Edizione - Euro Meeting
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Edizione - Euro Meeting
Rep.Scuola_04-05_1°parte 23-09-2004 18:49 Pagina 1 Inc alla scredibile viag g operta del gioio rnale it ragola. www.laf Ed one 2004i-zi2 005 to da Progetto riconosciu Rep.Scuola_04-05_1°parte 23-09-2004 18:49 Pagina 2 2004 - 2005 TESTATA MANCHETTE OCCHIELLO Cari ragazzi, come si scrive un articolo di giornale? Per trovare la risposta provate a domandarvi: cosa mi piacerebbe leggere su un giornale, che cosa mi aspetto da un articolo, che cosa voglio da un giornalista? Chiarezza, onestà, rispetto per la verità, uno sforzo di comprensione dei fenomeni di cui si parla. E poi, naturalmente, bella scrittura, capacità di catturare l’attenzione di chi legge, controllo delle notizie, indicazione delle fonti, accuratezza nel resoconto. Tutto questo per gli articoli di cronaca, che ci raccontano un fatto, e devono riuscire a cogliere tutta la complessità e la ricchezza di una vicenda, per restituirle intatte e vive ai lettori. Per chi scrive un commento, invece, le regole da seguire sono diverse, e diverse sono le attese del lettore. Il commento (o l’editoriale, il “Fondo”, se compare in prima pagina) è un’opinione motivata e argomentata, che parte da un fatto e lo analizza, interpretandolo nei suoi aspetti positivi e negativi, fino ad esprimere un giudizio da parte di chi firma l’articolo, e dunque del giornale. In questo senso, il commento è un’assunzione di responsabilità, perché il giornalista sa che il giornale ospita la cronaca degli avvenimenti (in base alla quale il lettore può formarsi una sua opinione), e in questa sede esercita il diritto-dovere di esprimere il punto di vista suo e del giornale. È l’esercizio, delicato e importante, di chi parla alla pubblica opinione, e insieme la rappresenta. C’è poi, in conclusione, una regola suprema, da seguire sempre. Noi tutti, nei giornali, scriviamo nell’esclusivo interesse del lettore, che dev’essere l’unico punto di riferimento. Nella convinzione che quanto più è informato, tanto più può prendere parte, come cittadino, alle vicende grandi e piccole che formano la storia quotidiana del suo Paese. Buon lavoro e un caro saluto TITOLO DI APERTURA CATENACCIO COMMENTO FONDO SOTTOTAGLIO TAGLIO CENTRALE PUBBLICITÀ FOGLIETTONE LE SEZIONI DEL GIORNALE Il Direttore di Repubblica Ezio Mauro 2 3 Rep.Scuola_04-05_1°parte 23-09-2004 18:49 Pagina 4 NOTIZIE DEL GIORNO L’apertura della prima pagina, ovvero la notizia più importante del giorno, viene commentata e approfondita dal fondo (firmato) o editoriale (senza firma), scritto dal direttore e dalle firme più importanti del giornale. Il fondo è l’evoluzione della notizia, e prende il via dall’analisi del fatto stesso. Dai un’occhiata al fondo che trovi oggi su Repubblica e prova a scriverne uno tuo, completo di titolo. Titolo IL GIORNALE IN PILLOLE NOTIZIE DEL GIORNO Pettegolezzi all’epoca di Cicerone Nel I secolo a.C., a Roma e nelle provincie, venivano diffusi gli Acta diurna populi, “foglietti” che rappresentavano una sorta di pubblicazione ufficiale che dava notizia degli atti pubblici, dei fatti di carattere mondano e della cronaca cittadina. Ma anche dei “rumores” ovvero delle voci che circolavano a Roma riguardo ai personaggi più in vista. Furono, in sostanza, la prima prova di giornalismo. Assegna ora ad ogni area dell’informazione giornalistica la percentuale di influenza sulla tua formazione di base e sulle tue scelte. % Area politica Area filosofico/religiosa Area storico/geografica Area culturale Area spettacoli Area scientifica Area sportiva e del tempo libero Area cronaca locale OCCHIO AI TITOLI Se non vi dispiace parliamo di… Formazione & informazione Individua gli errori contenuti nei titoli sotto proposti 1 Il Papa sollecita iniziative di pace nei territori palestinesi dell’estremo oriente. La repubblica di Platone 2 Le 16 squadre del campionato di calcio di serie A approvano i loro bilanci finanziari. Quanto è importante per la tua formazione culturale complessiva il ruolo dell’informazione giornalistica? Individuate nell’edizione quotidiana di Repubblica quelle notizie che per voi sono più rilevanti, motivando approfonditamente le vostre scelte. 3 Ancora forte l’eco dei risultati degli atleti statunitensi alle Olimpiadi di Pechino appena concluse. 4 Allarme degli ecologisti per la catena Himalayana: l’Aconcagua sommerso dai rifiuti. 