Prefazione
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Prefazione
01 - (V-XX) 1a c.:Capitolo 1 (003-020) 3a c. 20-11-2009 6:46 Pagina v Presentazione della quarta edizione italiana Sono oramai passati 14 anni dalla prima edizione italiana del Nursing Medico Chirurgico di Brunner e Suddarth e 3 anni dalla terza edizione. Questa quarta edizione, sulla undicesima edizione del testo originale del 2008, Brunner & Suddarth Medical-Surgical Nursing edito da Lippincott, arricchisce ulteriormente un’opera utile e necessaria per la formazione universitaria degli infermieri. L’opera, in questi anni, ha riscontrato nel nostro Paese un crescente interesse fino ad arrivare a rappresentare un vero e proprio punto di riferimento per l’insegnamento e l’apprendimento dell’assistenza infermieristica in numerose Università. Questa quarta edizione italiana, rispetto alle precedenti, presenta un ampio e articolato lavoro di adattamento, che riguarda pressoché tutti i capitoli, per rendere il testo ancora più aderente alla realtà italiana e offrire al lettore una visione del panorama assistenziale nazionale. L’adattamento dei diversi capitoli è stato eseguito a cura di docenti universitari dei Corsi di Laurea in Infermieristica. La struttura del testo ricalca le tre precedenti edizioni: settantadue capitoli, come la precedente edizione, distribuiti in due volumi, in linea con gli indirizzi della formazione universitaria degli infermieri. Il primo volume, con tutta l’infermieristica medico-chirurgica di base, è destinato a coprire il bisogno formativo degli insegnamenti di infermieristica del primo e secondo anno di corso. Il secondo volume invece, con tutta l’infermieristica medico-chirurgica specialistica, è destinato a soddisfare il fabbisogno formativo del secondo e terzo anno di corso. Il primo volume, dal capitolo 1 al capitolo 45, è suddiviso in nove unità. Nelle sue prime parti affronta i contenuti relativi agli aspetti più concettuali dell’infermieristica, i cosiddetti concetti di base, quali i modelli assistenziali, il concetto di salute e malattia, le prospettive transculturali dell’assistenza in una società che si presenta sempre di più, anche nel nostro Paese, multietnica. Nella terza e quarta unità vengono discussi i problemi generali dell’assistenza infermieristica quali la riabilitazione, il dolore, l’equilibrio idroelettrolitico, l’assistenza pre- e post-operatoria. Nelle successive cinque unità (dalla quinta alla nona), in modo dettagliato e approfondito, viene presentato il fabbisogno assistenziale delle persone con bisogni sanitari e/o alterazioni delle funzioni indotte da patologie a carico dei principali sistemi corporei (respiratorio, cardiocircolatorio, gastrointestinale, endocrino e urinario). Il secondo volume è articolato in sette unità (dalla decima alla sedicesima) e in 27 capitoli. Esso affronta analitica- mente gli aspetti più particolari dell’assistenza a persone con squilibri e patologie specialistiche quali, per esempio, quelle a carico del sistema riproduttivo, del sistema immunitario, del sistema neurologico, la dermatologia, l’otorinolaringoiatria, l’oculistica, l’ortopedia traumatologia e, nell’ultima unità, problemi di grande attualità quali le infezioni, le emergenze infermieristiche e le emergenze derivanti da disastri e azioni terroristiche. Lo schema centrale e unificatore dell’opera è il processo infermieristico sviluppato utilizzando le diagnosi infermieristiche NANDA-I, i risultati della classificazione NOC e gli interventi della classificazione NIC. In tutte le unità, la presentazione dei contenuti inizia con la ripresa di cenni di anatomia, fisiologia e fisiopatologia in modo tale da rendere il testo comprensibile e completo senza dover necessariamente ricorrere ad altri volumi di patologia o fisiologia per un ripasso degli aspetti più clinici della materia. Anche l’esposizione propedeutica dei contenuti di patologia e farmacologia è più che sufficiente a richiamare alla memoria dello studente quanto già studiato e appreso in tali discipline, al fine di rendere più agevole lo studio dell’infermieristica clinica e chirurgica, obiettivo dell’opera. Ogni capitolo è preceduto dagli obiettivi di apprendimento e da un glossario, e si chiude con alcuni esercizi di autovalutazione che consentono allo studente di misurare il grado del suo apprendimento. La riproposizione, come nella precedente edizione, dei piani di assistenza, fornisce allo studente, e anche al professionista, uno strumento qualitativamente elevato per pianificare l’assistenza dei pazienti e degli utenti ai quali erogherà assistenza nel corso del tirocinio o dell’esercizio della professione. Il corredo iconografico del testo che comprende oltre 1200 figure, tabelle, tavole e riquadri con schemi riassuntivi e riepilogativi, protocolli operativi, richiami di farmacologia, guide per l’educazione sanitaria, risultati di ricerche infermieristiche, elenchi di fattori di rischio e indicazioni per l’assistenza domiciliare, aiuta lo studente a focalizzare meglio e a memorizzare con più facilità i contenuti più importanti del testo. Il testo è quanto di più completo e aggiornato si possa trovare nel panorama editoriale dei libri per infermieri e può agevolmente accompagnare e supportare lo studente nello studio dell’infermieristica clinica. Dott. Giorgio Nebuloni Dirigente dell’assistenza infermieristica 01 - (V-XX) 1a c.:Capitolo 1 (003-020) 3a c. 20-11-2009 6:46 Pagina vii Nota terminologica Già da qualche anno la CEA, Casa Editrice Ambrosiana, sta operando, attraverso diverse iniziative che coinvolgono professionisti e studiosi del settore, per dare il suo contributo sia alla definizione, in termini di contenuti e metodi, del campo di attività dell’infermiere (fenomeni che affronta, interventi che eroga, risultati a cui mira) sia alla standardizzazione del linguaggio infermieristico. Il primo passo formale, in questo senso, è stato compiuto con la pubblicazione, avvenuta nel 2004, della traduzione ufficiale del testo di NANDA (North American Nursing Diagnosis Association), Diagnosi infermieristiche, definizione e classificazione 2003-2004. A somiglianza di quanto realizzato in altri paesi per altre lingue, a fianco del traduttore principale è stato costituito un gruppo di lavoro, formato da numerosi professionisti del settore infermieristico, di varia provenienza, che si è occupato di concordare la terminologia con la quale scrivere in italiano i titoli e le definizioni delle diagnosi. Il repertorio che il gruppo ha prodotto è stato utilizzato da CEA per uniformare il linguaggio infermieristico dell’ambito diagnostico per tutte le proprie pubblicazioni ed è mantenuto aggiornato attraverso la pubblicazione periodica delle nuove edizioni del testo ufficiale di NANDA-I. Il successo ottenuto ha stimolato la definizione di un progetto analogo, finalizzato alla realizzazione di una traduzione condivisa dei titoli della versione 2000 delle classificazioni NOC (Nursing Outcomes Classification) e NIC (Nursing Interventions Classification). Questo secondo progetto è poi proseguito con la traduzione del testo ufficiale di S. Moorhead, M. Johnson e M. Maas, Classificazione NOC dei Risultati Infermieristici, e del testo ufficiale di J. McCloskey Dochterman e G.M. Bulechek, Classificazione NIC degli Interventi Infermieristici. Questa ha permesso di aggiornare alla versione 2004 delle classificazioni la terminologia precedentemente utilizzata per la traduzione dei titoli dei risultati NOC e degli interventi NIC e di far condividere al gruppo di lavoro anche la traduzione delle relative definizioni. Anche in questo caso, il gruppo di esperti è riuscito ad arrivare a una terminologia comune e il repertorio