metano - Metauto n° 28
Transcript
metano - Metauto n° 28
n° 5 – luglio-settembre 2011 Euro 6,00 www.metauto.it Self-service e metano liquido: la rete cresce prove Volkswagen Passat TSI 1.4 Ecofuel Great Wall Steed SC Ecodual Opel Combo 16 CNG EcoM Fiat Ducato Natural Power Incentivi ancora in vigore Il metano nelle flotte Video sul tuo cellulare dalla rivista (pag. 3) opinioni Metano: l’iniziativa alle regioni Da Milano a Berlino senza benzina Roobin Rossetti (Anm), Haimo Staffler (Alpengas) STESSI CHILOMETRI, MENO LITRI. Risparmia fino al 15% sui costi del carburante grazie a eco:Drive Fleet. Per ridurre le emissioni di CO2, non basta solo considerare il veicolo che si sta guidando, ma anche il modo in cui lo si guida. eco:Drive Fleet Ë uníapplicazione gratuita, di facile utilizzo che aiuta i vostri conducenti a raggiungere uno stile di guida pi˘ efˇciente, riducendo le emissioni di CO2 e risparmiando i costi del carburante. Da oggi Ë disponibile anche sulle vetture a metano. Guarda la demo e registrati allíindirizzo www.fiat-fleet.com/ecodrive luglio 2011 sommario 5 Metano protagonista nell’auto ecologica 16 Il futuro del metano dopo gli incentivi statali 31 Opinioni: Haimo Staffler (Alpengas) 6 Dalle rocce l’energia del futuro 19 Incentivi locali: come e dove usufruirne 32 Prova: Fiat Ducato Natural Power 8 “Ghiaccio che brucia”: metano in Tibet 20 Prova: Volkswagen Passat TSI 1.4 Ecofuel 36 Metano: l’iniziativa passa alle regioni 10 Da Milano a Berlino senza benzina... 24 Prova: Great Wall Steed SC Ecodual 38 NGV 2011: a Berlino per il futuro del metano 12 Self-service e metano liquido: la rete cresce 27 Opinioni: Roobin Rossetti (Anm) 41 In Friuli ancora molto da fare 14 Anche alle flotte europee piace in metano 28 Prova: Opel Combo EcoM 46 News 48 Listino prezzi Video disponibili su www.metauto.it e con il cellulare I video delle auto provate sono disponibili online su www.metauto.it e sono raggiungibili anche con cellulari con fotocamera e connessione web, inquadrando con la fotocamera il codice QR (facsimile qui a sinistra). Se il cellulare utilizzato non dispone già del software di lettura dei QR, è possibile scaricarlo gratuitamente da http://get.quarkode.mobi collegandosi con il cellulare stesso. ECONOMETRICA Studi di economia e comunicazione Metauto Magazine, periodico trimestrale www.metauto.it Direttore responsabile: Gian Primo Quagliano Editore, redazione, impaginazione e pubblicità: Econometrica Srl Via della Zecca, 1 – 40121 Bologna Tel. 051 271710 Fax 051224807 E-mail: [email protected] Hanno collaborato a questo numero: Donata Basello, Antonio Boncompagni, Cinzia Bortolotti, Flavio Mariani, Mino De Rigo, Andrea Perugia, Luigi Gemma, Piero Evangelisti, Gian Primo Quagliano Prove: a cura di Luca Roberti e Roberto Mazzanti Caporedattore: Vincenzo Conte Segreteria di redazione: Cinzia Bortolotti Progetto grafico: Dino Buffagni Registrazione Tribunale di Bologna n. 8053/2010 Stampa: Labanti e Nanni Industrie Grafiche Via G. Di Vittorio 5/7 40056 Crespellano (BO) Sede legale: Via della Zecca, 1 - 40121 Bologna Sede operativa: Via Ugo Bassi, 7 40121 Bologna Telefono: 051 271710 - Fax: 051 224807 E-mail: [email protected] www.econometrica.it ph: Tino Gerbaldo Quest’uomo sta facendo il pieno alla sua auto. Da oggi il pieno di metano lo fai direttamente in azienda! Con FMQ il rifornimento lo fai in azienda in modo sicuro, pratico e conveniente. FMQ è il sistema di rifornimento di metano per flotte aziendali. Si installa facilmente presso la propria azienda* e il consumo viene addebitato direttamente sulla bolletta del gas! Oggi con FMQ si possono eliminare inutili perdite di tempo per la tua azienda e per i tuoi dipendenti, garantendo un risparmio in tutta sicurezza. Tutto questo grazie a BRC FuelMaker, leader mondiale nella produzione e commercializzazione di componenti ed impianti Gpl e metano per autotrazione. BRC FuelMaker offre anche soluzioni per il rifornimento a casa (Phill) e applicazioni speciali per le stazioni di rifornimento pubbliche. *Decreto legge del 31/05/2010, n. 78 - Art. 51 Numero Verde: 800 128 821 www.brcfuelmaker.it editoriale Metano protagonista nell’auto ecologica Girata la boa di metà anno: il mercato automobilistico italiano deve fare i conti, da un lato, con un primo semestre decisamente negativo che ha visto le immatricolazioni accusare un calo del 13,15% e, dall’altro, con prospettive non positive per la domanda di autovetture nel secondo semestre. Il mercato sembra essersi attestato su una “velocità di crociera” su base annua di 1.800.000 autovetture. Un livello veramente depresso, tanto che per trovare volumi inferiori bisogna tornare alla grande crisi del 1993-1996 quando le immatricolazioni ristagnarono su volumi annui di 1.700.000 unità. Di fatto il mercato italiano dell’auto, come la nostra economia, è entrato in una situazione di stallo, in cui può rimanere per un periodo di tempo più o meno lungo per poi uscirne verso l’alto o verso il basso. Naturalmente è assolutamente essenziale che l’uscita dallo stallo avvenga in tempi brevi e che sia verso l’alto. La manovra del governo varata a fine giugno punta a ridare fiato alla domanda di beni di consumo non durevoli come l’automobile, ma ha anche l’obbiettivo di riportare il bilancio pubblico in pareggio entro il 2014 ed è quindi difficile valutare quale possa essere l’impatto sul mercato dell’auto. Sta di fatto, però, che, per rilanciare il mercato dell’auto, l’88% dei concessionari interpellati dal Centro Studi Promotor GL Events ritiene più importante, la ripresa dell’economia che nuovi incentivi alla rottamazione. E di questa opinione sono anche i maggiori esponenti del mercato italiano dell’auto che si sono incontrati il 14 giugno presso il Sole 24 Ore per discutere, in un convegno organizzato sempre dal Centro Studi Promotor GL Events, sulle prospettive del mercato italiano dell’auto. Si può quindi affermare che tutti si sono ormai www.metauto.it la rivista online: video, incentivi, e molto altro Le difficoltà economiche con cui dobbiamo ancora fare i conti fanno apprezzare particolarmente i risparmi che si possono ottenere con vetture alimentate a metano. resi conto che per rilanciare il mercato dell’auto non ci sono più scorciatoie: bisogna rilanciare l’economia. Se così vanno le cose per il mercato in generale, che cosa si può dire per le vetture ecologiche? Il quadro è piuttosto differenziato: se prediamo gli ultimi dati disponibili al momento di licenziare questo numero di Metauto Magazine, cioè i dati di giugno, vediamo che mentre le immatricolazioni totali sono calate dell’1,66%, quelle di auto a gpl sono calate del 70,7%, ma quelle di auto a metano fanno registrare una piccola ma significativa crescita del 3,90%. E ciò mentre le auto elettriche immatricolate sono soltanto 17. Il metano ha accusato il contraccolpo della fine degli incentivi, ma sta già lentamente recuperando, mentre il gpl è in forte crisi e l’elettrico per ora praticamente non c’è. D’altra parte sulla tenuta e sul recupero del metano non potevano esserci dubbi. Le difficoltà economiche con cui dobbiamo ancora fare i conti fanno apprezzare particolarmente i risparmi che si possono ottenere con vetture alimentate a metano. Ciò vale anche per i veicoli commerciali naturalmente. Se il metano nell’autotrazione sconta la crisi, ma è già in ripresa, ciò non significa che si debbano accantonare i progetti organici per far sì che si affermi ulteriormente. Quello che occorre è un sistema di incentivazione permanente, come quello previsto dalla proposta dell’on. Saglia. Tra l’altro la necessità di favorire concretamente le alimentazioni ecologiche e stata sottolineata in tutti i convegni che si sono tenuti a livello regionale (come quello di Udine del 16 aprile), a livello nazionale (come quello di Napoli del 14 aprile) o a livello mondiale (come quelli di Berlino nell’ambito di NGV 2011). Di questi convegni recenti diamo conto in questo numero di Metauto, che si apre proprio con la cronaca del viaggio da Milano a Berlino per visitare l’NGV 2011, viaggio compiuto con un Iveco Daily alimentato (ovviamente) soltanto a metano. La cronaca del viaggio è affidata ad Antonio Boncompagni, mentre al suo compagno di viaggio, Flavio Mariani, è stato affidato il compito di riferire sui workshop che hanno caratterizzato l’evento berlinese. In questo numero anche un approfondimento sullo shale gas, un focus sul futuro del settore del metano per autotrazione con le opinioni dei protagonisti e lo stato dell’arte sulle esperienze di utilizzo di auto a metano nelle flotte aziendali all’estero. E ancora: l’apertura di un distributore self service a Milano, un quadro degli incentivi ancora in vigore e la scoperta in Tibet di un’importante risorsa energetica. E poi prove, novità, opinioni e molto altro. Gian Primo Quagliano metauto - luglio 2011 5 6 nuove risorse Dalle rocce l’energia del futuro Lo “shale gas”, o gas di roccia, è conosciuto da molti anni, ma soltanto in tempi recenti è divenuto protagonista sulla scena delle fonti energetiche alternative, un ruolo che potrebbe presto interpretare anche in Europa dopo la scoperta di vaste riserve in Polonia. Per adesso, infatti, è un fenomeno tutto americano ed è esploso, come spesso accade oltreoceano, in tempi rapidissimi, un fatto in larga parte legato alla politica energetica del presidente Obama che mira a ridurre drasticamente le emissioni di anidride carbonica e di gas nocivi nell’atmosfera. metauto - luglio 2011 Come il metano Lo shale gas, infatti, è equiparabile al metano, ma a differenza di questo, le particelle che lo compongono sono intrappolate in rocce particolari, inframmezzate da sabbia, che si sono formate nel Paleozoico, fra 540 e 250 milioni di anni fa. E’ impossibile stabilire quale sia l’entità delle riserve disponibili sotto la crosta del nostro pianeta; esistono dati riferiti esclusivamente ai luoghi dove le estrazioni sono già attive e alle aree nelle quali sono state ultimate le prospezioni. Colorado, Pennsylvania e Texas, per quanto riguarda gli Stati Uniti, e lo Stato di Alberta, in Canada, sono oggi i più attivi nella produzione di shale gas, ma la nuova “corsa all’oro” è frenetica in molte altre zone del continente nordamericano. Le grandi compagnie petrolifere non hanno ritenuto remunerativa, in passato, la ricerca e l’estrazione del gas di roccia, un’operazione, quest’ultima, apparentemente complessa e difficile da gestire per l’impossibilità di conoscere l’entità delle riserve e di individuare i soggetti potenziali di questa nuova ricchezza. Campo libero, quindi, ai “wildcat”, come vengono definite le arrembanti piccole compagnie che dopo due decenni di ricerca sono oggi attive nella produzione di shale gas per la quale hanno messo a punto tecnologie ingegnose e innovative. L’estrazione A differenza di quanto accade con il petrolio e il gas naturale contenuto nei giacimenti, il gas di roccia viene estratto con un processo che prevede non soltanto la trivellazione verticale (fino a 2mila metri di profondità) ma anche trivellazioni orizzontali, con un raggio di circa 300 metri dal pozzo verticale, e a diverse profondità. La preparazione del “campo” è un’operazione lunga, che richiede molti mesi o addirittura qualche anno, come nel caso della Polonia, dove le trivellazioni sono state completate, ma trascorreranno due anni prima di iniziare la fase di estrazione. Per liberare il gas dalle rocce in cui è imprigionato viene usato un procedimento di frantumazione idraulica della roccia, il “fracking”, che prevede un’iniezione, nei pozzi trivellati, di enormi quantità d’acqua ad altissima pressione che provoca l’esplosione degli scisti e la conseguente liberazione del gas. Lasciata all’inizio nelle mani del pionierismo dei wildcat, secondo il più puro liberismo statunitense, l’estrazione dello shale gas non è mai stata regolamentata e soltanto di recente l’Epa, la potentissima agenzia federale per la protezione dell’ambiente, ha cominciato ad analizzare le molte preoccupazioni che giungono dalle zone di trivellazione e a svolgere indagini. Nel mirino, al di là dell’impressionante consumo d’acqua, ci sono le decine di additivi che il “driller”, la compagnia di estrazione, aggiunge all’ingrediente di base. Ce ne sono di tutti i tipi, addirittura anche il caffè in polvere, utilizzati per favorire lo sbriciolamento Non solo nelle viscere della terra…il metano è intrappolato anche in alcune particolari formazioni rocciose e solo recentemente si è scoperto come liberare questa preziosa risorsa energetica ed utilizzarla. Si chiama “shale gas” e le sue riserve potrebbero bastare per affrancarci per molti anni dalla schiavitù dal petrolio…non senza qualche controindicazione, però! delle rocce e l’immagazzinamento del gas, ma di molte sostanze (ne sono state finora utilizzate oltre 2.500 diverse) non si conoscono gli effetti nel processo produttivo e le autorità si sono finora fidate delle assicurazioni fornite dai driller sulla loro non nocività. Controindicazioni La dispersione di gas naturale nelle fasi di estrazione viene attentamente monitorata. Molti dubbi ci sono sugli effetti che il fracking, e gli additivi utilizzati nel processo, possono avere sulle falde acquifere che riforniscono le comunità (molti giacimenti sono vicini a grandi aree urbane, come nel caso di Fort Worth, in Texas, una metropoli adagiata su un immenso serbatoio di shale gas). Le perplessità sono aumentate dopo che in aprile, in Pennsylvania la Chesapeake Energy ha sospeso l’estrazione perché dai rubinetti di alcune abitazioni della zona usciva acqua che si incendiava. E’ un rischio che ha spinto, per esempio, la Francia a emanare una legge che vieta su tutto il territorio nazionale l’estrazione del gas di roccia. Il Vecchio Continente In Europa non tutti la pensano però allo stesso modo. Prendiamo, per esempio, la Polonia, dove la produzione di shale inizierà nel 2013: le sue riserve (stimate in aumento) copriranno, come minimo, 200 anni di fabbisogno di metano che attualmente viene importato a caro prezzo dalla vicina Russia. Considerata la tipologia del sottosuolo in cui si trova il gas di roccia, gli studiosi ritengono che importanti riserve possano essere individuate in Ucraina, Ungheria, Repubblica Ceca e Gran Bretagna. Uno scenario che, se confermato, imporrebbe all’Unione Europea di considerare il fenomeno dello shale gas più importante di quanto si sia ritenuto sinora. Anche perché, dopo aver perso il treno in Usa e Canada, le grandi società petrolifere sono intenzionate a svolgere un ruolo di primo piano nel Vecchio Continente, come dimostra il caso polacco dove la piccola società estrattrice 3Legs opera in collaborazione col gigante Conoco Phillips. Le grandi società sostengono infatti di essere le uniche a poter garantire un’estrazione “sicura” dello shale gas, un fatto in cui non credono gli ambientalisti (ovunque fieri avversari di questo tipo di gas). Con l’entrata delle grandi compagnie, poi, il gas di roccia perderebbe il ruolo di “corsaro” che sta svolgendo egregiamente sul mercato delle fonti energetiche, alleggerendo il potere esclusivo dei Paesi produttori di gas naturale, soprattutto sul fronte del prezzo, che risulta sempre più condizionato dal continuo aumento dei giacimenti di shale gas. Piero Evangelisti metauto - luglio 2011 7 8 i luoghi del metano “Ghiaccio che brucia”: metano in Tibet “Sotto i ghiacci di Tibet e Qinghai i nostri geologi hanno trovato il più grande giacimento sotterraneo di idrati di metano, che potrebbe rappresentare una risorsa di fondamentale importanza per l’indipendenza energetica della Cina e per uno sviluppo ecosostenibile e senza petrolio”. Questo annuncio altisonante è stato dato da un rappresentante del Ministero Cinese per la Terra e le Risorse nel settembre 2009, mentre mostrava alla stampa