ptof guastella 2016-2019 - Istituto Comprensivo "Serafino Amabile

Transcript

ptof guastella 2016-2019 - Istituto Comprensivo "Serafino Amabile
ISTITUTO STATALE
AD
INDIRIZZO MUSICALE
C/so Europa,1 – 97012 Chiaramonte Gulfi (Ragusa)
e-mail: [email protected]
tel./ fax 0932.922021- 922442 C.F.: 92020720881
Piano Triennale dell’Offerta Formativa
2016/2017 – 2017/2018 – 2018/2019
Redatto ai sensi dell’art. 1, comma 14, della Legge n. 107 del 13 luglio 2015
Delibera del Collegio dei Docenti del 28/10/2016
Approvato dal Consiglio di Istituto nella seduta del 07/11/2016
1
CAPITOLO 1 - Criteri ispiratori del piano dell’offerta formativa
1.1
1.2
1.3
1.4
1.5
Atto d’indirizzo del Dirigente Scolastico
Finalità educative
Analisi dei bisogni
Obiettivi educativi
Obiettivi cognitivi
CAPITOLO 2 - Ambiente di riferimento e risorse disponibili
2.1 Contesto territoriale
2.2 Presentazione dell’istituto
2.3 Organigramma
2.4 Le nostre scuole
2.5 Risorse della scuola
2.6 Figure gestionali
CAPITOLO 3 - Organizzazione didattica
3.1 Curricolo d’Istituto
3.2 Didattica e Organizzazione
3.3 Valutazione
3.4 La scuola inclusiva
CAPITOLO 4 - Il Piano di Miglioramento
4.1 Individuazione delle priorità dal RAV
4.2 Piano di miglioramento
4.3 I progetti di ampliamento dell’Offerta Formativa
CAPITOLO 5 - Patto educativo di corresponsabilità
CAPITOLO 6 - Formazione e aggiornamento
6.1 Piano di formazione del personale
CAPITOLO 7 - Fabbisogno di personale
7.1 Personale docente
7.2 Personale ATA
2
PREMESSA
Vista la legge n. 107 del 13.07.2015 recante la “Riforma del sistema nazionale di istruzione e
formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”;
preso atto che l’art.1 della predetta legge, ai commi 12-17, prevede che:
le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell’anno scolastico che precede il
triennio (per il corrente anno scolastico entro il 15 gennaio), il piano triennale dell'offerta formativa
(PTOF);
visto l’atto di indirizzo del Dirigente Scolastico del 25/09/2016;
tenuto conto delle proposte e dei pareri provenienti dalle diverse realtà istituzionali, culturali,
sociali ed economiche operanti nel territorio,
si redige
il presente Piano Triennale dell’Offerta Formativa.
Il piano potrà essere rivisto annualmente entro il mese di ottobre.
La Riforma è stata contestualizzata nel nostro Istituto tenendo conto delle normative vigenti,
cercando di mantenere una continuità educativa e didattica con le esperienze positive sviluppate
negli anni precedenti. Pertanto il Collegio dei Docenti ha iniziato una revisione delle modalità di
progettazione delle attività formative, valorizzando progetti e “buone pratiche” già in atto. Si
sottolinea che la scuola è il luogo di relazione e condivisione di esperienze, vissuti e conoscenze,
di acquisizione di competenze e di un metodo di studio in un quadro unitario che aiuti l’alunno ad
attribuire senso alle esperienze e significatività agli apprendimenti.
Il P.T.O.F, Piano Triennale dell’Offerta Formativa, è il documento fondamentale costitutivo
dell’identità culturale e progettuale dell’istituto.
Esso costituisce un contratto formativo tra scuola e cittadini, che formalizza in un PROGETTO
UNICO il complessivo processo educativo che le diverse realtà scolastiche dell’Istituto adottano
nell’ambito della loro autonomia. Attraverso il PTOF il Collegio dei Docenti esplicita la
progettazione
della
propria
proposta
educativa
nei
confronti
dell’utenza.
In sintesi il PTOF
esplicita:
• l’offerta formativa dell’Istituto in rispondenza agli obiettivi generali nazionali contenuti nelle
“Indicazioni per il curricolo“ e a quelli specifici che emergono dal contesto culturale, sociale ed
economico in cui la scuola opera, anche in considerazione delle aspettative e proposte dei
genitori, degli alunni e degli amministratori.
• il sistema degli impegni reciproci;
• le modalità di collaborazione tra gli operatori scolastici, gli alunni, i genitori.
Coinvolge:
• tutti i soggetti operanti nella scuola: Dirigente Scolastico, docenti, personale amministrativo,
personale ausiliario, alunni, genitori.
Raccoglie:
• le proposte dei diversi componenti salvaguardandone le funzioni e le competenze specifiche.
Riflette:
• le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico del territorio.
La “progettualità condivisa” mira ad una effettiva integrazione della scuola con il territorio e con la
comunità locale, anche attraverso accordi di rete, con altre realtà scolastiche.
Il PTOF non è un progetto definitivo, ma in continuo arricchimento, la sua caratteristica è la
flessibilità che si concretizza tramite:
• determinazione del curricolo obbligatorio e degli insegnamenti facoltativi e opzionali;
• ampliamento dell’offerta formativa con attività aggiuntive;
3
• organizzazione dei tempi di insegnamento/apprendimento in modo adeguato ai ritmi degli alunni;
• attivazione di percorsi didattici individualizzati e di recupero per gli alunni in situazioni di
svantaggio;
• potenziamento della verticalità attraverso l’individuazione di percorsi didattici comuni e graduali
dalla scuola dell’infanzia alla Scuola Secondaria di primo grado, nell’ottica della realizzazione di
un curricolo unitario;
• ottimizzazione delle risorse umane;
• adozione di metodologie diversificate, attività laboratoriali ed interdisciplinari.
In sintesi il PTOF si caratterizza per il livello di responsabilità delle sue componenti. Infatti,
l’elaborazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa implica un “progettare con il consenso”, e
quindi un forte coinvolgimento ed una significativa responsabilità di tutte le componenti scolastiche.
La scuola esprime, quindi, la propria identità non soltanto attraverso i contenuti del Piano, ma
anche attraverso i modi di partecipazione dei soggetti interessati ed i meccanismi della
progettazione.
Il contributo dell’intera comunità scolastica è determinante per rendere il Piano dell’Offerta
Formativa un effettivo strumento di crescita qualitativa dell’Istituto. Ciascuna componente svolge
una funzione che deve trovare un terreno favorevole di promozione e di valorizzazione.
CAPITOLO 1 - CRITERI ISPIRATORI DEL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA
1.1 Atto d’indirizzo del Dirigente Scolastico
Il Dirigente Scolastico
Vista la legge 107/2015 sulla “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega
per il riordino delle disposizioni legislative vigenti”
EMANA
ai sensi dell’art. 3 del DPR 275/99, così come sostituito dall’art. 1 comma 14 della legge n.
107/2015, il seguente:
ATTO D’INDIRIZZO
per le attività della scuola e le scelte di gestione e di amministrazione al fine
dell’elaborazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa da parte del
Collegio di docenti.
L’attività dell’Istituto Comprensivo “S.A. Guastella” si sostanzia nel Piano dell’Offerta
Formativa che la scuola elabora per il triennio 2016/2017, 2017/2018, 2018/2019 al fine di indicare,
in coerenza con gli obiettivi di miglioramento individuati nel RAV, le attività, le strategie, le
risorse necessarie al raggiungimento degli obiettivi generali previsti dalle Indicazioni
Nazionali e degli obiettivi prioritari fissati dalla Legge 107/2015.
Attraverso il Piano dell’Offerta Formativa, la nostra Scuola garantisce l’esercizio del diritto
di tutti gli alunni al successo formativo e alla migliore realizzazione di sé in relazione alle
caratteristiche individuali, secondo principi di equità, regolarità e trasparenza del servizio e di pari
opportunità.
4
All’interno di un processo di apprendimento che copre l’intero arco della vita, l’offerta,
l’azione formativa del “Guastella” di Chiaramonte Gulfi, inserendosi in una significativa e delicata
fase della crescita degli allievi, ricca di trasformazioni e spesso carica di problematicità, vuole
apportare il proprio contributo al sereno sviluppo e al miglioramento della loro preparazione
culturale di base, rafforzando la padronanza degli alfabeti di base, dei linguaggi, dei sistemi
simbolici, ampliando il bagaglio di esperienze, conoscenze, abilità e competenze.
La Scuola, inoltre, vuole e deve essere un punto di riferimento sicuro in grado di offrire uno
spazio affettivo-cognitivo-relazionale che contribuisca alla crescita serena ed armoniosa per lo
sviluppo della personalità di ciascun alunno e all’esercizio di una cittadinanza attiva.
Per rispondere a queste finalità il POF della scuola dovrà comprendere:
-
analisi dei bisogni del territorio;
descrizione dell’utenza dell’istituto;
azioni della scuola in risposta ai bisogni individuati;
descrizione degli obiettivi generali riferiti a ciascun ordine di scuola (infanzia, primaria,
secondaria di primo grado);
descrizione degli obiettivi specifici di apprendimento articolati in conoscenze, abilità e
competenze.
Insieme agli obiettivi di apprendimento propri di ciascun ordine di scuola, l’attività didattica
di tutte le classi/sezioni dovrà perseguire:
-
il potenziamento della conoscenza delle lingue straniere e della conoscenza delle culture dei
paesi europei anche attraverso la promozione di scambi culturali e progetti di partenariato;
il potenziamento dei linguaggi non verbali e dell’uso delle nuove tecnologie;
il superamento della didattica tradizionale e la promozione della didattica laboratoriale;
le attività di orientamento al fine di favorire scelte future consapevoli relative al proseguimento
degli studi e al mondo del lavoro.
Dovranno inoltre essere previste:
-
attività di valorizzazione delle eccellenze;
attività di supporto psicologico alle problematiche dell’adolescenza;
attività di formazione continua del personale sulla relazione educativa e sulla comunicazione
didattica efficace.
La programmazione didattica di tutte le classi dovrà fare riferimento:
-
a percorsi di recupero integrati nell’attività curricolare;
a percorsi di tutoring e peer education;
ad attività di sostegno agli alunni diversamente abili, eventualmente presenti;
a piani personalizzati per alunni con DSA o altri bisogni educativi speciali, ritardi
nell’apprendimento o svantaggi;
alla programmazione di attività extrascolastiche, coerenti con la programmazione didattica
della classe, che tengano conto delle necessità scaturite dall’analisi dei bisogni formativi e
delle richieste esplicitate dagli studenti e dalle famiglie.
Sul versante metodologico-organizzativo, la didattica dovrà ricercare processi di
insegnamento-apprendimento efficaci nell’ottica della personalizzazione, fondati non solo sulla
lezione frontale, ma sull’apprendimento cooperativo, su modalità peer to peer, sulla didattica per
problemi, sul lavoro di ricerca nel piccolo gruppo, sulla didattica laboratoriale.
Sarà quindi necessario predisporre un ambiente di apprendimento strutturato attraverso
l’organizzazione flessibile delle aule, la piena funzionalità dei laboratori e degli spazi interni ed
esterni. Sarà altresì importante sfruttare tutte le potenzialità offerte dal territorio:
5
-
tenendo conto delle proposte e delle iniziative promosse dall’Ente Locale, dalle diverse realtà
istituzionali, culturali, sociali ed economiche;
prevedendo l’organizzazione di attività nella biblioteca comunale, nei Musei, negli impianti
sportivi pubblici e la conoscenza dei beni architettonici e del territorio in generale D..
Accanto alla formazione culturale, il Piano dell’Offerta Formativa organizzerà le proprie
attività in funzione di un’altra irrinunciabile finalità: l’educazione ad una cittadinanza attiva,
consapevole, responsabile, democratica, che rafforzi negli alunni il rispetto di se stessi e degli altri,
che dia una conoscenza della realtà socio-politica contemporanea adeguata all’età, il rispetto
dell’ambiente e il senso di appartenenza alla comunità.
Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa indicherà, inoltre, il piano di formazione del
personale docente e ATA, il fabbisogno di risorse professionali (docenti ed ATA), strumentali,
materiali ed infrastrutturali, prevedendo quindi una stretta sinergia con i servizi generali e
amministrativi.
Sarà necessario, infine, prevedere un sistema di indicatori di qualità e di standard efficaci
per rendere osservabili e valutabili i processi e le azioni programmate.
Le Funzioni Strumentali individuate dal Collegio dei Docenti, i Collaboratori del
Dirigente Scolastico, i Coordinatori di Classe, i Referenti/Coordinatori dei gruppi/commissioni di
lavoro, i Responsabili di Laboratorio, i Responsabili dei progetti di ampliamento dell’offerta
formativa costituiranno i nodi di raccordo tra l'ambito gestionale e l'ambito didattico, al fine di
garantire la piena attuazione del Piano.
Il presente Atto, rivolto al Collegio dei Docenti, è acquisito agli atti della scuola, reso noto
agli altri Organi collegiali competenti e pubblicato sul sito web della scuola.
L’alunno protagonista del processo formativo
1.2
Finalità educative
•
•
•
•
•
•
•
•
•
educare l’alunno alla cura di sé, della propria persona, della propria salute ed al rispetto
delle cose e degli ambienti nei quali vive;
stimolare e potenziare l’autostima e la conoscenza di sé in rapporto agli altri e
all’ambiente, per poter assumere un atteggiamento democratico, tollerante, disponibile;
operare scelte realistiche nell’immediato e nel futuro e porre quindi i presupposti per il
successivo impegno scolastico;
sviluppare la coscienza di appartenere ad una comunità, favorendo la socializzazione,
abituando al rispetto degli altri, ricercando insieme le regole di comportamento;
educare ai valori della solidarietà e della convivenza civile, per acquisire consapevolezza
delle varie forme di diversità e di emarginazione, allo scopo di prevenire e contrastare la
formazione di stereotipi e pregiudizi, nei confronti di persone e culture;
affinare e potenziare le capacità motorie, intellettuali, artistico-espressive e creative
tramite i principali codici espressivi e comunicativi, esercitando anche funzioni individuali
quali la memoria, l’attenzione, la percezione e la motivazione;
creare un clima favorevole alla collaborazione tra scuola e famiglia che miri alla crescita
armoniosa dell’individuo;
formare persone consapevoli dei ruoli delle istituzioni, della necessità del rispetto delle
regole e della condivisione di valori umani universalmente riconosciuti, quali la pace, la
fratellanza fra i popoli, il rispetto della diversità, l’onestà e l’assunzione di proprie
responsabilità;
prevenire l’abbandono e la dispersione scolastica.
6
Al termine del percorso scolastico gli alunni dovranno:
•
•
•
1.3
dimostrare di aver acquisito le competenze necessarie per comprendere la realtà che li
circonda e per proporre, limitatamente alle loro capacità, soluzioni ai problemi che essa
presenta;
essere in grado di effettuare scelte consapevoli, di distinguere i fatti dalle opinioni, di
maturare idee personali, di sostenerle, di rispettare le opinioni diverse dalle proprie;
avere modo di conoscere realtà diverse, di confrontarsi con culture e situazioni
problematiche e di maturare un atteggiamento di rispetto e concreta solidarietà nei
confronti degli altri.
Analisi dei bisogni
Dall’analisi dei comportamenti e dalle conoscenze ricavate risultano i seguenti bisogni, rapportabili
alle diverse fasce di età:
•
ambiente accogliente e motivante
•
riconoscimento della propria identità
•
fiducia in se stessi e nelle proprie capacità
•
sicurezza emotiva
•
autonomia
•
socializzazione ed appartenenza al gruppo
•
comunicazione come espressione di se stesso
•
esplorazione della realtà fisica e sociale
•
pluralità di offerte formative
•
percorsi educativi individualizzati
Famiglie e territorio
Dai rapporti scuola-famiglia e dalle riflessioni basate sull’esperienza degli insegnanti,
emerse le seguenti aspettative:
sono
•
sviluppo dell’affettività, delle relazioni, degli interessi dei figli per una crescita serena
•
sviluppo della cultura intesa come approfondimento dei modelli di conoscenza e
rappresentazione della realtà
•
sviluppo delle competenze linguistiche e delle capacità di comunicazione e di
comprensione di altre culture
•
sviluppo della competenze per un inserimento più consapevole nel mondo sociale, del
lavoro, delle comunicazioni e delle tecnologie
•
sviluppo dell’autonomia per la prevenzione e salvaguardia dei disagi e pericoli
•
sviluppo della conoscenza del territorio circostante per la sua tutela e la sua valorizzazione
Docenti
Dal confronto tra i docenti dell’Istituto sono emersi i seguenti bisogni:
7
1.4
•
collaborazione con le famiglie, i colleghi, il personale non docente
•
condivisione di un contratto formativo
•
creazione di una sintonia metodologica
•
valorizzazione delle risorse individuali
•
formazione ed aggiornamento
•
adeguata strutturazione degli ambienti scolastici
Obiettivi educativi
Convivenza: l’alunno deve essere in grado di aver cura del materiale, rispettare l’ambiente
scolastico, moderare voce e gesti, rispettare le regole, accettare i consigli degli insegnanti,
ascoltare chi parla, controllare il proprio modo di esprimersi e la propria ansia, rispettare le opinioni
altrui, accettare le critiche che gli sono rivolte.
Collaborazione: l’alunno deve essere in grado di aiutare un compagno in difficoltà, accettare
l’aiuto degli altri, lavorare con i compagni, mettere i propri risultati a disposizione degli altri,
partecipare alla suddivisione dei compiti, impegnarsi nelle attività di gruppo, aiutare l’insegnante
nelle attività.
Partecipazione: l’alunno deve essere in grado di eseguire le consegne assegnate dall’insegnante,
chiedere informazioni, seguire anche attività per lui poco interessanti, intervenire nei dialoghi o
discussioni, fare domande pertinenti, proporre suggerimenti, sviluppare l’attività iniziata.
Critica e autocritica: l’alunno deve essere in grado di esprimere la propria opinione, di emettere
giudizi fondati, di criticare le proposte e le opinioni altrui, essere consapevole delle proprie
capacità, dei propri limiti ed errori, mettere in atto le strategie suggerite dall’insegnante.
Autonomia: l’alunno deve essere in grado di portare a termine il lavoro senza bisogno di controlli,
risolvere problemi, sostenere le proprie idee ed opinioni, acquisire sicurezza dei propri mezzi,
assumersi la responsabilità delle proprie azioni, saper gestire l’errore.
1.5
Obiettivi cognitivi
Metodo di lavoro: l’alunno deve dimensionare il lavoro in base al tempo a disposizione, scegliere
ed usare il materiale adatto, essere preciso, curare la forma ed i particolari, procedere secondo
criteri logici e sistematici, prendere note e appunti, ricercare e raccogliere informazioni da testi
diversi.
Esposizione: l’alunno deve riferire i fatti osservati, sentiti o letti ed esprimere il proprio pensiero in
forma via via più chiara, ampliare il lessico e utilizzare termini adatti ad un contesto, fare uso di vari
mezzi espressivi, leggere un testo in modo scorrevole, comunicare per iscritto con un buon uso del
codice linguistico.
Conoscenza: l’alunno deve riuscire a conoscere il significato dei termini di uso comune e dei
simboli, le regole e le convenzioni delle discipline, riconoscere le situazioni in cui applicare le
regole e le convenzioni, riferire i contenuti.
Comprensione: L’alunno deve riuscire ad individuare le sequenze temporali, i luoghi, i
personaggi, le situazioni, rilevare il fatto centrale, spiegare il significato di un contenuto, rielaborare
in forma diversa, riassumere , cogliere le inferenze.
Applicazione: l’alunno deve riuscire ad usare gli strumenti e i metodi proposti, risolvere situazioni
problematiche usuali, produrre testi di vario tipo, applicare le regole e le convenzioni in situazioni
nuove, progettare e realizzare materiali, organizzare un lavoro.
8
CAPITOLO 2 - AMBIENTE DI RIFERIMENTO E RISORSE DISPONIBILI
2.1
Contesto Territoriale
Da un punto di vista geografico il territorio di Chiaramonte Gulfi è molto vasto e poco uniforme,
comprende un’ampia pianura e numerose colline in gran parte rimboschite. Dalle colline
digradando fino alla pianura è intensiva la coltura di vigneti trasformati, mandorleti, uliveti ed
agrumeti, che insieme alla manutenzione e gestione delle pinete, offrono discrete possibilità
lavorative ad un parte consistente della popolazione. La presenza di un fiorente artigianato e di
piccole industrie garantiscono un discreto benessere economico.