messo a punto è stato utilizzato per uniformare il linguaggio infermieristico per quanto riguarda la definizione degli obiettivi dell’assistito e i relativi interventi infermieristici. Tutti i nuovi volumi relativi all’ambito infermieristico pubblicati da CEA, inclusa questa quarta edizione del Brunner Suddarth, utilizzano questa terminologia ufficiale, in continua evoluzione, al fine di costituire un catalogo infermieristico dal linguaggio coerente, che favorisca anche la ricerca e il confronto in seno alla comunità professionale del nostro paese. La conformità dei diversi volumi alla terminologia illustrata viene evidenziata attraverso l’inserimento dei loghi di “Traduzione verificata NANDA” e “Traduzione verificata NOC e NIC” accanto ai quali appaiono i nomi di coloro che hanno partecipato alla validazione della terminologia o aderito al progetto di uniformazione proposto. Traduzione a cura di Carlo Calamandrei TRADUZIONE V E R I F I C ATA NANDA TRADUZIONE V E R I F I C ATA NOC-NIC con la collaborazione e l’adesione di Marilena Bedin Luisa Cavada Laura D’Addio Franco Mantovan Giorgio Nebuloni Gaetana Pagiusco Alvisa Palese Laura Rasero Domenico Redigolo Luisa Anna Rigon Rita Riolfi Chiara Rizzo Alessandra Zampieron Traduzione a cura di Carlo Calamandrei Luisa Anna Rigon con l’adesione di Luisa Cavada Laura D’Addio Franco Mantovan Giorgio Nebuloni Gaetana Pagiusco Alvisa Palese Rita Riolfi Fabrizio Vezzoli Alessandra Zampieron 01 - (V-XX) 1a c.:Capitolo 1 (003-020) 3a c. 20-11-2009 6:46 Pagina ix Prefazione Mentre sta per concludersi la prima decade del XXI secolo, l’infermieristica continua a essere influenzata dall’espandersi delle conoscenze scientifiche e delle innovazioni tecnologiche, e dai numerosi cambiamenti di carattere sociale, culturale, economico e ambientale che avvengono in tutto il mondo. Nello stesso tempo, gli infermieri di oggi si trovano ad affrontare le numerose sfide che derivano da una pesante carenza di personale infermieristico nell’ambito delle strutture di assistenza. Questa carenza mondiale di personale infermieristico ha come risultato la necessità, per gli infermieri, di aumentare il proprio livello di competenze e capacità infermieristiche per prendersi cura dei bisogni di persone e gruppi negli ambiti dell’assistenza critica, dell’assistenza a lungo termine e della promozione della salute. Gli infermieri devono essere particolarmente abili nel pensiero critico e nel prendere decisioni cliniche, così come nel campo della consulenza e della collaborazione con altri membri delle equipe multidisciplinari di assistenza. Accanto a queste sfide, per gli infermieri di oggi ci sono molte opportunità di fornire assistenza infermieristica di alto livello in contesti assistenziali di vario tipo, con assistiti di tutte le età e che si trovano in diversi stadi di malattia. Allo stesso tempo, ci sono opportunità significative di portare avanti attività di promozione della salute per individui e gruppi; attività che sono parte integrante dell’assistenza infermieristica. Questa undicesima edizione (americana, N.d.T.) dell’Infermieristica Medico-chirugica di Brunner e Suddarth è pensata per assistere gli infermieri nella formazione per i loro ruoli e responsabilità all’interno del complesso sistema di assistenza sanitaria. Uno degli obiettivi del testo è offrire un’equilibrata attenzione all’arte e alla scienza dell’infermieristica medico-chirurgica. Il testo si focalizza sui concetti fisiologici, fisiopatologici e psicosociali in relazione all’assistenza infermieristica; inoltre, pone l’accento sull’integrazione di molti concetti tratti da altre discipline quali le scienze della nutrizione, la farmacologia e la gerontologia. Nel corso del testo, particolare enfasi è stata posta nei confronti dei bisogni e dell’assistenza delle persone con disabilità, bisogni indicati nel 2005 dal US Surgeon General come una priorità per la formazione e l’addestramento dei professionisti dell’assistenza di domani. In aggiunta sono stati ampliati i contenuti relativi ai risultati della ricerca infermieristica e all’assistenza basata sull’evidenza, per dare l’opportunità a tutti gli infermieri di migliorare le proprie capacità decisionali in ambito clinico. Organizzazione del testo L’undicesima edizione dell’Infermieristica Medico-chirugica di Brunner e Suddarth è organizzata in 16 unità (che per l’edizione italiana sono state divise in due volumi, N.d.T.). Le unità dalla uno alla quattro trattano i concetti chiave dell’assistenza infermieristica medico-chirurgica; le unità dalla cinque alla sedici descrivono gli stati di salute delle persone adulte che richiedono un trattamento medico o chirurgico. Ognuna di queste unità è strutturata, per facilitare l’apprendimento, secondo lo schema seguente. Il primo capitolo dell’unità è relativo all’accertamento e comprende un ripasso dell’anatomia e della fisiologia normali del sistema corporeo in discussione. I successivi capitoli dell’unità riguardano la gestione di specifici disordini. Sono presentati la fisiopatologia, le manifestazioni cliniche, i risultati dell’accertamento e della diagnosi, la gestione medica e la gestione infermieristica. Sezioni speciali relative al processo di assistenza infermieristica, dedicate a condizioni particolari, chiariscono ed espandono il ruolo dell’infermiere nel prendersi cura di persone affette da queste condizioni particolari. Caratteristiche CARATTERISTICHE PER L’ASSISTENZA Gli infermieri assumono molti ruoli diversi quando si prendono cura delle persone. Molte delle caratteristiche di questo testo sono state sviluppate proprio per aiutarli a ricoprire questi molteplici ruoli. L’infermiere come professionista Uno dei compiti fondamentali dell’infermiere è fornire assistenza olistica alle persone e alle loro famiglie, sia in modo indipendente sia in collaborazione con altri professionisti del’assistenza sanitaria. Molte delle caratteristiche di questo testo sono pensate per assistere gli studenti nella pratica clinica. 01 - (V-XX) 1a c.:Capitolo 1 (003-020) 3a c. x 20-11-2009 6:46 Pagina x Prefazione ISBN 978-8808-18136-7 왘 Sezioni di Processo di assistenza infermieristica Il processo di assistenza infermieristica è la base di partenza per tutta la pratica infermieristica. Nel corso del testo, speciali sezioni, caratterizzate secondo una grafica particolare, sottolineano quali sono le responsabilità dell’infermiere nell’assistere persone con patologie specifiche. Processo di assistenza infermieristica LA PERSONA ALIMENTATA MEDIANTE SONDINO Accertamento L’accertamento preliminare, nel caso di una persona che richiede l’alimentazione mediante sondino, comprende vari aspetti, nonché un’adeguata informazione dei familiari dell’assistito. 