Informativa ai partecipanti dei fondi comuni di investimento
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Informativa ai partecipanti dei fondi comuni di investimento
Informativa ai partecipanti dei fondi comuni di investimento BancoPosta Trend, Corporate 2014 ed Obbligazionario Giugno 2017 Preliminarmente, si precisa che il modello organizzativo prescelto da BancoPosta Fondi S.p.A. SGR (BPF) prevede che, con riferimento ai fondi BancoPosta Trend, Corporate 2014 ed Obbligazionario Giugno 2017, BPF istituisce e promuove tali fondi, con particolare riferimento all’amministrazione e alla cura dei rapporti con i partecipanti, Amundi SGR S.p.A. (Amundi) gestisce i fondi ai sensi dell’art. 36 del Decreto Legislativo n. 58 del 24 febbraio 1998. Pertanto, si illustrano di seguito le policy di best execution, di gestione delle situazioni di conflitto d’interesse e per l’esercizio dei diritti inerenti agli strumenti finanziari per i fondi suddetti e il documento informativo in materia di incentivi e reclami, tenendo conto del modello organizzativo sopra rappresentato. Pagina 1 di 19 DOCUMENTO DI SINTESI DELLA POLITICA DI GESTIONE DELLE SITUAZIONI DI CONFLITTO DI INTERESSI DERIVANTI DALLA ISTITUZIONE E PROMOZIONE DEI FONDI BANCOPOSTA DA PARTE DI BANCOPOSTA FONDI S.P.A. SGR BancoPosta Fondi S.p.A. SGR (di seguito “BPF”), appartenente al Gruppo Poste Italiane, ha predisposto una politica volta a identificare e gestire le circostanze che generano o potrebbero generare un conflitto d’interessi tale da ledere in modo significativo gli interessi dei clienti/OICR istituiti e promossi. Rientrano nella nozione di conflitto di interesse le situazioni nelle quali, nella prestazione dei servizi di BPF, si determini una contrapposizione tra gli interessi di BPF e/o del proprio Gruppo di appartenenza rispetto a quelli dei suoi clienti/OICR istituiti e promossi ovvero dei clienti di BPF tra loro. L’ambito di individuazione dei conflitti d’interesse tiene conto dell’attuale ruolo di BPF che, con riguardo al servizio di gestione collettiva del risparmio, si limita all’istituzione e alla promozione dei fondi comuni d’investimento. La gestione finanziaria è affidata ai sensi dell’art. 36 del D. Lgs. 24 febbraio 1998, n. 58 a società di gestione del risparmio di diritto italiano. Poste Italiane S.p.A. è la società che controlla BPF al 100%. Poste Italiane S.p.A. - Società con socio unico - Patrimonio BancoPosta è il collocatore unico dei fondi istituiti e promossi da BPF. Si rappresenta che il Consiglio di Amministrazione di BPF è composto da sette membri dei quali cinque sono dirigenti della Capogruppo Poste Italiane S.p.A.. La documentazione di offerta dei fondi istituiti e promossi fornisce specifiche informazioni sui profili e le attività svolte dai singoli consiglieri. Sempre con riguardo all’individuazione dei conflitti si rappresenta come le principali attività svolte nell’ambito dei servizi finanziari e d’investimento da parte del Gruppo di appartenenza di BPF attualmente riguardino la raccolta del risparmio, i servizi di pagamento, il servizio di intermediazione in cambi, la promozione ed il collocamento dei finanziamenti concessi da banche, il collocamento di strumenti/prodotti finanziari, il servizio di consulenza in materia di investimenti, la ricezione e trasmissione di ordini su strumenti finanziari. Allo stato attuale giova anche rappresentare come non vi siano società appartenenti al medesimo Gruppo di BPF le cui azioni siano quotate sui mercati finanziari. BPF si avvale - per la gestione di attività - di servizi amministrativi, logistici, tecnologici e informatici prestati da società del Gruppo di appartenenza. Si rappresenta peraltro come BPF sia soggetta a poteri di direzione e coordinamento da parte della Capogruppo Poste Italiane S.p.A.. Si evidenzia inoltre come BPF presti, tra l’altro, anche il servizio di gestione di portafogli a favore di Poste Vita S.p.A. e Poste Assicura S.p.A., compagnie assicurative appartenenti al Gruppo Poste Italiane. In particolare, in relazione a quanto sopra evidenziato, situazioni di potenziale conflitto di interesse potrebbero verificarsi in caso di: investimento da parte delle SGR gestori (per conto degli OICR istituiti da BPF) in strumenti finanziari emessi da società del Gruppo Poste Italiane o nelle quali una società del medesimo Gruppo sia controparte o intermediario; presenza di soggetti rilevanti (gli organi amministrativi e di controllo, i dipendenti e, in generale, i collaboratori di BPF) che ricoprano incarichi (consigliere di amministrazione e/o sindaco, Amministratore Delegato, altre cariche direttive) e/o detengano partecipazioni societarie dirette Pagina 2 di 19 rilevanti in società i cui strumenti finanziari emessi siano oggetto di investimento o che intrattengano determinati rapporti d’affari con le SGR gestori; investimento da parte delle SGR gestori (per conto degli OICR istituiti da BPF) in OICR istituiti e promossi da BPF (OICR collegati); operazioni di sottoscrizione/rimborso di quote di OICR istituiti e promossi da BPF che possono privilegiare interessi di uno o più clienti degli stessi OICR a discapito di quelli degli altri clienti. Al fine di mitigare le differenti fattispecie di potenziali