Numero monografico Newsletter CN-ER - Emilia
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Numero monografico Newsletter CN-ER - Emilia
Bimestrale - Numero 4, Luglio 2012 Numero monografico dedicato alla dematerializzazione EDITORIALE Dematerializzare per Semplificare Il tema della semplificazione amministrativa, a fasi alterne oggetto di interesse dell’agenda politica di ogni livello istituzionale, torna oggi di grande attualità: si avverte forte l’esigenza di alleggerire la macchina burocratica, non per seguire un’errata concezione di Pubblica Amministrazione vista come fardello da smantellare, quanto per affermare e rafforzare il ruolo positivo che l’amministrazione della “cosa pubblica” può e deve svolgere in un momento di difficoltà economica. La semplificazione delle norme, la revisione dei procedimenti in un’ottica di maggiore aderenza alle esigenze dell’utente finale e l’omogeneizzazione dell’azione svolta dai vari livelli istituzionali sono obiettivi che tornano ad essere urgenti e presenti in ogni politica pubblica che abbia l’ambizione di incidere sul benessere e lo sviluppo del territorio e del Paese nel suo complesso. Regione Emilia-Romagna ha dato una prima risposta in questo senso con la promulgazione della L.R. n. 18/2011 “Misure per l’attuazione degli obiettivi di semplificazione del Sistema amministrativo regionale e locale. Istituzione della sessione di semplificazione”. Con l’insediamento del Tavolo per la semplificazione e l’istituzione del Nucleo tecnico, entrambi previsti dalla legge, sono già state avviate linee d’azione comuni, tra cui quella relativa all’uso delle tecnologie informatiche come leva per l’innovazione della Pubblica Amministrazione. La dematerializzazione dei procedimenti amministrativi, la cooperazione applicativa, l'interscambio dati e la realizzazione delle "grandi anagrafi" sono fra le linee di azione maggiormente significative ai fini della riduzione della spesa pubblica, sia in termini di risparmi diretti (carta, spazi, ecc.) che di risparmi indiretti (tempo, efficienza, ecc.). Rappresentano inoltre gli strumenti fondamentali per garantire ai cittadini la reale ed effettiva trasparenza della Pubblica Amministrazione, che può concretizzarsi solo mediante la realizzazione di archivi accessibili e strutturati e la messa a disposizione dell’enorme patrimonio informativo della Pubblica Amministrazione. Sono infine, e soprattutto, gli assi di azione su cui si fonda il ripensamento profondo delle procedure amministrative, sfruttando appunto le nuove opportunità offerte dalla tecnologia, così da dare luogo ad una Pubblica Amministrazione cooperativa che produce, per i propri target di utenza, servizi finali integrati e semplificati. NEWSLETTER Grazie a tutto il lavoro svolto fin qui dagli enti di questa regione, l’Emilia-Romagna è oggi matura per muovere ulteriori passi nella direzione dell’innovazione e della semplificazione: in questo contesto un ruolo chiave, come detto, è svolto dai processi di dematerializzazione e digitalizzazione dei procedimenti amministrativi ed è su questi temi che lavoreremo insieme, anche grazie al progetto FlowER – Flussi documentali digitali per l’Emilia-Romagna. Il progetto, in linea con lo spirito che anima la Community Network, accompagnerà e affiancherà gli enti nella costruzione e realizzazione dei propri percorsi di dematerializzazione e, al tempo stesso, consentirà a Regione ed Enti Locali di lavorare insieme, con un approccio comune e strumenti condivisi, sul tema della costruzione della PA digitale a partire dall’azione di dematerializzazione e avendo come meta finale la semplificazione. Simonetta Saliera Vicepresidente Regione Emilia-Romagna 1 PROGETTI Parte FlowER, Flussi documentali digitali Parola d’ordine: semplificare! In questi ultimi mesi (ma per chi lavora nel settore, in realtà, da anni) il leit motiv di molte iniziative e politiche pubbliche proposte a vari livelli istituzionali è stato quello di semplificare le prassi, le procedure e il rapporto con l’utente finale, con l’idea di rendere la PA più accessibile per il cittadino ma anche più semplice “da gestire” per chi quotidianamente lavora al suo interno. Gli enti dell’Emilia-Romagna, da tempo, operano in questa direzione, sfruttando le opportunità