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Istituto Comprensivo di Langhirano Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado via 25 aprile, n° 3 43013 - Langhirano - PR E-mail : [email protected] P IANO O FFERTA Tel 0521 861195 Fax 0521 864030 F ORMATIVA I bimbi, gli adolescenti… il nostro futuro… ANNO SCOLASTICO 2015/2016 PRIMA PARTE INDICE PRIMA PARTE PREMESSA 1. IL CONTESTO 2. L’ORGANIZZAZIONE Premessa Pag. 4 Il calendario scolastico 2015-2016 Pag. 6 Le Finalità educative Pag. 7 La flessibilità Pag. 8 Il Patto Educativo di corresponsabilità Pag. 9 1.1 L’Istituto Comprensivo Pag. 10 1.2 La popolazione scolastica Pag. 10 1.3 Le risorse professionali Pag. 11 1.4 I servizi amministrativi Pag. 12 1.5 Il territorio Pag. 12 1.6 Il contesto socio-culturale-economico Pag. 12 1.7 Rapporti Scuola-Famiglia Pag. 13 1.8 Rapporti Scuola-Territorio Pag. 13 1.9 Convenzioni e Accordi di rete Pag. 14 2.1 Le Scuole dell’Infanzia Pag. 15 2.2 Iscrizioni alle Scuole dell’Infanzia e criteri per le liste di attesa Pag. 18 2.3 I criteri per la formazione delle sezioni Pag. 20 2.4 L’accoglienza iniziale nella Scuola dell’Infanzia Pag. 21 2.5 Le Scuole Primarie Pag. 22 2.6 Iscrizioni alla Scuola Primaria Pag. 26 2.7 I criteri per la formazione delle classi Pag. 27 2.8 L’accoglienza iniziale nella Scuola Primaria Pag. 27 2.9 La Scuola Secondaria di I° Grado Pag. 28 2.10 Iscrizioni alla Scuola Secondaria di I° Grado Pag. 29 2.11 I criteri per la formazione delle classi Pag. 29 2.12 L’accoglienza iniziale nella Scuola Secondaria di I° Pag. 29 grado 2.13 Scelta delle attività alternative all’IRC nella Scuola Pag. 30 Primaria e Secondaria 3.1 La giornata scolastica nelle Scuole dell’Infanzia Pag. 31 3.2 Orario curricolare nella Scuola Primaria Pag. 32 3. L’OFFERTA FORMATIVA 3.3 Orario curricolare nella Scuola Secondaria 3.4 La continuità 2 Pag. 33 Pag. 34 4. L’ORGANIGRAMMA 3.5 L’Orientamento Pag. 35 3.6 L’Inclusione: alunni protetti dalla Legge 104/’92 alunni con svantaggio socio-culturale alunni con Disturbi Specifici di Apprendimento (DSA) alunni con Bisogni Educativi Speciali (BES) alunni stranieri Pag. 36 Pag. 36 Pag. 38 Pag. 38 Pag. 40 Pag. 41 3.7 La multimedialità e le nuove tecnologie Pag. 43 3.8 I Progetti Pag. 43 4.1 Organigramma di Istituto Pag. 46 4.2 Incarichi e funzioni Pag. 49 SECONDA PARTE Pag. 4 Pag. 6 5. IL CURRICOLO VERTICALE D’ISTITUTO Pag. 7 Pag. 8 TERZA PARTE ALLEGATO N. 1 Piano annuale delle attività (planning impegni collegiali – assegnazione docenti alle sezioni/classi – criteri di assegnazione dei docenti ai plessi – criteri di assegnazione dei docenti alle sezioni/classi – criteri per la sostituzione dei docenti assenti per breve tempo) 6. ALLEGATI DEL POF ALLEGATO N. 2 Progetti ALLEGATO N. 3 Protocollo di accoglienza degli alunni stranieri 3 Se non noi, chi? Se non ora, quando? “ La scuola ha il compito specifico di promuovere la capacita degli studenti di dare senso alla varietà delle loro esperienze.” (Indicazioni per il curricolo 2013) Sotto questo motto, nel luglio 2012, settantadue giovani ragazzi e ragazze provenienti da quattordici paesi europei si è riunita a Bruxelles per portare all’attenzione dei decisori politici alcune tematiche molto importanti per lo sviluppo, la sostenibilità e il futuro dei popoli, sono stati esplicitati in un documento di sintesi intitolato “Open lettera per i decision maker”. Questo manifesto dei giovani europei ha richiamato l’attenzione della stampa, del mondo politico e culturale e dei mass media sul senso di responsabilità che ricade su tutti e su ciascuno rispetto alle scelte strategiche che devono essere adottate per il futuro delle giovani generazioni e per la costruzione di contesti sociali e culturali in grado di far fronte ai rapidi cambiamenti che caratterizzano la “società liquida” 1 e le sue logiche che pervadono ormai ogni ambiente di vita: consumismo, continua ricerca di nuove identità e nuovi modelli, primato dell’apparire sull’essere e del virtuale sul reale, trasformismo esasperato e manipolazione. Tutto questo, unito ai fatti di cronaca e di costume che hanno contraddistinto questi anni, ha fatto si che in molti ambienti culturali e sui mass media si tornasse a parlare di “grave emergenza educativa” e delle difficoltà che incontrano i diversi sistemi di istruzione nel far fronte alle nuove esigenze dei giovani e alle loro richieste di autenticità, verità, trasparenza, attribuzione di senso e significato. In questo ultimo decennio la scuola italiana ha vissuto “pericolosamente” l’avvicendarsi di tre riforme, parzialmente definite, scarsamente condivise, ampiamente incompiute. In una temperie culturale fortemente connotata in senso ideologico, i docenti e i dirigenti scolastici hanno profuso ogni possibile sforzo per mantenere il timone orientato vero l’innovazione, la qualità, i valori alti della persona e della sua dignità. I nuovi contesti di sperimentazione e ricerca potrebbero presentarsi come opportunità ideale per ri-visitare alcune questioni di senso legate alla quotidianità dell’agire e fortemente pregnanti per la costruzione di riferimenti condivisi, cui raccordare l’impegno quotidiano sul campo: la scuola come servizio, il diritto degli alunni all’apprendimento, la costruzione di un nuovo umanesimo accogliente e dialogante, la costante ricerca di pari opportunità per tutti, la costruzione di una società aperta, coesa, equa e solidale. Il concetto di scuola-servizio scaturisce dal presupposto che l’istituzione, liberata dai meccanismi e dalle logiche dell’apparato, riesca ad elaborare una proposta formativa flessibile, coerente con le aspettative dell’utenza e del territorio ed in linea con gli indirizzi nazionali ed internazionali. Si costruisce in tal modo un orizzonte di senso nel quale potremmo collocare la prima attuazione delle indicazioni nazionali per il curricolo, l’acquisizione da parte degli alunni delle otto competenze chiave di cittadinanza declinate dalle recenti raccomandazioni europee 2, la realizzazione di forme di auto-valutazione interna, da completare e integrare con la partecipazione ad iniziative promosse da soggetti esterni. Il rafforzamento dell’identità istituzionale attraverso la promozione del ruolo attivo della scuola come luogo di studio, sperimentazione e innovazione, il consolidamento e la condivisione di una “mission” che ci impegna ad operare al meglio per contribuire all’innalzamento del livello di 4 studio e al miglioramento delle competenze dei nostri ragazzi, fungeranno da collante per i nuovi contesti della conoscenza e dei saperi che richiedono un approccio completamente nuovo 3. Per attribuire senso all’agire quotidiano e vivere i significati di profonda trasformazione che la relazione educativa può generare, occorre vivere il presente come condizione di equilibrio tra ciò che si è stati e tensione verso ciò che si aspira a diventare, senza cesure traumatiche, nello spirito di fattiva collaborazione che richiede ogni fase di cambiamento, che per sua stessa natura risulta essere caratterizzata da azioni di manutenzione e azioni di supporto e accompagnamento. Lungo questi nuovi percorsi si potranno incontrare le persone che praticano forme di apprendimento sensato e situato, capaci di differenziare la pratica didattica a seconda delle esigenze, impegnate ad aiutare gli altri a capire per mettersi in sintonia, a lavorare per gruppi con un deciso orientamento al risultato, capaci di attivare e realizzare processi di riflessività e meta-cognizione sulle esperienze svolte. Lo stato di equilibrio, presupposto necessario per la costruzione di un clima sociale positivo, richiede partecipazione nella costruzione di regole condivise, costruzione di un senso comune in cui riconoscersi, ri-appropriazione della funzione educativa come funzione fondante dell’essere scuola, esercizio di una professionalità altamente qualificata sul piano culturale e delle pratiche didattiche. Per preservare il necessario stato di equilibrio è necessario distinguere le cose che si possono fare da quelle cui bisogna rinunciare, saper accettare quelle che non si possono cambiare, perseguire con coraggio e tenacia gli obiettivi individuati per il cambiamento, promuovere occasioni di rielaborazione complessiva dei processi, saper distinguere le ragioni che hanno facilitato il cambiamento da quelle che lo hanno ostacolato o ritardato. L’altra dimensione che si pone all’attenzione è quella della “senso della misura” come cifra distintiva della forza interiore e manifestazione della solidità e consistenza dell’essere persona. La misura, nel rapporto con gli altri, diventa compostezza dei gesti, capacità di interazione, appropriatezza delle risposte e disponibilità alla relazione e al dialogo, intese come capacità di ascolto, empatia, comune ricerca di soluzioni condivise e sensate. Nel contesto scolastico il senso della misura diventa soprattutto occasione per far riflettere gli studenti sull’effimero successo degli eccessi e impegno a contrastare l’intemperanza verbale, l’esasperazione delle apparenze e la mistificazione del reale, la denuncia dell’esuberanza dei comportamenti che spinge all’enormità degli atti come regola consueta dell’agire “senza misura e senza limiti”. La consapevolezza che la libertà di ciascuno trova i suoi confini entro la libertà degli altri, consente di ribadire con forza che libertà non significa sregolatezza o assenza di limiti, ma essa è prima di tutto rifiuto di ciò che si presenta come smodato e sfrenato e ricerca della giusta misura nel comportamento, come tratto distintivo della dignità propria e altrui, base e fondamento per un vero e permanente successo. L’interpello dei ragazzi, posto in epigrafe, richiama alla responsabilità personale e collettiva a vivere da protagonisti questo nostro tempo per contribuire al miglioramento della vita di ciascuno e , nel contempo, della società nel suo complesso. ___________________________ 1. Z. Bauman Uguali e diversi nella società liquida - RE 2013 2. Raccomandazioni del Parlamento e del Consiglio UE - Bruxelles 2006 3. M. Serres Non è un mondo per vecchi - MI 2013 5 CALENDARIO SCOLASTICO A.S. 2015/2016 Martedì 15 Settembre 2015 Inizio lezioni Lunedì 2 Novembre 2015 Commemorazione dei defunti Lunedì 7 Dicembre 2015 Martedì 8 Dicembre 2015 Sospensione delle lezioni per esigenze connesse con la realizzazione del Pof * Immacolata Concezione da Giovedì 24 dicembre 2015 a Mercoledì 6 Gennaio 2016 Vacanze di Natale da Giovedì 24 Marzo 2016 a Martedì 29 Marzo 2016 Vacanze di Pasqua Lunedì 4 Aprile 2016 Festa del S. Patrono Lunedì 25 Aprile 2016 Festa della Liberazione Giovedì 2 Giugno 2016 Festa Nazionale della Repubblica Lunedì 6 Giugno 2016 Giovedì 30 giugno 2016 Fine lezioni Primaria/Secondaria di I° grado Fine lezioni Infanzia Note: *la giornata del 7/12/2016 è recuperata con la Festa dell’ Accoglienza nella Scuola Secondaria di I° grado *la giornata del 7/12/2016 sarà recuperata in occasione della Festa della Scuola per la Scuola Primaria e Infanzia 6 LE FINALITA’ EDUCATIVE della Scuola dell’Infanzia e del Primo Ciclo d’Istruzione La Scuola dell’Infanzia, frequentata ormai dalla quasi totalità di bambini in età prescolare, è un sistema pubblico integrato che si rivolge a tutti i bambini dai 3 ai 6 anni. La sua storia è quella di un percorso di crescita e di affermazione di una cultura che, attraverso sperimentazioni, ricerche e contributi, dà valore a questa età specifica e costituisce un patrimonio pedagogico riconosciuto in Europa e nel mondo. Per ogni bambino o bambina, la Scuola dell’Infanzia si pone la finalità di promuovere: Lo sviluppo dell’identità Lo sviluppo dell’autonomia Lo sviluppo delle competenze Lo sviluppo della cittadinanza Il primo ciclo d’istruzione comprende la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria di I° grado. La finalità educativa del primo ciclo è la promozione del pieno sviluppo della persona. Il compito specifico è quello di: promuovere l’alfabetizzazione di base attraverso l’acquisizione di linguaggi simbolici che costituiscono la struttura della nostra cultura, in un orizzonte allargato alle altre culture con cui conviviamo assicurare obbligatoriamente a tutti gli alunni le condizioni culturali, relazionali, didattiche e organizzative idonee a “rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana”, indipendentemente dal sesso, dalla razza, dalla lingua, dalla religione, dalle opinioni politiche e dalle condizioni personali e sociali (art.3 della Costituzione) praticare i valori del rispetto reciproco, della partecipazione, della collaborazione, dell’impegno responsabile, della cooperazione e della solidarietà, per “concorrere al progresso materiale e spirituale della società” (Art.4 della Costituzione). Il POF del nostro Istituto Comprensivo è una sintesi pedagogico-didattica nella quale trovano posto sia le istanze istituzionali del sistema scolastico nazionale e sia le proposte provenienti dalle famiglie e dal contesto territoriale. Lo scopo è quello di: ○ Rafforzare il sistema di comunicazione tra scuola e ambiente ○ Allargare il consenso sulle proposte educative rivolte agli alunni Le scelte valorizzano: ○ Il bambino che porta in sé il valore della diversità, attivo e competente, autonomo e collaborativo, creativo, sociale ed affettivo ○ Il docente che lavora in team, autorevole, competente, ricercatore e disponibile al cambiamento ○ La scuola aperta all’interno ed all’esterno, pluralista e democratica, interculturale e impegnata a decondizionare i fattori negativi che si ripercuotono sull’educazione. 7 FLESSIBILITA’ Flessibilità organizzativa La flessibilità organizzativa, prevista dal “Regolamento dell’Autonomia Scolastica” DPR n. 275/99, riguarda la possibilità di modificare l’organizzazione della scuola e degli orari di lavoro secondo le decisioni assunte dal Collegio dei Docenti. In particolare, nel nostro Istituto, la flessibilità organizzativa prevede: adattamento del calendario annuale delle lezioni adozione della settimana corta nelle Scuole dell’Infanzia e Primaria diversificazione di modelli di tempo scuola: tempo normale e tempo pieno regolazione dei tempi delle attività di insegnamento/apprendimento turnazione dei docenti e del personale ATA per tutto il periodo scolastico adozione di modelli di contitolarità su più classi nella Scuola Primaria. Flessibilità didattica La flessibilità didattica, prevista dal “Regolamento dell’Autonomia” DPR 275/99, riguarda la possibilità di modificare i contenuti stessi dell’attività educativa e didattica, ossia i percorsi di insegnamento-apprendimento in funzione dei diversi bisogni formativi dei singoli e dei gruppi di apprendimento, secondo le decisioni del collegio dei docenti. In particolare, nel nostro Istituto, la flessibilità didattica prevede: articolazione modulare degli itinerari didattici integrazione delle competenze professionali dei docenti utilizzo di metodologie alternative programmazione di percorsi formativi che coinvolgono più discipline ed attività aggregazione delle discipline in aree disciplinari compensazione tra le discipline proposte differenziate di insegnamento che rispondono a esigenze di: recupero; consolidamento; alfabetizzazione alunni stranieri. 8 PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ (ai sensi del D.P.R. n. 235/2007) La scuola è l’ambiente di apprendimento in cui si promuove la formazione di ogni studente, la sua competenza relazionale e la sua crescita civile. L’interiorizzazione delle regole può essere rafforzata da una fattiva collaborazione con la famiglia e mediante relazioni costanti e regolari nel rispetto dei rispettivi ruoli. LA SCUOLA SI IMPEGNA A: 1. Stabilire regole certe e condivise da far rispettare a tutti, anche attraverso la pubblicazione sul sito web dei principali documenti (Pof, regolamento di istituto, regolamento di disciplina, codice disciplinare, ecc.) 2. Creare un clima sociale positivo sereno e rassicurante per gli studenti 3. Coinvolgere attivamente famiglie e alunni nella vita scolastica, informando gli utenti sulle iniziative realizzate, mantenendo un atteggiamento di accoglienza e disponibilità 4. Mandare avvisi e comunicazioni anche a mezzo e-mail per mantenere un costruttivo contatto con le famiglie e informarle sulle iniziative scolastiche e parascolastiche 5. Formare costantemente il personale della Scuola, i ragazzi e i bambini al rispetto delle regole sulla Sicurezza, promuovendo cultura della Sicurezza e della tutela della salute a casa e a scuola GLI ALUNNI SI IMPEGNANO A: 1. Prendere coscienza dei personali diritti-doveri e rispettarli 2. Rispettare le persone, gli ambienti e le attrezzature 3. Essere collaborativi e cooperativi 4. Gestire in modo responsabile gli strumenti tecnologici personali e della Scuola 5. Seguire con impegno il percorso didattico proposto dai docenti: prestando attenzione alle lezioni concentrandosi sulle attività impegnandosi nei lavori in classe e a casa studiando con regolarità 6. Usare un linguaggio consono ad un ambiente educativo nei riguardi dei docenti, dei compagni, del personale ausiliario ed educativo 7. Adottare un comportamento corretto ed adeguato alle diverse situazioni comprese quelle relative alla salvaguardia della sicurezza propria e degli altri I GENITORI SI IMPEGNANO A: 1. Assicurare atteggiamenti di proficua e reciproca collaborazione con i docenti nel rispetto della libertà d’insegnamento 2. Promuovere nei figli atteggiamenti di responsabilità, collaborazione e solidarietà nei confronti del “diverso” 3. Promuovere e mantenere un dialogo costruttivo con il personale scolastico 4. Intervenire in modo responsabile rispetto ad eventuali danni provocati dal figlio a carico di persone, arredi, materiale didattico, anche mediante il recupero del materiale e il risarcimento del danno 5. Rispettare le regole, l’organizzazione e gli orari della Scuola 6. Partecipare agli incontri periodici scuola-famiglia e controllare regolarmente il registro elettronico, il libretto personale e il diario per le comunicazioni scuolafamiglia N.B. Il patto educativo è valido per tutto il periodo di frequenza dell’alunno 9 IL CONTESTO L’ISTITUTO COMPRENSIVO Sito: www.iclanghirano.it/ E-mail: [email protected] PEC: [email protected] L’Istituto Comprensivo di Langhirano comprende i seguenti plessi: Scuola dell’Infanzia “G. Rodari” sita in Via Martiri della Libertà n.25 Langhirano tel. 0521857481 e-mail: [email protected] Scuola dell’Infanzia di Torrechiara sita in via Pilastro n.12 tel. 0521 355125 e- mail: [email protected] Scuola dell’Infanzia di Pilastro sita in via Europa n. 6 tel. 0521 637379 e- mail: [email protected] Scuola Primaria “B. Ferrari” sita in Via O. Ferrari n. 8 Langhirano tel. 0521858120 e-mail: [email protected] Scuola Primaria “Riccardi” Strada del Mulino n. 10 Torrechiara tel. 0521355343 e-mail: [email protected] Scuola Secondaria di I° Grado “E. Fermi” via XXV Aprile n. 3 Langhirano tel. 0521861195 fax 0521864030 e-mail: [email protected] LA POPOLAZIONE SCOLASTICA Il trend delle iscrizioni negli ultimi tre anni è in costante aumento (+ 10 % annuo) e la leva scolastica ha ormai raggiunto una fascia media di oscillazione che varia tra gli 80 e i 100 nuovi iscritti per anno. In questi ultimi tempi si è molto intensificato il flusso degli alunni stranieri che, con un 32 % sul totale, rappresentano ormai un elemento di riferimento per la programmazione delle varie attività e richiedono una costante attenzione a livello di integrazione culturale, sociale e scolastica. Le scuole dell’istituto accolgono complessivamente 32 alunni disabili e 299 alunni stranieri, provenienti per la maggior parte dall’area magrebina, dall’Albania e dai paesi dell’est europeo. Per tutti questi alunni vengono predisposti progetti speciali di integrazione e di prima alfabetizzazione linguistica. I tassi di insuccesso scolastico sono pressoché inesistenti nei primi due gradi di scuola (eccetto qualche caso di alunno che si ritira o si trasferisce in corso d’anno) e molto contenuti alla scuola secondaria di I° grado, che si attesta su una percentuale del 3.5 % annuo di studenti respinti. L’organizzazione complessiva dell’Istituto è riassunta nella seguente tabella: Scuola Sc. Infanzia Sc. Primaria Sc. Secondaria Tot. Istituto Classi Sezioni 8 25 11 44 Alunni Alunni protetti dalla Legge 104 2 19 11 32 221 501 279 1001 10 Alunni Stranieri 70 155 74 299 LE RISORSE PROFESSIONALI Il Dirigente Scolastico promuove, coordina ed organizza l’Istituto Comprensivo, cura i rapporti con i soggetti istituzionali interni ed esterni, reperisce le risorse economiche per sostenere la progettualità contenuta nel POF. Il Direttore dei Servizi Generali Amministrativi cura l’organizzazione degli Uffici di Segreteria e tutti gli aspetti amministrativi e contabili dell’Istituto. L'organico docente dell'Istituto è costituito da: Scuole dell'infanzia Rodari di Langhirano Torrechiara Pilastro Scuole Primarie Langhirano Torrechiara Scuola Secondaria di I° grado Langhirano docenti Posto comune: 10 Sostegno: 1 + 13 h. Religione: 7,30h Posto comune: 2 Religione: 1,30h Posto comune: 4 Sostegno: 12 h. Religione: 3 h collaboratori 3 Docenti Posti comuni: 27+12 h. Sostegno: 6 Religione: 1+ 19 h. Inglese: 1+12 h. Musica: 21 h. Posti comuni: 5+ 12 h. Sostegno: 1+ 15 h. Religione: 10 h. Inglese: 12 h. Musica: 3 h. Collaboratori 4 Docenti Posti comuni: 17 + spezzoni orario pari a 22 h. Sostegno: 4 Religione: 11 h. Collaboratori 4 Personale amministrativo Collaboratori scolastici 1 2 5+1 dSGA 16 11 2 SERVIZI AMMINISTRATIVI L’Istituto intende garantire, con l’impegno di tutto il personale ATA, una sempre pronta ed adeguata risposta alle richieste del pubblico e degli operatori. All’inizio dell’anno scolastico viene esposto e comunicato all’utenza l’orario dei vari servizi al pubblico. • Orario di ricevimento del Dirigente Scolastico Martedì-Giovedì-Venerdì dalle h. 12:00 alle h.13:00 Presidenza • Orario di ricevimento dell’Ufficio di Segreteria Lunedì-Martedì-Mercoledì- Giovedì-Venerdì dalle h. 11:30 alle h.14:00 Ufficio Personale Martedì dalle h. 14:30 alle h.16:30 Sabato dalle h. 11:30 alle h.13:00 Ufficio Alunni Lunedì - Martedì - Mercoledì - Giovedì- Venerdì dalle h. 7:30 alle h. 9:00 Lunedì - Mercoledì - Venerdì dalle h. 11:30 alle h.13:00 Martedì dalle h. 11:30 alle h. 13:00 e dalle h. 14:00 alle h. 16:00 Giovedì dalle h. 11:30 alle h.13:00 e dalle h. 13:30 alle h. 14:30 Sabato dalle h. 8:30 alle h. 12:30 IL TERRITORIO Il Comune di Langhirano, che si compone di circa 9000 abitanti, è sede della Comunità Montana Appennino Parma Est ed in esso convogliano servizi e strutture di cui si servono i paesi vicini. Nel Comune di Langhirano prevalgono attività lavorative di tipo industriale legate ai prodotti caseari e ai prosciutti. Sono vive e presenti varie agenzie formative, gruppi ed associazioni sportive e di volontariato, istituzioni scolastiche che comprendono il Nido, le Scuole dell’Infanzia statali e paritarie, le Scuole Primarie, la Scuola Secondaria di primo grado ed una Scuola Secondaria di II grado. La popolazione scolastica delle nostre scuole proviene principalmente dalle frazioni che fanno parte del nostro Comune (Langhirano, Torrechiara, Pilastro, Casatico, Riano, Pastorello, Cozzano, Cascinapiano); una percentuale ridotta, ma non trascurabile, proviene da altri Comuni vicini (Lesignano de’ Bagni, Tizzano, Corniglio). IL CONTESTO SOCIO-CULTURALE-ECONOMICO Il flusso immigratorio, particolarmente significativo nel nostro territorio, determina di riflesso, per l’istituzione scolastica, un movimento consistente di nulla osta in entrata e in uscita durante tutto l’anno scolastico. L’impegno lavorativo di entrambi i genitori, che caratterizza la maggior parte dei nuclei familiari, insieme alla valutazione positiva da parte delle famiglie di un tempo scuola prolungato, fa registrare un costante incremento della domanda di un ampio orario di servizio scolastico. Il flusso immigratorio di famiglie provenienti da altre regioni italiane e da paesi stranieri, la piena occupazione di entrambi i genitori, la domanda sociale di tempo scuola allargato anche per scelte di carattere culturale e non semplicemente indotte da esigenze lavorative, fanno registrare una consistente presenza di alunni con varia provenienza e residenza con necessità di un servizio scolastico con orario diversificato con necessità di potenziare i servizi collaterali a quello scolastico (mensa – trasporto – prescuola e post scuola – attività formative e ricreative extrascolastiche) con marcato bisogno di integrazione con necessità di forti motivazioni all’apprendimento L’offerta educativa dell’Istituto si focalizza, pertanto, sull’articolazione delle risorse professionali e finanziarie volta a garantire un servizio scolastico pronto: all’accoglienza permanente per il continuo inserimento di alunni nelle sezioni/classi, spesso in corso d’anno; all’attivazione di un pronto soccorso linguistico per i bambini stranieri; alla realizzazione di percorsi didattici volti al recupero e al potenziamento delle conoscenze e delle competenze di base degli alunni. La scuola, nella valorizzazione dello specifico ruolo educativo, è impegnata a ricercare momenti di raccordo con le realtà locali intessendo relazioni finalizzate a promuovere ambiti di ricerca didattica e proposte culturali. 12 L’ Amministrazione Comunale condivide appieno i progetti educativi della scuola e ne sostiene, in parte, con appositi finanziamenti, i costi di realizzazione. Le famiglie degli alunni solitamente prestano attenzione alla vita scolastica ed offrono la propria collaborazione per il buon andamento delle iniziative. Anch’esse sostengono il Piano dell’Offerta Formativa con propri contributi economici. Il POF rappresenta per l’Istituto Comprensivo l’occasione per lavorare in sintonia e rendere l’offerta formativa unitaria e adeguata ai nostri alunni. RAPPORTI SCUOLA-FAMIGLIA La scuola e la famiglia sono le agenzie educative fondamentali per la crescita sana ed equilibrata dei bambini e dei ragazzi. E’ necessaria, pertanto, una reciproca collaborazione, grazie alla quale i genitori assumono un ruolo attivo all’interno della scuola per favorire lo sviluppo cognitivo, relazionale ed affettivo dei loro figli, in sinergia con gli insegnanti. La collaborazione Scuola-Famiglia si attua attraverso una serie di incontri previsti nel corso dell’anno scolastico: assemblee con le famiglie (elezione dei rappresentanti dei genitori, presentazione della situazione della classe,…), colloqui individuali trimestrali, ricevimenti settimanali dei genitori (Scuola Secondaria di I° Grado), Consigli di classe/interclasse/intersezione con i rappresentanti dei genitori eletti, colloqui individuali concordati con i docenti qualora vi siano delle necessità (Scuola dell'Infanzia e Primaria). Ai sensi della legge 135 del 7 agosto 2012, le Scuole primarie e secondarie hanno introdotto il registro on line che consente ai genitori di controllare da casa le assenze e le valutazioni dei propri figli (con apposita password personale). La Segreteria invia le comunicazioni alle famiglie tramite posta elettronica. RAPPORTI SCUOLA-TERRITORIO Nel territorio dell’Istituto Comprensivo di Langhirano sono presenti varie Associazioni culturali, sportive e di volontariato che hanno offerto la loro collaborazione per attuare progetti formativi. La scuola si propone di accogliere le esigenze che emergono dal territorio e di rispondere con iniziative di formazione e di integrazione. Inoltre utilizza l’ambiente circostante come fonte di conoscenze e di esperienze, oltre che come risorsa educativa finalizzata all’orientamento. Per strutturare in un comune percorso educativo le proposte che pervengono dall’esterno, il ruolo dei docenti è quello di: • Promuovere un impegno efficace ed integrato delle risorse umane che gli Enti Locali mettono a disposizione • Offrire agli alunni proposte didattiche ed educative ampie ed al tempo stesso integrate nel Piano dell’Offerta Formativa • Valorizzare le competenze professionali di quanti operano all’interno delle associazioni • Valorizzare l’opera di volontariato dell’associazionismo • Coinvolgere le famiglie in iniziative e manifestazioni, al fine di promuovere uno scambio di idee e di proposte. I rapporti di collaborazione con gli Enti territoriali sono regolati da apposite convenzioni con: • Amministrazione Comunale e Amministrazione Provinciale per la gestione di servizi e per progetti di qualificazione del servizio scolastico; • Università degli studi di Modena e Reggio Emilia per le attività di tirocinio degli studenti del corsi di Scienze della Formazione Primaria; • Università degli Studi di Parma per attività di tirocinio per gli studenti di Scienze della Formazione Secondaria e per corsi TFA; • Università degli Studi di Bologna per attività di tirocinio per gli studenti di Scienze della Formazione Primaria, Secondaria e per corsi TFA; • Fondazione Cassa di Risparmio di Parma e Piacenza per progetti finalizzati al miglioramento della didattica e l’introduzione della multimedialità attraverso l’utilizzo delle LIM (lavagne interattive multimediali); 13 • • • • Centro Culturale di Langhirano per la conduzione di iniziative di carattere culturale e sociale e per progetto di potenziamento della capacità di lettura; Biblioteca Comunale per progetti specifici di educazione alla lettura; Assistenza Pubblica, Croce Verde di Langhirano per l’assistenza alle prove di evacuazione degli edifici scolastici e per la realizzazione dei corsi di primo soccorso sanitario per tutto il personale; Nucleo comunale della Protezione Civile per la consulenza e l’assistenza nelle fasi di attuazione del piano di emergenza e nelle prove di evacuazione. CONVENZIONE CON IL COMUNE DI LANGHIRANO (Personale Auser) L'assistenza relativa al trasporto scolastico, la mensa e la vigilanza pre e post scolastica sono servizi a pagamento gestiti dall’Amministrazione Comunale che si avvale della collaborazione del personale Auser e del personale collaboratore scolastico dei tre ordini di scuola. Il rapporto di collaborazione con il personale Auser prevede: − l’accoglienza dei bambini alle ore 7.30; − lo scodellamento dei cibi; − le operazioni di distribuzione dei pasti, apparecchiatura, riassetto e pulizia del locale mensa; − servizio di orario prolungato nelle scuole dell'Infanzia Rodari e Pilastro fino alle h. 18:15. Convenzioni e accordi di rete sono operanti con: Comune di Langhirano per progetti di ampliamento dell’offerta formativa e per integrazione delle spese di funzionamento; Cepdi di Parma per la formazione e consulenza a docenti e genitori sulle tematiche connesse con i DSA; Enti di formazione professionale Enaip e Forma Futuro per percorso di avviamento professionale compendiato a scuola dalle attività del progetto “Il filo di Arianna”; Servizi educativi del Comune di Parma per laboratori di prima alfabetizzazione in lingua italiana degli alunni stranieri non italofoni; Rete territoriale di scuole per le gestione dei contratti assicurativi per la RC verso terzi e gli infortuni degli alunni di cui questo istituto è capofila: Rete provinciale di scuole per la promozione della sicurezza sul posto di lavoro e le formazione di base e specifica per il personale docente e ATA con i relativi aggiornamenti introdotti dal recente accordo intervenuto in sede di Conferenza nazionale Stato-Regioni; Rete provinciale di scuole per l’ampliamento dell’offerta formativa con finalità di apertura pomeridiana della Scuola e prevenzione della dispersione scolastica. 14 L’ORGANIZZAZIONE LE SCUOLE DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO LE SCUOLE DELL’INFANZIA SCUOLA DELL’INFANZIA “G. RODARI” La Scuola dell’Infanzia “G. Rodari” del capoluogo è ospitata all’interno di un edificio degli anni settanta/ottanta, più volte ampliato e ristrutturato, circondato da un’ampia area cortilizia verde, alberata, attrezzata con giochi e panchine. Gli ambienti scolastici sono disposti su un unico piano e comprendono cinque sezioni, un dormitorio, due saloni, un piccolo laboratorio di informatica, la saletta per le insegnanti e alcuni vani di servizio (cucina, spogliatoio e bagni). L’edificio è protetto da impianto di allarme. E’ dotato di piano di emergenza e due volte l’anno vengono effettuate le prove di evacuazione in collaborazione con l’Assistenza Pubblica Croce Verde, il Nucleo locale della protezione Civile e il personale dell’Ufficio Tecnico del comune e la società EcoGeo di Parma. Nello scorso anno sono state completate importanti opere di adeguamento alla normativa per quanto riguarda gli impianti e il locale caldaia. Da anni la scuola conosce un periodo di costante incremento delle iscrizioni che hanno generato, per diverse volte, la formazione di una lista d’attesa cui si fa fronte con un’azione di collaborazione in sinergia d’intenti con le altre scuole statali e paritarie presenti sul territorio comunale. Questo è sicuramente dovuto all’impegno delle docenti e alla costante tensione verso l’innovazione e la pratica delle più recenti intuizioni pedagogiche e metodologiche, portate avanti in spirito di servizio con costante impegno nel corso di questi ultimi anni. La scuola opera a livello locale in un’ottica di sistema pubblico integrato con diverse iniziative di collaborazione e interscambio con le scuole materne paritarie presenti sul territorio comunale, con il nido d’infanzia e con la scuola primaria. Particolare attenzione viene riservata agli alunni appartenenti alle fasce sociali più deboli, ai casi di disagio socio culturale e alla disabilità, attraverso forme di costante coordinamento con i servizi sociali, il servizio di neuropsichiatria infantile dell’Asl e l’azienda sociale sud-est per i servizi alla persona. Di comune accordo con la scuola paritaria, con l’amministrazione comunale e con il nido d’infanzia comunale è stato attivato, di recente, un Nucleo di Coordinamento Interistituzionale finalizzato a trovare una risposta alle legittime aspettative di servizi per l’infanzia manifestati dalle giovani famiglie di lavoratori residenti sul territorio comunale. Presso i locali scolastici è funzionante un servizio di pre-scuola che accoglie i bambini a partire dalle ore 7:30 e un servizio di post-scuola che assicura la vigilanza e la permanenza fino alle ore 18:15. Questi servizi, gestiti dal Comune, sono a domanda individuale. A.S. 2015/2016 INFANZIA RODARI SEZIONI N° ALUNNI 29 VERDE 26 ROSSA 29 GIALLA 29 ARANCIONE 29 BLU 142 TOTALI La scuola ospita complessivamente 142 bambini di età compresa tra 3 e 6 anni, di cui 58 alunni stranieri (51 % circa), 5 alunni appartenenti a famiglie miste, 2 alunni anticipatari, 1 alunno certificato ai sensi della Legge n. 104/92 seguito dall’insegnante di sostegno. La scuola è dotata di collegamento internet nella sala insegnanti. 15 SCUOLA DELL’INFANZIA DI TORRECHIARA La scuola dell’infanzia di Torrechiara si trova nell’omonima frazione a circa 3 km dal capoluogo, lungo la via provinciale per Parma ed è ospitata al piano rialzato di un edificio di due piani ristrutturato e rinnovato a seguito dell’evento sismico del 23 dicembre 2008. E’ circondata da un’area cortilizia alberata, parzialmente adibita a giardino e attrezzata con tanti giochi. E’ dotata di scivoli per l’abbattimento delle barriere architettoniche e di impianto per la rilevazione dei fumi. La scuola è cablata in tutte le sezioni e dispone di collegamento internet. E’ dotata di piano di emergenza, e due volte l’anno vengono effettuate le prove di evacuazione in collaborazione con l’Assistenza Pubblica Croce Verde, il Nucleo locale della protezione Civile e il personale dell’Ufficio Tecnico del comune e la società EcoGeo di Parma. E’ una scuola dell’infanzia mono-sezione dotata di un’aula-sezione, un salone per le attività didattiche, un atrio per le attività di accoglienza, una saletta/ ufficio per le docenti, cucina, dispensa, spogliatoio, centrale termica e servizi per adulti e bambini. Questa scuola di piccole dimensioni vive intensamente il rapporto con il territorio e agisce in una logica di naturale integrazione delle indicazioni nazionali per le attività educative nella scuola dell’infanzia con le esigenze formative e le opportunità culturali offerte dal contesto locale. E’ strettamente integrata a livello organizzativo, curricolare e relazionale con le altre scuole dell’infanzia presenti sul territorio comunale. E’ servita da trasporto scolastico per tutte le destinazioni dello stradario di pertinenza, dotata di servizio mensa e servizio pre-scuola a partire dalle ore 7:30 del mattino. Il servizio pre-scuola è gestito dal Comune ed è a pagamento. A.S. 2015/2016 INFANZIA TORRECHIARA SEZIONE N° ALUNNI ARCOBALENO 29 TOTALI 29 La scuola accoglie 29 alunni di cui 5 appartenenti a famiglie miste, 2 stranieri (6,8%), 2 alunni anticipatari. 16 SCUOLA DELL’INFANZIA DI PILASTRO La Scuola dell’Infanzia di Pilastro, è stata costruita nell’anno 2005 con moduli prefabbricati alla periferia est della omonima frazione, in area adiacente agli impianti sportivi. La scuola consente di dare una risposta qualificata ed efficace in loco alle esigenze educative e formative della popolazione della fascia d’età tre/sei anni di questa località in forte espansione urbanistica e demografica. L’edificio, con semplice struttura a capanna e sviluppo su un solo piano, ospita due aule/sezioni, un salone per le attività di accoglienza e per i giochi, un locale dormitorio, una cucina con relativa dispensa e spogliatoio, una saletta/ufficio per il personale, un locale caldaia e i servizi igienici ed è circondato su tre lati da un giardino alberato attrezzato con giochi ed un gazebo per le attività all’aperto. L’edificio, perfettamente a norma con l’abbattimento delle barriere architettoniche, è dotato di collegamento internet, impianto di rilevazione fumi, impianto di climatizzazione ed è protetto da impianto di allarme. E’ dotato di piano di emergenza e due volte l’anno vengono effettuate le prove di evacuazione in collaborazione con l’Assistenza Pubblica Croce Verde, il Nucleo locale della protezione Civile e il personale dell’Ufficio Tecnico del comune e la società EcoGeo di Parma. Le due sezioni di scuola dell’infanzia ivi ospitate possono godere di spazi luminosi e confortevoli e di un clima particolarmente accogliente ed ospitale che trae origine dall’esperienza consolidata e dalla qualificazione culturale e professionale del personale che vi presta servizio. I rapporti con i genitori e con il contesto sociale locale sono caratterizzati da profonda interazione e da un clima sociale positivo basato su una costante apertura alle sollecitazioni e proposte che provengono dal territorio. La scuola è servita da trasporto scolastico per tutte le destinazioni dello stradario di pertinenza, dotata di servizio mensa e servizio pre-scuola a partire dalle ore 7:30 del mattino e post-scuola fino alle ore 18:15. I servizi, gestiti dal Comune, sono a pagamento e a domanda individuale. A.S. 2015/2016 INFANZIA PILASTRO SEZIONI N° ALUNNI GIALLA 25 BLU 25 TOTALI 50 La scuola accoglie complessivamente 50 alunni di cui 10 stranieri (20 %), 4 alunni appartenenti a famiglie miste, 2 alunni anticipatari, 1 alunno certificato ai sensi della Legge n. 104/92 seguito da un’insegnante di sostegno e da un educatore fornito dalle cooperative di servizio. 17 ISCRIZIONI ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA Possono essere iscritti alle scuole dell’Infanzia i bambini che compiano il terzo anno di età entro il 31 dicembre dell'anno in corso. Possono, altresì, essere iscritti i bambini che compiano 3 anni di età non oltre il termine del 30 aprile dell'anno successivo. Qualora il numero delle domande di iscrizione sia superiore al numero dei posti complessivamente disponibili, hanno precedenza le domande relative a coloro che compiono 3 anni di età entro il 31 dicembre dell'anno in corso. Le iscrizioni alla Scuola dell’Infanzia si effettuano presso l’ufficio di segreteria dell’Istituto Comprensivo entro la data prevista dalla Circolare Ministeriale di riferimento. Le iscrizioni agli anni successivi devono essere confermate dai genitori. All’atto delle iscrizioni le famiglie possono scegliere tra le seguenti opzioni: Orario ordinario (40 ore settimanali) Orario ridotto (25 ore settimanali) Orario prolungato (50 ore settimanali) Orario ordinario: Prevede 40 ore settimanali dal lunedì al venerdì dalle h. 7:45 alle h. 15:45 o dalle h. 8:00 alle h. 16:00. Tale organizzazione è gestita da due insegnanti e contempla due ore di compresenza al giorno che consentono attività di intersezione, di gruppo e di laboratorio. Orario ridotto: Prevede 25 ore settimanali dal lunedì al venerdì dalle h. 7:45 alle h. 12:45 o dalle h. 8:00 alle h. 13:00. Tale organizzazione è gestita da una sola insegnante. Orario prolungato: Prevede 50 ore settimanali dal lunedì al venerdì dalle h. 7:45 alle h. 17:45 o dalle h. 8:00 alle h. 18:00. Tale organizzazione è gestita da due insegnanti (una con orario antimeridiano e l’altra con orario pomeridiano) ma non contempla ore di compresenza, pertanto non è possibile attuare attività di intersezione, di gruppo e di laboratorio. CRITERI DI PRIORITA’ PER LA GESTIONE DI EVENTUALI LISTE D’ATTESA Le sezioni nelle Scuole dell’Infanzia appartenenti all’Istituto sono costituite sulla base della normativa vigente e l’accettazione delle domande di iscrizione, effettuate entro i termini previsti, è subordinata alla disponibilità di posti presso la scuola prescelta. In caso di domande eccedenti, si compone una graduatoria che considera i seguenti criteri: 1. residenza nel capoluogo e nelle frazioni di Cozzano, Riano, Castrignano, Strognano, Tordenaso e Pastorello, priorità presso la Scuola dell’Infanzia “Rodari” di Langhirano 2. residenza a Pilastro, Torrechiara, Casatico, Cascinapiano, priorità presso le Scuole dell’Infanzia di Pilastro e Torrechiara. Nel caso in cui il numero delle richieste sia superiore ai posti disponibili viene stilata una graduatoria con lista d’attesa secondo i seguenti criteri di priorità: A. ISCRIZIONE ENTRO I TERMINI 1. bambini residenti nel territorio in cui è situata la scuola dell’infanzia 2. bambini individuati ex Legge 104/92 o che presentino situazioni problematiche personali familiari certificate dall’ASP 3. bambini in affidamento educativo-assistenziale 4. bambini con un solo genitore (orfani di padre o di madre) 5. bambini già frequentanti una scuola dell’Istituto Comprensivo che chiedono il rientro nella scuola di residenza 6. bambini in lista d’attesa residenti nel Comune di appartenenza che abbiano confermato l’iscrizione per il nuovo anno scolastico (anche per i bambini anticipatari che avevano fatto domanda l’anno precedente) 7. bambini provenienti da altre scuole dell’infanzia a seguito di trasferimento 8. bambini con età anagrafica più avanzata, riferita al solo anno di nascita secondo i seguenti criteri: 18 a) b) c) d) e) B. genitori che lavorano entrambi a tempo pieno genitori di cui uno lavora a tempo pieno e l’altro part-time genitori di cui uno solo lavoratore bambini con fratelli che stanno frequentando la stessa scuola dell’infanzia bambini non residenti nel Comune di Langhirano, con precedenza per i bambini con almeno un genitore che lavori nel Comune di Langhirano ISCRIZIONE PRESENTATA OLTRE I TERMINI, MA ENTRO L’INIZIO DELL’A.S. (1° SETTEMBRE DELL’ANNO DI RIFERIMENTO) 1. bambini residenti nel territorio in cui è situata la scuola dell’infanzia 2. bambini individuati ex Legge 104/92 o che presentino situazioni problematiche personali familiari 3. 4. 5. 6. 7. 8. C. certificate dall’ASP bambini in affidamento educativo-assistenziale bambini con un solo genitore (orfani di padre o di madre) bambini già frequentanti una scuola dell’Istituto Comprensivo che chiedono il rientro nella scuola di residenza bambini in lista d’attesa residenti nel Comune di appartenenza che abbiano confermato l’iscrizione per il nuovo anno scolastico (anche per i bambini anticipatari che avevano fatto domanda l’anno precedente) bambini provenienti da altre scuole dell’infanzia a seguito di trasferimento bambini con età anagrafica più avanzata, riferita al solo anno di nascita secondo i seguenti criteri : a) genitori che lavorano entrambi a tempo pieno b) genitori di cui uno lavora a tempo pieno e l’altro part-time c) genitori di cui uno solo lavoratore d) bambini con fratelli che stanno frequentando la stessa scuola dell’infanzia e) bambini non residenti nel Comune di Langhirano, con precedenza per i bambini con almeno un genitore che lavori nel Comune di Langhirano ISCRIZIONE PRESENTATA IN CORSO D’ANNO: Le domande saranno accettate secondo l’ordine temporale di presentazione. In caso di contemporaneità, si applicano i seguenti criteri : 1. bambini residenti nel territorio in cui è situata la scuola dell’infanzia 2. bambini individuati ex Legge 104/92 o che presentino situazioni problematiche personali familiari certificate dall’ASP 3. bambini in affidamento educativo-assistenziale 4. bambini con un solo genitore (orfani di padre o di madre) 5. bambini già frequentanti una scuola dell’Istituto Comprensivo che chiedono il rientro nella scuola di residenza 6. bambini in lista d’attesa residenti nel Comune di appartenenza che abbiano confermato l’iscrizione per il nuovo anno scolastico (anche per i bambini anticipatari che avevano fatto domanda l’anno precedente) 7. bambini provenienti da altre scuole dell’infanzia a seguito di trasferimento 8. bambini con età anagrafica più avanzata, riferita al solo anno di nascita secondo i seguenti criteri : a) genitori che lavorano entrambi a tempo pieno b) genitori di cui uno lavora a tempo pieno e l’altro part-time c) genitori di cui uno solo lavoratore d) bambini con fratelli che stanno frequentando la stessa scuola dell’infanzia e) bambini non residenti nel Comune di Langhirano, con precedenza per i bambini con almeno un genitore che lavori nel Comune di Langhirano I bambini che si trasferiscono per cambio di residenza in corso d’anno, vengono inseriti automaticamente nelle scuole, se ci sono i posti, altrimenti restano in lista d’attesa con precedenza. 19 Per garantire almeno un periodo di 5 mesi consecutivi di frequenza alla scuola dell’infanzia, saranno accettate le domande di iscrizione presentate entro e non oltre il 30 Gennaio dell’a.s. in corso, fatta eccezione per i trasferimenti. Il modulo di domanda d’iscrizione deve essere integrato da un modulo di dichiarazione del datore di lavoro in cui si precisa l’orario di lavoro. Se un’assenza ingiustificata si protrae per un periodo piuttosto lungo (oltre 30 giorni naturali e consecutivi) il bambino perde automaticamente il posto e subentra il primo in lista d’attesa. ISCRIZIONI BAMBINI ANTICIPATARI Su richiesta delle famiglie sono iscritti alle scuole dell’infanzia le bambine ed i bambini che compiono i tre anni d’età entro il 30 aprile dell’anno successivo a quello di riferimento. L’inserimento dei bambini/e, ammessi alla frequenza anticipata, è disposto alle seguenti condizioni: 1) Disponibilità di posti 2) Accertamento dell’avvenuto esaurimento della lista d’attesa 3) Disponibilità di locali e dotazioni idonei sotto il profilo dell’agibilità e funzionalità, tali da rispondere alle diverse esigenze dei bambini di età inferiore ai tre anni. Secondo il calendario degli inserimenti e nel rispetto della graduatoria, a Settembre saranno accolti i bambini anticipatari nati nei mesi di Gennaio e Febbraio, e a Gennaio saranno accolti i bambini nati nei mesi di Marzo e Aprile, in base ai seguenti criteri: a) 3 bambini anticipatari nelle sezioni fino ad un numero complessivo di 22 alunni per sezione; b) 2 bambini anticipatari nelle sezioni fino ad un numero complessivo di 25 alunni per sezione; c) 1 bambino anticipatario nelle sezioni con un numero complessivo di più di 25 alunni per sezione. Le modalità e i tempi dell’accoglienza e di frequenza dei singoli bambini anticipatari saranno concordati tra i docenti e le famiglie all’inizio di ciascun anno scolastico tenendo conto prioritariamente delle specifiche esigenze del bambino e delle caratteristiche proprie di questa fascia d’età. CRITERI DI FORMAZIONE SEZIONI SCUOLA INFANZIA Nelle scuole dell’Infanzia dell’Istituto si costituiscono sezioni eterogenee per età. Nella composizione delle sezioni si rispettano i seguenti criteri: Equa suddivisione tra maschi e femmine Equa suddivisione in base all’età Equa suddivisione dei casi problematici Equa suddivisione degli alunni disabili Equa suddivisione degli alunni di nazionalità straniera Rapporto numerico equilibrato tra le sezioni Equa suddivisione degli alunni anticipatari Ai sensi della normativa vigente, “ le sezioni che accolgono alunni con disabilità sono costituite con non più di 20 alunni, purché sia esplicitata e motivata la necessità di una riduzione numerica di ciascuna sezione, in rapporto alle esigenze formative dell’alunno, e il progetto articolato di integrazione definisca espressamente le strategie e metodologie adottate dai docenti della sezione, dall’insegnante di sostegno nonché da altro personale della stessa Scuola. In ciascuna sezione non può essere presente, di norma, più di un alunno diversamente abile. La presenza di più di un alunno disabile nella stessa sezione può essere prevista in ipotesi residuale e in presenza di handicap lievi ”. 20 L’ACCOGLIENZA INIZIALE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA La scuola si impegna a favorire l’accoglienza degli alunni e dei genitori. In concomitanza con l’avvio delle iscrizioni al successivo anno scolastico, e quindi, di norma, durante il mese di Gennaio, la scuola organizza incontri rivolti alle famiglie degli alunni che intendono chiedere l’iscrizione al primo anno della Scuola dell’Infanzia. Gli incontri sono finalizzati alla presentazione del Piano dell’Offerta Formativa. Nel mese di Settembre, nei primi giorni di scuola, presso la sede della Scuola “Fermi”, si svolge la riunione per i nuovi iscritti con la partecipazione degli insegnanti di sezione e del Dirigente. Nei giorni a seguire si tiene un colloquio individuale tra le famiglie e le insegnanti di ciascun plesso, per la presentazione del bambino. In tutti i plessi dell’Istituto si presta molta attenzione all’accoglienza dei bambini che frequentano per la prima volta la Scuola dell’Infanzia. Le insegnanti elaborano ogni anno uno specifico “Progetto Accoglienza” che prevede, in ogni plesso, l’allestimento delle sezioni per accogliere nel modo migliore tutti i bambini. Durante le prime due settimane di scuola è previsto un orario di funzionamento ridotto (5 ore giornaliere) al fine di ottenere una maggiore compresenza delle docenti. Il primo giorno di scuola è riservato a tutti i bambini che già frequentavano negli anni precedenti, mentre dal secondo giorno vengono inseriti tutti gli altri, al ritmo di due o tre bambini nuovi a giorni alterni. La Scuola si impegna a favorire l’accoglienza degli alunni e delle loro famiglie mediante: • • • • Incontri individuali con le famiglie. Colloqui con l’ausilio del mediatore culturale o del mediatore linguistico, per famiglie provenienti da altri Paesi. Incontri con medici specialisti dell’ASL o privati. Contatti con Associazioni o Enti che operano nel privato sociale. 21 LE SCUOLE PRIMARIE SCUOLA PRIMARIA “B. FERRARI” DI LANGHIRANO n. classi 20 n. alunni 422 La scuola primaria “B. Ferrari” è ospitata in un edificio storico di pregio la cui costruzione risale all’anno 1927 e si trova nel centro storico del paese. E’ stata oggetto di un primo significativo ampliamento alla fine degli anni settanta del secolo scorso con la costruzione di un’ala centrale che ai tempi ospitava la cucina e la sala mensa più alcune aule al piano primo. Negli ultimi anni del secolo questa parte di edificio è stata riconvertita ad uso didattico con la costruzione di tre nuove aule per far fronte alle esigenze connesse con il costante incremento della popolazione scolastica. A seguito dell’evento sismico del dicembre 2008 tutta la scuola è stata completamente ristrutturata e rinnovata. Attualmente l’edificio ospita al piano seminterrato una sala per proiezioni multimediali e un laboratorio di informatica che al momento sono inagibili causa infiltrazioni di umidità. Sempre al piano seminterrato sono presenti un locale destinato a spogliatoio e deposito attrezzi per la palestra, due depositi per il materiale di pulizia, due depositi magazzino per arredi scolastici, due archivi, i servizi igienici, la sala macchine per l’ascensore e la sala dei quadri elettrici. Lo stesso livello è attraversato da un corridoio che conduce al tunnel sotterraneo di collegamento con l’edificio di via Murri. Al piano rialzato dell’edificio sono collocate 7 aule spaziose e luminose, una piccola palestra, un locale che viene utilizzato dal personale per le necessità del momento o come spazio di decompressione per alunni con BES o per le attività alternative, più i servizi igienici per il personale, per gli alunni e per i disabili. Il piano primo ospita 9 aule ampie e confortevoli, la sala insegnanti, due aule di rotazione per alunni con bisogni educativi speciali e per le attività alternative, più i servizi per i bambini, gli adulti e i disabili. La scuola è completamente cablata, dotata di centralino e di collegamento telefonico, impianto di rilevazione fumi e protezione antincendio, impianto di allarme per le prove di evacuazione, tre scale antincendio e scivoli per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Entrambi gli edifici sono protetti da impianti di allarme. In questo ultimo decennio l’edificio storico è stato ampliato con il collegamento ad un edificio sul lato opposto della strada, mediante un sottopasso sotterraneo, e ospita al piano seminterrato la cucina, le dispense, lo spogliatoio del personale, la centrale termica e i servizi, al primo piano la sala mensa e i servizi, al secondo piano un'aula grande che ospita una classe, la biblioteca e due piccole aule di rotazione per le attività individualizzate del sostegno, più i servizi per il personale e per i bambini. I tre piani sono collegati dalle scale e da un ascensore che permette l’accesso anche ai disabili. L’edificio è munito di scale antincendio e di impianto di rilevamento fumi e prevenzione antincendio e compartimentato con porte tagliafuoco REI 120. Entrambi gli edifici sono dotati di piano di emergenza, ascensore, scale esterne antincendio e, due volte l’anno, vengono effettuate prove generali di evacuazione con la collaborazione dell’Assistenza Pubblica Croce Verde, il nucleo locale della Protezione Civile, il personale dell’Ufficio Scuola del Comune e l’assistenza tecnica della società EcoGeo di Parma. Questa scuola accoglie 145 alunni stranieri provenienti da paesi extracomunitari e 14 alunni disabili certificati ai sensi dell’art.12 della L. n. 104/92. In tutte le classi è impartito l’insegnamento della lingua inglese. 22 Un costante impegno viene profuso per attivare alti livelli di integrazione degli alunni diversamente abili e nelle attività di supporto linguistico e cognitivo per gli alunni stranieri, che vengono costantemente seguiti e sostenuti nei processi di prima alfabetizzazione linguistica e di integrazione culturale. Tutte le classi sono interessate da attività progettuali finalizzate al superamento del disagio socio culturale, all’arricchimento dell’offerta formativa, allo sviluppo della creatività, al supporto della motivazione, al recupero delle situazioni di difficoltà e al potenziamento delle opportunità formative. Tre classi quinte sono ospitate presso l’ala storica della scuola secondaria di 1° grado posta in via XXV Aprile dove sono stati attivati anche un locale per il porzionamento del cibo e una sala mensa. In prospettiva, visti i dati relativi alla leva scolastica di questi ultimi anni, si valuta di dover trasferire presso questo edificio un'altra classe. Questa esigenza scaturisce dalle necessità dovute all’aumento della popolazione scolastica connesse con la richiesta di maggiori spazi da dedicare alle esigenze di personalizzazione dei percorsi educativi degli alunni portatori di handicap. Nel corrente anno l’offerta formativa della Scuola è stata ulteriormente arricchita con corsi pomeridiani extracurricolari ed extrascolastici di attività espressive per gli alunni delle classi terze, quarte e quinte. Scuola primaria: situazione delle classi A.S. 2015/2016 CLASSI 1A 1B 1C 1D 2A 2B 2C 3A 3B 3C 3D 4A 4B 4C 4D 4E 5A 5B 5C 5D TOTALI PRIMARIA FERRARI N° ALUNNI 23 24 24 24 25 19 21 21 18 19 22 19 20 21 21 23 19 20 22 17 422 L’orario delle lezioni è articolato su cinque giorni la settimana dal lunedì al venerdì con orario 8:00 - 16:00; le classi del tempo pieno frequentano tutti i pomeriggi e le classi con tempo ordinario permangono a scuola per due pomeriggi la settimana. 