alcuni vasi di vetro contenenti un fango biancastro tenuto a temperatura sotto lo zero. Il ritrovamento degli idrati di metano è stato definito la più significativa scoperta geologica avvenuta in Cina dal 1959, quando vennero trovati importanti giacimenti di petrolio. Straordinario Tibet Siamo in Tibet, regione dell’Asia centrale, un Paese dal fascino misterioso, situato su un altopiano a circa 5.000 metri di almetauto - luglio 2011 titudine e proprio per questo chiamato il “Tetto del mondo”. Dal 1642 la capitale è Lhasa, chiamata anche “Terra degli dei” per la presenza di molti antichi monasteri, centri della vita sociale e religiosa. Tiziano Terzani, appassionato cronista, è vissuto a lungo in Tibet, rapito dai grandi spazi, dai silenzi di quella tundra, dal “sottofondo di magia e di mistero di quel popolo tanto capace di sorridere: davvero straordinario il Tibet, per secoli fuori dal mondo, chiuso, inaccessibile”. Idrati di metano Con la scoperta di questo giacimento di idrati di metano, la Cina vede all’orizzonte uno sviluppo ecosostenibile meno dipendente dal petrolio. Per capire l’importanza del ritrovamento, si pensi che il valore energetico del giacimento di idrati di metano è stimato equivalente a 255,5 miliardi di barili di greggio. Gli idrati sono composti cristallini simili al ghiaccio, che si formano È stato scoperto in Tibet un vasto giacimento di idrati di metano, molecole di acqua che contengono al loro interno metano intrappolato sotto uno strato di ghiaccio. Gli studiosi sono al lavoro per trovare il modo di estrarre gli idrati senza causare danni all’ambiente. Questo ritrovamento potrebbe permettere al Tibet ed alla Cina di fare un considerevole passo avanti sulla via dell’indipendenza dal petrolio. l’impegno grande per i ricercatori è stato, ed è ancora, mettere a punto un sistema di estrazione rispettoso dell’ambiente. Il governo cinese prevede di cominciare ad usare il ghiaccio combustibile entro 10-15 anni. Pregi e limiti Oltre alla Cina, anche altri paesi hanno scoperto giacimenti di questo tipo. Stati Uniti, Giappone, Messico, Corea hanno in atto studi e progetti per trovare tecnologie sempre più sicure nell’estrazione del metano dal “ghiaccio che brucia”. “Anche se solo una piccola percentuale di idrato si rivelasse sfruttabile – spiega lo scienziato americano Ray Boswell – sarebbe già una quantità sufficiente per giustificare lo sforzo”. Altri scienziati invece, mettono in allarme per gli effetti negativi che gli idrati possono portare, primo fra tutti un forte effetto serra causato da imprevisti rilasci di gas naturale incombusti che formerebbero nell’atmosfera una copertura sempre più spessa. Il giacimento in Tibet è protetto dal ghiaccio naturale che lo ricopre, uno strato di permafrost certamente non profondo come quello dei poli e che sta subendo un progressivo scioglimento. Si tratta quindi di un ecosistema fragile, messo a rischio dal rapido mutamento climatico. “Un altro giro di giostra” Il lavoro di modernizzazione nel Tibet procede, ma non ha ancora prodotto risorse sufficienti per un benessere stabile della popolazione, che vive ancora in territori sconfinati scarsamente collegati con il resto del mondo. La scoperta di questo giacimento potrebbe dare una svolta alla vita di un Paese finora fortemente sfruttato dalla Cina, e soggetto a deforestazioni, alla costruzione di dighe per contenere le acque derivate dallo scioglimento dei ghiacci (ma che bloccano il regolare rifornimento idrico), ad uno sregolato sfruttamento minerario. Il “ghiaccio che brucia” rappresenta quindi un’opportunità di sviluppo ed allo stesso tempo un rischio: agli uomini il compito di trovare il modo per dominare la forza che è in natura. Donata Basello al contatto tra l’acqua e piccole molecole gassose, in condizione di temperatura vicina allo zero e ad alta pressione. Da ciò deriva la notevole energia che questo tipo di ghiaccio sprigiona. L’idrato ha la caratteristica di essere particolarmente ricco di metano con un certo grado di purezza che brucia facilmente, produce energia e libera acqua; proprio perché il ghiaccio contiene una sostanza altamente infiammabile, viene chiamato “ghiaccio che brucia”. Come estrarre gli idrati? Secondo i dati forniti dal Governo cinese, da 1 metro cubo di “ghiaccio che brucia” si potrebbero ricavare circa 160 metri cubi di metano. Gli idrati passano piuttosto rapidamente dallo stato solido allo stato gassoso. Il bilanciamento tra lo stato liquido e lo stato gassoso è un processo estremamente delicato: il minimo errore può causare un disastro enorme poiché gli idrati, se liberati nell’aria sono altamente inquinanti per cui metauto - luglio 2011 9 metano e via 10 Da Milano senza Sono le 7 del mattino di domenica 5 giugno, a San Donato Milanese il meteo non promette nulla di buono, ma il morale è alto perché oggi intraprendiamo un viaggio affatto banale: andiamo a Berlino, dove si svolgerà “NGV 2011” (il secondo Congresso dell’Associazione Europea Veicoli a Gas Naturale), e la particolarità dell’impresa consiste nel fatto che io e il mio collega Flavio raggiungeremo la nostra meta a bordo dell’Iveco Daily CNG con allestimento speciale che eni utilizza per promuovere l’uso del metano come carburante. A Berlino saranno presenti aziende provenienti da ogni parte del mondo per presentare le soluzioni di trasporto più innovative che impiegano il metano come fonte energetica; così noi abbiamo deciso di viaggiare con un veicolo che non utilizza benzina, ma dispone esclusivamente di serbatoi di gas naturale. Abbiamo fatto questa scelta per dimostrare la fattibilità di un lungo viaggio attraverso l’Europa con un veicolo monofuel e, in parte, per innato spirito d’avventura. Partenza.... Finalmente partiamo e, sotto una pioggia che diventa subito torrenziale, mi metto alla guimetauto - luglio 2011 da; ci lasciamo alle spalle la tangenziale di Milano per prendere la direzione della Svizzera: Varese, Como, Chiasso, Lugano e poi Coira e il San Bernardino. Usciti dal tunnel ci accoglie un panorama di tutte le tonalità del verde e, poco dopo, il sole! Ma chi ha detto che in Svizzera piove sempre? Abbiamo previsto di effettuare il primo rifornimento a Vaduz dove arriviamo, in anticipo sulla tabella di marcia, intorno alle 11; una volta giunti in Liechtenstein dobbiamo però fare i conti con una sgradevole sorpresa: l’impianto di rifornimento completamente self service (davvero bellissimo in mezzo ai prati dove pascolano pacifiche le mucche) non accetta le nostre carte di credito… Poco male, ci basta ritornare sui nostri passi di pochi chilometri per fare rifornimento presso la stazione di Trübbach e poi, con l’indicatore che segna nuovamente il pieno, riprendiamo la strada e ben presto entriamo in territorio austriaco: Lustenau, Bregenz e poi il Pfändertunnel, che ci porta finalmente in Germania. secondo rifornimento pianificato nella nostra road map. Assicurato il pieno del veicolo decidiamo di fare una pausa per il pranzo solo per scoprire che, nel cuore della Germania, procurarsi un vero bratwürst sembra essere più difficoltoso che fare rifornimento di metano! Quando ripartiamo cedo il volante a Flavio che punta verso Norimberga: la città della Baviera sarà la prossima tappa mentre il sole continua a farci compagnia. Purtroppo nemmeno il traffico caotico ha intenzione di abbandonarci, dandoci modo di testimoniare come gli ingorghi autostradali non siano prerogativa esclusiva dei nostri weekend estivi contrassegnati da bollino nero. Diamo fondo a tutte le nostre risorse di pazienza e lentamente raggiungiamo anche il distributore di Norimberga dopodiché, rifornito nuovamente il Daily, riprendiamo l’autostrada alle cinque e mezza passate mentre il cielo da limpido si sta nuovamente rabbuiando; ora il panorama intorno a noi è fitto di boschi interrotti solamente da parchi di pannelli solari e pale eoliche. In Germania Invidiando non poco tedeschi e austriaci in fila con noi, ma per raggiungere le spiagge di Lindau sul Lago di Costanza, procediamo pazienti in direzione di Ulm dove arriviamo intorno alle due e mezza per effettuare puntualmente il Sotto la pioggia S’è fatta notte mentre Flavio guida sotto un vero e proprio nubifragio in direzione di Gera, dove ci aspetta l’ultimo rifornimento che ci permetterà di raggiungere Berlino, quando, d’un tratto, una spia si accende sul auto, ma di questo racconterà Flavio nelle prossime pagine. a Berlino benzina… cruscotto: Houston abbiamo un problema! Sembra che il Daily abbia la necessità di un passaggio in officina. Poi, così come si è accesa, la luce rossa si spegne. Facciamo il pieno intorno alle nove e divoriamo gli ultimi km che ci separano da Berlino dove arriviamo esausti alle undici e mezza mantenendo le dita incrociate. Sotto una pioggia Si può viaggiare attraverso l’Europa utilizzando come carburante solo il metano? Per rispondere a questa domanda vi presentiamo un reportage di due inviati d’eccezione (Antonio Boncomapgni e Flavio Mariani di eni gas & power) che si sono recati da Milano a Berlino (in occasione del congresso NGV 2011) con un Daily monofuel a metano. Come vedrete non sono mancate le avventure, ma “l’esperimento” può dirsi riuscito! monsonica e così lontani da casa ci è bastato un falso contatto per immedesimarci negli astronauti a bordo dell’Apollo 13! Per un caso curioso la prima persona che incontriamo a Berlino è la gentilissima Enrica di Iveco che, riconosciuto il veicolo parcheggiato davanti all’hotel, ci chiede informazioni sul viaggio e ci rassicura sul funzionamento dell’elettronica di bordo, se non è questa attenzione al cliente mi domando che cosa lo sia!?! Ora però sogniamo ad occhi aperti la cena, una doccia e un letto; da domani ci attende una settimana di incontri internazionali e di workshop che proveranno a delineare il futuro prossimo del metano per TAPPA …e ritorno! Anche il viaggio di ritorno, che avrebbe dovuto semplicemente ripercorrere in senso inverso le tappe dell’andata, ha avuto i suoi momenti epici: appena rifornito il mezzo non lontano dalla Berlin Messe, mentre un insospettabile italo-tedesco cerca di vendermi un “vero” abito di Armani, a Flavio che sta risalendo dal lato passeggero casca il portafogli ma, tempestivo, giunge l’achtung di un automobilista di passaggio che lo avvisa dell’accaduto. Pernottiamo a Norimberga e stavolta ci concediamo una visita della bellissima città antica cintata da mura. La mattina successiva per un eccesso di confidenza decidiamo di posporre a Wangen im Allgäu il rifornimento previsto ad Ulm; la nostra decisione si rivela ben presto un azzardo in quanto, giunti completamente in riserva all’indirizzo proposto dal navigatore satellitare, scopriamo che il distributore promesso non eroga affatto metano bensì Gpl. Tuttavia, grazie alla disponibilità del gestore e ad un pizzico di fortuna riusciamo a rifornirci di metano a meno di 5 km distanza, accusando solo qualche perdita di tempo e una certa “ansia da rifornimento” che ci saremmo potuti risparmiare se solo ci fossimo attenuti al programma di viaggio prestabilito. Rientrati a San Donato nella serata di venerdì 10, portiamo con noi la soddisfazione personale per una piccola avventura affrontata con successo e la testimonianza di aver portato a termine un viaggio di 2.175 km nel cuore d’Europa, utilizzando il carburante a minor impatto ambientale oggi disponibile e spendendo poco più di 280 euro (con un veicolo lungo poco meno di sette metri e largo quasi tre, con una massa totale a terra di 3,5 tonnellate e dotato di una motorizzazione 3.000 cc da 136 cv). Antonio Boncompagni eni Gas & Power KM PERCORSI RIFORNIMENTO (IN EURO) S. Donato/Trübbach 270 25,00 Trübbach/Ulm 184 42,31 Ulm/Norimberga 189 21,44 Norimberga/Gera 208 22,65 Gera/Berlino 240 30,23 Berlino/Gera 240 33,34 Gera/ Norimberga 208 28,85 Norimberga/Wangen im Allgäu 278 27,79 Wangen im Allgäu/ Trübbach 88 36,98 Trübbach /S. Donato TOTALE 270 12,82 2.175 281,41 metauto - luglio 2011 11 12 rete di distribuzione Self service e metano liquido: la rete cresce Aspettavamo da molto di poter dare questo annuncio: il momento del self service è arrivato in Italia anche per il metano. Dopo anni di attesa, anche nel nostro Paese vi è la possibilità, secondo quanto stabilito dalle più recenti normative, di effettuare un rifornimento di metano anche in modalità self service. E così, dopo il self service di Bolzano (la regione Trentino Alto Adige, grazie al suo statuto speciale, aveva già legiferato su questo argomento autorizzando il rifornimento in self service), da ora sarà possibile attivare questa modalità di rifornimento anche nel resto di Italia. Primo distributore ad offrire questa possibilità non poteva essere che quello di San Donato Milanese vicino alla sede dell’Eni. In modalità assistita Alla cerimonia di inaugurazione delle nuove colonnine self service sono intervenuti l’Assessore al Commercio, Turismo e Servizi di Regione Lombardia, Stefano Maullu, insieme a dirigenti e funzionari regionali, al Sindaco metauto - luglio 2011 di San Donato Milanese, ai vertici dell’Eni, titolare dell’impianto, al Comandante Regionale dei Vigili del Fuoco e ad altri esponenti di spicco delle istituzioni locali. Il rinnovato distributore di Metanopoli consente già oggi di effettuare un rifornimento di metano self service, seppure, secondo le limitazioni imposte dalla legge, solo in modalità assistita (e cioè solo in presenza di personale addetto). Si tratta comunque di un passo di fondamentale importanza verso l’obiettivo unanimemente riconosciuto dai convenuti alla cerimonia di inaugurazione, che è quello di poter garantire realmente agli utenti del metano la possibilità di rifornirsi 24 ore su 24. Metano da metano liquido Ma non è solo il self service a far ben sperare per la diffusione del metano. Infatti in Italia continua anche lo sviluppo della rete di distribuzione di metano da metano liquido. A questo proposito la novità è che sarà inaugurata a settembre la seconda stazione pubblica L-CNG (da metano liquido a compresso). Caratteristiche principali dell’impianto sono È stato inaugurato a fine giugno, presso il rinnovato distributore a San Donato Milanese, un impianto per la distribuzione di metano anche in modalità self service. A settembre, poi, in provincia di Torino sarà inaugurata la seconda stazione di rifornimento di metano da metano liquido nel nostro Paese. Anche grazie a queste novità le prospettive per la distribuzione del metano in Italia sono positive l’erogazione di una portata massima di 16 kg/ min, che consente una velocità di rifornimento pari a quella dei carburanti tradizionali e la Un quadro normativo per il metano liquido possibilità di rifornire a liquido i mezzi pesanti di nuova generazione che a breve saranno immessi anche sul mercato italiano. La stazione, situata a Poirino, vicino Torino, è stata progettata e realizzata con tecnologia e componenti Vanzetti ed è di proprietà di Rete spa. “Crediamo in questa tecnologia che permette Si intitolava «Verso un quadro normativo per la sicurezza degli impianti di rifornimento di gas metano per autotrazione alimentati da stoccaggio criogenico di metano liquido (GNL) - Scenari applicativi». il convegno promosso dal Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, ospitato a Roma nell’Aula Magna dell’ISA (Istituto Superiore Antincendi), che si è tenuto lo scorso 16 giugno. L’iniziativa, realizzata con la collaborazione di aziende quali Vanzetti, Polargas, Fiat, Iveco e Eni, intendeva fornire un quadro informativo circa gli scenari applicativi e le norme di sicurezza in corso di definizione da parte del Gruppo di Lavoro GNL del Ministero dell’Interno per le stazioni di rifornimento di metano (liquido o gassoso) alimentate da stoccaggio criogenico di metano liquido (GNL). Grazie all’attività della Vanzetti, che realizza