conflitti d’interessi individuate, sono state definite misure di diverso tipo. Si rappresenta che il Gruppo Poste Italiane ha adottato un Codice Etico, per tutti i dipendenti del Gruppo anche in relazione alle situazioni di conflitto di interesse. BPF ha adottato un Codice Deontologico, contenente le principali regole di comportamento che i componenti degli Organi Aziendali, i dipendenti ed i collaboratori di BPF sono tenuti a rispettare nello svolgimento della propria attività al fine di promuovere la correttezza dei comportamenti individuali, il buon funzionamento dei mercati e la trasparenza informativa verso gli investitori, in conformità alle disposizioni di legge. Il Codice è improntato a principi di tutela del cliente, indipendenza e correttezza. All’interno del Codice, apposite previsioni disciplinano il compimento delle cosiddette “operazioni personali“ da parte dei soggetti rilevanti. Con riferimento all’attività d’investimento per conto degli OICR, gli accordi stipulati e le comunicazioni scambiate con le SGR gestori disciplinano i flussi informativi tra BPF e le SGR gestori a supporto dell’individuazione dei conflitti. BPF, in conformità a quanto disciplinato dalla normativa vigente, ha istituito all’interno della propria struttura organizzativa, oltre alla Funzione di Internal Auditing preposta a garantire l’efficacia ed efficienza del complessivo sistema dei Controlli Interni, anche la Funzione Compliance la cui missione principale è quella di contribuire a preservare BPF dal rischio di non conformità dei propri comportamenti alle norme vigenti. In particolare la suddetta Funzione Compliance ha il compito di individuare le fattispecie di conflitto d’interesse. La Funzione ha istituito e aggiorna in modo regolare un registro nel quale riporta le situazioni nelle quali sia sorto o possa sorgere un conflitto d’interesse. La Funzione registra tutte le operazioni personali compiute e comunicate da soggetti rilevanti di BPF e monitora il compimento delle operazioni personali che hanno ad oggetto quote di OICR istituiti e promossi da BPF. Con particolare riferimento all’investimento da parte delle SGR gestori in OICR istituiti e promossi da BPF (OICR collegati), si evidenzia come tale operatività sia consentita, secondo quanto previsto dai rispettivi Regolamenti, solamente per alcuni fondi. Laddove tale operatività sia consentita, sussistono previsioni normative rappresentate nella documentazione d’offerta che disciplinano le modalità di applicazione delle commissioni a carico degli OICR. In relazione al conflitto d’interessi di uno o più clienti degli OICR istituiti e promossi da BPF a di scapito di quelli degli altri, sono operativi dei presidi, descritti nei Regolamenti dei fondi, attinenti le modalità di valorizzazione delle richieste di rimborso volti a tutelare la generalità dei partecipanti. Con riguardo, poi, al conflitto d’interesse di Poste Italiane S.p.A., in quanto controllante di BPF, unico collocatore dei fondi istituiti e promossi da BPF e destinataria di parte delle commissioni Pagina 3 di 19 percepite da BPF, si evidenzia come tale circostanze vengano rappresentate nell’ambito del Prospetto degli OICR. Si precisa che le SGR Gestori adottano specifiche politiche di gestione delle situazioni di conflitto d’interesse delle quali si riporta di seguito la relativa informativa. Pagina 4 di 19 DOCUMENTO INFORMATIVO IN MATERIA DI INCENTIVI E RECLAMI - Fondi istituiti e promossi da BancoPosta Fondi S.p.A. SGR Con riguardo ai fondi istituiti e promossi, BancoPosta Fondi S.p.A. SGR (la “SGR”) mette a disposizione dei clienti alcune informazioni sui rapporti intercorrenti tra la SGR e gli altri operatori, in particolare Poste Italiane S.p.A. - Società con socio unico - Patrimonio BancoPosta (di seguito “Poste Italiane”), soggetto incaricato del collocamento degli OICR (fondi comuni d’investimento) medesimi, e descrive le modalità di presentazione dei reclami e il processo di gestione degli stessi. * * * La SGR corrisponde commissioni a Poste Italiane; in particolare, sulla base della convenzione di collocamento stipulata con Poste Italiane, la SGR corrisponde alla stessa il 100% della “commissione di sottoscrizione” posta a carico dell’investitore e il 50% della “commissione di gestione” e della “commissione di collocamento” poste a carico dei fondi. La SGR partecipa ai processi di formazione e informazione della rete di vendita di Poste Italiane. Poste Italiane presta a favore dei clienti il servizio di consulenza in materia di investimenti. Poste Italiane, in qualità di collocatore degli OICR istituiti e promossi dalla SGR, svolge inoltre un insieme di attività propedeutiche alla vendita dei prodotti: formazione nel continuo della rete di vendita (erogazione di corsi in aula e tramite modalità elearning); informativa sul funzionamento dei fondi e sulla gamma dei prodotti offerti tramite call center (numero gratuito 800.00.33.22) e su internet (www.poste.it). Poste Italiane ha implementato una procedura di vendita a sportello che permette l’instaurazione del rapporto con il cliente, tramite operazioni di sottoscrizione, e la sua gestione amministrativa. Inoltre, Poste Italiane offre alla clientela assistenza al fine di assicurare un proficuo