23 TEMPO SCUOLA TEMPO SCUOLA Tempo normale: 27 ore settimanali + tempo mensa Tempo pieno: 40 ore (*) ARTICOLAZIONE ORARIA Dal lunedì al venerdì dalle h. 8:00 alle h. 12:20. Due rientri pomeridiani settimanali con uscita alle h. 16:00 Dal lunedì al venerdì dalle h. 8:00 alle h. 16:00 I SERVIZI o LA MENSA Per gli alunni iscritti al “TEMPO PIENO” la mensa è da considerarsi TEMPO SCUOLA, quindi obbligatoria. Oltre ad essere un servizio per gli alunni e per le loro famiglie, il tempo mensa è un importante momento educativo e un’ occasione di dialogo e di crescita relazionale. Per gli alunni che frequentano le classi a tempo “ordinario” e al tempo “potenziato” è garantita la mensa nei giorni in cui è previsto il rientro pomeridiano, ma tale servizio è facoltativo per le famiglie. Il servizio mensa, il cui costo è a carico delle famiglie, è gestito dall’Amministrazione Comunale e appaltato a una cooperativa esterna privata (CAMST). I pasti vengono preparati nei locali situati nell’edificio di Via Murri. La consumazione dei pasti avviene con il doppio turno di refezione: primo turno dalle h. 12:00 alle h. 12:40 / secondo turno dalle h. 13:00 alle h. 13:45. o I TRASPORTI E’ previsto un servizio scuolabus gestito dal Comune, il cui costo è a carico delle famiglie. Per poterne usufruire è necessario inoltrare formale richiesta all’Amministrazione Comunale, attraverso l’apposita modulistica. o ASSISTENZA PRESCOLASTICA Il servizio di assistenza in orario prescolastico (dalle h. 7:30 alle h. 7:55) è a pagamento ed è gestito dal Comune. Il servizio è fornito dai collaboratori scolastici e dal personale AUSER gestito dal Comune. 24 SCUOLA PRIMARIA “RICCARDI” DI TORRECHIARA n. classi: 5 n. alunni: 79 La scuola primaria di Torrechiara è collocata in un edificio degli anni sessanta del secolo scorso recentemente ristrutturato mediante un intervento di consolidamento generale a livello strutturale e totale rifacimento della copertura. L’edificio ospita cinque aule poste al piano rialzato, un piccolo locale mensa, un locale per il porzionamento e scodellamento del cibo, un ripostiglio, una saletta ad uso polivalente (accoglienza e informatica) e i servizi igienici per gli alunni e per il personale. L’area cortilizia, parzialmente ombreggiata, ospita le classi nei momenti ludico ricreativi; per l’attività motoria i bambini vengono accompagnati settimanalmente al Palazzetto dello sport del capoluogo con lo scuolabus. In questo plesso funziona un servizio di pre-scuola al mattino, tutte le aule sono cablate ed è disponibile un collegamento ad internet per i docenti e per gli alunni. La scuola è dotata di scivoli per l’abbattimento delle barriere architettoniche, di documento per la valutazione dei rischi e di piano di emergenza. Vengono effettuate le prove di evacuazione due volte all’anno con la supervisione della ditta EcoGeo di Parma. L’orario delle lezioni è articolato su cinque giorni alla settimana dal lunedì al venerdì con permanenza a scuola anche il pomeriggio per quattro giorni settimanali. A.S. 2015/2016 PRIMARIA RICCARDI CLASSI 1A 2A 3A 4A 5A TOTALI N° ALUNNI 16 17 18 11 17 79 25 TEMPO SCUOLA TEMPO SCUOLA ARTICOLAZIONE ORARIA Tempo normale: 27 ore settimanali + tempo mensa Dal lunedì al venerdì dalle h. 8:10 alle h. 12:20. Due rientri pomeridiani settimanali con uscita alle h. 16:20 I SERVIZI o LA MENSA Il servizio mensa, il cui costo è a carico delle famiglie, è gestito dall’Amministrazione Comunale e appaltato a una cooperativa esterna privata (CAMST). I pasti arrivano già preparati dall’esterno. La consumazione del pasto avviene con il doppio turno di refezione: primo turno dalle h. 12 alle h. 12:30 / secondo turno dalle h. 13:00 alle h. 13:30. o I TRASPORTI E’ previsto un servizio scuolabus gestito dal Comune, il cui costo è a carico delle famiglie. Per poterne usufruire è necessario inoltrare formale richiesta all’Amministrazione Comunale, attraverso l’apposita modulistica. o ASSISTENZA PRESCOLASTICA Il servizio di assistenza in orario prescolastico (dalle h. 7:30 alle h. 7:55) è a pagamento ed è gestito dal Comune. Il servizio è fornito dai collaboratori scolastici e dal personale AUSER gestito dal Comune. ISCRIZIONI ALLA SCUOLA PRIMARIA I genitori o i soggetti esercenti la potestà genitoriale: debbono iscrivere alla classe prima della Scuola Primaria i bambini che compiono sei anni di età entro il 31 dicembre dell'anno in corso; possono iscrivere anticipatamente i bambini che compiono sei anni di età entro il 30 aprile dell'anno successivo. A tale ultimo riguardo, per una scelta attenta e consapevole, i genitori o gli esercenti la patria potestà possono avvalersi anche delle indicazioni e degli orientamenti forniti dai docenti delle Scuole dell’Infanzia frequentate dai propri figli (secondo la Circolare Ministeriale di riferimento). Le iscrizioni alla Scuola Primaria si effettuano on line entro i termini previsti dalla normativa di riferimento. La Scuola offre servizio assistenza per le famiglie che ne abbiano necessità. 26 CRITERI DI FORMAZIONE CLASSI SCUOLA PRIMARIA Nelle Scuole Primarie, le classi prime con più sezioni parallele, sono formate con l’intento di garantire al massimo l’equilibrio qualitativo e quantitativo. La formazione delle classi prime viene predisposta da una Commissione di lavoro che, a giugno, dopo aver raccolto le informazioni relative agli alunni iscritti attraverso i colloqui con le insegnanti delle Scuole dell’Infanzia, ha il compito di formare le classi in base ai seguenti criteri: 1) Equa suddivisione sulla base dei livelli di competenza 2) Equa suddivisione degli alunni anticipatari 3) Equa distribuzione dei casi problematici 4) Equa suddivisione fra maschi e femmine 5) Rapporto numerico equilibrato tra le classi 6) Equa distribuzione di alunni di nazionalità straniera suddivisi per livelli di competenza I gruppi costituiti saranno sorteggiati nei primi giorni di Settembre per l’abbinamento alla relativa sezione. Le richieste dei genitori sul tempo scuola, relativamente alle classi prime, sono prese in considerazione compatibilmente con il numero dei bambini consentito per legge in ogni singola classe. Ai sensi della normativa vigente, “ le classi che accolgono alunni con disabilità sono costituite con non più di 20 alunni, purché sia esplicitata e motivata la necessità di una riduzione numerica di ciascuna classe, in rapporto alle esigenze formative dell’alunno, e il progetto articolato di integrazione definisca espressamente le strategie e metodologie adottate dai docenti della classe, dall’insegnante di sostegno nonché da altro personale della stessa Scuola. In ogni classe non può essere presente, di norma, più di un alunno con disabilità. La presenza di più di un alunno disabile nella stessa classe può essere prevista in ipotesi residuale e in presenza di handicap lievi “. Ai fini dell’assegnazione alle varie classi degli alunni ripetenti o provenienti da altre scuole all’inizio o in corso di anno scolastico, è stata formata un’apposita Commissione che opera sulla base dei seguenti criteri: Analisi del fascicolo personale dell’alunno. Analisi dei dati oggettivi di ricettività delle classi interessate, al fine di non appesantire le stesse o di vanificare eventuali interventi recupero e attività individualizzate in atto. A parità di condizioni pedagogico-didattiche gli alunni vengono assegnati alternativamente alle classi numericamente inferiori. Qualora le classi del plesso richiesto dal genitore non possano accogliere nuovi alunni, verrà esaminata la possibilità di inserire l’alunno in altri plessi dello stesso Istituto o in plessi viciniori di altro Istituto. L’ACCOGLIENZA INIZIALE NELLA SCUOLA PRIMARIA La scuola si impegna a favorire l’accoglienza degli alunni e dei genitori. In concomitanza con l’avvio delle iscrizioni al successivo anno scolastico, e quindi, di norma, durante il mese di Gennaio, la scuola organizza incontri rivolti alle famiglie degli alunni che intendono chiedere l’iscrizione alla classe prima della Scuola Primaria. Gli incontri sono finalizzati alla presentazione del Piano dell’Offerta Formativa. Nel mese di Settembre, nei primi giorni di scuola, in ciascun plesso dell’Istituto, si svolgono riunioni per i nuovi iscritti con la partecipazione degli insegnanti di classe. In tutti i plessi dell’Istituto si presta molta attenzione all’accoglienza dei bambini che frequentano per la prima volta la Scuola Primaria. Le classi prime della Scuola Primaria, nei primi tre giorni di scuola, funzionano a orario ridotto per consentire ai bambini di conoscere immediatamente e contemporaneamente tutti gli insegnanti della classe. L’obiettivo è quello di facilitare l’approccio del bambino con la nuova realtà scolastica e favorirne un passaggio graduale promuovendo la conoscenza di sé, dell’altro e degli spazi scolastici nei quali il bambino stesso si muove e interagisce. La Scuola si impegna a favorire l’accoglienza degli alunni e delle loro famiglie mediante: • Incontri individuali con le famiglie. • Colloqui con l’ausilio del mediatore culturale o del mediatore linguistico, per famiglie provenienti da altri Paesi. • Incontri con medici specialisti dell’ASL o privati. • Contatti con Associazioni o Enti che operano nel privato sociale 27 LA SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO “E. FERMI” DI LANGHIRANO n. classi 11 n. alunni 279 La scuola secondaria di I° grado è ospitata all’interno di un edificio strutturalmente articolato in due parti: una storica, risalente ai primi anni sessanta del secolo scorso, ed una più recente costruita verso la fine degli anni settanta, organicamente collegate da una serie di corridoi ed adeguatamente compartimentate da porte interne. Entrambi gli edifici sono dislocati su due livelli; la scuola è dotata di ascensore e di scivoli di accesso per l’abbattimento delle barriere architettoniche con scala esterna antincendio, presìdi antincendio (naspi ed estintori), impianto di allarme e impianto con luci di emergenza. La scuola è dotata di documento per la valutazione dei rischi e piano di evacuazione. Due volte l’anno vengono effettuate prove generali di evacuazione con la collaborazione dell’Assistenza Pubblica, del nucleo locale della Protezione Civile, dell’amministrazione comunale e del gruppo locale delle unità cinofile con l’assistenza tecnica della società EcoGeo di Parma. All’edificio è annessa una palestra che per un giorno alla settimana viene utilizzata anche dalla vicina scuola superiore “ITSOS C.E. Gadda”. Sul lato ovest di questo edificio si trova il campetto sportivo, attrezzato con pista di atletica, fossa per il salto in lungo, campetto polivalente per basket e volley più alcune panchine. La scuola media è frequentata da 279 alunni distribuiti su 11 classi. La scuola accoglie 74 alunni stranieri di recente immigrazione provenienti da paesi extracomunitari e 11 alunni diversamente abili, certificati ai sensi della legge n. 104/92. La scuola secondaria di I° grado: situazione delle classi A.S. 2015/2016 CLASSI 1A 1B 1C 1D 2A 2B 2C 2D 3A 3B 3C TOTALI SECONDARIA DI I° GRADO FERMI N° ALUNNI 24 24 24 25 26 27 26 25 25 27 25 278 28 TEMPO SCUOLA TEMPO SCUOLA ARTICOLAZIONE ORARIA Tempo normale: 30 ore settimanali Dal lunedì al sabato dalle h. 8:00 alle h. 13:00. I SERVIZI o I TRASPORTI E’ previsto un servizio scuolabus gestito dal Comune, il cui costo è a carico delle famiglie. Per poterne usufruire è necessario inoltrare formale richiesta all’Amministrazione Comunale, attraverso l’apposita modulistica. Gli altri mezzi di trasporto utilizzati dagli alunni sono gli autobus di linea. ISCRIZIONI ALLA SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO Possono essere iscritti alla classe prima della scuola secondaria di primo grado gli alunni che abbiano conseguito la promozione o l’idoneità a tale classe. La domanda di iscrizione alla classe prima della scuola secondaria di primo grado viene effettuata on line entro i termini previsti dalla normativa di riferimento. La Scuola offre servizio assistenza per le famiglie che ne abbiano necessità CRITERI DI FORMAZIONE CLASSI SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO Nella Scuola Secondaria di I° grado le classi prime con più sezioni parallele sono formate con l’intento di garantire al massimo l’equilibrio qualitativo e quantitativo, al fine di avere classi omogenee tra di loro ed eterogenee al loro interno. La formazione delle classi prime viene predisposta a giugno da una Commissione di lavoro costituita da Docenti non impegnati negli esami che, dopo aver raccolto le informazioni relative agli alunni iscritti, attraverso i colloqui con le insegnanti della Scuola Primaria, ha il compito di formare le classi in base ai seguenti criteri: 1. Equa suddivisione degli alunni ripetenti 2. Equa suddivisione in base ai livelli di competenza 3. Tutela dell’alunno disabile, eventualmente iscritto, mantenendo nella classe almeno un compagno 4. Equa distribuzione di alunni di nazionalità straniera, suddivisi per livelli di competenza 5. Equa suddivisione dei casi problematici suddivisi per livelli di competenza 6. Equa suddivisione fra maschi e femmine 7. Rapporto numerico equilibrato tra le classi 8. Favorire, compatibilmente con il rispetto degli altri criteri, il gruppo di alunni proveniente dalla stessa frazione (salvo contraria indicazione dei docenti o dei genitori). I gruppi costituiti saranno sorteggiati nei primi giorni di Settembre per l’abbinamento alla relativa sezione. L’ACCOGLIENZA INIZIALE NELLA SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO La scuola si impegna a favorire l’accoglienza degli alunni e dei genitori. In concomitanza con l’avvio delle iscrizioni al successivo anno scolastico, e quindi, di norma, durante il mese di Gennaio, la scuola organizza incontri rivolti alle famiglie degli alunni che intendono chiedere l’iscrizione alla classe prima della Scuola Secondaria di I° Grado. Gli incontri sono finalizzati alla presentazione del Piano dell’Offerta Formativa. Nel mese di Settembre, nei primi giorni di scuola, in ciascun plesso dell’Istituto, si svolgono riunioni per i nuovi iscritti con la partecipazione degli insegnanti di classe. La Scuola si impegna a favorire l’accoglienza degli alunni e delle loro famiglie mediante: • Incontri individuali con le famiglie. • Colloqui con l’ausilio del mediatore culturale o del mediatore linguistico, per famiglie provenienti da altri Paesi. • Incontri con medici specialisti dell’ASL o privati. • Contatti con Associazioni o Enti che operano nel privato sociale. 29 MODALITA' DI SCELTA DELLE ATTIVITA' ALTERNATIVE ALL'IRC PER GLI ALUNNI CHE NON SE NE AVVALGONO, NELLA SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA DI I° GRADO La facoltà di avvalersi o non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica viene esercitata dai genitori al momento dell’iscrizione mediante la compilazione di apposita richiesta. La scelta ha valore per l’intero corso di studi e, comunque, in tutti i casi in cui sia prevista l'iscrizione d'ufficio. La scelta relativa alle attività alternative all’insegnamento della religione cattolica trova concreta attuazione attraverso le diverse opzioni possibili: • attività didattiche e formative; • attività di studio e/o di ricerca individuali con assistenza di personale docente; • non frequenza della scuola nelle ore di insegnamento della religione cattolica. La scelta specifica di attività alternative è operata attraverso la compilazione del relativo modulo, da parte degli interessati, entro i tempi di avvio delle attività didattiche, in attuazione della programmazione di inizio d’anno da parte degli organi collegiali (Circolare Ministeriale di riferimento). Per gli alunni che scelgono di avvalersi delle Attività didattiche e formative, il Collegio dei docenti ha deliberato un percorso educativo che prevede l’arricchimento dei valori sociali universali come l’amicizia, la solidarietà, la lealtà, la giustizia, la libertà. Pertanto, le attività didattiche e formative saranno finalizzate a: Favorire la riflessione sui temi dell’amicizia, della solidarietà, del rispetto degli altri Sollecitare forme concrete di educazione alla relazione, alla comprensione reciproca e alla socialità Sviluppare, attraverso esperienze significative, atteggiamenti che consentano di prendersi cura di se stessi, degli altri e dell’ambiente Sviluppare una consapevolezza dei valori della vita e della convivenza civile Le attività saranno condotte da docenti della Scuola e potranno essere individualizzate o a piccoli gruppi. Gli spazi utilizzati saranno l’aula-biblioteca o un’aula attrezzata per tali attività. Per gli alunni che si avvalgono delle Attività Alternative è prevista la valutazione al termine di ogni quadrimestre. 30 L’OFFERTA FORMATIVA LA GIORNATA SCOLASTICA NELLE SCUOLE DELL’INFANZIA La scuola dell’infanzia funziona da settembre a giugno. L’inizio delle attività coincide con quello degli altri ordini di scuola, mentre la chiusura è fissata per il 30 giugno. E’ aperta dal lunedì al venerdì. L’organizzazione oraria è diversa nelle tre scuole dell’infanzia dell’Istituto per motivi ed esigenze specifiche di ogni plesso. Si riporta di seguito una giornata tipo riferita ad una organizzazione che prevede 40 ore settimanali con due insegnanti e due ore di compresenza giornaliere. “G. RODARI” dalle ore 7:45 alle 9:00 Ingresso dalle ore 8:20 alle ore 8:50 Colazione “PILASTRO” dalle ore 8:00 alle 9:00 Ingresso dalle ore 8:30 alle 8:50 Colazione “TORRECHIARA” dalle ore 8:00 alle 9:00 Ingresso dalle ore 8:15 alle 8:30 Colazione dalle ore 9:00 alle 11:15 attività di Routine — Giochi liberi, Conversazioni, Lettura ed Ascolto, ecc. - Attività guidate di sezione e intersezione dalle ore 9:00 alle 11:00 attività di Routine - Giochi liberi, Conversazioni, Lettura ed Ascolto, ecc. - Attività guidate di sezione e intersezione dalle ore 9:30 alle 10:50 Attività in sezione Routine — Giochi liberi, Conversazioni, Lettura ed Ascolto, ecc. - Attività guidate dalle ore 11:15 alle ore 11:45 Giochi liberi/organizzati dalle ore 11:00 alle ore 11:30 Giochi liberi/organizzati dalle ore 10:50 alle ore 11:15 Giochi liberi/organizzati dalle ore 11:45 alle ore 12:00 dalle ore 11:30 alle ore 11:40 dalle ore 11:30 alle ore 11:45 Prima Uscita Prima Uscita Prima Uscita per chi non usufruisce del servizio per chi non usufruisce del servizio per chi non usufruisce del mensa mensa servizio mensa dalle h. 12:00 alle h. 12:45 Pranzo dalle h. 11:45 alle h. 12:40 Pranzo dalle h. 11:45 alle h. 12:30 Pranzo dalle ore 12:45 alle ore 13:15 Seconda Uscita/gioco libero dalle ore 12:45 alle ore 13:00 Seconda Uscita/gioco libero dalle ore 12:45 alle ore 13:00 Seconda Uscita/gioco libero dalle ore 13:15 alle ore 14:45 Riposo per i bambini di tre e quattro anni. Attività di laboratorio per i bambini di cinque anni, attività guidate, gioco libero dalle ore 14:45 alle ore 15:15 giochi liberi o guidati dalle ore 15:15 alle ore 15:45 Terza Uscita dalle ore 13:00 alle ore 15:00 Riposo per i bambini di tre e quattro anni. Attività di laboratorio per i bambini di cinque anni, attività guidate, gioco libero dalle ore 15:00 alle ore 15:30 giochi liberi o guidati dalle ore 15:30 alle ore 16:00 Terza Uscita dalle ore 13:30 alle ore 14:45 Riposo per i bambini di tre e quattro anni. Attività guidate per i bambini di cinque anni, gioco libero 31 dalle ore 15:00 alle ore 16:00 giochi liberi o guidati dalle ore 15:15 alle 16:00 Terza Uscita ORARIO CURRICOLARE SCUOLA PRIMARIA ORARIO SETTIMANALE DELLE DISCIPLINE NEL TEMPO ORDINARIO QUOTE ORARIO CURRICOLO ITALIANO MATEMATICA STORIA GEOGRAFIA SCIENZE TECNOLOGIA* EDUCAZIONE FISICA* ARTE E IMMAGINE MUSICA INGLESE** IRC/ATTIVITA’ ALTERNATIVE QUOTA CURRICOLO ORDINARIO 27 h. 1^ 2^ 3^ 4^ 5^ 7 7 2 1 2 7 6 2 1 2 6 6 2 2 2 6 6 2 2 2 6 6 2 2 2 1 1 1 1 1 1 3 2 27 1 1 1 3 2 27 1 1 1 3 2 27 2 2 1 1 2 27 2 2 1 2 2 27 ** Relativamente all’orario settimanale dell’insegnamento dell’inglese si fa riferimento alla normativa vigente che prevede un’ora nelle classi prime, due ore nelle classi seconde e tre ore nelle classi terze, quarte e quinte. Modello a 27 ore curricolari: prevede 27 ore curricolari e 2 ore destinate alla mensa. E’ articolato su 5 giorni settimanali con due rientri pomeridiani. * Nella Scuola Primaria di Torrechiara sono previste 2 ore settimanali di Educazione Fisica in tutte le classi. L’ora di tecnologia è trasversale a Scienze. ORARIO SETTIMANALE DELLE DISCIPLINE NEL TEMPO PIENO QUOTE ORARIO CURRICOLO ITALIANO MATEMATICA STORIA GEOGRAFIA SCIENZE TECNOLOGIA EDUCAZIONE FISICA* ARTE E IMMAGINE* MUSICA* INGLESE** IRC/ATTIVITA’ ALTERNATIVE QUOTA CURRICOLO POTENZIATO 30 h. 1^ 2^ 3^ 4^ 5^ 8 8 2 1 2 8 7 2 1 2 7 7 2 2 2 7 7 2 2 2 7 7 2 2 2 1 1 1 1 1 2 3 2 30 1 1 2 3 2 30 1 1 2 3 2 30 2 2 2 1 2 30 2 2 2 2 2 30 di cui 3 ore di approfondimenti disciplinari settimanali (1h. Italiano- 1h. Matematica - 1h. Musica*) Tempo Pieno: prevede 30 ore curricolari e 10 ore destinate alla mensa e alle attività ludiche del dopo-mensa. Il tempo pieno è articolato su 5 giorni settimanali con 5 rientri pomeridiani per un totale di 40 ore settimanali. **Relativamente all’orario settimanale dell’insegnamento dell’inglese si fa riferimento alla normativa vigente che prevede un’ora nelle classi prime, due ore nelle classi seconde e tre ore nelle classi terze, quarte e quinte. 32 UNA GIORNATA SCOLASTICA AL TEMPO PIENO… Il tempo pieno è concepito come momento unitario di vita e di esperienze: è inteso nella sua unitarietà come tempo della scuola e tempo per la mensa e dopo mensa; si passa da situazioni di apprendimento cognitivo a momenti più propriamente ludici e di attività laboratoriali. LA MENSA è un momento conviviale prezioso ai fini della socializzazione, è importante come occasione per vivere insieme tra bambini e adulti. E’ anche un’esperienza educativa in quanto permette di acquisire uno stile di vita per essere consumatori più responsabili e attenti. IL DOPOMENSA è un tempo che risponde ad un bisogno di distensione prima di riprendere le consuete attività didattiche. Il bambino, giocando, prende contatto con la realtà, se ne impadronisce per trasformarla, prende confidenza con le sue capacità e si incontra con i coetanei. Attraverso il gioco libero e/o guidato impara a rapportarsi con i compagni, a rispettare regole condivise e ad acquisire la capacità di accettare, senza ansia, qualche insuccesso. ORARIO CURRICOLARE SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO ORARIO SETTIMANALE DELLE DISCIPLINE DELLA SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO Classe I II III Materia 6 6 6 ITALIANO MATEMATICA/ SCIENZE INGLESE 6 6 6 3 3 3 FRANCESE 2 2 2 STORIA 2 2 2 GEOGRAFIA 2 2 2 EDUCAZIONE FISICA 2 2 2 TECNOLOGIA 2 2 2 ARTE E IMMAGINE 2 2 2 MUSICA 2 2 2 IRC/AA 1 1 1 TOTALE 30 30 30 33 AMPLIAMENTO DEL CURRICOLO VISITE GUIDATE E VIAGGI D’ISTRUZIONE I viaggi d'istruzione e le visite guidate hanno la funzione di integrare l'attività di insegnamento/apprendimento a Scuola con esperienze personali e dirette in realtà diverse dall'ambiente scolastico. Le proposte relative ai viaggi di istruzione vengono dapprima esaminate collegialmente e poi deliberate dai singoli Consigli di Classe nella Scuola Secondaria, dai Consigli di Intersezione nella Scuola dell’Infanzia e dai Consigli di interclasse nella Scuola Primaria. Nella Scuola Secondaria i Consigli di Classe, a inizio anno, valutano l’opportunità di programmare visite guidate e viaggi di istruzione anche sulla base della disponibilità dei docenti, delle situazioni comportamentali delle classi e del numero degli alunni partecipanti, nel rispetto del regolamento di Istituto. Di norma, le classi terze effettuano gite d’istruzione di due giorni, le classi seconde gite di una giornata e le classi prime effettuano un’uscita nell’ambito della giornata dell’accoglienza. Sono possibili uscite didattiche occasionali sul territorio all’interno dell’orario scolastico. CONTINUITA’ La scuola si configura come contesto educativo e di apprendimento, saldamente raccordato con tutte le esperienze e conoscenze precedenti, collaterali e successive dell’alunno. Assume quindi particolare importanza l’esigenza di assicurare continuità al percorso formativo. Per gli alunni, orientarsi significa collegare il cammino compiuto con quello che rimane da percorrere, rafforzare la propria identità e affrontare positivamente i cambiamenti insiti nella realizzazione del proprio “progetto di vita”. Nel nostro Istituto specifiche commissioni di lavoro si occupano di: • Continuità ASILO NIDO/SCUOLA DELL’INFANZIA • Continuità SCUOLA DELL’INFANZIA/SCUOLA PRIMARIA • Continuità SCUOLA PRIMARIA/SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO Le commissioni risultano composte da alcuni docenti coinvolti nel Progetto Continuità con le classi “ponte” e sono coordinate da un docente referente. In sede di programmazione settimanale, tutti i docenti coinvolti nella continuità, contribuiscono alla progettazione dei diversi aspetti organizzativi delle varie attività e della loro realizzazione. OBIETTIVI: Individuare ed elaborare strumenti e strategie per realizzare una sempre migliore continuità Orientare e sostenere i bambini nel passaggio da un ordine all’altro, in ingresso Nido-Infanzia-PrimariaSecondaria di I° Grado e in uscita Infanzia-Primaria-Secondaria di primo grado Promuovere la realizzazione di attività comuni e la comunicazione delle esperienze mediante incontri concordati fra le classi Favorire iniziative di continuità orizzontale con le famiglie e il territorio Organizzare attività in comune tra gli alunni delle classi degli “anni ponte” e i loro insegnanti per rendere familiare agli alunni il nuovo ambiente scolastico e favorire la socializzazione tra i soggetti dei due ordini di scuola. 34 ORIENTAMENTO Al fine di ridurre situazioni di disagio per l' alunno-cittadino, dentro e fuori della scuola, la Scuola Secondaria di I° Grado si è attivata con iniziative specifiche. Fra queste, una in particolare riguarda l'orientamento che viene inteso come attività qualificante della scuola ed è rivolto alla conoscenza di sé, all'approfondimento della realtà circostante e alle problematiche ad essa connesse, nella acquisizione di consapevolezza delle scelte future. In seguito a questi principi generali, gli insegnanti coordinatori attivano in tutte le classi (ma soprattutto nelle seconde e nelle terze) attività specifiche che si ispirano ai materiali di studio di AKIROPITA (Bologna), per la parte relativa alla conoscenza di se stessi e delle proprie potenzialità. Ogni insegnante lavora comunque in maniera autonoma cercando di portare i ragazzi a capire le proprie attitudini e i propri interessi personali. Inoltre i ragazzi di terza media, a partire dal mese di novembre fino al termine delle iscrizioni alle scuole superiori, vengono costantemente aggiornati sulle giornate aperte e sulle attività organizzate per la conoscenza e l’accoglienza nelle varie scuole superiori. Per le classi terze, in particolare, sono previste diverse iniziative: 1 Salone dell’Orientamento: tutte le scuole secondarie di secondo grado di Parma (pubbliche e private) sono invitate ad illustrare la loro offerta formativa ai ragazzi delle terze della nostra scuola secondaria di primo grado, ed anche alle terze delle scuole della montagna che richiedano di partecipare. L’evento si svolge sempre nell’arco di un intero ed intenso sabato mattina del mese di dicembre o gennaio. 2 Incontri con esperti del Centro per l’Impiego finalizzati alla corretta conoscenza di vari percorsi di studio e degli sbocchi lavorativi possibili. 3 Collaborazione in accordo di convenzione con gli Istituti di Formazione Professionale quali Enaip e Forma Futuro, per il reindirizzamento dei casi di pluriripetenza (al compimento dei 15 anni, quindi per quegli alunni che non hanno ancora 16 anni per l’assolvimento dell’obbligo della frequenza scolastica). 4 Il Progetto Provinciale “La scuola che vorrei” (capofila la Scuola Secondaria di Primo grado di Felino), da due anni non è più attivato. La nostra Scuola ha sempre aderito al suddetto progetto grazie al quale sono state messe in campo attività alternative atte a valorizzare i ragazzi che non fossero ancora stati indirizzati agli Enti di Formazione Professionale ma che avessero necessità di aiuto per il superamento del livello della scuola media, nella prospettiva della valorizzazione delle loro abilità alternative alla scuola. Da due anni purtroppo, a causa degli ingenti tagli riguardanti il comparto della Provincia e la cancellazione di diversi incarichi, la Provincia non ha potuto istituire il bando per attivare il Progetto. Questo è il motivo per cui, all’interno della sua organizzazione, la nostra Scuola è intenzionata ad attivare percorsi di rinforzo per la preparazione dell’esame di licenza media e organizzerà dei corsi di recupero al fine di aiutare anche i ragazzi più in difficoltà, a superare con successo questo traguardo importantissimo per l’inserimento futuro anche in ambito lavorativo. Inoltre saranno presi direttamente i contatti con gli Enti di Formazione Professionale per eventuale richiesta di alternanza Scuola-Lavoro: a) a partire da questo terzo anno di scuola media, solo se si ritenesse strettamente necessario; b) a partire dal prossimo anno scolastico certamente, accompagnando gli alunni che lo richiedano, a formulare domanda contestuale alla domanda di iscrizione ad Istituto Superiore (comunque obbligatorio entro i 15 anni). 5 Nel mese di Novembre, aderendo all’iniziativa dell’apertura nazionale delle piccole aziende alle scuole, 50 ragazzi delle classi III parteciperanno ad una uscita didattica guidata dentro una piccola industria del territorio. In particolare, lo scorso anno, siamo stati ospiti di Macchine Soncini Alberto S.p.a (macchine ed attrezzature per la lavorazione dei prosciutti) e di Navatta Group food processing di Pilastro (Industria per la produzione e vendita di macchine dell’industria di trasformazione). Entrambe le aziende esportano le loro macchine di altissima qualità in tutto il mondo e i 50 ragazzi, scelti perché avevano già espresso l’idea di scegliere la continuazione dei loro studi in un Istituto Tecnico, hanno potuto osservare dall’interno il funzionamento di un’azienda nelle parti più operative della meccanica e nella parte amministrativa degli uffici. 6 Sarà, come di consueto, approfondito il rapporto di conoscenza della Scuola Secondaria di secondo grado ITSOS di Langhirano, con la quale si organizza: a) un’intera mattinata di attività laboratoriali all’interno di essa (chimica, informatica, elettronica, etc….); b) un corso di informatica di primo e secondo livello finalizzato all’acquisizione dei crediti per il conseguimento del patentino europeo del computer (ECDL); c) un corso sportivo di avviamento all’atletica; d) corsi di approfondimento della lingua inglese con insegnanti madrelingua che si terranno durante l’anno scolastico anche per il conseguimento dei primi livelli Pet e Ket per gli alunni di III media che siano ritenuti idonei al test iniziale di ingresso. 35 L'INCLUSIONE I princìpi che sono alla base del nostro modello d’integrazione scolastica hanno contribuito a fare del nostro sistema d’istruzione un luogo di conoscenza, sviluppo e socializzazione per tutti, sottolineandone gli aspetti inclusivi piuttosto che quelli selettivi. In Italia sono passati più di trent’anni dalla Legge n° 517 del 1977 che diede avvio all’integrazione scolastica ed oggi, il termine "integrazione", è stato ormai racchiuso e sostituito dal termine "inclusione": intendendo con questo, il processo con il quale il contesto scuola, attraverso i suoi diversi protagonisti (organizzazione scolastica, studenti, insegnanti, famiglia, territorio), assume le caratteristiche di un ambiente che risponde ai bisogni di tutti i bambini ed in particolare dei bambini con bisogni speciali. Ma allo stato attuale, ancora qualcosa manca per il raggiungimento di un processo di integrazione di qualità: un pensiero più costruttivo e condiviso tra i diversi agenti all'interno dei contesti scolastici, che determini la creazione di ambienti accoglienti e facilitanti le diversità, attraverso buone strategie educativo-didattiche che possano contribuire fortemente allo sviluppo ed alla crescita cognitiva e psicosociale dei bambini in situazioni di difficoltà. ALUNNI PROTETTI DALLA LEGGE 104/'92 “ L’integrazione non è un esperimento da provare, ma un valore da perseguire” (Ferguson e Asch 1989) Il nostro Istituto, da anni, è sensibile alle problematiche degli alunni con disabilità, ai quali la scuola garantisce una serie di condizioni che consentono agli stessi di esercitare il proprio diritto all’educazione-istruzione. Normative che sanciscono tale diritto: • Costituzione Italiana (art.3, 34 e 38) • Legge n. 517/77 (abolizione delle classi speciali) • Legge quadro n.104/92 (individuazione, assistenza e integrazione scolastica-sociale) • Legge regionale 19 febbraio 2008 n°4 accertamento disabilità presso Commissione Invalidi Civili • Accordi di programma provinciali (aggiornati ogni quattro anni), che garantiscono tutte le condizioni operative e gli impegni per una più efficace integrazione scolastica e non, degli alunni con disabilità. Nell’Istituto Comprensivo di Langhirano ci sono alunni protetti dalla Legge 104/92 con diverse tipologie di disabilità, per i quali la scuola si prefigge i seguenti obiettivi: 1. promuovere una cultura dell’integrazione attraverso la sensibilizzazione di tutte le forze presenti sul territorio; 2. progettare e realizzare percorsi formativi funzionali ai reali bisogni dei bambini e nel pieno rispetto delle diverse potenzialità. Per ogni alunno con disabilità si costituisce un Gruppo Operativo composto da: genitori dell’alunno; specialisti dell’Equipe Multidisciplinare dell’AUSL e privati; insegnanti curricolari; insegnante specializzato di sostegno; assistente specialistico dell’alunno; Dirigente scolastico o un suo delegato. Tale gruppo ha il compito di: progettazione, gestione e verifica del P.E.I. Il Gruppo operativo si occupa, in primo luogo, di organizzare un ambiente che sia solida base per la costruzione dei rapporti collaborativi fra scuola, famiglia e centri specializzati. In particolare: valuta la situazione iniziale e quella finale dell’alunno sulla base delle osservazioni, della conoscenza diretta e delle verifiche periodiche; stila progetti di lavoro integrati condotti e realizzati da scuola, famiglia e centri specializzati; stila e aggiorna il Profilo Dinamico Funzionale (PDF) in collaborazione con l’Unità Multidisciplinare della ASL di competenza; elabora, all’interno del PEI, proposte relative all’individuazione delle risorse necessarie, ivi comprese la indicazione del numero delle ore di sostegno nonché quelle di eventuale assistenza; Predispone una Programmazione Didattica Personalizzata e collabora alla stesura della Programmazione Educativa Personalizzata. Predispone la verifica in itinere della Programmazione Didattica e la verifica della Programmazione Educativa (Febbraio) L’insegnante specializzato di sostegno viene assegnato alla classe che accoglie il bambino con disabilità e opera in corresponsabilità con i docenti del team di cui fa parte. La sua presenza è finalizzata a favorire l’individualizzazione dell’apprendimento attraverso percorsi specifici e metodologie particolari. All’interno 36 dell’Istituto vi sono, inoltre, collaboratori scolastici, appositamente formati, che provvedono all’assistenza, agli spostamenti da fuori a dentro la scuola e al di fuori della scuola stessa, all’accoglienza immediatamente prima dell’inizio delle lezioni e all’assistenza durante la mensa degli alunni con disabilità. Nell’Istituto funziona un Gruppo di Lavoro d’Istituto (GLIST) formato da: Dirigente Scolastico; Docente con incarico di Funzione Strumentale per l’integrazione; rappresentanti dell’ASL di competenza; rappresentante dell’ASP, rappresentanti dell’Ente Locale (se necessario); docenti specializzati di sostegno e curricolari, rappresentanti dei genitori; rappresentanti delle Associazioni dei bambini disabili (se necessario). Questo gruppo istituzionale si riunisce periodicamente (circa 4 incontri annuali), ed ha il compito di collaborare alle iniziative educative e di integrazione predisposte dal piano educativo. E’ coordinato dal docente incaricato di Funzione Strumentale e si occupa, in particolare, di: • predisporre progetti di intervento mirati, avvalendosi delle risorse finanziarie messe a disposizione dal Circolo e/o dagli Enti locali e dal Ministero della Pubblica Istruzione • mantenere i contatti con l’AUSL e ASP, l’Ente Locale; • raccogliere i diversi bisogni che emergono all’inizio o durante l’anno scolastico nelle classi o sezioni con gli alunni censiti; • controllare la compilazione della documentazione di rito da inviare all’Ufficio Scolastico Ambito Territoriale (UAT); • proporre miglioramenti qualitativi del servizio scolastico (es. modalità di gestione del tempo-mensa, presenza di barriere architettoniche, disponibilità di attrezzature e sussidi idonei alle diverse esigenze degli alunni, disponibilità di idoneo servizio di trasporto degli alunni diversamente abili); • approfondire le modalità organizzative relative al passaggio degli alunni in difficoltà da un ordine scolastico a quello successivo; • gestire e organizzare le risorse personali (assegnazione delle ore di attività di sostegno ai singoli alunni in seguito all’assegnazione dell’organico, utilizzo delle compresenze fra docenti, reperimento di specialisti e consulenti esterni, organizzare e gestire le ore di personale Esea assegnate all’I.C.); • predisporre progetti relativi all’organico (ad esempio, per la riduzione delle classi che ospitano alunni diversamente abili); • predisporre progetti per l’aggiornamento del personale anche in una prospettiva interistituzionale. PROGETTO PER L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI PROTETTI DALLA LEGGE 104/92 1. PREACCOGLIENZA TEMPI Settembre Novembre Dicembre Maggio Giugno MODALITA’ ATTIVITA’ SUL CAMPO Incontri tra i docenti delle scuole di grado inferiore e quelli di grado superiore Gli alunni delle scuole di grado inferiore svolgono attività in comune con alunni di scuola di grado superiore Visita alla nuova scuola con la classe Contatti dei referenti per l’integrazione Organizzazione giochi comuni Gare e competizioni a squadre miste DOCENTI COINVOLTI OBIETTIVI Commissione continuità/orientamento Organizzazione incontri e attività comuni a tutti gli alunni Tutti i docenti delle classi coinvolte, secondo l’orario stabilito Proporre attività finalizzate alla conoscenza del nuovo ambiente e alla scoperta di percorsi comuni fra i gradi di scuola Prima accoglienza e conoscenza alunni censiti Classi della scuola di grado inferiore si confrontano con le classi di grado superiore Incontri con i docenti delle scuole di grado inferiore e dei docenti della secondaria di I° grado commissione formazione classi, eventuale presenza insegnante referente per l’integrazione Docenti classi quinte, docenti non impegnati in esami di licenza, eventuali insegnanti di sostegno e referente per l’integrazione Organizzazione di attività comuni tra la scuola di grado inferiore e quella di grado superiore per socializzare Secondo contatto alunni censiti Confronto e presentazione degli alunni delle classi con particolare riferimento agli alunni censiti 37 2. ACCOGLIENZA MODALITA’ ATTIVITA’ SUL CAMPO Settembre Ottobre Novembre Novembre Dicembre DOCENTI COINVOLTI OBIETTIVI Incontri con la famiglia e gli operatori socio-sanitari all’interno del Consiglio di Classe o Interclasse (prima dell’inizio delle lezioni) per la presa in carico del problema Osservazione e compilazione documentazione di rito Tutti i docenti delle classi Conoscere la situazione generale per coinvolte, secondo l’orario stabilito organizzare la classe e le prime attività Il Consiglio di classe, la famiglia, NPI Stesura PDF e PEI dell’alunno Programmazione didattica Il Consiglio di classe Stesura programmazione ALUNNI CON SVANTAGGIO SOCIO-CULTURALE Lo svantaggio socio-culturale è uno stato di sofferenza che, per quanto possibile, dovrebbe essere eliminato o, almeno, contenuto, al fine di non compromettere le potenziali capacità di apprendimento e di relazione dell’alunno. Riteniamo che la scuola debba creare le condizioni per l’uguaglianza offrendo servizi adeguati ai bisogni di chi proviene da situazioni familiari e ambientali deprivate. Nel nostro Istituto è stata predisposta una Commissione di lavoro denominata “Sostegno agli alunni e alle famiglie -SAF” composta da tre docenti rappresentanti dei tre ordini di scuola, dalla Coordinatrice dei nidi, dalla Coordinatrice dell’asilo “Mazzini” e dall’Assistente sociale. Tale Commissione, finalizzata a elaborare e a definire accurate strategie operative per la riduzione e/o l’eliminazione del disagio, opera in continuo dialogo con i Servizi Sociali del territorio. La riduzione delle problematiche, per questi bambini, dovrebbe agevolare l’emergere di una loro “disponibilità ad apprendere” nel rispetto e nella tutela del pieno sviluppo delle proprie capacità, e prevenire fenomeni di insuccesso, dispersione scolastica ed eccessive future ineguaglianze sul piano sociale. Per affrontare e superare lo svantaggio, la scuola mette in atto un modello organizzativo e didattico flessibile e ricorre a metodologie pluralistiche favorendo l’uso di più linguaggi e promuovendo la partecipazione di tutti i bambini a gite, uscite sul territorio e visite guidate. La nostra scuola ha predisposto e/o ha aderito a vari progetti per sostenere gli alunni in difficoltà: progetto “Educatori a scuola”, finanziato dai Piani di zona, che prevede la presenza in alcune classi maggiormente problematiche, di un educatore che lavora sia con il singolo alunno sia con un piccolo gruppo; progetto “Scuola Amica”, finanziato in parte dai Piani di zona, che, in orario extracurricolare, sostiene gli alunni nello studio pomeridiano con la presenza di giovani tutor; progetto “Linfa”gestito dalla Cooperativa Connessioni che offre uno spazio pomeridiano di accoglienza e attività educativa e formativa. DISTURBI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO (DSA) E PROBLEMATICHE CONNESSE (LEGGE 8 ottobre 2010 n. 170 “Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico” – Linee Guida per il diritto allo studio degli alunni e degli studenti con DSA allegate al Decreto Ministeriale del 12 Luglio 2011). La Legge 170/2010 riconosce la dislessia, la disgrafia, la disortografia e la discalculia quali disturbi specifici di apprendimento, di seguito denominati «DSA». Tali disturbi si manifestano in presenza di capacità cognitive adeguate e, generalmente, sono considerati non inseribili nel quadro delle certificazioni di handicap di cui alla Legge 104/92, ma devono essere certificati attraverso una "segnalazione specialistica" che permette alla scuola di mettere in atto le strategie più adeguate per consentire la personalizzazione del percorso di apprendimento. E’ fondamentale che le scuole realizzino attività che permettano agli alunni di superare le difficoltà e di sperimentare il successo in ambito scolastico, apportando alle metodologie di insegnamento quegli adattamenti accessibili alle diverse modalità di apprendimento. 38 PROTOCOLLO DI INCLUSIONE A partire dall’anno scolastico 2013-2014, il nostro Istituto predispone le attività di screening utili all’ “Individuazione precoce dei casi sospetti di DSA”, in conformità alle vigenti disposizioni legislative (D.M. 17/04/2013; Protocollo di collaborazione a favore dei soggetti con Disturbi Specifici di Apprendimento – Provincia di Parma, 17 Gennaio 2013). Lo screening, realizzato in collaborazione con l’AUSL di Langhirano - Distretto Sud Est, viene effettuato nelle classi prime e seconde delle scuole primarie dell’Istituto Comprensivo. Lo screening si articola in diverse fasi: 1) somministrazione da parte delle docenti dei test M.T. (Cornoldi) a tutti gli alunni delle classi prime e seconde su indicazione della specialista (logopedista) del distretto AUSL di riferimento, previa autorizzazione dei genitori; 2) correzione dei test da parte dei team docenti con la collaborazione della specialista dell’AUSL ed individuazione dei “casi a rischio”; 3) attivazione di percorsi didattici mirati al recupero delle difficoltà evidenziate; 4) ripetuta somministrazione dei test M.T. (Cornoldi) agli alunni che hanno seguito i percorsi di recupero; 5) comunicazione alle famiglie dei risultati dei test ed avvio delle procedure di diagnosi. Inoltre, al fine di assicurare agli alunni con DSA il percorso educativo più adeguato, la scuola si impegna ad attuare le seguenti indicazioni: acquisire la diagnosi , redatta da psicologi e neuropsichiatri AUSL o degli specialisti privati (cfr. art. 3, Legge 170/10 e C.M. 31/05/2012), protocollarla ed inserirla nel fascicolo personale dell’alunno; favorire, sensibilizzando i docenti, l’adozione di testi che abbiano anche la versione digitale (G.U.12/6/2008) o che siano comunque disponibili presso la libreria AID; tenere conto della presenza di alunni con DSA nella formazione delle classi al fine di creare gruppi omogenei tra loro ed eterogenei al loro interno; inserire l’argomento DSA nel POF, prevedendo le azioni da attivare nei confronti degli alunni interessati; istituire un’anagrafe scolastica contenente tutti i dati del percorso scolastico dello studente che risulterà utile al momento dell’iscrizione o passaggio ad altra scuola, comunicando la presenza del disturbo tramite la documentazione medica (diagnosi) alla nuova scuola, insieme al PDP per favorire la continuità tra i vari ordini di scuola; attivare le procedure previste per le prove INVALSI (primaria e secondaria di primo grado); nominare un Referente d’Istituto (Linee Guida allegate al D.M. dl 12/07/2011) che abbia il compito di: fornire informazioni circa le disposizioni normative vigenti; dare ai colleghi indicazioni di base sugli strumenti compensativi e sulle misure dispensative, al fine di realizzare un intervento didattico adeguato e personalizzato; collaborare, dove richiesto, all’elaborazione di strategie volte al superamento dei problemi nella classe dove sono presenti alunni con DSA; offrire supporto ai colleghi riguardo a specifici materiali didattici e di valutazione; curare la dotazione bibliografica e i sussidi all’interno dell’Istituto; diffondere e pubblicizzare le iniziative di formazione specifica e/o aggiornamento; fornire informazioni riguardo a siti o piattaforme on line, per la condivisione di buone pratiche in tema DSA; fungere da mediatore tra colleghi, famiglie, operatori dei Servizi Sanitari ed agenzie accreditate sul territorio; attuare la continuità con l’ordine di scuola precedente e successivo; organizzare corsi di formazione e fornire informazioni riguardo alle Associazioni/Enti/Istituzioni/Università ai quali poter fare riferimento per le tematiche dei DSA; supportare il Consiglio di Classe o il team docenti nella stesura del PDP (Piano Didattico Personalizzato). STRATEGIE DIDATTICHE La Legge 170/2010 dispone che le istituzioni scolastiche garantiscano «l’uso di una didattica individualizzata e personalizzata, con forme efficaci e flessibili di lavoro scolastico che tengano conto anche di caratteristiche peculiari del soggetto, adottando una metodologia e strategia educativa adeguate». Non vi sono limitazioni assolute all’apprendimento di uno studente con DSA; solo percorsi diversi, strategie alternative e diversi gradi di difficoltà nel conseguire l’obiettivo. Pertanto l’azione didattica dovrà risultare adeguata, personalizzata e “metacognitiva”. La didattica personalizzata si sostanzia attraverso l’impiego di una varietà di metodologie e strategie didattiche: l’uso dei mediatori didattici (schemi, mappe concettuali, etc.), l’attenzione agli stili di apprendimento, la calibrazione degli interventi sulla base dei livelli raggiunti. In particolare può essere utile ricorrere al canale 39 visivo, al linguaggio iconico e se possibile sfruttare canali di apprendimento alternativi, come la visione di filmati, l’ascolto dei testi (al posto della lettura). La didattica adatta agli studenti con DSA è funzionale per tutti gli studenti. Parallelamente è importante offrire allo studente l’opportunità di compensare le sue difficoltà per mezzo di strumenti compensativi, dispensativi e compensativi informatici. Lo strumento compensativo non rappresenta e non deve essere visto come una facilitazione, piuttosto costituisce il mezzo per compensare la difficoltà determinata dal disturbo e consentire un corretto apprendimento. La Scuola predispone, nelle forme ritenute idonee e nei tempi che non superino il primo trimestre scolastico, il Piano Didattico Personalizzato (PDP), il cui fine è quello di formalizzare ed esplicitare le attività di recupero individualizzato, le modalità di svolgimento dei compiti a casa e la didattica personalizzata, nonché gli strumenti compensativi e le misure dispensative per assicurare uno strumento utile alla continuità didattica e alla condivisione con la famiglia delle iniziative intraprese (Linee Guida allegate al D.M. del 12/07/2011). Questo documento deve essere redatto tenendo conto delle indicazioni dello specialista, delle osservazioni dei docenti e deve essere firmato anche dalla famiglia. Una copia del PDP viene consegnata alla famiglia ed una copia viene inserita nel fascicolo personale dell’alunno. A partire dall’anno scolastico 2013-2014, l’Istituto Comprensivo utilizza un software gestionale pensato per facilitare i docenti nella didattica inclusiva. La valutazione costituisce un passaggio formale importante e delicato per lo studente con DSA. Le Istituzioni scolastiche devono adottare modalità valutative che consentano all’alunno di dimostrare effettivamente il livello di apprendimento raggiunto, mediante l’applicazione di misure che determinino le condizioni ottimali per l’espletamento della prestazione da valutare (D.P.R. n° 122 “Regolamento sulla valutazione”). Per questi motivi le modalità di valutazione devono essere inserite nel piano didattico personalizzato e condivise con la famiglia. Le Commissioni degli Esami di Stato tengono in debita considerazione le situazioni specifiche degli studenti con DSA e, sulla base del disturbo specifico, anche in sede di Esame di Stato, possono riservare ai candidati tempi più lunghi di quelli ordinari, consentire l’utilizzo di idonei strumenti compensativi e adottare criteri valutativi attenti soprattutto ai contenuti piuttosto che alla forma, sia nelle prove scritte sia in fase di colloquio. Risulta indispensabile, inoltre, promuovere, nelle classi, la creazione di un clima relazionale positivo, a sostegno dell’autostima, della motivazione e della consapevolezza (riflessione metacognitiva) degli alunni con DSA. BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI (Ampliamento dell'Area dei Bisogni Educativi Speciali- le novità della direttiva 27/12/2012 e della CM n° 8 del 6/3/2013) La circolare del 6 marzo 2013 prevede la formazione di un gruppo di lavoro per l'inclusione (GLI) che dovrà procedere ad un' analisi delle criticità e dei punti di forza presenti all'interno della nostra istituzione scolastica e dovrà formulare un’ ipotesi globale di intervento per migliorare il livello di inclusività. Fermo restando che l'anno scolastico 2013/2014 dovrà essere utilizzato per sperimentare e monitorare procedure e pratiche con l'obiettivo di migliorare la qualità dell'inclusione (cfr. nota MIUR 22/11/2013), la Commissione GLI avrà i seguenti compiti: • rilevazione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali; • analisi e diffusione delle disposizioni legislative riguardanti i Bisogni Educativi Speciali; • attività di consulenza e supporto ai colleghi; • rilevazione, monitoraggio e valutazione del livello di inclusività della scuola; • definizione dei criteri di individuazione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali; • elaborazione di una proposta di un Piano Annuale per l'Inclusività. Come precisa la C.M. del 22/11/2013, bisogna fare attenzione alla distinzione tra ordinarie difficoltà di apprendimento, gravi difficoltà e disturbi di apprendimento. Infatti la rilevazione di una semplice difficoltà di apprendimento non deve indurre all’attuazione di un percorso specifico con la compilazione di un Piano Didattico Personalizzato, ma gli insegnanti stessi sono tenuti ad attivare strumenti di flessibilità nell’azione educativo-didattica, come era già previsto nella Legge n° 53 del 2003 (personalizzazione degli apprendimenti). Nel caso di gravi difficoltà di apprendimento, che persistono nel tempo e presentano un maggiore grado di complessità, il Consiglio di classe o il team docenti può valutare l’efficacia di strumenti specifici che comportino la compilazione e l’adozione di un Piano Didattico Personalizzato (PDP) con eventuali strumenti compensativi e/o misure dispensative. 