIO che giungono all’ufficio. sostegno al turismo dell’intero territorio del Montalbano. Sono stati individuati e ripuliti quattro itinerari e sono state create, in forma sperimentale, mappe e segnaletica. Ringraziamo tutti coloro, appassionati e professionisti di trekking, mountain bike e passeggiate a cavallo, che hanno messo a disposizione la propria conoscenza del territorio. È necessaria una riflessione finale proprio sulla promozione, che dà l’idea della ricchezza e delle difficoltà del nostro territorio. La promozione turistica oggi passa attraverso gli strumenti e i canali che la rete internet mette a disposizione, ed è difficile pensare di investire formazione e risorse con un’infrastruttura internet lenta, discontinua e obsoleta come si presenta oggi sulla collina, sarebbe come costruire un lussuoso palazzo dalle fondamenta instabili e scricchiolanti. Come già iniziato da mesi, occorre considerare come urgente questa problematica e intervenire con tutti i canali possibili per risolverla. Il lavoro dunque è molto, ma la programmazione e la ricerca degli interlocutori sono stati fissati. Il 2015 ha rappresentato un primo banco di prova, siamo già al lavoro per la stagione 2016. Assessore Cultura, Turismo e Innovazione Tecnologica Monica Cetraro Un’altra attività svolta è stata l’organizzazione di visite guidate, condotte con professionalità da Michela Del Negro: nate dalla collaborazione con soggetti diversi, hanno spaziato dai brigidini alla scoperta di lavori agricoli, dalla visita a ville e mostre agli antichi sentieri. Opportunità per conoscere il territorio a tutto tondo che hanno riscosso grande interesse da parte di turisti e persone locali (vedi foto nella pagina precedente). Sul piano della promozione, ci siamo incontrati con i Comuni inclusi nel Patto del Montalbano riflettendo unanimemente sulla necessità di ripartire per trovare nuove forme di iniziative associate che diano maggior L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE informa: Uffici unici Lamporecchio-Larciano Sono arrivati a conclusione il trasferimento e la ricollocazione degli uffici unici fra i Comuni di Lamporecchio e Larciano. Pertanto si informa la cittadinanza che: - L’area Amministrativa-contabile (Ragioneria, Tributi e Personale) è ubicata presso il Comune di Lamporecchio; - L’area Tecnica (Urbanistica, Edilizia Privata, SUAP) è ubicata presso il Comune di Larciano; - La Centrale Unica Acquisti è ubicata presso il Comune di Lamporecchio. Sono rimasti invariati i recapiti telefonici e gli indirizzi e.mail degli uffici. In caso di necessità, si ricorda alla cittadinanza di consultare orari e collocazione dell’ufficio desiderato sul sito web del Comune di Lamporecchio o del Comune di Larciano. Connettività insufficiente a San Baronto Un primo, ma significativo passo per affrontare il problema della connettività internet insufficiente a San Baronto è consistito in un incontro con i referenti Telecom presso la sede della Regione Toscana. Pur non essendo sua la competenza e non avendo in ogni caso le risorse per effettuare certi interventi, l’amministrazione è comunque impegnata in tutte quelle azioni necessarie a sollecitare la risoluzione di questo annoso problema. L’impegno continuo e costante proseguirà fino alla conferma della realizzazione di questa importante infrastruttura. Ottobre - 2015 - n. 77 - Orizzonti - 25 LAMPORECCHIO “LA BAGHERA” DI PORCIANO: DAL PERSONAGGIO ALLA LOCALITÀ a cura di Michela Cammilli 26 - Orizzonti - n. 77 - Ottobre - 2015 LAMPORECCHIO Ottobre - 2015 - n. 77 - Orizzonti - 27 LAMPORECCHIO NOTIZIE DALLA TU@ BIBLIOTECA N La biblioteca questo mese presenta ... ...Le storie premiate da Nati per Leggere ovvero Leggere prima di leggere, leggere di qualità el numero di Orizzonti di aprile 2014 abbiamo parlato di “Nati per Leggere”, l’iniziativa che sostiene l’importanza della lettura fin dalla nascita, creata dalla collaborazione fra AIB (Associazione Italiana Biblioteche), ACP (Associazione Culturale Pediatri) e Centro per la Salute del Bambino Onlus. Dal 14 al 22 novembre, in concomitanza con “La Giornata Internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza del 20 di novembre”, arriva “Andiamo DIRITTI alle storie!” La settimana nazionale “Nati per Leggere” che promuove il diritto alle storie dei bambini e delle bambine. Questo ci sembra, allora, il momento giusto per ricordare le storie selezionate dall’ultima edizione del Premio nazionale “Nati per Leggere”, nato per sostenere la produzione editoriale di qualità e il lavoro di promozione della lettura nella fascia prescolare, con una particolare attenzione ai primi tre anni di vita, così fondamentali per il corretto sviluppo del bambino e per il suo benessere nell’età adulta. Il premio coinvolge, oltre al gruppo nazionale di coordinamento “Nati per Leggere”, la Regione Piemonte che ha collaborato alla sua istituzione, esperti di letteratura per l’infanzia, pediatri, pedagogisti, educatori, bibliotecari, giornalisti e librai specializzati oltre a tantissimi bambini che collaborano nella scelta del miglior libro, in una delle quattro sezioni in cui è articolato il Premio. Nel 2015, per quanto riguarda la produzione libraria, che viene suddivisa a seconda della fascia di età dei destinatari, hanno vinto: 28 - Orizzonti - n. 77 - Ottobre - 2015 per la sezione “Nascere con i Libri” (6-18 mesi) Lupo in versi di Eva Rasano (Bacchilega Junior, 2014) in cui un simpatico lupo, cattivo per eccellenza, compie azioni che per i bambini molto piccoli sono familiari e si esprime in versi proprio come fanno loro: un libro che stimola a ripetere, riconoscere e associare; per la sezione “Nascere con i Libri” (1836 mesi) Akiko e il palloncino di Komako Sakai (Babalibri, 2013) albo che illustra con tratti delicati l’incontro fra una bambina e il suo palloncino, che da strumento di gioco diventa quasi un amico; per la sezione “Nascere con i Libri” (3-6 anni) Gatto Nero, Gatta Bianca di Silvia Borando (Minibombo, 2014) la storia dell’incontro di due gatti, opposti per aspetto e per abitudini, che scoprono di avere molte cose in comune e, infine, anche di piacersi; per la sezione “Crescere con i Libri” (che nel giudizio sui libri dedicati al tema del cibo ha coinvolto oltre quattromila bambini tra 3 e 6 anni di età) Cosa fanno i dinosauri quando è ora di mangiare? Di Jane Yolen e Mark Teague (Il Castoro, 2014) un libro su capricci e buone maniere dello stare a tavola. Per altri spunti di lettura, per informazioni su “Nati per Leggere”, sul Premio e sulle attività che s’ispirano a questo progetto e per i suoi contatti social consigliamo di consultare la pagina dedicata sul sito della Biblioteca comunale di Lamporecchio. Serena Marradi, bibliotecaria (Promocultura) Biblioteca comunale “Don Siro Butelli” di Lamporecchio LAMPORECCHIO L’ANGOLO DELLA SOLIDARIETÁ a cura di Mario Favilla LAVORO SOLIDALE: DA OGGI ANCHE I PRIVATI POSSONO USUFRUIRNE! C ome già a suo tempo annunciato, la Comunità Solidale Lamporecchio ha dato vita già da alcuni mesi ad un grande progetto che consiste nell’offrire piccoli lavori temporanei a persone del nostro territorio che hanno perso il lavoro, che non l’hanno mai trovato e che comunque si trovano in difficoltà e desiderano cogliere queste opportunità per recuperare dignità e favorire il proprio reinserimento sociale. Nelle liste messe a punto dalla C.S.L., con l’ausilio dei Servizi Sociali, compaiono persone giovani e meno giovani, molte delle quali italiane, che mettono a disposizione le loro competenze nei campi più vari, giardinaggio, potature, imbiancature, lavori di manutenzione e pulizia, di facchinaggio, aiuti domestici o familiari non continuativi, come servizi di aiuto agli anziani… e qualunque altro servizio di cui i loro concittadini, aziende o privati che siano, possano avere bisogno. È proprio questa la novità che desideriamo diffondere: da oggi anche i privati cittadini, cioè ciascuno di noi, può essere il “datore di lavoro” temporaneo di queste persone. Circa la serietà e competenza dei prestatori d’opera garantisce la Comunità Solidale Lamporecchio, che, tramite i propri volontari incaricati, individua le persone più appropriate per effettuare l’intervento richiesto, gestisce tutte le fasi dell’operazione e compie gli opportuni monitoraggi fino alla felice conclusione della stessa. Da notare che tutti i prestatori d’opera sono assicurati. La loro retribuzione avviene tramite l’acquisto di “buoni lavoro” detti anche “voucher”. Ebbene, fate mente locale! A ciascuno di noi può capitare prima o poi di avere qualche lavoretto da fare. Rivolgetevi con fiducia alla Comunità Solidale Lamporecchio, facendo presenti le vostre necessità … al resto penseremo noi. Sarete serviti al meglio, a costi contenuti, e farete un’opera di bene, aiutando qualche persona bisognosa del nostro territorio. Ottobre - 2015 - n. 77 - Orizzonti - 29 LAMPORECCHIO UN SOGNO DIVENTATO REALTÀ! L’Istituto Comprensivo “F. Berni” alla scoperta di EXPO Milano 2015 L di Alice Peloni unedì 5 Ottobre, grazie al concorso indetto da Mc ognuno dei quali contiene un tipo di seme), e la negatività Donald’s e vinto dall’Istituto Comprensivo Francedella speculazione del cibo, (resa chiara ed evidente per sco Berni, trenta ragazzi selezionati fra le terze sono mezzo di un mastodontico cartellone elettronico addiritpartiti per una visita di due giorni ad Expo completamente tura capace di intimorirti con tutti i suoi numeri). gratuita. Un vero e proprio sogno diventato realtà! Ma iniOra che conoscevamo i pilastri su cui si basa l’EXPO ziamo subito con la narrazione della gita. potevamo finalmente intraprendere la nostra visita con le Alle sei del mattino siamo partiti verso Milano accompaidee chiare su cosa esso intendeva trasmetterci. La secongnati dalle professoresse Maccioni, Alderotti e Vescovi da tappa, “Il Supermercato del Futuro”, è stata, a mio pae, nonostante l’orario, nell’aria aleggiava un grande enrere, una delle tappe più interessanti. Non vi erano grandi tusiasmo. Dopo circa cinque differenze dal punto di vista ore siamo arrivati al sito dei prodotti, che erano gli dell’EXPO e ci siamo subistessi esposti in un normale to precipitati al McDonald’s supermercato … ma l’innodove, ad