왔 Piani di assistenza infermieristica Questi piani, relativi a patologie specifiche, illustrano come deve essere applicato il processo infermieristico per andare incontro ai bisogni di assistenza sanitaria e di assistenza infermieristica delle persone. • Qual è lo stato nutrizionale della persona, così come si può dedurre dal suo aspetto fisico, dall’anamnesi alimentare o da una storia recente di rapida perdita di peso? • Sono presenti patologie croniche o fattori che facciano aumentare le richieste metaboliche dell’organismo (per esempio, stress chirurgico, febbre)? SCHEDA 16-6 Piano di assistenza infermieristica Il malato oncologico Diagnosi infermieristica: Rischio di infezione correlato ad alterazioni della risposta immunitaria Obiettivo: Prevenzione dell’infezione INTERVENTI INFERMIERISTICI PRINCIPI SCIENTIFICI RISULTATI ATTESI PER L’ASSISTITO 1. Esaminare l’assistito per rilevare l’eventuale presenza di infezione: a) Controllare i parametri vitali ogni 4 ore b) Monitorare quotidianamente la conta dei globuli bianchi assoluta e differenziale 1. I segni e i sintomi di infezione possono manifestarsi meno chiaramente nell’ospite immunocompromesso. Una pronta individuazione dell’infezione e l’immediato inizio della terapia ridurranno il rischio di morbilità e mortalità • La temperatura è normale e sono presenti i parametri vitali • Non vi sono segni di infiammazione, quali edema locale, eritema, dolore e senso di calore • I rumori respiratori sono normali all’auscultazione 왘 Applicazione dei concetti da NANDA, NIC e NOC Ciascuna unità inizia con un caso clinico e una scheda che presenta esempi di applicazione a quel caso della terminologia NANDA, NIC e NOC. Mappe concettuali, che forniscono una rappresentazione visuale delle relazioni tra NANDA, NIC e NOC si trovano in appendice al volume. Questa caratteristica introduce lo studente al linguaggio e alle classificazioni NIC e NOC e fornisce una loro pratica rappresentazione grafica. Linguaggi e classificazioni nella professione infermieristica NANDA Diagnosi infermieristiche NIC Interventi infermieristici NOC Risultati infermieristici Ritorno allo stato normale delle funzioni, stabilizzazione o miglioramento di: Dolore cronico – Esperienza sensitiva ed emotiva spiacevole che deriva da un danno tissutale reale o potenziale, o viene descritta nei termini di tale danno; insorgenza improvvisa o lenta di qualunque intensità da lieve a grave, costante o ricorrente, senza un termine previsto o prevedibile e con una durata superiore a sei mesi Gestione del dolore – Eliminazione del dolore o sua riduzione a un livello accettabile per il paziente Livello di dolore – Gravità del dolore riferito o osservato Rischio di senso di impotenza – A rischio di percepire di non avere il controllo di una situazione e/o di non avere la capacità di influire in modo significativo su un risultato Gestione dei farmaci – Facilitazione di un uso sicuro ed efficace dei farmaci prescritti e da banco Livello di comfort – Livello delle sensazioni di benessere fisico e psicologico Terapia di rilassamento semplice – Uso di tecniche che aiutano e stimolano il rilassamento al fine di diminuire una sintomatologia indesiderata quale dolore, tensione muscolare o ansia Controllo del dolore – Azioni individuali poste in atto contro il dolore Visualizzazione guidata semplice – Uso mirato dell’immaginazione per produrre rilassamento e/o spostare l’attenzione da sensazioni indesiderate Effetti destabilizzanti del dolore – Gravità degli effetti destabilizzanti, osservati o riferiti, del dolore cronico sulla funzionalità quotidiana Sostegno emozionale – Offrire rassicurazione, accettazione e incoraggiamento in momenti di stress Dolore: risposta fisiologica negativa – Livello di risposta negativa, osservata o riferita, al dolore fisico relativamente agli aspetti cognitivi ed emotivi Miglioramento dell’autostima – Aiutare il paziente a considerare maggiore il proprio valore NANDA-I, Diagnosi infermieristiche. Definizioni e classificazione 2007-2008, edizione italiana a cura di C. Calamandrei, Casa Editrice Ambrosiana, Milano 2008. McCloskey Dochterman, J.C. & Bulechek, G., Classificazione NIC degli interventi infermieristici, edizione italiana a cura di C. Calamandrei & F. Vezzoli, Casa Editrice Ambrosiana, Milano 2007. Iowa Outcomes Project, in Moorhead, S., Johnson, M. & Maas, M., Classificazione NOC dei risultati Infermieristici, edizione italiana a cura di L.A. Rigon, Casa Editrice Ambrosiana, Milano 2007. Dochtermann, J.C. & Jones, D.A., Unifying nursing languages: The harmonization of NANDA, NIC and NOC, American Nurses Association, Washington, DC 2003. 01 - (V-XX) 1a c.:Capitolo 1 (003-020) 3a c. 20-11-2009 6:46 Pagina xi Prefazione ISBN 978-8808-18136-7 SCHEDA 23-2 Fattori di rischio per le infezioni polmonari per ceppi batterici FATTORI DI RISCHIO PER INFEZIONE DA PNEUMOCOCCHI PENICILLINO-RESISTENTI E FARMACO-RESISTENTI • Età superiore a 65 anni • Etilismo • Terapia con beta-lattamici (per esempio, cefalosporine) negli ultimi tre mesi • Malattie immunodepressive • Compresenza di altre patologie • Contatto con un bambino ricoverato 왘 Schede sull’accertamento Queste schede aiutano lo studente a focalizzare l’attenzione sui dati che dovrebbero essere raccolti durante la fase di accertamento del processo infermieristico. FATTORI DI RISCHIO PER INFEZIONE DA ENTEROBATTERI GRAM-NEGATIVI • Residenza in una lungodegenza • Malattia cardiopolmonare • Compresenza di altre patologie • Terapia antibiotica recente FATTORI DI RISCHIO PER INFEZIONE DA PSEUDOMONAS AERUGINOSA • Malattia polmonare strutturale (per esempio bronchiectasia) • Terapia con corticosteroidi • Terapia con antibiotico ad ampio spettro (più di 7 giorni nell’ultimo mese) • Malnutrizione 왖 Schede sui fattori di rischio Queste schede attirano l’attenzione dello studente sui fattori che possono compromettere la salute. xi SCHEDA 17-6 Accertamento dei sintomi associati a malattia terminale • Come è influenzata dai sintomi la vita del malato? • Quale significato ha il sintomo per il malato? E per la famiglia? • Come sono influenzate dal sintomo la funzione fisica, la mobilità, il comfort, il sonno, lo stato nutrizionale, l’eliminazione, il livello di attività e le relazioni con gli altri? • Cosa migliora il sintomo? • Cosa lo peggiora? • È peggiore in qualche ora del giorno? • Quali sono le aspettative del malato e gli obiettivi per la gestione del sintomo? E quelle della famiglia? • Come sta reagendo al sintomo il malato? • Quali effetti economici derivano dal sintomo e dalla sua gestione? Adattato da Jacox, A., Carr, D.B., e Payne, R. (1994). Management of cancer pain. Rockville, MD: AHCPR. 왘 ATTENZIONE Queste sezioni speciali presentano consigli per l’assistenza clinica e avvertimenti importanti per aiutare gli studenti a evitare gli errori più comuni. ! AT T E N Z I O N E Quando l’equilibrio dei liquidi è critico, i liquidi entrati e usciti per tutte le vie devono essere registrati e tutti i loro volumi confrontati. Gli organi deputati all’eliminazione di liquidi sono i reni, la cute, i polmoni e l’apparato gastrointestinale (GI). 왔 Schede sulle linee guida Queste schede riassumono interventi infermieristici fondamentali, e le motivazioni che stanno alla loro base, per specifiche situazioni di assistenza. SCHEDA 25-9 Assistenza alla persona tracheostomizzata INTERVENTI INFERMIERISTICI 1. Lavarsi le mani e identificare il tipo di cannula tracheostomica impiegata, se è dotata della controcannula e se è cuffiata. In caso di ventilazione meccanica è necessaria una cannula cuffiata. Le persone che hanno bisogno di una cannula tracheostomica a lungo termine e che possono respirare spontaneamente, di solito usano una cannula metallica non cuffiata. 2. Preparare il materiale occorrente: guanti monouso, guanti sterili, garze sterili 10 10 cm, telino sterile, bastoncini cotonati sterili, scovolino sterile, due capsule sterili, soluzione fisiologica sterile, acqua ossigenata, medicazione pretagliata a “Y” per tracheostomia sterile, nastro spigato o fettuccia per cannula tracheostomica, controcannula di ricambio, materiale per l’aspirazione endotracheale, visiera o occhiali protettivi e mascherina, soluzione alcolica per l’igiene delle mani, contenitore per rifiuti speciali, manometro per controllare la pressione della cuffia, se occorre, pulsossimetro. 3. Spiegare all’assistito e ai familiari come prendersi cura della tracheostomia e come rinnovarne la medicazione. Aiutare la persona ad assumere la posizione seduta o semiseduta, se possibile. Posizionare il pulsossimetro se occorre. 