40 Non è compito della scuola certificare gli alunni con Bisogni Educativi Speciali, ma individuare quelli per i quali è opportuno e necessario l’adozione di particolari strategie didattiche. Si ribadisce che, anche in presenza di richieste dei genitori accompagnate da diagnosi che però non hanno diritto alla certificazione di disabilità o DSA, il Consiglio di Classe o team docenti è autonomo nel decidere se formulare o non formulare un Piano Didattico Personalizzato, avendo cura di verbalizzare le motivazioni della decisione. E’ facoltà dei Consigli di Classe o team docenti individuare, anche sulla base di criteri generali stabiliti dal Collegio dei Docenti, i casi specifici per i quali sia utile attivare percorsi di studio individualizzati e personalizzati, formalizzati nel Piano Didattico Personalizzato. ALUNNI STRANIERI “Perché è la lingua che fa eguali. Eguale è chi sa esprimersi e intende l’espressione altrui. Che sia ricco o povero importa meno. Basta che parli.” Don Lorenzo Milani L’Istituto Comprensivo di Langhirano riconosce e valorizza le differenze personali di cui è portatrice ogni persona, in particolare ogni alunno della scuola. Prepararsi ad accogliere un alunno straniero non significa preoccuparsi solo per lui, ma cercare di rispondere alle esigenze di tutti. L’attenzione alla diversità nel suo significato più ampio insegna ad accogliere tutte le diversità nello stesso modo e con la stessa considerazione, ponendo attenzione ai bambini che sono portatori di storie, progetti e condizioni di vita differenti, che hanno lingue, appartenenze, culture e religioni proprie. Il nostro Istituto, negli ultimi anni, ha predisposto un progetto pluriennale rivolto agli alunni stranieri, prendendo in considerazione la complessità del fenomeno migratorio sul nostro territorio che investe direttamente il sistema scolastico. Infatti nelle nostre scuole si registra: • una presenza di alunni stranieri che in percentuale supera il 30% della popolazione scolastica; • una diversificazione dei bisogni degli alunni che variano rispetto all’età, alla scolarità pregressa ed alla situazione familiare e personale di ogni bambino; • un livello di conoscenza e di competenza della lingua italiana molto variegato e difforme. Le finalità che la nostra scuola si propone, sono: • • • garantire un’accoglienza adeguata in termini di tempi, spazi ed interventi specifici; sviluppare l’acquisizione della lingua; promuovere attività volte a favorire l’integrazione e l’educazione interculturale. A tale scopo, l’Istituto Comprensivo di Langhirano: • • • • • • • ha elaborato un PROTOCOLLO D’ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI STRANIERI (ALLEGATO N. 3) contenente norme, princìpi e procedure; predispone annualmente un progetto di recupero/arricchimento linguistico attraverso laboratori, ad orario variabile, tenuto da docenti interni; aderisce al Progetto “Dall’accoglienza ad una nuova comunità”, della Pedemontana Sociale (Distretto Sud-Est); aderisce alla RETE “BUS 2008” (Bisogna Stare Uniti) con le Scuole della Pedemontana (Comune di Felino capofila); aderisce alla RETE di Parma e Provincia “Scuole e culture del mondo”; utilizza mediatori madrelingua, sia per conoscere le differenze culturali di altri paesi, sia per far conoscere a docenti e bambini realtà diverse, sia per facilitare la comunicazione famiglia-scuola; ha assegnato l’incarico di Funzione Strumentale a due docenti che si occupano di: 41 progettare attività e iniziative volte a sostenere l’integrazione degli alunni stranieri, nei diversi ordini di Scuola; elaborare, monitorare, verificare e rendicontare progetti grazie ai quali si ottengono annualmente risorse per ore di mediatori e per l’insegnamento dell’Italiano con laboratori L2. Nel nostro Istituto tutte le iniziative relative all' intercultura sono finalizzate a: Accoglienza raccogliere informazioni e dati sugli alunni, sulla loro storia scolastica, sulla loro biografia linguistica; sostenere gli alunni neo arrivati nella fase di adattamento al nuovo contesto; creare contatti con le famiglie ricorrendo, se necessario, all’aiuto dei mediatori culturali/linguistici; individuare i bisogni specifici d’apprendimento; realizzare attività d’accoglienza, per ridurre l’ansia, la diffidenza e la distanza; realizzare contatti con enti e associazioni del territorio. Alfabetizzazione linguistica Laboratori di lingua italiana. L’apprendimento e lo sviluppo della seconda lingua da parte degli alunni stranieri deve essere al centro dell’azione didattica e prevedere risorse, modificazioni nelle modalità organizzative e “adattamento dei programmi”, come indica la normativa. Ciò può avvenire positivamente attraverso l’utilizzo di dispositivi e figure di facilitazione linguistica, momenti di interazione individualizzata e di piccolo gruppo e promuovendo negli alunni non italofoni le capacità di comunicare, narrare, raccontare, esprimersi, apprendere, favorendo così lo sviluppo, sia della lingua “concreta, del qui e ora”, sia dell’italiano per studiare e comprendere i concetti. L’azione didattica, relativamente all’acquisizione dell’italiano come L2, sarà pertanto distinta su più livelli: - italiano per comunicare; - italiano per leggere e scrivere; - italiano per studiare. Educazione Interculturale Elaborare percorsi interculturali per educare: alla conoscenza di sé alla solidarietà alla cooperazione all’accettazione delle “diversità” ad una convivenza interculturale al rispetto delle regole di convivenza 42 LA MULTIMEDIALITA’ E LE NUOVE TECNOLOGIE DIGITALI Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) si configurano come un buon alleato nella pratica didattica in quanto: • Sviluppano i processi di autoapprendimento (l’imparare ad imparare) e di ricerca negli alunni • Favoriscono il proliferare di forme cooperative di conoscenza • Cambiano il ruolo del docente, che diventa facilitatore del processo di apprendimento degli alunni • Contribuiscono al miglioramento della professionalità docente e, di conseguenza, migliorano l’efficacia dei processi di insegnamento-apprendimento. L’Istituto, ormai da alcuni anni, sta implementando le TIC con acquisto di LIM, PC portatili, tablet, software didattici etc… Tutti i docenti stanno adeguando i loro metodi d’insegnamento all’uso delle TIC, partecipando a corsi di formazione e aggiornamento. La Scuola Secondaria dispone della LIM (Lavagna Interattiva Multimediale) in dieci classi e nel laboratorio di informatica. Si prevede l’acquisto di altre LIM. I docenti utilizzano la LIM per una didattica inclusiva, collaborativa e interattiva. E’ stata attivata la Cl@sse 2.0 (2^B) i cui alunni sono dotati di tablet per lavori a gruppi. In relazione al progetto Cl@sse 2.0, alcuni docenti programmano incontri periodici pomeridiani per promuovere l’utilizzo di Classroom (Joining Classroom), per confrontarsi, per individuare strategie comuni e mettere a punto la piattaforma educativa “Google Edu”(“Developing technology for teachers”). L’Istituto, in rete con altre Scuole del territorio, ha aderito al Progetto “It’s coding time: digitali competenti” che prevede una sperimentazione didattica biennale sull’uso delle nuove tecnologie (elettronica, robotica, coding, stampa e modellazione 3D, fresa CNC,…) nella classe 2^ D della Scuola Secondaria e nella classe 2^ B della Scuola Primaria “B. Ferrari”. Il progetto intende promuovere l’acquisizione e la certificazione delle competenze di cittadinanza europea mediante l’innovazione didattica e metodologica. Prevede attività di formazione per i docenti e per gli alunni ricorrendo alle seguenti didattiche: Coding, Tinkering, Flipped Classroom. La Scuola Primaria “B. Ferrari” dispone di dieci lavagne LIM e di un personal computer portatile in ogni classe. La Scuola Primaria “Riccardi” dispone di una LIM e, in ogni classe, c’è un pc in dotazione. Si prevede l’acquisto di altre LIM. I docenti utilizzano la LIM per una didattica inclusiva, collaborativa e interattiva. Quest’anno il MIUR ha pubblicato due bandi per l’accesso ai Fondi Europei (P.O.N. Progetti con fondi strutturali europei) per la realizzazione di ambienti di apprendimento digitali. Il nostro Istituto ha aderito ad entrambe le proposte per poter ampliare la rete della connessione a internet in ogni plesso, e per poter aumentare la dotazione tecnologica delle scuole con la presenza di spazi alternativi per l’apprendimento in ambienti digitali e con una postazione informatica utile anche per l’accesso dell’utenza e del personale ai dati ed ai servizi digitali della scuola (Access point). Le schede con la descrizione sintetica dei progetti che vengono attuati nel corrente anno scolastico vengono riportate nell’apposito allegato. Il nostro Istituto Comprensivo ha un sito WEB costantemente aggiornato attraverso il quale le famiglie e il personale scolastico possono essere regolarmente informati su tutto quanto concerne l’attività della scuola. Attraverso il sito sono reperibili le circolari e le varie modulistiche. Il sito, per la parte riguardante la didattica, è curato da una docente referente. La Scuola, inoltre, ha stipulato una convenzione a pagamento con una ditta specializzata che garantisce, per un giorno a settimana, la presenza di un tecnico informatico che si occupa della manutenzione costante degli strumenti tecnologici. AZIONE CL@SSI 2.0 L’azione Cl@ssi 2.0 intende offrire la possibilità di verificare come e quanto, attraverso l’utilizzo costante e diffuso delle tecnologie nella pratica didattica quotidiana, l’ambiente di apprendimento possa essere trasformato. L'azione Cl@ssi 2.0 è partita nell’anno scolastico 2014/2015 con una classe terza di Scuola Secondaria di primo grado, classe selezionata tramite un bando, e sta proseguendo anche durante quest'anno scolastico in una classe seconda di Scuola Secondaria (2^ B). La classe è dotata di 13 Tablet che hanno il collegamento alla rete Internet. Gli studenti utilizzano il Tablet sia a casa sia a scuola per svolgere le attività di conoscenza, scoperta e approfondimento. I Tablet Samsung con sistema operativo Android sono dotati di wireless e una serie di programmi “open” preinstallati. Si utilizzano metodologie diverse: approccio euristico per scoperta, Cooperative Learning, Focus group, Debriefing, Problem solving, Web quest. 43 Il progetto ha le seguenti finalità: • Ripensare radicalmente l’ambiente di apprendimento e modificare l’allestimento dell’aula a favore di setting che consentano di utilizzare nuove modalità di conoscenza attraverso l’introduzione di nuove tecnologie • Rendere gli alunni protagonisti attivi di un processo di smontaggio e rimontaggio di informazioni attraverso un lavoro collaborativo facilitato dall’insegnante in cui la condivisione con i pari (peer to peer) diventa fondamentale per la costruzione della conoscenza. • Garantire ogni tipo di strumento compensativo necessario agli alunni in situazione di svantaggio attraverso il supporto delle ICT. • Promuovere un approccio al sapere multimodale, collaborativo e attivo; promuovere l’apprendimento attraverso l’utilizzo di linguaggi multimediali. • Potenziare le capacità cognitive di ciascuno valorizzando le intelligenze multiple. • Favorire la formazione di gruppi cooperativi che valorizzino le competenze dei singoli. I PROGETTI I progetti sono parte integrante del curricolo in quanto favoriscono: una didattica multidisciplinare e interdisciplinare gli apprendimenti trasversali l’approfondimento del curricolo l’apertura delle scuole al territorio, consentendo scambi con le famiglie, con enti ed associazioni presenti. Il nostro Istituto investe fondi provenienti dal MIUR, dalla Regione, dalla Provincia, dalle Amministrazioni Locali e dalle famiglie, e garantisce, annualmente, la realizzazione dei seguenti PROGETTI ISTITUZIONALI: Integrazione degli alunni con disabilità Alfabetizzazione e integrazione degli alunni stranieri Continuità nei diversi ordini di scuola dal Nido alla Scuola Secondaria di Primo grado Orientamento dopo la Scuola Secondaria di 1° Grado “Star bene con se stessi”: Punto di ascolto (Scuola Secondaria) Accoglienza nella Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di I° grado Star bene a scuola: “Mi guardo intorno e scopro che…”; “I laboratori del pomeriggio” (Scuola dell’Infanzia) Progetto 0/6 di qualificazione delle Scuole dell’Infanzia del territorio e del nido Alimentazione e Ben-Essere psico-fisico (Scuola dell’Infanzia-Primaria e Secondaria) Il “Coro Maria Elisa Canali” (progetto extracurricolare della Scuola Primaria) Scuola “Amica” (progetto extracurricolare della Scuola Secondaria di I° grado). Vengono definiti istituzionali in quanto sono la traduzione delle istanze pedagogiche contenute nelle Indicazioni Ministeriali della Scuola dell’Infanzia, della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria. I progetti della Scuola dell’Infanzia sono triennali e seguono un itinerario di lavoro comune ai tre plessi e trasversale a tutti i Campi di Esperienza. Attraverso i progetti, adulti e bambini partecipano in modo attivo al processo di crescita e di costruzione della conoscenza, e alla condivisione di emozioni e relazioni significative. I progetti della Scuola Primaria hanno durata pluriennale; permeano tutti nell’area del Ben-Essere che coinvolge attività relative all’educazione alimentare, al movimento e alle attività espressive. Ogni classe usufruisce di un progetto legato ai bisogni formativo-educativi della stessa. I progetti della Scuola Secondaria, sono attivi già da diversi anni e sono finalizzati alla prevenzione del disagio. In particolare con il progetto “Punto d’ascolto” è stato predisposto uno sportello di ascolto per i ragazzi, nel rispetto della privacy, ma sempre in stretta collaborazione con il corpo docente, la dirigenza scolastica e le 44 famiglie. I colloqui individuali, tra i ragazzi e gli operatori dello sportello, mirati a orientare, sostenere e sciogliere conflitti facendo leva esclusivamente sulle risorse individuali, hanno lo scopo di aiutare i ragazzi a: • comprendere le emozioni che accompagnano le loro esperienze; • riconoscere ciò che può essere normale o rischioso alla loro età; • individuare eventuali situazioni di disagio. I colloqui, inoltre, sono tesi a favorire l’abitudine ad affidarsi e a chiedere aiuto agli adulti educatori. Per la prevenzione del disagio sono attivati anche progetti di educazione all’affettività e di educazione alla prevenzione delle dipendenze (alcolismo, tabagismo, nuove dipendenza,…). PAESAGGI DI PREVENZIONE: L’ EDUCAZIONE ALIMENTARE L'educazione Alimentare sta alla base della nostra salute. Promuovere educazione alimentare non può perciò che essere il frutto di un lavoro serio ed attento che impegna tutti i soggetti deputati al lavoro educativo: i genitori innanzitutto, gli insegnanti, gli operatori sanitari e culturali. L’impegno della Scuola di ogni ordine e grado è considerato prioritario nell’agire sul piano dell’Educazione Alimentare, nel rispetto della propria specifica competenza educativa e in collaborazione con le Famiglie e con le altre Istituzioni. E’ necessario quindi promuovere una vera cultura alimentare attraverso un approccio sistematico dove la Scuola si rivela il luogo di elezione per fare una vera Educazione Alimentare attraverso il suo radicamento territoriale, la sua ricchezza interculturale e il dialogo e l’osservazione quotidiana con i bambini. Promotrice di cultura e di relazione, la Scuola può fornire alle famiglie e alla collettività gli strumenti necessari per comunicare e avviare un processo di reale cambiamento dei comportamenti alimentari finalizzati alla promozione del benessere, come indispensabile elemento di crescita comune. In tale ottica il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, nell’Ottobre 2011 e nel Novembre 2015, ha emanato le Linee Guida per l’Educazione Alimentare nella Scuola Italiana che evidenziano la responsabilità della Scuola di ogni ordine e grado, nella promozione di sane abitudini alimentari che incrementino nei bambini e nei ragazzi la consapevolezza del rapporto cibo-salute. Tale obiettivo può essere raggiunto inserendo le specifiche tematiche legate all’Educazione Alimentare nei curricula, in un contesto scolastico che sia coerente con i messaggi formativi. Il nostro Istituto ha siglato un Protocollo d’Intesa con l’AUSL, con l’obiettivo di promuovere la salute e il benessere tra i giovani alunni prevenendo il disagio e i fattori di rischio. Pertanto il nostro Istituto rientra tra le Scuole che promuovono Salute. Nella Scuola dell’Infanzia tutte le azioni messe in campo quotidianamente dalle insegnanti sono mirate a suscitare interesse verso l’alimentazione in modo da favorire nei bambini un atteggiamento positivo ed un approccio corretto verso il cibo, stimolando la consapevolezza dell’importanza di una corretta alimentazione per la crescita. Attraverso le varie esperienze che caratterizzano la giornata, i bambini vengono stimolati a conoscere le caratteristiche dei cibi, ad accettare ed assaggiare cibi sconosciuti e particolarmente nutritivi, ad affinare il gusto e a confrontare i sapori. Si favorisce la conoscenza della frutta di stagione sperimentandola attraverso i cinque sensi in modo da generare curiosità e stimolarne il consumo. Nelle nostre tre Scuole dell’Infanzia viene data importanza al valore nutrizionale del cibo somministrato, dalla prima colazione a base di latte, cereali, biscotti, yogurt e karkadè, al pranzo dove la proposta del menu è equilibrata e volta a migliorare il comportamento alimentare in modo da garantire la massima variabilità con attenzione alla stagionalità delle preparazioni. I bambini che usufruiscono del tempo prolungato (Scuola dell’Infanzia Rodari e Scuola dell’Infanzia di Pilastro), consumano una merenda pomeridiana sana e genuina in sostituzione dei vari snack preconfezionati ricchi di dolcificanti e di conservanti. Nella Scuola Primaria le attività di Educazione Alimentare hanno come finalità quella di sviluppare una coscienza alimentare che aiuti l’alunno ad essere via via sempre più consapevole ed autonomo nelle scelte riguardanti benessere e salute. Nelle nostre Scuole, già da diversi anni, vengono sviluppate attività mirate a promuovere uno stile alimentare corretto e salutare e, in particolare. Particolare attenzione viene data al momento della merenda del mattino in cui i bambini sono sollecitati e incentivati a consumare frutta e verdura evitando cibi e bevande ad alto contenuto di zuccheri e grassi. In molte classi sono stati attivati percorsi di Educazione Alimentare, in collaborazione con il Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione (SIAN) dell’ASL, che prevedono attività mirate a promuovere negli alunni, negli insegnanti e nei genitori una corretta alimentazione associata ad uno stile di vita salutare e attivo. L’articolazione di tali percorsi prevede anche l’organizzazione di approfondimenti, corsi di formazione per i Docenti e incontri con le famiglie in collaborazione con i nutrizionisti dell’ASL. 45 Nella Scuola Secondaria, frequentata da alunni che cominciano a diventare sempre più indipendenti nelle scelte personali e nella gestione delle loro risorse economiche, i progetti prevedono una partecipazione e una collaborazione attiva e consapevole da parte degli studenti che diventano i protagonisti di azioni concrete volte a migliorare il comportamento alimentare. La Scuola promuove iniziative di formazione relative al tema della salute e ai danni causati da un’alimentazione scorretta e da un’eccessiva sedentarietà, e adotta in modo graduale azioni e provvedimenti che rendono l’ambiente scolastico un luogo coerente con le Linee guida ministeriali e con i principi dell’OMS (“School for health”). A partire da quest’anno scolastico, per due mattine alla settimana nel primo quadrimestre e per tre mattine alla settimana nel secondo quadrimestre, gli alunni saranno invitati a consumare uno spuntino a base di frutta durante l’intervallo e ad evitare cibi e bevande industriali a base di zuccheri, grassi e sostanze eccitanti. I PROGETTI CURRICOLARI E I NUCLEI TEMATICI I progetti sono realizzati all’interno di una quota delle ore curricolari (non superiore al 20%) e vanno ad integrare e a potenziare il curricolo della singola classe o di gruppi di alunni. I progetti del nostro Istituto sono inseriti nei seguenti nuclei tematici: SCUOLA PRIMARIA E DELL’INFANZIA Potenziamento delle attività motorie e avviamento allo sport Attraverso il movimento il bambino scopre e vive con maggiore consapevolezza la propria corporeità, entra in relazione con gli altri, vive esperienze ludiche significative che lo aiutano a costruire una positiva immagine di sé e al tempo stesso un buon livello di collaborazione con il gruppo. Arte – creatività - espressività La creatività del bambino e la sua competenza comunicativa vengono attivate attraverso processi mirati ed interventi educativi specifici (teatro-musica-danza-laboratori di arte), al fine di poter sviluppare un processo di crescita armonico. Accoglienza – Integrazione - Solidarietà E’ compito della Scuola favorire fra adulti e bambini la diffusione dei valori di tolleranza e solidarietà attraverso esperienze che conducano al confronto e all’interazione fra diversi, nel comune obiettivo dell’uguaglianza delle opportunità per tutti gli individui e le comunità. Scuola e sicurezza E’ necessario responsabilizzare i bambini al rispetto delle regole, dei codici e dei regolamenti nei suoi movimenti durante la vita quotidiana, allo scopo di non mettersi in situazione di pericolo. Educazione ambientale La conoscenza dell’ambiente è la condizione indispensabile per acquisire il senso di rispetto uomo-natura e per sviluppare modelli di comportamento alternativi ai modelli consumistici. Ambienti multimediali e nuove tecnologie digitali Modificare gli ambienti di apprendimento attraverso l’utilizzo costante e diffuso delle tecnologie a supporto della didattica quotidiana. Educazione alimentare La scuola sente la necessità di educare ad alimentarsi secondo criteri rispettosi delle esigenze fisiologiche, in modo non stereotipato né conformato ai modelli culturali rispondenti più a logiche di consumo che a quelle della salute. SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO Potenziamento dell’ area storico- linguistico-espressiva Attività di approfondimento sulla storia del Novecento. Attività finalizzate all’ampliamento delle proprie capacità espressive e comunicative, mediante l’acquisizione di linguaggi specifici delle diverse discipline e con l’uso di tecniche diversificate. Potenziamento dell’area scientifica Acquisizione di un metodo scientifico di conoscenza e di indagine attraverso l’osservazione e la lettura critica della realtà al fine di poter interagire positivamente con l’ambiente. Progetti di educazione ambientale. Ambienti multimediali e nuove tecnologie digitali Modificare gli ambienti di apprendimento attraverso l’utilizzo costante e diffuso delle tecnologie a supporto della didattica quotidiana. 46 Educazione alla salute/sicurezza/motoria Attività rivolte alla conoscenza del corpo, in relazione al proprio benessere fisico e mentale. Attività finalizzate a responsabilizzare i ragazzi al rispetto delle regole, dei codici e dei regolamenti, per prevenire situazioni di pericolo e/o di illegalità. Area Star bene con se stessi- Prevenzione al disagio Attività rivolte alla conoscenza di sé ed all’individuazione di strategie per affrontare le difficoltà e le scelte individuali in modo consapevole. I PROGETTI EXTRACURRICOLARI SCUOLA PRIMARIA Il Coro “Maria Elisa Canali” SCUOLA SECONDARIA Scuola Amica Deutsch fϋr Jugendliche (Tedesco per ragazzi) Corso di latino Attività sportive I progetti curricolari sono parte integrante del curricolo obbligatorio, vale a dire che i team dei docenti delle sezioni e delle classi valutano, sulla base delle realtà in cui operano, di aderire a quei progetti che rispondono meglio alle loro scelte rapportate al curricolo, alle condizioni organizzative ed alle risorse professionali ed economiche disponibili, nel caso in cui queste ultime siano previste. Il ventaglio delle opportunità è ampio e consente di lavorare per gruppi di sezioni/classi parallele o di plesso, nella Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado. I progetti extracurricolari, di cui alcuni gratuiti e altri a pagamento, sono facoltativi e costituiscono un ampliamento dell’offerta formativa oltre l’orario curricolare. La Scuola Primaria risulta inserita nell’elenco regionale 2015-2016 delle Scuole accreditate ai sensi del D.M. 8/2011 per la diffusione dell’apprendimento pratico della musica nella Scuola Primaria. Il Coro prevede un percorso musicale gratuito, in orario extracurricolare, di pratica corale, pratica strumentale e musica d’insieme, destinato agli alunni delle classi terze, quarte e quinte. I corsi sono tenuti da una docente della Scuola Primaria che da quest’anno è utilizzata come docente specialista di Musica in 14 classi. Ogni anno scolastico, le schede sintetiche dei singoli progetti con l’adesione delle diverse sezioni/classi agli stessi, vengono raccolte nel Fascicolo dei progetti (ALLEGATO N. 2). 47 L’ORGANIGRAMMA ORGANIGRAMMA D’ISTITUTO Staff di Direzione Dirigente Scolastico Collaboratore Vicario Collaboratore della Scuola Secondaria Direttore SGA Funzioni Strumentali al POF Area 3: Interventi e servizi per gli studenti Ughetti Luigi Brindani Alessandra Ferretti Maria Stella Martini Annarita 1) Integrazione alunni diversamente abili Mazza Teodolinda 2) Intercultura Faccini Nadia Torri Anna Maria Ferretti Maria Stella (congiunto/secondaria) Brindani Alessandra (primaria) Un Docente a rotazione in ordine alfabetico a partire dalla lettera Q (infanzia) Collegio Docenti: segretari verbalizzanti Consigli d’Interclasse/Intersezione Primaria “B. Ferrari” 1°-2°-3°: presidente segretaria Primaria “B. Ferrari” 4°-5° : presidente segretaria Primaria “L: Riccardi”: presidente segretaria Infanzia “Rodari”: presidente segretaria Infanzia Torrechiara: presidente segretaria Infanzia Pilastro: presidente segretaria Consigli di classe Coordinatore 1^A Segretario Coordinatore 2^A Segretario Coordinatore 3^A Segretario Coordinatore 1^B Segretario Coordinatore 2^B Segretario Coordinatore 3^B Segretario Coordinatore 1^C Segretario Coordinatore 2^C Segretario Coordinatore 3^C Segretario Coordinatore 1^D Segretario Raccanelli Paola a rotazione Brindani Alessandra a rotazione Minghini Paola a rotazione Trombi Norince Baistrocchi Elena Marbini Giuseppina Bellantuono Barbara Conversano Alessandra Aldigeri Mariarosa Oliveri Toscani Negri Conforti Baratta Gatta Mambriani Torri Bertoldi Cutuli Troglia Mozzoni Parisini Chiastra Ollari Compiani Gabbiani Zucchelli Merighi Parmeggiani 48 Coordinatore 2^D Segretario Coordinatori di plesso: Secondaria I° Grado “E. Fermi” Primaria “B. Ferrari” Primaria “L. Riccardi” Torrechiara Infanzia “ G. Rodari “ Langhirano Infanzia Pilastro Docenti neo immessi in ruolo Scuola Primaria: Granato Raffaela, Mozzillo Speranza, Pozzati Monica, Trolli Michela, Lo Bello Silvana, Torchia Antonio Scuola Infanzia: Baistrocchi Elena, Bellantuono Barbara, Zoni Elisabetta Scuola Secondaria I° Grado: Negri Sara Comitato di valutazione dei Docenti neo immessi in ruolo Scuola Secondaria Scuola Primaria Referenti POF e Curricolo Verticale Scuola Secondaria Scuola Primaria Scuola dell’Infanzia Referenti Attuazione Indicazioni Nazionali Scuola Secondaria e Primaria Nucleo Autovalutazione (RAV) Scuola Secondaria Scuola Primaria Referenti Continuità Nido-Infanzia Infanzia-Primaria Primaria-Secondaria Componenti Commissione Continuità Infanzia-Primaria Primaria-Secondaria Referenti per l’Orientamento Referenti GLIST Scuola Secondaria Scuola dell’Infanzia e Primaria Docenti componenti del GLIST Scuola Secondaria Docenti di sostegno e curricolari Scuola Primaria Docenti di sostegno e curricolari Ferretti Mazza Ferretti Maria Stella Brindani Alessandra Minghini Paola Trombi Norince Conversano Alessandra Tutor Possentini Catia, Mariotti Maria Cristina, Vincetti Mariangela, Casoni Loredana Marbini Giuseppina, Carra Nella, Maria Mercuri Mambriani Paola Chiastra Maria De Maio Paola Ferretti Maria Stella Attanasio Mariarosaria Cerioli Elisabetta Ferretti Maria Stella, Attanasio Mariarosaria Ferretti Maria Stella, Merighi Patrizia Attanasio Mariarosaria, Raccanelli Maria Paola Ludovico (Coordinatrice Nido Comunale), Cavalli Elisabetta Pozzati Monica Oliveri Giovanna Bellantuono Barbara, Fochi Alessandra, Magnani Alessandra, Trolli Michela, Garulli Daniela, Vincetti Mariangela Attanasio Mariarosaria, Bocchi Marzia, Ferrari Graziana Anna, Mozzillo Speranza, Saraceno Carmen, Mozzoni Elisa, Parmeggiani Francesca Gatta Monica, Conforti Giovanna Mazza Teodolinda Amadei Mariangela Torri, Compiani, Zucchelli, Parisini Amadei, Cernicchiaro, Faccini C., Pace, Notarangelo, Pezziga, Romano, Faccini N. 49 Scuola dell’Infanzia Docenti di sostegno e curricolari Rappresentante ASP- ASL nel GLIST Referenti DSA /BES- Gruppo GLI Scuola Secondaria Scuola Primaria Componenti Gruppo GLI Scuola Secondaria Scuola Primaria Scuola dell’Infanzia Referente Sicurezza Referente Commissione classi prime Secondaria Primaria Componenti Commissione Formazione classi prime Secondaria Primaria Referenti Commissione orario Secondaria Primaria Referente Educazione alla salute Secondaria Primaria Referente Rapporti Scuola-Famiglie-Servizi Sociali/ alunni in situazione di affido familiare Commissione SAF (Servizi alla Famiglia) Referenti inserimento alunni in corso d’anno Secondaria Primaria Rappresentante nell’Organo di Garanzia Referenti gestione insuccesso scolastico e inserimento alunni stranieri Referenti Invalsi Secondaria Primaria Referenti Musica Scuola Secondaria Scuola Primaria Referenti Progetti Scuola Secondaria Scuola Primaria Scuola Infanzia Referenti Progetto 0/6 anni Referente Progetti Attività motoria Scuola Primaria Referente “Feste della scuola” Carra, Aldigeri, Santangeli Stefanini Francesca, Sandei Tiziana Troglia Manuela De Maio Paola Merighi Patrizia Granato Raffaela Baistrocchi Elena Mozzillo Speranza Un docente non impegnato negli esami Cosmi Erica Docenti non impegnati negli esami Bucci Luciana, Casoni Loredana, Possentini Catia Merighi Patrizia Attanasio Mariarosaria, Brindani Alessandra, Raccanelli Maria Paola Ollari M. Elisa Mariotti Cristina Ferretti Maria Stella Coordinatori di plesso, Assistente Sociale (Stefanini), Coordinatrice Nido, Docente Scuola dell’Infanzia paritaria Ferretti Maria Stella Brindani Alessandra Gatta Monica (suppl. Chiastra Maria) Gatta Monica, Mozzoni Elisa, Torri Anna Maria Merighi Patrizia Raccanelli M. Paola Gatta Monica De Maio Paola Ollari Lisetta Mariotti Maria Cristina Conversano Alessandra Conversano Alessandra Cristofori Chiara Bocchi Marzia 50 Referente “Frutta nella Scuola” (Progetto Attanasio Mariarosaria Regionale Fondi Comunità Europea) Referente uscite didattiche/viaggi d’istruzione Secondaria Referente Sito Web dell’Istituto Infanzia-Primaria-Secondaria Coordinatori registro elettronico Scuola Secondaria Scuola Primaria Referenti Comitato mensa Infanzia Primaria Bertoldi Serena Conversano Alessandra Chiastra Maria Pace Maria Teresa Cerioli (Rodari), Magnani (Pilastro), Marbini (Torrechiara) Pace (prime), Cosmi (seconde), Mariotti (terze), Romano (quarte), Attanasio (quinte), Minghini (Torrechiara) INCARICHI E FUNZIONI Il Piano dell'Offerta Formativa comporta la valorizzazione e lo sviluppo delle molteplici risorse professionali esistenti nelle scuole, impegnate a governare i processi di riforma e a garantire la qualità del servizio. Per poter realizzare in modo adeguato la propria proposta formativa, l’Istituto Comprensivo si è dato, negli ultimi anni, una forma organizzativa basata su commissioni e gruppi di lavoro che hanno il compito di formulare proposte, elaborare progetti didattici e verificarne l’efficacia, realizzare momenti di coordinamento anche con il territorio. In questo contesto, vengono maggiormente valorizzate le risorse professionali presenti nella scuola e si favoriscono processi decisionali che coinvolgono tutti i docenti. Tutte le attività aggiuntive, deliberate dal Collegio dei docenti, costituiscono un impegno maggiore, qualitativo e quantitativo, del personale docente e non docente. Esse offrono un prezioso contributo all’ampliamento e all’arricchimento dell’offerta formativa e migliorano l’organizzazione complessiva dell’Istituto. Tali attività vengono retribuite con il Fondo d’istituto secondo quanto stabilito in sede di contrattazione integrativa d’istituto. Staff di direzione Lo staff di direzione è composto da: • Dirigente Scolastico • Due docenti collaboratori, di cui uno con il ruolo di vicario Le finalità dello staff si possono così definire: • Creare una struttura collegiale consultiva che affianchi il Dirigente Scolastico nelle gestione delle situazioni di particolare rilevanza che possono influire sul buon andamento dell'istituzione scolastica. • Tenere acceso il dialogo tra le varie componenti scolastiche mediante l'esame legittimamente vengono proposte. • Sostenere la realizzazione del POF e dei processi decisori ad esso connessi. 51 delle istanze che Microstrutture del Collegio Docenti Per esaltare la funzione docente, non tanto nella sue specifiche qualificazioni didattiche, quanto nella dimensione collegiale e organizzativa, vengono costituite alcune microstrutture finalizzate alla gestione ed alla conduzione di specifici ambiti di attività individuati dal Collegio dei docenti: Coordinatori di plesso In ogni plesso, all’inizio dell’anno scolastico, sulla base della propria disponibilità e a rotazione, viene individuato dal Collegio un docente Coordinatore che si occupa di: • Tenere i rapporti con la Segreteria e la Direzione • Comunicare i problemi del plesso • Controllare la posta elettronica • Assicurarsi che vengano lette le circolari, facendo apporre la firma per presa visione a tutti i docenti • Presiedere il Consiglio di Interclasse o di Intersezione • Organizzare le sostituzioni dei docenti assenti in collaborazione con la Segreteria Funzioni Strumentali Le Funzioni Strumentali al POF sono un’articolazione della Funzione docente in regime di autonomia e vengono identificate ed attribuite dal collegio dei docenti (Art. 30 CCNL 2003). Il Collegio dei Docenti ha individuato le seguenti aree: AREA ATTIVITA’ Area 3: Interventi e servizi per studenti 1) Integrazione alunni protetti dalla Legge 104/'92 2) Intercultura • Integrazione alunni diversamente abili • Integrazione alunni stranieri: laboratori di italiano 2 accoglienza e Referenti delle Commissioni All’inizio dell’anno scolastico, il Collegio individua, tra coloro che si dichiarano disponibili, i docenti che hanno il compito di coordinare le Commissioni di lavoro. Ogni Referente coordina le attività di una commissione formata da docenti di Scuola Secondaria e/o di Scuola Primaria e/o di Scuola dell’Infanzia. 52 Commissioni Il Collegio ha deliberato la composizione di Commissioni istituzionali composte da docenti che effettuano attività aggiuntive. Tali Commissioni si riuniscono su iniziativa del Docente Referente. Le attività svolte dalle singole Commissioni sono illustrate al Collegio dei Docenti, al termine dell’anno scolastico, dai docenti Referenti. Il Collegio ha deliberato le seguenti Commissioni: Commissioni Gruppo H d’Istituto (GLIST) Gruppo lavoro inclusione (GLI) Sostegno ad alunni e famiglie (SAF) Continuità (per i tre ordini di scuola) Formazione classi prime Finalità e compiti Sostenere l’integrazione degli alunni disabili attraverso la partecipazione dei docenti, delle famiglie e degli Enti Locali. Sostenere l’inclusione degli alunni con DSA e BES. Sostenere il diritto allo studio di alunni con svantaggio socio-culturale, attraverso strategie operative elaborate e definite in collaborazione con i Servizi Sociali del territorio. Dialogare tra i diversi ordini di scuola al fine di confrontarsi sui problemi organizzativi e didattici, anche per gestire al meglio la formazione delle classi. Formare le classi prime della Scuola Primaria e Secondaria. Gli impegni collegiali con la relativa calendarizzazione, i criteri utilizzati per l’assegnazione dei docenti ai plessi e alle classi, i criteri per la sostituzione dei docenti assenti per brevi periodi, sono inseriti nel PIANO DELLE ATTIVITÀ (ALLEGATO N. 1). DOCUMENTO APPROVATO NEL COLLEGIO DEI DOCENTI DEL 29 OTTOBRE 2015 E NEL CONSIGLIO D’ISTITUTO DEL 26 NOVEMBRE 2015 Referente POF Scuola Primaria: Attanasio Mariarosaria Referente POF Scuola Secondaria di I° Grado: Ferretti Maria Stella Referente POF Scuola dell’Infanzia: Cerioli Elisabetta 53 Istituto Comprensivo di Langhirano Scuola dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di 1° grado via 25 aprile, n° 3 43013 - Langhirano - PR P E-mail : [email protected] IANO O FFERTA Tel 0521 861195 Fax 0521 864030 F ORMATIVA I bimbi, gli adolescenti… il nostro futuro… ANNO SCOLASTICO 2015/2016 SECONDA PARTE 54 55 INDICE Premessa--------------------------------------------------------------------------------pag. 4 Le Finalità educative generali--------------------------------------------------------pag. 5 La Scuola dell’Infanzia----------------------------------------------------------------pag. 7 La Scuola Primaria---------------------------------------------------------------------pag. 9 La Scuola Secondaria di I° grado----------------------------------------------------pag. 12 I Traguardi per lo sviluppo delle competenze--------------------------------------pag. 15 Gli obiettivi specifici nella Scuola dell’Infanzia-----------------------------------pag. 28 Gli obiettivi specifici nella Scuola Primaria----------------------------------------pag. 35 Gli obiettivi specifici nella Scuola Secondaria-------------------------------------pag. 71 Curricolo di Italiano L2 per gli alunni stranieri------------------------------------pag. 97 Curricolo dei Nuclei tematici in continuità verticale -----------------------------pag.101 La valutazione -------------------------------------------------------------------------pag.102 La valutazione nella Scuola dell’Infanzia------------------------------------------pag.103 Criteri e forme di valutazione nella Scuola Primaria-----------------------------pag.104 La certificazione delle competenze nella Scuola Primaria ---------------------pag.108 Criteri e forme di valutazione nella Scuola Secondaria di I° Grado-----------pag.109 La Certificazione delle competenze nella Scuola Secondaria di I° Grado----pag. 114 L’Autovalutazione d’Istituto---------------------------------------------------------pag. 115 La Formazione e l’Aggiornamento--------------------------------------------------pag. 115 PREMESSA La costruzione del curricolo è il processo attraverso il quale si sviluppano e organizzano la ricerca e l’innovazione educativa. Ogni scuola predispone il curricolo all’interno del Piano dell’Offerta 56 Formativa con riferimento al profilo dello studente al termine del primo ciclo di istruzione, ai traguardi per lo sviluppo delle competenze, agli obiettivi di apprendimento specifici per ogni disciplina.” (Indicazioni Nazionali per il Curricolo, Settembre 2012). Le “Indicazioni” nascono all’interno di una cornice culturale che vede il Curricolo verticale, la cui elaborazione è affidata alle singole scuole, come il cuore del Piano dell’Offerta Formativa di ogni istituzione scolastica. Il che significa dare priorità, all’interno del POF, a quei progetti che sono strettamente connessi al rinnovamento dell’insegnamento delle discipline fondamentali. Rinnovamento indispensabile per realizzare, nel concreto, una scuola di qualità e di inclusione. La costruzione del Curricolo verticale è vista come un processo, ossia come un complesso procedimento di attività e forme che impegna la scuola in un costante miglioramento dell’insegnamento volto a intercettare tutti gli studenti. Il curricolo verticale comporta il riferimento costante a saperi, metodologie e modalità relazionali che mettono lo studente al centro del processo di costruzione della conoscenza. COS’E’ IL CURRICOLO VERTICALE? Il curricolo organizza e descrive l’intero percorso formativo che uno studente compie, dalla scuola dell'infanzia alla scuola secondaria, nel quale si intrecciano e si fondono i processi cognitivi e quelli relazionali. L’unitarietà del percorso non dimentica la peculiarità dei diversi momenti evolutivi che vedono un progressivo passaggio dall’imparare-facendo, alla capacità sempre maggiore di riflettere e formalizzare l’esperienza, attraverso la ri-costruzione degli strumenti culturali e la capacità di utilizzarli consapevolmente come chiavi di lettura della realtà. Gli itinerari dell’istruzione, che sono finalizzati all’alfabetizzazione (linguistico-espressivo-artistica, geostorico-sociale, matematico-scientifico-tecnologica), sono inscindibilmente intrecciati con quelli della relazione, che riguardano l’interazione emotivo-affettiva, la comunicazione sociale e i vissuti valoriali che si generano nella vita della scuola. La continuità nasce dall’esigenza primaria di garantire il diritto dell’alunno ad un percorso formativo organico e completo, che promuova uno sviluppo articolato e multidimensionale del soggetto il quale, pur nei cambiamenti evolutivi e nelle diverse istituzioni scolastiche, costruisce la sua identità. LA NOSTRA SCELTA Coerentemente con le “Indicazioni Nazionali per il curricolo”, il nostro Istituto si pone l’obiettivo primario di perseguire, accanto alla continuità orizzontale, anche quella verticale. Il coordinamento dei curricoli prevede l’individuazione di linee culturali comuni su cui lavorare, rispettando le differenziazioni proprie di ciascun ordine di scuola. Per la realizzazione del Curricolo verticale d’Istituto sono stati formati gruppi di lavoro con docenti dei tre ordini di scuola. Dal confronto dei docenti, dalla consultazione di diverso materiale didattico e disciplinare, dall’attenta lettura delle Nuove Indicazioni e dai lavori della commissione, è stato elaborato un Curricolo che parte dall’individuazione preventiva di finalità generali che appartengono al curricolo dei tre ordini dell’I.C., per poi arrivare alla successiva specificazione in traguardi per lo sviluppo delle competenze e in obiettivi specifici di apprendimento, che siano osservabili e misurabili e che garantiscano la continuità e l’organicità del percorso formativo. All’interno di un simile percorso, la scelta di finalità educative “comuni” garantisce la dimensione della continuità e dell’organicità del percorso formativo mentre la definizione di obiettivi specifici (in parte o completamente “diversi”) assicura la necessaria discontinuità e specificità del percorso dei singoli ordini di scuola. 57 FINALITA’ EDUCATIVE SCUOLA DELL’INFANZIA SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE OBIETTIVI SPECIFICI DI APPRENDIMENTO 58 FINALITA’ EDUCATIVE GENERALI Ordine scolastico • • • • Finalità Sviluppo dell'identità Sviluppo dell'autonomia Sviluppo delle competenze Sviluppo della cittadinanza • • • Scuola dell’Infanzia • • • • • Scuola Primaria • • • • • Scuola Secondaria di I° Grado • • • Formare l'uomo e il cittadino nel quadro dei principi affermati dalla Costituzione della Repubblica Promuovere la prima alfabetizzazione culturale degli alunni Sviluppare la padronanza dei quadri concettuali e della creatività personale Promuovere il pieno sviluppo della persona Capacità di intervenire criticamente nella società Acquisire lo spirito di tolleranza come strumento di disponibilità e di convivenza Favorire la scoperta della propria identità in funzione dell'ambiente in cui si vive e delle scelte future Educare alla valutazione e all’ autovalutazione Educare al rispetto dell’ambiente visto come fondamentale per il benessere della società e dell’individuo. Promuovere la conquista di capacità espressive, logiche, scientifiche, operative e delle corrispondenti abilità 59 • • • • • • • • • • • Compiti Accrescere le dimensioni di sviluppo dei bambini Realizzare una scuola adeguata alle esigenze formative degli alunni Ordinare i complessi sistemi simbolico-culturali della società odierna Promuovere la continuità educativa Favorire l'integrazione scolastica Accogliere i valori della convivenza democratica e dell’educazione interculturale La continuità educativa La collaborazione con le famiglie L'apertura all'extrascuola Una scuola adeguata alle esigenze formative degli alunni L'Integrazione scolastica Il riconoscimento dei valori dell’educazione interculturale e della convivenza democratica L’integrazione scolastica La valorizzazione degli ambiti disciplinari sia sul piano culturale sia sul piano didattico Esperienze interdisciplinari Il riconoscimento dei valori dell’educazione interculturale e della convivenza democratica La valorizzazione del metodo scientifico di conoscenza nei vari ambiti disciplinari IL CORPO E IL MOVIMENTO IMMAGINI, SUONI, COLORI IL SE’ E L’ALTRO SCUOLA DELL’INFANZIA LA CONOSCENZA DEL MONDO I DISCORSI E LE PAROLE LA SCUOLA DELL’INFANZIA La Scuola dell’Infanzia si rivolge a tutte le bambine e i bambini dai 3 ai 6 anni di età ed è la risposta al loro diritto all’educazione e alla cura, in coerenza con i princìpi di pluralismo culturale e istituzionale presenti nella Costituzione della Repubblica, nella Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e nei documenti dell’Unione Europea. Essa si pone la finalità di promuovere nei bambini lo sviluppo dell’identità, dell’autonomia, della competenza e della cittadinanza (Indicazioni Nazionali per il Curricolo). L’organizzazione del Curricolo per Campi di Esperienza consente di mettere al centro del progetto educativo le azioni, la corporeità, la percezione, gli occhi, le mani dei bambini. Ogni Campo delinea una mappa di linguaggi, alfabeti, saperi, in forma di traguardi di sviluppo e di obiettivi, che poi troveranno una loro evoluzione nel passaggio alla Scuola Primaria. Aspetti metodologici e didattici Lo stile delle programmazioni delle scuole dell’Infanzia del nostro Istituto fa riferimento alle metodologie dello “sfondo integratore”, della “ricerca-azione” e dell’operare per “progetti”. Gli obiettivi e i percorsi non sono mai comunque frazionati in aree separate ma intrecciati in modo complesso. L’intervento delle insegnanti è essenzialmente di “regia educativa”: organizzare nell’ambiente dei sostegni, creare situazioni, mettere a disposizione strumenti che possano favorire il processo di auto-organizzazione cognitiva propria di ogni bambino. Vengono quindi privilegiati il gioco e le esperienze a contatto diretto con i vari materiali per “favorire i significativi apprendimenti”. L’organizzazione didattica nei vari momenti della giornata prevede: attività a sezioni aperte attività a piccoli gruppi laboratori progetti lezioni frontali gioco 60 CAMPI DI ESPERIENZA: Il sé e l’altro E’ il campo che si occupa della presa di coscienza dell’identità personale e delle diversità culturali, religiose ed etniche delle prime regole necessarie alla vita sociale, delle prime grandi domande sulla vita e sul mondo derivate dalla osservazione della natura e dalle esperienze in famiglia e nella comunità scolastica. Questo campo rappresenta l’ambito elettivo in cui i temi dei diritti e dei doveri, del funzionamento della vita sociale, della cittadinanza e delle istituzioni trovano una prima “palestra” per essere guardati e affrontati concretamente. Il corpo in movimento E’ il campo che si occupa della conoscenza del proprio corpo attraverso esperienze sensoriali e percettive che sviluppino gradatamente le capacità di capirlo, di interpretarne i messaggi, di rispettarlo, di averne cura, di esprimersi e comunicare attraverso di esso in modo sempre più affinato e creativo. Le esperienze motorie consentono di integrare i diversi linguaggi, di alternare le parole e i gesti, di produrre e fruire musica, di accompagnare narrazioni, di favorire la costruzione dell’immagine di sé e l’elaborazione dello schema corporeo. Immagini, suoni, colori E’ il campo dell’espressività immaginativa e creativa, dell’educazione al sentire estetico e al piacere del bello. L’incontro dei bambini con l’arte è l’occasione per guardare con occhi diversi il mondo che li circonda. Il bambino si esprime tramite linguaggi differenti con la voce, con il gesto, con la drammatizzazione, con i suoni e con la musica, con la manipolazione e con la trasformazione di materiali più diversi, con le esperienze grafico pittoriche e con i mass-media. I discorsi e le parole E’ il campo della comunicazione verbale che diventa sempre più ricca lessicalmente e competente da un punto di vista grammaticale. Il bambino impara ad utilizzare la lingua italiana in tutte le sue funzioni e nelle forme necessarie per addentrarsi nei diversi Campi di esperienza. La Scuola dell’Infanzia ha la responsabilità di promuovere in tutti i bambini la padronanza della lingua italiana, rispettando l’uso della lingua di origine. Viene incoraggiato il progressivo avvicinarsi alla lingua scritta, attraverso l’uso di libri illustrati e messaggi presenti nell’ambiente. In un contesto adeguato di senso, può essere iniziato anche l’apprendimento di una seconda lingua. La conoscenza del mondo E’ il campo relativo alla esplorazione della realtà e alla organizzazione delle esperienze. Esplorando oggetti, materiali e simboli, osservando la vita di piante ed animali, i bambini elaborano idee personali da confrontare con quelle dei compagni e degli insegnanti, avviandosi verso un percorso di conoscenza più strutturato. Oggetti, fenomeni, viventi: I bambini elaborano la prima “organizzazione fisica” del mondo esterno attraverso attività concrete (luce, ombre, calore, movimento, velocità…); prestano attenzione ai cambiamenti del loro corpo, a quello degli animali e delle piante e alle continue trasformazioni dell’ambiente naturale. Numero e spazio: I bambini costruiscono le prime fondamentali competenze sul contare oggetti o eventi basandosi sulle routine quotidiane accompagnandole con i gesti dell’indicare, del togliere e dell’aggiungere. Si avviano così alla conoscenza del numero e della struttura delle prime operazioni. Muovendosi nello spazio i bambini si avviano alla scoperta dei concetti geometrici. Insegnamento della religione cattolica nella Scuola dell’Infanzia Le attività in ordine all’insegnamento della religione cattolica, offrono occasioni per lo sviluppo integrale della personalità dei bambini aprendo alla dimensione religiosa e valorizzandola. Per favorire la loro maturazione personale nella sua globalità i Traguardi relativi all’IRC sono distribuiti nei vari Campi di Esperienza. Insegnamento delle Attività alternative I bambini che non si avvalgono dell’IRC, svolgono attività alternative che fanno riferimento ai vari campi di esperienza in modo trasversale e che, a seconda dei casi, possono essere di piccolo gruppo o in gruppo allargato insieme a bambini di un’altra sezione. 61 LA SCUOLA PRIMARIA La Scuola Primaria mira all’acquisizione degli apprendimenti di base, come primo esercizio dei diritti costituzionali. Ai bambini e alle bambine che la frequentano offre l’opportunità di sviluppare le dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e religiose, e di acquisire i saperi irrinunciabili. Si pone come scuola formativa che, attraverso gli alfabeti caratteristici di ciascuna disciplina, permette di esercitare differenti stili cognitivi, ponendo così le premesse per lo sviluppo del pensiero riflessivo e critico. Per questa via si formano cittadini consapevoli e responsabili a tutti i livelli, da quello locale a quello europeo. La padronanza degli strumenti culturali di base è ancora più importante per bambini che vivono in situazioni di svantaggio: più solide saranno le capacità acquisite nella scuola primaria, maggiori saranno le probabilità di inclusione sociale e culturale attraverso il sistema dell’istruzione. (Indicazioni Nazionali per il Curricolo, Settembre 2012). Aspetti metodologici e didattici Le “Indicazioni Nazionali per il Curricolo” fanno espresso riferimento, nel rispetto della libertà d’insegnamento e dell’autonomia delle scuole, alle seguenti impostazioni metodologiche di fondo: Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni per ancorarvi nuovi contenuti Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità Favorire l’esplorazione e la scoperta al fine di promuovere la passione per la ricerca di nuove conoscenze Incoraggiare l’apprendimento cooperativo sia all’interno della classe, sia attraverso la formazione di gruppi di lavoro con alunni di classi diverse Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere al fine di “imparare ad apprendere” Realizzare percorsi in forma di laboratorio per favorire l’operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su ciò che si fa. Nello specifico sarà privilegiata una metodologia operativa, legata al vissuto personale del singolo alunno, basata sulla ricerca e sulla scoperta, che permette di giungere ad una progressiva acquisizione di concetti e abilità, pur nella diversificazione degli stili di apprendimento e di insegnamento. Importanza verrà data all’interesse mostrato dagli alunni, considerato motore di conoscenza e di approfondimento degli argomenti che, di volta in volta, verranno affrontati. Si prevede l’articolazione delle attività attraverso: • • • • • • • • • • • Lezioni frontali Attività didattiche con utilizzo di materiale strutturato e non Conversazioni libere e/o guidate Discussioni libere e/o guidate Problem solving Lavori di gruppo Attività a classi aperte o per classi parallele Osservazioni ed esperimenti Visione di dvd Didattica multimediale Circle-time 62 Si ritiene che tale metodologia favorisca la concentrazione e l’attenzione, funga da rinforzo e permetta di pervenire a nuovi modelli di apprendimento da parte degli alunni e consenta ai docenti di apportare le eventuali modifiche al proprio insegnamento, calibrandolo alle reali necessità della classe. Con l’introduzione, soprattutto relativamente ad alcune discipline, di contenuti più specifici, si intende focalizzare l’attenzione sull’utilizzo, da parte degli alunni, del linguaggio PROPRIO delle discipline e sull’acquisizione del metodo di studio. Per assicurare l’unitarietà del curricolo si stabiliscono i principali obiettivi cognitivi e comportamentali che orienteranno l’attività didattica ed educativa di ciascun insegnante: OBIETTIVI COGNITIVI Sviluppo delle capacità logiche Sviluppo delle competenze linguistiche Sviluppo delle capacità creative Potenziamento delle coordinate spazio-tempo OBIETTIVI COMPORTAMENTALI Rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente Consapevolezza di appartenere ad un gruppo che deve essere regolato da norme, al fine di creare un clima positivo di relazioni e apprendimenti. Il Curricolo nella Scuola Primaria si sviluppa partendo dalle discipline intese come chiavi interpretative disponibili ad ogni possibile utilizzazione. DISCIPLINE ITALIANO MATEMATICA SCIENZE TECNOLOGIA STORIA GEOGRAFIA ARTE E IMMAGINE MUSICA LINGUE COMUNITARIE: INGLESE EDUCAZIONE FISICA CITTADINANZA E COSTITUZIONE IRC/ATTIVITA’ ALTERNATIVE 63 Per sfruttare i collegamenti interdisciplinari e rispettare l’esigenza dell’unitarietà dell’apprendimento, le discipline vengono raggruppate in AREE DISCIPLINARI: ARTE E IMMAGINE-MUSICA EDUCAZIONE FISICA ITALIANO-INGLESE AREA LINGUISTICO-ESPRESSIVA E ARTISTICA AREA STORICO-GEOGRAFICA AREA MATEMATICO-SCIENTIFICA E TECNOLOGICA STORIA – GEOGRAFIA CITTADINANZA E COSTITUZIONE RELIGIONE/ATTIVITA’ ALTERNATIVE MATEMATICA – SCIENZE TECNOLOGIA 64 LA SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO Nella Scuola Secondaria di I° Grado si realizza l’accesso alle discipline come punti di vista sulla realtà e come modalità di conoscenza, interpretazione e rappresentazione del mondo. La valorizzazione delle discipline avviene pienamente quando si evitano due rischi: sul piano culturale, quello della frammentazione dei saperi; sul piano didattico, quello dell’impostazione trasmissiva. Le discipline non vanno presentate come territori da proteggere definendo confini rigidi, ma chiavi interpretative disponibili ad ogni possibile utilizzazione. Le competenze sviluppate nell’ambito delle singole discipline concorrono a loro volta alla promozione di competenze più ampie trasversali che rappresentano una condizione essenziale per la piena realizzazione personale e per la partecipazione attiva alla vita sociale, e sono orientate ai valori della convivenza civile e del bene comune. Le competenze per l’esercizio della cittadinanza attiva sono promosse continuamente nell’ambito di tutte le attività di apprendimento, utilizzando e finalizzando opportunamente i contributi che ciascuna disciplina può offrire. (Indicazioni Nazionali per il Curricolo, Settembre 2012). Aspetti metodologici e didattici Le “Indicazioni Nazionali per il Curricolo” fanno espresso riferimento, nel rispetto della libertà d’insegnamento e dell’autonomia delle scuole, alle seguenti impostazioni metodologiche di fondo: Valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni per ancorarvi nuovi contenuti Attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità Favorire l’esplorazione e la scoperta al fine di promuovere la passione per la ricerca di nuove conoscenze Incoraggiare l’apprendimento cooperativo sia all’interno della classe, sia attraverso la formazione di gruppi di lavoro con alunni di classi diverse Promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere al fine di “imparare ad apprendere” Realizzare percorsi in forma di laboratorio per favorire l’operatività e allo stesso tempo il dialogo e la riflessione su ciò che si fa. Nello specifico sarà privilegiata una metodologia operativa, legata al vissuto personale del singolo alunno, basata sulla ricerca e sulla scoperta, che permette di giungere ad una progressiva acquisizione di concetti e abilità, pur nella diversificazione degli stili di apprendimento e di insegnamento. Importanza verrà data all’interesse mostrato dagli alunni, considerato motore di conoscenza e di approfondimento degli argomenti che, di volta in volta, verranno affrontati. Si prevede l’articolazione delle attività attraverso: • • • • • • • • • Lezioni frontali Conversazioni libere e/o guidate Discussioni libere e/o guidate Circle-time Lavori di gruppo Osservazioni ed esperimenti Visione di dvd e ascolto di cd-rom Didattica multimediale (computer, LIM) Problem solving 65 Si ritiene che tale metodologia favorisca la concentrazione e l’attenzione, funga da rinforzo e permetta di pervenire a nuovi modelli di apprendimento da parte degli alunni e consenta ai docenti di apportare le eventuali modifiche al proprio insegnamento, calibrandolo alle reali necessità della classe. Con l’introduzione, soprattutto relativamente ad alcune discipline, di contenuti più specifici, si intende focalizzare l’attenzione sull’utilizzo, da parte degli alunni, del linguaggio PROPRIO delle discipline e sul consolidamento del metodo di studio. ITALIANO TECNOLOGIA INGLESE IRC/ATTIVITA’ ALTERNATIVE EDUCAZIONE FISICA FRANCESE DISCIPLINE SCIENZE MATEMATICA ARTE E IMMAGINE MUSICA GEOGRAFIA 66 STORIA CITTADINANZA E COSTITUZIONE La Conoscenza del Mondo Il Sé e l’Altro Il Corpo e il Movimento Immagini, suoni, colori Area Espressiva Area Artistica Arte e Immagine Musica I Discorsi e le Parole Educazione Fisica CAMPI DI ESPERIENZA AREE DISCIPLINARI Area Linguistica Area MatematicoScientificoTecnologica Area StoricoGeografica Storia Geografia Citt. e Costituzione Religione/Att. Alt. Matematica Scienze Tecnologia DISCIPLINE Italiano Inglese Francese SCUOLA SECONDARIA DI I°GRADO SCUOLA PRIMARIA SCUOLA DELL’INFANZIA DAI CAMPI DI ESPERIENZA ALLE AREE DISCIPLINARI E ALLE DISCIPLINE 67 TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE 68 TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ITALIANO SCUOLA DELL’INFANZIA (alla fine del 3° anno) SCUOLA PRIMARIA (alla fine del 5° anno) SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO (alla fine del 3° anno) Ascolta e comprende parole e discorsi, narrazioni e letture di storie. Legge testi di vario genere in modo espressivo e scorrevole, sia a voce alta sia in lettura silenziosa e autonoma. Legge in modo consapevole testi letterari di vario tipo. Comprende testi di tipo diverso, individuando il senso globale e/o le informazioni principali. Ascolta e comprende testi di vario tipo, sa riconoscere caratteristiche di genere e nuclei tematici, sa rielaborare i contenuti proposti. Ascolta gli altri e dà spiegazioni del proprio comportamento e del proprio punto di vista. Sviluppa la padronanza d’uso della lingua italiana e arricchisce e precisa il proprio lessico. Sviluppa fiducia e motivazione nell’esprimere e comunicare agli altri le proprie emozioni, le proprie domande, i propri ragionamenti e i propri pensieri attraverso il linguaggio verbale, utilizzandolo in modo differenziato e appropriato nelle diverse attività. Usa il linguaggio per progettare le attività e definire le regole. Formula ipotesi sulla lingua scritta e sperimenta le prime forme di comunicazione attraverso la scrittura, anche utilizzando le tecnologie. Riflette sulla lingua, confronta lingue diverse, riconosce, apprezza e sperimenta la pluralità linguistica e il linguaggio poetico. Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca somiglianze e analogie tra i suoni e i significati. Produce testi di vario genere e sa rielaborarli utilizzando le varie tecniche linguistiche. Sviluppa abilità funzionali allo studio, seguendo uno schema prestabilito, acquisendo un primo nucleo di terminologia specifica. Svolge attività di riflessione linguistica su ciò che si ascolta o si legge, rispettando le fondamentali strutture ortografiche, grammaticali e sintattiche. E’ consapevole che nella comunicazione sono usate varietà diverse di lingua e lingue differenti (plurilinguismo). Partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con compagni e insegnanti rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un registro il più possibile adeguato alla situazione. 