5 I 20 paesi della UE alle prese con la loro Costituzione. “Un giorno, in un futuro molto lontano, i nipoti dei nostri nipoti trascorreranno molte ore di fronte a scatole all’interno delle quali brilla un fuoco. Possano essi riconoscere la differenza fra la luce e la conoscenza” 4 5 Rep.Scuola_04-05_1°parte 23-09-2004 18:49 Pagina 6 MONDO IL GIORNALE IN PILLOLE MONDO Una nuova coscienza critica. La sezione Mondo è il grande contenitore delle notizie che provengono da ogni luogo della terra e di ogni genere: politica, economia, cronaca e attualità. Vi trova spazio anche l’analisi sociologica e filosofica, proposta da grandi firme, che nasce dalle notizie stesse. Ti proponiamo alcuni stralci di opinioni, tratte da Repubblica, che ti chiediamo di commentare brevemente. “Al Qaeda ha come scopo anche quello di staccare i musulmani dalle altre popolazioni, di spezzarne i contatti con il resto del mondo: perché nei suoi scritti, nei suoi proclami vi è l’idea di una educazione al negativo del musulmano, l’idea di un musulmano che incarna la ribellione permanente, e che può trasformarsi in un kamikaze. Tale operazione sovversiva nel linguaggio e nella strategia politica messa in atto da questi gruppi riflette una grave crisi in atto nell’Islam, che comporta non solo il tentativo di una radicalizzazione di massa delle nuove generazioni musulmane, ma anche il tentativo di “confiscare” il Corano ai musulmani.” Khaled Fouad Allam, islamista. Repubblica del 8.06.04 È nel Medioevo che si afferma la cronaca, attraverso i banchieri che stipendiano i propri c o r r i spondenti perché forniscano notizie sui traffici commerciali. Ma è l’invenzione della stampa nel 15° secolo a dare la spinta definitiva a questo mezzo d’informazione. Nel 1660 in Germania esce il primo quotidiano, Leipziger Zeitung. In seguito, i giornali si diffondono in tutta Europa, dando voce a idee religiose e politiche. Per operare un qualche c o n trollo, i governi i s t i tuiscono giornali statali. La libertà di stampa arriva in Europa a metà del 19° secolo, ad eccezione dell’Inghilterra, che aveva abolito la censur a già nel 1695. Nell’impossibilità di pubblicare notizie politiche, in Italia fioriscono i giornali letterari, la “Gazzetta Veneta” (1760) di Gozzi, “la Frusta letteraria” (1763) di Baretti, “il Caffè” (1764) di Verri e, più tardi, “Il Conciliatore” (1818) e “l'Antologia”(1821). “I candidati alle presidenziali di queste ultime elezioni non sono affatto peggio di altri. Manca il gigante, l’uomo dalla personalità straordinaria, ma nessun sistema garantisce il fuoriclasse. E la memoria ci inganna perché ci fa ricordare solo i grandi. Ma la stragrande maggioranza dei presidenti americani ha brillato per la sua mediocrità non per la sua eccezionalità. La democrazia non è fatta per produrre Duci e Fuhrer, ma amministratori delegati. E comunque, il processo elettorale crea e distrugge le qualità e gli uomini.” Sam Huntington, politologo. Repubblica del 14.05.04 “Il ruolo dei germi nella storia è stato determinante. Quando gli europei arrivarono nel nuovo mondo sterminarono gli indigeni più con le loro malattie che con i fucili. Credo che qualcosa di simile stia accadendo oggi, solo che questa volta i virus tossici non sono biologici, ma culturali. Sono le idee, quelli che io chiamo “memi”, della civiltà occidentale a portare sconquasso.” Daniel Dennett, filosofo. Repubblica del 29.04.04 “La Californication - per usare un’espressione dei Red Hot Chili Peppers - è forse la risposta definitiva al problema della differenza tra le razze. Se gli uomini e le donne non prestassero mai più attenzione alcuna alla razza o all’etnia di coloro con i quali scelgono di avere dei figli, se i figli e i figli dei loro figli facessero altrettanto, alla fine s’arriverebbe al punto in cui perderebbero di consistenza non solo i presupposti di ogni stereotipo razziale, ma anche quelli delle “quote” etniche consentite (dalla legge negli USA). Alla domanda “Gruppo etnico?”, la risposta nel censimento sarebbe semplicemente: “umano”.” Timothy Garton Ash, opinionista. Repubblica del 10.09.03 “L’Europa ha bisogno di nuovi miti, nuove metafore, nuove espressioni della lingua. Altrimenti, questa Grande Madre - unico approdo possibile dopo il secolo totalitario - rischia di essere sentita come un nuovo, inquietante Grande Fratello. Ma l’Europa non ha bisogno nemmeno di Grandi Padri: l’idea di famiglia applicata alle nazioni è pericolosa, uccide la democrazia, mortifica la critica, espelle i diversi.” Peter Esterhazy, scrittore. Repubblica del 18.04.2004 WHO’S WHO Individua la nazionalità dei seguenti uomini famosi del XX secolo. Nicolae Ceausescu Israele Michael Collins Messico Gheorghios Papandreu Germania Marcos Cina Kemal Atatürk Zaire Konrad Adenauer Argentina Ho Chi Minh Cambogia Benazir Bhutto Salvator Allende Mobutu Sese Seko Pol Pot David Ben Gurion Willy Brandt 6 Vietnam Joseph McCarthy Grecia Romania USA Irlanda Cile Turchia Chiang Kai-Shek Pakistan Ernesto “Che” Guevara Germania 7 Rep.Scuola_04-05_1°parte 23-09-2004 18:49 Pagina 8 CRONACA “Il mio obiettivo è mettere su carta, nel più semplice e migliore dei modi, ciò che vedo.” Ernest Hemingway, scrittore (1899-1961) La cronaca è composta da notizie di vario tenore che la