le stazioni, e alla Polargas, che permette l’approvvigionamento del metano liquido, gli impianti di rifornimento da metano liquido si stanno diffondendo (principalmente nel Nord Italia) e costituiscono ormai una realtà importante sul territorio. L’evento prevedeva l’intervento dei vertici del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco e del Presidente di Federmetano, nonché i contributi degli operatori del settore dell’energia ed automotive, come Fiat Powertrain ed Eni. Sono poi intervenuti esponenti di Polargas e Vanzetti, chiarendo alcuni aspetti che riguardano la catena di rifornimento del GNL e la tecnologia utilizzata nelle stazioni. Negli interventi è stato dato ampio spazio alla questione della sicurezza del rifornimento. A conclusione, l’Ing. Dattilo, direttore centrale per la prevenzione e sicurezza tecnica del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, ha fornito indicazioni sulle attuali strategie procedurali ed autorizzative in vista della definizione di una specifica normativa nazionale. di sviluppare e rendere capillare il network di stazioni metano – ha dichiarato Teseo Bastia, amministratore delegato Rete spa – Abbiamo quindi voluto investire in questo impianto decisamente ‘ecologico’ (in quanto il consumo energetico viene ridotto del 70% circa rispetto ad un distributore tradizionale), sicuro e funzionale anche per l’automobilista, considerato che può far rifornimento senza lunghe attese. Mi preme sottolineare inoltre la predisposizione della nostra stazione di Poirino al rifornimento di metano liquido per i mezzi di trasporto pesanti, come già avviene in Olanda e Nord Europa”. Luigi Gemma metauto - luglio 2011 13 14 metano nelle flotte Anche alle flotte europee piace il metano Metano o non metano? A sfogliare i petali di una metaforica margherita sono sempre più automobilisti in tutta Europa. Non solo: anche le aziende hanno riscoperto i benefici economici ed ecologici possibili grazie al metano. Alle grandi flotte piace anche l’idea di installare un distributore interno. I costi variano tra i 90mila e i 110mila euro, e sono giustificati se l’erogato supera i 180mila mc annui metauto - luglio 2011 L’interesse per il metano cresce, non solo in Italia ed anche nel settore delle flotte aziendali. Se da un lato si può dire che i risparmi sul carburante ed i benefici ambientali possibili grazie all’uso di metano sono argomenti “forti” anche per le aziende, dall’altro lato, però, pesa sul possibile sviluppo di questo carburante la questione della rete di rifornimento, che è ancora, per così dire, a “macchia di leopardo”. Ma la soluzione a questo problema esiste: i distributori aziendali, che stanno prendendo piede un po’ in tutta Europa. In Gran Bretagna In Gran Bretagna sono da citare, sulla spinta dei programmi di sviluppo della produzione di biometano, le iniziative delle imprese della grande distribuzione Sainsbury e Tesco, l’una impegnata nella conversione in dual fuel di un’intera flotta di camion, l’altra nell’aggiornare il parco veicoli con 25 furgoni Iveco EcoDaily a gas naturale per le consegne porta a porta. Interessante anche l’esperienza della società di trasporto e logistica Howard Tenens che a Londra, Boston e Andover ha realizzato altrettanti distributori di gas naturale per rifornire la propria flotta di oltre 200 camion e vendere il carburante anche ad altre imprese. Un esempio seguito tra gli altri dalla multinazionale Bayer, che ad aprile ha inaugurato a Leverkusen una propria pompa di metano (che eroga il biogas fornito da E.On Gas Mobil) per rifornire una flotta di 400 vettur. Secondo i dati forniti dalla multinazionale tedesca, con il passaggio alle alimentazioni alternative, come il metano, le emissioni di CO2 della flotta di veicoli a disposizione di Bayer sono calate di circa il 15%. Oggi, quindi, grazie a questo programma, il gruppo Bayer è molto vicino al raggiungimento dell’obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 della sua flotta del 20% entro il 2012. Proprio per la sua efficacia il programma “Ecofleet” ha ricevuto importanti riconoscimenti a livello internazionale, tra cui il premio “International Green Fleet Award 2009” e “CSR Mobility Award 2010”. I costi Per l’impresa che volesse valutare l’installazione di un piccolo impianto al servizio della propria flotta, l’ammontare dell’investimento, calcolato sulla base dei dati del Consorzio Ngv System Italia, si aggira tra i 90 ed i 110mila euro, che includono le necessarie opere edili, le apparecchiature di misura, compressione e distribuzione, nonché gli allacciamenti alle condotte (in alternativa esiste l’opzione del carro bombolaio) e alla rete elettrica per un collegamento di bassa potenza. L’operazione, per la quale vanno preventivati pure gli oneri di manutenzione ed esercizio per qualche migliaio di euro all’anno, presenta un vantaggio economico quando l’erogato annuo supera i 180mila mc. Anche il Cern ha fatto costruire un distributore di metano nelle immediate vicinanze della sua sede per rifornire le 100 Fiat Panda a metano che fanno parte della sua flotta. C’è poi chi ha goduto dell’accordo pubblico-privato, come le flotte delle aziende operanti all’interno del porto di Anversa, in Belgio, dove l’autorità portuale ha installato ex-novo un distributore di metano. Il gas naturale avanza a buon ritmo soprattutto in Germania, assai gettonato tra le imprese il cui business prevede consegne e ritiri: ultime in ordine di tempo, Halo Pizza, che ai punti vendita in franchising ha distribuito 50 Fiat Punto Natural Power, e Cws-Boco, che già impiega 260 furgoni Mercedes benzina-metano e procede spedita con la sostituzione dei veicoli diesel avviata due anni fa. Mino De Rigo metauto - luglio 2011 15 16 prospettive Il futuro del metano, dopo gli incentivi statali Dopo il boom di vendite sotto la spinta determinante degli incentivi governativi quale futuro attende l’auto a metano? Le previsioni degli esperti evidenziano un mercato destinato a crescere su ritmi più lenti, ma sul quale l’intero comparto automobilistico continuerà ad investire per quello che, a ragione, è considerato il carburante del futuro Il mercato del metano per autotrazione, dopo una fase di crescita significativa, vive oggi un momento di transizione. Il lancio sul mercato di nuovi modelli, le campagne di sensibilizzazione sui carburanti alternatimetauto - luglio 2011 vi, la spinta significativa che hanno dato gli incentivi statali sono tutti elementi che hanno contribuito a far crescere rapidamente il mercato del metano. In questa particolare fase congiunturale abbiamo voluto verificare lo stato di salute del mercato, chiedendo agli attori principali di questo settore alcune previsioni per la seconda metà del 2011 e per il prossimo anno. Molto sembra ruotare attorno alla questione incentivi. “Come noto - precisa Marco Seimandi, direttore commerciale di BRC - i trend di vendita dei veicoli a metano sono stati fortemente influenzati dalla fine degli incentivi governativi. Le immatricolazioni nei primi 6 mesi del 2011 si sono ridotte di oltre il 50% rispetto al 2010. Meglio è andata sul mercato delle trasformazioni con volumi di veicoli convertiti vicini a quelli dell’anno passato. Nel contesto attuale è ragionevole stimare un mercato OEM, per i prossimi anni, nell’ordine dei 20.000 - 25.000 veicoli all’anno; è tuttavia ipotizzabile un volume di vendita dell’ordine del doppio o triplo in un contesto di sostegno governativo. Credo che queste considerazioni, insieme alla constatazione dei volumi ormai modesti che le conversioni sono in grado di fornire (10.000 - 12.000 unità annue), dovrebbero indurre le autorità a riprendere seriamente in considerazione una politica strutturata e di lungo periodo volta al sostegno della diffusione del metano per autotrazione quale ideale soluzione in termini di strategia energetica per il paese”. Marco Seimandi, direttore commerciale di BRC Il mercato senza incentivi Un’analisi che trova riscontri anche nelle parole di Paolo Gagliardo, Chief of Fiat Brand Marketing, il quale ci conferma l’intenzione da parte della Casa torinese di proseguire sulla linea di investimenti intrapresa. “Il mercato delle vetture a metano - sottolinea Gagliardo - è fortemente sensibile alla presenza di incentivi e al variare del prezzo dei carburanti convenzionali. Non ci sono motivazioni forti che portino a pensare ad uno scenario di trend fortemente crescente, né per la seconda metà del 2011, né per il 2012. È pensabile che il mercato resti stabile, e in questo scenario Fiat mantiene in ogni caso un livello fisiologico di domanda che ci fa procedere sulla strada dell’investimento per mantenimento e sviluppo della nostra gamma. Alcuni numeri: con gli incentivi nel 2009, Fiat ha venduto in Italia 114.429 auto a metano, mentre nel 2010, con un effetto commerciale degli incentivi ancora presente nel primo trimestre dell’anno, Fiat ha chiuso l’anno con 57.383 auto a metano vendute. Un risultato che, allo stesso tempo, evidenzia l’influenza che gli incentivi hanno su questo prodotto e la capacità di Fiat di mantenere comunque vivo l’interesse verso un tipo di auto che resta in ogni caso oggetto di domanda”. Mobilità ecosostenibile Stiamo quindi attraversando una fase di assestamento sulla quale non è semplicissimo fare previsioni a lungo termine. “Gli incentivi sono terminati a marzo 2010 - aggiunge Corrado Storchi, external relations manager di LandiRenzo - interrompendo un trend positivo. Ciò ha avuto un impatto sulle emissioni medie delle nuove auto vendute con il forte contributo ecologico delle alimentazioni alternative che si è ovviamente ridotto. Le proiezioni per il 2011 situano le vendite di auto a Metano tra le 40mila e le 45mila unità. Difficile prevedere quanto accadrà nel 2012, anche perché la mobilità ecosostenibile è un tema più generale, sul quale l’Italia dovrà compiere scelte a medio-lungo termine”. Al tema incentivi si aggiunge poi quello, sempre attuale, della rete di stazioni di rifornimento ancora poco capillare con conseguenti rallentamenti nella diffusione del metano. “Le previsioni per il prossimo anno – precisa Leonardo Nappi, general manager di Tartarini Auto - sono sicuramente di un incremento nell’ordine del 10% su scala nazionale per la nostra azienda. Questa previsione potrebbe essere maggiormente ottimistica se la diffusione delle stazioni di rifornimento di metano fosse capillare su tutto il territorio; in realtà questo rimane il vero tallone di Achille”. Proposte ed investimenti È quindi necessario dare nuova linfa al mercato e le aziende che operano nel comparto sono intenzionate ad intervenire con rinnovato impegno in termini di proposte ed investimenti. “MTM - BRC Gas Corrado Storchi, external relations manager di LandiRenzo Equipment - prosegue Seimandi - è attiva ed impegnata su tutti i fronti: in ambito tecnologico (abbiamo appena investito oltre 13 milioni di Euro nel nuovo centro di Ricerca e Sviluppo), in ambito commerciale con nuove filiali estere e rapporti di fornitura con 15 diversi costruttori di automobili ed in ambito produttivo con nuove linee di assemblaggio e collaudo dei nostri componenti”. “Fiat crede fortemente nel prodotto e, a sostegno di ciò, si può evidenziare la promozione fatta in aprile su Panda, Punto e Qubo che ha permesso un vantaggio al cliente tra i 4.000 e i 5.000 euro, azzerando il delta prezzo presente tra vetture a metano e a benzina. La nostra gamma metano è la più ampia presente sul mercato per venire incontro alle esigenze dei nostri clienti, cosa che rappresenta per noi un impegno da mantenere anche in futuro”. “Innanzitutto continuiamo ad investire nella omologazione degli impianti per la trasformazione Paolo Gagliardo, chief of Fiat Brand Marketing metauto - luglio 2011 17 18 prospettive di auto Euro 5 - aggiunge Nappi - condizione necessaria per aggredire il segmento dei veicoli di nuova immatricolazione. Abbiamo rivisto la nostra politica dei prezzi ed offriremo gli impianti a metano di nostra produzione ad un prezzo analogo a quelli per il GPL, nonostante i costi di produzione siano diversi. La nostra nuova centralina elettronica EVO 01, poi, riduce sensibilmente il gap di potenza tra metano e benzina, offrendo condizioni di guida e prestazioni simili”. L’innovazione per il futuro Un mercato tutt’altro che immobile, quindi, sul quale verranno improntati investimenti importanti anche in termini di innovazione. “Stiamo lavorando ad una nuova generazione di impianti - conclude Seimandi - adatti anche alle applicazioni su vettura ad iniezione diretta di benzina. Inoltre siamo attivi in ambito compressori con innovazioni soprattutto nei compressori domestici. Restiamo fortemente motivati e convinti delle grandi potenzialità del metano, soprattutto in OEM ed in contesti di mercato quali Asia, Sud America e, in misura minore, Stati Uniti ed Europa”. “Da parte nostra – sottolinea Storchi - stiamo per immettere sul mercato una nuova tecnologia, denominata “dual fuel”, in grado di alimentare le auto diesel grazie ad una miscela gasolio/metano, con vantaggi sia in termini di risparmio economico ed ancor più dal punto di vista ecologico, con particolare riferimento alla riduzione di emissioni di polveri sottili”. Un’altra soluzione interessante è rappre- sentata dallo sviluppo dei distributori domestici, una via per ovviare alla carenza di infrastrutture. “Lo sviluppo del settore – ci dice Nappi - passa a nostro avviso attraverso la possibilità di offrire uno stimolo nuovo al cliente potenziale che non ha fino ad oggi preso in considerazione il metano, proprio per la mancanza di infrastrutture sufficienti. La soluzione della piccola stazione di rifornimento ad uso domestico o per piccole flotte che rappresenta la nostra nuova linea di produzione, sta suscitando l’interesse di nuovi clienti; la gamma dei nostri GECO riesce a rispondere alle aspettative del pubblico”. In termini di offerta invece è fondamentale che la gamma di veicoli a metano presente sul mercato continui a crescere. “Come già sottolineato - chiude Gagliardo - puntiamo ad una gamma metano sempre più completa. La tendenza generale verso il downsizing dei motori porta Fiat sulla strada della ricerca continua del miglioramento delle prestazioni e dell’efficienza energetica, anche per i motori alimentati a metano. Le nostre vetture sono pensate fin dalla progettazione per garantire tutto il comfort dei normali modelli benzina o diesel: grazie al posizionamento delle bombole sottoscocca, il volume di carico della vettura resta invariato a tutto vantaggio della fruibilità degli spazi”. Andrea Perugia metauto - luglio 2011 incentivi Incentivi locali: dove e come usufruirne Sono molte le amministrazioni comunali, provinciali e regionali che offrono incentivi per l’acquisto di auto a metano o per la trasformazione a metano di auto usate. Ecco un breve riepilogo dei principali bonus ancora in vigore Non si tratta solo di contributi per l’acquisto di auto nuove o per la trasformazione di auto usate. Infatti fra gli incentivi disponibili vi sono anche buoni per il parcheggio gratuito (o sconti) negli spazi delimitati dalle strisce blu ed anche l’esenzione dal pagamento tassa automobilistica provinciale. ENTE LOCALE INCENTIVO Esenzione dalla tassa automobilistica per autoveicoli a metano all’atto Regione Piemonte dell’immatricolazione. Comune di Nuovo fondo di 14.000 euro per i contributi di 500 euro per la conversione a metano di Chivasso autoveicoli di categoria euro 0, 1, 2 e 3. Disponibile fino a esaurimento. 