Significativa anche la valorizzazione naturalistica, ambientale, paesaggistica e del patrimonio
storico-artistico e culturale del nostro comune, realizzata anche attraverso l’istituzione di numerosi
musei, che hanno suscitato un certo interesse culturale e turistico: Museo dell’olio, Museo della
Musica, Museo Liberty, Museo del Ricamo, Museo dei Cimeli Storico-Militari, Museo Ornitologico,
Museo degli Arredi Sacri.
Spettacoli teatrali e manifestazioni musicali di vario genere vengono proposti nella sala congressi
“L. Sciascia” o nel salone parrocchiale “Annunziata” e nel periodo estivo in spazi appositamente
allestiti all’esterno, nell’ambito delle manifestazioni dell’Estate Chiaramontana. Momenti di vita
sociale molto intensi sono quelli vissuti in occasione di alcune ricorrenze religiose molto sentite
dalla popolazione, quali la festa della Madonna di Gulfi. Significative anche le manifestazioni del
Carnevale Chiaramontano per il coinvolgimento di giovani e adulti nell’allestimento di carri e
gruppi mascherati. Nell’ambito di tale manifestazione si svolge la Sagra della salsiccia,
produzione gastronomica molto rinomata in provincia alla quale, recentemente, si sono aggiunte
altre sagre, come la “Sagra della Focaccia” (Piano dell’Acqua), la Sagra dell’Uva (Roccazzo) e
la “Sagra dei sapori chiaramontani” (Villaggio Gulfi).
Nel comune sono presenti due bande musicali molto numerose, caratterizzate dalla presenza di
soggetti molto giovani. Dal punto di vista residenziale il 40% della popolazione vive
permanentemente nelle numerose contrade, nelle frazioni di Roccazzo e di Piano Dell’Acqua e nel
Villaggio Gulfi. Punti di aggregazione sono altresì le parrocchie presenti sia nella cittadina di
Chiaramonte sia nelle frazioni limitrofe, con i movimenti ecclesiali e le attività da esse organizzate.
Numerose sono le associazioni di tipo ricreativo e culturale come il gruppo teatrale “Gli amici del
teatro”, “ I Skiffariati”, l’associazione “AVIS”, l’associazione della Protezione civile che si adopera
in tutti i casi urgenti di soccorso e di missione presso orfanotrofi all’estero o per eventi
eccezionali.
Il Comune di Chiaramonte Gulfi è gemellato, da molti anni, con la città di Clermont de L’Oise.
2.2
Calendario anno scolastico 2016 - 2017
INIZIO DELLE LEZIONI
TERMINE DELLE LEZIONI
VACANZE NATALIZIE
VACANZE PASQUALI
FESTIVITÀ:
14 Settembre 2016
9 Giugno 2017 per le scuole primarie e secondarie
30 Giugno 2017 per la scuola dell’infanzia
dal 22 Dicembre 2016 al 6 Gennaio 2017
dal 13 Aprile 2017 al 18 Aprile 2017
1 Novembre 2016
Tutti i Santi
2 Novembre 2016
Commemorazione dei Defunti
8 Dicembre 2016
Immacolata Concezione
25 Aprile 2017
Liberazione
1 Maggio 2017
Festa dei Lavoratori
15 Maggio 2017
Festa dell’Autonomia Siciliana
2 Giugno 2017
Festa della Repubblica
15 Giugno 2017
Festa del Patrono
9
2. 3
Presentazione dell’istituto
L’Istituto Comprensivo “S. A. Guastella” accoglie alunni della scuola dell’ Infanzia, della scuola
Primaria e della Scuola Secondaria di 1ºgrado, di varia estrazione sociale, residenti nel comune e
nelle frazioni e contrade del territorio .
La Scuola è anche ad indirizzo musicale: oltre a tutte le discipline di studio previste dal curricolo
nazionale, viene impartito, in orario pomeridiano, l'insegnamento di uno strumento musicale.
L'insegnamento dello strumento musicale è soggetto ad una valutazione quadrimestrale analoga a
quella di tutte le altre discipline ed impegna lo studente per l'intero triennio.
L'ammissione al Corso di Strumento Musicale avviene sostenendo un test attitudinale.
Le cattedre di strumento musicale concesse alla nostra Scuola sono le seguenti:
chitarra, percussioni, pianoforte, tromba.
Gli studenti hanno l'opportunità di costituire una orchestra che partecipa anche a manifestazioni e
concorsi a carattere provinciale, regionale e nazionale.
L’istituto nella sua autonomia può e deve impostare il proprio Piano dell’Offerta Formativa sulla
valorizzazione delle diversità, sull’utilizzo delle risorse locali, sull’impegno per il raggiungimento
delle finalità educative generali comuni.
Il percorso formativo sarà quindi unitario e basato su collegamenti e sviluppo di percorsi didattici
fra i tre ordini di scuola.
Il PTOF intende superare la frammentarietà dei singoli progetti per attuare un disegno complessivo
nel quale risultano connessi e armonizzati tra di loro i vari interventi dettati dalle esperienze e dalle
necessità emergenti.
I contenuti curriculari vengono rivisitati attraverso una riorganizzazione più tecnica, con
l’introduzione di nuove tecnologie, che favoriscono la crescita culturale e formativa degli alunni,
l’acquisizione di competenze, riconoscendo e valorizzando le diversità al fine di promuovere le
potenzialità di ciascuno.
Organigramma
Prof.Giaquinta Giovanni
Ins. Cavallo Sebastiano
Ins. Cultrera Vito
Sig.ra Noto Nunziata
Ins. Dicunta Salvatrice
Ins. Fronte Vincenzo
Ins. Gianninoto Mariangela
2.4
DIRIGENTE SCOLASTICO
COLLABORATORE VICARIO
COLLABORATORE
RESPONSABILE PLESSO SAN GIUSEPPE
DIRETTORE DEI SERVIZI GENERALI AMMISTRATIVI
RESPONSABILE PLESSO ROCCAZZO
RESPONSABILE PLESSO PIANO DELL'ACQUA
RESPONSABILE PLESSO VIA FONTANA
Le nostre scuole
Sede Centrale
Scuola secondaria di 1°grado
Succursale
Scuola Primaria
Plesso “San Giuseppe”
Scuola dell’Infanzia
Plesso di Via Fontana
Scuola Primaria
Plesso di Roccazzo
C/so Europa, 1
tel/fax 0932 922021
C/so Europa, 3
tel. 0932.922020
Via San Giuseppe, 33
tel. 0932 927489
Via Fontana s.n.
sede provvisoria C.so Umberto
))localilocali
Via Sicilia, 2
10
tel. 0932 927182
tel/fax 0932 921302
cell. 331.6790062
Scuola Primaria
Plesso di Piano dell'Acqua
Scuola dell’Infanzia
Plesso di Roccazzo
Scuola dell’Infanzia
Plesso di Piano dell' Acqua
c/da Piano dell’Acqua
tel/fax 0932.926347
Via Sicilia, 2
tel/fax 0932.921302
cell. 331.6790062
c/da Piano dell’Acqua
tel/fax 0932.926347
Quadro sezioni – alunni
SCUOLA DELL’INFANZIA
PLESSO
N. SEZIONI
N. ALUNNI
PLESSO VIA FONTANA
4
84
PLESSO ROCCAZZO
2
45
PLESSO PIANO DELL’ACQUA
1
13
TOTALE 142
Quadro classi - alunni
SCUOLA PRIMARIA
PLESSO
SAN GIUSEPPE
CLASSI
N. ALUNNI
1A
1B
2A
2B
3A
3B
4A
4B
5A
5B
14
14
21
21
16
17
20
24
23
24
TOTALE
1A
2A
3A
4A
5A
ROCCAZZO
13
19
15
10
23
TOTALE
1A
2A
3A
4A
PIANO DELL’ACQUA
194
80
4
10
7
8
TOTALE 29
11
SCUOLA SECONDARIA PRIMO GRADO
PLESSO
CENTRALE
CLASSI
N. ALUNNI
1B
2B
3B
3D
2A
21
24
23
23
17
TOTALE 108
1C
2C
3C
1A
3A
SUCCURSALE
20
21
20
20
22
TOTALE 103
2. 5 Risorse della scuola
Nella pianificazione dell’Offerta Formativa le risorse costituiscono una variabile non indifferente.
Individuarle con chiarezza, prevederne l’impiego efficace, gestirle responsabilmente e controllarne
la trasparenza di utilizzo costituisce una responsabilità di rilievo per l’intera comunità scolastica.
Il termine “risorse” è costituito dalle seguenti voci:
Risorse strutturali e strumentali
Risorse finanziarie
Risorse professionali
Risorse negoziali
Aule, attrezzature didattiche varie, tecnologie
informatiche, sussidi audiovisivi.
Destinate a sostenere progetti e attività aggiuntive del
personale docente e ATA.
Costituite dal Dirigente Scolastico, dai docenti e dal
personale ATA.
Convenzioni e intese con soggetti pubblici e privati,
portatori di competenze e risorse utili alla scuola
12
Risorse strutturali e strumentali
PLESSO CENTRALE
PLESSO SUCCURSALE
Sito in C/so Europa 1
Sito in c/so Europa 3
n. 2 Piani collegati da scale interne ed esterne.
n. 2 Piani collegati da scale interne ed esterne.
Piano terra:
Piano terra:
Presidenza
Segreteria
Dsga
2 aule Scuola Secondaria 1º grado
Servizi
Bidelleria
2 Archivi
un androne ampio e luminoso
1 aula Scuola Secondaria 1º grado
Biblioteca/Sala docenti
n. 2 Aule di Musica
Sala docenti multimediale
Bidelleria
Servizi
Magazzino
Primo piano:
Primo piano:
3 aule Scuola Secondaria 1º grado
aula multimediale
Servizi
Archivio
n. 4 aule Scuola Secondaria 1º grado
Servizi
Seminterrato:
zona evacuazione per emergenze
Zona esterna all’edificio:
Laboratorio Scientifico
Zone esterne all’edificio:
Palestra comunale
zona evacuazione per emergenze
PLESSO DI ROCCAZZO
PLESSO DI PIANO DELL’ACQUA
Sito nell’omonima frazione in Viale Sicilia 2
Sito nella frazione Piano dell’Acqua
Piano terra:
Piano terra:
n. 2 sezioni di Scuola dell’Infanzia
n. 5 classi di Scuola Primaria
n. 1 Aula di Sostegno
n. 1 sezione di Scuola dell’Infanzia
n. 2 classi di Scuola Primaria
n.1 Aula di rotazione
n. 1 Aula di Sostegno
Spazi d’uso comune:
Spazi d’uso comune:
n. 1 androne
Servizi scuola dell’infanzia
Servizi scuola primaria
Cucina
Aula multimediale
n. 1 androne
Servizi scuola dell’infanzia
Servizi scuola primaria
Cucina
Aula multimediale
Zona esterna all’edificio:
Zona esterna all’edificio:
zona evacuazione per emergenze
giardino
campo di calcio fruibile su concessione dell’ente
gestore
Palestra comunale e campo di calcio fruibili su
concessione dell’ente gestore
zona evacuazione per emergenze
13
PLESSO SAN GIUSEPPE
PLESSO VIA FONTANA
Sito in Via San Giuseppe, 33
Sito in Via Fontana s.n.
Piano terra:
Piano terra:
n. 6 classi di Scuola Primaria
aula-magazzino
servizi alunni
servizi insegnanti
n. 4 sezioni di Scuola dell’Infanzia
Spazi d’uso comune:
1 androne
Servizi scuola dell’infanzia
Cucina
n. 1 aula audiovisivi
Angolo multimediale
Aula per attività psicomotorie
Sala riunioni
Primo Piano:
n. 4 classi di Scuola Primaria
n. 1 aula sostegno
servizi insegnanti
servizi alunni
Seminterrato:
Zona esterna all’edificio:
zona evacuazione per emergenze
n. 1 aula attività motorie
archivio
Spazi d’uso comune:
Corridoi
Aula multimediale (primo piano)
Biblioteca (primo piano)
Zona esterna all’edificio:
zona evacuazione per emergenze
Tutte le aule dei vari plessi di Scuola Primaria e Secondaria sono fornite di LIM, videoproiettore e
PC.
Risorse esterne alla scuola
Il Comune offre:
•
•
•
•
•
•
•
Biblioteca Comunale
Musei
Operatori di associazioni varie
Parrocchie
Uffici postali
Ambulatori
Protezione Civile
Risorse del territorio nel rapporto con la scuola
Servizi sociali
Chiese
Parrocchie
Associazioni Culturali
Ufficio Turismo
Ufficio Informa giovani
Associazioni Umanitarie
Caritas, Unicef, Protezione Civile
14
Incontri per genitori ed educatori
con esperti per il disagio giovanile
Oratori
Attività ricreative
Attività culturali e di promozione
sociale
Adozione a distanza
Iniziative di beneficenza
Disabilità
Servizio civile
SPAZI SOCIALI E CULTURALI
Musei
Museo dell’Olio, Museo della Musica, Museo Liberty, Museo del
Ricamo, Museo degli arredi sacri, Museo dei Cimeli Storici, Museo
Ornitologico
Biblioteca
Biblioteca comunale
Strutture sportive
Palestre, Campi di calcio e di tennis, Piscina comunale
Teatro
Teatro Parrocchiale Annunziata- Sala Sciascia
Strutture sanitarie
A.S.P. n. 7 - Avis
La scuola opera spesso in collaborazione con docenti esterni ed esperti e operatori di vari settori.
15
Risorse professionali
DOCENTI SCUOLA INFANZIA
SEZIONI
II A
III A
II B
IC
PLESSO VIA FONTANA
COGNOME E NOME
Gianninoto Mariangela
Presti Cecilia
Catania Vincenza - sostegno
Morando Vita
Nicastro Adamo
Licitra Teresa
(religione)
Gulizia Gatto Italia
Iozia Anna
Gianninoto Anna
Failla Salvina
DOCENTI SCUOLA INFANZIA PLESSO ROCCAZZO
SEZIONI
I Sezione
II Sezione
COGNOME E NOME
Incardona Lucia
Rosso Maria Paola
Nicastro Adamo (religione)
Guastella Claudia (sostegno)
Ciancio Concetta
Gulino Concetta
DOCENTI SCUOLA INFANZIA PLESSO PIANO DELL'ACQUA
SEZIONI
Sezione A
COGNOME E NOME
Cibardo Lucrezia
D’Avola Rosanna
Nicastro Adamo (religione)
DOCENTI SCUOLA PRIMARIA PLESSO SAN GIUSEPPE
CLASSI
COGNOME E NOME
Gianninoto Giuseppa
IA
IB
Amato Giovanna
Criscione Elisa
Distefano Carmelo
DISCIPLINE
Italiano, matematica, scienze,
storia, geografia, arte e immagine
Ed. fisica, musica, tecnologia
inglese
Religione cattolica
Scrofani Luigia
Italiano, matematica, scienze,
storia, geografia, arte e immagine
Firrincieli Angela
Criscione Elisa
Ed. fisica, musica, tecnologia
inglese
Di Martino Carmela Milena
Religione cattolica
16
II A
Amato Giovanna
Italiano, matematica, scienze, arte
e immagine, tecnologia, ed. fisica
Zisa Angela
Gueli Maria Giovanna
Storia, geografia, musica,
tecnologia
inglese
Di Martino Carmela Milena
Religione cattolica
Gueli Maria Giovanna
II B
Zisa Angela
Di Martino Carmela Milena
italiano; matematica; scienze;
tecnologia; educazione fisica;
inglese
storia; geografia; arte e immagine;
musica
Religione cattolica
Panasia Giuseppina
italiano; arte e immagine;
matematica; scienze; educazione
fisica; tecnologia; musica
Cultrera Vito
Criscione Elisa
Di Martino Carmela Milena
storia; geografia
inglese
religione
Giaquinta Rosalba
Italiano; arte e immagine;
matematica; scienze; educazione
fisica; tecnologia; musica
Marletta Maria Angela
Criscione Elisa
Di Martino Carmela Milena
storia; geografia
inglese
Religione cattolica
Calabrese Giuseppina
italiano; matematica; scienze; arte
e immagine; educazione fisica;
religione
Firrincieli Angela
storia; geografia; tecnologia;
musica
III A
III B
IV A
Criscione Elisa
Savasta Luisa
Cultrera Vito
IV B
Firrincieli Angela
Criscione Elisa
Di Martino Carmela Milena
religione cattolica
Laterra Maria
italiano; matematica; scienze; arte
e immagine; religione cattolica;
educazione fisica
Firrincieli Angela
storia; geografia; tecnologia;
musica;
Criscione Elisa
inglese
VA
Marletta Maria Angela
VB
inglese
sostegno
italiano; matematica; scienze ;arte
e immagine; educazione fisica
storia; geografia; tecnologia;
musica
inglese
Zisa Angela
Criscione Elisa
Savasta Luisa
17
italiano; matematica; scienze;
tecnologia; arte e immagine;
educazione fisica
storia; geografia; religione; musica
inglese
sostegno
DOCENTI SCUOLA PRIMARIA PLESSO ROCCAZZO
CLASSE
IA
COGNOME E NOME
Amato Angela
Italiano Arte e Immagine
Dicunta Salvatrice
Matematica, Scienze, Tecnologia
Ferraro Marianna
Storia, Geografia, Inglese,
Musica, Ed. Fisica
Di Martino Carmela Milena
Religione
Lo Nigro
Scafarrone Angela
II A
Di Martino Carmela Milena
Amato Angela
Scafarrone Angela
Lo Nigro
Dinoto Laura
Di Martino Carmela Milena
III A
Ferraro Marianna
IV A
Dicunta Salvatrice
Di Martino Carmela Milena
Amato Angela
Dinoto Laura
VA
DISCIPLINE
Di Martino Carmela Milena
Savasta Luisa
Italiano; storia; geografia; arte e
immagine, Musica
Matematica; scienze;Tecnologia
educazione fisica
religione cattolica
Inglese;
Italiano; arte e immagine; musica;
tecnologia; inglese
Matematica; scienze
Storia; geografia; educazione
Fisicafisica
religione cattolica
Italiano; arte e immagine; storia;
geografia; musica ; tecnologia
Matematica; scienze; inglese;
educazione fisica
religione cattolica
Italiano; arte e immagine; storia;
geografia
Matematica; scienze; tecnologia;
educazione fisica; inglese; musica
religione cattolica
sostegno
DOCENTI SCUOLA PRIMARIA PLESSO DI PIANO DELL'ACQUA
PLURICLASSI
COGNOME E NOME
Dibenedetto Rosa
Canzoniero Maria Giovanna
I - II
Fronte Vincenzo
Distefano Carmelo
Dibenedetto Rosa
Canzoniero Maria Giovanna
III – IV
Fronte Vincenzo
Distefano Carmelo
18
DISCIPLINE
italiano; arte e immagine
matematica; scienze; inglese;
tecnologia
storia; geografia; educazione
fisica; musica
Religione cattolica
italiano; arte e immagine
matematica; scienze; inglese;
tecnologia
storia; geografia; educazione
fisica; musica
religione cattolica
DOCENTI ORGANICO DELL’AUTONOMIA - SCUOLA PRIMARIA
COGNOME E NOME
PLESSI
San Giuseppe
Roccazzo
Cugnata Maria Lorena
Ficili Giuseppa
DOCENTI SCUOLA SECONDARIA I GRADO
CORSO A
CLASSE
I
CLASSE
II
CLASSE
III
COGNOME E NOME
DISCIPLINE
Giangreco Katiuscia
Scalogna M. Teresa
Errigo Lorella
Cilia Gina
Mannelli Elena
Sapuppo Sabina
Stella Adriana
Cavallo Sebastiano
Bracchitta Antonella
Beneventi Ivana
italiano
storia - geografia
matematica - scienze
inglese
spagnolo
tecnologia
arte e Immagine
musica
educazione fisica
religione cattolica
COGNOME E NOME
DISCIPLINE
Salafia Maria Grazia
Errigo Lorella
Cilia Gina
Mannelli Elena
Sapuppo Sabina
Stella Adriana
Cavallo Sebastiano
Bracchitta Antonella
Beneventi Ivana
La Rocca Paolo
Italiano-storia-geografia
matematica-scienze