caratterizzano in modi diversi. La cronaca nera riguarda la criminalità; la cronaca rosa, riferita ad avvenimenti di costume dal taglio leggero; la cronaca bianca, notizie amministrative di carattere sociale, spesso anche positive; e la cronaca giudiziaria che riguarda vicende di giustizia civile e penale. La cronaca racconta, riferendosi strettamente ai fatti, senza commentare o approfondire con riflessioni sociologiche. Prendendo spunto dal giornale di oggi, riscrivi la cronaca di un fatto e il tuo commento. Cronaca Commento IL GIORNALE IN PILLOLE CRONACA Il grande giornalismo attraverso il Premio Pulitzer. Istituito da Josep Pulitzer per testamento nel 1917. Responsabilità e informazione: il nuovo sapere 1953 Il prestigioso premio viene assegnato a due settimanali, il Whiteville e il News Reporter and Tabor City Tribune (North Carolina), per le loro campagne contro il Ku Klux Klan, intraprese a costi altissimi - umani ed economici - che portarono all'incriminazione di più di cento adepti del KKK e che decretarono la fine del terrorismo nelle loro contee. “Fragili come sono, gli esseri umani saranno capaci di sopportare con integrità e dignità l’enorme peso dell’informazione - di conoscere tutta la miseria umana, il male commesso quotidianamente e le sofferenze delle vittime? O non cercheranno - in modo vile e meschino - di sottrarsi a quel peso con calunnie reciproche, insulti, inutili polemiche e aperte rivalità, scorgendo colpevoli e malfattori ovunque tranne che in casa propria? Oppure non potrebbe darsi che, finalmente, ora che tutti conosciamo le sofferenze altrui, e non possiamo più addurre l’ignoranza a nostra discolpa, ci assumeremo le nostre responsabilità e correremo a portare aiuto a chi soffre quando e dove ce n’è bisogno?” 1962 Il grande giornalista statunitense Walter Lippmann riceve il premio grazie alla sua famosissima intervista al leader sovietico Nikita Kruscev per il “New York Herald Tribune”. 1970 Seymour Hersh (“New Yorker”) viene insignito del premio per aver svelato sul “Dispatch News Service” gli orrori del massacro USA di My Lai durante la guerra del Vietnam. 1973 Il “Washington Post” viene premiato per l’inchiesta più famosa nella storia del giornalismo. La rivelazione dello scandalo, passato alla storia come Watergate, che porterà all’impeachment e alle dimissioni del presid e n t e degli Stati Uniti Richard Nixon. 1976 Sidney Schanberg del “New York Times” racconta la presa del potere dei comunisti in Cambogia anche dopo la caduta di Phnom Pehn. Dalla sua vicenda sarà tratto anche un film: Urla del silenzio, di Roland Joffé. “1984” 2004 Il premio viene assegnato al “New York Times” per l’inchiesta sui casi di morti e feriti sul lavoro negli Stati Uniti. Zygmunt Bauman, sociologo. Repubblica del 29.03.04 Stili di vita, comportamenti sociali e tendenze antropologiche del nostro tempo; il giornale racconta anche questo, in cronaca. Riflettete sulla “sfida etica” lanciata dall’enorme mole di informazione che quotidianamente i media sottopongono alla nostra attenzione, sfida che coinvolge ormai ognuno di noi e che influisce sulla nostra percezione del mondo, condizionando diversamente le nostre azioni. Sapere tutto, quindi, ci aiuta ad essere più sensibili ai problemi di chi vive intorno a noi, o ci immunizza dal dolore degli altri rendendoci cinici e insofferenti? Conduci un’intervista al tuo compagno di banco su questo argomento, dopo aver letto insieme a lui un articolo di cronaca nera nel giornale di oggi. Per l’intervista chiedi l’aiuto del tuo docente di religione o di filosofia. Domanda Risposta Domanda Risposta Domanda Risposta Domanda Risposta LA TAVOLA ROTONDA LE PAROLE CHIAVE Hai a disposizione tre parole con le quali costruire un titolo Le parole Il titolo Costituzione/Devoluzione/Parlamento Iraq/ONU/UE Le religioni degli immigrati immigrati in Italia 2.547.736 di cui 1.281.489 cristiani (50,3%) 824.342 musulmani (32,4%) altre religioni e non credenti (17,3%) (rapporto Caritas - 2004) Processi/CSM/Anno giudiziario “Il sindaco di Ivrea accoglie l’insegnante musulmana. ‘Credo che la mia storia sia servita a confrontarsi con il problema dell’integrazione tra culture diverse, l’Italia sa accogliere gli stranieri’.” Industria automobilistica/Produzione/Europa Sondaggi/Opinione pubblica/Inflazione Repubblica del 30.03.04 Scuola/Leggi/Insegnanti Calcio/Finanza/Champion’s League Opera lirica/La Scala/Riccardo Muti “La sentenza del Tribunale dell’Aquila, ha accolto il ricorso presentato dal presidente dell’Unione dei musulmani d’Italia, Adel Smith, volto a rimuovere il crocifisso dalle aule della scuola elementare frequentata dai suoi figli.” Auditel/Sabato sera/Autunno Repubblica del 26.10.03 8 9 Rep.Scuola_04-05_1°parte 23-09-2004 18:49 Pagina 10 CRONACA IL GIORNALE IN PILLOLE ECONOMIA I grandi quotidiani