Edizione - Euro Meeting

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Edizione - Euro Meeting
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2004 - 2005
TESTATA
MANCHETTE
OCCHIELLO
Cari ragazzi,
come si scrive un articolo di giornale? Per trovare la risposta provate a domandarvi: cosa mi
piacerebbe leggere su un giornale, che cosa mi aspetto da un articolo, che cosa voglio da un
giornalista? Chiarezza, onestà, rispetto per la verità, uno sforzo di comprensione dei fenomeni
di cui si parla. E poi, naturalmente, bella scrittura, capacità di catturare l’attenzione di chi
legge, controllo delle notizie, indicazione delle fonti, accuratezza nel resoconto. Tutto questo
per gli articoli di cronaca, che ci raccontano un fatto, e devono riuscire a cogliere tutta la
complessità e la ricchezza di una vicenda, per restituirle intatte e vive ai lettori.
Per chi scrive un commento, invece, le regole da seguire sono diverse, e diverse sono le attese
del lettore. Il commento (o l’editoriale, il “Fondo”, se compare in prima pagina) è un’opinione
motivata e argomentata, che parte da un fatto e lo analizza, interpretandolo nei suoi aspetti
positivi e negativi, fino ad esprimere un giudizio da parte di chi firma l’articolo, e dunque del
giornale.
In questo senso, il commento è un’assunzione di responsabilità, perché il giornalista sa che il
giornale ospita la cronaca degli avvenimenti (in base alla quale il lettore può formarsi una sua
opinione), e in questa sede esercita il diritto-dovere di esprimere il punto di vista suo e del
giornale.
È l’esercizio, delicato e importante, di chi parla alla pubblica opinione, e insieme la rappresenta.
C’è poi, in conclusione, una regola suprema, da seguire sempre. Noi tutti, nei giornali, scriviamo
nell’esclusivo interesse del lettore, che dev’essere l’unico punto di riferimento. Nella
convinzione che quanto più è informato, tanto più può prendere parte, come cittadino, alle
vicende grandi e piccole che formano la storia quotidiana del suo Paese.
Buon lavoro e un caro saluto
TITOLO DI
APERTURA
CATENACCIO
COMMENTO
FONDO
SOTTOTAGLIO
TAGLIO
CENTRALE
PUBBLICITÀ
FOGLIETTONE
LE SEZIONI DEL GIORNALE
Il Direttore di Repubblica
Ezio Mauro
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NOTIZIE DEL GIORNO
L’apertura della prima pagina, ovvero la notizia più importante del
giorno, viene commentata e approfondita dal fondo (firmato) o
editoriale (senza firma), scritto dal direttore e dalle firme più
importanti del giornale. Il fondo è l’evoluzione della notizia, e
prende il via dall’analisi del fatto stesso.
Dai un’occhiata al fondo che trovi oggi su Repubblica e prova a
scriverne uno tuo, completo di titolo.
Titolo
IL GIORNALE IN PILLOLE
NOTIZIE DEL GIORNO
Pettegolezzi all’epoca di
Cicerone
Nel I secolo a.C., a Roma e
nelle provincie, venivano
diffusi gli Acta diurna
populi, “foglietti” che
rappresentavano una sorta
di pubblicazione ufficiale
che dava notizia degli atti
pubblici, dei fatti di
carattere mondano e della
cronaca cittadina. Ma anche
dei “rumores” ovvero delle
voci che circolavano a Roma
riguardo ai personaggi più
in
vista.
Furono,
in
sostanza, la prima prova di
giornalismo.
Assegna ora ad ogni area dell’informazione giornalistica la percentuale di influenza sulla tua
formazione di base e sulle tue scelte.
%
Area politica
Area filosofico/religiosa
Area storico/geografica
Area culturale
Area spettacoli
Area scientifica
Area sportiva e del tempo libero
Area cronaca locale
OCCHIO AI TITOLI
Se non vi dispiace parliamo di…
Formazione & informazione
Individua gli errori contenuti nei titoli sotto proposti
1
Il Papa sollecita iniziative di pace nei territori palestinesi dell’estremo oriente.
La repubblica di Platone
2
Le 16 squadre del campionato di calcio di serie A approvano i loro bilanci finanziari.
Quanto è importante per la tua formazione culturale complessiva il ruolo dell’informazione
giornalistica? Individuate nell’edizione quotidiana di Repubblica quelle notizie che per voi sono
più rilevanti, motivando approfonditamente le vostre scelte.
3
Ancora forte l’eco dei risultati degli atleti statunitensi alle Olimpiadi di Pechino appena concluse.
4
Allarme degli ecologisti per la catena Himalayana: l’Aconcagua sommerso dai rifiuti.
5
I 20 paesi della UE alle prese con la loro Costituzione.
“Un giorno, in un futuro molto lontano, i nipoti dei nostri nipoti
trascorreranno molte ore di fronte a scatole all’interno delle quali brilla un
fuoco. Possano essi riconoscere la differenza fra la luce e la conoscenza”
4
5
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MONDO
IL GIORNALE IN PILLOLE
MONDO
Una nuova coscienza critica.
La sezione Mondo è il grande contenitore delle notizie che
provengono da ogni luogo della terra e di ogni genere: politica,
economia, cronaca e attualità. Vi trova spazio anche l’analisi
sociologica e filosofica, proposta da grandi firme, che nasce
dalle notizie stesse. Ti proponiamo alcuni stralci di opinioni,
tratte da Repubblica, che ti chiediamo di commentare brevemente.
