056_glossario R...Z - La Comunicazione Diffusa

Transcript

056_glossario R...Z - La Comunicazione Diffusa
strumenti
GLOSSARIO work in progress R S T U V W
R
Realtà, principio di (psicoanalisi)
Ciò che porta l'individuo a tener conto di altre esigenze ed a differire, se opportuno, la gratificazione dei propri
bisogni, o a rinunciarvi.
Reattivo, stato
Si ha quando un individuo manifesta comportamenti disturbanti, prodotto di una conflittualità fra il soggetto e
l'ambiente, senza che l'esame della personalità evidenzi veri e propri disturbi.
Registri sensoriali
Meccanismi legati ai sensi, con la funzione di conservare per un periodo di tempo - di norma molto breve - gli stimoli
il più fedelmente possibile.
Regressione (psicoanalisi)
Meccanismo di difesa molto vasto, che si attua soprattutto con uno spostamento dell'energia libidica da oggetti tipici
di una fase ad oggetti tipici di una fase precedente dello sviluppo.
Relazionale, difficoltà
Difficoltà nel confronto, sia personale che sociale, a livello emotivo, affettivo, psicologico
Rete di conoscenze
Nell’ambito della Scienza Cognitiva, indica – con una certa genericità – l’insieme di conoscenze dichiarative e
procedurali (vedi Contenuti di Expertise) che l’uomo si forma su ciò che accade o deve accadere nei luoghi, nelle
attività, nei tipi di interazione di cui ha pratica ed esperienza. L’insieme è organizzato in modo che ciascuna
aspettativa, cognizione, previsione, inferenza o regola è connessa in rete con una, o più, altre conoscenze. Il genere
del collegamento può essere definito sul piano logico (antecedente/conseguente, causa/ effetto, regola/ esempio,
reggente/ subordinato, ecc.), oppure sul piano associativo, oppure essere un collegamento indefinito. Caratteristica
della rete è che, partendo da una qualunque conoscenza attiva, è possibile giungere attraverso la diramazione delle
connessioni a qualsiasi altra conoscenza.
Rete di padronanza
Concetto coniato da U. Margiotta (1987) per risolvere il problema di come dimensionare il rapporto tra abilità
generali, specifiche e/o di base e gli obiettivi dell’insegnamento. Ottimizzando il contributo di C. Pontecorvo (1986),
che propone uno schema dinamico di interazione tra cognizione e conoscenza, capace di considerare in modo più
articolato le sue componenti, Margiotta suggerisce di considerare l’apprendimento scolastico come uno spazio
topologico, i cui vettori fondamentali sono costituiti dall’imparare ad imparare, dall’imparare a ragionare e
dall’imparare a studiare.
Retroazione vedi Feedback
Riflesso condizionato vedi condizionamento classico.
Rimozione (in psicoanalisi)
Meccanismo di difesa consistente nel trasformare i dati psichici consci in inconsci o mantenere tali i dati psichici
inconsci. "Consiste in un’attività dell'Io che sbarra la via della coscienza all'impulso indesiderato proveniente dall'Es, o
a qualsiasi suo derivato, siano essi ricordi, emozioni, desideri o fantasie di realizzazione dei desideri" (Brenner, 1967)
Rinforzo
Evento specifico in grado di aumentare la tendenza a ripetersi di una certa risposta.
Ritmo vedi Sistema paralinguistico
Risposta (Comportamentismo)
Il comportamento che fa seguito a uno specifico stimolo.
1
strumenti
Ristrutturazione (scienza cognitiva)
Nella teoria degli schemi (vedi Schema), è una delle tre modalità dell’apprendimento umano (vedi anche
Accrescimento e Sintonizzazione). Avviene creando uno o più schemi nuovi, quando gli schemi preesistenti si rivelano
inadeguati o insufficienti ad incamerare le informazioni nuove in corso di elaborazione.
Si differenzia radicalmente dall’apprendimento per Accrescimento in quanto mentre quest’ultimo aggiunge
“casi” ad una “regola” già disponibile, il primo scopre una “regola” nuova, adatta a spiegare i “casi” che il soggetto
sta apprendendo.