accoglierci, vi era vazione consisteva nel fatto non solo Radio 105, ma anche il supermercato riusciva che La Nazione, Famiglia ad informarti sui prodotCristiana e, addirittura, la ti che stavi per acquistare. Rai, i quali hanno interviMa non era finita qui! In stato alcuni di noi. Dopo un’altra struttura, annessa pranzo siamo stati raggiunti a quella che vi ho appena dalla guida che ci ha accomdescritto, vi erano prodotpagnati per tutta la giornata ti completamente insoliti illustrandoci le varie esposie innovativi che avrebbero zioni. La prima cosa che ci largamente incrementato ha spiegato è stata la strutla disponibilità di cibo. Sto tura dell’EXPO, detta “Citparlando degli insetti! Scatadella”, che si sviluppa su rafaggi, cavallette, vermi e Ragazzi e insegnanti della Berni all’EXPO di Milano due vie principali: il cardo, scorpioni, tutti con un alto (il più corto) e il decumano, indice proteico adatto ad (il più lungo), i quali nell’antichità costituivano la struttuun’alimentazione sana … forse anche migliore dell’alira principale della città romana. Lungo il decumano eramentazione che seguiamo noi attualmente. no esposti i padiglioni dei paesi che hanno partecipato ad Dopo aver visitato il supermercato del futuro, ci siamo EXPO, mentre lungo il cardo vi erano strutture che decanavviati verso uno dei “Cluster” più decantati: quello del tavano l’eccellenza italiana nel campo del cibo. caffè. Ma cosa sono i Cluster? Sono semplicemente strutIl primo padiglione visitato è stato il Padiglione Zero, che ture a tema che includono quei paesi che non si potevano accoglie i visitatori all’entrata e introduce loro i valori che permettere un padiglione tutto loro … ma con idee molto EXPO vuole trasmettere ai propri visitatori sulle risorse interessanti e innovative per incrementare la produzione alimentari. Non ci si può permettere di andarsene da Expo dei loro prodotti nel rispetto dell’ambiente e della natura. senza averlo prima visitato. Questo padiglione, ricco di All’interno del Cluster del Caffè si poteva ammirare, rinsignificati e simbolismi, trasmette attraverso maestose e chiusa in una teca di vetro con temperature adeguate, una bellissime strutture tanti e diversi valori, come l’imporpianta di caffè vera e propria e, attraverso video e immatanza di non dimenticare, (espressa per mezzo di un imgini, abbiamo potuto comprendere come la produzione ponente archivio in legno presente all’entrata), la bellezza del caffè avviene. della biodiversità, (rappresentata con una vetrata a settori, Un’altra tappa essenziale è stata quella dell’Angola, che 30 - Orizzonti - n. 77 - Ottobre - 2015 LAMPORECCHIO ha sorpreso tutti presentando un padiglione bellissimo e, scoperta della città di Milano. Per prima cosa abbiamo ragsoprattutto, interessantissimo, dove la cultura della popogiunto il Castello Sforzesco, una superba fortezza dalle imlazione di questo paese veniva presentata attraverso viponenti e massicce pareti che, nell’antichità, faceva parte deo, immagini, attività interattive e una struttura in tubi delle mura che proteggevano la città dagli attacchi. Dopo di vetro luminosi attraverso la quale esprimeva l’ottima di che abbiamo raggiunto il duomo, in stile neo-gotico e dal considerazione che ha nei confronti delle donne. marmo variegato da dolci venature rosate, del quale abbiamo ascoltato la dettagliata spiegazione. In seguito siamo Col tempo rimanente abbiamo visitato molti altri padiglioentrati nella Galleria che, almeno io, ho ritenuto la parte più ni e strutture, ma quelli che ci hanno colpiti maggiormente interessante della visita a Milano. È costituita da due persono stati: il padiglione di Israele, che presentava un macorsi coperti che s’incrociano nel punto in cui si installa la gnifico muro verticale completamente coltivato e innaffiato mastodontica cupola fatta da pannelli di vetro di produziocon il sistema di irrigazione “goccia - a - goccia”, che perne industriale e sostegni di ferro. La Galleria inizialmente mette un dosaggio più sapiente dell’acqua e il suo consecuera nata come un luogo di ritrovo per parlare di politica tivo recupero tramite una grondaia posizionata alla base. ma, successivamente, è diventato il tempio di costosissiIl padiglione della Cina, che non è molto decantato ma mi negozi e boutique delle firme più esclusive. Infine abche io ho trovato molto profondo grazie alla scelta di vobiamo visitato, solo dall’esterno, il Teatro alla Scala che, ler ricreare un campo di grano con effetti di luce a led in abbiamo scoperto, non era rappresentanza del problema solo un luogo dove assistere della sovrappopolazione. a bellissime opere, ma anche E, infine, il Padiglione un luogo in cui si poteva fare Italia! Questa costruzione conversazione e farsi notare è, insieme all’Albero deldalla gente dell’alta società la Vita, la protagonista di sfoggiando i gioielli più preEXPO 2015. Oltre ad essere ziosi e i vestiti più costosi. di straordinaria bellezza graDopo cena siamo subito parzie alla sua architettura in titi per tornare … ma abbiastile moderno è, soprattutto, mo avuto il tempo di fare un molto utile all’ambiente: il giro lungo i navigli che, di cemento con cui sono fatnotte, sono davvero suggeti gli intersecati pannelli di stivi. cui è costituito è, non solo Questa gita è stata non solo riciclabile, ma anche capace di una bellezza straordinaria, di assorbire l’inquinamento ma anche molto interessanatmosferico senza annerirsi te ed educativa. Attraverso I ragazzi della Berni, con i loro insegnanti, in Piazza Duomo a Milano e senza rilasciarlo durante le quest’esperienza abbiamo precipitazioni. Una meravipotuto riflettere sull’imporglia! Infatti, a quanto pare, tanza del cibo e come noi lo stiamo usando senza un criterio questa sarà l’unica struttura che non sarà rimossa al tercausando anche seri e già evidenti problemi all’ambiente. mine di EXPO. Dopo una cena veloce ci siamo precipitati a vedere lo La terra rischia di subire danni irreparabili a causa del spettacolo dell’Albero della Vita, un’altissima struttura nostro comportamento spropositato … quindi, prima di di trentasette metri il cui disegno s’ispira alla pianta delfare qualsiasi cosa, pensate! Prima di buttare una latla piazza del Campidoglio disegnata da Michelangelo. Ci tina per terra, riflettete! Perché il nostro futuro, alla fine, ha letteralmente lasciati a bocca aperta: non so di quale è solo in mano nostra. Basta capire quando abbiamo supemagico potere sia dotato, ma quell’unione così omogenea rato il limite per rimettere in sesto le cose, ed EXPO prova di colori, musiche, luci e spruzzi d’acqua ha creato uno che siamo ben consapevoli dei nostri errori. Quindi, anche spettacolo così intenso e profondo da non solo impressiose la raccolta differenziata è noiosa e ripetitiva, la ricerca narci, ma anche commuoverci. di un cestino per buttare la lattina troppo impegnativa e imporsi di mangiare qualcosa che, il giorno dopo, scaLa mattina seguente abbiamo fatto un ultimo salto ad EXPO drà praticamente impossibile, dobbiamo fare uno sforzo e per vedere la parata, comprare qualche souvenir e fare foto, provarci. Insieme possiamo davvero cambiare le cose. mentre il pomeriggio abbiamo raggiunto Milano dove, ad attenderci, vi era la guida che ci avrebbe accompagnati alla Sì, insieme possiamo! Ottobre - 2015 - n. 77 - Orizzonti - 31 LAMPORECCHIO SOTTO LA LOGGIA! di Riccardo Vezzosi e Adolfo Ferreri opo l’incontro di “Noi, quelli della loggia” del 19 settembre scorso siamo a fare i doverosi ringraziamenti: In primis al Circolo ARCI di Mastromarco nella persona del presidente Angiolino Campigli, il quale ci ha permesso di usufruire delle attrezzature per la buona riuscita della serata. Poi, per forza di cose dobbiamo rivolgere la nostra attenzione allo staff del “Bar gli Schizzati” che ancora una volta si è mostrato attento e professionale ad assecondare le nostre esigenze. Per ultimi, ma non ultimi, a tutti NOI partecipanti. Grazie e ancora grazie a Paolo Fanti per l’allegria che riesce a infondere a queste splendide serate. D DONAZIONE della Comunale Avis di Lamporecchio I n data 31 Agosto è stato effettuato il bonifico di € 500.00, da parte della Comunale AVIS di Lamporecchio e dalla Famiglia Ferrero, in favore del reparto DH Oncologia Medica dell’Ospedale Santa Maria Assunta Ponte a Niccheri di Firenze, somma facente parte della donazione in ricordo di Giulietta. Il totale della somma deriva dalle offerte del libro “2° Premio letterario Giulietta Ferrero” e dalla donazione della sezione Avis Lamporecchio e famiglia Ferrero. 32 - Orizzonti - n. 77 - Ottobre - 2015 LAMPORECCHIO Ottobre - 2015 - n. 77 - Orizzonti - 33 LAMPORECCHIO ASSOCIAZIONE IL RIFUGIO: Grande partecipazione alla “Festa del bastardino e non...” F inalmente è arrivata la Festa, la nostra Festa: la decima edizione della Festa del bastardino e non...!, con grande partecipazione anche quest’anno. Ci sono stati tanti cani, di taglia piccola, media e grande, di razze diverse e meticci, tutti belli e simpatici ed è stato bello poterli osservare. I partecipanti sono venuti da tante parti, Pistoia, Firenze, Lucca e Pisa, ma il più lontano addirittura dalla Svizzera. Quest’anno prima dell’inizio della sfilata Alessandro Pupillo, un nostro carissimo amico, ha svolto una dimostrazione di educazione di base con metodo positivo, accenni di “obbidience” (disciplina), alcuni trix (giochi divertenti da fare con il proprio cane) (nella foto a lato), queste esibizioni le ha fatte con il suo bellissimo border collie, di nome Bart, davvero veramente bravissimo. Intanto, Letizia Salamone era impegnata con un’altra iniziativa per i bambini truccandoli e realizzando palloncini a forma di animali. I genitori sono rimasti contenti nel vedere i propri figli attratti da questa novità della Festa. La partecipazione era ad offerta libera e il ricavato andrà a finanziare gli interventi della nostra Associazione contro il randagismo della popolazione felina sul territorio di Lamporecchio e Larciano. Una delle finalità della nostra Associazione è proprio quella della sterilizzazione dei randagi maschi e femmine, poiché senza un intervento di questo genere si estenderebbe in modo La foto ricordo tra amici a due e quattro zampe! 