rapporto con la stessa prestando le attività e i servizi di seguito descritti: a) passaggio tra fondi; b) versamenti aggiuntivi; c) rimborso e/o liquidazione di quote; d) apertura di Piani di Rimborso Programmati ed eventuali successive modifiche, sospensione e/o riattivazione o revoca; e) aperture di Piani di Accumulo ed eventuali successive modifiche, sospensione e/o riattivazione o revoca; f) ricezione delle richieste di cambio di intestazione delle quote dei fondi anche a seguito di decesso; g) variazione di recapito. Poste Italiane, tramite gli Uffici Postali abilitati ovvero via internet nei confronti dei clienti titolari di servizi online, fornisce informazioni sulla posizione del cliente e sul valore delle quote. Inoltre, sempre per il tramite degli uffici postali abilitati ovvero via internet, mette a disposizione della clientela copia del Rendiconto di gestione e della Relazione semestrale dei fondi. Pagina 5 di 19 *** La SGR percepisce dai fondi una commissione di gestione, nella misura prevista dalla documentazione d’offerta dei fondi; nell’ambito delle spese sostenute dalla SGR, la SGR stessa provvede a corrispondere alla Società Gestore dei fondi un compenso per l’attività svolta. Sono a carico dei fondi altre commissioni e spese (quali, a titolo esemplificativo, la commissione di banca depositaria, le commissioni di negoziazione, le spese di revisione contabile, ecc.), nella misura prevista dalla documentazione d’offerta dei fondi. Si segnala inoltre che la Società Gestore si può avvalere della ricerca in materia di investimenti, prodotta o fornita sia direttamente dal negoziatore sia da soggetti terzi, al fine di ottenere un incremento della qualità del servizio di gestione reso agli OICR e per servire al meglio gli interessi degli stessi. * * * Ulteriori informazioni sono rese disponibili su richiesta del cliente indirizzata a BancoPosta Fondi S.p.A. SGR, Via Marmorata 4, 00153 Roma. Inoltre, si segnala che la SGR, al fine di perseguire gli interessi degli investitori, si è dotata di: una politica di gestione delle situazioni di conflitto di interesse; una strategia di esecuzione degli ordini; una strategia per l’esercizio dei diritti di intervento e voto inerenti agli strumenti finanziari degli OICR gestiti. Per maggiori informazioni consultare il sito internet della SGR (www.bancopostafondi.it). * * * Per eventuali reclami l’investitore può rivolgersi alla SGR, inoltrando comunicazione in forma scritta all’indirizzo della sede legale della medesima (BancoPosta Fondi S.p.A. SGR - Via Marmorata n. 4 00153 Roma). I reclami sono trattati dall’Unità Transfer Agent, Servizio Operations, con il supporto della Funzione Compliance. La SGR tratterà i reclami ricevuti con la massima diligenza comunicando per iscritto all’investitore, a mezzo lettera raccomandata A/R, al domicilio dallo stesso indicato, le proprie determinazioni entro il termine di 90 giorni dal ricevimento del reclamo. I dati e le informazioni concernenti i reclami saranno conservati nel Registro dei reclami istituito dalla SGR e tenuto a cura della Funzione Compliance. Pagina 6 di 19 Documento informativo riguardante la politica di gestione delle situazioni di conflitto di interesse Al fine di adeguarsi alla disciplina in materia di politica di gestione delle situazioni di conflitto di interesse prevista dalle Direttive Europee e dal Regolamento attuativo della Banca d’Italia e della Consob adottato ai sensi dell’articolo 6 comma 2-bis del Testo Unico della Finanza del 29 ottobre 2007, Amundi SGR S.p.A., nell’ambito del servizio di gestione collettiva del risparmio, formula per iscritto, applica e mantiene una politica di gestione dei conflitti di interesse che tiene conto delle circostanze connesse con la struttura e con le attività dei soggetti appartenenti al medesimo Gruppo Crédit Agricole. La Società, nella prestazione dei servizi di investimento, si ispira ai seguenti principi: Equo trattamento degli investitori al fine di evitare di avvantaggiare uno o più portafogli gestiti a danno (ancorché potenziale) di altri; Autonomia ed indipendenza nelle decisioni di investimento; Nell’ambito del principio di cui all’alinea immediatamente precedente, tutela e salvaguardia degli interessi degli investitori al fine di evitare di escludere uno o più portafogli dalla percezione di utilità ad essi spettanti in virtù di accordi presi dalla Società; Confidenzialità e riservatezza delle informazioni riguardanti i portafogli gestiti cui sono tenuti i dipendenti e/o collaboratori della Società. La Società ha inoltre individuato le seguenti categorie di potenziali situazioni di conflitto di interesse a fronte delle quali ha adottato specifici presidi organizzativo-procedurali e di controllo. 