800 euro per l’acquisto di veicoli nuovi a metano e 350 euro per la conversione di Provincia di Novara veicoli da Euro 1 in su. I residenti nel comune di Novara, con apposita vetrofania, parcheggiano gratis i mezzi a metano negli spazi blu. Contributo di 150 euro per l'acquisto di auto nuove o per la conversione a metano di Comune di Vercelli autoveicoli appartenenti a tutte le classi ambientali. Regione Lombardia Esenzione dal pagamento del bollo per i veicoli con alimentazione esclusiva a metano. Comune di Solbiate Contributo di 600 euro per l'acquisto di auto nuove a metano e per la conversione a Olona metano di auto usate. Esenzione per tre anni dal pagamento della tassa auto provinciale per i veicoli ad uso Provincia di Bolzano promiscuo alimentati a metano. In 44 Comuni, fino ad esaurimento fondi, contributo di 300 euro per la trasformazione a Provincia di metano di autoveicoli di categoria Euro 0, 1, 2 e 3. Venezia Comune di Bussolengo Comune di San Pietro in Cariano Contributo di 250 euro per la trasformazione a metano di veicoli usati. Contributo di 250 euro per la trasformazione a metano di veicoli usati. Contributo di 300 euro per la trasformazione a metano di veicoli usati. Contributo di 300 euro per la trasformazione a metano di veicoli usati di categoria Euro 1, 2, 3 e 4. 500 euro per veicoli di categoria Euro 0. Sconto del 50% sul costo dell'abbonamento mensile e semestrale di sosta per Comune di Bologna veicoli a metano. Comune di Contributo di 250 euro per la trasformazione a metano di veicoli di categoria fino a Euro 4. Castelvetro Comune di 25 ore di buoni Gratta e Sosta gratuiti per auto a metano. Fiorenzuola Provincia di Padova Comune di Cervia Contributo di 300 euro per la trasformazione a metano di veicoli usati. metauto - luglio 2011 19 prova 20 Volkswagen Passat Viaggi comodo e con la nuova Passat L’attenzione (e gli investimenti) che aziende automobilistiche di primissimo piano a livello mondiale, come il Gruppo Volkswagen, hanno rivolto al metano in veste di carburante “pulito” è dovuta tra l’altro non solo ai ridotti costi di gestione, ma soprattutto all’azzeramento del gap tecnologico, per quel che riguarda la potenza espressa, nei confronti dei propulsori a benzina. Grazie alle felici applicazioni che il cosiddetto “downsizing” si è portato dietro (riduzione di cilindrata e consumi senza diminuire la potenza) i tecnici di Volkswagen hanno scoperto che da un propulsore di appena 1.4 litri si riescono ad estrarre ben 150 cavalli. Ciò è possibile grazie all’iniezione diretta di carburante (nel nostro caso metano e benzina) e soprattutto attraverso metauto - luglio 2011 l’applicazione di una doppia sovralimentazione, compressore volumetrico per i bassi regimi e turbo per quelli alti, soluzione che di fatto azzera il ritardo di risposta del motore al di sotto di un certo numero di giri e che regala potenza e vivacità di reazioni alla vettura. Passaggio automatico La conferma di queste caratteristiche ci viene offerta proprio dalla Passat TSI 1.4 Ecofuel, una delle vetture più brillanti tra quelle che bruciano gas. L’alimentazione principale infatti è quella a metano, mentre la benzina è presente ma solo come carburante di riserva. Non è prevista una commutazione manuale dal metano alla benzina, ma semplicemente quando si esauriscono i 21 kg di gas contenuti in tre serbatoi alloggiati sotto il pianale della nostra Passat si passa automaticamente alla riserva a benzina (31 Grazie all’alimentazione a gas, costi di gestione contenuti ed abbattimento delle emissioni di CO2 senza ridurre le prestazioni e il piacere di guida. Il compressore volumetrico con l’aggiunta del turbo e dell’iniezione diretta consentono al piccolo motore (solo 1.4 litri di cilindrata) di sviluppare una potenza di 150 cv senza penalizzazioni di rendimento nella marcia a metano (210 km/h di velocità massima) scheda tecnica Cilindrata.......................................1.390 Cc Potenza.............................................150 Cv Velocità max a metano.............. 210 Km/H Coppia max a metano....................220 Nm Accelerazione.............................9,8” 0-100 Cambio............................... DSG a 7 marce Trazione........................................anteriore Dimensioni..................... 4,77x1,82x1,47 m Omologazione.................................. Euro 5 Emissioni CO2..............................119 g/Km Bagagliaio............................. 485-565 Litri Bombole metano.......................................3 Impianto metano..........sequenziale-fasato Capacità serbatorio metano.. 120 l (21 Kg) Consumo medio metano..........22,2 Km/Kg Autonomia a metano..................... 400 Km spendi poco a metano litri). Considerando il consumo medio dichiarato dalla Casa di 4,4 kg di metano per 100 km si arriva ad un costo chilometrico davvero irrisorio. E le emissioni di CO2 sono pari a 119 g/ km. I dati si riferiscono ad una Passat 1.4 TSI Ecofuel che monta un cambio DSG a 7 rapporti, noto per dare a sua volta un contributo al taglio dei consumi. Con il classico cambio manuale a 6 marce, che è offerto di serie, i kg di metano per 100 km salgono a 4,5 e le emissioni di CO2 a 123 g/km. Se il primo obiettivo (consumi e costi di gestione ridotti) è stato centrato in pieno dalla nostra Passat 1.4 Ecofuel, anche il secondo (legato alla potenza ed al rendimento in fase di accelerazione del piccolo motore) è stato raggiunto brillantemente: velocità massima di 210 km/h e solo 9,8” per passare da 0 a 100. La coppia massima è di 220 Nm da 1.500 giri a 4.500. L’autonomia è superiore a 800 km (400 km solo a metano). La rivoluzione tecnologica è racchiusa nell’elevato potere antidetonante del metano che aumenta l’efficienza del motore riducendone i consumi. Per ottenere questo risultato sono state indurite valvole, fasce elastiche e pistoni per compensare il minore potere lubrificante del metano, mentre contemporaneamente sono stati modificati compressore volumetrico e turbo con l’inserimento nel tubo di aspirazione di speciali ugelli per l’iniezione del gas. Infine una centralina gestisce la regolazione e la commutazione tra il funzionamento a gas e quello a benzina. Sono soddisfatti i limiti della nuova normativa Euro 5 sui gas di scarico. Dotazioni tecnologiche Se sotto il cofano la Passat “model Year 2011” ha confermato la fiducia al piccolo propulsore Km con 10 Euro di metano................247 a metano già ampiamente collaudato, per quel che riguarda linea, abitacolo, comfort e dotazioni elettroniche di supporto alla guida questa vettura si presenta sul mercato profondamente rivoluzionata. Il nuovo modello infatti è stato arricchito da dotazioni tecnologiche e materiali di qualità degni di un’ammiraglia. Grazie alla regolazione adattiva dell’assetto, la nuova Passat si dimostra incollata al suolo ed è una vettura supersicura perchè imbottita di apparati elettronici di ultimissima generazione. Al di sotto dei 30 all’ora la frenata d’emergenza “City” è in grado di evitare un tamponamento quando il pilota è distratto: attraverso una telecamera il sistema individua eventuali ostacoli ed automaticamente frena per evitare tamponamenti o investimenti di pedoni. La regolazione automatica della distanza ACC, grazie al radar anteriore, adegua la velocità della vettura al veicolo che precede attraverso accelerazioni e decelerazioni controllate. Il pilota sceglie attraverso un’apposita leva vicina al volante la velocità desiderata, la distanza dal veicolo che precede e la dinamica della prontezza di risposta. Con il differenziale a bloccaggio elettronico trasversale, in situazioni di scarsa aderenza viene frenata, attraverso Abs ed Esp, la ruota che slitta e trasferito il carico sull’altra. Gli metauto - luglio 2011 21 prova 22 Volkswagen Passat abbaglianti, poi, restano sempre accesi: quando tramite telecamera il sistema rileva veicoli che procedono in senso contrario provvede ad oscurare la porzione di fonte luminosa che abbaglierebbe l’automobilista che si incrocia. E’ disponibile anche l’assistenza al parcheggio attraverso telecamera e sensori radar. Una telecamera, inoltre, tiene sotto controllo la linea bianca di mezzeria ed avverte il pilota se sta sbandando. Sempre grazie all’azione della telecamera vengono visualizzati sullo schermo del navigatore i limiti di velocità esistenti sui tratti che si attraversano. Uno speciale sistema rile- va quando diminuisce la concentrazione di chi sta al volante e lo segnala con un avviso acustico ed un messaggio visivo sul display della plancia. Grazie a Easy open, poi, nelle versioni Keyless se ci si avvicina alla zona bagagliaio il cofano si apre senza togliere la chiave di tasca. La prova su strada Su strada la nuova Passat offre il meglio di sé. Il frontale importante non incide sulla visibilità che è perfetta. L’abitacolo è accogliente ed elegante, migliorato il comfort acustico, i materiali sono di qualità con sedili in pelle ed alcantara (con aerazione e massaggio incorporati), finiture in legno ed alluminio. C’è il freno elettronico e l’avviamento senza chiave, I 150 cv sono più che sufficienti per spingere con una certa vivacità una vettura che pesa più di 1.500 kg (da 0 a 100 in 9,8”, 210 di velocità massima): ma ciò che convince di più è l’elasticità di marcia anche ad un basso numero di giri grazie alla coppia di 220 Nm. A rendere ancor più piacevole la guida è il cambio DSG che regala passaggi rapidi da un rapporto all’altro, senza strappi o ritardi nella risposta. La tenuta di strada è inappuntabile grazie alla regolazione adattiva dell’assetto (DCC) con la taratura calibrata elettronicamente sulle condizioni del fondo stradale e di marcia. In aggiunta c’è il differenziale a bloccaggio trasversale (XDS) che migliora la trazione in curva e la maneggevolezza con riduzione del sottosterzo. Roberto Mazzanti guarda il video con il tuo cellulare Il video della prova è disponibile su www.metauto.it nella sezione “video”, oppure puoi guardarlo con i tuo cellulare utilizzando il codice QR qui a fianco. Trovi le istruzioni a pagina 3. metauto - luglio 2011 prova 24 Great Wall Steed SC Ecco Steed SC pick up da lavoro Prodotto dalla cinese Great Wall e importato dalla Eurasia, dopo il successo ottenuto con la versione a 4 porte e 5 posti, ora si presenta con cabina singola a 2 posti e cassone ribaltabile. Motore Mitsubishi di 2.4 litri con 126 cv ed alimentazione benzina/ metano. Trazione posteriore, ma anche integrale 4WD con ridotte ad inserimento elettronico metauto - luglio 2011 Ci sono molti modi per entrare in un mercato automobilistico “maturo” come quello italiano e per fare strada, ovvero moltiplicare in tempi rapidi le immatricolazioni. La Società Eurasia Motor Company, importatore del marchio cinese Great Wall, ha puntato ad esempio con un certo coraggio sui pick up, mezzi da lavoro o per il tempo libero che piacciono tanto agli americani al punto da averli trasformati nei modelli più venduti. Ebbene la diffusione sulle nostre strade dei mezzi targati Great Wall parte proprio dai pick up e dallo Steed in particolare, un modello a quattro porte con il cassone che ha scalato le classifiche di vendite di questo tipo di automezzo negli anni passati. Nuova versione Ora la Great Wall ha affiancato alle versioni a quattro porte e a cinque posti dello Steed la SC (Single Cab) più leggera ed agile della “sorella” pur disponendo di maggiore spazio nel cassone per il trasporto di colli anche molto ingombranti. Infatti la nuova versione è stata sviluppata sulla base dello Steed a 4 porte, ne mantiene inalterati il frontale con i fari alti e l’ampia presa d’aria, la cabina con i due posti anteriori e di conseguenza rinunciando alle altre due porte e allo spazio nell’abitacolo per altri tre passeggeri aumenta lo spazio utile per il trasporto del cassone che ora è lungo ben 2,28 metri, cioè quasi un metro in più dello Steed a doppia cabina. Non solo. Il nuovo Steed SC presenta due caratteristiche significative: pur mantenendo lo stesso motore del 4 porte e lo stesso interasse, riduce il peso di un centinaio di chili con benefici effetti sui consumi scheda tecnica Motore....................... Mitsubishi 4 cilindri Cilindrata...................................... 2.378 CC Potenza.............................................126 Cv Coppia Max.....................................200 Nm Velocità max............................... 149 Km/H Emissioni CO2 a metano...............149 g/Km Alimentazione.... iniezione sequenziale multipoint Massa........................................... 1.800 Kg Dimensioni...................... 5,01x1,89x1,73 m Dimensioni cassone........ 2,28x1,52x4,60 m Cambio..........................manuale a 5 marce Serbatoio a metano........................... 19 Kg Consumi metano................12,8 Kg/100 Km km con 10 Euro di metano...............86,9 2.4 Ecodual: e vacanza e sulla vivacità di marcia. Inoltre è disponibile a richiesta nella versione con il cassone ribaltabile che aumenta ulteriormente la gamma di utilizzo di questo mezzo negli impieghi lavorativi. Sotto il cofano La serie Steed a due o quattro porte utilizza un propulsore della giapponese Mitsubishi di 2.4 litri con potenza massima di 126 cavalli: può avere solo la trazione sulle ruote posteriori oppure quella integrale con l’aggiunta delle ridotte ad inserimento elettronico (cioè attraverso un tasto sul cruscotto facendo così a meno della seconda leva del cambio), una dote molto utile per un impiego lavorativo dello Steed sia a 2 che a 4 porte. L’altro aspetto particolarmente interessante che caratterizza lo Steed fin dalla sua apparizione sul mercato italiano è la possibilità di avere la doppia alimentazione Ecodual, a benzina e metano, che consente di abbassare drasticamente i costi di gestione di questo mezzo. Per fare un esempio il consumo nel ciclo combinato è di appena 12,8 kg di metano per 100 km mentre le emissioni di CO2 si riducono a 218 g/km, più contenute rispetto ai 251 g/km di quando si viaggia solo a benzina. Lo Steed infine è l’unico pick up sul mercato italiano ad offrire la doppia alimentazione. La linea Sia nella versione a due porte che in quella a quattro lo Steed si presenta a sorpresa con una linea morbida ed arrotondata che non è certamente usuale per un mezzo votato al lavoro. Il frontale è imponente con fari alti a goccia, larghi parasassi sotto la griglia di aerazione del motore. I passaruota sono molto sporgenti e conferiscono allo Steed un look sportivo; il parabrezza è molto inclinato in stile berlina, metauto - luglio 2011 25 prova 26 Great Wall Steed SC mentre i vetri laterali sono verticali. La forma sinuosa dell’insieme è ispirata alla linea dei pick up di Mitsubishi, la casa giapponese con cui la cinese Great Wall ha stretto rapporti di partnership. Il cassone ha uno sviluppo lineare con una notevole altezza da terra. Il vano di carico, che dispone di superfici regolari e di pratici ganci per un sicuro ancoraggio di tutto quanto si vuole trasportare, è in grado di ospitare, nella versione a quattro porte e cinque passeggeri, 4 mountain bike oppure due moto da cross, una motoslitta od una moto d’acqua. L’ultima versione di Steed a due porte (Single Cab) è ancora più capiente potendo utilizzare un metro in più di lunghezza del cassone. Siamo a livello di quasi 900 kg di carico totale. Interni Progettato sia per il lavoro che per il tempo libero lo Steed sorprende per l’accuratezza e per l’eleganza dell’abitacolo: nella versione a 4 porte e a 5 posti con la trazione integrale 4WD ad esempio i sedili sono in pelle di serie, gli specchietti esterni sono regolabili elettricamente; inoltre ci sono fendinebbia, servosterzo, impianto Hi Fi con lettore Cd, chiusura centralizzata con comando a distanza ed antifurto elettronico. Senza dimenticare la strumentazione completa e ben leggibile del cruscotto, nonchè il selettore elettronico per passare alla modalità 4WD o ai rapporti ridotti. Il motore è un 4 cilindri di 2.378 cc con 126 cv, Euro 4, 16 valvole ad iniezione elettronica multipoint con una coppia massima di 200 Nm già disponibile tra 2.500 e 3.000 giri. L’impianto metauto - luglio 2011 Ecodual per l’alimentazione bi-fuel è della BRC e dispone di una capacità del serbatoio a metano pari a 19 kg. L’impianto frenante è efficiente dotato com’è di doppio circuito frenante servoassistito con dischi anteriori e tamburi posteriori. Anche lo sterzo, a pignone e cremagliera, è servoassistito per rendere agevoli le manovre anche quelle di parcheggio considerata la lunghezza dello Steed di 5,015 metri. La grande attenzione dedicata alla comodità dell’abitacolo, unita alla buona insonorizzazione, fanno capire come i cinesi di Great Wall abbiano puntato con grande interesse ad una clientela interessata non solo ad un mezzo di lavoro, ma soprattutto ad una vettura originale per il tempo libero. La velocità massima di 140 km/h è più che sufficiente anche per i lunghi trasferimenti, mentre la possibilità di avere la trazione integrale con l’inserimento elettronico delle ridotte amplia la sfera di utilizzo dello Steed anche a chi con case in montagna o in luoghi disagevoli guarda ad un mezzo capace di trarli d’impiccio anche in situazioni difficili. Basti pensare che lo Steed garantisce anche un fuoristrada impegnativo potendo disporre di un angolo di attacco di 30 gradi, di uno d’uscita di 24 e di un angolo di dosso di 17,5 gradi. Il tutto in un contesto predisposto all’off-road per via di un’altezza minima da terra di 194 millimetri e di pneumatici 235/65 R17 oppure 235/70 R16. Roberto Mazzanti Roobin Rossetti, responsabile rifornimenti metano della Anm opinioni Autobus a metano, una scelta sempre più diffusa Non solo al nord ed al centro…gli autobus a metano sono diffusi anche nel sud Italia. A Napoli, per esempio, dove sono particolarmente apprezzati per i benefici ecologici che garantiscono. L’utilizzo di autobus a metano nella nostra città, ci dice Roobin Rossetti, responsabile dell’impianto dei rifornimenti di metano per gli autobus della Anm (Azienda Napoletana Mobilità) “inizia nel 2003, quando viene bandita una gara per l’acquisto di 26 autobus a metano da 10 metri ed una per la realizzazione di una stazione di rifornimento di metano presso il nostro impianto di via delle Puglie. L’avventura vera e propria del metano comincia nel 2005, quando sia i 26 bus che l’impianto di rifornimento entrano in servizio. Nel 2008, poi, ai 26 bus Iveco utilizzati fino ad allora si aggiungono altri 44 Mercedes Citaro da 12 metri. Oggi la nostra flotta a metano di autobus a metano può contare 70 mezzi”. Ecologici e silenziosi Si è tratta di una scelta, quella del metano, che non è certamente passata inosservata: sia gli utilizzatori degli autobus che le istituzioni cittadine hanno infatti dimostrato apprezzamento per l’utilizzo di autobus a metano. “L’impatto in termini di immagine nei confronti della clientela e delle istituzioni è stato notevole, vista l’elevata eco-compatibilità del servizio offerto e la maggiore silenziosità dei mezzi a metano rispetto a quelli a gasolio. Dal punto di vista economico il metano è più economico rispetto al gasolio, anche se bisogna precisare che, per alcuni aspetti di gestione, sono aumentati i costi indiretti: in particolare mi riferisco ai costi della manutenzione ed alla costruzione di un impianto di rifornimento”. Il futuro Questi aspetti sono però bilanciati dai vantaggi economici garantiti dal metano. “Il bassissimo impatto che il metano ha sull’ambiente lo rende certamente appetibile per il trasporto pubblico; bisogna però precisare che vi sono importanti investimenti da fare, necessari per la costruzione e la manutenzio- ne degli impianti di rifornimento. Per questo, visti i vantaggi garantiti dall’uso del metano, sarebbe auspicabile l’intervento della pubblica amministrazione con appositi finanziamenti. La difficile congiuntura economica ed i forti tagli subiti dal settore del trasporto pubblico locale, però, non lasciano presagire nuovi investimenti. Sarebbe anche opportuno lavorare su due punti di debolezza: le criticità nelle attività di rifornimento (ancora molto lunghe) e l’autonomia relativamente bassa rispetto al gasolio”. metauto - luglio 2011 27 28 prova Opel Combo 16 CNG EcoM Opel Combo taglio ai costi La vocazione di Opel nei confronti del metano risale a molti anni addietro ed ha contribuito, soprattutto con la Zafira, alla diffusione del gas per autotrazione tra la clientela italiana. Con i suoi sette posti, le soluzioni avveniristiche per quel che riguarda la possibilità di fare sparire i sedili sul pianale del veicolo, la linea gradevole e le dimensioni compatte, Zafira è stato un modello di grande successo con una prevalenza, nelle aree ben servite dalla distribuzione del metano, come l’Emilia Romagna, per le versioni a gas. Dopo la Zafira è stato lanciato il Combo a metano come ulteriore conferma della sensibilità della Casa tedesca verso la tutela dell’ambiente. metauto - luglio 2011 Dimensioni compatte Combo è un minifurgone che nasce sullo stesso pianale della Opel Corsa, quindi di dimensioni compatte (è lungo appena 4,33 metri); viene commercializzato sia nella versione per il trasporto passeggeri (Tour) sia in quella commerciale (Furgone) per impieghi di lavoro da parte di artigiani. La linea, soprattutto nel frontale, è piacevole. A rendere interessante il Combo agli occhi di una clientela in cerca di un veicolo dalle buone capacità di trasporto sia di passeggeri che di bagagli sono stati i costi di gestione contenuti come effetto della possibilità di viaggiare a metano, con un prezzo ridotto alla pompa e soprattutto con il semaforo verde nei giorni di blocco del traffico, il che rappresenta un dettaglio importan- É un mezzo dal doppio utilizzo: per la famiglia o il tempo libero nella versione Tour; per il lavoro nella versione Furgone. Il motore di 1.6 litri, ottimizzato per l’utilizzo del gas, raggiunge i 166 all’ora e scatta da fermo ai 100 in 14”. Emissioni di CO2 di soli 140 g/km scheda tecnica Cilindrata....................................... 1.598 cc Velocità max................................166 Km/h Accelerazione..............................14” 0-100 Velocità....................................... 170 km/h Emissioni CO2..............................140 g/Km Potenza a metano.............................. 94 cv Coppia max a metano....................133 Nm Consumo a metano.............4,9 Kg/100 Km Autonomia a metano..................... 400 Km Impianto a gas.......................monovalente Tipologia...sequenziale fasato (Landirenzo) Serbatoio metano......... 3 bombole (19 Kg) Trazione........................................anteriore a metano: di gestione Cambio.........................manuale a 5 marce Massa.......................................... 1.397 Kg Bagagliaio...........................2695-3050 litri Dimensioni..................... 4,33x1,68x1,80 m km con 10 euro di metano.............227,3 te per chi con un mezzo a quattro ruote deve lavorare. La versione a metano Le tre bombole per il metano di cui è dotato il Combo sono alloggiate sotto il pianale ed hanno il pregio di non sottrarre spazio prezioso nel bagagliaio in modo tale che il Combo a metano mantiene una capacità di carico compresa tra i 2.695 e 3.050 litri. Le tre bombole possono essere riempite con 19 kg di metano equivalenti a 110 litri di volume. Il serbatoio per la benzina è invece di 15 litri con il passaggio automatico dall’alimentazione a gas a quella a benzina quando il metano si esaurisce. Le partenze invece avvengono sempre a benzina con passaggio immediato ed automatico al metano. metauto - luglio 2011 29 prova 30 Opel Combo 16 CNG EcoM Tra benzina e metano l’autonomia complessiva raggiunge i 550 km (400 a metano e 150 a benzina). Il motore del Combo EcoM è il supercollaudato 1.600 cc con 97 cv derivato dall’EcoTec a benzina di pari cilindrata. Ha ricevuto però un intervento di ottimizzazione dai tecnici Opel per l’alimentazione a metano con l’adozione di iniettori separati per il gas e per la benzina. Inoltre sono state rinforzate le fasce elastiche dal momento che il metano è notoriamente secco e privo di olio lubrificante, il che mette a rischio la tenuta di questi organi se non si provvedesse preventivamente ad un loro rinforzo. Il motore Con questo tipo di intervento si riducono ai minimi termini le differenze di rendimento del motore tra l’alimentazione a benzina e quella a metano. Infatti la resistenza superiore del metano al battito in testa ha consentito ai progettisti Opel di aumentare l’efficienza del propulsore elevandone fino a 12,5:1 il rapporto di compressione. In questo modo il Combo, anche quando viaggia a gas, mantiene una certa vivacità di rendimento: raggiunge i 166 km/h di velocità massima e passa da fermo ai 100 all’ora in 14 secondi. Gli aspetti più significativi però riguardano le emissioni di CO2 pari a 140 g/km ed i consumi che raggiungono i 5,3 kg di metano ogni 100 km. Alla guida del Combo non si avvertono differenze tra metauto - luglio 2011 il rendimento a benzina e quello a metano anche perchè la vettura nasce per un utilizzo o turistico o di lavoro e quindi induce a non spingere a fondo l’acceleratore soprattutto se il bagagliaio è pieno. Tra i vantaggi del Combo la contenuta distanza da terra della carrozzeria il che consente di caricare o scaricare colli anche ingombranti con il minimo sforzo. Anche le portiere laterali scorrevoli favoriscono questo tipo di operazioni tenendo conto che l’ottimizzazione dello spazio a bordo rappresenta uno dei punti forti del Combo. Di serie offre servosterzo, airbag lato guida e passeggero, Abs; con l’allestimento Enjoy si possono aggiungere i paraurti anteriori e posteriori in tinta con la carrozzeria, la chiusura centralizzata, gli alzacristalli elettrici anteriori ed i poggiatesta per i sedili posteriori. Luca Roberti Haimo Staffler, presidente di Alpengas opinioni Puntare sul metano per l’Italia è d’obbligo frontati molti temi, per ognuno dei quali c’è un retroscena, uno sviluppo tecnico e normativo da raccontare, un commento ed una battuta. Haimo Staffler è il presidente di Alpengas, società che si occupa di energia e quindi anche (e molto) di metano per autotrazione. É un metanista convinto, un fervido ammiratore delle capacità dell’Eni, un assertore delle grandi potenzialità dell’Italia ed allo steso tempo un ammiratore del pragmatismo e della capacità di programmare lo sviluppo dei tedeschi. Nella nostra chiacchierata sono stati af- Il metano in casa Iniziamo a discutere con lui dei distributori domestici. “Oggi- ci dice - la normativa per i distributori domestici è cosa fatta, ma dietro c’è un processo molto lungo e complicato. In realtà i primi i compressori domestici sono stati importati dal Canada nel 2003, soprattutto per vedere se potevano andare bene nel nostro mercato. I primi distributori importati erano prodotti da una società di proprietà della Honda, società che aveva chiesto di avere la garanzia che questi distributori fossero sicuri anche nel mercato italiano: per poter fornire questa garanzia abbiamo dovuto acquistare tutti i modelli di auto a metano presenti allora sul mercato ed effettuare prove di rifornimento in diverse condizioni (freddo, caldo, ecc.). Si è trattato di un processo certamente non breve, ma in ogni caso anche noi eravamo dell’idea che prima di iniziare con questa attività fosse giusto procedere a tutti i test necessari per poter andare avanti in piena sicurezza. Solo per le diverse prove è trascorso più di un anno. Tornando al presente, fino oggi noi di Alpengas abbiamo installato circa 200 distributori domestici, soprattutto presso aziende pubbliche di distribuzione del gas e società che usano il metano e non hanno un distributore nelle vicinanze. Io stesso lo uso in casa fin dal 2003. A me ha cambiato la vita: il distributore domestico ed il self service possono realmente avere un impatto molto importante sulla facilità d’uso dei mezzi a metano”. Una colonnina per ogni distributore Non solo distributori domestici, però. “Uno dei progetti che stiamo curando su cui vorrei porre l’attenzione riguarda il cosiddetto ‘multidispenser’, e cioè la possibilità di aggiungere la colonnina del metano ai normali distributori di carburante: si tratta di un’idea semplice ma vincente, visto che la spesa per costruire un distributore di metano è molto più alta di quella necessaria per aggiungere solo il compressore per il metano ad un distributore già esistente”. E per il futuro? “Il futuro è il biometano, che ha il vantaggio di poter essere prodotto ‘in casa’, anziché essere importato dall’estero. Qualsiasi prodotto di origine organica può essere trasformato in biometano, fra l’altro evitando che il metano incombusto ci buchi l’ozono. Oggi in Germania quasi il 20% del gas distribuito è biometano di produzione interna. L’Italia in questo senso ha potenzialità enormi. Su tratta solo di dare fiducia ai molti brillanti giovani tecnici ed ingegneri che vi sono nel nostro Paese per rendere reale questa possibilità”. metauto - luglio 2011 31 prova 32 Fiat Ducato Fiat Ducato: con la cabina Ha venduto 2,2 milioni di unità in 30 anni di onoratissima carriera. Il suo nome? Fiat Ducato, un best seller dei veicoli commerciali, che ora si ripresenta sul mercato in una nuova edizione. A vederlo dall’esterno non si percepisce la differenza con il modello precedente dato che il suo look “sorridente” (per via dell’ampia calandra circondata da bordi cromati e del blocco paraurtipassaruota in vistosa plastica nera) è rimasto attuale al punto da non sentire la necessità di un restyling. Le novità che caratterizzano il “model year 2011” sono nascoste sotto il cofano dove trovano posto 4 nuovi propulsori Euro 5 turbodiesel ad iniezione diretta Multijet con potenze da 115 a 177 cavalli abbinati a 5 metauto - luglio 2011 e 6 marce con consumi ed emissioni di CO2 ridotte. Ma non solo. Ora è disponibile il “Traction +”, innovativo sistema di controllo della trazione capace di incrementare la motricità del mezzo su terreni difficili e soprattutto a scarsa aderenza. Inedite per questo tipo di veicolo commerciale alcune soluzioni infotelematiche di ultima generazione come il Blue&Me Nav e l’eco:Drive Fiat che suggerisce al pilota il percorso ottimale e lo indirizza verso una guida corretta ed economica. All’interno Ma dal momento che il segreto del successo del Ducato risiede anche nel rispondere in maniera mirata alle esigenze dei propri clienti, i segnali del rinnovamento si riscontrano nell’abitacolo, curato nei Il “model year 2011” si presenta con un abitacolo comodo ed elegante, mentre mantiene immutata la linea della carrozzeria. Nuovi motori sotto il cofano: riproposto il supercollaudato 3.0 litri da 136 cv con alimentazione a metano che garantisce costi di gestione ridotti ed un’autonomia di 500 km. Ora c’é il Traction + che migliora la motricità su terreni a scarsa aderenza scheda tecnica Cilindrata.........................................2.999 c Potenza a metano............................. 136 cv Coppia max a metano.....................350 Nm Velocità........................................155 Km/h Accelerazione...........................13,9” 0-100 Trazione.........................................anteriore Cambio..........................manuale a 6 marce Dimensioni...................... 5,41x2,05x2,51 m Massa........................................... 2.205 Kg Impianto a gas.............. sequenziale fasato Tipologia.................................monovalente Serbatoio metano...............220 litri (35 Kg) Bombole........................... 5 sotto il pianale Consumo a metano..............8,8 Kg/100 Km Autonomia a metano...................... 