34 - Orizzonti - n. 77 - Ottobre - 2015 inquietante la popolazione di randagi oltre a diffondere malattie che minano la salute dei nostri amici. Poi ci sono gli interventi di pronto soccorso per i cani e i gatti abbandonati, feriti, investiti, ecc., e per non farci mancare niente anche i cavalli. È stata davvero una bellissima giornata, per tutti, amici a quattro zampe e a due, insieme a correre, a sfilare, a divertirsi. La manifestazione è stata presentata dalla bravissima Stefania Stivé, che sia pure con poca voce e un po’ in crisi di salute ha condotto fino in fondo la giornata e con la sua semplicità e simpatia tutto si è svolto nel modo migliore. Un ringraziamento a tutti coloro che hanno partecipato, in particolare alla giuria, divisa in due categorie: cani di razza e non, a partire da Gustavo Innamorati, Mario Cheli, dott. Nahiara Tasaky, Cinzia Nelli, dott. ssa Letizia Morosi, Erika Galasso, con la collaborazione dell’espertissima Simona Bertoncini. Grazie anche a Sara Iannotta per le tante foto dei cani e della Festa, all’ambulatorio veterinario del dott. Giovanni Giannetti e Nella Repola e a tutto il loro staff per la loro bravura e disponibilità, soprattutto in questo periodo di super lavoro per il continuo arrivo di gatti neonati abbandonati. Un ringraziamento particolare a Francesco e Silvia della Scuola di ballo Dance Sport Projet e al DJ Fabrizio Caputo per la sua disponibilità e bravura. Un ringraziamento ai nostri sponsor: Coop di Larciano, Rinati Srl, Oleificio Montalbano, Bianchini Srl, Macolive Spa, Montalbano Agro Alimentare, Florence pet, Cantina sociale Montalbano, Agraria Montalbano, Carbone Pet, Paola Bocconi brigidini, Meri, Il Ciclone del Brigidino e il negozio “Qua la zampa”. Ma un grazie anche a tutti i negozi, esercizi commerciali, aziende di Lamporecchio e Larciano, che per ragioni di spazio non possiamo elencare, per il loro contributo alla Festa, ma anche a tutte le altre manifestazioni dell’Associazione, ultima la cena di solidarietà al Ristorante In Vino Veritas. Senza questa partecipazione, senza il sostegno e la solidarietà di tanti la nostra Associazione non potrebbe svolgere la propria attività per gli amici a quattro zampe. Associazione Il Rifugio Il Presidente - Luana Ferradini LAMPORECCHIO Ottobre - 2015 - n. 77 - Orizzonti - 35 LAMPORECCHIO D UNA “VISITA” A DON ELINO BIOLCHI urante il mese di agosto, una piccola delegazione del nostro mensile Orizzonti, guidata dal direttore Massimo Mancini, ha fatto visita al cimitero di Cutigliano, alla tomba di don Elino Biolchi, il parroco che per oltre quaranta anni ha guidato la parrocchia di Santo Stefano. Don Elino, per volontà dei famigliari, è stato sepolto nel piccolo cimitero di Cutigliano, un luogo immerso nella natura e nel verde della montagna pistoiese. Un posto sicuramente molto gradito da don Elino.Un ritorno al suo passato e ai luoghi dell’infanzia. Una visita intensa, emozionante che ha avuto il sapore ricco del ricordo di una figura importante, che per quasi mezzo secolo, ha avuto un ruolo educativo cruciale nella nostra comunità di Lamporecchio. Una visita, che spiritualmente ci ha arricchito tutti e che desidera anche mantenere, attraverso la pubblicazione dell’iniziativa, vivo tra la gente il suo ricordo. Nelle prima foto a lato, il nostro direttore Massimo Mancini e Mara Fadanelli, rendono omaggio alla tomba di don Elino Biolchi nel cimitero di Cutigliano. Nella seconda foto un’immagine di don Elino sorridente, a Lamporecchio. RITORNANO I “COMUNISTI”!! F di Romano Frullini accio riferimento al numero di febbraio 2015 di Orizzonti, dove con un articolo comunicavo ai lettori di questo giornale che era nata un’Associazione per la ricostruzione del Partito Comunista. Dopo nove mesi torno a comunicarvi quanto segue: il giorno 9 ottobre ci siamo riuniti come rappresentanti politici dei tre partiti che rappresentano la sinistra di Lamporecchio, cioè il partito della Rifondazione Comunista, Partito dei Verdi e Partito Comunista d’Italia. Fra l’altro abbiamo deciso di impegnarci maggiormente nella ricerca di ulteriori adesioni (sono già un buon numero, anche in tutta Italia) che comunque ancora ci giungono, insieme alla richiesta di autonominarsi provvisoriamente come coordinatori. A breve sarà convocata un’assemblea di tutti gli aderenti, nella quale sarà nominato un coordinamento effettivo, in attesa del Congresso costitutivo a livello nazionale del nuovo Partito Comunista che dovrebbe avvenire entro la fine di gennaio prossimo. Il coordinamento provvisorio è costituito dai compagni Maurizio Sostegni, Giuseppe Cipollini, Barbara Landini, Marco Lotti, Claudio Parenti e Romano Frullini. Per chi avesse intenzione di aderire, può rivolgersi alle sei persone sopracitate. 36 - Orizzonti - n. 77 - Ottobre - 2015 LARCIANO L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE informa: LA CULTURA A PORTATA DI MANO Da lunedì 11 ottobre è in vigore il nuovo orario autunnale della biblioteca comunale di Larciano. Medaglia d’Oro al Merito Civile Questo orario ci permette finalmente di avere la biblioteca fruibile nelle ore pomeridiane per i ragazzi delle scuole che potranno così recarcisi a studiare, ma non solo! In accordo con il Comune di Lamporecchio, le aperture delle due biblioteche sono organizzate in modo da rendere disponibili i locali e i servizi praticamente ogni giorno, sia in orario antimeridiano che pomeridiano, per i più piccoli, per il prestito dei libri, per lo studio. L’invito è quello a usufruire il più possibile dei servizi offerti, in modo da sfruttare sempre più le attività culturali in un’ottica di potenziamento sempre maggiore del servizio. BIBLIOTECA COMUNALE DI LARCIANO: LUN - MER - VEN => DALLE ORE 15,00 ALLE ORE 18,30 MAR - GIOV - SAB => DALLE ORE 8,30 ALLE ORE 13,00 UFFICIO PUBBLICA ISTRUZIONE (mensa, trasporto, info scuola): MAR - GIOV - SAB => DALLE ORE 8,30 ALLE ORE 13,00 N UN NUOVO CENTRO SANITARIO A LARCIANO ella seconda parte dell’anno 2016 a Larciano sarà inaugurato il nuovo Centro Socio Sanitario. Una struttura nuova, che sarà costruita, tenendo conto di tutti criteri di modernità di ecosistema, sulle rovine delle vecchie scuole elementari e che darà un’importante risposta alle esigenze sanitarie e sociali della popolazione di Larciano. Una nuova Casa della Salute, all’interno della quale saranno in funzione diversi servi sanitari e sociali. Ci sarà anche un consultorio famigliare, la sede dell’associazione dei medici di Larciano e specialisti. È prevista anche la realizzazione di due Cappelle del Commiato. Inoltre la nuova struttura, di proprietà del comune di Larciano, sarà la sede anche del Soccorso Pubblico di Larciano, della locale sezione Avis e dell’Auser, tutte associazioni volontarie che si occupano di sanità e sociale. Un progetto voluto fortemente da Antonio Pappalardo, che nel 2010 riuscì ad avere un contributo economico da parte della Regione Toscana di 500.000 euro. ll costo complessivo dell’intervento si aggira su un milione duecentocinquantamila, che viene così coperto. Oltre al contributo della Regione, ci sono euro 250.000 dati dall’Associazione Soccorso Pubblico e i rimanenti 500.000 sono a carico dell’amministrazione comunale di Larciano. Il percorso dei lavori inizia con il mese di dicembre, quando si riceveranno dalle ditte le presentazioni di offerte di appalto. Dovranno presentare un progetto dei lavori, che tenga conto dell’elaborato preparato in maniera congiunta dall’ufficio tecnico ed urbanistico del Comune di Larciano. Una volta aggiudicato l’appalto, la ditta avrà il tempo massimo di sei mesi per finire i lavori. Nel costo complessivo dell’intervento sono previste anche le coperture economiche per sistemare l’area esterna alla struttura e la viabilità circostante. Una nuova struttura, che sarà dedicata ed intitolate alla memoria di due medici di Larciano, recentemente scomparsi, che sono, Antonio Pieraccini e Pierluigi Salvi. Ottobre - 2015 - n. 77 - Orizzonti - 37 LARCIANO N PLAY FOR JOY “Una manifestazione che cresce” ei giorni 18, 19 e 20 Settembre si è svolta la sesta edizione di Play for Joy, un’edizione che ha visto protagonisti personaggi di spessore come Marisa Grasso, vedova del poliziotto Filippo Raciti, Mario Boni ex cestista che ha fatto la storia del basket valdinievolino e nazionale, insieme ad altri protagonisti dello sport locale, oltre ad una decina di associazioni sportive, basket, pallavolo, atletica, danza, calcio, tennis… L’edizione 2015 si è aperta con un momento particolarmente toccante ed emozionante: l’incontro a scuola (nelle foto 1-2-3), tra i ragazzi delle classi seconda e terza media e la signora Raciti e Mario Boni, moderato dal giornalista Andrea Spadoni direttore del Giullare magazine. La signora Raciti ha portato ai ragazzi una testimonianza di grande intensità, sui fatti avvenuti durante il derby del Catania, la morte di suo marito, e sui giorni, mesi e anni successivi. «Quando ho deciso di sposare un poliziotto, ho messo in conto che durante le sue attività di lotta alla mafia sarebbe potuto accadere qualcosa di irreparabile, ma mai, ho pensato che invece potesse non tornare a casa per una partita di pallone», esordisce così la signora Raciti (N.d.R. nella foto 4 mentre riceve un premio dall’assessore alle politiche giovanili del comune di Larciano, Fabrizio Falasca, sotto gli occhi dell’on. Caterina Bini). Ha spiegato la volontà sua e dei suoi figli di farsi portavoce di valori positivi e del significato del fare violenza. Vio- 38 - Orizzonti - n. 77 - Ottobre - 2015 1 2 3 4 lenza diretta sulla persona uccisa, la violenza indiretta sui figli e la violenza che elimina tutte le azioni positive che un uomo può fare durante la vita. L’ispettore Raciti era un uomo che aveva dedicato la sua vita alla lotta alla mafia, a veicolare valori positivi e sani ed era un donatore. «La violenza fa male a chi la riceve, ma anche a chi la fa», ha detto la signora Raciti e ha fatto un sentito appello ai ragazzi: «Aiutatemi nel cambiare le cose per una società più giusta». Una testimonianza piena di dolore ma non di odio e rancore, un esempio di donna coraggio. L’incontro è continuato con l’intervento di Mario Boni, prima atleta professionista, poi commentatore sportivo, che ha raccontato come ha