“Al Qaeda ha come scopo anche quello di staccare i musulmani dalle altre popolazioni,
di spezzarne i contatti con il resto del mondo: perché nei suoi scritti, nei suoi proclami
vi è l’idea di una educazione al negativo del musulmano, l’idea di un musulmano che
incarna la ribellione permanente, e che può trasformarsi in un kamikaze. Tale operazione
sovversiva nel linguaggio e nella strategia politica messa in atto da questi gruppi
riflette una grave crisi in atto nell’Islam, che comporta non solo il tentativo di una
radicalizzazione di massa delle nuove generazioni musulmane, ma anche il tentativo
di “confiscare” il Corano ai musulmani.”
Khaled Fouad Allam, islamista. Repubblica del 8.06.04
È nel Medioevo che si
afferma
la
cronaca,
attraverso i banchieri che
stipendiano
i
propri
c o r r i spondenti
perché
forniscano
notizie
sui
traffici commerciali. Ma è
l’invenzione della stampa
nel 15° secolo a dare la
spinta definitiva a questo
mezzo d’informazione. Nel
1660 in Germania esce il
primo quotidiano, Leipziger
Zeitung. In seguito, i
giornali si diffondono in
tutta Europa, dando voce a
idee religiose e politiche.
Per operare un qualche
c o n trollo,
i
governi
i s t i tuiscono
giornali
statali.
La libertà di
stampa arriva in Europa a
metà del 19° secolo, ad
eccezione dell’Inghilterra,
che aveva abolito la
censur a
già nel 1695.
Nell’impossibilità
di
pubblicare notizie politiche,
in Italia fioriscono i
giornali
letterari,
la
“Gazzetta Veneta” (1760) di
Gozzi, “la Frusta letteraria”
(1763) di Baretti, “il
Caffè” (1764) di Verri e,
più tardi, “Il Conciliatore”
(1818) e “l'Antologia”(1821).
“I candidati alle presidenziali di queste ultime elezioni non sono affatto peggio di altri. Manca il gigante, l’uomo dalla personalità
straordinaria, ma nessun sistema garantisce il fuoriclasse. E la memoria ci inganna perché ci fa ricordare solo i grandi. Ma la stragrande
maggioranza dei presidenti americani ha brillato per la sua mediocrità non per la sua eccezionalità. La democrazia non è fatta per produrre
Duci e Fuhrer, ma amministratori delegati. E comunque, il processo elettorale crea e distrugge le qualità e gli uomini.”
Sam Huntington, politologo. Repubblica del 14.05.04
“Il ruolo dei germi nella storia è stato determinante. Quando gli europei arrivarono nel nuovo mondo sterminarono gli indigeni più
con le loro malattie che con i fucili. Credo che qualcosa di simile stia accadendo oggi, solo che questa volta i virus tossici non sono
biologici, ma culturali. Sono le idee, quelli che io chiamo “memi”, della civiltà occidentale a portare sconquasso.”
Daniel Dennett, filosofo. Repubblica del 29.04.04
“La Californication - per usare un’espressione dei Red Hot Chili Peppers - è forse la risposta definitiva al problema della differenza
tra le razze. Se gli uomini e le donne non prestassero mai più attenzione alcuna alla razza o all’etnia di coloro con i quali scelgono di
avere dei figli, se i figli e i figli dei loro figli facessero altrettanto, alla fine s’arriverebbe al punto in cui perderebbero di consistenza
non solo i presupposti di ogni stereotipo razziale, ma anche quelli delle “quote” etniche consentite (dalla legge negli USA). Alla
domanda “Gruppo etnico?”, la risposta nel censimento sarebbe semplicemente: “umano”.”
Timothy Garton Ash, opinionista. Repubblica del 10.09.03
“L’Europa ha bisogno di nuovi miti, nuove metafore, nuove espressioni della lingua. Altrimenti, questa Grande Madre - unico
approdo possibile dopo il secolo totalitario - rischia di essere sentita come un nuovo, inquietante Grande Fratello. Ma l’Europa non
ha bisogno nemmeno di Grandi Padri: l’idea di famiglia applicata alle nazioni è pericolosa, uccide la democrazia, mortifica la critica,
espelle i diversi.”
Peter Esterhazy, scrittore. Repubblica del 18.04.2004
WHO’S WHO
Individua la nazionalità dei seguenti uomini famosi del XX secolo.
Nicolae Ceausescu
Israele
Michael Collins
Messico
Gheorghios Papandreu
Germania
Marcos
Cina
Kemal Atatürk
Zaire
Konrad Adenauer
Argentina
Ho Chi Minh
Cambogia
Benazir Bhutto
Salvator Allende
Mobutu Sese Seko
Pol Pot
David Ben Gurion
Willy Brandt
6
Vietnam
Joseph McCarthy
Grecia
Romania
USA
Irlanda
Cile
Turchia
Chiang Kai-Shek
Pakistan
Ernesto “Che” Guevara
Germania
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CRONACA
“Il mio obiettivo è mettere su carta, nel
più semplice e migliore dei modi, ciò che vedo.”
Ernest Hemingway, scrittore (1899-1961)
La cronaca è composta da notizie di vario tenore che la
caratterizzano in modi diversi. La cronaca nera riguarda la
criminalità; la cronaca rosa, riferita ad avvenimenti di costume dal
taglio leggero; la cronaca bianca, notizie amministrative di carattere
sociale, spesso anche positive; e la cronaca giudiziaria che riguarda
vicende di giustizia civile e penale.