4. Indossare la visiera o gli occhiali protettivi e la mascherina, calzare i guanti monouso e controllare la pressione della cuffia con il manometro (15-20 mmHg). Rimuovere la medicazione, valutare le caratteristiche delle secrezioni presenti sulla medicazione ed eliminarla nel contenitore per i rifiuti speciali. 5. Togliersi i guanti ed eseguire il lavaggio antisettico delle mani o la frizione con la soluzione alcolica. 6. Allestire il campo sterile su un piano di appoggio, collocarvi il materiale occorrente, riempire una capsula con la soluzione fisiologica e l’altra con l’acqua ossigenata. Valutare la ne- MOTIVAZIONI SCIENTIFICHE Il lavaggio delle mani riduce il rischio di infezioni per la persona assistita. Identificare il tipo di cannula utilizzata consente di scegliere il materiale occorrente per la sua detersione e per il rinnovo della medicazione. La funzione di una cannula cuffiata è impedire le perdite aeree durante la ventilazione a pressione positiva e proteggere le vie aeree. Tutto il materiale occorrente per la cura della tracheostomia deve essere a portata di mano, allo scopo di mantenere l’asepsi, prevenire la dislocazione della cannula e garantire la pervietà delle vie aeree. Uno degli obiettivi dell’intervento è rendere la persona autonoma nella gestione della tracheostomia. Sostituire la medicazione almeno ogni 24 ore o più spesso se la medicazione si presenta sporca o umida, per prevenire le infezioni delle vie aeree e le lesioni della cute peristomale. I dispositivi di protezione individuale garantiscono l’asepsi e proteggono l’infermiere. Le caratteristiche delle secrezioni presenti sulla medicazione (colore, odore, consistenza e quantità) sono dati utili per valutare lo stato di salute della persona assistita. Se si evita di toccare con le mani le medicazioni usate, si riduce il rischio di contaminazione incrociata. La medicazione è una procedura sterile, che richiede l’applicazione delle norme di asepsi. Avere tutto il materiale occorrente a portata di mano permette di assistere la persona tracheostomizzata in modo efficiente, organizzato, rispettando l’asepsi e garantendo la sicurezza della per- 01 - (V-XX) 1a c.:Capitolo 1 (003-020) 3a c. xii 20-11-2009 6:46 Pagina xii Prefazione ISBN 978-8808-18136-7 왘 Schede e tabelle sulla farmacologia TABELLA 16-6 Schede e tabelle sulla farmacologia ricordano allo studente importanti considerazioni relative alla somministrazione e al monitoraggio della terapia farmacologica. Agenti antineoplastici Classe farmacologica ed esempi Meccanismi d’azione Comuni effetti collaterali Agenti alchilanti Busulfano, carboplatino, cloram- Alterano la struttura del DNA me- Ciclo cellulare non specifico (fa- Mielosoppressione, nausea, vodiante un errore nella lettura del se 5) mito, cistite (ciclofosfamide, ifobucile, cisplatino, ciclofosfamicodice del DNA, una rottura delsfamide), stomatite, alopecia, de, dacarbazina, hexametil, mele molecole del DNA, un crosssoppressione gonadica, intossilanina, isosfamide, melfalano, linking dei filamenti del DNA cazione renale (cisplatino) mostarda azotata, tiotepa Nitrosouree Carmustina (BCNU), lomustina Simili agli agenti alchilanti; attra- Ciclo cellulare non specifico versano la barriera ematoence(CCNU), semustina (metil-CCfalica NU), streptozocina Inibitori I della topoisomerasi Irinotecan, topotecan Inducono una rottura dei fila- Ciclo cellulare specifico menti del DNA legando l’enzima della topoisomerasi I, prevenendo la divisione delle cellule Mielosoppressione ritardata e cumulativa, soprattutto trombocitopenia, nausea, vomito Mielosoppressione, diarrea, nausea, vomito, epatotossicità SCHEDA 11-2 왘 Considerazioni relative all’invecchiamento Nei paesi occidentali gli anziani rappresentano il segmento di popolazione in più rapida crescita. Questa icona Specificità del ciclo cellulare appare all’inizio di paragrafi, tabelle e grafici per indicare che le informazioni che vi sono contenute riguardano in modo specifico l’assistenza agli anziani. 왔 Schede di genetica Queste schede riassumono e sottolineano il ruolo della genetica in molte patologie. Considerazioni relative all’invecchiamento Rispondere alla disabilità • Perdita dell’indipendenza, che è fonte di dignità e di rispetto di sé • Elevata potenzialità di discriminazione o abuso • Aumento dell’isolamento sociale • Aumento del carico sul coniuge che può avere una salute cagionevole • Minori possibilità di accesso ai servizi sociali e sanitari • Minori possibilità di accesso agli istituti religiosi • Aumento della vulnerabilità a porre su un livello secondario la salute rispetto ad altri problemi, ridotte riserve psicologiche o preesistenti alterazioni della mobilità e dell’equilibrio • Paura e dubbi sulla propria capacità di apprendere o di imparare nuovamente le attività di cura di sé, gli esercizi, il trasferimento e le tecniche di mobilità indipendente • Inadeguato sistema di sostegno per il successo della riabilitazione GENETICA NELLA PRATICA INFERMIERISTICA Concetti e cambiamenti nella gestione dell’assistito affetto da cancro Il cancro è una malattia genetica. Ogni fase della carcinogenesi è caratterizzata da molteplici mutazioni genetiche. Alcune di queste mutazioni sono intrinseche (presenti nelle cellule dalla linea germinale), ma la maggior parte (90%) sono mutazioni sistemiche, acquisite in cellule specifiche. Esempi di cancro influenzato da fattori genetici includono • Sindrome di Cowden • Poliposi familiare adenomatosa • Sindrome familiare del melanoma • Cancro dell’ovaio e della mammella ereditario • Cancro del colon non polipomatoso ereditario • Neurofibromatosi di tipo 1 • Retinoblastoma GESTIONE DI SPECIFICI PROBLEMI GENETICI • Accertare la comprensione della persona dei fattori genetici correlati al suo cancro. • Chiedere una visita per l’accertamento del rischio di cancro • • • • ACCERTAMENTO INFERMIERISTICO Anamnesi familiare • Raccogliere informazioni sia sul ramo materno sia su quello paterno. • Raccogliere l’anamnesi oncologica almeno delle ultime tre generazioni. • Cercare i raggruppamenti di cancri che si verificano in età precoci, i cancri primari multipli in un individuo, il cancro in organi pari e l’esistenza di due o più parenti stretti con lo stesso tipo di cancro, perché questo suggerisce una sindrome ereditaria da cancro. Accertamento fisico • Ricercare referti che possono predisporre la persona al cancro, come la polipomatosi colica multipla, che suggerisce una quando si sospetta una sindrome da cancro ereditaria, in modo che l’assistito possa discutere la predisposizione e il rischio con gli altri familiari e valutare la disponibilità di test genetici. Offrire appropriate informazioni genetiche e risorse. Accertare la comprensione da parte della persona delle informazioni genetiche. Offrire sostegno all’assistito e alla famiglia quando i test genetici risultano positivi per una sindrome da cancro ereditaria. Partecipare alla gestione e al coordinamento delle misure di riduzione del rischio per coloro che presentano mutazioni genetiche. RISORSE E SITI WEB American Cancer Society http://www.cancer.org – offre informazioni generali sul cancro e sulle risorse per il sostegno alle famiglie. Gene Clinic http://www.geneclinics.org – un elenco di malattie genetiche comuni con sintesi aggiornate, consulenze genetiche e FAQ. National Organization of Rare Disorders http://www.rarediseases. org – una directory di gruppi di sostegno e informazioni per persone e famiglie con rari disordini genetici. National Cancer Institute http://www.cancernet.nci.nih.gov – un elenco di cancri con sintesi aggiornate e revisioni sui trattamenti, informazioni sui rischi genetici di cancro, un elenco di centri oncologici che forniscono servizi per l’accertamento del rischio di 01 - (V-XX) 1a c.:Capitolo 1 (003-020) 3a c. 20-11-2009 6:46 