iniziato la sua attività agonistica: «E pensare che volevo giocare a calcio», ha risposto alle domande dei ragazzi. Nella sua lunga esperienza è stato sconvolgente aver avuto bisogno della protezione delle forze dell’ordine per entrare in campo in sicurezza e ancora peggiore era «Vedere che le persone più agguerrite sugli spalti erano proprio genitori con accanto i propri figli piccoli». Lo sport deve, invece, coniugarsi con l’educazione e lo stare bene insieme, anche quando diventa professionismo, per poter dare il meglio di sé in gara e poter sfruttare al meglio ogni possibilità di miglioramento e crescita. I ragazzi hanno prestato tanta attenzione alle parole dei due ospiti e hanno rivolto loro moltissime domande, stimolati anche dagli interventi di tutti gli altri presen- LARCIANO ti, Samuele Rastelli, Brunero Bianconi, il maresciallo della locale stazione dei carabinieri Salvatore La Mattina, degli onorevoli Caterina Bini ed Edoardo Fanucci, del vice sindaco Lisa Amidei e dell’assessore alle politiche giovanili Fabrizio Falasca e del professor Carlo Marchetti, referente per la scuola. Il sabato pomeriggio e domenica invece, i ragazzi hanno dato sfogo a tutta la loro energia e, in diverse centinaia, si stimano circa 800 presenze, hanno partecipato nei giardini di fianco alla scuola, alla fase del puro e sano divertimento. Provando una varietà di discipline sportive in piena libertà (nelle foto 5/6/9), senza quell’agonismo esasperato ma solo e soltanto in un luogo dove il socializzare e la voglia di stare insieme la facevano da padrone. Una manifestazione cresciuta nei numeri e nei contenuti, grazie all’impegno di molti soggetti. Fabrizio Falasca assessore alle politiche giovanili (nella foto 7): «Sei anni fa, a un tavolo insieme ad Antonio Pappalardo e alla Coop Selva, nacque Play for Joy. Partì un po’ in sordina, ma chi ci ha creduto fin dall’inizio sapeva che ci sarebbero stati piano piano i risultati e così è stato. L’amore per i giovani, il pensiero di crescerli in un contesto educativo consono e facendoli divertire ci appassionò al punto che oggi continuiamo a investire in questa iniziativa. Domenica sera alla fine della manifestazione, verso il calar del sole parlando con un ospite siciliano (N.d.R. Andrea Denaro), nel mezzo del prato invaso da centinaia di ragazzi, a un certo punto guardammo il campetto del calcio e ci colpì 5 6 7 un’immagine bellissima, che racchiude il senso vero di Play for Joy, una ventina di bambini vestiti uno diverso dall’altro ricorrevano quel pallone senza sapere neanche chi avessero accanto, non erano compagni di squadra ma solo di gioco. Un’immagine straordinaria per noi, per i ragazzi molto di più. Un’esperienza indimenticabile ed emozionante: nessuno potrà portarla via ai ragazzi, perché gli oggetti si possono rubare, ma le emozioni vissute nessuno le potrà rubare mai. Questo è Play for Joy! Una bellissima edizione la 2015, peccato che sia mancato colui che sicuramente avrebbe gioito insieme a noi». E infine i ringraziamenti: all’Istituto Comprensivo Ferrucci, alla Cooperativa Selva, alla Polisportiva Montalbano Basket, all’Unione Montalbano Calcio, all’ASD Pallavolo Larciano e ASD Volley Lamporec8 chio, al Karate Ninja Club, all’ASD Nuoto Valdinievole, all’Ècole de Danse, all’ASD Bunny Club Vinci, all’ASD G.S. Stabbia ciclismo, all’Atletica Monsummanese e al Tennis Club I Giardinetti ASD e alla Coop consumo Larciano Andrea Natali della coop. Selva per il suo contributo. 9 Ottobre - 2015 - n. 77 - Orizzonti - 39 LARCIANO LARA, LA PIÙ BELLA C di Luigi Donati hi è la più bella del reame? È Lara Croft Del Interior, un cucciolo femmina di razza Dogo Argentino di 10 mesi. Lara ha vinto la Speciale al World Dog Show 2015 svoltosi a fiera Milano e organizzato dall’Ente Nazionale Cinofilia Italiana. Ce l’ha rivelato con orgoglio, ma senza proclami, il suo proprietario Mario Cheli, titolare della ditta FlorencePet di Larciano al termine della prima mostra canina Just For Dog da lui stesso organizzata e svoltasi con grande successo lo scorso settembre a Larciano. Lara, dicevamo, è risultata la più bella nella Speciale di razza categoria Puppy nel corso della più attesa mostra canina a livello internazionale che ha ottenuto un successo straordinario e che, il prossimo anno, si trasferirà a Mosca. Vi hanno preso parte quasi 30.000 iscritti per le 300 differenti razze canine provenienti da 40 Nazioni di tutti i continenti, dall’Argentina all’Australia, dal Canada alla Thailandia e poi Cina, Brasile, Giappone, Columbia, India, Indonesia, Stati Uniti, Kazakistan, Filippine, Taiwan. I 200 giudici internazionali hanno valutato ogni soggetto per decidere qual è il cane più bello al mondo e Lara, nella sua categoria, è risultata vincitrice. Al World Dog Show, tornato in Italia dopo 15 anni, ci sono state anche esibizioni di Dog Dance, Flyball, Disc Dog e di cani da soccorso che hanno offerto momenti di emozioni uniche a conferma dell’amore che l’uomo ha per il cane come compagno di vita per una relazione profonda, gratificante Mario Cheli e le educatrici cinofile dell’allevamento, con la vincitrice Lara Croft Del Interior e di equilibrio per grandi e piccoli. 40 - Orizzonti - n. 77 - Ottobre - 2015 LARCIANO PIETRO LANDINI ALLO STORICO ZECCHINO D’ORO!! C di Mirco Esposito i sono due modi di dire che potrebbero andar bene in questa occasione: “Buon sangue non mente” oppure “L’allievo ha superato il maestro”, ognuno può decidere per quello che preferisce, ma la sostanza non cambia. Pietro Landini, 10 anni, cresciuto da genitori musicisti, e soprattutto da mamma “canterina”, maestra di canto, sarà protagonista della 58esima edizione dello Zecchino d’Oro, in onda su Rai Uno dal 17 al 21 Novembre! Il percorso di selezione per Pietro è iniziato il 12 giugno scorso a Campi Bisenzio, per proseguire poi il 14 giugno a Pisa, dove alle selezioni regionali su 10 bambini ne sono stati scelti 4, e tra questi proprio il nostro piccolo cantante, che ha proseguito la sua corsa alle nazionali di Bologna dove è stato scelto tra 70 bambini. 5000 tutti i ragazzini che hanno provato nell’intento, Pietro aveva già partecipato altri anni, ma quest’anno è come se una vocina gli avesse suggerito all’orecchio di partecipare ancora, perché era l’”anno buono”. E così è stato! “Lo spirito dell’Antoniano - dice la mamma Anna Maria Marroffino - è quello di trovarsi in una grande famiglia dove i bambini non vivono la competizione, ma è come un grande gioco. Adesso, chi è arrivato a partecipare in tv, ha già vinto. Premiato non sarà il bambino ma la canzone e i suoi autori. Pietro è consapevole di aver partecipato a un bellissimo gioco che lo porterà in TV”. Anche dai racconti di Pietro dei giorni passati a Bologna emerge lo spirito di festa, di amicizia e di fratellanza (nelle foto a lato). Questi sono gli ingredienti principali e credo che proprio per questo il nostro cantante debba essere da esempio per i suoi coetanei, di come i sogni vadano inseguiti sempre, di come le passioni vadano assecondate, accompagnandole con tanto studio e motivazione. Il messaggio è il più positivo che ci possa essere e l’orgoglio “larcianese” che è in ognuno di noi credo che non potrà tenerci molto distanti dalla TV nei pomeriggi novembrini in cui Pietro canterà “Il Contrabbasso”, la sua canzone. I prossimi appuntamenti per Pietro saranno dal 13 novembre, quando sarà impegnato all’Antoniano per le prove con il coro, fino alla prima diretta del 17 novembre; ha invece già registrato la canzone, che ci racconta esser stato il momento più particolare e curioso: “Il microfono era di quelli a presa laterale, ho cantato la canzone a pezzettini per più di due ore, e sono stato veloce! Non è facile montare una canzone!” . Non ci resta che aspettare con trepidazione ed emozione il nostro giovane concittadino in tv, porta in alto Larciano Pietro!! Ottobre - 2015 - n. 77 - Orizzonti - 41 LARCIANO TALENT MOVE AI THUNDERS “Battezzati” da Dolcenera D di Lisa Amidei omenica 27 Settembre, sul palco allestito all’esterno della galleria del Centro commerciale di Montecatini, gli otto finalisti della terza edizione del contest Talent Move, hanno animato una giornata interamente dedicata alla musica, regalando quasi quattro ore di live al giovane pubblico che ha letteralmente affollato il piazzale adiacente all’ingresso est della Coop-FI per assistere all’evento. Ognuno con il proprio stile, le proprie melodie, i propri arrangiamenti e il proprio sound, ma tutti con l’obiettivo comune di mettersi in mostra, e di convincere la giuria tecnica di essere il migliore, per guadagnarsi l’opportunità di emergere grazie al primo premio messo in palio dal Talent Move, ovvero cinquanta ore a disposizione di sala prove, la realizzazione di un CD di quattro canzoni e la stampa di oltre cento copie. Opportunità che si sono aggiudicati i giovanissimi Thunders, (un gruppo del nostro territorio composto dalla voce di Viola Pierozzi, dal basso di Mattia Dugheri, dalle chitarre di Alessio Barbini e Francesco Paolini, dalla tastiera di Giulia Tesi e dalla batteria di Mirko Diolaiuti), gruppo rock-pop che i giudici hanno preferito a Sebastiano D’Agostino, B.K., Powerfull engine, Claudia Chiti, Darmabams, Federica Colosimo e Fun coover. Centro commerciale Mario Bucca, del presidente sezione soci Unicoop Mario Galligani e del giornalista del Tirreno (partner dell’evento) Leonardo Soldati. E chi meglio di una “figlia” dei Talent, (destinazione Sanremo e Music Farm), come la cantautrice pugliese Dolcenera poteva fare da madrina all’edizione 2015 del Talent Move di Montecatini? Dopo la premiazione e il meritato applauso ai vincitori, l’ospite d’onore della manifestazione è stata intervistata da Marco Vincent di Radio Blu presentatore della giornata, ha successivamente eseguito alcuni brani del nuovo album “Le stelle non tremano”, e alla fine si è concessa ai suoi fan per foto e autografi. Logo manifestazione Talent Move I Thunders hanno anche ricevuto un’elegante targa di riconoscimento a forma di chitarra direttamente dalle mani del sindaco di Massa e Cozzile Marzia Niccoli, del direttore del 42 - Orizzonti - n. 77 - Ottobre - 2015 Una grande giornata dove l’energia trasmessa dal talento delle band si è unita al calore