400 Km km con 10 euro di metano................127 il commerciale guida di lusso che riguarda gli allestimenti della cabina di guida e l’insonorizzazione. Ha mantenuto il supercollaudato propulsore di 3 litri di cilindrata che sviluppa una potenza massima di 136 cv ed una coppia di 350 Newtonmetri a 1.500 giri al minuto. Provato nella configurazione più “ingombrante” (Furgone Maxi-passo medio-tetto alto), il nostro Ducato Natural Power si è dimostrato estremamente efficiente toc- minimi particolari e contrassegnato da raffinatezze (sedili bicolori in pelle o tessuto strumentazione climatizzazione ed insonorizzazione da berlina) che difficilmente si trovano su veicoli commerciali della concorrenza. I nuovi interni sono proposti in tre diversi allestimenti, via via più ricchi e curati con l’obiettivo di mettere a disposizione di chi col Ducato lavora e vi trascorre gran parte della giornata una cabina di guida comoda e funzionale, ma anche bella da vedere e da vivere perché accogliente e al tempo stesso pratica. Le innovazioni La versione a metano del Ducato (che è quella che ci interessa per le pagine della nostra rivista) ha usufruito di buona parte di queste innovazioni soprattutto per quel metauto - luglio 2011 33 prova 34 Fiat Ducato cando i 155 km/h di velocità massima, superando pendenze del 21,5% a pieno carico, consumando solo 8,8 kg di metano ogni 100 km con emissioni ridotte di CO2 (239 g/ km) e costi di gestione competitivi. Gran parte del merito va al motore che è stato sviluppato e prodotto da Fiat Powertrain Technologies con questa particolare caratteristica: in fase di progettazione è stato configurato per funzionare normalmente a gas naturale con l’adozione di numerosi componenti specifici allo scopo di garantire la massima affidabilità ed efficienza oltre a fornire prestazioni paragonabili a quelle di un diesel. Infatti l’accelerazione è buona in rapporto al peso e alle dimensioni (13,9” da 0 a 100) ed ha una ripresa sorprendente (10,1” da 60 a 100 km/h). Inoltre rispetto ai veicoli a gasolio, i propulsori a metano non emettono particolato, mentre le emissioni di ossidi di azoto sono inferiori del 90%. Nel confronto con quelli a benzina risulta invece una riduzione del 50% degli ossidi di azoto e di quasi il 25% della CO2. Impianto a metano Nato per viaggiare a metano, il nostro Ducato dispone di un piccolo serbatoio per la benzina (15 litri) che garantisce un’autonomia di 100 km, sufficienti per raggiungere un distributore di gas nel caso in cui quest’ultimo fosse esaurito. Come noto l’avvio è sempre a benzina, mentre il passaggio al metano è automatico e quasi immediato. Le bombole, sistemate sotto il pavimento del veicolo, sono 5 per una capacità complessiva di 220 litri (pari a 36 kg) che coprono una distanza di 400 km con il solo metano (500 km l’autonomia totale). L’impianto a gas è del tipo sequenziale fasato (Metatron) e funziona così: il metano raggiunge il riduttore/regolatore di pressione che alimenta i 4 iniettori a bassa pressione (circa 7 bar). Questi ultimi sono montati sulla testa dei cilindri e azionati da una specifica centralina elettronica. La potenza espressa dal motore (136 cv) rimane invariata sia quando si brucia benzina, sia quando si viaggia a metano e di conseguenza anche gli altri parametri restano invariati così che non ci si accorge nella guida delle differenze tra i due combustibili. L’effetto “calo di rendimento” del metano che accusavano i vecchi impianti di trasformazione rispetto alla benzina è ormai superato, restano i vantaggi in termine di costi di gestione, di emissioni e di consumi. Nella cabina Un discorso a parte merita il rinnovamento al quale è stata sottoposta la cabina di guida. La sensazione di un salto di qualità nei materiali è immediata: colori vivaci per i sedili (a due o a tre posti con poggiatesta incorporati); inserti in finta radica o alluminio attorno alla consolle centrale; volante attrezzato; navigatore portatile con supporto a scomparsa. Il cruscotto, compreso sotto un’ampia palpebra, dispone di due indicatori circolari di grandi dimensioni e del display del computer di bordo. La leva del cambio manuale a 6 marce è inserita orizzontalmente a fianco della consolle centrale che comprende anche i tasti per regolare l’impianto audio ed il climatizzatore. La poltrona del pilota è regolabile in altezza e profondità; la visibilità è buona grazie all’ampia superficie vetrata; l’insonorizzazione infine è da berlina e regala una più che discreta vivibilità a chi è costretto a trascorrervi alla guida gran parte della giornata. Luca Roberti guarda il video con il tuo cellulare Il video della prova è disponibile su www.metauto.it nella sezione “video”, oppure puoi guardarlo con i tuo cellulare utilizzando il codice QR qui a fianco. Trovi le istruzioni a pagina 3. metauto - luglio 2011 TT Point e Saol: l’unico network nazionale focalizzato nei servizi alla mobilità dedicato alle flotte aziendali pubbliche, private e alle aziende di noleggio a lungo e breve termine. Il network TT Point e Saol si avvale della collaborazione dei migliori autoriparatori riconosciuti delle case automobilistiche. Tutti i servizi per la flotta e per il driver sono gestiti centralmente e utilizzano tecnologie multipiattaforma web e mobile Che si tratti di manutenzione, assistenza o vendita delle migliori marche di pneumatici oppure del servizio di meccanica o di carrozzeria, la rete di affiliati TT Point e Saol ti assiste ovunque in Italia. www.tt-point.com www.serviziauto.it www.tt-point.com - www.serviziauto.it [email protected] - [email protected] Siamo convenzionati con le più importanti società di noleggio a breve e lungo termine Tyre Team S.p.A. Via Stefano Cansacchi, 20/22/24 00121 Ostia Lido - Roma Tel. +39 06 5674153 - 56342240 Fax 065640207 Servizi Auto On line S.r.l. Via Stefano Cansacchi, 20/22/24 00121 Ostia Lido - Roma Tel. +39 06 5674014 Fax +39 06 56201801 36 promozione Metano: passa Come promuovere l’uso del metano come carburante? A questa fatidica domanda gli operatori di questo settore cercano di dare una risposta, a maggior ragione da quando non sono più disponibili gli incentivi statali alla rottamazione ed all’acquisto che avevano sostenuto il mercato delle auto a metano. Il futuro di questo ecologico ed economico carburante rappresenta quindi un’opportunità ed una sfida: l’obiettivo è continuare a crescere, ma la domanda è come? E proprio questo è stato il tema di un workshop organizzato da eni gas & power che si è tenuto a Napoli ed a cui hanno partecipato i rappresentanti di maggior rilievo della filiera del metano in Italia (che, non dimentichiamolo, rappresenta un settore in cui l’Italia primeggia nel mondo e con una fortissima vocazione all’esportazione: potenzialmente, quindi, strategico per sostenere l’economia del nostro Paese). Il titolo del workshop era “Il carburante metano, tra opportunità di crescita e sfide per una piena affermazione”. Hanno preso metauto - luglio 2011 parte ai lavori Vincenzo Napolitano, Livio Marziani ed Enrico Peri di eni gas & power, Gennaro Improta di EnergyMed, Gian Primo Quagliano, direttore di Metauto, Gabriele Gozzi, presidente di IANGV e Michele Ziosi, direttore di NGV System Italia. Dalle loro relazioni è emerso è che vi sono, per il metano, le prospettive per uno sviluppo, e che in attesa di quello che potrebbe venire dallo Stato in tema di provvedimenti incentivanti, sono le regioni ad essere protagoniste nella ricerca di un nuovo modello di crescita per il metano per autotrazione. In particolare si è parlato delle esperienze di Lombardia, Piemonte, Campania, Puglia e Lazio, a cui anche noi di Metauto Magazine vogliamo dare la giusta evidenza. Lombardia La Regione Lombardia ha intrapreso da diversi anni una politica rivolta alla diffusione del carburante metano sul territorio regionale. Tre sono gli strumenti usati: norme, accordi di programma ed incentivi. Per quanto riguarda le norme la regione ha inserito nella nuova legge regionale sui car- buranti l’obbligo, per l’apertura di nuovi impianti dell’inserimento del carburante metano, fino al raggiungimento degli obiettivi definiti in base alla densità abitativa; l’ob- Attori di prima importanza nella promozione del metano per autotrazione sono le regioni, che tramite iniziative di incentivazione intraprese da diversi anni sono riuscite ad ottenere risultati particolarmente rilevanti. Tra le più attive Lombardia, Piemonte, Campania, Puglia e Lazio. Questo, ed altro ancora, è emerso dal workshop “Il carburante metano, tra opportunità di crescita e sfide per una piena affermazione” Piemonte La regione Piemonte ha utilizzato essenzialmente due strumenti, per la promozione del metano: le norme e diverse forme di incentivi economici. Per quanto riguarda le norme la regione è stata la prima ad inserire l’obbligo del terzo carburante (metano o GPL) per l’apertura dei nuovi impianti. Per quanto riguarda gli incentivi, invece, nel 2002 la regione Piemonte ha iniziato ad erogare incentivi per la realizzazione di impianti di distribuzione carburanti e per l’acquisto di veicoli a metano, ed inoltre ha esentato dal pagamento del bollo questi veicoli. Notevoli i risultati raggiunti: confrontando il 2005 ed il 2010 i distributori sono passati da 14 a 54, mentre il parco circolante è passato da circa 6.500 veicoli a 35.000. l’iniziativa alle regioni bligo del metano su tutte le aree di servizio delle nuove tratte autostradali; il carattere di indifferibilità ed urgenza per le condotte di allacciamento alla rete di trasporto del gas naturale. Per quanto riguarda gli accordi di programma ed i protocolli d’intesa sono da citare l’accordo del 13 settembre 2006 tra la regione, le associazioni di categoria e gli operatori del settore per la realizzazione di impianti di distribuzione di metano per auto ed il protocollo d’intesa tra regione ed eni S.p.A. per la realizzazione di 30 impianti sul territorio regionale. Capitolo Incentivi: il sostegno alla domanda è stato garantito con contributi per l’acquisto di autovetture, taxi e veicoli commerciali ed il sostegno all’offerta con contributi a favore delle Pmi per la realizzazione di impianti di distribuzione. Gli elementi del successo possono quindi essere individuati in una forte volontà politica e nella continuità dell’erogazione degli incentivi. Grazie anche ai provvedimenti sopra elencati il numero di impianti di distribuzione presenti in Lombardia è passato da 47 nel 2005 a 102 nel 2010, mentre il parco circolante è cresciuto da 17.500 veicoli nel 2005 a 65.000 circa nel 2010. Altri attori locali Si è visto quindi come con apposite norme ed incentivi le regioni possano contribuire alla crescita del metano per autotrazione. Sulla strada tracciata da Lombardia e Piemonte seguono Campania, Puglia e Lazio, regioni in cui qualcosa è stato già fatto, ed in cui la normativa è in fase di revisione (le regioni dovrebbero optare per l’inserimento dell’obbligo del terzo carburante per l’apertura di nuovi impianti). Un caso che merita una citazione è quello della provincia autonoma di Bolzano. Sfruttando, appunto, la sua autonomia legislativa la provincia di Bolzano ha approvato, prima in Italia e sulla scia di quanto già avviene in Germania, un self-service aperto 24 ore con alcune limitazioni; utilizza inoltre lo strumento degli incentivi sia per gli impianti sia per i veicoli. Una strategia per lo sviluppo Per lo sviluppo appare imprescindibile l’azione delle Istituzioni statali, regionali e locali. Gli elementi del successo sono una forte e chiara volontà politica e misure incentivanti sia dal lato della domanda che dell’offerta. Un ruolo importante è stato svolto dagli Accordi di Programma tra Istituzioni ed operatori e per il futuro potrebbe essere svolto da Accordi di programma tra Regioni ed i Comuni capoluogo per favorire chi circola a metano (esenzione dal pagamento della tariffa per i parcheggi) e le aziende che si dotano di questi veicoli (ad esempio con benefici nell’uso delle piazzole di carico e scarico, oppure con punteggi maggiori negli appalti per la fornitura di beni e servizi), nonché per la sostituzione del proprio parco veicoli. Vincenzo Conte metauto - luglio 2011 37 NGV Berlin 2011 38 NGV 2011: a Berlino per il futuro del metano Un appuntamento per discutere del ruolo del metano nel settore dei trasporti e per delinearne le prospettive di sviluppo individuando i fattori più rilevanti per la crescita e illustrando le nuove tecnologie che cambieranno il mercato nei prossimi anni: questo in sintesi l’appuntamento di NGV 2011, che si è tenuto a Berlino nello scorso giugno. Il prossimo anno si replica a Bologna Nei giorni dal 7 al 9 giugno si è svolta alla Fiera di Berlino la 2a edizione del congresso ed esposizione annuale della NGVA Europe (Natural & bio Gas metauto - luglio 2011 Vehicle Association), uno dei più importanti appuntamenti del settore dei veicoli a metano a livello mondiale. L’evento ha riscosso buon successo, con oltre un migliaio di partecipanti (tra visitatori accreditati, espositori ed iscritti al convegno). A testimonianza del grande interesse suscitato dal metano la presenza di delegati e operatori provenienti da molti Paesi: Germania, Italia, Francia, Gran Bretagna, Svizzera, Olanda, Spagna, Portogallo, Finlandia, Danimarca, Svezia, Norvegia, Belgio, Polonia, Austria, Russia, Repubblica Ceca, Croazia, Ungheria, Grecia, Serbia, Bulgaria, Bielorussia, Lituania, Turchia, Islanda, Armenia, Israele. E poi ancora Stati Uniti, Canada, Argentina, Perù, Trinidad e Tobago, Repubblica Dominicana, Messico, Brasile, Venezuela, Cina, Corea, Hong Kong, India, Pakistan, Iran, Arabia Saudita, Tailandia e Australia. La prossima edizione di questo importante evento (la terza) si svolgerà in Italia, e precisamente presso la fiera di Bologna, dal 19 al 21 giugno 2012. Il taglio del nastro Alla cerimonia d’apertura con il taglio del nastro hanno partecipato Gabriele Gozzi (Presidente di NGV Global), Claudio Kohan (Direttore di NGV Communications Group), Manuel Lage (General Manager di NGVA Europe) e Trevor Fletcher (Presidente di NGVA Europe), che nel suo breve discorso si è detto sicuro che i veicoli a metano sono destinati a giocare un ruolo di grande importanza nel futuro dei trasporti. All’interno del congresso si sono svolti diversi workshop in cui sono state affrontate tematiche di grande rilievo. Il primo, ad esempio, verteva sul tema: “Sfide in Europa a confronto con le opportunità globali – la prospettiva degli OEM internazionali nel settore del CNG”. Ne è emerso che tutti i partecipanti, rappresentati di case automobilistiche e di aziende produttrici di autocarri, si sono mostrati inclini a proseguire nel supporto al settore del metano, unanimemente considerato ancora una “nicchia pregiata”. Tra i veicoli esposti spiccavano, oltre all’Iveco Daily a CNG, mostra viaggiante di Eni, Il metano liquido Il secondo workshop (LNG, l’alternativa immediata per i trasporti stradali) ha analizzato le possibili soluzioni perché il metano liquido (GNL o LNG) possa divenire on’opzione conveniente e attraente per i consumatori di tutto il mondo. Gli oratori hanno illustrato le loro esperienze nella promozione del GNL in vari paesi. Lennart Pilskog (Volvo Truck Corporation) e Tula Ekengren (FordonsGas Sverige AB) hanno descritto la situazione del mercato svedese. Philippe Heisch (Cryostar) ha parlato degli aspetti e sfide della catena di fornitura di GNL ai trasporti stradali. Bernat Vidal-Rivas (Ros Roca Cryo Energy Business Development) ha parlato del GNL/ LBG (metano liquido e biometano liquido) come carburante, citando l’esperienza di commercializzazione della sua società in Olanda. Vittorio Zurletti (Vanzetti Engineering) ha parlato dei servizi forniti dalla sua società. Claus Emmer (Chart Industries) ha sottolineato la necessità di rendere il sistema di rifornimento di GNL semplice quanto tutti gli altri, sicuro, efficiente ed economico, e ha spiegato com’è stato raggiunto questo risultato negli Stati Uniti. Nicholas Sonntag (Westport Innovations) ha spiegato come il GNL possa