Pagina xiii Prefazione ISBN 978-8808-18136-7 왘 Figure di fisiologia/fisiopatologia Sono illustrazioni e schemi che aiutano gli studenti a capire i normali processi fisiologici e fisiopatologici. xiii Fisiologia /Fisiopatologia Antigene (di streptococco b-emolitico del gruppo A) Complesso antigene-anticorpo Deposizione di complessi antigene-anticorpo nel glomerulo Aumento della produzione di cellule epiteliali che rivestono il glomerulo Leucociti infiltrano nel glomerulo L’infermiere come educatore Una delle prime responsabilità della professione infermieristica è l’educazione alla salute. L’assistenza infermieristica deve orientarsi alla promozione, al mantenimento e al recupero della salute; alla prevenzione della malattia; all’aiuto degli assistiti e delle famiglie ad adattarsi agli effetti residui della malattia. L’insegnamento, nelle forme di educazione dell’assistito e di promozione della salute, è un aspetto centrale di queste attività infermieristiche. Ispessimento della membrana filtrante del glomerulo Cicatrizzazione e perdita di funzionalità della membrana glomerulare Riduzione del tasso di filtrazione glomerulare 왔 Schede di educazione dell’assistito Queste schede aiutano l’infermiere a preparare l’assistito e la famiglia prima di una procedura, ad assisterli nella comprensione della condizione dell’assistito, a spiegare loro come è possibile provvedere all’autocura dopo la dimissione dalla struttura di assistenza. SCHEDA 18-4 Educazione dell’assistito Istruzioni preoperatorie per prevenire le complicanze postoperatorie L’educazione preoperatoria per l’assistito chirurgico comprende istruzioni sulla respirazione e sugli esercizi per le gambe per prevenire complicanze postoperatorie, come la polmonite e la trombosi venosa profonda. Questi esercizi possono essere eseguiti in ospedale o a domicilio. RESPIRAZIONE DIAFRAMMATICA Per respirazione diaframmatica s’intende un appiattimento della cupola del diaframma durante l’inspirazione, in modo da produrre un ingrossamento della parte superiore dell’addome in seguito all’ingresso di aria. Durante l’espirazione i muscoli addominali si contraggono. 1. Deve essere praticata nella stessa posizione che sarà assunta a letto dopo l’intervento chirurgico: una posizione semi-Fowler, seduto a letto con la schiena e le spalle ben sorrette da cuscini. 2. Chiudere le mani a pugno non stretto e appoggiarle leggermente sulla parte anteriore delle costole inferiori, le unghie devono essere contro la parete inferiore del torace per avvertirne il movimento. 2. Effettuare la respirazione diaframmatica descritta in “Respirazione diaframmatica”. 3. Con la bocca leggermente aperta, inspirare profondamente. 4. Emettere rapidi e secchi colpi di tosse durante tre brevi respiri. 5. Quindi, con la bocca aperta, inspirare velocemente e profondamente e subito dopo emettere un forte colpo di tosse, una o due volte. Questa procedura aiuta a liberare le secrezioni dal torace. Può causare fastidio, ma non provoca alcun danno all’incisione. ESERCIZI PER LE GAMBE 1. Stendersi in posizione semi-Fowler ed effettuare i seguenti semplici esercizi per migliorare la circolazione. 2. Piegare il ginocchio e sollevare il piede; tenere la posizione per alcuni secondi, quindi stendere la gamba e riabbassarla sul letto. Flessa Distesa Abbassata Esercizi per le gambe Respirazione diaframmatica 3. Espirare lievemente e a fondo mentre le costole si abbassano verso la linea mediana. 3. Eseguire l’esercizio cinque volte con una gamba e ripeterlo con l’altra gamba. 4. Tracciare cerchi con i piedi piegandoli verso il basso, poi verso l’altro, quindi all’esterno. 5. Ripetere questi movimenti cinque volte. 01 - (V-XX) 1a c.:Capitolo 1 (003-020) 3a c. xiv 20-11-2009 6:46 Pagina xiv Prefazione 왘 Checklist per l’assistenza domiciliare Queste checklist riassumono i punti che dovrebbero essere presi in considerazione nel corso dell’educazione dell’assistito prima della dimissione dalla struttura di assistenza. ISBN 978-8808-18136-7 SCHEDA 23-8 CHECKLIST PER L’ASSISTENZA DOMICILIARE Prevenzione delle recidive di embolia polmonare Assistito Caregiver • Descrivere i processi di base che determinano l’embolia polmonare ✓ ✓ • Descrivere la necessità di continuare la terapia con anticoagulanti dopo l’embolia iniziale ✓ ✓ • Ripetere il nome dell’anticoagulante prescritto, identificarne la dose e programmarne l’assunzione ✓ ✓ • Descrivere i potenziali effetti collaterali sulla coagulazione, come gli ematomi e l’emorragia, e identificare i metodi per prevenire l’emorragia: ✓ ✓ A completamento del programma di assistenza domiciliare l’assistito o il caregiver sarà in grado di: • Evitare l’uso di oggetti taglienti (rasoi, coltelli ecc.) per eliminare il rischio di tagliarsi; radersi con un rasoio elettrico • Utilizzare uno spazzolino da denti con setole morbide per evitare le lesioni gengivali • Non assumere aspirina o antistaminici mentre si assume il warfarin (Coumadin) • Consultare sempre il personale sanitario prima di assumere qualsiasi farmaco, compresi quelli da banco 왘 Schede di promozione della salute Queste schede riassumono i punti importanti che l’infermiere dovrebbe discutere con l’assistito per prevenire i più comuni problemi di salute. SCHEDA 16-2 Promozione della salute Ridurre il rischio di cancro • Incoraggiare le persone ad assumere verdure fresche (soprattutto quelle appartenenti alla famiglia delle crucifere), perché gli studi indicano che i cibi grezzi e quelli ricchi di vitamine aiutano a prevenire il cancro • Incoraggiare un aumentato apporto di fibre, perché una dieta ricca di fibre riduce il rischio di alcuni tipi di cancro (per esempio, del seno, della prostata e del colon) • Raccomandare un aumentato apporto di vitamina A, il quale riduce il rischio di cancro di esofago, laringe e polmoni • Raccomandare un’aumentata assunzione di cibi ricchi di vitamina C, come la frutta citrata e i broccoli, perché si ritiene che possano ridurre il rischio di cancro dello stomaco e dell’esofago • Consigliare agli assistiti di tenere sotto controllo il peso corporeo, perché l’obesità è legata a cancro dell’utero, della cistifellea, del seno e del colon • Consigliare agli assistiti di ridurre la quantità di grassi nella • • • • dieta, perché una dieta ricca di grassi aumenta il rischio di cancro del seno, del colon e della prostata Raccomandare di assumere con moderazione cibi salati, affumicati e trattati con nitrati; questi cibi sono legati al cancro dell’esofago e dello stomaco Consigliare alle perone di smettere di fumare sigarette e sigari perché causano il cancro Consigliare agli assistiti di ridurre l’assunzione di alcolici, perché la loro assunzione elevata aumenta il rischio di cancro del fegato. (Nota: I forti bevitori che sono anche fumatori sono a rischio maggiore di cancro della bocca, della gola, della laringe e dell’esofago.) Consigliare alle persone di evitare la sovraesposizione ai raggi solari, indossare indumenti protettivi e usare creme solari per prevenire i danni cutanei dei raggi ultravioletti, che aumentano il rischio di cancro alla cute Adattamento da Taking Control, programma dell’American Cancer Society. L’infermiere come difensore dell’assistito Gli infermieri difendono gli assistiti tutelando i loro diritti (incluso il diritto all’assistenza sanitaria) e assistendoli, assieme alle loro famiglie, nel prendere decisioni informate circa l’assistenza. SCHEDA 11-1 Etica e problemi correlati Tutte le persone hanno diritto alla riabilitazione? SITUAZIONE Lavori in un’area in cui vivono molti immigrati illegali e residenti non assicurati. La violenza presente nella comunità mette in pericolo la vita e pone alcune persone della comunità in condizioni di disabilità. Dopo che una vittima di violenza è stata salvata e stabilizzata, l’équipe di assistenza sanitaria identifica un bisogno di riabilitazione. Sei preoccupato per l’incapacità dell’assistito di curarsi da solo e di dimostrare la capacità di muoversi con sicurezza. 