La cronaca racconta, riferendosi strettamente ai fatti, senza
commentare o approfondire con riflessioni sociologiche.
Prendendo spunto dal giornale di oggi, riscrivi la cronaca di un
fatto e il tuo commento.
Cronaca
Commento
IL GIORNALE IN PILLOLE
CRONACA
Il grande giornalismo
attraverso il Premio Pulitzer.
Istituito da Josep Pulitzer
per testamento nel 1917.
Responsabilità e informazione: il nuovo sapere
1953
Il prestigioso premio viene
assegnato a due settimanali,
il Whiteville e il News
Reporter and Tabor City
Tribune (North Carolina),
per le loro campagne contro
il Ku Klux Klan, intraprese
a costi altissimi - umani ed
economici - che portarono
all'incriminazione di più di
cento adepti del KKK e che
decretarono la fine del
terrorismo nelle loro contee.
“Fragili come sono, gli esseri umani saranno capaci di sopportare con integrità e
dignità l’enorme peso dell’informazione - di conoscere tutta la miseria umana, il
male commesso quotidianamente e le sofferenze delle vittime? O non cercheranno - in
modo vile e meschino - di sottrarsi a quel peso con calunnie reciproche, insulti,
inutili polemiche e aperte rivalità, scorgendo colpevoli e malfattori ovunque
tranne che in casa propria? Oppure non potrebbe darsi che, finalmente, ora che
tutti conosciamo le sofferenze altrui, e non possiamo più addurre l’ignoranza a
nostra discolpa, ci assumeremo le nostre responsabilità e correremo a portare
aiuto a chi soffre quando e dove ce n’è bisogno?”
1962
Il
grande
giornalista
statunitense Walter Lippmann
riceve il premio grazie alla
sua famosissima intervista
al leader sovietico Nikita
Kruscev per il “New York
Herald Tribune”.
1970
Seymour Hersh (“New Yorker”)
viene insignito del premio
per
aver
svelato
sul
“Dispatch News Service” gli
orrori del massacro USA di
My Lai durante la guerra del
Vietnam.
1973
Il “Washington Post” viene
premiato per l’inchiesta più
famosa nella storia del
giornalismo. La rivelazione
dello scandalo, passato alla
storia come Watergate, che
porterà all’impeachment e
alle
dimissioni
del
presid e n t e
degli Stati
Uniti Richard Nixon.
1976
Sidney Schanberg del “New
York Times” racconta la
presa del potere dei comunisti
in Cambogia anche dopo la
caduta di Phnom Pehn. Dalla
sua vicenda sarà tratto
anche un film: Urla del
silenzio, di Roland Joffé.
“1984”
2004
Il premio viene assegnato al
“New
York
Times”
per
l’inchiesta sui casi di
morti e feriti sul lavoro
negli Stati Uniti.
Zygmunt Bauman, sociologo. Repubblica del 29.03.04
Stili di vita, comportamenti sociali e tendenze antropologiche del nostro tempo; il giornale racconta
anche questo, in cronaca.
Riflettete sulla “sfida etica” lanciata dall’enorme mole di informazione che quotidianamente i media
sottopongono alla nostra attenzione, sfida che coinvolge ormai ognuno di noi e che influisce sulla
nostra percezione del mondo, condizionando diversamente le nostre azioni. Sapere tutto, quindi, ci
aiuta ad essere più sensibili ai problemi di chi vive intorno a noi, o ci immunizza dal dolore degli altri
rendendoci cinici e insofferenti?
Conduci un’intervista al tuo compagno di banco su questo argomento, dopo aver letto insieme a lui un articolo
di cronaca nera nel giornale di oggi. Per l’intervista chiedi l’aiuto del tuo docente di religione o di filosofia.
Domanda
Risposta
Domanda
Risposta
Domanda
Risposta
Domanda
Risposta
LA TAVOLA ROTONDA
LE PAROLE CHIAVE
Hai a disposizione tre parole con le quali costruire un titolo
Le parole
Il titolo
Costituzione/Devoluzione/Parlamento
Iraq/ONU/UE
Le religioni degli immigrati
immigrati in Italia 2.547.736
di cui
1.281.489 cristiani (50,3%)
824.342 musulmani (32,4%)
altre religioni e non credenti (17,3%)
(rapporto Caritas - 2004)
Processi/CSM/Anno giudiziario
“Il sindaco di Ivrea accoglie l’insegnante musulmana. ‘Credo che la mia storia
sia servita a confrontarsi con il problema dell’integrazione tra culture diverse,
l’Italia sa accogliere gli stranieri’.”
Industria automobilistica/Produzione/Europa
Sondaggi/Opinione pubblica/Inflazione
Repubblica del 30.03.04
Scuola/Leggi/Insegnanti
Calcio/Finanza/Champion’s League
Opera lirica/La Scala/Riccardo Muti
“La sentenza del Tribunale dell’Aquila, ha accolto il ricorso presentato dal
presidente dell’Unione dei musulmani d’Italia, Adel Smith, volto a rimuovere il
crocifisso dalle aule della scuola elementare frequentata dai suoi figli.”
Auditel/Sabato sera/Autunno
Repubblica del 26.10.03
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CRONACA
IL GIORNALE IN PILLOLE
ECONOMIA
I grandi quotidiani economici.
