Call for Papers_engl_it - Accademia di architettura
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Subject: CFP: International Conference: Form Finding, Form Shaping, Designing Architecture (Mendrisio, 10 – 11 Oct 13) Istituto di storia e teoria dell'arte e architettura (ISA) - Accademia di architettura Università della Svizzera italiana / Institute of History and Theory of Art and Architecture, Accademia di architettura, Università della Svizzera italiana, Mendrisio, Switzerland, October 10 – 11, 2013 Deadline: April 28, 2013 International Conference: Form Finding, Form Shaping, Designing Architecture. Experimental, aesthetical and ethical approaches to form in recent and postwar architecture Call for Papers International Conference Mendrisio, Switzerland, October 10 – 11, 2013 Architect Frei Otto introduced the concept of “form finding” in opposition to the shaping of forms which in his opinion can only result in a deformation. He instead wanted to find, to explore and to optimize form. Today, methods of light construction are being optimized by means of adaptive structural systems into an ultra light construction. In this way, geometries developed using the principles of form finding demonstrate high structural performance together with high material efficiency. Concurrently, there has been an emergence of seemingly or factually arbitrary forms in contemporary architecture. How free, how accidental should or may architectural form be? Which processes lead to form? Which considerations influence the process of design? What role does the ‘design tool’ play? Are there aesthetic and ethical criteria, which can be influential to form? “We almost only recognize the makers or the avoiders of form. The searchers of form are very rare,” stated Frei Otto in a 1977 interview with Heinrich Klotz who added: “Similarly contradictory is our architecture which, on one hand, demonstrates an almost unsurpassable degree of functional fidelity while on the other hand, an almost unsurpassable exoticism in the bewildering freedom of form.” Is the architecture of the twenty-first century still oscillating between poles like this? We would like to discuss this complex of themes in the framework of an International Conference in October. Host of the event will be the Istituto di Storia e Teoria dell'Arte e dell'Architettura (ISA), Accademia di architettura, Università della Svizzera italiana in Mendrisio, Switzerland. Co-operation partner is the Chair of Structural Design, ETH Zürich, Prof. Dr. Joseph Schwarz and Dr. Toni Kotnik. We are aiming to attract participants from various fields. In order to promote an ‘exploratory’ character, the workshop will draw from established as well as young and emerging researchers in their fields. A publication of the conference contributions is planned. We will help participants with travel and accommodation expenses. Please submit no later than April 28, 2013 via email to [email protected] the following: - proposal of no more than 2.000 characters for a 20 minute presentation in English or Italian (both in the body of the email and in an attached document) - name, professional affiliation (if applicable), address, telephone and fax numbers, e-mail addresses - a current one-page CV - a list of connected publications Information and Contact: Dr. Elisabeth Bergmann [email protected], +41 (0)58 666 57 57 Prof. Dr. Sonja Hildebrand [email protected] Convegno internazionale: Form Finding, Form Shaping, Designing Architecture. Experimental, aesthe:cal and ethical approaches to form in recent and postwar architecture Call for Papers Convegno internazionale Mendrisio (Svizzera), 10 – 11 o<obre 2013 Grazie alle sue pionierisBche ricerche sulle stru<ure leggere, l’archite<o Frei O<o ha contribuito a diffondere il conce<o di form finding nella proge<azione, con l’obieIvo di rivoluzionare il processo di creazione e oImizzazione delle forme stru<urali. Oggi, con l’appoggio dell’informaBca e delle più recenB tecnologie costruIve, questo conce<o risulta essere sempre più usato e abusato, sia sul piano teorico che praBco. La produzione archite<onica e ingegnerisBca degli ulBmi decenni ha infaI mostrato un’esponenziale diffusione di forme stru<urali apparentemente arbitrarie e spesso slegate dalle loro ragioni costruIve o funzionali: una situazione che obbliga a una profonda riflessione sulle dinamiche, sui mutamenB e sulle prospeIve future dell’archite<ura stru<urale. Quanto può essere arbitraria una forma? Quali sono oggi le dinamiche che conducono alla genesi di una forma stru<urale? Quali fa<ori la influenzano? Che ruolo ha lo strumento proge<uale in questo processo? Ci possono essere criteri esteBci o eBci da tenere in considerazione nel rapporto con la forma? «Oggigiorno conosciamo quasi solo chi crea o chi evita la forma. Coloro che invece la cercano sono davvero rari», diceva Frei O<o nel 1977 in un’intervista con Heinrich Klotz, il quale aggiungeva: «la nostra archite<ura si trova in una condizione simile: da un lato dimostra un livello quasi insuperabile di fedeltà verso la funzione, mentre dall’altro dimostra un esoBsmo quasi insuperabile nella sconcertante libertà concessa alla forma.» È possibile affermare che l’archite<ura del XXI secolo sta ancora oscillando tra quesB due poli? Vorremmo discutere quesB temi il prossimo o<obre, in un Convegno Internazionale durante il quale si svolgeranno un workshop e una tavola rotonda aperta al pubblico. Ad organizzare e ospitare l’evento sarà l’IsBtuto di Storia e Teoria dell’Arte e dell’Archite<ura (ISA) – Accademia di archite<ura, Università della Svizzera italiana, Mendrisio. Partner dell’evento è la Ca<edra di Tragwerksentwurf / Structural Design dell’ETH di Zurigo, con il Prof. Dr. Joseph Schwarz e il Dr. Toni Kotnik. L’obieIvo è di accogliere partecipanB – sia docenB affermaB sia giovani ricercatori – provenienB da diversi se<ori disciplinari. È prevista la pubblicazione degli aI del convegno. L’organizzazione fornirà ai partecipanB un contributo per le spese di viaggio e di alloggio. Per partecipare è necessario spedire entro il 28 aprile 2013 all’indirizzo [email protected] i seguenB materiali: -‐ un testo con una lunghezza massima di 2.000 cara<eri in inglese o in italiano, da inserire come allegato (.doc oppure .pdf) e anche nel testo della e-‐mail -‐ nome, università o ente di riferimento, indirizzo, numero di telefono e di fax, indirizzo e-‐mail -‐ curriculum vitae (max 3.000 cara<eri) -‐ elenco pubblicazioni inerenB al tema del convegno Per informazioni: Dr. Elisabeth Bergmann [email protected], +41 (0)58 666 57 57 Prof. Dr. Sonja Hildebrand [email protected]