왘 Schede di etica e problemi correlati Queste schede descrivono una situazione di assistenza reale con i potenziali problemi etici che questa potrebbe comportare; presentano poi una serie di domande per stimolare il pensiero critico e la discussione. DILEMMA ETICO Come erogatore di assistenza sanitaria, sei preoccupato di tutta la comunità e dei suoi valori. Sei anche consapevole della tua responsabilità fiduciaria nei confronti del cliente; sei anche in grado di riconoscere quali costi determina trattare o meno il tuo assistito. DISCUSSIONE 1. Chi determina la durata della degenza e i livelli di assistenza? 2. Chi si prenderà cura dell’assistito che ha bisogno di riabilitazione ma che non può pagare? La riabilitazione fa parte dell’assistenza sanitaria di base? 01 - (V-XX) 1a c.:Capitolo 1 (003-020) 3a c. 20-11-2009 6:46 Pagina xv Prefazione ISBN 978-8808-18136-7 xv L’infermiere come ricercatore Gli infermieri identificano potenziali campi di ricerca e di indagine per aumentare le conoscenze dell’infermieristica e migliorare l’assistenza. L’utilizzo e l’applicazione in ambito clinico dei risultati della ricerca sono fondamentali per migliorare la scienza infermieristica. 왘 Profilo di ricerca infermieristica Queste schede identificano le implicazioni e applicazioni in ambito clinico dei risultati della ricerca. PROFILO DI RICERCA INFERMIERISTICA La fatigue nelle persone con BPCO Theander, K. & Unosson, M. (2004). Fatigue in patients with chronic obstructive pulmonary disease. Journal of Advanced Nursing, 45(2), 172-177. Scopo Lo studio descrive la frequenza, la durata e la gravità della fatigue nelle persone con BPCO; confronta inoltre l’impatto della fatigue percepita sulle funzioni cognitive, fisiche e psicosociali nelle persone con BPCO e in un gruppo di controllo. Campione e caratteristiche dello studio Il campione di convenienza dello studio era costituito da 36 persone con BPCO (19 donne e 17 uomini) con un’età media rispettivamente di 63 anni 4,6 e di 68 anni 5,3. Ciascuna persona con BPCO è stata confrontata tramite la randomizzazione con due gruppi di controllo misti per sesso ed età (88 persone). 36 persone con BPCO e 37 controlli hanno compilato un questionario con i dati demografici e una scala per l’accertamento della fatigue (Fatigue Impact Scale), che è stata utilizzata per valutare la percezione dell’impatto della fatigue sulle limitazioni delle funzioni cognitive, fisiche e psicosociali nelle ultime quattro settimane. Domande di pratica basata sull’evidenza Questa icona appare vicino agli esercizi di autovalutazione che sono pensati per incoraggiare lo studente a ragionare sull’evidenza clinica di specifici interventi infermieristici. pbe Esercizi di autovalutazione 1 Un uomo obeso è programmato per un intervento chirurgico al piede destro. L’uomo favorisce sensibilmente il suo piede destro. Quale accertamento preoperatorio è indicato? Quali interventi infermieristici sono garantiti? 2 Il 47% delle persone con BPCO riferiva fatigue ogni giorno durante il mese precedente, rispetto al 13,5% del gruppo di controllo (p 0,001). In merito alla valutazione della durata della fatigue, il 52,7% delle persone con la BPCO ha riferito fatigue per più di sei ore al giorno rispetto al 18,9% dei controlli (p 0,001). In merito all’impatto della fatigue, il 44,4% delle persone con la BPCO ha descritto la fatigue come il peggiore o uno dei peggiori sintomi sperimentati, rispetto al 10,8% dei controlli (p 0,01). Le persone con BPCO hanno riferito un impatto della fatigue sulle funzioni cognitive, fisiche e psicosociali significativamente più elevato (p 0,001) rispetto ai componenti del gruppo di controllo. Implicazioni infermieristiche La fatigue è un sintomo comune sperimentato quotidianamente dalle persone con la BPCO. Gli interventi infermieristici devono prevedere l’accertamento di questo sintomo e dell’impatto di tutte le dimensioni della fatigue (cognitiva, fisica, psicosociale) sulle attività di vita quotidiana e sulla qualità della vita. I prossimi studi dovranno essere focalizzati sugli interventi specifici correlati alla fatigue nella popolazione con BPCO. CARATTERISTICHE PER LO STUDIO Obiettivi di apprendimento Tutti i capitoli iniziano con un elenco di obiettivi di apprendimento. Questi forniscono allo studente una presentazione del capitolo aiutandolo a rendere più mirato il proprio studio. Glossari I glossari, presenti all’inizio dei capitoli, permettono allo studente di ripassare i termini tecnici prima di procedere con la lettura e forniscono un utile punto di riferimento durante lo studio. Un uomo è programmato per un intervento di pbe chirurgia maggiore e chiede per quanto tempo non dovrà assumere cibi e liquidi prima della chirurgia. Quali risorse usi per identificare le attuali linee guida sul digiuno. Su cosa si basano le evidenze che l’assistito deve stare a digiuno dopo la mezzanotte rispetto a 2 ore prima della chirurgia? Identifica i criteri usati per valutare la forza delle evidenze per la pratica. 3 Risultati soggetti sono ricoverati in day surgery per pbe laDuesostituzione dell’anca. Quali risorse useresti per ricercare le attuali pratiche per la sicurezza durante il periodo perioperatorio? Identifica le evidenze e i criteri usati per valutare la forza delle evidenze per tali pratiche assistendo queste persone. Esercizi di autovalutazione Questi esercizi, presenti alla fine dei capitoli, stimolano il pensiero critico permettendo allo studente di applicare a casi clinici reali le conoscenze apprese durante lo studio. Bibliografia e letture consigliate Alla fine di ogni capitolo è presente un elenco di riferimenti bibliografici e di letture di approfondimento. Risorse e siti Internet Alla fine di ogni capitolo, un elenco di risorse addizionali indirizza il lettore per la ricerca di informazioni aggiuntive, siti web, notiziari e materiali per l’educazione degli assistiti. 01 - (V-XX) 1a c.:Capitolo 1 (003-020) 3a c. 20-11-2009 6:46 Pagina xvii Collaboratori Roberta H. Baron, RN, MSN, AOCN Clinical Nurse Specialist Memorial Sloan Kettering Cancer Center New York, New York Capitolo 48: Assistenza a persone affette da patologie mammarie St. Luke’s Hospital & Health Network Bethlehem, Pennsylvania Capitolo 66: Accertamento della funzione muscoloscheletrica Capitolo 69: Assistenza a persone con trauma muscoloscheletrico Lisa Bowman, RN, MSN, CNRN, CRNP Nurse Practitioner Thomas Jefferson University Hospital Philadelphia, Pennsylvania Capitolo 62: Assistenza a persone affette da disturbi cerebrovascolari JoAnn Coleman, RN, MS, ACNP, AOCN Acute Care Nurse Practitioner Gastrointestinal Surgical Oncology Johns Hopkins Hospital Baltimore, Maryland Capitolo 37: Assistenza a persone affette da patologie gastriche e duodenali Jo Ann Brooks, DNS, RN, FAAN, FCCP Vice President, Quality Clarian Health Partners Inc. Indianapolis, Indiana Capitolo 23: Assistenza infermieristica alle persone con malattie delle vie aeree inferiori e patologie toraciche Capitolo 24: Assistenza infermieristica alle persone con malattie respiratorie croniche Kim Cantwell-Gab, BSN, RN, CVN, RVT, RDMS Clinical Nurse Specialist, Vascular Surgery University of Washington Seattle, Washington Capitolo 31: Accertamento e assistenza a persone affette da disordini vascolari e della circolazione periferica Patricia E. Casey, RN, MSN Director, Clinical Content, Care Management Group Quality Department Kaiser Permanente Mid-Atlantic States