Numero monografico Newsletter CN-ER - Emilia

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Numero monografico Newsletter CN-ER - Emilia
Bimestrale - Numero 4,
Luglio 2012
Numero monografico dedicato alla dematerializzazione
EDITORIALE
Dematerializzare per Semplificare
Il tema della semplificazione amministrativa, a fasi alterne
oggetto di interesse dell’agenda politica di ogni livello istituzionale, torna oggi di grande attualità: si avverte forte
l’esigenza di alleggerire la macchina burocratica, non per
seguire un’errata concezione di Pubblica Amministrazione
vista come fardello da smantellare, quanto per affermare
e rafforzare il ruolo positivo che l’amministrazione della
“cosa pubblica” può e deve svolgere in un momento di
difficoltà economica. La semplificazione delle norme, la
revisione dei procedimenti in un’ottica di maggiore aderenza alle esigenze dell’utente finale e l’omogeneizzazione
dell’azione svolta dai vari livelli istituzionali sono obiettivi
che tornano ad essere urgenti e presenti in ogni politica
pubblica che abbia l’ambizione di incidere sul benessere e
lo sviluppo del territorio e del Paese nel suo complesso.
Regione Emilia-Romagna ha dato una prima risposta in
questo senso con la promulgazione della L.R. n. 18/2011
“Misure per l’attuazione degli obiettivi di semplificazione
del Sistema amministrativo regionale e locale. Istituzione
della sessione di semplificazione”. Con l’insediamento del
Tavolo per la semplificazione e l’istituzione del Nucleo tecnico, entrambi previsti dalla legge, sono già state avviate
linee d’azione comuni, tra cui quella relativa all’uso delle
tecnologie informatiche come leva per l’innovazione della
Pubblica Amministrazione. La dematerializzazione dei procedimenti amministrativi, la cooperazione applicativa, l'interscambio dati e la realizzazione delle "grandi anagrafi"
sono fra le linee di azione maggiormente significative ai fini
della riduzione della spesa pubblica, sia in termini di risparmi diretti (carta, spazi, ecc.) che di risparmi indiretti (tempo,
efficienza, ecc.). Rappresentano inoltre gli strumenti fondamentali per garantire ai cittadini la reale ed effettiva trasparenza della Pubblica Amministrazione, che può concretizzarsi solo mediante la realizzazione di archivi accessibili e
strutturati e la messa a disposizione dell’enorme patrimonio
informativo della Pubblica Amministrazione. Sono infine, e
soprattutto, gli assi di azione su cui si fonda il ripensamento
profondo delle procedure amministrative, sfruttando appunto le nuove opportunità offerte dalla tecnologia, così
da dare luogo ad una Pubblica Amministrazione cooperativa che produce, per i propri target di utenza, servizi finali
integrati e semplificati.
NEWSLETTER
Grazie a tutto il lavoro svolto fin qui dagli enti di
questa regione, l’Emilia-Romagna è oggi matura per muovere ulteriori passi nella direzione
dell’innovazione e della semplificazione: in questo contesto un ruolo chiave, come detto, è
svolto dai processi di dematerializzazione e digitalizzazione dei procedimenti amministrativi ed
è su questi temi che lavoreremo insieme, anche
grazie al progetto FlowER – Flussi documentali
digitali per l’Emilia-Romagna. Il progetto, in linea con lo spirito che anima la Community
Network, accompagnerà e affiancherà gli enti
nella costruzione e realizzazione dei propri percorsi di dematerializzazione e, al tempo stesso,
consentirà a Regione ed Enti Locali di lavorare
insieme, con un approccio comune e strumenti
condivisi, sul tema della costruzione della PA
digitale a partire dall’azione di dematerializzazione e avendo come meta finale la semplificazione.
