Se - Comune di Venezia

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Se - Comune di Venezia
desideri
casa 1
Attico su due livelli
con ampie vetrate e
terrazza collocato nel
centro di New York
[decrescita]
villa, capanna o
dieci piccoli vani?
sentieri di cittadinanza
a scuola
andare di lˆ
sarˆ facilissimo
ÇSe io avessi un mondo come piace a
me, lˆ tutto sarebbe assurdo: niente
sarebbe comՏ, perchŽ tutto sarebbe
come non , e viceversa! Ci˜ che , non
sarebbe e ci˜ che non , sarebbeÈ
ÇOra, Kitty, se mi dai un poÕ di retta
senza chiacchierare tanto, ti dir˜ come
la penso a proposito della Casa dello
Specchio. Prima di tutto, cՏ la stanza
che puoi vedere dallÕaltra parte del
vetro...  uguale al nostro salotto, solo
che le cose sono allÕincontrario (...)
Oh, Kitty, come sarebbe bello entrare
nella Casa dello Specchio! Sono sicura
che ci sono delle cose meravigliose!
Facciamo finta che ci sia un modo
di entrare, Kitty. Facciamo finta che
il vetro sia diventato morbido come
nebbia, e che possiamo passare
dallÕaltra parte. Ecco, guarda: sta
diventando una spiecie di brina, proprio
in questo momento, te lo dico io!
Andare di lˆ sarˆ facilissimoÈ
Da Lewis Carrol, Alice, Longanesi & Co, Milano, 1971
Comune di Venezia
Assessorato alle Politiche Giovanili e Pace
Assessore Gianfranco Bettin
Direzione Ambiente e Politiche Giovanili
Servizio Partecipazione Giovanile e Culture di Pace
Direttore Andrea Costantini
Responsabile del Servizio Alberta Basaglia
Progetti a cura di: Fabio Bozzato, Sara Cavallaro, Delia Vaccarello
Hanno collaborato
Isabella Albano, Luigi Barbieri, Giorgio Benotto, Alessandro Busani, Paolo
Cacciari, Caterina Calderan, Elena Cardillo, Valeria Conedera, Rita degli
Esposti, Peppe DellÕAcqua, Bruno di Francia, Giovanna Del Giudice, Alvise
Giacomazzi, Maria Grazia Giannichedda, Adriana Giotto, Beatrice Goldoni,
Elisa Karczag, Daniela Lazzari, Maria Miseo, Laura Ornano, Paolo Paganin,
Marina Ravagnan, Filippo Rezzadore, Rossella Romualdi, Gloria Scarpa,
Doriana Tronchin, Giulia Vianello, Massimo Zane.
le ragazze e i ragazzi, i/le dirigenti scolastici, il personale docente di:
I.I.S ÇA.PacinottiÈ
Liceo socio-psico-pedagogico ÇL. StefaniniÈ
Liceo delle scienze umane e linguistico ÇN.TommaseoÈ
Liceo scientifico statale ÇG.B. BenedettiÈ
le bambine e i bambini, la maestra e il maestro delle
Scuola Elementare ÇSanta BarbaraÈ di Mestre
Scuola dell'infanzia ÇS. ZavrelÈ di Mestre
per il progetto ÇAmore, transiti, metamorfosiÈ
Associazione Ottava Traversa
per il progetto ÇStare al mondo a testa in gi... decrescendo
e generazionandoÈ
Associazione Le lune allegre
per il progetto ÇLaboratori di cittadinanza su salute mentale e dirittiÈ
Fondazione Franca e Franco Basaglia
Produzione Video ÇSenza i pregiudizi sarebbe un caosÈ,
ÇCome i cannibali dell'isola vicinaÈ e ÇCome stai oggi?È
dokudoku
Tutti i video sono disponibili su Vimeo
Special thanks
Cuma & Regina Cavalla
Pubblicazione a cura di
Alberta Basaglia, Fabio Bozzato,
Sara Cavallaro, Delia Vaccarello
Progetto grafico Francesca Codrino
Stampa Editgraf
L. 285/97
web
www.comune.venezia.it/giovani
www.comune.venezia.it/centropace
www.veneziagiovane.info
info
[email protected]
Nella cittˆ del ferro si costruiscono le armi, quelle che servono per uccidere il dio cervo,
la divinitˆ della Natura. Chi ci
abita? ÇLa cittˆ del ferro  abitata da gente normaleÈ, dicono
alcuni studenti del Benedetti.