Rockville, Maryland Capitolo 27: Assistenza alle persone con aritmie e difetti di conduzione Jill Cash, MSN, APRN, BC Family Nurse Practitioner Southern Illinois OB-GYN Associates, SC Carbondale, Illinois Capitolo 59: Accertamento e assistenza a persone affette da disturbi dell’udito e dell’equilibrio Kerry H. Cheever, PhD, RN Professor and Chairperson St. Luke’s Hospital School of Nursing at Moravian College Assistant Vice President Linda Carman Copel, PhD, APRN, BC, DAPA Associate Professor Villanova University College of Nursing Villanova, Pennsylvania Capitolo 4: Educazione e promozione della salute Capitolo 6: Omeostasi, stress e adattamento Capitolo 7: Considerazioni individuali e familiari correlate alla malattia Susanna L. Cunningham, PhD, RN, FAAN Professor University of Washington School of Nursing Department of Biobehavioral Nursing and Health Systems Seattle, Washington Capitolo 32: Accertamento e assistenza alle persone con ipertensione arteriosa Nancy E. Donegan, RN, BSN, MPH Director—Infection Control Washington Hospital Center Washington, District of Columbia Capitolo 70: Assistenza a persone affette da malattie infettive Diane Dressler, RN, MSN, CCRN Clinical Assistant Professor Marquette University College of Nursing Milwaukee, Wisconsin Capitolo 28: Assistenza a persone affette da patologie vascolari coronariche Capitolo 30: Assistenza alle persone con complicanze derivanti da cardiopatie Phyllis Dubendorf, RN, MSN, CS-ACNP Lecturer, Acute Care Nurse Practitioner Program University of Pennsylvania, School of Nursing Philadelphia, Pennsylvania Capitolo 61: Assistenza a persone affette da disturbi neurologici Linda S. Ehrlich-Jones, PhD, RN, CS Clinical Research Coordinator Rehabilitation Institute of Chicago Chicago, Illinois Capitolo 54: Accertamento e assistenza a persone affette da malattie reumatiche Susan M. Fallone, RN, MS, CNN Clinical Nurse Specialist, Adult and Pediatric Dialysis Albany Medical Center Albany, New York Capitolo 43: Accertamento della funzionalità dell’apparato urinario Capitolo 44: Assistenza a persone con problemi renali Capitolo 45: Assistenza a persone con problemi urinari Catharine Farnan, RN, MS, CRRN, ONC Member American Spinal Injury Association; Association of American Spinal Cord Injury Nurses; Association of Rehabilitation Nurses Philadelphia, Pennsylvania Capitolo 11: Principi e pratiche riabilitative Eleanor Fitzpatrick, RN, MSN, CCRN Clinical Nurse Specialist Thomas Jefferson University Hospital Philadelphia, Pennsylvania Capitolo 39: Accertamento e assistenza a persone affette da patologie epatiche Capitolo 40: Accertamento e assistenza a persone affette da patologie biliari Virginia M. Fitzsimons, RNC, EdD, FAAN Professor Kean University, Department of Nursing Union, New Jersey Capitolo 38: Assistenza a persone affette da patologie intestinali e rettali Kathleen K. Furniss, RNC, MSN, DMH Coordinator, Women’s Imaging Mountainside Hospital Montclair, New Jersey Nurse Practitioner, Health Service Drew University Madison, New Jersey Capitolo 46: Accertamento e trattamento dei problemi relativi alla fisiologia femminile 01 - (V-XX) 1a c.:Capitolo 1 (003-020) 3a c. xviii 20-11-2009 6:46 Pagina xviii Collaboratori Capitolo 47: Assistenza a persone affette da patologie del sistema riproduttivo femminile Margaret J. Griffiths, RN, MSN, AOCN, CNE Professor Thomas Jefferson University Philadelphia, Pennsylvania Capitolo 50: Accertamento della funzione immunitaria Capitolo 51: Assistenza a persone affette da immunodeficienza Janice L. Hinkle, PhD, RN, CNRN Senior Research Fellow, Acute Stroke Programme Oxford Brookes University and John Radcliffe Hospital Oxford, United Kingdom Capitolo 5 -Accertamento sanitario Capitolo 60: Accertamento della funzione neurologica Capitolo 63: Assistenza a persone colpite da trauma neurologico Capitolo 65: Assistenza a persone affette da patologie neurologiche degenerative e oncologiche Joyce Y. Johnson, PhD, RN, CCRN Dean College of Health Professions/Department of Nursing Albany State University Albany, Georgia Capitolo 1: Erogazione dell’assistenza sanitaria e professione infermieristica Capitolo 2: Assistenza infermieristica di comunità Capitolo 3: Pensiero critico, processo decisionale etico e processo infermieristico Capitolo 8: Prospettive dell’infermieristica transculturale Elizabeth Keech, PhD, RN Assistant Professor Villanova University College of Nursing Villanova, Pennsylvania Capitolo 12: Assistenza sanitaria all’anziano Dale Halsey Lea, RN, MPH, CGC, APGN, FAAN Assistant Director Southern Maine Regional Genetics Services Scarborough, Maine Capitolo 9: Prospettive genetiche nell’infermieristica Mary Beth Flynn Makic, RN, MS CNS, CCNS, CCRN Clinical Nurse Specialist/Senior Instructor University of Colorado Hospital Denver, Colorado Capitolo 15: Shock e insufficienza multisistemica Barbara J. Maschak-Carey, RN, MSN, CDE Clinical Nurse Specialist University of Pennsylvania Philadelphia, Pennsylvania Capitolo 41: Accertamento e assistenza a persone affette da diabete mellito Agnes Masny, RN, MPH, MSN, CRNP Research Associate/Nurse Practitioner Population Science Division, Family Risk Assessment Program Fox Chase Cancer Center Philadelphia, Pennsylvania Capitolo 9: Prospettive genetiche nell’infermieristica LouAnn McGinty, RN, MSN Part-Time Instructor Villanova University College of Nursing Villanova, Pennsylvania ISBN 978-8808-18136-7 Capitolo 64: Assistenza a persone affette da infezioni neurologiche, malattie autoimmuni e neuropatie Philadelphia, Pennsylvania Capitolo 57: Assistenza a persone ustionate Carol Gullo Mest, PhD, APRN, BC Associate Professor DeSales University, Department of Nursing and Health Center Valley, Pennsylvania Capitolo 68: Assistenza a persone affette da patologie muscoloscheletriche JoAnne Reifsnyder, PhD, APRN, BC-PCM Senior Vice President, Research excelleRx, Inc. Philadelphia, Pennsylvania Capitolo 17: Assistenza alla fine della vita Barbara A. Moyer, RN, EdD Assistant Professor DeSales University, Department of Nursing and Health Center Valley, Pennsylvania Capitolo 67: Modalità di assistenza a persone affette da patologie muscoloscheletriche Martha A. Mulvey, MS, RN, CNS, C Advanced Practice Nurse, Neurology University Hospital University of Medicine and Dentistry of New Jersey Newark, New Jersey Capitolo 14: Liquidi ed elettroliti: equilibrio e alterazioni Victoria Navarro, RN, MAS, MSN Director of Nursing The Wilmer Eye Institute at Johns Hopkins Baltimore, Maryland Capitolo 58: Accertamento e assistenza a persone affette da problemi alla vista e disturbi agli occhi Donna Nayduch, RN, MSN, ACNP, CCRN Trauma Consultant K-Force Evans, Colorado Capitolo 71: Assistenza infermieristica di emergenza Capitolo 72: Assistenza infermieristica in casi di terrorismo, catastrofi e disastri Kathleen Nokes, PhD, RN, FAAN Professor Hunter College New York, New York Capitolo 52: Assistenza a persone con infezione da HIV e AIDS Janet A. Parkosewich, RN, MSN, CCRN, FAHA Cardiac Clinical Nurse Specialist Yale-New Haven Hospital New Haven, Connecticut Capitolo 26: Accertamento della funzione cardiovascolare Jana Perun, ARNP, AOCN Formerly, Nurse Practitioner M. D. Anderson Cancer Center Orlando Orlando, Florida Capitolo 22: Assistenza infermieristica alle persone con malattie delle vie aeree superiori Capitolo 49: Accertamento e assistenza a persone affette da patologie del sistema riproduttivo maschile Kimberly L. Quinn, RN, MSN, CCRN, ACNP, ANP Nurse Practitioner—Thoracic Surgery Union Memorial Hospital Baltimore, Maryland Capitolo 35: Assistenza a persone affette da patologie orali ed esofagee Patricia S. Regojo, RN, MSN Nurse Manager—Burn Unit Temple University Hospital Judith