del pubblico che le ha accompagnate nelle loro esibizioni, con la ciliegina I Thunders con Giulio Terreni e Loris di Leo LARCIANO finale di Dolcenera, e una grandissima soddisfazione per il nostro territorio grazie al trionfo dei nostri giovanissimi artisti: i Thunders. Ma a rendere ancor più dolce il successo di questi ragazzi c’è lo scoprire che dietro ai due brani inediti che hanno vinto il contest, (“PARTE DI ME” e “LIBERI”), c’è un altro rappresentante di casa nostra: Giulio Terreni, autore musicale di origini Fucecchiesi ma residente a Larciano ormai da oltre undici anni. Perché la musica è sempre stata fatta da incontri, da collaborazioni, dalla voglia di condividere le proprie sensazioni musicali ed artistiche, e spesso, l’espressione creativa di più persone finisce per diventare un progetto solo e come un raggio di sole in una lente infiamma tutto. Il fortunato incontro fra i Thunders e Giulio Terreni è avvenuto poco più di un anno fa: il gruppo che fino ad allora aveva nel proprio repertorio solo cover per lo più straniere, aveva bisogno di un brano inedito per partecipare al FIM di Genova (Fiera Internazionale della Musica) che ogni anno a Maggio diventa il punto di ritrovo della discografia nazionale e dunque un’ottima vetrina per farsi conoscere. Contattato grazie a Daniele Landini e a Giacomo Tesi, l’autore in pochissimi giorni ha scritto appositamente per loro il primo inedito in italiano dal titolo “CRESCERE” e ha convinto il maestro Loris di Leo (uno dei più grandi pianisti italiani, exallievo di Walter Savelli), carissimo amico e compagno di vari progetti musicali da oltre un ventennio, a curare l’arrangiamento del brano e a seguire settimanalmente a Larciano i ragazzi durante le prove. I Thunders premiati dal Sindaco di Massa e Cozzile Dolcenera e il presentatore di Radio Blu Marco Vincent Da quel giorno l’interruttore dei Thunders si è acceso ed è cominciato tutto, l’emozione, la magia, il viaggio verso un sogno, che dopo un anno di duro lavoro e di grandi sacrifici, ha permesso loro di provare questa bellissima gioia. E la gioia non è solo la loro o quella dei loro genitori o dei loro amici, ma è quella di tutti noi che grazie alla passione e alla semplicità di questi ragazzi possiamo trarre una grande verità: la vita è dura e piena di spine, ma ogni tanto lungo la strada, sbocciano anche rose bellissime. Buon viaggio Thunders … e che la musica sia sempre nei vostri cuori !!! Live sul palco del TalentMove Ottobre - 2015 - n. 77 - Orizzonti - 43 LARCIANO I «FESTAIOLI» DI LARCIANO (1869-1873) a cura di Gianluigi Galeotti Gianluigi Galeotti è da sempre un amico di Orizzonti e della Banda musicale “G. Puccini” di Lamporecchio. Esperto di archivistica e appassionato gestore di biblioteca, più volte ci ha fornito testimonianze che descrivono la storia del nostro territorio. In questo numero pubblichiamo un documento relativo alle vicende della compagnia dei “festaioli” di Larciano Castello e alla festa triennale del SS. Crocifisso. Si parla anche delle Bande musicali di Monsummano e di Lamporecchio. Ringraziamo Gianluigi per il suo prezioso contributo alla nostra rivista. M i è capitato fra le mani, grazie alla disponibilità dell’amico Luigi Angeli, una cartellina color arancio sulla quale si legge in bella grafia: «Festa di Larciano 1873». La cartellina riveste 4 bifoli di cm. 31x21 rigati orizzontalmente. Alla rigatura orizzontale (33 righe) si aggiunse manualmente una rigatura verticale in modo da ricavare un registro di entrate e uscite. In totale dunque 16 pagine che accolgono i conti del dare e dell’avere dei «festaioli» di Larciano (Larciano Castello - Parrocchia di S. Silvestro) per il quadriennio che va dal 1869 (agosto) al 1873 (giugno). Le singole voci sono vergate a penna, con inchiostro nero da una sola mano dalla buona competenza grafica. Non manca talora qualche cancellatura a penna (pp. 6-7,9,11-12,14,16). (N.d.R. Per Storica immagine della piazza di Larciano chiarezza, ricordiamo che in quegli anni Larciano Castello - da www.prolocolarciano.it faceva parte del Comune di Lamporecchio. Fu il regio decreto dell’allora Re d’Italia Umberto I, che decretò la scissione e la costituzione di Larciano come comune autonomo a decorrere dal 1 luglio 1897. Vedi Orizzonti n. 25, gennaio 2011, pag. 27) Ma veniamo ai contenuti. Chi erano questi «festaioli»? I nomi di quelli entrati in carica nel giugno del 1869 li troviamo a p. 1 del manufatto: Bardelli Amato fu Iacopo; Fedi Giuseppe di Gaspero; Pasquetti Leopoldo di Giuseppe; Giovannelli Pietro di Silvestro; 5. Monti Pietro del fu <spazio bianco del ms.>, e Fagni Dante; Camarlingo Bongiovanni Gio(van) Dome(nic)o di Antonio. Quali erano i loro compiti? È possibile farsene un’idea scorrendo le voci di entrata e uscita del registro. Alcuni di loro, infatti, si occupavano della «cerca» di «derrate in natura» (grano vecciato, granturco, olio, vino) vendute poi a compratori terzi. (Le altre voci d’entrata erano costituite soprattutto dalle elemosine, pur non mancando in un caso gli interessi dei depositi bancari come annotato al 18 maggio 1873: «Riscossi alla Cassa di Risparmio di Pistoia per frutti L. 65,76»). I «festaioli» si occupavano poi degli acquisti per le varie feste della Parrocchia talvolta anticipando i relativi importi: fra tali acquisti e dunque fra le «escite»[sic!] era voce importante la «cera» spesso calcolata “a calo”. Altre voci di uscita il compenso per gli «officianti» provenienti dalle varie parrocchie dei dintorni (elenchi minuti a p. 4 per le feste della Pentecoste 1870 nei giorni 5-7 giugno, a p. 7 per le feste della Pentecoste 1871 nei giorni 28-30 maggio, a p. 10 per le feste della Pentecoste del 1872 nei giorni 19-21 maggio, a p. 14 per le feste della Pentecoste 1873 nei giorni 1-3 giugno) e per i predicatori e il loro «rinfresco»: «Dato un fiasco di aleatico, e uno di Vermutte[sic!] per rinfrescare il Predicatore» il 6 marzo 1870 (p. 1); «Dato un fiasco di Vermutte per rinfrescare il Predicatore» il 26 febbraio 1871 (p. 5); «Dato un fiasco di Aleatico per il Predicatore» e «Dato un fiasco di Vermutte per il Predicatore» rispettivamente il 14 e il 18 febbraio 1872. Altre voci di uscita erano costituite dalla spesa per gli addobbi e da quella per le tipografie in occasione della stampa (Pistoia) di avvisi sacri e sonetti d’occasione il 18 maggio 1873 (p. 10). E veniamo al titolo della nostra cartellina: «Festa di Larciano 1873»: in tale occasione (1-3 giugno 1873) furono accomunate la solennità della Pentecoste e la festa triennale del SS. Crocifisso. Le spese furono notevoli: si fecero infatti i fuochi artificiali (L. 130 al «fuochista» Giovacchino Ulivelli di Vinci), si fecero i «brigidini» («Pagata la giornata ai due brigidinai - Spesa nella fabbricazione di brigidini»), mentre «Luigi Monti detto Picciotto» comprò a Pistoia il «cacio parmigiano». Ma non basta: ben L. 131,25 se ne andarono per la Banda (p. 13) laddove i cuochi Lassi «che fecero desinare, il giorno della festa, ai Preti e alla Banda» si contentarono di L. 8. Sorvolando su altre curiosità che si evincono dal rendiconto (uno dei due sonetti stampati per la festa del 1873 fu dedicato al Principe Rospigliosi) segnalo quanto registrato in data 4 maggio 1871 (p. 6): «Date ai Festaioli L. 12,53 perché mancanti per pagare La Banda per Lamporecchio = alla detta Banda di Monsummano gli fu dato L. 85, e l’incasso fu di L. 72,47» (da cui mi pare di capire che la banda di Monsummano venne a suonare anche a Lamporecchio); e in data 9 giugno 1873: «Per retratto di libbre 8 e oncie due <di> cera in candele portate dalle donne di Lamporecchio in processione». Allegati nella pagina successiva 44 - Orizzonti - n. 77 - Ottobre - 2015 LARCIANO 1. <Carta da bollo da cent. 50> Comunità di Lamporecchio. Con nota 5 Maggio volgente N. 309 [Dirg?] P. S. l’illmo Sig. Sotto Prefetto del Circondario di Pistoia ha permesso che nei giorni 1.2.3 del prossimo mese di Giugno si effettuino a Larciano la processione religiosa e le altre feste solite farsi ogni tre anni in detta località in onoranza del SS. Crocifisso, di che nella istanza avanzata dal Sig. Giovan Domenico Bongiovanni come Camerlingo della festa suddetta. Tale permesso è però subordinato alle seguenti condizioni, che cioè, la processione si faccia senza apparato ed osservate le istruzioni contenute nella Circolare della Prefettura di Firenze de 5 Giugno 1867, specialmente che non debba protrarsi oltre le ore 24 di sera, e che quanto alla esplosione dei fuochi artificiali o mortaretti non si effettui in vicinanza dei / luoghi abitati giuste[!] l’art. 90 della Legge di P. Sa. e 105 del relativo Regolamento. Si rilascia frattanto dal sottoscritto Sindaco del Comune di Lamporecchio il presente permesso al Sig. Bongiovanni G.Dco. onde curi l’osservanza delle presenti disposizioni e procuri che nel compimento della festa l’ordine sia mantenuto adottando le cautele che reputerà più opportune. Lamporecchio li, 8 Maggio 1873 Il Sindaco - .<?> Bonfanti; 2. Programma dei fuochi artifiziati che si obbliga fare Giovacchino Ulivelli di Vinci a Larciano per la sera del 3 giugno 1873, per L. 130 Annotazione - 1 Rota a Colori variati e finale Brillante - 1 Capriccio a Girasoli con doppio finale a Gelsumino - 1 Rota con fiamme imitando la luce elettrica con finale tricolore - 1 Capriccio a fuga di bombette a Colori e doppio finale a Gelsumino - 1 Rota a trasparente con finale Brillante - 1 Capriccio a Sfascio con Colori e finale tricolori[!] - 1 Rota per l’immagine del SSmo. Crocifisso a trasparente - 1 Capriccio con Scappate di razzetti a colori e finale brillante - 3 Razzi grossissimi a Colori -3 “ “ a Paracaduti -2 “ “ a Girasoli -2 “ “ a Codettoni - 60 Razzi mezzani a Colori e Scoppio - 2 Batterie di Castagnole a Crescenza di 15. ciascuna - 1 Granata grossissima a Colori -1 “ grossissima a Serpentelli - 3 “ mezzana a Colori - 1 Cassa Magica con 200 Scoppi - 3 Fiamme dell[!] Bengala per l’illuminazione della piazza a giorno - 1 Scappata di 100 Razzi a Colori e Scoppio Il Fuochista / G Ulivelli <maiuscole e minuscole secondo l’originale> 3. Prato Li 3 Giugno 1873 Sono Lit. Centosei Effettive che io Sottoscritto ricevo dal Sig N[!] Bongiovanni per saldo della paratura triennale del SS. Crocifisso fatta nella Chiesa di Larciano in fede L. 106 Giova[.?] Bad<i?