Preview - Associazione ANIMO

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LA DOCUMENTAZIONE INFERMIERISTICA
Riflessione
Perché gli Infermieri italiani lavorano
ancora con un modello funzionale ,
misurano poco i risultati della loro
attività e soprattutto documentano in
modo insufficiente
ATTUALMENTE LA
DOCUMENTAZIONE
INFERMIERISTICA E’ IN
GRADO DI FARE UNA
BUONA FOTOGRAFIA DEL
MALATO ALL’INGRESSO
MENO EVIDENTE LA PRESA IN CARICO
DEL PAZIENTE
FORSE NON SE NE E’ PARLATO ABBASTANZA ED E’ UN
ARGOMENTO NUOVO
FORSE QUALSIASI MODO DI AZIONE DELL’INFERMIERE
E’ CORRETTO
E NON ESISTONO DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
FORSE LA LEGGE ACCETTA QUALSIASI ATTEGGIAMENTO
DELL’INFERMIERE RISPETTO ALLA DOCUMENTAZIONE
FORSE NON ESISTONO MODELLI DI RIFERIMENTO
PER ORIENTARE L’ASSISTENZA
FORSE LA DOCUMENTAZIONE E’ TUTTA DA INVENTARE?
FORSE NON SE
NE E’ PARLATO
ABBASTANZA
ED E’ UN
ARGOMENTO
NUOVO
Virginia Henderson
Modello elaborato negli anni ’60
•
Nel cuore della teoria della Henderson sta la definizione di “funzione
dell’infermiera”
“La peculiare funzione dell'infermiere è quella di assistere l'individuo
malato o sano nell'esecuzione di quelle attività che contribuiscono
alla salute o al suo ristabilimento (o ad una morte serena), attività
che eseguirebbe senza bisogno di aiuto se avesse la forza, la
volontà o la conoscenza necessarie, in modo tale da aiutarlo a
raggiungere l'indipendenza il più rapidamente possibile".
La Henderson identifica nel paziente quattordici bisogni
fondamentali,
oggetto di accertamento e di cure infermieristiche
1 Respirare normalmente.
2 Mangiare e bere in modo adeguato.
3 Eliminare i rifiuti del corpo.
4 Muoversi e mantenere una posizione desiderata.
5 Dormire e riposare.
6 Scegliere il vestiario adeguato; vestirsi e svestirsi.
7 Mantenere la temperatura corporea a un livello normale, scegliendo il vestiario adeguato
e modificando l'ambiente.
8 Tenere il corpo pulito, i capelli, la barba e i vestiti ben sistemati e proteggere il tegumento.
9 Evitare i pericoli derivati dall'ambiente ed evitare di ferire altri.
10 Comunicare con gli altri esprimendo emozioni, bisogni, paure o opinioni.
11 Seguire la propria fede.
12 Lavorare in modo da rendersi conto di un certo risultato.
13 Giocare o partecipare a varie forme di ricreazione.
14 Imparare, scoprire o soddisfare la curiosità che porta a un normale sviluppo e alla salute
e usare tutti i mezzi disponibili per la salute.
La teoria della HENDERSON e
la documentazione
• Henderson non definisce in modo preciso gli
strumenti di applicazione che sono definiti da
Adam e Bizier successivamente
• Il piano di assistenza è influenzato da molti
fattori: età, temperamento, livello culturale e
sociale e caratteristiche fisiche e intellettuali
• Il processo di assistenza viene definito come
uno strumento di lavoro per gli Infermieri
Aspetti generali della documentazione infermieristica
La cartella infermieristica è uno strumento che sostiene il corretto agire
professionale infermieristico ORIENTANDO il processo
decisionale,FACILITANDO l’integrazione dei diversi operatori ,
DOCUMENTANDO ai vari fini, le attività svolte.
