Stadi, strade e aeroporti la scommessa di Varsavia nel

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Stadi, strade e aeroporti la scommessa di Varsavia nel
MARTEDI 15 NOVEMBRE 2011
@
IL REPORTAGE
R2CRONACA
PER SAPERNE DI PIÙ
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www.poland2012.net
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La prossima estate ospiterà i campionati europei di calcio con l’Ucraina. E adesso somiglia a un grande cantiere
Per il governo di Tusk è una sfida enorme: più di venti miliardi di investimenti che faranno volare il Pil
LA CAPITALE
Un enorme pallone da
calcio davanti all’ufficio
del premier. Sotto, il
palazzo della Cultura e
della Scienza a Varsavia
DAL NOSTRO INVIATO
ANDREA TARQUINI
VARSAVIA
utostrade, aeroporti, linee ferroviarie in costruzione, megastadi postmoderni che evocano i mondiali in Germania e
sembrano sorti dal nulla, lavori
in corso ovunque. Se percorri la
fredda Polonia di novembre,
sulle prime ti senti in un cantiere infinito prima che in un paese. È una corsa contro il tempo,
il conto alla rovescia è sempre
più nervoso, la scommessa è
grossa: l’estate prossima si terranno qui, condivisi con l’Ucraina, gli europei di calcio. Per
la locomotiva della nuova Europa è chance e rischio insieme,
ma il governo liberal di Donald
Tusk, l’economia, il paese reale,
scommettono sulla grande occasione: rifare le città, creare infrastrutture postmoderne a
tempo di record. Dare al nuovo,
forte ceto medio, ai giovani qualificati, a città vivacissime degni
servizi, collegamenti, trasporti
urbani ma anche più restauri ai
centri storici, più spazi “multifunctional” e qualità della vita.
Sull’esempio di Angela Merkel
con i mondiali 2006, e del sindaco Boris Johnson per rilanciare
Londra con le Olimpiadi, è anche una temeraria scommessa
d’immagine: costruire una
“cool Poland”, come hanno fatto “cool Britannia” e “cool Germania”, e di farla scoprire meglio al mondo
globale.
«Siamo in ritardo rispetto
alle previsioni,
ma entro il mese i lavori saranno finiti»,
dicono in una
pausa del rush
finale nell’enorme cantiere dello Stadion narodowy, lo stadio
nazionale sulla
riva nord del
fiume. Problemi col maltempo, difetti nelle
prime forniture, e sempre
tutto sotto l’occhio vigile di
Tusk, del suo
superministro
dell’Economia
laureato in Uk,
della Banca
centrale: i conti
pubblici sono
in regola ma il disavanzo corrente va ridotto a ogni costo. Alla fine ce la stanno facendo, e
non è solo uno stadio. Tetto
apribile e grande acustica, come
in Germania, è pensato per concerti rock e classici, o eventi giovanili d’ogni tipo. Attorno, ha
nuovi spazi verdi, e, accanto, il
vecchio rione popolare e malfamato sta diventando quartiere
giovanile di tendenza alla londinese, la distilleria della vodka è
centro d’arte contemporanea.
La corsa contro il tempo continua. Ti aiuta come all’aeroporto raddoppiato, o t’intralcia in
A
Polonia
Stadi, strade e aeroporti
la scommessa di Varsavia
nel segno del pallone
I progetti
GLI STADI
Previsti quattro nuovi
stadi: a Varsavia, Poznan,
Danzica e Wroclaw
LE INFRASTRUTTURE
In costruzione autostrade,
tra cui la Varsavia-Berlino,
e linee ferroviarie veloci
L’ALTA VELOCITÀ
Iniziati i lavori per la Tav
Varsavia-Berlino, l’asse
veloce su rotaia nell’Est
media, sono rimasti colli di bottiglia nell’impetuoso boom dell’unico paese Ue che corre più
della Germania, più 4 per cento
annuo di Pil in media da anni.