“Mira vive a Torino, ha 22 anni, è marocchina, fa la badante e sogna di diventare
infermiera. Veste all’occidentale, ha un fidanzato torinese e non ha accettato
di mettere il velo. Per questo è stata perseguitata dai suoi fratelli e dai
loro amici, insultata, minacciata, fatta oggetto di violenze”.
Repubblica del 24.05.04
“Ragazza turca di 20 anni picchiata perché non mette il velo. Scandalo
nella provincia francese”.
Repubblica del 10.04.04
“ ‘Non assumo donne conciate così’. Sempre più straniere discriminate per le
loro tradizioni, ‘Fino a quando i colloqui si svolgono al telefono va tutto
bene’ dicono, ‘Appena ci si presenta col velo in testa però la gente cambia’”.
Repubblica del 24.03.04
“A Londra c’è l’isola felice di Hackney Marshes, otto campi da calcio per il
campionato dilettanti più multietnico della terra. Formazioni composte da etnie
diverse si affrontano ogni domenica sfidando l’intolleranza”.
Repubblica del 23.05.04
“Lo Stato non ha religione e gli individui devono avere la libertà di portare i
simboli della propria religione”. Marcello Pera, presidente del Senato.
Repubblica del 26.03.04
“Nelle scuole, nei collegi e nei licei pubblici, i segni e gli abiti (dal velo
islamico alle croci cristiane) che manifestino ostensibilmente
l’appartenenza religiosa degli alunni, sono vietati, la legge è in vigore in
Francia dal 1° settembre”.
Repubblica del 2.09.04
“L’establishment britannico non è più cristiano e bianco: per la prima volta
nella storia un’indiana, Ruzwana Bashir, è stata eletta presidente dell’Unione
Studentesca di Oxford. È musulmana e figlia di immigrati”.
Repubblica del 11.03.04
L’Italia, avviata verso la multietnicità come altri grandi paesi europei, deve affrontare le diversità
culturali e i conseguenti modi di essere dettati dai credo religiosi. Leggi le notizie che trovi in
questi giorni sul giornale su questo argomento e quelle che ti proponiamo sopra:
realizza un articolo illustrando in punti la chiave della tolleranza.
Il Financial Times è il
p r i n cipale
quotidiano
e c o n o mico inglese, stampato
sulla tipica carta rosa
s a l m o n e . Dà conto delle
principali notizie provenienti
dal mondo dell’economia,
delle finanze e degli affari.
Inoltre
grazie
a
un
c o n s i stente
numero
di
inviati
internazionali
assicura
l’informazione
relativa
alle
principali
notizie mondiali.
Ha sede a Londra, ma di fatto
conta molti più lettori
a l l ’ e stero che non nel Regno
Unito. Dal 2000 esiste una
versione
tedesca,
il
Financial Times Deutschland.
The Wall Street Journal è uno
dei giornali più influenti a
livello internazionale. Ha
sede a New York, e per molti
anni è stato il giornale più
diffuso d’America dove è
soprannominato The Journal;
attualmente è secondo solo a
USA
Today.
Si
occupa
p r i n c i palmente degli affari
economici
e
finanziari
s t a t u nitensi, direttamente
da Wall Street. Il primo
numero è uscito nel 1889, ed
ha vinto il Premio Pulitzer 26
volte. Ha fama di grande
affidabilità.
Nikkei Net - Nihon Keizai
Shimbun, Inc. Information
Fondata nel 1876, la Nihon
Keizai Shimbun, Inc, o Nikkei,
com’è
universalmente
c o n o sciuta, è la principale
fonte d’informazione economica
e finanziaria in Giappone. Il
giornale-bandiera è il Nihon
Keizai Shimbun, che unisce
articoli di carattere economico
ad accurati reportage relativi
a cultura, società e sport.
Handelsblatt – Il primo numero
di Handelsblatt è apparso i n
edicola nel 1946, e raggiunse
da subito un livello t a l e d i
d i f f u s i o n e d a a t t e starsi
ben presto come m a s s i m o
e s p o n e n t e d e l giornalismo
economico tedesco, e fra le
migliori testate di settore in
Europa.
Le banche etiche.
Le banche etiche, nate alla fine degli anni ’70, sostengono il
mondo no-profit e l’economia solidale, finanziando la
cooperazione sociale, la tutela dell’ambiente e i progetti
internazionali di sviluppo. “Hanno dei forti principi ispiratori,
sui quali basano le loro azioni, improntate a senso di
responsabilità, trasparenza e solidarietà infondendo forza ad
una politica finanziaria che tiene conto dei bisogni
dell’ambiente e degli individui”. (Missione di Banca etica).
Immagina di dover impiegare consistenti fondi in Italia, in
Europa e nel resto del mondo. A quale settore li destineresti, in
quali paesi e in che modo li investiresti?
Paese/
regione Settore
Modalità
d’impiego
Motivazione
Italia
Europa
Resto del
mondo
GLOBAL, NO GLOBAL
“La globalizzazione per se stessa non è un problema. La globalizzazione in
economia, nelle scienze, in matematica, nella musica è qualcosa che arricchisce
l’umanità, è un fatto assolutamente positivo. Il problema è l’ineguaglianza nel
partecipare nella globalizzazione.”
