Titolo: Bambini obesi Domanda
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Titolo: Bambini obesi Domanda
Titolo: Bambini obesi Domanda: Quale dieta bisogna consigliare a bambini obesi (fino al 12° anno di etá) per ridurre il loro peso corporeo? Risposta: Non si trovano studi che dimostrino l’efficacia di una dieta da sola nell’indurre una perdita di peso nei bambini. Soltanto un programma basato su dieta, esercizio fisico e interventi educazionali (strategia multifattoriale) sembra poter ridurre significativamente il peso e l’indice di massa corporea in bambini sovrappeso. Le strategie multifattoriali che prevedono il coinvolgimento dei genitori sono più efficaci di interventi diretti solo ai bambini. Introduzione: L’obesità è una condizione cronica caratterizzata da un eccesso di grasso corporeo; essa viene spesso definita in base all’indice di massa corporea, espresso come peso in chilogrammi diviso per l’altezza in metri al quadrato (kg/m2) [1]. Nei bambini e negli adolescenti l’indice di massa corporea varia con l’età e il genere; tipicamente aumenta durante i primi mesi di vita, diminuisce dopo il primo anno e aumenta ancora attorno al sesto anno di età [2]. L’indice di massa corporea è quindi solitamente valutato in termini di percentili, che indicano la posizione relativa per un dato bambino rispetto a una popolazione di riferimento della stessa età e dello stesso sesso. Nella maggior parte dei casi un intervento è ritenuto necessario per i bambini con indice di massa corporea sopra il novantacinquesimo percentile, definiti in maniera variabile come sovrappeso od obesi. L’obesità è il risultato di un prolungato squilibrio nel bilancio energetico, con un apporto energetico giornaliero in eccesso rispetto al consumo [3]. Il bilancio energetico è modulato da una serie di fattori, tra cui i ritmi metabolici, l’appetito, la dieta e l’attività fisica [4]. Anche se questi fattori sono anche influenzati da componenti genetiche, l’aumento della prevalenza dell’obesità nel corso degli ultimi decenni viene attribuito a cambiamenti ambientali che favoriscono un’eccessiva assunzione di cibo e scoraggiano l’attività fisica [5, 6]. Il rischio di obesità infantile è correlato alla dieta e ai livelli di attività fisica; i fattori di rischio includono obesità nei genitori, diabete gestazionale, peso alla nascita eccessivamente basso o alto, basso livello di istruzione dei genitori, deprivazione sociale e pubertà precoce [2]. Strategia di ricerca: La ricerca è stata effettuata in Cochrane Library e siti internet di NHS Center for Reviews and Dissemination (CRD), Database of Abstracts of Reviews Effects (DARE), Medline ed Embase. Risultati: ► Uno studio randomizzato non ha rilevato differenze significative nel cambiamento dell’indice di massa corporea tra diete a basso o alto contenuto di proteine [7]. Tuttavia in questo studio entrambe le diete erano associate alla pratica di sport per 7 ore/settimana e di attività fisica all’aperto (gioco, camminate) per altre 7 ore/settimana. ► Negli adulti restrizioni dietetiche risultano associate ad una modesta perdita di peso. Negli studi trovati che riguardano bambini e adolescenti sovrappeso gli interventi dietetici erano sempre prescritti insieme a interventi diretti ad aumentare l’esercizio fisico e a ridurre le attività sedentarie. ► Non si trovano studi randomizzati che dimostrino che l’ attività fisica da sola sia efficace nell’indurre una perdita di peso nei bambini. Un review ha confrontato programmi di esercizio fisico sotto supervisione con il non trattamento o vari interventi di controllo (dieta, educazione nutrizionale) [8]. Negli studi in cui l’esercizio fisico era associato a un intervento dietetico, lo stesso intervento dietetico era utilizzato come controllo. Il review non