Simonetta Saliera
Vicepresidente Regione Emilia-Romagna
1
PROGETTI
Parte FlowER, Flussi documentali digitali
Parola
d’ordine: semplificare! In
questi ultimi mesi (ma per chi lavora nel settore, in realtà, da anni) il
leit motiv di molte iniziative e politiche pubbliche proposte a vari livelli istituzionali è stato quello di
semplificare le prassi, le procedure
e il rapporto con l’utente finale,
con l’idea di rendere la PA più
accessibile per il cittadino ma anche più semplice “da gestire” per
chi quotidianamente lavora al suo
interno.
Gli enti dell’Emilia-Romagna, da
tempo, operano in questa direzione, sfruttando le opportunità offerte dall’informatica come leva per il
cambiamento e l’innovazione. È
con questo spirito che sono nati
diversi progetti del Piano Telematico, nonché il progetto di Sistema a
rete regionale, in questi mesi in
fase di dispiegamento effettivo.
un focus particolare sulle Unioni
Se è vero che agire sull’effettiva
Sullo stessa scia, muove i primi pas-
dei Comuni, per la definizione, lo
dematerializzazione dei flussi non è
si FlowER – Flussi documentali digi-
sviluppo e l’implementazione delle
certamente un’operazione sempli-
tali per l’Emilia-Romagna, che si
azioni di dematerializzazione. In
ce, l’idea di FlowER è di mettere a
pone l’obiettivo di razionalizzare e
questo percorso gli enti potranno
disposizione il maggior numero di
consolidare i processi di demate-
disporre di un supporto personaliz-
strumenti possibili per facilitare il
rializzazione già in atto, o avviarne
zato da parte della Regione e del
cammino: il primo di questi stru-
di nuovi, per garantire una gestio-
Centro di Competenza per il Di-
menti è FloWEB, un applicativo
ne documentale più efficace e
spiegamento che li affiancheran-
web che consentirà all’ente di
funzionale
no, anche on site, in ogni fase del
ridisegnare i propri flussi documen-
semplificare le procedure a van-
progetto:
dall’identificazione
tali in una logica digitale sulla base
taggio sia di chi opera nell’ente
dell’ambito specifico su cui cia-
di una metodologia condivisa e
che dell’utente finale.
scun ente ritiene fondamentale
realizzata nell’ambito del progetto
intervenire, al disegno delle azioni
interregionale sulla dematerializza-
da compiere fino alla loro imple-
zione ProDe, alla luce della norma-
mentazione. Ma non è tutto.
tiva vigente e delle migliori prassi in
e,
di
conseguenza,
Cuore del progetto sono i cosiddetti Percorsi Locali, che coinvolgeranno gli enti del territorio, con
NEWSLETTER
2
PROGETTI
uso a livello nazionale. FloWEB ren-
in atto saranno perfettamente in
evidenza, dal basso, gli snodi più
de semplice l’approccio metodo-
linea con gli standard regionali e
critici dei procedimenti, segnalan-
logico, guidando l’ente passo do-
integrabili con le soluzioni a riuso,
doli durante la fase di analisi e ridi-
po passo nella ridefinizione digita-
così da consentire agli enti di rea-
segno dei flussi documentali. Tutti i
le e semplificata del flusso docu-
lizzare a casa propria un sistema
dati raccolti verranno poi aggre-
mentale procedimentale preso in
modulare, integrato ed efficiente.
gati e analizzati e costituiranno
una delle fonti informative che
esame.
Inoltre, tutti i dati raccolti dall’ana-
In definitiva, FlowER intende ap-
verranno prese in esame nell’am-
lisi di ciascun ente saranno messi a
procciare il tema della demateria-
bito della Sessione di Semplificazio-
disposizione (nell’ambito di Flow-
lizzazione a tutto tondo puntando
ne prevista della legge 18/2011.