Come parlare con i ragazzi di
un modo di vivere che tenga
conto delle risorse limitate del
pianeta e del principio di uguaglianza? Come parlare di decrescita? Ci abbiamo provato dando loro alcuni dati grazie a un
intervento di Paolo Cacciari e
partendo anche da La principessa Mononoke, il film di animazione di Hayao Miyazaki in
cui il conflitto tra leggi della
natura e leggi degli uomini 
delineato in maniera netta.
Subito siamo entrati nel vivo: 
normale costruire armi per difendersi e per impossessarsi di
risorse fondamentali, senza preoccuparsi troppo che vengano
distribuite in maniera equa? I
media spesso veicolano questo
messaggio:  desiderabile competere per accumulare beni, 
normale e auspicabile essere
ricchi, molto ricchi.
Ricchi di cosa? Di soldi. Ma qual
 il valore dei contatti umani,
dellÕaria buona, dellÕacqua, delle
cittˆ vivibili?
E poi: per quanto tempo ancora
sarˆ normale aspirare ad essere ricchi Ôfacendo fintaÕ che le
risorse del pianeta siano illimitate? Come e dove abiteremo
nel nostro prossimo futuro? Per
esplorare sogni e aspirazioni,
conflitti e fantasticherie, abbiamo ÔgiocatoÕ alla Ôcasa che
vorreiÕ. Insieme ad Alvise Giacomazzi che fa lÕarchitetto
abbiamo invitato i ragazzi a
immaginare le case in cui andranno ad abitare. I ragazzi
hanno fatto una esperienza Çriguardo agli archetipi dellÕabitare
- dice Alvise - accedere, addentrarsi, accogliere, spostarsi,
affacciarsi, appartarsi e raccogliersiÈ.
La casa  diventata un oggetto
capace di illuminare sogni, visioni
del mondo, conflitti, desideri.
casa 2
Abitazione
tradizionale su
due livelli con altana
nel tessuto della
cittˆ di Venezia
le voci dei ragazzi
caos
alla
rovescia
casa 3
Ampia villa a gradoni
su tre livelli con
terrazza e terrazzasolarium e stanza
morbida
casa 4
Attico su due
livelli con vetrate
e terrazza sulla
Fondamenta delle
Zattere a Venezia
la scheda
delle dimore >>>
casa 5
Villa californiana
dentro un parco
con piscina e altri
annessi per il
divertimento
notturno
Nella villa californiana sarei felice, perchŽ ci sono tutti i
comfort, le comoditˆ, gli svaghi.
La casa pu˜ essere bella quanto vuoi, ma vivere tutta la
vita in casa  monotono voglio un obiettivo da raggiungere.
Forse devo limitare i miei desideri.
Se dovessi scegliere tra ristrutturare e fare una casa nuova
la farei da capo, anche se capisco che non  costruttivo.
La stanza morbida c'era alle elementari, tanti cuscini,
andavamo l“ quando avevamo bisogno di sfogarci. Nella
mia casa la voglio.
Non importa se sono lontano dal centro, tanto vado
in macchina.
Gli amici li vedo in piazza o nei club privati.
Come luoghi dove incontrarci soprattutto piazze e bar.
Ripensandoci abbiamo fatto una figuraccia, la casa in fondo
 un di pi.
Forse queste cose non si sono mai desiderate davvero.
La casa che desidero  quella che mi permette il quieto
vivere in un bel posto.
Il quieto vivere  che uno si adegua, si pu˜ stare bene
anche in una topaia.
rinunce
Non tutti questi confort sono necessari.
Se devo rinunciare a qualcosa via la jacuzzi, ma voglio
stare in un posto bello.
Davanti a una fabbrica non  un posto bello.
Se mi razionano l'acqua devo capire, se razionano il tempo
di uso, posso tenere la jacuzzi, se limitano l'acqua no.