1. Conflitto di interesse tra la SGR (e gli esponenti aziendali) o il Gruppo di appartenenza della SGR e gli interessi dei clienti e degli investitori. Ricadono all’interno di questa categoria le seguenti fattispecie: a) Investimento per conto degli OICR gestiti in strumenti finanziari in conflitto di interesse. Le decisioni di investimento negli strumenti finanziari in parola vengono assunte in funzione delle caratteristiche del portafoglio (politica di investimento, profilo di rischio, orizzonte temporale) nell’ambito dei limiti di investimento definiti dal vigente quadro normativo-regolamentare nonché di ulteriori limiti interni stabiliti dal Consiglio di Amministrazione il cui rispetto è regolarmente monitorato dalle strutture interne della Società. b) Esercizio del diritto di voto per conto degli OICR gestiti. La Società ha adottato la “Strategia per l’esercizio dei diritti di intervento e di voto inerenti agli strumenti finanziari degli OICR gestiti” in base alla quale la Società si astiene dall’esercitare detto diritto nelle assemblee (ordinarie e straordinarie) di Crédit Agricole SA e delle Società controllate o facenti parte del medesimo Gruppo. c) Conflitti di interesse in capo ai componenti gli organi aziendali, i dipendenti, i collaboratori a tempo determinato ed in stage (incluse le operazioni di investimento a carattere personale). La Società ha adottato il “Codice interno di comportamento e regolamento delle operazioni personali dei Soggetti Rilevanti” in cui sono previsti, tra gli altri, specifici obblighi in merito alle operazioni di investimento a carattere personale, alle situazioni in cui un interesse proprio di detti soggetti possa (ancorché in via potenziale) essere in conflitto con gli interessi dei portafogli gestiti, alla confidenzialità e riservatezza delle informazioni cui si ha accesso. d) Operatività con Asset Manager terzi Pagina 7 di 19 La SGR non percepisce alcuna utilità da Asset Manager terzi a seguito di investimento, per conto degli OICR gestiti, in OICR target. e) Concessione di finanziamenti da parte di Società del Gruppo in favore degli OICR gestiti Con particolare ma non esclusivo riferimento alla gestione dei fondi di fondi speculativi (i.e. alternativi), qualora tra gli intermediari contattati per il finanziamento vi siano anche società appartenenti al Gruppo Crédit Agricole, la SGR si attiva per la ricerca e la comparazione di almeno due offerte competitive (per ammontare e durata) al fine di scegliere – date le circostanze – le migliori condizioni per gli investitori degli OICR gestiti. f) Operatività con broker e controparti del Gruppo di appartenenza La Società ha adottato la politica di best execution definendo una strategia di trasmissione ed una strategia di esecuzione degli ordini in modo da assicurare che la decisione di operare con broker e con controparti del Gruppo di appartenenza venga presa, date le circostanze del momento, nell’interesse dei portafogli gestiti. g) Percezione di utilità da broker e controparti La ricerca in materia di investimenti non è considerata tra i fattori di best execution. La Società inoltre non ha attivato accordi cosiddetti di “commission sharing agreement”. 2. Conflitto di interesse tra i clienti e gli investitori della SGR. Ricadono all’interno di questa categoria le seguenti fattispecie: a) Operazioni di compravendita di strumenti finanziari tra i portafogli gestiti. Dette operazioni sono ammesse a condizione che siano motivate da ribilanciamenti dei portafogli o da ingenti flussi di richieste di rimborso e/o sottoscrizione, ferma restando la compatibilità di dette operazioni con le politiche di investimento ed i relativi profili di rischio dei portafogli interessati. Le procedure interne della Società prevedono che tali fattispecie siano soggette a preventiva autorizzazione da parte delle strutture interne incaricate. b) Rimborso e/o switch di quote di OCIR da parte di uno o più sottoscrittori tale da consentire loro di avvantaggiarsi a danno del fondo e/o di altri partecipanti. Nel rispetto di quanto previsto dal regolamento dei fondi istituiti dalla Società, si monitora con cadenza regolare la fattispecie in parola al fine di assicurare l’equo trattamento degli investitori. c) Allocazione delle decisioni di investimento. Sempre nell’ambito dell’equo trattamento degli investitori, la Società si è dotata di procedure interne volte ad assicurare che le decisioni di investimento siano (e le relative operazioni) siano correttamente e proporzionalmente allocate ai portafogli di pertinenza. Pagina 8 di 19 Documento informativo riguardante le strategie di esecuzione e di trasmissione degli Ordini nel servizio di gestione collettiva del risparmio 1. Introduzione Al fine di adeguarsi alla disciplina in materia di best execution della Direttiva Europea 2004/39/CE e del Regolamento Intermediari CONSOB di adozione (delibera n.16190 del 29 ottobre 2007), Amundi SGR S.p.A. (la “Società”), nell’ambito del servizio di gestione collettiva del risparmio, adotta tutte le misure ragionevoli e mette in atto meccanismi efficaci per ottenere il miglior risultato possibile sia quando esegue direttamente le decisioni di negoziare (di seguito “Ordini”) sia quando trasmette ordini a terze parti selezionate (di seguito “Entità”) per la loro esecuzione. La Società definisce pertanto rispettivamente una strategia di esecuzione e una strategia di trasmissione degli Ordini, allo scopo di ottenere il miglior risultato possibile per gli Investitori cui presta il servizio di gestione collettiva del risparmio. La Società, pur riservandosi la facoltà di trasmettere ed eseguire direttamente, in ogni momento, gli ordini per conto dei portafogli gestiti nonché il diritto di impartire istruzioni per ciascuno degli ordini e/o delle decisioni di investimento, al fine di conseguire maggiore efficienza nei processi produttivi e di avvalersi di specifiche competenze professionali di terzi, esternalizza ad Amundi Intermédiation SA, appartenente al Gruppo Crédit Agricole SA (d’ora innanzi anche “Outsourcer”), le attività riguardanti la trasmissione e/o l’esecuzione di ordini aventi ad oggetto gli strumenti finanziari (esclusi gli OICR) di taluni portafogli gestiti. 