L’orgoglio calcistico è solo un
pretesto, tanto più dopo l’amichevole persa con gli azzurri,
senti dire a Wroclaw. Senza la
spinta dei mondiali, ti fanno notare gli inviati della radio pubblica tedesca passeggiando sotto il municipio gotico nella
splendida piazza del mercato, le
grandi modernizzazioni avrebbero tardato di un arco tra tre e
dieci anni.
Attenti alle spese a rischio, avvertono di continuo consiglieri
governativi e banchieri centrali.
Ma nel mondo economico cogli
più ottimismo che timori. Come
a Wroclaw e Poznan, insieme
splendide città d’arte e vivaci
“Siamo in ritardo
rispetto alle
previsioni, ma
entro il mese
i lavori saranno
finiti. Vedrete,
sarà un successo”
GLI AEROPORTI
Raddoppiato l’aeroporto
di Varsavia, tre nuovi
terminal tra cui Danzica
La capitale e le
altre tre città che
ospiteranno le
partite si stanno
rifacendo il look
La parola d’ordine
è “Cool Poland”
LE CITTÀ
Nuovi spazi verdi, luoghi
d'incontro, restauri dei
centri storici nelle città
città. Ingorghi da perdere i nervi, transenne e voragini di mille
cantieri in pieno centro: stanno
costruendo in corsa la seconda
linea del metro, e il trenino per lo
scalo aereo. La flotta di tram, fino a ieri sferragliante e arrugginita, adesso ha un bel po’ di convogli moderni. Ditte cinesi hanno creato un disastro, violando
gli impegni per un tratto dell’autostrada Varsavia-Berlino. Almeno sono opere che resteranno dopo, si consolano Gazeta e
Rzeczpospolita, i due principali
quotidiani, sempre con l’occhio
critico sul potere. Alla Borsa di
Varsavia, che sorge dietro l’ex
palazzo del Partito comunista
ed è diventata city del centro-est
e dell’Ucraina, sperano che vada bene. Più immagine e modernità sono bisogni urgenti per
la locomotiva della nuova Europa. Raddoppiate le spese per
cultura e istruzione, dicono,
non è bastato: rinunciare a questo altro balzo avrebbe minacciato di frenare il boom.
Forse hanno ragione, te ne accorgi andando a Danzica. Perché devi volare: in treno, tra
quant’è vecchia la linea e le soste imposte dai cantieri, impie-
gheresti quasi un giorno. La voglia di una nuova svolta è forte
anche lassù nella splendida
città baltica che ricorda Amsterdam, dove nacque la rivoluzione che abbatté l’Impero sovietico. Anni lontani, te li racconta
un moderno museo. L’aeroporto, a Danzica come a Wroclaw e
nella Poznan di Zygmunt Bauman, sta per avere finalmente
un terminal moderno: il traffico
specie con Germania, Regno
Unito e nuovo Est è troppo.
Strutture urbane, vie di comunicazione, spazi per la qualità
della vita nella città, criticano i
centri universitari che lavorano
in contatto continuo con gli atenei britannici e tedeschi. Se tutto va bene, dicono, gli europei
aumenteranno la crescita del Pil
di 7,6 miliardi di euro. I polacchi
hanno fretta, vogliono vivere
correndo, come diceva il protagonista d’un film di Zanussi girato sotto il vecchio regime. Non
a caso, fa notare un diplomatico
occidentale, spot e campagne
pubblicitarie che all’estero invitano turisti e investitori a venire
a scoprire musei interattivi d’arte o scienza, festival musicali e
event di jazz a ogni angolo, o location per investimenti sono
mirate soprattutto al pubblico
tedesco, britannico e francese.
Già, tedeschi al primo posto.
Nella Polonia-cantiere l’euro in
crisi non entusiasma più, ma il
grande vicino d’Occidente non
fa più paura. Spesso lavorano
insieme in uniforme: Luftwaffe
e aviazione polacca difendono
in pool lo spazio aereo dei paesi
baltici privi d’aeronautica, e a
volte, qualche cargo siriano in
sorvolo non autorizzato per caricare armi russe, gli ex nemici
dei cieli di Londra lo rimandano
indietro insieme.
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Repubblica Nazionale