Indicazioni per una attività sessuale sicura nel sieropositivo

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Indicazioni per una attività sessuale sicura nel sieropositivo
Esiste il rischio di trasmissione di
ceppi virali resistenti ai farmaci
antiretrovirali?
Il fenomeno della resistenza del virus
dell’AIDS ai farmaci antiretrovirali è
noto. Se un soggetto sieropositivo in
terapia con antiretrovirali ha rapporti
non protetti, può trasmettere o può
essere contaminato con virus resistenti
a tali farmaci. Come conseguenza, può
divenire più difficile, se non impossibile,
trovare nuovi farmaci attivi sul virus.
Che cosa comporta acquisire una
malattie a trasmissione sessuale?
Le malattie a trasmissione sessuale
sono in aumento in Italia, in particolare
la Sifilide tra gli omosessuali.
La contemporanea presenza di una
malattia a trasmissione sessuale favorisce la trasmissione del virus dell’AIDS
al partner.
L’uso del preservativo non sempre dà
una protezione totale (ad es. nella Sifilide).
Il decorso di alcune malattie a trasmissione sessuale può essere molto grave
nei soggetti sieropositivi.
In particolare, la Sifilide, se non trattata,
presenta un decorso più rapido con gravi
manifestazioni neurologiche.
Nelle sieropositive infettate con il
papillomavirus il rischio di sviluppo
di tumore dell’utero è molto elevato.
Quali azioni mettere in atto per
prevenire l’acquisizione di malattie
a trasmissione sessuale?
- Evitare di avere rapporti con più partner,
- in ogni rapporto sessuale (vaginale, orale, anale) utilizzare sempre ed in maniera corretta il preservativo,
- evitare l’uso di droghe e di alcol che
riducono l’autocontrollo e l’attenzione nell’applicazione delle misure preventive,
- consultare immediatamente il medico curante nel dubbio di aver contratto una malattia a trasmissione
sessuale o nel caso di un rapporto
a rischio senza preservativo,
- curare prontamente ogni malattia a
trasmissione sessuale, astenendosi
dall’attività sessuale, sino ad avvenuta guarigione.
Dipartimento Onco-ematologico e di
Malattie Infettive
Malattie Infettive
Dott. Giacomo Magnani - Direttore
HIV
Indicazioni per una attività
sessuale sicura nel
sieropositivo
Indirizzi e Numeri Utili
Malattie Infettive
ASMN di Reggio Emilia
via Risorgimento 80, 42100 R.E.
Tel. 0522-296456 (ambulatorio)
0522-296407 (segreteria)
www.asmn.re.it
www.helpaids.it
Reggio Emilia, Novembre 2008
Associazione Reggiana per la Lotta e la Cura dell’Aids
E’ importante proteggere se stessi ed il
partner sessuale durante i rapporti sessuali,
anche tra persone sieropositive.
Per fare questo è necessario utilizzare
sempre ed in maniera corretta il preservativo.
Esiste un rischio di contagio del partner anche utilizzando il preservativo?
NO. Se il preservativo viene utilizzato correttamente.
Per evitare la rottura del preservativo, è
necessario lubrificarlo con un gel a base di
acqua (in vendita in farmacia), che facilita
la penetrazione vaginale o anale.
La possibilità di trasmissione del virus
dell’AIDS in seguito ad un rapporto
sessuale non protetto (senza preservativo) è elevata, soprattutto in caso
di penetrazione anale. Il rischio in seguito a rapporto orale (fellatio o cunnilingus) è basso, ma non del tutto assente.
Se il partner non vuole utilizzare il preservativo?
E’ necessario discutere insieme al partner i
rischi di un rapporto sessuale non protetto. Nel caso non sia convinto, è opportuno farlo parlare con un medico specialista.
Il partner ritiene di non essere a
rischio perché ha già avuto già
numerosi rapporti non protetti
senza infettarsi?
A tutt’oggi non è dimostrato che uno
possa immunizzarsi con ripetuti contatti per via sessuale con il virus.
L’uso del preservativo lubrificato è il
solo mezzo per eliminare il rischio di
infezione o di re-infezione per via
sessuale.
Un solo rapporto sessuale, non protetto, può essere contagiante, anche se numerosi rapporti precedenti
non lo sono stati.
E’ possibile contagiare il partner
anche se la carica virale non è più
rilevabile nel sangue?
Il fatto che la carica virale non sia
più rilevabile nel sangue non vuole
dire che non vi sia più il virus nell’organismo.
La concentrazione di virus nello sperma e nelle secrezioni vaginali può essere differente da quella presente nel
sangue.
Anche con una carica virale nel sangue non rilevabile è possibile trasmettere il virus dell’AIDS.
La prevenzione è indispensabile.
Che cosa fare in caso di rottura del
preservativo o d i u n r a p p o r t o
s e s s u a l e n o n protetto con un
partner sieronegativo?
E’ necessario che il partner vada prontamente in Ospedale (Pronto Soccorso o
Reparto di Malattie Infettive).
Il medico valuterà se prescrivere un
trattamento preventivo che riduca il
rischio di trasmissione.
Il trattamento preventivo consiste
nell’associazione di più farmaci antiretrovirali, va iniziato il più presto
possibile, al massimo entro 48 ore
dal rapporto sessuale, e proseguito
scrupolosamente per 1 mese.
Verranno effettuate, per sei mesi,
indagini per verificare se è avvenuto il
contagio.
Esiste il rischio di re-infezione tra
due partner sieropositivi?
SI.
Esistono diversi tipi di virus dell’AIDS. Uno
dei due partner potrebbe avere un virus
più aggressivo (in grado di determinare
un decorso più rapido della malattia).
E’ importante per entrambi i partner sieropositivi proteggersi durante il rapporto
sessuale per evitare di trasmettersi
ceppi virali più aggressivi.