Amartya Sen – Repubblica del 11.03.04
“L’onda globale è l’arma dei poveri. L’apertura commerciale avvantaggia tutti:
un nuovo protezionismo rovinerebbe i deboli. Mettere fine alla globalizzazione
significherebbe l’imposizione di barriere governative per diminuire o arrestare
gli scambi commerciali che attraversano i confini nazionali e il flusso di
capitali tra i Paesi. Se ciò accadesse, il benessere dei paesi ricchi
diminuirebbe un po’, ma quello del terzo mondo crollerebbe.”
Lester C. Thurow - Repubblica del 13.03.01
Conduci un’intervista, in quattro domande, ad una persona che confuti le argomentazioni di
Amartya Sen e di Lester Thurow sulla globalizzazione.
Domanda
Risposta
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ECONOMIA
IL GIORNALE IN PILLOLE
CULTURA
L’alba di una nazione:
l ’ i taliano dei giornali.
Domanda
Risposta
A partire dal secolo XIX il
giornale fu veicolo di
innovazioni nella lingua e
nella sua sintassi. In quel
periodo i quotidiani italiani
si sottrassero all’influenza
franco-inglese,
proponendo
una commistione di elementi
colti e popolari, favorendo
così la diffusione nazionale
di numerose varietà regionali.
Così la lingua dei giornali
contribuì all’uso quotidiano di
parole nuove o di origine
straniera
che ancora oggi
utilizziamo: risale infatti
al 1800 l’affermazione di
termini come straripamento,
attrezzatura (francesismo),
confisca, delibera, importo,
disinfettante.
Domanda
Risposta
Domanda
Risposta
Petrolio
Con l’aiuto di Repubblica prova a realizzare una breve storia sull’andamento delle quotazioni del
petrolio. Controlla gli articoli nelle pagine dell’economia e dai un’occhiata anche a quelli della sezione
Mondo, per tirare le fila di una “oil story” delle ultime due settimane.
12
“Scrivere è fede in una magia: che un aggettivo
possa giungere dove non giunse, cercando la verità,
la ragione; o che un avverbio possa recuperare il
segreto che si è sottratto a ogni indagine.”
Elio Vittorini, scrittore (1908-1966)
Sulla base delle parole di Elio Vittorini, ti invitiamo a costruire
un articolo che indaghi le misteriose vie attraverso le quali le
idee si diffondono, veicolando i diversi “sentire” della realtà.
Immagina il tuo articolo inserito nel paginone centrale della
sezione Cultura, dove sono ospitati i commenti, le osservazioni
e le riflessioni dei grandi uomini di cultura del nostro tempo.
Trova per il tuo articolo anche un’immagine che lo accompagni.
Titolo
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Rep.Scuola_04-05_2°parte
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CULTURA
LA LINGUA IN GIOCO
Regionalismi e geosinonimi.
In linguistica si usa distinguere quattro varietà di italiano: meridionale, settentrionale, romana e
toscana. A ciascuna varietà appartengono modi di dire che si sono poi diffusi in tutta Italia: sono i
cosiddetti regionalismi, dei quali fanno parte termini della malavita come guappo, coatto o picciotto,
quelli della gastronomia (fra i primi ad avere una diffusione nazionale, c’è panettone, che - apparso
su un giornale lombardo nel 1863 – entrò subito nei dizionari della lingua italiana ottocenteschi),
come il successo planetario di pizza.
Diversi sono invece i geosinonimi, ovvero le varianti regionali usate per designare una stessa parola.
Ciotola, scodella, tazza per indicare una coppa senza manici, oppure anguria, melone d’acqua,
cocomero per lo stesso frutto.
Prova a compilare la tabella, sotto riportata, con i geosinonimi che fanno parte della tua cultura e
del tuo linguaggio quotidiano, confrontandoti con i ragazzi di altre regioni che puoi incontrare sul
sito www.lafragola.it:
Settentrione
Meridione
Area toscana
Area romana
Marinare la scuola
Bel ragazzo/a
Persona in gamba
Poco di buono
Truffatore
Persona poco educata
Persona alla moda
Tirchio
Fidanzato/a
CULTURA
VITE DA ROMANZIERI
Attraverso i brevi ritratti biografici che trovi di seguito, prova a riconoscere di quale grande autore
dell’800 si tratta.
1 Il giorno del suo ottantesimo compleanno tutta Parigi sfilò di fronte alla sua casa per la strada
che già portava il suo nome: fu il giusto tributo per lo scrittore e Pari di Francia. Con le sue
cattedrali e i suoi miserabili, è il vero monumento nazionale della cultura francese.
Autore
2 I tempi difficili della sua infanzia costituiscono il tessuto narrativo di molte sue opere e diedero
vita alle storie dei due orfani più famosi della letteratura. Ad un suo racconto sul Natale deve il nome
il papero più ricco del mondo…
Autore
3 Un processo gli costò due anni di reclusione nelle carceri inglesi. Fu uno dei più famosi dandy
d’Inghilterra. Cercò in un libro l’eterna giovinezza, ma morì precocemente, dimenticato. Ultimo
desiderio, una coppa di champagne: “Muoio come ho vissuto – fu il suo ultimo aforisma – al di sopra
delle mie possibilità”.
Autore
GLI EROI IN CONTROLUCE
Ti proponiamo una serie di “eroi” del fumetto, genere che è assurto ormai a forma artistica a tutto
tondo. I comix, undicesima musa, scostandosi sempre più dalla limitante definizione di prodotto della
sottocultura, oggi possono vantare produzioni che utilizzano le più disparate tecniche della narrativa
e dei linguaggi figurativi e cinematografici. Divertendo e intrattenendo, veicolano idee, suggeriscono
comportamenti e forniscono una interpretazione della realtà.