S
Schema (scienza cognitiva)
Insieme di concetti e connessioni tra concetti che definisce un concetto più complesso immagazzinato in memoria. Lo
schema si apprende, di norma, per esperienza ripetuta di situazioni ed esempi del concetto che lo schema
rappresenta. Nell’ambito della Scienza Cognitiva (vedi) ha un ruolo fondamentale nello spiegare la comprensione
umana: noi utilizziamo gli schemi a disposizione per dare significato a ciò che percepiamo. Gli schemi sono dunque gli
elementi di base della rappresentazione umana della conoscenza e ne spiegano sia il carattere dinamico (vedi
Accrescimento, Ristrutturazione e Sintonizzazione), sia la proprietà della continuità tra ciò che si acquisisce e ciò che
è già acquisito, sia la dimensione costruttiva (il già acquisito condiziona e orienta l’apprendimento del nuovo).
Schizofrenia
Psicosi caratterizzata da progressivo distacco dall'ambiente sociale. In particolare è caratterizzata da dissociazione
psichica (divisione, separazione, non legame, ecc.), cioè dalla sorprendente non utilizzazione di comuni associazioni
fra cose o eventi, ad esempio tra un lutto e il dispiacere..
Schizofrenia paranoide
Psicosi di tipo schizofrenico, con deliri non sistematizzati ed allucinazioni, prevalentemente di tipo persecutorio.
Scienza cognitiva
Approccio che coinvolge scienziati di diverse discipline (linguistica, psicologia sperimentale, etologia, ingegneria
informatica, neurofisiologia e neuropsicologia, antropologia, intelligenza artificiale, filosofia) con lo scopo comune di
“spiegare come funziona la mente” (Johnson-Laird, 1988), ossia di giungere “ad una comprensione scientificamente
fondata di come lavora la mente”
Script (scienza cognitiva)
Indica una struttura stereotipica di conoscenza relativa ad eventi consueti. Condivide le proprietà dello Schema (vedi)
– ossia i caratteri dinamico, costruttivo e di continuità – ma se ne differenzia in quanto riguarda esclusivamente
strutture di azioni organizzate in vista di un obiettivo (“gli script rappresentano la conoscenza che la gente usa per le
attività quotidiane” (Schank, 1984), mentre lo Schema – più ampiamente – organizza conoscenze relative ad oggetti,
soggetti, eventi, comportamenti. Così, esemplificando, in memoria abbiamo lo schema di “mezzo di trasporto” e lo
script relativo a “guidare in autostrada”.
Sé (Jung)
Jung definisce il Sé (citato anche come "Selbst") come la totalità psichica rispetto a cui l'Io, la nostra parte cosciente,
è solo una piccola parte.
Segno (semiologia)
In semiologia, ciò che in un codice comunicativo serve per capire e trasmettere un'informazione ( per es. le luci del
semaforo, i segnali stradali, taluni gesti sono segni
Segno (linguistica)
E’ costituito dall'unione di un significante (fonico, grafico ecc) e di un significato: le parole, le frasi sono segni
linguistici.
Semantica (linguistica)
Teoria generale e studio storico del significato delle parole.
Semantica, memoria
Modalità di organizzazione delle informazioni per definizioni. Viene differenziata dalla memoria episodica (vedi).
2
strumenti
Semiotica
Secondo la classica tripartizione di Morris (1946), è la “dottrina dei segni” che studia:
[a] il rapporto dei segni con gli “oggetti” che essi designano, ossia il significato (semantica);
[b] il rapporto dei segni con i loro utilizzatori (pragmatica);
[c] il rapporto dei segni con i segni stessi (sintassi) .
Sensoriale, memoria o registro
Il sistema di memoria che funziona solo per una frazione di secondo durante l'elaborazione sensoriale, trattenendo
una breve impressione dello stimolo che si è esercitato su un particolare organo sensoriale. Le informazioni
significative vengono trasferite alla memoria di lavoro.
Significante
L'elemento formale, fonico o grafico, che, insieme al significato, costituisce il segno linguistico.