BOX) di coloro che intendono la-
non solo sugli aspetti normativi e
In sintesi, dunque, FlowER consente
vorare sul medesimo procedimen-
giuridici, pure fondamentali, ma
di supportare la dematerializzazio-
to, con l’obiettivo di recuperare le
ampliando l’orizzonte agli assetti
ne dei procedimenti negli EELL e al
esperienze e metterle a fattor co-
organizzativi e tecnologici, con
tempo stesso identificare proposte
mune, senza dover ripartire dall’ini-
l’obiettivo di innovare realmente e
ed
zio ogni volta, in linea con lo spirito
letteralmente il modo di procedere
per il legislatore regionale, renden-
che anima tutte le iniziative della
nell’esercizio delle funzioni proprie
do la dematerializzazione e la
Community
di ciascun livello istituzionale e fa-
semplificazione percorsi che si
vorendo la semplificazione com-
intersecano e si congiungono ver-
plessiva dell’operato della Pubbli-
so la stessa meta.
Network
Emilia-
Romagna.
Una volta stabiliti i passi da compiere e tracciato il procedimento
in logica digitale, gli enti potranno
disporre di soluzioni tecnologiche
che li supporteranno nel rendere
effettivo il loro disegno progettuale: da un lato Doc/er, un sistema
funzionale alla corretta costruzione
dell’archivio
corrente
dell’ente,
dall’altra il Polo Archivistico regionale, per la conservazione a norma dei documenti digitali: da
ca Amministrazione.
In questo
senso, sempre grazie a FloWEB,
sarà possibile raccogliere le istanze
di semplificazione e mettere in
PROGETTO FLOWER
LAVORI IN CORSO
LA DEMATERIALIZZAZIONE
IN TRE PASSI
Percorso seminariale “Dematerializzare
per semplificare” (riservato ai direttori
delle 28 unioni aderenti alla filiera 3 del
bando contributi in conto capitale).
Scelgo: ogni Ente definisce un proprio
percorso di dematerializzazione individuando i settori su cui intervenire in modo prioritario
Prossimi appuntamenti:
Ridisegno: alla luce delle scelte effettuate
e grazie a FlowEB, l’Ente analizza e ridisegna in chiave digitale e semplificata i flussi documentali procedimentali su cui ha
deciso di investire
II incontro – 10 settembre
quanto punto di vista si tratta, in
III incontro – 24 settembre
assoluto, della prima esperienza a
Nel corso del mese di settembre si svolgeranno i Workshop info-formativi itineranti sul progetto FlowER e sugli strumenti a
disposizione degli Enti per i processi di
dematerializzazione (tra cui GeDoc e
Doc/er). I workshop sono aperti a tutti gli
Enti Locali interessati.
livello nazionale. Accanto a queste soluzioni messe a disposizione
dalla Regione, gli Enti Locali potranno scegliere liberamente tra
un insieme di soluzioni offerte dal
mercato (relative alla gestione
documentale, ma non solo) che
grazie al processo di qualificazione
NEWSLETTER
indicazioni di semplificazione
Dematerializzo: l’Ente realizza quanto
progettato anche grazie alla piattaforma
Doc/er e al Polo archivistico regionale
Lungo tutto il percorso, l’Ente è accompagnato e supportato da Regione e Centro
di Competenza
Per informazioni su data e luogo del
workshop più vicino a te scrivi a [email protected] o
chiedi informazioni al Responsabile del
Dispiegamento del tuo territorio provinciale.
3
SOLUZIONI E SERVIZI
GeDoc e Doc/er: cosa si nasconde dietro le sigle
L’obiettivo che si pone il progetto
GeDoc (e alle linee guida che ne
ne, sviluppando il dialogo con le
FlowER è ambizioso: lavorare in mo-
discendono, in corso di elaborazio-
interfacce GeDoc, è detto proces-
do organico e strutturato sulla de-
ne da parte della Comunità Tema-
so
materializzazione dei procedimenti
tica) gli enti dispongono di un mo-
ccdispiegamento.cn-er.org/web/
ottenendo, possibilmente, risultati
dello codificato e di riferimento in
guest/qualificazione-prodotti).