essere “un’alternativa immediata per i trasporti pesanti su gomma in Europa”. una Volkwagen Scirocco da competizione a biometano, un’altra Volkswagen T5 CNG Ecofuel 2.0 l (85 kW), un autocarro Iveco Stralis a LNG/LBG (metano liquido e biometano liquido) ed un bus articolato 18 metri di Iveco a CNG. Il biometano Il terzo workshop (Biometano, la strada per ottenere una rapida riduzione dei gas serra nei trasporti) ha delineato gli obiettivi per la produzione e l’utilizzo di biometano nel futuro prossimo. Moderati da Michele Ziosi (Responsabile Institutional Relations di Fiat e Direttore del consorzio NGV System Italia) i lavori del convegno sono stati aperti dall’intervento di Antonio Tricas (Rappresentante della Direzione Generale Mobilità e Trasporti della CE) che ha commentato le varie politiche che si stanno impostando a Bruxelles per un sistema di trasporti sostenibile. Antonio Fuganti (Direttore di Fiat Powertrain) ha poi parlato dei carburanti rinnovabili come opportunità per lo sviluppo del territorio. Timm Kehler (AD di erdgas mobil) ha sottolineato l’importanza di delineare uno scenario futuro che non preveda l’utilizzo di gas naturale come tecnologia ponte (cioè di passaggio). Karen Hamberg (Westport Innovation) ha fornito una panoramica del biometano in Nord America, sostenendo che forse è l’unico carburante “carbon neutral” (e cioè con emissioni di carbonio pari a zero) per il settore dei trasporti. Luana Grimolizzi (del Gruppo Sapio) ha parlato dell’impatto delle miscele di idrogeno e metano come carburante per le flotte di veicoli urbani. Sempre il biometano al centro dei lavori anche del quarto workshop, moderato da Manuel Lage, in cui è emerso che il biometano si può produrre da molte fonti (come ad esempio gli scarti sia liquidi che solidi delle aree urbane) e può fornire grandi vantaggi in termini di disponibilità d’energia pregiata ed un concomitante enorme risparmio di emissioni di gas serra. Nell’impiego di biomasse di scarto, il bilancio del carbonio non solo è favorevole, ma spesso è addirittura “negativo”: cioè, con l’impiego del biometano così prodotto, si sottraggono all’ambiente quantità di carbonio (CO2) addirittura superiori a quelle meramente risparmiate evitando l’impiego di carburanti fossili. Sono stati inoltre illustrati gli aspetti principali, il potenziale e le sfide nell’utilizzazione del biometano per i trasporti nell’Europa dei 27. Particolarmente significativa l’esperienza descritta da Renate Lemke in riferimento alla flotta di mezzi a biometano della BSR, la compagnia di raccolta dei rifiuti di Berlino. Sono stati infine sottolineati alcuni aspetti della produzione di biometano da scarti come le acque fognarie, la concomitante produzione di fertilizzante pregiato, e le necessità di collaborazione tra gli operatori coinvolti nel settore. In conclusione dei lavori Davide Paganelli (della società italiana Safe) ha descritto l’interessante esperienza della sua società nell’impiego di membrane speciali per impianti di piccola taglia per la depurazione del biogas. Le membrane consentono di separare in modo efficiente il metano dagli altri componenti del biogas grezzo, come anidride carbonica, azoto, acido solfidrico, vapor d’acqua. metauto - luglio 2011 39 NGV Berlin 2011 40 Le potenzialità del metano Nel quinto ed ultimo workshop, moderato da Gabriele Gozzi (presidente di Ngv Global), si è infine cercato di delineare il futuro di questo carburante. Ne è emerso che la crisi economica globale ha causato ripercussioni in chiave negativa sul panorama energetico mondiale, ma allo stesso tempo ha stimolato compagnie energetiche e ricercatori a mettere a punto nuovi sistemi di coltivazione dei giacimenti che hanno portato negli ultimi anni a una poderosa rivalutazione delle scorte mondiali disponibili di metano. L’International Energy Agency cita un quantitativo di gas virtualmente disponibile, anche sotto forma di risorse non convenzionali (shale gas; coal-bed methane ecc), che basterebbe, agli attuali ritmi di consumo, per quasi 300 anni. [World Energy Outlook 2009 – IEA]. In base a questi dati il metano si rivela più sostenibile sul piano ambientale e più disponibile in termini quantitativi rispetto al petrolio. I costi di realizzazione delle infrastrutture del metano sono più alti rispetto ai carburanti più tradizionali. Questo impone tra l’altro una maggiore attenzione delle pubbliche amministrazioni per i carburanti gassosi, nella delineazione delle strategie fiscali e più in generale nelle politiche di incentivazione dei trasporti sostenibili. Nell’ambito di questo workshop Guido Wember (di Ruhrgas) ha fatto un’analisi della strategia di vendita del metano, che la sua compagnia vuole orientata alla maggiore soddisfazione del cliente finale, l’automobilista. Per questo entrano in gioco elementi come diffusione della rete di rifornimento (che in Germania è la più sviluppata d’Europa, con 900 punti vendita) ma anche aspetti come la segnaletica, l’unità di vendita alla pompa, l’assistenza. Alexandra Lermen (della German Energy Agency) ha illustrato il progetto “Green Gas Grids” per implementare la distribuzione del biometano, che nelle condizioni appropriate può gio- varsi della rete già esistente di distribuzione del gas naturale; ha inoltre accennato al ruolo dell’UE nella realizzazione dei Blue Corridors. Alcuni di tali corridoi esistono già in Europa sulla direttrice Nord-Sud. È necessario ampliarli e realizzarne di nuovi sulla direttrice Est-Ovest, perchè l’Europa abbia un’infrastruttura consolidata ed efficace. Flavio Mariani, poi, ha messo in evidenza come il metano realizza il miglior connubio possibile tra ampia e diffusa disponibilità a livello mondiale, benefici ambientali, mitigazione delle emissioni di GHG (green house gases, i gas che causano l’effetto serra) e gas inquinanti dai mezzi di trasporto. Per questo le previsioni di crescita nel medio/lungo termine del settore dei veicoli a metano si rivelano molto interessanti. Tra le sfide che il settore affronta hanno una grande importanza le strategie fiscali a medio termine, che creano l’esigenza di un dialogo più intenso e fruttuoso con le pubbliche amministrazioni, regionali, nazionali e internazionali. Annimari Lehtomaki (coordinatore del progetto internazionale “GasHighWay”), ha parlato della promozione dei veicoli a carburante gassoso, biometano e gas naturale in Europa, obiettivo principale del progetto “GasHighWay”. Michele Petraccone, infine, ha descritto le opportunità e le sfide che i costruttori di stazioni di servizio di metano, compressori, e componenti devono affrontare nella realizzazione di un’ampia infrastruttura per l’erogazione di metano. Flavio Mariani eni Gas & Power metauto - luglio 2011 focus In Friuli ancora molto da fare Un solo distributore in provincia di Udine, due in provincia di Pordenone e nessuno in provincia di Trieste e di Gorizia: questa la situazione del metano in Friuli Venezia Giulia, come è emerso dal convegno “Viaggiare a metano: risparmio economico e sostenibilità ambientale. Una legge per il Friuli Venezia Giulia”. Eppure l’interesse per il metano è alto e per questo è in rampa di lancio un’importante iniziativa per sostenere la crescita di questo carburante Fare il pieno di notte: questo è ciò a cui gli operatori della Saf (azienda di trasporti pubblici locali di Udine) sono stati costretti quando, il 15 luglio 2010, il distributore aziendale che usualmente riforniva i loro autobus (che sono alimentati esclusivamente a metano) ha avuto un guasto e, per garantire la continuità del servizio, hanno dovuto affrontare code notturne nell’unica stazione di rifornimento di metano presente a Udine. Questo episodio descrive solo uno dei disagi che derivano dalla scarsità dei distributori di metano in Friuli Venezia Giulia: infatti in tutta la regione ve ne sono solo tre, di cui due in provincia di Pordenone ed uno in metauto - luglio 2011 41 focus 42 provincia di Udine. Una situazione che, al minimo problema, rischia di far collassare l’intero sistema, come si è visto nell’episodio descritto. Eppure i friulani non perdono il loro interesse nei confronti del metano, ed ai disagi derivati dalla scarsità di distributori (maggiori costi, rischi per le attività produttive e code per i rifornimenti) hanno risposto con un convegno organizzato ad Udine, di cui è stato moderatore il direttore di Metauto, Gian Primo Quagliano. Nei lavori si è fatto il punto sulla situazione sul territorio regionale e si è espressa con rin con rinnovato vigore la necessità di ampliamento della rete distributiva e di una legislazione che favorisca obiettivi di crescita dei distributori e del parco circolante. Un carburante di successo Ciò che è emerso dal convegno “Viaggiare a metano: risparmio economico e sostenibilità ambientale. Una legge per il Friuli Venezia Giulia” (organizzato dal gruppo consiliare regionale dell’Italia dei Valori del Friuli Venezia Giulia) è che, grazie ad un maggior utilizzo del metano per autotrazione in Friuli Venezia Giulia si potrebbero ottenere consistenti risparmi, sia per l’utenza privata (fino al 65%) sia per quella industriale (fino al 30%). Tutto ciò insieme a notevoli benefici ecologici (come ad esempio la totale assenza di polveri sottili), benefici che sono testimoniati dal metauto - luglio 2011 fatto che i mezzi a metano sono autorizzati a circolare anche durante i blocchi del traffico cittadino. “Abbiamo realizzato questa iniziativa – ha spiegato Enio Agnola, consigliere regionale dell’IDV – in quanto siamo determinati a presentare una proposta di legge regionale che produca il risultato di togliere la nostra Stazioni di servizio in Austria L’Austria è il terzo paese europeo per numero di impianti. Nel gennaio 2011, infatti, si contano 178 stazioni pubbliche con pompe di metano. Il Ministero dell’Ambiente ha stanziato 1,5 milioni di euro e 60 milioni di euro sono stati investiti con il contributo di compagnie quali Wien Energie, OM, Salzburg AG, Energie Steiermark, per sostenere la diffusione di CNG (Compressed Natural Gas). Nel paese d’Oltralpe una richiesta legittima da parte dei potenziali acquirenti di veicoli è che venga garantita la fornitura. Negli ultimi anni, per offrire questo servizio in maniera capillare, è stato registrato un incremento significativo del numero delle stazioni di metano. Oggi circolano su strada circa 5.500 veicoli a metano: la politica energetica del paese prevede di arrivare a quota 200 mila entro il 2020. I distributori (riconoscibili per la scritta “Erdgas”) sono generalmente self-service con addetto alla cassa; in tutti gli impianti è possibile pagare in contanti, bancomat e carta di credito, tranne che per qualche eccezione. Nella fase attuale di espansione si punta ad arrivare a 200 stazioni di rifornimento nel prossimo futuro. regione dallo stato di ‘fanalino di coda’ sulla disponibilità di metano, con la presenza di solamente tre distributori in tutto il territorio regionale. Secondo le stime di Federmetano ce ne dovrebbero essere 37 per essere a livello delle migliori regioni italiane”. Una legge regionale Nel corso del convegno, dopo l’introduzione dell’esperto di Green Economy Vittorino Cuttini, è stato possibile fare il punto sullo stato dell’arte dell’industria italiana del metano, grazie agli interventi di rappresentanti di NGV System e di Vanzetti Engineering. Molto interessanti anche gli interventi sullo stato della distribuzione, argomento approfondito dal presidente di Federmetano Dante Natali e da Licia Balboni, coordinatrice delle attività regionali di Federmetano in Friuli Venezia Giulia. Al convegno ha partecipato anche il Sindaco di Udine Honsell, che, da metanista convinto, si è presentato all’iniziativa a bordo di un auto a metano. Honsell ha sottolineato gli sforzi della sua giunta per favorire l’utilizzo dei mezzi a metano anche all’interno delle società partecipate Saf (l’azienda di trasporto pubblico di Udine, pioniera in Italia dell’uso di autobus a metano) e dall’Amga (azienda multiservizi attiva in Friuli). Dopo una panoramica sulla legislazione nazionale tenuta dall’On. Carlo Monai e su quella della vicina Austria, illustrata da Elena Guerra, il consigliere regionale Enio Agnola ha annunciato la presentazione di una proposta di legge La diffusione del metano all’estero In Europa, la rete di distribuzione è particolarmente estesa nell’area centro - orientale. Un sistema di rifornimento capillare è assicurato dalla Germania con 870 impianti, seguita dall’Italia (800) e dall’Austria (178). Si difendono bene anche Russia (220), Ucraina (130), Svizzera (126), Svezia (121) e Bulgaria (80). Già in Olanda il numero degli impianti scende a 60 e arriva a 38 in Francia, dove peraltro 27 di questi funziona solo con una particolare tessera. Ce ne sono 34 in Polonia e 31 nella Repubblica Ceca. Alcuni distributori sono presenti anche in Finlandia (17), Moldavia (14) Norvegia (10), Spagna (7), Slovacchia (6), Lussemburgo (6). Serbia (4), Belgio (3), Liechtenstein (3), Ungheria (3), Gran Bretagna (2), Turchia (2), Croazia (1), Portogallo (1), Islanda (1), Estonia (1), Lituania (1), e Bielorussia. Negli altri continenti, il metano è una realtà piuttosto sviluppata, ad esempio in Argentina o in Brasile. Ma anche in Canada, Venezuela, Pakistan (oltre 3 mila impianti) e India (dove molte città ne hanno imposto l’uso per il piccolo trasporto di persone e merci) l’uso del metano è molto diffuso. regionale per creare i presupposti normativi ed economici affinché la regione Friuli Venezia Giulia possa recuperare il tempo perduto e consentire a cittadini ed imprese di poter usufruire dei vantaggi economici ed ecologici garantiti dall’uso di metano. La proposta di legge prevede agevolazioni economiche ai cittadini ed alle imprese che utilizzano automezzi a metano: contributi per l’acquisto, la rimodulazione dei contri- buti per l’installazione di nuovi impianti di distribuzione e la creazione di uno sportello unico che consenta di istruire rapidamente le nuove autorizzazioni per l’apertura di un distributore, autorizzazioni che al momento prevedono lungaggini tali da dissuadere gli operatori. Vincenzo Conte metauto - luglio 2011 43 I professionisti dell’autotrasporto, che utilizzano pneumatici ricostruiti, risparmiano 270 milioni di euro ogni anno senza rinunciare alla sicurezza che un pneumatico affidabile deve garantire e riducono l’impatto ambientale. Utilizza sempre pneumatici ricostruiti omologati ECE ONU 109. Controlla periodiCamente la pressione dei pneumatiCi rivolgiti al tuo riCostruttore di fiduCia e ai migliori rivenditori www.asso-airp.it INTERPROMEX COMUNICAZIONE La sicurezza è nelle tue mani ATI ATICI R UM MOLOG IO STR ICO UIT ECE ONU 109 PNE Pneumatici ricostruiti: risparmio sicuro. news 46 Valencia punta sul metano Nel 2010 a Valencia 55.000 ton di CO2 in meno anche grazie agli autobus a metano Nel 2010 a Valencia sono state emesse 54.498 tonnellate di CO2 in meno rispetto al 2009 anche grazie all’uso di autobus alimentati a metano. Questo dato emerge da una stima di EMT (Empresa Municipal de Transportes, la compagnia di trasporto pubblico che opera a Valencia), che nel 2009 ha ultimato la trasformazione del 100% della sua flotta su strada per l’alimentazione a metano oppure a biodiesel. La flotta di mezzi di EMT in funzione a Valencia ogni anno percorre complessivamente, sempre secondo i dati forniti da EMT, 22 milioni di chilometri. Oltre al risparmio in termini di emissioni di CO2, l’utilizzo di carburanti alternativi come il metano ha consentito di ottenere anche considerevoli benefici economici, sia alla società EMT, in termini di risparmi sulla spesa per il carburante, sia per gli utilizzatori dei servizi di trasporto pubblico. Sempre secondo i dati forniti da EMT, infatti, i costi associati all’uso regolare di un’autovettura (che includono