Significato
Il contenuto semantico di un segno linguistico (parola, frase ecc.), o anche di altri mezzi d'espressione (simboli,
segnali, gesti ecc.). In linguistica, si distingue da senso e, insieme al significante, costituisce il segno
Simbolo
La parola deriva dal latino symbolum che a sua volta deriva dal greco súmbolon e ha il significato approssimativo di
"mettere insieme" due parti distinte. Ma le diverse teorie e scuole ne danno interpretazioni del tutto diverse. Con de
Saussure si accentua il suo valore di maggior concretezza rispetto a segno, cui si annette un valore più generico; in
altri indirizzi (p.es. nella semiotica anglosassone) è contrapposto a icona, che è un segno dotato di analogie rispetto a
ciò che denota.
Sincronica, analisi (linguistica)
Studio e descrizione dei fatti linguistici di un momento determinato; su un piano orizzontale.
Sindrome
Complesso di sintomi che tendono a presentarsi assieme e che vengono considerati come tipici effetti di specifiche
cause (accertate o presunte).
Sintagma (linguistica)
Combinazione di due o più segni che costituisca una unità sintattica pressoché autonoma.
Sintassi
Lo studio delle relazioni che si istituiscono nella frase tra le parti che la compongono (parole, monemi, morfemi,
sintagmi) e tra queste e le funzioni (soggetto, predicato, oggetto, complementi ecc.) o le categorie (di tempo, di
spazio, di riferimento agli interlocutori ecc.) inerenti una lingua.
Sintonizzazione (scienza cognitiva)
Nella teoria degli schemi (vedi Schema) costituisce una delle tre modalità dell’apprendimento umano (vedi anche
Accrescimento e Ristrutturazione). Avviene adattando ed affinando uno o più schemi già presenti nella mente
del soggetto. Ciò accade grazie a ripetute applicazioni di tali schemi, che si modificano lentamente e
progressivamente via via che i “casi” nuovi rendono le “regole” sempre più potenti, ossia capaci di adattarsi alle
tipologie di situazioni a cui si applicano
Sistema cinestesico
Il sistema cinestesico comprende tutti gli atti comunicativi espressi dai movimenti del corpo.
Sistema di padronanza
Un sistema di padronanza è scomponibile in famiglie generali di operazioni (Brown, 1978), che possono poi ritrovarsi
in particolari prestazioni e per scopi specifici. Tali famiglie riguardano:
a) il prevedere le limitazioni del sistema, nel senso di riuscire a controllare quelle manifestazioni di ignoranza
secondaria del problema o della situazione che si presenta di solito come non sapere quello che non si sa ;
b) il richiamare alla propria memoria di lavoro un repertorio di strategie risolutive, misurandone il relativo campo di
applicazione e di sinergia;
c) il dimensionare le caratteristiche del problema, del compito, della prestazione;
d) il pianificare conseguentemente e attuare in sequenza comportamenti cognitivi adeguati;
e) l’aggiornare la coerenza interna di tali comportamenti, visionandone altresì in itinere l’efficacia (risultati e
processi). (vedi rete di padronanza).
3
strumenti
Sistema paralinguistico
Indica l'insieme dei suoni emessi nella comunicazione verbale, indipendentemente dal significato delle parole.
Il sistema paralinguistico è caratterizzato da diversi aspetti:
Tono
Il tono viene influenzato da fattori fisiologici (età, costituzione fisica), e dal contesto: una persona di elevato livello
sociale che si trova a parlare con una di livello sociale più basso tenderà ad avere un tono di voce più grave.
Frequenza
Anche in questo caso l'aspetto sociale ha una forte influenza: un sottoposto che si trova a parlare con un superiore
tenderà ad avere una frequenza di voce più bassa rispetto al normale.
Ritmo
Il ritmo dato ad un discorso conferisce maggiore o minore autorevolezza alle parole pronunciate: parlare ad un ritmo
lento, inserendo delle pause tra una frase e l'altra, dà un tono di solennità a ciò che si dice; al contrario parlare ad un
ritmo elevato attribuisce poca importanza alle parole pronunciate. Nell'analisi del ritmo nel sistema paralinguistico va
considerata l'importanza delle pause, che vengono distinte in pause vuote e pause piene. Le pause vuote
rappresentano il silenzio tra una frase e l'altra, le pause piene le tipiche interiezioni (come "mmm", "beh") prive di
significato verbale, inserite tra una frase e l'altra.
