Francesco Paolo TOSTI - musica documenti immagini

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Francesco Paolo TOSTI - musica documenti immagini
MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
SOPRINTENDENZA ARCHIVISTICA
PER L'ABRUZZO
ISTITUTO NAZIONALE TOSTIANO
ORTONA
Musica
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MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
SOPRINTENDENZA ARCHIVISTICA
PER L'ABRUZZO
ISTITUTO NAZIONALE TOSTIANO
ORTONA
Francesco Paolo TOSTI
musica documenti immagini
CATALOGO DELLA MOSTRA
a cura di
Maria Teresa RANALLI
Francesco Paolo TOSTI - musica documenti immagini
MOSTRA DOCUMENTARIA (5 dicembre 1996 - 31 gennaio 1997)
Coordinamento
Pasquale Damiani
Ricerca archivistica e bibliografica, selezione e descrizione documenti
Concetta Celentano, Anna Elena Ciattoni, Maria Teresa Ranalli
Percorso mostra
Concetta Celentano, Anna Elena Ciattoni, Natalina Quaranta, Maria Teresa Ranalli
Allestimento
Marco Carugno, Antonio De Paolis, Antonio Di Loreto, Walter Ragni
Dattiloscrittura testi
Anna Chiara Angelucci, Colomba Musilli
CATALOGO
Redazione
Roberto Dante, Maria Teresa Ranalli
Trascrizione testi
Maria D’Alessandro, Colomba Musilli
Traduzioni
Luciana Tucci
Fotografie
Marco Carugno, Antonio De Paolis, Antonio Di Loreto
Si ringraziano per aver messo a disposizione i loro documenti
Istituto Centrale per il Catalogo e la documentazione, Roma.
l'Archivio di Stato di Chieti
l’Archivio Storico del Comune di Ortona
l'Archivio Storico del Comune di Parma
la Biblioteca Provinciale "De Meis" di Chieti
la Biblioteca Comunale "V. Bindi" di Giulianova
la Biblioteca Comunale di Ortona
il Museo “C. Barbella” Chieti
l'Istituto Nazionale Tostiano di Ortona
il Capitolo Cattedrale S. Tommaso di Ortona
la Sig.ra Fiorella Acquaviva D'Aragona di Mosciano S. Angelo
i Sigg.ri Alfonso, Bruno e Costantino Cauli (eredi Barbella - Roma)
la Sig.ra Maria Di Credico Russo di Francavilla al Mare
il Sig. Giuseppe Iacone di Francavilla al Mare
la Sig.ra Giovanna Sabatini di Mosciano S. Angelo
il Sig. Emilio Sanvitale
i Sigg.ri Anna Elena e Sandro Seccia
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Sommario
CATALOGO DELLA MOSTRA
Francesco Paolo TOSTI - musica documenti immagini
Presentazione - Elena Glielmo
pag. 7
Cenni biografici - Anna Elena Ciattoni, Maria Teresa Ranalli
pag. 8
La cultura innovativa del Cenacolo michettiano di Francavilla - Umberto Russo
pag. 10
Francesco Paolo Tosti - Il canto di una vita - Francesco Sanvitale
pag. 12
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Presentazione
La Soprintendenza Archivistica per l'Abruzzo è lieta di aver avuto l'opportunità di pubblicare,
anche se a distanza di anni, il catalogo della mostra presentata nel 1996, "Francesco Paolo Tosti
musica documenti immagini".
Con il suddetto lavoro si era inteso rendere un doveroso omaggio all'illustre musicista ortonese
inserendosi nelle manifestazioni celebrative del 150° anniversario della sua nascita. Scopo
dell'iniziativa era stato quello di proporre all'attenzione del pubblico non solo la figura dell'artista,
ma anche quella dell'uomo.
Il presente catalogo permette di far conoscere ad un pubblico più ampio il contenuto
documentario della mostra, realizzazione diversa e originale rispetto al modello esposto
dall'Istituto Nazionale Tostiano, dal quale si era partiti per poi ampliare le ricerche presso altri
archivi, sia pubblici che privati, ricerche non sempre agevoli dato lo stato di conservazione di
alcuni fondi.
I 199 documenti presentati, tra fotografie, spartiti musicali, stampe e corrispondenze, sono
organizzati secondo un criterio logico e cronologico, in modo da permettere di individuare nel
percorso espositivo varie sezioni fondamentali, tipo quella relativa all'ambiente ortonese di origine
e agli esordi della carriera musicale o quella relativa ai rapporti di amicizia e culturali con i sodali
del Cenacolo francavillese, per certi versi strettamente collegata alla sezione illustrativa dei rapporti
con l'alta società romana; infine il lungo periodo dell'affermazione di Tosti nel contesto politico,
sociale e culturale inglese.
Così, rileggendo con documenti e immagini le tappe della vita dell'artista, si evidenziano i tratti di
un carattere affabile e disponibile nonché il profilo di una personalità limpida e coerente.
Di nuovo insieme con l'Istituto Nazionale Tostiano si presenta questo volume che vede due parti
distinte, il catalogo e l'inventario dell'Archivio, prodotti di una stretta e fattiva collaborazione.
L'iniziativa concorre altresì alla conoscenza e valorizzazione delle serie documentarie conservate
dall'Istituto Nazionale Tostiano di Ortona, quale momento caratterizzante l'azione di tutela da
parte dell'Amministrazione archivistica, del patrimonio documentario di natura privata, che come
noto costituisce parte non irrilevante dei beni culturali italiani.
Il valore di tali beni trova conferma d'altra parte dai contenuti dei documenti costituenti l'archivio
di Francesco Paolo Tosti, come emergono dall'inventario curato da Gianfranco Miscia, risultato di
quel fondamentale lavoro ad alto contenuto scientifico, che è l'opera di ordinamento archivistico.
Opera questa tanto più necessaria e benemerita, in quanto il bene documentario in parola, oltre a
costituire la testimonianza dell'attività di una personalità eminente delle cultura italiana ed europea,
rappresenta anche, nell'ambito delle fonti musicali, una delle punte del contributo peculiare ed
originale che a tali fonti offre il territorio abruzzese.
Il Soprintendente
Dott.ssa Elena Glielmo
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Cenni biografici
Francesco Paolo Tosti nacque ad Ortona (CH) il 9 aprile 1846, da Giuseppe Tosti e Caterina
Schiani. Seguì i primi studi scolastici presso i maestri Gaetano e Federico Paolini, del quale ultimo
fu il merito di aver intuito lo squisito senso musicale del giovinetto, tanto da sensibilizzare la
famiglia e da ammetterlo alla propria scuola di violino.
Nel 1858, in occasione della festa giubilare per la celebrazione del seicentesimo anniversario della
traslazione delle spoglie di S. Tommaso Apostolo in Ortona, probabilmente in un fuori
programma, esordì tra il pubblico mettendo in mostra le sue doti canore in breve tempo affinate.
Già l'anno prima il padre aveva ottenuto, da s. m. il Re di Napoli, una "piazza franca" (borsa di
studio) presso il Conservatorio di S. Pietro a Majella in Napoli. Il giovane Tosti vi iniziò gli studi
proprio nell'autunno del 1858, ben presto guadagnandosi la stima e la simpatia dell'allora Direttore
Saverio Mercadante.
Il vivo ambiente musicale napoletano e la frequentazione dei salotti nobiliari e culturali della città
molto giovarono al giovane ortonese che, costruì le basi del suo inconfondibile stile.
Nel 1866 si diplomò in violino.
Tornato in Abruzzo, nel 1868 partecipò con i fratelli Gaetano e Giuseppe Braga ad un concerto
organizzato a Giulianova (TE) dalla nobildonna Sofia Acquaviva, suscitando un grandissimo entusiasmo di pubblico.
A questo periodo probabilmente risale la sua nomina a Maestro di Cappella presso la Cattedrale
di S. Tommaso, di cui rimangono come documento due composizioni sacre: il S. Antonio e il
Tantum Ergo.
Stanco delle limitate occasioni che poteva offrirgli la sua cittadina di provincia, dopo breve
soggiorno ad Ancona, Tosti si recò nella capitale nel 1870 ove ebbe l'opportunità di conoscere
Giovanni Sgambati, la cui amicizia fu determinante per il musicista ortonese che fu così introdotto
nei circoli più esclusivi della città. Fu presentato anche a Corte e, tanto fu preso a benvolere, che
fu chiamato al Quirinale a dare lezioni di canto alla regina Margherita, principessa di Piemonte.
Tosti raggiungeva allora l'apice di una carriera rapidissima. Nel 1873 iniziò infatti il suo rapporto
di collaborazione con la Casa Ricordi, cui si deve la pubblicazione quasi dell'intera produzione
tostiana.
Desideroso di sempre nuovi orizzonti ed attratto dall'ambiente londinese di quel tempo che, con
i suoi raffinati salotti nobiliari offriva grandi possibilità di affermazione ai musicisti, anche
stranieri, il giovane Tosti vi si recò nel 1875.
Fornito di notevoli credenziali oltre che delle innate doti artistiche, nonostante le difficoltà della
lingua straniera e del nuovo ambiente, riuscì facilmente ad imporsi all'attenzione del pubblico
inglese. Divenne infatti ben presto assai noto, non solo in Inghilterra, dove godette della stima
della Famiglia reale, per la quale fu maestro di canto ed organizzatore della vita di corte, ma anche
presso altri ambienti culturali ed aristocratici d'Europa.
Nel 1878, durante uno dei suoi frequenti rientri in Italia, il musicista si recò per la prima volta a
Francavilla, dove più tardi nasceva il celebre "Cenacolo" nella sede del vecchio Convento di S.
Antonio, del quale entrò a far parte, formando un sodalizio artistico con Michetti, D'Annunzio e
Barbella, l'unione nasceva su basi di fraterna amicizia oltre che di collaborazione professionale.
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Barbella, l'unione nasceva su basi di fraterna amicizia oltre che di collaborazione professionale.
Nel 1883 fu insignito di due ambite onorificenze: il cavalierato dell'ordine dei Santi Maurizio e
Lazzaro dei Savoia, e l'Ordine di Leopoldo del Belgio. Nel 1888 Tosti sposò Berthe Pierson,
conosciuta in un "Salotto" londinese. Il carattere mite della donna coadiuvò il musicista nel corso
della sua fortunata carriera; Berthe lo accompagnò nei suoi viaggi ed in tutte le occasioni
importanti.
Agli inizi degli anni '90 le frequenti visite di Tosti in Italia si diradarono e gli impegni del musicista
si concentrarono sulla sua attività inglese. Diventò il punto di riferimento dei colleghi italiani che
passavano per Londra: Puccini, Mascagni, Leoncavallo.
Nel 1892 venne insignito da Umberto I° dell'onorificenza di Commendatore dell'Ordine della
Corona d'Italia.
Nel 1897, in occasione del cinquantenario del suo regno, la regina Vittoria attribuì a Tosti
un'ambitissima onorificenza inglese: l'Ordine della regina Vittoria, cui seguì nel 1908 la nomina di
Baronetto.
Tra il 1906 ed il 1907 accettò la cittadinanza inglese, suscitando in Italia malcontento e polemiche.
Il contrasto si sanò l'anno successivo quando, in occasione della festa giubilare del "Perdono di S.