tangibili nel minor tempo possibile a
fase di implementazione. Il fatto,
In questo contesto si inserisce Doc/
livello di sistema regionale. Il para-
inoltre, che questo modello sia con-
er una soluzione tecnologica che
digma del “fare insieme per fare
diviso a livello regionale rende pos-
rispetta le condizioni poste dal mo-
meglio”, che da sempre contraddi-
sibile la diffusione di un linguaggio
dello e che viene messa a disposi-
stingue
traduce
comune, e conseguentemente, la
zione
nell’ambito della dematerializzazio-
possibilità di sviluppare soluzioni
nell’ambito della CN-ER. Grazie a
ne nella definizione di un modello
tecnologiche in grado di parlare
Doc/er è possibile far dialogare le
comune e condiviso per la gestio-
tale linguaggio e poter essere più
applicazioni legate ai servizi docu-
ne documentale (GeDoc) e nella
facilmente integrate tra loro.
mentali
diffusione di strumenti, disponibili
Proviamo ad esemplificare. Nella
conservazione
gratuitamente a riuso, che rendano
realtà delle amministrazioni, diversi
digitale, verifica dei formati, verifica
possibile la sua implementazione
applicativi concorrono, a vario tito-
delle firme, etc.) con le applicazio-
(Doc/er) o messi a disposizione di-
lo, alla gestione dei documenti di-
ni verticali (SUAP, gestione del per-
rettamente dalla Regione (Par-ER –
gitali: protocollo, sistema
docu-
sonale, tributi, edilizia, demografici,
vedi articolo pag. 5).
mentale, firma digitale, applicativi
etc.) purché tutte conoscano il
Il modello per la gestione docu-
di back office, etc. Oggi gli appli-
linguaggio
mentale GeDoc è stato elaborato
cativi «parlano ciascuno la propria
GeDoc.
sulla base della normativa vigente
lingua» e devono essere tutti resi
L’ente resta dunque libero di sce-
e arricchito alla luce del confronto
compatibili gli uni con gli altri affin-
gliere le soluzioni applicative che
attivato nell’ambito del progetto
ché riescano ad interagire. Con
predilige tra quelle disponibili sul
interregionale per la dematerializ-
l’introduzione di GeDoc gli applica-
mercato, ma la scelta di “soluzioni
zazione ProDe e della Comunità
tivi non devono più preoccuparsi di
qualificate” offre la garanzia che
Tematica per la gestione docu-
parlare gli uni con gli altri per poter
queste siano integrabili in modo
mentale. Di fatto il modello non
interagire, il modello infatti defini-
immediato con le soluzioni a riuso
inventa nulla, ma – alla luce di nor-
sce un linguaggio comune: le inter-
e, al tempo stesso, in linea con gli
mative e standard - traccia in mo-
facce GeDoc. Grazie a questo lin-
standard definiti dalla CN-ER.
do chiaro le caratteristiche che
guaggio comune gli applicativi
Le Unioni di Comuni che hanno
deve avere un sistema di gestione
dovranno dialogare solo con le
aderito al bando per contributi in
informatica dei documenti e defini-
interfacce che li riguardano diret-
conto capitale hanno iniziato a
sce il suo ruolo nell’ambito del si-
tamente, diventando così intercon-
lavorare secondo queste logiche e
stema informativo dell’ente, ponen-
nessi e in grado di interagire senza
nei prossimi mesi, grazie al Progetto
dolo al centro della vita operativa
necessità di continui adattamenti
FlowER, disporranno di ulteriore sup-
degli uffici e rendendolo elemento
per ogni realtà locale. Il processo
porto e assistenza nella realizzazio-
infrastrutturale che abilita l’eroga-
grazie
ne del disegno completo di dema-
zione di servizi più evoluti. Grazie a
“apprendono” il linguaggio comu-
la
CN-ER,
NEWSLETTER
si
al
quale
gli
applicativi
di
qualificazione:
degli
enti,
(https://
gratuitamente,
(protocollo
informatico,
sostitutiva,
comune
timbro
definito
da
terializzazione.