Finalità
•Favorire la continuità e la personalizzazione della assistenza infermieristica e
di conseguenza la qualità
•Sostenere l’integrazione fra professionisti
•Documentare l’assistenza fornita
•Accorciare i tempi di consegna
•Costruire uno strumento per la valutazione del carico di lavoro infermieristico
•Fornire una “banca dati” delle attività assistenziali
•Evidenziare la specificità e gli ambiti di responsabilità infermieristici
•Essere di supporto per le controversie legali
M. Casati “ La Documentazione Infermieristica” – McGraw-Hill “ 2^ Edizione Giugno 2005
FORSE QUALSIASI
MODO DI AZIONE
DELL’INFERMIERE E’
CORRETTO E NON
ESISTONO
DOCUMENTI DI
RIFERIMENTO
La Joint Commission on Accreditation of Healthcare
Organisations (JCAHO) ha precisato che le informazioni
presenti nella documentazione clinica sono fondamentali per
•facilitare l’assistenza al pz;
• fornire la base per le scelte assistenziali appropriate
•attivare l’integrazione di competenze professionali e di strutture
organizzative diverse;
• favorire e promuovere il miglioramento delle attività
assistenziali; consentire la ricerca;
•servire come fonte primaria per il riconoscimento
dell’attività sanitaria e per tutte le incombenze di tipo
medicolegale”
3 - L'infermiere:
a) partecipa all'identificazione
dei bisogni di salute della
persona e della collettività;
b) identifica i bisogni di
assistenza infermieristica della
persona e della collettività e
formula i relativi obiettivi;
c) pianifica, gestisce e valuta
l'intervento assistenziale
infermieristico;
d) garantisce la corretta
applicazione delle prescrizioni
diagnostico - terapeutiche;
e) agisce sia individualmente
sia in collaborazione con gli altri
operatori sanitari e sociali;
LA LEGGE ACCETTA
QUALSIASI
ATTEGGIAMENTO
DELL’INFERMIERE
RISPETTO ALLA
DOCUMENTAZIONE
Evoluzione professionale: DPR 225/74 …..legge 42/99 …
legge251/2000
Infermiere: Incaricato di pubblico servizio e pubblico
ufficiale
Art 358 cp, la norma stessa esclude operatori di supporto
dalla qualifica di incaricato di pubblico servizio in quanto
esclude “lo svolgimento di semplici mansioni d’ordine” e
“le prestazioni di opera meramente materiale
•
La sua evoluzione risente dell’evoluzione della professione: di fatto
istituita con il DPR 384 del 1990 […F) adozione di nuovi modelli di
assistenza infermieristica per obiettivi….; l) qualità della documentazione
clinica e adozione della cartella infermieristica….” in precedenza solo “…
registrazione” in apposito diario delle prescrizioni mediche, delle consegne
e delle osservazioni eseguite durante il servizio. art1 DPR 225/74]
Legge n° 15 del 4/3/2009 (legge Brunetta)
Qualificazione giuridica della cartella
infermieristica
Il riconoscimento di Professione Sanitaria ha
modificato la qualificazione giuridica della
documentazione infermieristica;
il focus è posto sul contenuto e sul valore giuridico
probatorio delle rilevazioni contenute più che sulla
categoria professionale che le effettua
Cartella/documentazione infermieristica: oggi la partecipazione attiva
ed autonoma di altri professionisti sanitari alla cura complessiva della
persona richiede di documentare le attività di ciascuna professione
all’interno del “fascicolo di presa in carico”
FORSE NON
ESISTONO
MODELLI DI
RIFERIMENTO
PER ORIENTARE
L’ASSISTENZA?
PROCESSO DI ASSISTENZA E
PROBLEM SOLVING
IL PROCESSO ASSISTENZIALE E’ UN METODO DI
IDENTIFICAZIONE DEI PROBLEMI. DERIVA DAL
METODO SCIENTIFICO, MA NON E’ PRIVO DI
INFLUENZE VALORIALI.