inglese
spagnolo
tecnologia
arte e Immagine
musica
educazione fisica
religione cattolica
sostegno
COGNOME E NOME
DISCIPLINE
Giangreco Katiuscia
Errigo Lorella
Salafia Giovanna
Mannelli Elena
Sapuppo Sabina
Stella Adriana
Cavallo Sebastiano
Bracchitta Antonella
Beneventi Ivana
Diquattro Maria Grazia
italiano-storia-geografia
matematica -scienze
inglese
spagnolo
tecnologia
arte e Immagine
musica
educazione fisica
religione cattolica
sostegno
19
N. ORE
6
2+2
4+2
3
2
2
2
2
2
1
N. ORE
6+2+2
4+2
3
2
2
2
2
2
1
18
N. ORE
6+2+2
4+2
3
2
2
2
2
2
1
6
CORSO B
CLASSE
I
CLASSE
II
CLASSE
III
COGNOME E NOME
DISCIPLINE
Giuliano Antonella
Piazza Giovanna
Grasso Maria Agata
Cilia Gina
Tidona Marina
Sapuppo Sabina
Stella Adriana
Cavallo Sebastiano
Bracchitta Antonella
Beneventi Ivana
Italiano
storia- geografia
matematica - scienze
inglese
francese
tecnologia
arte e Immagine
musica
educazione fisica
religione cattolica
COGNOME E NOME
DISCIPLINE
Piazza Giovanna
Grasso Maria Agata
Cilia Gina
Tidona Marina
Sapuppo Sabina
Stella Adriana
Cavallo Sebastiano
Bracchitta Antonella
Beneventi Ivana
Italiano-storia-geografia
matematica - scienze
inglese
francese
tecnologia
arte e Immagine
musica
educazione fisica
religione cattolica
COGNOME E NOME
DISCIPLINE
Gulino Giovanna
Grasso Maria Agata
Cilia Gina
Tidona Marina
Sapuppo Sabina
Stella Adriana
Cavallo Sebastiano
Bracchitta Antonella
Beneventi Ivana
Italiano-storia-geografia
matematica -scienze
inglese
francese
tecnologia
arte e Immagine
musica
educazione fisica
religione cattolica
20
N. ORE
6
2+2
4+2
3
2
2
2
2
2
1
N. ORE
6+2+2
4+2
3
2
2
2
2
2
1
N. ORE
6+2+2
4+2
3
2
2
2
2
2
1
CORSO C
CLASSE
I
CLASSE
II
CLASSE
III
COGNOME E NOME
DISCIPLINE
Scalogna M. Teresa
Distefano Laura
Salafia Giovanna
Mannelli Elena
Sapuppo Sabina
Stella Adriana
Cavallo Sebastiano
Bracchitta Antonella
Beneventi Ivana
Recupido Giovanni
Italiano-storia-geografia
matematica - scienze
Inglese
Spagnolo
Tecnologia
arte e Immagine
Musica
educazione fisica
Religione cattolica
Sostegno
COGNOME E NOME
N. ORE
6+2+2
4+2
3
2
2
2
2
2
2
9
DISCIPLINE
Gulino Giovanna
Cappello Giuliana
Distefano Laura
Salafia Giovanna
Mannelli Elena
Sapuppo Sabina
Stella Adriana
Cavallo Sebastiano
Bracchitta Antonella
Beneventi Ivana
Licitra Alessandra
Italiano
storia-geografia
matematica - scienze
Inglese
spagnolo
tecnologia
arte e Immagine
musica
educazione fisica
religione cattolica
sostegno
COGNOME E NOME
N. ORE
6
2+2
4+2
3
2
2
2
2
2
1
18
DISCIPLINE
Giuliano Antonella
Scalogna M. Teresa
Distefano Laura
Salafia Giovanna
Mannelli Elena
Sapuppo Sabina
Stella Adriana
Cavallo Sebastiano
Bracchitta Antonella
Beneventi Ivana
Cosentini Lucia
Italiano
storia-geografia
matematica - scienze
Inglese
Spagnolo
tecnologia
arte e Immagine
musica
educazione fisica
religione cattolica
sostegno
N. ORE
6
2+2
4+2
3
2
2
2
2
2
1
9
CORSO D
CLASSE
III
COGNOME E NOME
DISCIPLINE
Salafia Maria Grazia
Giuliano Antonella
Galizia Giovanni
Cilia Gina
Tidona Marina
Sapuppo Sabina
Stella Adriana
Cavallo Sebastiano
Castellino Angelo
Beneventi Ivana
Italiano
storia-geografia
matematica - scienze
Inglese
Francese
tecnologia
arte e Immagine
musica
educazione fisica
religione cattolica
21
N. ORE
6
2+2
4+2
3
2
2
2
2
2
1
DOCENTI INDIRIZZO MUSICALE
COGNOME E NOME
STRUMENTO
N. ORE
pianoforte
percussioni
chitarra
tromba
tromba
18
18
18
14
4
Marletta Mariapaola
Melilli Carmelo
Monaca Vincenzo
Fatuzzo Francesco
CLASSI
Corsi
Corsi A – C; I B - II B – III D
Corsi A – B; IC – III C
Corso A – I C – II C – III D
Corso A – I C – II C – III D
POTENZIAMENTO - SECONDARIA 1° GRADO
COGNOME E NOME
Giangreco Katiuscia
Giuliano Antonella
Gulino Giovanna
Piazza Giovanna
Salafia Maria Grazia
Cappello Giuliana
Materie
Materie
Materie
Materie
Materie
Materie
DISCIPLINA
ORE
letterarie (A043)
letterarie (A043)
letterarie (A043)
letterarie (A043)
letterarie (A043)
letterarie (A043)
2
2
2
4
2
6
PERSONALE ATA
AMMINISTRATIVI
COGNOME E NOME
Noto Nunziata
Avola Giovanna
Cannarella Concetta
Pastorello Giuseppa
Salamone Silvana
Scollo Paola
TIPOLOGIA INCARICO
Direttore dei servizi generali amministrativi
Assistente amministrativo
Docente utilizzata in altri compiti
Assistente amministrativo
Assistente Amministrativo
Docente utilizzata in altri compiti
COLLABORATORI SCOLASTICI
COGNOME E NOME
PLESSO DI SERVIZIO
Cicero Giovanni
Puma Valeria
Via Fontana (Infanzia)
Corallo Silvia
Piano dell' Acqua (Infanzia – Primaria)
Bucchieri Dionisio
Ragusa Giuseppe
Massari Giovanna
Roccazzo (Infanzia – Primaria)
La Fauce Rosa
Ventura Maria
Cannizzo Giovanna
Criscione Gabriella
Panasia Lusi Giovanni
Gazzè Giovanni
Marletta Giovanni
San Giuseppe (Primaria)
Centrale (Secondaria 1° grado)
Succursale (Secondaria 1° grado)
22
2.6
Figure gestionali
Funzioni Strumentali al PTOF
Nella seduta del Collegio dei Docenti del 13/10/2015 sono state conferite le nomine di Funzione
Strumentale ai seguenti docenti:
DESCRIZIONE/COMPITI
F.S. 1
GESTIONE DEL POF
Inss. PANASIA G.
SAVASTA L.
F.S. 2
COORDINAMENTO ED UTILIZZO
DELLE NUOVE TECNOLOGIE
NELLA
SCUOLA PRIMARIA
Ins. GUELI M.G.
F.S. 3
SOSTEGNO AL LAVORO DEI
DOCENTI
E
INTERVENTI E SERVIZI PER GLI
STUDENTI NELLA SCUOLA
PRIMARIA E NELLA SCUOLA
DELL’INFANZIA
Ins. DICUNTA
Coordinamento dei Gruppi di Lavoro definiti dal Collegio dei
Docenti e convocazione di riunioni.
Progettazione grafica e stesura del P.O.F. in formato digitale e
cartaceo. Realizzazione sintesi POF.
Cura della documentazione didattica ed educativa della scuola
primaria e dell’infanzia.
Valutazione e monitoraggio POF.
Coordinamento tecnologie nella scuola primaria (controllo
efficienza P.C. e tecnologie per la didattica e richiesta di
assistenza alle Ditte esterne indicate dal D.S. e/o dal D.S.G.A.,
installazione/disinstallazione di software, aggiornamento
periodico degli antivirus, etc.).
Predisposizione degli indicatori di valutazione e delle relative
opzioni nel software Argo Alunni.
Coordinamento della raccolta dati per gli scrutini della scuola
primaria e per l’inserimento nel software Argo Alunni.
Collaborazione attiva al D.S., con l’effettiva presenza, durante
tutte le operazioni di scrutinio.
Stampa dei documenti di valutazione.
Coordinamento e aggiornamento del Sito Web, inserimento
delle comunicazioni interne ed esterne, delle esperienze
didattiche degli alunni segnalate dai docenti interessati.
Intercultura e integrazione
Coordinamento dei dipartimenti e curricolo
Organizzazione delle visite guidate e viaggi d’istruzioni
(coordinamento con i consigli di classe, raccolta adesioni,
raccolta somme e relativo versamento sul c.c.b. della scuola,
negoziazione in collaborazione con il D.S.e DSGA).
Monitoraggio frequenza alunni e segnalazione al Dirigente
scolastico degli alunni a rischio.
Supporto ai progetti degli alunni diversamente abili.
Raccordo con l’equipe socio-psico-pedagogica
Rapporti con Istituzioni/Associazioni/Enti esterni
Organizzazione e coordinamento della biblioteca
23
F.S. 4
SOSTEGNO AL LAVORO DEI
DOCENTI
E
INTERVENTI E SERVIZI PER GLI
STUDENTI NELLA SCUOLA
SECONDARIA
Continuità
Organizzazione e coordinamento della biblioteca
Inss.
MARLETTA M.P.
CILIA GINA
F.S. 5
VISITE GUIDATE
E
VIAGGI DI ISTRUZIONE
Visite guidate e viaggi di istruzione
Ins. ERRIGO L.
COMMISSIONI
COMMISSIONE ACCOGLIENZA
Licitra T., Gueli, Amato G., Di Martino,Fronte V.,Scrofani L.,
Rosso, Cibardo, Ciancio, Gianninoto A., Sapuppo, Giangreco,
Stella
COMMISSIONE PROGETTAZIONE
DISCIPLINARE
Gueli M., Fronte V., Ferraro M., Gulino Concetta, Rosso M.,
Giangreco K., Gulino G., Errigo L.
COMMISSIONE CONTINUITA’
Marletta Mariapaola (Referente), Salafia G., Stella, Scrofani,
Amato A., Di Martino, D'Avola, Fronte, Incardona, Licitra, Savasta
COMMISSIONE PTOF
Panasia (Referente), Dicunta, Gueli, Gianninoto Mariangela,
Giangreco, Savasta, Errigo, Giuliano.
COMMISSIONE GLHI
COMMISSIONE AUTOV. ISTITUTO
COMMISSIONE ED. AMBIENTALE
COMITATO VALUTAZIONE
TUTOR ANNO DI PROVA
Referente Invalsi
Referente Legalità
Referente Beni Culturali
Referente Ed. Stradale
Referente AVIS,
Ed. alla Salute e Alimentare
Recupido (Referente), Savasta, tutti i docenti di sostegno e i
coordinatori di classe
Panasia, Amato A., Rosso, Giuliano, Gulino G., Gueli (referente).
Ferraro (Referente), Rosso, Errigo.
Amato A., Piazza, Calabrese.
Gueli, Cilia
Panasia G.
Amato A.
Stella A.
Grasso A.
Panasia G.
COORDINATORI DIPARTIMENTI
MATEMATICO - SCIENTIFICO - TECNOLOGICO
LINGUISTICO – ARTISTICO - ESPRESSIVO
STORICO - SOCIALE
INCLUSIONE - GLHI
Errigo L.
Gulino G.
Giangreco K.
Recupido G.
24
COORDINATORI CONSIGLI DI CLASSE SCUOLA SECONDARIA
CLASSE
IA
II A
III A
IB
II B
III B
IC
II C
III C
III D
COGNOME E NOME
Errigo Lorella
Salafia Maria Grazia
Giangreco Katiuscia
Grasso Maria Agata
Piazza Giovanna
Gulino Giovanna
Scalogna Maria Teresa
Distefano Laura
Giuliano Antonella
Cilia Gina
CONSIGLIO DI ISTITUTO - 2015/2018 (ELEZIONI DEL 22-23 NOVEMBRE 2015)
Giaquinta Giovanni
N.
1
2
3
4
5
6
7
8
Cavallo Sebastiano
Marletta Maria Paola
Dicunta Salvatrice
Ferraro Marianna
Panasia Giuseppina
Cultrera Vito (segretario)
Gueli Maria Giovanna
Incardona Lucia
N.
1
2
Ragusa Giuseppe
Cicero Giovanni
N.
1
2
3
4
5
6
7
8
N.
1
2
3
4
5
6
Dirigente Scolastico
DOCENTI
ORDINE SCUOLA
Scuola Secondaria di 1° Grado
Scuola Secondaria di 1° Grado
Scuola Primaria Roccazzo
Scuola Primaria Roccazzo
Scuola Primaria San Giuseppe
Scuola Primaria San Giuseppe
Scuola Primaria San Giuseppe
Scuola dell’Infanzia Roccazzo
A.T.A.
Collaboratore Scolastico
Collaboratore Scolastico
GENITORI
FIGLIO
Caramma Elisabetta (Presidente) Ragusa Caramma Gioele
Buggea Giuseppe
Buggea Tommaso Teo
Cavallo Maria
Montaudo Angelo
De Santis Giuseppina
Baglieri Michele
Foderà Rossella
Gafà Mattia
Guccione Carmelinda
Cupperi Gabriele
Liali Claudia
Massari Victor
Occhipinti Antonella
Castagna Vito
(vicepresidente)
GIUNTA ESECUTIVA
COGNOME E NOME
QUALIFICA
Giaquinta Giovanni
Dirigente Scolastico
Noto Nunziatina
Direttore S.G.A.
Gueli Maria Giovanna
Docente
Cicero Giovanni
Collaboratore Scolastico
Caramma Eisabetta
Genitore
Occhipinti Antonella
Genitore
R.S.U.
Cannizzo Rosanna
Dicunta Salavatrice
Rosso Maria Paola
ATA
DOCENTE
25
DOCENTE
CLASSE
Primaria San Giuseppe
Infanzia Piano dell’Acqua
Secondaria I grado
Primaria Roccazzo
Primaria Roccazzo
Secondaria I grado
Primaria Piano dell Acqua
Infanzia Via Fontana
FUNZIONE
presidente
segretario
componente
componente
componente
componente
CAPITOLO 3 - ORGANIZZAZIONE DIDATTICA
3.1
Curricolo d’istituto
Condizione indispensabile per il raggiungimento della finalità educativa è instaurare un Clima di
Accoglienza Permanente che garantisca lo “Star bene” dei docenti, degli operatori e degli utenti.
LA SCUOLA DELL’INFANZIA
PROMUOVE:
•
•
•
•
Lo sviluppo dell’identità
La conquista
dell’autonomia di base
Lo sviluppo delle
competenze
Il senso della
cittadinanza
LA SCUOLA PRIMARIA
SOSTIENE:
• L’alfabetizzazione di base
• Lo sviluppo del pensiero
riflessivo e critico
• La formazione di cittadini
consapevoli e responsabili
LA SCUOLA SECONDARIA DI
PRIMO GRADO
SOLLECITA:
• I processi di simbolizzazione e
di rappresentazione del mondo
• L’organizzazione delle
conoscenze in un sapere
integrato
• L’esercizio della cittadinanza
attiva
• La costituzione del senso di
legalità e dell’etica della
responsabilità
Il Curricolo è il risultato delle riflessioni e delle discussioni della Commissione per il curricolo.
La nostra scuola ha elaborato un “curricolo condiviso”, tenendo conto dei suggerimenti e delle parti
prescrittive delle “Indicazioni Nazionali per il Curricolo”; nonché, delle indicazioni del Dirigente
Scolastico, delle riflessioni e delle discussioni in seno alla Commissione appositamente istituita e
all’intero Collegio dei Docenti.
Gruppo di lavoro
INSEGNANTI
SCUOLA
CIANCIO CONCETTA - PRESTI CECILIA
Infanzia
AMATO ANGELA - GUELI MARIA G. - DICUNTA SALVATRICE
Primaria
GULINO GIOVANNA - PIAZZA GIOVANNA
Secondaria I grado
Per maggiore praticità e sistematicità l’operato del gruppo è stato articolato nel seguente modo:
a) Lessico condiviso: accordo sul significato attribuito alle parole più ricorrenti e da utilizzare.
b) Obiettivi generali del processo formativo: sintesi dei principi base del documento
ministeriale, punti di riferimento.
c) Struttura del curricolo: proposta di uno schema di programmazione accompagnato da
alcune riflessioni.
Lessico condiviso
CAMPO D’ESPERIENZA
ambito del fare e dell’agire del bambino all’interno del quale l’insegnante individua il delinearsi dei
vari alfabeti, utilizzando gli opportuni riferimenti “disciplinari” esclusivamente per organizzare una
proposta didattica completa ed organica;
DISCIPLINA
non è solo materia scolastica, ma strumento d’indagine con i suoi metodi, linguaggi e concetti
specifici. Ogni disciplina è un mezzo formativo;
26
AMBITO
aggregazione delle discipline e campi di esperienza;
INDICATORI DISCIPLINARI
danno il “titolo” ad una parte della disciplina, sulla base delle Indicazioni Nazionali;
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO
“Gli obiettivi di apprendimento individuano campi del sapere, conoscenze e abilità ritenuti
indispensabili al fine di raggiungere i traguardi per lo sviluppo delle competenze. Essi sono
utilizzati dalle scuole e dai docenti nella loro attività di progettazione didattica, con attenzione alle
condizioni di contesto, didattiche e organizzative mirando ad un insegnamento ricco ed efficace.
Gli obiettivi sono organizzati in nuclei tematici e definiti in relazione a periodi didattici lunghi: l’intero
triennio della scuola dell’infanzia, l’intero quinquennio della scuola primaria, l’intero triennio della
scuola secondaria di primo grado. Per garantire una più efficace progressione degli apprendimenti
nella scuola primaria gli obiettivi di italiano, lingua inglese e seconda lingua comunitaria, storia,
geografia, matematica e scienze sono indicati anche al termine della terza classe ” (Indicazioni
nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione).
Tali obiettivi descrivono quello che lo studente deve dimostrare di sapere e saper fare; è espresso
con azioni osservabili e misurabili; non sono prescrittivi e pertanto gli insegnanti, nel momento in
cui dovranno elaborare la progettazione, possono rifarsi a tali obiettivi, modificandoli, ampliandoli e
rendendoli funzionali al raggiungimento dei traguardi di sviluppo delle competenze all’interno delle
proprie classi
OBIETTIVI MINIMI DI APPRENDIMENTO
descrivono quello che gli alunni in difficoltà devono poter fare, anch’essi sono espressi in azioni
osservabili e misurabili.
Per gli alunni BES il PDP sarà predisposto dai docenti dei vari team tenendo conto delle
specifiche esigenze degli alunni.
COMPETENZE
dimensioni interiori della persona che interagiscono con il contesto sociale e ambientale mettendo
in atto processi di rielaborazione personale dei saperi e dell’esperienza, in un continuo valutarsi
per migliorare; capacità di usare conoscenze e abilità in situazioni diverse, quindi anche impegno,
motivazione, ruolo sociale, immagine di sé, consapevolezza, sensibilità al contesto.
OBIETTIVI GENERALI DEL PROCESSO FORMATIVO
Per la costruzione del curricolo abbiamo tenuto conto delle
nazionali riconducibili alle seguenti mete:
finalità generali delle indicazioni
• promuovere il pieno sviluppo della persona in tutte le sue dimensioni;
• insegnare a essere e ad apprendere le regole del vivere e del convivere;
• porre le basi per l’esercizio della cittadinanza attiva;
• far acquisire gli apprendimenti di base;
• concorrere con altre istituzioni alla rimozione di ogni ostacolo alla frequenza;
• curare l’accesso facilitato per gli alunni con diverse abilità e di culture diverse;
• prevenire l’evasione dell’obbligo scolastico, contrastando la dispersione;
• perseguire con ogni mezzo il miglioramento della qualità del sistema d’istruzione;
• offrire agli studenti occasioni di apprendimento dei saperi e dei linguaggi culturali di base;
• far sì che gli studenti acquisiscano gli strumenti di pensiero necessari per apprendere a
selezionare le informazioni.