2. Fattori di esecuzione Ai fini dell’esecuzione o della trasmissione degli Ordini ad altre Entità, la Società, allo scopo di ottenere il miglior risultato possibile, prende in considerazione i seguenti fattori: prezzo, liquidità e volumi, costi, rapidità e probabilità di esecuzione e di regolamento, dimensioni e natura dell’Ordine nonché qualsiasi altro fattore pertinente ai fini dell’esecuzione o della trasmissione dell’ordine qualora ritenuto rilevante nell’interesse dei portafogli gestiti. A ciascuno di tali Fattori la Società attribuisce un determinato livello di importanza e di significatività, prendendo in considerazione le caratteristiche degli strumenti finanziari, dell’Ordine e delle sedi di esecuzione alle quali l’Ordine può essere rilasciato. Tra i Fattori, la Società attribuisce particolare importanza alla significatività dei prezzi e dei volumi registrati nei mercati regolamentati o nei sistemi multilaterali di negoziazione. 3. Esecuzione degli Ordini e selezione delle sedi di esecuzione e/o degli intermediari negoziatori Sulla base dell’ordine di importanza dei Fattori come sopra delineati ed in funzione delle caratteristiche degli strumenti finanziari oggetto di trattazione, la Società (anche per il tramite dell’Outsourcer) seleziona le sedi di esecuzione e/o gli intermediari negoziatori su cui fa notevole affidamento per adempiere al proprio obbligo di adottare tutte le misure ragionevoli per ottenere in modo duraturo il miglior risultato possibile per l’esecuzione degli Ordini. La strategia di esecuzione adottata prevede tuttavia che gli Ordini possano essere eseguiti anche al di fuori di un mercato regolamentato o di un sistema multilaterale di negoziazione, a condizione di perseguire il miglior risultato possibile per conto dei portafogli gestiti e di operare con controparti di elevato standing, soggette comunque a valutazione ed approvazione interna secondo le norme aziendali di tempo in tempo vigenti. Pagina 9 di 19 4. Trasmissione degli Ordini e selezione delle Entità La Società adotta tutte le misure ragionevoli per ottenere il miglior risultato possibile quando trasmette (anche per il tramite dell’Outsourcer) ad altre Entità Ordini per conto dei fondi comuni di investimento gestiti ai fini della loro esecuzione. A tale scopo, la Società implementa una strategia di trasmissione in cui identifica, per ciascuna categoria di strumenti finanziari, le Entità alle quali gli Ordini sono trasmessi in ragione delle strategie di esecuzione di queste ultime; pertanto, ciascuna delle Entità selezionate ha una strategia di esecuzione compatibile con l’ordine di importanza dei Fattori predisposto ai sensi del precedente punto 2. 5. Monitoraggio e revisione La Società sottopone periodicamente a monitoraggio l’efficacia delle misure di esecuzione e delle strategie di trasmissione degli Ordini e, se del caso, corregge eventuali carenze; inoltre, riesamina le misure e la strategia adottate con periodicità almeno annuale e, comunque, quando si verificano circostanze rilevanti tali da influire sulla capacità di ottenere in modo duraturo il miglior risultato possibile per i portafogli gestiti. 6. Elenco dei broker e delle controparti autorizzate Fixed Income Controparti BANK OF AMERICA (MERRIL) BARCLAYS UNICREDITO BNP IMI SAN PAOLO CA CIB CITIGROUP COMMERZBANK CREDIT SUISSE AUREL/BGC/ETC… DEUTSCHE BANK OTC/HPC TULETT GOLDMAN SACHS HSBC JEFFERIES JP MORGAN MORGAN STANLEY NATIXIS NOMURA NORDEA ODDO RABOBANK 1 Short Term1 X X Bonds X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X X Vita del titolo – all’emissione – inferiore ad 1 anno. Pagina 10 di 19 ROYAL BANK OF CANADA ROYAL BANK OF SCOTLAND SKANDI ENSKILDA BK SOCIETE GENERALE UBS WELLS FARGO CREDIT MUTUEL - CIC ING BANK BANCO SANTANDER BANCO BILBAO VISCAYA BANCA AKROS MEDIOBANCA BANCA LEONARDO X X X X X X X X X X X X X X X X X Fixed Income derivatives Controparti Fixed Income Derivatives Newedge BGC Aurel HPC Tradition Tullett Prebon Goldman Sachs Deutsche Bank JP Morgan Newedge BGC Aurel HPC Tradition Tullett Prebon Goldman Sachs X X X X X X X X X X X X X X Equity e ETF Controparti Equity BARCLAYS X CHEUVREUX X CITIGROUP X CREDIT SUISSE X DEUTSCHE BANK X EXANE X HSBC X ITG X JP MORGAN X MERRILL LYNCH X MORGAN STANLEY X NOMURA X SOCIETE GENERALE X UBS X EQUITA X MEDIOBANCA X INTERMONTE X KEPLER X Pagina 11 di 19 Equity derivatives Controparti Future Option NEWEDGE X X SOCIETE GENERALE X X DEUTSCHE BANK X X CITIGROUP X X BARCLAYS X X MERRILL X X AUREL X X TRADITION X X BNP X X JP MORGAN X X MORGAN STANLEY X X CREDIT SUISSE X X NOMURA X X TULLET X X LOUIS CAPITAL X X UBS X X SUNRISE X X GOLDMAN X EXANE X X KYTE X NATIXIS X SANTANDER X HPC X Repo Controparti BANCO SANTANDER BNP CA CIB CREDIT AGRICOLE HSBC FRANCE NATIXIS SOCIETE