economici. “Mira vive a Torino, ha 22 anni, è marocchina, fa la badante e sogna di diventare infermiera. Veste all’occidentale, ha un fidanzato torinese e non ha accettato di mettere il velo. Per questo è stata perseguitata dai suoi fratelli e dai loro amici, insultata, minacciata, fatta oggetto di violenze”. Repubblica del 24.05.04 “Ragazza turca di 20 anni picchiata perché non mette il velo. Scandalo nella provincia francese”. Repubblica del 10.04.04 “ ‘Non assumo donne conciate così’. Sempre più straniere discriminate per le loro tradizioni, ‘Fino a quando i colloqui si svolgono al telefono va tutto bene’ dicono, ‘Appena ci si presenta col velo in testa però la gente cambia’”. Repubblica del 24.03.04 “A Londra c’è l’isola felice di Hackney Marshes, otto campi da calcio per il campionato dilettanti più multietnico della terra. Formazioni composte da etnie diverse si affrontano ogni domenica sfidando l’intolleranza”. Repubblica del 23.05.04 “Lo Stato non ha religione e gli individui devono avere la libertà di portare i simboli della propria religione”. Marcello Pera, presidente del Senato. Repubblica del 26.03.04 “Nelle scuole, nei collegi e nei licei pubblici, i segni e gli abiti (dal velo islamico alle croci cristiane) che manifestino ostensibilmente l’appartenenza religiosa degli alunni, sono vietati, la legge è in vigore in Francia dal 1° settembre”. Repubblica del 2.09.04 “L’establishment britannico non è più cristiano e bianco: per la prima volta nella storia un’indiana, Ruzwana Bashir, è stata eletta presidente dell’Unione Studentesca di Oxford. È musulmana e figlia di immigrati”. Repubblica del 11.03.04 L’Italia, avviata verso la multietnicità come altri grandi paesi europei, deve affrontare le diversità culturali e i conseguenti modi di essere dettati dai credo religiosi. Leggi le notizie che trovi in questi giorni sul giornale su questo argomento e quelle che ti proponiamo sopra: realizza un articolo illustrando in punti la chiave della tolleranza. Il Financial Times è il p r i n cipale quotidiano e c o n o mico inglese, stampato sulla tipica carta rosa s a l m o n e . Dà conto delle principali notizie provenienti dal mondo dell’economia, delle finanze e degli affari. Inoltre grazie a un c o n s i stente numero di inviati internazionali assicura l’informazione relativa alle principali notizie mondiali. Ha sede a Londra, ma di fatto conta molti più lettori a l l ’ e stero che non nel Regno Unito. Dal 2000 esiste una versione tedesca, il Financial Times Deutschland. The Wall Street Journal è uno dei giornali più influenti a livello internazionale. Ha sede a New York, e per molti anni è stato il giornale più diffuso d’America dove è soprannominato The Journal; attualmente è secondo solo a USA Today. Si occupa p r i n c i palmente degli affari economici e finanziari s t a t u nitensi, direttamente da Wall Street. Il primo numero è uscito nel 1889, ed ha vinto il Premio Pulitzer 26 volte. Ha fama di grande affidabilità. Nikkei Net - Nihon Keizai Shimbun, Inc. Information Fondata nel 1876, la Nihon Keizai Shimbun, Inc, o Nikkei, com’è universalmente c o n o sciuta, è la principale fonte d’informazione economica e finanziaria in Giappone. Il giornale-bandiera è il Nihon Keizai Shimbun, che unisce articoli di carattere economico ad accurati reportage relativi a cultura, società e sport. Handelsblatt – Il primo numero di Handelsblatt è apparso i n edicola nel 1946, e raggiunse da subito un livello t a l e d i d i f f u s i o n e d a a t t e starsi ben presto come m a s s i m o e s p o n e n t e d e l giornalismo economico tedesco, e fra le migliori testate di settore in Europa. Le banche etiche. Le banche etiche, nate alla fine degli anni ’70, sostengono il mondo no-profit e l’economia solidale, finanziando la cooperazione sociale, la tutela dell’ambiente e i progetti internazionali di sviluppo. “Hanno dei forti principi ispiratori, sui quali basano le loro azioni, improntate a senso di responsabilità, trasparenza e solidarietà infondendo forza ad una politica finanziaria che tiene conto dei bisogni dell’ambiente e degli individui”. (Missione di Banca etica). Immagina di dover impiegare consistenti fondi in Italia, in Europa e nel resto del mondo. A quale settore li destineresti, in quali paesi e in che modo li investiresti? Paese/ regione Settore Modalità d’impiego Motivazione Italia Europa Resto del mondo GLOBAL, NO GLOBAL “La globalizzazione per se stessa non è un problema. La globalizzazione in economia, nelle scienze, in matematica, nella musica è qualcosa che arricchisce l’umanità, è un fatto assolutamente positivo. Il problema è l’ineguaglianza nel partecipare nella globalizzazione.” Amartya Sen – Repubblica del 11.03.04 “L’onda globale è l’arma dei poveri. L’apertura commerciale avvantaggia tutti: un nuovo protezionismo rovinerebbe i