anche il costo di assicurazione, la manutenzione, le tasse, il costo del parcheggio, ecc.) superano i 2.500 euro all’anno, mentre l’uso di mezzi di trasporto pubblico (anche grazie al risparmio garantito dall’uso di mezzi a metano) costa solo 350 euro all’anno per un utente degli autobus messi a disposizione del pubblico a Valencia da EMT. E’ da precisare, poi, che un recente sondaggio ha fatto emergere la grande soddisfazione degli abitanti di Valencia per l’uso di mezzi di trasporto ecologicamente compatibili, come quelli a metano. Anche Bayer punta sul metano per la sua flotta aziendale Bayer ha installato un distributore di metano presso il Chempark (sito in cui hanno sede molte società farmaceutiche e chimiche tedesche a pochi chilometri da Leverkusen), distributore che servirà a rifornire i circa 400 veicoli a metano che fanno parte della flotta di Bayer. L’installazione di un distributore di metano rientra nel programma “Ecofleet”, lanciato da Bayer nel 2007 per diminuire l’impatto ambientale della sua flotta di veicoli. Nell’ambito di questa iniziativa sono previsti anche programmi di incentivazione rivolti agli impiegati per l’utilizzo di veicoli con alimentazione “verde”, e quindi anche di veicoli a metano. Secondo i dati forniti dalla multinazionale tedesca, con il passaggio alle alimentazioni alternative, come il metano, le emissioni di CO2 della flotta di veicoli a disposizione di Bayer sono calate di circa il 15%. Oggi, quindi, grazie a questo programma, il gruppo Bayer è molto vicino al raggiungimento dell’obiettivo di ridurre le emissioni di CO2 della sua flotta del 20% entro il 2012. Proprio per la sua efficacia il programma “Ecofleet” ha ricevuto importanti riconoscimenti a livello internazionale, tra cui il premio “International Green Fleet Award 2009” e “CSR Mobility Award 2010”. A Madrid 39 nuovi autobus a metano La Emt, società di trasporto pubblico attiva a Madrid, ha da poco acquisito nella sua flotta 39 nuovi autobus alimentati a metano, forniti da Bredamenarini Bus. Si tratta di 39 unità del nuovo modello Avantcity Plus GNC, di 12 metri, che si uniscono ai 15 autobus medi a metano che prestano servizio su tre linee di Madrid dallo scorso aprile. Con questa acquisizione il parco di autobus a metano a disposizione della società di trasporti spagnola a Madrid tocca quota 613 unità, che corrispondono al 30% sul totale della flotta. metauto - luglio 2011 Entro il 2016 le vendite annuali di veicoli a metano arriveranno a 3,2 milioni Entro il 2016 le vendite annuali di veicoli alimentati a metano in tutto il mondo raggiungeranno quota 3,2 milioni, contro il dato attuale che è di 1,9 milioni all’anno. Sempre entro il 2016 le stazioni di rifornimento dovrebbero aumentare fino a raggiungere quota 26.000. Questi dati provengono da una previsione dell’istituto americano di ricerca “Pike Research”. “Dovrebbero essere le flotte, sia quelle statali sia quelle aziendali – dice l’analista Dave Hurst – a trainare la crescita. Le vendite di veicoli alimentati a metano alle flotte giungeranno a rappresentare i due terzi del totale delle vendite di veicoli a metano entro il 2013. Infatti sono sempre di più i fleet manager che valutano positivamente il minor costo del metano e l’opportunità offerta dall’uso di questi veicoli di diminuire l’impatto ambientale delle flotte che gestiscono”. Hurst aggiunge che la crescita della rete di rifornimento è una sfida di importanza fondamentale per il mercato dei veicoli a metano, dal momento che il rapporto tra veicoli in circolazione e stazioni di rifornimento è ancora troppo alto e rappresenta un ostacolo per i potenziali acquirenti di questi veicoli, visto che la rete non è sufficientemente capillare. Volkswagen Scirocco a biometano batte in pista le auto tradizionali Due vittorie ed il secondo posto in classifica generale: è questo il risultato raggiunto fino ad ora nel campionato STCC 2011 (Swedish Touring Car Competition - versione svedese del WTCC) da Fredrik Ekblom al volante della sua Volkswagen Scirocco alimentata a biometano contro auto con tutti i tipi di alimentazione. Fredrik Ekblom è un veterano del campionato STCC, avendolo già vinto in passato per tre volte. La sua avventura al volante della Volkswagen Scirocco a biometano della squadra Biogas.se ha avuto inizio nella scorsa stagione agonistica, nella quale ha ottenuto già una vittoria, e prosegue quest’anno con la prospettiva di lottare per la conquista del titolo di campione. “Siamo molto orgogliosi – ha commentato Tommy Kristofferson, team manager della squadra Biogas.se – dei progressi che il team è stato capace di fare fino ad ora ed anche del fatto che la nostra esperienza è molto importante nell’ottica di rendere più ecosostenibili, senza perdere nulla quanto a prestazioni ed emozioni offerte ai tifosi, anche le competizioni motoristiche”. La partecipazione di un’auto alimentata a biometano ad un campionato sportivo ufficiale ha contribuito in maniera notevole al successo delle auto a metano in Svezia: infatti i dati sulle vendite di auto a metano in Svezia lo scorso anno hanno battuto tutti i record, con un livello di immatricolazioni maggiore di cinque volte rispetto a quello registrato nel 2008, mentre dal 2008 al 2010 le stazioni di rifornimento sono aumentate di circa il 30%. Fiat a NGV Berlino 2011 Fiat ha esposto due veicoli a Berlino, in occasione dell’evento NGV 2011: il Qubo Natural Power e il Doblò Natural Power. Sullo stand si trovava anche l’innovativo motore 1.4 16v Fire T-Jet in configurazione bi-fuel CNG, progettato da Fiat Powertrain fin dall’origine con numerose specificità rispetto alla normale unità alimentata solamente a benzina. Per Fiat la propulsione a metano è nell’immediato la scelta tecnologica più appropriata per contribuire a risolvere i problemi di inquinamento delle aree urbane, dal momento che il metano è il combustibile più pulito attualmente disponibile. Pioniere da oltre 10 anni di questa tecnologia, oggi Fiat offre, con la linea ecologica “Natural Power”, un’ampia gamma a metano (tra vetture e veicoli commerciali si contano 10 modelli) capace di rispondere alle esigenze di mobilità di una vasta categoria di clienti, compreso il settore professionale del trasporto merci. E’ inoltre importante sottolineare il ruolo strategico del metano per la diffusione delle fonti rinnovabili come carburante nel settore dei trasporti in quanto tecnologia ponte per predisporre le basi per lo sviluppo di una soluzione ancora più ecologicamente sostenibile: il biometano. Si tratta di un gas di origine non fossile, prodotto tramite digestione anaerobica e purificato per giungere ad una composizione analoga a quella prevista per il gas naturale. metauto - luglio 2011 47 listino l’offerta delle Case auto 48 Accelerazione 0-100 km (secondi) 55/75/5500 A 147 14,0 3700x1578x1527 5 1100 DR5 1.6 Bi-Fuel Metano 16v 16.330 4 153 8,4 5,2 6,3 12,0 195 10,7 6,7 8,2 55 1579 87/118/6100 A 155 13,5 4285x1765x1700 5 1405 DR5 1.8 Bi-Fuel 19.330 5 nd nd nd nd nd nd nd nd nd 55 1845 97/132/5750 A 185 DR5 2.0 Bi-Fuel automatica 20.330 5 nd nd nd nd nd nd nd nd nd 55 1971 102/139/6000 A 190 DR5 2.0 Bi-Fuel Metano 16v integrale 20.330 4 157 8,3 5,2 6,3 12,0 196 11,2 6,6 8,3 55 1971 102/139/6000 12 Porte Peso Velocità max 11.830 4 118 5,9 3,3 4,2 12,0 138 7,5 4,8 5,8 43 1297 Dimensioni (LxLxA mm) Trazione DR2 1.3 Bi-fuel Metano 16V Cilindrata (cc) 14,0 3620x1630x1530 5 1090 Capacità serbatoio (litri) 156 Consumi – Combinato (l/100 km) A Consumi – Extraurbano (l/100 km) 55/75/5500 Consumi – Urbano (l/100 km) 11.830 4 112 5,1 3,3 4,0 8,6 138 7,6 4,8 5,8 43 1297 Emissioni di CO 2 (g/km) DR1 1.3 Bi-fuel Metano 16V Tronic Capacità serbatoio (kg) 14,0 3620x1630x1530 5 1090 Consumi – Combinato (kg/100 km) 156 Consumi – Urbano (kg/100 km) A Emissioni di CO 2 (g/km) 55/75/5500 Direttiva Euro 10.830 4 112 5,1 3,3 4,0 8,6 138 7,6 4,8 5,8 43 1297 Prezzo Potenza max (kw/cv/giri min.) B = benzina – M= metano Benzina DR1 1.3 Bi-fuel Metano 16V Modello DR Consumi – Extrarbano (kg/100 km) Metano 4285x1765x1700 5 nd 11,5 4285x1765x1700 5 nd I 190 11 4285x1765x1700 5 1478 Fiat Panda 1.4 Natural Power 13.550 5 107 nd nd nd Active 77 CV nd 139 nd nd nd nd 1368 57/77/nd-B 51/69/nd M A nd nd nd 5 nd Panda 1.4 Natural Power 14.050 5 107 nd nd nd MyLife 77 CV nd 139 nd nd nd nd 1368 57/77/nd-B 51/69/nd M A nd nd nd 5 nd Panda 1.4 Natural Power 14.350 5 107 nd nd nd Dynamic 77 CV nd 139 nd nd nd nd 1368 57/77/nd-B 51/69/nd M A nd nd nd 5 nd Panda 1.4 Natural Power 14.950 5 107 nd nd nd Dynamic Mamy 77 CV nd 139 nd nd nd nd 1368 57/77/nd-B 51/69/nd M A nd nd nd 5 nd Panda 1.4 Natural Power 14.750 5 107 nd nd nd Climbing 77 CV nd 139 nd nd nd nd 1368 57/77/nd-B 51/69/nd M A nd nd nd 5 nd Panda 1.4 Natural Power 17.450 5 109 nd nd nd Cross 77 CV nd 142 nd nd nd nd 1368 57/77/nd-B 51/69/nd M A nd nd nd 5 nd Grande Punto 1.4 77 cv 15.400 5 115 5,4 3,5 4,2 14,4 149 7,9 4,9 6,3 45 1368 57/77/6000-B A 162-B 14,9-B 4030x1687x1514 3 1095 Actual Natural Power 3p 51/70/6000-M 156-M 16,9-M Grande Punto 1.4 77 cv 16.200 5 115 5,4 3,5 4,2 14,4 149 7,9 4,9 6,3 45 1368 57/77/6000-B A 162-B 14,9-B 4030x1687x1514 5 1110 Actual Natural Power 5p 51/70/6000-M 156-M 16,9-M Punto Evo Active 3p 57/77/6000-B 162-B 14,9-B 1.4 Natural Power 70 cv 15.700 5 115 5,4 3,5 4,2 14,4 149 7,9 5,4 6,3 45 1368 51/70/6000-M A 156-M 16,9-M 4065x1687x1515 3 1100 Punto Evo Active 5p 57/77/6000-B 162-B 14,9-B 1.4 Natural Power 70 cv 16.500 5 115 5,4 3,5 4,2 14,4 149 7,9 5,4 6,3 45 1368 51/70/6000-M A 156-M 16,9-M 4065x1687x1516 5 1110 Punto Evo Dynamic 3p 17.200 5 115 5,4 3,5 4,2 14,4 149 7,9 5,4 6,3 45 1368 57/77/6000-B A 162-B 14,9-B 4065x1687x1517 3 1095 1.4 Natural Power 70 cv 51/70/6000-M 156-M 16,9-M Punto Evo Dynamic 5p 18.000 5 115 5,4 3,5 4,2 14,4 149 7,9 5,4 6,3 45 1368 57/77/6000-B A 162-B 14,9-B 4065x1687x1518 5 1110 1.4 Natural Power 70 cv 51/70/6000-M 156-M 16,9-M Punto Evo Emotion 5p 19.500 5 115 5,4 3,5 4,2 14,4 149 7,9 5,4 6,3 45 1368 57/77/6000-B A 162-B 14,9-B 4065x1687x1519 5 1110 1.4 Natural Power 70 cv 51/70/6000-M 156-M 16,9-M metauto - luglio 2011 l’offerta delle Case auto Porte Peso Dimensioni (LxLxA mm) Accelerazione 0-100 km (secondi) Velocità max Trazione Potenza max (kw/cv/giri min.) B = benzina – M= metano Cilindrata (cc) Capacità serbatoio (litri) Consumi – Combinato (l/100 km) Consumi – Extraurbano (l/100 km) Consumi – Urbano (l/100 km) Emissioni di CO 2 (g/km) Benzina Capacità serbatoio (kg) Consumi – Combinato (kg/100 km) Consumi – Extrarbano (kg/100 km) Consumi – Urbano (kg/100 km) Emissioni di CO 2 (g/km) Direttiva Euro Prezzo Fiat (segue) Modello Metano listino Punto Evo MyLife 3p 57/77/6000-B 162-B 14,9-B 1.4 Natural Power 70 cv 16.800 5 115 5,4 3,5 4,2 14,4 149 7,9 5,4 6,3 45 1368 51/70/6000-M A 156-M 16,9-M 4065x1687x1517 3 1110 Punto Evo MyLife 5p 1.4 17.600 5 115 5,4 3,5 4,2 14,4 149 7,9 5,4 6,3 45 1368 57/77/6000-B A 162-B 14,9-B 4065x1687x1517 5 1110 Natural Power 70 cv 51/70/6000-M 156-M 16,9-M Punto Evo 150° 3p 1.4 16.500 5 115 5,4 3,5 4,2 14,4 149 7,9 5,4 6,3 45 1368 57/77/6000-B A 162-B 14,9-B 4065x1687x1517 3 1110 Natural Power 70 cv 51/70/6000-M 156-M 16,9-M Punto Evo 150° 5p 1.4 17.300 5 115 5,4 3,5 4,2 14,4 149 7,9 5,4 6,3 45 1368 57/77/6000-B A 162-B 14,9-B 4065x1687x1517 5 1110 Natural Power 70 cv 51/70/6000-M 156-M 16,9-M Qubo 1.4 8v 77cv Active 16750 5 114 5,6 3,6 4,3 13,2 158 8,9 5,6 6,8 45 1368 57/77/6000-B A Natural Power E5 MY 51/69,5/6000-M 149 15,8 3959x1716x1735 5 1290 Qubo 1.4 8v 77cv MyLife Natural Power 57/77/6000-B A 18000 5 114 5,6 3,6 4,3 13,2 158 8,9 5,6 6,8 45 1368 51/69,5/6000-M 149 15,8 3959x1716x1735 5 1290 Qubo 1.4 8v 77cv Dynamic Natural Power 57/77/6000-B A 18250 5 114 5,6 3,6 4,3 13,2 158 8,9 5,6 6,8 45 1368 51/69,5/6000-M 149 15,8 3959x1716x1735 5 1290 New Doblò 1.4 T Natural Power Active 20550 5 134 6,5 4,0 4,9 16,2 173 9,7 6,1 7,4 22 1368 88/120/5000 A 172 12,3 4390/1832/1849 5 1465 New Doblò 1.4 T Natural Power MyLife 22050 5 134 6,5 4,0 4,9 16,2 173 9,7 6,1 7,4 22 1368 88/120/5000 A 172 12,3 4390/1832/1849 5 1465 New Doblò 1.4 T Natural Power Dynamic 22050 5 134 6,5 4,0 4,9 16,2 173 9,7 6,1 7,4 22 1368 88/120/5000 A 172 12,3 4390/1832/1849 5 1465 New Doblò 1.4 T Natural Power Emotion 23550 5 134 6,5 4,0 4,9 16,2 173 9,7 6,1 7,4 22 1368 88/120/5000 A 172 12,3 4390/1832/1849 5 1465 B 180 NGT BlueEFFICIENCY Executive 26.110 5 135 6,4 4,1 4,9 16,0 175 9,7 6,0 7,3 54 2034 85/116/5750 A 184 12,4 4273x1777x1624 5 1395 B 180 NGT BlueEFFICIENCY Premium 30.110 5 135 6,4 4,1 4,9 16,0 175 9,7 6,0 7,3 54 2034 85/116/5750 A 184 12,4 4273x1777x1624 5 1395 E 200 NGT BlueEfficiency Executive 49540 5 149 7,8 4,2 5,5 19,5 190 11,5 6,1 8,1 59,0 1796 120/163/5500 P 224 10,4 4870x1850x1470 5 1735 E 200 NGT BlueEfficiency Elegance 52040 5 149 7,8 4,2 5,5 19,5 190 11,5 6,1 8,1 59,0 1796 120/163/5500 P 224 10,4 4870x1850x1470 5 1735 E 200 NGT BlueEfficiency Avantgarde P 224 10,4 4870x1850x1470 5 1735 Mercedes 54240 5 149 7,8 4,2 5,5 19,5 190 11,5 6,1 8,1 59,0 1796 120/163/5500 metauto - luglio 2011 49 listino l’offerta delle Case auto 50 Porte Peso Dimensioni (LxLxA mm) Trazione Potenza max (kw/cv/giri min.) B = benzina – M= metano Cilindrata (cc) Capacità serbatoio (litri) Consumi – Combinato (l/100 km) Consumi – Extraurbano (l/100 km) Consumi – Urbano (l/100 km) 11,4 4467x1801x1635 5 nd Emissioni di CO 2 (g/km) 200 Capacità serbatoio (kg) 29000 4 139 7,1 3,9 5,1 21,0 nd nd nd nd 14 1598 110/150/5000 A Consumi – Combinato (kg/100 km) Zafira 1.6 ecoM Cosmo 150 cv Turbo Consumi – Urbano (kg/100 km) 11,4 4467x1801x1635 5 nd Emissioni di CO 2 (g/km) 200 Direttiva Euro 27000 4 139 7,1 3,9 5,1 21,0 nd nd nd nd 14 1598 110/150/5000 A Prezzo Zafira 1.6 ecoM Edition 150 cv Turbo Modello Accelerazione 0-100 km (secondi) Benzina Velocità max Consumi – Extrarbano (kg/100 km) Metano Opel Tata Vista 1.4 Safire Bi-fuel 11.410 4 139 nd nd nd 9,0 nd nd nd nd 44 1368 75/55/nd A 170 nd 3795x1695x1550 4 1300 Vista 1.4 Safire Bi-fuel 11.560 5 139 nd nd nd 9,0 nd nd nd nd 44 1368 75/55/nd A 170 nd 3795x1695x1550 4 1300 30150 5 123 6,0 3,6 4,5 21,0 166 9,6 5,7 7,2 31 1390 110/150/5500 A 210 9,8 4765x1820x1472 4 1527 Passat 1.4 TSI Comfortline EcoFuel DSG 32550 5 119 5,6 3,6 4,4 21,0 157 8,8 5,6 6,8 31 1390 110/150/5500 A 210 9,8 4765x1820x1472 4 1546 Passat Variant 1.4 TSI Comfortline EcoFuel 31250 5 124 6,1 3,6 4,6 21,0 167 9,6 5,7 7,2 31 1390 110/150/5500 A 210 9,9 4774x1820x1517 5 1558 Passat Variant 1.4 TSI 33650 5 121 5,7 3,7 4,4 21,0 158 8,8 5,6 6,8 31 1390 110/150/5500 A Comfortline EcoFuel DSG 208 9,9 4774x1820x1517 5 1577 Touran 1.4 TSI Comfortline EcoFuel 27.850 5 128 6,2 3,8 4,7 18,0 nd nd nd nd 11 1390 110/150/5500 A 204 10,2 4397x1794x1674 5 1623 Touran 1.4 TSI Highline EcoFuel 30.300 5 128 6,2 3,8 4,7 18,0 nd nd nd nd 11 1390 110/150/5500 A 204 10,2 4397x1794x1674 5 1623 Touran 1.4 TSI Highline EcoFuel DSG 32.025 5 125 6,2 3,8 4,6 18,0 nd nd nd nd 11 1390 110/150/5500 A 204 10,2 4397x1794x1674 5 1636 Caddy EcoFuel 2.0 Trendline 23.713 5 156 7,8 4,6 5,7 26 nd nd nd nd nd 1984 80/109/5400 A 169 13,8 4406x1794x1819 5 1696 Caddy EcoFuel 2.0 Comfortline 26.352 5 156 7,8 4,6 5,7 26 nd nd nd nd nd 1984 80/109/5400 A 169 13,8 4406x1794x1853 5 1696 Caddy Maxi EcoFuel 2.0 24.383 5 157 7,9 4,6 5,8 37 nd nd nd nd nd 1984 80/109/5400 Trendline A 169 14,8 4876x1794x1831 5 1867 Caddy Maxi EcoFuel 2.0 27.022 5 157 7,9 4,6 5,8 37 nd nd nd nd nd 1984 80/109/5400 Comfortline A 169 14,8 4876x1794x1861 5 1867 Volkswagen Passat 1.4 TSI Comfortline EcoFuel metauto - luglio 2011 451 451 via della letteratura della scienza e dell’arte mensile multimediale di cultura articoli e saggi da The New York Review of Books e di autori italiani video articoli videoletteratura In abbonamento o in libreria www.451online.it metano il segno di chi non lascia tracce eni.com