GENERALE Repo X X X X X X X Fx derivatives Controparti Fx Derivatives HSBC Bank Plc X JP Morgan X Royal Bank of Canada X BNP Paribas X UBS X Societe Generale X Royal Bank of Scotland X CA-CIB X Citigroup X Barclays X Pagina 12 di 19 Goldman Sachs X Credit Suisse X Morgan Stanley X Deutsche Bank X Bank of America – Merrill Lynch X Nomura X Standard Chartered X Natixis X State Street X Pagina 13 di 19 Documento di sintesi della strategia per l’esercizio dei diritti di intervento e di voto inerenti agli strumenti finanziari degli OICR gestiti 1 Principi generali La Società ritiene che l’esercizio del diritto di intervento e di voto nelle società quotate sia strumento integrativo alle strategie di investimento al fine di perseguire gli interessi degli Investitori in OICR ed incrementare il valore dei portafogli in gestione. La Società si riserva pertanto il diritto di partecipare alle assemblee generali (sessioni ordinarie e straordinarie) degli emittenti strumenti finanziari in portafoglio degli OICR in gestione in funzione: a) delle caratteristiche degli strumenti finanziari stessi, b) dell’agenda prevista per la convocazione dell’assemblea, c) dell’ammontare degli strumenti finanziari complessivamente presenti nei portafogli degli OICR gestiti sulla base di una complessiva valutazione di convenienza (costi – benefici) per gli OICR medesimi tenendo in debita considerazione la significatività dell’investimento sia in termini assoluti che relativi rispetto al patrimonio dell’OICR interessato. In ogni caso, la Società esercita il diritto di intervento e di voto al solo scopo di promuovere gli interessi degli OICR in gestione, avendo come unico interesse gli effetti (di breve e di lungo periodo) economici, sociali, ambientali e di “governance” dell’emittente della proposta in votazione sul valore degli strumenti finanziari in portafoglio. La strategia di esercizio del diritto di voto e di intervento fornisce principi di orientamento generale sulle modalità di voto della Società, ancorchè non preveda tutti i potenziali scenari di voto. Nei casi in cui l’agenda preveda argomenti per i quali non sono previste regole specifiche dalla presente strategia, la Società si riserva il diritto di valutare e votare caso per caso avendo presente i principi comunque dettati dalla strategia. La Società non può delegare ad altre entità collegate e/o controllate dal Gruppo Crédit Agricole SA alcun diritto di voto inerente gli OICR in gestione, fatta eccezione per Amundi SA (incluse le società controllate se svolgono attività di gestione di portafogli per conto terzi e/o OICR). La Società può delegare altre Società di Gestione del Risparmio italiane all’esercizio del diritto di intervento e di voto. La delega per l’esercizio del diritto di voto e di intervento deve specificare le istruzioni che il delegato deve seguire nell’esercizio del diritto di voto. La Società si astiene dall’esercitare il diritto di intervento e di voto nelle assemblee (ordinarie e straordinarie) di Crédit Agricole SA e delle Società controllate o facenti parte del Gruppo Crédit Agricole SA. La strategia per l’esercizio del diritto di intervento e di voto (al pari di ogni successiva modifica o integrazione) viene sottoposta all’esame ed all’approvazione del Consiglio di Amministrazione della Società. Pagina 14 di 19 2 Criteri e regole per l’esercizio del diritto di voto 2.1 Corporate governance 2.1.1 Relazione tra Consiglio di Amministrazione e top management 2.1.1.1 Numero di mandati dei consiglieri di amministrazione La Società vota in favore della proposta di rielezione dei consiglieri di amministrazione degli emittenti quotati fino ad un massimo di sei mandati. Nel caso di consiglieri esecutivi, il numero massimo di mandati è limitato a tre. La Società ritiene che la durata dei singoli mandati dei consiglieri debba essere limitata a tre anni al massimo e che nel caso di mandati di durata complessivamente pari o superiore a dieci anni, il consigliere non possa più essere considerato indipendente. Per quanto riguarda l’elezione dei consiglieri, la Società ritiene che il profilo dei candidati (CV, biografia, specifiche competenze e contributi apportabili al consiglio di amministrazione) debba essere reso noto in completa trasparenza ed in anticipo rispetto all’assemblea di nomina al fine di esercitare il diritto di voto con cognizione di causa. 2.1.1.2 Età membri consiglio di amministrazione Il numero dei consiglieri di età superiore a 70 anni non dovrebbe superare un terzo del numero totale dei consiglieri, salvo il caso in cui lo statuto dell’emittente non preveda un limite di età superiore. 