69 Produce testi corretti a seconda degli scopi e dei destinatari utilizzando un lessico appropriato e ricco. Sviluppa un personale e autonomo metodo di studio utilizzando fonti e linguaggi diversi. Riorganizza le informazioni raccolte in appunti, schemi, cartelloni, tabelle, presentazioni al computer. Riconosce e linguistiche. utilizza le strutture Riflette sulla storia della lingua. Comunica nella lingua orale esperienze e opinioni personali, contenuti di studio utilizzando registri informali e formali in base alla situazione comunicativa e agli interlocutori. Comprende ed usa in modo appropriato le parole del vocabolario di base. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE LINGUE COMUNITARIE INGLESE SCUOLA DELL’INFANZIA (alla fine del 3° anno) SCUOLA PRIMARIA (alla fine del 5° anno) LIVELLO A1 QCER (Quadro Comune Europeo di Riferimento) Comprende brevi e semplici messaggi orali relativi ad ambiti familiari. Comprende e sostiene una elementare produzione scritta su aspetti del proprio ambiente, del proprio vissuto e su elementi che si riferiscono a bisogni immediati. Interagisce nel gioco; comunica in modo comprensibile, utilizzando espressioni e frasi memorizzate. Scambia informazioni semplici e di routine. Svolge i compiti secondo le indicazioni date in lingua straniera dall’insegnante. Stabilisce relazioni tra elementi linguistici e culturali appartenenti alla lingua materna e alla lingua straniera. SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO (alla fine del 3° anno) LIVELLO A2 QCER (Quadro Comune Europeo di Riferimento) Comprende i punti essenziali di messaggi chiari in lingua standard su argomenti familiari che affronta normalmente a scuola e nel tempo libero. Comprende il senso generale di una comunicazione scritta. Ricava l’idea centrale di un testo. E’ in grado di trovare informazioni specifiche in un testo. Riferisce un fatto noto. Legge testi informativi e ascolta spiegazioni attinenti a contenuti di altre discipline. In contesti che gli sono familiari conversa con uno o più interlocutori, esponendo avvenimenti ed esperienze di carattere personale e familiare. Nella conversazione comprende i punti chiave del racconto ed espone le proprie idee in modo autonomo, anche se con qualche difficoltà espositiva. Scrive comunicazioni di vario genere. E’ in grado di scrivere una serie di semplici espressioni e frasi legate da connettori relative ad aspetti di vita quotidiana. Riflette sulle diverse culture dei paesi anglosassoni e ne accetta il confronto con la propria. 70 TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE LINGUE COMUNITARIE FRANCESE (seconda lingua straniera) LIVELLO A1 QCER (Quadro Comune Europeo di Riferimento) SCUOLA SECONDARIA DI 1° GRADO (alla fine del 3° anno) Affronta situazioni familiari per soddisfare bisogni di tipo concreto e riesce a comprendere frasi ed espressioni di uso frequente relative ad ambiti di immediata rilevanza. Comunica, sia oralmente, sia per iscritto, in attività che richiedono uno scambio di informazioni semplice e diretto su argomenti familiari e abituali, anche se con eventuali difficoltà espositive. Descrive oralmente e per iscritto, in modo semplice, aspetti del proprio vissuto e del proprio ambiente. Comprende il significato globale di un semplice testo, estrapolando, dallo stesso, anche informazioni più specifiche. Svolge le consegne secondo le indicazioni date in lingua straniera. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ARTE E IMMAGINE SCUOLA DELL’INFANZIA (alla fine del 3° anno) SCUOLA PRIMARIA (alla fine del 5° anno) SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO (alla fine del 3° anno) Esercita le potenzialità sensoriali, conoscitive, relazionali, ritmiche ed espressive. Utilizza gli elementi grammaticali di base del linguaggio visuale per osservare, descrivere e leggere immagini. Padroneggia gli elementi principali del linguaggio visivo, legge e comprende i significati di immagini statiche e in movimento. Produce e rielabora in modo creativo le immagini attraverso molteplici tecniche. Legge le opere più significative nell’arte antica, medioevale, moderna e contemporanea sapendole collocare nei rispettivi contesti storici e ambientali. Inventa storie e sa esprimerle attraverso la drammatizzazione, il disegno, la pittura e altre attività manipolative; utilizza materiali e strumenti, tecniche espressive e creative; esplora le potenzialità offerte dalle tecnologie. Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di animazione…); sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione di opere d’arte. Legge gli aspetti formali di alcune opere d’arte e ne apprezza la valenza estetica. Conosce i principali beni artisticoculturali presenti sul territorio e manifesta sensibilità e rispetto per la loro salvaguardia. Assume ed interpreta consapevolmente diversi ruoli (gioco dei travestimenti, teatro dei burattini). Sperimenta in modo creativo le esperienze artistiche delle avanguardie del Novecento. Produce elaborati grafici pittorici o plastici esprimendo valori condivisi e universali. Sa utilizzare tecniche e materiali per esprimere sentimenti e sensazioni personali. Incontra diverse espressioni di arte visiva e plastica presenti nel territorio per scoprire quali corrispondono ai propri gusti. Comprende l’importanza patrimonio artistico. del Comprende analogie e differenze nello studio di opere e autori. 71 TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE MUSICA SCUOLA DELL’INFANZIA (alla fine del 3° anno) SCUOLA PRIMARIA (alla fine del 5° anno) SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO (alla fine del 3° anno) Rappresenta graficamente semplici eventi sonori. Esplora e discrimina gli eventi sonori in riferimento alla loro fonte. Riconosce le possibilità sonore del proprio corpo. Gestisce diverse possibilità espressive della voce, di oggetti sonori e strumenti musicali, imparando ad ascoltare se stesso e gli altri: fa uso di forme di notazione convenzionale e non. Partecipa in modo attivo alla realizzazione di esperienze musicali attraverso l’esecuzione e l’interpretazione di brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti. Conosce lo strumentario didattico. Impara a conoscere le potenzialità della propria voce, il corpo, gli oggetti nella percezione e produzione musicale. Segue con curiosità e piacere spettacoli di vario tipo (teatrali, musicali, visivi, di animazione…); sviluppa interesse per l’ascolto della musica e per la fruizione di opere d’arte. Sperimenta e combina elementi musicali di base, producendo semplici sequenze sonoromusicali. Esplora i primi alfabeti musicali, utilizzando anche i simboli di una notazione informale per codificare i suoni percepiti e riprodurli. Produce combinazioni timbriche, ritmiche e melodiche applicando schemi elementari; le esegue con il corpo, la voce e gli strumenti. Improvvisa liberamente ed in modo creativo, imparando gradualmente ad utilizzare suoni e silenzi. Esegue, da solo e in gruppo, semplici brani strumentali e vocali appartenenti a generi e culture differenti didattici o auto-costruiti. E’ in grado di riconoscere i caratteri principali dei brani musicali. Ascolta e riconosce brani musicali di diverso genere. 72 Usa diversi sistemi di notazione funzionali alla lettura, all’analisi ed alla produzione di brani musicali. E’ in grado di ideare e realizzare, anche attraverso l’improvvisazione o partecipando a processi di elaborazione collettiva, messaggi musicali e multimediali, nel confronto critico con modelli appartenenti al patrimonio musicale, utilizzando anche sistemi informatici. Comprende e valuta eventi, materiali, opere musicali riconoscendone i significati, anche in relazione alla propria esperienza musicale ed ai diversi contesti storico – culturali. Integra con altri saperi e altre pratiche artistiche le proprie esperienze musicali, servendosi anche di appropriati codici e sistemi di codifica. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE EDUCAZIONE FISICA SCUOLA DELL’INFANZIA (alla fine del 3° anno) SCUOLA PRIMARIA (alla fine del 5° anno) SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO (alla fine del 3° anno) Possiede una buona autonomia personale nell’alimentarsi e nel vestirsi; riconosce i segnali del corpo e attraverso la valutazione dell’adulto arriva pian piano alla conoscenza propria posturale; sa che cosa fa bene e che cosa fa male. Acquisisce consapevolezza di sé attraverso la percezione del proprio corpo e la padronanza degli schemi motori e posturali, sapendosi adattare alle variabili spaziali e temporali. Attraverso le attività di gioco motorio e di gioco sportivo, ha costruito la consapevolezza delle proprie competenze motorie sia nei punti di forza che nei limiti. Utilizza il linguaggio corporeo e motorio per comunicare ed esprimere i propri stati d’animo, anche attraverso la drammatizzazione e le esperienze ritmico-musicali. Utilizza le abilità motorie e sportive acquisite adattando il movimento in situazione. Conosce il proprio corpo, le differenze sessuali e di sviluppo e consegue pratiche corrette di cura di sé, di igiene e di sana alimentazione. Prova piacere nel movimento e in diverse forme di attività e di destrezza quali correre, stare in equilibrio, coordinarsi in altri giochi individuali e di gruppo che richiedono l’uso di attrezzi e il rispetto di regole all’interno della scuola e all’aperto. Inizia a controllare la forza del corpo, a valutare il rischio, a coordinarsi con gli altri. Esercita le potenzialità sensoriali, conoscitive, relazionali, ritmiche ed espressive del corpo. Conosce le diverse parti del corpo e rappresenta il corpo in stasi e in movimento. Sperimenta una pluralità di esperienze che permettono di conoscere e apprezzare molteplici discipline sportive. Si muove nell’ambiente di vita e di scuola rispettando alcuni criteri di sicurezza per sé e per gli altri. Riconosce alcuni essenziali principi relativi al proprio benessere psicofisico legati alla cura del proprio corpo e a un corretto regime alimentare. Comprende all’interno delle varie occasioni di gioco e di sport il valore delle regole e l’importanza di rispettarle, nella consapevolezza che la correttezza e il rispetto reciproco sono aspetti irrinunciabili nel vissuto di ogni esperienza ludico-sportiva. 73 Utilizza gli aspetti comunicativorelazionali del linguaggio motorio per entrare in relazione con gli altri, praticando, inoltre, i valori (fair play) come modalità di relazione quotidiana e di rispetto delle regole. Possiede conoscenze e competenze relative all’educazione alla salute, e applica a se stesso comportamenti di promozione dello “star bene” e alla prevenzione e alla promozione di corretti stili di vita. Rispetta criteri base di sicurezza per sé e per gli altri. È capace di integrarsi nel gruppo, di assumersi responsabilità e di impegnarsi per il bene comune. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE STORIA SCUOLA DELL’INFANZIA (alla fine del 3° anno) SCUOLA PRIMARIA (alla fine del 5° anno) SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO (alla fine del 3° anno) del Conosce elementi significativi della storia del suo territorio. Usa la linea del tempo, per collocare un fatto o un periodo storico. Colloca gli eventi nel tempo e nello spazio. Sa di avere una storia personale e famigliare, conosce le tradizioni della famiglia, della comunità e sviluppa un senso di appartenenza. Conosce le società studiate e individua le relazioni tra gruppi umani e contesti spaziali. Conosce gli eventi della storia italiana, europea e mondiale. Pone domande sui temi esistenziali e religiosi, sulle diversità culturali, su ciò che è bene o male, sulla giustizia. Organizza le conoscenze, tematizzando e usando semplici categorie (alimentazione, difesa, cultura). Conosce le relazioni tra i fatti. Riflette, si confronta, discute con gli adulti e con gli altri bambini, si rende conto che esistono punti di vista diversi e inizia a tenerne conto. Produce semplici testi storici, comprende i testi storici proposti; sa usare cartine geo-storiche. Sviluppa il senso dell’identità personale, è consapevole delle proprie esigenze e dei propri sentimenti, inizia a controllarli e ad esprimerli in modo adeguato. Dialoga, discute e progetta confrontando ipotesi e procedure, gioca e lavora in modo costruttivo e creativo con gli altri bambini. Comprende chi è fonte di autorità e responsabilità nei diversi contesti, sa seguire regole di comportamento e assumersi responsabilità. Si orienta nelle prime generalizzazioni di passato, presente, futuro e si muove in maniera autonoma negli spazi che gli sono familiari. Conosce elementi significativi passato del suo ambiente di vita. Comprende opinioni e culture diverse, capisce i problemi fondamentali del mondo contemporaneo. Sa raccontare i fatti studiati. Organizza le conoscenze e le espone oralmente o per iscritto operando collegamenti. Riconosce le tracce storiche presenti sul territorio e comprende l’importanza del patrimonio artistico e culturale. Comprende ed utilizza il linguaggio proprio della disciplina utilizzando un metodo di studio personale. Comprende avvenimenti, fatti e fenomeni delle civiltà che hanno caratterizzato la storia dell’umanità dal paleolitico alla fine del mondo antico con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità. Analizza le fonti storiche ricavarne informazioni. Comprende aspetti fondamentali del passato dell’Italia dal paleolitico alla fine dell’Impero Romano d’Occidente, con possibilità di apertura e di confronto con la contemporaneità. Organizza in testi le informazioni raccolte. 74 e sa Ricerca dati e informazioni su fatti e problemi storici, anche mediante l’uso di risorse digitali. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE GEOGRAFIA SCUOLA DELL’INFANZIA (alla fine del 3° anno) SCUOLA PRIMARIA (alla fine del 5° anno) SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO (alla fine del 3° anno) Colloca correttamente nello spazio sé stesso, oggetti, persone. Si orienta nello spazio circostante e sulle carte geografiche, utilizzando riferimenti topologici, punti cardinali e coordinate geografiche. Analizza un territorio per comprendere l’organizzazione ed individua aspetti e problemi del rapporto uomo ambiente. Si rende conto che lo spazio geografico è un sistema territoriale, costituito da elementi fisici e antropici legati da rapporti di connessione e/o di interdipendenza. Osserva, legge e analizza sistemi territoriali nello spazio e nel tempo e valuta gli effetti delle azioni dell’uomo sull’ambiente. Individua, conosce e descrive gli elementi caratterizzanti dei paesaggi con particolare attenzione a quelli italiani e individua analogie e differenze con i principali paesaggi europei e di altri continenti. Comprende le relazioni tra situazioni ambientali, culturali ed economiche. Si orienta nel tempo della vita quotidiana (giorno/notte ecc). Segue correttamente un percorso sulla base di indicazioni verbali. Esplora e formula riflessioni su luoghi geografici vicini e lontani. Si pone le prime domande sulle realtà astronomiche. E’ in grado di riconoscere e localizzare i principali “oggetti” geografici fisici e antropici del territorio nazionale. Utilizza il linguaggio della geograficità per interpretare carte geografiche e per realizzare carte tematiche. Ricava informazioni geografiche da una pluralità di fonti (cartografiche e satellitari, fotografiche, artisticoletterarie). Rispetta l’ambiente e il patrimonio culturale in un’ottica eco-sostenibile. 75 Comprende ed utilizza gli strumenti propri della disciplina. Legge e interpreta vari tipi di carte geografiche utilizzando consapevolmente scale, coordinate geografiche e simbologia. Si apre al confronto con l’altro, superando pregiudizi e stereotipi, in un’ottica interculturale. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE MATEMATICA SCUOLA DELL’INFANZIA (alla fine del 3° anno) Raggruppa e ordina secondo criteri diversi. Confronta e valuta quantità. SCUOLA PRIMARIA (alla fine del 5° anno) SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO (alla fine del 3° anno) Padroneggia nel calcolo scritto e mentale con i numeri naturali e sa valutare l'opportunità di ricorrere ad una calcolatrice. Procede con sicurezza nel calcolo con i numeri reali e li sa rappresentare. Sa valutare l’attendibilità del risultato ottenuto. Utilizza semplici simboli per registrare. Compie misurazioni strumenti. mediante semplici Inizia ad abbinare numeri e quantità. Riconosce con sicurezza alcune semplici forme geometriche. Utilizza rappresentazioni di dati adeguate e sa utilizzarle in situazioni significative per ricavare informazioni. Percepisce, riconosce, rappresenta e costruisce figure in base a caratteristiche geometriche. Descrive, classifica figure in base a caratteristiche geometriche. Riesce a risolvere facili problemi spiegando a parole il procedimento seguito, mantenendo il controllo sia sul processo risolutivo sia sui risultati. Affronta i problemi con strategie diverse e si rende conto che in molti casi possono ammettere più soluzioni. Impara a costruire ragionamenti e a sostenere le proprie tesi confrontandosi con gli altri. Utilizza strumenti appropriati e i più comuni strumenti di misura. Impara a riconoscere situazioni di incertezza e ne parla con i compagni utilizzando il linguaggio specifico. Riconosce ed utilizza rappresentazioni diverse di oggetti matematici ( n. decimali, frazioni, percentuali, scale di riduzione...). Sviluppa un atteggiamento positivo rispetto alla matematica attraverso esperienze significative che gli fanno intuire come gli strumenti matematici che ha imparato, siano utili per operare nella realtà. 76 Analizza, confronta ed interpreta rappresentazioni di dati per ricavare informazioni. Rappresenta, confronta ed analizza le figure geometriche e ne utilizza le proprietà. Utilizza ed interpreta il linguaggio matematico in situazioni diversificate. Riconosce e risolve problemi nei vari contesti utilizzando le strategie più opportune e valutando criticamente i risultati ottenuti. Sa apportare esempi adeguati utilizzando le conoscenze acquisite e sa rivedere criticamente le posizioni assunte. Ha acquisito un atteggiamento positivo rispetto alla disciplina ed è consapevole che gli strumenti matematici possono trovare riscontro nella risoluzione di molti problemi legati al mondo reale. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE SCIENZE SCUOLA DELL’INFANZIA (alla fine del 3° anno) Sa collocare nel tempo avvenimenti del passato recente. riferendo Formula riflessioni e considerazioni in merito al futuro. Coglie le trasformazioni naturali. Osserva i fenomeni naturali e gli organismi viventi sulla base di criteri o ipotesi con attenzione e sistematicità. Ha un approccio curioso ed esplorativo e confronta azioni e soluzioni. Utilizza un linguaggio appropriato per descrivere osservazioni ed esperienze. SCUOLA PRIMARIA (alla fine del 5° anno) SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO (alla fine del 3° anno) Sviluppa atteggiamenti di curiosità verso il mondo che lo sollecitano a cercare spiegazioni. Applica il metodo scientifico per leggere ed interpretare i fenomeni naturali, e per prospettare ipotesi risolutive di vari problemi. E' capace di osservare, analizzare, classificare, formulare ipotesi, registrare, schematizzare, dedurre, produrre rappresentazioni grafiche di un fenomeno anche realizzando semplici esperimenti. Sa schematizzare e rappresentare attraverso modelli fatti e fenomeni. Conosce da un punto di vista anatomico e fisiologico il proprio organismo. Conosce le principali caratteristiche e i modi di vivere di organismi vegetali e animali. Ha una visione corretta della diversità e della complessità del sistema dei viventi e della sua evoluzione nel tempo. Conosce la struttura e lo sviluppo del proprio corpo, riconosce il funzionamento dei diversi organi e apparati e ha cura della sua salute. Assume un atteggiamento responsabile nei confronti della natura, di cui conosce i limiti e le potenzialità, per uno sviluppo ecosostenibile. Ha cura del proprio corpo e adotta comportamenti e abitudini alimentari corretti. Ha curiosità ed interesse verso i principali problemi legati all’uso della scienza nel campo dello sviluppo scientifico e tecnologico. Ha atteggiamenti di rispetto e di cura verso l'ambiente scolastico sociale e naturale. Racconta in forma chiara e corretta ciò che ha fatto e imparato. Ricerca informazioni e spiegazioni da varie fonti sui problemi che lo interessano. 77 TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE TECNOLOGIA SCUOLA DELL’INFANZIA (alla fine del 3° anno) SCUOLA PRIMARIA (alla fine del 5° anno) SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO (alla fine del 3° anno) Prova interesse per gli artefatti tecnologici, li esplora e sa scoprire funzioni e possibili usi. Esplora e interpreta il mondo artificiale. Riconosce nell’ambiente che lo circonda i principali sistemi tecnologici e le varie relazioni che essi stabiliscono con gli esseri viventi e gli altri elementi naturali. E’ a conoscenza di alcuni processi di trasformazione di risorse e di consumo di energia, e del relativo impatto ambientale. Conosce ed utilizza semplici oggetti e strumenti ed è in grado di conoscere le diverse funzioni e strutture spiegandone il funzionamento. Si orienta tra i diversi mezzi di comunicazione ed è in grado di farne un uso adeguato a seconda delle diverse situazioni. Inizia a riconoscere in modo critico le caratteristiche, le funzioni e i limiti della tecnologia. Ricava informazioni su documentazione tecnica e commerciale. Produce modelli e rappresentazioni grafiche utilizzando strumenti adeguati. Conosce i principali processi di trasformazione di risorse o produzione di beni e riconosce le diverse forme di energia coinvolte. Conosce i problemi legati alla sostenibilità ambientale, all’utilizzo e alla produzione di energia. E’ in grado di ipotizzare le possibili conseguenze di una decisione o di una scelta di tipo tecnico, riconoscendo in ogni innovazione opportunità e rischi. Conosce, analizza e descrive oggetti, utensili, macchine, impianti in base alla loro sostenibilità/qualità sociale. Utilizza adeguate risorse materiali, informative e organizzative per la progettazione e la realizzazione di semplici modelli, prodotti, tenendo conto dei fattori tecnici, ergonomici e antropometrici. Sa utilizzare, dalla lettura e dall’analisi di testi, di tabelle e grafici, informazioni su beni e servizi disponibili per esprimere valutazioni rispetto a criteri di tipo diverso. Sa utilizzare comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche per eseguire in maniera logica e metodica esperienze operative anche collaborando e cooperando con i compagni. Progetta e realizza rappresentazioni grafiche relative alla struttura di semplici sistemi materiali, composizioni geometrico-tecniche, utilizzando elementi del disegno tecnico o altri linguaggi multimediali e di programmazione. 78 TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE RELIGIONE SCUOLA DELL’INFANZIA (alla fine del 3° anno) SCUOLA PRIMARIA (alla fine del 5° anno) DIO E L’UOMO DIO E L’UOMO Osserva con meraviglia ed esplora con curiosità il mondo che viene riconosciuto dai cristiani e da tanti uomini religiosi come dono di Dio Creatore. Riflette su Dio Creatore e Padre, sui dati fondamentali della vita di Gesù e sa collegare i contenuti principali del suo insegnamento alle tradizioni dell’ambiente in cui vive. Scopre nei racconti del Vangelo la persona e l’insegnamento di Gesù ed apprende che Dio è Padre di ogni persona. LA BIBBIA E LE ALTRE FONTI Riconosce che la Chiesa è la comunità in cui gli amici di Gesù sperimentano relazioni serene con gli altri, anche appartenenti a differenti tradizioni culturali e religiose. Ascolta semplici racconti biblici, e sa narrarne i contenuti per sviluppare una comunicazione significativa che favorisca l’esperienza della relazionalità. Riconosce che la Bibbia è il libro sacro per cristiani ed ebrei e documento fondamentale della nostra cultura, sapendola distinguere da altre tipologie di testi, tra cui quelli di altre religioni; identifica le caratteristiche essenziali di un brano biblico, sa farsi accompagnare nell’analisi delle pagine a lui più accessibili, per collegarle alla propria esperienza IL LINGUAGGIO RELIGIOSO IL LINGUAGGIO RELIGIOSO Conosce le principali feste, coglie segni espressivi e simboli della vita cristiana, ed intuisce i significati per esprimere con parole, gesti e creatività le proprie emozioni ed il proprio vissuto religioso. Riconosce il significato cristiano del Natale e della Pasqua, traendone motivo per interrogarsi sul valore di tali festività nell’esperienza personale, familiare e sociale. I VALORI ETICI E RELIGIOSI I VALORI ETICI E RELIGIOSI Comprende che il credo cristiano trova fondamento nell’amore del Padre, nella vita e nel messaggio di Gesù, nella carità evangelica della Chiesa. Si confronta con l’esperienza e distingue la specificità della proposta di salvezza del cristianesimo; identifica nella Chiesa la comunità di coloro che credono in Gesù Cristo e si impegnano per mettere in pratica il suo insegnamento; coglie il significato dei Sacramenti e si interroga sul valore che essi hanno nella vita dei cristiani. LA BIBBIA E LE ALTRE FONTI SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO (alla fine del 3° anno) Coglie nelle domande dell'uomo e in tante sue esperienze tracce di una ricerca religiosa. Comprende alcune categorie fondamentali della fede ebraicocristiana (rivelazione, promessa, alleanza, messia, risurrezione, grazia, Regno di Dio, salvezza...) e le confronta con quelle di altre maggiori religioni. Approfondisce l'identità storica, la predicazione e l'opera di Gesù e le correla alla fede cristiana che, nella prospettiva dell'evento pasquale (passione, morte e risurrezione), riconosce in lui il Figlio di Dio fatto uomo, Salvatore del mondo che invia la Chiesa nel mondo. Conosce l'evoluzione storica e il cammino ecumenico della Chiesa, realtà voluta da Dio, universale e locale, articolata secondo carismi e ministeri e la rapporta alla fede cattolica che riconosce in essa l'azione dello Spirito Santo. Sa adoperare la Bibbia come documento storico-culturale e apprende che nella fede della Chiesa è accolta come Parola di Dio. Individua il contenuto centrale di alcuni testi biblici, utilizzando tutte le informazioni necessarie, e si avvale correttamente di adeguati metodi interpretativi. Individua i testi biblici che hanno ispirato le principali produzioni artistiche (letterarie, musicali, pittoriche...) italiane ed europee. Coglie nelle domande dell'uomo e in tante sue esperienze tracce di una ricerca religiosa. 79 Riconosce l'originalità della speranza cristiana, in risposta al bisogno di salvezza della condizione umana nella sua fragilità, finitezza ed esposizione al male. Sa esporre le principali motivazioni che sostengono le scelte etiche dei cattolici rispetto alle relazioni affettive e al valore della vita dal suo inizio al suo termine, in un contesto di pluralismo culturale e religioso. Sa confrontarsi con la proposta cristiana di vita come contributo originale per la realizzazione di un progetto libero e responsabile. TRAGUARDI PER LO SVILUPPO DELLE COMPETENZE ATTIVITA’ ALTERNATIVE SCUOLA DELL’INFANZIA (alla fine del 3° anno) SCUOLA PRIMARIA (alla fine del 5° anno) SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO (alla fine del 3° anno) Coglie il valore dell’amicizia e della collaborazione. Riflette sui temi dell’amicizia, della solidarietà e del rispetto degli altri. Riflette sui temi dell’amicizia, della solidarietà e del rispetto degli altri. Accoglie le diversità. Ha sviluppato forme concrete di educazione alla relazione, alla comprensione reciproca e alla socialità. Ha sviluppato forme concrete di educazione alla relazione, alla comprensione reciproca e alla socialità. Ha sviluppato, attraverso esperienze significative, atteggiamenti che consentano di prendersi cura di se stessi, degli altri e dell’ambiente. Ha sviluppato, attraverso esperienze significative, atteggiamenti che consentano di prendersi cura di se stessi, degli altri e dell’ambiente. Ha sviluppato una consapevolezza dei valori della vita e della convivenza civile. Ha sviluppato una consapevolezza dei valori della vita e della convivenza civile. Conosce i valori universali quali pace, solidarietà, attenzione agli altri… Collega esperienze personali a concetti e valori universali. 80 OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO SCUOLA DELL’INFANZIA 81 IMMAGINI, SUONI, COLORI OBIETTIVI 3 ANNI OBIETTIVI 4 ANNI Ascoltare brevi brani musicali e filastrocche. Discriminare e denominare diverse fonti sonore. Rappresentare eventi sonori. Riprodurre per imitazione semplici sequenze ritmiche con il corpo. Riconoscere alcuni contrasti negli eventi sonori (piano-veloce; forte-piano; ecc.) Riconoscere le possibilità sonore del proprio corpo. Riprodurre per imitazione semplici filastrocche. Associare al canto i movimenti mimicogestuali. Conoscere lo strumentario didattico. Costruire strumenti con materiale di facile consumo. Muoversi al suono della musica. Produrre suoni con semplici strumenti musicali. Esplorare oggetti strumenti musicali. e OBIETTIVI 5 ANNI semplici Osservare ed esplorare materiali vari. Percepire e distinguere i rumori del proprio corpo. graficamente semplici Utilizzare correttamente la voce, il corpo, gli oggetti nella percezione e produzione musicale. Associare i colori alla realtà. Riprodurre sequenze ritmiche e melodiche Esercitare le potenzialità sensoriali, conoscitive, relazionali, ritmiche ed espressive. Seguire con interesse brevi filmati e spettacoli teatrali. Seguire con attenzione spettacoli di vario tipo. Disegnare con intenzionalità. Realizzare rappresentazioni iconiche che rappresentino l’esperienza vissuta. Conoscere i colori primari e secondari. Conoscere i colori primari. Seguire semplici e brevi filmati, spettacoli teatrali. Scarabocchiare cercando di attribuire alle forme ottenute significati personali. Partecipare spontaneamente al gioco del “facciamo finta che…” Realizzare rappresentazioni iconiche con tecniche e materiali diversi. Esprimere nel gioco simbolico caratteristiche del ruolo assunto. le Elaborare progetti propri o in collaborazione, da realizzare con continuità e concretezza. Assumere ed interpretare consapevolmente diversi ruoli (gioco dei travestimenti, teatro dei burattini). Denominare gli oggetti più evidenti di un’immagine. Provare curiosità per le possibilità offerte dalle tecnologie Leggere un’immagine oggetti e colori. descrivendone Esplorare le possibilità offerte dalle tecnologie. 82 Descrivere con ricchezza di particolari, distinguendo la figura dallo sfondo. Incontrare diverse espressioni di arte visiva e plastica presenti nel territorio per scoprire quali corrispondono ai propri gusti. Raggruppare, confrontare e ordinare, secondo criteri diversi, oggetti ed esperienze. Distinguere dentro e fuori Riconoscere spazi aperti e chiusi Comprendere le relazioni topologiche, usando gli indicatori fondamentali (sopra, sotto). I DISCORSI E LE PAROLE OBIETTIVI 3 ANNI OBIETTIVI 4 ANNI Saper esprimere i propri bisogni. Saper ascoltare l’esposizione orale dei propri compagni e degli adulti. Dimostrare fiducia nelle proprie capacità comunicative. OBIETTIVI 5 ANNI Saper interagire verbalmente con compagni e adulti. Saper utilizzare frasi complete e termini nuovi. Partecipare attivamente a conversazioni. Saper raccontare e inventare storie. Saper interpretare immagini. Ampliare il proprio repertorio linguistico e chiedere il significato di nuove parole. Comprendere consegne verbali. Saper intervenire nella conversazione. Memorizzare filastrocche e brevi poesie. Saper raccontare episodi della propria vita. Comprendere e ricordare il senso generale di una comunicazione (racconto, fiaba, rappresentazione, spettacolo televisivo, esperienze vissute). Saper memorizzare canzoncine. Comprendere e decodificare un messaggio non verbale. Saper utilizzare il linguaggio per stabilire rapporti interpersonali. Saper comprendere e utilizzare simboli della lingua scritta. Saper riconoscere la diversità delle lingue. IL SE’ E L’ALTRO OBIETTIVI 3 ANNI Acquisire progressiva personale. OBIETTIVI 4 ANNI autonomia OBIETTIVI 5 ANNI Acquisire autonomia nell’organizzazione di tempi e di spazi di gioco. Sviluppare la fiducia in sé. Acquisire il senso del rispetto. Accettare il distacco dalla famiglia. Riconoscere stati emotivi propri ed altrui. Prendere coscienza della propria emotività. Esprimere in modo adeguato bisogni e sentimenti. Comprendere gli stati emotivi altrui. Esprimere e comunicare bisogni e stati d’animo. Partecipare attivamente alle varie attività ed ai giochi. Intuire e rispettare le diversità nelle varie espressioni. Conoscere e rispettare le prime regole. Lavorare e collaborare con gli altri. Comprendere e rispettare regole. Affrontare in modo adeguato nuove esperienze. Progettare, collaborare insieme agli altri. Rispettare le regole del vivere comune. Condividere i valori della comunità di appartenenza. Comunicare bisogni, desideri, paure. Sentirsi parte del gruppo sezione. Affrontare con esperienze. serenità nuove Condividere modi di 83 vivere della e lavorare Esprimere vissuti personali comunità di appartenenza. Riconoscere ed accettare culture diverse, sviluppando il senso dell’accoglienza e dell’appartenenza. Accettare le varie diversità. Riconoscersi come gruppo sezione. appartenente al LA CONOSCENZA DEL MONDO OBIETTIVI 3 ANNI Rapportarsi al mondo circostante attraverso l’uso dei sensi. OBIETTIVI 4 ANNI Acquisire abilità manipolative. OBIETTIVI 5 ANNI Utilizzare i sensi per ricavare informazioni e conoscenze. Conoscere i colori principali e derivati. Manipolare vari materiali. Eseguire percorsi su semplici mappe. Operare in base alle proprie esigenze ed inclinazioni. Conoscere i colori di base. Riconoscere spazi aperti. Esplorare spazi e riconoscere la funzione degli ambienti della scuola. Acquisire consapevolezza delle principali scansioni temporali (ieri e oggi, domani, Porre sé stessi in diverse posizioni giorni, settimane, mattina e pomeriggio). spaziali iniziando a comprendere i termini sopra-sotto, dentro-fuori, Costruire e definire insiemi. piccolo-grande, alto-basso. Seriare alcuni elementi in base a criteri Percepire la ciclicità temporale dati. (notte, giorno, notte). Cogliere le trasformazioni naturali. Raggruppare in base a semplici criteri. Verbalizzare adeguatamente le esperienze. Osservare le trasformazioni naturali. Seguire correttamente indicazioni per eseguire una attività. Adeguare il proprio comportamento alle diverse esperienze scolastiche. Interagire con la realtà circostante utilizzando tutte le modalità a disposizione negli spazi. Riconoscere e ricostruire relazioni topologiche. Percepire il tempo nel suo divenire (passato, presente, futuro). Raggruppare, classificare, seriare secondo criteri diversi. Esplorare, scoprire e sistematizzare le conoscenze sul mondo della realtà naturale. Raccogliere dati ed informazioni. Comprendere l’importanza del rispetto dell’ambiente. Registrare dati. Ricostruire e registrare dati della realtà. Mettere in relazione, ordine e corrispondenza. Collaborare, interagire e confrontarsi con gli altri. Riconoscere un problema e sperimentare tentativi di risoluzione. Operare in base a criteri dati. 84 IL CORPO E IL MOVIMENTO OBIETTIVI 3 ANNI Percepire, denominare e rappresentare il proprio corpo. Coordinare i propri movimenti. Muoversi con sicurezza. Utilizzare intenzionalmente il proprio corpo. OBIETTIVI 4 ANNI OBIETTIVI 5 ANNI Rafforzare la conoscenza del sé corporeo. Consolidare la coscienza di sé. Percepire, denominare e rappresentare analiticamente lo schema corporeo. Conoscere, denominare e rappresentare lo schema corporeo. Percepire il sé corporeo nel movimento, in rapporto agli oggetti ed all’ambiente circostante. Coordinare i movimenti del corpo nello spazio in maniera statica e dinamica. Percepire il corpo in rapporto allo spazio. Possedere autocontrollo motorio. Interiorizzare semplici regole di cura personale. Rispettare se stesso ed i propri compagni. Avere cura delle proprie cose Intuire l’importanza di una corretta alimentazione. Utilizzare i sensi per la conoscenza della realtà. Percepire la relazione esistente tra destra/sinistra. Affinare la motricità fine. Verbalizzare esperienze e condividerle con i compagni. Possedere una buona coordinazione oculo-manuale. Orientarsi nello spazio scuola, avendo acquisito ed interiorizzato strutture e nozioni spaziali. Eseguire e verbalizzare posture. Utilizzare adeguatamente gli oggetti Iniziare a cogliere la relazione uomo-ambiente Muoversi nello spazio in base ad input dati. Essere attento alla cura della propria persona, delle proprie ed altrui cose. Intuire l’importanza di una corretta alimentazione. Organizzare le proprie azioni in base a regole di convivenza, a tempi e a spazi. Esplorare ed interagire con l’ambiente circostante 85 Muoversi nello spazio in base ad azioni, comandi, suoni, rumori, musica. Affinare le capacità sensoriali Interiorizzare l’importanza di una corretta alimentazione. Sviluppare adeguatamente il senso della competizione. Acquisire un comportamento adeguato verso l’ambiente fisico ed antropico. RELIGIONE CATTOLICA Scuola dell’infanzia L’insegnamento della Religione Cattolica è parte integrante di un curricolo attento alle esigenze fondamentali della persona, svolge un’attività di tipo culturale ed assume particolare importanza nello sviluppo cognitivo, affettivo, etico e spirituale del bambino. Il significato e gli obiettivi del percorso formativo richiesto per l’IRC sono sanciti dall’attuale intesa sottoscritta il 28 giugno 2012 tra MIUR e CEI resa esecutiva dal DPR 175/12, che aggiorna e sostituisce quella precedente sottoscritta il 14/12/85. Non suppone, né mira all’adesione di fede, ma diventa opportunità culturale e occasione di formazione umana e civile, inserita di diritto all’interno delle Indicazioni per il Curricolo della Scuola dell’Infanzia (con D.M. 31/07/2007 e Intesa tra il MIUR e la CEI del 01/08/2009). I percorsi esperienziali e le attività proposte offrono occasioni per lo sviluppo della personalità del bambino, valorizzano la dimensione religiosa e contribuiscono a rispondere al bisogno di significato di cui anch’essi sono portatori. L’IRC si inserisce oggi nel processo di riforma della Scuola Italiana sviluppando conoscenze e riflessioni che favoriscono il raggiungimento dei nuovi Traguardi per lo Sviluppo delle Competenze e Obiettivi di Apprendimento nella Scuola dell’Infanzia approvati con D.P.R. 11/02/2010. Nel presente documento l’IRC si collega alle diverse discipline attraverso i traguardi previsti all’interno dei Campi di Esperienza. RELIGIONE INDICATORI OBIETTIVI 3 ANNI OBIETTIVI 4 ANNI OBIETTIVI 5 ANNI DIO E L’UOMO Scoprire le piccole grandi meraviglie del mondo della natura. Apprezzare le varie forme di vita come dono di cui possiamo godere gratuitamente. Comprendere che Dio ha mostrato fiducia nell’uomo affidandogli il mondo. (La Conoscenza del mondo. Il sé e l’altro) Mostrare interesse per le narrazioni simboliche fatte da Gesù. Scoprire che si può stare bene insieme agli altri. LA BIBBIA E LE ALTRE FONTI Conoscere alcuni episodi della vita di Gesù. Cogliere in natura i segnali che annunciano la vita. Cogliere gli insegnamenti di Gesù attraverso il linguaggio simbolico delle parabole. Manifestare serenamente la propria unicità all’interno del gruppo di appartenenza. Scoprire attraverso i racconti evangelici come 86 Comprendere che nella vita è importante fidarsi di Dio, che ci ama anche quando non lo ascoltiamo. Comprendere che la Chiesa è la comunità degli uomini uniti nel nome di Gesù e si adopera per costruire un mondo di pace e di amore. Conoscere la narrazione biblica della creazione e il significato (Il sé e l’altro. I Discorsi e le Parole. La Conoscenza del mondo). IL LINGUAGGIO RELIGIOSO (I Discorsi e le parole. Immagini, suoni, colori. Il corpo e il movimento). Sperimentare relazioni di fiducia e collaborare con i compagni. Gesù ha accolto anche i più piccoli simbolico di alcune parabole. Cogliere la festa come momento di gioia e fraternità e comprendere il comandamento dell’amore evangelico. Cogliere l’insegnamento di Gesù nei gesti di pace. Collegare i segni e i simboli del Natale e della Pasqua al significato cristiano. Manifestare emozioni. VALORI ETICI E RELIGIOSI (Il sé e l’altro) Riconosce in Gesù una Accogliere le diversità, guida e un esempio di rispettarle e apprezzarle. amore. CONTENUTI sentimenti ed Riconoscere l’intervento divino nei gesti miracolosi di Gesù. 3 ANNI Dio e l’uomo: Dall’osservazione e riflessione guidata di ciò che circonda il bambino alla scoperta dei doni di Dio. Narrazione animata della parabola “La pecorella smarrita”. Giochi senso-motori e attività che stimolino il bambino ad entrare in relazione con se stesso e con gli altri. La Bibbia e le fonti: Narrazione biblica dall’annuncio alla nascita di Gesù. Presentazione di un dipinto della natività e drammatizzazione della storia. Condivisione di esperienze personali a partire da un racconto dell’infanzia di Gesù. (La casa e la famiglia di Gesù – Maria trova Gesù tra i maestri). Il linguaggio religioso: Giochi, canzoncine e filastrocche mimate per la conoscenza reciproca. Individuazione e condivisione di regole per essere felici e stare bene insieme. Racconti che stimolino il bambino a riflettere sulla gioia di avere degli amici e l’importanza di rispettare gli altri. Valori etici e religiosi: Narrazione di alcuni episodi della vita di Gesù (Il Battesimo di Gesù). La parabola di Gesù: “La casa sulla roccia”. 4 ANNI Dio e l’uomo: Presentazione della Bibbia come il libro speciale che parla della storia di Dio con gli uomini e leggiamo il racconto della creazione. Osservazione e riflessione guidata sui cambiamenti della natura, anche attraverso lo sfondo narrativo. Narrazione animata della parabola del “Padre misericordioso” e drammatizzazione. Conversazione guidata sui gesti di perdono. Favorire l’ascolto e la condivisione di esperienze reciproche. La Bibbia e le fonti: Racconto dell’episodio evangelico dell’incontro di Gesù con i bambini. Narrazione e rielaborazione di storie di amicizia (Gesù incontra Zaccheo). Il linguaggio religioso: Scambio di esperienze vissute nei giorni di festa. Narrazioni evangeliche. (Nozze di Cana – Gesù e l’ultima cena con i suoi amici). Cogliere in natura i segnali che annunciano la vita.… la primavera (storia animata del piccolo seme). Valori etici e religiosi: Presentazione di episodi della vita di alcuni Santi o figure significative, espressione della carità di Cristo: “Maria la mamma di Gesù” (S. Francesco - Madre Teresa). 5 ANNI Dio e l’uomo: Narrazione biblica della storia di Noè, testimone della perfetta amicizia di Dio (Giona e la balena). Riflessione, attraverso conversazioni e attività stimolo, sull’esistenza delle cose costruite dagli uomini e di altre già presenti in natura. Partendo dall’esperienza di appartenere a una famiglia e a un gruppo, raccontiamo che gli amici di Gesù appartengono a una grande comunità, la Chiesa, unita dall’amore reciproco. Racconto evangelico sulla chiamata dei primi apostoli (La pesca miracolosa –Pietro il primo Papa). La Bibbia e le fonti: Dal racconto della creazione all’esplorazione del nostro giardino. Dalla narrazione e rappresentazione di alcune parabole agli insegnamenti di Gesù (Il seminatore). Il linguaggio religioso: Ascolto e condivisione di esperienze vissute in famiglia e a scuola, riconoscimento del valore dei gesti di aiuto. Racconto e drammatizzazione della storia del “Buon Samaritano”. Narrazione evangelica della Pasqua di Gesù (Il sepolcro è vuoto… Gesù è risorto!). Dai segni che anticipano il Natale al significato del presepe come tradizione cristiana. Simboli e segni della Pasqua come segni della vita che si afferma sulla morte. Valori etici e religiosi: Narrazione di alcuni miracoli di Gesù (La moltiplicazione dei pani – Gesù calma la tempesta). ATTIVITA’ ALTERNATIVE OBIETTIVI OBIETTIVI 87 OBIETTIVI 3 ANNI Rispettare le prime semplici regole della convivenza. 4 ANNI Confrontarsi con i compagni. 5 ANNI Prendere coscienza delle differenze e averne rispetto. Riflettere su piccoli gesti di solidarietà. Scoprire il piacere di stare e giocare insieme. Mettere in atto atteggiamenti di aiuto verso gli altri. OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO SCUOLA PRIMARIA 88 ITALIANO INDICATORI ASCOLTO E PARLATO OBIETTIVI Classe I OBIETTIVI Classe II Ascoltare e comprendere richieste e consegne dell’insegnante. Migliorare il grado di attenzione alle comunicazioni orali. Capire il significato principale di un racconto e rispondere in modo pertinente a domande dirette. Esprimere una richiesta o un proprio bisogno. Raccontare e descrivere i propri vissuti. Verbalizzare un’immagine o una sequenza d’immagini utilizzando un lessico sempre più ricco. Intervenire nelle conversazioni in modo opportuno rispettando il proprio turno. Comprendere i messaggi quotidiani dell’insegnante nelle diverse situazioni comunicative e rispondere in modo adeguato. Cogliere in semplici testi letti e/o ascoltati le informazioni principali. Ascoltare e intervenire con pertinenza nelle conversazioni. Riferire adeguatamente quanto ascoltato o visto. Rievocare e riferire esperienze personali utilizzando descrittori spaziotemporali. Differenziare la realtà dalla fantasia. OBIETTIVI Classe III Sviluppare capacità attenzione per comprensione messaggi e testi. la di la di Comprendere l’argomento e le informazioni principali di discorsi affrontati in classe. Cogliere il senso globale di un testo narrativo letto o ascoltato. Comprendere e dare semplici istruzioni su un gioco o un ‘ attività conosciuta. Partecipare ad una discussione di gruppo facendo domande con interventi pertinenti. Esporre tenendo conto dell’ordine cronologico e/o logico nel raccontare proprie esperienze o storie fantastiche. 89 OBIETTIVI Classe IV OBIETTIVI Classe V Sviluppare atteggiamenti di attenzione e di ascolto nelle varie situazioni comunicative. Consolidare attenzione e memoria uditiva. Favorire l’attenzione collegandola scopi raggiungere (ascolto finalizzato). a da Comprendere le informazioni principali di testi di vario tipo letti o ascoltati. Esprimere con chiarezza il proprio punto di vista; rendersi conto del punto di vista degli altri e rispettarlo. Discutere ordinatamente su vari argomenti ponendo domande, non divagando rispetto all’argomento. Raccontare oralmente esperienze rispettando l’ordine cronologico e/o logico. Cogliere in una discussione le posizioni espresse dai compagni. Esprimere giudizi e motivare opinioni. Prendere la parola negli scambi comunicativi rispettando i turni, ponendo domande pertinenti e chiedendo chiarimenti. Comprendere le informazioni essenziali di un’esposizione, di istruzioni per l’esecuzione di compiti. Comprendere i messaggi espressi con i linguaggi specifici dei quotidiani e dei mass-media. Riferire su esperienze personali organizzando il racconto in modo Narrare testi sintetizzarli. e essenziale chiaro. Esprimere sentimenti emozioni relazione esperienze personali. LETTURA Riconoscere e saper leggere tutti i fonemi dell’alfabeto compresi i digrammi e i trigrammi. Leggere un testo a voce alta in modo corretto e scorrevole rispettando la punteggiatura. Riordinare “pezzi” collegandoli per formare parole con significato. Leggere semplici brani appartenenti alle diverse tipologie testuali (narrazioni, descrizioni, testi poetici, testi informativi, testi della comunicazione sociale). Collegare e/o riordinare parole conosciute per formare frasi con significato. Individuare alcuni elementi caratterizzanti le varie tipologie testuali. Leggere scorrevolmente ad alta voce, brevi testi di genere diverso rispettando i principali segni di punteggiatura. Saper individuare gli elementi essenziali di una comunicazione: l’emittente, il destinatario, lo scopo, le informazioni principali. Segmentare correttamente le parole in fonemi (spelling). Riconoscere significato semplici frasi. il di Leggere e interpretare segni, simboli e gesti convenzionali. Collegare testi scritti ad altre forme di comunicazione. Leggere con scorrevolezza ed espressività testi di vario genere. Sviluppare il piacere e la motivazione della lettura. Analizzare un testo nelle sue componenti grafiche e iconiche (capoversi, frasi, sintagmi, parole, punteggiatura). Distinguere in un testo informativo le informazioni essenziali da quelle secondarie. In un testo narrativo (esperienza vissuta, fiaba, leggenda, favola, mito, racconto fantastico) individuare le sequenze narrative, cogliere gli elementi essenziali e la struttura, distinguere gli elementi reali da quelli fantastici. In un testo descrittivo riconoscere: l’argomento centrale, gli elementi costitutivi, le caratteristiche di quanto descritto. In un testo informativo cogliere l’argomento centrale e le informazioni essenziali. In un testo poetico individuare il senso globale e alcune caratteristiche (rima, strofa, verso,…). Comprendere della 90 testi Rilevare la natura narrativa di un testo ed alcune tecniche espressive utilizzate (dialogo, monologo, flash back, cambiamento di punti di vista). Ipotizzare il significato di parole sconosciute ricavandolo dal contesto. Cogliere in un testo descrittivo il grado di soggettività ed oggettività, e lo scopo comunicativo. Comprendere testi della comunicazione sociale ed individuarne struttura, codici e registri. e ed in ad Acquisire una corretta strategia di lettura (ad alta voce, silenziosa, espressiva, esplorativa per l’apprendimento), in relazione al brano e agli scopi per cui si legge. Leggere narrativi descrittivi, realistici fantastici. testi e sia sia Sfruttare le informazioni della titolazione, delle immagini e delle didascalie per farsi un’idea del testo. Ricercare informazioni in testi di diversa natura e provenienza per scopi pratici e/o conoscitivi, applicando semplici tecniche di supporto alla comprensione (come ad esempio sottolineare, annotare informazioni, costruire mappe e schemi, ecc.). Individuare alcune modalità progettuali per scrivere un testo coerente. Leggere e comprendere testi regolativi. Cogliere in un testo poetico alcuni particolari costrutti espressivi (metafore, similitudini, onomatopee, Leggere semplici e brevi testi letterari sia poetici sia narrativi mostrando di riconoscere le caratteristiche comunicazione sociale (istruzioni, avvisi, inviti, cartoline) e riconoscerne la scrittura e gli scopi. allitterazioni,…). essenziali che li contraddistinguono (versi, strofe, rime, ripetizioni di suoni, uso delle parole e dei significati) ed esprimendo semplici pareri personali su di essi. Leggere e comprendere gli elementi strutturali di un quotidiano. SCRITTURA Scrivere parole e frasi sotto dettatura. Rispondere adeguatamente domande scritte. Scrivere autonomamente parole e frasi. Comporre brevi testi narrativi su indicazioni date. Produrre didascalie collegate immagini. Esprimere per iscritto il proprio vissuto (cronaca di un fatto realmente accaduto). alle Esprimere esperienze personali e collettive con brevi sequenze di frasi. Completare semplici testi. a Produrre testi descrittivi con uno schema guida. Riconoscere brevi testi epistolari (biglietti, letterine). Completare frasi in rima e filastrocche. Manipolare parole, frasi, testi. Rielaborare semplici testi: riordino, completamento. Acquisire le convenzioni ortografiche necessarie per una scrittura corretta. Comunicare per iscritto con frasi semplici e compiute strutturate in un breve testo. Produrre testi narrativi (esperienze vissute, fiabe, racconti) utilizzando le strutture apprese. Descrivere animali, persone, ambienti e oggetti utilizzando sequenze e dati. Produrre testi della comunicazione sociale tenendo conto dello scopo e del destinatario. Produrre testi creativi (versi in rima, filastrocche) sulla base di caratteristiche conosciute. Elaborare testi informativi usando le strutture acquisite. Manipolare e/o completare un testo. 91 Scrivere utilizzando procedimenti finalizzati alla coerenza del testo. Consolidare la capacità di produrre testi narrativi e descrittivi utilizzando strutture e tecniche apprese, dati e schemi stabiliti. Produrre testi per utilità personale e per comunicare con gli altri facendo attenzione allo scopo e al destinatario. Produrre testi creativi (poesie, filastrocche) sulla base di stimoli appropriati. Acquisire alcune tecniche per la stesura del testo. Rielaborare testi con varie modalità: modificare la struttura, sintetizzare, ampliare, parafrasare, manipolare. Ricercare informazioni in un testo, ordinarle e produrre schemi narrativi e Scrivere testi coerenti sul piano del contenuto, corretti su quello lessicalemorfologico e sintattico. Produrre racconti scritti di esperienze che contengano le informazioni essenziali. Produrre testi creativi sulla base di modelli dati o liberi (filastrocche, racconti brevi, poesie). Scrivere una lettera indirizzata a destinatari noti, adeguando le forme espressive al destinatario e alla situazione di comunicazione. Esprimere per iscritto esperienze, emozioni, stati d’animo sotto forma di diario. Realizzare testi collettivi in cui si fanno resoconti di esperienze scolastiche, si illustrano procedimenti per fare qualcosa, si registrano opinioni concettuali (sequenziali, logici, causali). Produrre informativi. ACQUISIZIONE ED ESPANSIONE DEL LESSICO RICETTIVO E PRODUTTIVO Ricercare assonanze, rime, suoni, significati, sinonimi, contrari, somiglianze e differenze. Arricchire il lessico. Incontrare e confrontare codici linguistici di altre culture. Ampliare il patrimonio lessicale attraverso esperienze scolastiche ed extrascolastiche. Comprendere in brevi testi il significato delle parole non note basandosi sul contesto Scoprire il significato opposto delle parole. Ricercare, scoprire, elaborare il significato di parole per arricchire il lessico. Analizzare il rapporto tra parole e significato: sinonimi, omonimi, polisemie, famiglie di parole, iperonimi, iponimi. Avviare all’uso del dizionario. Consultare correttamente vocabolario. testi il Ampliare la frequenza d’uso di vocaboli nuovi e arricchire il lessico. Usare semplici vocaboli specifici di una disciplina. Giocare con le parole inventando similitudini. Effettuare semplici ricerche su parole ed espressioni presenti nei testi, per ampliare il lessico d’uso. ELEMENTI DI GRAMMATICA ESPLICITA E RIFLESSIONE SUGLI USI DELLA LINGUA Riconoscere e saper scrivere i corrispondenti grafemi nello stampatello maiuscolo e minuscolo, corsivo maiuscolo e minuscolo. Riconoscere rispettare principali convenzioni ortografiche. Comprendere e applicare gradualmente le prime regole ortografiche. Usare i segni di punteggiatura principali. Analizzare relazioni tra parole: derivazione, alterazione, composizione. Costruire correttamente una frase distinguendo tra soggetto e predicato. In un testo cogliere concordanze morfosintattiche tra parole e operare classificazioni. Individuare articolo, nome, aggettivo, verbo. Conoscere gli elementi principali della frase (enunciato minimo, espansione). Individuare i principali segni di punteggiatura. Dividere correttamente sillabe. e le Conoscere e rispettare le convenzioni relative a: elisione, accento, doppie, scomposizione in sillabe. in Riconoscere il cambiamento del fonema finale per genere e numero. 92 su un argomento trattato in classe. Rielaborare, parafrasare, sintetizzare e ampliare un testo. Comprendere ed utilizzare in modo appropriato il lessico di base. Analizzare relazioni di significato tra le parole, costruire similitudini e metafore. Utilizzare il dizionario come strumento di consultazione per incrementare il lessico e per trovare una risposta ai propri dubbi linguistici. Comprendere e utilizzare termini specifici legati alle discipline di studio. Consolidare e rispettare le principali regole ortografiche. Consolidare competenze ortografiche lessicali. Cogliere concordanze tra le parole e operare classificazioni. Riconoscere le funzioni dei principali segni interpuntivi. Individuare la funzione specifica e la variabilità di forme verbali, aggettivi, articoli, nomi, verbi, connettivi. Riconoscere e denominare le parti principali del discorso e gli elementi basilari della frase. Scoprire la fondamentale struttura sintattica in frasi semplici e via via più complesse. le e Individuare e usare in modo consapevole modi e tempi del verbo. Analizzare la frase nelle sue funzioni. CONTENUTI CLASSE I Ascolto e parlato: Dialoghi. Ricostruzione di storie reali e fantastiche. Le filastrocche e le storie in rima. Invito alla conversazione per esprimere il proprio vissuto. Le istruzioni per un gioco, per realizzare un disegno o un oggetto. Lettura: Le vocali e le consonanti. I “pezzi” delle parole, grandi e piccoli. Dalla parola alla frase. Lettura di testi vari. Scrittura: Le sillabe e i segmenti non sillabici. Scrivere semplici frasi e brevi testi in modo autonomo. Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo: Poesie, rime e filastrocche. Testi vari. Elementi di grammatica: Stampato maiuscolo e minuscolo. Corsivo maiuscolo e minuscolo. Le regole ortografiche: le lettere doppie, i digrammi e trigrammi, l’apostrofo e l’accento grafico. CLASSE II Ascolto e parlato: Lettura e comprensione di semplici testi con interventi pertinenti per esplicitare il proprio punto di vista. Racconti i esperienze del vissuto quotidiano e personale in ordine temporale (prima, dopo, infine). Lettura di semplici testi di vario tipo: filastrocche, poesie, testi descrittivi e narrativi, racconti brevi. Suddivisione in sequenze dei testi letti e di esperienze del proprio vissuto attraverso conversazioni e dialoghi con interventi pertinenti. Attività finalizzate ad acquisire le regole della conversazione. Lettura e comprensione di testi fantastici (fiabe e favole) e testi realistici (cronaca e diario). Lettura: Lettura di immagini e storie. Lettura espressiva di varie tipologie di testo. Testi narrativi: individuazione della struttura di base (inizio, svolgimento, conclusione) e degli elementi grammaticali e sintattici. Testi descrittivi: individuazione della struttura e degli indicatori spazio-temporali. Testi descrittivo-narrativi su aspetti stagionali. Lettura ed analisi di poesie e filastrocche: giochi con le rime. Conversazioni e dialoghi per individuare: emittente, destinatario, codice di utilizzo, scopo, informazioni. Rappresentazione dei testi letti attraverso varie forme di comunicazione (immagini, didascalie, drammatizzazioni, produzione sonora). Scrittura: Attività di comprensione del testo attraverso risposte scritte a semplici domande. Produzione di brevi testi narrativi e descrittivi attraverso l’utilizzo di domande-guida e semplici schemi. Scrittura spontanea e sotto dettatura. Dalla lettura di immagini alla creazione di storie. Racconti, poesie e filastrocche da rielaborare e/o completare attraverso composizioni e scomposizioni di parole usando unità sillabiche anche complesse. Elaborazione di semplici testi epistolari. Rielaborazione e completamento di frasi, versi poetici in rima, testi con giochi, costruzioni e manipolazioni di parole. Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo: Letture, conversazioni guidate, dialoghi, riflessione linguistica dei testi per ampliare e consolidare il patrimonio lessicale. Riconoscimento di parole-chiave nelle attività di recezione e produzione. Utilizzo di termini appropriati ai contesti di riferimento. Conoscenza dei significati specifici delle parole (sinonimi, contrari, derivazioni, ecc.). Elementi di grammatica: Discriminazione uditiva ed utilizzo corretto dei digrammi, trigrammi e gruppi consonantici complessi. Riconoscimento, studio e applicazione delle principali regole grammaticali e conversazioni ortografiche. Scomposizione in sillabe. Utilizzo corretto dei segni di punteggiatura. Riconoscimento all’interno della frase di: articolo, nome, aggettivo, verbo. Costruzione della frase minima e distinzione tra soggetto e predicato. Genere e numero dei nomi. CLASSE III Ascolto e parlato: Partecipazione a discussioni, dialoghi e conversazioni, rispettando le regole, per un confronto efficace delle idee. Miglioramento del proprio grado di attenzione. Comprensione dell’argomento e delle informazioni principali. Senso globale di un testo. Esposizione corretta del testo ascoltato. Comprensione e istruzione di un gioco o un’attività. Racconto di esperienze rispettando l’ordine cronologico e/o logico. Esposizione di storie fantastiche in modo sufficientemente chiaro. Esposizione logica delle fasi di un’esperienza vissuta. Lettura: Lettura scorrevole di testi a voce alta e silenziosa. Cura dell’espressione attraverso intensità, velocità e timbro. Comprensione del significato di semplici testi e riconoscimento degli elementi essenziali. Individuazione nel testo delle componenti grafiche ed iconiche (capoversi, frasi, sintagmi, parole e loro significato). Individuazione degli elementi essenziali e della struttura in un testo narrativo (esperienza vissuta, fiaba, leggenda, favola, mito, racconto fantastico). Distinzione degli elementi reali da quelli fantastici. Individuazione del senso globale e di alcune caratteristiche specifiche di un testo poetico (rima, strofa, verso). Distinzione dei testi poetici dai testi narrativi. Descrizione di stati d’animo ed emozioni. Estrapolazione delle principali informazioni. Scrittura: Conoscenza del discorso diretto. Produzione di testi della comunicazione sociale tenendo conto dello scopo del destinatario. Invenzione di fiabe e racconti utilizzando le strutture apprese. Produzione di testi narrativi relativi a esperienze vissute. Descrizione di animali, persone, ambienti e oggetti utilizzando sequenze e dati. Produzione di testi corretti nell’ortografia e nella punteggiatura. Rispetto di un ordine logico e temporale. Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo: Letture, conversazioni guidate, dialoghi, riflessione linguistica dei testi per ampliare e consolidare il patrimonio lessicale. Riconoscimento di parole-chiave nelle attività di recezione e produzione. Utilizzo di termini appropriati ai contesti di riferimento. Conoscenza dei significati specifici delle parole (sinonimi, contrari, derivazioni, ecc.). Il dizionario. Elementi di grammatica: Uso corretto delle parole che fanno eccezione: cie, gie, scie, quo. Uso corretto di accento e apostrofo, dell’h in funzioni diverse. Uso corretto dei principali segni di punteggiatura. CLASSE IV Ascolto e parlato: Tavola rotonda. Testi di vario genere. Immagini. Il racconto d’esperienza. L’argomentazione. Esposizione orale Descrizione di ambienti. Lettura: Testi per studiare i popoli antichi e i luoghi geografici; testi per approfondire differenti tematiche (animali, argomenti scientifici, culture diverse…); depliant e manifesti per avere varie informazioni su oggetti o eventi. Lettura dell’insegnante. Copioni 93 teatrali. Biblioteca di classe e del territorio. Il racconto realistico, fantastico, autobiografico e umoristico. Descrizione di persone, animali, ambienti e paesaggi. Comunicazioni formali (avvisi, lettere, mail…). Poesie, filastrocche, nonsense. Scrittura: Rapporti di causalità e scopo; ordine cronologico; ordine logico. La descrizione di persone/ animali/cose. La descrizione di ambienti. La descrizione di personaggi. Schemi, tabelle, scalette. Il diario. La lettera/la mail. Testi narrativi realistici, fantastici, umoristici. Poesie, filastrocche e nonsense; i calligrammi. Mappe concettuali. Riassunto. Parafrasi. Manipolazione di testi. Testi di vario genere. Testo informativo. Testo regolativo Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo: Il dizionario. Il significato dei termini. Sinonimi e contrari. Polisemia. Omonimia. I linguaggi settoriali. Similitudini e metafore. Elementi di grammatica: Le convenzioni ortografiche. Articoli, nomi, verbi, aggettivi. Analisi grammaticale. Analisi logica CLASSE V Ascolto e parlato: Conversazioni su esperienze individuali, momenti della vita di classe, regole di comportamento. Organizzazione delle attività per arricchire la competenza linguistica e per sviluppare l’abitudine ad esprimere le proprie idee e ad ascoltare le idee degli altri. Lettura di testi relativi a fatti di cui si sente parlare in famiglia, alla televisione, nel paese, nel mondo. Testi regolativi e informativi che evidenzino spiegazioni di parole ed espressioni sconosciute. Letture proposte dall’insegnante e dalla classe: testi narrativi, descrittivi e argomentativi. Racconti di esperienze autobiografiche. Lettura: Letture varie. Testi di varie tipologie: racconti biografici, di avventura, gialli, di fantasia, fantascientifici, storici. Descrizioni di paesaggi, persone, atmosfere, animali. Utilizzo della biblioteca di classe e del centro culturale,. Scrittura: Produzione di testi descrittivi che riguardano persone, animali e luoghi vicini all’esperienza dell’alunno. Produzione di testi narrativi e regolativi. Sintesi e rielaborazione dei contenuti di testi di vario genere. Analisi e produzione di testi poetici secondo modelli di vario genere. Scrittura individuale di lettere, utilizzando diversi registri. Scrittura individuale di pagine di diario. Stesura collettiva di resoconti. Confronti con una vasta tipologia testuale da smontare, analizzare e ricostruire. Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo: Esercizi di sinonimia e omonimia. Utilizzo del vocabolario. Utilizzo di letture che presentano codici specifici delle varie discipline. Elementi di grammatica: Esercizi graduali per individuare semplici enunciati e scoprire in ciascuno di essi la frase minima e le più semplici espansioni. Organizzazione delle parti del discorso e sistemazione di tabelle, di diagrammi e schede. Studio dei verbi e costruzione delle singole voci verbali. Esercitazioni per acquisire una sempre maggior correttezza ortografica. Esercitazioni per acquisire e riconoscere nella frase: soggetto, espansione diretta e complementi indiretti. LINGUA STRANIERA:INGLESE INDICATORI ASCOLTO (COMPRENSIONE ORALE) LISTENING OBIETTIVI Classe I Ascoltare comprendere semplici espressioni, istruzioni, filastrocche canzoni. e e OBIETTIVI Classe II OBIETTIVI Classe III OBIETTIVI Classe IV OBIETTIVI Classe V Ascoltare e comprendere canzoni, filastrocche ed espressioni di uso quotidiano. Ascoltare e comprendere istruzioni, indicazioni, domande, semplici frasi e brevi testi riferibili a situazioni concrete. Comprendere brevi messaggi orali e semplici testi, utilizzando lessico e strutture note. Comprendere brevi dialoghi, istruzioni, espressioni e frasi di uso quotidiano pronunciate chiaramente. Ascoltare e comprendere brevi dialoghi con il supporto di cd e flashcards. Conoscere e scoprire differenze culturali in relazione alle festività e alle tradizioni. 94 Individuare e riprodurre suoni. Abbinare suoni e parole. Scoprire e confrontare differenze culturali. Comprendere brevi descrizioni orali relative ad oggetti, luoghi, animali, personaggi, compagni e rispondere a domande. Ascoltare una storia ed identificarne personaggi, luoghi ed avvenimenti principali, aiutati da espressioni, gesti, azioni e/o immagini. Identificare tema generale un discorso cui si parla argomenti conosciuti. il di in di Comprendere brevi descrizioni orali e rispondere a domande. Comprendere brevi messaggi orali e semplici testi, riconoscendo le parole-chiave e le informazioni principali. Leggere già noti. LETTURA (COMPRENSIONE SCRITTA) Comprendere il significato di semplici e brevi frasi, accompagnate da supporti visivi e/o sonori. Comprendere semplici indicazioni di lavoro ed istruzioni, accompagnate dalla mimica dell’insegnante. READING PARLATO (PRODUZIONE INTERAZIONE ORALE) SPEAKING vocaboli E Usare semplici espressioni di saluto e sapersi presentare. Acquisire una prima abilità per riprodurre semplici parole. Riprodurre semplici parole e frasi, rispettando pronuncia e intonazione, attraverso l’utilizzo di materiale audiovisivo. Riprodurre canti e filastrocche. SCRITTURA (PRODUZIONE SCRITTA) Trascrivere parole o brevi espressioni attinenti alle attività svolte in classe. WRITING Leggere già noti. vocaboli Leggere e comprendere brevi messaggi. Associare un termine o una semplice frase alla sua rappresentazione grafica. Completare semplici frasi già note, individuando l’elemento mancante tra quelli proposti. Formulare semplici descrizioni di oggetti, persone e luoghi familiari. Sostenere semplici conversazioni, utilizzando le strutture apprese in contesti diversi. Interagire attraverso la simulazione di dialoghi, riutilizzando parole ed espressioni in modo pertinente. Scrivere termini e semplici frasi in prima e terza persona, seguendo un modello dato. Leggere e comprendere un breve testo. Leggere comprendere messaggi personali. e Leggere comprendere indicazioni vario tipo. e di Descrivere oralmente se stessi, altre persone, luoghi ed oggetti, usando lessico e strutture conosciute. Descrivere persone, luoghi e oggetti familiari utilizzando parole e frasi già incontrate ascoltando e/o leggendo. Interagire in modo comprensibile utilizzando espressioni adatte alle situazioni, seguendo un modello dato. Riferire semplici informazioni afferenti alla sfera personale. Scrivere semplici frasi e brevi testi relativi a se stessi e ai propri gusti, utilizzando termini ed espressioni note, con l’ausilio di un modello già dato. Scrivere semplici messaggi e brevi testi relativi a se stessi, ai propri gusti, alla propria quotidianità, utilizzando termini ed espressioni del proprio repertorio. Eseguire una semplice riflessione grammaticale, attraverso esercizi 95 Leggere e comprendere brevi e semplici testi descrittivi, messaggi, istruzioni per eseguire un’attività, accompagnati da supporti visivi. Leggere un testo breve e ricavarne informazioni globali, identificando parole e frasi familiari. Interagire in modo comprensibile con un compagno o un adulto con cui si ha familiarità, utilizzando espressioni e frasi adatte alla situazione. Individuare e rispettare le prime strutture grammaticali. prestabiliti. CONTENUTI CLASSE I Greetings: “ Hello - Goodbye”. Presentations: “What’s your name?” - “I’m …”. Numbers: "from 1 to 5” - “from 6 to 10”. Colours. Family. I principali componenti della propria famiglia: Mum- Dad- Grandpa- Grandma- Sister- Brother. School objects: materiale scolastico. CLASSE II Revision of colours and numbers. a) Funzione comunicativa per chiedere/dire l’età: “How old are you?” – “I’m…”. School objects. 7 Preposizioni semplici: in-on-under. 8 The weather: tempo atmosferico. Funzione comunicativa per chiedere/dire che tempo fa: “What’s the weather like today?” – “It’s…”. Animals. Lessico inerente alcuni animali. Funzione comunicativa per chiedere/dire l’animale preferito: “What’s your favourite animal?” – “My favourite animal is…”. Houses. • • Lessico inerente le stanze della casa. The family: i principali componenti della famiglia. Clothes: Lessico inerente alcuni indumenti. Funzione comunicativa per dire cosa si indossa: “What are you wearing?” – “I’m wearing…”. Toys. Lessico inerente alcuni giochi legati alla quotidianità del bambino. Funzione comunicativa per chiedere/dire che gioco si possiede. Food. • • Lessico inerente alcuni cibi. Funzione comunicativa per dire quale cibo o bevanda piace e non piace: “I like/I don’t like”. CLASSE III Funzione comunicativa per: a) chiedere/dire il nome; b) chiedere/dire l’età; c) chiedere/ dire la provenienza. Food and drinks. a) Lessico inerente il cibo e le bevande. b) Funzione comunicativa per chiedere/dire quale cibo o bevanda piace e non piace e qual è il cibo preferito: “Do you like...?” - Yes, I do/No, I don't". “What’s your favourite food?” - "My favourite food is...". Numbers. Decine e composizione dei numeri (20-21-22…) Introduzione delle monete inglesi “How much” - “How many”. School objects and toys. a) Lessico inerente il materiale scolastico e i giochi. b) Funzione comunicativa per comprare qualcosa in un negozio. Houses. • Lessico inerente le stanze della casa. • Funzione comunicativa per descrivere la propria camera da letto : "There’s” - “There are”. • Descrivere le proprie case. • Funzione comunicativa per chiedere /dire che cosa si possiede. • Prepositions: in, on, under. Clothes. Lessico inerente alcuni vestiti. Funzione comunicativa per dire cosa si indossa: “ What are you wearing?” - "I'm wearing...". CLASSE IV Revision: a) ripasso orale delle principali strutture comunicative svolte negli anni precedenti. 96 My Family. o Lessico inerente i componenti della propria famiglia. o Introduzione dei pronomi personali soggetto. o Verbo avere: "To have". o Aggettivi possessivi. At school. Lessico inerente le materie scolastiche. Verbo "To like". Esprimere le proprie preferenze: "I like"/"I don’t like” "Do you like...?" - "Yes, I do"/"No, I don’t". Introduzione dei giorni della settimana. Funzione comunicativa per chiedere/dire quali materie scolastiche si hanno nei vari giorni della settimana: "What do you have on Monday?" - "On Monday I have...". Body and face. a) Lessico inerente le parti del viso e del corpo. b) Aggettivi qualificativi inerenti le parti del viso e del corpo. c) Funzione comunicativa per descrivere se stessi e gli altri: "I have, he/ she has...". Meal times. a) Lessico inerente il cibo consumato nei vari momenti della giornata: breakfast, lunch, dinner. b) Funzione comunicativa per chiedere/dire cosa si mangia durante i pasti in prima e terza persona: "What do you have for breakfast?" - "I have...for breakfast". c) The time: introduzione di "O'clock” and "Half past". d) Funzione comunicativa per chiedere l’ora dei pasti: "What time do you have breakfast?" - I have breakfasta at...". Animals. Lessico inerente gli animali domestici e selvaggi. Descrizione di alcune caratteristiche fisiche degli animali. Introduzione del verbo Can. Funzione comunicativa per chiedere/dire che cosa gli animali possono o non possono fare: "Can it fly?" - "Yes, it can/No, it can’t". Around town. • Lessico inerente alcuni edifici della città. • Le direzioni: Turn right, turn left, go straight on. • Prepositions: next to, between, opposite. CLASSE V Revision: Ripasso delle principali strutture comunicative svolte negli anni precedenti. Nature. a) Lessico inerente alcuni elementi naturali. b) Verbo "To be": forma affermativa, interrogativa, negativa. c) There is/there are. Jobs. a) Lessico inerente alcuni mestieri. b) Simple Present: forma affermativa. c) Aggettivi possessivi. d) Chiedere/dire qual è il lavoro dei propri genitori. e) Chiedere/dire qual è il lavoro che si vorrebbe fare da grandi. Daily routine. • Verbi inerenti alcune azioni quotidiane. • Simple Present. • The time: O’clock/Half past/Quarter to/Quarter past. • Funzione comunicativa per chiedere/dire le azioni che si svolgono quotidianamente. • Funzione comunicativa per chiedere/dire l’ora di alcune azioni che si svolgono quotidianamente. Shops and money. a) Riconoscere alcuni principali negozi. b) Utilizzo del verbo Can: forma affermativa e forma interrogativa. c) Utilizzo di: "This & that". d) Funzione comunicativa per chiedere/ dire il costo degli oggetti. Holidays. a) Presente Progressivo: forma affermativa. b) Funzione comunicativa per chiedere/dire cosa si sta facendo utilizzando la prima e la terza persona: "What are you doing?" 97 - "I'm...". - "What's he/she/it doing?" - "He/she/it is...". c) Verbs. The calendar. • I giorni della settimana. • I mesi e le stagioni. • I numeri ordinali. • Funzioni comunicative per chiedere/dire la data, il compleanno, le principali festività ARTE E IMMAGINE INDICATORI ESPRIMERSI E COMUNICARE OBIETTIVI Classe I OBIETTIVI Classe II OBIETTIVI Classe III OBIETTIVI Classe IV OBIETTIVI Classe V Orientarsi nello spazio grafico. Orientarsi nello spazio grafico. Usare gli elementi del linguaggio visivo. Esplorare immagini e forme presenti nell’ambiente utilizzando le capacità sensoriali. Utilizzare diverse tecniche grafiche e pittoriche. Esprimere le sensazioni suscitate dall’osservazione di immagini. Elaborare creativamente produzioni personali per esprimere sensazioni ed emozioni; rappresentare e comunicare la realtà percepita. Esprimere sensazioni emozioni attraverso linguaggio immagini. OSSERVARE E LEGGERE LE IMMAGINI Manipolare materiali plastici a fini espressivi ed il delle Riconoscere operativamente linee, punti, colori e forme. Osservare immagini e decodificarne il messaggio. Esprimere sensazioni, emozioni, pensieri in produzioni di vario tipo (grafiche, plastiche) utilizzando materiali e tecniche adeguate ed integrando diversi linguaggi. Rappresentare oggetti, animali e figure umane. Manipolare materiali diversi in modo creativo. Riprodurre immagini con tecniche diverse. Leggere immagini statiche e dinamiche. Riconoscere gli elementi del linguaggio visivo. Leggere una storia riconoscendo e facendo interagire personaggi ed azioni del racconto. Leggere decodificare testo visivo. e un Leggere gli elementi compositivi, espressivi e comunicativi nelle opere storiche. Sperimentare strumenti e tecniche diverse per realizzare prodotti grafici, plastici, pittorici e multimediali. Introdurre nelle proprie produzioni creative elementi linguistici e stilistici scoperti osservando immagini e opere d’arte. Guardare e osservare con consapevolezza un’immagine e gli oggetti presenti nell’ambiente descrivendo gli elementi e utilizzando le regole della percezione visiva e l’orientamento nello spazio. Riconoscere in un 98 COMPRENDERE E APPREZZARE LE OPERE D’ARTE Osservare un’opera d’arte dando spazio alle proprie sensazioni ed emozioni. Descrivere ciò che si vede in un’opera d’arte sia antica che moderna dando spazio alle proprie sensazioni, emozioni, riflessioni. Leggere ed interpretare un’opera d’arte. Riconoscere i beni del patrimonio artistico-culturale nel proprio territorio. Riconoscere ed apprezzare i beni del patrimonio artistico-culturale nel proprio territorio. testo iconico-visivo gli elementi grammaticali e tecnici del linguaggi visivo. Individuare in un’opera d’arte, sia antica sia moderna, gli elementi essenziali della forma, del linguaggio, della tecnica e dello stile dell’artista per comprenderne il messaggio e la funzione. Analizzare, classificare e apprezzare nel proprio territorio gli aspetti più caratteristici del patrimonio ambientale e urbanistico e i principali monumenti storicoartistici. CONTENUTI CLASSE I Esprimersi e comunicare: Osservazione guidata di immagini e forme naturali. Copiatura. Disegno libero. Utilizzo delle diverse tecniche di colorazione. Le principali tecniche grafiche: utilizzo di diversi materiali (matite colorate, pennarelli, pastelli a cera, tempere). Completamento di disegni con tratti di forme diverse seguendo le indicazioni ricevute. Colori primari e secondari. La scala dei colori. Tecniche del puntinismo con i colori a tempera. Osservare e leggere le immagini: Lettura delle immagini: la composizione di un paesaggio (primo piano e sfondo), la figura umana (parti del viso e del corpo). Interpretazione di immagini fantastiche. Osservazione di immagini e forme naturali. Osservazione di immagini tematiche. Lettura di semplici fumetti. Comprendere e apprezzare le opere d’arte: Osservazione di alcune opere d’arte. CLASSE II Esprimersi e comunicare: Attività di orientamento nello spazio per stabilire relazioni tra gli oggetti. Uso di materiali e tecniche diverse per realizzare produzioni grafiche a fini espressivi. Produzione grafica spontanea. Produzione grafica legata alla rielaborazione di immagini provenienti dalla realtà circostante, di testi narrativi, descrittivi e comunicativi. Collegamento tra produzione grafica ed ascolto musicale. Osservare e leggere le immagini: Lettura delle immagini per individuare la collocazione spaziale dei soggetti (in sfondo e primo piano) e decodificarne il messaggio implicito. Comprendere e apprezzare le opere d’arte: Analisi simbolica, espressivo-comunicativa di alcune opere d’arte. CLASSE III Esprimersi e comunicare: Osservazione della realtà diretta e /o mediata da un punto di vista estetico. Comunicazione delle emozioni e sensazioni suscitate. Discriminazione di forme e colori della realtà per la produzione di messaggi iconici. Utilizzo appropriato dei colori e riconoscimento delle loro caratteristiche simboliche. Produzione di oggetti e forme attraverso la manipolazione di vari materiali. Produzione grafica di una storia letta o ascoltata. Realizzazione di fumetti. Osservare e leggere le immagini: Prima lettura d’insieme di un’opera d’arte. Individuazione dei diversi piani e dello sfondo. Interpretazione del messaggio. Individuazione di elementi formali ed espressivi di un’immagine. Lettura e interpretazione attiva del linguaggio delle immagini anche audiovisive e multimediali. Comprendere e apprezzare le opere d’arte: Analisi simbolica, espressivo-comunicativa di alcune opere d’arte. CLASSE IV Esprimersi e comunicare: Forme e sfondi; uso del colore e delle sue sfumature. Copia dal vero; la natura e i modi di rappresentarla; il corpo umano e la sua rappresentazione. Utilizzo di diverse tecniche plastiche (plastilina, creta…). Utilizzo di diverse tecniche pittoriche (tempere, acquerelli, collage…). Utilizzo di tecniche artistiche bidimensionali e tridimensionali su vari supporti e materiali. Osservare e leggere le immagini: I disegni lineari; le forme e i colori; le opere d’arte dei pittori espressionisti. Classificazione 99 delle immagini (fotografie, disegni, fotocopie, quadri…). L’opera d’arte; la città, il paese, il quartiere come luogo di pensieri sull’arte; i musei. Comprendere e apprezzare le opere d’arte: Gli elementi paesaggistici in opere d’arte famose. Osservazione di quadri di autore noti: descrizione sommaria del dipinto, interpretazioni e sensazioni suscitate. Osservazione di quadri di autori noti riguardanti paesaggi autunnali, invernali, primaverili e estivi. Il viso nei quadri famosi: analisi di alcune opere pittoriche, osservando i tratti fisiognomici, la luce, le ombre, le sfumature, lo sfondo. Il volto in fantasia: Arcimboldo, Mirò. CLASSE V Esprimersi e comunicare: Disegni su esperienze vissute e/o aspetti emozionali. Laboratorio di ritaglio e tecniche varie per la creazione di personaggi, storie e fumetti; utilizzo del codice specifico. Esercizi di prospettiva e di disegno geometrico. Osservare e leggere le immagini: Presentazione di immagini e analisi delle tecniche e dello spazio. Lettura dell’immagine su quadri d’autore. Comprendere e apprezzare le opere d’arte: Proiezioni, illustrazioni e informazioni su opere d’arte di diverse epoche storiche. I monumenti architettonici e i musei del territorio. MUSICA INDICATORI PRODUZIONE OBIETTIVI Classe I OBIETTIVI Classe II OBIETTIVI Classe III OBIETTIVI Classe IV OBIETTIVI Classe V Usare la voce e gli oggetti sonori per produrre fatti ed eventi musicali di vario genere. Usare la voce e gli oggetti sonori per produrre, riprodurre, creare ed improvvisare fatti sonori ed eventi musicali di vario genere. Eseguire per imitazione semplici canti e brani individualmente e/o in gruppo, accompagnandosi con oggetti di uso comune e con i suoni del corpo, fino all’utilizzo dello strumentario didattico, curando l’espressività e l’accuratezza esecutiva in relazione ai diversi parametri del suono. Conoscere ed utilizzare in contesti diversi i concetti di ritmo, durata, intensità ed altezza delle note musicali. Utilizzare la voce e gli strumenti in modo creativo e consapevole, ampliando le proprie capacità di invenzione sonoromusicale. Eseguire in gruppo semplici brani vocali. Rappresentare semplici eventi sonori attraverso sistemi simbolici non convenzionali. Eseguire per imitazione semplici canti e brani individualmente e/o in gruppo. Accompagnarsi con oggetti di uso comune e con i suoni-gesto prodotti dal corpo. Collegare il suono alla gestualità e al movimento del corpo. Applicare semplici criteri di trascrizione intuitiva dei suoni attraverso la scrittura non convenzionale. Imitare e riprodurre brevi e semplici brani musicali ascoltati, individuando le peculiarità sonore dei vari materiali. Rappresentare gli elementi sintattici musicali attraverso sistemi simbolici convenzionali e non convenzionali. Prendere parte ad esecuzioni di gruppo. Eseguire collettivamente ed individualmente brani vocali e strumentali, anche polifonici, curando l’intonazione, l’espressività e l’interpretazione. Rappresentare gli elementi basilari dei brani musicali e di eventi sonori attraverso sistemi simbolici convenzionali e non convenzionali. Usare le risorse espressive della vocalità nella lettura, recitazione, drammatizzazione di testi verbali, intonando semplici brani singolarmente e in gruppo. ASCOLTO Riconoscere elementi di gli base Riconoscere, descrivere, Riconoscere memorizzare 100 e Muoversi ed esprimersi seguendo la musica. Intuire l’andamento melodico di un Riconoscere classificare e gli all’interno semplice musicale. di un brano Cogliere all’ascolto gli aspetti espressivi e strutturali di un brano musicale, traducendoli con parole, azione motoria e segno grafico. analizzare, classificare e memorizzare suoni ed eventi sonori in base ai parametri distintivi (altezza, intensità e timbro), con particolare riferimento ai suoni dell’ambiente e agli oggetti e strumenti utilizzati nelle attività e nelle musiche ascoltate. suoni e rumori secondo alcuni parametri distintivi (timbro, intensità, altezza, durata). Riconoscere, descrivere ed analizzare i parametri del suono nei brani ascoltati. Cogliere all’ascolto gli aspetti espressivi di un brano musicale. frammento musicale. Cogliere i più immediati valori espressivi delle musiche ascoltate, traducendoli con la parola, l’azione motoria e i disegno. elementi costitutivi basilari del linguaggio musicale all’interno di brani di vario genere e provenienza. Valutare aspetti funzionali ed estetici in brani musicali di vario genere e stile in relazione al riconoscimento di culture, tempi e luoghi diversi. Riconoscere gli usi e le funzioni della musica nei contesti multimediali (cinema, televisione, computer). CONTENUTI CLASSE I Produzione: Canti accompagnati dai suoni del corpo. Indovinelli sonori: giochi sui concetti di suono, silenzio e rumore. Rappresentazione dei concetti di suono, rumore e silenzio attraverso una notazione non convenzionale. Utilizzo di alcuni strumenti ritmici. Attività ludico-musicali in riferimento alla vita quotidiana. Ascolto: Ascolto e commento di brani musicali diversi. Attività riguardanti gli stati d’animo che scaturiscono dall’ascolto dei diversi brani musicali traducendoli in : letture animate, disegni, espressioni del viso. Ascolto di suoni in rapporto a materiali diversi CLASSE II Produzione: Pratica vocale e strumentale attraverso l’imitazione. Approccio all’utilizzo dello strumentario Orff: strumenti ritmici. Giochi musicali con l’uso del corpo e della voce. Musiche per giocare, per muoversi, per cantare. Ascolto: Ascolto, riflessioni e discriminazioni di alcuni parametri sonori in rapporto ai brani ascoltati. Ascolto, in modo attivo, degli eventi sonori della realtà circostante. Ascolto di fiabe sonore. CLASSE III Produzione: Pratica vocale e strumentale attraverso l’imitazione: creazione di un codice comunicativo e produzione di una partitura non convenzionale. Utilizzo dello strumentario Orff: strumenti ritmici e melodici. Ascolto: Ascolto attivo della realtà circostante per discriminarne i suoni ed i parametri. Ascolto di brani vocali e strumentali del repertorio didattico. CLASSE IV Produzione: Canti ad una e più voci e sonorizzazione di brevi testi attraverso l’uso dello strumentario Orff. Esecuzione, con lo strumentario Orff, di brevi sequenze ritmico-melodiche con notazione convenzionale e non. Sperimentazione e ricerca delle possibilità sonore della voce: canti, drammatizzazioni, letture espressive da eseguire singolarmente e/o in gruppo. Ascolto: Ascolto di brani di musica colta. Ascolto di brani musicali provenienti da diverse culture. Interpretazione dei brani ascoltati attraverso pratiche improvvisative e danze. CLASSE V Produzione: Canti di musica popolare e colta, italiana e non. Ideazione ed esecuzione, con lo strumentario Orff, di brevi sequenze ritmiche e melodiche con notazione tradizionale e non. Trascrizione di brevi sequenze ritmiche. Ascolto: Ascolto guidato e riflessioni di brani musicali appartenenti ad epoche e culture diverse. Ascolto, interpretazione ed analisi di brani musicali utilizzando una terminologia specifica in rapporto ai parametri del suono e agli elementi costitutivi dei brani stessi. Ascolto e commento di musiche da films, colonne sonore, gingle degli spot pubblicitari, ecc… 101 EDUCAZIONE FISICA INDICATORI OBIETTIVI Classe I OBIETTIVI Classe II OBIETTIVI Classe III OBIETTIVI Classe IV OBIETTIVI Classe V IL CORPO E LA SUA RELAZIONE CON LO SPAZIO E IL TEMPO Coordinare e utilizzare diversi schemi motori combinati tra loro (correre/saltare, afferrare/lanciare). Coordinare e utilizzare diversi schemi motori combinati tra loro (correre/saltare, afferrare/lanciare). Coordinare e utilizzare diversi schemi motori combinati tra loro (correre/saltare, afferrare/lanciare). Sapere controllare e gestire le condizioni in equilibrio staticodinamico del proprio corpo. Sapere controllare e gestire le condizioni in equilibrio staticodinamico del proprio corpo. Sapere controllare e gestire le condizioni in equilibrio staticodinamico del proprio corpo. Organizzare condotte motorie sempre più complesse, coordinando vari schemi di movimento in simultaneità e successione. Organizzare condotte motorie sempre più complesse, coordinando vari schemi di movimento in simultaneità e successione. Organizzare e gestire l’orientamento del proprio corpo in riferimento alle principali coordinate spaziali e temporali (contemporaneità, successione e reversibilità) e a strutture ritmiche. Organizzare e gestire l’orientamento del proprio corpo in riferimento alle principali coordinate spaziali e temporali (contemporaneità. successione e reversibilità) e a strutture ritmiche. Riconoscere e valutare traiettorie, distanze, ritmi esecutivi e successioni temporali delle azioni motorie, sapendo organizzare il proprio movimento nello spazio in relazione a sé, agli oggetti, agli altri. Riconoscere e valutare traiettorie, distanze, ritmi esecutivi e successioni temporali delle azioni motorie, sapendo organizzare il proprio movimento nello spazio in relazione a sé, agli oggetti, agli altri. Utilizzare in forma originale e creativa modalità espressive e corporee anche attraverso forme di drammatizzazione sapendo trasmettere nel contempo contenuti emozionali. Utilizzare in forma originale e creativa modalità espressive e corporee anche attraverso forme di drammatizzazione sapendo trasmettere nel contempo Organizzare e gestire l’orientamento del proprio corpo in riferimento alle principali coordinate spaziali e temporali (contemporaneità, successione e reversibilità) e a strutture ritmiche. IL LINGUAGGIO DEL CORPO COME MODALITA’ COMUNICATIVOESPRESSIVA Riconoscere e riprodurre semplici sequenze ritmiche con il proprio corpo e con attrezzi. Utilizzare in modo personale il corpo ed il movimento per esprimersi, comunicare stati d’animo, emozione e sentimenti, anche nelle forme della drammatizzazione Riconoscere e riprodurre semplici sequenze ritmiche con il proprio corpo e con attrezzi. Utilizzare in modo personale il corpo ed il movimento per esprimersi, comunicare stati d’animo, emozione e sentimenti, anche nelle forme della drammatizzazione della danza. Riconoscere e riprodurre semplici sequenze ritmiche con il proprio corpo e con attrezzi. Utilizzare in modo personale il corpo ed il movimento per esprimersi, comunicare stati d’animo, emozione e sentimenti, anche nelle forme della drammatizzazione della danza. 102 della danza. IL GIOCO, LO SPORT, LE REGOLE E IL FAIR-PLAY SALUTE E BENESSERE, PREVENZIONE E SICUREZZA contenuti emozionali. Assumere e controllare in forma consapevole, diversificate posture del corpo con finalità espressive. Assumere e controllare in forma consapevole, diversificate posture del corpo con finalità espressive. Elaborare semplici coreografie o sequenze di movimento utilizzando band musicali o strutture ritmiche. Conoscere ed applicare correttamente modalità esecutive di numerosi giochi di movimento e presportivi individuali e di squadra e nel contempo assumere un atteggiamento positivo di fiducia verso il proprio corpo, accettando i propri limiti, cooperando ed interagendo positivamente con gli altri, consapevoli del “valore” delle regole e l’importanza di rispettarle. Conoscere ed applicare correttamente modalità esecutive di numerosi giochi di movimento e presportivi individuali e di squadra e nel contempo assumere un atteggiamento positivo di fiducia verso il proprio corpo, accettando i propri limiti, cooperando ed interagendo positivamente con gli altri, consapevoli del “valore” delle regole e l’importanza di rispettarle. Conoscere ed applicare i principali elementi tecnici semplificati di molteplici proposte di gioco sport. Conoscere ed utilizzare in modo corretto e appropriato gli attrezzi e gli spazi di attività. Conoscere ed utilizzare in modo corretto e appropriato gli attrezzi e gli spazi di attività. Conoscere ed utilizzare in modo corretto e appropriato gli attrezzi e gli spazi di attività. Assumere comportamenti adeguati per la prevenzione degli infortuni e per la sicurezza nei vari ambienti di vita. Partecipare attivamente ai giochi sportivi e non, organizzati anche in forma di gara, collaborando con gli altri, accettando la sconfitta, rispettando le regole, accettando le diversità, manifestando senso di responsabilità. Assumere comportamenti adeguati per la prevenzione degli infortuni e per la sicurezza nei vari ambienti di vita. Percepire e riconoscere “sensazioni di benessere” legate all’attività ludicomotoria. Percepire e riconoscere “sensazioni di benessere” legate all’attività ludicomotoria. Percepire e riconoscere “sensazioni di benessere” legate all’attività ludicomotoria. Riconoscere il rapporto tra alimentazione, esercizio fisico e salute, assumendo adeguati comportamenti e stili di vita salutistici. Riconoscere il rapporto tra alimentazione, esercizio fisico e salute, assumendo adeguati comportamenti e stili di vita salutistici. Assumere e controllare in forma consapevole, diversificate posture del corpo con finalità espressive. Conoscere ed applicare correttamente modalità esecutive di numerosi giochi di movimento e presportivi individuali e di squadra e nel contempo assumere un atteggiamento positivo di fiducia verso il proprio corpo, accettando i propri limiti, cooperando ed interagendo positivamente con gli altri, consapevoli del “valore” delle regole e l’importanza di rispettarle. Saper utilizzare numerosi giochi derivanti dalla tradizione popolare applicandone indicazioni e regole. Partecipare attivamente ai giochi sportivi e non, organizzati anche in forma di gara, collaborando con gli altri, accettando la sconfitta, rispettando le regole, accettando le diversità, manifestando senso di responsabilità. Elaborare semplici coreografie o sequenze di movimento utilizzando band musicali o strutture ritmiche. Conoscere ed applicare i principali elementi tecnici semplificati di molteplici proposte di gioco sport. Saper utilizzare numerosi giochi derivanti dalla tradizione popolare applicandone indicazioni e regole. Acquisire consapevolezza delle funzioni 103 fisiologiche cardio-respiratorie e muscolari e dei loro cambiamenti in relazione all’esercizio fisico. CONTENUTI CLASSE I Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo: Gli schemi motori di base. Semplici sequenze ritmiche con il proprio corpo e gli attrezzi. Giochi e semplici percorsi basati sull’uso degli indicatori spaziali (dentro, fuori, sopra, sotto, davanti, dietro, destra e sinistra). Giochi con l’utilizzo degli schemi motori di base in relazione ad alcuni indicatori spazio-temporali. Il movimento naturale del saltare. I movimenti naturali del camminare e del correre: diversi tipi di andatura e di corsa. Il movimento naturale del lanciare: giochi con la palla e con l’uso delle mani. Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva: Assumere e controllare posture del corpo per esprimere e comunicare stati d’animo, emozioni e sentimenti. Il linguaggio dei gesti: rappresentazione con il corpo di filastrocche e poesie, canzoncine aventi come protagonista il corpo e le sue parti o relative a contenuti affrontati con gli alunni anche in altri contesti disciplinari. Il gioco, lo sport, le regole e il fair-play: Giochi di gruppo di movimento, individuali e di squadra. Comprensione e rispetto di indicazioni e regole. Salute e benessere, prevenzione e sicurezza: Norme principali per la prevenzione. Utilizzo corretto di attrezzi e spazi. CLASSE II Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo: Giochi e semplici percorsi basati sull’uso degli indicatori spaziali (dentro, fuori, sopra, sotto, davanti, dietro, destra e sinistra). Giochi con l’utilizzo degli schemi motori di base in relazione ad alcuni indicatori spazio-temporali. Il movimento naturale del saltare. I movimenti naturali del camminare e del correre: diversi tipi di andatura e di corsa. Il movimento naturale del lanciare: giochi con la palla e con l’uso delle mani. Il corpo ( respiro, posizioni, segmenti, tensioni, rilassamento muscolare). Esercizi e attività finalizzate allo sviluppo delle diverse qualità fisiche. Percorsi misti in cui siano presenti più schemi motori in successione. Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva: Il linguaggio dei gesti: rappresentazione con il corpo di filastrocche e poesie, canzoncine aventi come protagonista il corpo e le sue parti o relative a contenuti affrontati con gli alunni anche in altri contesti disciplinari. Giochi espressivi su stimolo verbale, iconico, sonoro-musicale-gestuale. Il gioco, lo sport, le regole e il fair-play: Assunzione di responsabilità e ruoli in rapporto alle possibilità di ciascuno. Giochi di complicità e competitività fra coppie o piccoli gruppi. Giochi competitivi di movimento. Salute e benessere, prevenzione e sicurezza: Norme principali per la prevenzione e tutela. CLASSE III Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo: Spazio e tempo (traiettorie, distanze, orientamento, contemporaneità, successione, durata, ritmo). Il corpo (respiro, posizioni, segmenti, tensioni, rilassamento muscolare). Giochi espressivi su stimolo verbale, iconico, sonoro, musicale-gestuale. Giochi di comunicazione in funzione del messaggio. Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva: Esecuzione di danze popolari. Il gioco, lo sport, le regole e il fair-play: Esercizi ed attività finalizzate allo sviluppo delle diverse qualità fisiche. Giochi di ruolo. Assunzione di responsabilità e ruoli in rapporto alle possibilità di ciascuno. Salute e benessere, prevenzione e sicurezza: Norme principali per la prevenzione e tutela. Principi per una corretta alimentazione. CLASSE IV Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo: Equilibrio statico, dinamico e di volo. La capacità di anticipazione. Capacità di combinazione e accoppiamento dei movimenti. La capacità di reazione. La capacità di orientamento. Le capacità ritmiche. Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva: Il linguaggio dei gesti: rappresentazione con il corpo di emozioni, situazioni reali e fantastiche, aventi come protagonista il corpo e le sue parti o relative a contenuti affrontati con gli alunni anche in altri contesti disciplinari.. Semplici coreografie o sequenze di movimento. Il gioco, lo sport, le regole e il fair-play: Giochi propedeutici ad alcuni giochi sportivi (minivolley, minibasket…). Acquisizione progressiva delle regole di alcuni giochi sportivi. Collaborazione, confronto, competizione con Giochi di regole. Collaborazione, confronto, competizione costruttiva. Salute e benessere, prevenzione e sicurezza: Regole specifiche per la prevenzione degli infortuni. Alimentazione e sport. 104 L’importanza della salute. CLASSE V Il corpo e la sua relazione con lo spazio e il tempo: Uso degli indicatori spaziali (dentro, fuori, sopra, sotto, davanti, dietro, destra e sinistra) comprendenti schemi motori di base e complessi. Schemi motori di base in relazione ad alcuni indicatori spaziotemporali. Attrezzi in palestra ed anche all’esterno della scuola. Consolidamento di: equilibrio statico, dinamico e di volo; capacità di anticipazione; capacità di combinazione e accoppiamento dei movimenti; capacità di reazione; capacità di orientamento; capacità ritmiche. Il linguaggio del corpo come modalità comunicativo-espressiva: Il linguaggio dei gesti: rappresentazione con il corpo di emozioni, situazioni reali e fantastiche, aventi come protagonista il corpo e le sue parti o relative a contenuti affrontati con gli alunni anche in altri contesti disciplinari. Semplici coreografie o sequenze di movimento. Il gioco, lo sport, le regole e il fair-play: Giochi di gruppo di movimento, individuali e di squadra. Comprensione e rispetto di indicazioni e regole. Assunzione di atteggiamenti positivi. Salute e benessere, prevenzione e sicurezza: Norme e giochi atti a favorire la conoscenza del rapporto alimentazione - benessere. Momenti di riflessione sulle attività svolte. STORIA INDICATORI OBIETTIVI Classe I STRUMENTI CONCETTUALI E CONOSCENZE Saper cogliere trasformazioni e mutamenti negli esseri viventi, non viventi e nell’ambiente (a partire dall’esperienza diretta). Conoscere utilizzare indicatori temporali. Collocare nel tempo fatti ed esperienze vissute. Conoscere le trasformazioni di uomini, oggetti, ambienti, connesse col trascorrere del tempo. Usare gli indicatori temporali (prima, adesso, poi, infine). USO DELLE FONTI OBIETTIVI Classe II ed gli Saper riordinare gli eventi in successione logica e cronologica. Riconoscere alcuni eventi del proprio passato personale attraverso la ricerca e l’uso di fonti. OBIETTIVI Classe III OBIETTIVI Classe IV OBIETTIVI Classe V Conoscere le principali tappe della storia della Terra e dell’evoluzione degli esseri viventi. Saper riconoscere e ricostruire l’organizzazione sociale, economica, politico-legislativa, culturale e religiosa delle società studiate. Usare la cronologia storica secondo la periodizzazione occidentale (prima e dopo Cristo). Saper rilevare permanenze e trasformazioni nella storia dell’evoluzione dell’uomo fino al neolitico. Confrontare aspetti caratterizzanti le diverse società studiate anche in rapporto al presente. Elaborare rappresentazioni sintetiche delle società studiate, mettendo in rilievo le relazioni fra gli elementi caratterizzanti. Leggere e interpretare le testimonianze del passato, presenti sul territorio. Riconoscere e usare gli organizzatori temporali di successione, contemporaneità, durata, periodo, cronologia. Conoscenze sul proprio passato, della generazione degli adulti e della comunità di appartenenza. Distinguere e confrontare alcuni tipi di fonte storica orale e scritta. 105 Ricavare informazioni utilizzando più fonti per ricostruire eventi storici. Rappresentare in un quadro storico sociale il sistema di relazioni tra i segni e le testimonianze del passato, presenti sul territorio. Consolidare la capacità di leggere Ricavare informazioni da documenti di diversa natura utili alla comprensione di un fenomeno storico. Rappresentare, in un quadro storicosociale, le informazioni che scaturiscono dalle tracce del passato presente sul territorio vissuto. ORGANIZZAZION E DELLE INFORMAZIONI Ordinare sequenze narrative. Individuare fatti ed eventi che si ripetono ciclicamente (giorno-notte, mesianno, stagioni, giorni della settimana). Saper cogliere i rapporti di causaeffetto. Riconoscere la successione e la contemporaneità delle azioni. PRODUZIONE SCRITTA E ORALE Rappresentare graficamente e verbalmente le attività, i fatti vissuti e narrati. Saper cogliere la durata e la contemporaneità degli eventi. Saper cogliere i rapporti di causaeffetto. Intuire dimensione soggettiva tempo. la del Conoscere ed utilizzare strumenti ed unità di misura convenzionali per la misurazione del tempo, la periodizzazione, la ciclicità. Rappresentare graficamente e verbalmente le attività, i fatti vissuti e narrati Percepire la diversa durata di fatti ed eventi. Conoscere e riordinare gli eventi in successione logica e temporale. Saper collocare sulla linea del tempo episodi e fatti; saperli esporre facendo uso di un linguaggio specifico. Rappresentare conoscenze e concetti appresi mediante grafismi, disegni, testi scritti e risorse digitali. Riferire in modo semplice e coerente le conoscenze acquisite. ed interpretare testi e documenti di tipo storico. Confrontare i quadri storici delle civiltà studiate. Confrontare i quadri storici delle civiltà studiate. Usare cronologie e carte geografiche per rappresentare le conoscenze acquisite. Collocare nello spazio gli eventi individuando i possibili nessi tra eventi storici e caratteristiche geografiche di un territorio. Collocare nello spazio gli eventi, individuando i possibili nessi tra eventi storici e caratteristiche geografiche di un territorio. Ricavare e produrre informazioni da grafici, tabelle, carte storiche, reperti iconografici, e consultare testi di genere diverso, manualistici e non. Confrontare aspetti caratterizzanti le diverse società studiate in rapporto al presente. Elaborare in forma di racconto orale e scritto gli argomenti studiati. Elaborare in forma di racconto orale e scritto gli argomenti studiati, anche usando risorse digitali. Esporre con coerenza conoscenze e concetti appresi, usando il linguaggio specifico della disciplina. CONTENUTI CLASSE I Strumenti concettuali e conoscenze: La successione, la contemporaneità e i relativi indicatori temporali (prima, dopo, infine, ieri, oggi, domani). Uso delle fonti: Oggetti, giocattoli, testimonianze, documenti, fotografie, ecc… che fanno parte della storia personale. Organizzazione delle informazioni: La successione ciclica (i giorni della settimana, i mesi dell’anno, le stagioni). Produzione scritta e orale: L’ordine cronologico in esperienze vissute e narrate. I mutamenti della natura: l’uomo, le piante, gli animali. Periodizzazione: Natale, Carnevale, Pasqua. Ricorrenze. CLASSE II Strumenti concettuali e conoscenze: Prima e dopo, successioni temporali e causali in situazioni di vita quotidiana. Le parti del giorno.. La settimana, i mesi, le stagioni, l’anno. Cambiamenti e trasformazioni: storie in successioni logiche. Uso delle fonti: Ricostruzione del proprio passato attraverso l’uso di diverse fonti: oggetti, testimonianze, documenti, fotografie, ecc… Storia personale. Organizzazione delle informazioni: Percezione della durata e della contemporaneità delle azioni. Rapporti di causa ed effetto. 106 L’orologio: lettura delle ore. Produzione scritta e orale: L’ordine cronologico in esperienze vissute e narrate. I mutamenti della natura: l’uomo, le piante, gli animali. Periodizzazione: Natale, carnevale, Pasqua. Ricorrenze. Tradizioni e proverbi locali. CLASSE III Strumenti concettuali e conoscenze: Differenza tra mito e racconto storico. Le cinque Ere. Le origini della vita. I fossili. Analisi della conoscenza. Formulazione di schemi temporali. Comprensione dei rapporti di causalità tra fatti e situazioni. Analisi e confronto sull’Evoluzione degli esseri viventi. Uso delle fonti: Ricostruzione del proprio passato: la storia personale. Passaggio dalle tracce ai documenti. Conoscenza cronologica della comunità di appartenenza. Le fonti della storia. Il lavoro dello storico. Il museo. Quadro di sintesi ed aspetti utili a descrivere una civiltà. Racconto di esperienze vissute o ascoltate anche attraverso le attività grafiche. Conoscenza e riordino di eventi in successione logica. La periodizzazione e le linee del tempo. Organizzazione delle informazioni: Categorie temporali: come si misura il tempo; tempo psicologico; fatto evento; tempo lineare; contemporaneità; periodo; durata. Intuizione della dimensione soggettiva del tempo. Conoscenza ed utilizzo di strumenti per la misurazione del tempo: orologio, calendario, linea temporale. Gli indicatori temporali (secolo, millennio, la datazione avanti/ dopo Cristo). Produzione scritta e orale: Produzione di grafici , disegni, testi scritti, sintesi anche con l’utilizzo di risorse digitali. Utilizzo di schemi logico-temporali nella narrazione delle conoscenze apprese. Utilizzo di termini specifici del linguaggio disciplinare. CLASSE IV Strumenti concettuali e conoscenze: Dal mito alla storia. Le civiltà della Mesopotamia: i Sumeri, i Babilonesi, gli Hittiti, gli Assiri. La civiltà egizia. La civiltà indiana. La civiltà cinese. I Fenici. Gli Ebrei. La civiltà minoica. La civiltà micenea. Collegamenti tra passato e presente. Uso delle fonti: Le fonti storiche. Collegamenti tra passato e contemporaneità: cultura, territorio, tradizione, musei; tracce del passato presenti sul territorio….I media. Organizzazione delle informazioni: Linea del tempo. Carte storico-geografiche. La contemporaneità in luoghi diversi. Le civiltà fluviali. Le antiche civiltà del mare. Produzione scritta e orale: Grafici; tabelle; carte storiche; reperti iconografici; testi di vario genere. Esposizione orale e produzione scritta, anche con l’utilizzo delle risorse digitali. CLASSE V Strumenti concettuali e conoscenze: Costruire e saper leggere la linea del tempo. Studio degli aspetti fondamentali delle antiche civiltà attraverso una mappa concettuale. Utilizzo di immagini, fonti scritte, audiovisivi e digitali in relazione all’argomento trattato. Uso delle fonti: Scoprire le tracce delle antiche civiltà. Disegno di cartine geo-storiche. Organizzazione delle informazioni: Alcuni aspetti caratterizzanti delle civiltà antiche e confronto con quelli attuali. Produzione scritta e orale: Utilizzo di linguaggio specifico per lo studio degli argomenti. GEOGRAFIA INDICATORI ORIENTAMENTO OBIETTIVI Classe I Conoscere e saper usare gli indicatori spaziali (soprasotto, dentrofuori, destrasinistra, vicinolontano). Riconoscere la posizione degli elementi nello spazio. OBIETTIVI Classe II Utilizzare indicatori per orientare. gli spaziali sapersi Riconoscere rappresentare oggetti dall’alto. e visti Leggere, utilizzare e rappresentare mappe (la piantina). OBIETTIVI Classe III OBIETTIVI Classe IV OBIETTIVI Classe V Muoversi consapevolmente nello spazio sapendosi orientare attraverso i punti di riferimento. Orientarsi e muoversi nello spazio utilizzando piante, mappe, punti cardinali e carte stradali. Orientarsi utilizzando la bussola e i punti cardinali anche in relazione al Sole. Conoscere i punti cardinali e la loro funzione di orientamento. Estendere le proprie carte mentali a paesaggi italiani. Leggere ed interpretare carte di vario tipo, grafici, fotografie. Conoscere la varietà delle carte 107 Estendere le proprie carte mentali al territorio italiano, all’Europa e ai diversi continenti, attraverso gli strumenti dell’osservazione indiretta (documenti cartografici, immagini LINGUAGGIO DELLA GEO-GRAFICITA’ PAESAGGIO REGIONE E SISTEMA TERRITORIALE Saper rappresentare graficamente percorsi di vario genere utilizzando simboli convenzionali e non. Individuare spazi pubblici e privati e comprendere i bisogni e le attività umane ad essi collegati. Orientarsi sul reticolo seguendo coordinate e indicatori spaziali. Orientarsi sul reticolo seguendo coordinate e indicatori spaziali. Individuare gli elementi di uno spazio in rapporto alla loro funzione. Riconoscere rappresentare principali tipi paesaggio. Riconoscere ambienti e paesaggi di vario tipo. Riconoscere gli elementi fisici e antropici di ogni ambiente. Comprendere che il territorio è uno spazio organizzato Comprendere che il territorio è uno spazio organizzato e modificato dall’uomo. Riconoscere, nel proprio ambiente di vita, le funzioni dei vari spazi Riconoscere, nel proprio ambiente di vita, le funzioni dei vari spazi e gli interventi dell’uomo. e i di Rappresentare in prospettiva verticale oggetti e ambienti noti e tracciare percorsi effettuati nello spazio circostante. geografiche a diversa scala e saperle interpretare usando simbologia convenzionale e linguaggio specifico. Collegare gli elementi fisici e climatici con quelli antropici di un territorio. Leggere e interpretare la pianta dello spazio vicino. Mettere in relazione l’ambiente e le sue risorse con le condizioni di vita dell’uomo. Distinguere i diversi ambienti naturali e riconoscere gli aspetti fisici e antropici. Conoscere gli interventi operati dall’uomo in ciascun paesaggio e gli effetti della sua azione. Individuare e descrivere gli elementi fisici e antropici che caratterizzano i paesaggi dell’ambiente di vita della propria regione. Comprendere che il territorio è uno spazio organizzato e modificato dalle attività umane. Conoscere le caratteristiche geografiche delle diverse zone climatiche italiane. Riconoscere, nel proprio ambiente di vita, le funzioni dei vari spazi e le loro connessioni, gli interventi dell’uomo e progettare soluzioni, esercitando la cittadinanza attiva. Ricercare, riconoscere e proporre soluzioni di problemi relativi alla protezione, conservazione e valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale. satellitari, ecc.). Analizzare fatti e fenomeni locali e globali interpretando carte geografiche, tematiche e grafici. Localizzare sulle carte geografiche dell’Italia le posizioni delle regioni fisiche e amministrative. Conoscere e descrivere gli elementi caratterizzanti dei principali paesaggi italiani, europei e mondiali, e gli elementi di particolare valore ambientale e culturale da tutelare e valorizzare. Acquisire il concetto di regione geografica (fisica, climatica, storica, culturale, amministrativa), e utilizzarlo a partire dal contesto italiano. Rendersi conto che l’utilizzazione delle risorse naturali comporta profonde trasformazioni del territorio e crea problemi di conservazione e protezione dell’ambiente. CONTENUTI CLASSE I Orientamento: Indicatori spaziali (sopra-sotto, dentro-fuori, destra-sinistra, vicino-lontano). La lateralizzazione. Percorsi in spazi limitati seguendo indicazioni verbali e/o iconiche. La posizione degli oggetti nello spazio interno della scuola; ambienti e arredi specifici. Le funzioni dei principali ambienti scolastici. Linguaggio della geo-graficità: Lettura di mappe e semplici percorsi. 