offerte dall’informatica come leva per il cambiamento e l’innovazione. È con questo spirito che sono nati diversi progetti del Piano Telematico, nonché il progetto di Sistema a rete regionale, in questi mesi in fase di dispiegamento effettivo. un focus particolare sulle Unioni Se è vero che agire sull’effettiva Sullo stessa scia, muove i primi pas- dei Comuni, per la definizione, lo dematerializzazione dei flussi non è si FlowER – Flussi documentali digi- sviluppo e l’implementazione delle certamente un’operazione sempli- tali per l’Emilia-Romagna, che si azioni di dematerializzazione. In ce, l’idea di FlowER è di mettere a pone l’obiettivo di razionalizzare e questo percorso gli enti potranno disposizione il maggior numero di consolidare i processi di demate- disporre di un supporto personaliz- strumenti possibili per facilitare il rializzazione già in atto, o avviarne zato da parte della Regione e del cammino: il primo di questi stru- di nuovi, per garantire una gestio- Centro di Competenza per il Di- menti è FloWEB, un applicativo ne documentale più efficace e spiegamento che li affiancheran- web che consentirà all’ente di funzionale no, anche on site, in ogni fase del ridisegnare i propri flussi documen- semplificare le procedure a van- progetto: dall’identificazione tali in una logica digitale sulla base taggio sia di chi opera nell’ente dell’ambito specifico su cui cia- di una metodologia condivisa e che dell’utente finale. scun ente ritiene fondamentale realizzata nell’ambito del progetto intervenire, al disegno delle azioni interregionale sulla dematerializza- da compiere fino alla loro imple- zione ProDe, alla luce della norma- mentazione. Ma non è tutto. tiva vigente e delle migliori prassi in e, di conseguenza, Cuore del progetto sono i cosiddetti Percorsi Locali, che coinvolgeranno gli enti del territorio, con NEWSLETTER 2 PROGETTI uso a livello nazionale. FloWEB ren- in atto saranno perfettamente in evidenza, dal basso, gli snodi più de semplice l’approccio metodo- linea con gli standard regionali e critici dei procedimenti, segnalan- logico, guidando l’ente passo do- integrabili con le soluzioni a riuso, doli durante la fase di analisi e ridi- po passo nella ridefinizione digita- così da consentire agli enti di rea- segno dei flussi documentali. Tutti i le e semplificata del flusso docu- lizzare a casa propria un sistema dati raccolti verranno poi aggre- mentale procedimentale preso in modulare, integrato ed efficiente. gati e analizzati e costituiranno una delle fonti informative che esame. Inoltre, tutti i dati raccolti dall’ana- In definitiva, FlowER intende ap- verranno prese in esame nell’am- lisi di ciascun ente saranno messi a procciare il tema della demateria- bito della Sessione di Semplificazio- disposizione (nell’ambito di Flow- lizzazione a tutto tondo puntando ne prevista della legge 18/2011. BOX) di coloro che intendono la- non solo sugli aspetti normativi e In sintesi, dunque, FlowER consente vorare sul medesimo procedimen- giuridici, pure fondamentali, ma di supportare la dematerializzazio- to, con l’obiettivo di recuperare le ampliando l’orizzonte agli assetti ne dei procedimenti negli EELL e al esperienze e metterle a fattor co- organizzativi e tecnologici, con tempo stesso identificare proposte mune, senza dover ripartire dall’ini- l’obiettivo di innovare realmente e ed zio ogni volta, in linea con lo spirito letteralmente il modo di procedere per il legislatore regionale, renden- che anima tutte le iniziative della nell’esercizio delle funzioni proprie do la dematerializzazione e la Community di ciascun livello istituzionale e fa- semplificazione percorsi che si vorendo la semplificazione com- intersecano e si congiungono ver- plessiva dell’operato della Pubbli- so la stessa meta. Network Emilia- Romagna. Una volta stabiliti i passi da compiere e tracciato il procedimento in logica digitale, gli enti potranno disporre di soluzioni tecnologiche che li supporteranno nel rendere effettivo il loro disegno progettuale: da un lato Doc/er, un sistema funzionale alla corretta costruzione dell’archivio corrente dell’ente, dall’altra il Polo Archivistico regionale, per la conservazione a norma dei documenti digitali: da ca Amministrazione. In questo senso, sempre