deboli. Mettere fine alla globalizzazione significherebbe l’imposizione di barriere governative per diminuire o arrestare gli scambi commerciali che attraversano i confini nazionali e il flusso di capitali tra i Paesi. Se ciò accadesse, il benessere dei paesi ricchi diminuirebbe un po’, ma quello del terzo mondo crollerebbe.” Lester C. Thurow - Repubblica del 13.03.01 Conduci un’intervista, in quattro domande, ad una persona che confuti le argomentazioni di Amartya Sen e di Lester Thurow sulla globalizzazione. Domanda Risposta 10 11 Rep.Scuola_04-05_2°parte 23-09-2004 18:53 Pagina 12 ECONOMIA IL GIORNALE IN PILLOLE CULTURA L’alba di una nazione: l ’ i taliano dei giornali. Domanda Risposta A partire dal secolo XIX il giornale fu veicolo di innovazioni nella lingua e nella sua sintassi. In quel periodo i quotidiani italiani si sottrassero all’influenza franco-inglese, proponendo una commistione di elementi colti e popolari, favorendo così la diffusione nazionale di numerose varietà regionali. Così la lingua dei giornali contribuì all’uso quotidiano di parole nuove o di origine straniera che ancora oggi utilizziamo: risale infatti al 1800 l’affermazione di termini come straripamento, attrezzatura (francesismo), confisca, delibera, importo, disinfettante. Domanda Risposta Domanda Risposta Petrolio Con l’aiuto di Repubblica prova a realizzare una breve storia sull’andamento delle quotazioni del petrolio. Controlla gli articoli nelle pagine dell’economia e dai un’occhiata anche a quelli della sezione Mondo, per tirare le fila di una “oil story” delle ultime due settimane. 12 “Scrivere è fede in una magia: che un aggettivo possa giungere dove non giunse, cercando la verità, la ragione; o che un avverbio possa recuperare il segreto che si è sottratto a ogni indagine.” Elio Vittorini, scrittore (1908-1966) Sulla base delle parole di Elio Vittorini, ti invitiamo a costruire un articolo che indaghi le misteriose vie attraverso le quali le idee si diffondono, veicolando i diversi “sentire” della realtà. Immagina il tuo articolo inserito nel paginone centrale della sezione Cultura, dove sono ospitati i commenti, le osservazioni e le riflessioni dei grandi uomini di cultura del nostro tempo. Trova per il tuo articolo anche un’immagine che lo accompagni. Titolo 13 Rep.Scuola_04-05_2°parte 23-09-2004 18:53 Pagina 14 CULTURA LA LINGUA IN GIOCO Regionalismi e geosinonimi. In linguistica si usa distinguere quattro varietà di italiano: meridionale, settentrionale, romana e toscana. A ciascuna varietà appartengono modi di dire che si sono poi diffusi in tutta Italia: sono i cosiddetti regionalismi, dei quali fanno parte termini della malavita come guappo, coatto o picciotto, quelli della gastronomia (fra i primi ad avere una diffusione nazionale, c’è panettone, che - apparso su un giornale lombardo nel 1863 – entrò subito nei dizionari della lingua italiana ottocenteschi), come il successo planetario di pizza. Diversi sono invece i geosinonimi, ovvero le varianti regionali usate per designare una stessa parola. Ciotola, scodella, tazza per indicare una coppa senza manici, oppure anguria, melone d’acqua, cocomero per lo stesso frutto. Prova a compilare la tabella, sotto riportata, con i geosinonimi che fanno parte della tua cultura e del tuo linguaggio quotidiano, confrontandoti con i ragazzi di altre regioni che puoi incontrare sul sito www.lafragola.it: Settentrione Meridione Area toscana Area romana Marinare la scuola Bel ragazzo/a Persona in gamba Poco di buono Truffatore Persona poco educata Persona alla moda Tirchio Fidanzato/a CULTURA VITE DA ROMANZIERI Attraverso i brevi ritratti biografici che trovi di seguito, prova a riconoscere di quale grande autore dell’800 si tratta. 1 Il giorno del suo ottantesimo compleanno tutta Parigi sfilò di fronte alla sua casa per la strada che già portava il suo nome: fu il giusto tributo per lo scrittore e Pari di Francia. Con le sue cattedrali e i suoi miserabili, è il vero monumento nazionale della cultura francese. Autore 2 I tempi difficili della sua infanzia costituiscono il tessuto narrativo di molte sue opere e diedero vita alle storie dei due orfani più famosi della letteratura. Ad un suo racconto sul Natale deve il nome il papero più ricco del mondo… Autore 3 Un processo gli costò due anni di reclusione nelle carceri inglesi. Fu uno dei più famosi dandy d’Inghilterra. Cercò in un libro l’eterna giovinezza, ma morì precocemente, dimenticato. Ultimo desiderio, una coppa di champagne: “Muoio come ho vissuto – fu il suo ultimo aforisma – al di sopra delle mie possibilità”. Autore GLI EROI IN CONTROLUCE Ti proponiamo una serie di “eroi” del fumetto, genere che è assurto ormai a forma artistica a tutto tondo. I comix, undicesima musa, scostandosi sempre più dalla limitante definizione di prodotto della sottocultura, oggi possono