Sistemi di interazione sociale (sociologia)
È detta interazione sociale una sequenza dinamica e mutevole di atti sociali fra individui (o gruppi) che modificano le
proprie azioni e reazioni a seconda delle azioni dei soggetti con cui interagiscono. Si distinguono questi casi
d'interazione sociale:
- accidentale, cioè non prevista e difficilmente ripetuta: p.es., chiedere un'indicazione a un passante
- ripetuta, vale a dire non prevista, ma che si dà periodicamente, come incontrare un vicino nella via dove si abita;
- regolare, cioè non prevista ma molto frequente, tale da destare sorpresa quando non si riscontra (vedere ogni giorno
il portinaio all'ingresso);
- regolata, prevista e regolata da norme, tale da meravigliare molto se non avviene; è di questo tipo l'interazione sul
lavoro o in famiglia.
Società
Gruppo più o meno ampio di uomini uniti da tradizioni, convenzioni, usi e costumi comuni, considerati in rapporto a
un territorio o a un'epoca.
Soggettivo
Che è proprio del soggetto individuale e dipende dal suo modo di sentire e di pensare o dalle sue condizioni
psicologiche, e quindi non è valido per tutti gli altri individui.
Stereotipo
Insieme di credenze sugli attributi personali di una categoria sociale. Secondo G.W. Allport lo stereotipo è "un
atteggiamento preesistente ... così forte ed inflessibile da distorcere seriamente percezioni e giudizio". Come Allport
molti altri studiosi utilizzano questo termine attribuendogli non un significato neutro (e cioè un atteggiamento che si
fonda sulla rilevazione delle caratteristiche comuni ad un gruppo, o comunque caratterizzanti rispetto ad altri
gruppi), ma un significato negativo, sottolineando perciò il fatto che esso porta a generalizzazioni indebite.
Stereotipo (scienza cognitiva)
In quest’ambito indica apprendimenti e/o percezioni caratterizzati da un’utile semplificazione e schematizzazione
della realtà: “il presupposto che i nostri interlocutori condividano i nostri stessi script ci permette di essere più
concisi nell’esposizione” (Schank, 1984). Vedi anche Schema.
Strategia
La scelta, la preparazione ed il coordinamento dei vari mezzi necessari per raggiungere un obiettivo complesso e di
lungo periodo. (vedi tattica)
Strato
Insieme di individui che hanno in comune una o più caratteristiche socialmente riconosciute e considerate
verticalmente, cioè come più o meno importanti.
Streaming
Nella comunicazione in rete, con il termine streaming si intende la capacità di trasmettere files multimediali via
internet in modo che siano immediatamente fruibili per l'utente finale, prima ancora che il file sia interamente
trasferito. Ciò permette di vedere subito il contenuto di un file mentre ancora viene trasmesso.
4
strumenti
Struttura cognitiva
Configurazione stabile ed esperta delle esperienza di conoscenza e di apprendimento propria di ciascun soggetto in
ciascun momento della sua storia cognitiva. Per la sua configurazione ramificata, è stata oggetto di studio particolare
da parte dei filosofi, prima, e degli psicologi, poi.
Struttura mentale
Organizzazione che l'attività intellettuale si dà nello svolgere le proprie funzioni (di adattamento ed organizzazione)
in rapporto a certi contenuti.
Strutturalismo
Approccio teorico presente in varie discipline (ad esempio, oltre che in psicologia, in antropologia, sociologia e
linguistica), secondo il quale i fenomeni vanno considerati non isolatamente gli uni dagli altri, ma come elementi di
una struttura, cioè nel loro funzionamento all'interno del sistema di appartenenza.
Sublimazione (psicoanalisi)
Meccanismo di difesa che esprime un aspetto fondamentale del funzionamento dell'Io, consistente nello spostare
energia psichica da un obiettivo disapprovato dalla realtà esterna o dal Super-Io ad uno socialmente accettabile.
Super-Io (psicoanalisi)
Una delle tre istanze della personalità, assieme a Es e Io, cioè quella che tende ad indirizzare il comportamento con
riferimento a norme, divieti, proibizioni, principi morali. Secondo Freud esso è soprattutto il prodotto della
risoluzione del complesso edipico, mentre secondo la Klein esso è presente fin dal primo anno di vita.