Partendo dall’osservazione del carattere dei nostri “eroi” prova a leggere il messaggio
etico/subliminale che è contenuto in ognuno di loro, analizzando anche l’ambiente in cui agiscono.
Cosa rappresenta
L’ambiente in cui agisce
4 Scrittore per ragazzi, indagatore degli incubi degli adulti; letto in Europa e amato oltre oceano;
instancabile ricercatore dentro e fuori se stesso, la sua “isola” fece sognare intere generazioni, e il
suo “strano caso” le terrorizzò. Trovò il suo tesoro nelle isole Samoa, dove morì pacificato dalle
tiepide brezze degli amati Mari del Sud.
Autore
Diabolik
5 Grande amministratore del suo talento, e soprattutto di quello altrui, da bravo antesignano della
Paperino
letteratura di consumo, organizzò una vera e propria fabbrica di parole, dove autori salariati
sviluppavano in romanzo i suoi spunti narrativi; da questo atelier uscì la maggior parte dei libri
pubblicati col suo nome: come dire, “tutti per uno, uno per tutti”.
Charlie Brown
Autore
Dylan Dog
Martyn Mystère
Superman
6 Uno dei più grandi scrittori russi; fu anche maestro dei suoi contadini a Jasnaja Poljana. Le
sue opere sono dei veri monumenti alla letteratura e conobbero sia l’avversione dei critici suoi
contemporanei sia un enorme successo di pubblico. Fu amato dallo zar ma osteggiato dalla chiesa.
La sua maturità fu segnata da una profonda crisi religiosa. Morì in una piccola stazione ferroviaria,
assistito dalla figlia.
Uomo Ragno
Tarzan
Tex
Autore
14
15
Rep.Scuola_04-05_2°parte
23-09-2004
18:53
Pagina 16
SPETTACOLI & TV
Tutto lo spettacolo step by step per raccontare i fenomeni
artistici, le anteprime, i fatti e la mondanità dello star system
nostrano e mondiale. Di tutto un po’: cinema, musica, tv,
teatro, danza. La sezione Spettacoli & TV è la summa di tutto
questo. Sfogliala in questi giorni e prova a scrivere un articolo
che recensisca una performance alla quale hai assistito
recentem e n te, dandone la tua interpretazione critica, e
ricostruendone i significati in una personale lettura, basata sulle
tue esperienze culturali e di vita.
IL GIORNALE IN PILLOLE
Le gossip columnists più
famose della storia: Louella
Parson, Elsa Maxwell, Hedda
Hopper.
LOUELLA PARSON (1880-1972)
È stata la sola donna della
corte
di
Hearst,
lo
s p r e g i u dicato padre della
stampa
sensazionalistica.
Era la più temuta gossip
columnist, in grado di
decidere la vita o la morte
degli attori di Hollywood.
Innamorata del cinema, era
prima di tutto una reporter
e avrebbe gettato il suo
migliore amico in pasto ai
pescecani dello scandalo se
fosse stato necessario.
Mamie Van Doren, diva degli
anni ’40, disse: “Louella
morì il 9 dicembre del ’72.
Hollywood era un bel po’
cambiata. Ma quando furono
avvertiti della sua morte,
molti veterani della Mecca
del cinema diedero un sospiro
di sollievo, sperando in
cuor loro che qualcuno le
avesse piantato un paletto
nel cuore”.
ELSA MAXWELL (1883-1963)
Elsa Maxwell fu l’altra
regina americana del gossip:
avendo collezionato meno
veleni e odi nel corso della
sua carriera, riuscì a durare
fino all’epoca
della
t e l e v i sione,
diventando
ospite fissa dei principali
talk show. Fu soprattutto
un’instancabile organizzatrice di eventi e parties.
Sua l’invenzione del “pigiama
party”
HEDDA HOPPER (1890-1966)
Storica rivale di Louella
Parson, da attrice del muto
si trasformò in giornalista
con
un
popolarissimo
p r o gramma di gossip alla
radio. Fu subito notata
dalle maggiori testate
s t a tunitensi,
che
la
ingaggiarono come columnist
e ne fecero l’anti-Parson.
Fu attiva durante la caccia
alle streghe del senatore
McCarthy.
SPETTACOLI & TV
“Il cinema è un’arte. La recitazione degli attori, la costruzione delle scene,
la varietà dei costumi, la qualità della fotografia, l’umanità della vicenda,
la perfezione della tecnica, la verità e la poesia della regia, la vivacità dei
sentimenti, l’armonia della musica possono creare un film che può stare a
confronto con le più grandi opere prodotte dal genio dell’uomo. Il cinema si è
creato i propri mezzi combinando assieme quelli di quasi tutte le arti: romanzo,
teatro, pittura, architettura, musica, poesia… Tutti lo conoscono; serve allo
studioso, all’educatore, al ricercatore, al contadino, ai mercanti, ai
propagandisti, ai preti, ai poliziotti, agli uomini politici, a chi ama la
pace e a chi vuole la guerra...”
