56 Fusioni e acquisizioni n.73 30.01.2017
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56 Fusioni e acquisizioni I SIGNORI DELL’M&A n.73 30.01.2017 57 Fusioni e acquisizioni Anno record per Gianni Origoni Grippo Cappelli. Chiomenti e Nctm sul podio per numero di operazioni seguite, mentre Gatti Pavesi Bianchi e Cleary Gottlieb si piazzano su quello dei deal più ricchi. Ma il mercato rallenta allenta il mercato delle fusioni e acquisizioni nel 2016. Nel corso dell'ultimo anno, infatti, sono state oltre 500 le operazioni annunciate che hanno visto coinvolta almeno una parte italiana, per un valore complessivo di circa 56 miliardi di euro (55,8 per l’esattezza). L’attività inbound ha subito un calo pesante rispetto al dato del 2015 (-42,7%) registrando un valore praticamente analogo a quella domestica che invece, con quasi 24,9 miliardi, è cresciuta dell’11% rispetto al 2015. Drammatico, invece, il bilancio delle acquisizioni italiane all’estero crollate del 62% e fermatesi a 6,6 miliardi. Si tratta di un risultato in linea con quello dell'anno precedente sul fronte del volume delle operazioni. Nel 2015, infatti, i deal registrati erano n.73 30.01.2017 58 Fusioni e acquisizioni BEST 10 ADVISOR FINANZIARI PER NUMERO DI DEAL Posiz. Advisor Valore (in mln €) 1 KPMG N. operazioni 7.237 68 2 Unicredit Group 15.293 40 3 Mediobanca 16.357 27 4 Rothschild 8.878 24 5 EY 1.316 23 6 PwC 2.151 22 7 Banca IMI/Intesa Sanpaolo 7.515 19 8 Deloitte 1.027 16 880 16 9.104 14 9 Fineurop Soditic 10 Lazard Fonte: Mergermarket stati 523. Ma il valore, mettendo assieme l’attività inbound, domestica e outbound era stato di 73 miliardi. Nel complesso, dunque, il 2016 si è chiuso con un calo del 3% del numero delle operazioni di fusione e acquisizione annunciate e con una riduzione del 23% del loro valore complessivo. Il 2015, tuttavia, può essere considerato un anno di picco. Lo scenario, che emerge dalle elaborazioni di legalcommunity. it su dati Mergermarket, delinea un trend per cui se si considera (con i n.73 30.01.2017 suoi 73 miliardi di valore) il 2015 un anno eccezionale, si può dire che la “taglia" media del valore del mercato m&a italiano oscilla ormai tra 50 e 60 miliardi. 68 Fusioni e acquisizioni Financial advisor LE BIG 4 SCATENATE, MA MEDIOBANCA E UNICREDIT TENGONO BANCO I l 2016 si chiude confermando l’attivismo delle società di revisione nel settore del corporate finance e in particolare nell’m&a, complici le sinergie con le altre practices. Stando infatti a Mergermarket, tra i Best 10 advisor per numero di operazioni seguite figurano tutte le Big 4. In particolare, in cima al ranking c’è Kpmg, con 68 deal per un valore di 6,7 miliardi di euro (il dato è parziale in quanto in molte operazioni il valore è undisclosed). Il team guidato dal socio responsabile del corporate finance in Italia Giuseppe Latorre ha lavorato in deal distribuiti in diversi settori, quali ad esempio l’acquisizione di Avio da parte di Leonardo-Finmeccania e Space2, la vendita di Ge Capital Interbanca a Banca Ifis e l’acquisto di Metroweb da parte di Enel Open Fiber. A seguire nel ranking ci sono Unicredit, con 40 deal per 15,3 miliardi, Mediobanca con 27 operazioni per Giuseppe Latorre 16,3 miliardi e Rothschild con 24 deal per 8,8 miliardi. Subito dopo troviamo Ey e PwC con 23 e 22 deal per rispettivamente 1,3 e 2,1 miliardi. Il ranking cambia, ma solo relativamente, se guardiamo ai valori. Se infatti come nel 2015 i deal più ricchi sono finiti sulle scrivanie delle grandi banche d’affari o delle boutique, due banche restano salde in vetta sia per numero che per valore, ossia Mediobanca e Unicredit. Seguono poi Jp Morgan (11 operazioni per 12,1 miliardi) e Deutsche Bank (otto deal da 12 miliardi complessibi). Quanto ai professionisti, sempre secondo il database di Mergermarket, il più attivo sul mercato italiano è stato Umberto Zanuso, socio di Fineurop Soditic, che conta personalmente otto deal sui 15 totali seguiti dal gruppo. Assieme a lui e in terza posizione anche il collega Germano Palumbo, che ha lavorato in sei operazioni. Al secondo posto c’è invece Michele Marocchino, partner di Lazard, che figura in sette operazioni per oltre 1 miliardo di valore. Fra queste, ad esempio, la vendita di Stroili Oro a Thom Europe, e l’acquisizione di Valtur da parte di Investindustrial. n.73 30.01.2017