T
Task analysis (scienza cognitiva)
Letteralmente “analisi del compito”. Nell’ambito della Scienza Cognitiva (vedi) indica una procedura che
scompone l’abilità o compito nei processi esecutivi, nelle strategie e nelle operazioni metacognitive (vedi
metacognizione) che il soggetto mette in atto durante l’esecuzione di quel compito.
Tassonomia
La tassonomia (dal greco taxis, "ordinamento", e nomos, "norma" o "regola") è, nel suo significato più generale, la
scienza della classificazione.
Tattica
Insieme di azioni, scelte, comportamenti finalizzati al raggiungimento di uno scopo o al conseguimento di determinati
obiettivi. (vedi strategia)
Temperamento
Complesso delle caratteristiche psicofisiche di un individuo, rilevabili nel comportamento, che compaiono molto
precocemente e sono relativamente stabili nel corso del tempo e in situazioni diverse.
Tipologie
Da Galeno in poi, si torna ciclicamente a parlare della classificazione in tipologie
La "tipologia" è, così, appunto la classificazione degli individui in base al loro "tipo", termine con cui si indica da un
lato l’insieme delle caratteristiche comuni a un certo numero di individui, dall’altro il modello ideale costruito per
astrazione a partire da quelle caratteristiche.
Distinguiamo a grandi linee:
tipologie somatiche (Il somatotipo è un sistema di classificazione antropologica basato sulla struttura corporea)
tipologie fisiologiche-funzionali se si considerano le risposte neurovegetative o l’equilibrio ormonale
tipologie psicologiche (se si assuma come indizio la risposta comportamentale)
Tolleranza
Termine relativo alla capacità collettiva ed individuale di vivere pacificamente con coloro che credono ed agiscono in
maniera diversa dalla propria.
Tono vedi sistema paralinguistico
5
strumenti
Training
In senso ampio, qualsiasi esperienza di insegnamento-apprendimento. Più specificamente, attività di preparazione allo
svolgimento di mansioni cognitive e/o fisiche che richiedono conoscenze e competenze specialistiche in un dato
campo (professionale, sportivo, ecc.) .
Transfer
Capacità di astrarre un qualsiasi apprendimento (vedi) dallo specifico contesto in cui è stato acquisito e di utilizzarlo
in un contesto diverso.
Tratto di personalità
Fattore significativo per descrivere la struttura della personalità di un individuo.
U
Usabilità
Nella comunicazione in rete definisce l'efficacia, l'efficienza e la soddisfazione con le quali determinati utenti
raggiungono determinati obiettivi in determinati contesti. In pratica definisce il grado di facilità e soddisfazione con
cui l'interazione uomo-strumento si compie.
User Friendly
Letteralmente amichevole per l'utente. Nella comunicazione in rete viene riferito ad un programma, una procedura o
ad una interfaccia studiata per essere particolarmente intuitiva e semplice da utilizzare, sia per l’utente
particolarmente specializzato, sia per quello con difficoltà fisiche o psichiche
V
Variabile
"Insieme di proprietà che si escludono a vicenda: il colore dei capelli o il sesso sono delle variabili perchè le proprietà
'biondo' e 'bruno', 'maschio' e 'femmina' si escludono a vicenda. Questi esempi potrebbero però dare l'impressione che
le variabili siano soltanto dicotomiche. Esse in realtà non si basano solo su proprietà dicotomiche, come il sesso, ma
anche su proprietà graduali e misurabili con la serie dei numeri. L'altezza ed il peso, ad esempio, sono variabili
misurabili in termini di centimetri o di chili. Anche in questi casi le proprietà sono escludentisi, nel senso che una
persona alta cm 172 non è alta nè cm 171 nè cm 173 nè nessun altra misura d'altezza." (Kanizsa, Legrenzi, Sonino,
1983, pp. 16-17)
Variabile dipendente
La variabile (generalmente una misura del comportamento) che in un esperimento psicologico ci si aspetta che vari al
cambiare o variare di uno o più fattori addizionali (le variabili indipendenti).
Variabile indipendente
Il fattore di un esperimento che è variato dal ricercatore in maniera sistematica per determinare il suo effetto o i suoi
effetti) sulla variabile dipendente.
W
WEB
Per Web si intende l'insieme delle pagine html presenti su internet. La denominazione completa e' WWW, World Wide
Web o, come dicono alcuni, World Wild Web.
6