>ani e C. <cfr. «Pagato all’assettino di Prato» (p. 15)> 4. Monsummano 20 Giugno 1873 Dal Sig. Leopordo[!] Pasquetti ricevo io sottoscritto come Ispettore della Società filarmonica del Paese, Italiane Lire ottantacinque per la sortita che detto colpo[!] fece a Larciano il di 3 Giugno esstante[!] E ripeto<?> L. 85 <firma illeggibile> 5. Tipografia Niccolai, in Pistoia, presso la Barriera Illustrissimo Sig. Giov. Domenico Buongiovanni[!] Dare per l’appresso Stampe - Li 26 Maggio 1873 - Per N° 30 Inviti Sacri grandi per la Festa del SSmo. Crocifisso a Larciano - L. 12.00 - Per la Stampa di 2 Sonetti differenti in N. 400 che 200 dedicati al[!] S.E. il Principe Rospigliosi e 200 al Sigr. Fedi e fattone 2 in Seta in carta dei classici<?> 1a qualità - L. 20.00 saldato il presente conto / G. Niccolai 6. <Sonetto in occasione della festa del Crocifisso (manoscritto ed autografo) di Guglielmo Galeotti>: - Sonetto Nell’ombra benedetta della Croce «Quali colombe dal desio chiamate» D’amor su l’ala fervida e veloce Il volo, alme gentili, ripiegate. Da le ferite di Gesù una voce Scende soave e par chieda pietate: Misero il vostro cor, duro ed atroce, Se alto non ne gemete e sospirate Per noi colpiti dal divino sdegno Amor, che il trasse dal celeste trono, Vittima Lo immolò sopra quel legno. La terra, il cielo monumento sono Di sue misericordie e del suo regno Scettro è l’amor, la pace ed il perdono P(rete) G(uglielmo) Galeotti 7. Farmacia e drogheria De’ Ferri di Elia Tesi, Piazza del Duomo, Pistoia. Sig. Giovannelli Pietro Dare Per quanto appresso - Magg(io) 24 8 dato ceri calati di L. 100 L. 42,36 e 91 candele in compera L. 160,44 _________ L. 202,86 Saldato Elia Tesi 8. Alla Tipografia e Libreria degli Eredi Bracali - Pistoia li 25 Giugno 1870 Dare Per N° 500 Immagini del Ss. Crocifisso che si venera nella Chiesa di Larciano in carta genov(ese) a macchina grave L. 12,50 - Saldato Per gli Eredi Bracali - <?> Bracali Larciano - La torre anni ‘10 - Collezione Paolo Bresci - “Valdinievole in posa” Ottobre - 2015 - n. 77 - Orizzonti - 45 LARCIANO 12 BAMBINI BIELORUSSI OSPITI A LARCIANO Un raggio di luce per chi ancora soffre della tragedia di Chernobyl D di Franca Capecchi odici bambini ipovedenti (N.d.R. Nella maggioranza dei casi essere ipovedenti significa aver bisogno di ingrandire ciò che si osserva per poterlo percepire visivamente ... avvicinarsi è un modo indiretto per ingrandire l’oggetto osservato. La percezione visiva non è solo quantitativa, ma anche qualitativa: annebbiamento, distorsioni, abbagliamento, capacità di distinguere i colori, qualità del campo visivo sono alcuni degli altri fattori che caratterizzano la visione. - da www.leonardoausili. com), provenienti da un istituto di Minsk di Bielorussia, sono stati ricevuti lo scorso mese dal presidente della “Cooperativa vinicola Chianti Montalbano” Euro Giraldi, dal vice-sindaco di Larciano Lisa Amidei e dal proprietario dell’azienda agricola “Sauto Santo” di Larciano. Tutti gli ospiti si sono prodigati affinché le visite che i bambini hanno effettuato, risultassero piacevolissime, come infatti è avvenuto. Accompagnati dalla signora Monica Tartufi della Misericordia di Pracchia, con le volontarie Grazia Morandi e Livia Valori del “Filo d’argento” di concerto con le giovani interpreti e dalla signora Maria Stefania Tesi, presidente dell’associazione “Sapere dai sapori” che ha programmato e guidato tutti gli incontri, i bimbi si sono immersi in una mini vendemmia anticipata, accolti dal presidente Giraldi e dagli altri operatori della cantina. Senza manifestare difficoltà motorie, si sono prima cimentati nel taglio dei grappoli, marciando compatti fra i filari della campagna larcianese, per poi immergersi a piedi nudi, assistiti dai volontari, nei tini per la pigiatura dell’uva, ricalcando le orme dell’antica tradizione contadina, per poi sfilare nell’aia dell’azienda locale produttrice di mele di qualità “Sauto Santo”. Anche qui i lavoratori dell’azienda hanno fatto in modo di regalare un’esperienza particolarmente ricca ed entusiasmante, conducendo i 12 bambini ad assaporare e scegliere i frutti migliori. L’evento ha inoltre mobilitato un’accoglienza a tutto campo, non solo a Larciano ma anche negli altri comuni della provincia di Pistoia. Infatti, la bella comitiva ha potuto trascorrere un periodo rigenerante per la loro salute nella famosa struttura “DynamoCamp” nella montagna pistoiese. La partecipazione e lo spirito che hanno animato gli ospiti nell’accogliere i bambini, dolcissimi ed educatissimi, è stata ricompensata non solo dalla loro allegria e dal sorriso pronto che ha illuminato per tutta la giornata i loro bei visini, ma anche da una preziosa pergamena inviata al presidente Euro Giraldi in ringraziamento per l’accoglienza ricevuta. La pergamena dove si sottolinea la fratellanza tra i due popoli 46 - Orizzonti - n. 77 - Ottobre - 2015 I bambini nell’azienda agricola Sauto Santo LARCIANO TANTISSIMI AUGURI don Gian Luca Palermo!!!! di Raffaello Fagni “Questa foto (N.d.R. riferito alla foto “marinaresca” a lato), rappresenta bene quello che vivrò tra pochi giorni! Sto per sbarcare la soglia dei 30! Si, dei 30 anni che tra pochi giorni mi daranno il benvenuto e guardo ormai alle spalle quelli che si presentavano con il 2 davanti! (Mi avvicino sempre più anche ai 33, gli anni del Principale! Passandoli poi ovviamente....)”. Scriveva così don Gian Luca, su Facebook, a pochi giorni dal suo trentesimo compleanno, accompagnando queste parole con una foto scattata su una nave in viaggio sul mare, a poco dallo sbarcare a riva, con lo sguardo volto dietro le spalle come a guardare il cammino trascorso. Sabato 29 Agosto il nostro giovane parroco, don Gian Luca Palermo, il Priore di Castelmartini nonché prof di Religione all’Istituto Comprensivo “Francesco Ferrucci” di Larciano, ha festeggiato il suo trentesimo anno di età! Una tappa certamente importante e piena di significato, un’età in cui non si è certamente “vecchi” ma neppure più ragazzini o giovanotti. È un’età adulta dove guardandosi indietro si capisce di aver fatto un bel pezzetto di strada, ci si può già stupire della bellezza e della stranezza della vita e delle mille sorprese che questa ci riserva. Guardando avanti si comprende però che il cammino è ancora più lungo! Don Gian Luca non ha mancato certamente di rendere grazie al Signore per il dono prezioso della vita, “Il primo dono del Creatore alla creatura” (Giovanni Paolo II), lo ha fatto durante la S. Messa prefestiva dove ha chiesto a Dio che questo dono combaci sempre con la sua volontà “... e possa produrre frutti che parlino di Lui”. Una preghiera spontanea con- divisa con la sua comunità. La sua festa è stata il giorno seguente al compleanno, un’idea questa, voluta dai suoi parrocchiani anche per dimostrargli l’affetto che provano per il proprio pastore. Affetto ampiamente ricambiato dal “don” anche su Facebook dal quale ha messo “in primis la sua amata famiglia parrocchiale” tra i suoi ringraziamenti. Questo il suo post: “Grazie di cuore a tutti coloro che han condiviso con me questa tappa importante della mia vita!! La mia amata famiglia parrocchiale in primis e poi in 10000 modi diversi i tanti amici, conoscenti, colleghi, alunni, confratelli, coetanei, fiumi di persone: GRAZIE DAVVERO!!!” Durante la festa ha tenuto ironicamente una scritta attaccata addosso: “30 anni di attività” (Nella foto sotto). Bella poi la lettera che gli ha dedicato la parrocchia, esprimendo gratitudine per quello che ha fatto, sta facendo e farà ma sopratutto per quello che è in mezzo al suo popolo in qualità di padre. Difficile da pensare vista la giovane età, si diceva nella lettera, ma lo è davvero a nome di Cristo e della Chiesa. A chi gli ha chiesto quale sia l’episodio indimenticabile da lui vissuto, ha risposto: “L’incontro con Gesù. È stata la mia scoperta dell’America”. Poi ancora un consiglio: “Vivere giorno per giorno con i piedi per terra e lo sguardo rivolto verso il cielo”. Oltre ai parrocchiani e i tanti amici, anche noi della Redazione di Orizzonti, facciamo (anche se in ritardo) tanti auguri a don Gian Luca per un buon proseguimento di vita e di missione a Castelmartini. Ottobre - 2015 - n. 77 - Orizzonti - 47 LARCIANO QUEL MONDO CONTADINO DI UNA VOLTA E… GLI SPAVENTAPASSERI S di Mariangela Ferrari e lo sapessero gli spaventapasseri di essere elevati al ruolo di festival non ci crederebbero…eppure… è così! A Larciano il 28 giugno scorso si è svolta la seconda edizione del festival dello spaventapasseri. Chi ha inventato lo spaventapasseri? Chi non poteva perdere il raccolto e, in qualche modo, doveva proteggerlo dai predatori. C’era poco da sbizzarrire la fantasia, bastava un bastone, della paglia, un cappellaccio e qualche vestito consumato per creare qualcosa che, nel bel mezzo del campo seminato, allontanasse gli uccelli granivori… appunto proprio lo spaventapasseri. Domenica 28 giugno i partecipanti al Festival, di fantasia ne hanno messa tanta: dal più semplice e classico spaventapasseri a quello punk-rock; dal raffinato col vestito bono, giacca e cravatta, allo spaventapasseri al femminile molto curato da sembrare una bambola di altri tempi; dallo spaventapasseri molto osé “tirabaci ammazza selfie” a quello dai capelli rossi e gli occhi verdi molto Noemi. Il più votato … me lo son perso, l’ho chiesto e condivido… una coppia ben studiata nei particolari: giovani alla moda un po’ punk-rock in punta di piedi con le scarpe al collo par che danzino. A me era rimasto impresso, in modo particolare, lo spaventapasseri vacanziero che con “han da magnà ogni ‘osa” ha lasciato il sole dei campi per prendersi la tintarella al mare! Alla fine una parola la spenderei anche per gli spaventapasseri bambini, che della scuola dell’infanzia hanno fatto il loro posto ideale. Non me ne voglia chi non è stato ricordato in particolare, ma sappia che il gioco 48 - Orizzonti - n. 77 - Ottobre - 2015 è stato straordinariamente interpretato da tutti. Ma come mai il Festival degli spaventapasseri? E perché proprio a Larciano? Siamo in una realtà contadina e l’ideatrice vi racconta l’idea: «Mi presento sono Teresa detta