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PLATFORM BASKET
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L’azienda reggiana l’8 aprile ha tagliato il nastro dei dieci anni di vita,
festeggiati con un investimento tradotto nell’inaugurazione di altre strutture
ed una novità come la Spider 27.14 destinata a conquistare il mercato
LA NUOVA ERA DI
PLATFORM BASKET
T
utto perfetto, tutto proiettato nel futuro.
Senza dimenticare le origini. La Platform Basket cambia passo al traguardo dei dieci anni. Intensi, vivi, di successo. Tutto riassunto in una giornata, quella dell’8
aprile, quando nell’head quarter di Poviglio, nella
sana provincia reggiana, si respirava tanta fierezza, propria di chi s’è conquistato ogni goccia di
quel che ha avuto. Le sue piattaforme hanno mercato in tutto il mondo, come hanno potuto testimoniare le facce di distributori e principali clienti che
dai cinque continenti hanno raggiunto Poviglio. L’ultimo investimento di Platform è stato considerevole,
con l’acquisizione di un’area edificabile di circa
quindicimila metri quadrati completa di un’unità
produttiva di 2.200, su cui ne è stata costruita una
seconda per un totale di altri tremila, più una nuova palazzina uffici di circa settecento. Alle 9.38
il taglio del nastro, per mano dei piccoli Stefano
Scillia e Sofia Iraci, dopo il saluto pieno di parole
d’orgoglio da parte di Giammaria Manghi, primo
cittadino di Poviglio. Fra i momenti più alti della
giornata la presentazione in anteprima mondiale
di Spider 27.14, articolato telescopico con doppio
pantografo, scavalco a 10 metri di altezza, in grado di raggiungere i 27 metri di altezza lavorativa
con un peso totale di solo 4500 kg.
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scesa. «In Italia – ha evidenziato Fabio Iraci, responsabile commerciale Italia di Platform Basket
- siamo riusciti ad avere una rete commerciale soddisfacente a partire da metà dell’anno 2008, anno
in cui abbiamo istaurato rapporti con almeno un
rivenditore per ogni regione, con la possibilità di
dare un servizio post-vendita ramificato su tutto il
territorio. Col passare del tempo abbiamo sviluppato sempre più il post-vendita, fondamentale più
di ogni altro aspetto, si è ottenuto un riscontro positivo anche sulle vendite, ad oggi infatti Platform
Basket copre almeno il 30% del fabbisogno nazionale riguardante le piattaforme aeree cingolate».
RADICI SOLIDE. La storia di Platform è quella del-
VERSO IL FUTURO. La 27.14, di 27 metri di al-
la famiglia Scillia, partita dalla Sicilia per tradurre
in realtà idee messe in pratica in un contesto da
sempre fertile nel campo della meccanica come
l’Emilia. Partendo da un tornio e dalla nascita di
“Fratelli Scillia”, diventata poi TMC, acronimo di
“torneria, meccanica e carpenteria”. Fino al passaggio da terzisti a costruttori, coi primi passi di
Platform Basket, nata dalle basi di Basket, azienda locale di costruzione piattaforme rilevata alla
fine del 2005 in profonde difficoltà economiche
ma subito rianimata con un lungimirante progetto
imprenditoriale. «In questi primi dieci anni – ha evidenziato Carlo Molesini, direttore commerciale di
Platform Basket - abbiamo costruito una rete commerciale internazionale che è a noi fedele e che
con noi collabora con risultati diversi in rapporto
al paese in cui opera. Ritengo sia proprio questa
la chiave del successo». Platform ha raddoppiato il
fatturato da cinque a dieci milioni di euro dal 2007
al 2010, una posizione consolidata nel quinquennio successivo sviluppando nuovi prodotti e nuovi
mercati che «poco alla volta ci hanno consentito
di arrivare, lo scorso anno, ad un fatturato di 16
milioni. Abbiamo goduto inoltre di nuovi mercati
internazionali, con particolare riguardo agli Stati
Uniti che grazie a prodotti dedicati, stiamo oggi
raccogliendo risultati addirittura inaspettati». La
matrice di tutto è proprio TMC che «ha da sempre
realizzato per conto terzi particolari di carpenteria
per macchine operanti nel settore del sollevamento
e movimento terra, pertanto è riuscita ad accumulare nel corso degli anni l’esperienza necessaria per
affrontare e offrire un valido supporto a Platform
Basket, che diventa così nostro principale cliente»,
come ha sottolineato il responsabile di produzione
Antonio Scillia.
tezza di lavoro, è in grado di passare attraverso un
passaggio 88 cm di larghezza così come il mercato USA sta oggi richiedendo e meno di due metri di
altezza. Il doppio pantografo a sviluppo verticale
costante consente un’altezza di superamento ostacoli fino a 10 metri. Proposta in versione tradizionale motorizzata diesel+ 230Vac oppure in versione
ibrida con batterie
al Litio. L’occasione
è stata ideale per
mettere in vetrina
anche la motorizzazione di Spider
33.15, piattaforma
in grado di raggiungere i 33 metri di
altezza lavorativa:
ora è possibile, per
la sua versione ibrida, richiedere batterie agli ioni di litio in sostituzione alle tradizionali
batterie al piombo acido. E poi c’è la nuova versione di Spider 18.90, denominata Spider 18.90
pro, che offre un diagramma di lavoro migliorato,
una operatività più silenziosa grazie alla riduzione
del rumore durante l’utilizzo ed un display a colori
che permette di verificare in ogni momento lo stato della macchina. All’inaugurazione è stato possibile anche provare il nuovo Spider 22.10 evo,
la versione aggiornata di Spider 22.10 con due
importanti novità: la riduzione del peso totale e la
possibilità di sostituire la navicella con un vericello.
Nel piazzale dell’azienda era presente anche Spider 13.80 dotato di rotazione della navicella, su richiesta sempre più pressante dalla nostra clientela.
Platform corre veloce. E guarda avanti.
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SEMPRE MEGLIO. La strada ora pare tutta in di-