DAI PRINCIPI ALLA COSTRUZIONE DEL CURRICOLO
Strutturazione degli ambiti:
• delle relazioni (il sé e l’altro e l’area storico - geografica e convivenza civile)
• logico (la conoscenza del mondo e area matematico – scientifica – tecnologica)
• linguistico-espressivo (il corpo in movimento – linguaggi, creatività, espressione – i discorsi
D e area linguistica D).
27
Esplicitazione di itinerari della relazione capaci di:
• garantire flessibilità, collegialità effettiva, corresponsabilità nell’azione didattica; promuover
la costruzione di relazioni interpersonali e legami cooperativi,favorire forme di aiuto
reciproco e apprendimento tra pari,
• sostenere lo sviluppo delle capacità di comunicazione, problematizzazione, negoziazione
ed elaborazione di conoscenze e abilità.
Costruzione di itinerari dell’istruzione che:
• partano dai reali interessi degli alunni, rispettino i ritmi d’apprendimento di ciascuno,
valorizzino le esperienze di vita,
• consentano di sperimentare e imparare dai propri errori, garantiscano un insegnamento
personalizzato, incoraggino curiosità e spirito di ricerca, siano capaci di declinare il sapere
con la fantasia.
Promozione dell’alleanza educativa fondata su:
• condivisione delle mete formative, conoscenza delle strategie che saranno adottate,
rispetto reciproco dei ruoli e sistematicità delle relazioni (programmazione di tempi e modi).
Utilizzazione della valutazione formativa basata su:
• osservazioni e verifiche sistematiche che attivano le azioni da intraprendere, regolano
quelle avviate e promuovono il bilancio critico su quelle condotte a termine (test,
interrogazioni, prove oggettive D).
Rispetto della continuità verticale attraverso:
• il superamento della frammentazione del sapere, il riconoscimento del valore formativo di
ogni disciplina, la condivisione di scelte metodologiche, l’attribuzione di senso alle
esperienze di ogni alunno.
LA STRUTTURA DEL CURRICOLO
Il curricolo si articola in:
OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO per ciascun campo/disciplina, da agganciare alle competenze.
COMPETENZE sono prescrittive e possono essere usate come indicatori di valutazione.
Le programmazioni annuali, di scuola dell’Infanzia e Primaria, rifacendosi al curricolo
scuola, illustreranno i percorsi d’insegnamento specificando:
della
CONTENUTI
ATTIVITÀ
STRATEGIE
RACCORDI INTERDISCIPLINARI tra discipline/campi d’esperienza, ambiti e aree disciplinari.
ATTIVITÀ di recupero e/o sviluppo degli apprendimenti intesi come:
•
•
•
predisposizione di spazi con materiali strutturati
modalità di lavoro per gruppi elettivi, di compito, di livello
eventuale predisposizione di percorsi individualizzati
28
3.2
Didattica e organizzazione
Scuola dell'infanzia
Il percorso educativo della Scuola dell’Infanzia utilizza gli obiettivi specifici di apprendimento per
progettare unità di apprendimento che, a partire da obiettivi formativi, mediante apposite scelte di
metodi e contenuti, trasformino le capacità personali di ciascun bambino in competenze. A tale
scopo prevedono di elaborare dei Piani Personalizzati che costituiscono il modo e il mezzo per
sviluppare in maniera armonica e unitaria la capacità di ciascun bambino. Il curricolo, quindi, si
articola nell’esplicitazione dei campi di esperienza (descritti nelle progettazioni delle intersezioni)
attraverso:
• Il sé e l’altro;
• Il Corpo e il movimento;
• Linguaggi, creatività, espressione (Immagini, suoni, colori)
• I discorsi e le parole;
• La conoscenza del mondo.
Obiettivi formativi
•
•
•
•
•
•
•
•
Conquistare progressivamente l’autonomia.
Prendere coscienza di sé
Sapere interagire con gli altri come occasione di crescita individuale e sociale
Conoscere e rappresentare la realtà
Acquisire la dimensione temporale.
Sviluppare le capacità logiche.
Sapere ascoltare, comprendere e comunicare.
Conoscere il valore delle feste e i loro aspetti più significativi.
Progettazione
La progettazione didattica è elaborata collegialmente dalle insegnanti dei tre plessi, per
fasce di età e per ciascun campo di esperienza:
•
•
•
•
•
Il sé e l’altro (le grandi domande, il senso morale, il vivere insieme)
Il corpo e il movimento (identità, autonomia, salute)
Linguaggi, creatività, espressione (immagini, suoni, colori)
I discorsi e le parole (comunicazione, lingua, cultura)
La conoscenza del mondo (ordine, misura, spazio, tempo, natura)
La progettazione concepisce i bambini come delle persone, come soggetti costruttori della propria
personalità, attraverso una fitta rete di relazioni con l’ambiente circostante.
Impegnati in questo lavoro di interazione, nel nostro contesto scolastico essi hanno la possibilità di
trovare degli ambienti preparati per promuovere e salvaguardare i loro diritti .
Tutti i bambini devono avere le stesse opportunità educative al fine di costruire lo sviluppo
armonico ed integrale della loro personalità.
Queste esigenze vengono soddisfatte in un contesto ambientale che favorisce esperienze e
relazioni in un clima di affettività e giocosità positive che permette a ciascun bambino di
continuare la propria storia, utilizzando competenze e conoscenze acquisite.
La capacità di osservare ciascun bambino e di individuarne gli aspetti della storia personale,
rappresenta una
componente necessaria per valorizzare la progettazione e l’intero lavoro
didattico, prestando particolare attenzione ai bambini diversamente abili, con svantaggi e
appartenenti ad altre culture.
Per il “Progetto Accoglienza”, la cui finalità è favorire un sereno ed equilibrato inserimento del
bambino di tre anni nella Scuola dell’Infanzia, per un distacco graduale e non traumatico dai
genitori, è necessario un periodo di contemporaneità della durata di circa tre settimane, in cui
vengono preparate attività ludiche motivanti.
29
Constatato che la Scuola dell’Infanzia, nel periodo compreso tra la fine delle lezioni della scuola
primaria e la fine di Giugno, registra calo e saltuarietà considerevoli nella frequenza degli alunni
nel turno pomeridiano, per evitare uno spreco di risorse, in tale periodo la scuola funziona per il
solo turno antimeridiano. Nella Scuola dell’Infanzia la scansione delle attività educative e didattiche
nasce dall’esigenza di gestire unitariamente una pluralità di risorse:
la molteplicità delle aggregazioni dei bambini (grandi-medi e piccoli gruppi)
l’alternarsi in attività di sezione e intersezione
l’utilizzazione di spazi diversi: l’aula-sezione, la palestra, gli”angoli”, i laboratori, gli
spazi esterni.
• la pluralità dei docenti che, adeguatamente coordinati, lavorano in modo collegiale,
dividendosi compiti e funzioni.
La scansione dei tempi della giornata scolastica deve rispettare i bisogni educativi e i ritmi biologici
dei bambini, deve permettere un ordinato svolgimento delle attività e facilitarne l’articolazione.
A momenti che esigono un’attenzione sostenuta si alternano momenti più distesi. Le diverse forme
di raggruppamento dei bambini, che richiedono scambio e cooperazione, lasciano posto al lavoro
individuale.
Inoltre, la Scuola dell’Infanzia, per rispondere alle specifiche esigenze derivanti dalla diversità di
ogni bambino e quindi non solo “diversità difficili” (bambini in situazioni di disagio socio-affettivo,
diversamente abili, bambini di diverse culture), deve organizzare l’attività didattico-educativa
mediante dei piani personalizzati di apprendimento.
•
•
•
Orari
PLESSO VIA FONTANA
dalle ore 8.00 alle ore 16.00 e, su richiesta dei genitori , nella giornata
del sabato dalle ore 8.00 alle ore 13.00
PLESSO ROCCAZZO
PLESSO PIANO ACQUA
dal lunedì al venerdì dalle ore 8.00 alle ore 16.00 e si dispone di
due ore al giorno di contemporaneità dalle ore 11.00 alle ore 13.00.
Note: Nel corso dell’anno la compresenza verrà effettuata per tutte quelle attività che richiedono la presenza delle due
insegnanti: accoglienza, visite guidate, esplorazioni ambientali, ricorrenze particolari, realizzazione di progetti.
Spazi e attrezzature
Gli spazi utilizzati sono: aule, corridoi, salone, spazi esterni, laboratorio multimediale.
Le attrezzature a disposizione della scuola sono: televisione, computer, videocamera, fotocamera,
scivoli, materassini, asse di equilibrio, palloni, materiale di psicomotricità.
Metodologia
La metodologia della Scuola dell’Infanzia riconosce come suoi connotati essenziali:
• La valorizzazione del gioco
• La mediazione didattica
• L’esplorazione e la ricerca
• La vita di relazione
Le insegnanti daranno particolare importanza al gioco, perché la strutturazione ludiforme
dell’attività didattica assicura ai bambini esperienze di apprendimento in tutte le dimensioni della
loro personalità.
Verifica e valutazione
Per dare valore e significato al progetto educativo non si può non prescindere dalla verifica dello
stesso e dalla valutazione dei risultati raggiunti dai bambini
Si procederà a verificare attraverso:
momenti iniziali, mirati a delineare un quadro esauriente delle capacità/competenze/conoscenze
con cui ogni bambino entra nella scuola;
30
momenti intermedi e interni alle diverse unità di apprendimento, per aggiustare ed
individualizzare le proposte educative e i percorsi di apprendimento;
momenti finali di bilancio per la valutazione degli esiti formativi, della qualità degli
interventi
didattici, delle modalità relazionali ed operative degli insegnanti, nonché del significato
complessivo dell’esperienza educativa.
La valutazione viene concepita come un sistema di elaborazioni delle informazioni che tende a
produrre una continua regolazione della progettazione e degli interventi didattici e a migliorare la
qualità della scuola in tutti i suoi aspetti.
SCUOLA PRIMARIA
Obiettivi Generali
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Valorizzare il rispetto per se stessi e per gli altri;
Valorizzare il patrimonio linguistico come componente essenziale per esprimere bisogni,
esternare affetti, emozioni, esplicitare idee, socializzare;
Valorizzare l’esperienza del fanciullo;
Educare a capire la complessità come fenomeno di infinite interconnessioni fra il mondo
animale, vegetale e minerale;
Considerare i linguaggi delle discipline come mappe per vivere nel mondo;
Educare all’orientamento nelle scelte;
Educare all’accoglienza come valore relazionale;
Considerare le diversità della persona come valore della società;
Sollecitare a imparare ad imparare;
Valorizzare la creatività come strategia d’apprendimento;
Valorizzare la relazione e i rapporti di collaborazione con le famiglie;
Promuovere la continuità educativa.
Modello organizzativo
La scuola funziona secondo il modello organizzativo delle 27 h per tutte le classi.
.
Plesso San Giuseppe
Plesso Roccazzo
Plesso Piano dell’Acqua
lunedì, mercoledì, venerdì
martedì, giovedì, sabato
lunedì, martedì. mercoledì
giovedì, venerdì, sabato
lunedì, martedì, mercoledì
giovedì, venerdì, sabato
DISCIPLINE
8:10/13:10
8:10/12:10
8:00/13:00
8:00/12:00
8:15/13:15
8:15/12:15
N. ORE CURRICULARI
Classe 1^ 8 h
Classe 2^ 7 h
Classe 3^ 6 h
Classe 4^ 6 h
Classe 5^ 6 h
Classe 1^ 1 h
Classe 2^ 2 h
Classe 3^ 3 h
Classe 4^ 3 h
Classe 5^ 3 h
2
2
ITALIANO
INGLESE
RELIGIONE
GEOGRAFIA
31
STORIA
MATEMATICA
SCIENZE
TECNOLOGIA
ARTE E IMMAGINE
MUSICA
EDUCAZIONE FISICA
TOTALE ORE
2
5
2
1
1
1
2
27
Progettazione didattica per tutti gli ordini di scuola
COMPETENZE
ABILITA’
CONOSCENZE
SITUAZIONE INIZIALE DELLA CLASSE
FASCE DI LIVELLO
METODOLOGIA
PERCORSI INTERDISCIPLINARI
VERIFICA
VALUTAZIONE
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
La Scuola Secondaria di primo grado opera al fine di formare l’uomo e il cittadino, colloca e orienta
il preadolescente nel mondo.
Considerati i bisogni formativi dell’utenza in relazione alle caratteristiche del territorio in cui la
scuola opera ed alle risorse interne ed esterne alla scuola stessa e sulla base dei principi stabiliti
dalla nuova normativa, si ritiene opportuno definire un sistema di strategie che mettano gli alunni
nelle condizioni di:
•
•
•
•
•
•
star bene con se stessi, con gli altri, con le istituzioni, con il mondo;
acquisire comportamenti responsabili e civili;
essere capaci di comunicare con linguaggi diversi;
acquisire la capacità di risolvere problemi;
essere in grado di orientarsi fra competenze, saperi, discipline scolastiche;
saper costruire ed organizzare la propria vita.
Obiettivi generali
• sviluppo armonico della personalità degli allievi in tutte le direzioni (etiche, religiose, sociali,
intellettuali, affettive, operative, creative, etc.);
• potenziamento della volontà e del senso civico;
• sviluppo di un progetto di vita personale;
• acquisizione di una corretta metodologia di lavoro individuale e di gruppo;
• acquisizione della capacità di autovalutazione;
• rimozione degli effetti negativi dovuti ai condizionamenti sociali in modo da superare le
situazioni di svantaggio culturale.
L’organizzazione didattico – educativa delle classi è programmata dai docenti dei Consigli di
Classe con il coordinamento di un docente.
La progettazione verrà effettuata mediante la programmazione di un percorso di studio adeguato
a ciascun allievo. A tal fine i docenti adotteranno degli schemi di lavoro omogenei alla
programmazione delle varie attività didattiche disciplinari e interdisciplinari tenendo conto delle
varie educazioni: alla salute, alimentare, all’affettività, alla legalità, stradale, ambientale.
32
Modello organizzativo
CORSO
Tempo normale
CURRICOLO OBBLIGATORIO ANTIMERIDIANO
Italiano + approfondimento materie letterarie
Storia
Geografia
Matematica e Scienze
1° lingua: Inglese
2° lingua: Francese o Spagnolo
Tecnologia
Arte e immagine
Musica
Educazione Fisica
Religione
Totale Ore
CORSO
STRUMENTO MUSICALE (IN ORARIO POMERIDIANO)
N. ORE
5+1
2
2
4+2
3
2
2
2
2
2
1
30
N. ORE
Per ciascun
alunno sono
previste:
• n. 1 ore di
lezione
individuale
• n. 1 ore di
musica
d’insieme.
Chitarra
Pianoforte
Musicale
Percussioni
Tromba
Rapporti tra i diversi ordini di scuole
Considerata la “centralità” dell’alunno, il cui sviluppo è un processo continuo nel corso del quale
egli apprende in modo differenziato a seconda dell’età, sono previste, nell’ambito dell’autonomia,
la progettazione e la realizzazione di percorsi didattico organizzativi a favore della continuità tra i
vari ordini di scuola.
Vengono curati i rapporti tra i tre ordini di scuola attraverso la costituzione di commissioni che
propongono iniziative finalizzate a:
• passaggio di informazioni;
• realizzazione di attività comuni;
• raccordi disciplinari.
3.3
Valutazione
Il processo di verifica/valutazione è una parte importante e delicata delle singole parti del P.TO.F.
e della Programmazione didattico–educativa in quanto consente di adeguare gli interventi formativi
alle esigenze degli alunni che presentano differenze individuali, in continua evoluzione e/o possibili
problemi di vario genere non evidenziati nel primo periodo di scuola.
Esso consente di affrontare interventi qualificati di didattica, anche differenziata, la
personalizzazione dei percorsi di apprendimento, in un’organizzazione scolastica flessibile ed
attenta ai bisogni degli alunni, punto di riferimento costante per l’eventuale ridefinizione di scelte
strutturali ed educative.
Il processo di verifica/valutazione, alla luce di quanto anzidetto, va distinto in due momenti:
1. valutare a scuola
2. valutare la scuola
33
Il primo, con le ultime novità ministeriali del D.L. 137 del 01/09/2008, art. 2
integrazioni, prevede diverse novità nei diversi ordini di scuola.
e successive
Scuola Primaria
Nella scuola primaria gli alunni saranno valutati dagli insegnanti contitolari della classe.
Per ciascun alunno, la valutazione terrà conto del comportamento, del livello di conoscenza e del
rendimento scolastico complessivo nelle singole discipline, rispetto al livello di partenza. La
valutazione nelle singole materie sarà espressa con voti numerici in decimi.
La valutazione del comportamento sarà espressa con giudizio sintetico dai docenti contitolari
della classe.
Per l’insegnamento della Religione Cattolica resta la valutazione attraverso un giudizio sintetico
formulato dal docente.
I docenti di sostegno parteciperanno alla valutazione di tutti gli alunni.
Nella scuola primaria gli alunni potranno essere non ammessi alla classe successiva solo in casi
eccezionali e motivati.
Scuola Secondaria di 1º grado
Nella scuola Secondaria di 1º grado gli studenti saranno valutati nelle singole discipline con voti
numerici espressi in decimi. L’insegnamento della Religione Cattolica continuerà ad essere
valutato attraverso un giudizio sintetico del docente. La frequenza, ai fini della validità, sarà
valutata secondo la normativa vigente. Per l’ammissione all’esame di Stato conclusivo del primo
ciclo di istruzione gli alunni dovranno conseguire la sufficienza in tutte le materie, compreso il voto
nel comportamento.
Anche la valutazione relativa al comportamento sarà espressa con voto numerico.
Esami di Stato conclusivi del primo ciclo di istruzione:
criteri di conduzione e di valutazione del colloquio pluridisciplinare
Il colloquio sarà volto ad accertare non solo le conoscenze e le competenze acquisite, ma anche il
livello di padronanza delle competenze trasversali.
Verranno valutati il livello di conoscenza acquisito nelle varie discipline, il processo di maturazione
personale e senso di responsabilità e soprattutto i progressi realizzati dall’allievo in riferimento alla
sua situazione di partenza e alle sue capacità cognitive, nell’ambito della formazione educativa.
Per dare a tutti i candidati la possibilità di esprimersi nei modi corrispondenti al loro livello di
maturità, saranno attivate diverse strategie, che terranno conto delle capacità e delle condizioni
psicologiche di ciascuno. Si avrà cura, per la prova orale, di porre domande che consentano di
affrontare discorsi molto concreti, prendendo eventualmente lo spunto proprio da attività e da
produzioni realizzate dall’alunno nel corso dell’anno. Inoltre il colloquio sarà impostato in modo da
consentire una valutazione complessiva del livello raggiunto dall’allievo nelle varie discipline,
evitando peraltro che esso si risolva in un repertorio di domande e risposte su ciascuna materia,
prive del necessario collegamento.
Nell’ambito della prova orale, saranno altresì valutati i livelli di apprendimento degli alunni che, nel
corso del triennio, hanno seguito le lezioni di strumento musicale, relativamente alla pratica
esecutiva e alle conoscenze teoriche.
A tutti sarà data la possibilità di iniziare da qualunque disciplina, in coerenza con le linee della
programmazione educativa e didattica del triennio.
Nella valutazione del colloquio pluridisciplinare si terrà conto di:
- capacità di effettuare collegamenti logici;
- capacità riflessive, critiche ed espressive;
- capacità di risoluzione di problemi;
- capacità di usare un linguaggio specifico.
34
Verrà adottata la seguente griglia di valutazione:
10
Il candidato, di sicure capacità espositive, ha acquisito un'ampia e articolata
conoscenza dei contenuti; è in grado di impostare un colloquio di tipo analitico: posto
un problema, lo analizza rispondendo alle richieste di approfondimento da parte degli
insegnanti.