108 Paesaggio: L’ambiente circostante. I vari tipi di paesaggio. CLASSE II Orientamento: Utilizzo degli indicatori spaziali per l’orientamento in luoghi diversi. Rappresentazioni grafiche di percorsi ed ambienti del proprio vissuto. Analisi di spazi vissuti: la scuola, la casa, l’aula, ecc… La lateralizzazione e visione aerea. Direzioni e percorsi attraverso l’utilizzo di piante o mappe. Linguaggio della geo-graficità: Conoscenza dei luoghi pubblici e privati per rapportarli ai bisogni ed alle attività umane. Orientamento sul reticolo. Paesaggio: Prima conoscenza dei diversi tipi di paesaggio e dei diversi ambienti. CLASSE III Orientamento: Rappresentazioni grafiche di percorsi e ambienti del proprio vissuto. Analisi di spazi vissuti: la scuola, l’aula, la casa. I concetti tipologici. La lateralizzazione. Direzioni e percorsi, analisi di spazi vissuti. Piante e carte. Linguaggio della geo-graficità: Rappresentare oggetti e ambienti noti (pianta dell’aula, ecc.) e tracciare percorsi effettuati nello spazio circostante. Gli elementi fisici e antropici. Destinazione e funzione degli edifici. Paesaggio: Il paesaggio: lago, fiume, collina, pianura, mare. Conoscere il territorio circostante attraverso l’approccio percettivo e l’osservazione diretta. Individuare e descrivere gli elementi fisici e antropici che caratterizzano i paesaggi dell’ambiente di vita della propria regione. Regione e sistema territoriale: Comprendere che il territorio è uno spazio organizzato e modificato dalle attività umane. Riconoscere, nel proprio ambiente di vita, le funzioni dei vari spazi e le loro connessioni, gli interventi positivi e negativi dell’uomo e progettare soluzioni. CLASSE IV Orientamento: I punti cardinali. La bussola. L’orientamento delle carte. Punti e percorsi di riferimento. Gli elementi della rappresentazione cartografica (simboli, legenda, riduzione in scala). L’uso delle carte (piante, mappe, carte geografiche, immagini satellitari, fotografie). Linguaggio della geo-graficità: Gli elementi del clima. I fattori climatici. Il clima in Italia. I paesaggi italiani: gli aspetti naturali e antropici. Paesaggio: L’Italia e i suoi paesaggi: rilievi, pianure, mari, fiumi, laghi. Relazioni tra le risorse del territorio e le attività economiche. Le trasformazioni operate dall’uomo. Regione e sistema territoriale: Le zone climatiche italiane. Educazione ambientale: i nessi tra passato e presente. Effetto serra. Parchi nazionali e regionali; aree protette; riserve naturali e marine. La mancanza di verde e la cementificazione. CLASSE V Orientamento: Punti cardinali e riferimenti cartografici-Confini naturali e politici dell’Italia, dell’Europa e degli altri continenti. Linguaggio della geo-graficità: Letture e interpretazioni di carte geografiche di diversa scala, planisfero, grafici, tabelle e carte tematiche, elaborazioni digitaliLettura della cartina fisica e politica dell’Italia. Paesaggio: Ricerche e testi informativi su: paesaggi italiani, regioni europee, ambienti della Terra. Regione e sistema territoriale: Studio dei diversi aspetti delle regioni italiane ed europee. Analisi di documenti di vario genere riguardanti: le attività economiche; la trasformazione del territorio; la conservazione degli ecosistemi; la tutela dell’ambiente. 109 MATEMATICA INDICATORI NUMERI OBIETTIVI Classe I OBIETTIVI Classe II OBIETTIVI Classe III OBIETTIVI Classe IV OBIETTIVI Classe V Contare oggetti o eventi, con la voce e mentalmente, in senso progressivo e regressivo fino a 20. Contare oggetti o eventi, con la voce e mentalmente, in senso progressivo e regressivo entro le centinaia. Contare oggetti o eventi, con la voce e mentalmente, in senso progressivo e regressivo entro le migliaia. Leggere, scrivere, confrontare numeri naturali e decimali entro decine e centinaia di migliaia. Leggere, scrivere, confrontare numeri decimali. Leggere e scrivere i numeri naturali, con la consapevolezza del valore che le cifre hanno a seconda della loro posizione; confrontarli e ordinarli, anche rappresentandoli sulla retta. Leggere e scrivere i numeri naturali, con la consapevolezza del valore che le cifre hanno a seconda della loro posizione; confrontarli e ordinarli, anche rappresentandoli sulla retta. Leggere e scrivere i numeri naturali in notazione decimale, con la consapevolezza del valore che le cifre hanno a seconda della loro posizione; confrontarli e ordinarli, anche rappresentandoli sulla retta. Eseguire le 4 operazioni fra numeri naturali e decimali. Eseguire semplici addizioni e sottrazioni con i numeri naturali sia per iscritto che oralmente. Rappresentare graficamente situazioni. problematiche. Formulare ipotesi di soluzione. Individuare l’operazione necessaria alla soluzione dei problemi che richiedono l’addizione e la sottrazione. Eseguire mentalmente semplici operazioni con i numeri naturali. Comprendere il concetto di moltiplicazione come schieramento e come addizione ripetuta. Memorizzare le tabelline fino al 10. Comprendere il concetto di divisione, in situazione di distribuzione e di contenenza, e come operazione inversa della Eseguire mentalmente semplici operazioni con i numeri naturali e verbalizzare le procedure di calcolo. Conoscere sicurezza tabelline. con le Eseguire le operazioni con i numeri naturali con gli algoritmi scritti usuali. Acquisire il concetto di frazione matematica. 110 Applicare proprietà operazioni. le delle Eseguire mentalmente semplici operazioni con numeri naturali e decimali. Operare con frazioni e riconoscere le frazioni decimali. Utilizzare numeri decimali e frazioni per descrivere situazioni quotidiane. Individuare multipli e divisori di un numero. Risolvere problemi con le 4 operazioni, sulla compravendita. Eseguire le 4 operazioni con sicurezza, valutando l’opportunità di ricorrere al calcolo mentale, scritto o con la calcolatrice a seconda delle situazioni. Eseguire la divisione con resto fra numeri naturali. Stimare il risultato di un’operazione. Operare con frazioni riconoscere frazioni equivalenti. le e le Utilizzare numeri decimali, frazioni e percentuali per descrivere situazioni quotidiane. Interpretare i numeri interi negativi in contesti concreti. Individuare multipli e divisori di un numero. moltiplicazione. Individuare i dati in una situazione problematica ed individuare situazioni problematiche in ambiti di esperienza. Formulare il testo di un problema, data la rappresentazione grafica. Formulare una domanda, data una situazione. SPAZIO E FIGURE Comunicare la posizione di oggetti nello spazio fisico, usando i concetti topologici (sopra/sotto, davanti/dietro, destra/sinistra, dentro/fuori). Eseguire un semplice percorso. Riconoscere e denominare le principali figure geometriche presenti nell’ambiente. Disegnare le principali figure piane. Individuare regioni e confini. Individuare l’operazione necessaria alla soluzione di situazioni problematiche. Comunicare la posizione di oggetti nello spazio fisico, usando i concetti topologici (sopra/sotto, davanti/dietro, destra/sinistra, dentro/fuori). Eseguire un semplice percorso partendo dalla descrizione verbale; descrivere un percorso che si sta facendo. Riconoscere denominare i principali tipi linee. e di Riconoscere, disegnare e denominare le fondamentali figure geometriche del piano. Verbalizzare e tradurre in termini matematici, semplici situazioni problematiche. Saper eseguire semplici espressioni numeriche. Conoscere sistemi di notazione dei numeri che sono stati in uso in luoghi, tempi e culture diverse. Individuare, in semplici situazioni problematiche, dati necessari, superflui e mancanti. Leggere, scrivere, confrontare numeri decimali, rappresentarli sulla retta. Comunicare la posizione di oggetti nello spazio fisico, sia rispetto al soggetto, sia rispetto ad altre persone o oggetti, usando termini adeguati. Eseguire un semplice percorso partendo dalla descrizione verbale, descrivere un percorso che si sta facendo e dare le istruzioni a qualcuno perché compia un percorso desiderato. Riconoscere, denominare e descrivere figure geometriche. Disegnare figure geometriche. Individuare e denominare gli angoli in base alle loro ampiezze. 111 Descrivere e classificare figure geometriche identificando elementi significativi e simmetrie. Riprodurre un figura in base ad una descrizione, utilizzando gli strumenti opportuni. Riconoscere figure ruotate, traslate e riflesse. Confrontare e misurare angoli utilizzando strumenti adeguati. Utilizzare e distinguere fra loro i concetti di perpendicolarità, orizzontalità, verticalità, parallelismo. Risolvere problemi geometrici relativi al perimetro. Descrivere, denominare e classificare figure geometriche, identificando elementi significativi e simmetrie. Riprodurre una figura in base ad una descrizione, utilizzando gli strumenti opportuni (carta a quadretti, riga e compasso, squadre, software di geometria). Utilizzare il piano cartesiano per localizzare punti. Riconoscere figure ruotate, traslate e riflesse. Riprodurre in scala una figura assegnata (utilizzando la carta a quadretti). Scoprire e applicare le formule per il calcolo del perimetro e dell’area delle figure piane. Costruire e utilizzare modelli materiali nello spazio e nel piano. RELAZIONI, DATI E PREVISIONI Classificare oggetti in base a uno o più attributi. Classificare elementi in base ad attributi specifici. Individuare l’attributo usato per realizzare la classificazione. Riconoscere caratteristiche comuni a elementi. Organizzare i dati raccolti con semplici rappresentazioni grafiche secondo opportune modalità. Raccogliere dati relativi a un certo fenomeno e rappresentarli con tabelle e ideogrammi. più Rappresentare situazioni con vari tipi di diagrammi (VennCarroll…). Stabilire relazioni e corrispondenze fra elementi di due insiemi. Usare in situazioni concrete correttamente i termini della probabilità: è certo, è impossibile, è possibile. Classificare numeri, figure, oggetti in base a una o più proprietà, utilizzando rappresentazioni opportune. Argomentare sui criteri che sono stati usati per realizzare classificazioni e ordinamenti assegnati. Leggere e rappresentare relazioni e dati con diagrammi, schemi e tabelle. Formulare ipotesi sulla possibilità del verificarsi di un evento. Misurare grandezze utilizzando sia unità arbitrarie sia unità e strumenti convenzionali. Raccogliere dati sapendo distinguere il carattere qualitativo da quello quantitativo. Saper interpretare e costruire diversi tipi di grafici. Rappresentare problemi con tabelle e grafici che ne esprimono la struttura. Conoscere le principali unità di misura di lunghezza, capacità, massa , di tempo e di valore. Risolvere situazioni problematiche utilizzando le diverse unità di misura. Passare da un’unità di misura all’altra. In situazioni concrete, confrontare il grado di probabilità del verificarsi di eventi possibili. Riconoscere rappresentazioni piane di oggetti tridimensionali ed identificare punti di vista diversi di uno stesso oggetto (dall’alto, di fronte …). Rappresentare relazioni e dati e in situazioni significative, utilizzare le rappresentazioni per ricavare informazioni, formulare giudizi e prendere decisioni. Usare le nozioni di media aritmetica e di frequenza. Rappresentare problemi con tabelle e grafici che ne esprimono la struttura. Conoscere le principali unità di misura per lunghezze, angoli, aree, capacità, intervalli temporali, masse, pesi ed usarle per effettuare misure e stime. Passare da un’unità di misura all’altra, limitatamente alle unità di uso più comune, anche nel contesto del sistema monetario. In situazioni concrete, di una coppia di eventi intuire e 112 cominciare ad argomentare qual è il più probabile dando una prima quantificazione, oppure riconoscere se si tratta di eventi ugualmente probabili. Riconoscere e descrivere regolarità in una sequenza di numeri o figure. CONTENUTI CLASSE I Numeri: Numeri naturali entro il 20 con l’ausilio di materiale strutturato e non. Lettura e scrittura dei numeri naturali sia in cifre che in parole. Valore posizionale delle cifre numeriche. Confronto e ordine di quantità numeriche entro il 20. Raggruppamento di quantità in base 10. Semplici calcoli mentali (utilizzando strategie diverse. Addizioni e sottrazioni entro il 20. Spazio e figure: La posizione di oggetti e persone nel piano e nello spazio. Le mappe. I percorsi. Linee curve aperte e chiuse. Regioni interne, esterne e confine. Le caratteristiche geometriche e non (forma, dimensione, spessore e colore) di alcune semplici figure geometriche (uso dei blocchi logici). Forme: dal modello alla fantasia. Relazioni, dati e previsioni: La situazione problema. Rappresentazione della situazione problematica attraverso il disegno. I dati e la domanda del problema. Strategie risolutive con diagrammi adatti e con il linguaggio dei numeri. I ritmi. I grafici. La misura. La relazione fra tutti o alcuni per formare l’insieme. L’appartenenza o la non appartenenza degli elementi all’insieme. CLASSE II Numeri: I numeri naturali entro le centinaia, con l’ausilio di materiale strutturato e non. Il valore posizionale delle cifre numeriche. Quantità numeriche entro le centinaia: ordine e confronto. Raggruppamenti di quantità in base 10. Addizioni e sottrazioni con uno o più cambi. Moltiplicazioni con moltiplicatori ad una cifra. La tavola pitagorica. Calcolo di doppi/metà, triplo/terza parte. Esecuzione di semplici calcoli mentali con rapidità. La proprietà commutativa nell’addizione e nella moltiplicazione. La divisione come operazione inversa della moltiplicazione. Spazio e figure: La posizione di oggetti e persone nel piano e nello spazio. Rappresentazione di linee aperte, chiuse, curve, rette. Regioni interne, esterne e il confine. Le simmetrie. Le principali figure piane. Figure geometriche diverse: dal modello alla fantasia. Relazioni, dati e previsioni: La situazione “problema”. La situazione problematica (rappresentazione attraverso il disegno). I dati e la domanda del problema. Le strategie risolutive con diagrammi adatti e con il linguaggio dei numeri. Semplici indagini per raccogliere dati e risultati. Rappresentazione grafica di dati raccolti. CLASSE III Numeri: I numeri naturali entro le migliaia, con l’ausilio di materiale strutturato e non. Confronto e ordine di quantità numeriche entro le migliaia. Relazioni fra numeri naturali. Il valore posizionale delle cifre. Raggruppamenti di quantità in base 10, rappresentazione grafica e scritta. Addizioni e sottrazioni con i numeri naturali con uno o più cambi. Moltiplicazioni e divisioni tra numeri naturali con metodi, strumenti e tecniche diverse. Le proprietà delle operazioni allo scopo di creare e velocizzare meccanismi di calcolo mentale. Le tabelline: memorizzazione. Moltiplicazione e divisione di numeri interi per 10, 100, 1000. Il significato delle frazioni in contesti concreti e rappresentazione simbolica. Lettura, scrittura e confronto di e tra frazioni. Le frazioni decimali. Spazio e figure: I principali solidi geometrici. Gli elementi di un solido. I poligoni, individuazione e denominazione dei loro elementi (quadrato, rettangolo, triangolo). Rette (orizzontali, verticali, oblique, parallele, incidenti, perpendicolari). L’angolo come cambiamento di direzione. Il concetto di perimetro e suo calcolo usando strumenti di misura non convenzionali e convenzionali. Simmetrie interne ed esterne in figure assegnate. Relazioni, dati e previsioni: rappresentazione grafica e simbolica del problema, con l’utilizzo delle quattro operazioni. Dati sovrabbondanti o mancanti. Percorsi di soluzione attraverso parole, schemi o diagrammi. Classificazione in base a uno, due o più attributi. I diagrammi di Eulero Venn, Carrol, ad albero, come supporto grafico alla classificazione. Semplici indagini statistiche e registrazione di dati raccolti con istogrammi e ideogrammi. Rappresentazione di dati di un’indagine attraverso istogrammi e ideogrammi. Eventi certi, possibili, impossibili. Calcolo della probabilità di eventi. Il concetto di misura e unità di misura all’interno del sistema metrico decimale. Semplici conversioni tra un’unità di misura e un’altra in situazioni significative. Monete e banconote di uso corrente; il loro valore. CLASSE IV Numeri: I numeri interi, ampliamento del panorama numerico all'ordine delle decine e centinaia di migliaia. Composizione, scomposizione dei numeri con l'ausilio dell'abaco e dei BAM, riconoscimento del valore di posizione delle cifre. Il cambio fra i vari ordini di cifre nella BASE 10. La tavola pitagorica per la determinazione di multipli e divisori. Tecnica di calcolo delle quattro operazioni, attività ed esercizi di riconoscimento relative e loro utilizzo al fine di facilitare e/o velocizzare il calcolo orale. La prova aritmetica nella moltiplicazione e nella divisione. Costruzione di modelli, con l'ausilio di materiale (giochi di piegature, ritaglio e 113 ricomposizione), rappresentazione grafica di parti adatte a rappresentare le frazioni di figure geometriche, di insiemi di oggetti, di numeri. Spazio e figure: L'ambiente fisico circostante, gli elementi geometrici in esso contenuti. Figure geometriche con materiale occasionale, giochi di piegature, ritaglio e riconoscimento delle caratteristiche: assi di simmetria, lati paralleli, angoli. La classificazione delle figure geometriche. I triangoli, i quadrilateri. Il piano cartesiano: individuazione delle coordinate per localizzare i punti ottenendo figure diversamente orientate nello spazio. Simmetrie e traslazioni. I principali strumenti per il disegno (riga-squadra) per la riproduzione e il riconoscimento del parallelismo dei lati. La perpendicolarità. Modelli e/o sagome per la determinazione e il riconoscimento di confine-regione, perimetro-area. Figure isoperimetriche. Figure piane: estensione, scomposizione e ricomposizione. Equiestensione, utilizzo del tangram. Relazioni, dati e previsioni: Testi di problemi ricavati dal vissuto e dal contesto più prossimo e gradualmente più ampio. Dati e richieste. Dati mancanti o sovrabbondanti. Dati nascosti o ricavabili dalle informazioni anche non esplicite contenute nel testo. I diagrammi: individuazione di un procedimento risolutivo e la ricerca dei dati non esplicitati nel testo. Raccolta e tabulazione dei dati in tabelle e grafici. Lettura ed interpretazione di grafici. Rapporti di equivalenza all'interno del sistema metrico decimale. Riconoscimento dell'unità di misura più conveniente in rapporto alla misurazione che si intende effettuare. CLASSE V Numeri: Periodo dei milioni e dei miliardi. Operare con numeri interi e decimali. Numeri relativi. Divisori e multipli. Numeri primi, quadrati, potenze. Le operazioni con numeri interi e decimali: proprietà e prove. Le potenze del 10. Espressioni aritmetiche. Frazioni improprie, apparenti, equivalenti. La frazione di un numero e la frazione come operatore. Spazio e figure: I poligoni. Calcolo del perimetro e della superficie dei poligoni. Poligoni regolari: apotema, perimetri, aree, formule dirette e inverse. Il cerchio e i suoi elementi principali. Misura della circonferenza e dell’area. Ingrandimenti e riduzione in scala. Misure di tempo, velocità, valore, lunghezza, peso/massa, capacità, superficie. Relazioni, dati e previsioni: Problemi di misura, geometrici, logici, con le frazioni, di peso netto, lordo, tara, di compravendita, di sconti, percentuali , interesse. Indagini statistiche e rappresentazioni grafiche dei dati: areogramma e istogramma. Moda, media e mediana. Enunciati complessi e connettivi. Le relazioni. La probabilità. 114 SCIENZE INDICATORI ESPLORARE E DESCRIVERE OGGETTI E MATERIALI (Indicatore previsto solo per le classi prime, seconde e terze) OBIETTIVI Classe I OBIETTIVI Classe II OBIETTIVI Classe III Saper osservare gli oggetti, individuando i materiali di cui sono fatti. Individuare proprietà e qualità di oggetti e materiali attraverso manipolazione e interazioni. Attraverso interazioni e manipolazioni individuare qualità e proprietà di oggetti e materiali e caratterizzarne le trasformazioni. Riconoscere e descrivere oggetti con i 5 sensi. Riconoscere le principali proprietà dei materiali. Conoscere alcuni cicli di produzione degli alimenti. OBIETTIVI Classe IV OBIETTIVI Classe V Individuare alcuni concetti scientifici: pressione, temperatura, calore, ecc… Riconoscere fenomeni, fonti e alcune tipologie di energia Classificare oggetti in base alle loro proprietà. Individuare strumenti e unità di misura appropriati a semplici situazioni problematiche prese in esame. Usare un linguaggio appropriato per descrivere i fenomeni osservati relativi alla vita quotidiana. OGGETTI, MATERIALI E TRASFORMAZIONI (Indicatore previsto solo per le classi quarte e quinte) Individuare le proprietà di alcuni materiali e sperimentare 115 Osservare e costruire semplici strumenti di misura. semplici soluzioni in acqua. OSSERVARE E SPERIMENTARE SUL CAMPO Esplorare il mondo attraverso i 5 sensi. Ricostruire il ciclo delle stagioni. Raccogliere dati sulla situazione meteorologica per metterli in relazione con i cicli stagionali. Osservare nell’ambiente vicino cambiamenti stagionali. i Riconoscere i solidi, i liquidi, i gas nell’esperienza di ogni giorno. Conoscere il ciclo dell’acqua. Comprendere i bisogni vitali delle piante attraverso piccole coltivazioni. Osservare i momenti significativi nella vita di piante e animali, realizzando allevamenti in classe, semine, ecc., individuando somiglianze e differenze. Osservare le caratteristiche dei terreni e delle acque. Osservare e interpretare le trasformazioni ambientali naturali e quelle ad opera dell’uomo. L’UOMO, I VIVENTI E L’AMBIENTE Denominare varie parti del corpo. le Riconoscere caratteristiche di esseri viventi e non. Analizzare classificare esseri viventi. e gli Osservare e descrivere animali e vegetali. Comprendere l’importanza della cura e dell’igiene della propria persona nel rispetto di sé e degli altri. Avere familiarità con la variabilità dei fenomeni atmosferici (venti, nuvole, pioggia,…) e con la periodicità dei fenomeni celesti (giorno/notte, percorsi del Sole, stagioni). Conoscere le fasi del ciclo vitale degli esseri viventi. Percepire la presenza e il funzionamento degli organi interni e della loro organizzazione nei principali apparati. Rilevare le caratteristiche di 116 Osservazioni a occhio nudo e con appropriati strumenti, di una porzione di ambiente vicino, individuarne gli elementi che lo caratterizzano e i loro cambiamenti nel tempo. Conoscere la struttura di alcuni elementi (rocce, terricci, sassi..), osservarne le caratteristiche e il loro ruolo nell’ambiente. Rispettare il proprio corpo in quanto entità irripetibile (educazione alla salute, alimentazione, rischi per la salute). Elaborare i primi elementi di classificazione animale e vegetale. Individuare e riconoscere la funzione delle catene alimentari. Osservare e schematizzare alcuni passaggi di stato, esprimendo in forma grafica le relazioni tra variabili Osservare il cielo diurno e notturno per scoprire, descrivere e comprendere i principali movimenti terrestri. Individuare elementi caratterizzano porzione dell’ambiente circostante, cogliendone cambiamenti tempo. gli che una i nel Ricostruire e interpretare il movimento dei diversi oggetti celesti, rielaborandoli anche attraverso giochi con il corpo. Conoscere l’organismo umano per acquisire un corretto stile di vita sia dal punto di vista alimentare che motorio. Descrivere e spiegare la funzione dei diversi apparati. Acquisire le prime informazioni sulla alcuni ambienti naturali. Comprendere il concetto di ecosistema riconoscendone gli elementi che lo caratterizzano. Comprendere l’adattamento all’ambiente degli esseri viventi. riproduzione e sulla sessualità. CONTENUTI CLASSE I Esplorare e descrivere oggetti e materiali: I materiali più comuni e loro utilizzo. Osservare e sperimentare sul campo: Esperienze di semina e di coltura di piante. I cambiamenti stagionali. La trasformazione degli oggetti e dei fenomeni. L’utilizzo dei 5 sensi per esplorare la realtà circostante. L’uomo, i viventi e l’ambiente: Analogie e differenze fra animali della stessa specie. Distinzione delle parti fondamentali di un animale. Osservazione diretta di alcuni animali. Analogie e delle differenze fra i vegetali considerati. Il corpo e le sue parti. Esseri viventi e non viventi. Caratteristiche principali di animali e piante. CLASSE II Esplorare e descrivere oggetti e materiali: Manipolazione e osservazione di oggetti di vario tipo. Descrizione e rappresentazione grafica di un oggetto. Classificazione di oggetti secondo caratteristiche comuni. Riconoscimento dei materiali più comuni. Il percorso di un alimento dalla materia prima al prodotto finito. Osservare e sperimentare sul campo: Osservazione dei cambiamenti nel mondo dei vegetali e degli animali in rapporto ai cicli stagionali. I solidi, i liquidi e i gas. L’acqua e le sue trasformazioni. Il ciclo dell’acqua. Esperimenti e colture. L’uomo, i viventi e l’ambiente: Gli esseri viventi e non viventi. Il mondo dei vegetali (la pianta e le sue parti, il fiore e il frutto). Le principali norme igienico-sanitarie per la cura del proprio corpo. I principi di una corretta alimentazione. CLASSE III Esplorare e descrivere oggetti e materiali: Le proprietà della materia: i solidi, i liquidi, i gas. Miscugli e soluzioni. Il calore. Osservare e sperimentare sul campo: L’aria. L’ossigeno e la combustione. Il terreno. I vegetali e gli animali: esperimenti e colture. I fenomeni atmosferici e la periodicità dei fenomeni celesti. L’uomo, i viventi e l’ambiente: Il terreno. Le piante si nutrono e si riproducono. Gli animali vertebrati e invertebrati. Gli animali si nutrono e si riproducono. Come si proteggono gli animali. L’ecosistema. Le catene alimentari. Norme comportamentali riguardanti l’igiene e la salute della persona. CLASSE IV Oggetti, materiali e trasformazioni: Il calore e la combustione. L’acqua: tensione superficiale, capillarità, principio dei vasi comunicanti, inquinamento idrico. Osservare e sperimentare sul campo: L’aria: composizione e proprietà fisiche. L’inquinamento atmosferico. Il suolo: composizione, caratteristiche fisiche. L’inquinamento del suolo. L’uomo, i viventi e l’ambiente: Le piante: struttura, nutrizione, riproduzione e germinazione. I funghi. Gli animali: classificazione, riproduzione, respirazione, nutrizione. Ecosistemi e ambienti naturali. Norme comportamentali riguardanti l’igiene e la salute della persona. CLASSE V Oggetti, materiali e trasformazioni : L’energia e le forze. Osservare e sperimentare sul campo: L’universo: il sistema solare, la Terra e i suoi movimenti. La Luna. L’uomo, i viventi e l’ambiente: Il corpo umano e i suoi apparati. L’origine degli alimenti: regole e importanza di una corretta alimentazione. La piramide alimentare. 117 TECNOLOGIA INDICATORI VEDERE OSSERVARE E OBIETTIVI Classe I OBIETTIVI Classe II OBIETTIVI Classe III OBIETTIVI Classe IV Saper osservare gli oggetti, individuando i materiali di cui sono fatti. Riconoscere le principali proprietà dei materiali. Attraverso interazioni e manipolazioni individuare qualità e proprietà di oggetti e materiali e caratterizzarne le trasformazioni. Eseguire semplici misurazioni sull’ambiente scolastico o sulla propria abitazione. Impiegare alcune regole del disegno tecnico per rappresentare semplici oggetti. Leggere e ricavare informazioni da guide d’uso e istruzioni di montaggio. Effettuare esperienze sulle proprietà dei materiali più comuni. Riconoscere e descrivere oggetti con i sensi. Individuare proprietà e qualità di oggetti e materiali attraverso manipolazione e interazioni. Realizzare semplici esperimenti, riflettere su quanto esperito e trarne conclusioni. Usare un linguaggio appropriato per descrivere i fenomeni osservati. PREVEDERE IMMAGINARE E INTERVENIRE E TRASFORMARE Pianificare la fabbricazione di un semplice oggetto elencando i materiali necessari. Pianificare la fabbricazione di un semplice oggetto elencando i materiali necessari. Smontare e rimontare semplici oggetti di uso comune (oggetti scolastici, giochi, ecc.). Riconoscere i difetti di un semplice oggetto di uso comune e immaginarne miglioramenti. Smontare e rimontare semplici oggetti di uso comune (oggetti scolastici, giochi, ecc.). Realizzare oggetto cartoncino descrivendo Utilizzare semplici procedure per la selezione, la preparazione e la un in il OBIETTIVI Classe V Rappresentare i dati dell’osservazione attraverso tabelle, mappe, diagrammi, disegni, testi. Effettuare stime approssimative su pesi o misure di oggetti. Effettuare stime approssimative su pesi o misure di oggetti. Pianificare la fabbricazione di un oggetto elencando i materiali necessari. Prevedere le conseguenze di decisioni o comportamenti personali o relativi alla propria classe. Eseguire interventi di decorazione, riparazione e manutenzione sul proprio corredo scolastico. Eseguire interventi di decorazione, riparazione e manutenzione sul proprio corredo scolastico. Utilizzare semplici materiali digitali per l’apprendimento e Realizzare oggetto cartoncino descrivendo 118 un in e Riconoscere i difetti di un oggetto e immaginarne possibili miglioramenti. Pianificare la fabbricazione di un semplice oggetto elencando gli strumenti e i materiali necessari. Smontare semplici oggetti e meccanismi, o altri dispositivi comuni. Utilizzare semplici procedure per la selezione, la preparazione e la presentazione degli alimenti. procedimento. presentazione degli alimenti. Realizzare un semplice oggetto in cartoncino descrivendo la sequenza. conoscere a livello generale le caratteristiche dei nuovi strumenti di comunicazione. documentando la sequenza delle operazioni. Utilizzare semplici materiali digitali per l’apprendimento e conoscere a livello generale le caratteristiche dei nuovi strumenti di comunicazione. Conoscere e usare il pc: videoscrittura, disegno. CONTENUTI CLASSE I Vedere e osservare: Prove ed esperienze sulle proprietà dei materiali più comuni. Prevedere e immaginare: Costruzione di piccoli e semplici oggetti con materiale comune. Intervenire e trasformare: Realizzazione di un oggetto in cartoncino e descrizione della sequenza delle operazioni. Trasformazione di materiale di uso comune (carta, cartoncino, pasta di sale, ecc.) in un semplice oggetto finito. CLASSE II Vedere e osservare: Prove ed esperienze sulle proprietà e sulle caratteristiche dei materiali più comuni. Prevedere e immaginare: Storie di oggetti presenti nella realtà. Intervenire e trasformare: Realizzazione di oggetti in cartoncino e descrizione della procedura. Realizzazione di piccoli oggetti trasformando materiale di uso comune (carta, cartoncino, farina, ecc. ). Preparazione, trasformazione e presentazione di alimenti. CLASSE III Vedere e osservare: Proprietà e caratteristiche dei materiali. Costruzione e realizzazione di semplici manufatti di uso comune. Prevedere e immaginare: Storie di oggetti e fenomeni presenti nella realtà. Intervenire e trasformare: Realizzazione di oggetti in cartoncino e procedura. Preparazione, trasformazione e presentazione di alimenti. Utilizzo degli strumenti multimediali. CLASSE IV Vedere e osservare: Proprietà e caratteristiche dei materiali. Costruzione di modelli e realizzazione di manufatti di uso comune. Analisi tecnica di un sistema di produzione. Prevedere e immaginare: Storie di oggetti e fenomeni presenti nella realtà. Intervenire e trasformare: Realizzazione di oggetti in cartoncino e procedura. Preparazione, trasformazione e presentazione di alimenti. Utilizzo degli strumenti multimediali. CLASSE V Vedere e osservare: Rappresentazione grafica di oggetti. Manufatti e materiali di uso comune. Oggetti tecnologici di uso quotidiano: loro evoluzione nel tempo. Prevedere e immaginare: Rappresentazione e descrizione di oggetti. Semplici progetti per la realizzazione di manufatti di uso comune. Realizzazione di semplici modellini. Intervenire e trasformare: Smontaggio di un oggetto nelle sue singole parti. Ricette e realizzazione di un semplice alimento. Utilizzo degli strumenti multimediali. 119 RELIGIONE INDICATORI DIO E L’UOMO OBIETTIVI Classe I Affinare capacità di osservazione dell’ambiente che ci circonda per cogliervi la presenza di Dio Creatore. Ricostruire gli aspetti dell’ambiente della vita di Gesù più vicini all’esperienza personale del bambino. Riconoscere la Chiesa come famiglia di Dio che fa memoria di Gesù e del suo messaggio. OBIETTIVI Classe II Scoprire che tutto il mondo, modi diversi, persone lodano ringraziano Dio. in in le e Conoscere Gesù, il Messia, gli avvenimenti legati alla sua nascita e il suo messaggio, attraverso le sue parole e le sue azioni. Comprendere che ogni domenica i Cristiani si riuniscono per celebrare la resurrezione di Gesù. Conoscere la vita della Chiesa delle origini. OBIETTIVI Classe III OBIETTIVI Classe IV OBIETTIVI Classe V Scoprire che per la religione cristiana Dio è Creatore e Padre e che fin dalle origini ha voluto stabilire un’alleanza con l’uomo. Sapere che per la religione cristiana Gesù è il Signore, che rivela all’uomo il Regno di Dio in parole e azioni. Descrivere i contenuti principali del credo cattolico. Conoscere Gesù di Nazareth, Emmanuele e Messia, crocifisso e risorto e come tale testimoniato dai cristiani. Individuare i tratti essenziali della Chiesa e della sua missione. Riconoscere la preghiera come dialogo tra l’uomo e Dio, evidenziando nella preghiera cristiana la specificità del “Padre Nostro”. Conoscere la società del tempo di Gesù. Scoprire come ha avuto inizio la diffusione del messaggio di Gesù. Sapere che per la religione cristiana Gesù è il Signore, che rivela all’uomo il volto del Padre e annuncia il Regno di Dio con parole e azioni. Cogliere il significato dei sacramenti nella tradizione della Chiesa, come segni della salvezza di Gesù e azione dello Spirito Santo. Riconoscere avvenimenti, persone e strutture fondamentali della Chiesa cattolica sin dalle origini e metterli a confronto con quelli delle altre confessioni cristiane evidenziando le prospettive del cammino ecumenico. Conoscere le origini e lo sviluppo del cristianesimo e delle altre grandi religioni individuando gli 120 LA BIBBIA E LE ALTRE FONTI Intuire alcuni elementi essenziali del messaggio di Gesù, attraverso l’ascolto di brani tratti dal Vangelo. Leggere, comprendere e riferire alcune parabole evangeliche per cogliervi la novità dell’annuncio di Gesù. Conoscere gli annunci evangelici riguardo la nascita e la Pasqua di Gesù. Ricostruire, con l’aiuto degli Atti degli Apostoli, le origini della Chiesa. Conoscere struttura e composizione della Bibbia. la la Ascoltare, leggere e saper riferire circa alcune pagine bibliche fondamentali, tra cui i racconti della creazione, le vicende e le figure principali del popolo d’Israele, gli episodi chiave dei racconti evangelici e degli Atti degli apostoli. Conoscere struttura e composizione della Bibbia. la la Leggere direttamente pagine bibliche ed evangeliche, riconoscendone il genere letterario e individuandone il messaggio principale. Sapere attingere informazioni sulla religione cattolica nella vita di Maria, la madre di Gesù. aspetti più importanti del dialogo interreligioso. Leggere direttamente pagine bibliche ed evangeliche, riconoscendone il genere letterario e individuandone il messaggio principale. Ricostruire le tappe fondamentali della vita di Gesù, nel contesto storico, sociale, politico e religioso del tempo, a partire dai Vangeli. Confrontare la Bibbia con i testi sacri delle altre religioni. Decodificare i principali significati dell’iconografia cristiana. IL LINGUAGGIO RELIGIOSO Ricercare e riconoscere i segni che contraddistinguono le feste cristiane del Natale e della Pasqua nell’ambiente. Conoscere il significato di gesti come espressione di religiosità proprie della religione cattolica. Conoscere i segni del Natale, della Pasqua e della festa nell’ambiente. Riconoscere i segni cristiani in particolare del Natale e della Pasqua, nell’ambiente, nelle celebrazioni e nella pietà e nella tradizione popolare. Conoscere il significato di gesti e segni liturgici propri della religione cattolica (modi di pregare, di celebrare, ecc. ). 121 Scoprire come l’arte cristiana interpreta il mistero della persona e della vita di Gesù narrata nei Vangeli. Identificare i principali codici dell’iconografia cristiana. Saper attingere informazioni sulla religione cattolica anche nella vita dei Santi e in Maria, la madre di Gesù. Intendere il senso religioso del Natale e della Pasqua, a partire dalle narrazioni evangeliche e dalla vita della Chiesa. Riconoscere il valore del silenzio come “luogo” di incontro con se stessi, con l’altro, con Dio. Individuare significative espressioni d’arte cristiana (a partire da quelle presenti nel territorio), per rilevare come la fede sia stata interpretata e comunicata dagli artisti nel corso dei secoli. I VALORI ETICI E RELIGIOSI Riconoscere il valore dell’accoglienza e della misericordia, presenti nella predicazione di Gesù, manifestate nei suoi gesti e nelle sue parole. Riconoscere che la morale cristiana si fonda sul comandamento dell’amore di Dio e del prossimo. Comprendere che per i cristiani il Natale è festa d’amore e di solidarietà. Apprezzare l’impegno della comunità cristiana nel porre alla base della convivenza l’amicizia e la solidarietà. Riconoscere che la morale cristiana si fonda sul comandamento dell’amore di Dio e del prossimo come insegnato da Gesù. Riconoscere l’impegno della comunità cristiana nel porre alla base della convivenza umana la giustizia e la carità. Riconoscere nella vita e negli insegnamenti di Gesù proposte di scelte responsabili, anche per un personale progetto di vita. Rendersi conto che la comunità ecclesiale esprime, attraverso vocazioni e ministeri differenti, la propria fede e il proprio servizio all’uomo Scoprire la risposta della Bibbia alle domande di senso dell’uomo e confrontarla con quella delle principali religioni non cristiane. Riconoscere nella vita e negli insegnamenti di Gesù proposte di scelte responsabili, in vista di un personale progetto di vita. CONTENUTI CLASSE I Dio e l’uomo: Il mondo è una realtà meravigliosa. Dio è Padre e Creatore. Riconoscere il mondo come un dono da rispettare. L’ambiente in cui è vissuto Gesù: la Palestina. I primi amici di Gesù. La Chiesa è la famiglia dei cristiani. La Chiesa ogni domenica celebra la Pasqua di Cristo. La Bibbia e le altre fonti: Gesù si rivolge ai deboli e ai sofferenti. La predicazione di Gesù è il cuore del messaggio cristiano. Il linguaggio religioso: Il Natale è la festa della nascita di Gesù; riflettere sul significato religioso del Natale. Gli ultimi giorni di Gesù: la settimana santa. Il significato dei simboli pasquali. I valori etici e religiosi: Presentazione di esempi concreti di solidarietà e fratellanza attualizzando il messaggio di Gesù. Presentazione di alcune figure esemplari che con la loro vita hanno testimoniato la fede cristiana. CLASSE II Dio e l’uomo: Preghiera: l’uomo comunica con Dio. Dal Vangelo secondo Luca: tempo e luoghi in cui è nato, cresciuto e vissuto Gesù. Presentazione di alcune caratteristiche ambientali e culturali nel Paese di Gesù. Introdurre il messaggio salvifico di Gesù. Il concetto di chiesa come edificio e di Chiesa di persone (comunità). L’evento della Pentecoste come nascita della Chiesacomunità. La Bibbia e le altre fonti: Presentazione di alcune parabole della “misericordia” per condurre gli alunni a capire che Dio è un Padre che perdona. Lettura dei brani evangelici riferiti alla nascita di Gesù e alla Passione, morte e resurrezione di Cristo. Riflessione sugli effetti dello Spirito Santo nella vita degli Apostoli dopo la Pentecoste. La missione della Chiesa nel mondo moderno. Il linguaggio religioso: I segni cristiani del Natale e della Pasqua. Il significato religioso del Natale. I valori etici e religiosi: Esempi concreti di solidarietà e di fratellanza universale attualizzando il messaggio delle parabole. Il Natale non solo festa “consumistica” ma di solidarietà e attenzione verso i poveri e gli ultimi. Esempio di personaggi significativi all’interno della storia della cristianità che hanno vissuto secondo l’esempio di Gesù. CLASSE III Dio e l’uomo: Le origini del mondo e dell’uomo: primo approccio al rapporto scienza-religione. Analisi del racconto biblico sull’origine del mondo (Gn 1-3). La nascita della religione come rapporto tre l’uomo e Dio. Gli elementi essenziali di alcune religioni dell’antichità (miti). Sottolineare che Gesù Cristo è colui che crea una nuova alleanza fra Dio e gli uomini, fondata sulla legge dell’amore. Presentazione di figure esempio di amore totale e di dedizione per il prossimo. Preghiera: l’uomo comunica con 122 Dio. Il “Padre Nostro” come esempio della relazione tra Dio e l'uomo. La Bibbia e le altre fonti: Le tappe della formazione della Bibbia: origine, struttura, divisione e contenuto. Le origini storiche del popolo ebraico. Presentazione della figura di Abramo e della proposta di Alleanza fattagli da Dio. Proporre la storia di Giuseppe per comprendere la grandezza del dono di Dio. Illustrazione della figura di maggior rilievo nella storia della religiosità ebraica: Mosè. Il linguaggio religioso: Riflessione sul significato del Natale, evento cristiano che ha diviso la storia (avanti Cristo e dopo Cristo). Presentazione della Pasqua ebraica e degli elementi che la caratterizzano. Presentazione della Pasqua cristiana come nuova Alleanza tra Dio e l’umanità (Eucarestia). Le tradizioni regionali legate ai riti della Passione e della Pasqua. Presentazione delle parti che costituiscono la struttura celebrativa della Messa. I valori etici e religiosi: Il significato umano e religioso dei Dieci Comandamenti e del comandamento dell’amore. CLASSE IV Dio e l’uomo: Parole e gesti di Gesù. Dalle antiche civiltà politeiste ai primi monoteisti: il popolo di Jahwéh. Approfondimento sulla cultura e la società ebraica. Analisi di testimonianze storiche su Gesù e di alcuni brani degli atti degli Apostoli sulla vita delle prime comunità di cristiani. La Bibbia e le altre fonti: La Bibbia: testo sacro e “vario”. Diversi stili per esprimere un unico messaggio. Nascita, struttura e differenze nei quattro Vangeli. Approfondimento su Myriam, semplice ragazza di Nazareth diventata madre di Gesù. Il linguaggio religioso: Analisi di alcune opere di arte sacra di epoche diverse e approfondimento sui simboli di fede. I valori etici e religiosi: Alcune persone nel tempo hanno accettato e seguito la proposta di Gesù: verso una vita nuova. Presentazione di alcuni testimoni di amore e giustizia, di ieri e di oggi (Sant’Antonio da Padova, San Giovanni Bosco, Madre Teresa di Calcutta, Papa Giovanni Paolo II,…). CLASSE V Dio e l’uomo: Lettura, interpretazione e rielaborazione di fonti cristiane e non. Gli elementi della figura storica di Gesù. La dimensione personale e comunitaria che accomuna tutte le religioni, con particolare attenzione alla realtà che le contraddistingue. La religione come “ponte” per maturare atteggiamenti di apertura e confronto con le persone di altre tradizioni. Le origini della Chiesa Cattolica per metterle a confronto con quelle di altre confessioni cristiane ( ortodossi e protestanti): le differenze e le analogie. L’impegno della Chiesa nel dialogo attraverso i valori della solidarietà, della pace, e della giustizia attraverso le opere di misericordia, le associazioni, le fondazioni, il movimento ecumenico. La Bibbia e le altre fonti: La formazione della Bibbia, la struttura, la composizione, il significato religioso. Informazioni sulla religione cattolica dalla Sacra Scrittura. Analisi della difficile società al tempo di Gesù, senza mancare di confrontarla con quella di oggi. La vita degli Apostoli, in particolare dei Santi Pietro e Paolo e la conseguente nascita della Chiesa nel mondo romano. La formazione delle prime comunità cristiane. Le persecuzioni, le catacombe, gli editti di Costantino e di Teodosio, la libertà religiosa, l’evoluzione storica dei diritti acquisiti dall’uomo, la Dichiarazione dei Diritti dell’uomo e del fanciullo. L’analisi delle fonti religiose, l’esistenza di un “principio di vita comune” che appartiene agli uomini di tutte le religioni. Il linguaggio religioso: Lo specifico del Natale nelle confessioni cristiane (cattolici, ortodossi e protestanti) e l’invito alla solidarietà insita nel concetto natalizio. Il legame esistente fra Pasqua e conversione per far emergere il cambiamento morale della Pasqua, direzionando comportamenti ed atteggiamenti al positivo. Individuazione di modelli di vita, persone che hanno dato prova e testimonianza della possibilità di cambiare. Analisi della Chiesa nel tempo, la presentazione dei vari stili architettonici, i capolavori che vi sono contenuti. La Chiesa locale o diocesana, la sua struttura e le sue funzioni. I valori etici e religiosi: Lettura e interpretazione dei principali segni religiosi espressi dai diversi popoli. Gesù, maestro di vita, modello al quale ispirarsi, guida a quei valori fondamentali che aiutano il ragazzo e crescere, ad integrarsi e a vivere serenamente nella società di oggi. 123 OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO 124 ITALIANO INDICATORI ASCOLTO E PARLATO OBIETTIVI Classe I OBIETTIVI Classe II OBIETTIVI Classe III Ascoltare testi di vario tipo, individuando le informazioni principali. Ascoltare testi di vario tipo, individuando le informazioni principali esplicite ed implicite, lo scopo e l’argomento. Ascoltare testi di vario tipo, individuando scopo, argomento, informazioni principali e punto di vista dell’emittente. Prendere appunti, individuare parole chiave, costruire schemi per lo studio. Prendere appunti, individuare parole chiave, costruire schemi per lo studio. Prendere appunti, individuare parole chiave, costruire schemi e mappe concettuali da utilizzare per lo studio. Comunicare nella lingua orale esperienze personali e contenuti di studio. Comunicare nella lingua orale esperienze personali e contenuti di studio. Comunicare nella lingua orale esperienze personali e contenuti di studio. Esprimere la propria opinione in una discussione in classe con motivazioni opportune. Obiettivi minimi: Ascoltare e ricavare informazioni essenziali messaggi semplici. LETTURA le di Sostenere la propria tesi in una discussione in classe con motivazioni pertinenti. Argomentare la propria tesi su un tema affrontato nello studio e nel dialogo in classe con dati pertinenti e motivazioni valide. Obiettivi minimi: Ascoltare e ricavare informazioni essenziali messaggi semplici. Obiettivi minimi: Ascoltare e ricavare informazioni essenziali messaggi semplici. le di le di Comunicare oralmente esperienze personali e semplici contenuti di studio. Comunicare oralmente esperienze personali e semplici contenuti di studio. Comunicare oralmente esperienze personali e semplici contenuti di studio Leggere ad alta voce in modo chiaro e corretto. Leggere ad alta voce in modo scorrevole. Leggere ad alta voce in modo consapevole ed espressivo. Leggere in modo silenzioso individuando, attraverso la sottolineatura, le informazioni principali. Leggere in modo silenzioso applicando tecniche di supporto alla comprensione. Leggere in modo silenzioso utilizzando sottolineature, note a margine ed appunti. Sapersi orientare in un libro di testo, ricavando informazioni dalle varie parti: indice, capitolo, titoli, sommario, Ricavare informazioni esplicite da testi di vario tipo per documentarsi su un argomento specifico. Ricavare informazioni esplicite e implicite da testi di vario tipo per documentarsi su un argomento specifico. 125 riquadri, immagini, didascalie, note, ecc. Ricavare informazioni utili da fonti diverse per approfondire un argomento. Leggere testi letterari di vario tipo, individuandone alcune caratteristiche con l’aiuto di schemi e tabelle. Ricavare informazioni utili da fonti diverse per approfondire un argomento. Selezionare informazioni da fonti diverse per approfondire un argomento di studio. Leggere testi letterari di vario tipo, individuandone le caratteristiche di genere. Leggere testi argomentativi e individuare la tesi centrale e gli argomenti a sostegno. Formulare ipotesi interpretative relative a testi letterari. Leggere testi letterari di vario tipo individuandone le caratteristiche. Rielaborare criticamente i contenuti. SCRITTURA Obiettivi minimi: Leggere in modo comprensibile. Comprendere il senso globale di un testo narrativo e descrittivo. Obiettivi minimi: Leggere in modo corretto. Comprendere il senso globale di testi narrativi ed espositivi. Obiettivi minimi: Leggere in modo corretto. Comprendere il senso globale di testi narrativi, espositivi ed argomentativi. Scrivere testi in forma diversa sulla base di modelli utilizzando un lessico appropriato. Conoscere e applicare le procedure di ideazione, pianificazione, stesura e revisione del testo a partire dall’analisi del compito di scrittura (mappe, scalette). Scrivere testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo, regolativo, argomentativo) in forma corretta, adeguati allo scopo e al destinatario, utilizzando un lessico appropriato e ricco. Scrivere riassunti attraverso la individuazione delle diverse sequenze. Scrivere testi di tipo diverso (narrativo, descrittivo, espositivo), in forma chiara e corretta, utilizzando un lessico adeguato. Scrivere sintesi, anche sotto forma di schemi, di testi ascoltati o letti. Realizzare forme diverse di scrittura creativa in prosa e in versi. ACQUISIZIONE ED ESPANSIONE DEL LESSICO RICETTIVO E PRODUTTIVO Scrivere sintesi, anche sotto forma di schemi, di testi ascoltati o letti. Realizzare forme diverse di scrittura creativa in prosa e in versi. Parafrasare in modo guidato parti di testi letterari. Parafrasare parti di testi letterari in prosa e poesia. Parafrasare parti di testi letterari in prosa e poesia. Riorganizzare le informazioni raccolte in appunti, schemi, cartelloni, tabelle. Riorganizzare le informazioni raccolte in appunti, schemi, cartelloni, tabelle. Riorganizzare le informazioni raccolte in appunti, schemi, cartelloni, tabelle. Obiettivi minimi: Produrre testi semplici e nel complesso corretti con la guida di un questionario o di una traccia. Ampliare il proprio patrimonio lessicale, sulla base di esperienze, letture e attività specifiche. Obiettivi minimi: Produrre testi semplici e nel complesso corretti con la guida di un questionario o di una traccia Ampliare il proprio patrimonio lessicale, sulla base di esperienze, letture e attività specifiche. Obiettivi minimi: Produrre testi semplici e nel complesso corretti con la guida di un questionario o di una traccia. Ampliare il proprio patrimonio lessicale, sulla base di esperienze, letture e attività specifiche. Comprendere e usare parole in senso figurato. Comprendere e usare parole in senso figurato. Comprendere e usare parole in senso figurato. 126 ELEMENTI DI GRAMMATICA ESPLICITA E RIFLESSIONE SUGLI USI DELLA LINGUA Comprendere e utilizzare i termini specifici delle diverse discipline. Comprendere e utilizzare i termini specifici delle diverse discipline. Comprendere e utilizzare i termini specifici delle diverse discipline. Realizzare scelte lessicali in base alla situazione comunicativa. Realizzare scelte lessicali in base alla situazione comunicativa. Realizzare scelte lessicali in base alla situazione comunicativa. Utilizzare dizionari di vario tipo. Utilizzare dizionari di vario tipo. Riconoscere le grammaticali. Riconoscere l'organizzazione logico-sintattica della frase semplice. Espandere la frase semplice mediante l'aggiunta di elementi di completamento. categorie Conoscere ed applicare le regole ortografiche. Conoscere i meccanismi di delle parole. principali formazione Riflettere sulla storia della lingua. Conoscere e utilizzare i meccanismi di formazione delle parole per comprendere parole non note all’interno di un testo. Utilizzare dizionari di vario tipo. Riconoscere l'organizzazione logico-sintattica della frase semplice. Riconoscere la struttura e la gerarchia logico-sintattica della frase complessa almeno di un primo grado di subordinazione. Riconoscere grammaticali. le categorie Riconoscere i connettivi sintattici e testuali, i segni interpuntivi ed utilizzarli in modo corretto ai fini della comunicazione. Riflettere sui propri errori, allo scopo di imparare ad autocorreggerli. Riflettere sulla storia della lingua Riconoscere l’evoluzione della lingua nelle parole e nei testi. Obiettivi minimi Riconoscere e utilizzare alcune strutture di base fonologiche e morfologiche. Obiettivi minimi Riconoscere ed utilizzare alcune strutture morfologiche e sintattiche di base. Obiettivi minimi Riconoscere ed utilizzare alcune strutture sintattiche di base. CONTENUTI CLASSE I Testo narrativo (favola fiaba, fantasy). Testo descrittivo. Testo poetico. Il racconto mitologico e il racconto epico. Fonologia, ortografia, morfologia, uso dei dizionari. CLASSE II Testo narrativo (diario, lettera e autobiografia etc.). Testo espositivo. Testo poetico. Elementi di storia della letteratura e della lingua italiana. Morfologia e sintassi della frase semplice. CLASSE III Testo narrativo. Testo argomentativo. Testo poetico. Elementi della storia della letteratura e della lingua. Le varietà linguistiche e diversi registri comunicativi. Sintassi della frase semplice e complessa. 127 LINGUA INGLESE INDICATORI ASCOLTO (COMPRENSIONE ORALE) LISTENING OBIETTIVI Classe I OBIETTIVI Classe II OBIETTIVI Classe III Comprendere il senso globale di un messaggio in situazioni di vita quotidiana. Comprendere il senso globale di un messaggio in situazioni di vita quotidiana. Riconoscere e individuare i messaggi generali ed alcuni dettagli specifici di un contesto comunicativo. Riconoscere e individuare i messaggi generali ed alcuni dettagli specifici di un contesto comunicativo. Comprendere i punti essenziali di un discorso, a condizione che venga usata una lingua chiara e che si parli di argomenti familiari, inerenti alla scuola, al tempo libero, ecc. Individuare, ascoltando, termini e informazioni attinenti a contenuti di studio di altre discipline. Individuare, ascoltando, termini e informazioni attinenti a contenuti di studio di altre discipline. Obiettivi minimi Sa ascoltare. Obiettivi minimi Comprende il senso globale di semplici messaggi. Comprende il senso globale di semplici messaggi. 128 Comprendere globalmente e/o analiticamente informazioni su argomenti legati alla propria esperienza di vita. Individuare, ascoltando, termini e informazioni attinenti a contenuti di studio di altre discipline. Obiettivi minimi Comprende il senso globale di semplici messaggi. LETTURA (COMPRENSIONE SCRITTA) Comprendere un testo semplice su argomenti comunicativi in un linguaggio quotidiano. Ricavare informazioni dettagliate da un testo relative ai propri interessi e a contenuti di studio di altre discipline. READING Comprendere globalmente un brano letto. Individuare protagonisti, azioni, luoghi e tempi delle situazioni lette. Leggere globalmente testi relativamente lunghi per trovare informazioni specifiche relative ai propri interessi e a contenuti di studio di altre discipline. Leggere e individuare informazioni esplicite in brevi testi di uso quotidiano e in lettere personali. Leggere globalmente testi relativamente lunghi per trovare informazioni specifiche relative ai propri interessi e a contenuti di studio di altre discipline. Leggere brevi storie, semplici biografie e testi narrativi in edizioni graduate. Leggere e individuare informazioni esplicite in brevi testi di uso quotidiano e in lettere personali. Leggere globalmente testi relativamente lunghi per trovare informazioni specifiche relative ai propri interessi e a contenuti di studio di altre discipline. Leggere brevi storie, semplici biografie e testi narrativi in edizioni graduate. PARLATO (PRODUZIONE INTERAZIONE ORALE) SPEAKING E Obiettivi minimi Comprende globalmente semplici messaggi, se guidato. Obiettivi minimi Comprende globalmente semplici messaggi, se guidato. Saper fornire informazioni personali e familiari tramite una serie di frasi semplici utilizzando i connettori essenziali. Saper riportare informazioni e raccontare semplici esperienze personali. Essere in grado di comunicare in brevi dialoghi. Saper interagire in conversazioni su argomenti noti. Obiettivi minimi Comprende globalmente semplici messaggi e/o documenti autentici, se guidato. Descrivere o presentare in modo semplice persone e argomenti legati alla propria esperienza di vita. Stabilire contatti sociali (saluti, congedi, ringraziamenti) e interagire in situazioni strutturate e conversazioni brevi. Essere in grado di interloquire su argomenti riguardanti attività semplici e compiti di routine, a scuola e nel tempo libero. Obiettivi minimi Sa ripetere enunciati minimi. Obiettivi minimi Sa rispondere a semplici domande. Obiettivi minimi Sa rispondere a semplici domande. Sa riprodurre qualche semplice situazione anche con un lessico limitato. Sa riprodurre qualche semplice situazione anche con un lessico limitato. 