George Sadoul, critico cinematografico (1904-1967)
Il cinema, settima arte del ’900, crea i suoi miti e li riproduce in un gioco continuo: il remake. E li
utilizza, come una sorta di materia semilavorata, reinvestendoli perennemente. Uno dei motivi del
successo dei remake è che il “soggetto cinematografico”, che ha già dato fama e incassi, offre una
certa garanzia che, se verrà replicato, spingerà il pubblico a rivisitare ciò di cui è già stato fruitore
e che ha quindi conosciuto. Ti proponiamo di seguito una serie di film di successo, replicati da famose
pellicole ormai storiche. Prova ad individuare, per i film che hai visto recentemente, nuovi attori
che possano interpretare, a tuo avviso, un eventuale remake, dandone una motivazione artistica.
Gli originali
I remake
La morte in vacanza (Fredric March) - 1934
Vi presento Joe Black (Brad Pitt) - 1998
Colpo grosso (Frank Sinatra) - 1960
Ocean’s Eleven (George Clooney) - 2001
Ring (Nanako Matsushima) - 1998
The Ring (Naomi Watts) - 2002
La signora omicidi (Alec Guinness) - 1955
Ladykillers (Tom Hanks) - 2004
Il pianeta delle scimmie (Charlton Heston) - 1968
Planet of the apes (Mark Wahlberg) - 2001
La fabbrica delle mogli (Katherine Ross) - 1975
La donna perfetta (Nicole Kidman) - 2004
Solaris (Nikolay Grin’ko) - 1972
Solaris (George Clooney) - 2002
Il tuo remake
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SPETTACOLI & TV
“I reality show fanno presa sui telespettatori attraverso l’uso di gossip visivo
e di una semplice replicabilità”.
Horace Newcomb, critico televisivo
“Oggi, tutt’al più, sono definiti “geni” personaggi che di geniale hanno solo
la capacità di servirsi per interesse del sistema mediatico; per il resto,
vige una sorta di dittatura culturale che impone l’esaltazione della mediocrità,
quasi che null'altro fosse possibile, se non prendere atto dell’evidente
negatività del reale. Lo studio della mediocrità, qualunque sia
la sua origine, genera mediocrità”.
SPORT
L’iconografia dello sport
Fin dall’antichità, nel mondo greco-romano in particolare, gli
“eroi” dello sport sono stati glorificati già in vita con statue, monumenti e
pitture. L’iconografia dello sportivo si è nei secoli servita delle diverse forme
artistiche adeguandosi ai tempi e all’evolversi della comunicazione. Se tu dovessi
celebrare una figura dello sport contemporaneo, a quale forma artistica faresti ricorso?
Ti proponiamo una tabella da completare inserendo il nome del tuo sportivo preferito e le modalità
attraverso le quali lo celebreresti.
Harold Bloom, critico letterario
La continua evoluzione della televisione, uno dei media più frequentati, ci propone, ad intervalli
sempre più ristretti, format diversi che allontanano la tv dal ruolo tradizionale di grande
intrattenitrice/educatrice, trasformandola in una sorta di specchio della realtà. Se riesce, infatti,
a diffondere nuovi modelli di vita – sostengono alcuni sociologi contemporanei - è perché replica
tali modelli nel proprio modo di essere, ovvero ripropone in modo semplice, e quindi ancor più
persuasivo della realtà stessa, il mondo così come appare. Prova a scrivere un articolo su uno dei
reality show che affollano i nostri teleschermi e di cui leggi in questi giorni su Repubblica.
Sport
Atleta
Forma artistica
Descrizione
IL WHO’S WHO DELLO SPORTIVO
Di chi si parla?
1 Ha fatto ridere tutta l’Italia con le sue barzellette. Anche se lo chiamano “pupone” è un vero
fenomeno. Il suo colpo preferito è il “cucchiaio”.
Sportivo
2 Anche se l’italiano non è il suo forte, ha riportato alla vittoria un simbolo dell’Italia. Fa vedere
rosso a tutti i suoi rivali, compreso suo fratello.
Sportivo
3 Fin da piccolo era uno spericolato e seminava il panico in giro, guidando a tutta birra la sua “ape”
truccata. Ora lo chiamano “il dottore” e il suo “camice” ha il numero 46.
Sportivo
È ancora la televisione a dettare importanti mutazioni anche in campo musicale. Alla fine degli anni
’70, con la massiccia diffusione delle tv private, nascono i primi videoclip, destinati ai canali musicali,
che determineranno un nuovo modo di veicolare musica, offrendo a chi ascolta un mix di immagini in
movimento e di suoni, suggerendo sensazioni, fantasie ed emozioni. I videoclip sono oggi un prodotto
completo che coniuga sapientemente cinematografia e sonorità, e vivono ormai di una loro vita
propria. Ti proponiamo di realizzare una top five dei videoclip usciti negli ultimi mesi, dando un voto
da 1 a 10 alla musica e alle immagini.
Gruppo/Cantante
Musica (voto)
1
2
3
4
5
Immagini (voto)
4 In una partita ha centrato per ben 87 volte l’obiettivo: un vero record. È un capitano con la ‘c’
maiuscola ed è famoso per le sue prodezze balistiche. Ha un dolce preferito...
Sportivo
5 È un gran tifoso dell’Inter. Nella sua brillante carriera ha indossato tantissime maglie, soprattutto
rosa… La sua folta chioma lo fa assomigliare a un leone.
Sportivo
6 La sua vita è molto “spicy” e al centro del gossip mondiale, tant’è, che oltre ai difensori, deve
dribblare centinaia di fotografi. Il suo cross, come il suo look, è sempre impeccabile.