9
Il candidato possiede una sicura autonomia espositiva ed una soddisfacente
conoscenza dei contenuti; è in grado di impostare un colloquio di tipo dialogico; con
domande e sollecitazioni opportune, approfondisce adeguatamente le problematiche
che emergono nel corso della conversazione.
8
Il candidato ha una buona autonomia espositiva e un'adeguata conoscenza dei
contenuti; attraverso un colloquio di tipo dialogico e opportunamente guidato negli
approfondimenti, è in grado di esporre le problematiche che emergono nel corso della
conversazione con una certa disinvoltura.
7
Il candidato mostra discreta conoscenza dei contenuti disciplinari; opportunamente
guidato negli approfondimenti, è in grado di esporre le problematiche che emergono
nel corso della conversazione con una certa chiarezza.
6
Il candidato, in grado di esporre in modo accettabile i contenuti disciplinari, di cui ha
una sufficiente conoscenza, è in grado di sviluppare un colloquio d'esame che,
partendo dal concreto e da dati conosciuti, utilizza i suggerimenti dei docenti e fa
emergere abilità e inclinazioni personali.
Non
sufficiente
Il candidato non ha acquisito i contenuti essenziali e, sebbene sollecitato con
domande guida formulate in forma semplice, non è in grado di sviluppare un colloquio
d'esame che faccia emergere abilità e competenze adeguate.
35
Criteri di valutazione per l’attribuzione dei voti numerici
Definizione di criteri comuni per la corrispondenza tra voti e livelli di conoscenza, abilità e
competenze disciplinari.
SCUOLA PRIMARIA
GIUDIZIO DI PROFITTO
in riferimento a: conoscenze, abilità, competenze disciplinari
VOTO
Abilità corrette, complete e senza errori di lettura e scrittura, capacità di
comprensione e di analisi precisa e approfondita, applicazione sicura e autonoma
delle nozioni matematiche in situazioni anche nuove, esposizione chiara, ricca e
ben articolata, capacità di sintesi appropriata e di rielaborazione personale creativa
ed originale.
10
Abilità corrette e complete di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di
analisi precisa e sicura, applicazione sicura e autonoma delle nozioni matematiche
in situazioni anche nuove, esposizione chiara, precisa e ben articolata, capacità di
sintesi appropriata con spunti creativi e originali.
9
Abilità corrette e complete di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di
analisi precisa e sicura, applicazione sicura delle nozioni matematiche in situazioni
via via più complesse, esposizione chiara e precisa, capacità di sintesi appropriata
con apporti critici personali anche apprezzabili.
8
Abilità solide di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi puntuale di
semplici testi, applicazione sostanzialmente sicura delle nozioni matematiche
senza gravi errori in situazioni semplici e note, esposizione chiara e abbastanza
precisa, sintesi parziale con alcuni spunti critici.
7
Abilità essenziali di lettura e scrittura, capacità di comprensione e di analisi
elementare di semplici testi, applicazione delle nozioni matematiche senza gravi
errori in situazioni semplici e note, esposizione in forma sostanzialmente ordinata
seppur guidata.
6
Conoscenza frammentaria e lacunosa anche dei contenuti minimi disciplinari,
abilità di lettura e di scrittura da recuperare, capacità di comprensione scarsa e di
analisi inconsistente o inesistente, applicazione delle nozioni matematiche
scorretta e con gravi errori, esposizione gravemente scorretta, frammentata e
confusa, povertà lessicale.
5
Le rilevazioni saranno eventualmente accompagnate da una precisazione che solleciti la
consapevolezza dell’alunno rispetto alle gravi lacune o a un sia pur minimo progresso.
36
SCUOLA SECONDARIA I GRADO
GIUDIZIO DI PROFITTO
In riferimento a: conoscenze, abilità, competenze disciplinari
LIVELLO DI
PROFITTO
VOTO
Conoscenze complete, organiche, particolarmente approfondite, senza errori,
ottima capacità di comprensione e di analisi, corretta ed efficace applicazione
di concetti, regole e procedure, orientamento sicuro nell’analisi e nella
ECCELLENTE
soluzione di un problema con risultati esaurienti, esposizione fluida, rigorosa,
ricca e ben articolata con uso di terminologia corretta e varia e linguaggio con possibilità di lode
specifico appropriato, sicurezza e competenza nell’utilizzare le strutture agli esami di Stato
morfosintattiche, autonomia di sintesi, di organizzazione e di rielaborazione conclusivi del 1° ciclo
delle conoscenze acquisite con apporti critici originali e creativi, capacità di
operare collegamenti tra discipline e di stabilire relazioni.
10
Conoscenze ampie, complete e approfondite, apprezzabile capacità di
comprensione e di analisi, efficace applicazione di concetti, regole e procedure
anche in situazioni nuove, orientamento sicuro nell’analisi e nella soluzione di
un problema con risultati soddisfacenti, esposizione chiara, precisa, ricca e ben
articolata con uso di terminologia corretta e varia e linguaggio specifico
appropriato, competenza nell’utilizzare le strutture morfosintattiche, autonomia
di sintesi e di rielaborazione delle conoscenze acquisite con apporti critici
originali, capacità di operare collegamenti tra discipline.
OTTIMO
9
Conoscenze sicure, complete e integrate con qualche apporto personale,
buona capacità di comprensione e di analisi, idonea applicazione di concetti,
regole e procedure, orientamento sicuro nell’analisi e nella soluzione di un
problema con risultati apprezzabili, esposizione chiara e articolata con uso di
terminologia corretta e varia e linguaggio specifico appropriato, buona
correttezza ortografica e grammaticale, autonomia di sintesi e di rielaborazione
delle conoscenze acquisite con apporti critici talvolta originali.
DISTINTO
8
Conoscenze generalmente complete e sicure, adeguata capacità di
comprensione e di analisi, discreta applicazione di concetti, regole e
procedure, orientamento sicuro nell’analisi e nella soluzione di un problema
con risultati largamente sufficienti, esposizione chiara e sostanzialmente
corretta con uso di terminologia appropriata e discretamente varia, ma con
qualche carenza nel linguaggio specifico, sufficiente correttezza ortografica e
grammaticale, parziale autonomia di sintesi e di rielaborazione delle
conoscenze acquisite.
BUONO
7
Conoscenze semplici e sostanzialmente corrette dei contenuti disciplinari più
significativi, elementare ma pertinente capacità di comprensione e di analisi,
accettabile e generalmente corretta applicazione di concetti, regole e
procedure, orientamento sicuro se guidato nell’analisi e nella soluzione di un
problema, esposizione semplificata sostanzialmente corretta con qualche
errore a livello linguistico e grammaticale, lessico povero ma appropriato,
imprecisione nell’effettuare sintesi con qualche spunto di autonomia di
rielaborazione delle conoscenze acquisite.
SUFFICIENTE
6
Conoscenze generiche e parziali, limitata capacità di comprensione e di analisi,
modesta applicazione di concetti, regole e procedure, orientamento difficoltoso
e incerto nell’analisi e nella soluzione di un problema, esposizione non sempre
lineare e coerente, errori a livello grammaticale, bagaglio minimo di
conoscenze lessicali con uso della lingua appena accettabile, scarsa
autonomia di rielaborazione delle conoscenze acquisite.
Conoscenze frammentarie e incomplete, stentata capacità di comprensione e
di analisi, difficoltosa applicazione di concetti, regole e procedure, esposizione
superficiale e carente, gravi errori a livello grammaticale, povertà lessicale con
utilizzo di termini ripetitivi e generici non appropriati ai linguaggi delle singole
discipline.
37
MEDIOCRE
(valutazione insufficiente)
GRAVEMENTE
INSUFFICIENTE
5
4
I docenti della stessa disciplina concordano ad inizio di anno scolastico ed esplicitano in forma
scritta, attraverso griglie di misurazione predisposte per i diversi tipi di verifiche e per le singole
discipline, i criteri di valutazione delle prove scritte sulla base di indicatori e descrittori condivisi,
informando gli alunni.
Criteri per la valutazione del comportamento
La valutazione del comportamento degli alunni, oltre alla funzione sanzionatoria, ha una
importante valenza formativa; considera atteggiamenti, correttezza e coerenza nell’esercizio dei
diritti e nell’adempimento dei doveri e modalità di partecipazione alla vita scolastica.
Nella valutazione del comportamento i docenti terranno conto dei seguenti criteri:
Scuola primaria
A.
B.
C.
D.
Impegno
Partecipazione
Rapporto con gli altri
Rispetto delle regole convenute nel patto di corresponsabilità
Griglia di valutazione del comportamento degli alunni
INDICATORI
VOTO: OTTIMO
Rispetta
consapevolmente
tutte le regole della
convivenza
scolastica ed è di
riferimento per la
loro applicazione.
RISPETTO DELLE
REGOLE
RELAZIONALITA’
PARTECIPAZIONE
AL DIALOGO
EDUCATIVO
Utilizza con
responsabilità gli
strumenti didattici
propri e collettivi.
Rispetta gli ambienti
scolastici ed
extrascolastici e
collabora al
mantenimento del
loro decoro.
Instaura rapporti
sempre corretti e
rispettosi con i
compagni, con i
docenti, con il
personale della
scuola.
Collabora in modo
costruttivo nella
classe e in gruppo
in vista del
conseguimento di
obiettivi comuni.
Partecipazione
attiva e costruttiva
all’interno della
classe, con
atteggiamenti
maturi e
responsabili.
Frequenza assidua.
VOTO: DISTINTO
Rispetta
costantemente le
regole della
convivenza
scolastica.
Ha cura del
materiale proprio e
altrui; rispetta gli
ambienti interni ed
esterni all’edificio
scolastico.
Instaura rapporti
corretti con tutte le
componenti
scolastiche.
Propositivo
all’interno della
classe, è disponibile
alla collaborazione
con compagni e
insegnanti.
Interesse e
partecipazione
attiva alle proposte
didattiche.
Frequenza regolare.
38
VOTO:
BUONO
Conosce e
rispetta
complessivamente le
regole della
convivenza
democratica.
Ha cura
discontinua
del materiale
proprio e
altrui, rispetta
quasi sempre
l’ambiente
scolastico.
VOTO:
SUFFICIENTE
Conosce con
superficialità le
regole di
convivenza;
mantiene un
comportamento
non sempre
corretto con
episodi di
mancato rispetto
del regolamento
scolastico
segnalati da
richiami scritti.
VOTO: NON
SUFFICIENTE
Comportamento
scorretto e
irrispettoso con
continue e gravi
violazioni del
regolamento
scolastico,
segnalati da
ripetuti richiami
scritti e
convocazione dei
genitori.
Utilizza in
maniera
irresponsabile i
materiali e le
strutture della
scuola.
Instaura
relazioni
generalmente
corrette e
collaborative
con
compagni e
insegnanti.
Frequentemente
instaura rapporti
non corretti con
compagni e
insegnanti.
Incontra difficoltà
nel gestire i
conflitti e nel
confronto con le
esigenze dei
compagni.
Relazioni
scorrette e non
costruttive in ogni
contesto.
Interesse,
attenzione e
partecipazion
e
generalmente
attiva.
Partecipazione
discontinua e
superficiale al
dialogo educativo;
interesse
selettivo.
Rifiuta le proposte
degli insegnanti,
non partecipa alle
attività, attua
comportamenti di
disturbo.
IMPEGNO
Assolvimento
assiduo e costante
degli impegni di
studio a casa e a
scuola.
Svolgimento
autonomo e
approfondito delle
consegne.
Impegno costante e
regolare
svolgimento delle
consegne e degli
impegni di studio a
casa e a scuola.
Adeguato
impegno
nell’assolvimento dei
propri doveri
scolastici.
Impegno scarso,
incostante e
sempre su
sollecitazione.
Saltuario
svolgimento delle
consegne.
Mancato
adempimento
delle consegne e
degli impegni di
studio a casa e a
scuola.
Scuola secondaria
A.
B.
C.
D.
Relazione
Responsabilità
Identità
Cittadinanza
Griglia di valutazione del comportamento degli alunni
Comportamento
Partecipazione
Frequenza
Comportamento
Partecipazione
Frequenza
Comportamento
Partecipazione
Frequenza
Comportamento
Partecipazione
Frequenza
Comportamento
Partecipazione
Frequenza
INDICATORI
- Pieno rispetto del Regolamento d’Istituto
- Attenzione e disponibilità verso gli altri
- Ruolo propositivo all’interno della classe
- Vivo interesse e partecipazione con interventi pertinenti e
personali
- Assolvimento completo e puntuale dei doveri scolastici
- Frequenza assidua
- Rispetto del Regolamento d’Istituto
- Equilibrio nei rapporti interpersonali
- Ruolo positivo e collaborativo nel gruppo classe
- Vivo interesse e partecipazione costante alle lezioni
- Regolare assolvimento delle consegne scolastiche
- Frequenza regolare
- Rispetto delle norme fondamentali del Regolamento d’Istituto
- Correttezza nei rapporti interpersonali
- Ruolo collaborativo nel gruppo classe
- Attenzione e partecipazione costante al dialogo educativo
- Assolvimento alquanto regolare delle consegne scolastiche
- Alcune assenze e ritardi
- Parziale rispetto del Regolamento d’Istituto
- Rapporti interpersonali non sempre corretti
- Rapporti sufficientemente collaborativi
- Partecipazione non del tutto adeguata all’attività didattica
- Interesse selettivo
- Assolvimento non sempre regolare delle consegne scolastiche
- Ricorrenti assenze e ritardi
- Mancato rispetto del Regolamento d’Istituto, con ripetuti episodi
contrari alle indicazioni in esso contenute, che hanno dato luogo a
sanzioni disciplinari con ammonizione del Dirigente Scolastico o
sospensione da 1 a 15 giorni
- Comportamento poco corretto nel rapporto con insegnanti,
compagni, personale della scuola
- Comportamento destabilizzante all’interno del gruppo classe
- Scarsa partecipazione alle lezioni
- Ripetute manifestazioni di disinteresse per le attività scolastiche
- Frequenti assenze e ripetuti ritardi
39
VOTO
10
9
8
7
6
Comportamento
Partecipazione
Frequenza
- Mancato rispetto del Regolamento d’Istituto, con ripetuti e gravi
episodi contrari alle indicazioni in esso contenute, che hanno dato
luogo a sanzioni disciplinari con sospensione superiore ai 15 gg.
(di competenza del Consiglio d’Istituto)
- Funzione negativa nel gruppo classe
a) con episodi lesivi della dignità di compagni, docenti, personale
della scuola
b) con pericolo per l’incolumità delle persone
- Completo disinteresse al dialogo educativo
- Mancato assolvimento delle consegne scolastiche
- Numerose assenze e ripetuti ritardi
4/5
Valutazione degli alunni con e senza disabilità
Per la valutazione degli alunni con disabilità si dovrà tener conto, oltre che del comportamento,
anche delle discipline e delle attività svolte sulla base del piano educativo individualizzato (PEI).
Inoltre è possibile prevedere, per gli alunni diversamente abili, la predisposizione di prove
differenziate, coerenti con gli insegnamenti impartiti e idonee a valutare il progresso dell’alunno in
rapporto alle sue potenzialità e ai livelli di apprendimento iniziali.
I genitori saranno tenuti costantemente informati sui percorsi educativi dei loro figli attraverso
ricevimenti e colloqui individuali da parte di tutti i docenti interessati, nonché attraverso altri
strumenti quali, ad esempio, il registro elettronico, il diario dell’alunno, il libretto delle comunicazioni
scuola-famiglia, ecc.
Le attività facoltative opzionali verranno valutate con gli stessi indicatori:
• nel prodotto (efficacia e qualità della realizzazione esecutiva, rispondenza al percorso
progettato);
• nel lavoro di gruppo (partecipazione, capacità di relazione, interesse, impegno).
L'alunno dovrà rendersi conto di ciò che è capace di fare; il momento della valutazione lo renderà
partecipe del suo percorso formativo.
I docenti terranno sistematicamente sotto controllo il processo di maturazione/apprendimento degli
allievi tramite:
• Osservazioni analitiche e registrazione dati per la verifica iniziale;
• Valutazione formativa in itinere con prove di verifica differenziate o meno (orali, scritte,
strutturate, semistrutturate, non strutturate), a difficoltà graduate e con osservazioni formali
ed informali.
I risultati delle verifiche degli alunni della scuola secondaria di 1° grado saranno sempre
comunicati alle famiglie, (attraverso il registro elettronico e/o il libretto delle comunicazioni
nell’apposito spazio), che saranno coinvolte nel processo di apprendimento, attraverso un'opera di
controllo, sostegno, ascolto, valorizzazione, ecc..
La verifica quadrimestrale è collegiale e si conclude, al termine dell’anno scolastico, con
l’ammissione o la non ammissione alla classe successiva. I risultati della valutazione formativa e
sommativa saranno sempre comunicati ai genitori, come sopra indicato, con strumenti e modalità
diversificati.
Nella Scuola dell’Infanzia i bambini saranno valutati mediante osservazioni sistematiche dai
docenti. Il raggiungimento totale o parziale degli obiettivi prefissati nella programmazione
didattica, verrà registrato in apposite griglie di verifica.
Certificazione delle competenze
Come previsto dall’art. 3 della legge n. 169/2008, al termine della scuola primaria e secondaria di
primo grado, per ogni alunno saranno certificate le competenze acquisite. Il collegio delibera
l’adozione del modello di certificazione delle competenze.
40
Istituto Comprensivo Statale “S.A. Guastella”
Chiaramonte Gulfi
SCHEDA DI CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
AL TERMINE DELLA SCUOLA PRIMARIA
Il Dirigente Scolastico
Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti di classe al termine della quinta classe
della scuola primaria;
tenuto conto del percorso scolastico quinquennale;
CERTIFICA
che l’alunn … ………………………………………………...………………………………….......,
nat … a ………………………………………………….…………….… il………………..………,
ha frequentato nell’anno scolastico ..…. / …. la classe .… sez. …, con orario settimanale di ….. ore;
ha raggiunto i livelli di competenza di seguito illustrati.
Livello
Indicatori esplicativi
A – Avanzato
L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e
delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli.
B – Intermedio
L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di
saper utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.
C – Base
L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità
fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese.
D – Iniziale
L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.
41
Profilo delle competenze
Competenze chiave
Discipline coinvolte
Ha una padronanza della lingua italiana tale da
consentirgli di comprendere enunciati, di raccontare le
proprie esperienze e di adottare un registro linguistico
appropriato alle diverse situazioni.
Comunicazione
nella
madrelingua o lingua di
istruzione.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
…………………………..
2
È in grado di esprimersi a livello elementare in lingua
inglese e di affrontare una comunicazione essenziale
in semplici situazioni di vita quotidiana.
Comunicazione
lingue straniere.
nelle
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
…………………………..
3
Utilizza le sue conoscenze matematiche e scientificotecnologiche per trovare e giustificare soluzioni a
problemi reali.
Competenza
matematica
e
competenze di base in
scienza e tecnologia.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
…………………………..
4
Usa le tecnologie in contesti comunicativi concreti per
ricercare dati e informazioni e per interagire con
soggetti diversi.
Competenze digitali.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
…………………………..
5
Si orienta nello spazio e nel tempo; osserva, descrive
e attribuisce significato ad ambienti, fatti, fenomeni e
produzioni artistiche.
Imparare ad imparare.
Consapevolezza
ed
espressione culturale.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
…………………………...
6
Possiede un patrimonio di conoscenze e nozioni di
base ed è in grado di ricercare ed organizzare nuove
informazioni.
Imparare ad imparare.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
…………………………...
Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere
se stesso e gli altri, per riconoscere le diverse identità,
le tradizioni culturali e religiose, in un’ottica di
dialogo e di rispetto reciproco.
Consapevolezza
ed
espressione culturale.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
…………………………...
8
In relazione alle proprie potenzialità e al proprio
talento si esprime negli ambiti motori, artistici e
musicali che gli sono congeniali.
Consapevolezza
ed
espressione culturale.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
…………………………...
9
Dimostra originalità e spirito di iniziativa. È in grado
di realizzare semplici progetti.
Spirito di iniziativa e
imprenditorialità.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
…………………………...
Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei
propri limiti.
Si impegna per portare a compimento il lavoro
iniziato da solo o insieme ad altri.
Imparare ad imparare.
Competenze sociali e
civiche.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
…………………………...
Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per
la costruzione del bene comune.
Si assume le proprie responsabilità, chiede aiuto
quando si trova in difficoltà e sa fornire aiuto a chi lo
chiede.
Competenze sociali e
civiche.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
…………………………...
Ha cura e rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente
comresupposto di un sano e corretto stile di vita.
Competenze sociali e
civiche.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
…………………………...
1
7
10
11
12
13
Livello
L’alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o extrascolastiche,
relativamente
……………………………………………………………………………………………………………………………………..
42
Istituto Comprensivo Statale “S.A. Guastella”
Chiaramonte Gulfi
SCHEDA PER LA CERTIFICAZIONE DELLE COMPETENZE
AL TERMINE DEL PRIMO CICLO DI ISTRUZIONE
Il Dirigente Scolastico
Visti gli atti d’ufficio relativi alle valutazioni espresse dagli insegnanti e ai giudizi definiti dal
Consiglio di classe in sede di scrutinio finale;
tenuto conto del percorso scolastico ed in riferimento al Profilo dello studente;
CERTIFICA
che l’alunn … ………………………………………………………………………………………...,
nat … a……….…………………………………………………... il ………………………………..,
ha frequentato nell’anno scolastico ..…. / ….. la classe .… sez. …, con orario settimanale di …. ore;
ha raggiunto i livelli di competenza di seguito illustrati.
Livello
Indicatori esplicativi
A – Avanzato
L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi complessi, mostrando padronanza nell’uso delle conoscenze e
delle abilità; propone e sostiene le proprie opinioni e assume in modo responsabile decisioni consapevoli.
B – Intermedio
L’alunno/a svolge compiti e risolve problemi in situazioni nuove, compie scelte consapevoli, mostrando di saper
utilizzare le conoscenze e le abilità acquisite.
C – Base
L’alunno/a svolge compiti semplici anche in situazioni nuove, mostrando di possedere conoscenze e abilità
fondamentali e di saper applicare basilari regole e procedure apprese.
D – Iniziale
L’alunno/a, se opportunamente guidato/a, svolge compiti semplici in situazioni note.
43
Profilo delle competenze
Competenze chiave
Discipline coinvolte
Livello
1
Ha una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di
comprendere enunciati e testi di una certa complessità, di esprimere
le proprie idee, di adottare un registro linguistico appropriato alle
diverse situazioni.
Comunicazione nella
madrelingua o lingua
di istruzione.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
Comunicazione
lingue straniere.
nelle
2
Nell’incontro con persone di diverse nazionalità è in grado di
esprimersi a livello elementare in lingua inglese e di affrontare una
comunicazione essenziale, in semplici situazioni di vita quotidiana,
in una seconda lingua europea. Utilizza la lingua inglese nell’uso
delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
Competenza
matematica
e
competenze di base in
scienza e tecnologia.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
3
Le sue conoscenze matematiche e scientifico-tecnologiche gli
consentono di analizzare dati e fatti della realtà e di verificare
l’attendibilità delle analisi quantitative e statistiche proposte da altri.
Il possesso di un pensiero logico-scientifico gli consente di affrontare
problemi e situazioni sulla base di elementi certi e di avere
consapevolezza dei limiti delle affermazioni che riguardano
questioni complesse che non si prestano a spiegazioni univoche.
Competenze digitali.
4
Usa con consapevolezza le tecnologie della comunicazione per
ricercare e analizzare dati ed informazioni, per distinguere
informazioni attendibili da quelle che necessitano di
approfondimento, di controllo e di verifica e per interagire con
soggetti diversi nel mondo.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
5
Si orienta nello spazio e nel tempo dando espressione a curiosità e
ricerca di senso; osserva ed interpreta ambienti, fatti, fenomeni e
produzioni artistiche.
Imparare ad imparare.
Consapevolezza
ed
espressione culturale.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
Imparare ad imparare.
6
Possiede un patrimonio organico di conoscenze e nozioni di base ed
è allo stesso tempo capace di ricercare e di procurarsi velocemente
nuove informazioni ed impegnarsi in nuovi apprendimenti anche in
modo autonomo.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
7
Utilizza gli strumenti di conoscenza per comprendere se stesso e gli
altri, per riconoscere ed apprezzare le diverse identità, le tradizioni
culturali e religiose, in un’ottica di dialogo e di rispetto reciproco.
Interpreta i sistemi simbolici e culturali della società.
Consapevolezza
ed
espressione culturale.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
8
In relazione alle proprie potenzialità e al proprio talento si esprime in
ambiti motori, artistici e musicali che gli sono congeniali.
Consapevolezza
ed
espressione culturale.
9
Dimostra originalità e spirito di iniziativa. Si assume le proprie
responsabilità, chiede aiuto quando si trova in difficoltà e sa fornire
aiuto a chi lo chiede. È disposto ad analizzare se stesso e a misurarsi
con le novità e gli imprevisti.
Spirito di iniziativa e
imprenditorialità.
Competenze sociali e
civiche.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
10
Ha consapevolezza delle proprie potenzialità e dei propri limiti.
Orienta le proprie scelte in modo consapevole. Si impegna per
portare a compimento il lavoro iniziato da solo o insieme ad altri.
Imparare ad imparare.
Competenze sociali e
civiche.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
11
Rispetta le regole condivise, collabora con gli altri per la costruzione
del bene comune esprimendo le proprie personali opinioni e
sensibilità.
Competenze sociali e
civiche.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
Competenze sociali e
civiche.
Tutte le discipline, con
particolare riferimento a:
………………………...
12
Ha cura e rispetto di sé, come presupposto di un sano e corretto stile
di vita. Assimila il senso e la necessità del rispetto della convivenza
civile. Ha attenzione per le funzioni pubbliche alle quali partecipa
nelle diverse forme in cui questo può avvenire: momenti educativi
informali e non formali, esposizione pubblica del proprio lavoro,
occasioni rituali nelle comunità che frequenta, azioni di solidarietà,
manifestazioni sportive non agonistiche, volontariato, ecc.
13
L’alunno/a ha inoltre mostrato significative competenze nello svolgimento di attività scolastiche e/o extrascolastiche, relativamente a:
……………………………………………………………………………………………………………………………………………….
Sulla base dei livelli raggiunti dall’alunno/a nelle competenze considerate, il Consiglio di Classe propone la
prosecuzione degli studi nel/i seguente/i percorsi:……………………………………………………..
44
3.5 Piano d’inclusione
La didattica personalizzata, anche sulla base di quanto indicato negli ultimi riferimenti normativi,
calibra l’offerta didattica, e le modalità relazionali, sulla specificità ed unicità a livello personale dei
bisogni educativi che caratterizzano gli alunni della classe, considerando le differenze individuali
soprattutto sotto il profilo qualitativo; si può favorire, così, per lo studente, l’integrazione, la
partecipazione e la comunicazione l’accrescimento dei punti di forza di ciascun alunno, lo sviluppo
consapevole delle sue ‘preferenze’ e del suo talento. Nel rispetto degli obiettivi generali e specifici
di apprendimento, la didattica personalizzata si sostanzia attraverso l’impiego di una varietà di
metodologie e strategie didattiche tali da promuovere le potenzialità e il successo formativo in ogni
alunno, l’attenzione agli stili di apprendimento, la calibrazione degli interventi sulla base dei livelli
raggiunti, nell’ottica di promuovere un apprendimento significativo.
Nei punti che seguono sono riportate le variabili volte a dare attuazione e migliorare il livello di
inclusività dell’Istituto Comprensivo “S. A. GUASTELLA”.
Il piano annuale per l’inclusione si propone
1. Il potenziamento della cultura dell’inclusione da parte degli operatori scolastici.
2. La riflessione della distinzione fra integrazione ed inclusione, intendendo per Integrazione
l’aiuto che serve alla persona svantaggiata per accedere a quello che per gli altri
corrisponde alla “normalità”.
L’integrazione investe prioritariamente sul soggetto in difficoltà e molto meno sul contesto.
L’inclusione, invece, interviene sul contesto non meno che sul soggetto, cercando di
eliminare gli “ostacoli all’apprendimento e alla partecipazione”.
Una scuola inclusiva deve progettare se stessa e tutte le sue variabili e articolazioni per
essere, in partenza, aperta a tutti; ne consegue che l’inclusività non è uno status, ma un
processo in continuo divenire; un processo “di cambiamento”.
IL BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE
I cinque pilastri dell’inclusione:
1.
2.
3.
4.
5.
individualizzazione (percorsi differenziati per obiettivi comuni);
personalizzazione (percorsi e obiettivi differenziati);
strumenti compensativi;
misure dispensative;
impiego funzionale delle risorse umane, finanziarie, strumentali e socio-psico-pedagogiche.
Ciascuna delle cinque strumentalità sarà dosata in ragione delle esigenze di ciascuno, in concerto
con altre azioni trans-didattiche quali:
•
•
•
•
•
•
•
aiuto alla persona;
aiuto alla comunicazione;
abbattimento e superamento di barriere di varia natura;
promuovere l’apprendimento mediante l’esperienza e la didattica laboratoriale;
promuovere processi metacognitivi per sollecitare nell’alunno l’autocontrollo
l’autovalutazione dei processi di apprendimento;
incentivare la didattica di piccolo gruppo e il tutoraggio tra pari;
promuovere l’apprendimento cooperativo.
e
LA FORMALIZZAZIONE DEI BES
Nel formalizzare la situazione dei BES nella nostra scuola si intende procedere secondo le
seguenti tappe:
•
•
Alunni con BES
Team Docente
45
•
•
•
•
Riconoscimento
PDP
Azioni
Verifiche
LA SITUAZIONE ATTUALE
Il quadro generale della distribuzione degli alunni con BES nella scuola è sintetizzato nella tabella
che segue:
TIPOLOGIA DI BES
NUMERO ALUNNI
Alunni con disabilità L.104/92
Alunni con DSA
Alunni con deficit del linguaggio
Alunni con deficit dell’attenzione
Alunni con deficit sensoriali e/o della
coordinazione motoria
Alunni con difficoltà psicologiche ed
emotive
Alunni con disturbo del comportamento
Alunni stranieri non alfabetizzati
Alunni stranieri con svantaggio
linguistico e socio-culturale
Alunni con svantaggio socio-culturale
Alunni con ingiustificato basso
rendimento scolastico
Alunni con FIL
Alunni con disturbo oppositivoprovocatorio
Alunni con disturbo dello spettro
autistico di tipo lieve
Alunni con disturbo della condotta in
adolescenza
Deficit uditivo
Infanzia
Primaria
Secondaria
2
5
2
4
2
5
7
6
5
1
1
1
4
2
2
1
5
1
5
18
2
10
1
6
1
10
6
2
1
1
Altro
(*) Alcuni alunni sono stati inseriti in diverse tipologie di BES
PUNTI DI CRITICITÀ E PUNTI DI FORZA
Tra i punti di criticità si segnala:
•
•
•
ridotto numero delle risorse di sostegno a favore degli alunni con disabilità;
consistente numero di alunni stranieri;
mancanza di un sufficiente numero di spazi idonei per il sostegno e l’inclusività.
Tra i punti di forza si segnala:
•
•
utilizzo di LIM;
predisposizione aula per l’inclusività al fine di effettuare dei laboratori e dei gruppi di studio,
guidati da un insegnante;
46
•
•
•
•
•
•
•
percorsi di formazione e aggiornamento per il corpo docente;
utilizzo di strategie di valutazione coerenti con prassi inclusive;
organizzazione dei diversi tipi di sostegno presenti all’interno della scuola;
ruolo delle famiglie e della comunità nel partecipare attivamente alle decisioni che
riguardano l’organizzazione delle attività educative;
valorizzazione delle risorse presenti;
attenzione nei momenti di passaggio tra i diversi ordini di scuola;
realizzazione di piani didattici personalizzati per alunni con BES disturbi specifici di
apprendimento.
PERCORSI INTRAPRESI
Per gli alunni qualificabili all’interno dei BES vengono approntati, a seconda dei casi, i relativi Piani
Didattici Personalizzati (PDP) o i Piani Educativi Individualizzati (PEI) e i Piani Educativi Didattici
(PED).
OBIETTIVI E VALUTAZIONE
Gli insegnanti guideranno e sosterranno l’alunno affinché apprenda con un approccio
metacognitivo:
•
•
•
a conoscere le proprie modalità di apprendimento, i processi e le strategie mentali più
adeguati e funzionali per lo svolgimento dei compiti richiesti;
ad applicare consapevolmente comportamenti e strategie operative adeguate al proprio
stile cognitivo: ossia diritto ad una comunicazione didattica che tenga conto delle proprie
specifiche preferenze e stili di apprendimento; a tale riguardo si richiamano:
− canale iconico (preferenza per disegni, immagini, schemi, mappe, etc);
− canale verbale (preferenze per il testo scritto/orale);
− canale operativo-motorio (preferenza per manipolazioni, costruzioni etc);
a ricercare in modo via via più autonomo strategie personali per compensare le specifiche
difficoltà
Pertanto gli obiettivi e i contenuti di apprendimento per ciascuna materia o ambito di studio
saranno gli stessi di quelli previsti per il resto della classe, in modo tale da mantenere la validità
effettiva del percorso di studi e al contempo assicurando un volume di lavoro compatibile con le
specifiche modalità di funzionamento.
Per ciascuna disciplina gli insegnanti della classe individueranno gli strumenti compensativi e le
misure dispensative necessari a sostenere l’alunno nell’apprendimento, specificando le modalità
attraverso le quali intende verificare i livelli di apprendimento nelle diverse discipline e indicando i
criteri di valutazione da adottare.
MISURE DISPENSATIVE:
All’alunno con DSA è garantito l’essere dispensato da alcune prestazioni non essenziali ai fini degli
obiettivi da raggiungere.
Esse possono essere, a seconda della disciplina, le seguenti:
• limitare e ove necessario, evitare di fare prendere appunti o scrivere sotto dettatura;
• copiare dalla lavagna;
• limitare la lettura ad alta voce;
• il rispetto della tempistica per la consegna dei compiti scritti;
• la quantità eccessiva dei compiti a casa;
• l’effettuazione di più prove valutative in tempi ravvicinati;
• lo studio mnemonico di formule, regole, tabelle e definizioni;
• sostituzione della scrittura con linguaggio verbale e/o iconografico.
47
STRUMENTI COMPENSATIVI:
L’alunno con DSA può usufruire di strumenti compensativi che gli consentono di compensare le
carenze rilevate dagli insegnanti:
• Mappe concettuali e/o mentali;
• sintesi-schemi: riduzione delle pagine da studiare
• computer con programma di videoscrittura e correttore;
• computer con sintesi vocale (audiolibri, libri digitali);
• software didattici specifici;
• consentire l’uso della calcolatrice ove necessario;
• tabella delle misure e delle formule geometriche.
VERIFICHE E VALUTAZIONE
•
•
•
•
•
•
Programmare e concordare con l’alunno le verifiche;
Utilizzare per le verifiche scritte, se necessario, domande a risposta multipla o con
possibilità di completamento;
valutazioni più attente alle conoscenze e alle competenze di analisi, sintesi e collegamento
piuttosto che alla correttezza formale;
fare usare strumenti e mediatori didattici nelle prove sia scritte che orali (mappe concettuali
e cognitive);
Programmare tempi più lunghi per l’esecuzione delle prove;
prevedere verifiche orali a compensazione di quelle scritte (soprattutto per la lingua
straniera).
Gli insegnanti inoltre indicheranno anche gli obiettivi di carattere trasversale:
•
accoglienza: tutti gli alunni con BES hanno diritto a due forme di accoglienza:
a) accoglienza di natura socio-affettiva nella comunità scolastica;
b) accoglienza in ragione del proprio stile cognitivo;
•
comunicazione didattica: essa dovrà risultare “inclusiva” anche rispetto alle variabili di
“stile comunicativo” comprendenti la valutazione incoraggiante, l’attenzione per le
preferenze dell’alunno, la cura della prossemica, l’ascolto, il “registro” e il tono della voce, la
modulazione dei carichi di lavoro etc.
•
abbattimento delle barriere architettoniche e non architettoniche interne ed esterne alla
scuola.
PREVISIONI DEL FABBISOGNO DI PERSONALE DOCENTE DI SOSTEGNO
E DELLE ALTRE RISORSE PROFESSIONALI PER L’AS. 2016-2017
TIPOLOGIA
DI BES
Alunni con
disabilità
L.104/92
NUMERO
ALUNNI
PERSONALE
DOCENTE
PERSONALE SPECIALISTICO
ESTERNO
n. 4 ASSISTENTI
ALL’AUTONOMIA E ALLA
COMUNICAZIONE
n. 12
n. 7
EQUIPE SOCIO-PSICOPEDAGOGICA
PSICOMOTRICISTA
Alunni con DSA
EQUIPE SOCIO-PSICOPEDAGOGICA
n. 7
48
Alunni con
difficoltà
psicologiche ed
emotive
n. 3
Alunni con
disturbo del
comportamento
n. 5
Alunni stranieri
non alfabetizzati
n. 1
Alunni stranieri
con svantaggio
linguistico
e socio-culturale
Alunni con
svantaggio
socio-culturale
EQUIPE SOCIO-PSICOPEDAGOGICA
n. 4 MEDIATORI
LINGUISTICI
n. 25
n. 11
Alunni con FIL
n. 16
TOTALE
n. 80
EQUIPE SOCIO-PSICOPEDAGOGICA
Approvato dal Gruppo di Lavoro per l’Inclusione in data 23/06/2016
Deliberato dal Collegio dei Docenti in data 29/06/2016
3.5
Integrazione degli alunni stranieri
L’Istituto registra la presenza di alunni stranieri in tutti i suoi ordini di scuola.
Negli anni, si è messo a punto un protocollo di accoglienza e integrazione che ha come obiettivi:
• Accogliere e inserire nelle classi gli alunni di origine straniera, facilitandone l’ingresso nel
sistema educativo e riducendone, per quanto possibile, le crisi di adattamento.
• Comunicare alle famiglie degli alunni stranieri un clima positivo di accoglienza, apertura e
disponibilità, che contribuisca a vincere timori e diffidenza
• Promuovere il successo formativo degli alunni.
Gli interventi didattici ed educativi sono così attuati:
•
•
•
•
•
•
•
Facilitare agli utenti stranieri la conoscenza della lingua e della cultura italiana
Approfondire la conoscenza del contesto socio-economico-culturale di riferimento degli
studenti stranieri
Favorire lo sviluppo di una cultura di accoglienza e di integrazione e di una mentalità aperta
e democratica fondata sulla rimozione dei pregiudizi legati ai concetti di razza, etnia,
cultura, religione
Costruire l’identità personale
Qualificare l’azione didattica del personale impegnato nell’integrazione degli studenti
stranieri e nell’educazione interculturale
Contrastare l’insuccesso e l’abbandono scolastico
Incrementare l’uso consapevole, costruttivo, efficiente ed efficace delle ICT per erogare
servizi di formazione/informazione
49
CAPITOLO 4 - PIANO DI MIGLIORAMENTO
IL PTOF viene integrato partendo dai risultati dell’autovalutazione d’Istituto, così come è stato
evidenziato nel Rapporto di Autovalutazione (R.A.V.) pubblicato il 30/06/2016. Il nostro Istituto si è
assegnato delle priorità che durante il prossimo triennio, con azioni progressive, sosterranno il
miglioramento nelle aree seguenti:
4.1
Individuazione delle priorità dal RAV
PIANO DI MIGLIORAMENTO
ISTITUTO COMPRENSIVO STATALE “S.A. GUASTELLA”
CHIARAMONTE GULFI
RESPONSABILE DEL PIANO: Dirigente Scolastico
Composizione del nucleo di valutazione:
COGNOME E NOME
GIAQUINTA GIOVANNI
RUOLO
NELL’ORGANIZZAZIONE
SCOLASTICA
DIRIGENTE SCOLASTICO
GUELI MARIA GIOVANNA
INS. SCUOLA PRIMARIA
PANASIA GIUSEPPINA
INS. SCUOLA PRIMARIA
RUOLO NEL TEAM DI
MIGLIORAMENTO
RESPONSABILE
Referente Autovalutazione
F.S. TECNOLOGIE
componente Commissione PTOF
Coordinatrice Dipartimento
Linguistico-Artistico-Espressivo
(scuola primaria)
• Componente Commissione RAV
• Referente INVALSI
• F. S. PTOF
• Referente Ed. alla Salute
• Componente Commissione RAV
• Coordinatrice Dipartimento
Linguistico-Artistico-Espressivo
(scuola secondaria 1° grado)
•
•
•
•
GULINO GIOVANNA
INS. SCUOLA SECONDARIA I
GRADO
GIULIANO ANTONELLA
INS. SCUOLA SECONDARIA I
GRADO
Componente Commissione PTOF
ERRIGO LORELLA
INS. SCUOLA SECONDARIA I
GRADO
Componente Commissione PTOF
AMATO
ANGELA
ROSSO MARIA PAOLA
INS. SCUOLA PRIMARIA
Componente Commissione RAV
INS. SCUOLA INFANZIA
Componente Commissione RAV
50
Relazione tra obiettivi di processo e priorità strategiche
Area di processo
Curricolo progettazione e
valutazione
Ambiente di apprendimento
Inclusione e differenziazione
Continuità e orientamento
Orientamento strategico e
organizzazione della scuola
Obiettivi di processo
E’ connesso alle priorità
1
2
Leggere ed eventualmente rielaborare il
curricolo d'istituto.
x
x
Adattare la progettazione al curricolo e
alla situazione delle classi.
x
x
Procedere alla verifica/valutazione del
raggiungimento degli obiettivi prefissati
da parte degli alunni, tenuto conto dei
livelli di partenza.
x
x
Creare ambienti di apprendimento
finalizzati ad assicurare a tutti gli alunni
la piena formazione della loro
personalità, attraverso scelte condivise.
x
Adeguare le aule per le attività
laboratoriali
x
Curare la documentazione delle attività
di recupero predisposte per gli alunni
segnalati nei Consigli di classe e di
interclasse.
x
Elaborare i PDP per tutti gli alunni BES.