Tommaso", esattamente 50 anni dopo la solenne ricorrenza del 1858, con la quale ebbe inizio la
sua fortunata carriera, Tosti fu di nuovo in Ortona, insieme con la moglie. Questa occasione
rappresentò per lui una riconciliazione con i suoi concittadini.
Il rientro definitivo di Tosti in Italia avvenne nel 1912. E in Italia visse gli ultimi anni dividendosi
tra Roma e Francavilla.
Morì per un attacco di angina pectoris il 2 dicembre 1916, a Roma, assistito dall'inseparabile
Berthe. Ai suoi funerali intervennero personalità della politica, della musica, dell'arte e
dell'aristocrazia.
Fu sepolto nel cimitero del Verano.
La traslazione delle sue spoglie in Ortona avvenne nel settembre 1960.
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La cultura innovativa del Cenacolo michettiano di Francavilla
di Umberto Russo
L'iniziativa di ricordare con una mostra documentaria, comprendente scritti, foto, stampe, oggetti,
il momento della storia culturale rappresentato dalla poliedrica attività artistica del Cenacolo
michettiano di Francavilla potrebbe apparire pleonastica solo a chi ne avesse un'idea riduttiva,
considerandolo un episodio sporadico e marginale delle vicende artistiche tra Otto e Novecento.
In realtà, l'importanza, certamente non circoscritta entro i confini regionali, del cenacolo è ormai
acclarata e consacrata dagli studi di più di un critico. In quell'ambito, poi, la presenza di F. P. Tosti,
del quale meglio di me può dire Francesco Sanvitale, fu di notevole peso, non solo per l'aura
"internazionale" che gli arrecava, ma anche per l'apporto determinante che diede alla fondazione
di quella "tradizione canora regionale", emula della partenopea Piedigrotta, con la canzone
musicata nel 1888, "Se 'na scingiate te putesse da'", nata appunto in seno al Cenacolo.
Ma lasciando a Sanvitale il compito di un puntuale ritratto dell'illustre musicista ortonese, vorrei
soffermarmi a considerare, sia pure rapidamente, il significato che ebbe l'operare concorde e
simbiotico nel convento michettiano di tanti esponenti della letteratura, delle arti figurative, della
musica, e non solo abruzzesi, ma anche provenienti da regioni vicine e lontane della penisola,
attratti proprio da quel vivo centro di cultura lì, sulla dolce collina coperta di ulivi ed oleandri a
specchio dell'Adriatico.
E sarà opportuno partire dalla definizione di "cultura", nell'accezione che ebbe in quel luogo. Per
cultura, infatti, non è da intendersi - come allora accadeva in tanti altri centri, accademici e non,
all'insegna dell'erudizione positivistica - una sapiente rimasticatura del passato, un impegno di
approfondimento scientifico, bensì il proposito di attingere liberamente alle proprie forze
inventive per creare qualcosa di nuovo ed esteticamente plausibile. Che poi l'ispirazione prevalente
fosse cercata nella realtà dell'ambiente circostante, ritratta naturalisticamente sulla pagina e sulla
tela, con la creta e con le note musicali, ciò non indica per nulla un limite asfittico e provinciale di
quella ispirazione, ma piuttosto la volontà di proporre come oggetto dell'arte un mondo incognito,
una tematica inconsueta, una natura ancora tutta da scoprire: non per niente, dalle "figurine" che
D'Annunzio disegnerà ispirandosi ai canti popolari raccolti da Tosti nascerà un libro di racconti
dal titolo Terra Vergine.
Il rapporto diretto con l'ambiente naturale è il programma che lo stesso poeta sembra voler
tracciare nelle lettere a Giselda Zucconi del 1881 - 82, cioè agli esordi della vita del Cenacolo: un
programma che diviene una vera e propria pagina di poetica, quale emergerà dalla lettera
dedicatoria a Michetti del Trionfo della Morte, nel '94. Nel frattempo, egli ha affinato i suoi strumenti
espressivi, ha tentato altre vie d'arte, come Michetti ha superato il folclorismo del Voto per
giungere alla potente sintesi concettuale e formale della Figlia di Iorio.
L'operosa produzione del Cenacolo non si esaurì nella ricerca personale dei suoi esponenti, per
così dire, istituzionali; ebbe un'eco non effimera negli ambienti artistici di tutta Italia, richiamò
l'interesse di cronisti, critici e soprattutto di altri operatori delle arti, che sia pure di passaggio
vollero conoscere da vicino quest'angolo di Abruzzo divenuto, grazie all'iniziativa geniale di
Michetti, una fucina di cultura in atto. Ne è testimonianza una definizione che nell'84 ne dava
Matilde Serao, anche lei giunta a Francavilla per conoscere di persona quello che chiamava "il più
giovane, il più forte, il più intellettuale centro d'Italia". E Primo Levi, autore del fortunato motto
"Abruzzo forte e gentile", scriveva: "Qua, non la febbre dunque, ma la semplice fecondazione
dell'intelletto, non la passione dunque, ma la tranquilla espansione del cuore", alludendo alla
meditata volontà di far arte che animava gli ospiti del Convento.
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La caratteristica che i due maggiori esponenti del sodalizio impressero al comune ambiente di
lavoro fu quella dello sperimentalismo: D'Annunzio, attingendo con prensile interesse ai gusti e
alle correnti letterarie che allora erano più attuali in Europa, transitando dal verismo di Terra
Vergine e dall'intimismo precrepuscolare del Poema paradisiaco al superomismo nicciano delle Vergini
delle rocce e del Fuoco e al revival classicheggiante della Città morta, Michetti, a sua volta, tentando
sempre nuove tecniche di pittura e sviluppando il suo innato amore per gli apparati meccanici in
direzione della fotografia e della cinematografia: un'ansia sperimentale che lo avrebbe condotto,
agli inizi del nuovo secolo, al sostanziale abbandono della figurazione naturalistica ed alle prove ed
abbozzi di sapore impressionistico.
Nelle rievocazioni che solitamente si fanno del Cenacolo di Francavilla si tende a privilegiare
l'aspetto meramente promozionale che esso ebbe, specie per le sorti del nascente centro balneare
sull'Adriatico, che di certo poté godere di un'ampia notorietà proprio grazie alla presenza di quel
gruppo di artisti. Invece bisogna scorgere in quel fortunato momento un risvolto meno
appariscente, ma più significativo: il progetto volutamente sperimentale in campo artistico di
Michetti e D'Annunzio aveva una sua corrispondenza nell'atmosfera innovativa che caratterizzava
l'ambiente circostante; come i due maggiori sodali del Convento tendevano a far "cose nuove" in
letteratura e in pittura, così la cittadina andava uscendo dal chiuso del suo centro storico arroccato
sul colle per espandersi con una fioritura di villini e alberghi sui viali della Marina, gli uni e l'altra
affascinati dalle prospettive del nuovo secolo, protesi a conquistarsi un avvenire che forse sarebbe
stato migliore del passato. Un sogno? Un’illusione? Ma le speranze, soprattutto se poggiate su un
impegno sincero e fidente, non vanno mai condannate.
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Francesco Paolo Tosti - Il canto di una vita
di Francesco Sanvitale
Nel destino dei rapporti tra la critica e i musicisti e tra questi e gli interpreti e il pubblico,
avvengono strani fenomeni che non sempre sembrano essere riconducibili a logiche conseguenti.
Su questa strada prendono cammino le scoperte o riscoperte musicologiche, le rivalutazioni, le
edizioni critiche che sono, insieme, il sale affascinante della musicologia.
Sicuramente tra i casi di maggior effetto ed efficacia bisogna ascrivere da qualche anno quello che
si è concretizzato attorno alla figura e alla produzione di Francesco Paolo Tosti. Pochi musicisti
infatti da un'assoluta disattenzione della critica e da timide e un po' "complessate" frequentazioni
degli interpreti, hanno potuto rigenerare un ruolo da protagonista nella vita musicale e
nell'impegno degli studi musicologici. Questo vero e proprio "caso Tosti" è così uno degli eventi
più intriganti tra i fatti musicali degli ultimi tempi. La ridefinizione del suo ruolo nella storia della
musica italiana tra Ottocento e Novecento, accompagna, su un percorso di significative risultanze,
l'approfondimento musicologico e critico con una sempre più diffusa abitudine esecutiva dei suoi
prodotti musicali. Certo, c'è stato sempre un Tosti nel repertorio di tutti i cantanti, ma per lungo
tempo proposto con grande timidezza, con quei complessi, cui si accennava, che rivelavano il
timore di proporre qualcosa di grande effetto, ma di stile leggero, un po' canzonettistico.
La approfondita attenzione critica, che in pochi anni ha determinato la pubblicazione di un
volume biografico e critico per la EDT di Torino (la maggiore casa editrice di musicologia in
Italia), il varo dell'edizione integrale Ricordi delle romanze in 14 volumi (sei già pubblicati),
l'edizione completa discografica in 20 CD della Nuova Era, convegni, seminari, mostre in Italia e
all'estero, l'apertura, nel 1994, del Museo Musicale d'Abruzzo con un ricchissimo e visitatissimo
"fondo Tosti", tutto proposto e curato dall'Istituto Nazionale Tostiano di Ortona, ha liberato
cantanti e pubblico da ogni perplessità. Il riconoscimento al repertorio tostiano di una valenza
strutturale ed estetica senza più le ipoteche di un disattento, se non sfavorevole, giudizio critico,
rende finalmente il rapporto con la musica dell'abruzzese libero di una valutazione sincera e
d'istinto, oltreché consapevole. Si realizza così, e non è cosa che avviene sovente, un concreto
contributo della musicologia alla musica, anche perché certi pur duri giudizi della critica (Andrea
della Corte e Guido Pannain furono ad esempio spietati), a parte generali valutazioni di tagli
ideologico che analizzeremo più avanti, sono probabilmente scaturiti da un uso esecutivo spesso
dissennato della romanza tostiana. Se infatti ascoltiamo incisioni più o meno vecchie, e non c'è che
l'imbarazzo della scelta da Caruso a Pavarotti, non dimenticando nessuno tra i due estremi
anagrafici, incontriamo spesso delle interpretazioni davvero discutibili che, con mezzi diversi,
stravolgono quel raffinato clima della petite chanson che trova proprio in Tosti uno dei più
eleganti frequentatori. E' chiaro che l'articolata ridefinizione del musicista e della sua opera, con la
conseguente ricchezza pubblicistica in termini musicali e critici, ristabilisce un rigore esecutivo del
quale si giovano massimamente le proposte interpretative a livello concertistico e discografico.
In tal modo l'incontro con la romanza tostiana torna a realizzarsi secondo un uso corretto che
evidenzia senza più condizionamenti la qualità e il fascino della musica del compositore abruzzese.
Peraltro oltre a questa nuova ottica squisitamente musicale, contribuiscono a ridefinire la valenza
del personaggio, anche lo studio e la divulgazione della sua avventura biografica, che partì da
Ortona, cuore del dolce litorale adriatico abruzzese, il 9 aprile 1846, per concludersi a Roma,
all'Hotel Excelsior il 2 dicembre del 1916. Settanta anni esatti vissuti a Napoli, Londra, Milano,
Roma come protagonista della vita musicale: al Conservatorio S. Pietro a Majella e poi come
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illustratore del repertorio napoletano con D'Annunzio e Salvatore di Giacomo, negli stretti
rapporti con Casa Ricordi e con i celebri colleghi del suo tempo Verdi, Puccini, Mascagni,
Leoncavallo, Boito, alla Corte inglese di Vittoria e Edoardo come insegnante di canto ma
soprattutto come organizzatore della vita musicale dei sovrani, insegnante di Margherita di Savoia
e animatore dei più esclusivi salotti aristocratici e borghesi di Roma.