la Fioraia; ma in questo caso, non voglio parlar di fiori. Questa è tutta un’altra storia. Nei miei ricordi di bambina, nata in un paese del sud, c’è quello di come tutti vivevano in campagna con nonni, zii, cugini e parenti vari. Di tutta questa banda facevan parte anche mucche, maiali, capre, pecore e galline etc, etc… il ricordo più bello per me è l’estate con l’odore del fieno, grano, granturco e frutti. Ma arriviamo al dunque: il momento più divertente era costruire gli spaventapasseri. Mia nonna Teresa (detta Trisina) ci procurava tutto il materiale cioè vestiti vecchi, fieno, paglia, tutto quello che le capitava sott’occhio e di lì partiva il laboratorio della fantasia. Chi pensava al cappello, chi al naso, chi ai capelli… al giorno d’oggi verrebbe chiamato laboratorio creativo. Da tutto questo mi è venuta l’idea del festival degli spaventapasseri coinvolgendo tutti coloro che potevano avere dei ricordi come me per far conoscere ai più giovani il vissuto della mia epoca. Tutto questo è stato possibile realizzarlo grazie al CCN, alla Confcommercio e a tutti i commercianti della piazza che hanno sostenuto l’idea; altrimenti senza di loro sarei stata come diceva mia suocera “una noce in un sacco che non avrei fatto rumore”». LARCIANO AL CASTELLO DI LARCIANO SI FESTEGGIANO I 750 ANNI DI DANTE ALIGHIERI Il giovane Marco Vorcelli legge il sommo poeta e la piazza del paese si anima in memoria del genio fiorentino di Bernard Dika vendo ormai, più di 4000 anni di stoLa serata poi è stata allie1 tata da alcune rappresenria alle spalle, le ricorrenze ogni anno sono molte, ma quest’anno ne ricorre tazioni teatrali e scenografiche della “Diviuna molto importante, il 750° anniversario na Commedia” grazie alla partecipazione di dalla nascita di Dante Alighieri, cifra tonda attori di compagnie teatrali locali che hanno che non poteva non essere festeggiata e che messo in scena alcuni passi emblematici della ha spinto tutta l’Italia, ma anche gran parte del Commedia: lo smarrimento di Dante nella selresto del mondo, a omaggiare il Sommo Poeta va oscura, l’ingresso nell’Inferno, il dramma che ci ha fatto dono del più grande capolavoro di Paolo e Francesca e la comparsa di Beatridella nostra letteratura. ce (la donna amata da Dante). Hanno recitato Mario Favilla (ideatore e Gran Narratore), Anche il piccolo borgo di Larciano CastelMarco Masini nei panni di Dante Alighieri, lo ha voluto festeggiare questo importante Michele Vanghetti (Virgilio), Michele Cianniversario. Il 12 settembre, nella rocca merami (Caronte), Rachele Dami (Beatrice), dievale del paese, si è tenuta, organizzata dal Rebecca Dami (anima dannata), Simona Circolo Ricreativo “Amici del Castello” con il Fiaschi (Francesca) e Bernard Dika (Paolo) patrocinio del Comune di Larciano, una serata (tutti nella foto 2). che ha avuto al centro la figura di Dante e della sua storia. Una serata meritevole che tramite alcuni tratti diversi dal solito è riA partire dalle 19, nello splendido uscita, in maniera semplice e simscenario del cassero della Rocca si patica, a divulgare l’opera dantesca è tenuto un approfondimento cule celebrare quel libro di “appena” turale dal titolo “Dante e il libro 14.000 versi, capace di racchiudere dell’universo” ideato e realizzato in sé l’intero universo, vero miracoda Marco Vorcelli (foto 1), giovane lo della poesia mondiale. ventenne di Larciano Castello. Studente di filosofia e grande amante Un particolare ringraziamento a di Dante, ha regalato all’uditorio un tutti quelli che hanno reso possibile approfondimento culturale di notela realizzazione dell’evento, Simo2 ne Monti e Rosanna Pasqualetto vole pregio, trattando alcune tematiche di fondo del capolavoro della (che ha dipinto a mano e cucito i due nostra lingua, la “Divina Commedrappi raffiguranti il famoso Giglio dia”. La ragione del titolo dell’intervento è Marco stesso a Fiorentino e stesi sulla facciata della Rocca), la “COOP” spiegarla: «Nella Commedia è possibile trovare tutto, tutta di Larciano e “Obbiettivo Capelli”. la storia dell’uomo, tutta la storia della letteratura, riflesNon può non andare un ringraziamento all’organizzatore di sioni filosofiche, politiche e spunti di scienza naturale, crotutta la serata, Giulio Terreni che in meno di due settimane naca, invettiva, preghiere e tutte le possibili modulazioni di tempo è riuscito ad organizzare un evento veramente ben della lingua. La Commedia è un universo sterminato con riuscito! Le forze coinvolte sono state in larga parte voludelle leggi ben precise come il nostro universo fisico, è il tamente larcianesi, con l’obiettivo di promuovere il nostro libro in cui Dante concentra tutto l’universo culturale». splendido territorio e le capacità di tante persone presenti a Dopo questa prima parte, la piazza si è animata con una Larciano molto spesso non valorizzate. “Cena Dantesca” organizzata dal circolo ricreativo “Amici Presenti a tutta la serata molto persone tra cui anche il Vice del Castello” introdotta da un’intervista di Dante Alighieri Sindaco di Larciano Lisa Amidei. sulla sua vita e sulla sua presenza a Larciano Castello. A Ottobre - 2015 - n. 77 - Orizzonti - 49 LARCIANO CECINA DI LARCIANO – 32ª EDIZIONE DELLA “Festa della schiacciata con l’uva” S di Sabrina Bizzarri impastatoicuramente, se Franri!!) per poi cesco Ferrucci (1489 essere stesa –1530), esuberante nei vassoi, condottiero fiorentino e cosparsa di uva nera delle podestà di Larciano nel nostre colline e cotta. 1519 (a cui è dedicata la scuola media di Larciano), Intanto, sotto la direzione avesse potuto scegliere la di Enrico Faina, viene allesua data di nascita, avrebstita la piazza del paese con be scelto di nascere ai nole bancarelle per la vendita stri tempi per aver la possidelle suddette ghiottonerie, bilità di gustare la squisita vengono sistemati gli struschiacciata con l’uva ed menti per l’esibizione della altre prelibatezze (schiac“Filarmonica G. Verdi” di ciata con prosciutto, ciamCecina che si esibisce ottibelle e sangria), il tutto mamente con brani classici Da sinistra: la dott.ssa Elena Chiappini (Meyer), Serena Magnanensi (conduttrice RAI) con la piccola Aurora preparato con tanto amore e moderni ai comandi della e Vincenzo Maccioni e dedizione da un numerobrava e simpatica Lisa Rosso gruppo di abitanti del si. Spazio per l’esibizione piccolo e grazioso borgo del bravo solista Lorenzo Ranieri (in arte Ranienzo (e zone collinari), ubicato a circa 140 metri d’altezza sul Lorieri), il quale si fa apprezzare con una sua canzone. versante sud/occidentale del Montalbano. Vengono preparati anche i trattori per la rappresentazione delle simpatiche scenette interpretate da Roberto A Cecina, (di solito accade nei piccolissimi centri), l’unioSpinelli, Enrico Faina e altri bravi attori, il tutto recitane fa la forza e così, il 27 settembre scorso, gli organizto in dialetto locale e presentato da Vincenzo Macciozatori Enrico Faina, Vincenzo Maccioni, Marco Dami ni e una presentatrice d’eccezione: la pistoiese Serena (Presidente del Circolo di Cecina), Maria Pia Maccioni Magnanensi, conduttrice e inviata in varie trasmissioni e tanti altri preziosi collaboratori, hanno messo “in piedi” Rai, con loro anche la piccola Aurora. con tanta passione, la 32esima edizione della “Festa della schiacciata con l’uva”, la quale ormai è molto conosciuDavanti alla chiesa romanica, dedicata a San Nicola, è ta e frequentata anche dagli abitanti dei paesi vicini. Già stato allestito anche un mercatino artigianale e una fiera nei giorni antecedenti alla festa, viene preparata la pasta di beneficenza Ma la festa non è solo divertimento e svaper le schiacciate da un gruppo di abili impastatrici (e go. Viene organizzata anche per un nobilissimo scopo La Filarmonica “Giuseppe Verdi” di Cecina diretta da Lisa Rossi 50 - Orizzonti - n. 77 - Ottobre - 2015 LARCIANO benefico: infatti, durante la festa è stata raccolta una cifra (260euro) per farne dono all’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze e fare in modo che una piccola goccia si unisca a tante altre gocce e donare tutti insieme un mare di speranza ai bambini bisognosi di cure e macchinari costosi. A tal proposito è intervenuta la dott.ssa Elena Chiappini, ricercatrice e componente dell’equipe del reparto Malattie Infettive dell’Ospedale Meyer, la quale ha spiegato le tante problematiche e l’importanza del “donare”. Insomma... un gruppo molto affiatato di persone orgogliose delle proprie tradizioni. Il gruppo ogni anno organizza con tanta passione un evento simpatico, allegro, con lo scopo di unire le persone in un’unica direzione: star bene insieme e alleviare le sofferenze di tanti piccoli. Lorenzo Ranieri Il gruppo delle impastatrici ... e impastatori! Roberto Spinelli, Enrico Faina e gli altri attori delle scenette Ottobre - 2015 - n. 77 - Orizzonti - 51 LARCIANO I FUNGHI PROTAGONISTI DI UNA MOSTRA E DI UN CORSO AL CENTRO RDP PADULE DI FUCECCHIO L di Michela Del Negro ’Associazione micologica e naturalistica “Agaricwatching” e il Centro R.D.P. Padule di Fucecchio, in collaborazione con la Sezione SociCoop Valdinievole e con il patrocinio del Comune di Larciano, organizzano una mostra e un corso di micologia presso il Centro Visite di Castelmartini. L’Associazione “Agaricwatching”, che riunisce appassionati di funghi e natura, propone una Amanita muscaria foto nuova disciplina ecoturistica per apprezzare i funghi e gli habitat in cui crescono in ogni loro Ines Alessandrini aspetto, non soltanto alimentare: cercare e fotografare i funghi per entrare in contatto diretto con gli ambienti naturali più significativi. Agaricwatching organizza percorsi didattici e manifestazioni micologiche come quelle di Cutigliano, Abetone e Pian degli Ontani. I fondatori Daniele e Massimo Antonini, che si occupano da oltre un ventennio di micologia, sono docenti in corsi professionali e universitari ed autori di numerose pubblicazioni scientifiche; residenti a Larciano, sono profondi conoscitori del territorio della Valdinievole e in particolare del Montalbano e degli ambienti vicini. DOMENICA 1 NOVEMBRE: 3° MOSTRA MICOLOGICA “FUNGHI DEL MONTALBANO” Ingresso libero Esposizione di funghi dal vivo presso il Centro Visite di Castelmartini (orario: 9-12 e 