129 SCRITTURA (PRODUZIONE SCRITTA) Saper scrivere brevi e semplici messaggi relativi al quotidiano. Saper scrivere messaggi oralmente più complessi relativi alle proprie esperienze. Saper scrivere una serie di semplici frasi legato con connettori essenziali. Saper scrivere testi personali articolati su modelli e/o personali per descrivere eventi, luoghi, oggetti, persone. WRITING Obiettivi minimi Sa copiare. Sa completare minimi. RIFLESSIONE SULLA LINGUA E SULL’APPRENDI MENTO Obiettivi minimi Sa copiare. messaggi Sa completare o produrre brevi testi, se guidato. Produrre risposte a questionari e formulare domande su testi. Raccontare per iscritto esperienze, esprimendo sensazioni e opinioni con frasi semplici. Scrivere brevi lettere personali adeguate al destinatario e brevi resoconti che si avvalgano di lessico sostanzialmente appropriato e di sintassi elementare. Obiettivi minimi Sa rispondere a semplici domande. Sa completare o produrre brevi testi, se guidato. Utilizzare strutture e funzioni in modo adeguato. Utilizzare strutture e funzioni in modo adeguato. Utilizzare strutture e funzioni in modo adeguato. Rilevare semplici analogie o differenze tra lingue diverse. Rilevare semplici analogie o differenze tra lingue diverse. Rilevare semplici analogie o differenze tra lingue diverse. Obiettivi minimi Sa svolgere semplici esercizi strutturati. Obiettivi minimi Sa svolgere semplici esercizi strutturati. Obiettivi minimi Sa svolgere semplici esercizi strutturati. CONTENUTI Ascolto-Lettura-Parlato-Scrittura: Saluti - presentazioni e informazioni personali - descrizione della propria famiglia e della casa - colori e numeri – orari – preferenze – possesso - lessico relativo alle unità studiate - date e ricorrenze - attività quotidiane – quantità - tempo atmosferico – professioni - suggerimenti, opinioni, preferenze - espressione di necessità, richieste, obblighi, divieti, permesso- descrizione di aspetto fisico e abbigliamento - informazioni sulla salute e sui problemi di una personarichiesta/offerta di cibo e bevande - acquisti in un negozio - indicazioni stradali - racconto di ciò che sta accadendo - racconto di avvenimenti passati - formulazione di proposte, consigli, proibizioni, scuse, giustificazioni – paragoni - racconto di avvenimenti passati e in corso di svolgimento nel passato - espressione di previsioni ed ipotesi - azioni future, progetti a breve e lungo termine. Riflessione sulla lingua: Articoli determinativi ed indeterminativi - aggettivi e pronomi dimostrativi - pronomi personali soggetto - aggettivi possessivi - to be - have got - question words - Simple Present (forma affermativa, negativa ed interrogativa; risposte brevi) imperativo - can e can’t - plurali regolari ed irregolari - possessive case - avverbi di frequenza - there is, there are (forma affermativa, negativa ed interrogativa; risposte brevi) - preposizioni di luogo e di tempo - some, any - how much? How many? - Present Continuous - verbi seguiti da forma in –ing - Past Simple di be e have - Past Simple dei verbi regolari e irregolari - Verbi modali: can, must - Preposizioni di tempo e luogo - Espressioni di tempo - Pronomi personali complemento Pronomi possessivi e whose – Congiunzioni - Introduzione di nuovi pronomi interrogativi - verbi modali: can, could, must, should - comparativo di uguaglianza - comparativo e superlativo di maggioranza - consolidamento dell’uso del Past Simple futuro con will - futuro con be going to - Present Continuous con accezione futura - Present Perfect ( just – already – yet) Present Perfect vs Simple Past - Cenni sull’uso del condizionale - Consolidamento delle preposizioni di tempo e luogo Consolidamento dei pronomi quantitativi e indefiniti - Passivo (Present – Past) - Periodo ipotetico (0 conditional – 1st conditional). LINGUA FRANCESE INDICATORI OBIETTIVI OBIETTIVI 130 OBIETTIVI ASCOLTO (COMPRENSIONE ORALE) ECOUTER LETTURA (COMPRENSIONE SCRITTA) Classe I Classe II Identificare le principali caratteristiche fonetiche della lingua. Consolidare la discriminazione delle principali caratteristiche fonetiche della lingua. Riconoscere globalmente richieste e consegne riguardanti informazioni di uso comune e quotidiano (dati personali, informazioni sullo stato di salute, abitazione, professione, ora e data, azioni). le principali fonetiche della Identificare istruzioni, espressioni e locuzioni di uso quotidiano correttamente pronunciate. Comprendere globalmente una conversazione e/o un resoconto su un argomento noto, identificandone le parole-chiave e il tema generale. Obiettivi minimi Sa ascoltare. Comprende il senso globale di semplici messaggi. Obiettivi minimi Comprende il senso globale di semplici messaggi. Obiettivi minimi Comprende il senso globale di semplici messaggi. Individuare le principali differenze/analogie tra grafemi e fonemi tipiche della lingua. Consolidare il riconoscimento delle principali differenze/analogie tra fonemi e grafemi. Comprendere frasi semplici, inserite in un contesto noto. Recuperare il lessico già affrontato, arricchendolo con vocaboli afferenti a nuove aree tematiche (es. tempo meteorologico, prodotti ed attività commerciali, capi di vestiario, sport e passatempi, cibi, ecc.). Riconoscere le principali differenze/analogie tra fonemi e grafemi. Comprendere frasi minime, relative principalmente a contesti di uso comune. LIRE Comprendere globalmente richieste, consegne, proposte e repliche riguardanti informazioni e scambi di uso comune e quotidiano, attraverso l’ascolto di dialoghi maggiormente articolati su tematiche note e predefinite. Classe III Riconoscere caratteristiche lingua. Memorizzare e comprendere i principali vocaboli utili alla comunicazione nel contesto quotidiano (es. colori, numeri, descrizioni fisiche, luoghi e locali, tempo cronologico, professioni, ecc.). Comprendere semplici testi di contenuto familiare e di tipo concreto (es. cartoline, e-mail, lettere personali, brevi articoli, volantini pubblicitari o illustrativi, ecc.). Rintracciare, all’interno di un brano o di un messaggio, informazioni specifiche. Ampliare le conoscenze lessicali attraverso l’approfondimento di argomenti già noti e l’approccio a nuove tematiche (es. nozioni geografiche, scientifiche e tecnologiche, aspetti di civilisation). PARLATO (PRODUZIONE INTERAZIONE ORALE) PARLER E Obiettivi minimi Comprende globalmente semplici messaggi se guidato. Obiettivi minimi Comprende globalmente semplici messaggi se guidato. Obiettivi minimi Comprende globalmente semplici messaggi e/o documenti autentici, se guidato. Individuare le differenze tra grafemi e fonemi tipiche della lingua, al fine di eseguire il più possibile una corretta pronuncia. Consolidare la consapevolezza delle differenze tra grafemi e fonemi tipiche della lingua, al fine di eseguire una corretta pronuncia. Acquisire ulteriore padronanza in merito alle differenze tra grafemi e fonemi tipiche della lingua, al fine di eseguire una corretta pronuncia. Sperimentare formule comunicative essenziali per risolvere situazioni pratiche di uso quotidiano (es. presentarsi, ringraziare, chiedere/dare informazioni, chiedere/dare il permesso di fare qualcosa). Recuperare ed ampliare le formule comunicative già note per utilizzarle in un contesto quotidiano anche con l’aiuto della mimica gestuale (es. interagire offrendo, proponendo, esprimendo opinioni e preferenze, Utilizzare le formule comunicative apprese, pur con eventuali difficoltà espositive, per: • descrivere in termini essenziali persone, luoghi, oggetti familiari recuperando lessico e 131 presentando un semplice resoconto di un fatto avvenuto). Obiettivi minimi Sa ripetere enunciati minimi. Obiettivi minimi Sa rispondere a domande. semplici Sa riprodurre qualche semplice situazione anche con un lessico limitato. SCRITTURA (PRODUZIONE SCRITTA) ECRIRE Sa riprodurre qualche semplice situazione anche con un lessico limitato. Acquisire ulteriore padronanza in merito alle differenze tra grafemi e fonemi tipiche della lingua, al fine di assimilare il più possibile una corretta grafia. Individuare le differenze tra grafemi e fonemi tipiche della lingua, al fine di assimilare il più possibile una corretta grafia. Consolidare la consapevolezza delle differenze tra grafemi e fonemi tipiche della lingua, al fine di assimilare il più possibile una corretta grafia. Completare semplici messaggi costituiti da frasi minime. Scrivere semplici messaggi costituiti da frasi minime complete. Scrivere testi brevi e semplici (biglietti, e-mail, cartoline, inviti, brevi lettere personali, resoconti di esperienze, ecc.), comprensibili dall’interlocutore, anche se formalmente non del tutto corretti. Obiettivi minimi Sa copiare. Obiettivi minimi Sa copiare. Obiettivi minimi Sa rispondere domande. Sa completare minimi. RIFLESSIONE SULLA LINGUA E SULL’APPRENDI MENTO locuzioni già incontrate; riferire informazioni sulla sfera personale; • interagire in una situazione colloquiale di uso concreto, al fine di soddisfare bisogni essenziali. Obiettivi minimi Sa rispondere a semplici domande. • messaggi Decodificare semplici strutture linguistiche di base. Familiarizzare con strutture sintattiche di base. Conoscere alcuni grammaticali. elementi Sa completare o produrre brevi testi, se guidato. a semplici Sa completare o produrre brevi testi, se guidato. Riconoscere, comprendere e ampliare alcune strutture di base. Consolidare la conoscenza delle strutture sintattiche già note, ampliandone l’articolazione. Consolidare la conoscenza delle strutture sintattiche già note, ampliandone l’articolazione. Consolidare gli grammaticali già affrontarne ulteriori. elementi noti e Consolidare gli elementi grammaticali già noti e affrontarne ulteriori. Obiettivi minimi Sa svolgere semplici esercizi strutturati. Obiettivi minimi Sa svolgere semplici esercizi strutturati. Obiettivi minimi Conosce solo alcuni aspetti della civiltà che riferisce in L1. CONTENUTI Ascolto-Lettura-Parlato-Scrittura (1°-2°-3° anno): Dati personali, informazioni sullo stato di salute, abitazione, professione, ora e data, azioni, colori, numeri, descrizioni fisiche, luoghi e locali, tempo cronologico, professioni, tempo meteorologico, prodotti ed attività commerciali, capi di vestiario, sport e passatempi, strumenti musicali, cibi, nozioni geografiche, scientifiche e tecnologiche, aspetti di civilisation, presentarsi, ringraziare, chiedere/dare informazioni, chiedere/dare il permesso di fare qualcosa, interagire offrendo, proponendo, esprimendo opinioni e preferenze, presentando un semplice resoconto di un fatto avvenuto. Detti contenuti, di carattere generale, possono variare di anno in anno e/o essere ripresi, a seconda del libro di testo e dei materiali utilizzati. 132 Riflessioni sulla lingua: 1° anno. Grammatica: articoli determinativi e indeterminativi, formazione del femminile e del plurale, pronomi personali soggetto, pronomi riflessivi, aggettivi possessivi e interrogativi, alcune preposizioni semplici e articolate, il presente indicativo degli ausiliari, dei verbi del 1° gruppo e di alcuni verbi di uso corrente, il modo imperativo. Sintassi: negazione, interrogazione. 2°anno. Grammatica: pronomi possessivi, interrogativi e relativi, pronomi personali complemento oggetto diretto e indiretto, avverbi di quantità, il presente indicativo dei verbi del 2° e del 3° gruppo, verbi impersonali, le futur proche, le passé récent. Sintassi: forma interrogativa-negativa. 3° anno. Grammatica: pronomi dimostrativi e relativi, pronomi e aggettivi indefiniti, avverbi di quantità, comparativi di quantità, qualità, azione, tempi verbali: passé composé, imparfait, futur, conditionnel présent. Sintassi: l’infinito negativo, il discorso indiretto, l’ipotesi. ARTE E IMMAGINE INDICATORI ESPRIMERSI E COMUNICARE OBIETTIVI Classe I OBIETTIVI Classe II OBIETTIVI Classe III Individuare gli stereotipi visivi attraverso le attività di osservazione e percezione della realtà. Ideare e progettare elaborati ricercando soluzioni creative ispirate anche dallo studio dell’arte e dalla comunicazione visiva. Rielaborare creativamente immagini riferite alle opere d’arte delle avanguardie del novecento. Manipolare tecniche e materiali in modo corretto e saperli utilizzare in modo adeguato e personale. Rielaborare semplici modelli suggeriti da uno stimolo visivo dell’ambiente circostante o da un’opera d’arte. COMPRENDERE E APPREZZARE LE OPERE D’ARTE Comprendere l’importanza del patrimonio e culturali e artistici del territorio ed Utilizzare gli strumenti, le tecniche grafiche, pittoriche e plastiche in modo corretto e personale. Approfondire l’uso di tecniche espressive tradizionali e sperimentali. Produrre elaborati grafici, pittorici e plastici esprimendo valori personali, valori condivisi o universali e facendo anche riferimento ad altre discipline. Sperimentare mezzi e procedimenti operativi adeguati al messaggio. Conoscere le tipologie del patrimonio ambientale, storico 133 Leggere e commentare criticamente un’opera d’arte rapportandola al contesto storico e acquisire la consapevolezza dell’importanza della loro conservazione e tutela. OSSERVARE E LEGGERE LE IMMAGINI Utilizzare diverse tecniche osservative per decodificare con termini appropriati gli aspetti formali, estetici, simbolici ed espressivi. Comprendere l’importanza e il valore civile e morale dell’educarci alla ” bellezza” (rispetto, estetica, linguaggio e comportamento). Riconoscere analogie e differenze nelle immagini esaminate. artistico del territorio. culturale a cui appartiene. Classificare e collocare storicamente le opere osservate. Conoscere le caratteristiche essenziali dei periodi storici studiati, l’arte del passato, l’arte moderna e contemporanea. Riconoscere ed apprezzare nell’opera d’arte il significato storico, il valore estetico, religioso e sociale. Cogliere analogie e differenze nello studio di opere e autori. Riconoscere i codici del linguaggio visivo e saperli leggere nelle opere esaminate. Riconoscere i codici, le regole compositive, le trame strutturali presenti nelle opere d’arte e nelle immagini esaminate. Individuare nella lettura dell’immagine il messaggio, la funzione simbolica ed espressiva. Individuare la funzione simbolica, espressiva e comunicativa nei diversi ambiti (arte, pubblicità, comunicazione, spettacolo). Sviluppare la curiosità e l’interesse attraverso una lettura e interpretazione personale. Sviluppare una lettura obiettiva, critica e personale in ogni ambito figurativo. CONTENUTI CLASSE I Il linguaggio visivo: punto, linea, superficie- La texture: osservazione e ricerca sperimentata con diversi strumenti - Il colore: colori primari, secondari - Colori caldi e freddi: gradazioni e contrasti, dalla luce al buio - Il colore a tempera e ad acquerello - Lo spazio, le gradazioni dei piani di profondità, i gradienti indici di lontananza - Cenni di prospettiva centrale e accidentale - Sistemi costruttivi nell’arte greca e romana - La bellezza ideale nelle sculture classiche: copia e ingrandimento di alcune sculture. Le decorazioni classiche - L’arte paleocristiana, la basilica, i simboli, i mosaici - L’arte romanica, la cattedrale e il battistero di Parma, le sculture dell’Antelami - Realizzazione di un bassorilievo. CLASSE II La pubblicità: il Lettering, il logo, elaborazione di una scritta creativa riferita alla classe - I capolavori del Rinascimento, osservazione, copia da foto e rielaborazione creativa con diverse tecniche - Il ritratto frontale, di profilo, di tre quarti, il ritratto psicologico - Il paesaggio: interpretazione di un luogo del territorio circostante con tecniche diverse. Le stagioni, il giorno, la notte, la nebbia, la neve. L’aspetto emotivo ed espressivo attraverso il colore - Il Caravaggio, la forza espressiva dei personaggi presi dal popolo più umile e la potenza della luce che supera le tenebre. CLASSE III 134 L’arte dell’ottocento: Neoclassicismo, Romanticismo e Realismo. Lettura dell’opera d’arte, interpretazione personale di alcuni particolari delle opere prese in esame - Il colore degli impressionisti: esercitazioni con il colore steso a punti, a macchie e a virgole. Sperimentazione a tempera e ad acquerello - Espressionismo figurativo ed astratto, realizzazione di un percorso emotivo attraverso l’utilizzo dello schema di Kandinskij - Il Cubismo: sperimentazione della visione simultanea Il Futurismo: forme dinamiche, strutture a spirale, movimenti radiali e concentriche - Sperimentazioni polimateriche ispirate alle correnti artistiche delle avanguardie del primo e del secondo Novecento - Realizzazione di un elaborato interdisciplinare (grafico, pittorico, plastico, scultoreo o multimediale) riferito alla comunicazione di un messaggio a carattere personale, sociale o universale. METODOLOGIA CLASSI I E II Per l’acquisizione delle conoscenze sarà privilegiato l’aspetto operativo della disciplina. Ogni argomento verrà introdotto partendo dall’esperienza personale dell’alunno. Valorizzazione dei tentativi di ognuno secondo le proprie capacità. Costruzione di un quaderno per memorizzare le esperienze, le tecniche apprese e le attività svolte. CLASSE III Favorire, attraverso l’esperienza dell’arte, lo sviluppo della sensibilità ovvero la capacità di reagire emotivamente di fronte al testo artistico. Stimolare l’apprezzamento anche verso le abilità dei compagni. Abituare gli alunni a sfruttare tutti i linguaggi dell’arte, sia da fruitori che da produttori; aiutare a guardare esteticamente se stessi e il mondo significa imparare ad osservare, ascoltare e manipolare il visivo per comunicare ed esprimersi al meglio. Stimolare la sperimentazione di tecniche e materiali per comprendere meglio le innovazioni artistiche delle avanguardie del novecento e dell’arte contemporanea. MUSICA INDICATORI PRODUZIONE OBIETTIVI Classe I OBIETTIVI Classe II OBIETTIVI Classe III Eseguire individualmente e collettivamente a voci e strumenti pari, semplici brani vocali e strumentali Eseguire individualmente e collettivamente a voci differenziate, con strumenti diversi e con incarichi specifici, brani vocali e strumentali di diversi generi. Eseguire in modo espressivo, collettivamente ed individualmente, brani vocali/strumentali di diversi generi e stili anche avvalendosi di strumentazioni elettroniche. Improvvisare semplici sequenze ritmiche ed anche melodiche a seconda dello stile e del genere musicale. Improvvisare, rielaborare comporre brani musicali vocali e/o strumentali, utilizzando sia strutture aperte, sia semplici schemi ritmici – melodici. Improvvisare semplici sequenze ritmiche di accompagnamento con strumenti vari anche personalmente ideati e costruiti Decodificare ed utilizzare la notazione musicale Utilizzare la notazione musicale tradizionale anche 135 Utilizzare la notazione musicale ASCOLTO tradizionale semplice ( fino al valore di croma) più complessa (valore di semicroma e con complicazioni ritmiche). tradizionale ed altri sistemi di scrittura a strutture aperte anche secondo lo stile di composizione della musica contemporanea. Saper discernere ed utilizzare i parametri sonori (intensità, durata, altezza, timbro). Saper riconoscere e classificare tutti gli strumenti musicali dell’orchestra classica e moderna. Riconoscere e classificare anche stilisticamente i più importanti elementi costitutivi del linguaggio musicale nei brani ascoltati. Riconoscere i più semplici elementi costitutivi del linguaggio musicale espressivo nei brani ascoltati (strofa, ritornelli, temi, variazioni..). Saper interpretare in modo personale e critico brani di diverso stile e genere. Conoscere ed interpretare in modo critico opere d’arte musicali collegandole in modo interdisciplinare e ambientandole nel contesto storico. CONTENUTI CLASSE I Produzione: 1° OBIETTIVO: esecuzione col flauto dolce di brani vocali e strumentali tratti da repertorio variegato offerto dal libro di testo e aggiornato con le conoscenze della musica che ascoltiamo quotidianamente. Metodologia: tutti i brani vocali e strumentali saranno proposti sotto forma di spartiti musicali tradizionali, letti per decodificarne le regole della notazione musicale ed il linguaggio espressivo, cantati sotto forma di “ lettura cantata” e poi eseguiti individualmente ed in gruppo, anche con il sussidio delle basi musicali, ove esistenti. 2° OBIETTIVO: su ciascun brano proposto sarà possibile improvvisare sequenze ritmiche con ostinati ripetitivi anche di propria ideazione. Metodologia: dopo aver studiato con il flauto dolce i brani proposti, sarà possibile un compendio ritmico semplice da applicare con metodo improvvisativo ma in modo ripetuto da provare insieme all’orchestra di flauti. 3° OBIETTIVO: i brani di lettura saranno proposti dall’insegnante valutando il percorso di evoluzione delle difficoltà tecniche e di lettura da applicare. Metodologia: i brani saranno spiegati con le regole nuove e letti collettivamente. Ascolto: 1° OBIETTIVO: spiegazione, esempi nel libro e molti esercizi musicali pratici per il discernimento dei diversi parametri sonori. Metodologia: lezione frontale seppure operativa con prove musicali. 2° OBIETTIVO: ascolto di brani di diverso stile e genere (seppur ancora di tipo descrittivo – narrativo e non astratto). Metodologia: realizzazione individuale di semplici schemi di analisi della forma strutturale dei brani ascoltati insieme in classe. CLASSE II Produzione: 1° OBIETTIVO: esecuzione di brani vocali e strumentali tratti da repertorio variegato offerto dal libro di testo e aggiornato con le conoscenze della musica che ascoltiamo quotidianamente, ma con assegnazione di incarichi specifici con i vari strumenti scelti ( tastiera, chitarra e flauto), in modo da formare una orchestra di classe. Metodologia: spiegazione frontale alle varie sezioni strumentali e vocali, esecuzioni di gruppo di sezione strumentale, esecuzioni individuali per correzione errori tecnici personali ed esecuzioni di gruppo orchestrale a sezioni unite. 2° OBIETTIVO: su ciascun brano proposto sarà possibile improvvisare sequenze ritmiche con ostinati variati e con arricchimento della struttura secondo la forma del brano. Metodologia: dopo le prove a tre sezioni strumentali divise ed unite, sarà di compendio l’inserimento di un’attività ritmica creativa da eseguire secondo il gusto estetico del gruppo. 3° OBIETTIVO: esercitazioni collettive ed individuali su esercizi di decodifica degli spartiti funzionali alle esecuzioni strumentali. Ascolto: 1° OBIETTIVO: spiegazione tecnica di tutti gli strumenti e categorie secondo la classificazione Sachs aggiornata con gli strumenti elettronici, ascolto dei relativi suoni e realizzazione verifica scritta (discernimento e descrizioni). 2° OBIETTIVO: realizzazione individuale di schemi di analisi tecnico – formale completa dei brani ascoltati insieme in classe e dei brani scelti a casa. 136 CLASSE III Produzione: 1° OBIETTIVO: esecuzione di brani vocali e strumentali per lo più scelti fra il repertorio di ascolto degli alunni, con orchestra di tastiere, flauti, chitarre, chitarre elettriche e strumenti ritmici, anche con il compendio d’uso del computer per la esecuzione e lo studio individuale. Metodologia: spiegazione frontale alle varie sezioni strumentali e vocali, ascolto versioni già esistenti, esecuzioni individuali con verifiche personali ed esecuzioni di gruppo orchestrale 2° OBIETTIVO: su ciascun brano proposto sarà possibile improvvisare sequenze ritmiche con attività ritmiche variabili e creative secondo il gusto estetico personale. Metodologia: dopo le prove a tre sezioni strumentali divise ed unite, sarà di compendio l’inserimento di un’attività ritmica creativa originale con l’inserimento di momenti di assolo personale 3° OBIETTIVO: esercitazioni collettive ed individuali su esercizi di decodifica degli spartiti funzionali alle esecuzioni strumentali. Ascolto: 1° OBIETTIVO: realizzazione individuale di schemi di analisi tecnico – formale completa dei brani ascoltati insieme in classe e dei brani scelti a casa 2° OBIETTIVO: ascolto di documenti sonori delle varie epoche e dei vari stili, generi musicali ed autori, visione di films. Contestualizzazioni storiche della Musica di tutte le epoche a partire dal 1700 fino ai gg. nostri, anche in raccordo ad altre discipline come Storia, Letteratura e Storia dell’Arte. Metodologia: Spiegazioni frontali, lettura del libro e di altri documenti, ascolto di brani e approfondimento di autori, visione di films. EDUCAZIONE FISICA INDICATORI OBIETTIVI Classe I OBIETTIVI Classe II OBIETTIVI Classe III IL CORPO E LA SUA RELAZIONE CON LO SPAZIO E IL TEMPO Organizzare condotte motorie sempre più complesse, coordinando vari schemi di movimento in simultaneità e successione (correre/saltare, afferrare/lanciare, ecc.). Saper utilizzare e trasferire le abilità coordinative acquisite per la realizzazione dei gesti tecnici dei vari sport. Saper utilizzare e trasferire le abilità coordinative acquisite per la realizzazione dei gesti tecnici dei vari sport. Saper applicare schemi e azioni di movimento acquisiti per risolvere situazioni nuove o inusuali. Saper applicare schemi e azioni di movimento per risolvere situazioni nuove o inusuali. Utilizzare e correlare le variabili spazio-temporali funzionali alla realizzazione del gesto tecnico in ogni situazione sportiva. Utilizzare e correlare le variabili spazio-temporali funzionali alla realizzazione del gesto tecnico in ogni situazione sportiva. Riconoscere e valutare traiettorie, distanze, ritmi esecutivi, successioni temporali; delle azioni motorie, sapendo organizzare il proprio movimento nello spazio in relazione a sé, agli oggetti, agli altri. 137 Sapersi orientare nell’ambiente naturale e artificiale anche attraverso ausili specifici (mappe, bussole). IL LINGUAGGIO DEL CORPO COME MODALITA’ COMUNICATIVOESPRESSIVA IL GIOCO, SPORT, REGOLE E FAIR-PLAY LO LE IL Utilizzare in forma originale e creativa modalità espressive e corporee anche attraverso forme di drammatizzazione e danza, sapendo trasmettere nel contempo contenuti emozionali. Conoscere e applicare semplici tecniche di espressione corporea per rappresentare idee, stati d’animo e storie mediante gestualità e posture svolte in forma individuale, a coppie, in gruppo. Elaborare ed eseguire semplici sequenze di movimento o semplici coreografie individuali e collettive. Saper decodificare i gesti di compagni e avversari in situazione di gioco e di sport. Saper decodificare i gesti di compagni e avversari in situazione di gioco e di sport. Saper decodificare i gesti arbitrali in relazione all’applicazione del regolamento di gioco. Saper decodificare i gesti arbitrali in relazione all’applicazione del regolamento di gioco. Padroneggiare le capacità coordinative adattandole alle situazioni richieste dal gioco in forma originale e creativa, proponendo anche varianti. Conoscere e applicare correttamente modalità esecutive di diverse proposte di “gioco sport”. Padroneggiare le capacità coordinative adattandole alle situazioni richieste dal gioco in forma originale e creativa, proponendo anche varianti. Saper utilizzare numerosi giochi derivanti dalla tradizione popolare applicandone indicazioni e regole. Saper realizzare strategie di gioco, mettere in atto comportamenti collaborativi e partecipare in forma propositiva alle scelte della squadra. Partecipare attivamente alle varie forme di gioco, organizzati anche in forma di gara collaborando con gli altri. Conoscere e applicare correttamente il regolamento tecnico degli sport praticati assumendo anche il ruolo di arbitro e di giudice. Rispettare le regole nella competizione sportiva; saper accettare la sconfitta con equilibrio e rispetto nei confronti dei perdenti, accettando le diversità, manifestando senso di responsabilità. SALUTE E BENESSERE, PREVENZIONE E SICUREZZA Sapersi orientare nell’ambiente naturale e artificiale anche attraverso ausili specifici (mappe, bussole). Conoscere e applicare semplici tecniche di espressione corporea per rappresentare idee, stati d’animo e storie mediante gestualità e posture svolte in forma individuale, a coppie, in gruppo. Assumere comportamenti adeguati per la prevenzione degli infortuni e per la sicurezza nei vari ambienti di vita. Riconoscere il rapporto tra alimentazione ed esercizio fisico in relazione a sani stili di vita. Acquisire consapevolezza delle funzioni fisiologiche (cardio-respiratorie e muscolari) e dei loro Saper gestire in modo consapevole le situazioni competitive, in gara e non, con autocontrollo e rispetto per l’altro, sia in caso di vittoria e sia in caso di sconfitta. Acquisire consapevolezza delle funzioni fisiologiche e dei loro cambiamenti conseguenti all’attività motoria, in relazione ai cambiamenti fisici e psicologici tipici della preadolescenza. Assumere consapevolezza della propria efficienza fisica sapendo applicare principi metodologici utili e funzionali per mantenere un buono stato di salute (metodiche di allenamento, 138 Saper realizzare strategie di gioco, mettere in atto comportamenti collaborativi e partecipare in forma propositiva alle scelte della squadra. Conoscere e applicare correttamente il regolamento tecnico degli sport praticati assumendo anche il ruolo di arbitro e di giudice. Saper gestire in modo consapevole le situazioni competitive, in gara e non, con autocontrollo e rispetto per l’altro, sia in caso di vittoria e sia in caso di sconfitta. Acquisire consapevolezza delle funzioni fisiologiche e dei loro cambiamenti conseguenti all’attività motoria, in relazione ai cambiamenti fisici e psicologici tipici della preadolescenza. Assumere consapevolezza della propria efficienza fisica sapendo applicare principi metodologici utili e funzionali per mantenere un buono stato di cambiamenti in all’esercizio fisico. relazione principi alimentari, ecc). salute (metodiche di allenamento, principi alimentari, ecc). CONTENUTI CLASSI I-II-III Test di Cooper. Test di velocità. Salto in lungo a piedi pari. Lancio della palla medica. Circuiti e percorsi di destrezza e abilità. Osservazioni libere. Livello di sviluppo e tecniche di miglioramento delle capacità condizionali. Utilizzo consapevole dei piani di lavoro. Schemi motori e posturali. Potenziamento degli schemi motori di base e capacità coordinative. Lanciare e afferrare. Camminare, correre e saltare. Equilibrio statico e dinamico. Applicazione di tecniche e tattiche nei giochi regolamentati. I gesti arbitrali in diverse discipline sportive. Terminologia specifica relativa al movimento. Rispetto delle regole di un gioco di squadra. L’attività sportiva come valore etico. Regole di prevenzione e attuazione della sicurezza personale a scuola e in ambienti esterni. Comportamenti igienici e salutistici nella vita quotidiana. Tornei di classe e di Istituto. METODOLOGIA Sarà adottata una metodologia di tipo funzionale che tenda non solo a sviluppare prestazioni e conoscenze, ma che soprattutto miri a valorizzare al massimo le potenzialità di ogni alunno. Saranno proposte diverse esperienze motorie affinché anche gli alunni più svantaggiati possano aumentare la loro disponibilità motoria. Il metodo sarà il più possibile individualizzato allo scopo di poter valutare lo sviluppo e la differenziazione delle tendenze personali di ogni alunno. Le attività si svolgeranno individualmente, a coppie, a gruppi, nel rispetto della gradualità e della polivalenza. Il lavoro si svolgerà in palestra e negli spazi all’aperto. STORIA INDICATORI OBIETTIVI Classe I OBIETTIVI Classe II 139 OBIETTIVI Classe III STRUMENTI CONCETTUALI Comprendere gli eventi storici. Collocare gli eventi nel tempo e nello spazio. PRODUZIONE SCRITTA E ORALE Individuare i nessi causali tra gli eventi storici in forma guidata. Utilizzare il linguaggio specifico della disciplina in modo corretto. Conoscere e comprendere gli eventi storici e collocarli nel tempo e nello spazio. Conoscere e comprendere gli eventi storici e saperli collocare nel tempo e nello spazio. Individuare i nessi causali tra gli eventi storici. Individuare i nessi causali tra gli eventi storici. Esporre argomenti di studio utilizzando scalette, mappe concettuali e schemi. Individuare le radici storiche e culturali che legano al passato alcuni aspetti della civiltà contemporanea. Utilizzare il linguaggio specifico della disciplina in modo corretto. Usare le conoscenze storiche per comprendere tematiche diverse (interculturali, ecologiche, convivenza civile). Produrre testi, utilizzando conoscenze selezionate da fonti di informazione diverse. Argomentare su conoscenze e concetti appresi usando il linguaggio specifico della disciplina. USO DELLE FONTI ORGANIZZAZIO NE DELLE INFORMAZIONI Riconoscere fonti di diverso tipo(iconografiche, digitali scritte etc...) . Selezionare le informazioni essenziali di un testo. Collocare la storia locale in relazione alla storia italiana. Analizzare fonti di diverso tipo (iconografiche, digitali, scritte etc...) per ricavarne informazioni. Selezionare e organizzare le informazioni in mappe, schemi, tabelle Collocare la storia locale in relazione alla storia italiana ed europea Obiettivi minimi Comprendere i principali eventi storici e collocarli nel tempo e nello spazio in forma guidata. Obiettivi minimi Comprendere i principali eventi storici e collocarli nel tempo e nello spazio in forma guidata. Analizzare fonti di diverso tipo(iconografiche, digitali scritte etc...) per ricavarne informazioni, ricostruire eventi e interpretare fatti. Selezionare e organizzare le informazioni in mappe, schemi, tabelle, grafici e testi multimediali. Collocare la storia locale in relazione alla storia italiana, europea, mondiale Obiettivi minimi Comprendere i principali eventi storici e collocarli nel tempo e nello spazio in forma guidata. Capire alcuni fondamentali del contemporaneo. problemi mondo CONTENUTI CLASSE I Problemi e trasformazioni dell'impero Romano. Invasioni barbariche. La civiltà islamica. Il monachesimo. L'impero di Carlo Magno. La società feudale. La Rinascita dopo il Mille. Le Crociate. La realtà comunale. Lo scontro Papato ed Impero. L'Italia delle Signorie. La Crisi del Trecento. L'affermarsi delle monarchie nazionali. CLASSE II L'Italia dei Principi. L'Umanesimo e il Rinascimento. Gli Stati Nazionali. Le grandi esplorazioni. Dalla scoperta alla conquista. Carlo V. Riforma e Controriforma. Guerre di religione. L'Europa del Seicento. L'assolutismo. L'Illuminismo. La Rivoluzione Industriale. La Rivoluzione americana. La Rivoluzione Francese. L'Età napoleonica. La Restaurazione e il Congresso di Vienna. CLASSE III Il Risorgimento e i moti rivoluzionari. Nascita del Regno d'Italia. I primi decenni dell'Italia unita. La Seconda Rivoluzione Industriale. La Belle Epoque. L'Epoca dell'Imperialismo. Da De Pretis a Giolitti. L'Età giolittiana La Prima Guerra 140 Mondiale. La Rivoluzione bolscevica. Il Primo Dopoguerra. Gli Stati Uniti negli Anni Venti e il New Deal. L'ascesa del fascismo. L'epoca di Stalin. Il Nazismo. La Seconda Guerra Mondiale. La Resistenza e Liberazione. Il Secondo Dopoguerra e gli anni Cinquanta. La decolonizzazione. AMPLIAMENTO DEL CURRICOLO DI STORIA Il curricolo di Storia prevede attività di approfondimento sulla “Storia locale, dal Risorgimento alla Resistenza” rivolto alle classi prime, seconde e terze. GEOGRAFIA INDICATORI OBIETTIVI Classe I OBIETTIVI Classe II OBIETTIVI Classe III ORIENTAMENTO Orientarsi e muoversi nello spazio, utilizzando carte mentali, punti cardinali, coordinate geografiche e mappe. Orientarsi nelle realtà territoriali europee, anche attraverso l'utilizzo dei programmi multimediali di visualizzazione dall'alto. Orientarsi nelle realtà territoriali lontane, anche attraverso l'utilizzo dei programmi multimediali di visualizzazione dall'alto. Si orienta sulle carte utilizzando la simbologia convenzionale. Si orienta sulle carte utilizzando la simbologia convenzionale. Si orienta sulle carte utilizzando la simbologia convenzionale. Leggere grafici, carte e tabelle ricavando informazioni su temi fisici ed antropici Leggere e interpretare vari tipi di carte geografiche utilizzando scale di riduzione, coordinate geografiche e simbologia. Leggere e interpretare vari tipi di carte geografiche utilizzando scale di riduzione, coordinate geografiche e simbologia. LINGUAGGIO DELLA GEO-GRAFICITA’ PAESAGGIO Conoscere le diverse realtà territoriali del paesaggio italiano ed europeo. Conoscere e confrontare le diverse realtà territoriali degli stati europei. Utilizzare strumenti tradizionali e innovativi per comprendere e comunicare fatti e fenomeni geografici. Conoscere e confrontare le diverse realtà territoriali e paesaggistiche. Comprendere le relazioni tra situazioni ambientali, culturali ed economiche dei paesi europei. Comprendere le relazioni tra situazioni ambientali, culturali ed economiche dei paesi extraeuropei. Conoscere tematiche relative alla tutela dell'ambiente. REGIONE E SISTEMA TERRITORIALE Conoscere le caratteristiche fisiche, paesaggistiche, antropiche ed economiche dell'Italia e dell'Europa. Conoscere le caratteristiche fisiche, paesaggistiche, antropiche ed economiche di alcuni stati europei. 141 Individuare le relazioni più significative tra sviluppo economico ed inquinamento. Individuare le relazioni tra gli aspetti antropici e fisici di un territorio. Conoscere le caratteristiche fisiche, paesaggistiche, antropiche ed economiche delle regioni extraeuropee. Obiettivi minimi Obiettivi minimi Obiettivi minimi Orientarsi e muoversi nello spazio utilizzando alcuni punti di riferimento fissi. Si orienta sulle carte utilizzando la simbologia convenzionale. Utilizzare programmi multimediali per ricavare semplici informazioni relative a luoghi lontani. Conoscere alcuni elementi della simbologia convenzionale. Conoscere e confrontare aspetti fondamentali di alcuni stati europei. Leggere carte e tabelle ricavando informazioni essenziali. Conoscere caratteristiche europei. dei Conoscere e confrontare aspetti fondamentali di alcuni stati extra-europei. Leggere e ricavare informazioni da carte, tabelle, grafici, immagini etc. alcune paesaggi CONTENUTI CLASSE I Gli strumenti del geografo. L'Orientamento. Introduzione alle diverse tipologie di carte geografiche. L'aspetto fisico dell'Europa. Caratteristiche generali dello stato come organismo politico. L'Europa degli Stati e delle Regioni. Climi, ambienti ed attività umane in Europa. La nascita della UE. Geografia umana dell'Europa. L'uomo e l'ambiente CLASSE II Storia ed organismi della UE. Differenze di carattere economico tra gli Stati europei in rapporto alla ricchezza e alla qualità della vita. Le diverse fonti di energia. I settori economici in Europa. Analisi di alcuni Stati europei CLASSE III Fasce climatiche e biomi. Geografia umana: aspetti economici e demografici. La Globalizzazione. Sviluppo sostenibile e impronta ecologica. I Diritti umani fondamentali. Povertà e Ricchezza: ineguale distribuzione della ricchezza. I Continenti extraeuropei. 142 MATEMATICA INDICATORI NUMERI SPAZIO E FIGURE RELAZIONI E FUNZIONI DATI E PREVISIONI OBIETTIVI Classe I OBIETTIVI Classe II OBIETTIVI Classe III Conoscere regole e proprietà dei numeri interi. Conoscere regole e proprietà dei numeri razionali. Conoscere regole e proprietà dei numeri relativi. Rappresentare i conosciuti sulla retta. Rappresentare i conosciuti sulla retta. Rappresentare i conosciuti sulla retta. numeri numeri numeri Individuare regole e proprietà numeriche ed eseguire operazioni con essi. Individuare regole e proprietà numeriche ed eseguire operazioni con essi. Individuare regole e proprietà numeriche ed eseguire operazioni con essi. Individuare e applicare regole di calcolo. Individuare e applicare regole di calcolo. Individuare e applicare regole di calcolo. Conoscere enti geometrici e loro proprietà. Conoscere enti geometrici e loro proprietà. Conoscere la circonferenza, il cerchio, i solidi geometrici e le loro proprietà. Individuare ed regole e geometriche. Individuare ed regole e geometriche. applicare proprietà applicare proprietà Individuare ed applicare regole e proprietà geometriche. Individuare e schematizzare dati utilizzando correttamente gli strumenti propri della geometria. Individuare e schematizzare dati utilizzando correttamente gli strumenti propri della geometria. Individuare e schematizzare dati utilizzando correttamente gli strumenti propri della geometria. Proporre e verificare soluzioni in un problema geometrico, utilizzando le formule dirette ed inverse per il calcolo del perimetro delle figure geometriche. Proporre e verificare soluzioni in un problema geometrico, utilizzando le formule dirette ed inverse per il calcolo dell’area delle figure geometriche. Applicare alcuni teoremi. Proporre e verificare soluzioni in un problema geometrico, utilizzando le formule dirette ed inverse per il calcolo della superficie totale e il volume delle figure geometriche. Comprendere termini, simboli, grafici. Comprendere termini, simboli, grafici. Comprendere termini, simboli, grafici. Usare termini, simboli, grafici. Usare termini, simboli, grafici. Usare termini, simboli, grafici. Analizzare il testo di un problema individuandone dati e proponendo ipotesi risolutive. Analizzare il testo di un problema individuandone dati e proponendo ipotesi risolutive. Analizzare il testo di un problema individuandone dati, relazioni fra di essi e richieste. Comprendere concetti e acquisire un linguaggio chiaro e preciso. Individuare diverse strategie risolutive di uno stesso problema. Comprendere concetti e acquisire un linguaggio chiaro e preciso. Individuare diverse strategie risolutive di uno stesso problema. Esprimere concetti e proprietà con un linguaggio chiaro, preciso e rigoroso. Riconoscere i simboli ed i termini del linguaggio matematico. Riconoscere i simboli ed i termini del linguaggio matematico. Riconoscere e usare i simboli e i termini del linguaggio matematico. Prevedere in modo approssimativo l’andamento di un fenomeno e prospettarne possibili soluzioni. Prevedere in modo approssimativo l’andamento di un fenomeno e prospettarne possibili soluzioni. Prevedere in modo matematico e logico possibili soluzioni in situazioni diversificate. 143 Obiettivi minimi Obiettivi minimi Obiettivi minimi Conoscere i simboli ed i termini più comuni. Saper risolvere semplici problemi con le frazioni. Riconoscere le figure solide nell’ambiente. Saper eseguire operazioni. quattro Saper eseguire una semplice costruzione geometrica. semplici Conoscere il significato di area e di perimetro e riuscire a calcolarli nel caso di figure piane semplici. Conoscere le differenze tra superficie e volume e riuscire a calcolarli nel caso di figure solide semplici. Saper risolvere problemi. le Saper leggere facili tabelle e grafici. Saper disegnare le figure piane, in particolare triangoli, quadrilateri e parallelogrammi. Saper usare numeriche. le tavole Saper costruire il grafico di una funzione. Saper eseguire operazioni in Z. le quattro Saper usare le tavole numeriche per trovare l’area del quadrato e il suo lato. Saper calcolare il termine incognito di una proporzione. CONTENUTI CLASSE I Numeri: Il linguaggio degli insiemi. L’insieme N. Addizione, sottrazione, moltiplicazione, divisione, elevamento a potenza ed estrazione di radice in N. Espressioni con i numeri interi. Multipli e divisori. Numeri primi e numeri composti. Ricerca del mcm e MCD. Insieme Q: le frazioni come numero e come operatore. Spazio e figure: Gli enti geometrici fondamentali: punto, piano, retta. Sottoinsiemi della retta e del piano: segmenti e angoli. Sistemi di misura non decimali: operazioni con i gradi. Problemi relativi agli angoli. Rette nel piano. Studio dei poligoni nel piano. I triangoli: generalità, proprietà, calcolo del perimetro (formule dirette e inverse). I quadrilateri: generalità, proprietà, calcolo del perimetro (formule dirette e inverse). CLASSE II Numeri: L’insieme Q. Le operazioni nell’insieme Q: addizione, sottrazione, moltiplicazione, divisione, elevamento a potenza ed estrazione di radice. Rapporti e proporzioni. Applicazione della proporzionalità. Spazio e figure: Equivalenza delle superfici e area dei poligoni. Equiscomponibilità. Il teorema di Pitagora e sue applicazioni. La similitudine. I teoremi di Euclide. Isometrie, omotetie, affinità e confronto. Dati e previsioni: Probabilità. Indagini statistiche. Relazioni e funzioni: Funzioni empiriche e funzioni matematiche. Grandezze direttamente e inversamente proporzionali. CLASSE III Numeri: L’insieme R e l’insieme Z, le operazioni con i numeri relativi. Elementi fondamentali del calcolo letterale. Equazioni e problemi. Il piano cartesiano: le rette nel piano. Studio di figure piane nel piano cartesiano. Spazio e figure: Circonferenza e cerchio. Lunghezza della circonferenza e area del cerchio. Lunghezza di un arco e area di un settore circolare. Gli elementi della geometria in tre dimensioni: piani, fasci di piani, diedri, angoloidi, perpendicolarità e parallelismo. L’estensione solida. I poliedri e i solidi di rotazione: generalità. Superficie laterale, totale, volume e peso. Poligoni in e circoscritti. Poligoni regolari. Dati e previsioni: Probabilità di eventi composti. Relazioni e funzioni: Funzioni matematiche nel piano cartesiano. 144 SCIENZE INDICATORI FISICA E CHIMICA OBIETTIVI Classe I OBIETTIVI Classe II OBIETTIVI Classe III Osservare semplici fenomeni fisici e chimici. Osservare e interpretare fenomeni fisici e chimici, individuare strutture e relazioni. Osservare e interpretare fenomeni fisici e chimici, individuare strutture e relazioni. Saper riconoscere analogie e differenze, individuare relazioni. Raccogliere e correlare dati attraverso reti e modelli concettuali e rappresentazioni schematiche. Saper riconoscere proprietà varianti ed invarianti, analogie e differenze in trasformazioni fisiche e chimiche. Saper riconoscere proprietà varianti ed invarianti, analogie e differenze in trasformazioni fisiche e chimiche. Utilizzare i concetti fisici di pressione, velocità, forza. Utilizzare i concetti fisici fondamentali: volume, peso, peso specifico, calore, pressione. ASTRONOMIA E SCIENZE DELLA TERRA BIOLOGIA Acquisire conoscenze sulla struttura esterna della Terra. Acquisire conoscenze sulla struttura interna della Terra. Saper collocare il pianeta Terra nell’universo e conoscere le leggi che regolano i moti planetari. Acquisire i concetti organizzazione animale vegetale, unicellulare pluricellulare. di e e Apprendere una gestione corretta del proprio corpo, attraverso la conoscenza degli organismi viventi.. Comprendere il senso delle grandi classificazioni. Sviluppare progressivamente la capacità di spiegare il funzionamento macroscopico dei viventi con un modello cellulare. Obiettivi minimi Individuare gli elementi fondamentali di un fenomeno. Comprendere la diversità tra criterio qualitativo e quantitativo. Saper leggere semplici tabelle e semplici grafici. Elaborare idee e modelli interpretativi dei più evidenti fenomeni celesti. Riconoscere gli adattamenti e la dimensione storica della vita. Assumere un atteggiamento responsabile nei confronti di situazioni a rischio, attraverso una completa conoscenza dell’organizzazione umana. Comprendere la funzione fondamentale della biodiversità nei sistemi ambientali. Obiettivi minimi Obiettivi minimi Conoscere gli aspetti fondamentali del corpo umano dal punto di vista anatomico e fisiologico. Conoscere gli aspetti fondamentali del corpo umano dal punto di vista anatomico e fisiologico. Comprendere che la salute è determinata anche da abitudini e comportamenti corretti. Comprendere che la salute è determinata anche da abitudini e comportamenti corretti. Saper leggere diagrammi. Saper strutturare semplici relazioni di attività svolte. correttamente Saper riconoscere e descrivere fenomeni naturali. 145 COMPETENZE TRASVERSALI AI 3 INDICATORI Comprendere e usare la terminologia scientifica. Acquisire un metodo razionale di conoscenza. Acquisire senso di responsabilità verso se stessi, gli altri e l’ambiente. CONTENUTI CLASSE I-II-III Il metodo scientifico, la materia e le sue proprietà, il calore e la temperatura. Le forze e il movimento, le sostanze chimiche. Idrosfera, atmosfera e litosfera. La storia della Terra, la Terra nello spazio. Gli strumenti delle scienze e la materia; la cellula, i vegetali, gli animali, l’ambiente. Il corpo umano e la sua organizzazione. L’origine dei viventi e l’evoluzione dell’uomo. 146 TECNOLOGIA INDICATORI VEDERE, OSSERVARE E SPERIMENTARE OBIETTIVI Classe I OBIETTIVI Classe II OBIETTIVI Classe III Osservare la realtà tecnologica e riflettere. Osservare ed analizzare la realtà tecnologica e rilevarne i diversi aspetti. Osservare ed analizzare la realtà tecnologica considerata in relazione con l’uomo e l’ambiente. Rilevare e sperimentare le proprietà fondamentali dei materiali PREVEDERE, IMMAGINARE E PROGETTARE Prevedere ed effettuare stime di grandezze fisiche riferite a materiali e oggetti dell’ambiente scolastico. Immaginare, ideare e progettare un semplice oggetto o modello con materiali facilmente reperibili. INTERVENIRE, TRASFORMARE E PRODURRE Conoscere le relazioni forma/funzione/materiali, attraverso attività di ricerca e sperimentazione. Partendo dall’osservazione, eseguire la rappresentazione grafica di forme geometriche e semplici oggetti usando le tecniche delle proiezioni ortogonali ed assonometriche. Immaginare e progettare la costruzione di un oggetto o modello, coordinando risorse e materiali e organizzare tempospazio-lavoro. Intervenire per smontare semplici oggetti o altri dispositivi comuni per capirne il funzionamento. Intervenire, smontare e rimontare semplici oggetti o altri dispositivi e analizzarne i componenti. Produrre schemi, grafici e tabelle per la comprensione di fenomeni, sistemi e processi tecnici. Utilizzando comunicazioni procedurali e istruzioni tecniche, avviare esperienze operative per produrre semplici sistemi materiali, elaborazioni di prototipi soggetti a verifica. Conoscere e sperimentare i problemi legati all’ambiente relativi alla lavorazione ed all’utilizzo dei vari materiali, in relazione alla produzione di artefatti ed al loro ciclo produttivo. Prevedere modifiche di oggetti e prodotti di uso quotidiano in relazione a nuovi bisogni e necessità. Prevedere e valutare le conseguenze di scelte e decisioni relative a situazioni problematiche. Intervenire, trasformare, smontare e rimontare semplici oggetti o dispositivi e predisporre l’analisi tecnica dei componenti. Attraverso la metodologia progettuale (strutturazione del problema, progettazione, verifica), produrre semplici modelli, prodotti, tenendo conto dei fattori tecnici, ergonomici e antropometrici. Utilizzare le nuove tecnologie e i linguaggi multimediali per reperire informazioni ed approfondire i contenuti. Utilizzare i diversi linguaggi della comunicazione per supportare il lavoro. 147 Obiettivi minimi Obiettivi minimi Obiettivi minimi Comprendere ed eseguire una sequenza di istruzioni. Osservare e comprendere sistemi tecnici semplici con relative caratteristiche e funzioni. Conoscere le relazioni formafunzione-materiali attraverso semplici esperienze personali. Usare correttamente strumentazione grafica base. la di Conoscere le fondamentali caratteristiche dei principali materiali di interesse industriale. Progettare graficamente forme semplici ed oggetti grafici. Seguire e utilizzare procedure per la loro schematizzazione e realizzazione. Raccogliere, organizzare rappresentare dati. PROBLEMI E SISTEMI SAPERI RISORSE E PROCESSI DISEGNO Utilizzare la rappresentazione grafica e progettuale per la realizzazione di semplici oggetti e forme. Comprendere problemi legati alla produzione di energia e relativo impatto ambientale. e Realizzare semplici oggetti o modelli con materiali facilmente reperibili a partire da esigenze e bisogni concreti. CONTENUTI CLASSE I CLASSE II Il linguaggio del disegno. La geometria operativa. Metrologia: gli strumenti di La geometria descrittiva misura. (assonometria e proiezioni ortogonali di figure piane e La forma e la geometria. La rappresentazione grafica solide). di forme geometriche piane. La scala di proporzione. Struttura portante e modulare Progettazione e costruzione delle figure geometriche di forme geometriche solide. piane. Rappresentazione grafica di Progettazione e costruzione dati statistici. di semplici modelli con materiali facilmente reperibili. Le risorse preziose: acqua, I materiali: i polimeri, aria, suolo: loro tutela e materiali silicei, i metalli. conservazione, tecnologie Gli impianti: macchine e applicate. movimento. I materiali e loro proprietà Il processo produttivo e fisiche, meccaniche, l’ambiente. tecnologiche. Agricoltura: tecniche I materiali fibrosi (legno, agronomiche. carta, fibre tessili) e loro Le biotecnologie: gli O.G.M. processo produttivo. e problematiche collegate. Economia e risorse. Alimentazione: le necessità Economia e lavoro. alimentari, i princìpi I settori dell’economia. nutritivi, il fabbisogno I soggetti economici. energetico. L’agricoltura.: agricoltura e Le tecnologie alimentari ambiente. della trasformazione e L’agricoltura sostenibile. conservazione degli alimenti. Industrie di trasformazione del territorio. Educazione al consumo. 148 CLASSE III La geometria descrittiva di sistemi complessi. Il disegno tecnico: codici e norme convenzionali. Rappresentazioni prospettiche. Progettazione e produzione di semplici oggetti o modelli tridimensionali. L’analisi tecnica: conoscere e analizzare un oggetto o un sistema produttivo. Organizzazione sociale e sistemi di produzione nelle rivoluzioni industriali. Gli impianti: macchine e movimento. Magnetismo e macchine elettriche. L’energia e le fonti energetiche. Energia umana e utilizzo delle macchine semplici. Tecniche di produzione e impianti centralizzati per la produzione di corrente elettrica: impatto socioeconomico e ambientale sulla qualità di vita. Territorio e abitazione. Tecnologie delle costruzioni. L’abitazione, gli edifici ecocompatibili: la bioarchitettura. Tecnologie antisismiche. RELIGIONE CATTOLICA INDICATORI OBIETTIVI Classe I OBIETTIVI Classe II OBIETTIVI Classe III DIO E L’UOMO La soglia minima: La soglia minima: La soglia minima: Osservare e descrivere i fatti religiosi in linea generale. Conoscere nei tratti essenziali la storia e lo sviluppo della Chiesa. Riconoscere una gerarchia di valori religiosi e morali necessari per un progetto di vita. Trattare dei valori della Religione Cattolica (Dio, Chiesa, Cristo, i valori...) non in modo isolato ma congiuntamente all’ ”uomo” e cioè in relazione all’ ”uomo e cioè in relazione all’umanità delle persone. LA BIBBIA E LE ALTRE FONTI Oltre ai documenti dottrinali e cultuali, esperienziali della tradizione religiosa e cristiana, si fa riferimento al testo biblico come fonte essenziale in quanto la Bibbia non è solo un testo teologico astratto ma è racconto dell’uomo che cerca Dio e di Dio che si rivolge all’uomo. IL LINGUAGGIO RELIGIOSO Nell’IRC è oggetto di studio nelle sue espressioni verbali e non verbali: simbolismo, i segni religiosi, il silenzio. Si tratterà di apprendere non “chi è Dio” ma “come si dice” Dio in particolare nella Religione cattolica. VALORI ETICI E RELIGIOSI Comprendere che i valori etici sono dentro la sfera del senso religioso. Questo significa che c’è prima un “tu sei” e poi un “tu devi”: c’è prima la persona in dialogo con Dio e poi la sfera morale conseguente. Possedere essenziali cattolica. gli della elementi religione Saper fare una distinzione tra legge naturale e legge morale. La soglia media: La soglia media: La soglia media: Acquisire il concetto di religione nelle sue forme monoteista e politeista; essere in grado di applicarlo alla religione ebraica e cristiana. Riconoscere i valori che contribuiscono alla crescita vitale di un preadolescente ed essere in grado di confrontarli con la proposta cristiana. Dimostrare di conoscere l'importanza della legge morale per una convivenza rispettosa della persona. Possedere un grado di conoscenza soddisfacente della storia della Salvezza. Attraverso lo studio degli Atti degli Apostoli delineare la nascita e lo sviluppo della prima comunità cristiana. La soglia massima: La soglia massima: La soglia massima: Riconoscere il Cristianesimo come evento storico rivelato. Collocare la Figura di Gesù Cristo Come Messia all’interno della storia di Israele. Cogliere l'importanza della dimensione storica nella comprensione dello sviluppo del cristianesimo (in Europa). Applicare i valori fondamentali al proprio progetto e valorizzare e considerare la «persona» centro di ogni progetto. Riconoscere l'importanza della dimensione religiosa quale contributo alla crescita personale. Saper mettere a confronto i valori del «progetto uomo» cristiano con i vari «progetti uomo» della società attuale. Saper descrivere, esplicitando la loro significatività, i segni cristiani. CONTENUTI CLASSE I La religiosità’: l’uomo comunica con la divinità Monoteismo, politeismo. Le religioni naturali: Il rito, i luoghi sacri, lo sciamano. Le iniziazioni sacre. Sacro e profano. La dea madre. Le religioni antiche: gli egizi: le divinità, la mummificazione, il giudizio di Osiride. I mesopotami: le divinità, le ziggurat, il tema del nome di dio. I greci Gli dei, sacro e profano, il mito di Prometeo. I romani. La geografia della Palestina. Il Dio dei Patriarchi: Abramo, Isacco, Giacobbe e Giuseppe. Il Dio della Liberazione: Mosè e l'Esodo. Lettura e commento di Brani scelti del libro della Genesi e dell’Esodo. Storia d’Israele: i Giudici, la monarchia, l'esilio, i profeti, il nuovo esodo, il messianismo, la dominazione romana e la Diaspora. Gruppi religiosi al tempo di Gesù. Le feste religiose. Il Tempio di Gerusalemme e la sinagoga. Il centro del cristianesimo: Gesù di Nazareth. Fonti cristiane e non cristiane. Gesù secondo Matteo. La Pasqua ebraica e cristiana. Il Giubileo nella tradizione ebraica e cristiana. La Bibbia: il canone e i libri dell’Antico e del Nuovo Testamento. Il Tetragramma Sacro. I Vangeli. La Formazione del Nuovo Testamento. CLASSE II 149 Una storia umana vissuta tra speranze e difficoltà: il Cristianesimo La Pentecoste e la nascita della Chiesa. Le prime comunità cristiane. Pietro e gli Apostoli. Vescovi, presbiteri e diaconi. San Paolo e i viaggi missionari. Il Concilio di Gerusalemme. Il cristianesimo attraverso il mondo greco romano. Le persecuzioni, l'editto di Milano editto di tolleranza. I simboli di fede. L'evangelizzazione dell'Europa, Chiese, cattedrali, battisteri e catacombe. Il monachesimo orientale e occidentale. I santi eremiti, il cenobio, la vita nel monastero. San Benedetto, Gregorio Magno e Colombano. Cirillo e Metodio. Il monachesimo Cluniacense. Francescani e Domenicani. Il Giubileo nella tradizione ebraica e cristiana. M. Lutero. La Riforma protestante e cattolica, la Controriforma, il Concilio di Trento. I nuovi ordini religiosi. Le missioni dalla fine del XV secolo. Bartolomeo de Las Casas e Matteo Ricci. Le chiese cristiane nel mondo: le Chiese evangeliche protestanti e la Chiesa Ortodossa. I Sacramenti. Simboli e segni cristiani. Il libro degli Atti degli Apostoli: lettura e commento di brani scelti. Testimonianze cristiane contemporanee. CLASSE III L’etica morale e i valori nella persona. Dialogo interreligioso: i tre monoteismi e le grandi religioni nel mondo. L’adolescenza e il senso della vita. Il morire e il valore di ogni vita umana: dibattito sull’aborto, l’eutanasia e la pena di morte. Altri nuclei tematici di carattere etico: il razzismo e l'antisemitismo lungo i secoli e l'antisemitismo nazista. L'Olocausto. La libertà di, da e per. La libertà per l'amore. I rapporti interpersonali, l’affettività e la sessualità nella Bibbia e nel mondo odierno. Il problema distributivo delle ricchezze, la pace e la guerra, lo sfruttamento minorile, le nuove schiavitù, il commercio equo-solidale. Le grandi religioni del mondo: Islam, Ebraismo, Vedismo, Buddismo, Induismo, Confucianesimo, Taoismo, Animismo. Nuove correnti religiose. 