grazie a FloWEB, sarà possibile raccogliere le istanze di semplificazione e mettere in PROGETTO FLOWER LAVORI IN CORSO LA DEMATERIALIZZAZIONE IN TRE PASSI Percorso seminariale “Dematerializzare per semplificare” (riservato ai direttori delle 28 unioni aderenti alla filiera 3 del bando contributi in conto capitale). Scelgo: ogni Ente definisce un proprio percorso di dematerializzazione individuando i settori su cui intervenire in modo prioritario Prossimi appuntamenti: Ridisegno: alla luce delle scelte effettuate e grazie a FlowEB, l’Ente analizza e ridisegna in chiave digitale e semplificata i flussi documentali procedimentali su cui ha deciso di investire II incontro – 10 settembre quanto punto di vista si tratta, in III incontro – 24 settembre assoluto, della prima esperienza a Nel corso del mese di settembre si svolgeranno i Workshop info-formativi itineranti sul progetto FlowER e sugli strumenti a disposizione degli Enti per i processi di dematerializzazione (tra cui GeDoc e Doc/er). I workshop sono aperti a tutti gli Enti Locali interessati. livello nazionale. Accanto a queste soluzioni messe a disposizione dalla Regione, gli Enti Locali potranno scegliere liberamente tra un insieme di soluzioni offerte dal mercato (relative alla gestione documentale, ma non solo) che grazie al processo di qualificazione NEWSLETTER indicazioni di semplificazione Dematerializzo: l’Ente realizza quanto progettato anche grazie alla piattaforma Doc/er e al Polo archivistico regionale Lungo tutto il percorso, l’Ente è accompagnato e supportato da Regione e Centro di Competenza Per informazioni su data e luogo del workshop più vicino a te scrivi a [email protected] o chiedi informazioni al Responsabile del Dispiegamento del tuo territorio provinciale. 3 SOLUZIONI E SERVIZI GeDoc e Doc/er: cosa si nasconde dietro le sigle L’obiettivo che si pone il progetto GeDoc (e alle linee guida che ne ne, sviluppando il dialogo con le FlowER è ambizioso: lavorare in mo- discendono, in corso di elaborazio- interfacce GeDoc, è detto proces- do organico e strutturato sulla de- ne da parte della Comunità Tema- so materializzazione dei procedimenti tica) gli enti dispongono di un mo- ccdispiegamento.cn-er.org/web/ ottenendo, possibilmente, risultati dello codificato e di riferimento in guest/qualificazione-prodotti). tangibili nel minor tempo possibile a fase di implementazione. Il fatto, In questo contesto si inserisce Doc/ livello di sistema regionale. Il para- inoltre, che questo modello sia con- er una soluzione tecnologica che digma del “fare insieme per fare diviso a livello regionale rende pos- rispetta le condizioni poste dal mo- meglio”, che da sempre contraddi- sibile la diffusione di un linguaggio dello e che viene messa a disposi- stingue traduce comune, e conseguentemente, la zione nell’ambito della dematerializzazio- possibilità di sviluppare soluzioni nell’ambito della CN-ER. Grazie a ne nella definizione di un modello tecnologiche in grado di parlare Doc/er è possibile far dialogare le comune e condiviso per la gestio- tale linguaggio e poter essere più applicazioni legate ai servizi docu- ne documentale (GeDoc) e nella facilmente integrate tra loro. mentali diffusione di strumenti, disponibili Proviamo ad esemplificare. Nella conservazione gratuitamente a riuso, che rendano realtà delle amministrazioni, diversi digitale, verifica dei formati, verifica possibile la sua implementazione applicativi concorrono, a vario tito- delle firme, etc.) con le applicazio- (Doc/er) o messi a disposizione di- lo, alla gestione dei documenti di- ni verticali (SUAP, gestione del per- rettamente dalla Regione (Par-ER – gitali: protocollo, sistema docu- sonale, tributi, edilizia, demografici, vedi articolo pag. 5). mentale, firma digitale, applicativi etc.) purché tutte conoscano il Il modello per la gestione docu- di back office, etc. Oggi gli appli- linguaggio mentale GeDoc è stato elaborato cativi «parlano ciascuno la propria GeDoc. sulla base della normativa vigente lingua» e devono essere tutti resi L’ente resta dunque libero di sce- e arricchito alla luce del confronto compatibili gli uni con gli altri affin- gliere le soluzioni applicative che attivato nell’ambito del progetto ché riescano ad interagire. Con predilige tra