4
SOLUZIONI E SERVIZI
Il ruolo del Polo archivistico regionale
Istituito come servizio presso l’IBC
(Istituto dei beni artistici, culturali e
naturali) nel luglio del 2009, ParER, il
Polo archivistico regionale dell’Emilia-Romagna, è la struttura (prima e
unica del genere in Italia) deputata
alla conservazione a lungo termine
dei documenti informatici prodotti
dalle
pubbliche
amministrazioni
presenti sul territorio regionale. È
operativo dal gennaio 2010 quando sono stati avviati i servizi di conservazione per la Regione EmiliaRomagna, cui si sono via via aggiunti enti di vario tipo (Province,
Comuni, Unioni, Università e Aziende Sanitarie). Al momento (luglio
2012) hanno sottoscritto la convenzione per usufruire dei servizi del
Inoltre, il Polo archivistico riveste un
attività di formazione e consulenza
Polo archivistico circa 150 pubbli-
ruolo centrale nel modello GeDoc
operativa nell’ottica di una cresci-
che amministrazioni, delle quali
nell’ambito del quale assicura i
ta omogenea di tutte le Ammini-
oltre una ventina usufruiscono già
servizi di conservazione e di archi-
strazioni. In questo ambito, ParER
dei servizi di conservazione, con un
vio digitale di deposito e storico
opera in sinergia con la CN-ER, e in
numero dei documenti conservati
per tutte le amministrazioni del terri-
particolare con la Comunità tema-
che si avvicina al milione e mezzo.
torio. In particolare, il Sistema Doc/
tica Gestione documentale della
Il Polo permette agli enti il conteni-
ER è pienamente integrato con i
quale è parte attiva sin dalla sua
mento dei costi per lo svolgimento
servizi di conservazione di ParER
costituzione.
di funzioni particolarmente onerose
mediante vari servizi standardizzati,
ma vuole evitare anche il moltipli-
che, oltre alla conservazione, com-
carsi di strutture volte alla conserva-
prendono la verifica dei formati e
zione e gestione documentale ga-
delle firme digitali, consentendo
rantendo l’archiviazione secondo
agli enti che utilizzeranno il middle-
standard internazionali, il pieno ri-
ware di usufruirne automaticamen-
spetto della normativa vigente e
te.
l’assunzione
responsabilità
Oltre alla conservazione dei docu-
http://parer.ibc.regione.emilia-
connesse alla conservazione, oltre
menti, ParER supporta le pubbliche
romagna.it/
agli aspetti di competenze profes-
amministrazioni nei processi di de-
sionali giuridiche, informatiche e
materializzazione, di innovazione e
amministrative.
semplificazione amministrativa con
delle
NEWSLETTER
5
DAL SISTEMA DELLE COMUNITÀ TEMATICHE
Esperienze e pratiche in rete: la CT Documentale
Scopo della Comunità tematica
“Gestione Documentale” è offrire
supporto agli Enti Locali su tutti i
processi legati alla gestione documentale
(ricezione,
produzione,
organizzazione e conservazione dei
documenti digitali), mettendo a
sistema esperienze e soluzioni operative e lavorando in sinergia con
le altre CT regionali e con le Comunità Locali costituite a livello provinciale.
La CT è composta attualmente da
43 persone, con profili professionali
che comprendono informatici, archivisti, esperti di organizzazione e
di diritto amministrativo provenienti
da tutte le realtà provinciali e dalla
E’ già stato pubblicato il volume
Infine, durante lo scorso anno, sono
RER. Oltre i due terzi degli iscritti
contenente le “Linee guida per la
state attivate su quasi tutti i territori
partecipano attivamente e costan-
gestione dei flussi documentali nel-
provinciali le Comunità Locali relati-
temente ai lavori della CT, che si
la comunicazione esterna” e si sta
ve ai temi documentali-archivistici.
articolano, oltre che su incontri in
completando quello analogo sulle
Queste Comunità, oltre ad essere
plenaria che si tengono in media
“Modalità di circolazione interna
un fondamentale luogo di lavoro e
ogni 45 giorni, su lavori in sottogrup-
dei documenti informatici”.
confronto su scala territoriale per gli
po, che permettono una modalità
Questi due documenti verranno
addetti ai lavori, svolgono l’indi-
di lavoro più snella e che si svilup-
forniti come guida e materiale di
spensabile funzione di raccolta di
pano utilizzando anche strumenti
supporto negli incontri del progetto
fabbisogni, dubbi, domande, espe-
come il forum e la mailing list.