Tosti visse la sua lunga stagione musicale con grande intelligenza, capacità e raro senso della
misura. In un’epoca nella quale il più oscuro maresciallo capomusica di un reggimento di frontiera
dava il suo contributo al melodramma, Tosti comprese che al tempo di Verdi, Puccini,
Leoncavallo, Mascagni non sarebbe stato intelligente dedicarsi al melodramma per ingrossare le
fila dei tanti "minori". Si applicò invece totalmente al genere discreto ed attualissimo della romanza
da salotto nel quale riversò i suoi interessi e le sue qualità di musicista elevando la sua produzione
ai massimi livelli, in termini di qualità e quantità, e dandole energia sufficiente a vivere, e oggi
vediamo con quali risultati, anche quando il mondo per la quale l'aveva concepita e realizzata
sarebbe scomparso.
Un aspetto del Tosti non è stato mai sufficientemente preso in considerazione: la sua quotidiana
militanza nella vita musicale.
Le sue romanze sono il prodotto finale di un'attività esercitata con diuturno impegno ed
intelligente discrezione. Egli fu innanzitutto un grande insegnante di canto e come tale
probabilmente l'ultimo esponente della scuola del belcanto napoletano: trasfondeva nelle sue
romanze tutta la sapienza di una tecnica inossidabile che giornalmente esercitava con i
professionisti (tutti i grandi che frequentavano le stagioni del Covent Garden tra il 1880 e il 1910
andavano spessissimo a studiare le opere con lui, dalla Melba alla Tetrazzini, da Caruso a Scotti) e
con i dilettanti. Era poi un inarrivabile amatore di serate musicali: aveva una elegante voce di
tenore leggero, riusciva a cantare e suonare per ore, ad accompagnare il grande cantante o a
soddisfare dignitosamente le velleità dell'aristocratica padrona di casa. Con queste originali
peculiarità lasciò Roma nel 1875 e andò a fare fortuna a Londra dove era già conosciuto negli
ambienti diplomatici che avevano frequentato la giovane capitale italiana. Il compositore venne
dopo: delle circa 360 romanze catalogate, nel 1876, a trent'anni, ne aveva composto una decina.
E' negli anni '80 intorno ai quarant'anni cioè, nel pieno della maturità, che iniziava una fitta
stagione compositiva, i cui frutti non subiranno mai alterne risultanze estetiche.
E' probabilmente in questo modo inconsueto di essere musicista che risiede il suo successo in vita
e l'indistruttibile valore delle sue romanze. A Londra, anno dopo anno, seppe imporsi un ruolo di
grande prestigio nella vita musicale mondana.
Insegnante dei rampolli delle famiglie più aristocratiche, conteso da queste, quella reale in testa,
come animatore ed organizzatore delle serate musicali, docente negli istituti più prestigiosi come
il Royal College of Music e la Royal Academy of Music, nella quale sarà anche per anni consigliere
di amministrazione, attivo come compositore, oltre che per l'italiano Ricordi, anche per l'inglese
Chappell e il francese Enoch, Tosti era nei crocevia decisionali della vita musicale inglese.
E ben lo sapevano tutti i grandi musicisti italiani che andavano a Londra a curare la messa in scena
delle loro opere. Puccini, Mascagni, Leoncavallo gli si rivolgevano per essere introdotti a corte, per
avere i contatti che occorrevano, per essere presentati negli ambienti che contavano. Di questo suo
particolarissimo ruolo c'è una ricca testimonianza di avvenimenti, aneddoti, lettere, ritagli di
giornali. Senza contare lo speciale rapporto con Giulio Ricordi che aveva in Tosti il suo punto di
riferimento a Londra. Dal versante della composizione, questa prestigiosa attività gli era utilissima
per saggiare la validità delle sue romanze sperimentate con abitudini quasi artigianali
nell'insegnamento del canto o nelle esperienze esecutive dei salotti musicali. Ecco che riesaminare
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l'attività del musicista militante ci aiuta a meglio comprendere il compositore e nello stesso tempo
ci offre lo spunto anche per fare delle riflessioni su questo oblio critico che ha penalizzato
lungamente Tosti e la sua musica.
Nulla di più facile oggi, sulla scorta di quanto abbiamo detto, affermare che la critica ha sbagliato
per tanto tempo. La verità, come sempre, è più complessa. Tosti muore nel 1916, nel bel mezzo
di quella Grande Guerra che avrebbe spazzato d'un colpo il mondo nel quale il musicista
abruzzese si era ritagliato il suo posto. Il disco, il cinematografo, la radio avrebbero peraltro
completamente mutato le abitudini degli europei determinando nuovi costumi di aggregazione
sociale e conducendo definitivamente al tramonto il salotto musicale.
La romanza di Tosti, pur passando agevolmente dal salotto aristocratico e borghese alle sale di
concerto e al disco per l'attenzione mai mutata dei cantanti, subì comunque un comprensibile
declino artistico ed esecutivo con tutte quelle altre forme che, in un modo o nell'altro, avevano
interpretato gli ultimi fasti della vecchia Europa nella Belle Époque.
A questo naturale ed irreversibile fenomeno di effetto internazionale, in Italia si aggiunsero
ulteriori elementi. All'indomani della prima Guerra Mondiale e con il tramonto dell'Opera come
viva forma creativa, i critici e gli intellettuali musicali italiani cercavano di ricostruire una identità
musicale al Paese, dopo l'inebriante ma troppo monopolizzatrice avventura ottocentesca del
melodramma. I compositori e musicologi cercarono un ritorno alle radici nei fasti strumentali del
barocco italiano, propugnando una musica contemporanea più intellettuale, rigorosa, comunque
lontana dalle rutilanti esagerazioni dell'Opera. Né bisogna dimenticare quanto fosse indietro il
Paese nelle abitudini musicali del repertorio sinfonico, cameristico, corale: pochissimi erano i
conservatori, di scarso rilievo gli studi musicologici, in crisi l'editoria musicale. I critici riformatori
usarono il piccone, nulla o poco salvando del recente passato musicale. Ora sappiamo quanto
fossero in errore, ma possiamo comprendere significati e motivazioni di quelle scelte.
Oggi abbiamo il necessario distacco per rileggere tutto quel periodo con attenzione, e con
sorpresa ci accorgiamo che non era tutto da buttar via. C'è da credere, infatti, che il "caso Tosti"
sia primo tra altre avventure di riscoperta musicologica nel "liberty" musicale italiano. Certo la sua
figura è particolare e probabilmente unica, ma il genere che egli trattò, la "romanza", ebbe
numerosissimi autori fedeli tra i compositori italiani che pure hanno lasciato pagine importanti. E'
questo un capitolo della storia della musica italiana tutto da scrivere. Partendo da Tosti, perché no?
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doc. 1
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doc. 1
Casa natale di F. P. Tosti.
(La palazzina venne abbattuta intorno al 1960)
Foto tratta dalla rivista "Ars et labor", novembre 1907
doc. 2
Foto di Giuseppe Tosti, padre di F. P. Tosti.
Foto tratta dalla rivista "Ars et labor", novembre 1907
doc. 3
Foto di Caterina Schiani, madre di F. P. Tosti.
Foto tratta dalla rivista "Ars et labor", novembre 1907
docc. 4-5
Foto dei fratelli di F. P. Tosti ritratti in età matura: Tommaso e Teresa.
Foto tratta dalla rivista "Ars et labor", novembre 1907
docc. 6-7
Foto dei fratelli di F. P. Tosti ritratti in età matura: Angelo e Filomena.
Foto tratta dalla rivista "Ars et labor", novembre 1907
doc. 8
s.d.
Annotamento di nascita dei figli di Giuseppe Tosti e Caterina Schiani.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona. Riproduzione fotostatica
doc. 9
1846 aprile 9, Ortona
Atto di nascita di Francesco Paolo Tosti.
Archivio di Stato di Chieti. Stato Civile del Comune di Ortona. Registro atti di nascita. 1846
doc. 10
doc. 11
1856 aprile 1, Ortona
Delibera del decurionato di Ortona per l'inoltro di una supplica al Re delle Due Sicilie,
allo scopo di far ottenere a F. P. Tosti, di dieci anni, una "piazza franca" (borsa di
studio) per il mantenimento del giovane agli studi nel Conservatorio S. Pietro a Majella
di Napoli.
Biblioteca Comunale di Ortona
1857 febbraio 25, Napoli
Rescritto del Ministro dell'Interno del Regno di Napoli all'Intendente della Provincia di
Chieti.
Si comunica che s.m. il Re, su proposta dello stesso Ministro dell'Interno, ha decretato
l'elargizione della somma di ducati 20 a favore di F. P. Tosti per le spese di viaggio a
Napoli, al fine di sostenere un "esperimento preventivo" presso quel Collegio di
musica.
Archivio di Stato di Chieti. Fondo Intendenza. Serie Pubblica Istruzione
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doc. 11
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doc. 12
doc. 13
doc. 14
doc. 15
s.d.
Foto di F. P. Tosti nei primissimi anni della permanenza a Napoli.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona. Riproduzione fotografica
1865 aprile 21, Napoli
Partitura manoscritta di F. P. Tosti del piccolo "Quia Vidisti" per voce di tenore con
accompagnamento di piccola orchestra.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona
s.d.
Manoscritto musicale autografo "L'augurio". Dedicato da Tosti al padre nel giorno del
suo onomastico.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona
s.d.
Esercizi di armonia di F. P. Tosti, allievo al Conservatorio S. Pietro a Majella di
Napoli.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona
19
doc.16
doc. 17
doc. 18
doc. 19
doc. 20
doc. 21
doc. 22
doc. 23
1858 /Ortona/
Progetto della festa centenaria del 6 settembre 1858.
Archivio storico Comunale di Ortona *
1858 novembre 30, Ortona
Rendiconto della raccolta di fondi da destinarsi alle feste per il Giubileo del 1858 a
firma del cassiere Giuseppe Tosti, padre di Francesco Paolo.
Archivio storico Comunale di Ortona *
1858 luglio 31, Ortona
Manifesto del Comitato per le feste del Perdono di S. Tommaso.
Archivio storico Comunale di Ortona *
1857 novembre 21, Napoli
Contratto tra il musicista Vincenzo Battista ed il sacerdote Don Lelio Visci per la
composizione e direzione di musiche in occasione dei festeggiamenti del Perdono nel
1858.
Biblioteca Comunale di Ortona *
1858
Libretto di "Ortona Liberata". Oratorio di Domenico Bolognese, musica del maestro
Vincenzo Battista. Napoli 1858.
Biblioteca Comunale di Ortona *
1858 maggio 2, Napoli
Contratto tra il musicista Paolo Serrao e il sacredote Don Lelio Visci, procuratore del
cav. Vincenzo Onofri, sindaco di Ortona e dei rappresentanti del Comitato per i
festeggiamenti del Giubileo del 1858, per la composizione di musiche in occasione
delle festività.