Io non rinuncerei alla luce.
Io a vedere l'acqua dalla finestra.
Io voglio vivere in periferia vicino ai giardini pubblici.
Se dobbiamo rinunciare ci adattiamo.
Si pu˜ restringere la zona svago ma la zona comune
deve essere grande.
Questo fatto di adattarci mi rende triste.
Secondo me il governo deve farsi carico di questi problemi.
Mi rendo conto che ci sono dei problemi ma ci vuole
qualcuno che ci pensi, non ognuno per conto suo.
Ci vuole qualcuno che ci persuada.
prestarsi la casa
Non mi piace scambiare la casa.
No, un punto di riferimento devi averlo.
No, non possono entrare in casa mia a forza.
coabitazione
Vivere assieme cosa vuol dire? Anche se stai in casa
con un tuo amico abitarci insieme sempre non mi va.
Dall'etˆ di 50 anni in poi io non vorrei dividere la
casa con altri.
Io voglio stare da sola o con la mia famiglia.
Con uno di famiglia non possono nascere problemi?
é pi difficile trovarsi in sintonia con un coinquilino.
Io alla fine non ce la farei a sopportare un altro
dentro casa.
Non sopportarsi pu˜ succedere anche con i familiari,
infatti molte famiglie si sfasciano.
contenzione
cosa ci fa venire in mente questa parola?
Malattia, trappola, camicia di forza,
prigionia, ingiustizia, manicomio, violazione
dei diritti, violenza, malato di mente,
Basaglia, esistente, letto, OPG, carnefici, dottori, ignoranza,
discriminazione, cura, brutalitˆ, disinformazione,
disinteresse, psichiatria arcaica, fragilitˆ
Nasce l'idea di un questionario!
8 domande, 48 interviste.
1. Sai cosa significa ÔcontenzioneÕ?
é la limitazione fisica e mentale di un soggetto
Paolo, 24 anni, infermiere
Una persona viene legata e resta in isolamento
Anna, 17 anni, studentessa
2. Secondo te, esistono diversi tipi di contenzione?
Fisica e psicologica. Fisica nel caso delle catene, camicie di forza, isolamenti.
Psicologica quando si usano i farmaci
Stefania, 18 anni, studentessa
Letti e camicie di forza
Paola, 50 anni, impiegata
3. Dove si fa la contenzione, oggi?
Gli ospedali, gli OPG, le case di riposo
Giorgio, 17 anni, studente
Non esistono pi i manicomi grazie alla legge Basaglia, quindi non credo che ne esistano
Maria, 49 anni, libera professionista
4. E chi la pratica?
Gli operatori delle case di riposo
Anna, 19 anni, studentessa
Infermieri e professionisti della salute
Gianni, 25 anni, infermiere
5. E hai idea di chi siano le persone che la subiscono?
Pazienti in grave situazione di malattia
Valentina, 17 anni, studentessa
I soggetti anziani
Mariangela, 19 anni, studentessa
6. PerchŽ esiste la contenzione? PerchŽ viene usata?
Per comoditˆ. Il diverso viene emarginato e reso innocuo mediante la contenzione
Lucia, 18 anni, studentessa
PerchŽ le persone pi autoritarie e potenti non riescono ad essere autoritarie
senza usare contenzione nei confronti degli altri
Gianluca, 17 anni, studente
7. Secondo te, ci sono delle alternative? é possibile liberarsi di quel metodo?
Curando la malattia
Lisa, 25 anni, studentessa
Andando da medici specialisti
Claudia, 50 anni, commerciante
8. Ti sei mai chiesto che effetti abbia sulle persone che la subiscono?
E su quelle che vi assistono?
Le persone che subiscono contenzione rimangono spesso scioccate o si trovano in una
situazione psicologicamente difficile. Le persone che vi assistono possono provare le stesse
sensazioni come no
Samuele, 17 anni, studente
Per chi subisce umiliazione e per chi la pratica onnipotenza
Francesca, 25 anni, studentessa
Intanto, tra i pi piccoli....