vantare produzioni che utilizzano le più disparate tecniche della narrativa e dei linguaggi figurativi e cinematografici. Divertendo e intrattenendo, veicolano idee, suggeriscono comportamenti e forniscono una interpretazione della realtà. Partendo dall’osservazione del carattere dei nostri “eroi” prova a leggere il messaggio etico/subliminale che è contenuto in ognuno di loro, analizzando anche l’ambiente in cui agiscono. Cosa rappresenta L’ambiente in cui agisce 4 Scrittore per ragazzi, indagatore degli incubi degli adulti; letto in Europa e amato oltre oceano; instancabile ricercatore dentro e fuori se stesso, la sua “isola” fece sognare intere generazioni, e il suo “strano caso” le terrorizzò. Trovò il suo tesoro nelle isole Samoa, dove morì pacificato dalle tiepide brezze degli amati Mari del Sud. Autore Diabolik 5 Grande amministratore del suo talento, e soprattutto di quello altrui, da bravo antesignano della Paperino letteratura di consumo, organizzò una vera e propria fabbrica di parole, dove autori salariati sviluppavano in romanzo i suoi spunti narrativi; da questo atelier uscì la maggior parte dei libri pubblicati col suo nome: come dire, “tutti per uno, uno per tutti”. Charlie Brown Autore Dylan Dog Martyn Mystère Superman 6 Uno dei più grandi scrittori russi; fu anche maestro dei suoi contadini a Jasnaja Poljana. Le sue opere sono dei veri monumenti alla letteratura e conobbero sia l’avversione dei critici suoi contemporanei sia un enorme successo di pubblico. Fu amato dallo zar ma osteggiato dalla chiesa. La sua maturità fu segnata da una profonda crisi religiosa. Morì in una piccola stazione ferroviaria, assistito dalla figlia. Uomo Ragno Tarzan Tex Autore 14 15 Rep.Scuola_04-05_2°parte 23-09-2004 18:53 Pagina 16 SPETTACOLI & TV Tutto lo spettacolo step by step per raccontare i fenomeni artistici, le anteprime, i fatti e la mondanità dello star system nostrano e mondiale. Di tutto un po’: cinema, musica, tv, teatro, danza. La sezione Spettacoli & TV è la summa di tutto questo. Sfogliala in questi giorni e prova a scrivere un articolo che recensisca una performance alla quale hai assistito recentem e n te, dandone la tua interpretazione critica, e ricostruendone i significati in una personale lettura, basata sulle tue esperienze culturali e di vita. IL GIORNALE IN PILLOLE Le gossip columnists più famose della storia: Louella Parson, Elsa Maxwell, Hedda Hopper. LOUELLA PARSON (1880-1972) È stata la sola donna della corte di Hearst, lo s p r e g i u dicato padre della stampa sensazionalistica. Era la più temuta gossip columnist, in grado di decidere la vita o la morte degli attori di Hollywood. Innamorata del cinema, era prima di tutto una reporter e avrebbe gettato il suo migliore amico in pasto ai pescecani dello scandalo se fosse stato necessario. Mamie Van Doren, diva degli anni ’40, disse: “Louella morì il 9 dicembre del ’72. Hollywood era un bel po’ cambiata. Ma quando furono avvertiti della sua morte, molti veterani della Mecca del cinema diedero un sospiro di sollievo, sperando in cuor loro che qualcuno le avesse piantato un paletto nel cuore”. ELSA MAXWELL (1883-1963) Elsa Maxwell fu l’altra regina americana del gossip: avendo collezionato meno veleni e odi nel corso della sua carriera, riuscì a durare fino all’epoca della t e l e v i sione, diventando ospite fissa dei principali talk show. Fu soprattutto un’instancabile organizzatrice di eventi e parties. Sua l’invenzione del “pigiama party” HEDDA HOPPER (1890-1966) Storica rivale di Louella Parson, da attrice del muto si trasformò in giornalista con un popolarissimo p r o gramma di gossip alla radio. Fu subito notata dalle maggiori testate s t a tunitensi, che la ingaggiarono come columnist e ne fecero l’anti-Parson. Fu attiva durante la caccia alle streghe del senatore McCarthy. SPETTACOLI & TV “Il cinema è un’arte. La recitazione degli attori, la costruzione delle scene, la varietà dei costumi, la qualità della fotografia, l’umanità della vicenda, la perfezione della tecnica, la verità e la poesia della regia, la vivacità dei sentimenti, l’armonia della musica possono creare un film che può stare a confronto con le più grandi opere prodotte dal genio dell’uomo. Il cinema si è creato i propri mezzi combinando assieme quelli di quasi tutte le arti: romanzo, teatro, pittura, architettura, musica, poesia… Tutti lo conoscono; serve allo studioso, all’educatore, al ricercatore, al contadino, ai mercanti, ai propagandisti, ai preti, ai poliziotti, agli uomini politici, a chi ama la pace e a chi vuole la guerra...” George Sadoul, critico cinematografico (1904-1967) Il cinema, settima arte del ’900, crea i suoi miti e li riproduce in un gioco continuo: il remake. E li utilizza, come una sorta di materia semilavorata, reinvestendoli perennemente. Uno dei motivi del successo dei