Biblioteca Comunale di Ortona *
/1858/
Libretto del melodramma sacro "Gli ortonesi in Scio". Parole di Giovan Vincenzo
Pellicciotti, musica del maestro Paolo Serrao. Ristampa 1903.
Biblioteca Comunale di Ortona *
s. d.
Manoscritto, di F. P. Tosti, della composizione sacra "Quia Vidisti".
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona
* depositato temporaneamente c/o l’Istituto Nazionale Tostiano, Ortona
20
doc. 29
21
doc. 24
s.d.
Manoscritto musicale autografo "S. Antonio" per soli coro e orchestra di F. P. Tosti.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona
doc. 25
s.d.
"Tantum Ergo " per tenore e orchestra di F. P. Tosti
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona
I manoscritti di composizioni sacre risalgono, probabilmente, alla nomina di F. P. Tosti a maestro di
Cappella presso la Cattedrale di S. Tommaso di Ortona.
doc. 26
Articolo della duchessa Fiorella Acquaviva d'Aragona in cui, tra l'altro, si rievocano i
ricevimenti estivi organizzati dalla contessa D'Obréscoff alla Montagnola, con la
partecipazione di F. P. Tosti e Gaetano Braga.
In “Madonna dello Splendore” n. 15. 22 aprile 1996, Giulianova
Archivio Privato Fiorella Acquaviva D’Aragona, Mosciano S. Angelo
doc. 27
Foto della contessa di Castellana Alessandrina d'Obréscoff.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona. Riproduzione fotografica
doc. 28
doc. 29
doc. 30
s.d.
Manoscritto musicale "dove sei?" della contessa Sofia Acquaviva D'Aragona, allieva di
canto di F. P. Tosti.
Archivio Privato Fiorella Acquaviva D'Aragona Mosciano S. Angelo. Riproduzione fotostatica
s.d.
Album da salotto della duchessa Sofia Acquaviva d'Aragona.
Raccolta di spartiti manoscritti, alcuni composti dalla stessa duchessa, altri, anche a
stampa, di autori vari, tra cui F.P. Tosti.
Aperto sulla romanza di Tosti "Vorrei morire!..." su testo di L. M. Cognetti, con
copertina illustrata da Michetti.
Archivio Privato Fiorella Acquaviva D'Aragona, Mosciano S. Angelo (TE)
/1868/
Cronaca della serata musicale di beneficenza promossa a Giulianova dalla nobildonna
Sofia Acquaviva d'Aragona, figlia della contessa di Castellana di Obréscoff.
Alla festa partecipò F. P. Tosti, ancora giovinetto, introdottovi dai fratelli Braga, e si
impose all'attenzione del colto pubblico.
In: V. Bindi, Gaetano Braga dai ricordi della sua vita, Napoli ed. Giannini e figli, 1927.
Biblioteca Comunale "V.Bindi", Giulianova (TE)
22
doc. 31
23
doc. 31
doc. 32
s.d.
Bozza, con integrazione manoscritta del capitolo intitolato "Braga e Tosti" facente
parte del volume di V. Bindi “Gaetano Braga dai ricordi della sua vita”.
Biblioteca Comunale "V. Bindi", Giulianova
Fratelli Gaetano e Giuseppe Braga di Giulianova.
Foto tratta da: V. Bindi Gaetano Braga dai ricordi della sua vita, Napoli, ed. Giannini e figli,
1927.
Biblioteca Comunale “V. Bindi”, Giulianova
24
doc. 33
doc. 34
doc. 35
s.d.
Trascrizione manoscritta (probabilmente ad opera di Vincenzo Bindi) di una lettera di
tono confidenziale indirizzata da F. P. Tosti a Gaetano Braga, con accenni alla propria
situazione familiare ed ai rapporti con la famiglia Acquaviva di Atri.
Biblioteca Comunale "V. Bindi", Giulianova
1870 luglio 28, Ortona
Delibera del Decurionato di Ortona n. 89 "Pel nuovo Teatro Comunale".
Si dedica un formale ringraziamento al maestro Francesco Tosti per aver diretto alcune
opere musicali in un concerto in occasione del completamento del teatro comunale di
Ortona.
Biblioteca Comunale di Ortona
1870 agosto 20, Ortona
Locandina di un concerto al teatro comunale di Ortona.
L'appunto a penna in calce segnala l'interpretazione dell'aria drammatica di Filippo nel
Don Carlos di Verdi da parte del baritono Giovanni Ghia, con accompagnamento al
pianoforte di F. P. Tosti.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona
doc. 36
s.d.
Foto di Tosti negli anni in cui fu a Roma.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona. Riproduzione fotografica
doc. 37
s.d.
Foto di Giovanni Sgambati.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona. Riproduzione fotografica
doc. 38
Cronaca locale
Vi si riferisce delle funzioni di assistente di canto della principessa Margherita di Savoia
svolte da Tosti alla Corte reale.
In “Gazzettino Popolare”, n. 14, 2 agosto 1874, Ortona.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona
doc. 39
Cronaca locale
Descrizione di una festa privata cui partecipò Tosti attirando la generale attenzione con
la propria esibizione canora.
In “Gazzettino Popolare”, n. 15, 9 agosto 1874, Ortona.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona
25
doc. 40
Notizie varie
Si preannuncia un concerto vocale e strumentale a S. Benedetto del “prof. Tosti” e del
pianista romano “prof. Sgambati”.
In “Gazzettino Popolare”, n. 18, 30 agosto 1874, Ortona.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona
doc. 41
Pagine disperse: cronache mondane-letteratura-arte di Gabriele D’Annunzio, coordinate e
annotate da Alighiero Castelli, Roma, Bernardo Lux ed., 1913.
Biblioteca Provinciale "A. C. De Meis", Chieti
doc. 42
1910, Firenze
Vincenzo Morello, Gabriele D’Annunzio
Vi si riferisce della frequentazione della sala del Capitan Fracassa a Roma da parte di
G. D'Annunzio e di altri artisti abruzzesi, tra cui Tosti, Barbella e Michetti.
In Pagine disperse: ...cit. pag. 18.
Biblioteca Provinciale “A. C. De Meis”, Chieti
26
doc. 43
doc. 44
doc. 45
doc. 46
1884 Febbraio 1, Villa del Fuoco
Lettera di G. D'Annunzio a Vittorio Pepe.
Il poeta, esprimendo il proprio cruccio per non aver la possibilità di gustare della buona
musica, causa la recente paternità (nascita del figlio Mario), rievoca le serate musicali
della Sala Dante e le "riunioni deliziose" nel salotto di F. P. Tosti in via Prefetti a Roma.
In Pagine disperse: ...cit. pag. 34.
Biblioteca Provinciale “A. C. De Meis”
1888 gennaio 12
Dalla Tribuna. Rubrica "Cronaca Bizantina" a cura del Duca Minimo (pseudonimo di G.
D'Annunzio).
Rievocazione delle serate in casa Tosti a Roma nel 1883.
In Pagine disperse: ... cit. pag 448.
Biblioteca Provinciale “A. C. De Meis”
s.d.
Ritratto di Margherita di Savoia negli anni in cui prendeva lezioni di canto da F. P. Tosti.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona. Riproduzione fotografica
s.d., s.l.
Biglietto di Casa Savoia a firma di Monterena (?) indirizzato a Tosti con cui si richiede
la disponibilità ad impartire lezioni di canto alla principessa Margherita, subentrando al
maestro Vera.
Biblioteca Provinciale "A. C. De Meis", Chieti
27
doc. 47
s.d., s.l.
Biglietto di Casa Savoia a firma di Monterena (?) indirizzato a Tosti.
Si comunica che una lieve indisposizione della principessa Margherita le impedisce di
prendere lezioni di canto e si propone una collaborazione nel "progetto di ordinamento
della musica".
Biblioteca Provinciale "A. C. De Meis", Chieti
28
doc. 48
doc. 49
doc.50
doc. 51
doc. 52
doc. 53
s.d.
Spartito a stampa delle "Due Melodie" dedicato da Tosti “A S.A.R. la principessa
Margherita di Piemonte”, edizione Ricordi.
Biblioteca Capitolare, Ortona
s.d.
Album da salotto della principessa Pignatelli con varie romanze a stampa dedicate e
autografate da F. P. Tosti.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona
s.d., /Roma/
Foto di Tosti nell'appartamento dell'Hotel Excelsior di Roma con dedica della moglie
Berthe al nipote Cesare in ricordo dello zio Maestro.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona
1876 settembre, Ortona
Componimento poetico a stampa del letterato abruzzese Camillo De Ritis, dedicato a
Tosti.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona
1887 aprile 8.
Duca Minimo (pseudonimo di G. D'Annunzio). I giovani artisti - Alfonso Muzi
Articolo pubblicato su “La Tribuna” che rievoca in chiave nostalgica la compagnia del
Cenacolo a Francavilla.
In Pagine disperse: ... cit. pag. 314
s.d.,
Foto di F. P. Tosti con Matilde Serao, Eleonora Duse e il De Bonis.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona. Riproduzione fotografica
doc. 54
F. De Renzis Conversazioni artistiche, Roma, Sommaruga e C. ed., 1883
Biblioteca Provinciale "A. C. De Meis", Chieti
doc. 55
Conversazione IV
Descrizione delle caratteristiche fisiche, morali e artistiche dei sodali Michetti, Tosti,
D'Annunzio e Barbella.
In Conversazioni ... cit. pag. 62
29
doc. 48
30
doc. 53
doc. 56
In onore di F. P. Tosti - Una serata al circolo artistico
Cronaca di una festa organizzata a Roma dall'Associazione artistica internazionale in
onore di F. P. Tosti, in occasione del suo ritorno a Roma.
In “Il Giornale d'Italia”, n. 37, 6 febbraio 1909.
Biblioteca Provinciale "De Meis", Chieti
doc. 57
1879, Francavilla
Foto di F. Paolo Tosti
Archivio Privato fratelli Cauli, Roma
doc. 58
s.d.
Foto giovanile di Costantino Barbella.
Archivio Privato fratelli Cauli, Roma
31
doc. 57
doc. 59
doc. 58
s.d., Francavilla al Mare
Il "Casermone". Studio del pittore Michetti, primo ritrovo degli artisti del Cenacolo,
anteriormente alla distruzione operata dalla guerra.
In Kaputt!, Francavilla dal Fascismo alla Resistenza, Francavilla al Mare, ed. Luciani, s.d.
doc. 60
s.d.
Foto di F. P. Michetti in età giovanile, con dedica alla cognata Adelina Passatore.
Famiglia Russo, Francavilla al Mare
doc. 61
s.d.
Foto di G. D'Annunzio.
M.B.C.A.-Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, Roma
doc. 62
/1888/
Manoscritto musicale "La viuletta" composto da Tosti nel 1888 su versi del
francavillese Tommaso Bruni ed eseguito il lunedì in Albis di quell'anno al convento di
Francavilla.
Biblioteca Comunale, Ortona *
* depositato temporaneamente c/o l’Istituto Nazionale Tostiano, Ortona
32
doc. 60.
doc. 63
doc. 64
doc. 65
doc. 66
1894 marzo 10, s.l.