150 CURRICOLO DI ITALIANO L2 PER ALUNNI NON ITALOFONI La Lingua costituisce un indispensabile mezzo di comunicazione, per tale motivo il percorso di apprendimento inizia dalla lingua per comunicare; in seguito esso è finalizzato a narrare esperienze personali, esprimere bisogni, desideri, emozioni e, solo più tardi e gradualmente, ad apprendere la lingua per lo studio. Il progresso nell’acquisizione della Lingua è legato sia alle motivazioni personali dell’alunno, sia ad un intervento didattico mirato che deve realizzarsi “in un ambiente predisposto allo scambio linguistico, all’interazione, alla costruzione di significati, alla condivisione di conoscenze, alla negoziazione dei punti di vista. E’ nell’interazione che si sviluppa l’identità linguistica di ogni soggetto e si creano le premesse per elaborare significati accettati dall’intera comunità. (Quadro comune europeo di riferimento per le lingue). INDICATORI ASCOLTARE E COMPRENDERE COMUNICARE ORALMENTE LIVELLO “PRONTO SOCCORSO” (Quadro comune europeo: Livello “ di contatto” A1) Ascoltare e comprendere semplici e brevi messaggi orali ricorrenti nel linguaggio della classe e del laboratorio • Rispondere a saluti • Comprendere ed eseguire comandi che richiedono una “risposta fisica” (avvicinarsi, alzarsi, sedersi,……….) • Comprendere ed agire consegne relative ad attività di manipolazione (taglia, incolla, colora……) • Comprendere ed eseguire semplici indicazioni di lavoro scolastico (leggi, copia, scrivi,…..) • Comprendere semplici osservazioni di valutazione sul lavoro svolto (bravo, bene,…..) • Comprendere e rispondere ad inviti ( vieni qui, andiamo,….) • Ascoltare e memorizzare canzoni, filastrocche, giochi di parole, poesie Riprodurre la progressione ritmica dei suoni • Riprodurre canzoni e filastrocche ascoltate da registrazioni • Riprodurre accenti ed intonazioni Chiedere e dare informazioni • Sulla propria identità • Sull’ambiente della scuola • Sull’ambiente familiare • Chiedere una cosa • Chiedere a qualcuno di fare una cosa Esprimere aspetti della soggettività • Esprimere i propri bisogni • Esprimere gusti e preferenze • Esprimere condizioni soggettive e fisiche • Esprimere stati d’animo • Esprimere accordo o disaccordo • Esprimere intenzioni LEGGERE E COMPRENDERE DIVERSI TIPI DI TESTO Decodificare e leggere • Possedere la corrispondenza grafema/fonema (inizialmente si presenterà all’alunno unicamente il carattere stampato maiuscolo) • Associare la parola all’immagine • Ordinare in sequenze • Comprendere il contenuto globale di un racconto RIELABORARE TESTI Completare brevi testi • Sostituire la parola al disegno • Trovare la parola mancante o nascosta • Scrivere semplici parole sotto dettatura 151 INDICATORI ASCOLTARE E COMPRENDERE COMUNICARE ORALMENTE LEGGERE E COMPRENDERE DIVERSI TIPI DI TESTO PRIMO LIVELLO (Quadro comune europeo: Livello di “ sopravvivenza” A2) Ascoltare e comprendere micro-messaggi orali relativi ad aspetti concreti della vita quotidiana • Comprendere il significato globale di un messaggio con l’aiuto di elementi-chiave e di facilitazioni • paralinguistiche • Comprendere e riconoscere i vocaboli appresi • Apprendere nuovi vocaboli relativi alla vita scolastica e quotidiana • Comprendere e riconoscere le frasi interrogative e affermative che prevedono un modello domanda/risposta chiusa (sì/no) Riprodurre la progressione ritmica dei suoni • Riprodurre canzoni e filastrocche ascoltate da registrazioni • Riprodurre accenti ed intonazioni Ascoltare e comprendere brevi storie legate al mondo dell’immaginario lette o raccontate dall’insegnante con il supporto di illustrazioni e drammatizzazioni • Comprendere il contenuto globale • Individuare i personaggi, i luoghi, le azioni • Giocare ad interpretare il ruolo di un personaggio • Riordinare il racconto in sequenze • Scegliere la frase più significativa per ciascuna sequenza Ascoltare e comprendere brevi racconti relativi a d esperienze concrete vissute da altri con il supporto di immagini e drammatizzazioni • Cogliere il contenuto globale del fatto • Individuare le persone coinvolte • Riordinare in sequenze le immagini • Simulare un ruolo Chiedere e dare informazioni • Sulla propria identità • Sull’ambiente della scuola • Sull’ambiente familiare • Chiedere una cosa • Chiedere a qualcuno di fare una cosa Esprimere aspetti della soggettività • Esprimere i propri bisogni • Esprimere gusti e preferenze • Esprimere condizioni soggettive e fisiche • Esprimere stati d’animo • Esprimere accordo o disaccordo • Esprimere intenzioni • Denominare cose, persone, animali reali e non Raccontare brevemente fatti ed avvenimenti relativi all’esperienza personale recente • Raccontare fatti accaduti nel presente • Raccontare fatti ed episodi accaduti nel passato immediato • Esprimere emozioni e raccontare fatti anche con l’aiuto del disegno per sopperire al lessico mancante • comprendere la successione temporale e la durata degli avvenimenti Decodificare e leggere • Possedere la corrispondenza grafema/fonema • Leggere digrammi e trigrammi • Rispettare le pause e gli accenti • Usare toni adatti alla punteggiatura • Associare la parola all’immagine • Ordinare in sequenze • Comprendere il contenuto globale di un racconto • Rispondere a semplici domande su un testo • Riconoscere le parole sconosciute 152 PRODURRE E RIELABORARE SEMPLICI TESTI RICONOSCERE ED USARE STRUTTURE MORFOSINTATTI CHE E LESSICALI INDICATORI ASCOLTARE E COMPRENDERE COMUNICARE ORALMENTE Completare brevi testi • Sostituire la parola al disegno • Trovare la parola mancante o nascosta • Scrivere semplici parole sotto dettatura Scrivere e trascrivere • Riprodurre suoni semplici • Scrivere parole sconosciute per dettatura • Scrivere brevi didascalie relative ad immagini conosciute • Compilare un semplice questionario con i dati personali Consolidare la competenza ortografica • Usare i digrammi e trigrammi, distinguere i suoni doppi, usare l’accento, usare l’apostrofo, usare correttamente le maiuscole SECONDO LIVELLO (Quadro comune europeo: Livello Intermedio B1-B2) Ascoltare e comprendere il racconto di un’esperienza • Comprendere il significato globale, individuando i personaggi, il luogo, il tempo • Formulare le domande relative alle informazioni mancanti • Mettere in scena il racconto Ascoltare e comprendere descrizioni di oggetti, luoghi e persone • Formulare domande per l’individuazione dell’oggetto descritto • Sulla base di esercitazioni continue saper individuare gli elementi sintattici e morfologici costanti nelle descrizioni Ascoltare e comprendere testi narrativi letti dall’insegnante • Comprendere il contenuto globale • Individuare i personaggi, i luoghi, le azioni • Giocare ad interpretare il ruolo di un personaggio • Riordinare il racconto in sequenze • Scegliere la frase più significativa per ciascuna sequenza Ascoltare e comprendere brevi lezioni relative alle diverse discipline • Cogliere l’argomento ed il tema • Comprendere il significato globale • Comprendere i termini settoriali • Prendere appunti individuando le parole chiave • Formulare domande relative ai termini ed ai contenuti non compresi Chiedere e dare informazioni • Sulla propria identità • Sull’ambiente della scuola • Sull’ambiente familiare • Sulle qualità più evidenti di persone, oggetti e situazioni • Sulla posizione e collocazione nello spazio • Sulla successione e la dimensione del tempo • Chiedere una cosa • Chiedere a qualcuno di fare una cosa • Parlare con una pronuncia accettabile, al fine di essere compresi Usare vocaboli ed espressioni di uso frequente per denominare ed indicare • Denominare cose, persone, animali reali e non • Costruire compi lessicali con nomi, verbi, aggettivi per associazione • Usare il lessico appreso nei diversi contesti Esprimere aspetti della soggettività • Esprimere i propri bisogni • Esprimere gusti e preferenze • Esprimere condizioni soggettive e fisiche • Esprimere stati d’animo 153 • Esprimere accordo o disaccordo • Esprimere intenzioni Raccontare brevemente fatti ed avvenimenti relativi all’esperienza personale recente • Raccontare fatti accaduti nel presente • Raccontare fatti ed episodi accaduti nel passato immediato • Esprimere emozioni e raccontare fatti • Comprendere la successione temporale e la durata degli avvenimenti • Presentare le persone coinvolte nei fatti narrati • Rappresentare graficamente la successione temporale e la durata Sostenere una breve conversazione in un piccolo gruppo • Porre domande e rispondere in maniera chiara e concisa • Usare nei contesti reali di comunicazione le strutture ed i modelli linguistici appresi in dialoghi guidati • Tenere conto della comunicazione degli altri interlocutori • Differenziare la comunicazione con i pari e con gli adulti (registro formale ed informale) LEGGERE E COMPRENDERE DIVERSI TIPI DI TESTO PRODURRE E RIELABORARE SEMPLICI TESTI Consolidare la capacità di lettura • Leggere correttamente • Rispettare le pause e gli accenti • Usare toni adatti alla punteggiatura Leggere e comprendere testi di vario genere (narrativo, informativo, regolativo) • Utilizzare il dizionario • Desumere dal testo il significato di parole sconosciute • Rispondere a domande di tipo aperto (risposte multiple) e chiuso (sì, no) • Riferire il contenuto di un testo riassumendolo Leggere e comprendere testi relativi alle varie discipline (leggere per studiare) • Cogliere l’argomento ed il tema • Identificare parole e/o frasi non comprese • Individuare parole chiave • Trattare il testo (sottolineature, parentesi, segni convenzionali, ecc..) per evidenziare le informazioni principali • Collegare le varie informazioni individuando i nessi casuali, temporali e logici • Rispondere a domande di verifica • Individuare uno schema funzionale alla memorizzazione Scrivere e trascrivere • Scrivere parole sconosciute per dettatura ed autodettatura • Scrivere brevi didascalie relative ad immagini conosciute • Compilare un semplice questionario con i dati personali • Descrivere persone, luoghi, avvenimenti accaduti nel presente e nel passato • Scrivere un diario quotidiano con una o più frasi significative • Identificare gli errori ortografici ed autocorreggersi • Scrivere una lettera ad un destinatario reale • Completare un testo privo di finale • Riordinare le parti di un testo in ordine logico e cronologico • Modificare un testo ( cambiare i protagonisti, la dimensione spazio-temporale, ecc…) • Saper sintetizzare un testo: attribuire un titolo, identificare le informazioni principali, estrarre la morale o il messaggio “nascosto”. 154 CURRICOLO DEI NUCLEI TEMATICI IN CONTINUITÀ DALLA SCUOLA DELL’INFANZIA ALLA SCUOLA SECONDARA DI I° GRADO Il nostro Istituto attua percorsi su nuclei tematici che vengono sviluppati a partire dalla Scuola dell’Infanzia e proseguono negli altri due ordini di scuola, con il coinvolgimento delle Agenzie educative territoriali. Il Collegio dei Docenti ha deliberato la realizzazione dei seguenti nuclei tematici verticali: “Sicurezza”, “Convivenza civile”, “Salute e Benessere psico-fisico”, “Ambiente”. NUCLEI TEMATICI SICUREZZA Scuola dell’Infanzia Pericoli nella sezione e nel giardino della scuola Pericoli scolastici. Prove di evacuazione Pericoli durante didattiche. Io e gli altri: la famiglia, la scuola e il gruppo (comunità di vita) CIVILE Importanza dell’igiene personale: la pulizia delle mani; la cura di sé. “Cosa mangio?...”: importanza di una sana e corretta alimentazione. “Mi guardo intorno e scopro che…” : vivo rispettando l’ambiente. AMBIENTE negli Scuola secondaria di primo grado ambienti le uscite Pericoli di Internet Corso di Primo Soccorso in collaborazione con l’Assistenza Pubblica Prove di evacuazione. Pericoli durante una prova di evacuazione La comunità scolastica e le sue regole. Educazione alla legalità L’accoglienza Io e il paese in cui vivo I principi fondamentali della Costituzione italiana; l’ordinamento della Repubblica italiana, i segni della sua unità e indivisibilità. CONVIVENZA SALUTE E BENESSERE PSICO-FISICO Scuola Primaria I principi fondamentali della Dichiarazione dei Diritti del Fanciullo e della Convenzione Internazionale dei Diritti dell’Infanzia. L’igiene personale (la cura di sé). Laboratori di approfondimento di Storia del Novecento in collaborazione con le Associazioni del territorio Incontri in collaborazione con Enti e Associazioni di volontariato del territorio (AIDO) Educazione all’affettività Educazione Alimentare Importanza di una sana e corretta alimentazione. Conoscere e proprio corpo. rispettare Prevenzione delle dipendenze il L’ecosistema e le energie alternative. Percorsi di approfondimento (Geografia-Scienze) La raccolta differenziata. Uscite didattiche sul territorio L'acqua e l’aria come beni preziosi. Il rispetto dei beni culturali 155 LA VALUTAZIONE La valutazione nella scuola riguarda due livelli: la valutazione degli alunni e la valutazione del servizio scolastico. LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI La valutazione è un insieme di operazioni relative al processo di insegnamento-apprendimento. Essa permette: - ai docenti di conoscere come procede il percorso formativo e di adeguare gli interventi didatticoeducativi - agli alunni di avere continue conferme dei propri comportamenti socio-affettivi, ma anche di conoscere le eventuali difficoltà e quanto necessario per superarle. Prima di esprimere una valutazione globale i docenti raccolgono elementi il più possibile oggettivi per confrontare quello che l’alunno sapeva fare all’inizio di un percorso con quello che sa fare al termine: tale raccolta viene detta misurazione. Perché si misura Misurare significa quantificare rispetto alla situazione di partenza i livelli raggiunti riguardo a partecipazione impegno abilità e competenze conoscenze metodo di studio comportamento e socializzazione Con quali strumenti Quando per adeguare la programmazione alle necessità degli alunni per attuare interventi adeguati per favorire l’autovalutazione da parte degli alunni a scopo certificativo prove oggettive (test a risposta multipla, V/F, completamento, sostituzione, relazione..) interrogazioni e discussioni guidate prove strutturate e non, funzionali ai diversi linguaggi (relazioni, produzioni di testi di vario tipo, prove grafico-pittoriche, schematizzazioni…) osservazioni sistematiche e non su partecipazione e socializzazione In che modo si comunicano i risultati all’inizio dell’anno (prove d’ingresso) durante e al termine delle unità di lavoro a fine quadrimestre A chi agli alunni per renderli consapevoli del livello raggiunto nel processo formativo ai genitori perché aiutino i bambini a trovare le proprie strategie, in un rapporto di fattiva collaborazione con gli insegnanti ai docenti per programmare l’attività didattica in modo flessibile 156 punteggi giudizi analitici e sintetici su prove scritte e orali colloqui individuali con i genitori comunicazioni scritte tramite diario, libretto, registro elettronico, documento di valutazione quadrimestrale ed intermedia; profilo finale VALUTAZIONE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA Nella Scuola dell’Infanzia valutare significa conoscere e comprendere i livelli raggiunti da ciascun bambino per individuare i processi da promuovere al fine di favorire la maturazione e lo sviluppo. La valutazione è un processo indispensabile per riflettere sul contesto e sull’azione educativa, in una prospettiva di continua regolazione dell’attività didattica tenendo presenti i modi di essere, i ritmi di sviluppo e gli stili di apprendimento dei bambini. La verifica delle conoscenze e delle abilità avviene tramite l’osservazione sistematica dei bambini in situazione di gioco libero, guidato e nelle attività programmate; nelle conversazioni (individuali e di gruppo); con l’uso di materiale strutturato e non, e attraverso le rappresentazioni grafiche svolte di volta in volta. • Documento di passaggio alla scuola Primaria Al termine della Scuola dell’Infanzia, per gli alunni che passano dalla Scuola dell’Infanzia alla prima classe della Scuola Primaria viene compilato un “Fascicolo Personale” che costituisce il documento di valutazione. Il Fascicolo è costituito da due sezioni: c) la prima sezione è da compilarsi a cura delle docenti della Scuola dell’Infanzia d) la seconda sezione è da compilarsi a cura del bambino o della bambina. La prima sezione è costituita da una “griglia” con indicatori di sviluppo sintetici e finalizzati a comunicare la presenza/assenza dell’elemento qualificante in osservazione. Gli Indicatori sono in riferimento a: f) a) b) c) Conquista dell’autonomia, nella prospettiva: Socio-ambientale Come scoperta e capacità di scelta Come rispetto di sé, degli altri, delle opinioni altrui g) a) b) c) Maturazione dell’identità, dal punto di vista: Corporeo Intellettivo Relazionale h) a) b) c) d) e) f) Sviluppo delle competenze, intese come: Abilità sensoriali Percettive Motorie Linguistiche Espressive Intellettuali Gli indicatori presenti in ciascuna area di sviluppo (con tre possibilità di risposta: si, no, poco), si riferiscono alle finalità della Scuola dell’Infanzia presenti sia negli “Orientamenti 91” che nelle Indicazioni per il Curricolo. Nella Griglia sono altresì presenti ampi spazi “liberi”, per dare la possibilità alle docenti della Scuola dell’Infanzia di specificare ulteriori ed eventuali informazioni e osservazioni sul percorso formativo dell’alunno/a. La seconda sezione del documento è costituita da quattro pagine denominate “Allegati al Fascicolo personale” da compilarsi a cura del bambino o della bambina. Nella prima pagina il/la bambino/a dovrà fare un disegno libero; nella seconda, intitolata ”Questo/a sono io”, dovrà disegnare il proprio schema corporeo e scrivere il proprio nome; nella terza pagina dovrà ordinare secondo corrette sequenze temporali quattro immagini e numerarle; nella quarta pagina dovrà ordinare nella giusta sequenza temporale altre quattro immagini, rispettando un ordine logico con l’uso di sistemi simbolici 157 I CRITERI E LE FORME DI VALUTAZIONE NELLA SCUOLA PRIMARIA La valutazione, nelle sue diverse fasi e modalità, consente il riesame critico del progetto educativo-didattico nonché l’accertamento della validità e dell’efficacia delle strategie messe in atto dalla Scuola per il conseguimento degli obiettivi prefissati. Essa si articola in: Valutazione diagnostica iniziale, finalizzata ad individuare punti di forza e aspetti problematici nel livello di preparazione degli alunni prima della elaborazione della programmazione annuale del percorso di insegnamento. Prevede l’osservazione sistematica e la somministrazione di prove d’ingresso. Valutazione formativa in itinere, finalizzata a fornire informazioni sul processo di apprendimento degli alunni, così da attivare in tempo reale eventuali correzioni nel percorso programmato e interventi individualizzati. Valutazione sommativa finale, mirata a fare il bilancio dei risultati conseguiti al termine dell’attività didattica. La valutazione finale tiene conto anche dei seguenti elementi: Livelli di partenza Progressi compiuti Impegno, interessi dimostrati, attitudini evidenziate. MODALITA’ DI VALUTAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI La valutazione scaturisce da un insieme di prove e di verifiche di diverso tipo. Gli strumenti valutativi utilizzati sono: c) Prove oggettive, a stimolo e risposta chiusa (del tipo v/f, a scelta multipla, completamenti e corrispondenze). Sono le uniche prove che consentono un apprezzamento di tipo oggettivo sulla base di criteri definiti preventivamente stabiliti. d) Prove semi-strutturate, a stimolo chiuso e risposta aperta (domande strutturate, colloquio libero, riflessione parlata). e) Prove non strutturate, a stimolo e risposta aperta (colloqui, temi, lettere, articoli, conversazioni e discussioni). La scelta del tipo di prova è di competenza del singolo docente. CRITERI PER LA VALUTAZIONE FINALE DELLE DISCIPLINE La delicatezza del momento valutativo degli alunni di Scuola Primaria delle classi prime e seconde, in età evolutiva e ai primi passi dell’approccio con il sapere, induce a non attribuire voti inferiori al sei, mirando a promuovere maggiormente l’autostima e la fiducia in sé, ad eccezione di situazioni particolarmente gravi e debitamente motivate. Inoltre, per situazioni eccezionali particolarmente gravi e debitamente motivate, per le sole classi quinte, viene introdotto il quattro. Il Collegio dei Docenti delibera i seguenti criteri per la valutazione finale che, a seguito della legge n. 169/2008, viene effettuata mediante l’attribuzione di voti numerici nelle singole discipline, e mediante l’attribuzione di un giudizio nel comportamento. 158 Voto 10 Voto 9 Voto 8 Voto 7 Voto 6 Voto 5 Voto 10 Voto 9 Voto 8 Voto 7 Voto 6 Voto 5 CLASSI PRIME E SECONDE Corrisponde ad un ECCELLENTE raggiungimento degli obiettivi ed è indice di padronanza di contenuti e di abilità. Abilità corrette, complete e senza errori di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi precisa e approfondita, applicazione autonoma delle nozioni matematiche in situazioni anche nuove, esposizione chiara, ricca e ben articolata. Corrisponde ad un COMPLETO raggiungimento degli obiettivi e un’AUTONOMA capacità di rielaborazione delle conoscenze. Abilità corrette e complete di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi precisa e sicura, applicazione sicura e autonoma delle nozioni matematiche in situazioni anche nuove, esposizione chiara, precisa e articolata. Corrisponde ad un BUON raggiungimento degli obiettivi e ad un’AUTONOMA capacità di rielaborazione delle conoscenze. Abilità corrette e complete di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi precisa e sicura, applicazione sicura delle nozioni matematiche in situazioni via via più complesse, esposizione chiara e precisa. Corrisponde ad un SOSTANZIALE raggiungimento degli obiettivi e ad una capacità di rielaborazione delle conoscenze NON SEMPRE SICURA. Abilità solide di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi di semplici testi, applicazione sostanzialmente sicura delle nozioni matematiche senza gravi errori in situazioni semplici e note, esposizione chiara e abbastanza precisa. Corrisponde al raggiungimento degli obiettivi MINIMI. Abilità essenziali di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi elementare di semplici testi, applicazione delle nozioni matematiche senza gravi errori in situazioni semplici e note, esposizione in forma sostanzialmente ordinata seppur guidata. Corrisponde ad un PARZIALE raggiungimento degli obiettivi MINIMI. Conoscenza parziale dei minimi contenuti disciplinari, abilità di base ancora incerte. CLASSI TERZE – QUARTE - QUINTE Corrisponde ad un ECCELLENTE raggiungimento degli obiettivi ed è indice di padronanza di contenuti e di abilità. Conoscenze ampie e particolarmente approfondite, abilità complete e senza errori di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi precisa e pertinente, applicazione sicura e autonoma delle nozioni matematiche in situazioni anche nuove, esposizione rigorosa, ricca e ben articolata, capacità di sintesi appropriata e di rielaborazione personale creativa ed originale, autonoma organizzazione delle conoscenze acquisite. Corrisponde ad un COMPLETO raggiungimento degli obiettivi e un’AUTONOMA capacità di rielaborazione delle conoscenze. Conoscenze complete e approfondite, abilità corrette e sicure di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi precisa e puntuale, applicazione sicura e autonoma delle nozioni matematiche in situazioni anche nuove, esposizione chiara e ben articolata, capacità di sintesi appropriata con spunti creativi e originali. Corrisponde ad un BUON raggiungimento degli obiettivi e ad un’AUTONOMA capacità di rielaborazione delle conoscenze. Conoscenze complete, abilità corrette di lettura e scrittura, capacità di comprensione precisa e sicura, applicazione sicura delle nozioni matematiche in situazioni via via più complesse, esposizione chiara precisa e articolata, capacità di sintesi appropriata con apporti critici personali anche apprezzabili. Corrisponde ad un SOSTANZIALE raggiungimento degli obiettivi e ad una capacità di rielaborazione delle conoscenze NON SEMPRE SICURA. Conoscenza corretta dei nuclei fondamentali delle discipline, abilità solide di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi, applicazione sostanzialmente sicura delle nozioni matematiche senza gravi errori in situazioni semplici e note, esposizione chiara e abbastanza precisa, sintesi parziale con alcuni spunti critici. Corrisponde al raggiungimento degli obiettivi MINIMI. Conoscenza accettabile dei contenuti disciplinari, abilità essenziali di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi elementare, applicazione delle nozioni matematiche senza gravi errori in situazioni semplici e note, esposizione in forma sostanzialmente ordinata seppur guidata. Corrisponde ad un PARZIALE raggiungimento degli obiettivi MINIMI. Conoscenza parziale dei minimi contenuti disciplinari, abilità di lettura e scrittura ancora incerte, capacità di comprensione scarsa e di analisi inconsistente, applicazione delle nozioni matematiche scorretta e con errori, esposizione ripetitiva e imprecisa, povertà lessicale. 159 Voto 4 CLASSI QUINTE Corrisponde ad un NON raggiungimento degli obiettivi MINIMI. Conoscenza frammentaria e lacunosa anche dei contenuti minimi disciplinari, abilità di scrittura e di lettura da recuperare, capacità di comprensione scarsa e di analisi inesistente, applicazione delle nozioni matematiche scorretta e con gravi errori, esposizione gravemente scorretta, frammentata e confusa, povertà lessicale. CRITERI DI VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO La Scuola oltre che all’istruzione e all’educazione degli alunni è impegnata in un costante processo di formazione che aiuti l’alunno a diventare un cittadino rispettoso delle regole che disciplinano i rapporti di convivenza civile in una comunità. La valutazione del comportamento tiene conto dei seguenti parametri: • Rapporti con l’altro • Responsabilità e rispetto degli impegni scolastici • Rispetto delle cose proprie, altrui e dell’ambiente • Partecipazione e interesse alle varie attività scolastiche • Rispetto delle regole di convivenza Il Collegio dei Docenti ha deliberato i seguenti giudizi analitici relativi al comportamento: RESPONSABILE CORRETTO ADEGUATO DA MIGLIORARE SCORRETTO CORRISPONDENZA TRA GIUDIZI E COMPORTAMENTO Relazione con i compagni Relazione con l’adulto Autocontrollo Rispetto delle cose proprie, altrui e dell’ambiente Rispetto delle regole Affidabilità RESPONSABILE Stabilisce sempre relazioni positive con i compagni Rispetta le regole della scuola in ogni situazione Porta a termine puntualmente gli impegni Spesso stabilisce relazioni positive con i compagni Ha cura dei beni personali ed altrui E’ quasi sempre rispettoso delle regole della scuola Porta a termine gli impegni ADEGUATO Cerca di stabilire relazioni positive con i compagni Di solito ha cura dei beni personali ed altrui Solitamente cerca di rispettare le regole della scuola Porta a termine gli impegni quasi sempre DA MIGLIORARE Spesso si relaziona con i compagni in modo inadeguato Si relaziona in modo inadeguato con i compagni Sa sempre comportarsi in modo corretto in classe, durante l’intervallo, la mensa, ecc. Quasi sempre sa comportarsi in modo corretto in classe, durante l’intervallo, in mensa, ecc. Solitamente si comporta in modo corretto in classe, durante l’intervallo, in mensa, ecc. Fatica a comportarsi in modo corretto nell’ambiente scolastico Si comporta sempre in modo scorretto nei diversi contesti scolastici. Ha sempre cura dei beni personali e altrui CORRETTO Manifesta sempre rispetto e fiducia nei confronti dell’adulto Manifesta fiducia e rispetto nei confronti dell’adulto Ha cura dei beni personali ed altrui solo se sollecitato Ha difficoltà nel rispettare le regole della scuola Raramente porta a termine gli impegni Quasi mai ha cura dei beni personali ed altrui Raramente rispetta le regole della scuola Quasi mai porta a termine gli impegni scolastici SCORRETTO Quasi sempre riesce a stabilire una relazione positiva con l’adulto Fatica a stabilire una relazione positiva con l’adulto Presenta gravi difficoltà a stabilire relazioni positivi con l’adulto 160 I GIUDIZI RELATIVI ALL’IRC I giudizi relativi all’insegnamento della religione cattolica vengono trascritti su una speciale nota da consegnare unitamente alla scheda di valutazione, così come previsto dalla normativa vigente. I giudizi sono: 1. Non Sufficiente 2. Sufficiente 3. Buono 4. Distinto 5. Ottimo I GIUDIZI RELATIVI ALLE ATTIVITA’ ALTERNATIVE Per gli alunni che non si avvalgono dell’insegnamento della religione cattolica e che scelgono di avvalersi delle Attività Alternative, è prevista la valutazione al termine di ogni quadrimestre. I giudizi sono: 1. Non Sufficiente 2. Sufficiente 3. Buono 4. Distinto 5. Ottimo Per gli alunni che si avvalgono dello studio individuale non è prevista alcuna valutazione. CRITERI DI AMMISSIONE O DI NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA Nella Scuola Primaria la non ammissione è un evento eccezionale e comprovato da specifica motivazione. L’alunno non ammesso deve avere conseguito in tutte le discipline o comunque nella maggior parte delle discipline una votazione di insufficienza piena, unita ad una valutazione negativa sul comportamento e/o sul processo di maturazione. DOCUMENTO DI VALUTAZIONE La valutazione finale è espressa in forma sintetica al termine del 1° e del 2° quadrimestre e ha anche valore certificativo rispetto ai traguardi formativi raggiunti da ogni singolo alunno. La valutazione finale quadrimestrale viene registrata sul Documento di valutazione, predisposto dalla Scuola, composto da tre parti: una con i dati anagrafici dell’alunno, una con i voti numerici riportati in lettere relativi alle singole discipline e con il giudizio relativo al comportamento, ed un’ultima parte con il giudizio globale. Il Documento di valutazione è visibile e scaricabile da parte delle famiglie attraverso il registro elettronico e viene illustrato alle famiglie in appositi incontri individuali alla fine di ogni quadrimestre. 161 LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI NON ITALOFONI Le carenti competenze linguistiche di base o l'inadeguata padronanza dell'italiano come lingua di studio, hanno un peso determinante nel successo scolastico di un allievo non italofono. I principi generali in materia di valutazione e le norme che regolano tale delicato momento della vita scolastica sono contenuti nel Regolamento sulla Valutazione del 2009. Esso prevede espressamente che “i minori con cittadinanza non italiana presenti sul territorio nazionale, in quanto soggetti all’obbligo d’istruzione ai sensi dell’art. 45 del D.P.R. del 31 agosto del 1999, n°394, sono valutati nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani ” (paragrafo n°9 dell’art. 1 del D.P.R. del 22 giugno 2009, n°122). Al comma 4 dell’art. 45, il DPR 394 recita: ”Il collegio dei docenti definisce, in relazione al livello di competenza dei singoli alunni stranieri, il necessario adattamento dei programmi d’insegnamento”. Il Collegio dei docenti, pertanto, ha deliberato quanto segue: 1. La stesura del Piano Didattico Personalizzato (PDP), come indicato dalle INDICAZIONI MINISTERIALI in tema di inserimento scolastico degli alunni stranieri, per gli studenti neo arrivati (inseriti nel percorso scolastico da meno di due anni) e per quegli alunni per i quali si ritiene necessaria una “personalizzazione” del lavoro, al fine del raggiungimento degli obiettivi minimi. Tale documento servirà da riferimento essenziale per la valutazione dell’alunno, che sarà tanto più “individualizzata” quanto più sarà recente il suo inserimento in Italia. 2. La Valutazione in corso d’anno: sul documento di valutazione del primo quadrimestre, a seconda della data d’arrivo e di eventuali informazioni raccolte nel PDP, vengono espressi enunciati di questo tipo: a) “La valutazione non viene espressa in quanto l’alunno si trova nella prima fase di alfabetizzazione in lingua italiana ” b) “La valutazione espressa si riferisce al PDP in quanto l’alunno si trova nella fase di alfabetizzazione della lingua italiana ” c) “L’alunno ha/non ha raggiunto obiettivi minimi riferiti ad una programmazione individualizzata”. Enunciati del primo tipo sono formulati quando l’arrivo dell’alunno è troppo vicino al momento della stesura dei documenti di valutazione oppure quando la sua conoscenza linguistica non gli consente di affrontare lo studio di certe discipline. Gli enunciati b) e c) sono utilizzati quando l’alunno partecipa parzialmente alle attività didattiche previste per i diversi ambiti disciplinari ed è stata operata una riduzione del curricolo. 3. La Valutazione finale: nel secondo quadrimestre la valutazione deve essere espressa in quanto è la base per il passaggio o meno alla classe successiva. Non si potrà quindi utilizzare l’enunciato a), ma rimangono accettabili le formulazioni di cui ai punti b) – c). I risultati conseguiti dagli alunni stranieri che fruiscono di interventi di educazione linguistica quali i corsi di alfabetizzazione o di sostegno linguistico (Italiano L2), concorrono alla valutazione formativa e ne completano il profilo di apprendimento fino al momento in cui lo sviluppo linguistico e l'integrazione sociale raggiungano livelli tali da consentire per questi studenti di entrare nel sistema valutativo comune CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE Al termine della Scuola Primaria i Docenti della classe certificano i livelli di competenza conseguiti. La Certificazione descrive ciò che l’alunno ha dimostrato di sapere e saper fare al termine della Scuola Primaria e viene registrata su un documento predisposto autonomamente dalla Scuola. Il Collegio dei Docenti ha definito i seguenti livelli di competenza: 1° livello - 2° livello - 3° livello corrispondenti ai diversi indicatori relativi alle seguenti competenze: • Imparare ad imparare • Progettare • Comunicare • Collaborare e partecipare • Agire in modo autonomo e responsabile • Risolvere problemi • Individuare collegamenti e relazioni • Acquisire e interpretare l’informazione • 162 I CRITERI E LE FORME DI VALUTAZIONE NELLA SCUOLA SECONDARIA DI I° GRADO La valutazione è un elemento pedagogico fondamentale dell’azione educativa svolta dalla Scuola ed è una parte essenziale della programmazione didattico-educativa. Può essere definita come il confronto tra gli obiettivi prefissati ed i risultati conseguiti. Il processo di valutazione consta di tre momenti: 1. La valutazione diagnostica o iniziale serve ad individuare il livello di partenza degli alunni e ad accertare il possesso dei prerequisiti. Viene effettuata con l’osservazione sistematica e/o attraverso la somministrazione di eventuali prove di ingresso. In caso di somministrazione delle prove d’ingresso, le stesse e gli obiettivi vengono concordati dai docenti delle singole discipline; la valutazione delle singole prove può essere numerica, in termini frazionari o sotto forma di giudizio, a seconda della tipologia di prova. 2. La valutazione formativa o in itinere: E’ finalizzata a cogliere informazioni analitiche e continue sul processo di apprendimento. Favorisce l’autovalutazione da parte degli studenti e fornisce ai docenti indicazioni per attivare eventuali correttivi all’azione didattica o predisporre interventi di rinforzo-recupero. La valutazione formativa si esprime in voti numerici e tiene conto dei seguenti criteri: Voto 10 Voto 9 Voto 8 Voto 7 Voto 6 Voto 5 Voto 4 Voto <4 Corrisponde ad un ECCELLENTE raggiungimento degli obiettivi ed è indice di padronanza di contenuti e di abilità nel trasferirli e rielaborarli AUTONOMAMENTE in un’ottica interdisciplinare. Sarà quindi attribuito agli alunni che dimostrino di possedere una COMPLETA e PERSONALE conoscenza degli argomenti, di aver acquisito PIENAMENTE le competenze previste e di saper fare un uso SEMPRE CORRETTO dei linguaggi specifici, manifestando una sicura padronanza degli strumenti. Corrisponde ad un COMPLETO raggiungimento degli obiettivi e un’AUTONOMA capacità di rielaborazione delle conoscenze. Sarà attribuito agli alunni che dimostrino di possedere una conoscenza COMPLETA degli argomenti, di aver acquisito le competenze richieste, di usare in modo CORRETTO i linguaggi specifici e gli strumenti. Corrisponde ad un BUON raggiungimento degli obiettivi e ad un’AUTONOMA capacità di rielaborazione delle conoscenze. Sarà quindi attribuito agli alunni che dimostrino di possedere una BUONA conoscenza degli argomenti, di aver acquisito le competenze richieste, e di saper usare in modo GENERALMENTE CORRETTO i linguaggi specifici e gli strumenti. Corrisponde ad un COMPLESSIVO raggiungimento degli obiettivi e ad una capacità di rielaborazione delle conoscenze ABBASTANZA AUTONOMA. Sarà quindi attribuito agli alunni che dimostrino di possedere una DISCRETA conoscenza degli argomenti, di aver acquisito le competenze FONDAMENTALI richieste, manifestando INCERTEZZE nell’uso dei linguaggi specifici e degli strumenti. Corrisponde al raggiungimento degli obiettivi MINIMI. Sarà quindi attribuito agli alunni che dimostrino di possedere una conoscenza degli argomenti POCO APPROFONDITA, di aver acquisito le competenze MINIME richieste, con INCERTEZZE nell’uso dei linguaggi specifici e degli strumenti. Corrisponde ad un PARZIALE raggiungimento degli obiettivi MINIMI. Sarà quindi attribuito agli alunni che dimostrino di possedere LIMITATE o NON ADEGUATE conoscenze, di NON aver acquisito le competenze richieste, con difficoltà nell’uso dei linguaggi specifici e degli strumenti. Corrisponde al NON raggiungimento degli obiettivi MINIMI. Sarà quindi attribuito agli alunni che dimostrino di possedere FRAMMENTARIE E/O NON ADEGUATE conoscenze, LIMITATO uso dei linguaggi specifici e degli strumenti e di NON aver acquisito le competenze richieste, nonostante gli interventi individualizzati. Sarà attribuito agli alunni che dimostrino di possedere conoscenze NON ADEGUATE E CON GRAVI LACUNE DI BASE. 163 3. La valutazione sommativa o complessiva o finale: Consente un giudizio sulle conoscenze e abilità acquisite dallo studente, nelle singole discipline. Tiene conto, inoltre, anche dei seguenti elementi: Livelli di partenza Progressi compiuti Impegno, interessi dimostrati, attitudini evidenziate. Il Collegio dei Docenti delibera i seguenti criteri per la valutazione finale delle discipline e del comportamento degli alunni che, a seguito della Legge n. 169/2008, viene effettuata mediante l’attribuzione di voti numerici espressi in decimi e riportati in lettere sui documenti. CRITERI PER LA VALUTAZIONE FINALE DELLE DISCIPLINE Voto 10 Voto 9 Voto 8 Voto 7 Voto 6 Voto 5 Voto 4 Eccellente raggiungimento di tutti gli obiettivi. Padronanza piena che l’alunno manifesta in autonomia anche in situazioni nuove e diversificate. Completo raggiungimento di tutti gli obiettivi. Competenza piena che l’alunno manifesta autonomamente. Buon raggiungimento degli obiettivi. Competenza sicura che l’alunno manifesta autonomamente. Complessivo raggiungimento di tutti gli obiettivi. Competenza sicura che l’alunno manifesta solo in situazioni guidate. Sufficiente raggiungimento degli obiettivi minimi. Competenza minima. Parziale raggiungimento degli obiettivi minimi. Conoscenze e abilità minime limitate o frammentarie. Non raggiungimento degli obiettivi minimi. Conoscenze molto frammentarie e non adeguate. CRITERI PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO La Scuola oltre che all’istruzione e all’educazione degli alunni è impegnata in un costante processo di formazione che aiuti l’alunno a diventare un cittadino rispettoso delle regole che disciplinano i rapporti di convivenza civile in una comunità. Il voto di comportamento ha la funzione di registrare e di valutare l’atteggiamento e il comportamento dell’alunno durante la vita scolastica e di suggerirgli un ripensamento di eventuali comportamenti negativi. La valutazione del comportamento tiene conto dei seguenti parametri: Partecipazione e interesse alle varie attività scolastiche Rispetto di sé, degli altri e delle cose Rispetto dei propri doveri Riconoscimento dei diritti e delle libertà degli altri Collaborazione nei confronti degli insegnanti e dei compagni Esecuzione dei compiti e rispetto degli impegni scolastici 164 Nella Scuola Secondaria, la normativa vigente (D.L. n. 137/08 convertito in Legge n. 169/08), stabilisce che: o La valutazione del comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal Consiglio Classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore a sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso o all’esame conclusivo del ciclo. o La valutazione del comportamento è effettuata mediante l’attribuzione di un voto numerico espresso in decimi. CORRISPONDENZA TRA VOTI E COMPORTAMENTO VOTI E SANZIONI DESCRITTORI Comportamento ineccepibile. 10 - Interesse costante e curioso; partecipazione attiva alle lezioni. - Regolare e serio svolgimento dei compiti. - Interazione attiva e costruttiva nel gruppo classe con consapevole accettazione di sé e degli altri. - Scrupoloso rispetto delle regole e delle norme di sicurezza. - Comportamento corretto ed educato. 9 - Interesse e attiva partecipazione alle lezioni. Richiami verbali - Costante adempimento dei lavori scolastici. occasionali - Ottima socializzazione e collaborazione nel gruppo classe con consapevole accettazione di sé e degli altri. - Scrupoloso rispetto delle regole e delle norme di sicurezza. - Comportamento abbastanza corretto. 8 Richiami verbali o - Attenzione e partecipazione alle attività scolastiche. - Regolare svolgimento dei compiti assegnati. avvertimenti scritti - Buona socializzazione e partecipazione al funzionamento del gruppo classe, con discreta accettazione di sé e degli altri. - Osservanza delle regole e delle norme di sicurezza. - Comportamento non sempre corretto. 7 - Limitata attenzione e saltuaria partecipazione alle attività scolastiche. Avvertimenti scritti e/o - Svolgimento non sempre accurato dei compiti assegnati. ammonizione scritta con lettera alla famiglia - Difficoltà di socializzazione e partecipazione non sempre adeguata al funzionamento del gruppo classe. - Difficoltà nel rispettare le regole e le norme di sicurezza. - Comportamento irrispettoso. 6 Inosservanza art. 2 - Disinteresse e saltuaria partecipazione alle attività scolastiche. comma 2 e 3 del - Frequente disturbo delle lezioni. regolamento degli - Discontinuità e superficialità nello svolgimento dei compiti assegnati. studenti e delle - Inadeguata socializzazione e funzione poco collaborativa all’interno della classe. studentesse - Episodi di inosservanza delle regole e delle norme di sicurezza. - Comportamento irrispettoso e scorretto. 5 Allontanamento dalle - Disinteresse e mancanza di partecipazione alle attività scolastiche. lezioni per un periodo - Assiduo disturbo delle lezioni. - Inadempimento dei compiti assegnati. superiore a 5 giorni - Rapporti problematici e comportamenti scorretti all’interno del gruppo classe. - Episodi frequenti di inosservanza delle regole e delle norme di sicurezza. 165 I GIUDIZI RELATIVI ALL’IRC I giudizi relativi all’insegnamento della religione cattolica vengono trascritti su una speciale nota da consegnare unitamente al Documento di valutazione, così come previsto dalla normativa vigente. Tali giudizi non rientrano nella media complessiva della valutazione. I giudizi sono: • Non Sufficiente • Sufficiente • Buono • Distinto • Ottimo I GIUDIZI RELATIVI ALLE ATTIVITA’ ALTERNATIVE Per gli alunni che si avvalgono delle attività didattiche e formative è prevista la valutazione al termine di ogni quadrimestre. I giudizi sono: • Non Sufficiente • Sufficiente • Buono • Distinto • Ottimo Per gli alunni che si avvalgono dello studio individuale non è prevista alcuna valutazione. DOCUMENTO DI VALUTAZIONE La valutazione finale è espressa in forma sintetica al termine del 1° e del 2° quadrimestre e ha anche valore certificativo rispetto ai traguardi formativi raggiunti da ogni singolo alunno. La valutazione finale quadrimestrale viene registrata sul Documento di Valutazione visibile e scaricabile da parte delle famiglie attraverso il registro elettronico. Il Documento viene illustrato dal Coordinatore di classe alle famiglie in appositi incontri individuali alla fine di ogni quadrimestre. Nel corso del 2° quadrimestre, inoltre, le famiglie sono informate sull’andamento didattico-disciplinare dei propri figli mediante una scheda di valutazione intermedia predisposta dalla Scuola. LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI STRANIERI NON ITALOFONI Le carenti competenze linguistiche di base o l'inadeguata padronanza dell'italiano come lingua di studio, hanno un peso determinante nel successo scolastico di un allievo non italofono. I principi generali in materia di valutazione e le norme che regolano tale delicato momento della vita scolastica sono contenuti nel Regolamento sulla Valutazione del 2009. Esso prevede espressamente che “ i minori con cittadinanza non italiana presenti sul territorio nazionale, in quanto soggetti all’obbligo d’istruzione ai sensi dell’art. 45 del D.P.R. del 31 agosto del 1999, n°394, sono valutati nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani ” (paragrafo n°9 dell’art. 1 del D.P.R. del 22 giugno 2009, n°122). Al comma 4 dell’art. 45 il DPR 394 recita: ”Il collegio dei docenti definisce, in relazione al livello di competenza dei singoli alunni stranieri, il necessario adattamento dei programmi d’insegnamento”. Il Collegio dei docenti, pertanto, ha deliberato: 1. La stesura del Piano Didattico Personalizzato (PDP), come indicato dalle INDICAZIONI MINISTERIALI in tema di inserimento scolastico degli alunni stranieri, per gli studenti neoarrivati (inseriti nel percorso scolastico da meno di due anni) e per quegli alunni per i quali si ritiene necessaria una “personalizzazione” del lavoro, al fine del raggiungimento degli obiettivi minimi. Tale documento servirà da riferimento essenziale per la valutazione dell’alunno, che sarà tanto più “individualizzata” quanto più sarà recente il suo inserimento in Italia. 166 2. La Valutazione in corso d’anno: sul documento di valutazione del primo quadrimestre, a seconda della data d’arrivo e di eventuali informazioni raccolte nel PDP, vengono espressi enunciati di questo tipo: a) “La valutazione non viene espressa in quanto l’alunno si trova nella prima fase di alfabetizzazione in lingua italiana ” b) “La valutazione espressa si riferisce al PDP in quanto l’alunno si trova nella fase di alfabetizzazione della lingua italiana ” c) “L’alunno ha/non ha raggiunto obiettivi minimi riferiti ad una programmazione individualizzata”. Enunciati del primo tipo sono formulati quando l’arrivo dell’alunno è troppo vicino al momento della stesura dei documenti di valutazione oppure quando la sua conoscenza linguistica non gli consente di affrontare lo studio di certe discipline. Gli enunciati b) e c) sono utilizzati quando l’alunno partecipa parzialmente alle attività didattiche previste per i diversi ambiti disciplinari ed è stata operata una riduzione del curricolo. 3. La Valutazione finale: nel secondo quadrimestre la valutazione deve essere espressa in quanto è la base per il passaggio o meno alla classe successiva. Non si potrà quindi utilizzare l’enunciato a), ma rimangono accettabili le formulazioni di cui ai punti b) – c). I risultati conseguiti dagli alunni stranieri che fruiscono di interventi di educazione linguistica quali i corsi di alfabetizzazione o di sostegno linguistico (Italiano L2), concorrono alla valutazione formativa e ne completano il profilo di apprendimento fino al momento in cui lo sviluppo linguistico e l'integrazione sociale raggiungano livelli tali da consentire per questi studenti di entrare nel sistema valutativo comune. Esame di Stato per alunni stranieri Relativamente alle prove dell’Esame di Stato per gli alunni stranieri destinatari di percorsi di apprendimento individualizzati, il Collegio dei Docenti ha stabilito i seguenti criteri: • indicare criteri di valutazione delle prove, coerenti con gli obiettivi fissati nelle programmazioni individualizzate; • somministrare prove ad incremento progressivo di difficoltà; • condurre il colloquio d'esame tenendo conto del percorso svolto nelle attività di alfabetizzazione e di facilitazione linguistica e culturale e in ogni altra attività integrativa del curricolo. Sulla base di quanto previsto dall'O. M. n° 90 del 21/05/2001, la cui validità è stata ribadita dalla O.M. n° 56 del 23/05/2002, i Consigli di Classe prendono in considerazione i seguenti aspetti: a) il giudizio finale tiene conto dei giudizi analitici per disciplina e delle valutazioni espresse nel corso dell'anno sul livello globale di maturazione, con riguardo anche alle capacità e attitudini dimostrate (art. 9, 3). b) I Consigli di Classe sono tenuti a considerare l'indispensabile coerenza tra l'itinerario didattico percorso e lo sbocco finale nell'esame di Stato (art. 11, 1). 167 CRITERI DI AMMISSIONE O DI NON AMMISSIONE ALLA CLASSE SUCCESSIVA O ALL’ESAME DI STATO Sono ammessi alla classe successiva o all’esame di Stato gli alunni che hanno raggiunto almeno gli obiettivi didattici minimi (possesso delle conoscenze di base relative agli argomenti trattati nelle varie discipline, uso di un linguaggio chiaro e corretto, capacità di operare semplici collegamenti) e hanno ottenuto, con decisione assunta a maggioranza dal Consiglio di Classe, un voto non inferiore a sei decimi in ciascuna disciplina e nel comportamento. L’ammissione alla classe successiva è subordinata alla discussione nei singoli Consigli di Classe nei casi in cui non sia stata raggiunta la sufficienza in tutte le discipline. Qualora l’ammissione avvenga per voto di Consiglio, viene data comunicazione alle famiglie, tramite specifica NOTA allegata al Documento di valutazione, delle materie nelle quali l’alunno non ha raggiunto la sufficienza. CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE Al termine dell’esame di licenza della Scuola Secondaria di 1° Grado si certificano i livelli di competenza conseguiti nelle diverse discipline. La CERTIFICAZIONE viene registrata su un documento elaborato dalla Scuola. Il Collegio ha definito i seguenti livelli di competenza: PARZIALE – BASE – INTERMEDIO – AVANZATO. A tali livelli corrispondono i seguenti voti: SEX – SETTE – OTTO/NOVE – DIECI. CORRISPONDENZA TRA LIVELLO RAGGIUNTO E VOTAZIONE ESPRESSA IN DECIMI LIVELLO PARZIALE BASE INTERMEDIO AVANZATO VOTO IN DECIMI SEX SETTE OTTO/NOVE DIECI 168 L’AUTOVALUTAZIONE DI ISTITUTO Il presente Piano è il risultato di correzioni, integrazioni e aggiustamenti progressivi derivanti dalle diverse azioni di monitoraggio realizzate dalla scuola in modo autonomo. In particolare, nel corso degli anni il POF è stato via via aggiornato ed integrato mediante apposite “consultazioni” che hanno coinvolto • Il Collegio dei Docenti • Il Consiglio d’Istituto • I Consigli di Classe, di Interclasse o di Intersezione dei singoli plessi • Le commissioni di lavoro dei docenti • Le famiglie Negli ultimi due anni è stato avviato un processo di valutazione che si attua attraverso diverse tappe. Le istituzioni scolastiche (statali e paritarie) sono state chiamate a sviluppare un'attività di analisi e di valutazione interna partendo da dati e informazioni secondo il percorso delineato dal Rapporto di autovalutazione (RAV). Il RAV è un documento da elaborare esclusivamente on line attraverso una piattaforma operativa unitaria istituita appositamente dal MIUR. A partire da questo anno scolastico, in coerenza con quanto previsto nel RAV, tutte le scuole pianificano e avviano le azioni di miglioramento, avvalendosi eventualmente del supporto dell’INDIRE o di altri soggetti pubblici e privati (università, enti di ricerca, associazioni professionali e culturali). Un primo aggiornamento del RAV, finalizzato alla verifica dello stato di avanzamento del processo e ad un’eventuale verifica degli obiettivi, è previsto per il mese di luglio 2016. Nel terzo anno di messa a regime del procedimento di valutazione in cui proseguono l’autovalutazione, la valutazione esterna e le iniziative di miglioramento, le scuole promuovono, in chiave dinamica, anche a seguito della pubblicazione di un primo rapporto di rendicontazione, iniziative informative pubbliche ai fini della rendicontazione sociale, ultima fase del procedimento. L’ Istituto Comprensivo di Langhirano ha già attuato le prime fasi di autovalutazione. E’ stato completato il documento del RAV da parte del Nucleo di Autovalutazione che ha individuato i traguardi e le priorità che il nostro Istituto dovrà raggiungere nel prossimo triennio e i processi da realizzare in quest’anno scolastico, secondo la normativa vigente. Tali priorità e traguardi sono stati condivisi anche dal Collegio dei Docenti all’inizio del nuovo anno scolastico. E’ stato, inoltre, predisposto il Piano di Miglioramento. Nell’ ambito dei processi di valutazione ed autovalutazione il nostro Istituto ha affidato l’incarico a due docenti di analizzare i dati relativi alle Prove Nazionali. I lavori delle due Referenti vengono condivisi dal Collegio dei Docenti che tiene conto delle rilevazioni fornite dall’analisi dei dati per mettere in atto buone pratiche didattiche volte alla correzione o al miglioramento dei processi di insegnamento-apprendimento”. La Scuola ha predisposto il Rapporto di Autovalutazione (RAV) pubblicato su “Scuole in chiaro”. FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO L’aggiornamento professionale di tutto il personale della scuola è un importante elemento di qualità del servizio scolastico; esso è finalizzato a fornire ai docenti strumenti culturali e scientifici per sostenere la sperimentazione e l’innovazione didattica, e a tutto il personale maggiori capacità relazionali e più ampi margini di autonomia operativa anche in relazione alla diffusione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Per l’anno scolastico 2015-2016 sono in atto le seguenti attività di formazione/aggiornamento: Formazione/Informazione Sicurezza ai sensi del D. Lgs. 81/’08 ex 626/’94 (obbligatoria per tutto il personale). Piano di Formazione Lingua Inglese per i docenti della Scuola Primaria I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA-BES) L’IRC nella scuola come strumento di interpretazione della storia e delle varie culture Formazione docenti neo immessi in ruolo Il metodo analogico di Camillo Bortolato Piano di formazione docenti per l’insegnamento di Italiano L2 per gli alunni stranieri Formazione sull’uso dei tablet nella Cl@sse 2.0 Screening per l’individuazione precoce dei disturbi specifici di apprendimento (Scuola Infanzia e Primaria) Piano di formazione relativo al progetto “It’s coding time” Paesaggi di prevenzione con l’AUSL: Educazione alimentare Langhirano, 29 Ottobre 2015 Il Collegio dei Docenti 169 DOCUMENTO APPROVATO NEL COLLEGIO DEI DOCENTI DEL 29 OTTOBRE 2015 E NEL CONSIGLIO D’ISTITUTO DEL 26 NOVEMBRE 2015 Referente POF Scuola Primaria: Attanasio Mariarosaria Referente POF Scuola Secondaria di I° Grado: Ferretti Maria Stella Referenti POF Scuola dell’Infanzia: Cerioli Elisabetta 170