Attivare azioni di monitoraggio.
x
Potenziare le attività inclusive per gli
alunni con disabilità dichiarata rendendo
funzionale l'orario interno delle classi.
x
3
x
Potenziare le attività di continuità,
privilegiando momenti partecipativi
comuni fra gli alunni delle classi-ponte.
x
Potenziare le attività di orientamento e
prevedere azioni di monitoraggio.
x
Valorizzare e sviluppare le competenze
del personale attraverso incarichi,
percorsi formativi, anche tenendo conto
dell'organico di potenziamento.
x
Sviluppare maggiormente il senso di
appartenenza all'istituzione scolastica,
attraverso la condivisione di scelte,
progetti, obiettivi.
x
Prevedere percorsi di formazione per i
docenti.
x
51
Integrazione con il territorio e
rapporti con le famiglie
Prevedere esperienze di formazione per
i genitori.
Coinvolgere sempre di più le famiglie in
progetti didattici valorizzandone le
competenze specifiche.
x
x
x
x
Potenziare e formalizzare reti di scuole.
x
x
x
Potenziare e formalizzare i rapporti con
gli Enti Locali e le associazioni.
x
x
x
Calcolo delle necessità di intervento sulla base di fattibilità e impatto
Obiettivi di processo elencati
1
2
3
4
5
6
7
8
Leggere ed eventualmente rielaborare il curricolo
d'istituto.
Adattare la progettazione al curricolo e alla
situazione delle classi.
Procedere alla verifica/valutazione del
raggiungimento degli obiettivi prefissati da parte
degli alunni, tenuto conto dei livelli di partenza.
Creare ambienti di apprendimento finalizzati ad
assicurare a tutti gli alunni la piena formazione
della loro personalità, attraverso scelte condivise.
Adeguare le aule per le attività laboratoriali.
Curare la documentazione delle attività di
recupero predisposte per gli alunni segnalati nei
Consigli di classe e di interclasse.
Elaborare i PDP per tutti gli alunni BES.
Attivare azioni di monitoraggio.
Potenziare le attività inclusive per gli alunni con
disabilità dichiarata rendendo funzionale l'orario
interno delle classi.
Fattibilità
(da 1 a 5)
Impatto
(da 1 a 5)
Prodotto: valore
che identifica la
rilevanza
dell’intervento
5
5
25
5
5
25
3
5
15
2
4
8
2
4
8
4
4
16
4
5
20
4
4
16
9
Potenziare le attività di continuità, privilegiando
momenti partecipativi comuni fra gli alunni delle
classi-ponte.
5
5
25
10
Potenziare le attività di orientamento e prevedere
azioni di monitoraggio
3
4
12
2
4
8
3
4
12
2
4
8
4
5
20
2
3
6
3
4
12
5
5
25
4
4
16
11
12
13
14
15
16
17
18
Coinvolgere quanti più insegnanti è possibile nella
costituzione delle commissioni/gruppi di lavoro.
Valorizzare e sviluppare le competenze del
personale attraverso incarichi, percorsi formativi,
anche tenendo conto dell'organico di
potenziamento
Sviluppare maggiormente il senso di
appartenenza all'istituzione scolastica, attraverso
la condivisione di scelte, progetti, obiettivi
Prevedere percorsi di formazione per i docenti
Prevedere esperienze di formazione per i genitori.
Coinvolgere sempre di più le famiglie in progetti
didattici valorizzandone le competenze specifiche.
Potenziare e formalizzare reti di scuole.
Potenziare e formalizzare i rapporti con gli Enti
Locali e le associazioni.
52
Risultati attesi e monitoraggio
Obiettivo di processo in
via di attuazione
Indicatori di
monitoraggio
Risultati attesi
1
Migliorare la media dei
voti nelle singole
discipline
2
Migliorare il livello di
competenze acquisite
Maggiore coerenza
fra l’azione
didattica, il
curricolo verticale e
le competenze
dell’alunno in
uscita
Migliorare le competenze
linguistiche degli alunni
stranieri
Aumentare la
consapevolezza delle
regole di convivenza
civile
Aumento del livello
di comunicazione
nella lingua italiana
Migliorare le
dinamiche di
relazione e la
convivenza civile
3
4
5
6
Creare ambienti e
momenti di
apprendimento ottimali
Ampliamento della
formazione dei docenti
nell'uso delle nuove
tecnologie didattiche.
Applicare una
didattica innovativa
e funzionale
Dare risposta
concreta alle
esigenze formative
dei docenti
Monitoraggio degli
esiti degli scrutini
finali
Criteri di valutazione e griglie
comuni, sia per le
competenze disciplinari che
trasversali.
Innalzamento della
motivazione allo
studio
Somministrazione prove
strutturate con criteri comuni
per classi parallele per tutte
le discipline
Rilevamento dei
progressi nella lingua
italiana
Prove di verifica in itinere
Osservazioni
sistematiche
Griglie di osservazione del
comportamento
Innalzamento della
motivazione allo
studio
Riunioni fra insegnanti
scuola primaria/secondaria.
Numero % degli
alunni partecipanti
alle attività
extracurriculari
Creazione di un
archivio documentale
delle competenze del
personale
Aumento di almeno il
30% del numero dei
docenti partecipanti
ai corsi di
aggiornamento
Incontri periodici dei
Dipartimenti per
definire le
competenze chiave
atte a favorire lo
sviluppo di una piena
cittadinanza e ad
arricchire il profilo
degli studenti
Ricaduta positiva
sulla qualità della
didattica
53
Modalità di rilevazione
Test finali/iniziali condivisi
scuola primaria/secondaria.
Attività comuni per le classi
ponte.
Corrispondenza tra corsi
attivati ed esigenze
formative del personale
(proposte collegio dei
docenti).
Riunioni fra insegnanti
scuola primaria/secondaria.
Test finali/iniziali condivisi
scuola primaria/secondaria.
Attività comuni per le classi
ponte.
Valutazione degli effetti positivi e negativi delle azioni
Azione prevista
Revisione delle griglie di valutazione in
uso e adozione di criteri di valutazione
comuni in riferimento al curricolo
verticale:
Adozione di griglie di valutazione comuni
per le prove strutturate
Adozione di rubriche di valutazione
comuni per le competenze chiave e di
cittadinanza
Effetti positivi
all’interno della
scuola a medio
termine
Effetti negativi
all’interno della
scuola a medio
termine
Effetti positivi
all’interno della
scuola a lungo
termine
Maggiore
coerenza fra
l’azione
didattica, il
curricolo
verticale e le
competenze
dell’alunno in
uscita
Adozione di Criteri comuni per la
correzione prove scritte e colloquio Esami
Conclusivi primo ciclo
Elaborazione di prove strutturate con
criteri comuni per classi parallele per tutte
le discipline
Esplicitazione nel curricolo delle
competenze chiave di cittadinanza
Potenziamento delle attività dei
dipartimenti, con l’obiettivo di definire in
comune: prove strutturate oggettive,
compiti autentici per competenze, criteri
di valutazione, programmazione didattica
Rilevazione dei bisogni formativi degli
alunni e conseguente attivazione di
percorsi di recupero/potenziamento
Italiano L2
Progettazione di percorsi didattici in
continuità fra i vari ordini di scuola:
classi ponte infanzia/primaria/secondaria
Definizione dei livelli di competenza
disciplinare minimi nel passaggio da un
ordine di scuola all’altro – condivisione
prove uscita/ingresso scuola
primaria/secondaria
Rilevazione delle esigenze formative del
personale docente
Attivazione di corsi di formazione
(eventualmente finalizzati alla
certificazione)
Uniformità di
valutazione fra
classi e
sezioni
Uniformità di
progettazione
fra classi e
sezioni
Maggiore
coerenza nel
processo e
negli esiti della
valutazione
Garantire il
successo
formativo e la
personalizzazione
degli interventi
didattici
Miglioramento
degli esiti
Rafforzamento
della
dimensione
verticale
dell’Istituto
Maggiore
coerenza
nell’azione
didattica e
valutativa
Dare risposta
concreta alle
esigenze
formative dei
docenti
54
Riduzione dello
stress nel
passaggio tra
ordini scolastici
diversi
Ricaduta
positiva sulla
qualità della
didattica
Effetti
negativi
all’interno
della
scuola a
lungo
termine
Caratteri innovativi
Criteri innovativi dell’obiettivo
Obiettivi PTOF legge 107/2015
Rinnovare gli ambienti di apprendimento
finalizzati ad assicurare a tutti gli alunni la piena
formazione della loro personalità, attraverso scelte
condivise.
Adeguare le aule per le attività laboratoriali
Potenziamento delle metodologie laboratoriali e
delle attività di laboratorio
Coinvolgere quanti più insegnanti è possibile nella
costituzione delle commissioni/gruppi di lavoro.
Valorizzazione della scuola intesa come comunità
attiva e aperta al territorio
Prevedere percorsi di formazione per i docenti
Coinvolgere sempre di più le famiglie in progetti
didattici valorizzandone le competenze specifiche.
Potenziare e formalizzare reti di scuole.
Migliorare il modello trasmissivo della scuola
Valorizzazione della scuola intesa come comunità
attiva e aperta al territorio
PIANIFICAZIONE OPERATIVA E MONITORAGGIO DEI PROCESSI 1
Priorità: Migliorare gli esiti degli studenti mediante una distribuzione più equilibrata degli studenti per fasce di
risultati scolastici
Area di processo: Curricolo progettazione e valutazione
Obiettivo di processo: Procedere alla verifica/valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati da parte
degli alunni, tenuto conto dei livelli di partenza.
Risultati
AdeguamenSoggetti
Termine
attesi per
ti effettuati
Indicatori di
Azioni previste
responsabili
previsto di
ciascuna
in itinere
monitoraggio
dell’attuazione conclusione
azione
(eventuali)
Revisione del format della
progettazione
Revisione delle griglie di
valutazione in uso e adozione di
criteri di valutazione comuni in
riferimento al curricolo verticale
Adozione di griglie di valutazione
comuni per le prove strutturate
Adozione di rubriche di
valutazione comuni per le
competenze chiave e di
cittadinanza
Adozione di criteri comuni per la
correzione e valutazione delle
prove scritte e del colloquio
relativi agli Esami Conclusivi del
primo ciclo di istruzione
Dirigente
Scolastico
Docenti
Coordinatori di
dipartimento
A.S.
2017/2018
Commissione
progettazione
Pianificazione di incontri regolari
fra i docenti delle classi ponte
55
Maggiore
coerenza fra
l’azione
didattica, il
curricolo
verticale e le
competenze
dell’alunno
in uscita
Criteri e griglie
di valutazione
comuni, sia
per le
competenze
disciplinari che
trasversali
PIANIFICAZIONE OPERATIVA E MONITORAGGIO DEI PROCESSI 2
Priorità: Migliorare le competenze sociali e civiche degli studenti, adottando criteri comuni per la
valutazione del comportamento degli alunni
Area di processo: Curricolo progettazione e valutazione
Obiettivo di processo: Procedere alla verifica/valutazione del raggiungimento degli obiettivi prefissati da parte
degli alunni, tenuto conto dei livelli di partenza.
Risultati
Adeguamenti
Soggetti responsabili Termine previsto di
attesi per
Indicatori di
effettuati in
Azioni previste
itinere
dell’attuazione
conclusione
ciascuna
monitoraggio
(eventuali)
azione
Rendere il
curricolo un
valido strumento
Aggiornamento
di lavoro per
curricolo
l’attività
verticale
quotidiana dei
d'Istituto
Maggiore
docenti
coerenza fra
Progettare gli
Dirigente Scolastico
Aggiornamento
l’azione
interventi di
didattica, il
curricolo
ampliamento
Docenti
competenze
A.S. 2017/2018
curricolo
dell’offerta
verticale e le
trasversali
formativa in
Coordinatori di
competenze
funzione delle
dipartimento
dell’alunno
Corrispondenza
finalità del
tra progettazioin uscita
curricolo
ne curricolare
Esplicitare nel
ed attività
curricolo le
realizzate
competenze
chiave di
cittadinanza
PIANIFICAZIONE OPERATIVA E MONITORAGGIO DEI PROCESSI 3
Priorità: Ridurre i tassi di abbandono nel passaggio al ciclo scolastico successivo
Area di processo: Continuità ed orientamento
Obiettivi di processo: Potenziare le attività di continuità, privilegiando momenti partecipativi comuni fra gli alunni
delle classi ponte.
Potenziare le attività di orientamento e prevedere azioni di monitoraggio
Azioni previste
Rendere più efficaci
gli incontri con le
scuole del secondo
ciclo (calendarizzazione delle attività, informazione alle famiglie)
Soggetti
responsabili
dell’attuazione
Termine
previsto di
conclusione
Risultati
attesi per
ciascuna
azione
A.S.
2017/2018
Maggiore
efficienza ed
efficacia dei
processi
comunicativi
interni ed
esterni
Docenti
coordinatori
Docenti con
incarico di
funzione
strumentale
56
Adeguamenti
effettuati
in itinere
(eventuali)
Indicatori di monitoraggio
Elaborazione e
comunicazione a tutte le
figure interessate di un
calendario dettagliato degli
incontri di orientamento con
le scuole.
Informazione capillare alle
famiglie.
MONITORAGGIO DELLE AZIONI
DATE DI RILEVAZIONE: 30 giugno 2017 – 30 giugno 2018
Obiettivo di processo
1
2
3
Procedere alla
verifica/valutazione
del raggiungimento
degli obiettivi
prefissati da parte
degli alunni, tenuto
conto dei livelli di
partenza
Procedere alla
verifica/valutazione
del raggiungimento
degli obiettivi
prefissati da parte
degli alunni, tenuto
conto dei livelli di
partenza
Potenziare le attività
di continuità,
privilegiando momenti
partecipativi comuni
fra gli alunni delle
classi ponte.
Potenziare le attività
di orientamento e
prevedere azioni di
monitoraggio
Indicatori di
monitoraggio del
processo
Criteri e griglie di
valutazione
comuni, sia per
le competenze
disciplinari che
trasversali.
Livelli indicatori
di monitoraggio
II ANNO:
Criteri e griglie
di valutazione
comuni per le
competenze
disciplinari con
prova scritta
(Italiano,
Matematica,
Lingue) e per
competenze
trasversali
III ANNO:
Criteri e griglie
di valutazione
comuni per
tutte le
competenze
disciplinari e
trasversali
Riunioni fra
insegnanti scuola
primaria/sec. 1° gr.
Test finali/iniziali
condivisi scuola
primaria/sec. 1° gr.
Attività comuni per
le classi ponte.
57
Raggiungimento
obiettivi
(per anno)
30/06/2017
Completo
Parziale
Nullo
30/06/2018
Completo
Parziale
Nullo
Progressi/
Criticità
rilevati
Modifiche
/
necessità
di aggiust.
Condivisione interna dell’andamento del Piano di Miglioramento
Strategie di condivisione del PdM
all’interno della scuola
Momenti di
condivisione interna
Persone coinvolte
Strumenti
Collegio dei docenti
Dirigente scolastico
Docenti
Presa visione
Dibattito
Consiglio d’Istituto
Dirigente scolastico
Docenti - Genitori
Personale ATA
Presa visione
Dibattito
Considerazioni nate
dalla condivisione
4.3 Progetti
Al fine di consentire una efficace programmazione delle attività progettuali, il Collegio dei Docenti
ha deliberato che la presentazione dei progetti interni ed esterni debba avvenire entro il 12 ottobre
2016. Solo eccezionalmente, successivamente a tale data, potranno essere presentati altri progetti
da svolgersi nell’anno scolastico in corso. Tali nuovi progetti, comunque, dovranno rivestire una
particolare importanza ed interesse per la comunità scolastica e dovranno essere approvati, come
gli altri, prima dal Collegio Docenti e poi dal Consiglio di Istituto per la necessaria copertura
finanziaria.
Progetti d'Istituto (orario curricolare)
TITOLO DEL PROGETTO
CLASSI COINVOLTE
ORDINE DI SCUOLA
“Accoglienza”
Tutte le classi / sezioni
INFANZIA - PRIMARIA - SECONDARIA
“Solidarietà”
Tutte le classi / sezioni
INFANZIA - PRIMARIA - SECONDARIA
“Educazione alla salute”
Tutte le classi / sezioni
INFANZIA - PRIMARIA - SECONDARIA
“Educazione alimentare”
Tutte le classi / sezioni
INFANZIA - PRIMARIA - SECONDARIA
“Educazione all’affettività”
Tutte le classi / sezioni
INFANZIA - PRIMARIA - SECONDARIA
“Educazione alla legalità”
Tutte le classi / sezioni
INFANZIA - PRIMARIA - SECONDARIA
“Educazione ambientale”
Tutte le classi / sezioni
INFANZIA - PRIMARIA - SECONDARIA
“Educazione stradale”
Tutte le classi / sezioni
INFANZIA - PRIMARIA - SECONDARIA
Alunni 5 anni
INFANZIA (ROCCAZZO)
Progetto “Dalla terra alla tavola”
Tutte le sezioni
INFANZIA
Progetto “Assaporiamo le
stagioni”
Tutte le sezioni
INFANZIA (ROCCAZZO)
Progetto “Leggo, racconto e
invento M con la LIM”
Tutte le sezioni
INFANZIA (ROCCAZZO)
Progetto “Ascoltare per imparare”
Tutte le classi/sezioni
INFANZIA - PRIMARIA (ROCCAZZO)
Progetto “Facciamo festa
insieme”
Tutte le classi/sezioni
INFANZIA - PRIMARIA (ROCCAZZO)
Tutte le classi prime
SECONDARIA
Progetto “Happy English”
Progetto sul linguaggio del
fumetto “Parole nelle nuvole”
58
Progetto sull’alimentazione
“Aliment-Azione e Dintorni”
Tutte le classi seconde
SECONDARIA
Progetto sulla comunicazione di
massa “Digito M ergo sum”
Tutte le classi terze
SECONDARIA
Progetto “Attività natatoria”
Tutte le classi primaria/ragazzi con disabilità per la scuola
secondaria di primo grado
Progetto “Un cavallo per amico”
Ragazzi con disabilità per la scuola secondaria di primo grado
Progetto “Crea con la ceramica”
Ragazzi con disabilità per la scuola secondaria di primo grado
Progetto “MusicantoM”
Ragazzi con disabilità per la scuola secondaria di primo grado
4.3
I progetti di ampliamento dell’Offerta Formativa
“Emozioni in circo”
Infanzia Roccazzo - Piano dell’Acqua
“Orto didattico”
Infanzia/Primaria Piano dell’Acqua
“Bimbi in scena”
classi II A e II B Primaria San Giuseppe
“Do-re-mi-faMcciamo coro”
classe seconda Primaria Roccazzo
“I promessi sposi”
classi prima, quarta e quinta Roccazzo
“Primi passi verso la musica”
classi quinte Primaria e corso musicale
“Progetto tutoraggio e potenziamento”
classi seconde e terze del corso musicale
“Corso di avviamento allo studio della lingua latina” classi terze Secondaria di 1° grado
SCHEDE DI PROGETTO
Ordine di scuola INFANZIA
Denominazione del progetto EMOZIONI IN CIRCO
Responsabile del progetto ins. Cibardo Bisaccia Lucrezia
Destinatari alunni Scuola dell’Infanzia Piano dell’Acqua - Roccazzo
Obiettivi
• Guidare il bambino a prendere coscienza del proprio corpo e a scoprire la capacità di
movimento ed espressione
• Promuovere relazioni interpersonali attraverso il gioco e le emozioni
Durata 1 lezione settimanale di 1 h per un totale di 20 ore in orario extrascolastico.