(Gordon, 1994)
IN ITALIA CONOSCIUTO DAGLI ANNI ‘60
gordon marjory
cantarelli marisa
dorothea orem
hildegard peplau
callista roy
Nursing As Caring Theory
Betty Neuman
Neuman Systems Model and Global Applications
Martha Rogers
The Science of Unitary Human Beings
Myra Estrin Levine
The Conservation Model
Nola J. Pender
Health Promotion Model
Patricia Benner
Novice to Expert Model
Ramona T. Mercer
Maternal Role Attainment
Rosemarie Parse
Theory of Human Becoming
Tomlin Erickson & Swain
Modeling & Role-Modeling Theory
Virginia Henderson
Definition of Nursing
Anne Boykin and Sarvina O. Schoenhofer
Joyce Fitzpatrick
Life Perspective Rhythm Model
Joyce Travelbee
Human-To-Human Relationship Model
Kari Martinsen
Nursing Philosophy
Katharine Kolcaba
Theory of Comfort
Kristen Swanson
Program of Research on Caring
Sister Callista Roy
The Roy Adaptation Model
Dorothea Orem
Self-Care Deficit Nursing Theory
Dorothy Johnson
Behavioral System Model
Ernestine Wiedenbach
The Helping Art of Clinical Nursing
Faye Glenn Abdellah
Twenty-One Nursing Problems
Florence Nightingale
Environmental Adaptation Theory
Logan Roper & Tierney
The Elements of Nursing:
A Model for Nursing Based on a Model of Living
Hildegard Peplau
Theory of Interpersonal Relations
Lydia Hall
Core, Care and Cure Model
Ida Jean Orlando
Theory of the Nursing Process Discipline
Madeleine Leininger
Theory of Culture Care Diversity and Universality
Transcultural Nursing Model
Imogene King
General System’s Framework
Theory of Goal Attainment
Margaret Newman
Theory of Health as Expanding Consciousness
Jean Watson
Theory of Human Caring
Marilyn Ray
Theory of Bureaucratic Caring
Forse la
documentazione è
tutta da inventare?
La cartella infermieristica è uno strumento su supporto cartaceo e/o informatico,
atto a contenere la registrazione dei dati e l'insieme dei documenti di pertinenza
infermieristica sul caso/utente. Certifica e organizza con logica ed efficacia tutte le
informazioni e le attività assistenziali della persona, raccolte e/o eseguite dall'
infermiere, favorendone la responsabilizzazione. Viene utilizzata per la redazione
di anamnesi, per la definizione degli obiettivi assistenziali, per l'annotazione degli
interventi effettuati e per la valutazione dei risultati. Il nucleo centrale della
cartella infermieristica è il piano di assistenza personalizzato. Formalmente
riconosciuta dall'art. 69 del D.P.R. 384/90, viene giuridicamente considerata come
un atto pubblico, in quanto compilata da un incaricato di pubblico servizio. Pur
non possedendone la stessa efficacia probatoria, per una maggiore completezza
della documentazione sanitaria va archiviata come parte integrante della
cartella clinica.
FORSE NON SE NE E’ PARLATO
ABBASTANZA ED E’ UN
ARGOMENTO NUOVO
FORSE QUALSIASI MODO DI AZIONE
DELL’INFERMIERE
E’ CORRETTOE NON ESISTONO
DOCUMENTI DI RIFERIMENTO
FORSE LA LEGGE ACCETTA QUALSIASI
ATTEGGIAMENTO
DELL’INFERMIERE RISPETTO ALLA
DOCUMENTAZIONE
FORSE NON ESISTONO MODELLI DI RIFERIMENTO
PER ORIENTARE L’ASSISTENZA
FORSE LA DOCUMENTAZIONE E’ TUTTA DA INVENTARE?
Cosa ne pensano
gli Infermieri
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•
Spesso si sottovaluta l’importanza di una
corretta tenuta della documentazione
Risulta più facile ed esaustivo passare
consegne orali
Maggiore attenzione ai problemi
collaborativi che non agli specifici
infermieristici, legate alla attività di routine
e alla tecnica specifica
Molteplici attività anche non
infermieristiche
Mancanza di piani assistenziali strutturati
e semplici, adeguabili alle singole realtà e
compatibili con i tempi istituzionali
Mancanza di organizzazione adeguata
nelle singole Unità Operative
Adeguamento a standard pre esistenti
LAVORI IN CORSO…
1.
2.
3.
4.
5.
6.
Rilevare il proprio livello di preparazione e di disponibilità
Verificare all’interno della equipe la presenza del livello 1
Mettere l’utente al posto della organizzazione
Formazione/condivisione
Rapporto infermiere/tempo lavoro/attività
Decisione della “strada da percorrere”

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