“Flower” che si terranno nei prossimi
rienze che vengono poi portate dai
La CT opera su due piani, uno lega-
mesi.
vari referenti nell’ambito della Co-
to alla formulazione di proposte
In contemporanea, un altro sotto-
munità Tematica regionale, atti-
concrete per la soluzione condivisa
gruppo, in collaborazione con Pa-
vando in questo modo uno scam-
a problematiche particolari che gli
rer e con gli enti pilota del progetto
bio continuo tra livello locale e livel-
enti si trovano ad affrontare nel
interregionale “Prode”, sta lavoran-
lo regionale e favorendo, di fatto,
lavoro quotidiano ed uno più stra-
do alla elaborazione di un set mini-
la soluzione condivisa di problema-
tegico che prevede la realizzazione
mo di metadati, in aggiunta a quelli
tiche comuni e la diffusione della
di “Linee guida” contenenti racco-
obbligatori, da sviluppare soprattut-
conoscenza .
mandazioni in materia di demate-
to per i nuovi servizi resi disponibili
rializzazione che vanno ad investire
con il progetto “Rilander”e nell’otti-
l’intera struttura organizzativa degli
ca del modello concettuale Ge-
enti.
Doc.
NEWSLETTER
6
DAI TERRITORI
L’esperienza dell’Unione Terre d’Argine
Il S.I.A. (Sistemi Informativi Associati)
Si è poi passati alla fase di analisi,
dell’Unione delle Terre d’Argine
volta alla rilevazione dei procedi-
(che comprende i Comuni di Carpi,
menti esistenti; attività effettuata
Soliera, Campogalliano e Novi di
con l’ausilio di apposite schede di
Modena), impegnato da anni nel
rilevazione e che ha consentito di
promuovere le soluzioni necessarie
rilevare le caratteristiche del proce-
all’innovazione e allo sviluppo di
dimento allo stato attuale con un
una Pubblica Amministrazione digi-
focus sul flusso documentale.
tale, ha scelto di aderire all’Accor-
I dati raccolti durante tale attività
do Attuativo per la realizzazione del
hanno costituito il nucleo informati-
“Progetto Interregionale sulla de-
vo di base per la riprogettazione
materializzazione - ProDe” condivi-
del flusso procedimentale e docu-
dendo
mentale in ottica di dematerializza-
con
Regione
Emilia-
Romagna, in qualità di Ente Pilota,
zione.
le premesse poste a fondamento
Il tema della dematerializzazione è
del progetto e gli obiettivi ed i risul-
stato affrontato dall’Unione tenen-
tati che si potranno raggiungere
do in egual misura presenti diverse
attraverso
componenti: organizzativa, tecno-
la collaborazione con
tutti gli altri enti coinvolti.
logica, formativa e archivistica.
L’Unione delle Terre d’Argine, inseri-
Sotto il profilo tecnologico, sono
ta nel gruppo di lavoro interregio-
stati realizzati e distribuiti gli stru-
nale ProDe per lo sviluppo dei
menti necessari per abilitare una
“Servizi a domanda individuale”,
gestione
ha partecipato al progetto, analiz-
del ciclo di vita degli atti ammini-
zando le problematiche e le solu-
strativi degli enti, in accordo con gli
zioni necessarie per impostare l’in-
obblighi sanciti dal legislatore. Ad
frastruttura documentale utile all’e-
oggi nell’Ente sono pienamente
rogazione di servizi evoluti ed inte-
disponibili e funzionanti il sistema di
grati per cittadini, imprese e profes-
protocollo informatico e gestione
sionisti.