Risorse umane e strutturali
N° 6 docenti interni
N° 2 esperti esterni
Salone della scuola, giardino, aula
59
Ordine di scuola INFANZIA-PRIMARIA
Denominazione del progetto: “ORTO DIDATTICO” (La scuola entra in giardino: il luogo in cui coltivare
saperi e sapori).
Responsabile del progetto INSS. SCUOLE INFANZIA e PRIMARIA PIANO DELL’ACQUA
Destinatari alunni Scuola Infanzia e Primaria Piano dell’Acqua
Obiettivi
• Educare al gusto e favorire una sana alimentazione
• Affinare la sensibilità percettiva
• Far acquisire e conoscere comportamento corretti nei confronti del cibo e della sua origine
• Sensibilizzare gli alunni alla cura della propria salute attraverso la corretta alimentazione
• Promuovere il senso di responsabilità negli alunni attraverso l’accudimento dell’orto
• Riflettere insieme sulle buone pratiche realizzate nell’orto ( compostaggio, riciclo, filiera corta,
biologicoD)
• Promuovere il consumo consapevole del cibo, per favorire abitudini sane e sotenibili
• Educare al rispetto e alla cura dell’ambiente
• Favorire lo sviluppo del pensiero scientifico
• Sperimentare la necessità di elementari strumenti di misura e di registrazione della crescita
degli ortaggi
• Saper usare il calendario per prevedere semine, trapianti, raccolti
• Sperimentare la ciclicità ( stagioni, ciclo vitale delle piante, ciclo alimentareD)
• Acquisire competenze pratiche nelle attività agricole e favorire lo spirito di cooperazione
Metodologia
La metodologia seguita è quella del cooperative learning, tutoring tra pari, brain-storming, ricerca –
azione.
L’utilizzo di schede tecniche o mappe e schemi, nonché la visione di filmati sarà momento di riflessione
personale da condividere in gruppo. La natura del progetto è laboratoriale e, pertanto, ogni attività diventa
momento di approfondimento di conoscenze, sviluppo/consolidamento/potenziamento di abilità e
competenze.
Uno dei punti di forza del progetto è la cooperazione tra ragazzi e la co-progettazione, in molti momenti
con gli insegnanti. Talvolta gli allievi riescono a tirar fuori creatività e opinioni che in altri contesti risultano
sopite.
Durata gennaio - maggio 2017 con incontri settimanali con la presenza di un insegnante per classe.
Risorse umane e strutturali
Tutti gli insegnanti delle scuola ( Infanzia . Primaria) di Piano dell’Acqua ( 5 docenti)
Spazio esterno alla scuola. Aule.
60
Ordine di scuola PRIMARIA
Denominazione del progetto BIMBI IN SCENA
Responsabile del progetto ins. Amato Giovanna
Destinatari 42 alunni delle classi seconde della scuola primaria San Giuseppe di Chiaramonte Gulfi
Obiettivi
• Acquisire e/o potenziare le capacità espressive e ideo-creative.
• Acquisire e/o potenziare le capacità di socializzazione e cooperazione.
• Prevenire il disadattamento scolastico e la disaffezione allo studio.
Metodologia
Si offriranno agli alunni opportunità per favorire la scoperta, in forma ludica, di che cosa è il teatro, si
forniranno loro idonei strumenti perché possano vivere le diverse esperienze da protagonisti, ma si
creeranno situazioni in cui gli stessi, prima protagonisti, vivano anche la dimensione degli spettatori.
Questo scambio di ruoli facilita, infatti, la riflessione, la creatività, l’immedesimazione nell’altro e, di
conseguenza, le interazioni e le vere integrazioni col gruppo di lavoro e con gli adulti.
Durata Il progetto si svolgerà nel periodo da Marzo 2017 a Giugno 2017, in orario extracurriculare.
Tra maggio e giugno avrà luogo la manifestazione finale.
Risorse umane e strutturali:
Insegnanti coinvolte nel progetto: Amato Giovanna, Gueli Maria Giovanna; collaboratori scolastici.
Locali: plesso “San Giuseppe”, sala “Sciascia” per lo spettacolo finale.
Ordine di scuola PRIMARIA
Denominazione del progetto DO RE MI FADCCIAMO CORO
Responsabile del progetto Lo Nigro Marietta
Destinatari 19 alunni classe 2^ A plesso Roccazzo
Obiettivi
• Promuovere il possesso della lingua italiana nei suoi aspetti fonologici
• Favorire l’apprendimento e la crescita culturale individule
• Maturare le capacità di autonomia
• Migliorare la conoscenza di sé anche in rapporto agli altri
• Favorire la socializzazione nel rispetto reciproco potenziando gli aspetti emotivo relazionali
• Far acquisire maggiore senso di responsabilità e autocontrollo
• Suscitare il bisogno di valere
• Allargare idee ed esperienze
• Sviluppare potenzialità creative, gusto estetico, spirito critico e capacità espressive e logiche
• Educare al canto fornendo capacità di lettura di tale arte mediante la conoscenza e l’utilizzo di
vari strumenti, linguaggi e tecniche
• Acquisire la padronanza di un linguaggio più chiaro e preciso, sicuro ed elegante
• Potenziare la memoria
• Sviluppare spontaneità
Durata febbraio-maggio 2017 per 15 ore
Risorse umane e strutturali ins. Lo Nigro, collaboratore scolastico
61
Ordine di scuola PRIMARIA
Denominazione del progetto “I PROMESSI SPOSI” (Il teatro è di casa a scuola)
Responsabile del progetto ins. Amato Angela
Destinatari classi 1^ - 4^ - 5^ A plesso Roccazzo
Obiettivi
• Favorire l’espressione individuale e di gruppo
• Facilitare la crescita inter-relazionale e la consapevolezza personale
• Saper smontare e rimontare i meccanismi della comunicazione, usando tutti i tipi di linguaggio
conosciuti
• Sviluppare la propria corporeità attraverso tutti i canali: corpo, gesto, suono, movimento, parola
• Stimolare la capacità di interazione e il controllo degli stati emotivi
• Scoprire la diversità come potenziale di ricchezza
• Scoprire il valore positivo dello stare insieme agli altri
Durata Il progetto verrà realizzato durante tutto l’anno scolastico in percorsi multidisciplinari in orario
curriculare e in orario extracurriculare per n. 8 rientri con calendario da definire.
Risorse umane e strutturali
Inss. Amato A., Di Martino C.M., Dicunta S., Ferraro M.
Salone della scuola, proiettore PC portatile, amplificazione, microfoni, stoffe per costumi, materiale per
scenografia.
Ordine di scuola SECONDARIA/PRIMARIA
Denominazione del progetto: PRIMI PASSI VERSO LA MUSICA
Responsabile del progetto: ins. Marletta Maria Paola
Destinatari alunni corso musicale scuola secondaria, alunni classi quinte dell’istituto
Obiettivi
• guidare gli alunni ad una prima conoscenza del linguaggio musicale.
Durata novembre – dicembre 2016 per uno o due incontri a settimana (30 – 40 ore)
Risorse umane e strutturali inss. corso musicale; n. 1 insegnante scuola primaria, LIM
Ordine di scuola SECONDARIA
Denominazione del progetto TUTORAGGIO E POTENZIAMENTO
Responsabile del progetto ins. Marletta Maria Paola
Destinatari: alunni corso musicale
Obiettivi
• Trasmettere le esperienze degli ex allievi ai nuovi alunni
• Potenziare l’organico dell’orchestra
Durata novembre-dicembre 2016 ; aprile - maggio – giugno 2017.
Un incontro a settimana per un totale di 40 ore.
Risorse umane e strutturali inss. corso musicale.
62
Ordine di scuola SECONDARIA
Denominazione del progetto CORSO DI AVVIAMENTO ALLO STUDIO DELLA LINGUA LATINA
Responsabile del progetto ins.Giuliano Antonella
Destinatari alunni delle classi terze
Obiettivi
•
•
•
Comprendere il rapporto di derivazione dell’italiano dal latino
Apprendere gli elementi basilari della lingua latina
Saper tradurre dal latino frasi semplici
Metodologia
Attività graduate di riflessione logico-linguistica. Scoperta nel lessico quotidiano dell’uso frequente del
latino.
Durata tra primo e secondo quadrimestre; lezioni pomeridiane
Risorse umane e strutturali
Ins. di lettere, collaboratore scolastico, aula scolastica
4.4
I progetti PON
MODULO
Potenziamento delle
competenze di base
(area linguistica)
Potenziamento delle
competenze di base
(area logico – matematica)
Educazione motoria; sport;
gioco didattico
TITOLO MODULO
DESTINATARI
N. ORE
InDcontro
Alunni scuola primaria
“San Giuseppe”
30
Per non dare i numeri
Alunni scuola secondaria
di 1° grado
30
Facciamo D squadra
Alunni scuola primaria
Roccazzo
60
Educazione motoria; sport;
gioco didattico
Dal gioco alla
pallacanestro
Alunni scuola secondaria
di 1° grado
30
Arte; scrittura creativa; teatro
Spettatore o
protagonista?
Alunni scuola secondaria
di 1° grado
60
Modulo formativo per i
genitori
Musichiam(o)ci
Genitori alunni scuola
primaria - Roccazzo
30
I progetti PON potranno essere realizzati previa autorizzazione e finanziamento
dell’Autorità di Gestione.
63
da parte
CAPITOLO 5 - Patto di corresponsabilità educativa
Un’educazione efficace dei giovani è il risultato di un’azione coordinata tra famiglia e scuola,
nell’ottica della condivisione di principi e obiettivi: insegnanti e genitori condividono un’idea di
scuola e si adoperano per favorire il successo formativo degli studenti, tenendo presente, per
quanto possibile, le necessità e le aspettative di tutte le componenti.
Il Patto di corresponsabilità educativa vuole rendere esplicite quelle norme che, se accettate e
condivise, facilitano il buon andamento dell’Istituto nel rispetto dei diritti e delle libertà di ciascuno.
La scuola si impegna, inoltre, a rilasciare alla fine del percorso educativo la Certificazione delle
competenze acquisite con uno schema valutativo chiaro.
PATTO di CORRESPONSABILITÀ EDUCATIVA
LA SCUOLA SI IMPEGNA A:
fornire una formazione culturale e professionale qualificata, aperta alla pluralità delle idee, nel
rispetto dell’identità di ciascun studente;
offrire un ambiente favorevole alla crescita integrale della persona, garantendo un servizio
didattico di qualità in un ambiente educativo sereno, favorendo il processo di formazione di
ciascun studente, nel rispetto dei suoi ritmi e tempi di apprendimento;
offrire iniziative concrete per il recupero di situazioni di ritardo e di svantaggio, al fine di favorire
il successo formativo e combattere la dispersione scolastica oltre a promuovere il merito e
incentivare le situazioni di eccellenza;
favorire la piena integrazione degli studenti diversamente abili, promuovere iniziative di
accoglienza e integrazione degli studenti stranieri, tutelandone la lingua e la cultura, anche
attraverso la realizzazione di iniziative interculturali, stimolare riflessioni e attivare percorsi volti
al benessere e alla tutela della salute degli studenti;
garantire la massima trasparenza nelle valutazioni e nelle comunicazioni mantenendo un
costante rapporto con le famiglie, anche attraverso strumenti tecnologicamente avanzati, nel
rispetto della privacy.
LO STUDENTE SI IMPEGNA A:
prendere coscienza dei propri diritti-doveri rispettando la scuola intesa come insieme di
persone, ambienti e attrezzature;
rispettare i tempi programmati e concordati con i docenti per il raggiungimento del proprio
curricolo, impegnandosi in modo responsabile nell’esecuzione dei compiti richiesti;
accettare, rispettare e aiutare gli altri e i diversi da sé, impegnandosi a comprendere le ragioni
dei loro comportamenti.
LA FAMIGLIA SI IMPEGNA A:
valorizzare l’istituzione scolastica, instaurando un positivo clima di dialogo, nel rispetto delle
scelte educative e didattiche condivise, oltre ad un atteggiamento di reciproca collaborazione
con i docenti;
rispettare l’istituzione scolastica, favorendo una assidua frequenza dei propri figli alle lezioni,
partecipando attivamente agli organismi collegiali e controllando quotidianamente le
comunicazioni provenienti dalla scuola;
discutere, presentare e condividere con i propri figli il patto educativo sottoscritto con
l’Istituzione scolastica.
64
CAPITOLO 6 - FORMAZIONE E AGGIORNAMENTO
L’attività di formazione, come elemento strutturale della professionalità, è un diritto di tutto il
personale docente ed ATA.
La formazione va vista come crescita professionale, per il sostegno agli obiettivi del cambiamento,
per un’efficace politica di sviluppo delle risorse umane; con tale presupposto, le attività di
formazione e aggiornamento rappresentano un sostegno all’innovazione in corso, incentivano il
cambiamento e costituiscono uno strumento vitale per il miglioramento delle competenze
professionali.
Sarà cura del Collegio dei Docenti, stabilire, in risposta ai molteplici bisogni formativi, di volta in
volta, quali attività di formazione/aggiornamento sviluppare, tenendo sempre presente, l’utilizzo
più funzionale ed efficace delle risorse finanziarie.
6.1
Piano di formazione del personale
E’ prevista l’attuazione di percorsi formativi attinenti alle seguenti tematiche:
Personale docente
Didattica inclusiva.
Progettare, insegnare, valutare per competenze.
Dinamiche relazionali.
Metodologie per la didattica individualizzata e strategie per il recupero del disagio – DSA –
BES.
Percorsi formativi sulla comunicazione e relazione educativa, finalizzati alla prevenzione dei
comportamenti a rischio e del fenomeno del bullismo.
Utilizzo delle nuove tecnologie nella didattica (vari livelli).
Personale A.T.A.
Collaboratori Scolastici
Percorso formativo sugli interventi da attuare in favore degli alunni diversamente abili.
Personale Amministrativo
Corsi di formazione sulla dematerializzazione dei processi amministrativi.
Corsi di formazione sull’uso dei software applicativi della Segreteria Digitale e sulle
procedure per la pubblicità, trasparenza e privacy.
65
CAPITOLO 7 - FABBISOGNO DI PERSONALE
Sulla base dei dati rilevati alla data odierna, si ritiene che la popolazione scolastica e quindi il
numero di classi/sezioni/plessi si mantenga costante nel prossimo triennio. Si prevede, pertanto,
per l’anno scolastico 2017/2018, il fabbisogno di personale docente e ATA riportato nelle seguenti
tabelle.
7.1
Personale docente
SCUOLA DELL’INFANZIA
N. SEZIONI
N. DOCENTI POSTO COMUNE
N. ORE DI SOSTEGNO
7
14
---------
SCUOLA PRIMARIA
N. CLASSI
N. DOCENTI POSTO
COMUNE
N. ORE DI SOSTEGNO
N. DOCENTI SPEC.STI
LINGUA INGLESE
17
21
60
1
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO
N. CLASSI
N. CLASSI INGLESE
PRIMA LINGUA
N. CLASSI FRANCESE
SECONDA LINGUA
N. CLASSI SPAGNOLO
SECONDA LINGUA
N. ORE DI
SOSTEGNO
10
10
4
6
72
INDIRIZZO MUSICALE
CHITARRA
PERCUSSIONI
PIANOFORTE
TROMBA
N. 18 ORE
N. 18 ORE
N. 18 ORE
N. 18 ORE
Al fine di realizzare i progetti previsti e garantire a tutti i nostri alunni il successo scolastico, un
maggior grado di inclusione e la formazione del cittadino attivo, si chiede, inoltre, di poter
completare l’organico dell’autonomia come indicato nella seguente tabella:
COMPLETAMENTO DELL’ORGANICO DELL’AUTONOMIA
Scuola secondaria
Aree richieste in ordine di priorità
(comma 7 L. 107/2015)
Scuola primaria
Classe di
concorso
(DM 39/98)
n. posti
richiesti
Tipologia
di posto
n. posti
richiesti
Potenziamento Umanistico Socio Economico e
per la Legalità
A043
1
comune
2
Potenziamento Scientifico
A059
1
comune
1
Alfabetizzazione e perfezionamento della lingua
italiana per gli alunni stranieri
66
A043 (con certificazione L2):
n. 1 posti
7.2
Personale A.T.A.
Collaboratori scolastici
Per il corrente anno scolastico sono stati assegnati al nostro istituto comprensivo n. 13
collaboratori scolastici. Ebbene, tale numero è risultato insufficiente e non rende possibile il
regolare funzionamento dei servizi scolastici, nel rispetto delle norme sulla sicurezza e di
quelle contrattuali sull’orario di lavoro, per i seguenti motivi:
per l’elevato numero di plessi (sette, considerato che la palestra costituisce ulteriore sede
staccata) di cui:
a) n. 4 funzionano col doppio turno (infanzia e indirizzo musicale);
b) n. 2 plessi rurali distano ciascuno 12-13 Km dal centro urbano e dal punto di vista
logistico i collegamenti risultano alquanto problematici;
per la presenza di n. 13 alunni diversamente abili (di cui n. 4 in situazione di gravità)
distribuiti nei vari plessi;
per la presenza di n. 2 unità di personale collaboratore scolastico con mansioni ridotte;
per la significativa riduzione di personale dovuta alla presenza del servizio di pulizia
esternalizzato.
Pertanto, al fine di assicurare in modo adeguato l’accoglienza del pubblico e degli alunni, la
vigilanza, la sorveglianza, la pulizia, l’assistenza ai disabili, la collaborazione con i docenti e la
segreteria, la sicurezza,
si chiedono,
per l’anno scolastico 2017/2018, almeno n. 14 Collaboratori scolastici.
Personale di Segreteria
Per quanto riguarda il personale amministrativo si vuole evidenziare quanto segue:
l’elevato numero di plessi dislocati nel territorio (urbano ed extraurbano) del comune
montano di Chiaramonte Gulfi rende molto complessa la gestione di questa Istituzione
Scolastica, sia dal punto di vista didattico che amministrativo
il nostro Istituto è ad indirizzo musicale e sono previsti quindi rientri pomeridiani, non
solo nei tre plessi di scuola dell’infanzia, ma anche per la scuola secondaria di primo
grado (che però non viene considerata a tempo prolungato), con coinvolgimento non solo
del personale docente e ausiliario ma anche di quello amministrativo;
in questi ultimi anni si è registrato un continuo aumento degli adempimenti amministrativi;
pertanto, viste le esigenze relative al personale amministrativo si chiede di assegnare a questa
Istituzione, per l’anno scolastico 2017/2018:
n. 1 D.S.G.A.;
n. 4 Assistenti amministrativi (n. 1 unità in più, come da organico degli anni precedenti a
quello in corso).
Personale docente ed A.T.A. per l’anno scolastico 2018/2019.
Come già detto, si ritiene che i dati relativi alla popolazione scolastica dovrebbero mantenersi
pressoché invariati per il biennio successivo all’anno scolastico 2016/2017 e, pertanto, il
fabbisogno di personale A.T.A. e docente, su posto comune e relativo all’organico potenziato, non
dovrebbe subire variazioni nell’arco di tempo sopra indicato. Per quanto riguarda i docenti di
sostegno, ovviamente, non è possibile fare previsioni precise.
67