quelle disponibili sul interregionale per la dematerializ- l’introduzione di GeDoc gli applica- mercato, ma la scelta di “soluzioni zazione ProDe e della Comunità tivi non devono più preoccuparsi di qualificate” offre la garanzia che Tematica per la gestione docu- parlare gli uni con gli altri per poter queste siano integrabili in modo mentale. Di fatto il modello non interagire, il modello infatti defini- immediato con le soluzioni a riuso inventa nulla, ma – alla luce di nor- sce un linguaggio comune: le inter- e, al tempo stesso, in linea con gli mative e standard - traccia in mo- facce GeDoc. Grazie a questo lin- standard definiti dalla CN-ER. do chiaro le caratteristiche che guaggio comune gli applicativi Le Unioni di Comuni che hanno deve avere un sistema di gestione dovranno dialogare solo con le aderito al bando per contributi in informatica dei documenti e defini- interfacce che li riguardano diret- conto capitale hanno iniziato a sce il suo ruolo nell’ambito del si- tamente, diventando così intercon- lavorare secondo queste logiche e stema informativo dell’ente, ponen- nessi e in grado di interagire senza nei prossimi mesi, grazie al Progetto dolo al centro della vita operativa necessità di continui adattamenti FlowER, disporranno di ulteriore sup- degli uffici e rendendolo elemento per ogni realtà locale. Il processo porto e assistenza nella realizzazio- infrastrutturale che abilita l’eroga- grazie ne del disegno completo di dema- zione di servizi più evoluti. Grazie a “apprendono” il linguaggio comu- la CN-ER, NEWSLETTER si al quale gli applicativi di qualificazione: degli enti, (https:// gratuitamente, (protocollo informatico, sostitutiva, comune timbro definito da terializzazione. 4 SOLUZIONI E SERVIZI Il ruolo del Polo archivistico regionale Istituito come servizio presso l’IBC (Istituto dei beni artistici, culturali e naturali) nel luglio del 2009, ParER, il Polo archivistico regionale dell’Emilia-Romagna, è la struttura (prima e unica del genere in Italia) deputata alla conservazione a lungo termine dei documenti informatici prodotti dalle pubbliche amministrazioni presenti sul territorio regionale. È operativo dal gennaio 2010 quando sono stati avviati i servizi di conservazione per la Regione EmiliaRomagna, cui si sono via via aggiunti enti di vario tipo (Province, Comuni, Unioni, Università e Aziende Sanitarie). Al momento (luglio 2012) hanno sottoscritto la convenzione per usufruire dei servizi del Inoltre, il Polo archivistico riveste un attività di formazione e consulenza Polo archivistico circa 150 pubbli- ruolo centrale nel modello GeDoc operativa nell’ottica di una cresci- che amministrazioni, delle quali nell’ambito del quale assicura i ta omogenea di tutte le Ammini- oltre una ventina usufruiscono già servizi di conservazione e di archi- strazioni. In questo ambito, ParER dei servizi di conservazione, con un vio digitale di deposito e storico opera in sinergia con la CN-ER, e in numero dei documenti conservati per tutte le amministrazioni del terri- particolare con la Comunità tema- che si avvicina al milione e mezzo. torio. In particolare, il Sistema Doc/ tica Gestione documentale della Il Polo permette agli enti il conteni- ER è pienamente integrato con i quale è parte attiva sin dalla sua mento dei costi per lo svolgimento servizi di conservazione di ParER costituzione. di funzioni particolarmente onerose mediante vari servizi standardizzati, ma vuole evitare anche il moltipli- che, oltre alla conservazione, com- carsi di strutture volte alla conserva- prendono la verifica dei formati e zione e gestione documentale ga- delle firme digitali, consentendo rantendo l’archiviazione secondo agli enti che utilizzeranno il middle- standard internazionali, il pieno ri- ware di usufruirne automaticamen- spetto della normativa vigente e te. l’assunzione responsabilità Oltre alla conservazione dei docu- http://parer.ibc.regione.emilia- connesse alla conservazione, oltre menti, ParER supporta le pubbliche romagna.it/ agli aspetti di competenze profes- amministrazioni nei processi di de- sionali giuridiche, informatiche e materializzazione, di innovazione e amministrative. semplificazione amministrativa con delle NEWSLETTER 5 DAL SISTEMA DELLE COMUNITÀ TEMATICHE Esperienze