Protagonisti: Alvise (9 anni), Nicolai (10 anni), Alberto (9 anni)
- Che cos' la contenzione?
[tutti insieme] Cosaaaaaa?
- La contenzione, che cos'?
Alvise - é quando si  contenti?
Nicolai - é come essere contenuti da qualcuno, stare dentro....
- Ma c' qualcuno che contiene? Che lega?
Alvise - S“ certo nella prima o seconda guerra mondiale i campi di concentramento....
Alberto - La prigione!
- PerchŽ succede?
Nicolai - Quando qualcuno si sente superiore ad un altro...
cosaaaaaa?
Uno dice: ÇSenza i pregiudizi sarebbe un caosÈ.
E un altro: ÇDi queste cose bisogna parlareÈ.
Uno pensa: ÇE se fosse il Pacinotti a fare uno spot?È
[salute mentale]
mattihofattomale
Un laboratorio in cinque incontri, due
ore ogni volta, in ciascuna delle due
quarte. AllÕinizio, questi quaranta
ragazzi del Pacinotti sono un poÕ
increduli. Poi si impara a lasciarsi
andare. A sentirsi liberi di parlare di
queste cose. Queste cose: sentimenti
e pregiudizi. Amore e odio. Omofobia.
Mano a mano si crea uno spazio che
si riempie di imbarazzo, risate, rifiuti,
stupore. E parole, tante. Lievi, quando
ci si incanta di fronte allÕimprevisto.
E aguzze di fronte ad una qualche
paura. Un film: si comincia con il Billy
Elliot di Stephen Daldry (2000, Usa,
110Õ) e il suo sogno di danzare, il
corpo che volteggia, il silenzio in
classe. E poi si cercano foto, per
ribaltare gli stereotipi. E i video da
ogni parte del mondo, sulla libertˆ di
essere se stessi, contro la violenza
(come Onebillion rising, la campagna
mondiale delle donne) e contro lÕodio
(come Unhate di Fabrica/Benetton).
Uno dice: ÇSenza i pregiudizi sarebbe
un caosÈ. E un altro: ÇDi queste cose
bisogna parlareÈ. Uno pensa: ÇE se
fosse il Pacinotti a fare uno spot?È
Aggiungiamo una parola: felicitˆ.
Di solito si dice: Çmatti da legareÈ. Nei manicomi i matti li
legavano davvero, poi sono stati chiusi. Era il 1978.
E oggi? Oggi si chiama ancora contenzione. E purtroppo la
si usa ancora. Ma cosa vuol dire ÔcontenzioneÕ? Le ragazze
e i ragazzi del Liceo Stefanini lÕhanno chiesto a Peppe
DellÕAcqua, Maria Grazia Giannichedda e Giovanna Del
Giudice che a Trieste il manicomio lÕhanno chiuso davvero.
E a chi tuttora lavora nei servizi di salute mentale.
Una piccola indagine  uscita dalla scuola e i questionari sono
arrivati ad amici e familiari. Per avere unÕidea, andate su
mattihofattomale.wordpress.com e l“ troverete video,
testi e foto.
Poi i ragazzi hanno preso un risci˜ e hanno raggiunto la
Scuola primaria Santa Barbara alla Gazzera, dove ad aspettarli
cÕerano le bambine e i bambini.
Assieme a loro, Regina Cavalla, figlia del pi famoso stallone
azzurro, Marco Cavallo. A Regina Cavalla, nata in cartapesta
dalle loro mani e dalla loro fantasia, tutti ormai si rivolgono
come fosse una della scuola. E ogni tanto in corteo la si vede
attraversare la cittˆ o cambiare istituto.
Bambini che discutono di contenzione. Risposte piuttosto
bizzarre, dunque sagge. Senza troppi filtri, dunque calzanti.
Che sia stata Regina Cavalla a renderli cos“ padroni
dellÕargomento?
[omofobia]
senza
i pregiudizi
sarebbe
un caos
sentimenti&baci
Mi ha dato fastidio il ragazzo che baciava il suo amico.
A 12 anni non si sa cosՏ lÕamore.
A quellÕetˆ non si pu˜ fare i finocchi.