15-18) a cura dell’Associazione Agaricwatching, con personale a disposizione per l’identificazione delle specie. Nella passata edizione sono state portate in mostra circa 200 specie differenti; una vera e propria palestra di micologia per approfondire, con l’aiuto di esperti, le proprie conoscenze sui funghi. Cantharellus cibarius CORSO EDA “ALLA SCOPERTA DEI FUNGHI”: DAL 6 AL 22 NOVEMBRE Il corso, inserito nel catalogo EDA (Educazione degli Adulti della Provincia di Pistoia), è articolato in 3 incontri in aula, che si terranno nella saletta del Centro Visite di Castelmartini e 1 visita sul territorio, a cura degli esperti micologi Daniele e Massimo Antonini. Morchella rotunda TEMATICHE: - Introduzione allo studio dei funghi attraverso l’analisi dei caratteri macroscopici ed ecologici. - Come si studiano e si determinano la sistematica e le varie specie. - Riconoscere le principali specie presenti sul territorio. - Riconoscere le principali specie commestibili e velenose. - Rispettare i funghi e i loro ambienti praticando “agaricwatching”. - Esercitazione con escursione direttamente negli ambienti di crescita. Macrolepiota procera CALENDARIO: Lezioni serali presso la saletta del Centro Visite (ore 21): nei giorni di venerdì 6, 13 e 20 novembre. Visita sul territorio (tutta la giornata): domenica 22 novembre a San Rossore. QUOTA DI PARTECIPAZIONE: € 70; € 60 per i Soci di Unicoop Firenze, i soci Agaricwatching e i loro familiari. Per informazioni e iscrizioni è possibile contattare il Centro R.D.P. Padule di Fucecchio: tel. 0573/ 84540; e-mail: [email protected] 52 - Orizzonti - n. 77 - Ottobre - 2015 SPORT & SALUTE VOLLEY LAMPORECCHIO ... È SEL Spa... sponsor unico sogna ricordare che la psicomotricità può ripartita dai primi di settembre aiutare bambini diversamente abili a l’attività della pallavolo a Lampomigliorare il processo di socializzazione, recchio che da 24 anni si è presa favorendo lo sviluppo delle capacità di cura di grandi e piccoli atleti provenienti controllo e autocontrollo del proprio coroltre che dal paese, anche da Vinci, Cerpo con lo scopo di raggiungere un buon reto e in particolar modo da Larciano!! livello di autonomia personale, sociale e Avremo in campo le squadre under 12 relazionale. e under 16 (che si allenano il lunedì e I corsi, suddivisi per età, si svolgono due il giovedì) e under 14 e la 2ª divisione volte la settimana, il martedì e il vener(il martedì e il venerdì) Parteciperanno dì, dalle 16.45 in poi. ai campionati FIPAV (U12) e UISP tutte le altre. A tutti gli iscritti viene regalata la borsa, la maglia, i pantaloncini da allenaIn tutti i gruppi, le ragazze sono piene di mento e la maglia da gioco. Iscrizione vitalità ed entusiasmo trasmessi loro dalgratuita a chi si iscrive entro il 30 ottole due sorelle Sara e Silvia Alderighi, bre. (Se vi sembra poco??!!) che le preparano e le seguono. Tra i nuovi iscritti c’è anche Alice PeloIl settore giovanile, che accoglie bambini ni, collaboratrice di Orizzonti, e il figlio di e ragazzi dai 5 agli 11 anni, è curato dai Simona Bruni, cresciuta nel Volley Lampoprof. Sandra Alderotti e Attilio Magnarecchio per poi arrivare in serie A e ni che grazie alla loro esperienza addirittura vestire la maglia azzurra di docenti di scienze motorie, sotto la guida di Julio Velasco... se è fanno sì che l’approccio dei vero che buon sangue non mente... mini atleti allo sport, avvenga in modo giusto e adeguato all’età; Tutti i mini atleti partecipano alle proprio per i più piccoli è stato manifestazioni organizzate dalla feapprontato uno specifico corso derazione, nelle varie palestre della di Psicomotricità! provincia. Sembra una parola difficile ma Sono coinvolti nell’attività anche i non bisogna spaventarsi ... anzi! genitori o chiunque voglia parteciLa Psicomotricità è una discipare, al Corso di Ginnastica dolce ... plina che consente di sviluppare ma non troppo!! Anch’esso 2 volte la l’equilibrio personale e aiuta i settimana. bambini a rendere più armo- Info: 329 8025124 oppure 338 1045658 Ultima, ma non per importanza, nici il corpo, le emozioni e gli è l’attività che svolgiamo sulle aspetti cognitivi, attraverso il scuole primarie di Lamporecmovimento e il gioco. È parchio e Larciano, con Corsi di ticolarmente utile per tutti i Avviamento alla Pallavolo, ovbambini, in particolar modo viamente a costo zero! per quelli timidi e insicuri, Ricordiamo che la nostra paleperché migliora la fiducia in stra è munita di defibrillatore se stessi e negli altri, oltre e di personale formato per il alla capacità di comunicare. suo utilizzo ed è a disposizione, È indicata anche per i bimbi ovviamente, anche degli alunmolto vivaci che fanno fatica ni e del personale della scuola a concentrarsi. Per finire biMedia. Ottobre - 2015 - n. 77 - Orizzonti - 53 SPORT & SALUTE CRONACA DI UNA “CLASSICA” Riviviamo il trionfo di Vincenzo Nibali al Giro di Lombardia P di Elena Baldi banchina. Neppure uoi arrivare da Milano o dalla il tempo di un saSvizzera, puoi arrivare da luoluto e ‘riborda’ col ghi opposti ma poi, prima del “Nibali vincitore” lago, fai comunque la stessa strada. da una parte e con le toccate di ziPuoi arrivare portando nel cuore la bidei (Malucchi) e di metallo vario rabbia oppure la speranza ma alla (Baldi) dall’altra. Si parla di trame fine il lago offre a tutti lo stesso coe futuro, di complotti e tradimenti; lore. argomenti interessanti se le orecNon eravamo mai andati a vedere una chie e il cervello fossero concentrati classica, volevamo andare a Sanresull’interlocutore piuttosto che sulle mo ma poi all’ultimo eravamo rimanotizie che radio corsa trasmette dal sti a casa “alla televisione il ciclismo Ghisallo. si vede meglio” ci eravamo detti con Un saluto ai giornalisti e agli scritspirito consolatorio. Ma questa volta tori, una foto alle montagne, il prono, questa volta dovevamo venire, fumo di un fiore e poi giù nella tendovevamo portare il cuore. Il coragsione della gara. gio non manca proprio a Vincenzo ma non si sa mai, se poi servisse un È meglio fare due passi per allentaaiutino, è meglio essere lì che starsere i nervi ed il Malucchi ne approne altrove. fitta per mandare un messaggino a Vincenzo “Forza, dai, alez, alez”. “Nibali favorito” titolavano i giorÈ convinto che arrivi a destinazionali, come a portare sculo. “Nibali ne e che Nibali lo legga pedala bene, pedala moldurante la gara e quando to bene” urlava a squarmi chiede una conferma e ciagola lo speaker, ideale un parere, io gli rispondo premessa per una bruciansempre con un sorrisino e te sconfitta. con le solite parole: “Si, E allora è meglio andarlo si…”. a vedere ora il podio, ora È l’ora di trovare un poche non c’è ancora nessusto per l’arrivo e lo sceno, perché poi potremmo gliamo a 500 metri priessere già in macchina ma dell’epilogo. Ci sono quando il vincitore vi solaccanto due giapponesi, leverà i suoi fiori. sono parenti di uno che Il trillo di un sms ci ricorre nella squadra di corda che dobbiamo anCunego “e di Nibali, di dare a salutare un famoso Antonio Nibali”, aggiungiornalista e subito lo trogiamo noi; ma non semNella foto in alto, Vincenzo Nibali alza al cielo il viamo ad aspettarci fuori bra che gli asiatici abbiaprestigiosissimo trofeo ... è suo il Giro di Lombardia 2015, dall’originale sala stampa, la sua prima “classica monumento”!! no capito. Cominciano le ospitata questa volta sopra Nella foto sotto Vincenzo sul podio, alla sua destra lo spaimmagini a scorrere su ad una nave attraccata alla gnolo Moreno Fernandez (2° classificato), alla sua sinistra un maxi schermo e subiil francese Thibaut Pinot (3° classificato) 54 - Orizzonti - n. 77 - Ottobre - 2015 SPORT & SALUTE to l’Astana sembra comandare. In una stagione nella quale la squadra ha parlato soltanto sardo, ora sembra finalmente al servizio del Capitano, del ciclista più forte del mondo. Nibali all’attacco in discesa, Nibali a 100 chilometri orari. Il cuore a 200 battiti al minuto. Sembra fatta per la vittoria, no sembra certa la sconfitta. Arriva da solo, no lo stanno riprendendo. Clacson, urla e applausi - “Ma chi era quello che è passato ?” - “Ela Nibali, Vincenzo Nibali” rispondono in coro i Giapponesi. Non sappiamo che fine abbiano fatto i Giapponesi dopo quella risposta e dopo le grida, gli abbracci e gli sbatacchiamenti. Sappiamo che noi, un minuto dopo, avevamo fatto a corsa cinquecento metri, spintonando cinquecento persone e ci eravamo messi a ridosso del palco, di quello stesso palco che avevamo fotografato deserto all’inizio di giornata, nella scaramantica convinzione, ma non nella speranza, di non ritornarci più. Era giusto così; era giusto che vincesse il favorito, l’uomo più forte; l’atleta che con il suo intervento aveva salvato l’Astana dalla retrocessione dal Pro Tour e poi aveva pagato per quella sfida al sistema con la scandalosa espulsione dalla Vuelta. Sotto il palco riconosco Raniero, Simone, Leonardo e le bandiere dei CanNibali. La De Stefano (N.d.R. nota giornalista RAI) ci abbraccia commossa e per un attimo il salottino Rai si trasforma in TeleMastromarco. Arriva Vincenzo, anche lui ci abbraccia, felice come un Elena Baldi, insieme al figlio Lorenzo Malucchi, mostra con orgoglio la bottiglia di spumante passatale da Vincenzo Nibali dopo la vittoria nel Lombardia 2015. Una grande Classica dopo i trionfi nelle più importanti corse a tappe ! bambino, semplice come un amico. Poi cantiamo insieme l’inno mentre le bandiere sventolano nel cielo di Como e volano i coriandoli della vittoria. Spesso Nibali si allena qui, in questi luoghi. Può arrivare da sud oppure da casa sua, ubicata un po’ più a nord. La strada che scende è sempre la stessa ed il lago da oggi gli offrirà, per sempre, un mazzo di fiori. Che dire? Diciamo che ho tradito le aspettative della redazione di “Orizzonti” che mi aveva chiesto di fare un resoconto della gara ma che non ho potuto fare perché ho visto poco e ricordo ancora meno. Posso però dirvi che è stata una grande giornata di sport, nel segno di un campione unico e che ne porto ancora nel cuore la felicità. Ah, a proposito, a primavera andrò a Sanremo. Ottobre - 2015 - n. 77 - Orizzonti - 55 www.sel-electric.com SEL s.p.a. - Via Amendola 51035 Lamporecchio (PT) Tel. 0573 80051 Fax 0573 803110