Lettera confidenziale di Edoardo Scarfoglio a F. P. Tosti
Biblioteca Provinciale "A. C. De Meis", Chieti
Il convento di F. P. Michetti a Francavilla al Mare in una foto dello stesso pittore.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona. Riproduzione fotografica
/1895/, /Francavilla al Mare/
Francesco Paolo Michetti ritrae D'Annunzio nel convento di Francavilla.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona. Riproduzione fotografica
1899 febbraio 17, Corfù
Lettera di Eleonora Duse a F. P. Tosti e a sua moglie Berthe allora residenti a
Montecarlo.
Vi si dice dell'atmosfera carica di ispirazione e di nostalgici ricordi che, i due amanti, la
Duse e D'Annunzio, respirano nella quieta isola greca, in spirituale comunione con gli
amici lontani.
Biblioteca Provinciale "A. C. De Meis", Chieti
33
doc. 61
doc. 67
doc. 68
doc. 69
doc. 70
1900 maggio 8, /Lucca/
Lettera di G.D'Annunzio a F. P. Tosti (allora residente a Folkestone Inghilterra).
Da un lato attesta la notorietà raggiunta da Tosti in Inghilterra, dall'altro conferma la
fraterna amicizia di lui col D'Annunzio, il quale non si fa scrupolo di chiedere la sua
mediazione nel fugare le maldicenze che minano il suo rapporto con la Duse.
Biblioteca Provinciale "A. C. De Meis", Chieti
Foto di Eleonora Duse.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona. Riproduzione fotografica
1902 gennaio 6, s.l.
Lettera di F.P. Tosti a Costantino Barbella attestante i solidi rapporti di fraterna
amicizia tra i due artisti.
Museo "C.Barbella", Chieti. Riproduzione fotostatica
1903 agosto 31, Villa Borghese
Lettera di G. D'Annunzio a F. P. Michetti.
Il poeta, traendo lo spunto dal dipinto dell'amico, illustra i motivi ispiratori della
tragedia "La figlia di Iorio" esprimendo i propri intendimenti sulla sua
rappresentazione teatrale.
Biblioteca Provinciale "A. C.De Meis", Chieti
34
doc. 71
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doc. 73
doc. 74
doc. 75
doc. 76
doc. 77
s. d., s. l.
Lettera di Eleonora Duse a F. P. Tosti dalla quale si evince la profonda amicizia tra i
due personaggi e vi trapelano i segni della crisi che attraversa il rapporto della Duse con
G. D'Annunzio.
Biblioteca Provinciale "A. C. De Meis", Chieti
s.d, s.l.
Lettera di Eleonora Duse a F. P. Tosti nella quale l'attrice contrappone la propria
debolezza alla forza morale e alla saggezza dell'amico.
Biblioteca Provinciale "A. C. De Meis", Chieti
/1904/ maggio 23, Londra
Lettera di Eleonora Duse a F. P. Tosti.
Gli accenti tristi e la grafia nervosa lasciano intendere l'amarezza provocata nella
grande attrice dalla definitiva rottura dei rapporti con G. D'Annunzio.
Biblioteca Provinciale "A. C. De Meis", Chieti
1906 marzo 22, Firenze (La Capponcina)
Lettera di G. D'Annunzio a F. P. Tosti con accenno alla probabile partecipazione di
quest'ultimo alla prima della "Figlia di Iorio" a Milano.
Biblioteca Provinciale "A. C. De Meis", Chieti
1906 luglio 13, Pietrasanta (LU)
Lettera di G. D'Annunzio a F. P. Tosti con invito ad un soggiorno alla "Versiliana",
quale suo ospite., e preannuncio della visita di amici comuni, tra cui Puccini, Barbella e
Pascarella.
Biblioteca Provinciale "A. C. De Meis", Chieti
s.d.
Spartito delle "Quattro Canzoni d'Amaranta" su versi di G. D'Annunzio, con dedica
autografa datata Londra, aprile 1908.
Edizione a stampa della Ricordi
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona
1908 settembre, Francavilla
Foto di F. P. Tosti con dedica autografa al figlio di Costantino Barbella, Bruno.
Archivio Privato Costantino Cauli, Roma
35
doc. 78
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doc. 83
doc. 84
doc. 85
1915 giugno 26, Roma
Lettera di G. D'Annunzio a F. P. Tosti dalla quale si evince che sempre vivi furono i
rapporti tra i due artisti.
Biblioteca Provinciale "A. C. De Meis", Chieti
s.d., Francavilla al Mare
Foto di F. P. Tosti e Berthe al "Convento" eseguita da F. P. Michetti.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona. Riproduzione fotografica
s.d., Francavilla al Mare
Foto di gruppo degli ospiti del convento.
Al centro Michetti con Berthe Tosti e alla sua sinistra, tra gli altri, F. P. Tosti.
Archivio Privato G. Iacone, Francavilla al Mare
Beatrice Testa, L’arte di Costantino Barbella
Articolo dedicato a Costantino Barbella con riferimenti al Cenacolo abruzzese.
In “Il Roma della domenica”, 23 dicembre 1934.
Museo "C. Barbella", Chieti. Riproduzione fotostatica
1885 settembre 1, Milano
Lettera di F. P. Tosti a Giulio Ricordi.
La lettera reca una postilla a firma di F. P. Michetti ed è una presentazione per il giovane
pittore Alfonso Muzii.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona. Riproduzione fotostatica
1901 settembre, Londra
Manosritto musicale autografo "la mia canzone", melodia di F. P. Tosti su parole di
Francesco Cimmino
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona. Riproduzione fotostatica
1905 ottobre 15, /Londra/
Lettera di F. P. Tosti a Giulio Ricordi.
Oltre a specifici riferimenti ai rapporti di lavoro con la Casa Ricordi, Tosti accenna al
successo di Puccini a Londra per la messa in scena della Madama Butterfly.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona. Riproduzione fotostatica
Foto di Giulio Ricordi.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona. Riproduzione fotografica
36
doc. 86
doc. 87
docc. 88
89, 90
doc. 91
doc. 92
doc. 93
1907 settembre, Folkestone
Manoscritto musicale autografo delle "Quattro melodie", titolo provvisorio delle
"Quattro Canzoni d'Amaranta", poesia di G. D’Annunzio e musica di F. P. Tosti.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona. Riproduzione fotostatica
1907 settembre 28, Londra
Lettera di F. P. Tosti a Giulio Ricordi.
Vi si fa riferimento alle "Quattro Canzoni d'Amaranta" musicate da Tosti su testi del
D'Annunzio e all'epoca non ancora dotate del titolo definitivo.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona. Riproduzione fotostatica
1911 settembre 21, Milano
1912 giugno 19, Milano
1912 giugno 20, Milano
Fatture degli editori G. Ricordi e C., per la fornitura di musiche, a F. P. Tosti.
Biblioteca Provinciale "A. C. De Meis", Chieti
s.d.
Foto della regina Vittoria d'Inghilterra.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona. Riproduzione fotografica
s.d.
Foto della principessa Beatrice, figlia della regina Vittoria, una delle prime allieve inglesi di F. P. Tosti.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona. Riproduzione fotografica
1875
Piantina di Londra.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona
doc. 94
Sigillo personale in cristallo con il motto "Vivi e lascia vivere".
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona
doc. 95
Tagliacarte in legno con dedica incisa "Ricordatevi di Elena Edvige e Lucia".
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona
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doc. 96
Ventaglio con dedica autografa di Tosti alla sig.ra Ida Sanvitale, datata Ortona agosto
1908 e recante alcune battute della romanza "Ideale".
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona
doc. 97
Articolo celebrativo di Tosti e della sua produzione musicale.
In “The Whitehall Revie”, 21 settembre 1882.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona. Riproduzione fotostatica
-
"LA RIVISTA DI WHITEHALL"
21 settembre 1882
Suppongo che non vi sia un salotto nel Regno Unito o in America senza una copia della canzone del
Signor Tosti: "Sempre e per Sempre". Sicuramente si saranno chiesti in molti com'è il compositore
ispirato di cosi tante canzoni; e io ora glielo dirò, perché io ho avuto il piacere, alcuni giorni fa, di passare
un'ora nelle sue stanze a Mortimer Street, di sentirgli cantare canzone dopo canzone, riposando solo
pochi secondi per mantenere il suo sigaro "Minghetti" acceso.
Il Signor Tosti è a Londra da sei stagioni, con grande dispiacere degli Italiani, e più precisamente dell'Alta
Società Romana, di cui egli è sempre stato un grande favorito. Il Principe Giustiniani Bandini, il Principe
Borghese, il Principe Colonna,il Principe del Drago e la Principessa Massimo insistono affinché egli
trascorra l'inverno a Roma, poichè le loro serate musicali sarebbero rovinate senza il simpatico maestro
che ha il privilegio di sapere organizzare cori con le più graziose rappresentanti dell'aristocrazia Romana.
Il Signor Tosti è giovane e ha delle maniere molto affascinanti. Le persone lo invitano alle loro cene e
alle loro feste, non perché egli è un compositore alla moda, ma perché egli è il Signor Tosti. La prima
cosa che mi ha colpito nella sua stanza, è stata una bellissima fotografia della Regina e della Principessa
Beatrice (con le firme delle illustre Signore), che Sua Maestà ha recentemente regalato al Signor Tosti nel
corso del suo soggiorno ad Osborne, in veste di insegnante della Principessa Beatrice.
Il Signor Tosti da lezioni alla Duchessa di Connought, al Duca di Albany e alla Duchessa di Teck, inoltre
due o tre volte la settimana il compositore Italiano viene convocato per cantare al Palazzo di S. James
dalla Duchessa di Cambridge, per cantare come solo lui sa, le sue canzoni. Tra quelle già pubblicate, "Ave
Maria", la "Chanson de Fortunio" e "Quel Giorno", sono le più popolari.
Spero che il Signor Tosti non si arrabbierà con me se dico che ho sentito le canzoni che saranno
pubblicate la prossima stagione e che io le considero superiori a tutte le altre che egli ha scritto
precedentemente. "Lascia che accada presto" (testo del Sig. Clement Scott) sicuramente diventerà tanto
popolare quanto "Sempre e per Sempre", "Plenilunio" (testo di Carmelo Errico) e "Memorie" (testo di
E. Pagliara, composta espressamente per il Signor Cotogni) sono gemme.
Il Signor Tosti mi ha gentilmente cantato alcune strofe della sua nuova operette de salon chiamata
"Serenata Mora", nella quale vi sono solo quattro personaggi, senza un coro. E' stato scritto con molta
grazia. Anche "Patti chiari" (Testo di Antonio Vassallo) sarà pubblicato per la prossima stagione.
Dopo aver cantato per un'ora, il Signor Tosti ha suonato una polka molto avvincente, "è vostra?" gli ho
chiesto. Egli non mi ha dato alcuna risposta; ma la prossima stagione, chiunque si rechi dal Sig. Chappell
per la polka "Muriella" del Signor "Tito lo Poma", troverà una musica da ballo scritta da un maestro che
deve essere un parente molto stretto del signor Tosti.
Prima di congedarmi dalle stanze del compositore in Via Mortimer, ho dato un altro sguardo in giro, ed
ho notato che oltre alla foto dei personaggi Reali summenzionati, c'era una galleria completa di bellezze
artisticamente disposte su mensole fissate ai muri. Così che il Signor Tosti non manca di ispirazione.
38
doc. 98
doc. 99
doc. 100
doc. 101
1883 gennaio 10, s.l.
Lettera di... (firma indecifrabile) a F.P. Tosti.