2.1.1.3 Composizione ed indipendenza del consiglio di amministrazione La Società vota a favore della presenza di un congruo numero di consiglieri indipendenti, in relazione alle norme e prassi vigenti nei vari Stati 2.1.1.4 Esistenza, composizione e indipendenza dei comitati esecutivi La Società vota in favore della istituzione di comitati esecutivi dedicati. Detti comitati dovrebbero essere composti almeno per il 50% da consiglieri indipendenti, incluso il presidente del comitato. Comitato di controllo interno Il comitato supervisiona il sistema dei controlli interni, incluso la revisione della contabilità e la scelta degli auditor. Le responsabilità del comitato includono: Supervisione degli auditor; Assicurarsi che gli auditor siano nelle condizioni di poter adempiere ai propri obblighi in modo corretto ed appropriato; Relazionarsi con gli auditor in merito ai risultati delle loro verifiche. Inoltre, il Comitato dovrebbe essere nella posizione di verificare il coordinamento tra le società di revisione esterne e la funzione di internal audit. Comitato nomine Il comitato è responsabile di proporre candidati autorevoli alla carica di consigliere esecutivo o non esecutivo. Comitato remunerazione Il comitato è responsabile della coerenza tra la remunerazione del management e gli interessi di lungo periodo della società e dei suoi azionisti. Il comitato dovrebbe prestare particolare attenzione alla relazione tra remunerazione fissa e variabile, ai criteri seguiti per assegnare i Pagina 15 di 19 bonus e agli accordi contrattuali riguardanti le posizioni di senior management (assunzione, dimissione, pensionamento). Nessun consigliere esecutivo dovrebbe far parte del comitato. 2.1.1.5 Pluralità di cariche La Società vota contro le proposte di nomina dell’Amministratore Delegato (CEO) nel caso in cui lo stesso risulti già consigliere di altra società a meno che non vi siano significative relazioni d’affari e di partnership tra le due società. 2.1.1.6 Remunerazione dei consiglieri non esecutivi La Società vota in favore della piena trasparenza della remunerazione dei consiglieri non esecutivi (inclusi gli importi complessivamente pagati ed i criteri di remunerazione). Gli aumenti della remunerazione dovrebbero essere chiaramente spiegati. 2.1.2 Equo trattamento degli azionisti 2.1.2.1 Distribuzione di dividendi La Società vota caso per caso in merito alla distribuzione dei dividendi, tenendo in debita considerazione la situazione finanziaria dell’emittente. 2.1.2.2 Venir meno del sostegno al consiglio di amministrazione La Società fa venir meno il sostegno al consiglio di amministrazione nel caso di significative violazioni al sistema di corporate governance, di risultati economici e finanziari poco soddisfacenti, di negative ripercussioni sociali o ambientali derivanti da azioni intraprese dall’emittente. 2.1.2.3 Misure anti-scalata Tutte le offerte pubbliche dovrebbero essere sottoposte alla approvazione degli azionisti dell’emittente. La Società, pertanto, si oppone (e vota contro) le proposte di adozione di misure antiscalata e valuta caso per caso, nell’interesse degli OICR in gestione, le offerte pubbliche presentate. Le misure anti-scalata comprendono: l’introduzione di clausole statutarie limitative del diritto di voto; accordi di non aggressione tra gli azionisti; la creazione di una holding che detenga una quota significativa di azioni; l’uso di strumenti finanziari (es. warrant) emessi in favore di terze parti compiacenti che, nel caso di scalate ostili, obbligherebbero il potenziale acquirente ad aumentare il corrispettivo dell’offerta. Piani di acquisti di azioni proprie durante il periodo di offerta. 2.1.2.4 Emissione di azioni senza diritto di voto La Società vota contro la proposta di emissione di azioni senza diritti di voto in quanto ritenuta lesiva del principio di equo trattamento di tutti gli azionisti. 2.1.3 Trasparenza e controllo 2.1.3.1 Approvazione del bilancio La Società vota in favore nella maggior parte di casi e presta particolare attenzione alla qualità ed alla trasparenza dell’informativa fornita. La presenza di un comitato di controllo interno è particolarmente apprezzata. Pagina 16 di 19 2.1.3.2 Scelta e remunerazione della società di revisione La Società è tendenzialmente favorevole alla proposta di scelta e remunerazione delle società di revisione ma si astiene nei seguenti casi: costi di consulenza superiori ai costi di revisione (nel caso in cui la società di revisione presti anche servizi di consulenza) esponenti o auditor della società di revisione con passata esperienza professionale all’interno dell’emittente. 2.1.3.3 Informativa sulla remunerazione dei consiglieri La Società vota di volta in volta in caso di proposta di pubblicare l’informativa sulla remunerazione dei consiglieri. 2.1.3.4 Informativa e trasparenza su contributi e offerte in favore di progetti caritatevoli La Società è tendenzialmente favorevole alla proposta di render nota l’informativa riguardante contributi e offerte in favore di progetti caritatevoli. 2.2 Efficienza economica e finanziaria 2.2.1 Struttura del capitale e corporate action 2.2.1.1 Autorizzazione all’aumento di capitale (con emissione di azioni nuove) senza emissione di diritti di opzione La Società vota in favore all’aumento di capitale (con emissione di azioni nuove) senza emissione di diritti di opzione: fino ad un massimo del 20% del capitale esistente in caso di priorità / urgenza dell’iniziativa; fino ad un massimo del 10% del capitale esistente in caso contrario. La Società, infatti, ritiene che l’aumento di capitale (con emissione di azioni nuove) senza emissione di diritti di opzione penalizzi gli azionisti esistenti. La Società, tuttavia, si riserva il diritto di approvare una proposta di aumento di capitale (con emissione di azioni nuove) senza emissione di diritti di opzione oltre i limiti sopra specificati qualora l’emittente giustifichi e comprovi l’esistenza di specifiche circostanze. 