ha rilevato differenze significative tra i gruppi nella perdita di peso a 9-19 settimane. ► Neanche gli interventi comportamentali, se effettuati da soli, sembrano essere efficaci nell’indurre una perdita di peso nei bambini. Un review [9] riporta un piccolo studio randomizzato (29 soggetti di 7-13 anni) che ha valutato gli effetti di una terapia comportamentale associata a interventi cognitivi o a tecniche di rilassamento non ha rilevato differenze significative tra i gruppi nella percentuale dei bambini sovrappeso dopo 6 mesi. ► Due studi [10, 11] hanno trovato che un programma basato su dieta, esercizio fisico e interventi educazionali (strategia multifattoriale) riduceva significativamente il peso e l’indice di massa corporea rispetto a un intervento di controllo. ► Un review [9] riporta sei diversi studi che hanno trovato che le strategie multifattoriali (con interventi comportamentali, dietetici e fisici) che prevedono il coinvolgimento dei genitori sono più efficaci di interventi diretti solo ai bambini nel ridurre l’indice di massa corporea e la percentuale dei bambini sovrappeso. Commento: Il sovrappeso ed il sottopeso in etá pediatrica sono disturbi molto frequenti che non vanno sopravalutati. Spesso sono associati a problemi psichici e/o a fattori ambientali che influiscono sull’apporto di cibo. Le strategie per contrastare l’obesitá infantile devono sempre essere multifattoriali e nei bambini grandicelli contenere anche riflessioni sui comportamenti correlati all’assuzione di cibo. Peró anche queste strategie spesso non portano a risultati duraturi. Bisogna tranquillizzare i genitori che i bambini piú che di una vera e propria malattia soffrono di un disturbo comportamentale. Bibliografia di riferimento: [1] Bellizzi MC, Dietz WH. Workshop on childhood obesity: summary of the discussion. Am J Clin Nutr 1999;70:173S–175S [2] Lobstein T, Baur L, Uauy R. Obesity in children and young people: a crisis in public health. Obes Rev 2004;5 Suppl 1:4–104. [3] Schwartz MW, Woods SC, Porte D Jr, et al. Central nervous system control of food intake. Nature 2000;404:661– 671 [4] Weinsier RL, Hunter GR, Heini AF, et al. The etiology of obesity: relative contribution of metabolic factors, diet, and physical activity. Am J Med 1998;105:145–150. [5] French SA, Story M, Jeffery RW. Environmental influences on eating and physical activity. Annu Rev Public Health 2001;22:309–335. [6] Eaton DK, Kann L, Kinchen S, et al. Youth risk behavior surveillance – United States, 2005. MMWR Surveill Summ 2006;55:1–108. [7] Rolland-Cachera MF, Thibault H, Souberbielle JC, et al. Massive obesity in adolescents: dietary interventions and behaviours associated with weight regain at 2 y follow up. Int J Obes Relat Metab Disord 2004;28:514–519. [8] Atlantis E, Barnes EH, Singh MA. Efficacy of exercise for treating overweight in children and adolescents: a systematic review. Int J Obes 2006;30:1027–1040. Search date 2004; primary sources Medline, Premedline, CAB Abstracts, PsycInfo, SportDiscuss and Cochrane Central Register of Controlled Trials. [9] Whitlock EP, Williams SB, Gold R, et al. Screening and interventions for childhood overweight: a summary of evidence for the US Preventive Services Task Force. Pediatrics 2005;116:e125–e144. Search date 2004; primary sources The Cochrane Library, Medline, Psychinfo, Database of Abstracts of Reviews of Effects (DARE) [10] Nemet D, Barkan S, Epstein Y, et al. Short- and long-term beneficial effects of a combined dietary-behaviouralphysical activity intervention for the treatment of childhood obesity. Pediatrics 2005;115:e443–e449. [11] Zhang X. Effects of behaviour modification on controlling obesity in children. Chin J Clin Rehabil 2005;9:166– 167. Data: Dicembre 2008 Dr. Simon Kostner, team EBM della AcAMG