Comunicazione del conferimento del titolo di Cavaliere dell'Ordine di Leopoldo del
Belgio.
Biblioteca Provinciale "A. C. De Meis", Chieti
s.d., Francavilla al Mare
Lettera di Tosti ad altro Tosti (forse il fratello Tommaso) residente a Firenze, che attesta
la familiarità del "Musicista" con la famiglia reale inglese.
Biblioteca Provinciale "A. C. De Meis", Chieti
s.d.
Foto del Duca e della Duchessa di Connaught, figlio e nuora della regina Vittoria. Nella
loro casa Tosti fu maestro di canto ed organizzatore delle serate musicali.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona. Riproduzione fotografica
1883 giugno 30, s.l.
Lettera di C. H. Stone a F. P. Tosti, in cui si comunica la nomina di questo a "Visitor"
del Club inglese di Malborough, per raccomandazione di S. A. R. il Principe di Galles.
Biblioteca Provinciale "A. C. De Meis", Chieti
docc. 102-103 Men of the day.
Breve biografia di F. P. Tosti, e sua caricatura. In calce alla caricatura è riportato il titolo
di una celebre romanza tostiana "For ever and for ever"
In “Vanity Fair”, 14 novembre 1885, Londra
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona
VA N I T Y F A I R
LONDON, 14 NOVEMBRE 1885
UOMO DEL GIORNO - N° CCXLIV
SIGNOR PAOLO TOSTI
A Ortona a Mare, trentanove anni fa, nacque Paolo Tosti. Sin dall'infanzia egli mostrò inclinazione per
la musica e i suoi genitori lo mandarono all'Accademia Musicale di Napoli dove studiò con Mercadante.
Successivamente iniziò a scrivere musica, ma la sua prima canzone "Non m'ama più" fu respinta da tre
editori prima di essere stampata nel 1870 a Roma, rendendolo famoso.
A Roma il sig. Tosti guadagnò il favore della corte e dette lezioni di musica alla Regina Margherita; nel
1876 egli venne in Inghilterra con lettere di raccomandazioni per la Duchessa di Cambridge.
La Duchessa lo accolse con calorosamente e lo assunse, da allora egli è stato il maestro di musica
preferito della Corte; ha insegnato a Principi e Principesse, ed è riuscito perfino a prevalere sulla Regina
convicendola a cantare con il suo accompagnamento.
La Duchessa di Cambridge continua ad essere la sua più grande amica e protettrice, assicurandogli così
la carriera.
39
Il Signor Tosti è una persona simpatica e affabile. Egli ha scoperto la debolezza degli Inglesi per le
canzoni sentimentali e la sua "Per sempre e per sempre" viene massacrata in ogni aula scolastica ed ogni
salotto delle Isole Britanniche. Egli è pervaso da un naturale talento musicale che non è stato distrutto
da un eccesso di tecnica; la sua voce canora è lieve e ben educata; ha un buon temperamento ed è sempre
pronto a compiacere; viene continuamente ricoperto di nuovi doni da parte nuovi Reali.
doc. 104
1888 dicembre 5, /Londra/
Lettera della principessa Beatrice alla nobildonna lady Geraldine con cui le si invia la
medaglia del Giubileo (cinquantenario dell'ascesa al trono della regina Vittoria, 1887)
perchè ne faccia omaggio a Tosti, secondo il desiderio della regina Vittoria.
Biblioteca Provinciale "A. C. De Meis", Chieti
5 dicembre 1888, Castello di Windsor
Cara Lady Geraldine,
Qui acclusa invio la Medaglia del Giubileo che la Duchessa era ansiosa di far pervenire a Tosti, Mamma
è stata molto compiaciuta di poter accondiscendere alla sua gentile richiesta. Lei ritiene che egli abbia
ogni diritto ad averla, e qualora se ne fosse resa conto, l'avrebbe avuta prima.
Mamma è stata molto contenta che la sua visita dell'altro giorno non abbia nuociuto alla salute della cara
Zia. Ora vorrei chiedervi se posso venire a farvi visita giovedì prossimo e a che ora, perché non vorrei
partire per l'Isola di Wight senza aver rivisto la cara Zia. Se dovesse essere di pomeriggio o di sera,
preferirei tornare con un treno non più tardi delle 18.20 se possibile.
Credetemi, cara Lady Geraldine, sinceramente vostra
Beatrice
doc. 105
doc. 106
1891 luglio 1, Farnborough Hill
Lettera del conte Ferdinando Reviglio della Venezia a F. P. Tosti.
Comunicazione di invito a pranzo in località Farnborough da parte di S.M.
l'Imperatrice e S.a.r. la Duchessa d'Aosta.
Biblioteca Provinciale "A. C. De Meis", Chieti
1891 dicembre 6, /Roma/
Lettera di Ferdinando Martini a F. P. Tosti. Carta intestata "Camera dei Deputati Giunta generale del Bilancio".
Biblioteca Provinciale "A. C. De Meis", Chieti
Le tre lettere attestano la posizione influente assunta da Tosti nella società inglese, della quale si avvalgono gli amici per
ottenere favori, ovvero per "raccomandare" nuovi artisti esordienti.
doc. 107
1892 aprile 14, Londra
Dal Registro generale della municipalità di Londra: estratto dell'atto di matrimonio tra
F. P. Tosti e Berthe Victoria Jeanne Marie de Verrue, celebrato il 26 luglio 1889.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona. Riproduzione fotostatica
40
doc. 103
41
doc. 104.
42
doc. 108
doc. 109
doc. 110
doc. 111.
1892 maggio 3, Firenze
Lettera di Jorick (pseudonimo di Pietro Coccoluto Ferrigni) a F. P. Tosti, a quel tempo
a Londra.
Biblioteca Provinciale "De Meis", Chieti
T. O. Cesardi, Tosti e Costa
Articolo di fondo dedicato a Tosti con foto autografa che lo ritrae nella casa di Londra,
datata 1892.
In “La Tavola Rotonda”, a. II, n. 37, 11 settembre 1892, Napoli.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona
1896 ottobre 29, Francavilla
Lettera di G. D'Annunzio a F. P. Tosti.
Biblioteca Provinciale "A. C. De Meis", Chieti
1884 gennaio 1, Londra
Contratto triennale tra la Casa editrice Chappel di Londra e F. P. Tosti cui vengono
commissionate n. 12 romanze.
Biblioteca Provinciale "A. C. De Meis", Chieti
1 Gennaio l884
La sottoscritta Società Chappell & Co, accetta di acquistare dal Signor Tosti 12 canzoni in Inglese al
prezzo di £. 400 per ciascuna canzone, tutti i diritti sia Inglesi ed esteri inclusi, nel corso dei prossimi tre
anni o per tutto il tempo successivo che il Signor Tosti riterrà necessario per scriverle, con un numero
massimo di 4 per ogni anno.
Il Signor Tosti si impegna a non scrivere nessun altra canzone in inglese fino al completamento
dell'attuale contratto con l'eccezione di una canzone all'anno per la Società Ricordi, se egli raggiungerà
con essa un tale accordo.
Chappell
doc. 112
1884 luglio 28, Londra
Accordo di massima tra la Casa editrice Chappel di Londra e F. P. Tosti per la cessione,
alla Casa Ricordi di Milano, dei diritti su n° 12 composizioni per canto e pianoforte,
con facoltà di vendere le versioni italiane in tutti i paesi d'Europa fatta eccezione
dell'Inghilterra e delle sue colonie.
Biblioteca Provinciale "A. C. De Meis", Chieti
43
doc. 111
doc. 113
doc. 114
1886 dicembre 8, Londra
Nuovo contratto tra la Chappel e F. P. Tosti per la composizione di altre 12 romanze
nell'arco di tre anni.
Biblioteca Provinciale "A. C. De Meis", Chieti
1889 novembre 30, Londra
Nuovo contratto triennale tra la Chappel e Tosti per la composizione di altre 12
romanze in lingua inglese, con la facoltà di scriverne una, ogni anno, per la Casa
Ricordi.
Biblioteca Provinciale "A. C. De Meis", Chieti
44
doc. 115
doc 116
s.d.
Foto di Tosti realizzata da Valery di Londra su disegno di A. Edel del luglio 1883.
Archivio storico del Comune di Parma
1895 aprile 1, Londra
Contratto triennale tra la Casa editrice Enoch e figli di Londra a F. P. Tosti, che prevede
la composizione da parte di quest'ultimo, di quattro canzoni per ciascun anno.
Biblioteca Provinciale "A. C. De Meis", Chieti
ACCORDO
tra il Signor F. Paolo Tosti residente al n° 12 di Mandeville Piace
e la Società Enoch & Figli sita al n° 14 di Great Marlborough Str. w
1. Il Signor Tosti si impegna a scrivere quattro canzoni all'anno per la Società Enoch e Sons.
2. Il Signor Tosti assegna per le suddette canzoni i diritti d'autore alla Società Enoch & Figli per la
Gran Bretagna, le sue Colonie e gli Stati Uniti d'America.
3. Per tutta la durata di tale accordo il Signor Tosti si impegna a non fornire alcuna canzone (oltre a
quelle menzionate nel seguente paragrafo) a nessun'altra casa editrice della Gran Bretagna, le sue Colonie
e gli Stati Uniti d'America se non alla Società Enoch & Figli, che avrà il diritto esclusivo di pubb1icazione
solo in questi paesi.
4. Le eccezioni a cui si fa riferimento nel precedente paragrafo sono rappresentate dalle seguenti
canzoni pubblicate dalla Società Ricordi:
a) Una canzone l'anno con testo in inglese.
b) Le canzoni pubblicate con testo in italiano, che tuttavia possono essere pubblicate qui solo con il
loro titolo italiano, sebbene una versione inglese del testo italiano potrà essere aggiunta.
5. Quanto sopra premesso, la Società Enoch & Figli accetta di pagare al Signor Tosti duecentoventi
sterline (£220) per ogni canzone, di cui cento sterline (£100) saranno un acconto sui diritti d'autore per
l'Inghilterra e le sue Colonie, e venti sterline (£20) come acconto per i diritti d'autore per l'America, a
cui si fa riferimento nel paragrafo seguente.
6. La Società Enoch & Figli è d'accordo nel pagare al Signor Tosti diritti d'autore, dell'importo di tre
"pence" a copia (sette al prezzo di sei), su tutte le copie vendute in Gran Bretagna e sue Colonie e un
diritto d'autore di due "pence". Una copia (sette al prezzo di sei) su tutte le copie vendute negli Stati Uniti
d'America.
7. Cinquecentocinquanta copie di ogni canzone saranno esenti da diritti d'autore, di queste cinquanta
dovranno essere fornite gratis al Signor Tosti e le restanti cinquecento sono a disposizione della Società
Enoch & Figli che li distribuirà gratuitamente tra i cantanti.
8. Due volte all'anno la Società Enoch & Figli fornirà un rendiconto dei diritti d'autore maturati nei
sei mesi trascorsi, e la somma pagata in acconto verrà calcolata sugli introiti globali e non su quelli
individuali di ogni singola canzone.
9. La Società Enoch & Figli ha l'esclusivo diritto di usare le melodie delle canzoni come musica da
ballo o altri arrangiamenti senza ulteriori oneri.