2.2.1.2 Autorizzazione all’aumento di capitale con diritti di opzione La Società vota in favore all’aumento di capitale (con emissione di azioni nuove) e diritti di opzione sino ad un massimo del 50% del capitale esistente. La Società si riserva inoltre il diritto di votare in favore anche qualora detto limite fosse superato se la proposta è giustificata da specifici piani di sviluppo strategici che l’emittente ha reso noto. 2.2.1.3 Emissione di obbligazioni convertibili La Società vota in favore dell’emissione di obbligazioni convertibili fino ad un massimo del 20% del capitale esistente. 2.2.1.4 Fusioni, acquisizioni, scissioni e altri progetti di ristrutturazione La Società si riserva il diritto di votare caso per caso in funzione della possibilità di aumentare il valore per gli azionisti, tenendo in debita considerazione gli effetti e le esigenze di natura sociale ed ambientale. Pagina 17 di 19 Fusioni ed acquisizioni non creano automaticamente valore per gli azionisti; pertanto, tutti i progetti devono essere esaminati in dettaglio e caso per caso. La creazione di valore può essere perseguita tramite una strategia di riduzione dei costi di breve termine, senza che vada a discapito della crescita e della profittabilità di medio e lungo termine. 2.2.1.5 Autorizzazione a programmi di riacquisto di azioni proprie La Società si riserva il diritto di valutare (e votare) caso per caso in funzione degli specifici piani dell’emittente. La Società è tendenzialmente favorevole ai piani di riacquisto di azioni proprie salvo il caso di riacquisto durante un’offerta pubblica (takeover). 2.2.1.6 Aumento di capitale riservato ai dipendenti La Società vota tendenzialmente in favore delle proposte di aumento di capitale riservato ai dipendenti ed accetta sino al 20% di sconto rispetto al prezzo delle azioni, sino ad un massimo del 10% di azioni complessivamente possedute dai dipendenti. 2.2.1.7 Emissione di obbligazioni Nella maggior parte dei casi la Società vota a favore dell’emissione di obbligazioni. 2.2.2 Remunerazione 2.2.2.1 Approvazione di piani di stock option Al fine di: far convergere gli interessi degli azionisti e del management; creare un legame tra la parte variabile della remunerazione con i risultati economici complessivi dell’emittente (anche in termini di confronto con altri concorrenti dell’emittente); fare in modo che la parte variabile della remunerazione gratifichi e premi i successi ma non gli insuccessi la Società si riserva il diritto di votare caso per caso secondo le seguenti regole: a) rifiutare le proposte di piani di stock option ed altri piani di distribuzione delle azioni in mancanza di un comitato remunerazioni costituito per almeno il 50% da consiglieri indipendenti; b) rifiutare le proposte di piani di stock option con uno sconto rispetto al prezzo dei titoli azionari dell’emittente; c) rifiutare ogni tentativo di ridefinire il prezzo dei titoli azionari; d) il valore complessivo dei piani di stock option non deve eccedere il 10% del capitale esistente. 2.2.2.2 Approvazione di piani pensionistici per i dirigenti ed altre pratiche di remunerazione La Società si riserva il diritto di votare caso per caso in funzione dei criteri di attribuzione definiti e richiede piena trasparenza al riguardo. 2.2.2.3 Istituzione di un legame tra la remunerazione dell’Amministratore Delegato (CEO) ed i risultati economici complessivi dell’emittente, incluse le ripercussioni sociali ed ambientali La Società si riserva il diritto di valutare e decidere come esercitare il diritto di voto caso per caso in funzione: a) degli obiettivi e dei risultati complessivi di medio-lungo termine dell’emittente; Pagina 18 di 19 b) del livello di rischio delle iniziative strategiche adottate dal management e della sua relazione con gli interessi di lungo periodo degli azionisti; c) delle ripercussioni e degli effetti sociali ed ambientali delle iniziative intraprese dall’emittente. 2.2.3 Rischi operativi, regolamentari, legali e reputazionali 2.2.3.1 Rischi riguardanti i prodotti ed i servizi La Società si riserva il diritto di votare caso per caso ma è tendenzialmente favorevole: alle richieste di valutare (attraverso studi ad hoc) l’impatto dei prodotti sui potenziali clienti e l’ambiente di riferimento; all’impegno ed alla trasparenza riguardante certi prodotti o servizi (es. per le società farmaceutiche, ulteriore impegno a distribuire medicinali alle popolazioni di paesi poco sviluppati). 2.2.3.2 Rischi ambientali La Società si riserva il diritto di votare caso per caso ed è tendenzialmente favorevole alle proposte di valutare gli impatti ambientali delle iniziative aziendali nonché a rilasciare adeguata informativa al riguardo. 2.2.3.3 Rischi riguardanti le relazioni con i dipendenti ed altre terze parti La Società si riserva il diritto di valutare e votare caso per caso ed è tendenzialmente favorevole alle proposte di adottare ed implementare un codice interno di condotta in linea con la Dichiarazione dei Diritti Umani ONU nonché alle convenzioni delle Organizzazioni Internazionali sul lavoro. 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