e pratiche in rete: la CT Documentale Scopo della Comunità tematica “Gestione Documentale” è offrire supporto agli Enti Locali su tutti i processi legati alla gestione documentale (ricezione, produzione, organizzazione e conservazione dei documenti digitali), mettendo a sistema esperienze e soluzioni operative e lavorando in sinergia con le altre CT regionali e con le Comunità Locali costituite a livello provinciale. La CT è composta attualmente da 43 persone, con profili professionali che comprendono informatici, archivisti, esperti di organizzazione e di diritto amministrativo provenienti da tutte le realtà provinciali e dalla E’ già stato pubblicato il volume Infine, durante lo scorso anno, sono RER. Oltre i due terzi degli iscritti contenente le “Linee guida per la state attivate su quasi tutti i territori partecipano attivamente e costan- gestione dei flussi documentali nel- provinciali le Comunità Locali relati- temente ai lavori della CT, che si la comunicazione esterna” e si sta ve ai temi documentali-archivistici. articolano, oltre che su incontri in completando quello analogo sulle Queste Comunità, oltre ad essere plenaria che si tengono in media “Modalità di circolazione interna un fondamentale luogo di lavoro e ogni 45 giorni, su lavori in sottogrup- dei documenti informatici”. confronto su scala territoriale per gli po, che permettono una modalità Questi due documenti verranno addetti ai lavori, svolgono l’indi- di lavoro più snella e che si svilup- forniti come guida e materiale di spensabile funzione di raccolta di pano utilizzando anche strumenti supporto negli incontri del progetto fabbisogni, dubbi, domande, espe- come il forum e la mailing list. “Flower” che si terranno nei prossimi rienze che vengono poi portate dai La CT opera su due piani, uno lega- mesi. vari referenti nell’ambito della Co- to alla formulazione di proposte In contemporanea, un altro sotto- munità Tematica regionale, atti- concrete per la soluzione condivisa gruppo, in collaborazione con Pa- vando in questo modo uno scam- a problematiche particolari che gli rer e con gli enti pilota del progetto bio continuo tra livello locale e livel- enti si trovano ad affrontare nel interregionale “Prode”, sta lavoran- lo regionale e favorendo, di fatto, lavoro quotidiano ed uno più stra- do alla elaborazione di un set mini- la soluzione condivisa di problema- tegico che prevede la realizzazione mo di metadati, in aggiunta a quelli tiche comuni e la diffusione della di “Linee guida” contenenti racco- obbligatori, da sviluppare soprattut- conoscenza . mandazioni in materia di demate- to per i nuovi servizi resi disponibili rializzazione che vanno ad investire con il progetto “Rilander”e nell’otti- l’intera struttura organizzativa degli ca del modello concettuale Ge- enti. Doc. NEWSLETTER 6 DAI TERRITORI L’esperienza dell’Unione Terre d’Argine Il S.I.A. (Sistemi Informativi Associati) Si è poi passati alla fase di analisi, dell’Unione delle Terre d’Argine volta alla rilevazione dei procedi- (che comprende i Comuni di Carpi, menti esistenti; attività effettuata Soliera, Campogalliano e Novi di con l’ausilio di apposite schede di Modena), impegnato da anni nel rilevazione e che ha consentito di promuovere le soluzioni necessarie rilevare le caratteristiche del proce- all’innovazione e allo sviluppo di dimento allo stato attuale con un una Pubblica Amministrazione digi- focus sul flusso documentale. tale, ha scelto di aderire all’Accor- I dati raccolti durante tale attività do Attuativo per la realizzazione del hanno costituito il nucleo informati- “Progetto Interregionale sulla de- vo di base per la riprogettazione materializzazione - ProDe” condivi- del flusso procedimentale e docu- dendo mentale in ottica di dematerializza- con Regione Emilia- Romagna, in qualità di Ente Pilota, zione. le premesse poste a fondamento Il tema della dematerializzazione è del progetto e gli obiettivi ed i risul- stato affrontato dall’Unione tenen- tati che si potranno raggiungere do in egual misura presenti diverse attraverso componenti: organizzativa, tecno- la collaborazione con tutti gli altri enti coinvolti. logica, formativa e archivistica. L’Unione delle Terre d’Argine, inseri- Sotto il profilo tecnologico, sono ta nel gruppo di