Sportivo
7 Le sue origini napoletane hanno determinato la sua simpatia e la sua voglia di stare nell’acqua.
Ha un fisico da super-man che gli ha permesso di vincere tutto quello che c’era da vincere.
Sportivo
8 Ha origini giamaicane ed è nata in Inghilterra ma ha eletto l’Italia come sua patria. Viene
fotografata per la sua bellezza ma soprattutto quando spicca il volo.
Sportivo
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INTERNET
Il blog (da web log), nato alla fine degli anni ’90 negli Stati Uniti, è uno spazio virtuale all’interno
del quale è possibile mettere on line, in tempo reale, testi di ogni genere. Date un’occhiata a quelli
organizzati da repubblica.it, e progettate anche voi il vostro blog.
IL GIORNALE IN PILLOLE
«Il rione di Sanfrediano è
“di là d’Arno”, è quel grosso
mucchio di case tra la riva
sinistra del fiume, la Chiesa
del Carmine e le pendici di
Bellosguardo (…) Le case
sono antiche per le loro pietre,
e più per il loro squallore;
formano, l’una a ridosso
dell’altra, un immenso isolato,
qua e là interrotto dall’apertura
delle
strade…»
Vasco
Pratolini, Le ragazze di Sanfrediano
«Combray di lontano, a dieci
miglia all’intorno (…) non
era che una chiesa che
r i a s sumeva tutta la città,
la rappresentava, parlava di
lei e per lei alle persone
lontane, e, quando ci si
avvicinava, teneva stretto
intorno al suo ampio manto
scuro, in piena campagna,
contro vento, come una pastora
le sue pecore, il dorso grigio
e
lanoso
delle
case
aggruppate…» Marcel Proust,
La strada di Swann
CRONACA LOCALE
La cronaca locale è una sorta di giornale nel giornale: tutte le
notizie che riguardano la vita sociale e politica, il tempo libero e
le attività culturali della città e della regione di riferimento. È lo
specchio della città e dei suoi abitanti, ne racconta le tendenze,
le mode, i costumi.
Accogliendo le suggestioni dei tre grandi autori che raccontano,
delle proprie radici, scrivi un ritratto del tuo quartiere e della vita
che si muove all’interno di esso da inserire nella cronaca locale.
«La notte è piena di bagliori
e Belleville freme (…) A
parte questo, il quartiere è
sempre uguale, cioè mutevole.
Sta diventando bello e pulito,
sta diventando levigato, sta
diventando caro. Gli edifici
rimasti
della
vecchia
Belleville sembrano spezzati
in una dentiera hollywoodiana.
Belleville è in divenire.»
Daniel Pennac, La fata Carabina
In futuro potreste diventare web-designer, web-engineer, web-master... Nel frattempo divertitevi
ad inventare il sito che non c’è. Prova a descriverlo.
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CRONACA LOCALE
La top five
Tradizione e modernità a confronto nel posto in cui vivi. Individua cinque aspetti tradizionali e
cinque elementi di modernità nella tua città, stilandone una classifica.
Tradizione
Modernità
VI AIUTIAMO A FARE IL CURRICULUM
Chiarezza
precisione
e
capacità di sintesi sono i
principi da tener presente
nella descrizione del proprio
profilo.
È
importante
procedere per punti ordinati,
in modo da evidenziare gli
elementi
salienti.
Ecco
alcuni
consigli
per
non
commettere
errori
e
per
essere il più possibile chiari
nella realizzazione del vostro
curriculum.
PUBBLICITÀ
Diventa il pubblicitario di te stesso. Scrivi il tuo curriculum
utilizzando il linguaggio della comunicazione e dando un’occhiata
al box qui di fianco.
Come deve presentarsi:
1
1
2
2
3
3
4
4
5
5
1 È preferibile che il C.V.
sia scritto al computer in
modo che la lettura sia
immediata e comprensibile.
2 Evitare di scrivere tutto
ciò che è superfluo: non
soffermarsi mai sui fatti
personali e non dilungarsi su
informazioni
di
scarsa
importanza.
3 La lunghezza media di un
C.V. di un giovane laureato è
di una pagina o di una pagina
e mezza.
4 Impaginate le rubriche con
i propri dati in modo ordinato,
enumerando i paragrafi e
sottolineando i titoli che li
contraddistinguono.
Quali
informazioni
contenere:
Leggi il paginone Giorno & Notte della Cronaca locale e realizzane uno tuo con
gli appuntamenti “giusti”.
In scena
Appuntamenti
Iniziative
Arte
Spettacoli
deve
1 In relazione al tipo di
posizione per cui ci si
candida,
si
possono
selezionare le informazioni
in modo da far risaltare le
capacità corrispondenti.
2 Valorizzare in particolare
le esperienze professionali,
perché sono le principali
testimoni
della
propria
conoscenza del mondo del
lavoro.
3 Non mentire mai.
4 Non dimenticare di rileggere
il C.V. con occhio critico,
provando a mettersi nei panni
di chi lo deve leggere.
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Incol
la
della sotto la
f
tua c
lasseoto
È finita (per or
a...). Se ti va,
inv
n. 06.8084696
, oppure scrivici ia una e-mail a lafragola@
kataweb.it, un
a Repubblic@sc
23/C - 00185 Ro
fax al
uo
ma, con i tuoi
suggerimenti o la, piazza Indipendenza,
piaciuto.
magari per dirci
se il viaggio ti
è
Ciao e arriveder
ci!