L. Reishtein, PhD, RN Assistant Professor College of Nursing and Health Professions Drexel University Philadelphia, Pennsylvania Capitolo 25: Modalità di assistenza respiratoria Susan Rokita, CRNP, MS Nurse Practitioner/Hematology Oncology Milton S. Hershey Medical Center Hershey, Pennsylvania Capitolo 16: Oncologia: assistenza infermieristica nella cura del cancro Catherine Sackett, RN, BS, CANP Ophthalmic Research Nurse Practitioner Wilmer Eye Institute Retinal Vascular Center The Johns Hopkins Medical Institutions Baltimore, Maryland Capitolo 58: Accertamento e assistenza a persone affette da problemi alla vista e disturbi agli occhi Linda Schakenbach, MSN, RN, CNS, CCRN, CWCN, APRN, BC Clinical Nurse Specialist, Medical Cardiology Inova Fairfax Hospital—Inova Heart and Vascular Institute Falls Church, Virginia Capitolo 29: Assistenza a persone affette da cardiopatie strutturali, infettive o infiammatorie Suzanne C. Smeltzer, EdD, RN, FAAN Professor and Director, Center for Nursing Research Villanova University College of Nursing Villanova, Pennsylvania Capitolo 10: Malattie croniche e disabilità Capitolo 21: Accertamento della funzione respiratoria Capitolo 53: Accertamento e assistenza a persone con allergie Cathy Stanfield, MS, CRNP Acute Care Nurse Practitioner Gastro-Intestinal Surgery Service The John Hopkins Medical Institutions Baltimore, Maryland Capitolo 34: Accertamento delle funzioni digestive e gastrointestinali Cindy Stern, RN, MSN Cancer Network Coordinator University of Pennsylvania Cancer Center University of Pennsylvania Health System Philadelphia, Pennsylvania Capitolo 16: Oncologia: assistenza infermieristica nella cura del cancro Caroline Steward, RN, MSN, APN C, CCRN, CNN Case Manager Renaissance Health Care, Fresenius Medical Care North America Broomfield, Colorado Capitolo 43: Accertamento della funzionalità dell’apparato urinario 01 - (V-XX) 1a c.:Capitolo 1 (003-020) 3a c. 20-11-2009 6:46 Pagina xix Collaboratori ISBN 978-8808-18136-7 Capitolo 44: Assistenza a persone con problemi renali Capitolo 45: Assistenza a persone con problemi urinari Christine Tea, RN, MSN Service Line Director Main OR Perioperative Services Inova Fairfax Hospital Falls Church, Virginia Capitolo 18: Organizzazione dell’assistenza infermieristica preoperatoria Capitolo 19: Organizzazione dell’assistenza infermieristica intraoperatoria Capitolo 20: Organizzazione dell’assistenza infermieristica postoperatoria Jean Smith Temple, DNS, RN Assistant Dean and Associate Professor College of Nursing Valdosta State University Valdosta, Georgia Capitolo 1: Erogazione dell’assistenza sanitaria e professione infermieristica Capitolo 2: Assistenza infermieristica di comunità Capitolo 3: Pensiero critico, processo decisionale etico e processo infermieristico Capitolo 8: Prospettive dell’infermieristica transculturale Mary Laudon Thomas, RN, MS, AOCN Hematology Clinical Nurse Specialist Veterans Affairs Palo Alto Health Care System Palo Alto, California Capitolo 33: Accertamento e assistenza a persone affette da patologie ematologiche Renay D. Tyler, RN, MSN, ACNP, CNSN Acute Care Nurse Practitioner The Johns Hopkins Hospital Department of Surgical Nursing Baltimore, Maryland Capitolo 36: Intubazione gastrointestinale e terapia nutrizionale xix Joan M. Webb, RN, MSN Instructor Widener University, College of Nursing Chester, Pennsylvania Capitolo 42: Accertamento e assistenza a persone affette da patologie endocrine Joyce S. Willens, PhD, RN, C Assistant Professor Villanova University College of Nursing Villanova, Pennsylvania Capitolo 13: Gestione del dolore Iris Woodard, RN-CS, ANP Dermatology Nurse Practitioner Kaiser Permanente Springfield, Virginia Capitolo 55: Accertamento della funzione tegumentaria Capitolo 56: Assistenza alla persona con problemi dermatologici 01 - (V-XX) 1a c.:Capitolo 1 (003-020) 3a c. 20-11-2009 6:46 Pagina xx Revisori Elizabeth A. (Libby) Archer, EdD, RN Associate Professor Baptist College of Health Sciences Memphis, Tennessee Lora Crowe, RN, MSN, FNP Assistant Professor Macon State College Macon, Georgia Cecilia Jane Maier, MS, RN, CCRN Assistant Professor Mount Carmel College of Nursing Columbus, Ohio Liz Aycock, RN, BSN, MSN Associate Professor of Nursing Middle Georgia College Cochran, Georgia Jan Fletcher, RN, MNSc, CEN Assistant Professor of Nursing Arkansas Tech University Russellville, Arkansas Roberta P. Bartee, MS, RNc Assistant Professor, Charity School of Nursing Delgado Community College New Orleans, Louisiana Mary Catherine Gebhardt, RN, PhD, CRRN Assistant Professor Byrdine F. Lewis School of Nursing at Georgia State University Atlanta, Georgia Ann Powers-Prather, PhD, RN Faculty, Coordinator Research and Evaluation El Centro College Dallas, Texas Barbara J. Bloink, RN, BSN, MSN Professor St. Clair County Community College Port Huron, Michigan Diane M. Breckenridge, PhD, RN Associate Professor LaSalle University Philadelphia, Pennsylvania Associate Research Director Abington Memorial Hospital Abington, Pennsylvania Sandra Drozdz Burke, PhD, APRN, CDE, BC-ADM BroMenn Assistant Professor Illinois State University Mennonite College of Nursing Normal, Illinois Lisa Burkhart, MPH, PhD, RN Assistant Professor Marcella Niehoff School of Nursing Loyola University Chicago Chicago, Illinois Susan E. Caulkins, MSN, CS, FNP ADN Nursing Instructor Central Carolina Technical College Sumter, South Carolina Joy Churchill, RN, MSN Associate Professor of Nursing Northern Kentucky University Highland Heights, Kentucky Pattie Clark, RN, MSN Associate Professor and Nursing Outreach Coordinator Abraham Baldwin College Tifton, Georgia John D. Colbath, MSN, MBA, RNC Professor of Nursing and Department Chairman New Hampshire Community Technical College Berlin, New Hampshire Bonnie Higgins, EdD, MS, BS, RN, CMSRN Professor Tarrant County College Fort Worth, Texas Jane Hook, RN, BSN, MSN Lecturer/Coordinator Medical Surgical Faculty California State University, Los Angeles Los Angeles, California Sara M. Howell, RN, MSN Assistant Professor of Nursing, ASN Program Mississippi University for Woman Columbus, Mississippi Brenda Jordan, RN, MSN Instructor in Associate Degree Nursing South Plains College Levelland, Texas Eileen Kaslatas, BSN, MSN, RN Professor Macomb County Community College Clinton Township, Michigan Colleen Kiberd, RN, BN, MEd, MN Assistant Professor Dalhousie University School of Nursing Halifax, Nova Scotia Mary F. King, RN, BSN, MS Level Coordinator, Associate Degree Instructor Phillips Community College of the University of Arkansas West Helena, Arkansas Cathy MacDonald, MN Assistant Professor Saint Francis Xavier University Antigonish, Nova Scotia Rosemary Macy, RN, MS Assistant Professor Boise State University Boise, Idaho Miley O. Pulliam, RN, MSN Associate Degree Nursing Instructor McLennan Community College Waco, Texas Diane Reynolds, RN, MS, OCN, CNE Assistant Professor of Nursing Long Island University Brooklyn, New York Mattie L. Rhodes, PhD, RN Clinical Associate Professor, Nursing State University New York at Buffalo Buffalo, New York Buckie Sasser, RN, MSN Assistant Professor of Nursing South Georgia College Douglas, Georgia Katherine Saulnier, BScN, RN, CCNP Clinical Associate Saint Francis Xavier University Antigonish, Nova Scotia Donna Schutte, RN, DNSc Associate Professor, Nursing Riverside Community College Riverside, California Debra P. Shelton, MSN, RN, CAN, OCN Assistant Professor Northwestern State University College of Nursing Shreveport, Louisiana Mary B. Wiese, RN, MSEd Associate Professor Ivy Tech State College Lafayette, Indiana Regina L. Wright, MSN, RN, CEN Clinical Assistant Professor Drexel University Philadelphia, Pennsylvania