dei flussi documentali, interoperabi-
Le attività di riprogettazione dei
le e conforme al Dpr 445/2000 e
procedimenti sono state precedu-
relative regole tecniche.
te, in un primo momento, dalla par-
Il percorso ha avuto come base
tecipazione dei tecnici del S.I.A agli
iniziative progettuali di ampio respi-
incontri in presenza presso la Regio-
ro, non orientate solamente all’eli-
ne Emilia-Romagna attraverso lo
minazione del supporto cartaceo,
scambio di informazioni e la condi-
ma al conseguimento di obiettivi
visione delle esperienze con i tecni-
organizzativi dell’intero back office
ci degli altri enti partecipanti.
cercando di:
NEWSLETTER
completamente digitale
Razionalizzare e reingegnerizzare
le modalità di organizzazione del
lavoro
in un’ottica di efficienza
ed economicità e con l’ausilio
dell’innovazione tecnologica;
Intervenire sul sistema documentario dell’ente analizzando il flusso
dei procedimenti attraverso l’intervista e l’incontro con gli attori
principali delle procedure;
Favorire processi di integrazione
interna e cooperazione applicativa, superando la frammentazione di sistemi informativi e procedure organizzative;
Approfondire gli aspetti della produzione
documentari
digitale
che maggiormente incidono sul
processo
di
conservazione,
e
quindi di scegliere opportunamente i formati elettronici, gli strumenti, i metadati dedicati alla
gestione dei flussi di lavoro;
Evolvere l’archivio dell’ente in un
sistema
informativo
altamente
specializzato, efficiente ed integrato attraverso l’adozione di un
nuovo manuale di gestione aggiornato alle ultime regole tecniche e di un titolario di classificazione e fascicolazione più dettagliato e puntuale
che tenga
conto anche delle tempistiche
legato allo scarto dei documenti.
7
APPROFONDIMENTI
Semplificazione: alcuni recenti spunti normativi
I temi della dematerializzazione e
migliori servizi ai cittadini e alle im-
bligo per le Amministrazioni, a parti-
della semplificazione trovano am-
prese (Sezione III, art. 14, comma 2-
re dal 1° gennaio 2014, di utilizzo
pio riscontro nell’ambito del Codi-
bis e 2-ter).
esclusivo dei canali telematici, pra-
ce
Digitale,
Il già forte legame tra il Codice
ticamente per tutti i servizi richiesti
laddove si parla di partecipazione
dell’Amministrazione Digitale e i
alle pubbliche amministrazioni ed
al procedimento amministrativo e
temi della semplificazione è stato
erogati dalle stesse (la transazione
diritto di accesso ai documenti am-
poi recentemente rafforzato pro-
digitale sarà obbligatoria per: l'uti-
ministrativi attraverso l’uso delle
prio dal cosiddetto “Decreto legge
lizzo dei servizi della PA, anche a
tecnologie dell’informazione e del-
semplificazione” (convertito in leg-
mezzo di intermediari abilitati; la
la comunicazione (Sezione II, art. 4,
ge n.35 del 4 aprile 2012) che si
presentazione da parte degli inte-
comma 1) e dove è esplicito l’invi-
sofferma
al
ressati di denunce, istanze e atti e
to per le regioni a promuovere sul
CAD: la prima all’articolo 15 relati-
garanzie fideiussorie; l'esecuzione di
territorio azioni tese a realizzare un
vamente all’obbligo (per i Comuni
versamenti fiscali, contributivi, pre-
processo di digitalizzazione dell’a-
con popolazione fino a 5000 abi-
videnziali, assistenziali e assicurativi;
zione amministrativa coordinato e
tanti) della gestione in forma asso-
la richiesta di attestazioni e certifi-
condiviso tra le autonomie locali, il
ciata delle “funzioni ICT”; la secon-
cazioni; gli atti, le comunicazioni o i
tutto con l’obiettivo di garantire
da all’art. 63 relativamente all’ob-
servizi resi dalle PA).
dell’Amministrazione
NEWSLETTER
su
due
modifiche
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