10. I1 Signor Tosti è d'accordo nel concedere alla Società Enoch & Figli una prima opzione sulla
pubblicazione di qualsiasi operetta o qualsiasi altra composizione che egli dovesse comporre nel corso
della durata di questo accordo. Qualora la Società Enoch & Figli non dovesse avvalersi di questa opzione
il Signor Tosti si impegna a non permettere che singoli brani del suo lavoro vengano pubblicati
separatamente per tutta la durata del detto accordo.
11. Questo accordo è vincolante per ambedue i firmatari per un periodo di tre anni a partire dal l°
aprile 1895.
Firmato il nono giorno di aprile milleottocentonovantacinque alla presenza di
Henry J. Kelly
Enoch & Figli
F. Paolo Tosti
45
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doc. 118
doc. 119
doc. 120
1892 marzo 16, Londra
Dichiarazione di acquisto da parte della Casa editrice inglese Enoch e figli dei diritti su
50 piccoli solfeggi per voce in due libri, valevoli su tutto il territorio del Regno di Gran
Bretagna e Irlanda, colonie comprese.
Biblioteca Provinciale "A. C. De Meis", Chieti
1905 ottobre 23, Londra
Lettera di William Dooser a F. P. Tosti con cui si comunica la proposta di contratto che
i signori Chappell intendono avanzare affidandogli la direzione artistica di un'opera
comica da lui concepita ma non ancora completata.
Biblioteca Provinciale "A. C. De Meis", Chieti
s.d.
Spartito a stampa della romanza "Shall we forget" su parole di F. E. Weatherly, Chappell
Ed., Londra.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona. Riproduzione fotografica
1894 marzo 1, s.l.
Lettera di Alberto Randegger a F. P. Tosti.
Comunicazione ufficiale della nomina a professore della Royal academy of music di
Londra.
Biblioteca Provinciale "A. C. De Meis", Chieti
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doc. 121
doc. 122
doc. 123
1894 marzo 2, Londra
Lettera di A. C. Mackenzie a F. P. Tosti con invito ufficiale ad accettare la nomina a
professore della Reale accademia di musica di Londra.
Biblioteca Provinciale "A. C. De Meis", Chieti
1894 luglio 20, Francavilla al Mare
Lettera di G. D'Annunzio a F. P. Tosti, che attesta i rapporti di intensa collaborazione
professionale tra i due artisti. D'Annunzio si congratula per la nomina di Tosti alla
Reale accademia di Londra.
Biblioteca Provinciale "A. C. De Meis", Chieti
1894 maggio 14, Livorno
Lettera di Pietro Mascagni a F. P. Tosti allora a Londra.
Attesta i sentimenti di affettuosa amicizia e di gratitudine che Mascagni nutriva per
Tosti, da cui fu aiutato e sostenuto durante il suo soggiorno inglese.
Mascagni mette in evidenza la versatilità di Tosti attraverso la simpatica risposta
all'invito a cantare rivoltogli dalla regina Vittoria ospite a Firenze "...risposi che S.M.,
forse, credeva che tutti i Maestri sapessero cantare come il signor Tosti..."
Biblioteca Provinciale "A. C. De Meis", Chieti
doc. 124
s.d.
Caricatura di Tosti di Max Beerbohm.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona. Riproduzione fotografica
doc. 125
1895 agosto, Londra
Foto di Tosti con dedica al fratello Angelo.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona
doc. 126
doc. 127
1896 agosto 23, Carmon Hill
Manoscritto musicale autografo "Avec toi!..." su parole di Charles Fuster dedicato a
madame Sybil Seligman, allieva di canto di Tosti ed amica e confidente inseparabile di
Giacomo Puccini.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona. Riproduzione fotostatica
1896, Londra
Foto di Berthe Tosti con dedica della stessa al cognato Angelo.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona
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do. 130
doc. 131
doc. 132
doc. 133
doc. 134
1897 luglio 20, Londra
Lettera di F. W. Renaut a F. P. Tosti.
Ufficiale ringraziamento, a nome della Reale accademia di musica, per l'interessamento
di Tosti presso il Principe di Galles e la sua consorte, per la concessione di un premio
ai migliori studenti di quell'Istituto, con invito a partecipare alla cerimonia di
premiazione alla presenza dei Reali.
Biblioteca Provinciale "A. C. De Meis", Chieti
s.d.
Foto della casa londinese di Tosti.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona. Riproduzione fotografica
1895 novembre 23, Parma
Locandina della rappresentazione, presso il teatro Reinach di Parma, della Carmen di
Bizet.
Si preannuncia che durante l'intermezzo sarà cantata dal Seratante una romanza di
Tosti.
Archivio Storico del Comune di Parma
Teatri e Cose d'arte
Recenzione della rappresentazione della Carmen al teatro Reinach di Parma.
Vi si riferisce che, a generale richiesta del pubblico, furono eseguite nell'intermezzo tre
romanze di Tosti, anzichè una come previsto dal programma.
In “Gazzetta di Parma”, 24 novembre 1895.
Archivio Storico del Comune di Parma
1898 dicembre 18, Parma
Locandina di una conferenza-concerto sul tema "Musica vecchia e musica nuova"
illustrata da numerosi esempi, tra cui musiche di Tosti.
Archivio Storico del Comune di Parma
s.d.
Album "Ritratti di musicisti-editori-cantanti" con foto di F. P. Tosti tra quelle di altri
artisti
Archivio Storico Comune di Parma
1897 ottobre, Milano
Autografo delle prime battute di "Ideale" su carta del ristorante "Savini" di Milano.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona. Riproduzione fotografica
48
doc. 135
1905 ottobre 22, Napoli
Lettera di Ernesto Serao, consigliere di turno dell'Associazione napoletana della
stampa, a F. P. Tosti.
Si comunica il ringraziamento ufficiale da parte del consiglio direttivo per la generosa
offerta elargita da Tosti a favore dei sinistrati del terremoto della Calabria, consistente
in una cospicua somma di denaro e nel dono di una pagina musicale.
Biblioteca Provinciale "A. C. De Meis", Chieti
49
doc. 136
doc. 137
doc. 138
1915 aprile 15, Parma
Locandina della rappresentazione dell'operetta "La bella Elena" di Offenbach.
Si preannuncia che dopo il 2° atto saranno interpretate dal Seratante tre romanze tra
cui quella tostiana "Nonna sorridi".
Archivio storico Comune di Parma
s.d.
Foto del teatro Reinach di Parma prima della distruzione operata dalla II guerra
mondiale.
Archivio storico Comune di Parma. Riproduzione fotografica
1906 marzo 3, /Londra/
Lettera di F. P. Tosti a Costantino Barbella. Vi si dice di un piccolo "affare" procurato
da Tosti all'amico con la vendita della sua opera scultorea intitolata "Canto d'amore".
Archivio Privato Bruno Cauli, Roma
50
doc.139
doc. 140
doc.141
/1907 giugno 8, Londra/
Programma di sala di una serata musicale alla corte di Edoardo ed Alessandra
d'Inghilterra cui partecipò, sotto la direzione di Tosti, anche Enrico Caruso.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona. Riproduzione fotografica
... dicembre 6, /Inghilterra/
Lettera di F. P. Tosti ad un'anonima amica.
Descrizione di una serata alla corte della regina Vittoria a Windsor Castle.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona. Riproduzione fotostatica
s.d., s.l.
Lettera del soprano Nellie Melba a F. P. Tosti, con cui l'allieva di un tempo chiede al
maestro di impartirle nuove lezioni di canto, dovendo interpretare l'Otello al Covent
Garden di Londra.
Biblioteca Provinciale "A. C. De Meis", Chieti
30, Great Cumberland Place w.
Caro Signor Tosti , Una vostra vecchia pupilla è desiderosa di ottenere qualche altra lezione da Vostra
Maestà. Alla pupilla in parola è stato chiesto di cantare l'Otello al Covent Garden e siccome la detta
pupilla ha paura di non essere in grado di riuscire a rendere giustizia a se stessa e pertanto non riuscire
ad ottenere un adeguato ingaggio sé canterà malamente lei supplica Vostra Maestà di riceverla non più
tardi di martedì. Le condizioni? possono essere definite in un secondo tempo e lei vi supplica di
permetterle di firmarsi vostra devota amica
Nellie Melba
51
doc. 142
Foto del "Canto d'amore" in terracotta, opera di Costantino Barbella.
Archivio Privato fratelli Cauli, Roma
52
doc. 143
doc. 144
doc. 145
doc. 146
doc. 147
doc. 148
doc. 149
doc. 150
1908 marzo 19, Ortona
Biglietto di A. Napoleone a F. P. Tosti allora ad Ortona, con cui il maestro di un tempo
esprime un poetico augurio per la piena affermazione raggiunta dal pupillo.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona
1908 dicembre 7, Sandringham Norfolk
Lettera del segretario dell'Ordine della regina Vittoria a Tosti, con la quale si comunica
l'intenzione del Re di insignirlo dell'onorificenza del 2° grado dell'Ordine (K.C.V.O.),
da cui gli verrà il titolo di "baronetto".
Biblioteca Provinciale "A. C. De Meis", Chieti
1908 dicembre 11, Brighton
Lettera di...(firma non decifrata) a F. P. Tosti, con cui si riferisce il vivo compiacimento
del Re per l'onorificenza che gli ha conferito.
Biblioteca Provinciale "A. C. De Meis", Chieti
Annuncio ufficiale della nomina di F. P. Tosti a commendatore dell'Ordine della regina
Vittoria (K.C.V.O.),
In “The London Gazette”, 11 dicembre 1908.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona. Riproduzione fotostatica
1908
Echi stampa per la nomina di Tosti a commendatore dell'Ordine della regina Vittoria,
raccolti dallo stesso con l'aggiunta di notazioni di suo pugno.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona
s.d., Londra
Cartoncino del Royal Victorian Order con cui si comunicano le modalità della
cerimonia di investitura a commendatore dell'Ordine della regina Vittoria.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona
/1908/
Cartolina postale con ritratto di Tosti autografato, su cui è stampato il menù della cena
del 20 marzo 1908 offerta in Ortona in suo onore.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona
/1908 marzo /, Ortona
Foto di gruppo in piazza del Municipio in occasione della visita di Tosti nel marzo di
quell'anno.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona
53
doc. 151
doc. 152
doc. 153
doc. 154
doc. 155
doc. 156
doc. 157
s. d.
Echi stampa di giornali italiani sulla polemica per la cittadinanza inglese assunta da
Tosti nel 1906.
La raccolta fu curata dallo stesso Tosti con annotazioni autografe.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona
1908 aprile 14, Ortona
Lettera del Sindaco di Ortona a F. P. Tosti.
Comunicazione della nomina di Tosti a presidente onorario della deputazione per le
feste di S. Tommaso.
Archivio storico Comunale, Ortona
1908 maggio 25, /Londra/
Lettera di F. P. Tosti a Giulio Ricordi.
Attesta che il contrasto tra il musicista e la sua città natale, generato dalla polemica sulla
sua cittadinanza inglese,non si è ancora appianato. Tosti, infatti, chiede a Ricordi
giustificazione al proprio rifiuto di comporre una canzone a beneficio delle feste
giubilari di S. Tommaso del 1908, richiestagli dal Sindaco di Ortona.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona. Riproduzione fotostatica
Caricatura di Tosti ad opera del disegnatore satirico Vicenzo Bonanni e la didascalia
reca alcuni versi scherzosi.