I ragazzini hanno sentimenti, ma non si baciano.
Voler bene  una cosa, provare sentimenti  unÕaltra.
Sono due gay anziani che si baciano? No,  unÕusanza antica.
stereotipi&pregiudizi
Fare il ballerino  da femmine.
Fare il ballerino  da finocchi.
Noi balliamo alle feste.
Anche le donne fanno le camioniste.
Mario il camionista gay va in giro con il camion di Hello Kitty.
La crema per il viso non  da uomini.
Farsi la ceretta non per sport ci fa ragionare.
Senza i pregiudizi sarebbe un caos.
vergogna
Ho paura di essere preso in giro.
Voglio i capelli lunghi, ma temo che mi prendano in giro
perchŽ  da femmine.
Mi vergogno di chiedere il numero di telefono di una ragazza
perchŽ ho paura...
AnchÕio, ma mi dura dieci minuti.
schifo
I barboni per strada mi fanno schifo.
I rom mi fanno schifo.
Io cerco di mascherare i miei lati che mi fanno schifo.
Quali sono i miei lati che fanno schifo? Quando non mi
controllo senza motivo.
Se io sono per strada con mio figlio e vedo due uomini che
si baciano e lui mi chiede: Çcos?È, io gli dico: Ǐ male, fa
schifoÈ, perchŽ  contro-natura.
omofobie
Omofobia significa aver paura del diverso.
Omofobia  disprezzo per gli omosessuali.
LÕomofobia  negativa e positiva: dipende.
Ognuno pu˜ fare quello che vuole, basta che non venga
da me.
Non possono fare i recchioni in pubblico, soprattutto se
ci sono bambini.
Ci sono i limiti della decenza.
Io sono omofobo. Io non cambio mai idea.
amore
LÕamore  un sentimento razionale.
LÕamore vero  ragionato.
LÕamore  come lÕodio.
LÕamore non sai mai quando.
LÕamore sano di papˆ.
figli
I figli devono crescere con un uomo e una donna, senn˜
cosa gli racconti?
Quando  bimbo puoi dirgli che ci sono cicogne e cicogne.
No, gli dico: ÇHo incontrato Tullio, mi sono innamorato e
abbiamo deciso di adottartiÈ.
Ricky Martin  fighissimo. Ma  gay! Ha due gemelli, ma lui
 papˆ a metˆ. PerchŽ li ha fatti con una donna.
Se proprio dovessi avere due genitori dello stesso sesso,
meglio due mamme.
donne
Le donne nei campi fanno le padrone, non le contadine.
Questa potrebbe essere una trans.
QuellÕavvocata difende i gay perchŽ  ricca.
No, lÕavvocata li difende perchŽ  gay.
Se io leggessi sul giornale che tutti i musulmani picchiano le
donne, non sarebbe un pregiudizio, ma sarebbe vero.
Le donne se la vanno a cercare.
Se una gira in minigonna a mezzanotte, in via Fratelli
Bandiera, provoca.
Dipende dal posto dove cammina.
La colpa  1) della societˆ, 2) di lei che se lՏ cercata. E di
chi la violenta? S“, anche.
Lo stupro va condannato con la pena di morte.
lavori
Lavori da donna: streapteaser, badante, estetista, assistente
di laboratorio, baby sitter, casalinga.
Lavori da uomini: contadino, imbianchino, muratore,
programmatore, saldatore, minatore.
Lavori sia da uomini che da donne: informatico, macellaio,
bidello, parrucchiere, idraulico, chef (ma il miglior chef al
mondo  un uomo).
Anche una camionista pu˜ essere sexy.
rasta, piercing & musica
Con una ragazza rasta non ci uscirei, mi farebbe pena, paura.
Io ci uscirei, ma non la presenterei ai miei.
I rasta si drogano.
Ti fai rasta o fai i piercing se hai avuto un trauma da piccolo.
Tutti odiamo il rap.
Mio padre non voleva che facessi la break-dance, perchŽ
non voleva che diventassi gay.
Io ho fatto la break-dance, ma non ho baciato un compagno.
Tutti ascoltiamo Tiziano Ferro. E anche Marco Mengoni.