remake è che il “soggetto cinematografico”, che ha già dato fama e incassi, offre una certa garanzia che, se verrà replicato, spingerà il pubblico a rivisitare ciò di cui è già stato fruitore e che ha quindi conosciuto. Ti proponiamo di seguito una serie di film di successo, replicati da famose pellicole ormai storiche. Prova ad individuare, per i film che hai visto recentemente, nuovi attori che possano interpretare, a tuo avviso, un eventuale remake, dandone una motivazione artistica. Gli originali I remake La morte in vacanza (Fredric March) - 1934 Vi presento Joe Black (Brad Pitt) - 1998 Colpo grosso (Frank Sinatra) - 1960 Ocean’s Eleven (George Clooney) - 2001 Ring (Nanako Matsushima) - 1998 The Ring (Naomi Watts) - 2002 La signora omicidi (Alec Guinness) - 1955 Ladykillers (Tom Hanks) - 2004 Il pianeta delle scimmie (Charlton Heston) - 1968 Planet of the apes (Mark Wahlberg) - 2001 La fabbrica delle mogli (Katherine Ross) - 1975 La donna perfetta (Nicole Kidman) - 2004 Solaris (Nikolay Grin’ko) - 1972 Solaris (George Clooney) - 2002 Il tuo remake 16 17 Rep.Scuola_04-05_2°parte 23-09-2004 18:53 Pagina 18 SPETTACOLI & TV “I reality show fanno presa sui telespettatori attraverso l’uso di gossip visivo e di una semplice replicabilità”. Horace Newcomb, critico televisivo “Oggi, tutt’al più, sono definiti “geni” personaggi che di geniale hanno solo la capacità di servirsi per interesse del sistema mediatico; per il resto, vige una sorta di dittatura culturale che impone l’esaltazione della mediocrità, quasi che null'altro fosse possibile, se non prendere atto dell’evidente negatività del reale. Lo studio della mediocrità, qualunque sia la sua origine, genera mediocrità”. SPORT L’iconografia dello sport Fin dall’antichità, nel mondo greco-romano in particolare, gli “eroi” dello sport sono stati glorificati già in vita con statue, monumenti e pitture. L’iconografia dello sportivo si è nei secoli servita delle diverse forme artistiche adeguandosi ai tempi e all’evolversi della comunicazione. Se tu dovessi celebrare una figura dello sport contemporaneo, a quale forma artistica faresti ricorso? Ti proponiamo una tabella da completare inserendo il nome del tuo sportivo preferito e le modalità attraverso le quali lo celebreresti. Harold Bloom, critico letterario La continua evoluzione della televisione, uno dei media più frequentati, ci propone, ad intervalli sempre più ristretti, format diversi che allontanano la tv dal ruolo tradizionale di grande intrattenitrice/educatrice, trasformandola in una sorta di specchio della realtà. Se riesce, infatti, a diffondere nuovi modelli di vita – sostengono alcuni sociologi contemporanei - è perché replica tali modelli nel proprio modo di essere, ovvero ripropone in modo semplice, e quindi ancor più persuasivo della realtà stessa, il mondo così come appare. Prova a scrivere un articolo su uno dei reality show che affollano i nostri teleschermi e di cui leggi in questi giorni su Repubblica. Sport Atleta Forma artistica Descrizione IL WHO’S WHO DELLO SPORTIVO Di chi si parla? 1 Ha fatto ridere tutta l’Italia con le sue barzellette. Anche se lo chiamano “pupone” è un vero fenomeno. Il suo colpo preferito è il “cucchiaio”. Sportivo 2 Anche se l’italiano non è il suo forte, ha riportato alla vittoria un simbolo dell’Italia. Fa vedere rosso a tutti i suoi rivali, compreso suo fratello. Sportivo 3 Fin da piccolo era uno spericolato e seminava il panico in giro, guidando a tutta birra la sua “ape” truccata. Ora lo chiamano “il dottore” e il suo “camice” ha il numero 46. Sportivo È ancora la televisione a dettare importanti mutazioni anche in campo musicale. Alla fine degli anni ’70, con la massiccia diffusione delle tv private, nascono i primi videoclip, destinati ai canali musicali, che determineranno un nuovo modo di veicolare musica, offrendo a chi ascolta un mix di immagini in movimento e di suoni, suggerendo sensazioni, fantasie ed emozioni. I videoclip sono oggi un prodotto completo che coniuga sapientemente cinematografia e sonorità, e vivono ormai di una loro vita propria. Ti proponiamo di realizzare una top five dei videoclip usciti negli ultimi mesi, dando un voto da 1 a 10 alla musica e alle immagini. Gruppo/Cantante Musica (voto) 1 2 3 4 5 Immagini (voto) 4 In una partita ha centrato per ben 87 volte l’obiettivo: un vero record. È un capitano con la ‘c’ maiuscola ed è famoso per le sue prodezze balistiche. Ha un dolce preferito... Sportivo 5 È un gran tifoso dell’Inter. Nella sua brillante carriera ha indossato tantissime maglie, soprattutto rosa… La sua folta chioma lo fa assomigliare a un leone. Sportivo 6 La sua vita è molto “spicy” e al centro del gossip mondiale, tant’è, che oltre ai difensori, deve dribblare centinaia di fotografi. Il suo cross, come il suo look, è sempre impeccabile. Sportivo 7 Le sue