lavoro interregio- stati realizzati e distribuiti gli stru- nale ProDe per lo sviluppo dei menti necessari per abilitare una “Servizi a domanda individuale”, gestione ha partecipato al progetto, analiz- del ciclo di vita degli atti ammini- zando le problematiche e le solu- strativi degli enti, in accordo con gli zioni necessarie per impostare l’in- obblighi sanciti dal legislatore. Ad frastruttura documentale utile all’e- oggi nell’Ente sono pienamente rogazione di servizi evoluti ed inte- disponibili e funzionanti il sistema di grati per cittadini, imprese e profes- protocollo informatico e gestione sionisti. dei flussi documentali, interoperabi- Le attività di riprogettazione dei le e conforme al Dpr 445/2000 e procedimenti sono state precedu- relative regole tecniche. te, in un primo momento, dalla par- Il percorso ha avuto come base tecipazione dei tecnici del S.I.A agli iniziative progettuali di ampio respi- incontri in presenza presso la Regio- ro, non orientate solamente all’eli- ne Emilia-Romagna attraverso lo minazione del supporto cartaceo, scambio di informazioni e la condi- ma al conseguimento di obiettivi visione delle esperienze con i tecni- organizzativi dell’intero back office ci degli altri enti partecipanti. cercando di: NEWSLETTER completamente digitale Razionalizzare e reingegnerizzare le modalità di organizzazione del lavoro in un’ottica di efficienza ed economicità e con l’ausilio dell’innovazione tecnologica; Intervenire sul sistema documentario dell’ente analizzando il flusso dei procedimenti attraverso l’intervista e l’incontro con gli attori principali delle procedure; Favorire processi di integrazione interna e cooperazione applicativa, superando la frammentazione di sistemi informativi e procedure organizzative; Approfondire gli aspetti della produzione documentari digitale che maggiormente incidono sul processo di conservazione, e quindi di scegliere opportunamente i formati elettronici, gli strumenti, i metadati dedicati alla gestione dei flussi di lavoro; Evolvere l’archivio dell’ente in un sistema informativo altamente specializzato, efficiente ed integrato attraverso l’adozione di un nuovo manuale di gestione aggiornato alle ultime regole tecniche e di un titolario di classificazione e fascicolazione più dettagliato e puntuale che tenga conto anche delle tempistiche legato allo scarto dei documenti. 7 APPROFONDIMENTI Semplificazione: alcuni recenti spunti normativi I temi della dematerializzazione e migliori servizi ai cittadini e alle im- bligo per le Amministrazioni, a parti- della semplificazione trovano am- prese (Sezione III, art. 14, comma 2- re dal 1° gennaio 2014, di utilizzo pio riscontro nell’ambito del Codi- bis e 2-ter). esclusivo dei canali telematici, pra- ce Digitale, Il già forte legame tra il Codice ticamente per tutti i servizi richiesti laddove si parla di partecipazione dell’Amministrazione Digitale e i alle pubbliche amministrazioni ed al procedimento amministrativo e temi della semplificazione è stato erogati dalle stesse (la transazione diritto di accesso ai documenti am- poi recentemente rafforzato pro- digitale sarà obbligatoria per: l'uti- ministrativi attraverso l’uso delle prio dal cosiddetto “Decreto legge lizzo dei servizi della PA, anche a tecnologie dell’informazione e del- semplificazione” (convertito in leg- mezzo di intermediari abilitati; la la comunicazione (Sezione II, art. 4, ge n.35 del 4 aprile 2012) che si presentazione da parte degli inte- comma 1) e dove è esplicito l’invi- sofferma al ressati di denunce, istanze e atti e to per le regioni a promuovere sul CAD: la prima all’articolo 15 relati- garanzie fideiussorie; l'esecuzione di territorio azioni tese a realizzare un vamente all’obbligo (per i Comuni versamenti fiscali, contributivi, pre- processo di digitalizzazione dell’a- con popolazione fino a 5000 abi- videnziali, assistenziali e assicurativi; zione amministrativa coordinato e tanti) della gestione in forma asso- la richiesta di attestazioni e certifi- condiviso tra le autonomie locali, il ciata delle “funzioni ICT”; la secon- cazioni; gli atti, le comunicazioni o i tutto con l’obiettivo di garantire da all’art. 63 relativamente all’ob- servizi resi dalle PA). dell’Amministrazione NEWSLETTER su due modifiche 8