In “La Fiaccola”, a. 3, n. 13, 10 maggio 1908.
Biblioteca Comunale di Ortona
/1908/ settembre 9, Ortona a Mare
Programma di sala del Gran Concerto vocale e strumentale per le feste cinquantenarie
di S. Tommaso Apostolo.
Il concerto fu diretto da Tosti e Camillo De Nardis.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona
1908 settembre 9, Firenze
Telegramma di D'Annunzio a F. P. Tosti.
Il poeta esprime il proprio rammarico per non essere vicino all'amico in occasione del
suo ritorno ad Ortona per le solenni celebrazioni del 1908.
Biblioteca Provinciale "A. C. De Meis", Chieti
/1908 settembre/
Foto della solenne processione del busto di S. Tommaso Apostolo nel giubileo del
1908.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona. Riproduzione fotografica
54
doc. 156.
s.d.
doc. 158 Romanza "Amate".
Scritta a beneficio delle feste di S. Tommaso del 1908.
Edizione a stampa della Ricordi con firma autografa di Tosti datata agosto 1908.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona
doc. 159
Le feste d’arte in Ortona
Articolo dedicato alle celebrazioni giubilari del settembre 1908 cui partecipò F. P. Tosti.
In: "La Fiaccola", a. 3, n. 24, 27 settembre 1908.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona
55
doc. 160
doc. 161
/1908/
Piccoli volantini inneggianti a Tosti presente ad Ortona per le solenni celebrazioni del
1908.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona
s.d.
Foto di Tosti con alcuni amici ortonesi.
Signori Cespa, G. De Benedictis, Giuseppe Sanvitale (seduto).
Famiglia Seccia, Pescara
doc. 162
Il futuro teatro
Numero unico dedicato esclusivamente all'iniziativa di innalzare un teatro in Ortona,
intitolato a F. P. Tosti, mai realizzato.
In "Il Teatro F. P. Tosti", 8 febbraio 1910.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona
doc. 163
Il maestro F.P. Tosti. Tosti e De Nardis-Reminiscenze.
L'Articolo riproduce lo spartito della romanza autografa "Canto Abruzzese" musicata
da Tosti nell'agosto 1911 a Francavilla su testi del poeta abruzzese De Titta.
In “La Fiaccola”, a VII, 14 luglio 1912.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona
doc. 164
doc.165
doc. 166
1870 ottobre 4, Napoli
Lettera di Saverio Mercadante a F.P. Tosti con cui si formulano, per quest'ultimo, auguri
di buon onomastico e si ringrazia per un omaggio ricevuto.
Biblioteca Provinciale "A. C. De Meis", Chieti
s.d.
Spartito a stampa della canzone napoletana "Marechiare" composta da F. P. Tosti su
versi di Salvatore Di Giacomo nel 1886, ed. Ricordi.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona. Riproduzione fotostatica
s.d., /Napoli/
Foto della lapide posta sotto la finestra di Marechiaro che ispirò i versi a Salvatore Di
Giacomo e le musiche a F. P. Tosti.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona. Riproduzione fotografica
56
doc. 165
doc. 167
doc. 168
s.d., s.l.
Foto di F. P. Tosti con Salvatore Di Giacomo.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona. Riproduzione fotografica
1893 giugno 6, Londra
Lettera di R. Leoncavallo a F. P. Tosti. Accennando alla pratica collaborazione in corso
relativamente alla romanza "Canta", il musicista napoletano manifesta la propria
simpatia per le qualità artistiche ed umane dell'amico, poeticamente definendolo il
"Trovatore moderno, che giustamente sprezzando il pessimo modernismo percorri il
mondo col liuto a tracollo ed il canto sulle labbra!".
Biblioteca Provinciale "A. C. De Meis", Chieti
57
doc. 166
doc. 169
doc. 170
doc. 171
1894 settembre 20, /Roma/
Lettera di Adolfo De Bosis a F. P. Tosti, con la quale il primo cede a Tosti la piena
proprietà dei versi da lui composti sotto lo pseudonimo di A. Astori, e dal medesimo
Tosti musicati.
L'opera in argomento è "Quattro Melodie" dedicata a m.me Adelina Patti-Niccolini,
edita dalla Ricordi nel gennaio 1895.
Biblioteca Provinciale "A. C. De Meis", Chieti
1895 ottobre 15, Parigi
Lettera di Adelaide Ristori Capranica, marchesa del Grillo a F. P. Tosti.
Traendo motivo dalla partecipazione di Tosti ad un banchetto, durante il quale il
maestro interpretò alcune sue composizioni, la famosa attrice esprime i sentimenti della
sua sincera ammirazione.
Biblioteca Provinciale "A. C. De Meis", Chieti
1895 dicembre 30, Genova
Biglietto d'auguri di G. Verdi a F. P. Tosti.
Biblioteca Provinciale "A. C. De Meis", Chieti
58
doc. 167
1903, Londra
doc. 172
doc. 173
doc. 174
doc. 175
doc. 176
Manoscritto musicale autografo della romanza "2a Mattinata" su parole di Francesco
Cimmino, dedicata ad Enrico Caruso.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona. Riproduzione fotostatica
s.d.
Foto di F. P. Tosti con il tenore napoletano Enrico Caruso ed il baritono Antonio
Scotti.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona. Riproduzione fotografica
1904 ottobre 4, Vienna
Lettera di Kurz Selma a F. P. Tosti, con espressioni di ammirazione, da parte del celebre
soprano, per le doti artistiche e l'amabilità del grande maestro.
Biblioteca Provinciale "A. C. De Meis", Chieti
...Luglio 25, s.l.
Lettera filastrocca di Arrigo Boito a F. P. Tosti.
Biblioteca Provinciale "A. C. De Meis", Chieti
s. d.
Foto di gruppo nella quale si riconoscono, assieme a Tosti, Sgambati, Mascagni e
Puccini.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona. Riproduzione fotografica.
59
doc. 171
doc. 177
s.d.
"La fanciulla del West" di Giacomo Puccini, omaggio a s. m. la regina Alessandra
d'Inghilterra.
Edizione a stampa della Ricordi con dedica autografa a F. P. Tosti.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona
doc. 178
s.d.
Foto di Tosti con Giacomo Puccini
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona. Riproduzione fotografica
doc. 179
1916 febbraio 18, Venezia
Lettera di G. D'Annunzio a F. P. Tosti allora residente all'hotel Excelsior di Roma.
Biblioteca Provinciale "De Meis", Chieti
doc. 180
1916
Manoscritto musicale autografo della romanza inedita "Parole del ricordo mio", di F. P.
Tosti su testo di Bruno Vignole.
Biblioteca Capitolare di Ortona
60
doc. 176.
doc. 181
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doc. 184
1916
Manoscritto musicale autografo della romanza "Resta nel sogno" di F. P. Tosti, su testo
di Roberto Bracco.
Biblioteca Capitolare di Ortona
s.d.
Foto di F. P. Tosti e la moglie durante una passeggiata in carrozza ad Ortona.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona
/1916 dicembre 3, Roma/
Registro delle firme degli intervenuti ai funerali di Tosti.
Sulla pagina aperta spiccano gli autografi di Guglielmo Marconi, del Conte Primoli
(celebre fotografo) e del poeta romanesco Trilussa.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona
s.d.
Raccolta di "echi stampa" italiani e stranieri per la morte di F. P. Tosti, curata dal nipote
Peppino Tosti e dedicata alla vedova Berthe con il titolo "Fu un canto la sua vita/ la
sua morte un sogno/Parlino per lui/ Reminiscenze giovinezza amore".
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona
61
doc. 183
doc. 185
doc. 186
doc. 187
doc. 188
1916
Telegrammi di condoglianze alla vedova da parte dei reali di Inghilterra e di illustri
personalità della cultura italiana.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona
1916 dicembre 7, Londra
Lettera di condoglianze della Royal academy of music di Londra a Berthe Tosti.
Istituto Nazionale Tostiano
1916 dicembre, Roma
Foto di Tosti in via Veneto a Roma, con dedica al nipote Cesare da parte di Berthe Tosti
in ricordo dello zio.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona
1918 marzo 1, Roma
Lettera di Berthe Tosti al Sindaco di Ortona, in cui si ringrazia la municipalità ortonese
per la volontà di costruire una tomba monumentale per Tosti, i cui resti mortali però,
causa la guerra, non possono essere traslati nella città natale.
Biblioteca Comunale, Ortona *
* depositato temporaneamente c/o l’Istituto Nazionale Tostiano, Ortona
62
doc. 189
doc. 190
doc. 191
doc. 192
doc. 193
doc. 194
doc. 195
1918 aprile 21, Philadelphia
Lettera di Cesare Alimondo al Sindaco di Ortona, in cui si dà notizia dell'avvenuta
fondazione, nella città statunitense, della loggia "F. P. Tosti n° 748" costituita per la
maggior parte "da persone di genio artistico ed intelligente".
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona
1922 ottobre 4, Ortona
Lettera di Alfredo Francia, vice presidente della Scuola musicale F. P. Tosti di Ortona,
a Lady Berthe, con cui si fa cortese richiesta di offrire in dono all'Istituto i cimeli e
qualche manoscritto appartenuti all'illustre musicista.
Biblioteca Capitolare, Ortona
1922 ottobre 15, /Parigi/
Lettera di risposta di Berthe Tosti ad Alfredo Francia, in cui si esprime il consenso alla
donazione degli oggetti e manoscritti richiesti.
Biblioteca Capitolare, Ortona
1922 ottobre 25, Napoli.
Lettera di Umberto Pomilio, fiduciario di lady Berthe, ad Alfredo Francia, vice
presidente della scuola musicale "F. P. Tosti" di Ortona, con elenco delle decorazioni
ed onorificenze del maestro Tosti.
Biblioteca Capitolare, Ortona
1927 luglio 19, Genova
Lettera di Rinaldo Negri al Podestà di Ortona.
Il Negri, curatore in Italia degli interessi della vedova Berthe, invia, in suo nome, un
contributo per la Scuola musicale F. P. Tosti di Ortona.
Biblioteca Comunale di Ortona
La glorificazione di F. P. Tosti a Ortona
Articolo con foto del monumento a lui dedicato dai suoi concittadini.
In “La nuova Fiaccola”, anno IV, n. 34, 14 agosto 1927.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona
/1960/
Foto della traslazione dei resti di F. P. Tosti dal Verano ad Ortona.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona
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doc. 196
Edoardo VII imparò da Tosti a parlare il dialetto napoletano
con caricatura di Max Beerbohm.
In “Il Tempo”, a. XXIII, n. 328, 7 dicembre 1966.
Istituto Nazionale Tostiano, Ortona
doc. 197
Bastone da passeggio. Impugnatura in oro. Con dedica: "Al mio primo Maestro Prof.
Canonico Antonio Napoleone con antico affetto F. Paolo Tosti 1909"
Avv. Emilio Sanvitale
doc. 198
Bastone da passeggio di F. P. Tosti.
Avv. Emilio Sanvitale
doc. 199
Francesco Paolo Tosti (ricordi personali)
Commemorazione del musicista morto, attraverso le parole usate da V. Bindi nella sua
biografia.
In “Il Popolo Abruzzese”, 9 dicembre 1916.
Biblioteca Comunale "V. Bindi", Giulianova
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