origini napoletane hanno determinato la sua simpatia e la sua voglia di stare nell’acqua. Ha un fisico da super-man che gli ha permesso di vincere tutto quello che c’era da vincere. Sportivo 8 Ha origini giamaicane ed è nata in Inghilterra ma ha eletto l’Italia come sua patria. Viene fotografata per la sua bellezza ma soprattutto quando spicca il volo. Sportivo 18 19 Rep.Scuola_04-05_2°parte 23-09-2004 18:53 Pagina 20 INTERNET Il blog (da web log), nato alla fine degli anni ’90 negli Stati Uniti, è uno spazio virtuale all’interno del quale è possibile mettere on line, in tempo reale, testi di ogni genere. Date un’occhiata a quelli organizzati da repubblica.it, e progettate anche voi il vostro blog. IL GIORNALE IN PILLOLE «Il rione di Sanfrediano è “di là d’Arno”, è quel grosso mucchio di case tra la riva sinistra del fiume, la Chiesa del Carmine e le pendici di Bellosguardo (…) Le case sono antiche per le loro pietre, e più per il loro squallore; formano, l’una a ridosso dell’altra, un immenso isolato, qua e là interrotto dall’apertura delle strade…» Vasco Pratolini, Le ragazze di Sanfrediano «Combray di lontano, a dieci miglia all’intorno (…) non era che una chiesa che r i a s sumeva tutta la città, la rappresentava, parlava di lei e per lei alle persone lontane, e, quando ci si avvicinava, teneva stretto intorno al suo ampio manto scuro, in piena campagna, contro vento, come una pastora le sue pecore, il dorso grigio e lanoso delle case aggruppate…» Marcel Proust, La strada di Swann CRONACA LOCALE La cronaca locale è una sorta di giornale nel giornale: tutte le notizie che riguardano la vita sociale e politica, il tempo libero e le attività culturali della città e della regione di riferimento. È lo specchio della città e dei suoi abitanti, ne racconta le tendenze, le mode, i costumi. Accogliendo le suggestioni dei tre grandi autori che raccontano, delle proprie radici, scrivi un ritratto del tuo quartiere e della vita che si muove all’interno di esso da inserire nella cronaca locale. «La notte è piena di bagliori e Belleville freme (…) A parte questo, il quartiere è sempre uguale, cioè mutevole. Sta diventando bello e pulito, sta diventando levigato, sta diventando caro. Gli edifici rimasti della vecchia Belleville sembrano spezzati in una dentiera hollywoodiana. Belleville è in divenire.» Daniel Pennac, La fata Carabina In futuro potreste diventare web-designer, web-engineer, web-master... Nel frattempo divertitevi ad inventare il sito che non c’è. Prova a descriverlo. 20 21 Rep.Scuola_04-05_2°parte 23-09-2004 18:53 Pagina 22 CRONACA LOCALE La top five Tradizione e modernità a confronto nel posto in cui vivi. Individua cinque aspetti tradizionali e cinque elementi di modernità nella tua città, stilandone una classifica. Tradizione Modernità VI AIUTIAMO A FARE IL CURRICULUM Chiarezza precisione e capacità di sintesi sono i principi da tener presente nella descrizione del proprio profilo. È importante procedere per punti ordinati, in modo da evidenziare gli elementi salienti. Ecco alcuni consigli per non commettere errori e per essere il più possibile chiari nella realizzazione del vostro curriculum. PUBBLICITÀ Diventa il pubblicitario di te stesso. Scrivi il tuo curriculum utilizzando il linguaggio della comunicazione e dando un’occhiata al box qui di fianco. Come deve presentarsi: 1 1 2 2 3 3 4 4 5 5 1 È preferibile che il C.V. sia scritto al computer in modo che la lettura sia immediata e comprensibile. 2 Evitare di scrivere tutto ciò che è superfluo: non soffermarsi mai sui fatti personali e non dilungarsi su informazioni di scarsa importanza. 3 La lunghezza media di un C.V. di un giovane laureato è di una pagina o di una pagina e mezza. 4 Impaginate le rubriche con i propri dati in modo ordinato, enumerando i paragrafi e sottolineando i titoli che li contraddistinguono. Quali informazioni contenere: Leggi il paginone Giorno & Notte della Cronaca locale e realizzane uno tuo con gli appuntamenti “giusti”. In scena Appuntamenti Iniziative Arte Spettacoli deve 1 In relazione al tipo di posizione per cui ci si candida, si possono selezionare le informazioni in modo da far risaltare le capacità corrispondenti. 2 Valorizzare in particolare le esperienze professionali, perché sono le principali testimoni della propria conoscenza del mondo del lavoro. 3 Non mentire mai. 4 Non dimenticare di rileggere il C.V. con occhio critico, provando a mettersi nei panni di chi lo deve leggere. 22 23 Rep.Scuola_04-05_2°parte 23-09-2004 18:53 Pagina 24 Incol la della sotto la f tua c lasseoto È finita (per or a...). Se ti va, inv n. 06.8084696 , oppure scrivici ia una e-mail a lafragola@ kataweb.it, un a Repubblic@sc 23/C - 00185 Ro fax al uo ma, con i tuoi suggerimenti o la, piazza Indipendenza, piaciuto. magari per dirci se il viaggio ti è Ciao e arriveder ci!